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DISCUSSIONI
I
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SEDUTA DEL
Camera dei Deputati
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OTTOBRE
2005
RESOCONTO
SOMMARIO E STENOGRAFICO
681.
SEDUTA DI LUNEDÌ 3 OTTOBRE 2005
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ALFREDO BIONDI
INDICE
RESOCONTO SOMMARIO .............................
III-IV
RESOCONTO STENOGRAFICO ......................
1-10
PAG.
Missioni ............................................................
1
Interrogazioni (Svolgimento) .........................
1
(Invio di falsi bollettini di pagamento del
canone RAI nel comune di Ferrara –
n. 3-04030) ...................................................
1
Perrotta Aldo (FI) .......................................
3
Ventucci Cosimo, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri .............
1
(Iniziative per contrastare il fenomeno della
contraffazione dei marchi – n. 3-04647) .
3
Perrotta Aldo (FI) .......................................
8
PAG.
Ventucci Cosimo, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri .............
3
(Rinvio interrogazione Onnis n. 3-04294) ....
8
Presidente .....................................................
8
Cessazione dal mandato parlamentare dei
deputati Giovanna Bianchi Clerici, Gennaro Malgieri, Carlo Rognoni e Giuliano
Urbani ...........................................................
8
Ordine del giorno della seduta di domani .
9
ERRATA CORRIGE ........................................
10
N. B. Sigle dei gruppi parlamentari: Forza Italia: FI; Democratici di Sinistra-L’Ulivo: DS-U; Alleanza
Nazionale: AN; Margherita, DL-L’Ulivo: MARGH-U; Unione dei democratici cristiani e dei democratici
di centro: UDC; Lega Nord Federazione Padana: LNFP; Rifondazione comunista: RC; Misto: Misto;
Misto-Comunisti italiani: Misto-Com.it; Misto-SDI-Unità Socialista: Misto-SDI-US; Misto-Verdil’Unione: Misto-VU; Misto-Minoranze linguistiche: Misto-Min.linguist.; Misto-Liberal-democratici,
Repubblicani, Nuovo PSI: Misto-LdRN.PSI; Misto-Popolari-UDEUR: Misto-Pop-UDEUR; Misto-Ecologisti democratici: Misto-ED.
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XIV LEGISLATURA
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SOMMARIO
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III
Camera dei Deputati
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SEDUTA DEL
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OTTOBRE
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N.
681
RESOCONTO SOMMARIO
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE
ALFREDO BIONDI
La seduta comincia alle 16.
La Camera approva il processo verbale
della seduta del 27 settembre 2005.
Missioni.
PRESIDENTE. Comunica che i deputati
in missione sono cinquantasette.
Svolgimento di interrogazioni.
COSIMO VENTUCCI, Sottosegretario di
Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri. In risposta all’interrogazione Perrotta n. 3-04030, sull’invio di falsi bollettini di pagamento del canone RAI nel
comune di Ferrara, fa presente che, anche
grazie alle tempestive segnalazioni di numerosi cittadini, il nucleo provinciale delle
poste di Ferrara ha avviato un’attività di
indagine che ha consentito di individuare
la società coinvolta nella truffa e gli autori
dell’illecito e, conseguentemente, di restituire con sollecitudine le somme indebitamente corrisposte dai cittadini che avevano effettuato il versamento.
ALDO PERROTTA (FI). Si dichiara pienamente soddisfatto per la risposta.
COSIMO VENTUCCI, Sottosegretario di
Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri. In risposta all’interrogazione Perrotta n. 3-04647, sulle iniziative per con-
trastare il fenomeno della contraffazione
dei marchi, richiama preliminarmente il
quadro normativo, comunitario e nazionale, nel quale si inscrivono i predetti
interventi. Sottolineata, in particolare,
l’azione svolta dall’Agenzia delle dogane in
ambito europeo ed internazionale, ricorda
i memorandum d’intesa da essa stipulati
con le principali associazioni rappresentative di aziende produttrici e consumatori. Nel rilevare altresı̀ l’importanza e
l’elevato livello tecnologico della banca
dati multimediale realizzata ai sensi dell’articolo 4, comma 54, della legge finanziaria per il 2004, fa presente che, anche
per effetto della meritoria attività svolta
dalla Guardia di finanza, negli ultimi anni
si è registrato un significativo incremento
nella quantità delle merci contraffatte sequestrate.
ALDO PERROTTA (FI). Sottolinea che
i Governi di centrodestra hanno svolto,
rispetto ai precedenti Esecutivi di centrosinistra, un’azione molto più incisiva ed
efficace sotto il profilo del contrasto dei
fenomeni delle frodi e della contraffazione
dei marchi.
PRESIDENTE. Avverte che lo svolgimento
dell’interrogazione
Onnis
n. 3-04294 è rinviato ad altra seduta.
Cessazione dal mandato parlamentare dei
deputati Giovanna Bianchi Clerici,
Gennaro Malgieri, Carlo Rognoni e
Giuliano Urbani.
PRESIDENTE. Avverte che i deputati
Giovanna Bianchi Clerici, Gennaro Mal-
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XIV LEGISLATURA
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—
SOMMARIO
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IV
SEDUTA DEL
gieri, Carlo Rognoni e Giuliano Urbani,
entrati a far parte del consiglio di amministrazione della RAI, hanno comunicato,
con lettere inviate alla Presidenza, di voler
rassegnare le dimissioni dalla carica di
deputato: trattandosi di casi di incompatibilità, la Camera prende atto di tali
comunicazioni e della conseguente cessazione dei deputati Bianchi Clerici, Malgieri, Rognoni e Urbani dal mandato parlamentare.
