Allo XV ma 84 13 Novembro 187 9 G-iov-ecli ABBON4MENTI NEL REGNO ANNUNZI E INSERZIONI p LUI Anno 10 — 5 Semestre — 2, 50 trimestre Fuori Stato aumento spese postali 1:1111zio — Via Rigattieri N. 2. ------ Centesiixii 10 il numero — Arretrato 20. I pagamenti non sono validi se non fatti contro ricevuta firmata dal Direttore proprietario dei Giornate Avv. Gaetano Frediani. Annunzi commerciali e avvisi ps rtieolari cent. 25 per linea o spazio di linea. Inserzioni nel corpo del giornale lire una por linea o spazio corrispondente: dopo la firm del gerente centesimi 60 per linea o spazio carrispendente. Pubblicazione Giovedì Domenica. POLITICO IN I l'UNA LE UFFICIALE PER GLI ATTI DEI CONSIGLI PROVINCIALE E COMUNALE L'Ufficio del giornale è trasferito VIA IGAT TIEUI N.° 2 terzo piano. Wasiiisia~fe04411... PARTE UFFICIALE Provincia di Pisa. ìmune iii Pisa. IMPOSTA SUI FABBRICATI per l' anno 1879. Si rende not elio a termini dell'articolo 24 della Legge sulla riscossione delle imposte dirette dei 20 aprilo 1871, n.° 192 (Serie 2.), e dell'articolo 30 del Regolamento approvato con Decreto Itatle del 25 agosto 1876, n.° 3303 (Serie 2.a), il ruolo suppletivo serie 4° dell'impasta sui fabbricati per l'anno 1879 si trova depositato nell' Ufficio dell'Esattore comunale, e vi rimarrà per otto giorni a cominciare da oggi. Chiunque vi abbia in'eresse potrà esaminarlo dado ore g antimaridiaue alle oro 3 pomeridiane di CiaSCUR giorno. Ga'inseritti nel rlì:do non.) da questo giorno legalmente costituiti debitori della somma ad ognuno di essi addebitata, e dovranno contemporaneamente alla prossima rata che va a scatiera pagare ktUCU le late già scadute. È pere:O loro obbligo di pagare l'imposta alle segueuti seadenz:: 1.° Sca.denza al 1879 2.• .asaaft-3.° 4.° 5• a 6.• 1.0 Dicembre » Si avvertono i contribuenti che per ogni lira d'Apposta seadnta e non pagata alla relatvrì, scadenza s'incorre di pini dir;tto nella multa di centesimi 4 a termini dell'articolo 27 di detta brine. Conlro g'i errori ehd fossero incorsi nei ruoli, i centribuenti entro tre mesi dalla pubblicazione del presanie avvio, possono ricorrere ali'Inteudente Ii F uanza, ed entro sei mesi ai Tribunali ordinati. Il reclamo in Mini easo cosi) nde l'obb'igo di pagare l'impo,ta alle scadenze stabilite. Dalla residenza M uni-iipAo, novembto 1879. addì , Il Sindaco Cav. T. SIMONELLI. , Oggi però, dice il chiarissimo professore, i mi ,presento a voi con l' animo pieno di tristezza perchè da non pochi anni, in questo stesso giorno incontrava nella sua stanza Antonio Marcacci che sorridendomi di quel suo dolce sorriso e porgendomi affettuoso la mano salutava meco questo primo giorno di lavoro, come quello che provava la nostra esistenza essere pur sempre utile a qualche cosa. Ma aliùue! stamani troverò deserta la stanza del diletto amico, non vedrò i suoi sereni sembianti, non avrò le sue oneste e liete accoglienze. Egli è mancato, ancor pieno di vita e di sentimento, all'affetto della famiglia dilettissima, a quello di fidi amici, alla stima di quanti lo conobbero e si giovarono della sua nobile arte. È mancato a noi suoi colleghi d'insegnamento, a voi che tra breve avreste dovuto essere suoi discepoli, e per la scienza, e per voi, e per noi, fu grave sventura il perdere cotest' uomo tanto valente, quanto buono e modesto. A questo punto la commozione và visibilmente aumentando nell' egregio oratore il quale incomincia a parlare degli studi del prof. Marcacci, della perseveranza con la quale ad essi attendeva, della sua carriera come insegnante coscienzioso e diligente, dei suoi scritti. A noi è affatto impossibile seguirlo in questo lavoro diligente, dotto, accuratissimo in cui con bella parola e precisione di concetti ci ha mostrato il Marcacci dalla sua gioventù fino ad oggi, facendocelo ammirare come cittadino e come scienziato, nulla trascurando delle sue virtù e della sua dottrina. Basti dire che il prof. Marcacci non poteva avere un più dotto e accurato biografo, un più amoroso e diligente rivelatore dell'animo suo eminentemente buono e modesto e del suo sapere. Dopo avere esaurito il campo della scienza il prof. Puccianti terminò il suo dire con le seguenti parole che ci piace ripro• durre testualmente. „11 Marcacci altamente stimabile, e lo abbiamo visto, quale insegnante, quale uomo di scienza, così lo fu come cittadino e come privato. Giovanissimo si distaccò senza pianto (lui marito, lui padre oltre ogni dire affettuoso) dalla consorte dilctiissima e dalle infantili carezze del suo primo nato, per correre col glorioso Battaglione Universitario a contendere alle armate straniere la sacra terra natale. E, tra le braccia di lui, squarciato l' onorato petto dal piombo austriaco, mandò l'ultimo sospiro all' Italia, che tanto aveva onorato colli studi, il venerato Pilla. Fatto maturo congedò con un bacio pieno di tutta dolcezza il suo