Anno XIX - n. 61 - Ottobre 2012
PIAZZA MEDA
Notiziario dell’Associazione Pensionati
della Banca Popolare di Milano
Anno XIX - n. 61 - Ottobre 2012
SOMMARIO
PIAZZA MEDA
Notiziario dell’Associazione Pensionati
della Banca Popolare di Milano
Editoriale
L’impegno non cambia:
non perdiamoci di vista!
Vita Associativa
Rinnovo delle cariche sociali
Le donne e l’Associazione
4
5
6
Storia BPM
Anno XIX - Numero 61
Ottobre 2012
Agosto 1982: il drammatico crollo
del Banco Ambrosiano
PIAZZA MEDA e dintorni
di Angelo Fedegari
Periodico dell’Associazione
Pensionati della Banca Popolare
di Milano.
Recensioni
Direttore responsabile:
Angelo Fedegari.
Coordinamento editoriale
& art director: Francesco Vecchi.
Redazione:
Corso Europa, 2 - 20122 Milano
Tel. 02 7639 0379
La collaborazione (suggerimenti,
proposte e contributi redazionali)
è vivamente sollecitata a tutti gli
associati.
È autorizzata la riproduzione
(totale o parziale) degli articoli
citando fonte e autore.
Registrazione presso il Tribunale di
Milano n. 501 in data 15/07/2000.
Editore: Gruppo Agema spa,
Viale Monza, 7 - 20129 Milano
Stampa: Gruppo Agema spa,
Viale Monza, 7 - 20125 Milano
In copertina: Il card. Carlo Maria
Martini, prelato che ha onorato la
Chiesa, la Società civile e Milano,
città di cui è stato guida
spirituale per 22 anni. La foto lo
ritrae nel Saloncino delle
Colonne, ospite della Banca, in
occasione del convegno “Banca e
Volontariato” (4 dicembre 1995).
Paolo Nespoli si racconta
7
11
Protagonisti
In memoria di Ugo Violante:
studioso di elegante qualità
14
Storia BPM
L’esilio della statua di Luigi Luzzatti
15
di Ugo Violante
Itinerari
A Valloria con Renato
16
Album dei ricordi 20
Ricorrenze
I cento anni della “UNO”
22
Vita associativa
Assemblea ordinaria dei soci
dell’Assopensionati del 17 aprile 2012
23
Ci potete raggiungere anche via Internet, basta cliccare:
http//www.assopensionati-bpm.it
PIAZZA MEDA 3
EDITORIALE
L’impegno non cambia:
non perdiamoci di vista!
Care amiche, cari amici,
dopo una parentesi piuttosto
lunga (ci siamo lasciati alla vigilia
dell’assemblea annuale della
Banca e delle elezioni per il rinnovo degli Organi sociali della
nostra Associazione) riprendiamo
le considerazioni con le quali
apriamo solitamente ogni numero
del Notiziario.
Da allora si sono succeduti una
serie di eventi molto importanti
che hanno confermato le nostre
previsioni circa i cambiamenti che
hanno significativamente modificato l’assetto di governo della
Banca. Previsioni, del resto facilmente intuibili dopo le ben note
modifiche del suo Statuto.
Pieni poteri sono stati conferiti
a un Consiglio di Gestione, organismo amministrativo composto
da cinque membri rispetto al
Consiglio di Amministrazione che
ha cessato le sue funzioni dopo
l’Assemblea dello scorso 22
Ottobre.
Due personaggi di spicco fra i
cinque membri del Consiglio di
Gestione presidiano il cambiamento: Andrea C. Bonomi, il maggiore finanziatore dell’aumento di
capitale e Piero Montani,
Consigliere Delegato, ai quali
sono stati conferiti pieni poteri
per la regia del cambiamento.
Come emerge dal piano industriale varato in luglio, la nuova
gestione si propone il recupero
dell’immagine e della redditività
della Banca, perseguiti facendo
leva sui valori che nel tempo
4 PIAZZA MEDA
hanno costituito la forza BPM:
l’attenzione al territorio, alle piccole medie aziende, al credito
popolare. Il tutto contestuale a
una semplificazione della struttura societaria, con l’integrazione in
BPM delle banche e delle società
di prodotto del Gruppo. L’operatività del piano è stata affidata a
uno staff di dirigenti che ha
ricompreso parecchie assunzioni
esterne.
Il recupero della redditività
verrà perseguito, in particolare,
puntando a una riduzione dei
costi, la cui componente più
importante è costituta dalle spese
per il personale. Quindi dovrà
essere affrontato anche il delicato
problema degli esuberi, mentre ci
auguriamo che venga salvaguardato lo “stato sociale” di cui da
sempre gode il personale della
Banca.
È emersa altresì la dichiarata
volontà di porre fine a talune
manifestazioni corporative che
hanno inquinato negli ultimi anni
il governo della Banca, con le conseguenze che ben conosciamo.
Sotto quest’ultimo aspetto si percepisce l’inesorabile “fiato sul collo”
con il quale la Banca d’Italia vigila
sul processo di cambiamento.
Superfluo aggiungere che lo
scrivente Consiglio Direttivo sta
seguendo con la massima attenzione l’evolversi della situazione.
Passando dalle supposizioni
circa il futuro ad un importante
recente evento, concludiamo dedicando qualche considerazione
all’avvenuto ricambio degli
Organi sociali della nostra
Associazione.
Alcuni colleghi, già facenti
parte del precedente Direttivo,
non hanno ripresentato la loro
candidatura. Al riguardo ci auguriamo di poter continuare a contare sul loro impegno a favore
dell’Associazione. Mentre li ringraziamo sentitamente per l’attività svolta, ricordiamo i loro nomi:
ex Consiglio direttivo: Giordano
Pelosato (ex vicepresidente),
Antonietta Cameroni, Giuliano
Crippa, Renzo Maghini, Paolo
Mandelli e Alberto Tettamanzi; ex
sindaci Sergio Bezzecchi e Oscar
Mediani; ex proboviro Luisa
Lovetti.
A voi, care amiche e cari amici
rivolgiamo un caldo invito a sostenere la nostra attività con la
vostra presenza o seguendo le iniziative promosse per consentire
anche ai più lontani di sentirsi
coinvolti nella vita associativa. Il
nostro è un sodalizio numericamente forte che gode, per il suo
passato e per le prove di attaccamento offerte all’Istituto in molteplici occasioni, della migliore considerazione.
Di questo ci auguriamo che gli
esponenti del nuovo corso vorranno tenerne conto, consapevoli che,
comunque la situazione evolva, la
nostra presenza attiva nelle
vicende BPM non verrà meno.
Il Consiglio Direttivo
VITA ASSOCIATIVA
CARICHE SOCIALI
2012/2014
Presidente Onorario
Raffaele De Gaetano
Consiglio Direttivo
Collegio dei Revisori dei Conti
Presidente
Elio Canovi (*)
Giovanni Gatti (Presidente)
Guido Fossati
Ermanno Montinaro
Vice Presidenti
Edoardo Dorenti (*)
Giancarlo Roncaglioni (*)
Consiglieri
Claudia Agnesotti
Pierino Agosti
Renato Bergamaschi (*)
Bruno Bresciani
Francesco Giaretta (*)
Enrico Moscatelli Spinelli
Vincenzo Paternesi
Ugo Piccoli
Luigi Sala
Enrico Vanelli (Segretario) (*)
Giulio Zanaboni
Collegio dei Probiviri
Nicolosi Mario (Presidente)
Gorla Alessandro
Giuseppe Pelizzone
Tesoriere
Italo Allemagna
Responsabile Gestore dei Dati
Andrea Sala
(*) Componenti Comitato Esecutivo
Giovedì 8 Novembre - ore 18
BASILICA DI S. CARLO AL CORSO
Messa in memoria delle colleghe e dei colleghi defunti.
Celebrerà l’ex collega don Roberto Viganò,
concelebrerà padre Angelo Melocchi, figlio del compianto collega Luigi.
Invitiamo tutti a partecipare nel ricordo degli amici che ci hanno lasciato e
per una manifestazione di concreta solidarietà alle loro famiglie.
PIAZZA MEDA 5
VITA ASSOCIATIVA
Le donne e l’associazione
ll’inizio dell’estate è mancata
improvvisamente Anna Miroldi, moglie del compianto collega Alfredo.
In Associazione era ben conosciuta. La rivedevamo regolarmente in
alcune occasioni canoniche della vita
associativa: l’Assemblea, il Natale
Insieme e così via.
Sempre sorridente e gentile,
esprimeva con simpatica naturalezza
il piacere di appartenere alla grande
famiglia dei pensionati BPM, cui l’aveva avvicinata il marito, un collega
che, in coerenza con l’impegno sociale
espresso durante la sua vita di dipendente BPM, aveva continuato a svolgere anche in Assopensionati un
ruolo attivo, sia con una presenza
costante, sia partecipando ai lavori
del Consiglio Direttivo.
Se parliamo di Anna lo facciamo,
oltre che per esprimere le nostre condoglianze alle figlie, anche per trarre
lo spunto per alcune considerazioni
riguardanti la partecipazione femminile alla vita del nostro Sodalizio.
Cominciamo dai numeri. Oggi le
donne iscritte all’Assopensionati
sono 932: ex dipendenti BPM 378, ex
vedove di colleghi 543, ex Bologna e
Ferrara 53. In totale le donne rappresentano il 27% degli iscritti.
