Dicembre 2003 Periodico bimestrale delle Associazioni di Povo anno X - n. 4 ALL’INTERNO Sped. a. p. - 45% - art. 2 comma 2/b Legge 662/96 - Filiale di Trento - Diffusione gratuita pattinaggio 12 Campo solidale 22 Cena e comunità 28 Anziani sul Chegul 66 Opere • PUBBLICITA Tutti i mobili che vuoi ... LAVIS • VIA NAZIONALE, 154 0461 240666 tuttapovo Bimestrale di informazione delle associazioni del sobborgo di Povo Via Salè 1, c/o Centro Civico Editore proprietario “Club Interassociato Tuttapovo” Associazione di Promozione Sociale Redazione, amministrazione e recapito postale c/o Sergio Nichelatti, via Madonnina 22, 38050 Povo (TN), tel. 0461.811026 e-mail: [email protected] Iscriz. Tribunale di Trento n. 817 del 19.04.1994 In copertina La “Val de l’Orco” nei pressi di Ponte Alto Foto di Giorgio Betti Anno X - N. 4 - Dicembre 2003 Direttore Responsabile: Paolo Giacomoni Via Borino, 39 Povo (TN) E-mail: [email protected] Presidente: Sergio Nichelatti Redazione: Mariano Andreatta, Francesco Saverio Dalba, Chiara Giacomoni, Paolo Giacomoni, Alessandro Gretter, Giancarlo Ianes, Sergio Nichelatti, Stefano Ricci, Elisabetta Tomasi, Matteo Visintainer. Hanno collaborato a questo numero: Matilde Padroni, Aldo Giongo, Roberto Bortolotti, Guido Leonelli, Nonna Renata, Lorenzo Bertotti, Paolo Giovannini, Giuliano Sosi, Arturo Condini, Roberto Zanini, Diego Caviola, Elio Pontalti, Franco Zanuso, Giordano Segatta, Franco Giacomoni, Ass. Il Punto Giovani, Casa di Riposo M. Grazioli, Casa di riposo Gabbiolo, Circoscrizione di Povo. Stampa: Publistampa s.n.c. Pergine Valsugana Sommario pag. 4: AIF: Progetto Chernobyl 2003 pag. 6: ARCI-PAHO: Fontana dei Gai pag. 8: Povo, Villazzano e Znojmo nella nuova Europa pag. 9: ARCI-PAHO: Se a Povo a Natale un presepe pag. 12: Pattinaggio al Parco Cimirlo pag. 13: Natale di canti e canti di Natale pag. 14: Rassegna Isidoro Trentin pag. 15: SAT: Fai un regalo alla Befana pag. 16: Fine d’anno in Marzola pag. 18: G.S.MARZOLA: Volley e sci pag. 20: Gruppo IMBE centauri pag. 21: Team Rossocorse pag. 22: Cena solidale pag. 23: Regalo ricco di solidarietà pag. 24: GSA: Programmi attività pag. 25: ANA: Lavori al Moronar pag. 26: Progetto Giovani: Znojmo e Celva pag. 27: Nati gli Arcieri del Moronar pag. 28: C.Riposo Grazioli: Anziani e Comunità pag. 31: Casa Riposo Gabbiolo pag. 32: Comunità monastica di don Gianni pag. 34: Povo e la sua storia pag. 39: Artisti di casa nostra: Bianca Bassi pag. 42: Artisti di casa nostra: Marcello Trotter pag. 44: L’angolo della poesia dialettale pag. 46: Racconto: Intersezioni pag. 52: L’angolo della poesia compie cinque anni pag. 54: Le ricette di Matilde: dolci per Natale pag. 56: Il disco: I Nomadi, The Platinum Colletion pag. 57: Il libro: Caro Alcide pag. 58: Condizione tutela operai (prima parte) pag. 61: Consulenza e mediazione pag. 62: Spazio Circoscrizione pag. 68: Auguri a... pag. 70: In ricordo di... pag. 72: Lettere al giornale pag. 73: Album dei ricordi: scolari e coro Le associazioni del Club Interassociativo Tuttapovo augurano ai lettori ed agli inserzionisti un Felice Natale e Buon anno ACLI, ANA, ARCI-PAHO, AVIS, Casa di riposo M. Grazioli, Casa di riposo di Gabbiolo, Centro turistico giovanile, Circolo pensionati ed anziani, Circolo ricreativo M. Grazioli, Comitato chiesa Oltrecastello, Comitato gemellaggio Znojmo, Cooperativa Kaleidoscopio, Coro Campel - Doss Sant’Agata, Famiglia Cooperativa di Povo, Filodrammatica Concordia ‘74, Gruppo sportivo alpini, G.S. Marzola, SAT, U.S. Scania Tuttapovo n. 4 - dicembre 2003 3 Associazione Accoglienza in famiglia Progetto Chernobyl 2003 el numero di dicembre del 2002 ci eravamo lasciati con un invito a trovarci per l’Assemblea generale del giorno 13 per scambiarci gli auguri di Natale e per preparare il programma per il 2003. Ora che i bambini sono partiti è tempo di verifica di quanto in quella assemblea era stato proposto. Due erano gli obiettivi che ci eravamo posti all’ordine del giorno: - Convoglio umanitario con invio di pacchi alle famiglie,all’ospedale infantile e all’orfanotrofio di Recica - Progetto di accoglienza Chernobyl 2003 N Convoglio umanitario La raccolta di vestiari medicinali e viveri, grazie all’impegno delle famiglie accoglienti, di amici e sostenitori e con il contributo di alcuni negozianti, ha dato buoni risultati. Circa 200 pacchi sono stati inviati in Bielorussia attraverso l’Associazione Help von Children, destinatari 50 famiglie di bambini che avevano soggiornato in Italia e 150 pacchi agli Istituti e scuole di Recica. Con questo viaggio siamo riusciti inoltre a sod- POVO (TN) Via Sommarive, 10 - Tel. 0461 816073 4 Tuttapovo n. 4 - dicembre 2003 disfare la richiesta fatta dall’ospedale di Gomel,di una sedia da dentista completa di attrezzatura. In questa occasione il nostro Presidente sig. Marco Fogolari si è recato a Gomel e a Recica e ha seguito personalmente la distribuzione dei pacchi. Progetto accoglienza Chernobyl 2003 Il progetto Chernobyl 2003 ha visto un incremento di adesioni da parte delle famiglie accoglienti ed alcune richieste purtroppo giunte in ritardo non sono state accolte, a questo proposito ricordiamo che le adesioni devono essere fatte entro gennaio, perché l’iter burocratico diventa ogni anno sempre più lungo e pieno di problemi. Anche quest’anno i periodi di accoglienza sono stati tre ed ha visto la presenza sul territorio di 110 bambini e di 5 accompagnatori, così suddivisi: - il mese di luglio n° 28 bambini accompagnati dal sig. Khorov Serguei - I mese di luglio e agosto n° 35 bambini accompagnati dalle sig.ne Khorov Axana e Filippova Alena - Il mese di agosto n° 42 bambini accompagnati dalle sig.ne Novik Alena e Raj Irina Durante questi periodi diverse sono state le iniziative e i momenti di ritrovo per i nostri piccoli Giorno di riposo: Martedi - Sabato e Domenica chiuso a Mezzogiorno Associazione Accoglienza in famiglia ospiti sia da parte dell’Associazione che di altre organizzazioni, Arci Phao, Alpini, Oratorio, Villaggio SOS, la Commissione dello Sport della Circoscrizione, a tutti va il nostro grazie assieme a quello dei bambini. La Commissione allo Sport della Circoscrizione e Arci Paho hanno rinnovato l’invito a trascorrere una giornata di giochi al parco del Cimirlo offrendo a tutti i partecipanti il pranzo e la merenda. Grazie all’ospitalità del Parroco ci siamo trovati anche quest’anno all’oratorio tutti i martedì e venerdì dove i bambini sotto l’occhio vigile di mamme volonterose e della Sig.ra Gabriella hanno partecipato ai giochi e lavoretti assieme ai bambini del sobborgo, il venerdì poi il Beppino ha preparato la cena per tutti, bambini ed accompagnatrici. Anche quest’anno l’ASIS ha concesso a tutti i bambini Bielorussi l’entrata gratuita alle piscine di via Fogazzaro e Gardolo, va anche a loro il nostro ringraziamento. Con la festa che si è svolta il giorno 30 agosto, grazie alla Cassa Rurale di Trento che ha messa a disposizione gli spazi per la rappresentazione, si è concluso il soggiorno dei bambini. Durante la festa i bambini coordinati dalle loro accompagnatrici e con il supporto musicale del sig. Concini Giuseppe, hanno ballato e cantato come dimostrazione di affetto e gratitudine verso i loro “ genitori” italiani. La festa si è conclusa sul piazzale delle scuole dove gli Alpini di Povo hanno distribuito a tutti i presenti la tradizionale pastasciutta, dolci e frutta. Infine è arrivato il 3 settembre con la partenza dei bambini, momento triste sia per le famiglie che per i bambini, qualche lacrima e la promessa per alcuni e la speranza per altri di rivedersi il prossimo anno. Bilancio positivo per il progetto Chernobyl 2003 ma non dobbiamo fermarci qui, lo scopo dell’Associazione è quello di coinvolgere sempre più famiglie in modo da ospitare un sempre maggior numero di bambini. Vista la buona riuscita e la grande adesione all’iniziativa del convoglio umanitario, e dopo la visita fatta nel mese di settembre a Recica da parte del nostro segretario Carlo Filippi dove ha raccolto molte richieste di materiale da parte di Istituti (scuole, orfanotrofi,ospedale infantile),è stato deciso di ripetere anche quest’anno l’iniziativa. Pertanto tutti coloro che volessero collaborare con noi per la buona riuscita dell’iniziativa prendano contatti con la nostra Associazione ai numeri sotto elencati. Ed ora vi comunichiamo una buona notizia, una ventina di bambini accompagnati da Elena Filippova, ritorneranno per trascorrere il Natale presso le famiglie che gli avevano ospitati durante l’estate. A questo punto Vi salutiamo con la speranza di veder crescere sempre di più il numero delle famiglie accoglienti dando così la possibilità a molti bambini di venire in Italia beneficiare del nostro clima salubre ed a conoscere l’ospitalità delle nostre famiglie, ricordatevi che un mese trascorso presso di noi giova moltissimo alla loro salute Il giorno 12 dicembre vi aspettiamo numerosi presso la sala della Circoscrizione di Povo alle ore 20,30 all’Assemblea Generale dei Soci e Simpatizzanti per scambiarci gli Auguri di Natale e per un aggiornamento sulle iniziative CHERNOBJL 2004. Per chi fosse impossibilitato a partecipare all’Assemblea BUON NATALE e FELICE ANNO NUOVO. I riferimenti sono: Sig. Sig. Sig. Sig. Centro Servizi ed Esposizione Via Brennero 36 - CALLIANO (TN) Tel. 0464 830028 Fax 0464 830595 Numero verde 800 111999 www.finstral.com - [email protected] Marco Fogolari tel.0461-241365 cell.349-2142041 Carlo Filippi tel.0461-922228 cell.333-3604261 Bertotti Edoardo tel.0461-983374 cell.348-7402502 Andrea Merz tel.0461-811144 cell.349-1681309 Porte, finestre e persiane agente di zona VALCANOVER RENATO Tuttapovo n. 4 - dicembre 2003 5 Circolo culturale ARCI PAHO “Fontana dei Gai” l’ARCI PAHO passa il testimone ra il 31 ottobre del 1991, quando il circolo culturale ARCI PAHO presieduto da Sergio Nichelatti (vice presidente Paolo Giacomoni) firmava il contratto con l’azienda forestale assumendosi la gestione della baita “Fontana dei Gai” per 5 anni. Con il contratto accettava anche il regolamento predisposto dall’Azienda sulla bozza preparata dal consiglio circoscrizionale. Punto qualificante del regolamento era l’impegno a garantire il maggior utilizzo possibile da parte dei censiti di Povo della baita. Molti i lavori necessari per avviare una gestione della struttura, pur egregiamente curata dal precedente gestore il gruppo sportivo Marzola, il rifacimento dell’acquedotto con i collegamenti interni, la pavimentazione della cucina, l’impianto elettrico a batteria, il riscaldamento a gas, ecc. In quella fase collaborava attivamente con il circolo, il gruppo UISP di Povo poi trasformatosi in polisportiva. Nel febbraio del 1995, l’assemblea del circolo, E La Fontana dei Gai di A.Giongo preso atto della non disponibilità a ricandidare del presidente uscente Nichelatti e del vice Giacomoni, ha eletto presidente Aldo Giongo e vice presidente Stefano Ricci, Sergio Nichelatti, vista l’insistenza dei soci rimaneva responsabile della baita e cassiere del circolo. L’anno successivo l’Azienda Forestale ha preso in considerazione le richieste ed i progetti presentati dal circolo per la sistemazione del tetto e la realizzazione di un servizio igienico, decidendo di stanziare all’incirca la somma di 45.000.000 di lire per la fornitura dei materiali necessari e per l’esecuzione degli scavi, impegnando il circolo a realizzare a regola d’arte i lavori, nominando il suo presidente direttore tecnico e responsabile della loro esecuzione. Il 7 agosto 1996, il circolo scriveva all’azienda Forestale ed alla circoscrizione che era disponibile ad assumersi questa responsabilità mettendo a disposizione la manodopera volontaria e ricercando la collaborazione di artigiani locali ponendo la condizione che il contratto di gestione venisse prorogato per almeno altri 5 anni. Nel gennaio 1997, rinnovo del direttivo con la sostituzione del vice presidente con il cav. Aurelio Pontalti e della funzione di cassiere assunta dal presidente. Il primo dicembre 1997 Sergio Nichelatti scriveva all’azienda forestale di rinunciare alla gestione della Fontana dei Gai, di conseguenza anche questo incarico veniva assunto da presidente Giongo. I lavori di ristrutturazione si sono conclusi nell’autunno del 1998, la baita è ora dotata di un servizio igienico interno completo di fognatura e pozzi biologici, (il servizio è rifornito di acqua tramite un sistema a due vasche di recupero dell’acqua piovana del tetto, con sollevamento a mezzo pompa a mano), un tetto nuovo in lamiera, tre nuovi NICHELATTI ALDO IDRAULICO IMPIANTI IGIENICO-SANITARI RISCALDAMENTO - GAS METANO POVO - Via della Resistenza, 34 - Tel. 0461 810082 6 Tuttapovo n. 4 - dicembre 2003 Circolo culturale ARCI PAHO camini uno nel bivacco aperto, uno in cucina e uno nel soggiorno sostituendo il fornello a gas (tendenzialmente pericoloso se usato in modo improprio) con uno a legna ed un rinnovato barbecue esterno. Il 14 maggio del 1998 il presidente dell’azienda Forestale dott. Lino Tomasi e il presidente Arci Paho Aldo Giongo firmavano la nuova concessione d’uso valevole fino al 31 dicembre 2003. Questa in sintesi la storia di una gestione che sta per concludersi, il circolo ha operato, pur con tutti i suoi limiti, nel modo migliore possibile per garantire a tutti la possibilità di utilizzare la baita, la media di utilizzo annuo è stimata in più di mille persone. L’utilizzo in proprio, fatta esclusione per le giornate di lavoro di manutenzione o rifornimento legna, non ha mai superato le due giornate annue. Un ringraziamento a quanti ci hanno aiutati, nelle manutenzioni straordinaria, nel taglio e sistemazione della legna ed un particolare ringraziamento a Wilma Marchel (casalinghi e ferramenta) e alle sempre disponibili amiche della rivendita giornali e tabacchi di Tiziana Pegoretti per aver gestito le prenotazioni della baita. Naturalmente non ci aspettiamo nessun ringraziamento (anche se ci farebbe piacere riceverlo), operare a favore della cittadinanza è uno dei punti qualificanti del nostro statuto, ci basta aver riscontrato una trascurabile quantità di critiche e molti graditi suggerimenti. Siamo certi che i prossimi gestori saranno migliori di noi (l’evoluzione della specie è nella natura delle cose), raccomandiamo loro di consentirne l’uso a quanti l’anno utilizzata in questi anni, in particolare i giovani sempre alla ricerca di un luogo dove auto gestirsi le loro feste in pace senza infastidire nessuno, a loro il nostro saluto, scusandoci per le eventuali carenze riscontrate. Tuttapovo n. 4 - dicembre 2003 7 Comitati gemellaggio Povo Znojmo Villazzano 2004 - Povo, Villazzano e Znojmo nella nuova Europa di A. Giongo Gemellaggi tra città sono stati ideati con l’obiettivo di stabilire rapporti d’amicizia e collaborazione tra popoli diversi della nostra vecchia Europa. Sono nati alla fine dell’ultima guerra mondiale per rimarginare le profonde ferite causate dal sanguinoso conflitto. Come sapete il nostro gemellaggio, tra Povo, Villazzano e Znojmo ha radici più antiche, risale alla prima guerra mondiale, quando il nostro Trentino faceva parte dell’impero Austrungarico, una grande nazione composta da molti popoli con lingue e tradizioni diverse. Come avete letto sul bellissimo libro appena uscito “Quando Povo era Comune” Il 28 maggio 1915, I Ragazze di Znojmo alla festa dell’uva salirono in treno 569 persone di Povo pari al 25% della popolazione residente, 1600 in tutto con la gente di Villazzano e dopo un lungo e faticoso viaggio arrivarono a Znaim (l’attuale Znojmo) dove rimasero per tre anni, fino alla fine della guerra, ospitati nei villaggi agricoli aiutavano i contadini e i bambini andavano a scuola imparando il tedesco e furono trattati, quasi sempre con amicizia e solidarietà. La cosa peggiore per i gemellaggi è rimanere un pezzo di carta appeso al muro od un’insegna commemorativa all’ingresso del paese, per questo abbiamo insistito tanto per dedicare una via a “Znojmo” in prossimità della scuola media e siamo stati felici di poter portare i nostri giovani musicisti ad esibirsi nella città gemellata durante la grande festa dell’uva. Stiamo per distribuire alle scuole un libretto informativo per far conoscere la storia di questo gemellaggio unitamente ad una videocassetta prodotta qualche anno fa dal circolo culturale Arci Paho, mentre abbiamo avviato rapporti epistolari e tramite posta elettronica tra la nostra scuola e una scuola di Znojmo in lingua inglese e tedesca, iniziativa curata dalle rispettive insegnanti di lingue. Il prossimo anno abbiamo in programma a fine maggio, la seconda edizione del torneo “Fabio Merler” di pallavolo femminile under 13, incontri scolastici tra i ragazzi che hanno stabilito i contatti tra le due scuole e per finire una grande festa giovanile con i ragazzi dei gruppi rock del progetto giovani aperta a tutti, con musica cibi bevande ed allegria. A luglio parteciperemo al torneo internazionale di calcio giovanile a Znojmo ed a settembre pensiamo di ripetere la trasferta alla festa dell’Uva dei nostri ormai famosi gruppi musicali. Continua a pagina 11 8 Tuttapovo n. 4 - dicembre 2003 Circolo culturale ARCI PAHO ! Se a Povo a Natale un Presepe Quarta edizione a freddo? Non avete voglia di uscire? Fate un piccolo sforzo, c’è qualcosa in paese che vale la pena di vedere. Come annunciato nel numero scorso anche quest’anno il circolo culturale Arci Paho e la Circoscrizione di Povo con il club interassociativo Tuttapovo e la collaborazione della Famiglia Cooperativa di Povo e la Cooperativa Kaleidoscopio hanno organizzato il concorso per il miglior presepio di Povo (costruiti in posti accessibili al pubblico). Lo scopo di questa manifestazione è quello di valorizzare e promuovere la realizzazione di presepi nelle vie del paese per creare un clima natalizio, visitare insieme opere artigianali e creative passando qualche ora piacevole conoscendo meglio il sobborgo e la sua gente. Visto che il concorso prevede molti premi, i visitatori sono pregati di esprimere il voto (utilizzando la scheda in basso) nella casella corrispondente al numero del presepe, esposto a fianco d’ogni F opera, voto variabile da 5 a 10 punti. I presepi saranno anche valutati dal punto di vista strettamente artistico da una giuria di esperti d’arte. A conclusione della vostra, spero piacevole, fatica siete invitati alla conclusione del concorso. Sabato 10 gennaio alle ore 15.00 vi aspettiamo in Piazza Manci per accompagnarvi a visitare i presepi del centro storico con le canzoni natalizie dei “Cantori della stella”. Finito il giro, verso le 17.00 tutti al centro civico dove saranno premiati tutti i concorrenti e ci sarà un momento di festa per tutti con un rinfresco offerto dalla Famiglia Cooperativa di Povo. Tra tutti i votanti presenti in sala sarà estratto a sorte un premio, attenzione i partecipanti al concorso che non saranno presenti in sala non avranno diritto ad alcun premio. Non resta che augurarvi una piacevole visita, darvi un arrivederci al 10 gennaio ed augurare a tutti buon Natale e felice anno nuovo. Scheda di voto per la rassegna “Presepio Povo 2003” Nome __________________________________________ abitante a _______________________ A seguito della visita effettuata ai presepi partecipanti alla rassegna - concorso “Presepio Povo 2003” esprimo il seguente voto (da 5 a 10 punti): 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 N.B. - si auspica siano visitati il maggior numero di presepi, per ogni manufatto si può esprimere un voto da 5 a 10. Le schede votate devono essere inserite nell’apposita urna entro lunedì 5 gennaio 2004, presso la Rivendita di giornali e tabacchi di Maria Tiziana Pegoretti in via della Resistenza a Povo. Oreficieria Casagrande & C. di Merz Maria TRENTO - Via S. Pietro, 1 - Tel. 0461 982011 Tuttapovo n. 4 - dicembre 2003 9 Sezione Gruppi - Categoria Tradizionali 1. Casa di riposo “Margherita Grazioli” - sala pluriuso in località Man S.Antonio, 45 7. Comitato chiesa di Oltrecastello - chiesa di Oltrecastello Sezione Gruppi - Categoria Creativi ! Itinerario concorso Presepio 2003 2. Casa di riposo “Gabbiolo” - via Znojmo 16 sala pluriuso 3. Mazzalai Nadia - Chiesa S.Francesco di Gabbiolo 5. Casa di riposo “M. Grazioli” - sala pluriuso in via Sprè, 3 14. Spazio Aperto - sala in via Dallafior, 2 Sezione Singoli - Categoria Tradizionali 4. Faletti Bruna - via Madonna della Corona, 14 Povo (TN) Via Castel di Pietrapiana Tel. 0461 810444 6. Giacomoni Ines - via Borino, 39 (in giardino) 8. Giovannini Roberta - via dei Ronchi, 1 9. Bonvecchio Elena - via della Selva, 3 10. Dal Sasso Simone - via Marchesoni, 33 11. Tomasi Mauro - via Sabbioni 22/17 (case dei puffi) 12. Cagol Mariano - via Pantè, 12 13. Camin Cristina - via Pantè, 13 (sottotetto casetta) 15. Grassini Eligio - piazza Manci, 5 (vetrina farmacia) 18. Bonvecchio Sergio e Giuliano - via Resistenza 10 (finestra che guarda la via) Sezione Singoli - Categoria Creativi 16. D’A. Antonio - piazza Manci, 14 (locanda “Al Cavaliere”) 17. Bernardi Cristina - in via Resistenza 25 (vetrina fioreria) 19. Pegoretti Marco - chiesetta di S.Pantaleone di Oltrecastello 20. Miori Daniela in Cagol - Via Castel di Pietrapiana, 17 (nel cortile della casa “giuditi”) Tuttapovo n. 4 - dicembre 2003 10 Foradori Matteo Piante da orto Piante da appartamento Piante da giardino Azienda Agricola Vendita Fiori: crisantemi ciclamini stelle di Natale Comitati gemellaggio Povo Znojmo Villazzano Segue da pagina 8 Un programma molto impegnativo che vedrà come sempre una stretta collaborazione tra il comitato di Povo e di Villazzano, chiunque fosse interessato a collaborare entrando a far parte del comitato gemellaggio sarebbe il benvenuto, portando nuove idee ed ampliando questo rapporto con una repubblica che dal primo maggio sarà a tutti gli effetti parte della comunità europea, cittadini di unica grande Europa. Chi vuol aderire ai comitati gemellaggio Povo Znojmo - Villazzano, può rivolgersi al segretario organizzativo Aldo Giongo (E - Mail [email protected]) o al presidente del comitato di Povo, Giorgio Betti. Incontro ufficiale al comune di Znojmo – da sinistra: L’interprete Olga Mravikovà, Giorgio Betti presidente del comitato gemellaggio Povo – Znojmo e vice presidente della circoscrizione di Povo, Tronconi Maria Teresa ved. Merler, Slusny Jaroslav presidente del comitato città gemellate di Znojmo ed ex vice Sindaco, Paolo Bortoli vice presidente del comitato di Povo, Rita Cadonna del comitato gemellaggio di Villazzano e Giongo Aldo segretario organizzativo dei comitati gemellaggio Povo – Znojmo – Villazzano. Corsi di lingue Il circolo culturale Arci Paho comunica che sono in svolgimento il: - corso di spagnolo con Ofelia Pereira - Corso di portoghese con Ana Lucia Dos Santos Wilson A metà gennaio partirà il corso di Yoga ed è allo studio un corso di Shiatsu. La partecipazione è riservata ai soci ARCI, avvertiamo che è aperto il tesseramento per il 2004 - la tessera costa sempre 10,00 euro (diminuita rispetto alle vecchie 20.000 lire) e da diritto a molti sconti e convenzioni validi in tutta Italia. Iscrivetevi numerosi! telefonate al numero 0461 819947 (Aldo Giongo) o 0461 810435 (Elio Pontalti) E - MAIL [email protected]. Tuttapovo n. 4 - dicembre 2003 11 Gruppo sottozero Pattinaggio al Parco Cimirlo di Chiara Giacomoni nche quest’anno il Gruppo Sottozero che fa riferimento alla