L’UNIONE
ARTIGIANA
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ANNO LIX - SETTEMBRE 2013 - Numero 8/9
Sped. In Abb. Post. D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n. 46 Art. 1 Com. 1 - Dcb Belluno)
Bollettino degli organi direttivi di Confartigianato Imprese Belluno.
Contiene I.P.
Confartigianato Imprese Belluno scrive a tutti i Sindaci
L’EDITORIALE
DEL PRESIDENTE
Pantone 280
Pantone 430
Tares: chiesta attenzione nel calcolo per le aziende
Deon: “I Comuni nella spasmodica ricerca di far quadrare i bilanci comunali non usino questo tributo
come strumento per rientrare dei fondi non trasferiti dallo Stato e dal mancato incasso dell’IMU”
GLI ARTIGIANI
NONMOLLANO
Q
ual è
l’immagine
dell’imprenditore nell’era del
capitalismo globale? Non è buona, basta leggere i titoli dei giornali: “gli sfruttatori di Amazon”,
agenzie interinali che frodano
sistematicamente, imprenditori
rapaci e criminali, 29 dirigenti
dell’Ilva alla sbarra, corruzione e
inquinamento ambientale. Basta
e avanza. Molta meno attenzione godono gli imprenditori,
molti dei quali nell’artigianato,
che considerano il bene comune
obiettivo cruciale del proprio agire e che non solo producono beni
e servizi per il mercato ma intraprendono forme di produzione
socialmente ed ecologicamente
sostenibili. Imprenditori che, in
buona sostanza, non fanno più
parte del problema ma della soluzione. Penso a chi concepisce
le abitazioni con caratteristiche
costruttive tali da permettere la
produzione di energia anziché di
consumarla. Penso a chi confeziona vestiti fatti per durare nel
tempo e che nel prezzo di vendita
contemplano il servizio per una
eventuale riparazione negli anni.
Penso a chi ripara e mantiene le
cose belle e funzionali: ai sarti,
ai calzolai, alle autofficine, agli
artigiani impiantisti, ai giardinieri, ai pittori, ai posatori, con
i quali la gente ha un rapporto di
fiducia e di frequentazione negli
anni. Penso agli artigiani del cibo
in posizione “ostinata e contraria” alle scorciatoie proposte dai
C
onfartigianato Imprese Belluno chiede a
tutti i Sindaci della
provincia la massima attenzione nel calcolo dei parametri della Tares nei confronti
delle imprese, al fine di non
assoggettarle a doppia imposizione, visto che - in molti
casi - già smaltiscono i propri rifiuti in modo esterno.
In questi giorni, il presidente Deon ha preso carta e
penna e ha inviato a tutti i
Comuni bellunesi una lettera
con precise richieste, quali:
l’esclusione nella determinazione della superficie assoggettabile al tributo della
parte ove si formano di regola rifiuti speciali e delle
aree esterne pertinenziali o
accessorie ai locali tassabili,
nonché di quelle destinate al
transito e al parcheggio di
veicoli; la riparametrazione
del tributo alla luce dei costi
già sopportati dalle aziende
per lo smaltimento dei rifiuti
con altri gestori.
La richiesta dell’Associazione
è anche estesa a una attenta
e misurata definizione delle aree tassabili, sulle quali
grava la maggiorazione base
di 0,30 euro/mq destinata
allo Stato e il cui importo arriverebbe a essere particolarmente gravoso per le aziende se le superfici destinate
al conteggio fossero troppo
ampie.
Deon apre una porta ai Comuni proponendo una colla-
(Continua a pagina 2)
borazione costruttiva, mettendo a disposizione conoscenze e dati disponibili in
Associazione.
“Importante è - precisa il
presidente Giacomo Deon
- che i Comuni nella spasmodica ricerca di far quadrare i bilanci comunali non
usino questo tributo come
strumento per rientrare dei
fondi non trasferiti dallo
Stato e dal mancato incasso
dell’IMU”. E laconicamente
Deon afferma: “ Le piccole
aziende di questi tempi non
possono permettersi di spendere soldi oltre misura!”.
“La Tares – continua il presidente Deon – deve rimanere
nei limiti in cui il legislatore
l’ha pensata: un tributo da
pagare in relazione ai rifiuti prodotti e quindi proporzionale al servizio erogato.
Il nostro impegno quindi è
Gruppo Giovani Imprenditori
Rinnovato il direttivo:
Michielli è il presidente
Tutte new entry per il Direttivo che guiderà
il Gruppo per i prossimi quattro anni
PAG. 5
è stato depositato il 31 luglio scorso. Soddisfazione di Confartigianato Imprese Belluno
on grande soddisfazione, continua la marcia
“legislativa” del “Libro
bianco sulla montagna veneta”, realizzato dalla nostra
Associazione e presentato a
Belluno il 13 febbraio 2012 al
presidente della Regione Veneto, Luca Zaia.
Il lavoro sta, infatti, materia-
Consegna dei premi
“Arte & lavoro 2013”
venerdì
25 ottobre 2013 ore 17.00
Teatro comunale
Belluno
con la partecipazione del
presidente di Confartigianato,
Giorgio Merletti
quello di confrontarci con
le Amministrazioni comunali
per valutare assieme i parametri per il calcolo. Non
lasceremo passare in nessun
modo il metodo del fare cassa a ogni costo”.
Il sasso è stato lanciato, ora
spetta ai Comuni prestare
attenzione alle aziende del
proprio territorio, quelle che
continuano a garantire lavoro e sviluppo.
L’Unione
Artigiana
digitale:
piace la
scelta
Da restituire
la scheda
C
Continua la marcia legislativa del nostro “Libro bianco
sulla montagna veneta”: ora è il P.d.L. regionale n. 370
C
Z. Ind. VILLA DI VILLA - BL
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lizzandosi nell’obiettivo atteso: l’emanazione di norme
che tutelino il vivere in montagna, lo sviluppo del territorio bellunese all’insegna
dell’autonomia amministrativa, regolamentare e finanziaria in provincia di Belluno e
quindi l’avvio dell’attuazione
della “specificità” nella nostra
provincia.
Da qualche settimana, infatti, i contenuti del “Libro
bianco sulla montagna veneta”, insieme con le proposte
sull’autonomia amministrativa formulate dalla Fondazione Colleselli “Montagna
Europa”, sono stati ripresi nei
venti articoli che compongono
il progetto di legge regionale
n. 370 “Interventi a favore
dei territori montani e conferimento di forme e condizioni
particolari di autonomia amministrativa, regolamentare
e finanziaria alla provincia
di Belluno in attuazione
dell’articolo 15 dello Statuto
del Veneto” - a firma dei tre
consiglieri regionali bellunesi:
Dario Bond, Sergio Reolon e
Matteo Toscani, impegnatisi
al riguardo in questi mesi; del
presidente della Commissione
Statuto, Carlo Alberto Tesserin
e di altri 28 consiglieri bipartisan - depositato il 31 luglio
(Continua a pagina 12)
ome comunicato nel numero di luglio (l’ultimo
uscito prima della pausa feriale) di questo giornale,
“L’Unione Artigiana” ora è
anche digitale. Si può leggere,
infatti, sul sito dell’Associazione
(www.confartigianatobelluno.
eu) da qualsiasi Pc o dispositivo
mobile. Una scelta voluta per rispondere ai tempi, per raggiungere più celermente le aziende e
per agevolare le imprese, che lo
possono consultare in qualsiasi
momento della giornata: in ufficio come in cantiere.
In Associazione sono già arrivati i primi commenti positivi
e qualche azienda associata ha
chiesto di ricevere solo l’edizione digitale. L’obiettivo di Confartigianato Imprese Belluno è
di promuovere il più possibile
l’edizione digitale, auspicando
che man mano aumentino gli
associati che prediligono questa
tipologia di informazione. Allo
scopo, unita a questo giornale
è, infatti, inserita una scheda
(Continua a pagina 2)
ARTIGIANA
2 L’UNIONE
attualità
ANNO LIX – N. 8
SETTEMBRE 2013
Decreto Semplificazioni e modifiche al Codice della privacy
Eliminato il Documento
Programmatico sulla Sicurezza
I
l Codice della privacy, dopo le
rilevanti modifiche apportate
dal c.d. “decreto salva-Italia”
del 6 dicembre 2011, è stato oggetto di rinnovato interesse da parte
del legislatore. Nell’ambito di un
intervento normativo organico del
Governo volto a semplificare numerosi adempimenti è stata introdotta
l’eliminazione dell’obbligo di “tenuta di un aggiornato documento programmatico sulla sicurezza”.
D’altra parte, le misure di sicurezza
“minime” individuate dall’articolo
33 del Codice della privacy rappresentano una base fissa di principi in
materia di sicurezza dei trattamenti
dei dati personali ai quali i titolari,
responsabili (se nominati) e incaricati del trattamento devono conformarsi essendo ovviamente liberi di
adottare standard di sicurezza più
elevati rispetto a quelli normativi
“minimi” richiesti dal Codice della
privacy. L’adozione delle misure minime di sicurezza è un obbligo che
grava in ogni caso su tutti i titolari
di trattamenti di dati personali (sia
nel caso di trattamenti manuali o
cartacei sia nel caso di trattamenti
svolti con l’ausilio di strumenti elettronici).
