PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA ISTITUTO COMPRENSIVO DI REGGIOLO ANNO SCOLASTICO 2015/2016 1 Indice Pag. 3 Istituto comprensivo di Reggiolo 4 Contesto sociale e culturale 5 Perché il POF? Pag. 16 Progetti e attività 6 Mappa d’istituto 32 7 10 Organigramma Connessioni scuola e territorio Servizi scolastici I principi fondamentali Integrazione Competenze chiave europee Programmi e obiettivi 34 35 11 12 13 14 15 25 Valutazione 32 Criteri per la formazione classi prime Partecipazione Rappresentanti genitori Incontri scuola e famiglia Scuola dell’Infanzia 35 36 38 48 51 51 Scuola Primaria Scuola Secondaria Regolamento d’Istituto Patto educativo di corresponsabilità PAI (Piano Annuale per l’Inclusività) Contributi esterni 2 ISTITUTO COMPRENSIVO DI REGGIOLO L’Istituto Comprensivo di Reggiolo comprende 4 plessi e 3 diversi ordini di scuole: Scuola Statale dell’Infanzia “Hansel e Gretel” Via Lovatino, 8, Villanova di Reggiolo Tel. 0522 973116 Scuola Statale dell’Infanzia “Peter Pan” Via IV novembre, 7 Tel. 0522 971394 Scuola Primaria “E. De Amicis”, Reggiolo Via XXV aprile, 8/10 Tel. 0522 972111 Scuola Secondaria di 1° Grado “G. Carducci” Via A. Volta, 5 Tel. 0522 973710 Ufficio di Segreteria: v. XXV Aprile tel 0522972166 e-mail: Sito: [email protected] www.icreggiolo.gov.it Orari di apertura al pubblico degli uffici: • da lunedì a venerdì 13.00 • dalle ore 11.00 alle sabato dalle 9.00 alle 13.00 La Dirigente Scolastica riceve tutti i giorni su appuntamento. 3 CONTESTO SOCIALE E CULTURALE Il Comune di Reggiolo si estende su una superficie di 43 kmq. Negli ultimi quarant’anni la popolazione ha avuto uno dei maggiori incrementi demografici percentuali nella Provincia reggiana, passando da poco più di 6000 abitanti del ’71 agli attuali 9400. La popolazione di età superiore ai 60 anni è di 2355 abitanti, quella sino ai vent’anni è di circa 2100 persone. Si contano circa 1300 immigrati extracomunitari in prevalenza sik, cinesi, pakistani e altre meno numerose etnie di albanesi, marocchini, centroafricani; da tre anni il Comune organizza corsi di alfabetizzazione linguistica per adulti, uomini e donne, per favorirne l’inclusione nel tessuto sociale. Sino all’inizio degli anni ’70 il territorio del Comune di Reggiolo ha avuto un’economia prevalentemente agricola, con un notevole sviluppo della maglieria negli anni ‘60. Con la costruzione dell’Autobrennero e l’apertura del relativo casello sul proprio territorio, si è avviato un considerevole sviluppo industriale nel settore metalmeccanico, che ora, dopo la crisi della maglieria, è rimasto il fulcro dell’occupazione, assieme all’edilizia. All’incirca, gli addetti all’industria sono 1700, 550 ai servizi, 250 all’agricoltura (la popolazione attiva è di circa 2500 persone). Fino a pochi mesi fa la disoccupazione era modesta, ma attualmente è aumentata, in particolare nei servizi e per il personale femminile. A Reggiolo sono particolarmente attive diverse associazioni, che si fondano sul volontariato e sulla disponibilità degli iscritti verso la ricerca del benessere collettivo, solo nel settore sportivo le società (Calcio, Pallavolo, Basket, Tennis, Ciclismo, Judo) raccolgono un migliaio di reggiolesi e gestiscono gli spazi attrezzati (1 palestra, 2 campi sportivi, l’anello di atletica, 1 campo da tennis, il velodromo). È presente in centro il “Reggiolo Pool”, una sala polifunzionale gestita dall’omonima associazione culturale e di servizi, con personale Auser; altre associazioni collaborano a diverso titolo con la scuola. Tra queste si segnalano: l’Università del Tempo Libero, il Comitato genitori (dall’esperienza regionale “Nati per leggere”), l’Oratorio e la Scuola dell’Infanzia Parrocchiale “La Gioiosa”, l’Auser, le Guardie Ecologiche Volontarie, la Scuola di Musica (convenzione) e Musicoterapia, il Corpo Filarmonico, la Scuola di Danza, il centro Altrarte (espressività e drammatizzazione per diversamente abili o svantaggiati), l’AVIS e la Croce Rossa Italiana, la Protezione Civile S. Venerio. Il forte numero di associazioni è sostenuto anche da una domanda forte di attività extrascolastiche e pomeridiane per ragazzi e ragazze di scuola primaria e secondaria. La vita economica e i beni architettonici del paese hanno risentito fortemente degli eventi sismici del maggio 2012. Le tre sedi del Municipio erano fuori uso, la Casa Protetta e i servizi sanitari chiusi, disastrata la sede settecentesca della bellissima biblioteca, parzialmente chiuso il Centro Sociale, luogo di ritrovo 4 della popolazione anziana, tutte le chiese inagibili o a rischio di crollo, con i relativi campanili, danneggiato il Teatro, estesi crolli alla Rocca, la scuola media inagibile, come le altre scuole. Reggiolo è stato il Comune di gran lunga più colpito nel reggiano. In particolare, l’inagibilità della Biblioteca Civica ne preclude la frequenza da parte degli studenti, anche se il prestito librario è stato riattivato in una sede provvisoria i cui spazi però non consentono le attività precedentemente destinate alle diverse utenze. L’Istituto Comprensivo ha messo a disposizione propri ambienti per permettere lo svolgimento dell’attività del doposcuola, dell’Università del Tempo Libero, del Corpo Filarmonico e della Scuola di Musica (230 iscritti), i cui docenti, sulla base di una convenzione con l’Amministrazione Comunale, si fanno carico dell’educazione musicale degli alunni della Scuola Primaria. La palestra comunale è tornata disponibile sia per le attività di Educazione Motoria della scuola primaria che per eventi sportivi, mentre è stata donata dalla Regione Emilia Romagna la palestra “Santachiara”, pensata e attrezzata per le lezioni di Educazione Fisica della scuola secondaria di primo grado e per la pratica sportiva di venti associazioni. Il 1° ottobre 2012 è stato inaugurato il nuovo edificio della scuola secondaria di primo grado, finanziato dalla Regione EmiliaRomagna, mentre sono state messe in sicurezza, rese agibili e aperte tutte le altre scuole dell’Istituto. PERCHÉ IL POF? Il Piano dell’Offerta Formativa è la fotografia di ciascun istituto scolastico, con le sue particolarità, le scelte educative che vuole sostenere e gli strumenti organizzativi che ritiene necessari per raggiungere gli obiettivi che si pone. La scuola statale è dotata di una quota di autonomia, funzionale ad interpretare il contesto in cui è inserita e a connettersi al meglio con gli utenti del servizio scolastico, cioè gli alunni, le loro famiglie, il tessuto culturale e sociale, il mondo del lavoro della comunità di appartenenza. È interessante leggere proprio il testo del regolamento che istituisce il POF, il D.P.R. 275/99, che spiega: “(Art. 2) L'autonomia delle istituzioni scolastiche è garanzia di libertà di insegnamento e di pluralismo culturale e si sostanzia nella progettazione e nella realizzazione di interventi di educazione, formazione e istruzione mirati allo sviluppo della persona umana, adeguati ai diversi contesti, alla domanda delle famiglie e alle caratteristiche specifiche dei soggetti coinvolti, al fine di garantire loro il successo formativo, coerentemente con le finalità e gli obiettivi generali del sistema di istruzione e con l'esigenza di migliorare l'efficacia del processo di insegnamento e di apprendimento. 5 (Art.3) 1. Ogni istituzione scolastica predispone, con la partecipazione di tutte le sue componenti, il Piano dell'offerta formativa. Il Piano è il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia. 2. Il Piano dell'offerta formativa è coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi e indirizzi di studi determinati a livello nazionale (...) e riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale, tenendo conto della programmazione territoriale dell'offerta formativa. Esso comprende e riconosce le diverse opzioni metodologiche, anche di gruppi minoritari, e valorizza le corrispondenti professionalità.” Dichiarare le proprie intenzioni formative ed educative è innanzitutto un’assunzione di responsabilità e di rispetto nei confronti di chi usufruisce del servizio scolastico. Alla sua stesura collaborano tutti gli attori che animano la vita della scuola: docenti, collaboratori scolastici, amministrativi, genitori. MAPPA D’ISTITUTO Classi/sezioni Scuola infanzia Villanova 2 Scuola Infanzia Reggiolo 5 21 14 Alunni 42 120 482 287 Insegnanti 6 13 43 34 Assistenti amministrativi Collaboratori 2 scolastici Primaria Secondaria di I grado 7 6 4 5 6 ORGANIGRAMMA 7 DIRIGENTE SCOLASTICO COLLABORATORI DEL DIRIGENTE REFERENTI DI SEDE Agnese Vezzani Antonia Bulgarelli Nadia Capiluppi Antonia Bulgarelli Sc. Secondaria 1° grado Nadia Capiluppi Sc. Primaria Dondi Rossella Sc. Infanzia Villanova Gabriella Flammia Sc. Infanzia Reggiolo Daniela De Finis Elisa Perini FUNZIONI STRUMENTALI Simona Ruini Integrazione diversamente abili Integrazione alunni stranieri Educazione alla salute/Disturbi Specifici di Apprendimento Valeria Ferrari Valutazione RSPP Sabrina Troni Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione SQUADRE EMERGENZA e PRIMO SOCCORSO Dondi Rossella Santonastaso Teresa Calzolari Angela Sassi Elisabetta Molinari Lorena SQUADRE EMERGENZA e PRIMO SOCCORSO Flammia Gabriella Mora Cinzia Alberini Ilaria Benatti Annamaria La Cava Antonietta Guagliumi Morena Stevani Silvana SQUADRE EMERGENZA e PRIMO SOCCORSO Troni Sabrina Capiluppi Nadia Borgonovi Nicoletta Iori Alessandra Chierici Ombretta Scuola dell’Infanzia Villanova Scuola dell’Infanzia Reggiolo Scuola Primaria 8 Iembo Francesca Bazzoni Mara Francesconi Maria Baroni Manuela Lusuardi Elisabetta Caramaschi Adriana Cagnolati Maria D’Eufemia Antonella Perini Elisa Bazzoni Mara Iescone Gennaro Leone Rosa Petratti Ebe Simonazzi Daniela SQUADRE EMERGENZA e PRIMO SOCCORSO PRESIDENTE CONSIGLIO DI ISTITUTO MEMBRI CONSIGLIO DI ISTITUTO MEMBRI CONSIGLIO DI ISTITUTO Bulgarelli Antonia Carra Luigi Davolio Marani Gilda Magnanini Maria Grazia De Rose Isabella Landriscina Patrizia Cugini Ernestina Lorenzini Tiziana Bellelli Stefano Carra Luigi Rabitti Elena Guandalini Franca Naclerio Mariano* Morselli