Parrocchia di Povo, freddo permettendo, preparerà il campo da ghiaccio al Parco del Cimirlo. Complice l’effetto serra che rende gli inverni più miti da quattro anni la pista da ghiaccio si è spostata dal campo da calcio di Povo adiacente A Il Gruppo Sottozero 12 Tuttapovo n. 4 - dicembre 2003 l’oratorio a quello del Cimirlo luogo ideale sia per la quota sia perché è situato in un luogo ombreggiato. Fortunatamente gli anni passati sono stati sufficientemente freddi da permettere di aprire il campo agli inizi di gennaio e nonostante sia rimasto in attività poco più di un mese, si sono registrare un numero altissimo di entrate confermando la pista di pattinaggio come luogo di incontro per tutti. Per avere informazioni in tempo reale sull’apertura del campo potete: a) controllare la temperatura, quando raggiunge i meno 10° C a Povo state sicuri che in Cimirlo in ghiaccio è pronto b) consultare il sito www.grupposottozero.it in cui troverete orari d’apertura, informazioni, foto, numeri di telefono e le novità o leggere i cartelloni sulle bacheche del paese c) telefonare a Nicola 347/8955636 Gli orari e i giorni di apertura rimangono invariati e sono: Venerdì 20:30-22:30 Sabato 16:00-18:00 e 21:00-23:00 Domenica e festivi 16:00-18:00 Coro Campel - Doss S. Agata Natale di canti e canti di Natale Chiesa di Povo sabato 20 ore 20.45 uesto 2003 che volge al termine è stato un anno intenso e ricco di novità per il coro Campel Doss S. Agata: tante le prove, tanti i concerti, tanti i brani nuovi, tante anche le soddisfazioni. E probabilmente uno dei maggiori traguardi quest’anno è stato quello di riuscire ad estendere il proprio repertorio guardando anche un po’ al di là delle nostre montagne, cercando di uscire dalla cerchia un po’ stantia delle “solite canzon”, col desiderio di ampliare la propria cultura e di provare anche altri generi musicali. Questo sforzo risulta d’altra parte evidente ripercorrendo brevemente i principali impegni sostenuti dal coro: a partire dalla rassegna natalizia di Povo del 2002, dove a fianco dei canti alpini tradizionali hanno fatto la loro comparsa due brani rinascimentali ed un mottetto in latino. O nella rassegna pasquale dello scorso aprile, sempre a Povo, quando tra gli autori dei brani presentati (due rinascimentali, romantici gli altri) è spuntato addirittura un Franz Schubert. Così nei consueti incontri primaverili di “Canzon en rima” a Povo e a Villa Longo di Tavernaro (appuntamenti che hanno approfittato del prezioso aiuto dei poeti del Club Armonia) si sono potuti assaporare anche canti profani del ‘500 e dell’800 italiano. Per non parlare poi di quello che è stato il più grosso impegno di quest’anno per il coro: l’organizzazione del concerto alla Sala della Filarmonica di Trento di metà settembre. A questa manifestazione, che ha avuto un ottimo successo sia dal punto di vista musicale, sia come partecipazione del pubblico, hanno partecipato anche il Landeschor di Salisburgo (legato da ormai lunga e profonda amicizia al Campel Doss S. Agata) ed “I Madrigalisti del Borgo”. Il programma della serata, molto apprezzato dagli spettatori, prevedeva una scelta di brani del repertorio colto di varie epoche e di vari paesi. Dopo questo appuntamento, il coro si è concentrato nella preparazione di un repertorio sacro comprendente un’intera messa di Schubert e bra- Q ni di Wolf, Viadana, Gallus ed altri autori romantici, presentando il frutto del proprio lavoro in tre concerti: al 27 settembre nella chiesa di S. Pio X, al 26 ottobre al Santuario delle Laste, ed al 7 dicembre nella chiesa di Cognola. L’attenzione dei coristi è ora rivolta chiaramente agli impegni “natalizi”, prima fra tutti la Rassegna Natalizia che il coro organizza tutti gli anni il sabato precedente Natale nella chiesa di Povo e che quest’anno si terrà sabato 20 dicembre alle ore 20.45. La rassegna, che tutti gli anni chiama tre cori ospiti, sempre diversi, da dentro e fuori regione, è giunta già alla ventesima edizione (arrivando così al record di 60 cori invitati!). I cori partecipanti quest’anno saranno il coro veneto Woodstock ed i cori Monteverdi e Roen, entrambi della Val di Non. Nel rivolgere a tutti i lettori l’invito a partecipare a questa manifestazione ed agli altri appuntamenti del coro, il Campel Doss S. Agata manda anche i più sentiti auguri di buone feste. D.L. Concerto alla Sala della Filarmonica di Trento di metà settembre FALEGNAMERIA GIACOMONI DI LORENZO E FRANCESCO S.N.C. POVO (TN) - VIA SABBIONI, 3 - TEL. E FAX 0461 810093 Tuttapovo n. 4 - dicembre 2003 13 Filodrammatica “Concordia ‘74” di Povo Rassegna Isidoro Trentin, atto XVI Ultimi aggiornamenti dalla Filodrammatica Appassionati di teatro? Disoccupati? Stanchi di guardare e basta? Stufi di esclamare: “Si, ma per recitare come l’Andrea ero capace anch’io?” Curiosi di sapere cosa c’è dietro quelle pesanti quinte scure? Bene, è la vostra occasione! La Filodrammatica Concordia ‘74 di Povo cerca volontari per piacevoli serate di spettacoli e non solo! Attori, attrici, novizi o esperti, appassionati, tecnici luci, scenografi, acconciatori, o semplicemente appassionati o accompagnatori per le trasferte... insomma, tutto fa buon brodo! Vi cerchiamo, vi bramiamo, vi desideriamo... per voi, le nostre porte saranno sempre aperte! Per chi fosse interessato, il ritrovo è il giovedì ed il martedì sera presso il piazzale dell’oratorio, ma per più serie e dettagliate informazioni è possibile chiedere al presidente Carlo telefonando allo 0461-810651 (e non è una linea 144!) Vi aspettiamo numerosi! finalmente cominciata. Cosa? L’annuale rassegna Isidoro Trentin, ormai giunta alla XVI edizione, sempre in memoria degli amici Maurizio, Alessandro e Marco. Quando? Quando cosa? Quando è cominciata? Sabato 15 novembre è stata la prima serata, l’inaugurazione, e che inaugurazione! A tagliare il Nastro Rosso del Via è stata nientemeno che la filodrammatica Piccolo Teatro Città di Chioggia, presentando “Le baruffe chiozzate” di Carlo Goldoni. Accidenti! Il pubblico ha gradito, ha riso e applaudito, e se il buongiorno si vede dal mattino, questa è una colazione di biscotti e miele che finirà in lauto banchetto... Quando? Come? Alla fine della rassegna, come tradizione, l’ospitante compagnia di Povo presenterà in anteprima regionale e mondiale il suo nuovo, ultimissimo lavoro: “Sen tuti da manicomio” del già collaudato Bruno Capovilla, per un doppio appuntamento (sabato 7 e do- È menica 8 febbraio, quest’ultimo pomeridiano e ad ingresso libero) che è così doppio da valere per quattro! E poi l’ultimo, immancabile e già citato doppio appuntamento con la Filo di Povo... non mancate! Comunque, se voleste ulteriori informazioni... abbiamo tappezzato la città di volantini e manifesti! Cercate, gente, cercate... Ma siccome non di solo palco vivono gli attori, tra un sipario e un applauso vi è posto anche per la vita mondana, intramontabile ed apprezzata come dimostra la sentita partecipazione: in occasione dell’ultimo viaggio di piacere a Roma, ai castelli, a Tivoli, vi sono stati così tanti desiderosi d’iscriversi che non è stato possibile accontentarli tutti! Con puro sadismo annunciamo quindi loro che il viaggio ha soddisfatto appieno le aspettative, regalando momenti piacevoli grazie anche e soprattutto alla piacevolezza della compagnia dei presenti. Tranquilli, vi saranno altre occasioni... Il programma completo? Eccolo! Sabato 22 novembre Sabato 29 novembre Sabato 6 dicembre Giovedì 25 dicemre Sabato 13 dicembre Sabato 10 gennaio Sabato 17 gennaio Sabato 24 gennaio Basta ‘n attimo Cosa en fente del nono? Il Pollo è Natale... Auguriii! Pochi ma boni L’armata Brancaleone Antistress Tredici a tavola Filo di Laives Filo Bastia di Preore Gruppo “Sipario Amico” di Merano Filo CE.DRO T.I.M. di Meano Logeta di Gardolo Filo “La Nossa Trent” EMME ELETTRONICA di Molinarolli Michele Assistenza Roadstar - Goodmans Via Campanelle, 36 - Cognola (Tn) Tel. 0461-261531 DA MARTEDI’ A SABATO 09:00 - 12:00 15:00 - 19:00 14 Tuttapovo n. 4 - dicembre 2003 RIPARAZIONE DI TUTTE LE MARCHE: RADIO - AUTORADIO (anche montaggio) - HI-FI TV - VIDEOREGISTRATORI PICCOLI ELETTRODOMESTICI GRANDI ELETTRODOMESTICI A DOMICILIO Possibilità di ritiro e consegna a domicilio Sezione Sat di Povo Fai un regalo alla Befana!! All’attenzione di tutti i bambini (e dei genitori) a Befana arriverà a Povo, puntuale, il 6 gennaio, alle 18, scendendo dal campanile, “chiamata” dalla SAT e dagli Alpini. Porterà a tutti i bambini un piccolo dono al termine di un lungo volo nei nostri cieli. Non mancheranno il vin brulè, la lotteria, l’allegria che allieterà l’attesa. Quest’anno però vorremmo che fosse una BEFANA SPECIALE. Nei contatti che abbiamo avuto con i suoi rappresentanti, (non è mica facile portare tra di noi la Befana!) ci è stato detto che LEI ha un desiderio: vorrebbe ricevere dei doni! Sì, avete capito bene, la Befana vorrebbe dei regali. Certo non per lei, ci è stato ancora detto, la Befana è troppo discreta per parlane, che c’è una sua sorella, una Befana che ha la responsabilità del Sud America, che ha poco o nulla da portare ai suoi bambini di laggiù. Bambini che non hanno un quaderno, una L gomma, dei pastelli colorati. Fratellini che si passano l’un l’altro un mozzicone di matita. Sì, poiché laggiù, a scuola si va a turno, perché bisogna portare gli animali al pascolo, accudire i bambini più piccoli, assistere il nonno anziano e malato. Sono bambini che vivono sulla Cordillera Blanca, in Perù, aiutati dai volontari dell’Operazione Mato Grosso, e che anche noi vogliamo aiutare. Allora, cosa si fa? SEMPLICE! Invitiamo tutti i bambini, il giorno della Befana a portare un regalo per la Befana Sud Americana (quaderni, gomme, pastelli colorati, matite, penne); la vostra Befana vi consegnerà un piccolo dono e voi “regalerete” qualcosa a lei. Come vedete non si chiede molto al termine di un periodo, quello natalizio, che ci vedrà comunque ricevere tanti regali. Allora forza bambini, vi aspettiamo il 6 gennaio con il vostro REGALO ALLA BEFANA! • RISTRUTTURAZIONI CIVILI INDUSTRIALI • MANUTENZIONI di Roberto e Valentino S.n.c. • COSTRUZIONI IN GENERE • REALIZZAZIONI E VENDITA IMMOBILI Loc. Gabbiolo 33 - Povo (TN) tel. 0461810930 - 336452328 Tuttapovo n. 4 - dicembre 2003 15 Occasioni speciali Con il patrocinio delle Circoscrizioni di Povo e Villazzano Le Sezioni SAT di Villazzano e di Povo in collaborazione con la Pastorale del Turismo organizzano FINE D’ANNO in MARZOLA nella notte di mercoledì 31 dicembre Una camminata sulla Marzola per quanti amano la montagna e vogliono regalarsi un Capodanno diverso e significativo. La festa diventa solidarietà: “il nostro cenone di San Silvestro con gli indios delle montagne andine”. Gli organizzatori propongono un atto concreto di sostegno al progetto “O.M.G.” che quest’anno ha coinvolto numerose sezioni SAT Zumbahua ed il suo ospedale Zumbahua è un paese della provincia andina del Cotopaxi in Ecuador, abitata da circa 50.000 campesinos (prevalentemente indios) e situata a 3.600 metri s.l.m. Dal 1977, Maria e Mauro Bleggi di Trento, volontari dell’Operazione Mato Grosso, vivono e lavorano gratuitamente per e con questa gente. La povertà estrema, la malnutrizione e la scarsa igiene sono le cause principali di moltissime malattie che colpiscono principalmente bambini e anziani. L’assistenza sanitaria quasi assente e l’alta mortalità infantile fra questa gente, maltrattata e rifiutata negli ospedali delle città perché indios e poveri, ha fatto nascere in Mauro e Maria il desiderio e il sogno di dare loro una speranza. Nel 1993 è stato inaugurato un ospedale per i poveri con circa 35 posti letto. L’assistenza medica, ostetrica e pediatrica è garantita da medici ecuadoriani mentre l’attività chirurgica è svolta saltuariamente da medici e infermieri volontari italiani. La gestione dell’ospedale di Zumbahua è in gran parte sostenuta dal lavoro dei volontari dell’O.M.G. Programma Parteciperà anche l’Arcivescovo di Trento Mons. Luigi Bressan, per onorare la nostra montagna e per una preghiera di ringraziamento e di benedizione. Ore 21.30 - Ritrovo in località Maranza (si può raggiungere anche in Macchina) Ore 22.00 - Partenza a piedi per la Marzola con accompagnatori Ore 23.45 - alla Croce della Cima, riflessione dell’Arcivescovo, saluti e auguri di “Buon Anno” Ore 24.30 - discesa al Bivacco Bailoni, brindisi e festa popolare, rientro in Maranza e “Buonanotte” Nota: qualora le condizioni atmosferiche o ambientali non permettessero la salita in Marzola, gli accompagnatori SAT saranno a disposizione per guidare i partecipanti, a partire da Villazzano ad ore 22.00 fino alla Cappella dei prati di Maranza. Seguirà la festa attorno al fuoco. Informazioni: Pastorale del Turismo, tel. 0461 891226 Gli organizzatori raccomandano di munirsi di equipaggiamento adeguato e pila frontale. Declinano ogni responsabilità per infortuni che dovessero accadere durante la manifestazione. Pollo allo spiedo mercoledì e sabato al mercato di Povo 16 Tuttapovo n. 4 - dicembre 2003 Sci nautico Thomas Degasperi quinto ai mondiali under 21 opo aver vinto l'eliminatoria di slalom ed aver conquistato meritatamente la finale dei campionati mondiali under 21 di sci nautico discipline classiche, che si sono svolti lo scorso 29 novembre in Cile a San Bernardo (40 Km da Santiago), sembrava che Thomas Degasperi potesse conquistare facilmente almeno un podio. Purtroppo, un po' l'emozione e le condizioni fisiche non al meglio ed un po' il forcing degli avversari ha costretto l'atleta di Povo ad un comunque onorevolissimo 5° posto. Ha vinto l'inglese William Asher, secondo l'italiano Matteo Ianni, autore di uno strepitoso recupero, mentre la medaglia di bronzo è andata allo statunitense Ty Oppenlander. I nostri complimenti comunque a Thomas Degasperi per questo quinto posto che lo conferma ai vertici assoluti dello sci nautico italiano ed un augurio per i prossimi appuntamenti. D Paolo Giacomoni n questo mondo globalizzato dove si hanno informazioni di qualsiasi tipo provenienti da qualsiasi parte del mondo sembra impossibile che notizie di sport che coinvolgono atleti italiani non compaiono in nessuna trasmissione, nemmeno sul satellite... per avere notizie sulla gara abbiamo dovuto telefonare ai familiari. Sembra che gli sport cosiddetti “minori” non meritino il giusto risalto... ma se Ronaldo ha mal di gola lo sa tutto il mondo... in pochissimo tempo! I Carlo Nichelatti Tuttapovo n. 4 - dicembre 2003 17 G.S. Marzola Volley Settore pallavolo: un gruppo che cresce in qualità e di numero abato 8 novembre il G.S. Marzola ha chiamato a raccolta le atlete che giocano a pallavolo, dalla Serie C al minivolley. Nella sala del Centro Civico di Povo, piena di atlete e genitori, il Presidente Carlo Segatta e il direttore Sportivo Roberto Bortolotti hanno fatto gli onori di casa e S Squadra Serie C Marzola - Siram campionato 2003/04 assieme a loro si sono alternati sul palco l’ing. Paolo Zadra, direttore della Siram, e il rag. Sandro Minestrina, della Cassa Rurale di Trento, che aiutano il G.S. Marzola, con le loro sponsorizzazioni, a portare avanti l’attività pallavolistica che rappresenta una delle maggiori realtà regionali sia in termini di quantità che di qualità. Dalla stagione 2002/03 conclusa con risultati più che soddisfacenti (titoli regionali con l’Under 19 e l’Under 15, un secondo posto con l’Under 17, la vittoria in 3 a categoria, la conquista del Trofeo Beccari nel CSI e la vittoria del Torneo Nazionale di Ancona) si è passati a presentare la stagione 2003/04 che vedrà in campo un numero impressionante di squadre: la prima squadra che sarà impegnata in Serie C, la squadra delle promesse che disputerà al 2 a Divisione e le squadre giovanili che disputeranno i seguenti campionati: l’Under 19, 2 squadre Under 17, 2 squadre Under 15, 2 squadre Under 14, 2 squadre Under 13. Quello che più inorgoglisce è che dietro questi grandi numeri cresce, sia qualitativamente che numericamente, un gruppo di ragazzine che frequentano i corsi di minivolley che ha già superato le 70 unità e che assicura anche per i prossimi anni nuove ragazze che si cimenteranno nella pallavolo che, qui a Povo, vanta una tradizione e una qualità che ci è invidiata in tutta la Regione e che è considerata anche fuori dai nostri confini. AUTOTRASPORTI NAZIONALI DAMIAN VITTORIO e C. snc POVO - TRENTO 18 Tuttapovo n. 4 - dicembre 2003 G.S. Marzola Una stagione invernale piena di appuntamenti agonistici nche quest’anno lo Sci Club Marzola, oltre a proseguire nell’opera di valorizzazione dei giovani fondisti locali (ricordiamo fra tutti Luca Orlandi che oramai fa parte della Nazionale giovanile di fondo), organizza tutta una serie di gare di sci da fondo e anche di ciaspole. Tutte le gare saranno organizzate alle Viote del Monte Bondone e il loro svolgimento è a fianco. A Maggiori informazioni si potranno avere sul nostro sito internet www.gsmarzola.org oppure chiamando: - SCI CLUB MARZOLA tel. 0461/810095 - cell. 348/3009903/2/1 fax 0461/819280 - A.P.T. DI TRENTO, Ufficio di Vaneze, tel 0461/947128 fax. 0461/947188 - SCUOLA SCI FONDO VIOTE, tel. 0461/948105 21a edizione “LA GALOPERA” gara di gran fondo sulla distanza di 30 Km. TROFEO CASSA RURALE DI TRENTO gara di 25 gennaio 2004 fondo zonale riservata alle categorie Baby - Cuccioli - Ragazzi/e - Allievi/e 11 gennaio 2004 3a edizione LA CIASPOLERA gara e passeggiata con le ciaspole su di un percorso di 6 Km. TROFEO COMUNE DI TRENTO gara sci alpini12 febbraio 2004 stica individuale in notturna di 4 Km sul percorso Malga di Mezzavia - Palon 2a edizione TROFEO MICHELE CESTARI gara 22 febbraio 2004 sci alpinistica individuale con salite e discese dalle Tre Cime del Bondone TROFEO SIRAM DALKIA gare valevoli per i 07 marzo 2004 Campionati Trentini categorie Baby e Cuccioli 08 febbraio 2004 Corso sci fondo per ragazzi scuole elementari e medie o Sci Club Marzola con il patrocinio del Comune di Trento organizza e promuove un corso di avviamento e perfezionamento alla pratica dello sci di fondo, rivolto agli alunni delle scuole elementari e medie del comune di Trento. I corsi si terranno sulle pista delle Viote sul Monte Bondone. L Svolgimento del corso Dopo le vacanze natalizie, una lezione a settimana nei pomeriggi di venerdì, a partire dal 9 gennaio 2004 dalle ore 15.00 alle ore 17.00. O il sabato mattina a partire dal 10 gennaio 2004 dalle ore 9.00 alle ore 11.00. I corsi si articoleranno in 10 uscite di due ore in gruppi composti da 8 - 10 alunni. Servizio di trasporto Il costo del trasporto sarà sostenuto dal comune di Trento in collaborazione con la società Trentino Trasporti. Partenza del venerdì Alle ore 13.50 da Via Fermi in Clarina (piazzale Poli Regina) e alle ore 14.00 dal Piazzale Zuffo (ingresso casello autostradale Trento centro) Partenza del sabato Alle ore 7.50 da Via Fermi in Clarina (piazzale Poli Regina) e alle ore 8.00 dal Piazzale Zuffo (ingresso casello autostradale Trento centro) Costo del corso Euro 130,00 la quota comprende il trasporto, maestro di sci della SCUOLA SCI FONDO VIOTE, assicurazione R.C. per danni a terzi derivanti dalla pratica dello sci, accesso alle piste, gara di fine corso e premiazioni. Termine iscrizioni: 7 gennaio 2004 Tramite versamento della quota a favore dello SCI CLUB MARZOLA sul c.c. COSTRUZIONI MERZ srl bancario n. 10/1408 c/o Cassa Rurale di Trento ABI 8304 CAB 1810 e compilazione del modulo d’iscrizione che potrà essere richiesto telefonando ai numeri 0461/810095 dalle ore 9.00 alle 21.00 o 0461/811311 oppure presso la sede dello SCI CLUB MARZOLA in Piazza Manci, 5 a Povo il lunedì e il martedì dalle ore 20.30 alle ore 22.00. Specializzata anche in ristrutturazioni 38050 POVO (TN) Via Borino, 55 - Tel. 0461 810086 Tuttapovo n. 4 - dicembre 2003 19 Gruppo Imbe Centauri Povo ccoci qua! Siamo ormai giunti alla fine della stagione 2003! Quest’anno è stato veramente splendido, con una temperatura che t’invogliava a non fermarti mai abbiamo potuto macinare migliaia di chilometri senza una goccia d’acqua. Tra le novità di quest’anno abbiamo una sempre maggior partecipazione di motociclisti e il nostro punto d’incontro, il bar di un appassionato motociclista da strada ma soprattutto del motocross, l’Oltre Bar di Paolo Zordan. Abbiamo organizzato molti giri, sono da ricordare le presenze alle gare di motocross e di velocità, in particolare lo straordinario appuntamento al motomondiale del Mugello diventato per noi l’occasione di tre giorni di festa. Ci sono stati poi due indimenticabili motoincontri, l’Oltre Bar Biker e il Gruppo IMBE Day. Nel primo giro abbiamo seguito un percorso con partenza da Oltrecastello, proseguiti poi per la strada della Fricca, Lavarone, Asiago e Schio; al Pian delle Fugazze ci siamo fermati per un rinfresco. Da qui siamo discesi fino a Rovereto con un ampio giro fino a Mori al deposito Mutinelli dove ci aspettava una magnifica mangiata e tanta birra. Nel secondo percorso siamo partiti sempre da Oltrecastello verso Lavis, continuando poi per la Val di Cembra verso Cavalese, il passo del Lavazè e il E lago di Carezza. Siamo poi giunti al passo Costalunga e a Vigo di Fassa. A Molina di Fiemme ci siamo fermati per un rinfresco al Parco Rio Cadino. Siamo infine ritornati fino alla Grotta di Villazzano dove avevamo organizzato una gran festa. Per queste due manifestazioni vogliamo ringraziare calorosamente Paolo Zordan dell’Oltre Bar, il distributore della birra Mutinelli, il GSA, l’Associazione Grotta e tutti quelli che ci hanno dato una mano. A questo punto vorremmo soffermarci su una nuova passione che si sta diffondendo fra i centauri della strada, quella di girare in pista. Sono ormai molti i piloti poèri che hanno assaporato l’ebbrezza della velocità in pista, un po’ per scappare al sempre maggior traffico e un po’ per il nuovo codice della strada. Per concludere citiamo la tradizionale cena di fine stagione svoltasi al rifugio Campel con la partecipazione di una cinquantina di persone, fra mototuristi, crossisti, piloti e simpatizzanti. In quest’occasione abbiamo premiato i piloti che si sono impegnati nelle varie categorie e rinnovato lo staff dirigenziale. N.B. Chi volesse partecipare alle nostre gite, volesse indirizzi e recapiti telefonici per girare in pista, non ha che da mettersi in contatto con noi e... più saremo, più ci divertiremo! Buon Anno a tutti! di Zordan Paolo & C. Piazza Oltrecastello n°2, Povo - Trento - Tel. 0461/810181 - Chiuso il lunedi 20 Tuttapovo n. 4 - dicembre 2003 Birreria Gelateria Paninoteca Tabacchi e giornali Sport Team Rossocorse novità in arrivo a stagione automobilistica 2003 si è conclusa con la mitica Trento - Bondone, (quest’anno alla sua 53à edizione), che il team Rossocorse guarda già al prossimo anno. Per il 2004 infatti ci sono in serbo grandi cambiamenti e novità. Abbiamo chiesto a Lovato, neo presidente e pilota di punta, notizie più approfondite al riguardo: “si per la prossima stagione abbiamo in cantiere qualche novità; intanto stiamo valutando di aggiornare il parco macchine, crediamo molto nelle ultime novità ALFA ROMEO ed in particolare nella nuova 147 GTA, che stiamo già trattando, in seguito vorremmo costituire L una associazione sportiva atta ad iniziare nuovi piloti a questa specialità. A tal proposito chi vuole già da adesso chiedere informazioni in merito può contattarci ai seguenti numeri telefonici. 