Parrocchia S.Maria di Lourdes – Milano Intenzioni S. Messe e proposte formative Settimana dal 20 al 26 Novembre 20 Lunedì Feria 21 Martedì Memoria 7.30 Def.to Renzo Sassone 8.20 Celebrazione delle Lodi 8.30 Def.to Giovanni Mascaretti Def.to Andrea 18.00 Def.ti Marta, Giovannina, Antonino e Ugo Def.ti Mauro Balducci, Isabella Papagni e Vincenzo Crocetta 18.30 Celebrazione dei Vespri 7.30 Def.to Emilio Daglia 8.20 Celebrazioni delle Lodi 8.30 Def.ti Famiglia Carenini Presentazione della Beata 18.00 Def.ti Luigi, Lucia e Concetta V. Maria 18.30 Celebrazione dei Vespri 22 Mercoledì Memoria S. Cecilia Vergine e Martire 23 Giovedì Feria 24 Venerdì 7.30 Def.ti Giuseppe e Nerina 8.20 Celebrazioni delle Lodi 8.30 Secondo l'intenzione dell’offerente 18.00 Def.ta Clara Ghiotto 18.30 Celebrazione dei Vespri 21.00 Lectio Divina 7.30 Def.ti Evelina, Giovanni e Alberto 8.20 Celebrazione delle Lodi 8.30 Def.ta Giuseppina Zancata 16.15 18.00 18.30 7.30 8.20 Memoria 8.30 Beata Maria Anna Sala 18.00 18.30 25 7.30 Catechesi adulti Def.to Luigi Pietro Grazzano Celebrazione dei Vespri Def.ti Famiglie Rovaglio - Abate Celebrazione delle Lodi Def.ti Michele e Carmelina Def.to Claudio Celebrazione dei Vespri Def.ti Famiglie Doganieri e Buttabuoni Sabato 8.20 Celebrazione delle Lodi 8.30 Def.to Guido Cisint Feria 26 17.15 S. Rosario 18.00 Def.ti Roberto, Luisa, Nino e Virginia Def.to Virginio Perego 7.30 Secondo l'intenzione dell’offerente 8.30 Def.to Mons. Giuseppe Maino Domenica II di Avvento Ottavo Giorno 10.00 11.30 16.00 17.15 18.00 Pro populo Secondo l'intenzione dell’offerente Battesimi S.Rosario Secondo l'intenzione dell’offerente Anno 2 Numero 12 – 19 Novembre 2006 CON OCCHI DI SPERANZA Che bella la vita! “Ma, don Sergio, cosa dice? Ma lei sa quanti pensieri abbiamo noi, quante preoccupazioni, quante sofferenze (proverà anche lei a diventare vecchio solo malato!). Ha mai provato lei a far fatica ad arrivare alla fine del mese con metà bollette da pagare!? Ha mai provato lei a mandar giù umiliazioni da parte dei nostri figli, che ci offendono con il loro comportamento, con le loro parole, con i loro giudizi?)”. Evidentemente non voglio offendere nessuno. Io lo so che ci sono ferite, lacrime, fatiche che umiliano la vita di tanti nostri fratelli. Io lo so che c’è una gioia che, ostentata, reclamizzata, pubblicizzata, rischia qualche volta di offendere chi la gioia non l’ha nel cuore. All’inizio di questo Avvento io vorrei aiutarvi a scoprire che la nostra vita è proprio bella e aiutarvi a togliere dalla nostra vita tutto quello che rende triste la nostra vita. L’Avvento sono settimane che noi cristiani dedichiamo a rinnovare le ragioni della speranza che c’è in noi: quella speranza che ha le radici nel cuore di Gesù e butta i suoi rami fino nel nostro cuore. Quella speranza che è una persona: Gesù Risorto per noi e con noi. IN PRINCIPIO C’E’ LA VITA. Io sono convinto che basta avere il cuore giusto per essere contenti della nostra vita e contenti di far felice la vita degli altri. (Continua nell’inserto) Don Sergio Anno pastorale 2006-07 COMUNICAZIONI ALLA PARROCCHIA Oggi prima domenica dell’Avvento 2006 ore 21.00 nella nostra basilica SOLENNE VEGLIA DI INGRESSO IN AVVENTO La comunità è convocata tutta per chiedere al Signore Gesù parole di consiglio parole di obbedienza parole di affidamento alla sua parola di misericordia per questi giorni di Avvento. Veglia animata da suoni, canti e immagini di un testimone, don Stefano. Mercoledì 22 ore 21.00 salone di Via Induno 12 Lectio divina del Vangelo di Marco Testo: Marco 5, 21-45 Oggi a Messa la tua comunità, attraverso le mani dei tuoi sacerdoti, ti donerà il Vangelo di Luca e una matita per sottolineare il Vangelo. Fraternamente… Voi vi siete accorti che, quando venite a Messa la domenica, la nostra chiesa è sempre pronta, preparata per celebrare la festa: pulita, in ordine, i sussidi in ordine al loro posto, spesso un po’ di musica per prepararci alla preghiera... Vi vorrei chiedere, fratelli miei, un po’ di cura per dimostrare che anche voi sapete che la Messa della domenica è il momento della festa e della gioia di tutta la comunità. Vi vorrei chiedere: abbiate la premura di chi arriva a Messa puntuale, anzi