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1 - Premessa
Valutate le indicazioni e le richieste della committenza, sentito il progettista architettonico, si evince che per i lavori in progetto vi
è la necessità di nominare un coordinatore per la sicurezza ai sensi del D.Lgs 9 Aprile 2008 n°81 e s.m.
Valutato che si presume un importo dei lavori superiore ai 100.000 euro, è stato nominato un coordinatore in fase di progetto
(CSP) che povvede a redigere il presente documento. Prima dell’inizio del lavori verrà nominato un coordinatore in fase di
esecuzione (CSE) a cui spetteranno i compiti previsti dall’articolo 92 del D.L gs 9 Aprile 2008 n°81 e s.m.
La struttura del presente PSC viene identificata dall'esame incrociato delle norme che regolamentano tale materia ovvero:
D.Lgs. 81/08 e s.m.i. (art. 100 comma 1)
In tale comma al primo paragrafo sono descritti i requisiti prestazionali del PSC ovvero:
- l'individuazione, l'analisi e la valutazione dei rischi e le conseguenti procedure
- la stima dei relativi costi
- sono richieste le misure derivanti dalla presenza simultanea o successiva di più imprese.
Al paragrafo successivo vengono definiti quali aspetti tecnici ed organizzativo/procedurali devono essere affrontati con
l’elencazione di 18 requisiti specifici per i quali si rimanda al testo del decreto precisando che dovranno essere presi in
considerazione solo quelli prettamente riguardanti l’opera in esame.
Allegato XV D.Lgs. 81/08 e s.m.i. (art. 2)
- evidenzia i contenuti minimi del PSC ovvero principalmente l’identificazione dell’opera e dei soggetti coinvolti, la valutazione
dei rischi, le scelte procedurali ed organizzative con le conseguenti misure specifiche, le misure preventive e quanto relativo alle
interferenze, alle misure di coordinamento, alla gestione delle emergenze, alla durata delle fasi di lavoro, alla stima dell’entità dei
lavori (uomini giorno) ed infine alla stima dei costi della sicurezza;
- richiede l’analisi dell’area di cantiere con riferimento ai rischi collegati, la definizione dell’organizzazione spaziale mediante
l’individuazione delle aree funzionali, l’esame dei lavori con la suddivisione in fasi e sottofasi.
- prevede l’analisi delle interferenze fra le fasi di lavoro (art. 4)
- individua come deve essere fatta la stima dei costi della sicurezza;
D.P.R. 207/10 (art. 39)
Tale articolo definisce, per il PSC, prevalentemente requisiti di tipo prestazionale come quelli organizzativi delle lavorazioni e
valutativi dei rischi derivanti dalle sovrapposizioni delle fasi di lavoro oltre ad un disciplinare dedicato al rispetto delle norme.
L'analisi dei suddetti dettati presenta spesso ampie aree di sovrapposizione di obblighi di contenuti del PSC per cui si riporta una
tabella (Tab. A) dove nella prima colonna vengono riportati i riferimenti dei tre decreti summenzionati mentre nella seconda
colonna sono stati sintetizzati i conseguenti elementi da sviluppare.
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TABELLA A
Norme
Elementi da svilupparsi
D.Lgs 81/08 Allegato XV art. 2
Identificazione e descrizione dell'opera e individuazione dei soggetti con compiti di
sicurezza, strutture presenti sul territorio al servizio dell'emergenza;
nominativi delle imprese e lavoratori autonomi (adempimento in fase di esecuzione)
D.Lgs. 81/08 art. 100 ;
Esame generale per l’area di cantiere;
D.Lgs. 81/08 Allegato XV art.2 e sviluppo dettagliato degli elementi di cui all’art. 100, del D.Lgs. 81/08 e s.m.i.;
s.m.i.;
integrazioni come previste dall’allegato XV del D.Lgs. 81/08 e s.m.i.
D.Lgs. 81/08 Allegato XV art.2 e Disciplinare che contiene le prescrizioni per garantire il rispetto delle norme;
s.m.i.;
procedure complementari e di dettagli da esplicitare nel POS misure relative all’uso
comune di apprestamenti etc.
D.Lgs. 81/08 Allegato XV art.2;
DPR 207/10 art. 39, comma 2
Individuazione ed analisi delle criticità per particolari tipologie di intervento, interferenze,
dislocazione del cantiere;
conseguenti misure e procedure di sicurezza
D.Lgs. 81/08 art. 100 e s.m.i;
D.Lgs. 81/08 Allegato XV art.2
Valutazione dei rischi e disposizione delle misure di sicurezza, in riferimento alle singole
operazioni di lavoro
D.Lgs. 81/08 Allegato XV art.2
DPR 207/10 art. 39, comma 2
Individuazione e determinazione della durata delle fasi di lavoro ed eventuali sottofasi;
determinazione presunta dell’entità del cantiere per uomini - giorno
DPR 207/10 art. 39
D.Lgs. 81/08 art. 100
D.Lgs. 81/08 Allegato XV art.4
Stima dei costi della sicurezza, con la conseguente definizione dell’importo da non
assoggettarsi a ribasso
D.Lgs. 81/08 Allegato XV art.2;
Elaborati grafici (planimetria ed altri, accessi, zone di carico e scarico, zone di deposito e
stoccaggio, profilo altimetrico e caratteristiche idrogeologiche se opportuno)
L’esame di cui sopra porta alla determinazione di una struttura che è definita nella seguente tabella B (Tab. B) ove nella prima
colonna viene identificato il titolo del capitolo, nella seconda i contenuti dello stesso (da suddividersi in paragrafi) e nella terza il
riferimento alle righe della tabella A che consente di individuare la normativa di riferimento.
TABELLA B
CAPITOLI DEL PSC
Titolo
Contenuti
Rif . Tab.
A
Anagrafica di cantiere
Identificazione e descrizione dell’opera e individuazione dei soggetti con compiti di
sicurezza, strutture presenti sul territorio al servizio dell’emergenza;
nominativi delle imprese e lavoratori autonomi (predisposizione per il successivo
adempimento in fase di esecuzione)
I
Relazione
Premessa generale con l’indicazione dell’approccio usato a fronte delle problematicità del
cantiere;
esplicitazione della conformità del piano alle norme
-
Elementi tecnici
fondamentali
Esame generale per l’area di cantiere; sviluppo dettagliato degli elementi di cui all’art. 100,
comma1, del D. Lgs. 81/08 e s.m.i.;
integrazioni come previste dal D.Lgs. 81/08 Allegato XV art.2 e s.m.i.
II
Sommario
Elenco ordinato dei contenuti del PSC
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Disciplinare
Disciplinare che contiene le prescrizioni per garantire il rispetto delle norme;
individuazione da parte del coordinatore delle procedure complementari e di dettagli da
esplicitare nel POS (a cura delle imprese);
uso comune di apprestamenti, attrezzature, infrastrutture, mezzi e servizi di protezione
collettiva
III
Criticità
Individuazione ed analisi delle criticità per particolari tipologie di intervento, interferenze,
dislocazione del cantiere;
sviluppo dettagliato delle misure e procedure di sicurezza
IV
Operazioni di lavoro
Valutazione dei rischi e disposizione delle misure di sicurezza, in riferimento alle singole
operazioni di lavoro
V
Individuazione e determinazione della durata delle fasi di lavoro ed eventuali sottofasi
VI
Costi della sicurezza
Stima dei costi della sicurezza, con la conseguente definizione dell’importo da non
assoggettarsi a ribasso
VII
Layout di cantiere
Elaborati grafici, layout di cantiere con individuazione degli accessi, zone di carico e
scarico, zone di deposito e stoccaggio;
profilo altimetrico e caratteristiche idrogeologiche se opportuno; altri schemi grafici
VIII
Cronoprogramma
Allegati,
Elementi di utilità eventualmente richiamati in altri capitoli del PSC; esempi di cartellonistica
documentazione varia da realizzarsi ad hoc per lo specifico cantiere; modulistica; fotografie del sito e/o edificio,
con evidenza delle posizioni/situazioni che possono essere oggetto di criticità
-
Legenda
Le abbreviazioni utilizzate nel presente documento ed in quelli collegati od allegati sono le seguenti:
CSP:
COORDINATORE DELLA SICUREZZA IN FASE DI PROGETTAZIONE
CSE:
COORDINATORE DELLA SICUREZZA IN FASE DI ESECUZIONE
DTC:
DIRETTORE TECNICO DEL CANTIERE PER CONTO DELL'IMPRESA
ISC:
INCARICATO SICUREZZA IMPRESA AFFIDATARIA
DL:
DIRETTORE DEI LAVORI PER CONTO DEL COMMITTENTE
MC:
MEDICO COMPETENTE
RSPP:
RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
RLS:
RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA
PSC:
PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO
POS:
PIANO OPERATIVO DI SICUREZZA
DVR:
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
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2 - Identificazione e descrizione dell'opera
2 . 1 - Anagrafica del cantiere
Dati Generali
Nome: Lavori di adeguamento normativo finalizzati al conseguimento del C.P.I. per la via di esodo, presso il teatro
del castello di Malcesine
Comune: Malcesine, Malcesine
Provincia: TN
Atto autorizzativo:
Dati presunti
Inizio lavori:
Fine lavori:
Durata in giorni di calendario:
Numero massimo di lavoratori in cantiere:
Ammontare complessivo dei lavori in Euro: E 316.000,00 circa
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3 - Soggetti coinvolti e compiti di sicurezza
Qualifica: Committente
Nominativo : Comune di Malcesine
Recapito: Piazza Statuto n°1,37018 - Malcesine (VR)
Codice Fiscale:
Telefono e Fax: e
Responsabilità e competenze:
Art. 90. Obblighi del committente o del responsabile dei lavori
1. Il committente o il responsabile dei lavori, nelle fasi di progettazione dell'opera, si attiene ai principi e alle misure
generali di tutela di cui all'articolo 15, in particolare:
a) al momento delle scelte architettoniche, tecniche ed organizzative, onde pianificare i vari lavori o fasi di lavoro
che si svolgeranno simultaneamente o successivamente;
b) all'atto della previsione della durata di realizzazione di questi vari lavori o fasi di lavoro.
1-bis. Per i lavori pubblici l'attuazione di quanto previsto al comma 1 avviene nel rispetto dei compiti attribuiti al
responsabile del procedimento e al progettista.
2. Il committente o il responsabile dei lavori, nella fase della progettazione dell'opera, prende in considerazione i
documenti di cui all'articolo 91, comma 1, lettere a) e b).
3. Nei cantieri in cui è prevista la presenza di più imprese esecutrici, anche non contemporanea, il committente,
anche nei casi di coincidenza con l'impresa esecutrice, o il responsabile dei lavori, contestualmente all'affidamento
dell'incarico di progettazione, designa il coordinatore per la progettazione.
4. Nei cantieri in cui è prevista la presenza di più imprese esecutrici, anche non contemporanea, il committente o il
responsabile dei lavori, prima dell'affidamento dei lavori, designa il coordinatore per l'esecuzione dei lavori, in
possesso dei requisiti di cui all'articolo 98.
5. La disposizione di cui al comma 4 si applica anche nel caso in cui, dopo l'affidamento dei lavori a un'unica
impresa, l'esecuzione dei lavori o di parte di essi sia affidata a una o più imprese.
6. Il committente o il responsabile dei lavori, qualora in possesso dei requisiti di cui all'articolo 98, ha facoltà di
svolgere le funzioni sia di coordinatore per la progettazione sia di coordinatore per l'esecuzione dei lavori.
7. Il committente o il responsabile dei lavori comunica alle imprese affidatarie, alle imprese esecutrici e ai lavoratori
autonomi il nominativo del coordinatore per la progettazione e quello del coordinatore per l'esecuzione dei lavori.
Tali nominativi sono indicati nel cartello di cantiere.
8. Il committente o il responsabile dei lavori ha facoltà di sostituire in qualsiasi momento, anche personalmente, se
in possesso dei requisiti di cui all'articolo 98, i soggetti designati in attuazione dei commi 3 e 4.
9. Il committente o il responsabile dei lavori, anche nel caso di affidamento dei lavori ad un'unica impresa o ad un
lavoratore autonomo:
a) verifica l'idoneità tecnico-professionale delle imprese affidatarie, delle imprese esecutrici e dei lavoratori
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autonomi in relazione alle funzioni o ai lavori da affidare, con le modalità di cui all'allegato XVII. Nei cantieri la cui
entità presunta è inferiore a 200 uomini-giorno e i cui lavori non comportano rischi particolari di cui all'allegato XI, il
requisito di cui al periodo che precede si considera soddisfatto mediante presentazione da parte delle imprese e
dei lavoratori autonomi del certificato di iscrizione alla Camera di commercio, industria e artigianato e del
documento unico di regolarità contributiva, fatto salvo quanto previsto dall'articolo 16-bis, comma 10, del
decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2,
corredato da autocertificazione in ordine al possesso degli altri requisiti previsti dall'allegato XVII;
b) chiede alle imprese esecutrici una dichiarazione dell'organico medio annuo, distinto per qualifica, corredata dagli
estremi delle denunce dei lavoratori effettuate all'Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS), all'Istituto
nazionale assicurazione infortuni sul lavoro (INAIL) e alle casse edili, nonché una dichiarazione relativa al contratto
collettivo stipulato dalle organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative, applicato ai lavoratori
dipendenti. Nei cantieri la cui entità presunta è inferiore a 200 uomini-giorno e i cui lavori non comportano rischi
particolari di cui all'allegato XI, il requisito di cui al periodo che precede si considera soddisfatto mediante
presentazione da parte delle imprese del documento unico di regolarità contributiva e dell'autocertificazione
relativa al contratto collettivo applicato;
c) trasmette all'amministrazione concedente, prima dell'inizio dei lavori oggetto del permesso di costruire o della
denuncia di inizio attività, copia della notifica preliminare di cui all'articolo 99, il documento unico di regolarità
contributiva delle imprese e dei lavoratori autonomi, fatto salvo quanto previsto dall'articolo 16-bis, comma 10, del
decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2, e una
dichiarazione attestante l'avvenuta verifica della ulteriore documentazione di cui alle lettere a) e b).
10. In assenza del piano di sicurezza e di coordinamento di cui all'articolo 100 o del fascicolo di cui all'articolo 91,
comma 1, lettera b), quando previsti, oppure in assenza di notifica di cui all'articolo 99, quando prevista oppure in
assenza del documento unico di regolarità contributiva delle imprese o dei lavoratori autonomi, è sospesa
l'efficacia del titolo abilitativo. L'organo di vigilanza comunica l'inadempienza all'amministrazione concedente.
11. La disposizione di cui al comma 3 non si applica ai lavori privati non soggetti a permesso di costruire in base
alla normativa vigente e comunque di importo inferiore ad euro 100.000. In tal caso, le funzioni del coordinatore per
la progettazione sono svolte dal coordinatore per la esecuzione dei lavori.
Qualifica: Responsabile dei lavori
Nominativo : Da nominare
Recapito: , - ( )
Codice Fiscale:
Telefono e Fax: e
Responsabilità e competenze:
E' un soggetto di cui il committente può facoltativamente avvalersi, come di un alter-ego, se lo desidera o se ne ha
necessità.
Le sue responsabilità sono quelle derivanti dall'incarico ricevuto dal committente fra quelle individuate per il
committente stesso.
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Nel caso di Lavoro Pubblico il RL viene automaticamente individuato nel Responsabile Unico del Procedimento
ma non assume di fatto tutte le responsabilità individuate in capo al committente se non tramite un incarico che
abbia i crismi della delega.
Qualifica: Progettista
Nominativo : Architer S.r.l. - Dott. Arch . BIONDANI Antonio
Recapito: Via Gobetti n°9,37100 - Verona (VR)
Codice Fiscale:
Telefono e Fax: 045 890 39 22 e
Responsabilità e competenze:
Il progettista, pur non entrando specificatamente nel merito della sicurezza, è colui che determina il livello
quantitativo e quantitativo dei potenziali rischi nel cantiere, attraverso le scelte tecnologiche, costruttive e a
volte anche architettoniche.
Il Progettista, dunque, provvede a:
- elaborare il progetto secondo criteri diretti a ridurre alla fonte i rischi per la sicurezza e salute dei lavoratori,
tenendo conto dei principi generali di tutela di cui all'art. 15 del D.Lgs. 9 Aprile 2008 n°81;
- determinare la durata del lavoro o delle singole fasi di lavoro, al fine di permettere la pianificazione dei
lavori in condizioni di sicurezza;
- a collaborare e fornire tutte le informazioni, dati e documentazioni necessarie al coordinatore per la
progettazione;
- prendere in esame ed, eventualmente, sottoporli al committente o al responsabile dei lavori, se designato,
le proposte avanzate dal coordinatore per la progettazione che richiedono modifiche al progetto e tesa a
migliorare le condizioni di sicurezza e salubrità in cantiere durante l'esecuzione dei lavori;
- prendere in esame nella redazione del progetto ed, eventualmente, sottoporli al committente o al
responsabile dei lavori, se designato, le proposte del coordinatore per la progettazione avanzate per meglio
garantire la tutela della sicurezza e salute durante i lavori di manutenzione dell'opera.
Qualifica: Direttore lavori
Nominativo : Da nominare
Recapito: , - ( )
Codice Fiscale:
Telefono e Fax: e
Responsabilità e competenze:
Oltre a quelle specifiche a favore del committente, il DL per la attuazione delle misure di sicurezza è chiamato a
cooperare con il CSP ed il CSE onde ottenere la effettiva attuazione delle misure di sicurezza previste nel piano
affidate alla attività del CSE.
Ci si riferisce alla descrizione della figura di D.L. per conto della Pubblica Amministrazione (obbligatoria, ai sensi
del D.Lgs. 163/06), data la particolarità della figura all'interno dell'organizzazione aziendale interessata.
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Il D.L. incaricato dal committente si confronta con il R.T. nominato dall'appaltatore negli stessi termini in cui il
committente in persona si pone di fronte all'appaltatore, con i medesimi poteri, gli stessi obblighi, le stesse
responsabilità.
E' evidente che la nomina di un D.L. da parte del committente realizza, una presenza molto più vincolante di quella
che potrebbe realizzare il committente in persona, impossibilitato in genere a presenze più che saltuarie.
Contrariamente ai poteri limitati riconosciuti al D.L. nella contrattazione privata, in caso di opere pubbliche, vista la
necessità di particolare protezione degli interessi pubblici, al D.L. in titolo vengono riconosciuti non solo poteri di
controllo e di amministrazione dei lavori, ma anche particolari facoltà di ingerenza e collaborazione con i terzi.
In particolare, per gli aspetti tecnici, il D.L. non si limita ad attività generiche di sorveglianza, ma attua interventi
attivi tramite ordini di servizio ed istruzioni all'appaltatore: il tutto però senza giungere al punto di determinare
modifiche al progetto o al contratto, ma solo al fine di assicurare il risultato corretto, le prescrizioni, del D.L. possono
essere disattese dall'appaltatore se questi le riconosce errate sotto l'aspetto tecnico.
Le responsabilità del D.L. per conto della Pubblica Amministrazione possono essere così sintetizzate:
1. responsabilità dovute a negligenza o a mancato controllo da cui sia derivato ad es. un ritardo nell'ultimazione
lavori o difetti nell'opera.
2. responsabilità dovute a difetti palesi del progetto, rivelatisi in corso d'opera e non riconosciuti dal D.L..
3. responsabilità di errori contabili (amministrativi).
Infine, pur essendo riconosciuto al D.L. della P.A. la possibilità di sospensione dei lavori ogni qualvolta egli ravvisi
danni potenziali, e confermando le responsabilità derivanti da mancato controllo e/o non tempestivo intervento
(culpa in vigilando), restano quindi e in ogni caso esclude le responsabilità legate alle attività specialistiche
dell'appaltatore, per le quali il principio dell'autonomia già citata continua a valere.
Qualifica: Coordinatore in fase di progettazione
Nominativo : Dott. Ing . BOMMARTINI Davide
Recapito: Via Aldo Moro n°1,38062 - Arco (TN)
Codice Fiscale:
Telefono e Fax: 0464 512063 e
Responsabilità e competenze:
Durante la progettazione dell'opera e comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte, il coordinatore
per la progettazione:
a) redige il piano di sicurezza e di coordinamento di cui all'articolo 100, comma 1, i cui contenuti sono
dettagliatamente specificati nell'allegato XV;
b) predispone un fascicolo adattato alle caratteristiche dell'opera, i cui contenuti sono definiti all'allegato XVI,
contenente le informazioni utili ai fini della prevenzione e della protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori,
tenendo conto delle specifiche norme di buona tecnica e dell'allegato II al documento UE 26 maggio 1993. Il
fascicolo non è predisposto nel caso di lavori di manutenzione ordinaria di cui all'articolo 3, comma 1, lettera a) del
testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di edilizia, di cui al d.P.R. 6 giugno 2001, n. 380;
b-bis) coordina l'applicazione delle disposizioni di cui all'articolo 90, comma 1.
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2. Il fascicolo di cui al comma 1, lettera b), è preso in considerazione all'atto di eventuali lavori successivi sull'opera.
Qualifica: Coordinatore in fase di esecuzione
Nominativo : Dott. Ing . BOMMARTINI Davide
Recapito: Via Aldo Moro n°1,38062 - Arco (TN)
Codice Fiscale:
Telefono e Fax: 0464 512063 e
Responsabilità e competenze:
1. Durante la realizzazione dell'opera, il coordinatore per l'esecuzione dei lavori:
a) verifica, con opportune azioni di coordinamento e controllo, l'applicazione, da parte delle imprese esecutrici e dei
lavoratori autonomi, delle disposizioni loro pertinenti contenute nel piano di sicurezza e di coordinamento di cui
all'articolo 100 ove previsto e la corretta applicazione delle relative procedure di lavoro;
b) verifica l'idoneità del piano operativo di sicurezza, da considerare come piano complementare di dettaglio del
piano di sicurezza e coordinamento di cui all'articolo 100, assicurandone la coerenza con quest'ultimo, ove previsto,
adegua il piano di sicurezza e di coordinamento di cui all'articolo 100 ove previsto, e il fascicolo di cui all'articolo 91,
comma 1, lettera b), in relazione all'evoluzione dei lavori ed alle eventuali modifiche intervenute, valutando le
proposte delle imprese esecutrici dirette a migliorare la sicurezza in cantiere, verifica che le imprese esecutrici
adeguino, se necessario, i rispettivi piani operativi di sicurezza;
c) organizza tra i datori di lavoro, ivi compresi i lavoratori autonomi, la cooperazione ed il coordinamento delle
attività nonché la loro reciproca informazione;
d) verifica l'attuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine di realizzare il coordinamento tra i
rappresentanti della sicurezza finalizzato al miglioramento della sicurezza in cantiere;
e) segnala al committente o al responsabile dei lavori, previa contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori
autonomi interessati, le inosservanze alle disposizioni degli articoli 94, 95, 96 e 97, comma 1, e alle prescrizioni del
piano di cui all'articolo 100, ove previsto, e propone la sospensione dei lavori, l'allontanamento delle imprese o dei
lavoratori autonomi dal cantiere, o la risoluzione del contratto. Nel caso in cui il committente o il responsabile dei
lavori non adotti alcun provvedimento in merito alla segnalazione, senza fornire idonea motivazione, il coordinatore
per l'esecuzione da' comunicazione dell'inadempienza alla azienda unità sanitaria locale e alla direzione provinciale
del lavoro territorialmente competenti;
f) sospende, in caso di pericolo grave e imminente, direttamente riscontrato, le singole lavorazioni fino alla verifica
degli avvenuti adeguamenti effettuati dalle imprese interessate.
2. Nei casi di cui all'articolo 90, comma 5, il coordinatore per l'esecuzione, oltre a svolgere i compiti di cui al comma
1, redige il piano di sicurezza e di coordinamento e predispone il fascicolo, di cui all'articolo 91, comma 1, lettere a)
e b), fermo restando quanto previsto al secondo periodo della medesima lettera b).
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3 . 2 - Strutture presenti sul territorio al servizio dell’emergenza
Coordinatore Sicurezza Dott. Ing . BOMMARTINI Davide
Telefono
0464 512063
Indirizzo
Via Aldo Moro n. 1 - Arco (TN)
Carabinieri
Telefono
112
Indirizzo
Polizia di stato (pronto intervento)
Telefono
113
Indirizzo
Soccorso Stradale
Telefono
116
Indirizzo
Soccorso sanitario - guardia medica e Servizio ambulanza
Telefono
118
Indirizzo
Vigili del Fuoco
Telefono
115
Indirizzo
Pagina n°11
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3 . 3 - Nominativo delle imprese e lavoratori autonomi
Impresa Edile principale
Indirizzo:
Telefono:
Lavori da eseguire:
Impresa intonaci
Indirizzo:
Telefono:
Lavori da eseguire:
Impresa elettricisti
Indirizzo:
Telefono:
Lavori da eseguire:
Impresa antincendio
Indirizzo:
Telefono:
Lavori da eseguire:
Impresa fabbro
Indirizzo:
Telefono:
Lavori da eseguire:
Impresa pittori
Indirizzo:
Telefono:
Lavori da eseguire:
Impresa serramenti
Indirizzo:
Telefono:
Lavori da eseguire:
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4 - Relazione concernente l'individuazione , l'analisi e la valutazione dei rischi in riferimento all'area ed
all'organizzazione dello specifico cantiere, alle lavorazioni interferenti ed ai rischi aggiuntivi rispetto a
quelli specifici propri dell'attività
Quanto previsto nel titolo e concernente l’individuazione, l’analisi e la valutazione dei rischi concreti, riferiti all’area
di cantiere e alle loro interferenze sono meglio esplicitati nel proseguo di questo PSC, nello specifica sezione d1.
Quanto previsto nel titolo e concernente l’individuazione, l’analisi e la valutazione dei rischi concreti, riferiti
all’organizzazione di cantiere e alle loro interferenze sono meglio esplicitati nel proseguo di questo PSC nella
specifica sezione d.2
Quanto previsto nel titolo e concernente l’individuazione, l’analisi e la valutazione dei rischi concreti, riferiti alle
lavorazioni
di cantiere
e alle loro interferenze
sono meglio esplicitati nel proseguo di questo PSC
(cronoprogramma delle fasi e sottofasi di lavoro) nell’apposita sezione i.
Le problematiche relative ai rischi ed alle maggiori criticità, sono state affrontate secondo il principio della
eliminazione alla fonte dei rischi derivanti dalle attività
da svolgere mediante scelte progettuali che, per
l’esecuzione dei lavori, consentano il più possibile l’utilizzo di piattaforme da lavoro sviluppabili, guardacorpo, torri
di ponteggio per la protezione collettiva a discapito dei dispositivi di protezione individuale.
Le principali norme di riferimento in relazione alle tipologie dei lavori sono le seguenti:
- D.Lgs 81/08 (norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro nelle costruzioni).
- (norme per la prevenzione degli infortuni negli ambienti di lavoro).
- (miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori durante il lavoro)
La valutazione del rischio, una volta individuato ed analizzato verrà fatta secondo le indicazioni di seguito riportate,
mentre per quanto concerne l’individuazione delle misure preventive e protettive, scelte progettuali ed
organizzative atte a prevenire eliminare o ridurre tali rischi si rimanda ai capitoli successivi come dettaglio.
Le problematiche relative ai rischi ed alle maggiori criticità, sono affrontate secondo il principio della eliminazione
alla fonte dei rischi derivanti dalle attività da svolgere mediante scelte progettuali atte a mantenere distanziate le
varie imprese durante le attività in cantiere
Valutazione del rischio
A questo proposito, sono state individuate scale qualitative circa l'attenzione da porre nei provvedimenti da
assumere, formulate in base alla definizione del valore di probabilità (P), alla definizione del valore di gravità del
danno
(D),
ed
alla
conseguente
identificazione
del
rischio
R
valutato
con
l’algoritmo:
R=Px D
In particolare per meglio esplicitare il concetto poco sopra espresso si fa riferimento alle sotto riportate indicazioni:
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Definizione del valore di Probabilità (P)
Valore di
probabilità
Definizione
Interpretazione
1
Improbabile
- Il suo verificarsi richiederebbe la concomitanza di più eventi poco
probabili
- Non si sono mai verificati fatti analoghi
- Il suo verificarsi susciterebbe incredulità
2
Poco Probabile
- Il suo verificarsi richiederebbe circostanze non comuni e di poca
probabilità
- Si sono verificati pochi fatti analoghi
- Il suo verificarsi susciterebbe modesta sorpresa
3
Probabile
- Si sono verificati altri fatti analoghi
- Il suo verificarsi susciterebbe modesta sorpresa
4
Molto probabile
- Si sono verificati altri fatti analoghi
- Il suo verificarsi è praticamente dato per scontato
Definizione del valore di gravità del danno (D)
Valore di
danno
Definizione
Interpretazione
1
Lieve
Infortunio con assenza dal posto di lavoro < 8 gg.
2
Medio
Infortunio con assenza dal posto di lavoro da 8 gg a 30 gg.
3
Grave
- Infortunio con assenza dal posto di lavoro > a 30 gg. senza invalidità
permanente
- Malattie professionali con invalidità permanenti
4
Molto grave
- Infortunio con assenza dal posto di lavoro > a 30 gg. con invalidità
permanente
- Malattie professionali con totale invalidità permanenti
Definiti danno e probabilità, il rischio R è valutato con:
R=PxD
ed è raffigurabile con una rappresentazione matriciale del tipo:
La valutazione numerica permette di identificare una scala di priorità di attenzione da porre sulle prevenzioni da
attuare, così definiti:
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R > 8 - Massimo controllo a tutti i livelli con riunioni - formazione e procedure preventive specifiche.
4 ≤ R ≤ 8 - Massimo controllo a tu ti i livelli con formazione e procedure preventive specifica.
2 ≤ R ≤ 3 - Controllo dettagliato programmazione.
R = Controllo di routine
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5 - Le prescrizioni operative, le misure preventive e protettive ed i dispositivi di protezione individuale, in
riferimento alle interferenze tra le lavorazioni
5. 1 - Interferenze tra lavorazioni
Le criticità dovranno essere risolte mediante la scelta di piattaforme da lavoro aeree che dovranno essere utilizzate
per eliminare il rischio di caduta dall’alto e dove non possibile, sempre per il rischio di caduta dall’alto durante le
attività, si dovranno privilegiare l’adozione di sistemi di protezione collettiva, ponteggi, tipo ceste su autocarro, linee
vita e piattaforme sviluppabili: si vieta l’utilizzo di scale.
Nel caso specifico, al momento della redazione del presente documento non è ipotizzabile prevedere interferenze
tra lavorazioni: qualora dovessero manifestarsi durante l’esecuzione dell’opera si provvederà ad eliminarle/ridurle
mediante:
- Prescrizioni operative : si cercherà di fare lavorare imprese diverse in tempi diversi e/o comunque in zone
diverse anche della stessa copertura.
- Misure preventive e protettive e DPI: nel caso specifico il rischio da eliminare è la caduta dall’alto e lo si farà
andando ad allestire ponteggio per la casseratura dei muretti in c.a. di contenimento, l’utilizzo di ceste e piattaforme
per il montaggio della struttura metallica e la realizzazione degli impianti interni al magazzino.
- Dettagli richiesti da inserire nel POS: l’impresa che eseguirà (all’occorrenza) il montaggio del ponteggio pure
andando a dettagliare marca e modello nel PIMUS dovrà indicare le modalità operative per allestire il ponteggio in
sicurezza e se in funzione della tipologia di ponteggio
necessario l’utilizzo di imbracature e DPI di IIIa cat.
allegare documentazione attestante l’avvenuta formazione ed addestramento della persone incaricate a svolgere
tale lavorazione.
AI SENSI DEI COMMI “g” E “h” DELL’ALLEGATO XV DEL D.LGS 81/2008 L’IMPRESA /IMPRESE
INTERESSATE ALLE LAVORAZIONI DOVRANNO SPECIFICARE DETTAGLIATAMENTE NEL POS LE
MODALITA’ DI ESECUZIONE DELLE FASI TEMPORALMENTE CONTEMPORANEE; SARA’ COMPITO DEL
CSE COORDINARE IL LAVORO DI TUTTE LE DITTE ORGANIZZANDO LE FASI DI LAVORO
TEMPORALMENTE CONTEMPORANEE AFFICHE LE LAVORAZIONI AVVENGANO PREFERIBILMENTE IN
SETTORI DIVERSI DEL CANTIERE.
SE CIO’ NON FOSSE POSSIBILE LE IMPRESE DOVRANNO FORMARE ED INFORMARE I LAVORATORI DEI
RISCHI COORDINATI, ADOTTARE LE MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE CORRELATE E DOTARE
GLI STESSI DEI DPI NECESSARI.
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6 - Misure di coordinamento relative all'uso comune di apprestamenti, attrezzature, infrastrutture, mezzi e
servizi di protezione collettiva
DOVENDO MONTARE IL PARAPETTO SU MONTANTI PREDISPOSTI AD ACCOGLIERE I
PARAPETTI DEFINITIVI, AI SENSI DEI COMMI “g” E “h” DELL’A LLEGATO XV DEL D.LGS 81/2008
L’IMPRESA /IMPRESE ESECUTRICI DOVRANNO, PRIMA DELL’INIZIO DELLE LAVORAZIONI,
PROPORRE IDONEO SISTEMA DI AGGANCIO DELLE TAVOLE AI MONTANTI. TALE
METODOLOGIA DOVRA’ ESSERE APPROVATA DAL CSE.
Gli apprestamenti (così come indicati nell’allegato XV. 1 del D. Lgs. 81/2008) e identificabili nei:
ponteggi, trabattelli, ponti su cavalletti, impalcati, parapetti, andatoie, passerelle, armature delle pareti degli scavi,
gabinetti, locali per lavarsi, spogliatoi, refettori, locali di ricovero e di riposo, dormitori, camere di medicazione,
infermerie, recinzioni di cantiere... verranno realizzate e manutentate dall’impresa esecutrice affidataria con la
possibilità di utilizzo anche da parte delle altre imprese esecutrici e/o lavoratori autonomi presenti in cantiere con le
modalità e prescrizioni espresse nelle riunioni di coordinamento, in sede di realizzazione dell’opera, da riportare nei
rispettivi POS soggetti a validazione del CSE (POS solo per le imprese esecutrici)
Le attrezzature (così come, anch’esse, indicate nell’allegato XV. 1 del D. Lgs. 81/2008) e, più precisamente quelle
riferite:
alle centrali e impianti di betonaggio, betoniere, gru, autogrù, argani, elevatori, macchine movimento terra,
macchine movimento terra speciali e derivate, seghe circolari, piegaferri, impianti elettrici di cantiere, impianti di
terra e di protezione contro le scariche atmosferiche, impianti antincendio, impianti di evacuazione fumi, impianti di
adduzione di acqua gas ed energia di qualsiasi tipo, impianti fognari… verranno fornite in opera funzionanti
dall’impresa affidataria e, da questa, manutentate con la possibilità di utilizzo anche da parte delle altre imprese
esecutrici e/o lavoratori autonomi presenti in cantiere con le modalità e prescrizioni espresse nelle riunioni di
coordinamento, in sede di realizzazione dell’opera, da riportare nei rispettivi POS soggetti a validazione del CSE
(POS solo per le imprese esecutrici)
Le infrastrutture (così come indicate nell’allegato XV. 1 del D. Lgs. 81/2008) identificabili:
nella viabilità principale di cantiere per mezzi meccanici, percorsi pedonali, aree di deposito materiali, attrezzature e
rifiuti di cantiere… verranno realizzate dall’impresa affidataria e, da questa, manutentate con la possibilità di utilizzo
anche da parte delle altre imprese esecutrici e/o lavoratori autonomi presenti in cantiere con le modalità e
prescrizioni espresse nelle riunioni di coordinamento, in sede di realizzazione dell’opera, da riportare nei rispettivi
POS soggetti a validazione del CSE (POS solo per le imprese esecutrici)
Per quanto riguardano i mezzi e servizi di protezione collettiva (così come indicati nell’allegato XV. 1 del D. Lgs.
81/2008) identificabili:
nella segnaletica di sicurezza, avvisatori acustici, attrezzature per primo soccorso, illuminazione di emergenza,
mezzi estinguenti… saranno forniti e manutentati dall’impresa esecutrice affidataria con la possibilità di utilizzo
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anche da parte delle altre imprese esecutrici e/o lavoratori autonomi presenti in cantiere con le modalità e
prescrizioni espresse nelle riunioni di coordinamento, in sede di realizzazione dell’opera, da riportare nei rispettivi
POS soggetti a validazione del CSE
Nessun’altra impresa esecutrice o lavoratore autonomo, saranno autorizzati ad effettuare sostituzioni, aggiunte o
modificarne la posizione in cantiere.
Nessuno potrà utilizzare estintori o mezzi antincendio se non per gravi motivi oggettivamente contingenti. In questi
casi gli addetti saranno coloro che hanno ricevuto una preventiva, specifica e dimostrabile formazione attraverso
specifici corsi legalmente riconosciuti
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7 - Modalità organizzazive della cooperazione e del coordinamento
Le riunioni di coordinamento si effettueranno ogni volta che il CSE lo riterrà opportuno oltre che su richiesta delle imprese e
generalmente secondo il seguente programma inoltre, moduli successivi dovranno essere prodotti rispettivamente: ogni venerdì
quello della programmazione settimanale ed inviato al CSE; ogni volta che entra una nuova impresa esecutrice / lavoratore
autonomo in cantiere quello relativo all'informazione - formazione dei subaffidatari e lasciato a disposizione del CSE. I.l CSE
avrà il compito di verificare che i suddetti moduli di registrazione siano presenti.
7. 1 - Procedure gestionali e documenti di supporto
Il sistema gestionale su base documentale, definito per le applicazioni tecniche dei compiti in capo ai vari soggetti
con lo scopo di omogeneizzare i documenti e nello stesso tempo avere riscontro delle attività, prevede:
•
Programma riunioni di coordinamento
•
Scheda programmazione settimanale dei lavori;
•
Affidamento e gestione macchine ed attrezzature
Di seguito, per ciascuno degli elaborati troviamo le relative indicazioni di compilazione e funzionamento.
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7. 2 - Programma riunioni di coordinamento
L’osservanza a quanto previsto nel titolo, avverrà (attraverso periodiche riunioni di coordinamento durante
l’esecuzione dell’opera) nel modo sotto indicato.
Prima di iniziare i lavori, verrà effettuata una prima riunione di coordinamento
con il Committente o il
Responsabile dei Lavori (RL), il Direttore dei Lavori (DL), il Datore di Lavoro (DdL) dell’Impresa affidataria e quello
delle eventuali altre imprese e/o lavoratori autonomi affidatari (contratti scorporati) con contratto d’appalto diretto
con il Committente.
Potendo ricorrere al subappalto (se autorizzato), le imprese e/o i Lavoratori Autonomi affidatari, in riferimento alle
decisioni emerse nella riunione, s’impegneranno a portarle a conoscenza e ad illustrarle ai propri dipendenti oltre
che alle proprie sub-appaltatrici (siano esse imprese esecutrici che lavoratori autonomi al fine di consentire ai
rispettivi Datori di Lavoro di effettuare la necessaria informazione e formazione nei confronti degli altrettanti propri
dipendenti) i rischi individuati e le conseguenti prescrizioni da adottare durante la realizzazione delle fasi di lavoro a
loro assegnate (art. 97 comma 1 D. Lgs. 81/2008).
La stessa procedura verrà attuata per ogni riunione di coordinamento successiva.
Ogni impresa o lavoratore autonomo affidatari faranno pervenire al Coordinatore per l’Esecuzione il verbale della
riunione di coordinamento sottoscritto da tutti i “sub” quale dimostrazione della corretta informazione sui suoi
contenuti.
Periodicamente, a discrezione del CSE in funzione delle esigenze di lavoro, le riunioni di coordinamento verranno
ripetute con gli stessi criteri e procedure sopradescritti.
Tutti i verbali delle riunioni di coordinamento verranno considerati integrativi al presente PSC e costituiranno
variante
allo stesso e ai POS delle imprese interessate oltre che assolvimento a quanto prescritto dall’art . 92 comma 1 lett . c).
Questi verbali, allegati al PSC, costituiranno
esonero della nuova e totale ristampa del documento
aggiornato.
Sarà compito del CSE convocare le riunioni di coordinamento tramite semplice lettera, fax, e-mail, comunicazione
verbale o telefonica.
A maggior chiarimento, sin da ora sono, comunque, individuate (di massima) le seguenti riunioni:
Prima Riunione preliminare di Coordinamento:
La prima riunione di coordinamento avrà carattere d'inquadramento ed illustrazione del Piano (soprattutto per
quanto riguarda la prima parte del cronoprogramma ) oltre all'individuazione delle figure con particolari compiti
all'interno del cantiere e delle procedure definite. Di questa riunione verrà stilato apposito verbale.
Riunioni di Coordinamento successive o straordinarie:
Spetterà al CSE indire periodicamente e, comunque, al verificarsi di situazioni lavorative non previsto o di varianti
dell’opera oppure di variazioni del cronoprogramma … alla presenza degli stessi Soggetti specificati nella Prima
Riunione Preliminare di Coordinamento e convocati con la stessa procedura. L’argomento o gli argomenti in
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discussione dipenderanno dal motivo della riunione. Anche di questa, verrà stilato apposito verbale.
Riunione di Coordinamento "Nuove Imprese"
Alla designazione di nuove imprese o di lavoratori autonomi da parte della Committenza, il CSE indirrà prima
dell’inizio dei lavori di ogni singola impresa o di ogni lavoratore autonomo, una specifica riunione di coordinamento,
alla presenza degli stessi Soggetti specificati nella prima Riunione Preliminare di Coordinamento e convocati con
la stessa procedura. Anche in questo caso gli argomenti risulteranno i punti principali del PSC e del POS relativi
alle lavorazioni affidate a queste imprese e/o lavoratori autonomi e, come le precedenti, anche di queste riunioni
verrà stilato apposito verbale
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7. 3 - Schede di programmazione e controllo avanzamento lavori
Alla fine della definizione in progress del coordinamento con altre eventuali ditte/lavoratori autonomi presenti, con il seguente
modulo viene e sarà evidenziata la presenza delle maestranze per nostro conto in cantiere di settimana in settimana ditte ed
archiviazione
COD. IMP
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
SAB
Lavorazione
Zona
Lavorazione
Zona
Lavorazione
Zona
Lavorazione
Zona
Lavorazione
Zona
Lavorazione
Zona
Lavorazione
Zona
Data
........ / ........ / ........
Firma DTC
........................................................
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7. 4 - Affidamento e gestione macchine ed attrezzature
Intestazione
Con la presente siamo a consegnare all’impresa _______________________________________le seguenti
macchine e attrezzature:
______________________________________________________________________________
All’atto della consegna il sig. _____________________________ in qualità di responsabile delle attività di cantiere
della ditta sopra indicata
dichiara di:
1. aver preso visione che le attrezzature e le macchine prese in consegna sono rispondenti ai requisiti di sicurezza
previsti dalle norme di prevenzione;
2. essere stato informato dei rischi e dei sistemi di prevenzione relativi all’utilizzo della macchina/e e delle
attrezzature consegnate;
3. avere avuto in copia le schede relative alle macchine - attrezzature con ivi evidenziati i rischi, le misure di
prevenzione ed i DPI da utilizzare;
si impegna a:
1. far utilizzare le attrezzature e le macchine prese in consegna esclusivamente a proprio personale idoneo,
tecnicamente capace, informato e formato specificatamente;
2. informare i propri operatori sui rischi e le misure preventive nell’uso delle macchine e sul divieto di vanificare le
funzioni dei dispositivi di sicurezza delle macchine e delle attrezzature;
3. mantenere in buone condizioni le attrezzature e macchine prese in consegna.
Data
Letto e sottoscritto
___________________
______________________
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8 - Organizzazione servizio di pronto soccorso, antincendio ed evacuazione
8. 1 - Tipo di gestione per il servizio di pronto soccorso
Procedure:
In caso di infortunio sul lavoro la persona che assiste all'incidente o che per prima si rende conto dell'accaduto
deve chiamare immediatamente la persona incaricata del primo soccorso dell’impresa
affidataria (il cui
nome dovrà già essere di sua conoscenza esposto nel prefabbricato ad uso ufficio-spogliatoio-locale di ricovero)
ed indicare il luogo e le altre informazioni utili per dare i primi soccorsi d'urgenza all'infortunato. Tale persona
provvederà a gestire la situazione di emergenza e, in relazione al tipo di infortunio, provvederà a far accompagnare
l'infortunato (nel caso di infortunio non grave) al più vicino posto di pronto soccorso oppure farà richiesta di
intervento del 118.
Prescrizioni operative : (all. XV punto 1.1.1.f punto 2.3.2.):
L'impresa affidataria e tutte le imprese esecutrici (anche sub-appaltatrici), nel proprio POS dovranno dichiarare:
1.
che tutti i lavoratori sono regolarmente protetti dal prescritto programma sanitario;
2.
che quelli operanti in cantiere hanno la prescritta idoneità alle mansioni richieste per realizzare l’opera;
3.
che se fra i lavoratori vi fossero uno o più soggetti idonei ma con prescrizioni, il Datore di Lavoro, ne
assicurerà il rispetto.
Modalità di verifica del rispetto delle prescrizioni operative: (all. XV punto 2.3.2)
Il Datore di Lavoro dell’impresa affidataria o suo Direttore Tecnico di cantiere oppure suo capocantiere avranno
l’obbligo della verifica del rispetto delle prescrizioni operative sopra esplicitate.
La mansione responsabile della verifica del rispetto delle prescrizioni operative dovrà essere indicata nel POS.
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8. 2 - Piano di emergenza in caso di incendio
Procedure : (all. XV punto 1.1.1.b):
In caso di allarme, che verrà dato inevitabilmente a voce, tutti i lavoratori dovranno cercare di indirizzarsi verso il
luogo sicuro previsto nell’apposito
layout di cantiere esposto nel locale uffico-spogliatoio-locale di ritrovo,
l’addetto alle emergenze dell’impresa esecutrice affidataria, procederà al censimento delle persone affinchè possa
verificare l'eventuale assenza di qualche lavoratore.
La chiamata ai Vigili del Fuoco dovrà essere effettuata esclusivamente da questo addetto che provvederà a
fornire loro tutte le indicazioni necessarie.
Gli altri incaricati alle gestioni dell'emergenza delle altre imprese, solo dietro autorizzazione dell’addetto alle
emergenze dell’impresa esecutrice affidataria, provvederanno a prendere gli estintori o gli altri presidi, presenti in
cantiere, necessari per provare a far fronte alla stessa in base alle conoscenze ed alla formazione ricevuta sotto la
diretta sorveglianza dell’addetto alle emergenze dell’impresa esecutrice affidataria.
Fino a quando non sarà comunicato il rientro dell'emergenza, tutti i lavoratori dovranno rimanere fermi o,
coadiuvare
gli addetti all'emergenza solo nel caso in cui siano gli stessi a richiederlo.
Modalità di verifica del rispetto delle prescrizioni operative: (all. XV punto 2.3.2)
Il Datore di Lavoro dell’impresa affidataria o suo Direttore Tecnico di cantiere oppure suo capocantiere avranno
l’obbligo della verifica del rispetto delle prescrizioni operative sopra esplicitate.
La mansione responsabile della verifica del rispetto delle prescrizioni operative dovrà essere indicata nel POS
Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) nel caso permangano rischi di interferenza: (all. XV punto 2.3.2)
In aggiunta ai DPI dovuti ai rischi propri della lavorazione, l’impresa esecutrice indicherà nel proprio POS l’obbligo
di far indossare ai propri operatori, durante l’intera fase/sottofase di lavoro, un gilet ad alta visibilità preferibilmente
di colore arancione (non sono ammesse bretelle catarifrangenti).
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8. 3 - Estintori presenti in cantiere
Procedure : (all. XV punto 1.1.1.b):
Prescrizioni operative : (all. XV punto 1.1.1.f punto 2.3.2.):
L'impresa aggiudicataria dovrà predisporre in cantiere un estintore a polvere da 6 Kg per ogni piano del fabbricato
da realizzare, regolarmente segnalato dal cartello indicanti il pittogramma dell'estintore. La posizione degli estintori
è indicata nell’apposito layout di cantiere.
Gli spazi antistanti i mezzi di estinzione non dovranno essere occupati da qualsivoglia materiale e gli
estintori non dovranno essere cambiati di posto senza che tale disposizione venga effettuata dal capocantiere
previo accordo con il CSE.
Modalità di verifica del rispetto delle prescrizioni operative : (all. XV punto 2.3.2)
Il Datore di Lavoro dell’impresa affidataria o suo Direttore Tecnico di cantiere oppure suo capocantiere avranno
l’obbligo della verifica del rispetto delle prescrizioni operative sopra esplicitate.
La mansione responsabile della verifica del rispetto delle prescrizioni operative dovrà essere indicata nel POS.
Misure preventive e protettive nel caso permangano rischi di interferenza: (all. XV punto 1.1.1.e 2.3.2)
Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) nel caso permangano rischi di interferenza: (all. XV punto 2.3.2)
In aggiunta ai DPI dovuti ai rischi propri della lavorazione, l’impresa esecutrice indicherà nel proprio POS l’obbligo
di far indossare ai propri operatori, durante l’intera fase/sottofase di lavoro, un gilet ad alta visibilità preferibilmente
di colore arancione (non sono ammesse bretelle catarifangenti)
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8. 4 - Modalità di organizzazione
L’appaltatore dovrà assicurare la presenza continua di una squadra di emergenza composta da almeno due unità
entrambe designate sia per il primo soccorso che per l’antincendio con facoltà (preferibile) di garantire, con la
medesima squadra, il servizio anche per i subaffidatari; diversamente, ovvero qualora la squadra non fosse la
stessa per tutta la durata dei lavori, dovrà comunicarne settimanalmente la composizione (con designazione scritta
nonché nominativi) al CSE ed a tutte le maestranze presenti.
La stessa squadra, in accordo con il CSE, dovrà individuare le metodologie operative da attuare in caso di
infortunio, incendio o emergenza in generale, allo scopo di garantire alle maestranze l’univocità di comportamento
nei suddetti.
Non sono prevedibili utilizzi di sostanze in quantitativi tali da presupporre un reale rischio di incendio od esplosione
purtuttavia, sulla scorta delle schede di sicurezza dei prodotti e delle sostanze ed in relazione ai quantitativi che si
renderanno necessari, sarà valutato ogni apprestamento necessario tra il CSE ed il DTC.
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9 - Stima costi
LA STIMA DEI COSTI / ONERI COME SOTTO RIPORTATA E' STATA ESEGUITA IN MODO ANALITICO MEDIANTE UNA
COMPUTAZIONE DELLE CONTROMISURE PER LA SICUREZZA NECESSARIE ALL'APPLICAZIONE DI QUANTO
PREVISTO DAL PRESENTE PSC IN RELAZIONE AI RISCHI INDIVIDUATI E SULLA SCORTA DI QUANTO RICHIESTO DAL
DPR
222/03
A
TAL
PROPOSITO. L'IMPORTO RISULTANTE DEVE
RITENERSI
NON ASSOGGETTABILE A
CONTRATTAZIONE ECONOMICA O RIBASSATO NELL'OFFERTA DELL'IMPRESA APPALTATRICE NE' LA STESSA POTRA'
RICHIEDERNE AUMENTI PER QUALSIVOGLIA MOTIVAZIONE O VARIANTE PROPOSTA DALL'IMPRESA STESSA O
ANCHE RICHIESTA DAL CSE.
10 - Allegati e Documenti
10, 1 - Documenti da produrre/tenere in cantiere
Si riporta fedelmente quanto previsto all’allegato XVII del D.Lgs 81/08 con le modifiche apportate
01. Le imprese affidatarie dovranno indicare al committente o al responsabile dei lavori almeno il nominativo del
soggetto o i nominativi dei soggetti della propria impresa, con le specifiche mansioni, incaricati per l’assolvimento
dei compiti di cui all’articolo 97.
1. Ai fini della verifica dell’idoneità tecnico professionale le imprese, le imprese esecutrici nonché le imprese
affidatarie, ove utilizzino anche proprio personale, macchine o attrezzature per l’esecuzione dell’opera appaltata,
dovranno esibire al committente o al responsabile dei lavori almeno:
a) iscrizione alla camera di commercio, industria ed artigianato con oggetto sociale inerente alla tipologia
dell’appalto
b) documento di valutazione dei rischi di cui all’articolo 17, comma 1, lettera a) o autocertificazione di cui all’articolo
29, comma 5, del presente decreto legislativo
c) documento unico di regolarità contributiva di cui al Decreto Ministeriale 24 ottobre 2007
d) dichiarazione di non essere oggetto di provvedimenti di sospensione o interdittivi di cui all’art. 14 del presente
decreto legislativo
2. I lavoratori autonomi dovranno esibire almeno:
a) iscrizione alla camera di commercio, industria ed artigianato con oggetto sociale inerente alla tipologia
dell’appalto
b) specifica documentazione attestante la conformità alle disposizioni di cui al presente decreto legislativo di
macchine, attrezzature e opere provvisionali
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c) elenco dei dispositivi di protezione individuali in dotazione
d) attestati inerenti la propria formazione e la relativa idoneità sanitaria, ove espressamente previsti dal presente
decreto legislativo
e) documento unico di regolarità contributiva di cui al Decreto Ministeriale 24 ottobre 2007
3. In caso di sub-appalto il datore di lavoro dell’impresa affidataria verifica l’idoneità tecnico professionale dei
sub appaltatori con gli stessi criteri di cui al precedente punto 1 e dei lavoratori autonomi con gli stessi criteri di cui
al precedente punto 2.
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10 . 2 Generali
Allegato:
Diagramma di Gantt
a cura di:
Allegato:
Modello di gestione ed affidamento delle attrezzature.
a cura di: Da compilare a cura dell'impresa appaltatrice durante i lavori
Allegato:
Copia della notifica preliminare
a cura di: A cura del committente o del responsabile dei lavori
Allegato:
Copia della valutazione del rumore ai sensi dell' art. 103 del D.lgs. 81/2008
a cura di: A cura del CSP.
Pagina n°30
LAVORI DI ADEGUAMENTO NORMATIVO FINALIZZATI AL CONSEGUIMENTO DEL C.P.I. - VIE DI ESODO PRESSO IL CASTELLO DI MALCESINE
ID
Nome attività
SETTIMANE
Durata
1
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
32
33
34
35
36
37
38
39
40
41
42
43
44
45
46
47
48
49
50
51
52
53
54
55
56
57
58
59
60
61
62
63
64
65
66
67
1 ELENCO FASI DI LAVORO
1.1 MESSA IN SICUREZZA VERSANTI
1.2 ALLESTIMENTO DEL CANTIERE
1.2.1 INSTALLAZIONE SISTEMA DI PROTEZIONE ANTICADUTA
1.2.1.1 INSTALLAZIONE GOLFARI
1.2.1.2 RIMOZIONE TERRA/PIANTE FINO AL VIVO DELLA ROCCIA
1.2.1.3 CAROTAGGIO ROCCIA diam max 32 mm - profondità max 25 cm
1.2.1.4 FORNITURA E POSA TONDINI ACCIAIO diam. 24 FeB44K E RESINA BICOMPONENTE
1.2.1.5 POSA TAVOLATO IN LEGNO CON ASSI 20X5
1.2.2 INSTALLAZIONE PONTEGGIO LUNGOLAGO
1.2.3 INSTALLAZIONE PONTEGGIO SU BELVEDERE NORD
1.2.4 INSTALLAZIONE PASSERELLE CARRABILI SOPRA CHIUSINI ESISTENTI
1.2.5 REALIZZAZIONE CHIUSURA TEMPORANEA IMBOCCO GALLERIA
1.3 VERIFICHE TOPOGRAFICHE
1.3.1 CREARE E MONOGRAFARE IL CAPOSALDO
1.3.2 TRACCIAMENTO DELL'ASSE DEL PERCORSO
1.3.3 TRACCIAMENTO E MESSA IN QUOTA DEI PIANEROTTOLI
1.3.4 RILIEVO E VERIFICA CON IL PROGETTO PER IL CORRETTO E DEFINITIVO POSIZIONAMENTO DELLA STRUTTURA
1.3.5 REALIZZAZIONE RAMPE E "AGGRAPPI" ORIZZONTALI
1.4 DEMOLIZIONI
1.4.1 DEMOLIZIONE SOTTOSCALA
1.4.2 DEMOLIZIONE DI PAVIMENTI
1.4.3 DEMOLIZIONE CABINA AGS
1.5 SCAVI
1.5.1 BATOLI IN C.A. ANCORAGGI PILASTRI SCALA
1.5.2 FONDAZIONI BELVEDERE SASSO
1.6 COSTRUZIONI
1.6.1 BATOLI
1.6.2 ANCORAGGI SCALA E BELVEDERE
1.6.2.1 PERFORAZIONI DI MURATURA O ROCCE
1.6.2.2 INIEZIONE MISCELA CHIMICA
1.6.2.3 POSA IN OPERA DI BARRE PER ANCORAGGI
1.6.3 VERIFICA TIRAFONDI
1.6.4 OPERE IN ACCIAIO
1.6.4.1 PIANEROTTOLI ACCIAIO
1.6.4.2 PEDATE ACCIAIO
1.6.4.3 COSCIALI ACCIAIO
1.6.4.4 MONTANTI ACCIAIO
1.6.4.5 INSTALLAZIONE PARAPETTO ANTICADUTA IN LEGNO
1.6.4.6 PARAPETTI IN ACCIAIO
1.6.4.6.1 INSTALLAZIONE PARAPETTI IN ACCIAO
1.6.4.6.2 INSTALLAZIONE CANCELLI METALLICI SCORREVOLI
1.6.5 GETTI C.A.
1.6.5.1 FONDAZIONI MURI SCALA E VANO TECNICO
1.6.5.2 FONDAZIONI BELVEDERI
1.6.5.3 GRADINI RIPORTATI SU FONDAZIONE
1.6.5.4 GRADINI SCALA TEATRO
1.6.5.5 RAMPE SCALA
1.6.5.6 BATOLI IN C.A. PER ANCORAGGIO PILASTRI SCALA
1.6.5.7 RINTERRI E TRASPORTI IN DISCARICA
1.6.6 SOLAI
1.6.7 MURATURE
1.6.7.1 MURI SCALA E VANO TECNICO
1.6.8 OPERE IN MARMO
1.6.8.1 POSA ALZATE IN MARMO
1.6.8.2 POSA BATTISCOPA IN MARMO
1.6.8.3 POSA PEDATE IN MARMO
1.6.9 OPERE IN PIETRA
1.6.9.1 POSA CORDOLETTI PEDATE IN PORFIDO
1.6.9.2 POSA DI RIVESTIMENTO VERTICALE IN PIETRA
1.6.9.3 POSA DI RIVESTIMENTO GRADINI IN PORFIDO
1.6.10 PAVIMENTAZIONE IN LEGNO SU BELVEDERE
1.6.11 RITOCCHI PITTORE
1.6.12 IMPIANTI ELETTRICI
1.6.13 IMPIANTI ANTINCENDIO
1.6.14 POSA PRODOTTI ANTIVEGETATIVI
1.6.15 SMOBILIZZO DEL CANTIERE
2
3
4
5
6
7
8
9
11
12
13
14
15
16
5g
5g
1g
1g
1g
1g
1g
1g
3g
3g
1g
1g
27 g
1g
1g
2g
2g
4g
3g
1g
1g
1g
2g
1g
1g
68 g
3g
3g
3g
3g
3g
1g
39 g
2g
3g
2g
2g
2g
10 g
5g
5g
5g
1g
1g
1g
1g
2g
2g
1g
2g
3g
3g
4g
2g
2g
2g
6g
2g
2g
2g
2g
3g
9g
5g
2g
3g
E’ PREVISTA INTERFERENZA TEMPORALE FRA LE LAVORAZIONI EVIDENZIATE:
AI SENSI DEI COMMI “g” E “h” DELL’ALLEGATO XV DEL D.LGS 81/2008 L’IMPRESA/
IMPRESE INTERESSATE ALLE LAVORAZIONI DOVRANNO SPECIFICARE
DETTAGLIATAMENTE NEL POS LE MODALITA’ DI ESECUZIONE DELLE FARI
TEMPORALMENTE CONTEMPORANEE; SARA’ COMPITO DEL CSE COORDINARE IL
LAVORO DI TUTTE LE DITTE ORGANIZZANDO LE FASI DI LAVORO TEMPORALMENTE
CONTEMPORANEE AFFICHE LE LAVORAZIONI AVVENGANO PREFERIBILMENTE IN
SETTORI DIVERSI DEL CANTIERE.
SE CIO’ NON FOSSE POSSIBILE LE IMPRESE DOVRANNO FORMARE ED INFORMARE I
LAVORATORI DEI RISCHI COORDINATI, ADOTTARE LE MISURE DI PREVENZIONE E
PROTEZIONE CORRELATE E DOTARE GLI STESSI DEI DPI NECESSARI.
Dott. Ing. BOMMARTINI Davide - Via Scoravezze n°3 37018 Malcesine tel. 0464 512063 - [email protected]
10
80 g
DOVENDO MONTARE IL PARAPETTO SU
MONTANTI PREDISPOSTI AD ACCOGLIERE I
PARAPETTI DEFINITIVI, AI SENSI DEI COMMI “g” E
“h” DELL’ALLEGATO XV DEL D.LGS 81/2008
L’IMPRESA/IMPRESE ESECUTRICI DOVRANNO,
PRIMA DELL’INIZIO DELLE LAVORAZIONI,
PROPORRE IDONEO SISTEMA DI AGGANCIO
DELLE TAVOLE AI MONTANTI. TALE
METODOLOGIA DOVRA’ ESSERE APPROVATA
DAL CSE..
AFFIDAMENTO E GESTIONE ATTREZZATURE/MACCHINE
L’Impresa di costruzioni _____________________________ con la presente consegna all'impresa
_______________________________________________________________________________
le seguenti macchine e attrezzature:
tipo e n° matricola
All'atto
della
consegna
il
Sig.
______________________________________________________________________________ in
qualità dì responsabile delle attività di cantiere della ditta suindicata
dichiara di:
1. aver preso visione che le attrezzature e le macchine prese in consegna sono
rispondenti ai requisiti di sicurezza previsti dalle norme di prevenzione;
2. essere stato informato dei rischi e dei sistemi di prevenzione relativi all'utilizzo della macchinale
e delle attrezzature consegnate;
si impegna a:
3. far utilizzare le attrezzature e le macchine prese in consegna esclusivamente a proprio personale
idoneo, tecnicamente capace, informato e formato specificatamente;
4. informare i propri operatori sui rischi e le misure preventive nell'uso delle macchine e sul divieto
di vanificare le funzioni dei dispositivi di sicurezza delle macchine e delle attrezzature;
5. mantenere in buone condizioni le attrezzature e macchine prese in consegna.
Data __/__/____
Letto e sottoscritto
Il presente fac-simile deve essere utilizzato qualora l’impresa principale (o il committente) affidi in uso
attrezzature e/o macchine ad imprese subaffidatarie (o ad impresa affidataria). La sottoscrizione di tale
modello presuppone che, oltre alla presa in consegna dell’attrezzatura, siano stati ottemperati tutti i punti di
presa visione e di debita informazione per gli utilizzatori, assumendosi le proprie responsabilità.
Dott. Ing. Davide BOMMARTINI Via Scoravezze n°3 - 37018 Malcesine (VR) Tel. 0464512063 [email protected]
Spett.le
DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE U.L.S.S.
Via Salvo D'Acquisto n. 7 - 37122 Verona (VR)
Tel 045 807 59 11 - Fax 045 807 50 03
NOTIFICA PRELIMINARE
Ai sensi dell’art. 99 del D.Lgs. n. 81 del 09 aprile 2008 e s.m.
Vale anche come comunicazione per la legge 449/97 ai fini della detrazione IRPEF del 36%.
OGGETTO:
SI
NO
Lavori di adeguamento normativo finalizzati al conseguimento del C.P.I. - vie di esodo
presso il castello di Malcesine
La presente costituisce NOTIFICA PRELIMINARE, conformemente a quanto prescritto dall’art. 99 del D.lgs.
n. 81 del 09 aprile 2008 e s.m., in conformità all’allegato XII dello stesso decreto vengono comunicati i
seguenti dati:
1
DATA DELLA COMUNICAZIONE
2
INDIRIZZO DEL CANTIERE
Malcesine – (VR)
3
COMMITTENTE
Comune di Malcesine
4
NATURA DELL’OPERA
Realizzazione scala via di esodo presso castello Malcesine
5
RESPONSABILE DEI LAVORI
6
COORDINATORE PER LA PROGETTAZIONE
7
COORDINATORE PER L’ESECUZIONE
Da nominare
Dott. Ing. BOMMARTINI Davide
Via Scoravezze n°3 - 37018 Malcesine (VR)
Dott. Ing. BOMMARTINI Davide
Via Scoravezze n°3 - 37018 Malcesine (VR)
8
DATA PRESUNTA D’INIZIO DEI LAVORI
9
DATA PRESUNTA DI FINE DEI LAVORI
10
N° PRESUNTO GIORNI DI LAVORO EFFETTIVO
11
N. MASSIMO DI LAVORATORI IN CANTIERE
12
NUMERO PREVISTO DI IMPRESE
13
NUMERO PREV. DI LAVORATORI AUTONOMI
14
IDENTIFICAZIONE DELLE IMPRESE GIA’ SELEZIONATE
Da nominare
15
AMMONTARE COMPLESSIVO PRESUNTO DEI LAVORI
€ 316.000,00
8
Malcesine, luglio 2014
Distinti saluti
Il Committente
Dott. Ing. Davide BOMMARTINI Via Scoravezze n°3 - 37018 Malcesine (VR) Tel. 0464512063 [email protected]
PROTEZIONE DEI LAVORATORI CONTRO I RISCHI DI ESPOSIZIONE AL RUMORE
GENERALITÀ E VALUTAZIONE DEI RUMORE IN FASE DI PROGETTO
(da art. 187 a art.198).
Il D.Lgs 9 Aprile 2008 n°81 prescrive l'obbligo di valutare il rischio rumore. La valutazione deve essere registrata in un
rapporto di cui anche il singolo lavoratore può prendere visione.
Consultando il rapporto di valutazione si ha il quadro degli adempimenti di prevenzione che l'azienda deve adottare.
L'azienda in occasione di acquisti, deve privilegiare le macchine meno rumorose e deve informare ed addestrare i
lavoratori adibiti a macchine rumorose a più di 85 dBA. Le stesse macchine, se acquistate dopo l’ 11.09.1991, devono
essere accompagnate da informazioni sul livello di rumore prodotto e sui rischi che questo può causare.
Vanno ridotti al minimo gli accessi alle aree di lavoro ad oltre 90 dBA che saranno segnalate e perimetrate.
In generale, vanno adottate tutte le attenzioni ed i comportamenti che limitano la produzione di rumori dannosi.
Il calcolo in fase preventiva del rumore fa riferimento ai tempi di esposizione ed ai livelli di rumore standard individuati da
studi e misurazioni la cui validità è riconosciuta dalla Commissione prevenzione infortuni, come previsto dal art. 103 del
D.Lgs. 9 Aprile 2008 n°81.
La presente valutazione fa riferimento ai tempi di esposizione ed ai livelli di rumore individuati dal Comitato Paritetico
Territoriale di Prevenzione Infortuni di Torino.
Il calcolo, per ciascun gruppo omogeneo, del livello di esposizione personale relativo all'intera durata del cantiere, è stato
svolto utilizzando l’espressione:
i
Lep = 10 log ∑
0
in cui:
Lep
Lj
Pj
esp
pi 0,1Leqi
[dB( A)]
10
100
= livello di esposizione personale
= livello equivalente prodotto dalla i-esima attività
= percentuale di tempo dedicata all'attività i-esima nell'arco della prestazione
= elevazione a potenza dei numero 10
Dott. Ing. Davide BOMMARTINI Via Scoravezze n°3 - 37018 Malcesine (VR) Tel. 0464512063 [email protected]
COSTRUZIONI EDILI IN GENERE
COSTRUZIONI
RESPONSABILE TECNICO DI CANTIERE
% MEDIATA DI
ESPOSIZIONE
ATTIVITA'
Attività di ufficio
Installazione cantiere
Scavi di sbancamento
Scavi di fondazione
Fondazioni e strutture piani interrati
Struttura in c.a.
Copertura
Montaggio e smontaggio ponteggi
Murature
Impianti
Intonaci
Pavimenti e rivestimenti
Finiture
Opere esterne
Fisiologico
Lep =
45
1
1
1
2
11
1
1
11
7
5
3
4
2
5
80
MEDIA
ENERGETICA
Leq dB(A)
68
77
83
79
84
83
78
78
79
80
86
84
84
79
0
dB(A)
CAPO SQUADRA (MURATURE)
% MEDIATA DI
ESPOSIZIONE
ATTIVITA'
Murature
Impianti
Confezione malta
Fisiologico
Lep =
80
10
5
5
MEDIA
ENERGETICA
Leq dB(A)
79
80
82
0
80
dB(A)
% MEDIATA DI
ESPOSIZIONE
60
35
5
MEDIA
ENERGETICA
Leq dB(A)
78
64
0
76
dB(A)
AUTISTA AUTOCARRO
ATTIVITA'
Utilizzo autocarro
Manutenzione e pause tecniche
Fisiologico
Lep =
Dott. Ing. Davide BOMMARTINI Via Scoravezze n°3 - 37018 Malcesine (VR) Tel. 0464512063 [email protected]
OPERAIO COMUNE POLIVALENTE
% MEDIATA DI
ESPOSIZIONE
ATTIVITA'
Installazione cantiere
Scavo di fondazione
Confezione malta
Demolizioni parziali e scarico
macerie (vedi ristrutturazioni)
Assistenza impiantisti (formazione
scanalature)
Assistenza murature
Assistenza intonaci tradizionali
Assistenza pavimenti e rivestimenti
Pulizia cantiere
Fisiologico
Lep =
10
5
10
MEDIA
ENERGETICA
Leq dB(A)
77
79
82
10
86
5
15
15
15
10
5
97
79
75
74
64
0
86
dB(A)
Tenendo conto dei valori espressi nelle tabelle sopra esposte, i lavoratori impiegati in cantiere dovranno, fermo restando
l’uso dei D.P.I. in dotazione, essere sottoposti a quanto esposto nel sottostante organigramma:
a.
lavoratori addetti ad attività comportanti valore della esposizione quotidiana personale inferiore agli 80 dBA,
Per tali casi:
non è previsto alcun obbligo.
b. lavoratori addetti ad attività comportanti valore della esposizione quotidiana personale compreso tra gli 80 e
gli 85 dBA,
In tali casi:
informare i lavoratori su rischi, danni, misure di prevenzione
effettuare gli accertamenti sanitari, se richiesti dai lavoratori e confermati dal medico competente.
c. lavoratori addetti ad attività comportanti valore della esposizione quotidiana personale compreso tra gli 85 e i
90 dBA.
In tali casi:
informare ed addestrare gli esposti
fornire protettori personali (cuffie e tappi)
eseguire accertamenti sanitari dopo un anno e, successiva mente, ogni due anni.
d. lavoratori addetti ad attività comportanti valore della esposizione quotidiana personale superiore ai 90 dBA/140 dB
In tali casi:
Va garantita l'informazione, la formazione (addestramento) specifica .
Vanno forniti protettori personali, con l'obbligo all'uso.
Vanno eseguiti accertamenti sanitari all’assunzione e, successivamente, ogni anno.
Va compilato il registro degli esposti che sarà trasmesso alla U.S.L.
Il Coordinatore in fase di Progetto:
Dott. Ing. Davide BOMMARTINI Via Scoravezze n°3 - 37018 Malcesine (VR) Tel. 0464512063 [email protected]
11 - Operazioni di lavoro
11. 1 - PIANIFICAZIONE DELLE FASI:
Le fasi di lavoro relative evidenziate, con la loro collocazione temporale, nell'allegato diagramma di Gant sono state relazionate
fra di loro, con riferimento alla variabile tempo, considerando, ove possibile in virtù delle esigenze tecniche di costruzione, di non
avere o, di ridurre al minimo, la sovrapposizione spaziale di lavori eseguiti da ipotetiche imprese diverse.
Qualora l'impresa appaltatrice non ritenesse applicabili le ipotesi di pianificazione effettuate ed identificasse sovrapposizioni
temporali e spaziali di attività eseguite da imprese diverse dovrà richiedere la modifica del presente PSC in merito alla
problematica stessa.
In ogni caso il POS dell'impresa appaltatrice dovrà prevedere un programma lavori di dettaglio a quello allegato mentre i POS
delle imprese esecutrici dovranno evidenziare il programma specifico dei processi operativi di competenza; quest'ultima
evidenziazione dovrà essere fatta anche dall'impresa appaltatrice per i processi realizzati con il proprio personale.
Il CSE dovrà garantire, con opportune azioni di coordinamento, che le attrezzature e gli apprestamenti necessari a garantire la
sicurezza durante le fasi lavorative, possano essere condivisi fra le singole imprese, appalti e lavoratori autonomi.
Pagina n°31
Dott. Ing. Davide BOMMARTINI Via Scoravezze n°3 - 37018 Malcesine (VR) Tel. 0464512063 [email protected]
Lavorazioni
Comune di
Malcesine
Provincia di
VR
Committente
Provincia di Verona - Comune di Malcesine
Cantiere
Lavori di adeguamento normativo finalizzati al
conseguimento del C.P.I. per la via di esodo,
presso il teatro del castello di Malcesine
1
Dott. Ing. Davide BOMMARTINI Via Scoravezze n°3 - 37018 Malcesine (VR) Tel. 0464512063 [email protected]
1 - ELENCO FASI DI LAVORO
1 . 1 - MESSA IN SICUREZZA VERSANTI
1 . 2 - ALLESTIMENTO DEL CANTIERE
1 . 2 . 1 - ALLESTIMENTO DEL CANTIERE
1 . 2 . 2 - INSTALLAZIONE MACCHINE DI CANTIERE
1 . 2 . 3 - INSTALLAZIONE SISTEMA DI PROTEZIONE ANTICADUTA
1 . 2 . 3 . 1 - INSTALLAZIONE GOLFARI
1 . 2 . 3 . 2 - RIMOZIONE TERRA/PIANTE FINO AL VIVO DELLA ROCCIA
1 . 2 . 3 . 3 - CAROTAGGIO ROCCIA diam max 32 mm - profondità max 25 cm
1 . 2 . 3 . 4 - FORNITURA E POSA TONDINI ACCIAIO diam. 24 FeB44K E RESINA BICOMPONENTE
1 . 2 . 3 . 5 - POSA TAVOLATO IN LEGNO CON ASSI 20X5
1 . 2 . 4 - INSTALLAZIONE PONTEGGIO LUNGOLAGO
1 . 2 . 5 - INSTALLAZIONE PONTEGGIO SU BELVEDERE NORD
1 . 2 . 6 - INSTALLAZIONE PASSERELLE CARRABILI SOPRA CHIUSINI ESISTENTI
1 . 2 . 7 - REALIZZAZIONE CHIUSURA TEMPORANEA IMBOCCO GALLERIA
1 . 3 - VERIFICHE TOPOGRAFICHE
1 . 3 . 1 - CREARE E MONOGRAFARE IL CAPOSALDO
1 . 3 . 2 - TRACCIAMENTO DELL'ASSE DEL PERCORSO
1 . 3 . 3 - TRACCIAMENTO E MESSA IN QUOTA DEI PIANEROTTOLI
1 . 3 . 4 - RILIEVO E VERIFICA CON IL PROGETTO PER IL CORRETTO E DEFINITIVO
POSIZIONAMENTO DELLA STRUTTURA
1 . 3 . 5 - REALIZZAZIONE RAMPE E "AGGRAPPI" ORIZZONTALI
1 . 4 - DEMOLIZIONI
1 . 4 . 1 - DEMOLIZIONE SOTTOSCALA
1 . 4 . 2 - DEMOLIZIONI PAVIMENTI
1 . 4 . 3 - DEMOLIZIONE CABINA AGS
1 . 5 - SCAVI
1 . 5 . 1 - SCAVI PER BATOLI IN C.A. ANCORAGGI PILASTRI SCALA
1 . 5 . 2 - SCAVI PER FONDAZIONI BELVEDERE SASSO
1 . 6 - COSTRUZIONI
1 . 6 . 1 - BATOLI
1 . 6 . 2 - ANCORAGGI SCALA E BELVEDERE
1 . 6 . 2 . 1 - PERFORAZIONI DI MURATURA O ROCCE
1 . 6 . 2 . 2 - INIEZIONE MISCELA CHIMICA
1 . 6 . 2 . 3 - POSA IN OPERA DI BARRE PER ANCORAGGI
1 . 6 . 3 - VERIFICA TIRAFONDI
1 . 6 . 4 - OPERE IN ACCIAIO
1 . 6 . 4 . 1 - PIANEROTTOLI IN ACCIAIO
1 . 6 . 4 . 2 - PEDATE IN ACCIAIO
1 . 6 . 4 . 3 - COSCIALI IN ACCIAIO
1 . 6 . 4 . 4 - MONTANTI IN ACCIAIO
1 . 6 . 4 . 5 - PARAPETTO ANTICADUTA IN LEGNO
1 . 6 . 4 . 6 - PARAPETTI IN ACCIAIO
1 . 6 . 4 . 6 . 1 - PARAPETTI IN ACCIAIO
1 . 6 . 4 . 6 . 2 - CANCELLI METALLICI SCORREVOLI
1 . 6 . 5 - GETTI IN C.A.
1 . 6 . 5 . 1 - FONDAZIONI MURI SCALA E VANO TECNICO
1 . 6 . 5 . 2 - FONDAZIONI BELVEDERI
1 . 6 . 5 . 3 - GRADINI RIPORTATI SU FONDAZIONE
1 . 6 . 5 . 4 - GRADINI SCALA TEATRO
1 . 6 . 5 . 5 - RAMPE SCALA
1 . 6 . 5 . 6 - RINTERRI E TRASPORTI IN DISCARICA
1 . 6 . 6 - SOLAI
1 . 6 . 7 - MURATURE
1 . 6 . 7 . 1 - MURI SCALA E VANO TECNICO
1 . 6 . 8 - OPERE IN MARMO
2
Dott. Ing. Davide BOMMARTINI Via Scoravezze n°3 - 37018 Malcesine (VR) Tel. 0464512063 [email protected]
1 . 6 . 8 . 1 - POSA ALZATE IN MARMO
1 . 6 . 8 . 2 - POSA BATTISCOPA IN MARMO
1 . 6 . 8 . 3 - POSA PEDATE IN MARMO
1 . 6 . 9 - OPERE IN PIETRA
1 . 6 . 9 . 1 - POSA CORDOLETTI PEDATE IN PORFIDO
1 . 6 . 9 . 2 - POSA DI RIVESTIMENTO VERTICALE IN PIETRA
1 . 6 . 9 . 3 - POSA DI RIVESTIMENTO GRADINI IN PORFIDO
1 . 6 . 10 - PAVIMENTAZIONE IN LEGNO SU BELVEDERE
1 . 6 . 11 - RITOCCHI PITTORE
1 . 6 . 12 - IMPIANTI ELETTRICI
1 . 6 . 13 - IMPIANTO ANTINCENDIO
1 . 6 . 14 - POSA PRODOTTI ANTIVEGETATIVI
1 . 6 . 15 - SMOBILIZZO DEL CANTIERE
3
Dott. Ing. Davide BOMMARTINI Via Scoravezze n°3 - 37018 Malcesine (VR) Tel. 0464512063 [email protected]
1. ELENCO FASI DI LAVORO
4
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1 . 1. MESSA IN SICUREZZA VERSANTI
PROCEDURE
NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI DOVESSERO PREVEDERE O
MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE AL CSE, AL FINE DI STABILIRE
LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO.
Durante tale lavorazione, per gli operatori è necessario l4utilizzo di:
· elmetto di protezione
· scarpe antinfortunistiche
· guanti di protezione
· dispositivi di protezione anticaduta
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
2. 2. 31
S 2. 2. 5
S 2. 2. 6
2. 1. 22
S 2. 2. 8
1.134
1.133
2. 2. 26
4. 1. 1.40
4. 1. 1. 12
. 1. 2. 6
1. 1. 80
1. 3. 2
S 1. 1. 4
1. 1. 3
AUTOCARRO
AUTOGRU'
CESTELLI ELEVATORI O PONTE SVILUPPABILE SU CARRO
MARTELLO ELETTRICO A PERCUSSIONE
PIATTAFORMA AEREA O PONTE SVILUPPABILE A FUNE SU CARRO
TRAPANO PORTATILE
UTENSILI ELETTRICI PORTATILI
UTENSILI MANUALI D'USO COMUNE
Autista Autocarro
Autogruista
Operaio Polivalente
LAVORI CON RISCHIO CADUTA MATERIALE DALL'ALTO
LAVORI IN ALTEZZA
Uso dell'autocestello
Utilizzo dell'autogru'
5
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1 . 2. ALLESTIMENTO DEL CANTIERE
PROCEDURE
ALLESTIMENTO RECINZIONE
Prescrizioni di coordinamento: DURANTE L'ALLESTIMENTO DELLA RECINZIONE E DELIMITAZIONE DEL
CANTIERE SI POSSONO DETERMINARE INTERFERENZE CON I MEZZI CHE INIZIANO IL TRASPORTO DI
MATERIALI ALL'INTERNO DELL'AREA DEI LAVORI.
LA RECINZIONE DEVE ESSERE ULTIMATA PRIMA CHE AVVENGANO TALI TRASPORTI O, IN OGNI CASO, DEVE
ESSERE COMPLETATA NELLE ZONE DI TRANSITO DEI MEZZI E DEVE PROSEGUIRE SOLO NELLE ALTRE
PARTI NON INTERESSATE DAL LORO PASSAGGIO.
PORTARE LA CORRENTE
Non dovrà mai essere toccato o riparato un impianto elettrico ancora sotto tensione. Per lavori in ambienti umidi
bisognerà utilizzare lampade a 24 volt ed attrezzi a 48 volt. Verificare preventivamente la guaina del cavo di una
prolunga (che non sarà mai lasciata arrotolata) e che la presa e la spina mobili siano ben fissate al cavo. Non
dovranno essere lasciate per terra i cavi delle prolunghe nei luoghi di passaggio perché rischiano il
danneggiamento; il cavo va appeso almeno a due metri di altezza se vi è solo passaggio di persone e almeno a
5 metri se vi è anche il passaggio dei mezzi meccanici.Evitare che il cavo di una prolunga finisca su pozze
d'acqua o si posi su materiali umidi.
-L'impianto elettrico deve essere costruito, installato e mantenuto in modo da prevenire i pericoli derivanti da
contatti accidentali con parti in tensione (dovrà essere certificato a regola d'arte e alla normativa).
-Dovranno essere collegate a terra le parti metalliche sia dell'impianto elettrico che tutte le parti metalliche di
attrezzature e mezzi d'opera sulle quali sono disposti o vengono utilizzati gli impianti o le attrezzature elettriche.
-Il colore giallo-verde identifica i conduttori di messa a terra.
Principali dispositivi di protezione da utilizzare: scarpe antinfortunistiche- guanti protettivi.
USARE LA CORRENTE
Dovranno essere utilizzate le prese che impediscono il contatto accidentale con le parti in tensione; quando si
stacca la spina dalla presa non andrà tirata per il cavo. Per inserire o disinserire una spina mobile in una presa
fissa, dovrà essere messo sullo zero l'interruttore posto sopra la presa. Le macchine elettriche di cantiere
devono avere un dispositivo che impedisca il riavvio automatico del moto quando viene messa in tensione la
linea che lo alimenta. Non dovranno mai essere lasciate in funzione le macchine o gli utensili dopo l'utilizzo. Se
la macchina o l'utensile, allacciati e messi in moto, non funzionano o provocano l'intervento di una protezione
elettrica (valvola o interruttore automatico o differenziale), dovrà essere controllato visivamente che l'attrezzo sia a
posto e che non siano danneggiati i cavi di alimentazione. Se tutto è in ordine e l'attrezzo non funziona ancora,
non bisogna intervenire nella macchina.
