ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE Via San Giovanni Bosco, 4 – 36040 SOSSANO (VI) Tel. 0444/885284 – Fax 0444/888334 - C.F. 80017550247 Cod. Min. VIIC87400L R E G O L A M E N T O I S T I T U T O C O M P R E N S I V O d i S O S S A N O (VI) Approvato dal Consiglio d’Istituto il 5 ottobre 2012 1 IL CONSIGLIO D E L L’ I S T I T U T O C O M P R E N S I V O DI SOSSANO VISTO l’art. 10, comma 3, lettera a del T.U. 16/4/1994, n.297; VISTI gli artt. 8 e 9 del DPR 8/3/1999, n.275; VISTO il Decreto Interministeriale 01/02/2001, n.44; VALUTATA l’opportunità di adottare un nuovo Regolamento d’Istituto, che va a sostituire integralmente quelli attualmente in vigore, ritenuti non più in linea e coerenti con i principi che connotano l’autonomia di cui sono dotate le Istituzioni Scolastiche a decorrere dall’1/9/2000; EMANA i l s e g u e n t e R e g o l a m e n t o: CAPO I ORGANI COLLEGIALI Art. 1 Convocazione L’iniziativa della convocazione è esercitata dal Presidente dell’Organo Collegiale stesso, o da un terzo dei suoi componenti, nonché dalla Giunta Esecutiva. L’Atto di convocazione, emanato dal Presidente, è disposto con almeno cinque giorni di anticipo rispetto alla data prevista per la seduta e con un anticipo di almeno 24 ore nel caso di riunione d’urgenza. In tale ultimo caso la convocazione potrà essere fatta col mezzo più rapido. La convocazione deve indicare gli argomenti da trattare, il giorno, l’ora e il luogo della riunione e deve essere affissa all’Albo. Le riunioni devono avvenire in ore non coincidenti con l’orario delle lezioni. Art. 2 Validità delle sedute La seduta si apre all’ora indicata nell’avviso di convocazione e diventa valida a tutti gli effetti con la presenza di almeno la metà più uno dei componenti in carica. Nel numero dei componenti in carica non vanno computati i membri decaduti e non ancora sostituiti. Il numero legale deve sussistere non solo all’inizio della seduta, ma anche al momento della votazione. 2 Art. 3 Discussione dell’ordine del giorno Il Presidente individua tra i membri dell’Organo Collegiale il Segretario della seduta, fatta eccezione per i casi in cui il Segretario è individuato per Legge. L’Organo Collegiale può, in alternativa, individuare un suo componente stabilmente incaricato della stesura dei verbali delle sedute, previa disponibilità. E’ compito del Presidente porre in discussione tutti gli argomenti all’O.d.g. nella successione in cui compaiono nell’avviso di convocazione. L’ordine di trattazione degli argomenti può essere modificato su proposta di un componente l’Organo Collegiale, previa approvazione a maggioranza. In caso di aggiornamento della seduta dovrà essere mantenuto lo stesso O.d.g. Art. 4 Mozioni d’ordine All’inizio della seduta il Presidente può proporre l’inserimento nell’O.d.g. di nuovi argomenti, a condizione che sussistano giustificati motivi. Prima della discussione di un argomento all’O.d.g., ogni membro presente alla seduta può presentare una mozione d’ordine per il non svolgimento della predetta discussione ( questione pregiudiziale ), oppure perché la discussione dell’argomento stesso sia rinviata ( questione sospensiva ). Sulle mozioni d’ordine possono parlare un membro a favore e uno contro. Sull’accoglimento delle mozioni d’ordine si pronuncia l’Organo Collegiale, a maggioranza, con votazione palese. Art. 5 Diritto d’intervento Tutti i membri dell’Organo Collegiale, avuta la parola dal Presidente, hanno diritto di intervenire sugli argomenti in discussione. Il Presidente ha la facoltà di replicare, quando sia posto in discussione il suo operato quale Presidente e quando si contravvenga alle norme del presente Regolamento. Art. 6 Dichiarazione di voto Dopo che il Presidente ha dichiarato chiusa la discussione, possono aver luogo le dichiarazioni di voto, con le quali i votanti possono, brevemente, esporre i motivi per i quali voteranno a favore o contro, o i motivi per i quali si asterranno dal voto. Le dichiarazioni di voto dovranno essere riportate nel verbale della seduta. Con la votazione è conclusa la discussione dello specifico argomento e la discussione non può proseguire 3 La votazione è indetta dal Presidente ed al momento della stessa nessuno può più avere la parola, neppure per proporre mozioni d’ordine. Art. 7 Votazioni Le votazioni si effettuano in modo palese per alzata di mano. La votazione è segreta quando riguarda persone. Le sole votazioni riguardanti persone si effettuano a scrutinio segreto. La votazione non può validamente avere luogo se i Componenti non sono in numero legale. I componenti che dichiarano di astenersi dal voto si computano nel numero necessario a rendere legale la seduta, ma non nel numero dei votanti. Le deliberazioni sono adottate a maggioranza dei voti validamente espressi. In caso di parità prevale il voto del Presidente. La votazione, una volta chiusa, non può essere riaperta. Art. 8 Risoluzioni I componenti l’Organo Collegiale possono proporre risoluzioni dirette a manifestare orientamenti, prese di posizione, o indirizzi dell’Organo su specifici argomenti. Per le risoluzioni valgono le norme relative alle mozioni di cui all’art. 4. Art. 9 Verbale della seduta Nella prima parte del verbale si documenta la legalità della seduta ( data, ora e luogo della riunione, chi la presiede, chi svolge le funzioni di Segretario, l’avvenuta verifica del numero legale, i nomi, con relativa qualifica degli eventuali assenti e la loro posizione di giustificati o no giustificati, l’ordine del giorno ). Per ogni punto dell’O.d.g. si riportano, molto sinteticamente, le considerazioni emerse durante la discussione, quindi si riporta l’esito della votazione ( numero dei presenti, numero dei votanti, numero dei voti favorevoli, contrari, astenuti e nulli ). Nel verbale sono annotate anche le eventuali dichiarazioni di voto e il tipo di votazione seguito. I verbali delle sedute degli Organi Collegiali sono raccolti in appositi registri con le pagine numerate, timbrate e vidimate dal Dirigente Scolastico. I verbali sono numerati progressivamente nell’ambito di ogni anno scolastico. Copia del verbale viene inviata ad ogni singolo membro dell’Organo Collegiale con la convocazione della riunione successiva, nel caso della Giunta esecutiva e del Consiglio d’Istituto e all’Albo delle Scuole dell’Istituto nel caso del Collegio dei Docenti. Copia del verbale delle riunioni del Consiglio d’Istituto viene inviato all’Albo delle scuole dell’Istituto. Il verbale delle riunioni degli Organi Collegiali viene approvato prima dell’inizio della seduta immediatamente successiva. 4 Art. 10 Surroga di membri cessati Per la sostituzione di membri elettivi venuti a cessare per qualsiasi causa si procede secondo il disposto dell’art. 22 del DPR n 416/74. Le eventuali elezioni suppletive si effettueranno, di norma, nello stesso giorno in cui si tengono quelle per il rinnovo degli Organi Collegiali di durata annuale e, comunque, entro il primo trimestre di ogni anno scolastico. Art. 11 Programmazione Ciascuno degli Organi Collegiali programma, nei limiti del possibile, le proprie attività nel tempo, allo scopo di realizzare l’ordinato svolgimento delle medesime. Art. 12 Decadenza I membri dell’Organo Collegiale sono dichiarati decaduti quando perdono i requisiti richiesti per l’eleggibilità, o non intervengono per tre sedute consecutive senza giustificati motivi. Spetta all’Organo Collegiale vagliare le giustificazioni addotte dagli interessati. Art. 13 Dimissioni I componenti elettivi dell’Organo Collegiale possono dimettersi in qualsiasi momento. Le dimissioni sono date per iscritto. E’ ammessa la comunicazione orale solo quando le dimissioni vengono date dinanzi all’Organo Collegiale, il quale ne prende atto. In prima istanza, dinanzi a dimissioni presentate per iscritto, l’Organo Collegiale può invitare il dimissionario a recedere dal suo proposito. Quando l’Organo Collegiale prende atto delle dimissioni, queste diventano definitive ed irrevocabili. Il membro dimissionario, fino al momento della presa d’atto delle dimissioni, fa parte a pieno titolo dell’Organo Collegiale e, quindi, va computato nel numero dei suoi componenti. Art. 14 Norme per il funzionamento del Consiglio dell’Istituzione Scolastica 1. La prima convocazione del CIS, immediatamente successiva alla nomina dei relativi membri risultati eletti, è disposta dal Dirigente Scolastico. 2. Nella prima seduta, il CIS è presieduto dal Dirigente Scolastico ed elegge, tra i Rappresentanti dei genitori, il proprio Presidente. L’elezione ha luogo a scrutinio segreto. 5 Sono candidati tutti i rappresentanti dei genitori membri del CIS. E’ considerato eletto il rappresentante dei genitori che abbia ottenuto la maggioranza assoluta dei voti, rapportata al numero dei componenti del CIS. 3. Qualora non si raggiunga detta maggioranza nella prima votazione, il Presidente è eletto a maggioranza relativa dei votanti, sempre che siano stati presenti la metà più uno dei componenti in carica. In caso di parità si ripete la votazione finchè non si determina una maggioranza relativa. 