BOLLETTINO PARROCCHIALE
Inverno 2013 – Anno 102 – N. 4
Pazzalino
Pregassona
Cureggia
2013/4 Boll. Parr.
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Editoriale
Il nostro
nuovo vescovo,
monsignor
Valerio Lazzeri
A due anni dalla presentazione delle
dimissioni del vescovo Pier Giacomo,
papa Francesco ha proceduto alla nomina a vescovo di Lugano del canonico
mons. Valerio Lazzeri.
La notizia è stata ufficializzata lunedì 4
novembre 2013, giorno della festa del
patrono della diocesi san Carlo Borromeo.
Già indicato nella terna dei candidati alla
successione di mons. Grampa, mons.
Lazzeri è bleniese, ha cinquant’anni e da
24 anni è sacerdote diocesano.
Ha ricoperto in diocesi incarichi soprattutto di tipo formativo, come quello di
insegnante presso la Facoltà di Teologia
di Lugano, direttore spirituale in seminario (incarico recente), vicario moniale,
collaboratore nella parrocchia della Cattedrale di Lugano, ed ha lavorato per sei
anni presso la Santa Sede.
Personalmente ho ottimi ricordi di lui dal
periodo trascorso insieme in seminario a
Friborgo.
Lui era più avanti di me in teologia di un
anno; essendo Valerio portato negli studi,
in seminario la sua stanza era spesso
molto trafficata dai compagni, tra cui io,
che andavano e venivano a farsi spiegare
da lui le varie materie della teologia. Lui
molto tranquillamente ascoltava e aiutava,
e lo sapeva fare davvero in tanti campi.
Dopo l’ordinazione sacerdotale (io nel
1988, e lui nel 1989) non abbiamo avuto
possibilità concrete di lavorare insieme
e ci siamo visti piuttosto fuggevolmente
ai raduni del clero diocesano. Ogni volta
la gioia del rivedersi era sincera e ci si
augurava di avere del tempo a disposizione per scambiare un po’ più serenamente le nostre sensazioni e le nostre
esperienze.
Ora per lui un grande passo: è il Signore
Gesù che chiama, e nella vita anche più
volte (alla fede e al battesimo, all’ordine
presbiterale, ora all’ordine episcopale):
Valerio ha ridetto prima di tutto sì a Lui
e con quel sì ha intrecciato il suo destino con quello di ciascuno di noi che per
grazia facciamo parte di questa esaltante
diocesi di Lugano. Ci ascolterà e ci lasceremo guidare.
don Maurizio
Messaggio del Vescovo eletto
Eccellenza, caro don Mino,
Cari confratelli nel ministero,
Voi tutti, amici qui convenuti per questo
annuncio tanto atteso,
evidentemente, posso solo provare a
dirvi alcuni dei miei sentimenti di questo
momento. Naturalmente, c’è anzitutto in
me il fremito di fronte all’evidente sproporzione tra la mia persona e il compito
che le viene affidato. Subito però anche
mi nasce dentro la commossa e viva
gratitudine per la fiducia che mi viene
accordata.
Sono grato anzitutto al Signore per la sua
Grazie per le foto di questo numero a Giovanni Bocchi, Gabi Cadei, Herminia Dorici, Eliana Federspiel,
Marina Garzotto.
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Boll. Parr. 2013/4
chiamata, che accolgo sapendolo incrollabilmente fedele a ogni sua promessa.
Ringrazio poi il Santo Padre, Papa Francesco, e tutti coloro che con Lui hanno
voluto vedere in me la possibilità – lontanissima da ogni mia immaginazione –
di affidarmi questo servizio nella Chiesa
che è a Lugano: una follia, vi confesso,
per quello che conosco di me stesso, ma
anche – ho subito pensato – una straordinaria occasione offertami per esprimere
concretamente, in un nuovo e più impegnativo servizio, tutto il mio amore per
questa realtà diocesana, in tutte le sue
varie componenti. Nel suo grembo,
sono nato alla fede, sono stato nutrito e
fatto crescere in Gesù Cristo, sono stato
accompagnato al ministero. Ora è per
me il momento della mia fattiva riconoscenza.
Esprimo poi il mio grazie a Lei, carissimo
don Mino, per la Sua affettuosa, sempre
paterna, e ora anche fraterna, vicinanza. Ricevo dalle Sue mani operose un
campo, certo, molto complesso, articolato, non facile da lavorare, ma anche ricco
e affascinante. So con certezza, fin d’ora,
che molte delle realtà buone che mi sarà
dato di incontrare sono il frutto della sua
straordinaria dedizione e della sua indefessa fatica pastorale di questi dieci anni.
Mi viene in mente Eliseo, che con audacia chiese di ricevere due terzi della forza
di Elia, suo maestro. Da parte mia, sarei
grato al Signore di avere anche solo un
terzo del fuoco generoso del mio predecessore!
La Sacra Scrittura, infine, come sempre,
anche in questa circostanza mi è di grande conforto.
Ho trovato in essa le parole del mio
motto episcopale. Nel libro del Siracide, dove si danno le indicazioni per i
banchetti: “Se ti hanno fatto capotavola, non esaltarti. Comportati con gli altri
come uno di loro. Pensa a loro e poi
mettiti a tavola; quando avrai compiuto
il tuo dovere, accomodati per far festa
con loro... Parla, o anziano, poiché ti si
addice, ma con saggezza, e non disturba-
re la musica” (Sir 32,1-5). “Non impedias
musicam”.
È il monito che mi pare di dover tenere
sempre davanti agli occhi. Mi ricorderà
costantemente che non ho scritto io la
partitura di ciò che insieme dobbiamo
suonare. E che in nessun modo mi
appartengono gli strumenti. Avrò, certo,
la parola a disposizione, per insegnare,
santificare e governare, ma non per
entrare in concorrenza con la musica da
Dio solo pensata ed eseguita. Da parte
mia, da solo, posso unicamente promettervi di servirla, questa musica del Vangelo di Gesù Cristo, di non disturbarla
nella sua armonia. Sono però convinto
che insieme, con la forza dello Spirito
Santo, potremo fare qualcosa di importante per rivelarne la bellezza, renderla
udibile a tutti, farla riconoscere e - speriamo - sempre di più farla amare. Per
questo, confido nella vostra amicizia e
nelle vostre preghiere. Ci aiuti il Signore.
Grazie di cuore a tutti!
Testo pronunciato lunedì 4 novembre 2013,
festa di san Carlo Borromeo,
patrono della diocesi
L’ordinazione episcopale
dell’eletto avverrà
sabato 7 dicembre 2013,
nella Basilica del Sacro Cuore
a Lugano,
con inizio alle ore 9.30.
Lo stesso giorno mons. Valerio prenderà
possesso della Diocesi ed il suo nome
verrà inserito nel Canone della Messa.
A lui gli Auguri più sinceri della Comunità parrocchiale di Pazzalino.
2013/4 Boll. Parr.
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Grazie vescovo Pier Giacomo!
Resterà amministratore apostolico fino al 7
dicembre prossimo, poi lascerà l’incarico
di vescovo diocesano, che con tanto zelo
e dedizione ha esercitato a favore della
diocesi di Lugano per dieci anni (gennaio
2004 - dicembre 2013).
