SN peciale atale La carne degli angeli di Alda Merini ne Un punto è l’embrio ta vi di lo un seco rso che ascolta l’unive do on m l de ia or la mem . ne zio ea cr fin dalla à L’uomo che nascer e or gn Si l de o è un’ec sé in re ita lp pa e sente lle ste tutte le Araberara - 2 Dicembre 2011 Araberara - 2 Dicembre 2011 34 NUOVO CD DEL GRUPPO RACCONTANDO IMPRESE E PERSONAGGI Ar.Ca. Cinque ragazzi e un pezzo di storia, quel pezzo che però ha cambiato l’Italia, la loro vita, la nostra vita. Cinque ragazzi che camminando fra i boschi e le malghe sentono forte l’odore, il profumo, la gioia e il dolore della Resistenza, quella Resistenza che butta addosso libertà come fosse un pugno in faccia che ti sveglia all’improvviso, quel risveglio che i cinque ragazzi al secolo “I Fratelli Sana” mettono in musica per raccontare la 53ª Brigata Garibaldi, quella Brigata che si è infilata nei boschi, nelle case, nei cuori, nelle anime di chi la guerra l’ha vissuta, sentita, sofferta e adesso non c’è più o forse c’è ancora, ma che importa, importa che quella libertà e quella storia rimanga impressa in chi c’è adesso, in chi ci sarà dopo anche grazie a delle canzoni. Perché I Fratelli Sana raccontano tutta la storia della 53ª Brigata Garibaldi attraverso 13 canzoni che sono diventate un disco, il loro primo disco, ‘Tredici Rose’ come i Tredici Martiri fucilati a Lovere il 22 dicembre del 1943. Un viaggio lungo, cominciato un mucchio di anni fa da Mirko Sana voce, chitarra e armonica, Dado Davide Scolari chitarra elettrica e voce, Maury Pedro Marinini basso e cori, Gigi Sana chitarra acustica e voci e Emy Moretti percussioni. Tutti di Sovere tranne Dado che arriva da Oltre il Colle, tutti con la stessa passione, musica & resistenza, che diventano un binomio di vita. Testi e musiche tutte del gruppo e 13 canzoni che prendono forma grazie al racconto di vecchi partigiani e di libri di storia, di ricerche e di ricordi: “Abbiamo messo in musica la storia – racconta Mirko – un percorso storico che in qualche I “Fratelli Sana” raccontano le “Tredici rose” la storia della 53ª Brigata Garibaldi di Lovere modo ci ha cambiati, cominciato tantissimi anni fa, quando ce ne andavamo in giro per i nostri boschi e mentre camminavamo pensavamo a chi in quei posti aveva combattuto ed era morto davvero, perché in Malga Lunga ci passavamo spesso e lì non si può far finta di niente, ci siamo detti ‘non possiamo lasciare andare il ricordo così’”. E l’arma di Mirko & c. non era più il fucile ma la musica che il minimo comune denominatore è sempre quello: la passione: “Quella passione che non ti fa cambiare mai – continua Mirko – io non sono mai cambiato, quando alle scuole superiori andavo alle manifestazioni e volava di tutto mi dicevano ‘vedrai che a 30 anni la penserai in modo diverso’ ne ho quasi 40 e la penso ancora come prima, anzi, forse sono pure peggiorato”. Un disco sulla Resistenza, non vi sentite una mosca bianca? “Vogliamo sentirci mosche bianche, va bene così e poi se ci viene voglia di fare altro abbiamo un altro gruppo che esiste anche quello da tantissimi anni, un gruppo rock ‘L’isola d’erba’ in quello però c’è anche la batteria, sono due cose molto distinte, qui lavoriamo molto sull’acustica, sull’immediatezza dei testi, sulle emozioni”. Un percorso che comincia molti anni fa: “Ce l’ho in testa da almeno 15 anni – racconta Mirko – ogni strada ha un suo tempo che non va forzato, va lasciato andare ed esce da solo, a poco a poco la storia, la resistenza, i racconti sono diventati canzoni”. E la Resistenza non ha comunque colori politici troppo delineati: “Perché in fondo è di tutti – continua Dado – suoniamo dappertutto e dappertutto la gente ci ascolta senza chiederci di che schieramento siamo, i sentimenti non hanno o non dovrebbero avere un colore politico”. “Noi partiamo da un principio – spiega Mirko – che un ragazzo di 18 – 20 anni con in mano un fucile per difendere la libertà non è né di destra, né di