PIANO
DELL’OFFERTA
FORMATIVA
ISTITUTO COMPRENSIVO DI
REGGIOLO
ANNO SCOLASTICO
2015/2016
1
Indice
Pag.
3
Istituto comprensivo di
Reggiolo
4
Contesto sociale e
culturale
5
Perché il POF?
Pag.
16
Progetti e attività
6
Mappa d’istituto
32
7
10
Organigramma
Connessioni scuola e
territorio
Servizi scolastici
I principi fondamentali
Integrazione
Competenze chiave
europee
Programmi e obiettivi
34
35
11
12
13
14
15
25
Valutazione
32
Criteri per la formazione
classi prime
Partecipazione
Rappresentanti genitori
Incontri scuola e famiglia
Scuola dell’Infanzia
35
36
38
48
51
51
Scuola Primaria
Scuola Secondaria
Regolamento d’Istituto
Patto educativo di
corresponsabilità
PAI (Piano Annuale per
l’Inclusività)
Contributi esterni
2
ISTITUTO COMPRENSIVO DI REGGIOLO
L’Istituto Comprensivo di Reggiolo comprende 4 plessi e 3
diversi ordini di scuole:
Scuola Statale dell’Infanzia “Hansel e Gretel”
Via Lovatino, 8,
Villanova di Reggiolo
Tel. 0522 973116
Scuola Statale dell’Infanzia “Peter Pan”
Via IV novembre, 7 Tel. 0522 971394
Scuola Primaria “E. De Amicis”, Reggiolo
Via XXV aprile, 8/10
Tel. 0522 972111
Scuola Secondaria di 1° Grado “G. Carducci”
Via A. Volta, 5
Tel. 0522 973710
Ufficio di Segreteria: v. XXV Aprile
tel 0522972166
e-mail:
Sito:
[email protected]
www.icreggiolo.gov.it
Orari di apertura al pubblico degli uffici:
• da lunedì a venerdì
13.00
•
dalle ore 11.00 alle
sabato dalle 9.00 alle 13.00
La Dirigente Scolastica riceve tutti i giorni su appuntamento.
3
CONTESTO SOCIALE E CULTURALE
Il Comune di Reggiolo si estende su una superficie di 43 kmq. Negli ultimi
quarant’anni la popolazione ha avuto uno dei maggiori incrementi demografici
percentuali nella Provincia reggiana, passando da poco più di 6000 abitanti del
’71 agli attuali 9400. La popolazione di età superiore ai 60 anni è di 2355
abitanti, quella sino ai vent’anni è di circa 2100 persone. Si contano circa 1300
immigrati extracomunitari in prevalenza sik, cinesi, pakistani e altre meno
numerose etnie di albanesi, marocchini, centroafricani; da tre anni il Comune
organizza corsi di alfabetizzazione linguistica per adulti, uomini e donne, per
favorirne l’inclusione nel tessuto sociale. Sino all’inizio degli anni ’70 il territorio
del Comune di Reggiolo ha avuto un’economia prevalentemente agricola, con
un notevole sviluppo della maglieria negli anni ‘60. Con la costruzione
dell’Autobrennero e l’apertura del relativo casello sul proprio territorio, si è
avviato un considerevole sviluppo industriale nel settore metalmeccanico, che
ora, dopo la crisi della maglieria, è rimasto il fulcro dell’occupazione, assieme
all’edilizia. All’incirca, gli addetti all’industria sono 1700, 550 ai servizi, 250
all’agricoltura (la popolazione attiva è di circa 2500 persone). Fino a pochi
mesi fa la disoccupazione era modesta, ma attualmente è aumentata, in
particolare nei servizi e per il personale femminile.
A Reggiolo sono particolarmente attive diverse associazioni, che si fondano sul
volontariato e sulla disponibilità degli iscritti verso la ricerca del benessere
collettivo, solo nel settore sportivo le società (Calcio, Pallavolo, Basket, Tennis,
Ciclismo, Judo) raccolgono un migliaio di reggiolesi e gestiscono gli spazi
attrezzati (1 palestra, 2 campi sportivi, l’anello di atletica, 1 campo da tennis, il
velodromo). È presente in centro il “Reggiolo Pool”, una sala polifunzionale
gestita dall’omonima associazione culturale e di servizi, con personale Auser;
altre associazioni collaborano a diverso titolo con la scuola. Tra queste si
segnalano: l’Università del Tempo Libero, il Comitato genitori (dall’esperienza
regionale “Nati per leggere”), l’Oratorio e la Scuola dell’Infanzia Parrocchiale
“La Gioiosa”, l’Auser, le Guardie Ecologiche Volontarie, la Scuola di Musica
(convenzione) e Musicoterapia, il Corpo Filarmonico, la Scuola di Danza, il
centro Altrarte (espressività e drammatizzazione per diversamente abili o
svantaggiati), l’AVIS e la Croce Rossa Italiana, la Protezione Civile S. Venerio.
Il forte numero di associazioni è sostenuto anche da una domanda forte di
attività extrascolastiche e pomeridiane per ragazzi e ragazze di scuola primaria
e secondaria.
La vita economica e i beni architettonici del paese hanno risentito fortemente
degli eventi sismici del maggio 2012. Le tre sedi del Municipio erano fuori uso,
la Casa Protetta e i servizi sanitari chiusi, disastrata la sede settecentesca della
bellissima biblioteca, parzialmente chiuso il Centro Sociale, luogo di ritrovo
4
della popolazione anziana, tutte le chiese inagibili o a rischio di crollo, con i
relativi campanili, danneggiato il Teatro, estesi crolli alla Rocca, la scuola
media inagibile, come le altre scuole. Reggiolo è stato il Comune di gran lunga
più colpito nel reggiano. In particolare, l’inagibilità della Biblioteca Civica ne
preclude la frequenza da parte degli studenti, anche se il prestito librario è
stato riattivato in una sede provvisoria i cui spazi però non consentono le
attività precedentemente destinate alle diverse utenze. L’Istituto Comprensivo
ha messo a disposizione propri ambienti per permettere lo svolgimento
dell’attività del doposcuola, dell’Università del Tempo Libero, del Corpo
Filarmonico e della Scuola di Musica (230 iscritti), i cui docenti, sulla base di
una convenzione con l’Amministrazione Comunale, si fanno carico
dell’educazione musicale degli alunni della Scuola Primaria. La palestra
comunale è tornata disponibile sia per le attività di Educazione Motoria della
scuola primaria che per eventi sportivi, mentre è stata donata dalla Regione
Emilia Romagna la palestra “Santachiara”, pensata e attrezzata per le lezioni di
Educazione Fisica della scuola secondaria di primo grado e per la pratica
sportiva di venti associazioni. Il 1° ottobre 2012 è stato inaugurato il nuovo
edificio della scuola secondaria di primo grado, finanziato dalla Regione EmiliaRomagna, mentre sono state messe in sicurezza, rese agibili e aperte tutte le
altre scuole dell’Istituto.
PERCHÉ IL POF?
Il Piano dell’Offerta Formativa è la fotografia di ciascun istituto scolastico, con
le sue particolarità, le scelte educative che vuole sostenere e gli strumenti
organizzativi che ritiene necessari per raggiungere gli obiettivi che si pone.
La scuola statale è dotata di una quota di autonomia, funzionale ad
interpretare il contesto in cui è inserita e a connettersi al meglio con gli utenti
del servizio scolastico, cioè gli alunni, le loro famiglie, il tessuto culturale e
sociale, il mondo del lavoro della comunità di appartenenza.
È interessante leggere proprio il testo del regolamento che istituisce il POF, il
D.P.R. 275/99, che spiega:
“(Art. 2) L'autonomia delle istituzioni scolastiche è garanzia di libertà di
insegnamento e di pluralismo culturale e si sostanzia nella progettazione e
nella realizzazione di interventi di educazione, formazione e istruzione mirati
allo sviluppo della persona umana, adeguati ai diversi contesti, alla domanda
delle famiglie e alle caratteristiche specifiche dei soggetti coinvolti, al fine di
garantire loro il successo formativo, coerentemente con le finalità e gli obiettivi
generali del sistema di istruzione e con l'esigenza di migliorare l'efficacia del
processo di insegnamento e di apprendimento.
5
(Art.3)
1. Ogni istituzione scolastica predispone, con la partecipazione di tutte le sue
componenti, il Piano dell'offerta formativa. Il Piano è il documento
fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni
scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa
ed organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della loro
autonomia.
2. Il Piano dell'offerta formativa è coerente con gli obiettivi generali ed
educativi dei diversi tipi e indirizzi di studi determinati a livello nazionale (...) e
riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà
locale, tenendo conto della programmazione territoriale dell'offerta formativa.
Esso comprende e riconosce le diverse opzioni metodologiche, anche di gruppi
minoritari, e valorizza le corrispondenti professionalità.”
Dichiarare le proprie intenzioni formative ed educative è innanzitutto
un’assunzione di responsabilità e di rispetto nei confronti di chi
usufruisce del servizio scolastico. Alla sua stesura collaborano tutti gli
attori che animano la vita della scuola: docenti, collaboratori scolastici,
amministrativi, genitori.
MAPPA D’ISTITUTO
Classi/sezioni
Scuola
infanzia
Villanova
2
Scuola
Infanzia
Reggiolo
5
21
14
Alunni
42
120
482
287
Insegnanti
6
13
43
34
Assistenti
amministrativi
Collaboratori
2
scolastici
Primaria
Secondaria
di I grado
7
6
4
5
6
ORGANIGRAMMA
7
DIRIGENTE
SCOLASTICO
COLLABORATORI
DEL DIRIGENTE
REFERENTI DI
SEDE
Agnese Vezzani
Antonia Bulgarelli
Nadia Capiluppi
Antonia Bulgarelli
Sc. Secondaria 1°
grado
Nadia Capiluppi
Sc. Primaria
Dondi Rossella
Sc. Infanzia Villanova
Gabriella Flammia
Sc. Infanzia Reggiolo
Daniela De Finis
Elisa Perini
FUNZIONI
STRUMENTALI
Simona Ruini
Integrazione
diversamente abili
Integrazione alunni
stranieri
Educazione alla
salute/Disturbi
Specifici di
Apprendimento
Valeria Ferrari
Valutazione
RSPP
Sabrina Troni
Responsabile Servizio
Prevenzione e
Protezione
SQUADRE
EMERGENZA e
PRIMO SOCCORSO
Dondi Rossella
Santonastaso Teresa
Calzolari Angela
Sassi Elisabetta
Molinari Lorena
SQUADRE
EMERGENZA e
PRIMO SOCCORSO
Flammia Gabriella
Mora Cinzia
Alberini Ilaria
Benatti Annamaria
La Cava Antonietta
Guagliumi Morena
Stevani Silvana
SQUADRE
EMERGENZA e
PRIMO SOCCORSO
Troni Sabrina
Capiluppi Nadia
Borgonovi Nicoletta
Iori Alessandra
Chierici Ombretta
Scuola dell’Infanzia
Villanova
Scuola dell’Infanzia
Reggiolo
Scuola Primaria
8
Iembo Francesca
Bazzoni Mara
Francesconi Maria
Baroni Manuela
Lusuardi Elisabetta
Caramaschi Adriana
Cagnolati Maria
D’Eufemia Antonella
Perini Elisa
Bazzoni Mara
Iescone Gennaro
Leone Rosa
Petratti Ebe
Simonazzi Daniela
SQUADRE
EMERGENZA e
PRIMO SOCCORSO
PRESIDENTE
CONSIGLIO DI
ISTITUTO
MEMBRI
CONSIGLIO DI
ISTITUTO
MEMBRI
CONSIGLIO DI
ISTITUTO
Bulgarelli Antonia
Carra Luigi
Davolio Marani Gilda
Magnanini Maria Grazia
De Rose Isabella
Landriscina Patrizia
Cugini Ernestina
Lorenzini Tiziana
Bellelli Stefano
Carra Luigi
Rabitti Elena
Guandalini Franca
Naclerio Mariano*
Morselli Monica
Amorossi Monica
Branchini Alessandra
Ferraresi Giordana
Finelli Giovanni
Mondini Claudio
Nardo Maria Teresa
Negri Sonia
Dondi Rossella
Flammia Gabriella
Accorsi Viviana
Borgonovi Nicoletta
Boni Graziana
Iembo Francesca
Negri Sandra
Luitprandi Alda
Secondaria di I Grado
Genitore
Genitori
Docenti
9
MEMBRI
CONSIGLIO DI
ISTITUTO
Belleli Stefano
Calzolari Angela
Agnese Vezzani
Roberto Ferrari
Nadia Capiluppi
Valeria Ferrari
NUCLEO DI
AUTOVALUTAZIONE Gabriella Flammia
Cristiana Francesconi
Alda Luitprandi
Claudio Mondini
Personale ATA
Dirigente scolastico
Esperto esterno
Docente
Docente
Docente
Docente
Docente
Genitore
Direttore dei Servizi
Generali
Amministrativi
DSGA
Daniela Simonazzi
RIFERIMENTO
SEGRETERIA
Elisabetta Lusuardi
Referente Uff. Alunni
Bettina Arabia
Maria Antonielli
Mara Bazzoni
Ebe Petratti
Uff.
