Editore: Edizioni Turbo srl - Palazzo di Vetro - Corso della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB) - Tel. +39 0362 600463/4/5 - Fax: +39 0362 600616 - Registrazione al Trib. di Milano n° 66 del 1 febbraio 2005 - Periodico quindicinale
Poste Italiane S.P.A. - Spedizione Abbonamento Postale D.L. 353/2003 Conv. in L 46/2004 Art. 1 - Comma 1 - LO/MI - Stampa: Italgrafica - Novara
periodico quindicinale
anno 3 - numero 13
15 ottobre 2012
direttore responsabile
Angelo Frigerio
direttore editoriale
Riccardo Colletti
RETAIL, ELDOM, CONSUMER ELECTRONICS, ICT, MULTIMEDIA
magazine
hitech
Il Sistri,
una commedia
all’ italiana
Pipistrelli
in Ciociaria
BEKO presenta
Al CdC Raee
una nuova parola
d’ordine:
semplificazione
Il calendario serie A - 2012/2013
della Lega Basket
Da pagina 19 a pagina 21
Terremoto alla Warner.
Dopo lo scandalo alla regione
Lazio, gli sceneggiatori del
nuovo Batman hanno dovuto
cambiare tutto. La location:
Frosinone. Il peso del
personaggio: oltre 120 chili.
Il titolo del film:
Er Batman and the flowers.
hitechhitech
periodico quindicinale
anno 3 - numero 13
15 ottobre 2012
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direttore editoriale
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magazine
focusraee
Carta canta
alle pagine centrali
RETAIL, ELDOM, CONSUMER ELECTRONICS, ICT, MULTIMEDIA
Mercato
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“Giovani e dinamici,
come il basket”
Beko è title sponsor della Lega
di Serie A. Parte così la prima
iniziativa di comunicazione
above the line del brand.
A pagina 16
Primo piano
Alle pagine 4 e 5
Scoppia il caso
iTunes
Altroconsumo presenta
all’Antitrust un ricorso
per pratica commerciale
scorretta. Al via un nuovo
procedimento contro Apple.
inside
L’intervista
“Spazio alla creatività
per battere le difficoltà
del mercato”
Ict
Sony, un’esperienza unica
Semplificare la vita del consumatore. In ogni
momento. Questa la strategia del colosso
nipponico, che presenta la sua ricca line up
A pagina 26
Reportage Photokina
Tutta la fotografia in un click
Le novità dell’edizione 2012: mirrorless,
reflex, compatte e superzoom
Da pagina 28 a pagina 31
Parla Alberico Lissoni, vice president Europe
della divisione Consumer Electronics di Sharp.
Dal suo nuovo osservatorio europeo
non nasconde le difficoltà. Ma, seppur
con le dovute cautele, Alberico Lissoni
– vice president Europe della divisione
Segue a pagina 6
Consumer Electronics di Sharp - guarda
al futuro (non solo quello più prossimo
del Natale 2012) senza far prevalere lo
sconforto. (...)
Retail
Il mercato cambia.
Esselunga scambia
Figurine collezionabili: così la storica insegna della Grande distribuzione lavora
sulla fidelizzazione dei clienti. Con un interessante rapporto tra costi e benefici.
A pagina 14
3
Bialetti
Novità
nel mondo
dell’Home
espresso
Con il lancio di Tazzissima Trio,
Mokissima Trio e Diva,
il marchio rafforza
ulteriormente l’appeal
della sua offerta.
A pagina 15
primo piano
Scoppia il caso iTunes
Altroconsumo presenta all’Antitrust un ricorso per pratica
commerciale scorretta. Al via un nuovo procedimento
contro Apple.
Parla Marco Pierani, responsabile
relazioni istituzionali dell’associazione.
Lo scorso 7 settembre l’associazione
per la tutela dei consumatori Altroconsumo ha presentato una segnalazione per pratica commerciale scorretta
all’Antitrust nei confronti di Apple, e
in particolare riguardante il portale di
e-commerce iTunes Store. Per comprendere appieno le motivazioni alla base
di questa decisione e le possibili conseguenze, ci siamo rivolti all’avvocato
Marco Pierani, responsabile delle relazioni istituzionali di Altroconsumo.
In che cosa consiste la segnalazione fatta all’Antitrust?
Il ricorso che abbiamo presentato si
basa sulla disciplina delle pratiche commerciali scorrette del Codice del Consumo. E, in particolare, riguarda la violazione degli articoli 20 e 21. Quello che
vogliamo segnalare all’autorità garante sono le indicazioni, a nostro avviso
ingannevoli, presenti sul sito dell’iTunes
Store che riguardano la vendita di brani musicali e di altri contenuti quali, ad
esempio, i film.
In quali passaggi ritenete che Apple stia ingannando i consumatori?
I termini utilizzati all’interno del portale sembrano rimandare in tutto e per
tutto ad un acquisto, mentre, se andiamo a vedere nel concreto, si tratta di
qualcosa che somiglia più ad un noleggio. Insomma, Apple non ci vende nulla
ma ci concede alcuni utilizzi sui contenuti e ne limita altri. Per sapere cosa
può fare, il consumatore dovrebbe leggere le condizioni generali che, tuttavia,
al momento dell’acquisto non vengono
in alcun modo richiamate. L’utente non
si trova affatto nella situazione ideale
per poter comprendere appieno i suoi
diritti.
In che modo un cliente può utilizzare i contenuti acquistati?
All’interno delle condizioni d’uso viene riconosciuta all’acquirente la possi-
Intervista all’avvocato Guido Scorza. Che sta seguendo,
per l’associazione, la segnalazione all’antitrust.
bilità di masterizzare i contenuti fino a un
massimo di sette copie e di utilizzare tali
Cd nello stesso modo in cui si potrebbero
utilizzare se acquistati da un rivenditore.
In un altro passaggio, invece, si riconosce
all’acquirente la possibilità di masterizzare i brani o i film acquistati esclusivamente per finalità di back up. C’è quindi
un’evidente contraddizione già nelle condizioni d’uso stesse.
Un concetto di vendita non chiaro
quindi...
In tale concetto dovrebbe essere compresa la proprietà effettiva del bene. Nel
momento in cui ciò non avviene, non si
può più parlare di acquisto bensì di una licenza d’uso. A tal proposito, inoltre, un’altra problematica riguarda nello specifico
i film. Il consumatore, all’interno della
piattaforma iTunes Store, viene posto dinanzi all’alternativa tra acquisto e noleggio, a fronte di due prezzi sensibilmente
differenti. Ma, nel concreto, la differenza
tra le due opzioni non è sufficientemente
marcata. E, nel caso in cui il consumatore
scelga di comprare l’opera, acquisisce dei
diritti notevolmente ridotti rispetto a chi
acquista un dvd. Anche in questo caso il
consumatore viene a nostro avviso ingannato.
Qual è quindi l’obiettivo della vostra
azione?
Ci aspettiamo che l’Antitrust apra un
fascicolo a riguardo e imponga ad Apple
una modifica relativa alla comunicazione
sulle modalità di “vendita”, che ne chiarisca i limiti in modo preciso. Il consumatore
ha infatti diritto di essere adeguatamente
informato prima del perfezionamento del
contratto. La tematica però è molto più
ampia. Da diversi anni stiamo conducendo una battaglia per rendere più trasparenti e più conformi alle normative vigenti i diritti riguardanti le transazioni svolte
online sui contenuti digitali.
Ovvero?
A fronte del beneficio, anche in termini
di maggiore possibilità di scelta, dato dal
commercio online, di contro i consumatori stanno perdendo, per assurdo, molti
diritti tradizionalmente loro riconosciuti
nel mondo fisico. Con questa azione vorremmo rilanciare il dibattito su questa
tematica.
Come pensate di farlo?
Se l’Antitrust ci desse ragione e Apple
non si adeguasse, successivamente si potrebbe ipotizzare anche un’azione legale
che vada a incidere sul contenuto del contratto. E, volendo, i consumatori potrebbero addirittura richiedere un risarcimento
o un rimborso. In conclusione, credo che,
nello sviluppo del mercato online, sia necessario, sia a livello italiano che europeo,
tenere in maggiore considerazione i diritti fondamentali dei consumatori.
La notizia che l’associazione Altroconsumo
ha presentato una segnalazione all’Antitrust
relativa alle pratiche commerciali dell’iTunes
Store di Apple ha suscitato, la scorsa settimana, grande curiosità. Ne parliamo con l’avvocato Guido Scorza, che segue la pratica per
l’associazione di tutela dei consumatori.
Com’è nata la vostra iniziativa?
Siamo partiti potremmo dire “per sbaglio”,
ossia dalla storia poi rivelatasi una bufala secondo cui Bruce Willis avrebbe scoperto di
non poter lasciare in eredità alle figlie il proprio archivio digitale scaricato da iTunes. Sulla
scia di quella notizia, la redazione di Altroconsumo aveva ricevuto una marea di mail da
parte di persone che istintivamente avevano
dato dello sprovveduto all’attore americano,
o magari equivocavano sul fatto che si trattasse di musica pirata. E ci siamo resi conto che
in realtà il perimetro di cosa si possa fare dei
contenuti scaricati da iTunes o altre piattaforme digitali non è così chiaro.
Quali sono gli elementi di ambiguità?
Abbiamo studiato i contratti di licenza. In
questo momento probabilmente non si può
dire che chi acquista possa rivendicare un
diritto su quella musica e quei film al di là dei
termini previsti nella licenza stessa. È vero
dunque che non la si può lasciare in eredità.
In effetti, dal lato Apple la posizione è corretta,
perché, per quanto strano possa sembrare, la
disciplina è diversa a seconda che mi compri
un Cd o un Dvd o viceversa la vada a scaricare legalmente da Internet. La differenza è già
difficile da capire per un avvocato, figuriamoci per i consumatori, che ormai considerano
l’Ipod come il proprio nuovo lettore di musica.
Dunque il problema è la normativa in
essere?
La pietra dello scandalo dal punto di vista
giuridico è il principio di esaurimento del
diritto. Che per il Cd e Dvd dice quello che
ha sempre detto, ossia che la prima vendita
all’interno del territorio UE esaurisce i diritti.
Dopodiché io ho pagato il titolare dei diritti,
ho comperato il supporto fisico, e posso rivenderlo o regalarlo esattamente come se fosse
un vaso o un telefonino.
Per il prodotto in formato digitale non è
così?
No. In Europa ma anche a livello globale
questo principio è sempre stato considerato
inapplicabile per quanto riguarda la diffusione delle opere d’ingegno in formato digitale.
Fa eccezione il software, per cui a suo tempo
venne introdotta una regola diversa. Musica,
film, libri, fotografia sono invece sottoposti a
un medesimo regime, secondo cui quando si
è acquisita la disponibilità dell’opera, tutti i diritti hanno natura assolutamente obbligatoria
e si traducono nel fatto che il titolare originario o fornitore deve pormi nelle condizioni di
fruire come utente finale di quel contenuto,
nei limiti di quella licenza. Stop.
Come vi siete mossi, alla luce di questa
differenza?
Martina Santimone
4
L’idea originaria nel primo pomeriggio di
gioco era di provare a far succedere sulla musica e sui film quello che la Corte di giustizia
europea aveva fatto accadere, come dicevo in
precedenza, per quanto riguarda il software, aprendo al mercato dell’usato. In ragione
di quella sentenza chi prende in licenza un
software un minuto dopo lo può rivendere e
addirittura il licenziante deve mandare gli aggiornamenti al soggetto a cui è stato venduto.
Quando abbiamo capito che questa via non
era praticabile, rimaneva una questione sul
piatto: perché così tanti utenti hanno il dubbio
di poter o meno lasciare in eredità le proprie
library digitali?
Un problema di scarsa chiarezza del contratto di licenza?
Abbiamo navigato sull’app store e sul sito
di iTunes e lì ci siamo resi conto che se guardiamo l’universo della musica, anche se non si
dice mai “compratela”, a partire dal logo originario, che evoca l’idea di un’evoluzione del Cd,
tutto fa pensare che si stia acquistando musica
come una volta si faceva con il Cd. Guardando dentro alle condizioni generali, quest’idea
tramonta. I diritti sono indicati in maniera
piuttosto puntuale. Con qualche ambiguità:
per esempio è scritto che si può fare la copia
di back up del Cd, e a quel punto su quel Cd
si hanno gli stessi diritti che avremmo se ce lo
fossimo comperato. Dunque qualche dubbio
viene.
Anche per i film si presenta questo problema?
Per quanto riguarda i film a tutto questo in
realtà si aggiunge la questione della doppia
opzione acquisto/noleggio. Il che porta a pensare che, se compro, compro davvero. Tanto
più che il prezzo della vendita è sensibilmente
più vicino a quello di acquisto di un Dvd che a
un atto di noleggio. Il posizionamento è molto
vicino a quello del supporto fisico.
Ci sono i presupposti per dire che l’informazione al consumatore è scorretta? Il
convincimento che ne abbiamo tratto, e da cui
è partita la segnalazione all’Autorità garante
della concorrenza, è quello che chi vende mu-
hitech magazine
anno 3 - numero 13 - 15 ottobre 2012
www.tespi.net
Il Codacons denuncia Apple
Codacons contro Apple. Al centro della
controversia iOS6, il nuovo sistema operativo per iPhone, iPad e iPod Touch che gli
utenti stanno scaricando in questi giorni.
“Da più parti”, spiega in una nota il Codacons (Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti
degli utenti e dei consumatori), “giungono segnalazioni da parte di possessori
di iPhone, iPad e iPod Touch che hanno
effettuato l’aggiornamento del software,
delusi dalle novità introdotte dall’azienda di Cupertino. In particolare le proteste
sica o film online stia ingenerando nell’utente il
convincimento che la relazione che s’instaurerà
tra lui e i contenuti è la stessa che si sarebbe realizzata se si fosse portato a casa un Dvd o un Cd.
Mentre, molto semplicemente, non è così. Il punto
d’arrivo, come scenario, non è necessariamente
quello di chi dice: “Apple non lo puoi fare”. Però
andrebbe spiegato meglio che si prende semplicemente in licenza un pezzo di musica o un film,
ancorché a tempo indeterminato. Non diventa
tuo. E la pratica di mercato è diversa da quella a
cui eri abituato.
Questo per stare nei perimetri del diritto. A
livello di mercato quale scenari dischiude la
vostra segnalazione? Se si riequilibrasse in maniera corretta quest’informazione commerciale,
non dico che ci sarebbe spazio per riaprire il mercato di Cd e Dvd, ma certamente la famosa “coda
lunga” potrebbe orientarsi in maniera diversa.
Non so se esiste al mondo un Bruce Willis che si
sta preoccupando di lasciare in eredità la musica.
Ma senza arrivare a tanto, c’è per certo qualcuno che fruisce di film e musica e poi li cede. Non
sappiamo se l’intento di Apple sia ingenerare nel
consumatore il convincimento che comperare un
file o un Dvd è la stessa cosa, e se semplicemente
non abbiano mai pensato alle implicazione legate alle limitazioni imposte dal contratto di licenza. Ma il codice del consumo dice che va chiarito
esattamente qual è l’oggetto del contratto e che
devi farlo prima che il consumatore si determini
all’acquisto. L’Antitrust in una serie di precedenti
determina che non si possa far pubblicità dicendo “compera la musica” e poi inserire nella licenza gli elementi da cui si desume che la stai solo
noleggiando. E iTunes? Mi fa entrare dentro il suo
negozio, mi determina all’acquisto e poi mi dice
“non è proprio vero che ciò che hai comperato è
tuo”...
Come crede che si orienterà l’Authority?
L’Autorità della Concorrenza aprirà il suo fascicolo, chiederà ad Apple di fornire le sue giustificazioni e poi adotterà la sua decisione. Che secondo
me dovrebbe concludersi con un’inibitoria ad Apple di utilizzare quelle formule e con l’ordine di
integrare quell’informazione in modo che risulti
più trasparente per il consumatore. La pubblicità comunque è la punta dell’iceberg. Il vero obbiettivo dovrebbe essere quello di arrivare a far
comprendere l’assurdità di un regime giuridico
diverso e così penalizzante per il consumatore a
seconda che il contenuto sia fissato su supporto
o meno. Anche perché il principio di non esaurimento del diritto nel digitale è figlio solo della
paura della pirateria, e non ha altro fondamento.