4. Il CIS può deliberare di eleggere anche un Vicepresidente, da votarsi tra i rappresentanti dei genitori con le stesse modalità previste per l’elezione del Presidente. In caso di assenza, o impedimento del Presidente ne assume le funzioni il Vicepresidente, o, in mancanza anche di questi, il consigliere più anziano di età. 5. Il CIS è convocato dal Presidente, con le modalità di cui al precedente articolo 1 6. Il Presidente è tenuto a convocare il CIS su richiesta del Presidente della Giunta Esecutiva. 7. L’ordine del giorno è formulato dal Presidente del CIS su proposta del Presidente della Giunta Esecutiva. 8. A conclusione di ogni seduta del CIS, ogni Consigliere può indicare argomenti da inserire all’ordine del giorno della riunione successiva. 9. Il CIS può invitare alle proprie riunioni esperti con funzione consultiva. Il CIS può costituire commissioni. 10. Delle commissioni nominate dal CIS possono far parte i membri del Consiglio stesso, altri rappresentanti delle varie componenti scolastiche ed esperti esterni qualificati. 11. Le commissioni possono avere potere deliberante nei limiti stabiliti dal CIS. Le commissioni svolgono la loro attività secondo le direttive e le modalità stabilite dal CIS medesimo. Ad esso sono tenute a riferire, tramite il loro coordinatore, in merito al lavoro svolto e alle conclusioni cui sono pervenute, nel termine di tempo fissato preventivamente. Delle riunioni delle commissioni viene redatto un sintetico verbale. 12. Le sedute del CIS, salvo quelle in cui si discutono argomenti riguardanti singole persone, sono pubbliche. Possono assistere, compatibilmente con l’idoneità del locale ove si svolgono, gli elettori delle componenti rappresentate e tutti gli altri aventi diritto previsti per Legge. 13. Ove il comportamento del pubblico, che comunque non ha diritto di parola, non sia corretto, il Presidente ha il potere di disporre la sospensione della seduta e la sua prosecuzione in forma non pubblica. 14. La pubblicità degli Atti del CIS avviene mediante affissione in apposito Albo dell’Istituto, di copia integrale del testo delle deliberazioni adottate. 15. L’affissione all’Albo avviene entro il tempo massimo di otto giorni dalla relativa seduta del Consiglio. La copia delle deliberazioni deve rimanere esposta per almeno dieci giorni. 16. I verbali e tutti gli Atti preparatori delle sedute sono depositati nell’Ufficio di Segreteria dell’Istituto e sono consultabili da chiunque ne abbia titolo, su richiesta da esaudire entro tre giorni dalla presentazione della domanda indirizzata al Dirigente Scolastico 17. Non sono soggetti a pubblicazione gli Atti e le deliberazioni concernenti singole persone, salvo contraria richiesta dell’interessato. 18. Il Consigliere assente per tre volte consecutive sarà invitato dal Presidente a presentare per iscritto le giustificazioni delle assenze. Le giustificazioni presentate saranno esaminate dal Consiglio: ove le assenze siano ritenute ingiustificate dalla maggioranza assoluta del Consiglio, il Consigliere decade dalla carica. Ogni Consigliere giustifica le sue assenze al Presidente tramite la Segreteria della Scuola. 6 Art. 15 Norme di funzionamento della Giunta Esecutiva e del Consiglio dell’Istituzione Scolastica 1. Il CIS nella prima seduta, dopo l’elezione del Presidente, che assume immediatamente le sue funzioni, elegge una Giunta Esecutiva composta da un Docente, un Rappresentante del Personale ATA e un Genitore, secondo modalità stabilite dal Consiglio stesso e con voto segreto. 2. Della Giunta fanno parte di diritto il Dirigente Scolastico, che la presiede ed ha la rappresentanza dell’istituto e il Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi, che svolge anche la funzione di segretario della Giunta medesima. 3. La Giunta prepara i lavori del CIS, predisponendo tutto il materiale necessario alla corretta informazione dei Consiglieri almeno due giorni prima della seduta del Consiglio. Art. 16 Norme per il funzionamento del Collegio dei Docenti 1. Il CD si insedia all’inizio di ciascun anno scolastico e si riunisce secondo il Piano Annuale delle Attività concordato e approvato prima dell’inizio delle lezioni. 2. Le riunioni sono convocate dal Dirigente Scolastico in seduta ordinaria secondo il calendario di cui al comma 1 e in seduta straordinaria ogni qualvolta il Dirigente Scolastico ne ravvisi la necessità, oppure quando almeno un terzo dei componenti ne faccia richiesta. 3. Il CD, al fine di rendere più agevole e proficua la propria attività, può deliberare di istituire commissioni di studio e/o di lavoro. 4. Possono far parte delle commissioni deliberate dal CD i membri del Collegio medesimo ed eventualmente rappresentanti di altre componenti scolastiche ed esperti esterni. Ogni commissione elegge il proprio Coordinatore. Le Commissioni possono avanzare proposte relativamente all’oggetto per il quale sono state nominate. Art. 17 Norme per il funzionamento del Comitato per la valutazione del servizio dei Docenti Il Comitato per la valutazione del servizio dei Docenti è convocato dal Dirigente Scolastico • su richiesta dei singoli interessati; • a conclusione dell’anno di prova; • ogniqualvolta se ne presenti la necessità. Art.18 Norme per il funzionamento dei Consigli di classe, interclasse, intersezione. 1. Il consiglio di classe è presieduto dal Dirigente Scolastico o da un Docente suo delegato e membro del Consiglio. Il Consiglio è convocato, a seconda delle materie sulle quali deve deliberare, con la presenza di tutte le componenti, ovvero con la sola presenza dei docenti. 7 2. Il consiglio di classe si insedia all’inizio di ciascun anno scolastico e si riunisce secondo quanto previsto dal Piano Annuale delle Attività concordato e approvato dal Collegio dei Docenti all’inizio dell’anno scolastico e ogniqualvolta si renda necessario. CAPO II DOCENTI 1. I Docenti che accolgono gli alunni devono trovarsi in classe almeno cinque minuti prima dell’inizio delle lezioni. 2. Il Docente della prima ora deve segnare sul registro di classe gli alunni assenti, controllare le giustificazioni degli eventuali assenti del giorno precedente e accertare la presenza del certificato medico, in caso di assenza per motivi di salute superiore a cinque giorni. In caso di assenza del certificato medico, il Docente informerà la Segreteria. 3. In caso di ritardo di un alunno il docente della prima ora provvede a segnare sul registro di classe l’orario di entrata e la giustificazione e ammette l’alunno in classe. 4. Nel caso in cui un alunno chieda di uscire anticipatamente dalla Scuola, con permesso scritto di un genitore, il Docente avrà cura di registrare l’orario di uscita e il nominativo della persona che è venuta a prelevarlo. Nel caso in cui questa persona non fosse un genitore dell’alunno, essa deve esibire e depositare l’autorizzazione scritta di un genitore dell’alunno. 5. I Docenti delle Scuole Secondarie indicano sempre sul Registro di classe gli argomenti svolti. 6. I Docenti non devono mai, per nessun motivo, lasciare gli alunni da soli. 7. Durante l’intervallo i Docenti vigilano gli alunni, in collaborazione con i Colleghi e con i Collaboratori Scolastici, secondo quanto previsto dal Piano della vigilanza. 8. Durante le ore di lezione non è consentito far uscire più di un alunno alla volta, fatta eccezione per i casi seriamente motivati. 9. Nel caso in cui il Docente dovesse allontanarsi, anche per pochi minuti, dalla classe, egli deve provvedere ad avvisare un Collaboratore Scolastico, oppure un Collega, affinché sia garantita la vigilanza della classe. In caso di assenza dell’Insegnante titolare, la classe dovrà essere sorvegliata dai Colleghi, o da un Collaboratore Scolastico, fino all’arrivo del supplente. Dopo che gli alunni sono entrati nell’edificio scolastico, o nelle sue pertinenze ( cortile ) essi sono affidati alla responsabilità degli adulti che si trovano nella Scuola, nel rispetto del loro orario di servizio, quindi gli alunni, in orario scolastico, non devono più uscire e, a maggior ragione, non devono essere incaricati di compiere commissioni benché minime, che possano prevedere l’uscita dalla Scuola. 10. In occasione di uscite o trasferimenti in palestra o laboratori, gli alunni devono lasciare in ordine il loro materiale scolastico. 11. Al termine della lezione i Docenti accertano che i locali utilizzati vengano lasciati in ordine e i materiali siano riposti negli appositi spazi. 12. Gli Insegnanti dell’ultima ora accompagnano gli alunni in fila fino al cancello della Scuola. 13. I Docenti devono prendere visione dei piani di evacuazione rapida della Scuola e sensibilizzare gli alunni sulle tematiche della sicurezza. 14. E’ assolutamente vietato, per qualunque attività, l’utilizzo di sostanze che possano rivelarsi tossiche o dannose per gli alunni, ad esempio colle non dichiaratamente atossiche, vernici, solventi. Prima di proporre agli alunni attività che richiedono l’uso di sostanze particolari o alimenti, i Docenti si accerteranno presso la Segreteria circa eventuali alunni allergici o 8 intolleranti a specifici prodotti. La segreteria è in possesso di queste informazioni, in quanto esse risultano dalla scheda di iscrizione alla Scuola. 15. E’ assolutamente vietato ostruire, anche solo temporaneamente, le vie di fuga e le uscite di sicurezza. 16. Per motivi di sicurezza non è consentito sistemare mobili bassi accanto a vetrate, finestre, ringhiere delle scale in nessun ambiente scolastico. 