Giorgio che, già inoltrato negli studi medici, seguì come sanitario i nostri battaglioni nella guerra del 1866. E dopo le angosce provate per le infauste vicende di quella guerra non è a dire quanto si allietasse allora che la fortuna, propizia finalmente al sacro diritto, condusse Venezia sotto lo scettro colui che fu salute di questa già . . PARTE NON UFFICIALE COMMEMORAZIONE Del PROF, ANTONIO MARCACCI Il prof. cav. Gaetano Puccianti inaugurava lunedì, il corso delle sue lezioni con un pietoso ricordo all' amico e collega suo dilettissimo, il cav. prof. Antonio Marcacci, di cui tutti abbiamo di recente pianto la immatura fine. L' egregio professore, visibilmente commosso, ricordò come ogni anno entrando in quella scuola per riprendere le onorate fatiche dell' insegnamento, al vedersi d'intorno una eletta schiera di giovani che, superati ardui cimenti si accingono volenterosi a nuovi studi, sente trasfondersi sè come un alito della loro vita piena di baldo ardimento e pargli per un istante ritornare alle liete speranze dell' età fiozente. . umile Italia, e che commosso al doloroso grido: Vieni a veder la tua Roma che piagne salendo il trionfale Campidoglio prouunziò il memorabile detto Siamo a Roma e vi resteremo „. Quando poi l' eroico Re colino di gloria vera giacque immortale nel Pantheon, il Marcacci pianse acerbamente sul fulgido astro troppo presto tramontato, ma non dubitò menomamente delli alti destini d'Italia dappoichè fosse convinto come nella famiglia Sabauda Bene scende il valor di vaso in vaso e col valore la fede. Amantissimo della patria e così pure lo fu della famiglia che era il suo paradiso terreno, tanta dolce corrispondenza di affetti egli si ebbe dalla moglie e dai figli. Al loro bene fu volto del continuo il suo pensiero, onde stimando nessun precetto esser di tanta efficacia quanto P esempio, egli fu visto sempre ai figli tenacissimo nella sodisfazione del dovere, semplice ed irreprensibile nel costume, fido e costante verso li amici, compassionevole nei miseri, aborrente dagli encomi codardi, tollerante degli altrui difetti, ossequente al merito vero. Fu poi mirabile in questo, che al debito creatogli .da natura di essere guida _e sostegno a' figli propri,aggiunse volontario e perseverante l' altro di sostenere e crescere all' operosa ed onesta vita i nipoti. Ed i figli ed i nipoti risposero poi per modo alle sue intenzioni ed amorevoli cure che la gente al vederli così bene -conformati ai ricevuti esempi avrà anco in questo motivo di serbare di lui venerata memoria. Così non fosse stato tanto prestamente ed. inopinatamente strappato da tutti i suoi cari di cui la dolce compagnia egli anco più dell' usato cercava in questi ultimi tempi nauseato coni' era dal conflitto ingeneroso di molte umane opinioni, e dallo agitarsi di tanti ambiziosi desiderii. Anco ad una quiete più grande pensava sentendo approssimar la vecchiezza che pure aveva motivo di sperar valida. Ed era codesta quiete quella della campagna ove dimesse le onorate fatiche dell'insegnamento e dell' esercizio, divisava menare i giorni nella direzione delle faccende dei campi e nella lettura dei suoi autori prediletti Dante, Shakspeare, Panni, Schiller, Leopardi,M.anzoni. Ma la morte troncò d' un tratto questi voti modesti del collega nostro, e vostro maestro. Non mi regge l'animo, o signori, di narrarvi la trista istoria dei suoi giorni estremi, di quei giorni che egli aveva contati con impavida fermezza. Vi dico solo che ben calzano al suo fine queste parole che Byron scrisse di un suo eroe. Si sen, tiva ad ogni istante affievolire e manca, re, ma stavasi mite e quieto e senza pure , una stilla di pianto. Quell' anima tenera , non soffriva che nel pensiero di staccarsi suoi. 'I Ora egli giace nel cimitero del paesello nano dove volle esser sepolto Lui che fù sempre schivo delle onoranze appariscenti. Tuttavia molti e ragguardevoli uomini che Non si assumo responsabilità che per lo associazioni fatto all'uttlzio del giornale. lo amarono e lo stimarono altamente, corsero spontanei alla sua dolente casa, e noi suoi colleghi pur vi accorremmo, e con noi 'molti confratelli d'arte ed una vostra rappresentanza o cari giovani. Sulla bara dell' uomo valente e modesto proruppero da' cuori addolorati parole di lode che mai non suonarono più sincere ed affettuose... E quando noi suoi colleghi assistemmo ad adagiarlo nel suo sepolcro non vi seppellimmo con Lui l' affetto che gli portavamo vivente. Proseguiremo finchè ci duri la vita di amorevole ossequio la sua memoria, e pur nel suo nome e nel suo esempio, saremo, o giovani, solleciti del vostro maggior bene mirando del continuo a crescervi utili alle famiglie ed alla patria. „ Il prof. Puccianti chiuse il suo dire dominando a fatica l'emozione alla quale era in preda, e le sue parole furono salutate da fragorosi applausi per parte dei professori, degli studenti e dei citta dini che avevano voluto assistere a questa pietosa commemorazione. IMMIC :ED 1EL rÌO Secondo le informazioui chi giornali inglesi, il corpo di spedizione russo contro le tribù del Tarkestau si troverebbe in poco lavorevoli condizioni. 