L’Associazione Culturale Non Profit “Accademia dei Musici” è una Eccellenza della Regione Marche ed una Unicità europea ed internazionale. Il Maestro Riccardo Muti ne è il Presidente Onorario ed il Professore Piero Angela il Testimonial. Con sede a Fabriano, nel Complesso Monumentale San Benedetto, l'Accademia Musicale Europea ed il Museo del Pianoforte Storico e del Suono, sono stati inaugurati ed aperti al pubblico nell'Aprile 2012, riscontrando ad oggi enorme apprezzamento: l'Accademia è riconosciuta Unica in Europa ed il suo Museo, per gradimento, è il Primo Museo delle Marche su 87! I Fratelli Veneri, Claudio Pianista concertista e Valerio Architetto, sono gli ideatori, gli artefici ed i responsabili di Accademia dei Musici; a questa loro opera hanno apportato beni personali, professionalità, cultura e dedizione: una Collezione di 30 Pianoforti Originali dal 1700 al 1900, attrezzature, arredamenti ed allestimenti, progettualità, accordi con istituzioni nazionali ed internazionali, protocolli e contratti con Docenti, Personalità, Musicisti ed Artisti del mondo della Cultura e della Musica. Accademia dei Musici opera nell’ambito della Musica Classica, attraverso la Didattica Formativa di Specializzazione, il Concertismo, lo Spettacolo d’Arte. Il suo lavoro è volto all’affermazione dei giovani Professionisti ed alla divulgazione della Musica, della Storia e della Cultura Italiana di Tradizione. Al suo interno il Laboratorio di Restauro di Pianoforti Storici che opera filologicamente secondo gli antichi trattati, recuperando scientificamente “il suono” dello strumento nella sua Epoca; l’Etichetta Discografica che realizza incisioni audio/video di eventi prodotti dagli Artisti di Accademia dei Musici; l’Editoria Musicale che ripropone grandi opere del passato, in edizioni tradotte, in copie anastatiche dell’originale oltre a produzioni di Autori contemporanei. 2015 ACCADEMIA DEI MUSICI PROGRAMMA 5 EVENTI SUL TERRITORIO - Aprile Santuario di Loreto: “Solenne Messa della Santa Pasqua” Gregoriano liturgico e Drammatizzazione sceneggiata della Resurrezione - Maggio Recanati: “La Musica Favolosa di Casa Leopardi” Inaugurazione del Pianoforte “Freudenthaler - Parigi 1791” - Agosto Pesaro: “Riscoprendo Gioachino Rossini” Petite Messe Solennelle - Ottobre Rimini: “...per Una Nota di Giuseppe Verdi” Il Pianoforte suonato dal Grande Maestro all’inaugurazione del Teatro di Rimini nell’Agosto del 1857 - Dicembre Fabriano - Teatro Gentile da Fabriano: “Gran Gala 2016” Serata del 31 Dicembre 2015 www.accademiadeimusici.it www.accademiadeimusici.it Accademia dei Musici ripropone l’intera Nel Santuario più antico ed importante d’Europa Messa della Santa Pasqua di Resurrezione il Mistero della Resurrezione proposto attraverso secondo l’interpretazione semiologica indicata la celebrazione della Messa della Santa Pasqua dagli studi più recenti e affiancata allo Spettacolo d’Arte della provenienti dalle intuizioni liturgico musicali del drammatizzazione e sceneggiatura monaco di Solesmes Eugene Cardine del Solenne Evento Liturgico. seguendo il Graduale Triplex, pubblicazione vaticana 1979 riferita a brani tratti da codici dei sec. VIII e XIX. I Solisti di “ArmoniosoIncanto” si esibiscono nelle vocalità dei Canti Gregoriani secondo le regole Storiche. ANTIFONA AD INTROITO – RESURREXI IV modo Ps. 138 KYRIE Ordinario Messa IV Cunctipotens genitor Deus. Nella Cattedrale del Santuario della Santa Casa GLORIA Ordinario Messa IV Cunctipotens genitor Deus. e nelle Sale del Museo Diocesano si narra, attraverso GRADUALE ALLELUIA HAEC DIES II modo Ps. 117, 24 et 1 personaggi - attori, del Santo Sepolcro, PASCHA NOSTRUM VII modo della Deposizione, della Pietà e della