Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in abbonamento postale –
D.L. 353/2003
(conv. in L. 27/02/2004 n.46) art.1, comma 2 e 3, CNS GENOVA – nr. 628 anno 2007
Anno 2012 n. 1 Giugno
Associazione Nazionale Guida Legislazione Andicappati Trasporti
NOTIZIARIO a cura della SEZIONE TERRITORIALE REGIONE LIGURIA
”Enrico Caprile"
Orario Estate 2012
Notizie
in rilievo
Nuova rubrica
chiuso per ferie dal 16 Luglio al 17 Settembre
“Cosa dico
dicono
gli esperti”
SOMMARIO
Ai Soci
Pag. 2
Exposanità e Reatech 2012
Pag. 2
Assemblea Plenaria
Pag. 3 - 4
Notizie utili
Pag. 4 - 14
Riceviamo e
Pag. 14 - 16
pubblichiamo
Cosa dicono gli
Pag. 17 - 18
esperti
Basso Piemonte
Pag. 19
Indirizzi utili
Pag. 20
Buone Vacanze
Dal Consiglio Direttivo
PER RINNOVARE LA TESSERA ANGLAT NON E’ MAI TROPPO “PRESTO” !
I MODI PER FARLO SONO 4 (QUATTRO) E L’IMPORTO E’ DI € 36,00
1) IN CONTANTI DIRETTAMENTE PRESSO LA NOSTRA SEDE
2) VERSAMENTO su C/C POSTALE n° 10411163 intestato a “SEZIONE
TERRITORIALE REGIONE LIGURIA DELL’ANGLAT” - Via Inferiore
Rio Maggiore n.4 canc - 16138 GENOVA - Causale “RINNOVO 2012”
3) BONIFICO POSTALE: codice IBAN IT 79 H 07601 01400 000010411163
Causale “RINNOVO 2012”
4) BONIFICO BANCARIO PRESSO AGENZIA 39 BANCA CARIGE Codice
IBAN : IT 80 L061 7501 5990 0000 0444 980 Causale “RINNOVO 2012”
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AI SOCI
Carissimi associati
Intanto un saluto a tutti voi; un altro anno è passato e ci sono state molte novità. Troverete alcune interessanti notizie in
questo numero del nostro storico giornalino. Vi ricordo anche che troverete tutto e anche altre informazioni sul nostro sito
internet che è stato aggiornato e ulteriormente migliorato.
Colgo l’occasione per scrivere 2 righe su un argomento che ultimamente mi sta occupando parecchio e che credo possa
interessare anche voi lettori.
Si tratta dell’evoluzione giurisprudenziale in tema di risarcimento nei confronti di medici e strutture ospedaliere nei casi
in cui vi sia stata una negligenza del personale addetto alle cure , definita (spesso impropriamente )malasanità.
Importanza fondamentale riveste una recente pronuncia delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione , segnatamente la n
577 dell’11 gennaio 2008.
Non intendo tediarvi con complicate argomentazioni giuridiche ma alcuni punti presi in esame dalla SC hanno importanza
fondamentale nell’evoluzione dei diritti del paziente.
In primis si stabilisce che al di là della responsabilità del singolo medico e/o dell’ausiliario ne risponde la struttura sanitaria pubblica o privata; si tratta di una responsabilità contrattuale della struttura verso il paziente danneggiato.
Da ciò deriva che la prescrizione del diritto si realizza dopo 10 anni dall’evento dannoso.
Ricordo, sul punto , che in precedenza si applicava il termine di 5 anni previsto per la responsabilità extracontrattuale.
Un altro importante principio introdotto dalla menzionata sentenza è quello che il danneggiato deve limitarsi a provare
l’esistenza del “contratto” e l’aggravamento della situazione patologica o l’insorgenza di nuova patologie ed il nesso causale tra l’azione del medico (o ausiliario) e l’evento dannoso.
In sostanza la prova richiesta al paziente è meno rigorosa anzi , da un certo punto di vista si realizzerebbe una vera inversione dell’onore probatorio.
Pertanto sarà il medico e la struttura ospedaliera a dover dimostrare l’esattezza dell’adempimento e di avere tenuto un
comportamento diligente. Quindi di avere osservato tutti i protocolli e linee guida previsti per quello specifico intervento
chirurgico o per la cura di una certa malattia.
In questo contesto , in caso di contenzioso, riveste sempre importanza fondamentale la cosiddetta CTU (Consulenza tecnica d’Ufficio) cioè quella attività che il Giudice demanda ad un proprio ausiliario specialista del settore; quindi un medico “super partes” che dovrà verificare se via stata un ‘imperizia del personale.
Tale evoluzione ha comportato un sicuro beneficio al paziente danneggiato, ma ha provocato parecchi grattacapi a medici
e strutture ospedaliere che hanno visto decuplicare le richieste risarcitorie.
La conseguenza negativa è l’aumento dei costi sociali e assicurativi del settore tanto che ,in futuro, sarebbe auspicabile un
intervento del legislatore; a volte certe richieste sono sfacciatamente speculative ed infondate e vanno a danneggiare , con
la legge dei numeri e statistiche , chi veramente ha subito un danno alla salute.
Concludo dicendo che la classe medica è sostanzialmente ben preparata e che i casi di vera “malasanità” sono sostanzialmente pochi ma sono quelli che fanno notizia mentre i bravi medici che lavorano senza soste a ritmi impressionanti spesso vengono completamente dimenticati.
Concludo con alcune ovvietà; premesso che sarebbe meglio non ammalarsi suggerisco , in caso di necessità, di informarsi
bene sulla preparazione del personale e della struttura nel settore specilistico che interesserà il paziente.
Tanti cari saluti.
Riccardo Conterno
ANGLAT E FISAPS A EXPOSANITA’
EXPOSANITA’ E REATECH 2012
Anche quest’anno come sempre accade ogni due anni la manifestazione/fiera Exposanità ha visto la costante presenza
dell’ANGLAT in uno stand per accogliere i visitatori e recepire consigli, problematiche e confronto sulle problematiche
del mondo della disabilità.
Inoltre quest’anno si è aggiunta un’altra importante fiera/evento, il Reatech di Milano.
In entrambe le occasioni si sono aperte le porte, oltre a famiglie, bambini e persone di tutte le età anche a ricercatori, pedagogisti e operatori della sanità. La rassegna milanese ha sperimentato inoltre un momento di incontro e confronto per
quanti operano nel campo della disabilità e della riabilitazione. La presenza di istituzioni e associazioni, produttori e distributori di ausili, operatori del turismo accessibile, mondo dello sport, hanno permesso, grazie anche agli appositi stand
allestiti dall’ANGLAT un successo di grandi proporzioni.
Negli spazi attrezzati il pubblico è stato informato delle novità su vari temi e sulle ultime notizie in materia di mobilità
Inoltre è stato possibile attraverso un simulatore di guida ed un operatore qualificato ANGLAT avere le corrette indicazioni relative alle potenzialità residue in relazione alle specifiche patologie cliniche.
Appare opportuno evidenziare una nota di colore e simpatia creata nello spazio esterno adibito alle prove auto e Kart
(anch’essi appositamente allestiti con comandi di guida al volante).
Due manifestazioni per un grande successo.
Un grazie ai volontari e a coloro che hanno contribuito a tutto ciò.
Massimo Tosetti
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Assemblea Plenaria dei Soci
Il 24 marzo 2012 si è svolta l’Assemblea Plenaria dei Soci.
Erano presenti:
Il Consiglio Direttivo con 10 membri su 10 di cui 2 rappresentati per delega (Renato Campi, Giovanni Nutile)
Undici Soci, tra cui il VicePresidente Nazionale Claudio Puppo, come socio della Sezione Territoriale Regione Liguria
Infine quattordici Soci erano rappresentati con delega.