Camera dei Deputati
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N.
681
Ordine del giorno
della seduta di domani.
PRESIDENTE. Comunica l’ordine del
giorno della seduta di domani:
Martedı̀ 4 ottobre 2005, alle 12,30.
(Vedi resoconto stenografico pag. 9).
La seduta termina alle 16,40.
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XIV LEGISLATURA
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DISCUSSIONI
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Camera dei Deputati
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SEDUTA DEL
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OTTOBRE
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RESOCONTO STENOGRAFICO
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE
ALFREDO BIONDI
La seduta comincia alle 16.
LUCIANO DUSSIN, Segretario, legge il
processo verbale della seduta del 27 settembre 2005.
(È approvato).
Missioni.
PRESIDENTE. Comunico che, ai sensi
dell’articolo 46, comma 2, del regolamento,
i deputati Alemanno, Aprea, Armosino,
Azzolini, Baccini, Ballaman, Berlusconi,
Berselli, Caligiuri, Ceremigna, Cicu, Colucci, Contento, Cordoni, D’Alia, Delfino,
Dell’Elce, Dozzo, Giuseppe Drago, Fini,
Galati, La Malfa, Landolfi, Manzini, Maroni, Martinat, Martusciello, Matteoli,
Mauro, Miccichè, Angela Napoli, Paoletti
Tangheroni, Piscitello, Possa, Prestigiacomo, Ramponi, Romano, Rosso, Scajola,
Scarpa Bonazza Buora, Scherini, Selva,
Sinisi, Sospiri, Stefani, Tanzilli, Tremaglia,
Tremonti, Urso, Valducci, Valentino, Viceconte, Vietti, Violante e Vitali sono in
missione a decorrere dalla seduta odierna.
Pertanto i deputati complessivamente
in missione sono cinquantasette, come risulta dall’elenco depositato presso la Presidenza e che sarà pubblicato nell’allegato
A al resoconto della seduta odierna.
Ulteriori comunicazioni all’Assemblea
saranno pubblicate nell’allegato A al resoconto della seduta odierna.
Svolgimento di interrogazioni.
(Invio di falsi bollettini di pagamento del
canone RAI nel comune di Ferrara –
n. 3-04030)
PRESIDENTE. Il sottosegretario di
Stato alla Presidenza del Consiglio dei
ministri, senatore Ventucci, ha facoltà di
rispondere
all’interrogazione
Perrotta
n. 3-04030 (vedi l’allegato A – Interrogazioni sezione 1).
COSIMO VENTUCCI, Sottosegretario di
Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Come reca il titolo dell’interrogazione in oggetto, il problema riguarda la
consegna di falsi bollettini di pagamento
del canone RAI a centinaia di utenti
abbonati ferraresi, verificatasi in un periodo in cui la RAI non aveva ancora
richiesto il pagamento del canone, come
documentato da un articolo pubblicato sul
quotidiano Il Tempo del 18 dicembre 2004.
Al riguardo, il Comando generale della
Guardia di finanza, su indicazione del
Comando per l’Emilia Romagna, ha riferito che nella mattinata del 17 dicembre
2004 pervenivano al numero di pubblica
utilità « 117 » diverse segnalazioni da parte
di abbonati RAI, che denunciavano la
ricezione di « strani » bollettini per il pagamento del canone. In particolare, tali
bollettini avevano fattezze similari a quelle
originali, riportanti, tuttavia, numeri di
conti correnti postali diversi dal numero
3103, adoperato per i versamenti dei vecchi abbonati; erano inoltre collegati a
dubbie missive a firma del direttore dell’Agenzia delle entrate, Ufficio di Torino 1,
riportanti numeri di abbonamento non
corrispondenti a quelli reali, con le quali
gli abbonati venivano invitati a pagare
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SEDUTA DEL
straordinariamente il canone entro il 31
dicembre 2004.
Verificata in tempo reale la falsità dei
suddetti bollettini, il nucleo provinciale
delle poste di Ferrara avviava immediatamente le indagini delegate dalla locale
autorità giudiziaria, concentrate nel capoluogo estense in quanto luogo di destinazione dei bollettini e delle missive. L’attività investigativa in parola ha consentito
sia di individuare la società coinvolta nella
truffa e gli autori dell’illecito, conseguentemente iscritti nel registro degli indagati
della locale procura della Repubblica per
il reato di truffa, sia di sequestrare tutti i
dieci conti correnti postali intestati alla
suddetta società, oltre che di sequestrare,
presso le poste, 14 mila lettere e bollettini,
pronti per essere recapitati agli utenti RAI
di Ferrara, a fronte di 30 mila spediti dagli
autori della truffa.
Sono circa cento le persone che, a
seguito della ricezione dei falsi bollettini,
hanno effettuato il versamento. A venti di
queste, con la collaborazione di Poste
italiane Spa, sono state restituite, entro le
ventiquattro ore dal pagamento, le somme
indebitamente corrisposte. Alle restanti
persone, gli importi sono stati restituiti
successivamente. Inoltre, in merito alla
suddetta problematica, la concessionaria
RAI, interessata al riguardo dal Ministero
dell’economia e delle finanze (Dipartimento del tesoro) e dal Ministero delle comunicazioni, ha comunicato che, il 16 dicembre 2004, presso il call center aziendale
RAI sono pervenute alcune telefonate di
cittadini di Ferrara che comunicavano di
aver ricevuto una lettera simile al preavviso di pagamento del canone annualmente inviato dalla RAI, per conto dell’Agenzia delle entrate SAT, Sportello Abbonamenti TV.