Negli altro Paesi nessuno ha mai mosso
critiche simile alla vostra in merito ai limiti
imposti dalle licenze di utilizzo del digitale?
Negli Stati Uniti esiste una querelle apertissima
e una serie di azioni giudiziarie che vanno avanti
da almeno un anno e mezzo intorno alla legittimità della rivendita dell’usato digitale, che è figlia
della stessa idea lotta per l’esaurimento del diritto. In molti rivendicano il diritto di rivendere ad
esempio su ebay i propri film in digitale. Il rischio
qui è soprattutto per l’industria cinematografica,
perché in quel caso il consumo è spesso one shot,
e rimuovere i limiti inscritti nel principio vigente
significherebbe aprire a un vorticoso mercato di
file di “seconda mano”.
Andrea Dusio
più vibranti riguardano le mappe messe a
disposizione da Apple, che con tale scelta
ha voluto prendere le distanze da Google.
Stando alle denunce degli utenti, le nuove
mappe sarebbero imprecise, in alcuni casi
totalmente sballate e addirittura potenzialmente pericolose. Se si utilizza invece
la modalità ‘flyover’, in grado di mostrare ricostruzioni di luoghi famosi in 3D, si
scopre che la Statua della Libertà e il Ponte di Brooklyn sarebbero svaniti nel nulla”. Ancora. ”Appare assurdo che una società all’avanguardia come Apple si renda
protagonista di errori così imbarazzanti”,
spiega il Codacons. “Per tale motivo l’associazione sta preparando una diffida nei
confronti dell’azienda di Cupertino, finalizzata a chiedere la sospensione dell’aggiornamento iOS6 e il ritiro delle mappe
contenenti errori, e non esclude la possibilità di azioni legali in favore dei possessori di iPhone, iPad e iPod Touch coinvolti
nel disagio”.
l’intervista
hitech magazine
anno 3 - numero 13 - 15 ottobre 2012
www.tespi.net
Segue dalla prima pagina
“Spazio alla creatività
per battere le difficoltà
del mercato”
(...) Alberico Lissoni, come valuta la situazione
complessiva del business dal suo osservatorio
europeo?
Siamo di fronte a uno scenario che cambia ogni
giorno. E lo fa in modo repentino. La crisi è dura,
forte. Ormai si assiste a una frenata su scala globale. E’ vero, alcuni territori continuano a registrare
trend in rialzo, ma pur sempre con ritmi inferiori al
passato. Sul vecchio continente, ad eccezione della
Germania, sui principali mercati la flessione è accentuata. Tuttavia, non è questo il momento di eccedere nel pessimismo.
Ci vuole fiducia, insomma.
La fiducia è obbligatoria sia per chi fa impresa, sia
per chi lavora in un’azienda. Tanto più se ricopre un
ruolo di responsabilità. Noi dobbiamo pensare al futuro. Che significa ottimizzare i processi, tutelare e
salvaguardare la profittabilità del business. Ma non
possiamo frenare. La nostra è una scommessa continua per mantenere il mercato su livelli apprezzabili.
E’ la strada maestra per sperare di tornare a crescere, anche su scala complessiva.
Per Sharp quale il bilancio dei primi sei mesi
del nuovo anno fiscale?
Archiviamo un primo semestre non facile, che nei
nostri piani era stato disegnato in maniera diversa
e più ottimistica. Ma tant’è. Questo anno 2012 di
difficoltà e transizione ci ha imposto scelte forti. Le
abbiamo assunte. Ora da qui ripartiamo per affrontare l’ultimo trimestre e l’inizio del 2013, visto che il
nostro anno fiscale si chiuderà a marzo 2013.
In che modo?
Abbiamo svariate chance da giocare. Non è facile, ma stiamo lavorando per conquistare il risultato
migliore. Uno dei nostri obiettivi è rendere l’offerta
ancora più integrata con i paradigmi del mercato europeo.
Vedremo una Sharp più “europea”, allora?
Intendiamoci. Il forte legame con la casa madre
giapponese c’è e resta. Tuttavia vogliamo approcciare il mercato continentale in modo più ravvicinato.
Arrivando a portare nei negozi e nelle case dei consumatori una griglia di prodotti più allineata con
gusti e aspettative. In questa ottica l’apertura avvenuta qualche mese fa a Barcellona del nuovo “Consumer Electronics Competence Center” rappresenta
un passaggio fondamentale portato a termine con la
costituzione di reparti R&D e Design completamente dedicati al mercato europeo.
Cosa dobbiamo aspettarci per i prossimi mesi?
La filosofia dei grandi schermi non cambia. Si è rivelata di successo. La implementeremo, cosi come
lanceremo per inizio 2013 una gamma di soluzioni
altamente rinnovate. Anche nel segmento del bianco, dove abbiamo cominciato a lavorare in maniera
efficace. Ora dobbiamo allargare lo spettro.
Cosa serve per “scuotere” i consumi europei?
Beh, innanzitutto è prioritario che i consumatori
abbiano in tasca qualche euro in più da spendere,
non solo in tasse, oneri e balzelli.
Ma è così impossibile immaginare una sorta di
Black Friday all’americana anche sui nostri mercati?
Bella domanda. Vista l’esperienza americana direi
che non sarebbe male…
Che Natale ci dobbiamo aspettare?
Impossibile stilare previsioni. In questo momento
magazine
hitech
hitech
RETAIL, ELDOM, CONSUMER ELECTRONICS, ICT, MULTIMEDIA
per tutti i player la principale difficoltà è riuscire a
interpretare con il giusto respiro lo scenario in cui
operare. Le variabili sul tappeto sono troppe. Credo
che per Sharp sia indispensabile seguire due strade.
Quali?
La prima: mettere in campo una maggiore creatività. Sotto ogni profilo. Dai prodotti alla gestione delle attività commerciali e di marketing. La seconda:
mantenere una focalizzazione precisa sul business,
rassicurando innanzitutto i clienti. Dimostrando la
nostra capacità di saperli ascoltare. Con l’obiettivo
di portare sugli scaffali referenze sempre in linea
con le aspettative di qualità, ma anche con le esigenze dei consumatori.
Alberico Lissoni
Riccardo Colletti
INTERVISTA A MAURO ZERBINI, AMMINISTRATORE DELEGATO IBS
“Cara Amazon, i numeri uno siamo ancora noi”
Ibs, a luglio, ha finalizzato
l’operazione relativa alla trasformazione dell’insegna delle nove
librerie Melbookstore, che ora
hanno assunto il brand del sito di
e-commerce.
Ne parliamo con Mauro Zerbini
(foto), amministratore delegato
di Internet Bookshop Italia.
Qual è la strategia sottesa
all’unificazione del brand Ibs,
sotto la cui insegna ora operano anche le librerie Melbookstore?
Teniamo anzitutto conto del
fatto che sia le librerie Mel, che
Ibs, appartengono allo stesso
gruppo: ossia a Giunti-Messaggerie. Ci siamo domandati se valesse
la pena continuare a operare con
due marchi diversi oppure no. E
abbiamo deciso di puntare su un
marchio solo. Siamo infatti convinti che contrapporre il cliente
online a quello della libreria appartiene a una visione superata.
Internet fa parte della vita quotidiana di tutti e non aveva più senso continuare a separare un target che in definitiva è composto
dalle stesse persone. Il marchio
Ibs è sicuramente più forte di Mel,
perché ha due milioni di clienti e
sviluppa numeri di vendita molto
importanti. Mentre le librerie, pur
grosse, belle e posizionate strategicamente in grandi città, sono
pur sempre nove, disseminate in
un territorio che invece noi, con
l’online, raggiungiamo in modo
molto capillare.
Che impatto ha avuto, sul vo-
Direttore Responsabile: ANGELO FRIGERIO
Direttore Editoriale: RICCARDO COLLETTI
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Anno 3 - n° 13 - 15 ottobre 2012
Stampa: Italgrafica - Novara - Una copia 1,00 euro
stro volume di business, la presenza sempre più consolidata
di Amazon in Italia?
Sicuramente inferiore a quello
che ci saremmo aspettati. Siamo
infatti rimasti leader in Italia, sia
nelle vendite dei libri online che
nei Dvd e Cd. Anche noi eravamo convinti che Amazon potesse
avere un impatto peggiore per
noi. Evidentemente esistono degli aspetti di affidabilità, servizio,
disponibilità del prodotto, su cui
lavoriamo a un livello non inferiore a loro e anzi, secondo me, nella
percezione del cliente a un livello
migliore del loro. Amazon si colloca come un grande megastore
non particolarmente specializzato sulle merceologie librarie, cinematografiche e musicali. E questo
non li premia particolarmente.
Nel complesso è destinato, se non
lo è già, a essere il principale sito
di e-commerce in Italia. Ma andando a vedere le categorie su cui
Poste Italiane S.P.A.
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rettificati o cancellati in qualsiasi momento scrivendo a:
6
operiamo non sono riusciti ancora, dopo due anni, ad acquisire la
posizione dominante che hanno
in altri Paesi. Tant’è vero che il
caso di Ibs sta destando molta curiosità nel mondo. Non più di tre
giorni fa mi ha chiamato un suo
collega di una rivista tedesca che
voleva analizzare con me il caso
Ibs, che dal loro osservatorio è
l’unico esempio al mondo di operatore nazionale che ha mantenuto la propria leadership anche
dopo l’ingresso di Amazon.
Qual è, in tal senso, la vostra
quota di mercato?
Quote ufficiali non ce ne sono.
Dagli istituti di ricerca sappiamo
qual è il valore delle vendite online. Da quel dato possiamo ricavare quanto rappresenta la nostra
quota. E i numeri ci dicono che la
nostra market share oggi va dal
31 al 40%, a seconda delle merceologie. Nel libro c’è molta più concorrenza: non c’è solo Amazon,
ma anche tanti operatori italiani
consolidati. Meno importante è la
concorrenza nazionale sulle merceologie video e audio e lì la nostra quota tocca il punto più alto.
Come mai Amazon ha dei
prezzi così bassi?
Francamente è difficile andare
a capire come sia possibile una
differenza di condizioni tra un
operatore e l’altro. Sul prodotto
fisico riteniamo che il vantaggio
di Amazon sia più dovuto al fatto che acquista in dollari a livello
globale, mentre noi comperiamo
in euro dalle filiali locali delle major.
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Responsabile dati: Riccardo Colletti
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Il numero è stato chiuso il 28 settembre 2012
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Sodastream vista dal web
Plus
Le metriche
Oltre 11 milioni di contatti
aperti in 1/decimo di secondi
Oltre 200mila solo in Italia
Oltre 37mila su blog Italia
1. Brand reputation elevata
2. Posizionamenti ufficiali
3. Direct marketing
4. Valore aggiunto di prodotto
5. Innovazione e novità
6. Distribuzione ottimale
Minus
L’acqua è oggi
Community attiva
uno dei business
specie nei grandi centri.
che meglio funzioNecessità di ampliamento
nano in Italia. Gli
del consenso attraverso
italiani, percentualmente, sono tra i
disseminazione in rete
maggiori utilizzatori
di acqua “in bottiglia”
(fonte “Corriere della
Sera” del 17 marzo 2012),
sebbene la Nazione sia considerata un paese fortunato, per
conformazione geologica e per presenza
di sorgenti dalle numerose qualità micontesto multicanale innerali. Un’alternativa quindi al prodot- tegrato. Dal rapporto fisico
to confezionato è il self-made, ovvero il con il consumatore finale,
classico fai da te. Esistono molti prodot- attraverso una fitta rete
ti sul commercio al dettaglio, che puri- di rivenditori ufficiali, allo
ficano, decalcificano, filtrano, rendono shopping on-line. Il profrizzante, la comune acqua del rubinet- dotto è semplice e molto
to. Ultimamente, grazie anche ad una accattivante con un prezzo contenuto.
maggiore pressione pubblicitaria, tali Un classico esempio border-line tra lo
prodotti sono di interesse per l’opinione shopping di impulso e la programmapubblica e per il mercato dei consumi. zione.
Una presenza significativa all’interno
Ma è soprattutto dalla lettura del web,
delle superfici della Grande distribuzio- che si intuisce immediatamente la porne ha favorito una spinta rapida nella tata mediatica di tale brand. Internet
crescita progressiva dell’interesse del rivela quantitativamente i trend di inteconsumatore e delle progressive quote resse dei consumatori nei confronti di
di mercato.
prodotti e marche.
Sodastream è oggi tra i marchi leader
I principali motori di ricerca presenti
a livello mondiale per la preparazione attualmente sui domini .it evidenziano
domestica di acque e bevande gasate.
una significativa presenza di SodastreStupendo: per il mercato italiano un am in rete. La disseminazione digitale
business nel business. Ma con Sodastre- è ottimamente studiata e ben bilanciata
am non ci troviamo solamente davanti tra spontaneità e semplice advertising.
ad un brand che propone una tecnolo- A fronte di oltre 11 milioni di item di
gia, ma possiamo riconoscere un’azien- ricerca, le prime posizioni, ovviamenda estremamente impegnata nella rea- te sono ricoperte dall’istituzionalità di
lizzazione di un modello di marketing azienda: dapprima quella italiana e poi
innovativo, fresco e vincente. La pro- il portale internazionale (tra l’altro molposta commerciale non si limita solo to ben costruito). Il resto dei contenuti è
alla strumentazione tecnologica per strettamente rivolto alle caratteristiche
la realizzazione di una bevanda con le tecniche del prodotto: dalla tecnologia,
“bollicine”, ma si compone anche di tut- alle ricariche, dalle bottiglie alle bibita una serie di accessori importanti per te. Il giudizio del web è sempre positiun’esperienza completa con le moltepli- vo: difficile trovare critica negativa. La
ci funzionalità che il brand offre.
ricerca per sintassi indica una correInnanzitutto il marchio opera in un
lazione diretta con i termini: “concen-
trati”, “prezzi”, “ricarica”, “gasatore”,
“Wassermaxx”. E’ evidente che internet
è semplicemente schierata sulla reperibilità di informazioni o delucidazioni.
Questo dimostra l’unicità del prodotto
e l’ottima percezione da parte del pubblico. La categoria tematica all’interno
della quale Internet posiziona autonomamente Sodastream è quella denominata acquisti.
Un elemento interessante perché offre
come chiave di lettura un interessamento del cliente diretto allo shopping del
prodotto. D’altro canto siamo difronte
ad un brand estremamente “forte” sul
campo delle opportunità: è facile immaginare, infatti, mirate campagne relazionali che interpretano le funzioni di
utilizzo del prodotto, o del suo design, o
dell’effetto costume del “prodursi acqua
gasata domestica”, con tutti i benefici
che ne conseguono.
Per quanto riguarda la temporalità
delle ricerche sul web, Sodastream rivela una significativa stagionalità durante
alcuni mesi dell’anno. Quasi scontata
la fase estiva, dove il consumo di acqua
cresce, specie per la versione “gasata”. E’
però indiscutibile l’incremento netto di
ricerche attive avvenuta nel 2012 rispet8
to al 2011. Anche
in questo caso, segmentando la ricerca
sull’Italia e solo per
il 2012 la correlazione
maggiore risulta essere il
termine “ricarica” (+60%). Un
forte segnale di affermazione
del prodotto e della tecnologia sul territorio. Un’unica
nota di attenzione va riposta nella geografia delle websearch, per lo più mirate nei
grandi centri urbani, quali Milano
e Roma. L’altra faccia della medaglia
è rappresentata dall’investimento in
conoscenza del prodotto su piazze non
ancora mature. Investimento localizzato
e fortemente orientato alla vendita, specie in strutture commerciali, che offrono
quindi la possibilità di testare e osservare il prodotto.
Ottimi i social network, specie in campo internazionale. Sodastream è impegnata sui principali: Facebook, Twitter,
Pinterest, Youtube, e ovviamente sui
principali blog tematici di opinione.