I punti più importanti all’ ordine del giorno sono stati:
Relazione del Presidente Avv. Riccardo Conterno
Approvazione del Bilancio Consuntivo 2011 e relativa relazione
Approvazione del Bilancio Preventivo 2012 e relativa relazione
Dimissioni del Consiglio Direttivo per fine mandato ed elezione dei membri del Consiglio Direttivo per il quadriennio
2012/2015. Candidatura ed ingresso nel Consiglio Direttivo del Socio Claudio Puppo
Dalla Relazione del Presidente Avv. Riccardo Conterno
Il Presidente della Sezione Territoriale Avv. Conterno Riccardo dedica un pensiero al compianto Enrico Caprile ideatore
dell'Anglat venuto a mancare nel 2010, per ricordare poi tutti i membri del Consiglio Direttivo ed i loro incarichi svolti
nel più puro spirito di opera di volontariato compatibilmente con il proprio lavoro ed impegni personali.Tutti sempre per
svolgere le attività principali che si prefigge l'Associazione che vanno dalla consulenza relativa alla sfera patenti speciali e
quanto inerente ad esse all'ottenimento dei contrassegni invalidi, alla presenza presso le Consulte per l'Handicap e presso
la Commissione Medica Locale, al lavoro d'ufficio che, si creda, è comunque veramente impegnativo. A tal proposito il
Presidente comunica che la Commissione Medica cambierà sede ma non è ancora stato stabilito dove. Come sempre
l'Anglat vigilerà per fare in modo che i locali siano completamente accessibili, anche per quanto riguarda la possibilità di
posteggiare.
Ricorda poi che il Consiglio Direttivo si è riunito due volte nell’arco dell’anno per adempiere alle scadenze istituzionali e,
il mercoledì mattina salvo impegni improrogabili del Presidente, per mantenere vivo il rapporto e lo scambio di idee e per
parlare di eventuali problematiche che venissero a presentarsi, aggiunge, per quanto riguarda la situazione degli iscritti
che il numero risulta essere di 792 Soci più i soci così detti “congelati”, vale a dire che non hanno più versato la quota
associativa dal 2003 ,che sono 265. Conferma come delegati il socio Adorno Nervini per Imperia, il socio Giorgio Brizio
per San Remo e il socio Bruno Bottero per Savona.
Comunica che la Fondazione Carige ha versato euro 5.000,00 (come aveva deliberato) per l’acquisto della nuova auto utilizzata per le scuole guida. Inoltre, che in occasione dell’assemblea del CD del 17/12/2012 si è deliberato di utilizzare il 5
per mille al parziale pagamento dei canoni di affitto. A tal proposito fa presente che il Sig. Banchero proprietario dei locali ha rinunziato all’adeguamento Istat per il 2012 e che l’Autoservice srl contribuirà anche per quest’anno con una oblazione.
Quest'anno il Consiglio è arrivato alla fine del suo mandato, tutti hanno dato la loro disponibilità a ricandidarsi ed anche
Claudio Puppo, Vice Presidente Nazionale e Socio della Sezione Territoriale Liguria, sarebbe disposto a sostituire Enrico
Caprile il cui posto è rimasto vacante.
Tra gli impegni per il prossimo anno sociale, oltre a quelli generalmente svolti da tutti i Consiglieri, ci saranno quelli per
dare maggiore visibilità all'Associazione, cercando di partecipare, anche con l'aiuto di Claudio Puppo, a trasmissioni,
eventi sportivi, manifestazioni, ma anche tramite il potenziamento del sito internet dell'Associazione con la
collaborazione oggi anche dell'Ing. Paolo Brovia. Il Presidente ricorda a tutti che anche il Giornalino “Anglat News” è un
modo per arrivare ai soci e non soci.
Illustra poi le attività svolte dall'Associazione durante l'anno che si possono riassumere nella consulenza inerente al conseguimento, al rinnovo e la riqualificazione delle patenti speciali, all'acquisto di autoveicoli da parte dei soci, all'ottenimento dei contrassegni per portatori di handicap, all'esenzione della tassa di proprietà, a ricorsi in ordine a situazioni di
traffico e di sosta di veicoli al servizio di soci e consulenze generiche anche, a volte, non riguardanti il settore proprio
dell'Associazione; una costante presenza presso la ASL 3 Genovese, i contatti con la Polizia Municipale di Genova, con il
Comune di Imperia grazie al delegato locale Nervini Adorno, con il Comune di S.Remo grazie al delegato locale Giorgio
Brizio, presenza dei soci delegati in seno alla Consulta Comunale e Provinciale di Genova per l'Handicap, alla Consulta
Regionale per l'Handicap e alla Consulta del Tigullio; presenza durante tutti i giorni della Fiera Primavera 2011 con una
postazione nello stand dell'Autoservice, la Settimana sulla Sicurezza dove siamo sempre stati presenti,quest’anno non si è
svolta. Ricorda poi che il 7 maggio anche l'Anglat ha partecipato all’ Open Day promosso dal Celivo, restando aperti tutto
il giorno, illustrando ai visitatori la nostra attività e presentando l’auto acquistata a dicembre 2010.
Il Presidente aggiunge che molto importante e soprattutto indispensabile è stato il lavoro di segreteria svolto in sede.
Conclude comunicando che il Consiglio Direttivo per il 2012 continuerà a rafforzare i contatti con le istituzioni delle
province di Savona, Imperia e la Spezia, a svolgere al meglio l'attività di consulenza ed informazione ai soci tramite la
presenza in ufficio, tramite telefono, mail o tramite il sito internet, ad essere presenti presso la Commissione Medica Locale della ASL 3 Genovese e presso le Consulte per l'handicap, a tenere vivo il rapporto con gli Enti, con la pubblicazione
del giornalino almeno di due numeri all'anno, cercare di coinvolgere maggiormente i soci nella vita associativa ricordando
anche che il passaparola fra le persone è importante, aumentare la visibilità all'esterno dell'Associazione In ordine alle at-
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tività svolte si fa presente che la pubblicazione del GIORNALINO costituisce un punto di forza della nostra associazione;
precisa che le tariffe postali sono aumentate poichè sono state abrogate le tariffe agevolate per le ONLUS.
Si cercherà di rafforzare ulteriormente la potenzialità del nostro sito internet grazie alla cortese e preziosa collaborazione
dell’Ing Paolo Brovia.
Approvazione del Bilancio Consuntivo 2011
Il Presidente sottopone all'Assemblea il Bilancio Consuntivo per l'anno 2011, spiegandone le varie voci. Il Presidente
chiede all'Assemblea l'approvazione del Bilancio Consuntivo 2011 che viene approvato all'unanimità.
Approvazione del Bilancio Preventivo 2012
Il Presidente Avv. Conterno sottopone poi all'Assemblea il Bilancio Preventivo per l'anno 2012 che viene approvato
all'unanimità.
Dimissioni del Consiglio Direttivo per fine mandato ed elezione dei membri del Consiglio Direttivo per il
quadriennio 2012/2015.
Il Presidente dell'Assemblea comunica ai soci che il mandato del Consiglio Direttivo è giunto a termine, quindi nasce
l'esigenza di eleggerne uno nuovo per il quadriennio 2012/2015.
Come si ricorderà nel 2010 era mancato il caro Enrico Caprile ed il Consiglio non aveva reintegrato il numero dei suoi
membri continuando la sua opera.
Oggi, in fase di nomina si chiede se qualcuno fosse interessato a far parte del Consiglio Direttivo.
Il Vicepresidente Nazionale Anglat e Socio Sezione Territoriale Regione Liguria Puppo Claudio da la propria disponibilità
ad intraprendere questo compito e così fanno i Consiglieri dimissionari Avv. Conterno Riccardo, Tosetti Massimo,
Casalino Giuseppina, Campi Renato, Gaggero Claudio, Garbarino Franco, Giordano Gaetano, Nutile Giovanni, Scintu
Mario, Vergante Alessandra.
Il Presidente chiede all'Assemblea di votare il Consiglio come sopra detto composto.
L'elezione dei nuovi membri viene approvata all'unanimità.
Giuseppina Casalino
Notizie utili
La Sede di Genova osserva il seguente orario di ricevimento al pubblico:
Mercoledì 9.30-12.00 e Venerdì 14.30-17.00
Telefono e fax: 010.8361546
Per le urgenze: 347.7790025 – lunedì, martedì e giovedì
dalle ore 14.00 alle ore 18.00
ATTENZIONE!!!
TTENZIONE!!!
