TRA FORMAZIONE E LAVORO: TIROCINI, APPRENDISTATO E EMPLOYABILIT Y Davide Arcidiacono Department of Social and Political Sciences AGENDA La sfida del mercato del lavoro e dei sistemi d’istruzione italiani Profili definitori Come sono regolati i tirocini e l’apprendistato Le specificità del caso Italiano Evidenze empiriche e le criticità osservate LA SFIDA ITALIANA tra alternanza e disoccupazion e giovanile LO SCENARIO: FORMAZIONE E OCCUPAZIONE DEI GIOVANI ITALIANI DI SP E RSI ONE SC OL A STI CA ( FON T E E UROSTAT L F S- 2 01 2 ) LO SCENARIO: FORMAZIONE E OCCUPAZIONE DEI GIOVANI ITALIANI DI SOC C UPAZIONE G I OVA NI L E ( FON T E E UROSTAT L F S 2 01 3 ) LA TRANSIZIONE SCUOLA - LAVORO O V E R L A P S B E T W E E N E D U C AT I O N A N D E M P L O Y M E N T ( E U R O S TAT, 2 0 1 2 ) LA TRANSIZIONE SCUOLA - LAVORO O V E R L A P S B E T W E E N E D U C AT I O N A N D E M P L O Y M E N T ( E U R O S TAT, 2 0 1 2 ) LA TRANSIZIONE SCUOLA - LAVORO O V E R L A P S B E T W E E N E D U C AT I O N A N D E M P L O Y M E N T ( E U R O S TAT, 2 0 1 2 ) UN MERCATO DEL LAVORO DUALISTICO Più di 2 milioni e250 NEET, il più alto valore in Europa dopo la Grecia Italy Neet rate (Age 15‐29): Nord -19%; Centro -15%; Sud -32% Tasso di disoccupazione (Age 15-29): Italia 28%-Sud Italia 42% La regione con il più alto tasso di disoccupazione giovanile: Sicilia 41 ,7% (Neet rate 38%) Overeducation Rate (Age 15-34): Italia 28%, Sicilia 34,4% Elevato rischio di brain drain e brain waste APPRENDISTATO E TIROCINI Questioni definitorie TIROCINI E APPRENDISTATO IN ITALIA: IN UNA PROSPETTIVA EVOLUTIVA A politica attiva del lavoro (negli ultimi anni-Vedi progetto NEET e Youth Guarantee) A strumenti formali di l’apprendimento on the job Da strumenti informali di socializzazione al lavoro (in epoca classica e Medioevo) alternanza per (dai primi del ‘900 con i processi di industrializzazione fino alla fine degli anni 90-2000 con la riforma dei sistemi d’istruzione). Alternanza (legge 53/2003), principio educativo e tipologia di percorso educativo (secondo ciclo istruzione superiore) che combina differenti metodi e luoghi di apprendimento, prevedendo l’alternanza tra momenti di studio e di lavoro durante l’intero percorso di studi (dai 15 ai 18 anni). I periodi in azienda rappresentano unità formative del corso di studi. LE PRINCIPALI TAPPE NORMATIVE DI APPRENDISTATO E TIROCINIO La l. n. 25/1955 per la prima volta definisce l’“apprendistato” e regola in maniera completa l’istituto: - incentivi economici a favore del datore di lavoro -raf forzamento del legame tra lavoro e formazione “L'apprendistato è uno speciale rappor to di lavoro in forza del quale l'imprenditore è obbligato ad impar tire o a far impar tire, nella sua impresa, all'apprendista assunto alle sue dipendenze, l'insegnamento necessario perché possa conseguire la capacità tecnica per diventare lavoratore qualificato, utilizzandone l'opera nell'impresa medesima” L a l . n . 1 9 6 / 1 9 97 ( i l c . d . “ P a c c h e t t o Tr e u ” ) , t e n t a d i v a l o r i z z a r e i l p r o f i l o f o r m a t i v o d e l c o n t r a t t o e d i promuoverne la dif fusione (apprendistato come rimedio per la disoccupazione giovanile): A gevolazioni contributive solo a fronte di ef fettiva partecipazione alla formazione; Definizione dei contenuti della f o r m a z i o n e d e l l a s u a a r t i c o l a z i o n e e c e r t i f i c a z i o n e d e l l e c o m p e t e n z e . I l p a c c h e t t o Tr e u i n t r o d u c e l a dif ferenza tra curriculare e extracurriculare I l d . l g s . n . 2 76 / 2 0 0 3 ( c . d . L e g g e B i a g i ) , o b i e t t i v o : Fare dell’apprendistato il c anale privilegiato – e, c on riferimento ai minori, esc lusivo – di ingresso dei giovani nel mercato del lavoro, nell’ottica di un rinnovato e più moderno raccordo tra l’impresa, il mondo delle professioni e il sistema educativo e formativo, compresa l’alta formazione universitaria (lauree e dottorati di ricerca) L e g g e n . 