L’azienda è sempre presente con attività
orientate alla conoscenza della marca e
del prodotto. L’azione dei blog o dei social è vitale. Si apre un passaparola spontaneo che mette in risalto, dalla semplice
voce degli utenti, la shopping experience, che come sappiamo, non dipende
solamente dall’atto di acquisto. I social
network sono da sempre fonte inesauribile di apertura verso il grande pubblico:
ci vuole coraggio e dimestichezza anche
perché si espone il proprio prodotto e il
proprio marchio alla “gente”. In questo
caso il marketing di Sodastream è vigile, promuovendo le differenti campagne
dell’azienda.
Anzi. La propositività è una delle linee
guida della politica di posizionamento
del prodotto. A livello internazionale le
numeriche sono decisamente più alte, e
questo denota una grande opportunità
di crescita sul mercato nazionale, se ben
bilanciata con una distribuzione attenta
alle caratteristiche che la marca e il prodotto impone.
gaming
newsline
Disney presenta...
“Il Natale a settembre”
Natale a settembre. Questo è il titolo
dell’iniziativa proposta da Disney per
presentare i prodotti in uscita durante
il periodo natalizio. Oltre al merchandising dei personaggi più amati da tutto
il pubblico - da Merida, l’eroina di The
Brave, a The Avengers, passando per
Nemo e Cars - sono state presentate
anche le più recenti uscite videoludiche. Come il videogioco ufficiale di The
Brave – Ribelle e l’attesissimo sequel
Epic Mickey 2, a cui ha lavorato il celebre game designer Warren Spector.
Sul fronte delle licenze cinematografiche, Ralph Spaccatutto uscirà nelle sale
a dicembre, mentre le prossime uscite
home video includeranno il cofanetto
di Cenerentola, che comprende la trilogia dedicata alla principessa, The Brave
e gli inediti corti della Pixar, disponibili
in Blu-ray e Dvd.
Sony Computer Entertainment:
una nuova versione di Ps3
Sony Computer Entertainment ha presentato una nuova versione di PlayStation 3, dalle dimensioni ancora più
compatte rispetto ai precedenti modelli. La console sarà disponibile in Italia a
partire dal 28 settembre nella versione
con hard disk da 500 GB. Il 12 ottobre
arriverà anche la versione con flash
memory da 12 GB. Sce ha annunciato
che PlayStation Plus, il servizio su abbonamento di PlayStation Network, da
novembre 2012 sarà disponibile anche
per PlayStation Vita. Sottoscrivendo
l’abbonamento, i proprietari di Ps Vita
potranno scaricare molti contenuti aggiuntivi.
Appuntamento sugli scaffali dal 30 novembre
“Wii U, la grande
rivoluzione del gaming”
Intervista con Andrea Persegati, general manager di Nintendo Italia.
A meno di sessanta giorni dal lancio della nuova console Wii U (in
agenda per il 30 novembre), fervono
i preparativi in casa Nintendo Italia.
Ormai siamo alle cosiddette rifiniture. Il clima è elettrico. Ma per saperne di più su questo importante lancio per tutto l’ambito videoludico,
Gamestore Magazine ha intervistato
Andrea Persegati, general manager
di Nintendo Italia.
Finalmente ci siamo….
Già, finalmente. Il day one del 30
novembre si sta avvicinando. Anche
se, per la verità, nel frattempo non è
che in questi mesi ci siamo proprio
annoiati, avendo lanciato un prodotto innovativo come 3DS XL.
Vero, ma restiamo su Wii U.
Come sono queste giornate che vi
separano dal day one?
C’è grande fibrillazione, come si
può immaginare. Sono giornate frenetiche. Ci auguriamo di poter soddisfare al meglio tutte le richieste.
Che cosa rappresenta per Nintendo la nuova Wii U?
E’ una super Wii, l’evoluzione naturale di Wii, una console che ha sorpreso molti addetti ai lavori, avendo
davvero cambiato il modo di giocare.
Riuscendo ad avvicinare al mondo
videoludico un numero impensabile
di consumatori. Wii U è l’ennesima
dimostrazione di quanto e come Nintendo sappia lavorare per produrre
vero divertimento.
Quali le aspettative per questa
console, sia nell’imminente periodo natalizio, sia per il primo trimestre 2013?
C’è grande entusiasmo. E l’auspicio
è che la nuova console possa ripetere
il grande successo ottenuto da Wii.
Sappiamo che in questo momento il
mercato soffre e non poco. Ma al contempo, la storia insegna che i gamer
sono sempre molto ricettivi quando
a scaffale arrivano prodotti all’avanguardia. E Wii U lo è.
Andrea Persegati
Qual è il sentiment che avete registrato presso i retailer?
Molto positivo. C’è grande attesa.
Siamo in quotidiano e strettissimo
contatto con loro. Ci arrivano incessanti richieste per soddisfare, al meglio, aspettative e quantitativi. Ma
sapremo qualcosa di più sicuramente entro la fine di ottobre.
Games Week tra partnership e iniziative
Girano a pieno regime i motori organizzativi per la seconda edizione di Games Week, il consumer show italiano dedicato al mondo dei videogiochi previsto a Milano
dal 9 all’11 novembre.
La manifestazione promossa da Aesvi (Associazione
italiana dei publisher e degli sviluppatori) ha già messo
a punto le prime iniziative e partnership.
Sul sito gamesweek.it si sono aperte le iscrizioni per
un originale concorso grafico. Il contest vedrà impegnati
i partecipanti nella realizzazione della t-shirt ufficiale
della manifestazione. Una volta realizzato il progetto,
questo dovrà essere caricato sul sito entro il 18 ottobre.
La migliore proposta creativa diventerà la maglietta ufficiale di Games Week, acquistabile dai visitatori della
fiera.
Non solo. Radio Deejay sarà, per il secondo anno consecutivo, la radio ufficiale di Games Week. A partire da
questo mese di ottobre la celebre emittente nazionale
accompagnerà gli ascoltatori nel countdown che li sepa-
10
In molti temono uno shortage di
prodotto.
Anche io, francamente…
E sul versante dei consumatori
che aria si respira?
Anche su questo fronte siamo più
che fiduciosi. A partire dalla recente edizione 2012 di Romics, passando per Lucca Comics e poi per Games Week, vogliamo far toccare con
mano e far conoscere ai consumatori
la forza di Wii U. Che così, se la troveranno, potranno comprarla subito
dal 30 novembre.
Nintendo è stata protagonista
con iniziative di comunicazione
dal grande impatto. Che cosa dobbiamo aspettarci sul fronte della
campagna pubblicitaria e in store?
Andiamo per ordine. Sui punti
vendita saremo presenti in occasione del day-one, così come stiamo valutando l’ipotesi di qualche evento
straordinario in termini di aperture
notturne con il retail. Relativamente alla campagna di comunicazione,
tutto è legato alle quantità che avremo a disposizione per il lancio e nei
mesi a seguire. Ovviamente comunicheremo: ma dobbiamo ancora definire tempi e modi in modo congruo
e calibrato.
Infine, a ridosso della fase calda
per il business, qual è il messaggio
ai naviganti del mercato italiano?
E’ indispensabile avere fiducia, innanzitutto. E’ vero che il trend è in
flessione, ma sta arrivando il pieno
della stagionalità. Nintendo si presenta in pole position. Con Wii U
ma anche, come dicevo in apertura,
con 3DS XL. Una console che sta aumentando le performance di vendita,
grazie ai lanci di release software di
grande appeal. In questi mesi Nintendo ha lavorato per arrivare nel
momento topico della stagionalità
nelle condizioni migliori per garantire un’offerta al top.
Annalisa Pozzoli
ra dall’evento, con news, giochi, contest e premi per tutti
i fan della trasmissione.
Games Week sarà ospitata anche su Deejay TV, dove
verranno messi in onda spot dell’evento, e sul sito Deejay.
it con una pagina interamente dedicata, dove gli utenti
troveranno news, foto e videoclip, per essere aggiornati
sulla manifestazione.
hitech magazine
anno 3 - numero 13 - 15 ottobre 2012
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newsline
Riflettori
su Halolegali
4
Due vicende
scottanti
Nuove battaglie nella galassia
Il 6 novembre esce il primo capitolo della seconda trilogia in esclusiva per Xbox 360.
Master Chief dovrà combattere un antico demone che minaccia il destino dell’universo.
Manca ancora più di un mese all’uscita
di Halo 4, il blockbuster targato Microsoft
e 343 Industries, ma l’attesa che c’è intorno al nuovo capitolo della saga di Master
Chief - un’esclusiva Xbox 360 - è altissima.
Non potrebbe essere altrimenti, visto che
stiamo parlando di una serie che, dal 2001,
è stata capace di vendere oltre 45 milioni
di copie in tutto il mondo. In questo quarto
capitolo, primo della nuova trilogia, i giocatori dovranno sventare la minaccia portata
da un antico demone che sta mettendo in
pericolo l’intero universo. Halo 4 metterà a disposizione dei giocatori anche una
modalità multigiocatore, che sarà ancora
più ricca per chi decidesse di acquistare la
Limited Edition, già prenotabile presso alcuni rivenditori.
Coinvolgimento a 360 gradi. La nuova
avventura di Master Chief, come da tradizione del franchise Halo, sarà in grado
di “rapire” i videogiocatori attraverso più
modalità.
L’immancabile campagna in single player, caratterizzata da una trama dalle tinte
sci-fi collocata temporalmente quasi cinque anni dopo gli eventi di Halo 3, metterà per l’ennesima volta il protagonista di
fronte al proprio destino. Il leggendario
personaggio dovrà vedersela con un antico demone che minaccia l’intero universo.
I nuovi nemici che il giocatore incontrerà
lungo l’avventura sono costituiti dai droni
dei Prometeici (un antico gruppo di Precursori combattenti guidati dal Didatta).
Si tratta di Intelligenze artificiali non organiche, suddivise in: Striscianti, Osservatori
e Cavalieri. Ovviamente sarà possibile affrontare l’avventura a più livelli di difficoltà.
Un multiplayer Infinity. Da sempre fiore
all’occhiello della saga Halo, il comparto
multiplayer del nuovo capitolo non sarà
da meno rispetto ai suoi predecessori, e
rappresenterà per l’utenza di Xbox Live un
banco di prova decisamente gratificante. Il
fulcro di tutte le modalità multigiocatore
risponde al nome di UNSC Infinity, ovvero
la più grande navicella della flotta UNSC,
che funge da base per l’inizio della propria
carriera di Spartan. Grazie a questa innovazione, ogni giocatore potrà creare da zero
il proprio supersoldato, personalizzando
a proprio piacimento il suo aspetto e il suo
equipaggiamento.
Una delle modalità più interessanti, la
Spartan Ops, è un’avventura a episodi su
Xbox Live che mescola una trama coinvolgente e un gameplay ricco d’azione. Spartan Ops si focalizzerà sui leader e sull’equipaggio della UNSC Infinity, ma anche su
un nuovo esercito di Spartan, la Majestic
Squad. Un’altra nuova modalità che compone il multiplayer è denominata “Giochi
di guerra”. Questa new entry, che ha luogo
sul ponte di comando della navicella, ricrea
le sfide che hanno reso celebre il comparto
multigiocatore della saga di Halo. Anche in questo caso, i giocatori hanno
una totale libertà di scelta, che si traduce nella possibilità di usare armi,
veicoli e corazze di vario genere.
Special edition e bundle. In occasione
del lancio di un titolo dell’importanza di
Halo 4, non possono certo mancare
una Special Edition e un bundle. La
Halo 4 Limited Edition, il cui pre
order è disponibile presso alcuni rivenditori autorizzati,
è stata studiata appositamente per ottimizzare
l’esperienza multiplayer del titolo sviluppato da 343 Industries.
L’edizione specia-
Tutto il merchandising per Skylanders
Un successo senza confini nel genere kids. Il videogioco
Skylanders: Spyro’s Adventure, edito da Activision Publishing e uscito in piena stagione natalizia dello scorso
anno, ha raccolto un consenso pressoché unanime presso
il grande pubblico. In attesa del prossimo capitolo della
serie, Skylanders Giants, che aggiungerà al gioco nuove
miniature di dimensioni extra oltre ad altre action figure
interattive tutte da collezionare, anche il merchandising
dedicato non si fa attendere. Ecco quindi la ricca line up
di Mega Puzzles, marchio di Mega Brands, società specializzata in giochi di costruzione i cui prodotti sono distribuiti in Italia da OneWay Management. Si parte con
i puzzle Ultra Mini Blind Pack da 50 pezzi in sei diverse
versioni da collezione con soggetto a sorpresa. Sempre a
proposito di collezioni, i puzzle Connect & Collect da 80
pezzi, una volta finiti, possono essere collegati tra loro in
un unico grande quadro Skylanders Giants. Le altre proposte poi includono lo Skylanders Foil, 100 pezzi e dettagli metallizzati, lo Skylander Panorama da 150 pezzi, e lo
le conterrà, oltre al videogioco: l’accesso
al pacchetto mappe Giochi di Guerra, che
include l’accesso a nove mappe; un rapido
accesso a sei Specialization (disponibili al
lancio su Xbox Live), per raggiungere maggiori punteggi nella carriera da Spartan e
per ottenere l’accesso a nuove classifiche;
lo UNSC Infinity Briefing Packet, che include un manuale per la personalizzazione
dell’armatura, un progetto della nave spaziale stessa e lo Spartan-IVs.
Saranno presenti, infine, una serie di
contenuti digitali bonus attraverso Xbox
Live - come skin, emblemi e avatar - e la
Halo 4 Forward Unto Dawn Special Edition, ovvero una versione di 90 minuti della serie digitale live-action che racconterà
l’universo di Halo, e altri video esclusivi. Al
lancio del videogame saranno disponibili,
infine, un’esclusiva console e un controller
wireless di Halo 4. Il bundle conterrà una
piattaforma Xbox 360 brandizzata Halo 4,
con connettività wi-fi, due controller disegnati con i temi del gioco, una copia di
Halo 4, un headset wireless,
un hard disk da 320 GB
e un codice per scaricare da Xbox Live
dei contenuti per il
gioco e per il proprio avatar. Il controller, acquistabile separatamente,
è caratterizzato da
grafiche che ricordano l’emblema dello
United Nation Space
Command. Tramite questo prodotto si potrà
scaricare una t-shirt
esclusiva per il proprio avatar.
Skylanders 8 in 1 che include otto puzzle da 100 pezzi in
un grande pack in edizione speciale.
OneWay Management distribuisce anche il marchio
Power A, che è licenziatario Skylanders per quanto riguarda l’accessoristica game. La Skylanders Turret Case
è una torre in plastica in grado di contenere fino a otto
personaggi Skylanders: il portale del gioco si inserisce
sulla parte superiore della torre durante le partite e nel
vano inferiore per il trasporto. Sempre per tenere in ordine tutte le action figure del gioco, Power A ha ideato lo
Zip Case, una speciale custodia cilindrica personalizzabile, e l’Adventure Case, un astuccio morbido con apertura
a zip e tasche interne. Coloratissimi e pratici al tempo
stesso, gli zainetti Skylanders Giants sono prodotti in diversi modelli, come i Game Pack (nella doppia versione
orange e blue) con design olografico e scompartimenti
interni, oppure i Mini Sling, dalle dimensioni ridotte e
decorati con immagini del mondo del gioco targato Activision Publishing.
11
Assassin’s Creed si racconta
in una galleria d’arte
Il videogioco come arte. Quando si parla di
un titolo come Assassin’s Creed, che riesce
a unire ricercatezza grafica, tensione narrativa, personaggi carismatici e accuratezza storica, è facile accomunare il mondo
digitale a quello della cultura. Ubisoft ha
deciso di sottolineare questo legame con
un’esposizione temporanea intitolata ‘Assassin’s Creed Art (R)Evolution’, ospitata
dal Museo Nazionale della Scienza e della tecnologia di Milano dal 20 settembre
all’11 novembre, e curata da Debora Ferrari e Luca Traini. Non è la prima volta che
i videogiochi sono oggetto di una mostra
in un museo (lo scorso anno il progetto
collegato Game Art Gallery ha portato l’arte dei videogiochi alla 54esima Biennale
di Venezia). Ma in questo caso il protagonista assoluto è un solo titolo, Assassin’s
Creed, che dal suo esordio nel 2007 ha
saputo catalizzare l’attenzione del grande
pubblico, vendendo più di 38 milioni di
unità in tutto il mondo.
