GRR...RINGHIO - Anno 6 - Numero 1 - Aprile 2006 - Associazione Asilo del Cane di Palazzolo Milanese ONLUS - Via Prina 10 - 20154 Milano - tel. 02/9181369 - CCP 20135208 Periodico quadrimestrale dell’Asilo del Cane di Palazzolo Milanese ONLUS Spedizione in abbonamento postale - Art. 2 Comma 20/c legge 662/96 - Milano In caso di mancato recapito rinviare all’Uff. P.T. di Milano C.M.P. Roserio, detentore del conto per la restituzione al mittente, che si impegna a pagare la relativa tariffa Ringraziamo quei benemeriti che hanno risposto al nostro appello riguardante il rifacimento dell’impianto elettrico del canile, lavoro che rappresenta una inderogabile necessità anche per motivi di prevenzione incendi e antinfortunistici. È pur vero che siamo ancora lontani dall’aver reperito la cifra necessaria per l’opera e stiamo vedendo se è possibile compiere il rifacimento dell’impianto a tappe, sistemando le parti più urgenti. In effetti siamo, con il canile, a una svolta per cui la più che trentennale struttura comincia a richiedere interventi importanti di manutenzione straordinaria. Recentemente, come in questo giornalino è stato riferito, sono state effettuati significativi interventi nella cucina e in numerosi box. Sono stati fra l’altro completamente rinnovati quelli del cortile posteriore ed è stato realizzato un nuovo gattile. Sono stati anche messi in opera degli impianti di riscaldamento nei reparti in cui sono ricoverati i cani vecchi o malati che ne hanno bisogno. Tuttavia dobbiamo porre mano a interventi più importanti dal punto di vista delle risorse finanziarie necessarie. Oltre al prioritario adeguamento dell’impianto elettrico, abbiamo il rifacimento del piano dei cortili in cui il cemento già da tempo per vetustà si sgretola creando problemi non solo all’estetica, ma soprattutto al sistema di raccolta delle acque del canile, e la eliminazione di quelle coperture in eternit che ancora permangono nel canile. Abbiamo calcolato un totale da spendere in lavori di oltre centomila euro. A questo punto si è aperta una speranza con l’approvazione nella finanziaria del 5 per mille dell’introito IRPEF da devolvere alle associazioni riconosciute di volontariato. Qui dobbiamo attivarci tutti, compresi i nostri corrispondenti, che leggono il nostro giornalino e che sostengono, moralmente e materialmente la nostra attività. Si tratta di indicare, e far indicare da parenti, amici e conoscenti, all’atto della compilazione del modulo relativo alla dichiarazione dei redditi (oppure l’apposita scheda del CUD 2006) il numero del codice fiscale dell’Asilo del Cane di Palazzolo Milanese che è 97044230155. In questo modo si fa assegnare dallo Stato ai cani abbandonati di Palazzolo la quota del 5 per mille dell’importo che comunque si dovrà pagare nella tassazione del reddito in favore delle ONLUS! Non dimentichiamoci di farlo, almeno potremo una volta tanto devolvere una parte sia pur piccola delle risorse che generiamo a uno scopo che certamente approviamo. In que sto nu mero : GR R...R IN GHI O B u o n a Pa s q u a a n c h e a l o r o ! Anche quest’anno saranno almeno due milioni gli agnelli e i capretti strappati alle madri e uccisi per finire sulle tavole degli italiani il giorno di Pasqua. Dire basta a questo inutile massacro dipenderà anche da voi, da cosa decidere di mettere nel piatto in queste festività. Perché sia una Pasqua davvero di non violenza e perché sia una Buona Pasqua per tutti, anche per loro. Auguri! Nel numero precedente di questo giornalino avevamo trattato con grande tristezza e sdegno i fatti relativi all’influenza aviaria, sulla quale venivano diffuse notizie allarmanti dalla stampa e dalla televisione. Specialmente la propaganda terroristica svolta nei resoconti