11 Daily Iderparph ha da Pistroburgo che COlirtlitiallt.e iLI capta della spedizione generale Tergukassow, avrebbe subito veramente una disfatta, nella quale pei dette tutto il treno e fu cosin tto ad una frettolosa ritirata. Il coirispondente del Daily IVetvs, che si trova presso il corpo di spedizione, annunciò in data del 25 settembre dal campo di Gikishiliar, un altro fatto d' arnie importante. Le forze combattenti dei 'fui-comuni, a piedi ed a cavallo, ammontavano a 15 mila nomini , combatterono con furore selvaggio e lasciarono 4000 dei loro sul terreno. Le perdite dei Russi sarebbero state di 300 morti e 500 feriti. Il corrispondente inglese crede che ora che i Turcotnani oppongono seria re. sistenza ai Russi, sia assolutamente necessario spedire nuovi rinforzi, che ammonteranno a 20 o 30 mila uomini d'ogni arma. Ma le grandi difficoltà di approvvigionare un esercito numeroso in quella regioni deserte e la stagione invernale faranno sospendere Ogni ulteriore spedizione fino alla primavera. Noi non sappiamo quanta fede meri- tino coteste notizie di fonte inglese, e quindi tutt'altro che benevoli verso la Russia. Crediamo però beuissinio che una guerra contro le nomadi tribù del Turkestan non deve andare esente da pericoli e che è ben probabile che l'esercito russo abbia avuto a soffrire qualche scacco. Il Turkestan è vastissima contrada quasi tutta deserta e scarsa d'acque, sebbene atm vi manchino grossi fiumi a grande distanza l'uno dall'altro. Oli abitatori, barbari e nomadi, conducono una vita di rapine e di guerre continue fra tribù e tribù. Si capisce senz'altro che una guerra in simili condizioni non è delle più facili. Però, qualunque sia la difficoltà che i Russi potranno incontrare, non dubitiamo che non finiscano col sottomettere definitivamente le ultime tribù turcomanne ' • : : • : : • : • . • ' : 31 ancora indipendenti, portando così le loro frontiere alla catena degli Indu-Koh. Noi non siamo certamente amici della Russia, e non abbiamo nessuna simpatia pel governo dello Knut, che perseguita i liberali nei suoi Stati, e confina fra le desolate tundras della Siberia la gioventù più colta e più animosa delle sue Uuiversità. Non possiamo quindi compiacerci dei buoni sneicessi ch'essa potrebbe riportare sia in Asia, sia in Europa, i quali non sarebbero favorevoli al progresso e alla libertà dei popoli. Ma se le nostre simpatie non sono per la Russia, non sono neanche pel governo inglese, cinico sprezzatore della libertà degli altri popoli e nou punto amante dei principii democratici. Fra quelle due potenze, ugualmente dominate dallo spirito dell' ambizione e della conquista, ugualmente avide del sangue e degli averi altrui, e perciò scambievolmente gelose, noi non nè per l'una, uè per l'altra. Qual fede possiamo noi prestare alla missione civilizzatrice della Russia, quando ogni giorno ci tocca udire degli incredi- bili abusi che in quell'impero si permettono i f, nziouarii del governo? quando ogni giorno ci pervengono notizie che addimostrano la miseria e l'ignoranza dei contadini russi? quando vediamo che il governo non fa nulla per promuovere coltura e la civiltà nei suoi Stati telicis-simi? E qual fede presteremo noi alla missione civilizzatrice dell'Inghilterra, la quale ci presenta il triste spettacolo di ricchezze immense accumulate in poche mani, e d'una eccessiva miseria nelle classi diseredate del popolo? l'Inghilterra, dove la metà del popolo è analfabeta? che ha immiserito l'Irlanda, e intenta solo ai suoi traffici, non pensa che ai materiali vantaggi che può trarre dalle sue numerose colonie, e della civiltà dei popoli non si cura più che tanto, e attenta all'indipendenza e alla libertà della repubblicana trasvaglia ua? IL PIROFONO KASTNER 4 B.WEN. Il Pirofono iii cui nessuno può aver dlinenticato gli interessanti cominciamenti ha fatto molta impressione a &idea in questi ultimi giorni. Le (fiamme cantanti, guadagnano terreno, e non sembra lontano il giorno in cui esse saranno chiamate a far la loro parte nelle vostre orchestre. L'ingegnosa invenzione del signor Federigo Kastner è arrivata al punto che si può chiamare pratico, ed il suo leggiadrissimo effetto si ottiene oramai nel modo più semplice e più facile. Il pirofono, battezzato, in Germania feuerorgel (organo a fuoco), o flanzmenorgel (organo' a fiamme), ebbe gli onori di due sedute, che seguirono, l'u•a il 14 ottobre nella sala dei fiori della Casa di conversazione, l'altra il 17 nella gran sala dei Concerti. L'imperatrice di Germania, la granduchessa di Bilden ed altri alti personaggi assistevano alla prima rappresentazione data a