Nella preview dedicata a stampa, critici e partner che si è tenuta lo scorso 20
settembre, sono state mostrate in anteprima un centinaio di opere, tra dipinti e
allestimenti multimediali. Quadri in tela,
affreschi, plexiglass, legno, pelle, mosaico:
sono molte le tecniche usate dall’azienda
partner Demart per riprodurre concretamente le opere realizzate in digitale dagli
artisti coinvolti. Come Ludovic Ribardière,
artista di Ubisoft, presente alla presentazione insieme a Samuele Arcangioli (con
la “Macchina dei ritratti”) e a Massimo
Giuntoli (con l’opera video “Osmosi”).
Infine, per i veri appassionati, ecco il Pro Pack Mini
Controller Set, il kit di telecomandi per Wii con taglia ridotta, design ergonomico e pulsanti A, 1 e 2 più grandi
rispetto alla configurazione normale. Per chi invece gioca su Xbox 360, Power A ha creato i Mini Pro Ex Controller, sempre di taglia ridotta ma dotati di tutte le opzioni
per un’esperienza di gioco veramente immersiva, come il
doppio motore a vibrazione, l’uscita per le cuffie e il pulsante Led per attivare o disattivare la luminosità.
retail
Iniziative marketing
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anno 3 - numero 13 - 15 ottobre 2012
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Due vicende legali scottanti
Il mercato cambia.
Esselunga scambia
Tempo di crisi dei
consumi. La recessione è evidente. I numeri diffusi più recenti ci
pongono di fronte a una
previsione del -3% nei
consumi e un -2,6% nel
Pil. Si tratta, ovviamente, di cifre medie, che
non offrono una chiara lettura dei singoli
settori industriali, distributivi o merceologici.
In un panorama del genere,
il retail e la distribuzione organizzata
non
fanno eccezione. E
quest’anno non si salva neanche l’elettronica di consumo,
da alcuni anni considerata un’isola felice anche
grazie allo switch off,
lo storico cambiamento tecnologico
della televisione,
ormai passata al
digitale terrestre.
Che cosa fare in
questa situazione?
Prezzi, competizione, assortimenti e servizio sono alcune chiavi
di marketing per arginare la
perdita di clienti e magari riuscire a conquistare qualche
decimo di percentuale di quota di mercato.
Tutto ciò però non basta. Le
promozioni si susseguono, le
Figurine collezionabili:
così la storica insegna
della Grande distribuzione
lavora sulla fidelizzazione
dei clienti. Con un interessante
rapporto costi-benefici.
Giovanni De Santis
catene si osservano tra loro. Il risultato è un appiattimento dell’offerta, con un conseguente declino
della domanda. Una vera selva, il cui appellativo più
generoso potrebbe essere “noiosa”.
E allora? E allora basta riscoprire le giuste tradizioni, quelle sane, quelle semplici, quelle di una volta e - perché no - le figurine.
L’Italia è una nazione dalla lunga tradizione nel
collezionabile. Bollini, coupon, gettoni e punti. Chi
tra noi non ricorda le figurine cartonate della Mira
Lanza, le sorprese del Mulino Bianco o i punti del
brodo Star o Liebig?
Un gesto semplicissimo, quello della raccolta, che
però tocca corde molto sensibili nel consumatore:
l’entusiasmo di raggiungere una meta a cui corrisponde un premio finale, la gioia di entrare in possesso di un “elemento mancante” (la figurina che
manca per chiudere la pagina), il piacere di vedere costruirsi un album poco alla volta. Queste sono
le vere soddisfazioni. Allora nell’epoca del 2.0, del
digital content, del web clouding, dove la shopping
experience entra con forza nelle dinamiche strategiche delle grandi aziende, la figurina risulta essere
uno strumento insospettabilmente “necessario”.
Chi per primo ne ha capito e modificato le dinamiche del passato ha, ovviamente, acquisito un
vantaggio competitivo difficilmente colmabile. Per
il secondo anno consecutivo, allora, assistiamo alla
figurina pigliatutto di Esselunga, che propone un
vero e proprio album da completare: le bustine che
vengono regalate ai clienti che possiedono la carta
Fidaty ogni 10 euro di spesa. Partita nella precedente edizione con i personaggi della Pixar, la nuova collezione si presenta ai consumatori, grandi e
piccoli, con i character della Dreamworks.
Ma quali sono i punti salienti di questa operazione?
14
Uno: riconoscibilità del brand e dei personaggi
utilizzati.
Due: un target diversificato, che però pone i più
piccoli nel ruolo dei veri decisori d’acquisto.
Tre: la durata nel tempo. Le raccolte sottintendono per loro definizione la ripetitività della visita al
punto vendita, per raggiungere l’obiettivo di terminare l’album.
Quattro: l’eccitazione nell’aprire una semplice
bustina, ovvero la bramosia di rendere certo ciò che
non si conosce.
Cinque: la collezionabilità, che diventa un elemento di auto-soddisfazione personale. Chi non desidera vedere i propri figli soddisfatti?
Sei: la duplicazione. L’album è un oggetto personale, non condivisibile. E’ impossibile condividere
la soddisfazione dell’ultima figurina.
E passiamo adesso al tema dei rapporti tra costi
e benefici.
I risultati economici dell’operazione giustamente non vengono rivelati, ma basterebbe osservare
il numero di clienti all’interno dei punti vendita,
e confrontarli con le presenze presso altri concorrenti nello stesso istante, per capire l’efficacia
dell’azione.
I costi potrebbero essere stimati come contenuti.
In fin dei conti il materiale cartotecnico è relativamente semplice (benché le quantità siano ingenti),
inoltre è difficile non pensare a un coinvolgimento
in termini di co-marketing con i proprietari dei diritti di immagine dei personaggi dei cartoni animati. Definire la raccolta delle figurine un’operazione
vecchia di 80 anni (la prima risale agli anni ’30 con
il dado Liebig) oggi è sostanzialmente un falso.
Attualmente, è prassi comune nel marketing moderno vedere le tecniche di custom relationship
management (cioè di gestione delle relazioni con
i clienti) come ambienti chiusi: i clienti titolari di
una carta accedono a programmi di fidelizzazione a
cui altri non posso partecipare. Senza poi considerare le sotto-fidelizzazioni, che vanno a individuare i super-fidelizzati. Paradossalmente, invece, la
figurina rappresenta un social network analogico.
Le figurine si scambiano, si barattano non sempre
alla pari (visto che, possiedono valori differenti),
si cercano, si raddoppiano. Ma, per poter rendere
operative tali azioni è necessaria la presenza di più
persone, di più interlocutori che fisicamente si ritrovano tra loro con un fine comune. Ed ecco crearsi
la community: sana, spontanea, diretta e determinata a terminare la propria raccolta. Un passaparola analogico accompagnato da un semplice cartoncino colorato.
Quindi, se la rivoluzione dei mercati, l’innovazione per la ripresa, l’euforia dei consumi scemata di
questi ultimi periodi non transita solamente dal 2.0
ma anche dallo sticker, ben venga il classico “celo,
celo, manca, celo”.
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hitech magazine
anno 3 - numero 13 - 15 ottobre 2012
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In scena a Milano l’evento Bialetti
Novità nel mondo
dell’Home espresso
Con il lancio di Tazzissima Trio, Mokissima Trio e Diva,
il marchio rafforza ulteriormente l’appeal della sua offerta.
Sono tre i nuovi modelli di macchina espresso presentati alla
stampa da Bialetti, durante un
evento tenutosi presso il laboratorio di arte contemporanea Dreamfactory di Milano lo scorso giovedì 13 settembre. Si tratta della
macchina a sistema chiuso Diva e
dei due sistemi aperti Tazzissima
Trio e Mokissima Trio, che hanno
un funzionamento trivalente (capsule Bialetti i caffè d’Italia, cialde
o caffè macinato). L’evento è stata
anche l’occasione per rendere nota
la nuova campagna stampa. Lucilla
Premazzi, nuovo direttore marketing, e Marco Merolla, marketing
manager caffè e Ped, hanno illustrato le attività di comunicazione che
verranno messe in atto a supporto
dei nuovi lanci. A partire da questi
giorni fino a Natale, l’adv avrà una
grande visibilità in tutti i canali,
con particolare focus sul web nei
mesi di novembre e dicembre. A
cui si aggiunge una speciale partnership con la mostra di Renoir al
Castello Visconteo di Pavia dal 15
settembre al 16 dicembre. “Innovazione tecnologica costante, prestazioni superiori e originalità del
design sono le armi
con cui il marchio Bialetti
si è imposto
come leader
di mercato, e nelle nuove macchine queste caratteristiche vincenti
sono espresse a livelli di assoluta
eccellenza”, dichiara Lucilla Premazzi, marketing director Bialetti
Industrie. “Il lancio in contemporanea di tre nuovi modelli rappresenta un investimento e uno sforzo
industriale importanti, a dimostrazione che Bialetti crede nelle prospettive di crescita del comparto
ed è sempre vicina alle esigenze
dei consumatori.”
Da sinistra: Cristina Oberti,
Lorenza Milani, Marco Merolla
e Lucilla Premazzi
Tazzissima Trio. Affianca un design compatto all’elegante
combinazione cromatica nero e argento, con dotazioni quali una pompa da 20 bar che permette di preparare un caffè
intenso e aromatico, una lancia a vapore professionale, la
caldaia thermoblock per il riscaldamento rapido dell’acqua
e il serbatoio estraibile da 0,8 litri con coperchio. A dare un
tocco in più di esclusività alla nuova Tazzissima Trio è soprattutto l’innovativa tecnologia a cassettino, che rende facile e veloce la
preparazione del caffè secondo le proprie esigenze e gusti. Inserendo, infatti,
uno dei quattro porta filtri in dotazione all’interno del pratico cassettino estraibile, è possibile preparare con un solo gesto una oppure due tazze utilizzando caffè
macinato, cialde oppure capsule Bialetti I Caffè d’Italia.
Mokissima Trio. Integra nell’inconfondibile
design rivisto di Mokona le stesse dotazioni di
Tazzissima Trio, ovvero la pompa a 20 bar, la caldaia
thermoblock per ottimizzare il riscaldamento dell’acqua, la lancia a vapore professionale e, soprattutto, la
nuova tecnologia a cassettino con portafiltri, per un
caricamento ancora più semplice e senza sprechi, sia
che si scelga la miscela di caffè macinato,
che le cialde o le capsule Bialetti.
Diva Bialetti. Caratterizzata da un design compatto ed elegante che cattura l’attenzione, anche Diva adotta la pompa a
20 bar, che migliora l’estrazione delle preziose caratteristiche organolettiche delle miscele selezionate da Bialetti per I
Caffè d’Italia, e la caldaia thermoblock con serbatoio estraibile
da 0,7 litri dotato di coperchio. Il vassoio poggia tazzina regolabile in altezza e il Led che illumina la tazza durante l’erogazione permettono di seguire la preparazione di ogni caffè.
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mercato
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newsline
Beko è title sponsor della Lega di serie A
Foto 1: Federico
Mangiacotti,
general manager
di Beko Italia.
Foto 2: da sinistra
Dino Meneghin,
Valentino Renzi
e Giovanni Petrucci.
2
1
“Giovani e dinamici,
come il basket”
A Bologna l’evento di presentazione del Campionato.
Parte così la prima iniziativa di comunicazione above the line del brand.
“Il basket è come il nostro brand.
Uno sport dinamico e giovane”. Alla
conferenza stampa di presentazione
del campionato di serie A, tenutasi a
Bologna lunedì 24 settembre, Federico Mangiacotti, general manager di
Beko Italia, spiega così la decisione
dell’azienda di divenire title sponsor
della competizione italiana.
Sul palco con lui, ad annunciare la
nuova sponsorizzazione, Valentino
Renzi, presidente della Lega Basket,
e Dino Meneghin, presidente della
FederBasket, che si sono mostrati entusiasti per il riscontro ottenuto dal
brand di elettrodomestici, che fa capo
al gruppo turco Arcelik.
“Siamo molto felici di questa iniziativa”, ha sottolineato Mangiacotti, “il
nostro obiettivo è quello di colmare
quel gap che Beko ha tuttora sul mercato italiano. Si tratta del nostro primo vero approccio di comunicazione
above the line, tramite cui speriamo di
raggiungere una visibilità al pubblico
e una conoscenza del brand sempre
maggiori. A livello qualitativo siamo a
livello degli altri competitor, ma quello che ancora ci manca in Italia è una
brand awareness forte. Dall’ultima rilevazione effettuata, solo l’11% degli
intervistati conosce il nostro marchio.
Attraverso il basket speriamo di raggiugere dei risultati significativi, per
poter successivamente iniziare una
comunicazione collaterale, grazie anche al fatto che la distribuzione dei
nostri prodotti ha raggiunto un buon
livello”.
Beko confema così, anche nel nostro
Paese, la sua passione per il mondo
della pallacanestro.
La storia del brand come sponsor
di questo sport ha radici lontane e ha
inizio nel 2006 quando l’azienda divenne il main sponsor della Basketball
League in Turchia. Questa tradizione
è cresciuta negli anni, diventando la
principale attività di sponsorizzazione
della società a livello internazionale.
Nel 2009 Beko diventa, e continua a
essere, title sponsor della Basketball
Bundesliga, l’importante Lega Basket
tedesca. A questa, negli anni succes-
sivi, si sono aggiunte la Professional
League in Russia, la Lega Lituana e, da
quest’anno, la Lega Basket A Italiana.
Oltre alla sponsorizzazione dei campionati Asiatici “FIBA Asian Basketball Championship”, svoltisi in Cina,
e dei Campionati Europei, svoltisi in
Polonia.
Beko è quindi sempre più coinvolta
nel supportare il mondo del basket
a livello internazionale e la naturale evoluzione di questo percorso è la
prima edizione della “Beko Cup” 2012,
tenutasi il 22 e 23 settembre a Monaco di Baviera (Germania), che ha visto contrapposte le squadre vincitrici
delle leghe sotto la sponsorizzazione
Beko, quali CSKA di Mosca, Zalgiris
Kaunas e Besiktas di Istanbul, oltre al
Bayern Monaco in qualità di squadra
organizzatrice. Nello stesso week-end,
Beko ha legato per la prima volta il suo
marchio al basket italiano per l’edizione 2012 della Supercoppa di Lega, che
ha visto contrapposte Montepaschi
Siena e Pallacanestro Cantù.
Lara Colombi
Ceced italia:
Andrea Sasso lascia la presidenza
Dopo avere lasciato la carica di amministratore delegato di Elica per dedicarsi a una
nuova esperienza professionale, Andrea Sasso (nella foto) abbandona anche la presidenza dell’associazione confindustriale Ceced
Italia. Il Comitato di direzione, in una nota
ufficiale, ha espresso il più “sincero apprezzamento per il suo grande, positivo, appassionato impegno. Andrea Sasso, nei tre anni
e mezzo del mandato, ha potenziato con stile
ed efficacia la forza della rappresentanza
dell’Associazione a beneficio degli Associati
tutti, in un periodo che si conferma il più difficile nella storia del settore”. In contempora-
nea, lascia Confindustria Ceced Italia anche
Luigi Campello, vice-presidente, alla conclusione di una lunga carriera nel Gruppo Electrolux. Come ha sottolineato il Comitato di
direzione ringraziandolo, “Campello ha sempre messo esperienza e capacità di visione
a vantaggio dell’Associazione. Tra l’altro, è
stato responsabile delle due edizioni dell’Osservatorio Strategico, che ha fotografato il
settore e ha indicato il piano d’azione per la
salvaguardia della capacità industriale in
Italia”. Il Consiglio direttivo ha anche stabilito le procedure statutarie per la selezione e
la nomina del nuovo presidente.
