La programmazione didattico educativa
Il documento del consiglio di classe
Caratteristiche di questa presentazione
Riflessioni
sulla programmazione didattico
educativa
del percorso formativo
con riferimento al
nuovo Esame di Stato
Prof.ssa Quarta Anna Maria
1
SCHEMA
della programmazione
didattico educativa
del percorso formativo
Apprendere in rete - Anna Maria Quarta - ITIS "G. Giorgi" - Brindisi
SCHEMA
•La programmazione curricolare
• Gli obiettivi da perseguire
• I contenuti disciplinari e pluridisciplinari, distribuiti lungo i
moduli svolti o i percorsi formativi seguiti.
•
I tempi dei singoli moduli, delle discipline, delle attività
• I metodi, relativi alle concrete interazioni docenti alunni:
lezioni, gruppi di lavoro, processi individualizzati, attività di
recupero, sostegno, integrazione.
• Gli spazi, i mezzi, le attrezzature, i laboratori, le tecnologie, la
palestra e la biblioteca, i materiali didattici, i testi adottati
(esplicitare anche eventuali carenze)
• Le attività curricolari ed extracurricolari, anche organizzate
autonomamente dalla classe, le visite guidate e i viaggi di
istruzione.
• Verifica e valutazione
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Ogni consiglio di classe dovrebbe
promuovere e potenziare almeno i seguenti
obiettivi
• Possedere padronanza della lingua italiana:
• Comprendere un testo scritto in Inglese
• Avere la capacità di produzione scritta in lingua inglese
• Avere conoscenze generali e specifiche dei contenuti
• Saper scrivere con proprietà grammaticale e lessicale
• Saper organizzare un testo
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...
Obiettivi
• Saper elaborare ed argomentare le proprie opinioni
• Saper costruire ragionamenti conseguenti e motivati
• Saper esprimere fondati giudizi critici e personali
• Dimostrare originalità e creatività
• Possedere abilità, anche di carattere applicativo
• Saper utilizzare ed integrare conoscenze e competenze
relative alle diverse materie
• Saper collegare le conoscenze acquisite
• Saper discutere ed approfondire sotto vari profili i diversi
argomenti
• .........
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La misura degli obiettivi
Gli obiettivi dovrebbero essere “spiegati”
più in dettaglio, per ogni livello di classe
(prima, seconda, ..), così ,da poter
diventare “misurabili” e possedere quel
valore aggiunto che li renda concreti ed
operativi, sia all’interno delle singole
discipline, sia in più aree disciplinari
collegate.
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Ad esempio, per la quinta classe, il primo obiettivo
potrebbe essere spiegato nel modo seguente:
• Possedere padronanza della lingua italiana:
 Essere in grado di scegliere una modalità espressiva
 Essere in grado di riconoscere la forma espressiva più
opportuna
 Conoscere la struttura di una particolare modalità
espressiva
 ..........
Al conseguimento di questo obiettivo concorrerà non solo
l’insegnamento di Lettere, ma anche quello delle altre discipline.
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I contenuti disciplinari e pluridisciplinari,
distribuiti lungo i moduli svolti o i percorsi formativi
seguiti.
• Esempio disciplinare
– Matematica - Quinto anno
La costruzione di un modulo
• Esempio pluridisciplinare - Quinto
anno
I contenuti organizzati in moduli
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I contenuti disciplinari e pluridisciplinari,
distribuiti lungo i moduli svolti o i percorsi formativi
seguiti
• Il modulo può essere pluridisciplinare
– per contenuti comuni (interdisciplinarità)
– per obiettivi, competenze ed abilità
trasversali
– per entrambi
Schema
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Modulo interdisciplinare
• Realizzazione di un progetto che veda il
contributo di diverse discipline in
reciproca connessione metodologica e
culturale.
• I diversi contenuti sono oggetto di
indagine di diverse discipline
Schema
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MODULO: EQUAZIONI DIFFERENZIALI
CONCETTI ORGANIZZATORI
NODI CONCETTUALI
SOLUZIONE DI
UN’EQUAZIONE CHE
ABBIA COME INCOGNITA
UNA FUNZIONE
(IL PROBLEMA
DELL’INVERSO)
LE EQUAZIONI
DIFFERENZIALI
RISOLVONO UN
PROBLEMA GEOMETRICO
COME SI RISOLVONO LE
EQUAZIONI
DIFFERENZIALI
[I DIVERSI TIPI DI
EQUAZIONE]
CONCETTI BASE
FUNZIONE
CONTINUA,
FUNZIONE
DERIVABILE,
TECNICHE DI
DERIVAZIONE,
FUNZIONE
INTEGRABILI,
TECNICHE DI
INTEGRAZIONE,
ECC.