Uff.
Uff.
Uff.
Personale
Personale
Amministrativo
Amministrativo
CONNESSIONI SCUOLA E TERRITORIO
La scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio,
l’acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica. La scuola è
una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, improntata ai valori
democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In
essa, ognuno con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la
formazione alla cittadinanza, alla realizzazione del diritto allo studio, lo
sviluppo delle potenzialità di ciascuno e il recupero delle situazioni di
svantaggio. La comunità scolastica, interagendo con la più ampia comunità
civile e sociale di cui è parte, fonda il suo progetto e la sua azione educativa
sulla qualità delle relazioni insegnante-studente, contribuisce allo sviluppo della
personalità dei giovani, anche attraverso l’educazione alla consapevolezza e
alla valorizzazione del loro senso di responsabilità e della loro autonomia
individuale.
10
SERVIZI SCOLASTICI
11
PRINCIPI FONDAMENTALI
Il mandato istituzionale della scuola italiana ha le sue radici nella
Costituzione, che pone l’istruzione come elemento essenziale dell’offerta
dello Stato a beneficio della formazione integrale dell’uomo e del cittadino.
L’istruzione è diritto e dovere di ogni cittadino e cittadina, in età scolare e
per tutta la vita.
La nostra Costituzione così asserisce:
art. 2: La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia
come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e
richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica
e sociale.
Art. 3: Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla
legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni
politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e
sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini,
impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione
di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Art. 33: L'arte e la scienza sono libere e libero ne è l'insegnamento. La
Repubblica detta le norme generali sull'istruzione ed istituisce scuole statali per
tutti gli ordini e gradi.
Art. 34: La scuola è aperta a tutti.
L'istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita.
I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i
gradi più alti degli studi.
La scuola, in considerazione della complessità della realtà socio-culturale
contemporanea e del contesto reggiolese, si impegna a progettare
interventi educativo-didattici che valorizzino le capacità dei ragazzi e li
aiutino nella conquista di una maggiore sicurezza ed autostima, che
favoriscano la socializzazione, la cooperazione, la solidarietà ed il
raggiungimento di valori condivisi; promuove il successo formativo e lo
"star bene a scuola".
Nella consapevolezza che lo sviluppo della personalità si realizza
attraverso obiettivi di natura cognitiva ed educativa in un rapporto
costante di relazione con gli altri, la scuola altresì si impegna a favorire
tutte le opportunità e le esperienze per il raggiungimento di obiettivi tesi
alla formazione dell'uomo e del cittadino.
La scuola promuove:
• Lo sviluppo progressivo delle conoscenze: SAPERE
12
~
dall'alfabetizzazione di base all'acquisizione di
specifiche nelle varie aree disciplinari.
conoscenze
• Lo sviluppo delle abilità: SAPER FARE
~ comunicare il proprio pensiero, le proprie idee attraverso diverse
forme di comunicazione.
~ acquisire progressivamente capacità logiche, scientifiche, operative.
~ organizzare il lavoro in modo autonomo, rispettare tempi e
consegne, collaborare nel gruppo.
• Lo sviluppo delle competenze: SAPER ESSERE
~ diventare consapevole delle proprie idee, responsabile delle proprie
azioni.
~ Maturare una progressiva conoscenza di sé e del proprio rapporto
con la realtà esterna.
~ Accettare e rispettare le regole della convivenza civile.
~ Costruire rapporti interpersonali, saper accettare, capire e
valorizzare le diversità
~ Orientarsi verso scelte consapevoli di studio e di lavoro.
INTEGRAZIONE
Alunni diversamente abili
Da anni il nostro Istituto si caratterizza per l’integrazione degli alunni
diversamente abili che lo frequentano. Sulla base delle risorse a disposizione,
(che per quanto riguarda i soggetti diversamente abili sono 1 insegnante di
sostegno ogni 132 alunni frequentanti l’Istituto, perciò 1 insegnante di
sostegno ogni 2 alunni certificati), sono garantite a questi alunni le condizioni
organizzative e didattico-metodologiche finalizzate alla crescita e alla
valorizzazione dell’originalità e dell’unicità di ciascuno, (nel rispetto delle
diversità e delle identità di ognuno).
Tenuto conto che l’integrazione scolastica degli alunni diversamente abili
muove dalla capacità degli operatori scolastici e delle altre figure professionali
al fine di valorizzare le competenze e rispondere ai bisogni particolari del
soggetto, nel nostro Istituto si coordinano le seguenti risorse:
• Il docente di sostegno ritenuto indispensabile per il processo di
scolarizzazione e socializzazione;
• Il personale educativo fornito dall’ Ente Locale;
13
• L’utilizzo delle ore residue degli insegnanti curricolari per completare
l’orario degli insegnanti di sostegno;
• La stesura del Piano Educativo Individualizzato;
• Il coinvolgimento attivo della famiglia in ogni fase del processo di
integrazione;
• Gli incontri periodici con gli operatori del servizio materno infantile
distrettuale e con gli operatori del servizio sociale dell’Ente Locale;
• La priorità nell’acquisto e nell’impiego di attrezzature, sussidi speciali e
particolari progetti specifici per ampliare l’offerta formativa in base alle
disponibilità finanziaria.
Alunni di culture diverse
La presenza di numerosi alunni stranieri ha comportato per l’Istituto un
impegno nuovo, teso a creare le condizioni per un’effettiva integrazione e per
fornire reali opportunità di promozione sociale e culturale anche in vista del
proseguimento degli studi. Sono stati costituiti nella scuola Primaria e
Secondaria gruppi flessibili di alunni stranieri, sulla base delle loro necessità
linguistico-culturali, con l’obiettivo di favorire la piena integrazione nel gruppo
classe. A ciò recano un utile apporto la collaborazione con l’Ente Locale e la
specifica politica regionale di interventi che fanno capo alla Lg.285/97. Sono
indispensabili le figure dei mediatori culturali per consentire di mantenere in
modo proficuo i necessari rapporti con le famiglie, allo scopo di ottenere
risultati di apprendimenti migliori.
COMPETENZE CHIAVE EUROPEE
“Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e
lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione. A
conclusione dell’istruzione e formazione iniziale i giovani dovrebbero aver
sviluppato le competenze chiave a un livello tale che li prepari per la vita adulta e
dette competenze dovrebbero essere sviluppate ulteriormente, mantenute e
aggiornate nel contesto dell’apprendimento permanente” (da Allegato alla
Proposta di Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio relativo a
competenze chiave per l’apprendimento permanente).
Dal trattato di Maastrich (1992) in poi, l’Europa si è resa conto che per uscire dalle
attuali difficoltà economiche occorre che le conoscenze delle persone aumentino,
che siano qualitativamente alte, aperte alla ricerca e al cambiamento rapido delle
tecnologie e dei sistemi di comunicazione, che non siano solo teoriche ma si
trasformino in “competenze” (cioè… quello che si sa fare con quello che si sa).
Queste competenze chiave sono la base per la formulazione dei curricola di studio
e per la valutazione delle competenze in tutta Europa.
14
1. Comunicazione nella madrelingua
2. Comunicazione nelle lingue straniere
3. Competenza matematica e competenze di base in scienza e
tecnologia
4. Competenza digitale
5. Imparare a imparare
6. Competenze sociali e civiche
7. Senso di iniziativa e imprenditorialità (autonomia,
orientamento, capacità di organizzazione)
8. Consapevolezza ed espressione culturale
PROGRAMMI E OBIETTIVI
Programmi e obiettivi della Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di Primo
Grado si attengono alle Indicazioni Nazionali per il Curricolo della scuola
dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione. Nel dicembre 2012 sono uscite le
nuove Indicazioni:
http://hubmiur.pubblica.istruzione.it/alfresco/d/d/w
orkspace/SpacesStore/8afacbd3-04e7-4a65-9d75cec3a38ec1aa/prot7734_12_all2.pdf
Finalità e obiettivi generali della scuola concorrono a rendere l’attività
educativa e formativa attenta a promuovere l’accoglienza, l’ascolto, il rispetto
di valori condivisi, la conoscenza e l’interazione con il territorio, l’autostima, la
valorizzazione delle diversità.
Le attività curricolari ed extracurricolari si integrano per permettere a ciascun
alunno, secondo i propri ritmi di apprendimento, l’acquisizione di:
-
Competenze disciplinari
15
-
Competenze espressive e comunicative
-
Competenze creative
-
Competenze tecnologiche di base
-
Capacità di progettare e di lavorare in gruppo
All’inizio di ogni anno scolastico viene consegnata copia della programmazione
didattica di ciascuna classe al rispettivo rappresentante dei genitori che la
rende disponibile a tutti gli interessati.
L’Istituto Comprensivo ha inteso valorizzare in modo efficace le peculiarità di
ogni segmento scolastico (Sc. Infanzia – Sc. Primaria – Sc. Secondaria),
producendo e sottoponendo a periodiche revisioni, una programmazione
didattica curricolare in continuità fra i tre settori, sulla base dei nuclei fondanti
di ciascuna disciplina, per classi parallele e dipartimenti disciplinari.