L’ufficio AMT che si occupa delle persone disabili (corsie gialle e telepass) si è trasferito in
Via Bobbio 250R e riceve da Lunedì a Venerdì dalle ore 8.00 alle ore 15,30.
GENOVA PARCHEGGI al momento del rinnovo del contrassegno invalidi provvede a comunicarlo direttamente all’AMT;
Comunque per verificare che sia stato inserito l’aggiornamento si può chiamare dopo circa 20
gg. l’AMT al numero 010 5582020.
Eventualmente per comunicare l’avvenuto rinnovo del contrassegno disabili non è necessario
andare di persona, all’ufficio AMT, ma basta mandare un fax con copia del contrassegno rilasciato, della carta d’identità e del libretto di circolazione, dell’auto autorizzata al transito sulle
corsie gialle, ai numeri fax 010 8313620 o 010 5582680
oppure una e-mail all’indirizzo [email protected]
oppure all’indirizzo [email protected]
IL COMUNE DI GENOVA E I POSTEGGI INVALIDI INTELLIGENTI
Posteggi invalidi, troppo pochi rispetto ai contrassegni circolanti, e troppe volte occupati impropriamente. Come fare?
Facciamo un’analisi del problema, in attesa che lo Stato Italiano recepisca la raccomandazione dell’Unione Europea di
unificare la forma fisica del contrassegno invalidi, e di conseguenza si metta mano a tutta la normativa sul contrassegno
invalidi e strutture annesse, ferma ormai dal “preistorico 1983” (si prevede che entro fine anno, entrerà in vigore il nuovo
contrassegno invalidi europeo, e come Associazione Ti terremo informato sugli sviluppi e sulle novità di detta normati
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va).
Attualmente nella sola Genova, dove risiedono circa 607.000 abitanti, l’amministrazione comunale, tramite la controllata
Genovaparcheggi, ha rilasciato (cioè sono in vigore) ben 11.881 contrassegni invalidi (604 sono contrassegni invalidi
temporanei), a fronte dei “soli” 1214 posteggi invalidi generici (i personalizzati concessi dal Comune di Genova sono
ben 1589 – dati riferiti al 2° censimento regionale dei contrassegni invalidi, eseguito nel secondo semestre del 2011 dalla
Consulta Regionale per la tutela dei diritti della persona handicappata, che presto pubblicherà questi dati), con una media
teorica di un posteggio invalidi generico ogni 9.7 veicoli al servizio di una persona disabile, titolare di un contrassegno
invalidi. Questa percentuale aumenta, se consideriamo tutti coloro, che sono titolari di un contrassegno invalidi, ma NON
sono residenti nel capoluogo ligure, ma giornalmente per vari motivi si recano a Genova.
Questi dati potrebbero essere molto preoccupanti, ma la vera preoccupazione è il fatto, che un altro dato indicativo nazionale ci “informa” che ben oltre il 60 % dei veicoli che circolano nelle nostre città espongono impropriamente un contrassegno invalidi, ovvero, utilizzano i posteggi invalidi veicoli condotti da persone che Non ne hanno alcun diritto (di questa
cattiva abitudine ne parleremo nel prossimo numero di ANGLAT NEWS, magari in occasione della riforma del contrassegno invalidi europeo).
COME CONTRASTARE QUESTO ABUSO? Ogni amministrazione comunale, viene sollecitata da molte Associazioni
di categoria (la nostra Associazione sia a livello nazionale che locale è sempre in prima linea su questo fronte), che dagli
stessi cittadini disabili, che vedono quotidianamente “furbetti privi di ogni buon senso” occupare impropriamente gli stalli
riservati ai veicoli delle persone disabili.
Le soluzioni da noi indicate e in qualche modo recepite da parte del Comune di Genova, puntano a diverse strategie.
La prima punta su una corretta comunicazione sul corretto uso del contrassegno invalidi e dei posteggi invalidi.
Queste informazioni avvengono attraverso specifiche informazioni con i vari panelli stradali a comunicazione variabile,
tramite Genovaparcheggi in occasione del rilascio/rinnovo del contrassegno, o con specifiche campagne divulgative;
La seconda strategia è quella della repressione, compiuta da parte delle forze dell’ordine (soprattutto da parte degli Agenti
della Polizia Municipale), che viene attuata costantemente durante il normale servizio di ogni Agente preposto al controllo del traffico, tramite alcune “task force” di Agenti di PM appositamente addestrati e comandati su questo specifico
compito (recentemente con la modifica del regolamento del corpo della Polizia Locale, questi controlli avvengono anche
nei posteggi privati, ma aperti al pubblico, come centri commerciali, fiere ecc.);
La terza, è un controllo dell’occupazione del posteggio elettronico.
Su questa ultima strategia, il Comune di Genova ha avviato lo scorso anno il progetto VOSystem , chiedendo direttamente a moltissimi cittadini genovesi titolari del contrassegno invalidi di fare da “cavie” per la sperimentazione di questo progetto.
Questo progetto, ha avuto avvio con due fasi ben distinte. La prima riferita all’individuazione di un centinaio di posteggi
invalidi generici dove sarebbero stati posizionati i sensori elettronici (questa scelta è stata fatta con la collaborazione degli
amici della Consulta per l’Handicap del Comune di Genova).
Queste prime cento aree di sosta controllate elettronicamente sono state scelte con alcuni criteri, tra i quali la presenza di
più posteggi invalidi (infatti, posteggio invalidi scelto ha “affogato” nell’asfalto un sensore che è collegato con una centralina - vedi foto - ed il costo di ogni centralina ha inciso in modo non trascurabile sul progetto), la loro centralità ovvero
il posizionamento di dette aree di sosta nelle vicinanze di punti di interesse pubblico (come ospedali, centri commerciali,
ecc.)
Assieme a questa prima fase, il Comune di Genova, sempre in collaborazione con la Consulta per l’Handicap, ha inviato
un questionario a tutti i titolari del contrassegno invalidi, per chiedere loro la disponibilità ad ricevere il “TAG” per testa
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re la validità del progetto, essendo disponibili “solo 3.300 TAG” (come detto, su oltre 11.881 titolari del contrassegno invalidi), una volta ricevuti e registrati i questionari, i funzionari dell’amministrazione comunale, hanno “scelto” i cittadini
titolari del contrassegno invalidi, da inviare questi primi 3.300 TAG, che sono giunti (o stanno per arrivare) recentemente.
BISOGNA PRECISARE, CHE IL VEICOLO AL SERVIZIO DI UNA PERSONA DISABILE TITOLARE DEL CONTRASSEGNO INVALIDI CHE NON HA RICEVUTO IL TAG, PUÒ TRANQUILLAMENTE UTILIZZARE ANCHE I
POSTEGGI INVALIDI “INTELLIGENTI” (vedi foto), in quanto, la normativa prevede che solo con l’esposizione del
contrassegno invalidi, il veicolo al servizio del titolare di detto documento, può utilizzare questa area di sosta dedicata.
Ora, in questi giorni è iniziata la sperimentazione. Cosa succede quando un veicolo si parcheggia su un posteggio invalidi
intelligente?
1° CASO: il veicolo in questione è al servizio di una persona disabile titolare del contrassegno invalidi che ha ricevuto e posizionato all’interno di detto veicolo il “TAG” (meglio posizionare detto tag, nella parte anteriore della vettura o nella zona del cruscotto, ma al riparo dei raggi del sole o del calore dei veicolo). Il TAG che ci è stato consegnato
“dialoga” con la centralina presente nella zona, tramite il sensore inserito nell’asfalto del posteggio, e “riconosce informaticamente” che questo veicolo ha correttamente utilizzato il posteggio invalidi.