benefizio della sottoscrizione per una chiesa inglese. Il nuovo istrumento (ad 8 ottave), fu suonato dall' eccellente piauista Rilloner, ha eccitato un grande interesse, ed il suo successo fu viv i ssi tuo. Ma è segnatamente nel secondo concerto preparato apposta per P audizione del pirofono, che l'opinione pubblica si è pronunziata in modo assolutamente lusinghiero. Dopo una piccola conferenza espli • cativa del eignor rattare Laible, il signor Rfibner ha fatta udire un'improvvisazione molto ben riuscita sul pirofono, poi un Lied an die Natur di sua composizione per soprano e violoncello solo, con accompagnamento di quar!etto a corde e di pirofono; la graziosa cantante signorina Maria Midler ed il signor Thieine, violoncello solo dell'orchestra del Curharis , furono applanditissani, ed a buon diritto, nelle parti concertanti di questo Lieti, al quale l'uso del pirofono dà un colorito soavissimo. Poi è venuta una Parafrasi 4 d' un' antica melodia religiosa italiana, scritta per pirofono ed orchestra dall'abile e simpatico direttore d'orchestra della Passeggiata, Monta 'CI:macinano; l'Ave Maria di Gounod, addattata per soprano (signoritta Muller), violoncello (signor Thieme) arpa (signor Iliuzel) e pirofono (signor Riibuer), e finalmente la Danza dci di Berhoz, sosteuuta dalle sonorità misteriose e dolci del pirofono, che si sposano nel modo più felice a quelle dell'orchestra. L'istrumento, abilmente accordato dopo una dimostrazione sommaria del suo meccanismo fatta dal signor Staudacher, uno dei sinfunisti del signor KiSeuemanu, ha funzionato a meraviglia, e tutto l' uditorio ne ammirò l'effetto pieno di fascino e di poesiagranduca e la granauchessa di Baden, l'erede presuntivo della corona, la principessa Vittoria erano presenti a quel concerto. Il granduca si fece spiegare il pirofono minuziosamente e mandò le sue vive congratulazioni all'inventore, a cui un'indisposizione impediva d'assistere alla seduta. Il successo del pirofono fu tale che molti dilettanti, fra cui un principe ed un ricchissimo americano, vollero farne immediatamente l'acquisto. L'istruinento che ha servito alle due audizioni resterà probabilmente, per altre occasioni, a disposizione del Camiteto dei concerti di Baden. D'altra p rte, furono chieste delle audizioni in molte gran città della Germania giacchè i giornali hanno parlato in modo lusinghiero del pirofong. Non possiamo far a meno di ripeterlo l'istrumeuto creato dal signor Federico Kastuer è avviato a far la sua bella strada nel mondo. Per le nostre Lel trici In occasione delle feste del Ceppo e del Capo d'Anno non vi ha signora che non abbia da fare qualche regalo e specialmente qualche lavoro escito dalle sue mani gentili. La varietà di questi lavori è graudissima: vi sono quelli in tela greggia che costano ben peco, ma che eseguiti con gusto riescono elegautissimi. In questo genere, tutto il pregio consiste nel lavoro e la tela sparisce sotto la grande varietà dei punti fatti con lane e sete voriopinte. In questo genere possono farsi dei cuscinetti, dei tappeti, dei sotto lampade e dei quadrati di poltrone e divivi graziosioisiwi. A. questo effetto si prende della tela gregg.,ria di canapa o, volendo, canevaccio di panama: si prepara il disegno levando al(inni fili della tela: si formano per esempio dei quadrati, il pezzo di tela sfilato alto due o tre centimetri forma il contorno dei quadrati; si circonda tutto con punti a sinerlo della distanza di quattro o cinque fili da uno all'altro, e fatti questi con lana e seta colorata i quadrati si lavorano nel mezzo a punto a croce, a punto a diavolo a punto russo, secondo per meglio, tutti a disegno: in quanto alla parte sfilacciata si lavora intrecciando i fili e accavallandoli uno sopra l'altro come si vede praticato nei disegni a giorno, finalmente sampre levando i fili della tela si forma intorno una frangia che termina la guaruizione. In questo modo si possono ricamare gli asciugamani, le tovaglie, e i tovaglioli, ma allora invece di lana o seta couverrà adoprare il cotone colorato. Se si volesse fare dei cuscini o guancialini da spilli sarà bene farli molto traforati, ricamati in seta scegliere tela più fina e metterci la 'fodera di raso o di seta mentre deve formare trasparente. Volendo eseguire dei generi più fini si possono fare dei fazzoletti, dei porta guanti dei cuscini ricamati sul panno con guarnizioni di raso. In questo particolare e stato notato un cuscino tutto composto di listelline di panno bianco ricamato al passato con seta di tutte le gradazioni dal rosa al granato. Tutte queste listoline si incrociavano formando dei quadrati e da ogni quadrato eseiva uno sbuffo di raso granato: intorno era guarnito da una gala di panno tutta ricamata e sottigliata a smerli. Può farsi un porta forchetti molto elegante con strisce di panno crema smerlate da tutte e due le parti e ricamate a