17. I Docenti, qualora individuino fonti di pericolo non segnalate nel Documento di valutazione dei rischi devono provvedere ad informare subito il referente per la sicurezza della propria Scuola, il quale provvederà ad informare subito il Dirigente Scolastico direttamente, oppure, in caso di temporanea assenza, tramite l’Assistente Amministrativo referente per la sicurezza. 18. In caso di indisposizione, o di incidente ad un alunno, durante l’orario scolastico, l’Insegnante, o gli insegnanti, responsabili del medesimo in funzione dell’orario scolastico settimanale, avranno cura di informare immediatamente la famiglia, invitandola a venire a Scuola per verificare ed eventualmente prelevare l’alunno. La classe, o sezione di scuola dell’infanzia, sarà intanto affidata ad un Collega, oppure ad un Collaboratore Scolastico. E’ indispensabile che sul Registro di classe, accanto al nome di ogni alunno vengano riportati i numeri telefonici dei genitori. Inoltre è opportuno avere a disposizione anche i numeri telefonici dei nonni, o di parenti stretti, da utilizzare nel caso i genitori fossero temporaneamente non reperibili. Nel caso in cui l’Insegnante ne ravvisi la necessità, dopo aver informato la famiglia, provvederà a chiamare il Pronto Soccorso. E’ evidente che in questi casi è necessaria la massima collaborazione tra Colleghi e tra Insegnanti e Collaboratori Scolastici. L’Insegnante Coordinatore della Scuola, o chi lo sostituisce in caso di sua assenza, dovrà dare immediata comunicazione telefonica al Dirigente Scolastico. Alla comunicazione telefonica seguirà la relazione scritta sull’accaduto, utilizzando l’apposito modulo, a cura dell’Insegnante, o degli Insegnanti responsabili della vigilanza sull’alunno infortunato. 19. Eventuali piccoli interventi di pronto soccorso devono essere sempre effettuati con i guanti in dotazione, onde escludere il rischio di trasmissione di eventuali malattie o patologie da alunno infortunato a Docente, o Collaboratore Scolastico. 20. Non si può mai escludere il rischio di trasmissione di malattie infettive , o patologie tra alunni, mediante contatto ematico. Bisogna comportarsi come se nella Scuola, tra i tanti alunni, ci fosse un portatore di patologie che si trasmettono per via ematica. Per questo motivo gli alunni di tutte le scuole devono essere informati, sensibilizzati e protetti, con le modalità adatte alla loro età. Gli alunni devono comprendere che il contatto ematico deve essere evitato. Questo compito è affidato a tutti i Docenti. Gli interventi non devono essere effettuati “una tantum”, cioè una volta per tutte. Evitando il “terrorismo psicologico”, ma anche il “lassismo”, gli interventi vanno ripetuti periodicamente. Queste disposizioni vanno intese come direttive per la prevenzione e per la riduzione dei rischi nell’ambiente di lavoro. Tra i tanti rischi da prevenire si colloca anche il contagio: questo è il significato della disposizione del nostro RSPP sulla presenza in tutte le Scuole dei guanti monouso. 21. I Docenti devono astenersi dalla somministrazione di farmaci agli alunni. Il Docente Referente per la sicurezza deve controllare periodicamente l’armadietto del pronto soccorso e segnalare all’Assistente Amministrativo referente per la sicurezza l’eventuale necessità di integrare la dotazione di prodotti che non possono mancare. Eventuali casi di alunni che devono necessariamente assumere farmaci in orario scolastico in casi di urgenza saranno esaminati dal Dirigente Scolastico, dai genitori dell’alunno e dai docenti. In via eccezionale, allo scopo di non ledere il diritto allo studio, potranno essere consentite deroghe alle seguenti condizioni: • Richiesta scritta dei genitori • Autorizzazione dei genitori 9 • • • • Esonero della Scuola da ogni responsabilità per eventuali danni derivanti dalla somministrazione stessa. Richiesta, autorizzazione ed esonero saranno effettuate usando un modulo predisposto dalla Segreteria. Certificato medico attestante le condizioni di salute dell’alunno, come dichiarate dai genitori; Prescrizione del farmaco indispensabile per il trattamento d’urgenza, con chiaramente specificata la posologia e le modalità di somministrazione; Dichiarazione firmata dal medico curante che il farmaco può essere somministrato anche da personale privo di competenze specifiche in materia. 22. Eventuali danni agli ambienti, o agli arredamenti scolastici riscontrati devono essere segnalati in Presidenza. I danni vengono risarciti dal responsabile. Nel caso in cui non sia possibile individuare il responsabile, o i responsabili, i Docenti ne discuteranno in Consiglio di classe e con i genitori. Il risarcimento sarà effettuato in modo collettivo. 23. I Docenti hanno facoltà di chiedere colloqui ai genitori, nell’ottica di un rapporto scuolafamiglia trasparente e fattivo. 24. Ogni Docente avrà cura di apporre la propria firma per presa visione delle circolari e degli avvisi scritti che pervengono dalla Presidenza, o tramite la Presidenza. In ogni caso, le circolari e gli avvisi affissi all’Albo della Scuola, o raccolti in un raccoglitore, si intendono regolarmente notificati. 25. Le telefonate per motivi d’ufficio devono essere riportate nell’apposito registro, indicando il numero composto, il destinatario, il proprio nome e, in sintesi, il motivo della telefonata. 26. Il ricorso alla Presidenza per problemi disciplinari va contenuto al massimo, in quanto, da un lato ostacola il complesso lavoro della Presidenza, e dall’altro ingenera negli alunni la convinzione di una certa impotenza educativa da parte dei docenti e può essere motivo di rinforzo di condotte errate in situazioni di difficoltà. 27. Gli Insegnanti presenti in mensa abitueranno gli alunni ad una adeguata igiene personale e, durante il pranzo, controlleranno gli stessi e li educheranno ad un corretto comportamento. 28. Per quanto non incluso nel Regolamento si rinvia al vigente CCNL. CAPO III PERSONALE AMMINISTRATIVO 1. Il ruolo del Personale Amministrativo è indispensabile anche come supporto all’azione didattica e la valorizzazione delle loro competenze è decisiva per l’efficienza e l’efficacia del servizio e per il raggiungimento delle finalità educative del Piano dell’Offerta Formativa. 2. Il Personale Amministrativo esplica i propri compiti nel rispetto del CCNL del 24/7/2002, del Codice Deontologico dei Dipendenti delle Pubbliche Amministrazioni e del Contratto Decentrato d’Istituto. 3. Il Personale cura i rapporti con l’utenza nel rispetto delle disposizioni in materia di trasparenza, accesso alla documentazione amministrativa e della privacy come previsto dalla Legge. 4. Il Personale Amministrativo, salvo diverse temporanee disposizioni, svolge il proprio lavoro nelle aree assegnate all’inizio dell’anno scolastico, in sede di riunione per la predisposizione del Piano annuale delle attività. 5. Ogni Assistente Amministrativo deve essere disponibile a periodiche variazioni delle aree assegnate, allo scopo di apprendere le competenze necessarie per sostituire un Collega in 1 caso di assenza prolungata. L’attività amministrativa dell’Istituto non può fermarsi per un’assenza prolungata. 6. Il lavoro del Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi deve essere insegnato e appreso dall’Assistente Amministrativo incaricato della sostituzione del Direttore medesimo. 7. La presenza in servizio, come da orario settimanale individuale, è attestata da firma di presenza sull’apposito registro personale. 8. La collaborazione con i Docenti è la conditio sine qua non per la qualità del servizio scolastico. I Docenti elaborano e attuano il Piano dell’Offerta Formativa e il Personale Amministrativo traduce l’azione dei Docenti in atti amministrativi formali indispensabili per il funzionamento della Scuola. Docenti e Personale Amministrativo si impegnano, per quanto di rispettiva competenza, nella realizzazione del POF. 9. Il Personale Amministrativo riceve disposizioni dal Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi. Tali disposizioni devono essere coerenti con le indicazioni generali del Dirigente Scolastico. 10. Per quanto non incluso nel Regolamento si rinvia al vigente CCNL. CAPO IV COLLABORATORI SCOLASTICI Art. 21 1. I Collaboratori Scolastici sono tenuti a prestare servizio, salvo diverse disposizioni, nella zona di competenza, secondo le mansioni loro assegnate. Della presenza in servizio farà fede la firma sul registro di presenza del personale. 