2° CASO: il veicolo in questione è al servizio di una persona disabile titolare del contrassegno invalidi che NON
ha ricevuto e posizionato all’interno di detto veicolo il “TAG” La centralina presente nella zona, tramite il sensore inserito nell’asfalto del posteggio, non ricevendo nessun segnale dal veicolo (in quanto NON è presente un “TAG”), invia
una specifica segnalazione alla Sezione della Polizia Municipale più vicina ovvero al “palmare” dell’Agente di PM più
vicino, il quale si reca a verificare che su detto posteggio disabili “intelligente” ha correttamente parcheggiato un veicolo
al servizio di una persona disabile titolare del contrassegno invalidi, e detto contrassegno è correttamente esposto. La segnalazione viene annullata (cioè, l’Agente di PM accerta che questo veicolo è stato posteggiato correttamente)
3° CASO: un veicolo occupa impropriamente il posteggio invalidi intelligente (cioè questo veicolo NON è al servizio di una persona disabile titolare del contrassegno invalidi) La centralina presente nella zona, tramite il sensore inserito nell’asfalto del posteggio, non ricevendo nessun segnale dal veicolo, invia una specifica segnalazione alla Sezione della
Polizia Municipale più vicina ovvero al “palmare” dell’Agente di PM più vicino, il quale si reca a verificare se su detto
posteggio disabili “intelligente” ha correttamente parcheggiato un veicolo al servizio di una persona disabile titolare del
contrassegno invalidi. Ma nell’accertamento, l’Agente di PM non rilevando nessun contrassegno, ovvero che il veicolo
NON è al servizio di una persona disabile, SANZIONA IMMEDIATAMENTE il veicolo e procede alla sua rimozione.
Questo progetto, che come abbiamo detto, è in via di sperimentazione, ha ricevuto un’ulteriore contributo da parte
dell’Unione Europea, che servirà ad aumentare il numero dei posteggi invalidi intelligenti ed i TAG da consegnare ai titolari del contrassegno invalidi.
Questa è una “BUONA SOLUZIONE” (con qualche considerazione sul progetto che come Associazione abbiamo dichiarato) che il Comune di Genova ha attuato, ma LA VERA SOLUZIONE per un corretto uso dei posteggi invalidi, INIZIA
DA NOI. Cioè, dobbiamo essere noi a GESTIRE CORRETTAMENTE IL NOSTRO CONTRASSEGNO INVALIDI,
cioè posizionarlo sul veicolo SOLO quando noi stiamo direttamente utilizzando detta vettura, EVITARE di permettere
che famigliari e/o amici utilizzino questo contrassegno quando il veicolo NON è a nostro diretto servizio, evitare di fare
fotocopie o scanerizzazioni del nostro contrassegno da lasciare a terzi, cioè avere cura del contrassegno come abbiamo
cura delle “nostre gambe”, perché la nostra autonoma mobilità, avviene anche attraverso l’uso corretto del contrassegno
invalidi. Per ulteriori chiarimenti o informazioni sul progetto, potete contattare il nostro esperto in materia, scrivendo via
e_mail a: [email protected]
Claudio Puppo
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Se hai dei quesiti che possono interessare i Soci per problemi inerenti la disabilità, scrivi alla Nostra nuova rubrica “l’Avvocato risponde” e ti verrà risposto direttamente dal
Presidente Avv. Riccardo Conterno.
I quesiti di particolare interesse saranno anche pubblicati sul giornalino in una prossima uscita.
Caro Socio ti invito a segnalarci un indirizzo e_mail tuo o di una persona di tua fiducia per poter comunicare con te più velocemente. Mandaci la tua e_mail al nostro indirizzo:
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non si installa. Un computer permette tramitel’impostazione dei giusti parametri l’interfazcciamento con la centralina del sistema la quale, a sua volta, dialoga con l’elettronica del veicolo. Svolta la programmazione,
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Riceviamo e Pubblichiamo
Installazione di un servoscala
Queste note, che intendo proporvi circa l’installazione di un servoscala, non sono e non vogliono essere esaustive: le leggi nazionali
cambiano in continuazione e Comuni, Province e Regioni ci mettono poi del loro. Pertanto ciò che segue è solo una serie di indicazioni, che possono dare un’idea di quello che occorre fare dal punto di vista tecnico e dei tempi necessari all’espletamento della pratica
per richiedere il contributo al Regionale (tramite il Comune di residenza) e all’istallazione del servoscala.
La prima cosa è di vostra esclusiva competenza in quanto occorre decidere quale tipo di servoscala vi serve: a pedana per carrozzina o
a seggiolina per sedervi mentre siete trasportati o a pedanetta per stare in piedi durante il tragitto.
In televisione, sui giornali, su Internet ci sono offerte di tutti i tipi; gli spot pubblicitari presentano spesso servoscala dal design accattivante, con colori che si intonano all’arredamento, con persone anziane, uomini o donne, elegantemente vestite che usano l’ausilio
per portarsi da un piano all’altro della loro abitazione (sì proprio all’interno della loro abitazione!) e vogliono evitare la fatica di un
piano di scale (giustissimo!), ma non sembrano avere problemi motori, almeno dal modo con il quale si siedono e si alzano dalla seggiolina. Questo è il vero vostro problema nella scelta del servoscala. Dovete chiedervi: ho necessità di una pedana per carrozzina? se
opto per la seggiolina sono in grado di sedermi e dopo di mettermi nuovamente in piedi da solo alla fine della corsa sul servoscala? se
scelgo la pedanetta, sono in grado di salirvi e scendere da solo ed, ancora, sono in grado di tenermi in piedi durante la corsa accompagnando le piccole oscillazioni che la pedanetta fa per mantenersi orizzontale ad ogni cambio di pendenza della scala? Spesso non ci si
pensa ma soprattutto per i servoscala interni c’è tutta una serie di problemi da risolvere: la rampa di scale non è dritta ma ha due o tre
curve, la pendenza delle varie tratte non è detto che sia sempre la stessa (salendo a piedi noi non avvertiamo il cambio di pendenza
perché il nostro corpo è flessibile e si adatta automaticamente, ma quando si installa la guida del servoscala si mette in opera qualcosa
di rigido ed allora le differenze di pendenza si notano subito ), il servoscala è installato per ragioni tecniche (bisogna tener conto
dell’ubicazione delle porte dei vari appartamenti) quasi unicamente verso la tromba delle scale e a qualche utilizzatore di questo ausilio, ciò potrebbe provocare anche un senso di vertigine, infine c’è il problema dello spazio occupato dal servoscala. Occorre tener presente che se la guida del servoscala occupa uno spazio contenuto, maggiore è invece quello occupato dalla macchina sia durante l’uso
sia in posizione di riposo. Ecco allora che entra in gioco la ditta a cui affidare il lavoro: bisogna considerare la qualità, sacrificando il
design in favore della solidità, della sicurezza, dell’assistenza post vendita. E’ necessario che si instauri un rapporto di fiducia con la
ditta, che poi vi dovrà seguire negli anni a venire affinchè la vostra macchina continui ad essere funzionante e sicura. Tutto ciò ha un
costo che purtroppo può diventare anche salato se non volete avere sorprese col vostro servoscala.
Individuato il tipo di macchina che vi serve, scelta la ditta che farà il lavoro ed avuto il preventivo, inizia la parte burocratica.
Se il posizionamento e la messa in opera del servoscala toccano parti comuni del condominio occorre innanzi tutto acquisire il parere
dell’Assemblea del condominio in base alla L.R. 17/2007 (Legge regionale della Liguria che sostituisce la ex legge n. 13 del 1989)
inerente le “Disposizioni per favorire il superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati”. La richiesta
va fatta all’Amministratore del condominio con lettera raccomandata A/R. Se l’Assemblea dei condomini non approva la richiesta, o
se non si riunisce, o si riunisce ma non esamina la domanda, trascorsi tre mesi si possono iniziare comunque i lavori di installazione
del servoscala a proprie spese purchè questa opera non pregiudichi la stabilità e la sicurezza dello stabile, non ne alteri il decoro, o
impedisca il passaggio degli altri condomini. Un consiglio: parlate direttamente con l’Amministratore, prima di inviare la raccoman-
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data, esponete il vostro problema e la vostra intenzione di installare il servoscala; trattate la questione in modo “civile”, quasi amichevole, senza atti di forza, tanto la legge vi fa da scudo in caso di improprie resistenze; lasciate che sia l’Amministratore a spiegare nella
riunione di condominio quali siano gli adempimenti di rito dell’Assemblea; tenete infine presente che spesso si ha bisogno
dell’Amministratore, come vedremo più sotto, per ottenere il contributo economico previsto dalla L.R. 17/2007.
A questo punto si passa all’iter burocratico con gli Enti pubblici al fine di essere ammessi nella qraduatoria per l’ottenimento del contributo economico.