Gli utenti si erano però insospettiti, in
quanto avevano rilevato o che non vi era
corrispondenza tra il numero di abbonamento e quello indicato sulla comunicazione o che il destinatario della comunicazione non era titolare di abbonamento
o, ancora, che il conto corrente indicato
per il pagamento non era quello consueto.
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OTTOBRE
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Gli operatori del call center informavano immediatamente la RAI delle menzionate circostanze.
La RAI, che a quella data non aveva
ancora inviato i preavvisi di pagamento,
informava a sua volta il SAT e, quindi, i
carabinieri di Ferrara, segnalando, inoltre,
a Poste italiane la vicenda, affinché fosse
evitato l’invio di ulteriori falsi preavvisi di
pagamento eventualmente ancora giacenti
presso gli uffici postali e fossero bloccati i
relativi conti correnti.
Grazie alla tempestività dell’intervento,
Poste italiane ha effettuato gli opportuni
interventi nella giornata di venerdı̀ 17
dicembre 2004, mentre la società RAI ha
provveduto ad allertare i cittadini attraverso comunicati televisivi e radiofonici a
livello locale e con la trasmissione Mi
manda Raitre del 22 dicembre 2004.
Poste italiane, a seguito della denuncia
avanzata dal responsabile dell’ufficio RAI
SAT, ha provveduto, altresı̀, ad apporre il
blocco sia in accredito sia in addebito su
dieci conti correnti postali, cinque dei
quali segnalati nella suddetta denuncia ed
intestati a « SAT – Servizio di assistenza
televisiva », rendendo possibile l’intercettazione di un centinaio di bollettini. Successivamente, la medesima società Poste
italiane ha rivolto agli uffici postali di
tutto il territorio nazionale l’invito a non
accettare pagamenti a favore dei predetti
conti correnti, mentre i cittadini interessati dalla truffa hanno ottenuto il rimborso delle somme versate.
La RAI ha, infine, fatto presente che, in
base alle informazioni acquisite dalla
stessa, gli importi dei pagamenti (in tutto,
ottanta), effettuati tra il 16 ed il 17 dicembre 2004, non sono stati prelevati e
sono stati integralmente restituiti da Poste
italiane a coloro che avevano effettuato il
versamento.
Su di un piano generale, la RAI ha
precisato che l’informazione fornita dalla
stessa ai cittadini sulle modalità di pagamento del canone ed, in particolare, sulla
corretta intestazione dei conti correnti
postali a ciò riservati, attraverso Internet,
Televideo ed il libretto di abbonamento, si
è dimostrata efficace; ne è prova la pron-
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SEDUTA DEL
tezza con la quale gli abbonati di Ferrara
si sono accorti del tentativo di truffa ai
loro danni.
PRESIDENTE. L’onorevole Perrotta ha
facoltà di replicare.
ALDO PERROTTA. Signor Presidente,
di fronte ad una risposta del genere, ci si
può dichiarare enormemente soddisfatti.
Nel ringraziare il sottosegretario per la sua
solita precisione e prontezza, vorrei dire
che anch’io ho contribuito, con la presentazione di questa interrogazione, a mettere
in moto l’organizzazione tesa a reprimere
questa truffa.
Si è dimostrata una misura semplicissima; inoltre, è la prova – me lo lasci dire
con amarezza – che queste cose non si
fanno solo a Napoli; anzi, se si fossero
fatte a Napoli, magari tutta la stampa
nazionale l’avrebbe additata come...
PRESIDENTE. Non faccia del nazionalismo regionale: i napoletani hanno altre
doti...
ALDO PERROTTA. Signor Presidente,
tutto è bene quel che finisce bene ! Ciò è
anche la dimostrazione che lo Stato,
quando deve intervenire, interviene e,
quando vi è la collaborazione dei cittadini,
tutto riesce sempre meglio !
(Iniziative per contrastare il fenomeno
della contraffazione dei marchi –
n. 3-04647)
PRESIDENTE. Il sottosegretario di
Stato alla Presidenza del Consiglio dei
ministri, senatore Ventucci, ha facoltà di
rispondere
all’interrogazione
Perrotta
n. 3-04647 (vedi l’allegato A – interrogazioni sezione 2).
COSIMO VENTUCCI, Sottosegretario di
Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Signor Presidente, vorrei, in primo
luogo, ringraziare l’onorevole Perrotta per
l’interrogazione presentata, perché dà
modo di mettere in evidenza che si tratta
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di una delle tante strutture dello Stato che
operano in silenzio. È una struttura che
opera bene e che ha anche ricevuto riconoscimenti ufficiali da parte dell’Unione
europea per la lotta alla frode nel commercio internazionale.
In riferimento alla problematica prospettata con l’atto di sindacato ispettivo in
esame, concernente il fenomeno della contraffazione dei marchi e della pirateria,
l’Agenzia delle dogane ha fatto preliminarmente presente che l’attività di contrasto di tale fenomeno deve essere inquadrata nell’ambito delle specifiche previsioni normative poste a livello comunitario, tra le quali la direttiva 2004/48/CE del
Parlamento europeo e del Consiglio sul
rispetto dei diritti di proprietà intellettuale, recepita con la legge comunitaria del
18 aprile 2005, n. 62, che persegue l’obiettivo di armonizzare le legislazioni degli
Stati membri, al fine di garantire un livello
equivalente di tutela della proprietà intellettuale nel mercato interno.
Onorevole Perrotta, adesso le fornirò
una serie di riferimenti normativi che
sicuramente conoscerà; tuttavia ritengo
che qualcuno che ci ascolta potrebbe
trarne beneficio.
