PRIMA PARTE 1. FUNZIONAMENTO E ORGANIZZAZIONE DELL’ISTITUTO 1.1. LE SCUOLE DELL'ISTITUTO L’Istituto Comprensivo è costituito dalle seguenti Scuole Primarie: Scuola Primaria "Dante Alighieri" - Villaverla Scuola primaria "Giovanni XXIII" - Novoledo Scuola Primaria "Mario Rigoni Stern" - Montecchio Precalcino e dalle Scuole Secondarie di primo grado: Scuola Secondaria "Carlo Goldoni" - Villaverla Scuola Secondaria "Giacomo Leopardi" - Montecchio Precalcino ancora generalmente conosciute rispettivamente come “elementare e media”. In seguito alla Riforma degli ordini scolastici, (Legge n. 53/2003, D. Lgs. 59/2004), l’Istituto Comprensivo comprende il primo ciclo dell’Istruzione che dura otto anni ed è suddiviso in scuola primaria e scuola secondaria di primo grado. Il ciclo è articolato in segmenti di uno o due anni e precisamente: Scuola Primaria - 5 anni (classe prima → monoennio, classi seconda e terza → 1° biennio, classi quarta e quinta → 2° biennio ); Scuola Secondaria di 1° grado -3 anni. Per il passaggio da un segmento all’altro la valutazione dell'alunno deve essere positiva sia riguardo agli apprendimenti sia riguardo al comportamento. L’intero ciclo si conclude con l’esame di Stato, il cui superamento consente di accedere ai licei o all’istruzione professionale. 1 LE SCUOLE PRIMARIE Scuola primaria di Villaverla Classi: 13 Alunni: 264 Orario: La settimana scolastica è di 5 giorni, dal lunedì al venerdì, col seguente orario: lunedì, martedì,mercoledì e venerdì dalle 8,00 alle 13,00; giovedì dalle 8,00 alle 16,00 con il servizio mensa. Indirizzo: via Card. E. Dalla Costa, 2 Telefono: 0445-855069 E-mail: [email protected] Scuola primaria di Novoledo Classi: 5 Alunni: 106 Orario: Dal lunedì al venerdì con il seguente orario: Lunedì, martedì, mercoledì e venerdì dalle 8,10 alle 13,10 ; Giovedì dalle 8,10 alle 16,10 con il servizio mensa; Indirizzo: via Palladio, 155 Telefono: 0445-855522 E-mail: [email protected] Scuola primaria di Montecchio Precalcino Classi: 11 Alunni: 219 Orario: Dal lunedì al venerdì con il seguente orario: Lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì dalle 8,00 alle 13,00; Martedì dalle 8,00 alle 16,00 con il servizio mensa; Indirizzo: viale Maganza Telefono: 0445-864070 E-mail: [email protected] LE SCUOLE SECONDARIE DI PRIMO GRADO 2 LE SCUOLE SECONDARIE DI PRIMO GRADO Scuola Secondaria di 1 ー grado di Villaverla Classi: 9 Alunni: 188 Orario: dal lunedì al sabato dalle ore 7,45 alle ore 12,45. Indirizzo: via Giovanni, XXIII, 9 Telefono: 0445-350244 E-mail: [email protected] Scuola Secondaria di 1 ー grado di Montecchio P. Classi: 8 Alunni: 159 Orario: Dal lunedì al sabato dalle ore 8,00 alle ore 13,00. Indirizzo: via Murazzo, 1 Telefono: 0445-864512 E-mail: [email protected] 3 1.2. GLI ORGANI COLLEGIALI Gli Organi Collegiali (OOCC) sono organismi di governo e di gestione delle attività scolastiche a livello di singolo istituto. Sono composti da rappresentanti delle varie componenti interessate (docenti, dirigente, personale Ata e genitori): il processo educativo nella scuola infatti, si costruisce in primo luogo nella comunicazione tra docente e studente e si arricchisce in virtù dello scambio con l'intera comunità che attorno alla scuola vive e lavora. In questo senso la partecipazione al progetto scolastico da parte dei genitori è un contributo fondamentale. Gli Organi collegiali della scuola, che - se si esclude il Collegio dei Docenti – prevedono sempre la rappresentanza dei genitori, sono tra gli strumenti che possono garantire sia il libero confronto fra tutte le componenti scolastiche sia il raccordo tra scuola e territorio, in un contatto significativo con le dinamiche sociali. Tutti gli Organi collegiali della scuola si riuniscono in orari non coincidenti con quello delle lezioni. Di seguito vengono elencati i vari Organi e la loro funzione. IL DIRIGENTE SCOLASTICO A capo dell’organizzazione scolastica, in funzione di responsabile e garante del buon funzionamento, c’è il Dirigente Scolastico. Egli promuove e favorisce i rapporti tra docenti, alunni e genitori; convoca i Consigli di Classe, Interclasse e le riunioni degli Organi Collegiali; procede alla formulazione dell’orario delle lezioni, coordina le attività degli insegnanti e vigila sull’adempimento dei doveri da parte di tutte le componenti scolastiche. IL COLLEGIO DOCENTI E’ composto da tutti i docenti in servizio nell’Istituto ed è presieduto dal Dirigente Scolastico. Il Collegio ha potere deliberante in materia di funzionamento didattico dell’Istituto, cura la programmazione dell’azione educativa, valuta l’andamento dell’azione didattica, programma iniziative di aggiornamento dei docenti, provvede all’adozione dei libri di testo su proposta dei Consigli di Classe e di Interclasse. I CONSIGLI DI CLASSE E INTERCLASSE Sono composti dai docenti operanti nelle classi e dai rappresentanti eletti dai genitori. Hanno il compito di coordinare l’attività didattica, di verificare periodicamente il lavoro svolto, di procedere alla valutazione periodica e finale degli alunni, di adottare provvedimenti disciplinari a carico degli alunni (con la sola componente dei docenti), di fare proposte al Collegio in merito a attività integrative, visite guidate. Di norma, per la scuola secondaria di primo grado, si riunisce una volta al mese; nel nostro Istituto il Collegio, nell’adottare il Piano Annuale delle attività dei docenti, non ha previsto la riunione del mese di gennaio, in quanto lo spazio temporale intercorrente tra la ripresa delle lezioni dopo la pausa 4 natalizia e lo scrutinio del mese di febbraio è troppo esiguo per poter rilevare cambiamenti nel processo di apprendimento degli alunni. Per la scuola primaria, i consigli di interclasse hanno scadenza bimestrale. IL CONSIGLIO D’ISTITUTO E’ composto dai rappresentanti del genitori, dei docenti e del personale ATA ed è presieduto da un rappresentante dei genitori. Le competenze del Consiglio d’Istituto si riferiscono all’organizzazione e alla programmazione dell’attività della scuola, per quanto riguarda il calendario scolastico, l’attuazione di attività parascolastiche (visite guidate); iniziative di collaborazione con altre scuole; criteri generali per l’adattamento orario delle lezioni; ha potere deliberante in ordine all’impiego dei mezzi finanziari per il funzionamento dell’Istituto; all’acquisto e rinnovo del materiale e delle attrezzature necessarie al funzionamento della scuola. Dura in carica tre anni. IL DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI AMMINISTRATIVI (D.S.G.A.) Cura i servizi amministrativi, è preposto ai servizi di ragioneria e contabili; provvede alle liquidazioni e ai pagamenti; coordina l’attività degli assistenti amministrativi. 5 1.3. ORGANIGRAMMA D'ISTITUTO DIRIGENTE SCOLASTICO COLLABORATORE VICARIO COLLABORATORE DIRETTORE SERVIZI GEN. AMM.VI Scuola Scuola Scuola Scuola Scuola Dott. Roberto POLGA Prof. ssa Marina BAGHIN Ins. Vania DALL’IGNA Sig.ra Antonella ANTONIAZZI RESPONSABILI DI SEDE Primaria Villaverla Ins. Cinzia ANGONESE Primaria Novoledo Ins. Paola AMORE Primaria Montecchio Ins. Roberta POBBE Secondaria Villaverla Prof.ssa Cristina SACCARDO Secondaria Montecchio Prof.ssa Ugo BARBIERI FUNZIONI STRUMENTALI AL P.O.F. Prof.ssa Mecca Elisabetta 2.1- CONTINUITA’ Ins. Angonese Cinzia AREA DELLA CONTINUITA’ E Prof.ssa Antonini Marina DELL’ORIENTAMENTO 2.2- ORIENTAMENTO Prof. Settembre VIttorio AREA DELL’INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI Ins. Borgo Dina Prof.ssa Baron Piera AREA DEGLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI Ins. Cuffaro Patrizia SPECIALI Prof. Barbieri Ugo AREA DELLA MULTIMEDIALITA’ E GESTIONE SCHEDE Prof. Ceola Luigi DI VALUTAZIONE Nell’Istituto sono presenti anche TRE rappresentanti sindacali eletti tra insegnanti e personale ATA dell’Istituto: RSU QUALIFICA PONCATO Cristina Insegnante di Scuola Secondaria ANGONESE Cinzia Insegnante di Scuola Primaria TREVISAN Donatella Assistente Amministrativa 6 1.4. COMPONENTI DELLE RAPPRESENTANZE DELLA SCUOLA E DELLE FAMIGLIE NEL CONSIGLIO DI ISTITUTO CONSIGLIO D’ISTITUTO Pauletto Gianluca Retis Giuliano Polga Roberto Amore Paola Antonini Marina Armelli Argene Baghin Marina Bertollo Maria Assunta Dall’Igna Vania Frisoni Annamaria Saccardo Cristina Cortese Silvia Di Martini Angelo Pesavento Dario Retis Giuliano Cariglia Luca Scuccato Silvia Tamiozzo Antonio Antoniazzi Antonella Trevisan Donatella RUOLO Presidente (genitore) Vicepresidente (genitore) Dirigente Scolastico Docente Docente Docente Docente Docente Docente Docente Docente Genitore Genitore Genitore Genitore Genitore Genitore Genitore Direttore dei Servizi Amministrativi Personale ATA GIUNTA ESECUTIVA Polga Roberto Antoniazzi Antonella Dall’Igna Vania Cariglia Luca Pesavento Dario Trevisan Donatella 1.5. DIPARTIMENTI Nell'Istituto i docenti si incontrano nei vari dipartimenti per realizzare attività, progettazione e valutazione comune per ambiti disciplinari. 7 1.6. CONTATTI Gli uffici di SEGRETERIA e la PRESIDENZA hanno sede presso la Scuola Secondaria di primo grado di Villaverla in Via Giovanni XXIII, 9. Il DIRIGENTE riceve tutti i giorni su appuntamento, anche telefonico. La SEGRETERIA è aperta col seguente orario: dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle 13.30; il sabato dalle ore 8.00 alle 12.30; il martedì dalle ore 14.30 alle 16.00. Durante la sospensione delle attività didattiche è disposta la chiusura del martedì pomeriggio, il sabato ed i giorni prefestivi. Telefono: 0445-350244 E-mail: [email protected] [email protected] Sito d’istituto: http://www.icvillaverla.it E’ attiva una casella di posta elettronica per agevolare la diretta comunicazione fra tutti i componenti della comunità scolastica e per comunicazioni al Presidente del Consiglio di Istituto. Presidente del Consiglio d’Istituto [email protected] 8 2. IDENTITA' DI ISTITUTO 2.1. INTRODUZIONE AL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA L’offerta formativa è la dichiarazione di ciò che la scuola intende fare per svolgere al meglio la sua funzione istituzionale, del perché e come intende farlo. Essa viene esplicitata nel Piano dell’Offerta Formativa (POF), che è il documento con il quale le istituzioni scolastiche presentano le scelte educative, didattiche e organizzative che hanno deciso di adottare nell’esercizio delle responsabilità loro conferite dall’autonomia scolastica. Il Piano dell’Offerta Formativa (POF) quindi è la “carta d’identità” dell’Istituto, in cui vengono resi espliciti le situazioni educative e didattiche che si vogliono offrire agli alunni, i tempi e i modi della loro realizzazione, le scelte didattiche e metodologiche, gli obiettivi, i contenuti, le modalità organizzative che le connotano. Il POF è, inoltre, il documento degli impegni che l’Istituto prende nei confronti delle famiglie e del territorio, inteso in senso lato, con le Amministrazioni Comunali di Villaverla e Montecchio Precalcino, con le Agenzie educative e culturali che agiscono sul territorio. Il POF viene preparato dal Collegio dei Docenti ed approvato dal Consiglio di Istituto nel periodo iniziale di ciascun anno scolastico, diventando così il principale punto di riferimento per tutte le persone e le Istituzioni che sono impegnate a vario titolo nel “fare scuola”. Il presente Piano dell'Offerta Formativa, valido per l'anno scolastico 2015-2016, è stato approvato dal Collegio dei Docenti e adottato dal Consiglio di Istituto. Una delle principali finalità del POF è la trasparenza delle scelte: nel documento infatti esse vengono esplicitate e motivate affinché le diverse componenti della scuola (docenti, famiglie, amministrazione e associazionismo locale) si sentano maggiormente coinvolte nell’azione educativa e siano messe nella condizione di portare il loro contributo al fine di realizzare i migliori risultati possibili, in riferimento al contesto in cui si opera e ai mezzi a disposizione. Il POF sostiene e sollecita il coinvolgimento dei genitori affinché la loro azione educativa e quella dell’Istituto siano coerenti e tese al raggiungimento delle medesime finalità. Inoltre fornisce a tutto il personale dell’Istituto le informazioni necessarie per partecipare in modo consapevole all’azione formativa e contribuire al miglioramento della qualità del servizio offerto. 