PROGETTI E ATTIVITÁ
La scuola statale segue le Indicazioni Nazionali per il Curricolo, che si
traducono in attività didattiche di vario genere, realizzate sia secondo le
discipline tradizionali, sia attraverso approfondimenti progettuali, organizzati
dall’Istituto in connessione con il territorio. La classe è l’ambiente di lavoro
prevalente, ma non è l’unico. Anche la disposizione degli arredi si adatta alle
scelte didattiche del team docente. I progetti interdisciplinari dell’Istituto
vengono realizzati mediante:
-
attività didattiche frontali in classe anche con utilizzo di nuove tecnologie
( LIM )
-
attività a piccoli gruppi di alunni in classe
-
attività di laboratorio (scientifico, artistico, musicale, informatico…)
-
conversazioni e confronti
-
uscite didattiche
-
attività con esperti esterni
16
SINTESI PROGETTI E ATTIVITÁ ANNO SCOLASTICO 2015/16
PROGETTO/AREA
INTERVENTO
AZIONI PREVISTE
RISORSE UMANE RISORSE MATERIALI
INTERNE
Integrazione Funzione
Coordinamento
diversamente strumentale insegnanti di sostegno
abili
Rapporti con NPI ed
educatori comunali
Incontri con docenti
coinvolti
De Finis
NPI
Miur
Daniela(Funzione Educatori
strumentale)
ASBR
Docenti di
Neuropsichiatria
sostegno e di
infantile
Logopedisti
classe
Ass. sociali
Gruppo per inclusione
Pof
Accoglienza
alunni
stranieri
Redazione Pof
Funzione
Coordinamento azioni
strumentale d’accoglienza
Fis
Resp.: De Rose
Isabella
Fis
Perini Elisa
(Funzione
strumentale)
Miur
Commissione (referenti
e coordinatori di plesso)
+
Fis
Eventuali accoglienze
Bilancio
Ore aggiuntive di
insegnamento Sc.
Secondaria
Ore aggiuntive di
insegnamento Sc.
Infanzia
Ore aggiuntive
d’insegnamento
Fondo flusso
migratorio
Non
pervenuto
Ore aggiuntive di
insegnamento Sc.
Primaria
(N.B. Prima di iniziare
ore aggiuntive occorre
avere autorizzazione
scritta)
17
Alfabetizzazione e
programmazione con
docenti
Ref. Dondi
Rossella, Flammia
Gabriella
Commissione:
tutte le insegnanti Zanni Valentina
Pro.Di.Gio.
Sc. Infanzia di
Reggiolo e di
Villanova
Ref. Califano
Cristiana
Comune
Mediazione
Mediatori
culturali
Pro.Di.Gio.
Fis
Mediazione Sc.
Secondaria
Sc. Infanzia Reggiolo e
Villanova
“Laboratorio teatrale”
Resp.: Flammia,
Dondi
Sc. Infanzia Villanova:
“Giocare con le parole”
Resp.: Dondi,
Santonastaso
Sc. Infanzia Villanova:
“Lo scialle magico delle
emozioni”
Resp. Sassi
Elisabetta
Accoglienza/Intercultura Resp.: Alberini,
Sc. Infanzia Reggiolo “Un Nese, Mora, Di
mondo in musica”
Bella, Flammia
Progetto
regionale con
Luzzara
(Contributo
genitori)
/
/
Fis
(N.B. Prima di
iniziare ore
aggiuntive occorre
avere
autorizzazione
scritta)
18
Alfabetizzazione Sc.
Infanzia Reggiolo
Benatti, Giugliano,
Nese, Schicchi,
Boccia
(N.B. Prima di
iniziare ore
aggiuntive occorre
avere
autorizzazione
scritta)
Continuità
Coordinamento attività di Resp.: Cagnolati
conoscenza e accoglienza
tra i diversi ordini di
Faroni
scuola
Insegnanti Sc.
Sc. Infanzia
Incontri di passaggio
Primaria nelle ore parrocchiale
informazioni tra ordini di di
“La Gioiosa”
scuole diversi
programmazione
Solo se
arrivano Fondi
flusso
migratorio
Fis
Incontri tra docenti di Sc. Ref.: Alberini (Sc.
Primaria e Infanzia per Infanzia Reggiolo)
Dondi (Sc. Infanzia
accoglienza
Villanova)
/
Incontri tra docenti di Sc. Ref. Sc. Secondaria
Primaria e Secondaria per Faroni Giuliana
accoglienza
Fis
Approccio alla Lingua
Francese (Sc. Primaria)
Comer o
contributo
genitori
Resp.: Bertazzoni
Sara
Attività di orientamento Ref. Faroni
classi terze Sc. Secondaria
Commissione: Iori,
Rinaldi, Frignani,
Francesconi
Ed. alla Salute Funzione
Progetto salute
Strumentale
DSA e BES-Screening
classi 1^ e 2^ Sc. Primaria
Ruini Simona
(Funzione
Strumentale)
Ref. Sc. Primaria:
Ruini
Fis
Miur
ASBR
19
Progetto di Rilevazione
precoce degli indici di
rischio DSA
Commissione:
Negri (seconde)
Mausoli (prime)
(per la correzione
elaborati)
Comuni
Unione Bassa
Reggiana
Insegnanti prime e
seconde
Fis
Ref. De Rose
Isabella (Sc.
Secondaria)
Punto d’Ascolto Sc.
Secondaria
Ref. Sportello
Salute: Frignani
Roberta
Fis
Fis
Psicologa:
Dott.ssa
Fontanesi
(Pro.Di.GIO.)
Psicologa Dott.ssa Unione dei
Comuni
Davoli
Punto d’Ascolto Sc.
Primaria
Psicologa Dott.ssa ASBR
Daria Zanichelli
Incontri docenti con
Servizi Sociali
Educazione
alimentare
Sc. Secondaria
Servizi Sociali
Ref. Lorenzini
Tiziana (Sc.
Secondaria)
Psicologa
Budget anno
Dott.ssa Porro precedente
Cooperativa
Arcobaleno
aprile 2 corsi
contemporanei
Sc. Primaria e
Secondaria
Fondi Sabar
20
Sc. Primaria Reggiolo
“Coordinamento con
Coop e Conad”
Resp. Baroni
Manuela
Educazione al
consumo consapevole
Informatica
Potenziamento della
Didattica
Multimediale (Sc.
Primaria)
Robocop
/
Dott.ssa Alegra
Soc. Coop.
Alimos
Coop
ASBR
/
Ref. Magnani
Katiuscia
Venturelli Paolo Programma
ditta, Bondi
annuale
Commissione:
Aldrovandi
Nicola
Kora di
Mantova
Magnani,
Aldrovandi, Iori,
Casari
Fis
Benatti
Ed. Motoria
Percorsi di
Sc: Infanzia Reggiolo e
psicomotricità Villanova
“Il corpo in
movimento”
Resp.: Brugellis
Maria
Commissione:
insegnanti di
sezione
Sc. Primaria
Resp.: Aloise
Primo ciclo: interventi Maria Elena e
mirati al
Cantagalli Gloria
miglioramento della
psicomotricità
Secondo ciclo: attività
sportive (calcio,
basket, volley danza,
karate e rugby)
(N.B. Prima di
iniziare ore
aggiuntive occorre
avere
autorizzazione
scritta)
Comune
Esperti delle
Vincolato a
Società
sponsorizzazione
Sportive: Giulio
Scaratti, Valeria
Manfredini,
Nausica Pavesi,
Dimmo
Garavaldi
Miur
Interventi esperti
esterni delle Società
Sportive (rugby,
calcio a 5)
(collaborazione
gratuita)
21
Sc. Secondaria:
Gruppo Sportivo
pomeridiano
Tornei d’Istituto
Gare sportive
Progetto
Multisport
Giochi della
Gioventù
Giochi Sportivi
Studenteschi
Ore da definire
a seguito di
approvazione
gruppo
sportivo
Ref.: Naclerio
M. (Sc.
Secondaria)
Fis
Stesura progetto,
contatti con
esperti esterni,
organizzazione
gare, ecc.
Ed. Ambientale
Ambiente
Sc. Infanzia
Reggiolo
Ref.: Boccia
Commissione:
La Cava,
Marchetti,
Mora,
Giugliano
Esperta
esterna
volontaria
Fondi Sabar
Sc. Primaria
Reggiolo
Resp. Baroni
Manuela
Esperta
esterna da
definire
Fondi Sabar
Sc. Infanzia
Villanova
“Giochiamo con i
5 sensi”
Resp.
Santonastaso
Teresa
Sc. Primaria
Ref.: Perini
Reggiolo
“L’orto scolastico”
Ed. alla Legalità
Fondi Sabar
Genitori, nonni Sementi, una vanga,
esperti del
concime, piantine di
settore
vario tipo. ecc.
Sc. Secondaria
Reggiolo
Attività
disciplinare
Resp.:
Bulgarelli
Antonia
/
Sc. Infanzia
Villanova
“Sicuri in strada”
Sc. Infanzia
Reggiolo
“Sicuri in strada”
Resp. Dondi
Resp.: Flammia Polizia
Municipale
Fis
Sc. Primaria
Reggiolo
Resp.
Caramaschi
Fis
Polizia
Municipale
Vigili Urbani
/
22
Sc. Secondaria
Reggiolo
Educazione alla
legalità relativa
alla disciplina sulle
strade e Primo
Soccorso
Davolio Marani Esperti della
(Pronto
Croce Rossa
soccorso ed
Italiana
Educazione
stradale)
Gratuito
Fis
Legalità
Lucia Cani
Gratuito
Bertazzoni
Mirco
Fis
Incontro con
l’autore Gherardo
Colombo ***
Sc. Secondaria
Reggiolo Classi
terze Progetto
Globalizzazione
***Legato a Fondi
Auser/Unione Bassa
Reggiana
Resp.: Cani
Lucia
Equipe di
formatori
Progetto di rete IC
Bassa Reggiana
sulla Legalità
Reggiolo capofila
Approfondimenti Percorso di
Lingua
disciplinari
Inglese
Contributo genitori o
economie
Fis
Legato a bando Miur
Sc. Infanzia
Reggiolo:
Ref.: Boccia
Commissione:
La Cava,
Marchetti
Sc. Infanzia
Villanova
“Mi diverto con
l’inglese”
Resp.: Dondi
Fis
Esperta
esterna
Morellini
Samantha
/
Sc. Primaria
Resp.: Ferrari
Reggiolo
Aspettare
(CLIL)+ e-Twinning organico
potenziato
Miur (o Contributo
genitori)
Sc. Secondaria
Reggiolo
“Corrispondenza
in Lingua
Francese”
Buste rinforzate e
spese di spedizione
Resp.:
Bertazzoni Sara
Bilancio
23
Classi terze
Madrelinguista
(Lingua Inglese)
Ref.: Boni
Madrelinguista Donazioni Comer
Commissione:
Magnanini
Fis
Madrelinguista
(Lingua Francese)
Ref.: Bertazzoni Madrelinguista Donazioni Comer
Sara
Fis
Sc. Secondaria
Reggiolo
Progetto
Giornalino
Scolastico con il
quotidiano
Repubblica
Sc. Infanzia
Reggiolo e
Villanova
“Abitare la scuola”
Bulgarelli
Luitprandi
Fis
Resp.:
Santonastaso
Commissione:
Benatti, Mora
/
Sc.Infanzia
Reggiolo e
Villanova
“Linguaggi in
dialogo”
Resp.:Dondi,
Flammia
Esperti esterni Fondi provinciali
(pedagogiste e
atelierista)
Matematica Sc.Infanzia
Reggiolo
“MatematicaMente”
Resp.: La Cava,
Commissione:
Alberini,
Benatti,
Speranza,
Nese, Boccia
Fis
Teatro
Sc. Secondaria
Reggiolo
“Teatri-Amo”
Ref.: Califano
Cristiana
Esperto
esterno
volontario:
Cavalli Marco
In presenza di fondi
esterni o contributo
Sabar per teatro
Ed.
Musicale
Sc. Infanzia
Reggiolo e
Villanova “Musica:
ascoltando le
emozioni”
Resp.:
Flammia, Dondi
Commissione:
tutte le
insegnanti
delle Sc.
