I dati del privato sociale ….
l’esperienza del Cnca …
interdipendenza e nuovi consumi
DIPENDE …DA CHE DIPENDE ?
CITTA’ SANE
ANCONA 18 OTTOBRE 2007
1
“ è inutile dire se Zenobia sia da classificare tra le città
felici o tra quelle infelici. Non è in queste due specie che
ha senso dividere la città, ma in altre due: quelle che
continuano attraverso gli anni e le mutazioni a dare
comunque la loro forma ai desideri e quelle in cui si
riescono a cancellare la città o ne sono cancellati”
Italo Calvino
...…la nostra scelta è stare in quei luoghi della città
…proprio là perchè nessuno ne venga cancellato ........
2
DATI DEL CONSUMO
CANNABINOIDI 1/3 GIOVANI STUDENTI
½ SOTTO I 24 ANNI
COCAINA 1.300.000 CONSUMATORI NEL 2005
900.000 NELL’ULTIMO MESE
METANFETAMINE 4/500.000 consumo non solo di
contesto
EROINA
300.000 con una stabilizzazione nelle fasce di
marginalità
UTENTI IN CARICO AI SERVIZI 170.000 DI CUI IL 10
/15% COCAINOMANI 70/80% EROINOMANI
NELLE COMUNITA’ 16.000 CON 40% CON FARMACI
SOSTITUTIVI E 80 % CON PSICOFARMACI 10%
coca
3
I dati 2003 dello studio ESPAD riportano che,
fra gli oltre 28.000 studenti considerati, più del
34% dei giovani in età 15-19 anni ha fatto uso
di sostanze illegali nell’arco della vita ed il 19%
negli ultimi 30 giorni
CIOE’
poco meno di 1 ragazzo su 5 è un consumatore
e non più uno sperimentatore.
È stato inoltre rilevato un incremento tra il 2001
ed il 2003 della quota che ha usato nell’ultimo
mese non solo nella popolazione scolastica, ma
anche nella popolazione generale nella fascia
15-24 anni.
4
Contiguità verso le droghe
La presenza di droghe nei contesti della quotidianità,
soprattutto delle fasce giovani della popolazione,
rientra nella “normalità” non essendo più un fatto
eccezionale.
Questo determina una crescente probabilità che un
ragazzo entri in contatto con il mondo della droga
direttamente (contatto fisico o sperimentazioneassunzione) o in modo indiretto (vedere o
conoscere qualcuno che la usa, sapere dove e
come trovarla).
Le probabilità di contatto aumentano anche in
presenza di altri fattori di rischio, non ultimi quelli
psicologici come il grado di insoddisfazione nelle
proprie relazioni (amici, famiglia, scuola, lavoro) e la
capacità o meno di contenere l’istintività e le
5
pulsioni…o quelli di contesto
Premesse della criticità educativa
• Consumo sempre più connesso ai processi di
adultizzazione precoce (stili di vita, stili di consumo )
……. sempre prima nella sperimentazione
• Parallelamente un allungamento dei tempi di vera
autonomia
( 34 anni per IARD confine tra adulti e
giovani ) ..sempre dopo nell’autonomia / responsabilità
• Percezioni di distanza da parte dei giovani delle figure
adulte ( non competenti,non adeguate a dare le risposte
necessarie ) ….mi vuole bene ma non può capire…..
• Importanza del gruppo di pari sia nella ricerca di
trasgressione, ma anche potenziale luogo di promozione di
atteggiamenti di autotutela….identità multiple
• il consumatore come prima persona “competente” 6
Normalità e consumo……..
Consumi, rischi e trasgressioni sempre più connessi ai
vari stili di vita e sempre più compatibili con i riti
sociali.( consumare non per fuggire ma per stare al
centro del processo sociale)
Un consumo generalizzato ed estremamente
diversificato per sostanze legali e non, tipologie di
consumatori, modalità di consumo. Saltano le
vecchie categorie interpretative basate su:
- Immmaginario anche organizzativo stereotipato di
riferimento: la tossicodipedenza grave su cui tutto si
deforma e aggrava (spirale, tunnel, fine)
- Consumo di sostanze come automatico sintomo di
un malessere individuale ( perchè lo fai ? ).
