GRR...RINGHIO - Anno 6 - Numero 1 - Aprile 2006 - Associazione Asilo del Cane di Palazzolo Milanese ONLUS - Via Prina 10 - 20154 Milano - tel. 02/9181369 - CCP 20135208
Periodico quadrimestrale dell’Asilo del Cane di Palazzolo Milanese ONLUS
Spedizione in abbonamento postale - Art. 2 Comma 20/c legge 662/96 - Milano
In caso di mancato recapito rinviare all’Uff. P.T. di Milano C.M.P. Roserio, detentore del conto per la restituzione al mittente, che si impegna a pagare la relativa tariffa
Ringraziamo
quei benemeriti
che hanno risposto al nostro
appello riguardante il rifacimento dell’impianto elettrico
del canile, lavoro che rappresenta una inderogabile necessità anche per
motivi di prevenzione incendi e antinfortunistici. È pur vero che siamo ancora lontani dall’aver reperito la cifra
necessaria per l’opera e stiamo vedendo
se è possibile compiere il rifacimento
dell’impianto a tappe, sistemando le
parti più urgenti. In effetti siamo, con il
canile, a una svolta per cui la più che
trentennale struttura comincia a richiedere interventi importanti di manutenzione straordinaria.
Recentemente, come in questo giornalino è stato riferito, sono state effettuati
significativi interventi nella cucina e in
numerosi box.
Sono stati fra l’altro completamente rinnovati quelli del cortile posteriore ed è
stato realizzato un nuovo gattile. Sono
stati anche messi in opera degli impianti di riscaldamento nei reparti in cui sono ricoverati i cani vecchi o malati che
ne hanno bisogno.
Tuttavia dobbiamo porre mano a interventi più importanti dal punto di vista
delle risorse finanziarie necessarie. Oltre al prioritario adeguamento dell’impianto elettrico, abbiamo il rifacimento
del piano dei cortili in cui il cemento già
da tempo per vetustà si sgretola creando problemi non solo all’estetica, ma soprattutto al sistema di raccolta delle acque del canile, e la eliminazione di quelle coperture in eternit che ancora
permangono nel canile. Abbiamo calcolato un totale da spendere in lavori di
oltre centomila euro.
A questo punto si è aperta una speranza
con l’approvazione nella finanziaria del
5 per mille dell’introito IRPEF da devolvere alle associazioni riconosciute di volontariato. Qui dobbiamo attivarci tutti,
compresi i nostri corrispondenti, che
leggono il nostro giornalino e che sostengono, moralmente e materialmente
la nostra attività.
Si tratta di indicare, e far indicare da
parenti, amici e conoscenti, all’atto della compilazione del modulo relativo alla dichiarazione dei redditi (oppure
l’apposita scheda del CUD 2006) il numero del codice fiscale dell’Asilo del
Cane di Palazzolo Milanese che è
97044230155. In questo modo si fa assegnare dallo Stato ai cani abbandonati
di Palazzolo la quota del 5 per mille
dell’importo che comunque si dovrà
pagare nella tassazione del reddito in
favore delle ONLUS!
Non dimentichiamoci di farlo, almeno
potremo una volta tanto devolvere una
parte sia pur piccola delle risorse che
generiamo a uno scopo che certamente
approviamo.
In que sto nu mero :
GR R...R IN GHI O
B u o n a Pa s q u a a n c h e a l o r o !
Anche quest’anno saranno almeno due
milioni gli agnelli e i capretti strappati
alle madri e uccisi per finire sulle tavole
degli italiani il giorno di Pasqua.
Dire basta a questo inutile massacro dipenderà anche da voi, da cosa decidere
di mettere nel piatto in queste festività.
Perché sia una Pasqua davvero di non
violenza e perché sia una Buona Pasqua
per tutti, anche per loro.
Auguri!
Nel numero precedente di questo giornalino avevamo trattato con grande tristezza e sdegno i fatti relativi all’influenza aviaria, sulla quale venivano
diffuse notizie allarmanti dalla stampa
e dalla televisione. Specialmente la
propaganda terroristica svolta nei resoconti televisivi ha condotto alla crisi di
un settore produttivo, che peraltro presentava già a nostro avviso aspetti negativi sia dal punto di vista morale che
igienico.