-Ogni macchina dovrà essere predisposta di un allacciamento alla rete con un interruttore onnipolare che deve
essere manovrabile solo a mano ed avere ben definite le posizioni di APERTO e CHIUSO.
-Le prese a spina dovranno essere provviste di polo di terra ed avere le parti in tensione non accessibili senza
l'aiuto di mezzi speciali. A monte delle prese devono essere previsti dispositivi di interruzione della tensione in
caso di necessità o guasti.
-Gli utensili elettrici portatili dovranno avere un doppio isolamento.
Principali dispositivi di protezione da utilizzare: scarpe antinfortunistiche- guanti protettivi.
L'impianto elettrico dovrà essere realizzato da ditta installatrice regolarmente iscritta come tale alla CC.I.AA., che
al termine dell'installazione dovrà rilasciare dichiarazione di conformità dell'impianto elettrico e coadiuvare
l'impresa appaltatrice dei lavori nella denuncia dell'impianto di messa a terra.
Prescrizioni di coordinamento: E' VIETATO ESEGUIRE QUALSIASI LAVORO SU O IN VICINANZA DI PARTI IN
TENSIONE PERTANTO PRIMA DI QUALSIASI INTERVENTO SUGLI IMPIANTI ELETTRICI, L'OPERATORE SI
ASSICURA CHE NON VI SIA TENSIONE APRENDO GLI INTERRUTTORI A MONTE E METTENDO LUCCHETTI O
CARTELLI AL FINE DI EVITARE LA CHIUSURA DEGLI STESSI DA PARTE DI ALTRI; QUINDI PRIMA DI OPERARE
ACCERTA, MEDIANTE ANALISI STRUMENTALE (AD ESEMPIO CON IL TESTER), L'AVVENUTA MESSA FUORI
TENSIONE DELLE PARTI CON POSSIBILITÀ DI CONTATTI DIRETTI.
6
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1 . 2 . 1. ALLESTIMENTO DEL CANTIERE
PROCEDURE
ALLESTIMENTO RECINZIONE:
Prescrizioni di coordinamento: DURANTE L'ALLESTIMENTO DELLA RECINZIONE E DELIMITAZIONE DEL
CANTIERE SI POSSONO DETERMINARE INTERFERENZE CON I MEZZI CHE INIZIANO IL TRASPORTO DI
MATERIALI ALL'INTERNO DELL'AREA DEI LAVORI.
LA RECINZIONE DEVE ESSERE ULTIMATA PRIMA CHE AVVENGANO TALI TRASPORTI O, IN OGNI CASO, DEVE
ESSERE COMPLETATA NELLE ZONE DI TRANSITO DEI MEZZI E DEVE PROSEGUIRE SOLO NELLE ALTRE
PARTI NON INTERESSATE DAL LORO PASSAGGIO.
NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI DOVESSERO PREVEDERE O
MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE AL CSE, AL FINE DI STABILIRE
LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO.
IMPIANTO ELETTRICO E DI TERRA DEL CANTIERE:
L'impianto elettrico dovrà essere realizzato da ditta installatrice regolarmente iscritta come tale alla CC.I.AA., che
al termine dell'installazione dovrà rilasciare dichiarazione di conformità dell'impianto elettrico e coadiuvare
l'impresa appaltatrice dei lavori nella denuncia dell'impianto di messa a terra.
Prescrizioni di coordinamento: E' VIETATO ESEGUIRE QUALSIASI LAVORO SU O IN VICINANZA DI PARTI IN
TENSIONE PERTANTO PRIMA DI QUALSIASI INTERVENTO SUGLI IMPIANTI ELETTRICI, L'OPERATORE SI
ASSICURA CHE NON VI SIA TENSIONE APRENDO GLI INTERRUTTORI A MONTE E METTENDO LUCCHETTI O
CARTELLI AL FINE DI EVITARE L'INTEMPESTIVA CHIUSURA DEGLI STESSI DA PARTE DI ALTRI; QUINDI PRIMA
DI OPERARE ACCERTA, MEDIANTE ANALISI STRUMENTALE (AD ESEMPIO CON IL TESTER), L'AVVENUTA
MESSA FUORI TENSIONE DELLE PARTI CON POSSIBILITÀ DI CONTATTI DIRETTI.
PER LE ALIMENTAZIONI ELETTRICHE DEL PERSONALE ESTRANEO AGLI ELETTRICISTI, SI DOVRA'
ATTENDERE L'OK DA PARTE DELL'IMPRESA ELETTRICA CHE DOVRA' ALTRESI' SEGNALARE E DELIMITARE,
CON BARRIERE E SCHERMI RIMUOVIBILI SOLO CON L'USO DI ATTREZZI O DISTRUZIONE, TUTTI I PUNTI DI
PERICOLO DURANTE L'INSTALLAZIONE DELL'IMPIANTO ELETTRICO DI CANTIERE.
NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI DOVESSERO PREVEDERE O
MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE AL CSE, AL FINE DI STABILIRE
LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO.
L'impianto elettrico e di terra deve essere costituito da:
7 pozzetti per impianti di messa a terra completi di coperchi
7 dispersore di terra in profilato d'acciaio a croce
7 corda in rame nuda per il collegamento dei dispersori e di eventuali masse metalliche e di gru, betoniera, ecc.
7 cavo unipolare in rame rivestito per il collegamento dei dispersori e di eventuali masse metalliche
7 quadro elettrico da cantiere tipo ASC (Norme CEI 17-13/4)
7 quadro di distribuzione
Per ridurre i rischi derivanti dalle attività lavorative effettuate tramite l'impiego di macchine e di mezzi da cantiere
alimentati ad energia elettrica occorrerà seguire le seguenti indicazioni:
l'impianto anche se temporaneo, deve essere considerato come un impianto elettrico a tutti gli effetti e pertanto
allestito da un professionista abilitato, il quale dovrà rilasciare dichiarazione di conformità.
Di norma l'impianto elettrico di cantiere non richiede progetto; i componenti elettrici utilizzati devono essere muniti
di un certificato di qualità o di una dichiarazione di conformità; l'impianto di cantiere deve essere dotato di
apposito libretto in cui devono essere registrati gli interventi di verifica e manutenzione effettuati secondo le
normative vigenti.
Il Preposto dell'impresa è tenuto a prestare una costante vigilanza affinché gli addetti, nella fase lavorativa,
utilizzino i DPI e rispettino le disposizioni operative e di sicurezza previste nel POS.
Durante tale lavorazione, per gli operatori è necessario l'utilizzo di:
7 elmetto di protezione
7 scarpe antinfortunistiche
7 guanti di protezione
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MODALITA' ORGANIZZATIVE
POSIZIONAMENTO RECINZIONE:
LE OPERAZIONI AVRANNO INIZIO UNA VOLTA CHE GLI ADDETTI AVRANNO INDOSSATO GLI IDONEI D.P.I.
(SCARPE E/O STIVALI E GUANTI, CASCO PER LE OPERAZIONI DI SCARICO).
ADDETTI:
1-2 Muratori
1 Operaio comune
1 Capo cantiere
1 Assistente
LE OPERAZIONI SI SUCCEDERANNO COME DI SEGUITO SPECIFICATO:
- Due addetti, (capo cantiere e operaio comune) eseguono un sopralluogo sul piano di campagna;
- Successivamente eseguono individuazione e tracciamento con filo di nylon o gesso del perimetro dell'area di
cantiere;
- Un autista, coadiuvato da un operatore a terra scarica nell'area di deposito i paletti un ferro, la rete elettrosaldata
e la rete plasticata rossa e varie attrezzature (utensili manuali ed elettrici di piccolo ingombro);
- Un addetto esegue la realizzazione dei fori nel terreno con trapano elettrico ed utensili manuali e
successivamente coadiuvato da un altro operatore esegue l'infissione manuale dei pali di ferro;
- Successivamente eseguono il posizionamento e legatura con filo d'acciaio sui pali precedentemente infissi di
rete elettrosaldata alta circa metri 2;
- Successivamente eseguono il posizionamento e legatura con filo d'acciaio sopra la stessa rete elettrosaldata
di rete plasticata rossa.
Gli addetti procederanno a ricavare sulla recinzione installata anche gli accessi (passo carraio e pedonale).
Un addetto procederà con l'utilizzo di attrezzi manuali e filo d'acciaio ad applicare in punti strategici della
recinzione (vedi allegato 01) la segnaletica di riferimento.
Spesso la presenza contemporanea di persone e mezzi in movimento e mancanza di coordinamento fra le
attività lavorative provocano rischi per i lavoratori, per la presente fase di lavoro l'assistente di cantiere coordinarà
i vari processi operativi al fine di diminuire al minimo le eventuali interferenze.
ALLACCIO IMPIANTO ELETTRICO ALL'ENTE EROGATORE:
LE OPERAZIONI AVRANNO INIZIO UNA VOLTA CHE GLI ADDETTI AVRANNO INDOSSATO GLI IDONEI D.P.I.
(SCARPE, GUANTI, CASCO IN CASO DI NECESSITA').
ADDETTI:
N° 2-3 operatori, specializzati in impianti elettrici
LE OPERAZIONI SI SUCCEDERANNO COME DI SEGUITO SPECIFICATO:
Gli enti erogatori di tensione, provvedono in proprio o tramite appalto, alla relativa fornitura , dalla cabina elettrica
al contenitore o nicchia di alloggiamento del proprio quadro (contatore e interruttore generale) esterno al
cantiere; effettuato che sia il montaggio e cablaggio dell'interruttore generale in cantiere (si portano i cavi di
alimentazione all'interruttore dell'ente erogatore) l'Azienda elettrica torna, collega i conduttori a valle del proprio
interruttore.
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
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2. 2. 31
1. 63
1. 70
1. 67
1. 64
1. 65
1. 66
2. 2. 21
2. 2. 26
AUTOCARRO
Cavi elettrici
Illuminazione
Impianto di terra
Interruttori - Sezionatori
Prese a spina
Quadri elettrici
SCALA PORTATILE
UTENSILI MANUALI D'USO COMUNE
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scheda
scheda
1. 71
3. 61
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
3. 1.36
3. 66
4. 1. 1.18
4. 1. 1.24
4. 1. 1.21
4. 1. 1.19
Verifiche iniziali
INSTALLAZIONE CANTIERE - Presa in consegna dell4area e predisposizione
della recinzione. Sistemazione logistica del cantiere con posizionamento
baracche servizi.Realizzazione impianti e posizionamento prime attrezzature.
Tracciatura linee perimetrali dell4opera e predisposizione picchettatura
(modine).
LAVORI SU IMPIANTI ELETTRICI
MOVIMENTAZIONE DI MATERIALI PESANTI
Elettricista (completo)
Operaio Comune (muratore)
Operaio Comune Assistenza Impianti...
Operaio Comune Polivalente
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1 . 2 . 2. INSTALLAZIONE MACCHINE DI CANTIERE
PROCEDURE
Durante tale lavorazione, per gli operatori è necessario l'utilizzo di:
7 elmetto di protezione
7 scarpe antinfortunistiche
7 guanti di protezione
MODALITA' ORGANIZZATIVE
LE OPERAZIONI AVRANNO INIZIO UNA VOLTA CHE GLI ADDETTI AVRANNO INDOSSATO GLI IDONEI D.P.I.
(SCARPE, GUANTI, CASCO PER LE OPERAZIONI DI SCARICO).
LE OPERAZIONI SI SUCCEDERANNO COME DI SEGUITO SPECIFICATO:
- Con un autocarro si trasportano le macchine (ad es. piegaferri , tagliaferri, impastatrice a tazza) presso i punti
predeterminati, tramite strutture di imbracaggio (funi adeguate e periodicamente revisionate) e braccio gru su
autocarro, si scaricano le stesse in zone prestabilite (vedi planimetria allegata), successivamente un addetto
specializzato provvede all'allaccio elettrico e di messa a terra delle stesse il quale alla fine rilascerà dichiarazione
di conformità. (l'installazione delle macchine può essere anche differita nel tempo)
Per quanto riguarda la sega circolare , in genere ci si limita a scaricarla in quanto essa non ha quasi mai un
punto determinato di localizzazione ma viene spostata a secondo delle postazioni di lavoro dei carpentieri.
Gli eventuali gruppi elettrogeni installati (scaricati con autogrù) vengono posti in zone protette alle quali possono
accedere solo gli addetti specifici.
Si cercherà di posizionare le attrezzature fuori dalle vie di circolazione e di non ingombrare gli spazi di lavoro e di
collegamento del cantiere. Un addetto coordinerà le fasi di scarico e di movimentazione delle attrezzature stesse,
in quanto durante tale fase sono possibili eventuali interferenze con le attività di preparazione del cantiere.
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
2. 2. 31
1.134
2. 2. 33
1.133
2. 2. 26
4. 1. 1.40
4. 1. 1. 4
4. 1. 1.19
4. 1. 2. 9
1. 1. 80
1. 6. 2
scheda
1. 1. 22
AUTOCARRO
TRAPANO PORTATILE
TRATTORE
UTENSILI ELETTRICI PORTATILI
UTENSILI MANUALI D'USO COMUNE
Autista Autocarro
Muratore Polivalente
Operaio Comune Polivalente
Operatore mezzi meccanici (sollevamento e trasporto)
LAVORI CON RISCHIO CADUTA MATERIALE DALL'ALTO
OPERAZIONI DI
CARICO-SCARICO-TRASPORTO-SOLLEVAMENTO-STOCCAGGIO
MATERIALI
Trasporto eseguito a spalle o con carriole a mano di materiali giacenti in
cantiere e provenienti da scavi.
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1 . 2 . 3. INSTALLAZIONE SISTEMA DI PROTEZIONE ANTICADUTA
PROCEDURE
NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI DOVESSERO PREVEDERE O
MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE AL CSE, AL FINE DI STABILIRE
LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO.
Durante tale lavorazione, per gli operatori è necessario l4utilizzo di:
· elmetto di protezione
· scarpe antinfortunistiche
· guanti di protezione
· dispositivi di protezione anticaduta
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1 . 2 . 3 . 1. INSTALLAZIONE GOLFARI
PROCEDURE
NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI DOVESSERO PREVEDERE O
MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE AL CSE, AL FINE DI STABILIRE
LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO.
Durante tale lavorazione, per gli operatori è necessario l4utilizzo di:
· elmetto di protezione
· scarpe antinfortunistiche
· guanti di protezione
· dispositivi di protezione anticaduta
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
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scheda
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scheda
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scheda
scheda
scheda
scheda
S 2. 2. 5
S 2. 2. 6
2. 1. 22
S 2. 2. 8
2. 2. 2
1.134
1.133
2. 2. 26
4. 1. 1. 12
. 1. 2. 6
1. 1. 80
1. 3. 2
S 1. 1. 4
1. 1. 3
AUTOGRU'
CESTELLI ELEVATORI O PONTE SVILUPPABILE SU CARRO
MARTELLO ELETTRICO A PERCUSSIONE
PIATTAFORMA AEREA O PONTE SVILUPPABILE A FUNE SU CARRO
TRAPANO
TRAPANO PORTATILE
UTENSILI ELETTRICI PORTATILI
UTENSILI MANUALI D'USO COMUNE
Autogruista
Operaio Polivalente
LAVORI CON RISCHIO CADUTA MATERIALE DALL'ALTO
LAVORI IN ALTEZZA
Uso dell'autocestello
Utilizzo dell'autogru'
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1 . 2 . 3 . 2. RIMOZIONE TERRA/PIANTE FINO AL VIVO DELLA ROCCIA
PROCEDURE
NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI DOVESSERO PREVEDERE O
MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE AL CSE, AL FINE DI STABILIRE
LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO.
Durante tale lavorazione, per gli operatori è necessario l4utilizzo di:
· elmetto di protezione
· scarpe antinfortunistiche
· guanti di protezione
· dispositivi di protezione anticaduta
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
2. 2. 31
S 2. 2. 5
S 2. 2. 6
S 2. 2. 8
1.133
2. 2. 26
4. 1. 1.40
4. 1. 1. 12
. 1. 2. 6
1. 1. 80
1. 3. 2
S 1. 1. 4
1. 1. 3
AUTOCARRO
AUTOGRU'
CESTELLI ELEVATORI O PONTE SVILUPPABILE SU CARRO
PIATTAFORMA AEREA O PONTE SVILUPPABILE A FUNE SU CARRO
UTENSILI ELETTRICI PORTATILI
UTENSILI MANUALI D'USO COMUNE
Autista Autocarro
Autogruista
Operaio Polivalente
LAVORI CON RISCHIO CADUTA MATERIALE DALL'ALTO
LAVORI IN ALTEZZA
Uso dell'autocestello
Utilizzo dell'autogru'
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1 . 2 . 3 . 3. CAROTAGGIO ROCCIA diam max 32 mm - profondità max 25 cm
PROCEDURE
NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI DOVESSERO PREVEDERE O
MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE AL CSE, AL FINE DI STABILIRE
LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO.
Durante tale lavorazione, per gli operatori è necessario l4utilizzo di:
· elmetto di protezione
· scarpe antinfortunistiche
· guanti di protezione
· dispositivi di protezione anticaduta
FONTI DI RISCHIO
scheda
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scheda
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2. 2. 31
S 2. 2. 5
S 2. 2. 6
2. 1. 22
1.106
S 2. 2. 8
4. 1. 1.40
4. 1. 1. 12
1. 1. 80
1. 3. 2
S 1. 1. 4
1. 1. 3
AUTOCARRO
AUTOGRU'
CESTELLI ELEVATORI O PONTE SVILUPPABILE SU CARRO
MARTELLO ELETTRICO A PERCUSSIONE
MARTELLO PNEUMATICO
PIATTAFORMA AEREA O PONTE SVILUPPABILE A FUNE SU CARRO
Autista Autocarro
Autogruista
LAVORI CON RISCHIO CADUTA MATERIALE DALL'ALTO
LAVORI IN ALTEZZA
Uso dell'autocestello
Utilizzo dell'autogru'
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1 . 2 . 3 . 4. FORNITURA E POSA TONDINI ACCIAIO diam. 24 FeB44K E RESINA BICOMPONENTE
PROCEDURE
NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI DOVESSERO PREVEDERE O
MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE AL CSE, AL FINE DI STABILIRE
LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO.
Durante tale lavorazione, per gli operatori è necessario l4utilizzo di:
· elmetto di protezione
· scarpe antinfortunistiche
· guanti di protezione
· dispositivi di protezione anticaduta
FONTI DI RISCHIO
scheda
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scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
2. 2. 31
S 2. 2. 5
S 2. 2. 6
S 2. 2. 8
4. 1. 1.40
4. 1. 1. 12
1. 1. 80
1. 3. 2
S 1. 1. 4
1. 1. 3
AUTOCARRO
AUTOGRU'
CESTELLI ELEVATORI O PONTE SVILUPPABILE SU CARRO
PIATTAFORMA AEREA O PONTE SVILUPPABILE A FUNE SU CARRO
Autista Autocarro
Autogruista
LAVORI CON RISCHIO CADUTA MATERIALE DALL'ALTO
LAVORI IN ALTEZZA
Uso dell'autocestello
Utilizzo dell'autogru'
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1 . 2 . 3 . 5. POSA TAVOLATO IN LEGNO CON ASSI 20X5
PROCEDURE
NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI DOVESSERO PREVEDERE O
MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE AL CSE, AL FINE DI STABILIRE
LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO.
Durante tale lavorazione, per gli operatori è necessario l4utilizzo di:
· elmetto di protezione
· scarpe antinfortunistiche
· guanti di protezione
· dispositivi di protezione anticaduta
FONTI DI RISCHIO
scheda
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scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
2. 2. 31
S 2. 2. 5
S 2. 2. 6
S 2. 2. 8
4. 1. 1.40
4. 1. 1. 12
1. 1. 80
1. 3. 2
S 1. 1. 4
1. 1. 3
AUTOCARRO
AUTOGRU'
CESTELLI ELEVATORI O PONTE SVILUPPABILE SU CARRO
PIATTAFORMA AEREA O PONTE SVILUPPABILE A FUNE SU CARRO
Autista Autocarro
Autogruista
LAVORI CON RISCHIO CADUTA MATERIALE DALL'ALTO
LAVORI IN ALTEZZA
Uso dell'autocestello
Utilizzo dell'autogru'
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1 . 2 . 4. INSTALLAZIONE PONTEGGIO LUNGOLAGO
PROCEDURE
RISCHI
Crollo del ponteggio
Caduta di persone
Caduta di persone durante il montaggio del ponteggio
Caduta di materiale dall'alto durante il montaggio del ponteggio
Cedimento delle strutture
Caduta di materiale dall'alto
Il capo cantiere deve dirigere tutte le operazioni di montaggio; dovrà altresì tenere in cantiere il libretto del
ponteggio ovvero l'autorizzazione ministeriale, la relazione tecnica, gli schemi e montarlo in conformità ai progetti
presentati.
Dovranno essere eseguiti gli ancoraggi regolamentari secondo gli schemi presentati.
I ponti di servizio devono essere muniti di sottoponte ad una distanza massima di m 2,50. Per il montaggio e lo
smontaggio del ponteggio il personale deve essere trattenuto da imbracatura di sicurezza.
Dovranno essere allontanate le persone dall'area sottostante con avvisi e sbarramenti.
Alla base dei ponteggi in elevazione vi è pericolo di caduta di materiali. Nel corso di tali lavori le persone non
devono sostare o transitare nelle zone sottostanti; si devono quindi predisporre e segnalare percorsi diversi ed
obbligati per raggiungere le altre zone del cantiere.
I PONTEGGI, DOVRANNO ESSERE REALIZZATI SULLA BASE DEGLI SCHEMI DI MONTAGGIO (come ribadito dal
titolo VI del D.Lgs 81/08) O SU APPOSTO CALCOLO NEL CASO DI OPERI FUORI SCHEMI TIPO.
I SUDDETTI PROGETTI E SCHEMI DOVRANNO ESSERE PARTE INTEGRANTE DEL PIMUS.
IL PIMUS NELLA SUA PARTE RELATIVA ALL'USO DOVRA' RIMANRE IN CANTIERE PER TUTTA LA DURATA DEI
LAVORI E L'IMPRESA ESECUTRICE DEL PONTEGGIO DOVRA' METTERLA A DISPOSIZONE DELLE IMPRESE
UTILIZZATRICI.
Il presonale dovrà essere opportunamento formato ed informato come previsto per legge.
Non sono prevedibili attività contemporanee nella zona di intervento, nel caso in cui si dovessero prevedere o
manifestare, l'impresa appaltatrice dovrà darne comunicazione al CSE, al fine di stabilire le corrette modalità di
intervento.
Durante tale lavorazione, per gli operatori è necessario l'utilizzo di:
7 elmetto di protezione
7 scarpe antinfortunistiche
7 guanti di protezione
7 sistemi di protezione anticaduta
MODALITA' ORGANIZZATIVE
LE OPERAZIONI AVRANNO INIZIO UNA VOLTA CHE GLI ADDETTI AVRANNO INDOSSATO GLI IDONEI D.P.I.
(SCARPE, GUANTI DI SICUREZZA E CASCO DI PROTEZIONE).
ADDETTI:
2 Pontisti allestitori
2 Manovali
1 Assistente al montaggio
LE OPERAZIONI SI SUCCEDERANNO COME DI SEGUITO SPECIFICATO:
La realizzazione del ponteggio metallico segue di pari passo l'opera in costruzione.
La realizzazione può essere effettuata con telai metallici prefabbricati o con tubi e giunti metallici.
Realizzazione del ponteggio:
- L'area di installazione viene delimitata con nastro bianco e rosso e viene applicata idonea cartellonistica di
obbligo, divieto e pericolo;
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- Un addetto prepara la base di appoggio della stilata sul terreno solido, il più possibile livellato;
- Un secondo allestisce le strutture metalliche componenti il ponteggio, fornite di basette di appoggio,
collocandole sul terreno;
- Successivamente pone i correnti di collegamento, tale che si possa avere la base per il posizionamento di un
primo impalcato ad altezza di circa m 2,00;
- Successivamente servendosi del primo impalcato gli addetti posizionano i prolungamenti delle stilate costituite
da tubi o telai prefabbricati onde preparare gli appoggi al secondo impalcato;
- Predispongono le funi sulle quali si agganceranno le funi di trattenuta della cintura una volta costituito parte
dell'impalcato superiore. Con la cintura allacciata alla fune predisposta si prosegue nella realizzazione
dell'impalcato ponendo anche i correnti dei parapetti e le diagonali.
Tale operazione prosegue fino all'altezza ritenuta necessaria.
- Durante l'allestimento gli addetti ancorano, con apposite cravatte di bloccaggio o ganci accessori dello stesso,
il ponteggio all'opera in costruzione in modo prescritto (dal libretto di installazione) ponendo gli impalcati quanto
più accostati all'opera in costruzione (in ogni caso a meno 20 cm).
La realizzazione del ponteggio viene eseguita da due persone esperte e formate nel tipo di operazioni di cui
trattasi. E' da evidenziare che mentre i telai prefabbricati montati ad incastro gli uni sugli altri vengono fissati
contro lo sfilamento eventuale con spinnotti passanti, i tubi vengono fissati con giunto a morsetto le cui bullonerie
vengono serrate con chiavi dinamometriche allo scopo di assicurare un omogeneo e corretto serraggio.
Le tavole che costituiscono l'impalcato verranno fissate in modo che non possano scivolare sui traversi metallici,
e le tavole che formano l'impalcato hanno sezione trasversale di cm. 30x4 e lunghezza m. 4.
Il responsabile del cantiere, ad intervalli periodici o dopo una prolungata interruzione di lavoro si assicura della
verticalità dei montanti, del giusto serraggio dei giunti, dell'efficienza degli ancoraggi e dei controventi, curando
l'eventuale sostituzione od il rinforzo di elementi inefficienti.
Durante l'allestimento gli addetti assicurano gli utensili ai montanti stessi della struttura, contro il pericolo di
caduta di elementi dall'alto;
La realizzazione dei ponteggi viene seguita quanto espressamente individuato le libretto fornito dal costruttore
della struttura che ne garantisce, con la relativa certificazione, la relativa omologazione di fatto.
Schemi diversi da quello tipo richiedono un calcolo di verifica e relativo disegno.
Durante l'allestimento del ponteggio verrà esposta idonea cartellonistica di pericolo e d'obbligo e la zona
sottostante verrà preclusa momentaneamente al transito con nastro bianco e rosso.
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
2. 2. 31
S 2. 2. 5
2. 2. 20
1.133
2. 2. 26
3. 58
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
3. 63
4. 1. 1.40
4. 1. 1. 12
4. 1. 1.26
4. 1. 2.16
1. 1. 80
1. 3. 2
1. 1. 3
AUTOCARRO
AUTOGRU'
PONTEGGIO
UTENSILI ELETTRICI PORTATILI
UTENSILI MANUALI D'USO COMUNE
INSTALLAZIONE PONTEGGI - Montaggio ponteggio a tubi/giunto o a elementi
prefabbricati.
LAVORI IN ALTEZZA
Autista Autocarro
Autogruista
Capo Squadra (montaggio e smontaggio ponteggi)
Operaio comune (ponteggiatore)...
LAVORI CON RISCHIO CADUTA MATERIALE DALL'ALTO
LAVORI IN ALTEZZA
Utilizzo dell'autogru'
IMMAGINI
18
Dott. Ing. Davide BOMMARTINI Via Scoravezze n°3 - 37018 Malcesine (VR) Tel. 0464512063 [email protected]
Descrizione
Ponteggi fase 1
19
Dott. Ing. Davide BOMMARTINI Via Scoravezze n°3 - 37018 Malcesine (VR) Tel. 0464512063 [email protected]
Descrizione
Ponteggi fase 2
20
Dott. Ing. Davide BOMMARTINI Via Scoravezze n°3 - 37018 Malcesine (VR) Tel. 0464512063 [email protected]
Descrizione
Ponteggi fase 3
21
Dott. Ing. Davide BOMMARTINI Via Scoravezze n°3 - 37018 Malcesine (VR) Tel. 0464512063 [email protected]
Descrizione
Ponteggi fase 4
22
Dott. Ing. Davide BOMMARTINI Via Scoravezze n°3 - 37018 Malcesine (VR) Tel. 0464512063 [email protected]
1 . 2 . 5. INSTALLAZIONE PONTEGGIO SU BELVEDERE NORD
PROCEDURE
RISCHI
Crollo del ponteggio
Caduta di persone
Caduta di persone durante il montaggio del ponteggio
Caduta di materiale dall'alto durante il montaggio del ponteggio
Cedimento delle strutture
Caduta di materiale dall'alto
Il capo cantiere deve dirigere tutte le operazioni di montaggio; dovrà altresì tenere in cantiere il libretto del
ponteggio ovvero l'autorizzazione ministeriale, la relazione tecnica, gli schemi e montarlo in conformità ai progetti
presentati.
Dovranno essere eseguiti gli ancoraggi regolamentari secondo gli schemi presentati.
I ponti di servizio devono essere muniti di sottoponte ad una distanza massima di m 2,50. Per il montaggio e lo
smontaggio del ponteggio il personale deve essere trattenuto da imbracatura di sicurezza.
Dovranno essere allontanate le persone dall'area sottostante con avvisi e sbarramenti.
Alla base dei ponteggi in elevazione vi è pericolo di caduta di materiali. Nel corso di tali lavori le persone non
devono sostare o transitare nelle zone sottostanti; si devono quindi predisporre e segnalare percorsi diversi ed
obbligati per raggiungere le altre zone del cantiere.
I PONTEGGI, DOVRANNO ESSERE REALIZZATI SULLA BASE DEGLI SCHEMI DI MONTAGGIO (come ribadito dal
titolo VI del D.Lgs 81/08) O SU APPOSTO CALCOLO NEL CASO DI OPERI FUORI SCHEMI TIPO.
I SUDDETTI PROGETTI E SCHEMI DOVRANNO ESSERE PARTE INTEGRANTE DEL PIMUS.
IL PIMUS NELLA SUA PARTE RELATIVA ALL'USO DOVRA' RIMANRE IN CANTIERE PER TUTTA LA DURATA DEI
LAVORI E L'IMPRESA ESECUTRICE DEL PONTEGGIO DOVRA' METTERLA A DISPOSIZONE DELLE IMPRESE
UTILIZZATRICI.
Il presonale dovrà essere opportunamento formato ed informato come previsto per legge.
Non sono prevedibili attività contemporanee nella zona di intervento, nel caso in cui si dovessero prevedere o
manifestare, l'impresa appaltatrice dovrà darne comunicazione al CSE, al fine di stabilire le corrette modalità di
intervento.
Durante tale lavorazione, per gli operatori è necessario l'utilizzo di:
7 elmetto di protezione
7 scarpe antinfortunistiche
7 guanti di protezione
7 sistemi di protezione anticaduta
MODALITA' ORGANIZZATIVE
LE OPERAZIONI AVRANNO INIZIO UNA VOLTA CHE GLI ADDETTI AVRANNO INDOSSATO GLI IDONEI D.P.I.
(SCARPE, GUANTI DI SICUREZZA E CASCO DI PROTEZIONE).
ADDETTI:
2 Pontisti allestitori
2 Manovali
1 Assistente al montaggio
LE OPERAZIONI SI SUCCEDERANNO COME DI SEGUITO SPECIFICATO:
La realizzazione del ponteggio metallico segue di pari passo l'opera in costruzione.
La realizzazione può essere effettuata con telai metallici prefabbricati o con tubi e giunti metallici.
Realizzazione del ponteggio:
- L'area di installazione viene delimitata con nastro bianco e rosso e viene applicata idonea cartellonistica di
obbligo, divieto e pericolo;
23
Dott. Ing. Davide BOMMARTINI Via Scoravezze n°3 - 37018 Malcesine (VR) Tel. 0464512063 [email protected]
- Un addetto prepara la base di appoggio della stilata sul terreno solido, il più possibile livellato;
- Un secondo allestisce le strutture metalliche componenti il ponteggio, fornite di basette di appoggio,
collocandole sul terreno;
- Successivamente pone i correnti di collegamento, tale che si possa avere la base per il posizionamento di un
primo impalcato ad altezza di circa m 2,00;
- Successivamente servendosi del primo impalcato gli addetti posizionano i prolungamenti delle stilate costituite
da tubi o telai prefabbricati onde preparare gli appoggi al secondo impalcato;
- Predispongono le funi sulle quali si agganceranno le funi di trattenuta della cintura una volta costituito parte
dell'impalcato superiore. Con la cintura allacciata alla fune predisposta si prosegue nella realizzazione
dell'impalcato ponendo anche i correnti dei parapetti e le diagonali.
Tale operazione prosegue fino all'altezza ritenuta necessaria.
- Durante l'allestimento gli addetti ancorano, con apposite cravatte di bloccaggio o ganci accessori dello stesso,
il ponteggio all'opera in costruzione in modo prescritto (dal libretto di installazione) ponendo gli impalcati quanto
più accostati all'opera in costruzione (in ogni caso a meno 20 cm).
La realizzazione del ponteggio viene eseguita da due persone esperte e formate nel tipo di operazioni di cui
trattasi. E' da evidenziare che mentre i telai prefabbricati montati ad incastro gli uni sugli altri vengono fissati
contro lo sfilamento eventuale con spinnotti passanti, i tubi vengono fissati con giunto a morsetto le cui bullonerie
vengono serrate con chiavi dinamometriche allo scopo di assicurare un omogeneo e corretto serraggio.
Le tavole che costituiscono l'impalcato verranno fissate in modo che non possano scivolare sui traversi metallici,
e le tavole che formano l'impalcato hanno sezione trasversale di cm. 30x4 e lunghezza m. 4.
Il responsabile del cantiere, ad intervalli periodici o dopo una prolungata interruzione di lavoro si assicura della
verticalità dei montanti, del giusto serraggio dei giunti, dell'efficienza degli ancoraggi e dei controventi, curando
l'eventuale sostituzione od il rinforzo di elementi inefficienti.
Durante l'allestimento gli addetti assicurano gli utensili ai montanti stessi della struttura, contro il pericolo di
caduta di elementi dall'alto;
La realizzazione dei ponteggi viene seguita quanto espressamente individuato le libretto fornito dal costruttore
della struttura che ne garantisce, con la relativa certificazione, la relativa omologazione di fatto.
Schemi diversi da quello tipo richiedono un calcolo di verifica e relativo disegno.
Durante l'allestimento del ponteggio verrà esposta idonea cartellonistica di pericolo e d'obbligo e la zona
sottostante verrà preclusa momentaneamente al transito con nastro bianco e rosso.
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
2. 2. 31
S 2. 2. 5
2. 2. 20
1.133
2. 2. 26
3. 58
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
3. 63
4. 1. 1.40
4. 1. 1. 12
4. 1. 1.26
4. 1. 2.16
1. 1. 80
1. 3. 2
1. 1. 3
AUTOCARRO
AUTOGRU'
PONTEGGIO
UTENSILI ELETTRICI PORTATILI
UTENSILI MANUALI D'USO COMUNE
INSTALLAZIONE PONTEGGI - Montaggio ponteggio a tubi/giunto o a elementi
prefabbricati.
LAVORI IN ALTEZZA
Autista Autocarro
Autogruista
Capo Squadra (montaggio e smontaggio ponteggi)
Operaio comune (ponteggiatore)...
LAVORI CON RISCHIO CADUTA MATERIALE DALL'ALTO
LAVORI IN ALTEZZA
Utilizzo dell'autogru'
IMMAGINI
24
Dott. Ing. Davide BOMMARTINI Via Scoravezze n°3 - 37018 Malcesine (VR) Tel. 0464512063 [email protected]
Descrizione
Ponteggi fase 1
25
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Descrizione
Ponteggi fase 2
26
Dott. Ing. Davide BOMMARTINI Via Scoravezze n°3 - 37018 Malcesine (VR) Tel. 0464512063 [email protected]
Descrizione
Ponteggi fase 3
27
Dott. Ing. Davide BOMMARTINI Via Scoravezze n°3 - 37018 Malcesine (VR) Tel. 0464512063 [email protected]
Descrizione
Ponteggi fase 4
28
Dott. Ing. Davide BOMMARTINI Via Scoravezze n°3 - 37018 Malcesine (VR) Tel. 0464512063 [email protected]
1 . 2 . 6. INSTALLAZIONE PASSERELLE CARRABILI SOPRA CHIUSINI ESISTENTI
PROCEDURE
Durante tale lavorazione, per gli operatori è necessario l'utilizzo di:
7 elmetto di protezione
7 scarpe antinfortunistiche
7 guanti di protezione
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
2. 2. 31
1.133
2. 2. 26
4. 1. 1.40
4. 1. 1.19
AUTOCARRO
UTENSILI ELETTRICI PORTATILI
UTENSILI MANUALI D'USO COMUNE
Autista Autocarro
Operaio Comune Polivalente
29
Dott. Ing. Davide BOMMARTINI Via Scoravezze n°3 - 37018 Malcesine (VR) Tel. 0464512063 [email protected]
1 . 2 . 7. REALIZZAZIONE CHIUSURA TEMPORANEA IMBOCCO GALLERIA
PROCEDURE
Durante tale lavorazione, per gli operatori è necessario l'utilizzo di:
7 elmetto di protezione
7 scarpe antinfortunistiche
7 guanti di protezione
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
2. 2. 31
S 2. 2. 5
1.133
2. 2. 26
4. 1. 1.40
4. 1. 1. 12
1. 1. 80
1. 3. 2
1. 1. 3
AUTOCARRO
AUTOGRU'
UTENSILI ELETTRICI PORTATILI
UTENSILI MANUALI D'USO COMUNE
Autista Autocarro
Autogruista
LAVORI CON RISCHIO CADUTA MATERIALE DALL'ALTO
LAVORI IN ALTEZZA
Utilizzo dell'autogru'
30
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1 . 3. VERIFICHE TOPOGRAFICHE
PROCEDURE
AI SENSI DEI COMMI 5g6 E 5h6 DELL4ALLEGATO XV DEL D.LGS 81/2008 L4IMPRESA/IMPRESE INTERESSATE
ALLE LAVORAZIONI DOVRANNO SPECIFICARE DETTAGLIATAMENTE NEL POS LE MODALITA4 DI ESECUZIONE
DELLE FASI TEMPORALMENTE CONTEMPORANEE; SARA4 COMPITO DEL CSE COORDINARE IL LAVORO DI
TUTTE LE DITTE ORGANIZZANDO LE FASI DI LAVORO TEMPORALMENTE CONTEMPORANEE AFFICHE LE
LAVORAZIONI AVVENGANO PREFERIBILMENTE IN SETTORI DIVERSI DEL CANTIERE.
SE CIO4 NON FOSSE POSSIBILE LE IMPRESE DOVRANNO FORMARE ED INFORMARE I LAVORATORI DEI
RISCHI COORDINATI, ADOTTARE LE MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE CORRELATE E DOTARE GLI
STESSI DEI DPI NECESSARI.
Durante tale lavorazione, per gli operatori è necessario l4utilizzo di:
· elmetto di protezione
· scarpe antinfortunistiche
· guanti di protezione
· dispositivi di protezione anticaduta
31
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1 . 3 . 1. CREARE E MONOGRAFARE IL CAPOSALDO
PROCEDURE
Durante tale lavorazione, per gli operatori è necessario l4utilizzo di:
· elmetto di protezione
· scarpe antinfortunistiche
· guanti di protezione
· dispositivi di protezione anticaduta
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
1.133
2. 2. 26
4. 1. 1.27
scheda
scheda
scheda
. 1. 1. 53
1. 1. 80
1. 3. 2
UTENSILI ELETTRICI PORTATILI
UTENSILI MANUALI D'USO COMUNE
Capo Squadra (installazione cantiere, scavi di sbancamento, scavi di
fondazione)
Topografo
LAVORI CON RISCHIO CADUTA MATERIALE DALL'ALTO
LAVORI IN ALTEZZA
32
Dott. Ing. Davide BOMMARTINI Via Scoravezze n°3 - 37018 Malcesine (VR) Tel. 0464512063 [email protected]
1 . 3 . 2. TRACCIAMENTO DELL'ASSE DEL PERCORSO
PROCEDURE
Durante tale lavorazione, per gli operatori è necessario l4utilizzo di:
· elmetto di protezione
· scarpe antinfortunistiche
· guanti di protezione
· dispositivi di protezione anticaduta
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
1.133
2. 2. 26
4. 1. 1.27
scheda
scheda
scheda
. 1. 1. 53
1. 1. 80
1. 3. 2
UTENSILI ELETTRICI PORTATILI
UTENSILI MANUALI D'USO COMUNE
Capo Squadra (installazione cantiere, scavi di sbancamento, scavi di
fondazione)
Topografo
LAVORI CON RISCHIO CADUTA MATERIALE DALL'ALTO
LAVORI IN ALTEZZA
33
Dott. Ing. Davide BOMMARTINI Via Scoravezze n°3 - 37018 Malcesine (VR) Tel. 0464512063 [email protected]
1 . 3 . 3. TRACCIAMENTO E MESSA IN QUOTA DEI PIANEROTTOLI
PROCEDURE
Durante tale lavorazione, per gli operatori è necessario l4utilizzo di:
· elmetto di protezione
· scarpe antinfortunistiche
· guanti di protezione
· dispositivi di protezione anticaduta
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
1.133
2. 2. 26
4. 1. 1.27
scheda
scheda
scheda
. 1. 1. 53
1. 1. 80
1. 3. 2
UTENSILI ELETTRICI PORTATILI
UTENSILI MANUALI D'USO COMUNE
Capo Squadra (installazione cantiere, scavi di sbancamento, scavi di
fondazione)
Topografo
LAVORI CON RISCHIO CADUTA MATERIALE DALL'ALTO
LAVORI IN ALTEZZA
34
Dott. Ing. Davide BOMMARTINI Via Scoravezze n°3 - 37018 Malcesine (VR) Tel. 0464512063 [email protected]
1 . 3 . 4. RILIEVO E VERIFICA CON IL PROGETTO PER IL CORRETTO E DEFINITIVO
POSIZIONAMENTO DELLA STRUTTURA
PROCEDURE
Durante tale lavorazione, per gli operatori è necessario l4utilizzo di:
· elmetto di protezione
· scarpe antinfortunistiche
· guanti di protezione
· dispositivi di protezione anticaduta
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
1.133
2. 2. 26
4. 1. 1.27
scheda
scheda
scheda
. 1. 1. 53
1. 1. 80
1. 3. 2
UTENSILI ELETTRICI PORTATILI
UTENSILI MANUALI D'USO COMUNE
Capo Squadra (installazione cantiere, scavi di sbancamento, scavi di
fondazione)
Topografo
LAVORI CON RISCHIO CADUTA MATERIALE DALL'ALTO
LAVORI IN ALTEZZA
35
Dott. Ing. Davide BOMMARTINI Via Scoravezze n°3 - 37018 Malcesine (VR) Tel. 0464512063 [email protected]
1 . 3 . 5. REALIZZAZIONE RAMPE E "AGGRAPPI" ORIZZONTALI
PROCEDURE
Durante tale lavorazione, per gli operatori è necessario l4utilizzo di:
· elmetto di protezione
· scarpe antinfortunistiche
· guanti di protezione
· dispositivi di protezione anticaduta
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
1.133
2. 2. 26
4. 1. 1.27
scheda
scheda
scheda
. 1. 1. 53
1. 1. 80
1. 3. 2
UTENSILI ELETTRICI PORTATILI
UTENSILI MANUALI D'USO COMUNE
Capo Squadra (installazione cantiere, scavi di sbancamento, scavi di
fondazione)
Topografo
LAVORI CON RISCHIO CADUTA MATERIALE DALL'ALTO
LAVORI IN ALTEZZA
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Dott. Ing. Davide BOMMARTINI Via Scoravezze n°3 - 37018 Malcesine (VR) Tel. 0464512063 [email protected]
1 . 4. DEMOLIZIONI
PROCEDURE
AI SENSI DEI COMMI 5g6 E 5h6 DELL4ALLEGATO XV DEL D.LGS 81/2008 L4IMPRESA/IMPRESE INTERESSATE
ALLE LAVORAZIONI DOVRANNO SPECIFICARE DETTAGLIATAMENTE NEL POS LE MODALITA4 DI ESECUZIONE
DELLE FASI TEMPORALMENTE CONTEMPORANEE; SARA4 COMPITO DEL CSE COORDINARE IL LAVORO DI
TUTTE LE DITTE ORGANIZZANDO LE FASI DI LAVORO TEMPORALMENTE CONTEMPORANEE AFFICHE LE
LAVORAZIONI AVVENGANO PREFERIBILMENTE IN SETTORI DIVERSI DEL CANTIERE.
SE CIO4 NON FOSSE POSSIBILE LE IMPRESE DOVRANNO FORMARE ED INFORMARE I LAVORATORI DEI
RISCHI COORDINATI, ADOTTARE LE MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE CORRELATE E DOTARE GLI
STESSI DEI DPI NECESSARI.
ROMPERE
Dovrà essere impugnato lo scalpello con una mano e con l'altra mano va impugnata la mazzetta dando colpi
secchi e ritmati. Dovranno essere utilizzati i guanti per questo tipo di lavorazioni. Vanno identificate le presenze di
eventuali tubazioni o impianti prima di eseguire le tracce (togliere la tensione in prossimità dell'impianto
elettrico). Si possono eseguire le tracce anche con attrezzi elettrici; in questo caso dovranno essere utilizzati i
guanti, occhiali e mascherina.
-Dovranno sempre essere utilizzati il casco, le scarpe di sicurezza e i guanti. Gli attrezzi elettrici per eseguire
tracce provocano molta polvere e schegge e sono rumorosi: bisognerà utilizzare la mascherina, gli occhiali, le
cuffie o i tappi auricolari.
-Gli utensili elettrici portatili devono avere un doppio isolamento.
-Non dovranno essere utilizzate lampade elettriche portatili che abbiano una tensione superiore a 25 volt.
Principali dispositivi di protezione da utilizzare: elmetto di protezione - scarpe antinfortunistiche - tuta - guanti
protettivi - occhiali protettici - maschera.
DEMOLIRE
Per utilizzare il martello demolitore dovranno essere indossati i guanti, il casco e le cuffie antirumore. Con i piedi
ben posati sul piano di lavoro, verrà assunta una posizione equilibrata e tenendo la schiena diritta, dovrà essere
saldamente preso con le due mani il martello demolitore per il manico; sarà vietato appoggiarsi con tutto il tuo
peso perchè non aumenta la resa, e si assorbono solo più vibrazioni.. Per demolire il calcestruzzo bisognerà
usare la punta acuta, per il laterizio quella piatta. Prima di eseguire una demolizione bisogna ricevere le istruzioni
per come poter procedere. Bisognerà demolire le murature in laterizio un pò alla volta cominciando dall'alto,
stando su un ponte di lavoro o su un ponte a cavalletti. Bisognerà bagnare spesso il muro da demolire: si eviterà
di alzare molta polvere. Converranno gettati dall'alto gli elementi, e alla fine bisogna procedere alla pulizia. Prima
si demolirà il calcestruzzo e poi si taglieranno i ferri con la mola a disco portatile (flessibile o frullino). Per
eseguire grandi demolizioni dovranno essere utilizzati appositi attrezzi. La zona sottostante la demolizione deve
essere chiusa con appositi sbarramenti e opportunamente segnalata. Per eseguire un apertura di un vano in
una muratura portante va puntellata la muratura sopra il foro con travi sostenute da puntelli. Dopo aver messo in
opera l'architrave si procederà all'apertura del foro un po' alla volta. Se si formano delle fessure bisognerà
procedere a puntellare la muratura; i ponti di servizio devono essere indipendenti dall'opera in demolizione.
-Dovranno essere utilizzate idonee scarpe di sicurezza, guanti e casco per eseguire le demolizioni e per utilizzare
il martello demolitore. Se nella demolizione si alza molta polvere dovranno essere utilizzate le mascherine e gli
occhiali.
-Le demolizioni vanno eseguite con cautela e con ordine, procedendo dall'alto al basso, senza pregiudicare la
stabilità delle strutture, avendo cura di delimitare la zona di demolizione.
-Se dovranno essere utilizzate la mola a disco portatile o altri attrezzi che producono polvere, schegge, rumore
bisognerà indossare la mascherina, gli occhiali e le cuffie o i tappi antirumore.
-Prima di cominciare a demolire vanno verificate le condizioni di conservazione e stabilità delle strutture da
demolire. Vanno inoltre eseguite le eventuali opere di rinforzo per evitare crolli intempestivi.
-Tutte le macchine e gli attrezzi per demolire dovranno essere usati correttamente.
Principali dispositivi di protezione da utilizzare: elmetto di protezione - scarpe antinfortunistiche - tuta - guanti
protettivi - occhiali protettici - maschera - cuffie protettive.
E' necessario che l'impresa appaltarice durante la fase dei lavori è opportuno mantenere bagnata la zona da
demolire onde evitare il diffondersi di polveri.
37
Dott. Ing. Davide BOMMARTINI Via Scoravezze n°3 - 37018 Malcesine (VR) Tel. 0464512063 [email protected]
NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI DOVESSERO PREVEDERE O
MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE AL CSE, AL FINE DI STABILIRE
LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO.
PRIMA DELL'INIZIO DEI LAVORI, LA DITTA DOVRA' PREDISPORRE IL PIANO DELLE DEMOLIZIONI DA
ALLEGARE AL POS.
38
Dott. Ing. Davide BOMMARTINI Via Scoravezze n°3 - 37018 Malcesine (VR) Tel. 0464512063 [email protected]
1 . 4 . 1. DEMOLIZIONE SOTTOSCALA
PROCEDURE
ROMPERE
Dovrà essere impugnato lo scalpello con una mano e con l'altra mano va impugnata la mazzetta dando colpi
secchi e ritmati. Dovranno essere utilizzati i guanti per questo tipo di lavorazioni. Vanno identificate le presenze di
eventuali tubazioni o impianti prima di eseguire le tracce (togliere la tensione in prossimità dell'impianto
elettrico). Si possono eseguire le tracce anche con attrezzi elettrici; in questo caso dovranno essere utilizzati i
guanti, occhiali e mascherina.
-Dovranno sempre essere utilizzati il casco, le scarpe di sicurezza e i guanti. Gli attrezzi elettrici per eseguire
tracce provocano molta polvere e schegge e sono rumorosi: bisognerà utilizzare la mascherina, gli occhiali, le
cuffie o i tappi auricolari.
-Gli utensili elettrici portatili devono avere un doppio isolamento.
-Non dovranno essere utilizzate lampade elettriche portatili che abbiano una tensione superiore a 25 volt.
Principali dispositivi di protezione da utilizzare: elmetto di protezione - scarpe antinfortunistiche - tuta - guanti
protettivi - occhiali protettici - maschera.
DEMOLIRE
Per utilizzare il martello demolitore dovranno essere indossati i guanti, il casco e le cuffie antirumore. Con i piedi
ben posati sul piano di lavoro, verrà assunta una posizione equilibrata e tenendo la schiena diritta, dovrà essere
saldamente preso con le due mani il martello demolitore per il manico; sarà vietato appoggiarsi con tutto il tuo
peso perchè non aumenta la resa, e si assorbono solo più vibrazioni.. Per demolire il calcestruzzo bisognerà
usare la punta acuta, per il laterizio quella piatta. Prima di eseguire una demolizione bisogna ricevere le istruzioni
per come poter procedere. Bisognerà demolire le murature in laterizio un pò alla volta cominciando dall'alto,
stando su un ponte di lavoro o su un ponte a cavalletti. Bisognerà bagnare spesso il muro da demolire: si eviterà
di alzare molta polvere. Converranno gettati dall'alto gli elementi, e alla fine bisogna procedere alla pulizia. Prima
si demolirà il calcestruzzo e poi si taglieranno i ferri con la mola a disco portatile (flessibile o frullino). Per
eseguire grandi demolizioni dovranno essere utilizzati appositi attrezzi. La zona sottostante la demolizione deve
essere chiusa con appositi sbarramenti e opportunamente segnalata. Per eseguire un apertura di un vano in
una muratura portante va puntellata la muratura sopra il foro con travi sostenute da puntelli. Dopo aver messo in
opera l'architrave si procederà all'apertura del foro un po' alla volta. Se si formano delle fessure bisognerà
procedere a puntellare la muratura; i ponti di servizio devono essere indipendenti dall'opera in demolizione.
-Dovranno essere utilizzate idonee scarpe di sicurezza, guanti e casco per eseguire le demolizioni e per utilizzare
il martello demolitore. Se nella demolizione si alza molta polvere dovranno essere utilizzate le mascherine e gli
occhiali.
-Le demolizioni vanno eseguite con cautela e con ordine, procedendo dall'alto al basso, senza pregiudicare la
stabilità delle strutture, avendo cura di delimitare la zona di demolizione.
-Se dovranno essere utilizzate la mola a disco portatile o altri attrezzi che producono polvere, schegge, rumore
bisognerà indossare la mascherina, gli occhiali e le cuffie o i tappi antirumore.
-Prima di cominciare a demolire vanno verificate le condizioni di conservazione e stabilità delle strutture da
demolire. Vanno inoltre eseguite le eventuali opere di rinforzo per evitare crolli intempestivi.
-Tutte le macchine e gli attrezzi per demolire dovranno essere usati correttamente.
Principali dispositivi di protezione da utilizzare: elmetto di protezione - scarpe antinfortunistiche - tuta - guanti
protettivi - occhiali protettici - maschera - cuffie protettive.
E' necessario che l'impresa appaltarice durante la fase dei lavori è opportuno mantenere bagnata la zona da
demolire onde evitare il diffondersi di polveri.
NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI DOVESSERO PREVEDERE O
MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE AL CSE, AL FINE DI STABILIRE
LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO.
PRIMA DELL'INIZIO DEI LAVORI, LA DITTA DOVRA' PREDISPORRE IL PIANO DELLE DEMOLIZIONI DA
ALLEGARE AL POS.
FONTI DI RISCHIO
39
Dott. Ing. Davide BOMMARTINI Via Scoravezze n°3 - 37018 Malcesine (VR) Tel. 0464512063 [email protected]
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
2. 2. 31
1. 59
2. 2. 24
1. 8
1.133
2. 2. 26
3. 43
3. 9
scheda
scheda
4. 1. 1.40
4. 1. 1.19
AUTOCARRO
CARRIOLA
MARTELLO DEMOLITORE
MAZZA E SCALPELLO
UTENSILI ELETTRICI PORTATILI
UTENSILI MANUALI D'USO COMUNE
LAVORI DI DEMOLIZIONE
OPERAZIONI DI
CARICO-SCARICO-TRASPORTO-SOLLEVAMENTO-STOCCAGGIO
MATERIALI
Autista Autocarro
Operaio Comune Polivalente
40
Dott. Ing. Davide BOMMARTINI Via Scoravezze n°3 - 37018 Malcesine (VR) Tel. 0464512063 [email protected]
1 . 4 . 2. DEMOLIZIONI PAVIMENTI
PROCEDURE
ROMPERE
Dovrà essere impugnato lo scalpello con una mano e con l'altra mano va impugnata la mazzetta dando colpi
secchi e ritmati. Dovranno essere utilizzati i guanti per questo tipo di lavorazioni. Vanno identificate le presenze di
eventuali tubazioni o impianti prima di eseguire le tracce (togliere la tensione in prossimità dell'impianto
elettrico). Si possono eseguire le tracce anche con attrezzi elettrici; in questo caso dovranno essere utilizzati i
guanti, occhiali e mascherina.
-Dovranno sempre essere utilizzati il casco, le scarpe di sicurezza e i guanti. Gli attrezzi elettrici per eseguire
tracce provocano molta polvere e schegge e sono rumorosi: bisognerà utilizzare la mascherina, gli occhiali, le
cuffie o i tappi auricolari.
-Gli utensili elettrici portatili devono avere un doppio isolamento.
-Non dovranno essere utilizzate lampade elettriche portatili che abbiano una tensione superiore a 25 volt.
Principali dispositivi di protezione da utilizzare: elmetto di protezione - scarpe antinfortunistiche - tuta - guanti
protettivi - occhiali protettici - maschera.
DEMOLIRE
Per utilizzare il martello demolitore dovranno essere indossati i guanti, il casco e le cuffie antirumore. Con i piedi
ben posati sul piano di lavoro, verrà assunta una posizione equilibrata e tenendo la schiena diritta, dovrà essere
saldamente preso con le due mani il martello demolitore per il manico; sarà vietato appoggiarsi con tutto il tuo
peso perchè non aumenta la resa, e si assorbono solo più vibrazioni.. Per demolire il calcestruzzo bisognerà
usare la punta acuta, per il laterizio quella piatta. Prima di eseguire una demolizione bisogna ricevere le istruzioni
per come poter procedere. Bisognerà demolire le murature in laterizio un pò alla volta cominciando dall'alto,
stando su un ponte di lavoro o su un ponte a cavalletti. Bisognerà bagnare spesso il muro da demolire: si eviterà
di alzare molta polvere. Converranno gettati dall'alto gli elementi, e alla fine bisogna procedere alla pulizia. Prima
si demolirà il calcestruzzo e poi si taglieranno i ferri con la mola a disco portatile (flessibile o frullino). Per
eseguire grandi demolizioni dovranno essere utilizzati appositi attrezzi. La zona sottostante la demolizione deve
essere chiusa con appositi sbarramenti e opportunamente segnalata. Per eseguire un apertura di un vano in
una muratura portante va puntellata la muratura sopra il foro con travi sostenute da puntelli. Dopo aver messo in
opera l'architrave si procederà all'apertura del foro un po' alla volta. Se si formano delle fessure bisognerà
procedere a puntellare la muratura; i ponti di servizio devono essere indipendenti dall'opera in demolizione.
-Dovranno essere utilizzate idonee scarpe di sicurezza, guanti e casco per eseguire le demolizioni e per utilizzare
il martello demolitore. Se nella demolizione si alza molta polvere dovranno essere utilizzate le mascherine e gli
occhiali.
-Le demolizioni vanno eseguite con cautela e con ordine, procedendo dall'alto al basso, senza pregiudicare la
stabilità delle strutture, avendo cura di delimitare la zona di demolizione.
-Se dovranno essere utilizzate la mola a disco portatile o altri attrezzi che producono polvere, schegge, rumore
bisognerà indossare la mascherina, gli occhiali e le cuffie o i tappi antirumore.
-Prima di cominciare a demolire vanno verificate le condizioni di conservazione e stabilità delle strutture da
demolire. Vanno inoltre eseguite le eventuali opere di rinforzo per evitare crolli intempestivi.
-Tutte le macchine e gli attrezzi per demolire dovranno essere usati correttamente.
Principali dispositivi di protezione da utilizzare: elmetto di protezione - scarpe antinfortunistiche - tuta - guanti
protettivi - occhiali protettici - maschera - cuffie protettive.
E' necessario che l'impresa appaltarice durante la fase dei lavori è opportuno mantenere bagnata la zona da
demolire onde evitare il diffondersi di polveri.
NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI DOVESSERO PREVEDERE O
MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE AL CSE, AL FINE DI STABILIRE
LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO.
PRIMA DELL'INIZIO DEI LAVORI, LA DITTA DOVRA' PREDISPORRE IL PIANO DELLE DEMOLIZIONI DA
ALLEGARE AL POS.
FONTI DI RISCHIO
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Dott. Ing. Davide BOMMARTINI Via Scoravezze n°3 - 37018 Malcesine (VR) Tel. 0464512063 [email protected]
scheda
scheda
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2. 2. 31
1. 59
1. 8
1. 50
1.133
2. 2. 26
3. 43
3. 9
scheda
3. 1.46
scheda
scheda
4. 1. 1.40
4. 1. 1.19
AUTOCARRO
CARRIOLA
MAZZA E SCALPELLO
PICCONE
UTENSILI ELETTRICI PORTATILI
UTENSILI MANUALI D'USO COMUNE
LAVORI DI DEMOLIZIONE
OPERAZIONI DI
CARICO-SCARICO-TRASPORTO-SOLLEVAMENTO-STOCCAGGIO
MATERIALI
RIMOZIONE DI MATERIALI ACCESSORI - Vengono eseguiti lavori di rimozione
di tutto ciò che è considerato materiale accessorio, esempio : infissi, inferiate,
porte, impianti, ecc.
Autista Autocarro
Operaio Comune Polivalente
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1 . 4 . 3. DEMOLIZIONE CABINA AGS
PROCEDURE
ROMPERE
Dovrà essere impugnato lo scalpello con una mano e con l'altra mano va impugnata la mazzetta dando colpi
secchi e ritmati. Dovranno essere utilizzati i guanti per questo tipo di lavorazioni. Vanno identificate le presenze di
eventuali tubazioni o impianti prima di eseguire le tracce (togliere la tensione in prossimità dell'impianto
elettrico). Si possono eseguire le tracce anche con attrezzi elettrici; in questo caso dovranno essere utilizzati i
guanti, occhiali e mascherina.
-Dovranno sempre essere utilizzati il casco, le scarpe di sicurezza e i guanti. Gli attrezzi elettrici per eseguire
tracce provocano molta polvere e schegge e sono rumorosi: bisognerà utilizzare la mascherina, gli occhiali, le
cuffie o i tappi auricolari.
-Gli utensili elettrici portatili devono avere un doppio isolamento.
-Non dovranno essere utilizzate lampade elettriche portatili che abbiano una tensione superiore a 25 volt.
Principali dispositivi di protezione da utilizzare: elmetto di protezione - scarpe antinfortunistiche - tuta - guanti
protettivi - occhiali protettici - maschera.
DEMOLIRE
Per utilizzare il martello demolitore dovranno essere indossati i guanti, il casco e le cuffie antirumore. Con i piedi
ben posati sul piano di lavoro, verrà assunta una posizione equilibrata e tenendo la schiena diritta, dovrà essere
saldamente preso con le due mani il martello demolitore per il manico; sarà vietato appoggiarsi con tutto il tuo
peso perchè non aumenta la resa, e si assorbono solo più vibrazioni.. Per demolire il calcestruzzo bisognerà
usare la punta acuta, per il laterizio quella piatta. Prima di eseguire una demolizione bisogna ricevere le istruzioni
per come poter procedere. Bisognerà demolire le murature in laterizio un pò alla volta cominciando dall'alto,
stando su un ponte di lavoro o su un ponte a cavalletti. Bisognerà bagnare spesso il muro da demolire: si eviterà
di alzare molta polvere. Converranno gettati dall'alto gli elementi, e alla fine bisogna procedere alla pulizia. Prima
si demolirà il calcestruzzo e poi si taglieranno i ferri con la mola a disco portatile (flessibile o frullino). Per
eseguire grandi demolizioni dovranno essere utilizzati appositi attrezzi. La zona sottostante la demolizione deve
essere chiusa con appositi sbarramenti e opportunamente segnalata. Per eseguire un apertura di un vano in
una muratura portante va puntellata la muratura sopra il foro con travi sostenute da puntelli. Dopo aver messo in
opera l'architrave si procederà all'apertura del foro un po' alla volta. Se si formano delle fessure bisognerà
procedere a puntellare la muratura; i ponti di servizio devono essere indipendenti dall'opera in demolizione.
-Dovranno essere utilizzate idonee scarpe di sicurezza, guanti e casco per eseguire le demolizioni e per utilizzare
il martello demolitore. Se nella demolizione si alza molta polvere dovranno essere utilizzate le mascherine e gli
occhiali.
-Le demolizioni vanno eseguite con cautela e con ordine, procedendo dall'alto al basso, senza pregiudicare la
stabilità delle strutture, avendo cura di delimitare la zona di demolizione.
-Se dovranno essere utilizzate la mola a disco portatile o altri attrezzi che producono polvere, schegge, rumore
bisognerà indossare la mascherina, gli occhiali e le cuffie o i tappi antirumore.
-Prima di cominciare a demolire vanno verificate le condizioni di conservazione e stabilità delle strutture da
demolire. Vanno inoltre eseguite le eventuali opere di rinforzo per evitare crolli intempestivi.
-Tutte le macchine e gli attrezzi per demolire dovranno essere usati correttamente.
Principali dispositivi di protezione da utilizzare: elmetto di protezione - scarpe antinfortunistiche - tuta - guanti
protettivi - occhiali protettici - maschera - cuffie protettive.
E' necessario che l'impresa appaltarice durante la fase dei lavori è opportuno mantenere bagnata la zona da
demolire onde evitare il diffondersi di polveri.
NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI DOVESSERO PREVEDERE O
MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE AL CSE, AL FINE DI STABILIRE
LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO.
PRIMA DELL'INIZIO DEI LAVORI, LA DITTA DOVRA' PREDISPORRE IL PIANO DELLE DEMOLIZIONI DA
ALLEGARE AL POS.
FONTI DI RISCHIO
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scheda
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2. 2. 31
1. 59
1. 8
1. 50
1.133
2. 2. 26
3. 43
3. 9
scheda
3. 1.46
scheda
scheda
4. 1. 1.40
4. 1. 1.19
AUTOCARRO
CARRIOLA
MAZZA E SCALPELLO
PICCONE
UTENSILI ELETTRICI PORTATILI
UTENSILI MANUALI D'USO COMUNE
LAVORI DI DEMOLIZIONE
OPERAZIONI DI
CARICO-SCARICO-TRASPORTO-SOLLEVAMENTO-STOCCAGGIO
MATERIALI
RIMOZIONE DI MATERIALI ACCESSORI - Vengono eseguiti lavori di rimozione
di tutto ciò che è considerato materiale accessorio, esempio : infissi, inferiate,
porte, impianti, ecc.
Autista Autocarro
Operaio Comune Polivalente
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1 . 5. SCAVI
PROCEDURE
AI SENSI DEI COMMI 5g6 E 5h6 DELL4ALLEGATO XV DEL D.LGS 81/2008 L4IMPRESA/IMPRESE INTERESSATE
ALLE LAVORAZIONI DOVRANNO SPECIFICARE DETTAGLIATAMENTE NEL POS LE MODALITA4 DI ESECUZIONE
DELLE FASI TEMPORALMENTE CONTEMPORANEE; SARA4 COMPITO DEL CSE COORDINARE IL LAVORO DI
TUTTE LE DITTE ORGANIZZANDO LE FASI DI LAVORO TEMPORALMENTE CONTEMPORANEE AFFICHE LE
LAVORAZIONI AVVENGANO PREFERIBILMENTE IN SETTORI DIVERSI DEL CANTIERE.
SE CIO4 NON FOSSE POSSIBILE LE IMPRESE DOVRANNO FORMARE ED INFORMARE I LAVORATORI DEI
RISCHI COORDINATI, ADOTTARE LE MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE CORRELATE E DOTARE GLI
STESSI DEI DPI NECESSARI.
TRASPORTARE I MATERIALI
Per trasportare i materiali in cantiere dovranno essere valutate le consistenze dei terreni per il transito; se non si
possono evitare le superfici meno resistenti, andranno consolidate con ghiaia oppure dovranno essere posate
delle tavole, evitando di passare su rialzi, scalini ed altri ostacoli. In vicinanza dei solai bisognerà passare
lontano dai fori ed evitare di passare sotto i carichi sospesi. La carriola non dovrà essere sovraccaricata
guidandola sempre con le braccia distese in modo da tenerla orizzontale nei tratti pianeggianti e dovrà essere
tenuta parallela al piano inclinato nei tratti in salita e discesa. Dovranno essere evitate torsioni o inclinazioni della
schiena; carichi che pesano più di 30 kg oppure poco maneggevoli dovranno essere sollevati da più operai.
-Dovranno essere sempre utilizzate le scarpe antinfortunistiche ed il casco per muoversi all'interno del cantiere.
-Dovranno essere sempre usati correttamente i mezzi di trasporto adeguati al carico da trasportare. Qualsiasi
mezzo di trasporto, se è sovraccaricato, si può rovesciare.
-Dovranno essere avvertiti gli operatori prima di passare o sostare in prossimità dei luoghi di lavoro; non
passare sotto carichi sospesi.
Principali dispositivi di protezione da utilizzare: elmetto di protezione - scarpe antinfortunistiche.
CARICARE I MATERIALI
Dovranno essere date le indicazioni con appositi segnali manuali per il gruista che carica nel camion, evitando di
far lavorare la gru in punta. Il carico andrà legato al pianale facendo passare le corde per gli appositi anelli. Se
devono essere caricate delle carriole, queste vanno disposte rovesciate; invece la betoniera va caricata in piedi e
legata al pianale. Per effettuare dei carichi manuali si dovranno rispettare alcune regole per il sollevamento dei
carichi: bisognerà restare con la schiena dritta, tenendo il carico vicino al tronco e posarlo abbassando le
ginocchia. Dovranno essere evitate le torsioni o inclinazioni della schiena; Per carichi superiori a 30 kg dovranno
essere impiegati più lavoratori per il loro sollevamento. Bisognerà attenersi ad una certa distanza dalle macchine
operatrici per assistere allo scarico.
-Dovranno essere utilizzati idonei DPI quali: scarpe di sicurezza, guanti e casco.
-Dovranno essere vietate le soste del personale sotto i carichi trasportati dalla gru.
-Dovranno essere evitati sforzi eccessivi se il carico è troppo pesante o voluminoso.
Principali dispositivi di protezione da utilizzare: elmetto di protezione - scarpe antinfortunistiche - guanti di
protezione.
SCARICARE I MATERIALI
Dovranno essere scaricati i materiali sul terreno solido, livellato, asciutto. Non andranno mai infilate le mani sotto
i pacchi per sistemare i pezzi fuori posto: bisognerà utilizzare un pezzo di legno e usare guanti idonei. Non
saranno utilizzati i mezzi meccanici di sollevamento se non si ha un'adeguata preparazione per utilizzarli. Il carico
da scaricare va legato con due cinghie di lunghezza uguale, verificando che il pacco resti bilanciato, che resti
orizzontale. Per scaricare a mano un carico dovrà essere mantenuta diritta la schiena piegando le ginocchia,
evitando torsioni o inclinazioni della schiena. Per carichi superiori a 30 kg dovranno essere impiegati più operai.
-Dovranno essere usati idonei DPI (scarpe di sicurezza, guanti e casco) per cadute di materiali e la
movimentazione dei carichi.
-Dovranno essere imbracati i carichi con cinghie o funi che sicuramente resistano al peso che devono reggere. I
materiali sciolti vanno messi dentro ceste metalliche.
-Prima di movimentare a mano gli elementi dovranno essere considerati il peso e la loro dimensione,
individuando il modo più indicato per afferrarli, alzati e spostali senza affaticare la schiena.
Principali dispositivi di protezione da utilizzare: elmetto di protezione - scarpe antinfortunistiche - guanti di
protezione.
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STOCCARE I MATERIALI
Dovranno essere indicate le aree per lo stoccaggio dei materiali in modo tale che non intralcino i movimenti ed il
lavoro; dovranno essere stoccati i materiali su superfici piane ed asciutte, evitando di sovraccaricare i solai.
Dovranno essere evitate le pile troppo alte; i leganti e gli elementi in laterizio saranno protetti dalla pioggia e
dall'umidità. Dovranno essere accatastati ordinatamente i tubi del ponteggio, i tavoloni e i pannelli in legno,
interponendo ogni 50-70 cm una traversina in legno per poter infilare le cinghie per il trasporto.
-Utilizzare in cantiere le scarpe antinfortunistiche, i guanti ed il casco.
-Dovranno essere protetti dalla corrosione gli elementi metallici dei ponteggi.
Principali dispositivi di protezione da utilizzare: elmetto di protezione - scarpe antinfortunistiche - guanti di
protezione.
PULIRE I MATERIALI
Bisognerà provvedere alla pulizia dell'area dopo aver terminato un lavoro; dovranno essere raccolti i materiali più
grossolani, con la scopa e badile quelli più fini, ed andranno buttati nella carriola. Dovrà essere bagnata con
acqua l'area se questa risulta essere molto polverosa; dovranno anche essere utilizzati DPI adatti quali la
mascherina, gli occhiali e la tuta. Per quanto riguarda le attrezzature, la betoniera verrà lavata abbondantemente
con acqua e ghiaia se questa risulta essere molto incrostata. Verranno lavate anche le carriole, le casse malta, i
secchi ed i badili.
-Dovranno essere utilizzati idonei DPI quali: scarpe di sicurezza, i guanti ed il casco per effettuare le lavorazioni in
cantiere.
-L'area di lavoro verrà bagnata se questa risulta essere polverosa, avendo cura di raccogliere i residui dei
materiali irritanti e leggeri. In tali fasi si dovranno utilizzare la mascherina e gli occhiali.
-Dovrà essere utilizzata la tuta per la raccolta di materiali irritanti o insudicianti.
Principali dispositivi di protezione da utilizzare: elmetto di protezione - scarpe antinfortunistiche - guanti di
protezione - tuta - occhiali protettivi - maschera.
Le Ditte esecutrici dovranno, prima dell'inizio dei lavori, valutare le prescrizioni contenute nel presente documento
e redarre P.O.S. specifico per le opere da eseguirsi. Formare ed informare i propri lavoratori sui rischi e sulle
misure di prevenzione da adottare.
E' VIETATO ESEGUIRE QUALSIASI LAVORO SU O IN VICINANZA DI PARTI IN TENSIONE PERTANTO PRIMA DI
QUALSIASI INTERVENTO SUGLI IMPIANTI ELETTRICI, L'OPERATORE SI ASSICURA CHE NON VI SIA TENSIONE
APRENDO GLI INTERRUTTORI A MONTE E METTENDO LUCCHETTI O CARTELLI AL FINE DI EVITARE
L'INTEMPESTIVA CHIUSURA DEGLI STESSI DA PARTE DI ALTRI; QUINDI PRIMA DI OPERARE ACCERTA,
MEDIANTE ANALISI STRUMENTALE (AD ESEMPIO CON IL TESTER), L'AVVENUTA MESSA FUORI TENSIONE
DELLE PARTI CON POSSIBILITÀ DI CONTATTI DIRETTI.
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1 . 5 . 1. SCAVI PER BATOLI IN C.A. ANCORAGGI PILASTRI SCALA
PROCEDURE
Durante i lavori le persone non devono sostare o transitare o comunque essere presenti nel campo di azione
dell'escavatore; il ciglio superiore dovrà essere pulito e spianato, le pareti devono essere controllate per
eliminare le irregolarità ed evitare eventuali distacchi.
Durante la movimentazione delle macchine operatrici, gli operatori a terra dovranno rimanere ad una adeguata
distanza di sicurezza da esse.
Durante tale lavorazione, per gli operatori è necessario l'utilizzo di:
7 elmetto di protezione
7 scarpe antinfortunistiche
7 guanti di protezione
Prescrizioni di coordinamento: Durante la movimentazione delle macchine operatrici, gli operatori a terra
dovranno rimanere ad una adeguata distanza di sicurezza da esse.
NELLE ZONE INTERESSATE AI LAVORI È POSSIBILE FARE TRACCIAMENTI O INIZIARE ALTRI LAVORI DI
FONDAZIONE PURCHÉ QUESTI AVVENGANO IN ZONE DISTANTI DAL LUOGO DOVE LE MACCHINE
PROSEGUONO IL LAVORO DI SBANCAMENTO E PURCHÉ TALI ZONE SIANO DELIMITATE DA TRANSENNE O
CHIARE SEGNALAZIONI.
MODALITA' ORGANIZZATIVE
LE OPERAZIONI AVRANNO INIZIO UNA VOLTA CHE GLI ADDETTI AVRANNO INDOSSATO GLI IDONEI D.P.I.
(SCARPE E/O STIVALI, GUANTI E CASCO DI PROTEZIONE).
ADDETTI:
1 Operaio comune
1 Autista autocarro
1 Addetto escavatore, pala meccanica.
LE OPERAZIONI SI SUCCEDERANNO COME DI SEGUITO SPECIFICATO:
- Tre addetti eseguiranno il tracciamento sul terreno;
- Successivamente eseguiranno la delimitazione del campo d'azione dell'escavatore con opportune barriere
rigide o rete in PVC e/o nastro bicolore bianco e rosso;
- Verrà posizionato nelle vicinanze dell'escavatore un autocarro per l'asporto del terreno e materiale di risulta alla
pubblica discarica, di cui si allega preventiva autorizzazione.
La concomitanza delle lavorazioni di scavo e movimento terra avvengono con idonea delimitazione dei campi di
azione e con un continuo coordinamento fra le lavorazioni stesse, da parte del responsabile tecnico di cantiere.
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
1. 59
1. 50
3. 74
4. 1. 2. 36
4. 1. 1.41
4. 1. 2. 38
4. 1. 1.19
4. 1. 2.39
1. 1. 23
CARRIOLA
PICCONE
LAVORI DI SCAVO
Autista
Escavatorista
Escavatorista
Operaio Comune Polivalente
Operatore mezzi meccanici (movimento terra)
Uso di escavatore con benna e pala
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1 . 5 . 2. SCAVI PER FONDAZIONI BELVEDERE SASSO
PROCEDURE
Durante i lavori le persone non devono sostare o transitare o comunque essere presenti nel campo di azione
dell'escavatore; il ciglio superiore dovrà essere pulito e spianato, le pareti devono essere controllate per
eliminare le irregolarità ed evitare eventuali distacchi.
Durante la movimentazione delle macchine operatrici, gli operatori a terra dovranno rimanere ad una adeguata
distanza di sicurezza da esse.
Durante tale lavorazione, per gli operatori è necessario l'utilizzo di:
7 elmetto di protezione
7 scarpe antinfortunistiche
7 guanti di protezione
Prescrizioni di coordinamento: Durante la movimentazione delle macchine operatrici, gli operatori a terra
dovranno rimanere ad una adeguata distanza di sicurezza da esse.
NELLE ZONE INTERESSATE AI LAVORI È POSSIBILE FARE TRACCIAMENTI O INIZIARE ALTRI LAVORI DI
FONDAZIONE PURCHÉ QUESTI AVVENGANO IN ZONE DISTANTI DAL LUOGO DOVE LE MACCHINE
PROSEGUONO IL LAVORO DI SBANCAMENTO E PURCHÉ TALI ZONE SIANO DELIMITATE DA TRANSENNE O
CHIARE SEGNALAZIONI.
MODALITA' ORGANIZZATIVE
LE OPERAZIONI AVRANNO INIZIO UNA VOLTA CHE GLI ADDETTI AVRANNO INDOSSATO GLI IDONEI D.P.I.
(SCARPE E/O STIVALI, GUANTI E CASCO DI PROTEZIONE).
ADDETTI:
1 Operaio comune
1 Autista autocarro
1 Addetto escavatore, pala meccanica.
LE OPERAZIONI SI SUCCEDERANNO COME DI SEGUITO SPECIFICATO:
- Tre addetti eseguiranno il tracciamento sul terreno;
- Successivamente eseguiranno la delimitazione del campo d'azione dell'escavatore con opportune barriere
rigide o rete in PVC e/o nastro bicolore bianco e rosso;
- Verrà posizionato nelle vicinanze dell'escavatore un autocarro per l'asporto del terreno e materiale di risulta alla
pubblica discarica, di cui si allega preventiva autorizzazione.
La concomitanza delle lavorazioni di scavo e movimento terra avvengono con idonea delimitazione dei campi di
azione e con un continuo coordinamento fra le lavorazioni stesse, da parte del responsabile tecnico di cantiere.
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
1. 59
1. 50
3. 74
4. 1. 2. 36
4. 1. 1.41
4. 1. 2. 38
4. 1. 1.19
4. 1. 2.39
1. 1. 23
CARRIOLA
PICCONE
LAVORI DI SCAVO
Autista
Escavatorista
Escavatorista
Operaio Comune Polivalente
Operatore mezzi meccanici (movimento terra)
Uso di escavatore con benna e pala
48
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1 . 6. COSTRUZIONI
PROCEDURE
AI SENSI DEI COMMI 5g6 E 5h6 DELL4ALLEGATO XV DEL D.LGS 81/2008 L4IMPRESA/IMPRESE INTERESSATE
ALLE LAVORAZIONI DOVRANNO SPECIFICARE DETTAGLIATAMENTE NEL POS LE MODALITA4 DI ESECUZIONE
DELLE FASI TEMPORALMENTE CONTEMPORANEE; SARA4 COMPITO DEL CSE COORDINARE IL LAVORO DI
TUTTE LE DITTE ORGANIZZANDO LE FASI DI LAVORO TEMPORALMENTE CONTEMPORANEE AFFICHE LE
LAVORAZIONI AVVENGANO PREFERIBILMENTE IN SETTORI DIVERSI DEL CANTIERE.
SE CIO4 NON FOSSE POSSIBILE LE IMPRESE DOVRANNO FORMARE ED INFORMARE I LAVORATORI DEI
RISCHI COORDINATI, ADOTTARE LE MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE CORRELATE E DOTARE GLI
STESSI DEI DPI NECESSARI.
TRASPORTARE I MATERIALI
Per trasportare i materiali in cantiere dovranno essere valutate le consistenze dei terreni per il transito; se non si
possono evitare le superfici meno resistenti, andranno consolidate con ghiaia oppure dovranno essere posate
delle tavole, evitando di passare su rialzi, scalini ed altri ostacoli. In vicinanza dei solai bisognerà passare
lontano dai fori ed evitare di passare sotto i carichi sospesi. La carriola non dovrà essere sovraccaricata
guidandola sempre con le braccia distese in modo da tenerla orizzontale nei tratti pianeggianti e dovrà essere
tenuta parallela al piano inclinato nei tratti in salita e discesa. Dovranno essere evitate torsioni o inclinazioni della
schiena; carichi che pesano più di 30 kg oppure poco maneggevoli dovranno essere sollevati da più operai.
-Dovranno essere sempre utilizzate le scarpe antinfortunistiche ed il casco per muoversi all'interno del cantiere.
-Dovranno essere sempre usati correttamente i mezzi di trasporto adeguati al carico da trasportare. Qualsiasi
mezzo di trasporto, se è sovraccaricato, si può rovesciare.
-Dovranno essere avvertiti gli operatori prima di passare o sostare in prossimità dei luoghi di lavoro; non
passare sotto carichi sospesi.
Principali dispositivi di protezione da utilizzare: elmetto di protezione - scarpe antinfortunistiche.
CARICARE I MATERIALI
Dovranno essere date le indicazioni con appositi segnali manuali per il gruista che carica nel camion, evitando di
far lavorare la gru in punta. Il carico andrà legato al pianale facendo passare le corde per gli appositi anelli. Se
devono essere caricate delle carriole, queste vanno disposte rovesciate; invece la betoniera va caricata in piedi e
legata al pianale. Per effettuare dei carichi manuali si dovranno rispettare alcune regole per il sollevamento dei
carichi: bisognerà restare con la schiena dritta, tenendo il carico vicino al tronco e posarlo abbassando le
ginocchia. Dovranno essere evitate le torsioni o inclinazioni della schiena; Per carichi superiori a 30 kg dovranno
essere impiegati più lavoratori per il loro sollevamento. Bisognerà attenersi ad una certa distanza dalle macchine
operatrici per assistere allo scarico.
-Dovranno essere utilizzati idonei DPI quali: scarpe di sicurezza, guanti e casco.
-Dovranno essere vietate le soste del personale sotto i carichi trasportati dalla gru.
-Dovranno essere evitati sforzi eccessivi se il carico è troppo pesante o voluminoso.
Principali dispositivi di protezione da utilizzare: elmetto di protezione - scarpe antinfortunistiche - guanti di
protezione.
SCARICARE I MATERIALI
Dovranno essere scaricati i materiali sul terreno solido, livellato, asciutto. Non andranno mai infilate le mani sotto
i pacchi per sistemare i pezzi fuori posto: bisognerà utilizzare un pezzo di legno e usare guanti idonei. Non
saranno utilizzati i mezzi meccanici di sollevamento se non si ha un'adeguata preparazione per utilizzarli. Il carico
da scaricare va legato con due cinghie di lunghezza uguale, verificando che il pacco resti bilanciato, che resti
orizzontale. Per scaricare a mano un carico dovrà essere mantenuta diritta la schiena piegando le ginocchia,
evitando torsioni o inclinazioni della schiena. Per carichi superiori a 30 kg dovranno essere impiegati più operai.