Questo articolo vuole porsi come
stimolo al nuovo Consiglio Direttivo,
affinché ponga in atto qualche iniziativa idonea a sensibilizzare le consocie circa l’opportunità di essere più
vicine al Sodalizio: per sostenere
l’Associazione nella sua attività a
favore dei quiescenti e per essere al
corrente delle profonde trasformazioni che sta vivendo la Banca.
L’appello viene rivolto in modo
particolare a quante vivono a Milano,
per le quali è più facile raggiungere
la sede sociale di Corso Europa, 2. Al
riguardo vorremmo esprimere un
suggerimento per una partecipazione
di minima: perché non frequentare la
A
6 PIAZZA MEDA
sede il primo giovedì di ogni mese,
giorno in cui il Consiglio Direttivo
tiene un’ampia relazione sulla vita
dell’Associazione e della Banca?
Sarebbe una buona occasione
anche per rivedersi fra colleghi e per
tenere vivo quel legame di solidarietà che, purtroppo, sembra affievolirsi
µ
in BPM.
Due foto di un pomeriggio “al femminile”
tenutosi nel Saloncino delle Colonne
qualche tempo fà. La presenza femminile
in “BPM” è andata crescendo nel secondo
dopoguerra. L’abbigliamento delle
colleghe (d’obbligo il grembiule nero) si è
ingentilito negli anni ‘60 (il nero lasciò il
posto all’azzurro). Oggi pantaloni e
talvolta audaci scollature esaltano i
canoni della bellezza femminile.
Nel ricordo di
Giannino Galimberti
Giannino Galimberti ha confermato,
anche con la partecipazione all’attività
del nostro Sodalizio, grande attaccamento alle istituzioni sociali della Banca, in
linea e coerenza con l’impegno e la dedizione con cui ha servito la Banca nei lunghi anni del suo servizio attivo.
Al figlio Luciano il Consiglio Direttivo e
la Redazione di “Piazza Meda e dintorni”
rinnovano le più sentite condoglianze.
Per una spiacevole omissione, di cui ci
rammarichiamo, nell’ultimo numero di
“Piazza Meda e dintorni” non abbiamo
fatto menzione del decesso del caro collega ed amico Giannino Galimberti.
Una citazione gli era più che dovuta per
l’attaccamento sempre dimostrato
all’Assopensionati del cui Consiglio
Direttivo ha fatto parte.
STORIA BPM
“BPM” protagonista del “pool” di salvataggio
Agosto 1982: il drammatico crollo
del Banco Ambrosiano
di Angelo Fedegari
ll’inizio di giugno il dott. A.
Bonomi,
presidente
del
Consiglio di Gestione e P.L.
Montani Consigliere Delegato hanno
indirizzato ai Dipendenti BPM una
lettera rendendo note le iniziative
per riportare la Banca “al suo ruolo
tradizionale di Istituto vicino al territorio, alle famiglie, e alle piccole e
medie imprese”.
In quell’occasione veniva manifestato l’impegno di “dare avvio a
un’importante campagna di comunicazione per fare comprendere all’esterno, ai colleghi che lavorano nelle
filiali e alla clientela, come BPM stia
cambiando pelle e punti a ritornare
la grande Banca di Milano che contribuisce – come sempre ha contri-
A
buito – alla crescita e allo sviluppo
del Paese attraverso il lavoro di
tante persone oneste”.
Il riconoscimento al passato, nel
corso del quale BPM ha espresso il
meglio delle sue potenzialità e della
professionalità dei suoi dipendenti ci
ha fatto piacere. La “Milano” è stata
grande (quasi un secolo e mezzo di
vita) non solo per il suo protagonismo nel contesto del credito popolare
e delle banche cooperative, ma anche
per il sostegno offerto al sistema creditizio italiano.
Sono parecchie le banche in difficoltà confluite nella “Milano” che
hanno recuperato grazie al sostegno
BPM nuovo vigore e motivazione. È
una sequenza meritevole di rivisita-
zione, che ci ripromettiamo di prendere in considerazione in futuro,
anche per conoscenza dei componenti degli Organi Sociali in carica dal
22 ottobre scorso.
Di tale passato fa parte un evento
che merita però di essere subito
ricordato, ricorrendone quest’anno il
trentesimo anniversario: la partecipazione al “pool” che evitò un disastro finanziario epico: quello del
Banco Ambrosiano.
In quel salvataggio la Banca
Popolare di Milano ebbe una parte di
primissimo piano sia per il sostegno
finanziario fornito, sia per l’alto contributo professionale assicurato alla
regia dell’operazione e al successivo
avvio dell’attività della nuova strutPIAZZA MEDA 7
STORIA BPM
tura offerti dal suo presidente Piero
Schlesinger.
Entrare nel merito di quella che
fu la prima operazione di salvataggio
di “sistema” del dopoguerra non è
facile ed esula dagli obiettivi di questo articolo.
Gli eventi e gli intrecci fra i personaggi che furono all’origine di quel
crollo (esponenti di interessi facenti
capo a centri di poteri quali lo IOR,
la P2, la mafia etc.) e le implicazioni
internazionali con il coinvolgimento
di paesi aperti alla fiscalità facile
lasciano ancora, a distanza di tanto
tempo, spazio di indagine e di interpretazione su quella che fu una delle
vicende fra le più complesse e misteriose della finanza italiana.
Chi volesse approfondirla nei suoi
molteplici risvolti può ricorrere
all’autorevole, documentatissimo
saggio del prof. Carlo Bellavite
Pellegrini “Storia del Banco
Ambrosiano, fondazione ascesa e dissesto 1896-1982”, edito nel 2008 nell’ambito della storia delle banche italiane, una collana pubblicata sotto gli
auspici dell’Associazione Bancaria
Italiana. In oltre mille pagine l’autore ha percorso tutta la storia di una
banca che ha partecipato a tutta la
vita economica del ‘900 italiano, in
particolare allo sviluppo economici e
civile del mondo lombardo.
Gli scopi che ci prefiggiamo con
questo articolo ci inducono invece,
dopo la sintetica premessa, a soffermarci sul ruolo che la “Milano” ebbe
nella costituzione del Nuovo Banco
Ambrosiano.
Il “pool” di banche che ne fu proFoto in alto: sopracoperta della
recente documentatissima storia
del Banco Ambrosiano di Carlo
Bellavite Pellegrini.
Foto a lato: Piero Schlesinger,
presidente della Banca Popolare
di Milano, uno dei protagonisti
del “salvataggio”.
8 PIAZZA MEDA
STORIA BPM
tagonista comprese pariteticamente
istituti della sfera pubblica e di quella privata.
La difficile sfida fu voluta, con
lungimirante e coraggiosa determinazione, dal ministro del Tesoro
Beniamino Andreatta e dal
Governatore della Banca d’Italia
Carlo Azeglio Ciampi. Al salvataggio
non parteciparono Comit e Credit, le
banche pubbliche più importanti del
sistema, allineate alla curiosa perplessità manifestata da Enrico
Cuccia: “Sarebbe come allacciarsi un
cappotto partendo dal bottone sbagliato. Più si procede e più l’abbigliamento è goffo, quasi ridicolo”.
Il Banco Ambrosiano era commissariato dal 19 giungo 1982. Il giorno
prima il suo presidente Roberto
Calvi, espatriato clandestinamente
facendo perdere le sue tracce era
stato ritrovato impiccato a Londra
sotto un ponte del Tamigi. (1)
La situazione appariva drammatica per gli indilazionabili impegni
finanziari del Banco, una voragine di
oltre 1200 miliardi di lire ricomprendenti una notevolissima esposizione
verso banche e istituzioni finanziarie
estere.
Il Consiglio di Amministrazione
della “Milano” affrontò il problema il
12 luglio. Il presidente Schlesinger,
dopo un’ampia relazione circa le
numerose iniziative avviate nell’ambito del sistema bancario a seguito
della crisi del “Banco”, informò il
Consiglio stesso di aver ritenuto
doveroso dichiarare, nei contatti
avuti, l’interesse della “Milano” a
qualsiasi iniziativa finalizzata a preservare la continuità dell’attività di
una istituzione così legata a Milano e
all’economia lombarda.
In quella relazione rese inoltre
noto l’orientamento del Governatore
della Banca d’Italia. Il dottor Ciampi,
ipotizzando un provvedimento di
messa in liquidazione coatta del
“Banco”, considerava indispensabile
Foto in alto:
il ministro del Tesoro,
Beniamino Andreatta.
Foto sotto:
Carlo Azeglio Ciampi,
all’epoca Governatore
della Banca d’Italia.
PIAZZA MEDA 9
STORIA BPM
Banche partecipanti alla costituzione del Nuovo Banco Ambrosiano,
con le rispettive quote di partecipazione
Banche Pubbliche
Banca Nazionale del Lavoro
IMI
Istituto Bancario San Paolo
Banche Private
16,70% Banca Popolare di Milano
16,65% Banca Agricola Commerciale 16,65% Reggio Emilia
Banca San Paolo - Brescia
Credito Romagnolo - Bologna
che fosse immediatamente pronto a
intervenire un nuovo Ente in grado di
rilevare dai liquidatori le attività dell’azienda bancaria in difficoltà, garantendo integralmente i depositanti, la
continuità dell’esercizio del credito e i
dipendenti.
Il Consiglio, condivise all’unanimità l’orientamento del Presidente e
lo autorizzò a confermare la disponibilità della Banca alla costituzione di
una Società in grado di procedere
all’eventuale rilievo dell’azienda
bancaria.