PRESIDENTE.
Probabilmente
gli
alunni presenti in tribuna, vista la scarsa
presenza di deputati...
COSIMO VENTUCCI, Sottosegretario di
Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri. In particolare, il ruolo svolto dall’Agenzia delle dogane nella lotta alla contraffazione è stato rafforzato e reso più incisivo
dal regolamento (CE) n. 1383/2003 del
Consiglio, del 22 luglio 2003, entrato in
vigore il 1o luglio 2004 (che abroga e sostituisce il regolamento (CE) n. 3295/1994 del
Consiglio, del 22 dicembre 1994), denominato in seguito anche « regolamento di
base », cui ha fatto seguito il regolamento
(CE) n. 1891/2004 della Commissione, del
21 ottobre 2004, denominato « regolamento
di applicazione ».
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DISCUSSIONI
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SEDUTA DEL
La nuova regolamentazione comunitaria ha esteso l’ambito di intervento delle
dogane: oltre alle tradizionali categorie di
merci sospettate di violare i diritti di
proprietà intellettuale (merci contraffatte,
merci usurpative, merci che, in base alla
normativa del singolo Stato membro, ledono i diritti relativi a brevetti e a certificati protettivi complementari), sono state
anche contemplate le merci che violano le
disposizioni nazionali in materia di privative nazionali per ritrovati vegetali, denominazioni d’origine (DOP), indicazioni
geografiche (IOP) o denominazioni geografiche (articolo 2 del citato regolamento
(CE) n. 1383/2003). Ciò permette, tra l’altro, di garantire una adeguata ed efficace
tutela anche ad alcuni prodotti italiani di
altissima qualità e di rilevante valore commerciale.
L’Agenzia delle dogane ha assicurato,
inoltre, una partecipazione attiva, in ambito comunitario, ai lavori del Comitato
del Codice doganale-Sezione contraffazione, dove vengono discusse le più importanti problematiche relative al fenomeno ed analizzate le proposte di modifica normativa.
Ciò è estremamente importante, in
quanto durante la gestazione del mercato
comune – onorevole Perrotta – l’Italia è
stata completamente assente ai massimi
livelli. Tant’è vero che i nostri funzionari,
che si recavano lı̀ esclusivamente per gli
straordinari, venivano denominati « Je suis
d’accord ».
L’Agenzia partecipa, altresı̀, alle specifiche attività condotte nell’ambito dell’Ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF)
quale, ad esempio, l’analisi dei fenomeni
fraudolenti al fine dell’adozione di strumenti di contrasto comuni e l’organizzazione di operazioni doganali congiunte. A
tale proposito si segnala l’operazione
« FAKE », che ha visto coinvolti i principali
porti ed aeroporti italiani presso i quali
sono stati rafforzati i controlli sulle spedizioni di merci provenienti dalla Cina.
Anche sul piano internazionale, l’Agenzia delle dogane svolge un ruolo particolarmente attivo in seno all’Organizzazione
mondiale delle dogane (OMI), in collabo-
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razione con la quale ha tenuto, nel mese
di ottobre 2004, la prima Conferenza internazionale sulla lotta alla contraffazione
presso la propria sede centrale in Roma.
L’evento si è concluso con la predisposizione di un documento, la cosiddetta « Dichiarazione di Roma » che, evidenziando
tra l’altro iniziative legislative nazionali
per la lotta alla contraffazione, raccomanda di promuovere lo sviluppo della
collaborazione e di strategie comuni tra i
responsabili degli organismi internazionali
del settore pubblico e privato, attraverso
l’adozione di azioni, piani e strategie integrate, accrescendo il livello di informazione per sensibilizzare i consumatori sui
danni che la contraffazione può causare
alla salute e all’incolumità dei cittadini,
nonché al sistema economico, in termini di
occupazione e di sviluppo.
Inoltre, sul piano bilaterale, l’Agenzia
sviluppa accordi di mutua assistenza amministrativa e di cooperazione doganale
con le omologhe amministrazioni doganali
dei paesi terzi (da ultimo, l’Accordo tra la
Comunità europea e la Repubblica popolare cinese, entrato in vigore nel mese di
aprile 2005), per accrescere la collaborazione e lo scambio di informazioni.
L’Agenzia delle dogane fa parte, inoltre,
del Comitato italo-francese istituito nel
2002 presso il Ministero delle attività produttive. Tale Comitato, composto da rappresentanti dei settori pubblici e privati
maggiormente coinvolti nella specifica tematica, costituisce un momento di confronto e di rilancio di azioni comuni
dirette alla migliore tutela, nei rispettivi
paesi, della salute e della sicurezza dei
consumatori nonché dei titolari dei diritti
di proprietà intellettuale.
Il rafforzamento della lotta alla contraffazione avviene anche attraverso il dialogo con il mondo imprenditoriale e con le
associazioni rappresentative delle realtà
produttive dei consumatori.
In particolare, la linea d’azione su cui
si è mossa l’Agenzia sotto quest’ultimo
profilo ha portato, nel solo ambito della
lotta alla contraffazione, alla stipula di
Memorandum di intesa (allo stato, risultano firmati oltre 20 Memorandum) con le
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principali associazioni di categoria e dei
consumatori tra i quali: Confindustria,
Confai (Confederazione italiana della piccola e media industria) Federconsumatori,
React (Associazione cooperativa di imprese di diritto olandese), Indicam (Istituto
di contromarca per la lotta alla contraffazione), Anci (Associazione nazionale calzaturifici italiani) Assogiocattoli, Fapav
(Federazione anti pirateria audiovisiva).