0461421083 e al 3382912390. Chiediamo infine: e la stagione appena conclusa come è andata? “... Beh... risponde Lovato, ho festeggiato quest’anno 20 anni di attività agonistica e alla Trento-Bondone ho pensato bene di rispolverare la mia prima vettura da corsa, una splendida FORD SIERRA COSWORT ormai inutilizzata da anni, pochi risultati ma grande spettacolo e...un pizzico di nostalgia. Tuttapovo n. 4 - dicembre 2003 21 Solidarietà Grande partecipazione alla prima Cena Solidale umerosa la partecipazione sabato 18 ottobre 2003 alla prima “cena solidale” proposta nel nostro sobborgo, oltre duecentocinquanta persone hanno raccolto l’invito di alcuni amici per ritrovarsi assieme e condividere questo momento. Ancora una volta lo spirito di solidarietà che contraddistingue la nostra Comunità ha raccolto un invito e si è manifestato al sobborgo. Oltre a quanti hanno partecipato alla cena, numerose sono state le persone che si prestate per contribuire alla riuscita dell’iniziativa, in modi diversi dando un loro contributo, ma importanti che hanno reso gioioso e festoso il clima di questo evento. La presenza di padre Rizzoli (missionario in Bolivia), così come la presenza di una citazione di Madre Teresa, che ci esortavano a proseguire nell’impegno a favore dei poveri sono stati un grande dono per noi e per chi ha partecipato all’evento. Sono stati raccolti 3.100 euro, che come anticipato nel volantino di presentazione dell’iniziativa, saranno devoluti al Centro di accoglienza per bambini poveri orfani o abbandonati di Moroto in Uganda gestito dalle Suore Missionarie della Carità di Madre Teresa. Nel ringraziare quanti hanno contribuito, nei diversi modi, alla riuscita di questa prima “cena solidale” vogliamo estendere a tutti l’invito a non dimenticarsi dei poveri e dei meno fortunati presenti nelle diverse realtà di questo mondo, consapevoli che “il nostro contributo può si rappresentare una goccia in un oceano, ma gli oceani sono l’insieme di tante piccole gocce”! GRAZIE A TUTTI, e arrivederci alla prossima “cena solidale”. N Gli organizzatori Rivendita giornali e tabacchi ricevitoria lotto e TRIS PEGORETTI MARIA TIZIANA Povo - Via della Resistenza, 19 Tel. 0461 811356 22 Tuttapovo n. 4 - dicembre 2003 Associazione “Trentinosolidale” onlus Ritorna la campagna “Regalo Ricco di Solidarietà” er le strade, nelle piazze, davanti alle chiese, nella cassetta della posta e persino per telefono le proposte si moltiplicano e le richieste di finanziamento a progetti di solidarietà non mancano, ma la sicurezza di aderire ad una iniziativa seria si allontana sempre di più. Poi ci si mettono anche le notizie di qualche progetto riuscito male (vedi quello che si è detto sulla missione Arcobaleno che nel suo complesso è stata più che positiva anche se qualche cosa è andata storta) e questo basta per riuscire a screditare tutti gli altri progetti che invece vengono gestiti con serietà. L’idea di trovare uno strumento che permetta il coinvolgimento di più realtà associative (soprattutto quelle più piccole e meno organizzate), è alla base della campagna “Regalo Ricco di Solidarietà”. TRENTINOSOLIDALE onlus è nato per riuscire a creare un contesto di visibilità comune di chi si adopera per aiutare progetti di solidarietà, puntando alla massima trasparenza ed alla massima visibilità delle cose che vengono fatte con i fondi raccolti. Il messaggio è forte, ma altrettanto forte è lo strumento ideato (un pacco regalo bidimensionale la cui profondità è contenuta all’interno) per offrire una concreta alternativa alle molte occasioni in cui il pensiero ed un piccolo segno potrebbero bastare per dimostrare l’affetto e la vicinanza ad una persona cara;...ed invece no, le circostanze ci impongono di non poter arrivare a mani vuote ad una cena o ad una P festa di compleanno, e ci si sforza per cercare regali che molte volte diventano davvero superflui; anniversari che è bello valorizzare e festeggiare, ma che il più delle volte hanno come protagonisti persone a cui non manca nulla, uomini e donne che hanno già avuto tutto dalla vita e che sicuramente sarebbero contenti di sapere che la loro gioia è stata condivisa con chi è nato in quella parte di mondo chiamato impoverito. Contribuire a far crescere una mentalità più attenta ai valori fondamentali della vita e cercare di rendere le occasioni di regalo meno consumistiche e più solidali, questo è il fine che anima la campa- gna Regalo Ricco di Solidarietà; in secondo ordine non va sottovalutato anche l’obiettivo economico quale segno tangibile di aiuto a chi vive nella sofferenza. Se ritenete che lo sforzo non sia troppo compromettente per la testimonianza che darete a chi riceverà il vostro dono “a valore aggiunto”, decidete anche voi di affiancare ai molti regali che sicuramente vi capiterà di fare durante l’anno (in occasione di un compleanno, un anniversario o una ricorrenza), il biglietto a forma di pacco dono che è in distribuzione presso tutti gli sportelli delle Casse Rurali del trentino e nei negozi che aderiscono all’iniziativa. Aderire alla campagna è semplice: basta devolvere in beneficenza a favore di uno dei molti progetti accreditati al consorzio non-profit una parte del valore del regalo che intendete “convertire” sotto questa forma e versare un importo libero sul c/c n° 100000 (ABI 08210 CAB 20800) intestato a TRENTINOSOLIDALE onlus. Facendo questa operazione gratuita in una delle Casse Rurali Trentine, riceverete il biglietto a forma di pacco dono che, una vota personalizzato con una dedica e la vostra firma, sarà sicuramente gradito a chi lo riceverà insieme (o magari al posto) del vostro regalo. Per maggiori informazioni potete consultare il sito internet: www. trentinosolidale.it o telefonare al coordinatore di questa iniziativa sig. Roberto Vergari - cell. 336-306464. Tuttapovo n. 4 - dicembre 2003 23 Gruppo Sportivo Alpini I programmi per l’inverno e la primavera ell’ultimo fascicolo di TUTTAPOVO è stato pubblicato il programma delle attività che il G.S.A. intende organizzare nel corso della annata 2003-2004. Con molti soci ci siamo già incontrati nei corsi di ginnastica, alla palestra del Centro Civico, alla Castagnata Sociale, al Ballo d’Autunno, nell’Aula Magna delle scuole Medie a Gabbiolo, ed alla gita a Mozzecane. Ai corsi di ginnastica per adulti, con attività motoria presciistica e antalgica, partecipano circa 70 persone con l’attenta guida dagli esperti istruttori che ci stanno accompagnando da alcuni anni. Alla Castagnata Sociale ed al Ballo d’Autunno, allietati da valzer e tango e molta musica latino americana, eravamo in tanti, oltre 200 soci. Con gioia possiamo dire che il gradimento e la simpatia che i nostri soci hanno riservato alle iniziative già realizzate ci aiutano a proseguire nelle proposte già fatte. Per gli amanti dello sci ricordiamo che anche quest’anno, con la nostra tessera rinnovata per il 2004, sarà possibile ottenere gli sconti riservati agli sci club della nostra regione presso gli impianti del Consorzio Val di Fiemme - Obereggen, Alpe Lusia. Presso gli impianti del Consorzio Val di Fiemme - Obereggen, Alpe Lusia è possibile avere il giornaliero: - per adulti a 21,50 € - juniores (nati dopo il 30.11.86) a 16,50 € - baby (nati dopo il 30.11.94) a 14,00 € - senior (nati prima del 30.11.42) a 200,00 € Lo skipass stagionale, per adulti, Val di Fiemme/Obereggen, se acquistato entro il 20.12.2003, sarà a 260,00 €. Presso gli impianti della Panarotta 2002, Broccon Marande e Monte Avena è possibile Corso di avviamento allo sci Con il responsabile e direttore tecnico della scuola di sci, Renzo Gaiga e con il maestro Mauro Giovanazzi, poeri e soci del GSA, è stato organizzato il tradizionale corso di avviamento allo sci e quello di preparazione alla attività agonistica. Con la scuola di sci sono state concordate anche delle tariffe orarie, riservate al nostro Gruppo, per lezioni individuali ai soci o a gruppi di genitori che desiderano accompagnare i figli ed i ragazzi sulla neve. I corsi di sci inizieranno il 10.01.2004. Ai partecipanti sarà fornito, compreso nella quota di partecipazione, anche lo skipass stagionale per sciare in Panarotta 2002, sulle piste del Passo Broccon - Marande, e sulle piste del Monte Avena (vicino a Pedavena) e per pattinare nello Stadio del Ghiaccio di Pinè. In collaborazione con la Sezione ANA di POVO verranno organizzati il 21 dicembre 2003 sulle nevi di PASSO COE, il I° Trofeo GSA - ANA POVO, gara di SCI NORDICO ed il 25 gennaio 2004 in PANAROTTA il VI° Trofeo GSA - ANA POVO gara di SCI ALPINO inserite nel calendario delle gare ANA Sezione di Trento. Il Direttivo del GSA invita tutti i SOCI a partecipare alle manifestazioni. Gite Nel fine settimana dal 30 aprile al 2 maggio verrà organizzata la gita nella Maremma Toscana Continua a pag. seguente DG Grisenti N avere gli sconti riservati ai Gruppi Sportivi locali; inoltre con i responsabili degli impianti è stato concordato di consentire anche agli atleti del GSA di effettuare allenamenti, infrasettimanali, su pista riservata. 24 Tuttapovo n. 3 - ottobre 2003 Gruppo ANA di Povo Lavori al Moronar ai come questa volta il motto: “Per gli Alpini non esiste l’impossibile” appare azzeccato per spiegare l’incredibile velocità con cui il Gruppo Ana di Povo, sotto l’abile direzione del cav. Agostino Giovannini, sta mettendo a punto la nuova struttura in località Moronar. A quasi tre mesi dagli scavi delle fondamenta, la costruzione è infatti giunta ormai al tetto ed è immaginabile il suo completamento già per la tarda primavera 2004. Nei prossimi numeri di “Tuttapovo” daremo puntualmente conto della progressione dei lavori. Nel frattempo si cercano ancora volontari per dare una mano nella finitura dell’opera che rappresenterà già a partire dal prossimo anno, una delle strutture pubbliche più rilevanti a disposizione della popolazione. (pg) M Segue dalla pag. precedente ed all’Isola del Giglio. Nel corso della gita verrà visitata la cittadina medioevale di Massa Marittima con la stupenda Piazza Garibaldi, il Duomo romanicogotico che custodisce capolavori d’arte medioevale e le caratteristiche “botteghe” dove si lavorano i minerali. L’isola del Giglio con l’antico centro dei pescatori a Giglio porto, il castello medioevale di epoca pisana di Giglio castello e la splendida insenatura di Giglio Campese. La maremma con il centro di Pitigliano, città scolpita nel tufo con visita al palazzo Orsini, alla chiesa di S.Maria, al ghetto ebraico ed al Duomo. Verrà fatta una sosta anche nella città di Sovana, perla della maremma dove il tempo sembra essersi fermato, per visitare l’imponente Duomo in stile romanico, la chiesa di Santa Maria e la parte medioevale della città. Per organizzare in tempo le prenotazioni agli hotel, ai ristoranti e soprattutto per avere la disponibilità delle guide si raccoglieranno le adesioni già nel prossimo mese di gennaio. Il Direttivo del GSA rivolge a tutti i SOCI un saluto ed un augurio per il prossimo Santo Natale ed un Felice Anno 2004. La Direzione del G.S.A. AEROPORTO E MUSEO G. CAPRONI TRENTO TEL. 0461 944999 • Ristorante ideale per feste di famiglia, felici ricorrenze, banchetti, incontri, gruppi sportivi • Stanze dotate di ogni confort, aria condizionata, TV color, Telefono • Disponibile sala da 100 posti - Ampio parcheggio Tuttapovo n. 4 - dicembre 2003 25 Progetto giovani Due piccoli grandi regali da parte dei ragazzi lcuni ragazzi coinvolti nelle attività del progetto hanno voluto scrivere qualcosa circa la loro esperienza e lasciare una testimonianza preziosa… Noi accogliamo volentieri questi contributi e ve A li proponiamo. Per noi non poteva esserci regalo più gradito. Buon Natale e Buon Anno Nuovo a tutti. I giovani volontari e l’operatore di Progetto Giovani Questa nostra piccola “tournee europea”… edere la gente che nonostante la pioggia salta mentre tu stai suonando è una delle cose più appaganti di questo mondo. Ed è ciò che meglio ricordiamo del nostro viaggio a Znojmo. Sinceramente non ci aspettavamo che potesse essere un’esperienza così bella quando il progetto giovani ci ha proposto di prendere parte al gemellaggio che da ormai molti anni unisce Povo alla cittadina della Repubblica Ceca. All’inizio eravamo un po’ diffidenti, poiché fino ad allora nessun ragazzo aveva partecipato attivamente al viaggio che si tiene annualmente. Le cose sono comunque andate migliorando nel tempo: già in pullman abbiamo stabilito un contatto con alcuni “veterani” del gemellaggio con i quali ci siamo trovati a V Ragazzi imparano a scalare sul Monte Celva. Foto Massimo Faletti di Yarin S. e Stefano B. nostro agio durante tutta la nostra permanenza a Znojmo. La città è una figata. L’abbiamo visitata durante un periodo di festa, con tutte le bancarelle, i negozi sempre aperti, in tutte quelle stradine che non sai mai dove ti possono portare. L’unica sfortuna era la pioggia. Ma il concerto è stato il momento che più difficilmente scorderemo. Dal nulla sono arrivate un casino di persone solo perché da fuori si sentiva la nostra musica e saltavano, cantavano le canzoni… Boh, è stato perfetto. Attraverso la musica abbiamo stabilito un contatto diretto con i giovani (e non solo) di Znojmo. Sarebbe bello poter ripetere l’esperienza anche l’anno prossimo per rivivere le belle emozioni di questa nostra piccola “tournee europea”. La voce dei ragazzi protagonisti del Progetto Celva 2003 oi giovani di Povo amanti della montagna nell’estate 2002 abbiamo presentato al Progetto Giovani un interessante iniziativa riguardante la richiodatura e messa in sicurezza della palestra di roccia della Celva. L’intervento si è dimostrato molto utile visto il gran numero di persone che hanno beneficiato della sistemazione. Il lavoro però non è finito: infatti, non tutte le vie della palestra sono a posto. Nei prossimi mesi è già stata messa in preventivo la continuazione dei lavori che si concluderanno nella primavera del 2004. Per quanto riguarda la nostra esperienza, le soddisfazioni non sono mancate, soprattutto per quanto riguarda i numerosi complimenti ricevuti dai molti frequentatori della palestra, non solo di Povo. Non sono però mancate le critiche di alcuni scalatori che, in alcuni casi, ci hanno fatto riflettere e correggere gli errori commessi. Interessanti sono state anche le escursioni che ci hanno coinvolto come accompagnatori di un gruppetto di giovani scalatori che, durante la Festa della Montagna, hanno beneficiato del nostro lavoro sulla Celva. Il lavoro sarà comunque ultimato con la presentazione di una guida dettagliata della falesia. N Daniele C. - Marco T. - Giordano F. 26 Tuttapovo n. 4 - dicembre 2003 Tiro con l’arco Sono nati gli “Arcieri del Moronar” iamo un gruppo di amici appassionati di Tiro con l’Arco; nei mesi scorsi, in collaborazione con il Progetto Giovani-Concorso di idee, abbiamo organizzato alcuni incontri di avvicinamento al Tiro con l’Arco rivolti a tutti i giovani (e ai meno giovani). Abbiamo partecipato anche alla festa di S. Pantaleone a Oltrecastello, alla festa di Vervò, al campeggio estivo del Ctg a Bresimo e alla festa dell’Addolorata a Calliano, con dimostrazioni aperte a tutti. Desideravamo da tempo costituire una compagnia e recentemente siamo riusciti a fondare la prima Compagnia affiliata alla FIARC (Federazione Italiana Arcieri Tiro di Campagna) sul territorio di Trento (ne esistono infatti due in tutto il Trentino Alto Adige, una a Mori e una ad Appiano). La Compagnia si chiama: “Arcieri del Moronar - 05Povo”; il nome è dato dal luogo do- S ve il nostro gruppo (siamo già 22 soci) sta allestendo il campo d’allenamento, grazie anche all’aiuto e all’appoggio dl gruppo Ana di Povo, dell’Azienda Forestale e della nostra Circoscrizione. Il percorso verrà sviluppato lungo un sentiero nel bosco sopra la nuova costruzione degli Alpini. Saranno predisposti vari bersagli tridimensionali e tutto il campo sarà delimitato da appositi cartelli di segnalazione e d’attenzione. Il bosco resterà comunque accessibile a tutti per una passeggiata in mezzo alla natura, prestando ovviamente un po’ di attenzione nel caso di presenza degli arcieri. Tutti coloro che fossero interessati o incuriositi da questo “nuovo” sport a contatto con la natura, possono contattare la nostra Compagnia tramite e-mail [email protected], oppure chiamando Giorgio 388/4447777; Lorenzo 347/7732562; Luca 348/7696155; Ivan 348/3547467. (LB) Foto di L. Bertotti Tuttapovo n. 4 - dicembre 2003 27 Case di Riposo di Povo e di Gabbiolo Anziano e Comunità: esperienze a confronto omenica 16 novembre si è tenuta presso la sala circoscrizionale di Povo la Festa dell’Anziano, “Anziano e Comunità, esperienze a confronto...”, un’occasione di condivisione e di riflessione, a conclusione del percorso intrapreso un anno e mezzo fa che ha visto coinvolte la Casa di Riposo Margherita Grazioli di Povo, la Residenza Assistenziale di Gabbiolo, la Circoscrizione di Povo con le Commissioni Cultura, Attività Sociali e Sport e le varie associazioni che hanno dato la loro disponibilità a partecipare. Si è dato vita a un progetto con l’obiettivo di avvicinare la realtà del territorio alle residenze per anziani, per far sì che le strutture e gli anziani che le abitano si possano sentire a pieno titolo parte della comunità; un progetto ad ampio respiro che si è concretizzato in numerose esperienze, all’interno e all’esterno della Case di Riposo, con protagonisti gli anziani ospiti e le numerose espressioni associative della comunità; esperienze trascorse con gioia e serenità che hanno permesso ai partecipanti di evadere dalla routine delle residenze e sviluppare un reciproco senso di appartenenza, delle case di riposo e dei suoi anziani alla comunità e di quest’ultima nei loro confronti. Dunque la festa ha rappresentato una tappa significativa di questo progetto e per questo è stata voluta, organizzata ed allestita con la collaborazione di tutti i soggetti promotori. L’incontro, abilmente presentato e animato da Antonio Maule, è stato aperto con le presentazioni dei rappresentanti politici presenti: il Presidente della Circoscrizione Nicola Alessandrini e i due Presidenti delle Case di Riposo Renzo Dori e Massimiliano Colombo, che brevemente hanno portato il loro saluto. Di seguito la festa è entrata nel vivo lasciando ampio spazio ai protagonisti: gli anziani e D SPAZZACAMINO Ditta Todeschi Lorenzo Via Sabbioni 8 - 38050 Povo Telefono abitazione 0461 810363 Cellulare 338 3769557 28 Tuttapovo n. 4 - dicembre 2003 Case di Riposo di Povo e di Gabbiolo le associazioni. Il pomeriggio ha avuto inizio con l’esibizione del Coro dei Minipolifonici, un gruppo di 45 bambini di Povo e Villazzano che hanno portato una ventata di freschezza e di vivacità. È poi proseguito con la proiezione di una carrellata di immagini raffiguranti i momenti più significativi delle esperienze di incontro degli anziani con le Associazioni locali. Il clima in sala si è fatto più caldo e partecipato ed ha stimolato numerose testimonianze dirette dei partecipanti e commenti da parte degli organizzatori. Infine i protagonisti del progetto si sono scambiati degli omaggi a ricordo di questo appuntamento che si è concluso in bellezza con il canto “La Madonina” improvvisato da tutti i presenti. A conclusione della serata e prima di dare spazio al ricco buffet allestito, gli organizzatori hanno rinnovato l’invito e l’impegno da parte di tutti a proseguire proficuamente con il progetto, con le iniziative e il dialogo reciproco comunità-residenze, rinnovando l’entusiasmo dei presenti. Al termine di questa positiva fase del Progetto Anziano e Comunità che ha dato a tutti noi la possibilità di vivere esperienze e relazioni significative e di arricchimento umano, vogliamo esprimere un sincero ringraziamento a tutti quanti hanno credu- Il saluto dell’obiettore Alessandro iamo giunti all’ultimo mese di permanenza presso la nostra sede di Villa O’Santissima dell’obiettore Alessandro. Nel fare un bilancio dell’esperienza, ci auguriamo che altri giovani della comunità si rendano disponibili per questo preziosissimo servizio. Alessandro ci saluta lasciandoci la sua testimonianza: “Eccomi qua, al tramonto di questi miei 10 mesi di servizio civile presso Villa O’Santissima. Qui ho trovato persone simpatiche e persone sole che hanno bisogno solamente di compagnia e di qualcuno che dimostri loro un po’ di affetto. Ripensando a questo tempo passato qui non ho rimpianti e sono contento di aver dedicato questi mesi a cercare di portare un po’ di felicità o comunque buon umore a queste persone”. Chi desiderasse intraprendere l’esperienza di Alessandro può telefonare alla Casa di Riposo “Margherita Grazioli” di Povo al numero 0461/810688, chiedendo dell’Educatore professionale. Vi aspettiamo! S to e a vario titolo collaborato per valorizzare e rendere più preziosa questa esperienza. Grazie! I Servizi Sociali e di Animazione delle RSA di Gabbiolo e Povo La vecchiaia Perché bisogna aspettare d’esser vecchi per capir cosa prova un cuore anziano? A te scoccia strillargli negli orecchi e non ti va di porgergli una mano. Eppure lui, nella sua gioventù, con pazienza ti ha tanto raccontato, ti diè la mano per tirarti su e accanto a te ha sempre camminato. Poi ti ha lasciato andar per la tua strada, finché non si è sentito stanco e solo. Il vivergli vicino non ti aggrada e ti annoia ascoltare ogni suo dolo. Quei suoi acciacchi fanno freddo al cuore, quell’abbandono tanto lo tormenta. Sono tristi e vuote adesso le sue ore e la più piccola cosa lo spaventa. Sforzati un po’, sopporta quell’affanno, vagli vicino, fagli una carezza: gli farai scordare ogni malanno, lo scalderai con la tua giovinezza! Nonna Renata Tuttapovo n. 4 - dicembre 2003 29 Casa di Riposo M. Grazioli di Povo Un ringraziamento dalla Casa di Riposo l Consiglio di Amministrazione desidera esprimere, attraverso le pagine di Tuttapovo, un sincero ringraziamento agli Organismi Diocesani della Curia Arcivescovile per aver scelto fra i destinatari dell’assegnazione di un contributo dei fondi CEI 8‰ anche la Casa di Riposo Margherita Grazioli. Il Consiglio di Amministrazione ha deciso di utilizzare la somma devoluta, pari a 20.000 euro, al miglioramento dei servizi e della vita degli anziani ospiti della sede staccata di Villa O’ Santissima. Così facendo si darà immediatamente una risposta positiva allo spirito con il quale il contributo è stato assegnato e cioè quello di destinare tali risorse al soddisfacimento dei bisogni delle persone socialmente più deboli e fisicamente più fragili. Al di la del contributo, pur sempre importante, ha fatto un grande piacere constatare quanto la comunità in generale e quella diocesana in particolare siano vicine alla Casa di Riposo, ai suoi an- I Il Consiglio di Amministrazione ziani ospiti ed ai loro familiari. Questa vicinanza dà forza e significato al lavoro quotidiano che personale sanitario, all’assistenza, dei servizi e amministrativo svolge con particolare impegno per garantire quella qualità di vita che ogni anziano aspira di godere negli ultimi anni. La solidarietà che si può manifestare anche decidendo di devolvere nella dichiarazione dei redditi l’8 ‰ a favore della Chiesa Cattolica, come abbiamo potuto constatare noi stessi, può fornire l’occasione importante per confermare quanto “centrale” per noi tutti siano le problematiche che interessano il mondo degli anziani soprattutto quando sono soli e con poca salute. Il ringraziamento del Consiglio di Amministrazione è rivolto quindi non solo a chi ha optato, fra le molteplici esigenze, per la nostra Casa di Riposo, ma anche a tutti quei cittadini che con la loro libera scelta hanno consentito che tale contributo ci venisse devoluto. 