Con un salto temporale di circa un
mese – che non rende giustizia informativa alla miriade di incontri avvenuti successivamente, a tutti i livelli
del sistema, protagonisti la Banca
d’Italia, i Commissari straordinari
(che il 4 agosto sollecitarono il provvedimento di messa in liquidazione
coatta del “Banco”), gli esponenti
delle banche partecipanti al “pool”, i
legali incaricati di esaminare lo schema dell’atto di fusione (assistiti dai
professori Natalino Irti e Piero
Schlesinger) – arriviamo al 6 agosto,
data storica in cui si riunì presso la
BPM il Consiglio di Amministrazione
del Nuovo Banco Ambrosiano per la
nomina degli Organi Sociali.
Il bollettino meteorologico di quel
giorno ricorda che la riunione avvenne mentre scoppiava uno di quei
temporali tipici dell’estate milanese.
Rinfrescante, ma non sufficiente a
temperare la calura che pesava ancora sulla città due giorni dopo, l’8 agosto domenica, vigilia dell’apertura
10 PIAZZA MEDA
20,00%
10,00%
10,00%
10,00%
degli sportelli del “Banco”, all’insegna della nuova ragione sociale
“Nuovo Banco Ambrosiano”.
Ricordo bene quel giorno che mi
vide presente al primo piano della
sede di piazza Meda, testimone di
una febbrile attività in singolare contrasto con il sonnolento torpore che
gravava all’esterno.
Il presidente Schlesinger era un
punto di riferimento incessante di
contatti e telefonate per le ultime
decisioni che precedevano l’apertura
degli sportelli del Nuovo Banco prevista per il giorno dopo.
Tutto andò per il meglio.
Il seguito vide la fattiva partecipazione di esponenti della “Milano”
al Consiglio del Nuovo Banco: il
Presidente Schlesinger, che assunse
poi la carica di Presidente della
Centrale, la finanziaria del Banco
Ambrosiano che controllava la Toro
Assicurazioni, la Rizzoli Corriere
della Sera, il Credito Varesino e la
Banca Cattolica del Veneto, i
Consiglieri Francesco Cesarini e
Giancarlo Loraschi, il sindaco
Francesco Paolo Beato.
A rinforzare i quadri del “Nuovo
Banco” vennero chiamati quale vicedirettore generale Lino Corazzo (già
direttore generale della Banca
Briantea) e il compianto Gian Luigi
Pagliani, che assunse la carica di
responsabile del servizio estero della
nuova banca. A livelli inferiori altri
dipendenti della “Milano” parteciparono all’attività del Nuovo Banco.
La “Milano” partecipò al capitale
del Nuovo Banco con 120 miliardi di
lire. La partecipazione venne dismessa nel 1989, con una plusvalenza
di 148 miliardi di lire.
Sottolineava la relazione di bilancio BPM di quell’anno che la decisione di cedere la partecipazione era
stata assunta con rammarico “avendo ben presente lo spirito di generosità con cui la “Milano” aveva contribuito alla nascita del Nuovo Banco,
tutelando i risparmiatori del “vecchio”. D’altro canto a distanza di
quasi un decennio dalle vicende
rievocate, il ruolo della “Milano” nel
contesto societario del Nuovo Banco
Ambrosiano doveva considerarsi
assolto ed esaurito.
Quello del Banco Ambrosiano fu
un salvataggio che non gravò né sui
depositanti né sui risparmiatori del
Banco e men che meno sulla finanza
pubblica. Un’operazione da ricordare
fra le benemerenze acquisite dalla
“Milano” nei confronti del sistema.µ
(1) Roberto Calvi,
assunto nel 1949,
aveva percorso
nel Banco Ambrosiano una rapidissima carriera divenendone
nel 1971 Consigliere delegato e
nel 1975 Presidente. Sotto la sua regia il “Banco” creò
una serie di Società finanziarie in paradisi fiscali ed entrò nel giro di finanziamenti a realtà economiche e politiche al
limite e oltre la legalità. La sua appartenenza alla loggia P2 di Licio Gelli emerse fra le carte sequestrate al “venerabile”. Venne arrestato il 20 maggio 1981
per violazione delle norme valutarie,
subendo una condanna a quattro anni.
Privato del passaporto, il 9 giugno 1982
espatriò clandestinamente e dopo un fortunoso viaggio giunse a Londra, dove il
18 giugno venne trovato impiccato sotto
un ponte del Tamigi. Le indagini sulla
sua morte fanno ritenere verosimile l’ipotesi di un delitto di mafia.
RECENSIONI
Paolo Nespoli si racconta
gli abbiamo posto alcune domande
curiosi di apprendere particolari di
un esperienza, già allora straordinaria, che si sarebbe arricchita
qualche anno dopo degli stimoli di
un lungo viaggio spaziale.
A distanza di qualche anno, l’occasione per soddisfare in modo
compiuto il nostro desiderio di
conoscenza, l’abbiamo avuta all’inizio dell’estate, quando abbiamo
notato
nelle
vetrine
della
Mondadori il libro: “Dall’alto i problemi sembrano più piccoli Lezioni di vita imparate dallo spazio”: autore Paolo Nespoli.
Senza esitare l’abbiamo acquistato per farne la prima della
Photo credit: NASA
Paolo Nespoli, figlio del compianto collega Luigi, abbiamo
avuto il piacere di conoscerlo
ospite d’onore del Natale Insieme,
edizione 2007.
Era da poco tornato dal suo
primo viaggio spaziale durato due
settimane, nel corso del quale
aveva svolto mansione di specialista di missione dello shuttle
Discovery. Si trattò di un volo propedeutico alla sua seconda missione, compiuta a bordo della Stazione
Spaziale Internazionale (ISS) che
puntò all’universo il 13 dicembre
2010, per un viaggio durato 154
giorni.
Quando l’abbiamo avuto fra noi
PIAZZA MEDA 11
Photo credit: NASA
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nostre letture estive, trovandolo
interessante e appassionante.
Paolo Nespoli ha raccontato la
sua seconda esperienza nello spazio, facendola precedere dalle
vicende che lo hanno visto prima
diventare “Incursore dell’Esercito”
e poi, Ingegnere aeronautico.
Non soddisfatto dell’approccio
universitario (facoltà di ingegneria
al Politecnico di Milano) decise di
“staccare la spina”, prendendo un
anno sabbatico nel corso del quale
ottemperò agli obblighi di leva. Alla
Scuola Militare di Paracadutismo
di Pisa (scelto fra 1200 allievi)
divenne Istruttore militare di paracadutismo. L’anno dopo vinse il
concorso per diventare Incursore.
Gli Incursori sono la punta di diamante dell’Esercito: si tratta di
professionisti che sfidano tutto e
tutti e non conoscono limiti.
Fresco di brevetto, partì per il
Libano con il Contingente Italiano
della Forza Multinazionale di Pace,
il cui comandante, colonnello
Angioni, lo volle fra i suoi diretti
collaboratori.
12 PIAZZA MEDA
Le fotografie che corredano l’articolo
sono state scattate nell’ambito della
documentazione spaziale dei voli
NASA.
A pagina 12 la Stazione Spaziale
Internazionale e, foto sotto, una veduta
parziale dell’Italia.
Photo credit: NASA
In questa pagina: Venezia e, sotto,
Paolo Nespoli viene aiutato ad uscire
dalla Soyuz TMA-20 dopo l’atterraggio
nella steppa del Kazakistan. È stata
una esperienza traumatica fare i conti
con la recuperata “gravità”.
Photo credit: NASA
Un giorno giunse a Beirut
Oriana Fallaci e Nespoli ne divenne l’angelo custode con l’ordine di
accompagnarla dove voleva alla
sola condizione di “riportarla intatta”.
La grande giornalista apprezzò
a fondo l’Incursore e ne intuì tutte
le potenzialità, al punto da pungolarlo con decisione a non esitare nel
realizzare il sogno che cullava da
bambino: diventare astronauta.
A questo punto non vogliamo
andare oltre e invitiamo chi legge a
conoscere il seguito “astrale” della
vicenda leggendo il libro: ce ne sarà
grato.
Ci preme, però, concludere con
un’ultima considerazione: il libro
dovrebbe essere oggetto di lettura
raccomandata nelle scuole. Forte
della sua esperienza, con saggezza,
unita a senso pratico, Nespoli ha
fornito preziosi consigli per le scelte
di vita dei giovani. Non si tratta di
insegnamenti accademici, ma della
messa in pratica di quegli stimoli
che tutti potenzialmente possediamo e che lui ha saputo assecondare
in modo eccezionale.
A.F.
PIAZZA MEDA 13
PROTAGONISTI
In memoria di Ugo Violante,
studioso di elegante qualità
ll’inizio dell’estate è deceduto Ugo Violante. Fra le altre
benemerenze della sua
appartenenza alla BPM appare
doveroso ricordare l’attività svolta
come collaboratore e membro della
redazione del periodico “Bpm” che
la Banca ha pubblicato per oltre
un ventennio con regolarità.
Quanto sia stato prezioso quel
Notiziario, varato all’inizio degli
anni ’70 per essere destinato a
soci, clienti e dipendenti BPM, è
superfluo ricordarlo. Ne furono
pubblicati 107 numeri, sino a
quando a fine 1992 cessò la pubblicazione: fu una lunga, puntuale
A
14 PIAZZA MEDA
cronaca di vita aziendale, arricchita da una miriade di fotografie.
