02 Pag. 0 / 10 20.07.2015 INDICE PREMESSE ........................................................................................................................................... 2 CENNI STORICI .................................................................................................................................. 2 CONTESTO ......................................................................................................................................... 4 LINEE PROGETTUALI ........................................................................................................................... 5 INQUADRAMENTO INTERVENTO ...................................................................................................... 5 IL PIANO DI RECUPERO ..................................................................................................................... 6 Il volume ..........................................................................................................................................7 Le dimensioni del Piano ...............................................................................................................8 Standard urbanistici ......................................................................................................................8 VIABILITÀ............................................................................................................................................ 8 SISTEMA DEI VINCOLI ....................................................................................................................... 9 SISTEMA DELLE INVARIANTI .............................................................................................................. 9 OPERE PUBBLICHE E MATERIALI ........................................................................................................ 9 SOTTOSERVIZI .................................................................................................................................. 10 TIPOLOGIE EDILIZIE .......................................................................................................................... 11 Pag. 1 / 10 PREMESSE Il presente progetto consiste nella riqualificazione urbana di un’area a ridosso del centro storico del Comune di Legnaro nel quale insiste un immobile costruito nei primi anni del ‘900 vincolato ai senti dell’art. 10 della L.R. 24/1985, in seguito chiamato “il rustico”. Tale intervento è un’operazione economicamente molto onerosa, che sommata alla difficile situazione che il mercato immobiliare sta attraversando, non si potrebbe realizzare senza l’incentivo dato dal “Piano Casa”. Si propone infatti un Piano Urbanistico Attuativo, in particolare un Piano di Recupero, che si sviluppa all’interno delle possibilità date dal contesto normativo della L.R. 14/2009 e ss.mm.ii., coinvolgendo diverse proprietà e superfici, oltre a diverse zonizzazioni previste del P.I. (ex P.R.G.) tra cui anche il parcheggio P/25 costituente standard di Piano Regolatore ma che diventa parte integrante del progetto. In particolare a seguito della variante 01 al P.I. ha ricompreso e fatto proprio il progetto presentato nel novembre 2013, in termini stereometrici. Con il presente si riconduce quanto presentato alla normativa vigente in termini di piano casa e di P.R.C. Obiettivo dell’impianto urbanistico di progetto è tutelare e valorizzare il bene vincolato, riorganizzare spazi e volumi, dando loro un ordire gerarchico, funzionale e di naturale innesto nella maglia urbana circostante. Si dà spazio alla possibilità edificatoria data dalle aree coinvolte, si propone una soluzione che non sia autoreferenziale ma che guardi anche alle possibili linee di sviluppo insediativo espresse dal PAT, ivi compresa la zona d’interesse comune (IC/1) già prevista dal PRG. Il progetto, proprio per le sue particolarità che saranno meglio sviluppate nella relazione che segue, dovrà rispondere, fin dal suo concepimento urbanistico, agli antichi quanto attuali requisiti vitruviani: Utilitas (utilità nella funzione) Firmitas (forma e solidità nella statica e nei materiali) Venustas (venustà, bellezza, estetica). CENNI STORICI [tratto da “Legnaro e il suo territorio” curato da Marilia Ciampi Righetti - ed. 2002 – Comune di Legnaro] Il fatto più rilevante degli anni trenta a Legnaro riguarda il cambiamento