MINISTERO DELL’ISTRUZIONE , DELL’UNIVERSIT À E DELLA RICERCA
UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO
ISTITUTO TECNICO COMMERCI ALE E PER GEOMETRI STAT ALE
“Alberto Ceccherelli”
Via di Bravetta 383 – 00164 Roma – Tel. 06.666.39.71 – Fax 06.661.51.722 – Distretto XXIV – C.F. 80244310859
Sito web: www.itcgs-ceccherelli.it – Email [email protected]
REGOLAMENTO DI DISCIPLINA
Art. 1 - Premessa
a)
b)
c)
d)
e)
f)
I procedimenti disciplinari hanno finalità educative e tendono a ripristinare il senso di
responsabilità e la correttezza dei comportamenti all’interno della istituzione scolastica.
La responsabilità disciplinare è personale. Per essere sottoposti a delle sanzioni, la persona
deve essere prima ascoltata per poter esprimere liberamente le proprie ragioni.
Le sanzioni disciplinari seguono il criterio di gradualità, proporzionalità e giustizia e si ispirano
al principio della riparazione del danno, tenendo conto della situazione personale dello
studente.
Nessuna infrazione disciplinare può influire sulla valutazione del profitto.
Le famiglie, con le opportune e differenti modalità, devono essere avvisate sulle sanzioni
comminate.
E’ garantita la libera espressione delle proprie opinioni, purché correttamente espresse e
non lesive della personalità altrui.
Art. 2 - Sanzioni disciplinari
Qualora gli studenti incorrano in comportamenti non gravi, sia relativamente al
comportamento che alla violazione delle norme del vivere civile, della sicurezza, del rispetto per gli
altri e di ogni altro atteggiamento non ritenuto consono dal personale scolastico, potranno essere
soggetti a richiamo verbale. Quest’ultimo non costituisce sanzione, ma potrà rappresentare un
precedente per una sanzione scritta.
Costituisce parte integrante delle sanzioni l’abbassamento del voto di condotta e la
valutazione nell’attribuzione del credito scolastico.
Tutte le infrazioni previste dal presente regolamento sono sanzionabili quando avvengono sia
nell’edificio scolastico, nelle ore curricolari e durante le attività extracurricolari, sia in sedi diverse
dove la scuola abbia organizzato ogni altra attività.
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Art. 3 - Classificazione delle sanzioni
In relazione alla gravità dei comportamenti e delle conseguenze da essi derivanti, si applica il
seguente principio di gradualità:
1. Sanzioni diverse dall’allontanamento temporaneo dalla comunità scolastica
Vengono adottate dal Dirigente Scolastico, dai Docenti e dal Consiglio di classe, valutata la
gravità della mancanza disciplinare commessa, (nell’allegato A sono state esemplificate
alcune mancanze disciplinari).
2. Sanzioni che comportano l'allontanamento temporaneo dello studente dalla comunità
scolastica per un periodo non superiore a 15 giorni.
Vengono adottate dal Consiglio di classe in caso di gravi o reiterate inflazioni disciplinari
(vedi allegato B) che prevedono un rapporto costante con lo studente ed i suoi genitori, sia
per motivare l'allontanamento che per predisporre un positivo rientro del giovane nella
comunità scolastica.
Il Consiglio di classe stabilisce tempi e durata della sanzione, dandone motivazione
all’interessato. In ogni caso memoria del provvedimento disciplinare verrà inserita nel
fascicolo personale dell’alunno.
3. Sanzioni che comportano l'allontanamento temporaneo dello studente dalla comunità
scolastica per un periodo superiore a 15 giorni.
Vengono adottate dal Consiglio d'Istituto per fatti che richiedono una deroga
all’allontanamento fino a 15 giorni, per “reati che violino la dignità e il rispetto della
persona umana”, ad esempio violenza privata, minacce, percosse, ingiurie, reati di natura
sessuale, uso e spaccio di sostanze stupefacenti, ecc., oppure deve esservi una concreta
situazione di pericolo per l'incolumità delle persone, ad esempio incendio o allagamento. In
questi casi l'Istituto, insieme con i servizi sociali e l'autorità giudiziaria, promuove dei
percorsi educativi volti alla responsabilizzazione e al reintegro nella comunità scolastica.
4. Sanzioni che comportano l'allontanamento dello studente dalla comunità scolastica fino
al termine dell'anno scolastico.