-Dovranno essere usati idonei DPI (scarpe di sicurezza, guanti e casco) per cadute di materiali e la
movimentazione dei carichi.
-Dovranno essere imbracati i carichi con cinghie o funi che sicuramente resistano al peso che devono reggere. I
materiali sciolti vanno messi dentro ceste metalliche.
-Prima di movimentare a mano gli elementi dovranno essere considerati il peso e la loro dimensione,
individuando il modo più indicato per afferrarli, alzati e spostali senza affaticare la schiena.
Principali dispositivi di protezione da utilizzare: elmetto di protezione - scarpe antinfortunistiche - guanti di
protezione.
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Dott. Ing. Davide BOMMARTINI Via Scoravezze n°3 - 37018 Malcesine (VR) Tel. 0464512063 [email protected]
STOCCARE I MATERIALI
Dovranno essere indicate le aree per lo stoccaggio dei materiali in modo tale che non intralcino i movimenti ed il
lavoro; dovranno essere stoccati i materiali su superfici piane ed asciutte, evitando di sovraccaricare i solai.
Dovranno essere evitate le pile troppo alte; i leganti e gli elementi in laterizio saranno protetti dalla pioggia e
dall'umidità. Dovranno essere accatastati ordinatamente i tubi del ponteggio, i tavoloni e i pannelli in legno,
interponendo ogni 50-70 cm una traversina in legno per poter infilare le cinghie per il trasporto.
-Utilizzare in cantiere le scarpe antinfortunistiche, i guanti ed il casco.
-Dovranno essere protetti dalla corrosione gli elementi metallici dei ponteggi.
Principali dispositivi di protezione da utilizzare: elmetto di protezione - scarpe antinfortunistiche - guanti di
protezione.
SOLLEVARE I MATERIALI
Dovrà essere segnalato l'agganciamento del carico e quando il carico comincia ad alzarsi bisognerà evitare di
sostare sotto il carico sospeso. Va segnalato all'operatore la posa del carico, accompagnando il gancio per
evitare che si impigli. Dovrà sempre essere indicato il peso che la gru può sollevare in appositi cartelli lungo il
braccio. Dovranno essere verificati i limitatori di carico. Dovranno essere utilizzati gli argani a bandiera per
sollevare i materiali, verificando che siano fissati su due montanti ancorati alle strutture dell'edificio o del
ponteggio. Dovrà essere sollevato ed abbassato il carico con attenzione, seguendo il suo movimento. Dovranno
essere avvertiti i lavoratori che si trovano nei piani sottostanti.
-Dovranno essere utilizzati idonei DPI quali: scarpe di sicurezza, i guanti ed il casco per le lavorazioni in cantiere.
-Dovranno essere sempre rispettate le segnalazioni acustiche fatte dal gruista.
-Non dovranno essere presenti lavoratori sotto il carico che la gru sta sollevando e trasportando.
-Dovranno essere disposti in modo ordinato le attrezzature sfuse (elementi di ponteggio, puntelli, tavolame, ecc.).
Principali dispositivi di protezione da utilizzare: elmetto di protezione - scarpe antinfortunistiche - guanti di
protezione.
PULIRE I MATERIALI
Bisognerà provvedere alla pulizia dell'area dopo aver terminato un lavoro; dovranno essere raccolti i materiali più
grossolani, con la scopa e badile quelli più fini, ed andranno buttati nella carriola. Dovrà essere bagnata con
acqua l'area se questa risulta essere molto polverosa; dovranno anche essere utilizzati DPI adatti quali la
mascherina, gli occhiali e la tuta. Per quanto riguarda le attrezzature, la betoniera verrà lavata abbondantemente
con acqua e ghiaia se questa risulta essere molto incrostata. Verranno lavate anche le carriole, le casse malta, i
secchi ed i badili.
-Dovranno essere utilizzati idonei DPI quali: scarpe di sicurezza, i guanti ed il casco per effettuare le lavorazioni in
cantiere.
-L'area di lavoro verrà bagnata se questa risulta essere polverosa, avendo cura di raccogliere i residui dei
materiali irritanti e leggeri. In tali fasi si dovranno utilizzare la mascherina e gli occhiali.
-Dovrà essere utilizzata la tuta per la raccolta di materiali irritanti o insudicianti.
Principali dispositivi di protezione da utilizzare: elmetto di protezione - scarpe antinfortunistiche - guanti di
protezione - tuta - occhiali protettivi - maschera.
IMBRACARE I MATERIALI
Dovrà essere sempre imbracato il carico in modo che resti intatto e stabile durante le operazioni di sollevamento
e trasporto; la doppia imbracatura a cappio è la più idonea per sollevare travi, tavole in legno, tubi per ponteggio,
ecc. Dovranno essere sempre usati due cavi, opportunamente distanziati per garantire un equilibrato
sollevamento. Dovranno essere sempre riportate sui ganci le portate in modo che siano almeno uguali alla
portata massima del mezzo di sollevamento. Dovranno essere verificate le alette di chiusura dei ganci, le cinghie
e le funi .
-Utilizzare idonei D.P.I. quali: scarpe antinfortunistiche, guanti e casco per i lavori all'interno del cantiere.
-Dovranno essere utilizzati solo cinghie, funi e ganci in buono stato su cui è indicato il carico che possono
reggere
-Utilizzare ceste metalliche per sollevare mattoni e gli altri materiali sciolti.
-Dovranno essere utilizzate le cinghie, le funi e i ganci che riportano il peso che devono reggere.
Principali dispositivi di protezione da utilizzare: elmetto di protezione - scarpe antinfortunistiche - guanti di
protezione.
RIORDINARE I MATERIALI
Dovranno essere selezionati gli elementi in laterizio riutilizzabili, disponendoli in ordine nelle apposite ceste;
dovrà essere raccolta in carriole la malta ancora utilizzabile; non verranno gettati materiali dal ponteggio.
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Dovranno essere riordinati i materiali disponendoli in cataste separate in modo tale che non intralcino il lavoro
ed il passaggio. I chiodi sporgenti dovranno essere ribattuti o tolti con il martello per carpentiere. Tutti gli attrezzi
verranno puliti e riordinati nelle loro casse per gli attrezzi. Verranno staccate le spine dagli attrezzi elettrici,
verificando di non lasciare situazioni di rischio.
Dovranno essere utilizzati idonei D.P.I. quali scarpe antinfortunistiche, guanti e casco.
Principali dispositivi di protezione da utilizzare: elmetto di protezione - scarpe antinfortunistiche - guanti di
protezione.
MISCELARE SOSTANZE CHIMICHE
Ogni disarmante, ogni additivo, ogni sostanza chimica usata in cantiere ha proprie caratteristiche e modalità di
impiego che devono essere indicate sulla confezione. Dovranno essere utilizzati i dosaggi e le precauzioni da
adottare leggendo le istruzioni per le quantità da impiegare. Le dosi prescritte sono in genere molto piccole,
inoltre variazioni anche modeste nel dosaggio possono provocare effetti indesiderati. Dovranno essere valutati i
vari simboli posti sulla confezione che indicano i danni che la sostanza può provocare; tale etichetta deve
riportare anche i rischi e i consigli di precauzione. Non dovranno essere travasate sostanze pericolose su
contenitori per alimenti. Le sostanze pericolose verranno maneggiate con cura, utilizzando i guanti, tenendole
distanti dal viso ed utilizzando gli occhiali.
-Dovranno essere utilizzati idonei DPI per maneggiare le sostanze pericolose quali: scarpe di sicurezza, guanti,
occhiali, tuta e mascherina.
-Le sostanze e i prodotti pericolosi vanno usati correttamente.
-I simboli che puoi trovare sui contenitori sono i seguenti: Irritante Xi, Xn Nocivo, Corrosivo, Tossico.
Principali dispositivi di protezione da utilizzare: elmetto di protezione - scarpe antinfortunistiche - tuta - maschera occhiali protettivi - guanti.
Le Ditte esecutrici dovranno, prima dell'inizio dei lavori, valutare le prescrizioni contenute nel presente documento
e redarre P.O.S. specifico per le opere da eseguirsi. Formare ed informare i propri lavoratori sui rischi e sulle
misure di prevenzione da adottare.
E' VIETATO ESEGUIRE QUALSIASI LAVORO SU O IN VICINANZA DI PARTI IN TENSIONE PERTANTO PRIMA DI
QUALSIASI INTERVENTO SUGLI IMPIANTI ELETTRICI, L'OPERATORE SI ASSICURA CHE NON VI SIA TENSIONE
APRENDO GLI INTERRUTTORI A MONTE E METTENDO LUCCHETTI O CARTELLI AL FINE DI EVITARE
L'INTEMPESTIVA CHIUSURA DEGLI STESSI DA PARTE DI ALTRI; QUINDI PRIMA DI OPERARE ACCERTA,
MEDIANTE ANALISI STRUMENTALE (AD ESEMPIO CON IL TESTER), L'AVVENUTA MESSA FUORI TENSIONE
DELLE PARTI CON POSSIBILITÀ DI CONTATTI DIRETTI.
MODALITA' ORGANIZZATIVE
CONTENUTI DEL PIANO OPERATIVO DELL'IMPRESA:
- Caratteristiche tecniche delle macchine che opereranno sul sito, modalità operative, con precisato "CHI" deve
fare, "CHE COSA", "COME" e "QUANDO";
- Eventuali procedure operative per la gestione del materiale o delle sostanze inquinanti.
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1 . 6 . 1. BATOLI
PROCEDURE
Per la movimentazione manuale del materiale prendere tutte le possibili precauzioni per evitare urti,
schiacciamenti, ecc. La movimentazione dei ferri mediante apparecchi di sollevamento è molto pericolosa in
relazione alla possibilità di fuoriuscita accidentale degli stessi dal fascio con rischio di ferimento di operatori; a
tal proposito, oltre alle dovute precauzioni per un corretto fissaggio del fascio di ferri prima del sollevamento e di
un idoneo imbracaggio, tutti gli operatori dovranno mantenersi ad una distanza tale da non poter essere investiti
da un eventuale ferro in caduta ovvero ad una distanza pari alla lunghezza dei ferri dal limite della verticale
sottesa al sollevamento/movimentazione.
Prestare la massima attenzione alla stabilità degli elementi di armatura, in particolare, le reti-gabbie
preassemblate devono essere posate in modo che sia garantita la loro stabilità (a mezzo punti-legature di
fissaggio). Fare uso di idonee scarpe e guanti.
Fare attenzione agli ostacoli fissi pericolosi (per es. ferri di ripresa del c.a. emergenti dal piano di lavoro).
Sarà necessario predisporre dei copri ferri o tavolate di protezione per i ferri sporgenti.
Non depositare materiale che ostacoli la normale circolazione.
Le casseforme preassemblate devono essere posate in modo tale che sia garantita la loro stabilità al vento,
lontano dalle vie di transito e segnalate se interferenti con la viabilità.
Fare uso di idonei scarpe e guanti.
Fare attenzione agli ostacoli fissi pericolosi (per es. ferri di ripresa del c.a. emergenti dal piano di lavoro).
Non depositare materiale che ostacoli la normale circolazione.
Durante le operazioni di posa cls tenere l'altezza dello scivolo, benna o tubo getto ridotta al minimo, indossare
idonei indumenti impermeabili nelle zone a contatto e coprenti altrove. L4operatore addetto all4assistenza che
movimenta la bocca del tubo dovrà essere in posizione sicura ovvero protetta contro il rischio di caduta dall4alto
con opera provvisionale dedicata ed in particolare non dovrà essere a contatto con il tubo nelle prima fasi di
pompaggio , che dovranno comunque essere eseguite con la potenza al minimo e aumentandola gradatamente,
al fine di evitare repentini colpi di frusta per intoppi del tubo di getto.
Nelle movimentazioni manuali di carichi (benna, tubo, ecc.) prendere tutte le possibili precauzioni per evitare urti,
schiacciamenti, ecc. .
Non depositare materiale che ostacoli la normale circolazione.
Fare attenzione agli ostacoli fissi pericolosi (per es. ferri di ripresa del c.a. emergenti dal piano di lavoro).
Prevedere idonei percorsi-camminamenti sicuri in caso di cambio di livello e/o forti pendenze.
Prestare la massima attenzione alla stabilità degli elementi di armatura.
Coloro che operano a terra e comunque a un livello inferiore a un piano di carpenteria sono esposti al rischio di
caduta materiali dall'alto e devono usare il casco.
Il Preposto dovrà coordinare e vigilare costantemente le operazioni affinché gli addetti mantengano una distanza
di sicurezza dai mezzi d'opera.
Il disarmo deve essere effettuato solo a seguito di permesso da parte del direttore di cantiere.
Rispettare un ordine di smontaggio tale da non pregiudicare la stabilità complessiva della casseratura;
procedere con massima cautela nella rimozione delle carpenterie. Non sottostare alla carpenteria interessata
dalla rimozione; occorre sempre tenere una posizione di rispetto e procedere alla rimozione con un fronte lineare
ed organico.
Durante tale lavorazione, per gli operatori è necessario l'utilizzo di:
7 elmetto di protezione
7 scarpe antinfortunistiche
7 guanti di protezione
7 dispositivi di protezione anticaduta
7 occhiali di protezione
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
1. 34
1. 8
1. 6
1.133
BETONIERA A BICCHIERE
MAZZA E SCALPELLO
PONTE SU CAVALLETTI
UTENSILI ELETTRICI PORTATILI
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scheda
scheda
scheda
2. 2. 26
2. 23
3. 44
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
4. 1. 1.34
4. 1. 1.50
4. 1. 1. 5
4. 1. 1. 4
1. 1. 35
scheda
1. 1. 37
scheda
1. 1. 70
scheda
1. 1. 69
UTENSILI MANUALI D'USO COMUNE
CEMENTO O MALTA CEMENTIZIA
ESECUZIONE OPERE MURARIE INTERNE - Vengono realizzate le opere
murarie di tamponamento e tramezzi con laterizi e malta cementizia. Non
sono da escludersi tamponamenti con pannelli prefabbricati. La fase
lavorativa viene svolta all'interno della struttura.
Assistente tecnico di cantiere (muratore)
Capo Squadra (murature)...
Muratore
Muratore Polivalente
Confezionamento di casseforme in legno per fondazioni, travi, pilastri, ecc. e
successivo disarmo
Confezionamento di casseforme in pannelli metallici per fondazioni, pilastri,
travi o paletti in calcestruzzo e successivo disarmo.
ESECUZIONE DELLE CARPENTERIE IN LEGNO - Confezionamento della
carpenteria in legno per la casseratura delle opere in c.a. (plinti, pilastri, travi,
pareti verticali/subverticali, solai.
LAVORAZIONE E POSA IN OPERA FERRO PER ARMATURA - Fornitura,
lavorazione e posa di ferro e/o reti elettrosaldate per armatura di plinti, pilastri,
travi, pareti verticali, solai.
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1 . 6 . 2. ANCORAGGI SCALA E BELVEDERE
PROCEDURE
NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI DOVESSERO PREVEDERE O
MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE AL CSE, AL FINE DI STABILIRE
LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO.
Durante tale lavorazione, per gli operatori è necessario l4utilizzo di:
· elmetto di protezione
· scarpe antinfortunistiche
· guanti di protezione
· dispositivi di protezione anticaduta
MODALITA' ORGANIZZATIVE
CONTENUTI DEL PIANO OPERATIVO DELL'IMPRESA:
- Caratteristiche tecniche delle macchine che opereranno sul sito, modalità operative, con precisato "CHI" deve
fare, "CHE COSA", "COME" e "QUANDO";
- Eventuali procedure operative per la gestione del materiale o delle sostanze inquinanti.
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
2. 2. 31
2. 2. 21
1.133
2. 2. 26
4. 1. 1.40
4. 1. 2. 20
4. 1. 1.19
AUTOCARRO
SCALA PORTATILE
UTENSILI ELETTRICI PORTATILI
UTENSILI MANUALI D'USO COMUNE
Autista Autocarro
Fabbro
Operaio Comune Polivalente
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1 . 6 . 2 . 1. PERFORAZIONI DI MURATURA O ROCCE
PROCEDURE
Durante tale lavorazione, per gli operatori è necessario l4utilizzo di:
· elmetto di protezione
· scarpe antinfortunistiche
· guanti di protezione
· dispositivi di protezione anticaduta
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
2. 2. 31
S 2. 2. 5
S 2. 2. 6
2. 1. 22
1.106
S 2. 2. 8
4. 1. 1.40
4. 1. 1. 12
1. 1. 80
1. 3. 2
S 1. 1. 4
1. 1. 3
AUTOCARRO
AUTOGRU'
CESTELLI ELEVATORI O PONTE SVILUPPABILE SU CARRO
MARTELLO ELETTRICO A PERCUSSIONE
MARTELLO PNEUMATICO
PIATTAFORMA AEREA O PONTE SVILUPPABILE A FUNE SU CARRO
Autista Autocarro
Autogruista
LAVORI CON RISCHIO CADUTA MATERIALE DALL'ALTO
LAVORI IN ALTEZZA
Uso dell'autocestello
Utilizzo dell'autogru'
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1 . 6 . 2 . 2. INIEZIONE MISCELA CHIMICA
PROCEDURE
Durante tale lavorazione, per gli operatori è necessario l4utilizzo di:
· elmetto di protezione
· scarpe antinfortunistiche
· guanti di protezione
· dispositivi di protezione anticaduta
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
2. 2. 31
S 2. 2. 5
S 2. 2. 6
S 2. 2. 8
4. 1. 1.40
4. 1. 1. 12
1. 1. 80
1. 3. 2
S 1. 1. 4
1. 1. 3
AUTOCARRO
AUTOGRU'
CESTELLI ELEVATORI O PONTE SVILUPPABILE SU CARRO
PIATTAFORMA AEREA O PONTE SVILUPPABILE A FUNE SU CARRO
Autista Autocarro
Autogruista
LAVORI CON RISCHIO CADUTA MATERIALE DALL'ALTO
LAVORI IN ALTEZZA
Uso dell'autocestello
Utilizzo dell'autogru'
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1 . 6 . 2 . 3. POSA IN OPERA DI BARRE PER ANCORAGGI
PROCEDURE
Durante tale lavorazione, per gli operatori è necessario l4utilizzo di:
· elmetto di protezione
· scarpe antinfortunistiche
· guanti di protezione
· dispositivi di protezione anticaduta
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
2. 2. 31
S 2. 2. 5
S 2. 2. 6
S 2. 2. 8
4. 1. 1.40
4. 1. 1. 12
1. 1. 69
scheda
scheda
scheda
scheda
1. 1. 80
1. 3. 2
S 1. 1. 4
1. 1. 3
AUTOCARRO
AUTOGRU'
CESTELLI ELEVATORI O PONTE SVILUPPABILE SU CARRO
PIATTAFORMA AEREA O PONTE SVILUPPABILE A FUNE SU CARRO
Autista Autocarro
Autogruista
LAVORAZIONE E POSA IN OPERA FERRO PER ARMATURA - Fornitura,
lavorazione e posa di ferro e/o reti elettrosaldate per armatura di plinti, pilastri,
travi, pareti verticali, solai.
LAVORI CON RISCHIO CADUTA MATERIALE DALL'ALTO
LAVORI IN ALTEZZA
Uso dell'autocestello
Utilizzo dell'autogru'
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1 . 6 . 3. VERIFICA TIRAFONDI
PROCEDURE
Durante tale lavorazione, per gli operatori è necessario l4utilizzo di:
· elmetto di protezione
· scarpe antinfortunistiche
· guanti di protezione
· dispositivi di protezione anticaduta
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
2. 2. 31
S 2. 2. 5
S 2. 2. 6
S 2. 2. 8
4. 1. 1.40
4. 1. 1. 12
1. 1. 80
1. 3. 2
S 1. 1. 4
1. 1. 3
AUTOCARRO
AUTOGRU'
CESTELLI ELEVATORI O PONTE SVILUPPABILE SU CARRO
PIATTAFORMA AEREA O PONTE SVILUPPABILE A FUNE SU CARRO
Autista Autocarro
Autogruista
LAVORI CON RISCHIO CADUTA MATERIALE DALL'ALTO
LAVORI IN ALTEZZA
Uso dell'autocestello
Utilizzo dell'autogru'
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1 . 6 . 4. OPERE IN ACCIAIO
PROCEDURE
AI SENSI DEI COMMI 5g6 E 5h6 DELL4ALLEGATO XV DEL D.LGS 81/2008 L4IMPRESA/IMPRESE INTERESSATE
ALLE LAVORAZIONI DOVRANNO SPECIFICARE DETTAGLIATAMENTE NEL POS LE MODALITA4 DI ESECUZIONE
DELLE FASI TEMPORALMENTE CONTEMPORANEE; SARA4 COMPITO DEL CSE COORDINARE IL LAVORO DI
TUTTE LE DITTE ORGANIZZANDO LE FASI DI LAVORO TEMPORALMENTE CONTEMPORANEE AFFICHE LE
LAVORAZIONI AVVENGANO PREFERIBILMENTE IN SETTORI DIVERSI DEL CANTIERE.
SE CIO4 NON FOSSE POSSIBILE LE IMPRESE DOVRANNO FORMARE ED INFORMARE I LAVORATORI DEI
RISCHI COORDINATI, ADOTTARE LE MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE CORRELATE E DOTARE GLI
STESSI DEI DPI NECESSARI.
Durante tale lavorazione, per gli operatori è necessario l4utilizzo di:
· elmetto di protezione
· scarpe antinfortunistiche
· guanti di protezione
· dispositivi di protezione anticaduta
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
2. 2. 31
1.133
2. 2. 26
4. 1. 1.40
1. 1. 80
1. 3. 2
AUTOCARRO
UTENSILI ELETTRICI PORTATILI
UTENSILI MANUALI D'USO COMUNE
Autista Autocarro
LAVORI CON RISCHIO CADUTA MATERIALE DALL'ALTO
LAVORI IN ALTEZZA
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1 . 6 . 4 . 1. PIANEROTTOLI IN ACCIAIO
PROCEDURE
Durante tale lavorazione, per gli operatori è necessario l4utilizzo di:
· elmetto di protezione
· scarpe antinfortunistiche
· guanti di protezione
· dispositivi di protezione anticaduta
FONTI DI RISCHIO
scheda
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scheda
scheda
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scheda
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2. 2. 31
S 2. 2. 5
S 2. 2. 6
S 2. 2. 8
1.133
2. 2. 26
4. 1. 1.40
4. 1. 1. 12
1. 1. 80
1. 3. 2
S 1. 1. 4
1. 1. 3
AUTOCARRO
AUTOGRU'
CESTELLI ELEVATORI O PONTE SVILUPPABILE SU CARRO
PIATTAFORMA AEREA O PONTE SVILUPPABILE A FUNE SU CARRO
UTENSILI ELETTRICI PORTATILI
UTENSILI MANUALI D'USO COMUNE
Autista Autocarro
Autogruista
LAVORI CON RISCHIO CADUTA MATERIALE DALL'ALTO
LAVORI IN ALTEZZA
Uso dell'autocestello
Utilizzo dell'autogru'
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1 . 6 . 4 . 2. PEDATE IN ACCIAIO
PROCEDURE
Durante tale lavorazione, per gli operatori è necessario l4utilizzo di:
· elmetto di protezione
· scarpe antinfortunistiche
· guanti di protezione
· dispositivi di protezione anticaduta
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
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scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
2. 2. 31
S 2. 2. 5
S 2. 2. 6
S 2. 2. 8
1.133
2. 2. 26
4. 1. 1.40
4. 1. 1. 12
1. 1. 80
1. 3. 2
S 1. 1. 4
1. 1. 3
AUTOCARRO
AUTOGRU'
CESTELLI ELEVATORI O PONTE SVILUPPABILE SU CARRO
PIATTAFORMA AEREA O PONTE SVILUPPABILE A FUNE SU CARRO
UTENSILI ELETTRICI PORTATILI
UTENSILI MANUALI D'USO COMUNE
Autista Autocarro
Autogruista
LAVORI CON RISCHIO CADUTA MATERIALE DALL'ALTO
LAVORI IN ALTEZZA
Uso dell'autocestello
Utilizzo dell'autogru'
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1 . 6 . 4 . 3. COSCIALI IN ACCIAIO
PROCEDURE
Durante tale lavorazione, per gli operatori è necessario l4utilizzo di:
· elmetto di protezione
· scarpe antinfortunistiche
· guanti di protezione
· dispositivi di protezione anticaduta
FONTI DI RISCHIO
scheda
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2. 2. 31
S 2. 2. 5
S 2. 2. 6
S 2. 2. 8
1.133
2. 2. 26
4. 1. 1.40
4. 1. 1. 12
1. 1. 80
1. 3. 2
S 1. 1. 4
1. 1. 3
AUTOCARRO
AUTOGRU'
CESTELLI ELEVATORI O PONTE SVILUPPABILE SU CARRO
PIATTAFORMA AEREA O PONTE SVILUPPABILE A FUNE SU CARRO
UTENSILI ELETTRICI PORTATILI
UTENSILI MANUALI D'USO COMUNE
Autista Autocarro
Autogruista
LAVORI CON RISCHIO CADUTA MATERIALE DALL'ALTO
LAVORI IN ALTEZZA
Uso dell'autocestello
Utilizzo dell'autogru'
62
Dott. Ing. Davide BOMMARTINI Via Scoravezze n°3 - 37018 Malcesine (VR) Tel. 0464512063 [email protected]
1 . 6 . 4 . 4. MONTANTI IN ACCIAIO
PROCEDURE
Durante tale lavorazione, per gli operatori è necessario l4utilizzo di:
· elmetto di protezione
· scarpe antinfortunistiche
· guanti di protezione
· dispositivi di protezione anticaduta
FONTI DI RISCHIO
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2. 2. 31
S 2. 2. 5
S 2. 2. 6
S 2. 2. 8
1.133
2. 2. 26
4. 1. 1.40
4. 1. 1. 12
1. 1. 80
1. 3. 2
S 1. 1. 4
1. 1. 3
AUTOCARRO
AUTOGRU'
CESTELLI ELEVATORI O PONTE SVILUPPABILE SU CARRO
PIATTAFORMA AEREA O PONTE SVILUPPABILE A FUNE SU CARRO
UTENSILI ELETTRICI PORTATILI
UTENSILI MANUALI D'USO COMUNE
Autista Autocarro
Autogruista
LAVORI CON RISCHIO CADUTA MATERIALE DALL'ALTO
LAVORI IN ALTEZZA
Uso dell'autocestello
Utilizzo dell'autogru'
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1 . 6 . 4 . 5. PARAPETTO ANTICADUTA IN LEGNO
PROCEDURE
DOVENDO MONTARE IL PARAPETTO SU MONTANTI PREDISPOSTI AD ACCOGLIERE I PARAPETTI DEFINITIVI,
AI SENSI DEI COMMI 5g6 E 5h6 DELL4ALLEGATO XV DEL D.LGS 81/2008 L4IMPRESA/IMPRESE ESECUTRICI
DOVRANNO, PRIMA DELL4INIZIO DELLE LAVORAZIONI, PROPORRE IDONEO SISTEMA DI AGGANCIO DELLE
TAVOLE AI MONTANTI. TALE METODOLOGIA DOVRA4 ESSERE APPROVATA DAL CSE.
Durante tale lavorazione, per gli operatori è necessario l4utilizzo di:
· elmetto di protezione
· scarpe antinfortunistiche
· guanti di protezione
· dispositivi di protezione anticaduta
FONTI DI RISCHIO
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2. 2. 31
S 2. 2. 5
S 2. 2. 6
S 2. 2. 8
1.133
2. 2. 26
4. 1. 1.40
4. 1. 1. 12
1. 1. 80
1. 3. 2
S 1. 1. 4
1. 1. 3
AUTOCARRO
AUTOGRU'
CESTELLI ELEVATORI O PONTE SVILUPPABILE SU CARRO
PIATTAFORMA AEREA O PONTE SVILUPPABILE A FUNE SU CARRO
UTENSILI ELETTRICI PORTATILI
UTENSILI MANUALI D'USO COMUNE
Autista Autocarro
Autogruista
LAVORI CON RISCHIO CADUTA MATERIALE DALL'ALTO
LAVORI IN ALTEZZA
Uso dell'autocestello
Utilizzo dell'autogru'
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1 . 6 . 4 . 6. PARAPETTI IN ACCIAIO
PROCEDURE
Durante tale lavorazione, per gli operatori è necessario l4utilizzo di:
· elmetto di protezione
· scarpe antinfortunistiche
· guanti di protezione
· dispositivi di protezione anticaduta
FONTI DI RISCHIO
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2. 2. 31
1.133
2. 2. 26
4. 1. 1.40
1. 1. 80
1. 3. 2
AUTOCARRO
UTENSILI ELETTRICI PORTATILI
UTENSILI MANUALI D'USO COMUNE
Autista Autocarro
LAVORI CON RISCHIO CADUTA MATERIALE DALL'ALTO
LAVORI IN ALTEZZA
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1 . 6 . 4 . 6 . 1. PARAPETTI IN ACCIAIO
PROCEDURE
Durante tale lavorazione, per gli operatori è necessario l4utilizzo di:
· elmetto di protezione
· scarpe antinfortunistiche
· guanti di protezione
· dispositivi di protezione anticaduta
FONTI DI RISCHIO
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2. 2. 31
S 2. 2. 5
S 2. 2. 6
S 2. 2. 8
1.133
2. 2. 26
4. 1. 1.40
4. 1. 1. 12
1. 1. 80
1. 3. 2
S 1. 1. 4
1. 1. 3
AUTOCARRO
AUTOGRU'
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1 . 6 . 4 . 6 . 2. CANCELLI METALLICI SCORREVOLI
PROCEDURE
Durante tale lavorazione, per gli operatori è necessario l4utilizzo di:
· elmetto di protezione
· scarpe antinfortunistiche
· guanti di protezione
· dispositivi di protezione anticaduta
FONTI DI RISCHIO
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2. 2. 31
S 2. 2. 5
S 2. 2. 6
S 2. 2. 8
1.133
2. 2. 26
4. 1. 1.40
4. 1. 1. 12
1. 1. 80
1. 3. 2
S 1. 1. 4
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1 . 6 . 5. GETTI IN C.A.
PROCEDURE
AI SENSI DEI COMMI 5g6 E 5h6 DELL4ALLEGATO XV DEL D.LGS 81/2008 L4IMPRESA/IMPRESE INTERESSATE
ALLE LAVORAZIONI DOVRANNO SPECIFICARE DETTAGLIATAMENTE NEL POS LE MODALITA4 DI ESECUZIONE
DELLE FASI TEMPORALMENTE CONTEMPORANEE; SARA4 COMPITO DEL CSE COORDINARE IL LAVORO DI
TUTTE LE DITTE ORGANIZZANDO LE FASI DI LAVORO TEMPORALMENTE CONTEMPORANEE AFFICHE LE
LAVORAZIONI AVVENGANO PREFERIBILMENTE IN SETTORI DIVERSI DEL CANTIERE.
SE CIO4 NON FOSSE POSSIBILE LE IMPRESE DOVRANNO FORMARE ED INFORMARE I LAVORATORI DEI
RISCHI COORDINATI, ADOTTARE LE MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE CORRELATE E DOTARE GLI
STESSI DEI DPI NECESSARI.
TRASPORTARE I MATERIALI
Per trasportare i materiali in cantiere dovranno essere valutate le consistenze dei terreni per il transito; se non si
possono evitare le superfici meno resistenti, andranno consolidate con ghiaia oppure dovranno essere posate
delle tavole, evitando di passare su rialzi, scalini ed altri ostacoli. In vicinanza dei solai bisognerà passare
lontano dai fori ed evitare di passare sotto i carichi sospesi. La carriola non dovrà essere sovraccaricata
guidandola sempre con le braccia distese in modo da tenerla orizzontale nei tratti pianeggianti e dovrà essere
tenuta parallela al piano inclinato nei tratti in salita e discesa. Dovranno essere evitate torsioni o inclinazioni della
schiena; carichi che pesano più di 30 kg oppure poco maneggevoli dovranno essere sollevati da più operai.
-Dovranno essere sempre utilizzate le scarpe antinfortunistiche ed il casco per muoversi all'interno del cantiere.
-Dovranno essere sempre usati correttamente i mezzi di trasporto adeguati al carico da trasportare. Qualsiasi
mezzo di trasporto, se è sovraccaricato, si può rovesciare.
-Dovranno essere avvertiti gli operatori prima di passare o sostare in prossimità dei luoghi di lavoro; non
passare sotto carichi sospesi.
Principali dispositivi di protezione da utilizzare: elmetto di protezione - scarpe antinfortunistiche.
CARICARE I MATERIALI
Dovranno essere date le indicazioni con appositi segnali manuali per il gruista che carica nel camion, evitando di
far lavorare la gru in punta. Il carico andrà legato al pianale facendo passare le corde per gli appositi anelli. Se
devono essere caricate delle carriole, queste vanno disposte rovesciate; invece la betoniera va caricata in piedi e
legata al pianale. Per effettuare dei carichi manuali si dovranno rispettare alcune regole per il sollevamento dei
carichi: bisognerà restare con la schiena dritta, tenendo il carico vicino al tronco e posarlo abbassando le
ginocchia. Dovranno essere evitate le torsioni o inclinazioni della schiena; Per carichi superiori a 30 kg dovranno
essere impiegati più lavoratori per il loro sollevamento. Bisognerà attenersi ad una certa distanza dalle macchine
operatrici per assistere allo scarico.
-Dovranno essere utilizzati idonei DPI quali: scarpe di sicurezza, guanti e casco.
-Dovranno essere vietate le soste del personale sotto i carichi trasportati dalla gru.
-Dovranno essere evitati sforzi eccessivi se il carico è troppo pesante o voluminoso.
Principali dispositivi di protezione da utilizzare: elmetto di protezione - scarpe antinfortunistiche - guanti di
protezione.
SCARICARE I MATERIALI
Dovranno essere scaricati i materiali sul terreno solido, livellato, asciutto. Non andranno mai infilate le mani sotto
i pacchi per sistemare i pezzi fuori posto: bisognerà utilizzare un pezzo di legno e usare guanti idonei. Non
saranno utilizzati i mezzi meccanici di sollevamento se non si ha un'adeguata preparazione per utilizzarli. Il carico
da scaricare va legato con due cinghie di lunghezza uguale, verificando che il pacco resti bilanciato, che resti
orizzontale. Per scaricare a mano un carico dovrà essere mantenuta diritta la schiena piegando le ginocchia,
evitando torsioni o inclinazioni della schiena. Per carichi superiori a 30 kg dovranno essere impiegati più operai.
-Dovranno essere usati idonei DPI (scarpe di sicurezza, guanti e casco) per cadute di materiali e la
movimentazione dei carichi.
-Dovranno essere imbracati i carichi con cinghie o funi che sicuramente resistano al peso che devono reggere. I
materiali sciolti vanno messi dentro ceste metalliche.
-Prima di movimentare a mano gli elementi dovranno essere considerati il peso e la loro dimensione,
individuando il modo più indicato per afferrarli, alzati e spostali senza affaticare la schiena.
Principali dispositivi di protezione da utilizzare: elmetto di protezione - scarpe antinfortunistiche - guanti di
protezione.
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STOCCARE I MATERIALI
Dovranno essere indicate le aree per lo stoccaggio dei materiali in modo tale che non intralcino i movimenti ed il
lavoro; dovranno essere stoccati i materiali su superfici piane ed asciutte, evitando di sovraccaricare i solai.
Dovranno essere evitate le pile troppo alte; i leganti e gli elementi in laterizio saranno protetti dalla pioggia e
dall'umidità. Dovranno essere accatastati ordinatamente i tubi del ponteggio, i tavoloni e i pannelli in legno,
interponendo ogni 50-70 cm una traversina in legno per poter infilare le cinghie per il trasporto.
-Utilizzare in cantiere le scarpe antinfortunistiche, i guanti ed il casco.
-Dovranno essere protetti dalla corrosione gli elementi metallici dei ponteggi.
Principali dispositivi di protezione da utilizzare: elmetto di protezione - scarpe antinfortunistiche - guanti di
protezione.
SOLLEVARE I MATERIALI
Dovrà essere segnalato l'agganciamento del carico e quando il carico comincia ad alzarsi bisognerà evitare di
sostare sotto il carico sospeso. Va segnalato all'operatore la posa del carico, accompagnando il gancio per
evitare che si impigli. Dovrà sempre essere indicato il peso che la gru può sollevare in appositi cartelli lungo il
braccio. Dovranno essere verificati i limitatori di carico. Dovranno essere utilizzati gli argani a bandiera per
sollevare i materiali, verificando che siano fissati su due montanti ancorati alle strutture dell'edificio o del
ponteggio. Dovrà essere sollevato ed abbassato il carico con attenzione, seguendo il suo movimento. Dovranno
essere avvertiti i lavoratori che si trovano nei piani sottostanti.
-Dovranno essere utilizzati idonei DPI quali: scarpe di sicurezza, i guanti ed il casco per le lavorazioni in cantiere.
-Dovranno essere sempre rispettate le segnalazioni acustiche fatte dal gruista.
-Non dovranno essere presenti lavoratori sotto il carico che la gru sta sollevando e trasportando.
-Dovranno essere disposti in modo ordinato le attrezzature sfuse (elementi di ponteggio, puntelli, tavolame, ecc.).
Principali dispositivi di protezione da utilizzare: elmetto di protezione - scarpe antinfortunistiche - guanti di
protezione.
PULIRE I MATERIALI
Bisognerà provvedere alla pulizia dell'area dopo aver terminato un lavoro; dovranno essere raccolti i materiali più
grossolani, con la scopa e badile quelli più fini, ed andranno buttati nella carriola. Dovrà essere bagnata con
acqua l'area se questa risulta essere molto polverosa; dovranno anche essere utilizzati DPI adatti quali la
mascherina, gli occhiali e la tuta. Per quanto riguarda le attrezzature, la betoniera verrà lavata abbondantemente
con acqua e ghiaia se questa risulta essere molto incrostata. Verranno lavate anche le carriole, le casse malta, i
secchi ed i badili.
-Dovranno essere utilizzati idonei DPI quali: scarpe di sicurezza, i guanti ed il casco per effettuare le lavorazioni in
cantiere.
-L'area di lavoro verrà bagnata se questa risulta essere polverosa, avendo cura di raccogliere i residui dei
materiali irritanti e leggeri. In tali fasi si dovranno utilizzare la mascherina e gli occhiali.
-Dovrà essere utilizzata la tuta per la raccolta di materiali irritanti o insudicianti.
Principali dispositivi di protezione da utilizzare: elmetto di protezione - scarpe antinfortunistiche - guanti di
protezione - tuta - occhiali protettivi - maschera.
IMBRACARE I MATERIALI
Dovrà essere sempre imbracato il carico in modo che resti intatto e stabile durante le operazioni di sollevamento
e trasporto; la doppia imbracatura a cappio è la più idonea per sollevare travi, tavole in legno, tubi per ponteggio,
ecc. Dovranno essere sempre usati due cavi, opportunamente distanziati per garantire un equilibrato
sollevamento. Dovranno essere sempre riportate sui ganci le portate in modo che siano almeno uguali alla
portata massima del mezzo di sollevamento. Dovranno essere verificate le alette di chiusura dei ganci, le cinghie
e le funi .
-Utilizzare idonei D.P.I. quali: scarpe antinfortunistiche, guanti e casco per i lavori all'interno del cantiere.
-Dovranno essere utilizzati solo cinghie, funi e ganci in buono stato su cui è indicato il carico che possono
reggere
-Utilizzare ceste metalliche per sollevare mattoni e gli altri materiali sciolti.
-Dovranno essere utilizzate le cinghie, le funi e i ganci che riportano il peso che devono reggere.
Principali dispositivi di protezione da utilizzare: elmetto di protezione - scarpe antinfortunistiche - guanti di
protezione.
RIORDINARE I MATERIALI
Dovranno essere selezionati gli elementi in laterizio riutilizzabili, disponendoli in ordine nelle apposite ceste;
dovrà essere raccolta in carriole la malta ancora utilizzabile; non verranno gettati materiali dal ponteggio.
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Dovranno essere riordinati i materiali disponendoli in cataste separate in modo tale che non intralcino il lavoro
ed il passaggio. I chiodi sporgenti dovranno essere ribattuti o tolti con il martello per carpentiere. Tutti gli attrezzi
verranno puliti e riordinati nelle loro casse per gli attrezzi. Verranno staccate le spine dagli attrezzi elettrici,
verificando di non lasciare situazioni di rischio.
Dovranno essere utilizzati idonei D.P.I. quali scarpe antinfortunistiche, guanti e casco.
Principali dispositivi di protezione da utilizzare: elmetto di protezione - scarpe antinfortunistiche - guanti di
protezione.
MISCELARE SOSTANZE CHIMICHE
Ogni disarmante, ogni additivo, ogni sostanza chimica usata in cantiere ha proprie caratteristiche e modalità di
impiego che devono essere indicate sulla confezione. Dovranno essere utilizzati i dosaggi e le precauzioni da
adottare leggendo le istruzioni per le quantità da impiegare. Le dosi prescritte sono in genere molto piccole,
inoltre variazioni anche modeste nel dosaggio possono provocare effetti indesiderati. Dovranno essere valutati i
vari simboli posti sulla confezione che indicano i danni che la sostanza può provocare; tale etichetta deve
riportare anche i rischi e i consigli di precauzione. Non dovranno essere travasate sostanze pericolose su
contenitori per alimenti. Le sostanze pericolose verranno maneggiate con cura, utilizzando i guanti, tenendole
distanti dal viso ed utilizzando gli occhiali.
-Dovranno essere utilizzati idonei DPI per maneggiare le sostanze pericolose quali: scarpe di sicurezza, guanti,
occhiali, tuta e mascherina.
-Le sostanze e i prodotti pericolosi vanno usati correttamente.
-I simboli che puoi trovare sui contenitori sono i seguenti: Irritante Xi, Xn Nocivo, Corrosivo, Tossico.
Principali dispositivi di protezione da utilizzare: elmetto di protezione - scarpe antinfortunistiche - tuta - maschera occhiali protettivi - guanti.
Le Ditte esecutrici dovranno, prima dell'inizio dei lavori, valutare le prescrizioni contenute nel presente documento
e redarre P.O.S. specifico per le opere da eseguirsi. Formare ed informare i propri lavoratori sui rischi e sulle
misure di prevenzione da adottare.
E' VIETATO ESEGUIRE QUALSIASI LAVORO SU O IN VICINANZA DI PARTI IN TENSIONE PERTANTO PRIMA DI
QUALSIASI INTERVENTO SUGLI IMPIANTI ELETTRICI, L'OPERATORE SI ASSICURA CHE NON VI SIA TENSIONE
APRENDO GLI INTERRUTTORI A MONTE E METTENDO LUCCHETTI O CARTELLI AL FINE DI EVITARE
L'INTEMPESTIVA CHIUSURA DEGLI STESSI DA PARTE DI ALTRI; QUINDI PRIMA DI OPERARE ACCERTA,
MEDIANTE ANALISI STRUMENTALE (AD ESEMPIO CON IL TESTER), L'AVVENUTA MESSA FUORI TENSIONE
DELLE PARTI CON POSSIBILITÀ DI CONTATTI DIRETTI.
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
2. 2. 31
1.133
2. 2. 26
4. 1. 1. 35
4. 1. 1.40
1. 1. 80
1. 3. 2
AUTOCARRO
UTENSILI ELETTRICI PORTATILI
UTENSILI MANUALI D'USO COMUNE
Assistente tecnico di cantiere (opere strutturali)
Autista Autocarro
LAVORI CON RISCHIO CADUTA MATERIALE DALL'ALTO
LAVORI IN ALTEZZA
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1 . 6 . 5 . 1. FONDAZIONI MURI SCALA E VANO TECNICO
PROCEDURE
Durante la fase della lavorazione considerare la presenza dell'autobetoniera e della pompa.
Misure di sicurezza da adottare per i rischi lavorativi:
Transitare a velocità ridotta e lontano dai cigli degli scavi.
Per le manovre in cantiere usare il segnale acustico.
Durante le operazioni di scarico posizionare l'autobetoniera su terreno pianeggiante e lontano dai bordi degli
scavi.
I canali di scarico non devono presentare pericolo di schiacciamento e di cesoiamento.
Prestare attenzione alla canala della betoniera durante le fasi di spostamento del mezzo.
Accertarsi del normale funzionamento delle attrezzature di pompaggio.
Evitare bruschi spostamenti della tubazione della pompa; effettuare gli spostamenti della stessa con l'ausilio di
un tirante (corda).
Impedire il passaggio delle persone nella zona interessata dalle operazioni.
Non depositare materiale che ostacoli la normale circolazione.
Fare attenzione agli ostacoli fissi pericolosi (per es. ferri di ripresa del c.a. emergenti dal piano di lavoro).
Tenere pulito il ciglio dello scavo.
Gli eventuali depositi di materiale devono essere stabili e posizionati lontano dal ciglio dello scavo.
Le pareti dello scavo devono avere una pendenza non superiore a quella di stabilità naturale.
I mezzi di trasporto devono mantenersi a debita distanza dal ciglio dello scavo per non compromettere la stabilità
della parete.
Gli utensili elettrici portatili devono essere alimentati a tensione non superiore a 50 Volts.
I cavi di alimentazione devono essere difesi contro i danneggiamenti meccanici e chimici.
Verificare che il quadro elettrico sia protetto da interruttore differenziale con sensibilità non superiore a 30 mA.
Operare con attenzione e con l'ausilio di macchine e utensili in buono stato.
Operare con attenzione e con l'ausilio dei dispositivi di protezione individuali in dotazione.
Gli addetti alle operazioni di scarico e stesa del calcestruzzo devono indossare guanti di lavoro impermeabili.
Prescrizioni di coordinamento: NEL CORSO DEI LAVORI DI ARMATURA E DI GETTO DELLE FONDAZIONI
VERTICALI E/O ORIZZONTALI, I LAVORI DI CARPENTERIA INTERFERISCONO CON QUELLI DI POSA DEL
FERRO E DEL TRASPORTO DEI CONGLOMERATI.
SONO LAVORI FRA LORO COMPLEMENTARI E NON DISGIUNGIBILI DURANTE I QUALI OCCORRE PRESTARE
MOLTA ATTENZIONE ALLE SEGNALAZIONI MANUALI ED ACUSTICHE ED ATTENERSI SCRUPOLOSAMENTE A
QUANTO VIENE INDICATO NEL PIANO OPERATIVO DI SICUREZZA.
NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI DOVESSERE PREVEDERE O
MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE AL CSE, AL FINE DI STABILIRE
LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO.
Per la movimentazione manuale del materiale prendere tutte le possibili precauzioni per evitare urti,
schiacciamenti, ecc. La movimentazione dei ferri mediante apparecchi di sollevamento è molto pericolosa in
relazione alla possibilità di fuoriuscita accidentale degli stessi dal fascio con rischio di ferimento di operatori; a
tal proposito, oltre alle dovute precauzioni per un corretto fissaggio del fascio di ferri prima del sollevamento e di
un idoneo imbracaggio, tutti gli operatori dovranno mantenersi ad una distanza tale da non poter essere investiti
da un eventuale ferro in caduta ovvero ad una distanza pari alla lunghezza dei ferri dal limite della verticale
sottesa al sollevamento/movimentazione.
Prestare la massima attenzione alla stabilità degli elementi di armatura, in particolare, le reti-gabbie
preassemblate devono essere posate in modo che sia garantita la loro stabilità (a mezzo punti-legature di
fissaggio). Fare uso di idonee scarpe e guanti.
Fare attenzione agli ostacoli fissi pericolosi (per es. ferri di ripresa del c.a. emergenti dal piano di lavoro).
Sarà necessario predisporre dei copri ferri o tavolate di protezione per i ferri sporgenti.
Non depositare materiale che ostacoli la normale circolazione.
Le casseforme preassemblate devono essere posate in modo tale che sia garantita la loro stabilità al vento,
lontano dalle vie di transito e segnalate se interferenti con la viabilità.
Fare uso di idonei scarpe e guanti.
Fare attenzione agli ostacoli fissi pericolosi (per es. ferri di ripresa del c.a. emergenti dal piano di lavoro).
Non depositare materiale che ostacoli la normale circolazione.
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Durante le operazioni di posa cls tenere l'altezza dello scivolo, benna o tubo getto ridotta al minimo, indossare
idonei indumenti impermeabili nelle zone a contatto e coprenti altrove. L4operatore addetto all4assistenza che
movimenta la bocca del tubo dovrà essere in posizione sicura ovvero protetta contro il rischio di caduta dall4alto
con opera provvisionale dedicata ed in particolare non dovrà essere a contatto con il tubo nelle prima fasi di
pompaggio , che dovranno comunque essere eseguite con la potenza al minimo e aumentandola gradatamente,
al fine di evitare repentini colpi di frusta per intoppi del tubo di getto.
Nelle movimentazioni manuali di carichi (benna, tubo, ecc.) prendere tutte le possibili precauzioni per evitare urti,
schiacciamenti, ecc. .
Non depositare materiale che ostacoli la normale circolazione.
Fare attenzione agli ostacoli fissi pericolosi (per es. ferri di ripresa del c.a. emergenti dal piano di lavoro).
Prevedere idonei percorsi-camminamenti sicuri in caso di cambio di livello e/o forti pendenze.
Prestare la massima attenzione alla stabilità degli elementi di armatura.
Coloro che operano a terra e comunque a un livello inferiore a un piano di carpenteria sono esposti al rischio di
caduta materiali dall'alto e devono usare il casco.
Il Preposto dovrà coordinare e vigilare costantemente le operazioni affinché gli addetti mantengano una distanza
di sicurezza dai mezzi d'opera.
Il disarmo deve essere effettuato solo a seguito di permesso da parte del direttore di cantiere.
Rispettare un ordine di smontaggio tale da non pregiudicare la stabilità complessiva della casseratura;
procedere con massima cautela nella rimozione delle carpenterie. Non sottostare alla carpenteria interessata
dalla rimozione; occorre sempre tenere una posizione di rispetto e procedere alla rimozione con un fronte lineare
ed organico.
Durante tale lavorazione, per gli operatori è necessario l'utilizzo di:
7 elmetto di protezione
7 scarpe antinfortunistiche
7 guanti di protezione
7 dispositivi di protezione anticaduta
7 occhiali di protezione
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
1.129
2. 2. 31
2. 2. 34
2. 2. 4
1.133
2. 2. 26
2. 22
2. 43
3. 1. 8
AUTOBETONIERA
AUTOCARRO
AUTOPOMPA PER GETTO
TRANCIA-PIEGAFERRI
UTENSILI ELETTRICI PORTATILI
UTENSILI MANUALI D'USO COMUNE
AERANTI PER CALCESTRUZZO.
DISARMANTI PER TRATTAMENTI DI CASSEFORME.
POSA CLS - Esecuzione di getti di fondazione reso da autobetoniera o
centrale di betonaggio e posato con benna sollevata da gru o autogrù.
Esecuzione entro scavi o casseri di fondazione.
scheda
scheda
scheda
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4. 1. 1. 35
4. 1. 1.40
4. 1. 1. 9
4. 1. 1.38
scheda
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scheda
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4. 1. 1. 17
4. 1. 1.24
4. 1. 1.19
1. 1. 70
scheda
1. 1. 71
Assistente tecnico di cantiere (opere strutturali)
Autista Autocarro
Autista Pompa CLS
Capo Squadra (fondazioni, struttura piani interrati, struttura in c.a., struttura di
copertura)
Ferraiolo - aiuto ferraiolo
Operaio Comune (muratore)
Operaio Comune Polivalente
ESECUZIONE DELLE CARPENTERIE IN LEGNO - Confezionamento della
carpenteria in legno per la casseratura delle opere in c.a. (plinti, pilastri, travi,
pareti verticali/subverticali, solai.
ESECUZIONE OPERE DI FONDAZIONE - Vengono realizzate le opere di
fondazione (platea e/o travi di fondazione). La fase lavorativa vede pertanto: un
getto di cls per il piano di lavoro a fondo scavo (vedi scheda posa cls e
magrone); la realizzazione delle casserature a pie d'opera (per il
contenimento del getto); la posa del ferro (fornito al cantiere già prelavorato); il
72
Dott. Ing. Davide BOMMARTINI Via Scoravezze n°3 - 37018 Malcesine (VR) Tel. 0464512063 [email protected]
scheda
1. 1. 69
scheda
scheda
scheda
1. 1. 80
1. 3. 2
1. 1. 79
getto del calcestruzzo con autobetoniera ed eventuale pompa (attrezzature di
proprietà del fornitore del cls), o gru a torre o autogrù di proprietà.
LAVORAZIONE E POSA IN OPERA FERRO PER ARMATURA - Fornitura,
lavorazione e posa di ferro e/o reti elettrosaldate per armatura di plinti, pilastri,
travi, pareti verticali, solai.
LAVORI CON RISCHIO CADUTA MATERIALE DALL'ALTO
LAVORI IN ALTEZZA
MOVIMENTAZIONE DI MATERIALI PESANTI
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1 . 6 . 5 . 2. FONDAZIONI BELVEDERI
PROCEDURE
Durante la fase della lavorazione considerare la presenza dell'autobetoniera e della pompa.
Misure di sicurezza da adottare per i rischi lavorativi:
Transitare a velocità ridotta e lontano dai cigli degli scavi.
Per le manovre in cantiere usare il segnale acustico.
Durante le operazioni di scarico posizionare l'autobetoniera su terreno pianeggiante e lontano dai bordi degli
scavi.
I canali di scarico non devono presentare pericolo di schiacciamento e di cesoiamento.
Prestare attenzione alla canala della betoniera durante le fasi di spostamento del mezzo.
Accertarsi del normale funzionamento delle attrezzature di pompaggio.
Evitare bruschi spostamenti della tubazione della pompa; effettuare gli spostamenti della stessa con l'ausilio di
un tirante (corda).
Impedire il passaggio delle persone nella zona interessata dalle operazioni.
Non depositare materiale che ostacoli la normale circolazione.
Fare attenzione agli ostacoli fissi pericolosi (per es. ferri di ripresa del c.a. emergenti dal piano di lavoro).
Tenere pulito il ciglio dello scavo.
Gli eventuali depositi di materiale devono essere stabili e posizionati lontano dal ciglio dello scavo.
Le pareti dello scavo devono avere una pendenza non superiore a quella di stabilità naturale.
I mezzi di trasporto devono mantenersi a debita distanza dal ciglio dello scavo per non compromettere la stabilità
della parete.
Gli utensili elettrici portatili devono essere alimentati a tensione non superiore a 50 Volts.
I cavi di alimentazione devono essere difesi contro i danneggiamenti meccanici e chimici.
Verificare che il quadro elettrico sia protetto da interruttore differenziale con sensibilità non superiore a 30 mA.
Operare con attenzione e con l'ausilio di macchine e utensili in buono stato.
Operare con attenzione e con l'ausilio dei dispositivi di protezione individuali in dotazione.
Gli addetti alle operazioni di scarico e stesa del calcestruzzo devono indossare guanti di lavoro impermeabili.
Prescrizioni di coordinamento: NEL CORSO DEI LAVORI DI ARMATURA E DI GETTO DELLE FONDAZIONI
VERTICALI E/O ORIZZONTALI, I LAVORI DI CARPENTERIA INTERFERISCONO CON QUELLI DI POSA DEL
FERRO E DEL TRASPORTO DEI CONGLOMERATI.
SONO LAVORI FRA LORO COMPLEMENTARI E NON DISGIUNGIBILI DURANTE I QUALI OCCORRE PRESTARE
MOLTA ATTENZIONE ALLE SEGNALAZIONI MANUALI ED ACUSTICHE ED ATTENERSI SCRUPOLOSAMENTE A
QUANTO VIENE INDICATO NEL PIANO OPERATIVO DI SICUREZZA.
NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI DOVESSERE PREVEDERE O
MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE AL CSE, AL FINE DI STABILIRE
LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO.
Per la movimentazione manuale del materiale prendere tutte le possibili precauzioni per evitare urti,
schiacciamenti, ecc. La movimentazione dei ferri mediante apparecchi di sollevamento è molto pericolosa in
relazione alla possibilità di fuoriuscita accidentale degli stessi dal fascio con rischio di ferimento di operatori; a
tal proposito, oltre alle dovute precauzioni per un corretto fissaggio del fascio di ferri prima del sollevamento e di
un idoneo imbracaggio, tutti gli operatori dovranno mantenersi ad una distanza tale da non poter essere investiti
da un eventuale ferro in caduta ovvero ad una distanza pari alla lunghezza dei ferri dal limite della verticale
sottesa al sollevamento/movimentazione.
Prestare la massima attenzione alla stabilità degli elementi di armatura, in particolare, le reti-gabbie
preassemblate devono essere posate in modo che sia garantita la loro stabilità (a mezzo punti-legature di
fissaggio). Fare uso di idonee scarpe e guanti.
Fare attenzione agli ostacoli fissi pericolosi (per es. ferri di ripresa del c.a. emergenti dal piano di lavoro).
Sarà necessario predisporre dei copri ferri o tavolate di protezione per i ferri sporgenti.
Non depositare materiale che ostacoli la normale circolazione.
Le casseforme preassemblate devono essere posate in modo tale che sia garantita la loro stabilità al vento,
lontano dalle vie di transito e segnalate se interferenti con la viabilità.
Fare uso di idonei scarpe e guanti.
Fare attenzione agli ostacoli fissi pericolosi (per es. ferri di ripresa del c.a. emergenti dal piano di lavoro).
Non depositare materiale che ostacoli la normale circolazione.
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Durante le operazioni di posa cls tenere l'altezza dello scivolo, benna o tubo getto ridotta al minimo, indossare
idonei indumenti impermeabili nelle zone a contatto e coprenti altrove. L4operatore addetto all4assistenza che
movimenta la bocca del tubo dovrà essere in posizione sicura ovvero protetta contro il rischio di caduta dall4alto
con opera provvisionale dedicata ed in particolare non dovrà essere a contatto con il tubo nelle prima fasi di
pompaggio , che dovranno comunque essere eseguite con la potenza al minimo e aumentandola gradatamente,
al fine di evitare repentini colpi di frusta per intoppi del tubo di getto.
Nelle movimentazioni manuali di carichi (benna, tubo, ecc.) prendere tutte le possibili precauzioni per evitare urti,
schiacciamenti, ecc. .
Non depositare materiale che ostacoli la normale circolazione.
Fare attenzione agli ostacoli fissi pericolosi (per es. ferri di ripresa del c.a. emergenti dal piano di lavoro).
Prevedere idonei percorsi-camminamenti sicuri in caso di cambio di livello e/o forti pendenze.
Prestare la massima attenzione alla stabilità degli elementi di armatura.
Coloro che operano a terra e comunque a un livello inferiore a un piano di carpenteria sono esposti al rischio di
caduta materiali dall'alto e devono usare il casco.
Il Preposto dovrà coordinare e vigilare costantemente le operazioni affinché gli addetti mantengano una distanza
di sicurezza dai mezzi d'opera.
Il disarmo deve essere effettuato solo a seguito di permesso da parte del direttore di cantiere.
Rispettare un ordine di smontaggio tale da non pregiudicare la stabilità complessiva della casseratura;
procedere con massima cautela nella rimozione delle carpenterie. Non sottostare alla carpenteria interessata
dalla rimozione; occorre sempre tenere una posizione di rispetto e procedere alla rimozione con un fronte lineare
ed organico.
Durante tale lavorazione, per gli operatori è necessario l'utilizzo di:
7 elmetto di protezione
7 scarpe antinfortunistiche
7 guanti di protezione
7 dispositivi di protezione anticaduta
7 occhiali di protezione
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
1.129
2. 2. 31
2. 2. 34
2. 2. 4
1.133
2. 2. 26
2. 22
2. 43
3. 1. 8
AUTOBETONIERA
AUTOCARRO
AUTOPOMPA PER GETTO
TRANCIA-PIEGAFERRI
UTENSILI ELETTRICI PORTATILI
UTENSILI MANUALI D'USO COMUNE
AERANTI PER CALCESTRUZZO.
DISARMANTI PER TRATTAMENTI DI CASSEFORME.
POSA CLS - Esecuzione di getti di fondazione reso da autobetoniera o
centrale di betonaggio e posato con benna sollevata da gru o autogrù.
Esecuzione entro scavi o casseri di fondazione.
scheda
scheda
scheda
scheda
4. 1. 1. 35
4. 1. 1.40
4. 1. 1. 9
4. 1. 1.38
scheda
scheda
scheda
scheda
4. 1. 1. 17
4. 1. 1.24
4. 1. 1.19
1. 1. 70
scheda
1. 1. 71
Assistente tecnico di cantiere (opere strutturali)
Autista Autocarro
Autista Pompa CLS
Capo Squadra (fondazioni, struttura piani interrati, struttura in c.a., struttura di
copertura)
Ferraiolo - aiuto ferraiolo
Operaio Comune (muratore)
Operaio Comune Polivalente
ESECUZIONE DELLE CARPENTERIE IN LEGNO - Confezionamento della
carpenteria in legno per la casseratura delle opere in c.a. (plinti, pilastri, travi,
pareti verticali/subverticali, solai.
ESECUZIONE OPERE DI FONDAZIONE - Vengono realizzate le opere di
fondazione (platea e/o travi di fondazione). La fase lavorativa vede pertanto: un
getto di cls per il piano di lavoro a fondo scavo (vedi scheda posa cls e
magrone); la realizzazione delle casserature a pie d'opera (per il
contenimento del getto); la posa del ferro (fornito al cantiere già prelavorato); il
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scheda
1. 1. 69
scheda
scheda
scheda
1. 1. 80
1. 3. 2
1. 1. 79
getto del calcestruzzo con autobetoniera ed eventuale pompa (attrezzature di
proprietà del fornitore del cls), o gru a torre o autogrù di proprietà.
LAVORAZIONE E POSA IN OPERA FERRO PER ARMATURA - Fornitura,
lavorazione e posa di ferro e/o reti elettrosaldate per armatura di plinti, pilastri,
travi, pareti verticali, solai.
LAVORI CON RISCHIO CADUTA MATERIALE DALL'ALTO
LAVORI IN ALTEZZA
MOVIMENTAZIONE DI MATERIALI PESANTI
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1 . 6 . 5 . 3. GRADINI RIPORTATI SU FONDAZIONE
PROCEDURE
La casseratura della rampa viene svolta dall'assito di chiusura, dal cassero del pianerottolo intermedio e dal
cassero del solaio da realizzare.
Il carpentiere che agisce sul cassero del solaio deve utilizzare l 'attrezzatura anticaduta, vincolata a un ancoraggio
fisso.
La lunghezza della fune di trattenuta dell'imbracatura non deve consentire cadute superiori a 1,5 m.
Durante tale lavorazione, per gli operatori è necessario l4utilizzo di:
· elmetto di protezione
· scarpe antinfortunistiche
· guanti di protezione
· dispositivi di protezione anticaduta
· occhiali di protezione
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
2. 2. 31
1.133
2. 2. 26
4. 1. 1. 35
4. 1. 1.40
1. 1. 80
1. 3. 2
AUTOCARRO
UTENSILI ELETTRICI PORTATILI
UTENSILI MANUALI D'USO COMUNE
Assistente tecnico di cantiere (opere strutturali)
Autista Autocarro
LAVORI CON RISCHIO CADUTA MATERIALE DALL'ALTO
LAVORI IN ALTEZZA
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1 . 6 . 5 . 4. GRADINI SCALA TEATRO
PROCEDURE
La casseratura della rampa viene svolta dall'assito di chiusura, dal cassero del pianerottolo intermedio e dal
cassero del solaio da realizzare.
Il carpentiere che agisce sul cassero del solaio deve utilizzare l 'attrezzatura anticaduta, vincolata a un ancoraggio
fisso.
La lunghezza della fune di trattenuta dell'imbracatura non deve consentire cadute superiori a 1,5 m.
Durante tale lavorazione, per gli operatori è necessario l4utilizzo di:
· elmetto di protezione
· scarpe antinfortunistiche
· guanti di protezione
· dispositivi di protezione anticaduta
· occhiali di protezione
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
2. 2. 31
1.133
2. 2. 26
4. 1. 1. 35
4. 1. 1.40
1. 1. 80
1. 3. 2
AUTOCARRO
UTENSILI ELETTRICI PORTATILI
UTENSILI MANUALI D'USO COMUNE
Assistente tecnico di cantiere (opere strutturali)
Autista Autocarro
LAVORI CON RISCHIO CADUTA MATERIALE DALL'ALTO
LAVORI IN ALTEZZA
78
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1 . 6 . 5 . 5. RAMPE SCALA
PROCEDURE
CASSERATURA DEL PIANEROTTOLO INTERMEDIO
La casseratura del pianerottolo intermedio comporta la posa dei puntelli, dei travetti, dei registri e dell'intavolato.
Gli addetti operano dall'assito di chiusura del vano scala, dal pianerottolo sottostante e dal ponteggio esterno.
CASSERATURA DELLA PRIMA RAMPA
La casseratura della prima rampa consiste, come per il pianerottolo, nella posa dei puntelli, dei travetti, dei
registri e dell'intavolato.
In questa fase un carpentiere opera dal solaio mentre un altro può lavorare dal piano del pianerottolo 8ad altezza
inferiore a 2 metri, fino al completamento dell'intavolato del cassero.
CASSERATURA DELLA SECONDA RAMPA
La casseratura della seconda rampa viene svolta dall'assito di chiusura, dal cassero del pianerottolo intermedio
e dal cassero del solaio da realizzare.
Il carpentiere che agisce sul cassero del solaio deve utilizzare l 'attrezzatura anticaduta, vincolata a un ancoraggio
fisso.
L 'ancoraggio può essere costituito da un piantone realizzato con un tubo metallico provvisto sulla sommità di
attacchi ad anello o al ponteggio perimetrale.
La lunghezza della fune di trattenuta dell'imbracatura non deve consentire cadute superiori a 1,5 m.
Per la movimentazione manuale del materiale prendere tutte le possibili precauzioni per evitare urti,
schiacciamenti, ecc. .
Prestare la massima attenzione alla stabilità degli elementi di armatura, in particolare, le reti-gabbie
preassemblate devono essere posate in modo che sia garantita la loro stabilità (a mezzo punti-legature di
fissaggio). Fare uso di idonee scarpe e guanti.
Fare attenzione agli ostacoli fissi pericolosi (per es. ferri di ripresa del c.a. emergenti dal piano di lavoro).
Sarà necessario predisporre dei copri ferri o tavolate di protezione per i ferri sporgenti.
Non depositare materiale che ostacoli la normale circolazione.
L4operatore addetto all4assistenza che movimenta la bocca del tubo non dovrà essere a contatto con il tubo nelle
prima fasi di pompaggio , che dovranno comunque essere eseguite con la potenza al minimo e aumentandola
gradatamente, al fine di evitare repentini colpi di frusta per intoppi del tubo di getto.Il getto, non presenta rischi di
caduta dall'alto in quanto è effettuato in presenza di opere provvisionali poste lungo il perimetro del solaio. Anche
l 'eventuale rottura degli elementi in laterizio non comporta il rischio di caduta grazie alla presenza della rete
elettrosaldata a maglia stretta, la quale rende pedonabile l'estradosso del solaio. Prima del getto occorre
verificare la robustezza del cassero,tenendo conto della maggiore sollecitazione dovuta all'eventuale utilizzo della
pompa.
Prima di effettuare il getto è necessario verificare anche la stabilità del cassero controllando:
- il mantenimento della posizione corretta dei puntelli, dell'orditura principale e dei registri;
- la funzionalità degli irrigidimenti del cassero.
Il disarmo viene effettuato dal solaio sottostante; inizialmente si rimuovono la maggior parte dei puntelli, solo
successivamente si tolgono, a distanza di sicurezza, gli ultimi puntelli, provocando la discesa del cassero. In
questa fase il rischio di caduta dall'alto non sussiste grazie alla presenza di tutte le opere provvisionali
approntate precedentemente.
Durante tale lavorazione, per gli operatori è necessario l4utilizzo di:
· elmetto di protezione
· scarpe antinfortunistiche
· guanti di protezione
· dispositivi di protezione anticaduta
· occhiali di protezione
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
2. 2. 31
1.133
2. 2. 26
4. 1. 1. 35
AUTOCARRO
UTENSILI ELETTRICI PORTATILI
UTENSILI MANUALI D'USO COMUNE
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scheda
scheda
scheda
4. 1. 1.40
1. 1. 80
1. 3. 2
Autista Autocarro
LAVORI CON RISCHIO CADUTA MATERIALE DALL'ALTO
LAVORI IN ALTEZZA
80
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1 . 6 . 5 . 6. RINTERRI E TRASPORTI IN DISCARICA
PROCEDURE
Durante la movimentazione delle macchine operatrici, gli operatori a terra dovranno rimanere ad una adeguata
distanza di sicurezza da esse.
Durante tale lavorazione, per gli operatori è necessario l'utilizzo di:
7 elmetto di protezione
7 scarpe antinfortunistiche
7 guanti di protezione
Prescrizioni di coordinamento: Durante la movimentazione delle macchine operatrici, gli operatori a terra
dovranno rimanere ad una adeguata distanza di sicurezza da esse.
NELLE ZONE INTERESSATE AI LAVORI È POSSIBILE FARE TRACCIAMENTI O INIZIARE ALTRI LAVORI DI
FONDAZIONE PURCHÉ QUESTI AVVENGANO IN ZONE DISTANTI DAL LUOGO DOVE LE MACCHINE
PROSEGUONO IL LAVORO DI SBANCAMENTO E PURCHÉ TALI ZONE SIANO DELIMITATE DA TRANSENNE O
CHIARE SEGNALAZIONI.
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
2. 2. 31
1.133
2. 2. 26
4. 1. 1. 35
4. 1. 1.40
1. 1. 80
1. 3. 2
AUTOCARRO
UTENSILI ELETTRICI PORTATILI
UTENSILI MANUALI D'USO COMUNE
Assistente tecnico di cantiere (opere strutturali)
Autista Autocarro
LAVORI CON RISCHIO CADUTA MATERIALE DALL'ALTO
LAVORI IN ALTEZZA
81
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1 . 6 . 6. SOLAI
PROCEDURE
La posa delle gabbie d 'armatura preassemblate delle travi avviene prima della posa dei travetti e dei blocchi in
laterizio, con almeno due addetti che operano dal ponteggio esterno, imbracati e collegati ad esso se l 'altezza di
caduta è superiore a 2 m,e sui casseri delle travi.
I lavoratori sono imbracati e agganciati a linee di ancoraggio costituite da funi tese orizzontalmente su supporti
fissati ai pilastri, ai muri portanti o ai montanti del ponteggio esterno.
Il posizionamento delle linee di ancoraggio deve essere effettuato con l 'ausilio di un ponte mobile (trabattello)o
di una scala prima di iniziare l 'attività di posa dei travetti.
L 'altezza della linea di ancoraggio e la lunghezza della fune di trattenuta (cordino) devono impedire cadute
superiori a 1,5 m.
Gli accessi alle zone sottostanti il piano dovranno essere precluse e il preposto avrà il compito di vigilanza.
I travetti vengono posati con l 'ausilio di piccoli ponti mobili su ruote o di scale.
La posa dei travetti, lungo i lati di appoggio, può anche essere effettuata utilizzando due ponti su cavalletti.
Se i travetti sono fatti affluire dal piano sottostante il solaio in costruzione, devono essere movimentati da almeno
due addetti.
I lavoratori sono imbracati e agganciati a linee di ancoraggio costituite da funi tese orizzontalmente su supporti
fissati ai pilastri, ai muri portanti o ai montanti del ponteggio esterno.
I lavoratori sono imbracati e agganciati a linee di ancoraggio costituite da funi tese orizzontalmente su supporti
fissati ai pilastri, ai muri portanti o ai montanti del ponteggio esterno.
La posa del ferro d 'integrazione e delle reti elettrosaldate viene svolta stazionando sopra andatoie di ripartizione
collocate sugli elementi del solaio, con l 'ausilio dell'attrezzatura anticaduta.
I lavoratori sono imbracati e agganciati a linee di ancoraggio costituite da funi tese orizzontalmente su supporti
fissati ai pilastri, ai muri portanti o ai montanti del ponteggio esterno.
L4operatore addetto all4assistenza che movimenta la bocca del tubo non dovrà essere a contatto con il tubo nelle
prima fasi di pompaggio , che dovranno comunque essere eseguite con la potenza al minimo e aumentandola
gradatamente, al fine di evitare repentini colpi di frusta per intoppi del tubo di getto.
Il getto, non presenta rischi di caduta dall'alto in quanto è effettuato in presenza di opere provvisionali poste lungo
il perimetro del solaio. Anche l 'eventuale rottura degli elementi in laterizio non comporta il rischio di caduta grazie
alla presenza della rete elettrosaldata a maglia stretta, la quale rende pedonabile l'estradosso del solaio. Prima
del getto occorre verificare la robustezza del cassero,tenendo conto della maggiore sollecitazione dovuta
all'eventuale utilizzo della pompa.
Prima di effettuare il getto è necessario verificare anche la stabilità del cassero controllando:
- il mantenimento della posizione corretta dei puntelli, dell'orditura principale e dei registri;
- la funzionalità degli irrigidimenti del cassero.
Il disarmo viene effettuato dal solaio sottostante; inizialmente si rimuovono la maggior parte dei puntelli, solo
successivamente si tolgono, a distanza di sicurezza, gli ultimi puntelli, provocando la discesa del cassero. In
questa fase il rischio di caduta dall'alto non sussiste grazie alla presenza di tutte le opere provvisionali
approntate precedentemente.
Durante tale lavorazione, per gli operatori è necessario l'utilizzo di:
7 elmetto di protezione
7 scarpe antinfortunistiche
7 guanti di protezione
7 dispositivi di protezione anticaduta
7 occhiali di protezione
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
1. 34
1.133
2. 2. 26
2. 23
BETONIERA A BICCHIERE
UTENSILI ELETTRICI PORTATILI
UTENSILI MANUALI D'USO COMUNE
CEMENTO O MALTA CEMENTIZIA
82
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scheda
scheda
scheda
3. 16
4. 1. 1.34
4. 1. 1.38
scheda
scheda
scheda
4. 1. 1. 5
4. 1. 1. 4
4. 1. 1.19
LAVORI ALL4INTERNO DELLA STRUTTURA IN COSTRUZIONE
Assistente tecnico di cantiere (muratore)
Capo Squadra (fondazioni, struttura piani interrati, struttura in c.a., struttura di
copertura)
Muratore
Muratore Polivalente
Operaio Comune Polivalente
83
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1 . 6 . 7. MURATURE
PROCEDURE
AI SENSI DEI COMMI 5g6 E 5h6 DELL4ALLEGATO XV DEL D.LGS 81/2008 L4IMPRESA/IMPRESE INTERESSATE
ALLE LAVORAZIONI DOVRANNO SPECIFICARE DETTAGLIATAMENTE NEL POS LE MODALITA4 DI ESECUZIONE
DELLE FASI TEMPORALMENTE CONTEMPORANEE; SARA4 COMPITO DEL CSE COORDINARE IL LAVORO DI
TUTTE LE DITTE ORGANIZZANDO LE FASI DI LAVORO TEMPORALMENTE CONTEMPORANEE AFFICHE LE
LAVORAZIONI AVVENGANO PREFERIBILMENTE IN SETTORI DIVERSI DEL CANTIERE.
SE CIO4 NON FOSSE POSSIBILE LE IMPRESE DOVRANNO FORMARE ED INFORMARE I LAVORATORI DEI
RISCHI COORDINATI, ADOTTARE LE MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE CORRELATE E DOTARE GLI
STESSI DEI DPI NECESSARI.
GLI ADDETTI DOVRANNO OPERARE CON I PONTI SU CAVALLETTI, COSTRUITI SECONDO LE INDICAZIONI
DETTATE DAL D.LGS 9 APRILE 2008 N°81, INOLTRE NON DOVRANNO INGOMBRARE I PONTI DI
CAMMINAMENTO CON PACCHI DI MATERIALE, MA SOLAMENTE CON LO STRETTO NECESSARIO AL FINE DI
AVERE UN AMPIO MARGINE DI PASSAGGIO E PER EVITARE CEDIMENTI DELLA STRUTTURA PORTANTE O
DELLE TAVOLE.
QUANDO LA MURATURA AVRA' SUPERATO L'ALTEZZA DI 2,00 METRI, OPPURE GLI OPERATORI
STAZIONANDO SUI PONTI A CAVALLETTI SONO PIU' ALTI DELLA QUOTA DEL MURO, DOVRANNO INSTALLARE
IL PONTEGGIO FISSO DALLA PARTE ESTERNA AL FINE DI COSTITUIRE UNA PROTEZIONE ANTICADUTA.
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
1. 34
1.133
2. 2. 26
2. 23
3. 16
4. 1. 1.34
4. 1. 1.38
scheda
scheda
scheda
4. 1. 1. 5
4. 1. 1. 4
4. 1. 1.19
BETONIERA A BICCHIERE
UTENSILI ELETTRICI PORTATILI
UTENSILI MANUALI D'USO COMUNE
CEMENTO O MALTA CEMENTIZIA
LAVORI ALL4INTERNO DELLA STRUTTURA IN COSTRUZIONE
Assistente tecnico di cantiere (muratore)
Capo Squadra (fondazioni, struttura piani interrati, struttura in c.a., struttura di
copertura)
Muratore
Muratore Polivalente
Operaio Comune Polivalente
84
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1 . 6 . 7 . 1. MURI SCALA E VANO TECNICO
PROCEDURE
Nel caso di altezze modeste della muratura gli operatori potranno utilizzare ponti su cavalletti conservati in
efficienza per l'intera durata del lavoro. Possono essere usati solo per lavori da eseguirsi al suolo o all'interno
dell'edificio e non dovranno avere altezza superiore a m 2.
Il Preposto verificherà le condizioni generali del ponte, con particolare riguardo all'integrità dei cavalletti ed alla
completezza del piano di lavoro; all'integrità, al blocco ed all'accostamento delle tavole.
Il Preposto inoltre dovrà verificare che durante le lavorazioni non venga sovraccaricato il ponte con carichi non
previsti o eccessivi ma caricati con i soli materiali ed attrezzi necessari per la lavorazione in corso.
Il Preposto dovrà indicare le aree per lo stoccaggio dei materiali in modo tale che non intralcino i movimenti ed il
lavoro, che siano su superfici piane ed asciutte.
Il Preposto dovrà vigilare costantemente le operazioni affinché gli addetti utilizzino i DPI e rispettino le disposizioni
operative e di sicurezza previste nel POS.
Durante tale lavorazione, per gli operatori è necessario l'utilizzo di:
7 elmetto di protezione
7 scarpe antinfortunistiche
7 guanti di protezione
7 dispositivi di protezione anticaduta
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
1. 34
1.133
2. 2. 26
2. 23
3. 16
4. 1. 1.34
4. 1. 1.38
scheda
scheda
scheda
4. 1. 1. 5
4. 1. 1. 4
4. 1. 1.19
BETONIERA A BICCHIERE
UTENSILI ELETTRICI PORTATILI
UTENSILI MANUALI D'USO COMUNE
CEMENTO O MALTA CEMENTIZIA
LAVORI ALL4INTERNO DELLA STRUTTURA IN COSTRUZIONE
Assistente tecnico di cantiere (muratore)
Capo Squadra (fondazioni, struttura piani interrati, struttura in c.a., struttura di
copertura)
Muratore
Muratore Polivalente
Operaio Comune Polivalente
85
Dott. Ing. Davide BOMMARTINI Via Scoravezze n°3 - 37018 Malcesine (VR) Tel. 0464512063 [email protected]
1 . 6 . 8. OPERE IN MARMO
PROCEDURE
AI SENSI DEI COMMI 5g6 E 5h6 DELL4ALLEGATO XV DEL D.LGS 81/2008 L4IMPRESA/IMPRESE INTERESSATE
ALLE LAVORAZIONI DOVRANNO SPECIFICARE DETTAGLIATAMENTE NEL POS LE MODALITA4 DI ESECUZIONE
DELLE FASI TEMPORALMENTE CONTEMPORANEE; SARA4 COMPITO DEL CSE COORDINARE IL LAVORO DI
TUTTE LE DITTE ORGANIZZANDO LE FASI DI LAVORO TEMPORALMENTE CONTEMPORANEE AFFICHE LE
LAVORAZIONI AVVENGANO PREFERIBILMENTE IN SETTORI DIVERSI DEL CANTIERE.
SE CIO4 NON FOSSE POSSIBILE LE IMPRESE DOVRANNO FORMARE ED INFORMARE I LAVORATORI DEI
RISCHI COORDINATI, ADOTTARE LE MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE CORRELATE E DOTARE GLI
STESSI DEI DPI NECESSARI.
L'impresa esecutrice dovrà provvedere a presentare le schede di sicurezza per le sostanze utilizzate ed utilizzare i
DPI eventualmente previsti.
Il capo cantiere è tenuto a prestare una costante vigilanza affinché gli addetti, durante le fasi lavorative, utilizzino i
DPI e rispettino le disposizioni operative e di sicurezza previste nel POS.
Non sono prevedibili attività contemporanee spazialmente, nel caso in cui si dovessero prevedere o manifestare,
l'impresa dovrà darne comunicazione al CSE, al fine di stabilire le corrette modalità di intervento.
Durante tale lavorazione, per gli operatori è necessario l4utilizzo di:
· elmetto di protezione
· scarpe antinfortunistiche
· guanti di protezione
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
2. 2. 31
1.133
2. 2. 26
4. 1. 1.40
AUTOCARRO
UTENSILI ELETTRICI PORTATILI
UTENSILI MANUALI D'USO COMUNE
Autista Autocarro
86
Dott. Ing. Davide BOMMARTINI Via Scoravezze n°3 - 37018 Malcesine (VR) Tel. 0464512063 [email protected]
1 . 6 . 8 . 1. POSA ALZATE IN MARMO
PROCEDURE
L'impresa esecutrice dovrà provvedere a presentare le schede di sicurezza per le sostanze utilizzate ed utilizzare i
DPI eventualmente previsti.
Il capo cantiere è tenuto a prestare una costante vigilanza affinché gli addetti, durante le fasi lavorative, utilizzino i
DPI e rispettino le disposizioni operative e di sicurezza previste nel POS.
Non sono prevedibili attività contemporanee spazialmente, nel caso in cui si dovessero prevedere o manifestare,
l'impresa dovrà darne comunicazione al CSE, al fine di stabilire le corrette modalità di intervento.
Durante tale lavorazione, per gli operatori è necessario l4utilizzo di:
· elmetto di protezione
· scarpe antinfortunistiche
· guanti di protezione
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
2. 2. 31
1. 6
1.133
2. 2. 26
4. 1. 1.34
4. 1. 1.40
4. 1. 1.38
scheda
scheda
scheda
4. 1. 1. 5
4. 1. 1. 4
1. 1. 79
AUTOCARRO
PONTE SU CAVALLETTI
UTENSILI ELETTRICI PORTATILI
UTENSILI MANUALI D'USO COMUNE
Assistente tecnico di cantiere (muratore)
Autista Autocarro
Capo Squadra (fondazioni, struttura piani interrati, struttura in c.a., struttura di
copertura)
Muratore
Muratore Polivalente
MOVIMENTAZIONE DI MATERIALI PESANTI
87
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1 . 6 . 8 . 2. POSA BATTISCOPA IN MARMO
PROCEDURE
L'impresa esecutrice dovrà provvedere a presentare le schede di sicurezza per le sostanze utilizzate ed utilizzare i
DPI eventualmente previsti.