almeno 10/15 minuti prima che inizi la Messa. Mi sono accorto che i ritardi sono troppo frequenti, troppo numerosi e spesso abitudinari. Credetemi, non è bello iniziare la Messa quando la chiesa è mezza vuota e c’è ancora una processione di fedeli che continuano ad arrivare in chiesa almeno fino alla predica. Io non mi permetterò mai di rimproverare nessuno: perché non conosco le ragioni che causano i vostri ritardi. Lo so che può succedere di tutto quando si sta uscendo di casa per venire a Messa (soprattutto a chi ha bambini piccoli). Vorrei chiedervi: impegniamoci a correggere questa abitudine così fastidiosa dei ritardi alla Messa. Se arriviamo qualche minuto prima, ci possiamo preparare alla preghiera, possiamo leggere prima della Messa le letture, possiamo fare qualche prova dei canti, ecc… Io ce la metterò tutta per arrivare in tempo e preparare sempre tutto bene per la nostra Messa (dico sempre ai miei confratelli e al sacrestano che desidero che la Messa della domenica sia preparata mezz’ora prima che arrivino i fedeli). Anche voi, siate premurosi: sarà più bello creare il clima della comunità fraterna. Don Sergio esuberante ed esagerato di piaceri e di capricci, per i grandi e per i piccoli. Chi segue Gesù, un giorno o l’altro non può fare meno di ritrovarsi “senza nemmeno una pietra sulla quale posare il proprio capo” (Mt 8, 20). Vi propongo perciò, fratelli, questo gesto di solidarietà e di carità che potrebbe anche educare a una mentalità quotidiana di solidarietà e di carità: facciamo la spesa anche per i poveri. Le nostre mamme e anche i nostri papà, quando andranno a fare la spesa, penseranno e faranno pensare anche i loro figli: “Tutte le volte che faccio la spesa per la mia famiglia, faccio la spesa anche per i poveri”. Ciò che raccoglieremo lo consegneremo alla Caritas e alla San Vincenzo e ai volontari dei “senza fissa dimora”. Una parte lo riserveremo anche a qualche monastero di clausura: sono fratelli e sorelle che spesso vivono in condizioni di povertà pur di dividere i loro beni con i poveri. Per qualche... talento in più! Per me l’Avvento è un dono di novità e di freschezza del cuore: come l’anno scorso, quando ero appena arrivato da voi. Sarà così per ciascuno di noi, se ciascuno di noi nelle prossime settimane troverà modo e tempo per raccontare a qualcuno che è bello stare con Gesù, nella sua santa Chiesa, comunità dei suoi discepoli, uomini e donne sempre bisognosi del suo perdono. Con affetto fraterno. Don Sergio con don Abele, don Emilio, don Mirko, don Giorgio, padre Cesare e con le nostre Suore Carmelitane. 19 novembre 2006 prima domenica di Avvento. (Segue dalla prima pagina) Se io vivo con persone che mi vogliono bene, la mia vita è bella, serena, piena di fiducia, di progetti, di speranza. Se io vivo con persone alla quali io voglio bene, la mia vita fiorisce di gioia, di serenità, di tenerezza, di mitezza, di progetti belli. Ma io conosco il mio cuore: spesso, tutti i giorni pesante di impazienza, di egoismo, di ira, di superbia, di prepotenza, di arroganza… Che faccio? Che cosa posso fare? Vado da chi è capace di prendere in mano i cocci del mio cuore fatto a pezzi e con nuova argilla è capace di rifarmi un cuore bello, nuovo, caldo, ardente, entusiasta, coraggioso… Con un cuore fatto così riesco ad amare anche i miei nemici (se ci sono). Chi mi può fare il cuore così è Gesù, nostro Signore, nostro Salvatore, nostro fratello, nostro Maestro, nostro Dio. Ecco come sarà il mio avvento, come potrebbe essere il vostro Avvento: andare da Gesù. Andare da Gesù per imparare da Lui come si può avere una vita felice. Andare da Gesù per chiedergli tutto quello che serve per avere una vita felice come la sua. Io aspetto questo Avvento perché desidero che in parrocchia nessuno passi senza accorgersi che c’è qualcuno che gli vuol bene. Io aspetto questo Avvento per aprire le finestre della parrocchia e cambiare l’aria e poi riscaldarla: con il vento e il fuoco dello Spirito Santo. Io aspetto questo Avvento per riuscire a superare tutte le barriere, tutti gli ostacoli che mi impediscono di far vedere a tutti voi, fratelli e sorelle, quanto Gesù mi ha fatto il cuore capace di voler bene a tutti voi. Io aspetto questo