È impossibile nel momento in cui avviene
l’avvicendamento del vescovo, non esprimere un pensiero di riconoscenza a
mons. Pier Giacomo Grampa.
Grazie che esprimo prima di tutto a nome
mio personale: in quanto sacerdote diocesano sono stato lieto di aver potuto collaborare con un vescovo vulcanico, generoso, sempre in prima linea in mezzo ai
suoi sacerdoti, che non si tira mai indietro, neanche di fronte alle difficoltà, capace di perseguire con pazienza e tenacia
obiettivi di lunga portata, come la visita
pastorale a tutte le parrocchie della diocesi, durata, settimana per settimana, tre
anni, come anche adattabile alle situazioni dell’ultimo momento. Non mi sono mai
sentito privo del suo incoraggiamento e
appoggio nel servizio presbiterale quotidiano.
Grazie al vescovo Pier Giacomo però
anche da parte della Comunità di Pregassona, che come vescovo ha visitato in
forma ufficiale almeno 5 volte (altre volte
è venuto per manifestazioni diocesane, o
per incontri privati):
•16 marzo 2004 in san Massimiliano,
celebrazione della messa di “lancio”
della Missione Parrocchiale.
•9 maggio 2007, nell’ambito dei festeggiamenti per i dieci anni della chiesa
di san Massimiliano: celebrazione della
santa messa e incontro alla Presenza
Cristiana con la popolazione e le famiglie per presentare la lettera pastorale
sulla famiglia Non hanno più vino.
•30 gennaio – 1 febbraio 2009: tre giorni
di visita pastorale alla parrocchia di
Pazzalino.
•29 giugno 2010, celebrazione di una
messa nella chiesetta di Orlino in occasione della festa dei patroni, santi Pietro
e Paolo.
•Venerdì 28 e domenica 30 gennaio
2011: in occasione della visita alla Zona
Monte Boglia, un incontro per i sacerdoti e la santa messa solenne domenicale conclusiva della visita.
Nel discorso “d’ingresso” della visita pastorale nella parrocchia di Pazzalino, il vescovo Pier Giacomo afferma qualcosa che lui
ha vissuto in modo trasparente durante i
suoi dieci anni di episcopato: Vengo vicino
a voi, in mezzo a voi, dentro i vostri villaggi, per favorire una conoscenza reciproca
tra il vescovo e i suoi diocesani. Vengo per
ricordarvi che il Signore viene continuamente nelle nostre case, nel nostro cuore,
nelle nostre comunità. Vengo a ricordarvi
che questa sua continua venuta si traduce in una chiamata e chiede una risposta.
Qual è la nostra risposta?”
Mons. Grampa ha scelto come luogo della
sua quiescenza (che, visto il suo carattere
dinamico, si presume tutt’altro che inattiva) l’Istituto Sant’Angelo di Loverciano,
presso Castel san Pietro, dove l’omonima
fondazione gli ha offerto la possibilità di
trasferirsi. Sarà sicuramente vicino al suo
successore mons. Valerio, e gli auguriamo
di tutto cuore che con la stessa intensità
con cui si è occupato dei suoi fedeli, così
possa avvertire la vicinanza del Signore
Risorto che lo conduce in questa nuova
tappa della sua vita.
don Maurizio
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Boll. Parr. 2013/4
Buon Natale e Felice Anno Nuovo
don Maurizio, don Gert e don Dante diacono
collage fatto dai ragazzi delle scuole elementari (autunno 2012)
Farsi uomo significa farsi bambino.
Da Adamo ed Eva in poi non può esserci eccezione.
La via per essere uomo passa per l’essere bambino.
Questa è la via che Dio ha scelto.
Il figlio di Dio si è fatto uomo diventando bambino.
Apparteniamo a Lui se accogliamo i suoi amici, i bambini,
e se accogliamo Lui come bambini.
Solo chi diventa bambino entrerà nel Regno di Dio:
bisogna diventare semplici e puri
condividere le sofferenze, saper gioire,
lasciare che tutto ci sia donato e continuare a donare agli altri.
Il bambino ha una straordinaria forza
contro la rassegnazione e il calcolo, contro l’egoismo e il senso di vuoto.
Il bambino ci prega di dargli la vita e uno spazio vitale.
Il bambino nel presepio ci invita ad essere uomini con lui.
E a ricevere da Lui la vita di Dio.
Da Klaus Hemmerle, Innamorato della Parola di Dio, p. 145
2013/4 Boll. Parr.
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Un lungo Avvento albanese (Albania 1967-1991)
Mentre il 2013 sta per finire, tra gioie
e sofferenze nel mondo, e i cristiani in
tutto il mondo si preparano al tempo
forte della liturgia pre-Natale, cioè l’Avvento, vorrei cercare di ritornare indietro
nel tempo, 46 anni fa, e raccontare un
po’ di storia.
Come si può intuire dal titolo di quest’articolo, vorrei raccontarvi delle cose e fatti
avvenuti tanti anni fa, in un piccolo stato
che si affaccia sulla sponda est dell’Adriatico, chiamato Albania.
È stato veramente un lungo Avvento il
tempo di attesa per i cristiani in Albania,
un Avvento lungo 24 anni.
La storia dell’ateismo dello stato albanese (1967-1991) è poco conosciuta nel
mondo e ciò che leggerete in queste
righe, vi sembrerà strano, quasi cose d’altro mondo.
Nella primavera del 1967, mentre in
Occidente si preparavano gli aventi del
’68, il governo albanese, una democrazia
popolare di stampo stalinista e di forte
impronta autoritaria, cominciò a proibire tutti gli oggetti sacri e a chiudere tutti
edifici di culto cristiani e musulmani esistenti nel paese da centinaia di anni.
Da questo momento, i cristiani non potevano più esercitare in modo pubblico le
cerimonie religiose, messe, feste patronali, incontri di preghiera o altre riunioni a
scopo religioso, avendo lo Stato chiuso
chiese, centri cristiani, oratori ecc. 7 anni
dopo, venne promulgata la nuova Costituzione, nella quale veniva chiaramente
espressa la natura atea del governo e
della società comunista.
Cominciò cosi un lungo tempo di attesa, di preghiera nelle famiglie, di sacrifici
ma anche persecuzioni verso sacerdoti
e familiari cristiani, i quali ancora credevano in Dio e volevano esprimere la
loro fede in pubblico, secondo le usanze
centenarie di una cristianità ben radicata
nella società albanese. Sparirono le croci
e altri segni religiosi visibili.
Io ho visto la luce del sole proprio in
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Boll. Parr. 2013/4
mezzo a questi cambiamenti radicali e
ho respirato quell’ambiente e clima sterile ed ateo. Mancava nella vita quotidiana un punto di riferimento spirituale e
comunitario cristiano, ma anche quell’atmosfera un po’ magica dell’Avvento che
piace cosi tanto quando uno è bambino.
I giorni di novembre e dicembre erano
non solo naturalmente freddi e piovosi, ma anche senza la gioia ed il calore
che procura l’attesa del giorno di Natale, le candele, i giochi, i canti dei piccoli bambini, che si sentivano nei paesi
del mondo libero europeo, canti che
annunciavano e festeggiavano l’Avvento di Gesù bambino. Il Natale non era
festeggiato con le dovute solennità e
canti e tutto era sostituito da un Babbo
del Capodanno, senza nessun riferimento
a Natale.
