Itinerario StoricoNaturalistico
In Breve:
Informazioni
Il Castello
Come arrivarci
Percorrendo la statale Spilimbergo – Osoppo, a San
Daniele ad un incrocio con il seIl Sentiero
*****
Introduzione
Il percorso proposto è una visita alle rovine
del castello di Pinzano (PN) con una tappa
alle fortificazioni di Ragogna (UD) attraverso il Fiume Tagliamento.
Il sentiero si snoda in gran parte attraverso boschi ma ci sono
anche alcuni tratti di strada
asfaltata come l’atSommario
traversamento del
Introduzione
ponte del Fiume TaNote medioevali
Note 1^ Guerra M gliamento.
A cura di Raffaella e Cristina De Natali
Ragogna
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S.F. 18
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maforo (zona prosciuttificio Picaron) si gira
in direzione Ragogna che si raggiunge dopo
circa 4 chilometri.
Si può lasciare la macchina nel piazzale di
fronte alla chiesa di San Pietro e proprio da
qui inizia il nostro percorso.
Una nota particolare va alla
La Chiesa
chiesa parrocchiale di San
Pietro che in stile neogotico 1920 - custodisce le opere d'arte provenienti dall'antica pieve del
Castello. Segnalo la fonte
battesimale - con putti che
sostengono la coppa - appartenente alla scuola del
Pilacorte; l'altare maggiore
del secolo XVII, dietro
questo l'altare della Santa La chiesa di San Pietro
Spina - secolo XVI - ed alcune pale del '700.
Nei pressi del Tagliamento, su uno sperone di
roccia, in uno dei luoghi più suggestivi e panoramici di Ragogna, si ergono i resti dell'antico Castello di S. Pietro del XI secolo. Solo
ai signori omonimi, infeudati dal patriarca
d'Aquileia. Oggetto di ripetuti assedî durante
le lotte tra patriarcato e duchi d'Austria, nel
1390 il castello viene ceduto da Giovannino
di Ragogna al patriarca Giovanni di Moravia.
Passato sotto il dominio della Serenissima, fu
concesso ai Porcia. In seguito il castello decadde tanto che nel
1567 Girolamo di
Porcia così lo descrive: "Ragogna castello rovinato; vi sono
però reliquie di molte
torri, casette dei con- Panoramica
tadini, la chiesa ed
una torre ov'è la stanza dei signori". Fu definitivamente abbandonato alla fine del Settecento.
Il Percorso
Torniamo al percorso.
Lasciata la strada ci si addentra in un sentiero della prima
guerra mondiale, in mezzo al bosco, che ci
porterà in prossimità del ponte sul fiume Tagliamento. Teatro di azioni belliche della 1^
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recentemente, dopo molti anni di abbandono,
è stato sottoposto ad un accurato intervento
di ristrutturazione in fase di completamento.
La vista migliore è dalla strada che sale al
monte: si possono vedere i resti della Torre
principale e delle mura di cinta, il cortile interno e la Porta Nord.
Alcune note storiche medioevali.
Il castello controllava il guado del fiume Tagliamento nei pressi della strada
Note
vicinale roMedioevali
mana che da
Concordia Sagittaria portava ad Osoppo. Citato da
Venanzio Fortunato nei
primi anni del secolo XI, il La zona dell’antico guado
maniero viene menzionato
da Paolo Diacono in relazione all'occupazione
del Friuli da parte degli Avari nel 610 e successivamente nel 693, anno nel quale Ausfrido di Reunia usurpava il ducato a Rodoaldo
duca del Friuli. Soggetto, già nell'anno 1122,
alla giurisdizione dei duchi di Carintia della
Casa di Eppenstein, il castello passa nel 1218
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strada principale che collega Pinzano a Ragogna (img 104) dopo qualche centinaio di metri si imbocca una piccola e stretta stradina
che condurrà al Castello di Pinzano. La strada
asfaltata è leggermente in salita ma è di piacevole percorrenza e conduce proprio sotto il
castello di Pinzano.
Alcuni brevi cenni storici
sul Castello:
Il Castello
Il complesso fortificato si
estendeva su un'ampia area
protetta da più cinte murate, bastionature e
torri, costituendo, anche per la posizione difesa naturalmente dal dirupo e dal sottostante
fiume Tagliamento, un luogo pressoché imprendibile.