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Kenwood torna su La 7
insieme a “I menù di Benedetta”
Kenwood rinnova il product placement
dei suoi elettrodomestici nella cucina
televisiva di Benedetta Parodi. Dal 10
settembre al 28 dicembre 2012 il celebre programma prodotto da Magnolia e
condotto da Benedetta Parodi su La7, e
in onda dal lunedì al venerdì, ospiterà i
prodotti del brand. Gli spettatori ritroveranno quindi Hand Blender Triblade,
Food Processor Multipro e Kenwood
Chef. “E’ un piacere essere nuovamente il partner di una trasmissione di
qualità e vivace come “I Menù di Benedetta”. Siamo certi di poter scoprire
insieme al talento della conduttrice e
alla tecnologia Kenwood nuove ricette
e raggiungere nuovi traguardi, insieme
a milioni di italiani”, ha dichiarato Paolo Cossi, direttore Comunicazione ed
Eventi De’Longhi Italia.
Elica: Giuseppe Perucchetti
è il nuovo amministratore delegato
Giuseppe Perucchetti (nella foto) è il
nuovo amministratore delegato di Elica. La sua nomina è avvenuta in seguito alle dimissioni di Andrea Sasso dal
ruolo di chief executive officer e alla
successiva rinuncia alle deleghe ricevute dal consiglio di amministrazione
del Gruppo. Secondo una
nota dell’azienda, Sasso
ha lasciato il suo ruolo
per nuove opportunità
professionali,
mantenendo la carica di consigliere non esecutivo di
Elica. Giuseppe Perucchetti, 54 anni, laureato
in Economia aziendale
presso l’Università Bocconi, vanta un’approfondita conoscenza del
settore degli elettrodomestici avendo ricoperto posizioni
di crescente responsabilità in Philips,
Ignis e Whirlpool Europe. Da agosto del
2011 è consigliere indipendente di Elica.
A seguito della nomina, il consiglio
ha sostituito il neo nominato amministratore delegato con il consigliere Elena Magri.
De’Longhi e P&G: siglato l’accordo
definitivo per il marchio Braun
E’ stato finalizzato il contratto definitivo per la cessione in licenza perpetua
a De’ Longhi del marchio Braun, detenuto da P&G, nel segmento dei piccoli
elettrodomestici per la cucina, lo stiro
e per altre categorie minori. A seguito
del completamento dell’iter autorizzativo da parte degli organi competenti
(Antitrust e organizzazioni sindacali
tedesche) e del verificarsi delle condizioni sospensive, è quindi stata data
piena attuazione agli accordi preliminari sottoscritti nell’aprile 2012. L’accordo non include le categorie relative
ai rasoi elettrici, ai prodotti per la depilazione e ai prodotti di bellezza e cura
della persona. La proprietà del marchio
Braun rimane in capo a P&G. Prevede la
cessione di alcuni asset produttivi, di
un certo numero di dipendenti situati
in Germania e del magazzino relativi
alle categorie interessate. De’ Loghi ha
inoltre reso noti, i risultati finanziari
relativi al primo semestre 2012. I ricavi
consolidati ammontano a 644,4 milioni di euro, in crescita del 9,4%; l’Ebitda ante oneri non ricorrenti migliora a
82,2 milioni di euro (il 12,8% dei ricavi) da 72,2 milioni di euro (il 12,3% dei
ricavi); l’utile netto passa a 32,3 milioni
di euro da 30,3 milioni.
eventi
hitech magazine
anno 3 - numero 13 - 15 ottobre 2012
www.tespi.net
Quattro giorni di assaggi all’Auditorium Parco della Musica
Electrolux:
main sponsor di Taste of Roma
L’azienda partecipa
all’evento
enogastronomico.
In mostra la gamma
Inspiration,
per celebrare
la cucina d’eccellenza.
Philips
Arriva a scaffale la gamma
di ferri da stiro PerfectCare
Philips ha presentato a Milano, durante un
evento stampa organizzato mercoledì 12 settembre, presso lo store Seventy di via Manzoni, la nuova gamma stiro PerfectCare, già esposta fra le novità del brand a Ifa
2012. L’azienda ha sviluppato OptimalTemp, una tecnologia innovativa che mantiene la perfetta combinazione di vapore e temperatura
con un’unica impostazione, consentendo performance elevate su tutti
i tipi di tessuto. Ciò significa che non è necessario dividere gli indumenti o perdere tempo nell’attesa che il ferro raggiunga la giusta temperatura. Due sono gli elementi cardine della tecnologia Optimal Temp:
il processore avanzato “Smart Control” che mantiene la temperatura della piastra costante evitando bruciature, anche quando il ferro
viene lasciato cinque minuti sul tessuto e la Camera Ciclonica Interna
che ha il compito di mantenere elevata la pressione del vapore assicurando la massima potenza e qualità di stiratura senza sgocciolamenti.
Philips ha inoltre creato IronCare, un sistema per prolungare la vita di
qualsiasi ferro da stiro. Il decalcificatore compatto IronCare elimina il
99% del calcare dall’acqua, evita che i fori si ostruiscano mantenendo
il massimo flusso di vapore ed evitando residui di calcare. Il ferro da
stiro a caldaia PerfectCare Aqua, il ferro a vapore pressurizzato PerfectCare Xpress e il decalcificatore IronCare sono già disponibili all’interno dei punti vendita.
A cura di Lara Colombi
Quattro giorni che coniugano divertimento e gastronomia. Assaggi di alta
cucina, brindisi con i migliori vini ed
eventi collaterali. Tutto questo è Taste,
rassegna internazionale dedicata al food
di eccellenza, andata in scena presso l’Auditorium Parco della Musica dal 20 al 23
settembre. Main sponsor di eccezione per
questa prima edizione romana è stata
Electrolux.
“Non possiamo che essere orgogliosi di
essere partner di questa manifestazione,
che ci permetterà di mettere in mostra i
plus del nostro brand”, ha spiegato durante l’inaugurazione Manuela Soffientini,
amministratore delegato della divisione
commerciale dell’azienda. “E’ importante che il valore dei nostri prodotti e la
nostra expertise professionale vengano
trasferiti ai consumatori. Per questo è
necessario favorire e moltiplicare le occasioni in cui sia possibile toccare con
mano i vantaggi delle nuove tecnologie
della nostra offerta”.
In occasione di Taste, l’azienda ha messo in mostra il nuovo forno CombiSteam
e la linea built in Inspiration Range, che si
caratterizza per prestazioni e funzionalità sviluppate per i professionisti e ora
adattate ai consumatori.
Nella cornice romana quattro chef di
Electrolux Chef Academy, grazie alla loro
esperienza e professionalità, sono stati
protagonisti di divertenti showcooking
e golose degustazioni, durante le quali
hanno illustrato ai visitatori i vantaggi
derivanti dall’utilizzo dei piani a induzione e dei forni a vapore.
Taste of Roma è stata anche l’occasione per assistere a showcooking esclusivi
nell’Electrolux Taste Theatre dove, grazie
alla collaborazione di “A Tavola con lo
Chef ”, si sono esibiti grandi maestri della cucina italiana, chef stellati che hanno
svelato inedite ricette e segreti della loro
arte.
Per i visitatori è stato, inoltre, possibile
cimentarsi “mani in pasta” con l’ausilio
di chef trainer nei numerosi corsi organizzati nella Electrolux Cookery School
with Sale&Pepe e Congusto, utilizzando
le nuove tecnologie professionali messe a
disposizione da Electrolux.
Che ha lanciato anche un concorso dedicato esclusivamente ai partecipanti
dell’evento, mettendo in palio 50 premi,
fra cui il forno a vapore CombiSteam.
Manuela Soffientini
Ariete
Soluzioni geniali in cucina
Cuokì e Scaldì. Sono queste le due
nuove referenze presentate da Ariete
durante il consueto evento annuale
tenutosi a Milano presso la Terrazza
Martini. Due prodotti che ampliano la
linea Colorati del brand composta anche da Gratì, Passì e Saladino. Cuokì è la
nuova griglia elettrica da tavola dalle
forme compatte, che permette di preparare velocemente pietanze leggere grazie alla piastra in ceramica Ilag. Scaldì è, invece, uno scalda
vivande elettrico portatile che consente di portare e consumare in ufficio il pranzo fatto in casa.
Ariete ha ideato inoltre la linea Party Time, composta da Cotton
Candy e Popcorn Popper, per preparare lo zucchero filato o un croccante popcorn a casa proprio come al luna-park. Ma le novità riguardano anche la pulizia grazie all’introduzione di Briciola, l’ultimo nato
nel panorama dei robot aspirapolvere che, con formula All Inclusive, è
dotato di tutte le funzioni essenziali.
Haier Italia
Parte a Milano il Grand Tour dell’arte
Milano è la prima tappa del Grand Tour organizzato da Haier per
avvicinare il brand al mondo dell’arte. L’azienda ha organizzato, nella serata di giovedì 27 settembre, un evento tenutosi presso gli spazi
espositivi della famosa galleria Cardi Black Box, durante il quale è
stata allestita una mostra dell’artista A. R. Penck, uno dei maggiori
esponenti del neo-espressionismo tedesco.
Comincia così una serie di eventi e incontri ai quali interverranno
noti esperti d’arte insieme al top
management italiano dell’azienda. Che, accompagnata da Pro&Go,
agenzia di eventi di Acqua Group, e
da ArtNetWorth, art & investment
company, intende così testimoniare
la sua vicinanza al mondo dell’arte.
Enrico Ligabue,
market director di Haier Italy
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hitech magazine
anno 3 - numero 13 - 15 ottobre 2012
www.tespi.net
focusraee
La vicenda del sistema di tracciabilità dei rifiuti, dalle origini a oggi
Il Sistri, una commedia all’ italiana
Nato nel 2006, non ha ancora raggiunto la piena operatività.
Costi esorbitanti, confusione normativa e problemi tecnici tra le cause dell’ultimo rinvio.
A pagina 20 e 21
A tu per tu con Fabrizio Longoni, direttore generale del Centro di coordinamento Raee
“Una nuova parola d’ordine:
semplificazione”
Siglato un accordo di programma con la distribuzione.
Per eliminare le regole che complicano la raccolta di rifiuti elettrici ed elettronici.
Il 13 settembre scorso è stata firmata
da Anci, dalle Organizzazioni Nazionali di
Categoria della Distribuzione e dal Centro di coordinamento Raee, una revisione dell’Accordo di Programma per il ritiro
dei Raee raccolti dal retail. HiTech Magazine ha intervistato Fabrizio Longoni,
direttore generale del CdC Raee, per approfondire i contenuti del nuovo accordo,
entrato in vigore lo scorso 19 settembre.
Dottor Longoni, in che termini si
può definire “nuovo” l’accordo firmato?
E’ nuovo, prima di tutto, perché è un
accordo già siglato una prima volta nel
2010, ma necessitava di un adeguamento alla realtà attuale del mercato. Erano
presenti dei paletti e delle regole, che con
il tempo si sono rivelate cervellotiche.
Talmente difficili da comprendere che
si faticava ad applicarle. Il nostro primo
obiettivo, quindi, è stato la semplificazione, a cui abbiamo dato corso intervenendo con una serie di modifiche che riguardano proprio uno snellimento tecnico
dell’accordo.
Può farci qualche esempio?
Nel primo accordo non era prevista la
possibilità di mantenere una traccia, con
relativa sanzione, dei comportamenti
poco virtuosi, o che presentano mancanze di gestione, sia da parte dei Sistemi
collettivi, sia da parte dei distributori che
organizzano la raccolta dei Raee e che
richiedono il servizio di ritiro. In ogni
caso, le anomalie di servizio rimangono
contenute. Così facendo, però, abbiamo
introdotto il principio per cui chi sbaglia
“paga”, perché mette in difficoltà l’altro
soggetto della catena. Chiaramente la penalità non è ingente, più che altro è simbolica.
Avete rivisto anche i termini con cui
è possibile iscriversi al servizio di ritiro da parte dei distributori…
Certamente. Siamo arrivati alla verifica dei soggetti che si sarebbero iscritti,
tenendo conto che non è possibile per
noi accettare qualsiasi negozio che possa
ospitare uno scarrabile. I limiti per l’iscrizione, inizialmente, erano definiti solo
dal punto di vista quantitativo. Il nuovo
accordo continua a mantenere questa
logica, ma in maniera molto più elastica.
Abbiamo lasciato spazio a un maggior
numero di soggetti. Certamente chi è
stato virtuoso in passato lo sarà anche in
futuro. Chi, invece, sin ora non lo è stato
perché faticava ad adempiere ai termini
dell’accordo, adesso è facilitato ad agire
correttamente.
In termini economici, che cosa è
cambiato?
Prima vigeva una cauzione da 1.500
euro per ogni raggruppamento iscritto
al servizio di ritiro, tranne che per quello delle lampadine. Oggi questa cauzione
non c’è più. Inoltre, erano stati fissati dei
paletti per l’iscrizione al servizio. Erano
limitazioni che guardavano solamente a
un certo quantitativo raccolto. Tutti quelli che si trovavano al di sotto non potevano accedervi. Era necessario, poi, mettere
a disposizione una cifra in via cauzionale.
Ma, per iscrivere tutti i raggruppamenti, la cifra complessiva era molto alta. Si
parla di 6.150 euro. Queste barriere, ora,
sono state modificate o eliminate.
E il nuovo accordo stabilito con i Comuni?
Anche per questo la parola d’ordine è
stata: semplificazione. Esistevano una serie di arzigogoli, operativi e amministrativi, che rappresentavano una barriera
per la gestione. Per semplificare questo
accordo, sono state inserite e modificate una serie di regole. E’ stata estesa la
possibilità di raggiungere il Premio di
efficienza anche per i Comuni più piccoli.
In modo che vi possano accedere anche
quelli che raccolgono un quantitativo minore, rispetto alla normativa precedente.
Questo favorisce la partecipazione di un
numero maggiore di soggetti.
I Comuni sono obbligati a garantire
un certo quantitativo raccolto?
No, il Comune raccoglie quello che c’è.
E deve garantire il suo avviamento verso i Sistemi collettivi, che li conducono
a una gestione corretta. Questo elemento è introdotto nel nuovo accordo come
impegno reciproco delle parti ad assicurare sempre il ritiro, anche nel momento
in cui viene presentato un Raee in scarse
condizioni di riconoscibilità. Al massimo
non sarà riconosciuto al Comune il premio di efficienza.
Allora quali sono gli obblighi del Comune?
La normativa impone al Comune di
fare comunicazione ed educazione nei
confronti del cittadino. Questo spiega
perché in alcuni Comuni si raccolgono 18
chilogrammi procapite e in altri di chili se
ne raggruppano solo 0,5. Addirittura in
alcuni luoghi non esiste nemmeno il centro di raccolta comunale. Molti soggetti
pubblici che vogliono incrementare la
raccolta per essere più virtuosi investono
sulla comunicazione. Un esempio su tutti
è la Regione Sardegna, che ha finanziato
tantissime isole ecologiche, le quali verranno aperte nei prossimi mesi.
Quali i prossimi obiettivi?
Il prossimo passaggio sarà una collaborazione più stretta con il retail, che deve
diventare un ulteriore canale di raccolta.
In Francia, per esempio raggiunge il 40%
della raccolta, mentre in Italia avviene in
misura minore.
Aurora Cedri
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newsraee
Cassonetti intelligenti
per i Raee
Dal 26 al 28 settembre, in piazza del
Popolo a Ravenna, sono stati allestiti
due cassonetti intelligenti per lo smaltimento dei Raee. L’iniziativa si inserisce all’interno del Festival “Fare i conti
con l’ambiente”, organizzato da Labelab. Tali modelli verranno installati, a
partire dal 2013, a Ravenna, Catenaso,
Lugo e Bologna, nell’ambito del progetto dell’Ue Identis Weee (Identification
Determination Traceability Integrated
System for Weee). Due le tipologie di
prototipi di cassonetti intelligenti: il
primo è “Raee mobile”, un camion itinerante attrezzato per ricevere qualsiasi tipo di Raee e che si sposterà nei
territori stabiliti. Il secondo, invece, è
il primo cassonetto stradale dedicato
ai piccoli rifiuti elettrici. Sarà posizionato in punti strategici del territorio e
si aprirà attraverso una tessera magnetica, data in dotazione ai cittadini. In
questo modo, sarà possibile tracciare
l’intero percorso del rifiuto garantendo la trasparenza dell’intero processo
di gestione fino al recupero finale delle
materie prime. Gli stessi modelli esposti a Ravenna saranno poi utilizzati anche in Spagna, a Saragozza, altra città
pilota del progetto.