Il capo cantiere è tenuto a prestare una costante vigilanza affinché gli addetti, durante le fasi lavorative, utilizzino i
DPI e rispettino le disposizioni operative e di sicurezza previste nel POS.
Non sono prevedibili attività contemporanee spazialmente, nel caso in cui si dovessero prevedere o manifestare,
l'impresa dovrà darne comunicazione al CSE, al fine di stabilire le corrette modalità di intervento.
Durante tale lavorazione, per gli operatori è necessario l4utilizzo di:
· elmetto di protezione
· scarpe antinfortunistiche
· guanti di protezione
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
2. 2. 31
1. 6
1.133
2. 2. 26
4. 1. 1.34
4. 1. 1.40
4. 1. 1.38
scheda
scheda
scheda
4. 1. 1. 5
4. 1. 1. 4
1. 1. 79
AUTOCARRO
PONTE SU CAVALLETTI
UTENSILI ELETTRICI PORTATILI
UTENSILI MANUALI D'USO COMUNE
Assistente tecnico di cantiere (muratore)
Autista Autocarro
Capo Squadra (fondazioni, struttura piani interrati, struttura in c.a., struttura di
copertura)
Muratore
Muratore Polivalente
MOVIMENTAZIONE DI MATERIALI PESANTI
88
Dott. Ing. Davide BOMMARTINI Via Scoravezze n°3 - 37018 Malcesine (VR) Tel. 0464512063 [email protected]
1 . 6 . 8 . 3. POSA PEDATE IN MARMO
PROCEDURE
L'impresa esecutrice dovrà provvedere a presentare le schede di sicurezza per le sostanze utilizzate ed utilizzare i
DPI eventualmente previsti.
Il capo cantiere è tenuto a prestare una costante vigilanza affinché gli addetti, durante le fasi lavorative, utilizzino i
DPI e rispettino le disposizioni operative e di sicurezza previste nel POS.
Non sono prevedibili attività contemporanee spazialmente, nel caso in cui si dovessero prevedere o manifestare,
l'impresa dovrà darne comunicazione al CSE, al fine di stabilire le corrette modalità di intervento.
Durante tale lavorazione, per gli operatori è necessario l4utilizzo di:
· elmetto di protezione
· scarpe antinfortunistiche
· guanti di protezione
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
2. 2. 31
1. 6
1.133
2. 2. 26
4. 1. 1.34
4. 1. 1.40
4. 1. 1.38
scheda
scheda
scheda
4. 1. 1. 5
4. 1. 1. 4
1. 1. 79
AUTOCARRO
PONTE SU CAVALLETTI
UTENSILI ELETTRICI PORTATILI
UTENSILI MANUALI D'USO COMUNE
Assistente tecnico di cantiere (muratore)
Autista Autocarro
Capo Squadra (fondazioni, struttura piani interrati, struttura in c.a., struttura di
copertura)
Muratore
Muratore Polivalente
MOVIMENTAZIONE DI MATERIALI PESANTI
89
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1 . 6 . 9. OPERE IN PIETRA
PROCEDURE
AI SENSI DEI COMMI 5g6 E 5h6 DELL4ALLEGATO XV DEL D.LGS 81/2008 L4IMPRESA/IMPRESE INTERESSATE
ALLE LAVORAZIONI DOVRANNO SPECIFICARE DETTAGLIATAMENTE NEL POS LE MODALITA4 DI ESECUZIONE
DELLE FASI TEMPORALMENTE CONTEMPORANEE; SARA4 COMPITO DEL CSE COORDINARE IL LAVORO DI
TUTTE LE DITTE ORGANIZZANDO LE FASI DI LAVORO TEMPORALMENTE CONTEMPORANEE AFFICHE LE
LAVORAZIONI AVVENGANO PREFERIBILMENTE IN SETTORI DIVERSI DEL CANTIERE.
SE CIO4 NON FOSSE POSSIBILE LE IMPRESE DOVRANNO FORMARE ED INFORMARE I LAVORATORI DEI
RISCHI COORDINATI, ADOTTARE LE MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE CORRELATE E DOTARE GLI
STESSI DEI DPI NECESSARI.
L'impresa esecutrice dovrà provvedere a presentare le schede di sicurezza per le sostanze utilizzate ed utilizzare i
DPI eventualmente previsti.
Il capo cantiere è tenuto a prestare una costante vigilanza affinché gli addetti, durante le fasi lavorative, utilizzino i
DPI e rispettino le disposizioni operative e di sicurezza previste nel POS.
Non sono prevedibili attività contemporanee spazialmente, nel caso in cui si dovessero prevedere o manifestare,
l'impresa dovrà darne comunicazione al CSE, al fine di stabilire le corrette modalità di intervento.
Durante tale lavorazione, per gli operatori è necessario l4utilizzo di:
· elmetto di protezione
· scarpe antinfortunistiche
· guanti di protezione
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
2. 2. 31
1.133
2. 2. 26
4. 1. 1.40
AUTOCARRO
UTENSILI ELETTRICI PORTATILI
UTENSILI MANUALI D'USO COMUNE
Autista Autocarro
90
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1 . 6 . 9 . 1. POSA CORDOLETTI PEDATE IN PORFIDO
PROCEDURE
L'impresa esecutrice dovrà provvedere a presentare le schede di sicurezza per le sostanze utilizzate ed utilizzare i
DPI eventualmente previsti.
Il capo cantiere è tenuto a prestare una costante vigilanza affinché gli addetti, durante le fasi lavorative, utilizzino i
DPI e rispettino le disposizioni operative e di sicurezza previste nel POS.
Non sono prevedibili attività contemporanee spazialmente, nel caso in cui si dovessero prevedere o manifestare,
l'impresa dovrà darne comunicazione al CSE, al fine di stabilire le corrette modalità di intervento.
Durante tale lavorazione, per gli operatori è necessario l4utilizzo di:
· elmetto di protezione
· scarpe antinfortunistiche
· guanti di protezione
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
2. 2. 31
1. 6
1.133
2. 2. 26
4. 1. 1.34
4. 1. 1.40
4. 1. 1.38
scheda
scheda
scheda
4. 1. 1. 5
4. 1. 1. 4
1. 1. 79
AUTOCARRO
PONTE SU CAVALLETTI
UTENSILI ELETTRICI PORTATILI
UTENSILI MANUALI D'USO COMUNE
Assistente tecnico di cantiere (muratore)
Autista Autocarro
Capo Squadra (fondazioni, struttura piani interrati, struttura in c.a., struttura di
copertura)
Muratore
Muratore Polivalente
MOVIMENTAZIONE DI MATERIALI PESANTI
91
Dott. Ing. Davide BOMMARTINI Via Scoravezze n°3 - 37018 Malcesine (VR) Tel. 0464512063 [email protected]
1 . 6 . 9 . 2. POSA DI RIVESTIMENTO VERTICALE IN PIETRA
PROCEDURE
L'impresa esecutrice dovrà provvedere a presentare le schede di sicurezza per le sostanze utilizzate ed utilizzare i
DPI eventualmente previsti.
Il capo cantiere è tenuto a prestare una costante vigilanza affinché gli addetti, durante le fasi lavorative, utilizzino i
DPI e rispettino le disposizioni operative e di sicurezza previste nel POS.
Non sono prevedibili attività contemporanee spazialmente, nel caso in cui si dovessero prevedere o manifestare,
l'impresa dovrà darne comunicazione al CSE, al fine di stabilire le corrette modalità di intervento.
Durante tale lavorazione, per gli operatori è necessario l4utilizzo di:
· elmetto di protezione
· scarpe antinfortunistiche
· guanti di protezione
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
2. 2. 31
1. 6
1.133
2. 2. 26
4. 1. 1.34
4. 1. 1.40
4. 1. 1.38
scheda
scheda
scheda
4. 1. 1. 5
4. 1. 1. 4
1. 1. 79
AUTOCARRO
PONTE SU CAVALLETTI
UTENSILI ELETTRICI PORTATILI
UTENSILI MANUALI D'USO COMUNE
Assistente tecnico di cantiere (muratore)
Autista Autocarro
Capo Squadra (fondazioni, struttura piani interrati, struttura in c.a., struttura di
copertura)
Muratore
Muratore Polivalente
MOVIMENTAZIONE DI MATERIALI PESANTI
92
Dott. Ing. Davide BOMMARTINI Via Scoravezze n°3 - 37018 Malcesine (VR) Tel. 0464512063 [email protected]
1 . 6 . 9 . 3. POSA DI RIVESTIMENTO GRADINI IN PORFIDO
PROCEDURE
L'impresa esecutrice dovrà provvedere a presentare le schede di sicurezza per le sostanze utilizzate ed utilizzare i
DPI eventualmente previsti.
Il capo cantiere è tenuto a prestare una costante vigilanza affinché gli addetti, durante le fasi lavorative, utilizzino i
DPI e rispettino le disposizioni operative e di sicurezza previste nel POS.
Non sono prevedibili attività contemporanee spazialmente, nel caso in cui si dovessero prevedere o manifestare,
l'impresa dovrà darne comunicazione al CSE, al fine di stabilire le corrette modalità di intervento.
Durante tale lavorazione, per gli operatori è necessario l4utilizzo di:
· elmetto di protezione
· scarpe antinfortunistiche
· guanti di protezione
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
2. 2. 31
1. 6
1.133
2. 2. 26
4. 1. 1.34
4. 1. 1.40
4. 1. 1.38
scheda
scheda
scheda
4. 1. 1. 5
4. 1. 1. 4
1. 1. 79
AUTOCARRO
PONTE SU CAVALLETTI
UTENSILI ELETTRICI PORTATILI
UTENSILI MANUALI D'USO COMUNE
Assistente tecnico di cantiere (muratore)
Autista Autocarro
Capo Squadra (fondazioni, struttura piani interrati, struttura in c.a., struttura di
copertura)
Muratore
Muratore Polivalente
MOVIMENTAZIONE DI MATERIALI PESANTI
93
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1 . 6 . 10. PAVIMENTAZIONE IN LEGNO SU BELVEDERE
PROCEDURE
L'impresa esecutrice dovrà provvedere a presentare le schede di sicurezza per le sostanze utilizzate ed utilizzare i
DPI eventualmente previsti.
Il capo cantiere è tenuto a prestare una costante vigilanza affinché gli addetti, durante le fasi lavorative, utilizzino i
DPI e rispettino le disposizioni operative e di sicurezza previste nel POS.
Non sono prevedibili attività contemporanee spazialmente, nel caso in cui si dovessero prevedere o manifestare,
l'impresa dovrà darne comunicazione al CSE, al fine di stabilire le corrette modalità di intervento.
Durante tale lavorazione, per gli operatori è necessario l4utilizzo di:
· elmetto di protezione
· scarpe antinfortunistiche
· guanti di protezione
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
2. 2. 31
1.133
2. 2. 26
3. 47
. 1. 2. 30
4. 1. 1.40
4. 1. 1. 46
4. 1. 1. 5
4. 1. 1. 4
4. 1. 1.19
4. 1. 1.13
AUTOCARRO
UTENSILI ELETTRICI PORTATILI
UTENSILI MANUALI D'USO COMUNE
MEMBRANE IMPERMEABILIZZANTI FINITURA PAVIMENTI.
Assistente tecnico di cantiere (pavimenti, rivestimenti, finiture)
Autista Autocarro
Capo Squadra (pavimenti e rivestimenti)
Muratore
Muratore Polivalente
Operaio Comune Polivalente
Posatore Pavimenti e Rivestimenti
94
Dott. Ing. Davide BOMMARTINI Via Scoravezze n°3 - 37018 Malcesine (VR) Tel. 0464512063 [email protected]
1 . 6 . 11. RITOCCHI PITTORE
PROCEDURE
L'impresa responsabile del mantenimento del ponteggio dovrà verificare che l'opera provvisionale rimanga
sempre completa di tutti gli elementi come indicato degli schemi di montaggio utilizzati.
Durante tale lavorazione, per gli operatori è necessario l4utilizzo di:
· elmetto di protezione
· scarpe antinfortunistiche
· guanti di protezione
MODALITA' ORGANIZZATIVE
LE OPERAZIONI AVRANNO INIZIO UNA VOLTA CHE GLI ADDETTI AVRANNO INDOSSATO GLI IDONEI D.P.I.
(SCARPE, GUANTI, TUTA E OCCHIALI).
ADDETTI:
3 Pittori
2 Manovali
LE OPERAZIONI SI SUCCEDERANNO COME DI SEGUITO SPECIFICATO:
- I manovali scaricano dall'autocarro i contenitori delle vernici che arrivano in cantiere confezionati su pallets o
sfusi (secchi dai 25 ai 40 kg);
- I pittori stazionando sul ponteggio preventivamente carteggiano le pareti;
- Mescolando pitture (vedi schede tecniche e di sicurezza) con acqua i pittori preparano la vernice, che viene data
a mano con pennello, rullo, spugne o tamponi.
Utilizzando scale e ponti mobili su ruote o a cavalletti, applicano varie mani di vernice sulle pareti.
Per la movimentazione meccanica dei materiali sarà presente un addetto per il coordinamento per l'accesso e le
manovre dell'autocarro in cantiere, con rischio di investimento, inoltre eseguirà il coordinamento delle manovre di
trasporto con la gru, essendoci il rischio di urti e schiacciamenti da cestello sospeso.
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
2. 2. 31
1. 6
2. 2. 21
1.133
2. 2. 26
2. 32
4. 1. 1.40
4. 1. 1.14
4. 1. 1.19
AUTOCARRO
PONTE SU CAVALLETTI
SCALA PORTATILE
UTENSILI ELETTRICI PORTATILI
UTENSILI MANUALI D'USO COMUNE
PITTURE PER MANO DI FINITURA E DI FONDO.
Autista Autocarro
Imbianchino
Operaio Comune Polivalente
95
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1 . 6 . 12. IMPIANTI ELETTRICI
PROCEDURE
AI SENSI DEI COMMI 5g6 E 5h6 DELL4ALLEGATO XV DEL D.LGS 81/2008 L4IMPRESA/IMPRESE INTERESSATE
ALLE LAVORAZIONI DOVRANNO SPECIFICARE DETTAGLIATAMENTE NEL POS LE MODALITA4 DI ESECUZIONE
DELLE FASI TEMPORALMENTE CONTEMPORANEE; SARA4 COMPITO DEL CSE COORDINARE IL LAVORO DI
TUTTE LE DITTE ORGANIZZANDO LE FASI DI LAVORO TEMPORALMENTE CONTEMPORANEE AFFICHE LE
LAVORAZIONI AVVENGANO PREFERIBILMENTE IN SETTORI DIVERSI DEL CANTIERE.
SE CIO4 NON FOSSE POSSIBILE LE IMPRESE DOVRANNO FORMARE ED INFORMARE I LAVORATORI DEI
RISCHI COORDINATI, ADOTTARE LE MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE CORRELATE E DOTARE GLI
STESSI DEI DPI NECESSARI.
Viste le caratteristiche dell'impianto elettrico di tipo tradizionale si presuppone che vengono impiegati ponti su
ruote (trabattelli). Spesso il loro impiego non è corretto, pertanto è necessario ricordare che, l'uso è vietato come
previsto dal presente documento.
Infine è vietato eseguire qualsiasi lavoro su o in vicinanza di parti in tensione pertanto prima di qualsiasi
intervento sugli impianti elettrici, l'operatore si assicura che non vi sia tensione aprendo gli interruttori a monte e
mettendo lucchetti o cartelli al fine di evitare l'intempestiva chiusura degli stessi da parte di altri; quindi prima di
operare accerta, mediante analisi strumentale (ad esempio con il tester), l'avvenuta messa fuori tensione delle
parti con possibilità di contatti diretti.
Il preposto della ditta esecutrice è tenuto a prestare una costante vigilanza affinché gli addetti, nella fase
lavorativa, utilizzino i DPI e rispettino le disposizioni operative e di sicurezza previste nel POS.
Le operazioni di realizzazione dell'impianto elettrico potrebbero avvenire in concomitanza con altre attività;
dovranno pertanto avvenire con idonea delimitazione dei campi di azione e con un continuo coordinamento fra le
lavorazioni stesse, da parte del capo cantiere.
Durante tale lavorazione, per gli operatori è necessario l4utilizzo di:
· elmetto di protezione
· scarpe antinfortunistiche
· guanti di protezione
MODALITA' ORGANIZZATIVE
LE OPERAZIONI AVRANNO INIZIO UNA VOLTA CHE GLI ADDETTI AVRANNO INDOSSATO GLI IDONEI D.P.I.
(SCARPE, GUANTI, OCCHIALI E CASCO DI PROTEZIONE).
- POSA TUBI PORTA CAVI E SCATOLE DI DERIVAZIONE DA FRUTTO
ADDETTI:
2 Elettricisti
1 Manovale
LE OPERAZIONI SI SUCCEDERANNO COME DI SEGUITO SPECIFICATO:
- Due addetti procedono a scaricare il materiale dall'autocarro e a depositarlo all'interno del fabbricato con
operazioni manuali;
- Successivamente con l'ausilio di ponti su cavalletti e/o scale doppie, procedono a posizionare nelle scanalature
precedentmente eseguite i tubi portacavi corrugati, fissandoli in alcuni punti (curve, o diramazioni), con malta
cementizia, al fine di mantenerli nella loro sede;
- Inoltre posizionano le scatole di derivazione all'interno della loro sede, fissandole con malta cementizia.
- REALIZZAZIONE E COLLEGAMENTO IMPIANTO ELETTRICO INTERNO ALL'ABITAZIONE
ADDETTI:
2 Elettricisti
LE OPERAZIONI SI SUCCEDERANNO COME DI SEGUITO SPECIFICATO:
(La lavorazione di cantiere alla fase di realizzazione impianti tecnologici):
Si lavora in assenza di tensione, gli elettricisti devono provvedere al collegamento dei conduttori di corrente.
- Si posizionano, all'interno dei vani, derivando le linee dal vano scala, un interruttore differenziale e due
96
Dott. Ing. Davide BOMMARTINI Via Scoravezze n°3 - 37018 Malcesine (VR) Tel. 0464512063 [email protected]
interruttori di sezionamento della forza motrice e della illuminazione;
- Si procede, con le modalità di aggancio dei capicorda dei conduttori al cavo pilota ed immissione nei canali
sottotraccia, a stendere tutti i cavi fino a completamento di tutti i tracciati interni ed esterni dei locali;
- Si prosegue provvedendo ad effettuare i collegamenti ( taglio a misura dei fili e connessione a mezzo di
morsetti a cappello) delle linee di alimentazione e di terra all'interno delle scatole di derivazione (generalmente
poste in alto sulle pareti), si chiudono i coperchi con avviatatura, quindi si effettua il montaggio dei frutti entro le
scatole per prese ed interruttori interni, eventualmente si montano gli aeratori e i corpi illuminanti sui balconi ,
terrazzi., lavatoi, garage.
- VERIFICA DELL'IMPIANTO ELETTRICO
ADDETTI:
2 Elettricisti
LE OPERAZIONI SI SUCCEDERANNO COME DI SEGUITO SPECIFICATO:
(Detta fase si colloca nella parte conclusiva del cantiere)
L'ente erogatore ha proceduto al cablaggio e collegamento della linea di alimentazione alla cabina di
trasformazione e derivazione alle utenze singole.
- Gli elettricisti procedono alla verifica di tutti gli impianti realizzati al fine di verificare che gli stessi risultino idonei
per la utilizzazione prevista (in sostanza si verifica che la tensione arrivi in tutti i punti alimentati e che i
collegamenti rispondano alle potenzialità ed usi previsti).
Prima di lanciare tensione all'impianto gli elettricisti si accertano:
- che le apparecchiature elettriche (interruttori e prese) e relativi conduttori siano correttamente collegate
(controllo entro le scatole di collegamento e derivazione) al fine di evitare eventuali corto circuiti;
- quindi pongono l'impianto sotto tensione (forza motrice ed illuminazione), procedono alla verifica strumentale
(con un tester) al fine di verificarne il voltaggio (derivante da errato collegamento fra le varie fasi) di tutto
l'impianto: posizionano i puntali del tester sulle due fasi presenti nelle prese di alimentazione per quanto
riguarda la forza motrice; provano tramite lampade portatili il funzionamento dell'illuminazione; nel caso che detto
impianto non funzioni correttamente si procede alla ricerca del guasto nelle scatole di derivazione posizionando i
puntali del tester sulle fasi. Dette operazioni vengono effettuate anche in luoghi sopraelevati.
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
2. 2. 31
1. 70
1. 67
1. 64
1. 65
1. 66
2. 2. 21
1.133
2. 2. 26
1. 71
4. 1. 1.40
4. 1. 1.18
4. 1. 1.21
3. 1.52
scheda
scheda
1. 1. 80
1. 3. 2
AUTOCARRO
Illuminazione
Impianto di terra
Interruttori - Sezionatori
Prese a spina
Quadri elettrici
SCALA PORTATILE
UTENSILI ELETTRICI PORTATILI
UTENSILI MANUALI D'USO COMUNE
Verifiche iniziali
Autista Autocarro
Elettricista (completo)
Operaio Comune Assistenza Impianti...
ESECUZIONE DELLE OPERE DI FINITURA - Vengono eseguite: tracce e fori
per il passaggio degli impianti tecnologici; chiusura delle tracce ad avvenuta
posa degli impianti; messa in opera di intonaco. La fase lavorativa viene
svolta all'interno della struttura.
LAVORI CON RISCHIO CADUTA MATERIALE DALL'ALTO
LAVORI IN ALTEZZA
97
Dott. Ing. Davide BOMMARTINI Via Scoravezze n°3 - 37018 Malcesine (VR) Tel. 0464512063 [email protected]
1 . 6 . 13. IMPIANTO ANTINCENDIO
PROCEDURE
AI SENSI DEI COMMI 5g6 E 5h6 DELL4ALLEGATO XV DEL D.LGS 81/2008 L4IMPRESA/IMPRESE INTERESSATE
ALLE LAVORAZIONI DOVRANNO SPECIFICARE DETTAGLIATAMENTE NEL POS LE MODALITA4 DI ESECUZIONE
DELLE FASI TEMPORALMENTE CONTEMPORANEE; SARA4 COMPITO DEL CSE COORDINARE IL LAVORO DI
TUTTE LE DITTE ORGANIZZANDO LE FASI DI LAVORO TEMPORALMENTE CONTEMPORANEE AFFICHE LE
LAVORAZIONI AVVENGANO PREFERIBILMENTE IN SETTORI DIVERSI DEL CANTIERE.
SE CIO4 NON FOSSE POSSIBILE LE IMPRESE DOVRANNO FORMARE ED INFORMARE I LAVORATORI DEI
RISCHI COORDINATI, ADOTTARE LE MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE CORRELATE E DOTARE GLI
STESSI DEI DPI NECESSARI.
Viste le caratteristiche dell'impianto idro 8 termo - sanitario si presuppone che vengono impiegati ponti su ruote
(trabattelli). Spesso il loro impiego non è corretto, pertanto è necessario ricordare che, l'uso è vietato come
previsto dal presente documento.
Le operazioni di realizzazione dell'impianto idro 8 termo - sanitario potrebbero avvenire in concomitanza con altre
attività; dovranno pertanto avvenire con idonea delimitazione dei campi di azione e con un continuo
coordinamento fra le lavorazioni stesse, da parte del capo cantiere.
Durante tale lavorazione, per gli operatori è necessario l4utilizzo di:
· elmetto di protezione
· scarpe antinfortunistiche
· guanti di protezione
MODALITA' ORGANIZZATIVE
LE OPERAZIONI AVRANNO INIZIO UNA VOLTA CHE GLI ADDETTI AVRANNO INDOSSATO GLI IDONEI D.P.I.
(SCARPE, GUANTI E CASCO DI PROTEZIONE).
ADDETTI:
2 Idraulici specializzati
1 Assistente
LE OPERAZIONI SI SUCCEDERANNO COME DI SEGUITO SPECIFICATO:
- Gli operatori prelevano il tubo da installare, lo dimensionano in riferimento alla misura ideale di installazione
sottotraccia, tagliandolo con un tagliatubi per tubo in rame, appoggiando l'arnese al tubo, facendolo ruotare su se
stesso fino al completo taglio del pezzo.
- Successivamente, innestano i vari raccordi per i vari cambi di direzione dell'impianto, dopo aver steso sulla
parte da saldare una pasta Decapante (vedi scheda prodotto);
- Procedono ad una saldo brasatura dolce, eseguita mediante una saldatrice elettrica a carboncini prismatici.
Una volta saldato il pezzo, effettuano il rivestimento dei tubi infilando sugli stessi una guaina isolante a cellule
chiuse.
- COLLAUDO FINALE DEGLI IMPIANTI
ADDETTI:
2 Idraulici specializzati
LE OPERAZIONI SI SUCCEDERANNO COME DI SEGUITO SPECIFICATO:
Gli operatori ad impianto ultimato, procedono mediante operazioni manuali al collaudo finale degli impianti,
procedendo come segue:
- apertura contatore acqua;
- riempimento degli impianti termo e idrosanitari.
Verificata la tenuta dei collegamenti idraulici ai vari apparecchi utilizzatori (radiatori, caldaia e sanitari) procedono
come segue:
- apertura contatore gas;
- accensione caldaia per il collaudo a caldo.
Verificata l'idoneità tecnica dell'impianto e il corretto funzionamento dello stesso a regola d'arte, rilasciano al
98
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committente dichiarazione di conformità in riferimento al legge 46/90, dell'impianto stesso.
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
2. 2. 31
1. 73
1. 5
1. 8
2. 2. 21
1.134
1.133
2. 2. 26
2. 26
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
3. 16
3. 66
4. 1. 1.40
4. 1. 1.18
4. 1. 1. 51
4. 1. 1.21
4. 1. 1.19
3. 1.52
scheda
scheda
1. 1. 80
1. 3. 2
AUTOCARRO
CANNELLO OSSIACETILENICO
MARTELLO ELETTRICO A PERCUSSIONE
MAZZA E SCALPELLO
SCALA PORTATILE
TRAPANO PORTATILE
UTENSILI ELETTRICI PORTATILI
UTENSILI MANUALI D'USO COMUNE
SCHIUME ISOLANTI APPLICATE IN SITU: POLIURETANO ESPANSO A DUE
COMPONENTI A BASE DI POLIURETANO ESPANSO PREPARATO IN
CANTIERE MISCELANDO DUE COMPONENTI LIQUIDI
LAVORI ALL4INTERNO DELLA STRUTTURA IN COSTRUZIONE
MOVIMENTAZIONE DI MATERIALI PESANTI
Autista Autocarro
Elettricista (completo)
Idraulico
Operaio Comune Assistenza Impianti...
Operaio Comune Polivalente
ESECUZIONE DELLE OPERE DI FINITURA - Vengono eseguite: tracce e fori
per il passaggio degli impianti tecnologici; chiusura delle tracce ad avvenuta
posa degli impianti; messa in opera di intonaco. La fase lavorativa viene
svolta all'interno della struttura.
LAVORI CON RISCHIO CADUTA MATERIALE DALL'ALTO
LAVORI IN ALTEZZA
99
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1 . 6 . 14. POSA PRODOTTI ANTIVEGETATIVI
PROCEDURE
NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI DOVESSERO PREVEDERE O
MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE AL CSE, AL FINE DI STABILIRE
LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO.
Prima di iniziare le operazione occorre verificare che l'area di lavoro sia opportunamente segnalata, tramite
l'utilizzo di adeguata segnaletica verticale e delimitata (nastro bianco e rosso) o transennata (barriere).
Qualora si dovessero sollevare carichi manualmente, occorrerà rispettare le seguenti regole: posizionare bene i
piedi ed utilizzare il più possibile gambe e braccia mantenendo sempre la schiena ben eretta, non sollevare
carichi troppo pesanti (>30 Kg), se necessario occorre fare ricorso ad aiuto o a idonei mezzi.
Il Preposto è tenuto a prestare una costante vigilanza affinché gli addetti utilizzino i DPI e rispettino le disposizioni
operative e di sicurezza previste nel POS.
Durante tale lavorazione, per gli operatori è necessario l4utilizzo di:
· elmetto di protezione
· scarpe antinfortunistiche
· guanti di protezione
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
2. 2. 31
S 2. 2. 6
S 2. 2. 8
1.133
2. 2. 26
3. 9
3. 49
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
4. 1. 1.40
4. 1. 1.19
1. 1. 80
1. 3. 2
S 1. 1. 4
AUTOCARRO
CESTELLI ELEVATORI O PONTE SVILUPPABILE SU CARRO
PIATTAFORMA AEREA O PONTE SVILUPPABILE A FUNE SU CARRO
UTENSILI ELETTRICI PORTATILI
UTENSILI MANUALI D'USO COMUNE
ANTIVEGETATIVI.
PRESIDI SANITARI: ERBICIDI, FISIOFARMACI, FITOREGOLATORI,
ANTICRITTOGAMICI, INSETTICIDI, ADDITTIVI CONCIMI, ECC.
Autista Autocarro
Operaio Comune Polivalente
LAVORI CON RISCHIO CADUTA MATERIALE DALL'ALTO
LAVORI IN ALTEZZA
Uso dell'autocestello
100
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1 . 6 . 15. SMOBILIZZO DEL CANTIERE
PROCEDURE
Lo smontaggio dell'impianto elettrico deve avvenire in modo organico e razionale in modo da non lasciare parti di
impianto scoperte da relative protezioni. In ogni modo, provvedere affinché lo smantellamento dell'impianto
elettrico di cantiere venga eseguito solo da personale qualificato.
Limitare il più possibile la movimentazione manuale dei carichi facendo uso delle attrezzature di sollevamento.
Nelle movimentazione manuale, rispettare le seguenti regole: posizionare bene i piedi ed utilizzare le gambe per
il sollevamento mantenendo sempre la schiena ben eretta.
Allo smontaggio della gru a torre potrà essere addetto solamente personale adeguatamente formato.
Tutta la zona sottostante l'area di smontaggio della gru deve essere preclusa alla possibilità di transito sia
veicolare che pedonale mediante transenne o segnalazioni adeguatamente arretrate rispetto alle strutture in fase
di smontaggio e rispetto alla traiettoria che potrebbe compiere il materiale accidentalmente in caduta.
Delimitare la zona interessata dalle operazioni. Effettuare un controllo sulle modalità di imbraco del carico.
Predisporre ogni possibile cautela (scale, ponti su ruote, ecc.) nelle fasi di smantellamento del cantiere che
richiedano interventi in quota.
Lo smontaggio dell'impianto elettrico deve avvenire in modo organico e razionale in modo da non lasciare parti di
impianto scoperte da relative protezioni. In ogni modo, provvedere affinché lo smantellamento dell'impianto
elettrico di cantiere venga eseguito solo da personale qualificato.
Limitare il più possibile la movimentazione manuale dei carichi facendo uso delle attrezzature di sollevamento.
Nelle movimentazione manuale, rispettare le seguenti regole: posizionare bene i piedi ed utilizzare le gambe per
il sollevamento mantenendo sempre la schiena ben eretta.
Durante tale lavorazione, per gli operatori è necessario l4utilizzo di:
· elmetto di protezione
· scarpe antinfortunistiche
· guanti di protezione
Prescrizioni di coordinamento: NON SONO PREVEDIBILI ATTIVITA' CONTEMPORANEE, NEL CASO IN CUI SI
DOVESSERO PREVEDERE O MANIFESTARE, L'IMPRESA APPALTATRICE DOVRA' DARNE COMUNICAZIONE
AL CSE, AL FINE DI STABILIRE LE CORRETTE MODALITA' DI INTERVENTO.
DURANTE LE OPERAZIONI CON L'AUTOCARRO GLI OPERATORI A TERRA DOVRANNO STARE A DISTANZA DI
SICUREZZA.
UN OPERATORE A TERRA SI DOVRA' COORDINARE COSTANTEMENTE CON GLI OPERATORI POSTI SULLA
MACCHINA OPERATRICE, SPECIALMENTE DURANTE LE OPERAZIONI DI RETROMARCIA.
FONTI DI RISCHIO
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
2. 2. 31
1.133
2. 2. 26
3. 66
3. 9
scheda
3. 59
scheda
scheda
scheda
scheda
scheda
4.
4.
4.
4.
4.
1. 1.36
1. 1.40
1. 1. 5
1. 1. 4
1. 1.19
AUTOCARRO
UTENSILI ELETTRICI PORTATILI
UTENSILI MANUALI D'USO COMUNE
MOVIMENTAZIONE DI MATERIALI PESANTI
OPERAZIONI DI
CARICO-SCARICO-TRASPORTO-SOLLEVAMENTO-STOCCAGGIO
MATERIALI
SMOBILIZZO DEL CANTIERE - Terminati gli interventi, il cantiere viene
smobilizzato e le attrezzature vengono inviate presso il magazzino deposito
della Impresa per la loro manutenzione e ricovero in attesa di nuovo impiego.
Assistente tecnico di cantiere (generico)
Autista Autocarro
Muratore
Muratore Polivalente
Operaio Comune Polivalente
101
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Schede Tecniche Allegate
Comune di
Malcesine
Provincia di
VR
Committente
Provincia di Verona - Comune di Malcesine
Cantiere
Lavori di adeguamento normativo finalizzati al
conseguimento del C.P.I. per la via di esodo,
presso il teatro del castello di Malcesine
102
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1.129. AUTOBETONIERA
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. 1.129)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Sganciamento del secchio dell'autobetoniera
Investimento di persone durante l4uso dell'autobetoniera
Ribaltamento dell4autobetoniera per cedimento fondo stradale
Ribaltamento dell4auto betoniera per smottamento del ciglio dello scavo
Contatto e inalazione di sostanze chimiche durante l4uso dell4autobetoniera
Incidente con altri veicoli
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
ATTREZZATURA: Durante l4utilizzo dell'autobetoniera sulla strada non all4interno di un4area di
cantiere, dovrà essere attaccato posteriormente un pannello a strisce bianche e rosse integrato da
un segnale -Passaggio obbligatorio- con freccia orientata verso il lato dove il veicolo può essere
superato e la stessa sarà equipaggiata con una o più luci gialle lampeggiati.
ATTREZZATURA: Il mezzo dovrà essere corredato da un libretto d4uso e manutenzione.
ATTREZZATURA: L'autobetoniera dovrà essere dotata di un idoneo aggancio del secchione che
sarà controllato frequentemente.
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Durante l4uso dell4autobetoniera dovrà essere impiegato un
lavoratore a terra per operazioni di retromarcia o comunque difficili.
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: I lavoratori della fase coordinata dovranno rispettare le
indicazioni dell'uomo a terra addetto alla movimentazione dell'autobetoniera.
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: I lavoratori della fase coordinata non divranno avvicinarsi
all'autobetoniera finchè la stessa è in uso.
LUOGO DI LAVORO: Durante l4uso dell4autobetoniera dovranno essere allontanati i non addetti
mediante sbarramenti e segnaletica di sicurezza (vietato sostare, vietato ai non addetti ai lavori,
ecc.).
LUOGO DI LAVORO: Durante l4uso dell4autobetoniera dovrà essere costantemente controllato il
percorso del mezzo e la sua solidità.
LUOGO DI LAVORO: Durante l4uso dell4autobetoniera dovrà essere esposta una segnaletica di
sicurezza richiamante l4obbligo di moderare la velocità.
LUOGO DI LAVORO: I percorsi riservati all4autobetoniera presenteranno un franco di almeno 70
centimetri per la sicurezza del personale a piedi.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
Tuta di protezione : durante l4uso dell4autobetoniera
Elmetto: durante l4uso dell4autobetoniera
Scarpe antifortunistiche: durante l'uso della pompa per l'estrazione acqua dallo scavo.
Mascherina antipolvere : durante l4uso dell4autobetoniera con calcestruzzo additivato
103
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2. 2. 31. AUTOCARRO
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. 2. 2. 31)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
Ribaltamento dell4autocarro
Investimento di persone durante l4uso dell4autocarro
Incidenti con altri veicoli
Schiacciamento del conducente per urto con l'eventuale mezzo di carico/scarico o con il
materiale.
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Alla guida dell'autocarro dovrà esserci personale con patente di
guida idonea.
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Durante le fasi di carico e scarico gli operatori dovranno
attenersi alle disposizioni del personale preposto allo scarico il quale dovrà utilizzare segnali verbali
e gestuali secondo il D.Lgs.493/96.
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Durante l4uso dell4autocarro dovranno essere allontanati i non
addetti mediante sbarramenti e segnaletica di sicurezza (vietato sostare, vietato ai non addetti ai
lavori, ecc.).
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Durante l4uso dell4autocarro dovrà essere esposta una
segnaletica di sicurezza richiamante l4obbligo di moderare la velocità.
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Durante l4uso dell4autocarro dovrà essere impiegato un
lavoratore a terra per operazioni di retromarcia o comunque difficili.
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: I lavoratori della fase coordinata devono rispettare le indicazioni
dell'uomo a terra addetto alla movimentazione dell'autocarro.
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi
all'autocarro finchè lo stesso è in uso.
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: I lavoratori della fase coordinata, soprattutto in caso di carico e
scarico materiale con apparecchi di sollevamento, dovranno tenersi a debita distanza e rispettare gli
avvisi e gli sbarramenti.
LUOGO DI LAVORO: Dovranno essere predisposti percorsi segnalati per lo scarico ed il transito
dell'autocarro.
LUOGO DI LAVORO: Durante l4uso dell4autocarro dovrà essere controllato il percorso del mezzo e la
sua solidità.
LUOGO DI LAVORO: Durante l4uso dell4autocarro i percorsi riservati allo stesso presenteranno un
franco di almeno 70 centimetri per la sicurezza del personale a piedi.
LUOGO DI LAVORO: Durante l4utilizzo dell'autocarro sulla strada non all4interno di un4area di
cantiere, sarà attaccato posteriormente un pannello a strisce bianche e rosse integrato da un
segnale -Passaggio obbligatorio- con freccia orientata verso il lato dove il veicolo può essere
superato e lo stesso sarà equipaggiato con una o più luci gialle lampeggiati.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
Scarpe antinfortunistiche : durante l4uso dell4autocarro
Tuta di protezione : durante l4uso dell4autocarro se necessario
Casco di sicurezza : durante il carico e scarico del materiale con apparecchi meccanici.
104
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S 2. 2. 5. AUTOGRU'
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. S 2. 2. 5)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
Caduta materiali per imbracature o manovre errate; eventuale ribaltamento dell'autogru
Danni da rumore e da vibrazioni
Elettrocuzione per contatto con linee elettriche
Contatto, tagli, abrasioni per errore di manovra o per errata imbracatura del carico
Schiacciamento da carico in tiro per rottura di funi o per sfilacciamento dell'imbracatura
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
ATTREZZATURA: Autogrù su stabilizzatori: Verificare che gli stabilizzatori siano completamente
estesi e bloccati prima dell'inizio del lavoro; Verificare la stabilità del mezzo e la planarita del piano
di appoggio. Ricordarsi che prima di utilizzare il mezzo si dovra' verificare percorsi e aree di
manovra, approntando eventuali rafforzamenti del piano.
ATTREZZATURA: Le macchine immesse sul mercato dal 22 settembre 1996, devono essere
marcate CE.Verificare la presenza del libretto e fascicolo della documentazione tecnica.
Verifiche necessarie per autogrù con portata superiore a 200 kg.:
Verifica di omologazione ISPESL.
Verifica annuale all'organismo competente per territorio (es. ARPA, USL, ecc...) dell'autogrù.
Verifica trimestrale delle funi e delle catene, annotando i risultati sul libretto di omologazione (art. 11
DM 12/09/1959).
La stabilità dell'autogru su gomme è garantita dal buono stato dei pneumatici e dalla loro corretta
pressione di gonfiaggio; mentre la stabilità sui martinetti stabilizzatori dipende sia dalla resistenza
del terreno sia dal piatto degli stabilizzatori. L'autogrù dovrà essere periodicamente revisionata e
manutenuta. Adibire all'uso dell'autogrù solo persone formate ed esperte. Effettuare sempre le
manutenzioni all'autogrù previste nel libretto d'uso e manutenzione in particolare al termine di ogni
operazione di montaggio controllare sempre i dispositivi di sicurezza e gli elementi del carico (ganci,
funi e catene).
ATTREZZATURA: Nel caso in cui la gru sia comandata da radiocomando verificare che:
- sia dotato di omologazione ispesl;
- sia provvisto di targhetta indicante marchio della ditta costruttrice, modello, numero di serie,
numero di frequenze e tensioni di lavoro, potenza di alimentazione e del sistema a radiofrequenza;
- libretto di istruzione tecnica
ATTREZZATURA: Verificare il funzionamento dei dispositivi di segnalazione e avvertimento acustici e
luminosi, nonché d'illuminazione del campo di manovra.
ATTREZZATURA: Verificare la presenza di dispositivi di sicurezza ed in particolare:
- dispositivo di fine corsa di discesa e salita del carico;
- dispositivo di fine corsa per lo sfilamento del braccio telescopico;
- limitatori di carico e di momento;
- dispositivo di frenatura per il pronto arresto e la posizione di fermo carico e del mezzo;
- dispositivo che provoca l'arresto automatico del carico per mancanza di forza motrice in caso di
rottura dei tubi flessibili di addizione dell'olio;
Verificare il funzionamento del motore innestato anche durante la discesa del carico.
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Avvicinare il carico per pilotarlo nel punto di scarico solo quando
questo è prossimo al punto di appoggio e non metterti mai sotto il carico in arrivo; Nelle operazioni
di ricezione del carico, su castelli o ponteggi, utilizzare appositi bastoni muniti di uncino e non
sporgerti mai fuori dalle protezioni; una volta ricevuto il carico accompagnare il gancio fuori dalle
zone dove potrebbe rimanere impigliato; Prima di eseguire la manovra per lo sgancio del carico,
accertarsi della sua stabilità; Ricordare che è vietato:
- pulire oliare o ingrassare a mano gli organi o gli elementi in moto delle macchine;
- compiere su organi in moto operazioni di riparazione o registrazione;
- procedere a qualsiasi riparazione senza avere ottenuto il permesso dei superiori.
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7.
8.
9.
10.
11.
12.
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: In presenza di più apparecchi di sollevamento presta attenzione
alle interferenze dei bracci; Effettuare le manovre di partenza e di arresto con gradualità in modo da
evitare bruschi strappi e ondeggiamenti del carico; Non sostare sotto il carico una volta effettuato il
sollevamento; Accompagnare il carico al di fuori delle zone di interferenza con ostacoli fissi; Non
abbandonare il posto di manovra durante l'utilizzo della autogrù. (Ricordarsi che è vietato lasciare
carichi sospesi durante le pause di lavoro).
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Utilizzare l'autogrù nei limiti del diagramma di carico, indicante le
portate massime in funzione dell'inclinazione e della lunghezza del braccio, dell'area di lavoro, delle
condizioni di lavoro su pneumatici o stabilizzatori; Utilizzare l'autogrù per sollevare e trasportare
materiali esclusivamente in tiri verticali; Non utilizzare mai l'autogrù nelle seguenti condizioni:
- per portate superiori a quelle previste dal libretto;
- per strappare casseforme di getti importanti;
- come mezzo di trasporto di persone per raggiungere postazioni in quota.
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Verificare che durante l'esecuzione delle manovre di
sollevamento e trasporto la parte inferiore del carico si trovi sempre ad almeno due metri dal suolo
per evitare contatti accidentali con persone che si trovino sulla traiettoria di passaggio del carico.
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Verificare che il carico sia correttamente imbracato e
rispondente al limite di carico indicato dal libretto dell'autogru; Controllare la chiusura del gancio;
Sollevare solo carichi ben imbracati ed equilibrati. Verificare sempre l'equilibratura del carico prima
del sollevamento.
LUOGO DI LAVORO: Verificare che ci sia spazio sufficiente per i passaggi pedonali attorno alla
macchina (in caso contrario procedi alla interdizione della zona); Verificare che la distanza
dell'autogru e dei suoi pesi movimentati siano almeno 5 metri dalle linee elettriche (in caso
contrario procedi ad idoneo isolamento della linea avvisando l'Ente erogatore).
LUOGO DI LAVORO: Verificare che le funi siano contrassegnate con il nominativo del fabbricante e
che siano provviste di impiombatura o legatura o morsettatura. Eseguire gli attacchi delle funi in
modo da evitare sollecitazioni pericolose, impigliamenti e accavallamenti; Verificare che i ganci
siano provvisti di dispositivi di chiusura in modo da impedire lo sganciamento della presa, che
portino in rilievo o incisa indicazione della portata massima ammissibile e che siano provvisti di
marchio del fabbricante; Verificare che le catene siano provviste di marchio del fabbricante e che
siano eseguiti attacchi in modo da evitare sollecitazioni pericolose.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
Utilizzare cintura di sicurezza, con bretelle e cosciali, casco di sicurezza; scarpe di sicurezza con suola
antisdrucciolo, guanti.
106
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2. 2. 34. AUTOPOMPA PER GETTO
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. 2. 2. 34)
RISCHI
1.
2.
Investimento di persone durante l4uso dell4autopompa per getto
Contatto accidentale con il mezzo e l4impianto di pompaggio durante l4uso dell4autopompa per
getto
Offese alle mani, ai piedi, al capo e agli occhi durante l4uso dell4autopompa per getto
Caduta dell4operatore per durante l4uso dell4autopompa per getto
Inalazione di vapori dannosi durante l4uso dell4autopompa per getto
Irritazioni epidermiche alle mani durante l4uso dell4autopompa per getto
Ribaltamento dell4autopompa
3.
4.
5.
6.
7.
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
ATTREZZATURA: Durante l4uso dell4autopompa saranno allargati gli stabilizzatori.
ATTREZZATURA: L'autopompa per getto dovrà essere corredata da un libretto d4uso e
manutenzione.
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Durante l4uso dell4autopompa per getto dovranno essere evitati
bruschi spostamenti della tubazione della pompa.
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Durante l4uso dell4autopompa per getto dovrà essere impiegato
un lavoratore a terra per operazioni di retromarcia o comunque difficili.
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Durante l4uso dell4autopompa per getto, dovrà essere vietato il
sollevamento di materiali con il braccio.
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: I lavoratori della fase coordinata dovranno rispettare le
indicazioni dell'uomo a terra addetto alla movimentazione dell'autopompa per getto.
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: I lavoratori della fase coordinata non dovranno avvicinarsi
all'autopompa per getto finchè la stessa è in uso.
LUOGO DI LAVORO: Durante l'uso dell'autopompa per getto ci si dovrà mantenere ad una distanza
di sicurezza dalle linee elettriche o da impianti elettrici con parti attive non protette come indicato
nell'art.117 del D.Lgs 81/08 e nell'allegato IX tabella 1 del citato Decreto.
LUOGO DI LAVORO: Durante l4uso dell4autopompa per getto dovrà essere esposta una segnaletica
di sicurezza richiamante l4obbligo di moderare la velocità.
LUOGO DI LAVORO: I percorsi riservati all4autopompa per getto presenteranno un franco di almeno
70 centimetri per la sicurezza del personale a piedi.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
Tuta di protezione : durante l4uso della pompa per getto
Elmetto : durante l4uso della pompa per getto
Scarpe antifortunistiche: durante l'uso della pompa per l'estrazione acqua dallo scavo.
Mascherina : durante l4uso della pompa per getto con calcestruzzo additivato
IMMAGINI
Descrizione
Autopompa
107
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Descrizione
Autobetompompa
108
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1. 34. BETONIERA A BICCHIERE
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. 1. 34)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
Schiacciamento tra le razze del volante della betoniera a bicchiere
Ribaltamento accidentale del bicchiere della betoniera
Contatto con cinghie e pulegge della betoniera a bicchiere
Contatto con la ghiera e il pignone della betoniera a bicchiere
Elettrocuzione durante l4uso della betoniera a bicchiere
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
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8.
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11.
12.
13.
Ai lavoratori sarà vietato effettuare operazioni di manutenzione o pulizia con la betoniera a bicchiere
in moto.
Durante l4uso della betoniera a bicchiere saranno vietati indumenti che si possono impigliare,
bracciali od altro.
I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi alla betoniera a bicchiere, finchè la stessa è
in uso.
I pulsanti di avvio dell betoniera a bicchiere saranno incassati sulla pulsantiera.
Il pedale di sblocco del bicchiere della betoniera sarà munito superiormente e lateralmente di una
protezione atta ad evitare azionamenti accidentali dello stesso.
La betoniera a bicchiere prevederà la protezione del pignone e dei denti della corona con apposito
carter.
La betoniera a bicchiere prevederà un dispositivo che impedisca il riavviamento spontaneo dopo
un4interruzione dell4alimentazione elettrica.
La betoniera a bicchiere sarà corredata da un libretto d4uso e manutenzione e dalla dichiarazione di
stabilità al ribaltamento firmata da un professionista abilitato.
La betoniera a bicchiere sarà dotata di carter fisso contro il contatto con la cinghia e la relativa
puleggia (non trattasi dello sportello).
La betoniera a bicchiere sarà posizionata sul terreno stabile, con adeguato spazio per la
lavorazione.
Sarà previsto il collegamento all4impianto di terra della betoniera a bicchiere.
Sarà protetto da una custodia idonea il pedale di sgancio del bicchiere.
Sulla betoniera a bicchiere sarà installato uno schermo che impedisce il passaggio tra le razze del
volante.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
Guanti : durante l4uso della betoniera
Scarpe antinfortunistiche : durante l4uso della betoniera
Tuta di protezione : durante l4uso della betoniera
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Dott. Ing. Davide BOMMARTINI Via Scoravezze n°3 - 37018 Malcesine (VR) Tel. 0464512063 [email protected]
1. 73. CANNELLO OSSIACETILENICO
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. 1. 73)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
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12.
Proiezione della valvola delle bombole del cannello ossiacetilenico
Esplosione delle bombole del cannello ossiacetilenico
Fiamma a valle dei riduttori di pressione delle bombole del cannello ossiacetilenico.
Esplosione dei tubi di gomma delle bombole del cannello ossiacetilenico
Incendi a contatto con oli e grassi durante l4uso del cannello ossiacetilenico
Inalazione di fumi o gas durante l4uso del cannello ossiacetilenico
Radiazioni ultraviolette e irraggiamento durante l4uso del cannello ossiacetilenico
Ustioni durante l4uso del cannello ossiacetilenico
Caduta di scintille e/o materiale fuso durante l4uso del cannello ossiacetilenico
Caduta delle bombole del cannello ossiacetilenico durante il trasporto.
Esplosioni dei recipienti in cui si sta operando durante l4uso del cannello ossiacetilenico
Incendio di materiali infiammabili durante l4uso del cannello ossiacetilenico.
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
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14.
15.
16.
Altre valvole antiritorno saranno installate sulle tubazioni dei gas del cannello ossiacetilenico il più
vicino possibile al cannello ad una distanza non superiore ai 2 metri.
Durante l4uso del cannello ossiacetilenico le bombole saranno tenute lontane ed efficacemente
protette da forti irradiazioni di calori provocate anche dai raggi solari, forni, stufe, ecc.
Durante l4uso del cannello ossiacetilenico nei locali chiusi sarà assicurata una buona ventilazione
generale ricorrendo eventualmente all'uso di aspiratori portatili per impedire il ristagno di fumi nel
locale.
Durante l4uso del cannello ossiacetilenico saranno allontanati gli eventuali materiali che, per la loro
natura, risulteranno infiammabili, facilmente combustibili o danneggiabili. Quando ciò non sarà
possibile detti materiali saranno opportunamente protetti contro le scintille e l'irraggiamento di
calore.
Durante l4uso del cannello ossiacetilenico saranno prese le necessarie precauzioni (ripari o
schermi) per evitare che radiazioni dirette o scorie investano altri lavoratori.
Durante l4uso del cannello ossiacetilenico vi sarà un estintore a polvere a disposizione.
Durante l4uso del cannello ossiacetilenico, nei lavori in quota, saranno adottate idonee precauzioni
per evitare che materiali, attrezzi, utensili o spruzzi incandescenti possano arrecare danno a
persone o cose che eventualmente si trovano nella zona sottostante.
I lavoratori della fase coordinata devono rispettare una distanza di sicurezza durante l'uso del
cannello ossiacetilenico.
I lavori di saldatura o taglio non saranno eseguiti su recipienti o tubi chiusi o che contengano o che
abbiano contenuto sostanze pericolose prima di aver provveduto ad eliminare le condizioni di
pericolo.
I tubi di gomma per i due gas del cannello ossiacetilenico saranno mantenuti in buone condizioni.
II trasporto degli apparecchi mobili di saldatura sarà effettuato usando mezzi atti ad assicurare la
stabilità dei recipienti dei gas compressi e ad evitare urti pericolosi.
Immediatamente a valle del riduttore del cannello ossiacetilenico sarà montata una valvola di
sicurezza contro i ritorni di fiamma.
In caso di trasporto di bombole del cannello ossiacetilenico mediante gru sarà fatto ricorso all'uso
di appositi portabombole o contenitori per rendere il trasporto il più sicuro possibile.
Le bombole del cannello ossiacetilenico saranno efficacemente assicurate con collari o con
catenelle, a parti fisse o ad appositi carrelli che ne garantiranno la stabilità sia durante il trasporto
che sul posto di lavoro.
Le bombole del cannello ossiacetilenico saranno impiegate con apposito riduttore di pressione.
Le valvole situate in testa alle bombole del cannello ossiacetilenico, salvo quando vi sarà applicato
il riduttore di pressione, saranno sempre protette col relativo cappuccio.
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18.
Per il bloccaggio delle giunzioni e collegamenti del cannello ossiacetilenico si farà uso di fascette
stringitubo.
Sarà raccomandato ai lavoratori che il cannello, il riduttore, le valvole e le altre apparecchiature
dell'impianto di saldatura non devono mai essere lubrificate con oli e grassi in quanto queste
sostanze, a contatto con l'ossigeno, si infiammano facilmente.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
Berretto ignifugo : durante l4uso del cannello ossiacetilenico.
Occhiali con ripari laterali dotati di vetri inattinici : durante l4uso del cannello ossiacetilenico.
Occhiali protettivi o visiera : durante l4uso del cannello ossiacetilenico per le operazioni di martellinatura,
spazzolatura, molatura ecc.
Maschera ad insufflazione d'aria : durante l4uso del cannello ossiacetilenico in ambienti chiusi e non
ventilati.
Maschera di protezione respiratoria (A1P2) : durante l4uso del cannello ossiacetilenico se necessaria.
Cuffia antirumore o tappi auricolari : durante l4uso del cannello ossiacetilenico per le operazioni di
martellinatura, spazzolatura, molatura ecc.
Tuta ignifuga : durante l4uso del cannello ossiacetilenico per operazioni a carattere continuo.
Guanti di protezione per saldatori : durante l4uso del cannello ossiacetilenico.
Grembiule di cuoio : durante l4uso del cannello ossiacetilenico.
Scarpe antinfortunistiche a sfilamento rapido : durante l4uso del cannello ossiacetilenico.
Ghette : durante l4uso del cannello ossiacetilenico.
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1. 59. CARRIOLA
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. 1. 59)
RISCHI
1.
2.
Ribaltamento del materiale durante l4uso della carriola
Contatto con gli arti inferiori durante l4uso della carriola
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
Ai lavoratori sarà ordinato di spingere la carriola e vietato trainarla.
Ai lavoratori sarà vietato utilizzare la carriola con la ruota sgonfia e priva delle manopole antiscivolo.
La ruota della carriola sarà mantenuta gonfia a sufficienza.
Nei manici della carriola saranno previsti all4estremità manopole antiscivolo.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
Guanti : durante l4uso della carriola
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S 2. 2. 6. CESTELLI ELEVATORI O PONTE SVILUPPABILE SU CARRO
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. S 2. 2. 6)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
Caduta dall'alto dell'operatore
Caduta di materiali o attrezzi dall'alto
Elettrocuzione per lavori in prossimità di linee elettriche
Ribaltamento cestello per manovre incaute
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
ATTREZZATURA: Cestello su pneumatici. Verificare il posizionamento del carro su terreno
pianeggiante e non cedevole. Può operare anche in postazione non fissa; è in grado di traslare con
piattaforma sollevata e operatore a bordo; in questo caso la guida del carro devrà essere effettuata
direttamente dalla piattaforma, ad una velocità molto bassa,(5 Km/h). Portata del cestello su
pneumatici non superiore a 200 Kg. Altezze raggiungibili 15-20 m. Eseguire i movimenti lentamente
evitando spostamenti bruschi; A fine lavoro innestare il bloccaggio della torretta girevole.
ATTREZZATURA: Cestello su stabilizzatori. Verificare che gli stabilizzatori siano in funzione.Gli
stabilizzatori devono essere quattro e ad azionamento indipendente in modo da garantire la stabilità
del mezzo anche su terreni accidentati. Devono avere valvole di blocco in modo da evitare la
possibilità di un loro rientro rapido in caso di rottura del tubo di adduzione dell'olio. E' previsto un
interblocco che impedisca qualsiasi movimento del braccio se gli stabilizzatori non sono in
pressione a terra.
ATTREZZATURA: I costruttori devono richiedere il collaudo dell'apparecchiatura all'ufficio
competente dell'ISPESL. I ponti devono portare ben visibili la targa dell'immatricolazione. Le
apparecchiature che sono costruite ed utilizzate sia come cestelli elevabili che come gru su
autocarro devono essere omologati dall'Ispesl sia come gru che come ponte sviluppabile su carro.
L'utente deve comunicare l'ubicazione dell'apparecchio all'organismo competente per territorio (es.
ARPA, USL, ecc...) per le verifiche periodiche che hanno periodicità annuale. Collaudo
dell'automezzo presso la motorizzazione civile. E' ammessa sulla piattaforma di lavoro l'installazione
di apparecchi di sollevamento di portata ridotta, a condizione che il carico di servizio dello stesso
non superi il 20% della portata nominale della piattaforma e non superi i 200 Kg.
ATTREZZATURA: Utilizzare cintura di sicurezza (6) e fune di trattenuta fissate alla barra di attacco
della piattaforma.
ATTREZZATURA: Verificare che ci sia la duplicazione dei comandi. (5) L'operatore sulla piattaforma
deve avere a disposizione tutti i comandi di manovra normale, escluso l'azionamento degli
stabilizzatori; questi comandi hanno la precedenza rispetto a quelli a terra che possono essere
azionati solo per emergenza dopo aver tolto la precedenza ai comandi della piattaforma.
ATTREZZATURA: Verificare che il passaggio per l'accesso alla piattaforma sia dotato di chiusura
non apribile verso l'esterno e tale da ritornare automaticamente nella posizione di chiusura.
ATTREZZATURA: Verificare che la piattaforma sia dotata su tutti i lati di una protezione rigida (1)
costituita da parapetto di altezza non inferiore a 1 m, dotata di corrente superiore, corrente
intermedio e tavola fermapiede; Verificare le dimensioni della superficie della piattaforma di lavoro
(2), che deve avere un'area non inferiore a 0,25 mq per la prima persona con incrementi non inferiori
a 0,35 per ogni persona in più; la dimensione minima trasversale non deve essere inferiore a 0,5
m; Verificare che la piattaforma sia fornita di dispositivo di autolivellamento in modo da poter
rimanere in posizione orizzontale in qualsiasi condizione di lavoro; Verificare il buon posizionamento
degli stabilizzatori (3) su terreno solido o pianeggiante; Verificare la presenza di cartelli con
indicazione della portata massima; Verificare la presenza dei dispositivi di sicurezza, in particolare:
- il dispositivo di fine corsa per sfilamento del braccio telescopico. limitatori di carico e di momento;
-dispositivo di frenatura per il pronto arresto e la posizione di fermo carico;
-dispositivo che provoca l'arresto automatico del cestello per mancanza di forza motrice in caso di
rottura dei tubi flessibili di addizione dell'olio. Verificare il funzionamento dei dispositivi di
segnalazione e di avvertimento acustici e luminosi. (4)
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8.
9.
10.
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Effettuare sempre le manutenzioni alla macchina prevista dal
libretto di uso e manutenzione; In particolare controlla, al termine del lavoro i dispositivi di sicurezza.
Ricordare che è vietato:
-pulire oliare o ingrassare a mano gli organi o gli elementi in moto delle macchine;
-compiere su organi in moto operazioni di riparazione o registrazione;
-procedere a qualsiasi riparazione senza avere ottenuto il permesso dei superiori.
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Utilizzare l'attrezzatura rispettando altezza e portata massima
(persone e attrezzature) stabilita dal costruttore ed indicata nella tabella sulla piattaforma; (7) Evitare
di collocare scale, gradini o altri oggetti simili sul pavimento della piattaforma per aumentarne
l'altezza; Evitare di salire sul cestello già sviluppato o scendere da esso non ha raggiunto la
posizione di riposo.
LUOGO DI LAVORO: Verificare che sia stata interdetta la zona di lavoro del cestello. Verificare che lo
spazio sopra, sotto e lateralmente alla piattaforma sia libero prima di effettuare qualsiasi
movimento; Verificare che non ci siano linee elettriche a meno di 5 m.; Non utilizzare l'apparecchio in
presenza di vento forte.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
Utilizzare cintura di sicurezza, guanti e scarpe antinfortunistiche. Quando il cestello è posizionato in zone
in cui ci sia pericolo di caduta di materiale dall'alto utilizzare il casco.
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1. 63. Cavi elettrici
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. 1. 63)
RISCHI
1.
2.
Elettrocuzione
Incendio
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
01a) I cavi per posa fissa (destinati a non essere spostati durante la vita del cantiere come ad
esempio nel tratto che va dal contatore al quadro generale) utilizzabili: FROR 450/750V; N1VV-K
(anche posa interrata); FG7R 0,6/1kV (anche posa interrata); FG7OR 0,6/1kV (anche posa interrata).
01b) I cavi per posa mobile (destinati spostamenti durante la vita del cantiere come ad esempio i
cavi che alimentano un quadro prese a spina e apparecchi trasportabili) utilizzabili: H07RN-F; FG1K
450/750V; FG1OK 450/750V.
01c) I cavi per posa mobile vengono, per quanto possibile, tenuti alti da terra e seguono percorsi
brevi, e non vengono arrotolati in prossimità dell4apparecchio.
01d) I cavi non attraversano le vie di transito all4interno del cantiere e non intralciano la circolazione
oppure sono protetti contro il danneggiamento, sono interrati o su palificazioni (posa aerea).
01e) Le giunzioni e/o derivazioni dei cavi vengono eseguite in apposite scatole di derivazione con
grado di protezione minimo IP43 o IP55 se sottoposte a polvere e/o getti d4acqua.
L4ingresso dei cavi nelle cassette di derivazione avviene mediante appositi pressacavi.
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1. 70. Illuminazione
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. 1. 70)
RISCHI
1.
2.
Elettrocuzione
Incendio
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
10a) Gli apparecchi di illuminazione utilizzati hanno un grado di protezione minimo IP55.
10b) Essendo il cantiere di notevoli dimensioni o essendoci lavori nei piani interrati, o all4interno di
fabbricati con tamponamenti già eseguiti, ecc., è prevista l4illuminazione di sicurezza con
apparecchi autonomi che illumina le vie di esodo conducono a luoghi sicuri o all4aperto ed in
particolar modo le rampe di scale non ultimate e i varchi di uscita.
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1. 67. Impianto di terra
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. 1. 67)
RISCHI
1.
Elettrocuzione
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
08a) All4atto dell4installazione degli apparecchi elettrici viene eseguito l4impianto di terra
predisponendo, in prossimità dei principali apparecchi utilizzatori fissi del cantiere, alcuni picchetti e
questi vengono collegati fra loro; in seguito saranno collegati i ferri delle fondazioni in cemento
armato.
08b) L4impianto di terra viene costituito da: dispersore, nodo di terra, conduttori di protezione,
conduttori di terra e conduttori equipotenziali principali.
08c) Come dispersori si utilizzano tubi, profilati, tondini, ecc. con le dimensioni minime di cui alla
seguente tabella:
08d) Viene realizzato il nodo principale di terra con una barra alla quale sono collegati i conduttori di
protezione che collegano a terra le masse, il conduttore di terra del dispersore ed i conduttori
equipotenziali che collegano le masse estranee.
08e) I conduttori di protezione vengono utilizzati con le sezioni minime riportate nella seguente
tabella:
08f) Il conduttore di terra, che collega il nodo di terra al sistema disperdente ed i dispersori fra loro,
avrà sezione minima pari a 16 mmq se in rame rivestito o 35 mmq se in rame nudo.
08g) I conduttori equipotenziali principali, che sono i conduttori che collegano il nodo di terra alle
masse estranee (tubazioni acqua, ecc.), vengono utilizzati con le sezioni minime riportate nella
seguente tabella:
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1. 64. Interruttori - Sezionatori
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. 1. 64)
RISCHI
1.
2.
Elettrocuzione
Incendio
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
02) Viene utilizzato un interruttore automatico magnetotermico e differenziale generale di cantiere
subito a valle della fornitura e tale interruttore viene posto in un contenitore isolante (doppio
isolamento).
03a) Le prese a spina vengono protette con interruttori differenziali Idn minore/uguale a -0,03A.
03b) Ogni interruttore differenziale Idn minore o uguale a 0,03A protegge al massimo sei prese a
spina.
04a) I dispositivi di sezionamento vengono chiaramente identificati (ad esempio per mezzo di
apposita etichetta che indica il circuito su cui sono installati).
5.
04b) Per evitare che un circuito sia richiuso intempestivamente, i dispositivi di sezionamento e/o
interruttori vengono dotati di blocco nella posizione di aperto o posti all4interno di un quadro
chiudibile a chiave.
6.
05a) Vengono predisposti comandi di emergenza per interrompere rapidamente l4alimentazione
all4intero impianto elettrico (sul quadro generale) e a sue parti (sui quadri di zona); tali comandi
sono noti a tutte le maestranze e sono facilmente raggiungibili ed individuabili.
05b) I comandi d4emergenza sono costituiti o da pulsanti a fungo rosso su sfondo giallo posizionati
all4esterno del quadro o dei quadri e agiscono sul relativo inter. gen. mediante diseccitazione della
bobina (minima tensione), o dall4inter. gen. del quadro poichè lo stesso non è chiudibile a chiave e
l'inter. gen. viene espressamente contraddistinto con apposita targa.
7.
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2. 2. 24. MARTELLO DEMOLITORE
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. 2. 2. 24)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Vibrazioni e scuotimenti
Rumore
Contusioni, lesioni, schiacciamenti, dovuti a: caduta dell'utensile sull'operatore; proiezione di
materiale in lavorazione; proiezione violenta dell'organo lavoratore se l'utensile è sprovvisto di
dispositivo di trattenuta e viene azionato accidentalmente
Irritazioni cutanee causate dai materiali e dalle polveri prodotte da questi
Inalazione di gas tossici, polveri, vapori
Elettrocuzione dovuta a : manomissione degli obbligatori dispositivi di sicurezza; utilizzo utensili
non a norma e/o mancanti di adeguate protezioni di terra
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
ATTREZZATURA: Gli apparecchi immessi sul mercato dopo l'entrata in vigore del D.M. 588/87
devono essere corredati dal certificato di conformità alle prestazioni acustiche. A tale proposito si
deve verificare che sulla macchina sia applicata la targhetta riportante il Livello di Potenza Acustica
emesso dalla macchina durante le verifiche di legge; le nuove macchine poste in commercio che
espongano il lavoratore, che le utilizzi in modo appropriato e continuativo, al rumore pari o superiore
ad 85 dbA devono essere corredate da un'adeguata informazione relativa al rumore prodotto nelle
normali condizioni di utilizzazione, ed ai rischi che questa comporta; sarà quindi dovere del datore di
lavoro privilegiare all'atto dell'acquisto/noleggio quelle macchine nuove, o comunque poste in
vendita dopo l'entrata in vigore del decreto in questione, che producono nelle normali condizioni di
funzionamento il più basso livello di rumore. I martelli demolitori devono soddisfare le norme
previste dalla normativa vigente ed inoltre devono rispondere alle esigenze del D.M. 9-10-80 relativi
ai disturbi radio.Verificare la presenza di libretto d'uso e manutenzione con le istruzioni del
costruttore e la documentazione tecnica relativa al rumore
ATTREZZATURA: Martello demolitore a compressione: Per le caratteristiche del compressore si
rimanda all'apposita scheda. Martello demolitore elettrico: Verificare lo stato di conservazione della
parte elettrica (attenzione in particolare ai cavi spelacchiati), nonché il grado di protezione almeno IP
44; Verificare che le derivazioni a spina siano conformi alla norma CEI/UNEL con dispositivo di
ritenuta della spina atto ad evitare lo sfilamento accidentale; Verificare che l'utensile sia dotato del
doppio isolamento (simbolo del doppio quadrato sulla targhetta); Verificare che la tensione di rete
sia quella prevista dal costruttore dell'utensile e riportata nella targhetta applicata sulla carcassa
dell'utensile stesso
ATTREZZATURA: Verificare che l'interruttore di comando sia perfettamente funzionante; Verificare
che l'impugnatura dell'utensile correttamente posizionata e serrata; Verificare che le aperture di
raffreddamento sulla carcassa motore siano pulite e libere; Verificare che il carter di protezione del
motore sia correttamente posizionato e serrato; Controllare l'efficienza di tutti i dispositivi atti a
ridurre il rumore e le vibrazioni prodotte dagli utensili; Verificare che l'utensile sia provvisto di
dispositivo che impedisca il riavviamento automatico della macchina al ristabilirsi della fonte di
alimentazione dopo una interruzione; Verificare che l'utensile lavorante (punta, scalpello, valigetta)
che si va a montare sia appropriato all'uso che ne si deve fare e sia sempre in condizioni di piena
efficienza e ben fissato all'utensile
ATTREZZATURA: Verificare che le tubazioni siano perfettamente funzionanti; Verificare che gli
attacchi dei tubi flessibili al serbatoio d'aria compressa e alla rete di distribuzione, e i giunti
intermedi di collegamento siano perfettamente integri; (Gli attacchi non devono potersi sciogliere
per effetto delle vibrazioni, degli urti, della torsione o della pressione interna. A tale scopo non sono
ammesse connessioni ad avvitamento, ne legature con fili metallici o di fibre tessili, ma è
necessario utilizzare fascette metalliche con bordi non taglienti fissate con morsetti o altri sistemi; in
particolare si consigliano giunti a baionetta)
ATTREZZATURA: Verificare la presenza di targhetta leggibile indicante:
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6.
7.
-valore della velocità nominale massima di rotazione (giri/min.);
-valore della pressione di alimentazione;
-valore, in dB, della potenza sonora emessa nel suo normale funzionamento
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Ricordare che prima di procedere a qualsiasi operazione di
manutenzione o riparazione occorre: togliere alimentazione all'utensile (spegnere il motore,
chiudere l'alimentazione pneumatica, oppure togliere tensione dal quadro di alimentazione e
staccare la spina); Ricordare che non si deve: -pulire, oliare od ingrassare a mano gli organi o gli
elementi in moto dell'utensile;
-compiere su organi in moto qualsiasi operazione di riparazione o registrazione; Usare solo
accessori e ricambi originali
LUOGO DI LAVORO: Controllare che: la struttura su cui si andrà ad operare non sia in tensione e
che comunque non ci siano impianti tecnologici attivi; Se si lavora su pavimenti o muri, o su zone in
cui non si può escludere che passino cavi di tensione elettrica, tenere l'attrezzo sempre e solo con
le mani sulle impugnature (ricordare che sono isolanti); Se si lavora su scale, ponti su cavalletti o
altro, controllare che siano ben fissati o legati ad altre strutture e mantenere sempre una posizione
di equilibrio poiché quando si demolisce un oggetto la spinta che esercita sull'utensile, a
demolizione avvenuta, potrebbe far perdere l'equilibrio; Mantenere ordine sul posto di lavoro in
quanto il disordine può realizzare le condizioni per un rischio di infortunio; Non toccare gli utensili
lavoranti subito dopo la lavorazione poiché potrebbero essere molto caldi
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
Indossare indumenti aderenti al corpo, evitando assolutamente abiti con parti svolazzanti o sciolte come
la sciarpa, i cinturini slacciati o bracciali; e ricordare che le maniche vanno tenute allacciate ben
strettamente al polso. Utilizzare idonei otoprotettori, cuffia o tappi auricolari, occhiali di protezione, guanti
e scarpe antinfortunistiche. Quando si lavora in zone in cui ci sia pericolo di caduta di materiale dall'alto,
utilizzare il casco di protezione
120
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1. 5. MARTELLO ELETTRICO A PERCUSSIONE
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. 1. 5)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
Elettrocuzione durante l4uso del martello elettrico
Lesioni e contusioni durante l4uso del martello elettrico
Punture e lacerazioni alle mani durante l4uso del martello elettrico
Schegge negli occhi durante l4uso del martello elettrico
Vibrazioni durante l4uso del martello elettrico
Danni a strutture sottostanti durante l4uso del martello elettrico
Rumore durante l4uso del martello elettrico
Inalazione di polveri durante l4uso del martello elettrico
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
Ai lavoratori sarà ribadito di utilizzare il martello elettrico in modo da non arrecare danni alle strutture
sottostanti.
I cavi elettrici del martello elettrico saranno integri come pure il loro isolamento.
Il martello elettrico prevederà un4impugnatura idonea a limitare la trasmissione delle vibrazioni al
lavoratore.
Il martello elettrico sarà provvisto di doppio isolamento, riconoscibile dal simbolo del doppio
quadrato.
Per l4uso del martello elettrico saranno osservate le ore di silenzio imposte dai regolamenti locali.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Cuffie o tappi antirumore : durante l4uso del martello elettrico
Guanti imbottiti contro le vibrazioni : durante l4uso del martello elettrico
Elmetto : durante l4uso del martello elettrico
Scarpe Antinfortunistiche : durante l4uso del martello elettrico
Occhiali protettivi o visiera : durante l4uso del martello elettrico
Tuta di protezione : durante l4uso del martello elettrico
121
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2. 1. 22. MARTELLO ELETTRICO A PERCUSSIONE
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. 2. 1. 22)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
Elettrocuzione durante l4uso del martello elettrico
Lesioni e contusioni durante l4uso del martello elettrico
Punture e lacerazioni alle mani durante l4uso del martello elettrico
Schegge negli occhi durante l4uso del martello elettrico
Vibrazioni durante l4uso del martello elettrico
Danni a strutture sottostanti durante l4uso del martello elettrico
Rumore durante l4uso del martello elettrico
Inalazione di polveri durante l4uso del martello elettrico
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
ATTREZZATURA: I cavi elettrici del martello elettrico saranno integri come pure il loro isolamento.
ATTREZZATURA: Il martello elettrico prevederà un4impugnatura idonea a limitare la trasmissione
delle vibrazioni al lavoratore.
ATTREZZATURA: Il martello elettrico sarà provvisto di doppio isolamento, riconoscibile dal simbolo
del doppio quadrato.
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Ai lavoratori sarà ribadito di utilizzare il martello elettrico in modo
da non arrecare danni alle strutture sottostanti.
LUOGO DI LAVORO: Per l4uso del martello elettrico saranno osservate le ore di silenzio imposte dai
regolamenti locali.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Cuffie o tappi antirumore : durante l4uso del martello elettrico
Guanti imbottiti contro le vibrazioni : durante l4uso del martello elettrico
Elmetto : durante l4uso del martello elettrico
Scarpe Antinfortunistiche : durante l4uso del martello elettrico
Occhiali protettivi o visiera : durante l4uso del martello elettrico
Tuta di protezione : durante l4uso del martello elettrico
122
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1.106. MARTELLO PNEUMATICO
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. 1.106)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
Lesioni e contusioni durante l4uso del martello pneumatico
Punture e lacerazioni alle mani durante l4uso del martello pneumatico
Schegge negli occhi durante l4uso del martello pneumatico
Vibrazioni durante l4uso del martello pneumatico
Danni a strutture sottostanti durante l4uso del martello pneumatico
Inalazione di polveri durante l4uso del martello pneumatico
Rumore durante l4uso del martello pneumatico
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
ATTREZZATURA: Il martello pneumatico dovrà avere un4impugnatura idonea a limitare la
trasmissione delle vibrazioni al lavoratore.
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Dovrà essere utilizzato il martello pneumatico in modo da non
arrecare danni alle strutture sottostanti.
LUOGO DI LAVORO: Per l4uso del martello pneumatico dovranno essere osservate le ore di silenzio
imposte dai regolamenti locali.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Cuffie o tappi antirumore : durante l4uso del martello pneumatico
Guanti imbottiti contro le vibrazioni : durante l4uso del martello pneumatico
Elmetto : durante l4uso del martello pneumatico
Scarpe Antinfortunistiche : durante l4uso del martello pneumatico
Occhiali protettivi o visiera : durante l4uso del martello pneumatico
Tuta di protezione : durante l4uso del martello pneumatico
123
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1. 8. MAZZA E SCALPELLO
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. 1. 8)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
Sfuggita di mano della mazza
Proiezione della testa della mazza
Lesioni e contusioni durante l4uso della mazza e scalpello
Punture e lacerazioni alle mani durante l4uso della mazza e scalpello
Schegge negli occhi durante l4uso della mazza e scalpello
Vibrazioni durante l4uso della mazza e scalpello
Inalazione di polveri durante l4uso durante l4uso della mazza e scalpello
Rumore durante l4uso della mazza e scalpello
Elettrocuzione durante l4uso di mazza e scalpello
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
ATTREZZATURA: Durante l4uso della mazza e scalpello sarà accertato che lo scalpello sia sempre
bene affilato e con la testa priva di ricalcature che potranno dare luogo a schegge.
ATTREZZATURA: Durante l4uso della mazza e scalpello sarà adoperato porta-punta con elsa di
protezione della mano.
ATTREZZATURA: Il manico in legno della mazza si presenterà liscio e non verniciato con fibre
parallele al suo asse.
ATTREZZATURA: La testa della mazza sarà assicurata al manico mediante apposito cuneo
introdotto di sbieco rispetto all4asse della testa stessa.
LUOGO DI LAVORO: Durante l4uso della mazza e scalpello sarà accertato che non vi siano cavi
elettrici, tubi, tondini di ferro od altro all4interno dei materiali su cui intervenire.
LUOGO DI LAVORO: Per l4uso della mazza e scalpello saranno osservate le ore di silenzio imposte
dai regolamenti locali.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Cuffie o tappi antirumore : durante l4uso della mazza e punta
Guanti imbottiti contro le vibrazioni : durante l4uso della mazza e punta
Elmetto : durante l4uso della mazza e punta
Scarpe Antinfortunistiche : durante l4uso della mazza e punta
Occhiali protettivi o visiera : durante l4uso della mazza e punta
Tuta di protezione : durante l4uso del mazza e punta
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S 2. 2. 8. PIATTAFORMA AEREA O PONTE SVILUPPABILE A FUNE SU CARRO
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. S 2. 2. 8)
RISCHI
1.
2.
3.
Caduta dall'alto dell'operatore
Caduta di materiali o attrezzi dall'alto
Elettrocuzione per contatto con linee elettriche
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
ATTREZZATURA: Le macchine immesse sul mercato dopo il 22 settembre 1996, devono essere
marcate CE. Verifiche necessarie per ponti sviluppabili su carro: Verifica di omologazione ISPESL, i
ponti devono portare ben visibile la targa di immatricolazione. Le apparecchiature che sono costruite
ed utilizzate sia come piattaforme elevabili che come gru su autocarro devono essere omologati
dall'ISPESL sia come gru che come ponte sviluppabile su carro. Il datore di lavoro deve comunicare,
all'ente territorialmente competente, l'ubicazione dell'apparecchio per le verifiche periodiche che
hanno periodicità annuale. Collaudo dell'automezzo presso la motorizzazione civile.
ATTREZZATURA: Verificare che ci siano doppi comandi (1). L'operatore sulla piattaforma deve avere
a disposizione tutti i comandi di manovra, escluso l'azionamento degli stabilizzatori; questi hanno
precedenza rispetto a quelli a terra che possono essere azionati per emergenza dopo aver tolto la
precedenza ai comandi della piattaforma.
ATTREZZATURA: Verificare che la piattaforma sia dotata su tutti i lati di una protezione rigida
costituita da parapetto di altezza non inferiore a 1 m, dotata di corrente superiore, corrente
intermedio e tavola fermapiede; (2) Verificare le dimensioni della piattaforma di lavoro, che deve
avere un'area non inferiore a 0,25 mq per la prima persona con incrementi non inferiori a 0,35 per
ogni persona in più; la dimensione minima trasversale non deve essere inferiore a 0,5 m; (3)
Verificare che la piattaforma sia fornita di dispositivo di autolivellamento in modo da poter rimanere
in posizione orizzontale in qualsiasi condizione di lavoro; Controllare periodicamente le condizioni
delle strutture ed in particolare lo stato delle funi e dei relativi attacchi, delle carrucole e dei nottolini
di sicurezza; Verificare la presenza di cartelli indicanti la portata massima.
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Effettuare lo spostamento dell'apparecchio soltanto con ponte
totalmente rientrato e senza persone a bordo; Fare attenzione a non imprimere al ponte oscillazioni
pericolose durante il lavoro e soprattutto a non imprimere violenti sforzi di trazione; Evitare di
collocare scale, gradini o altri oggetti simili sul pavimento della piattaforma per aumentarne
l'altezza.
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Effettuare sempre le manutenzioni alla macchina previste nel
libretto d'uso e manutenzione; in particolare controllare, al termine del lavoro, i dispositivi di
sicurezza. Ricordare che è vietato:
- pulire oliare o ingrassare a mano gli organi o gli elementi in moto delle macchine;
- compiere su organi in moto operazioni di riparazione o registrazione;
- procedere a qualsiasi riparazione senza avere ottenuto il permesso dei superiori.
LUOGO DI LAVORO: Utilizzare cintura di sicurezza e fune di trattenuta fissate alla barra di attacco
della piattaforma; (4) Verificare che il passaggio per l'accesso alla piattaforma sia dotato di chiusura
non apribile verso l'esterno e tale da ritornare automaticamente nella posizione di chiusura; Evitare
di superare la portata massima dell'apparecchio (persone e attrezzature) stabilita dal costruttore ed
indicata sulla tabella esposta sulla piattaforma; Evitare di utilizzare la piattaforma per il sollevamento
dei carichi.
LUOGO DI LAVORO: Verificare, prima dell'uso, che siano in funzione gli stabilizzatori; (5) Gli
stabilizzatori telescopici devono essere realizzati in robusti profili d'acciaio a sezione quadra; devono
avere sfilamento regolabile in funzione dell'altezza o dello spazio a disposizione per conferire la
massima stabilità alla piattaforma. I registri posti alle estremità dei bracci sono azionati a
manovella. Controllare che il piano di appoggio del carro di base sia costituito da terreno
consistente e livellare il ponte agendo sugli stabilizzatori a vite verificando la perfetta verticalità dei
montanti mediante appositi pendolini o bolle di controllo del livellamento; Verificare che lo spazio
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soprastante la piattaforma sia libero prima di effettuare qualsiasi movimento; Verificare che non ci
siano linee elettriche a meno di 5 m.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
Utilizzare cintura di sicurezza, con bretelle e cosciali, casco di sicurezza; scarpe di sicurezza con suola
antisdrucciolo, guanti.
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1. 50. PICCONE
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. 1. 50)
RISCHI
1.
2.
3.