Relativamente al complesso di strumenti ed interventi posti in essere per
rendere effettivo il contrasto alla contraffazione, l’Agenzia delle dogane, in adempimento a quanto previsto dall’articolo 4,
comma 54, della legge 24 dicembre 2003,
n. 350 (legge finanziaria 2004), ha realizzato una banca dati multimediale chiamata Falstaff (Full automated logical system to against forgeries and frauds)...
PRESIDENTE. Non c’entra Verdi... ?
COSIMO VENTUCCI, Sottosegretario di
Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Effettivamente sembra un nome
relativo alle opere liriche di Verdi.
Tale banca è stata realizzata per la
raccolta dei dati caratteristici che contraddistinguono i prodotti da tutelare, al fine
di potenziare la lotta alla contraffazione.
In particolare, la banca dati consente il
dialogo – onorevole Perrotta, si tratta di
un punto molto importante – e lo scambio
di informazioni tra le dogane e i titolari
dei diritti di proprietà intellettuale ed
industriale, permettendo il confronto tra
le caratteristiche dei prodotti sospettati di
contraffazioni con le caratteristiche dei
prodotti originali.
In coerenza con quanto previsto dal
citato regolamento CE n. 1383/2003, tale
banca dati consente lo scambio elettronico
dei dati inerenti la presentazione della
domanda di tutela da parte dei titolari dei
diritti. In sintesi, ogni azienda che richiede
un intervento di tutela di un proprio
prodotto genera una scheda nella banca
dati, all’interno della quale ogni prodotto
da tutelare è identificato da un codice ITV
(informazione tariffaria vincolante) di cui
è titolare l’impresa che lo richiede. Della
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banca dati fanno parte anche l’immagine
del prodotto e la « mappa » dei suoi itinerari doganali. Tutto ciò consente sia di
individuare la cosiddetta « filiera virtuosa », sia di utilizzare gli strumenti informatici per migliorare la capacità di contrasto al fenomeno illecito.
Per una migliore tutela dei prodotti
protetti da marchio, la banca dati si integra anche con il circuito doganale di
controllo che, analizzando in tempo reale
tutte le dichiarazioni di importazione ed
esportazione presentate in dogana, le indirizza automaticamente ai canali di controllo abbinati ai profili di rischio elaborati anche in base ai parametri indicati
nelle schede dalle aziende.
Nel corso dell’esercizio 2004, sempre in
coerenza con quanto disposto dalla legge
finanziaria per il 2004, l’Agenzia delle
dogane ha, altresı̀, implementato la centrale operativa Matrix (un altro acronimo)
che consente di archiviare le immagini di
scansione, ottenute dall’utilizzo delle apparecchiature scanner, alimentando la
banca dati da utilizzare per la comparazione delle immagini. Attraverso tale centrale operativa è possibile, tra l’altro, facilitare il reperimento di informazioni di
carattere tecnico, giuridico e commerciale
grazie al collegamento con banche dati
pubbliche nazionali e comunitarie, nonché
tracciare anche, in tempo reale, le rotte
delle navi che trasportano o hanno trasportato container destinati ad essere
sbarcati presso porti italiani. L’implementazione ha richiesto, tra l’altro, lo sviluppo
di sofisticati software per l’analisi delle
immagini acquisite. Per rafforzare l’azione
di contrasto alle frodi, la predetta agenzia
ha altresı̀ dotato gli uffici di vigilanza
antifrode doganali di macchine fotografiche digitali che consentono di effettuare
una repentina trasmissione delle foto del
prodotto, di cui si sospetta la contraffazione, alle aziende titolari del marchio,
che possono quindi, in tempi brevi, effettuare una valutazione propedeutica alla
successiva perizia. La banca dati Falstaff
consente di archiviare le foto dei prodotti
contraffatti.
Atti Parlamentari
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DISCUSSIONI
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SEDUTA DEL
Il personale addetto ai controlli anticontraffazione è, inoltre, costantemente
formato ed aggiornato mediante specifici
corsi di approfondimento e seminari,
nonché attraverso modalità di formazione
in e-learning.
I risultati operativi dell’attività di controllo nel settore della contraffazione evidenziano un notevole incremento della
quantità di merci sequestrate nel corso
degli ultimi anni (in particolare, presso le
dogane portuali di Napoli e Genova, aeroportuali di Roma e Milano e terrestri di
Trieste).
A tale proposito, l’Agenzia delle dogane
ha evidenziato che il nostro paese è, per la
peculiare conformazione geografica e per
la sua posizione strategica, un luogo utilizzato anche per l’approdo e il successivo
smistamento nel territorio comunitario dei
prodotti contraffatti e/o usurpativi.
Siamo infatti, onorevole Perrotta,
l’unica frontiera dell’Unione europea: non
lo è certamente la costa atlantica, e dunque l’Italia è il solo paese che costituisce
una frontiera reale, anche nei confronti
dei paesi dell’est, del Medio Oriente e
dell’Estremo Oriente.
Relativamente all’anno 2002, i risultati
delle azioni condotte dagli uffici operativi
dell’Agenzia delle dogane, in materia di
lotta alla contraffazione ed alla pirateria,
hanno rappresentato più del 30 per cento
del numero totale dei beni intercettati,
nello stesso periodo, dalle amministrazioni
doganali degli Stati membri della Comunità europea, collocandosi al vertice della
graduatoria dell’Unione europea con oltre
35 milioni di articoli sequestrati. Tale
trend è continuato nell’anno 2003, mentre
nel 2004 gli articoli sequestrati ammontano ad oltre 84 milioni, comprese le
sigarette. Particolare rilevanza, sempre nel
2004, hanno avuto i sequestri di giocattoli,
materiale elettrico e materiale informatico.