Resurrezione. SEQUENZA VICTIMA PASCHALI LAUDES I modo OFFERTORIO TERRA TREMUITIV modo Ps. 75, 9, 10 Questa Opera d’Arte è sintetizzata in un prezioso SANCTUS Ordinario Messa IV Cunctipotens genitor Deus. DVD che esalta i pilastri della Religione Cristiana, AGNUS DEI Ordinario Messa IV Cunctipotens genitor Deus. richiama fortemente le nuove generazioni sui ANTIFONA AD COMMUNIO PASCHA NOSTRUM VI modo Ps. 117. BRANO FINALE CONGAUDEAT CATHOLICI dal Codex Calixtinus sec. XII Temi della Fede, proponendo a tutti gli Uomini momenti di riflessione e di Preghiera. www.accademiadeimusici.it L’operazione culturale di Accademia dei Musici tende ad illuminare nuovamente “L’Aroldo”, che tanto meritato successo ebbe a Rimini in “quella Prima storica” e successivamente, a torto, dimenticata… … ma essa stessa preludio delle Grandi Opere più famose di Giuseppe Verdi e di tutta la Storia della Lirica Italiana! Accademia dei Musici ha in proprietà il pianoforte Joseph Danckh, prezioso strumento “Grand” costruito a Vienna intorno agli anni ’50 del ‘800, quello stesso che la Contessa Marcella Dellasanta Lotti mise a disposizione del Maestro per la storica inaugurazione. Il Laboratorio di Restauro di Accademia dei Musici si incarica del restauro completo dello strumento secondo le regole filologiche più accurate, con l’utilizzo di tecniche e materiali storici, identici agli originali, nel totale rispetto del suo “progetto”. In tal modo il Laboratorio ricostruisce fedelmente il suono che il pianoforte possedeva nel momento della sua costruzione, certamente identico a quello di cui dispose Giuseppe Verdi in occasione delle prove per la messa in scena de “L’Aroldo”, in quell’Estate del 1857. Con il preciso intento di attualizzare l’Opera di Giuseppe Verdi, Accademia dei Musici presenta l’inaugurazione del restauro di questo pianoforte riproponendo L’Aroldo in versione scenica, con i cantanti ed i personaggi, raccontando la storia attraverso la sapienza degli Attori e la bravura dei Cantanti… quindi traducendo l’Opera in uno Spettacolo. Giuseppe Verdi, cinque mesi dopo quella che doveva diventare la prima versione del “Simon Boccanegra” messa in scena al Teatro La Fenice di Venezia, il 12 Marzo 1857, realizzò la sua nuova Opera, “L’Aroldo”. L’Opera si poteva dare a Bologna, secondo Verdi, ma l’editore Ricordi consigliava gli impresari di Reggio Emilia e Rimini, i fratelli Marzi, che erano disponibili ed avevano a disposizione buoni cantanti e un ottimo Direttore emergente, Angelo Mariani. Così fu Rimini, per l’inaugurazione del Teatro Nuovo. Nelle prove al pianoforte, messo a disposizione dalla Contessa Marcella Dellasanta Lotti, il Maestro ed il trentacinquenne direttore ravennate si avvicendarono efficientemente nella preparazione dei cantanti, e la prima prova d’orchestra non fece una grinza. Il 16 Agosto 1857 “L’Aroldo” fu applaudito in ogni suo pezzo e guadagnò al Compositore infinite chiamate al palcoscenico! Opera audace per il tempo, che presenta l’anacronismo di un divorzio e che ha tutti gli ingredienti tipici delle grandi Opere verdiane, la compassione, la passione, l’amore, la vendetta, è ambientata nel medioevo sassone, intorno al 1200. Pregiatissimo Amico, “...per Una Nota di Giuseppe Verdi” è l'impegno di Accademia dei Musici a dare nuova vita al pianoforte suonato dal Grande Maestro in occasione della Prima rappresentazione della sua Opera “L'Aroldo” per l'inaugurazione del Teatro di Rimini nell'Agosto del 1857. Il simbolico acquisto di una o più note a sostegno del restauro del prezioso strumento ha un valore di 1.600/00 Euro per ciascuna nota. Realizziamo un Evento Unico che si terrà nella magnifica cornice di Rimini, il prossimo Novembre 2015, con il pianoforte