L'abbandono secolare e gli ultimi gravi eventi
sismici hanno quasi del tutto cancellato le
tracce di tale imponente complesso; in mezzo
alla boscaglia, qua e là, si intravedono lacerti
di muraglie e poche rovine dei numerosi edifici compresi entro i recinti difensivi. Di grande
bellezza il contorno naturale, apprezzabile ap-
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dotata l’opera per valutarne la portata. I servizi di spionaggio A.U. ritenevano infatti
l’opera di capitale importanza per la difesa del
Friuli e concentrarono i maggiori sforzi per
avere tutte le informazioni possibili. Fu disarmato già nel 1915 vista la sua distanza dal
fronte e nel 1917 quando avrebbe dovuto
bloccare l’invasione, non fu possibile riarmarlo in tempo. Venne occupato dalla 50a Divisione e dalla 12a Compagnia Slesiana il 1 novembre 1917, che vinsero la resistenza del
39° e 40° fanteria italiano.
Torniamo al Percorso
Il Percorso
Si scende dallo stesso sentiero
e si prende il primo sentiero
sulla destra, si attraversa un
bosco costituito da una rigogliosa vegetazione. In primavera spiccano tra il verde ampie
zone disseminate di crocus, primule. Il sentiero ben visibile, scende verso Pinzano con dolci tornanti e spettacolari fioriture di primavera.
Proseguendo lungo il sentiero si giunge sulla
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ne strategica permette il controllo del fiume
Tagliamento e dei comuni limiNote sulla 1^
trofi.
Guerra
Alcune note storiche della
Mondiale
Prima Guerra Mondiale
L’ opera faceva parte del progetto del generale Pollio di fortificare il Friuli
nella previsione che l’Italia si fosse trovata da
sola in lotta contro l’Austria e fosse stata costretta, almeno inizialmente, dalle minori forze e dalla più lenta mobilitazione ad una attitudine difensiva. Secondo le intenzioni del
Pollio la linea del
Tagliamento avrebbe dovuto costituire
una tenaglia con le
opere del bassomedio Tagliamento.
L’assistente dei lavori della polveriera La opere militari della 1^ GM
di Casarsa, Antonio
Scagnetto, fu contattato da agenti segreti austriaci per avere foto della zona di Ragogna e
uno shrapnell di qui dovrebbe poi essere stata
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guerra mondiale da ricordare la data del 1°
novembre in cui il nemico attaccò con più forze la posizione di Ragogna e gli italiani furono costretti a far saltare il ponte di Pinzano
che difendeva la
posizione, sacrificando sulla sinistra la brigata
"Bologna". Questa, che da tre
giorni combatteva, si difese diIl Sentiero della 1^ GM
speratamente,
ma poi buona parte fu catturata mentre altri
riuscirono a disperdersi (senza per questo essere dei "codardi", visto che il Comando gli
aveva letteralmente "tagliato i ponti").
Si prosegue sul ponte del Tagliamento , oltre
la stretta galleria, fino a raggiungere, dopo
poche centinaia di metri, un sentiero sulla destra che attraverso la boscaglia ci porterà alle
rovine delle fortificazioni militari della prima
guerra mondiale chiamate anche Forte del Cavallino, costruito intorno al 1909. La posizio-
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Note: ——————————————————
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Piaz.tta de Portis, 4
33043 Cividale del Friuli (UD)
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Informazioni
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Visto i tratti di strada, può
essere anche fatto in auto
ma ovviamente non lo consi-
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gliamo.
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pieno ripercorrendo l'antica strada castellana
con lo sfondo del Tagliamento sulla sinistra e
sulla destra il colle. Giunti sulla sommità del
colle si può ammirare lo splendido panorama.
Dalle rovine del castello, con un sol colpo
d’occhio, si vede il Tagliamento e i comuni limitrofi tra cui Ragogna, Falgogna, le prealpi
Giulie. Per il ritorno si imbocca un sentiero a
“scalini” naturali realizzato con tronchi di albero che si snoda tra la vegetazione.
Il sentiero termina sulla
strada asfaltata che da Pinzano porta a Ragogna.
Prima di riprendere il cammino ci si può fermare alla
fontana con acqua potabile
Parte del Castello
per rifocillarsi. Da questo
punto si prosegue sulla strada asfaltata che riporta all’area di sosta in cui abbiamo lasciato
l’auto.
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