7
Lavorare con i percorsi di “ normalità ”
…tra sociale e sanitario
• CONSUMO DIFFUSO ED UNA DIFFUSA
PROSSIMITA’ AI CONSUMI…anche illegali
• COMPLESSITA’ E VARIETA’DELLE SOSTANZE
(composizione, mix, dannosità ecc.) ..drog store
• STILI DI CONSUMO e INTERDIPENDENZA CON
LA CULTURA MODERNA (policonsumo, alcool, ecc.)
• RICERCA DEL PIACERE COME BASE DELLA
RICERCA TRASGRESSIVA ( processi di inclusione,
appartenenza, effetti ricercati ….. desiderati)
8
Vivere senza …trasgressioni piaceri
• Analisi degli stili di consumo ……Li preoccupa/spaventa
molto l’idea di una vita priva di queste abitudini, perché ai
loro occhi perde di significato ….il poter andare oltre ….
• La loro routine, i loro piaceri, alcune delle relazioni su cui
fanno più affidamento sono collegati alle loro abitudini
anche d’uso, più o meno criticabili e non gli è affatto
chiaro a cosa andrebbero incontro smettendo
improvvisamente….
• L’idea iniziale è solo ridurre le conseguenze del consumo
pesante e di partire da lì……. Nuovo paradigma della
prevenzione e dell’approccio ai consumi ?
• Trattando l’abitudine semplicemente come tale e non
prioritariamente come una malattia si possono intanto
ridurne le conseguenze…
Harvard università
9
Rappresentazione sociale del consumo….
percezione di una alterità potenzialmente minacciosa
costruzione delle procedure
di risposta, controllo e
contenimento
definizione della stessa come
minaccia e attivazione delle
procedure di rappresentazione
sociale
costruzione sociale e rappresentazione
dell'oggetto di minaccia e sua identificazione
10
Vita a progetto …….soprattutto dei giovani
• Dal punto di vista soggettivo assistiamo ad un progressiva
individualizzazione dell’esperienza quotidiana e delle
biografie personali…(prospettive collettive e senso )
• L’individualità diviene la quasi esclusiva unità riproduttiva
ed interpretativa della vita sociale( Beck)
• Assunzione della propria identità a progetto in perpetua
costruzione, con una responsabilità in un esito sempre
incerto chiamato a dare risposte biografiche a contraddizioni
che sono strutturali…..(sostanze come valido aiuto nel qui ed
ora …perché no ? )
• I cambiamenti della sfera occupazionale hanno
contribuito in maniera rilevante ad aumentare la
frammentazione sociale ed il senso di precarietà … 11
Punto di partenza …….Osservatorio europeo
• Soltanto una minoranza dei giovani che consumano e
sperimentano le droghe e di quelli esposti a fattori (e
situazioni) di rischio, svilupperanno successivamente
dipendenza o problemi gravi
• Dunque non dipende dalla sostanza in sé
• Modelli per spiegare questo fenomeno:
• Fattori di protezione e concetto di resilienza
• Concetto della vulnerabilità:
• A livello individuale (piuttosto biogenetico)
• A livello sociale
12
Nuovi approcci di lavoro di sistema..
• Pianificazione di territorio, accettazione della complessità dei
fenomeni, superamento dell’autoreferenzialità dei servizi tra
interventi accoglienza, repressivi, educativi, preventivi,
interventi di prossimità, servizi di cura.
• Una rivisitazione del lavoro tra funzioni diverse ….(esempio
le sperimentazioni prefetture) un lavoro maggiormente condiviso
tra sistema di intervento e sanzionatorio ( gruppi di autoaiuto,
presa in carico precoce, percorsi personalizzati )
• Monitoraggio e pianificazione costante dell’evoluzione dei
fenomeni ( diverso ruolo e contenuti del monitoraggio, della
ricerca e dell’osservatorio ? )
• Sviluppo di sistemi in continuità ….dalla prossimità.. al lavoro
di strada alle unità mobili, dai drop in ai centri filtro, dai servizi
ai percorsi di cura, dal trattamento ambulatoriale.. alle strutture
di accoglienza , dal trattamento ambulatoriale alla presa in carico
13
territoriale
Conosci persone che
fanno uso di marijuana?