restaurato che incanterà ancora la platea. Lei sarà in “prima fila” ad applaudire il pianoforte a cui il Laboratorio di Restauro di Accademia dei Musici restituirà i timbri, le sonorità e “la voce” della sua Epoca. Lo spettacolo sarà al centro dell'interesse della Stampa nazionale ed internazionale poiché le note de “L'Aroldo” risuoneranno come nell'Estate del 1857! Il Suo gesto sarà premiato da Accademia dei Musici con un’opera d’Arte in carta realizzata a mano, firmata da Piero Angela e Riccardo Muti e Le donerà forte visibilità. L’Evento viene prodotto da Accademia dei Musici e divulgato attraverso un pregiato DVD dell’incisione “dal vivo” dello spettacolo; all’interno del cofanetto, il libretto racconta dell’importanza dell’operazione storico – musicale, riportando anche il Suo nome. Quando il pianoforte sarà stabilmente esibito presso il Museo del Pianoforte Storico e del Suono nel Complesso Monumentale San Benedetto di Fabriano (AN), il Suo nome affiancherà permanentemente lo strumento, con il grande merito di aver reso possibile un successo della Cultura Italiana. Fiscalmente, il Suo sostegno sarà interamente deducibile. Gentilissimo Amico, sicuri che questo invito possa accendere il Suo lungimirante interesse, La ringraziamo infinitamente e La attendiamo nel nostro progetto “… per Una Nota di Giuseppe Verdi”. www.accademiadeimusici.it Le parole di Giochino Rossini: "Petite Messe Solennelle, a quattro parti, con accompagnamento di due pianoforti, e di un armonium. Composta per la mia villeggiatura di Passy. Dodici cantori saranno sufficienti per la sua esecuzione. Cioè otto per il coro, quattro per il solo, in totale di dodici cherubini: Dio mi perdoni l'accostamento che segue. Dodici sono anche gli Apostoli nel celebre affresco di Leonardo detto La Cena, chi lo crederebbe! Fra i tuoi discepoli ce ne sono alcuni che prendono delle note false! Signore, rassicurati, prometto che non ci saranno Giuda alla mia Cena e che i miei canteranno giusto e con amore le tue lodi e questa piccola composizione che è, purtroppo, l'ultimo peccato della mia vecchiaia”. Dopo che il lavoro fu terminato, scriveva nel manoscritto in calce all'Agnus Dei: “Buon Dio, eccola terminata questa umile piccola Messa. È musica benedetta quella che ho appena fatto, o è solo della benedetta musica? Ero nato per l'opera buffa, lo sai bene! Poca scienza, un poco di cuore, tutto qua. Sii dunque benedetto e concedimi il Paradiso”. Gioachino Rossini, Passy, 1863 La messa fu eseguita per la prima volta il 14 marzo 1864 presso la cappella di famiglia della contessa Louise Pillet-Will, moglie del banchiere Pillet-Will e dedicataria della composizione. All'evento, che fu dato in forma privata, furono invitati anche alcuni critici musicali e musicisti, e Rossini stesso seguì i preparativi per l'esecuzione. Ecco dunque che la Petite Messe può essere considerata il testamento spirituale di Rossini, già presago della sua prossima morte... ... forse per l’ultima volta anch’Essa “presa in giro” dal Genio dell’Opera Italiana! Petite Messe Solennelle è un’Opera che nasconde in sé i caratteri dell’innovazione ed anche un po’ della “rivoluzione”. Gioachino Rossini la definisce “Umile Piccola Messa” e se ne sorprende, poiché musica sacra scritta da un compositore “Nato per l’Opera Buffa”! …. Ma nella genialità anticipa addirittura il ‘900! Accademia dei Musici propone di “Riscoprire Rossini” proprio dalla sua Petite Messe, porgendola alle nuove generazioni attraverso la Musica e le Immagini. Raccontare proprio la Storia dei Giovani d’oggi, che sembrano così lontani e distratti, ma che forse non attendono altro che una occasione, un pretesto, una situazione per entrare in una dimensione