9 Il POF è, dunque, lo strumento di documentazione e di progettazione soggetto a continua revisione: durante l’anno scolastico rimane aperto a modifiche ed integrazioni che si rendono necessarie per cause contingenti; accoglie il contributo della comunità locale, dei genitori, degli operatori della scuola per arricchire le proprie opportunità formative; implica la verifica ed il confronto rispettoso dei ruoli e delle competenze, per essere costantemente migliorato e monitorato. In particolare per il Collegio dei Docenti il POF utilizza per riflettere sulla propria azione educativa, in coerenza con le aspettative del territorio. Il POF viene monitorato costantemente e verificato nel Collegio dei Docenti di fine anno scolastico, allo scopo proporre eventuali modifiche per l’anno successivo. 10 2.2. IL NOSTRO ISTITUTO: UNA PRIMA PRESENTAZIONE L’Istituto Comprensivo di Villaverla è nato nell’anno scolastico 1999-2000 e comprende le scuole statali, primarie e secondarie di primo grado di Villaverla e di Montecchio Precalcino; con denominazione “Istituto Comprensivo” si intende un'istituzione scolastica che riunisce più scuole di ordini successivi e contigui fra loro, nel nostro caso scuola primaria e secondaria di primo grado. L’Istituto Comprensivo di Villaverla e Montecchio P. negli anni si è caratterizzato nel contesto territoriale in cui opera, come un importante presidio culturale favorendo la realizzazione del principio della continuità educativa; impegnandosi nella progettazione di percorsi di studio in un’ottica di progressione continua e verticale tra scuola dell'infanzia, primaria e secondaria; stabilendo un più stretto rapporto con gli Enti locali e aprendo spazi a progetti comuni nel territorio; promuovendo l’apertura della scuola verso l’esterno e sviluppando rapporti costruttivi con le agenzie educative operanti nel territorio; contribuendo alla valorizzazione del proprio territorio; promuovendo incontri e seminari fra docenti, genitori ed esperti su temi di rilievo riguardante l’educazione dei giovani; compiendo significativi sforzi di cambiamento e sperimentazione per migliorare la qualità della didattica e del rapporto insegnamento/apprendimento; proponendo un’offerta formativa differenziata ed articolata, in modo da rispondere alle diverse esigenze dei destinatari; accrescendo e rinnovando il proprio patrimonio librario, tecnologico e multimediale; partecipando ad iniziative che hanno permesso agli alunni di uscire dall’ambito del loro paese per confrontarsi con altre realtà e per fare esperienze educative importanti; avviando, autonomamente e in accordo con altre scuole, diversi progetti con la finalità di arricchire l’offerta della scuola e migliorare l’efficacia e l’efficienza dell’azione formativa. 11 2.3. UNO SGUARDO ATTORNO A NOI: IL CONTESTO TERRITORIALE 2.3.1. RAPPORTI TRA SCUOLA E AMMINISTRAZIONI COMUNALI L’Offerta Formativa è influenzata dal fatto che l’Istituto Comprensivo è territorialmente distribuito su 5 sedi scolastiche (3 di scuola primaria e 2 di scuola secondaria di 1° grado) collocate in due Comuni diversi; in questo senso, pur all’interno di una comune cornice di valori e di scelte di riferimento, si ritiene prioritario salvaguardare e valorizzare le diversità proprie delle varie realtà scolastiche dei due comuni su cui insiste l'Istituto Comprensivo e rinunciare perciò al perseguimento dell'uniformità delle proposte formative. Per facilitare l'accesso e la frequenza alle Scuole Primarie e per rispondere alle esigenze espresse dalle famiglie i Comuni garantiscono i seguenti Servizi: 1. servizio di ristorazione scolastica 2. servizio di sorveglianza durante la refezione scolastica 3. trasporto scolastico 4. servizio di assistenza pre/post scolastica (assistenza agli alunni che entrano anticipatamente a scuola al mattino a Montecchio P.; organizzazione del doposcuola nella scuola primaria di Villaverla). Il contributo economico che l'Istituto riceve dalle due Amministrazioni Comunali è fondamentale per l'attuazione ed il finanziamento dei progetti e delle attività che annualmente vengono proposti agli alunni ad integrazione del curricolo. Grazie alla costante collaborazione con le Amministrazioni Comunali di Villaverla e Montecchio Precalcino, inoltre, le scuole realizzano alcune proposte formative finalizzate alla promozione della crescita individuale e culturale dei cittadini adulti, all'interno di un percorso allargato di educazione permanente. Oltre a questo, la scuola apre e concede l’utilizzo dei propri locali per iniziative proposte e condotte dalle Amministrazioni e/o dai Comitati dei Genitori. Di seguito la presentazione dei due Comuni e delle loro peculiarità. 12 Comune di Villaverla Popolazione residente al censimento del 2001: 5389. Il territorio del Comune di Villaverla giace in una zona completamente pianeggiante e si presenta racchiuso grossomodo entro gli alvei dei due torrenti Igna e Timonchio. Del comune fa anche parte la frazione di Novoledo. Villaverla si sviluppa su una superficie di 15,74 kmq. ad una altitudine di 75 m. sul livello del mare. Il territorio è dedicato quasi completamente ad una agricoltura prospera, anche se non mancano alcune industrie, talvolta di notevole importanza, sviluppatesi soprattutto negli ultimi cinquanta anni. L’economia di Villaverla gode della presenza nel suo territorio di numerose ditte artigianali e industriali di livello internazionale e ha visto per molti anni nella produzione di laterizi il suo elemento caratterizzante. La ricchezza del patrimonio culturale di Villaverla trova i suoi punti di eccellenza in alcuni siti: l’ex fornace Trevisan ora completamente ristrutturata e sede del Municipio,la cinquecentesca Villa Verlato di Vincenzo Scamozzi, Villa Ghellini di Antonio Pizzocaro e il bosco di Novoledo, luogo di notevole interesse ambientale caratterizzato dal fenomeno delle risorgive. Comune di Montecchio Precalcino Popolazione residente al censimento del 2001: 4623. Il comune di Montecchio Precalcino fa parte del bacino idrografico del fiume Brenta-Bacchiglione, si sviluppa su una superficie di 14,33 kmq. ad una altitudine di 84 m. sul livello del mare. Del Comune fanno parte anche le frazioni di Preara e Levà. Il toponimo Montecchio, da “Monticulus” (piccolo colle) e Precalcino da “praedium” (podere, fondo) e “calx” (calce), identifica in modo evidente le due realtà che compongono il territorio comunale, la collina e la circostante pianura formata da poderosi strati alluvionali di bianche ghiaie del torrente Astico dai cui ciottoli calcarei, opportunamente lavorati, si ottiene la calce per la cui produzione Montecchio Precalcino è stata a lungo rinomata. In questi ultimi anni Montecchio ha visto uno sviluppo economico, sociale e culturale al passo con i tempi, espresso dalle oltre duecento ditte artigianali e industriali che operano nel territorio comunale, da una intensa attività edilizia, e da una vivace attività culturale e sportiva. Da menzionare nel territorio comunale il villino Forni Cerato della seconda metà del ’500 opera prima di Andrea Palladio che versa però in condizioni di forte degrado e la villa Da Schio Cita della seconda metà del ‘700 ceduta dall’ultima proprietaria al comune di Montecchio nel 1978. Attualmente la villa viene utilizzata come sede di mostre d’arte e incontri culturali. 13 2.3.2. RAPPORTO CON L'ASSOCIAZIONISMO LOCALE ED IL TERZO SETTORE L'autonomia riconosciuta alla scuola le permette di rapportarsi in modo costruttivo con la realtà territoriale, per una attenta lettura dei bisogni, la promozione dei servizi atti a soddisfarli, la valorizzazione delle risorse territoriali ed il loro ottimale utilizzo. L'Istituto Comprensivo di Villaverla e Montecchio Precalcino collaborano perciò attivamente con alcune associazioni senza fini di lucro radicate nel territorio, le quali risultano essere irrinunciabili per la realizzazione di alcune iniziative. 2.3.3. RAPPORTO TRA SCUOLA E UNIVERSITA' Il nostro Istituto da alcuni anni ha avviato delle convenzioni con le università di Venezia, di Padova e Verona offrendo agli studenti occasioni di tirocinio formativo; questa collaborazione viene intesa come occasione di scambio e di crescita professionale e pedagogica, sia per i laureandi che per gli insegnanti interni (tutor) che supervisionano le attività di tirocinio. 14 3. FINALITA' GENERALI D'ISTITUTO 3.1. LE INDICAZIONI NAZIONALI Le “Indicazioni Nazionali per il Curricolo” (Decreto Ministeriale n. 254 del 16 Novembre 2012) rappresentano un testo di riferimento imprescindibile e unico per tutte le scuole autonome e sostituisce quelli che, un tempo, si chiamavano “programmi ministeriali”. Il documento formula principi e finalità della scuola di base italiana: “Il primo ciclo d’istruzione comprende la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado. Ricopre un arco di tempo fondamentale per l’apprendimento e lo sviluppo dell’identità degli alunni, nel quale si pongono le basi e si acquisiscono gradualmente le competenze indispensabili per continuare ad apprendere a scuola e lungo l’intero arco della vita. La finalità del primo ciclo è l’acquisizione delle conoscenze e delle abilità fondamentali per sviluppare le competenze culturali di base nella prospettiva del pieno sviluppo della persona. Per realizzare tale finalità la scuola concorre con altre istituzioni alla rimozione di ogni ostacolo alla frequenza; cura l’accesso facilitato per gli alunni con disabilità; previene l’evasione dell’obbligo scolastico e contrasta la dispersione; valorizza il talento e le inclinazioni di ciascuno; persegue con ogni mezzo il miglioramento della qualità del sistema di istruzione. In questa prospettiva ogni scuola pone particolare attenzione ai processi di apprendimento di tutti gli alunni e di ciascuno di essi, li accompagna nell’elaborare il senso della propria esperienza, promuove la pratica consapevole della cittadinanza.” Le Indicazioni Nazionali per il Curricolo mirano a creare una scuola che A) è ambiente educativo di apprendimento; B) accompagna gli alunni nel processo di elaborazione del senso della propria esperienza, C) favorisce l’acquisizione degli alfabeti di base della cultura, D) promuove la pratica consapevole della cittadinanza attiva. 