televisivi ha condotto alla crisi di un settore produttivo, che peraltro presentava già a nostro avviso aspetti negativi sia dal punto di vista morale che igienico. Oltre alla inevitabile, brutale e costosa eliminazione di milioni di animali già oggetto di un innaturale allevamento intensivo, ne pagano le conseguenze anche gli uccelli selvatici, come esemplificato dalle pretese di alcuni di uccidere tutti i cigni che si trovano in una certa regione e dall’ignobile caso dell’uccisione a bastonate di un povere cigno (probabilmente solo estenuato da un lungo viaggiare in una stagione inclemente) in un giardino dell’Italia meridionale. L’influenza aviaria si può far scomparire solo in un modo: abolizione globale degli allevamenti in batteria e riduzione del consumo di polli e di carne in generale, il che già di per sé non potrebbe che far bene alla salute di tutti. A che punto siamo... Storie di cani e di mici: Storie di cani e gatti ospitati all’Asilo del Cane (pag. 2) I cercafamiglia: Le foto di alcuni dei nostri ospiti (pag. 2) Dalla Romania alla Corea: dove cani e gatti non hanno pace (pag. 3) La parola al veterinario: Gatti influenzati (pag. 3) La posta di GRR...RINGHIO: Le storie vostre e dei vostri amici a quattro zampe (pag. 4) Il 5‰ all’Asilo del Cane A partire dalla prossima Dichiarazione dei Redditi, sarà possibile destinare a un’associazione ONLUS la quota del 5‰ dell’ammontare di tasse versate allo Stato. Basterà indicare nell’apposita casella il codice fiscale dell’organizzazione prescelta e firmare il modulo, che verrà consegnato insieme alla retribuzione (per i lavoratori dipendenti) o allegato al 730. AIUTARCI NON VI COSTERÀ NULLA!!! E per noi significherà moltissimo! Ricordate, il nostro codice fiscale è: 97044230155. F.A. DETE DIFFON E! OSSIBIL IL PIÙ P Spettacolo di beneficenza per il canile Blues Sabato 27 maggio 2006 al Teatro Giovanni XXIII di Cusano Milanino, via Matteotti 57, la Limelight Teatre Company metterà in scena uno spettacolo divertente e moderno intitolato “Humanize 3”. Il biglietto avrà il costo di 8 euro e l’intero ricavato andrà a favore dell’Asilo del Cane. Vi attendiamo numerosi per passare insieme una piacevole serata! Appuntamento alle ore 20.00 per rinfresco, offerto dall’associazione, e vendita biglietti; inizio spettacolo ore 21.00. Kevin Un ringraziamento particolare va al nostro amico e sostenitore Giancarlo, lo “zio” di Kevin e Blues. Grazie al suo intervento infatti, questi due cagnoni, ormai condannati all’immobilità poiché affetti da displasia dell’anca, hanno potuto ricominciare a “camminare” in maniera pressoché autonoma, grazie all’acquisto di due fantastici carrellini in policarbonato costruiti su misura, leggeri e maneggevoli. Grazie di cuore a Giancarlo, per aver donato ai nostri due sfortunati amici un’esistenza ancora dignitosa e la possibilità di trascorrere qualche momento felice in mezzo al prato. La nostra speranza è ora che possano trovare entrambi una casa e una famiglia affettuosa che li adotti. Se desiderate effettuare donazioni di coperte, cibo (crocchette, pasta precotta, riso, scatolette), medicinali (antibiotici, siringhe, garze, disinfettanti ecc.) o altro potete recarvi al rifugio in Via Mazzini 140 a Palazzolo Milanese, tel. 02/9181369, tutti i giorni (preferibilmente il sabato e la domenica) dalle 9 alle 17 circa. Se invece volete fare un’offerta in denaro potete effettuare un versamento tramite il c/c postale 20135208 intestato a: Asilo del Cane di Palazzolo Milanese ONLUS - via Prina n. 10 - 20154 Milano 1 STORIE DI CANI... ...E DI MICI Ancora una volta siamo qui a racontarvi le storie di alcuni nostri ospiti a quattro zampe che hanno avuto la fortuna di trovare una nuova casa e di altri che ancora aspettano