Monica Amorossi Monica Branchini Alessandra Ferraresi Giordana Finelli Giovanni Mondini Claudio Nardo Maria Teresa Negri Sonia Dondi Rossella Flammia Gabriella Accorsi Viviana Borgonovi Nicoletta Boni Graziana Iembo Francesca Negri Sandra Luitprandi Alda Secondaria di I Grado Genitore Genitori Docenti 9 MEMBRI CONSIGLIO DI ISTITUTO Belleli Stefano Calzolari Angela Agnese Vezzani Roberto Ferrari Nadia Capiluppi Valeria Ferrari NUCLEO DI AUTOVALUTAZIONE Gabriella Flammia Cristiana Francesconi Alda Luitprandi Claudio Mondini Personale ATA Dirigente scolastico Esperto esterno Docente Docente Docente Docente Docente Genitore Direttore dei Servizi Generali Amministrativi DSGA Daniela Simonazzi RIFERIMENTO SEGRETERIA Elisabetta Lusuardi Referente Uff. Alunni Bettina Arabia Maria Antonielli Mara Bazzoni Ebe Petratti Uff. Uff. Uff. Uff. Personale Personale Amministrativo Amministrativo CONNESSIONI SCUOLA E TERRITORIO La scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l’acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica. La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, improntata ai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In essa, ognuno con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla cittadinanza, alla realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e il recupero delle situazioni di svantaggio. La comunità scolastica, interagendo con la più ampia comunità civile e sociale di cui è parte, fonda il suo progetto e la sua azione educativa sulla qualità delle relazioni insegnante-studente, contribuisce allo sviluppo della personalità dei giovani, anche attraverso l’educazione alla consapevolezza e alla valorizzazione del loro senso di responsabilità e della loro autonomia individuale. 10 SERVIZI SCOLASTICI 11 PRINCIPI FONDAMENTALI Il mandato istituzionale della scuola italiana ha le sue radici nella Costituzione, che pone l’istruzione come elemento essenziale dell’offerta dello Stato a beneficio della formazione integrale dell’uomo e del cittadino. L’istruzione è diritto e dovere di ogni cittadino e cittadina, in età scolare e per tutta la vita. La nostra Costituzione così asserisce: art. 2: La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale. Art. 3: Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese. Art. 33: L'arte e la scienza sono libere e libero ne è l'insegnamento. La Repubblica detta le norme generali sull'istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi. Art. 34: La scuola è aperta a tutti. L'istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita. I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi. La scuola, in considerazione della complessità della realtà socio-culturale contemporanea e del contesto reggiolese, si impegna a progettare interventi educativo-didattici che valorizzino le capacità dei ragazzi e li aiutino nella conquista di una maggiore sicurezza ed autostima, che favoriscano la socializzazione, la cooperazione, la solidarietà ed il raggiungimento di valori condivisi; promuove il successo formativo e lo "star bene a scuola". Nella consapevolezza che lo sviluppo della personalità si realizza attraverso obiettivi di natura cognitiva ed educativa in un rapporto costante di relazione con gli altri, la scuola altresì si impegna a favorire tutte le opportunità e le esperienze per il raggiungimento di obiettivi tesi alla formazione dell'uomo e del cittadino. La scuola promuove: • Lo sviluppo progressivo delle conoscenze: SAPERE 12 ~ dall'alfabetizzazione di base all'acquisizione di specifiche nelle varie aree disciplinari. conoscenze • Lo sviluppo delle abilità: SAPER FARE ~ comunicare il proprio pensiero, le proprie idee attraverso diverse forme di comunicazione. ~ acquisire progressivamente capacità logiche, scientifiche, operative. ~ organizzare il lavoro in modo autonomo, rispettare tempi e consegne, collaborare nel gruppo. • Lo sviluppo delle competenze: SAPER ESSERE ~ diventare consapevole delle proprie idee, responsabile delle proprie azioni. ~ Maturare una progressiva conoscenza di sé e del proprio rapporto con la realtà esterna. ~ Accettare e rispettare le regole della convivenza civile. ~ Costruire rapporti interpersonali, saper accettare, capire e valorizzare le diversità ~ Orientarsi verso scelte consapevoli di studio e di lavoro. INTEGRAZIONE Alunni diversamente abili Da anni il nostro Istituto si caratterizza per l’integrazione degli alunni diversamente abili che lo frequentano. Sulla base delle risorse a disposizione, (che per quanto riguarda i soggetti diversamente abili sono 1 insegnante di sostegno ogni 132 alunni frequentanti l’Istituto, perciò 1 insegnante di sostegno ogni 2 alunni certificati), sono garantite a questi alunni le condizioni organizzative e didattico-metodologiche finalizzate alla crescita e alla valorizzazione dell’originalità e dell’unicità di ciascuno, (nel rispetto delle diversità e delle identità di ognuno). Tenuto conto che l’integrazione scolastica degli alunni diversamente abili muove dalla capacità degli operatori scolastici e delle altre figure professionali al fine di valorizzare le competenze e rispondere ai bisogni particolari del soggetto, nel nostro Istituto si coordinano le seguenti risorse: • Il docente di sostegno ritenuto indispensabile per il processo di scolarizzazione e socializzazione; • Il personale educativo fornito dall’ Ente Locale; 13 • L’utilizzo delle ore residue degli insegnanti curricolari per completare l’orario degli insegnanti di sostegno; • La stesura del Piano Educativo Individualizzato; • Il coinvolgimento attivo della famiglia in ogni fase del processo di integrazione; • Gli incontri periodici con gli operatori del servizio materno infantile distrettuale e con gli operatori del servizio sociale dell’Ente Locale; • La priorità nell’acquisto e nell’impiego di attrezzature, sussidi speciali e particolari progetti specifici per ampliare l’offerta formativa in base alle disponibilità finanziaria. Alunni di culture diverse La presenza di numerosi alunni stranieri ha comportato per l’Istituto un impegno nuovo, teso a creare le condizioni per un’effettiva integrazione e per fornire reali opportunità di promozione sociale e culturale anche in vista del proseguimento degli studi. Sono stati costituiti nella scuola Primaria e Secondaria gruppi flessibili di alunni stranieri, sulla base delle loro necessità linguistico-culturali, con l’obiettivo di favorire la piena integrazione nel gruppo classe. A ciò recano un utile apporto la collaborazione con l’Ente Locale e la specifica politica regionale di interventi che fanno capo alla Lg.285/97. Sono indispensabili le figure dei mediatori culturali per consentire di mantenere in modo proficuo i necessari rapporti con le famiglie, allo scopo di ottenere risultati di apprendimenti migliori. COMPETENZE CHIAVE EUROPEE “Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione. A conclusione dell’istruzione e formazione iniziale i giovani dovrebbero aver sviluppato le competenze chiave a un livello tale che li prepari per la vita adulta e dette competenze dovrebbero essere sviluppate ulteriormente, mantenute e aggiornate nel contesto dell’apprendimento permanente” (da Allegato alla Proposta di Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio relativo a competenze chiave per l’apprendimento permanente). Dal trattato di Maastrich (1992) in poi, l’Europa si è resa conto che per uscire dalle attuali difficoltà economiche occorre che le conoscenze delle persone aumentino, che siano qualitativamente alte, aperte alla ricerca e al cambiamento rapido delle tecnologie e dei sistemi di comunicazione, che non siano solo teoriche ma si trasformino in “competenze” (cioè… quello che si sa fare con quello che si sa). Queste competenze chiave sono la base per la formulazione dei curricola di studio e per la valutazione delle competenze in tutta Europa. 14 1. Comunicazione nella madrelingua 2. Comunicazione nelle lingue straniere 3. Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia 4. Competenza digitale 5. Imparare a imparare 6. Competenze sociali e civiche 7. Senso di iniziativa e imprenditorialità (autonomia, orientamento, capacità di organizzazione) 8. Consapevolezza ed espressione culturale PROGRAMMI E OBIETTIVI Programmi e obiettivi della Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di Primo Grado si attengono alle Indicazioni Nazionali per il Curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione. Nel dicembre 2012 sono uscite le nuove Indicazioni: http://hubmiur.pubblica.istruzione.it/alfresco/d/d/w orkspace/SpacesStore/8afacbd3-04e7-4a65-9d75cec3a38ec1aa/prot7734_12_all2.pdf Finalità e obiettivi generali della scuola concorrono a rendere l’attività educativa e formativa attenta a promuovere l’accoglienza, l’ascolto, il rispetto di valori condivisi, la conoscenza e l’interazione con il territorio, l’autostima, la valorizzazione delle diversità. Le attività curricolari ed extracurricolari si integrano per permettere a ciascun alunno, secondo i propri ritmi di apprendimento, l’acquisizione di: - Competenze disciplinari 15 - Competenze espressive e comunicative - Competenze creative - Competenze tecnologiche di base - Capacità di progettare e di lavorare in gruppo All’inizio di ogni anno scolastico viene consegnata copia della programmazione didattica di ciascuna classe al rispettivo rappresentante dei genitori che la rende disponibile a tutti gli interessati. L’Istituto Comprensivo ha inteso valorizzare in modo efficace le peculiarità di ogni segmento scolastico (Sc. Infanzia – Sc. Primaria – Sc. Secondaria), producendo e sottoponendo a periodiche revisioni, una programmazione didattica curricolare in continuità fra i tre settori, sulla base dei nuclei fondanti di ciascuna disciplina, per classi parallele e dipartimenti disciplinari. PROGETTI E ATTIVITÁ La scuola statale segue le Indicazioni Nazionali per il Curricolo, che si traducono in attività didattiche di vario genere, realizzate sia secondo le discipline tradizionali, sia attraverso approfondimenti progettuali, organizzati dall’Istituto