Rumore durante l4uso del piccone
Inalazione di polveri durante l4uso del piccone
Contusione agli arti inferiori
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
Per l4uso del piccone saranno osservate le ore di silenzio imposte dai regolamenti locali.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Guanti : durante l4uso del piccone
Scarpe antinfortunistiche : durante l4uso del piccone
Cuffie o tappi antirumore : durante l4uso del piccone
Tuta di protezione : durante l4uso del piccone
Occhiali protettivi o visiera : durante l4uso del piccone
Maschera antipolvere : durante l4uso del piccone
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1. 6. PONTE SU CAVALLETTI
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. 1. 6)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
Caduta dall'alto degli utilizzatori dovute a cedimento della base di appoggio, cedimento o
mancanza dei parapetti, rottura delle tavole dell'impalcato
Caduta dall'alto di materiali
Scivolamento
Elettrocuzione dovuta a mancato rispetto delle distanze da linee elettriche in tensione
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
ATTREZZATURA: Non utilizzare pannelli per casseforme per formare l'impalcato del ponte su
cavalletti. Proteggere gli sporti (3) della cavalla da ponteggio usata come cavalletto (lo scivolamento
in piano e l'urto di parte del corpo contro tali sporti e causa di infortuni anche gravi); Quando si
utilizza la cavalla da ponteggio si deve unire sempre con gli appositi correnti e diagonali per rendere
stabile il ponte su cavalletti; Per tavole metalliche verificare la funzionalità e l'inserimento del perno
di bloccaggio; Verificare la presenza di regolare parapetto (alto almeno 1 metro, con tavola
fermapiede, corrente superiore e intermedio) su tutti i piani in uso del ponte per altezze superiori a 2
m
ATTREZZATURA: Prima del montaggio del ponte su cavalletti provvedi al controllo ed alla
manutenzione di tutti gli elementi che lo costituiscono; Utilizzare tavole di legno di dimensioni
adeguate e poggianti su tre cavalletti (1) con distanza massima di 1,8 m tra gli stessi. Nel caso di
tavole di dimensioni 30x5 cm x4m di lunghezza è consentito l'uso di due cavalletti con luce massima
di 3,6 m.; L'impalcato deve avere una larghezza minima di 90 cm (2), una sporgenza massima a
sbalzo di 20 cm e le tavole devono risultare ben accostate tra loro e fissate. L'accesso al ponte su
cavalletti deve essere garantito da scale poste all'esterno evitando di appoggiarle al ponte
ATTREZZATURA: Privilegiare sempre la presenza del terzo cavalletto al centro; Non utilizzare mai
cavalletti improvvisati quali scale portatili o pianali in legno posti verticalmente
ATTREZZATURA: Utilizzare il ponte su cavalletti rispettando altezza massima consentita (senza
aggiunte di sovrastrutture), portata massima, e numero di persone ammesse
contemporaneamente all'uso
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Non depositare materiale in eccesso sul ponte, su quest'ultimo
può rimanere solo il materiale strettamente necessario per la lavorazione in corso; è necessario
mantenere il materiale in ordine e assicurare un transito sicuro sull'impalcato; evitare carichi
concentrati sul ponte (ripartire il peso del materiale, non sostare in più persone in uno stesso punto
del ponte, non saltare sull'impalcato)
LUOGO DI LAVORO: Verificare che il carico del ponte sul terreno sia opportunamente ripartito con
tavoloni o altro mezzo equivalente, qualora il terreno non risulti ben livellato o di portanza adeguata
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
Per le normali attività di muratura sul ponte su cavalletti utilizzare casco di sicurezza, scarpe di sicurezza
con suola antisdrucciolo, guanti
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2. 2. 20. PONTEGGIO
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. 2. 2. 20)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
Caduta dall'alto di materiali e/o persone (mancanza parapetto, cedimenti del ponteggio,
mancanza ancoraggi, rottura delle tavole dell'impalcato)
Caduta in piano (scivolamento inciampo contro materiali ingombranti al piano)
Elettrocuzione dovuta a mancato rispetto delle distanze da linee elettriche in tensione
Lesioni, schiacciamenti alle mani durante le operazioni di imbracatura e ricezione dei carichi
Investimento di persone per caduta dall'alto di elementi del ponteggio o di materiali da lavoro
durante l'operazione di sollevamento al piano
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
ATTREZZATURA: Controllare, prima del montaggio del ponteggio tutti gli elementi che lo
costituiscono ed in particolare:
-scartare o sostituire i tubi che non sono perfettamente diritti o che presentano estremità deformate;
-scartare i giunti che presentano ossidazioni o fessurazioni;
-togliere le incrostazioni dalle tavole;
-eliminare le tavole di legno che presentano fessurazioni, nodi passanti di notevole dimensioni o
segni di deterioramento; oppure, per quelle metalliche, eliminare quelle che presentano ossidazioni
o fessurazioni pregiudizievoli per un loro uso sicuro; Impedire, durante l'allestimento del ponteggio il
transito delle persone nell'area sottostante tramite la cartellonistica di sicurezza
ATTREZZATURA: E' obbligatorio l'uso del ponteggio per ogni lavoro svolto ad altezza superiore a m
2,0 (D.Lgs 81/08 titolo IV).Utilizzare esclusivamente ponteggi metallici dotati di regolare
autorizzazione ministeriale (D.Lgs 81/08 titolo IV).Tenere in cantiere, a disposizione degli organi di
vigilanza, l'autorizzazione ministeriale all'impiego del ponteggio firmata dal responsabile di cantiere
e, nei casi in cui il ponteggio superi i 20 m di altezza dal suolo o sia difforme dagli schemi tipo del
fabbricante, il progetto (disegni e calcoli) firmato da un ingegnere o architetto abilitato.Verificare che
ci sia tutta la documentazione: libretto d'uso del ponteggio con la relativa autorizzazione ministeriale,
disegno esecutivo del ponteggio firmato cosi come sarà montato o progetto del ponteggio firmato
da tecnico abilitato se supera i 20 m. o se difforme dagli schemi tipo. Adibire alle operazioni di
montaggio, smontaggio e uso del ponteggio solo personale formato ed esperto, che non soffra di
disturbi legati all'altezza
ATTREZZATURA: Eseguire il montaggio secondo gli schemi del libretto del ponteggio e in
conformità al disegno esecutivo (firmato dal capocantiere) o al progetto del ponteggio (firmato da
tecnico abilitato se supera i 20 m. o se è difforme dagli schemi tipo).In particolare
- verificare sempre la presenza di regolari parapetti sulla facciata e in testata (1);
- verificare la presenza di diagonali correnti e controventi strutturali
ATTREZZATURA: Verificare la presenza dei marchi sui singoli elementi del ponteggio
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Non si deve modificare alcuna parte del ponteggio senza
l'autorizzazione del capocantiere; in ogni modo si deve informare il preposto ogni qualvolta si
verifichi la necessità di una modifica della struttura; Non utilizzare elementi di ponteggio di tipi e/o
marche diverse senza prima avere interpellato il preposto
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Non si deve per nessun motivo salire o scendere lungo i
montanti o farti portare al piano da argani o simili
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Non si deve utilizzare ponteggi posti ad una distanza inferiore a 5
metri da linee elettriche aeree, senza aver chiesto l'autorizzazione preventiva al preposto
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Non sostare con più persone in uno stesso punto del ponteggio;
Evitare di correre o saltare sul ponteggio; Non si deve gettare alcun oggetto o materiale dal
ponteggio; È vietato consumare pasti sopra al ponteggio
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Non sovraccaricare il ponteggio depositandovi materiale e
attrezzature in quantità eccessive; su quest'ultimo può rimanere solo il materiale strettamente
necessario per la lavorazione in corso mantenuto in ordine per assicurare un transito sicuro;
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10.
11.
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13.
14.
15.
16.
17.
18.
19.
20.
21.
22.
23.
24.
Ripartire il peso del materiale
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Si deve sempre accompagnare all'esterno del ponteggio il
gancio della gru dopo la ricezione di un carico, per evitare che questo si impigli nella struttura
provocando gravi danni
LUOGO DI LAVORO: I castelli di carico del ponteggio devono essere progettati da tecnico laureato e
devono riportare l'indicazione del carico massimo ammissibile; Il montaggio di apparecchi di
sollevamento è consentito quando questi non superino i 200 Kg di portata e non abbiano uno
sbraccio superiore a 1200 mm.; bisogna altresì realizzare il raddoppio del montante interessato e
un adeguato sistema di ancoraggio
LUOGO DI LAVORO: Il ponteggio deve essere collegato elettricamente "a terra" ogni 20-25 mt. di
sviluppo lineare secondo il percorso più breve possibile, evitando strozzature o brusche svolte; i
conduttori di terra devono avere sezione non inferiore a 35 mm2.
LUOGO DI LAVORO: Operare, durante il montaggio del ponteggio, su piani protetti da regolari
parapetti o facendo uso di imbracatura di sicurezza collegata a fune di trattenuta (ricordati che il
moschettone deve avere una resistenza di almeno 2000 kg e deve essere fissata ai montanti del
ponteggio tramite morsetti o altri sistemi garantiti)
LUOGO DI LAVORO: Prima di iniziare il montaggio del ponteggio è necessario verificare la
resistenza del piano d'appoggio, che dovrà essere protetto contro infiltrazioni d'acqua o cedimenti;
Nel caso che il terreno non sia in grado di resistere alle pressioni trasmesse dalla base
d'appoggio, si devono interporre elementi resistenti atti a ripartire le azioni sul terreno quali ad es.
assi di legno di adeguato spessore (4 o 5 cm); ogni elemento di ripartizione deve interessare
almeno due montanti ed è bene fissarvi le basette
LUOGO DI LAVORO: Realizzare gli ancoraggi del ponteggio previsti dagli schemi (almeno ogni 22
mq. di ponteggio); Vincolare sempre il ponteggio a parti stabili dell'edificio; (Ricordarsi che i canali
pluviali, le ringhiere ecc. non sono considerati parti stabili)
LUOGO DI LAVORO: Sistemare sempre il sottoponte di sicurezza, cioè un impalcato con regolare
parapetto sottostante a non più di 2,5 m il piano di lavoro (il sottoponte può essere omesso solo per
lavori di manutenzione di durata inferiore a 5 gg.)
LUOGO DI LAVORO: Utilizzare le apposite scale interne per salire e scendere dal ponteggio. Le
scale devono essere sfalsate da un piano all'altro (evita di posizionarle una in prosecuzione
dell'altra)
LUOGO DI LAVORO: Utilizzare per gli impalcati tavole di legno con spessore e larghezza non
inferiori a 4X30 cm, oppure 5x20 cm. (E' vietato usare i pannelli per cassaforma); Sovrapporre tra
loro le tavole di circa 40 cm in corrispondenza di un traverso (20 cm da una parte e 20 dall'altra);
ogni tavola deve appoggiare almeno su tre traversi e non presentare parti a sbalzo; Accostare bene
le tavole evitando fessure attraverso le quali potrebbero cadere materiali; Verificare, per le tavole
metalliche, la funzionalità del perno di bloccaggio e il suo effettivo inserimento
LUOGO DI LAVORO: Utilizzare sempre le basette alla base dei montanti del ponteggio; Nel caso in
cui il terreno non sia perfettamente orizzontale si deve procedere ad un suo livellamento, oppure
bisogna usare basette regolabili e mai altri materiali cedevoli che potrebbero rompersi sotto il
carico trasmesso dal montante quali pietre, mattoni ecc..
LUOGO DI LAVORO: Verificare la corretta installazione dei canali di scarico per allontanare i
materiali di risulta, ricordandosi di recintare la zona di fuoriuscita del materiale. (E' vietato gettare
materiale dal ponteggio)
LUOGO DI LAVORO: Verificare la presenza della mantovana quando è necessario proteggere il
passaggio di persone sotto al ponteggio dalla caduta di materiali e reti di nylon o teli per trattenere
la polvere
LUOGO DI LAVORO: Verificare la presenza di regolare parapetto (alto almeno 1 metro, con tavola
fermapiede, corrente superiore e corrente intermedio) su tutti i piani del ponteggio e sui sottoponti di
sicurezza, compreso le testate; Presenza del parapetto anche verso la costruzione, quando il
ponteggio fisso dista più di 20 cm dall'edificio; Parapetto sporgente di almeno 120 cm oltre il piano
di gronda o oltre l'ultimo impalcato del ponteggio
LUOGO DI LAVORO: Verificare la verticalità dei montanti ed il loro collegamento assiale e
l'inserimento della spina verme
LUOGO DI LAVORO: Verificare, in fase di sollevamento, la corretta imbracatura degli elementi del
ponteggio e segrega l'area interessata dalle operazioni di montaggio
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
Utilizzare durante le fasi di smontaggio e montaggio, cintura di sicurezza, con bretelle e cosciali, e fune di
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trattenuta scorrevole su di una guida rigida orizzontale applicata ai montanti interni del ponteggio; casco
di sicurezza, scarpe di sicurezza con suola antisdrucciolo e guanti
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1. 65. Prese a spina
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. 1. 65)
RISCHI
1.
2.
Elettrocuzione
Incendio
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
06a) Vengono utilizzate prese a spina mobili (volanti) ad uso industriale di tipo CEE IP43 o IP67
qualora queste si vengano a trovare, anche accidentalmente, in pozze d4acqua.
06b) Vengono utilizzate prese a spina fisse (installate all4interno o all4esterno dei quadri) ad uso
industriale di tipo CEE IP43 o IP67 qualora queste siano soggette a getti d4acqua.
06c) Vengono anche utilizzate prese a spina alimentate da un proprio trasformatore di sicurezza o di
isolamento (ad esempio per alimentare lampade portatili o proiettori trasportabili) in alternativa alle
altre prese protette da differenziali.
06d) Vengono utilizzate prese incorporate su avvolgicavo ed il cavo è del tipo H07RN-F.
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1. 66. Quadri elettrici
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. 1. 66)
RISCHI
1.
2.
Elettrocuzione
Incendio
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
07a) Vengono utilizzati quadri elettrici costruiti in serie (ASC) dotati di targhe indelebili apposte dai
costruttori con ivi riportato: il marchio di fabbrica del costruttore; un numero per ottenere dal
costruttore tutte le informazioni; EN60439-4 (N.CEI 17/13/4); natura e valore nominale della I (A) del
quadro e della f (hz); tensioni di funzionamento nominali.
133
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2. 2. 21. SCALA PORTATILE
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. 2. 2. 21)
RISCHI
1.
2.
3.
Caduta dall'alto persone per rottura, per scivolamento, per ribaltamento
Caduta dall'alto materiali per distrazione
Elettrocuzione per lavori in prossimità di linee elettriche
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
ATTREZZATURA: Le scale a mano devono servire esclusivamente per lavori assolutamente
particolari in cui non è possibile la realizzazione di opere provvisionali e come percorso temporaneo
ed occasionale per il superamento di dislivelli e per l'accesso ai diversi piani di opere provvisionali;
Verificare che le scale siano dotate di dispositivi antisdrucciolo alle estremità inferiori dei due
montanti e di ganci di trattenuta o appoggi antisdrucciolo alle estremità superiori; Verificare che
l'appoggio (inferiore o superiore) sia piano e non cedevole (sono da preferire le scale dotate di
piedini regolabili per la messa a livello)
ATTREZZATURA: Posizionare correttamente la scala e fissala in sommità (lega un montante nella
parte superiore) e se necessario anche al suolo per evitare scivolamenti o rovesciamenti; Accertarsi
che nessun lavoratore si trovi sulla scala quando se ne effettua lo spostamento laterale
ATTREZZATURA: Verificare che i pioli delle scale di legno siano fissati ad incastro
ATTREZZATURA: Verificare la presenza di piedino regolabile e antisdrucciolo; In presenza di
dislivelli utilizzare l'apposito prolungamento. Evitare l'uso di pietre o altri mezzi di fortuna per livellare
il piano
ATTREZZATURA: Verificare lo stato di conservazione degli elementi costituenti la scala. Evitare
scale arrugginite e senza piedi antisdrucciolo
ATTREZZATURA: Verificare, prima dell'uso, la sporgenza dei montanti di almeno 1 metro oltre il
piano di accesso
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Non usare altri mezzi di fortuna per raggiungere i punti di lavoro
in quota; Le scale non vanno usate come passerelle o come montanti di ponti su cavalletti; Non
usare le scale in prossimità di linee elettriche (> 5 m) a meno che non siano schermate o isolate;
Prima di salire sulla scala verificarne sempre la stabilità, scuotendo leggermente la scala per
accertarsi che le estremità superiori e quelle inferiori siano correttamente appoggiate E' necessario
salire o scendere dalla scala sempre col viso rivolto verso la scala stessa; La scala deve essere
utilizzata da una persona per volta; Non sporgersi dalla scala; Evitare di utilizzare la scala oltre il
terzultimo piolo. Se necessario ricorrere a scala più lunga
LUOGO DI LAVORO: Controllare l'angolo di inclinazione della scala. Per determinare la corretta
inclinazione della scala ci si deve mettere in piedi contro l'appoggio del montante coi piedi paralleli
ai pioli; sollevare un braccio piegato fino all'altezza delle spalle e toccare la scala col gomito se
l'inclinazione è corretta. Il piede è appoggiato ad 1/4 della altezza di sbarco della scala
LUOGO DI LAVORO: Scala ad elementi innestati
Verificare che la lunghezza della scala in opera non superi i 15 m, salvo particolari situazioni in cui le
estremità superiori dei montanti devono essere assicurate a parti fisse; Controllare che tra gli
elementi della scala a sfilo ci sia una sovrapposizione di almeno 5 pioli (1 metro); Verificare, in
caso di scale innestate di lunghezza superiore agli 8 metri, la presenza di rompitratta centrale per
ridurre la freccia d'inflessione
LUOGO DI LAVORO: Scala doppia
Utilizzare scale che non superino i 5 m di altezza; Verificare, prima di salire sulla scala, che i
dispositivi di trattenuta siano correttamente posizionati; Evitare di lavorare stando a cavalcioni sulla
scala, poichè può subentrare una forza orizzontale in grado di ribaltarla
LUOGO DI LAVORO: Verificare che la scala sia provvista di catena di adeguata resistenza o di altro
dispositivo che impedisca l'apertura della scala oltre il limite prestabilito di sicurezza.(5) Si può
salire sulla piattaforma della scala doppia solo se i montanti sono prolungati di almeno 60 cm oltre
la piattaforma
134
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DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
Utilizzare casco di sicurezza per proteggerti in caso di caduta e quando lavori in prossimità di una scala
con lavoratori su di essa. Usare scarpe di sicurezza con suola antisdrucciolo per evitare di scivolare e
guanti se il lavoro lo richiede
135
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2. 2. 4. TRANCIA-PIEGAFERRI
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. 2. 2. 4)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
Contatto con cinghie e pulegge della trancia-piegaferri
Elettrocuzione durante l4uso della trancia- piegaferri
Cesoiamento durante l4uso della trancia-piegaferri
Schiacciamento durante l4uso della trancia-piegaferri
Danni agli occhi ed al volto cagionati dall'emissione di schegge, frammenti e scintille
Danni all'udito per eccessive esposizioni a fonti di rumore, e con intensità superiore alla soglia
consentita
Lesioni dorso-lombari per incorretta od impropria movimentazione del materiale
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
ATTREZZATURA: Il pedale della trancia- piegaferri dovrà essere protetto contro l4azionamento
accidentale sopra ed ai lati.
ATTREZZATURA: Sarà previsto il collegamento all4impianto di terra della trancia- piegaferri.
ATTREZZATURA: Si dovrà prevedere un arresto di emergenza nella trancia- piegaferri.
ATTREZZATURA: Veficare che la trancia- piegaferri abbia un dispositivo che impedisca il
riavviamento spontaneo dopo un4interruzione dell4alimentazione elettrica.
ATTREZZATURA: Verificare che la posa in sito avvenga in modo da assicurare una perfetta stabilità
alla macchina e, in particolare, procedere alla corretta valutazione circa i rischi e le relative modalità
di trasmissione degli stessi al suolo o al piano di appoggio.
ATTREZZATURA: Verificare che la trancia- piegaferri sia corredata da un libretto d4uso e
manutenzione.
ATTREZZATURA: Verificare che la trancia- piegaferri sia dotata di carter fissi contro il contatto con
cinghie e pulegge.
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Accertare in via preliminare all'avvio della macchina che il livello
d'illuminazione della posatazione di lavoro sia quello necessario ad un utilizzo in sicurezza della
stessa e nel caso ricorrere ad illuminazione sussidiaria..
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Ai lavoratori sarà vietato effettuare operazioni di manutenzione o
pulizia con la macchina in moto.
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Alla trancia-piegaferri verrà adibito personale esperto e
informato sui notevoli rischi della macchina.
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Durante l4uso della trancia-piegaferri dovrà essere vietato l'uso
di indumenti che si possono impigliare, bracciali od altro.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
Guanti : durante l4uso della trancia-piegaferri
Scarpe antinfortunistiche : durante l4uso della trancia-piegaferri
Tuta di protezione : durante l4uso della trancia-piegaferri
136
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2. 2. 2. TRAPANO
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. 2. 2. 2)
RISCHI
1.
2.
3.
Elettrocuzione conseguente a inidoneità dell'apparecchio
Contatto accidentale con gli utensili in movimento
Lesioni da proiezione di schegge
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
ATTREZZATURA: Libretto d'uso e manutenzione con le istruzioni del costruttore Verificare la
presenza della marcatura CE nel caso di trapano immesso sul mercato dopo il 22/9/96
ATTREZZATURA: Non modificare alcuna parte dell'utensile anche se vi sembra di migliorare le
condizioni di lavoro; Verificare la funzionalità dell'interruttore di comando; Verificare la perfetta pulizia
delle feritoie di raffreddamento presenti sulla carcassa; Verificare il corretto posizionamento
dell'impugnatura laterale; Verificare lo stato di conservazione del cavo di alimentazione elettrica; non
lavorare con cavi spelacchiati; Verificare che la presa a spina sia conforme alla norma CEI 23-12,
CEI 17; Verificare che la tensione di rete sia quella prevista dal costruttore dell'utensile; Prima
dell'allacciamento al quadro di distribuzione verificare l'apertura dell'interruttore posto a monte della
presa; Verificare che l'utensile sia dotato del doppio isolamento (simbolo del doppio quadrato)
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Maneggiare l'utensile con cura e fare attenzione a non azionare
accidentalmente l'interruttore di avviamento; Mantenere l'impugnatura pulita tale da garantire una
presa sicura; Non fissare al trapano le chiavi del mandrino con catenelle, cordicelle o simili;
L'organo lavoratore deve rimanere in movimento per il tempo strettamente necessario; Controllare
sempre il buono stato di conservazione dell'organo lavoratore: la punta per i fori deve essere
sempre ben affilata; Riporre sempre l'utensile in punti sicuri al fine di evitare cadute dello stesso;
Usare sempre l'utensile per gli scopi ed i lavori per i quali è stato costruito e seguendo le indicazioni
del libretto d'uso e manutenzione; Mantenere sempre la massima attenzione in ciò che fai e non
dare confidenza all'apparecchio che si sta utilizzando
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Prima di prendere in mano gli utensili elettrici, o i cavi di
alimentazione, verificare d'avere mani e piedi asciutti; Se mentre si lavora con l'utensile "scatta"
l'interruttore differenziale, non tentare di risolvere da soli il problema ma informare il preposto; Non
staccare mai la spina tirandola per il cavo collegato; afferrarla sempre tramite l'apposita
impugnatura; Sconnettere sempre il cavo dalla presa sul quadro elettrico prima di iniziare qualsiasi
operazione di manutenzione sull'utensile; Riavvolgere i cavi elettrici eventualmente utilizzati come
prolunghe
LUOGO DI LAVORO: Assicurarsi della stabilità del pezzo o della struttura su cui ci si accinge a
lavorare; Utilizzare, se necessario, appositi attrezzi per tenere fermo il pezzo da forare o mani; Usare
il trasformatore di corrente (MAX 50 VOLT VERSO TERRA) se si deve impiegare l'utensile sotto la
pioggia, in ambienti umidi o bagnati, o a contatto con grandi masse metalliche; Fare in modo che le
giunzioni di prolunghe poggino su superfici asciutte; Verificare che il cavo di alimentazione non urti
contro spigoli vivi: lo sfregamento del cavo può provocare pericolosi spelamenti dell'isolamento
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
Utilizzare otoprotettori, occhiali di protezione o visiera, guanti, scarpe antinfortunistiche e casco di
sicurezza. Indossare sempre indumenti che non abbiano parti svolazzanti
137
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1.134. TRAPANO PORTATILE
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. 1.134)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
Elettrocuzione durante l'uso del trapano portatile
Contatto con l4utensile
Proiezione di trucioli durante l'uso del trapano portatile
Proiezione dell4utensile o di parti di esso durante l4uso del trapano portatile
Rumore durante l4uso del trapano portatile
Inalazione di polvere durante l4uso del trapano portatile
Tagli e abrasione alle mani durante l4uso del trapano portatile
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
ATTREZZATURA: Durante l4uso del trapano portatile sarà accertato frequentemente lo stato di
affilatura della punta.
ATTREZZATURA: Il cavo di alimentazione del trapano portatile sarà provvisto di adeguata protezione
meccanica e sicurezza elettrica.
ATTREZZATURA: Il trapano portatile non sarà collegato all4impianto di terra.
ATTREZZATURA: Il trapano portatile sarà corredato da un libretto d4uso e manutenzione.
ATTREZZATURA: Il trapano portatile sarà dotato di comando a uomo presente.
ATTREZZATURA: Il trapano portatile sarà provvisto di doppio isolamento, riconoscibile dal simbolo
del "doppio quadrato".
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Durante l4uso del trapano portatile sarà accertato che non vi
siano cavi elettrici, tubi, tondini di ferro od altro all4interno dei materiali su cui intervenire.
LUOGO DI LAVORO: Per l4uso del trapano portatile saranno osservate le ore di silenzio imposte dai
regolamenti locali.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Guanti : durante l4uso del trapano portatile se necessario
Scarpe antinfortunistiche: durante l4uso del trapano portatile
Cuffie o tappi antirumore : durante l4uso del trapano portatile se necessario
Tuta di protezione : durante l4uso del trapano portatile
Occhiali protettivi o visiera: durante l4uso del trapano portatile se necessario
Mascherina antipolvere : durante l4uso del trapano portatile
138
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2. 2. 33. TRATTORE
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. 2. 2. 33)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
Rumore durante l'uso del trattore
Cesoiamento e stritolamento durante l'uso del trattore
Irritazioni per contatto di olii minerali e derivati durante l'uso del trattore
Incendio durante l'uso del trattore
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
14.
ATTREZZATURA: Organi di trasmissione del moto: carter alle cinghie e pulegge del ventilatore del
radiatore.
ATTREZZATURA: Ribaltamento impennamento: verranno applicati dei telai o cabina o arco di
sicurezza omologati (obbligo solo per trattori a ruote).
ATTREZZATURA: Salita e discesa del posto di guida: verranno applicati dei maniglioni di presa e di
montatoi con gradini di appoggio del piede antiscivolo e dimensionati a regola d'arte.
ATTREZZATURA: Si dovrà rinnovare il parco macchine qualora non fosse possibile installare le
adeguate protezioni del posto di guida.
ATTREZZATURA: Tubo di scarico: si dovrà applicare adeguata protezione contro i contatti
accidentali.
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Garantire il coordinamento fra operatore alla guida della trattore
e quello a terra durante il collegamento meccanico degli attrezzi oppure verranno adottati sistemi
con attacchi rapidi.
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Non dovrà essere avviato o manovrato il trattore senza essere al
posto di guida.
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Presa di potenza: verà utilizzata una cuffia o degli schermi fissati
alla trattrice contornanti il tratto terminale dell'albero scanalato, di forma e dimensione idonea a
proteggere la forcella esterna del cardano e che si sovrapponga di almeno 5 cm alla protezione
dello stesso.
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Prestare particolare attenzione nelle operazioni di manovra,
specie quando non vi sarà piena visibilità.
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Sarà raccomandato ai lavoratori di verificare il funzionamento
dell'interruttore di comando, nonchè l'efficienza della strumentazione (luci e segnalatori acustici e
luminosi).
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Sarà raccomandato ai lavoratori, durante l'uso, di effettuare il
rifornimento di carburante a motore spento di non fumare e di segnalare gravi anomalie.
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Si dovrà evitare di far condurre le trattrici da personale non in
possesso di patente di guida per autoveicoli.
ISTRUZIONI COMPORTAMENTALI: Si dovrà evitare il trasporto di persone su trattrici non omologate
allo scopo.
LUOGO DI LAVORO: La velocità di esercizio dovrà garantire la necessaria sicurezza in relazione alla
conformazione del terreno su cui si lavora come ad esempio pendenze e franosità.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
5.
Copricapo: durante l'uso del trattore
Calzature di sicurezza: durante l'uso del trattore
Otoprotetti: durante l'uso del trattore
Guanti: durante l'uso del trattore
Indumenti protettivi (tute): durante l'uso del trattore
139
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1.133. UTENSILI ELETTRICI PORTATILI
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. 1.133)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Elettrocuzione durante l'uso di utensili elettrici portatili
Contatto con l4utensile
Proiezione di trucioli durante l4uso degli utensili elettrici portatili
Proiezione dell4utensile o di parti di esso durante l4uso degli utensili elettrici portatili
Bruciature durante l4uso degli utensili elettrici portatili
Rumore durante l4uso degli utensili elettrici portatili
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
ATTREZZATURA: Gli utensili elettrici portatili provvisti di doppio isolamento elettrico non saranno
collegati all4impianto di terra.
ATTREZZATURA: Gli utensili elettrici portatili saranno corredati da un libretto d4uso e manutenzione.
ATTREZZATURA: Gli utensili saranno provvisti di doppio isolamento, riconoscibile dal simbolo del
doppio quadrato.
ATTREZZATURA: Gli utensili saranno quasi tutti provvisti del marchio di qualità. Gli utensili ove
manca, sono in via di sostituzione.
ATTREZZATURA: I cavi di alimentazione saranno provvisti di adeguata protezione meccanica e
sicurezza elettrica.
LUOGO DI LAVORO: Per l4uso degli utensili elettrici portatili saranno osservate le ore di silenzio
imposte dai regolamenti locali.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
5.
Guanti : durante l4uso degli utensili elettrici se necessario
Scarpe antinfortunistiche: durante l4uso degli utensili elettrici
Cuffie o tappi antirumore : durante l4uso degli utensili elettrici se necessario
Tuta di protezione : durante l4uso degli utensili elettrici
Occhiali protettivi o visiera: durante l4uso degli utensili elettrici se necessario
140
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2. 2. 26. UTENSILI MANUALI D'USO COMUNE
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. 2. 2. 26)
RISCHI
1.
2.
3.
Lesioni da proiezione di schegge
Lesioni e tagli per contatto con parti taglienti
Lesioni conseguenti a rottura dell'utensile
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
ATTREZZATURA: Controllare a vista lo stato di efficienza degli utensili e delle attrezzature in
dotazione individuale; Evitare l'utilizzo di martelli, picconi, pale e, in genere, attrezzi muniti di manico
o d'impugnatura se tali parti sono deteriorate, spezzate o scheggiate o non siano ben fissate
all'attrezzo stesso; Rimuovere le sbavature della testa di battuta degli utensili (es. scalpelli) per
evitare la proiezione di schegge
ISTRUZIONI: Utilizzare sempre l'apposita borsa porta attrezzi; Utilizzare l'utensile o l'attrezzo
solamente per l'uso a cui è destinato e nel modo più appropriato; Non prolungare con tubi, o altri
mezzi di fortuna, l'impugnatura delle chiavi. Utilizzare mezzi adeguati, quali chiavi a battere, nel caso
di dadi di difficile sbloccaggio; Spingere, e non tirare verso di se, la lama del coltello spelacavi; Non
tenere piccoli pezzi nel palmo della mano per serrare o allentare viti: il pezzo va appoggiato o stretto
in morsa; Azionare la trancia con le sole mani. Non appoggiare un manico al torace mentre con le
due mani fai forza sull'altro; Non appoggiare cacciaviti, pinze, forbici o altri attrezzi in posizione di
equilibrio instabile; Riporre entro le apposite custodie, quando non utilizzati, gli attrezzi affilati o
appuntiti (asce, roncole, accette, ecc.)
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
Utilizzare occhiali di protezione o schermi facciali, guanti e scarpe antinfortunistiche
141
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1. 71. Verifiche iniziali
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attrezzatura (scheda n. 1. 71)
RISCHI
1.
2.
Elettrocuzione
Incendio
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
11a) Prima della consegna e della messa in servizio, dell4impianto elettrico, l4installatore esegue le
verifiche prescritte dalle norme CEI per l4accertamento della rispondenza alle stesse.
11b) L4installatore esegue come verifiche, l4esame a vista durante la costruzione dell4impianto per
accertare (senza l4effettuazione di prove) le corrette condizioni dell4impianto elettrico e ad impianto
ultimato con particolare cura controlla eventuali danneggiamenti dei materiali e dei componenti,
infine procede alle prove strumentali; gli esami a vista e le prove strumentali sono evidenziate nella
seguente tabella:
ESEMPIO DI VERIFICA DELL4IMPIANTO ELETTRICO DI CANTIERE
3.
11c) Gli esami a vista e le prove strumentali sono evidenziate nella seguente tabella:
142
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2. 22. AERANTI PER CALCESTRUZZO.
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Sostanza (scheda n. 2. 22)
RISCHI
1.
2.
3.
Irritazione cutanea e agli occhi durante l'uso dell'aerante
Corrosione durante l'uso dell'aerante
Intossicazione durante l'uso dell'aerante.
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
Ai lavoratori sarà raccomandato di lavarsi le mani dopo il lavoro con l'aerante.
Ai lavoratori sarà raccomandato di usare crema protettiva prima dell'uso dell'aerante.
Durante l'uso dell'aerante al lavoratore sarà raccomandato di tenerlo lontano dagli occhi.
In caso d'ingestione dell'aerante ai lavoratori sarà raccomandato di sciacquarsi la bocca con acqua
e ricorrere al medico.
In caso di contatto dell'aerante con gli occhi ai lavoratori sarà raccomandato di lavarsi
abbondantemente con acqua e ricorrere al medico.
In caso di contatto dell'aerante con la pelle ai lavoratori sarà raccomandato di lavarsi con acqua.
Lo smaltimento dei rifiuti dell'aerante avverrà tramite impresa specializzata.
Lo stoccaggio dell'aerante avverrà in luogo asciutto.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
Guanti: durante l'uso dell'aerante.
Occhiali: durante l'uso dell'areante.
Occhiali: per coloro che operano in prossimità di lavoratori che utilizzano l'areante.
143
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3. 9. ANTIVEGETATIVI.
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Sostanza (scheda n. 3. 9)
RISCHI
1.
2.
3.
Intossicazione durante l'uso degli antivegetativi
Incendio durante l'uso degli antivegetativi
Esplosione durante l'uso degli antivegetativi, se il prodotto è misto a combustibili o è esposto a
calore
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
Ai lavoratori sarà raccomandato di lavarsi le mani dopo il lavoro con gli antivegetativi, e lavare
immediatamente gli indumenti contaminati.
Ai lavoratori sarà raccomandato di usare crema protettiva prima dell'uso degli antivegetativi.
Durante l'uso degli antivegetativi sarà raccomandato di non scuotere i cristalli che lo compongono.
In caso d'ingestione degli antivegetativi ai lavoratori sarà raccomandato di sciacquarsi la bocca con
acqua e ricorrere al medico.
In caso di contatto degli antivegetativi con gli occhi ai lavoratori sarà raccomandato di lavarsi
abbondantemente con acqua e ricorrere al medico.
In caso di contatto degli antivegetativi con la pelle ai lavoratori sarà raccomandato di pulirsi con
acqua e sapone, o detergente per la pelle, ma non con solvente.
Lo smaltimento dei rifiuti degli antivegetativi avverrà tramite impresa specializzata.
Lo stoccaggio degli antivegetativi avverrà in contenitori sigillati e lontano da materiali combustibile.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
Guanti: durante l'uso degli antivegetativi.
144
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2. 23. CEMENTO O MALTA CEMENTIZIA
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Sostanza (scheda n. 2. 23)
RISCHI
1.
2.
Inalazione di polveri durante l4uso del cemento
Contatto con la pelle e con gli occhi durante l4uso del cemento
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
Durante l4uso del cemento saranno presi gli accorgimenti per evitare contatti con la pelle e con gli
occhi.
I lavoratori della fase coordinata in caso di contatto cutaneo con cemento o malta cementizia,
devono lavarsi abbondantemente con acqua e sapone.
Nel caso di contatto cutaneo esteso con il cemento ai lavoratori sarà raccomandato di lavarsi con
abbondante acqua.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
Mascherina antipolvere : durante l4uso del cemento o della malta
Guanti : durante l4uso del cemento
Tuta di protezione : durante l4uso del cemento o della malta
Mascherina antipolvere : per coloro che operano in prossimità di lavoratori che utilizzano cemento o
malta cementizia.
145
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2. 43. DISARMANTI PER TRATTAMENTI DI CASSEFORME.
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Sostanza (scheda n. 2. 43)
RISCHI
1.
2.
3.
Esplosione in quanto i vapori dei disarmanti, reagiscono con l'aria
Incendio durante l'uso dei disarmanti
Irritazione cutanea ed agli occhi durante l'uso dei disarmanti
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
Ai lavoratori sarà raccomandato di lavarsi le mani dopo il lavoro con i disarmanti ed eliminare gli
indumenti contaminati.
Ai lavoratori sarà raccomandato di usare crema protettiva prima dell'uso dei disarmanti.
Durante l'uso della pittura per casseformi sarà raccomandato di non inalare i vapori del solvente,
non fumare, non usare fiamme libere e garantire una buona ventilazione.
In caso d'ingestione dei disarmanti ai lavoratori sarà raccomandato di sciacquarsi la bocca con
acqua e ricorrere al medico.
In caso di contatto dei disarmanti con gli occhi ai lavoratori sarà raccomandato di lavarsi
abbondantemente con acqua e ricorrere al medico.
In caso di contatto dei disarmanti con la pelle ai lavoratori sarà raccomandato di pulirsi con acqua e
sapone, o detergente per la pelle, ma non con solvente.
In caso di inalazione dei disarmanti chimici sarà raccomandato di portare il lavoratore all'aria aperta
e ricorrere al medico.
Lo smaltimento dei rifiuti dei disarmanti avverrà tramite impresa specializzata.
Lo stoccaggio dei disarmanti avverrà in contenitori sigillati.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
5.
Guanti: durante l'uso dei disarmanti.
Occhiali: durante l'uso dei disarmanti.
Apparecchio respiratore: durante l'uso dei disarmanti.
Occhiali: per coloro che operano in prossimità di lavoratori che utilizzano dei disarmanti.
Apparecchio respiratore: per coloro che operano in prossimità di lavoratori che utilizzano dei disarmanti.
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3. 47. MEMBRANE IMPERMEABILIZZANTI FINITURA PAVIMENTI.
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Sostanza (scheda n. 3. 47)
RISCHI
1.
2.
3.
Irritazione cutanea ed agli occhi durante l'uso della membrana impermeabilizzante
Esplosione in quanto i vapori della membrana impermeabilizzante, reagiscono con l'aria
Incendio durante l'uso della membrana impermeabilizzante
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
Ai lavoratori sarà raccomandato di lavarsi le mani dopo il lavoro con la membrana
impermeabilizzante, e rimuovere dalla pelle con detergente specifico e non con solvente eventuali
residui del prodotto.
Ai lavoratori sarà raccomandato di usare crema protettiva prima dell'uso della membrana
impermeabilizzante.
Durante l'uso della membrana impermeabilizzante sarà raccomandato di garantire una buona
ventilazione.
In caso d'ingestione della membrana impermeabilizzante ai lavoratori sarà raccomandato di
sciacquarsi la bocca con acqua e ricorrere al medico.
In caso d'ingestione della membrana impermeabilizzante ai lavoratori sarà raccomandato di
sciacquarsi la bocca con acqua e ricorrere al medico.
In caso di contatto della membrana impermeabilizzante con la pelle ai lavoratori sarà raccomandato
di pulirsi con detergente e poi lavarsi con acqua e sapone.
In caso di inalazione della membrana impermeabilizzante sarà raccomandato di portare il lavoratore
all'aria aperta e ricorrere al medico.
Lo smaltimento dei rifiuti della membrana impermeabilizzante avverrà tramite impresa specializzata.
Lo stoccaggio della membrana impermeabilizzante avverrà in contenitori chiusi in luogo asciutto.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
Guanti: durante l'uso della membrana impermeabilizzante.
Occhiali: durante l'uso della membrana impermeabilizzante.
Occhiali: per coloro che operano in prossimità di lavoratori che utilizzano la membrana
impermeabilizzante.
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2. 32. PITTURE PER MANO DI FINITURA E DI FONDO.
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Sostanza (scheda n. 2. 32)
RISCHI
1.
2.
3.
Esplosione in quanto i vapori delle pitture per mano di finitura e di fondo reagiscono con l'aria
Irritazione cutanea ed agli occhi durante l'uso delle pitture per mano di finitura e di fondo
Incendio durante l'uso delle pitture per mano di finitura e di fondo
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
Ai lavoratori sarà raccomandato di lavarsi le mani con detergente delicato e non con solvente, e
cambiare gli indumenti contaminati dopo il lavoro con le pitture di mano di finitura e di fondo.
Ai lavoratori sarà raccomandato di usare crema protettiva prima dell'uso delle pitture per mano di
finitura e di fondo.
Durante l'uso delle pitture per mano di finitura e di fondo sarà raccomandato di non fumare e di non
utilizzare fiamme libere, garantire una buona ventilazione.
In caso d'ingestione delle pitture per mano di finitura e di fondo ai lavoratori sarà raccomandato di
sciacquarsi la bocca con acqua e ricorrere al medico.
In caso di contatto delle pitture per mano di finitura e di fondo con gli occhi ai lavoratori sarà
raccomandato di lavarsi abbondantemente con acqua e ricorrere al medico.
In caso di contatto delle pitture per mano di finitura e di fondo con la pelle ai lavoratori sarà
raccomandato di pulirsi con detergente e poi lavarsi con acqua e sapone.
In caso di inalazione delle pitture per mano di finitura e di fondo sarà raccomandato di portare il
lavoratore all'aria aperta e ricorrere al medico.
Lo smaltimento dei rifiuti delle pitture per mano di finitura e di fondo avverrà tramite impresa
specializzata.
Lo stoccaggio delle pitture per mano di finitura e di fondo avverrà in contenitori sigillati ed in luogo
asciutto.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
Guanti: durante l'uso delle pitture per mano di finitura e di fondo.
Occhiali: durante l'uso delle pitture per mano di finitura e di fondo.
Apparecchio respiratore: durante l'uso delle pitture per mano di finitura e di fondo.
Occhiali: per coloro che operano in prossimità di lavoratori che utilizzano le pitture per mano di finitura e
di fondo.
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3. 49. PRESIDI SANITARI: ERBICIDI, FISIOFARMACI, FITOREGOLATORI, ANTICRITTOGAMICI,
INSETTICIDI, ADDITTIVI CONCIMI, ECC.
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Sostanza (scheda n. 3. 49)
RISCHI
1.
2.
Irritazione agli occhi, alle vie respiratorie ed alla pelle.
Intossicazioni mortali.
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
14.
15.
16.
17.
18.
19.
Ci si dovrà accertare che il presidio sanitario da impiegare sia consentito per la coltura da trattare.
Dopo il lavoro tutti gli strumenti utilizzati nella preparazione delle miscele devono essere lavati e le
acque di lavaggio recuperate nel serbatoio dell'irroratrice.
Dovranno essere preferibilmente utilizzati presidi all'interno di sacchetti idrosolubili in modo da
evitare operazioni di premiscelazione e qualsiasi contatto diretto.
Dovrà essere vietato fumare, mangiare e bere durante l'uso di presidi sanitari.
Durante il trattamento con i presidi l'operatore dovrà evere al seguito una tanica d'acqua con
rubinetto per i lavaggi personali e per l'eventuale decontaminazione dei mezzi di protezione; tale
recipiente dovrà essere tenuto a riparo dall'irrorazione
Durante l'uso di presidi non si dovranno compiere atti fisiologici se non dopo essersi allontanati dal
luogo del trattamento e lavate le mani.
In caso di contaminazione accidentale da presidi sanitari si dovrà interrompere il lavoro, togliersi i
mezzi di protezione e fare una doccia.
In caso di guasto meccanico dell'irroratrice la riparazione andrà effettuata con idonei strumenti e
senza togliere i mezzi protettivi (tenere a disposizione uno spazzolino in plastica per spazzolare la
punta dell'ugello al fine di rimuovere lo sporco).
In caso di incidente o sospetto avvelenamento acuto da presidi sanitari seguire le norme generali di
primo soccorso ovvero: allontanare l'infortunato dalla zona di trattamento trasportandolo in luogo
aperto, ben ventilato ed all'ombra; spogliarlo immediatamente dagli indumenti se inquinati da
presidio; lavare accuratamente la pelle e gli occhi con abbondante acqua tiepida o fredda senza
strofinare onde evitare l'assorbimento maggiore; non provocare vomito almenochè il tossico non sia
stato prevalentemente ingerito e l'operatore sia coscente; evitare la somministrazione di latte e
alcolici; portare il prima possibile l'infortunato al più vicino ospedale mostrando al medico l'etichetta
del prodotto impiegato.
La preparazione delle miscele dovrà avvenire preferibilmente all'aperto secondo le dosi indicate dal
produttore con gli appositi misurini graduati o confezioni monodose.
Nei giorni in cui l'operatore sarà esposto a contatto o inalazione di presidi sanitari egli dovrà curare
particolarmente l'alimentazione per non affaticare ulteriormente organi come il fegato e i reni, ovvero
dovrà eliminare i cibi grassi, salati o piccanti e soprattutto gli alcolici nonchè il latte.
Nella zona del trattamento dei presidi sanitari non dovranno sostare persone e animali domestici.
Nessun operatore estraneo all'impiego dei presidi sanitari potrà stazionare nell'area del
trattamento.
Ogni confezione di presidio sanitario dovrà riportare una serie di indicazioni e dichiarazioni
appositamente prescritte per il formulato in questione, in modo leggibile ed indelebile: queste
costituiscono l'etichetta.
Ogni operatore che utilizza presidi deve essere sottoposto a sorveglianza sanitaria a visite mediche
ed esami periodici.
Per l'impiego di presidi sanitari di prima e seconda classe tossicologica, gli operatori dovranno
essere in possesso di apposita autorizzazione "patentino".
Per l'uso dei presidi non si dovrà operare contro vento, nelle giornate umide e nelle ore più calde e
inoltre non si dovranno contaminare altre colture o bacini idrici.
Prima di preparare una miscela deve essere letta attentamente l'etichetta per conoscere le
indicazioni particolari e gli accorgimenti da seguire.
Si dovrà evitare l'esposizione a presidi sanitari in caso di terapie mediche con antibiotici o altri
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20.
farmaci che impegnano fegato e reni.
Sul mezzo di trasporto dei presidi sanitari non devono esserci sporgenze, chiodi, ecc. in grado di
danneggiare le confezioni; non devono esservi promiscuità con alimenti, bevande, ecc..In caso di
incidente durante il trasporto bisognerà attuare quanto possibile per evitare ulteriori inquinamenti e
avvertire tempestivamente l'ente proprietario della strada o dell'area (Comune e AUSL).
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
Casco integrale, cappuccio ventilato, maschera e semimaschera per la protezione delle vie respiratorie
e digerente. Sono consigliati i caschi alimentati con batteria ricaricabile da utilizzare durante la
preparazione della miscela e con la batteria del trattore, da impiegare durante l'irrorazione. La
guarnizione superiore della visiera del casco dovrà essere sempre ben mantenuta in maniera che non
si deteriori, così da evitare infiltrazione del prodotto dalla calotta all'interno del casco. Sono consigliate le
maschere e/o semimaschere con doppia valvola di espirazione; per l'uso delle stesse dovrà essere
controllata la tenuta otturando con la mano l'orifizio dei filtri ed inspirando e verificando che il dpi rimanga
in depressione; non è garantita la tenuta in soggetti con barba e basette lunghe.
2.
Guanti, occhiali, stivali e tuta per la protezione della cute. I guanti dovranno essere a cinque dita,
impermeabili (neoprene, gomma di nitrile), quando contaminati da presidio sanitario devono essere
lavati, ancora calzati, con acqua pulita, al termine dell'irrorazione, lavarli, sempre calzati, con acqua e
sapone e riporli in armadietto metallico, sostituire i guanti in caso di rottura o logoramento. Gli occhiali
devono essere a tenuta, per evitare appannamenti si potranno usare dischi anti appannanti o applicare
sulle lenti un leggero strato di glicerina, al termine del trattamento dovranno essere lavati con acqua e
sapone e riposti in armadietto metallico. Gli stivali dovranno essere in gomma e calzati sotto la tuta, se
contaminati dal presidio sanitario, dovranno essere lavati ancora calzati con acqua pulita, al termine del
trattamento dovranno essere lavati sempre calzati, con acqua e sapone e quindi riposti nell'armadietto
metallico, dovranno essere sostituiti in caso di rottura o logoramento. La tuta dovrà essere
impermeabile nei periodi invernali, di cotone al 100% nelle stagioni più calde, le maniche ed i pantaloni
dovranno essere indossati al di sopra di guanti e stivali, la tuta in cotone dovrà essere lavata in lavatrice
(minimo a 60 gradi) subito dopo ogni trattamento.
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2. 26. SCHIUME ISOLANTI APPLICATE IN SITU: POLIURETANO ESPANSO A DUE COMPONENTI A
BASE DI POLIURETANO ESPANSO PREPARATO IN CANTIERE MISCELANDO DUE COMPONENTI
LIQUIDI
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Sostanza (scheda n. 2. 26)
RISCHI
1.
2.
Irritazione cutanea ed agli occhi durante l'uso del poliuretano espanso a due componenti, inoltre
emana gas tossici se bruciato
Incendio durante l'uso del poliuretano espanso a due componenti
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
Ai lavoratori sarà raccomandato di lavarsi le mani dopo il lavoro con il poliuretano espanso a due
componenti ed eliminare gli indumenti contaminati..
Ai lavoratori sarà raccomandato di usare crema protettiva prima dell'uso del poliuretano espanso a
due componenti.
Ai lavoratori sarà raccomandato di usare il poliuretano espanso a due componenti solo tramite
personale addestrato dal produttore.
Durante l'uso del poliuretano espanso a due componenti sarà raccomandato garantire una buona
ventilazione.
In caso d'inalazione del poliuretano espanso a due componenti sarà raccomandato di portare il
lavoratore all'aria aperta e ricorrere al medico.
In caso di contatto del poliuretano espanso a due componenti con gli occhi ai lavoratori sarà
raccomandato di lavarsi abbondantemente con acqua e ricorrere al medico.
In caso di contatto del poliuretano espanso a due componenti con la pelle ai lavoratori sarà
raccomandato di pulirsi con acqua e sapone, o detergente per la pelle, ma non con solvente.
Lo smaltimento dei rifiuti del poliuretano espanso a due componenti avverrà tramite impresa
specializzata.
Lo stoccaggio del poliuretano espanso a due componenti avverrà all'aperto e lontano da fonti di
calore.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
5.
Tuta protettiva: durante l'uso del poliuretano espanso in bombola.
Guanti: durante l'uso del poliuretano espanso in bombola.
Occhiali: durante l'uso del poliuretano espanso in bombola.
Stivali in gomma: durante l'uso del poliuretano espanso in bombola.
Occhiali: per coloro che operano in prossimità di lavoratori che utilizzano il poliuretano espanso in
bombola.
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3. 44. ESECUZIONE OPERE MURARIE INTERNE - Vengono realizzate le opere murarie di
tamponamento e tramezzi con laterizi e malta cementizia. Non sono da escludersi tamponamenti
con pannelli prefabbricati. La fase lavorativa viene svolta all'interno della struttura.
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attività Generica (scheda n. 3. 44)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
Cadute dall'alto.
Caduta di materiali in fase di sollevamento.
Caduta di materiali dall'alto.
Caduta in piano (scivolamento, inciampo).
Contusioni, schiacciamenti, ferite alle mani.
Caduta in profondità (entro vani scale, vani ascensore, vani tecnici, ecc.).
Rischi di diversa natura e gravità nell'uso delle attrezzature.
Elettrocuzione (per contatti diretti e/o indiretti).
Esposizione a rumore (nell'uso di attrezzatura portatile).
Microclima (caldo, freddo).
Movimentazione manuale di carichi.
Spostamento degli impalcati del ponteggio (sfalsati rispetto ai piani standard del ponteggio) per
realizzazione muro faccia a vista.
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
Applicare regolari e solidi parapetti su ogni lato prospiciente il vuoto.
Non devono essere manomesse le opere provvisionali predisposte.
Per il rischio: Caduta in profondità (entro vani scale, vani ascensore, vani tecnici, ecc.)
2.
Evitare i depositi di laterizi sui ponteggi se non per la quantità strettamente necessaria all'uso. Se il
deposito avviene sull'impalcato di un ponte, si deve avere cura di non eccedere in altezza la tavola
fermapiede.
Il materiale depositato sugli eventuali ponti di servizio deve essere ritirato al più presto sui solai,
comunque sempre prima di effettuare un nuovo scarico. Per il rischio: Caduta di materiali dall'alto.
3.
Fare uso dei DPI con particolare riferimento ai dispositivi otoprotettori.
Informazione e formazione. Per il rischio: Esposizione a rumore (nell'uso di attrezzatura portatile).
4.
Fare uso dei necessari DPI con particolare riferimento a guanti e calzature di sicurezza. Per il
rischio: Contusioni, schiacciamenti, ferite alle mani.
Fare uso di abbigliamento adeguato nei periodi freddi.
Evitare, per quanto possibile, esposizioni dirette e prolungate al sole. Per il rischio: Microclima
(caldo, freddo).
5.
6.
Il sollevamento dei carichi deve essere effettuata solo previa corretta imbracatura degli stessi. Deve
essere controllata l'efficienza dei mezzi utilizzati nel sollevamento. Non sostare/passare nelle zone
interessate dal sollevamento.
Si deve fare uso dei mezzi personali di protezione con particolare riferimento al casco, ai guanti, alle
calzature di sicurezza. Per il rischio: Caduta di materiali in fase di sollevamento.
7.
Impedire che i passaggi predisposti per l'accesso alle zone di lavoro risultino ostacolati da materiali
e sfridi.
Assicurare sufficiente illuminazione (artificiale) nei passaggi interni alla struttura. Per il rischio:
Caduta in piano (scivolamento, inciampo).
8.
Limitare il più possibile la movimentazione manuale dei carichi facendo uso delle attrezzature di
sollevamento. Nelle movimentazione manuale, rispettare le seguenti regole: posizionare bene i
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piedi ed utilizzare le gambe per il sollevamento mantenendo sempre la schiena ben eretta.
Informazione e formazione. Per il rischio: Movimentazione manuale di carichi.
9.
10.
11.
12.
Non devono essere eseguiti interventi (riparazioni, sostituzioni) su parti in tensione. A fronte di
anomalie di natura elettrica, avvertire il preposto affinché faccia intervenire personale competente.
Deve essere fatto uso solo di utensili elettrici portatili di tipo a doppio isolamento. Non devono
essere lasciati cavi elettrici/prolunghe a terra, sulle aree di transito/passaggio e comunque esposti
al rischio di schiacciamento. Informazione e formazione. Per il rischio: Elettrocuzione (per contatti
diretti e/o indiretti).
Ripristino idonei impalcati e relativi parapetti. Per il rischio: Spostamento degli impalcati del
ponteggio (sfalsati rispetto ai piani standard del ponteggio) per realizzazione muro faccia a vista.
Rispettare le istruzioni di sicurezza previste dalle schede specifiche.
Fare uso dei DPI a fronte dei rischi specifici delle attrezzature.
Informazione e formazione. Per il rischio: Rischi di diversa natura e gravità nell'uso delle attrezzature.
Verificare la presenza e l'efficienza delle opere provvisionali (impalcati, parapetti, ecc.) già
predisposte in fase di elevazione della struttura. Provvedere al ripristino dei regolari parapetti
eventualmente rimossi e/o non più affidabili.
Non utilizzare ponti su cavalletti posti su ponteggi e/o in vani che presentino aperture verso il vuoto.
Fare uso di ponti su ruote allestiti in modo corretto.
Non sovraccaricare i ponteggi. Per il rischio: Cadute dall'alto.
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3. 61. INSTALLAZIONE CANTIERE - Presa in consegna dell4area e predisposizione della recinzione.
Sistemazione logistica del cantiere con posizionamento baracche servizi.Realizzazione impianti e
posizionamento prime attrezzature. Tracciatura linee perimetrali dell4opera e predisposizione
picchettatura (modine).
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attività Generica (scheda n. 3. 61)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
Caduta attrezzature/materiali in fase di scarico e/o posizionamento.
Ferite, tagli, abrasioni derivanti dalla manipolazione di materiali.
Caduta in piano (inciampo, scivolamento).
Rischi vari derivanti dall4uso delle attrezzature/impianti.
Elettrocuzione (per contatti diretti e/o indiretti).
Esposizione a rumore nell4uso della sega circolare, macchine operatrici, utensili elettrici o ad
aria compressa.
Microclima (caldo, freddo).
Esposizione a polveri.
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
Attenersi e rispettare le istruzioni di sicurezza previste dalle schede specifiche. Fare uso dei DPI a
fronte dei rischi specifici delle attrezzature/impianti. Informazione e formazione. Per il rischio: Rischi
vari derivanti dall4uso delle attrezzature/impianti.
Curare la viabilità di cantiere; predisporre passaggi sicuri e non ostacolati da depositi di materiali di
consumo e/o sfridi. Fare uso dei DPI con particolare riferimento alle calzature di sicurezza. Per il
rischio: Caduta in piano (inciampo, scivolamento).
Delimitare la zona interessata dalle operazioni. Effettuare un controllo sulle modalità di imbraco del
carico. Fare uso dei DPI con particolare riferimento al casco protettivo. Informazione e formazione.
Per il rischio: Caduta attrezzature/materiali in fase di sollevamento e carico.
Fare uso dei DPI con particolare riferimento ai dispositivi otoprotettori.Informazione e formazione.
Per il rischio: Esposizione a rumore nell4uso della sega circolare, macchine operatrici, utensili
elettrici o ad aria compressa.
Fare uso dei DPI con particolare riferimento ai guanti protettivi. Informazione e formazione. Per il
rischio: Ferite, tagli, abrasioni derivanti dalla manipolazione di materiali in movimentazione.
Fare uso di abbigliamento adeguato nei periodi freddi. Evitare, per quanto possibile, esposizioni
dirette e prolungate al sole. Per il rischio: Microclima (caldo, freddo).
Impedire, per quanto possibile, la formazione di nubi di polvere tenendo bagnata la principale
viabilità predisposta per i mezzi di cantiere. Fare uso di apposita mascherina. Informazione e
formazione. Per il rischio: Esposizione a polveri.
Provvedere affinché ai cavi elettrici sia assicurata adeguata protezione da danneggiamenti
meccanici. Per guasti, rotture, danneggiamenti di apparecchi elettrici e/o componentistica di natura
elettrica, fare intervenire solo personale tecnico competente. Usare solo apparecchiature elettriche
in perfetta efficienza.Informazione e formazione. Per il rischio: Elettrocuzione (per contatti diretti e/o
indiretti).
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3. 58. INSTALLAZIONE PONTEGGI - Montaggio ponteggio a tubi/giunto o a elementi prefabbricati.
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attività Generica (scheda n. 3. 58)
RISCHI
1.
2.
3.
Caduta degli addetti durante il montaggio del ponteggio.
Caduta di materiali vari o parti di ponteggio.
Caduta durante la discesa o la salita all'interno del ponteggio in allestimento.
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
Gli addetti al montaggio devono operare su piani protetti da regolari parapetti o fare uso di cintura di
sicurezza collegata a fune di trattenuta. La cintura di sicurezza deve essere del tipo con bretelle e
cosciali .La fune di trattenuta non deve essere più lunga di 1,5 m.Per potersi agganciare
rapidamente a montanti e correnti del ponteggio, si raccomanda l'uso degli appositi dispositivi tipo
"Manutube" collegati al moschettone della fune di trattenuta.La fune alla quale dovesse essere
necessario agganciarsi tramite il moschettone della fune di trattenuta, deve avere una resistenza di
almeno 2000 kg e deve essere fissata ai montanti del ponteggio tramite morsetti od altri sistemi
garantiti.Le tavole d'impalcato devono sempre essere posate operando dall'impalcato sottostante e
utilizzando le protezioni di cui sopra. E' severamente vietato salire e scendere utilizzando i correnti
dei ponteggi, occorre invece utilizzare le apposite scalette fornite dal costruttore del ponteggio,
complete di impalcati metallici e botole incernierate; in alternativa utilizzare idonee scale metalliche
vincolate in sommità, posizionate con pendenza inferiore a 75° e sporgenti di almeno m 1,00 oltre il
piano dell'impalcato. Per il rischio: Caduta degli addetti durante il montaggio del ponteggio.
L'addetto al sollevamento a terra deve agganciare i carichi in maniera sicura ed allontanarsi dalla
zona sottostante il mezzo di sollevamento. La zona destinata al sollevamento deve essere
delimitata e vietata ai non addetti. La zona adiacente il ponteggio in fase di montaggio deve essere
delimitata tramite parapetti rigidi. Gli impalcati del ponteggio non devono essere ingombri di
materiali. I morsetti devono essere sollevati all'interno di contenitori. I contenitori non devono essere
riempiti oltre l'altezza delle sponde. Per il rischio: Caduta di materiali vari o parti di ponteggio.
Utilizzare idonee scale a pioli o a gradini .Vincolare le scale a pioli e far proseguire la scala per
almeno 1 m. oltre il piano di sbarco. La pendenza della scala deve essere adeguata. Per il rischio:
Caduta durante la discesa o la salita all'interno del ponteggio in allestimento.
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3. 16. LAVORI ALL4INTERNO DELLA STRUTTURA IN COSTRUZIONE
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attività Generica (scheda n. 3. 16)
RISCHI
1.
2.
3.
Caduta di persone dalle scale a gradini
Caduta di persone nelle aperture lasciate nei solai
Caduta di persone attraverso le aperture lasciate nei muri
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
I lavoratori della fase coordinata non devono accedere alla struttura in costruzione se la stessa è
bloccata.
Le aperture che saranno usate per il passaggio di materiale avranno un lato del parapetto costituito
da una barriera mobile non asportabile, aperto per il tempo strettamente necessario al lavoro.
Le aperture lasciate nei muri prospicienti il vuoto o vani saranno chiuse con parapetto normale con
arresto al piede quando il dislivello supera i 50 centimetri.
Le aperture lasciate nei solai saranno circondate da normale parapetto.
Le aperture lasciate nei solai saranno coperte da tavolato solidamente fissato e di resistenza non
inferiore a quello dei piani di calpestio dei ponti di lavoro.
Le scale a gradini saranno dotate di regolare parapetto con arresto al piede quando il dislivello
supera i 50 centimetri.
Sarà impedito l4accesso alla struttura in costruzione bloccando le vie di accesso.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
Scarpe Antinfortunistiche : durante i lavori all4interno della struttura in costruzione
Cintura di sicurezza : durante il carico e lo scarico del materiale dalle strutture con parapetto aperto.
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3. 43. LAVORI DI DEMOLIZIONE
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attività Generica (scheda n. 3. 43)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
Caduta accidentale di materiale o strutture durante i lavori di demolizione
Rumore durante i lavori di demolizione
Inalazione di polveri durante i lavori di demolizione
Caduta accidentale di materiale o strutture durante i lavori di demolizione
Contatto e distruzione di sottoservizi
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
14.
15.
16.
17.
Dovrà essere accertato che nella zona dove si eseguono i lavori non vi siano sottoservizi.
Durante i lavori di demolizione i materiali di risulta saranno convogliati a terra attraverso il canale di
scarico.
Durante i lavori di demolizione non ci si avvicinerà a meno di 5 metri da linee elettriche aeree non
protette.
I lavoratori della fase coordinata non devono accedere nelle zone sottostanti i lavori di demolizione.
I lavori di demolizione saranno eseguiti con cautela e dall4alto verso il basso.
I materiali contenenti amianto saranno stati eliminati da ditta specializzata.
Le strutture da demolire ed i materiali di risulta saranno irrorati con acqua per ridurre il
sollevamento della polvere.
Nella zona sottostante i lavori di demolizione sarà vietata la sosta ed il transito.
Non vengono fatti lavorare operai sui muri in demolizione
Per i lavori di demolizione saranno osservate le ore di silenzio imposte dai regolamenti locali
Per rovesciamento saranno eseguite demolizioni solo per le strutture di altezza inferiore ai 5 metri.
Prima dell4inizio dei lavori di demolizione si procederà alla verifica delle condizioni di conservazione
e di stabilità delle strutture da demolire.
Prima dell4inizio dei lavori di demolizione si procederà alla verifica delle condizioni di conservazione
e di stabilità delle strutture da demolire.
Prima dell4inizio dei lavori di demolizione si procederà alla verifica delle condizioni statiche delle
strutture da conservare e alla redazione dell4apposito verbale.
Prima di iniziare i lavori di demolizione sarà accertato che non vi sono materiali contenenti amianto.
Saranno eseguite opere di rafforzamento e di puntellamento necessarie ad evitare crolli
intempestivi
Trattandosi di importante ed estesa demolizione, sarà redatto un apposito programma firmato
dall4imprenditore e dal dipendente direttore dei lavori.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
Cuffie o tappi antirumore : durante i lavori di demolizione
Guanti : durante i lavori di demolizione
Elmetto : durante i lavori di demolizione
Scarpe Antinfortunistiche : durante i lavori di demolizione
Occhiali protettivi o visiere : durante i lavori di demolizione
Tuta di protezione : durante i lavori di demolizione
Cuffie o tappi antirumore : durante i lavori di demolizione
Filtrante facciale per polveri inerti : durante i lavori di demolizione
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3. 74. LAVORI DI SCAVO
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attività Generica (scheda n. 3. 74)
RISCHI
1.
2.
Cedimento delle pareti degli scavi e conseguente franamento
Caduta accidentale di persone nello scavo
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
Durante i lavori di scavo il terreno sarà armato o consolidato in presenza del rischio di frane o
scoscendimenti con tavole che sporgono di 30 centimetri dal bordo dello scavo.
Durante i lavori di scavo il terreno sarà armato o consolidato in presenza del rischio di frane o
scoscendimenti.
Durante i lavori di scavo sarà vietata la sosta ed il passaggio dei non addetti ai lavori.
I depositi di materiali non saranno costituiti presso il ciglio dello scavo.
I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi o sostare nelle zone di scavo finchè le
stesse non sono terminate.
Le pareti dei fronti di attacco degli scavi saranno tenute con una inclinazione o un tracciato tali, in
relazione alla natura del terreno, da impedire franamenti.
Lo scavo sarà circondato da un parapetto normale.
Lo scavo sarà coperto dopo i lavori essendo di entità limitata.
L4escavo manuale con scalzamento alla base sarà effettuato solo per altezza inferiore a metri 1,5.
Prima delle operazioni di scavo sarà verificata con la D.L. la consistenza e la stabilità del terreno e
della muratura, stabilendo così la tratta di scavo possibile in funzione di tali parametri.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
Elmetto : durante i lavori di scavo
Scarpe Antinfortunistiche : durante i lavori di scavo
Tuta di protezione : durante i lavori di scavo
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3. 63. LAVORI IN ALTEZZA
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attività Generica (scheda n. 3. 63)
RISCHI
1.
2.
Caduta accidentale di persone durante i lavori in altezza
Caduta accidentale di oggetti durante i lavori in altezza
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
Durante i lavori in altezza gli utensili inutilizzati saranno tenuti attaccati ad apposite cinture.
Durante i lavori in altezza saranno usati idonei ponti mobili (trabatelli).
Durante i lavori in altezza saranno usati idonei ponti su cavalletti.
Durante i lavori in altezza saranno usati idonei sistemi anticaduta.
Durante i lavori in altezza saranno utilizzate idonee scale.
Durante i lavori in altezza saranno utilizzati idonei ponteggi metallici.
Durante i lavori in altezza saranno utilizzati ponteggi autosollevanti.
Durante i lavori in altezza sarà usata la rete anticaduta.
I lavoratori della fase coordinata non devono accedere nella zona sottostante i lavori in altezza.
I lavori in altezza su tetti e coperture saranno successivi alla verifica di stabilità e resistenza in
considerazione del peso dei lavoratori e del materiale.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
Cintura di sicurezza : durante l4uso dei sistemi anticaduta
159
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3. 1.36. LAVORI SU IMPIANTI ELETTRICI
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attività Generica (scheda n. 3. 1.36)
RISCHI
1.
2.
Elettrocuzione durante l'installazione di impianti elettrici
Arco elettrico durante i lavori su impianti elettrici
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
2.
3.
4.
5.
AI lavoratori è fatto divieto di eseguire lavori su elementi in tensione, o nelle loro immediate
vicinanze, se la tensione verso terra è superiore a 25V in ca o 50V in cc.
Ai lavoratori verrà specificato che si potrà operare su elementi in tensione, per tensioni comunque
inferiori a 1000V, purchè l'ordine di eseguire il lavoro sulle parti in tensione sia dato dal capo
responsabile e adottate le necessarie misure di sicurezza.
Ai lavoratori, per tensioni superiori a 1000V, verrà vietato eseguire lavori elettrici su apparecchiature
in tensione o in loro vicinanza, prima di aver tolto la tensione, sezionato opportunamente il circuito,
esposto i cartelli monitori, isolato e messa a terra la parte sezionata.
Nei "lavori a contatto", è inoltre necessario:
- limitare e contenere al massimo le zone di intervento;
- proteggere o isolare le parti a potenziale diverso per evitare la formazione di archi per corto circuito;
- fissare le parti mobili di elementi attivi che si sono staccati.
Durante l'esecuzione dei lavori, l'operatore deve indossare guanti isolanti, visiera di protezione,
elmetto e vestiario in modo da non lasciare scoperte parti del corpo pericolose.
Deve inoltre realizzare la condizione di doppia protezione isolante (es. guanti isolanti + attrezzo
isolante) verso le parti in tensione e mantenere la distanza minima di 15 cm fra parti in tensione e
parti del corpo non protette.
Prima dell'inizio dei lavori, l'addetto ai lavori deve controllare l'efficienza delle attrezzature in
dotazione personale.
Nei casi di maggiore complessità, oltre all'operatore, sul posto di lavoro deve essere presente una
seconda persona.
6.
Per lavori fino a 1000V in ca e 1.500V in cc, la norma CEI 11-27 fornisce delle procedure di
intervento che possono essere considerate come "misure idonee", indicate dal D.P.R. n. 547/55, a
garantire la incolumità degli operatori.
La norma fornisce indicazioni sia per i lavori elettrici fuori tensione, sia per quelli sotto tensione.
In caso di lavori sotto tensione, il preposto ai lavori deve individuare e delimitare la zona di lavoro,
sezionare e mettere in sicurezza tutte le parti che possono interferire con la zona di lavoro, informare
gli addetti circa le misure di sicurezza e le precauzioni da adottare.
La messa sotto tensione e in sicurezza, consiste nel sezionamento delle parti attive,
nell'apposizione di cartelli monitori, nel rendere inaccessibili i dispositivi di sezionamento, nella
verifica dell'assenza di tensione, nella messa in corto circuito e a terra della parte sezionata.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
Guanti dielettrici: durante i lavori su parti in tensione
Scarpe isolanti: durante i lavori su impianti elettrici
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3. 66. MOVIMENTAZIONE DI MATERIALI PESANTI
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attività Generica (scheda n. 3. 66)
RISCHI
1.
2.
Lesione dorso-lombare durante la movimentazione di materiali pesanti
Schiacciamento e abrasioni durante la movimentazione di materiali pesanti
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
Durante la movimentazione manuale di carichi pesanti ai lavoratori sarà raccomandato di usare
appositi attrezzi manuali che evitano lo schiacciamento con le funi, con il materiale e con le strutture
circostanti.
I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi alla zona di trasporto materiali pesanti
finchè la stessa non sara terminata.
Per la movimentazione di materiali pesanti sarà usata la gru a torre su rotaie.
Per la movimentazione di materiali pesanti sarà usata la gru a torre.
Per la movimentazione di materiali pesanti sarà usata l4autogrù.
Per la movimentazione di materiali pesanti sarà usato l4argano a bandiera.
Per la movimentazione di materiali pesanti sarà usato l4argano a cavalletto.
Prima dell4inizio della movimentazione di materiali pesanti sarà studiata la maniera più sicura di
presa e trasporto.
Sarà evitato il sollevamento di materiali di peso superiore ai 30 Kg da parte di un singolo lavoratore.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
Elmetto : durante la movimentazione di materiali pesanti
Guanti : durante la movimentazione di materiali pesanti
Scarpe antinfortunistiche : durante la movimentazione di materiali pesanti
Tuta di protezione : durante la movimentazione di materiali pesanti
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3. 9. OPERAZIONI DI CARICO-SCARICO-TRASPORTO-SOLLEVAMENTO-STOCCAGGIO MATERIALI
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attività Generica (scheda n. 3. 9)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
Caduta, investimento di carichi in movimento
Caduta di materiale dall'alto
Abrasioni e schiacciamenti delle mani e dei piedi
Investimenti da parte di mezzi meccanici
Ribaltamento del mezzo di trasporto
Ribaltamento di materiale accatastato
Investimenti in partenza e in arrivo dei carichi
Ribaltamento di materiali e attrezzature
Inalazione di polveri durante la movimentazione di materiale friabile
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
Durante le operazioni gli operatori dovranno utilizzare i segnali verbali e gestuali secondo la norma.
I lavoratori della fase coordinata devono rimanere a debita distanza durante le operazioni di carico,
scarico, sollevamento, ecc..
I lavoratori della fase coordinata dovranno munirsi di filtranti facciali contro le polveri interti in caso di
movimentazione di materiale friabile e polveroso.
Per il caricamento dei materiali: si dovrà condurre il camion sotto all'apparecchio di sollevamento,
far calare il carico ad un metro sopra il pianale, salire sul camion e far posare il carico
accompagnandolo nella giusta posizione quindi legare il carico al pianale facendo passare le corde
per gli appositi anelli; qualora si dovessero caricare travi o tavole bisognerà disporle a pacchi
interponendo ogni tanto delle traversine di legno al fine dell'infilaggio di cinghie o funi; le carriole
dovranno essere disposte rovesciate; la betoniera dovrà essere disposta in piedi e legata al
pianale; nel caso si carichi del terreno si dovrà stare a debita distanza dal camion e dalla macchina
che sta caricando e qualora si dovesse salire su un cassone per la sistemazione del terreno si
dovrà prima avvertire l'operatore della macchina caricatrice affinchè fermi la macchina stessa
Per il sollevamento dei materiali: dovranno essere posizionati appositi cartelli, sugli apparecchi di
sollevamento, indicanti il peso che gli stessi possono reggere; non si dovranno mai sollevare pesi
superiori a quelli ammissibili e sarà vietato manomettere il limitatore di carico; quando il carico sarà
agganciato lo si dovrà segnalare, con un gesto della mano, all'operatore dell'apparecchio di
sollevamento quindi, quando il carico comincerà ad alzarsi, lo si dovrà accompagnare per un
momento, bisognerà poi spostarsi e allontanare qualsiasi operatore in modo che non vi sia
nessuno sotto il carico sospeso; ci si dovrà avvicinare al carico in discesa solo quando lo stesso
sarà a un metro dal piano di arrivo avendo già predisposto delle traversine di legno al fine di poter
togliere le funi o le cinghie quindi segnalare all'operatore che posi il carico, che lo stesso è stato
sganciato e accompagnare il gancio evitando che si impigli
Per il trasporto in generale: si dovrà evitare di percorrere terreni poco consistenti e, se non è
possibile, la superficie dovrà essere consolidata con ghiaia o tavole; si dovrà evitare di passare su
rialzi scalini e altri ostacoli (in tal caso creare eventualmente delle piccole rampe). Non si dovrà
correre, passare sotto i carichi sospesi e, qualora si utilizzi un mezzo meccanico, si dovrà tenere
sempre la destra. Si dovrà utilizzare il mezzo di trasporto adeguato al carico da trasportare senza
sovraccaricarlo. Prima di passare o sostare in prossimità dei luoghi di lavoro sopraelevati si dovrà
avvertire chi vi lavora ed avere il loro consenso
Per il trasporto sui solai: si dovrà passare distante dai fori
Per le operazioni di scarico: i carichi dovranno essere imbracati con cinghie o funi che resistano al
peso da reggere; i materiali e le attrezzature dovranno essere imbracati in modo che durante il
trasporto restino come sono stati disposti
Per le operazioni di scarico: i materiali dovranno essere scaricati su terreno solido, piano e livellato
Per le operazioni di scarico: i mattoni e gli altri materiali sciolti dovranno essere sollevati con
apposite ceste
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11.
12.
13.
14.
15.
16.
Per le operazioni di scarico: il pacco da scaricare dovrà essere legato (la doppia imbracatura a
cappio è la più idonea) con due cinghie (sulle cinghie e funi dovrà essere indicata la lunghezza ed il
carico che possono reggere; N.B. prima di usare le funi ci si dovrà accertare che le stesse siano in
buono stato facendole, ad esempio, strisciare su un pezzo di legno: se non scorrono bene cioè
restano impigliate nei trefoli significa che non sono in buone condizioni) di uguale lunghezza e in
fase di tiro, prima del sollevamento, le stesse dovranno essere tenute discoste fra di loro in modo
che il pacco sia bilanciato; sui ganci dovrà essere sempre indicata la portata che sarebbe bene
fosse almeno pari alla massima portata del mezzo di sollevamento, ci si dovrà assicurare che
l'aletta di chiusura sia sempre efficiente; successivamente si dovrà avvertire l'operatore
allontanandosi dal carico. Qualora il carico sia costituito da tavole o tubi, le cinghie dovranno
comprenderli tutti e, in fase di tiro, si dovrà controllare che il fascio resti orizzontale, in caso contrario
si dovrà fermare l'operazione e sistemare meglio le cinghie
Per le operazioni di scarico: l'operatore che dirigerà lo scarico dovrà stare a debita distanza dal
camion
Per le operazioni di scarico: per sistemare i pezzi fuori posto non si dovranno mai infilare le mani
sotto i pacchi, ma dovranno essere utilizzati dei pezzi di legno facendo attenzione ai pacchi slegati
Per lo stoccaggio dei ponteggi: i telai e gli altri elementi dei ponteggi dovranno essere riposti negli
appositi contenitori in modo ordinato; se non si dispone di tali contenitori si dovranno posare ad una
parete i telai leggermente inclinati, vicino ed in modo ordinato si dovranno disporre gli altri elementi;
se non si dispone dei contenitori per gli elementi tubolari, gli stessi dovranno essere posati su due
travi sollevate dal terreno mettendo dei fermi agli estremi delle travi stesse onde evitare che i tubi
rotolino giù
Per lo stoccaggio di attrezzature: tutte le attrezzature una volta utilizzate dovranno essere riposte in
un posto visibile o concordato e comunque in modo che non intralcino il lavoro ed il passaggio; se
l'attrezzatura lo prevede vi dovrà essere rimessa la custodia controllando che vi siano tutti i pezzi;
qualora si trovi un attrezzo abbandonato, lo stesso dovrà essere portato al proprio superiore
Per lo stoccaggio di tavole e pannelli in legno: si dovranno accatastare ordinatamente tavole e
pannelli suddividendoli per lunghezza e interponendo ogni 50-70 cm una traversina di legno in
modo da poter infilare agevolmente le cinghie per il trasporto
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
5.
Scarpe antinfortunistiche con puntale in acciaio: durante il carico-scarico, lo stoccaggio e il sollevamento
dei materiali
Guanti da lavoro: durante il carico-scarico, lo stoccaggio e il sollevamento dei materiali
Elmetto: durante il carico-scarico, lo stoccaggio, il trasporto e il sollevamento dei materiali
Scarpe antinfortunistiche con suola antiforo: durante il trasporto a piedi del materiale
Filtrante facciale per polveri inerti: durante la movimentazione di materiale friabile e polveroso.
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3. 1. 8. POSA CLS - Esecuzione di getti di fondazione reso da autobetoniera o centrale di
betonaggio e posato con benna sollevata da gru o autogrù.
Esecuzione entro scavi o casseri di fondazione.
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attività Generica (scheda n. 3. 1. 8)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
Rischi di investimenti degli addetti da parte dei mezzi di trasporto del cls.
Caduta di materiale dentro lo scavo.
Franamento delle pareti dello scavo.
Caduta durante la discesa o la salita all'interno dello scavo.
Contatto con sostanze aggressive (cemento).
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
Gli addetti alle operazioni di scarico e stesa del cls devono indossare anche i guanti protettivi. Per il
rischio: Contatto con sostanze aggressive (cemento).
Le pareti dello scavo devono avere una pendenza non superiore a quella dei stabilità naturale. Per
pendenze superiori , le pareti devono essere sbadacchiate quando superano la profondità di 1,5 m.
I mezzi d'opera non devono comunque avvicinarsi allo scavo se non in quanto la stabilità delle pareti
non risulta comunque compromessa. Allontanare l'acqua che si accumula al piede della parete
qualora possa compromettere la stabilità della parete.
VIETARE L'ACCESSO AL FONDO DELLO SCAVO FINO A QUANDO NON E' ASSICURATA LA
STABILITA' DELLE PARETI, ad esclusione degli addetti alle opere di
puntellamento. Per il rischio: Franamento delle pareti dello scavo.
3.
Non sostare o passare sotto i carichi sospesi. L'operatore del mezzo di sollevamento deve
rispettare le regole generali per le operazioni di sollevamento e per l'uso della macchina. Per il
rischio: Rischi di investimenti degli addetti da parte dei mezzi di trasporto del cls.
4.
Tenere pulito il ciglio dello scavo. Eventuali depositi di materiali devono essere stabili e posizionati
lontano dal ciglio dello scavo. Per il rischio: Caduta di materiale dentro lo scavo.
5.
Utilizzare idonee scale a mano. I montanti delle scale devono sporgere di almeno 1 m oltre il piano
dello sbarco. La scala deve essere vincolata in sommità. Per il rischio: Caduta durante la discesa o
la salita all'interno dello scavo.
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3. 1.46. RIMOZIONE DI MATERIALI ACCESSORI - Vengono eseguiti lavori di rimozione di tutto ciò
che è considerato materiale accessorio, esempio : infissi, inferiate, porte, impianti, ecc.
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attività Generica (scheda n. 3. 1.46)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
Caduta di materiale durante la rimozione e lo stoccaggio.
Caduta di materiale dall'alto.
Caduta dall'alto.
Lesioni alle mani ed in genere al corpo.
Caduta in piano.
Esposizione a rumore.
Movimentazione manuale di carichi.
Microclima (caldo e freddo).
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
Allestire ponti e relativi impalcati (ponti su cavalletti, ponte su ruote, ponteggio fisso) ed assicurarsi
che gli stessi vengano realizzati con materiali idonei. Gli eventuali ponti su cavalletti non vanno usati
in prossimità di aperture verso il vuoto o sul ponteggio fisso. Se utilizzati ponti su ruote bisogna
assicurarsi che: l'altezza sia quella prevista dal fabbricante (senza uso di sovrastrutture); il piano di
scorrimento delle ruote sia livellato e le stesse siano bloccate; siano predisposti gli ancoraggi.
Posizionare in modo corretto le eventuali scale (usate per l'accesso ai ponti ed ai luoghi
sopraelevati). Predisporre adeguati passaggi per l'accesso ai ponti. Fare uso di cinture di sicurezza
nello svolgimento di lavori a quote superiori a 2 m o in prossimità di vani aperti non protetti e
quando non sia possibile disporre di impalcati di protezione. Per il rischio: Caduta dall'alto.
2.
Assicurare una sufficiente viabilità interna provvedendo all'allontanamento dei materiali di risulta e
di tutto ciò che non sia strettamente necessario alla lavorazione. Per il rischio: Caduta in piano.
Fare uso di DPI otoprotettori nello svolgimento della lavorazione a mezzo di attrezzature rumorose
(esempio, trapano/martello a percussione). Per il rischio: Esposizione a rumore.
Fare uso di abbigliamento adeguato nei periodi freddi.
Limitare, per quanto possibile, l'esposizione ai raggi solari con cappellini di paglia. Per il rischio:
Microclima (caldo e freddo).
3.
4.
5.