di ritrovare l'affetto di una famiglia. E potrebbero trovarlo anche con il vostro aiuto!... Angelina Arturo Si chiama Angela, ma la chiamiamo Angelina: è così piccola! Qui è nella foto con “nonno” Mario, mio padre. È arrivata in Italia 3 anni fa dall’inferno della Romania. Dove era, in strada, doveva lottare per mangiare, per cercare un posto riparato dalle brutalità, dagli altri cani più grossi con i suoi stessi problemi ma soprattutto dagli umani... e che “umani”! Un giorno le hanno fatto male a un occhio ma per fortuna ha “urlato” così tanto che qualcuno l’ha sentita, l’ha curata e dopo un paio di giorni con regolare libretto, l’ha fatta arrivare al canile di Palazzolo. I primi tempi abbiamo cercato di curarla ma per quanto si facesse, il suo occhio non migliorava. Allora il veterinario ha deciso di operarla: il nervo ottico era reciso, per questo non migliorava, non c'era scelta e da allora ha un solo occhietto, ma bellissimo! Dopo un paio di settimane stava meglio. Era il venerdì di Pasqua ed era libera nel cortile (ancora nessuno l'aveva adottata): pioveva e con le sue zampette di 8 cm era inciampata in una canalina. Stavo portando a casa Kino, di 2 mesi, scampato alla gastroenterite e così mi sono detta: “dove mangiano in 6 mangiano anche in 7 (fra mici e cani)”. La cosa più bella, per lei, è stato conoscere il “nonno” da cui passavamo i fine settimana. Da quando abbiamo pensato di tenerla per sempre lì, Angelina è la più felice del mondo: vivono in simbiosi, sta con lui tutto il giorno, lo accompagna nell’orto, lo difende anche dal medico che lo visita. Lui la chiama “la mia piccolina” e lei si gongola, ruffiana! A casa dei miei genitori ci sono anche Rasty, Billy, Pina, Cindi e Bijoux la gatta, arrivati anche loro dal canile, ma con il nonno sul lettone ci sale solo lei. Fra poco è il compleanno di nonno Mario: l’anno scorso gli abbiamo regalato un cravatta con le paperelle; quest'anno, se vinco al lotto, prendo un camper e vado a Bucarest a cercare la famiglia di Angela per portarla qui con noi. Sarebbe il regalo ideale! E se volete conoscerla, ogni tanto la porto con me ai banchetti raccolta fondi per gli ospiti del canile meno fortunati di lei, ancora in attesa di una famiglia. C.R. Ciao a tutti, mi chiamo Eleonora e ho adottato nel 2004 un bellissimo gattone bianco di nome Arturo, portato al vostro rifugio perché un nipotino della sua padrona soffriva d’allergia… Ricordo che in quel giorno di ottobre ero voluta tornare nel stesso gattile in cui avevo adottato Leo, il mio micio precedente, tanti anni prima e che, purtroppo, mi aveva lasciato da qualche mese. Mi ha accolto una volontaria dolcissima, Liana, che mi ha accompagnato nel gattile dei piccoli e poi dei grandi: li avrei portati tutti a casa… Allora ho chiesto a lei quale avrebbe preso con sé e lei mi ha indicato un gattone bianco che dormiva in una cestina, dicendomi che era triste e non mangiava; allora io e Arturo ci siamo guardati e abbiamo capito che avevamo bisogno l’una dell’altro, io per cercare di colmare il vuoto lasciato da Leo, e lui per ritrovare una casa accogliente… Purtroppo però Arturo non stava bene, così siamo andati dal veterinario e abbiamo fatto tutti gli esami: Fiv. Mio marito e io siamo rimasti sconvolti per la notizia, tutti ci consigliavano di riportarlo al gattile e di prenderne uno sano e più giovane. Beh, Arturo è ancora con noi, va in vacanza dalla nonna dove gioca con un bel cagnolino, e anche se deve essere sempre controllato dal veterinario e spesso ha il raffreddore e deve fare le punture, rende ogni giorno della nostra vita indimenticabile, con il suo caratterino testardo e determinato, ben sapendo che ormai è lui il padrone di casa. Sappiamo che non è facile, ma vogliamo