Oltre alla inevitabile, brutale e costosa
eliminazione di milioni di animali già
oggetto di un innaturale allevamento
intensivo, ne pagano le conseguenze
anche gli uccelli selvatici, come esemplificato dalle pretese di alcuni di uccidere tutti i cigni che si trovano in una
certa regione e dall’ignobile caso dell’uccisione a bastonate di un povere cigno (probabilmente solo estenuato da
un lungo viaggiare in una stagione inclemente) in un giardino dell’Italia meridionale.
L’influenza aviaria si può far scomparire solo in un modo: abolizione globale
degli allevamenti in batteria e riduzione del consumo di polli e di carne in
generale, il che già di per sé non potrebbe che far bene alla salute di tutti.
A che punto siamo...
Storie di cani e di mici:
Storie di cani e gatti ospitati all’Asilo del Cane (pag. 2)
I cercafamiglia:
Le foto di alcuni dei nostri ospiti (pag. 2)
Dalla Romania alla Corea: dove cani e gatti non hanno pace (pag. 3)
La parola al veterinario:
Gatti influenzati (pag. 3)
La posta di GRR...RINGHIO:
Le storie vostre e dei vostri amici a quattro zampe (pag. 4)
Il 5‰ all’Asilo del Cane
A partire dalla prossima Dichiarazione dei Redditi, sarà possibile destinare a
un’associazione ONLUS la quota del 5‰ dell’ammontare di tasse versate allo
Stato. Basterà indicare nell’apposita casella il codice fiscale dell’organizzazione
prescelta e firmare il modulo, che verrà consegnato insieme alla retribuzione
(per i lavoratori dipendenti) o allegato al 730.
AIUTARCI NON VI COSTERÀ NULLA!!! E per noi significherà moltissimo!
Ricordate, il nostro codice fiscale è: 97044230155.
F.A.
DETE
DIFFON
E!
OSSIBIL
IL PIÙ P
Spettacolo di beneficenza per il canile
Blues
Sabato 27 maggio 2006 al Teatro Giovanni XXIII di Cusano Milanino, via
Matteotti 57, la Limelight Teatre Company metterà in scena uno spettacolo
divertente e moderno intitolato “Humanize 3”. Il biglietto avrà il costo di 8
euro e l’intero ricavato andrà a favore dell’Asilo del Cane.
Vi attendiamo numerosi per passare insieme una piacevole serata!
Appuntamento alle ore 20.00 per rinfresco, offerto dall’associazione, e vendita biglietti; inizio spettacolo ore 21.00.
Kevin
Un ringraziamento particolare va al nostro amico e sostenitore Giancarlo, lo
“zio” di Kevin e Blues.
Grazie al suo intervento infatti, questi due cagnoni, ormai condannati all’immobilità poiché affetti da displasia dell’anca, hanno potuto ricominciare a
“camminare” in maniera pressoché autonoma, grazie all’acquisto di due fantastici carrellini in policarbonato costruiti su misura, leggeri e maneggevoli.
Grazie di cuore a Giancarlo, per aver donato ai nostri due sfortunati amici
un’esistenza ancora dignitosa e la possibilità di trascorrere qualche momento
felice in mezzo al prato.
La nostra speranza è ora che possano trovare entrambi una casa e una famiglia
affettuosa che li adotti.
Se desiderate effettuare donazioni di coperte, cibo (crocchette, pasta precotta, riso, scatolette), medicinali (antibiotici, siringhe, garze, disinfettanti ecc.) o altro potete recarvi al rifugio in Via Mazzini 140 a Palazzolo Milanese, tel. 02/9181369, tutti i giorni (preferibilmente il sabato e la domenica) dalle 9 alle 17 circa. Se invece volete fare un’offerta in denaro potete effettuare un versamento tramite il c/c postale 20135208 intestato a:
Asilo del Cane di Palazzolo Milanese ONLUS - via Prina n. 10 - 20154 Milano
1
STORIE DI CANI...
...E DI MICI
Ancora una volta siamo qui a racontarvi le storie di alcuni nostri ospiti a quattro zampe che hanno avuto la fortuna di trovare
una nuova casa e di altri che ancora aspettano di ritrovare l'affetto di una famiglia.