trascendentale, gustando la Grande Umanità dell’Arte! Nella versione rigorosamente originale dal Manoscritto, dedicata a 12 cantanti, 8 in coro e 4 solisti, Soprano, Mezzosoprano, Tenore e Basso, 2 pianoforti ed Harmonium storici, uno a coda e l’altro verticale, come nella prima rappresentazione del 1864, esattamente come Rossini l’ha progettata e la desiderava! La Piccola Messa Solenne del Grande Compositore è eseguita nella Sua splendida Pesaro, ambientata all’interno del prestigioso Complesso Monumentale che comprende la Fondazione ed il Conservatorio di Musica a Lui intitolati, proprio nel prezioso piccolo teatro secentesco, cornice ideale per una rappresentazione che Egli stesso suggeriva, preferendola ai luoghi sacri. Nel cofanetto CD/DVD si narra la storia dell’incontro fra questa Musica Immortale e la Gioventù attuale, per confermare che l’Arte parla, sempre… basta solo ascoltare! www.accademiadeimusici.it Un Gioiello Ritrovato Didattica - Musica - Spettacolo Jean Guillemme Freudenthaler si formò come cembalaro presso la Bottega di quel Silbermann che costruiva gli strumenti per Johann Sebastian Bach. Poi, trasferitosi in Francia lavorò presso i Fratelli Erard, i geni che portarono in seguito il pianoforte verso la modernità. Nella Didattica innovativa rivolta all’affermazione di giovani professionisti, i Concorsi per flautisti e pianisti su strumenti d’epoca e per cantanti del repertorio cameristico “barocco e galante” determinano un “insieme” musicale particolarmente ricco, qualificato ed evocativo del mondo storico più misterioso ed affascinante! Presso Rue de Saint Martin, Freudenthaler aprì la sua prima Bottega e costruì qui il meraviglioso Piano Carrè del 1791, al momento il più antico Freudenthaler ritrovato. Il sapiente restauro del Laboratorio di Accademia dei Musici ne ha riscoperto l’intimo suono: tipicamente settecentesco è l’elegante colorazione della musica per i piccoli ambienti, proprio i salotti, per suonare da soli o con pochi strumenti, o per accompagnare i cantanti. L’inaugurazione del prezioso strumento è riservata, a livello di Concorso Nazionale, alle Classi di Tastiere Storiche dei Conservatori Italiani, decretando la scelta di 2 giovani musicisti specialisti di tali strumenti. A loro si affiancheranno, sempre in Concorso, 2 Cantanti della Vocalità Barocca e dello Stile Galante, oltre a 2 Flautisti Storici. La scelta del flauto è stata operata poichè Luigi, uno dei Fratelli di Giacomo Leopardi, era un appassionato e promettente flautista...l’altro Fratello Carlo espresse la volontà di acquistare un pianoforte, in quanto dotazione necessaria per la Casa... certamente per accompagnare il flauto e le voci dei cantanti! Il Concerto... La Musica ed i Musicisti Ritornano a Casa Leopardi. Dalla scoperta di uno strumento abbandonato e dimenticato e dal suo restauro rigorosamente filologico, nasce l’idea dell’inaugurazione del “Piano Carrè Freudenthaler - Parigi 1791. Accademia dei Musici propone di riportare questa Musica Storica in un luogo sicuramente a Lei caro dove, come ci raccontano le testimonianze epistolari del Passato, è stata vissuta, apprezzata e grandemente amata: Casa Leopardi. Nell’Evento, riservato a critici e giornalisti, saranno proposti brani musicali nell’insieme del pianoforte, del flauto e del canto, dalla fine del ‘700 a tutto il Primo ‘800, insieme alle voci narranti la “somma poesia”. La splendida cornice della biblioteca di Giacomo Leopardi è l’ambientazione prescelta per creare una testimonianza prodotta in un cofanetto CD/DVD. Questa operazione completa l’immaginario della vita di un’Epoca passata, nella Casa dove Poesia e Musica sono state sicuramente le meravigliose ed indiscusse Protagoniste!