MEMBRO DELL’ASSOCIAZIONE EUROPEA DEI FESTIVAL DI MUSICA Scuola Napoletana, atto “Demofoonte” III: Comunicato stampa La Biblioteca del Conservatorio di San Pietro a Majella a Napoli è uno scrigno prezioso ed unico al mondo. Le sue numerose sale, fresche di restauro, sono intitolate ciascuna ad un grande musicista il cui nome campeggia sulla porta di ingresso: Pergolesi, Paisiello, Rossini, Cimarosa... Gli scaffali alle pareti raccolgono migliaia di manoscritti, molti dei quali autografi, tutti ancora da scoprire. Al Maestro Riccardo Muti e ai suoi ripetuti interventi, si deve il merito di aver contribuito a salvare dall’incuria questo ricchissimo patrimonio, ma, soprattutto, si deve a lui il fatto che alcune di quelle opere tornino ad essere eseguite e trascritte in edizione a stampa. Grazie ad una collaborazione fra il Festival di Salisburgo e Ravenna Festival, infatti, ha preso vita un progetto sulla “Scuola Napoletana” che, per 5 anni a partire dal 2007, mette in scena opere ed oratori di autori napoletani del settecento, sotto la direzione artistica e musicale del Maestro Muti. Dopo Il ritorno di Don Calandrino di Domenico Cimarosa, e l’Oratorio a Quattro Voci di Alessandro Scarlatti (quest’ultimo rinvenuto nella Biblioteca dei Girolamini, sempre a Napoli), che hanno inaugurato il percorso dedicato alla “Scuola Napoletana”, nel 2008 è andato in scena Il matrimonio inaspettato di Giovanni Paisiello, affiancato dall’esecuzione de I Pellegrini al sepolcro di Nostro Signore di Johann Adolph Hasse. Le due opere buffe, dopo il debutto a Salisburgo e a Ravenna, sono state rappresentate in altri prestigiosi palcoscenici europei. Quest’anno, al Festival di Pentecoste di Salisburgo e a Ravenna Festival, si affianca, come coproduttore della terza opera, il teatro dell’Opéra National de Paris. Si tratta questa volta di opera seria e di un titolo fra i più celebrati del ’700, il Demofoonte, su libretto di Pietro Metastasio. Scritto nel 1733, appartiene al periodo aulico di Metastasio a Vienna. La sua popolarità è attestata dall’incredibile numero di versioni musicali; se ne contano almeno 73 di diversi compositori fra i quali Gluck (1743), Galuppi (1758), Hasse (1758) Paisiello (1775) e, probabilmente, Vivaldi. Nicolò Jommelli, uno dei massimi maestri di scuola napoletana, nativo di Aversa e molto attivo in Europa, ne scrisse ben 4 versioni. Quella che verrà riproposta, è la quarta, rappresentata al San Carlo di Napoli il 4 novembre 1770. Il celebre storico della musica e musicologo inglese Charles Burney, che, nel suo viaggio in Italia, assistette alla rappresentazione del Demofoonte di Jommelli a Napoli, scrisse a proposito del compositore napoletano: «Jomelli’s works are full of great and noble ideas». Interessante notare che lo stesso Mozart, che ha musicato anch’egli 5 arie del Demofoonte di Metastasio, fu a Napoli proprio nel 1770, essendo, fra l’altro, ospite anche di Jommelli. Per questo riallestimento sono stati chiamati personaggi di primo piano, attivi sulla scena internazionale del teatro musicale, quali il regista Cesare Lievi (che torna a collaborare con Muti dopo i Due Foscari scaligeri del 2003), la scenografa Margherita Palli, la costumista Marina Luxardo, il light designer Luigi Saccomandi. Per coprire i 7 ruoli di grande virtuosismo ed impegno vocale, sono stati selezionati due cast, attingendo, come di consueto, a giovani voci in prevalenza di cantanti italiani. Come accennato, il progetto sulla “Scuola Napoletana” prevede, per ciascun titolo in programma, la realizzazione della stampa moderna in edizione critica a cura della casa editrice bolognese Ut Orpheus. La presentazione del Demofoonte coincide anche con l’uscita dell’edizione critica, prima opera pubblicata dell’intero percorso. MEMBRO DELL’ASSOCIAZIONE EUROPEA DEI FESTIVAL DI MUSICA Niccolò Jommelli (1714-1774) DEMOFOONTE Dramma per musica in tre atti libretto di Pietro Metastasio (Ut Orpheus Edizioni, Bologna) Demofoonte Dimitri Korchak, Marcello Nardis Dircea Maria Grazia Schiavo, Barbara Bargnesi Timante Josè Maria Lo Monaco, Giacinta Nicotra Matusio Antonio Giovannini, Nicola Marchesini Creusa Irena Bespalovaite, Auxiliadora Toledano Cherinto Valentina Coladonato, Irini Kirakidou Adrasto Valer Bama-Sabadus, Pamela Lucciarini direttore RICCARDO MUTI regia Cesare Lievi scene Margherita Palli costumi Marina Luxardo luci Luigi Saccomandi Orchestra Giovanile Luigi Cherubini coproduzione Salzburger Festspiele, Ravenna Festival, Opéra National de Paris 29, 31 maggio SALZBURGR FESTSPIELE PFINGSTEN, HAUS FÜR MOZART 13, 16, 18, 20, 21 giugno OPÉRA NATIONAL DE PARIS, PALAIS GARNIER 3, 5, 7 luglio RAVENNA FESTIVAL, TEATRO ALIGHIERI