2. In ogni turno di lavoro i Collaboratori scolastici devono accertare l’efficienza dei dispositivi di sicurezza, individuali e collettivi, e la possibilità di utilizzarli con facilità 3. I Collaboratori Scolastici: • devono vigilare sull’ingresso e sull’uscita degli alunni; • sono facilmente reperibili da parte degli Insegnanti, per qualsiasi evenienza; • collaborano al complessivo funzionamento didattico e formativo; • comunicano immediatamente al Dirigente Scolastico o ai suoi Collaboratori l’eventuale assenza dell’Insegnante dall’aula, per evitare che la classe resti incustodita; • provvedono, se richiesto dall’organizzazione, alla raccolta dei buoni mensa e alla predisposizione degli elenchi dei partecipanti al servizio; • favoriscono l’integrazione degli alunni portatori di handicap; • vigilano sulla sicurezza ed incolumità degli alunni, in particolare durante gli intervalli, negli spostamenti e nelle uscite degli alunni per recarsi ai servizi o in altri locali; • possono svolgere funzione di accompagnatore durante i viaggi e le visite d’istruzione; • riaccompagnano nelle loro classi gli alunni che, al di fuori dell’intervallo e senza seri motivi, sostano nei corridoi; • sorvegliano gli alunni in caso di uscita dalle classi, di ritardo, assenza, o allontanamento momentaneo dell’Insegnante; 1 • • • • • • • • • • impediscono, con le buone maniere, che alunni di altri corsi possano svolgere azioni di disturbo nel corridoio di propria pertinenza, riconducendoli con garbo alle loro classi; sono sempre tolleranti e disponibili con gli alunni, non dimenticando mai che la funzione della scuola è quella di educare specialmente quegli allievi che ne hanno più bisogno; evitano di parlare ad alta voce; tengono i servizi igienici sempre decorosi, puliti e accessibili; provvedono alla pulizia dei servizi al termine dell’intervallo; provvedono, al termine delle lezioni, alla quotidiana pulizia con acqua e detersivi disinfettanti dei servizi e degli spazi di pertinenza, nonché delle suppellettili delle aule affidate; non si allontanano dalla Scuola, tranne che per motivi di servizio, o autorizzati dal Direttore S.G.A. o dal Dirigente Scolastico; invitano tutte le persone estranee che non siano espressamente autorizzate dal Dirigente Scolastico a uscire dalla Scuola. A tale proposito si terranno informati sugli orari di ricevimento dei Genitori, collocati sempre in ore libere da insegnamento; prendono visione del calendario delle riunioni dei Consigli di classe, dei Collegi dei Docenti o dei Consigli di Istituto, tenendosi aggiornati circa l’effettuazione del necessario servizio; sorvegliano l’uscita delle classi e dei cancelli esterni, prima di dare inizio alle pulizie. 4. Ove accertino situazioni di disagio, di disorganizzazione o pericolo, devono prontamente comunicarlo in Segreteria. Segnalano sempre in Segreteria, l’eventuale rottura di suppellettili, sedie o banchi prima di procedere alla sostituzione. 5. Accolgono il Genitore dell’alunno minorenne, che vuol richiedere l’autorizzazione all’uscita anticipata. Il permesso di uscita, verrà portato dal Collaboratore nella classe dell’alunno, dove il Docente dell’ora provvederà alla annotazione dell’autorizzazione sul registro di classe. A questo punto l’alunno che ha richiesto di uscire anticipatamente potrà lasciare la Scuola. 6. Al termine del servizio tutti i Collaboratori Scolastici, di qualunque turno e a qualsiasi spazio addetti, dovranno controllare, dopo aver fatto le pulizie, quanto segue: che tutte le luci siano spente che tutti i rubinetti dei servizi igienici siano ben chiusi; che siano chiuse le porte delle aule, le finestre e le serrande delle aule e della Scuola; che ogni cosa sia al proprio posto e in perfetto ordine; che vengano chiuse le porte e i cancelli della Scuola; i Collaboratori Scolastici addetti agli Uffici controlleranno che siano chiuse tutte le porte degli uffici. 7. Devono apporre la propria firma, per presa visione, sulle circolari e sugli avvisi; in ogni caso tutte le circolari e gli avvisi affissi all’albo della Scuola o inseriti nel registro degli avvisi della scuola si intendono regolarmente notificati al personale tutto. 8. E’ fatto obbligo ai Collaboratori Scolastici di prendere visione delle mappe di sfollamento dei locali e di controllare quotidianamente la praticabilità ed efficienza delle vie di esodo. 9. Per quanto non incluso nel Regolamento si rinvia al vigente CCNL. 1 CAPO V ALUNNI Art. 22 Norme di comportamento LE EVENTUALI INFRAZIONI ALLE SEGUENTI NORME DI COMPORTAMENTO SARANNO OGGETTO DI SOLLECITA COMUNICAZIONE AI GENITORI, PREVIA VALUTAZIONE DEL SINGOLO DOCENTE. 1. Gli alunni sono tenuti ad avere nei confronti del Dirigente Scolastico, di tutto il Personale e dei compagni, lo stesso rispetto, anche formale, consono ad una convivenza civile. 2. Gli alunni sono tenuti a frequentare regolarmente le lezioni, a favorirne lo svolgimento e ad assolvere assiduamente agli impegni di studio. La presenza a Scuola è obbligatoria anche per tutte le attività organizzate e programmate in tempo utile dal Consiglio di classe. Gli alunni devono presentare la giustificazione delle eventuali assenze firmata da uno dei Genitori o da chi ne fa le veci. 3. Gli alunni entrano in tempo utile per l’inizio delle lezioni. Gli alunni che utilizzano la bicicletta, oppure il ciclomotore, possono posteggiare nel cortile interno purchè ciò avvenga nei cinque minuti che precedono l’inizio delle lezioni, in modo da consentire al Collaboratore Scolastico di aprire e chiudere il cancello di accesso al cortile. L’accesso al cortile della Scuola sarà consentito agli alunni che si avvalgono del servizio di trasporto organizzato dalle Amministrazioni Comunali e agli alunni che arrivano a Scuola prima dei Docenti per necessità documentate derivanti dagli orari di lavoro dei genitori. A tutti è richiesto un comportamento corretto. La vigilanza sarà organizzata come consentito dal Regolamento per l’Autonomia Scolastica. I ritardi verranno annotati sul registro di classe e dovranno essere giustificati dai genitori il giorno successivo tramite il quaderno per i rapporti Scuola-Famiglia o libretto. 4. Gli alunni devono portare quotidianamente il libretto scolastico, oppure il diario, che è mezzo di comunicazione costante tra scuola e famiglia. I genitori sono invitati a controllare i compiti e le lezioni assegnate, le eventuali annotazioni degli Insegnanti, le comunicazioni della Scuola e ad apporre la propria firma per presa visione. 5. Le assenze devono essere giustificate dai genitori tramite l’apposito libretto e devono essere presentate al rientro in classe, all’inizio della prima ora di lezione all’Insegnante che provvederà a controfirmare e a prendere nota sul registro. Se l’assenza dovuta a malattia supera sei o più giorni di lezione, festività escluse, occorre presentare una certificazione medica. L’alunno che non giustifichi la sua assenza entro tre giorni dovrà essere accompagnato da uno dei genitori o da chi ne fa le veci. In caso di ripetute assenze, su segnalazione dei Docenti della classe, potranno essere inviate tempestive comunicazioni scritte alle famiglie. 6. Non è consentito agli alunni di uscire dall’edificio scolastico prima del termine delle lezioni. In caso di necessità i genitori dovranno preventivamente avvertire la Scuola tramite richiesta scritta sul libretto e venire a prelevare personalmente lo studente, o delegare per iscritto un’altra persona maggiorenne, che dovrà essere ben conosciuta dai Docenti, oppure munita di documento di riconoscimento. 7. Quando le richieste di uscite anticipate o di ingressi ritardati sono numerose, il CdC informerà per iscritto la famiglia. 1 8. Gli alunni in classe manterranno un comportamento corretto nei gesti, nel linguaggio e nell’atteggiamento, rispettando sempre l’ordine degli interventi nelle conversazioni e le opinioni altrui; seguiranno con attenzione le lezioni ed eseguiranno le consegne evitando inutili perdite di tempo. Gli alunni porteranno a Scuola soltanto i loro libri e il materiale didattico occorrente. Dovranno tenere aggiornato il diario e il libretto personale, al fine che sia assicurata una corretta e puntuale comunicazione tra scuola e famiglia. Nelle Scuole Secondarie e nelle Primarie di norma, e’ fatto divieto di portare giocattoli e altri oggetti di uso non strettamente scolastico. Nelle Scuole dell’Infanzia i giocattoli sono ammessi per i bambini piccoli, soprattutto nel periodo dell’inserimento. I bambini, comunque, saranno gradualmente abituati a non portare giocattoli, anche per motivi di sicurezza. 9. Al cambio di Insegnante, negli spostamenti da un’aula all’altra, all’ingresso e all’uscita, gli alunni devono tenere un comportamento corretto ed educato. Non è permesso correre, uscire dalla classe senza autorizzazione, gridare nei corridoi e nelle aule ecc. 10. Gli alunni possono recarsi in sala Insegnanti, in biblioteca, in palestra, nei laboratori solo con l’autorizzazione e sotto il controllo di un Insegnante che se ne assume la responsabilità. Gli alunni, durante l’intervallo, usciranno tutti dall’aula e si porteranno all’esterno accompagnati dagli Insegnanti, in modo ordinato. In caso di cattivo tempo, rimarranno all’interno evitando schiamazzi, corse e giochi che creino disagio e pericolo. Nei cortili non sono consentiti giochi che possano arrecare offesa o danno ai compagni e alle cose. Il linguaggio dovrà essere costantemente corretto e controllato. I rifiuti delle merende dovranno essere depositati negli appositi contenitori. Gli Insegnanti e i Collaboratori Scolastici, secondo un turno stabilito e con modalità prefissate, assicureranno la sorveglianza. Gli alunni si raduneranno per il rientro al suono della campanella di preavviso. 11. Durante gli intervalli, sia nella Scuola che nel cortile, sono da evitare tutti i giochi che possono diventare pericolosi (ad esempio spingersi, salire e scendere le scale, ecc.); gli alunni dovranno seguire le indicazioni degli Insegnanti e dei Collaboratori Scolastici. 12. I servizi vanno utilizzati in modo corretto e devono essere rispettate le più elementari norme di igiene e pulizia 13. Saranno puniti con severità tutti gli episodi di violenza o di bullismo che dovessero verificarsi tra gli alunni, sia all’interno della Scuola che fuori. Tutti devono poter frequentare la Scuola con serenità senza dover subire le prepotenze di altri. 