FUNZIONE, GRAFICI,
TANGENTI, ....
TIPOLOGIA DELLE
EQUAZIONI,
TECNICHE DI
CALCOLO
DIFFERENZIATE,
CATALOGAZIONE ....
I LIMITI
LA CONTINUITÀ DELLE
FUNZIONI
LA DERIVABILITÀ DELLE
FUNZIONI: IL TEOREMA DELLA
DERIVABILITÀ
LA CNES
.......
GEOMETRIA ANALITICA
ANALISI
SOLUZIONE DI PROBLEMI
GEOMETRICI MEDIANTE
EQUAZIONI DIFFERENZIALI
EQUAZIONI DIFFERENZIALI DEL
PRIMO ORDINE
EQUAZIONI DIFFERENZIALI DEL
SECONDO ORDINE,...
TEMPI
(OTTIMISTI
CO)
4H
4H
16H
...........
............
..............
APPARE PIUTTOSTO CHIARO COME QUESTO STESSO MODULO POSSA ESSERE DIVERSAMENTE
ORGANIZZATO PER UNO STUDIO SULLE APPLICAZIONI IN CAMPO FISICO, ELETTRONICO,
INFORMATICO (ALGEBRA DI BOOLE),....
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Schema
MODULO: equazioni differenziali
OBIETTIVI
• Le competenze: saper impostare la soluzione di un
problema mediante equazioni differenziali
• Le capacità di induzione e deduzione
• Capacità di Transfer: saper risolvere le equazioni
differenziali in altri ambiti (spendibile sicuramente
nelle altre discipline tecniche)
• Abilità: saper operare con i limiti, le derivate, gli
integrali
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Schema
Modulo Pluridisciplinare: 5° anno Spec Elettronica
MODULO N°1
• Sistemi: PLC
• TDP: Tecniche di misura e di collaudo
• Matematica: Serie numeriche e serie di
funzioni
• Elettronica: circuiti lineari e non con
A.O. Conversione V-I e I-V
• Telecomunicazioni: Codifica di
sorgente e codici (dominio del tempo e
della frequenza)
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Schema
Modulo Pluridisciplinare: 5° anno Spec
Elettronica
MODULO N°2
• Sistemi: Sistemi di controllo basati su
calcolatori
• TDP: Oscillatori non sinusoidali
• Matematica: Equazioni differenziali di 1° e
2° ordine e soluzione
• Elettronica: generatori non sinusoidali
• Telecomunicazioni: Tecniche di
trasmissione dei segnali
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Schema
Modulo Pluridisciplinare: 5° anno Spec
Elettronica
• Modulo N° 3
• Modulo N°4
• ....
• Modulo n° 8
Schema
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Modulo Pluridisciplinare: 5°
anno Spec Elettronica
• I nodi concettuali di questi moduli
sono:
– la sincronizzazione dei contenuti di diverse
discipline
– acquisizione di contenuti ritenuti
indispensabili
– ....
Schema
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Modulo Pluridisciplinare: 5°
anno Spec Elettronica
• Gli obiettivi di questa organizzazione
modulare sono:
– Favorire l’acquisizione dei contenuti,
mediante la creazione di opportune
condizioni al contorno
– Individuare quei contenuti irrinunciabili
(cogenti) sui quali costruire un
apprendimento significativo
Schema
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La didattica modulare
Il termine “Modulo” è un termine usato in molti settori
anche con significati differenti:
• Nella Pubbl. Amm.ne è un Formulario o traccia
• In Astronautica è ogni parte del veicolo, usata
autonomamente
• In Elettronica è una sezione che adempie a una
specifica funzione
Specificità funzionale
Schema
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MODULO: Significato
• Ognuno di questi significati possiede però
le due caratteristiche di essere:
 specifico e funzionale (agli obiettivi che si
pone)
 strutturalmente componibile (deve potersi
aggregare in strutture diverse e deve essere
composto di parti diverse, che chiamiamo
"segmenti" )
Schema
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MODULO: caratteristiche
• Deve essere progettato con lo scopo
(specificità funzionale) di fornire agli alunni
determinate capacità, competenze ed abilità,
non importa attraverso quali contenuti
• Evita un sapere ad accumulazione (tipico
delle unità didattiche).
