Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori
10 - 11 Giugno 2013
LA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO
Sala del Consiglio Nazionale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Via del Collegio Romano, 27 - ROMA
Colombo CONTI
Ermanno LAGANA’
Mara MARINCIONI
FORMAZIONE E PARTECIPAZIONE
INFORMAZIONE, FORMAZIONE E PARTECIPAZIONE
D.Lgs n.81/08: nuovo e responsabile impegno
per la cultura della salute e sicurezza nei
luoghi di lavoro.
Potenziamento di informazione e formazione
come strumenti della prevenzione.
INFORMAZIONE
Trasferimento, mirato a tutti i soggetti interessati, di
notizie e contenuti di carattere comportamentale,
procedurale, concettuale, in diverse aree tematiche.
Il fine è di attivare processi di prevenzione degli
infortuni e delle tecnopatie.
STRUMENTI INFORMATIVI
materiali a stampa (guide, opuscoli, volantini, ecc);
 visivi (cartelli, manifesti, ecc);
 audiovisivi (diapositive con commento audio,
filmati, ecc);
 informatici (CD Rom, programmi di autoistruzione
ecc) e telematici (banche dati, internet, ecc).

FORMAZIONE
Processo di sviluppo dell’individuo che si
attua attraverso tre componenti principali:
 il sapere (conoscenze);
 il saper fare (capacità);
 il saper essere (atteggiamenti).
IL PROCESSO FORMATIVO
1.
2.
3.
4.
Si attua in quattro fasi:
analisi dei bisogni (professionali – formativi);
progettazione (programmazione didattica);
realizzazione (produzione materiale, gestione corso);
valutazione (efficacia – efficienza).
METODOLOGIA DELLA FORMAZIONE
 Aspetti
metodologici e
contenuti debbono
essere tarati in base alla
tipologia di utenza.
 Adeguata valutazione, in
itinere e finale (verifica
degli obiettivi raggiunti).
D.LGS 81 (ART.2): LA FORMAZIONE
“Processo educativo attraverso il quale trasferire
conoscenze e procedure utili alla acquisizione di
competenze per lo svolgimento in sicurezza dei
rispettivi compiti in azienda e alla identificazione, alla
riduzione e alla gestione dei rischi”
I COMPITI DEL LAVORATORE
 Acquisizione
di competenze cognitive,
operative e comportamentali;
 il soggetto deve pensare ed agire in termini
di sicurezza.
S I CUREZZA
I COMPITI DELL’AZIENDA
Formire percorsi formativi adeguati così
che i lavoratori possano:
 riconoscere
e fronteggiare rischi e pericoli
presenti nei vari ambiti lavorativi;
 prevenire gli infortuni.
ADDESTRAMENTO
“Complesso delle attività dirette a fare
apprendere ai lavoratori l'uso corretto di
attrezzature, macchine, impianti, sostanze,
dispositivi, anche di protezione individuale, e le
procedure di lavoro”.
(D.Lgs 81/08)
D.LGS 626/94
Cambia radicalmente l’impostazione della
legislazione precedente.
Ruolo di primo piano all’informazione, alla
formazione ed alla partecipazione.
L’IMPORTANZA DELL’INFORMAZIONE
Si attua con diverse modalità:
 comunicazione efficace delle dinamiche;
 creando un sistema informativo integrato nazionale;
 promuovendo la partecipazione di tutti i soggetti del
sistema a sostegno delle imprese;
 promuovendo la salute nei luoghi di lavoro e nel
territorio.
MISURE GENERALI DI TUTELA
Informazione e formazione
adeguate per i lavoratori, i
preposti e per i rappresentanti dei
lavoratori per la sicurezza;
 istruzioni adeguate ai lavoratori;
 partecipazione e consultazione
dei lavoratori e dei rappresentanti
dei lavoratori per la sicurezza.

INFORMAZIONI AI LAVORATORI
Il datore di lavoro provvede affinché ciascun
lavoratore riceva una adeguata informazione:
 sui rischi connessi alla attività della impresa;
 su procedure di primo soccorso, antincendio,
evacuazione;
 sui nominativi del responsabile e degli addetti del
servizio di prevenzione e protezione, e del medico
competente.
FORMAZIONE DEI LAVORATORI E DEI RAPPRESENTANTI
Devono ricevere formazione riguardo:
 concetti di rischio, danno, prevenzione, protezione,
organizzazione della prevenzione, diritti e doveri dei
soggetti aziendali, organi di vigilanza, controllo,
assistenza;
 rischi riferiti alle mansioni e ai possibili danni e alle
conseguenti misure e procedure di prevenzione e
protezione caratteristici del settore o comparto di
appartenenza dell'azienda.
OCCASIONE DI FORMAZIONE
Nel momento della costituzione del rapporto di
lavoro;
 del trasferimento o cambiamento di mansioni;
 della introduzione di nuove attrezzature di
lavoro o di nuove tecnologie, di nuove sostanze
e preparati pericolosi.

RIPETERE LA FORMAZIONE
La formazione dei lavoratori e dei loro
rappresentanti deve essere periodicamente
ripetuta in relazione all'evoluzione dei rischi
o all'insorgenza di nuovi rischi.
FORMAZIONE SPECIFICA
Devono ricevere adeguata formazione:
 i lavoratori incaricati dell'attività di
prevenzione incendi e lotta antincendio;
 di evacuazione dei luoghi di lavoro in caso di
pericolo grave ed immediato, di salvataggio,
di primo soccorso.
RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA

Ha diritto ad una formazione
particolare concernente i rischi
specifici esistenti negli ambiti in cui
esercita la propria rappresentanza tale
da assicurargli adeguate competenze
sulle principali tecniche di controllo e
prevenzione dei rischi stessi.
FORMAZIONE DI LAVORATORI IMMIGRATI
Nel caso di lavoratori immigrati la
formazione avviene previa verifica della
comprensione e conoscenza della lingua
veicolare utilizzata nel percorso formativo.
Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori
FINE
Contenuti e testi aggiornati a Giugno 2013
e tratti da: Conti, C., Laganà, E., Marincioni,M.,
“L'ora di sicurezza: introduzione e finalità del
D.lgs 81/08”, Kit multimediale per le scuole
secondarie superiori, ISFOL, 2010.
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