invitare tutti a non rinunciare ad adottare un micio positivo alla Fiv perché si può convivere con questa malattia e vi assicuriamo che l’amore che Arturo ci regala ogni giorno è infinito e ci riempie la vita. Eleonora, Enrico e Arturo Nerina Questo che vedete qui accanto è SpikeLee, un giovane (4 anni) e simpatico lupetto biondo di taglia media. Di buon carattere, va d’accordo sia con gli altri cani che con le persone: non è assolutamente aggressivo, anzi... una volta che si comincia a coccolarlo è difficile smettere! È un giocherellone, ma sa anche essere molto ubbidiente e discreto. Si trova in canile perché il destino gli aveva fatto incontrare una famiglia che in realtà lo teneva relegato in giardino negandogli compagnia, affetto e a volte anche il cibo. Pur senza essere maltrattato, la solitudine a cui era costretto lo faceva letteralmente disperare e così i vecchi proprietari sono stati convinti dai nostri volontari a dare al cane la possibilità di incontrare una nuova famiglia con più tempo e amore da donargli. Adesso manca solo l'ultimo passo: che questa opportunità si realizzi!! Ma.R. Nerina è una bellissima gattina nera di circa 3 anni, arrivata al nostro rifugio l’estate scorsa insieme ai suoi 8 cuccioli; da subito la sorte è stata poco favorevole nei suoi confronti: solo uno dei suoi micetti è sopravvissuto e lei si è ammalata di rinotracheite e sembrava che la vita in gabbia la stesse pian piano spegnendo. Dopo la terapia, è stata spostata nel “gattilone” insieme a tanti altri gatti che non le hanno facilitato la vita, costringendola a vivere rintanata ✃ Spike-Lee sotto un tavolo e a uscire solo quando la situazione era abbastanza tranquilla da non rischiare graffiate. Dopo tre mesi la situazione non è cambiata, Nerina continua a vivere in disparte, non partecipa alle litigate di gruppo o alla “lotta per la ciotola migliore”, vive da sola, forse come ha sempre fatto prima che la sua padrona morisse, e continua a rifiutare il contatto con i volontari. Anche la sua salute risente di questa insofferenza, mangia poco e, nonostante sia sana (è negativa fiv-felv, come tutti i nostri gatti) deve fare di tanto in tanto terapie antibiotiche che non sarebbero necessarie se vivesse in un ambiente sereno e sicuro. La nostra speranza è che ci sia una famiglia disposta ad armarsi di pazienza e amore, che accetti in casa una gatta da rieducare; sappiamo che è una situazione non facile ma crediamo che Nerina sia una gatta speciale, di quelle che, una volta conquistate, dimostrano affetto e riconoscenza per tutta la vita. F.Co. I CERCAFAMIGLIA Arturo Docile, affettuoso e timido, dopo anni di convinvenza in box con l’amico Spillo, ora adottato, è rimasto solo e in attesa di una nuova famiglia. Baggio Dolcissimo gattone di circa 4 anni, è stato trovato a luglio del 2004 e da allora aspetta una famiglia a cui donare il suo sffetto e le sue fusa. Nilo Abbandonato dalla famiglia, incrocio pastore del Caucaso e husky. Giocherellone, è buono con i bambini, ma non con altri cani maschi. 2 Diana 3 anni, bianca con macchie nere e arancioni, caratterino tutto pepe, è stata abbandonata lo scorso maggio e merita l’amore di una famiglia. ✃ Uno splendido esempio di sensibilità e amore per gli animali, un grazie di cuore da parte di tutti noi! DALLA ROMANIA ALLA COREA: DOVE CANI E GAT TI NON HANNO PA CE... Le ultime notizie sono allarmanti: a Bucarest il sindaco ha deciso di ridare il via alla mattanza come cinque anni fa, nel 2001. Allora, anche alcuni volontari e veterinari dell’Asilo del Cane si erano recati in Romania a Cernavoda – dove con il tempo è stato costruito un rifugio con aiuti internazionali – per sterilizzare e soccorre i cani per strada (esperienza a cui si riferiscono le foto