0,5%: Mancante
24,9%: No
74,6%:
Si
14
La seguente tabella riassume le risposte degli intervistati
rispetto la loro percezione alla facile reperibilità e all’acquisto
di alcune sostanze stupefacenti dividendole in due categorie:
relativamente facile/molto facile e molto
difficile/praticamente impossibile.
relativamente facile/molto facile
molto difficile/praticamente impossibile
70,00%
60,00%
50,00%
40,00%
30,00%
20,00%
10,00%
tti
ng
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fe
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nn
ab
is
in
e
0,00%
15
Percezione del rischio
Una sezione del questionario è dedicata all’indagine sulla percezione
del rischio che i giovani hanno per consumi ricorrenti di sostanze
legali come le sigarette e l’alcool e il rischio in acuto per le sostanze
pesanti, come l’ecstasy, la cocaina, la marijuana.
rischio elevato
90%
80%
70%
60%
50%
40%
30%
20%
10%
0%
sigarette
alcol
hashish
xtc
cocaina
16
LAVORARE CON LA COMPLESSITA’ dalla
tossicodipendenza alla variabilità dei fenomeni
• NON ESISTE UN APPROCCIO UNICO……
• PROGETTAZIONE NEGOZIALE TRA BISOGNI,
PROCESSI E POSIZIONI DIVERSE …….APPROCCIO
EURISTICO …..
• PROGETTAZIONI DI SISTEMA TRA SERVIZI,
PROFESSIONALITA’ E COMPETENZE DIVERSE
• COMPLEMENTARIETA’ ORIZZONTALE NELLA
COMPRESENZA TRA SAPERI E FUNZIONI DIVERSE
( es: contrasto ed informazione, trattamento farmacologico
sostitutivo, comunità e psicofarmaci specifici, sociale)
• COMPLEMENTARIETA’ VERTICALE
NELL’INTERSCAMBIO TRA SERVIZI E PRESE IN
CARICO A PRIORITA’ DIVERSA ( prevenzione e territori,
17
servizi dip., comunità res., servizi sociali ecc.)
I modelli di intervento e collaborazione tra servizi
e/o….. pubblico/privato
• Il modello sequenziale: interventi in continuità tra Servizi
diversi ma con procedure di passaggio chiare……
• Il modello parallelo: possibili interventi coordinati
contemporanei di più servizi……
• Il modello integrato: integrazione di competenze e saperi
18
RISCRIVERE I RUOLI ED I RAPPORTI TRA
FUNZIONI
• DIVERSO RUOLO DEL PRIVATO SOCIALE
CONDIVISIONE DI ( UNA FUNZIONE PUBBLICA)
• NUOVO RUOLO DEL SERVIZIO PUBBLICO
• DIVERSO RAPPORTO TRA SANITARIO E SOCIALE
• RUOLO DEGLI ENTI LOCALI ( PREVENZIONE,
REINSERIMENTO )
• GRADI DIVERSI DI UNA COMPLEMENTARIETA’
TRA PROFESSIONI, FUNZIONI E RUOLI DIVERSI
19
Progetto di ricerca e formazione:
Trattamenti farmacologici negli interventi sulla tossicodipendenza
Dati generali
professionalità
Qualifiche professionali
0
Direttore/Coordinatore
Personale amministrativo
Medici, psichiatri, specialisti
Infermieri
Terapisti riabilitazione
Ausiliari socio-sanitari
Psicologi
Sociologi
Assistenti sociali
Educatori
Animatori
Insegnanti/Formatori
Operai, ausiliari, servizi generali e altro
100
200
300
400
500
600
309
166
83
36
7
14
278
61
43
550
117
48
319
20
SUPERAMENTO DELLA CONCEZIONE DI
PREVENZIONE E CURA ESCLUSIVAMENTE
SANITARIA ?
RISCHIO DI UNA RIGIDITA’ DEI SERVIZI E DI UNA
DINAMICA DEI CONSUMI che ci allontana da una presa
in carico precoce…TEMPI DI LATENZA LUNGHI
• GERARCHIZZAZIONE DELLE RISPOSTE E LA
SOTTOVALUTAZIONE DELL’ETEROGENEITA’ DELLE
DOMANDE ……PREVENZIONE SELETTIVA PRESA
IN CARICO PRECOCE O TERRITORIALE ?
• CHI TRA I 1300.000 CONSUMATORI DI COCAINA…?
• CONTIGUITA’ RELAZIONALE…
• CONTINUITA’ PROGETTUALE ……
• DIVERSIFICAZIONE DELLE RISPOSTE
21
Cambiamento di segno del fare
educativo
La psicologia e la pedagogia del nuovo millennio
cominciano a prendere in considerazione i processi di
costruzione degli elementi positivi della vita con la
stessa serietà ed importanza con cui in precedenza
avevano concentrato l’attenzione sulla cura degli
elementi negativi, della difficoltà, della patologia. Il
principale proposito di tale approccio è quello di
capire e allearsi prioritariamente con la voglia di
benessere e le capacità dell’uomo soprattutto se in
formazione, piuttosto che con i suoi bisogni e
difficoltà..