9 2 / 2 01 2 ( L e g g e F o r n e r o ) i n t e r v i e n e a l f i n e d i e v i t a r e g l i a b u s i s u l t i r o c i n i o , a c u i s i aggiungono le successive Linee Guida definite tra Governo e Regioni e cerca di rilanciare l’apprendistato IL RUOLO DELLE RIFORME SULL’ISTRUZIONE Si raf forza l’interazione tra sistema educativo e sistema economico nei paesi europei a partire dal processo di Bologna del 1999 La riforma dei sistemi d’istruzione (decreti 509/99 e 207/04) con nuovi programmi di studi, obiettivi professionali più definiti, introduce e rafforza il valore formativo dei momenti di alternanza studio e lavoro durante e dopo i corsi di laurea La riforma Gelmini rafforza il ruolo del placement dentro le istituzioni educative e formative quale attore principale nel job matching tra domanda e offerta di lavoro qualificato, completando idealmente la riforma dei servizi per l’impiego del 1997 I MODELLI DI REGOLAZIONE DEL TIROCINIO M o d e l l o O p e n M a r ke t : i l t i r o c i n i o c o m e e n t r y l e v e l j o b M o d e l l o D u a l i s t i c o Te d e s c o : i l t i r o c i n i o è i n q u a l c h e m o d o a s s o r b i to n e l l ’ a p p r e n d i s t a to c o m e p e r c o r s o d i a p p r e n d i m e n to l e g a to a d u n c o r s o d i s t u d i c h e è a n c h e e n t r y l e v e l j o b M o d e l l o I n te g r a t o Fr a n c e s e : c o m e e s p e r i e n z a t r a n s i to r i a e l e g a t a a l p i a n o d i s t u d i M o d e l l o L a t i n o : f o r te m e n t e i s p i r a to a l m o d e l l o te d e s c o m a p i ù a m b i g u o e s e n z a q u e i presupposti istituzionali che ne garantiscono il funzionamento DIFFERENZE TRA APPRENDISTATO E TIROCINIO Apprendistato Tirocinio Status giuridico: Contratto di lavoro subordinato con finalità formative Status giuridico: Non è un contratto ma un progetto formativo Condizioni economiche: Retribuito Condizioni economiche: economiche: • Obbligatorio solo per extracurriculare e solo dal 2012 • Min 300 - Max 600 Protezione: A tutele crescenti (maternità, congedi parentali, assicurazione contro infortuni e vecchiaia, assegni familiari, ecc.) Protezione: • Non da accesso a tutele e a sistemi di protezione sociale • Assicurazione contro infortunio Durata: A tempo (in)determinato (da un minimo di sei mesi a 3 o 5 anni) con buone prospettive d’inserimento stabile a tempo indeterminato Durata: Esperienza transitoria (max 6 mesi) che non garantisce prospettive di inserimento DIFFERENZE TRA APPRENDISTATO E TIROCINIO (2) Apprendistato Tirocinio Formazione: Basato su apprendimento on the job e attività formative vincolanti dentro e fuori l’azienda Formazione: Basato sull’apprendimento on the job con attività formative solo eventuali e non obbligatorie Scopo : • aumentare l’occupabilità dei giovani • favorire la formazione specialistica della risorsa umana in entrata • aumentare la competitività delle aziende attraverso una maggiore qualificazione delle risorse umane • aumentare la sicurezza lavorativa dei giovani in ingresso Scopo: Scopo • potenziare l’apprendimento di skills tecnico-pratiche da associare al semplice learning by absorbing dei sistemi d’istruzione • orientare il futuro inserimento lavorativo • ridurre il job mismatch • Politica attiva del lavoro ( es: progetto NEET e Youth Guarantee) Effetti indesiderati: indesiderati: • Scarso appeal presso le aziende • Complessità burocratiche • Scarsa cultura della formazione interna • Approcci «predatori» • Ritardo regolamentare regionale Effetti Indesiderati: • Abuso e precarizzazione • Scarso investimento formativo • Dequalificazione delle mansioni • Scarsa