fiorellini al passato di seta celeste: le strisce possono esser tre ed ognuna formare uno sbuffo di raso celeleste: il tutto insieme forma un quadrato elegantissimo con attorno una frangia di seta arricciata crema e celeste. Un bellissimo regalo da farsi ad una signora è una elegante cesta da lavoro. Ve ne sono in vimini di forme elegantissime. Generalmente si foderano di raso e si guarniscono di ricami sul panno posti internamente, oppure di lainbrequins ricamati dalla parte esterna. Si possono invece fa-derare nell'interno cen pezzettini di trina irlandese collocati sopra seta rosa o cilestrina in modo da formare trasparente. Si possano pure eseguire dei porta gioielli dei porta orologi di forme assai variate e bizzarre, e possono rappresentare ora un tavolino, ora un leggio, ora una casetta, o un chiosco, o un tempietto. E facile anche eseguire delle cornici per ritratti, dei porta biglietti e mille altre cose variate e graziose. JR, (> IN A Ci A 12 Nóveinbre — Il Consiglio comunale è convocato per giovedì 13 corrente in sessione straordinaria per udire l'esposizione finanziaria e discutere il bilancio preventivo del 1880. — Sappiamo che in una delle prossime sedute la Deputazione provinciale nominerà, sulle istanze che le saranno presentate, quattro capo-cantonieri per restare in servizio un anno ed esser poi sottoposti a conferma, con uno stipendio di lire 100 mensili, esclusi i diritti a diaria, assegnando un capo-cantoniere a ciascuna delle quattro sezioni di Pisa, Pontedera, Volterra e Fitto di Cecina, nelle quali è stato repartito l' Ufficio tecnico provinciale. Sappiamo pure che i concorrenti dovranno aver compiuto i corsi delle Scuole tecniche. — Gl'incassi per Dazio di Censuino durante il mese di ottobre hanno raggiunto la somma di L. 79,124, 40; coa una diminuzione nel mese corrispondente all'anno decorso di lire 4088, 42. È a notare peraltro che alla stessa epoca, nell'anno decorso, erano già attuati i nuovi provvedimenti per un miglior controlli) delle operazioni daziarie e la nuova tariffa per le esazioni del Dazio nella carne in città: come è a notare la deficenza assoluta verificatasi quest' anno nel raccolto del viuo. Il Dazio spe iiale sulle carni ha presentato in detto mese un aumento di lire 2221, 83, sugli incassi d•ll'anno decorso per le sole nracellazioni del Comune chiuso. La tassa di transito sul pante in ferro nello gesso mese di ottobre ha fruttate lire 1802, 30, con un aumento di lire 411, 70 sul mese corrispondente dell'auno 1878. — Oggi ha avnto luogo in una sala della R. Università, la prolusione del prof. Alessandro Paoli al corso di Storia della Filosofia. Il soggetto della prolusione era il seguente: c Come i problemi speculativi si formino nella varietà delle opinioni e si avviino alla soluzione nel contrasto dei sistemi a. Inutile dire che il discorso dell'egregio professore fu acclamatissinio e che a detta anche degli uomini competenti in tale materia, egli svolse l'argomento con chiarezza d'idee e con eleganza di dettato. -P stato detto che quest'anno gli studenti della nostra Università sono di gran lunga in numero inferiore al consueto e che oltre cento abbiano chiesto il loro congedo per recarsi ad altra Universi tà. Trattandosi di cosa che grandemente interessa la nostra città e l'illustre Ateneo ci siamo dati premura di verificare corna esattamente stanno le cose e possiamo assicurare senza timore di essere smentiti che i congedi richiesti sono soltanto in numero di 30 e che negli anni scorsi s3 ne è rilasciato un numero presso a poco corrispondente a quello di quest'anno. Se poi fino ad oggi il numero degli studenti è di poco inferiore a quello dell'anno passato, non può dirsi ancora che non debba aamentare poichè fino ad oggi non sono giunti tutti quelli che devono arrivare. E un fatto ancora che il numero degli studenti presenti l'anno passato in Pesa fu eccezionalmente superiore a quello degli anni precedenti, quindi nessuna meraviglia se quello non si potesse raggiungere. Ci pare pertanto che dobbiamo esser lieti se non ostaute le triste previsioni che si facevano nell'anno scorso gli studenti sono tornati fiduciosi in questa nostra città nella quale si gode ora una trauquillità ed una sicurezza che maggiore non può desiderarsi. Ben vengono adunque fra noi questi giovani studiosi che Pisa è lieta di ospitare, e siano certi che la cittadinanza pisana a qualunque classe sociale ed a qualunque partito appartenga sinceramente gli ama e gli stima. — Il cav. Giuseppe Russini procuratore del Re al nostro Tribunale è stato promosso a Sostituto Procuratore Generale con destinazione alla Corte d' Appello di Catania. Mentre ci dispiace (li vedere allontanarsi dalla nostra città un egregio funzionario quale si è il signor Ibsaini, ci congratuliamo con lui per la meritata promozione. — All' ufficio di Procuratore del Re presso il Tribuuale civile