Seligman.
22
I PRESUPPOSTI AL CONSUMO …ABUSO
CHIAVI INTERPRETATIVE: - SOCIALE ( IL GRUPPO )
- ADATTIVE ( IL PERCORSO INDIV.)
- AUTOCURA ( L’INTERMEDIAZIONE CHIMICA )
- FAMIGLIARE ( SOTTOVALUTAZIONE O DISTANZA )
CAMBIAMENTO DELL’OFFERTA …. “MERCATO“
– - OFFERTE DIFFUSE ( DIVERSO SPACCIO)
- INTERCONNESSIONE CON IL DIVERTIMENTO( KIT TUTTO
COMPRESO)
– - EVIDENZIA UNA RICERCA DI EFFETTI VERSO UN PSEUDO
PIACERE / SENZA DESIDERIO
– - POLICONSUMO INTERIORIZZATO COME APPROCCIO
COMPLESSIVO AL CONSUMARE (DALL’ALCOOL ………..
23
Relazione come oggetto d’uso
Il mondo e gli altri diventano oggetti d’uso e i
giovani sono perennemente bombardati da
messaggi pubblicitari che li invitano a
diventare i valorosi predatori dell’ambiente
che li circonda……. Se tutto sembra
possibile, allora più niente è reale.
“L’epoca delle passioni tristi”
Se qualcuno vende allora perché non consumare …?
24
Nuovi approcci di lavoro di sistema..
• Pianificazione di territorio, accettazione della complessità,
superamento dell’autoreferenzialità dei servizi tra interventi
repressivi, educativi, preventivi, interventi di prossimità, servizi
di cura.
• Una rivisitazione del lavoro degli ambiti istituzionali…scuole,
oratori…. prefetture un lavoro maggiormente condiviso tra
sistema di intervento e sanzionatorio ( gruppi di autoaiuto, presa
in carico precoce, percorsi personalizzati )
• Monitoraggio e pianificazione costante verso un’evoluzione
dei fenomeni ( diverso ruolo e contenuti del monitoraggio e
dell’osservatorio ? )
• Sviluppo di sistemi in continuità ….dalla prossimità, al lavoro
di strada alle unità mobili, dai drop in ai centri filtro, dai servizi
ai percorsi di cura, dal trattamento alle strutture di accoglienza ,
dal trattamento ambulatoriale alla presa in carico territoriale
25
- Il lavoro sul singolo ricerca di senso…relazione significativa
…attività di ascolto, counseling, dalla riduzione dei rischi alla
presa in carico precoce ( aggancio, farmaci sostitutivi …eroina,
art.18, strumenti di profilassi, macchinette scambia siringhe,
contenimento dei danni collaterali ….)
- Il lavoro sulle dinamiche dei gruppi e dei contesti e legato
alle identità collettive ed il consumo (peer support, mediatori,
opinion leaders, auto aiuto…)
- La riscrittura delle politiche della città ( spaziali, temporali, dei
flussi di movimento, controllo delle sostanze circolanti …
zonizzazione delle attività “altre” …presidio e controllo delle zone)
- Della legislazione e di una reale tolleranza/normalizzazione
e della possibile convivenza …. 4 pilastri, depenalizzazione
degli atti, lotta al traffico,
26
SCHEMA OPERATIVO……DAI NUOVI STILI DI CONSUMO ….VERSO?
FUNZIONI
CONTESTI
PROMOZIONE
F
I
N
A
L.
LUOGHI SPECIFICI
LUOGHI ISTITUZIONALI
M
O
L
T
I
LUOGHI INFORMALI
SCUOLE
ATTORI
INSEGNANTI
EDUCATORI
ORATORI
SACERDOTE
CENTRI DI AG.
TESTIMONIAL
VOLONTARI
AMMINISTRAZIONI PUB.
ASSESSORI
EQUIPE PREVENZIONE
RESP. ORGANIZ.
GENITORI
LOCALI PUBBLICI
PROPRIETARI
LUOGHI DEL DIVERT.