in connessione con il territorio. La classe è l’ambiente di lavoro prevalente, ma non è l’unico. Anche la disposizione degli arredi si adatta alle scelte didattiche del team docente. I progetti interdisciplinari dell’Istituto vengono realizzati mediante: - attività didattiche frontali in classe anche con utilizzo di nuove tecnologie ( LIM ) - attività a piccoli gruppi di alunni in classe - attività di laboratorio (scientifico, artistico, musicale, informatico…) - conversazioni e confronti - uscite didattiche - attività con esperti esterni 16 SINTESI PROGETTI E ATTIVITÁ ANNO SCOLASTICO 2015/16 PROGETTO/AREA INTERVENTO AZIONI PREVISTE RISORSE UMANE RISORSE MATERIALI INTERNE Integrazione Funzione Coordinamento diversamente strumentale insegnanti di sostegno abili Rapporti con NPI ed educatori comunali Incontri con docenti coinvolti De Finis NPI Miur Daniela(Funzione Educatori strumentale) ASBR Docenti di Neuropsichiatria sostegno e di infantile Logopedisti classe Ass. sociali Gruppo per inclusione Pof Accoglienza alunni stranieri Redazione Pof Funzione Coordinamento azioni strumentale d’accoglienza Fis Resp.: De Rose Isabella Fis Perini Elisa (Funzione strumentale) Miur Commissione (referenti e coordinatori di plesso) + Fis Eventuali accoglienze Bilancio Ore aggiuntive di insegnamento Sc. Secondaria Ore aggiuntive di insegnamento Sc. Infanzia Ore aggiuntive d’insegnamento Fondo flusso migratorio Non pervenuto Ore aggiuntive di insegnamento Sc. Primaria (N.B. Prima di iniziare ore aggiuntive occorre avere autorizzazione scritta) 17 Alfabetizzazione e programmazione con docenti Ref. Dondi Rossella, Flammia Gabriella Commissione: tutte le insegnanti Zanni Valentina Pro.Di.Gio. Sc. Infanzia di Reggiolo e di Villanova Ref. Califano Cristiana Comune Mediazione Mediatori culturali Pro.Di.Gio. Fis Mediazione Sc. Secondaria Sc. Infanzia Reggiolo e Villanova “Laboratorio teatrale” Resp.: Flammia, Dondi Sc. Infanzia Villanova: “Giocare con le parole” Resp.: Dondi, Santonastaso Sc. Infanzia Villanova: “Lo scialle magico delle emozioni” Resp. Sassi Elisabetta Accoglienza/Intercultura Resp.: Alberini, Sc. Infanzia Reggiolo “Un Nese, Mora, Di mondo in musica” Bella, Flammia Progetto regionale con Luzzara (Contributo genitori) / / Fis (N.B. Prima di iniziare ore aggiuntive occorre avere autorizzazione scritta) 18 Alfabetizzazione Sc. Infanzia Reggiolo Benatti, Giugliano, Nese, Schicchi, Boccia (N.B. Prima di iniziare ore aggiuntive occorre avere autorizzazione scritta) Continuità Coordinamento attività di Resp.: Cagnolati conoscenza e accoglienza tra i diversi ordini di Faroni scuola Insegnanti Sc. Sc. Infanzia Incontri di passaggio Primaria nelle ore parrocchiale informazioni tra ordini di di “La Gioiosa” scuole diversi programmazione Solo se arrivano Fondi flusso migratorio Fis Incontri tra docenti di Sc. Ref.: Alberini (Sc. Primaria e Infanzia per Infanzia Reggiolo) Dondi (Sc. Infanzia accoglienza Villanova) / Incontri tra docenti di Sc. Ref. Sc. Secondaria Primaria e Secondaria per Faroni Giuliana accoglienza Fis Approccio alla Lingua Francese (Sc. Primaria) Comer o contributo genitori Resp.: Bertazzoni Sara Attività di orientamento Ref. Faroni classi terze Sc. Secondaria Commissione: Iori, Rinaldi, Frignani, Francesconi Ed. alla Salute Funzione Progetto salute Strumentale DSA e BES-Screening classi 1^ e 2^ Sc. Primaria Ruini Simona (Funzione Strumentale) Ref. Sc. Primaria: Ruini Fis Miur ASBR 19 Progetto di Rilevazione precoce degli indici di rischio DSA Commissione: Negri (seconde) Mausoli (prime) (per la correzione elaborati) Comuni Unione Bassa Reggiana Insegnanti prime e seconde Fis Ref. De Rose Isabella (Sc. Secondaria) Punto d’Ascolto Sc. Secondaria Ref. Sportello Salute: Frignani Roberta Fis Fis Psicologa: Dott.ssa Fontanesi (Pro.Di.GIO.) Psicologa Dott.ssa Unione dei Comuni Davoli Punto d’Ascolto Sc. Primaria Psicologa Dott.ssa ASBR Daria Zanichelli Incontri docenti con Servizi Sociali Educazione alimentare Sc. Secondaria Servizi Sociali Ref. Lorenzini Tiziana (Sc. Secondaria) Psicologa Budget anno Dott.ssa Porro precedente Cooperativa Arcobaleno aprile 2 corsi contemporanei Sc. Primaria e Secondaria Fondi Sabar 20 Sc. Primaria Reggiolo “Coordinamento con Coop e Conad” Resp. Baroni Manuela Educazione al consumo consapevole Informatica Potenziamento della Didattica Multimediale (Sc. Primaria) Robocop / Dott.ssa Alegra Soc. Coop. Alimos Coop ASBR / Ref. Magnani Katiuscia Venturelli Paolo Programma ditta, Bondi annuale Commissione: Aldrovandi Nicola Kora di Mantova Magnani, Aldrovandi, Iori, Casari Fis Benatti Ed. Motoria Percorsi di Sc: Infanzia Reggiolo e psicomotricità Villanova “Il corpo in movimento” Resp.: Brugellis Maria Commissione: insegnanti di sezione Sc. Primaria Resp.: Aloise Primo ciclo: interventi Maria Elena e mirati al Cantagalli Gloria miglioramento della psicomotricità Secondo ciclo: attività sportive (calcio, basket, volley danza, karate e rugby) (N.B. Prima di iniziare ore aggiuntive occorre avere autorizzazione scritta) Comune Esperti delle Vincolato a Società sponsorizzazione Sportive: Giulio Scaratti, Valeria Manfredini, Nausica Pavesi, Dimmo Garavaldi Miur Interventi esperti esterni delle Società Sportive (rugby, calcio a 5) (collaborazione gratuita) 21 Sc. Secondaria: Gruppo Sportivo pomeridiano Tornei d’Istituto Gare sportive Progetto Multisport Giochi della Gioventù Giochi Sportivi Studenteschi Ore da definire a seguito di approvazione gruppo sportivo Ref.: Naclerio M. (Sc. Secondaria) Fis Stesura progetto, contatti con esperti esterni, organizzazione gare, ecc. Ed. Ambientale Ambiente Sc. Infanzia Reggiolo Ref.: Boccia Commissione: La Cava, Marchetti, Mora, Giugliano Esperta esterna volontaria Fondi Sabar Sc. Primaria Reggiolo Resp. Baroni Manuela Esperta esterna da definire Fondi Sabar Sc. Infanzia Villanova “Giochiamo con i 5 sensi” Resp. Santonastaso Teresa Sc. Primaria Ref.: Perini Reggiolo “L’orto scolastico” Ed. alla Legalità Fondi Sabar Genitori, nonni Sementi, una vanga, esperti del concime, piantine di settore vario tipo. ecc. Sc. Secondaria Reggiolo Attività disciplinare Resp.: Bulgarelli Antonia / Sc. Infanzia Villanova “Sicuri in strada” Sc. Infanzia Reggiolo “Sicuri in strada” Resp. Dondi Resp.: Flammia Polizia Municipale Fis Sc. Primaria Reggiolo Resp. Caramaschi Fis Polizia Municipale Vigili Urbani / 22 Sc. Secondaria Reggiolo Educazione alla legalità relativa alla disciplina sulle strade e Primo Soccorso Davolio Marani Esperti della (Pronto Croce Rossa soccorso ed Italiana Educazione stradale) Gratuito Fis Legalità Lucia Cani Gratuito Bertazzoni Mirco Fis Incontro con l’autore Gherardo Colombo *** Sc. Secondaria Reggiolo Classi terze Progetto Globalizzazione ***Legato a Fondi Auser/Unione Bassa Reggiana Resp.: Cani Lucia Equipe di formatori Progetto di rete IC Bassa Reggiana sulla Legalità Reggiolo capofila Approfondimenti Percorso di Lingua disciplinari Inglese Contributo genitori o economie Fis Legato a bando Miur Sc. Infanzia Reggiolo: Ref.: Boccia Commissione: La Cava, Marchetti Sc. Infanzia Villanova “Mi diverto con l’inglese” Resp.: Dondi Fis Esperta esterna Morellini Samantha / Sc. Primaria Resp.: Ferrari Reggiolo Aspettare (CLIL)+ e-Twinning organico potenziato Miur (o Contributo genitori) Sc. Secondaria Reggiolo “Corrispondenza in Lingua Francese” Buste rinforzate e spese di spedizione Resp.: Bertazzoni Sara Bilancio 23 Classi terze Madrelinguista (Lingua Inglese) Ref.: Boni Madrelinguista Donazioni Comer Commissione: Magnanini Fis Madrelinguista (Lingua Francese) Ref.: Bertazzoni Madrelinguista Donazioni Comer Sara Fis Sc. Secondaria Reggiolo Progetto Giornalino Scolastico con il quotidiano Repubblica Sc. Infanzia Reggiolo e Villanova “Abitare la scuola” Bulgarelli Luitprandi Fis Resp.: Santonastaso Commissione: Benatti, Mora / Sc.Infanzia Reggiolo e Villanova “Linguaggi in dialogo” Resp.:Dondi, Flammia Esperti esterni Fondi provinciali (pedagogiste e atelierista) Matematica Sc.Infanzia Reggiolo “MatematicaMente” Resp.: La Cava, Commissione: Alberini, Benatti, Speranza, Nese, Boccia Fis Teatro Sc. Secondaria Reggiolo “Teatri-Amo” Ref.: Califano Cristiana Esperto esterno volontario: Cavalli Marco In presenza di fondi esterni o contributo Sabar per teatro Ed. Musicale Sc. Infanzia Reggiolo e Villanova “Musica: ascoltando le emozioni” Resp.: Flammia, Dondi Commissione: tutte le insegnanti delle Sc. Infanzia Reggiolo e Villanova Scuola di Musica Comunale di Reggiolo In presenza di fondi per esterni Provincia 24 Sc. Primaria Reggiolo (tutte le classi): Progetto Musica (attività didattica e spettacolo) Francesconi M. Esperti di musica: Chiuchiolo Antonella De Gaspari Paolo Sc. Secondaria Docenti: Reggiolo: Carra, Casari esibizioni musicali in vari momenti della vita scolastica (N.B. Prima di iniziare ore aggiuntive occorre avere autorizzazione scritta) Valutazione Confronti per Tabulazione classi parallele esiti prove, incontri tra docenti classi ponte, raccolta prove per classi parallele, ecc… Amministrazione Comunale di Reggiolo Fis Ref. Ferrari Miur (Funzione Strumentale) Ref. Sc. Secondaria (Francesconi C.) Ref. InvalsiMatematica Sc. Secondaria Bulgarelli Fis Organizzazione somministrazione prove nelle varie classi Scuola Sec. Nucleo di Autovalutazione Vezzani A. Capiluppi N. Ferrari V. Flammia G. Luitprandi A. Francesconi C. Mondini C. 25 VALUTAZIONE La valutazione è una raccolta di informazioni che permette ai docenti di compiere scelte relative al percorso didattico ed educativo degli alunni nell’ottica del miglioramento. Essa risulta così un sistema di controllo e di verifica delle diverse ipotesi didattiche e dei processi di apprendimento. Scopo della valutazione è, dunque, far conoscere: • • • all’allievo la sua posizione rispetto agli obiettivi prefissati; ai docenti l’efficacia delle proprie strategie didattiche per eventualmente modificare le metodologie e il percorso d’insegnamento; alle famiglie i livelli conseguiti dagli alunni in funzione di abilità, conoscenze, competenze e comportamenti. Strumento privilegiato per raccogliere