che corredano questo articolo). Come allora, adesso i cani saranno soppressi non più entro due settimane (come comunque è sempre stato) ma solo dopo tre giorni e con metodi non verificabili. Iniezioni non appropriate, fatte male, da personale incompetente: molti operatori dello smaltimento hanno infatti raccontato di aver trovato cani che ancora respiravano, agonizzanti. Non solo, ma chi recupera – per opera di bene – un cane in canile per salvargli la vita e poi lo rilascia in strada viene punito con multe salatissime, inaccettabili per un popolo povero come quello rumeno. Questa la brillante soluzione del comune di Bucarest per risolvere il problema del randagismo: un problema che molte associazioni internazionali stavano già risolvendo sterilizzando e rilasciando liberi poi i cani a loro spese. Ma ora tutto sembra vano. A parte quei pochi, come fu un tempo per Angelina (della quale vi raccontiamo la storia nella pagina a fianco) che riescono ad approdare all’estero (ma i tempi di recupero così stretti rendono tutto più difficile!), per gli altri il destino sembra segnato e solo le proteste internazionali possono fermare questo massacro. Italia però è tutta un’altra cosa!”. In realtà in molte zone l’abbandono e il maltrattamento di cani e gatti sono una pratica comune (basta vedere l’affollamento dei canili). Se cani e gatti, poi, in Italia vivono meglio che all’estero non si può non pensare alle migliaia e migliaia di animali uccisi ogni giorno per cibarsene (ricordiamoci ad esempio che se non si bollono vivi cani e gatti, alle povere aragoste tocca ogni giorno quella stessa fine anche nel nostro “civilissimo” Paese), a quelli torturati per la vivisezione e test cosmetici, a quelli rinchiusi in gabbie e poi uccisi in maniera brutale per diventare pellicce, a quelli che soffrono in circhi e zoo per essere usati come divertimento... È ancora il caso di vantarsi? R.Ma. Un massacro che, invece, in Paesi come la Corea del Sud e la Cina si perpetua da anni nel silenzio e nella rassegnazione generali. Lì cani e gatti sono rinchiusi in piccole gabbie senza spazio sufficiente per muoversi, fare i bisogni, respirare. Ma questo è nulla rispetto a quello cui sono destinati: diventare pellicce e cibo. Gettati nell’acqua bollente, spesso ne escono ancora vivi, per poi essere bruciati, per rimuovere il resto della loro pelliccia. I gatti vengono uccisi a bastonate dentro i sacchi, per poi diventare zuppe di gatto. Ogni anno oltre 2 milioni di cani e di gatti vengono uccisi in modo brutale per soddisfare il bisogno di mangiare carne di gatto e cane e più di 6000 ristoranti li offrono nei loro menu. Questo nonostante la Corea del Sud abbia una “Legge di Protezione degli Animali”. E la situazione in Cina è praticamente identica. Avvicinandosi all’Italia, il panorama non è però più roseo: in molte zone della Spagna c’è una macabra tradizione che consiste nell’impiccare i galgos, cani da corsa come i levrieri, quando non sono più utili. Che dire poi del trattamento riservato in Grecia ai cani randagi, magri, sofferenti e malati e che in occasione delle Olimpiadi, la città di Atene non ha esitato a far uccidere in massa (con avvelenamenti, impiccagioni e pratiche barbare) per “non urtare la sensibilità” dei turisti che li potevano incontrare per strada?... Di fronte a questi esempi ci verrebbe da dire: “Beh, in LA PAROLA AL VETERINARIO Parliamo di... GATTI INFLUENZATI Il mese di marzo si apre con la notizia del contagio influenzale di un gatto tedesco. La psicosi continua, immotivata come buona parte delle paure collettive, e ben alimentata dai mass media che quotidianamente ci allarmano con i focolai di influenza che si accendono qua e là, e dall’altro ci rassicurano dal punto di vista culinario