di proprietà dell'"Agenzia", la grande azienda agricola che gravitava intorno alla Corte benedettina e costituisce il centro economico del paese. Dopo ottant'anni di gestione, la famiglia Camerini cede nel 1934 l'azienda al conte Vittorio Cini e alla società che a Pag. 2 / 10 lui fa capo, la Società Anonima Imprese Agricole (SAIA), di proprietà della famiglia. ''estensione delle fittanze e delle mezzadrie che facevano capo alla Corte benedettina raggiungeva allora i 1500 campi padovani. Con la gestione Cini, parecchi piccoli contratti di fittanza vengono sostituiti da più cospicui contratti di mezzadria: le mezzadrie diventano 32 e costituiscono la parte principale della proprietà. Il passaggio viene sofferto da molte famiglie, perché il contratto di mezzadria, pur accettando la terra in porzioni più grandi rispetto alla fittanza, restringe sia i margini di guadagno sia i margini di libertà. Con un contratto di mezzadria, infatti, si è legati molto più strettamente alla proprietà: non si dispone liberamente del proprio lavoro, che dev'essere interamente dedicato al funzionamento della mezzadria. Ogni attività della famiglia deve essere contrattata con il proprietario, e ogni guadagno, o prospettiva di guadagno, spartita. Al capofamiglia viene affidato un libretto che riepiloga le spese sostenute e la quantità dei raccolti, cioè "il dare e l'avere" della gestione. Periodicamente, il libretto viene aggiornato nell'ufficio del mezà al piano rialzato della Corte benedettina: vederlo a fine anno è sempre critico. Molti ricordano ancora la scritta rossa che diceva "a debito", seguita dall'importo. Con l'avvento delle 32 mezzadrie, anche l'aspetto della campagna che fa capo all'Agenzia cioè alla Corte benedettina subisce cambiamenti simili a quelli che stavano avvenendo in tutto il Veneto. Infatti, per regime negli anni Trenta mezzadrie e colonie si diffondono in tutta la pianura Padana. E nelle zone di recentissima bonifica, come la fascia lagunare a nord di Venezia, bonificata tra il 1924 e il 1929, sorgono ora grandi case coloniche. Forse avvalendosi di alcuni contributi statali, per le mezzadrie appena istituite a Legnaro la gestione Cini fa costruire nuove abitazioni o fa ampliare quelle esistenti, dotandole di ricovero per gli animali [...] La costruzione tipica prevede, accanto alla casa d'abitazione, un portego e un fabbricato per la stalla e il ricovero degli animali, sovrastato da un fienile. Nei primi anni, come vedremo più avanti, a questi edifici si aggiungeranno i silos per lo stoccaggio dell'erba medica. Tale processo non ha escluso gli avi dell'attuale famiglia proprietaria del rustico (la famiglia Guglielmo) che nei primi anni del '900 hanno visto trasformarsi il casone dove vivevano in una nuova casa con adiacente stalla: per questo viene tutt'oggi chiamati dai cittadini locali, "CASANOVA". Pag. 3 / 10 CONTESTO L’area d’intervento si trova in prossimità del centro del Comune di Legnaro, a meno di 300 m dalla chiesa, municipio e i principali servizi quali bar, ristoranti, fermate dell’autobus, scuole e supermercati. L’intorno è l’edificato tipico di un centro di un comune medio piccolo, con edifici plurifamiliari, a schiera o a blocco, con attività commerciali di vicinato e piazzette più o meno recenti. A 500 m dal polo universitario che ospita l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, l’Agripolis e l’Istituto Zooprofilattico delle Tre Venezie, l’intervento si attesta su via Roma, che è la strada provinciale n. 35, di collegamento tra Saonara e Bovolenta, la quale, 500 m più a nord del sito, incrocia la Strada Statale 516, via Romea, arteria storica di collegamento Padova Chioggia / Ravenna. L’elemento che detta l’impronta più significativa nell’immediate vicinanze sia dal punto di vista architettonico che urbanistico, è senza dubbio la quattrocentesca Corte Benedettina, sede di Veneto Agricoltura e della biblioteca comunale, elemento oggetto di riflessione anche per il progetto in parola. Pag. 4 / 10 LINEE PROGETTUALI Il rustico orienta la sua parete lunga a sud-ovest con un'inclinazione di circa 15°, ponendosi in modo perpendicolare alle linee dei campi. La viabilità e l'edificato circostante invece si attesta su una maglia piuttosto regolare e più vicina agli assi cardinali. L’edificio vincolato, “il rustico”, è un punto fermo, inamovibile e da far emergere: esteticamente e culturalmente. Questa