In quel periodo la Banca brillava per il suo prestigio e per la sua
fedeltà alla sua vocazione cooperativistica.
In taluni numeri di quel periodico, Ugo Violante ha lasciato una
apprezzabile traccia redazionale. I
suoi articoli, specie quelli dedicati
alla Banca, erano scrupolosamente documentati e redatti con uno
stile elegante e leggibilmente
godibile. Negli stessi non era difficile avvertire il suo coinvolgimento nell’appassionante vicenda
societaria BPM.
Talvolta la sua curiosità prendeva in considerazione aspetti di
cronaca per così dire minore, ma
non per questo non meritevoli di
essere ricordati.
È accaduto, tanto per fare un
esempio, con un articolo dedicato a
una statua, quella del nostro fondatore Luigi Luzzatti, rimossa nel
1938 a seguito delle leggi razziali
emanate dal regime fascista.
Il marmo che tuttora guarda
bonario il salone della nostra sede
centrale è ritornato al suo posto
solo dopo la guerra.
Ugo Violante ha ricordato quella vicenda nel numero 67 del citato Notiziario (maggio 1983).
Riproponiamo con piacere un
sunto di quell’articolo quale omaggio all’insigne fondatore della
nostra Banca e al tempo stesso a
Ugo Violante, “uomo retto, studioso di elegante qualità” come ha
ricordato la necrologia dedicatagli
sul Corriere della Sera.
µ
STORIA BPM
L’esilio della statua di Luigi Luzzatti
di Ugo Violante
8 gennaio 1933 la Banca
Popolare di Milano onorò la
memoria del suo fondatore e
primo presidente, Luigi Luzzatti
erigendo nel salone della sede centrale il busto in marmo che ancora
oggi si può ammirare, opera dello
scultore Orazio Grossoni.
Quell’evento ebbe un seguito
traumatico a seguito dell’emanazione delle leggi razziali. Si era nel
1938 quando il ricordo marmoreo
dell’insigne economista e uomo di
stato scomparve: un ordine esterno
venuto dall’alto ne aveva imposto
la rimozione. L’oggetto incriminato,
dopo alcune peregrinazioni, ebbe
destinazione finale nel secondo sotterraneo della sede, quello delle
caldaie.
La fine della seconda guerra
mondiale trovò la Banca ancora
L’
piuttosto malridotta; il visitatore
che saliva i gradini dell’ingresso di
Piazza Meda aveva l’impressione di
trovarsi in un bunker: una doppia
fila di sacchetti di sabbia proteggeva il caveau sottostante contro i
rischi bellici.
Nel corso del successivo inverno
i cassieri lavoravano con i mezzi
guanti di lana, dato che il salone
era riscaldato solo da stufe a legna.
L’anno dopo si registrò un leggero
miglioramento della situazione
ambientale, ma l’elettricità faceva
ancora i capricci e all’illuminazione
contribuivano lampade a gas di
carburo.
Nel Paese maturava però aria
nuova. Le macerie della guerra, in
questo caso fortunatamente, avevano sepolto l’infamia delle leggi razziali: ormai era tempo di ricollocare
il busto al posto originario. La
solenne cerimonia avvenne nel
corso dell’assemblea societaria del
1953.
Voglia il Cielo che la dura lezione della storia sia stata assimilata
e che il buon “Gigione”, com’era
ricordato affettuosamente dai colleghi più anziani, possa vegliare
per sempre sul salone della bella
sede della Banca Popolare di
Milano, la sua “primogenita e prediletta”.
µ
La solenne cerimonia (8 gennaio 1933)
dedicata alla posa della statua di
Luigi Luzzatti nel salone della Sede
Centrale della Banca, tenutasi alla
presenza di alte cariche dello Stato e
dei massimi esponenti della Finanza e
dell’Economia.
PIAZZA MEDA 15
ITINERARI
A Valloria con Renato
l tortuoso percorso dell’autostrada
Genova-Ventimiglia consente in continuazione di accedere a valli
dell’Appennino ligure di notevole interesse paesaggistico, punteggiate di
agglomerati urbani che hanno conservato le vestigia del passato e i ricordi della
vita e delle tradizioni che li caratterizzavano.
Gli abitanti di quei luoghi si sono via
via rarefatti. Il fenomeno ha preoccupato
e sollecitato l’attenzione di benemeriti e
volenterosi che si sono impegnati nella
tutela di un patrimonio altrimenti destinato alla consunzione.
Dobbiamo a Renato Bergamaschi se
ci è stato consentito di apprendere dell’esistenza, in una di quelle valli, di un piccolo borgo (42 gli ultimi abitanti rimasti)
che presenta per più aspetti attrattive
meritevoli di tutela e valorizzazione.
Raggiungerlo e facile: usciti dallo
svincolo di Imperia ovest dell’Autostrada
dei Fiori e seguendo le indicazioni
Dolcedo e Prela, dopo 14 km si arriva a
Valloria (vallis aurea, valle aurifera) il
piccolo agglomerato di cui parliamo.
Valloria è stata riscoperta nel 1991 da
un gruppo di amici con radici locali che
ha fondato una Associazione per il recupero di quei luoghi . Grazie a loro il borgo
è diventato il cuore pulsante di una serie
di iniziative festose, artistiche e culturali, che ne hanno fatto la meta di migliaia
di turisti.
Gli amici dell’Associazione si sono
impegnati nella riscoperta del passato
raccogliendo, casa per casa, con meticolosa cura, le tracce della vita e le testimonianze del passato della zona.
La riscoperta è stata arricchita da
I
16
PIAZZA MEDA
ITINERARI
una iniziativa originalissima che ha fatto di Valloria
una incredibile pinacoteca a cielo aperto di grande
fascino e interesse. Le porte delle abitazioni, pur evidenziando le tracce dell’usura del tempo, hanno
conservato consistenza tale da farne rudimentali
tavolozze sulle quali molti artisti ogni anno lasciano
la traccia del loro estro. Renato Bergamaschi, colpito e ammirato dall’insolita rassegna, ha scattato
una serie di fotografie immortalando quelle porte
con l’obiettivo.
Le foto che corredano questo articolo, pur offrendo un’immagine estremamente riduttiva della pinacoteca di Valloria, danno un’idea dell’attrattiva di
quel museo in “plein air”.
La passione di Bergamaschi per la pittura “plein
air” è di lunga data ed è nata in occasione di un’ePIAZZA MEDA 17
ITINERARI
scursione in Spagna. I colori dei muri, delle finestre,
di angoli pubblici impensati l’avevano colpito e da
quella esperienza è nato il suo hobby: raccogliere,
collezionare immagini capaci di suscitare le sue
emozioni.
Negli ultimi anni le straordinarie opportunità
offerte dall’evoluzione tecnica delle macchine fotografiche gli hanno consentito di non risparmiare
18 PIAZZA MEDA
“scatti” e di racchiudere in una chiavetta (moderna
lampada di Aladino) centinaia di fotografie.
È il caso anche dell’ultima raccolta di istantanee
scattate a Milano, cioè immagini che decorano le
serrande di molti negozi. Si tratta di centinaia di
fotografie, originali nel loro significato, vivaci nei
colori e nella composizione grafica, alcune di sicura
impronta artistica. È una spettacolare, consolante
ITINERARI
compensazione rispetto agli imbrattamenti che
senza tregua deturpano con orrori di ogni tipo i muri
di Milano.
Fotografare le serrande ha richiesto una fatica
che Bergamaschi ha affrontato girando di notte per
le vie della città in bicicletta, dove gli è anche capitato di cogliere qualche “artista” all’opera e di scambiare con lui qualche parola.
A questo punto, per ragione di spazio, siamo però
costretti a fermarci, rimandando l’argomento a una
prossima occasione. La collezione (il termine non
sembri altisonante) delle immagini delle serrande
merita infatti a pieno titolo un successivo articolo.
µ
PIAZZA MEDA 19
ALBUM DEI RICORDI
28 aprile 1934: premiazione al
Teatro Odeon della Gara del
Risparmio indetta tra le
scuole elementari di Milano
dalla Banca Popolare di
Milano.
15 maggio 1933:
inaugurazione dell’agenzia di
Rho, direttore Carlo Virgilio
Brusoni. La benedizione
venne impartita da mons. G.
Benetti, che vediamo al centro
degli impiegati e dei clienti
partecipanti alla cerimonia.
Le fotografie di questa
puntata dell’Album dei
Ricordi sono state fornite
dall’Archivio Storico
della Banca.
“Piazza Meda e dintorni”
ringrazia Rossella Manzo,
curatrice dell’Archivio
stesso.
20 PIAZZA MEDA
ALBUM DEI RICORDI
Foto scattate nel 1977
per documentare il
“Lavoro femminile in BPM”.
La Redazione di “Piazza
Meda e dintorni”
è spiacente di non poter
citare il nome delle
quattro colleghe di cui
alla foto a lato.
Se si faranno vive presso
l’Associazione Pensionati
(di cui probabilmente
oggi fanno parte)
le premieremo con un
gentile omaggio.
PIAZZA MEDA 21
RICORRENZE
I cento anni della “UNO”
l 16 aprile, in un ristorante milanese, si sono ritrovati i colleghi che
a metà anni ’90 componevano l’organico dell’Agenzia BPM n° 1.
Alcuni di loro sono ancora in servizio attivo, altri raggiunta l’età
della pensione, fanno parte della
nostra Associazione.