Infanzia
Reggiolo e
Villanova
Scuola di
Musica
Comunale di
Reggiolo
In presenza di fondi
per esterni Provincia
24
Sc. Primaria
Reggiolo (tutte le
classi):
Progetto Musica
(attività didattica
e spettacolo)
Francesconi M. Esperti di
musica:
Chiuchiolo
Antonella
De Gaspari
Paolo
Sc. Secondaria
Docenti:
Reggiolo:
Carra, Casari
esibizioni musicali
in vari momenti
della vita
scolastica
(N.B. Prima di
iniziare ore
aggiuntive occorre
avere
autorizzazione
scritta)
Valutazione Confronti per
Tabulazione
classi parallele
esiti prove,
incontri tra
docenti classi
ponte, raccolta
prove per classi
parallele, ecc…
Amministrazione
Comunale di
Reggiolo
Fis
Ref. Ferrari
Miur
(Funzione
Strumentale)
Ref. Sc.
Secondaria
(Francesconi
C.)
Ref. InvalsiMatematica
Sc. Secondaria
Bulgarelli
Fis
Organizzazione
somministrazione
prove nelle varie
classi Scuola Sec.
Nucleo di
Autovalutazione
Vezzani A.
Capiluppi N.
Ferrari V.
Flammia G.
Luitprandi A.
Francesconi C.
Mondini C.
25
VALUTAZIONE
La valutazione è una raccolta di informazioni che permette ai docenti di compiere
scelte relative al percorso didattico ed educativo degli alunni nell’ottica del
miglioramento. Essa risulta così un sistema di controllo e di verifica delle diverse
ipotesi didattiche e dei processi di apprendimento.
Scopo della valutazione è, dunque, far conoscere:
•
•
•
all’allievo la sua posizione rispetto agli obiettivi prefissati;
ai docenti l’efficacia delle proprie strategie didattiche per eventualmente
modificare le metodologie e il percorso d’insegnamento;
alle famiglie i livelli conseguiti dagli alunni in funzione di abilità,
conoscenze, competenze e comportamenti.
Strumento privilegiato per raccogliere dati sul percorso scolastico dell’allievo sono
le verifiche. Esse sono:
•
•
formative, cioè proposte periodicamente allo scopo di verificare la
gradualità dei processi di apprendimento ed eventualmente organizzare
azioni di recupero immediato;
sommative, alla fine del quadrimestre e dell’anno scolastico, intese a
verificare il risultato finale dei processi di apprendimento in rapporto alla
situazione di partenza.
Le verifiche si dividono in:
•
prove scritte:
−
−
−
−
−
−
−
•
test a scelta multipla
prove vero/falso
completamenti
prove a risposta aperta
stesura di elaborati a tema
relazioni, resoconti, diari scritti
realizzazione di progetti e prodotti;
prove orali:
− colloqui, interrogazioni, audizioni, (auto registrazioni), interventi,
discussioni su argomenti di studio, esposizione di attività svolte;
•
prove operative e pratiche:
26
prove grafico-cromatiche, prove strumentali e vocali, test motori,
prove tecnico-pratiche.
Da alcuni anni vengono predisposte all’interno della scuola primaria e
secondaria di primo grado alcune prove di verifica comuni per classi parallele.
Ciò significa che i docenti dello stesso anno si riuniscono per confrontarsi sulle
attività svolte e strutturano di comune accordo prove volte a valutare
conoscenze, abilità e competenze acquisite dagli alunni. Insieme nasce un
confronto anche sui criteri da utilizzare per giungere a giudizi valutativi
condivisi.
Le prove di verifica vengono valutate in base a criteri, quali:
-
conoscenza dei contenuti
capacità di fare collegamenti
lessico specifico
capacità di sintesi e di rielaborazione personale
L’attribuzione del voto tiene conto del livello di partenza dell’alunno, della
padronanza delle competenze raggiunte, dei progressi compiuti.
•
Criteri generali della Scuola Primaria e Secondaria di primo grado
utilizzati sul documento di valutazione per l’attribuzione del voto
nelle singole discipline:
Voto
Criteri valutativi
10
− Conoscenze ampie e articolate.
− Capacità di applicazione delle conoscenze in situazioni nuove,
cogliendo e collegando i concetti appresi.
− Capacità di rielaborazioni e sintesi personali.
− Piena padronanza dei linguaggi specifici delle discipline.
− Piena autonomia nell’uso degli strumenti operativi propri delle
discipline.
−
Applicazione e trasferimento delle competenze apprese in modo
critico e personale in ogni contesto.
27
9
−
−
−
−
Conoscenze organiche e articolate.
Capacità di applicazione delle conoscenze in situazioni nuove.
Produzioni corrette e articolate.
Padronanza dei linguaggi specifici delle discipline.
− Piena autonomia nell’uso degli strumenti operativi propri delle
discipline.
8
− Conoscenze articolate.
− Capacità di applicazione delle conoscenze in situazioni via via più
complesse.
− Produzioni corrette.
− Padronanza dei linguaggi specifici delle discipline.
− Adeguata autonomia nell’uso degli strumenti operativi propri delle
discipline.
7
− Conoscenze corrette ma parziali.
− Capacità di applicazione delle conoscenze in situazioni semplici, già
affrontate.
− Produzioni essenziali e non approfondite.
− Uso abbastanza corretto dei linguaggi specifici delle discipline.
− Adeguata autonomia nell’uso degli strumenti operativi propri delle
discipline.
6
−
−
−
−
−
Conoscenze solo essenziali.
Modesta capacità di applicazione delle conoscenze.
Produzioni imprecise e non completamente autonome.
Comprensione parziale dei problemi.
Uso impreciso e non sempre appropriato dei linguaggi specifici
delle discipline.
− Uso sostanzialmente corretto degli strumenti operativi propri delle
discipline.
5
SCUOLA PRIMARIA
SCUOLA SECONDARIA
28
− Conoscenze lacunose
e frammentarie.
− Disorganizzazione del lavoro.
− Mancanza di autonomia.
− Difficoltà di comprensione
dei problemi.
− Discorso disorganico e
non finalizzato al contesto.
− Strumenti operativi,
propri delle discipline,
usati con difficoltà.
− Conoscenze
superficiali
e
parziali.
− Carente
organizzazione
del
lavoro.
− Non
raggiungimento
degli
obiettivi minimi.
− Difficoltà di comprensione dei
problemi.
− Discorso disorganico.
− Strumenti
operativi,
propri
delle
discipline,
usati
con
difficoltà.
4
SCUOLA PRIMARIA
SCUOLA SECONDARIA
− Conoscenze
lacunose
e
frammentarie.
− Disorganizzazione del lavoro.
− Mancanza di autonomia.
− Difficoltà di comprensione dei
problemi.
− Discorso disorganico e non
finalizzato al contesto.
− Strumenti operativi, propri
delle discipline, usati con
difficoltà.
•
Criteri generali della Scuola Primaria per la valutazione del
comportamento
Valutazione
1. Si
comporta
in
modo
consapevolmente
responsabile
nel rispetto delle regole.
2. Si
comporta
in
modo
responsabile nel rispetto delle
regole.
3. Si comporta in modo non sempre
responsabile e adeguato alle
regole.
4. Si comporta in modo poco
responsabile
e
scarsamente
Criteri
− Capacità
di
adottare
un
comportamento
corretto
e
consapevole in ambito scolastico.
− Capacità
di
relazionare
correttamente
con adulti e
compagni.
−
Capacità di rispettare gli arredi
scolastici, gli oggetti propri e
altrui.
29
adeguato alle regole.
5. Si comporta in modo non
responsabile e non adeguato alle
regole.
•
Criteri generali della Scuola Secondaria di primo grado per la
valutazione del comportamento:
VOTO IN
DECIMI
10
9
INDICATORI
Comportamento
Corretto e responsabile
Impegno
Puntuale e costante
Frequenza
Regolare
Partecipazione
Attiva e collaborativi
Sanzioni
Nessuna
Comportamento
Corretto
Impegno
Puntuale e costante
Frequenza
Regolare
Partecipazione
Interessata e attenta
Sanzioni
Nessuna
Comportamento
Abbastanza corretto
Impegno
Regolare
Frequenza
Regolare
Partecipazione
Attiva, ma con interventi non sempre
pertinenti
Sanzioni
Richiami verbali e/o note per infrazioni sul
diario
Comportamento
Non sempre corretto
8
7
DESCRITTORI
30
6
Impegno
Limitato e non sempre costante
Frequenza
Assenze e
anticipate
Partecipazione
Discontinua e con interventi non sempre
pertinenti
Sanzioni
Richiami verbali e/o note sul registro di
classe
Comportamento
Scorretto, poco responsabile, con funzione
negativa sul gruppo classe
Impegno
Saltuario
Frequenza
Irregolare,
anticipate
Partecipazione
Scarsa con interventi inopportuni
Sanzioni
Ripetute note sul registro di classe
Comportamento
Scorretto e irresponsabile
Impegno
Assente in quasi tutte le discipline
Frequenza
Irregolare,
anticipate
Partecipazione
Assente o finalizzata ad un grave
ripetuto disturbo delle lezioni
Sanzioni
Ripetute note sul registro
sospensione dalle lezioni
5
ritardi
frequenti
frequenti
frequenti,
ritardi
ritardi
e
e
di
uscite
uscite
uscite
e
classe,
La comunicazione degli esiti di valutazione alle famiglie avviene attraverso
una:
•
valutazione periodica
- visione delle prove di verifica;
- comunicazione del voto riportato sul diario;
- colloqui individuali.
31
•
Valutazione quadrimestrale
-
consegna del documento di valutazione.
La valutazione quadrimestrale, espressa sul documento individuale di
valutazione, rappresenta la sintesi, da parte di ciascun docente, di almeno
tre dati valutativi riferiti ad ogni singolo alunno. Tali dati possono riferirsi a
prove scritte, orali e/o pratiche.
In riferimento alla scuola secondaria di primo grado, il voto di idoneità per
l’ammissione all’esame di licenza media non risulta dalla media matematica dei
voti delle singole discipline, ma tiene conto del percorso scolastico compiuto
dall’allievo nei tre anni della scuola secondaria.
Il voto di licenza, invece, è determinato dalla media dei voti in decimi ottenuti
dall’allievo nelle singole prove d’esame, comprese le prove Invalsi, e del voto
di idoneità.
Alla fine della terza media viene rilasciato anche il certificato delle competenze
acquisite dagli alunni durante il percorso scolastico.
La normativa ministeriale prevede per la scuola secondaria di primo grado la
non ammissione alla classe successiva nel caso di assenze dell’alunno superiori
ad ¼ dell’orario scolastico annuale. Per casi eccezionali la scuola può stabilire
motivate deroghe al suddetto limite.
La valutazione degli apprendimenti e del comportamento sono regolati
dal DPR n. 122/2009 (regolamento sulla valutazione).
L’ Istituto Comprensivo di Reggiolo, nell’ottica dell’autovalutazione, si confronta
con il sistema scolastico nazionale tramite la somministrazione delle prove
INVALSI.
Nell’a.s.2012-2013 il nostro Istituto ha avviato un processo di autovalutazione
mediante un NUCLEO DI AUTOVALUTAZIONE presieduto dal Dirigente
Scolastico e costituito da una rappresentanza di docenti appartenenti ai tre
ordini scolastici, da un rappresentante dei genitori e da un esperto esterno.
L’attività ha previsto l’individuazione dei punti deboli e dei punti di forza
relativi ad apprendimenti e processi attivati, permettendo l’individuazione di
obiettivi finalizzati al miglioramento.
32
CRITERI PER LA FORMAZIONE DELLE CLASSI
PRIME
•
•
•
•
•
•
•
•
Informazioni fornite dai docenti della scuola precedente.
