15 aprile: SATURNO in opposizione www.coelum.com Mosaico Lunare da GUINNESS dei PRIMATI! 100 anni fa la tragedia del TITANIC COLPA ANCHE DELLA LUNA? REFERENDUM TRA GLI ASTRONOMI ALH84001 E LA VITA SU MARTE… CHI CI CREDE ANCORA? Mensile - Anno 16 - Sped. Abb. Pt - DL 352/2003 (conv. In L. 27/02/04 n. 46) art. 1 comma 1 NE/VE ISSN 1594-1299 Test: Rifrattore acromatico NEW TAL 100 RS f/10 I fenomeni celesti di APRILE Le novità di Telescope Doctor Piccole galassie nella coda del Drago Le teorie dei moderni “oppositori” di Copernico e di Newton “Ho ripreso Sirio B senza quasi volerlo!” Euro 6,00 158 2012 di Popinga LA TERRA NON GIRA INTORNO AL SOLE LA STORIA DEL PENSATORE CONTADINO CHE SCELSE DI NON SALIRE SULLE SPALLE DEI GIGANTI l mondo dell'astronomia, che per sua natura si presta alle speculazioni di chiunque sia in grado di farsi delle domande, ha richiamato in passato (e continua a richiamare tutt'oggi, anche se in altre forme) l'attenzione di anime semplici e talvolta dotate di vero ingegno, del tutto ignare però della necessità di avvalersi del metodo (si veda anche la vicenda di Paneroni su Coelum n. 58) e della esperienza di studiosi precedenti (i “giganti” sulle cui spalle non si peritò di salire lo stesso Newton). Anche le vicende di queste persone, a ben vedere, meritano di trovare posto in una rubrica che si occupa di “margini della storia”, se non altro per il coraggio e l'iniziativa dimostrati nel mettersi in gioco, pur molto ingenuamente e con un pizzico di superbia nell'andare così disarmati contro il sapere dei fondatori dell'astronomia moderna. I alla Cattedra di Elettrochimica del Politecnico di Milano e già Direttore del Reparto Prove Statiche e di Rottura della Società Aeroplani Caproni in Milano”. Dalle note di Mazza sappiamo che Corradi era un agricoltore con il pallino delle invenzioni, che aveva già pensato, molto prima degli americani, a un sistema per far piovere bombardando le nuvole con ghiaccio secco e aveva inventato un dispositivo per la regolarizzazione automatica dell’inalveamento dei corsi d’acqua, collaudato con successo sul torrente Parma. Un tipo ingegnoso, che si era meritato trafiletti elogiativi sui giornali dell’epoca, come il Tempo, la Gazzetta di Parma e il Corriere d’informazione. Di Corradi abbiamo anche una foto- grafia che lo ritrae sessantaduenne nel frontespizio della sua opera più ambiziosa (vedi in basso), che costituisce l’oggetto di questo mio articolo. Il libretto ha infatti un titolo importante: La Terra non gira intorno al Sole. Guardiamo il cielo e potremo capire il vero moto della terra e degli astri ed è stato edito nel 1952 a Cremona, probabilmente a spese dell’autore (poi tradotto e pubblicato anche in francese due anni dopo). Corradi appartiene alla schiera dei “confutatori di Copernico” (o di Newton, come si può vedere dalla scheda alla pagina successiva), che vanta rappresentanti sempre più sparuti ma attivi ancor oggi, non necessariamente tra gli estremisti religiosi. Il suo trattatello D i Silvio Corradi (nato a Fontanellato di Parma l’11 luglio 1890 e scomparso nel 1970) non c’è alcuna traccia in Rete1. Devo pertanto accontentarmi dell’unica fonte biografica che ho a disposizione, cioè quanto dice di lui, nell’indirizzo al lettore che apre la sua opera, l’ing. Aldo Mazza, “già assistente 28 1 In realtà, poco tempo dopo la stesura di questo articolo è stato aperto il sito www.laterranongiraintornoalsole.it dedicato proprio alla figura di Silvio Corradi. COELUM 2012 Senza approfondire troppo (lo scopo di questo articolo è ovviamente solo quello di testimoniare il personaggio, e non quello di spiegare e di confutare argomenti che nel libro sono esposti molto confusamente), Silvio Corradi nel suo lavoro afferma che la Terra non gira intorno al Sole ma davanti al Sole (qualunque sia il significato di questa affermazione), descrivendo un’orbita molto più piccola e muovendosi molto più lentamente. L’inclinazione di 23° dell’asse terrestre è poi spiegata con il fatto che i continenti e i mari non sono distribuiti uniformemente, ma