Il clima cominciò a cambiare dopo la
morte dell’“Erode” albanese, il dittatore
Enver Hoxha e il disgregamento sfracello dell’Unione Sovietica per la caduta del
Muro di Berlino. I venti dello Spirito si
fecero sentire in tutto il paese e portarono via le nuvole dell’”Avvento” ateo e
comunista albanese.
Per molti dei lettori di questo Bollettino è difficile capire e sentire quello che
passava nei cuori e nelle vite dei cristiani
albanesi, che ancora non avevano perso
il lume della fede, negli anni 1990-1991,
quando finalmente ci si poteva raccogliere in gruppi a pregare senza avere
paura da nessuno, nelle chiese riaperte
nelle città e campagne, a cantare i canti
dell’Avvento del Signore, canti di speranza e di gioia, di ritrovata dignità cristiana
e di vero amore.
Sembrava come se fosse iniziata una
nuova epoca e una nuova generazione stava nascendo. I cristiani potevano
gustare e vivere l’attesa liberi, dimostrando per l’ennesima volta la forza e l’indistruttibilità della fede nel Gesù bambino
e nel suo messaggio di pace e giustizia
universale. In mezzo a questi momenti
indimenticabili, io ricevetti nel dicembre
1991 la Prima Comunione e la Cresima.
Dio si fece presente nella mia vita come
a un piccolo bambino nelle mani di sua
Madre, con la promessa di eterno affetto
e lealtà verso colui che crede a Lui e Lo
rispetta con le opere della propria vita.
Intanto, la vigilia del Natale del 1992, in
una casa della Città Eterna, a Roma, un
piccolo bambino maschio regalava la
gioia di essere genitori ad una giovanissima famiglia di ebrei romani. Ma questa è
un’altra storia.
don Gert Hartel Gjoni
Calendario liturgico e agenda parrocchiale
me 27 novembre ore 20.30 al Centro Presenza Cristiana: Assemblea pastorale parrocchiale, (vedi B.P. pag. 18)
gio 28 novembreore 20. 30 al Centro Presenza Cristiana: Assemblea Associazione Colonia don Guggia, Mogno
do 1º dicembre I domenica d’Avvento.
ore 10.30 in san Massimiliano, presentazione dei ragazzi cresimandi 2014
sa 7 dicembre
ore 20.30 in san Massimiliano, Concerto natalizio dei
Piccoli Cantori di Pura, diretti dal mo. Christian Barella
do 8 dicembre
II domenica d’Avvento
sa 14 dicembre ore 20.30 in san Massimiliano, A tu per tu con Gesù,
adorazione eucaristica
do 15 dicembre III domenica d’Avvento
do 15 dicembre ore 20.30 in chiesa parrocchiale, Concerto di Natale del
Coro del Circolo ACLI di Lugano e del Gruppo vocale
fam. Sala
ma 17 dicembre ore 19.45, in san Massimiliano, Novena di Natale per i
bambini
me 18 dicembre ore 13.30 in san Massimiliano: confessione per i ragazzi delle Scuole Elementari e Medie
me 18 dicembre ore 19.45, in san Massimiliano, Novena di Natale per i
bambini gio 19 dicembre ore 19.45, in san Massimiliano, Novena di Natale per i
bambini
sa 21 dicembre Durante la messa delle ore 17.30 in chiesa parrocchiale
riceviamo la luce di Betlemme
2013/4 Boll. Parr.
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Calendario liturgico e agenda parrocchiale
sa 21 dicembre ore 20.30 in san Massimiliano, Concerto natalizio vocale e strumentale dei Cantori di Pregassona, con la partecipazione della violinista Regina Reichel
do 22 dicembre IV domenica d’Avvento
lu 23 dicembre ore 20.00 in san Massimiliano: preparazione comunitaria al sacramento della Penitenza
La celebrazione del Natale in parrocchia
martedì 24 dicembre, Confessioni individuali:
in chiesa parrocchiale: dalle ore 14.00 alle ore 18.00
a san Massimiliano: dalle ore 14.00 alle ore 18.00
Sante messe di Natale, mercoledì 25 dicembre
Nella notte santa
ore 24.00 in chiesa parrocchiale,
ore 24.00 a san Massimiliano
Messe del giorno di Natale
ore
ore
ore
ore
8.30
9.00
10.00
10.30
a san Massimiliano
a Cureggia
in chiesa parrocchiale
a san Massimiliano
giovedì 26 dicembre, festa di santo Stefano
sante messe
ore 10.00 in chiesa parrocchiale
ore 10.30 a San Massimiliano
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Boll. Parr. 2013/4
Calendario liturgico e agenda parrocchiale
ve 27 dicembre una sola messa feriale, alle ore 17.00 in chiesa parrocchiale
do 29 dicembre Domenica della Santa Famiglia, orari domenicali
normali
lu 30 dicembre una sola messa feriale alle ore 17.00 in chiesa parrocchiale
ma 31 dicembre ore 17.30 in san Massimiliano, messa di ringraziamento di fine anno. Al termine: canto del Te Deum.
Ore 22.00 in san Massimiliano, adorazione eucaristica
fino alla mezzanotte.
me 1º gennaio Solennità di Maria Madre di Dio
Giornata mondiale della Pace
Orario delle sante messe:
ore 10.00 in chiesa parrocchiale
ore 10.30 a san Massimiliano
do 5 gennaio
II domenica dopo Natale, orari domenicali normali
lu 6 gennaio
Epifania del Signore. Sante messe secondo l’orario festivo.
Ore 15.00, Festa per i bambini e le famiglie al Centro
Presenza Cristiana con i doni recati dai generosi Magi!!
(vedi B.P. pag. 22)
do 12 gennaio Festa del Battesimo del Signore.
Orario domenicale consueto.
ore 10.30 in san Massimiliano sono invitate tutte quelle
famiglie che hanno vissuto un battesimo nell’anno 2013
do 12 gennaio Tombola, alle ore 14.00 al Centro Presenza Cristiana, a
favore delle Opere parrocchiali
18-25 gennaio
Settimana di preghiera per l’Unità dei cristiani, (vedi
B.P. pag. 20)
do 2 febbraio
Festa patronale, Presentazione di Gesù al Tempio e
purificazione di Maria (vedi B.P. pag. 10)
Orari delle messe: ore 8.30 a san Massimiliano;
ore 10.00 in chiesa parrocchiale
ma 11 febbraio Apparizione della Madonna a Lourdes
Prima e dopo la messa delle ore 17.00 in chiesa parrocchiale: benedizione dei bambini
do 2 marzo
Giornata del malato
L’unzione dei Malati verrà amministrata nella chiesa
di san Massimiliano durante la santa messa delle ore
10.30. Annunciarsi ai sacerdoti.
2013/4 Boll. Parr.