sinistra, è di tutti, noi non vogliamo bandiere politiche ai nostri concerti, certo, se suoniamo alla festa dell’Unità di Brescia mica posso mandare mezza giornata a tirare via tutte le bandiere, a parte gli scherzi, nelle canzoni non abbiamo frasi politiche tranne va beh, falce e martello che però sono i soprannomi dei due ragazzi uccisi, noi vogliamo raccontare la storia non fare politica, noi vogliamo tenere accesi gli ideali perché sono quelli che aiutano a crescere, non i soldi o altro, senza quelli non si va lontano, gli ideali insegnano a vivere e la Resistenza ce li ha donati, proviamo attraverso la musica a donarli ad altri. Perché diciamo la verità, certo comizi a volte sono un po’ pesanti mentre i messaggi che passano attraverso la musica sono più facili da raccogliere”. “Il problema è che si dimentica troppo alla svelta nel nostro mondo – spiega Maury – soprattutto quando si sta bene o si pensa di star bene, noi vogliamo provare a far tornare la memoria o a darla a chi quella memoria non la conosce ancora, per questo suoniamo anche nelle scuole, nei Licei, ci chiamano e noi siamo contenti di andare”. La presentazione del disco infatti sarà sabato 17 dicembre all’auditorium di Villa Milesi dove saranno presenti le scuole loveresi: “Un disco interamente scritto, musicato e prodotto da noi”. Obiettivo? “Divertirci aiutando a non dimenticare – spiega Mirko – suono da 25 anni e non chiedo di più, sono contento così, mi piace pensare di poter avvicinare i ragazzi delle scuole attraverso la nostra musica, abbiamo suonato a tanti comizi e noi per primi dopo 10-15 minuti di intervento ci stancavamo di ascol- La Storia Un ostello con prodotti a km zero in sintonia con giovani turisti OLTRESSENDA: ANNA MARIA MARCHESI FUTURO GESTORE DELL’OSTELLO (An. Ca.) Si potrebbe dire che a Valzurio ci è nata, dal momento che i genitori, bergamaschi di città ma che hanno lì una casa per le vacanze, ce l’hanno portata quando aveva pochi giorni di vita. Succedeva 28 anni fa e da allora, il rapporto d’amore che Anna Maria Marchesi (nella foto) aveva iniziato con questa valle si è andato sempre più rafforzando, fino a convincerla a prendere la residenza, due anni fa ed a lanciarsi nell’avventura tutta nuova dell’ostello di Valzurio, partecipando al Bando per la sua gestione e vincendolo con un’offerta dell’1% di aumento sul canone annuale di 4.000 euro fissato dal Comune, proprietario della struttura tuttora in fase di costruzione. “L’idea dell’Ostello l’accarezzavo da molto tempo – dice ora Anna Maria – non sapevo né come né quando, ma coltivavo il desiderio di rendere più funzionale la struttura che c’era prima : da anni trascorro i fine-settimana in giro per ristoranti e bar a cercare di carpire i ‘segreti del mestiere’… Poi è arrivato il miracolo dei finanziamenti regionali al Comune per la ricostruzione della struttura di Valzurio e la sua destinazione ad Ostello della Gioventù e le mie speranze hanno cominciato a concretizzarsi. Infine il secondo miracolo, la vincita del Bando, a cancellare i miei timori di non farcela e ad alimentare ulteriormente il mio entusiasmo”. Anna Maria, che dopo essersi laureata in Lingue straniere fa la rappresentante di ferramenta sulle orme del padre - crede molto in questo progetto: “A parte il fatto che conosco il territorio della Valzurio come le mie tasche e trovo che non abbia nulla da invidiare, quanto a bellezze naturali e a conservazione dell’ambiente, a zone turistiche più rinomate, io lì sono ormai di casa, affezionatissima agli abitanti e soprattutto al gruppo di giovani che cercano di animarne la vita sociale con eventi vari, come la festa di S. Margherita, come ‘Volare Valzurio’, il Presepe Vivente e le iniziative del ‘Motoclub Valzurio’. Il mio lavoro attuale, poi, mi porta a contatto con tante persone di città di cui colgo il desiderio di un turismo meno invasivo e più sostenibile, ed è proprio su questo che vorrei puntare, coinvolgendo, in primis