dati sul percorso scolastico dell’allievo sono le verifiche. Esse sono: • • formative, cioè proposte periodicamente allo scopo di verificare la gradualità dei processi di apprendimento ed eventualmente organizzare azioni di recupero immediato; sommative, alla fine del quadrimestre e dell’anno scolastico, intese a verificare il risultato finale dei processi di apprendimento in rapporto alla situazione di partenza. Le verifiche si dividono in: • prove scritte: − − − − − − − • test a scelta multipla prove vero/falso completamenti prove a risposta aperta stesura di elaborati a tema relazioni, resoconti, diari scritti realizzazione di progetti e prodotti; prove orali: − colloqui, interrogazioni, audizioni, (auto registrazioni), interventi, discussioni su argomenti di studio, esposizione di attività svolte; • prove operative e pratiche: 26 prove grafico-cromatiche, prove strumentali e vocali, test motori, prove tecnico-pratiche. Da alcuni anni vengono predisposte all’interno della scuola primaria e secondaria di primo grado alcune prove di verifica comuni per classi parallele. Ciò significa che i docenti dello stesso anno si riuniscono per confrontarsi sulle attività svolte e strutturano di comune accordo prove volte a valutare conoscenze, abilità e competenze acquisite dagli alunni. Insieme nasce un confronto anche sui criteri da utilizzare per giungere a giudizi valutativi condivisi. Le prove di verifica vengono valutate in base a criteri, quali: - conoscenza dei contenuti capacità di fare collegamenti lessico specifico capacità di sintesi e di rielaborazione personale L’attribuzione del voto tiene conto del livello di partenza dell’alunno, della padronanza delle competenze raggiunte, dei progressi compiuti. • Criteri generali della Scuola Primaria e Secondaria di primo grado utilizzati sul documento di valutazione per l’attribuzione del voto nelle singole discipline: Voto Criteri valutativi 10 − Conoscenze ampie e articolate. − Capacità di applicazione delle conoscenze in situazioni nuove, cogliendo e collegando i concetti appresi. − Capacità di rielaborazioni e sintesi personali. − Piena padronanza dei linguaggi specifici delle discipline. − Piena autonomia nell’uso degli strumenti operativi propri delle discipline. − Applicazione e trasferimento delle competenze apprese in modo critico e personale in ogni contesto. 27 9 − − − − Conoscenze organiche e articolate. Capacità di applicazione delle conoscenze in situazioni nuove. Produzioni corrette e articolate. Padronanza dei linguaggi specifici delle discipline. − Piena autonomia nell’uso degli strumenti operativi propri delle discipline. 8 − Conoscenze articolate. − Capacità di applicazione delle conoscenze in situazioni via via più complesse. − Produzioni corrette. − Padronanza dei linguaggi specifici delle discipline. − Adeguata autonomia nell’uso degli strumenti operativi propri delle discipline. 7 − Conoscenze corrette ma parziali. − Capacità di applicazione delle conoscenze in situazioni semplici, già affrontate. − Produzioni essenziali e non approfondite. − Uso abbastanza corretto dei linguaggi specifici delle discipline. − Adeguata autonomia nell’uso degli strumenti operativi propri delle discipline. 6 − − − − − Conoscenze solo essenziali. Modesta capacità di applicazione delle conoscenze. Produzioni imprecise e non completamente autonome. Comprensione parziale dei problemi. Uso impreciso e non sempre appropriato dei linguaggi specifici delle discipline. − Uso sostanzialmente corretto degli strumenti operativi propri delle discipline. 5 SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA 28 − Conoscenze lacunose e frammentarie. − Disorganizzazione del lavoro. − Mancanza di autonomia. − Difficoltà di comprensione dei problemi. − Discorso disorganico e non finalizzato al contesto. − Strumenti operativi, propri delle discipline, usati con difficoltà. − Conoscenze superficiali e parziali. − Carente organizzazione del lavoro. − Non raggiungimento degli obiettivi minimi. − Difficoltà di comprensione dei problemi. − Discorso disorganico. − Strumenti operativi, propri delle discipline, usati con difficoltà. 4 SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA − Conoscenze lacunose e frammentarie. − Disorganizzazione del lavoro. − Mancanza di autonomia. − Difficoltà di comprensione dei problemi. − Discorso disorganico e non finalizzato al contesto. − Strumenti operativi, propri delle discipline, usati con difficoltà. • Criteri generali della Scuola Primaria per la valutazione del comportamento Valutazione 1. Si comporta in modo consapevolmente responsabile nel rispetto delle regole. 2. Si comporta in modo responsabile nel rispetto delle regole. 3. Si comporta in modo non sempre responsabile e adeguato alle regole. 4. Si comporta in modo poco responsabile e scarsamente Criteri − Capacità di adottare un comportamento corretto e consapevole in ambito scolastico. − Capacità di relazionare correttamente con adulti e compagni. − Capacità di rispettare gli arredi scolastici, gli oggetti propri e altrui. 29 adeguato alle regole. 5. Si comporta in modo non responsabile e non adeguato alle regole. • Criteri generali della Scuola Secondaria di primo grado per la valutazione del comportamento: VOTO IN DECIMI 10 9 INDICATORI Comportamento Corretto e responsabile Impegno Puntuale e costante Frequenza Regolare Partecipazione Attiva e collaborativi Sanzioni Nessuna Comportamento Corretto Impegno Puntuale e costante Frequenza Regolare Partecipazione Interessata e attenta Sanzioni Nessuna Comportamento Abbastanza corretto Impegno Regolare Frequenza Regolare Partecipazione Attiva, ma con interventi non sempre pertinenti Sanzioni Richiami verbali e/o note per infrazioni sul diario Comportamento Non sempre corretto 8 7 DESCRITTORI 30 6 Impegno Limitato e non sempre costante Frequenza Assenze e anticipate Partecipazione Discontinua e con interventi non sempre pertinenti Sanzioni Richiami verbali e/o note sul registro di classe Comportamento Scorretto, poco responsabile, con funzione negativa sul gruppo classe Impegno Saltuario Frequenza Irregolare, anticipate Partecipazione Scarsa con interventi inopportuni Sanzioni Ripetute note sul registro di classe Comportamento Scorretto e irresponsabile Impegno Assente in quasi tutte le discipline Frequenza Irregolare, anticipate Partecipazione Assente o finalizzata ad un grave ripetuto disturbo delle lezioni Sanzioni Ripetute note sul registro sospensione dalle lezioni 5 ritardi frequenti frequenti frequenti, ritardi ritardi e e di uscite uscite uscite e classe, La comunicazione degli esiti di valutazione alle famiglie avviene attraverso una: • valutazione periodica - visione delle prove di verifica; - comunicazione del voto riportato sul diario; - colloqui individuali. 31 • Valutazione quadrimestrale - consegna del documento di valutazione. La valutazione quadrimestrale, espressa sul documento individuale di valutazione, rappresenta la sintesi, da parte di ciascun docente, di almeno tre dati valutativi riferiti ad ogni singolo alunno. Tali dati possono riferirsi a prove scritte, orali e/o pratiche. In riferimento alla scuola secondaria di primo grado, il voto di idoneità per l’ammissione all’esame di licenza media non risulta dalla media matematica dei voti delle singole discipline, ma tiene conto del percorso scolastico compiuto dall’allievo nei tre anni della scuola secondaria. Il voto di licenza, invece, è determinato dalla media dei voti in decimi ottenuti dall’allievo nelle singole prove d’esame, comprese le prove Invalsi, e del voto di idoneità. Alla fine della terza media viene rilasciato anche il certificato delle competenze acquisite dagli alunni durante il percorso scolastico. La normativa ministeriale prevede per la scuola secondaria di primo grado la non ammissione alla classe successiva nel caso di assenze dell’alunno superiori ad ¼ dell’orario scolastico annuale. Per casi eccezionali la scuola può stabilire motivate deroghe al suddetto limite. La valutazione degli apprendimenti e del comportamento sono regolati dal DPR n. 122/2009 (regolamento sulla valutazione). L’ Istituto Comprensivo di Reggiolo, nell’ottica dell’autovalutazione, si confronta con il sistema scolastico nazionale tramite la somministrazione delle prove INVALSI. Nell’a.s.2012-2013 il nostro Istituto ha avviato un processo di autovalutazione mediante un NUCLEO DI AUTOVALUTAZIONE presieduto dal Dirigente Scolastico e costituito da una rappresentanza di docenti appartenenti ai tre ordini scolastici, da un rappresentante dei genitori e da un esperto esterno. L’attività ha previsto l’individuazione dei punti deboli e dei punti di forza relativi ad apprendimenti e processi attivati, permettendo l’individuazione di obiettivi finalizzati al miglioramento. 