l'idea generatrice, frutto dell'osservazione del luogo - il genius loci. Riproponendo infatti, come sintesi progettuale, la maglia degli interventi edilizi e infrastrutturali più recenti e attestando su di essa l'ampliamento di cui il presente progetto, immediatamente si scopre come la posizione “storta” del fabbricato novecentesco, sia tanto obbligata (per il fatto che non è possibile il suo spostamento) quanto naturale. A rendere più grande e importante il rustico sarà l’ampio spazio verde lasciato sul fronte sud, percezione di un limite visivo che sposta il punto di vista più lontano, così da ampliare la visuale, materiale e concettuale e riproposizione dell’aia esistente (cfr fine paragrafo*). A rafforzare tale principio sarà il contrasto dato dall'utilizzo di volumi e materiali tipici della contemporaneità pur in perfetta armonia con l'ambiente d’intorno, vocato alla tranquillità di un parco urbano. Pensando infatti al grande viale ciclo-pedonale inserito a nord della viabilità principale, si trova la concreta risposta alla volontà espressa dai progettisti del Piano Regolatore così come modificato dagli istruttori Regionali, di collegare il parcheggio posto a est (P/25)con il futuro parco che la perequata 8 ospita a ridosso delle centenarie mura della Corte Benedettina. Parte di questo parco viene realizzato già con questo intervento. Interessante è pensare che questo viale ricalca la posizione della vecchia carrareccia che portava ai campi, importante conferma del genius loci*. INQUADRAMENTO INTERVENTO Con il presente P.d.R. viene utilizzata la possibilità data dalla L.R. 14/2009 come modificata dalla L.R. 32/2013 per riqualificare un’area di circa 18.000 mq attestata su via Roma, e catastalmente identificata al foglio 9, mappali: 65, 1053 (parte), 1068, 1073, 1088 e 1247 di proprietà di Guglielmo Federico, Parpagiola Davide, Suriani Marco, Guglielmo Serena, (oltre all’usufrutto di Favaron Santa) in quote diverse; 508 (parte) e 509 (parte) di proprietà di Guglielmo Federico e Guglielmo Serena. Pag. 5 / 10 Detti mappali ricadono nella z.t.o. C1/1, P/25 e VP/8, soggette a intervento unitario dall’ultima variante al P.I. Su di essi insistono degli immobili, meglio evidenziati nelle tavole 5 e 6, costruiti in diverse epoche ma tutti ante 1967 (data di presentazione di un elaborato al Comune ma carente di molte parti): rustico ex stalla ed abitazione, vincolato ai sensi dell’art. 10 della L.R. 24/1985 così come previsto dall’art. 10 delle NTA e dalla scheda di vincolo identificata al n. 44 addossata abitazione annessi rustici un silos in calcestruzzo superfetazioni in muratura ricoveri attrezzi di varie forme realizzate in lamiera ondulata Pur essendo ancora viva la funzione di abitazione, per le parti a questo adibite, gli immobili risultano perlopiù in uno stato di degrado, non organizzati e architettonicamente impoverente per la quasi secolare struttura vincolata. L’intervento propone, attraverso il Piano di Recupero un rinnovamento del patrimonio edilizio esistente mediante la demolizione totale dei suddetti immobili - eccetto il rustico vincolato - la ricomposizione planivolumetrica delle disponibilità date dagli stessi volumi demoliti e dalla cubatura residua data dai lotti liberi ricadenti nelle zone C1, la realizzazione (convenzione) del parcheggio identificato come P/25.quest’ultimo, pur ricadendo in parte nei mappali 294, 295 e 1089 di proprietà di terze persone, sarà comunque garantito per interno all’interno del piano in parola. Il progetto, pur applicando il Piano Casa, e pertanto in deroga alle previsioni dei regolamenti comunali e degli strumenti urbanistici e territoriali, comunali, provinciali e regionali, rispetta le indicazioni che questi contengono, e in particolare si prevede: il collegamento verde previsto nella Per/8, tra la S.P. 35 via Roma e il parco a ridosso delle mura della Corte Benedettina; verrà realizzato con un percorso pedonale aperto al pubblico. IL PIANO DI RECUPERO Il Piano di Recupero in esame, per quanto sopra descritto, propone una lottizzazione suddivisibile in tre “momenti” 1. Lotto 1 dedicato al rustico e alla sua ristrutturazione/ riqualificazione; 2. Area per nuova edificazione posta a sud del rustico; 3. Realizzazione di opere pubbliche quali il parcheggio, la viabilità penetrante e il verde (percorso vita) che si allineano con l’intenzione del piano regolatore. Pag. 