E potrebbero trovarlo anche con il vostro aiuto!...
Angelina
Arturo
Si chiama Angela, ma la chiamiamo
Angelina: è così piccola! Qui è nella
foto con “nonno” Mario, mio padre. È
arrivata in Italia 3 anni fa dall’inferno
della Romania. Dove era, in strada,
doveva lottare per mangiare, per cercare un posto riparato dalle brutalità,
dagli altri cani più grossi con i suoi
stessi problemi ma soprattutto dagli
umani... e che “umani”! Un giorno le
hanno fatto male a un occhio ma per
fortuna ha “urlato” così tanto che
qualcuno l’ha sentita, l’ha curata e dopo un paio di giorni con regolare libretto, l’ha
fatta arrivare al canile di Palazzolo. I primi tempi abbiamo cercato di curarla ma per
quanto si facesse, il suo occhio non migliorava. Allora il veterinario ha deciso di
operarla: il nervo ottico era reciso, per questo non migliorava, non c'era scelta e da
allora ha un solo occhietto, ma bellissimo! Dopo un paio di settimane stava meglio.
Era il venerdì di Pasqua ed era libera nel cortile (ancora nessuno l'aveva adottata):
pioveva e con le sue zampette di 8 cm era inciampata in una canalina. Stavo portando a casa Kino, di 2 mesi, scampato alla gastroenterite e così mi sono detta: “dove mangiano in 6 mangiano anche in 7 (fra mici e cani)”. La cosa più bella, per lei,
è stato conoscere il “nonno” da cui passavamo i fine settimana. Da quando abbiamo pensato di tenerla per sempre lì, Angelina è la più felice del mondo: vivono in
simbiosi, sta con lui tutto il giorno, lo accompagna nell’orto, lo difende anche dal
medico che lo visita. Lui la chiama “la mia piccolina” e lei si gongola, ruffiana! A
casa dei miei genitori ci sono anche Rasty, Billy, Pina, Cindi e Bijoux la gatta, arrivati anche loro dal canile, ma con il nonno sul lettone ci sale solo lei. Fra poco è il
compleanno di nonno Mario: l’anno scorso gli abbiamo regalato un cravatta con le
paperelle; quest'anno, se vinco al lotto, prendo un camper e vado a Bucarest a cercare la famiglia di Angela per portarla qui con noi. Sarebbe il regalo ideale!
E se volete conoscerla, ogni tanto la porto con me ai banchetti raccolta fondi per gli
ospiti del canile meno fortunati di lei, ancora in attesa di una famiglia.
C.R.
Ciao a tutti, mi chiamo Eleonora e ho
adottato nel 2004 un bellissimo gattone
bianco di nome Arturo, portato al vostro
rifugio perché un nipotino della sua padrona soffriva d’allergia…
Ricordo che in quel giorno di ottobre ero
voluta tornare nel stesso gattile in cui
avevo adottato Leo, il mio micio precedente, tanti anni prima e che, purtroppo, mi aveva lasciato da qualche mese.
Mi ha accolto una volontaria dolcissima,
Liana, che mi ha accompagnato nel gattile dei piccoli e poi dei grandi: li avrei portati tutti a casa… Allora ho chiesto a lei
quale avrebbe preso con sé e lei mi ha indicato un gattone bianco che dormiva in
una cestina, dicendomi che era triste e non mangiava; allora io e Arturo ci siamo
guardati e abbiamo capito che avevamo bisogno l’una dell’altro, io per cercare di
colmare il vuoto lasciato da Leo, e lui per ritrovare una casa accogliente…
Purtroppo però Arturo non stava bene, così siamo andati dal veterinario e abbiamo fatto tutti gli esami: Fiv. Mio marito e io siamo rimasti sconvolti per la notizia,
tutti ci consigliavano di riportarlo al gattile e di prenderne uno sano e più giovane. Beh, Arturo è ancora con noi, va in vacanza dalla nonna dove gioca con un bel
cagnolino, e anche se deve essere sempre controllato dal veterinario e spesso ha il
raffreddore e deve fare le punture, rende ogni giorno della nostra vita indimenticabile, con il suo caratterino testardo e determinato, ben sapendo che ormai è lui
il padrone di casa.