Come riferimento prendiamo il Comune di Genova e la situazione al momento attuale. La prima cosa da fare è contattare l’Ufficio
comunale per l’abbattimento delle barriere architettoniche (a Genova è al Matitone, in via di Francia 1) e ritirare la modulistica da
compilare (domanda concessione contributi, atto sostitutivo di notorietà, modulo ISEE) che andrà poi consegnata insieme al progetto
e preventivo del servoscala, al parere dell’Assemblea del condominio e al vostro certificato di invalidità.
Due parole di chiarimento sul modulo ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente), che va fatto, gratuitamente, presso
un CAF. Nel modulo ISEE dovete dichiarare tutti i redditi (di pensione, di lavoro, di immobili) del vostro nucleo famigliare al 31 dicembre dell’anno precedente, compresi depositi e titoli giacenti presso Banche e Poste. Tenente presente che il valore ISEE non è
quello che deriva dalla somma bruta di tutti i vostri redditi, ma un valore indicativamente inferiore in quanto vengono applicati dei
moltiplicatori alle varie voci delle vostre entrate, e varia anche dalla composizione del vostro nucleo famigliare. Se l’opera di superamento delle barriere architettoniche riguarda le parti condominiali, il vostro ISEE non altera la domanda, ma se le opere riguardanole
vostre proprietà private e se il valore ISEE supera euro 28.000,00 non avete diritto al contributo. Se l’installazione del servoscala riguarda le parti del condominio deve essere l’Amministratore a gestire tutta la pratica burocratica e sottoscrivere la richiesta di contributo, allora tutti i condomini che parteciperanno economicamente all’opera avranno diritto a percepire la quota parte del contributo e
in questo caso si prescinde dal limite dei 28.000,00 euro. E’ chiaro che è bene fare una scrittura privata tra voi, tutti i condomini che
parteciperanno alla spesa (potreste essere non i soli che neccessitano di tale servoscala) e l’Amministratore nella quale si riporti esplicitamente che il contributo, che sarà versato sul Conto Corrente Condominiale, dovrà essere interamente suddiviso e girato in parti
uguali a tutti coloro che hanno sostenuto tutte le spese per l’installazione del servoscala. Per questo vi dicevo di stabilire, se possibile,
un momento di collaborazione con l’Amministratore (e anche on gli altri condomini).
Consegnata la documentazione in Comune, nel giro di qualche giorno (indicativamente entro un mese) un tecnico del Comune, Ufficio barriere architettoniche, verrà a fare il sopralluogo (per verificare la presenza delle barriere architettoniche e che i lavori di installazione del servoscala non sono ne iniziati ne conclusi) e darà il via per i lavori; dopo di che potrete attivare la ditta scelta. I tempi per
la messa in esercizio del servoscala dipendono dal tipo di macchina scelta, dalla casa costruttrice, dalle difficoltà di installazione; comunque ipotizzate un paio di mesi e, se i tempi saranno inferiori, meglio. Quando vi sarà consegnato l’impianto verificatelo bene, utilizzatelo spesso e fatevi rilasciare le varie certificazioni di conformità da parte della ditta prima di saldare il conto. Ricordate che tutti
i pagamenti dovranno essere effettuati con Bonifico, bancario o postale, direttamente in Banca o in Posta, non tramite Internet, perché
sulla ricevuta dovrà apparire la dicitura “Bonifico ai sensi della Legge 449.97 e successive modifiche”, in quanto questa certificazione
dovrà essere portata in fotocopia in Comune e vi servirà in sede di denuncia dei redditi per la Detrazione IRPEF del 19% o del 36%
(nel caso vogliate e possiate usufruire della Detrazione del 36% ricordate che la relativa pratica va istruita prima dell’inizio dei lavori,
inviando una apposita comunicazione all’Agenzia delle Entrate – Imposte Dirette).
Portate in Comune le fotocopie delle certificazioni di conformità e dei pagamenti effettuati (il contributo regionale avverrà non prima
di un paio di anni e solo dopo che l’intera opera sarà saldata e quietanziata da parte della ditta installatrice): vi sarà detto quando il
tecnico verrà per il collaudo finale e in quale graduatoria annuale verrà inserita la vostra richiesta di contributo (il bando regionale per
la concessione dei contributi per il superamento delle barriere architettoniche negli edifici privati si chiude indicativamente ogni 31
marzo). Poi non resta che aspettare ….., ma utilizzando l’impianto e senza il pensiero di quella maledetta rampa di scale che tante volte vi ha perseguitato, la vostra vita sarà più attiva!
Una considerazione finale. Se potete cercate di vedere e provare qualche servoscala già installato, chiedete il parere di chi ha già il
macchinario (anche al sottoscritto), non accontentatevi del depliant o dello spot pubblicitario. A Genova potete avere qualche dritta
dall’Anglat e, se non abitate a Genova, chiedete lo stesso all’Anglat-Genova, perché, eventualmente, potete anche prendere in considerazione di fare una gita per toccare con mano prima di spendere un bel po’ di soldi…..
Buona installazione da Amerigo Pedemonte
Basket in carrozzina, Don Bosco in serie
serie A2
Il Don Bosco Basket, con la vittoria in trasferta sul parquet del Camozzi Icaro Basket Brescia per 75 a 22, vince il campionato Serie B
girone A FIPIC - Campionato Nazionale Basket in Carrozzina - e approda in serie A2. Il Don Bosco Basket chiude il campionato in
prima posizione a 26 punti, grazie alla contemporanea sconfitta di Cantù contro HB Torino B, con 13 vittorie su 14 gare e più di 1000
punti segnati.
Una vittoria costruita negli anni con il cuore, alla base tanto lavoro e tanta passione. Un’ annata da ricordare piena di soddisfazioni: la
vittoria del campionato di serie B, il calore del pubblico che ha assiepato il Crocera Stadium, il successo dell’organizzazione delle Final Four di Coppa Italia e soprattutto la chiamata in Nazionale degli atleti di Nicolò Arena, Andrea Giaretti e Filippo Carossino. Le
basi per proseguire il sogno ci sono tutte.
La soddisfazione del Lloyd Italico Don Bosco Basket viene espressa dal Presidente Marco Barbagelata: “L’obiettivo prefissato ad inizio stagione è stato raggiunto. Questa promozione spero sia l’inizio di una lunga serie di successi. E’ difficile esprimere a parole i sentimenti che sto provando - vincere il campionato di serie B non è facile, soprattutto se giochi in un girone molto forte. La lotta con
Cantu’, ai quali facciamo i complimenti per il campionato svolto, è stata avvincente. Siamo orgogliosi dei ragazzi che hanno costruito
la vittoria giorno dopo giorno con tanta passione e sacrifici. La vittoria più importante è quella di aver creato una realtà che regala sorrisi a tutti gli appassionati di basket.
Claudio Puppo
La Cronaca di una Partita
Ultima di campionato per Lloyd Italico Don Bosco Genova a Brescia sabato 12 maggio.
Lo “squadrone” del coach Marco Carbone al gran completo nessuno vuole mancare ad un appuntamento storico, folta la rappresentanzadegli impagabili tifosi testimoni di una stagione entusiasmante.
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Giunti a Brescia non si può fare a meno di apprezzare il magnifico impianto che vedrà protagonista la squadra di Genova in questa sua
ultima partita del campionato di B, i nostri sono risoluti e concentrati, c’è ancora una partita da giocare e vincere.
L’avversario per quanto volenteroso non incute particolare timore, uno scivolone imprevisto non è da considerare però subito Coach
Carbone richiama i suoi all’ordine: NON E’ UNA GITA! C’E’ ANCORA UNA PARTITA DA GIOCARE E DA VINCERE. Mai
soddisfatto questo Coach, grande uomo, grande amico, tra i suoi oneri quello di anteporre il senso del dovere ai sentimenti ed alle
simpatie personali, ci riesce molto bene, lui sa farsi sentire e tutti lo seguono.