Inoltre, per quanto concerne le istanze
di intervento presentate presso l’ufficio
antifrode centrale dell’Agenzia dai titolari
di diritti di proprietà intellettuale, si è
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passati dalle circa 80 istanze presentate
nell’anno 2000, con incrementi annuali, ad
oltre 300 attualmente registrate.
Nel settore della tutela del made in
Italy, l’Agenzia delle dogane ha precisato
che la disciplina degli aspetti normativi
spetta al Ministero delle attività produttive, mentre l’Agenzia stessa svolge un
ruolo di monitoraggio e controllo relativamente alle merci che vengono presentate
in dogana per l’espletamento delle formalità attinenti all’ingresso o all’uscita dal
territorio doganale comunitario.
In questo specifico settore di intervento, l’attività delle dogane ha ricevuto un
notevole impulso dalla previsione normativa di cui all’articolo 4, comma 49, della
citata legge n. 350 del 2003, che ha disciplinato le ipotesi di « falsa e fallace indicazione di provenienza », oggetto di istruzione, con la circolare n. 20/D del 13
maggio 2005, da parte dell’Agenzia e di
costante confronto con le altre amministrazioni competenti in materia.
Ciò in quanto solo attraverso una
chiara ed univoca interpretazione della
disciplina relativa, anche alla luce delle
sentenze della giurisprudenza di merito e
di legittimità, si può porre in essere un
coerente ed efficace sistema dei controlli.
Inoltre, il quadro normativo si è recentemente arricchito a seguito delle modifiche apportate dal decreto-legge 14 marzo
2005, n. 35 (il cosiddetto decreto sulla
competitività), al citato articolo 4, comma
49, della legge finanziaria per il 2004, con
le quali è stata inserita, accanto alla nozione di « provenienza », anche quella di
« origine » delle merci, ai fini dell’identificazione delle ipotesi di fallace indicazione.
Occorrerà, pertanto, verificare soltanto la
portata di tale modifica, cui gli uffici delle
dogane hanno dato prontamente attuazione, conformando gli accertamenti nel
particolare settore ai principi che regolano, a livello comunitario, la nozione di
« origine non preferenziale delle merci
terze », ed attendere l’introduzione della
prospettata normativa comunitaria sull’etichettatura delle merci provenienti da
paesi terzi.
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DISCUSSIONI
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SEDUTA DEL
Infine, per quanto riguarda l’attività
svolta dalla Guardia di finanza per contrastare il fenomeno della contraffazione e
della pirateria, il comando generale della
Guardia di finanza ha riferito che il
Corpo, quale forza di polizia a competenza
generale in materia economica e finanziaria, si pone a presidio di aree vulnerabili,
inquadrate in un nuovo concetto di sicurezza economica nazionale, minacciata da
fenomeni quali la contraffazione dei marchi di fabbrica, la violazione dei diritti di
privativa, l’immissione in commercio di
prodotti non conformi agli standard di
sicurezza europei e nazionali e la frode in
commercio.
In tale ambito, l’attività operativa del
Corpo, come precisato dal comando generale della Guardia di finanza, è posta in
essere non soltanto con azioni repressive
mirate, ma anche attraverso la quotidiana
opera di tutte le unità che, nell’assolvimento dei compiti istituzionali, esercitano
una preventiva e costante azione di intelligence finalizzata alla raccolta di ogni
utile elemento per individuare ed arginare
l’espansione delle organizzazioni criminali
che inquinano il mercato legale.
Il contrasto alla contraffazione dei
marchi ed ai connessi fenomeni illeciti è
prioritariamente indirizzato ad impedire,
negli spazi doganali, l’introduzione, nel
territorio dello Stato e dell’Unione europea, di prodotti della specie provenienti da
paesi extracomunitari e ad individuare, su
tutto il territorio nazionale, i centri di
produzione e i canali di distribuzione.
Il Corpo, inoltre, al fine di pervenire a
forme strutturate di collaborazione, ha
stipulato alcuni protocolli di intesa. In
primo luogo, è stato stipulato un protocollo con Confindustria, per realizzare una
mirata attività conoscitiva nello specifico
settore dell’importazione, produzione, distribuzione e commercializzazione di prodotti recanti marchi contraffatti o realizzati in violazione delle norme in materia
di diritto d’autore.
Un secondo protocollo è stato stipulato
con le competenti articolazioni del Ministero delle attività produttive ed è finalizzato a razionalizzare e meglio orientare, in
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chiave strategica, i reciproci sforzi per
ottenere una sinergica e più penetrante
azione di contrasto nel comparto in argomento ed in quello della sicurezza dei
prodotti.
Il terzo accordo, infine, è stato raggiunto con l’Agenzia delle dogane ed è
volto ad implementare una banca dati
delle immagini – prevista dall’articolo 4,
commi da 50 a 52, della legge n. 350 del
2003 – derivante dall’utilizzo delle apparecchiature scanner in dotazione alla
stessa Agenzia ed al Corpo della Guardia
di finanza, allo scopo di potenziare l’attività d’ispezione ed analisi dei traffici commerciali internazionali con finalità antifrode.
Infine, onorevole Perrotta, le ricordo
che, nei prospetti sinottici che mi riservo
di mettere a sua disposizione, sono consultabili i risultati di servizio conseguiti
dalla Guardia di finanza nell’anno 2004 e
fino al 31 agosto 2005, relativamente al
contrasto del fenomeno della contraffazione dei marchi e della pirateria fonografica, audiovisiva ed informatica.