I convenuti ci hanno inviato una
foto di quell’incontro che volentieri
pubblichiamo. Alla circostanza ci
piace infatti assegnare, oltre che un
significato conviviale, un valore simbolico: l’espressione di rapporti
umani che influivano anche sulla
qualità del lavoro, permeati com’erano da una sana competitività e dall’orgoglio solidale di appartenenza
alla BPM.
Ciò spiega i brillanti risultati
che premiavano l’attività della
I
22 PIAZZA MEDA
“Uno”, diretta a quell’epoca da
Bruno Bresciani (vice Gianbattista
Arcangeli).
Come omaggio a quel “team”,
vogliamo ricordare un particolare
interessante: la “Uno” fu la prima
agenzia della Banca e nel tempo non
si è mai spostata logisticamente
dalla zona dove ha aperto i suoi battenti nel 1911.
Gli amici che il 16 aprile si sono
incontrati per il piacere di ritrovarsi,
hanno così festeggiato anche un
secolo di attività della “Uno”.
Ricordava il 25 febbraio 1912
l’allora presidente della Banca, avv.
Francesco Mira, sottolineando i
primi tempi di esercizio dell’agenzia: «In pochi mesi i depositi nelle
varie forme hanno raggiunto una
cifra discreta e sono in continuo
incremento, in modo da fare bene
sperare per l’avvenire». Fu un
auspicio felicemente avveratosi.
Nella foto i partecipanti all’incontro del 16 aprile attorno a Bruno
Bresciani e Gianbattista Arcangeli:
Laura Bonfanti, Sergio Borghi,
Rocco Borzillo, Giordana Calvi,
Luigi Cazzaniga, Giuliana Colombo,
Claudio De Filippo, Mario De
Raffaele, Gabriele Detto, Fabio
Fedegari, Davide Lo Presti, Carlo
Lué, Gianluca Marconi, Gigi
Martinelli, Maria Rosa Mingione,
Dorina
Mulazzani,
Roberto
Mezzanzanica, Mauro Mazzoleni,
Adriano
Pecchioni,
Antonio
Saggese, Manuela Timò, Alessandro
Toso, Gianfranco Visagli.
µ
Associazione Pensionati
della Banca Popolare di Milano
Milano - Corso Europa, 2
www.assopensionati-bpm
Relazioni e Rendiconto
al 31 dicembre 2011
Assemblea Ordinaria dei Soci
del 17 aprile 2012
PIAZZA MEDA 23
ASSEMBLEA ASSOPENSIONATI
CARICHE SOCIALI
2001/2012
Avviso di convocazione
dell’Assemblea Ordinaria
Presidente Onorario
Raffaele De Gaetano
I soci dell’Associazione Pensionati della Banca
Popolare di Milano sono convocati in Assemblea
Ordinaria per martedì 17 Aprile, alle ore 13,00 presso
la Sala delle Colonne della Banca, Via San Paolo n. 16,
per deliberare sul seguente
Consiglio Direttivo
Presidente
Elio Canovi (*)
Vice Presidenti
Giordano Pelosato (*)
Giancarlo Roncaglioni (*)
Consiglieri
Pierino Agosti
Renato Bergamaschi
Antonietta Cameroni
Giuliano Crippa
Edoardo Dorenti (*)
Francesco Giaretta (*)
Renzo Maghini
Paolo Mandelli
Ugo Piccoli
Alberto Tettamanzi
Enrico Vanelli (*)
(Segretario)
Collegio
dei Revisori dei Conti
Giovanni Gatti
(Presidente)
Sergio Bezzecchi
Oscar Mediani
Collegio dei Probiviri
Mario Nicolosi
(Presidente)
Augusto Gorla
Luisa Lovetti
ordine del giorno
1) Esame e approvazione della relazione del Consiglio
Direttivo sull’attività svolta nell’anno 2011 e del
Rendiconto Finanziario al 31.12.2011.
2) Relazione del Collegio dei Revisori dei Conti.
3) Autorizzazione al Consiglio Direttivo a disporre
eventuali erogazioni benefiche a favore di Enti e/o
Istituzioni aventi finalità sociali (massimo 10% dell’importo riveniente dalla sottoscrizione volontaria
annuale indetta fra gli Associati).
Qualora il “quorum” di presenze previsto per la validità dell’Assemblea in prima convocazione non venisse
raggiunto, la stessa è convocata, senza ulteriore avviso, in seconda convocazione lo stesso giorno alle ore
14,30, nello stesso luogo.
Segretario
Amministrativo
Italo Allemagna
Incaricato del
trattamento dei dati
sensibili e dell’EDP
Andrea Sala
(*) Componenti il Comitato Esecutivo
24 PIAZZA MEDA
p. il Consiglio Direttivo
Il Presidente
Elio Canovi
Milano, 6 Marzo 2012
ASSEMBLEA ASSOPENSIONATI
Care Associate, cari Associati,
riteniamo più che doveroso iniziare la nostra relazione con
un cordialissimo saluto a Voi, che con la Vostra presenza, confortate il nostro impegno relazionale. Rivolgiamo, poi, un saluto ed un ringraziamento a tutti i nostri Associati che con sempre maggiore attenzione ed interesse seguono l’attività della
nostra Comunità.
2011. Horribilis annus. Le crisi che hanno investito dal
2008 le economie occidentali in un crescendo di difficoltà sono
esplose nell’anno ora trascorso soprattutto nel quadrante europeo con evidenti e pesanti ricadute che hanno coinvolto il
nostro Paese.
Le borse continentali, incalzate da una speculazione internazionale tornata dominatrice dei mercati, dopo esserne state
ab initio il veicolo infettivo, sono state travolte con una forza
disgregatrice ritenuta paragonabile a quella del 29 del secolo
scorso. Un miscuglio esplosivo fatto di crisi di liquidità sistemiche, insostenibilità del costo dei debiti pubblici, crescita
esponenziale della disoccupazione e della sottoccupazione, stagnazione e recessione dei Pil.
Nell’Unione Europea, seppure con colpevole ritardo, si è
maturata la consapevolezza della necessità di porre sotto
manutenzione straordinaria l’intero sistema del welfare, alimentato per decenni dalla crescita esponenziale dei deficit statali. L’Europa mediterranea ha evidenziato, peraltro note,
situazioni di maggiore insostenibilità, frutto di politiche tradizionalmente più lassiste e consociative.
Ne sono derivati adempimenti nazionali drastici e cogenti
imposti dai soci dell’Unione nordeuropei tradizionalmente più
virtuosi e rispettosi delle regole di sana economicità dei conti
pubblici.
Epicentro della crisi è stata la disastrata Grecia ma situazioni di pre-default hanno attraversato anche Spagna,
Portogallo ed Italia e seppure più marginalmente la stessa
Francia.
Nel nostro Paese il degrado dei conti pubblici, l’impossibilità di adottare provvedimenti strutturali correttivi di emergenza condivisi da larghe maggioranze parlamentari ha indotto il
Presidente della Repubblica, con una procedura forse irrituale
ma rispondente alle attese degli italiani, a chiedere ed ottenere una tregua alle forze politiche concretatasi con la nomina di
un “governo di tecnici”, cosiddetto dei professori, che, ottenuta
la fiducia, ha tempestivamente fatto approvare leggi di pesante impatto fiscale e di ridisegno della normativa pensionistica.
La tempestività e l’efficacia nell’immediato ha raccolto il
consenso dell’ Unione e significativamente raffreddato le tensioni sul debito pubblico italiano giunte allo zenit negli ultimi
mesi del 2011.
Restano ovviamente da intraprendere passi decisi nella
direzione della ripresa economica e dell’occupazione, in difetto
delle quali anche i duri provvedimenti di fine anno avranno la
valenza di una cosmesi.
Se terremotato è stato il 2011 per l’economia nazionale, non
meno drammatico è stato lo scenario per il sistema bancario
stretto fra una crescita degli aggregati modestissima, esigenze
di ricapitalizzazione indotte da Basilea 3, EBA, Bankitalia,
crisi di liquidità prolungate cui ha posto rimedio la BCE con
provvidi e ripetuti interventi nell’ultima parte dell’anno.
La qualità del rischio di credito si è inevitabilmente deteriorata e le ormai certe prospettive di lunga recessione configurano un quadro raggelante che colloca i segnali di ripresa
strutturale alla fine del prossimo quadriennio.
Specchio impietoso di questa congiuntura sono le risultanze di bilancio della principali banche italiane caratterizzate da
robusti stanziamenti a protezione del rischio, ridimensionamento della valorizzazione delle partecipazioni, in coerenza
con i valori di mercato e la redditività prospettica.
BPM e la nuova governance
A questo quadro sistemico
non è certamente sfuggita
BPM che ha chiuso l’esercizio
2011 con una preoccupante
perdita di 614 milioni di euro,
dopo avere dedicato consistente attenzione agli avviamenti
ed ai rischi di credito e reputazionali. Elementi di positività
da non sottacere sono il deciso
rafforzamento patrimoniale,
una ora solida e stabilizzata
Il presidente del Consiglio
di Gestione, A. Bonomi,
a colloquio con il presidente
dell’Assopensionati E. Canovi
e il presidente onorario
dell’Assopensionati
R. De Gaetano
PIAZZA MEDA 25
ASSEMBLEA ASSOPENSIONATI
posizione di liquidità, una confortante ripresa del numero dei
nuovi clienti.