L’adozione delle misure minime di
sicurezza del Codice della privacy
come “il complesso delle misure
tecniche, informatiche, organizzative, logistiche e procedurali che
configurano il livello minimo di
protezione richiesto in relazione ai
rischi di distribuzione o perdita,
anche accidentale, dei dati personali, di accesso non autorizzato o di
trattamento non consentito o non
conforme alle finalità della raccolta”
richiede diversi adempimenti in rapporto alla tipologia di trattamento
dei dati effettuato (se manuale o
con l’ausilio di strumenti elettronici). Il trattamento di dati personali
effettuato con strumenti elettronici (cioè mediante elaboratori, programmi per elaboratori e qualunque
dispositivo elettronico o comunque
automatizzato con cui si effettua
il trattamento) è consentito solo
se sono adottate, nei modi previsti
dal Disciplinare Tecnico contenuto
nell’Allegato B) del Codice, le seguenti misure minime:
a)autenticazione informatica
b)adozione di procedure di gestione delle credenziali di autenticazione
c)utilizzazione di un sistema di autorizzazione
d)aggiornamento periodico dell’individuazione dell’ambito del trattamento consentito ai singoli
incaricati e addetti alla gestione
o alla manutenzione degli strumenti elettronici
e)protezione degli strumenti elettronici e dei dati rispetto a trattamenti illeciti di dati, ad accessi non consentiti e a determinati
programmi informatici
f) adozione di procedure per la custodia di copie di sicurezza, il
ripristino della disponibilità dei
dati e dei sistemi.
Sarebbe gravemente erroneo ritenere che il Decreto Semplificazioni
abbia totalmente eliminato l’obbligo per i titolari di adottare le misure di sicurezza nei trattamenti.
D’altro canto il trattamento di dati
personali effettuato senza l’ausilio
di strumenti elettronici è consentito solo se sono adottate le seguenti
misure minime:
a)aggiornamento periodico dell’individuazione dell’ambito del trattamento consentito ai singoli incaricati o alle unità organizzative
b)previsione di procedure per
un’idonea custodia di atti e documenti affidati agli incaricati
per lo svolgimento dei relativi
compiti
c)previsione di procedure per la
conservazione di determinati atti
in archivi ad accesso selezionato
e disciplina delle modalità di accesso finalizzata all’identificazione degli incaricati.
E anche tali misure di sicurezza non
sono state interessate dal Decreto
Semplificazioni.
Per quanto riguarda il Documento Programmatico sulla Sicurezza,
la formulazione delle norme di cui
all’art. 45 del Decreto Semplificazioni non lascia d’altra parte spazio ad
alcun esercizio interpretativo: l’obbligo è semplicemente eliminato.
Anche dopo il Decreto Semplificazioni bisogna adottare scrupolosamente le misure di sicurezza previste
agli articoli da 31 a 35 del Codice
della privacy.
Per essere informati
su tutte le attività e i servizi
di Confartigianato Imprese Belluno
www.confartigianatobelluno.eu
dalla prima pagina
Editoriale
semilavorati, agli aromatizzanti. Penso
a chi ha cura delle persone: al valore di
un’acconciatura per una donna che ha
rinnovato i suoi capelli dopo averli persi
dalla chemioterapia. Penso agli imprenditori che pazientano a dimostrare ai
loro clienti che il prezzo dei loro prodotti e servizi è buono perché sanno che
sotto non ci sono trucchi e il tempo gli
darà ragione. Penso a imprenditori che
fanno cose utili e non speculazioni di
mercato. Questi imprenditori, cocciuti,
ecologicamente e socialmente sensibili,
stanno silenziosamente trasformando
la nostra società; che, grazie a loro,
sarà capace di futuro.
Giacomo Deon
L’Unione Artigiana
digitale:
con cui tutte le aziende sono invitate
a comunicare come meglio preferiscono
ricevere il giornale, che ormai da quasi
sessant’anni porta l’informazione nelle
aziende. Tale scheda, compilata con la
scelta effettuata, va restituita via fax o
via mail alla Segreteria di Confartigianato Imprese Belluno.
indice
pagina
attualità categorie gruppi sociali
opportunità
fiscale
sindacale ambiente
centro consorzi dalla provincia 2
3-4
5
6
7-8
9
10
11
12
L’UNIONE
ARTIGIANA
categorie
ANNO LIX – N. 8
SETTEMBRE 2013
3
AUTOTRASPORTO
Prorogate le carte certificazioni (cqc)
I
l ministero Infrastrutture
e Trasporti ha prorogato di due anni la validità
delle carte di qualificazione dei
conducenti per il trasporto di
persone e di cose (CQC), ottenute per documentazione (cioè
senza corso iniziale e successivo esame di merito). Lo hanno
stabilito provvedimenti diramati
nella seconda metà di agosto.
In particolare, la scadenza delle CQC valide per il trasporto di
cose è stata prorogata dal 9
settembre 2014 al 9 settembre
2016; quella delle CQC per trasporto di persone, dal 9 settembre 2013 al 9 settembre 2015.
Si tratta del Decreto del Capo
Dipartimento 6 agosto e della
circolare della Motorizzazione n.
20630 del 7 agosto 2013, con
cui l’Italia ha esercitato la possibilità della direttiva 2003/59 di
prorogare il termine per la frequenza dei corsi di rinnovo CQC.
Detta prerogativa, peraltro, era
stata già realizzata da altri Stati
comunitari ed il nostro Paese si
è deciso ad utilizzarla al fine di
evitare un peggioramento nei
confronti dei nostri conducenti
rispetto ai primi.
La proroga si applica sia ai conducenti che hanno già frequentato i corsi di rinnovo, sia a
coloro che non li hanno ancora
seguiti, stabilendo che i corsi
svolti saranno utili a rinnovare
la carta di qualificazione fino al
Nel direttivo regionale di Confartigianato Trasporti
Il bellunese Mirco Vettori
è il vicepresidente vicario
Confartigianato Trasporti del Veneto ha rinnovato di recente il proprio Direttivo.
Presidente è stato eletto il veneziano Nazzareno Ortoncelli, che opera nel settore dal 1985,
quando è subentrato al padre nell’azienda di
famiglia. Due i vice presidenti regionali: il
bellunese Mirco Vettori, fresco della nomina di
presidente provinciale della categoria Trasporti, che ha anche il ruolo di vicario e il trevigiano Cristian Foscarini.
Il nuovo direttivo resterà in carica fino al 2015.
Il nuovo direttivo
bellunese fino al 2016
LEGNO - METALMECCANICA
Mirco Vettori – presidente
Silvio Turrin – vice presidente
Vittorio Bianchet – consigliere
Daniele De Bona – consigliere
Franco Zampieri – consigliere
Sergio Zanon – consigliere
Daniela Zatta – consigliere
9 settembre 2020 (per la CQC
trasporto persone) e fino al 9
settembre 2021 (per la CQC trasporto cose). Nell’archivio nazionale degli abilitati alla guida
del CED della Motorizzazione,
inoltre, le date di validità dei
documenti per la qualificazione CQC verranno automaticamente aggiornate come segue:
9.9.2013 al 9.9.2015; 9.9.2014
al 9.9.2016; 9.9.2018 al
9.9.2020; 9.9.2019 al 9.9.2021.
I conducenti muniti di CQC con
le attuali scadenze potranno
regolarmente circolare in Italia
fino alle nuove scadenze sopra
indicate, senza incorrere in alcuna sanzione per loro mancato
rinnovo.
fotografi
Al via la campagna
a sostegno della categoria
Confartigianato Imprese Belluno in collaborazione con il Centro Consorzi nei giorni
scorsi ha organizzato un seminario rivolto
agli imprenditori dei settori del legno, vetro, metalmeccanica e fumisti per illustrare
il nuovo regolamento UE 305/2011 che dal
1° luglio scorso disciplina in maniera più
completa e definitiva la Direttiva 89/106,
riguardante i prodotti da costruzione e, in
particolare, le norme per l’apposizione del
Marchio CE.
I relatori - dott. Djamila Baroni e dott.
Andrea Zenari - hanno evidenziato i punti
principali della nuova normativa: procedure
semplificate, obblighi e responsabilità degli
operatori, oltre alla novità della dichiarazione di prestazione che va a migliorare e
completare la vecchia dichiarazione di conformità. Nell’occasione, sono stati distribuiti i manuali realizzati dall’Associazione con
il contributo della CCIAA di Belluno.
costruisce edifici in legno ad alto risparmio energetico consegnandoli
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ARTIGIANA
4 L’UNIONE
categorie
ANNO LIX – N. 8
SETTEMBRE 2013
IMPIANTI TERMICI E climatizzazione invernale ed estiva
Controllo, manutenzione e ispezione
è
stato pubblicato in GU il DPR
74/2013, che disciplina, modificando in maniera importante
il DPR 412/93, l’attività di controllo e
di ispezione sugli impianti di climatizzazione invernale ed estiva.
Il nuovo DPR, oltre a modificare ovviamente quello vecchio, si sovrappone
anche al D.Lgs. 192/2005 che è stato
recentemente modificato dal DL 63/13
(e subirà con probabilità dei ritocchi in
fase di conversione).
Il d.lgs 192 del 2005 entrato in vigore
ben 8 anni fa per attuare la normativa
sulla efficienza energetica superando
la vecchia legge 10/91 e i suoi regolamenti attuativi in particolare il DPR
412/93, prevede l’approvazione dei relativi regolamenti.
Il DPR 74/2013 è, dunque il regolamento che va a disciplinare tutto l’ambito della tenuta dell’impianto perché
sia efficiente, sono quindi stati definitivamente abrogati parecchi articoli del
dpr 412/93 che rimanevano in vigore
in attesa della normativa recente. Il
provvedimento disciplina ”la progettazione, l’installazione, l’esercizio, la manutenzione e l’ispezione degli impianti
termici per la climatizzazione invernale
ed estiva degli edifici” e come sostanziale novità abroga l’allegato L al
D.Lgs192/05 ridefinendo tutto il regime di controllo e manutenzione degli
impianti termici (art.7), al controllo
dell’efficienza energetica degli stessi
(art.8) e alle ispezioni (art.9).