PRESIDENTE. Saluto alcuni studenti
che stanno assistendo ai nostri lavori dalle
tribune. Colgo l’occasione per precisare
loro che gli atti di sindacato ispettivo sono
uno degli strumenti con i quali i parlamentari verificano l’attività del Governo,
forniscono e ricevono informazioni, concorrendo cosı̀ alla conoscenza dei problemi della società.
L’aula della Camera non sempre è
vuota come oggi; in questa fase, infatti, si
svolge un rapporto diretto tra interrogante
ed interrogato, tra il deputato ed il rappresentante del Governo, che risponde nel
suo ruolo istituzionale. D’altra parte, le
risposte che abbiamo ascoltato forniscono
la misura dell’efficacia dello strumento,
che consente al Governo, come ad esempio
sul tema da ultimo dibattuto, di fornire le
garanzie che ogni prodotto falso può essere scoperto.
Ho voluto chiarire tali aspetti, per evidenziare che giornate come quella odierna
non sono spese male.
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Camera dei Deputati
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SEDUTA DEL
ALDO PERROTTA. Signor Presidente,
in realtà non siamo soli: se ben ricordo, i
nostri lavori sono trasmessi dall’emittente
Sky, quindi siamo « soli » insieme ad altre
600 mila persone.
PRESIDENTE. È bene però che non si
pensi che il Parlamento è deserto per
incuria dei parlamentari, ma perché in
questa fase si sviluppa un rapporto tra
parlamentare e Governo.
L’onorevole Perrotta ha facoltà di replicare.
ALDO PERROTTA. L’interrogazione in
oggetto prende spunto da un incontro con
il segretario generale dell’Assoconsum,
Bassolino (solo omonimo del governatore
della regione Campania).
In quell’occasione, il rappresentante
dell’Assoconsum lamentò che sul piano
della lotta alla contraffazione (come ribadito in questi giorni sulla stampa da un
grande stilista italiano) il precedente Governo Prodi non aveva realizzato nulla. Ne
era prova evidente il fatto che il 6 per
cento della nostra produzione nel settore
della moda restava alla mercé di questi
fenomeni.
Il rappresentante dell’Assoconsum ha
evidenziato un aspetto oggi ribadito dall’ottimo sottosegretario Ventucci. Egli, infatti, mi diceva che nel periodo 1996-2001
i nostri funzionari sono stati chiamati ad
occuparsi della materia in oggetto, dinanzi
a vari organismi, senza conoscere né l’inglese né l’argomento in discussione. In
Europa si è quindi diffusa una « barzelletta » secondo la quale gli italiani si
esprimevano con le uniche parole straniere che si erano fatti spiegare: « je suis
d’accord ». Di conseguenza, dagli atti delle
varie commissioni non si rileva mai un
intervento italiano a difesa dei nostri prodotti.
Desideravo pertanto sapere se la situazione fosse cambiata o meno. Dalla risposta del sottosegretario si evince che la
situazione è cambiata, eccome ! Ero inoltre all’oscuro dell’esistenza del sistema
della banca dati Falstaff. Cosı̀ come non
sapevo (me lo ha ricordato il dottor Bas-
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solino poc’anzi) che il rapporto tra la
merce sequestrata nel periodo 1996-2001 e
quella sequestrata nel periodo 2001-2005 è
sei volte superiore. L’attuale Governo, grazie ad una nuova metodologia di contrasto
nei confronti di questa grave attività ai
danni dei prodotti italiani, è riuscito a
sequestrare un quantitativo di prodotti sei
volte maggiore che in precedenza.
Ora la situazione è più chiara; l’intervento del sottosegretario, oltre che esaudire i temi della interrogazione, mi ha
tranquillizzato in merito alla capacità di
contrasto delle nostre leggi, del nostro
Governo, in materia di contraffazione. La
speranza è che in futuro sia possibile
porre in essere misure sempre più efficaci
nel contrasto a questo fenomeno.
(Rinvio interrogazione Onnis
– n. 3-04294)
PRESIDENTE. Avverto che, su richiesta
del presentatore e con l’assenso del Governo, lo svolgimento dell’interrogazione
Onnis n. 3-04294 è rinviato ad altra seduta.
È cosı̀ esaurito lo svolgimento delle
interrogazioni all’ordine del giorno.
Cessazione dal mandato parlamentare dei
deputati Giovanna Bianchi Clerici,
Gennaro Malgieri, Carlo Rognoni e
Giuliano Urbani.
PRESIDENTE. Comunico che il deputato Giovanna Bianchi Clerici ha inviato
alla Presidenza, in data odierna, la seguente lettera:
« Egregio Presidente,
alla luce delle determinazioni cui è
pervenuta la Giunta delle elezioni della
Camera dei deputati – che ha accertato,
nella riunione del 14 settembre 2005, l’incompatibilità con il mandato parlamentare
della carica di componente del consiglio di
amministrazione della RAI – sono con la
presente a rappresentarLe le mie dimis-
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SEDUTA DEL
sioni dalla Camera dei deputati della quale
mi onoro di essere stato membro al servizio delle Istituzioni del nostro paese.
Con viva cordialità.
Firmato: Giovanna Bianchi Clerici ».
Comunico che il deputato Gennaro
Malgieri ha inviato alla Presidenza, in data
odierna, la seguente lettera:
« Egregio Presidente,
in seguito alle determinazioni cui è
pervenuta la Giunta delle elezioni della
Camera dei deputati – che ha accertato,
nella riunione del 14 settembre 2005, l’incompatibilità con il mandato parlamentare
della carica di componente del consiglio di
amministrazione della RAI – sono con la
presente a rassegnarLe le mie dimissioni
dalla Camera dei deputati della quale mi
onoro di aver fatto parte per due legislature nel corso delle quali ho maturato
un’esperienza unica e preziosa.