32 CRITERI PER LA FORMAZIONE DELLE CLASSI PRIME • • • • • • • • Informazioni fornite dai docenti della scuola precedente. Equilibrio numerico ( per sesso, per età in caso di anticipo, per provenienza, per particolari casi di situazioni difficili documentate). Presenza, nelle diverse classi, di alunni delle varie fasce di livello in relazione alle competenze possedute. Inserimento di ogni alunno in un gruppo di compagni provenienti dalla sc. precedente (almeno uno). Attenzione particolare agli alunni diversamente abili. Considerazione dei casi di incompatibilità segnalati dai docenti della scuola precedente. Inserimento degli alunni in classi con docenti senza vincoli di parentela, quando possibile. Assegnazione del corso tramite sorteggio. PARTECIPAZIONE Per garantire l’efficacia dell’offerta formativa e il benessere degli alunni, la scuola non può lavorare da sola. È indispensabile stabilire non solo un’alleanza educativa tra la famiglia e gli operatori, ma anche un sistema di partecipazione reale alle decisioni importanti. Per questo gli organi collegiali (collegio docenti, consigli di intersezione, interclasse e classe, consiglio di Istituto) lavorano in sinergia; la legge (DPR 416/74; DPR 297/94) stabilisce le modalità della partecipazione delle varie componenti. La sintesi di tutti gli attori che a vario titolo vivono la scuola è il Consiglio di Istituto, organo politico della scuola. RAPPRESENTANTI GENITORI CONSIGLI DI INTERSEZIONE della Scuola dell’Infanzia di Reggiolo: Sez.3^A Sez.3^B Sez.4^A Sez.5^A Sez.5^B Leoni Barbara Laudando Antonio Murolo Giampaola Urena Dominga Artoni Stefania CONSIGLI DI INTERSEZIONE della Scuola dell’Infanzia di Villanova: 33 Sez. A mista(piccoli-medi) Ascari Patrizia Sez. B mista ( medi-grandi) Campari Silvia CONSIGLI DI INTERCLASSE della Scuola Primaria: Classe 1^ A Tava Prisca Classe 1^ B Marignoni Lorenza Classe 1^ C Panizza Sandra Classe 1^ E Benelli Francesca Classe 2^ A Vezzani Gloria Classe 2^ B Arioli Alessandra Classe 2^ C Troni Elena Classe 2^ E Galafassi Alessia Classe 3^ A Covri Maro Classe 3^ B Bulgarelli Cecilia Classe 3^ C Accardo Grazia Classe 3^ D Visentini Daria Classe 3^ E Dallai Alessia Classe 4^ A Lasagna Lisa Classe 4^ B Cavalli Jessica Classe 4^ C Negri Loriana Classe 5^ A Mora Alessandra Classe 5^ B Petocchi Mirella Classe 5^ C Lodi Cinzia Classe 4^E Cani Paolo Classe 5^E Branchini Alessandra CONSIGLI DI CLASSE della Scuola Secondaria di I grado: Classe 1^A Amorosi Monica Crotti Cristina Paraluppi Paola Gareri Giuseppina Classe 1^B Benati Claudia Classe 2^A Negri Sonia Fregni Mara Balasini Elena Fortino Angelica Classe 2^B Morini Paolo Malagoli Barbara Caminelli Liana Moretti Katia Classe 1^C Vezzani Giorgia Campari Paola Troni Sabrina Catellani Natalia Classe 1^D Amorossi Maria Bassi Antonella Burchi Lara Spinelli Raffaella Classe 1^E Avanzini Corrado Benelli Francesca Caprari Elisa Luppi Mirco Classe 2^C Ravazzini Cristian Valenza Simona Losi Roberto Malagutti Ivan Classe 2^D Domenici Antonella Giorgi Claudio Ballesini Maria Lodi Cinzia Classe 3^A Iembo Francesca Lugli Marianna Valenza Gabriella Classe 3^B Calzolari Rossana Crema Emmanuela Origi Crisitna Vocale Michele Classe 3^C Giliberti Antony Corradi Simone Bonaretti Lorenza Classe 3^D Manfrin Antonietta Negri Loriana Parascandolo Paolo Classe 3^E Benelli Francesca Bolondi Rita Ghidoni Gabriele Magnani Erika 34 INCONTRI SCUOLA E FAMIGLIA Scuola dell’Infanzia ASSEMBLEE DI SEZIONE COLLOQUI CONSIGLI D’INTERSEZIONE (INCONTRI CON I RAPPRESENTANTI DI SEZIONE) A settembre (generale) A ottobre A gennaio A giugno A settembre A giugno A ottobre A novembre A febbraio Ad aprile Ove si riscontri la necessità possono essere convocati incontri straordinari. A dicembre e a giugno sono previsti momenti di festa con le famiglie. Scuola Primaria ASSEMBLEE DI CLASSE COLLOQUI CONSIGLI D’INTERCLASSE (INCONTRI CON I RAPPRESENTANTI DI CLASSE) A settembre A settembre A novembre semblgenerale (classiprime A ottobre A novembre A gennaio A marzo A febbraio A maggio A giugno A marzo Ove si riscontri la necessità possono essere convocati incontri straordinari Scuola Secondaria ASSEMBLEE DI CLASSE COLLOQUI CONSIGLI DI CLASSE ( CON I RAPPRESENTANTI DI CLASSE) A settembre Ogni settimana A novembre A ottobre A novembre Ad aprile A marzo A febbraio A giugno A giugno Ove si riscontri la necessità possono essere convocati incontri straordinari 35 FUNZIONAMENTO SCUOLA DELL’INFANZIA Il funzionamento del servizio va da settembre a giugno (in base al calendario scolastico), dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 16.00. Sono previsti servizi a richiesta individuale (richieste da compilare presso l’Ufficio Scuola del Comune): - ingresso anticipato 7.30-8.00, - orario prolungato 16.00-18.15 , - servizio trasporto mattino e/o pomeriggio, - servizio mensa, - servizio sociale estivo. Il servizio scolastico è gratuito, sono a pagamento i servizi aggiuntivi a domanda individuale se richiesti. La proposta didattica si articola nei “Campi di esperienza”: “IL SE’ E L’ALTRO” - grandi domande, senso morale, vivere insieme “IL CORPO E IL MOVIMENTO” - identità, autonomia, salute “LINGUAGGI, CREATIVITA’, ESPRESSIONE” - gestualità, arte, musica, multimedialità “I DISCORSI E LE PAROLE” - comunicazione, lingua, cultura “LA CONOSCENZA DEL MONDO” - ordine, misura, spazio, tempo, natura SCUOLA PRIMARIA 14 classi a 27 h: dalle 8.00 alle 12.30, dal lunedì al sabato. 5 classi a 40 ore: dalle 8.00 alle 16.00, dal lunedì al venerdì. Programmazione settimanale degli insegnanti il mercoledì dalle 16.00 alle 18.00. Il servizio scolastico è gratuito, sono a pagamento i servizi aggiuntivi a domanda individuale, se richiesti all’Ufficio Scuola del Comune. INSEGNAMENTI LINGUA ITALIANA 1^ 2^ 3^ 4^ 5^ TEMPO PIENO 8 7 6 6 6 8 o 9 (sett. Alterne) 36 STORIA 2 2 2 2 2 2 GEOGRAFIA 2 2 2 2 2 2 RELIGIONE (o Attività alternative) 2 2 2 2 2 2 MUSICA 1 1 1 1 1 1 ED. IMMAGINE 1 1 1 1 1 1 MATEMATICA 6 6 6 6 6 6 o 7 (sett. Alterne) SCIENZE 2 2 2 2 2 2 TECNOLOGIA 1 1 1 1 1 1 MOTORIA 1 1 1 1 1 1 LINGUA INGLESE 1 2 3 3 3 3 27 27 27 27 27 30+ 10 ore mensa TOTALE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Ingresso: ore 8.05 con inizio lezioni ore 8.10 Uscita: ore 13.10 Intervallo: ore 11.05 – 11.15 Monte ore annuale L’orario annuale obbligatorio delle lezioni prevede complessive 990 ore, corrispondenti a 29 ore settimanali, più 33 ore annuali da destinare ad attività di approfondimento di materie letterarie, per un totale di 30 ore settimanali. Il nostro Istituto ha scelto di riservare all’insegnamento di geografia la trentesima ora di approfondimento di materie letterarie. 37 Quadro orario settimanale delle materie INSEGNAMENTI Italiano Storia Geografia Approfondimento (Geografia) Matematica Scienze Naturali e Sperimentali NUMERO ORE SETTIMANALI 6 2 1 1 4 Tecnologia Inglese Seconda lingua comunitaria (Francese) Arte e immagine Scienze motorie e sportive Musica Religione/Attività alternativa 2 3 2 2 2 2 2 1 Totale 30 L’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione”, previsto dall’art. 1 del decreto-legge n.137 del 2008, convertito, con modificazioni, dalla legge n.169 del 2008, è inserito nell’area storico-geografica. Comunicazioni scuola-famiglia Ogni alunno riceve, all’inizio dell’anno scolastico, nel corso della prima assemblea di classe con i genitori, il diario per le comunicazioni scuola-famiglia che dovrà sempre tenere nello zaino. Il diario è utilizzato come libretto per la valutazione e riporta: • I dati anagrafici dell’alunno • La firma dei genitori o di chi ne fa le veci • Estratto del Regolamento d’Istituto • I voti conseguiti nelle prove di valutazione di ciascuna disciplina • Le comunicazioni autorizzazioni…) scuola-famiglia (convocazioni, note, avvisi, • Le giustificazioni delle assenze 38 I GENITORI SONO INVITATI A PRENDERE VISIONE DI QUANTO RIPORTATO SUL DIARIO. QUOTIDIANAMENTE REGOLAMENTO D’ISTITUTO Delibera n. 2 del Consiglio di Istituto del 14/01/2013 ART. 1 - DISPOSIZIONI GENERALI SUL FUNZIONAMENTO DEGLI ORGANI COLLEGIALI 1. Tutti gli organi collegiali (Consiglio di Intersezione, Interclasse, Classe, Collegio Docenti e Consiglio di Istituto), pur nella diversità delle rispettive competenze loro attribuite dalla legge e dal presente regolamento, devono concorrere alla realizzazione dei fini indicati nel Progetto di Istituto e promuovere iniziative di collaborazione con gli altri organi collegiali. 2. Le delibere degli organi collegiali, salvo non contengano una precisa data di scadenza, rimangono in vigore e producono effetti sino a quando non siano state modificate o sostituite da successive delibere (principio della prorogatio) o superate da norme di più alto livello. 3. L'ordine del giorno non può essere modificato durante la seduta. Non è consentito discutere di argomenti non inseriti all'ordine del giorno. Prima che abbia inizio la discussione di un argomento all'ordine del giorno, ogni membro può presentare una mozione d'ordine modificativa della sequenza dei punti all'ordine del giorno non ancora discussi. Sull'accoglimento della mozione si pronuncia quindi l'organo collegiale con votazione palese. 4. Proposte di argomenti all'ordine del giorno del Collegio Docenti devono essere presentate entro dieci giorni dalla data prevista per la convocazione al dirigente scolastico, che ne valuta l'inserimento. 5. Per poter intervenire, è necessario prenotarsi presso il presidente. Nessuno può intervenire nel dibattito se prima non abbia chiesto e ottenuto la parola dal presidente. La durata degli interventi non può, di norma, eccedere i 5 minuti. Tutti i membri dell'organo collegiale, avuta la parola dal presidente, hanno diritto ad intervenire sugli argomenti in discussione, secondo l'ordine di iscrizione, senza essere interrotti e per il tempo strettamente necessario. 6. Presupposti della validità delle votazioni sono i due elementi così definiti: quorum "costitutivo" formato dalla maggioranza dei votanti presenti alla seduta (50% + 1); quorum "deliberativo" formato dalla maggioranza dei voti validamente espressi, esclusi pertanto gli astenuti. Nel caso di due proposte fra loro alternative viene accolta la delibera che riceve il maggior numero dei voti validamente espressi (escluse pertanto le astensioni). In caso di parità prevale il voto del presidente. 7. Nel caso di votazione segreta, il quorum "costitutivo" cioè dei partecipanti iniziali alla seduta è raggiunto dalla metà + 1 dei votanti; per il quorum "deliberativo" è necessaria la maggioranza dei voti validamente espressi, non considerando i voti nulli e le schede bianche. 8. Se le proposte contrapposte sono più di due, si procede ad una prima votazione in successione di ciascuna proposta solo per la determinazione dei voti favorevoli alla proposta stessa. Le due proposte che hanno ottenuto più voti passano al ballottaggio. Il ballottaggio consiste nel votare le due proposte 39 singolarmente considerate. Viene approvata quella che ha ottenuto più voti favorevoli. Il presidente legge le proposte di delibera e le pone in votazione. Esauriti gli iscritti a parlare, il presidente dichiara chiusa la discussione e dà inizio alle dichiarazioni di voto. 9. Ciascun membro dell'organo collegiale può esporre i motivi per i quali voterà a favore o contro, oppure si asterrà, per un tempo non superiore ai cinque minuti. Ogni dichiarazione di voto (favorevole, contrario, astenuto) può essere riportata nel verbale della seduta su richiesta esplicita del dichiarante. 