Sappiamo che non è facile, ma vogliamo invitare tutti a non rinunciare ad adottare
un micio positivo alla Fiv perché si può convivere con questa malattia e vi assicuriamo che l’amore che Arturo ci regala ogni giorno è infinito e ci riempie la vita.
Eleonora, Enrico e Arturo
Nerina
Questo che vedete qui accanto è SpikeLee, un giovane (4 anni) e simpatico lupetto biondo di taglia media. Di buon
carattere, va d’accordo sia con gli altri
cani che con le persone: non è assolutamente aggressivo, anzi... una volta che
si comincia a coccolarlo è difficile smettere! È un giocherellone, ma sa anche
essere molto ubbidiente e discreto.
Si trova in canile perché il destino gli
aveva fatto incontrare una famiglia che
in realtà lo teneva relegato in giardino
negandogli compagnia, affetto e a volte
anche il cibo. Pur senza essere maltrattato, la solitudine a cui era costretto lo
faceva letteralmente disperare e così i
vecchi proprietari sono stati convinti
dai nostri volontari a dare al cane la
possibilità di incontrare una nuova famiglia con più tempo e amore da donargli. Adesso manca solo l'ultimo passo: che questa opportunità si realizzi!!
Ma.R.
Nerina è una bellissima gattina nera di
circa 3 anni, arrivata al nostro rifugio
l’estate scorsa insieme ai suoi 8 cuccioli; da subito la sorte è stata poco favorevole nei suoi confronti: solo uno dei
suoi micetti è sopravvissuto e lei si è
ammalata di rinotracheite e sembrava
che la vita in gabbia la stesse pian piano spegnendo. Dopo la terapia, è stata
spostata nel “gattilone” insieme a tanti
altri gatti che non le hanno facilitato la
vita, costringendola a vivere rintanata
✃
Spike-Lee
sotto un tavolo e a uscire solo quando
la situazione era abbastanza tranquilla
da non rischiare graffiate.
Dopo tre mesi la situazione non è cambiata, Nerina continua a vivere in disparte, non partecipa alle litigate di
gruppo o alla “lotta per la ciotola migliore”, vive da sola, forse come ha
sempre fatto prima che la sua padrona
morisse, e continua a rifiutare il contatto con i volontari. Anche la sua salute
risente di questa insofferenza, mangia
poco e, nonostante sia sana (è negativa
fiv-felv, come tutti i nostri gatti) deve
fare di tanto in tanto terapie antibiotiche che non sarebbero necessarie se vivesse in un ambiente sereno e sicuro.
La nostra speranza è che ci sia una famiglia disposta ad armarsi di pazienza
e amore, che accetti in casa una gatta
da rieducare; sappiamo che è una situazione non facile ma crediamo che
Nerina sia una gatta speciale, di quelle
che, una volta conquistate, dimostrano
affetto e riconoscenza per tutta la vita.
F.Co.
I CERCAFAMIGLIA
Arturo
Docile, affettuoso e timido,
dopo anni di convinvenza in
box con l’amico Spillo, ora
adottato, è rimasto solo e in
attesa di una nuova famiglia.
Baggio
Dolcissimo gattone di circa 4
anni, è stato trovato a luglio
del 2004 e da allora aspetta
una famiglia a cui donare il
suo sffetto e le sue fusa.
Nilo
Abbandonato dalla famiglia,
incrocio pastore del Caucaso
e husky. Giocherellone, è
buono con i bambini, ma
non con altri cani maschi.
2
Diana
3 anni, bianca con macchie
nere e arancioni, caratterino
tutto pepe, è stata abbandonata lo scorso maggio e merita l’amore di una famiglia.
✃
Uno splendido esempio di sensibilità e amore per gli animali, un grazie di cuore da parte
di tutti noi!
DALLA ROMANIA ALLA COREA:
DOVE CANI E GAT TI NON HANNO PA CE...
Le ultime notizie sono allarmanti: a Bucarest il sindaco ha deciso di ridare il via alla mattanza come cinque
anni fa, nel 2001.
Allora, anche alcuni volontari e veterinari dell’Asilo
del Cane si erano recati in Romania a Cernavoda – dove con il tempo è stato costruito un rifugio con aiuti
internazionali – per sterilizzare e soccorre i cani per
strada (esperienza a cui si riferiscono le foto che corredano questo articolo).