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Il programma della festa
Il programma della festa
Mercoledì, giovedì e venerdì 29-30-31 gennaio alle ore 20.00 in chiesa parrocchiale:
Triduo di preparazione spirituale alla festa (celebrazione dell’eucaristia e premercoledì,dicazione)
giovedì e venerdì 29-30-31 gennaio alle ore 20.00 in chiesa parrocchiale
Triduo di preparazione spirituale alla festa (celebrazione dell’eucaristia e predicazione)
sabato 1º febbraio
in chiesa parrocchiale: confessioni dalle ore 14.00
sabato 1febbraio
(L’orario della messa festiva anticipata rimane alle ore 17.30 in chiesa parrocchiale)
in chiesa parrocchiale:
confessioni dalle ore 14.00
ore 20.00 all’Oratorio di san Giuseppe:
(L'orario della
messa
festiva
anticipata
alle(Candelora)
17.30 in chiesa
parrocchiale)
•benedizione
dellerimane
candele
e processione
alla chiesa
ore 20.00 all'Oratorio
di san Giuseppe:
parrocchiale
•liturgia
della luce
• benedizione
delle candele
(Candelora) e processione alla chiesa parrocchiale
• liturgia della luce
domenica 2 febbraio
•ore 10.00 in chiesa parrocchiale, santa messa solenne
al Centro di Presenza Cristiana, pranzo comunitario.
•ore 12.15
domenica 2 febbraio
• ore 10.00
in chiesa
parrocchiale,
messa solenne
Per il pranzo
occorre
iscriversisanta
entro mercoledì
29 gennaio.
• ore 12.15 al Centro di Presenza Cristiana, pranzo comunitario.
I fogli si trovano all’entrata delle chiese, o si può telefonare al sig. Carlo Monti,
Per il pranzoallo
occorre
iscriversi
091 941
53 34. entro mercoledì 29 gennaio.
Fogli si trovano all’entrata delle chiese, o si può telefonare al sig. Carlo Monti, allo 091/941.53.34
•alle ore 14.30 nella chiesa di san Massimiliano, lode vespertina,
• ore 14.30
nella
chiesa di san
Massimiliano,
lode
vespertina,
con la statua
processione
con
la statua della
Madonna
nelleprocessione
vie del Paese.
della
Madonna
nelle
vie
del
Paese.
In
chiesa
parrocchiale:
benedizione
In chiesa parrocchiale: benedizione.
Le tradizioni
Le tradizioni
della festa della festa
Il sonetto: nei giorni che precedo-
La lotteria: si terrà la domenica stes-
Il sonetto:no
neilagiorni
che precedono
festa alcune persone
volontarie
a bussare alla
sa, durante
la festa.verranno
Per la consegna
festa alcune
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dei premi
si contatti
p.f. la sig.ra Flavia
verranno
a bussare
vostra porta
vostra porta
portandovi
in donoalla
il sonetto
(cioè la poesia
religiosa)
che rappresenta
l'invito a questa
Consagra 091 942 35 27.
portandovi
dono
il sonetto
(cioè la
festa comunitaria.
Fateinloro
buona
accoglienza!
poesia religiosa) che rappresenta l’inI PRIORI della festa: seguendo una
vito a questa festa comunitaria. Fate
I ravioli dolci:
sono preparati secondo un'antica ricetta
paesana:
Venerdì
31 gennaio – 1
lunga
tradizione,
unaeosabato
più famiglie
loro buona accoglienza!
febbraio: dalle ore 14.00 alle 17.00 si possono acquistare
alla
Casa
della
Gioventù
(piano interrato).
che ricordano un evento familiare
Prenotazioni
gradite
entrosono
mercoledì
29 gennaio
la sig.ra (anniversario
Carla Ferrettidi091/
941.69.04.
significativo
matrimoI ravioli
dolci:
preparati
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nio p. es) si coinvolgono nella predo un’antica ricetta paesana: venerdì
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Offrono
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La lotteria:
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si contatti
p.f. la
magari
anche
si
ingegnano
per
sosteore
14.00
alle
ore
17.00
si
possono
sig.ra Flavia Consagra 091/942.35.27.
nere economicamente i costi.
acquistare alla Casa della Gioventù
Chi ha piacere di annunciarsi per
(piano interrato). Prenotazioni gradite
I PRIORIentro
dellamercoledì
festa: seguendo
una lunga
tradizione,
una o 2014
più famiglie
ricordano
febbraio
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contatto
con ilun evento
29 gennaio
presso
familiare significativo
di matrimonio
p.
es) si coinvolgono
parroco,
don Maurizio.nella preparazione della
la sig.ra Carla(anniversario
Ferretti 091 941
69 04.
festa. Offrono idee e magari anche si ingegnano per sostenere economicamente i costi.
Chi ha piacere di annunciarsi per il 2014 prenda contatto con il parroco, don Maurizio.
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Boll. Parr. 2013/4
Schegge di storia della Parrocchia
(pag.) La Chiesa di Pazzalino è dedicata
alla Madonna, a Santa Maria, come lo è da
sempre, ancor prima che fosse chiesa parrocchiale. La devozione dei parrocchiani si
manifesta, fervida, soprattutto per la Candelora, per la celebrazione della Festa della
Presentazione di Gesù e della Purificazione
di Maria.
La bella effige in legno scolpito che, in quel
giorno, siamo soliti ammirare portata in
processione per le vie del paese, fu donata
nel 1960 dal prevosto don Masina in occasione dei suoi vent’anni di sacerdozio.
Prima di allora si ricorreva alla statua della
Madonna di Lourdes omaggio agli inizi
del Novecento della famiglia Talamona di
Viganello. Il prevosto di allora, don Petrini,
pensò bene di collocare la statua nell’altare di San Pantaleone, nella navata di destra
della chiesa. La cosa però non piacque alla
famiglia Biaggi, patrona di quell’altare, che
volendone nel 1920 ripristinare l’aspetto
originario, ottenne che la statua fosse tolta
e posta altrove.
I parrocchiani più anziani si ricorderanno
che sopra la porta laterale c’era una grotta-cappella con la statua della Madonna di
Lourdes. Fino al 1968, quando con i restauri della chiesa la grotta fu demolita e la statua andò a decorare la cappella del vecchio
Cimitero dove rimase fino al 1982. (Ormai
fatiscente, fu sostituita dall’attuale effigie
della Madonna Immacolata).
Di certo anche nell’Ottocento e nei secoli
precedenti per la Candelora si portava in
processione la statua della Madonna. Di
quale statua si fosse trattato non è però
rimasta traccia. (I)
Angolo della generosità Offerte dall’11 agosto al 20 ottobre 2013
Offerte generiche e per festa patronale:
per un totale di Fr. 1’930.Barlese-Belloni Ciro e Valeria; De Giorgi
Brizia; Devoti a san Pio da Pietralcina; Ercolani Yvonne e Flavio; Franceschi (fam.);
Izzo (fam.); Lomazzo Immacolata; Monti
C+E; Ortelli Giancarlo e Mary; Quadri Nini;
Rosta (fam.); Sambugar Teresina.
betta (Fam.); De Franco Franco; Facchini
Carlo e Mina; Fontanella (Fam.); Fornara
Rita e Claudio; Lombardi Orlando; MatteiBarresi (Fam.); Mazzuchelli Maria Grazia
e Renzo; Mykala Wanda; Oliverio-Newlin
(Fam.); Pasqualini Valerio; Pini Alfonsina; Somazzi Mirto e Sonia (Fam.); Vergani
(Fam.).
Contributo Volontario:
per un totale di Fr. 250.Bianchi Giorgio; Gridà Caterina; Petrassi
Antonio; Servida Paolo.