101 anni... e la vita continua! embra ieri quando a novembre dello scorso anno ci siamo riuniti per festeggiare le 100 primavere di Camilla Nichelatti, ospite della nostra Casa di Riposo. E puntuali anche quest’anno il 3 novembre eccoci a riorganizzare una grande festa perché Camilla ha spento anche le 101 candeline. Familiari, ospiti e personale si sono stretti intorno alla signora, che felice ed orgogliosa si è goduta “questo momento di gloria” per il traguardo raggiunto. Non sono mancati gli auguri personali del Presidente della Casa di Riposo, un magnifico omaggio floreale e naturalmente una splendida torta che tutti insieme abbiamo gustato in allegria. Vivissime congratulazioni Camilla per questo lungo cammino di vita, ti aspettiamo l’anno prossimo per l’appuntamento dei 102! S Il Servizio Sociale e di Animazione IMPIANTI TERMOSANITARI GAS CLIMATIZZAZIONE PAVIMENTI TERMICI POVO - Via Borino, 37 tel. 348 3039502 30 Tuttapovo n. 4 - dicembre 2003 Casa di Riposo di Gabbiolo Concorso “Voci d’Argento” e “Torneo dell’amicizia” di bocce iovedì 9 ottobre i nostri ospiti della Residenza Assistenziale di Gabbiolo hanno partecipato alla terza edizione del Concorso Canoro “Voci d’Argento”, organizzato dal Servizio Animazione della Casa di Soggiorno per Anziani di Santa Croce del Bleggio, aperto a tutte le case di riposo del Trentino. Un concorso ormai “rodato” nella sua formula e nella sua organizzazione che ha dato la possibilità ai nostri anziani di trascorrere una giornata gioiosa e allegra, fra canti e coreografie, e perché no, di cimentarsi anche con gli ospiti delle altre strutture, per dare il meglio di sé e offrire ai presenti della buona musica. È stato bello osservare con quanto entusiasmo i vari cori hanno interpretato le canzoni proposte e senza dubbio la giuria giudicatrice (come in ogni concorso che si “rispetti”) ha avuto le sue difficoltà a esprimere le proprie valutazioni e assegnare i relativi punteggi. Ancora più bello è stato leggere la gioia negli occhi dei nostri ospiti, una gioia sincera e vera, frutto dello stare insieme e della condivisione di momenti felici. Come in ogni concorso, anche in questo, è stato individuato un vincitore. La palma di miglior coro è stata infatti assegnata, nella prima giornata, alla casa di Bezzecca, nella seconda a quella di Riva del Garda. I nostri ospiti di Gabbiolo hanno lasciato il Bleggio con un più che onorevole terzo posto, ma soprattutto con la convinzione di aver trascorso una bella giornata in allegria e con l’intenzione di ritornarvi l’anno prossimo, con altre canzoni ma con lo stesso entusiasmo. G urante il mese di ottobre si è tenuta presso il bocciodromo comunale di Borgo Valsugana la IV edizione del “Torneo dell’Amicizia” proposto e organizzato dalla Casa di Riposo di Borgo e dal Club Bocciofili Borgo. Il torneo ha visto partecipi le case di riposo di Borgo, Castello Tesino, Gabbiolo, Gardolo, Grigno, Pergine, Pieve Tesino, Pinè, Roncegno, Strigno, Trento e Villa Agnedo. Ogni casa ha messo in campo i propri anziani che hanno giocato in coppia con giocatori appar- D tenenti a diverse società bocciofile. Questa formula si è rivelata vincente in quanto tra anziani e bocciofili è nato un rapporto caratterizzato da affiatamento e stima. Anche cinque ospiti della residenza di Gabbiolo hanno potuto cimentarsi con orgoglio nelle gare del torneo, che per la cronaca è stato vinto dagli “atleti” di Pergine. Ognuno di loro si è detto soddisfatto dell’esperienza che ha portato vitalità ed entusiasmo anche all’interno della casa. La pergamena ricordo che tutti i concorrenti hanno ricevuto durante la giornata finale dedicata alle premiazioni e la coppa vinta dalla squadra sono, assieme alle immagini impresse nella memoria, occasione per ricordare un’esperienza piacevole da ripetere sicuramente il prossimo anno. Appuntamenti nella residenza di Gabbiolo 12 dicembre: Arriva S. Lucia con le volontarie Avulss ad ore 16.30 14 dicembre: Concerto del coro Bindesi Sat Villazzano ad ore 16.00 nella sala affrescata; 22 dicembre: Auguri da parte dei ragazzi della catechesi delle classi II media di Villazzano ad ore 16.30 nella sala affrescata; 24 dicembre: S. Messa di Natale ad ore 16.30 in cappella e scambio degli auguri; 30 dicembre: Festa dei compleanni di dicembre ad ore 15.30 nella sala affrescata; 31 dicembre: S. Messa ad ore 16.30 in cappella con brindisi e auguri. Miori Giuseppe & C. snc 38050 Cognola (TN) - Via Ponte Alto 53 TEL. FAX 0461 980468 CELL. 3334863001 3388754629 MANUTENZIONE AREE VERDI PUBBLICHE-PRIVATE AREE SPORTIVE - LAVORI STRADALE LAVORI AGRICOLI CONTO TERZI SGOMBERO NEVE Tuttapovo n. 4 - dicembre 2003 31 La comunità monastica fondata da don Gianni Tomasi di Elio Pontalti l 15 settembre scorso il Vescovo di Trento Luigi Bressan ha riconosciuto ufficialmente la comunità monastica fondata da don Gianni Tomasi con l’Imprimatur alla Piccola Fraternita di Gesù che si trova al Pian del Ledro Trambileno a Rovereto. Ne fanno parte, oltre a don Gianni, quattro monache: Teresa Azzolini, Rita Simoni, Emilia Urbani e Gemma Zanella. È una comunità mista che pratica vita monastica aperta a quanti scelgono la preghiera ed il silenzio. I I famigliari e amici con don Gianni, il Vescovo mons. Luigi Bressan e don Cornelio Carlin 32 Tuttapovo n. 4 - dicembre 2003 Con la professione di fede la chiesa Tridentina riconosce formalmente, entro le sua mura, una comunità monastica diocesana della quale sarà superiore lo stesso Vescovo che ha posto la firma allo statuto della comunità nel novembre del 2002. In esso é contenuta la regola: fraternità di preghiera, povertà, obbedienza, e accoglienza. Sotto il tendone, montato per l’occasione dalla protezione civile di Trento, si é celebrata la Santa Messa; suggestiva e ricca di emozioni per tutti. Nell’omelia, mons. Bressan, concorde con la testimonianza iniziale di don Giorgio Scatto della comunità di Marango, ha affermato che “non siamo qui per osservare cinque persone che si distaccano dalla comunità, ma la testimonianza di un orientamento collettivo che guarda Cristo come meta”. Alla cerimonia erano presenti i famigliari di don Gianni, don Cornelio Carlin parroco di Povo, amici e coetanei di Povo, autorità religiose e civili, fedeli da varie zone della diocesi ed anche da fuori. All’Arcivescovo Bressan il compito di presiedere l’Eucarestia, concelebrata da una cinquantina di presbiteri, tra i quali ricordiamo i delegati vescovili mons. Ernesto Menghinibe, mons. Rino Cozza, padre Gregorio Moggio provinciale dei cappuccini, mons. Iginio Rogger, mons. Valentino Felicetti decano di Rovereto. Presenza significativa quella di rappresentanza della comunità Camaldolese di Bardolino Valle Ripa di Cesena, Marango di Venezia Tavodo del Bleggio S. Valentino. Oltre mille persone hanno festeggiato i cinque componenti della comunità monastica fondata da don Gianni Tomasi da Povo. 30 anni fa Spunti di cronaca tratti dal giornale Adige Ottobre 1973 Gli sportivi sono preoccupati - palestra e campo sportivo spariranno? Così intitolava l’articolo riportato sulla pagina dei sobborghi dedicato a Povo e che prendendo spunto dalle preoccupazioni emerse nel corso dell’assemblea annuale del G.S. Marzola circa il futuro della palestra ex Enaoli e dell’annesso campo sportivo in procinto di trasformazione dopo il passaggio dalla Scuola alberghiera all’Università. “Di fronte a questa eventualità i giovani e tutte le società sportive del sobborgo hanno deciso di prendere posizione, in tutti i modi e forme possibili, compresa l’eventuale occupazione dei locali”. Non passò molto tempo che quello che si temeva si realizzò, la palestra venne trasformata secondo le esigenze universitarie mentre la soluzione del problema palestra si attuò una decina di anni più tardi con l’edificazione del centro civico. 12 novembre 1973 Primo Gretter (poéro doc) vince a Ronzone la seconda edizione della Ciaminada nonesa davanti a Aldo Tomassini e Livio Fiammozzi. 18 novembre 1973 Manto di bitume per la Borino - Cimirlo con il contributo provinciale Grazie alla legge provinciale n. 19 che prevede contributi per la manutenzione e l’asfaltatura delle strade comunali, la “Borino - Cimirlo” avrà finalmente il suo strato di bitume. “La notizia è stata salutata con grande soddisfazione dai residenti del Cimirlo e dalla comunità di Povo che vedono in questa strada la struttura A cura di Giancarlo Ianes per valorizzare la collina a est di Trento. Il crescente traffico su questa strada aveva reso indispensabile un simile intervento che va a colmare un vuoto che si faceva ogni giorno più grande... Inaugurata la farmacia comunale “È entrata finalmente in funzione la farmacia, inaugurata recentemente alla presenza di numerose autorità. L’importante realizzazione è stata ben accolta dalla popolazione che può finalmente beneficiare in loco di un servizio quanto mai necessario. Alla direzione è stata chiamata la dottoressa Jole Fox”. Via Marchesoni anni ‘60 Elezioni regionali Le elezioni regionali del novembre 1973 avevano dato a Povo il seguente risultato: Democrazia Cristiana voti 940; Partito Socialista Italiano voti 356; Partito Comunista Italiano voti 186; Partito Popolare Trentino Tirolese voti 124; Partito Social Democratico voti 79; Partito Repubblicano Italiano voti 53; Movimento Sociale Italiano voti 23; Partito Liberale Italiano voti 21. Tuttapovo n. 4 - dicembre 2003 33 Povo e la sua storia Contrasti fra la comunità ed il parroco di Povo a Chiesa di Povo, come le altre, era dotata di una “fabbriceria”, vale a dire, di un organo amministrativo che provvedeva alla gestione dei beni della chiesa stessa ed alla manutenzione dell’edificio. Chi faceva parte di questo organo, nominato dalla Comunità, doveva essere persona proba ed onesta, abile negli affari e dotata di buona sostanza, tale da farne garanzia in caso di necessità. Era detto “fabbriciere” o Sindaco della chiesa e rimaneva in carica tre anni, rinnovabili. Nel dicembre 1826 Domenico Zorzi, per lunghi anni sindaco della Venerabile Parrocchiale, diede le dimissioni. Spettava quindi alla Comunità eleggere il sostituto, sentito il parere del Parroco. La scelta cadde su Giuseppe del fu Francesco Zanella della frazione del Salè ed Antonio del fu Giacomo Pecoretti d’Oltrecastello. La sostituzione del dimissionario con i due nuovi eletti non fu immediata, ma si protrasse per quasi due anni a causa di un dissidio fra la Comunità e il parroco Domenico Ricci. Il 27 marzo 1828 il Capo Comune Simone Pontalti scrive al Giudizio Distrettuale di Civezzano, in qualità di autorità amministrativa di grado superiore, lamentando che “...il protocollo di tale nomina fu presentato a questo Signor Parroco per la sua approvazione, anzi lo ritenne fino da agosto prossimo passato 1827 a questa parte, non curandosi di dare il suo parere affirmativo o negativo, ed intanto il Sindaco suddetto (il dimissionario Domenico Zorzi) grandamente lagnasi ne’ curasi degli affari della Chiesa...”(1). Il Pontalti chiede pertanto l’intervento dell’I.R. Giudizio “... affine compiacere si voglia di autorevolmente ordinare al Suddetto Signor Parroco, che dia il suo parere in proposito e venga liberato il Suddetto sindaco dalla sua amministrazione, e L 34 Tuttapovo n. 4 - dicembre 2003 di Paolo Giovannini ciò pel bene e vantaggio di questa Chiesa...” Il 20 maggio viene inviata lettera al Parroco da parte del Giudizio chiedendo spiegazioni per la lunga attesa e ribadendo che “... siccome, a norma di vigenti Regolamenti non può essere confirmato dal Giudizio verun Sindaco, senzacchè si abbia prima anco il parere (si badi bene, il parere non necessariamente l’approvazione) del Curatore d’anime...” e nel contempo viene “...il parroco eccitato ad ammettere in proposito la sua dichiarazione entro otto giorni, sul punto se creda, o no di aderire alle suddette proposizioni comunali, non senza invitarlo per altri casi a disimpegnare le sue analoghe incombenze con maggior sollecitudine a scanso della sua responsabilità...”. Il tono della lettera è piuttosto deciso, e ancora più duro sarà nella successiva speditagli il 18 giugno non avendo il Parroco ancora risposto. “...Qualora il signor parroco fra 3 giorni dal ricevimento della presente, non corrisponda finalmente all’ordinanza giudiziale del 20 maggio p.p. concernente l’affare della rinnovazione di cosidetto Sindacato Parrocchiale, già soverchiamente dilungato, e per la di cui definizione altro non abbisogna, che la sua dichiarazione, dovrà questo Giudizio con vero dispiacere spedirgli un Commesso a sue spese onde attenderla...” Finalmente dopo una settimana, il 25 giugno, don Domenico Ricci invia risposta assai piccata spiegando il motivo del suo temporeggiare “...Questo capo-comune Pontalti mi presentò una carta col n. 182 (nell’agosto 1827) da esso sottoscritta e da Leonardo Furlan sedicente Rappresentante comunale nominando per sindaci di questa Chiesa Parrocchiale li due seguenti cioè: 1.Giuseppe del fu Francesco Zanella della frazione del Salè. 2.Antonio del fu Giacomo Pecoretti della fra- Povo e la sua storia zione di Oltrecastello. Questi non sono stati in offizi amministrativi comunali o di Chiesa per conoscerne l’abilità, ma semplici contadini per il lavoro della campagna. Tuttavia il primo, cioè Giuseppe Zanella può essere assistito dall’attuale Capocomune Pontalti come suo parente. Ed il 2°, cioè Antonio Pecoretti, ha bisogno di garanzia, perché la campagna che lavora è molto inferiore (di scarsa qualità) ed anche aggravata di livelli (2) a differenza del primo il quale lavora campagna in miglior situazione...”. Il Giudizio si fa tramite e paciere fra i due “litiganti” e con lettera del 30 luglio 1828 spiega alla Comune le ragioni e i dubbi del parroco cercando un accordo. “...Sarà cura pertanto della Comune di concertare col signor Parroco la proposta di un altro individuo (al posto del Pecoretti) di comune soddisfazione,... affinchè si possa finalmente spedire il Decreto di nomina ad ambedue e liberare l’attuale sindaco Francesco Zorzi...”. La Comune, ben lungi dal rinunciare alle sue decisioni, per mano del Capo-Comune Pontalti il 20 agosto ribadisce con forza e vigore le proprie scelte, non mancando di lanciare una dura accusa al parroco stesso: “...la Comune si trova in preciso dovere di sinceramente asserire, che è falso abbisognare il predetto Pecoreti di garanzia per il suo cattivo stato economico, poiché egli è possidente, maneggia lodabilmente e con vantaggio della sua famiglia i suoi domestici affari, né la Comune lo avrebbe presentato se non fosse solvente per ogni eventualità: è persona proba ed onesta. Il signor parroco eccezionario non conosce neppure la centesima parte de’ suoi Parrocchiani tanto meno gli sarà nota l’economia delle famiglie della sua Parrochia (3) e quindi appoggiata la Comune su di tali palmari ragioni e motivi non presenta altro oggetto all’uopo, né più oltre concerta col signor parroco sofistico per altra persona da presentarsi; questi sono i sentimenti che esterna la Comune in proposito,...” Al Giudizio distrettuale, vista la ferma e risolu- ta decisione della Comune non rimane altro che confermare la duplice nomina, intimando agli interessati il 25 settembre 1828, di “...presentarsi avanti questo Giudizio pel giorno 9 8bre alle ore 10 di mattina, onde prescritto giuramento, e ricevere il certificato di nomina a loro giustificazione, ben inteso, che doveranno entrare in attività soltanto col primo 9mbre per regolarizzazione della contabilità. Il signor parroco ed il Zorzi dovranno essere resi informati di tale disposizione...”. Questa vicenda arrivò finalmente alla conclusione con la firma del “Protocollo di giuramento dei nuovi Sindaci della Parrocchiale di Povo” del 9 ottobre 1928, ratificato l’11 dello stesso mese. Furono necessari due anni quindi per arrivare al compimento di questa nomina, che in altre occasioni richiedeva solo pochi giorni. Per completezza di informazioni riportiamo di seguito il Protocollo di giuramento e l’atto di nomina dai quali si comprende la delicatezza e la responsabilità del ruolo di Sindaco della Chiesa. “Actum nella cancelleria dell’Imp. Reg. Giud.o Distr. di Civezzano li 9 ottobre 1828. Tuttapovo n. 4 - dicembre 2003 35 Povo e la sua storia Avanti l’I. R. Giudice Distr. Dr. Floriani. Essendo stata giudizialmente confirmata la nomina di Giuseppe del fu Francesco Zanella di Salè ed Antonio del fu Giacomo Pegoretti di Oltrecastello in qualità di Sindaci della Venerabile Parrocchiale di Povo, vennero chiamati per oggidì per la prestazione del giuramento, che dai vigenti regolamenti è prescritto, e quindi dopo essere stati debitamente ammoniti sull’importanza e santità del suddetto atto ed istruitti non meno delle loro incombenze e del tenore delle Leggi(4), prestarono effettivamente il medesimo nella prescritta formula e venne loro indi spedita l’annaloga credenziale. Su di che fu esteso il presente protocollo e sottoscritto da ambi due. Firmato Floriani, Giuseppe Zanella, Antonio Pegoretti “ - “Si certifica che Giuseppe Zanella ed Antonio Pegoretti abbiano oggidì prestato il giuramento in qualità di Sindaci della Venerabile Parrocchiale di Povo e si rilascia ai medesimi la presente Credenziale per loro legittimazione rimettendogli nel resto all’osservanza delle vigenti speciali discipline... Le loro funzioni dovranno incominciare col primo 9mbre e durare frattanto il prescritto triennio. Civezzano 9 8bre 1828 Firmato Floriani” 1) Archivio di Stato di Trento. Giudizio distrettuale di Civezzano, b. 71 ecclesiastico, pos. 36, a. 1828. 2) Livello: contratto agrario per il quale un proprietario terriero dava in godimento ad altra persona un terreno in cambio di migliorie, da apportarsi sullo stesso, e di un canone annuo da corrispondersi in denaro o in prodotti. 3) L’accusa ci sembra onestamente esagerata. Ricordiamo che don Domenico Ricci fu parroco per 40 anni dal 1796 al 1835 e quindi all’epoca dei fatti svolgeva la sua finzione da più di 30 anni. 4)’ La materia era rigidamente disciplinata dalla Circolare del Governo del 13 ottobre 1821: “amministrazione e rendimento di conto dei beni delle Chiese” in A.S.Tn. Raccolta delle Leggi Provinciali del Tirolo a. 1821 n. CLX. Restauro dell’organo della chiesa el 1824 vennero effettuati alcuni lavori di consolidamento e restauro della Chiesa Parrocchiale di Povo. Le conseguenze di questi lavori furono alcuni danni all’organo che venne anch’esso restaurato, senza la preventiva autorizzazione alla spesa. Nei documenti che di seguito presenteremo, l’ormai ex Sindaco della Chiesa Domenico Zorzi(1), quale responsabile dell’amministrazione dei beni della Chiesa stessa, venne fatto oggetto di rilievi contabili da parte della Computisteria Provinciale, organo centrale amministrativo di controllo. In buona sostanza non venivano accettate ed autorizzate le spese ormai già sostenute per il restauro di detto organo: Domenico Zorzi avrebbe N dovuto farsi carico personalmente di tali spese. Il 30 dicembre 1828 preparò una supplica unitamente ad una dichiarazione dell’organista Giovanni Battista Nichelati. Venne però inoltrata al Giudizio Distrettuale soltanto il 4 marzo 1829. “... L’organo di questa Chiesa parrocchiale avea estremo bisogno di essere riattato, come dal certificato di questo orghenista Gio.Batta.Nichelati... io l’ho fatto riattare ed ho speso in tutto fiorini abusivi 52 e carantani 48(2), come da conto presentato nella mia resa di conto di otto anni consecutivi, la quale ora ritrovasi presso l’Eccelso Governo. L’Eccelsa I.R. Computisteria provinciale tanto nei Rimarchi che nei Soprarimarchi fatti ai sudetti Loc. Ciré Via degli Artigiani, 3 38057 Pergine Valsugana Tel. e Fax 0461 509055 Tel. abit. 0461 810494 Cell. 340 7314106 36 Tuttapovo n. 4 - dicembre 2003 di Paolo Giovannini www.lattoneriebaldessari.com [email protected] Povo e la sua storia miei conti mi ha eccezionata tale spesa a motivo che... era necessario riportar prima l’approvazione giudiziale. Io ciò non sapeva né nissuno mi ha istruito di questa nuova Legge innall’ora, poiché indubitatamente avrei io ciò fatto se saputo l’avessi. Quello che all’ora, cioè nel 1824 fatto per ignoranza io non ho, onde non dover pagare col mio proprio il detto importo, lo faccio adesso, che conosco tal Superiore Comando, e perciò caldamente lo supplico cotesto lodevole I.R. Giudizio da provarmi tale spesa da me sinceramente, sulla buona fede, e secondo il praticato da me fatta, e per doppiamente convincersi, lo prego, se crede bene ad informarsi da tutto il Paese e specialmente da questo Illustrissimo Signor Arciprete, dal Signor Capo Comune, dal Signor Frassinelli, ora in Trento, ed innall’ora oste qui in Povo che fu quello che somministrò il costo al detto Maestro de orgheni Giuseppe Peretti di Levico e finalmente da questo istesso;... detto organo era vicino ai vent’anni che non era stato né registrato né pulito dalla polvere che continuamente lo corrodeva. Nella fabbrica, per la rimessa di un tronco dell’arco maggiore del volto massicio di detta Chiesa e di due o tre pezzi di detto volto, fabbrica che durò più che tre mesi, in cui fu anche imbiancata la Chiesa al di dentro e al di fuori, che fu voltato il coperto a coppi, che furono rimesse due grosse piane (travi orizzontali) di quello, levati e poi rimessi i banchi tutti di Chiesa: detto organo si riempì di polvere a segno, che era quasi reso insanabile, e ad evidente pericolo di andare di male in peggio. In vista e considerazione di tutto ciò spero che cotesta Lodevole I.R. Carica mi approverà di tale spesa di fiorini abusivi 52 e carantani 48...” (3). Allegata alla supplica la dichiarazione di Giovanni Battista Nichelatti organista. “...Sottoschritto certifico, che l’organo di questa Parochiale che nell’anno 1824 a cagione della fabbrica del volto della Suddetta che nelli accuti della mano destra non rispondevano altro che puoche vocci, ho dovuto risolvermi di abbandonarlo di suonare, il Sindico Domenico Zorzi lo fec- ce pulire dalla polvere e accordare gli registri, in fede... Povo lì 30 dicembre 1828”. La risposta del Giudice del Distretto Floriani in data 8 maggio 1929 così recita: “... Si rescrive a Domenico Zorzi... sulla sua supplica per ottenere l’approvazione della spesa... riscontrata nell’anno 1824 per restaurare l’organo della suddetta Parrochiale che non avendosi procurata in tempo la superiore licenza e non essendo ammissibile l’addotta ignoranza delle leggi, deve incolpare se stesso se incontrò delle spese non autorizzate... giacchè non è minimamente comprovato né il bisogno della spesa incontrata, né l’abilità dell’artista, né finalmente che non siasi formato un contratto conveniente e regolare...”