Vengono adottate dal Consiglio d'Istituto nel caso di reiterazione di reati che violino la
dignità e il rispetto per la persona umana, oppure atti di grave violenza che determinano
seria apprensione a livello sociale. Per tutti questi motivi si valuta l'impossibilità di
interventi per un inserimento responsabile e tempestivo dello studente nella comunità
durante l'anno scolastico. Il Consiglio d'Istituto eviterà che l'applicazione di tali sanzioni
comporti per lo studente il raggiungimento di un numero di assenze tali da compromettere
comunque la possibilità di essere valutato in sede di scrutinio.
5. Sanzioni che comportano l'esclusione dello studente dallo scrutinio finale o la non
ammissione all'esame di stato conclusivo del corso di studi.
Vengono adottate dal Consiglio d'Istituto qualora risultino di maggiore gravità i reati già
esposti nel punto 3 e sussistano le precise e concrete responsabilità disciplinari dello
studente.
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Art. 4 - Sostituzione delle sanzioni
Su richiesta dell’interessato, il Consiglio di classe può convertire le sanzioni disciplinari in altre
iniziative ispirate alla riparazione del danno: attività di volontariato nell'ambito scolastico,
supportando gli insegnanti nei laboratori o in palestra; riordino di cataloghi ed archivi, per
esempio in biblioteca; frequenza di corsi di formazione interni o esterni all'istituzione scolastica, di
particolare rilievo educativo; produzione di elaborati che inducano alla riflessione sugli episodi
verificatisi nella scuola; pulizia dei locali dell'istituto, ecc..
Le sanzioni pecuniarie ed i risarcimenti del danno non sono convertibili. Per evitare i danni
dell'interdizione momentanea dagli studi, il Consiglio di Classe offrirà allo studente le opportunità
per un reinserimento nella normale attività della comunità scolastica, con frequenti contatti col
giovane e la sua famiglia.
Nel caso non venissero individuati il responsabile o i responsabili del danno a strutture,
suppellettili e attrezzature scientifiche danneggiate, sarà/anno la/e classe/i ad assumersi l'onere
del risarcimento, relativamente agli spazi occupati durante l'attività didattica.
Per gli atti vandalici compiuti negli spazi comuni, qualora risultasse impossibile accertare il
responsabile/i, il danno sarà risarcito dalla comunità scolastica nel suo insieme, previa
informazione alle famiglie, nei modi e nei tempi stabiliti dal Consiglio d'Istituto.
In caso di mancata copertura della somma idonea a risarcire il danno si provvederà attingendo
dai fondi destinati per attività degli studenti.
Art. 5 - Impugnazioni
La sanzione potrà essere impugnata dallo studente o dai genitori dello stesso, entro 15 giorni
dalla comunicazione, presentando la richiesta, con l'eventuale documentazione e testimonianze,
ad un Organo di garanzia della scuola: in questo modo potrà essere esercitato un diritto di difesa,
previsto dalla normativa. L'Organo suddetto si esprimerà nei successivi 10 giorni e qualora non
decidesse entro tale termine, la sanzione dovrà ritenersi confermata. Pur in pendenza di
procedimento di impugnazione, la sanzione potrà essere eseguita.
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Art. 6 - Organo di Garanzia
1. Competenze
L'Organo di Garanzia è competente, all'interno dell’istituzione scolastica, relativamente
all'impugnazione delle sanzioni disciplinari. Il ricorso contro il provvedimento disciplinare
dovrà essere inoltrato entro 15 giorni dalla sua comunicazione. L'Organo di garanzia,
formalmente convocato dal Dirigente Scolastico, dovrà esprimersi nei successivi 10 giorni e nel
caso non lo facesse, la sanzione si dovrà considerare confermata.
L'Organo di garanzia decide anche sui conflitti che sorgono all’interno della scuola in merito
all'applicazione del presente regolamento.
Ulteriore valutazione della legittimità del provvedimento in materia disciplinare, potrà essere
formalizzata inoltrando, da parte degli interessati, reclamo all'Organo di Garanzia Regionale,
entro 15 giorni dalla comunicazione dell'Organo di Garanzia della scuola.
2. Composizione
L’Organo di Garanzia è composto dal Dirigente Scolastico, da un rappresentante dei genitori
del C.d.I., da un rappresentante degli studenti del C.d.I. e dal docente titolare della funzione
strumentale per gli studenti.
3. Nomina
I rappresentanti dei genitori e degli alunni saranno nominati dal C.d.I..
4. Durata
La nomina avverrà all'inizio di ogni anno scolastico.
5. Membri supplenti
In caso di incompatibilità, qualora facesse parte dell'Organo di Garanzia lo stesso soggetto che
avesse irrogato la sanzione o lo studente sanzionato o un suo genitore, il Dirigente Scolastico
individuerà i membri supplenti, assieme al C.d.I., nell’ambito dello stesso.