qualità della domanda • Competitor dell’apprendistato LE OPPORTUNITÀ E I BENEFICI DELL’APPRENDISTATO AUMENTO DELL’ OCCUPAZIONE GIOVANILE -INNALZAMENTO LIVELLI DI QUALIFICAZIONE DEI GIOVANI -SICUREZZA del lavoro e nel lavoro + formazione PER I GIOVANI -COMPETITIVITA’ legata alla formazione di figure specialistiche ed all’abbassamento dei costi PER LE IMPRESE -MAGGIORE EFFICACIA DEI PERCORSI CHE PREVEDONO L’INTEGRAZIONE TRA FORMAZIONE E LAVORO, ai fini dell’accesso al lavoro e della formazione della per sona Vantaggi economici e normativi (Possibilità di usufruire di incentivi economici contributivi e fiscali (sgravi contributivi - 100% per una durata massima di 3 anni; incentivi all’assunzione; l'apprendista può essere inquadrato fino a due livelli inferiori alla categoria spettante secondo il CCNL vigente) LE CRITICITÀ DEL CASO ITALIANO DELL’APPRENDISTATO D i f f u s i o n e d i s o m o g e n e a a l i v e l lo te r r i to r ia l e e p e r t i p o lo g i a d i a p p r e n d is t a to N o n e s i s te u n o s t a n d a r d d i r i f e r i me n to n é u n m o d el lo c h i a r o d i c e r t i fi c a z i o n e d e l l e c o m p ete n z e ( n o n e s i s te a n c o r a i l l i b r et to f o r m a t i vo c o m e n e l m o d e l lo d e l VA E Va l i d a t i o n d e s a c q u i s - Fr a n c e s e ) R e s t a i n s o l u t a l a q u e s t i o n e d e l r e p e r to r io n a z i o n a le d e l l e q u a l i fic h e Po c hi g i ova n i i n et à d i i s t r u z i o n e c o i nv o lt i , m o l t i o v e r 2 5 D i f f u s i o n e s o l o i n s et to r i t r a d i z i o n a l i Le parti sociali escluse dalle ultime riforme quando il successo di questi strumenti si b a s a s u l d i a l o go i n te r - i s t i t u z i o n a l e ( i l c a s o G e r m a n i a ) . D i m i n o r e d u r a t a ( m i n 6 m e s i ) q u a n d o n e l l a m a g g i o r p a r te d e i p a e s i s i p r ev e d e u n p e r i o d o d i a l m e n o 24 m e s i Fo r te a n c o r a g gi o a l l a c o n t r a t t a z i o n e c o l l et t i va ( p i ù c a r o d i m o l t i p a e s i e u r o p ei , c o m e Fr a n c i a e G e r m a ni a p u r n e l r i s p et to d e i s a l a r i m i n i mi v i g e n t i) e i n c e r te z z e s u l «quantum debeatur» A s s e n te c u l t u r a d e l l ’ a l te r n a n z a e d e l d i a l o g o t r a s i s te m a p r o d u t t i vo e s i s te m a e d u c a t iv o ( i n p a r t i c o l a r m o d o n e l l ’ i s t r u z i o n e te r z ia r i a ) L’ a t te n z i o n e d e l l e g i s l a to r e s i c o n c en t r a s u g l i a s p et t i b u r o c r a t i ci d i d et t a g l io ( p i a n o f o r m a t i vo , i n c e n t i v i a l l a s t a b i l i z z a z i o n e ) S a c r i fic a r e l e f u n z i o n i f o r m a t i ve d e l l o s t r u m e n to ( c o m e a l te r n a n z a s c u o l a l a v o r o ) p e r c o n s i d e r a r l o p o c o p i ù d i u n c o n t r a t to d ’ i n s e r i me n to Po c a a t te n z i o n e a i s e r v i z i p e r l ’ i m p ie g o o a g l i a l t r i a t to r i c h e g a r a n t i s c o n o i l b u o n m a t c hi n g t r a d o m a n d a e o f fe r t a Q u e s t i o n e i n s o s p e s o d e l l a c e r t i fi ca z i o n e d e l l e c o mp ete n z e Antagonismo con altre forme contrattuali I n s t a b i l it à n o r m a t iva TIROCINI: SFRUTTAMENTO O OPPORTUNITÀ? L’ «Italia è una Repubblica fondata sullo Stage»? Opportunità di avvicinamento e dialogo tra sistemi formativi e mondo del lavoro Rappresenta un momento di costruzione del proprio «sé» professionale E’ un segnale/credenziale, nonchè un momento per iniziare a costruire un network di relazioni utili all’inserimento professionale Anticipare i primi momenti di contatto con il mondo del lavoro (buona parte dei giovani laureati ha la prima esperienza dopo i 25 anni) La normativa non costituisce