. L’ex Sindaco, non volendosi ovviamente accollare la spesa, dopo averci riflettuto, il 5 marzo 1830 invia altra supplica analoga alla precedente, al Capitanato Circolare di Trento, organo amministrativo di grado superiore al Giudizio di Civezzano. Il tenore è simile anche se più preciso e specifico nei dettagli: “... l’organo della Chiesa era ri- MAFFIOLETTI “Il pane con il sorriso” Sede: Località Sille di Civezzano Tel. 0461 858464 Punti Vendita: Povo - Via Don Dallafior Martignano - Via Bellavista 2 Villazzano - Via Villa, 36 Piedicastello - Via Brescia Civezzano - Via Telvana Trento - Via Gramsci Pergine - Via Pennella Salorno - Via Trento 9 Civezzano - Loc. Sille c/o Centro Europa Tuttapovo n. 4 - dicembre 2003 37 Povo e la sua storia dotto in uno stato deplorabile ed assolutamente insanabile attesochè all’occasione della ristaurazione dell’arco grande, e volto di questa Chiesa la polvere vi era talmente penetrata, che non così facile egli era lo purgarlo senza l’opera di qualche esperto artigiano cognizionato dell’arte. Quest’Illustrissimo Signor Arciprete molestato anche dalle lagnanze de’ suoi Parrocchiani, e desideroso altresì di funzionare con decoro, specialmente nella stagione estiva in cui si trovano in questa Villa moltissime famiglie de Signori Trentini, ne fece replicate istanze che l’organo venisse messo in attività. Anzi un giorno, che si presentò l’occasione di avere in Paese certo Peretti Maestro Orghenista mi fece chiamare, ed assieme di lui in compagnia dell’Illustrissimo Signor Camillo de Tonelli né fu intrapresa la visita dell’organo, ed indi alla di questi Signori presenza e del Capo Villa Giovanni Faes si passò a formare contratto con l’artista suddetto Giuseppe Peretti di Levico e suo compagno, di pulire e rimettere in buono stato l’organo suddetto accordandogli Fiorini abusivi 1 e Carantani 12 (4) abusivi per ciascheduno al giorno. In tale lavoro impiegò l’artista 22 - ventidue giornate, giacchè si dovette necessariamente cavare tutte le canne, purgarle e rimetterle... prego cotest’Inclito I.R. Capitaniato Circolare di compatirmi l’approvazione della detta spesa, acciocchè non abbia da esporre del proprio in aggiunta alla fatica da me impiegata nel sorvegliare il lavoro e nel prestare gratuitamente la mia opera a vantaggio della Chiesa... Povo 5 marzo 1830...” (5). Da Trento vengono richieste spiegazioni a Civezzano. Il rapporto in data 22 aprile 1830 del Giudice Distrettuale Floriani (6) ribadisce le argomentazioni addotte precedentemente e anche se “... i motivi peraltro possono essere veridici nelle esposizioni, ma non per questo persuadono a decampare dal primo parere, poiché sarà sempre ve- 38 Tuttapovo n. 4 - dicembre 2003 ro, ed innegabile, che fu incontrata una vistosa spesa non solo senza che ne risultasse il bisogno (questa affermazione sembra alquanto opinabile) ma per un importo eccedente la competenza dei Sindaci, senza assicurarsi dell’abilità dell’artista, senza formarsi contratto veruno, senza far collaudare il lavoro e senza in somma far osservare le pratiche che un Sindaco d’una Chiesa Parrochiale non può ignorare!...”. Il Floriani con questa lettera se ne lava le mani lasciando al Capitanato Circolare decidere “... se ed in quali termini reputasse di far grazia al supplicante qualora peraltro giustifichi validamente per lo meno con un’attestazione in iscritto delle indicate persone ed il seguito soddisfacente lavoro ed il fatto pagamento...”. Il responso del Capitanato Circolare fu negativo e tramite il Giudizio di Civezzano il 12 maggio 1830 lo fa conoscere al povero Zorzi. “... L’Inclito Capitanato Circolare con suo decreto... ha dichiarato sulla supplica di Domenico Zorzi ex Sindico della Parrochiale di Povo per l’approvazione di una spesa di fiorini abusivi 52 e carantani 48 da esso sostenuta senza la minima autorizzazione non trovare giustificata la medesima per essere appoggiata favorevolmente alla notifica superiore...”. Probabilmente Domenico Zorzi dovette pagare di tasca propria la somma di Fiorini abusivi 52 e Carantani 48! 1) Diede le dimissioni nel dicembre 1826 anche se rimase in carica fino al novembre 1828, in attesa della nomina assai contrastata dei nuovi Sindaci. 2) Il valore dei Fiorini così detti “abusivi” era l’80% dei Fiorini ufficiali così detti “valuta di Vienna”. 13j Archivio di Stato di Trento. Giudizio distrettuale di Civezzano. B. 76 Ecclesiastico, pos. 51, a. 1829. 3) Un Fiorino era formato da 60 Carantani. 4) Archivio di Stato di Trento. Giudizio distrettuale di Civezzano. B. 86 IV Ecclesiastico, pos. 34, a. 1830. 5) Ricordiamo che il Giudice Distrettuale rivestiva la doppia funzione di amministratore e di Giudice di prima istanza. Artisti di casa nostra Piccoli tesori a Oltrecastello. Intervista a Bianca Bassi di Chiara Giacomoni uando si parla di mosaico si pensa immediatamente ai più famosi, quelli di Ravenna o ci si ricorda della visita alla Villa Romana fatta alle elementari in via Rosmini o a quelli della Trento romana sotto Piazza Battisti oppure vi torneranno alla mente le lezioni di storia dell’arte delle superiori. Forse non sapete che l’arte di fare mosaici non è dimenticata ma è un’arte viva che prospera e continua nella sua tradizione che affonda nei secoli. Bianca Bassi che da alcuni anni vive a Oltrecastello, è riuscita a fare del mosaico la sua passione e il suo lavoro e dalla chiacchierata che abbiamo fatto sono emersi aspetti originali e poco conosciuti di questa arte decorativa. Quale percorso formativo hai fatto per diventare mosaicista? Alla fine delle superiori nel 1997 mi sono iscritta all’Accademia di Belle Arti Cignaroli di Verona, esistono quattro indirizzi ed io ero indecisa fra scultura o decorazione ed ho preferito quest’ultima per le maggiori opportunità lavorative che offre. Questa scuola è come un’università, esistono corsi obbligatori ed altri che puoi scegliere ma la scuola è piccola e quindi non offre una gran varietà di corsi disponibili. Ci sono molte lezioni teoriche come storia dell’arte ma la maggior parte del tempo si trascorre in laboratorio dove si impara a progettare le tue idee che ad impararne la tecnica. Attraverso l’Accademia ha avuto la possibilità di frequentare nel 1998 un corso di Decoratore del legno a Bovolone in provincia di Verona famosa per la decorazione dei mobili in legno, in cui ho imparato l’arte dell’intarsio, intaglio, doratura e laccatura. Mi piacerebbe molto unire il legno che ha più tradizione qui in Trentino ed è più conosciuto con il mosaico ma devo ancora sviluppare bene quest’idea. Q Come hai conosciuto l’arte del mosaico? Per caso ho conosciuto un vecchietto che si è proposto all’Accademia e da lui ho imparato una delle tecniche per fare mosaico. Nella scuola non esistono corsi specifici è stato lui a fornire il materiale e alcuni nozioni basilari anche se non aveva mai studiato mosaico. Comunque sentivo che mancava qualcosa e cercando in internet ho trovato un corso finanziato dal Fondo Sociale Europeo per mosaicisti a Ravenna e nel 2002 sono partita e lì ho passato nove mesi . Questa città ha una lunghissima tradizione del mosaico basti pensare a quelli nella basilica di S. Vitale, di S. Apollinare Nuovo e a quelli del Mausoleo di Galla Placidia che sono i più belli dell’età bizantina. Questa scuola è la più importante assieme a quella di Spilimbergo in Friuli e gli insegnanti lavorano anche nelle botteghe di mosaico della città e quindi hanno una vasta esperienza nel campo. Le lezioni si svolgevano in un laboratorio grandissimo …e lì mi si è aperto un mondo! Ho imparato moltissime cose ed è stata un’esperienza faticosa ma soddisfacente. A Ravenna utilizzano una tecnica specifica che hanno creato studiando il linguaggio del mosaico antico: analizzano l’interstizio e la forma, la dimensione, l’inclinazione della tessera. Il linguaggio del mosaico segue delle Tuttapovo n. 4 - dicembre 2003 39 Artisti di casa nostra leggi ben precise che danno vivacità e fluidità visiva. Lo spazio musivo è organizzato secondo un ordine delle singole unità chiamato andamento delle tessere che però variano di dimensione l’una dall’altra essendo tagliate a mano. Le linee che si compongono quindi non saranno perfettamente diritte. Bisogna comunque stare attenti a non esagerare con le dimensioni delle tessere per non creare uno squilibrio visivo. Il bello è proprio riuscire a dare un certo ordine al mosaico anche con la tessera che al taglio non risulta perfettamente squadrata. Prima di fare questa scuola credevo fosse bello e giusto che le tessere fossero tutte uguali, quadrate di lato un centimetro mentre adesso le uso tutte, anche quelle non perfette perché è umano e bello che siano di dimensioni diverse ed irregolari. In un mosaico una riga è composta da tanti piccoli pezzetti diversi, non si può trasportare la riga disegnata su un foglio di carta sul mosaico. È come quando dipingi con un pennello, puoi fare più pressione ed otterrai una linea più netta o essere più leggere e farne una più sottile. Da dove nasce la passione per il mosaico? Fin da piccola mi piaceva raccogliere sassolini, conchiglie, tutto ciò che luccicava e quando tornavo dalla montagna o dal mare mi riempivo le tasche di queste cose. Mi piacciono i colori e le forme, toccare e scegliere quale pezzetto mettere, nei miei mosaici non uso solo tessere di vetro o marmo ma anche perline, murrine, pietre preziose, conchiglie, piccoli fossili che ricerco accuratamente come quando ero bambina. Utilizzo anche le classiche tessere che faccio io tagliando un disco di vetro con una martellina e un tagliolo chiamato pizza spesso circa un centimetro. Una volta sono andata a Venezia per comprare le pizze e volevo portarmi via tutto il negozio per i colori dei vetri e per l’enorme quantità di murrine e perline che c’erano. La difficoltà nel fare le pizze consiste nel far risultare sempre lo stesso colore e si narra di un omino che si tiene sempre ben stretto un libretto in cui sono scritti i segreti di famiglia per fare bene questi dischi di vetro. Esistono solo due famiglie che li vendono, una a Venezia e l’altra a Spilimbergo ed esportano in tutto il mondo. Come si fa un mosaico? Fare un mosaico è un lavoro lento. Vi sono due tecniche principali e sono quella diretta e quella indiretta. La prima consente di incollare direttamente sull’impasto di colla le tessere per cui si ottiene una superficie irregolare, non perfettamente piana. Questa tecnica può essere fatta su superficie provvisoria come si fa a Ravenna (su calce) oppure su supporto definitivo che di solito non prevede la stuccatura delle tessere. La tecinca indiretta o a rovescio viene fatta mettendo le tessere sottosopra su un piano in modo che rovesciandolo si ottiene una superficie perfettamente piana come nel caso dei pavimenti. Il bello del mosaico è che non è cambiato molto sia per quanto riguarda la lavorazione che per i materiali, tranne alcune malte o collanti speciali. • Associato accordo (ANIA) per la gestione diretta del sinistro si ritira l’autovettura solo firmando il modulo di delega senza anticipare il pagamento. • Possibilità di verificare l’allineamento scocca con sistema computerizzato in poci minuti (verifica usato prima dell’acquisto). • Preventivi immediati gratuiti senza impegno. • Impianto di verniciatura idoneo all’utilizzo di vernici a base d’acqua per il ripristino come da originale. • Tempi medi di consegna autovettura: 3 giorni. • Auto sostitutiva. • Garanzia del lavoro svolto. MATTARELLO (TN) - Via della Cooperazione 47 - tel 0461946006 - fax 0461942850 e-mail: [email protected] www.fellincar.it soccorso stradale: 3355458709 3477128298 40 Tuttapovo n. 4 - dicembre 2003 Artisti di casa nostra Quello che faccio io non è un mosaico tradizionale, è la lettura moderna di una tecnica antica. Le mie idee passano da un progetto alla loro realizzazione anche se poi nel corso dell’esecuzione lascio che la mia fantasia e ispirazione del momento arricchiscano il pensieri originario. Non esistono tempi standard nella realizzazione, dipende da quello che sto facendo. Adesso si commercializzano mosaici fatti con tessere industriali, tutte uguali, che vengono usati come decorazioni per la casa ma se dici a quelli di Ravenna che è un mosaico …si arrabbiano. Ti senti un’artista? Non lo so, è una domanda che mi pongo spesso ma non ho ancora una risposta. Mi sento un po’ artigiano e un po’ artista ma non saprei quali differenze attribuire ai due. Non seguo un’idea che poi concretizzo nei miei mosaici, mi piace molto il colore, mettere assieme le tessere ed ottenere soddisfazione e piacere nel farlo. Sento che comincio ad avere uno stile mio ma non ho voglia di incasellarmi, vorrei sperimentare visto che ho concluso l’Accademia in febbraio e ho cominciato da poco. Ti immedesimi in quello che fai? Si, mentre faccio qualcosa lo sento come mio. Vivo un rapporto particolarmente intenso con i mosaici, quando ne finisco ne conosco tutti i particolari ma non riesco ad avere una visione completa. Ogni pezzo mi riporta alla giornata in cui l’ho fatto, lo collego ai miei stati d’animo, è come fosse un piccolo diario. A volte non mi piacciono e ho bisogno di un po’ di tempo per distaccarmene e riuscire a darne un giudizio. Mi piacerebbe che le persone che li vedono mi dessero un’opinione sincera e critica in modo da poter migliorare, lavorando da sola ho bisogno di riscontri su quello che faccio. Come stai facendo conoscere i tuoi lavori? Fino a questo momento ho creato soprattutto per amici e conoscenti. Si possono trovare cornici e specchi nel negozio Soggetti in P.zza Duomo, è in costruzione il mio sito www.biancamosaico.it e per chi mi volesse contattare ho un indirizzo email [email protected], il numero di telefono è 0461/342504 e vivo e lavoro a Oltrecastello in via del Ronchi 30. Per il futuro ho in progetto di decorare sedie, tavoli, pavimenti, altre decorazioni per la casa e quadri e proprio in questi giorni ho terminato la pavimentazione per la doccia di un bagno. SERRAMENTI E ARREDAMENTO Loc. Borino Via Brenz, 24 38050 POVO (Trento) Tel. 0461 810377 Tuttapovo n. 4 - dicembre 2003 41 Artisti di casa nostra Marcello Trotter Richiesta legittima 120x122.5 2003 n seguito a vicende personali avvenute circa tre anni fa, sono arrivato ad esplorare l’arte pittorica. Vedo in essa un mezzo, tramite il quale lasciare sulla tela un’impronta, un segno di me stesso come essere umano, tramite il quale affidare e consegnare alla tela parti di me, comunemente chiamate emozioni, sensazioni, impressioni, paure, gioie, deliri... che, da un lato, scaturiscono da un lavoro parallelo di “Ricerca Teatrale” e quindi di esplorazione interiore che porto avanti all’interno di una associazione a Milano, e, dall’altro, fuoriescono da una costante riflessione sulla vita e sul mondo esterno che la vive. Raramente inizio con uno schema prefissato, con una idea prefigurata di ciò che sarà. È una partenza sciolta, libera da vincoli aiutata da un istinto ragionato a guidarmi durante il lavoro. Oltre ai colori ad olio, agli smalti sintetici, alle tempere ad acqua ed ai gessetti-pennarelli colorati utilizzo materiali di scarto come sacchi di juta sfilacciati, stoffe provenienti da t-shirts esauste, pantaloni smessi, reti e lastre di metallo arrugginito, tavole di sottile legno imbarcato e altro. È per me fondamentale l’utilizzo della materia quale elemento concreto e palpabile del nostro bisogno di materialità; ma non voglio dilungarmi troppo... perciò BASTA PAROLE! (ne siamo invasi...) I Imastun-cercatore 100x134 2003 Marcello Trotter nato a Trento 08/05/1977 e-mail: [email protected] cell: 349 7444012 tessera accumulativa con omaggio 20 euro di consumazione E’ gradita prenotazione Marcello Trotter P IR Z Z E R I A ISTORANTE di Pintarelli Luca ottime pizze con forno a legna spaghetti fatti in casa Aperto tutte le sere Via Cappuccini 71 - 38100 Trento - tel. 0461 230034 42 Tuttapovo n. 4 - dicembre 2003 Artisti di casa nostra Freaks 130x130 2002 Humanitas 119x134.2 2003 Purgatorio 127x127 2003 Cammino verso la fine 100x100 2002 a Trento la frutta e la verdura “come ‘na volta” all’ingrosso in via Bomporto - Tel. 0461 230124 ed al dettaglio nel centro storico in via Mazzini, 39 - tel. 0461 983223 Tuttapovo n. 4 - dicembre 2003 43 L’angolo della poesia dialettale Ermetismo e stranezze dialettali a cura di Guido Leonelli n mio breve intervento sull’er- ancora su l’Adige, una mia della qua- esempi si potrebbero moltiplicare.” E metismo nella poesia dialettale le riporto un breve passo: “… Se a chi conclude affermando che ove il diapublicato su “Trentino” il 13 scrive nella lingua di Dante è conces- letto non abbia termini appropriati, agosto scorso, ha trovato l’interesse e sa qualche bizzarria letteraria o, se si questi possano essere mutuati dalla dato l’avvio ad alcuni altri interventi preferisce, una diversa ricerca lingui- lingua. apparsi successivamente anche su stico-espressiva, … credo che questa Qui si è inserita, nel dibatito un’al“Vita Trentina” e su “l’Adige”. licenza non dovrebbe invece essere tra lettrice che, in buona sostanza, fa Ritengo possa interessare tentare concessa a chi si esprime in dialetto. osservare a Francescotti che “nessuno di riassumere la “questione”. Scrivevo Ribadisco che essendo il dialetto, dovrebbe avere il cattivo gusto di il 13 agosto: “… provo il desiderio, in qualsiasi dialetto, lingua volgare, del paragonarsi a Dante”. In conclusione, tutta modestia, di dire la mia, sull’er- popolo, del volgo, chi in dialetto scri- dopo che l’Adige non ha trovato spametismo che tanto e sempre più sem- ve dovrebbe avere l’accortezza, credo, zio per un mio ulteriore intervento, lo bra essere ancora diffuso. Ritengo che di esprimersi come si esprime la gente stesso ha trovato invece cortese ospiassieme alla “piaga” delle poesie tra- del volgo non con arzigogoli che nul- talità su Vita Trentina. Dopo un riasdotte, ossia delle poesie scritte in lin- la hanno a che vedere con la parlata sunto delle … puntate precedenti e rigua e maldestramente tradotte in dia- popolare… A stretto giro di posta, prendendo quanto sostenuto da Franletto, l’ermetismo sia il male peggiore Francescotti rispondeva, sempre su cescotti, gli faccio notare, fra l’altro, per il dialetto, per la sua salvaguardia l’Adige richiamando la mia attenzione che se da un lato è vero che Dante e valorizzazione, con buona pace di sul fatto che “la Divina Commedia è nella sua Commedia si è espresso in tutti coloro, che a diverso titolo … ri- stata scritta in questa lingua volgare, volgare, “si dà il caso che l’alternativa tengono quella dialettale non degna così come le poesie friulane di Pasoli- a quel volgare, che sarà poi la base di essere chiamata “poesia”. ni, gradesi di Marin, vale a dire uni- della futura lingua italiana, sarebbe Ripreso anche da Vita Trentina, a versi letterari estremamente complessi stato il latino, lingua per pochi dotti … questo primo intervento ha fatto se- e raffinati. Dante, scrivendo in volga- Che poi le lingue e i dialetti siano in guito, su Vita Trentina appunto, un re toscano, conia, inventa molte paro- continua evoluzione, è tutt’altro paio breve riscontro di Don Renzo Corona, le, così come fa Marin, come fa Paso- di maniche. E’ però necessario osserpoeta dialettale del Primiero che si di- lini. Franco Loi, ritenuto uno dei mag- vare che mentre le lingue si muovono ce d’accordo e sostiene, in particola- giori poeti in dialetto viventi, si “in- in una direzione sempre più globalizre, a proposito di poesie premiate nei venta” un milanese tutta suo. E gli zata, i dialetti stanno sempre più perconcorsi letterari, che “certe dendo la loro “veracità” fipoesie sono da rifiutare per no a scomparire del tutto Provèrbi binadi qua e là il loro oscuro significato…”. dal parlare quotidiano del- Da Nadàl fòch e bocal - a Natale si gode il caldo Il caso poi ha fatto in modo le generazioni più giovani. della propria casa con un bicchiere di vino. che, pochi giorni dopo, nelPoco importa, in questo - Da Nadàl al sól, da Pasqua al stizzón - se dila rubrica delle lettere all’Acontesto, che Franco Loi si cembre è bello, la primavera sarà fredda. dige, trovasse pubblicazione sia inventato un milanese - Da Nadàl el pas de ‘n gal - a Natale le giornate si una poesia di Renzo Francetutto suo, come sostiene allungano ma ancora di poco. scotti, dal titolo Global warFrancescotti. Viene anzi da - Da Santa Lùzia ‘l frét el crùzia - a Santa Lucia ming, scritta in dialetto ma chiedersi, se davvero di un fa davvero molto freddo (un freddo che “tormenta”). con l’uso di termini che con dialetto personale si tratta, - Da la Pifanìa, el pas de na strìa - per l’epifania il dialetto nulla hanno a che a chi esso sia rivolto. Viene le giornata si allungano un po’ di più. vedere: “azurocosmico”, da chiedersi se, in termini - La Pifanìa tute le fèste la porta via - il giorno “aciodùe”, “fuminéri”, “scocosì esasperati, abbia un della befana finiscono tutte le feste natalizie. liamari”. Ha fatto seguito, ancora un senso la poesia U LATTONIERE Cagol F.lli s.n.c. di Giorgio e Roberto Cagol Officina e sede: 38060 Mattarello (TN) - Via della Cooperazione, 56 - Tel. e Fax 0461 944150 44 Tuttapovo n. 4 - dicembre 2003 L’angolo della poesia dialettale come forma espressiva e di comunicazione forse la più sublime”. Posso aggiungere che molto piacere mi ha fatto, in quei giorni, una telefonata di un noto e affermato poeta dialettale del cenacolo trentino che mi esprimeva tutta la sua solidarietà in una battaglia (come la definisce lui) che lo vede impegnato da anni senza grande successo. Il caso poi, ancora lui, ha voluto che trovandomi a leggere “Quaderni”, anno VII - n° 5 settembre 2003, il periodico del “Gruppo Poesia 83”, nell’introduzione del presidente Italo Bonassi, andassi ad imbattermi in una serie di passaggi che mi pare si prestino molto bene a chiudere il discorso e che cerco di riassumere. “Molti di noi, hanno una sorta di complesso di superiorità, sono troppo convinti di essere bravi… si vestono dell’abito sacerdotale di un linguaggio sibillino … dove il lettore però si perde senza più ritrovare il bandolo … alla fine, dopo la seconda o terza lettura, lascia lì, chiude il libro …L’oscurità ermetica della poesia ha avuto grandi maestri ma i loro versi hanno quasi sempre lasciato una chiave di lettura, non sono semplici accozzaglie di parole a caso, anche se basati su valori figurativi e musicali sull’ordine quasi astratto degli elementi.” Buon Natale a tutti i fedeli lettori dell’”Angolo della poesia dialettale” ma, in particolare, a tutti i “pòpi” ai quali voglio dedicare queste due belle poesie di Marco Pola (in dialetto di Roncegno): ‘L NADALE LA BEFANA E’ vegnesto anca ‘l Nadale! L’è vegnesto, dopo tante! Le campane dela vale le sboteza tute quante. Sula tera benedeta che ‘l lusor de na cometa e i tre magi ‘mbacucài i vien vanti sui cavài. Su ogni pézzo, su ogni pin gh’è na stela per lumin, e sul querto de na stala ch’è su i angeli che bala tuti i angeli del zielo che i ‘n zercio, ‘n girotondo perché è nato ‘l Bambinèlo, perché è nato ‘l Re del mondo. Passà ‘l Nadale la salta fora, tegnendo fissa la spazzadora, per nar lontana dei so confini e rudolarse per i camini ma la la dropa demò na note senò magari la ghe se rote. zercar calzòti for per la stùa co le solete de lana crùa, E fin del primo cantar del galo, la spazzadora l’è ‘l so cavalo méterghe rento qualcòs de bon e a qualcheduni giara e carbon. Nasseràlo ‘l Bambinèl? Nasseràlo anca st’an el bambinèl Gesù enté sta nòt sì stròva ‘mpizzàda da sitèle de guère e de paùra? El nasse sót a ‘n pónt o ‘nté na busa fónda, ‘nté ‘n camp de refugiadi, ‘ntrà dó cartóni vèci sót ai pòrteghi de Trènt. El nasse con rispèt che fórsi no ‘l vorìa tornar ancór qua zó ‘ndó che i tacherà a begar e tironàrlo ‘n qua e po’ en là per dir che lè tut so. E quan che i riverà i Magi e la so zènt el Bambinèl, mi credo, no ‘l ghe domànda gnènt se i gà la pèl pu négra colór del ciocolàto, se i vèn da Novayork da Trènt o da Kabùl se l’è ‘n cristiàn de Roma ‘n ebrèo o ‘n mussulmàn se ‘l gà crème coi aròmi o demò le man en man. El Bambinèl el varda e ‘l pianzòta sconsolà: quand’èl che ‘l capiré che ‘n móndo cossì bèl l’avé pròpi ‘ntossegà? 