e correzionale della nostra città è stato uorninato il cav. Giulio Capnquadri, esso pure ottimo ed esperto magistrato. — Biblioteca della R. Univorsità Col giorno di mercoledì 12 corrente la biblioteca è stata aperta al pubblico, oltre le ore del mattino, dalle ore sei alla nove della sera. Si crede opportuno ricordare che a forma dei vigeuti regolamenti c quelli i quali vogliono andare a leggere di sera nelle Biblioteche governative, devono richiedere nel giorno i libri dei quali hanno bisogno, affinchè questi si trovino già trasferiti e disposti nella sala della lettura serale ». — Abbiamo inteso dire che alcuni operai e braccianti della nostra città abbiano in animo di recarsi a Ferrara con la persuasione dì trovarvi lavoro. Ci affrettiamo a dissuaderli dal- farlo perchè ci consta per notizie positive giunta ee ........;......,.......... • • • • •• • • • • •• ••••••'•:•:• : •:•:•:•:•:::•:•:•:•:•:-:•,•.....-eeeeeeeee • • • • • • . • • • • • • • • • • ' • • • • • • • • • • al Ministero dell' Interno, che colà il lavoro manca assolutamente e che coloro che vi si sono recati si trovano senza occupazione e nella miseria. Preghiamo pertanto i nostri lettori a diffondere questa notizia nell' interesse dei nostri bravi operai e braccianti. —ama- - Associazione di mutuo soccorso ed istruzione fra gli operai in Pisa. Conzilato di beneficenza. La sera del 6 corrente mese, si adunarono diversi componenti il detto Comitato, i quali volendo mantenere saldo lo scopo principale del C•initato stesso che è quello di prestare soccorso alle povere famiglie, deliberarono di fare nuovamente appello ad ogni clasee di cittadini col seguente programma: C! ttadi ui Nell'anno scorso, si coetituì in questa città, un Comitato di beneficenza coll'intenclonento di porgere ajuto alle povere famiglie, procurando loro i mezzi necessari per ripararsi dai rigori della stagione invernale. Ricorse alla carità cittadina, ed ottenne il risultato che sperava, pichè farouo raccolte moltissime off trte coesistenti in num. 319 coperte di lana di varie dimensioni, le quali servirono a difendere dai rigori dell'inverno circa 900 persone. Tanta generosità assicurò il C nuiteto che anche quest' anno, peggiore assai del decorso, per le critiche circostanze in cui si trovano le classi povere, la cittadinanza pisana, non vorrà venir meno al medesimo scopo caritatevole. Ogni raccomandazione per l'atto filantropico, sarebbe superflaa, comprendendo -chiunque ha caore, che un simile soccorso alla classi povere con mezzi così diretti ed efficaci, le solleverà almeno in una parte da tante angustie, che son rese più gravi per loro, dalla scarsità dei raccolti e dei lavori. Le offerte di ogni genere, ossia in coperte, canliciole, vestiario usato, danari e quantaltro, saranno ricevute alla residenza della società operaia in via S iu Martino num. 2 secondo piano. li Comitato. . . • • . Nardi Dei cav. uff. prof..Angiolo, Garzella dott. Augusto, Barruccio Roberto, bciamanna cav. unireh. Cesare, Barsanti avv. Uso, consiàludiglianu Giacoglieri eume, segretario —Ta,ssieari V inetta°, eice-segretario. 13 stata diramata la seguente cir- •eolare che non ha bisogno di raccomandazione: Società Pisana di assistenza alle Classi Lavoratrici. Il Consiglio Direttivo, allo scopo di aumentare i redditi di questa Società, ha deliberato di raccoglime la carta straccia, che nè dai pubblici Uffizi nè dai particolari viene utilizzata perchè in piccola quantità non ha nessun valore, e venderla -quindi alle Cartiere per il macero, persuaso di poterne trarre una discreta somma. È a tal uopo che la S. V. è pregata vivamente a voler secondare questo progetto, col serbare la carta straccia e consegnarla alla persona, che per incarico della Associazione si porterà ogni settimana ai vari uffici, studi e case private per ritirarla. Il Consiglio Direttivo Cuturi cav. dott. Carlo Deputato al Pari., presidente — Ballori dottor Achille, vicepresidente Fune! Camillo, provveditore Grassi Eugenio, Cassiere Fiorentino commend. prof. Francesco, — — — • • • • • • • • • • • • • • • presentare placche ossee fra gli involucri fetali. Ed ecco il risultato dei euoi studi. Le placche ossee sono poste fra il foghetto medio del coriou in una duplicatura anormale di esso, avvenuta forse per la compressione esercitata dalla presenza di due feti in un utero uortnalineote unipiro; che siano nel fbie lietto medio se ne ha la " prova dal riscontrare ancora nella, superfieie esterna delle placche l'epitelio che vedesi nel restante del coriou. Sono in numero di sei o sette frit grandi e cole: la maggiore ha la forma e la grandezza di una moneta da dieci centesimi. La loro struttura e compasizione è quella delle ossa che provengono da tessuto cola nettivo, come lo prova l'osservazione nrcroscopica da esso verificata e l'analisi chimica fatta gentilineute dal siguor dott. Marchetti. — , — Vieni