In memoria di:
per un totale di Fr. 4’340.Bernasconi Pietro (Rosa Bernasconi); Confalonieri Umberto (Fam. Confalonieri); Carcano Cornelia (Familiari); Federico Lucchini
(Lucchini Tina e Francesco); Perego Albertina e Lina (Fam. Müller); Venturato Emma
(Figli e fam. Jelmini Bruna).
Servizi resi:
per un totale di Fr. 2’340.Besomi Lara; Brambani-Milani (Fam.); Cor-
2013/4 Boll. Parr.
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Novità in parrocchia
In via Nava 2 si stabilisce la comunità femminile
del Movimento dei Focolari
Carissima lettrice, carissimo lettore,
da metà agosto abitiamo in questa parrocchia. Attraverso lo spazio che don
Maurizio ci ha offerto su queste pagine
vorremmo tentare di presentarci brevemente.
Siamo un “focolare”, cioè una comunità in seno al Movimento dei Focolari.
Ognuno di noi un giorno ha sentito la
chiamata di Gesù. Il Suo Amore e il Suo
invito irresistibile ha sbiadito ogni altro
interesse e ci ha dato la forza di lasciare tutto e di seguirLo. Insieme ai membri del Movimento dei Focolari sparsi
nei 5 continenti, di ogni età e vocazione, viviamo per contribuire a realizzare
il testamento di Gesù, “che siano tutti
uno; come tu, o Padre, sei in me e io
sono in te, anch’essi siano in noi: affinché il mondo creda che tu mi hai mandato” (Gv 17:21).
Unità, fratellanza universale, dialogo
a 360 gradi, potrebbero essere degli
slogan che riassumono l’obiettivo del
Movimento, nato 70 anni fa a Trento.
Chiara Lubich* appena 23 enne, con
altre sue giovani compagne, in piena
seconda guerra mondiale, riscoprono il
Vangelo e l’Amore immenso di Dio. Da
lì nasce una rivoluzione dentro e attorno a loro: una rivoluzione evangelica
pacifica e silenziosa che dilaga presto
in tutto il mondo. Ora sono un paio di
milioni gli aderenti al Movimento, di
ogni età e stato, di varie confessioni cristiane, di varie religioni o senza un riferimento religioso: per tutti loro, come
per noi, l’unità resta la passione della
vita.
In Ticino ci sono molti gruppi, nei
quali le persone si ritrovano, a seconda
dell’età e degli interessi, per abbeverarsi
alla spiritualità del Movimento, comunicarsi la vita della Parola di Dio vissuta
e trovare insieme la forza di essere fermento di unità lì dove vivono e lavorano. Alcuni gruppi si incontrano da noi,
in via Nava; chi abita vicino, il sabato
pomeriggio avrà sentito giocare vivacemente le bambine e le ragazze.
In questo momento nel focolare siamo
in sei: Clara e Fiorella sono ticinesi,
Da sinistra: Luisella, Chiaretta, Marina, Marlies, Fiorella e Annalisa.
12
Boll. Parr. 2013/4
Marlies viene dalla Germania dell’Est
ed è testimone dell’edificazione e del
crollo del famoso muro di Berlino. Luisella e Marina sono originarie di Luino,
anche se Marina è più olandese che italiana, visto che ha vissuto 26 anni nei
focolari dei Paesi Bassi. La più giovane
è Annalisa che ama il caffè e il sole e
viene da … Napoli! Ha sentito la chiamata di Gesù mentre era immersa nella
folla di giovani alla GMG di Colonia nel
2005.
A Lugano, in via Landriani 6, c’è il focolare maschile dove abitano Carlo, Arturo, Roberto e Hans.
Il nostro focolare è presente in Ticino da 34 anni e fino a qualche mese
fa abitavamo a Lugano-Besso. Da due
anni stavamo cercando un’altra abitazione e ci è sembrato un grandissimo
dono della Provvidenza la possibilità
di acquistare la bella casa delle suore
Figlie della Carità di S. Vincenzo de
Paoli. Sentiamo che questo luogo è già
stato impregnato dalla loro presenza e
dalla loro vita di carità per i prossimi.
Vi salutiamo di cuore in attesa di conoscerci di persona. Se qualcuno vuol
passare a trovarci ci fa sempre piacere.
Il 1° dicembre i sacerdoti ci hanno proposto di raccontarvi qualcosa di noi
durante le S. Messe domenicali.
Fiorella Tassini, Clara Pelloni, Marlies Neumann, Luisella Violini,
Annalisa Orefice, Marina Garzotto
*Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei focolari, nata nel 1922 e
morta nel 2008.
Per chi vuol sapere di più sul Movimento dei Focolari segnaliamo il sito www.
focolare.org
2013/4 Boll. Parr.
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Finestra del Consiglio parrocchiale
Contributo volontario 2013
Gentili Signore, Egregi Signori, Stimate Famiglie,
come consuetudine, anche quest’anno ci
rivolgiamo a voi per ringraziarvi dell’aiuto prestatoci, sperando contemporaneamente di poter contare ancora sulla
vostra preziosa generosità.
La nostra Comunità Cattolica riesce a
far fronte ai propri bisogni correnti, alle
spese di manutenzione ordinaria e straordinaria di stabili e chiese, solo grazie ai
vostri preziosissimi contributi.
La nostra comunità ha bisogno di aiuto
e di solidarietà. Siamo perfettamente
coscienti che le richieste di contributo
volontario aumentano ogni anno e vengono da ogni parte. Noi siamo una realtà tra le molte, ma quello che facciamo
lo facciamo per la gente e per la nostra
parrocchia al meglio delle nostre possibilità. Senza soldi però le nostre mani sono
legate e l’aiuto che possiamo dare molto
limitato.
Con il vostro aiuto tutti potranno continuare a beneficiare dei servizi religiosi e
del sostegno morale, che i due sacerdoti, il diacono e le numerose laiche e laici
offrono a tutta la popolazione
di Pregas sona.
Questo aiuto è un beneficio che non ha
prezzo e che ci fa sentire vicini a nostro
Signore Gesù Cristo.
Con il vostro aiuto la Parrocchia riuscirà
a provvedere al mantenimento dei luoghi di culto (numerosi e di particolare
pregio, come ad esempio la Chiesa parrocchiale di S. Maria di Pazzalino e l’oratorio dei SS. Pietro e Paolo a Orlino)
e di incontro (si pensi, in particolare, al
Centro di Presenza Cristiana).
Tutto questo è, e sarà possibile, solo grazie al vostro contributo.
Per ogni centesimo devoluto vi ringraziamo di cuore e vi promettiamo che faremo di tutto affinché esso dia frutti, magari non visibili ma di sicura importanza.
Sperando in un vostro sostegno cogliamo
l’occasione per porgere i nostri più cordiali saluti.
Per il Consiglio Parrocchiale:
Ing. Carmelo Rossini, Presidente
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Boll. Parr. 2013/4
Vita parrocchiale
Presentazione dei bambini della prima comunione
È cominciato all’inizio di settembre per
44 bambini di quarta elementare il cammino di preparazione verso la Prima
comunione nel prossimo mese di maggio. Con don Gert e le loro catechiste
Annamaria, Maria, Alessandra, Delia e
Monica si incontreranno ogni settimana a
piccoli gruppi per approfondire e capire
la Parola di Dio. Il Signore Gesù sia sempre in mezzo a tutti loro…
Anniversari di matrimonio: grazie della vostra fedeltà!