invitandoci a continuare a mangiare carne di pollo. Che i felini fossero sensibili all’infezione da parte del virus aviario H5N1 non è una novità, visto che in Thailandia vi sono state segnalazioni già nel 2004 di una tigre e di alcuni gatti contagiati. Appena il tempo di recuperare qualche informazione a riguardo e anche in Austria è segnalata la presenza in un rifugio di un gatto positivo ma asintomatico e di altri due gatti in osservazione con test da confermare. La domanda che tutti i proprietari di felini iniziano a porsi davanti a un innocuo starnuto di Pallina e Fufi è: che fare? avvisare Asl, Protezione Civile, OMS? Calma, vediamo di ragionarci sopra. Lasciando da parte il focolaio austriaco, del quale ancora sono da chiarire le dinamiche e da confermare la positività di due dei tre gatti interessati, quello te- ri del virus, cibandosene o venendo in contatto con materiale fecale. In questo contesto il consiglio di non fare vagabondare il gatto all’aperto può essere una misura cautelativa. In Italia, su tutto il territorio nazionale sono stati solo 19 i casi di volatili trovati positivi all’H5N1: ne deriva che i nostri gatti hanno bassissima probabilità di avere contatti seriali con migratori desco dell’isola di Ruegen si è verificato in un contesto molto particolare. L’isola è frequentatissima da uccelli migratori e i casi di positività al virus aviario sono stati più di 100, con una densità di più di un volatile infetto ogni kmq. I gatti di quest’isola hanno cioè un’elevata probabilità di avere contatti frequenti e prolungati con uccelli portato- 3 infetti. Quindi nessuna caccia alle streghe e nessun’idea di liberarsi del proprio gatto! La paura va ridimensionata fino a prove oggettive contrarie: al momento, H5N1 ha ucciso in due anni e mezzo 94 persone in tutto il Sud-est asiatico, mentre la comune influenza uccide solo in Italia più di 500 persone all’anno. Una riflessione per concludere: il rischio pandemia aumenterà con il passare degli anni con il proseguire di nefaste scelte agroindustriali su scala planetaria, che stanno portando a una crescita dei consumi di carne di pollo in Paesi che fino a qualche decennio fa ne consumavano quote molto ridotte (negli anni ’90 la Cina ha raddoppiato il consumo di pollame, divenendo il primo consumatore mondiale) associate a una sempre maggiore diffusione degli allevamenti intensivi che ammassano decine di migliaia di animali in capannoni sovraffollati. Questi, vittime del profitto incondizionato, che in caso di focolai vengono sterminati a milioni con mezzi indegni, sono la carica esplosiva per la rapida selezione di ceppi sempre più pericolosi per l’uomo. Che dire?, chi di spada ferisce… F.Ce. LA POSTA DI GRR...RINGHIO Torna anche in questo numero la rubrica dove a parlare sono i nostri lettori, che in questo spazio raccontano la storia con il loro animale adottato, esprimono commenti, impressioni, richieste. Continuate a scriverci presso: La Posta di Grr…Ringhio - Asilo del Cane di Palazzolo Milanese - Via de Predis 9 - 20155 Milano oppure via email: [email protected]. HANNO TROVATO CASA! Ecco le storie e le foto di alcuni amici che siamo andati a trovare dopo l’adozione nella loro nuova casa… NATALINO LULÙ A tutti i miei ex compagni, con l’augurio di ritrovare la libertà e tanto tanto amore come ho trovato io Con affetto Natalino Pezzotta Ciao a tutti, sono Lulù (ex Jasmine); devo dire che sono stata molto fortunata, mi sono trovata dall’Asilo del Cane a una casa in cui sono la regina. I miei padroni mi trattano benissimo: tante coccole, passeggiate e una bella mangiata e poi... una bella dormita sul divano! Shank Kim Vittoria Tinca Maia e Priscilla FULMINE BIBÒ Ciao a tutti voi, siamo Maristella e Giuseppe, i due