Equilibrio numerico ( per sesso, per età in caso di anticipo, per
provenienza, per particolari casi di situazioni difficili documentate).
Presenza, nelle diverse classi, di alunni delle varie fasce di livello in
relazione alle competenze possedute.
Inserimento di ogni alunno in un gruppo di compagni provenienti dalla
sc. precedente (almeno uno).
Attenzione particolare agli alunni diversamente abili.
Considerazione dei casi di incompatibilità segnalati dai docenti della
scuola precedente.
Inserimento degli alunni in classi con docenti senza vincoli di parentela,
quando possibile.
Assegnazione del corso tramite sorteggio.
PARTECIPAZIONE
Per garantire l’efficacia dell’offerta formativa e il benessere degli alunni, la
scuola non può lavorare da sola.
È indispensabile stabilire non solo un’alleanza educativa tra la famiglia e gli
operatori, ma anche un sistema di partecipazione reale alle decisioni
importanti.
Per questo gli organi collegiali (collegio docenti, consigli di intersezione,
interclasse e classe, consiglio di Istituto) lavorano in sinergia; la legge (DPR
416/74; DPR 297/94) stabilisce le modalità della partecipazione delle varie
componenti.
La sintesi di tutti gli attori che a vario titolo vivono la scuola è il Consiglio di
Istituto, organo politico della scuola.
RAPPRESENTANTI GENITORI
CONSIGLI DI INTERSEZIONE della Scuola dell’Infanzia di Reggiolo:
Sez.3^A
Sez.3^B
Sez.4^A
Sez.5^A
Sez.5^B
Leoni Barbara
Laudando
Antonio
Murolo
Giampaola
Urena Dominga
Artoni Stefania
CONSIGLI DI INTERSEZIONE della Scuola dell’Infanzia di Villanova:
33
Sez. A mista(piccoli-medi)
Ascari Patrizia
Sez. B mista ( medi-grandi)
Campari Silvia
CONSIGLI DI INTERCLASSE della Scuola Primaria:
Classe 1^ A
Tava Prisca
Classe 1^ B
Marignoni Lorenza
Classe 1^ C
Panizza Sandra
Classe 1^ E
Benelli Francesca
Classe 2^ A
Vezzani Gloria
Classe 2^ B
Arioli Alessandra
Classe 2^ C
Troni Elena
Classe 2^ E
Galafassi Alessia
Classe 3^ A
Covri Maro
Classe 3^ B
Bulgarelli Cecilia
Classe 3^ C
Accardo Grazia
Classe 3^ D
Visentini Daria
Classe 3^ E
Dallai Alessia
Classe 4^ A
Lasagna Lisa
Classe 4^ B
Cavalli Jessica
Classe 4^ C
Negri Loriana
Classe 5^ A
Mora Alessandra
Classe 5^ B
Petocchi Mirella
Classe 5^ C
Lodi Cinzia
Classe 4^E
Cani Paolo
Classe 5^E
Branchini
Alessandra
CONSIGLI DI CLASSE della Scuola Secondaria di I grado:
Classe 1^A
Amorosi Monica
Crotti Cristina
Paraluppi Paola
Gareri Giuseppina
Classe 1^B
Benati Claudia
Classe 2^A
Negri Sonia
Fregni Mara
Balasini Elena
Fortino Angelica
Classe 2^B
Morini Paolo
Malagoli Barbara
Caminelli Liana
Moretti Katia
Classe 1^C
Vezzani Giorgia
Campari Paola
Troni Sabrina
Catellani Natalia
Classe 1^D
Amorossi Maria
Bassi Antonella
Burchi Lara
Spinelli Raffaella
Classe 1^E
Avanzini Corrado
Benelli Francesca
Caprari Elisa
Luppi Mirco
Classe 2^C
Ravazzini Cristian
Valenza Simona
Losi Roberto
Malagutti Ivan
Classe 2^D
Domenici Antonella
Giorgi Claudio
Ballesini Maria
Lodi Cinzia
Classe 3^A
Iembo Francesca
Lugli Marianna
Valenza Gabriella
Classe 3^B
Calzolari Rossana
Crema Emmanuela
Origi Crisitna
Vocale Michele
Classe 3^C
Giliberti Antony
Corradi Simone
Bonaretti Lorenza
Classe 3^D
Manfrin Antonietta
Negri Loriana
Parascandolo Paolo
Classe 3^E
Benelli Francesca
Bolondi Rita
Ghidoni Gabriele
Magnani Erika
34
INCONTRI SCUOLA E FAMIGLIA
Scuola dell’Infanzia
ASSEMBLEE DI
SEZIONE
COLLOQUI
CONSIGLI
D’INTERSEZIONE
(INCONTRI CON I
RAPPRESENTANTI DI
SEZIONE)
A settembre
(generale)
A ottobre
A gennaio
A giugno
A settembre
A giugno
A ottobre
A novembre
A febbraio
Ad aprile
Ove si riscontri la necessità possono essere convocati incontri
straordinari.
A dicembre e a giugno sono previsti momenti di festa con le famiglie.
Scuola Primaria
ASSEMBLEE DI
CLASSE
COLLOQUI
CONSIGLI
D’INTERCLASSE
(INCONTRI CON I
RAPPRESENTANTI DI
CLASSE)
A settembre
A settembre
A novembre
semblgenerale
(classiprime
A ottobre
A novembre
A gennaio
A marzo
A febbraio
A maggio
A giugno
A marzo
Ove si riscontri la necessità possono essere convocati incontri
straordinari
Scuola Secondaria
ASSEMBLEE DI
CLASSE
COLLOQUI
CONSIGLI DI CLASSE
( CON I
RAPPRESENTANTI DI
CLASSE)
A settembre
Ogni settimana
A novembre
A ottobre
A novembre
Ad aprile
A marzo
A febbraio
A giugno
A giugno
Ove si riscontri la necessità possono essere convocati incontri
straordinari
35
FUNZIONAMENTO
SCUOLA DELL’INFANZIA
Il funzionamento del servizio va da settembre a giugno (in base al calendario
scolastico),
dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 16.00.
Sono previsti servizi a richiesta individuale (richieste da compilare presso
l’Ufficio Scuola del Comune):
- ingresso anticipato 7.30-8.00,
- orario prolungato 16.00-18.15 ,
- servizio trasporto mattino e/o pomeriggio,
- servizio mensa,
- servizio sociale estivo.
Il servizio scolastico è gratuito, sono a pagamento i servizi aggiuntivi a
domanda individuale se richiesti.
La proposta didattica si articola nei “Campi di esperienza”:
“IL SE’ E L’ALTRO” - grandi domande, senso morale, vivere insieme
“IL CORPO E IL MOVIMENTO” - identità, autonomia, salute
“LINGUAGGI, CREATIVITA’, ESPRESSIONE” - gestualità, arte, musica,
multimedialità
“I DISCORSI E LE PAROLE” - comunicazione, lingua, cultura
“LA CONOSCENZA DEL MONDO” - ordine, misura, spazio, tempo, natura
SCUOLA PRIMARIA
14 classi a 27 h: dalle 8.00 alle 12.30, dal lunedì al sabato.
5 classi a 40 ore: dalle 8.00 alle 16.00, dal lunedì al venerdì.
Programmazione settimanale degli insegnanti il mercoledì dalle 16.00 alle
18.00.
Il servizio scolastico è gratuito, sono a pagamento i servizi aggiuntivi a
domanda individuale, se richiesti all’Ufficio Scuola del Comune.
INSEGNAMENTI
LINGUA ITALIANA
1^
2^
3^
4^
5^
TEMPO
PIENO
8
7
6
6
6
8 o 9 (sett.
Alterne)
36
STORIA
2
2
2
2
2
2
GEOGRAFIA
2
2
2
2
2
2
RELIGIONE (o
Attività alternative)
2
2
2
2
2
2
MUSICA
1
1
1
1
1
1
ED. IMMAGINE
1
1
1
1
1
1
MATEMATICA
6
6
6
6
6
6 o 7 (sett.
Alterne)
SCIENZE
2
2
2
2
2
2
TECNOLOGIA
1
1
1
1
1
1
MOTORIA
1
1
1
1
1
1
LINGUA INGLESE
1
2
3
3
3
3
27
27
27
27
27
30+ 10 ore
mensa
TOTALE
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Ingresso: ore 8.05 con inizio lezioni ore 8.10
Uscita: ore 13.10
Intervallo: ore 11.05 – 11.15
Monte ore annuale
L’orario annuale obbligatorio delle lezioni prevede complessive 990 ore,
corrispondenti a 29 ore settimanali, più 33 ore annuali da destinare ad attività
di approfondimento di materie letterarie, per un totale di 30 ore settimanali. Il
nostro Istituto ha scelto di riservare all’insegnamento di geografia la
trentesima ora di approfondimento di materie letterarie.
37
Quadro orario settimanale delle materie
INSEGNAMENTI
Italiano
Storia
Geografia
Approfondimento (Geografia)
Matematica
Scienze Naturali e
Sperimentali
NUMERO ORE SETTIMANALI
6
2
1
1
4
Tecnologia
Inglese
Seconda lingua comunitaria
(Francese)
Arte e immagine
Scienze motorie e sportive
Musica
Religione/Attività alternativa
2
3
2
2
2
2
2
1
Totale
30
L’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione”, previsto dall’art. 1 del
decreto-legge n.137 del 2008, convertito, con modificazioni, dalla legge n.169
del 2008, è inserito nell’area storico-geografica.
Comunicazioni scuola-famiglia
Ogni alunno riceve, all’inizio dell’anno scolastico, nel corso della prima
assemblea di classe con i genitori, il diario per le comunicazioni scuola-famiglia
che dovrà sempre tenere nello zaino. Il diario è utilizzato come libretto per la
valutazione e riporta:
• I dati anagrafici dell’alunno
• La firma dei genitori o di chi ne fa le veci
• Estratto del Regolamento d’Istituto
• I voti conseguiti nelle prove di valutazione di ciascuna disciplina
• Le
comunicazioni
autorizzazioni…)
scuola-famiglia
(convocazioni,
note,
avvisi,
• Le giustificazioni delle assenze
38
I GENITORI SONO INVITATI A PRENDERE
VISIONE DI QUANTO RIPORTATO SUL DIARIO.
QUOTIDIANAMENTE
REGOLAMENTO D’ISTITUTO
Delibera n. 2 del Consiglio di Istituto del 14/01/2013
ART. 1 - DISPOSIZIONI GENERALI SUL FUNZIONAMENTO DEGLI
ORGANI COLLEGIALI
1. Tutti gli organi collegiali (Consiglio di Intersezione, Interclasse, Classe,
Collegio Docenti e Consiglio di Istituto), pur nella diversità delle rispettive
competenze loro attribuite dalla legge e dal presente regolamento, devono
concorrere alla realizzazione dei fini indicati nel Progetto di Istituto e promuovere
iniziative di collaborazione con gli altri organi collegiali.
2. Le delibere degli organi collegiali, salvo non contengano una precisa data di
scadenza, rimangono in vigore e producono effetti sino a quando non siano state
modificate o sostituite da successive delibere (principio della prorogatio) o
superate da norme di più alto livello.
3. L'ordine del giorno non può essere modificato durante la seduta. Non è
consentito discutere di argomenti non inseriti all'ordine del giorno. Prima che
abbia inizio la discussione di un argomento all'ordine del giorno, ogni membro può
presentare una mozione d'ordine modificativa della sequenza dei punti all'ordine
del giorno non ancora discussi. Sull'accoglimento della mozione si pronuncia
quindi l'organo collegiale con votazione palese.