Il materiale di demolizione, costituito da elementi pesanti o ingombranti, deve essere calato a terra
con mezzi idonei. Predisporre una zona di stoccaggio temporaneo del materiale di risulta
adeguatamente isolata e segnalata. Per il rischio: Caduta di materiale durante la rimozione e lo
stoccaggio.
6.
Operare con attenzione e con l'ausilio di macchine e utensili in buono stato
Fare uso dei DPI specifici. Per il rischio: Lesioni alle mani ed in genere al corpo.
7.
Per la movimentazione manuale di carichi prendere tutte le possibili precauzioni per evitare lo
schiacciamento degli arti. In caso di compresenza di più operatori procedere con cautela
coordinando in anticipo le azioni dei singoli.
Sollevare i carichi con l'aiuto dei muscoli delle gambe piuttosto che con quelli del dorso. Per la
movimentazione di carichi troppo pesanti occorre fare ricorso ad idonei mezzi meccanici. Per il
rischio: Microclima (caldo e freddo).
8.
Tenere sgombri gli impalcati dei ponteggi e le zone di passaggio da materiali ed attrezzi non più in
uso. Non gettare materiale dall'alto. Per il rischio: Caduta di materiale dall'alto.
165
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3. 59. SMOBILIZZO DEL CANTIERE - Terminati gli interventi, il cantiere viene smobilizzato e le
attrezzature vengono inviate presso il magazzino deposito della Impresa per la loro manutenzione e
ricovero in attesa di nuovo impiego.
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Attività Generica (scheda n. 3. 59)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
Caduta attrezzature/materiali in fase di sollevamento e carico.
Caduta dall4alto.
Caduta in piano (inciampo, scivolamento).
Ferite, tagli, abrasioni derivanti dalla manipolazione dei materiali in movimentazione.
Rischi vari derivanti dallo smontaggio di attrezzature/impianti.
Elettrocuzione (per contatti diretti e/o indiretti).
Movimentazione manuale di carichi.
Esposizione a rumore (nell4uso di attrezzatura portatile).
Microclima (caldo, freddo).
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
Assicurare passaggi non ostacolati da depositi di sfridi. Fare uso dei DPI con particolare riferimento
alle calzature di sicurezza. Per il rischio: Caduta in piano (inciampo, scivolamento).
Attenersi e rispettare le istruzioni di sicurezza previste dalle schede specifiche. Fare uso dei DPI a
fronte dei rischi specifici delle attrezzature/impianti. Informazione e formazione. Per il rischio: Rischi
vari derivanti dall4uso delle attrezzature/impianti.
Delimitare la zona interessata dalle operazioni. Effettuare un controllo sulle modalità di imbraco del
carico. Fare uso dei DPI con particolare riferimento al casco protettivo. Informazione e formazione.
Per il rischio: Caduta attrezzature/materiali in fase di sollevamento e carico.
Fare uso dei DPI con particolare riferimento ai dispositivi otoprotettori. Informazione e formazione.
Per il rischio: Esposizione a rumore (nell4uso di attrezzatura portatile).
Fare uso dei DPI con particolare riferimento ai guanti protettivi. Informazione e formazione. Per il
rischio: Ferite, tagli, abrasioni derivanti dalla manipolazione di materiali in movimentazione.
Fare uso di abbigliamento adeguato nei periodi freddi. Evitare, per quanto possibile, esposizioni
dirette e prolungate al sole. Per il rischio: Microclima (caldo, freddo).
Limitare il più possibile la movimentazione manuale dei carichi facendo uso delle attrezzature di
sollevamento. Nelle movimentazione manuale, rispettare le seguenti regole: posizionare bene i
piedi ed utilizzare le gambe per il sollevamento mantenendo sempre la schiena ben
eretta.Informazione e formazione. Per il rischio: Movimentazione manuale di carichi.
Lo smontaggio dell4impianto elettrico deve avvenire in modo organico e razionale in modo da non
lasciare parti di impianto scoperte da relative protezioni. In ogni modo, provvedere affinché lo
smantellamento dell4impianto elettrico di cantiere venga eseguito solo da personale qualificato.
Informazione e formazione. Per il rischio: Elettrocuzione (per contatti diretti e/o indiretti).
Predisporre ogni possibile cautela (scale, ponti su ruote, autocestelli, ecc) nelle fasi di
smantellamento del cantiere che richiedano interventi in quota. Fare uso di cinture di sicurezza nel
caso in cui il personale non risulti assicurato in altro modo contro al rischio. Per il rischio: Caduta
dall4alto.
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4. 1. 1.36. Assistente tecnico di cantiere (generico)
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Mansione (scheda n. 4. 1. 1.36)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Caduta di persone dall'alto
Seppellimento
Colpi e urti
Inciampi e scivolamenti
Caduta oggetti dall'alto
Incidenti con mezzi
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
CADUTA DI PERSONE DALL'ALTO - Le perdite di stabilità dell'equilibrio di persone che possono
comportare cadute da un piano di lavoro ad un altro posto a quota inferiore (di norma con dislivello
maggiore di 2 metri), devono essere impedite con misure di prevenzione, generalmente costituite
da parapetti di trattenuta applicati a tutti i lati liberi di travi, impalcature, piattaforme, ripiani, balconi,
passerelle e luoghi di lavoro o di passaggio sopraelevati.
Qualora risulti impossibile l'applicazione di tali protezioni devono essere adottate misure collettive o
personali atte ad arrestare con il minore danno possibile le cadute. A seconda dei casi possono
essere utilizzate: superfici di arresto costituite da tavole in legno o materiali semirigidi; reti o
superfici di arresto molto deformabili; dispositivi di protezione individuale di trattenuta o di arresto.
Lo spazio corrispondente al percorso di eventuale caduta deve essere reso preventivamente libero
da ostacoli capaci di interferire con le persone in caduta, causandogli danni o modificandone la
traiettoria.
2.
CADUTA OGGETTI DALL'ALTO - Le perdite di stabilità incontrollate dell'equilibrio di masse materiali
in posizione ferma o nel corso di maneggio e trasporto manuale o meccanico ed i conseguenti moti
di crollo, scorrimento, caduta inclinata su pendii o verticale nel vuoto devono, di regola, essere
impediti mediante la corretta sistemazione delle masse o attraverso l'adozione di misure atte a
trattenere i corpi in relazione alla loro natura, forma e peso.
Gli effetti dannosi conseguenti alla possibile caduta di masse materiali su persone o cose devono
essere eliminati mediante dispositivi rigidi o elastici di arresto aventi robustezza, forme e
dimensioni proporzionate alle caratteristiche dei corpi in caduta.
Quando i dispositivi di trattenuta o di arresto risultino mancanti o insufficienti, deve essere impedito
l'accesso involontario alle zone di prevedibile caduta, segnalando convenientemente la natura del
pericolo. Tutti gli addetti devono comunque fare uso dell'elmetto di protezione personale.
3.
COLPI E URTI - Le attività che richiedono sforzi fisici violenti e/o repentini devono essere eliminate o
ridotte anche attraverso l'impiego di attrezzature idonee alla mansione. Gli utensili, gli attrezzi e gli
apparecchi per l'impiego manuale devono essere tenuti in buono stato di conservazione ed
efficienza e quando non utilizzati devono essere tenuti in condizioni di equilibrio stabile (es. riposti in
contenitori o assicurati al corpo dell'addetto) e non devono ingombrare posti di passaggio o di
lavoro. I depositi di materiali in cataste, pile e mucchi devono essere organizzati in modo da evitare
crolli o cedimenti e permettere una sicura e agevole movimentazione.
INCENDI CON MEZZI - Per l'accesso al cantiere degli addetti ai lavori e dei mezzi di lavoro devono
essere predisposti percorsi sicuri. Deve essere comunque sempre impedito l'accesso di estranei
alle zone di lavoro.
All'interno del cantiere la circolazione degli automezzi e delle macchine semoventi deve essere
regolata con norme il più possibile simili a quelle della circolazione sulle strade pubbliche e la
velocità deve essere limitata a seconda delle caratteristiche e condizioni dei percorsi e dei mezzi.
Per l'accesso degli addetti ai rispettivi luoghi di lavoro devono essere approntati percorsi sicuri e,
quando necessario, separati da quelli dei mezzi meccanici.
Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere illuminate
4.
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secondo le necessità diurne o notturne e mantenute costantemente in condizioni soddisfacenti.
5.
INCIAMPI E SCIVOLAMENTI - I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei
depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui
si trovano persone.
I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature,
materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono
indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più
vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in
profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere
illuminate secondo le necessità diurne e notturne.
6.
SEPPELLIMENTO - I lavori di scavo all'aperto o in sotterraneo, con mezzi manuali o meccanici,
devono essere preceduti da un accertamento delle condizioni del terreno e delle opere
eventualmente esistenti nella zona interessata. Devono essere adottate tecniche di scavo adatte
alle circostanze che garantiscano anche la stabilita degli edifici, delle opere preesistenti e delle loro
fondazioni.
Gli scavi devono essere realizzati e armati come richiesto dalla natura del terreno, dall'inclinazione
delle pareti e dalle altre circostanze influenti sulla stabilità ed in modo da impedire slittamenti, frane,
crolli e da resistere a spinte pericolose, causate anche da piogge, infiltrazioni, cicli di gelo e disgelo.
La messa in opera manuale o meccanica delle armature deve di regola seguire immediatamente
l'operazione di scavo. Devono essere predisposti percorsi e mezzi per il sicuro accesso ai posti di
lavoro e per il rapido allontanamento in caso di emergenza. La presenza di scavi aperti deve essere
in tutti i casi adeguatamente segnalata.
Sul ciglio degli scavi devono essere vietati i depositi di materiali, l'installazione di macchine pesanti
o fonti di vibrazioni e urti, il passaggio e la sosta di veicoli.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
Elmetto
Copricapo
Scarpe antinfortunistiche
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4. 1. 1.34. Assistente tecnico di cantiere (muratore)
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Mansione (scheda n. 4. 1. 1.34)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Caduta di persone dall'alto
Colpi e urti
Inciampi e scivolamenti
Caduta oggetti dall'alto
Polveri fibre
Rumore minore a 80 dB(A)
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
CADUTA DI PERSONE DALL'ALTO - Le perdite di stabilità dell'equilibrio di persone che possono
comportare cadute da un piano di lavoro ad un altro posto a quota inferiore (di norma con dislivello
maggiore di 2 metri), devono essere impedite con misure di prevenzione, generalmente costituite
da parapetti di trattenuta applicati a tutti i lati liberi di travi, impalcature, piattaforme, ripiani, balconi,
passerelle e luoghi di lavoro o di passaggio sopraelevati.
Qualora risulti impossibile l'applicazione di tali protezioni devono essere adottate misure collettive o
personali atte ad arrestare con il minore danno possibile le cadute. A seconda dei casi possono
essere utilizzate: superfici di arresto costituite da tavole in legno o materiali semirigidi; reti o
superfici di arresto molto deformabili; dispositivi di protezione individuale di trattenuta o di arresto.
Lo spazio corrispondente al percorso di eventuale caduta deve essere reso preventivamente libero
da ostacoli capaci di interferire con le persone in caduta, causandogli danni o modificandone la
traiettoria.
2.
CADUTA OGGETTI DALL'ALTO - Le perdite di stabilità incontrollate dell'equilibrio di masse materiali
in posizione ferma o nel corso di maneggio e trasporto manuale o meccanico ed i conseguenti moti
di crollo, scorrimento, caduta inclinata su pendii o verticale nel vuoto devono, di regola, essere
impediti mediante la corretta sistemazione delle masse o attraverso l'adozione di misure atte a
trattenere i corpi in relazione alla loro natura, forma e peso.
Gli effetti dannosi conseguenti alla possibile caduta di masse materiali su persone o cose devono
essere eliminati mediante dispositivi rigidi o elastici di arresto aventi robustezza, forme e
dimensioni proporzionate alle caratteristiche dei corpi in caduta.
Quando i dispositivi di trattenuta o di arresto risultino mancanti o insufficienti, deve essere impedito
l'accesso involontario alle zone di prevedibile caduta, segnalando convenientemente la natura del
pericolo. Tutti gli addetti devono comunque fare uso dell'elmetto di protezione personale.
3.
COLPI E URTI - Le attività che richiedono sforzi fisici violenti e/o repentini devono essere eliminate o
ridotte anche attraverso l'impiego di attrezzature idonee alla mansione. Gli utensili, gli attrezzi e gli
apparecchi per l'impiego manuale devono essere tenuti in buono stato di conservazione ed
efficienza e quando non utilizzati devono essere tenuti in condizioni di equilibrio stabile (es. riposti in
contenitori o assicurati al corpo dell'addetto) e non devono ingombrare posti di passaggio o di
lavoro. I depositi di materiali in cataste, pile e mucchi devono essere organizzati in modo da evitare
crolli o cedimenti e permettere una sicura e agevole movimentazione.
INCIAMPI E SCIVOLAMENTI - I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei
depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui
si trovano persone.
I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature,
materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono
indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più
vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in
profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere
illuminate secondo le necessità diurne e notturne.
4.
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5.
POLVERI FIBRE - Nelle lavorazioni che prevedono l'impiego di materiali in grana minuta o in polvere
oppure fibrosi e nei lavori che comportano l'emissione di polveri o fibre dei materiali lavorati, la
produzione e/o la diffusione delle stesse deve essere ridotta al minimo utilizzando tecniche e
attrezzature idonee.
Le polveri e le fibre captate e quelle depositatesi, se dannose, devono essere sollecitamente
raccolte ed eliminate con i mezzi e gli accorgimenti richiesti dalla loro natura.
Qualora la quantità di polveri o fibre presenti superi i limiti tollerati e comunque nelle operazioni di
raccolta ed allontanamento di quantità importanti delle stesse, devono essere forniti ed utilizzati
indumenti di lavoro e DPI idonei alle attività ed eventualmente, ove richiesto, il personale interessato
deve essere sottoposto a sorveglianza sanitaria.
6.
RUMORE - Nell'acquisto di nuove attrezzature occorre prestare particolare attenzione alla
silenziosità d'uso. Le attrezzature devono essere correttamente mantenute e utilizzate, in conformità
alle indicazioni del fabbricante, al fine di limitarne la rumorosità eccessiva. Durante il funzionamento
gli schermi e le paratie delle attrezzature devono essere mantenute chiuse e dovranno essere evitati
i rumori inutili. Quando il rumore di una lavorazione o di una attrezzatura non può essere eliminato o
ridotto, si devono porre in essere protezioni collettive quali la delimitazione dell'area interessata e/o
la posa in opera di schermature supplementari della fonte di rumore. Se la rumorosità non è
diversamente abbattibile è necessario adottare i dispositivi di protezione individuali conformi a
quanto indicato nel rapporto di valutazione del rumore e prevedere la rotazione degli addetti alle
mansioni rumorose.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
Casco
Scarpe antinfortunistiche
Guanti
170
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4. 1. 1. 35. Assistente tecnico di cantiere (opere strutturali)
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Mansione (scheda n. 4. 1. 1. 35)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
Caduta di persone dall'alto
Seppellimento
Colpi e urti
Ferite per abrasioni o tagli
Inciampi e scivolamenti
Caduta oggetti dall'alto
Rumore fra 80 e 85 dB(A)
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
CADUTA DI PERSONE DALL'ALTO - Le perdite di stabilità dell'equilibrio di persone che possono
comportare cadute da un piano di lavoro ad un altro posto a quota inferiore (di norma con dislivello
maggiore di 2 metri), devono essere impedite con misure di prevenzione, generalmente costituite
da parapetti di trattenuta applicati a tutti i lati liberi di travi, impalcature, piattaforme, ripiani, balconi,
passerelle e luoghi di lavoro o di passaggio sopraelevati.
Qualora risulti impossibile l'applicazione di tali protezioni devono essere adottate misure collettive o
personali atte ad arrestare con il minore danno possibile le cadute. A seconda dei casi possono
essere utilizzate: superfici di arresto costituite da tavole in legno o materiali semirigidi; reti o
superfici di arresto molto deformabili; dispositivi di protezione individuale di trattenuta o di arresto.
Lo spazio corrispondente al percorso di eventuale caduta deve essere reso preventivamente libero
da ostacoli capaci di interferire con le persone in caduta, causandogli danni o modificandone la
traiettoria.
2.
CADUTA OGGETTI DALL'ALTO - Le perdite di stabilità incontrollate dell'equilibrio di masse materiali
in posizione ferma o nel corso di maneggio e trasporto manuale o meccanico ed i conseguenti moti
di crollo, scorrimento, caduta inclinata su pendii o verticale nel vuoto devono, di regola, essere
impediti mediante la corretta sistemazione delle masse o attraverso l'adozione di misure atte a
trattenere i corpi in relazione alla loro natura, forma e peso.
Gli effetti dannosi conseguenti alla possibile caduta di masse materiali su persone o cose devono
essere eliminati mediante dispositivi rigidi o elastici di arresto aventi robustezza, forme e
dimensioni proporzionate alle caratteristiche dei corpi in caduta.
Quando i dispositivi di trattenuta o di arresto risultino mancanti o insufficienti, deve essere impedito
l'accesso involontario alle zone di prevedibile caduta, segnalando convenientemente la natura del
pericolo. Tutti gli addetti devono comunque fare uso dell'elmetto di protezione personale.
3.
COLPI E URTI - Le attività che richiedono sforzi fisici violenti e/o repentini devono essere eliminate o
ridotte anche attraverso l'impiego di attrezzature idonee alla mansione. Gli utensili, gli attrezzi e gli
apparecchi per l'impiego manuale devono essere tenuti in buono stato di conservazione ed
efficienza e quando non utilizzati devono essere tenuti in condizioni di equilibrio stabile (es. riposti in
contenitori o assicurati al corpo dell'addetto) e non devono ingombrare posti di passaggio o di
lavoro. I depositi di materiali in cataste, pile e mucchi devono essere organizzati in modo da evitare
crolli o cedimenti e permettere una sicura e agevole movimentazione.
FERITE PER ABRASIONI O TAGLI - Deve essere evitato il contatto del corpo dell'operatore con
elementi taglienti o pungenti o comunque capaci di procurare lesioni.
Tutti gli organi lavoratori delle apparecchiature devono essere protetti contro i contatti accidentali.
Dove non sia possibile eliminare il pericolo o non siano sufficienti le protezioni collettive
(delimitazione delle aree a rischio), devono essere impiegati i DPI idonei alla mansione (calzature
di sicurezza, guanti, grembiuli di protezioni, schermi, occhiali, etc.).
4.
5.
INCIAMPI E SCIVOLAMENTI - I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei
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depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui
si trovano persone.
I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature,
materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono
indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più
vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in
profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere
illuminate secondo le necessità diurne e notturne.
6.
7.
RUMORE - Nell'acquisto di nuove attrezzature occorre prestare particolare attenzione alla
silenziosità d'uso. Le attrezzature devono essere correttamente mantenute e utilizzate, in conformità
alle indicazioni del fabbricante, al fine di limitarne la rumorosità eccessiva. Durante il funzionamento
gli schermi e le paratie delle attrezzature devono essere mantenute chiuse e dovranno essere evitati
i rumori inutili. Quando il rumore di una lavorazione o di una attrezzatura non può essere eliminato o
ridotto, si devono porre in essere protezioni collettive quali la delimitazione dell'area interessata e/o
la posa in opera di schermature supplementari della fonte di rumore. Se la rumorosità non è
diversamente abbattibile è necessario adottare i dispositivi di protezione individuali conformi a
quanto indicato nel rapporto di valutazione del rumore e prevedere la rotazione degli addetti alle
mansioni rumorose.
SEPPELLIMENTO - I lavori di scavo all'aperto o in sotterraneo, con mezzi manuali o meccanici,
devono essere preceduti da un accertamento delle condizioni del terreno e delle opere
eventualmente esistenti nella zona interessata. Devono essere adottate tecniche di scavo adatte
alle circostanze che garantiscano anche la stabilita degli edifici, delle opere preesistenti e delle loro
fondazioni.
Gli scavi devono essere realizzati e armati come richiesto dalla natura del terreno, dall'inclinazione
delle pareti e dalle altre circostanze influenti sulla stabilità ed in modo da impedire slittamenti, frane,
crolli e da resistere a spinte pericolose, causate anche da piogge, infiltrazioni, cicli di gelo e disgelo.
La messa in opera manuale o meccanica delle armature deve di regola seguire immediatamente
l'operazione di scavo. Devono essere predisposti percorsi e mezzi per il sicuro accesso ai posti di
lavoro e per il rapido allontanamento in caso di emergenza. La presenza di scavi aperti deve essere
in tutti i casi adeguatamente segnalata.
Sul ciglio degli scavi devono essere vietati i depositi di materiali, l'installazione di macchine pesanti
o fonti di vibrazioni e urti, il passaggio e la sosta di veicoli.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
Casco
Scarpe antinfortunistiche
Guanti
172
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. 1. 2. 30. Assistente tecnico di cantiere (pavimenti, rivestimenti, finiture)
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Mansione (scheda n. . 1. 2. 30)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
Caduta di persone dall'alto
Colpi e urti
Inciampi e scivolamenti
Elettrocuzione - Folgorazione
Caduta oggetti dall'alto
Polveri fibre
Rumore fra 80 e 85 dB(A)
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
CADUTA DI PERSONE DALL'ALTO - Le perdite di stabilità dell'equilibrio di persone che possono
comportare cadute da un piano di lavoro ad un altro posto a quota inferiore (di norma con dislivello
maggiore di 2 metri), devono essere impedite con misure di prevenzione, generalmente costituite
da parapetti di trattenuta applicati a tutti i lati liberi di travi, impalcature, piattaforme, ripiani, balconi,
passerelle e luoghi di lavoro o di passaggio sopraelevati.
Qualora risulti impossibile l'applicazione di tali protezioni devono essere adottate misure collettive o
personali atte ad arrestare con il minore danno possibile le cadute. A seconda dei casi possono
essere utilizzate: superfici di arresto costituite da tavole in legno o materiali semirigidi; reti o
superfici di arresto molto deformabili; dispositivi di protezione individuale di trattenuta o di arresto.
Lo spazio corrispondente al percorso di eventuale caduta deve essere reso preventivamente libero
da ostacoli capaci di interferire con le persone in caduta, causandogli danni o modificandone la
traiettoria.
2.
CADUTA OGGETTI DALL'ALTO - Le perdite di stabilità incontrollate dell'equilibrio di masse materiali
in posizione ferma o nel corso di maneggio e trasporto manuale o meccanico ed i conseguenti moti
di crollo, scorrimento, caduta inclinata su pendii o verticale nel vuoto devono, di regola, essere
impediti mediante la corretta sistemazione delle masse o attraverso l'adozione di misure atte a
trattenere i corpi in relazione alla loro natura, forma e peso.
Gli effetti dannosi conseguenti alla possibile caduta di masse materiali su persone o cose devono
essere eliminati mediante dispositivi rigidi o elastici di arresto aventi robustezza, forme e
dimensioni proporzionate alle caratteristiche dei corpi in caduta.
Quando i dispositivi di trattenuta o di arresto risultino mancanti o insufficienti, deve essere impedito
l'accesso involontario alle zone di prevedibile caduta, segnalando convenientemente la natura del
pericolo. Tutti gli addetti devono comunque fare uso dell'elmetto di protezione personale.
3.
COLPI E URTI - Le attività che richiedono sforzi fisici violenti e/o repentini devono essere eliminate o
ridotte anche attraverso l'impiego di attrezzature idonee alla mansione. Gli utensili, gli attrezzi e gli
apparecchi per l'impiego manuale devono essere tenuti in buono stato di conservazione ed
efficienza e quando non utilizzati devono essere tenuti in condizioni di equilibrio stabile (es. riposti in
contenitori o assicurati al corpo dell'addetto) e non devono ingombrare posti di passaggio o di
lavoro. I depositi di materiali in cataste, pile e mucchi devono essere organizzati in modo da evitare
crolli o cedimenti e permettere una sicura e agevole movimentazione.
ELETTROCUZIONE - Prima di iniziare le attività deve essere effettuata una ricognizione dei luoghi
dei lavori al fine di individuare la eventuale esistenza di linee elettriche aeree o interrate e stabilire le
idonee precauzioni per evitare possibili contatti diretti o indiretti con elementi in tensione.
I percorsi e la profondità delle linee interrate o in cunicolo in tensione devono essere rilevati e
segnalati in superficie quando interessano direttamente la zona di lavoro. Devono essere altresì
formulate apposite e dettagliate istruzioni scritte per i preposti e gli addetti ai lavori in prossimità di
linee elettriche.
La scelta degli impianti e delle attrezzature elettriche per le attività edili deve essere effettuata in
4.
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funzione dello specifico ambiente di lavoro, verificandone la conformità alle norme di Legge e di
buona tecnica.
L'impianto elettrico di cantiere deve essere sempre progettato e deve essere redatto in forma scritta
nei casi previsti dalla Legge; l'esecuzione, la manutenzione e la riparazione dello stesso deve
essere effettuata da personale qualificato.
5.
INCIAMPI E SCIVOLAMENTI - I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei
depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui
si trovano persone.
I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature,
materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono
indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più
vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in
profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere
illuminate secondo le necessità diurne e notturne.
6.
POLVERI FIBRE - Nelle lavorazioni che prevedono l'impiego di materiali in grana minuta o in polvere
oppure fibrosi e nei lavori che comportano l'emissione di polveri o fibre dei materiali lavorati, la
produzione e/o la diffusione delle stesse deve essere ridotta al minimo utilizzando tecniche e
attrezzature idonee.
Le polveri e le fibre captate e quelle depositatesi, se dannose, devono essere sollecitamente
raccolte ed eliminate con i mezzi e gli accorgimenti richiesti dalla loro natura.
Qualora la quantità di polveri o fibre presenti superi i limiti tollerati e comunque nelle operazioni di
raccolta ed allontanamento di quantità importanti delle stesse, devono essere forniti ed utilizzati
indumenti di lavoro e DPI idonei alle attività ed eventualmente, ove richiesto, il personale interessato
deve essere sottoposto a sorveglianza sanitaria.
7.
RUMORE - Nell'acquisto di nuove attrezzature occorre prestare particolare attenzione alla
silenziosità d'uso. Le attrezzature devono essere correttamente mantenute e utilizzate, in conformità
alle indicazioni del fabbricante, al fine di limitarne la rumorosità eccessiva. Durante il funzionamento
gli schermi e le paratie delle attrezzature devono essere mantenute chiuse e dovranno essere evitati
i rumori inutili. Quando il rumore di una lavorazione o di una attrezzatura non può essere eliminato o
ridotto, si devono porre in essere protezioni collettive quali la delimitazione dell'area interessata e/o
la posa in opera di schermature supplementari della fonte di rumore. Se la rumorosità non è
diversamente abbattibile è necessario adottare i dispositivi di protezione individuali conformi a
quanto indicato nel rapporto di valutazione del rumore e prevedere la rotazione degli addetti alle
mansioni rumorose.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
5.
Elmetto
Scarpe antinfortunistiche
Guanti
Mascherina - facciale
Otoprotettore - cuffia
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4. 1. 2. 36. Autista
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Mansione (scheda n. 4. 1. 2. 36)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
Colpi e urti
Inciampi e scivolamenti
Movimentazione carichi
Polveri fibre
Oli minerali e derivati
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
COLPI E URTI - Le attività che richiedono sforzi fisici violenti e/o repentini devono essere eliminate o
ridotte anche attraverso l'impiego di attrezzature idonee alla mansione. Gli utensili, gli attrezzi e gli
apparecchi per l'impiego manuale devono essere tenuti in buono stato di conservazione ed
efficienza e quando non utilizzati devono essere tenuti in condizioni di equilibrio stabile (es. riposti in
contenitori o assicurati al corpo dell'addetto) e non devono ingombrare posti di passaggio o di
lavoro. I depositi di materiali in cataste, pile e mucchi devono essere organizzati in modo da evitare
crolli o cedimenti e permettere una sicura e agevole movimentazione.
INCIAMPI E SCIVOLAMENTI - I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei
depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui
si trovano persone.
I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature,
materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono
indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più
vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in
profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere
illuminate secondo le necessità diurne e notturne.
3.
MOVIMENTAZIONE CARICHI - La movimentazione manuale dei carichi deve essere ridotta al
minimo e razionalizzata al fine di non richiedere un eccessivo impegno fisico del personale addetto.
In ogni caso è opportuno ricorrere ad accorgimenti quali la movimentazione ausiliaria o la
ripartizione del carico. Il carico da movimentare deve essere facilmente afferrabile e non deve
presentare caratteristiche tali da provocare lesioni al corpo dell'operatore, anche in funzione della
tipologia della lavorazione.
In relazione alle caratteristiche ed entità dei carichi, l'attività di movimentazione manuale deve
essere preceduta ed accompagnata da una adeguata azione di informazione e formazione, previo
accertamento, per attività non sporadiche, delle condizioni di salute degli addetti.
4.
OLI MINERALI E DERIVANTI - Nelle attività che richiedono l'impiego di oli minerali o derivati (es.
stesura del disarmante sulle casseforme, attività di manutenzione attrezzature e impianti) devono
essere attivate le misure necessarie per impedire il contatto diretto degli stessi con la pelle
dell'operatore. Occorre altresì impedire la formazione di aerosoli durante le fasi di lavorazione
utilizzando attrezzature idonee. Gli addetti devono costantemente indossare indumenti protettivi,
utilizzare i DPI ed essere sottoposti a sorveglianza sanitaria.
5.
POLVERI FIBRE - Nelle lavorazioni che prevedono l'impiego di materiali in grana minuta o in polvere
oppure fibrosi e nei lavori che comportano l'emissione di polveri o fibre dei materiali lavorati, la
produzione e/o la diffusione delle stesse deve essere ridotta al minimo utilizzando tecniche e
attrezzature idonee.
Le polveri e le fibre captate e quelle depositatesi, se dannose, devono essere sollecitamente
raccolte ed eliminate con i mezzi e gli accorgimenti richiesti dalla loro natura.
Qualora la quantità di polveri o fibre presenti superi i limiti tollerati e comunque nelle operazioni di
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raccolta ed allontanamento di quantità importanti delle stesse, devono essere forniti ed utilizzati
indumenti di lavoro e DPI idonei alle attività ed eventualmente, ove richiesto, il personale interessato
deve essere sottoposto a sorveglianza sanitaria.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
Elmetto
Scarpe antinfortunistiche
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4. 1. 1.40. Autista Autocarro
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Mansione (scheda n. 4. 1. 1.40)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
Vibrazioni
Inciampi e scivolamenti
Caduta oggetti dall'alto
Polveri fibre
Oli minerali e derivati
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
CADUTA OGGETTI DALL'ALTO - Le perdite di stabilità incontrollate dell'equilibrio di masse materiali
in posizione ferma o nel corso di maneggio e trasporto manuale o meccanico ed i conseguenti moti
di crollo, scorrimento, caduta inclinata su pendii o verticale nel vuoto devono, di regola, essere
impediti mediante la corretta sistemazione delle masse o attraverso l'adozione di misure atte a
trattenere i corpi in relazione alla loro natura, forma e peso.
Gli effetti dannosi conseguenti alla possibile caduta di masse materiali su persone o cose devono
essere eliminati mediante dispositivi rigidi o elastici di arresto aventi robustezza, forme e
dimensioni proporzionate alle caratteristiche dei corpi in caduta.
Quando i dispositivi di trattenuta o di arresto risultino mancanti o insufficienti, deve essere impedito
l'accesso involontario alle zone di prevedibile caduta, segnalando convenientemente la natura del
pericolo. Tutti gli addetti devono comunque fare uso dell'elmetto di protezione personale.
2.
INCIAMPI E SCIVOLAMENTI - I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei
depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui
si trovano persone.
I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature,
materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono
indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più
vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in
profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere
illuminate secondo le necessità diurne e notturne.
3.
OLI MINERALI E DERIVANTI - Nelle attività che richiedono l'impiego di oli minerali o derivati (es.
stesura del disarmante sulle casseforme, attività di manutenzione attrezzature e impianti) devono
essere attivate le misure necessarie per impedire il contatto diretto degli stessi con la pelle
dell'operatore. Occorre altresì impedire la formazione di aerosoli durante le fasi di lavorazione
utilizzando attrezzature idonee. Gli addetti devono costantemente indossare indumenti protettivi,
utilizzare i DPI ed essere sottoposti a sorveglianza sanitaria.
POLVERI FIBRE - Nelle lavorazioni che prevedono l'impiego di materiali in grana minuta o in polvere
oppure fibrosi e nei lavori che comportano l'emissione di polveri o fibre dei materiali lavorati, la
produzione e/o la diffusione delle stesse deve essere ridotta al minimo utilizzando tecniche e
attrezzature idonee.
Le polveri e le fibre captate e quelle depositatesi, se dannose, devono essere sollecitamente
raccolte ed eliminate con i mezzi e gli accorgimenti richiesti dalla loro natura.
Qualora la quantità di polveri o fibre presenti superi i limiti tollerati e comunque nelle operazioni di
raccolta ed allontanamento di quantità importanti delle stesse, devono essere forniti ed utilizzati
indumenti di lavoro e DPI idonei alle attività ed eventualmente, ove richiesto, il personale interessato
deve essere sottoposto a sorveglianza sanitaria.
4.
5.
VIBRAZIONI - Qualora non sia possibile evitare l'utilizzo diretto di utensili ed attrezzature comunque
capaci di trasmettere vibrazioni al corpo dell'operatore, queste ultime devono essere dotate di tutte
le soluzioni tecniche più efficaci per la protezione dei lavoratori (es.: manici antivibrazioni, dispositivi
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di smorzamento, etc.) ed essere mantenute in stato di perfetta efficienza. I lavoratori addetti devono
essere sottoposti a sorveglianza sanitaria e deve essere valutata l'opportunità di adottare la
rotazione tra gli operatori.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
Elmetto
Scarpe antinfortunistiche
Guanti
Tuta da lavoro
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4. 1. 1. 9. Autista Pompa CLS
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Mansione (scheda n. 4. 1. 1. 9)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
Colpi e urti
Inciampi e scivolamenti
Caduta oggetti dall'alto
Movimentazione carichi
Getti o schizzi
Allergeni
Oli minerali e derivati
Rumore minore di 80 dB(A)
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
ALLERGENI - Tra le sostanze utilizzate in edilizia, alcune sono capaci di azioni allergizzanti (riniti,
congiuntiviti, dermatiti allergiche da contatto). I fattori favorenti l'azione allergizzante sono: brusche
variazioni di temperatura, azione disidratante e lipolitica dei solventi e dei leganti, presenza di
sostanze vasoattive. La sorveglianza sanitaria va attivata in presenza di sintomi sospetti anche in
considerazione dei fattori personali di predisposizione a contrarre questi tipi di affezione. In tutti i
casi occorre evitare il contatto diretto di parti del corpo con materiali resinosi, polverulenti, liquidi,
aerosoli e con prodotti chimici in genere, utilizzando indumenti da lavoro e DPI appropriati (guanti,
maschere, occhiali etc.).
CADUTA OGGETTI DALL'ALTO - Le perdite di stabilità incontrollate dell'equilibrio di masse materiali
in posizione ferma o nel corso di maneggio e trasporto manuale o meccanico ed i conseguenti moti
di crollo, scorrimento, caduta inclinata su pendii o verticale nel vuoto devono, di regola, essere
impediti mediante la corretta sistemazione delle masse o attraverso l'adozione di misure atte a
trattenere i corpi in relazione alla loro natura, forma e peso.
Gli effetti dannosi conseguenti alla possibile caduta di masse materiali su persone o cose devono
essere eliminati mediante dispositivi rigidi o elastici di arresto aventi robustezza, forme e
dimensioni proporzionate alle caratteristiche dei corpi in caduta.
Quando i dispositivi di trattenuta o di arresto risultino mancanti o insufficienti, deve essere impedito
l'accesso involontario alle zone di prevedibile caduta, segnalando convenientemente la natura del
pericolo. Tutti gli addetti devono comunque fare uso dell'elmetto di protezione personale.
COLPI E URTI - Le attività che richiedono sforzi fisici violenti e/o repentini devono essere eliminate o
ridotte anche attraverso l'impiego di attrezzature idonee alla mansione. Gli utensili, gli attrezzi e gli
apparecchi per l'impiego manuale devono essere tenuti in buono stato di conservazione ed
efficienza e quando non utilizzati devono essere tenuti in condizioni di equilibrio stabile (es. riposti in
contenitori o assicurati al corpo dell'addetto) e non devono ingombrare posti di passaggio o di
lavoro. I depositi di materiali in cataste, pile e mucchi devono essere organizzati in modo da evitare
crolli o cedimenti e permettere una sicura e agevole movimentazione.
GETTI O SCHIZZI - Nei lavori a freddo e a caldo, eseguiti a mano o con apparecchi, con materiali,
sostanze e prodotti che danno luogo a getti e schizzi dannosi per la salute devono essere adottati
provvedimenti atti ad impedirne la propagazione nell'ambiente di lavoro, circoscrivendo la zona di
intervento. Gli addetti devono indossare adeguati indumenti di lavoro e utilizzare i DPI necessari.
INCIAMPI E SCIVOLAMENTI - I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei
depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui
si trovano persone.
I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature,
materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono
indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più
vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in
profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere
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illuminate secondo le necessità diurne e notturne.
6.
MOVIMENTAZIONE CARICHI - La movimentazione manuale dei carichi deve essere ridotta al
minimo e razionalizzata al fine di non richiedere un eccessivo impegno fisico del personale addetto.
In ogni caso è opportuno ricorrere ad accorgimenti quali la movimentazione ausiliaria o la
ripartizione del carico. Il carico da movimentare deve essere facilmente afferrabile e non deve
presentare caratteristiche tali da provocare lesioni al corpo dell'operatore, anche in funzione della
tipologia della lavorazione.
In relazione alle caratteristiche ed entità dei carichi, l'attività di movimentazione manuale deve
essere preceduta ed accompagnata da una adeguata azione di informazione e formazione, previo
accertamento, per attività non sporadiche, delle condizioni di salute degli addetti.
7.
OLI MINERALI E DERIVANTI - Nelle attività che richiedono l'impiego di oli minerali o derivati (es.
stesura del disarmante sulle casseforme, attività di manutenzione attrezzature e impianti) devono
essere attivate le misure necessarie per impedire il contatto diretto degli stessi con la pelle
dell'operatore. Occorre altresì impedire la formazione di aerosoli durante le fasi di lavorazione
utilizzando attrezzature idonee. Gli addetti devono costantemente indossare indumenti protettivi,
utilizzare i DPI ed essere sottoposti a sorveglianza sanitaria.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
Elmetto
Scarpe antinfortunistiche
Guanti
180
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4. 1. 1. 12. Autogruista
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Mansione (scheda n. 4. 1. 1. 12)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Colpi e urti
Vibrazioni
Inciampi e scivolamenti
Schiacciamento
Movimentazione carichi
Rumore fra 80 e 85 dB(A)
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
COLPI E URTI - Le attività che richiedono sforzi fisici violenti e/o repentini devono essere eliminate o
ridotte anche attraverso l'impiego di attrezzature idonee alla mansione. Gli utensili, gli attrezzi e gli
apparecchi per l'impiego manuale devono essere tenuti in buono stato di conservazione ed
efficienza e quando non utilizzati devono essere tenuti in condizioni di equilibrio stabile (es. riposti in
contenitori o assicurati al corpo dell'addetto) e non devono ingombrare posti di passaggio o di
lavoro. I depositi di materiali in cataste, pile e mucchi devono essere organizzati in modo da evitare
crolli o cedimenti e permettere una sicura e agevole movimentazione.
INCIAMPI E SCIVOLAMENTI - I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei
depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui
si trovano persone.
I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature,
materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono
indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più
vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in
profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere
illuminate secondo le necessità diurne e notturne.
3.
MOVIMENTAZIONE CARICHI - La movimentazione manuale dei carichi deve essere ridotta al
minimo e razionalizzata al fine di non richiedere un eccessivo impegno fisico del personale addetto.
In ogni caso è opportuno ricorrere ad accorgimenti quali la movimentazione ausiliaria o la
ripartizione del carico. Il carico da movimentare deve essere facilmente afferrabile e non deve
presentare caratteristiche tali da provocare lesioni al corpo dell'operatore, anche in funzione della
tipologia della lavorazione.
In relazione alle caratteristiche ed entità dei carichi, l'attività di movimentazione manuale deve
essere preceduta ed accompagnata da una adeguata azione di informazione e formazione, previo
accertamento, per attività non sporadiche, delle condizioni di salute degli addetti.
4.
RUMORE - Nell'acquisto di nuove attrezzature occorre prestare particolare attenzione alla
silenziosità d'uso. Le attrezzature devono essere correttamente mantenute e utilizzate, in conformità
alle indicazioni del fabbricante, al fine di limitarne la rumorosità eccessiva. Durante il funzionamento
gli schermi e le paratie delle attrezzature devono essere mantenute chiuse e dovranno essere evitati
i rumori inutili. Quando il rumore di una lavorazione o di una attrezzatura non può essere eliminato o
ridotto, si devono porre in essere protezioni collettive quali la delimitazione dell'area interessata e/o
la posa in opera di schermature supplementari della fonte di rumore. Se la rumorosità non è
diversamente abbattibile è necessario adottare i dispositivi di protezione individuali conformi a
quanto indicato nel rapporto di valutazione del rumore e prevedere la rotazione degli addetti alle
mansioni rumorose.
SCHIACCIAMENTO - Il cesoiamento e lo stritolamento di persone tra parti mobili di macchine e parti
fisse delle medesime o di opere, strutture provvisionali o altro, deve essere impedito limitando con
mezzi materiali il percorso delle parti mobili o segregando stabilmente la zona pericolosa. Qualora
ciò non risulti possibile deve essere installata una segnaletica appropriata e devono essere
5.
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6.
osservate opportune distanze di rispetto; ove del caso devono essere disposti comandi di arresto di
emergenza in corrispondenza dei punti di potenziale pericolo.
VIBRAZIONI - Qualora non sia possibile evitare l'utilizzo diretto di utensili ed attrezzature comunque
capaci di trasmettere vibrazioni al corpo dell'operatore, queste ultime devono essere dotate di tutte
le soluzioni tecniche più efficaci per la protezione dei lavoratori (es.: manici antivibrazioni, dispositivi
di smorzamento, etc.) ed essere mantenute in stato di perfetta efficienza. I lavoratori addetti devono
essere sottoposti a sorveglianza sanitaria e deve essere valutata l'opportunità di adottare la
rotazione tra gli operatori.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
5.
Elmetto
Scarpe antinfortunistiche
Guanti
Otoprotettore - cuffia
Tuta da lavoro
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4. 1. 1.38. Capo Squadra (fondazioni, struttura piani interrati, struttura in c.a., struttura di copertura)
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Mansione (scheda n. 4. 1. 1.38)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
Caduta di persone dall'alto
Seppellimento
Colpi e urti
Ferite per abrasioni o tagli
Inciampi e scivolamenti
Elettrocuzione - Folgorazione
Schiacciamento
Caduta oggetti dall'alto
Getti o schizzi
Allergeni
Rumore fra 80 e 85 dB(A)
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
ALLERGENI - Tra le sostanze utilizzate in edilizia, alcune sono capaci di azioni allergizzanti (riniti,
congiuntiviti, dermatiti allergiche da contatto). I fattori favorenti l'azione allergizzante sono: brusche
variazioni di temperatura, azione disidratante e lipolitica dei solventi e dei leganti, presenza di
sostanze vasoattive. La sorveglianza sanitaria va attivata in presenza di sintomi sospetti anche in
considerazione dei fattori personali di predisposizione a contrarre questi tipi di affezione. In tutti i
casi occorre evitare il contatto diretto di parti del corpo con materiali resinosi, polverulenti, liquidi,
aerosoli e con prodotti chimici in genere, utilizzando indumenti da lavoro e DPI appropriati (guanti,
maschere, occhiali etc.).
CADUTA DI PERSONE DALL'ALTO - Le perdite di stabilità dell'equilibrio di persone che possono
comportare cadute da un piano di lavoro ad un altro posto a quota inferiore (di norma con dislivello
maggiore di 2 metri), devono essere impedite con misure di prevenzione, generalmente costituite
da parapetti di trattenuta applicati a tutti i lati liberi di travi, impalcature, piattaforme, ripiani, balconi,
passerelle e luoghi di lavoro o di passaggio sopraelevati.
Qualora risulti impossibile l'applicazione di tali protezioni devono essere adottate misure collettive o
personali atte ad arrestare con il minore danno possibile le cadute. A seconda dei casi possono
essere utilizzate: superfici di arresto costituite da tavole in legno o materiali semirigidi; reti o
superfici di arresto molto deformabili; dispositivi di protezione individuale di trattenuta o di arresto.
Lo spazio corrispondente al percorso di eventuale caduta deve essere reso preventivamente libero
da ostacoli capaci di interferire con le persone in caduta, causandogli danni o modificandone la
traiettoria.
3.
CADUTA OGGETTI DALL'ALTO - Le perdite di stabilità incontrollate dell'equilibrio di masse materiali
in posizione ferma o nel corso di maneggio e trasporto manuale o meccanico ed i conseguenti moti
di crollo, scorrimento, caduta inclinata su pendii o verticale nel vuoto devono, di regola, essere
impediti mediante la corretta sistemazione delle masse o attraverso l'adozione di misure atte a
trattenere i corpi in relazione alla loro natura, forma e peso.
Gli effetti dannosi conseguenti alla possibile caduta di masse materiali su persone o cose devono
essere eliminati mediante dispositivi rigidi o elastici di arresto aventi robustezza, forme e
dimensioni proporzionate alle caratteristiche dei corpi in caduta.
Quando i dispositivi di trattenuta o di arresto risultino mancanti o insufficienti, deve essere impedito
l'accesso involontario alle zone di prevedibile caduta, segnalando convenientemente la natura del
pericolo. Tutti gli addetti devono comunque fare uso dell'elmetto di protezione personale.
4.
COLPI E URTI - Le attività che richiedono sforzi fisici violenti e/o repentini devono essere eliminate o
ridotte anche attraverso l'impiego di attrezzature idonee alla mansione. Gli utensili, gli attrezzi e gli
apparecchi per l'impiego manuale devono essere tenuti in buono stato di conservazione ed
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5.
efficienza e quando non utilizzati devono essere tenuti in condizioni di equilibrio stabile (es. riposti in
contenitori o assicurati al corpo dell'addetto) e non devono ingombrare posti di passaggio o di
lavoro. I depositi di materiali in cataste, pile e mucchi devono essere organizzati in modo da evitare
crolli o cedimenti e permettere una sicura e agevole movimentazione.
ELETTROCUZIONE - Prima di iniziare le attività deve essere effettuata una ricognizione dei luoghi
dei lavori al fine di individuare la eventuale esistenza di linee elettriche aeree o interrate e stabilire le
idonee precauzioni per evitare possibili contatti diretti o indiretti con elementi in tensione.
I percorsi e la profondità delle linee interrate o in cunicolo in tensione devono essere rilevati e
segnalati in superficie quando interessano direttamente la zona di lavoro. Devono essere altresì
formulate apposite e dettagliate istruzioni scritte per i preposti e gli addetti ai lavori in prossimità di
linee elettriche.
La scelta degli impianti e delle attrezzature elettriche per le attività edili deve essere effettuata in
funzione dello specifico ambiente di lavoro, verificandone la conformità alle norme di Legge e di
buona tecnica.
L'impianto elettrico di cantiere deve essere sempre progettato e deve essere redatto in forma scritta
nei casi previsti dalla Legge; l'esecuzione, la manutenzione e la riparazione dello stesso deve
essere effettuata da personale qualificato.
6.
FERITE PER ABRASIONI O TAGLI - Deve essere evitato il contatto del corpo dell'operatore con
elementi taglienti o pungenti o comunque capaci di procurare lesioni.
Tutti gli organi lavoratori delle apparecchiature devono essere protetti contro i contatti accidentali.
Dove non sia possibile eliminare il pericolo o non siano sufficienti le protezioni collettive
(delimitazione delle aree a rischio), devono essere impiegati i DPI idonei alla mansione (calzature
di sicurezza, guanti, grembiuli di protezioni, schermi, occhiali, etc.).
7.
GETTI O SCHIZZI - Nei lavori a freddo e a caldo, eseguiti a mano o con apparecchi, con materiali,
sostanze e prodotti che danno luogo a getti e schizzi dannosi per la salute devono essere adottati
provvedimenti atti ad impedirne la propagazione nell'ambiente di lavoro, circoscrivendo la zona di
intervento. Gli addetti devono indossare adeguati indumenti di lavoro e utilizzare i DPI necessari.
INCIAMPI E SCIVOLAMENTI - I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei
depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui
si trovano persone.
I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature,
materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono
indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più
vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in
profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere
illuminate secondo le necessità diurne e notturne.
8.
9.
10.
11.
RUMORE - Nell'acquisto di nuove attrezzature occorre prestare particolare attenzione alla
silenziosità d'uso. Le attrezzature devono essere correttamente mantenute e utilizzate, in conformità
alle indicazioni del fabbricante, al fine di limitarne la rumorosità eccessiva. Durante il funzionamento
gli schermi e le paratie delle attrezzature devono essere mantenute chiuse e dovranno essere evitati
i rumori inutili. Quando il rumore di una lavorazione o di una attrezzatura non può essere eliminato o
ridotto, si devono porre in essere protezioni collettive quali la delimitazione dell'area interessata e/o
la posa in opera di schermature supplementari della fonte di rumore. Se la rumorosità non è
diversamente abbattibile è necessario adottare i dispositivi di protezione individuali conformi a
quanto indicato nel rapporto di valutazione del rumore e prevedere la rotazione degli addetti alle
mansioni rumorose.
SCHIACCIAMENTO - Il cesoiamento e lo stritolamento di persone tra parti mobili di macchine e parti
fisse delle medesime o di opere, strutture provvisionali o altro, deve essere impedito limitando con
mezzi materiali il percorso delle parti mobili o segregando stabilmente la zona pericolosa. Qualora
ciò non risulti possibile deve essere installata una segnaletica appropriata e devono essere
osservate opportune distanze di rispetto; ove del caso devono essere disposti comandi di arresto di
emergenza in corrispondenza dei punti di potenziale pericolo.
SEPPELLIMENTO - I lavori di scavo all'aperto o in sotterraneo, con mezzi manuali o meccanici,
devono essere preceduti da un accertamento delle condizioni del terreno e delle opere
eventualmente esistenti nella zona interessata. Devono essere adottate tecniche di scavo adatte
alle circostanze che garantiscano anche la stabilita degli edifici, delle opere preesistenti e delle loro
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fondazioni.
Gli scavi devono essere realizzati e armati come richiesto dalla natura del terreno, dall'inclinazione
delle pareti e dalle altre circostanze influenti sulla stabilità ed in modo da impedire slittamenti, frane,
crolli e da resistere a spinte pericolose, causate anche da piogge, infiltrazioni, cicli di gelo e disgelo.
La messa in opera manuale o meccanica delle armature deve di regola seguire immediatamente
l'operazione di scavo. Devono essere predisposti percorsi e mezzi per il sicuro accesso ai posti di
lavoro e per il rapido allontanamento in caso di emergenza. La presenza di scavi aperti deve essere
in tutti i casi adeguatamente segnalata.
Sul ciglio degli scavi devono essere vietati i depositi di materiali, l'installazione di macchine pesanti
o fonti di vibrazioni e urti, il passaggio e la sosta di veicoli.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
Elmetto
Scarpe antinfortunistiche
Guanti
Occhiali
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4. 1. 1.27. Capo Squadra (installazione cantiere, scavi di sbancamento, scavi di fondazione)
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Mansione (scheda n. 4. 1. 1.27)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
Seppellimento
Colpi e urti
Inciampi e scivolamenti
Elettrocuzione - Folgorazione
Incidenti con mezzi
Polveri fibre
Rumore minore a 80 dB(A)
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
COLPI E URTI - Le attività che richiedono sforzi fisici violenti e/o repentini devono essere eliminate o
ridotte anche attraverso l'impiego di attrezzature idonee alla mansione. Gli utensili, gli attrezzi e gli
apparecchi per l'impiego manuale devono essere tenuti in buono stato di conservazione ed
efficienza e quando non utilizzati devono essere tenuti in condizioni di equilibrio stabile (es. riposti in
contenitori o assicurati al corpo dell'addetto) e non devono ingombrare posti di passaggio o di
lavoro. I depositi di materiali in cataste, pile e mucchi devono essere organizzati in modo da evitare
crolli o cedimenti e permettere una sicura e agevole movimentazione.
ELETTROCUZIONE - Prima di iniziare le attività deve essere effettuata una ricognizione dei luoghi
dei lavori al fine di individuare la eventuale esistenza di linee elettriche aeree o interrate e stabilire le
idonee precauzioni per evitare possibili contatti diretti o indiretti con elementi in tensione.
I percorsi e la profondità delle linee interrate o in cunicolo in tensione devono essere rilevati e
segnalati in superficie quando interessano direttamente la zona di lavoro. Devono essere altresì
formulate apposite e dettagliate istruzioni scritte per i preposti e gli addetti ai lavori in prossimità di
linee elettriche.
La scelta degli impianti e delle attrezzature elettriche per le attività edili deve essere effettuata in
funzione dello specifico ambiente di lavoro, verificandone la conformità alle norme di Legge e di
buona tecnica.
L'impianto elettrico di cantiere deve essere sempre progettato e deve essere redatto in forma scritta
nei casi previsti dalla Legge; l'esecuzione, la manutenzione e la riparazione dello stesso deve
essere effettuata da personale qualificato.
3.
INCENDI CON MEZZI - Per l'accesso al cantiere degli addetti ai lavori e dei mezzi di lavoro devono
essere predisposti percorsi sicuri. Deve essere comunque sempre impedito l'accesso di estranei
alle zone di lavoro.
All'interno del cantiere la circolazione degli automezzi e delle macchine semoventi deve essere
regolata con norme il più possibile simili a quelle della circolazione sulle strade pubbliche e la
velocità deve essere limitata a seconda delle caratteristiche e condizioni dei percorsi e dei mezzi.
Per l'accesso degli addetti ai rispettivi luoghi di lavoro devono essere approntati percorsi sicuri e,
quando necessario, separati da quelli dei mezzi meccanici.
Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere illuminate
secondo le necessità diurne o notturne e mantenute costantemente in condizioni soddisfacenti.
4.
INCIAMPI E SCIVOLAMENTI - I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei
depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui
si trovano persone.
I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature,
materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono
indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più
vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in
profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere
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illuminate secondo le necessità diurne e notturne.
5.
POLVERI FIBRE - Nelle lavorazioni che prevedono l'impiego di materiali in grana minuta o in polvere
oppure fibrosi e nei lavori che comportano l'emissione di polveri o fibre dei materiali lavorati, la
produzione e/o la diffusione delle stesse deve essere ridotta al minimo utilizzando tecniche e
attrezzature idonee.
Le polveri e le fibre captate e quelle depositatesi, se dannose, devono essere sollecitamente
raccolte ed eliminate con i mezzi e gli accorgimenti richiesti dalla loro natura.
Qualora la quantità di polveri o fibre presenti superi i limiti tollerati e comunque nelle operazioni di
raccolta ed allontanamento di quantità importanti delle stesse, devono essere forniti ed utilizzati
indumenti di lavoro e DPI idonei alle attività ed eventualmente, ove richiesto, il personale interessato
deve essere sottoposto a sorveglianza sanitaria.
6.
RUMORE - Nell'acquisto di nuove attrezzature occorre prestare particolare attenzione alla
silenziosità d'uso. Le attrezzature devono essere correttamente mantenute e utilizzate, in conformità
alle indicazioni del fabbricante, al fine di limitarne la rumorosità eccessiva. Durante il funzionamento
gli schermi e le paratie delle attrezzature devono essere mantenute chiuse e dovranno essere evitati
i rumori inutili. Quando il rumore di una lavorazione o di una attrezzatura non può essere eliminato o
ridotto, si devono porre in essere protezioni collettive quali la delimitazione dell'area interessata e/o
la posa in opera di schermature supplementari della fonte di rumore. Se la rumorosità non è
diversamente abbattibile è necessario adottare i dispositivi di protezione individuali conformi a
quanto indicato nel rapporto di valutazione del rumore e prevedere la rotazione degli addetti alle
mansioni rumorose.
SEPPELLIMENTO - I lavori di scavo all'aperto o in sotterraneo, con mezzi manuali o meccanici,
devono essere preceduti da un accertamento delle condizioni del terreno e delle opere
eventualmente esistenti nella zona interessata. Devono essere adottate tecniche di scavo adatte
alle circostanze che garantiscano anche la stabilita degli edifici, delle opere preesistenti e delle loro
fondazioni.
Gli scavi devono essere realizzati e armati come richiesto dalla natura del terreno, dall'inclinazione
delle pareti e dalle altre circostanze influenti sulla stabilità ed in modo da impedire slittamenti, frane,
crolli e da resistere a spinte pericolose, causate anche da piogge, infiltrazioni, cicli di gelo e disgelo.
La messa in opera manuale o meccanica delle armature deve di regola seguire immediatamente
l'operazione di scavo. Devono essere predisposti percorsi e mezzi per il sicuro accesso ai posti di
lavoro e per il rapido allontanamento in caso di emergenza. La presenza di scavi aperti deve essere
in tutti i casi adeguatamente segnalata.
Sul ciglio degli scavi devono essere vietati i depositi di materiali, l'installazione di macchine pesanti
o fonti di vibrazioni e urti, il passaggio e la sosta di veicoli.
7.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
Elmetto
Scarpe antinfortunistiche
Guanti
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4. 1. 1.26. Capo Squadra (montaggio e smontaggio ponteggi)
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Mansione (scheda n. 4. 1. 1.26)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Caduta di persone dall'alto
Colpi e urti
Ferite per abrasioni o tagli
Inciampi e scivolamenti
Caduta oggetti dall'alto
Oli minerali e derivati
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
CADUTA DI PERSONE DALL'ALTO - Le perdite di stabilità dell'equilibrio di persone che possono
comportare cadute da un piano di lavoro ad un altro posto a quota inferiore (di norma con dislivello
maggiore di 2 metri), devono essere impedite con misure di prevenzione, generalmente costituite
da parapetti di trattenuta applicati a tutti i lati liberi di travi, impalcature, piattaforme, ripiani, balconi,
passerelle e luoghi di lavoro o di passaggio sopraelevati.
Qualora risulti impossibile l'applicazione di tali protezioni devono essere adottate misure collettive o
personali atte ad arrestare con il minore danno possibile le cadute. A seconda dei casi possono
essere utilizzate: superfici di arresto costituite da tavole in legno o materiali semirigidi; reti o
superfici di arresto molto deformabili; dispositivi di protezione individuale di trattenuta o di arresto.
Lo spazio corrispondente al percorso di eventuale caduta deve essere reso preventivamente libero
da ostacoli capaci di interferire con le persone in caduta, causandogli danni o modificandone la
traiettoria.
2.
CADUTA OGGETTI DALL'ALTO - Le perdite di stabilità incontrollate dell'equilibrio di masse materiali
in posizione ferma o nel corso di maneggio e trasporto manuale o meccanico ed i conseguenti moti
di crollo, scorrimento, caduta inclinata su pendii o verticale nel vuoto devono, di regola, essere
impediti mediante la corretta sistemazione delle masse o attraverso l'adozione di misure atte a
trattenere i corpi in relazione alla loro natura, forma e peso.
Gli effetti dannosi conseguenti alla possibile caduta di masse materiali su persone o cose devono
essere eliminati mediante dispositivi rigidi o elastici di arresto aventi robustezza, forme e
dimensioni proporzionate alle caratteristiche dei corpi in caduta.
Quando i dispositivi di trattenuta o di arresto risultino mancanti o insufficienti, deve essere impedito
l'accesso involontario alle zone di prevedibile caduta, segnalando convenientemente la natura del
pericolo. Tutti gli addetti devono comunque fare uso dell'elmetto di protezione personale.
3.
COLPI E URTI - Le attività che richiedono sforzi fisici violenti e/o repentini devono essere eliminate o
ridotte anche attraverso l'impiego di attrezzature idonee alla mansione. Gli utensili, gli attrezzi e gli
apparecchi per l'impiego manuale devono essere tenuti in buono stato di conservazione ed
efficienza e quando non utilizzati devono essere tenuti in condizioni di equilibrio stabile (es. riposti in
contenitori o assicurati al corpo dell'addetto) e non devono ingombrare posti di passaggio o di
lavoro. I depositi di materiali in cataste, pile e mucchi devono essere organizzati in modo da evitare
crolli o cedimenti e permettere una sicura e agevole movimentazione.
FERITE PER ABRASIONI O TAGLI - Deve essere evitato il contatto del corpo dell'operatore con
elementi taglienti o pungenti o comunque capaci di procurare lesioni.
Tutti gli organi lavoratori delle apparecchiature devono essere protetti contro i contatti accidentali.
Dove non sia possibile eliminare il pericolo o non siano sufficienti le protezioni collettive
(delimitazione delle aree a rischio), devono essere impiegati i DPI idonei alla mansione (calzature
di sicurezza, guanti, grembiuli di protezioni, schermi, occhiali, etc.).
4.
5.
INCIAMPI E SCIVOLAMENTI - I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei
depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui
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si trovano persone.
I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature,
materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono
indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più
vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in
profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere
illuminate secondo le necessità diurne e notturne.
6.
OLI MINERALI E DERIVANTI - Nelle attività che richiedono l'impiego di oli minerali o derivati (es.
stesura del disarmante sulle casseforme, attività di manutenzione attrezzature e impianti) devono
essere attivate le misure necessarie per impedire il contatto diretto degli stessi con la pelle
dell'operatore. Occorre altresì impedire la formazione di aerosoli durante le fasi di lavorazione
utilizzando attrezzature idonee. Gli addetti devono costantemente indossare indumenti protettivi,
utilizzare i DPI ed essere sottoposti a sorveglianza sanitaria.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
Elmetto
Scarpe antinfortunistiche
Guanti
Cinture di sicurezza
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4. 1. 1.50. Capo Squadra (murature)...
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Mansione (scheda n. 4. 1. 1.50)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
Caduta di persone dall'alto
Colpi e urti
Ferite per abrasioni o tagli
Inciampi e scivolamenti
Elettrocuzione - Folgorazione
Schiacciamento
Caduta oggetti dall'alto
Polveri fibre
Allergeni
Rumore minore a 80 dB(A)
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
ALLERGENI - Tra le sostanze utilizzate in edilizia, alcune sono capaci di azioni allergizzanti (riniti,
congiuntiviti, dermatiti allergiche da contatto). I fattori favorenti l'azione allergizzante sono: brusche
variazioni di temperatura, azione disidratante e lipolitica dei solventi e dei leganti, presenza di
sostanze vasoattive. La sorveglianza sanitaria va attivata in presenza di sintomi sospetti anche in
considerazione dei fattori personali di predisposizione a contrarre questi tipi di affezione. In tutti i
casi occorre evitare il contatto diretto di parti del corpo con materiali resinosi, polverulenti, liquidi,
aerosoli e con prodotti chimici in genere, utilizzando indumenti da lavoro e DPI appropriati (guanti,
maschere, occhiali etc.).
CADUTA DI PERSONE DALL'ALTO - Le perdite di stabilità dell'equilibrio di persone che possono
comportare cadute da un piano di lavoro ad un altro posto a quota inferiore (di norma con dislivello
maggiore di 2 metri), devono essere impedite con misure di prevenzione, generalmente costituite
da parapetti di trattenuta applicati a tutti i lati liberi di travi, impalcature, piattaforme, ripiani, balconi,
passerelle e luoghi di lavoro o di passaggio sopraelevati.
Qualora risulti impossibile l'applicazione di tali protezioni devono essere adottate misure collettive o
personali atte ad arrestare con il minore danno possibile le cadute. A seconda dei casi possono
essere utilizzate: superfici di arresto costituite da tavole in legno o materiali semirigidi; reti o
superfici di arresto molto deformabili; dispositivi di protezione individuale di trattenuta o di arresto.
Lo spazio corrispondente al percorso di eventuale caduta deve essere reso preventivamente libero
da ostacoli capaci di interferire con le persone in caduta, causandogli danni o modificandone la
traiettoria.
3.
CADUTA OGGETTI DALL'ALTO - Le perdite di stabilità incontrollate dell'equilibrio di masse materiali
in posizione ferma o nel corso di maneggio e trasporto manuale o meccanico ed i conseguenti moti
di crollo, scorrimento, caduta inclinata su pendii o verticale nel vuoto devono, di regola, essere
impediti mediante la corretta sistemazione delle masse o attraverso l'adozione di misure atte a
trattenere i corpi in relazione alla loro natura, forma e peso.
Gli effetti dannosi conseguenti alla possibile caduta di masse materiali su persone o cose devono
essere eliminati mediante dispositivi rigidi o elastici di arresto aventi robustezza, forme e
dimensioni proporzionate alle caratteristiche dei corpi in caduta.
Quando i dispositivi di trattenuta o di arresto risultino mancanti o insufficienti, deve essere impedito
l'accesso involontario alle zone di prevedibile caduta, segnalando convenientemente la natura del
pericolo. Tutti gli addetti devono comunque fare uso dell'elmetto di protezione personale.
4.
COLPI E URTI - Le attività che richiedono sforzi fisici violenti e/o repentini devono essere eliminate o
ridotte anche attraverso l'impiego di attrezzature idonee alla mansione. Gli utensili, gli attrezzi e gli
apparecchi per l'impiego manuale devono essere tenuti in buono stato di conservazione ed
efficienza e quando non utilizzati devono essere tenuti in condizioni di equilibrio stabile (es. riposti in
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5.
contenitori o assicurati al corpo dell'addetto) e non devono ingombrare posti di passaggio o di
lavoro. I depositi di materiali in cataste, pile e mucchi devono essere organizzati in modo da evitare
crolli o cedimenti e permettere una sicura e agevole movimentazione.
ELETTROCUZIONE - Prima di iniziare le attività deve essere effettuata una ricognizione dei luoghi
dei lavori al fine di individuare la eventuale esistenza di linee elettriche aeree o interrate e stabilire le
idonee precauzioni per evitare possibili contatti diretti o indiretti con elementi in tensione.
I percorsi e la profondità delle linee interrate o in cunicolo in tensione devono essere rilevati e
segnalati in superficie quando interessano direttamente la zona di lavoro. Devono essere altresì
formulate apposite e dettagliate istruzioni scritte per i preposti e gli addetti ai lavori in prossimità di
linee elettriche.
La scelta degli impianti e delle attrezzature elettriche per le attività edili deve essere effettuata in
funzione dello specifico ambiente di lavoro, verificandone la conformità alle norme di Legge e di
buona tecnica.
L'impianto elettrico di cantiere deve essere sempre progettato e deve essere redatto in forma scritta
nei casi previsti dalla Legge; l'esecuzione, la manutenzione e la riparazione dello stesso deve
essere effettuata da personale qualificato.
6.
FERITE PER ABRASIONI O TAGLI - Deve essere evitato il contatto del corpo dell'operatore con
elementi taglienti o pungenti o comunque capaci di procurare lesioni.
Tutti gli organi lavoratori delle apparecchiature devono essere protetti contro i contatti accidentali.
Dove non sia possibile eliminare il pericolo o non siano sufficienti le protezioni collettive
(delimitazione delle aree a rischio), devono essere impiegati i DPI idonei alla mansione (calzature
di sicurezza, guanti, grembiuli di protezioni, schermi, occhiali, etc.).
7.
INCIAMPI E SCIVOLAMENTI - I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei
depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui
si trovano persone.
I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature,
materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono
indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più
vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in
profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere
illuminate secondo le necessità diurne e notturne.
8.
POLVERI FIBRE - Nelle lavorazioni che prevedono l'impiego di materiali in grana minuta o in polvere
oppure fibrosi e nei lavori che comportano l'emissione di polveri o fibre dei materiali lavorati, la
produzione e/o la diffusione delle stesse deve essere ridotta al minimo utilizzando tecniche e
attrezzature idonee.
Le polveri e le fibre captate e quelle depositatesi, se dannose, devono essere sollecitamente
raccolte ed eliminate con i mezzi e gli accorgimenti richiesti dalla loro natura.
Qualora la quantità di polveri o fibre presenti superi i limiti tollerati e comunque nelle operazioni di
raccolta ed allontanamento di quantità importanti delle stesse, devono essere forniti ed utilizzati
indumenti di lavoro e DPI idonei alle attività ed eventualmente, ove richiesto, il personale interessato
deve essere sottoposto a sorveglianza sanitaria.
9.
RUMORE - Nell'acquisto di nuove attrezzature occorre prestare particolare attenzione alla
silenziosità d'uso. Le attrezzature devono essere correttamente mantenute e utilizzate, in conformità
alle indicazioni del fabbricante, al fine di limitarne la rumorosità eccessiva. Durante il funzionamento
gli schermi e le paratie delle attrezzature devono essere mantenute chiuse e dovranno essere evitati
i rumori inutili. Quando il rumore di una lavorazione o di una attrezzatura non può essere eliminato o
ridotto, si devono porre in essere protezioni collettive quali la delimitazione dell'area interessata e/o
la posa in opera di schermature supplementari della fonte di rumore. Se la rumorosità non è
diversamente abbattibile è necessario adottare i dispositivi di protezione individuali conformi a
quanto indicato nel rapporto di valutazione del rumore e prevedere la rotazione degli addetti alle
mansioni rumorose.
SCHIACCIAMENTO - Il cesoiamento e lo stritolamento di persone tra parti mobili di macchine e parti
fisse delle medesime o di opere, strutture provvisionali o altro, deve essere impedito limitando con
mezzi materiali il percorso delle parti mobili o segregando stabilmente la zona pericolosa. Qualora
ciò non risulti possibile deve essere installata una segnaletica appropriata e devono essere
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osservate opportune distanze di rispetto; ove del caso devono essere disposti comandi di arresto di
emergenza in corrispondenza dei punti di potenziale pericolo.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Elmetto
Scarpe antinfortunistiche
Guanti
Occhiali
Mascherina - facciale
Tuta da lavoro
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4. 1. 1. 46. Capo Squadra (pavimenti e rivestimenti)
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Mansione (scheda n. 4. 1. 1. 46)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
Caduta di persone dall'alto
Ferite per abrasioni o tagli
Inciampi e scivolamenti
Elettrocuzione - Folgorazione
Schiacciamento
Caduta oggetti dall'alto
Polveri fibre
Getti o schizzi
Allergeni
Rumore inferiore a 87 dB(A) con utilizzo di otoprotettori
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
ALLERGENI - Tra le sostanze utilizzate in edilizia, alcune sono capaci di azioni allergizzanti (riniti,
congiuntiviti, dermatiti allergiche da contatto). I fattori favorenti l'azione allergizzante sono: brusche
variazioni di temperatura, azione disidratante e lipolitica dei solventi e dei leganti, presenza di
sostanze vasoattive. La sorveglianza sanitaria va attivata in presenza di sintomi sospetti anche in
considerazione dei fattori personali di predisposizione a contrarre questi tipi di affezione. In tutti i
casi occorre evitare il contatto diretto di parti del corpo con materiali resinosi, polverulenti, liquidi,
aerosoli e con prodotti chimici in genere, utilizzando indumenti da lavoro e DPI appropriati (guanti,
maschere, occhiali etc.).
CADUTA DI PERSONE DALL'ALTO - Le perdite di stabilità dell'equilibrio di persone che possono
comportare cadute da un piano di lavoro ad un altro posto a quota inferiore (di norma con dislivello
maggiore di 2 metri), devono essere impedite con misure di prevenzione, generalmente costituite
da parapetti di trattenuta applicati a tutti i lati liberi di travi, impalcature, piattaforme, ripiani, balconi,
passerelle e luoghi di lavoro o di passaggio sopraelevati.
Qualora risulti impossibile l'applicazione di tali protezioni devono essere adottate misure collettive o
personali atte ad arrestare con il minore danno possibile le cadute. A seconda dei casi possono
essere utilizzate: superfici di arresto costituite da tavole in legno o materiali semirigidi; reti o
superfici di arresto molto deformabili; dispositivi di protezione individuale di trattenuta o di arresto.
Lo spazio corrispondente al percorso di eventuale caduta deve essere reso preventivamente libero
da ostacoli capaci di interferire con le persone in caduta, causandogli danni o modificandone la
traiettoria.
3.
CADUTA OGGETTI DALL'ALTO - Le perdite di stabilità incontrollate dell'equilibrio di masse materiali
in posizione ferma o nel corso di maneggio e trasporto manuale o meccanico ed i conseguenti moti
di crollo, scorrimento, caduta inclinata su pendii o verticale nel vuoto devono, di regola, essere
impediti mediante la corretta sistemazione delle masse o attraverso l'adozione di misure atte a
trattenere i corpi in relazione alla loro natura, forma e peso.
Gli effetti dannosi conseguenti alla possibile caduta di masse materiali su persone o cose devono
essere eliminati mediante dispositivi rigidi o elastici di arresto aventi robustezza, forme e
dimensioni proporzionate alle caratteristiche dei corpi in caduta.
Quando i dispositivi di trattenuta o di arresto risultino mancanti o insufficienti, deve essere impedito
l'accesso involontario alle zone di prevedibile caduta, segnalando convenientemente la natura del
pericolo. Tutti gli addetti devono comunque fare uso dell'elmetto di protezione personale.
4.
ELETTROCUZIONE - Prima di iniziare le attività deve essere effettuata una ricognizione dei luoghi
dei lavori al fine di individuare la eventuale esistenza di linee elettriche aeree o interrate e stabilire le
idonee precauzioni per evitare possibili contatti diretti o indiretti con elementi in tensione.
I percorsi e la profondità delle linee interrate o in cunicolo in tensione devono essere rilevati e
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Dott. Ing. Davide BOMMARTINI Via Scoravezze n°3 - 37018 Malcesine (VR) Tel. 0464512063 [email protected]
segnalati in superficie quando interessano direttamente la zona di lavoro. Devono essere altresì
formulate apposite e dettagliate istruzioni scritte per i preposti e gli addetti ai lavori in prossimità di
linee elettriche.
La scelta degli impianti e delle attrezzature elettriche per le attività edili deve essere effettuata in
funzione dello specifico ambiente di lavoro, verificandone la conformità alle norme di Legge e di
buona tecnica.
L'impianto elettrico di cantiere deve essere sempre progettato e deve essere redatto in forma scritta
nei casi previsti dalla Legge; l'esecuzione, la manutenzione e la riparazione dello stesso deve
essere effettuata da personale qualificato.
5.
FERITE PER ABRASIONI O TAGLI - Deve essere evitato il contatto del corpo dell'operatore con
elementi taglienti o pungenti o comunque capaci di procurare lesioni.
Tutti gli organi lavoratori delle apparecchiature devono essere protetti contro i contatti accidentali.
Dove non sia possibile eliminare il pericolo o non siano sufficienti le protezioni collettive
(delimitazione delle aree a rischio), devono essere impiegati i DPI idonei alla mansione (calzature
di sicurezza, guanti, grembiuli di protezioni, schermi, occhiali, etc.).
6.
GETTI O SCHIZZI - Nei lavori a freddo e a caldo, eseguiti a mano o con apparecchi, con materiali,
sostanze e prodotti che danno luogo a getti e schizzi dannosi per la salute devono essere adottati
provvedimenti atti ad impedirne la propagazione nell'ambiente di lavoro, circoscrivendo la zona di
intervento. Gli addetti devono indossare adeguati indumenti di lavoro e utilizzare i DPI necessari.
INCIAMPI E SCIVOLAMENTI - I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei
depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui
si trovano persone.
I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature,
materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono
indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più
vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in
profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere
illuminate secondo le necessità diurne e notturne.
7.
8.
POLVERI FIBRE - Nelle lavorazioni che prevedono l'impiego di materiali in grana minuta o in polvere
oppure fibrosi e nei lavori che comportano l'emissione di polveri o fibre dei materiali lavorati, la
produzione e/o la diffusione delle stesse deve essere ridotta al minimo utilizzando tecniche e
attrezzature idonee.
Le polveri e le fibre captate e quelle depositatesi, se dannose, devono essere sollecitamente
raccolte ed eliminate con i mezzi e gli accorgimenti richiesti dalla loro natura.
Qualora la quantità di polveri o fibre presenti superi i limiti tollerati e comunque nelle operazioni di
raccolta ed allontanamento di quantità importanti delle stesse, devono essere forniti ed utilizzati
indumenti di lavoro e DPI idonei alle attività ed eventualmente, ove richiesto, il personale interessato
deve essere sottoposto a sorveglianza sanitaria.
9.
SCHIACCIAMENTO - Il cesoiamento e lo stritolamento di persone tra parti mobili di macchine e parti
fisse delle medesime o di opere, strutture provvisionali o altro, deve essere impedito limitando con
mezzi materiali il percorso delle parti mobili o segregando stabilmente la zona pericolosa. Qualora
ciò non risulti possibile deve essere installata una segnaletica appropriata e devono essere
osservate opportune distanze di rispetto; ove del caso devono essere disposti comandi di arresto di
emergenza in corrispondenza dei punti di potenziale pericolo.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Elmetto
Scarpe antinfortunistiche
Guanti
Occhiali
Otoprotettore - cuffia
Mascherina - facciale
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4. 1. 1.18. Elettricista (completo)
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Mansione (scheda n. 4. 1. 1.18)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
Caduta di persone dall'alto
Colpi e urti
Ferite per abrasioni o tagli
Vibrazioni
Inciampi e scivolamenti
Elettrocuzione - Folgorazione
Caduta oggetti dall'alto
Movimentazione carichi
Movimentazione carichi
Rumore superiore a 90 dB(A)
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
CADUTA DI PERSONE DALL'ALTO - Le perdite di stabilità dell'equilibrio di persone che possono
comportare cadute da un piano di lavoro ad un altro posto a quota inferiore (di norma con dislivello
maggiore di 2 metri), devono essere impedite con misure di prevenzione, generalmente costituite
da parapetti di trattenuta applicati a tutti i lati liberi di travi, impalcature, piattaforme, ripiani, balconi,
passerelle e luoghi di lavoro o di passaggio sopraelevati.
Qualora risulti impossibile l'applicazione di tali protezioni devono essere adottate misure collettive o
personali atte ad arrestare con il minore danno possibile le cadute. A seconda dei casi possono
essere utilizzate: superfici di arresto costituite da tavole in legno o materiali semirigidi; reti o
superfici di arresto molto deformabili; dispositivi di protezione individuale di trattenuta o di arresto.
Lo spazio corrispondente al percorso di eventuale caduta deve essere reso preventivamente libero
da ostacoli capaci di interferire con le persone in caduta, causandogli danni o modificandone la
traiettoria.
2.
CADUTA OGGETTI DALL'ALTO - Le perdite di stabilità incontrollate dell'equilibrio di masse materiali
in posizione ferma o nel corso di maneggio e trasporto manuale o meccanico ed i conseguenti moti
di crollo, scorrimento, caduta inclinata su pendii o verticale nel vuoto devono, di regola, essere
impediti mediante la corretta sistemazione delle masse o attraverso l'adozione di misure atte a
trattenere i corpi in relazione alla loro natura, forma e peso.
Gli effetti dannosi conseguenti alla possibile caduta di masse materiali su persone o cose devono
essere eliminati mediante dispositivi rigidi o elastici di arresto aventi robustezza, forme e
dimensioni proporzionate alle caratteristiche dei corpi in caduta.
Quando i dispositivi di trattenuta o di arresto risultino mancanti o insufficienti, deve essere impedito
l'accesso involontario alle zone di prevedibile caduta, segnalando convenientemente la natura del
pericolo. Tutti gli addetti devono comunque fare uso dell'elmetto di protezione personale.
3.
COLPI E URTI - Le attività che richiedono sforzi fisici violenti e/o repentini devono essere eliminate o
ridotte anche attraverso l'impiego di attrezzature idonee alla mansione. Gli utensili, gli attrezzi e gli
apparecchi per l'impiego manuale devono essere tenuti in buono stato di conservazione ed
efficienza e quando non utilizzati devono essere tenuti in condizioni di equilibrio stabile (es. riposti in
contenitori o assicurati al corpo dell'addetto) e non devono ingombrare posti di passaggio o di
lavoro. I depositi di materiali in cataste, pile e mucchi devono essere organizzati in modo da evitare
crolli o cedimenti e permettere una sicura e agevole movimentazione.
ELETTROCUZIONE - Prima di iniziare le attività deve essere effettuata una ricognizione dei luoghi
dei lavori al fine di individuare la eventuale esistenza di linee elettriche aeree o interrate e stabilire le
idonee precauzioni per evitare possibili contatti diretti o indiretti con elementi in tensione.
I percorsi e la profondità delle linee interrate o in cunicolo in tensione devono essere rilevati e
segnalati in superficie quando interessano direttamente la zona di lavoro. Devono essere altresì
4.
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formulate apposite e dettagliate istruzioni scritte per i preposti e gli addetti ai lavori in prossimità di
linee elettriche.
La scelta degli impianti e delle attrezzature elettriche per le attività edili deve essere effettuata in
funzione dello specifico ambiente di lavoro, verificandone la conformità alle norme di Legge e di
buona tecnica.
L'impianto elettrico di cantiere deve essere sempre progettato e deve essere redatto in forma scritta
nei casi previsti dalla Legge; l'esecuzione, la manutenzione e la riparazione dello stesso deve
essere effettuata da personale qualificato.
5.
FERITE PER ABRASIONI O TAGLI - Deve essere evitato il contatto del corpo dell'operatore con
elementi taglienti o pungenti o comunque capaci di procurare lesioni.
Tutti gli organi lavoratori delle apparecchiature devono essere protetti contro i contatti accidentali.
Dove non sia possibile eliminare il pericolo o non siano sufficienti le protezioni collettive
(delimitazione delle aree a rischio), devono essere impiegati i DPI idonei alla mansione (calzature
di sicurezza, guanti, grembiuli di protezioni, schermi, occhiali, etc.).
6.
INCIAMPI E SCIVOLAMENTI - I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei
depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui
si trovano persone.
I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature,
materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono
indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più
vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in
profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere
illuminate secondo le necessità diurne e notturne.
7.
MOVIMENTAZIONE CARICHI - La movimentazione manuale dei carichi deve essere ridotta al
minimo e razionalizzata al fine di non richiedere un eccessivo impegno fisico del personale addetto.
In ogni caso è opportuno ricorrere ad accorgimenti quali la movimentazione ausiliaria o la
ripartizione del carico. Il carico da movimentare deve essere facilmente afferrabile e non deve
presentare caratteristiche tali da provocare lesioni al corpo dell'operatore, anche in funzione della
tipologia della lavorazione.
In relazione alle caratteristiche ed entità dei carichi, l'attività di movimentazione manuale deve
essere preceduta ed accompagnata da una adeguata azione di informazione e formazione, previo
accertamento, per attività non sporadiche, delle condizioni di salute degli addetti.
8.
POLVERI FIBRE - Nelle lavorazioni che prevedono l'impiego di materiali in grana minuta o in polvere
oppure fibrosi e nei lavori che comportano l'emissione di polveri o fibre dei materiali lavorati, la
produzione e/o la diffusione delle stesse deve essere ridotta al minimo utilizzando tecniche e
attrezzature idonee.
Le polveri e le fibre captate e quelle depositatesi, se dannose, devono essere sollecitamente
raccolte ed eliminate con i mezzi e gli accorgimenti richiesti dalla loro natura.
Qualora la quantità di polveri o fibre presenti superi i limiti tollerati e comunque nelle operazioni di
raccolta ed allontanamento di quantità importanti delle stesse, devono essere forniti ed utilizzati
indumenti di lavoro e DPI idonei alle attività ed eventualmente, ove richiesto, il personale interessato
deve essere sottoposto a sorveglianza sanitaria.