14. Nelle aule e nel cortile ci sono appositi contenitori per la raccolta dei rifiuti: è necessario utilizzarli correttamente. 15. Gli alunni avranno rispetto per il materiale proprio e altrui, per gli strumenti, gli arredi e le strutture della Scuola, nonchè per il lavoro svolto dai Collaboratori Scolastici. Gli Insegnanti ed i Collaboratori Scolastici segnaleranno in Presidenza i nominativi degli alunni o le classi che non rispettano queste regole. 16. Gli alunni sono tenuti a rispettare il lavoro e a seguire le indicazioni dei Collaboratori Scolastici, che assicurano con i Docenti, il buon funzionamento della Scuola ed in alcuni momenti possono essere incaricati della sorveglianza di una classe o di un gruppo di alunni; durante le ore di lezione sorvegliano corridoi e servizi. 17. Gli alunni che, per motivi di salute, non potranno seguire le lezioni di Educazione Fisica dovranno presentare al Dirigente Scolastico la domanda di esonero continuativo firmata dal Genitore unita a certificato del medico di famiglia su modulo A.S.L. Per la pratica dell’attività sportiva integrativa, per la partecipazione ai Giochi della Gioventù e per l’iscrizione ai corsi di nuoto, dovrà essere presentato il certificato di stato di buona salute. 18. Gli alunni sono tenuti a portare a scuola solo l’occorrente per i compiti e le lezioni e l’eventuale merenda. Non è consigliabile portare somme ingenti di denaro e oggetti di valore. La Scuola, in ogni caso non risponde di eventuali smarrimenti, ammanchi, o furti.. 1 19. Ogni studente è responsabile dell’integrità degli arredi e del materiale didattico che la Scuola gli affida: coloro che provocheranno guasti al materiale e/o alle suppellettili della Scuola o del Comune saranno invitati a risarcire i danni. 20. La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni, nel corso di un incontro con il Dirigente Scolastico, almeno un Docente, oppure un Collaboratore Scolastico informato sui fatti e un suo genitore. Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla valutazione degli apprendimenti. Nessun elemento personale concernente la vita privata dello studente e della sua famiglia può essere divulgato all’esterno dal Personale Scolastico, che è tenuto al segreto d’Ufficio. La trasgressione delle regole sopra esposte comporterà l’applicazione di provvedimenti disciplinari commisurati alla gravità dell’infrazione, all’entità dei danni provocati, alla recidività: richiamo verbale, lavoro aggiuntivo, richiamo scritto, richiamo scritto sul registro di classe, convocazione dei Genitori, intervento del Dirigente Scolastico, intervento del Consiglio di classe e sospensione dalle lezioni. In particolare, vengono definite le seguenti sanzioni. L’alunno che non esegue i compiti, o che risulta sprovvisto del materiale necessario, viene richiamato verbalmente dall’Insegnante o dal Dirigente Scolastico. In caso di mancanza ripetuta, il richiamo è riportato sul registro di classe e sono avvisati in forma scritta i genitori ed eventualmente convocati. L’alunno che porta a scuola materiale non attinente l’attività didattica viene richiamato verbalmente dall’insegnante o dal Dirigente Scolastico e i suoi genitori sono avvertiti mediante comunicazione scritta. Il materiale in oggetto viene sequestrato e sarà restituito esclusivamente ai genitori. L’alunno che manomette il libretto personale o falsifica le firme dei genitori viene richiamato verbalmente dall’Insegnante o dal Dirigente Scolastico. In caso di mancanza ripetuta, il richiamo viene riportato sul registro di classe e vengono avvisati e convocati i genitori. L’alunno che non rispetta l’ambiente scolastico, insudiciandolo o danneggiandolo, è invitato dagli Insegnanti o dal Dirigente Scolastico a ripristinare le condizioni originarie degli ambienti e dei beni mobili e immobili deteriorati. Eventuali danni arrecati devono essere risarciti. Questa mancanza viene riportata sul registro di classe e i genitori sono avvisati immediatamente e convocati. L’alunno che evidenzia un comportamento poco controllato, pericoloso per sé e per gli altri, o che manca di rispetto ai compagni e al personale scolastico, viene richiamato verbalmente e anche in forma scritta dagli Insegnanti o dal Dirigente Scolastico. Questa mancanza viene riportata sul registro di classe e i genitori sono avvisati e convocati. In caso di comportamento particolarmente grave o ripetuto può essere disposta la sospensione dalle lezioni. Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso da parte dei genitori entro 15 giorni dalla comunicazione della sanzione ad un apposito organo di garanzia composto dal Dirigente Scolastico, da 4 Insegnanti e da 4 Genitori. Nella Commissione di garanzia, gli Insegnanti sono individuati ogni tre anni dal Collegio dei Docenti e i genitori dall’Assemblea dei Rappresentati dei genitori. 21. E’ fatto divieto agli alunni di invitare estranei ed intrattenersi con loro nella Scuola. 22. Nella Scuola Secondaria tutti gli alunni sono tenuti a rispettare lo Statuto delle studentesse e degli studenti, ai sensi del DPR 24 Giugno 1998, n. 249. Art. 23 Diritto di trasparenza nella didattica L’alunno ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della Scuola. Il Coordinatore del CdC si farà carico di illustrare alla classe il POF e recepire osservazioni e suggerimenti che verranno posti all’analisi e alla discussione del Consiglio di classe. 1 I Docenti esplicitano le metodologie didattiche che intendono seguire, le modalità di verifica e i criteri di valutazione. La valutazione sarà sempre tempestiva e adeguatamente motivata nell’intento di attivare negli alunni processi di autovalutazione che consentano di individuare i propri punti di forza e di debolezza e quindi di migliorare il proprio rendimento. CAPO V bis ORGANO DI GARANZIA Art. 1 Finalità e compiti Ai sensi dell'articolo 5 del Decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, così come modificato dall’art. 2, D.P.R. 21/11/2007, n. 235, è istituito presso l’Istituto Comprensivo di Sossano l'Organo di Garanzia (O.G.). Tale organo si basa sul principio secondo il quale la scuola è una comunità all'interno della quale ognuno ha il diritto/dovere di operare al fine di trovare modalità di comportamento adeguate per promuovere ed assicurare una serena convivenza attraverso una corretta applicazione delle norme. Le sue funzioni, inserite nel quadro del cosiddetto “Statuto degli Studenti e delle Studentesse”, sono: 1. esaminare i ricorsi presentati dai genitori degli studenti o da chi ne fa le veci in seguito all'irrogazione di una sanzione disciplinare a norma del Regolamento di disciplina; 2. decidere sui conflitti che sorgano all’interno della Scuola in merito all’applicazione del presente Regolamento. Il funzionamento dell'O.G. è ispirato a principi di collaborazione tra scuola e famiglia, anche al fine di rimuovere possibili situazioni di disagio vissute dagli studenti nei confronti degli insegnanti o viceversa. Art. 2 Composizione e durata L'Organo di Garanzia è composto da: 1. il Dirigente Scolastico (o suo sostituto designato), che lo presiede; 2. due insegnanti eletti dal Collegio dei Docenti nella prima seduta ordinaria all'inizio dell’anno scolastico; 3. due genitori designati dal Consiglio d’Istituto tra i suoi membri; fatta eccezione per il Dirigente scolastico, devono essere designati anche i membri supplenti di pari numero per ogni componente. L’Organo di Garanzia resta in carica per un anno, e comunque fino alla designazione dei nuovi membri. La funzione di Segretario verbalizzante viene svolta da uno dei componenti, designato dal Presidente di volta in volta. 1 Ciascuno dei membri indicati, in caso di temporanea impossibilità o di astensione obbligatoria, viene sostituito da un supplente. L’O.G. si riunisce e delibera, di norma, con la presenza di tutti i suoi componenti. Art. 3 Modalità e criteri di funzionamento generali 1. Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso, da parte di chiunque vi abbia interesse, entro 15 giorni dalla comunicazione della loro irrogazione. 2. L'Organo di Garanzia viene convocato per iscritto dal Dirigente scolastico e la convocazione ordinaria deve prevedere almeno tre giorni di anticipo rispetto alla data di convocazione. In caso di urgenza motivata, il Presidente potrà convocare l'O.G. anche con un solo giorno di anticipo. L’O.G. deve decidere nel termine di 10 giorni dalla presentazione del ricorso. 3. I genitori che fanno parte dell’Organo di Garanzia non possono partecipare ad alcuna seduta né assumere alcuna iniziativa relativa a situazioni in cui sono coinvolti i propri figli o studenti appartenenti alla classe del proprio figlio ovvero insegnanti della classe del proprio figlio. 4. Gli insegnanti componenti dell’Organo di Garanzia non possono partecipare ad alcuna seduta né assumere alcuna iniziativa relativa a situazioni in cui sono coinvolti colleghi che insegnano nelle stesse classi ovvero propri studenti. 