4. Proposte di argomenti all'ordine del giorno del Collegio Docenti devono
essere presentate entro dieci giorni dalla data prevista per la convocazione al
dirigente scolastico, che ne valuta l'inserimento.
5. Per poter intervenire, è necessario prenotarsi presso il presidente. Nessuno
può intervenire nel dibattito se prima non abbia chiesto e ottenuto la parola dal
presidente. La durata degli interventi non può, di norma, eccedere i 5 minuti. Tutti
i membri dell'organo collegiale, avuta la parola dal presidente, hanno diritto ad
intervenire sugli argomenti in discussione, secondo l'ordine di iscrizione, senza
essere interrotti e per il tempo strettamente necessario.
6. Presupposti della validità delle votazioni sono i due elementi così definiti:
quorum "costitutivo" formato dalla maggioranza dei votanti presenti alla seduta
(50% + 1); quorum "deliberativo" formato dalla maggioranza dei voti validamente
espressi, esclusi pertanto gli astenuti. Nel caso di due proposte fra loro alternative
viene accolta la delibera che riceve il maggior numero dei voti validamente
espressi (escluse pertanto le astensioni). In caso di parità prevale il voto del
presidente.
7. Nel caso di votazione segreta, il quorum "costitutivo" cioè dei partecipanti
iniziali alla seduta è raggiunto dalla metà + 1 dei votanti; per il quorum
"deliberativo" è necessaria la maggioranza dei voti validamente espressi, non
considerando i voti nulli e le schede bianche.
8. Se le proposte contrapposte sono più di due, si procede ad una prima
votazione in successione di ciascuna proposta solo per la determinazione dei voti
favorevoli alla proposta stessa. Le due proposte che hanno ottenuto più voti
passano al ballottaggio. Il ballottaggio consiste nel votare le due proposte
39
singolarmente considerate. Viene approvata quella che ha ottenuto più voti
favorevoli. Il presidente legge le proposte di delibera e le pone in votazione.
Esauriti gli iscritti a parlare, il presidente dichiara chiusa la discussione e dà inizio
alle dichiarazioni di voto.
9. Ciascun membro dell'organo collegiale può esporre i motivi per i quali voterà
a favore o contro, oppure si asterrà, per un tempo non superiore ai cinque minuti.
Ogni dichiarazione di voto (favorevole, contrario, astenuto) può essere riportata
nel verbale della seduta su richiesta esplicita del dichiarante.
10. Una volta avviate le operazioni di voto, non è più possibile intervenire per
nessun motivo e di conseguenza non sono consentiti commenti dopo la votazione.
11. Il verbale della seduta è redatto da persona delegata dal presidente. La
redazione dei verbali degli organi collegiali avrà carattere sintetico. Saranno
riportate le proposte, i risultati delle votazioni e le delibere approvate. Il contenuto
degli interventi sarà riportato integralmente solo nel caso in cui l'intervenuto
chieda espressamente la messa a verbale di specifiche frasi. In tal caso il
dichiarante ha la facoltà di produrre il testo della sua dichiarazione oppure di
dettarlo direttamente al segretario. Il verbale indicherà l'effettiva durata della
seduta e verrà letto e votato per approvazione nella seduta successiva.
Osservazioni sul verbale vengono avanzate in sede di approvazione dello stesso.
12. Il verbale del Collegio Docenti è redatto di norma entro dieci giorni dalla
data della seduta e messo a disposizione dei docenti che ne facciano richiesta.
13. L'estratto del verbale del Consiglio d'Istituto è redatto di norma entro dieci
giorni dalla data della seduta e inviato ai membri del Consiglio d’Istituto. Seguirà
la pubblicazione delle delibere all'albo dell'IC dopo l'approvazione del
verbale nella seduta successiva.
ART. 2 - FORMAZIONE CLASSI/SEZIONI
1. Le classi/sezioni vengono formate dal dirigente scolastico o suoi delegati
prima dell'inizio delle lezioni e, di norma, rimangono immutate sino all'integrale
compimento del corso.
2. per accogliere l’iscrizione l’alunno deve possedere almeno uno dei seguenti
criteri:
- Residenza nel Comune di Reggiolo
- Iscrizione precedente ad un altro ordine di scuola dello stesso Istituto
Comprensivo
- Iscrizione attuale di un fratello/sorella nello stesso Istituto Comprensivo.
3. I criteri per la formazione delle classi sono deliberati dal Consiglio d'Istituto.
Il criterio base è l'equieterogeneità delle classi prime di ogni ordine di scuola per
quanto riguarda provenienza geografica degli alunni, sesso, livello di preparazione
di partenza desunto dalle schede di valutazione e dai colloqui con gli insegnanti
della scuola di provenienza.
3. In presenza di più classi prime la scelta del corso avviene per sorteggio
presso la sede scolastica di pertinenza, alla presenza del Dirigente Scolastico (DS)
o suo delegato e dei genitori degli alunni interessati. Verrà redatto verbale firmato
dal DS e da un genitore presente.
4. E' fatta salva l'autonomia del dirigente scolastico nella valutazione di
situazioni particolari, anche a seguito di richieste motivate o documentate dalle
famiglie; queste ultime, esclusa l'assegnazione ad un determinato corso, saranno
soddisfatte nei limiti del possibile, purché non ostacolino la costituzione di classi
prime equieterogenee.
5. Per l'assegnazione alle classi degli alunni disabili, il dirigente scolastico
prende contatto con gli specialisti che li hanno in cura, con i genitori e con il
40
gruppo di insegnanti interessati della scuola di provenienza e di destinazione.
6. Il dirigente scolastico prende contatto con i team docenti di ogni ordine di
scuola per quanto riguarda l'inserimento degli alunni stranieri, di quelli che
presentano situazioni di disagio, difficoltà, svantaggio e dei ripetenti.
7. Per le classi successive alla prima sono adottati i seguenti criteri:
• mantenere classi equilibrate nel numero, nel rapporto maschi - femmine e
per fasce di livello;
• inserire i ragazzi che ripetono una classe possibilmente nello stesso corso
(salvo valide motivazioni);
• evitare, se possibile, che gli insegnanti abbiano alunni con rapporti di
parentela; inserire gli alunni stranieri di recente immigrazione nella classe
corrispondente o precedente a quella di appartenenza in base all'età anagrafica,
tenendo conto della valutazione del team docente e del numero di alunni per
classe.
8. I criteri riportati nei commi precedenti del presente articolo valgono anche
nel caso di sdoppiamenti di classe dopo il primo anno di corso.
9. Gli alunni provenienti dai comuni limitrofi di norma non vengono accolti
salvo il caso di una congrua disponibilità di posti dando priorità a chi ha i genitori
che lavorano nel Comune di Reggiolo.
10. Gli alunni con diritto all’anticipo scolastico potranno essere accolti dopo
tutte le domande dei residenti.
11. Nella Scuola dell'Infanzia in caso di trasferimento o perdita del diritto alla
conservazione del posto verrà data la precedenza agli alunni in lista d'attesa
CRITERI DI ACCESSO ALLA SCUOLA DELL’INFANZIA
1. Residenza nel Comune di Reggiolo
2. Notizie relative al bambino
Bambino portatore di handicap (certificazione L.104/92)
precedenza
Bambino da accogliere nella sezione Grandi (in entrata alla scuola
primaria l’anno successivo)
Precedenza*
Bambino che ha frequentato il nido
5 punti
(da autocertificare se la frequenza è avvenuta in altro comune)
3. Notizie relative al nucleo familiare
Nucleo familiare in grave difficoltà segnalato e documentato
precedenza
Dai Servizi Sociali
Invalidità al 100% di un coniuge con necessità di assistenza continua
documentata
Precedenza
Invalidità al 100% di un secondo figlio con necessità di
Precedenza
assistenza continua documentata
Presenza in famiglia di un solo genitore
5 punti
Per ogni figlio di età 0/3 anni
3 punti
41
Per ogni figlio di età 3/5 anni
2 punti
Per ogni figlio in età della scuola dell’obbligo
1 punto
4. Notizie relative alla situazione occupazionale del nucleo familiare
Un solo genitore lavora
1 punto
Entrambi i genitori lavorano
5 punti
5. Liste d’attesa
Per ogni anno di inserimento nelle liste di attesa
2 punti
N.B.:
* per godere della precedenza è richiesta la permanenza a mensa, salvo
valutazione del Dirigente Scolastico in situazioni seriamente motivate e
documentate.
- a parità di punteggio ha precedenza il bambino con data di nascita
antecedente;
- in caso di ulteriore parità si procederà al sorteggio;
- le richieste dei genitori non residenti nel Comune di Reggiolo verranno poste in coda alla graduatoria di
Istituto.
ART. 3 - ORARIO DI SERVIZIO - ORARIO DELLE LEZIONI
1. L'orario delle lezioni deve essere ispirato ai criteri didattico-educativi
e alle esigenze degli alunni.
2. Le lezioni si articolano su cinque giorni settimanali nelle Scuole dell'Infanzia
(SI), su sei giorni settimanali nella Scuola Primaria (SP) e nella Scuola Secondaria
di primo grado (SSDPG).
3. Le lezioni devono avere inizio
- alle ore 8.00 nelle scuole dell'infanzia e nella scuola primaria
- alle ore 8.10 nella scuola secondaria di I grado
- alle ore 14.00 nella scuola primaria
- alle ore 14.10 nella scuola secondaria di I grado (per eventuali gruppi di
studio)
4. Gli alunni della scuola dell'infanzia possono entrare tra le ore 8.00 e le ore
9.00.
5. Gli alunni della Scuola Primaria e della Scuola Secondaria di primo
grado entrano in classe nei cinque minuti che precedono l'inizio delle
lezioni.
6. I docenti in servizio nella prima ora di lezione antimeridiana e
pomeridiana, o loro sostituti, attendono gli alunni nelle aule. Il percorso
degli alunni avviene sotto la vigilanza del personale ausiliario.
7. Nella SP il docente in servizio nella classe al momento della ricreazione
sorveglia gli alunni; quello dell'ultima ora li accompagna all'uscita dell'edificio.
8. Nella SSDPG il docente in servizio nel turno di assistenza sorveglia gli alunni
durante la ricreazione nella zona stabilita; quello dell'ultima ora li accompagna
all'uscita dell'edificio.
9. L'uscita per fine lezioni avviene sotto la vigilanza dei docenti che
accompagnano gli alunni fino al confine delle pertinenze scolastiche con
42
l'assistenza del personale ausiliario.
10. Gli alunni della SP trasportati con scuolabus sono accompagnati fino al
mezzo e consegnati all' autista.
12. Le ore a disposizione della scuola, all'interno dell'orario di servizio dei
docenti, sono utilizzate per attività di potenziamento o recupero anche all'interno
delle classi, salvo necessità di sostituzioni interne.
ART. 4 - CONSERVAZIONE
RISERVATEZZA DEI DATI
DEI
DOCUMENTI
SCOLASTICI
E
1. I registri personali dei docenti della SSDPG sono conservati e chiusi a chiave
negli armadietti in sala insegnanti e sono prelevati/riposti personalmente, senza
deleghe ad alunni.
2. I registri di classe della SSDPG sono quotidianamente ritirati dalla sala
insegnanti prima dell'inizio delle lezioni dal docente della prima ora. Al termine
delle lezioni gli stessi verranno riportati dal docente dell'ultima ora in sala
insegnanti.
Le schede di valutazione, ove possibile, vanno conservate in armadi
blindati.