6. Validità dell'assemblea
L’assemblea sarà validamente costituita in presenza della metà più uno dei membri che
compongono l'organo.
7. Votazioni
È valida la maggioranza assoluta o relativa. Il voto di astensione si ritiene voto contrario.
Art. 7 - Norme finali
Il presente Regolamento di Disciplina costituisce parte integrante del Regolamento d'Istituto
ed è vincolante per tutte le componenti scolastiche. Qualora il Consiglio d'Istituto vi apportasse
delle modifiche, verrà pubblicizzato presso tutti gli studenti della scuola, unitamente allo Statuto
degli studenti e delle studentesse (D.P.R. 249/98 e D.P.R. 235/07).
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Art. 8 - Patto di corresponsabilità
Al fine di organizzare una sinergia educativa fra scuola e famiglia, nel riconoscimento delle
rispettive responsabilità e per il rispetto di regole condivise, ai genitori degli alunni che si iscrivono
nelle prime classi viene richiesta, all'atto di iscrizione alla scuola e/o a conferma di tale iscrizione,
la sottoscrizione del Patto di Corresponsabilità, di cui all'art. 3 D.P.R. 235/07; unitamente ad una
copia del Regolamento di Disciplina dell'Istituto.
(testo del Patto di corresponsabilità)
I sottoscritti …………………………………………………………………………………………
Genitori dell’alunno ………………………………………………………………………………
Iscritto per l’anno scolastico 20…./20…. alla classe ………….. sez ……….. di questo Istituto, con la
presente dichiarazione intendono condividere le norme di comportamento ritenute indispensabili e
irrinunciabili per una serena convivenza nel contesto scolastico e per il buon funzionamento della
didattica.
Premesso che la Scuola si impegna a:






Fornire una qualificata formazione culturale e professionale, con l’utilizzo di tutte le
strutture e i laboratori orientati alla crescita ed alla valorizzazione delle competenze.
Promuovere il merito, favorire le situazioni di eccellenza, recuperare le situazioni di ritardo e
svantaggio, attivando tutti gli strumenti per favorire il successo formativo e combattere la
dispersione scolastica.
Favorire l’integrazione dei diversamente abili, l’accoglienza e integrazione degli alunni
stranieri, tutelare il benessere e la salute degli studenti.
Comunicare, tramite il docente Coordinatore del Consiglio di Classe, ogni notizia
didatticamente rilevante riguardante l’alunno.
Esplicitare gli obiettivi formativi in termini di conoscenze,competenze e capacità, ed i criteri
di valutazione dei risultati
Comunicare le valutazioni delle prove orali e riconsegnare gli elaborati delle prove scritte in
tempi congrui.
L’alunno si impegna a:






Rispettare il personale in servizio nella scuola ed i propri compagni.
Rispettare gli orari scolastici e i regolamenti relativi a giustificazioni, entrate in ritardo e
uscite anticipate, richieste di assemblee.
Comunicare alla famiglia tutte le informazioni ricevute dalla scuola.
Seguire le indicazioni didattiche, i tempi programmati e concordati con i docenti per lo
svolgimento dello studio, impegnandosi in modo responsabile nell’esecuzione dei compii
richiesti, nel rispetto reciproco e in un dialogo costruttivo e di crescita globale.
Rispettare chi ha idee differenti dalle proprie, accettare ed aiutare gli altri, riconoscendo
nella diversità da sé una ricchezza nella prospettiva di crescita individuale.
Avere rispetto dell’ambiente scolastico e di tutte le sue strutture.
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Il genitore si impegna a:




Roma,
Sollecitare la puntualità degli orari scolastici dell’alunno.
Controllare sistematicamente il libretto delle giustificazioni, verificare la frequenza alle
lezioni, giustificare tempestivamente le assenze e prendere visioni di eventuali note o
comunicazioni che verranno notificate.
Sollecitare l’alunno al rispetto dell’ambiente scolastico, avendo cura delle strutture, degli
strumenti didattici ed intervenendo per l’uso di un abbigliamento decoroso e consono,
facendo osservare il divieto dell’uso a scuola di cellulari e di auricolari.
Partecipare attivamente agli Organi Collegiali e mantenere un assiduo contatto con i
docenti e i rappresentanti del Consiglio di Classe.
Il Dirigente Scolastico
(Prof.ssa Laura Petrillo)
………….…..……………………….
Il genitore
…………………………..…………….
L’alunno
……..………..……………………….