38100 TRENTO - Via E. Fermi, 4 Tel. 0461 920519 - Fax 0461 934988 E-Mail: [email protected] Guido Leonelli Assistenza Assistenza Noleggio Noleggio Consulenza Consulenza e Riparazioni Riparazioni Tuttapovo n. 4 - dicembre 2003 45 Il racconto Intersezioni di Stefano Ricci pochi riccioli biondi che le uscivano dal casco, brillavano al sole d’agosto come anelli dorati. Lui non poteva vederli, ma sentiva le sue morbide rotondità premergli dolcemente contro la schiena. Neppure l’altro era riuscito a vederli. Troppo preso dai problemi della vita per occuparsi di quella altrui. Distratto dai pensieri del lavoro e da una strada troppo contorta per ritrovarcisi. O, forse, più semplicemente, non li aveva visti perché, per chi non ci crede, gli angeli non esistono. Azzurri come il cielo, più splendenti del sole: dovevano essergli parsi trasparenti. Come in un gioco di sciangài, il caso si diverte ad intrecciare le vite su traiettorie diverse che vanno ad intersecarsi attorno a punti di equilibrio precario. A volte basta un soffio, il battito d’un ciglio, un gesto inconsulto di distrazione... e tutto quell’intricato ordìto può essere sconvolto. Vi sono “incontri”, in questa bizzarra trama, che nessuno è in grado di evitare. Vi sono rotte tracciate con un magico sestante, che nulla può deviare dal loro compimento. Quell’uomo era uscito di casa presto, dopo una notte insonne. Più del caldo di quella torrida estate, era il pensiero per quell’ennesimo colloquio di lavoro e la moglie ancora in attesa. C’era tempo, non andava di fretta. Con lo sguardo inseguiva i cartelli gialli indicanti “deviazione”, ma la testa era altrove e non riusciva a dipanare quel groviglio caotico dell’animo. Non poteva mancare a quell’appuntamento, al quale, seppur ignari, neanche quei due ragazzi con le ali spiegate, su quell’azzurro cavallo scintillante, avrebbero potuto sottrarsi. Lanciati verso il futuro, forti come i loro progetti, invincibili come l’amore che li teneva avvinghiati in un unico corpo, alle 11 e 32 di quel 27 d’agosto, al Km. 7+100 della provinciale per Rovereto, il loro destino, pun- I tuale come la morte, si annodò con quello d’un uomo confuso. Aveva sbagliato di tutto nella vita e, quel giorno, sbagliò anche la strada. Poco bravo a tracciar traiettorie, imboccò quella che il caso, mischiando le carte, aveva gettato sul piatto. Un’inversione maldestra, guidata dall’ansia. Un riflesso di felicità, forse troppo abbagliante. Un’indecisione fatale ed il grido straziante di lamiere contorte... L’immagine stessa della libertà, infrangersi su un momento di idiozia. E i riccioli biondi si sparsero sull’asfalto, lanciando bagliori come urla. Il dolore trafisse i due corpi, sciogliendosi caldo nelle viscere, penetrando perfino nell’anima. Rabbia e dolore per quel sogno interrotto, per quelle ali mozzate, per quei corpi privati, d’un colpo, del volo. E la mente cercò di fuggire, di non credere che la realtà si fosse davvero compiuta, ma la sofferenza li inchiodò a lungo su un letto d’ospedale. Il ragazzo di notte, per molte notti a seguire, continuò a serrare le dita nel gesto di frenare e a digrignare i denti: la morte gli si era parata davanti, improvvisa, con un brivido freddo tra le costole, ma scorse uno spicchio di cielo in quegli occhi innamorati e non ebbe l’ardire di spengerlo. Come si trattenne dal mietere quei boccoli dorati, forse per timore di lasciare nel buio la Terra. E qualcuno non avrebbe più smesso di ringraziare Dio! Quando i destini s’incrociano, abbracciandosi o scontrandosi, il mondo non rimane indifferente. Dal dolore germogliano nuovi fiori. Chi conosce il dolore, apprezza maggiormente la vita e la libertà ha un sapore più fresco. Chi conosce il dolore, si ritrova più attento all’altrui sofferenza ed impara che lo scorrere del tempo non è mai un banale esercizio. Chi conosce il dolore e riacquista le ali, vola poi ancora più in alto. Tende da sole Tendaggi per interni Pergolati in legno Pensiline per entrate e lucernai 38050 POVO (TN) - Via Salè 14 - tel. Rivenditore autorizzato: 46 Tuttapovo n. 4 - dicembre 2003 0461 810 115 - Fax 0461 811 580 SPECIALE FAMIGLIA DI POVO SPECIALITÀ E PROPOSTE DELLACOOPERATIVA FAMIGLIA COOPERATIVA DI POVO SPECIALE FAMIGLIA COOPERATIVA DI POVO Natale di solidarietà ’incendio che nel gennaio scorso ha gravemente danneggiato la struttura di vendita, non ha affatto impedito alla Famiglia cooperativa di Povo di continuare ad essere un punto di riferimento essenziale per tutti gli abitanti del nostro sobborgo ne è testimonianza l’aumento dei Soci, ormai siamo quasi in mille. Grazie all’attivismo e all’impegno di tutti i Dipendenti e alla solidarietà d’istituzioni e cittadini, siamo riusciti in brevissimo tempo a ricostruire le condizioni di agibilità per la ripresa concreta dell’attività. Questo ha consentito alla Famiglia Cooperativa di continuare a garantire al meglio il proprio servizio per la nostra comunità e non L ha interrotto il significato più vero della funzione di solidarietà svolta da questo strumento della cooperazione trentina. Solidarietà che anche quest’anno rappresenta per noi un impegno al quale far fronte in termini concreti e tangibili ed è per questo che proponiamo ai nostri Soci e Clienti di rinunciare anche quest’anno al piccolo regalo che la Cooperativa tradizionalmente elargisce in occasione delle festività natalizie per trasformarlo in un significativo intervento di sostegno economico a due iniziative internazionali che vedono quali protagoniste: i volontari del gruppo Missionario che opera attraverso programmi di sviluppo umano e sociale in Uganda ‘MOROTO’ e l’Associazione ‘ACCOGLIENZA IN FAMIGLIA’ che promuove progetti a sostegno dei bambini della Biellorussia. A tal proposito saranno messi a disposizione, presso tutti i nostri punti vendita, dei contenitori dove tutti i Soci e Clienti potranno liberamente fare le loro offerte. Con queste iniziative credo si esaltino i valori di solidarietà, umanità e condivisione che rappresentano da sempre un tratto costitutivo della gente trentina e, in particolare, dei Soci del movimento cooperativistico. Ritengo che questo sia il modo migliore per augurare a Voi cari Soci e Clienti da parte Mia, del Consiglio d’Amministrazione, dei Sindaci, del Direttore e di tutto il Personale della famiglia Cooperativa di Povo un sereno Natale di pace e un felice anno nuovo. Silvano Trentini Presidente della Famiglia Cooperativa di Povo Anch’io socio Essere socio della Cooperativa significa: - RISPARMIO Il socio della cooperativa dispone nell’arco dell’anno di una lunga serie di tagliandi per acquistare prodotti a prezzi assolutamente scontati. - DIRITTO ALLA SICUREZZA Il socio è tutelato nei suoi acquisti dalla politica commerciale della Cooperativa che pone al centro dei suoi obiettivi la salute del consumatore e la “salute” ambientale. Per aderire alla Cooperativa i nuovi soci devono versare una quota sociale di euro 25,82. La quota si versa una sola volta ed è valida per sempre. Troverete i moduli di iscrizione presso: Per informazioni numero Verde 80071335 E-mail: [email protected] Sede: POVO (TN) Macelleria: POVO (TN) Punti vendita: COGNOLA (TN) SPRÉ (TN) S. DONÀ (TN) Piazza G. Manci, 8 Via alla Resistenza, 8 Via alla Veduta, 10 Via della Resistenza Tel. 0461 810 268 Tel. 0461 810 264 Tel. 0461 234 075 Tel. 0461 810 269 Tel. 0461 230 304 SPECIALITÀ E PROPOSTE DELLA FAMIGLIA COOPERATIVA DI POVO tà i l a i c e Sp na a l u i r F alta pasticceria caseificio sociale comprensoriale di primiero Formaggio di malga Millebuchi La vera “Tosela” Nostrano del primiero Tutta l’esperienza dei nostri casari SPECIALE FAMIGLIA COOPERATIVA DI POVO SPECIALE FAMIGLIA COOPERATIVA DI POVO SPECIALITÀ E PROPOSTE DELLA FAMIGLIA COOPERATIVA DI POVO o u t l i r 3 pe 0 0 2 e l a t na Cesti Varie dimensioni e forme, preparazione con vasta scelta di prodotti tipici e specialità su richiesta, consegna a domicilio condizioni particolari per aziende ed associazioni SPECIALE MACELLERIA Coniglio ripieno Pollo disossato Faraona Tacchina Preparazioni personalizzate su richiesta per le festività SPECIALITÀ E PROPOSTE DELLA FAMIGLIA COOPERATIVA DI POVO offerte valide fino al 31 dicembre 2003 Burro s e v a i c S i d Special ità svizzer e a offert le specia conosciuto come unico nella qualità sconto 10% gruyère, Emmentaler e sbrinz Salame felino prosciutto cotto sconto nazionale 10% Per il tuo Natale spumanti e vini ca’vit Gran firmato ca’vit euro 5,80 sconto 10% su: teroldego d.o.c. d.o.c. 0,75cl 0,75cl cabernet d.o.c. d.o.c. 0,75cl 0,75cl marzemino d.o.c. d.o.c. 0,75cl 0,75cl Quegli aquiloni colorati Il libro di Caviola alla seconda edizione tto di difesa”, l’ultima fatica poetica del nostro collaboratore Diego Caviola è già alla seconda edizione. Sono andate infatti rapidamente esaurite le 2.000 copie previste per la prima uscita, superando ogni ottimistica previsione. La seconda edizione sarà disponibile (con regolare fascetta!), già dai prossimi giorni anche a livello nazionale. Stanno anche arrivando i primi riconoscimenti: “Quegli aquiloni colorati” - parte I° e II°, poesia contenuta nel libro ha infatti ottenuto al premio letterario nazionale “Cesare Pavese - Mario Gori” di Chiusa di Fano (Cuneo) il primo premio con medaglia d’oro e diploma. Il libro di Caviola sta anche avendo un soddisfacente andamento di vendita sulla collina. Distribuito infatti all’interno dei vari punti vendita di Sprè, S.Donà e Cognola della Famiglia Cooperativa di Povo le copie a disposizione sono andate rapidamente esaurite. “A Quegli aquiloni colorati hanno sparso molte lacrime sulle mascherine smunte di bimbi scippati della speranza di volare. Volare e gioire di grandi spazi in mille serpentine vincenti aggrappate all’aria come Immagini sacre, socchiudere gli occhi sul manicomio degli uomini dementi stregati da comandamenti infernali dei Signori del terrore. Aquiloni in ammirazione simboli di libertà scandita dalle ore dell’aria; svuotare la diga del cuore traboccante lacrime spugnare privazioni fame divieti per coloro che hanno la faccia di chi non mangia niente con la paglia della miseria che marcisce sotto i piedi con la voglia di scappare e sparire nel nulla per morire pur di non avere la sofferenza per compagna; il mondo ha sentito molto molti strilli di dolore. ! BUONO SCONTO DEL 30% PER L’ACQUISTO DEL LIBRO NEI PUNTI VENDITA DELLA FAMIGLIA COOPERATIVA DI POVO (Povo, Sprè, San Donà, Cognola) PRESENTANDO IL PRESENTE TAGLIANDO (Anche in fotocopia) DITTA BERTOTTI s.n.c. di Bertotti Claudio & C. Pitture interne e esterne Povo (TN) - Uffici: via della Resistenza 79 - Tel. 0461 810694 Tuttapovo n. 4 - dicembre 2003 51 L’angolo della poesia “L’angolo della poesia” compie cinque anni! ono passati cinque anni da quando ho iniziato a curare questa rubrica e non mi sembra vero, il tempo vola, ma i ricordi di tanti appassionati alla poesia che mi hanno mandato i loro versi rimane scritto nel tempo e non si potrà cancellare e dimenticare. Colgo l’occasione di questa scadenza nella ricorrenza delle Festività di Natale per fare una carrellata sui lavori (inediti!) di queste persone, proponendo una o più poesie ciascuno in base alla lunghezza, altri autori sa- S ranno pubblicati nei prossimi numeri di Tuttapovo. Li ringrazio per la fiducia riposta nella mia persona, scoprendo e mettendo alla luce le loro liriche contenenti piccoli o grandi segreti dell’anima e della vita mantenuti rinchiusi nel famoso cassetto, in certi casi per molti anni. Porgo a tutti gli autori e familiari gli auguri di buone festività e che queste pagine possano rimanere custodite come un bel ricordo, invitandoli a continuare a scrivere ed amare la poesia. Lourdes Chenù Dominguez Corrado Carlin Nostro incontro Da sempre ti cerco tra le ombre. non vedo le stelle solo odo il buio dolore che mi avvolge. Senza direzione è Il mio cammino e tante volte ho sognato la notte del nostro incontro Raggi di luna piovono tra gli alberi e illuminano le mie lacrime. Da sempre ti cerco e non ti incontro. il gufo della notte ti portò via da me prima che tu abbia visto l’alba del nostro amore. Virò Adoro far ridere le donne donano luce. A chi le circonda A Eleonora Pacco! Con sorriso E gioia inclusa. Splendore che dona, colora il giorno più mediocre. Istanti E io respiro di te ogni lacrima. a cura di Diego Caviola Valter Vettori Ti scrivo da una guerra Ti scrivo da una guerra senza parole: “gli occhi rotti di sangue come il ghiaccio di febbraio sono il compagno d’armi che mi ha mangiato il cuore”. Madre non passa giorno, qui nel deserto, che non fischia la paura ed il campo di notte è ansito dei silenzi: “non c’è traghettatore ai nostri sogni”. A questo chiedo “pettina a mani laccate il mio grano, come il buffo salmastro di settembre, quando raggranellavo smarrimento, quasi sabbia a disparire nel mare”. Ventiquattro anni convitato alla morte; vivo, madre, come ombra in pietra senza pianto, nell’atteso cristallo di diverso colore che sciorre in pleniluce la paura. Ti scrivo da una guerra con le parole: “c’è un dove che ha il rosso del melograno, il bacio rubato del pesco in fiore, un passo fiorito di veste lieve: mano alla mano con gli occhi al sereno”. AUTOSCUOLA PATENTI di CATEGORIA A - B - BS - C - D - E - C.A.P. TEL. / FAX 0461 232358 di dott. ing. BRUNO DEMATTE • ins. FABIO DEMATTE BASELGA DI PINE, Via Marconi 3 LASES, Via Nazionale 45 52 Tuttapovo n. 4 - dicembre 2003 TRENTO Via Valsugana 12 www.autoscuolaalba.it BORGO VALSUGANA, Via Hippoliti 16 PERGINE VALSUGANA, Via Venezia 6 L’angolo della poesia Daniela Dalfovo Il tempo di ieri Siedi. I silenzi che qui conosci tra vecchie carte ora ordinate ora abbandonate parlano una lingua che ancora non comprendi, è la tua giovinezza quella fresca e pura che ti porta verso mondi ove l’eternità non ha confini. Scegliere non sai tra parole e pensieri che fuggono al quotidiano ma... la beltà tua delicata e innocente ti porgerà il fiore della Vita. Quel libro Prendilo. Ti narra di nostalgie di un tempo passato Daria Paissan Bertoli in cui le stagioni amavano svelare la loro fecondità in cui donne e uomini a piedi nudi sull’umida terra vivevano la loro felicità e Iddio santificava la loro semplicità. È tutto. Oltre la finestra Vedi? il picchio ...arroventa col becco una quercia, cerca riposo per l’inverno, la sua tenace pazienza semina luce nella nostra oscurità, il suo solitario coraggio veglia i confini disseminati oltre il tramonto. Non temere amico custodisci ciò che non c’è più e fa tesoro da saggio poeta. Maria Antonietta Rotter Novembre Il calendario ha perso un altro foglio un petalo le rose del giardino. Il vento scuote con brumose dita le agili betulle e scuote il pino. Dalla finestra guardo turbinare un nugolo di foglie rugginose e giù dai monti vien la tramontana a scompigliar le più segrete cose che il cuore cela, mentre nel giardino sotto il suo soffio muoiono le rose. Bimbi soli Occhi pieni d’azzurro, calde pupille spaventate, guardate tutto senza sorriso, non avete lacrime sul viso. Tremate di paura e le manine serrate in preghiera. La guerra vi ha tolto tutto,uccidendovi l’anima. Che colpa avete voi occhi di cielo, se il mondo è cattivo? Da grandi capirete quanto è difficile vivere in pace! Ora ricordate le cannonate, la paura disperata,la fame, il dolore dei genitori, il massacro del paese, il disonore del cuore,per l’assenza del bene. Piccoli fiori senza primavera! È giunta in fretta la sera della vita. È bastata una guerra per distruggere i petali della vostra corolla. Occhi di cielo! Azzurrate gocce di pianto! Nessuno vi bacia le pupille senza sorriso. Bimbi soli! È Natale anche per voi! Perdonateci se potete! Costantina Moser Se in quel cielo Se in quel cielo che è lassù potessimo tutti tenerci per mano e guardare quaggiù vedremo più chiaro che solo l’amore potrà unirci per andare lontano. tutti fratelli con solo ideali un mondo di pace con un padre da amare. Tuttapovo n. 4 - dicembre 2003 53 Le ricette di Matilde Dolci a go go! icembre è il mese “dolce” per eccellenza. In questo numero Matilde ci propone alcune appetitose ricette che si sposano perfettamente con le prossime festività Natalizie. Buon appetito! D Datteri ripieni Ingredienti (per 4 persone): cannella, 40 gr. di zucchero a velo, 100 gr di ricotta, 20 gr di canditi, 20 datteri. Aiutandovi con la punta di un coltellino, incidete i datteri nel senso della lunghezza e privarli del nocciolo interno. In una terrina amalgamate accuratamente la ricotta con un pizzico di cannella e i canditi. Riempite i datteri con il composto preparato, sistemateli nei pirottini di carta e spolverizzateli con lo zucchero a velo. a cura di Matilde Padroni Tortelli a sorpresa Ingredienti (per 8 tortelli): 150 gr farina, 100 gr di burro, 3 uova, olio per friggere, sale, zucchero. Per preparare la crema: 250 gr di latte, 100 gr di cioccolato fondente, 80 gr di zucchero, 20 gr di farina, 2 tuorli. Tortelli: portate a bollore g 250 di acqua con il burro e un pizzico di sale. Versatevi la farina, tutta in una volta, mescolate l’impasto e tenetelo sul fuoco finché sfrigolerà e si staccherà dalla casseruola. Trasferitelo nella ciotola dell’impastatrice e lasciatelo raffreddare; lavoratelo con la frusta a gancio, incorporandovi un uovo alla volta. Friggete piccole cucchiaiate di impasto in abbondante olio caldo, ottenendo i tortelli. Crema: amalgamate i tuorli con lo zucchero e la farina, stemperate con il latte caldo versandolo a filo; cuocete la crema a fuoco moderato per 8 minuti, mescolando spesso e aggiungendo il cioccolato grattugiato. Con una sacca di tela a bocchetta liscia e sottile farcite di crema i tortelli, passateli nello zucchero e serviteli Cuori di mais Ingredienti (per 8 persone): 200 gr di cioccolato fondente, 175 gr di farina bianca, 150 gr di mais, 150 gr di burro, 100 gr di zucchero, 50 gr di pinoli, 3 tuorli, lievito in polvere, 1 scorzetta di limone, vanillina, sale. Sciogliete a bagnomaria il burro. Setacciate e mescolate perfettamente le due farine con un cucchiaino di lievito in polvere. Fate la fontana sulla spianatoia e ponete al centro il burro fuso, lo zucchero, I tuorli, la vanillina e un pizzico di sale. Impastate bene ma velocemente, unite la scorzetta di limone grattugiata e i pinoli, tenendone da parte alcuni. Spianate la pa- Servizio montacarichi Copertura assicurativa Esperienza pluriennale Personale qualificato dal 1960 NAZIONALI INTERNAZIONALI INTERCONTINENTALI TRENTO - Povo, Via Salè 9 - Tel. e Fax 0461 810237 Sito Internet: www.tomasitraslochi.it E-mail: [email protected] 54 Tuttapovo n. 4 - dicembre 2003 Le ricette di Matilde sta ottenuta allo spessore di circa mm 6 con un tagliapaste a forma di cuore e ricavatene i biscotti, disponeteli sulla placca del forno, guarnitene il centro con i pinoli e infornateli a 180° per circa 12 minuti. Sfornateli e lasciateli intiepidire; intanto, fondete a bagnomaria il cioccolato a pezzetti. Immergetevi i biscotti uno a uno, e fateli asciugare su una gratella. Mele al forno Ingredienti: 5 mele, burro, un po’ di confettura. Lavare le mele e togliere il torsolo. Imburrare la pirofila, disporvi le mele e riempirle di confettura. Cospargetele con fiocchetti di burro. Versate nella forma un po’ d’acqua e infornare a 220° per 30 minuti. Una crema di vaniglia fredda è il miglior contorno per le mele al forno. Frittelle di mele Ingredienti: per la pastella: mezzo litro di latte, 180 gr di farina, 1 presa di sale, 2 uova, 1 cucchiaio di zucchero, 1 cucchiaio di rum, 750 gr di mele grosse, olio per friggere, zucchero a velo. Preparare una pastella abbastanza densa con farina, latte, sale, zucchero e rum. Sbucciare le mele, togliere il torsolo e tagliarle a fette dello spessore di mezzo centimetro. Immergerle nella pastella, poi friggerle in abbondante olio bollente. Lasciarle scolare per bene su carta assorbente. Servirle subito, cosparse di zucchero a velo. Omelette stracciata con le mele Ingredienti: 4 rosette rafferme, latte, 1 uovo, 30 gr di uva sultanina, succo e scorza grattata di 1 limone, sale, 2 cucchiai di zucchero, 250 gr di mele sbucciate e affettate, burro per friggere, zucchero e cannella per cospargere Togliere la crosta alle rosette, bagnarle col latte e mescolare, fino ad ottenere una pastella densa. Unirvi gli altri ingredienti. Versare un mestolo di pastella in una padella dove si è fatta precedentemente friggere una noce di burro. Quando la pastella si è rappresa, la si divide a pezzetti con due forchette, la si gira e si lascia dorare bene. Prima di servire cospargere con cannella e con zucchero. Torta di “polenta nera” (grano saraceno) Ingredienti: 250 gr di burro, 250 gr di zucchero, 6 uova, 250 gr di mandorle macinate, 250 gr di farina di grano saraceno, 1 bustina di lievito in polvere, zucchero vanigliato, burro, marmellata di mirtilli rossi, un quarto di panna. Montare il burro e unirvi 150 gr di zucchero e i rossi d’uovo. Aggiungere quindi le mandorle, la farina, il lievito e lo zucchero vanigliato. Infine incorporare le chiare sbattute a neve con il resto dello zucchero. Versare la massa in una tortiera ben unta, infornarla a 200° e cuocerla per 45 minuti. Tagliare la torta raffreddata orizzontalmente e farcirla con la marmellata. Guarnirla con panna montata. Torta triestina Ingredienti: 140 gr di burro, 6 uova, 110 gr di zucchero, 30 gr di cioccolato, succo e scorza grattugiata di mezzo limone, 20 gr di cedro candito, 20 gr di buccia d’arancia candita, 110 gr di mandorle, 70 gr di pangrattato, 100 gr di confettura, chicchi d’uva bianca, datteri e mandorle per la guarnizione. Per la glassa: 100 g di zucchero a velo, 1 chiara d’uovo, 1 cucchiaio di succo di limone. Mescolare il burro ben montato con 5 rossi d’uovo, 1 uovo intero e lo zucchero. Unirvi poi il cioccolato grattugiato, il succo di limone, la frutta candita tagliata a dadini minuti, il pangrattato, le mandorle macinate e infine le 5 chiare sbattute a neve. Versare il composto in uno stampo ben unto e infornare a 200° per tre quarti d’ora. Tagliare la torta raffreddata orizzontalmente e farcirla con la confettura. Preparare la glassa mescolando gli ingredienti sopraindicati per 10 minuti. Coprirne la torta in modo uniforme. Quando la glassa sarà asciutta, guarnire la superficie con chicchi d’uva, datteri e mandorle. SALONE Immagine Donna POVO - OLTRECASTELLO - TEL. 0461342032 Tuttapovo n. 4 - dicembre 2003 55 Il disco Nomadi The Platinum Collection i tratta di una raccolta anomala questa ultima uscita dei Nomadi! Intanto perché sono pezzi tutti eseguiti dalla formazione originaria con la voce di Augusto Daolio dei tempi “eroici” (1963 -1968), di quello che resta il gruppo più longevo della storia pop-rock italiana, ma soprattutto perché contiene la bellezza di 8 brani inediti, alcuni mai incisi, altri usciti solo su 45 giri. Altre “chicche” introvabili in questo “The Platinum Collection” sono 4 versioni in spagnolo di altrettanti successi tra cui un gustoso (e rarissimo) “Yo vagabundo” e le prime versioni di “Per fare un Uomo” e “Canzone