5. Nel caso si verifichi una delle situazioni di cui sopra, i componenti incompatibili non possono partecipare e devono essere sostituiti dai supplenti, scorrendo la graduatoria degli eletti. Nel caso in cui l’O.G. sussistano situazioni di incompatibilità per cui non può essere convocato con la totalità dei suoi componenti, si considera funzionante e delibera anche se non si riunisce come collegio perfetto, purché sia presente la metà più uno dei componenti.. Ciascuno dei componenti dell’O.G. è tenuto alla massima riservatezza in ordine alle informazioni ricevute ovvero di cui è venuto a conoscenza in quanto membro dell'Organo di Garanzia e non può assumere individualmente alcuna iniziativa né servirsi del materiale raccolto senza il consenso dell'organo stesso e comunque per scopi esclusivamente attinenti alle finalità dell'O.G. Le deliberazioni dell'O.G. devono essere sancite da una votazione palese, il cui esito risulterà a verbale. Non è ammessa l'astensione. Si decide a maggioranza semplice. In caso di parità prevale il voto del Presidente. Il verbale della riunione dell'O.G. è accessibile, secondo le norme e le garanzie stabilite dalle leggi sulla trasparenza e sulla privacy. L'O.G. ha facoltà di approvare al suo interno, a maggioranza semplice, un eventuale regolamento per il suo funzionamento. Art.4 Ricorsi per le sanzioni disciplinari 1. Il ricorso avverso una delle sanzioni disciplinari comminate conformemente al Regolamento di disciplina può essere presentato da uno dei genitori o da chi ne fa le veci mediante istanza scritta indirizzata al Dirigente scolastico., in cui si ricordano i fatti e si esprimono le proprie considerazioni inerenti l'accaduto. Non sono prese in esame le parti o le considerazioni che esulano dallo stesso. 1 2. Il ricorso deve essere presentato in Segreteria didattica entro il termine tassativo di 15 giorni dalla comunicazione della sanzione. I ricorsi presentati fuori termini non saranno presi in considerazione in nessun modo. 3. Fino al giorno che precede la riunione dell'O.G. per discutere la sanzione, è possibile presentare memorie e documentazione integrativa. L’O.G. dovrà riunirsi ed esprimersi entro i successivi 10 giorni. 4. Ricevuto il ricorso, il Presidente o personalmente o nominando un componente-istruttore provvede a reperire, se necessario, gli atti, le testimonianze, le memorie di chi propone la sanzione, dell'alunno, della famiglia, del Consiglio di classe o di chi sia stato coinvolto o citato, al fine di una puntuale considerazione dell’oggetto all’ordine del giorno. 5. Il materiale reperito dall'istruttore viene raccolto in un dossier e costituisce la base della discussione e della delibera dell'O.G. 6. L'organo può confermare, modificare o revocare la sanzione irrogata, offrendo sempre allo studente la possibilità di convertirla in attività utile alla scuola. 7. La famiglia dell'alunno verrà avvertita mediante un atto formale. 8. L’esito del ricorso può essere impugnato presso l’Organo di Garanzia Regionale per la valutazione di legittimità, entro quindici giorni. Art. 5 Ricorsi per l'applicazione del Regolamento d'Istituto 1. L'O.G. prende in considerazione e si pronuncia anche sui conflitti interni alla scuola in merito all'applicazione del presente Regolamento, secondo le stesse modalità. 2. L'O.G. si riunisce, presieduto dal suo Presidente (o dal suo sostituto designato), ogni volta che perviene un ricorso relativamente all’applicazione del presente Regolamento. 3. Per le modalità di funzionamento e la validità delle deliberazioni vale quanto espresso negli artt.3 e 4. Art. 6 Articoli transitori e finali 1. In prima applicazione, dopo l’approvazione, per rendere subito validamente operativo l’O.G. si può derogare al comma 1, art. 2 relativamente all’elezione dei membri dell’Organo stesso. CAPO VI GENITORI Art. 24 Indicazioni 1. I genitori sono i responsabili più diretti dell’educazione e dell’istruzione dei propri figli e pertanto hanno il dovere di condividere con la Scuola questo importante compito. 1 2. E’ opportuno che i genitori cerchino di: • Far comprendere ai ragazzi che la scuola è di fondamentale importanza per costruire il loro futuro e la loro formazione culturale; • stabilire rapporti corretti con gli Insegnanti, collaborando a costruire un clima di reciproca fiducia e di fattivo sostegno; • controllare, leggere e firmare tempestivamente le comunicazioni sul libretto personale, o sul diario, o quaderno Scuola famiglia; • partecipare con regolarità alle riunioni previste; • favorire la partecipazione dei figli a tutte le attività programmate dalla scuola; • osservare le modalità di giustificazione delle assenze, dei ritardi e delle uscite anticipate; • sostenere gli insegnanti controllando l’esecuzione dei compiti a casa; • educare ad un comportamento corretto durante il pranzo in mensa; • i Genitori sono cortesemente invitati ad essere precisi e puntuali ad accogliere i figli all’uscita di scuola, per evitare che, per la loro sorveglianza, alcune unità di personale Docente e non Docente siano costrette ad affidare ad un numero esiguo di colleghi la sorveglianza di tutti gli altri alunni; • di norma i genitori non partecipano alle gite scolastiche organizzate dall’Istituto con la collaborazione delle Scuole. Solo in casi molto limitati e fortemente motivati, i genitori possono chiedere una deroga da questa disposizione. 3. Gli insegnanti sono disponibili ad incontri individuali, tutte le volte che la situazione lo richieda o quando venga fatta esplicita richiesta in tal senso dalla famiglia. In questi casi si concorda, tramite il diario degli alunni, l’orario di ricevimento. La scuola in casi urgenti o per segnalare situazioni particolari, invierà alle famiglie degli alunni una lettera di convocazione. 4. In caso di sciopero del Personale, la Dirigenza della Scuola avvertirà le famiglie con apposito comunicato e con congruo anticipo. Non sempre sarà possibile garantire il normale svolgimento delle lezioni: E’ possibile, quindi, che gli alunni presenti a Scuola siano suddivisi in gruppi e affidati per la vigilanza ai Docenti e/o Collaboratori Scolastici non scioperanti. In situazioni di emergenza verranno comunque impartite opportune disposizioni. 5. Allo scopo di mantenere vivo e proficuo l’affiatamento tra le famiglie e la scuola i genitori sono invitati ad utilizzare al massimo le occasioni offerte partecipando alle assemblee di classe ed ai colloqui individuali con i Docenti nelle occasioni di ricevimento. Sono gradite e possibili anche altre forme di collaborazione o proposte di riunione suggerite dai genitori. Art. 25 1. I genitori degli alunni hanno diritto di riunirsi in assemblea nei locali della Scuola secondo le modalità previste dagli articoli12 e 15 del testo Unico del 16 aprile 1994, n. 297. 2. Le assemblee si svolgono fuori dall’orario delle lezioni 3. L’assemblea dei genitori può essere di classe, sezione, di plesso / scuola, dell’Istituzione Scolastica. Art. 26 1. L’assemblea di classe è presieduta da un genitore eletto nel Consiglio di Classe. 1 2. E’ convocata dal Dirigente Scolastico, con preavviso di almeno cinque giorni. La convocazione può essere richiesta: • dagli Insegnanti; • da un quinto delle famiglie degli alunni della classe 3. Il Rappresentante di classe che assume l’incarico di Presidente per quella specifica Assemblea, provvede a richiedere per iscritto l’autorizzazione a tenere l’assemblea e provvede, anche tramite gli Insegnanti, a diramare gli avvisi di convocazione, contenenti l’ordine del giorno alle famiglie. 4. L’assemblea è valida qualunque sia il numero dei presenti. 5. Dei lavori dell’Assemblea viene redatto succinto verbale, a cura di uno dei componenti. 6. Copia del verbale viene inviato alla Presidenza. 7. Possono partecipare alle riunioni, con diritto di parola, il Dirigente Scolastico e gli Insegnanti di classe. Art. 27 9. L’assemblea di plesso è presieduta da uno dei genitori, componenti il Consiglio di classe, eletto dall’assemblea. 10. L’assemblea è convocata dal Dirigente Scolastico, con preavviso di almeno cinque giorni: 11. La convocazione può essere richiesta: a) da un terzo dei genitori componenti i Consigli di interclasse, Intersezione , classe; b) dalla metà degli Insegnanti di plesso / Scuola; c) da un quinto delle famiglie degli alunni del plesso / Scuola. 12. Il Rappresentante dei genitori che assume l’incarico di presiedere quella specifica assemblea richiede per scritto l’autorizzazione a tenere l’assemblea e provvede, anche tramite gli Insegnanti, a diramare gli avvisi di convocazione, contenenti l’ordine del giorno alle famiglie. 13. L’Assemblea è valida qualunque sia il numero dei presenti 14. Dei lavori dell’assemblea viene redatto succinto verbale, a cura di uno dei docenti eventualmente presenti o da un genitore designato dal Presidente dell’Assemblea 15. Copia del verbale viene inviato alla scuola Possono partecipare alle riunioni, con diritto di parola, il Dirigente Scolastico e gli Insegnanti del plesso. Art. 28 Assemblea dell’Istituzione Scolastica 1. L’assemblea dell’Istituzione Scolastica è presieduta dal Dirigente Scolastico. 2. L’assemblea è convocata con preavviso di almeno sette giorni. 3. La convocazione dell’assemblea può essere richiesta: • da 50 Genitori; • da un quinto dei genitori eletti nei Consigli di interclasse, Intersezione , Classe; • dal Consiglio d’Istituto; • dal Dirigente Scolastico. 