10. Una volta avviate le operazioni di voto, non è più possibile intervenire per nessun motivo e di conseguenza non sono consentiti commenti dopo la votazione. 11. Il verbale della seduta è redatto da persona delegata dal presidente. La redazione dei verbali degli organi collegiali avrà carattere sintetico. Saranno riportate le proposte, i risultati delle votazioni e le delibere approvate. Il contenuto degli interventi sarà riportato integralmente solo nel caso in cui l'intervenuto chieda espressamente la messa a verbale di specifiche frasi. In tal caso il dichiarante ha la facoltà di produrre il testo della sua dichiarazione oppure di dettarlo direttamente al segretario. Il verbale indicherà l'effettiva durata della seduta e verrà letto e votato per approvazione nella seduta successiva. Osservazioni sul verbale vengono avanzate in sede di approvazione dello stesso. 12. Il verbale del Collegio Docenti è redatto di norma entro dieci giorni dalla data della seduta e messo a disposizione dei docenti che ne facciano richiesta. 13. L'estratto del verbale del Consiglio d'Istituto è redatto di norma entro dieci giorni dalla data della seduta e inviato ai membri del Consiglio d’Istituto. Seguirà la pubblicazione delle delibere all'albo dell'IC dopo l'approvazione del verbale nella seduta successiva. ART. 2 - FORMAZIONE CLASSI/SEZIONI 1. Le classi/sezioni vengono formate dal dirigente scolastico o suoi delegati prima dell'inizio delle lezioni e, di norma, rimangono immutate sino all'integrale compimento del corso. 2. per accogliere l’iscrizione l’alunno deve possedere almeno uno dei seguenti criteri: - Residenza nel Comune di Reggiolo - Iscrizione precedente ad un altro ordine di scuola dello stesso Istituto Comprensivo - Iscrizione attuale di un fratello/sorella nello stesso Istituto Comprensivo. 3. I criteri per la formazione delle classi sono deliberati dal Consiglio d'Istituto. Il criterio base è l'equieterogeneità delle classi prime di ogni ordine di scuola per quanto riguarda provenienza geografica degli alunni, sesso, livello di preparazione di partenza desunto dalle schede di valutazione e dai colloqui con gli insegnanti della scuola di provenienza. 3. In presenza di più classi prime la scelta del corso avviene per sorteggio presso la sede scolastica di pertinenza, alla presenza del Dirigente Scolastico (DS) o suo delegato e dei genitori degli alunni interessati. Verrà redatto verbale firmato dal DS e da un genitore presente. 4. E' fatta salva l'autonomia del dirigente scolastico nella valutazione di situazioni particolari, anche a seguito di richieste motivate o documentate dalle famiglie; queste ultime, esclusa l'assegnazione ad un determinato corso, saranno soddisfatte nei limiti del possibile, purché non ostacolino la costituzione di classi prime equieterogenee. 5. Per l'assegnazione alle classi degli alunni disabili, il dirigente scolastico prende contatto con gli specialisti che li hanno in cura, con i genitori e con il 40 gruppo di insegnanti interessati della scuola di provenienza e di destinazione. 6. Il dirigente scolastico prende contatto con i team docenti di ogni ordine di scuola per quanto riguarda l'inserimento degli alunni stranieri, di quelli che presentano situazioni di disagio, difficoltà, svantaggio e dei ripetenti. 7. Per le classi successive alla prima sono adottati i seguenti criteri: • mantenere classi equilibrate nel numero, nel rapporto maschi - femmine e per fasce di livello; • inserire i ragazzi che ripetono una classe possibilmente nello stesso corso (salvo valide motivazioni); • evitare, se possibile, che gli insegnanti abbiano alunni con rapporti di parentela; inserire gli alunni stranieri di recente immigrazione nella classe corrispondente o precedente a quella di appartenenza in base all'età anagrafica, tenendo conto della valutazione del team docente e del numero di alunni per classe. 8. I criteri riportati nei commi precedenti del presente articolo valgono anche nel caso di sdoppiamenti di classe dopo il primo anno di corso. 9. Gli alunni provenienti dai comuni limitrofi di norma non vengono accolti salvo il caso di una congrua disponibilità di posti dando priorità a chi ha i genitori che lavorano nel Comune di Reggiolo. 10. Gli alunni con diritto all’anticipo scolastico potranno essere accolti dopo tutte le domande dei residenti. 11. Nella Scuola dell'Infanzia in caso di trasferimento o perdita del diritto alla conservazione del posto verrà data la precedenza agli alunni in lista d'attesa CRITERI DI ACCESSO ALLA SCUOLA DELL’INFANZIA 1. Residenza nel Comune di Reggiolo 2. Notizie relative al bambino Bambino portatore di handicap (certificazione L.104/92) precedenza Bambino da accogliere nella sezione Grandi (in entrata alla scuola primaria l’anno successivo) Precedenza* Bambino che ha frequentato il nido 5 punti (da autocertificare se la frequenza è avvenuta in altro comune) 3. Notizie relative al nucleo familiare Nucleo familiare in grave difficoltà segnalato e documentato precedenza Dai Servizi Sociali Invalidità al 100% di un coniuge con necessità di assistenza continua documentata Precedenza Invalidità al 100% di un secondo figlio con necessità di Precedenza assistenza continua documentata Presenza in famiglia di un solo genitore 5 punti Per ogni figlio di età 0/3 anni 3 punti 41 Per ogni figlio di età 3/5 anni 2 punti Per ogni figlio in età della scuola dell’obbligo 1 punto 4. Notizie relative alla situazione occupazionale del nucleo familiare Un solo genitore lavora 1 punto Entrambi i genitori lavorano 5 punti 5. Liste d’attesa Per ogni anno di inserimento nelle liste di attesa 2 punti N.B.: * per godere della precedenza è richiesta la permanenza a mensa, salvo valutazione del Dirigente Scolastico in situazioni seriamente motivate e documentate. - a parità di punteggio ha precedenza il bambino con data di nascita antecedente; - in caso di ulteriore parità si procederà al sorteggio; - le richieste dei genitori non residenti nel Comune di Reggiolo verranno poste in coda alla graduatoria di Istituto. ART. 3 - ORARIO DI SERVIZIO - ORARIO DELLE LEZIONI 1. L'orario delle lezioni deve essere ispirato ai criteri didattico-educativi e alle esigenze degli alunni. 2. Le lezioni si articolano su cinque giorni settimanali nelle Scuole dell'Infanzia (SI), su sei giorni settimanali nella Scuola Primaria (SP) e nella Scuola Secondaria di primo grado (SSDPG). 3. Le lezioni devono avere inizio - alle ore 8.00 nelle scuole dell'infanzia e nella scuola primaria - alle ore 8.10 nella scuola secondaria di I grado - alle ore 14.00 nella scuola primaria - alle ore 14.10 nella scuola secondaria di I grado (per eventuali gruppi di studio) 4. Gli alunni della scuola dell'infanzia possono entrare tra le ore 8.00 e le ore 9.00. 5. Gli alunni della Scuola Primaria e della Scuola Secondaria di primo grado entrano in classe nei cinque minuti che precedono l'inizio delle lezioni. 6. I docenti in servizio nella prima ora di lezione antimeridiana e pomeridiana, o loro sostituti, attendono gli alunni nelle aule. Il percorso degli alunni avviene sotto la vigilanza del personale ausiliario. 7. Nella SP il docente in servizio nella classe al momento della ricreazione sorveglia gli alunni; quello dell'ultima ora li accompagna all'uscita dell'edificio. 8. Nella SSDPG il docente in servizio nel turno di assistenza sorveglia gli alunni durante la ricreazione nella zona stabilita; quello dell'ultima ora li accompagna all'uscita dell'edificio. 9. L'uscita per fine lezioni avviene sotto la vigilanza dei docenti che accompagnano gli alunni fino al confine delle pertinenze scolastiche con 42 l'assistenza del personale ausiliario. 10. Gli alunni della SP trasportati con scuolabus sono accompagnati fino al mezzo e consegnati all' autista. 12. Le ore a disposizione della scuola, all'interno dell'orario di servizio dei docenti, sono utilizzate per attività di potenziamento o recupero anche all'interno delle classi, salvo necessità di sostituzioni interne. ART. 4 - CONSERVAZIONE RISERVATEZZA DEI DATI DEI DOCUMENTI SCOLASTICI E 1. I registri personali dei docenti della SSDPG sono conservati e chiusi a chiave negli armadietti in sala insegnanti e sono prelevati/riposti personalmente, senza deleghe ad alunni. 2. I registri di classe della SSDPG sono quotidianamente ritirati dalla sala insegnanti prima dell'inizio delle lezioni dal docente della prima ora. Al termine delle lezioni gli stessi verranno riportati dal docente dell'ultima ora in sala insegnanti. Le schede di valutazione, ove possibile, vanno conservate in armadi blindati. I certificati medici giustificativi di assenze per malattia, una volta vistati dal docente della prima ora, sono restituiti alla famiglia per il tramite dell'alunno/a. 5. I registri dei verbali dei consigli di classe sono conservati dai rispettivi coordinatori, a scuola. ART. 5 - CAMBI D'ORA E ACCESSO AI SERVIZI IGIENICI 1. Il cambio dell'ora deve compiersi nel minor tempo possibile e pertanto i docenti sono tenuti al massimo rispetto dell'orario delle lezioni. 2. In caso di assenza forzata, il docente è tenuto ad affidare la classe ad un collega, oppure a un componente del personale ausiliario o amministrativo. 3. Durante il cambio dell'ora gli alunni devono evitare di uscire dalla classe e di intrattenersi nei corridoi e nei bagni; in caso di necessità, potranno avvisare un docente o un ausiliario e richiedere il permesso. 4. Nella prima ora di lezione e nell'ora successiva alla ricreazione non è permesso uscire dall' aula se non per necessità urgenti. 5. I docenti sono espressamente tenuti a far rispettare le disposizioni del presente articolo e far uscire dall'aula non più di un alunno per volta. ART. 6 - RITARDI E USCITE ANTICIPATE 1. È richiesto il massimo rispetto dell’orario scolastico. Gli alunni che entrano a scuola in ritardo devono sempre essere accompagnati da un genitore o da chi ne fa le veci e saranno ammessi in classe mediante una nota di ammissione del dirigente scolastico o di un suo delegato. 