9.
RUMORE - Nell'acquisto di nuove attrezzature occorre prestare particolare attenzione alla
silenziosità d'uso. Le attrezzature devono essere correttamente mantenute e utilizzate, in conformità
alle indicazioni del fabbricante, al fine di limitarne la rumorosità eccessiva. Durante il funzionamento
gli schermi e le paratie delle attrezzature devono essere mantenute chiuse e dovranno essere evitati
i rumori inutili. Quando il rumore di una lavorazione o di una attrezzatura non può essere eliminato o
ridotto, si devono porre in essere protezioni collettive quali la delimitazione dell'area interessata e/o
la posa in opera di schermature supplementari della fonte di rumore. Se la rumorosità non è
diversamente abbattibile è necessario adottare i dispositivi di protezione individuali conformi a
quanto indicato nel rapporto di valutazione del rumore e prevedere la rotazione degli addetti alle
mansioni rumorose.
VIBRAZIONI - Qualora non sia possibile evitare l'utilizzo diretto di utensili ed attrezzature comunque
capaci di trasmettere vibrazioni al corpo dell'operatore, queste ultime devono essere dotate di tutte
10.
196
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le soluzioni tecniche più efficaci per la protezione dei lavoratori (es.: manici antivibrazioni, dispositivi
di smorzamento, etc.) ed essere mantenute in stato di perfetta efficienza. I lavoratori addetti devono
essere sottoposti a sorveglianza sanitaria e deve essere valutata l'opportunità di adottare la
rotazione tra gli operatori.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Elmetto
Scarpe antinfortunistiche
Guanti
Occhiali
Otoprotettore - cuffia
Mascherina - facciale
197
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4. 1. 2. 38. Escavatorista
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Mansione (scheda n. 4. 1. 2. 38)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
Seppellimento
Colpi e urti
Vibrazioni
Inciampi e scivolamenti
Incidenti con mezzi
Movimentazione carichi
Polveri fibre
Oli minerali e derivati
Rumore inferiore a 87 dB(A) con utilizzo di otoprotettori
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
COLPI E URTI - Le attività che richiedono sforzi fisici violenti e/o repentini devono essere eliminate o
ridotte anche attraverso l'impiego di attrezzature idonee alla mansione. Gli utensili, gli attrezzi e gli
apparecchi per l'impiego manuale devono essere tenuti in buono stato di conservazione ed
efficienza e quando non utilizzati devono essere tenuti in condizioni di equilibrio stabile (es. riposti in
contenitori o assicurati al corpo dell'addetto) e non devono ingombrare posti di passaggio o di
lavoro. I depositi di materiali in cataste, pile e mucchi devono essere organizzati in modo da evitare
crolli o cedimenti e permettere una sicura e agevole movimentazione.
INCENDI CON MEZZI - Per l'accesso al cantiere degli addetti ai lavori e dei mezzi di lavoro devono
essere predisposti percorsi sicuri. Deve essere comunque sempre impedito l'accesso di estranei
alle zone di lavoro.
All'interno del cantiere la circolazione degli automezzi e delle macchine semoventi deve essere
regolata con norme il più possibile simili a quelle della circolazione sulle strade pubbliche e la
velocità deve essere limitata a seconda delle caratteristiche e condizioni dei percorsi e dei mezzi.
Per l'accesso degli addetti ai rispettivi luoghi di lavoro devono essere approntati percorsi sicuri e,
quando necessario, separati da quelli dei mezzi meccanici.
Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere illuminate
secondo le necessità diurne o notturne e mantenute costantemente in condizioni soddisfacenti.
3.
INCIAMPI E SCIVOLAMENTI - I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei
depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui
si trovano persone.
I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature,
materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono
indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più
vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in
profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere
illuminate secondo le necessità diurne e notturne.
4.
MOVIMENTAZIONE CARICHI - La movimentazione manuale dei carichi deve essere ridotta al
minimo e razionalizzata al fine di non richiedere un eccessivo impegno fisico del personale addetto.
In ogni caso è opportuno ricorrere ad accorgimenti quali la movimentazione ausiliaria o la
ripartizione del carico. Il carico da movimentare deve essere facilmente afferrabile e non deve
presentare caratteristiche tali da provocare lesioni al corpo dell'operatore, anche in funzione della
tipologia della lavorazione.
In relazione alle caratteristiche ed entità dei carichi, l'attività di movimentazione manuale deve
essere preceduta ed accompagnata da una adeguata azione di informazione e formazione, previo
accertamento, per attività non sporadiche, delle condizioni di salute degli addetti.
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5.
6.
OLI MINERALI E DERIVANTI - Nelle attività che richiedono l'impiego di oli minerali o derivati (es.
stesura del disarmante sulle casseforme, attività di manutenzione attrezzature e impianti) devono
essere attivate le misure necessarie per impedire il contatto diretto degli stessi con la pelle
dell'operatore. Occorre altresì impedire la formazione di aerosoli durante le fasi di lavorazione
utilizzando attrezzature idonee. Gli addetti devono costantemente indossare indumenti protettivi,
utilizzare i DPI ed essere sottoposti a sorveglianza sanitaria.
POLVERI FIBRE - Nelle lavorazioni che prevedono l'impiego di materiali in grana minuta o in polvere
oppure fibrosi e nei lavori che comportano l'emissione di polveri o fibre dei materiali lavorati, la
produzione e/o la diffusione delle stesse deve essere ridotta al minimo utilizzando tecniche e
attrezzature idonee.
Le polveri e le fibre captate e quelle depositatesi, se dannose, devono essere sollecitamente
raccolte ed eliminate con i mezzi e gli accorgimenti richiesti dalla loro natura.
Qualora la quantità di polveri o fibre presenti superi i limiti tollerati e comunque nelle operazioni di
raccolta ed allontanamento di quantità importanti delle stesse, devono essere forniti ed utilizzati
indumenti di lavoro e DPI idonei alle attività ed eventualmente, ove richiesto, il personale interessato
deve essere sottoposto a sorveglianza sanitaria.
7.
RUMORE - Nell'acquisto di nuove attrezzature occorre prestare particolare attenzione alla
silenziosità d'uso. Le attrezzature devono essere correttamente mantenute e utilizzate, in conformità
alle indicazioni del fabbricante, al fine di limitarne la rumorosità eccessiva. Durante il funzionamento
gli schermi e le paratie delle attrezzature devono essere mantenute chiuse e dovranno essere evitati
i rumori inutili. Quando il rumore di una lavorazione o di una attrezzatura non può essere eliminato o
ridotto, si devono porre in essere protezioni collettive quali la delimitazione dell'area interessata e/o
la posa in opera di schermature supplementari della fonte di rumore. Se la rumorosità non è
diversamente abbattibile è necessario adottare i dispositivi di protezione individuali conformi a
quanto indicato nel rapporto di valutazione del rumore e prevedere la rotazione degli addetti alle
mansioni rumorose.
8.
SEPPELLIMENTO - I lavori di scavo all'aperto o in sotterraneo, con mezzi manuali o meccanici,
devono essere preceduti da un accertamento delle condizioni del terreno e delle opere
eventualmente esistenti nella zona interessata. Devono essere adottate tecniche di scavo adatte
alle circostanze che garantiscano anche la stabilita degli edifici, delle opere preesistenti e delle loro
fondazioni.
Gli scavi devono essere realizzati e armati come richiesto dalla natura del terreno, dall'inclinazione
delle pareti e dalle altre circostanze influenti sulla stabilità ed in modo da impedire slittamenti, frane,
crolli e da resistere a spinte pericolose, causate anche da piogge, infiltrazioni, cicli di gelo e disgelo.
La messa in opera manuale o meccanica delle armature deve di regola seguire immediatamente
l'operazione di scavo. Devono essere predisposti percorsi e mezzi per il sicuro accesso ai posti di
lavoro e per il rapido allontanamento in caso di emergenza. La presenza di scavi aperti deve essere
in tutti i casi adeguatamente segnalata.
Sul ciglio degli scavi devono essere vietati i depositi di materiali, l'installazione di macchine pesanti
o fonti di vibrazioni e urti, il passaggio e la sosta di veicoli.
9.
VIBRAZIONI - Qualora non sia possibile evitare l'utilizzo diretto di utensili ed attrezzature comunque
capaci di trasmettere vibrazioni al corpo dell'operatore, queste ultime devono essere dotate di tutte
le soluzioni tecniche più efficaci per la protezione dei lavoratori (es.: manici antivibrazioni, dispositivi
di smorzamento, etc.) ed essere mantenute in stato di perfetta efficienza. I lavoratori addetti devono
essere sottoposti a sorveglianza sanitaria e deve essere valutata l'opportunità di adottare la
rotazione tra gli operatori.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
5.
Elmetto
Scarpe antinfortunistiche
Guanti
Mascherina - facciale
Otoprotettore - cuffia
199
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4. 1. 1.41. Escavatorista
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Mansione (scheda n. 4. 1. 1.41)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
Vibrazioni
Schiacciamento
Polveri fibre
Oli minerali e derivati
Rumore fra 80 e 85dB(A)
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
OLI MINERALI E DERIVANTI - Nelle attività che richiedono l'impiego di oli minerali o derivati (es.
stesura del disarmante sulle casseforme, attività di manutenzione attrezzature e impianti) devono
essere attivate le misure necessarie per impedire il contatto diretto degli stessi con la pelle
dell'operatore. Occorre altresì impedire la formazione di aerosoli durante le fasi di lavorazione
utilizzando attrezzature idonee. Gli addetti devono costantemente indossare indumenti protettivi,
utilizzare i DPI ed essere sottoposti a sorveglianza sanitaria.
POLVERI FIBRE - Nelle lavorazioni che prevedono l'impiego di materiali in grana minuta o in polvere
oppure fibrosi e nei lavori che comportano l'emissione di polveri o fibre dei materiali lavorati, la
produzione e/o la diffusione delle stesse deve essere ridotta al minimo utilizzando tecniche e
attrezzature idonee.
Le polveri e le fibre captate e quelle depositatesi, se dannose, devono essere sollecitamente
raccolte ed eliminate con i mezzi e gli accorgimenti richiesti dalla loro natura.
Qualora la quantità di polveri o fibre presenti superi i limiti tollerati e comunque nelle operazioni di
raccolta ed allontanamento di quantità importanti delle stesse, devono essere forniti ed utilizzati
indumenti di lavoro e DPI idonei alle attività ed eventualmente, ove richiesto, il personale interessato
deve essere sottoposto a sorveglianza sanitaria.
RUMORE - Nell'acquisto di nuove attrezzature occorre prestare particolare attenzione alla
silenziosità d'uso. Le attrezzature devono essere correttamente mantenute e utilizzate, in conformità
alle indicazioni del fabbricante, al fine di limitarne la rumorosità eccessiva. Durante il funzionamento
gli schermi e le paratie delle attrezzature devono essere mantenute chiuse e dovranno essere evitati
i rumori inutili. Quando il rumore di una lavorazione o di una attrezzatura non può essere eliminato o
ridotto, si devono porre in essere protezioni collettive quali la delimitazione dell'area interessata e/o
la posa in opera di schermature supplementari della fonte di rumore. Se la rumorosità non è
diversamente abbattibile è necessario adottare i dispositivi di protezione individuali conformi a
quanto indicato nel rapporto di valutazione del rumore e prevedere la rotazione degli addetti alle
mansioni rumorose.
SCHIACCIAMENTO - Il cesoiamento e lo stritolamento di persone tra parti mobili di macchine e parti
fisse delle medesime o di opere, strutture provvisionali o altro, deve essere impedito limitando con
mezzi materiali il percorso delle parti mobili o segregando stabilmente la zona pericolosa. Qualora
ciò non risulti possibile deve essere installata una segnaletica appropriata e devono essere
osservate opportune distanze di rispetto; ove del caso devono essere disposti comandi di arresto di
emergenza in corrispondenza dei punti di potenziale pericolo.
VIBRAZIONI - Qualora non sia possibile evitare l'utilizzo diretto di utensili ed attrezzature comunque
capaci di trasmettere vibrazioni al corpo dell'operatore, queste ultime devono essere dotate di tutte
le soluzioni tecniche più efficaci per la protezione dei lavoratori (es.: manici antivibrazioni, dispositivi
di smorzamento, etc.) ed essere mantenute in stato di perfetta efficienza. I lavoratori addetti devono
essere sottoposti a sorveglianza sanitaria e deve essere valutata l'opportunità di adottare la
rotazione tra gli operatori.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
200
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1.
2.
3.
4.
Elmetto
Scarpe antinfortunistiche
Guanti
Tuta da lavoro
201
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4. 1. 2. 20. Fabbro
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Mansione (scheda n. 4. 1. 2. 20)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
Caduta di persone dall'alto
Colpi e urti
Ferite per abrasioni o tagli
Inciampi e scivolamenti
Incendio ed esplosione
Elettrocuzione - Folgorazione
Radiazioni non ionizzanti
Schiacciamento
Caduta oggetti dall'alto
Movimentazione carichi
Rumore inferiore a 87 dB(A) con utilizzo di otoprotettori
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
CADUTA DI PERSONE DALL'ALTO - Le perdite di stabilità dell'equilibrio di persone che possono
comportare cadute da un piano di lavoro ad un altro posto a quota inferiore (di norma con dislivello
maggiore di 2 metri), devono essere impedite con misure di prevenzione, generalmente costituite
da parapetti di trattenuta applicati a tutti i lati liberi di travi, impalcature, piattaforme, ripiani, balconi,
passerelle e luoghi di lavoro o di passaggio sopraelevati.
Qualora risulti impossibile l'applicazione di tali protezioni devono essere adottate misure collettive o
personali atte ad arrestare con il minore danno possibile le cadute. A seconda dei casi possono
essere utilizzate: superfici di arresto costituite da tavole in legno o materiali semirigidi; reti o
superfici di arresto molto deformabili; dispositivi di protezione individuale di trattenuta o di arresto.
Lo spazio corrispondente al percorso di eventuale caduta deve essere reso preventivamente libero
da ostacoli capaci di interferire con le persone in caduta, causandogli danni o modificandone la
traiettoria.
2.
CADUTA OGGETTI DALL'ALTO - Le perdite di stabilità incontrollate dell'equilibrio di masse materiali
in posizione ferma o nel corso di maneggio e trasporto manuale o meccanico ed i conseguenti moti
di crollo, scorrimento, caduta inclinata su pendii o verticale nel vuoto devono, di regola, essere
impediti mediante la corretta sistemazione delle masse o attraverso l'adozione di misure atte a
trattenere i corpi in relazione alla loro natura, forma e peso.
Gli effetti dannosi conseguenti alla possibile caduta di masse materiali su persone o cose devono
essere eliminati mediante dispositivi rigidi o elastici di arresto aventi robustezza, forme e
dimensioni proporzionate alle caratteristiche dei corpi in caduta.
Quando i dispositivi di trattenuta o di arresto risultino mancanti o insufficienti, deve essere impedito
l'accesso involontario alle zone di prevedibile caduta, segnalando convenientemente la natura del
pericolo. Tutti gli addetti devono comunque fare uso dell'elmetto di protezione personale.
3.
COLPI E URTI - Le attività che richiedono sforzi fisici violenti e/o repentini devono essere eliminate o
ridotte anche attraverso l'impiego di attrezzature idonee alla mansione. Gli utensili, gli attrezzi e gli
apparecchi per l'impiego manuale devono essere tenuti in buono stato di conservazione ed
efficienza e quando non utilizzati devono essere tenuti in condizioni di equilibrio stabile (es. riposti in
contenitori o assicurati al corpo dell'addetto) e non devono ingombrare posti di passaggio o di
lavoro. I depositi di materiali in cataste, pile e mucchi devono essere organizzati in modo da evitare
crolli o cedimenti e permettere una sicura e agevole movimentazione.
ELETTROCUZIONE - Prima di iniziare le attività deve essere effettuata una ricognizione dei luoghi
dei lavori al fine di individuare la eventuale esistenza di linee elettriche aeree o interrate e stabilire le
idonee precauzioni per evitare possibili contatti diretti o indiretti con elementi in tensione.
I percorsi e la profondità delle linee interrate o in cunicolo in tensione devono essere rilevati e
4.
202
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segnalati in superficie quando interessano direttamente la zona di lavoro. Devono essere altresì
formulate apposite e dettagliate istruzioni scritte per i preposti e gli addetti ai lavori in prossimità di
linee elettriche.
La scelta degli impianti e delle attrezzature elettriche per le attività edili deve essere effettuata in
funzione dello specifico ambiente di lavoro, verificandone la conformità alle norme di Legge e di
buona tecnica.
L'impianto elettrico di cantiere deve essere sempre progettato e deve essere redatto in forma scritta
nei casi previsti dalla Legge; l'esecuzione, la manutenzione e la riparazione dello stesso deve
essere effettuata da personale qualificato.
5.
FERITE PER ABRASIONI O TAGLI - Deve essere evitato il contatto del corpo dell'operatore con
elementi taglienti o pungenti o comunque capaci di procurare lesioni.
Tutti gli organi lavoratori delle apparecchiature devono essere protetti contro i contatti accidentali.
Dove non sia possibile eliminare il pericolo o non siano sufficienti le protezioni collettive
(delimitazione delle aree a rischio), devono essere impiegati i DPI idonei alla mansione (calzature
di sicurezza, guanti, grembiuli di protezioni, schermi, occhiali, etc.).
6.
INCENDIO ED ESPLOSIONE - Nei lavori effettuati in presenza di materiali, sostanze o prodotti
infiammabili, esplosivi o combustibili, devono essere adottate le misure atte ad impedire i rischi
conseguenti. In particolare:
·le attrezzature e gli impianti devono essere di tipo idoneo all'ambiente in cui si deve operare;
·le macchine, i motori e le fonti di calore eventualmente preesistenti negli ambienti devono essere
tenute inattive; gli impianti elettrici preesistenti devono essere messi fuori tensione;
·non devono essere contemporaneamente eseguiti altri lavori suscettibili di innescare esplosioni
od incendi, né introdotte fiamme libere o corpi caldi;
·gli addetti devono portare calzature ed indumenti che non consentano l'accumulo di cariche
elettrostatiche o la produzione di scintille e devono astenersi dal fumare;
·nelle immediate vicinanze devono essere predisposti estintori idonei per la classe di incendio
prevedibile;
·all'ingresso degli ambienti o alla periferie delle zone interessate dai lavori devono essere poste
scritte e segnali ricordanti il pericolo.
Nei lavori a caldo con bitumi, catrami, asfalto e simili devono essere adottate misure contro i rischi
di: traboccamento delle masse calde dagli apparecchi di riscaldamento e dai recipienti per il
trasporto; incendio; ustione.
Durante le operazioni di taglio e saldatura deve essere impedita la diffusione di particelle di metallo
incandescente al fine di evitare ustioni e focolai di incendio. Gli addetti devono fare uso degli idonei
dispositivi di protezione individuali.
7.
INCIAMPI E SCIVOLAMENTI - I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei
depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui
si trovano persone.
I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature,
materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono
indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più
vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in
profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere
illuminate secondo le necessità diurne e notturne.
8.
MOVIMENTAZIONE CARICHI - La movimentazione manuale dei carichi deve essere ridotta al
minimo e razionalizzata al fine di non richiedere un eccessivo impegno fisico del personale addetto.
In ogni caso è opportuno ricorrere ad accorgimenti quali la movimentazione ausiliaria o la
ripartizione del carico. Il carico da movimentare deve essere facilmente afferrabile e non deve
presentare caratteristiche tali da provocare lesioni al corpo dell'operatore, anche in funzione della
tipologia della lavorazione.
In relazione alle caratteristiche ed entità dei carichi, l'attività di movimentazione manuale deve
essere preceduta ed accompagnata da una adeguata azione di informazione e formazione, previo
accertamento, per attività non sporadiche, delle condizioni di salute degli addetti.
9.
RADIAZIONI NON IONIZZANTI - I posti di lavoro in cui si effettuano lavori di saldatura, taglio termico e
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10.
11.
altre attività che comportano l'emissione di radiazioni e/o calore devono essere opportunamente
protetti, delimitati e segnalati. I lavoratori presenti nelle aree di lavoro devono essere informati sui
rischi in modo tale da evitare l'esposizione accidentale alle radiazioni suddette. Gli addetti devono
essere adeguatamente informati/formati, utilizzare i DPI. idonei ed essere sottoposti a sorveglianza
sanitaria.
RUMORE - Nell'acquisto di nuove attrezzature occorre prestare particolare attenzione alla
silenziosità d'uso. Le attrezzature devono essere correttamente mantenute e utilizzate, in conformità
alle indicazioni del fabbricante, al fine di limitarne la rumorosità eccessiva. Durante il funzionamento
gli schermi e le paratie delle attrezzature devono essere mantenute chiuse e dovranno essere evitati
i rumori inutili. Quando il rumore di una lavorazione o di una attrezzatura non può essere eliminato o
ridotto, si devono porre in essere protezioni collettive quali la delimitazione dell'area interessata e/o
la posa in opera di schermature supplementari della fonte di rumore. Se la rumorosità non è
diversamente abbattibile è necessario adottare i dispositivi di protezione individuali conformi a
quanto indicato nel rapporto di valutazione del rumore e prevedere la rotazione degli addetti alle
mansioni rumorose.
SCHIACCIAMENTO - Il cesoiamento e lo stritolamento di persone tra parti mobili di macchine e parti
fisse delle medesime o di opere, strutture provvisionali o altro, deve essere impedito limitando con
mezzi materiali il percorso delle parti mobili o segregando stabilmente la zona pericolosa. Qualora
ciò non risulti possibile deve essere installata una segnaletica appropriata e devono essere
osservate opportune distanze di rispetto; ove del caso devono essere disposti comandi di arresto di
emergenza in corrispondenza dei punti di potenziale pericolo.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
Elmetto
Scarpe antinfortunistiche
Guanti
Visiera
Otoprotettore - cuffia
Occhiali
Mascherina - facciale
204
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4. 1. 1. 17. Ferraiolo - aiuto ferraiolo
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Mansione (scheda n. 4. 1. 1. 17)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
Caduta di persone dall'alto
Colpi e urti
Ferite per abrasioni o tagli
Inciampi e scivolamenti
Elettrocuzione - Folgorazione
Schiacciamento
Caduta oggetti dall'alto
Movimentazione carichi
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
CADUTA DI PERSONE DALL'ALTO - Le perdite di stabilità dell'equilibrio di persone che possono
comportare cadute da un piano di lavoro ad un altro posto a quota inferiore (di norma con dislivello
maggiore di 2 metri), devono essere impedite con misure di prevenzione, generalmente costituite
da parapetti di trattenuta applicati a tutti i lati liberi di travi, impalcature, piattaforme, ripiani, balconi,
passerelle e luoghi di lavoro o di passaggio sopraelevati.
Qualora risulti impossibile l'applicazione di tali protezioni devono essere adottate misure collettive o
personali atte ad arrestare con il minore danno possibile le cadute. A seconda dei casi possono
essere utilizzate: superfici di arresto costituite da tavole in legno o materiali semirigidi; reti o
superfici di arresto molto deformabili; dispositivi di protezione individuale di trattenuta o di arresto.
Lo spazio corrispondente al percorso di eventuale caduta deve essere reso preventivamente libero
da ostacoli capaci di interferire con le persone in caduta, causandogli danni o modificandone la
traiettoria.
2.
CADUTA OGGETTI DALL'ALTO - Le perdite di stabilità incontrollate dell'equilibrio di masse materiali
in posizione ferma o nel corso di maneggio e trasporto manuale o meccanico ed i conseguenti moti
di crollo, scorrimento, caduta inclinata su pendii o verticale nel vuoto devono, di regola, essere
impediti mediante la corretta sistemazione delle masse o attraverso l'adozione di misure atte a
trattenere i corpi in relazione alla loro natura, forma e peso.
Gli effetti dannosi conseguenti alla possibile caduta di masse materiali su persone o cose devono
essere eliminati mediante dispositivi rigidi o elastici di arresto aventi robustezza, forme e
dimensioni proporzionate alle caratteristiche dei corpi in caduta.
Quando i dispositivi di trattenuta o di arresto risultino mancanti o insufficienti, deve essere impedito
l'accesso involontario alle zone di prevedibile caduta, segnalando convenientemente la natura del
pericolo. Tutti gli addetti devono comunque fare uso dell'elmetto di protezione personale.
3.
COLPI E URTI - Le attività che richiedono sforzi fisici violenti e/o repentini devono essere eliminate o
ridotte anche attraverso l'impiego di attrezzature idonee alla mansione. Gli utensili, gli attrezzi e gli
apparecchi per l'impiego manuale devono essere tenuti in buono stato di conservazione ed
efficienza e quando non utilizzati devono essere tenuti in condizioni di equilibrio stabile (es. riposti in
contenitori o assicurati al corpo dell'addetto) e non devono ingombrare posti di passaggio o di
lavoro. I depositi di materiali in cataste, pile e mucchi devono essere organizzati in modo da evitare
crolli o cedimenti e permettere una sicura e agevole movimentazione.
ELETTROCUZIONE - Prima di iniziare le attività deve essere effettuata una ricognizione dei luoghi
dei lavori al fine di individuare la eventuale esistenza di linee elettriche aeree o interrate e stabilire le
idonee precauzioni per evitare possibili contatti diretti o indiretti con elementi in tensione.
I percorsi e la profondità delle linee interrate o in cunicolo in tensione devono essere rilevati e
segnalati in superficie quando interessano direttamente la zona di lavoro. Devono essere altresì
formulate apposite e dettagliate istruzioni scritte per i preposti e gli addetti ai lavori in prossimità di
4.
205
Dott. Ing. Davide BOMMARTINI Via Scoravezze n°3 - 37018 Malcesine (VR) Tel. 0464512063 [email protected]
linee elettriche.
La scelta degli impianti e delle attrezzature elettriche per le attività edili deve essere effettuata in
funzione dello specifico ambiente di lavoro, verificandone la conformità alle norme di Legge e di
buona tecnica.
L'impianto elettrico di cantiere deve essere sempre progettato e deve essere redatto in forma scritta
nei casi previsti dalla Legge; l'esecuzione, la manutenzione e la riparazione dello stesso deve
essere effettuata da personale qualificato.
5.
FERITE PER ABRASIONI O TAGLI - Deve essere evitato il contatto del corpo dell'operatore con
elementi taglienti o pungenti o comunque capaci di procurare lesioni.
Tutti gli organi lavoratori delle apparecchiature devono essere protetti contro i contatti accidentali.
Dove non sia possibile eliminare il pericolo o non siano sufficienti le protezioni collettive
(delimitazione delle aree a rischio), devono essere impiegati i DPI idonei alla mansione (calzature
di sicurezza, guanti, grembiuli di protezioni, schermi, occhiali, etc.).
6.
INCIAMPI E SCIVOLAMENTI - I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei
depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui
si trovano persone.
I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature,
materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono
indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più
vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in
profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere
illuminate secondo le necessità diurne e notturne.
7.
MOVIMENTAZIONE CARICHI - La movimentazione manuale dei carichi deve essere ridotta al
minimo e razionalizzata al fine di non richiedere un eccessivo impegno fisico del personale addetto.
In ogni caso è opportuno ricorrere ad accorgimenti quali la movimentazione ausiliaria o la
ripartizione del carico. Il carico da movimentare deve essere facilmente afferrabile e non deve
presentare caratteristiche tali da provocare lesioni al corpo dell'operatore, anche in funzione della
tipologia della lavorazione.
In relazione alle caratteristiche ed entità dei carichi, l'attività di movimentazione manuale deve
essere preceduta ed accompagnata da una adeguata azione di informazione e formazione, previo
accertamento, per attività non sporadiche, delle condizioni di salute degli addetti.
8.
SCHIACCIAMENTO - Il cesoiamento e lo stritolamento di persone tra parti mobili di macchine e parti
fisse delle medesime o di opere, strutture provvisionali o altro, deve essere impedito limitando con
mezzi materiali il percorso delle parti mobili o segregando stabilmente la zona pericolosa. Qualora
ciò non risulti possibile deve essere installata una segnaletica appropriata e devono essere
osservate opportune distanze di rispetto; ove del caso devono essere disposti comandi di arresto di
emergenza in corrispondenza dei punti di potenziale pericolo.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
Elmetto
Copricapo
Guanti
Scarpe antinfortunistiche
206
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4. 1. 1. 51. Idraulico
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Mansione (scheda n. 4. 1. 1. 51)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
Caduta di persone dall'alto
Colpi e urti
Ferite per abrasioni o tagli
Inciampi e scivolamenti
Incendio ed esplosione
Elettrocuzione - Folgorazione
Caduta oggetti dall'alto
Movimentazione carichi
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
CADUTA DI PERSONE DALL'ALTO - Le perdite di stabilità dell'equilibrio di persone che possono
comportare cadute da un piano di lavoro ad un altro posto a quota inferiore (di norma con dislivello
maggiore di 2 metri), devono essere impedite con misure di prevenzione, generalmente costituite
da parapetti di trattenuta applicati a tutti i lati liberi di travi, impalcature, piattaforme, ripiani, balconi,
passerelle e luoghi di lavoro o di passaggio sopraelevati.
Qualora risulti impossibile l'applicazione di tali protezioni devono essere adottate misure collettive o
personali atte ad arrestare con il minore danno possibile le cadute. A seconda dei casi possono
essere utilizzate: superfici di arresto costituite da tavole in legno o materiali semirigidi; reti o
superfici di arresto molto deformabili; dispositivi di protezione individuale di trattenuta o di arresto.
Lo spazio corrispondente al percorso di eventuale caduta deve essere reso preventivamente libero
da ostacoli capaci di interferire con le persone in caduta, causandogli danni o modificandone la
traiettoria.
2.
CADUTA OGGETTI DALL'ALTO - Le perdite di stabilità incontrollate dell'equilibrio di masse materiali
in posizione ferma o nel corso di maneggio e trasporto manuale o meccanico ed i conseguenti moti
di crollo, scorrimento, caduta inclinata su pendii o verticale nel vuoto devono, di regola, essere
impediti mediante la corretta sistemazione delle masse o attraverso l'adozione di misure atte a
trattenere i corpi in relazione alla loro natura, forma e peso.
Gli effetti dannosi conseguenti alla possibile caduta di masse materiali su persone o cose devono
essere eliminati mediante dispositivi rigidi o elastici di arresto aventi robustezza, forme e
dimensioni proporzionate alle caratteristiche dei corpi in caduta.
Quando i dispositivi di trattenuta o di arresto risultino mancanti o insufficienti, deve essere impedito
l'accesso involontario alle zone di prevedibile caduta, segnalando convenientemente la natura del
pericolo. Tutti gli addetti devono comunque fare uso dell'elmetto di protezione personale.
3.
COLPI E URTI - Le attività che richiedono sforzi fisici violenti e/o repentini devono essere eliminate o
ridotte anche attraverso l'impiego di attrezzature idonee alla mansione. Gli utensili, gli attrezzi e gli
apparecchi per l'impiego manuale devono essere tenuti in buono stato di conservazione ed
efficienza e quando non utilizzati devono essere tenuti in condizioni di equilibrio stabile (es. riposti in
contenitori o assicurati al corpo dell'addetto) e non devono ingombrare posti di passaggio o di
lavoro. I depositi di materiali in cataste, pile e mucchi devono essere organizzati in modo da evitare
crolli o cedimenti e permettere una sicura e agevole movimentazione.
ELETTROCUZIONE - Prima di iniziare le attività deve essere effettuata una ricognizione dei luoghi
dei lavori al fine di individuare la eventuale esistenza di linee elettriche aeree o interrate e stabilire le
idonee precauzioni per evitare possibili contatti diretti o indiretti con elementi in tensione.
I percorsi e la profondità delle linee interrate o in cunicolo in tensione devono essere rilevati e
segnalati in superficie quando interessano direttamente la zona di lavoro. Devono essere altresì
formulate apposite e dettagliate istruzioni scritte per i preposti e gli addetti ai lavori in prossimità di
linee elettriche.
4.
207
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La scelta degli impianti e delle attrezzature elettriche per le attività edili deve essere effettuata in
funzione dello specifico ambiente di lavoro, verificandone la conformità alle norme di Legge e di
buona tecnica.
L'impianto elettrico di cantiere deve essere sempre progettato e deve essere redatto in forma scritta
nei casi previsti dalla Legge; l'esecuzione, la manutenzione e la riparazione dello stesso deve
essere effettuata da personale qualificato.
5.
FERITE PER ABRASIONI O TAGLI - Deve essere evitato il contatto del corpo dell'operatore con
elementi taglienti o pungenti o comunque capaci di procurare lesioni.
Tutti gli organi lavoratori delle apparecchiature devono essere protetti contro i contatti accidentali.
Dove non sia possibile eliminare il pericolo o non siano sufficienti le protezioni collettive
(delimitazione delle aree a rischio), devono essere impiegati i DPI idonei alla mansione (calzature
di sicurezza, guanti, grembiuli di protezioni, schermi, occhiali, etc.).
6.
INCENDIO ED ESPLOSIONE - Nei lavori effettuati in presenza di materiali, sostanze o prodotti
infiammabili, esplosivi o combustibili, devono essere adottate le misure atte ad impedire i rischi
conseguenti. In particolare:
·le attrezzature e gli impianti devono essere di tipo idoneo all'ambiente in cui si deve operare;
·le macchine, i motori e le fonti di calore eventualmente preesistenti negli ambienti devono essere
tenute inattive; gli impianti elettrici preesistenti devono essere messi fuori tensione;
·non devono essere contemporaneamente eseguiti altri lavori suscettibili di innescare esplosioni
od incendi, né introdotte fiamme libere o corpi caldi;
·gli addetti devono portare calzature ed indumenti che non consentano l'accumulo di cariche
elettrostatiche o la produzione di scintille e devono astenersi dal fumare;
·nelle immediate vicinanze devono essere predisposti estintori idonei per la classe di incendio
prevedibile;
·all'ingresso degli ambienti o alla periferie delle zone interessate dai lavori devono essere poste
scritte e segnali ricordanti il pericolo.
Nei lavori a caldo con bitumi, catrami, asfalto e simili devono essere adottate misure contro i rischi
di: traboccamento delle masse calde dagli apparecchi di riscaldamento e dai recipienti per il
trasporto; incendio; ustione.
Durante le operazioni di taglio e saldatura deve essere impedita la diffusione di particelle di metallo
incandescente al fine di evitare ustioni e focolai di incendio. Gli addetti devono fare uso degli idonei
dispositivi di protezione individuali.
7.
INCIAMPI E SCIVOLAMENTI - I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei
depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui
si trovano persone.
I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature,
materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono
indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più
vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in
profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere
illuminate secondo le necessità diurne e notturne.
8.
MOVIMENTAZIONE CARICHI - La movimentazione manuale dei carichi deve essere ridotta al
minimo e razionalizzata al fine di non richiedere un eccessivo impegno fisico del personale addetto.
In ogni caso è opportuno ricorrere ad accorgimenti quali la movimentazione ausiliaria o la
ripartizione del carico. Il carico da movimentare deve essere facilmente afferrabile e non deve
presentare caratteristiche tali da provocare lesioni al corpo dell'operatore, anche in funzione della
tipologia della lavorazione.
In relazione alle caratteristiche ed entità dei carichi, l'attività di movimentazione manuale deve
essere preceduta ed accompagnata da una adeguata azione di informazione e formazione, previo
accertamento, per attività non sporadiche, delle condizioni di salute degli addetti.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
Elmetto
Scarpe antinfortunistiche
208
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3.
4.
Guanti
Occhiali
209
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4. 1. 1.14. Imbianchino
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Mansione (scheda n. 4. 1. 1.14)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
Colpi e urti
Ferite per abrasioni o tagli
Inciampi e scivolamenti
Elettrocuzione - Folgorazione
Caduta oggetti dall'alto
Movimentazione carichi
Polveri fibre
Getti o schizzi
Allergeni
Rumore minore a 80 dB(A)
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
ALLERGENI - Tra le sostanze utilizzate in edilizia, alcune sono capaci di azioni allergizzanti (riniti,
congiuntiviti, dermatiti allergiche da contatto). I fattori favorenti l'azione allergizzante sono: brusche
variazioni di temperatura, azione disidratante e lipolitica dei solventi e dei leganti, presenza di
sostanze vasoattive. La sorveglianza sanitaria va attivata in presenza di sintomi sospetti anche in
considerazione dei fattori personali di predisposizione a contrarre questi tipi di affezione. In tutti i
casi occorre evitare il contatto diretto di parti del corpo con materiali resinosi, polverulenti, liquidi,
aerosoli e con prodotti chimici in genere, utilizzando indumenti da lavoro e DPI appropriati (guanti,
maschere, occhiali etc.).
2.
CADUTA OGGETTI DALL'ALTO - Le perdite di stabilità incontrollate dell'equilibrio di masse materiali
in posizione ferma o nel corso di maneggio e trasporto manuale o meccanico ed i conseguenti moti
di crollo, scorrimento, caduta inclinata su pendii o verticale nel vuoto devono, di regola, essere
impediti mediante la corretta sistemazione delle masse o attraverso l'adozione di misure atte a
trattenere i corpi in relazione alla loro natura, forma e peso.
Gli effetti dannosi conseguenti alla possibile caduta di masse materiali su persone o cose devono
essere eliminati mediante dispositivi rigidi o elastici di arresto aventi robustezza, forme e
dimensioni proporzionate alle caratteristiche dei corpi in caduta.
Quando i dispositivi di trattenuta o di arresto risultino mancanti o insufficienti, deve essere impedito
l'accesso involontario alle zone di prevedibile caduta, segnalando convenientemente la natura del
pericolo. Tutti gli addetti devono comunque fare uso dell'elmetto di protezione personale.
3.
COLPI E URTI - Le attività che richiedono sforzi fisici violenti e/o repentini devono essere eliminate o
ridotte anche attraverso l'impiego di attrezzature idonee alla mansione. Gli utensili, gli attrezzi e gli
apparecchi per l'impiego manuale devono essere tenuti in buono stato di conservazione ed
efficienza e quando non utilizzati devono essere tenuti in condizioni di equilibrio stabile (es. riposti in
contenitori o assicurati al corpo dell'addetto) e non devono ingombrare posti di passaggio o di
lavoro. I depositi di materiali in cataste, pile e mucchi devono essere organizzati in modo da evitare
crolli o cedimenti e permettere una sicura e agevole movimentazione.
ELETTROCUZIONE - Prima di iniziare le attività deve essere effettuata una ricognizione dei luoghi
dei lavori al fine di individuare la eventuale esistenza di linee elettriche aeree o interrate e stabilire le
idonee precauzioni per evitare possibili contatti diretti o indiretti con elementi in tensione.
I percorsi e la profondità delle linee interrate o in cunicolo in tensione devono essere rilevati e
segnalati in superficie quando interessano direttamente la zona di lavoro. Devono essere altresì
formulate apposite e dettagliate istruzioni scritte per i preposti e gli addetti ai lavori in prossimità di
linee elettriche.
La scelta degli impianti e delle attrezzature elettriche per le attività edili deve essere effettuata in
4.
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funzione dello specifico ambiente di lavoro, verificandone la conformità alle norme di Legge e di
buona tecnica.
L'impianto elettrico di cantiere deve essere sempre progettato e deve essere redatto in forma scritta
nei casi previsti dalla Legge; l'esecuzione, la manutenzione e la riparazione dello stesso deve
essere effettuata da personale qualificato.
5.
FERITE PER ABRASIONI O TAGLI - Deve essere evitato il contatto del corpo dell'operatore con
elementi taglienti o pungenti o comunque capaci di procurare lesioni.
Tutti gli organi lavoratori delle apparecchiature devono essere protetti contro i contatti accidentali.
Dove non sia possibile eliminare il pericolo o non siano sufficienti le protezioni collettive
(delimitazione delle aree a rischio), devono essere impiegati i DPI idonei alla mansione (calzature
di sicurezza, guanti, grembiuli di protezioni, schermi, occhiali, etc.).
6.
GETTI O SCHIZZI - Nei lavori a freddo e a caldo, eseguiti a mano o con apparecchi, con materiali,
sostanze e prodotti che danno luogo a getti e schizzi dannosi per la salute devono essere adottati
provvedimenti atti ad impedirne la propagazione nell'ambiente di lavoro, circoscrivendo la zona di
intervento. Gli addetti devono indossare adeguati indumenti di lavoro e utilizzare i DPI necessari.
INCIAMPI E SCIVOLAMENTI - I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei
depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui
si trovano persone.
I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature,
materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono
indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più
vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in
profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere
illuminate secondo le necessità diurne e notturne.
7.
8.
MOVIMENTAZIONE CARICHI - La movimentazione manuale dei carichi deve essere ridotta al
minimo e razionalizzata al fine di non richiedere un eccessivo impegno fisico del personale addetto.
In ogni caso è opportuno ricorrere ad accorgimenti quali la movimentazione ausiliaria o la
ripartizione del carico. Il carico da movimentare deve essere facilmente afferrabile e non deve
presentare caratteristiche tali da provocare lesioni al corpo dell'operatore, anche in funzione della
tipologia della lavorazione.
In relazione alle caratteristiche ed entità dei carichi, l'attività di movimentazione manuale deve
essere preceduta ed accompagnata da una adeguata azione di informazione e formazione, previo
accertamento, per attività non sporadiche, delle condizioni di salute degli addetti.
9.
POLVERI FIBRE - Nelle lavorazioni che prevedono l'impiego di materiali in grana minuta o in polvere
oppure fibrosi e nei lavori che comportano l'emissione di polveri o fibre dei materiali lavorati, la
produzione e/o la diffusione delle stesse deve essere ridotta al minimo utilizzando tecniche e
attrezzature idonee.
Le polveri e le fibre captate e quelle depositatesi, se dannose, devono essere sollecitamente
raccolte ed eliminate con i mezzi e gli accorgimenti richiesti dalla loro natura.
Qualora la quantità di polveri o fibre presenti superi i limiti tollerati e comunque nelle operazioni di
raccolta ed allontanamento di quantità importanti delle stesse, devono essere forniti ed utilizzati
indumenti di lavoro e DPI idonei alle attività ed eventualmente, ove richiesto, il personale interessato
deve essere sottoposto a sorveglianza sanitaria.
10.
RUMORE - Nell'acquisto di nuove attrezzature occorre prestare particolare attenzione alla
silenziosità d'uso. Le attrezzature devono essere correttamente mantenute e utilizzate, in conformità
alle indicazioni del fabbricante, al fine di limitarne la rumorosità eccessiva. Durante il funzionamento
gli schermi e le paratie delle attrezzature devono essere mantenute chiuse e dovranno essere evitati
i rumori inutili. Quando il rumore di una lavorazione o di una attrezzatura non può essere eliminato o
ridotto, si devono porre in essere protezioni collettive quali la delimitazione dell'area interessata e/o
la posa in opera di schermature supplementari della fonte di rumore. Se la rumorosità non è
diversamente abbattibile è necessario adottare i dispositivi di protezione individuali conformi a
quanto indicato nel rapporto di valutazione del rumore e prevedere la rotazione degli addetti alle
mansioni rumorose.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
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1.
2.
3.
4.
5.
6.
Elmetto
Scarpe antinfortunistiche
Guanti
Occhiali
Otoprotettore - cuffia
Mascherina - facciale
212
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4. 1. 1. 5. Muratore
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Mansione (scheda n. 4. 1. 1. 5)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
Caduta di persone dall'alto
Colpi e urti
Ferite per abrasioni o tagli
Inciampi e scivolamenti
Elettrocuzione - Folgorazione
Caduta oggetti dall'alto
Movimentazione carichi
Polveri fibre
Allergeni
Rumore fra 80 e 85 dB(A)
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
ALLERGENI - Tra le sostanze utilizzate in edilizia, alcune sono capaci di azioni allergizzanti (riniti,
congiuntiviti, dermatiti allergiche da contatto). I fattori favorenti l'azione allergizzante sono: brusche
variazioni di temperatura, azione disidratante e lipolitica dei solventi e dei leganti, presenza di
sostanze vasoattive. La sorveglianza sanitaria va attivata in presenza di sintomi sospetti anche in
considerazione dei fattori personali di predisposizione a contrarre questi tipi di affezione. In tutti i
casi occorre evitare il contatto diretto di parti del corpo con materiali resinosi, polverulenti, liquidi,
aerosoli e con prodotti chimici in genere, utilizzando indumenti da lavoro e DPI appropriati (guanti,
maschere, occhiali etc.).
CADUTA DI PERSONE DALL'ALTO - Le perdite di stabilità dell'equilibrio di persone che possono
comportare cadute da un piano di lavoro ad un altro posto a quota inferiore (di norma con dislivello
maggiore di 2 metri), devono essere impedite con misure di prevenzione, generalmente costituite
da parapetti di trattenuta applicati a tutti i lati liberi di travi, impalcature, piattaforme, ripiani, balconi,
passerelle e luoghi di lavoro o di passaggio sopraelevati.
Qualora risulti impossibile l'applicazione di tali protezioni devono essere adottate misure collettive o
personali atte ad arrestare con il minore danno possibile le cadute. A seconda dei casi possono
essere utilizzate: superfici di arresto costituite da tavole in legno o materiali semirigidi; reti o
superfici di arresto molto deformabili; dispositivi di protezione individuale di trattenuta o di arresto.
Lo spazio corrispondente al percorso di eventuale caduta deve essere reso preventivamente libero
da ostacoli capaci di interferire con le persone in caduta, causandogli danni o modificandone la
traiettoria.
3.
CADUTA OGGETTI DALL'ALTO - Le perdite di stabilità incontrollate dell'equilibrio di masse materiali
in posizione ferma o nel corso di maneggio e trasporto manuale o meccanico ed i conseguenti moti
di crollo, scorrimento, caduta inclinata su pendii o verticale nel vuoto devono, di regola, essere
impediti mediante la corretta sistemazione delle masse o attraverso l'adozione di misure atte a
trattenere i corpi in relazione alla loro natura, forma e peso.
Gli effetti dannosi conseguenti alla possibile caduta di masse materiali su persone o cose devono
essere eliminati mediante dispositivi rigidi o elastici di arresto aventi robustezza, forme e
dimensioni proporzionate alle caratteristiche dei corpi in caduta.
Quando i dispositivi di trattenuta o di arresto risultino mancanti o insufficienti, deve essere impedito
l'accesso involontario alle zone di prevedibile caduta, segnalando convenientemente la natura del
pericolo. Tutti gli addetti devono comunque fare uso dell'elmetto di protezione personale.
4.
COLPI E URTI - Le attività che richiedono sforzi fisici violenti e/o repentini devono essere eliminate o
ridotte anche attraverso l'impiego di attrezzature idonee alla mansione. Gli utensili, gli attrezzi e gli
apparecchi per l'impiego manuale devono essere tenuti in buono stato di conservazione ed
efficienza e quando non utilizzati devono essere tenuti in condizioni di equilibrio stabile (es. riposti in
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5.
contenitori o assicurati al corpo dell'addetto) e non devono ingombrare posti di passaggio o di
lavoro. I depositi di materiali in cataste, pile e mucchi devono essere organizzati in modo da evitare
crolli o cedimenti e permettere una sicura e agevole movimentazione.
ELETTROCUZIONE - Prima di iniziare le attività deve essere effettuata una ricognizione dei luoghi
dei lavori al fine di individuare la eventuale esistenza di linee elettriche aeree o interrate e stabilire le
idonee precauzioni per evitare possibili contatti diretti o indiretti con elementi in tensione.
I percorsi e la profondità delle linee interrate o in cunicolo in tensione devono essere rilevati e
segnalati in superficie quando interessano direttamente la zona di lavoro. Devono essere altresì
formulate apposite e dettagliate istruzioni scritte per i preposti e gli addetti ai lavori in prossimità di
linee elettriche.
La scelta degli impianti e delle attrezzature elettriche per le attività edili deve essere effettuata in
funzione dello specifico ambiente di lavoro, verificandone la conformità alle norme di Legge e di
buona tecnica.
L'impianto elettrico di cantiere deve essere sempre progettato e deve essere redatto in forma scritta
nei casi previsti dalla Legge; l'esecuzione, la manutenzione e la riparazione dello stesso deve
essere effettuata da personale qualificato.
6.
FERITE PER ABRASIONI O TAGLI - Deve essere evitato il contatto del corpo dell'operatore con
elementi taglienti o pungenti o comunque capaci di procurare lesioni.
Tutti gli organi lavoratori delle apparecchiature devono essere protetti contro i contatti accidentali.
Dove non sia possibile eliminare il pericolo o non siano sufficienti le protezioni collettive
(delimitazione delle aree a rischio), devono essere impiegati i DPI idonei alla mansione (calzature
di sicurezza, guanti, grembiuli di protezioni, schermi, occhiali, etc.).
7.
INCIAMPI E SCIVOLAMENTI - I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei
depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui
si trovano persone.
I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature,
materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono
indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più
vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in
profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere
illuminate secondo le necessità diurne e notturne.
8.
MOVIMENTAZIONE CARICHI - La movimentazione manuale dei carichi deve essere ridotta al
minimo e razionalizzata al fine di non richiedere un eccessivo impegno fisico del personale addetto.
In ogni caso è opportuno ricorrere ad accorgimenti quali la movimentazione ausiliaria o la
ripartizione del carico. Il carico da movimentare deve essere facilmente afferrabile e non deve
presentare caratteristiche tali da provocare lesioni al corpo dell'operatore, anche in funzione della
tipologia della lavorazione.
In relazione alle caratteristiche ed entità dei carichi, l'attività di movimentazione manuale deve
essere preceduta ed accompagnata da una adeguata azione di informazione e formazione, previo
accertamento, per attività non sporadiche, delle condizioni di salute degli addetti.
9.
POLVERI FIBRE - Nelle lavorazioni che prevedono l'impiego di materiali in grana minuta o in polvere
oppure fibrosi e nei lavori che comportano l'emissione di polveri o fibre dei materiali lavorati, la
produzione e/o la diffusione delle stesse deve essere ridotta al minimo utilizzando tecniche e
attrezzature idonee.
Le polveri e le fibre captate e quelle depositatesi, se dannose, devono essere sollecitamente
raccolte ed eliminate con i mezzi e gli accorgimenti richiesti dalla loro natura.
Qualora la quantità di polveri o fibre presenti superi i limiti tollerati e comunque nelle operazioni di
raccolta ed allontanamento di quantità importanti delle stesse, devono essere forniti ed utilizzati
indumenti di lavoro e DPI idonei alle attività ed eventualmente, ove richiesto, il personale interessato
deve essere sottoposto a sorveglianza sanitaria.
10.
RUMORE - Nell'acquisto di nuove attrezzature occorre prestare particolare attenzione alla
silenziosità d'uso. Le attrezzature devono essere correttamente mantenute e utilizzate, in conformità
alle indicazioni del fabbricante, al fine di limitarne la rumorosità eccessiva. Durante il funzionamento
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gli schermi e le paratie delle attrezzature devono essere mantenute chiuse e dovranno essere evitati
i rumori inutili. Quando il rumore di una lavorazione o di una attrezzatura non può essere eliminato o
ridotto, si devono porre in essere protezioni collettive quali la delimitazione dell'area interessata e/o
la posa in opera di schermature supplementari della fonte di rumore. Se la rumorosità non è
diversamente abbattibile è necessario adottare i dispositivi di protezione individuali conformi a
quanto indicato nel rapporto di valutazione del rumore e prevedere la rotazione degli addetti alle
mansioni rumorose.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Elmetto
Scarpe antinfortunistiche
Guanti
Occhiali
Otoprotettore - cuffia
Mascherina - facciale
215
Dott. Ing. Davide BOMMARTINI Via Scoravezze n°3 - 37018 Malcesine (VR) Tel. 0464512063 [email protected]
4. 1. 1. 4. Muratore Polivalente
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Mansione (scheda n. 4. 1. 1. 4)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
Caduta di persone dall'alto
Colpi e urti
Ferite per abrasioni o tagli
Inciampi e scivolamenti
Elettrocuzione - Folgorazione
Schiacciamento
Caduta oggetti dall'alto
Movimentazione carichi
Polveri fibre
Allergeni
Rumore fra gli 80 e 85 dB(A)
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
ALLERGENI - Tra le sostanze utilizzate in edilizia, alcune sono capaci di azioni allergizzanti (riniti,
congiuntiviti, dermatiti allergiche da contatto). I fattori favorenti l'azione allergizzante sono: brusche
variazioni di temperatura, azione disidratante e lipolitica dei solventi e dei leganti, presenza di
sostanze vasoattive. La sorveglianza sanitaria va attivata in presenza di sintomi sospetti anche in
considerazione dei fattori personali di predisposizione a contrarre questi tipi di affezione. In tutti i
casi occorre evitare il contatto diretto di parti del corpo con materiali resinosi, polverulenti, liquidi,
aerosoli e con prodotti chimici in genere, utilizzando indumenti da lavoro e DPI appropriati (guanti,
maschere, occhiali etc.).
CADUTA DI PERSONE DALL'ALTO - Le perdite di stabilità dell'equilibrio di persone che possono
comportare cadute da un piano di lavoro ad un altro posto a quota inferiore (di norma con dislivello
maggiore di 2 metri), devono essere impedite con misure di prevenzione, generalmente costituite
da parapetti di trattenuta applicati a tutti i lati liberi di travi, impalcature, piattaforme, ripiani, balconi,
passerelle e luoghi di lavoro o di passaggio sopraelevati.
Qualora risulti impossibile l'applicazione di tali protezioni devono essere adottate misure collettive o
personali atte ad arrestare con il minore danno possibile le cadute. A seconda dei casi possono
essere utilizzate: superfici di arresto costituite da tavole in legno o materiali semirigidi; reti o
superfici di arresto molto deformabili; dispositivi di protezione individuale di trattenuta o di arresto.
Lo spazio corrispondente al percorso di eventuale caduta deve essere reso preventivamente libero
da ostacoli capaci di interferire con le persone in caduta, causandogli danni o modificandone la
traiettoria.
3.
CADUTA OGGETTI DALL'ALTO - Le perdite di stabilità incontrollate dell'equilibrio di masse materiali
in posizione ferma o nel corso di maneggio e trasporto manuale o meccanico ed i conseguenti moti
di crollo, scorrimento, caduta inclinata su pendii o verticale nel vuoto devono, di regola, essere
impediti mediante la corretta sistemazione delle masse o attraverso l'adozione di misure atte a
trattenere i corpi in relazione alla loro natura, forma e peso.
Gli effetti dannosi conseguenti alla possibile caduta di masse materiali su persone o cose devono
essere eliminati mediante dispositivi rigidi o elastici di arresto aventi robustezza, forme e
dimensioni proporzionate alle caratteristiche dei corpi in caduta.
Quando i dispositivi di trattenuta o di arresto risultino mancanti o insufficienti, deve essere impedito
l'accesso involontario alle zone di prevedibile caduta, segnalando convenientemente la natura del
pericolo. Tutti gli addetti devono comunque fare uso dell'elmetto di protezione personale.
4.
COLPI E URTI - Le attività che richiedono sforzi fisici violenti e/o repentini devono essere eliminate o
ridotte anche attraverso l'impiego di attrezzature idonee alla mansione. Gli utensili, gli attrezzi e gli
apparecchi per l'impiego manuale devono essere tenuti in buono stato di conservazione ed
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5.
efficienza e quando non utilizzati devono essere tenuti in condizioni di equilibrio stabile (es. riposti in
contenitori o assicurati al corpo dell'addetto) e non devono ingombrare posti di passaggio o di
lavoro. I depositi di materiali in cataste, pile e mucchi devono essere organizzati in modo da evitare
crolli o cedimenti e permettere una sicura e agevole movimentazione.
ELETTROCUZIONE - Prima di iniziare le attività deve essere effettuata una ricognizione dei luoghi
dei lavori al fine di individuare la eventuale esistenza di linee elettriche aeree o interrate e stabilire le
idonee precauzioni per evitare possibili contatti diretti o indiretti con elementi in tensione.
I percorsi e la profondità delle linee interrate o in cunicolo in tensione devono essere rilevati e
segnalati in superficie quando interessano direttamente la zona di lavoro. Devono essere altresì
formulate apposite e dettagliate istruzioni scritte per i preposti e gli addetti ai lavori in prossimità di
linee elettriche.
La scelta degli impianti e delle attrezzature elettriche per le attività edili deve essere effettuata in
funzione dello specifico ambiente di lavoro, verificandone la conformità alle norme di Legge e di
buona tecnica.
L'impianto elettrico di cantiere deve essere sempre progettato e deve essere redatto in forma scritta
nei casi previsti dalla Legge; l'esecuzione, la manutenzione e la riparazione dello stesso deve
essere effettuata da personale qualificato.
6.
FERITE PER ABRASIONI O TAGLI - Deve essere evitato il contatto del corpo dell'operatore con
elementi taglienti o pungenti o comunque capaci di procurare lesioni.
Tutti gli organi lavoratori delle apparecchiature devono essere protetti contro i contatti accidentali.
Dove non sia possibile eliminare il pericolo o non siano sufficienti le protezioni collettive
(delimitazione delle aree a rischio), devono essere impiegati i DPI idonei alla mansione (calzature
di sicurezza, guanti, grembiuli di protezioni, schermi, occhiali, etc.).
7.
INCIAMPI E SCIVOLAMENTI - I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei
depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui
si trovano persone.
I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature,
materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono
indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più
vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in
profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere
illuminate secondo le necessità diurne e notturne.
8.
MOVIMENTAZIONE CARICHI - La movimentazione manuale dei carichi deve essere ridotta al
minimo e razionalizzata al fine di non richiedere un eccessivo impegno fisico del personale addetto.
In ogni caso è opportuno ricorrere ad accorgimenti quali la movimentazione ausiliaria o la
ripartizione del carico. Il carico da movimentare deve essere facilmente afferrabile e non deve
presentare caratteristiche tali da provocare lesioni al corpo dell'operatore, anche in funzione della
tipologia della lavorazione.
In relazione alle caratteristiche ed entità dei carichi, l'attività di movimentazione manuale deve
essere preceduta ed accompagnata da una adeguata azione di informazione e formazione, previo
accertamento, per attività non sporadiche, delle condizioni di salute degli addetti.
9.
POLVERI FIBRE - Nelle lavorazioni che prevedono l'impiego di materiali in grana minuta o in polvere
oppure fibrosi e nei lavori che comportano l'emissione di polveri o fibre dei materiali lavorati, la
produzione e/o la diffusione delle stesse deve essere ridotta al minimo utilizzando tecniche e
attrezzature idonee.
Le polveri e le fibre captate e quelle depositatesi, se dannose, devono essere sollecitamente
raccolte ed eliminate con i mezzi e gli accorgimenti richiesti dalla loro natura.
Qualora la quantità di polveri o fibre presenti superi i limiti tollerati e comunque nelle operazioni di
raccolta ed allontanamento di quantità importanti delle stesse, devono essere forniti ed utilizzati
indumenti di lavoro e DPI idonei alle attività ed eventualmente, ove richiesto, il personale interessato
deve essere sottoposto a sorveglianza sanitaria.
10.
RUMORE - Nell'acquisto di nuove attrezzature occorre prestare particolare attenzione alla
silenziosità d'uso. Le attrezzature devono essere correttamente mantenute e utilizzate, in conformità
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11.
alle indicazioni del fabbricante, al fine di limitarne la rumorosità eccessiva. Durante il funzionamento
gli schermi e le paratie delle attrezzature devono essere mantenute chiuse e dovranno essere evitati
i rumori inutili. Quando il rumore di una lavorazione o di una attrezzatura non può essere eliminato o
ridotto, si devono porre in essere protezioni collettive quali la delimitazione dell'area interessata e/o
la posa in opera di schermature supplementari della fonte di rumore. Se la rumorosità non è
diversamente abbattibile è necessario adottare i dispositivi di protezione individuali conformi a
quanto indicato nel rapporto di valutazione del rumore e prevedere la rotazione degli addetti alle
mansioni rumorose.
SCHIACCIAMENTO - Il cesoiamento e lo stritolamento di persone tra parti mobili di macchine e parti
fisse delle medesime o di opere, strutture provvisionali o altro, deve essere impedito limitando con
mezzi materiali il percorso delle parti mobili o segregando stabilmente la zona pericolosa. Qualora
ciò non risulti possibile deve essere installata una segnaletica appropriata e devono essere
osservate opportune distanze di rispetto; ove del caso devono essere disposti comandi di arresto di
emergenza in corrispondenza dei punti di potenziale pericolo.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Elmetto
Scarpe antinfortunistiche
Guanti
Occhiali
Otoprotettore - cuffia
Mascherina - facciale
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4. 1. 1.24. Operaio Comune (muratore)
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Mansione (scheda n. 4. 1. 1.24)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
Caduta di persone dall'alto
Colpi e urti
Ferite per abrasioni o tagli
Inciampi e scivolamenti
Elettrocuzione - Folgorazione
Caduta oggetti dall'alto
Movimentazione carichi
Polveri fibre
Getti o schizzi
Allergeni
Rumore fra 85 e 90 dB(A)
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
ALLERGENI - Tra le sostanze utilizzate in edilizia, alcune sono capaci di azioni allergizzanti (riniti,
congiuntiviti, dermatiti allergiche da contatto). I fattori favorenti l'azione allergizzante sono: brusche
variazioni di temperatura, azione disidratante e lipolitica dei solventi e dei leganti, presenza di
sostanze vasoattive. La sorveglianza sanitaria va attivata in presenza di sintomi sospetti anche in
considerazione dei fattori personali di predisposizione a contrarre questi tipi di affezione. In tutti i
casi occorre evitare il contatto diretto di parti del corpo con materiali resinosi, polverulenti, liquidi,
aerosoli e con prodotti chimici in genere, utilizzando indumenti da lavoro e DPI appropriati (guanti,
maschere, occhiali etc.).
CADUTA DI PERSONE DALL'ALTO - Le perdite di stabilità dell'equilibrio di persone che possono
comportare cadute da un piano di lavoro ad un altro posto a quota inferiore (di norma con dislivello
maggiore di 2 metri), devono essere impedite con misure di prevenzione, generalmente costituite
da parapetti di trattenuta applicati a tutti i lati liberi di travi, impalcature, piattaforme, ripiani, balconi,
passerelle e luoghi di lavoro o di passaggio sopraelevati.
Qualora risulti impossibile l'applicazione di tali protezioni devono essere adottate misure collettive o
personali atte ad arrestare con il minore danno possibile le cadute. A seconda dei casi possono
essere utilizzate: superfici di arresto costituite da tavole in legno o materiali semirigidi; reti o
superfici di arresto molto deformabili; dispositivi di protezione individuale di trattenuta o di arresto.
Lo spazio corrispondente al percorso di eventuale caduta deve essere reso preventivamente libero
da ostacoli capaci di interferire con le persone in caduta, causandogli danni o modificandone la
traiettoria.
3.
CADUTA OGGETTI DALL'ALTO - Le perdite di stabilità incontrollate dell'equilibrio di masse materiali
in posizione ferma o nel corso di maneggio e trasporto manuale o meccanico ed i conseguenti moti
di crollo, scorrimento, caduta inclinata su pendii o verticale nel vuoto devono, di regola, essere
impediti mediante la corretta sistemazione delle masse o attraverso l'adozione di misure atte a
trattenere i corpi in relazione alla loro natura, forma e peso.
Gli effetti dannosi conseguenti alla possibile caduta di masse materiali su persone o cose devono
essere eliminati mediante dispositivi rigidi o elastici di arresto aventi robustezza, forme e
dimensioni proporzionate alle caratteristiche dei corpi in caduta.
Quando i dispositivi di trattenuta o di arresto risultino mancanti o insufficienti, deve essere impedito
l'accesso involontario alle zone di prevedibile caduta, segnalando convenientemente la natura del
pericolo. Tutti gli addetti devono comunque fare uso dell'elmetto di protezione personale.
4.
COLPI E URTI - Le attività che richiedono sforzi fisici violenti e/o repentini devono essere eliminate o
ridotte anche attraverso l'impiego di attrezzature idonee alla mansione. Gli utensili, gli attrezzi e gli
apparecchi per l'impiego manuale devono essere tenuti in buono stato di conservazione ed
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5.
efficienza e quando non utilizzati devono essere tenuti in condizioni di equilibrio stabile (es. riposti in
contenitori o assicurati al corpo dell'addetto) e non devono ingombrare posti di passaggio o di
lavoro. I depositi di materiali in cataste, pile e mucchi devono essere organizzati in modo da evitare
crolli o cedimenti e permettere una sicura e agevole movimentazione.
ELETTROCUZIONE - Prima di iniziare le attività deve essere effettuata una ricognizione dei luoghi
dei lavori al fine di individuare la eventuale esistenza di linee elettriche aeree o interrate e stabilire le
idonee precauzioni per evitare possibili contatti diretti o indiretti con elementi in tensione.
I percorsi e la profondità delle linee interrate o in cunicolo in tensione devono essere rilevati e
segnalati in superficie quando interessano direttamente la zona di lavoro. Devono essere altresì
formulate apposite e dettagliate istruzioni scritte per i preposti e gli addetti ai lavori in prossimità di
linee elettriche.
La scelta degli impianti e delle attrezzature elettriche per le attività edili deve essere effettuata in
funzione dello specifico ambiente di lavoro, verificandone la conformità alle norme di Legge e di
buona tecnica.
L'impianto elettrico di cantiere deve essere sempre progettato e deve essere redatto in forma scritta
nei casi previsti dalla Legge; l'esecuzione, la manutenzione e la riparazione dello stesso deve
essere effettuata da personale qualificato.
6.
FERITE PER ABRASIONI O TAGLI - Deve essere evitato il contatto del corpo dell'operatore con
elementi taglienti o pungenti o comunque capaci di procurare lesioni.
Tutti gli organi lavoratori delle apparecchiature devono essere protetti contro i contatti accidentali.
Dove non sia possibile eliminare il pericolo o non siano sufficienti le protezioni collettive
(delimitazione delle aree a rischio), devono essere impiegati i DPI idonei alla mansione (calzature
di sicurezza, guanti, grembiuli di protezioni, schermi, occhiali, etc.).
7.
GETTI O SCHIZZI - Nei lavori a freddo e a caldo, eseguiti a mano o con apparecchi, con materiali,
sostanze e prodotti che danno luogo a getti e schizzi dannosi per la salute devono essere adottati
provvedimenti atti ad impedirne la propagazione nell'ambiente di lavoro, circoscrivendo la zona di
intervento. Gli addetti devono indossare adeguati indumenti di lavoro e utilizzare i DPI necessari.
INCIAMPI E SCIVOLAMENTI - I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei
depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui
si trovano persone.
I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature,
materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono
indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più
vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in
profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere
illuminate secondo le necessità diurne e notturne.
8.
9.
10.
MOVIMENTAZIONE CARICHI - La movimentazione manuale dei carichi deve essere ridotta al
minimo e razionalizzata al fine di non richiedere un eccessivo impegno fisico del personale addetto.
In ogni caso è opportuno ricorrere ad accorgimenti quali la movimentazione ausiliaria o la
ripartizione del carico. Il carico da movimentare deve essere facilmente afferrabile e non deve
presentare caratteristiche tali da provocare lesioni al corpo dell'operatore, anche in funzione della
tipologia della lavorazione.
In relazione alle caratteristiche ed entità dei carichi, l'attività di movimentazione manuale deve
essere preceduta ed accompagnata da una adeguata azione di informazione e formazione, previo
accertamento, per attività non sporadiche, delle condizioni di salute degli addetti.
POLVERI FIBRE - Nelle lavorazioni che prevedono l'impiego di materiali in grana minuta o in polvere
oppure fibrosi e nei lavori che comportano l'emissione di polveri o fibre dei materiali lavorati, la
produzione e/o la diffusione delle stesse deve essere ridotta al minimo utilizzando tecniche e
attrezzature idonee.
Le polveri e le fibre captate e quelle depositatesi, se dannose, devono essere sollecitamente
raccolte ed eliminate con i mezzi e gli accorgimenti richiesti dalla loro natura.
Qualora la quantità di polveri o fibre presenti superi i limiti tollerati e comunque nelle operazioni di
raccolta ed allontanamento di quantità importanti delle stesse, devono essere forniti ed utilizzati
indumenti di lavoro e DPI idonei alle attività ed eventualmente, ove richiesto, il personale interessato
deve essere sottoposto a sorveglianza sanitaria.
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DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Elmetto
Scarpe antinfortunistiche
Guanti
Occhiali
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Mascherina - facciale
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4. 1. 1.21. Operaio Comune Assistenza Impianti...
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Mansione (scheda n. 4. 1. 1.21)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
Caduta di persone dall'alto
Colpi e urti
Ferite per abrasioni o tagli
Vibrazioni
Inciampi e scivolamenti
Elettrocuzione - Folgorazione
Caduta oggetti dall'alto
Movimentazione carichi
Polveri fibre
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
CADUTA DI PERSONE DALL'ALTO - Le perdite di stabilità dell'equilibrio di persone che possono
comportare cadute da un piano di lavoro ad un altro posto a quota inferiore (di norma con dislivello
maggiore di 2 metri), devono essere impedite con misure di prevenzione, generalmente costituite
da parapetti di trattenuta applicati a tutti i lati liberi di travi, impalcature, piattaforme, ripiani, balconi,
passerelle e luoghi di lavoro o di passaggio sopraelevati.
Qualora risulti impossibile l'applicazione di tali protezioni devono essere adottate misure collettive o
personali atte ad arrestare con il minore danno possibile le cadute. A seconda dei casi possono
essere utilizzate: superfici di arresto costituite da tavole in legno o materiali semirigidi; reti o
superfici di arresto molto deformabili; dispositivi di protezione individuale di trattenuta o di arresto.
Lo spazio corrispondente al percorso di eventuale caduta deve essere reso preventivamente libero
da ostacoli capaci di interferire con le persone in caduta, causandogli danni o modificandone la
traiettoria.
2.
CADUTA OGGETTI DALL'ALTO - Le perdite di stabilità incontrollate dell'equilibrio di masse materiali
in posizione ferma o nel corso di maneggio e trasporto manuale o meccanico ed i conseguenti moti
di crollo, scorrimento, caduta inclinata su pendii o verticale nel vuoto devono, di regola, essere
impediti mediante la corretta sistemazione delle masse o attraverso l'adozione di misure atte a
trattenere i corpi in relazione alla loro natura, forma e peso.
Gli effetti dannosi conseguenti alla possibile caduta di masse materiali su persone o cose devono
essere eliminati mediante dispositivi rigidi o elastici di arresto aventi robustezza, forme e
dimensioni proporzionate alle caratteristiche dei corpi in caduta.
Quando i dispositivi di trattenuta o di arresto risultino mancanti o insufficienti, deve essere impedito
l'accesso involontario alle zone di prevedibile caduta, segnalando convenientemente la natura del
pericolo. Tutti gli addetti devono comunque fare uso dell'elmetto di protezione personale.
3.
COLPI E URTI - Le attività che richiedono sforzi fisici violenti e/o repentini devono essere eliminate o
ridotte anche attraverso l'impiego di attrezzature idonee alla mansione. Gli utensili, gli attrezzi e gli
apparecchi per l'impiego manuale devono essere tenuti in buono stato di conservazione ed
efficienza e quando non utilizzati devono essere tenuti in condizioni di equilibrio stabile (es. riposti in
contenitori o assicurati al corpo dell'addetto) e non devono ingombrare posti di passaggio o di
lavoro. I depositi di materiali in cataste, pile e mucchi devono essere organizzati in modo da evitare
crolli o cedimenti e permettere una sicura e agevole movimentazione.
ELETTROCUZIONE - Prima di iniziare le attività deve essere effettuata una ricognizione dei luoghi
dei lavori al fine di individuare la eventuale esistenza di linee elettriche aeree o interrate e stabilire le
idonee precauzioni per evitare possibili contatti diretti o indiretti con elementi in tensione.
I percorsi e la profondità delle linee interrate o in cunicolo in tensione devono essere rilevati e
segnalati in superficie quando interessano direttamente la zona di lavoro. Devono essere altresì
formulate apposite e dettagliate istruzioni scritte per i preposti e gli addetti ai lavori in prossimità di
4.
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linee elettriche.
La scelta degli impianti e delle attrezzature elettriche per le attività edili deve essere effettuata in
funzione dello specifico ambiente di lavoro, verificandone la conformità alle norme di Legge e di
buona tecnica.
L'impianto elettrico di cantiere deve essere sempre progettato e deve essere redatto in forma scritta
nei casi previsti dalla Legge; l'esecuzione, la manutenzione e la riparazione dello stesso deve
essere effettuata da personale qualificato.
5.
FERITE PER ABRASIONI O TAGLI - Deve essere evitato il contatto del corpo dell'operatore con
elementi taglienti o pungenti o comunque capaci di procurare lesioni.
Tutti gli organi lavoratori delle apparecchiature devono essere protetti contro i contatti accidentali.
Dove non sia possibile eliminare il pericolo o non siano sufficienti le protezioni collettive
(delimitazione delle aree a rischio), devono essere impiegati i DPI idonei alla mansione (calzature
di sicurezza, guanti, grembiuli di protezioni, schermi, occhiali, etc.).
6.
INCIAMPI E SCIVOLAMENTI - I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei
depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui
si trovano persone.
I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature,
materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono
indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più
vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in
profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere
illuminate secondo le necessità diurne e notturne.
7.
MOVIMENTAZIONE CARICHI - La movimentazione manuale dei carichi deve essere ridotta al
minimo e razionalizzata al fine di non richiedere un eccessivo impegno fisico del personale addetto.
In ogni caso è opportuno ricorrere ad accorgimenti quali la movimentazione ausiliaria o la
ripartizione del carico. Il carico da movimentare deve essere facilmente afferrabile e non deve
presentare caratteristiche tali da provocare lesioni al corpo dell'operatore, anche in funzione della
tipologia della lavorazione.
In relazione alle caratteristiche ed entità dei carichi, l'attività di movimentazione manuale deve
essere preceduta ed accompagnata da una adeguata azione di informazione e formazione, previo
accertamento, per attività non sporadiche, delle condizioni di salute degli addetti.
8.
POLVERI FIBRE - Nelle lavorazioni che prevedono l'impiego di materiali in grana minuta o in polvere
oppure fibrosi e nei lavori che comportano l'emissione di polveri o fibre dei materiali lavorati, la
produzione e/o la diffusione delle stesse deve essere ridotta al minimo utilizzando tecniche e
attrezzature idonee.
Le polveri e le fibre captate e quelle depositatesi, se dannose, devono essere sollecitamente
raccolte ed eliminate con i mezzi e gli accorgimenti richiesti dalla loro natura.
Qualora la quantità di polveri o fibre presenti superi i limiti tollerati e comunque nelle operazioni di
raccolta ed allontanamento di quantità importanti delle stesse, devono essere forniti ed utilizzati
indumenti di lavoro e DPI idonei alle attività ed eventualmente, ove richiesto, il personale interessato
deve essere sottoposto a sorveglianza sanitaria.
9.
VIBRAZIONI - Qualora non sia possibile evitare l'utilizzo diretto di utensili ed attrezzature comunque
capaci di trasmettere vibrazioni al corpo dell'operatore, queste ultime devono essere dotate di tutte
le soluzioni tecniche più efficaci per la protezione dei lavoratori (es.: manici antivibrazioni, dispositivi
di smorzamento, etc.) ed essere mantenute in stato di perfetta efficienza. I lavoratori addetti devono
essere sottoposti a sorveglianza sanitaria e deve essere valutata l'opportunità di adottare la
rotazione tra gli operatori.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
5.
Elmetto
Scarpe antinfortunistiche
Guanti
Occhiali
Otoprotettore - cuffia
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6.
Mascherina - facciale
224
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4. 1. 1.19. Operaio Comune Polivalente
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Mansione (scheda n. 4. 1. 1.19)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
Caduta di persone dall'alto
Colpi e urti
Ferite per abrasioni o tagli
Vibrazioni
Inciampi e scivolamenti
Elettrocuzione - Folgorazione
Caduta oggetti dall'alto
Movimentazione carichi
Polveri fibre
Getti o schizzi
Allergeni
Rumore fra 85 e 90 dB(A)
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
ALLERGENI - Tra le sostanze utilizzate in edilizia, alcune sono capaci di azioni allergizzanti (riniti,
congiuntiviti, dermatiti allergiche da contatto). I fattori favorenti l'azione allergizzante sono: brusche
variazioni di temperatura, azione disidratante e lipolitica dei solventi e dei leganti, presenza di
sostanze vasoattive. La sorveglianza sanitaria va attivata in presenza di sintomi sospetti anche in
considerazione dei fattori personali di predisposizione a contrarre questi tipi di affezione. In tutti i
casi occorre evitare il contatto diretto di parti del corpo con materiali resinosi, polverulenti, liquidi,
aerosoli e con prodotti chimici in genere, utilizzando indumenti da lavoro e DPI appropriati (guanti,
maschere, occhiali etc.).
CADUTA DI PERSONE DALL'ALTO - Le perdite di stabilità dell'equilibrio di persone che possono
comportare cadute da un piano di lavoro ad un altro posto a quota inferiore (di norma con dislivello
maggiore di 2 metri), devono essere impedite con misure di prevenzione, generalmente costituite
da parapetti di trattenuta applicati a tutti i lati liberi di travi, impalcature, piattaforme, ripiani, balconi,
passerelle e luoghi di lavoro o di passaggio sopraelevati.
Qualora risulti impossibile l'applicazione di tali protezioni devono essere adottate misure collettive o
personali atte ad arrestare con il minore danno possibile le cadute. A seconda dei casi possono
essere utilizzate: superfici di arresto costituite da tavole in legno o materiali semirigidi; reti o
superfici di arresto molto deformabili; dispositivi di protezione individuale di trattenuta o di arresto.
Lo spazio corrispondente al percorso di eventuale caduta deve essere reso preventivamente libero
da ostacoli capaci di interferire con le persone in caduta, causandogli danni o modificandone la
traiettoria.
3.
CADUTA OGGETTI DALL'ALTO - Le perdite di stabilità incontrollate dell'equilibrio di masse materiali
in posizione ferma o nel corso di maneggio e trasporto manuale o meccanico ed i conseguenti moti
di crollo, scorrimento, caduta inclinata su pendii o verticale nel vuoto devono, di regola, essere
impediti mediante la corretta sistemazione delle masse o attraverso l'adozione di misure atte a
trattenere i corpi in relazione alla loro natura, forma e peso.
Gli effetti dannosi conseguenti alla possibile caduta di masse materiali su persone o cose devono
essere eliminati mediante dispositivi rigidi o elastici di arresto aventi robustezza, forme e
dimensioni proporzionate alle caratteristiche dei corpi in caduta.
Quando i dispositivi di trattenuta o di arresto risultino mancanti o insufficienti, deve essere impedito
l'accesso involontario alle zone di prevedibile caduta, segnalando convenientemente la natura del
pericolo. Tutti gli addetti devono comunque fare uso dell'elmetto di protezione personale.
4.
COLPI E URTI - Le attività che richiedono sforzi fisici violenti e/o repentini devono essere eliminate o
ridotte anche attraverso l'impiego di attrezzature idonee alla mansione. Gli utensili, gli attrezzi e gli
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5.
apparecchi per l'impiego manuale devono essere tenuti in buono stato di conservazione ed
efficienza e quando non utilizzati devono essere tenuti in condizioni di equilibrio stabile (es. riposti in
contenitori o assicurati al corpo dell'addetto) e non devono ingombrare posti di passaggio o di
lavoro. I depositi di materiali in cataste, pile e mucchi devono essere organizzati in modo da evitare
crolli o cedimenti e permettere una sicura e agevole movimentazione.
ELETTROCUZIONE - Prima di iniziare le attività deve essere effettuata una ricognizione dei luoghi
dei lavori al fine di individuare la eventuale esistenza di linee elettriche aeree o interrate e stabilire le
idonee precauzioni per evitare possibili contatti diretti o indiretti con elementi in tensione.
I percorsi e la profondità delle linee interrate o in cunicolo in tensione devono essere rilevati e
segnalati in superficie quando interessano direttamente la zona di lavoro. Devono essere altresì
formulate apposite e dettagliate istruzioni scritte per i preposti e gli addetti ai lavori in prossimità di
linee elettriche.
La scelta degli impianti e delle attrezzature elettriche per le attività edili deve essere effettuata in
funzione dello specifico ambiente di lavoro, verificandone la conformità alle norme di Legge e di
buona tecnica.
L'impianto elettrico di cantiere deve essere sempre progettato e deve essere redatto in forma scritta
nei casi previsti dalla Legge; l'esecuzione, la manutenzione e la riparazione dello stesso deve
essere effettuata da personale qualificato.
6.
FERITE PER ABRASIONI O TAGLI - Deve essere evitato il contatto del corpo dell'operatore con
elementi taglienti o pungenti o comunque capaci di procurare lesioni.
Tutti gli organi lavoratori delle apparecchiature devono essere protetti contro i contatti accidentali.
Dove non sia possibile eliminare il pericolo o non siano sufficienti le protezioni collettive
(delimitazione delle aree a rischio), devono essere impiegati i DPI idonei alla mansione (calzature
di sicurezza, guanti, grembiuli di protezioni, schermi, occhiali, etc.).
7.
GETTI O SCHIZZI - Nei lavori a freddo e a caldo, eseguiti a mano o con apparecchi, con materiali,
sostanze e prodotti che danno luogo a getti e schizzi dannosi per la salute devono essere adottati
provvedimenti atti ad impedirne la propagazione nell'ambiente di lavoro, circoscrivendo la zona di
intervento. Gli addetti devono indossare adeguati indumenti di lavoro e utilizzare i DPI necessari.
INCIAMPI E SCIVOLAMENTI - I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei
depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui
si trovano persone.
I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature,
materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono
indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più
vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in
profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere
illuminate secondo le necessità diurne e notturne.
8.
9.
10.
MOVIMENTAZIONE CARICHI - La movimentazione manuale dei carichi deve essere ridotta al
minimo e razionalizzata al fine di non richiedere un eccessivo impegno fisico del personale addetto.
In ogni caso è opportuno ricorrere ad accorgimenti quali la movimentazione ausiliaria o la
ripartizione del carico. Il carico da movimentare deve essere facilmente afferrabile e non deve
presentare caratteristiche tali da provocare lesioni al corpo dell'operatore, anche in funzione della
tipologia della lavorazione.
In relazione alle caratteristiche ed entità dei carichi, l'attività di movimentazione manuale deve
essere preceduta ed accompagnata da una adeguata azione di informazione e formazione, previo
accertamento, per attività non sporadiche, delle condizioni di salute degli addetti.
POLVERI FIBRE - Nelle lavorazioni che prevedono l'impiego di materiali in grana minuta o in polvere
oppure fibrosi e nei lavori che comportano l'emissione di polveri o fibre dei materiali lavorati, la
produzione e/o la diffusione delle stesse deve essere ridotta al minimo utilizzando tecniche e
attrezzature idonee.
Le polveri e le fibre captate e quelle depositatesi, se dannose, devono essere sollecitamente
raccolte ed eliminate con i mezzi e gli accorgimenti richiesti dalla loro natura.
Qualora la quantità di polveri o fibre presenti superi i limiti tollerati e comunque nelle operazioni di
raccolta ed allontanamento di quantità importanti delle stesse, devono essere forniti ed utilizzati
indumenti di lavoro e DPI idonei alle attività ed eventualmente, ove richiesto, il personale interessato
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deve essere sottoposto a sorveglianza sanitaria.
11.
12.