9 coppie erano presenti per ricordare i
55 – 50 – 40 – 25 – 10 anni di matrimonio: grazie e lode a Dio e grazie anche a
loro, che continuano a vivere nella gioia
l’unione matrimoniale.
2013/4 Boll. Parr.
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Vita parrocchiale
Verso la santa cresima 2013
Due i ritiri ai quali hanno partecipato i ragazzi che si stanno preparando alla santa cresima (qui la foto del
primo al monte Tamaro con i ragazzi
in un momento di ascolto della Parola
di Dio). Ormai il tempo stringe e state
per ricevere il fuoco dello Spirito Santo:
gli ultimi passi servano per riscoprire
Dio-Amore sorgente di ogni bontà nella
vostra vita.
13 ottobre: festa della Madonna di Fatima e XXVesimo del Centro
Presenza Cristiana
Al di là della giornata climaticamente
incerta, i festeggiamenti del Centro Presenza Cristiana si sono svolti a metà otto-
16
Boll. Parr. 2013/4
bre dentro la cornice della già ben rodata
festa della Madonna di Fatima, e hanno
coinvolto un bel numero di partecipanti.
Il triduo di preparazione alla festa della
Madonna di Fatima ha avuto maggior
affluenza del solito; bene anche la serata di sabato con la riflessione mariana di
padre Claudio Bertacchi al Centro Presenza Cristiana.
Il mattino della domenica oltre la celebrazione della messa nella chiesetta di Fatima ben frequentata come sempre, alla
solenne celebrazione in san Massimiliano,
si è voluto far seguire immediatamente
la processione (visto come è andata, è
possibile che rimanga anche così per il
futuro). I bambini, aiutati dalle catechiste
e dai loro genitori, l’hanno animata, portando tutta la loro gioia e carica, recitando brani delle apparizioni di Maria ai tre
pastorelli.
Ci si è trasferiti poi al Centro Presenza
Cristiana, vestito a festa per l’occasione,
ripulito e lindo anche all’esterno, e abbiamo proseguito la giornata di festa con un
semplice pranzo comunitario (pasta al
sugo, formaggio e torte portate dai partecipanti stessi) al quale hanno partecipato
150 persone (grazie alle volontarie, guidate da Maria Grazia che ce l’hanno così
ben preparato).
Non volevamo lasciar mancare un
momento ufficiale di commemorazione
del nostro Centro che era stato benedetto
da mons. Corrado Cortella, allora Vicario
generale della diocesi, il 13 ottobre 1988,
esattamente 25 anni prima.
Due interventi, di Mario Crivelli e di don
Maurizio Silini, hanno cercato di raccontare l’uno la storia della realizzazione, l’altro
l’attualità della Presenza Cristiana per la
Comunità di oggi.
Dopo averne ripercorsa la storia, Mario
Crivelli, presidente del Consiglio parrocchiale per un quindicennio subito dopo
la realizzazione del Centro, ha concluso
con una felice immagine che è anche un
augurio per la nostra Presenza Cristiana:
Nelle recenti settimane Papa Francesco ha
sottolineato come la Chiesa non è forte in
relazione alla sua funzionalità organizzativa, bensì alla sua presenza fra i fedeli, i bisognosi, la gente tutta. Ora il nome
dato al nostro Centro è proprio quello di
Presenza Cristiana. Penso proprio di poter
dire che in questi 25 anni la Parrocchia
ha cercato di accostarsi nel migliore dei
modi alla popolazione anche attraverso questa struttura, ottenendo, pur con
tutte le difficoltà che conosciamo, risultati
significativi.
Come si potrebbe definire con un’immagine questo benedetto Centro?
Esso è nato nella sofferenza, segnato come
detto in precedenza da lacerazioni, conflitti, …
Ma poi è divenuto testimone, un incubatore della vita cristiana della Parrocchia,
pur nella fragilità continua della sua
struttura.
Con un po’ di fantasia lo paragonerei
dunque all’icona del cristiano, ossia a
quella di un testimone di Cristo che combatte, con fatica, spesso con debolezze ed
affanni, per essere fedele al suo mandato,
ma racchiuso in un fragile vaso di creta.
Oggi è doveroso ringraziare tutte le persone che si sono adoperate per realizzare
quest’opera, in particolare don Masina,
che l’ha pensata e concretizzata e tutti i
collaboratori della parrocchia che nei vari
ruoli hanno portato la vita in queste sale.
Penso che un ringraziamento particolare
lo dobbiamo al Signore che ci ha accompagnato in questi 25 anni. Lo preghiamo
vivamente di continuare a benedire l’attività parrocchiale che si svolgerà anche in
futuro qua dentro.
Il cantastorie Andrea Decombes, e i canti
del Gruppo Folk del coro ACLI di Lugano
hanno animato il pomeriggio ricreativo
conquistando gli applausi e il coinvolgimento dei molti, in primis ragazzi, rimasti
ad ascoltare.
2013/4 Boll. Parr.
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Vita parrocchiale
Questionario distribuito in parrocchia in preparazione
dell’Assemblea Pastorale parrocchiale
È stato pubblicato e messo in fondo
alle chiese dalla metà di giugno a inizio novembre un questionario con sei
domande, volendo far esprimere la
comunità e i singoli su:
1) numero e orari delle messe domenicali; 2) attività per le famiglie; 3) priorità negli impegni dei due sacerdoti; 4)
disponibilità ad impegnarsi in parrocchia e in che ambito 5) situazione economica della parrocchia 6) scelta di temi
formativi da proporre in parrocchia.
Alcuni dati statistici sulle risposte
Circa 300 i formulari fotocopiati e messi
a disposizione nelle chiese.
Formulari rientrati a inizio novembre:
68 validi, firmati 42, (con certezza: 7
uomini, 23 donne e 5 famiglie); 26 non
firmati.
36 persone hanno risposto a tutte le
domande, gli altri solo ad alcune.
28 persone hanno scritto osservazioni alle domande 2-6 (alla domanda no.
1 erano richieste esplicitamente delle
osservazioni) – 39 persone non hanno
scritto osservazioni di alcun tipo.
Nota: non ci sono dati sull’età delle persone.
Quadro di fondo
Un’osservazione preliminare: le risposte
sono state un 20% dei formulari ritirati:
non male. Ringraziamo tutti quelli che
hanno partecipato.
Dalle risposte emergono due aspetti:
1)un interesse molto puntato sulle
messe domenicali (in questo senso
è chiara una prevalenza di persone
che vorrebbero che sia mantenuta la
messa alle ore 10.00 in chiesa parrocchiale mentre un numero inferiore di
persone non si oppongono al cambiamento), basti pensare che quasi
tutti i compilatori hanno risposto alla
domanda 1
2)focus sull’impegno dei sacerdoti, cui
si raccomanda di rendersi presenti con visite alle famiglie e ai malati.
Bisogna però sottolineare che la visita alle famiglie è ritenuta importante
per coinvolgere le persone in parrocchia, per invitarle alla partecipazione
alla Messa domenicale. In generale
però essere più presenti è ritenuto un
aspetto da migliorare per i sacerdoti.