Il provvedimento, per le parti già
applicabili, è vigente dal 12 luglio,
mentre altre disposizioni hanno bisogno o di recepimenti locali o di ulteriori provvedimenti.
Riepiloghiamo le principali innovazioni:
- Il provvedimento si applica agli impianti di climatizzazione estiva ed
invernale nonché a quelli per l’acqua calda sanitaria (non individuali)
- Le temperature di climatizzazione invernale non devono superare 18°+2°C (edifici produttivi) o
20°+2°C (tutti gli altri) con delle
deroghe
- La temperatura di climatizzazione
estiva non deve essere minore di
26°-2°C (tutti gli edifici) con delle
deroghe
- Restano invariate le zone climatiche e le durate giornaliere di accensione, con delle precisazioni a
seconda della tipologia degli edifici
e mantenendo la facoltà di deroga
ai Comuni per esigenze climatiche
- La delega di terzo responsabile non
è ammessa per singole unità immobiliari se l’impianto non è installato
in un locale tecnico dedicato
- Sempre in tema di terzo responsabile, nel caso di impianti non
conformi, la delega non può essere
rilasciata a meno che non preveda
espressamente la messa a norma
degli impianti, con copertura finanziaria
- Anche la qualificazione SOA nelle
cat.OG11 o OS28 è titolo abilitante per svolgere il ruolo di terzo responsabile negli impianti superiori
ai 350kW. In realtà l’articolo dice
che solo la soa e l’iso sono requisiti ammessi (eliminando l’iscrizione
ANCC)
- Restano pressoché invariati i tempi
di controllo e manutenzione degli
impianti, con la scala prioritaria
delle indicazioni dell’installatore o
in subordine del costruttore dell’apparecchio e norme UNI di riferimento
- Installatori e manutentori devono
rilasciare un documento scritto in
cui indicano quali sono le operazioni di controllo e manutenzione
necessarie e la frequenza con cui
devono essere eseguite
“Gli installatori e i manutentori degli
impianti termici, abilitati ai sensi del
decreto del Ministro dello sviluppo
economico 22 gennaio 2008, n. 37,
nell’ambito delle rispettive responsabilità, devono definire e dichiarare esplicitamente al committente o
all’utente, in forma scritta e facendo
riferimento alla documentazione tecnica del progettista dell’impianto o
del fabbricante degli apparecchi:
a) quali siano le operazioni di controllo e manutenzione di cui necessita l’impianto da loro installato o manutenuto, per garantire
la sicurezza delle persone e delle
cose
b) con quale frequenza le operazioni
di cui alla lettera a) vadano effettuate”
- Saranno pubblicati dei nuovi modelli di Libretto di impianto per la
climatizzazione (unico per caldo e
freddo e per tutte le potenze) ed
un nuovo modello (nuovi rapporti)
di Rapporto di efficienza energetica
(che sostituirà gli all.F e G) - Cambia la periodicità per i controlli di efficienza energetica, che
interesseranno sia gli impianti di climatizzazione invernale (sopra
i 10kW) che quella estiva (sopra i
12kW), comprese le pompe di calore, gli impianti con macchine
frigorifere, cogenerativi ed il teleriscaldamento; brevemente (per le
caldaie):
- ogni 2 anni per caldaie a combustibile liquido o solido di potenza tra
10 e 100 kW, ogni anno se superiori
- ogni 4 anni per caldaie a gas di potenza tra 10 e 100 kW, ogni 2 anni
se superiori
Per le pompe di calore la periodicità
varia in base al tipo ed alla potenza
- Il rapporto di controllo andrà trasmesso all’Ente di controllo tutte le
volte che viene effettuata la verifica.
La trasmissione del rapporto di
controllo è ora obbligatoria ed è
un compito del manutentore e non
più del responsabile dell’esercizio.
Il mancato invio è sottoposto a
sanzione; la modalità di invio potrà
essere resa obbligatoria in via tele-
matica. Il “bollino” esisterà ancora
e non sarà più facoltativo
- Per gli impianti di climatizzazione
invernale di potenza tra 10 e 100
kW e per quelli di climatizzazione
estiva di potenza tra 12 e 100 kW
l’accertamento da parte dell’Ente
del rapporto di controllo rilasciato
dal manutentore è ritenuto sostitutivo dell’ispezione dell’Ente di controllo
- Sono definite le priorità delle ispezioni degli Enti, che si concentreranno su impianti per i quali non
sono pervenuti rapporti, con anzianità superiore a 15 anni, su quelli a combustibile solido o liquido,
su quelli a maggior potenza, con
l’obiettivo per diverse tipologie, di
controllarne il 100%
- è stata pubblicata una tabella più
leggibile dei rendimenti minimi
(all.B). Le soglie non sono state
modificate.
- è presente una “clausola di cedevolezza” per cui le Regioni e le Provincie autonome possono legiferare
(se non lo hanno già fatto) recependo autonomamente la direttiva
2002/91/CE.
La Provincia ha inviato alla Regione una lettera per avere direttive su
come intende muoversi essendo questo Ente il responsabile, il DPR parla
di un catasto termico regionale e di
uniformare procedure, costi e modalità degli accertamenti e delle ispezioni.
Tabella allegata al dpr 74/2013
Tipologia impianto
Alimentazione
10<P<100
2
P≥100
1
10<P<100
4
P≥100
2
Macchine frigorifere e/o pompe di calore a compressione di vapore ad
azionamento elettrico e macchine frigorifere e/o pompe di calore ad
assorbimento a fiamma diretta
12<P<100
4
P≥100
2
Pompe di calore a compressione di vapore azionate da motore endotermico
P≥12
Generatori alimentati a combustibile liquido o solido
Impianti con generatore di
calore a fiamma
Generatori alimentati a gas, metano o GPL
Impianti con macchine frigorifere/pompe di calore
Pompe di calore ad assorbimento alimentate con energia termica
Impianti alimentati da teleriscaldamento
Impianti cogenerativi
Cadenza controlli di efficienza energetica (anni)
Potenza termica (1) [kW]
P≥12
Rapporto di controllo di
efficienza energetica (2)
Rapporto tipo 1
Rapporto tipo 1
Rapporto tipo 2
4
Rapporto tipo 2
2
Rapporto tipo 2
Sottostazione di scambio termico da rete ad utenza
P>10
4
Rapporto tipo 3
Microcogenerazione
Pel<50
4
Rapporto tipo 4
Unità cogenerative
Pel≥50
2
Rapporto tipo 4
P - Potenza termica utile nominale
Pel - Potenza elettrica nominale
(1) I limiti degli intervalli sono riferiti alla potenza utile nominale complessiva dei generatori e delle macchine frigorifere che servono lo stesso impianto.
(2) I rapporti di controllo di efficienza energetica, nelle versioni o configurazioni relative alle diverse tipologie impiantistiche sono emanati, aggiornati e caratterizzati da una numerazione progressiva che li identifica, con decreto
del Ministero dello sviluppo economico entro il 1° gennaio 2013, come previsto all’articolo 7, comma 6.
f
flash
ACCORDO CONFARTIGIANATO –
FEDERCONSUMATORI
PER LA SICUREZZA DELLE RIPARAZIONI DI ELETTRODOMESTICI
I Riparatori di elettrodomestici di
Confartigianato e Federconsumatori
hanno firmato un protocollo d’intesa
per la garanzia e la trasparenza dei
servizi di riparazione, nel rispetto
del codice deontologico applicato
dagli imprenditori di Confartigianato.
Tra gli obiettivi dell’accordo: assicurare professionalità dei riparatori,
qualità e affidabilità del servizio;
potenziare la tutela della sicurezza
dei consumatori per contribuire a ri-
L’UNIONE
ARTIGIANA
durre gli infortuni domestici, nonché
per prevenire situazioni di conflitto
tra le parti e per combattere il lavoro
abusivo.
REGIONE VENETO - LA PEC CUI
INVIARE LE COMUNICAZIONI
A seguito del DPCM 22 luglio 2011,
le Pubbliche amministrazioni non
possono più accettare o effettuare
comunicazioni in forma cartacea nei
rapporti con le imprese.
La Regione Veneto ha quindi comunicato il proprio indirizzo di Posta
elettronica, il solo presso il quale
accetta le comunicazioni: [email protected]
COMMISSIONE PROVINCIALE PER
L’ARTIGIANATO
COMUNICAZIONI ALLE AZIENDE
SOLO CON LA PEC
Come previsto dal DPCM 22 luglio
2011, dal 1° luglio scorso le comunicazioni della Commissione
Provinciale per l’Artigianato alle
imprese - comprese quindi anche le
delibere della CPA del 5 settembre
u.s.- vengono trasmesse via P.E.C.,
all’indirizzo di posta elettronica
certificata dichiarato e che compare in visura.