se hai ceraggio! Non ho mica paura! CJei si ape,trot -ayauo due ragaezette il maggiore del quali poteva avere appena 12 auui. Messero l'uno dietro l'alti) e Si diressero alle prativa. Là giunti si tolsero la gia.echetta, si Inessero uno di fronte all'altro, e g:ù pagai di santa ragione. Qaaudo parve loro di esserseue dati abbastauza se ne tornarono tranquillamente in città. I nostri lettori ci. doinauderanno perché abbiamo registrato un fatto così insignificante: lo abbiank, narrato ad onoro di questi due ragazzi i quali hanno voluto definire la loro questione all' antica maniera senza ricorrere al salito Per intender bene la formazione di queste placche ossee bisogna ricorrere allo studio di un fitto su cui i fisiologi non hanno ancora sufficientemente fissata le loro attenzione: intende dire di quelle placche biancastre che vedonsi nello spessore dello strema del corion in tutti gli animali e specialmente nei ruminanti, le quali ci sono state indicate per la prima volta dal Destre nel 1871. Le placche coriali sembrano superficiali, ma invece trovensi al disotto dell'epitelio. Il loro massimo sviluppo si ha alla metà circa dello sviluppo embrionale, dopo viene il periodo di regressioue. Costituiscono delle reti formate da tante graoulazioni ovoidi, trasparenti e refrangenti di cui l'analisi chimica mostra che sono composte di fosfato tribasico di calce ed una piccola quantità di fosfato di magnesia: materiali che si riscontrano nella composizione delle Ossa. — Annunziamo, per comodo di chi possa avervi iut••reese che con decreto del Ministro delle Finanze del 18 ottobre scorso è stato aperto un nuovo concorso per esami ai posti di aiuto agente delle imposte dirette, e ciò allo scopo che possa intervenire al concorso medesimo il miggior numero possibile di giovani forniti dei prescritti requisiti di età, di studio, e delle altre quelità che sono richieste per la carriera 'negli impieghi di quell'Amministrazione. . qr A,. 71' it Panizza che le aveva segnalate fin dal 1866 le ritenne come rudimenti dei cotiledoni fetali: ma il Bernard crede che le Preavviso. placche coriali non siano altro che mateLa Società Filarmonica Pisana darà riali immagazzinati per servire al rapido una GRANDE ACCADEMIA la sera di domenica sviluppo dello scheletro fetale. 16 corrente nel R. Teatro Nuovo gentilOra che noi abbiamo trovato nel comente concesso. rione• egli aggiunge, dei materiali che si I signori soci della Filarmonica sudriscontrano nelle ossa, crede non sia difdetta avranno libero ingresso inAlante ficile il ritenere che le placche ossee enunapposito invito trawnessoli. ciate non siano altro che le placche coriali stesse ossificate; ed ecco come ne spiega il Coloro che desiderassero far parte di fatto. questa socie'à le note di sottoscrizioni si troveranno ostensibili presso i signori Il fosfato tribasico di calce delle placBuoncristiani al suo negozio Luug' Arno che coriali che è stato rinchiuso nella riRegio e Niccolai nel suo negozio di Mupiegatura anormale del corion, non potensica Borgo Largo. do più essere riassorbito, forse perché non All'atto della sottoscrizione riceveranno era più a contatto del liquido utero-coriale essi pure apposito invito per detta accao latte fetale (Needhain ed Ercolani), è deinia. restato colà imprigionato: perciò trovandosi in presenza dell'acido carbonico dei La Commissione. liquidi animali (per combinazioni chimiche che meglio spiegherà un altra volta) si è formato del carbonato di calce a spese della calce del fosfato bibasico, costituenFrancesco GATTI e famiglia porgono i dosi in tal guisa del carbauato di calce e più sentiti ringraziamenti a tutte le perdel fosfato bibasico che sono i materiali sone che presero parte al tra‘sporto funebre essenziali delle ossa, e sono quelli risemide!la loro respettiva moglie e madre e tra.ti nell' analisi chimica delle placche partecipano al loro profondo dolore per cori ali ossificate. El irreparabile perdita. Ad avvalorare questa sua opinione sta il seguente fatto. Egli ha trovato nel periostio delle ossa giovani le stesse placche formate di gran ulazioni ovoidi, trasparenti e rifrangenti, delle quali la composizione chimica, secondo l'analisi fatta dal gentilissimo signor dott. A. Pezzolato, è di Seduta del di 6 luglio 1879. fosfato tribasico di calce: adunque, (Continuazione vedi utim. 73) dice, nel processo di ossificazione dello G. Baraltli — Placche coriali ossificate. scheletro dovrà avveaire lo stesso feuoinenuche ha accenti eto per l'ossificazione delle Il socio Bara ldi dice che essendogli placche coniali da lii trovate ossificate. stati gentilmente procurati, dall' egregio Termina, il Baraldi la sua coinuaica: Capitano Miscellone, due feti gemelli di zione dicendo che sarebbe soddisfatto dei cavallo coi suoi involucri, dell'età di giorni suoi studi intorno alle placche coniali 04• 250, i quali