4. Copia del verbale viene consegnata alla Presidenza 5. Possono partecipare alle riunioni, con diritto di parola, i Docenti e il Personale ATA dell’Istituzione Scolastica 2 Art. 29 Accesso dei Genitori nei locali scolastici 1. Non è consentita per nessun motivo la permanenza dei genitori nelle aule o nei corridoi all’inizio delle attività didattiche, fatte salve le esigenze di accoglienza della Scuola dell’infanzia. 2. L’ingresso dei genitori nella Scuola, durante le attività didattiche, è consentito esclusivamente in caso di uscita anticipata del figlio. Gli insegnanti, pertanto, si asterranno dall’intrattenersi con i genitori durante l’attività didattica anche per colloqui individuali riguardanti l’alunno. 3. I genitori degli alunni possono accedere agli edifici scolastici nelle ore di ricevimento dei docenti. CAPO VII MENSA Art. 30 Norme sul servizio mensa 1. Prima di accedere alla mensa, gli alunni si recano ai servizi, avendo cura di lavarsi le mani. Durante il pranzo, essi mangiano con calma, parlando con tono di voce moderato e senza abbandonare il proprio posto. Si devono evitare gli sprechi di cibo e si deve aver cura di lasciare tutto in ordine 2. Anche l’attività mensa è da intendersi come momento pienamente educativo ed opportunità formativa. Per l’intervallo del dopo mensa sono valide le stesse regole della ricreazione. In particolare, gli alunni devono uscire dalla mensa tutti insieme, evitando di disperdersi nell’edificio scolastico e attendono la ripresa delle lezioni. 3. Gli iscritti alla mensa, che per eccezionali motivi non intendono usufruire del servizio, devono giustificare l’assenza – rinuncia mediante giustificazione scritta sul libretto personale. CAPO VIII LABORATORI Art. 31 Uso dei laboratori e aule speciali 1. I laboratori e le aule speciali sono assegnati dal Dirigente Scolastico all’inizio di ogni anno alla responsabilità di un docente che svolge funzioni di subconsegnatario ed ha il compito 2 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. di mantenere una lista del materiale disponibile, tenere i registri del laboratorio, curare il calendario d’accesso allo stesso, proporre interventi di manutenzione, ripristino, sostituzione di attrezzature ecc. Il responsabile di laboratorio concorda con i docenti interessati i tempi di utilizzo da parte delle classi e con il Dirigente Scolastico le modalità ed i criteri per l’utilizzo del laboratorio in attività extrascolastiche. In caso di danni, manomissioni, furti alle attrezzature o ai locali il responsabile del laboratorio o il docente di turno, sono tenuti ad interrompere le attività se le condizioni di sicurezza lo richiedono e a segnalare la situazione tempestivamente in Presidenza per l’immediato ripristino delle condizioni di efficienza al fine di individuare eventuali responsabili. L’orario di utilizzo dei laboratori e aule speciali sarà affisso a cura dei responsabili. Le responsabilità inerenti all’uso dei laboratori e delle aule speciali, sia per quanto riguarda la fase di preparazione delle attività sia per quella di realizzazione delle stesse con gli allievi, competono all’insegnante nei limiti della sua funzione di sorveglianza ed assistenza agli alunni. I laboratori e le aule speciali devono essere lasciate in perfetto ordine. Se necessario la Scuola adotta un regolamento interno, convalidato dal Dirigente Scolastico. L’insegnante avrà cura, all’inizio ed alla fine di ogni lezione, di verificare l’integrità di ogni singola postazione e di ogni singolo strumento utilizzato. L’insegnante qualora alla fine della lezione dovesse rilevare danni che non erano presenti all’inizio, è tenuto a darne tempestiva comunicazione al Dirigente Scolastico. Ogni laboratorio o aula speciale è dotata di registro dove ogni insegnante annota le esercitazioni svolte con la classe ed ogni evento inerente alle stesse. Art. 32 Sussidi didattici 1. Le Scuole sono fornite di sussidi per il lavoro educativo – didattico e di materiale. Entro il mese di dicembre di ogni anno, questo elenco viene aggiornato dalla Segreteria e messo a disposizione delle Scuole. Tale elenco ne specifica anche l’uso e i possibili utilizzatori. I docenti, i non docenti, gli alunni sono tenuti a curare il buon uso, la conservazione e la piena efficienza dei sussidi. Art. 33 Diritto d’autore 1. Il materiale cartaceo, audiovisivo ed informatico è sottoposto alla normativa sui diritti d’autore, quindi i docenti si assumono ogni responsabilità sulla riproduzione e/o duplicazione dello stesso. Art. 34 Uso esterno della strumentazione tecnica (macchine fotografiche, telecamere, portatili, sussidi vari ecc.) 2 1.L’utilizzo esterno della strumentazione tecnica in dotazione alla scuola è autorizzato dal Dirigente Scolastico; va segnalato nell’apposito registro, ove verranno riportati tutti i dati richiesti a cura del responsabile. Alla riconsegna dell’attrezzatura, l’incaricato provvederà alla rapida verifica di funzionalità degli strumenti, prima di deporli. Si riporterà inoltre sull’apposito registro la data dell’avvenuta riconsegna e le eventuali segnalazioni di danno. Art. 35 Privacy Fotografie degli alunni, filmati, elaborati degli studenti saranno utilizzati nel rispetto della normativa sulla privacy Art. 36 Centro Risorse Educative Multimediali e Scolastiche e dotazioni librarie 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. Il CREMS costituisce uno strumento didattico di primaria importanza per la vita della scuola, essa è accessibile a tutte le componenti della scuola: docenti, studenti, genitori, personale A.T.A. Compito del CREMS è raccogliere, ordinare, descrivere il materiale, documentario, audiovisivo ed informatico in qualunque modo appartenente alla scuola e promuoverne l’uso da parte di alunni e docenti. E’ compito del C.R.E.M.S. promuovere le Tecnologie Informatiche Didattiche (T.I.D.) Il Dirigente Scolastico nomina un Responsabile del CREMS e un gruppo di lavoro con il compito di sovrintendere al suo funzionamento e verificare periodicamente la consistenza delle dotazioni. Il Collegio dei Docenti promuove l’aggiornamento del patrimonio librario, documentario, audiovisivo ed informatico, secondo le esigenze didattiche e culturali dell’Istituzione, recependo i suggerimenti specifici espressi dai docenti e dalle altre componenti scolastiche per quanto di loro competenza. Non possono essere date in prestito opere di consultazione quali dizionari, enciclopedie. ecc. I libri possono essere dati in prestito per un periodo di 45 giorni, prorogabili di altri 15 se nessun altro ha richiesto lo stesso materiale; il materiale audiovisivo può essere dato in prestito per non più di due giorni, compatibilmente con la programmazione dei docenti. Il materiale concesso in prestito viene annotato nell’apposito registro. Chi non restituisce il materiale avuto in prestito nei tempi previsti è escluso dal prestito per un periodo di sei mesi. I costi relativamente ai libri - o altri materiali – smarriti o deteriorati saranno sostenuti da chi ha causato il danno. Per quanto non previsto nel presente articolo si rinvia ad eventuali regolamenti specifici. Art. 37 Utilizzo delle infrastrutture sportive dell’Istituto 1. Il Dirigente Scolastico nomina all’inizio dell’anno scolastico uno o più docenti responsabili dell’area sportiva dell’Istituzione Scolastica che provvederanno alla predisposizione degli 2 orari di utilizzo e di funzionamento delle singole infrastrutture in orario curricolare e al coordinamento delle iniziative extracurricolari. 2. La palestra e le sue attrezzature sono riservate, durante le ore di lezione, agli alunni. Per ragioni di tipo igienico in palestra si dovrà entrare solamente con le scarpe da ginnastica. Art. 38 Uso degli strumenti di scrittura e duplicazione 1. Le attrezzature dell’Istituto per la stampa e la riproduzione (macchine per scrivere, fax, fotocopiatrice, ciclostile, computer), oltre al primario uso didattico ed amministrativo, possono essere utilizzate da tutte le componenti scolastiche per attività di esclusivo interesse della scuola. E’ escluso l’utilizzo degli strumenti della scuola per scopi personali 2. L’uso delle fotocopiatrici, per motivi di sicurezza e per evitare guasti, è riservato al personale incaricato. 3. L’uso della fotocopiatrice è gratuito per il materiale didattico utilizzato dagli alunni e dagli Insegnanti, nei limiti degli stanziamenti di bilancio fissati annualmente. 4. Nelle Scuole non ancora provviste delle tessere magnetiche, i Collaboratori Scolastici terranno appositi registri dove annotare la data, la classe, il richiedente, il numero di fotocopie eseguite. Il materiale cartaceo è sottoposto alla normativa sui diritti d’autore, quindi i richiedenti si assumono ogni responsabilità sulla riproduzione e/o duplicazione dello stesso. CAPO IX SICUREZZA Art. 39 Norme di comportamento Tenere un comportamento corretto astenendosi da qualsiasi genere di scherzo e dal compiere atti che possano distrarre o arrecare danno ai compagni di lavoro; Attenersi scrupolosamente alle disposizioni ricevute dal proprio superiore; Osservare scrupolosamente tutte le prescrizioni in materia di sicurezza ed igiene richiamate da specifici cartelli o indicate dai propri superiori; Non usare macchine o impianti ed attrezzature senza autorizzazione; Non eseguire operazioni o manovre non di propria competenza, o di cui non si è a perfetta conoscenza: in casi dubbi occorre rivolgersi al proprio superiore; Non rimuovere gli estintori dalla posizione segnalata Depositare i materiali nelle zone prestabilite e comunque in modo da non ingombrare, ostacolare e/o impedire, anche solo parzialmente l’accesso alle uscite di sicurezza, al transito sulle vie di fuga (corridoi, scale di sicurezza, ecc.), in prossimità di mezzi ed impianti atti ad intervenire sugli incendi, ed in generale la normale circolazione. Ogni contenitore deve riportare l’etichetta con l’indicazione ben leggibile del contenuto; Non utilizzare bottiglie di bevande per il contenimento di altri liquidi, né abbandonare quelle vuote sul posto di lavoro. 