Quintetto iniziale di base, Antonio Serio (il Capitano), Daniele Pedemonte (il Regista), Andrea Giaretti (il Fenomeno), Filippo Carossino (il Purgatore), Nicolò Arena (la Bestia), il Presidente Marco Barbagelata come sempre segue la partita in panchina unitamente al
vice Coach Maurizio Schiccitano, all’impagabile Coach Marco Carbone (Coach e abbiamo detto tutto) e le agguerrite seconde linee
Matteo Fiorino (l’Ingegnere), Marco Nicolini (il Difensore), Claudio Puppo (Bimbo), Alessio Marchelli (Jesus) panchinari capeggiati
e fomentati da Manrico Gianelli (il Veterano) una vera garanzia per la panca.
Gli ultrà genovesi si fanno subito sentire, la gradinata si colora di rosso e di bianco grazie anche ad una fantastica maglia celebrativa
che cita: GENOVA VA SU! A2 STIAMO ARRIVANDO. Campeggiano sugli spalti gli stendardi del Lloyd Italico Don Bosco, palloncini colorati, scritte e manifesti, il tutto ideato e coordinato dalla fervida e creativa mente di Debora Mara Piazza, il vero Coach
della squadra!
Pronti via! Inizia il primo quarto, il Brescia non riesce a venirne a capo, il pressing dei liguri, la capacità di palleggio, la classe di Antonio Serio e Daniele Pedemonte manda ripetutamente a segno tutto il Team. Si conclude con un impietoso ed imbarazzante 1 a 30,
bresciani a segno solo su tiro libero.
A questo punto prevale il buon senso, continuare in questo modo sarebbe impietoso ed anche ingiusto nei confronti dei nostri caparbi
avversari, certo chi fa parte della vecchia guardia ricorda benissimo quando le legnate (e che legnate) le prendevamo noi ma siamo
cresciuti ed uno spirito cavalleresco porta a giocare i rimanenti tre quarti introducendo in squadra elementi che obbligatoriamente devono crescere confrontandosi, laddove possibile, sul parquet contro squadre avversarie e non solo in allenamento.
Grazie alla staffetta con Daniele Pedemonte possono entrare a più riprese le seconde linee che vanno pure a segno con Matteo Fiorino
(implacabile al tiro libero con una percentuale del 100%) e Marco Nicolini, restano a secco i “vecchi” Manrico Gianelli (richiamato
dal Coach per le sue “passeggiate” in campo ma temutissimo dagli avversari che si alternavano in tre a marcarlo per non farlo segnare,
i canestri del Veterano sono sempre pesanti e lasciano il segno anche quando passeggia ), Alessio Marchelli e Claudio Puppo, entra
pure il Coach Marco Carbone accolto da una vera e propria ovazione ma pure lui resterà a secco.
Questo l’andamento degli altri parziali:
secondo quarto 6 Brescia a 18 Genova , terzo 8 a 17 ultimo 6 a 10 e qualcuno canta “din don” ma questa è una storia da spogliatoio.
Risultato finale: Camozzi Icaro Basket BS - Lloyd Italico Don Bosco Genova 21 – 75
Marcatori:
Il Purgatore Carossino punti 26, il Fenomeno Giarretti punti 20, la Bestia Arena punti 12 (per la seconda volta in carriera in doppia
cifra), il Capitano Serio punti 10, l’Ingegnere Fiorino punti 3, il Difensore Nicolini punti 2,
Saluti e complimenti con gli avversari tra i quali militano tanti amici con i quali sono stati condivisi campionati, tornei, esperienze, e
dopo … la festa!
Squadra al centro … OOOOOOOOHHHHHH 1 2 3 ZENA!!!!
Un sentito grazie ai ragazzi che tutto l’anno si sono impegnati, hanno sudato, ci hanno creduto e non hanno mai mollato, encomiabile
l’apporto di tutto lo staff, della tifoseria, delle mamme e fidanzate ultrà, tra di noi nessun DASPO solo grinta e sudore.
GENOVA VA SU!
A2 STIAMO ARRIVANDO!
I protagonisti di questa cavalcata sono: Antonio Serio, Andrea Stefan, Daniele Pedemonte, Andrea Giaretti, Manrico Gianelli, Claudio
Puppo, Marco Carbone, Nicolò Arena, Alessio Marchelli, Matteo Fiorino, Marco Nicolini, Filippo Carossino.L'allenatore: Marco
Carbone. Il vice allenatore: Maurizio Scicchitano. Il Presidente: Marco Barbagelata. Gli accompagnatori: Walter Giaretti, Enrico Nicolini e Fabrizio Carossino.
Manrico Gianelli
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Cosa dicono gli esperti
La Riforma delle Pensioni
(Dr. Andrea Zerbo)
Andrea Zerbo:
Zerbo laureato in Scienze Politiche all’Università di Genova , Segretario Provinciale UIL-DEP (Dipendenti Enti Pubblici); Segretario
Regionale e componente la Direzione Nazionale UIL-DEP ; funzionario INPS come responsabile dell’Ufficio Malattia, Maternità, Handicap,
Cure termali, Assistenza TBC, contenzioso, visite mediche di controllo; in pensione dal 1° Dicembre 2008, dal 1° Febbraio 2010 collabora
col Secolo XIX tramite la rubrica “Previdenza facile” che esce ogni venerdì.
Dal 1° Gennaio 2012, per avere la pensione di vecchiaia, ai contribuenti INPDAP (Statali, Sanità, Enti Locali) serviranno 66 anni sia
per gli uomini che per le donne, mentre ai contribuenti INPS occorreranno 66 anni per gli uomini e 62 per le donne, che nel 2018 si
allineeranno a quota 66 per arrestarsi (Insieme con gli uomini) a quota 67 nel 2022. Scompaiono le quote attualmente vigenti (61 anni di età + 36 di contributi o 62 anni di età + 35 di contributi) per la pensione di anzianità. Al loro posto viene richiesto il solo requisito contributivo, indipendente dall’età, ma non basteranno più 40 anni di contributi, ci vorranno 42 anni e un mese per gli uomini e 41
anni e un mese per le donne. Attenzione resta salvo il diritto di coloro che avranno maturato il requisito previsto dalla vigente normativa entro il 31 dicembre 2011. Chi andrà in pensione con 42 anni e un mese (41 anni e un mese per le donne) di contributi prima di
aver compiuto il sessantatreesimo anno di età subirà una decurtazione pari al 3 % annuo sulla quota liquidata con il sistema contributivo. Le lavoratrici e i lavoratori potranno andare in pensione in anticipo sull’età minima prevista, avvalendosi della così detta fascia
di flessibilità, ma perderanno il 2 % per ogni anno in meno rispetto all’età minima fissata per legge, a condizione che posseggano almeno 20 anni di contributi accreditati. Dal 1° Gennaio 2012 cambiano le modalità di calcolo della pensione in quanto troverà applicazione il sistema contributivo pro quota che cancella il diritto al calcolo retributivo (Secondo le regole stabilite dalla legge Dini) . In
questo modo, alla faccia dei diritti acquisiti, i lavoratori che avevano maturato 18 anni di contributi alla data del 31-12-1995 e di conseguenza avevano acquisito il diritto al calcolo col sistema retributivo per tutti i contributi presenti e futuri, dal 1° Gennaio 2012 in
avanti, saranno soggetti al sistema di calcolo contributivo. L’effetto, unito a quello prodotto dalla diminuzione dell’aliquota di rendimento (Già diminuita nel 2010) sarà piuttosto pesante . Quanto sopra vale anche per gli aderenti ai fondi speciali INPS (Elettrici, Piloti, Dirigenti d’azienda, etc.) che dal 1° Gennaio 2012 dovranno versare un contributo di solidarietà variabile dallo 0,3 all’1 % a seconda degli anni di contribuzione. Tutte le casse di previdenza autonome dovranno adottare, entro marzo 2012, le misure necessarie
per garantire l’equilibrio tra entrate contributive e uscite pensionistiche. Ricapitolando dal 1° Gennaio 2012 i lavoratori pubblici, i
lavoratori privati e le lavoratrici pubbliche andranno in pensione con 66 anni di età, le lavoratrici private andranno in pensione con 62
anni di età appaiando le colleghe pubbliche e i colleghi privati nel 2018, dopo di che TUTTI in pensione a 67 anni nel 2022. Non ho
letto niente che riguardi i Militari, le Forze dell’Ordine, gli Insegnanti, i Vigili del Fuoco, la Croce Rossa, i Sacerdoti, i Super Burocrati, i Magistrati, i Parlamentari.