Altre osservazioni che emergono, meno
chiaramente:
• una scarsa disponibilità da parte degli
intervistati a mettersi a disposizione
per le attività parrocchiali
• una certa sfiducia nelle pratiche formative, le catechesi parrocchiali (questo un po’ sorprende)
Le proposte economiche risultano essere abbastanza ovvie e non tutti pensano
che la parrocchia abbia bisogno di maggiori mezzi.
Valutazione dei risultati
È affidata ora all’
Assemblea Pastorale della Parrocchia
di Pazzalino-Pregassona
Centro Presenza Cristiana
mercoledì 27 novembre 2013, ore 20.30
18
Boll. Parr. 2013/4
Oso chiedere la presenza soprattutto a
coloro che non hanno potuto esprimersi
attraverso i fogli fotocopiati in modo che
le idee e le responsabilità siano veramente condivise tra tanti
• il questionario servirà da base della
discussione
• verranno dati chiarimenti e delucidazioni sulle domande
• don Maurizio e don Gert daranno la
propria valutazione sui singoli punti
del questionario e anche su quanto ritengono sia fattibile nel prossimo
medio termine
• se il dibattito sarà interessante e con un
buon numero di partecipanti si potrà
continuare in una ulteriore assemblea
da convocare entro la fine dell’anno
pastorale 2014.
don Maurizio
PARROCCHIE INSIEME
percorso di comunione alla luce della spiritualità dell’unità
Il percorso è articolato su due anni.
Si prevedono circa 6 incontri all’anno,
il sabato mattina dalle ore 9.00 alle ore 11.30-45
Le tematiche si approfondiranno con temi e testimonianze:
DATE E TEMATICHE del primo anno di formazione
Sa. 23 novembre 2013:Spiritualità di comunione e l’incontro con Dio amore
Sa. 25 gennaio 2014: La volontà di Dio come nostra risposta al Suo amore
Sa. 22 febbraio 2014: La Parola di Dio nella nostra vita
Sa. 22 marzo 2014:
L’ arte di amare
Sa. 26 aprile 2014:
Gesù vivo in mezzo a noi e l’unità
Sa. 24 maggio 2014: La sfida per i cristiani oggi: dialogare a 360 gradi
Tematiche previste per il secondo anno: (2014 – 2015)
Gesù crocifisso e abbandonato; la sfida del dialogo tra cristiani; la Chiesa
Comunione; Maria modello di Comunione; la sfida del dialogo con fedeli di
altre religioni; la sfida del dialogo con il mondo contemporaneo.
Per poter far fronte alle spese (affitto sala, dispense, ecc.) per la partecipazione
agli incontri chiediamo ad ogni partecipante un contributo di CHF 30.- per
anno, grazie.
Luogo degli incontri per il primo anno (dal 23.11.2013 al 24.05.2014) – Centro
diurno comunale di Rivera.
Per informazioni rivolgersi a:
Maria Della Badia, 091 971 87 64; Flavia Consagra, 091 942 35 27, don Maurizio.
È organizzato dagli impegnati del Movimento Parrocchiale della Svizzera
italiana.
2013/4 Boll. Parr.
19
Vita parrocchiale
Si edifica la Casa di Zaccheo
Domenica scorsa il Vangelo ci ha parlato di un dei personaggi più simpatici
incontrati da Gesù: il ricco pubblicano
Zaccheo, che invita Gesù a casa sua, e,
dopo essersi adeguatamente convertito, decide di ripristinare la giustizia in
generale verso coloro che vivono nella
necessità.
Si tratta in poche parole di farci carico all’interno della Comunità di alcune
piccole necessità concrete della nostra
gente. Non si raccoglie denaro né si
fanno elemosine, qui opera in primis la
San Vincenzo, bensì si va incontro ad
esigenze di persone che hanno particolari bisogni di materiale o merci.
Funziona attraverso una persona intermediaria, la signora Assunta Santoro, che
si è detta disponibile per questo incarico
(raggiungibile al telefono 091 971 25 64).
A lei vanno segnalate richieste di materiale casalingo vario (non generi alimentari comunque). Suo compito è provvedere di metter agli albi parrocchiali tali
richieste e prendere nota di chi voglia
esaudirle. Altrettanto succede in caso di
disponibilità: se qualcuno ha del materiale che può mettere a disposizione lo
segnali ad Assunta che cercherà degli
interessati che lo ritirino.
Agli albi parrocchiali comparirà presto
una spiegazione più dettagliata dell’iniziativa.
La casa di Zaccheo è un’iniziativa già
viva da alcuni anni nella parrocchia di
Cristo Risorto a Lugano.
Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani
È forse il Cristo diviso? (1 Cor. 1, 13)
Colleghiamo anche la nostra preghiera
con quella di tutte le sorelle e i fratelli
che chiedono al Padre del cielo che tutti
i cristiani siano una cosa sola, così come
Gesù lo vuole.
La celebrazione ufficiale in Ticino si terrà
la domenica 19 gennaio.
Luogo e orario saranno comunicate in
seguito.
Preghiera
O Dio fedele, ti rendiamo grazie per il tuo continuo amore e per la tua verità che si
estende oltre le nubi. Mentre attendiamo in gioiosa speranza, lavorando e pregando insieme, la piena e visibile unità della tua Chiesa, riempici con la fiducia nella
tua promessa. Te lo chiediamo in Gesù Cristo, nostro Signore, nella potenza dello
Spirito Santo, un solo Dio ora e sempre. Amen.
20
Boll. Parr. 2013/4
Viaggio a Milano: “Credo!”
L’avete mai visto un bus da
cinquanta posti completo di
cinquanta persone? È successo lo scorso 19 ottobre. La
proposta fatta da Anita e Giovanni ha attecchito a Pregassona e anche oltre, ed eravamo
appunto cinquanta dal Ticino a
seguire la testimonianza Recital
“CREDO”, allestita a Milano dai
giovani della Comunità Cenacolo. Si tratta di una Comunità
che accoglie ragazzi con problemi, legati
alla tossicodipendenza o ad altre dipendenze psico-fisiche. La fondatrice, suor
Elvira, ha cominciato negli anni Ottanta
e ora ci sono case della comunità ovunque in Europa e il lavoro di recupero dei
ragazzi produce grandi effetti. Il recital,
pensato per l’anno della fede, è stato
una storia sacra, a partire dalla creazione, passando per l’Antico Testamento ed
arrivando a mettere a fuoco Gesù. Scenografie bellissime e curatissime: siamo
ritornati confortati dalle parole e testimonianze di questi giovani.
Tombola e lotteria!
Domenica 12 gennaio 2014
alle ore 14.00
al Centro di Presenza Cristiana,
in Via Terzerina,
(a favore delle Opere Parrocchiali)
Famiglie a Roma con il santo Padre Francesco
Questa bella immagine ci regala un flash
dell’incontro mondiale delle famiglie che
si è svolto a Roma a fine ottobre.
Due le famiglie presenti della nostra parrocchia: Marco e Eugenia Fantoni con le
loro tre figlie e Emilio e Gaby Cadei con
i loro due figli.
“Permesso, scusa e grazie”, le tre parole con le quali la famiglia va avanti, ha
detto papa Francesco.
2013/4 Boll. Parr.