Colgo, altresı̀, l’occasione per ringraziarLa della fiducia accordatami in numerose occasioni coinvolgendomi in missioni
parlamentari importanti e delegandomi a
rappresentare la Camera dei deputati in
consessi prestigiosi.
Con viva cordialità.
Firmato: Gennaro Malgieri ».
Comunico che il deputato Carlo Rognoni ha inviato alla Presidenza, in data
odierna, la seguente lettera:
« Caro Presidente,
in riferimento alla tua lettera del 15
settembre u.s., ti comunico che intendo
rinunciare al mandato parlamentare ed
accettare la carica di consigliere di amministrazione della RAI.
D’altra parte, ai sensi dell’articolo 2
della legge 15 febbraio 1953 n. 60, avevo
già anticipato la mia decisione al Presidente della Giunta delle elezioni.
Credo di aver svolto con impegno e con
forte partecipazione anche emotiva il mio
lavoro di parlamentare.
Considero un grande privilegio aver
potuto dedicare tredici anni all’impegno
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politico parlamentare prima al Senato e
poi alla Camera. In particolare, i quattro
anni vissuti a Montecitorio mi hanno dato
anche l’opportunità di poter apprezzare il
tuo equilibrio, la tua sensibilità politica e
la tua indiscussa capacità di presiedere la
Camera dei deputati.
Un caro e affettuoso saluto dal tuo
Firmato: Carlo Rognoni ».
Comunico che il deputato Giuliano Urbani ha inviato alla Presidenza, in data
odierna, la seguente lettera:
« Egregio Presidente,
alla luce delle determinazioni cui è
pervenuta la Giunta delle elezioni della
Camera dei deputati – che ha accertato,
nella riunione del 14 settembre 2005, l’incompatibilità con il mandato parlamentare
della carica di componente del consiglio di
amministrazione della RAI – sono con la
presente a rappresentarLe le mie dimissioni dalla Camera dei deputati della quale
mi onoro di essere stato membro al servizio delle Istituzioni del nostro paese.
Con viva cordialità.
Firmato: Giuliano Urbani ».
Poiché le opzioni per la carica di consigliere di amministrazione della RAI sono
determinate dall’incompatibilità con la carica di deputato, come accertato dalla
Giunta delle elezioni, la Camera prende
atto, a norma dell’articolo 17-bis, comma
2, del regolamento e dell’articolo 17,
comma 4, del regolamento della Giunta
delle elezioni, di queste comunicazioni e
della conseguente cessazione dei deputati
Bianchi Clerici, Malgieri, Rognoni e Urbani dal mandato parlamentare.
Ai colleghi in questione, rivolgo l’augurio di buon lavoro nell’espletamento della
loro nuova funzione e il rammarico di non
averli più qui fra noi.
Ordine del giorno
della seduta di domani.
PRESIDENTE. Comunico l’ordine del
giorno della seduta di domani.
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Camera dei Deputati
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SEDUTA DEL
Martedı̀ 4 ottobre 2005, alle 12,30:
1. – Seguito della discussione del disegno di legge:
Conversione in legge del decreto-legge
17 agosto 2005, n. 162, recante ulteriori
misure per contrastare i fenomeni di violenza in occasione di competizioni sportive
(6053-A).
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4. – Seguito della discussione del disegno di legge:
Misure per la tutela giudiziaria delle
persone con disabilità vittime di discriminazioni (4129-A).
– Relatore: Francesca Martini.
La seduta termina alle 16,40.
– Relatore: Paniz.
ERRATA CORRIGE
2. – Seguito della discussione del disegno di legge:
Conversione in legge del decreto-legge
17 agosto 2005, n. 164, recante disposizioni urgenti in materia di attività cinematografiche (6055-A).
– Relatore: Rositani.
3. – Seguito della discussione della
proposta di legge* (previ esame e votazione
delle questioni pregiudiziali e della questione sospensiva presentate):
CIRIELLI ed altri: Modifiche al codice penale e alla legge 26 luglio 1975,
n. 354, in materia di attenuanti generiche,
di recidiva, di giudizio di comparazione
delle circostanze di reato per i recidivi, di
usura e di prescrizione (Approvata dalla
Camera e modificata dal Senato) (2055-B).
– Relatore: Perlini.
*I deputati Cirielli, Arrighi e Bellotti
hanno ritirato la loro sottoscrizione dalla
proposta di legge.
Nel resoconto stenografico della seduta
del 29 settembre 2005,
a pagina 18, prima colonna, ventiquattresima riga, la parola: « partito » si
intende sostituita dalla seguente: « Parlamento »;
a pagina 47, prima colonna, quarantunesima riga, la parola: « quella » si intende sostituita dalle seguenti: « con questa »;
a pagina 80, prima colonna, ventesima riga, dopo le parole: « Nell’ambito del
programma » si intendono inserite le seguenti: « è previsto lo svolgimento di atti
del sindacato ispettivo e »;
a pagina 86, terza riga, le parole « 12
ore e 30 minuti » sono sostituite dalle
seguenti: « 13 ore ».
IL CONSIGLIERE CAPO
DEL SERVIZIO RESOCONTI
ESTENSORE DEL PROCESSO VERBALE
DOTT. FABRIZIO FABRIZI
Licenziato per la stampa alle 18,40.
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seduta di lunedi`3 ottobre 2005