Come allora, adesso i cani saranno soppressi non più
entro due settimane (come comunque è sempre stato)
ma solo dopo tre giorni e con metodi non verificabili.
Iniezioni non appropriate, fatte male, da personale incompetente: molti operatori dello smaltimento hanno
infatti raccontato di aver trovato cani che ancora respiravano, agonizzanti.
Non solo, ma chi recupera – per opera di bene – un cane in canile per salvargli la vita e poi lo rilascia in strada viene punito con multe salatissime, inaccettabili
per un popolo povero come quello rumeno.
Questa la brillante soluzione del comune di Bucarest
per risolvere il problema del randagismo: un problema che molte associazioni internazionali stavano già
risolvendo sterilizzando e rilasciando liberi poi i cani
a loro spese. Ma ora tutto sembra vano. A parte quei
pochi, come fu un tempo per Angelina (della quale vi
raccontiamo la storia nella pagina a fianco) che riescono ad approdare all’estero (ma i tempi di recupero
così stretti rendono tutto più difficile!), per gli altri il
destino sembra segnato e solo le proteste internazionali possono fermare questo massacro.
Italia però è tutta un’altra cosa!”. In realtà in molte zone l’abbandono e il maltrattamento di cani e gatti sono una pratica comune (basta vedere l’affollamento
dei canili).
Se cani e gatti, poi, in Italia vivono meglio che all’estero non si può non pensare alle migliaia e migliaia
di animali uccisi ogni giorno per cibarsene (ricordiamoci ad esempio che se non si bollono vivi cani e gatti, alle povere aragoste tocca ogni giorno quella stessa
fine anche nel nostro “civilissimo” Paese), a quelli torturati per la vivisezione e test cosmetici, a quelli rinchiusi in gabbie e poi uccisi in maniera brutale per diventare pellicce, a quelli che soffrono in circhi e zoo
per essere usati come divertimento...
È ancora il caso di vantarsi?
R.Ma.
Un massacro che, invece, in Paesi come la Corea del
Sud e la Cina si perpetua da anni nel silenzio e nella
rassegnazione generali.
Lì cani e gatti sono rinchiusi in piccole gabbie senza
spazio sufficiente per muoversi, fare i bisogni, respirare. Ma questo è nulla rispetto a quello cui sono destinati: diventare pellicce e cibo. Gettati nell’acqua
bollente, spesso ne escono ancora vivi, per poi essere
bruciati, per rimuovere il resto della loro pelliccia. I
gatti vengono uccisi a bastonate dentro i sacchi, per
poi diventare zuppe di gatto.
Ogni anno oltre 2 milioni di cani e di gatti vengono
uccisi in modo brutale per soddisfare il bisogno di
mangiare carne di gatto e cane e più di 6000 ristoranti li offrono nei loro menu.
Questo nonostante la Corea del Sud abbia una “Legge
di Protezione degli Animali”.
E la situazione in Cina è praticamente identica.
Avvicinandosi all’Italia, il panorama non è però più
roseo: in molte zone della Spagna c’è una macabra
tradizione che consiste nell’impiccare i galgos, cani da
corsa come i levrieri, quando non sono più utili. Che
dire poi del trattamento riservato in Grecia ai cani
randagi, magri, sofferenti e malati e che in occasione
delle Olimpiadi, la città di Atene non ha esitato a far
uccidere in massa (con avvelenamenti, impiccagioni e
pratiche barbare) per “non urtare la sensibilità” dei
turisti che li potevano incontrare per strada?...
Di fronte a questi esempi ci verrebbe da dire: “Beh, in
LA PAROLA AL VETERINARIO
Parliamo di... GATTI INFLUENZATI
Il mese di marzo si apre con la notizia
del contagio influenzale di un gatto tedesco.
La psicosi continua, immotivata come
buona parte delle paure collettive, e ben
alimentata dai mass media che quotidianamente ci allarmano con i focolai di
influenza che si accendono qua e là, e
dall’altro ci rassicurano dal punto di vista culinario invitandoci a continuare a
mangiare carne di pollo.