Dr. Andrea Zerbo
Un’altra tegola per chi assiste familiari disabili
(Dr. Andrea Zerbo)
Il messaggio INPS n. 13013 del 17 Giugno 2011 descrive gli effetti del Congedo Straordinario ex art. 42, comma 5 del D.lgs. n.
151/2001 sul Fondo di Tesoreria ex lege n. 296/2006. Al riguardo precisa quanto segue : L’articolo 42, comma 5 del D.lgs. n.
151/2001 prevede che la lavoratrice madre o, in alternativa, il lavoratore padre o, dopo la loro scomparsa, uno dei fratelli o sorelle
conviventi di soggetto con handicap in situazione di gravità e che abbiano titolo a fruire dei benefici per l’assistenza del figlio, hanno
diritto a fruire di un periodo di congedo straordinario durante il quale il richiedente ha titolo a percepire un’indennità corrispondente
all’ultima retribuzione. Il periodo medesimo è, inoltre, coperto da contribuzione figurativa; l’indennità e la contribuzione figurativa
spettano fino ad un importo complessivo massimo rivalutato annualmente sulla base della variazione dell’indice ISTAT dei prezzi al
consumo per le famiglie di operai e impiegati. Fin qui tutto bene, ma il messaggio continua : Durante il suddetto periodo il rapporto
di lavoro è sospeso e il dipendente conserva il posto di lavoro senza diritto alla retribuzione e senza la possibilità di svolgere alcun tipo di attività lavorativa. Il congedo, inoltre, non è computato nell’anzianità di servizio né ai fini previdenziali. E qui non ci siamo
proprio, sembrerebbe che l’estensore del messaggio abbia confuso il Congedo retribuito con quello NON retribuito. Una lettura fretto
losa delle ultime righe potrebbe far dimenticare quanto scritto all’inizio del messaggio (Ha diritto a percepire un’indennità corrispondente all’ultima retribuzione etc.) e indurre un superficiale datore di lavoro a comunicare (Cosa effettivamente avvenuta) ai dipendenti
che il congedo straordinario retribuito “ non è utile né all’anzianità di servizio né ai fini previdenziali, non matura i ratei di 13°, ferie,
premio di fedeltà, premio di programma (Tutte cose false) e non risulta utile ai fini del TFR (Finalmente una cosa vera)” come chiarito
nell’ultimo capoverso del succitato Messaggio INPS n. 13013 del 17 Giugno 2011.
Dr. Andrea Zerbo
Patenti Speciali - Adattamenti
(Ing.Claudio De Vincenzi)
Claudio De Vincenzi:
Vincenzi funzionario Ingegnere presso l'Ufficio della Motorizzazione Civile di Genova; componente della Commissione Medica
Locale di Genova e di La Spezia.
In questa rubrica rispondo ad alcuni quesiti riguardanti le patenti speciali e gli adattamenti per la guida, come ad esempio:
1)Chi ha la patente speciale per autoveicoli a causa di limitazione ad entrambi gli arti inferiori, può sostituire il freno di
servizio manuale e l'acceleratore manuale distinti fra loro con una “monoleva” che raggruppi entrambe i
comandi?
E' possibile, occorre però il certificato della C.M.L. (sia nel caso di modifica degli adattamenti, sia nel caso di nuovo rilascio di
patente) che riporterà le prescrizioni con le due opzioni consentitegli.
Nel caso di opzione con “monoleva” ( unica leva che raggruppa sia il comando dell'acceleratore che
quello del freno) il conducente ha sempre una mano impegnata sulla monoleva e l'altra sempre impegnata per la presa del volante.
Pertanto, in questo caso, i comandi dei dispositivi di controllo (luci, indicatori di direzione, avvisatore acustico, ecc.) è indispensabile
che vengano posti tutti su un pomello – centralina solidale con il volante oppure vengano distribuiti in parte sulla centralina e in parte
sulla monoleva, oppure ancora, vengano posti tutti sulla monoleva.
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2)Quali sono gli adattamenti da parte dei conducenti con grave rigidità del collo?
In linea generale la rotazione del complesso testa-collo-tronco deve essere tale da consentire:
a) una visione di almeno 90° bilateralmente in corrispondenza degli incroci;
b) una visione nell'”angolo morto” a sinistra per la manovra di sorpasso a sinistra;
c)una visione nell'”angolo morto” a destra per la manovra di sorpasso a destra e per le manovre di parcheggio;
d)una visione posteriore nelle manovre di retromarcia;
La Commissione Medica tenendo conto del campo visivo, della motilità oculare unitamente alla possibilità di rotazione autonoma del
complesso testa-collo-tronco verificherà, ove necessario, anche mediante prova pratica, il rispetto dei suddetti punti.
Gli adattamenti (in funzione dell'entità delle minorazioni) saranno i seguenti:
1. specchio posteriore interno panoramico
2. specchi grandangolari esteri bilaterali, oppure specchi bilaterali distinti ed in aggiunta a quelli di serie (atti ad integrare la
visibilità latero-posteriore)
3. sensori posteriori luminosi o acustici atti a rilevare la presenza di ostacoli di varia natura
In relazione alla gravità delle limitazioni accertate in sede di visita presso la C.M.L., e quindi all'entità degli adattamenti apportati al
veicolo, la Motorizzazione Civile valuterà l'opportunità di sottoporre i conducenti ad esperimento pratico di guida allo scopo di
verificare l'efficacia degli adattamenti stessi.
Ing. Claudio De vincenzi
(L'articolo è scritto in forma personale, senza alcun
coinvolgimento dell'Amministrazione da cui l'autore dipende)
Liberi di muoversi
(Dr. Arcangelo Merella)
Arcangelo Merella: già assessore alla Mobilità e alla Polizia Municipale del Comune di Genova dal 1997 al 2007 è ora Amministratore Delegato di Infomobility spa (Società del Comune di Parma che si occupa di mobilità sostenibile, trasporti e sosta) e Presidente Nazionale di
Euromobility-Associazione dei Mobility Manager.
Si è tenuto a Parma il 5 Giugno u.s. un’ interessante Convegno organizzato dall’associazione “liberi di muoversi” di concerto con
“Noi per Loro”.
Tema dell’incontro era “Infomobilità e Accessibilità” e l’occasione è stata quella di lanciare in campo nazionale una bella iniziativa
volta a rendere meno difficile la mobilità a persone temporaneamente o stabilmente invalide.
Ho avuto l’onore e il piacere di essere invitato come relatore con il compito di affrontare il tema della mobilità e dell’uso della tecnologia a essa connessa, precedendo l’intervento del prof. Cristiano Casalini, vice sindaco di Fontanellato, e quello conclusivo del presidente dell’Associazione “Liberi di muoversi”, Alessio Garbi.
E’ proprio a questo intervento che intendo qui richiamarmi, per l’importanza e l’originalità del servizio che è stato presentato.
L’argomento, come avrete capito, riguardava la mobilità delle persone disabili e l’impossibilità per molte di loro di poter accedere,
come tutti, ai luoghi della città, siano essi centri di servizi pubblici, aree commerciali , culturali o di divertimento.
Sorvolo sui contenuti della mia relazione, volta a mettere in risalto l’importanza della pianificazione della mobilità nell’ambito della
pianificazione urbanistica e dei trasporti, e delle grandi opportunità che il sistema, oramai maturo e molto avanzato, della tecnologia
offre alla mobilità , e tralascio le pur interessanti considerazioni svolte dal Vice sindaco di Fontanellato, per soffermarmi maggiormente sulla presentazione del servizio, già attivo sul web, realizzato dalla associazione “liberi di muoversi”.
Si tratta di un sistema di facilissimo accesso e utilizzo che consente a chiunque,purché iscritto al servizio, di inviare, in tempo reale,
dati e fotografia, da qualsiasi punto ove sia stato rilevato, in positivo o in negativo, qualsiasi elemento riguardante la mobilità o
l’accessibilità a luoghi o edifici da parte di persone con ridotta autonomia motoria.