ORG. DI EVENTI
MUSICISTI
ATTIVITA’
FORMAZIONE SPECIFICA
AUMENTO DI COMPETENZE
SUPPORTO RELAZ.
COUNSELING
EVENTI PREVENTIVI
ACCOMP. PROGETTUALE
COPROGET EVENTI
AZIONI SIMBOLICHE
MATERIALI DI COMUN.
PREVENZIONE
INFORMAZIONE
LUOGHI DEL QUOTIDIANO
PARCHETTO
PIAZZA/ BAR
NEGOZI DI TENDENZA
CENTRI COMMERCIALI
SQUADRA SPORTIVA
AGGANCIO RELAZIONALE
LUOGHI DEL DIVERTIMENTO FESTE
CONCERTI
LOCALI PUBBLICI
OPERATORE DI STRADA
RELAZIONE SPECIFICA
ANIMATORE TERRITORIALE
OPINION LEADERS
INFORMAZIONE SPECIFICA
GRUPPO DEI PARI
ASCOLTO INDIVIDUALE
MEDIAZIONE RELAZIONALE
GRUPPI GIOVANILI
INFORMAZIONE MIRATA
SERVIZI DI VIGILANZA
RELAZIONE AVALUTATI.
DJ
CONTINUITà DELLA PRES.
TATOO, CARTE, ETILOMETRO
RIDUZIONE DEI RISCHI
LUOGHI DELLA NOTTE
DISCOTECHE
DISCOPUB
AUTOGRILL
RAVE
INFORMAZIONE MIRATA
CONSUMATORI
ANALISI DELLE SOSTANZE
SPERIMENTATORI
BENI DI PRIMA NECESSITà
POLICONSUMATORI
PRIMO SOCCORSO
RES. DEL LOCALE
LUOGHI DECANTAZIONE
GRANDI RADUNI
SERVIZIO SANITARIO/118
MEDIAZIONE
CONTENIMENTO DEGLI ABUSI
27
Direzioni del lavoro preventivo
• Da target a partner: diversa prospettiva di lettura dei
processi giovanili…. protagonismo e coinvolgimento come
elemento di una ricerca condivisa di senso relazionale e
direzione....
• Giovane come alleato consapevole dell’azione educativa (
rinuncia profonda alla valenza salvifica ….se lui ..)
• I giovani come protagonisti delle azioni preventive, soggetti
attivi della scelte di tutela di se, del gruppo del contesto
• Presuppone però l’accettare che ci sia una scelta pseudo
consapevole alla base dell’azione trasgressiva
• Attenzione alla possibile necessità di una attivazione di
forme precoci di lavoro individualizzato presa in carico
precoce
28
IPOTESI PROGETTUALI..... IN ATTO
• Lavoro nei contesti formali scuola/oratori ecc.(
informazione, educazione tra pari e aumento di consapevolezza,
possibilità di presa in carico precoce, responsabilizzazione diretta…)
• Lavoro nell’informalità del quotidiano ( lavoro con i gruppi
informali, attenzione mirata a situazioni in difficoltà ..... Educativa
di strada, tutoring, aggancio precoce, azioni simboliche )
• Lavoro nei contesti del divertimento e del possibile
abuso ( unità mobili giovani, etilometro, narcotest, MDMA )
• Lavori specifici di territorio: laboratori autobiografici,
linguaggi di genere, siti e materiali autoprodotti, ... offerte
specifiche ed innovative ....…laboratori di peer education…
• Relazione di significato ... come riscrittura di relazione di
fiducia..... momenti specifici del lavoro educativo, regole di
autotutela nei gruppi, spiazzamento relazionale…..
• Per qualcuno ...... sondare l’ipotesi di una presa in carico
precoce .... ove utile e/o necessarioed una valorizzazione
dei servizi di cura e trattamento….
29
Verso una diversa consapevolezza e
responsabilità…relazionale….
Non c’è dubbio che incamminarsi verso il mondo
adulto è ripetere l’eterna storia del prendere e
lasciare……..
Chi va “oltre l’età adulta” ha maggiori
responsabilità educative, affinchè il passaggio delle
consegne, l’accompagnamento all’adultità preveda
l’incontro con maestri di vita e non soltanto con
maestri del lavoro.......
Scegliere di esserci, di offrirsi per accompagnare i
processi di adultizzazione vuol dire andare “oltre
l’età adulta……….. Ne saremo capaci ?
30
Scarica

presentazione Dr. Facci