presentavano un differente ifieate, se, coll'avere accennato questo fatgrado di sviluppo, ha trovato in uno di sto, per sè stesso di poco rilievo, potesse essi dei corpi duri lungo il cordone ortiavvalorare l'opinione (131 Bernard sopra bellicale alla.ntoideo aventi tutti i caratl'importanza fisiologica delle placche coteri di vere ossificezioni. Tale fatto gli niali, ed avesse messo in vista ai inicrochirecò grande sorpresa; tanto più che non miei un materiale che potrebbe servire ha visto registrata alcuna aunotazioile in proposito. Quindi sentì il desiderio di sta- - alla soluzione del difficile problema della formazione delle ossa. diarle per sapere che Cosa potevano rap- — „ „ A1111•11111111~1111111, SaCiaÚ TOEdlli di Mune Naturali . . • G. A. Barbaglia e F. Mandati — Sulla Paralbnmina e sugli altri principit immediati più importanti del dell'ovario incistato. Una delle questioni sorte or fa na quarto di secolo all'incirca e oggigiorno ben lungi ancora dall'esser risoluta è quella concernente la. osi . - SteDVI dalla Paralbinnina nel liquido dell'ovario ineistate. Già in altra occasione i !seci prof. Barbaelia e dott. amtilinerto (Cemmentarlo clinico di Pisa, Vol. III, N. 10 e II) appoggiandosi ai risultati delle analisi, che hanno istituito nel laboratorio di Chimica medica ili questa R. Università, sopra di un liquido cistoverico proveniente dalla Clinica chirurgica della stessa Università, trovarono di addivenire alle seguenti conclusioni: 1. Che non possono riconoscere e quanto meno ammettere, ;diurno nel lignida che Immo analizzato, la presenza della Paralbumina; 2. Che in sua vece nel mieleeiino liquido ammettono Palbainina del siero; 3. Che in fine le reazioni chimiche, proprie di quest'ultim sostanza alberniuoide, essendo maecherate in nide dalla preeenza nello stesso liq&do dlla sostinza fibrinoolastica e dalla macine il t ore lato e dalla sostanza cellagena lato, la fanno parere un'altra specie chimica, un' albumina differente perciò dal quella del siero del sangue. Ora il socio prof. Barbaglia comunica i risultati delle analisi di sei altri lividi cistovarici provenienti del peri lalla Clinica chirurgica di questa Univereità, le quali ha istituite insieme al sig. Ferdinando \lanciati nel Laboratorio di chiniica• medica. Tali risaltati lo autorizzerebbero a confermare, anche per i nuovi liquidi analizzati le conclusioni già emesse l'anno scorso per l'altro liquido. Egli nella espreisizione dei fatti parla sempre della serina (albumina del siero del sangue) in lungo della paralbumina perchè non la ritiene sufficientemente dimostrata; dai eei guidi poi analizzati si sentirebbe inclinato a escluderla affatto, parendogli più logico di sostituirvi una mescolanza di serinla macina, sostanza fibrinogeni e fibrinopltt-• stica e sostanza collageua, siccome pela, la quale, a di lui avviso, si presta assai meglio a dare spiegazione delle molteplici e complicate reazioni chimiche alle quali i sei liquidi ha sottoposti. In uno specchio riassume per ultimo í resultati dell'analisi quantitativa dei sei liquidi che dimostrereblmo aneora iena, volta come la chimica, per quanto si dianetri valid iseiina nel ri schierare molti intricati problemi di fisioaatelogia, nella diagnosi differenziale fra. Paseite e il cistovario aesei spesso sia iasefRciente. G. A. Barba;lia e I'. Gacel -- Sag dipropilisochetone. Lo stesso socio prof. B Lrbaglia f.i aia breve comunierzione di alcune riceeche che ha istituite insieme al di lui alito dott. E). Gucci sei dipropilisochetone. E-' si ottennero qu-isto corpo sottoponendo E' iisobutirrato di calcio secco alla (Latalazio ne mem R iecolser nu brindo resso-brano di odore ai-eludici) aggre&vele, il. quale previa dell'alt.. ZIODO sal cloruro di calcio fuse, 3 ittopesere alla dietillezione frezioulta. Alla temperatura di 122° r ee )13 3r..) u liquida di un odore assai agri hvele che richiama quello della inent i. piperita e i risultati di-.311 analiei elementare a cui lo sottoposero condu •nno all i for n da 0 7 1"1 14 9 che è qu-311a, del dipropiiisechetoae. Continua, , 1 p■■■•■•••■■11.41.......... "off resurrw............"---at DOMIZIANO P-101.V1 Gerente pro°, UN LETTERATO, scrittore d'opre scien. titiche, desidera trovare il posto di procottura per gli studi superiori prese una famiglia agiata. Rivolgersi per le ulteriori informazioni alla Direzione del giornale. a) IICEEAZIONE - DILETTO ISTRUZIONE - OCCASIONE FAVOREVOLE 9.99. Ortikrgi da tasca direttamente dal fabbricante , al prezzo "41 Lti Da oggi in poi, fino a Natale, spediamo ad ognuno che lo desidera uno de'nostri magnifici e rinomati Orologi da tasca, a metà del prezzo che si vendono dagli Orologiai. perchè l'orologiaio non li fabbrica lui, nia li fa venire dalla Svizzera. Nei spediamo franco e senza dazio ai prezzi seguenti: di Fabbrica. 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