i primi sono ammassati maggiormente nell’emisfero boreale: la maggiore densità della terra rispetto all’acqua determina una differenza di peso dei due emisferi (sic). Questa differenza fa sì che l’asse terrestre, a nord sempre rivolto verso la Stella Polare, a sud, nell’emisfero “più leggero”, ruota, descrivendo un cerchio: l’asse terrestre descrive un cono, ecco perché al Sud non c’è una stella corrispondente alla Polare. Questo cono – che nel sistema eliocentrico è un bicono con vertice nel centro della Terra e ha conseguenze solo sulla precessione degli equinozi – nel sistema corradiano è in grado di spiegare anche l’alternarsi del dì e della notte e l’andamento delle stagioni. Sì, perché il Sole ha sulla TerCOELUM 158 L’Errore di Newton HANC MARGINIS ignora completamente le scoperte astronomiche degli ultimi due secoli e lo scienziato più recente al quale fa riferimento è addirittura Hermann von Helmholtz (1821-1894), studioso poliedrico come anch’egli forse ambiva a essere. Di Einstein nessuna traccia e nessuna degli astronomi del Novecento. Le sue fonti sono scarne e molto popolari: enciclopedie per famiglie, due libri del naturalista francese J. H. Fabre – La Terra (1865) e Il cielo (1867) – pubblicati in Italia entrambi da Sonzogno, rispettivamente nel 1927 e 1928. Ma egli ha dalla sua un grande ingegno e la capacità di rappresentare le sue idee con strumenti semplici ed efficaci: un’arancia infilzata da un pezzo di fil di ferro è la Terra con il suo asse, il soffitto e le pareti di una stanza sono la volta celeste con lo zodiaco e i punti cardinali. Costruirà anche un planetario meccanico per illustrare le proprie idee, premiato al “Concorso Internazionale delle invenzioni” di Parigi in quello stesso 1952, tuttavia ignorato dal mondo scientifico: “vi furono applausi, ma poi più nulla, il più ermetico silenzio”. ome dimostrano anche le vicende di Giovanni Paneroni (vedi l’articolo “Il mondo non gira, o bestie!” su Coelum n. 58), fino a qualche decennio fa non era infrequente incontrare personaggi come Silvio Corradi, autenticamente convinti di avere qualcosa da insegnare ai grandi astronomi del passato. C Alla stessa tipologia dei primi due – in cui si potrebbe far rientrare, sia pure a un livello più alto anche la figura di Raffaele Bendandi (vedi l’articolo “Il Sole e Raffaele Bendandi: un caso riaperto” su Coelum n. 8) – appartiene anche un non meglio identificato “Nikomede di Bitinia” che, negli anni Sessanta dello scorso secolo, scrisse numerosi articoli sul Mattino di Napoli e nel 1973 pubblicò il libro “L’errore di Newton”, in cui tentò di dimostrare che la Luna non gira su se stessa e che i pianeti si muovono grazie alle radiazioni magnetiche emanate dal Sole. ra un duplice effetto attrattivo e repulsivo. Da giugno a dicembre la Terra presenta verso il Sole le grandi masse di acqua che assorbono il calore, provocando l’azione attrattiva del Sole, da dicembre a giugno il Sole colpisce con i suoi raggi i continenti che riflettono quasi totalmente il calore determinando una azione repulsiva (!). E la Luna? Qui bastano poche righe, dalle quali si capisce come Corradi sia assolutamente ignaro dei più elementari concetti di fisica e di meccanica celeste: “Se consideriamo il movimento della Luna intorno alla Terra, mentre entrambe compiono il giro intorno al Sole, dobbiamo tener conto che la sua distanza dal Sole subisce variazioni di circa 760 mila chilometri. Ma tale variazione porta a una variazione proporzionale di spazio da percorrere [nello stesso tempo] e allora come potrebbe, la Luna, mantenere invariata la sua velocità? (…) Nel suo “sistema nuovo” la Luna “rivolge a noi la stessa faccia per il semplice motivo che è trascinata dal moto rotatorio della Terra e ruota con lei, e le sue fasi sono determinate dal fatto che l’asse terrestre punta sempre verso nord, mentre quello della Luna no. E che cosa fa muovere la Terra? Le differenze di temperatura tra il giorno e la notte! Ecco in merito la sua teoria: “Il Sole trasmette la sua energia di moto agli astri e