Che i felini fossero sensibili all’infezione da parte del virus aviario H5N1 non
è una novità, visto che in Thailandia vi
sono state segnalazioni già nel 2004 di
una tigre e di alcuni gatti contagiati.
Appena il tempo di recuperare qualche
informazione a riguardo e anche in Austria è segnalata la presenza in un rifugio di un gatto positivo ma asintomatico e di altri due gatti in osservazione
con test da confermare.
La domanda che tutti i proprietari di felini iniziano a porsi davanti a un innocuo starnuto di Pallina e Fufi è: che fare? avvisare Asl, Protezione Civile,
OMS?
Calma, vediamo di ragionarci sopra.
Lasciando da parte il focolaio austriaco,
del quale ancora sono da chiarire le dinamiche e da confermare la positività
di due dei tre gatti interessati, quello te-
ri del virus, cibandosene o venendo in
contatto con materiale fecale.
In questo contesto il consiglio di non fare vagabondare il gatto all’aperto può
essere una misura cautelativa.
In Italia, su tutto il territorio nazionale
sono stati solo 19 i casi di volatili trovati positivi all’H5N1: ne deriva che i nostri gatti hanno bassissima probabilità
di avere contatti seriali con migratori
desco dell’isola di Ruegen si è verificato in un contesto molto particolare.
L’isola è frequentatissima da uccelli migratori e i casi di positività al virus
aviario sono stati più di 100, con una
densità di più di un volatile infetto ogni
kmq.
I gatti di quest’isola hanno cioè un’elevata probabilità di avere contatti frequenti e prolungati con uccelli portato-
3
infetti. Quindi nessuna caccia alle streghe e nessun’idea di liberarsi del proprio gatto!
La paura va ridimensionata fino a prove oggettive contrarie: al momento,
H5N1 ha ucciso in due anni e mezzo 94
persone in tutto il Sud-est asiatico,
mentre la comune influenza uccide solo
in Italia più di 500 persone all’anno.
Una riflessione per concludere: il rischio pandemia aumenterà con il passare degli anni con il proseguire di nefaste scelte agroindustriali su scala planetaria, che stanno portando a una
crescita dei consumi di carne di pollo in
Paesi che fino a qualche decennio fa ne
consumavano quote molto ridotte (negli anni ’90 la Cina ha raddoppiato il
consumo di pollame, divenendo il primo consumatore mondiale) associate a
una sempre maggiore diffusione degli
allevamenti intensivi che ammassano
decine di migliaia di animali in capannoni sovraffollati.
Questi, vittime del profitto incondizionato, che in caso di focolai vengono
sterminati a milioni con mezzi indegni,
sono la carica esplosiva per la rapida
selezione di ceppi sempre più pericolosi per l’uomo.
Che dire?, chi di spada ferisce…
F.Ce.
LA POSTA DI GRR...RINGHIO
Torna anche in questo numero la rubrica dove a parlare sono i nostri lettori, che in questo spazio raccontano
la storia con il loro animale adottato, esprimono commenti, impressioni, richieste. Continuate a scriverci presso:
La Posta di Grr…Ringhio - Asilo del Cane di Palazzolo Milanese - Via de Predis 9 - 20155 Milano
oppure via email: [email protected].
HANNO TROVATO CASA!
Ecco le storie e le foto di alcuni amici che siamo andati a trovare dopo l’adozione nella loro nuova casa…
NATALINO
LULÙ
A tutti i miei ex compagni, con l’augurio di ritrovare la libertà e tanto tanto amore come ho trovato io
Con affetto
Natalino Pezzotta
Ciao a tutti, sono Lulù (ex Jasmine);
devo dire che sono stata molto fortunata, mi sono trovata dall’Asilo del
Cane a una casa in cui sono la regina.
I miei padroni mi trattano benissimo:
tante coccole, passeggiate e una bella
mangiata e poi... una bella dormita
sul divano!
Shank
Kim
Vittoria
Tinca
Maia e
Priscilla
FULMINE
BIBÒ
Ciao a tutti voi, siamo Maristella e Giuseppe, i due ragazzi che hanno adottato
Fulmine. Ora sta molto meglio, lavato,
stirato, inamidato, pettinato e soprattutto
coccolato a più non posso! Anche se il
problema alle zampe posteriori sussiste,
seppure in forma più lieve, la peste ha cominciato a correre e quando scappa sono
dolori a rincorrerlo! Siamo contenti di
aver dato un’altra possibilità a Fulmine.