I certificati medici giustificativi di assenze per malattia, una volta
vistati dal docente della prima ora, sono restituiti alla famiglia per il tramite
dell'alunno/a.
5. I registri dei verbali dei consigli di classe sono conservati dai rispettivi
coordinatori, a scuola.
ART. 5 - CAMBI D'ORA E ACCESSO AI SERVIZI IGIENICI
1. Il cambio dell'ora deve compiersi nel minor tempo possibile e pertanto i
docenti sono tenuti al massimo rispetto dell'orario delle lezioni.
2. In caso di assenza forzata, il docente è tenuto ad affidare la classe ad un
collega, oppure a un componente del personale ausiliario o amministrativo.
3. Durante il cambio dell'ora gli alunni devono evitare di uscire dalla classe e di
intrattenersi nei corridoi e nei bagni; in caso di necessità, potranno avvisare un
docente o un ausiliario e richiedere il permesso.
4. Nella prima ora di lezione e nell'ora successiva alla ricreazione non è
permesso uscire dall' aula se non per necessità urgenti.
5. I docenti sono espressamente tenuti a far rispettare le disposizioni del
presente articolo e far uscire dall'aula non più di un alunno per volta.
ART. 6 - RITARDI E USCITE ANTICIPATE
1.
È richiesto il massimo rispetto dell’orario scolastico. Gli alunni che entrano a
scuola in ritardo devono sempre essere accompagnati da un genitore o da chi ne
fa le veci e saranno ammessi in classe mediante una nota di ammissione del
dirigente scolastico o di un suo delegato.
2. A fronte di ritardi abituali e ingiustificati gli alunni devono comunque essere
accompagnati dai genitori e saranno ammessi in classe mediante una nota
di ammissione del dirigente scolastico o di un suo delegato.
3. I genitori o chi ne fa le veci che volessero ritirare i figli prima del termine
delle lezioni devono esibire, se non riconosciuti dal personale, un
documento di riconoscimento e firmare l'apposito modulo per il ritiro.
4. Il docente riporta sul registro di classe l'uscita dell'alunno e/o trattiene il
modulo firmato.
43
ART. 7 - ASSENZE DEGLI ALUNNI
1. Nella Scuola dell'Infanzia le assenze per più di due mesi per qualsiasi motivo,
ad eccezione della malattia, comportano la perdita del diritto di conservazione del
posto, che verrà attribuito ad altro alunno in lista d'attesa.
2. Nella SP e nella SSDPG è richiesta per ogni assenza una giustificazione scritta
da parte della famiglia.
3. Per assenze di durata superiore a 5 giorni l'alunno può essere ammesso a
scuola solo dietro presentazione di un certificato medico che dichiari l'idoneità
dell'alunno a riprendere la frequenza.
4. Le assenze di un alunno non per malattia superiori ai cinque giorni vanno
dichiarate preventivamente al dirigente scolastico.
5. Il conteggio dei giorni di assenza comprende la domenica e, per la scuola su
cinque giorni, anche il sabato, se queste giornate sono comprese nel periodo di
malattia.
6. L'insegnante della prima ora firmerà la giustificazione e ne farà nota sul
registro di classe.
7. I docenti sono tenuti a segnalare al capo di istituto eventuali irregolarità nella
giustificazione ed eccessi di assenze.
8. Le assenze degli alunni disabili vanno tempestivamente segnalate ai docenti
responsabili di sede per l'eventuale utilizzo dei docenti di sostegno in ore di
sostituzione.
ART.:8 – COMPORTAMENTO DEL PERSONALE
1. Il comportamento del personale (docente e ATA) è regolato dal CCNL
in vigore, dal D.lsg 150/09 e 165/01
2. In caso di di sostituzione di un/a collega, chi sostituisce tiene lezioni attinenti
alla programmazione didattica quadrimestrale della classe, eventualmente
attinenti alla propria classe di concorso.
ART.:-9 - PAUSA E PRESCUOLA
1. Il servizio di prescuola nella SI e nella SP avviene con sosta nell' atrio della
scuola rispettivamente sotto la sorveglianza e del personale comunale preposti a
tale compito.
2. La ricreazione ha la durata complessiva di n. 15 minuti per la SP e n. 10 per
la SSDPG.
1)
3. Durante la ricreazione della SP e SSDPG deve' essere garantita la
sorveglianza da parte dei docenti che risultano titolari della lezione.e da quelli
eventualmente compresenti in base all' orario settimanale delle lezioni.
4. Durante la ricreazione della SSDPG deve essere garantita la sorveglianza da
parte dei docenti, o dei loro sostituti, previsti nel turno di assistenza nei settori
stabiliti.
5. Il personale ausiliario è tenuto a prestare la sorveglianza ai piani o
all'esterno come da organigramma stabilito dal dirigente scolastico.
.
6. Durante l’intervallò nella SSDPG, di norma, è vietato sostare nelle aule, che
devono venire arieggiate, e nei servizi igienici.
7. La consumazione di piccoli pasti e merende non è' consentita sulle scale e nei
momenti di transito collettivo.
ART. 10 -ATTlVITA' EXTRASCOLASTICHE
44
1. Sono extrascolastiche tutte le attività che si svolgono all’esterno dell’edificio
scolastico e fuori dal normale orario scolastico delle lezioni, anche parzialmente.
2. La scuola organizza attività extrascolastiche funzionali ad obiettivi cognitivi,
culturali e didattici; pertanto le iniziative progettate e adottate dall'Istituto
devono essere espressamente funzionali all'ipotesi di lavoro elaborate all'interno
del normale curricolo scolastico.
3. I docenti possono programmare, in ordine di complessità, le seguenti
attività extrascolastiche:
escursioni brevi a piedi in orario scolastico, con riferimento all’orario delle
classi (es. biblioteca, municipio, siti artigianali locali, controllo fenomeni naturali);
visite guidate con mezzi a noleggio o di linea in orario scolastico con
riferimento all'orario delle classi;
giornate ecologiche anche oltre l’orario scolastico;
viaggi di istruzione che, includendo o non includendo pernottamenti, con
mezzi a noleggio o di oltre il normale orario scolastico, con riferimento all'orario
delle classi.
4. Per l’organizzazione delle visite guidate e dei viaggi d'istruzione si fa
riferimento all’allegato specifico regolamento.
.
ART. 11 - COMPORTAMENTO DEGLI ALUNNI E PROVVEDIMENTI
DISCIPLINARI- ORGANO DI GARANZIA
L. Per i provvedimenti disciplinari, conseguenza delle infrazioni degli alunni, si
fa riferimento all'allegato specifico regolamento.
2. Prima dell'irrogazione della 'sanzione il dirigente scolastico provvede a
convocare la famiglia dell'alunno per esporre preventivamente le ragioni
dell'addebito.
3. La famiglia il cui figlio sia soggetto a sanzione disciplinare può fare ricorso
all'Organo di Garanzia.
4. L'Organo di Garanzia viene eletto nella seduta di insediamento del Consiglio
d'Istituto. E' formato dal Dirigente Scolastico che lo presiede, da due genitori e da
un docente eletti dal Consiglio d'Istituto. Vengono pure eletti membri supplenti
delle due componenti che subentreranno in caso di incompatibilità o assenza di
qualche membro.
5.
Le delibere dell'Organo di Garanzia sono validamente assunte a
maggioranza assoluta dei presenti. Non è consentita l'astensione dal voto.
6. L'Organo di Garanzia decide anche su conflitti relativi all'applicazione del
regolamento di disciplina.
7. Contro le violazioni dello Statuto, anche contenute nel regolamento
d'istituto, è competente a decidere sui reclami l’Organo di Garanzia Regionale
presieduto dal Direttore dell'Ufficio Scolastico Regionale o da un suo delegato.
ART.12 – MODALITA’ DI COMUNICAZIONE CON I GENITORI
1. Le comunicazioni con i genitori possono avvenire attraverso il sito e la
posta elettronica, tramite circolari consegnate agli alunni, tramite avvisi scritti sul
libretto scolastico e, in caso di urgenza, attraverso telefonate. In nessun caso i
genitori possono contattare telefonicamente gli insegnanti nel corso dell’orario
scolastico. In caso di bisogno è opportuno prendere appuntamento: questo
garantisce agli alunni il massimo rispetto dei tempi dedicati alla didattica e a
docenti e famiglie di dialogare con più tranquillità e attenzione alle tematiche di
confronto.
45
2. Le convocazioni per le riunioni degli organi collegiali sono inviate, di
norma, almeno cinque giorni prima della data prevista dell'incontro.
3. Le ore di colloquio individuale scuola- famiglia stabilite annualmente dal
Consiglio di Istituto sono garantite, salvo concomitanza con azioni di sciopero,
assemblee sindacali o situazioni personali non prevedibili.
4. I genitori possono chiedere colloquio ai docenti della classe/sezione in
qualsiasi momento dell’anno, previo accordo diretto, verbale o scritto.
5. Le copie delle prove di verifica scritte della SSDPG possono essere
richieste, agli insegnanti nel corso dei colloqui settimanali.
ART.13 – ACCESSO DEI GENITORI O DI ALTRE PERSONE A SCUOLA
1. I genitori che accompagnano i loro figli devono lasciarli all’ingresso della
scuola. L’accesso alla scuola da parte dei genitori per accompagnare gli
alunni è consentito solo in casi eccezionali e straordinari. In caso di
urgenza i genitori si rivolgono al personale incaricato della sorveglianza.
2. Nella scuola dell’infanzia per motivi di sicurezza i genitori possono
soffermarsi solo per il passaggio di consegne.
3. Durante le lezioni i genitori potranno accedere alla scuola per
accompagnare il figlio in ritardo o per prelevarlo in caso di uscita
anticipata dall’alunno.
4. Viene garantito l’accesso alle classi/sezioni solo alle persone
espressamente invitate a collaborare con gli insegnanti, sotto piena
responsabilità di questi ultimi, ai fini di un’integrazione dell’attività
didattica.
5. In caso di sciopero i genitori verificano la presenza degli insegnanti della
1^ ora, attendendo fuori dall’edificio secondo le indicazioni del DS o
delegati.
6. Al fine di responsabilizzare gli alunni nella cura del materiale scolastico,
non è possibile contattare o ricevere a scuola le famiglie affinché portino
a scuola materiale mancante, salvo situazioni del tutto eccezionali.
Il reiterarsi del comportamento non conforme sarà comunicato al
Dirigente Scolastico.
ART.14 – INFORTUNI
1. In caso d’infortunio, l’insegnante affidatario della classe è tenuto, con
l’aiuto dei colleghi e dei collaboratori scolastici, a prestare il primo soccorso per
quanto di sua competenza, avvisare o far avvisare i genitori ed i mezzi di soccorso
se necessario, provvedendo alla stesura di una relazione di denuncia al dirigente,
necessaria per l’assicurazione.
ART.15 – RILEVAZIONE SITUAZIONI A RISCHIO
1. Tutto il personale scolastico è tenuto a comunicare tempestivamente al
dirigente scolastico in merito ad apparenti situazioni di rischio per l’incolumità
degli alunni, sia riferite ai locali scolastici (prese elettriche, vetrate, ostacoli,
spigoli vivi ecc.) sia alle pertinenze della scuola.
ART.16 – DIRITTO DI RIUNIONE E DI AFFISSIONE
1.
Tutte le componenti della comunità scolastica (docenti, non docenti e
46
genitori) hanno diritto di riunione nella scuola, al di fuori dell’orario scolastico,
previa autorizzazione del Dirigente scolastico rilasciata al richiedente, il quale si
assume la responsabilità del corretto uso dei locali.