2 Segnalare tempestivamente al proprio superiore ogni eventuale anomalia o condizione di pericolo rilevata. In caso di infortunio, riferire al più presto ed esattamente ai propri superiori sulle circostanze dell’evento. Se viene usato il materiale della cassetta di pronto soccorso si deve avvertire l’Assistente Amministrativa referente per la sicurezza, allo scopo di ripristinare la scorta. Non circolare né sostare nei locali seminterrati degli edifici salvo giustificato motivo di lavoro e previa autorizzazione dei superiori. Non accedere nelle zone o nei locali in cui vige il divieto di ingresso ai non autorizzati. Mantenere pulito e in ordine il proprio posto di lavoro Disporre in modo ordinato, stabile e razionale gli attrezzi di uso comune; Adoperare gli attrezzi solamente per l’uso cui sono destinati e nel modo più idoneo evitando l’uso di mezzi di fortuna o di attrezzi diversi da quelli predisposti o di apportare agli stessi modifiche di qualsiasi genere Mantenere i videoterminali nella posizione definita secondo i principi dell’ergonomia delle norme di legge e di buona tecnica. Qualsiasi variazione che si rendesse necessaria deve essere concordata con il proprio responsabile. In caso di movimentazione manuale di materiali (risme di carta, dossier, ecc.) mantenere la schiena eretta e le braccia rigide, facendo sopportare lo sforzo principale dai muscoli delle gambe. Durante il trasporto a mano, trattenere il carico in modo sicuro nei punti di più facile presa e se necessario appoggiarlo al corpo, con il peso ripartito sulle braccia. Manipolare vetri e materiale pungente con i guanti. Negli armadi o negli scaffali disporre in basso i materiali più pesanti. Non dare in uso scale, utensili e attrezzi al personale di ditte esterne che si trovino a lavorare nella scuola. Negli archivi il materiale va depositato lasciando corridoi di 90 cm. Riporre le chiavi nelle apposite bacheche dopo l’uso L’apertura di tutte le uscite di sicurezza deve avvenire prima dell’inizio delle lezioni Per quanto non previsto in questo articolo si rinvia alle circolari del Dirigente Scolastico e alle norme vigenti sulla sicurezza. CAPO X COMUNICAZIONI Art. 40 Distribuzione materiale informativo e pubblicitario 1. Nessun tipo di materiale informativo o di pubblicità varia potrà essere distribuito nelle classi, o comunque nell’area scolastica senza la preventiva autorizzazione del Dirigente Scolastico 2. E’ garantita la possibilità di scambio e di circolazione di ogni tipo di materiale utilizzabile nel lavoro scolastico (giornali, ecc. …) e di quello frutto del lavoro della scuola stessa e delle classi (giornalino, mostre, ricerche). 3. E’ garantita la possibilità di informazione ai genitori da parte di Enti, associazioni culturali ecc. 2 4. La scuola non consentirà la circolazione di informazione pubblicitaria a scopo economico speculativo. 5. Il Dirigente Scolastico disciplinerà la circolazione del materiale 6. Per gli alunni si prevede di: a) distribuire tutto il materiale che riguarda il funzionamento e l’organizzazione della scuola; b) autorizzare la distribuzione del materiale relativo alle attività sul territorio a livello Comunale, o Territoriale, inviato da Enti istituzionali. c) Autorizzare la distribuzione di materiale che si riferisca ad iniziative od attività sul territorio, gestite da Enti, Società, associazioni private che abbiano stipulato accordi di collaborazione con la Scuola, purchè l’iniziativa non persegua fini di lucro. Art. 41 Comunicazione docenti - genitori 1. Nell’orario di servizio di ogni Docente di Scuola Secondaria sono previsti momenti di incontro con i genitori. Saranno programmati annualmente incontri pomeridiani delle famiglie con gli Insegnanti della Scuola. Inoltre, qualora se ne ravvisi la necessità, verranno inviate alle famiglie tempestive informazioni scritte relative, secondo i casi, alla frequenza, al profitto, al comportamento dell’alunno, in particolare, saranno comunque comunicate alle famiglie le valutazioni quadrimestrali e, su mandato dei Docenti, anche quelle periodiche, accompagnate dalla eventuale segnalazione degli interventi di sostegno e di recupero che l’alunno deve sostenere e l’esito degli interventi. Art. 42 Informazione sul Piano dell’offerta formativa 1. Entro il mese di Novembre di ogni anno scolastico il Coordinatore del consiglio di classe illustra agli studenti ed alle famiglie le opportunità offerte dal piano dell’offerta formativa, comprensivo di tutte le attività e iniziative didattiche e formative facoltative e / o opzionali. 2. Le attività didattiche aggiuntive facoltative saranno organizzate secondo i tempi e modalità che tengano conto dei ritmi di apprendimento e delle esigenze di vita degli studenti 3. Le comunicazioni agli alunni ed ai genitori sono fatte normalmente con circolari scritte e inviate in lettura nelle classi. In forma ufficiale viene adottata anche la pubblicazione in bacheca, in particolare per gli atti che devono essere riportati a conoscenza di tutti . CAPO XI ACCESSO DEL PUBBLICO Art. 43 Accesso di estranei ai locali scolastici 2 1. Qualora i docenti ritengano utile invitare in classe altre persone in funzione di “esperti” a supporto dell’attività didattica chiederanno, di volta in volta, l’autorizzazione del Dirigente Scolastico. Gli “esperti” permarranno nei locali scolastici per il tempo strettamente necessario all’espletamento delle loro funzioni. In ogni caso la completa responsabilità didattica e di vigilanza della classe resta del docente. 2. Nessun’altra persona estranea e comunque non fornita di autorizzazione rilasciata dal Dirigente Scolastico o suo delegato può entrare nell’edificio scolastico dove si svolgono le attività didattiche. 3. Dopo l’entrata degli alunni verranno chiuse le porte d’accesso esclusa quella in cui presta servizio di vigilanza il collaboratore scolastico addetto 4. Chiunque ha libero accesso, durante le ore di apertura della scuola, al locale dove si trova l’albo d’istituto, per prendere visione degli atti esposti e può accedere all’Ufficio di Presidenza e di Segreteria durante l’orario di apertura dei medesimi, con le modalità che saranno comunicate. 5. I tecnici che operano alle dipendenze dell’ Amministrazione Comunale possono accedere ai locali scolastici per l’espletamento delle loro funzioni, tenendo conto dell’orario di funzionamento delle Scuole e delle attività didattiche in corso. 6. I signori rappresentanti ed agenti commerciali devono qualificarsi esibendo tesserino di riconoscimento e l’autorizzazione scritta del Dirigente Scolastico. CAPO XII CIRCOLAZIONE MEZZI ALL’INTERNO DELL’AREA SCOLASTICA Art. 44 Accesso e sosta 1. E’ consentito l’accesso con la macchina nel cortile dei plessi scolastici ai genitori o chi ne fa le veci di alunni portatori di handicap fisico per un ingresso e un’uscita più agevoli e lontani dal flusso degli altri alunni. 2. Biciclette ed eventuali motorini devono essere sistemati in modo ordinato solo ed esclusivamente nelle aree destinate a raccogliere tali mezzi. 3. I parcheggi di cui sopra sono incustoditi e pertanto la scuola, non potendo garantire la custodia dei mezzi di cui trattasi, non assume responsabilità di alcun genere per eventuali danni o furti a carico dei mezzi medesimi. 4. I mezzi devono procedere a passo d’uomo e con prudenza allorché transitano su aree interne di pertinenza della scuola. 5. In casi di emergenza, per comportamenti non prudenti o quando si ravvisano difficoltà di funzionamento e di uso degli spazi interessati, il Dirigente Scolastico può adottare i provvedimenti opportuni, anche di carattere restrittivo. 6. I veicoli degli operatori che devono effettuare interventi di manutenzione nella struttura scolastica ed i veicoli per la mensa sono autorizzati ad entrare nelle aree procedendo a passo d’uomo e con prudenza. 7. Il Personale Scolastico non è autorizzato a parcheggiare l’automobile all’interno dei cortili delle Scuole quando sono in corso attività didattiche con gli alunni. Nei periodi di sospensione delle lezioni questo divieto non ha motivo di sussistere. 2 NORMA DI RINVIO Per quanto non regolamentato nel presente documento si rinvia al Testo Unico delle disposizioni legislative vigenti, relative alle Scuole di ogni ordine e grado, DECRETO LEGISLATIVO 16 APRILE 1994, n. 297. INDICE Capo I: Organi Collegiali Capo II: Docenti Capo III: Personale Amministrativo Capo IV: Collaboratori Scolastici Capo V: Alunni Capo VI: Genitori Capo VII: Mensa Capo VIII: Laboratori Capo IX: Sicurezza Capo X: Comunicazioni Capo XI: Accesso al pubblico Capo XII: Circolazione mezzi all’interno dell’area scolastica Norma di rinvio 2