15 A) La scuola “ambiente di apprendimento” La scuola si costituisce come un contesto idoneo a promuovere apprendimenti significativi e a garantire il successo formativo per tutti gli alunni. A tal fine l'azione formativa è efficace quando valorizza l’esperienza e le conoscenze degli alunni, per ancorarvi nuovi contenuti; incoraggia l’apprendimento collaborativo; attua interventi adeguati nei riguardi delle diversità, per fare in modo che non diventino disuguaglianze; favorisce l’esplorazione e la scoperta, al fine di promuovere il gusto per la ricerca di nuove conoscenze; promuove la consapevolezza del proprio modo di apprendere, al fine di “imparare ad apprendere”; realizza attività didattiche che favoriscono l’operatività e allo stesso tempo il dialogo e la riflessione su quello che si fa; promuove l’utilizzo delle nuove tecnologie che permettono agli alunni di operare insieme per costruire nuove conoscenze. B) Il senso dell’esperienza Fin dai primi anni la scuola promuove un percorso di attività nel quale ogni alunno possa assumere un ruolo attivo nel proprio apprendimento, sviluppare al meglio le inclinazioni, esprimere le curiosità, riconoscere ed intervenire sulle difficoltà, assumere sempre maggiore consapevolezza di sé, avviarsi a costruire un proprio progetto di vita. Così la scuola svolge un fondamentale ruolo educativo e di orientamento, fornendo all’alunno le occasioni per acquisire consapevolezza delle sue potenzialità e risorse, per progettare la realizzazione di esperienze significative e verificare gli esiti conseguiti in relazione alle attese. (Indicazioni Nazionali) La scuola propone situazioni e contesti in cui gli alunni - riflettono per capire il mondo e se stessi, diventano consapevoli che il proprio corpo è un bene di cui prendersi cura, - trovano stimoli per sviluppare il pensiero analitico e critico, - imparano ad imparare, - coltivano la fantasia e il pensiero originale, - si confrontano per ricercare significati e condividere possibili schemi di comprensione della realtà, riflettendo sul senso e le conseguenze delle proprie scelte; - sviluppano capacità necessarie per imparare a leggere le proprie emozioni e a gestirle, per porsi obiettivi non immediati e perseguirli; - diventano responsabili del proprio lavoro, imparano ad avere cura di sé, degli oggetti, degli ambienti che si frequentano, sia naturali sia sociali. 16 C) L’alfabetizzazione culturale di base Il compito specifico della scuola primaria e secondaria di primo grado è quello di promuovere l’alfabetizzazione di base: attraverso gli alfabeti caratteristici di ciascuna disciplina, la scuola forma i bambini/ragazzi, permette loro di esercitare differenti stili cognitivi, ponendo così le premesse per lo sviluppo del pensiero riflessivo e critico. Per questa via si formano cittadini consapevoli e responsabili a tutti i livelli, da quello locale a quello europeo. La scuola di base deve fornire tutti gli alunni degli alfabeti culturali e sociali essenziali, alcuni dei quali sono appunto “strumentali” e sintetizzabili da sempre nel “leggere, scrivere e far di conto” propri della scuola primaria, mentre il potenziamento dell'alfabetizzazione di base viene realizzata attraverso i linguaggi e i saperi delle varie discipline, a partire dalla scuola secondaria di primo grado. La scuola primaria, infatti, favorisce l’acquisizione degli apprendimenti di base anche attraverso la manipolazione, il gioco, l’esplorazione e le scoperte; in modo non ancora strettamente disciplinare al fine di non frammentare l'unitarietà della conoscenza. Nella scuola secondaria di primo grado si realizza l’accesso alle discipline come punti di vista sulla realtà e come modalità di conoscenza, interpretazione e rappresentazione del mondo. La scuola secondaria perciò - promuove l’accesso alle singole discipline pur continuando a considerarle parte di un sapere integrato; - sviluppa la capacità di elaborare metodi di lavoro e categorie di pensiero utili per i successivi segmenti di istruzione/formazione oltre che per la piena realizzazione personale e per la partecipazione attiva alla vita sociale; - superando una impostazione trasmissiva, fa sì che tutte le discipline concorrano a promuovere le capacità di interpretazione della realtà, per agire in un mondo in continuo cambiamento. D) Cittadinanza e costituzione L’educazione alla cittadinanza viene promossa attraverso - esperienze significative che consentano di apprendere il concreto prendersi cura di se stessi, degli altri e dell’ambiente e che favoriscano forme di cooperazione e di solidarietà; - lo sviluppo di un’adesione consapevole a valori condivisi e di atteggiamenti cooperativi e collaborativi che costituiscono la condizione per praticare la convivenza civile; - la costruzione del senso di legalità e lo sviluppo di un’etica della responsabilità, che si realizzano nel dovere di scegliere e agire in modo consapevole a partire dalle situazioni della vita quotidiana; - la prima conoscenza della Costituzione della Repubblica italiana. Gli allievi 17 imparano a riconoscere e a rispettare i valori sanciti e tutelati nella Costituzione, l'organizzazione della società e delle istituzioni politiche, le procedure nell’esercizio della cittadinanza e la distinzione tra diversi compiti, ruoli e poteri; - il dialogo tra interlocutori che si rispettano reciprocamente anche finalizzato a sanare le divergenze, per acquisire punti di vista nuovi, per negoziare e dare un senso positivo alle differenze così come per prevenire e regolare i conflitti. - una adeguata padronanza della lingua italiana, la quale costituisce il primo strumento di comunicazione e di accesso ai saperi. La lingua scritta, in particolare, rappresenta un mezzo decisivo per l’esplorazione del mondo, l’organizzazione del pensiero e per la riflessione sull’esperienza e il sapere dell’umanità. Così intesa, la scuola diventa luogo privilegiato di apprendimento e di confronto libero e pluralistico. I traguardi di apprendimento previsti a conclusione di ciascun segmento scolastico sono sintetizzati nell'allegato 1. 3.2. INCLUSIONE: UNA SCUOLA DI TUTTI E DI CIASCUNO L'attenzione alle diverse situazioni di cui gli alunni sono portatori rimane inequivocabilmente un tratto essenziale e decisivo dell'azione didattico-educativa: “la scuola deve progettare e realizzare percorsi didattici specifici per rispondere ai bisogni educativi degli allievi”. Per questo, la scuola: svolge la sua missione nella consapevolezza che la diversità non sia un limite ma una ricchezza; si impegna a rispettare le diversità individuali; amplia progressivamente gli orizzonti interculturali; favorisce occasioni di integrazione e cooperazione; promuove l'integrazione degli alunni diversamente abili e, in genere, l'inclusione di tutti i bambini/ragazzi con le loro specificità. Una delle importanti novità delle Indicazioni Nazionali è l'assunzione come riferimento pedagogico e didattico di tre documenti chiave di produzione ministeriale in tema di diversità nell'apprendimento: • la via italiana per la scuola interculturale e l'integrazione degli alunni stranieri; • le Linee guida per l'integrazione scolastica degli alunni con disabilità; • le Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento. 18 L'accoglienza che la scuola inclusiva realizza si rivolge perciò indistintamente a tutti gli alunni che con i propri bisogni e le proprie risorse vivono nella nostra comunità scolastica. Alcune fasce di alunni tuttavia hanno bisogno di una particolare attenzione affinché ciascuno di loro sia messo nella condizione di esercitare il proprio diritto al successo formativo e alla socializzazione nella scuola. Diverse sono perciò le forme che l'accoglienza assume nella progettualità dell'Istituto Comprensivo di Villaverla e Montecchio Precalcino: accoglienza degli alunni delle classi prime della scuola primaria e secondaria di primo grado; accoglienza degli alunni in situazione di handicap, accoglienza degli alunni portatori di disturbi specifici di apprendimento e/o in situazioni di disagio; accoglienza di tutti gli alunni (alunni con Bisogni Educativi Speciali) che vivono una situazione particolare (per cause organiche, biologiche, famigliari, sociali, contestuali o per combinazioni di queste cause) per cui il loro apprendimento e sviluppo ne risulta ostacolato. 3.2.1. ACCOGLIENZA INIZIALI DEGLI ALUNNI DELLE CLASSI Le scuole del primo ciclo di istruzione (scuola dell'infanzia, primaria e secondaria di primo grado) realizzano attività finalizzate a creare continuità educativa e didattica tra i diversi segmenti scolastici. All'interno dell'Istituto Comprensivo, la commissione continuità opera per sollecitare riflessione e azione al fine di promuovere la continuità tra i vari gradi di scuola attraverso il confronto e la collaborazione fra i docenti delle diverse realtà scolastiche. Durante il corso degli anni si è creata una positiva collaborazione con le Scuole dell'infanzia dei due Comuni in quanto si ritiene che l'ottica della continuità debba riguardare tutto il percorso formativo dell'alunno, dai tre ai quattordici anni. Nel concreto questi sono gli strumenti e le strategie che, nel corso di questi ultimi anni, sono stati ideati e messi a punto per realizzare la continuità: a) l'osservazione in situazione: - la partecipazione degli insegnanti della scuola primaria ad attività svolte nella scuola dell'infanzia per una prima conoscenza degli alunni di cinque anni; - visita e incontri delle classi quinte della scuola primaria con alunni della scuola secondaria di primo grado. b) la formazione delle classi iniziali: - le insegnanti della scuola dell'infanzia contribuiscono alla formazione delle classi stesse mettendo a disposizione la loro conoscenza dei bambini e i dati raccolti mediante griglie apposite di valutazione; lo stesso avviene fra i docenti della scuola 19 primaria e i docenti della scuola secondaria. c) attività di orientamento (scuola secondaria di primo grado/scuola secondaria di secondo grado) attraverso attività con i docenti di classe, incontri con esperti rivolti agli alunni e/o ai loro genitori; visite alle scuole e ad aziende del territorio; d) iniziative per promuovere l'accoglienza: - l'Istituto organizza incontri rivolti alle famiglie degli alunni che chiedono l'iscrizione in classe prima (primaria e secondaria) per far conoscere la propria organizzazione; - "scuola aperta" per consentire ai genitori che iscrivono i bambini alla scuola primaria di visitare i locali della scuola e avere un primo incontro con i docenti; - visita dei futuri alunni di classe prima alla Primaria e alla Secondaria, concordata e programmata fra docenti, ad aprile/maggio; - a giugno si tengono gli incontri tra docenti dei tre ordini di scuola in cui avviene il passaggio di informazioni sui singoli alunni, mediante schede conoscitive e colloqui, per il loro positivo inserimento nel nuovo ciclo di scuola. Per gli alunni gli alunni che necessitano una attenzione specifica, l'Istituto predispone dei percorsi e delle attività finalizzate alla realizzazione dell'accoglienza di ciascuno di essi. 3.2.2. ACCOGLIENZA ED INSERIMENTO DEGLI ALUNNI STRANIERI Il fenomeno migratorio ha profondamente influenzato la scuola