appunto, i giovani del posto, in sinergia con le istituzioni, i gruppi e le associazioni del territorio”. A questo scopo Anna Maria, che nella Valzurio ha trovato anche il compagno della sua vita, ha già allacciato rapporti con l’Università della Montagna di Edolo e con la Scuola Alberghiera di Clusone e si è iscritta ai Corsi di Formazione organizzati dal Gruppo Azione Locale dell’Alta Valle Seriana riguardanti l’educazione ambientale e gli aspetti culturali, storici e gastronomici della zona. “Penso anche a forme di collaborazione con gli allevatori per la valo- rizzazione dei prodotti tipici a chilometro zero, nonché all’arricchimento dell’offerta di ospitalità con serate culturali a tema e simili”. Pensa che il Comune la sosterrà in questi suoi progetti? “Lo spero proprio, anche perché l’attuale Amministrazione condivide in pieno la mia idea innovativa di turismo. Spero anche che mi darà una mano in questo senso, perché se vogliamo dei turisti rispettosi dell’ambiente che vanno a piedi o in bici o a cavallo bisogna sistemare i sentieri e renderli fruibili con una cartellonistica adeguata. Insomma, io posso assicurare che mi impegnerò a fare dell’Ostello una struttura pulita e accogliente, ma dovrà esserle altrettanto accogliente tutto l’ambiente naturale circostante, e sono sicura che il Comune mi aiuterà perché si sta già dando da fare in questo senso, per esempio studiando col Parco delle Orobie nuovi cartelloni indicativi dei luoghi e dei percorsi”. Anna Maria ha anche un altro sogno: quello di vedere messa in sicurezza ed aperta ai turisti la vecchia galleria Valzurio-Rovetta: “Solo un sogno, appunto, per ora, ma chissà che col tempo non si possa realizzare…”. L’Ostello sarà dunque una struttura a conduzione famigliare col maggior coinvolgimento possibile degli amici di Anna Maria, i giovani del posto. La tempistica? “La fine dei lavori è prevista per il mese di novembre del 2012 però, come dice il sindaco Michele Vanoncini, sarebbe bello poter vedere l’Ostello funzionante fin dall’estate prossima. Vedremo”. Vedremo. tare, con la musica è più facile l’approccio, ascoltano il pezzo e si immaginano quell’episodio, ecco, noi siamo contenti così”. E il viaggio racconta tutta la 53ª Garibaldi: “E alcuni episodi non sono stati facili da trovare, per la vicenda dell’eccidio del battello nessuno ci dava niente, abbiamo trovato documenti girando le biblioteche”. Un percorso ben delineato, da Montagna Giovanni Brasi alla battaglia di Fonteno, alla Malga Lunga ai Tredici Martiri, da Valbondione ai due fratelli Pellegrini Falce e Martello al Brach simbolo della Resistenza di Endine e della Valcavallina. Assieme al cd un libretto interamente preparato dai Fratelli Sana che dà i brividi a sfogliarlo, un compendio di storia che si trasforma in poesia, un po’ come i testi. “Dove vogliamo arrivare? non importa dove, il 25 aprile intanto saremo al Leoncavallo, anche se il nostro obiettivo e sogno rimane sempre il 1° maggio. Non siamo esigenti, siamo riconoscenti a chi ci ha preceduto e ci ha permesso di essere liberi come siamo davvero”. Cinque ragazzi ognuno con una sua vita, una sua famiglia, qualcuno con figli e dopo il lavoro tutti assieme a suonare: “Ci troviamo sempre, almeno una volta a settimana in sala prove, si sta assieme e si fa musica, va bene così”. Ognuno con la sua canzone a cui è più legato: “Io preferisco Montagna” spiega Dado. “Io invece Resistenza” interviene Maury: “E io 5 novembre” chiude Mirko: “Poi però ogni canzone cambia a seconda di dove la suoni, quando ho suonato sulla tomba dei 13 Martiri 11 o 12 anni fa dopo il discorso di Tarzia e di altri partigiani non riuscivo più a cantare, mi si chiudeva la voce dalla commozione. Così è successo anche sulla tomba del Brach”. Il messaggio è chiaro: “I partigiani purtroppo sono sempre meno, ma noi ci siamo, per non dimenticare”. Già, per non dimenticare ci sono loro, i Fratelli Sana con 13 Rose pronte da ascoltare. Qui