• È un modello di apprendimento
strutturato a rete.
Schema
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MODULO: caratteristiche
Pertanto
• Ha gli stessi caratteri dell’ipermedialità
• Non può prevedere una successione
temporale ben definita dei segmenti che
lo compongono
• Può essere “percorso” saltando da un
nodo concettuale ad un altro (non così
con le unità didattiche)
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Schema
MODULI: apprendimento
strutturato a rete
Come ogni rete la struttura prevede dei
nodi concettuali
collegati tra loro da
concetti organizzatori
Schema
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MODULI: Nodi concettuali
• I nodi concettuali sono questioni
focalizzanti, situazioni di stimolo,
– possono essere tratti dalla realtà quotidiana
vissuta dagli studenti.
– Possono essere motivati da un’esigenza di
sincronizzazione dei contenuti
– .........
Schema
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MODULI: concetti
organizzatori
• I concetti organizzatori rappresentano
elementi di coagulo di una serie di
concetti base del modulo.
Schema
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TEMPI
• Generalmente il tempo è quello
“ottimistico”
• Per i moduli, i tempi complessivi sono già
indicati nello schema generale
• Uno stesso modulo può essere realizzato
in tempi diversi.
• Per le unità didattiche tradizionali i tempi
devono essere indicati unità per unità
• Può essere auspicabile una scansione
temporale, ma per grandi linee.
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Schema
METODI e METODOLOGIE
• Problem solving: Brainstorming:
– Confrontare le proprie idee con altri su un tema
specifico
• Peer tutoring:
• Gestire la didattica attraverso l'insegnamento
reciproco tra alunni
• Role play
• ....
Schema
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VERIFICA E VALUTAZIONE
è necessario indicare:
Le tipologie delle prove utilizzate
Trattazione sintetica di argomenti
Quesiti a risposta singola
Quesiti a risposta multipla
Problemi a soluzione rapida
Problemi relativi a casi pratici e professionali
Sviluppo di progetti
Altro
Schema
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VERIFICA E VALUTAZIONE
è necessario indicare:
Interrogazioni orali: lo studente può provare
due cose: la sua conoscenza della materia e
la sua capacità di esprimerla verbalmente
Analisi e commento di un testo
Sviluppo di un argomento all’interno di
grandi ambiti di riferimento storico-politico,
socio-economico, artistico-letterario, tecnicoscientifico
Schema
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VERIFICA E VALUTAZIONE
è necessario indicare:
I criteri e gli strumenti della misurazione
(punteggi e livelli)
I criteri e gli strumenti della valutazione:
 indicatori adottati per la formulazione dei
giudizi e/o per l’attribuzione dei voti
 descrittori adottati per la formulazione dei
giudizi e/o per l’attribuzione dei voti
Schema
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Il documento del Consiglio della quinta
Classe per gli Esami di Stato
• E il resoconto della programmazione
• Conterrà, pertanto, gli stessi elementi,
ma a consuntivo.
• Conterrà il resoconto di ogni
programmazione disciplinare, della
programmazione degli eventuali moduli
didattici pluridisciplinari, della
programmazione del consiglio di classe
Schema
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Il documento del Consiglio della quinta
Classe per gli Esami di Stato
• Conterrà esempi delle prove effettuate in
preparazione dell’esame:
– per la prima prova (no problem)
– per la seconda prova (no problem)
– per la terza prova: le verifiche relative ai
moduli pluridisciplinari. Non dovrebbe mai
mancare il riferimento alla lingua inglese.
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- Questa presentazione è modulare,
perché costituita da diversi segmenti
raggiungibili in modo non
necessariamente sequenziale.
- I percorsi possono essere molteplici e
personali.
- I lucidi avrebbero permesso soltanto
una presentazione sequenziale per unità
didattiche
Schema
Apprendere in rete - Anna Maria Quarta - ITIS "G. Giorgi" - Brindisi
Programmazione:
considerazioni
Queste sono riflessioni
NON
linee guida
Schema
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La programmazione didattico educativa