italiana che oggi conta nelle sue classi un numero significativo di presenze di alunni stranieri, figli di immigrati che cercano nel nostro territorio lavoro e una vita migliore. Accanto agli alunni di recente immigrazione che necessitano di imparare la lingua italiana e conoscere i fondamentali culturali e di vita quotidiana, vi è la seconda generazione di alunni stranieri, magari nati in Italia, che sono stati istruiti già nei primi segmenti di istruzione italiana e si trovano a dover conciliare la cultura della madre patria e quella italiana. Le prospettive del fenomeno, dopo anni di continua crescita, sembra in questi anni aver subito un rallentamento. La presenza degli alunni stranieri nel nostro Istituto è la seguente: Totale alunni SEDE SCOLASTICA n. alunni stranieri % alunni stranieri Sc. Primaria di Villaverla 51 264 19,3 % Sc. Primaria di Novoledo 10 106 9,4 % Sc. Primaria di Montecchio 21 219 9,5 % Sc. Secondaria di Villaverla 17 188 9% Sc. Secondaria di Montecchio 16 159 10 % Istituto Comprensivo 115 936 12,3 % 20 Questa tabella fotografa la situazione del nostro Istituto in questa prima parte dell’anno scolastico, ma i dati potranno essere soggetti a variazioni nel corso dell’anno. La scuola come delineata dalla normativa (in particolare dalle recenti Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri, C.M. 4233 del 19/02/2014) assume la connotazione di mediatrice di culture diverse: suo obiettivo è di favorire l'inserimento e l'integrazione degli alunni appartenenti a diverse culture. “Accogliere” significa assicurare l’inserimento corretto dell’alunno, la creazione di un clima sereno e fornire la dovuta attenzione ai suoi bisogni e alle risorse; l'accoglienza diventa precondizione per avviare processi di “integrazione”, una meta ambiziosa a cui tendere per conoscere e valorizzare ogni individuo e le storie di cui è portatore, in un atteggiamento di rispetto e di accettazione delle diversità. Uno degli obiettivi prioritari per favorire la piena integrazione e per assicurare il successo scolastico è quello di promuovere l’acquisizione della lingua italiana scritta e parlata in modo da permettere progressivamente all'alunno di partecipare alla vita scolastica e apprendere. Nel nostro Istituto, per far fronte a questo bisogno formativo, da anni lavora la Commissione Intercultura costituita da insegnanti referenti delle varie sedi che si riuniscono allo scopo di individuare modalità che favoriscano l’accoglienza e la prima alfabetizzazione linguistica degli alunni stranieri e una maggiore consapevolezza della tematica nei docenti. La commissione ha elaborato un Protocollo d’accoglienza degli alunni stranieri che si prefigge di definire e di organizzare le procedure che la scuola intende mettere in atto al momento dell’iscrizione e dell’inserimento di alunni stranieri di recente arrivo in Italia. La Funzione strumentale per l'integrazione degli alunni stranieri monitora periodicamente la situazione di tutti gli alunni stranieri dell'Istituto per assegnare risorse al fine di realizzare interventi mirati per l'acquisizione ed il consolidamento della lingua italiana. Infatti l'istituto riconosce che due sono gli stadi dell'alfabetizzazione linguistica che devono essere affrontati con gli alunni stranieri: l'acquisizione della lingua italiana per comunicare, indispensabile per interagire nella vita quotidiana; l' acquisizione della lingua italiana specifica delle varie discipline e necessaria per comprendere ed esprimere concetti, sviluppare l’apprendimento nelle diverse aree della conoscenza e riflettere sulla lingua stessa (la lingua dello studio). Mentre la lingua per comunicare può essere appresa in un arco di tempo che oscilla da un mese ad un anno, in relazione all’età e alla lingua d’origine, la lingua dello studio invece, richiede alcuni anni per essere appresa correttamente e quindi necessita di essere sostenuto con interventi mirati. 21 3.2.3. ACCOGLIENZA ED INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI La normativa vigente (L. 517/77 art. 2, 7; Legge-quadro 104/92) stabilisce che la scuola ha il compito di inserire ed integrare socialmente i soggetti in situazione di handicap, progettando itinerari didattici ed educativi finalizzati a stabilire una situazione di maggiore benessere affettivo-relazionale dell'alunno, fornirgli alcune autonomie e garantirgli apprendimenti secondo la particolarità della situazione personale. Il bambino in situazione di handicap viene affiancato dall’insegnante di sostegno il quale diventa una risorsa della classe: i suoi interventi sono rivolti all’integrazione dell’alunno nella classe di appartenenza e nel contesto scolastico per favorire un armonico sviluppo delle sue capacità, attraverso esperienze che lo avvicinino il più possibile alle esigenze della vita. L’insegnante di sostegno assume la contitolarità nelle classi in cui opera ed è corresponsabile dell’andamento complessivo dell’attività didattica; integra la sua azione con gli insegnanti curricolari, opera come mediatore e facilitatore degli interventi e favorisce la costruzione di percorsi individualizzati. Oltre all'insegnante di sostegno, l'USL di riferimento mette a disposizione alcuni operatori di assistenza, secondo le necessità dei singoli casi. Per ciascun alunno con disabilità viene predisposto un progetto educativo individualizzato,(PEI), che nel limite del possibile, cercherà di mantenere dei punti strategici comuni alla programmazione didattica della classe di appartenenza. 3.2.4. ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI CON SPECIFICI DI APPRENDIMENTO (DSA) DISTURBI Da una decina di anni la scuola italiana dedica particolare attenzione alle difficoltà che alcuni alunni incontrano nel loro percorso scolastico, soprattutto in merito all'apprendimento. Il fenomeno dei disturbi specifici di apprendimento si riferisce al 4-5% della popolazione scolastica (G. Stella, luglio 2011) e quindi merita di essere affrontato in modo consapevole e organizzato al fine di evitare forme di insuccesso dei soggetti portatori di tali disturbi. Le “Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con DSA” allegate al Decreto Ministeriale 12 Luglio 2011, sono il punto di arrivo di anni di riflessione e confronto tra scuola, famiglie e terapeuti; in esse si legge che “La legge 8 ottobre 2010, n. 170, riconosce la dislessia, la disortografia, la disgrafia e la discalculia come Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA), assegnando al sistema nazionale di istruzione il compito di individuare le forme didattiche e le modalità di valutazione più adeguate affinché alunni e studenti con DSA possano raggiungere il successo formativo.” 22 Il progetto “E' bello imparare insieme” promuove attività di screening per bambini delle classi prime della scuola primaria in un’ottica di prevenzione e individuazione precoce di indicatori di rischio di disturbo di apprendimento (DSA) al fine di ridurre la possibilità di generare storie di insuccesso che rischiano non solo di compromettere la carriera scolastica dei bambini/ragazzi, ma anche lo sviluppo della personalità e di un adattamento sociale equilibrato. Il nostro Istituto si impegna perciò per accogliere i bisogni dei bambini e dei ragazzi con DSA attraverso: - il riconoscimento consapevole del problema; - la collaborazione aperta scuola- famiglia; - la predisposizione di un piano didattico personalizzato concordato tra docenti e famiglia; - l'uso degli strumenti compensativi e misure dispensative, a cui i ragazzi hanno diritto, riconosciuti come strumenti necessari all'avvio di processi cognitivi superiori; - la pratica di una didattica flessibile, che volge a beneficio di tutta la classe (uso di mappe concettuali, immagini, schemi...); - l'ottimizzazione dei rapporti con i compagni e l'applicazione dell'apprendimento cooperativo; - l'uso di una valutazione coerente con gli obiettivi personalizzati; - la prevenzione e la soluzione a problematiche quali ansia, disistima, senso di inadeguatezza (che i disturbi di apprendimenti possono ingenerare nell'alunno/a), con atteggiamenti accoglienti, incoraggianti, rinforzi positivi; - la collaborazione tra gli insegnanti per lo scambio di idee e di informazioni sull'uso delle strategie più idonee; - la corretta informazione a tutti i soggetti interessati (genitori, insegnanti, alunni) attraverso corsi di informazione gestiti da docenti qualificati e referenti DSA; - attività didattica sugli strumenti compensativi (uso del computer,...) con particolare attenzione ai libri digitali. 23 4. LA VALUTAZIONE SCOLASTICA 4.1. LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI L’attività di valutazione degli apprendimenti è intesa come valorizzazione, regolazione e controllo dell’apprendimento ed è finalizzata, a seconda delle esigenze individuate, a conoscere, diagnosticare, attribuire valore e modificare il percorso intrapreso. La valutazione permette al docente di verificare l’efficacia delle proprie scelte: egli può prendere atto dei risultati ottenuti ed, eventualmente, modificare l’azione didattica in corso in funzione delle esigenze emerse. L’azione valutativa - permette agli alunni di essere informati rispetto al percorso da loro compiuto e di acquisire consapevolezza delle difficoltà e dei punti di forza emersi; aumenta la conoscenza che ciascun bambino/ragazzo può avere di sé e della sue modalità di operare ed apprendere; - informa le famiglie sul processo di maturazione dei loro figli e sulle competenze acquisite nelle varie discipline. La valutazione degli apprendimenti si basa sugli esiti rilevati dal docente attraverso prove di verifica variamente strutturate, osservazioni sistematiche, colloqui individuali, conversazioni. La documentazione dell’attività di valutazione avviene sul registro personale del docente, sul documento di valutazione e sugli elaborati degli alunni. Per quanto riguarda il documento di valutazione, l’anno scolastico è diviso in due periodi valutativi di diversa durata: il primo terminerà il 23 dicembre, il secondo andrà fino alla fine dell’anno. Ci saranno pertanto due schede valutative al termine di ognuno dei due periodi ed una scheda intermedia nel secondo periodo. La valutazione, perciò, trova la propria sintesi: nel documento periodico di valutazione ( Gennaio e Giugno); nella scheda intermedia a metà del secondo periodo valutativo (Marzo). 