6 / 10 L'accesso all'area è previsto unicamente da via Roma; la conformazione dell’area ha consentito di distribuire lungo lo spazio di accesso ai lotti, anche i parcheggi pubblici e/o privati, i necessari spazi di manovra e il verde necessario che servirà anche come invaso per la laminazione delle acque di prima pioggia. Il volume Il volume massimo insediabile, come indicato nelle tavv. 6 e 7, è pari a 11.900,00 mc. Gli abitanti teorici sono 80. Il volume di progetto è di 10.910 mc, calcolato considerando la volumetria disponibile dato dai lotti liberi (residua) pari a 1.548,00 mc e le possibilità del piano casa. In particolare, considerando che parte dell’esistente viene demolito, si propone una ricomposizione planivolumetrica dell’insieme, dove l’art. 3 della L.R. 14/2009 ss.mm.ii. prevede un aumento della volumetria demolita pari al 70%. Circa la parte rimanente per motivi di pregio architettonico, si prevede comunque l’aumento del 50% dati dall’art. 2 della citata legge in quanto si prevede un intervento di riqualificazione portando l’edificio vincola in classe B oltre all’installazione di pannelli fotovoltaici per almeno 3 KW. A questi si sommano 150,00 mc, ampliamento possibile grazie all’Art. 20 delle NTA. * il conteggio dei lotti liberi è specificato in tavola 5 * * ** Ulteriori 2.445,00 mc sono insediati nel rispetto dell’indice fondiario massimo attraverso il ricevimento di residui volumetrici per volumetrie ricadenti in z.t.o. C1.e così come previsto dalle NTA. Pag. 7 / 10 Le dimensioni del Piano Superficie Territoriale mq. 18.538,00 Superficie Fondiaria mq. 11.370,50 Superficie a Verde Pubblico mq. 2.175,00 Superficie a Parcheggi Superficie Viaria e Pedonale mq. 1.956,00 mq. 2.928,50 Massima volumetria insediabile mc. 12.000,00 Volume di progetto mc. 11.060,00 Indice territoriale 0,60 mc/mq Indice fondiario 0,97 mc/mq Standard urbanistici Gli standard urbanistici sono rispettati come da tavola 7, in particolare il progetto prevede Zone a verde Zona a parcheggi 2.175,00 mq 1.956,00 mq In particolare i parcheggi si distinguono in: parcheggio di P.d.R. con 259,00 mq parcheggio di piano regolatore P/25 con 1.327,00 mq parcheggio commerciale con 370,00 mq VIABILITÀ La viabilità pubblica definibile come principale, è stata posizionata così da poter servire oltre al nuovo edificato, anche l’adiacente zona a servizi (previsione questa mancante negli strumenti urbanistici vigenti) oltre ad un futuro sviluppo insediativo proprio in considerazione delle linee di nuova espansione previste dal P.A.T. e P.I. di recente approvazione. Nell’intenzione di valorizzare “il rustico” si è spostata la nuova edificazione al di là della strada di penetrazione, la viabilità principale è ampia: marciapiede 1,5 m, parcheggio in linea 2,5 m, carreggiata 7,5 m, viale ciclopedonale 2,5 m per un totale di 14 m. Solo due perpendicolari formano la viabilità secondaria privata, che serve un numero esiguo di unità. Il viale ciclopedonale sarà servizio per tutta la comunità che potrà liberamente passeggiarvi, con il fine ultimo di dare un collegamento a quello che sarà il parco urbano del comune di Legnaro previsto, come precedentemente detto, dalla Perequata 8. Pag. 8 / 10 SISTEMA DEI VINCOLI L’area in esame non presenta vincoli. Essa confina con il vincolo dato dalle mura della centenaria Corte Benedettina dalle quali è prescritta l’inedificabilità per un raggio di 100 m. SISTEMA DELLE INVARIANTI Le "invarianti" potenzialmente interessate dalla realizzazione del progetto si possono riunire nell’unica di carattere viario: via Roma. OPERE PUBBLICHE E MATERIALI Le opere da cedere al Comune, così come individuate nella tavola 9 saranno realizzate a regola d’arte, cercando l’utilizzo di materiali drenanti ove possibile. Esse possono essere così riassunte: Parcheggio P/25: realizzato in continuità del parcheggio esistente attestato su via Santa Giustina, in conformità di materiali, finito con asfalto per quanto riguarda l’area di manovra, e in masselli di betonella drenanti per l’area di sosta. Verso via Roma sarà realizzata un’aiuola verde alberata. Parcheggio di P.d.R.: realizzato lungo la viabilità principale e in corrispondenza del cul de sac, a diretto servizio delle abitazioni e del verde: la finitura sarà la stessa del P/25. Parcheggio commerciale: realizzato in aderenza al parcheggio P/25, soddisfa le esigenze dell’area ad uso