alla Terra, attraverso l’atmosfera in un gioco di riscaldamento, evaporazione, dilatazione e alleggerimento dalla parte rivolta verso il Sole; e di raffreddamento, condensazione e appesantimento dalla parte opposta. Le correnti calde, umide e leggere si portano dall’emisfero diurno all’emisfero notturno e per le leggi dell’equilibrio si genera il moto. Un esperimento semplicissimo che contiene il principio base di questo moto, che nei riguardi della Terra è poi complicato da numerosissimi fattori, frenato e regolato dal contrappeso di materiale che, nella cavità interna della Terra, non partecipa solidale alla rotazione, è il seguente: intorno a una ruota ben centrata e scorrevole avvolgiamo diversi strati di panno. Facciamo assorbire al panno acqua in modo da avere una umidità uniformemente distribuita lungo tutta la cir29 HANC MARGINIS conferenza. Alla ruota così preparata e ferma avviciniamo una sorgente di calore e facciamo in modo che il calore si trasmetta soltanto di fronte, in una parte limitata della circonferenza mobile circondata dal panno umido. Dopo un certo tempo la ruota si mette in moto precisamente nel senso della Terra. (…) La fascia degli Alisei, sotto l’impulso del Sole, fa ruotare la Terra su se stessa e, nello stesso tempo, la trascina nel moto annuo regolato da forze di attrazione e repulsione solare”. Insomma, per Corradi la Terra gira su se stessa trascinata dagli alisei! I l finale del libro è ancora più pirotecnico, con atomi, esplosioni vulcaniche, aurore boreali e pozzi metaniferi inesauribili mescolati con una logica che mette a dura prova il tentativo di comprensione del lettore. Il Nostro si lascia infatti prendere la mano e la sua teoria gli sembra in grado di spiegare fenome- ni anche molto lontani da quelli astronomici. C’è comunque spazio per una spiegazione degli anelli di Saturno (almeno questa abbastanza plausibile, visto che è stata proposta fino a non molto tempo fa da planetologi affermati): “Se si tiene conto che la gigantesca esplosione del vulcano Krakatoa (26-8-1883) lanciò a grandi altezze una enorme quantità di polveri che, per ben tre anni, rimasero nell’atmosfera formando un anello equatoriale esteso al 20° di latitudine Nord, compiendo più volte il giro del globo, si ha la conferma che Saturno, pianeta eminentemente vulcanico, più calmo e più vicino di quanto non lo si creda ora, ha anch’esso gli anelli di materiale vulcanico”. E il trattato di Corradi, che lungi dall’avere una qualche validità scientifica offre però una vista straordinaria sui pericoli che corre la logica umana nel fidarsi del semplice buon senso, non può che concludersi con la rinnovata esaltazione della teoria del mondo che avrebbe sostituito quella copernicana: “dove tutto si rivela così semplice nella causa e così straordinariamente meraviglioso negli effetti che vi si riconosce, inconfondibile, l’opera della Sapienza infinita di Dio”. Marco Fulvio Barozzi (Popinga) è nato a Milano nel 1955 ed è laureato in Scienze Geologiche. Insegna matematica e scienze in un Centro di Formazione Professionale, davanti a una platea assai disattenta. Si consola con la letteratura: ha scritto e pubblicato saggi, racconti e poesie, vincendo ogni tanto qualche targa argentata accompagnata da un diploma in bella grafia… http://keespopinga.blogspot.com Il Transito di Venere sul disco del Sole 6 GIUGNO 2012 UNA NUOVA OCCASIONE – L’ULTIMA PER NOI VISTO CHE DOVRANNO PASSARE ALTRI 105 ANNI PRIMA CHE UN SIMILE EVENTO SI RIPRESENTI (!) – per osservare un evento più raro di un’eclissi di Sole, più affascinante del passaggio di una cometa: il transito di Venere sul disco solare! Coelum ripropone il volume di Rodolfo Calanca pubblicato nel 2004: uno straordinario intreccio di storia, uomini e scienza… il RACCONTO dei transiti di Mercurio e Venere sul Sole e tutti i CONSIGLI PER SEGUIRE L’EVENTO! 226 pagine 17x24 cm rilegatura in brossura 8,60*€ Per l’acquisto e l’indice completo del volume vedere la scheda su: www.coelum.com > astroshop > libri *SPESE DI SPEDIZIONE NON INCLUSE 30 COELUM 2012