24 4.2. LA VALUTAZIONE DI SISTEMA L’INVALSI (Istituto Nazionale per la Valutazione di Sistema) col D.LGS. 286/2004 effettua verifiche periodiche e sistematiche sulle conoscenze e abilità degli studenti e sulla qualità complessiva dell'offerta formativa delle istituzioni di istruzione. Con la Legge 176/2007, a decorrere dall'anno scolastico 2007-2008, il Ministro della pubblica istruzione fissa, con direttiva annuale, gli obiettivi della valutazione esterna condotta dal Servizio nazionale di valutazione (SNV) in relazione al sistema scolastico e ai livelli di apprendimento degli studenti, per effettuare verifiche periodiche e sistematiche sulle conoscenze e abilità degli studenti, di norma, alla classe seconda e quinta della scuola primaria, alla prima e terza classe della scuola secondaria di I grado e alla seconda e quinta classe del secondo ciclo, nonché altre rilevazioni necessarie per la valutazione del valore aggiunto realizzato dalle scuole. Viene inoltre prevista una prova nazionale al termine del primo ciclo di istruzione (classe terza della scuola secondaria di primo grado) per verificare i livelli generali e specifici di apprendimento conseguiti dagli studenti. I testi relativi alla suddetta prova sono scelti dal Ministro della pubblica istruzione tra quelli predisposti annualmente dall’Invalsi, conformemente alla direttiva periodicamente emanata al Ministro stesso, e inviati alle istituzioni scolastiche competenti. Lo scopo della prova nazionale (Direttiva Ministeriale n.16 del 25 gennaio 2008) è di verificare i livelli di apprendimento degli studenti a conclusione del terzo anno della scuola secondaria di primo grado per realizzare il progressivo allineamento a standard di carattere nazionale ed il raggiungimento di crescenti livelli di qualità. I dati che vengono restituiti e sintetizzati dall'Invalsi, costituiscono materiale per l'analisi e la comparazione con i dati di altre scuole e zone d'Italia. Grazie alla lettura critica di questi dati, è possibile riconoscere i punti di forza e di debolezza dell'azione di insegnamento-apprendimento e attuare processi di miglioramento che vengono esplicitati nel Rapporto di Autovalutazione (RAV, DPR 80/2013 e Direttiva 11 del 18 settembre 2014). 25 PARTE SECONDA 5. LA SCUOLA PRIMARIA DELL'ISTITUTO 5.1. OBIETTIVI EDUCATIVI GENERALI La scuola Primaria promuove il benessere dei bambini e si impegna ad educarli tenendo conto delle diverse dimensioni che li costituiscono (affettivo-cognitivo, relazionale..). La scuola primaria costituisce un ambiente importante per lo sviluppo della personalità del bambino. Per raggiungere questa finalità la scuola primaria si prefigge di: favorire un clima sereno e positivo; creare un clima ed un ambiente tali da sostenere l’autostima dell’allievo; stimolare negli alunni l’acquisizione delle principali competenze sociali, la capacità di stare con gli altri, instaurando relazioni positive connotate dal confronto e dalla collaborazione; aiutare i bambini a valorizzare se stessi e gli altri; stimolare negli alunni la comprensione ed il rispetto delle regole del vivere insieme; promuovere l’acquisizione dei fondamentali tipi di linguaggio; organizzare un insegnamento funzionale all’apprendimento dei singoli alunni; contribuire alla maturazione della loro autonomia personale in modo che possano orientarsi e vivere consapevolmente e attivamente l'ambiente conosciuto. avviare il bambino alla formazione di un proprio punto di vista personale e critico sul mondo; potenziare la curiosità, la creatività ed il desiderio di conoscere in funzione dello sviluppo della competenza che permette di “imparare ad imparare”. promuovere la continuità con la scuola dell’infanzia e secondaria di 1° grado; creare collaborazioni con l’ambiente extrascolastico; Le attività didattiche saranno articolate secondo le esigenze proprie di ciascuna disciplina, all’interno di una cornice comune definita da ciascun gruppo di insegnanti. 26 5.2. DISTRIBUZIONE ORARIA DELLE DISCIPLINE ALL'INTERNO DEL TEMPO SCUOLA La distribuzione oraria delle discipline è sintetizzata nella tabella: DISCIPLINE Religione Italiano Storia Geografia Matematica Scienze Inglese Arte ed immagine Ed. musicale Scienze motorie totale unità orarie PRIMA 2 8 2 1 7 2 1 1 1 2 27 SECONDA 2 7 2 2 7 2 2 1 1 1 27 27 TERZA, QUARTA, QUINTA 2 7 2 2 6 2 3 1 1 1 27 5.3. LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI La valutazione del rendimento scolastico è espressa con voto numerico in decimi. A seguito dell’emanazione della nuova normativa in materia, il Collegio dei docenti della Scuola Primaria ha deciso di usare come scala valutativa i voti che vanno dal 4 al 10 con l’aggiunta dei soli mezzi voti (ad esempio 6 ½) nelle verifiche scritte e orali ma non nelle schede di valutazione. I descrittori riferiti alla valutazione degli apprendimenti disciplinari sono di seguito esplicitati. VOTO Esiti delle prove di verifica 4 Prova consegnata in bianco/obiettivo non raggiunto 5 Obiettivo parzialmente raggiunto 6 Obiettivo raggiunto in modo essenziale 7 Obiettivo raggiunto in modo discreto 8 Obiettivo raggiunto in modo completo 9 Obiettivo raggiunto con sicurezza e precisione 10 Obiettivo raggiunto con piena competenza Il documento di valutazione sintetizza - gli esiti delle prove di verifica - le osservazioni relative all’impegno, alla partecipazione e al comportamento nell'ambito della specifica disciplina Le classi prime nel 1° quadrimestre potranno eventualmente usare, per le verifiche, modalità diverse di valutazione degli apprendimenti concordate a livello di team. 28 La valutazione del comportamento viene espresso mediante giudizio sintetico riferito alle competenze che l'alunno dimostra di possedere rispetto alcuni ambiti di comportamento di seguito elencati: (1)CONVIVENZA CIVILE: rispetto delle persone, degli ambienti e delle strutture (2)RISPETTO DELLE REGOLE: rispetto delle regole convenute (3)RESPONSABILITA': assunzione dei propri doveri scolastici ed extrascolastici; il regolare e curato svolgimento del lavoro assegnato, sia a scuola che a casa; gestione puntuale del materiale personale; (4)RELAZIONALITA': relazioni positive (collaborazione/disponibilità/esempio positivo per la classe) (5)PARTECIPAZIONE: partecipazione attiva alla vita della classe e alle attività scolastiche. (6)I giudizi espressi sul comportamento dell'alunno assumono quindi i seguenti significati. GIUDIZIO SINTETICO SIGNIFICATO E RIFERIMENTO ALLE COMPETENZE DEFINITE NON SUFFICIENTE Non rispetta le regole; comportamento non corretto e di disturbo; competenze 1-2 non ancora acquisite SUFFICIENTE Competenze 1-2 raggiunte in grado sufficiente/essenziale. BUONO Competenze acquisite a livello buono: valutazione soddisfacente nelle competenze 1–2 DISTINTO Competenze raggiunte: valutazione piena nelle competenze 1–2 buona nelle altre competenze. OTTIMO Competenze pienamente raggiunte. Valutazione piena in tutte le competenze. L'alunno rispetta sempre tutte le regole; comportamento corretto, responsabile e stimolo/aiuto per i compagni di classe. 29 e 5.4. RAPPORTI TRA SCUOLA E FAMIGLIA La Scuola Primaria riconosce il ruolo educativo prioritario dei genitori nei confronti dei figli; nel rispetto delle reciproche competenze, promuove la collaborazione tra scuola e famiglia e favorisce il dialogo, il confronto con i genitori e le figure che li rappresentano, in modo da facilitare la creazione di un clima di fiducia e di cooperazione in vista del successo formativo degli alunni. Per tale motivo, istituzionalmente, sono previsti momenti di incontro, confronto e scambio di informazioni tra scuola e famiglia; tali incontri sono programmati nel seguente modo: - un’assemblea con i genitori delle classi prime a settembre, all’inizio dell’anno scolastico; - un’assemblea dei genitori, a ottobre, per l’elezione dei rappresentanti di classe e per la presentazione della Progettazione annuale didattica-educativa; - i Consigli di Interclasse con i rappresentanti dei genitori, convocati tre volte durante l’anno scolastico; - colloqui in itinere con i genitori (novembre - marzo); - consegna del documento di valutazione (a gennaio e a giugno) e della scheda intermedia (a marzo). Ogniqualvolta la famiglia o i docenti ravvisino la seria necessità di scambiarsi informazioni utili o aggiornarle in vista del miglioramento della vita scolastica dell’alunno, sono possibili incontri al di fuori di quelli istituzionalmente già stabiliti. 30 5.5. LE SEDI SCOLASTICHE SCUOLA PRIMARIA “D. ALIGHIERI” DI VILLAVERLA 1. ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA La Scuola Primaria di Villaverla è frequentata da 264 alunni distribuiti in 13 classi: 3 classi prime con 51 alunni 3 classi seconde con 64 alunni 2 classi terze con 47 alunni 3 classi quarte con 52 alunni 2 classi quinte con 47 alunni Nel corrente anno scolastico l’organico è costituito da: 17 insegnanti su posto comune di cui tre part-time; 1 insegnante di religione che lavora su 9 classi (prime, seconde, terze C, quarta C e quinte); 8 insegnanti di sostegno (6 insegnanti a tempo pieno, 2 part-time); 1 insegnante di lingua straniera che lavora su 5 classi (due seconde , una quarta, una quinte); le rimanenti ore di inglese sono coperte da 4 insegnanti di classe; 2 addetti all’assistenza di alunni disabili 3 collaboratori scolastici a tempo pieno e uno che completa l’orario nella scuola secondaria. 2. TEMPO SCUOLA I giorni di scuola sono cinque, dal lunedì al venerdì. Il tempo scuola è di 27 ore per classe, così distribuite: Lunedì – Martedì - Mercoledì - Venerdì : dalle ore 8.00 alle ore 13.00 Giovedì: dalle ore 8.00 alle 16.00, con pausa per la refezione scolastica organizzata su due turni: dalle ore 12.00 alle 13.00: classi prime, seconde dalle ore 13.00 alle 14.00: classi terze, quarte, quinte. Durante il pranzo in mensa, le classi prime e seconde sono sorvegliate ciascuna da un insegnante mentre le classi terze, quarte e quinte da personale esterno. Per motivate esigenze di lavoro di entrambi i genitori, è possibile chiedere al Dirigente Scolastico l’entrata anticipata (max 20 minuti prima dell’inizio delle lezioni). 31 3. SPAZI 13 aule per le classi di cui quattro dotate di Lavagna Interattiva Multimediale (LIM) 1 aula adibita a biblioteca e ad attività di sostegno dotata di LIM 1 aula di informatica 1 aula per insegnanti con computer Alcuni piccoli spazi per attività didattiche in gruppi o individualizzate. 1 locale mensa con 2 servizi al piano interrato 2 servizi per ogni piano e 2 servizi per disabili al primo piano 1 ascensore 2 stanzini come magazzino per materiale di pulizia per il personale ATA 1 atrio per ogni piano 1 palestra all’esterno dell’edificio scolastico. 4. UTILIZZO DELLE COMPRESENZE Le ore di compresenza sono ormai molto ridotte e comunque utilizzate per - attività alternative alle ore di religione: - sostituzione di colleghi assenti qualora non venissero nominati supplenti; - il progetto “E' bello imparare insieme” (per la prevenzione ed il recupero delle difficoltà di letto-scrittura nelle classi prime); - per l'alfabetizzazione di alunni che non hanno padronanza della lingua italiana. SCUOLA PRIMARIA “ GIOVANNI XXIII” DI NOVOLEDO 1. Organizzazione scolastica Gli alunni iscritti nel plesso di Novoledo per l’anno scolastico 2015/2016 sono 106, suddivisi in cinque classi: Classe prima: 25 Classe seconda: 24 Classe terza: 21 Classe quarta: 19 Classe quinta: 16 32 L’organico è costituito da: 6 insegnanti 1 insegnante con 5 ore - 1 3 1 1 insegnante di Lingua Straniera (inglese) con 7 ore insegnanti di sostegno insegnante di Religione Cattolica con 6 ore operatrice del Distretto Sanitario con 23 ore Il personale A.T.A. è costituito da due figure a tempo pieno con 36 ore. 2. Tempo scuola Per tutte le cinque classi sono previste 27 ore settimanali di tempo scuola obbligatorio. L’orario scolastico antimeridiano, dal lunedì al venerdì, è di cinque ore, dalle 8.10 alle 13.10. Il rientro pomeridiano si effettua il giovedì per tutte le classi, dalle ore 14.10 alle ore 16.10. Per il giorno di rientro è presente il servizio di mensa scolastica. La sorveglianza durante la mensa scolastica è affidata alle insegnanti per le classi 1^ e 2^ e a personale esterno per le classi 3^, 4^ e 5^. 