Raecycle nuovo partner
del progetto Opensun
Il sistema collettivo Raecycle è entrato
a far parte di Opensun, progetto pilota
in materia di riciclo dei rifiuti elettronici e ideato da Sudplus, azienda che si
occupa di risparmio ed efficienza energetica. Il progetto Opensun ha già portato alla realizzazione di
un’aula informatica con
25 postazioni nell’Istituto tecnico commerciale “Archimede” di Modica
(RG). Grazie a Opensun,
pubblico e privato cooperano in modo orizzontale producendo
nuovi servizi attraverso
l’installazione dei Pc rigenerati in luoghi di pubblica fruizione. Adriano Spadaro, titolare
della Sudplus, ha commentato: «Grazie
all’ingresso di Raecycle potremo consegnare a uno degli stabilimenti per il
riciclo dei Raee migliori d’Europa tutto
il materiale che avanza dal processo di
rigenerazione, chiudendo nel migliore
dei modi la filiera progettuale».
Ecodom aderisce al progetto
di Legambiente “Puliamo il mondo”
Ecodom, Consorzio Italiano Recupero e
Riciclaggio Elettrodomestici, partecipa
con il suo progetto RAEEporter Social,
alla 20° edizione di “Puliamo il Mondo”.
Aderire a Puliamo il Mondo, dal 28 al
30 settembre 2012, costituisce un’occasione in più per partecipare al Concorso RAEEporter 2012, che premierà
il RAEEporter più attivo. Ecodom e Legambiente, con questa collaborazione
attiva ormai da diversi anni, intendono
continuare il loro lavoro di sensibilizzazione attraverso iniziative che coinvolgono direttamente i cittadini nella
tutela dell’ambiente.
focus raee
La vicenda del sistema di tracciabilità dei rifiuti, dalle origini a oggi
Il Sistri, una commedia a
Nato nel 2006, non ha ancora raggiunto la piena operatività. Costi esorbitanti,
confusione normativa e problemi tecnici tra le cause dell’ultimo rinvio.
LA GENESI
Siamo nel 2006. Selex Sema è convocata dal senatore Sauro Turroni, consulente dell’allora ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio, per studiare un sistema di tracciabilità in vista di una
revisione della legge 152/2006 sulla gestione dei rifiuti. E’ l’occasione per formare un primo
tavolo di lavoro, presentare un progetto e uno studio di fattibilità. Questo è quanto emerge dalle
dichiarazioni rilasciate il 6 giugno 2012 da Sabatino Stornelli (ex amministratore delegato Selex –
Service Management) nella convocazione della Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività
illecite connesse al ciclo dei rifiuti. Nello stesso periodo, con la legge 296/2006, è stanziata “per l’anno
2007 una quota non inferiore ai 5 milioni di euro” per “la realizzazione di un sistema integrato per il controllo e la tracciabilità dei rifiuti”. Il passo successivo avviene il 17 febbraio 2007. Con un decreto, il ministero
dell’Ambiente impone sull’intero progetto il segreto di Stato. Infine, viene scelto definitivamente l’operatore
economico che prende in carico l’esecuzione del progetto: Selex Service Management. Se questo appalto,
poi, sia stato affidato con la partecipazione a una gara o no e in concorrenza con altri operatori o meno, è
cosa ancora poco chiara. Nessuno sa e nessuno risponde.
Sistri è nato dall’idea di controllare in maniera rigorosa il percorso dei rifiuti dal centro di raccolta
sino al trattamento.
Numerosi sono stati i tentativi
di farlo partire, ma la presenza di
complesse procedure, ritardi e vuoti legislativi ne hanno causato molteplici proroghe. E, di recente, un
ultimo rinvio definitivo, invocato
a gran voce da molti protagonisti
del mondo delle aziende. A partire
dal Centro di coordinamento Raee
e passando per Confartigianato,
Conftrasporto, Assintel e molti altri
ancora. Tutto è stato quindi rimandato al 30 giugno 2013. Un rinvio
necessario per rielaborare, correggere e snellire il sistema.
I problemi, però, non sono stati
solamente di natura tecnica. Non
irrilevanti i costi che hanno dovuto sostenere in primis le 300mila
aziende italiane coinvolte, che
hanno già sborsato una cifra pari
a circa 118 milioni di euro, per finalizzare l’iscrizione (obbligatoria)
al servizio di tracciabilità affidato
a Selex Sema (azienda controllata
da Finmeccanica). Sistri è un costo
per tutti. Come ha osservato Carlo
Bonini, in un articolo pubblicato
su Repubblica lo scorso 11 maggio:
“Sono numeri da tombola. E per
comprenderlo è sufficiente un dato.
Le black-box, le scatole nere che
Selex monterà sulle motrici dei camion e che altro non sono che dei
normali transponder che indicano
la posizione e la percorrenza di un
mezzo, sono prodotte da Viacom,
una società che affitta normalmente il dispositivo alle pubbliche amministrazioni o ai privati per 35
euro l’anno. Ebbene, nel contratto
il ministero le paga 500 euro”.
La vicenda è complessa. E vale la
pena ripercorrerla dalle origini.
2
I PRIMI PASSI
8 maggio 2008, cambia il Governo. Si insedia Silvio Berlusconi con Stefania Prestigiacomo
ministro dell’Ambiente. Intanto l’Unione europea emana la direttiva 2008/98 che richiede
agli Stati membri di creare, entro il 12 dicembre 2010, un sistema di tracciabilità dei rifiuti pericolosi. Nell’agosto 2009, con la legge 102/2009, il ministro dell’Ambiente è delegato
a definire, entro sei mesi, le modalità e i tempi di attivazione e di operabilità del sistema informatico di tracciabilità dei rifiuti. Finalmente, il 14 dicembre 2009 viene firmato il contratto per la
realizzazione e la gestione del Sistri tra il ministero dell’Ambiente, rappresentato da Marco Lupo, e la
Selex Sema, rappresentata dal suo amministratore delegato, Sabatino Stornelli. Infine, il 17 dicembre 2009, viene varato ufficialmente il Sistema di controllo e tracciabilità dei rifiuti, con un decreto
pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 13 gennaio 2010.
Le proroghe
Il primo rinvio arriva il 15 febbraio 2010: il ministero si rende conto che non
è possibile completare le procedure di iscrizione delle imprese nei tempi previsti.
Tutto rimandato di 30 giorni. Ma siamo solo all’inizio. Creano problemi anche il sito
del Sistri (inizialmente registrato dalla Selex e in seguito dal ministero dell’Ambiente) e
i manuali di funzionamento del sistema (riaggiornati molte volte nel giro di pochi mesi).
Arriva la seconda proroga con il decreto del 9 luglio 2010. L’operabilità del sistema è rimandata al primo ottobre 2010. Prima del nuovo anno il Sistri sarà posticipato ancora per ben
due volte.
4
1
3
il click - day
L’11 maggio 2011 è il giorno della prima grande prova generale. E’ il fantomatico click-day: una giornata in cui, per testare il funzionamento del sistema, tutti gli
operatori hanno attivato le loro chiavette Usb e relative black-box. Secondo il ministero i
risultati sono positivi, ma, come rileva il giorno successivo anche Il Sole 24 Ore, un terzo
delle imprese ha fallito il proprio click. Il sistema non regge i numerosi accessi, si impalla
e giungono nuove proroghe.
20
ll’ italiana
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l’epilogo
Finalmente, il 4 ottobre 2011, il ministro Stefania Prestigiacomo annuncia
la rimozione del segreto di Stato sul
Sistri. Poco dopo, un’altra svolta. Altro cambio di Governo.
Silvio Berlusconi si dimette e
si insedia il nuovo Esecutivo dei
tecnici, presieduto da Mario Monti.
Il ministro dell’Ambiente è Corrado
Clini, già direttore generale dello stesso ministero.
Selex Sema, nel frattempo, continua
a investire sul progetto Sistri. In tutto
l’azienda ha acquistato 641mila chiavette Usb e molte altre
black-box. Le aziende italiane, dall’altra parte, continuano a
sborsare milioni di euro per finalizzare l’iscrizione obbligatoria. Le associazioni di settore non ci stanno più: arrivano nuove
forti proteste. Tra i molti contestatori anche Confcommercio,
Conftrasporto e Assintel.
Finalmente la svolta. Venerdì 3 agosto 2012, il Decreto sviluppo è diventato legge. Il Sistri è sospeso fino al 30 giugno 2013.
Esultano in molti. Tra gli scontenti, chiaramente, c’è Selex Service Management, che chiede la cassa integrazione ordinaria
per i 121 dipendenti impegnati nel progetto Sistri. L’azienda,
con un comunicato stampa, fa sapere che: “La Cig interesserà
la totalità del personale inizialmente per 13 settimane, mentre
il futuro dipenderà dalle decisioni del ministero dell’Ambiente,
a cui il decreto assegna la responsabilità di definire la nuova
data di avvio del sistema, fermo restando la piena disponibilità
di Finmeccanica a recepire le eventuali indicazioni del ministero necessarie a rendere il sistema stesso ancora più rispondente alle esigenze degli utenti. Selex Sema ha sostenuto in questi
anni ingenti investimenti, pari a circa 260milioni di euro, per
realizzare quanto previsto dal contratto in essere stipulato con
il ministero dell’Ambiente a fine 2009 per un valore complessivo di 336milioni di euro. Questo ulteriore rinvio, insieme ai
ritardi nei pagamenti già accumulati, rischia di pregiudicare le
iniziative di rilancio da tempo avviate da Selex Sema”.
Tracciabilità dei rifiuti.
Chi fa da sé…
In Abruzzo è nato Obu, un sistema di controllo alternativo
al Sistri. Semplice, economico ed efficace.
Un possibile modello anche per il resto del Paese?
Sistri. Tutto fermo in attesa di un segnale da parte del ministero. Ma in Abruzzo
qualcosa si muove. La gente dell’Aquila ha
la necessità di stringere i tempi e di iniziare a lavorare per la ricostruzione delle
zone terremotate. E dato che, per legge, si
devono monitorare i trasporti delle macerie, il sistema di tracciabilità se lo sono
fatto da soli.
I movimenti degli automezzi vengono
tracciati da un dispositivo che si chiama
Obu (acronimo di On board unit). Ovvero
il Gps che si utilizza per pagare i pedaggi in Austria e Germania, fornito dall’Aci a
circa 160 euro. Ma come funziona? A che
prezzo? Dimentichiamo i dispositivi Usb
e le scatole nere che servivano per far
funzionare il Sistri. Dimentichiamo i suoi
costi da capogiro. Il sistema aquilano è di
proprietà della pubblica Amministrazione
e, per gestirlo, basta il server locale della
Regione.
L’impresa si deve registrare al sistema,
così come i cantieri dai quali preleva le
macerie. Per ogni formulario che viene
compilato si devono inserire i dati relativi al cantiere, su Internet. Quest’operazione si può fare direttamente tramite il
sito www.commissarioperlaricostruzione.
it. Oppure, nel caso non sia disponibile la
connessione Internet, tramite un call center che offre il servizio di registrazione.
Il sistema, inoltre, è utilizzabile per ogni
tipo di rifiuto. E’ sufficiente inserire, al
momento della registrazione del mezzo, il
codice adeguato. Le chicche non finiscono
qui. Per installare il Sistri le officine dovevano, in alcuni casi, seguire dei corsi speciali. Per installare Obu, invece, le imprese
si possono rivolgere a un elettrauto, oppure a un meccanico di fiducia. Oltretutto,
il dispositivo può essere utilizzato su più
mezzi. Per un massimo di cinque. L’importante è che, prima di iniziare il trasporto,
sia comunicata anche la targa del mezzo
che si sta utilizzando.
Chissà che tecnologie inaccessibili sono
state necessarie! Come ha dichiarato al
Corriere della Sera Alessandro Giangiulio, giovanissimo ingegnere informatico, padrino dell’Obu: “Abbiamo lavorato
con strumenti open source, reperibili da
chiunque sul web. Il software è composto da più parti: una per la gestione pubblica e una per quella privata. Il tutto è
costato circa 20mila euro. Inoltre, i dati
registrati sono tutti in formato testuale, quindi il loro peso non è massiccio, si
tratta di pochi megabyte. Se si dovessero
tracciare i 300mila mezzi di tutta Italia,
probabilmente, si parlerebbe di gigabyte”.
Con un centinaio di euro, oggi, è possibile
comprare un hard disk da 1 Terabyte. Non
serve un genio per capire la convenienza
dell’Obu. E tutto è trasparente, consultabile sul sito. Da chiunque.
Ecomondo: un punto di riferimento
per la sostenibilità ambientale
In programma dal 7 al 10 novembre
a Rimini la sedicesima edizione della manifestazione.
Il Sistema di controllo
della tracciabilità dei rifiuti
Che cos’è
Il Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti sostituisce elettronicamente le procedure cartacee che ogni
azienda deve produrre per attestare il corretto trattamento
dei rifiuti prodotti. Così, dal sistema cartaceo, incentrato
su tre diversi documenti (Formulario di identificazione dei
rifiuti, registro carico e scarico e modello unico di dichiarazione ambientale), si passa a una soluzione digitale, in grado di tracciare, in tempo reale, l’intero ciclo di trattamento
dei rifiuti.
Come funziona
Agli utenti vengono consegnati: un dispositivo Usb per
accedere al sistema, trasmettere i dati e firmare le informazioni fornite e una black-box, da installare su ciascun
veicolo che trasporta i rifiuti, per monitorare il percorso
del carico dal produttore al centro di smaltimento rifiuti. In
questo modo, i percorsi e la destinazione finale dei rifiuti
sono costantemente tenuti sotto controllo. Con l’obiettivo
di arginare le truffe e gli smaltimenti illeciti.
Tutto è pronto per la sedicesima edizione della fiera Ecomondo,
che si terrà a Rimini dal 7 al 10 novembre prossimi, in contemporanea con la sesta edizione di Key Energy (fiera internazionale per l´energia e la mobilità sostenibili) e la quinta di Cooperambiente, a cura di Legacoop. Ecomondo rappresenta un
punto di riferimento per le imprese italiane ed europee che vedono nel rispetto dell´ambiente una chiave per la competitività
e la sfida per il loro business. All’interno della fiera verrà ricreata una vera e propria città ideale, con le migliori applicazioni per
l’efficienza energetica.
Grande risalto verrà, inoltre, dato all’internazionalità. Confermata, infatti, la presenza dei buyer
tedeschi, in particolare di aziende di smaltimento rifiuti,
municipalizzate, direttori di centri di raccolta e smaltimento rifiuti, responsabili servizi connessi al riciclaggio
direttori di associazioni di categoria impegnati nelle
attività del riciclo. Verranno, inoltre, invitati oltre 250
buyer provenienti dall’Est Europa, dal Bacino del Mediterraneo, Nord Africa, Brasile, interessati all’acquisto di
macchinari e attrezzature per la raccolta, il trattamento e
il riciclaggio di tutti i materiali. In contemporanea con la
manifestazione si svolgeranno, infine, all’interno di Rimini Fiera, il 7 e 8 novembre, gli Stati Generali dell´Ambiente.
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magazine
hitech
anno 3 - numero 13 - 15 ottobre 2012
ict
INFORMATICA, TLC, IMAGING
newsline
Easyteck: riflettori su
T105 con Home Station
Easyteck, marchio italiano specializzato nell’ elettronica di consumo di semplice utilizzo, presenta T105, il nuovo
telefono cellulare con Home Station.
Easyteck T105 fa parte della linea
Easy-Phone che propone telefoni cellulari, cordless e telefoni di base, caratterizzati da tastiere molto visibili. I menù
sono intuitivi, semplici ed efficaci. Tra
le caratteristiche sono da sottolineare
il display a caratteri grandi, le suonerie
squillanti, il vivavoce a elevato volume
e il Bluetooth con funzione A2DP. Molto interessante anche il tasto dedicato
all’ SOS che, in caso di emergenza, permette di chiamare in sequenza, con un
unico gesto, una serie di numeri telefonici pre-impostati.