ragazzi che hanno adottato Fulmine. Ora sta molto meglio, lavato, stirato, inamidato, pettinato e soprattutto coccolato a più non posso! Anche se il problema alle zampe posteriori sussiste, seppure in forma più lieve, la peste ha cominciato a correre e quando scappa sono dolori a rincorrerlo! Siamo contenti di aver dato un’altra possibilità a Fulmine. P.S. vi allego una foto scattata il giorno dopo l'adozione, che ritrae Fulmine, lavato, pettinato e a spasso con la sua padroncina. Un saluto. Maristella e Giuseppe Ecco Bibò: non è tenero?... Cogliamo l’occasione per augurarvi (anche se un po’ in ritardo) un bellissimo e divertentissimo 2006!!!! Ice (ex Michele) LEO Inviamo a tutti un grande augurio di buon anno e la foto del leoncione che si schiaccia un bel riposino sul divano! Vi ricordate di Leo?... L’abbiamo adottato a maggio, quel furfante! Leone, Lucia e Mindert EUTANASIA Sull’ultimo numero di Grrr...ringhio il veterinario scriveva “Parliamo di eutanasia” e ora mando la mia piccola testimonianza. 1 agosto 2005: da un anno sono la “badante” della mia cagnetta (16 anni di età) che cammina sempre più lentamente e partiamo verso la consueta vacanza in montagna. Dopo due settimane mi accorgo che tutto si sta fermando, non solo le zampe: non mangia, non beve. Per due giorni la porto in braccio nel prato per i suoi bisognini, ma alla terza mattina stramazza a terra. Le preparo un angolo riservato e le sto seduta vicino, accarezzandola un po’, e poiché si lamenta flebilmente penso: vediamo come passa la notte… Nel tardo pomeriggio esco per mezzora e quando torno è lì, tranquilla. Ora è nel prato, fra due piccoli alberi di pero. Nella mia tristezza c’è la soddisfazione di non averle usato l’estrema violenza. In ottobre sono venuta in canile e ho adottato l’affettuosissima Sissi. Claudia Selva, Milano RONNIE (EX ROCKY) Ronnie sta benone. Tutti i vicini di casa lo adorano, è buonissimo e dolcissimo con tutti; il suo modo di abbaiare estremamente educato e pacato ha conquistato tutti. Il mio vicino di casa mi ha fornito una casa con veranda che Ronnie adora, soprattutto perché può rimanere all’interno della verandina a guardare il panorama del Monte Rosa che gli sta proprio di fronte. Lilly, la nostra cagnolina, ha accettato Ronnie con grande piacere, così come la regina della casa Mina, la gatta più intelligente del mondo, ha definitivamente deciso che Ronnie può rimanere a vivere a casa sua,ovviamente ricordandosi che è lei che comanda. Paola e Maurizio Confalonieri ANUBI (MINNIE) Buongiorno, in data 01/10/05 ho preso in adozione all’Asilo del Cane una cucciola di pitbull da voi chiamata Minnie. Domenica scorsa Roberta (una volontaria del canile) è venuta a casa mia a vedere con i suoi occhi come sta la “bimba”, che ora si chiama Anubi. Vi giro quindi due foto di Anubi e Nino, il meticcio che già avevamo e che vive con lei; come potete vedere, ora Anubi sta bene ed è bellissima! A presto Viviana Biancullo PRIMA GRR...RINGHIO - Periodico quadrimestrale. Editore: Asilo del Cane di Palazzolo Milanese ONLUS, Via Prina 10, 20154 Milano, tel. 02/9181369 c.c.p. 20135208 Direttore Responsabile: Roberta Marino Stampato presso la NUOVA POLISTYLEGRAF srl, C.so San Gottardo 12, 20136 Milano. Registrazione presso il Tribunale di Milano n° 231 del 13-04-2001. Redazione e Amministrazione: Via de Predis, 9 - 20155 Milano. DOPO Ai sensi dell’art. 10 della legge 675/96, le finalità del trattamento dei dati relativi ai destinatari del presente periodico consistono nell’informare i lettori sull’attività dell’associazione mediante l’invio della presente rivista. L’Editore garantisce il rispetto dei diritti dei soggetti interessati di cui all’art. 13 della suddetta legge. Finito di stampare il 30/03/2006 4