3. Spazi 5 aule di cui una dotata di Lavagna Interattiva Multimediale (LIM) ; 1 aula per il sostegno; 1 laboratorio adibito a biblioteca di plesso e aula insegnanti; 1 laboratorio dotato di Lavagna Interattiva Multimediale (LIM ), utilizzabile anche per attività di recupero e sostegno; 1 laboratorio per attività artistico-manuali; 1 locale mensa; 1 palestra con spogliatoi e servizi igienici; servizi igienici in ogni piano, 1 servizio per disabili al piano terra; 1 ascensore/montacarichi che permette di raggiungere ciascun piano dell’edificio. atrio e portineria. 4. Utilizzo delle ore di compresenza Le ore di compresenza sono utilizzate per interventi individuali o per piccoli gruppi con alunni in difficoltà di apprendimento e alunni extracomunitari per aiutarli a progredire nel percorso scolastico. 33 SCUOLA PRIMARIA DI MONTECCHIO 1. ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA Gli alunni iscritti sono 217, così suddivisi: Classe 1A: 20 Classe 1 B: 19 Classe 2A: 18 Classe 2 B: 17 Classe 3 A: 21 Classe 3 B: 19 Classe 4 A: 21 Classe 4 B: 21 Classe 5 A: 21 Classe 5 B: 21 Classe 1 C: 19 Nel corrente anno scolastico l’organico è costituito da: 12 insegnanti a tempo pieno 1 insegnante a tempo part-time 1 insegnante su tre sedi 2 insegnanti di lingua inglese 1 insegnante di religione cattolica su tre sedi 1 insegnante di religione cattolica a tempo part-time 4 insegnanti di sostegno 3 collaboratori scolastici e 1 a tempo part-time 2. TEMPO SCUOLA I giorni settimanali di lezione sono 5, così diversificati: lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì dalle ore 8.00 alle ore 13.00. Il pomeriggio di martedì (causa doppio turno per il servizio mensa) sarà dalle ore 13.00 alle ore 16.00 per le classi prime e seconde, e dalle ore 14.00 alle ore 16.00 per le classi terze, quarte e quinte. L’orario è di 27 ore settimanali obbligatorie per tutte le classi, con un rientro pomeridiano (più un’ ora di mensa). Per motivate esigenze di lavoro di entrambi i genitori è possibile chiedere al Dirigente Scolastico l’entrata anticipata. 3. SPAZI 11 aule per le classi, di cui due dotate di LIM 1 aula adibita a biblioteca 1 aula adibita a laboratorio multimediale 1 aula pittura/musica 1 mensa 1 palestra 1 aula insegnanti 2 aule sostegno 1 ufficio di presidenza 34 PARTE TERZA 6. LA SCUOLA SECONDARIA DELL'ISTITUTO 6.1. OBIETTIVI EDUCATIVI La scuola secondaria di 1° grado rappresenta la fase in cui vengono favorite una più ampia padronanza delle discipline e un’articolata organizzazione delle conoscenze, nella prospettiva dell’elaborazione di un sapere integrato. Le competenze sviluppate nell’ambito delle singole discipline concorrono alla promozione di competenze più ampie e trasversali, che rappresentano la condizione per la realizzazione piena della personalità dell’alunno e per la partecipazione attiva alla vita sociale. RELAZIONE RELAZIONE CON PARTECIPAZIONE CON GLI ADULTI I COMPAGNI - Rispettare la figura dell’insegnante e dei collaboratori - Essere sincero - Essere sensibile ai richiami - Essere disponibile - Sapersi assumere le proprie responsabilità - Essere sincero - Rispettare i compagni - Saper ascoltare - Saper collaborare - Accettare e valorizzare le diversità - Sapersi assumere le proprie responsabilità - Stare attenti - Intervenire a turno e a proposito - Chiedere spiegazioni - Portare contributi personali - Partecipare a tutte le attività proposte - Essere interessati e disponibili durante le uscite didattiche 35 IMPEGNO METODO DI LAVORO -Svolgere i compiti scritti e orali con cura -Studiare con regolarità - Portare il materiale - Tenere in ordine il quaderno e il materiale - Comprendere ed eseguire le consegne - Selezionare e ordinare le conoscenze - Gestire il proprio tempo di lavoro a casa e in classe - Lavorare in modo autonomo - Saper riassumere - Saper prendere appunti - Saper schematizzare (terza) La valutazione collegiale nell’ambito del Consiglio di Classe Effettuata con cadenza quadrimestrale ed espressa da un giudizio scritto articolato, tenendo conto, nell’ambito dell’intero quadro delle discipline, del raggiungimento degli obiettivi educativi e cognitivi previsti nella programmazione di classe. Si utilizzerà la scheda ministeriale che verrà illustrata alle famiglie. CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO DEGLI STUDENTI La valutazione del comportamento degli alunni viene attribuito dall’intero Consiglio di Classe in base ai seguenti criteri comuni a tutte le classi : 1. rispetto del Patto Educativo di corresponsabilità e del Regolamento d’Istituto 2. rispetto degli impegni scolastici 3. collaborazione con insegnanti, compagni e tutto il personale scolastico Tali criteri trovano una sintesi ed una dettagliata descrizione nella seguente GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO DEGLI STUDENTI Indicatori Valutazione Svolgimento puntuale e serio delle consegne scolastiche Rispetto degli altri nel loro ruolo e nella loro diversità Interesse costante e partecipazione attiva e propositiva alle lezioni ed alle attività della scuola Ruolo positivo e collaborativo all’interno della classe Comportamento responsabile in ogni momento dell’attività scolastica Fortemente motivato all’apprendimento Svolgimento puntuale delle consegne scolastiche Relazioni in genere corrette con i docenti, i compagni e gli operatori scolastici Interesse e partecipazione attiva alle lezioni ed alle attività della scuola Ruolo collaborativo all’interno della classe Comportamento responsabile in ogni momento dell’attività scolastica Interessato e motivato all’apprendimento 36 10 9 Svolgimento quasi sempre puntuale delle consegne scolastiche Comportamento adeguatamente rispettoso dei docenti, dei compagni e degli operatori scolastici Discreta attenzione e partecipazione alle lezioni ed alle attività della scuola Atteggiamento generalmente collaborativo nei confronti dei compagni Comportamento responsabile durante l’attività scolastica Aver ricevuto alcuni richiami scritti Svolgimento poco regolare dei compiti assegnati Comportamento non sempre rispettoso nei confronti dei docenti, dei compagni e degli operatori scolastici Scarsa attenzione in classe e partecipazione discontinua all’attività didattica Atteggiamento poco collaborativo nei confronti dei compagni Comportamento non sempre responsabile durante le attività scolastiche e presenza di più note disciplinari Falsificazione di una firma dei genitori Non sempre interessato e motivato all’apprendimento Frequenti assenze e numerosi ritardi e/o uscite anticipate Svolgimento saltuario dei compiti assegnati Comportamento poco rispettoso nei confronti dei docenti, dei compagni e degli operatori scolastici Scarsa partecipazione alle lezioni e disturbo dell’attività didattica Atteggiamento scarsamente collaborativo con i compagni Comportamento poco responsabile durante l’attività scolastica, presenta numerose note disciplinari sul registro di classe Poco interessato e motivato all’apprendimento Falsificazione di due o più firme dei genitori Aver ricevuto uno o più provvedimenti di sospensione Mancato rispetto del regolamento scolastico Gravi episodi che hanno determinato sanzioni disciplinari Mancato svolgimento delle consegne Continuo disturbo delle attività didattiche Funzione negativa nel gruppo classe Completo disinteresse per le attività didattiche Comportamento scorretto nel rapporto con insegnanti e compagni 37 8 7 6 5 CONCLUSIONI Premesso che le sanzioni hanno scopo educativo e non punitivo, si procederà secondo i seguenti criteri di gradualità: 1) intervento verbale dell’insegnante che invita l’alunno a riflettere sul proprio comportamento e/o annotazione sul libretto personale; 2) di fronte al ripetersi del comportamento scorretto o di mancanze gravi, si procede all’annotazione sul registro di classe, sul libretto personale e comunicazione al Dirigente Scolastico; 3) se il comportamento scorretto persiste si convoca la famiglia per un’efficace azione educativa comune, in cui possono rientrare, secondo la Nota del 31 luglio 2008 del Ministro Gelmini, attività di natura sociale, culturale ed in generale a vantaggio della comunità scolastica (es. attività di volontariato, di segreteria, di pulizia dei locali della scuola, di piccole manutenzioni, attività di ricerca, riordino cataloghi e archivi, produzione di elaborati che inducano lo studente a riflettere o rielaborare criticamente episodi verificatisi a scuola); 4) in caso di infrazione grave il Consiglio di Classe può decidere l’allontanamento (sospensione) dell’allievo dalla comunità scolastica, sentito il Dirigente, nei gradi previsti dalla legge fino all’esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all’Esame di Stato conclusivo. Infine si ricorda che la scuola non risponde di danni, perdita o furti di oggetti personali o di valore, compreso il materiale scolastico. Essi sono esclusivamente sotto la tutela dell’interessato. 38 6.2. PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA' Nel D.P.R. n. 235 21/11/ 2007 è presente un’importante novità relativa all’introduzione del Patto educativo di corresponsabilità, definito dall’articolo 5-bis dello stesso Decreto Il sopraccitato articolo prevede che contestualmente all’iscrizione alla singola istituzione scolastica, è richiesta la sottoscrizione da parte dei genitori e degli studenti di un Patto educativo di corresponsabilità, finalizzato a definire in maniera dettagliata e condivisa diritti e doveri del rapporto tra istituzione scolastica autonoma, studenti e famiglie. Il Patto è quindi finalizzato alla costruzione di un percorso condiviso e di comune responsabilità fra scuola e famiglia affinché i comportamenti degli studenti possano essere guidati in modo coerente ed efficace. L’introduzione del patto si inserisce all’interno di una linea di interventi di carattere normativo ed amministrativo attraverso i quali si sono voluti richiamare ruoli e responsabilità di ciascuna componente della comunità scolastica, con particolare riferimento alla responsabilità civile che può insorgere a carico dei genitori, soprattutto in casi di gravi episodi di violenza, di bullismo o di vandalismo, per eventuali danni causati a persone o cose durante il periodo di svolgimento delle attività didattiche. Infatti i doveri di educazione dei figli e le connesse responsabilità non vengono meno per il solo fatto che il minore sia affidato alla vigilanza di altri (art. 2048 c.c., in relazione all’art. 147 c.c.). In ogni caso il patto non potrà mai configurarsi come strumento di esonero dall’obbligo di vigilanza del personale scolastico nei confronti degli studenti previsto da norme inderogabili del codice civile. Il nostro Istituto aveva già anticipato con prassi in essere fin dal 2006 una forma di Patto che ribadiva gli impegni reciproci delle parti coinvolte nel processo educativo. e individuava una serie di indicatori tradotti in comportamenti. L’Istituto propone il Patto educativo di corresponsabilità così come elaborato da docenti e genitori del Consiglio d’Istituto, attraverso processi di democrazia partecipata. (Allegato 2) 39 6.3. LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI Secondo quanto disposto dal DPR n. 122 del 22 giugno 2009 la valutazione sarà soltanto analitica. Nella scuola secondaria di 1° grado la valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti degli alunni e la certificazione delle competenze da essi acquisite nonché la valutazione dell’esame finale del ciclo sono effettuate mediante l’attribuzione di voti numerici espressi in decimi. Sono ammessi alla classe successiva, ovvero all’esame di Stato a conclusione del ciclo, gli studenti che hanno ottenuto con decisione assunta a maggioranza dal consiglio di classe, un voto non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline. L’esito dell’esame conclusivo del primo ciclo è espresso con valutazione complessiva in decimi e illustrato con una certificazione analitica dei traguardi di competenza e del livello globale di maturazione raggiunti dall’alunno; conseguono il diploma gli studenti che ottengono una valutazione non inferiore a sei decimi. Anche il comportamento sarà oggetto di valutazione. Tale valutazione, attribuita collegialmente dal consiglio di classe, concorrerà alla valutazione complessiva dello studente e determinerà, se inferiore a sei decimi, la non ammissione al successivo anno di corso o all’esame conclusivo del ciclo”. Dall’anno scolastico 2008/09 e con l’introduzione della valutazione espressa in decimi la normativa prevede che vengano ammessi alla classe successiva gli alunni che presentano valutazioni non inferiori a 6 in ciascuna disciplina o gruppo di discipline. In caso di valutazione insufficiente in alcune materie è possibile la promozione alla classe successiva con voto di consiglio e obbligo di segnalazione alla famiglia, tramite lettera, le discipline insufficienti. Per verificare il recupero delle carenze segnalate, gli alunni indicati saranno sottoposti, all’inizio dell’anno scolastico, a verifiche scritte e/o orali su argomenti concordati con gli alunni stessi. Mensilmente le due scuole secondarie organizzeranno 1 o 2 ore di recupero e consolidamento all’interno del proprio orario curricolare. 40 6.4. RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA La presenza dei genitori è un elemento fondante e qualificante della formazione, della realizzazione e della verifica del progetto educativo; la scuola ritiene importante realizzare armonia e coerenza tra la propria proposta educativa e quella delle famiglie degli alunni. Gli strumenti che, a vario titolo, intendono soddisfare questa esigenza sono i seguenti: Strumenti Quando Funzioni All’inizio - Elegge i rappresentanti di classe Assemblea di dell’anno e al - Discute i problemi della classe classe bisogno - Partecipano a pieno titolo alle decisioni dei Consigli di classe tranne che per la valutazione degli alunni Rappresenta Partecipano a 4 - Si fanno portavoce dei problemi riscontrati e segnalati da genitori nti ai Consigli consigli di e alunni di classe classe - Riferiscono ai genitori della classe le comunicazioni del consiglio di classe Colloqui individuali Libretto scolastico 1 ora di Scambio di informazioni relative all’andamento socio-educativo e ricevimento didattico dell’alunno settimanale su appuntamento - 2 visitoni pomeridiani - Strumento di comunicazione indiretta tra scuola e famiglia per segnalare comunicazioni o inadempienze da parte dell’alunno - Per giustificare assenze o ritardi - Per registrare le valutazioni delle varie discipline 41 6.5. ORGANIZZAZIONE ORARIA La scuola Secondaria di Villaverla è costituita da 9 classi funzionanti tutte a tempo normale con una frequenza settimanale di 30 ore di lezione dal lunedì al sabato dalle 7,45 alle 12,45. La scuola secondaria di Montecchio Precalcino è costituita da 8 classi tutte funzionanti a tempo normale con orario scolastico di 30 ore settimanali dal lunedì al sabato dalle ore 8,00 alle ore 13,00. Questa tabella riassume il monte ore settimanale per ogni disciplina ORARIO SETTIMANALE DISCIPLINE Religione Italiano Approfondimento di materie letterarie Storia Geografia Matematica Scienze Tecnologia Inglese 2^ lingua comunitaria Arte Musica Scienze motorie totale unità orarie 1 5 1 2 2 4 2 2 3 2 2 2 2 30 42 PARTE QUARTA 7. LA PROGETTUALITA' D'ISTITUTO 7.1. AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA Attraverso la più ampia valorizzazione delle competenze esistenti all’interno dell’Istituto e con un ricorso residuale alle risorse esterne, i progetti predisposti per l’anno scolastico 2012/2013 intendono ampliare le opportunità di apprendimento e di formazione con l’obiettivo di rendere articolato, incisivo e costruttivo l’intervento educativo – didattico della scuola nel processo di crescita globale degli alunni. Sono previsti, nell’organizzazione scolastica, progetti per : 1. approfondire, consolidare e recuperare aspetti disciplinari e interdisciplinari; 2. conoscere linguaggi verbali e non verbali; 3. affrontare aspetti problematici della crescita, dello svantaggio culturale, del disagio e dell’orientamento; 4. superare problematiche legate alle situazioni di handicap, DSA, disagio e all’integrazione degli alunni/e stranieri. La realizzazione dei progetti è possibile grazie al contributo dei due Comuni e all’utilizzo di alcuni fondi specifici. 43 7.2. PROGETTI D’ISTITUTO I progetti proposti per il corrente anno scolastico sono: - Progetto “Orientamento” – Il nostro Istituto Comprensivo fa parte della rete per l’orientamento “Crescere e scegliere orientandosi”, una iniziativa finanziata con fondi della Regione Veneto, che collega le scuole dell’Alto Vicentino del Distretto di Thiene. L’orientamento in rete coordina e organizza attività di orientamento scolastico nelle scuole superiori di Thiene, forum informativi per studenti e famiglie, laboratori orientanti, consulenza individualizzate, iniziative per fronteggiare la dispersione scolastica e l’inserimento nelle scuole superiori degli alunni disabili. - Progetto “E’ bello imparare insieme” – Per alcuni anni tutti gli alunni delle classi prime della scuola primaria del nostro Istituto hanno partecipato al progetto “Tutti i bambini vanno bene a scuola” che aveva tra i suoi obiettivi anche quello di individuare precocemente eventuali difficoltà specifiche nell’apprendimento della lettura e della scrittura. Attualmente questa iniziativa viene sostituita dal progetto “E’ bello imparare insieme”, gestito autonomamente all’interno dell’Istituto grazie alle risorse professionali interne che col tempo si sono formate e con la sola eventuale consulenza di una logopedista esterna. In conseguenza di eventuali difficoltà specifiche riscontrate gli insegnanti promuovono interventi mirati. Le famiglie vengono costantemente informate e, se necessario, indirizzate al Servizio Sanitario di pertinenza per la valutazione specifica. - Progetto “Legger-mente” - attraverso laboratori pomeridiani in piccolo gruppo per ragazzi con DSA si pone i seguenti obiettivi: favorire l'apprendimento delle materie scolastiche attraverso le nuove tecnologie e metodologiche basate sui diversi stili di apprendimento; migliorare le strategie di studio e la gestione delle situazioni di difficoltà; favorire la motivazione, l'autostima, la consapevolezza di sé e l'autonomia; instaurare un buon clima di gruppo che favorisca la socializzazione tra pari; offrire un servizio alla famiglia, creando una rete di collaborazione con la famiglia e con la scuola per la costruzione comune di un progetto educativo individualizzato e di una rete di supporto. - Progetto “Educazione all’affettività” – rivolto gli alunni delle classi quarte e quinte della scuola primaria e ai ragazzi delle terze medie e finalizzato a favorire lo sviluppo armonico dell’identità personale. Questo progetto vede l’intervento di una psicologa che affronterà con le classi terminali dei due ordini di scuola i temi riguardanti l’affettività e la sessualità. - Progetto “Spazio ascolto” – Già da qualche anno nelle nostre due scuole secondarie funziona uno sportello psicologico denominato “Spazio Ascolto” gestito dalla Dott.ssa Francesca Bettini, psicologa e psicoterapeuta, che ogni settimana è presente nelle due sedi per colloqui con gli alunni che lo richiedano fornendo un 44 supporto per superare momenti di crisi e disagio. Il servizio è anche allargato agli insegnanti che si trovano a gestire casi difficili all’interno delle classi e ai genitori stessi. - Progetto “Recupero linguistico” – rivolto a tutti gli alunni stranieri dell’Istituto. Questo progetto, grazie a fondi specifici, prevede di realizzare degli interventi didattici di prima alfabetizzazione per gli alunni iscritti da poco nelle nostre scuole e interventi di rinforzo linguistico per fornire all’alunno straniero gli strumenti linguistici sempre più complessi per permettergli di partecipare alle attività della classe. - Progetto “Educazione alla sicurezza” – rivolto a tutte le sedi dell’Istituto. Questo progetto si propone di sensibilizzare alunni e insegnanti sul tema della sicurezza personale e prevenzione dei rischi attraverso l’organizzazione di attività, la partecipazione a dimostrazioni pratiche, prove di evacuazione con l’ausilio del personale della protezione civile e attività teorico-pratiche specifiche. - Progetto “Educazione stradale” – rivolto ad alcune classi delle scuole primarie e agli alunni delle classi terze della scuola secondaria. Questo progetto si propone di sensibilizzare gli alunni sul tema della sicurezza sulla strada per incentivare nei ragazzi comportamenti corretti e responsabili come pedoni, ciclisti e motociclisti. Verranno organizzati degli incontri tenuti dal personale della polizia sul tema della responsabilità, dei rischi e della educazione alla legalità. - Progetto “Giochi sportivi studenteschi” – rivolto agli alunni delle scuole secondarie. Progetto finalizzato alla preparazione e alla partecipazione ai Giochi Sportivi Studenteschi. Per la preparazione dei ragazzi a queste attività verranno attivati dei gruppi sportivi pomeridiani che saranno seguiti dagli insegnanti di educazione fisica del nostro Istituto. 