Di fatto viene a crearsi una community in grado di segnalare e ricevere informazioni di dettaglio sull’accessibilità di un qualsiasi luogo che si presume possa essere di interesse collettivo.
L’applicazione si scarica,gratuitamente dall’Apple Store di un qualsiasi smartphone o tablet; pochi istanti per completare l’iscrizione
e avere immediato accesso al sistema, con la possibilità di entrare subito in relazione con il mondo.
Faccio alcuni esempi: mi trovo Piazza Caricamento, a Genova, e voglio andare dall’autorità portuale: rilevo che l’accesso con la carrozzina mi è impedito da scalini e assenza di scivoli; entro sull’applicazione che ho già scaricato sul mio smartphone o I pad, indico il
sito, scrivo la mia osservazione, fotografo e do invio: immediatamente la mia segnalazione arriva sulla carta digitale e da quel momento chiunque si colleghi al sistema viene a conoscenza del problema.
Ancora, decido di andare a pranzo nella trattoria che mi è stata segnalata da amici: la trovo e rilevo che l’accessibilità è perfetta: stessa
operazione di prima e ulteriore informazione per qualche altra persona interessata che, da quel momento, sa che potrà andare, tranquillamente, in quel posto perché è accessibile.
Ancora, la trattoria è accessibile ma i servizi non sono adeguatamente utilizzabili per chi si muove in carrozzina: altra segnalazione e
così via.
Ogni segnalazione che corrisponde al logo della carrozzina ha un colore diverso a seconda della criticità rilevata: rossa: non accessibile; verde accessibile, gialla parzialmente accessibile.
Più segnalazioni pervengono al sito più completa risulterà la mappa, sempre consultabile e in costante aggiornamento.
Ad oggi l’indicazione è puntuale, cioè riferita ad un punto esatto del territorio o ad un determinato edificio; in futuro è auspicabile che
siano evidenziati interi percorsi specie quando essi servono per raggiungere mete di particolare interesse e attrattività.
Non vi resta, cari lettori, che accedere all’Apple Store cercare Liberi di muoversi, iscriversi e scaricare l’applicazione. Pochissimi minuti per accedere alla mappa digitale ove risalteranno immediatamente i loghi delle carrozzine gialle, rosse e verdi.
Se ognuno di voi, così come anch’io farò, segnalerà elementi di rilievo, contribuirà a far crescere una comunità globale caratterizzata
da un forte spirito di solidarietà e fungerà da stimolo per le Amministrazioni locali e le aziende di trasporto affinché cresca il loro impegno per rendere effettivamente accessibile la città e ogni luogo ove si svolge l’attività dell’uomo.
Informazioni più dettagliate sul convegno e sull’Associazione la trovate al sito www.liberidimuoversi.it.
Dr. Arcangelo M.Merella
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ANGLAT NEWS
È una pubblicazione
della Sezione
Territoriale
Regione Liguria
dell’Anglat
“Enrico Caprile”
Registrazione presso
il Tribunale di Genova
al numero 15/2007
DIRETTORE
RESPONSABILE
Ornella D’ALESSIO
REDAZIONE
“ANGLAT NEWS”
Consiglio Direttivo
Presidente
Avv. Riccardo Conterno
Hanno collaborato
a questo numero:
Giuseppina Casalino
Riccardo Conterno
Manrico Gianelli
Amerigo Pedemonte
Claudio Puppo
Massimo Tosetti
Alessandra Vergante
Gli Esperti
Ing. Claudio De Vincenzi
Dottor Arcangelo Merella
Dottor Andrea Zerbo
La Redazione del
Giornalino Sociale
“ANGLAT NEWS”
sarebbe ben lieta
di poter avere la
collaborazione da
parte dei Soci sia
con articoli di
interesse comune
sia con l’apertura di
una pagina:
“L’angolo della posta”
Qualunque tipo di
informazione su
convenzioni locali
sono ottenibili
PAGINA 16in sede
telefonando
La Pagina del Basso Piemonte
Ebbene si, il momento tanto atteso era arrivato.
Erano anni che volevo andare a vedere questo artista e purtroppo per un motivo o
per l'altro non c'ero mai riuscita.
L'emozione era forte, anche perché la memoria mi riportava indietro ad un
ventennio fa, quando da ragazzina stravedevo per lui.
Ora, trovarmelo di fronte sul palco, anche lui un po' “vecchietto” e con qualche
chilo in più, mi faceva provare una strana sensazione.
Il luogo era il Forum di Assago nei pressi di Milano, il periodo qualche mese fa,
il cantante George Michael, canzoni sue e di altri artisti eseguite insieme
all'orchestra sinfonica e anche tanto jazz.
Bellissima serata, di quelle che si ricordano.
Vi racconto questo perché ho potuto essere lì mettendomi in contatto con gli uffici
della società organizzatrice dell'evento che riserva delle facilitazioni per i
portatori di handicap.
Quanti, compreso me, nel corso degli anni hanno dovuto rinunciare ad una serata
di questo tipo per paura di essere spintonati nella folla o di fare ore e ore in piedi
in fila ad aspettare di entrare nel teatro.
In questo modo invece, insieme ad altre persone, ho potuto accedere all'interno
del Forum passando da un ingresso dedicato a coloro che hanno problemi di
mobilità; una volta dentro sono stata accompagnata al mio posto da una persona
che era già stata preavvisata del mio arrivo; e questa trafila veniva fatta per tutti i
portatori di handicap, deambulanti o su carrozzina, riuniti in una zona a fianco
della tribuna e dell'area stampa su un'apposita pedana rialzata, da cui si vedeva
bene il palcoscenico anche se un po' distante. E qui abbiamo potuto prendere
posto insieme al nostro accompagnatore.
Tra l'altro in caso di bisogno eravamo “scortati” dal personale della sicurezza e
dai vigili del fuoco piazzati a fianco della pedana. Finalmente qualcosa che
funziona , ho pensato io.
Belli i momenti prima dell'inizio del concerto: con le altre persone si crea un certo
cameratismo , ci si chiede da dove si viene (alcuni magari per vedere quello
spettacolo arrivano anche da lontano), si mangia un panino e, perché no, magari si
prende anche un caffè insieme, ma soprattutto si può condividere la contentezza
per essere lì, nonostante i problemi e le magagne di ognuno.
Per quelle due ore si è come tutti gli altri.
Per tutto questo ricordo alle persone che non ne siano già a conoscenza, che per
assistere per esempio ad un concerto, ma potrebbe essere anche un musical o
un'opera, devono per prima cosa, se hanno la possibilità di usare un computer,
cercare su internet dove e quando si svolge e chi è l'organizzatore dell'evento. Poi
contattarlo telefonicamente e farsi spiegare, dato che ognuno di essi ha modalità
diverse, come fare per partecipare, se ci sono posti riservati per i portatori di
handicap e dove e come sono stati predisposti anche per vedere se incontrano le
proprie esigenze per non trovare brutte sorprese quando si arriva sul posto. Per
ora non ho mai avuto problemi e l'organizzazione è sempre stata valida, ma penso
dipenda anche dalla logistica del luogo dove deve avvenire l'avvenimento, se si
tratta di teatro, stadio o palazzetto.
I concerti dei cantanti a cui finora ho partecipato sono stati organizzati dalle
società Live Nation e D'Alessandro e Galli; alcune addirittura concedono la
gratuità dell'ingresso sia al disabile che all'accompagnatore, altre solo al portatore
di handicap, o solo all'accompagnatore, alcune solo a chi ha il 100% di invalidità
altre dal 70% in su; bisogna sempre specificare se si deambula o se si è in
carrozzina. Gli organizzatori stessi consigliano di iscriversi alla loro news letter,
così via mail possono mandarvi in anticipo tutte le date dei principali
avvenimenti. In questo modo se ci si deve procurare i biglietti si può farlo con
largo anticipo senza il rischio che i posti siano esauriti.
Se non trovate i recapiti telefonici dei nominativi che ho elencato sopra potete
contattare la sottoscritta, sarò lieta di fornirveli.
Ricordo sempre che se avete da raccontarci qualche vostra esperienza positiva o
negativa che sia, potete scriverci una mail o venire di persona al nostro recapito.
Alessandra Vergante
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