Samsung:
tra promozioni e sponsorship
Samsung lancia una nuova promozione grazie a cui tutti gli acquirenti di
un Galaxy Tab 2 da 10.1 pollici (wi-fi
e 3G) o di un Galaxy Note 10.1 riceveranno in omaggio una stampante laser
wireless CLP-365W, che permette di
stampare in modo semplice e veloce
i contenuti preferiti anche senza connessione di rete, grazie alla tecnologia
Wi-Fi Direct. L’offerta sarà valida dal
22 settembre al 31 ottobre in tutti i
punti vendita aderenti, presso i negozi specializzati di telefonia e i migliori
rivenditori di elettronica di consumo, e
sarà supportata da un’intensa campagna pubblicitaria sui principali media
e le maggiori emittenti televisive italiane, nonché da attività in store. L’azienda partecipa inoltre in veste di sponsor
tecnico all’atteso ritorno a Milano della
mostra “Picasso. Capolavori dal Museo
Nazionale Picasso di Parigi” che è stata inaugurata ieri a Palazzo Reale di
Milano e sarà aperta fino al 6 gennaio
2013. Samsung sarà presente durante
la mostra antologica per supportare la
visione di contenuti relativi al percorso
espositivo.
Reportage
Tutta la fotografia
in un click
Le novità dell’edizione 2012: mirrorless, reflex,
compatte e superzoom. All’insegna della connettività
e della condivisione dei contenuti.
Da pagina 28 a pagina 31
Intel e Toshiba celebrano l’innovazione
durante la Milano Fashion Week
In occasione della Milano Fashion
Week, Intel Italia e Toshiba Italia hanno partecipato all’inaugurazione di
BEE, l’esposizione che raduna le nuove
proposte dei designer emergenti della
moda italiana, patrocinata dalla Provincia di Milano, dalla Regione Lombardia e da Assomoda. L’esposizione
raccoglie inoltre le proposte creative
dei designer – moda uomo e donna
– che hanno partecipato all’iniziativa
“Fashion4Tech”: il progetto promosso
da Intel Italia e Toshiba Italia al fine
di stimolare gli stilisti emergenti nella
creazione di accessori per Ultrabook.
In mostra a Milano la gamma di nuovi prodotti
Sony, un’esperienza unica
Semplificare la vita del
consumatore. In ogni momento.
Questa la strategia del colosso
nipponico, che presenta
la sua ricca line up.
A pagina 26
25
l’evento
productsline
LG lancia
lo smartphone Optimus G
LG ha annunciato il lancio del nuovo
smartphone premium LG Optimus G, un
dispositivo che offre elevate prestazioni
grazie al processore Snapdragon S4 Pro
di Qualcomm e alla connettività 4G LTE.
Con prestazioni affidabili e veloci, LG Optimus G non solo consente il multitasking
delle attività, ma un vero e proprio “crosstasking” senza limitazioni. Numerose le
funzioni innovative del device, tra cui QSlide, che mostra due schermi diversi contemporaneamente su un unico display,
e Live Zooming, che consente agli
utenti di ingrandire l’immagine fino
a cinque volte mentre il video viene
trasmesso. Optimus G vanta, inoltre, un display True HD IPS+ e un
pannello touchscreen
G2 Touch Hybrid Display, una batteria
da 2.100 mAh e una
fotocamera ad alta
risoluzione da 13
Megapixel.
HTC e Microsoft presentano
i nuovi Windows Phone 8X e 8S
HTC ha presentato insieme a Microsoft
i nuovi Windows Phone 8X e 8S by HTC.
Gli smartphone presentano il sistema operativo Windows Phone 8 e vantano un design iconico, la qualità audio di uno studio
di registrazione grazie a Beats Audio ed
elevate capacità fotografiche, grazie alla
fotocamera posteriore con sensore CMOS
da 8 Megapixel con retro-illuminazione.
Windows Phone 8X sarà disponibile nei
colori California Blue e Graphite Black,
mentre il Windows Phone 8S nei colori
Domino, Atlantic Blue e High-Rise Gray.
Entrambi saranno disponibili sul mercato
a partire da novembre, in oltre 50 paesi,
attraverso più di 150 operatori.
Nokia presenta Lumia 920
con Windows Phone 8
Il ceo di Nokia, Stephen Elop, ha
presentato mercoledì 5 settembre a
New York insieme all’ad di Microsoft
Steve Ballmer il nuovo smartphone
Lumia 920 dotato di sistema operativo Windows Phone 8. Il device vanta
una fotocamera da 8,7 Megapixel con
sistema PureView, ricarica wireless,
un display da 4.5” con risoluzione di
768 x 1200 pixel, tecnologia PureMotionHD+ e Super Senstive Touch ed è
dotato di chip NFC. Realizzato in policarbonato antigraffio, è disponibile
nei colori giallo, rosso, bianco, grigio
e nero e sarà in vendita entro la fine
del 2012.
hitech magazine
anno 3 - numero 13 - 15 ottobre 2012
www.tespi.net
In mostra a Milano la gamma di nuovi prodotti
Sony, un’esperienza unica
Semplificare la vita del consumatore. In ogni momento.
Questa la strategia del colosso nipponico, che presenta la sua ricca line-up.
Intrattenimento, gioco, lavoro, mobilità, servizi di rete, musica, 3D sono ingredienti che trovano spazio in ogni giornata, dal risveglio al momento di andare a
dormire. Un unico mondo, un’unica esperienza: quella offerta da Sony con l’evento andato in scena lo scorso 27 settembre, a Milano, nella splendida cornice del
Palazzo del Ghiaccio.
Un evento – denominato ‘X-perience
One Sony’ - che ha cristallizzato i momenti salienti della giornata tipo dei
consumatori, mostrando come le diverse
tecnologie, integrate tra loro, semplificano la vita regalando un’esperienza di utilizzo unica e piacevole, nel lavoro e nel
tempo libero, e come i contenuti video,
musicali e gaming sanno riempire i momenti di relax.
Una strategia chiara quella del colosso
nipponico che si evolve insieme al mercato, ma tiene fermo il suo obiettivo di
offrire ai clienti quello che sta loro veramente a cuore: un’esperienza più semplice, coinvolgente e accessibile, attraverso una ricca gamma di prodotti e di
contenuti che li accompagna nei diversi
momenti della vita quotidiana. E questo
essendo Sony un brand in grado di offrire prodotti, contenuti e servizi di rete,
grazie alla diversificazione del gruppo.
In Italia, le varie divisioni (Sony, Sony
Mobile Communications, Sony Computer
Entertainment, Sony Music, Sony Pictures Home Entertainment e Sony Pictures
Tv), lavorano per portare sul mercato
prodotti e soluzioni differenti ma integrate tra loro.
“Indipendentemente dai diversi settori
di business, abbiamo abbracciato da tempo la strategia di One Sony, con un’unica visione che potrebbe essere definita
dalla parola giapponese “Kando”, il cui
significato indica la capacità di coinvolgere il pubblico attraverso un mondo di
emozioni, fatte di prodotti e contenuti”.
Parole e musica sono di Richard Fairest,
country head di Sony in Italia: “Il nostro
gruppo sta cambiando rapidamente, per
stare al passo con i tempi. Ma la mission
rimane la stessa: intrattenere e creare
nuovi stili di vita, focalizzandosi sulle
persone. Su ciò che fanno e su cio` di cui
hanno bisogno”.
E questo, per Sony, vuole dire tante
cose. Ad esempio, ascoltare musica come
26
sottofondo alla prima colazione da Music
Unlimited sul proprio Tv o dal telefono
collegato in Nfc a un diffusore oppure indossare le cuffie per godersi la playlist del
proprio walkman mentre si va a scuola o
in ufficio. O ancora, creare e condividere
i propri progetti con strumenti potenti
dall’utilizzo semplice, come Vaio touch
e Xperia Tablet, arricchendo le presentazioni con le immagini straordinarie delle
più recenti fotocamere Cyber-shot o Alpha o con i video HD di Handycam. Ma
non solo: studiare davanti al Pc, immergersi nel meraviglioso mondo di Book of
Spells con PlayStation, farsi coinvolgere
in una sfida con la console portatile PS
Vita. Infine, godersi Spiderman al cinema con un proiettore 4K e rivederlo nella
migliore qualità HD offerta dal Tv Bravia
4K o indossando il nuovo 3D viewer: tutte esperienze vissute nell’allestimento
attraverso il viaggio fra le aree listen, create, play e watch. Ancora, in chiusura, la
parola a Richard Fairest: “La nostra ambizione è soddisfare appieno l’interesse
dei consumatori, in termini di contenuti, come film, musica e giochi, oppure
di prodotti con cui fruirne, migliorando
l’esperienza di utilizzo attraverso la convergenza di prodotti, contenuti e servizi
di rete. Perché la tecnologia è importante
solo nella misura in cui semplifica la vita
e sa creare e accompagnare i diversi stili
di vita di ognuno”.
Riccardo Colletti
reportage
Tutta la fotografia
in un click
Dal nostro inviato Martina Santimone
Le novità
dell’edizione 2012:
mirrorless, reflex,
compatte
e superzoom.
All’insegna
della connettività
e della condivisione
dei contenuti.
185mila visitatori da 166 paesi.
1.158 aziende provenienti da 41
nazioni, di cui il 63% straniere. Sono
questi i primi numeri – in aumento rispetto al 2010 - della 32esima
edizione di Photokina, tenutasi
a Colonia dal 18 al 23 settembre
scorsi. In crescita anche il numero degli operatori in visita, che
quest’anno si è attestato intorno
al 48,8% (di cui il 42,5% è venuto
dall’estero) con un aumento del
7,5% rispetto al 2010. L’incremento ha coinvolto soprattutto i rivenditori specializzati e i professionisti
dell’imaging dall’Asia (16%), dal
Nordamerica (26%) e dall’Europa
28
orientale (40%). Uno dei temi chiave della manifestazione è stata la
connettività. Le aziende del settore hanno infatti moltiplicato i modelli dotati di wi-fi per condividere
in rete le proprie immagini, tramite
i social network e le apposite app.
Aumentano anche le fotocamere
in grado di realizzare video di alta
qualità. E in particolare parliamo
delle reflex, che offrono ottiche
dedicate a questa funzionalità.
Un dato che va ad influire notevolmente sul settore delle videocamere, che sta via via scomparendo. Segmento di punta del settore
sono poi le mirrorless, che ormai
praticamente ogni azienda vanta
nella sua gamma. Una categoria
che sta trainando l’intero mercato, anche se in Italia non ha ancora raggiunto i livelli di diffusione
e di vendita dell’estero. Grande
attenzione è stata rivolta, infine,
alle superzoom e alle compatte di
alto livello. Nelle prossime pagine
un riepilogo delle principali novità
lanciate in fiera e la parola ad alcuni dei protagonisti del mercato
del digital imaging.
In attesa del prossimo appuntamento, che si terrà, sempre a Colonia, da martedì 16 a domenica
21 settembre 2014.
hitech magazine
anno 3 - numero 13 - 15 ottobre 2012
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Canon
Nikon
Canon mette in scena a Photokina due nuovi modelli della linea PowerShot: G15 e SX50. Entrambe le fotocamere incorporano nuovi obiettivi di precisione che aprono ulteriori
possibilità creative. PowerShot G15 dispone di uno zoom
super luminoso F1.8-2.8 e lo zoom ottico 5x di cui dispone
regala grande versatilità, offrendo ai fotografi la libertà di
scattare in condizioni di scarsa luminosità, utilizzare tempi di
posa veloci o aggiungere atmosfera alle immagini con una
profondità di campo minore in tutta la gamma di focali.
PowerShot SX50 HS è dotata invece dello zoom ottico più
potente realizzato finora da Canon per una fotocamera
compatta. Un motore a ultrasuoni di nuova concezione e
un motore Voice Coil garantiscono una zoomata rapida e silenziosa quando
si passa da 24 mm a 1200 mm, mentre ZoomPlus estende lo zoom a 100x,
pur mantenendo un’elevata qualità dell’immagine. Entrambi i modelli sono
dotati di HS System Canon, una combinazione tra il sensore CMOS ad alta
sensibilità da 12,1 megapixel e il potente processore DIGIC 5 per l’elaborazione delle immagini. Dotate di livelli di controllo manuale simili a quelli
che si trovano sulle reflex digitali Canon Eos, entrambe le nuove compatte
permettono ai fotografi di regolare le impostazioni del diaframma, velocità
d’otturazione, bilanciamento del bianco e sensibilità ISO. PowerShot G15 e
PowerShot SX50 HS supportano inoltre video Full HD (1080p), con registrazione a 24fps. Ma Canon non si ferma qui. E lancia sul mercato anche Eos 6D,
una reflex full frame, che offre un maggiore controllo sulla profondità di campo e un più efficace utilizzo della vasta gamma di obiettivi grandangolari EF
presenti nel sistema EOS, grazie all’ampia superficie del sensore. Per la prima
volta in un modello EOS, sono incorporati inoltre wi-fi e connettività Gps, per
consentire ai fotografi di catturare immagini in viaggio, registrarle con le
informazioni sulla posizione e trasferirle in modalità wireless a un computer,
al cloud, o allo smartphone. Eos 6D dispone di un sensore CMOS full-frame
da 20,2 megapixel e di una gamma ISO nativa di 100-25.600 (espandibile a
50-102.400). Pesa solo 770 grammi di peso, vanta un corpo robusto realizzato in parte in magnesio e sigillato contro polvere e condensa, è dotata di
schermo Lcd ad alta risoluzione da 3 pollici Clear View e sarà disponibile sul
mercato dal mese di dicembre.
“In occasione di Photokina presentiamo la reflex
D600, la prima full frame
con un corpo facilmente
trasportabile a un prezzo
decisamente competitivo”,
ha commentato Gianluca
Barresi, general manager
sales & marketing di Nital.
Dotata di un sensore di immagine full frame Nikon
FX da 24,3 megapixel, la
D600 offre una gamma ISO
che spazia dai 100 ai 6.400
3 pollici ad angolazione
ed è estendibile fino a un
variabile.
“Accessorio
massimo di 25.600 e a un
fashion, ma non solo, è
minimo di 50 e vanta il moGianluca Barresi
Coolpix S01. Più piccola
tore di elaborazione immadi una carta di credito,
gini Expeed 3. “Sulla scia
del successo delle Nikon 1 lanciamo è dotata di touchscreen da 2,5 polliinoltre J2, evoluzione della J1”, ha ci, sensore di immagine CCD da 10,1
proseguito Barresi, “che presenta megapixel, memoria interna da 7,3
opzioni ancora più creative, con- GB e modalità di registrazione video
fermando una volta di più di essere a 720p. Disponibile in colori accat‘one click ahead’. J2 viene presen- tivanti, è un valido strumento per
tata con due nuovi obiettivi: Nikkor realizzare stupende fotografie ed
11-27.5mm F3.5-5.6 e Nikkor 18,5mm emozionanti filmati. Un’altra novità
F1.8. Inoltre, tra gli accessori della particolarmente interessante è Conuova fotocamera, troviamo la cu- olpix S8000c, fotocamera dotata del
stodia subacquea WP-N1, che con- sistema operativo Android, che consentirà di varcare nuove frontiere in sente di collegarsi a Internet tramite
immersione. Questa linea di prodotti wi-fi e di scaricare qualsiasi app da
ha il vantaggio di essere molto sem- Google Play. Pensata per il mondo
plice da utilizzare, quasi come una social, non tralascia la qualità fotocomune compatta, garantendo grafica e video, grazie a un obiettivo
però delle immagini di qualità dav- zoom ottico Nikkor 10x e un sensore
vero elevata”. Novità anche per la CMOS da 16 megapixel retroillumigamma Coolpix, dove spicca P7700, nato. Tutte queste novità che ci apche mette a disposizione un obietti- prestiamo a immettere sul mercato
vo zoom ottico Nikkor 7,1x f/2,0-4,0, hanno come obiettivo la diversificaun potente sensore CMOS 12 mega- zione dell’offerta, per andare sempixel da 1/1,7 pollici retroilluminato, il pre più incontro a tutte le esigenze
sistema di riduzione vibrazioni a de- dei consumatori. Rivitalizzando un
centramento ottico, la modalità fil- mercato che fatica a mantenere il
mati Full HD, la possibilità di realizzare giro d’affari di un tempo”, ha confile formato Raw e un monitor Lcd da cluso Barresi.