La Commissione, pertanto, invita
le aziende a vigilare sulla ricezione
delle comunicazioni.
agenda della
giunta
Gli impegni di rappresentanza della Giunta dell’Associazione del mese precedente:
un filo diretto, quindi, con le aziende che
così possono conoscere l’attività svolta
dalla Giunta
Autorizzazione Tribunale di Belluno
n. 29 del 3.8.1955
DIRETTORE RESPONSABILE: Walter Capraro
VICE DIRETTORE: Mariateresa Busatta
COMITATO DI REDAZIONE: Walter Capraro,
Mariateresa Busatta, Flavio Dal Pont, Marco
Danielis, Lamberto Luciani, Ferdinando
Prior, Maurizio Reolon, Michele Talo
SEGRETERIA DI REDAZIONE: Tiziana Moretton
FOTO: Archivio
29 agosto 2013 Il presidente Giacomo Deon, il vice presidente Dario
Cavalet e i componenti di Giunta Ivana Del Pizzol e Paolo Tramontin sono
intervenuti all’assemblea del Gruppo
Giovani Imprenditori, convocata per il
rinnovo delle cariche
EDITORE E STAMPA: DOLOMITI STAMPA srl
Via Campo, 18/f - S. Giustina (BL)
Esclusivista per la raccolta pubblicitaria:
DOLOMITI STAMPA srl
Tel. 0437 859369 - Fax 0437 857252
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NUMERO CHIUSO IN TIPOGRAFIA
IL 13 SETTEMBRE 2013
L’UNIONE
ARTIGIANA
gruppi sociali
ANNO LIX – N. 8
SETTEMBRE 2013
5
Gruppo Giovani Imprenditori
Rinnovato il direttivo: Michielli è il presidente
Tutte new entry per il Direttivo che guiderà il Gruppo per i prossimi quattro anni
I
l Gruppo Giov a n i
Imprenditori
di Confartigianato
Imprese
Belluno ha un nuovo Direttivo.
E’ stato eletto nell’assemblea
convocata lo scorso 29 agosto,
a cui hanno partecipato anche
il presidente Giacomo Deon e i
componenti della Giunta dell’Associazione, quale segnale di attenzione verso gli imprenditori
associati under 40. L’assemblea
ha eletto un Direttivo tutto rinnovato, rispetto a quello uscente arrivato a naturale scadenza
del mandato e guidato da Rena-
to Franceschi, che ha aperto i
lavori dell’assemblea.
Nuovo anche il presidente. è
Alessandro Michielli, classe
1977, di Vodo di Cadore, socio
dell’impresa di famiglia (Fonderia artistica), azienda con storia
ultracentenaria e origini a Cortina d’Ampezzo. Il neo Presidente
ha interessi imprenditoriali an-
che in altri campi ed è, inoltre,
componente del Consiglio di amministrazione di Finimpresa da
aprile 2012.
Ad affiancarlo, nei prossimi
quattro anni, ci saranno la vice
presidente: Claudia Scarzanella
di Forno di Zoldo e i consiglieri:
Alessandro Bogo di Ponte nelle
Alpi, Giorgio Bristot di Sospirolo,
DONNE IMPRESA BELLUNO
Riprendono i seminari “Cultura d’impresa”
Quattro incontri: si parla di leadership e social media
Riprendono nel prossimo mese
di ottobre i seminari “Cultura
d’impresa” organizzati da Donne
Impresa Belluno, ma comunque
aperti a tutti i soci di Confartigianato Imprese Belluno. La sessione
autunnale dei seminari affronterà
i temi della leadership declinata
nel lavoro di staff, in quello di
squadra e nella vendita e quello
dell’uso dei social media.
Le date degli appuntamenti sono:
mercoledì 16.10.2013 - ore
18.00 | Leadership e staff: come
far crescere il proprio staff e i
propri collaboratori - Strumenti di
selezione; costruzione e sviluppo
di uno staff eccellente; la motivazione interna ed esterna; lo
sviluppo del potenziale dei propri
collaboratori.
mercoledì 30.10.2013 - ore
18.00 | Leadership e squadra:
come fare squadra e rete all’interno dell’organizzazione stessa Le leggi fondamentali del lavoro
di squadra; la costruzione di una
rete di relazioni interna ed esterna; strumenti di team building.
mercoledì 13. 11. 2013 - ore
18.00 | Leadership e vendita:
come vendere bene e quale ap-
proccio avere con il cliente - La
vendita etica; la comunicazione
dell’accoglienza
nell’approccio
al cliente; benessere, sicurezza e
fiducia nella client experience; la
fidelizzazione del cliente.
mercoledì 27. 11. 2013 - ore
18.00 | I social network: uso
consapevole e potenzialità per
l’impresa. - Gli incontri si terranno
tutti a Belluno presso la sede di
Confartigianato Imprese in piazzale Resistenza 8. Quelli a tema
leadership sono tenuti dal dott.
Alessandro Vianello, coach, trainer e docente. Quello sui social
network è a cura di Euro Step
Consulting srl.
La partecipazione è gratuita previa iscrizione obbligatoria entro
il prossimo 10 ottobre, mediante
invio di apposita scheda (scaricabile dal sito www.confartigianatobelluno.eu) all’indirizzo e-mail:
stampa@confartigianatobelluno.
eu o via fax al n. 0437 933122.
L’iscrizione può avvenire per l’intero ciclo di appuntamenti come per
il singolo incontro che interessa.
Altre informazioni presso: Segreteria di Donne Impresa Belluno
– tel. 0437 933203.
Marco Capraro di Limana, Giorgio
Collazuol di Ponte nelle Alpi e
Luca Zabot di Feltre.
Il programma dell’attività del
Gruppo sarà messo a punto nelle
prossime riunioni del Direttivo.
Tuttavia, già da subito, sono state indicate le prime linee guida
che privilegeranno la conoscenza della struttura organizzativa
dell’Associazione con incontri
sul territorio e la formazione imprenditoriale.
Per raggiungere il Gruppo Giovani Imprenditori (richieste di
informazioni, di chiarimenti,
nonché suggerimenti) è possibile utilizzare l’indirizzo di posta
elettronica:
gruppogiovani@
confartigianatobelluno.eu
Nell’ambito della manifestazione OPEN DAY
promossa da Regione Veneto, Camera di commercio
di Belluno e Comitato Imprenditoria Femminile,
si terrà il convegno sul tema
La mia impresa
giovedì 3 ottobre 2013 – ore 17.00
Belluno
sala riunioni Camera di commercio
Verrà presentata la ricerca che analizza
il “fare impresa in rosa” nel Veneto
con studi particolareggiati per ogni provincia,
realizzata da Confartigianato Donne del Veneto e
Commissione per le Pari opportunità del Veneto, alla
quale hanno collaborato anche imprenditrici
di Donne Impresa Belluno.
La S.V. è invitata a partecipare
Riservate ai soci
ANAP
Convenzioni con strutture sanitarie bellunesi
SALUS SRL via Giuseppe Vaccari, 1 32100 BELLUNO tel.
0437 30727 per le prestazioni di Radiologia, Ecografia,
Medicina Fisica e Riabilitazione, TC, RMN. Salus si impegna
ad applicare uno sconto pari
al 10 % rispetto alle tariffe
dalla stessa applicate ai clienti
privati;
EUROMEDICA BELLUNO SAS
Via Cavarzano, 43 Belluno
tel. 0437 930606 per le prestazioni di Ortopedia, Oculistica, Fisioterapia, Odontoiatria
riconosce uno sconto variabile
dal 10 % al 15 % rispetto alle
tariffe applicate ai clienti privati;
FLEMING SRL Via Caffi 111
Belluno tel. 0437 942080
per le prestazioni relative
alle analisi cliniche applica lo
sconto del 10 % rispetto alla
tariffa applicata ai clienti privati;
NUOVA CONVENZIONE
LA DEVIMEDICA sas di Del
Zotti Michele & C. Via Risorgimento, 64 32040 Domegge
di Cadore tel. 0435728236,
la convenzione è stata firmata
lo scorso 1° settembre. Il Cen-
tro offre servizi di odontoiatria,
protesi dentaria, implantologia, ortodonzia, igiene dentale,
radiologia solo odontoiatrica,
ecografia, elettrocardiogramma,
ecodopler, medicina fisica e riabilitazione, visite specialistiche
di cardiologia, ginecologia, ortopedia, fisiatria, visite di idoneità
medico sportiva, reumatologia,
consulenza nutrizionale, consu-
Servizio militare e liquidazione pensioni remote
I contributi figurativi per
servizio militare, accreditati
normalmente nel Fondo pensione lavoratori dipendenti,
in presenza di contribuzione
mista, potrebbero determinare un trattamento econo-
mico più favorevole rispetto
alla prestazione già liquidata.
Se del caso, con apposita
domanda di ricostituzione
è possibile richiedere il trasferimento presso una delle
gestioni speciali (Artigiani,
Commercianti) ottenendo la
riliquidazione della pensione.
I pensionati interessati, a
valutare al meglio la propria
posizione, possono prenota-
re un appuntamento, contattando il Patronato Inapa
(Belluno: Lamberto Luciani
- tel. 0437 933221 e Ivano
Buzzatti – tel. 0437 933220;
Feltre: Laura Aspodello – tel.
0439 878230).
lenza psicologica e riconosce lo
sconto del 10 % rispetto alle tariffe applicate ai clienti privati.
Maggiore Rent – Convenzione
Confartigianato aperta anche ai
soci ANAP ed ANCOS
Leader italiano per quanto riguarda il noleggio di veicoli commerciali ed autovetture, con 180
aziende presenti sul territorio nazionale. Per i veicoli commerciali
i prezzi variano da un minimo di
Euro 41,41 più IVA con 150 chilometri al giorno, assicurazione
di base compresi, per il noleggio
di un giorno di FIAT Doblò Cargo;
per le autovetture, il modello più
economico, Fiat Panda, che ha un
prezzo di noleggio giornaliero di
Euro 36.50 più IVA, compresi 150
chilometri al giorno e le assicurazioni di base.
Dal 3 al 17 novembre 2013
SOGGIORNO A ISCHIA
è confermato il soggiorno in
hotel 4 stelle a Ischia Porto
con trattamento di pensione completa con bevande ai
pasti, parco termale interno
convenzionato e uso gratui-to
delle piscine interne ed esterne. Il saldo di euro 370,00
a persona in camera doppia
e euro 655,00 per la singola
deve essere versato entro il 26
settembre 2013.