Valle Seriana Domenica 18 dicembre a Bondo di Colzate, il circolo Vaga…Bondo con il patrocinio del Comune di Colzate e la collaborazione della parrocchia vi invita al: Natale Vaga…Bondo. A partire dalle 14 artigiani e hobbisti animeranno le vie del borgo esponendo oggetti d’arte e da collezione accompagnati dalle piacevoli melodie dei baghet di Casnigo. Alle 15,15 lasciatevi sorprendere dal magico arrivo di Babbo Natale che porterà dolci e balocchi a tutti i bambini. Alle 16 tutti insieme festeggeremo il pomeriggio facendo una ricca merenda presso il Circolo Vaga…Bondo. Ma non finisce qui! alle 16,30 farà il suo ingresso l’Orobian Pipe Band che con uno spettacolo di cornamuse e tamburi accompagnerà i nostri più sentiti auguri Clusone Mercoledì 7 dicembre alle 21.00 presso il Teatro Mons. Tomasini di Clusone la compagnia Teatro Minimo di Ardesio va in scena con “Parabole di un clown (…E Dio nei cieli ride)” di Bruno Nataloni e Umberto Zanoletti, con la regia di Umberto Zanoletti. La serata è organizzata in collaborazione con EtàBeta gruppo Giovani di Clusone con il patrocinio del Comune di Clusone. Lo spettacolo, tra i vincitori del Bando 2011 del festival nazionale “I Teatri del Sacro”, ha debuttato il 25 Settembre a Lucca, è un monologo che riprende la tradizione comica cristiana con una rivisitazione in chiave moderna, racconta di un viaggio su una vecchia 500 color carta da zucchero, a bordo un nonno, un tempo clown in un circo, e Stefano, suo nipote, alle prese con la crisi dei suoi quarant’anni. Tra Bologna e la Sardegna, seguendo un itinerario non dettato dalla fretta, o dalla prudenza, bensì seguendo le tappe di un cammino di fede, passando dai luoghi dove il nonno ha ricevuto i sacramenti. Un viaggio anche nel tempo: dal presente fino ad arrivare al giorno in cui è diventato cristiano ricevendo il battesimo. Le vicende che il nonno racconta lungo il percorso spesso scaturiscono da una vita che ha le caratteristiche di una caduta misurata di un clown. Specchiandosi però nelle pagine delle Sacre Scritture, diventano occasioni inaspettate non solo per riflettere ma anche per commuoversi o sorridere. SN peciale ata Qui lago d’Iseo 35 le Castro Comune, Pro Loco, Associazioni, commercianti e oratorio di Castro organizzano domenica 11 dicembre dalle 14 alle 19 per le vie del centro storico ‘aspettando Santa Lucia’ bancarelle, degustazioni, musica e …incontri magici. Spazio bimbi presso la Casa Gialla con spettacolo teatrale interattivo, merenda e giochi a prezzi speciali nei bar e ristoranti del paese. Solto Collina di Natale’ bre alle 20,45 ‘Magia Sabato sera 3 dicem ra riscaldata in Oratori presso la tensostruttubambini. Protagoniste le rassegna canora con Natale interpretate da l 10 alle più belle canzoni de nti. Domenica 4 dalle giovanissimi e canta rcatini nelle vie, nel palazzo me nufatti 18 “Aria di Natale” tta. In esposizione ma comunale nella piazzementari, prodotti da forno e artigianali, sapori ali ito da un gruppo di volontari grande presepe allest comunale, giardino floreale, nei locali del palazzo tecniche re ricami, merletti e alt mostra fotografica interattiva, e E poi mostra bonsai in costume dei nobili di e poi: quadro vivente ne vino e pergamena della zio Esmate con distribu imenti per bambini il trono di ten rat int i po E . ria ideranno sto mpagna Natalina gu Babbo Natale e la co letterina a S.Lucia. Una la i bambini a scrivere posta per imbucare le in cassetta speciale della ri o sono statue? MIMI letterine. Ma sono ve nell’arte dell’immobilismo. costume si esibiranno di Natale, Stelle di Natale, E poi: addobbi, alberi albero vi darà il benvenuto a e luminarie. Un grand a. llin Co lto o di So to musicale con suon E poi intrattenimen i”, “e il canto del locale gruppo tradizionali “baghett ’ Solt” de natalizio delle “Pie nde presepe allestito ,dagli gra al ita vis a un i il palazzo E po SoltoCollina, presso amici del presepe di ro ancora… comunale e molto alt