commerciale, garantendo la copertura minima di 1 mq per 1 mq commerciale (370 mq di parcheggio per una pari superficie commerciale massima di 370 mq). Per ulteriore eventuale superficie commerciale o direzionale verranno ricavati gli standard di parcheggio all’interno dei singoli lotti. Il numero di posti auto complessivo è di 78. Verde le aree a verde avranno la duplice funzione di parco e/o aiuola ed al contempo d’invaso per la laminazione della acque piovane. Su di esso è stato progettato un percorso vita, su terra battuta ed attrezzato per esercizi di ginnastica leggera, fruibili a tutti – cfr tav12. Marciapiedi il marciapiede facente parte della strada principale sarà realizzato in masselli autobloccanti (betonelle). Pag. 9 / 10 Viale ciclopedonale questo sarà realizzato in listelli di betonella posati a correre, in modo da garantire al contempo la durabilità del prodotto e senza la necessità di particolare manutenzione da parte dell’ente pubblico che lo riceverà a carico. Tanto descritto a titolo riassuntivo ed illustrativo, in quanto sarà cura del computo metrico estimativo e del capitolato allegato specificare in modo puntuale le caratteristiche tecniche esecutive di tutte le opere da cedere al Comune. SOTTOSERVIZI Le reti sono state posizionate all’interno della sezione stradale con la possibilità che le reti Enel, Telecom, Illuminazione pubblica siano sotto i percorsi pedonali. La scelta relativa alla posizione dei sottoservizi è dovuta principalmente all’ingombro degli stessi, in particolare del sistema di contenimento e smaltimento delle acque meteoriche. L’allacciamento dei sottoservizi è previsto, fatte salve diverse indicazioni degli enti erogatori, in via Roma. Nella presente relazione sono descritti esclusivamente gli aspetti principali di progettazione delle reti, per maggiori dettagli si rimanda agli elaborati grafici, e alla relazione tecnica di calcolo (Dimensionamento acque nere e studio di Compatibilità Idraulica). La localizzazione delle reti e il loro dimensionamento potranno inoltre subire variazioni a seguito del rilascio dei pareri da parte degli enti competenti, ai quali è stata inviata, contestualmente alla presentazione del piano, richiesta di parere. Rete acque meteoriche e sistema di smaltimento delle acque meteoriche: Il dimensionamento del sistema tiene conto della sua doppia funzione: rete smaltimento delle acque meteoriche e bacino di contenimento in caso di precipitazioni eccezionali o blocco dei corpi idrici ricettori. Il sistema di captazione delle acque meteoriche, come meglio evidenziato nello “Studio di Compatibilità Idraulica” ha quale corpo idrico ricettore il fossato di scolo presente lungo la mura di cinta della Corte Benedettina ed è composto da caditoie stradali piane in corrispondenza dei parcheggi e bocche di lupo su bordo marciapiede. Il volume d’invaso necessario è stato calcolato in base alle direttive emanate dal competente Consorzio di Bonifica (che prevedono un invaso di 400 mc/ha). All’interno del piano sono stati individuati i seguenti invasi: Rete collettori principali e secondari; Pag. 10 / 10 Bacino d’invaso ottenuto con l’abbassamento della parte centrale dell’area verde. Lo schema preliminare delle reti Enel, Telecom, Gas, Acquedotto, Acque nere è riportato negli elaborati grafici. Si tratta come anticipato di uno schema preliminare che andrà aggiornato a seguito del rilascio del parere da parte degli enti competenti. Il punto di recapito della rete della fognatura è previsto sulla rete pubblica di Via Roma. Per l’impianto di illuminazione pubblica è stato predisposto apposito progetto in conformità alla vigente normativa, volta a risparmi grazie all’utilizzo di corpi illuminanti a LED e in continuità estetica con i punti luce esistenti. TIPOLOGIE EDILIZIE All’interno del PdR si è voluto variare la tipologia, mantenendo allo stesso tempo un carattere a “basso impatto ambientale”. Infatti la volumetria assegnata e le norme di attuazione proposte, limitano per esempio l’altezza a 7,5 m e massimo due piani abitabili. La tipologia prevalente sarà di case uni e bifamiliari. Inoltre l’indice di densità territoriale pari a 0,59 mc/mq e un indice di densità fondiaria di 0,95 mc/mq sono in linea con le attuali aree di espansione, considerando che un indice fondiario sotto l’unità è segno di un’edificazione non intensiva, tipica del territorio Legnarese. Pag. 11 / 10