2. L’autorizzazione verrà rilasciata su presentazione di domanda, che dovrà
contenere l’indicazione dello scopo e l’ordine del giorno della riunione.
3. Le componenti della comunità scolastica possono disporre di appositi spazi
murali (sala docenti e/o atrio) per l’affissione di materiale informativo.
ART.17 – DISPONIBILITA’ DELLE STRUTTURE SCOLASTICHE
1. L'edificio scolastico può essere messo a disposizione, fuori dall'orario delle
lezioni, per attività culturali, sociali e sportive.
2. Le Associazioni autorizzate all'uso delle strutture scolastiche devono garantire
con apposita assunzione di responsabilità il massimo rispetto delle stesse.
3. L'autorizzazione all'uso è concessa dal Dirigente Scolastico, sentito il parere del
Consiglio di Istituto.
ART.18 – DISTRIBUZIONE MATERIALE DI PROPAGANDA
1. Associazioni culturali, sportive e religiose possono chiedere di pubblicizzare le
proprie iniziative attraverso la scuola mediante la consegna di materiale agli alunni,
previa autorizzazione del dirigente scolastico.
2. Allo scopo di prevenire condotte strumentali rispetto agli alunni ed alle famiglie,
il dirigente scolastico decide inoltre in merito alla distribuzione di fogli informativi,
pubblicitari, libri in visione, biglietti gratuiti per spettacoli vari.
3. Il materiale di cui si chiede la distribuzione deve essere attinente alle finalità
educative dell 'Istituto.
4. All'interno della scuola è riservato un apposito spazio per l'affissione di manifesti
e locandine inerenti ad iniziative potenzialmente interessanti per alunni, insegnanti e
genitori. La valutazione per l'affissione di questo materiale è rimessa al dirigente
scolastico.
5. E' fatto divieto di distribuzione, entro le pertinenze dell'edificio scolastico, di
materiale pubblicitario di qualsiasi natura o, comunque, sprovvisto del preventivo
assenso del dirigente scolastico.
ART.19 – BIBLIOTECHE E VIDEOTECHE INSEGNANTI
1. I libri delle biblioteche e gli audiovisivi devono essere restituiti entro i tempi
stabiliti
nelle
singole sedi dalla data del prestito. La registrazione dei prestiti è tenuta dal personale
docente
incaricato.
2. Le biblioteche sono aperte a tutto il personale della scuola. Sono esclusi dal
prestito:
• le enciclopedie o parti di esse;
• le collane intere o parti di esse;
• le opere edite in più volumi o parti di esse;
• tutte le pubblicazioni non ancora catalogate.
47
ART.20 – FOTOCOPIE
1.
I collaboratori scolastici sono a disposizione per fare le fotocopie richieste
dagli insegnanti dalle 9 alle 10,15 e dalle 10,30 alle 11,30 e trascrivono su un
apposito registro il numero delle fotocopie effettuate dal docente. I docenti non
possono lasciare l’aula per fare fotocopie nel proprio orario didattico, né mandare
i bambini allo stesso scopo. L’attività didattica va pensata e predisposta per
tempo, dunque, salvo casi eccezionali, i docenti lasciano le fotocopie da fare il
giorno prima o il mattino entro le 8,15. Per motivi di ordine economico e
formativo, il numero di fotocopie che ciascun docente effettua per attività
didattiche può essere limitato attraverso un sistema automatizzato con tessere
magnetiche.
ART.21 – UTILIZZO ATTREZZATURE INFORMATICHE
1. E' fatto divieto di installare programmi di qualsiasi tipo senza autorizzazione del
responsabile del laboratorio.
2. E' consentito l'utilizzo, da parte dei docenti, delle predette attrezzature purché la
finalità sia di tipo professionale; è pertanto consentito l'utilizzo di periferiche di
archiviazione di massa individuali.
3. E' consentito riprendere con macchine fotografiche e/o telecamere momenti
dell'attività scolastica per uso didattico e divulgativo previa autorizzazione scritta
delle famiglie e del dirigente scolastico.
4. Non è consentito né agli alunni né ai docenti utilizzare cellulari o Internet per
motivi personali durante l’attività didattica.
5. È vietato pubblicare su Internet o social network immagini raccolte a scuola
senza autorizzazione.
ART. 23 – ABBIGLIAMENTO
1L’ abbigliamento degli alunni e degli insegnanti deve essere decoroso,
consono all’ambiente, comodo e pratico. In particolare alla scuola dell’infanzia
deve agevolare il raggiungimento dell’autonomia.
Per le lezioni di ed. motoria/fisica è richiesto abbigliamento sportivo (tuta,
pantaloncini, maglietta) e calzature adatte e pulite.
ART. 22 - CHIUSURA DI EMERGENZA EDIFICI SCOLASTICI
1. La competenza ad emanare un eventuale provvedimento di chiusura della
scuola è il Sindaco, mentre al dirigente scolastico compete l'assunzione di
provvedimenti d'emergenza e di quelli richiesti per garantire la sicurezza della
scuola.
ART. 23 - NORME TRANSITORIE E FINALI
1. Per quanto non contemplato nel presente Regolamento si applicano le
disposizioni vigenti. Il presente regolamento, approvato con delibera n. 2 nella
seduta del Consiglio d'Istituto del 14/01/ 2013, annulla e sostituisce ad ogni
effetto qualsiasi regolamento precedentemente.
48
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÁ
(Scuola secondaria)
Il documento (introdotto dal D.P.R. 235/2007) è stato elaborato dall’istituzione
scolastica ed è finalizzato a definire in maniera condivisa diritti e doveri nel
rapporto tra scuola, studenti e famiglie. Nel corso della prima assemblea di
classe è richiesta la sottoscrizione da parte dei genitori.
La scuola è l'ambiente di apprendimento in cui promuovere la formazione di
ogni alunno, la sua integrazione sociale e la sua crescita civile.
L'interiorizzazione delle regole può avvenire solo con una fattiva collaborazione
con la famiglia; pertanto la scuola persegue l'obiettivo di costruire una alleanza
educativa con i genitori. Non si tratta di rapporti da stringere solo in momenti
critici, ma di relazioni costanti che riconoscano i reciproci ruoli e che si
supportino vicendevolmente nelle comuni finalità educative.
La scuola si impegna a:
□
favorire lo sviluppo delle
I
□ prende coscienza dei propri
conoscenze e delle
diritti-doveri, rispettando la
competenze, il sostegno
nelle
scuola intesa come insieme
di
diverse abilità;
persone, ambienti e
attrezzature;
□
La famiglia si impegna
a:
Lo studente
□ valorizzare l'istituzione
scolastica sostenendo il
valore
della formazione e dello
studio;
□ instaurare un dialogo
costruttivo con gli
insegnanti,
creare un clima sereno e
corretto che stimoli il
accetta, rispetta e aiuta gli
□
dialogo,
altri;
l'accoglienza, l'integrazione,
il
rispetta tutto il personale
rispetto di sé e dell' altro, la □
della
buona convivenza del
scuola;
gruppo;
nel rispetto dell'autonomia
professionale propria della
funzione docente;
□
□
□
favorire il successo
formativo;
□ segue le attività con serietà,
portando a termine gli
impegni
favorire la piena
integrazione
previsti secondo le proprie
degli studenti diversamente
possibilità;
abili, promuovere iniziative
di
accoglienza e integrazione
educativo che disciplinare;
□
□
è disponibile a migliorare e
a
educare i propri figli al
rispetto
del ruolo e
dell'autorevolezza
dei docenti, sia nell'ambito
garantire la regolare
frequenza
dei propri figli alle lezioni;
49
degli studenti stranieri,
collaborare, contribuendo ad
stimolare riflessioni e
attivare
arricchire le lezioni con le
percorsi volti al benessere e
proprie conoscenze ed
alla salute degli studenti;
esperienze;
□ partecipare a riunioni,
assemblee, consigli e
colloqui;
□ fornire alla scuola tutte le
□
procedere alle attività di
□
verifica e di valutazione in
accetta i propri insuccessi e
i
propri errori,
comprendendone
modo coerente rispetto ai
le conseguenze con senso di
programmi e ai ritmi di
responsabilità;
apprendimento;
promuovere nello studente
la
formazione di una maturità
che
lo metta in grado di
operare
scelte autonome e
responsabili;
manifesta lealtà nei
rapporti,
nelle verifiche e nelle
prestazioni
□
rispondere al più presto ad
ogni
dirigente scolastico;
□ tenersi costantemente
informata sull’andamento
□ segnala ai docenti
comportamenti scorretti;
□
conoscenza dei propri figli;
richiesta dei docenti o del
□
□
possibili informazioni utili
alla
didattico e disciplinare dei
propri figli;
comunicare ad alunni e
Famiglie i percorsi didattici
e
□
progettuali;
rende partecipe la famiglia
del
lavoro scolastico e
in
particolare comunica le
□ controllare e firmare con
puntualità il Libretto dello
studente;
valutazioni relative alle
verifiche scritte e orali;
dialogare regolarmente con
le
conserva accuratamente e
porta
□ prendere visione di tutte le
famiglie informandole in
ogni giorno il Libretto dello
comunicazioni della scuola,
merito ai risultati, alle
studente;'
firmarle e consegnarle nei
□
□
difficoltà., ai progressi nelle
tempi indicati;
50
discipline di studio oltre che
□
al
porta il materiale occorrente
comportamento, anche
per le attività didattiche;
attraverso il Libretto dello
studente.
□
controllare le assenze e i
ritardi
del proprio figlio e vigilare
□
□ monitorare e conteggiare
tiene un comportamento ed
un
linguaggio corretto e
rispettoso
sulla puntualità all'
ingresso
della scuola;
all'interno della scuola sia
periodicamente le assenze
durante le ore di lezione che □ compilare per intero la
degli alunni, accertando il
nei momenti di ricreazione;
numero legale delle
presenze a
convalida dell' anno
scolastico;
giustificazione ed accertarsi
che venga consegnata
□
è puntuale alle lezioni;
all' insegnante al rientro a
scuola dopo l'assenza;
□ rispettare il Regolamento di □ esce dall' aula solo in caso
di
necessità e sempre dopo
avere
Istituto.
□ intervenire con coscienza e
chiesto l'autorizzazione al
responsabilità., rispetto ad
docente presente;
eventuali danni provocati
dal
figlio a carico di persone,
□
□
□
si informa sulle attività
svolte
durante l'assenza e
recupera in
arredi, materiale didattico,
tempi utili;
risarcimento del danno;
anche con il recupero e il
evita assenze "strategiche"; □ conoscere il Regolamento
non utilizza strumenti
d'Istituto e il Regolamento
di
disciplina.
tecnologici (cellulari, ipod,
etc .. ) e non assume
comportamenti che possano
violare la riservatezza altrui;
□
rispetta le disposizioni
relative
alla sicurezza degli ambienti
scolastici e non utilizza i
dispositivi di sicurezza a fini
51
ludici;
□
provvede alla riparazione di
eventuali danni;
□
rispetta il Regolamento di
Istituto
PAI
Piano Annuale per l’Inclusività
A seguito del D.M. 27/12/2012 e della C.M. del 6/3/2013 la nostra Scuola ha
elaborato per l’anno scolastico 2013/14 il Piano Annuale per l’Inclusività che è
da ritenersi parte integrante del POF e che viene ad esso allegato.
52
CONTRIBUTI ESTERNI
Si ringraziano vivamente gli Enti per le donazioni ricevute fino ad
ora a beneficio di tutti gli alunni dell’Istituto Comprensivo.
53
Scarica

piano dell`offerta formativa - Istituto Comprensivo di Reggiolo