per un’amica”. I tre Cd contenuti nel cofanetto sono divisi cronologicamente: il primo parte dalle origini “beat” con alcuni pezzi francamente discutibili anche se riflettono lo spirito e le mode del tempo; il secondo, forse il più interessante, che abbraccia il periodo “sperimentale” con alcuni pezzi che lasciano decisamente spiazzati. In particolare “Beautiful Day” e “Vola”, prevalentemente strumentali che ricordano alcuni gruppi inglesi all’avanguardia in quei tempi (Emerson, Lake & Palmer - King Crimson), una scoperta sconcertante ma ghiotta per chi non conosceva “questi” Nomadi. Il terzo Cd infine, oltre alle citate versioni in spagnolo, contiene i pezzi più impegnati dei Nomadi (tra cui “Mamma Giustizia” il cui testo pubblichiamo sotto), e si conclude con i tre inediti: “Il confine”, “Colori” e “Uno sbaglio”. re tra l’altro un gradito regalo per le festività natalizie. S 56 Tuttapovo n. 4 - dicembre 2003 a cura di Paolo Giacomoni MAMMA GIUSTIZIA Nomadi - The Platinum Collection Emi - € 28 circa I tre Cd che contengono complessivamente 54 (cinquantaquattro!) canzoni rappresentano di fatto la sintesi perfetta della storia di questo gruppo che, al di la dei gusti personali, non si può negare rappresenti una parte importante nel panorama musicale italiano. Dopo il recente “40” che ha celebrato appunto i 40 anni di attività dei Nomadi e che ha raggiunto il vertice delle classifiche, anche questo “The Platinum Collection” sta raggiungendo volumi di vendita incredibili considerando che si tratta di un triplo Cd anche se venduto a prezzo “politico”. Questo cofanetto non può ovviamente mancare non solo sullo scaffale dei fans del gruppo, ma anche per chi è interessato alla storia della musica italiana degli anni ‘60 - ‘70. Si tratta in definitiva di una “testimonianza storica” che può esse- (Fiastri, Ortolani) Con grandi occhi vede per te con forte voce parla per te con larghe braccia lei ti proteggerà Mamma Giustizia sa quello che fa se vedi uno che mangia per tre e un altro che non ha niente per sé non ci pensare non sono affari tuoi Mamma Giustizia ci pensa per te. Sei nei guai ricorri a lei vedrai vedrai non sbaglia mai spina del delinquente rosa per l’innocente tu abbi fiducia perché c’è Mamma Giustizia per te. Pietosa eppure senza pietà nel dubbio assolve o spezzerà chiunque osi colpire i figli suoi Mamma Giustizia provvede per noi chi ruba poco la pagherà chi ruba molto sta in libertà tu vai tranquillo non chiederti perché Mamma Giustizia ci pensa da sé. Sei nei guai ricorri a lei vedrai vedrai quello che avrai ricchi o poveri è uguale lei è sempre imparziale mai avere paura perché c’è Mamma Giustizia per te. Il libro “Caro Alcide” i Pino Loperfido avevamo già parlato nel numero di Tuttapovo di giugno 2002 presentando il suo libro “Cermis: ciò che non si può dire”; la storia della tragedia del Cermis (l’aereo americano che trancia i cavi della funivia), vista da uno dei protagonisti e rappresentata tra l’altro in un fortunato monologo teatrale da Andrea Castelli. E proprio in questi giorni sempre per le Edizioni Curcu & Genovese, è in uscita “Caro Alcide” l’ultima fatica di Pino Loperfido incentrata questa volta su quella che rimane la figura più rilevante della politica trentina e nazionale del ‘900: Alcide Degasperi. Il 2004 sarà il cinquantesimo anniversario della morte di Degasperi e Loperfido con questo volume ne traccia un ritratto affettuoso mettendo l’accento sul suo rapporto con il Trentino e con la Valsugana in particolare; non è un caso che molti dialoghi presenti nel libro siano nel dialetto di Borgo. L’autore si rivolge in prima persona “all’Alcide” percorrendo insieme a lui, in maniera chiara e comprensibile, tutt’altro che “politichese”, la storia politica italiana del tempo, ma anche aspetti meno conosciuti della vita dello statista: l’esperienza nel Parlamento austriaco, l’amore per il Trentino, le persecuzioni, gli anni dell’anonimato, la Fede, la vita famigliare. “Lo so - scrive Loperfido nelle note di presentazione - il libro non piacerà a tutti. Ci sarà qualcuno che sicuramente storcerà il naso; qualcuno per cui la Storia rimane intoccabile, come un sacrario, come un cumulo di cose morte, come una mummia che a toccarla va in frantumi. Probabilmente - continua l’autore - ci sarà pure chi - un po’ per moda un po’ per pigrizia mentale - arriverà ad accusarmi di revisionismo; ma io D a cura di Paolo Giacomoni non posso farci niente se la Storia è sempre una revisione; credo sia nella sua stessa natura esserlo. ...Se mi sono occupato di Storia - conclude Pino Loperfido - è perché è stato il suo stesso fascino a tentarmi, è stata la Storia a scegliere me e non viceversa. No, non sono uno storico. Sono solo un narratore prestato alla Storia, così come Alcide Degasperi amò definirsi “Un trentino prestato all’Italia”. Con questo libro ho voluto solo rendere omaggio ad un uomo che ha sacrificato tutta la propria vita per un’Idea: per il Trentino prima, per l’Italia poi, per l’Europa, alla fine.”. Comunque la pensiate a proposito di Degasperi, questo volume rimane una valida testimonianza per comprendere alcuni aspetti di quel periodo storico, tragico e complesso, che è stato la seconda metà del ‘900. E se qualche omissione è presente nel libro, se qualche episodio appare un po’ troppo “beatificante” ed agiografico è da imputare sicuramente alla fascinazione che il personaggio ha indubbiamente generato nell’autore. Un peccato veniale che comunque non sminuisce la validità dell’opera! “Caro Alcide” di Pino Loperfido Edizioni Curcu & Genovese € 12 Tuttapovo n. 4 - dicembre 2003 57 La tutela, l’occupazione e le condizioni economiche degli operai nel Trentino (Riassunto della relazione del IX distretto ispettorale con sede in Trento) Premessa om’era la condizione dei lavoratori a Trento agli inizi dello scorso secolo? In che tipo di ambienti erano costretti a lavorare? A quali abusi erano costretti? Questo documento del 1902, tratto dalla “Rivista mensile di Studi Scientifici” ci è stato gentilmente segnato da Giuliano Sosi, nostro affezionato lettore e appassionato ricercatore di storie locali. Rappresenta una testimonianza C per certi versi sconvolgente: bambini e bambine di 8-10 anni costretti a lavorare 10 ore al giorno, condizioni igieniche spaventose, salari letteralmente da fame, sfruttamenti inimmaginabili. Si tratta di un verbale di quello che allora era una sorta di Ispettorato del Lavoro che relaziona con crudo realismo questi abusi, evidentemente quasi normali a quei tempi. Data la lunghezza del testo lo pubblichiamo a puntate, con l’auspicio che possa servire a una riflessione pro- fonda nei nostri lettori. Perché queste situazioni sono purtroppo ancora comuni in alcuni paesi del cosiddetto “terzo mondo” e perché il liberismo sfrenato che sta contagiando anche l’Italia, il continuo attacco ai diritti ed alle tutele dei lavoratori non rappresenti la premessa per un tragico ritorno al passato. (pg) Attività ufficiosa dell’ispettorato industriale con sede in Trento PRIMA PARTE on ordinanza del Ministero del Commercio d’accordo col Ministero dell’Interno degli 11 luglio 1901, il territorio della Camera di Commercio e d’Industria di Rovereto fu staccato dall’anteriore ottavo distretto ispettorale e costituito in nono distretto con sede a Trento. Questo nuovo distretto comprende in cifra tonda 9500 esercizi industriali, di cui 1778 sono obbligati all’assicurazione contro infortuni e 96 si devono considerare come fabbriche. L’ingegner Astolfi ebbe la direzione provvisoria dell’ufficio con dispaccio 20 luglio 1901 entrando in attività verso la fine d’agosto, per cui i presunti rilievi non si riferiscono che allo spazio di quattro mesi. Essi portano infatti la data del gennaio 1902. All’attività d’ispezione, comprendente la visita, a 1778 esercizi C Operaie cestaie al lavoro. Una curiosità: sullo sfondo della foto si vede una nota scritta a mano che recita “Zio Fortunato Piechele morto nel 1915 sul Monte Chegul” (archivio foto Pellegrini - Cles) 58 Tuttapovo n. 4 - dicembre 2003 diedero occasione specialmente lagni e comunicazioni di inconvenienti, come pure la circostanza che la maggior parte degli esistenti esercizi non era mai stata visitata dagli anteriori ispettori. Delle ispezioni, 163 si fecero insieme all’ispettore sanitario provinciale. La circostanza che l’ispettore industriale fu invitato soltanto a sei commissioni d’approvazione ed a un unico collaudo non può prendersi a misura per indicare l’effettivo sorgere o ampliarsi d’esercizi industriali: infatti molti di essi si aprono senza una approvazione edile o industriale e d’altro canto alcune autorità - specie i magistrati autonomi - sogliono invitare l’ispettore alle trattative solo nel caso di esercizi espressamente citati nel capitolo 7 Iegge Industriale pei quali ha luogo la procedura edittale. Quantunque in quaranta denunce di infortuni si asserisse un’incapacità al lavoro degli operai feriti, superiore alle quattro settimane, l’ispettore non fu invitato che a cinque rilievi d’infortunio: due di essi per disgrazie occorse nell’industria edilizia con esito mortale: due per lesioni nell’esercizio della ferrovia e l’ultimo per lesioni nel trasporto di materiale. Non si prese però parte alle trattative nei due casi primi accennati. Non ebbe luogo un intervento in occasione di scioperi, non essendovene stato che uno solo, di cui si venne a cognizione quand’era già composto. Alle autorità industriali furono fatte dall’ispettore 20 denunce ai sensi della legge; altre 18 denunce furono occasionate dal fatto che i padroni si rifiutavano di por fine a certe illegalità, o dalla circostanza che le constatate contravvenzioni, specialmente la illecita occupazione di ragazzine nelle filande, erano già state rimarcate in anteriori ispezioni. tristi condizioni dei locali di abitazione; a 10 Corone per la stessa ragione il proprietario di un forno di calce e cosi via; il proprietario di una filanda licenziò poco dopo l’ispezione due ragazzine di dodici anni, quantunque a suo tempo si fosse rifiutato di privarsene col pretesto che egli era capo comune e doveva quindi curarsi dei ragazzi poveri e senza occupazione. Rapporti coi padroni Coi padroni i rapporti furono relativamente più vivi e frequenti che cogli operai. In iscritto 12 volte e 17 volte a voce fu chiesto consiglio o informazione all’ispettore. Rapporti con gli operai Cinque imprenditori che senza permesso facevano delle costruzioni trascurando ogni misura di cautela nell’impalcatura o che non avevano corrisposto all’obbligo di assicurazione contro malattie e infortuni, furono tosto denunciati, in vista che per il breve tempo che correva sino alla fine del lavoro e per la lontananza del luogo della sede dell’ispettore non era facile ripetere la revisione, e che le promesse falle in simili casi vengono - come insegna l’esperienza - denunciate assai di rado. In 8 casi l’ispettorato fu messo a notizia delle misure rese dall’autorità industriale circa lo denunce da esso prodotte. Per occupazione di ragazzine tra 9 e 13 anni il proprietario di filanda fu condannato a 200 Corone. di multa: per illegale occupazione di ragazzi e per aver esteso il lavoro oltre le ore permesse furono condannati due proprietari di filanda a 20 Corone l’uno; ancora a 20 corone il proprietario di una fabbrica di mattoni per illecita occupazione di ragazzi e per le In iscritto 13 volte e 39 a voce si ricorse da operai o da corporazioni e società operaie all’ispettorato. Nel più dei casi trattavasi di rimuovere illegalità ed inconvenienti nei diversi esercizi. Fatte su ciò parecchie ispezioni esse provarono che la maggior parte di questi lagni era giustificata. Tutela degli operai Igiene Per la tutela della salute e della vita degli operai si fece finora poco o nulla. Nei locali di lavoro non si scorge da molto tempo in qua nessun miglioramento e tutto si ridusse a coprire o adattare alla meglio qualche volante, qualche correggia, a difendere alla presa qualche ruota dentata, a riparare qualche scala cadente o fornirla di ringhiera. Rarissimi i provvedimenti di cautela alle macchine: e se vi sono, non s’usano: spesso ne maestri ne apprendisti hanno un’idea del modo con cui si hanno a metter in opera gli accessori della macchina destinati ad impedir dis- di Nicola e Ivan Gardumi Trento - Via Zanella, 7 - Tel. 0461 982508 Abitazione: Tel. 0461 810572 ZIONE A R U T T RISTRU D I VA N I SEDIE IN LANA I S S A R E M AT Tuttapovo n. 4 - dicembre 2003 59 grazie. Quest’osservazione nel distretto ispettorale è costante. Si entra. nell’officina più malsana, si accetta la macchina più pericolosa con una indifferenza che fa stupire. Spesse volte toccò all’ispettore di vedere padroni od operai scambiarsi certi sguardi increduli come se temessero delle facoltà mentali di lui che criticava i locali umidi, oscuri, male ventilati e dichiarava inammissibili certi cessi che non si possono neppur descrivere e certe fosse in vicinanza d’una conduttura d’acqua potabile, cercando di spiegare i danni che a ciò andavano congiunti. Questa indifferenza per qualunque miglioramento delle condizioni igieniche e di sicurezza è da ascriversi al fatto che la maggior parte degli operai trae origine dalla classe dei piccoli contadini avvezzi a privazioni d’ogni sorta, al nutrimento più misero e all’alloggio più meschino. Sarebbe a desiderarsi che già nelle scuole popolari si destasse l’interesse dei ragazzi per i problemi della tutela degli operai e della loro igiene. Solo se in queste cose e sorretto dal sentimento della popolazione, l’ispettore industriale è in grado di adempiere bene il compito suo. Ventilazione Fatta eccezione di una grande filanda che ha un apparato ventilatorio funzionante in modo inappuntabile, di due filande che provvedono, pure alla bisogna in maniera soddisfacente e in fine di tre altri esercizi in cui s’è pensato bensì alla ventilazione, ma s’è sciolto il problema cosi poco bene da creare più che altro una dannosa corrente d’aria, simili provvedimenti sono in genere cose quasi sconosciute. Riscaldamento Anche il riscaldamento lascia molto a desiderare. Senza parlare delle cave di pietra in cui nulla si ha per proteggere l’operaio durante l’inverno, notiamo che i locali visitati generalmente non si possono riscaldare, quantunque spesse volte nel distretto - specialmente nelle valli più alte - il freddo si faccia sentire assai bene. Due filande in Val di Non erano persino aperte da una, rispettivamente Per qualità e per quantità le condizioni di molti esercizi non potrebbero essere peggiori. Rarissimi gli impianti con propria fontana: talvolta s’attinge l’acqua ad un pozzo, talvolta la si manda a prendere nel paese o nella città benché alquanto discosta; tutti bevono da un recipiente o da un bicchiere comune. Impianti elettrici da due parti, e avevano delle arcate invece di finestre: vero è che non si lavorava tutto l’anno, ma il luogo essendo alto, sul livello del mare e il lavoro cominciando in estate alle 5 di mattina e prolungandosi fino a mezzo novembre, è chiaro che le operaie dovevano spesso patire per il freddo. Pericoli d’incendio Molti furono i rimarchi causati da trascuranza delle cautele più necessarie anche in questo riguardo. Per dirne una. in una filanda trovavansi in tutta, vicinanza della caldaia a vapore dei cesti pieni di bozzoli per l’altezza di circa due metri. cosicché l’operaio che voleva giungere alle valvole di sicurezza doveva cacciarsi faticosamente tra due file di cesti. Uscite, scale. Anche le uscite sono spesso insufficienti e le scale in cattivo stato. Quantunque nel distretto ispettorale vi siano sassi in abbondanza e a buon mercato, la maggior parte delle scale è di legno ed oltracciò in uno stato miserevole. In più casi fu quindi ordinata l’erezione d’una nuova scala di sicurezza: cosi per esempio in due filande, in cui una scala di legno, aperta e pressoché in rovina era l’unica che stesse a disposizione di 47, rispettivamente di 212 ragazze. Le centrali elettriche visitate corrisposero perfettamente alle esigenze dell’ispettore quanto alla disposizione dei locali d’esercizio, ma non sempre nei provvedimenti tecnici destinati alla tutela degli operai. L’isolamento dei generatori e soprattutto quello delle condutture a grande tensione non fu dovunque trovato superiore a ogni eccezione, Io spazio dietro alla tavola di distribuzione non sempre convenientemente tenuto: coperture di cautschuk che sembravano indispensabili, talvolta mancavano: talvolta il personale non era munito dei necessari guanti di gomma, ecc. Il proprietario di centrale elettrica si rese reo di colpevole leggerezza per aver lasciato scendere sino al pavimento, del tutto scoperti, i fili con una tensione di 3600 Volt: trattavasi di provare un trasformatore e l’esperimento facevasi in tutta prossimità della parte d’entrata che stava aperta, mentre tutto il personale trovavasi in un locale attiguo e nulla, indicava a chi fosse entrato nello stabilimento l’immenso pericolo cui andava incontro. Il personale che tende alle macchine è poi quasi sempre in numero non bastante. Negli impianti più forti sonvi di solito due macchinisti, di cui uno assume la sorveglianza delle macchine durante la notte; negli altri non v’è che un operaio, cui toccano spesso d’inverno nullameno che 17 ore di lavoro. Supponiamo che un malore qualunque colga il macchinista; o non gli si verrà in aiuto che quando dopo 12 ore si procede al nuovo turno o nella migliore eventualità quando il caso avrà portato alla centrale una qualche persona. Acqua potabile (... segue sul prossimo numero) AUTOTRASPORTI - MOVIMENTO TERRA FRANCESCHINI s.n.c. di Franceschini Bruno e Figli 60 Tuttapovo n. 4 - dicembre 2003 Via Marchesoni, 28 POVO (TN) Tel. 0461 342074 “Consulenza e Mediazione”: la professionalità al servizio della famiglia a scelta del matrimonio e’ una decisione molto importante nella vita di due persone e le motivazioni che spingono a compiere questo grande passo sono molteplici. Accade molto spesso però che con il passare del tempo, i coniugi rivelino sentimenti tenuti nascosti per anni, paure e incomprensioni a lungo sopportate che possono diventare la causa di rancore, ostilità e quindi di crisi a volte anche irrisolvibili. Altre volte invece i genitori, anche non separati, scoprono improvvisamente che il compito educativo verso i propri figli è un problema più grande di loro, e la reazione in qualche caso può essere una sorta di “chiusura” che porta a tenersi dentro i problemi o a minimizzarli, invece che affrontarli con decisione. Che fare in queste ed in altre situazioni di disagio familiare? Accanto alle strutture pubbliche (consultori, assistenti sociali, ecc.), stanno nascendo anche nella nostra realtà iniziative di tipo privato che tentano di dare una risposta nuova e qualificata a queste problematiche. È il caso di due ragazze di Povo, Irene Cagol, laureata presso l’Università di Verona in Scienze dell’Educazione e specializzata in “Relazioni educative e familiari” all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia e Serena Carmeci, laureata presso l’Università di Verona in Scienze dell’Educazione e specializzata in “Mediazione Familiare” presso la stessa università che hanno creato “Consulenza e Mediazione”, uno studio che si propone di offrire una risposta qualificata alle molteplici problematiche familiari, dare indicazioni “pratiche” volte al superamento dell’impasse che in momenti particolari blocca in qualche modo il naturale processo evolutivo della vita della famiglia. L In particolare si propongono: Corsi di formazione e aggiornamento a tema, progetti educativi su commissione per aziende, ditte e scuole, consulenza educativa e familiare e mediazione familiare e dei conflitti familiari. L’iniziativa nata appena qualche mese fa, sta già riscuotendo un certo successo e, dopo il primo corso dal titolo “Aver cura di sé per aver cura degli altri” e il secondo dedicato a “Il cuore e la mente dei bambini” concluso ad inizio dicembre, a gennaio sono già in cantiere alcune serate specifiche dedicate ai genitori (obiettivo del corsi: favorire la consapevolezza di una sana genitorialità dal punto di vista emozionale non solo fisiologico, favorire la comprensione delle aspettative della coppia nell’attesa di un figlio, nella decisione di un figlio, favorire l’incontro tra le “illusioni” e la realtà nella scelta di diventare genitori). Per ogni ulteriore informazione al riguardo è possibile contattare direttamente lo studio “Consulenza e Mediazione” in via Volta 50/A a Trento, oppure telefonare al 0461/917106 per fissare un eventuale appuntamento. (pg) snc PAVIMENTI TRENTO - Via Verdi - Tel. e Fax 0461 238898 Tuttapovo n. 4 - dicembre 2003 61 Spazio Circoscrizione Piano strategico della città di Trento 2001-2010 l Consiglio Circoscrizionale del 30.10.2003, alla presenza del signor Sindaco dott. Alberto Pacher ha discusso ed approvato il “Piano Strategico della Città di Trento 2001 - 2010. Il documento si organizza in tre parti: " Una parte teorica, introduttiva, che illustra la filosofia, cioè le ragioni di fondo di quello che il Comune e la città di Trento vogliono diventare nei prossimi dieci anni; " Una parte concreta, nella quale sono contenute le misure, cioè le azioni che si vogliono realizzare per tradurre questa visione del futuro della città: il piano strategico, insomma non è realizzare un libro di sogni, ma un programma di azioni precise; I " Una versione breve, nella quale il documento integrale viene riassunto e semplificato. Il Piano strategico è importante per le Circoscrizioni in quanto: " Le azioni del Piano strategico che riguardano direttamente tutte le Circoscrizioni (ci limitiamo a segnalare la misura 21, dedicata al rilancio del ruolo delle circoscrizioni come soggetti di partecipazione e di programmazione dei servizi); " Le azioni che riguardano direttamente alcune delle circoscrizioni, che spesso hanno raccolto specifiche proposte maturate proprio per iniziativa di singoli contesti territoriali (ricordiamo, ad esempio, le azioni relative al Doss Trento, alla localizzazione delle strutture universitarie, all’Ecomuseo del Calisio, al Patto territoriale del Bondone) " Le azioni che riguardano indirettamente le circoscrizioni (accenniamo alle azioni relative al trasporto urbano, alla comunicazione pubblica, alla città a misura dei bambini, alla rete dei percorsi ciclopedonali). Al di là di queste ragioni, che riguardano i contenuti del Piano, ce ne sono altre che riguardano il metodo, cioè la possibilità di prendere parte alla costruzione (come è avvenuto finora) e alla realizzazione (come avverrà in futuro) di questo grande “contenitore di decisioni”. In sede di espressione del parere il Presidente della circoscrizione ha proposto di attivare una verifica all’interno del Consiglio circoscrizionale per far emergere le esigenze e indicazioni del Sobborgo e proporle quali integrazioni al piano medesimo. INGROSSO FRUTTA e VERDUTA 38050 POVO (TN) Via Castel di Pietrapiana, 17 Tel. e fax 0461 810088 62 Tuttapovo n. 4 - dicembre 2003 Spazio Circoscrizione Situazione realizzazione di un Centro Polifunzionale a crisi di cui soffre la Chini costruzioni Spa ha colpito anche gli anziani di Povo. Doveva, infatti, essere pronto per lo scorso 31 ottobre il Centro Polifunzionale e Residenze protette “Villa Cavagna” su via della Resistenza. Già, doveva, perché l’Impresa ha lasciato l’opera incompiuta. La Giunta Comunale dovrebbe decidere di rescindere il contratto e provvedere a completare le opere rimanenti mediante i subappaltatori che già lavoravano per Chini. Il Comune così ha deciso di non attendere oltre e di assicurare entro la fine della primavera 2004 la consegna della Costruzione, arredi compresi. I lavori di rifinitura e le opere esterne che ancora mancano verranno, infatti, pagati direttamente dall’Amministrazione Comunale alle singole Ditte incaricate. Un Centro Polifunzionale e Residenze protette unico nel suo genere finora in città. Dotato al piano terra di alcuni negozi (parrucchiere/a, lavanderia, bar) al piano mezzanino di uffici del polo sociale, al piano primo di ampie sale per il riposo, le attività manuali e ricreative, di una palestra e piscina per la fisioterapia. Al piano secondo una mensa a disposizione degli anziani fruitori del Centro. Il Complesso inoltre è dotato di 22 appartamenti protetti (detti protetti in quanto sono collegati con la struttura per anziani e la RSA L Margherita Grazioli) e di 7 camere di sollievo. Il Centro si sviluppa su una superficie di mq 5.200 ed un volume complessivo di mc 33.300. Il responabile del procedimento Ing. Roberto Zanini Avviata la parete pubblica per l’arte dei murales on il mese di novembre la parete pubblica presso la palestra del centro civico è una realtà. Tutti i ragazzi interessati ai murales possono accreditarsi presso C lo sportello Informagiovani di Progetto Giovani (tel. 0461/811741) per ottenere l’autorizzazione all’utilizzo di questo spazio espressivo. Tuttapovo n. 4 - dicembre 2003 63 Spazio Circoscrizione Notizie in breve Dimissioni dall’ufficio di presidenza Nel Consiglio Circoscrizionale del 22 settembre sono state accolte le dimissioni del Consigliere Paoli Mariacristina quale rappresentante delle minoranze nell’Ufficio di Presidenza. In sua sostituzione è stato nominato il Consigliere Decarli Emiliano. Piano regolatore cimiteriale Il piano regolatore cimiteriale è stato da poco approvato in Consiglio Comunale. Per quanto riguarda Povo non si prevedono particolari necessità, se non la previsione, qualora le tendenze degli ultimi anni si confermassero anche in futuro, di realizzare circa 200 nuovi ossarietti. Tale previsione sarà realizzata con una nuova tipologia di loculi esteticamente gradevoli e poco impattanti visivamente. La localizzazione sarà decisa in base al programma di riesumazione, destinando la prima fila di alcuni riquadri dell’attuale cimitero. Aggiornamento dei piani culturale e sportivo Recentemente il Consiglio Circoscrizionale ha effettuato alcuni aggiornamenti del piano culturale e sportivo. Infatti con quest’anno si sono programmate delle verifiche periodiche sull’andamento dei piani e sulle effettive spese sostenute. Tale prassi ha consentito grazie a dei risparmi e al cambiamento di alcune manifestazioni di riutilizzare tali fondi già destinati ad inizio anno. In particolare si sono finanziati: - €. 