ARTIGIANA
6 L’UNIONE
opportunità
ANNO LIX – N. 8
SETTEMBRE 2013
vantaggi per i soci
▶ Servizi in materia di proprietà à
t
i
industriale e traduzioni
nov
Confartigianato Imprese Belluno ha firmato una convenzione con D’Agostini Organizzazione, che
ha sede a Belluno e che opera da 50 anni nel settore della proprietà industriale e intellettuale,
grazie alla quale offre agli associati servizi relativi alla Proprietà Industriale e di traduzione e
traduzione automatica on line a condizioni agevolate. In particolare, viene offerta un’attività di
consulenza gratuita (su appuntamento) a favore delle imprese associate, erogata presso la sede
centrale dell’Associazione a Belluno. Per quanto riguarda le traduzioni, grazie alla convenzione,
viene reso disponibile alle imprese associate un software di traduzione on line.
Per appuntamenti e per ulteriori informazioni: Confartigianato Imprese Belluno – Segreteria – tel
0437 933201 – e-mail: [email protected]).
▶ Acquisto di motoveicoli Piaggio, Vespa e
Aprilia
La convenzione riguarda tutta la produzione dei motoveicoli Piaggio, Vespa ed Aprilia, compresi i
ciclomotori da 50 cc. Sono compresi anche i motoveicoli speciali già equipaggiati per il trasporto
merci di piccole dimensioni come il Piaggio Liberty Delivery.
- Su tutti i modelli è applicato lo sconto del 18% sul prezzo di listino, tranne che per il modello
Liberty Piaggio, nelle versioni 50 cc, 15 cc e 150 cc, il cui sconto è pari all’8%.
- Lo sconto per la versione Liberty Delivery è pari al 10%.
Gli ordini vanno effettuati direttamente alla Piaggio & C. SpA attraverso l’invio, via email o
fax, della “Proposta d’acquisto” (richiedibile in Associazione) insieme alla copia della tessera
associativa oppure ad una lettera di Confartigianato Imprese Belluno comprovante la situazione
associativa dell’impresa interessata all’acquisto.
Piaggio, una volta ricevuta la Proposta, invia all’impresa richiedente l’”Offerta commerciale”.
▶ Gruppo Alpitour-Franco Rosso e TH Resort
Sono state sottoscritte due nuove convenzioni con il Gruppo Alpitour-Franco Rosso e con il Gruppo TH Resort attraverso le quali le imprese associate, i soci Anap e Ancos possono usufruire di
importanti riduzioni di prezzo sul soggiorno nella struttura prescelta.
Strutture Alpitour-Franco Rosso
Lo sconto previsto è del 10% su tutti i pacchetti con voli speciali, di linea e sui servizi di soggiorno pubblicati sui cataloghi Alpitour, Villaggi Bravo, Francorosso e Carambola, lo sconto è dell’8%
sui prodotti Viaggidea; mentre sulle prenotazioni con riduzione LAST (offerte sotto la data) lo
sconto è del 5%;
Gruppo TH Resort
Sulle quote da catalogo è previsto uno sconto del 15%, mentre in caso di “miglior prezzo garantito” la riduzione è del 10%.
▶ Toyota Motors Italia
è stata migliorata la convenzione già in essere per il 2013. In particolare è salita la percentuale
di sconto applicata ai modelli Auris (benzina e diesel) ora al 25% (18% in caso di consegna
dell’usato), mentre per i modelli Verso e Avensis lo sconto è del 23%.
Altri sconti riguardano: la Yaris Hybrid SD (16%; in caso di ritiro dell’usato: 13%). Per la Prius
e la Prius+ la riduzione è sempre del 12%. Per usufruire dei vantaggi le imprese interessate
devono comprovare l’iscrizione all’Associazione (tessera oppure lettera dell’Associazione).
▶ Fiat Group Automobiles
Da ora rientra nella convenzione anche il modello 500l Van, che beneficia dello sconto del 14%
sul prezzo di listino, la più alta tra quelle presenti sul mercato. Per conoscere le offerte relative
a tutti gli altri modelli della gamma Fiat Professional è possibile rivolgersi alla Segreteria dell’Associazione.
▶ Maggiore Rent
L’offerta propone queste condizioni:
- per i veicoli commerciali del marchio AmicoBlu, i prezzi partono da un minimo di € 41,41 + IVA
(con 150 chilometri al giorno, assicurazioni di base comprese) per il noleggio di un giorno di un
FIAT Doblò Cargo. Sono disponibili, inoltre, furgoni da trasporto pesante (es. Iveco Daily 35 con
cubatura fino a 19,5 mc), furgoni coibentati e con celle frigorifere
- per autovetture, il modello più economico, Fiat Panda, ha un prezzo di noleggio giornaliero di €
36,50 più IVA, compresi 150 km al giorno e le assicurazioni di base.
Le proposte soprastanti sono valide sia per le imprese associate sia per i soci Anap, attraverso il codice di riferimento, denominato MCD, M023540, da inserire, insieme alla propria e-mail e una password,
nell’area dedicata denominata “Soluzione azienda”. Alla prenotazione sarà necessario dimostrare l’appartenenza al Sistema Confartigianato (tessera associativa o una dichiarazione dell’Associazione).
Altre informazioni: www.maggiore.it
Per conoscere tutte le offerte nei dettagli: Confartigianato Imprese Belluno – Segreteria, sig. Paola
Rossa - tel. 0437 933201
▶ Edilizia e affini - Certificazione dei sistemi
qualità, ambiente e sicurezza e integrata
Per favorire l’accesso alla certificazione di Sistema Gestione Qualità (SGQ), Sistema Gestione Ambiente (SGA) e Sistema Gestione Sicurezza (SGS) alle piccole e medie imprese del settore delle costruzioni
e dei settori affini, Confartigianato Imprese Belluno e il Centro Consorzi hanno stilato una convenzione con ICIC, che prevede un abbattimento del costo pari al 20% sul listino ICIC applicato nel 2013.
Le aziende interessate possono richiedere un preventivo, inviando l’apposito modulo scaricabile dal
sito ICIC. Le condizioni economiche offerte alle aziende associate sono applicabili sia alle aziende in
prima certificazione che alle aziende in migrazione, cioè alle Organizzazioni che intendono trasferire
la Certificazione SGQ e/o SGA e/o SGS da altro Organismo a ICIC. Info: Confartigianato Imprese Belluno, Renzo Della Vecchia - tel 0437 933260, e-mail: della [email protected]
MARKETING IN PRATICA
a cura di dott. Roberta Bridda
La guerra dei prezzi
Siamo certi che il motto “meno costa, meglio è” garantisca la vita delle
nostre imprese? Dall’inizio della crisi
ogni settore è stato toccato dalla necessità di diminuire i prezzi o, nei casi
migliori, a non aumentarli. In alcuni
settori, poi, si è messa in moto una
concorrenza sui prezzi che è diventata una vera guerra di prezzo, che sta
mangiando i profitti e il futuro delle
imprese.
Pensiamo al prezzo non come all’unica leva per vendere ma come una delle
possibilità, che oggi è stata già ampiamente utilizzata, quindi è ora di cambiare strategia.
La qualità del prodotto o del servizio
si presume elevata, ma forse il prodotto potrebbe essere più adeguato agli
attuali stili di vita, con una modernizzazione anche moderata.
Bisogna saper comunicare bene le ca-
ratteristiche del prodotto, vendere è
raccontare i vantaggi, gli impieghi e i
casi di chi l’ha già utilizzato.
Spesso un prodotto viene acquistato
per il servizio che siete disposti a dare:
l’assistenza, il rinnovo, la garanzia,
tutto ciò che può legare il cliente nel
tempo e farlo sentire in mani sicure.
Verificate bene il prodotto, il prezzo e
il servizio dei vostri concorrenti e fate
in modo di distinguervi, con un servizio e una distribuzione diversi, coprendo mercati e aree geografiche nuovi: il
successo è nella distinzione.
Non lasciatevi soggiogare dal cliente
che vi dice che il prodotto del vostro
concorrente è più economico, dimostrate la qualità del vostro prodotto,
offrite una prova e manifestate la vostra professionalità; il prodotto si vende anche con la capacità della vostra
impresa di soddisfare il cliente.
L’UNIONE
ARTIGIANA
fiscale
ANNO LIX – N. 8
SETTEMBRE 2013
7
Decreto legge “Fare” coordinato con le modifiche
apportate dalla legge di conversione
D
i seguito si approfondiscono il
contenuto e l’impatto delle norme del decreto legge n. 69/13 in
materia di semplificazione amministrativa e giustizia, nel testo risultante dalle
modifiche apportate dalla legge di conversione (L. n. 98/13).
L’articolo 17-ter apporta alcune modifiche all’articolo 64 del Codice dell’Amministrazione Digitale (d.lgs. 82/05) al
fine di istituire il Sistema pubblico per la
gestione dell’identità digitale di cittadini e imprese (SPID). La norma, pur non
avendo un impatto diretto sulle imprese, può essere valutata positivamente in
quanto è volta a razionalizzare i diversi
sistemi di identificazione informatica che
imprese e cittadini utilizzano per dialogare telematicamente con la Pubblica
Amministrazione.
Il DL “Fare” introduce il sistema SPID
al fine di agevolare imprese e cittadini
nell’accesso ai servizi erogati in rete,
anche in mobilità, da parte delle pubbliche amministrazioni. A tal fine, SPID
è costituito mettendo insieme i soggetti
pubblici e privati (identity provider) che
gestiscono i servizi di registrazione e di
rilascio delle credenziali e degli strumenti
di accesso in rete a cittadini e imprese
per conto delle pubbliche amministrazioni. L’attuazione dello SPID è rimandata
ad un apposito D.P.C.M. che dovrà definire le caratteristiche del Sistema.