45 7.3. PROGETTI COMUNI A PIU' SEDI - Progetto “Cancro io ti boccio” – rivolto agli alunni delle scuole primaria e secondaria di Villaverla. Questo progetto si propone di sensibilizzare e avvicinare gli alunni al mondo della ricerca e alla solidarietà. - Progetto “Laboratorio di Cucina” – rivolto agli alunni diversamente abili presenti nelle scuole secondarie di Villaverla e Montecchio Precalcino. Gli alunni, guidati dagli insegnanti di sostegno, prenderanno dimestichezza con gli strumenti che si usano in cucina e prepareranno semplici ricette per migliorare la loro manualità e acquisire abilità di base. - Progetto “Verlata spazio scuola” – rivolto agli alunni delle classi quinte delle scuole primarie di Villaverla e Novoledo e delle classi prime della scuola secondaria di Villaverla. Questo progetto si propone di sensibilizzare gli alunni e far conoscere il funzionamento dei servizi educativi essenziali a favore di persone disabili. - Progetto “Recupero didattico” – rivolto alle due scuole secondarie. Per colmare lacune ed andare incontro alle difficoltà nell’apprendimento delle discipline fondamentali, durante l’intero anno scolastico, vengono organizzate attività di recupero, secondo le seguenti modalità: - indicativamente 1 o 2 ore al mese, secondo le necessità; - in orario interno a ciascuna disciplina; - con comunicazione alle famiglie da parte dei docenti. - Progetto “Lettorato di lingua francese, inglese e tedesca” – rivolto, per quanto concerne la lingua inglese, a tutte le classi mentre il lettorato di seconda lingua è rivolto alle classi seconde e terze delle due scuole secondarie. Lo scopo è di promuovere lo studio della seconda lingua comunitaria e sviluppare la capacità di comunicare verranno coinvolti dei lettori di madrelingua che per alcune ore interverranno nelle classi. - Progetto “Mi alleno, imparo, miglioro” - attività di recupero didattico realizzato dai docenti della scuola primaria per rafforzare, consolidare e potenziare le abilità e le competenze di base. - Progetto “Nel mondo dei suoni e dei colori” - attività di potenziamento delle esperienze di arte e musica nella scuola primaria, realizzata compatibilmente con la presenza di esperti assegnati su organico di potenziamento. - Progetto “Gioco-sport in classe” - il progetto integra i progetti “ Più sport @ scuola” proposto dalle associazioni sportive del territorio e “Sport di classe”, proposto e finanziato dal Coni e l'eventuale intervento di docenti di educazione fisica assegnati su organico di potenziamento. Le attività sono rivolte a tutte le tre scuole primarie dell'Istituto ed è finalizzato a promuovere l’attività sportiva, a diffondere i valori dello sport e a promuovere la cooperazione tra scuola e associazioni sportive. 46 Progetto ”Rete WiFi: dalla cultura analogica alla flessibilità digitale” Finalizzato ad ottenere il cablaggio wireless nella maggior parte delle aule dei plessi della Scuola Primaria di Villaverla e Novoledo (attualmente non connesse) per consentire a docenti e alunni di utilizzare strumenti didattici tecnologici e servizi come LIM, comunicazione digitale scuola-famiglia, ricerca informazioni su internet, registro elettronico, etc. Progetto di rete “IC Sarcedo e IC Villaverla” - che ha per finalità la collaborazione del nostro Istituto con l'Istituto comprensivo di Sarcedo per finalità connesse alla formazione dei docenti di sostegno e alla creazione di gruppi sportivi adattati. 47 7.4. INIZIATIVE E PROGETTI DELLE SCUOLE PRIMARIE VILLAVERLA SCUOLA PRIMARIA AMBITO TITOLO/TEMA CLASSI COINVOLTE Accoglienza/ Accoglienza alunni di 1^ Continuità Festa dell'accoglienza Promozione della lettura Classe prima Tutte Incontri tra docenti e visita alla scuola secondaria; Classi quinte Incontro con i futuri alunni di classe prima Classi quinte o prime Partecipazione alle iniziative promosse dal Comune e dalla Biblioteca Civica di Villaverla: “Settimana del libro” Tutte “Leggimi una storia” (all’interno di Tutte “Libriamoci” - iniziativa del MIUR): - giornate di letture con i nonni; giornate di lettura da parte di bambini del 2° ciclo a quelli del 1° ciclo; intervento di un lettore a scuola. Ed. cittadinanza e costituzione Ed. alla Due giornate dedicate alla lettura in classe da parte dei nonni Classi seconde, terze, quarte e quinte Incontro con l'autore Classi terze, quarte e quinte Partecipazione alle iniziative promosse dal Comune (Commemorazione del IV Novembre, del 25 Aprile…) Tutte o classi quinte Educazione alla sicurezza Tutte Progetto ACI Classi prime, seconde, quarte Intervento della Protezione civile di Malo Classi seconde, terze, quarte e quinte Educazione stradale in collaborazione con il Comune e il Consorzio della Polizia Locale di Thiene Classi terze e quinte Progetto “Acqua oro blu” Classi quarte e quinte Visita all’Ecocentro Classi quarte “Ricordare la guerra, creare la pace” Classi quarte Frutta nelle scuole Tutte 48 salute “Di che pasta siamo: conosciamo il cibo che Classi terze consumiamo.” nclusione/ BES “Felice..mente insieme” Tutte “Cooper-azione, alla scoperta della Cooperativa Verlata” Classi quinte “Le stelle arcobaleno” Tutte Solidarietà Un tappo per aiutare Tutte Linguaggi espressivi “Nel mondo dei suoni e dei colori” Tutte “Opera domani” Classi quinte Musicopterapia Classi seconde Spettacolo teatrale “I nuovi tre porcellini” dei Tutte “Geniattori” Matematica Giochi matematici Classi quinte Ed. fisica Corso di nuoto Classi quarte “Sport in classe” Tutte “E’ bello imparare insieme” Classi prime Lingua Italiana Recupero/ “Mi alleno, imparo, miglioro” potenziamen to didattico Tutte Educazione “Educazione all’affettività “ all'affettività Classi quarte e quinte Ricreativo Proposte delle associazioni del territorio (Pro Tutte Loco, Gruppo Alpini, associazioni di volontariato/sportive..) 49 NOVOLEDO SCUOLA PRIMARIA AMBITO TITOLO/TEMA CLASSI COINVOLTE Accoglienza/ Accoglienza alunni Continuità Incontri tra docenti e visita alla scuola secondaria Tutte Classi quinte Incontro con i futuri alunni di classe prima Classi quinte o prime Incontro docenti sc. Infanzia per confronto/restituzione Classi prime Animazione Incontro con l’autore alla lettura Classi terze, quarte e quinte Visita e attività di animazione alla lettura presso la biblioteca comunale Ed. Commemorazione del 4 Novembre cittadinanza Commemorazione del 25 Aprile e costituzione Educazione alla sicurezza Classi prime e seconde Classi quarta e quinta Classi quarta e quinta Tutte Educazione stradale in collaborazione con il Comune e il Consorzio della Polizia Locale di Thiene Classi terza e quinta Educazione stradale con gli esperti A.C.I Classi prime, seconde, quarta “Cooper-azione, alla scoperta della Cooperativa Verlata” Classe quinta Educazione ambientale proposta dal Comune Classe quarta Ed. alla salute Frutta nelle scuole Tutte Crescere in salute (Sport e alimentazione) Tutte Matematica Giochi matematici Classe quinta Scienze Acqua: oro blu Classe quarta Ed. fisica Progetto “Sport in classe” Tutte Sportivamente (Festa della scuola) Tutte Lingua Italiana “E’ bello imparare insieme” Classe prima Educazione “Educazione all’affettività” Classe quarta 50 affettiva “Educazione all’affettività” Linguaggi espressivi Spettacolo teatrale “I nuovi tre porcellini” dei Tutte “Geniattori” Ricreativo Classe quinta Lettura drammatizzata di favole di Piumini : “Storie medievali di aria e di fiato” (Carnevale) Tutte Opera domani Classi terza e quarta Proposte delle associazioni del territorio ((Pro Tutte Loco, Gruppo Alpini, associazioni di volontariato/sportive..) 51 MONTECCHIO PRECALCINO SCUOLA PRIMARIA AMBITO TITOLO/TEMA Ed. ambientale Accoglienza/continuità Ecolandia Accoglienza alunni di prima Incontri tra docenti e visita alla scuola secondaria Incontro con i futuri alunni di classe prima Frutta nelle scuole Bentornato Piedibus Giornata della memoria - Educazione stradale in collaborazione con il Comune e il Consorzio della Polizia Locale di Thiene - Educazione alla sicurezza Collaborazione con le associazioni del territorio (Alpini, Pro Loco, Fidas,…) - Acqua oro blu - L’Ecosistema del campo coltivato - Fiori e dintorni - Nel mondo degli insetti - Sulle tracce del passato Gioco sport in classe - RiciclARTE - Segni di parole (segni e simboli per le emozioni) Educare ai sentimenti e all’affettività AnimataMente Ed. alla salute Ed. alla cittadinanza Ed. alla sicurezza Ricreativo/Culturale Scienze Scienze/Storia Ed. fisica Ed. artistica Ed. all’affettività Animazione alla lettura Matematica Linguistico/Matematic o Animazione teatrale Prima alfabetizzazione - Giochi matematici “Gioiamathesis” - Giochi matematici - Geofilando Voglio imparare Mi alleno, imparo, miglioro 'E bello imparare insieme Che spettacolo! - In tutte le lingue del mondo 52 CLASSI COINVOLTE Tutte Classi prime Classi quinte Classi quinte Tutte Tutte Classi terze e quinte Tutte Tutte Classi Classi Classi Classi Classi terze e quarte quarte seconde terze terze Tutte Tutte Classi quarte Classi quarte e quinte Tutte Classi seconde Classi quarte e quinte Classi quarte Classi terze e quinte Tutte Classi prime Tutte Alunni non italofoni 7.5. INIZIATIVE E PROGETTI DELLE SCUOLE SECONDARIE VILLAVERLA SCUOLA SECONDARIA CAMPI DI POTENZIAMENTO AMBITO Sicurezza Potenziamento Umanistico, Socio economico e per la legalità Ed. cittadinanza e costituzione Valorizzazione della persona Valorizzazione delle competenze Salute e ambiente TITOLO/ TEMA CLASSI COINVOLTE Educazione alla sicurezza Tutte Educazione cinofila Classi prime Sicurezza in rete e prevenzione del cyberbullismo Classi seconde e terze Educazione stradale : spettacolo “I Vulnerabili” Classi terze Sportello Spazio ascolto Tutte Educazione all’affettività e alla sessualità Classi terze Alfabetizzazione e perfezionamento dell’italiano come L2 Alunni stranieri Recupero didattico e valorizzazione di percorsi individuali Tutte Liberi dal Fumo: laboratorio a Ca’ Dotta Classi terze Cancro io ti boccio: le arance della salute Tutte Orientamento Potenziamento Linguistico Potenziamento L1 Potenziamento L2 “Acqua risorsa preziosa”: sostenibilità ambientale Classi prime Incontro Aido-Fidas Classi seconde M’Illumino di Meno Tutte Stage e/o percorso di ricerca Classi seconde Spettacolo teatrale Classi terze Lettura espressiva Classi seconde ITAS Montagnav(v)entur (scrittura creativa) Tutte Lettorato di Lingua Inglese Lettorato seconde lingue 53 Tutte Classi seconde e terze Potenziamento scientifico Matematica Scienze Giochi Matematici Tutte Gare matematiche a squadre Selezionati da tutte le classi Planetario Classi terze “Adottiamo un Ricercatore” – Città della Speranza Classi seconde e terze Concorso Zavagnin Classi terze Concerto di fine anno Tutte Potenziamento Artistico e Musicale Arte Potenziamento Motorio Ed. motoria Giochi sportivi studenteschi Tutte Potenziamento laboratoriale Inclusione “Cuoco pasticcione” (laboratorio di cucina) Alunni diversamente abili e classi relative Attività con la Cooperativa Verlata Classi prime 54 MONTECCHIO PRECALCINO SCUOLA SECONDARIA AMBITO Educazioni TITOLO/ TEMA CLASSI COINVOLTE Cyberbullismo Tutte Giornata della memoria Classi terze Giornata ecologica Tutte Sportello spazio-ascolto Tutte Educazione all’affettività Classi terze Sicurezza stradale – I vulnerabili Tutte Equo solidale Classi terze Progetto pallavolo Tutte Giochi sportivi Tutte Accoglienza Scuola Aperta Tutte Lingue straniere Lettorato di inglese, francese e tedesco Classi seconde e terze Italiano Alfabetizzazione- perfezionamento di italiano Tutte Matematica Giochi matematici Tutte Potenziamento competenze matematiche Tutte Scienze Planetario Classi terze Musica Concerto di fine anno Tutte Ed. artistica Cer-amica Classi seconde Marmorizzazione Classi prime Batic Classi terze “Cuoco pasticcione” - laboratorio di cucina Alunni diversamente abili e classi relative Baskin Alunni diversamente abili e classi relative Ed. fisica Inclusione La realizzazione dei progetti proposti è subordinata alla verifica delle effettive risorse economiche (e quindi anche di personale esperto o di ore aggiuntive per il personale interno) che verranno assegnate all’istituto e al plesso. 55 PARTE QUINTA ALLEGATI Gli ALLEGATI sono depositati presso la Segreteria dell’Istituto e su richiesta possono essere visionati. Inoltre il POF viene pubblicato sul sito istituzionale http://www.icvillaverla.com/ ALLEGATO 1 – Traguardi di apprendimento alla fine della scuola primaria e secondaria ALLEGATO 2 - Patto educativo di corresponsabilità 56