2. A fronte di ritardi abituali e ingiustificati gli alunni devono comunque essere accompagnati dai genitori e saranno ammessi in classe mediante una nota di ammissione del dirigente scolastico o di un suo delegato. 3. I genitori o chi ne fa le veci che volessero ritirare i figli prima del termine delle lezioni devono esibire, se non riconosciuti dal personale, un documento di riconoscimento e firmare l'apposito modulo per il ritiro. 4. Il docente riporta sul registro di classe l'uscita dell'alunno e/o trattiene il modulo firmato. 43 ART. 7 - ASSENZE DEGLI ALUNNI 1. Nella Scuola dell'Infanzia le assenze per più di due mesi per qualsiasi motivo, ad eccezione della malattia, comportano la perdita del diritto di conservazione del posto, che verrà attribuito ad altro alunno in lista d'attesa. 2. Nella SP e nella SSDPG è richiesta per ogni assenza una giustificazione scritta da parte della famiglia. 3. Per assenze di durata superiore a 5 giorni l'alunno può essere ammesso a scuola solo dietro presentazione di un certificato medico che dichiari l'idoneità dell'alunno a riprendere la frequenza. 4. Le assenze di un alunno non per malattia superiori ai cinque giorni vanno dichiarate preventivamente al dirigente scolastico. 5. Il conteggio dei giorni di assenza comprende la domenica e, per la scuola su cinque giorni, anche il sabato, se queste giornate sono comprese nel periodo di malattia. 6. L'insegnante della prima ora firmerà la giustificazione e ne farà nota sul registro di classe. 7. I docenti sono tenuti a segnalare al capo di istituto eventuali irregolarità nella giustificazione ed eccessi di assenze. 8. Le assenze degli alunni disabili vanno tempestivamente segnalate ai docenti responsabili di sede per l'eventuale utilizzo dei docenti di sostegno in ore di sostituzione. ART.:8 – COMPORTAMENTO DEL PERSONALE 1. Il comportamento del personale (docente e ATA) è regolato dal CCNL in vigore, dal D.lsg 150/09 e 165/01 2. In caso di di sostituzione di un/a collega, chi sostituisce tiene lezioni attinenti alla programmazione didattica quadrimestrale della classe, eventualmente attinenti alla propria classe di concorso. ART.:-9 - PAUSA E PRESCUOLA 1. Il servizio di prescuola nella SI e nella SP avviene con sosta nell' atrio della scuola rispettivamente sotto la sorveglianza e del personale comunale preposti a tale compito. 2. La ricreazione ha la durata complessiva di n. 15 minuti per la SP e n. 10 per la SSDPG. 1) 3. Durante la ricreazione della SP e SSDPG deve' essere garantita la sorveglianza da parte dei docenti che risultano titolari della lezione.e da quelli eventualmente compresenti in base all' orario settimanale delle lezioni. 4. Durante la ricreazione della SSDPG deve essere garantita la sorveglianza da parte dei docenti, o dei loro sostituti, previsti nel turno di assistenza nei settori stabiliti. 5. Il personale ausiliario è tenuto a prestare la sorveglianza ai piani o all'esterno come da organigramma stabilito dal dirigente scolastico. . 6. Durante l’intervallò nella SSDPG, di norma, è vietato sostare nelle aule, che devono venire arieggiate, e nei servizi igienici. 7. La consumazione di piccoli pasti e merende non è' consentita sulle scale e nei momenti di transito collettivo. ART. 10 -ATTlVITA' EXTRASCOLASTICHE 44 1. Sono extrascolastiche tutte le attività che si svolgono all’esterno dell’edificio scolastico e fuori dal normale orario scolastico delle lezioni, anche parzialmente. 2. La scuola organizza attività extrascolastiche funzionali ad obiettivi cognitivi, culturali e didattici; pertanto le iniziative progettate e adottate dall'Istituto devono essere espressamente funzionali all'ipotesi di lavoro elaborate all'interno del normale curricolo scolastico. 3. I docenti possono programmare, in ordine di complessità, le seguenti attività extrascolastiche: escursioni brevi a piedi in orario scolastico, con riferimento all’orario delle classi (es. biblioteca, municipio, siti artigianali locali, controllo fenomeni naturali); visite guidate con mezzi a noleggio o di linea in orario scolastico con riferimento all'orario delle classi; giornate ecologiche anche oltre l’orario scolastico; viaggi di istruzione che, includendo o non includendo pernottamenti, con mezzi a noleggio o di oltre il normale orario scolastico, con riferimento all'orario delle classi. 4. Per l’organizzazione delle visite guidate e dei viaggi d'istruzione si fa riferimento all’allegato specifico regolamento. . ART. 11 - COMPORTAMENTO DEGLI ALUNNI E PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI- ORGANO DI GARANZIA L. Per i provvedimenti disciplinari, conseguenza delle infrazioni degli alunni, si fa riferimento all'allegato specifico regolamento. 2. Prima dell'irrogazione della 'sanzione il dirigente scolastico provvede a convocare la famiglia dell'alunno per esporre preventivamente le ragioni dell'addebito. 3. La famiglia il cui figlio sia soggetto a sanzione disciplinare può fare ricorso all'Organo di Garanzia. 4. L'Organo di Garanzia viene eletto nella seduta di insediamento del Consiglio d'Istituto. E' formato dal Dirigente Scolastico che lo presiede, da due genitori e da un docente eletti dal Consiglio d'Istituto. Vengono pure eletti membri supplenti delle due componenti che subentreranno in caso di incompatibilità o assenza di qualche membro. 5. Le delibere dell'Organo di Garanzia sono validamente assunte a maggioranza assoluta dei presenti. Non è consentita l'astensione dal voto. 6. L'Organo di Garanzia decide anche su conflitti relativi all'applicazione del regolamento di disciplina. 7. Contro le violazioni dello Statuto, anche contenute nel regolamento d'istituto, è competente a decidere sui reclami l’Organo di Garanzia Regionale presieduto dal Direttore dell'Ufficio Scolastico Regionale o da un suo delegato. ART.12 – MODALITA’ DI COMUNICAZIONE CON I GENITORI 1. Le comunicazioni con i genitori possono avvenire attraverso il sito e la posta elettronica, tramite circolari consegnate agli alunni, tramite avvisi scritti sul libretto scolastico e, in caso di urgenza, attraverso telefonate. In nessun caso i genitori possono contattare telefonicamente gli insegnanti nel corso dell’orario scolastico. In caso di bisogno è opportuno prendere appuntamento: questo garantisce agli alunni il massimo rispetto dei tempi dedicati alla didattica e a docenti e famiglie di dialogare con più tranquillità e attenzione alle tematiche di confronto. 45 2. Le convocazioni per le riunioni degli organi collegiali sono inviate, di norma, almeno cinque giorni prima della data prevista dell'incontro. 3. Le ore di colloquio individuale scuola- famiglia stabilite annualmente dal Consiglio di Istituto sono garantite, salvo concomitanza con azioni di sciopero, assemblee sindacali o situazioni personali non prevedibili. 4. I genitori possono chiedere colloquio ai docenti della classe/sezione in qualsiasi momento dell’anno, previo accordo diretto, verbale o scritto. 5. Le copie delle prove di verifica scritte della SSDPG possono essere richieste, agli insegnanti nel corso dei colloqui settimanali. ART.13 – ACCESSO DEI GENITORI O DI ALTRE PERSONE A SCUOLA 1. I genitori che accompagnano i loro figli devono lasciarli all’ingresso della scuola. L’accesso alla scuola da parte dei genitori per accompagnare gli alunni è consentito solo in casi eccezionali e straordinari. In caso di urgenza i genitori si rivolgono al personale incaricato della sorveglianza. 2. Nella scuola dell’infanzia per motivi di sicurezza i genitori possono soffermarsi solo per il passaggio di consegne. 3. Durante le lezioni i genitori potranno accedere alla scuola per accompagnare il figlio in ritardo o per prelevarlo in caso di uscita anticipata dall’alunno. 4. Viene garantito l’accesso alle classi/sezioni solo alle persone espressamente invitate a collaborare con gli insegnanti, sotto piena responsabilità di questi ultimi, ai fini di un’integrazione dell’attività didattica. 5. In caso di sciopero i genitori verificano la presenza degli insegnanti della 1^ ora, attendendo fuori dall’edificio secondo le indicazioni del DS o delegati. 6. Al fine di responsabilizzare gli alunni nella cura del materiale scolastico, non è possibile contattare o ricevere a scuola le famiglie affinché portino a scuola materiale mancante, salvo situazioni del tutto eccezionali. Il reiterarsi del comportamento non conforme sarà comunicato al Dirigente Scolastico. ART.14 – INFORTUNI 1. In caso d’infortunio, l’insegnante affidatario della classe è tenuto, con l’aiuto dei colleghi e dei collaboratori scolastici, a prestare il primo soccorso per quanto di sua competenza, avvisare o far avvisare i genitori ed i mezzi di soccorso se necessario, provvedendo alla stesura di una relazione di denuncia al dirigente, necessaria per l’assicurazione. ART.15 – RILEVAZIONE SITUAZIONI A RISCHIO 1. Tutto il personale scolastico è tenuto a comunicare tempestivamente al dirigente scolastico in merito ad apparenti situazioni di rischio per l’incolumità degli alunni, sia riferite ai locali scolastici (prese elettriche, vetrate, ostacoli, spigoli vivi ecc.) sia alle pertinenze della scuola. ART.16 – DIRITTO DI RIUNIONE E DI AFFISSIONE 1. Tutte le componenti della comunità scolastica (docenti, non docenti e 46 genitori) hanno diritto di riunione nella scuola, al di fuori dell’orario scolastico, previa autorizzazione del Dirigente scolastico rilasciata al richiedente, il quale si assume la responsabilità del corretto uso dei locali. 2. L’autorizzazione verrà rilasciata su presentazione di domanda, che dovrà contenere l’indicazione dello scopo e l’ordine del giorno della riunione. 3. Le componenti della comunità scolastica possono disporre di appositi spazi murali (sala docenti e/o atrio) per l’affissione di materiale informativo. ART.17 – DISPONIBILITA’ DELLE STRUTTURE SCOLASTICHE 1. L'edificio scolastico può essere messo a disposizione, fuori dall'orario delle lezioni, per attività culturali, sociali e sportive. 