RUMORE - Nell'acquisto di nuove attrezzature occorre prestare particolare attenzione alla
silenziosità d'uso. Le attrezzature devono essere correttamente mantenute e utilizzate, in conformità
alle indicazioni del fabbricante, al fine di limitarne la rumorosità eccessiva. Durante il funzionamento
gli schermi e le paratie delle attrezzature devono essere mantenute chiuse e dovranno essere evitati
i rumori inutili. Quando il rumore di una lavorazione o di una attrezzatura non può essere eliminato o
ridotto, si devono porre in essere protezioni collettive quali la delimitazione dell'area interessata e/o
la posa in opera di schermature supplementari della fonte di rumore. Se la rumorosità non è
diversamente abbattibile è necessario adottare i dispositivi di protezione individuali conformi a
quanto indicato nel rapporto di valutazione del rumore e prevedere la rotazione degli addetti alle
mansioni rumorose.
VIBRAZIONI - Qualora non sia possibile evitare l'utilizzo diretto di utensili ed attrezzature comunque
capaci di trasmettere vibrazioni al corpo dell'operatore, queste ultime devono essere dotate di tutte
le soluzioni tecniche più efficaci per la protezione dei lavoratori (es.: manici antivibrazioni, dispositivi
di smorzamento, etc.) ed essere mantenute in stato di perfetta efficienza. I lavoratori addetti devono
essere sottoposti a sorveglianza sanitaria e deve essere valutata l'opportunità di adottare la
rotazione tra gli operatori.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Elmetto
Guanti
Scarpe antinfortunistiche
Occhiali
Otoprotettore - cuffia
Mascherina - facciale
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. 1. 2. 6. Operaio Polivalente
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Mansione (scheda n. . 1. 2. 6)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
14.
Caduta di persone dall'alto
Seppellimento
Colpi e urti
Ferite per abrasioni o tagli
Vibrazioni
Inciampi e scivolamenti
Elettrocuzione - Folgorazione
Caduta oggetti dall'alto
Incidenti con mezzi
Movimentazione carichi
Polveri fibre
Getti o schizzi
Allergeni
Rumore fra 80 e 85 dB(A)
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
ALLERGENI - Tra le sostanze utilizzate in edilizia, alcune sono capaci di azioni allergizzanti (riniti,
congiuntiviti, dermatiti allergiche da contatto). I fattori favorenti l'azione allergizzante sono: brusche
variazioni di temperatura, azione disidratante e lipolitica dei solventi e dei leganti, presenza di
sostanze vasoattive. La sorveglianza sanitaria va attivata in presenza di sintomi sospetti anche in
considerazione dei fattori personali di predisposizione a contrarre questi tipi di affezione. In tutti i
casi occorre evitare il contatto diretto di parti del corpo con materiali resinosi, polverulenti, liquidi,
aerosoli e con prodotti chimici in genere, utilizzando indumenti da lavoro e DPI appropriati (guanti,
maschere, occhiali etc.).
CADUTA DI PERSONE DALL'ALTO - Le perdite di stabilità dell'equilibrio di persone che possono
comportare cadute da un piano di lavoro ad un altro posto a quota inferiore (di norma con dislivello
maggiore di 2 metri), devono essere impedite con misure di prevenzione, generalmente costituite
da parapetti di trattenuta applicati a tutti i lati liberi di travi, impalcature, piattaforme, ripiani, balconi,
passerelle e luoghi di lavoro o di passaggio sopraelevati.
Qualora risulti impossibile l'applicazione di tali protezioni devono essere adottate misure collettive o
personali atte ad arrestare con il minore danno possibile le cadute. A seconda dei casi possono
essere utilizzate: superfici di arresto costituite da tavole in legno o materiali semirigidi; reti o
superfici di arresto molto deformabili; dispositivi di protezione individuale di trattenuta o di arresto.
Lo spazio corrispondente al percorso di eventuale caduta deve essere reso preventivamente libero
da ostacoli capaci di interferire con le persone in caduta, causandogli danni o modificandone la
traiettoria.
CADUTA OGGETTI DALL'ALTO - Le perdite di stabilità incontrollate dell'equilibrio di masse materiali
in posizione ferma o nel corso di maneggio e trasporto manuale o meccanico ed i conseguenti moti
di crollo, scorrimento, caduta inclinata su pendii o verticale nel vuoto devono, di regola, essere
impediti mediante la corretta sistemazione delle masse o attraverso l'adozione di misure atte a
trattenere i corpi in relazione alla loro natura, forma e peso.
Gli effetti dannosi conseguenti alla possibile caduta di masse materiali su persone o cose devono
essere eliminati mediante dispositivi rigidi o elastici di arresto aventi robustezza, forme e
dimensioni proporzionate alle caratteristiche dei corpi in caduta.
Quando i dispositivi di trattenuta o di arresto risultino mancanti o insufficienti, deve essere impedito
l'accesso involontario alle zone di prevedibile caduta, segnalando convenientemente la natura del
pericolo. Tutti gli addetti devono comunque fare uso dell'elmetto di protezione personale.
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4.
5.
COLPI E URTI - Le attività che richiedono sforzi fisici violenti e/o repentini devono essere eliminate o
ridotte anche attraverso l'impiego di attrezzature idonee alla mansione. Gli utensili, gli attrezzi e gli
apparecchi per l'impiego manuale devono essere tenuti in buono stato di conservazione ed
efficienza e quando non utilizzati devono essere tenuti in condizioni di equilibrio stabile (es. riposti in
contenitori o assicurati al corpo dell'addetto) e non devono ingombrare posti di passaggio o di
lavoro. I depositi di materiali in cataste, pile e mucchi devono essere organizzati in modo da evitare
crolli o cedimenti e permettere una sicura e agevole movimentazione.
ELETTROCUZIONE - Prima di iniziare le attività deve essere effettuata una ricognizione dei luoghi
dei lavori al fine di individuare la eventuale esistenza di linee elettriche aeree o interrate e stabilire le
idonee precauzioni per evitare possibili contatti diretti o indiretti con elementi in tensione.
I percorsi e la profondità delle linee interrate o in cunicolo in tensione devono essere rilevati e
segnalati in superficie quando interessano direttamente la zona di lavoro. Devono essere altresì
formulate apposite e dettagliate istruzioni scritte per i preposti e gli addetti ai lavori in prossimità di
linee elettriche.
La scelta degli impianti e delle attrezzature elettriche per le attività edili deve essere effettuata in
funzione dello specifico ambiente di lavoro, verificandone la conformità alle norme di Legge e di
buona tecnica.
L'impianto elettrico di cantiere deve essere sempre progettato e deve essere redatto in forma scritta
nei casi previsti dalla Legge; l'esecuzione, la manutenzione e la riparazione dello stesso deve
essere effettuata da personale qualificato.
6.
FERITE PER ABRASIONI O TAGLI - Deve essere evitato il contatto del corpo dell'operatore con
elementi taglienti o pungenti o comunque capaci di procurare lesioni.
Tutti gli organi lavoratori delle apparecchiature devono essere protetti contro i contatti accidentali.
Dove non sia possibile eliminare il pericolo o non siano sufficienti le protezioni collettive
(delimitazione delle aree a rischio), devono essere impiegati i DPI idonei alla mansione (calzature
di sicurezza, guanti, grembiuli di protezioni, schermi, occhiali, etc.).
7.
GETTI O SCHIZZI - Nei lavori a freddo e a caldo, eseguiti a mano o con apparecchi, con materiali,
sostanze e prodotti che danno luogo a getti e schizzi dannosi per la salute devono essere adottati
provvedimenti atti ad impedirne la propagazione nell'ambiente di lavoro, circoscrivendo la zona di
intervento. Gli addetti devono indossare adeguati indumenti di lavoro e utilizzare i DPI necessari.
8.
INCENDI CON MEZZI - Per l'accesso al cantiere degli addetti ai lavori e dei mezzi di lavoro devono
essere predisposti percorsi sicuri. Deve essere comunque sempre impedito l'accesso di estranei
alle zone di lavoro.
All'interno del cantiere la circolazione degli automezzi e delle macchine semoventi deve essere
regolata con norme il più possibile simili a quelle della circolazione sulle strade pubbliche e la
velocità deve essere limitata a seconda delle caratteristiche e condizioni dei percorsi e dei mezzi.
Per l'accesso degli addetti ai rispettivi luoghi di lavoro devono essere approntati percorsi sicuri e,
quando necessario, separati da quelli dei mezzi meccanici.
Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere illuminate
secondo le necessità diurne o notturne e mantenute costantemente in condizioni soddisfacenti.
9.
INCIAMPI E SCIVOLAMENTI - I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei
depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui
si trovano persone.
I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature,
materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono
indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più
vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in
profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere
illuminate secondo le necessità diurne e notturne.
10.
MOVIMENTAZIONE CARICHI - La movimentazione manuale dei carichi deve essere ridotta al
minimo e razionalizzata al fine di non richiedere un eccessivo impegno fisico del personale addetto.
In ogni caso è opportuno ricorrere ad accorgimenti quali la movimentazione ausiliaria o la
ripartizione del carico. Il carico da movimentare deve essere facilmente afferrabile e non deve
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presentare caratteristiche tali da provocare lesioni al corpo dell'operatore, anche in funzione della
tipologia della lavorazione.
In relazione alle caratteristiche ed entità dei carichi, l'attività di movimentazione manuale deve
essere preceduta ed accompagnata da una adeguata azione di informazione e formazione, previo
accertamento, per attività non sporadiche, delle condizioni di salute degli addetti.
11.
POLVERI FIBRE - Nelle lavorazioni che prevedono l'impiego di materiali in grana minuta o in polvere
oppure fibrosi e nei lavori che comportano l'emissione di polveri o fibre dei materiali lavorati, la
produzione e/o la diffusione delle stesse deve essere ridotta al minimo utilizzando tecniche e
attrezzature idonee.
Le polveri e le fibre captate e quelle depositatesi, se dannose, devono essere sollecitamente
raccolte ed eliminate con i mezzi e gli accorgimenti richiesti dalla loro natura.
Qualora la quantità di polveri o fibre presenti superi i limiti tollerati e comunque nelle operazioni di
raccolta ed allontanamento di quantità importanti delle stesse, devono essere forniti ed utilizzati
indumenti di lavoro e DPI idonei alle attività ed eventualmente, ove richiesto, il personale interessato
deve essere sottoposto a sorveglianza sanitaria.
12.
RUMORE - Nell'acquisto di nuove attrezzature occorre prestare particolare attenzione alla
silenziosità d'uso. Le attrezzature devono essere correttamente mantenute e utilizzate, in conformità
alle indicazioni del fabbricante, al fine di limitarne la rumorosità eccessiva. Durante il funzionamento
gli schermi e le paratie delle attrezzature devono essere mantenute chiuse e dovranno essere evitati
i rumori inutili. Quando il rumore di una lavorazione o di una attrezzatura non può essere eliminato o
ridotto, si devono porre in essere protezioni collettive quali la delimitazione dell'area interessata e/o
la posa in opera di schermature supplementari della fonte di rumore. Se la rumorosità non è
diversamente abbattibile è necessario adottare i dispositivi di protezione individuali conformi a
quanto indicato nel rapporto di valutazione del rumore e prevedere la rotazione degli addetti alle
mansioni rumorose.
SEPPELLIMENTO - I lavori di scavo all'aperto o in sotterraneo, con mezzi manuali o meccanici,
devono essere preceduti da un accertamento delle condizioni del terreno e delle opere
eventualmente esistenti nella zona interessata. Devono essere adottate tecniche di scavo adatte
alle circostanze che garantiscano anche la stabilita degli edifici, delle opere preesistenti e delle loro
fondazioni.
Gli scavi devono essere realizzati e armati come richiesto dalla natura del terreno, dall'inclinazione
delle pareti e dalle altre circostanze influenti sulla stabilità ed in modo da impedire slittamenti, frane,
crolli e da resistere a spinte pericolose, causate anche da piogge, infiltrazioni, cicli di gelo e disgelo.
La messa in opera manuale o meccanica delle armature deve di regola seguire immediatamente
l'operazione di scavo. Devono essere predisposti percorsi e mezzi per il sicuro accesso ai posti di
lavoro e per il rapido allontanamento in caso di emergenza. La presenza di scavi aperti deve essere
in tutti i casi adeguatamente segnalata.
Sul ciglio degli scavi devono essere vietati i depositi di materiali, l'installazione di macchine pesanti
o fonti di vibrazioni e urti, il passaggio e la sosta di veicoli.
13.
14.
VIBRAZIONI - Qualora non sia possibile evitare l'utilizzo diretto di utensili ed attrezzature comunque
capaci di trasmettere vibrazioni al corpo dell'operatore, queste ultime devono essere dotate di tutte
le soluzioni tecniche più efficaci per la protezione dei lavoratori (es.: manici antivibrazioni, dispositivi
di smorzamento, etc.) ed essere mantenute in stato di perfetta efficienza. I lavoratori addetti devono
essere sottoposti a sorveglianza sanitaria e deve essere valutata l'opportunità di adottare la
rotazione tra gli operatori.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
Elmetto
Copricapo
Scarpe antinfortunistiche
Occhiali
Otoprotettore - cuffia
Mascherina - facciale
Cinture di sicurezza
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4. 1. 2.16. Operaio comune (ponteggiatore)...
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Mansione (scheda n. 4. 1. 2.16)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
Caduta di persone dall'alto
Colpi e urti
Ferite per abrasioni o tagli
Inciampi e scivolamenti
Caduta oggetti dall'alto
Movimentazione carichi
Oli minerali e derivati
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
CADUTA DI PERSONE DALL'ALTO - Le perdite di stabilità dell'equilibrio di persone che possono
comportare cadute da un piano di lavoro ad un altro posto a quota inferiore (di norma con dislivello
maggiore di 2 metri), devono essere impedite con misure di prevenzione, generalmente costituite
da parapetti di trattenuta applicati a tutti i lati liberi di travi, impalcature, piattaforme, ripiani, balconi,
passerelle e luoghi di lavoro o di passaggio sopraelevati.
Qualora risulti impossibile l'applicazione di tali protezioni devono essere adottate misure collettive o
personali atte ad arrestare con il minore danno possibile le cadute. A seconda dei casi possono
essere utilizzate: superfici di arresto costituite da tavole in legno o materiali semirigidi; reti o
superfici di arresto molto deformabili; dispositivi di protezione individuale di trattenuta o di arresto.
Lo spazio corrispondente al percorso di eventuale caduta deve essere reso preventivamente libero
da ostacoli capaci di interferire con le persone in caduta, causandogli danni o modificandone la
traiettoria.
2.
CADUTA OGGETTI DALL'ALTO - Le perdite di stabilità incontrollate dell'equilibrio di masse materiali
in posizione ferma o nel corso di maneggio e trasporto manuale o meccanico ed i conseguenti moti
di crollo, scorrimento, caduta inclinata su pendii o verticale nel vuoto devono, di regola, essere
impediti mediante la corretta sistemazione delle masse o attraverso l'adozione di misure atte a
trattenere i corpi in relazione alla loro natura, forma e peso.
Gli effetti dannosi conseguenti alla possibile caduta di masse materiali su persone o cose devono
essere eliminati mediante dispositivi rigidi o elastici di arresto aventi robustezza, forme e
dimensioni proporzionate alle caratteristiche dei corpi in caduta.
Quando i dispositivi di trattenuta o di arresto risultino mancanti o insufficienti, deve essere impedito
l'accesso involontario alle zone di prevedibile caduta, segnalando convenientemente la natura del
pericolo. Tutti gli addetti devono comunque fare uso dell'elmetto di protezione personale.
3.
COLPI E URTI - Le attività che richiedono sforzi fisici violenti e/o repentini devono essere eliminate o
ridotte anche attraverso l'impiego di attrezzature idonee alla mansione. Gli utensili, gli attrezzi e gli
apparecchi per l'impiego manuale devono essere tenuti in buono stato di conservazione ed
efficienza e quando non utilizzati devono essere tenuti in condizioni di equilibrio stabile (es. riposti in
contenitori o assicurati al corpo dell'addetto) e non devono ingombrare posti di passaggio o di
lavoro. I depositi di materiali in cataste, pile e mucchi devono essere organizzati in modo da evitare
crolli o cedimenti e permettere una sicura e agevole movimentazione.
FERITE PER ABRASIONI O TAGLI - Deve essere evitato il contatto del corpo dell'operatore con
elementi taglienti o pungenti o comunque capaci di procurare lesioni.
Tutti gli organi lavoratori delle apparecchiature devono essere protetti contro i contatti accidentali.
Dove non sia possibile eliminare il pericolo o non siano sufficienti le protezioni collettive
(delimitazione delle aree a rischio), devono essere impiegati i DPI idonei alla mansione (calzature
di sicurezza, guanti, grembiuli di protezioni, schermi, occhiali, etc.).
4.
5.
INCIAMPI E SCIVOLAMENTI - I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei
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depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui
si trovano persone.
I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature,
materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono
indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più
vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in
profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere
illuminate secondo le necessità diurne e notturne.
6.
MOVIMENTAZIONE CARICHI - La movimentazione manuale dei carichi deve essere ridotta al
minimo e razionalizzata al fine di non richiedere un eccessivo impegno fisico del personale addetto.
In ogni caso è opportuno ricorrere ad accorgimenti quali la movimentazione ausiliaria o la
ripartizione del carico. Il carico da movimentare deve essere facilmente afferrabile e non deve
presentare caratteristiche tali da provocare lesioni al corpo dell'operatore, anche in funzione della
tipologia della lavorazione.
In relazione alle caratteristiche ed entità dei carichi, l'attività di movimentazione manuale deve
essere preceduta ed accompagnata da una adeguata azione di informazione e formazione, previo
accertamento, per attività non sporadiche, delle condizioni di salute degli addetti.
7.
OLI MINERALI E DERIVANTI - Nelle attività che richiedono l'impiego di oli minerali o derivati (es.
stesura del disarmante sulle casseforme, attività di manutenzione attrezzature e impianti) devono
essere attivate le misure necessarie per impedire il contatto diretto degli stessi con la pelle
dell'operatore. Occorre altresì impedire la formazione di aerosoli durante le fasi di lavorazione
utilizzando attrezzature idonee. Gli addetti devono costantemente indossare indumenti protettivi,
utilizzare i DPI ed essere sottoposti a sorveglianza sanitaria.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
Elmetto
Scarpe antinfortunistiche
Guanti
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4. 1. 2.39. Operatore mezzi meccanici (movimento terra)
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Mansione (scheda n. 4. 1. 2.39)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
Seppellimento
Colpi e urti
Vibrazioni
Inciampi e scivolamenti
Incidenti con mezzi
Movimentazione carichi
Polveri fibre
Oli minerali e derivati
Rumore fra 85 e 90 dB(A)
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
COLPI E URTI - Le attività che richiedono sforzi fisici violenti e/o repentini devono essere eliminate o
ridotte anche attraverso l'impiego di attrezzature idonee alla mansione. Gli utensili, gli attrezzi e gli
apparecchi per l'impiego manuale devono essere tenuti in buono stato di conservazione ed
efficienza e quando non utilizzati devono essere tenuti in condizioni di equilibrio stabile (es. riposti in
contenitori o assicurati al corpo dell'addetto) e non devono ingombrare posti di passaggio o di
lavoro. I depositi di materiali in cataste, pile e mucchi devono essere organizzati in modo da evitare
crolli o cedimenti e permettere una sicura e agevole movimentazione.
INCENDI CON MEZZI - Per l'accesso al cantiere degli addetti ai lavori e dei mezzi di lavoro devono
essere predisposti percorsi sicuri. Deve essere comunque sempre impedito l'accesso di estranei
alle zone di lavoro.
All'interno del cantiere la circolazione degli automezzi e delle macchine semoventi deve essere
regolata con norme il più possibile simili a quelle della circolazione sulle strade pubbliche e la
velocità deve essere limitata a seconda delle caratteristiche e condizioni dei percorsi e dei mezzi.
Per l'accesso degli addetti ai rispettivi luoghi di lavoro devono essere approntati percorsi sicuri e,
quando necessario, separati da quelli dei mezzi meccanici.
Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere illuminate
secondo le necessità diurne o notturne e mantenute costantemente in condizioni soddisfacenti.
3.
INCIAMPI E SCIVOLAMENTI - I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei
depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui
si trovano persone.
I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature,
materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono
indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più
vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in
profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere
illuminate secondo le necessità diurne e notturne.
4.
MOVIMENTAZIONE CARICHI - La movimentazione manuale dei carichi deve essere ridotta al
minimo e razionalizzata al fine di non richiedere un eccessivo impegno fisico del personale addetto.
In ogni caso è opportuno ricorrere ad accorgimenti quali la movimentazione ausiliaria o la
ripartizione del carico. Il carico da movimentare deve essere facilmente afferrabile e non deve
presentare caratteristiche tali da provocare lesioni al corpo dell'operatore, anche in funzione della
tipologia della lavorazione.
In relazione alle caratteristiche ed entità dei carichi, l'attività di movimentazione manuale deve
essere preceduta ed accompagnata da una adeguata azione di informazione e formazione, previo
accertamento, per attività non sporadiche, delle condizioni di salute degli addetti.
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5.
6.
OLI MINERALI E DERIVANTI - Nelle attività che richiedono l'impiego di oli minerali o derivati (es.
stesura del disarmante sulle casseforme, attività di manutenzione attrezzature e impianti) devono
essere attivate le misure necessarie per impedire il contatto diretto degli stessi con la pelle
dell'operatore. Occorre altresì impedire la formazione di aerosoli durante le fasi di lavorazione
utilizzando attrezzature idonee. Gli addetti devono costantemente indossare indumenti protettivi,
utilizzare i DPI ed essere sottoposti a sorveglianza sanitaria.
POLVERI FIBRE - Nelle lavorazioni che prevedono l'impiego di materiali in grana minuta o in polvere
oppure fibrosi e nei lavori che comportano l'emissione di polveri o fibre dei materiali lavorati, la
produzione e/o la diffusione delle stesse deve essere ridotta al minimo utilizzando tecniche e
attrezzature idonee.
Le polveri e le fibre captate e quelle depositatesi, se dannose, devono essere sollecitamente
raccolte ed eliminate con i mezzi e gli accorgimenti richiesti dalla loro natura.
Qualora la quantità di polveri o fibre presenti superi i limiti tollerati e comunque nelle operazioni di
raccolta ed allontanamento di quantità importanti delle stesse, devono essere forniti ed utilizzati
indumenti di lavoro e DPI idonei alle attività ed eventualmente, ove richiesto, il personale interessato
deve essere sottoposto a sorveglianza sanitaria.
7.
SEPPELLIMENTO - I lavori di scavo all'aperto o in sotterraneo, con mezzi manuali o meccanici,
devono essere preceduti da un accertamento delle condizioni del terreno e delle opere
eventualmente esistenti nella zona interessata. Devono essere adottate tecniche di scavo adatte
alle circostanze che garantiscano anche la stabilita degli edifici, delle opere preesistenti e delle loro
fondazioni.
Gli scavi devono essere realizzati e armati come richiesto dalla natura del terreno, dall'inclinazione
delle pareti e dalle altre circostanze influenti sulla stabilità ed in modo da impedire slittamenti, frane,
crolli e da resistere a spinte pericolose, causate anche da piogge, infiltrazioni, cicli di gelo e disgelo.
La messa in opera manuale o meccanica delle armature deve di regola seguire immediatamente
l'operazione di scavo. Devono essere predisposti percorsi e mezzi per il sicuro accesso ai posti di
lavoro e per il rapido allontanamento in caso di emergenza. La presenza di scavi aperti deve essere
in tutti i casi adeguatamente segnalata.
Sul ciglio degli scavi devono essere vietati i depositi di materiali, l'installazione di macchine pesanti
o fonti di vibrazioni e urti, il passaggio e la sosta di veicoli.
8.
VIBRAZIONI - Qualora non sia possibile evitare l'utilizzo diretto di utensili ed attrezzature comunque
capaci di trasmettere vibrazioni al corpo dell'operatore, queste ultime devono essere dotate di tutte
le soluzioni tecniche più efficaci per la protezione dei lavoratori (es.: manici antivibrazioni, dispositivi
di smorzamento, etc.) ed essere mantenute in stato di perfetta efficienza. I lavoratori addetti devono
essere sottoposti a sorveglianza sanitaria e deve essere valutata l'opportunità di adottare la
rotazione tra gli operatori.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
5.
Elmetto
Scarpe antinfortunistiche
Guanti
Mascherina - facciale
Otoprotettore - cuffia
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4. 1. 2. 9. Operatore mezzi meccanici (sollevamento e trasporto)
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Mansione (scheda n. 4. 1. 2. 9)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
Colpi e urti
Ferite per abrasioni o tagli
Vibrazioni
Inciampi e scivolamenti
Schiacciamento
Polveri fibre
Oli minerali e derivati
Rumore inferiore a 87 dB(A) con utilizzo di otoprotettori
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
COLPI E URTI - Le attività che richiedono sforzi fisici violenti e/o repentini devono essere eliminate o
ridotte anche attraverso l'impiego di attrezzature idonee alla mansione. Gli utensili, gli attrezzi e gli
apparecchi per l'impiego manuale devono essere tenuti in buono stato di conservazione ed
efficienza e quando non utilizzati devono essere tenuti in condizioni di equilibrio stabile (es. riposti in
contenitori o assicurati al corpo dell'addetto) e non devono ingombrare posti di passaggio o di
lavoro. I depositi di materiali in cataste, pile e mucchi devono essere organizzati in modo da evitare
crolli o cedimenti e permettere una sicura e agevole movimentazione.
FERITE PER ABRASIONI O TAGLI - Deve essere evitato il contatto del corpo dell'operatore con
elementi taglienti o pungenti o comunque capaci di procurare lesioni.
Tutti gli organi lavoratori delle apparecchiature devono essere protetti contro i contatti accidentali.
Dove non sia possibile eliminare il pericolo o non siano sufficienti le protezioni collettive
(delimitazione delle aree a rischio), devono essere impiegati i DPI idonei alla mansione (calzature
di sicurezza, guanti, grembiuli di protezioni, schermi, occhiali, etc.).
3.
INCIAMPI E SCIVOLAMENTI - I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei
depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui
si trovano persone.
I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature,
materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono
indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più
vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in
profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere
illuminate secondo le necessità diurne e notturne.
4.
OLI MINERALI E DERIVANTI - Nelle attività che richiedono l'impiego di oli minerali o derivati (es.
stesura del disarmante sulle casseforme, attività di manutenzione attrezzature e impianti) devono
essere attivate le misure necessarie per impedire il contatto diretto degli stessi con la pelle
dell'operatore. Occorre altresì impedire la formazione di aerosoli durante le fasi di lavorazione
utilizzando attrezzature idonee. Gli addetti devono costantemente indossare indumenti protettivi,
utilizzare i DPI ed essere sottoposti a sorveglianza sanitaria.
POLVERI FIBRE - Nelle lavorazioni che prevedono l'impiego di materiali in grana minuta o in polvere
oppure fibrosi e nei lavori che comportano l'emissione di polveri o fibre dei materiali lavorati, la
produzione e/o la diffusione delle stesse deve essere ridotta al minimo utilizzando tecniche e
attrezzature idonee.
Le polveri e le fibre captate e quelle depositatesi, se dannose, devono essere sollecitamente
raccolte ed eliminate con i mezzi e gli accorgimenti richiesti dalla loro natura.
Qualora la quantità di polveri o fibre presenti superi i limiti tollerati e comunque nelle operazioni di
raccolta ed allontanamento di quantità importanti delle stesse, devono essere forniti ed utilizzati
indumenti di lavoro e DPI idonei alle attività ed eventualmente, ove richiesto, il personale interessato
5.
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deve essere sottoposto a sorveglianza sanitaria.
6.
7.
8.
RUMORE - Nell'acquisto di nuove attrezzature occorre prestare particolare attenzione alla
silenziosità d'uso. Le attrezzature devono essere correttamente mantenute e utilizzate, in conformità
alle indicazioni del fabbricante, al fine di limitarne la rumorosità eccessiva. Durante il funzionamento
gli schermi e le paratie delle attrezzature devono essere mantenute chiuse e dovranno essere evitati
i rumori inutili. Quando il rumore di una lavorazione o di una attrezzatura non può essere eliminato o
ridotto, si devono porre in essere protezioni collettive quali la delimitazione dell'area interessata e/o
la posa in opera di schermature supplementari della fonte di rumore. Se la rumorosità non è
diversamente abbattibile è necessario adottare i dispositivi di protezione individuali conformi a
quanto indicato nel rapporto di valutazione del rumore e prevedere la rotazione degli addetti alle
mansioni rumorose.
SCHIACCIAMENTO - Il cesoiamento e lo stritolamento di persone tra parti mobili di macchine e parti
fisse delle medesime o di opere, strutture provvisionali o altro, deve essere impedito limitando con
mezzi materiali il percorso delle parti mobili o segregando stabilmente la zona pericolosa. Qualora
ciò non risulti possibile deve essere installata una segnaletica appropriata e devono essere
osservate opportune distanze di rispetto; ove del caso devono essere disposti comandi di arresto di
emergenza in corrispondenza dei punti di potenziale pericolo.
VIBRAZIONI - Qualora non sia possibile evitare l'utilizzo diretto di utensili ed attrezzature comunque
capaci di trasmettere vibrazioni al corpo dell'operatore, queste ultime devono essere dotate di tutte
le soluzioni tecniche più efficaci per la protezione dei lavoratori (es.: manici antivibrazioni, dispositivi
di smorzamento, etc.) ed essere mantenute in stato di perfetta efficienza. I lavoratori addetti devono
essere sottoposti a sorveglianza sanitaria e deve essere valutata l'opportunità di adottare la
rotazione tra gli operatori.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
Elmetto
Scarpe antinfortunistiche
Guanti
Otoprotettore - cuffia
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4. 1. 1.13. Posatore Pavimenti e Rivestimenti
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Mansione (scheda n. 4. 1. 1.13)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
Ferite per abrasioni o tagli
Vibrazioni
Inciampi e scivolamenti
Elettrocuzione - Folgorazione
Caduta oggetti dall'alto
Movimentazione carichi
Polveri fibre
Allergeni
Rumore fra 80 e 85 dB(A)
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
ALLERGENI - Tra le sostanze utilizzate in edilizia, alcune sono capaci di azioni allergizzanti (riniti,
congiuntiviti, dermatiti allergiche da contatto). I fattori favorenti l'azione allergizzante sono: brusche
variazioni di temperatura, azione disidratante e lipolitica dei solventi e dei leganti, presenza di
sostanze vasoattive. La sorveglianza sanitaria va attivata in presenza di sintomi sospetti anche in
considerazione dei fattori personali di predisposizione a contrarre questi tipi di affezione. In tutti i
casi occorre evitare il contatto diretto di parti del corpo con materiali resinosi, polverulenti, liquidi,
aerosoli e con prodotti chimici in genere, utilizzando indumenti da lavoro e DPI appropriati (guanti,
maschere, occhiali etc.).
CADUTA OGGETTI DALL'ALTO - Le perdite di stabilità incontrollate dell'equilibrio di masse materiali
in posizione ferma o nel corso di maneggio e trasporto manuale o meccanico ed i conseguenti moti
di crollo, scorrimento, caduta inclinata su pendii o verticale nel vuoto devono, di regola, essere
impediti mediante la corretta sistemazione delle masse o attraverso l'adozione di misure atte a
trattenere i corpi in relazione alla loro natura, forma e peso.
Gli effetti dannosi conseguenti alla possibile caduta di masse materiali su persone o cose devono
essere eliminati mediante dispositivi rigidi o elastici di arresto aventi robustezza, forme e
dimensioni proporzionate alle caratteristiche dei corpi in caduta.
Quando i dispositivi di trattenuta o di arresto risultino mancanti o insufficienti, deve essere impedito
l'accesso involontario alle zone di prevedibile caduta, segnalando convenientemente la natura del
pericolo. Tutti gli addetti devono comunque fare uso dell'elmetto di protezione personale.
3.
ELETTROCUZIONE - Prima di iniziare le attività deve essere effettuata una ricognizione dei luoghi
dei lavori al fine di individuare la eventuale esistenza di linee elettriche aeree o interrate e stabilire le
idonee precauzioni per evitare possibili contatti diretti o indiretti con elementi in tensione.
I percorsi e la profondità delle linee interrate o in cunicolo in tensione devono essere rilevati e
segnalati in superficie quando interessano direttamente la zona di lavoro. Devono essere altresì
formulate apposite e dettagliate istruzioni scritte per i preposti e gli addetti ai lavori in prossimità di
linee elettriche.
La scelta degli impianti e delle attrezzature elettriche per le attività edili deve essere effettuata in
funzione dello specifico ambiente di lavoro, verificandone la conformità alle norme di Legge e di
buona tecnica.
L'impianto elettrico di cantiere deve essere sempre progettato e deve essere redatto in forma scritta
nei casi previsti dalla Legge; l'esecuzione, la manutenzione e la riparazione dello stesso deve
essere effettuata da personale qualificato.
4.
FERITE PER ABRASIONI O TAGLI - Deve essere evitato il contatto del corpo dell'operatore con
elementi taglienti o pungenti o comunque capaci di procurare lesioni.
Tutti gli organi lavoratori delle apparecchiature devono essere protetti contro i contatti accidentali.
Dove non sia possibile eliminare il pericolo o non siano sufficienti le protezioni collettive
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(delimitazione delle aree a rischio), devono essere impiegati i DPI idonei alla mansione (calzature
di sicurezza, guanti, grembiuli di protezioni, schermi, occhiali, etc.).
5.
INCIAMPI E SCIVOLAMENTI - I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei
depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui
si trovano persone.
I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature,
materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono
indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più
vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in
profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere
illuminate secondo le necessità diurne e notturne.
6.
MOVIMENTAZIONE CARICHI - La movimentazione manuale dei carichi deve essere ridotta al
minimo e razionalizzata al fine di non richiedere un eccessivo impegno fisico del personale addetto.
In ogni caso è opportuno ricorrere ad accorgimenti quali la movimentazione ausiliaria o la
ripartizione del carico. Il carico da movimentare deve essere facilmente afferrabile e non deve
presentare caratteristiche tali da provocare lesioni al corpo dell'operatore, anche in funzione della
tipologia della lavorazione.
In relazione alle caratteristiche ed entità dei carichi, l'attività di movimentazione manuale deve
essere preceduta ed accompagnata da una adeguata azione di informazione e formazione, previo
accertamento, per attività non sporadiche, delle condizioni di salute degli addetti.
7.
POLVERI FIBRE - Nelle lavorazioni che prevedono l'impiego di materiali in grana minuta o in polvere
oppure fibrosi e nei lavori che comportano l'emissione di polveri o fibre dei materiali lavorati, la
produzione e/o la diffusione delle stesse deve essere ridotta al minimo utilizzando tecniche e
attrezzature idonee.
Le polveri e le fibre captate e quelle depositatesi, se dannose, devono essere sollecitamente
raccolte ed eliminate con i mezzi e gli accorgimenti richiesti dalla loro natura.
Qualora la quantità di polveri o fibre presenti superi i limiti tollerati e comunque nelle operazioni di
raccolta ed allontanamento di quantità importanti delle stesse, devono essere forniti ed utilizzati
indumenti di lavoro e DPI idonei alle attività ed eventualmente, ove richiesto, il personale interessato
deve essere sottoposto a sorveglianza sanitaria.
8.
RUMORE - Nell'acquisto di nuove attrezzature occorre prestare particolare attenzione alla
silenziosità d'uso. Le attrezzature devono essere correttamente mantenute e utilizzate, in conformità
alle indicazioni del fabbricante, al fine di limitarne la rumorosità eccessiva. Durante il funzionamento
gli schermi e le paratie delle attrezzature devono essere mantenute chiuse e dovranno essere evitati
i rumori inutili. Quando il rumore di una lavorazione o di una attrezzatura non può essere eliminato o
ridotto, si devono porre in essere protezioni collettive quali la delimitazione dell'area interessata e/o
la posa in opera di schermature supplementari della fonte di rumore. Se la rumorosità non è
diversamente abbattibile è necessario adottare i dispositivi di protezione individuali conformi a
quanto indicato nel rapporto di valutazione del rumore e prevedere la rotazione degli addetti alle
mansioni rumorose.
VIBRAZIONI - Qualora non sia possibile evitare l'utilizzo diretto di utensili ed attrezzature comunque
capaci di trasmettere vibrazioni al corpo dell'operatore, queste ultime devono essere dotate di tutte
le soluzioni tecniche più efficaci per la protezione dei lavoratori (es.: manici antivibrazioni, dispositivi
di smorzamento, etc.) ed essere mantenute in stato di perfetta efficienza. I lavoratori addetti devono
essere sottoposti a sorveglianza sanitaria e deve essere valutata l'opportunità di adottare la
rotazione tra gli operatori.
9.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
Elmetto
Scarpe antinfortunistiche
Guanti
Otoprotettore - cuffia
238
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. 1. 1. 53. Topografo
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Mansione (scheda n. . 1. 1. 53)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
Caduta di persone dall'alto
Seppellimento
Colpi e urti
Inciampi e scivolamenti
Caduta oggetti dall'alto
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
CADUTA DI PERSONE DALL'ALTO - Le perdite di stabilità dell'equilibrio di persone che possono
comportare cadute da un piano di lavoro ad un altro posto a quota inferiore (di norma con dislivello
maggiore di 2 metri), devono essere impedite con misure di prevenzione, generalmente costituite
da parapetti di trattenuta applicati a tutti i lati liberi di travi, impalcature, piattaforme, ripiani, balconi,
passerelle e luoghi di lavoro o di passaggio sopraelevati.
Qualora risulti impossibile l'applicazione di tali protezioni devono essere adottate misure collettive o
personali atte ad arrestare con il minore danno possibile le cadute. A seconda dei casi possono
essere utilizzate: superfici di arresto costituite da tavole in legno o materiali semirigidi; reti o
superfici di arresto molto deformabili; dispositivi di protezione individuale di trattenuta o di arresto.
Lo spazio corrispondente al percorso di eventuale caduta deve essere reso preventivamente libero
da ostacoli capaci di interferire con le persone in caduta, causandogli danni o modificandone la
traiettoria.
2.
CADUTA OGGETTI DALL'ALTO - Le perdite di stabilità incontrollate dell'equilibrio di masse materiali
in posizione ferma o nel corso di maneggio e trasporto manuale o meccanico ed i conseguenti moti
di crollo, scorrimento, caduta inclinata su pendii o verticale nel vuoto devono, di regola, essere
impediti mediante la corretta sistemazione delle masse o attraverso l'adozione di misure atte a
trattenere i corpi in relazione alla loro natura, forma e peso.
Gli effetti dannosi conseguenti alla possibile caduta di masse materiali su persone o cose devono
essere eliminati mediante dispositivi rigidi o elastici di arresto aventi robustezza, forme e
dimensioni proporzionate alle caratteristiche dei corpi in caduta.
Quando i dispositivi di trattenuta o di arresto risultino mancanti o insufficienti, deve essere impedito
l'accesso involontario alle zone di prevedibile caduta, segnalando convenientemente la natura del
pericolo. Tutti gli addetti devono comunque fare uso dell'elmetto di protezione personale.
3.
COLPI E URTI - Le attività che richiedono sforzi fisici violenti e/o repentini devono essere eliminate o
ridotte anche attraverso l'impiego di attrezzature idonee alla mansione. Gli utensili, gli attrezzi e gli
apparecchi per l'impiego manuale devono essere tenuti in buono stato di conservazione ed
efficienza e quando non utilizzati devono essere tenuti in condizioni di equilibrio stabile (es. riposti in
contenitori o assicurati al corpo dell'addetto) e non devono ingombrare posti di passaggio o di
lavoro. I depositi di materiali in cataste, pile e mucchi devono essere organizzati in modo da evitare
crolli o cedimenti e permettere una sicura e agevole movimentazione.
INCIAMPI E SCIVOLAMENTI - I percorsi per la movimentazione dei carichi ed il dislocamento dei
depositi devono essere scelti in modo da evitare quanto più possibile le interferenze con zone in cui
si trovano persone.
I percorsi pedonali interni al cantiere devono sempre essere mantenuti sgombri da attrezzature,
materiali, macerie o altro capace di ostacolare il cammino degli operatori. Tutti gli addetti devono
indossare calzature idonee. Per ogni postazione di lavoro è necessario individuare la via di fuga più
vicina. Deve altresì provvedersi per il sicuro accesso ai posti di lavoro in piano, in elevazione e in
profondità. Le vie d'accesso al cantiere e quelle corrispondenti ai percorsi interni devono essere
illuminate secondo le necessità diurne e notturne.
4.
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5.
SEPPELLIMENTO - I lavori di scavo all'aperto o in sotterraneo, con mezzi manuali o meccanici,
devono essere preceduti da un accertamento delle condizioni del terreno e delle opere
eventualmente esistenti nella zona interessata. Devono essere adottate tecniche di scavo adatte
alle circostanze che garantiscano anche la stabilita degli edifici, delle opere preesistenti e delle loro
fondazioni.
Gli scavi devono essere realizzati e armati come richiesto dalla natura del terreno, dall'inclinazione
delle pareti e dalle altre circostanze influenti sulla stabilità ed in modo da impedire slittamenti, frane,
crolli e da resistere a spinte pericolose, causate anche da piogge, infiltrazioni, cicli di gelo e disgelo.
La messa in opera manuale o meccanica delle armature deve di regola seguire immediatamente
l'operazione di scavo. Devono essere predisposti percorsi e mezzi per il sicuro accesso ai posti di
lavoro e per il rapido allontanamento in caso di emergenza. La presenza di scavi aperti deve essere
in tutti i casi adeguatamente segnalata.
Sul ciglio degli scavi devono essere vietati i depositi di materiali, l'installazione di macchine pesanti
o fonti di vibrazioni e urti, il passaggio e la sosta di veicoli.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
Elmetto
Guanti
Scarpe antifortunistiche
240
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1. 1. 35. Confezionamento di casseforme in legno per fondazioni, travi, pilastri, ecc. e successivo
disarmo
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Intrinseco (scheda n. 1. 1. 35)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Caduta del personale nel vuoto
Caduta di materiali durante il sollevamento
Ferite in varie parti del corpo per contatto accidentale con le parti in movimento della sega
circolare
Ferite agli occhi
Taglio alle mani
Elettrocuzione
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Dovranno essere utilizzati impalcature o ponteggi per lavori eseguiti ad un'altezza superiore a m
2,00, muniti di parapetto normale con tavola ferma-piede dell'altezza di cm 20. Saranno utilizzate
andatoie con parapetti su ambo i lati e le scale a mano aggrappate.
Dovrà essere assicurata l'integrità delle funi o dei fascioni e la chiusura di sicurezza del gancio;
saranno vietati stazionamenti o transiti di persone sotto i carichi sospesi.
Dovrà essere installata la cuffia registrabile sulla parte superiore della lama e gli schermi sotto il
banco della sega circolare; sarà registrato il coltello divisore a 3 mm dalla dentatura di taglio;
utilizzare per il taglio di piccoli pezzi gli spingitoi.
Dovrà essere verificato che la sega circolare sia provvista del dispositivo contro il riavviamento della
macchina dopo l'interruzione ed il riavvio dell'alimentazione elettrica (bobina di sgancio).
Dovrà essere verificato lo stato dei cavi e la messa a terra della sega circolare
Utilizzare gli appositi DPI (usare gli occhiali, ecc).
241
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1. 1. 37. Confezionamento di casseforme in pannelli metallici per fondazioni, pilastri, travi o paletti
in calcestruzzo e successivo disarmo.
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Intrinseco (scheda n. 1. 1. 37)
RISCHI
1.
2.
Caduta del personale nel vuoto
Caduta di materiali durante il sollevamento
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
Dovranno essere utilizzate impalcature o ponteggi per lavori eseguiti ad un'altezza superiore a m
2,00, dotati di parapetto normale con tavola ferma-piede dell'altezza di cm 2; saranno utilizzate
mensole, munite di parapetti normali con ferma-piede. Vanno montati anche sulle testate delle
mensole i parapetti.
Dovrà essere assicurata l'integrità delle funi o dei fascioni e della chiusura di sicurezza del gancio;
sarà vietata la sosta o il transito di persone sotto i carichi sospesi.
242
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1. 1. 70. ESECUZIONE DELLE CARPENTERIE IN LEGNO - Confezionamento della carpenteria in
legno per la casseratura delle opere in c.a. (plinti, pilastri, travi, pareti verticali/subverticali, solai.
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Intrinseco (scheda n. 1. 1. 70)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
Caduta materiali (casserature, legname) in fase di sollevamento, trasporto, posizionamento.
Movimentazione manuale di carichi.
Caduta dall'alto.
Caduta di materiale dall'alto.
Rischi vari connessi all'uso delle attrezzature (con particolare riferimento alla sega circolare.
Caduta in piano (scivolamento, inciampo).
Ribaltamento e crollo delle casseforme.
Contusioni alle mani, ferite, schiacciamenti durante le fasi di taglio e casseratura.
Elettrocuzione.
Manipolazione di disarmanti.
Esposizione a rumore.
Microclima (caldo, freddo).
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
Attenersi e rispettare le istruzioni di sicurezza previste dalle schede specifiche. Fare uso dei DPI a
fronte dei rischi specifici.
Informazione e formazione. Per il rischio: Rischi vari connessi all'uso delle attrezzature (con
particolare riferimento alla sega circolare).
2.
Far rispettare le regole di prudenza e di sicurezza da parte degli operatori e degli addetti. Effettuare
un controllo sulle modalità di imbraco del carico; non usare come punti di attacco le semplici
legature dei fasci realizzate a mezzo filo di ferro. Fare uso dei DPI con particolare riferimento al
casco protettivo, ai guanti, alle calzature di sicurezza. Assistere agli operatori dei mezzi di
sollevamento con segnalazioni da terra. Per il rischio: Caduta materiali (casserature, legname) in
fase di sollevamento, trasporto, posizionamento.
3.
Fare uso di abbigliamento adeguato nei periodi freddi.
Evitare, per quanto possibile, esposizioni dirette e prolungate al sole.Per il rischio: Microclima
(caldo, freddo).
4.
Le casseforme preassemblate devono essere posate in modo che sia garantita la loro stabilità al
vento. Per il rischio: Ribaltamento e crollo delle casseforme.
Non depositare materiale che ostacoli la normale circolazione
Fare attenzione agli ostacoli fissi pericolosi (per es. ferri di ripresa del c.a. emergenti dal piano di
lavoro). Per il rischio: Caduta in piano (scivolamento, inciampo).
5.
6.
Per la movimentazione manuale di carichi prendere tutte le possibili precauzioni per evitare lo
schiacciamento degli arti. In caso di compresenza di più operatori procedere con cautela
coordinando in anticipo le azioni dei singoli.
Sollevare i carichi con l'aiuto dei muscoli delle gambe piuttosto che con quelli del dorso. Per la
movimentazione di carichi troppo pesanti occorre fare ricorso ad idonei mezzi meccanici. Per il
rischio: Movimentazione manuale di carichi.
7.
Predisporre segnaletica nelle zone in cui sono presenti le attività particolarmente rumorose
(classificate >87 dBA), esempio in prossimità della sega circolare. Fare uso di DPI ortoprotettori.Per
il rischio: Esposizione a rumore.
8.
Prima di procedere alla manipolazione di disarmanti verificare la presenza e consultare le relative
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"Schede di sicurezza".
Attenersi scrupolosamente alle norme contenute nelle schede di sicurezza del prodotto
relativamente alle modalità di esecuzione dell'operazione e all'uso dei mezzi di protezione
individuale. Verificare la presenza ed il corretto funzionamento dei dispositivi di protezione
individuale e delle attrezzature richieste dalle schede di sicurezza (guanti, maschera, materiale
adsorbente, ecc.). Per il rischio: Manipolazione di disarmanti.
9.
Provvedere affinché ai cavi elettrici sia assicurata adeguata protezione da danneggiamenti
meccanici. Usare solo apparecchiature elettriche in perfetta efficienza. Per il rischio: Elettrocuzione.
10.
Tenere sgombri gli impalcati dei ponteggi e le zone di passaggio da materiali ed attrezzi non più in
uso. Non gettare materiale dall'alto. Per il rischio: Caduta di materiale dall'alto.
11.
Utilizzare scarpe antinfortunistiche e guanti. Operare con attenzione e con l'ausilio di attrezzature in
buono stato. Per il rischio: Contusioni alle mani, ferite, schiacciamenti durante le fasi di taglio e
casseratura.
12.
Verificare l'integrità degli impalcati e dei parapetti dei ponteggi, prima di ogni inizio di attività sui
medesimi. Evitare di rimuovere le tavole dei ponteggi esterni anche se in quel punto i lavori sono
stati completati. Ripristinare le opere provvisionali di protezione manomesse o rimosse per
esigenze di lavoro, appena ultimate le lavorazioni stesse e comunque sempre prima di
abbandonare il luogo di lavoro. Le scale a mano devono essere rispondenti ai criteri di sicurezza
previsti per le stesse ed avere altezza tale da superare di almeno 1 m il piano di arrivo; provvedere al
loro fissaggio. Se le scale a mano sono disposte verso la parte esterna del ponteggio devono
essere provviste di parapetto di protezione
Nei punti non protetti dai ponteggi esterni occorre approntare passerelle di circolazione e parapetti.
Quando gli addetti operano in condizioni ove non è possibile predisporre idonei ponteggi, essi
devono fare uso di cintura di sicurezza e di sistema anticaduta collegato a parti stabili. Per il rischio:
Caduta dall'alto.
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3. 1.52. ESECUZIONE DELLE OPERE DI FINITURA - Vengono eseguite: tracce e fori per il passaggio
degli impianti tecnologici; chiusura delle tracce ad avvenuta posa degli impianti; messa in opera di
intonaco. La fase lavorativa viene svolta all'interno della struttura.
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Intrinseco (scheda n. 3. 1.52)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
Cadute dall'alto (presenza di vani tecnici interni, vani scale, nell'uso di ponti su ruote, ponti su
cavalletti, scale).
Caduta in profondità (entro vani scale, vani ascensore, vani tecnici, ecc.).
Caduta in piano (scivolamento, inciampo).
Contusioni, schiacciamenti, ferite alle mani.
Rischi di diversa natura e gravità nell'uso delle attrezzature.
Elettrocuzione per contatti diretti e/o indiretti.
Esposizione a rumore.
Esposizione a polveri nella realizzazione delle tracce per posa impianti.
Movimentazione manuale di carichi.
Microclima (caldo, freddo).
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
Applicare regolari e solidi parapetti su ogni lato prospiciente il vuoto.
Non devono essere manomesse le opere provvisionali predisposte. Per il rischio: Caduta in
profondità (entro vani scale, vani ascensore, vani tecnici, ecc.).
2.
Fare uso dei DPI con particolare riferimento ai dispositivi otoprotettori.
Informazione e formazione. Per il rischio: Esposizione a rumore.
3.
Fare uso dei necessari DPI con particolare riferimento a guanti e calzature di sicurezza. Per il
rischio: Contusioni, schiacciamenti, ferite alle mani.
Fare uso di abbigliamento adeguato nei periodi freddi.
Evitare, per quanto possibile, esposizioni dirette e prolungate al sole. Per il rischio: Microclima
(caldo, freddo).
4.
5.
Fare uso di scanalatori con dispositivo per inspirare e raccogliere la polvere
Fare uso di mascherina antipolvere. Per il rischio: Esposizione a polveri nella realizzazione delle
tracce per posa impianti.
6.
Impedire che i passaggi predisposti per l'accesso alle zone di lavoro risultino ostacolati da materiali
e sfridi. Assicurare sufficiente illuminazione (artificiale) nei passaggi interni. Per il rischio: Caduta in
piano (scivolamento, inciampo).
7.
Limitare il più possibile la movimentazione manuale dei carichi facendo uso delle attrezzature di
sollevamento. Nelle movimentazione manuale, rispettare le seguenti regole: posizionare bene i
piedi ed utilizzare le gambe per il sollevamento mantenendo sempre la schiena ben eretta.
Informazione e formazione. Per il rischio: Movimentazione manuale di carichi.
8.
Non eseguire interventi (riparazioni, sostituzioni) su parti in tensione.
A fronte di anomalie di natura elettrica, avvertire il preposto affinché faccia intervenire personale
competente. Fare uso solo di utensili elettrici portatili di tipo a doppio isolamento. Non devono
essere lasciati cavi elettrici/prolunghe a terra, sulle aree di transito/passaggio e comunque esposti
al rischio di schiacciamento.
Fare uso di lampade portatili alimentati a bassa tensione. Per il rischio: Elettrocuzione per contatti
diretti e/o indiretti.
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9.
Rispettare le istruzioni di sicurezza previste dalle schede specifiche.
Fare uso dei DPI a fronte dei rischi specifici delle attrezzature. Per il rischio: Rischi di diversa natura
e gravità nell'uso delle attrezzature.
10.
Verificare la presenza e l'efficienza delle opere provvisionali (impalcati, parapetti, ecc.) già
predisposte in fase di elevazione della struttura. Provvedere al ripristino dei regolari parapetti
eventualmente rimossi e/o non più affidabili.
Non utilizzare ponti su cavalletti posti su ponteggi e/o in vani che presentino aperture verso il vuoto.
Fare uso di ponti su ruote allestiti in modo corretto. Per il rischio: Cadute dall'alto (presenza di vani
tecnici interni, vani scale, nell'uso di ponti su ruote, ponti su cavalletti, scale).
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1. 1. 71. ESECUZIONE OPERE DI FONDAZIONE - Vengono realizzate le opere di fondazione (platea
e/o travi di fondazione). La fase lavorativa vede pertanto: un getto di cls per il piano di lavoro a
fondo scavo (vedi scheda posa cls e magrone); la realizzazione delle casserature a pie d'opera (per
il contenimento del getto); la posa del ferro (fornito al cantiere già prelavorato); il getto del
calcestruzzo con autobetoniera ed eventuale pompa (attrezzature di proprietà del fornitore del cls),
o gru a torre o autogrù di proprietà.
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Intrinseco (scheda n. 1. 1. 71)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
Caduta materiali in fase di sollevamento.
Caduta in profondità (all'interno dello scavo).
Caduta in piano (per inciampo/scivolamento).
Contusioni, schiacciamenti, ferite alle mani durante la posa del ferro e delle casserature.
Elettrocuzione per contatti diretti e/o indiretti.
Esposizione ad oli disarmanti (applicato alle casserature).
Movimentazione manuale di carichi.
Rischi di diversa natura e gravità nell'uso delle attrezzature.
Esposizione a rumore.
Microclima (caldo, freddo).
Contatto con sostanze aggressive (cemento).
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
Accedere al fondo dello scavo solo dal passaggio a ciò predisposto.
Qualora venga utilizzata una scala, assicurarsi che la stessa sia legata. Per il rischio: Caduta in
profondità (all'interno dello scavo).
2.
Delimitare la zona interessata al sollevamento. Assicurarsi della funzionalità/efficienza degli
apparecchi di sollevamento e dei relativi accessori (tiranti di fune, ganci, ecc.). Informazione
formazione. Per il rischio: Caduta materiali in fase di sollevamento.
3.
Durante il getto in cls usare guanti protettivi adeguati. Per il rischio: Contatto con sostanze
aggressive (cemento).
Fare uso dei DPI con particolare riferimento ai dispositivi otoprotettori.
Informazione e formazione. Per il rischio: Esposizione a rumore.
4.
5.
Fare uso di abbigliamento adeguato nei periodi freddi.
Evitare, per quanto possibile, esposizioni dirette e prolungate al sole. Per il rischio: Microclima
(caldo, freddo).
6.
Fare uso di occhiali, guanti, maschera con filtri idonei. Attenersi alle indicazioni comportamentali
indicate nella scheda di sicurezza del prodotto.
Informazione e formazione. Per il rischio: Esposizione ad oli disarmanti (applicato alle casserature.
7.
Impedire che i passaggi predisposti per l'accesso alle zone di lavoro risultino ostacolati da materiali
e sfridi. particolare attenzione deve essere posta nella tenuta a pie d'opera dei profilati metallici e
del legname per la carpenteria. Per il rischio: Caduta in piano (per inciampo/scivolamento).
Limitare il più possibile la movimentazione manuale dei carichi facendo uso delle attrezzature di
sollevamento. Nelle movimentazione manuale, rispettare le seguenti regole: posizionare bene i
piedi ed utilizzare le gambe per il sollevamento mantenendo sempre la schiena ben eretta.
Informazione e formazione. Per il rischio: Movimentazione manuale di carichi.
8.
9.
Non devono essere lasciati cavi elettrici/prolunghe a terra, sulle aree di transito/passaggio e
comunque esposti al rischio di schiacciamento.
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A fronte di anomalie di natura elettrica, avvertire il preposto affinché faccia intervenire personale
competente. Verificare lo stato di efficienza di utensili elettrici, cavi, prese, spine, ecc. Per il rischio:
Elettrocuzione per contatti diretti e/o indiretti.
10.
Prestare la massima attenzione nella movimentazione dei materiali (legno, ferro). Fare uso dei
necessari DPI con particolare riferimento a guanti e calzature di sicurezza. Per il rischio: Contusioni,
schiacciamenti, ferite alle mani durante la posa del ferro e delle casserature.
11.
Rispettare le istruzioni di sicurezza previste dalle schede specifiche.
Fare uso dei DPI a fronte dei rischi specifici delle attrezzature.
Informazione e formazione. Per il rischio: Rischi di diversa natura e gravità nell'uso delle attrezzature.
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1. 1. 69. LAVORAZIONE E POSA IN OPERA FERRO PER ARMATURA - Fornitura, lavorazione e posa
di ferro e/o reti elettrosaldate per armatura di plinti, pilastri, travi, pareti verticali, solai.
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Intrinseco (scheda n. 1. 1. 69)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
Caduta materiali (fasci di ferri, reti, gabbie preconfezionate) in fase di sollevamento, trasporto,
posizionamento.
Caduta dall'alto.
Caduta in piano (inciampo, scivolamento).
Cadute di persone o cose dalle rampe scale e/o vano ascensore.
Contusioni alle mani, ferite, schiacciamenti durante fase di posa del ferro.
Ribaltamento e crollo delle armature.
Rischi vari connessi all'uso delle attrezzature specifiche.
Elettrocuzione.
Microclima (caldo, freddo).
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
Attenersi e rispettare le istruzioni di sicurezza previste dalle schede specifiche. Fare uso dei DPI a
fronte dei rischi specifici. Informazione e formazione. Per il rischio: Rischi vari connessi all'uso delle
attrezzature specifiche.
2.
Delimitare la zona interessata dalle operazioni di sollevamento, trasporto e posizionamento al fine
di evitare passaggio sotto i carichi sospesi.
Far rispettare le regole di prudenza e di sicurezza da parte degli operatori e degli addetti. Effettuare
un controllo sulle modalità di imbraco del carico; non usare come punti di attacco le semplici
legature dei fasci realizzate a mezzo filo di ferro.
Fare uso dei DPI con particolare riferimento al casco protettivo, ai guanti, alle calzature di sicurezza.
Assistere agli operatori dei mezzi di sollevamento con segnalazioni da terra. Per il rischio: Fornitura,
lavorazione e posa di ferro e/o reti elettrosaldate per armatura di plinti, pilastri, travi, pareti verticali,
solai.
3.
Fare uso di abbigliamento adeguato nei periodi freddi.
Evitare, per quanto possibile, esposizioni dirette e prolungate al sole. Per il rischio: Microclima
(caldo, freddo).
4.
Le armature devono essere posate in modo che sia garantita la loro stabilità (a mezzo punti di
fissaggio). Per il rischio: Ribaltamento e crollo delle armature.
Le rampe scale e/o vano ascensore devono essere protetti con parapetti fin dalla fase di armatura;
essi vanno poi rifatti subito dopo il disarmo e mantenuti in essere fino alla posa in opera di
ringhiere e porte (per vano ascensore). Per il rischio: Cadute di persone o cose dalle rampe scale
e/o vano ascensore.
Non depositare materiale che ostacoli la normale viabilità.
Fare attenzione agli ostacoli fissi pericolosi (per es. ferri di ripresa del c.a. emergenti dal piano di
lavoro). Per il rischio: Caduta in piano (inciampo, scivolamento).
5.
6.
7.
Provvedere affinché ai cavi elettrici sia assicurata adeguata protezione da danneggiamenti
meccanici. Usare solo apparecchiature elettriche in perfetta efficienza. Per il rischio: Elettrocuzione.
8.
Utilizzare scarpe antinfortunistiche e guanti
Operare con attenzione e con l'ausilio di macchine e utensili in buono stato. Per il rischio:
Contusioni alle mani, ferite, schiacciamenti durante fase di posa del ferro.
9.
Verificare l'integrità degli impalcati e dei parapetti dei ponteggi, prima di ogni inizio di attività sui
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medesimi. Evitare di rimuovere le tavole dei ponteggi esterni anche se in quel punto i lavori sono
stati completati. Ripristinare le opere provvisionali di protezione manomesse o rimosse per
esigenze di lavoro, appena ultimate le lavorazioni stesse e comunque sempre prima di
abbandonare il luogo di lavoro. Le scale a mano devono essere rispondenti ai criteri di sicurezza
previsti per le stesse ed avere altezza tale da superare di almeno 1 m il piano di arrivo; provvedere al
loro fissaggio. Se le scale a mano sono disposte verso la parte esterna del ponteggio devono
essere provviste di parapetto di protezione
Nei punti non protetti dai ponteggi esterni occorre approntare passerelle di circolazione e parapetti.
Quando gli addetti operano in condizioni ove non è possibile predisporre idonei ponteggi, essi
devono fare uso di cintura di sicurezza e di sistema anticaduta collegati a parti stabili. Per il rischio:
Caduta dall'alto.
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1. 1. 80. LAVORI CON RISCHIO CADUTA MATERIALE DALL'ALTO
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Intrinseco (scheda n. 1. 1. 80)
RISCHI
1.
Caduta accidentale di oggetti durante i lavori in altezza
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
Durante i lavori in altezza gli utensili inutilizzati saranno tenuti attaccati ad apposite cinture.
Durante i lavori in altezza saranno usati idonei ponti mobili (trabatelli).
Durante i lavori in altezza saranno usati idonei ponti su cavalletti.
Durante i lavori in altezza saranno usati idonei sistemi anticaduta.
Durante i lavori in altezza saranno utilizzate idonee scale.
Durante i lavori in altezza saranno utilizzati idonei ponteggi metallici.
Durante i lavori in altezza saranno utilizzati ponteggi autosollevanti.
Durante i lavori in altezza sarà usata la rete anticaduta.
I lavoratori della fase coordinata non devono accedere nella zona sottostante i lavori in altezza.
I lavori in altezza su tetti e coperture saranno successivi alla verifica di stabilità e resistenza in
considerazione del peso dei lavoratori e del materiale.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
Cintura di sicurezza : durante l4uso dei sistemi anticaduta
251
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1. 3. 2. LAVORI IN ALTEZZA
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Intrinseco (scheda n. 1. 3. 2)
RISCHI
1.
2.
Caduta accidentale di persone durante i lavori in altezza
Caduta accidentale di oggetti durante i lavori in altezza
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
Durante i lavori in altezza gli utensili inutilizzati saranno tenuti attaccati ad apposite cinture.
Durante i lavori in altezza saranno usati idonei ponti mobili (trabatelli).
Durante i lavori in altezza saranno usati idonei ponti su cavalletti.
Durante i lavori in altezza saranno usati idonei sistemi anticaduta.
Durante i lavori in altezza saranno utilizzate idonee scale.
Durante i lavori in altezza saranno utilizzati idonei ponteggi metallici.
Durante i lavori in altezza saranno utilizzati ponteggi autosollevanti.
Durante i lavori in altezza sarà usata la rete anticaduta.
I lavoratori della fase coordinata non devono accedere nella zona sottostante i lavori in altezza.
I lavori in altezza su tetti e coperture saranno successivi alla verifica di stabilità e resistenza in
considerazione del peso dei lavoratori e del materiale.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
Cintura di sicurezza : durante l4uso dei sistemi anticaduta
252
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1. 1. 79. MOVIMENTAZIONE DI MATERIALI PESANTI
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Intrinseco (scheda n. 1. 1. 79)
RISCHI
1.
2.
Lesione dorso-lombare durante la movimentazione di materiali pesanti
Schiacciamento e abrasioni durante la movimentazione di materiali pesanti
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
Durante la movimentazione manuale di carichi pesanti ai lavoratori sarà raccomandato di usare
appositi attrezzi manuali che evitano lo schiacciamento con le funi, con il materiale e con le strutture
circostanti.
I lavoratori della fase coordinata non devono avvicinarsi alla zona di trasporto materiali pesanti
finchè la stessa non sara terminata.
Per la movimentazione di materiali pesanti sarà usata la gru a torre su rotaie.
Per la movimentazione di materiali pesanti sarà usata la gru a torre.
Per la movimentazione di materiali pesanti sarà usata l4autogrù.
Per la movimentazione di materiali pesanti sarà usato l4argano a bandiera.
Per la movimentazione di materiali pesanti sarà usato l4argano a cavalletto.
Prima dell4inizio della movimentazione di materiali pesanti sarà studiata la maniera più sicura di
presa e trasporto.
Sarà evitato il sollevamento di materiali di peso superiore ai 30 Kg da parte di un singolo lavoratore.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
Elmetto : durante la movimentazione di materiali pesanti
Guanti : durante la movimentazione di materiali pesanti
Scarpe antinfortunistiche : durante la movimentazione di materiali pesanti
Tuta di protezione : durante la movimentazione di materiali pesanti
253
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1. 6. 2. OPERAZIONI DI CARICO-SCARICO-TRASPORTO-SOLLEVAMENTO-STOCCAGGIO MATERIALI
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Intrinseco (scheda n. 1. 6. 2)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
Caduta, investimento di carichi in movimento
Caduta di materiale dall'alto
Abrasioni e schiacciamenti delle mani e dei piedi
Investimenti da parte di mezzi meccanici
Ribaltamento del mezzo di trasporto
Ribaltamento di materiale accatastato
Investimenti in partenza e in arrivo dei carichi
Ribaltamento di materiali e attrezzature
Inalazione di polveri durante la movimentazione di materiale friabile
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
Durante le operazioni gli operatori dovranno utilizzare i segnali verbali e gestuali secondo la norma.
I lavoratori della fase coordinata devono rimanere a debita distanza durante le operazioni di carico,
scarico, sollevamento, ecc..
I lavoratori della fase coordinata dovranno munirsi di filtranti facciali contro le polveri interti in caso di
movimentazione di materiale friabile e polveroso.
Per il caricamento dei materiali: si dovrà condurre il camion sotto all'apparecchio di sollevamento,
far calare il carico ad un metro sopra il pianale, salire sul camion e far posare il carico
accompagnandolo nella giusta posizione quindi legare il carico al pianale facendo passare le corde
per gli appositi anelli; qualora si dovessero caricare travi o tavole bisognerà disporle a pacchi
interponendo ogni tanto delle traversine di legno al fine dell'infilaggio di cinghie o funi; le carriole
dovranno essere disposte rovesciate; la betoniera dovrà essere disposta in piedi e legata al
pianale; nel caso si carichi del terreno si dovrà stare a debita distanza dal camion e dalla macchina
che sta caricando e qualora si dovesse salire su un cassone per la sistemazione del terreno si
dovrà prima avvertire l'operatore della macchina caricatrice affinchè fermi la macchina stessa
Per il sollevamento dei materiali: dovranno essere posizionati appositi cartelli, sugli apparecchi di
sollevamento, indicanti il peso che gli stessi possono reggere; non si dovranno mai sollevare pesi
superiori a quelli ammissibili e sarà vietato manomettere il limitatore di carico; quando il carico sarà
agganciato lo si dovrà segnalare, con un gesto della mano, all'operatore dell'apparecchio di
sollevamento quindi, quando il carico comincerà ad alzarsi, lo si dovrà accompagnare per un
momento, bisognerà poi spostarsi e allontanare qualsiasi operatore in modo che non vi sia
nessuno sotto il carico sospeso; ci si dovrà avvicinare al carico in discesa solo quando lo stesso
sarà a un metro dal piano di arrivo avendo già predisposto delle traversine di legno al fine di poter
togliere le funi o le cinghie quindi segnalare all'operatore che posi il carico, che lo stesso è stato
sganciato e accompagnare il gancio evitando che si impigli
Per il trasporto in generale: si dovrà evitare di percorrere terreni poco consistenti e, se non è
possibile, la superficie dovrà essere consolidata con ghiaia o tavole; si dovrà evitare di passare su
rialzi scalini e altri ostacoli (in tal caso creare eventualmente delle piccole rampe). Non si dovrà
correre, passare sotto i carichi sospesi e, qualora si utilizzi un mezzo meccanico, si dovrà tenere
sempre la destra. Si dovrà utilizzare il mezzo di trasporto adeguato al carico da trasportare senza
sovraccaricarlo. Prima di passare o sostare in prossimità dei luoghi di lavoro sopraelevati si dovrà
avvertire chi vi lavora ed avere il loro consenso
Per il trasporto sui solai: si dovrà passare distante dai fori
Per le operazioni di scarico: i carichi dovranno essere imbracati con cinghie o funi che resistano al
peso da reggere; i materiali e le attrezzature dovranno essere imbracati in modo che durante il
trasporto restino come sono stati disposti
Per le operazioni di scarico: i materiali dovranno essere scaricati su terreno solido, piano e livellato
Per le operazioni di scarico: i mattoni e gli altri materiali sciolti dovranno essere sollevati con
apposite ceste
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11.
12.
13.
14.
15.
16.
Per le operazioni di scarico: il pacco da scaricare dovrà essere legato (la doppia imbracatura a
cappio è la più idonea) con due cinghie (sulle cinghie e funi dovrà essere indicata la lunghezza ed il
carico che possono reggere; N.B. prima di usare le funi ci si dovrà accertare che le stesse siano in
buono stato facendole, ad esempio, strisciare su un pezzo di legno: se non scorrono bene cioè
restano impigliate nei trefoli significa che non sono in buone condizioni) di uguale lunghezza e in
fase di tiro, prima del sollevamento, le stesse dovranno essere tenute discoste fra di loro in modo
che il pacco sia bilanciato; sui ganci dovrà essere sempre indicata la portata che sarebbe bene
fosse almeno pari alla massima portata del mezzo di sollevamento, ci si dovrà assicurare che
l'aletta di chiusura sia sempre efficiente; successivamente si dovrà avvertire l'operatore
allontanandosi dal carico. Qualora il carico sia costituito da tavole o tubi, le cinghie dovranno
comprenderli tutti e, in fase di tiro, si dovrà controllare che il fascio resti orizzontale, in caso contrario
si dovrà fermare l'operazione e sistemare meglio le cinghie
Per le operazioni di scarico: l'operatore che dirigerà lo scarico dovrà stare a debita distanza dal
camion
Per le operazioni di scarico: per sistemare i pezzi fuori posto non si dovranno mai infilare le mani
sotto i pacchi, ma dovranno essere utilizzati dei pezzi di legno facendo attenzione ai pacchi slegati
Per lo stoccaggio dei ponteggi: i telai e gli altri elementi dei ponteggi dovranno essere riposti negli
appositi contenitori in modo ordinato; se non si dispone di tali contenitori si dovranno posare ad una
parete i telai leggermente inclinati, vicino ed in modo ordinato si dovranno disporre gli altri elementi;
se non si dispone dei contenitori per gli elementi tubolari, gli stessi dovranno essere posati su due
travi sollevate dal terreno mettendo dei fermi agli estremi delle travi stesse onde evitare che i tubi
rotolino giù
Per lo stoccaggio di attrezzature: tutte le attrezzature una volta utilizzate dovranno essere riposte in
un posto visibile o concordato e comunque in modo che non intralcino il lavoro ed il passaggio; se
l'attrezzatura lo prevede vi dovrà essere rimessa la custodia controllando che vi siano tutti i pezzi;
qualora si trovi un attrezzo abbandonato, lo stesso dovrà essere portato al proprio superiore
Per lo stoccaggio di tavole e pannelli in legno: si dovranno accatastare ordinatamente tavole e
pannelli suddividendoli per lunghezza e interponendo ogni 50-70 cm una traversina di legno in
modo da poter infilare agevolmente le cinghie per il trasporto
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
1.
2.
3.
4.
5.
Scarpe antinfortunistiche con puntale in acciaio: durante il carico-scarico, lo stoccaggio e il sollevamento
dei materiali
Guanti da lavoro: durante il carico-scarico, lo stoccaggio e il sollevamento dei materiali
Elmetto: durante il carico-scarico, lo stoccaggio, il trasporto e il sollevamento dei materiali
Scarpe antinfortunistiche con suola antiforo: durante il trasporto a piedi del materiale
Filtrante facciale per polveri inerti: durante la movimentazione di materiale friabile e polveroso.
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1. 1. 22. Trasporto eseguito a spalle o con carriole a mano di materiali giacenti in cantiere e
provenienti da scavi.
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Intrinseco (scheda n. 1. 1. 22)
RISCHI
1.
2.
3.
Inalazione e contatto con polvere
Caduta accidentale da scala a mano
Caduta accidentale di persone
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
Dovranno essere predisposte delle comode vie d'accesso per il passaggio delle carriole di
larghezza minima pari a 1,20 m. e indossare opportuni DPI (scarpe antinfortunistiche, casco e
guanti).
Dovranno essere utilizzati idonei D.P.I. e verificare che le scale a mano avanzino di 1,00 m la parte
superiore d'appoggio, che siano in metallo, che la parte superiore sia ancorata al piano d'appoggio.
Dovrà essere bagnato in continuazione il materiale e fare uso delle mascherine antipolvere e degli
occhiali di protezione.
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S 1. 1. 4. Uso dell'autocestello
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Intrinseco (scheda n. S 1. 1. 4)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
Incidente per guasto meccanico
Ustioni e ferite
Incidenti stradali
Ribaltamento del veicolo
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
Dovrà essere fatto: rifornimento di carburante, arrestare il motore e non fumare per evitare pericolo
d'incendio. Con rabbocco del radiatore con motore caldo, usare uno straccio, ruotare il tappo fino al
primo scatto, attendendo che la pressione si arresti prima di togliere il tappo. (se si aggiunge
acqua, riavviare il motore).
Se si staziona il mezzo in sede stradale o in luogo aperto al traffico, esibire la segnaletica stradale
prevista dal codice della strada
Si dovrà posizionare il mezzo su terreno stabile e bloccarlo con il freno a mano; con terreno in
pendenza (max circa 8%), posizionare la parte anteriore rivolta verso la salita ed applicare le
calzatoie alle ruote anteriori. Con terreno soffice (esempio: prati, giardini, ecc.), è necessario, prima
di abbassare i piedini stabilizzatori, applicare agli stessi le piastre in dotazione e, se necessario,
tavole per ripartire il carico sul terreno Si dovrà verificare la messa in forza del sistema idraulico
controllandone la pressione attraverso l'apposita strumentazione.
Verificare annualmente l'autocestello dalla USL competente. Copia del verbale deve essere
consegnata all'autista che è responsabile del mezzo e del suo assetto. L'autista deve verificare:l'
efficienza della macchina; il regolare funzionamento del servofreno a/m manometro che deve
segnare pressione costante anche a motore fermo; il regolare funzionamento del servosterzo; la
pressione dei pneumatici; il regolare livello dei liquidi; il regolare funzionamento delle luci, delle
frecce, dei tergicristalli; la visibilità dal posto di guida (assenza di ostacoli, corretto posizionamento
degli specchietti, ecc.); l'assenza di materiali sul pavimento della cabina; la presenza di un
estintore. L'autista è responsabile del mezzo e del suo posizionamento. Dovrà essere verificato
anche il regolare funzionamento del cestello, rilevando l'assenza di perdite d'olio dall'impianto
idraulico e la sua pressione, che non vi siano segni di rigonfiamento sulla struttura, che sia inserito
il dispositivo di blocco del cambio che impedisca lo spostamento del veicolo con cestello in
funzione, che sia l'autista e l'operatore devono attenersi alle istruzioni fornite dal costruttore e
contenute nell'apposito libretto.
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1. 1. 23. Uso di escavatore con benna e pala
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Intrinseco (scheda n. 1. 1. 23)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Incidenti per imperizia del manovratore
Contatto con macchine
Incidenti stradali
Asfissia
Ipoacusia da rumore
Ferite e schiacciamenti attribuibili a scorretto uso del mezzi
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
Bisognerà accertarsi che, prima di avviare il motore, le leve di comando dell'invertitore e del cambio
siano in posizione di folle; dovrà essere verificato il perfetto funzionamento del cambio, del sistema
di guida e che non vi siano depositati materiali sul pavimento.
Dovrà essere posizionato il mezzo sul posto di utilizzo verificando la stabilità del terreno e mettere in
forza gli stabilizzatori. Prima di eseguire le manovre di scavo, il motore dovrà essere fatto girare in
modo che l'olio di lubrificazione degli organi di trasmissione e quelli del circuito idraulico
raggiungano gradatamente la temperatura. Dovrà essere vietato pulire o ingrassare o compiere
azioni di manutenzione su macchine in funzione.
2.
Bisognerà vietare l'avvicinamento del personale non autorizzato alle macchine operatrici mediante
avvisi e sbarramenti.
Dovranno essere usate all'aperto o in luoghi ben ventilati tutte le macchine con motore a scoppio;
l'operatore deve usare il mezzo con sportelli chiusi e, quando il livello di rumorosità in cabina è
compreso fra 80 ed 85 dB(A), si consiglia di usare gli idonei DPI (tappi o cuffia); superiore ad 85
dB(A), deve indossarli (D.Lgs 81/08), a meno che non vi siano presenti rischi di altra natura
(esempio: traffico). In tal caso è necessario adottare altri provvedimenti, quali l'insonorizzazione
della cabina o turni ridotti, il tutto in conformità ai dati riscontrabili sulla "Relazione rumore" per
contenere livello di esposizione personale entro limiti di legge.
Dovrà essere assicurato nell'esercizio del mezzo la sua stabilità.
Dovrà essere esposta opportuna segnaletica nel caso di lavori in sede stradale o in luoghi aperti al
traffico.
Dovrà essere utilizzato il mezzo solo per cause di servizio da persona esperta ed autorizzata.
3.
4.
5.
6.
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1. 1. 3. Utilizzo dell'autogru'
CARATTERISTICHE
Tipologia fonte di rischio
Intrinseco (scheda n. 1. 1. 3)
RISCHI
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Incidenti per imperizia dell'autista manovratore
Ferimenti ed incidenti stradali
Elettrocuzione
Ribaltamento del mezzo
Schiacciamenti per cedimento delle imbracature
Ferite in varie parti del corpo
MISURE DI PREVENZIONE ASSOCIATE ALLA FONTE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Dovrà essere assicurata che non vi ostacoli nel raggio di azione della gru ed assicurarsi della
stabilità del terreno, evitando di posizionare il mezzo vicino al bordo degli scavi, su terreni non
compatti, con pendenze laterali, ecc. (l'operatore dovrà avere una visione completa della zona di
lavoro). Verranno posizionati gli stabilizzatori, dopo aver tirato il freno a mano, messo le apposite
zeppe alle ruote ed inserito le prese di forza, in modo da scaricare le balestre, senza sollevare il
mezzo. Si dovrà rispettare il diagramma portata/braccio della gru e si dovrà sollevare il carico di
pochi centimetri per verificare se il carico è in equilibrio ed il mezzo è stabilizzato a velocità lenta ed
uniforme. Il gancio dovrà sempre agire verticalmente. E' vietato usare la gru per: tiri inclinati, obliqui
o per il traino ed è vietato far oscillare il carico e far scendere il carico oltre lo sbraccio della gru.
Dovrà essere Verificata la chiusura del gancio con l'apposita sicura. Ci si dovrà attenere alle
prescrizioni della ditta costruttrice
Dovrà essere usata l'autogrù solo per servizio, da persona esperta (responsabile del mezzo,
dell'assetto del carico e delle operazioni di carico/scarico) che sarà autorizzata dalla Direzione. La
gru deve essere sottoposta a verifica annuale da parte della USL competente e copia di tale verifica
e copia del libretto rilasciato dall'ISPESL devono accompagnare il mezzo.
Le funi e le catene verranno verificate trimestralmente e verrà riportata, datata e firmata, nell'apposito
libretto dell'apparecchio di sollevamento. Dovrà essere eseguita l'imbracatura dei carichi usando
mezzi idonei per evitare la caduta del carico o il suo spostamento dall'iniziale posizione di
ancoraggio. Dovrà essere prestata la massima attenzione per la scelta del mezzo di imbracatura, in
relazione al peso, alla natura ed alle caratteristiche del carico, dello sforzo alle quali sono soggette
le brache, in relazione al loro angolo di apertura ed al sistema di imbracatura adottato. Dovrà essere
verificata, prima dell'uso, l'integrità delle funi, catene, fascioni, ecc. e la loro portata, in relazione a
quella del carico, rispettando scrupolosamente le portate indicate sui mezzi di imbracatura (se ne
fossero sprovvisti, richiedere al Direttore le necessarie precisazioni). Verranno riposte le
imbracature sulle apposite rastrelliere. Verranno utilizzati paraspigoli o altri sistemi, nel caso di
pericolo di taglio delle funi o delle brache e non verranno utilizzate le funi e brache danneggiate.
Verificare che sui ganci sia indicata la portata massima ammissibile e di chiusura all'imbocco
Sarà verificato che nel raggio della gru non vi siano linee elettriche aeree o impianti elettrici a
distanza minore di m 5,00, per tenere in considerazione l'ingombro del carico, la sua oscillazione e
lo sbandamento dei conduttori
Sarà vietato l'avvicinamento del personale estraneo al cantiere durante le fasi di carico/scarico e
verrà esposta la segnaletica stradale se il mezzo occupa la carreggiata.
Usare i DPI (scarpe, elmetto e guanti).
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12 - FIRME
FIGURA
COMMITTENTE
DATA
FIRMA
........ / ........ / ........
............................................................................................................
COORDINATORE IN FASE DI ........ / ........ / ........
PROGETTAZIONE
............................................................................................................
COORDINATORE IN FASE DI ........ / ........ / ........
ESECUZIONE
............................................................................................................
Pagina n°32
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13 - Indice
Codice
Pagina
- Premessa
2
2 - Identificazione e descrizione dell'opera
5
2 . 1 - Anagrafica del cantiere
5
3 - Soggetti coinvolti e compiti di sicurezza
6
3 . 2 - Strutture presenti sul territorio al servizio dell’emergenza
11
3 . 3 - Nominativo delle imprese e lavoratori autonomi
12
c - Relazione concernente l'individuazione, l'analisi e la valutazione dei rischi in riferimento
all'area ed all'organizzazione dello specifico cantiere, alle lavorazioni interferenti ed ai rischi
aggiuntivi rispetto a quelli specifici propri de
13
5 - Le prescrizioni operative, le misure preventive e protettive ed i dispositivi di protezione
individuale, in riferimento alle interferenze tra le lavorazioni
16
e. 1 - Interferenze tra lavorazioni
16
1 - Misure di coordinamento relative all'uso comune di apprestamenti, attrezzature,
infrastrutture, mezzi e servizi di protezione collettiva
17
7 - Modalità organizzazive della cooperazione e del coordinamento
19
g. 1 - Procedure gestionali e documenti di supporto
19
4 - Programma riunioni di coordinamento
20
g. 6 - Affidamento e gestione macchine ed attrezzature
23
8 - Organizzazione servizio di pronto soccorso, antincendio ed evacuazione
24
h. 1 - Tipo di gestione per il servizio di pronto soccorso
24
h. 2 - Piano di emergenza in caso di incendio
25
h. 3 - Estintori presenti in cantiere
26
h. 4 - Modalità di organizzazione
27
9 - Stima costi
28
10 - Allegati e Documenti
28
m - Documenti da produrre/tenere in cantiere
28
10 . 2 - Generali
30
11 - Operazioni di lavoro
31
o - Data - firme - trasmissione
13 - Indice
32
33
Pagina n°33
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tav31 piano scala malcesine 23 luglio 2014