Una volta istituito il Sistema, l’accesso
ai servizi in rete delle pubbliche amministrazioni potrà avvenire esclusivamente
mediante i servizi offerti dal Sistema,
oltre che tramite la carta d’identità elettronica e la carta nazionale dei servizi.
L’articolo 28 introduce nell’ordinamento
il diritto di indennizzo in caso di inosservanza dei termini di conclusione dei procedimenti ad istanza di parte. La misura
si affianca all’istituto del risarcimento
del danno da ritardo (già previsto dalla
legge n. 241/1990) e, al pari di questo, è volta a conseguire il rispetto dei
termini di conclusione dei procedimenti
amministrativi. In forza della nuova disposizione la PA è tenuta a corrispondere
all’interessato un indennizzo pari a 30
euro per ogni giorno di ritardo. L’indennizzo non può, comunque, superare complessivamente i 2.000 euro.
Se l’amministrazione non rispetta i termini per il rilascio di un provvedimento l’interessato, entro 20 giorni, deve
rivolgersi al c.d. “titolare del potere
sostitutivo”, (appositamente nominato dall’amministrazione) che deve concludere il procedimento nella metà del
tempo originariamente previsto oppure
deve liquidare l’indennizzo. Nel caso in
cui anche il responsabile del potere sostitutivo non provveda, l’interessato può
proporre ricorso al giudice amministrativo. L’amministrazione, al momento della
presentazione della domanda da parte
dell’impresa, deve rendere noto il diritto
all’eventuale indennizzo, le modalità per
conseguirlo e il soggetto cui è attribuito
il potere sostitutivo. La disposizione, pur
di carattere generale, si applica in via
sperimentale per 18 mesi solo ai procedimenti amministrativi ad istanza di parte
relativi all’avvio ed all’esercizio dell’attività di impresa iniziati successivamente
all’entrata in vigore della disposizione.
La norma è da valutare positivamente
in quanto riconosce all’imprenditore il
diritto ad ottenere un indennizzo in conseguenza del mero ritardo della PA nella
conclusione di un procedimento.
Il semplice decorrere del tempo determina, infatti, in capo al privato, il diritto
al ristoro, senza che ne sia necessario
provare l’effettivo danno subito e la sua
quantificazione. Si segnala, infine, che
il decreto legge, come convertito dalla
legge n. 98/13, ha esteso a 20 giorni il
termine entro il quale l’istante deve attivare il “potere sostitutivo” dell’Amministrazione, pena la decadenza dal diritto
di risarcimento. Tale modifica recepisce
quanto richiesto da Confartigianato che
aveva evidenziato come il termine originario di 7 giorni fosse eccessivamente
stringente per le imprese.
L’articolo 29 pone l’obbligo di fissare la
data di decorrenza dell’efficacia degli obblighi amministrativi introdotti a carico
di cittadini ed imprese al 1° luglio o al
1° gennaio successivi alla loro entrata in
vigore. La norma stabilisce, inoltre, un
regime di trasparenza: si prevede che lo
scadenziario dei nuovi obblighi amministrativi sia pubblicato sul sito della PA
competente e su quello del Dipartimento
della Funzione Pubblica.
La norma è da valutare positivamente in
quanto razionalizza l’introduzione degli
obblighi amministrativi a carico delle
imprese, delimitandola all’interno di un
arco temporale ben definito e consentendo la predisposizione da parte degli
interessati degli strumenti necessari per
ottemperare a tali obblighi.
La disposizione si applica esclusivamente
agli atti normativi del Governo (ad es.
decreti legge e regolamenti ministeriali)
e agli atti amministrativi a carattere generale delle amministrazioni dello Stato,
degli enti pubblici nazionali e delle agenzie sottoposte ai poteri di indirizzo e di
vigilanza ministeriali (si veda il d.lgs. n.
300/99), ma non ha effetto su Regioni,
Enti locali, né sulle Autorità indipendenti. In secondo luogo, si tratta di una norma di principio che non offre sufficienti
garanzie della sua corretta attuazione, in
quanto prevede la possibilità di ampie
deroghe quali le “particolari esigenze di
celerità dell’azione amministrativa”. Infine, l’obbligo della pubblicazione on line
delle scadenze dei nuovi obblighi non è
immediatamente operativo, bensì è rimandato ad un successivo decreto attuativo da adottarsi entro il 20 settembre.
In considerazione di questi aspetti sarà
importante monitorare l’attuazione della disposizione, al fine di verificare che i
benefici auspicati dalle imprese vengano
effettivamente percepiti e di estendere
l’ambito di applicazione anche alle amministrazioni locali.
L’articolo 37 riprende il tema delle Zone
a Burocrazia Zero e delle semplificazioni in via sperimentale previste dal DL n.
5/12. Tale materia ha subito negli ultimi
anni una stratificazione di disposizioni
che non ne rende agevole l’attuazione.
L’articolo in esame non sembra, tuttavia,
apportare modifiche sostanziali a tale
quadro normativo, richiamando esplicitamente “quanto previsto dalle norme
di liberalizzazione delle attività economiche e riduzione degli oneri amministrativi delle imprese”.
Viene introdotto un termine di 60 giorni
dalla data di entrata in vigore del decreto
per la sottoscrizione delle convenzioni in
via sperimentale di cui all’art. 12 del DL
“Semplifica Italia” da parte dei soggetti
sperimentatori. Tale termine è, quindi,
già scaduto, anche se non è escluso che
dette convenzioni possano essere stipulate anche successivamente, sulla base
della disciplina generale dell’art. 12 del
DL. n. 5/12.
Possono stipulare le convenzioni le Amministrazioni pubbliche statali e locali, le
Organizzazioni delle imprese, le Agenzie
per le imprese e le Camere di Commercio. Si prevede che i soggetti sperimentatori debbano rendere pubblici sul loro
sito istituzionale, entro dodici mesi dalla
data di entrata in vigore del decreto, i
casi in cui il rilascio delle autorizzazioni
di competenza è sostituito da una comunicazione dell’interessato.
Si introduce, infine, l’adozione di un
Piano nazionale delle “zone a burocrazia zero” da parte del Ministero dello
sviluppo economico, d’intesa con il Ministro per la pubblica amministrazione e la
semplificazione.
È stato aggiunto il comma 3-bis, il quale
prevede che tutte le attività delle imprese per le quali le competenti pubbliche
amministrazioni non ritengano necessarie l’autorizzazione, la segnalazione
certificata di inizio attività, con o senza
asseverazioni, ovvero la mera comunicazione non siano sottoposte a controllo.
Inoltre è previsto che le pubbliche amministrazioni siano tenute a pubblicare
sul proprio sito istituzionale l’elenco delle
attività soggette a controllo.
L’articolo 77, in tema di conciliazione
giudiziale, nel riprendere l’analogo disposto dell’articolo 420 C.P.C. per il processo
del lavoro, prevede che il Giudice civile,
alla prima udienza ovvero in seguito,
sino al termine dell’istruzione, nel corso
del processo di primo grado e d’appello, è
tenuto a formulare alle parti una proposta transattiva o conciliativa, in presenza
di alcuni presupposti che egli deve valutare con “riguardo alla natura del giudizio, al valore della controversia ed alla
esistenza di questioni di facile e pronta
soluzione di diritto”. La proposta deve
provenire dal Giudice istruttore e dunque prima della rimessione della causa
al collegio. È previsto altresì che il rifiuto
della proposta senza giustificato motivo
non costituisce comportamento valutabile ai fini del giudizio (e quindi anche
della statuizione sulle spese processuali)
e che non può neppure costituire motivo di ricusazione del medesimo Giudice
che abbia formulato la proposta. Per
esigenze di simmetria, si introduce una
modifica dell’articolo 420, primo comma,
del C.P.C., disponendo che il giudice del
lavoro formuli una proposta non solo
transattiva ma anche più ampiamente
conciliativa. La valutazione è positiva in
quanto la misura introdotta dal Decreto
legge, con le modifiche apportate in sede
di conversione in legge, è di carattere
deflattivo rispetto al contenzioso civile e
può risultare utile alle parti, soprattutto se imprese, al fine di comporre in via
conciliativa le controversie in materia di
transazioni commerciali.
L’articolo 78 introduce misure dirette ad
accelerare i giudizi di opposizione a decreto ingiuntivo, restringendo i termini di
fissazione dell’udienza di comparizione
delle parti. La norma consente, altresì,
al Giudice istruttore, anche se l’opposizione «non è fondata su prova scritta o
di pronta soluzione», di concedere con
ordinanza non impugnabile l’esecuzione
provvisoria del decreto ingiuntivo intervenendo già in prima udienza.
Il disposto delle norme introdotte dal Decreto costituisce un passo importante al
fine di rendere maggiormente efficace la
procedura del decreto ingiuntivo ed in tal
senso risulta mirato a rendere più rapida
la riscossione dei crediti, soprattutto di
parte imprenditoriale.
Tuttavia resta ancora in evidenza la necessità di integrare tale procedura con
ulteriori misure volte a valorizzare il procedimento monitorio soprattutto al fine
di tutelare le categorie delle micro e piccole imprese e delle imprese artigiane per
il soddisfacimento dei loro crediti relativi
alle forniture di beni ed alle prestazioni
di servizi, sia nelle transazioni commerciali con altri imprenditori, sia nei contratti con soggetti privati, nonché con la
Pubblica Amministrazione.