2. Le Associazioni autorizzate all'uso delle strutture scolastiche devono garantire con apposita assunzione di responsabilità il massimo rispetto delle stesse. 3. L'autorizzazione all'uso è concessa dal Dirigente Scolastico, sentito il parere del Consiglio di Istituto. ART.18 – DISTRIBUZIONE MATERIALE DI PROPAGANDA 1. Associazioni culturali, sportive e religiose possono chiedere di pubblicizzare le proprie iniziative attraverso la scuola mediante la consegna di materiale agli alunni, previa autorizzazione del dirigente scolastico. 2. Allo scopo di prevenire condotte strumentali rispetto agli alunni ed alle famiglie, il dirigente scolastico decide inoltre in merito alla distribuzione di fogli informativi, pubblicitari, libri in visione, biglietti gratuiti per spettacoli vari. 3. Il materiale di cui si chiede la distribuzione deve essere attinente alle finalità educative dell 'Istituto. 4. All'interno della scuola è riservato un apposito spazio per l'affissione di manifesti e locandine inerenti ad iniziative potenzialmente interessanti per alunni, insegnanti e genitori. La valutazione per l'affissione di questo materiale è rimessa al dirigente scolastico. 5. E' fatto divieto di distribuzione, entro le pertinenze dell'edificio scolastico, di materiale pubblicitario di qualsiasi natura o, comunque, sprovvisto del preventivo assenso del dirigente scolastico. ART.19 – BIBLIOTECHE E VIDEOTECHE INSEGNANTI 1. I libri delle biblioteche e gli audiovisivi devono essere restituiti entro i tempi stabiliti nelle singole sedi dalla data del prestito. La registrazione dei prestiti è tenuta dal personale docente incaricato. 2. Le biblioteche sono aperte a tutto il personale della scuola. Sono esclusi dal prestito: • le enciclopedie o parti di esse; • le collane intere o parti di esse; • le opere edite in più volumi o parti di esse; • tutte le pubblicazioni non ancora catalogate. 47 ART.20 – FOTOCOPIE 1. I collaboratori scolastici sono a disposizione per fare le fotocopie richieste dagli insegnanti dalle 9 alle 10,15 e dalle 10,30 alle 11,30 e trascrivono su un apposito registro il numero delle fotocopie effettuate dal docente. I docenti non possono lasciare l’aula per fare fotocopie nel proprio orario didattico, né mandare i bambini allo stesso scopo. L’attività didattica va pensata e predisposta per tempo, dunque, salvo casi eccezionali, i docenti lasciano le fotocopie da fare il giorno prima o il mattino entro le 8,15. Per motivi di ordine economico e formativo, il numero di fotocopie che ciascun docente effettua per attività didattiche può essere limitato attraverso un sistema automatizzato con tessere magnetiche. ART.21 – UTILIZZO ATTREZZATURE INFORMATICHE 1. E' fatto divieto di installare programmi di qualsiasi tipo senza autorizzazione del responsabile del laboratorio. 2. E' consentito l'utilizzo, da parte dei docenti, delle predette attrezzature purché la finalità sia di tipo professionale; è pertanto consentito l'utilizzo di periferiche di archiviazione di massa individuali. 3. E' consentito riprendere con macchine fotografiche e/o telecamere momenti dell'attività scolastica per uso didattico e divulgativo previa autorizzazione scritta delle famiglie e del dirigente scolastico. 4. Non è consentito né agli alunni né ai docenti utilizzare cellulari o Internet per motivi personali durante l’attività didattica. 5. È vietato pubblicare su Internet o social network immagini raccolte a scuola senza autorizzazione. ART. 23 – ABBIGLIAMENTO 1L’ abbigliamento degli alunni e degli insegnanti deve essere decoroso, consono all’ambiente, comodo e pratico. In particolare alla scuola dell’infanzia deve agevolare il raggiungimento dell’autonomia. Per le lezioni di ed. motoria/fisica è richiesto abbigliamento sportivo (tuta, pantaloncini, maglietta) e calzature adatte e pulite. ART. 22 - CHIUSURA DI EMERGENZA EDIFICI SCOLASTICI 1. La competenza ad emanare un eventuale provvedimento di chiusura della scuola è il Sindaco, mentre al dirigente scolastico compete l'assunzione di provvedimenti d'emergenza e di quelli richiesti per garantire la sicurezza della scuola. ART. 23 - NORME TRANSITORIE E FINALI 1. Per quanto non contemplato nel presente Regolamento si applicano le disposizioni vigenti. Il presente regolamento, approvato con delibera n. 2 nella seduta del Consiglio d'Istituto del 14/01/ 2013, annulla e sostituisce ad ogni effetto qualsiasi regolamento precedentemente. 48 PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÁ (Scuola secondaria) Il documento (introdotto dal D.P.R. 235/2007) è stato elaborato dall’istituzione scolastica ed è finalizzato a definire in maniera condivisa diritti e doveri nel rapporto tra scuola, studenti e famiglie. Nel corso della prima assemblea di classe è richiesta la sottoscrizione da parte dei genitori. La scuola è l'ambiente di apprendimento in cui promuovere la formazione di ogni alunno, la sua integrazione sociale e la sua crescita civile. L'interiorizzazione delle regole può avvenire solo con una fattiva collaborazione con la famiglia; pertanto la scuola persegue l'obiettivo di costruire una alleanza educativa con i genitori. Non si tratta di rapporti da stringere solo in momenti critici, ma di relazioni costanti che riconoscano i reciproci ruoli e che si supportino vicendevolmente nelle comuni finalità educative. La scuola si impegna a: □ favorire lo sviluppo delle I □ prende coscienza dei propri conoscenze e delle diritti-doveri, rispettando la competenze, il sostegno nelle scuola intesa come insieme di diverse abilità; persone, ambienti e attrezzature; □ La famiglia si impegna a: Lo studente □ valorizzare l'istituzione scolastica sostenendo il valore della formazione e dello studio; □ instaurare un dialogo costruttivo con gli insegnanti, creare un clima sereno e corretto che stimoli il accetta, rispetta e aiuta gli □ dialogo, altri; l'accoglienza, l'integrazione, il rispetta tutto il personale rispetto di sé e dell' altro, la □ della buona convivenza del scuola; gruppo; nel rispetto dell'autonomia professionale propria della funzione docente; □ □ □ favorire il successo formativo; □ segue le attività con serietà, portando a termine gli impegni favorire la piena integrazione previsti secondo le proprie degli studenti diversamente possibilità; abili, promuovere iniziative di accoglienza e integrazione educativo che disciplinare; □ □ è disponibile a migliorare e a educare i propri figli al rispetto del ruolo e dell'autorevolezza dei docenti, sia nell'ambito garantire la regolare frequenza dei propri figli alle lezioni; 49 degli studenti stranieri, collaborare, contribuendo ad stimolare riflessioni e attivare arricchire le lezioni con le percorsi volti al benessere e proprie conoscenze ed alla salute degli studenti; esperienze; □ partecipare a riunioni, assemblee, consigli e colloqui; □ fornire alla scuola tutte le □ procedere alle attività di □ verifica e di valutazione in accetta i propri insuccessi e i propri errori, comprendendone modo coerente rispetto ai le conseguenze con senso di programmi e ai ritmi di responsabilità; apprendimento; promuovere nello studente la formazione di una maturità che lo metta in grado di operare scelte autonome e responsabili; manifesta lealtà nei rapporti, nelle verifiche e nelle prestazioni □ rispondere al più presto ad ogni dirigente scolastico; □ tenersi costantemente informata sull’andamento □ segnala ai docenti comportamenti scorretti; □ conoscenza dei propri figli; richiesta dei docenti o del □ □ possibili informazioni utili alla didattico e disciplinare dei propri figli; comunicare ad alunni e Famiglie i percorsi didattici e □ progettuali; rende partecipe la famiglia del lavoro scolastico e in particolare comunica le □ controllare e firmare con puntualità il Libretto dello studente; valutazioni relative alle verifiche scritte e orali; dialogare regolarmente con le conserva accuratamente e porta □ prendere visione di tutte le famiglie informandole in ogni giorno il Libretto dello comunicazioni della scuola, merito ai risultati, alle studente;' firmarle e consegnarle nei □ □ difficoltà., ai progressi nelle tempi indicati; 50 discipline di studio oltre che □ al porta il materiale occorrente comportamento, anche per le attività didattiche; attraverso il Libretto dello studente. □ controllare le assenze e i ritardi del proprio figlio e vigilare □ □ monitorare e conteggiare tiene un comportamento ed un linguaggio corretto e rispettoso sulla puntualità all' ingresso della scuola; all'interno della scuola sia periodicamente le assenze durante le ore di lezione che □ compilare per intero la degli alunni, accertando il nei momenti di ricreazione; numero legale delle presenze a convalida dell' anno scolastico; giustificazione ed accertarsi che venga consegnata □ è puntuale alle lezioni; all' insegnante al rientro a scuola dopo l'assenza; □ rispettare il Regolamento di □ esce dall' aula solo in caso di necessità e sempre dopo avere Istituto. □ intervenire con coscienza e chiesto l'autorizzazione al responsabilità., rispetto ad docente presente; eventuali danni provocati dal figlio a carico di persone, □ □ □ si informa sulle attività svolte durante l'assenza e recupera in arredi, materiale didattico, tempi utili; risarcimento del danno; anche con il recupero e il evita assenze "strategiche"; □ conoscere il Regolamento non utilizza strumenti d'Istituto e il Regolamento di disciplina. tecnologici (cellulari, ipod, etc .. ) e non assume comportamenti che possano violare la riservatezza altrui; □ rispetta le disposizioni relative alla sicurezza degli ambienti scolastici e non utilizza i dispositivi di sicurezza a fini 51 ludici; □ provvede alla riparazione di eventuali danni; □ rispetta il Regolamento di Istituto PAI Piano Annuale per l’Inclusività A seguito del D.M. 27/12/2012 e della C.M. del 6/3/2013 la nostra Scuola ha elaborato per l’anno scolastico 2013/14 il Piano Annuale per l’Inclusività che è da ritenersi parte integrante del POF e che viene ad esso allegato. 52 CONTRIBUTI ESTERNI Si ringraziano vivamente gli Enti per le donazioni ricevute fino ad ora a beneficio di tutti gli alunni dell’Istituto Comprensivo. 53