un deterrente agli abusi Rischi e limiti della frammentazione normativa CRITICITÀ E PROBLEMI OPERATIVI I modelli regionali di progetto formativo vengono disapplicati dai soggetti promotori che utilizzano modelli di progetto formativo proprio «Burocratizzazione» del tirocinio Nomina di un tutor «d’uf ficio» che spesso non è adeguato al ruolo Non esiste uno standard di riferimento né un modello chiaro di cer tificazione delle competenze (non esiste ancora il libretto formativo come nel modello del VAE- Validation des acquis- Francese) Resta insoluta la questione del reper torio nazionale delle qualifiche Entra in competizione con l’apprendistato Ambiguità e conflitto di ruolo Conflitto Insider/Outsider Gli attuali rimborsi, ora obbligatori, sono comunque inferiori alla media precedentemente praticata La questione delle imprese Multilocalizzate in un framework normativo frammentato Vuoto normativo di coloro che si trovano a cavallo tra tirocinio curriculare/extracurriculare IL TIROCINIO E L’APPRENDISTATO: EVIDENZE A CONFRONTO Uno sguardo ai dati I DATI SULL’APPRENDISTATO: RISORSE SCARSE Nel 2012 sono stati spesi dallo Stato attraverso le Regioni, 161 milioni di euro da destinare a programmi di apprendistato, pari al 15,8 per cento in meno rispetto al 2011 , quando i milioni spesi erano stati oltre 180. Di questi, solo il 7 per cento (poco più di 11 milioni di euro) sono stati spesi per l’apprendistato di primo livello. Per quanto riguarda, infine, l’apprendistato di «terzo livello», quello di «alta formazione e ricerca», la situazione è analoga a quello di primo: le risorse stanziate nel 2012 sono state pari allo 0,6 per cento del totale, circa 1 ,5 milioni di euro, con un decremento dell’85 per cento rispetto all’anno precedente. A conferma che almeno per ora, per i suoi giovani e la loro formazione, l’Italia non ha ancora fatto poi molto. Ad attirare l’89,2 per cento delle risorse, invece, è stato l’«apprendistato di secondo livello o professionalizzante». Sono apprendisti di questo tipo, infatti, la stragrande maggioranza dei 469 mila ragazzi che in Italia lavorano grazie a un contratto di apprendistato. Un dato comunque in calo rispetto al 2011 , quando gli apprendisti erano stati 492 mila, e ancor di più rispetto al 2010, quando erano 528 mila. L’APPRENDISTATO CHE NON DECOLLA I DATI SUI TIROCINI Il 61% in media dei giovani europei trova un posto di lavoro al termine di uno stage. In Italia, sono meno del 46% (McKensey, 2012). Le opportunità di inserimento lavorativo sono fortemente correlate all’investimento dell’azienda in formazione (Eurobarometro 2013, Peschner, 2013). In Italia il 56% dei laureati e il 51% dei laureati in corsi di master è stato coinvolto in uno stage (Unioncamere-Ministero del Lavoro, 2012) A Catania, su 7000 laureati l’anno circa, meno del 4% fa un tirocinio post-laurea tramite l’uf ficio Placement di Ateneo I DATI (2) In Italia il 56% dei laureati e il 51% dei laureati in corsi di master è stato coinvolto in uno stage (Unioncamere-Ministero del Lavoro, 2012) L’indagine dei Direttori del Personale (XII GIDP, 2012) evidenzia come il 90% dei direttori del personale utilizza il tirocinio come messa alla prova prima dell’assunzione di un tirocinante. Chi fa l'esperienza di stage in Italia ha +12% di possibilità di trovare un lavoro (Almalaurea 2012) MOLTE ASPETTATIVE…. POCHI BENEFITS Fig.7- Durante il tirocinio quante volte le è capitato di…… 60,00 50,00 40,00 30,00 20,00 Mai Poco 10,00 Abbastanza 0,00 Non essere Essere Escluso da Formato rispetto riunioni e ai compiti meeting assegnati Accedere a strutture e facilities dell'azienda Partecipare a corsi di formazione interni Utilizzare software e strumenti riservati ai dipendenti Molto EFFETTO SULL’EMPLOYABILIT Y EFFETTO SULLA CONGRUENZA GRAZIE PER L’ASCOLTO [email protected]