L’articolo 82, in materia di concordato
preventivo, intende risolvere alcune anomalie che si sono già verificate sotto il vigore della procedura attualmente vigente
del concordato preventivo che era stata
espressamente introdotta dal Decreto
legge n. 83/2012 (convertito in legge n.
134/2012) con l’obiettivo di migliorare
l’efficienza dei procedimenti di composizione delle crisi d’impresa, in modo da
incentivare l’impresa a denunciare per
tempo la propria situazione di crisi. In
base alle precedenti disposizioni richiamate sono stati semplificati gli oneri
procedurali a carico dell’imprenditore in
crisi che intenda proporre un concordato
preventivo e si è riconosciuto al medesimo la facoltà di depositare un ricorso
con la mera domanda di concordato preventivo, senza produrre contestualmente
la relativa documentazione patrimoniale,
ma con la riserva di presentarla successivamente entro un termine assegnato dal
giudice (tra 60 e 120 giorni); al contempo si è previsto che i creditori non possano iniziare o proseguire azioni esecutive
e cautelari sul patrimonio del debitore;
altresì, le prescrizioni che sarebbero state
interrotte dagli atti predetti rimangono
sospese e le decadenze non si verificano.
Dalle rilevazioni effettuate è emerso
che le imprese debitrici ricorrono spesso all’anticipazione degli effetti protettivi del patrimonio dell’impresa in crisi
a prescindere dalla elaborazione della
proposta e del piano di concordato provocando danni ingiustificati a carico dei
propri creditori. Le nuove disposizioni
introdotte dal Decreto legge approntano
apposite misure volte ad incrementare
il livello di informazione dei creditori
rispetto alla reale situazione finanziaria
del debitore e riconoscono al Tribunale il potere di anticipare la nomina del
commissario giudiziale al quale affidare
il compito di accertare la correttezza del
comportamento del debitore in modo da
permettere al Giudice stesso di verificare
e reprimere eventuali condotte abusive.
È posto, altresì, a carico del debitore
l’obbligo di depositare, con cadenza almeno mensile e sotto la vigilanza del
commissario giudiziale, una situazione
finanziaria aggiornata dell’impresa, da
pubblicare nel registro delle imprese, per
consentire ai creditori di verificare che la
prosecuzione dell’attività non comporti
conseguenze pregiudizievoli sul patrimonio del debitore.
Le misure introdotte dalla norma risultano certamente positive ma lasciano
ancora aperte alcune criticità in quanto
non risultano sufficienti a superare la
sostanziale inadeguatezza della procedu-
ra del cd. concordato “in bianco” ed a
scongiurare la possibilità che gli imprenditori in condizioni di crisi utilizzino lo
strumento del concordato preventivo in
modo distorto con il rischio di abusi e
comportamenti fraudolenti che possono
provocare un ingiustificato pregiudizio
delle legittime aspettative dei creditori
stessi, soprattutto nel caso in cui i medesimi rivestano la qualità di imprenditori,
aggravando inevitabilmente le loro condizioni di liquidità - già profondamente
incise e addirittura compromesse dalla
stretta creditizia, dalla crisi economica
e dagli stessi ritardi dei pagamenti della
P.A. - giungendo anche a determinare distorsioni nel mercato.
L’articolo 84 è mirato a ripristinare con
apposito provvedimento di legge la mediazione obbligatoria nelle controversie
civili e commerciali. Fra gli aspetti di novità della disciplina introdotta dal Decreto legge, con le modificazioni adottate
in fase di conversione in legge, figurano:
a)la previsione di un incontro preliminare, informativo e di programmazione,
in cui le parti, davanti al mediatore,
verificano se sussistano effettivi spazi
per procedere utilmente alla mediazione;
b)la forfettizzazione e l’abbattimento
dei costi della mediazione, in particolare di quella c.d. obbligatoria;
c)la riduzione della durata della mediazione in 3 mesi, in luogo di 4, decorsi
i quali il processo può sempre essere
iniziato o proseguito;
d)il rafforzamento della mediazione demandata dal giudice, trasformandola
da volontaria a vincolante;
e)la previsione della facoltà da parte
del Giudice di desumere argomenti di
prova nel successivo giudizio a causa
della mancata partecipazione senza
giustificato motivo al procedimento di
mediazione;
f)l’obbligo a carico del mediatore, prima
di formulare la proposta di mediazione, di informare le parti delle possibili
conseguenze sulle spese processuali a
causa del mancato accordo;
g)l’esclusione dalla sfera applicativa
della mediazione obbligatoria delle
controversie inerenti alla responsabilità per danno derivante dalla circolazione di veicoli e natanti per le quali
resta ferma la procedura di composizione stragiudiziale di cui al D.Lgs n.
209/2005 (Codice delle assicurazioni
private).
La valutazione sulle nuove disposizioni
risulta complessivamente positiva per
gli interessi delle parti, soprattutto se
imprese, in quanto, in virtù della mediazione obbligatoria quale condizione di
procedibilità della domanda giudiziale,
si fornisce uno strumento efficace di risoluzione extragiudiziale conveniente e
rapida delle controversie in materia civile
e commerciale.
Tuttavia, oltre ad una valutazione piuttosto cauta sul ruolo prioritario attribuito agli avvocati in sede di mediazione,
occorre evidenziare una ulteriore criticità
relativa alla sfera di applicazione della
mediazione obbligatoria la quale risulta
ancora esclusa rispetto alle transazioni
commerciali intercorrenti fra imprese,
nonché fra imprese e consumatori, vale
a dire ai diritti di credito a contenuto
patrimoniale: tale esclusione, in effetti,
vanifica in gran parte il potenziale effetto deflativo sul contenzioso giudiziario
rispetto ad una fascia assai densa di controversie nel campo civile, professionale
e commerciale.
ARTIGIANA
8 L’UNIONE
fiscale
Iva: momento di effettuazione delle
prestazioni di servizi “generiche”
L’
Agenzia delle Entrate con la
Circolare n. 16/E/2013 ha
chiarito la portata delle nuove
regole IVA in materia di momento di
ultimazione delle intermediazioni con
operatori non residenti e ha fornito precisazioni in merito al momento di effettuazione delle prestazioni di servizi
“generiche” rese/ricevute a/da soggetti
passivi IVA non “stabiliti” in Italia.
Le nuove regole sono riportate nella
tab. 1 (a lato).
La Comunitaria 2010 ha stabilito che, a
decorrere dal 17 marzo 2012 gli obblighi di fatturazione e registrazione per
le prestazioni “generiche” di cui all’art.
7-ter del D.P.R. n. 633/1972 rese da
soggetti passivi stabiliti in altro Stato
UE nei confronti di soggetti passivi italiani, sono adempiuti dai committenti
residenti secondo le stesse regole previste per gli acquisti intracomunitari di
beni (reverse charge).
Dal 1° gennaio 2013 è stato esteso
l’obbligo di reverse charge della fattura ricevuta da prestatore/cedente
stabilito in altro Paese UE, anche alle
compravendite di beni e ai servizi non
generici, inoltre da tale data vi è più
tempo per la registrazione (15° giorno
del mese successivo al momento di effettuazione dell’operazione).
Sulla base di quanto sopra si evince
che le novità apportate dalla Legge
comunitaria 2010 comportano non pochi problemi operativi, considerato che
non sempre risulta agevole individuare
il momento di ultimazione della prestazione.
Ne deriva che un intervento da parte
dell’Amministrazione era necessario.
I chiarimenti contenuti nella
Circolare n. 16/E/2013
- Le prestazioni di servizi di cui all’art.
7-ter del D.P.R. N. 633/1972 (c.d.
“generiche”) fornite a/da soggetti
passivi IVA non “stabiliti” in Italia, si
considerano effettuate nel momento
in cui sono ultimate ovvero, se di carattere periodico e continuativo, alla
data di maturazione del corrispettivo, a meno che non avvenga un pagamento anticipato anche parziale.
È al verificarsi di questi eventi che
decorre l’obbligo di emissione della
fattura ovvero l’obbligo di procedere
a reverse change (prestazione UE)
ovvero a quello di emissione dell’autofattura (prestazione extra-UE);
- nell’ipotesi di prestatore soggetto
passivo IVA “stabilito” in altro Paese UE diverso dall’Italia, è da ritenersi che la ricezione della fattura
emessa da quest’ultimo possa essere
assunta quale indice di effettuazione dell’operazione (a prescindere
dal pagamento del corrispettivo).