Non meno epocale e complicato è stato il 2011 per la nostra
amata cooperativa, le sollecitazioni dell’Organo di Vigilanza per
un cambiamento strutturale delle regole statutarie e del peso
decisionale degli stakeholders, alcune defaillances gestionali
che ben si riflettono negli esiti della recente ispezione di
Bankitalia, il tournover estivo delle posizioni apicali
dell’Istituto, non certamente motivato da cambiamento degli
indirizzi strategici della Banca, ha portato, non senza travagli,
all’adozione di un sistema duale che, anche per le limitate esperienze di questo modello attuate in Italia, dovrà necessariamente essere valutata nel prossimo futuro.
Profonde e tutte da valutare nel tempo le concentrazioni di
possesso azionario su pochi soggetti, conseguenti al consistente
aumento di capitale di fine anno cui l’azionariato tradizionale
era poco pronto ed ancor meno propenso stante le disastrose
condizioni dei mercati mobiliari. Concentrazioni che creano non
poche preoccupazioni anche all’interno della nostra comunità
circa la tutela e la difesa della nostra categoria in un quadro
che pericolosamente si allontana dal modello cooperativistico
caratterizzato dalla presenza di un capitale frazionato.
Resta però non alienabile il voto capitario che nessun
intervento amministrativo può sopprimere e che dobbiamo
vivere come un valore assoluto del cui buon uso dovranno
farsi carico in particolare i nostri colleghi attivi, sperabilmente giovani, ai quali il mondo pensionistico della Bpm non farà
mancare solidarietà, collaborazione e consigli, ma mai deflettendo dal più fermo richiamo al sostanziale rispetto della cultura cooperativistica e dei suoi significati sociali.
* * *
Con i lavori di questa Assemblea si conclude il triennio di
attività del Consiglio Direttivo attualmente in carica. È quindi
doveroso da parte nostra relazionarvi in modo sintetico circa il
lavoro svolto, nel corso di questi tre anni, nell’interesse della
nostra comunità.
Iniziando proprio dalla realizzazione dell’ultimo in ordine
cronologico degli obiettivi prefissati in sede di programma nell’ambito delle riflessioni sulla “missione”; vale a dire il riesame
della Carta Costitutiva dell’Associazione – la cui ultima revisione risaliva al giugno 2002 – allo scopo di aggiornarla e di
renderla più aderente ad una realtà associativa che il tempo, i
cambiamenti in atto nella nostra Banca, l’evoluzione della normativa pensionistica e l’emergente importanza dell’articolazione territoriale, hanno profondamente mutato.
Il risultato del lavoro svolto da un apposito gruppo di lavoro, coordinato dal Vice Presidente Giordano Pelosato, ha prodotto il testo del nuovo Statuto dell’Associazione approvato nel
corso del trascorso mese di dicembre con la conclusione del
referendum statutariamente previsto.
Le più rilevanti modifiche introdotte riguardano:
n la maggiore rappresentatività al decentramento territoriale
realizzata con la presenza di membri effettivi nel Consiglio
Direttivo designati dalle delegazioni territoriali;
26 PIAZZA MEDA
Iscritti all’Assopensionati BPM
Anno
Numero
1990
1.102
1995
1.387
2000
2.237
2005
2.940
2010
3.356
2011
3.378
DELEGAZIONI DELL’ASSOCIAZIONE
PRESSO SEDI DECENTRATE
Bologna
Coordinatore: Gennaro Fiore
Coordinatore aggiunto: Daniele Vascotto
Gallarate e Varese
Coordinatore: Santino Rossi
Coordinatore aggiunto: Ennio Mombelli
Monza e Brianza
Coordinatore: Enrico Moscatelli
Coordinatore aggiunto: Giuliano Crippa
Roma
Coordinatore: Pasquale Maidecchi
Coordinatori aggiunti: Andrea Mazzarella, Giuliano
Ferronato, Luigi De Angelis. Renato Russo.
Voghera
Coordinatore: Giuseppe Grugni
Coordinatore aggiunto: Giancarlo Lunardon
n l’apertura agli “Esodati”;
n l’introduzione del limite di tre mandati consecutivi per gli
eletti alle cariche sociali;
n la riduzione dell’anzianità di Banca da 25 a 15 anni necessari per essere nostri associati, con ciò allineandola alle previsioni di anzianità banca esistenti per alcuni trattamenti tipici di
BPM.
Ricordiamo che nei primi mesi del 2011 si è concluso, in
modo positivo, il confronto con la Direzione Generale della
Banca circa le condizioni economiche che regolano il
Trattamento previdenziale integrativo (il c.d. “libretto verde”).
Tale accordo ha prodotto una prima erogazione a favore della
nostra categoria destinata, su decisione del Consiglio
ASSEMBLEA ASSOPENSIONATI
Direttivo, al miglioramento delle pensioni più deboli. Una
seconda tranche verrà erogata nel corso del prossimo mese di
maggio. A tale riguardo non possiamo sottacere il grande contributo dato dal nostro Presidente onorario Raffaele De
Gaetano.
A proposito di benefici economici, rammentiamo con piacere la gestione delle richieste all’INPS riguardanti la “riconduzione della pensione”.
Luisa Bianchi e Giulio Palumbo, nostri rappresentanti
nella Commissione Paritetica di Previden-za, hanno lodevolmente seguito i lavori di questa Commissione grazie la loro
riconosciuta esperienza e sensibilità.
Intenso e continuo è stato il rapporto con i responsabili
della Cassa Assistenza. Ciò ha prodotto, come apprezzabile
risultato, l’avvio di una convenzione con un operatore del settore finalizzata all’assistenza a domicilio di anziani bisognosi.
Peraltro, nonostante le nostre sollecitazioni, risulta in ritardo
la rivisitazione delle convenzioni con operatori presenti nelle
aree più decentrate rispetto alla nostra tradizionale presenza.
Sempre nel “comparto assistenza” è in via di attuazione il
progetto che prevede la creazione di un gruppo di volontari disponibili a coadiuvare i nostri pensionati nei rapporti con la
Cassa Assistenza.
Proficua anche la collaborazione con l’Ares. Sono operative
alcune convenzioni con operatori specializzati nella gestione di
residenze per anziani. Così pure le offerte di prodotti a condizioni estremamente convenienti si sono moltiplicate, e non si
limitano solo alle tradizionali proposte natalizie.
Particolare impegno infine abbiamo dedicato alle problematiche attinenti la comunicazione, strumento di vitale importanza considerata la presenza di molti iscritti in molteplici
realtà territoriali.
Al riguardo constatiamo
con piacere il lusinghiero
consenso suscitato dal
nostro “Notiziario” mensile
Associazione Pensionati
della Banca Popolare di Milano
nonché dal sempre più interessante periodico “Piazza
Meda e dintorni” che con la
recente uscita del mese di
marzo 2012 ha festeggiato
il ventesimo anno di pubblicazione. Nel corso della vita
del periodico sono usciti n.
60 fascicoli per oltre 1800
pagine.
Un sentito ringraziamento da parte del
Consiglio Direttivo va ad
Angelo Fedegari, Direttore
Responsabile di questa storica pubblicazione, ed a
Francesco Vecchi per la sua
ultradecennale e preziosa
collaborazione.
Come potrete riscontraIO
PM
IZIAR
NOT IONATI-B
NS
OPE
ASS
CASSA ASSISTENZA
Claudia Agnesotti, Consigliere e membro del C.E.
Giacomo Trovato, Consigliere
Giancarlo Tarantola, Revisore
ARES BIPIEMME
Bruno Bresciani, Consigliere e membro del C.E.
Renato Bergamaschi, Consigliere
Carlo Radaelli, Sindaco effettivo
ARES - SEZIONE ARGENTO
Consiglio Direttivo
Mario Andronio (coordinatore responsabile),
Guido Manoni (segretario), Bruno Bresciani, Armando
Mariani, Mario Nicolosi, Erminio Stecca, Enrico Vanelli.
Anno XVIII - n. 59 - Settembre 2011
32
PIAZZA MEDA
Notiziario dell’Associazione Pensionati
della Banca Popolare di Milano
Milano, 1 Ottobre 2012
Care associate, cari associati,
dopo la pausa estiva il Consiglio Direttivo dell’Associazione ha ripreso con impegno il proprio lavoro e con
tempestività, tramite il Notiziario, Vi informa sulle tematiche, tutte di grande interesse per la categoria, affrontate nel mese di Settembre testè trascorso.
CASSA ASSISTENZA - ARES
Importante!
Lo scorso 13 Settembre, l’Esecutivo dell’Associazione ha incontrato i propri rappresentanti in Cassa
Assistenza e in Ares per fare il punto sui lavori in atto in questi organismi e definire i temi a cui dare priorità
nel programma che il Consiglio Direttivo sta predisponendo per il prossimo triennio.
Nel corso dell’incontro è emersa, in particolare, la necessità di sollecitare maggiore attenzione alle esigenze
degli associati presenti nelle zone territorialmente distanti e della necessità di un loro coinvolgimento nella
programmazione di nuove iniziative e di un ampliamento di quelle già in atto.
Particolare attenzione è stata dedicata ai temi dell’assistenza domiciliare per anziani ed ai soggiorni temporanei in case/albergo con assistenza medica-infermieristica.
Problematiche già ampiamente trattate dalla nostra Associazione e quindi i nostri rappresentanti in Cassa
Assistenza e Ares sono impegnati affinché questi temi di grande rilevanza sociale siano meglio sviluppati.