Avvento per riuscire a trovare nel cuore e nella vita di ciascuno di voi i talenti che il Signore ha distribuito perché la nostra parrocchia sia il luogo più bello da frequentare, dopo la nostra casa. Famiglia e Parola di Dio: “PARLA, SIGNORE… PARLA!” La comunità dei discepoli (ciascuno di noi, la nostra famiglia, la parrocchia) si raccoglie tutti i giorni, tutte le settimane per ascoltare Gesù che ci parla del Padre, ci parla di noi e ci parla della sua vita, della sua vita nella passione e nella morte, della sua vita nuova nella Risurrezione (1° e 2° mercoledì ore 21.00 Lectio divina del Vangelo di Luca; 3° mercoledì Corso biblico; 4° mercoledì Scuola di Preghiera). Oggi dopo le Ss. Messe è distribuito ai fedeli il Vangelo di Luca con una matita per sottolineare le parole più belle della pagina di vangelo che leggeremo tutti i giorni. Nei prossimi giorni verrà consegnata la Bibbia anche ai bambini di terza elementare perché sarà strumento del loro itinerario formativo verso una vita nuova e verso i sacramenti della iniziazione cristiana. Anche oggi potete prendere in chiesa il libretto per la preghiera quotidiana personale o in famiglia (La Parola ogni giorno: Videro il bambino). FAMIGLIA ED EUCARISTIA: “CHIAMACI, SIGNORE…. CHIAMACI!” L’Eucaristia, la santa Messa della domenica è il momento più bello e più importante per la nostra vita di cristiani: non possiamo vivere senza l’Eucaristia! Ho una preghiera da rivolgervi: possiamo metterci tutti di impegno per arrivare a Messa un quarto d’ora prima che inizia la Messa, o almeno puntuali. Credetemi, non è uno spettacolo bello quello che tutte le domeniche vediamo: fedeli che arrivano a Messa sempre in ritardo. In fin dei conti, dicevo, è la cosa più importante per la nostra vita. Vorrei ricordare, soprattutto a tante giovani mamme, che tutti i giorni in parrocchia si celebra la S. Messa alle 8.30 (se non vanno al lavoro) e anche ai giovani e agli uomini che tutti i giorni si celebra la S. Messa alle ore 18.00. Se vi capita di venire, vi accorgerete che siamo sempre di meno, giorno dopo giorno: sta forse venendo meno la nostra fede? A partire da lunedì, vi informo che celebreremo la Liturgia delle Ore (le Lodi) al mattino prima della Messa delle 8.30 (8,20) e la sera dopo la Messa vespertina celebreremo i Vesperi (ore 18.30). FAMIGLIA E CARITA’: “MANDACI, SIGNORE… MANDACI!” Possiamo vivere felici, ma indifferenti? Soprattutto indifferenti di fronte al male, che ogni giorno ferisce la vita di uomini e donne, ragazzi e giovani. La povertà che è sempre più vasta, anche fuori della porta di casa nostra. Le malattie, che colpiscono anche gli innocenti, bambini soprattutto nei paesi emergenti. In questi giorni mi sono incontrato con la Commissione della Caritas parrocchiale e ci siamo chiesti ancora una volta: siamo pronti ad essere comunità accogliente? Quando usciamo dalla Messa la domenica (o anche tutti i giorni) chiunque ci avvicina è certo di incontrare un fratello, un cuore, un pane, un biglietto di viaggio per ritornare a casa. Non dico un lavoro, una casa, perché questi sono beni e sicurezze che noi, come comunità cristiana, non riusciremo mai a dare a tutti i fratelli che vengono in Italia mendicando una briciola di compassione e di dignità. Domenica prossima quando verrete a Messa, troverete in chiesa due grandi ceste con un cartello: la spesa per i poveri. Se la Parola del Signore e il suo Pane nutriranno la nostra verità di figli di Dio e quella dignità/libertà che ci caratterizza, ci accorgeremo di non poter fare a meno di condividere con ogni fratello i doni che il Signore semina nella nostra vita. Anche il “pane”, anche il cibo per la nostra vita di tutti i giorni. Chi sceglie di stare con Gesù, non può fare a meno di stare anche con i suoi fratelli, di stare più volentieri e normalmente con i fratelli più poveri, disagiati, ai margini, privi anche delle condizioni minime di sopravvivenza per un figlio di Dio. Chi sceglie di stare con Gesù… Noi, quindi, noi che facciamo ogni domenica la sua Eucaristia. Noi tutti, e non solo i volontari della Caritas o della San Vincenzo! L’Avvento ci educherà, giorno dopo giorno, a uno stile di vita più sobrio, capace di contestare lo stile spesso