21
Vita parrocchiale
6 gennaio: arrivano i Re magi, al Centro Presenza Cristiana
La festa dei Re Magi in parrocchia è
diventata un appuntamento tradizionale
di amicizia e conoscenza per i bambini. In questa occasione, grazie all’interessamento di alcune nostre catechiste
e animatrici parrocchiali, viene allestita
una rappresentazione della Natività del
Signore e degli avvenimenti della vita di
Gesù Bambino, che culmina nell’arrivo
dei Magi, con i loro cammelli carichi di
doni per i bimbi.
Come sempre sarà il pomeriggio dell’Epifania, alle ore 15.00 al Centro Presenza
Cristiana.
Sempre cerchiamo bambini che vogliono
prestarsi come attori o cantori: si rivolgano a Giacomina di Marco telefono 091
940 62 66.
Hanno terminato la loro corsa terrena
L’eterno riposo dona loro o Signore
Gabriele
Cereghetti
1954
Umberto
Confalonieri
1939
“Vegliate” (Mt 24.42)
Emma
Venturato
1915
È deceduta
nello stesso periodo
† Angela Maspoli
1923
Pietro
Bernasconi
1928
22
Boll. Parr. 2013/4
Adriana
Schott-Burch
1944
Echi della Chiesa
Bisogna fidarsi di Dio
Lo stile di papa Francesco continua a stupire, esercitando un grande fascino sulle più
varie categorie di persone: la gente vi trova
risposta ad una diffusa attesa di semplicità
e di chiarezza. Ci si può chiedere quale sia,
per così dire, il suo segreto, quali siano le
componenti della sua spiritualità che chiariscono le motivazioni del suo agire. Alcune indicazioni sono fornite dall’intervista
concessa al direttore della Civiltà cattolica,
P. Antonio Spadaro, che è come il papa un
gesuita. Il colloquio lascia quindi largo spazio alla spiritualità di S. Ignazio di Loyola,
il fondatore della Compagnia di Gesù. In
particolare, alla richiesta di indicare quale
punto della spiritualità di S. Ignazio gli sia
maggiormente presente nello svolgimento
del sua ministero pontificio, papa Francesco
risponde senza esitazione: «il discernimento». Con questo termine S. Ignazio intende
la capacità di distinguere tra le buone e le
cattive ispirazioni, cioè tra quelle che, per
usare le sue parole, provengono da Dio e
dai suoi angeli e quelle che invece provengono dal diavolo. E’ importante osservare
che non è tanto una questione di saggezza umana, della virtù tradizionalmente nota
come «prudenza». Non ci si può fermare a
regole pratiche: si tratta di un punto di vitale importanza per le scelte di vita del credente e per il suo rapporto con Dio. Chi
ha il discernimento riesce a vedere le cose,
per così dire, con gli occhi di Dio: si tratta
di «sentire le cose di Dio a partire dal suo
“punto di vista”». A questo proposito papa
Francesco cita un detto che non è in realtà di S. Ignazio, ma viene spesso usato per
caratterizzarne l’atteggiamento. E’ un motto
che si può tradurre così: «è caratteristico
di Dio non essere circoscritto da ciò che è
sommamente grande, ma essere contenuto in ciò che è sommamente piccolo» (non
coerceri a maximo, sed contineri a minimo
divinum est). La prima parte della frase è
chiara (Dio è più grande di ogni cosa), ma
il seguito lascia perplessi, perché Dio non
dovrebbe essere contenuto dalle cose, tanto
meno da quelle più piccole. Evidentemente
la grandezza di Dio si basa su criteri diversi
rispetto a quelli che determinano la gran-
dezza delle cose finite. La seconda parte
della frase si riferisce piuttosto al modo con
il quale Dio si fa cercare e trovare da noi: il
credente sa che l’accesso a Dio può spesso aprirsi a partire dalla quotidianità, che
serve da trampolino per arrivare ad una
realtà che la supera radicalmente. Per fare
questo occorre un atteggiamento che papa
Francesco chiama la «magnanimità». «Questa
virtù del grande e del piccolo è la magnanimità, che dalla posizione in cui siamo ci
fa guardare sempre l’orizzonte. E’ fare le
cose piccole di ogni giorno con un cuore
grande e aperto a Dio e agli altri». Si potrebbe obiettare: questo va bene per noi, persone comuni, ma un Papa non si trova di
fronte inevitabilmente a cose molto grandi
ed importanti? La risposta è disarmante: «si
possono avere grandi progetti e realizzarli
agendo su poche minime cose». Ecco quindi l’importanza del discernimento: saper
scegliere mezzi modesti per fini grandi,
senza pretendere di ottenere velocemente
risultati. «Io credo che ci sia sempre bisogno
di tempo per porre le basi di un cambiamento vero, efficace».
Mi pare che qui ci siano le basi per comprendere lo stile di questo pontificato,
soprattutto quella fondamentale disponibilità al dialogo, che è stata chiamata «la
cultura dell’incontro». Papa Francesco attraverso l’incontro con l’altro, anche di mentalità molto diversa, cerca in realtà Dio.
Questo implica un atteggiamento di attesa e di disponibilità: «la nostra vita non ci
è data come un libretto d’opera in cui c’è
tutto scritto, ma è andare, camminare, fare,
cercare, vedere... Si deve entrare nell’avventura della ricerca e dell’incontro». Il discernimento è l’aiuto con il quale Dio ci guida in
questa avventura, che non è senza meta e
senza senso. Alla base c’è una solidità granitica: «io ho una certezza dogmatica: Dio è
nella vita di ogni persona, Dio è nella vita
di ciascuno». Anche di fronte al fallimento
morale al quale può essere approdata un’esistenza umana, «c’è sempre uno spazio in
cui il seme buono può crescere. Bisogna
fidarsi di Dio».
Giancarlo Camisasca
2013/4 Boll. Parr.
23
PARROCCHIA DI PAZZALINO-PREGASSONA
www.parrocchia-pregassona.ch
Orario Sante Messe
Giorni feriali
Lu-ma-me-gio-ve
Ma-me-gio-ve
17.00 in chiesa parrocchiale
19.30 a Fatima (7.15 in Avvento)
Sabato e vigilie festive
17.30 in chiesa parrocchiale
Domenica e festivi 
8.30 in San Massimiliano
10.00 in chiesa parrocchiale
10.30 in San Massimiliano
Ogni prima domenica del mese  9.00 a Cureggia, chiesa di san Gottardo
Ogni ultima domenica del mese  9.00 a Orlino, chiesa di san Pietro
Celebrazione dei battesimi
Due domeniche al mese, una in chiesa Parrocchiale (Pazzalino)
e una a san Massimiliano, alle ore 15.00.
Raccomandiamo di prendere contatto con i sacerdoti con largo anticipo.
Sacramento della riconciliazione, celebrazione individuale
Ogni sabato 16.00-17.00 in chiesa parrocchiale
Conti correnti parrocchiali
Posta:
Cornèrbanca Pregassona
Raiffeisen
Pregassona
IBAN: CH55 0900 0000 6900 2960 8
IBAN: CH83 0849 0000 2017 4700 1
IBAN: CH21 8037 5000 0041 5600 1
Sacerdoti:
don Maurizio Silini, 091 971 22 65 – don Gert Hartel-Gjoni, 091 940 62 74
 Ritorni: Parrocchia di Pazzalino, 6963 Pregassona
TBS, La Buona Stampa sa, Pregassona (Lugano)
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