Altrettanto impegno verrà espresso per il tema riguardante l’offerta di beni di “largo consumo”. Pur riconoscendo ad Ares di avere proposto nell’ultimo anno numerose offerte decisamente interessanti, l’Assopensionati ritiene importante che siano ancor più diversificate, verificando anche la possibilità di consegnare a domicilio i prodotti acquistati, al fine di sopperire ai disagi degli associati diffusi su tutto il territorio nazionale.
INCONTRO ASSOPENSIONATI CON IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI GESTIONE BPM
L’Esecutivo dell’Assopensionati ha incontrato, lo scorso 17 settembre, il dott. Andrea C. Bonomi, Presidente
del Consiglio di Gestione della Banca. Nel corso del colloquio, molto positivo e cordiale, è stato affrontato il tema
riguardante lo storico e tradizionale rapporto dell’Assopensionati con la Banca. Al riguardo il Presidente
Bonomi ha espresso rassicurazioni sulla prosecuzione dello stesso.
In ambito più particolare sono state inoltre affrontate alcune tematiche da alcuni mesi in attesa di definizione. Quali: integrazione delle pensioni minime; fondo a disposizione dei pensionati con figli a carico portatori di handicap; rivisitazione delle condizioni commerciali. Si è concordemente ritenuto che le stesse vengano
affrontate nel merito in specifici incontri con la Direzione indicata e delegata dallo stesso Presidente Bonomi.
(Si informa che la Direzione BPM ha convocato l’Esecutivo Assopensionati per il 27 settembre). Trattandosi di
temi molto importanti gli associati verranno tempestivamente sull’evoluzione della trattativa.
PRESTITO OBBLIGAZIONARIO BPM “CONVERTENDO 2009/2013 – 6,75%”
Sulla questione “Convertendo” l’Associazione intende porsi come fonte di informazione certa e corretta al
fine di mettere tutti gli associati sottoscrittori del prestito obbligazionario in una condizione di conoscenza utile
per le più corrette decisioni del caso.
A questo fine una apposita Commissione dell’Associazione ha incontrato il Responsabile BPM per la procedura di conciliazione, al fine di accertare lo stato di avanzamento dell’attuazione degli accordi stipulati dalla
Banca con le Associazioni del Consumatori. Si è appurato che a breve sarà disponibile il “Protocollo d’intesa”
con la conseguente modulistica da utilizzare per aderire alla procedura. Si conferma che i tempi per la presentazione della domanda di adesione alla conciliazione scadranno il 30 Aprile 2013.
Sarà cura dell’Associazione, appena possibile, sintetizzare le informazioni utili e comunicarle a tutti gli
associati. Il comunicato stampa della BPM del 3-08-2012 sul “Convertendo” può essere letto via internet:
http://www.bpm.it/ufficiostampa/comunicati/2012_08_convertendo_cs.shtml
PIAZZA MEDA 27
ASSEMBLEA ASSOPENSIONATI
re dall’esame del Rendiconto della gestione esercizio 2011, lo
sforzo più rilevante ha riguardato l’investimento effettuato per
potenziare e migliorare il sito al fine di dare una immagine più
moderna e per favorire ancor più che nel passato una sempre
maggior partecipazione attiva dei Soci. Particolare apprezzamento, da parte dei nostri associati, ha riscosso la possibilità
della consultazione della “Rassegna Stampa” e la pubblicazione di tutte le notizie che riguardano in particolare la nostra
Banca. Per aumentare la capacità del sodalizio nel creare
social networking abbiamo cercato, per quanto possibile, di
tener presente i vostri suggerimenti e le possibili aree di intervento.
Un particolare ringraziamento va al collega Edoardo
Dorenti da sempre sostenitore delle opportunità/potenzialità
che questo strumento può rappresentare quale canale di comunicazione all’interno della nostra comunità.
Care Associate, cari Associati,
siamo giunti al termine del nostro mandato triennale e solo
Voi, come parte interessata, potete valutare il lavoro fatto ed
esprimere un giudizio sui risultati raggiunti.
Noi ci auguriamo vivamente che il nostro sforzo abbia soddisfatto le vostre richieste e il bilancio complessivo della
gestione del periodo possa essere ritenuto positivo.
Situazione patrimoniale e rendiconto
della gestione dell’esercizio 2011
Passando all’esame del rendiconto al 31 dicembre 2011, ci
limitiamo ad un breve commento, nella convinzione che le
poste, chiare e sintetiche, non esigano particolari approfondimenti.
Ci sembra importante sottolineare la diminuzione del
numero dei sottoscrittori, sceso da 1.942 del 2010 a 1.911 nel
2011. Ciò ha contribuito alla flessione del valore della sottoscrizione volontaria degli Associati passata da 58.695 euro del
2010 a 56.025 euro del 2011 (–4,5%). Per contro se consideriamo l’evoluzione del dato nel triennio relativo
alla gestione di questo Consiglio Direttivo
(2009/2011) rileviamo un incremento, delle sottoscrizioni, del 15,8%, in quanto nell’anno 2008
la somma raccolta era stata di 48.366 euro.
Questi dati che giudichiamo nel loro complesso positivi, non devono però farci dimenticare che risultano ancora numerosi i colleghi
che non aderiscono alle sollecitazioni loro rivolte per un sostegno economico alla vita della
nostra Associazione.
L’incremento del 32,8% delle Uscite rispetto
al 2010 è la conseguenza dell’importante investimento che il Consiglio Direttivo ha destinato all’avvio ed all’implementazione del nostro
sito web.
Lo sbilancio Entrate/Uscite presenta un
modesto avanzo di gestione di 537,80 euro che
porta il nostro Patrimonio Netto a 98.569,45 euro.
Ringraziamenti
A conclusione della nostra relazione desideriamo ringraziare i colleghi operanti nelle
strutture della Banca Popolare di Milano. In
particolare ricordiamo la Direzione del
Foto sopra: La vedova di R. Corradino,
fra E. Canovi, A. Fedegari e R. De
Gaetano. A Ruggero Corradino
l’Assopensionati ha conferito
l’onorificenza “Luzzatti d’oro” alla
memoria.
Foto a lato: La vedova di G. Pagliani,
collega al quale l’Assopensionati
ha conferito l’attestato di benemerenza
associativa alla memoria.
28 PIAZZA MEDA
ASSEMBLEA ASSOPENSIONATI
Assunto in “BPM” nel 1946, Ruggero Corradino, classe 1927, entrò nell’organico dell’Istituto già permeato di una sofferta esperienza politico-civica che tra
l’altro gli era costata nel 1944 l’internamento in un
campo fascista di lavoro forzato. La Banca Popolare
di Milano gli aprì un orizzonte ricco di opportunità
peculiari autenticamente democratiche, nelle quali
ha profuso, in simbiosi con l’attività lavorativa, il
meglio della sua vocazione partecipativa.
Tale contesto lo vide impegnato ai massimi livelli
della vita societaria e sindacale.
A Lui sono toccati nel 1965 il privilegio e l’onore di
rappresentare il Personale della Banca in occasione delle solenni celebrazioni indette per il centenario di fondazione dell’Istituto.
Nel confronto dialettico fra le diverse componenti
socio-sindacali attive in BPM, si è sempre schierato,
con saggezza e carisma, dalla parte di quanti erano
impegnati nella difesa e nella valorizzazione del
modello cooperativistico.
Ciò gli ha valso, per volontà unanime, la nomina nel
Consiglio di Amministrazione BPM, nel cui contesto
ha interpretato al meglio l’esperienza dell’azionariato dei dipendenti soci, coniugata al progresso
della Cooperativa Banca Popolare di Milano.
Gli ultimi anni della vita lo hanno visto impegnato
in una delle istituzioni sociali della Banca più
importanti: la Ge.Se.So., di cui è stato presidente
appassionato e integerrimo. Una dimostrazione
ennesima di quello spirito di servizio e di dedizione,
che, fra le altre benemerenze, lo hanno reso meritevole del “Luzzatti d’oro”.
Milano, 17 aprile 2012
Personale, cui fa capo l’Ufficio Pensioni, la Direzione
Information Technology, i Servizi Generali, il Servizio
Pubbliche Relazioni, la Cassa Assistenza e l’Ares.
Un sentito ringraziamento va riservato al nostro Presidente
onorario, Raffaele De Gaetano, per la sua costante presenza in
Associazione e per il grande contributo di saggezza assicurato
nel corso delle riunioni del Consiglio Direttivo ed al Segretario
della nostra Associazione Enrico Vanelli importantissimo e
costante punto di riferimento per i nostri associati.
Un grazie caloroso a Italo Allemagna che con solerzia cura
la parte amministrativa e a Andrea Sala che mantiene aggior-
nato il data base degli associati.
A conclusione del nostro mandato triennale non possiamo
dimenticare il notevole apporto dato alla nostra comunità dai
colleghi che ci rappresentano negli organismi a noi tutti così
cari. Per la Cassa Assistenza: Claudia Agnesotti, Giacomo
Trovato, Giancarlo Tarantola. Per l’Ares: Bruno Bresciani,
Renato Bergamaschi e Carlo Redaelli.
Un forte e sincero ringraziamento inoltre va ai coordinatori delle delegazioni territoriali Gennaro Fiore, Santino Rossi,
Enrico Moscatelli, Pasquale Maidecchi e Giuseppe Grugni. Il
loro spirito di servizio mantiene vivo lo spirito associativo di
coloro che risiedono in ambiti periferici rispetto Milano.