400,00 al Circolo anziani per la ricorrenza del 20° anno della fondazione - €. 200,00 alla Commissione Cultura per la Festa dell’Anziano e Comunità - €. 130,00 al Circolo Arci Paho per la mostra “La montagna fonte d’acqua dolce” - €. 160,00 al Circolo Oratorio Concordia per il concerto della “Festa del Rosario” Proposta di nuove antenne a Povo Il Servizio Ambiente - Ufficio Ecologia Urbana ha richiesto al Consiglio circoscrizionale di esprimere il proprio parere riguardo all’impianto di telecomunicazione - piano di localizzazione 2003 per l’area di Graffiano. Su tale argomento era attesa la partecipazione del Vice-Sindaco ed Assessore all’Ambiente prof. Alessandro Andreatta, che però non è intervenuto. La Commissione territorio ha rilevato che la mancanza di una adeguata documentazione tecnica non permetteva un’analisi dell’impatto estetico di un antenna sia semplice che con due gestori accoppiati. Non riuscendo a comprendere quale altezza potrebbe avere questa antenna, come andrebbe ad inserirsi nel paesaggio, ha proposto di esprimere parere non favorevole riguardo alla predetta richiesta. Dopo un lungo dibattito ed nell’attesa dell’assessore che non è arrivato, il Consiglio ha deciso di bocciare entrambi i siti proposti, seppur alternativi, in conformità con tutti gli altri pareri negativi espressi dalla Circoscrizione sulle precedenti installazioni e con forti perplessità sulle modalità con cui la Circoscrizione viene coinvolta su tali temi. Cambio gestione della “Fontana dei Gai” Con una nota di data 4 settembre 2003 dell’Azienda Forestale di Trento Sopramonte è stato richiesto al Consiglio Circoscrizionale di esprimere il proprio parere riguardo alla concessione in uso della baita “Fontana dei Gai”. Infatti il 31 dicem- Il Presidente del Consiglio Circoscrizionale a nome di tutto il Consiglio è lieto di augurare Buon Natale e Buon Anno 64 Tuttapovo n. 4 - dicembre 2003 Spazio Circoscrizione bre 2003 scade la concessione in uso del manufatto denominato “Fontana dei Gai”, da parte della associazione Arci Paho di Povo. A seguito e su proposta della Commissione Usi Civici, il Consiglio ha deliberato di dare la massima informazione in merito all’assegnazione in uso della baita “Fontana dei Gai” tramite l’affissione di apposito bando, proponendo i seguenti criteri d’assegnazione: # essere associazione riconosciuta con sede in Trento, con preferenza per le associazioni di Povo; # impegno a realizzare i lavori di ristrutturazione della baita come previsto nel piano triennale 2004-2006 dell’Azienda Forestale; # impegno da parte della associazione di gestire la struttura a favore della comunità; # attinenza delle attività dell’associazione alle finalità di promozione e presidio della struttura. Pertanto non appena si saranno raccolte le domande e si saranno valutate in base ai suddetti criteri, verrà assegnato l’uso della baita “Fontana dei Gai”. Percorso di tiro con l’arco nei boschi Da qualche mese è presente a Povo una nuova realtà associativa che ha per scopo la promozione e la pratica del tiro con l’arco di campagna. Tal pratica ha riscosso un buon successo in alcune manifestazioni ed in qualche corso per principianti, ha spinto tale gruppo di appassionati e di tesserati della F.I.A.R.C. Federazione Italiana Tiro di Campagna, a proporre all’amministrazione pubblica un percorso fisso per la pratica di tale sport. La proposta riguarda in particolare la località del Moronar ove a monte della struttura che stanno realizzando gli alpini è stato proposto un percorso per il tiro con l’arco. La Commissione Usi civici ha valutato positivamente la proposta di realizzazione tale percorso ed ha proposto al Consiglio di esprimere parere favorevole riguardo alla predetta realizzazione di un percorso per arcieri in località Moronar, accogliendo la richiesta del gruppo F.I.A.R.C. di Povo. Il Consiglio accogliendo tale proposta ha deliberato in tal senso. In alto la baita Fontana dei Gai. Sopra uno dei bersagli collocati al Moronar per il tiro con l’arco. OFFICINA ELETTRAUTO GOMMISTA SERVIZIO AUTORIZZATO di Zordan Romeo RICARICA CONDIZIONATORI REVISIONI Via Sommarive 2, 38050 POVO (TN), tel. 0461 810667 Tuttapovo n. 4 - dicembre 2003 65 Spazio Circoscrizione Riqualificazione area “Spiaz Grant” sul Chegul lavori rientrano in un piano più generale di valorizzazione di aree ad elevata fruizione turistica, variamente dislocate sulle montagne che circondano la città, attivato dalla Commissione amministratrice dell’Azienda di concerto con le varie realtà circoscrizionali. I vari interventi realizzati sul Chegul, in particolare, sono stati preventivamente concordati I 1 2 66 Tuttapovo n. 4 - dicembre 2003 con il Consiglio della Circoscrizione di Povo che ha raccomandato il coinvolgimento del volontariato, sia per il contenimento della spesa che per la riduzione degli impegni in termini di successiva manutenzione delle opere programmate. Uno dei primi lavori, realizzato da un gruppo di fruitori degli stoi, è rappresentato dal recupero delle vasche di accumulo dell’acqua piovana e delle captazioni a cielo aperto situate sul colmo del dosso: il supporto fornito dall’Azienda è consistito nella fornitura dei materiali necessari per i ripristini e nella collaborazione per il rifacimento di un muretto. Successivamente, nell’anno 1998, da parte dell’Azienda, su proprio progetto, è stato edificato un piccolo servizio igienico che utilizza le acque piovane intercettate dal sistema di captazione recuperato in precedenza: tale intervento, reso necessario per recuperare alla decenza le condizioni dei boschi che circondano il Prà Grant, ha consentito di ridare la necessaria dignità al luogo. Per ovvi motivi di salvaguardia e manutenzione, la gestione della struttura è stata affidata ai concessionari degli stoi ai quali, anche per l’attivazione di questo nuovo servizio, è stata richiesta una maggiorazione del canone d’affitto. I concessionari degli stoi hanno quindi curato direttamente la sistemazione degli spazi esterni ai manufatti, sono state rifatte le staccionate, eliminate le erbe infestanti e realizzati piccoli livellamenti del terreno. L’Azienda ha fornito alcuni gruppi tavolo/panche per favorire la fruizione collettiva dell’area. Nel corso della sessione forestale dell’anno 2001 è stata accolta favorevolmente la proposta dei concessionari degli stoi di realizzare un campo di bocce ad integrazione della sistemazione generale dell’area. Il manufatto, la cui progettazione è stata curata direttamente dai richiedenti, è stato realizzato nel corso del 2002 con fornitura dei materiali a carico dell’Azienda e manodopera del volontariato; la struttura è stata di recente completamente rivestita in legno per un più armonico inserimento nell’ambiente. Ovviamente l’utilizzo del campo è consentito a chiunque, con un unico vincolo: quello di essere provvisti delle bocce! A completamento di quanto realizzato in collaborazione con i Censiti, nell’anno in corso l’Azienda ha provveduto a sistemare lo scosce- Spazio Circoscrizione so sentiero che porta al belvedere che si affaccia sul gruppo montuoso dei Lagorai e sul lago di Caldonazzo. L’intervento, finalizzato ad eliminare la pericolosità del percorso, con fondo accidentato e scivoloso, è stato realizzato utilizzando tronchetti di larice, materiale naturale prontamente reperibile in loco e di economica lavorazione. La tipologia della scalinata è quella già sperimentata e largamente apprezzata in alcune zone del monte Bondone in quanto di minore impatto rispetto ad analoghe strutture in pietrame, più pesanti per la presenza del cemento necessario per legare tra loro i vari elementi. Di particolare interesse, a giudizio della scrivente Azienda, è risultato l’intervento di sistemazione del belvedere dove, tramite la rimozione del materiale che via via si è despositato nel tempo, è stato possibile riportare alla luce una caratteristica postazione di fucileria, realizzata in singolare foggia da parte dei genieri austroungarici in previsione della difesa della città. Il manufatto è stato riportato alla luce e restaurato nelle parti più deteriorate; una palizzata è stata eretta per la delimitazione in sicurezza della trincea la cui visita è ora resa possibile da una piccola scala in legno. È stata infine realizzata la ripulitura di una traccia di sentiero che, partendo nei pressi della trincea, percorre un breve tratto del crinale verso sud, in direzione del Dos dei Corvi, collegandosi con la pista forestale che riporta verso il Prà de le Sedole. Sul piccolo dosso, in prossimità del punto di collegamento con la pista, è prevista nel corso del 2004 la realizzazione di una spianata che fungerà da eliporto per gli eventuali interventi di pronto soccorso e antincendio. La realizzazione della piazzola sul Chegul consentirà di completare la rete di tali manufatti che si articola su quella della Marzola, quella presso il bivacco Bailoni, quella realizzata presso il rifugio Maranza, quella che coincide col primo prato di Pramarquart e quella del Celva, rilievo sul quale, in sinergia con la Circoscrizione, è stata programmata dall’Azienda la realizzazione di importanti lavori di recupero dei manufatti militari costruiti agli inizi del 900 per concretizzare la seconda linea difensiva della città. Il Direttore dell’Azienda Forestale Condini dott Arturo 3 4 Foto 1. La scaletta che sostituisce lo scosceso sentiero che porta al belvedere Foto 2. Il campo di bocce creato sulla proposta dei concessionari degli stoi Foto 3. Belvedere che si affaccia sul gruppo montuoso dei Lagorai e sul lago di Caldonazzo Foto 4. Piccolo servizio igienico che utilizza le acque piovane intercettate dal sistema di captazione. Foto di Camillo Bonvecchio. Tuttapovo n. 4 - dicembre 2003 67 Auguri e festeggiamenti Lo scorso mercoledì 24 settembre si sono ritrovati i coscritti della classe 1936 per trascorrere insieme una bella giornata. Raggiunto col pullman il porto di Barbarano sul Lago di Garda, si sono imbarcati per l’Isola del Garda che è stata visitata accompagnati dalla guida la quale ha poi offerto loro un piccolo rinfresco. La giornata è proseguita con il pranzo a base di pesce da “Graziano e Loretta”. Un doveroso ricordo a tutti i coetanei che non sono più tra noi, si ricordano in particolare per essere sempre stati presenti alle gite: Adalberto Foradori e Carmela Maria Facchinelli scomparsi da poco. Complimenti a papà Giuliano e nonno Mario che il 7 settembre 2003 hanno abbattuto ben due caprioli! Da mamma Daria, nonna Angela, gli zii ed il piccolo Simone. 68 Tuttapovo n. 4 - dicembre 2003 Il 15 ottobre abbiamo festeggiato i 94 anni della nostra mamma, nonna e bisnonna MARIA FURLANI MOSER, un traguardo bello ed importante che merita un affettuoso augurio, anche dalle pagine di “tuttapovo”, di buon proseguimento in salute. Ancora tanti auguri dai tuoi familiari. Auguri e festeggiamenti Auguri alla nonna Ines Pontalti Gretter che ha raggiunto nei giorni scorsi il traguardo dei 90 anni. Nelle foto è festeggiata dai figli e dai nipoti. Festa della classe 1943 rande festa per i Coscritti del 1943 che si sono dati appuntamento il 12 ottobre 2003 per trascorrere una giornata assieme. La giornata iniziata alle ore 8.00 per partecipare alla Santa Messa ed una breve visita al cimitero per deporre dei fiori e ricordare chi ci ha lasciato. Poi via tutti assieme con un pullman, destinazione Merano, in tarda mattinata il programma prevedeva la visita al giardino botanico e al museo cittadino, poi presso G il ristorante Schlosswirth di Schena (Bz) per il pranzo, e per rendere più piacevole la festa alcune coscritte hanno letto delle poesie composte esclusivamente per l’occasione del 60.mo compleanno. Dopo il lauto pranzo a tutti i partecipanti é stato consegnato un portachiavi personalizzato creato da “Mastrosette”. Visto il tempo mite la festa proseguiva sul terrazzo dell’hotel, in un scenario tipico dell’Alto Adige dove il verde dei campi e dei boschi con le montagne dalle cime coperte di neve ricordava tanto quelle fotografie tipiche da calendario sudtirolese. Si è dan- zato al suono della fisarmonica di Costantino fino al tramonto poi sulla via di casa, per non tornare troppo presto, é stata fatta una puntatina in una discoteca per qualche ora in felice compagnia. Giunti a Povo a notte fonda, dopo una giornata trascorsa a festeggiare a anche a ricordare i bei tempi trascorsi in questi 60 anni di vita con le gioie e le amarezze che la vita ci riserva e con la promessa di ritrovarci ancora tutti assieme per molti anni, con baci, abbracci e strette di mano ci siamo salutati con un arrivederci a tutti i coscritti del 1943. (MA) Tuttapovo n. 4 - dicembre 2003 69 In ricordo di... Anniversario Basilio Tomasi 9 dic. 1998 9 dic. 2003 In ricordo di Valeria Ciola Quel dì che morirò Quel dì che morirò, Signoredio, e vegnirò da Voi en ginocion, no sté a tratarme mal, pararme ‘ndrìo, ma avéghe ‘n migenìn de compassion. En bon cristian, l’è vera, no son stà; qualcòs de ben ò fat, ma forsi pòch; qualcòs anca de mal el m’è scampà ma, credo, no sì tant da nar ne ‘l foch. Me ‘nmàgino cossìta che narò en purgatòri a far la penitenza e lì per ani e ani resterò enfin che sarà nèt la me cosiènza. Ma prima, Sioredio, Ve domando na grazia sola sola e picenina e dopo narò via al Vòs comando: lassé che dàga apena n’ociadìna per véder come fé quei bei tramonti che ‘nlumina le zime dei me monti. (Umberto Cattani - 1972) 70 Tuttapovo n. 4 - dicembre 2003 Basilio Tomasi nato a Povo nel 1923 e morto il 9 dicembre 1998. Di professione muratore ha lavorato per 35 anni con l’impresa di costruzioni di Pierino Bonvecchio. Durante la seconda Guerra Mondiale ha partecipato dal 15 aprile al 15 luglio del 43 con il 75° Reggimento Fanteria alla difesa costiera in Sicilia dove fu fatto prigioniero dagli inglesi fino al 30 giugno 1945. Lo ricordano, nel 5° anniversario della morte, la moglie Elena, i figli Carlo, Elio, Pierino e Annamaria. Sotto Basilio in una foto del 1943 con la sorella Anna a Genova. In ricordo di... In memoria di un amico che non c’è più Era la primavera del 1969, avevo 19 anni, mi trovavo ad essere disoccupato dopo la chiusura del mio precedente impiego e stavo studiando per acquisire l’abilitazione alla condotta di centrali termiche. Un amico mi disse che l’impresa edile dove lui lavorava cercava un manovale, mi presentai al cantiere di Pergine dove trovai molti muratori e manovali di Povo tra questi il capo cantiere Bruno Cagol. Non avevo mai fatto quel lavoro, prima facevo il commesso, le mie mani senza calli non erano molto adatte ad usare “ponta e mazzot” e “pic e badil” (punta e mazzuolo e piccone e badile per i non trentini) e mi sentivo a disagio, forse non avrei resistito a lungo, la sera tornavo a casa con le mani gonfie e sanguinanti, se non fosse stato per il sostegno ricevuto da un uomo buono e comprensivo, un capo veramente eccezionale. Le sue direttive erano dei semplici consigli amichevoli che tutti eseguivano volentieri. Mai l’ho visto imporre la sua volontà con arroganza o dare ordini inutili come ho visto fare purtroppo molto spesso negli anni seguenti. Quando si avvicinava ai posti di lavoro cantava a squarciagola per avvertire del suo arrivo in modo da non sorprendere qualcuno che batteva la fiacca. Un vero uomo, un maestro e un amico che ho accompagnato trattenendo le lacrime alla sua ultima dimora. Ciao, Bruno non ti dimenticherò. Aldo Giongo Da sinistra : Massimo Bonvecchio, Arturo Forti , Bruno Cagol, Pio Marchi assieme ad altri compagni di lavoro. Anniversario Andrea Nichelatti 30 dicembre 2000 30 dicembre 2003 A tutti coloro che l’hanno conosciuto i famigliari ricordano Andrea Nichelatti a tre anni dalla sua scomparsa. Tuttapovo n. 4 - dicembre 2003 71 Lettere al giornale Cosa succede sulla nostra montagna? requento regolarmente la nostra montagna e, “visto quello che si vede”, credo sia il momento di chiedere e chiedersi se le recenti opere e iniziative abbiano un significato. Mi riferisco, in modo particolare alla zona degli “stoi” dove nell’ordine sono comparsi: - Un gabinetto (pubblico?) dalla problematica tipologia alpina, tipo baita. - Un gioco delle bocce, perfettamente regolare, di sconosciuto utilizzo. - Recentemente, una scalinata di orribile tipologia che, dritta come un fuso, porta ad un belvedere da sempre conosciuto, verso il lago di Caldonazzo. In questo caso, l’utilizzo del legno, perfettamente tagliato, la teoria degli scalini senza un minimo di discontinuità, l’assoluta disposizione in linea retta, fanno assomigliare il manufatto ad una scala mobile più consona ad un centro commerciale che ad un luogo espressivo quale la zona in questione. Si è realizzato, a mio modesto parere, non sono n’architetto né urbanista, un contrasto stridente con il significato del luogo, ricordo della grande guerra e di una successiva frequentazione popolare. Dimenticato il possibile uso della pietra, appesantito il paesaggio da strutture pesanti, sconosciute le norme di utilizzo sia del “bocciodromo” sia dello “stol” assegnato un tempo ad una società con, credo, le medesime condizioni della Fontana dei Gai ma inesorabilmente inutilizzato. Farebbe piacere delle risposte, non solo a me, ma, credo, a tutti i cittadini che rifiutano il metodo del “far e taser”. F Un cittadino curioso (lettera firmata). La risposta del presidente della Circoscrizione ispondo a questa lettera “anonima” su mandato del Consiglio Circoscrizionale, in quanto non condivido né il metodo nè il merito di tale scritto. Inoltre rispondo sul metodo e per il merito rimando ad uno speciale dell’Azienda forestale nello spazio della Circoscrizione (pag.66). La Circoscrizione e le Commissioni hanno sempre lavorato in sinergia con l’Azienda Forestale proponendo i vari interventi nelle pre-Sessioni e Sessioni Forestali e valutando poi le proposte progettuali nel Consiglio Circoscrizionale. Penso che nelle suddette occasioni di incontro e di confronto aperte al pubblico tutti i cittadini, anche quelli “curiosi”, abbiano le vere e sane occasioni per proporre ed incidere sulle varie scelte progettuali. R Il Presidente del Consiglio Circoscrizionale Alessandrini ing Nicola 72 Tuttapovo n. 4 - dicembre 2003 Album dei ricordi Aprile 1950: Classe V maschile del maestro Felice Manzinello na domenica pomeriggio passeggiando per le vie di Povo ho incontrato il mio vecchio maestro Felice Manzinello che ringrazio per la sua cortesia. Discutendo dei tempi passati mi dice che possiede un album fotografico con le classi nelle quali ha insegnato nel periodo in cui è stato a Povo. Ecco dunque una foto di quell’album, le firme degli scolari sono scritte sul retro (dall’alto al basso) e corrispondono dal primo in alto da sinistra a destra nella foto. Nei prossimi numeri continueremo nella pubblicazione dell’album. U Sergio Nichelatti Tuttapovo n. 4 - dicembre 2003 73 Album dei ricordi Foto del coro parrocchiale con le voci bianche La foto è stata scattata l’8 agosto 1944. In prima fila i ragazzi. Da sinistra: Gianmario Ianes, n.n. , Silvano Gennari, Gianni Tomasi (ora don Gianni), Giuseppe Betti, Antonio Tomasi, Aldo Vicentini, Piergiorgio Ciola, Umberto Segatta. Prima fila seduti da sinistra: Giuseppe Boschetti, Silvio Grisenti, Giuseppe Giacomoni, Eliseo Pontalti, Don Luigi Demattè, il cappellano Angelo Gubert, Paolo Segatta, Giuseppe Giovannini, Narciso Tomasi (“paroloto”), Mario Segatta. Seconda fila in piedi da sinistra: Federico Segatta, Luigi Tomasi, Modesto Lunelli, Cherubino Andreatta, Vittorio Segatta, Rinaldo Merz, Pio Segatta, Lino Grisenti, Orempuller....., Luigi Mazzalai, Corrado Pontalti, Giuseppe Tomasi, Lamberto Gradizzola, Guido Slomp. Terza fila da sinistra: Guido Giovannini, Mario Giacomoni, Giuseppe Grisenti, Angelo Bragagna, Betti Emilio, Giovanni Pegoretti, Rodolfo Grisenti, Paolo Segatta, Valeriano Demattè, Arturo Prada. Tuttapovo n. 4 - dicembre 2003 74 50649 4 fax 0461 9 6 6 0 5 9 1 6 4 0 Tel. n.it ti dil@ roe 5- 6 e, 1 i a i h 79 ncieu 4 l a a 73 ail: m 4 -m 33 86 N) - E / T 29 o 3 OLO ( l l a D .d cell 4 GAR 1 380 .G Loc fax 0461 950793 Tel. 0461 950778 COMMERCIALISTI ASSOCIATI Rag. Eugenio Cortellini Rag. Giorgio Fracalossi Rag. Carmela Valentini Via Generale Pennella 94 - C.P. 170 - 38057 Pergine Valsugana (TN) Telefono 0461 534044 - Fax 0461 534760 E-mail: [email protected] SERVICES GROUP s.r.l. 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