Samsung
Oltre alla ormai nota Galaxy Camera, recentemente lanciata in occasione dell’Ifa di Berlino, che combina le
performance fotografiche all’ultimo
sistema Android 4.1 Jelly Bean e alla
connettività 3G/4G, Samsung mette
in mostra a Colonia diverse novità.
Tra queste MV900F, che si comanda
con un solo gesto grazie all’innovativa
tecnologia motion sensing per il controllo remoto. Con la funzionalità Gesture Shot basta, infatti, un semplice
movimento circolare della mano per
controllare lo zoom e un movimento
verticale per azionare lo scatto. Il wi-fi
integrato all’interno del dispositivo permette, inoltre, di condividere in tempo
reale le foto e, attraverso un click sul
pulsante Smart Link o con un tocco sul
display touch, è possibile connettersi
in modalità wireless per archiviare le
immagini tramite backup automatico
su Pc o sul Cloud oppure uploadare
i contenuti su social network come
Facebook, YouTube e Picasa. Grazie
a Mobile Link è possibile collegare la
fotocamera a smartphone o tablet,
senza dover ridimensionare le
immagini o i video,
mentre la nuova
funzione
Beauty
Palette (Make up)
permette di ritoccare lo scatto prima ancora che
venga effettuato.
MV900F è dotata, infine, del display
Filp-out da 3.3 pollici Amoled a sfioramento ruotabile fino a 180°, offre la
possibilità di registrare video in Full HD
1920x1080 ed è disponibile nei colori
bianco e nero. Altro prodotto di punta
è EX2F, la Smart Camera che presenta
un’apertura di diaframma F1.4 e offre
la possibilità di condividere immagini, video e contenuti in tempo
reale grazie al wi-fi integrato. Grazie ai 24 mm
di lente, al sensore CMOS BSI da
12.4 megapixel
1/1.7” e all’elevato numero di passi di
29
apertura, le immagini e i video sono
nitidi anche in presenza di una luce
molto bassa e soffusa. Il filtro Neutral
Density permette un maggior controllo sul tempo di esposizione a seconda
delle diverse situazioni e aumenta la
profondità del campo visivo mentre la
funzione Dual Image Stabilization (OIS
+ DIS) riduce invece al minimo l’effetto shaking. In bella mostra anche il
sistema di Compact System Camera
NX, che quest’anno ha visto il lancio
di tre nuovi modelli, NX20, NX210 e
NX1000, dotati di connettività wi-fi. Ed
è stato ora integrato da nuove lenti
ultra-wide zoom 12-24mm F4-5.6 ED e
45mm F1.8, raggiungendo un totale di
11 ottiche professionali.
reportage
Panasonic
Claudio Lamperti
Lumix GH3. È questo il prodotto
chiave dell’offerta che Panasonic
mette in mostra a Photokina. “Puntiamo molto su questa mirrorless e riteniamo che l’intero comparto abbia
ancora un ampio margine di crescita nel nostro paese”, ha dichiarato
Claudio Lamperti, amministratore delegato della filiale italiana. “In Italia,
infatti, le mirrorless pesano sul totale
solo un 9,5%, mentre in Germania
toccano quota 30% e in Inghilterra
addirittura raggiungono il 35% dell’intero mercato del digital imaging. Le
mirrorless garantiscono inoltre delle
performance di altissimo livello, con
il vantaggio, da non sottovalutare,
dell’alta portabilità”. Lumix GH3 è
caratterizzata da un’elevata qualità
di immagine sia video che fotografica e un design elegante, robusto
e compatto. Dotata di sensore Live
MOS da 16,05 Megapixel, presenta
un corpo estremamente portatile di
soli 550 grammi. La sensibilità ISO va
da 200 a 12.800 ISO e può essere ampliata da 125 a 25.600 ISO grazie a
una funzione speciale. Offre inoltre la
possibilità di scegliere formati di uscita video multipli, tra cui Mp4, Mov e
Avchd, e integra la funzione wi-fi, che
permette di condividere i propri scat-
ti in tempo reale. “Il segmento a lenti intercambiabili ha il suo fulcro nel
canale specializzato. In particolare,
come Panasonic, possiamo vantare
Lumix Specialist, un network di rivenditori specializzati nella distribuzione
delle fotocamere Lumix e Lumix G”,
ha proseguito Lamperti. “Tra i nostri
prodotti di punta, oltre alle mirrorless,
ci sono le superzoom, e in particolare la linea TZ. Abbiamo deciso, inoltre, di reintrodurre il segmento delle
bridge con la FZ200 e la FZ62. La prima vanta un obiettivo Leica DC con
potente zoom ottico 24x, apertura
F2.8 sull’intero zoom, sensore MOS
ad alta sensibilità da 12,1 Megapixel
e Advanced Noise Reduction. Oltre
che registrazione video Full HD 50p
in formato AVCHD Progressive e registrazione video HD ad alta velocità 100 fps. FZ62 è caratterizzata da
un obiettivo con zoom ottico 24x, un
ultragrandangolo da 25 mm, sensore MOS da 16,1 Megapixel a elevata
sensibilità, registrazione video Full HD
1920x1080 nei formati Avchd e Mp4.
Questi due modelli saranno disponibili per il periodo natalizio e vogliono cavalcare l’onda di un segmento
che sta crescendo molto negli ultimi
tempi”.
Il vantaggio delle mirrorless è la portabilità semplicità d’uso
Sony
Claudia Riboli
Casio
“Ho notato un’ampia partecipazione alla fiera, che
coinvolge un target consumer piuttosto alto, tendente al professionale. Sto riscontrando, inoltre, un numero
sempre crescente di persone interessate alle full frame”, ha commentato Claudia Riboli, senior product
manager digital photo camera marketing di Sony Italia.
“Punto in comune tra le novità che presentiamo qui a
Colonia c’è il nuovo sensore 35 mm full frame. A montare questo sensore è in primis la reflex α99, dotata
di tecnologia Translucent Mirror, mirino Oled, display
Lcd XtraFine WhiteMagic e caratterizzata da un peso
di soli 733 grammi. Con lo stesso sensore da 24.3 megapixel abbiamo presentato anche la videocamera
NEX-VG900, che vanta ottiche intercambiabili. Punta di
diamante della nostra offerta è poi RX1, una compatta – anch’essa con sensore full frame - dotata di ottica
Carl Zeiss 35mm F2, comandi manuali e in grado di realizzare video Full HD. Dispone inoltre della possibilità di
montare un mirino ottico”. Ma le novità non riguardano solo l’ambito delle full frame. A Colonia c’è spazio
anche per NEX-6, che va ad allargare la famiglia Nex.
A caratterizzarla il sensore CMOS APS-C da 16 megapixel, il nuovo sistema autofocus Fast
Hybrid AF, il wi-fi e il processore Bionz.
Oltre agli ISO fino a 25.600 e la ripresa
video Full HD, NEX-6 vanta una ghiera per la selezione dei modi, il mirino
Oled XGA ad alta risoluzione, la slitta
per aggiungere un flash esterno e altri accessori, il wi-fi e Camera Apps,
che offre la possibilità di scaricare alcune applicazioni da uno store Sony
per personalizzare sempre di più la
propria fotocamera. “Il mercato delle mirrorless offre delle grandi opportunità. Sono prodotti che, a fronte di
un prezzo piuttosto elevato, offrono
una qualità davvero eccellente.
Che, però, deve essere spiegata in
modo esaustivo all’utente finale, affinché possa essere compresa appieno. Un utente che, secondo una
ricerca che abbiamo commissionato, è per il 60% un uomo, con un età
superiore ai 35 anni. E, più in generale, per il 70% è una persona che passa da una compatta a qualcosa di
più evoluto”.
Exilim EX-H50 ed Exilim EX-ZR1000.
Sono questi i due i modelli di punta
presentati da Casio a Colonia. La
prima è una fotocamera digitale
compatta High Zoom provvista di
grandangolo 25mm, zoom ottico
24x e una grande varietà di modalità di scatto, che includono il Casio
Premium Auto, per scattare fotografie solamente premendo il pulsante
di scatto, e le funzioni ART Shot, che
includono sette differenti effetti: fotocamera giocattolo, sfocatura leggera, tonalità leggere, effetto pop,
seppia, monocromatico, miniatura
e fish-eye. EX-H50 vanta un monitor da 3 pollici e uno stabilizzatore
meccanico d’immagine CCD-Shift,
il tutto racchiuso in un corpo sottile
e compatto. Permette, inoltre la registrazione di filmati in HD per realizzare video a 1280x720 pixel ed è dotata di altre funzioni pratiche, come
il caricamento tramite Usb e la compatibilità con schede Eye-Fi, che
rendono possibile la connettività wireless con computer e smartphone.
Disponibile nei colori nero, bianco e
rosso, arriverà sul mercato a partire
da ottobre. EX-ZR1000, nuovo modello della linea di fotocamere High
Speed Exilim, è invece dotata di un
grandangolo 24mm e di uno zoom
30
ottico 12,5x. La EX-ZR1000 eredita la
rapidità di scatto delle altre fotocamere della serie ed è equipaggiata
di un nuovo design e di una nuova
interfaccia grafica. Tra le caratteristiche più innovative l’Anello di Funzione, che permette di effettuare l’ingrandimento con la mano sinistra,
e lo schermo Lcd orientabile, che
migliora notevolmente l’operabilità e la capacità di effettuare scatti
con angolazioni diverse. Alimentata
dal processore Exilim Engine HS, EXZR1000 offre la capacità di scatto
rapido, con un tempo di accensione di 0.99 secondi, un autofocus di
appena 0.15 secondi, e un intervallo
di scatto tra le immagini di soli 0.26
secondi. La fotocamera sarà disponibile dal mese di novembre.
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Pentax-Ricoh
Fujifilm
“Dopo il notevole successo della reflex K-5, apprezzata per essere un’ottima sintesi ideale tra compattezza,
solidità, funzionalità e qualità dell’immagine, abbiamo
deciso di lanciare il modello K-5 II”, ha dichiarato Luca
Tosetti, product manager di Pentax. “Quale nuova ammiraglia della serie K, vanta numerose funzioni evolute e
di facile impiego, come un sensore AF di nuova progettazione, che assicura un più esteso campo operativo EV
per utilizzare l’autofocus. Insieme a questo modello viene anche presentata Pentax K-5 II s, una variante priva
di filtro anti-alias della nuova fotocamera, perfetta per i
fotografi che privilegiano la risoluzione dell’immagine rispetto agli altri fattori”. Entrambi i modelli saranno disponibili sul mercato dal mese di ottobre. “Siamo piuttosto
Luca Tosetti
soddisfatti di come stiano performando le nostre reflex
e siamo ottimisti per quanto riguarda i nuovi modelli appena presentati, nonostante il mercato stia attraversando un periodo particolarmente difficile”,
ha proseguito Tosetti. “Pentax è inoltre recentemente rientrata nel mercato
delle bridge con il modello X-5, dotato di uno zoom ottico 26x con copertura
di focali dall’ultragrandangolare al superteleobiettivo e monitor Lcd inclinabile. Infine, la recente acquisizione del brand Pentax da parte di Ricoh, non
può che farci guardare con positività al futuro”.
Marika Gherardi
“Siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti negli ultimi mesi, in
particolare grazie alla X-Pro1, le
cui vendite sono andate al di là
delle nostre aspettative”, ha commentato Marika Gherardi, trade
marketing & communication manager di Fujifilm. “X-Pro1 è l’unica
mirrorless professionale presente sul
mercato e sta avendo un ampio
successo nel mondo dei fotografi più esperti. Ma, più in generale,
l’intero comparto delle mirrorless
sta crescendo e ha coinvolto ormai
tutti i player del mercato. Per quanto riguarda l’aspetto economico,
molti utenti sostengono che questi
prodotti abbiano un prezzo elevato. Ma alla fine abbiamo rilevato
che non è concretamente troppo
alto. A fronte, inoltre, di una qualità
impeccabile”. In bella mostra allo
stand le importanti novità lanciate
in occasione della manifestazione. “Con l’obiettivo di rinfoltire la
gamma delle mirrorless, abbiamo
presentato X-E1, che arriverà sul
mercato a partire da novembre”,
ha dichiarato Marika Gherardi. “È
la seconda fotocamera digitale a
ottica intercambiabile di Fujifilm,
e si rivolge a un target più ampio
di appassionati e amatori evoluti
ma anche a utenti interessati ad
approcciare il mondo della fotografia. Questa macchina vanta lo
stesso sensore APS-C X-Trans CMOS
da 16 megapixel della X-Pro1 e lo
stesso attacco X per montare la
gamma di obiettivi Fujinon XF. È
dotata inoltre di mirino elettronico
Oled ed è disponibile nella versione nera e in quella argento. L’altro
nostro prodotto di punta è XF1, che
prende spunto dal modello X10.
Dal design particolarmente compatto e fashion, vanta un corpo in
alluminio leggero e resistente, un
rivestimento in materiale sintetico
che riproduce la sensazione della
vera pelle ed è disponibile nei colori nero, rosso e marrone. La struttura dell’ottica di XF1 presenta poi
un progetto molto originale: è, infatti, completamente manuale e
offre grande precisione e velocità
d’uso. Infine, l’obiettivo F1.8 di XF1
permette di fotografare anche in
condizioni di luce scarsa senza aumentare i livelli di sensibilità, mantenendo il rumore al minimo”.
Olympus
Tra i modelli presentati da Olympus a Photokina spicca la compatta
Stylus XZ-2, che vanta un processore d’immagine TruePic VI, lo stesso utilizzato nell’ammiraglia OM-D, e un sensore retroilluminato da 12 Megapixel ad elevata sensibilità. Dotata del luminoso obiettivo i.Zuiko Digital
28-112 mm 1:1.8-2.5, offre la possibilità di mettere a fuoco in modalità
analogica, impostare il diaframma, il tempo di posa e altro ancora in
modalità digitale, grazie alla rotazione della ghiera dell’obiettivo. Inoltre sono disponibili tasti Fn personalizzabili da dedicare alle funzioni più
utilizzate. XZ-2 unisce anche un autofocus particolarmente veloce a un
touchscreen dalla risposta rapidissima, permettendo di mettere a fuoco e scattare istantaneamente con il tocco di un dito. Vanta, infine, un
monitor Lcd touchscreen orientabile, il supporto Raw e offre la possibilità di registrare video. Due invece le novità nel segmento delle mirrorless
micro quattro terzi della famiglia Pen: Pen Lite E-PL5 e Pen Mini E-PM2.
Lexar
Lexar si presenta a Photokina
con numerose novità nell’ambito
delle schede di memoria. In primo piano spicca Lexar Professional 400x SDXC UHS-I da 256GB Secure Digital Extended Capacity
UHS-I, che sfrutta le specifiche SD
3.0 per accelerare drasticamente
il flusso di lavoro e consentire ai fotografi di catturare, archiviare e trasferire un
gran numero di foto di alta qualità e video di lunghezza più estesa con una velocità minima garantita in lettura di 60 MB al secondo. La scheda include, inoltre,
una copia gratuita della versione più recente del pluripremiato software Image
Rescue 4 per recuperare foto e file video, anche se sono stati cancellati o la
scheda è stata danneggiata. Nuove versioni anche per le schede di memoria
High-Performance microSDHC UHS-I e microSDXC UHS-I destinate a smartphone,
tablet e videocamere. Le schede di tipo UHS-I sono di classe
10 e forniscono una velocità di trasferimento in lettura fino a
300x (45MB al secondo), consentendo di catturare, memorizzare, riprodurre e trasferire i propri file multimediali in maniera
veloce e sicura.
Lanciato a Colonia anche il nuovo lettore Multi-Card 25-in1 Usb 3.0, una soluzione versatile per un rapido e affidabile
trasferimento dei file tra i 25 più comuni formati di schede di
memoria. Il lettore dispone di cinque slot, è compatibile con le
porte Usb 2.0 ed è in grado di leggere diverse schede simultaneamente e di permettere il trasferimento dei file direttamente da una scheda all’altra.
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