P.S. vi allego una foto scattata il giorno
dopo l'adozione, che ritrae Fulmine, lavato, pettinato e a spasso con la sua padroncina. Un saluto.
Maristella e Giuseppe
Ecco Bibò: non è tenero?... Cogliamo l’occasione per augurarvi (anche se un po’ in ritardo)
un bellissimo e divertentissimo 2006!!!!
Ice (ex Michele)
LEO
Inviamo a tutti un grande augurio di buon anno e la foto del
leoncione che si schiaccia un
bel riposino sul divano!
Vi ricordate di Leo?... L’abbiamo adottato a maggio, quel furfante!
Leone, Lucia e Mindert
EUTANASIA
Sull’ultimo numero di Grrr...ringhio il veterinario scriveva “Parliamo di eutanasia” e ora mando la mia piccola testimonianza.
1 agosto 2005: da un anno sono la “badante” della mia cagnetta (16 anni di età)
che cammina sempre più lentamente e partiamo verso la consueta vacanza in
montagna.
Dopo due settimane mi accorgo che tutto si sta fermando, non solo le zampe:
non mangia, non beve. Per due giorni la porto in braccio nel prato per i suoi bisognini, ma alla terza mattina stramazza a terra. Le preparo un angolo riservato e le sto seduta vicino, accarezzandola un po’, e poiché si lamenta flebilmente
penso: vediamo come passa la notte…
Nel tardo pomeriggio esco per mezzora e quando torno è lì, tranquilla. Ora è nel
prato, fra due piccoli alberi di pero. Nella mia tristezza c’è la soddisfazione di
non averle usato l’estrema violenza.
In ottobre sono venuta in canile e ho adottato l’affettuosissima Sissi.
Claudia Selva, Milano
RONNIE (EX ROCKY)
Ronnie sta benone. Tutti i vicini di
casa lo adorano, è buonissimo e dolcissimo con tutti; il suo modo di abbaiare estremamente educato e pacato ha conquistato tutti. Il mio vicino
di casa mi ha fornito una casa con
veranda che Ronnie adora, soprattutto perché può rimanere all’interno della verandina a guardare il panorama del Monte Rosa che gli sta
proprio di fronte. Lilly, la nostra cagnolina, ha accettato Ronnie con
grande piacere, così come la regina
della casa Mina, la gatta più intelligente del mondo, ha definitivamente deciso che Ronnie può rimanere a vivere a casa sua,ovviamente ricordandosi che è lei che comanda.
Paola e Maurizio Confalonieri
ANUBI (MINNIE)
Buongiorno,
in data 01/10/05 ho preso in adozione all’Asilo del Cane una cucciola di pitbull
da voi chiamata Minnie.
Domenica scorsa Roberta (una volontaria del canile) è venuta a casa mia a vedere con i suoi occhi come sta la “bimba”, che ora si chiama Anubi.
Vi giro quindi due foto di Anubi e Nino, il meticcio che già avevamo e che vive
con lei; come potete vedere, ora Anubi sta bene ed è bellissima!
A presto
Viviana Biancullo
PRIMA
GRR...RINGHIO - Periodico quadrimestrale.
Editore: Asilo del Cane di Palazzolo Milanese ONLUS, Via Prina 10, 20154 Milano, tel. 02/9181369
c.c.p. 20135208
Direttore Responsabile: Roberta Marino
Stampato presso la NUOVA POLISTYLEGRAF srl, C.so San Gottardo 12, 20136 Milano.
Registrazione presso il Tribunale di Milano n° 231 del 13-04-2001.
Redazione e Amministrazione: Via de Predis, 9 - 20155 Milano.
DOPO
Ai sensi dell’art. 10 della legge 675/96, le finalità del trattamento dei dati relativi ai destinatari del presente periodico consistono nell’informare i lettori sull’attività dell’associazione mediante l’invio della presente rivista.
L’Editore garantisce il rispetto dei diritti dei soggetti interessati di cui all’art. 13 della suddetta legge.
Finito di stampare il 30/03/2006
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