Ai colleghi della Sezione Argento va tutta la nostra simpatia per la loro meritoria attività socio/culturale che si svolge
nell’arco di tutto l’anno.
Alle colleghe e ai colleghi deceduti in corso d’anno, pensionati e dipendenti, rinnoviamo gli stessi sentimenti di commosso ricordo che hanno permeato il clima della Messa di suffragio celebrata nella Basilica di San Carlo al Corso lo scorso
Novembre. Alle loro famiglie rinnoviamo le condoglianze più
sentite.
Concludiamo rivolgendo un cordiale saluto a tutte le nostre
associate e a tutti i nostri associati per il sostegno assicurato
nel corso di questo triennio.
Il Consiglio Direttivo
Punto 3 all’ordine del giorno
Chiediamo all’Assemblea l’autorizzazione all’erogazione
anche nel 2012, di sovvenzioni a favore di enti e/o istituzioni
aventi finalità sociali, per un importo complessivo non eccedente il 10% della sottoscrizione indetta annualmente fra gli
associati.
Per regolarità Vi informiamo che le erogazioni deliberate
per l’anno 2011 hanno lievemente superato tale limite.
L’elenco dei beneficiari viene evidenziato come sempre in
calce al Rendiconto di gestione.
Il Consiglio Direttivo
Milano, 3 Aprile 2012
al 3 settembre n
Motivazione del conferimento
dell’onorificenza “Luzzatti d’Oro”
a Ruggero Corradino (alla memoria)
Parchi e Giardini di Milano
Associazione Pensionati della
Banca Popolare di Milano
2012
PIAZZA MEDA 29
ASSEMBLEA ASSOPENSIONATI
Relazione del Collegio dei Revisori dei Conti
Cari Associati,
abbiamo esaminato il progetto di rendiconto chiuso al
31/12/2011, unitamente alla relazione sulla gestione predisposta dal Consiglio Direttivo.
L’esercizio si chiude con un avanzo di euro 537,80, per effetto del quale il Netto patrimoniale dell’Associazione ammonta a
euro 98.569,45.
Le entrate dell’esercizio, pari a euro 56.597,32, sono costituite quasi esclusivamente dai contributi volontari degli associati – euro 56.025 – in leggero regresso rispetto all’anno precedente.
Tra le uscite, che risultano pari a euro 56.059,52, spicca la
voce Adeguamenti Tecnologici per la realizzazione del sito in
Internet, che si quantifica in euro 19.660,89, mentre le tradizionali erogazioni per la Beneficenza sono ammontate a euro
6.500,00.
I revisori nel corso dell’anno hanno partecipato, a termine
di Statuto, alle riunioni del Consiglio Direttivo e hanno collaborato attivamente alla Commissione per la revisione dello
Statuto, in seguito approvato dagli associati con il referendum
del dicembre scorso. Hanno inoltre partecipato alla stesura del
nuovo Regolamento per le Delegazioni, approvato dal
Consiglio Direttivo a marzo 2012.
Lo scrivente Collegio ha effettuato le consuete verifiche
sulla correttezza delle scritture e sulla loro corrispondenza alla
documentazione acquisita.
Il Collegio esprime pertanto parere favorevole all’approvazione del Rendiconto di gestione, così come proposto dal
Consiglio Direttivo.
Nel 2011 è scaduto il terzo e ultimo anno del mandato dello
scrivente Collegio. Ci accomiatiamo pertanto formulando un
cordiale saluto a tutti gli associati.
Il Collegio dei Revisori dei Conti
Milano, 5 aprile 2012
Verbale dell’Assemblea
Il giorno 17 aprile 2012 alle ore 14,30 presso la Sala delle
Colonne di via S. Paolo 16, si è tenuta in seconda convocazione
l’Assemblea dell’Associazione Pensionati della Banca Popolare
di Milano, essendo andata deserta la prima convocazione indetta per le ore 13,00 presso la stessa sede. Presenti 99 associati.
Presiede la riunione Elio Canovi, presidente dell’Associazione, assistito dai vicepresidenti Giordano Pelosato e Giancarlo
Roncaglioni e dal segretario Enrico Vanelli. Agli intervenuti
porge il saluto il Presidente del Consiglio di Gestione della
Banca Popolare di Milano, Andrea C. Bonomi, che esprime il suo
apprezzamento per il ruolo svolto dall’Assopensionati a sostegno
della Banca. Il Presidente ringrazia il dott. Bonomi per l’intervento augurandosi che possa essere presente anche in altre
30 PIAZZA MEDA
occasioni canoniche della vita dell’Associazione. Preliminarmente alla relazione di bilancio, il presidente Canovi incarica
l’ex-presidente Angelo Fedegari di procedere alla consegna dei
riconoscimenti al merito associativo. Vengono assegnati,
entrambi alla memoria, il “Luzzatti d’Oro” a Ruggero Corradino
e il certificato di benemerenza associativa a Gianluigi Pagliani,
per l’impegno che gli stessi hanno prodotto a favore della Banca
Popolare di Milano e delle istituzioni sociali della stessa.
Il Presidente passa al punto 1) all’ordine del giorno e dà lettura della Relazione e del Rendiconto dell’esercizio 2011. Prende
poi la parola Giovanni Gatti, Presidente del Collegio dei
Revisori, che legge la relazione del Collegio stesso.
Aperto il dibattito prendono la parola i soci:
Vecchi, che apprezza i contenuti dell’intervento del dott. Bonomi
e altresì l’attività svolta dall’Associazione.
Voena, che condivide l’intervento di Vecchi e si dichiara favorevole all’approvazione del bilancio.
Dorenti, il quale ritiene che nell’ambito della dialettica associativa sia indispensabile lasciare spazio a previsioni circa il futuro della Banca, che non sarà più quella di una volta. Auspica
massima concordia tra gli associati.
Piccoli, che auspica un atteggiamento solidale fra gli associati a
vantaggio dell’istituzione che li rappresenta.
Mina, che rivendica il ruolo della Cooperativa e che si augura che
venga valorizzato il dialogo della Banca con le associazioni di soci,
auspicando altresì la massima armonia e collaborazione tra le istituzioni rappresentative della Cooperativa.
Rossi Santino, che auspica il rafforzamento della presenza
dell’Assopensionati in periferia. Occorre lavorare molto sul territorio.
Fedegari, che sottolinea l’importanza della comunicazione a
favore del coinvolgimento di tutti gli associati, in particolare dei
più lontani.
Meale, che invita alla difesa e alla valorizzazione dello stato
sociale di cui godono i pensionati.
Uberti, che auspica l’attenzione sulle problematiche della Cassa
Assistenza, istituzione che deve essere salvaguardata con il
massimo impegno.
Polifroni ritiene che la disaffezione degli associati sia da imputare
al pessimo andamento del titolo e al convertendo, che ha penalizzato i più deboli e bisognosi. Auspica che il Presidente del prossimo Consiglio Direttivo dell’Assopensionati non abbia incarichi
negli Organi Sociali e parasociali della Banca, nello spirito di una
corretta indipendenza.
Al termine degli interventi il Presidente pone in votazione la
Relazione, il Rendiconto dell’esercizio 2011 e il bilancio di previsione 2012, che vengono approvati all’unanimità. Illustra quindi il punto 3) all’ordine del giorno e mette in votazione la proposta di autorizzazare il Consiglio Direttivo a disporre eventuali
erogazioni benefiche a favore di Enti e/o Istituzioni aventi finalità sociali, fino ad un massimo del 10% dell’importo riveniente
dalla sottoscrizione volontaria annuale indetta tra gli Associati.
L’Assemblea approva all’unanimità.
L’assemblea termina alle ore 17,20.
ASSEMBLEA ASSOPENSIONATI
Rendiconto al 31 dicembre 2011
Situazione patrimoniale al 31 dicembre 2011
Cassa
€
74,24
Cassa delegazioni
”
3.092,50
BPM c/c
”
Crediti per contributi associativi
Debiti per impegni di spesa
€
2.583,22
98.569,45
Avanzi Esercizi preced.
€ 98.031,65
94.468,68
Avanzo d’esercizio
”
”
1.180,00
Patrimonio netto
”
Giacenza medaglie d’oro per
benemerenze associative
”
2.337,25
Totale Attivo
€ 101.152,67
Totale Passivo e Patrimonio
€ 101.152,67
537,80
Rendiconto della gestione esercizio 2011
Entrate
Uscite
Sottoscrizione volontaria
degli Associati
Servizi resi agli Associati
€
12.016,80
€
56.025,00
Manifestazioni
”
7.764,93
Interessi attivi
”
572,32
Beneficenza (*)
”
6.500,00
Spese generali
”
4.512,22
Adeguamenti tecnologici (sito)
”
19.660,89
Stampati e Cancelleria
”
5.604,68
Totale Uscite
€
56.059,52
Avanzo di gestione
”
537,80
€
56.597,32
Totale Entrate
56.597,32
€
(*) Beneficenza
Associazione “Amici del Palazzolo”
€
2.000,00
Associazione Serenità
”
3.000,00
Museo della Shoa
”
500,00
Piccolo Cottolengo Don Orione
”
500,00
Cord. Schuster onlus
”
250,00
Agal onlus
”
250,00
€
6.500,00
PIAZZA MEDA 31
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Piazza Meda 61 – Ottobre 2012