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ALLEGATO A (Art. 3 comma 1)
1. Infrazioni disciplinari NON GRAVI, FACILMENTE ACCERTABILI, INDIVIDUALI
a) FREQUENZA REGOLARE:
"comportamenti individuali che compromettano il regolare svolgimento delle attività
didattiche garantite dal curricolo":
 elevato numero di assenze;
 assenze ingiustificate e/o giustificate in ritardo;
 assenze "strategiche";
 ritardi e uscite anticipati oltre il consentito;
 ritardi al rientro dell’intervallo o al cambio di lezione;
 utilizzo del telefono cellulare durante le lezioni.
b) RISPETTO DEGLI ALTRI
"comportamenti individuali che danneggino la morale altrui, che non garantiscano
l'armonioso svolgimento delle lezioni, che non favoriscano le relazioni sociali":
 insulti, termini volgari e offensivi tra studenti;
 interventi inopportuni durante le lezioni;
 interruzioni continue del ritmo delle lezioni;
 disturbo al regolare svolgimento delle lezioni delle altre classi, aspettando nei corridoi
l’arrivo del docente;
 non rispetto del materiale altrui;
 atti o parole che consapevolmente tendono a emarginare altri studenti;
 infrazione al divieto di fumare all'interno della scuola.
c) RISPETTO DELLE NORME DI SICUREZZA CHE TUTELANO LA SALUTE
"comportamenti individuali che mettono a repentaglio la sicurezza e la salute altrui”
 violazioni non volontarie dei regolamenti di laboratorio o degli spazi attrezzati;
 lanci di oggetti non contundenti.
d) RISPETTO DELLE STRUTTURE E DELLE ATTREZZATURE
"comportamenti individuali che danneggino le strutture e le attrezzature didattiche"
 mancanza di mantenimento della pulizia dell'ambiente (classe, laboratori, palestra,
corridoi, scale, bar, cortili);
 incisione e/o scritte su muri, porte e banchi;
 danneggiamenti involontari delle attrezzature di laboratori, palestra, ecc.
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2. Sanzioni (da annotare sul registro di classe e comunicare ai genitori)
1. Ammonizione verbale
2. Allontanamento dalla classe durante lo svolgimento della lezione
3. Ammonizione scritta sul registro di classe
3. Chi accerta la sanzione
1. Dirigente Scolastico
2. Docenti della classe
3. Docenti dell’Istituto
4. Assistenti di laboratorio
5. Personale A.T.A.
(tipo sanzione: 1 – 2 – 3)
(tipo sanzione: 1 – 2 – 3)
(tipo sanzione: 1 – 2 – 3)
(tipo sanzione: 1 – 3)
(tipo sanzione: 1)
4. Chi stabilisce la sanzione
1. Dirigente Scolastico
2. Docenti della classe
3. Docenti dell’Istituto
(tipo sanzione: 1 – 2 – 3)
(tipo sanzione: 1 – 2 – 3)
(tipo sanzione: 1 – 2 – 3)
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ALLEGATO B (Art. 3 comma 2)
1. Infrazioni disciplinari GRAVI, INDIVIDUALI
a) RISPETTO DEGLI ALTRI (compagni, docenti, personale non docente)
 ricorso alla violenza all'interno di una discussione;
 atti che mettono in pericolo l'incolumità altrui;
 utilizzo di termini gravemente offensivi e lesivi della dignità altrui;
 propaganda e teorizzazione della discriminazione nei confronti di altre persone;
 furto;
 lancio di oggetti contundenti.
b) RISPETTO DELLE NORME DI SICUREZZA E DELLE NORME CHE TUTELANO LA SALUTE
 violazione intenzionale delle norme di sicurezza e dei regolamenti degli spazi attrezzati;
 danneggiamento volontario di attrezzature e strutture (vetri, pannelli, strumenti di
laboratorio, attrezzi e suppellettili nelle palestre, estintori, ...);
 introduzione nella scuola di alcolici e/o droghe.
C) INFRAZIONI NON GRAVI CHE SI RIPETONO DOPO SANZIONI GIÀ APPLICATE
 Nel caso in cui vengono accertate nei confronti dello stesso studente ripetuti
COMPORTAMENTI che si caratterizzano come infrazioni ai "doveri" (allegato A), il
coordinatore di classe richiede la convocazione del C.d.C., per procedere alla
definizione della sanzione che preveda allontanamento dello studente dalla classe.
2. Sanzioni
1. Sospensione per un numero di giorni inferiore a 15.
3. Chi accerta la sanzione
1. Dirigente Scolastico
2. Docenti della classe
3. Docenti dell’Istituto
4. Assistenti di laboratorio
5. Personale A.T.A.
4. Chi stabilisce la sanzione
1. Consiglio di Classe
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