Ne consegue che la ricezione della
fattura soddisfi il concetto di “ultimazione” del servizio. Pertanto,
la fattura ricevuta dal prestatore
comunitario deve essere integrata
(reverse charge) e registrata a norma
dell’art. 47 del D.L. n. 331/1993;
- nel caso in cui il committente del
servizio non abbia ricevuto la fattura
entro il mese successivo a quello di
effettuazione dell’operazione deve
emettere entro il mese seguente, in
unico esemplare, la fattura, specificando anche il numero identificativo
ai fini IVA del prestatore comunitario;
- le considerazioni del punto precedente valgono anche nel caso in cui
il prestatore sia un soggetto passivo
d’imposta stabilito in un Paese extra-UE. In tale caso la ricezione di un
qualunque documento, che certifichi
la prestazione resa, costituisce indice di ultimazione dell’operazione,
con conseguente obbligo di emissione dell’autofattura da parte del
committente soggetto passivo IVA
stabilito in Italia;
- all’interno dei contratti a prestazione “unica” compiuti in un arco temporale lungo è previsto che, prima
che finisca la prestazione, debbano
essere corrisposti pagamenti parziali
anticipati, il versamento del corrispettivo costituisce il momento in
cui l’IVA diviene esigibile, limitatamente all’importo pagato;
- nel caso in cui la prestazione sia
ultimata, ma il corrispettivo non
sia ancora determinabile secondo
le previsioni contrattuali, assumerà
rilevanza il momento in cui si realiz-
LAMON
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cedesi
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recente ristrutturazione
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zeranno gli elementi che permettono
di determinare il corrispettivo;
- qualora vi sia uno sfasamento temporale tra l’ultimazione della prestazione e conoscenza dell’ultimazione
stessa da parte del committente,
saranno i documenti scambiati tra
le parti, sulla base delle risultanze contrattuali, che determineranno le tempistiche di effettuazione
dell’operazione;
- in presenza di contratti per prestazioni di servizi a carattere periodico
e continuativo di durata superiore a
un anno, quando non sia già maturato un corrispettivo anche parziale, le
prestazioni si considerano effettuate
al termine di ciascun anno solare;
- il committente nazionale non è
sanzionato né per l’anticipata integrazione della fattura ricevuta dal
prestatore comunitario, né per l’anticipata emissione dell’autofattura,
sia nel caso di ricezione anticipata
della fattura emessa dal prestatore
comunitario sia nel caso di obiettive
condizioni di incertezza nell’individuazione del momento di conclusione dell’operazione.
Anche se la circolare non ha affrontato
gli aspetti legati alle sanzioni, è opportuno ricordare che sono previste due
distinte tipologie di sanzioni in caso di
omessa auto fatturazione ovvero reverse
charge (tab. 2).
ANNO LIX – N. 8
SETTEMBRE 2013
Tab. 1 - Le nuove regole
SOGGETTI
REGOLE
Prestazioni di servizi di cui all’art.
7-ter. del D.P.R. n. 633/1972 rese tra
soggetto stabilito in Italia e soggetto estero (UE o extra-UE)
Si considerano effettuate nel momento in cui le stesse sono ultimate
ovvero, se di carattere periodico o
continuativo, alla data di maturazione dei corrispettivi. Se le stesse prestazioni, sono effettuate in modo
continuativo nell’arco di un periodo
superiore a un anno e se non comportano pagamenti anche parziali
nel medesimo periodo, si considerano effettuate al termine di ciascun anno solare fino all’ultimazione delle prestazioni medesime
Prestazioni di servizi (tutte) rese tra
soggetti stabiliti in Italia e soggetto
estero (UE o extra-UE) Prestazioni
di cui all’art. 7-quater e 7-quinquies
del D.P.R. n. 633/1972 rese tra soggetto stabilito in Italia e soggetto
estero (UE o extra-UE)
Nulla cambia. Quindi, le prestazioni
di servizi si considerano effettuate
all’atto del pagamento del corrispettivo, o se anteriormente a tale
momento, all’atto dell’emissione
della fattura
Tab. 2 - Sanzioni
Tipologia di errore
Sanzione
Omessa applicazione del reverse
charge da parte del cessionario/
committente
Sanzione dal 100 al 200% dell’IVA
(con un minimo di 258 euro)
Addebito dell’IVA da parte del
cedente/prestatore senza che sia
effettuato il relativo versamento
Sanzione dal 100 al 200% dell’IVA
(con un minimo di 258 euro)
Erronea applicazione del reverse
charge da parte del cessionario/
committente o del cedente/prestatore ma con assolvimento dell’IVA
3% dell’IVA (con un minimo di 258
euro)
Il cedente/prestatore non emette
fattura
Dal 5 al 10% del corrispettivo (da 258
euro a 2.065 euro se la violazione
non rileva ai fini della determinazione del reddito)
Dopo 40 anni di attività,
CAME snc
si avvia alla chiusura
per l’imminente
raggiungimento dell’età
pensionabile dei soci.
CAME informa che l’azienda è in
vendita, sia nel suo complesso
che nelle sue singole parti. In
particolare, sono disponibili i
macchinari per la lavorazione
del metallo, dal grezzo sino al
prodotto finito.
Per informazioni:
CAME snc di Casagrande Egidio
& C.
Sottocastello - via Rauza, 32 PIEVE DI CADORE
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Certo, tutto è relativo, ma sulla efficienza di Feinar ci potete contare quattro volte, dalle Paghe alla Contabilità,
dai Sistemi informatici ai Servizi on line. Perchè da oltre 30 anni Feinar opera con successo al servizio
delle imprese industriali ed artigiane che aderiscono ad Assindustria e a Confartigianato Imprese Belluno
L’UNIONE
ARTIGIANA
sindacale
ANNO LIX – N. 8
SETTEMBRE 2013
9
Ammortizzatori sociali per il 2013
Nuove modalità di utilizzo per le imprese artigiane
L
o scorso 16 luglio è stato perfezionato l’accordo fra Organizzazioni Artigiane e Sindacati dei
Lavoratori per la definizione degli ammortizzatori sociali che potranno essere
utilizzati nel 2013, per far fronte alle
situazioni di crisi di lavoro.
L’accordo riguarda l’istituto della SOSPENSIONE dei dipendenti, con trattamento di disoccupazione - ora ASPI - da
parte dell’INPS e integrazione da parte
dell’EBAV.
Questo ammortizzatore sociale potrà
essere utilizzato solo ultimato il periodo di CASSA INTEGRAZIONE IN DEROGA
(180 giornate lavorative).
Di seguito, pertanto, vengono approfondite le procedure utilizzabili da subito
(ASPI + Ebav) per un periodo massimo
di 90 giornate di calendario.
ASPI + Ebav
Il trattamento dell’ASPI per i sospesi da
parte dell’Inps è concesso subordinatamente a un intervento integrativo pari
almeno al 20% dell’indennità stessa a
carico degli Enti Bilaterali previsti dalla
contrattazione collettiva, per l’artigianato veneto l’EBAV.
L’EBAV eroga la quota integrativa pari
a Euro 8,80 per impiegati, operai ed
apprendisti per ogni giornata effettiva di sospensione a zero ore, compresi
i sabati, le domeniche e gli eventuali
giorni festivi inclusi nel periodo di sospensione (la quota sarà proporzionata
al part-time).
Pagamento da parte dell’Inps
ed Ebav
L’indennità Inps (al pari di quella Ebav)
non viene anticipata dalla ditta, ma erogata direttamente al lavoratore dall’Istituto, previa domanda da inoltrare tramite il Patronato del Sindacato in tempi
molto ridotti. Per l’EBAV il pagamento
avviene con accredito in conto corrente
bancario previa domanda all’Ente Bilaterale, effettuata tramite lo sportello
delle Organizzazioni Sindacali (CGIL,
CISL, UIL)
La procedura per accedere alla
sospensione:
1)Per iniziare la procedura l’azienda
deve inviare una domanda o un fax
a CONFARTIGIANATO IMPRESE BELLU-
NO (MOD.SOSP.EBAV) , di norma 12
giorni prima dell’inizio della sospensione.
2) L’Associazione, di norma entro 5 giorni dal ricevimento della richiesta, girerà il MOD.SOSP.EBAV ricevuto dalla
ditta, ai Sindacati e all’ENTE BILATERALE.
3) Se l’azienda ha già usato ammortizzatori sociali nell’anno in corso
(CASSA INTEGRAZIONE) trascorsi i 7
giorni successivi alla ricezione del
MOD.SOSP da parte del Sindacato, si
considererà esaurita la fase sindacale
e la ditta potrà procedere alla fruizione della sospensione, consegnando a
ogni dipendente interessato il MOD.
SOSP. EBAV che dovrà essere firmato
dai lavoratori per ricevuta.
4) Se l’azienda non ha avuto accesso
ad ammortizzatori sociali nel 2013,
dovrà realizzare una specifica intesa siglando un verbale ai sensi
dell’art.411 CPC (o 410 CPC) con l’assistenza dell’Ufficio sindacale della
CONFARTIGIANATO IMPRESE BELLUNO e con la firma di tutti i lavoratori
coinvolti, assistiti da un rappresentante sindacale.
5) La ditta poi si farà seguire per gli altri
adempimenti di legge da Feinar o dal
suo consulente del lavoro.
Note:
Le giornate vengono pagate dall’Inps
dal 1° giorno senza la c.d. carenza;
durante la sospensione (come in Cig
in deroga) la ditta può far rientrare al
lavoro i dipendenti per brevi riprese,
anche di 1 giorno, per le quali corrisponderà la retribuzione, la ripresa
viene gestita direttamente tra ditta e
suo dipendente senza nessuna intermediazione con il Sindacato, in quanto
l’obiettivo è proprio quello di favorire
nel periodo concordato il numero maggiore di giornate di ripresa lavorativa
riducendo al minimo o anche a zero
il numero di effettive giornate di sospensione.
Sul sito di Confartigianato Imprese
Belluno (www.confartigianatobelluno.
eu) sono disponibili l’accordo integrale e la modulistica per attivare questa
procedura, maggiori informazioni anche presso l’Ufficio sindacale dell’Associazione (0437-933242).
EDILIZIA ARTIGIANA - FONDO APPRENDISTATO
Sospensioni per intemperie stagionali
A livello regionale, lo scorso 31
luglio, sono state siglate tra le
parti sociali le intese per le linee
guida della cassa integrazione in
caso di intemperie stagionali, in
quanto per mancanza di lavoro la
ditta dovrà presentare domanda
alla Regione con apposito accordo
sindacale di CIG IN DEROGA come
previsto dall’accordo regionale
“Ammortizzatori Sociali in deroga anno 2013” datato 28.12.12,
per gli apprendisti nel settore
edilizia ed affini per le imprese
aderenti alle Casse Edili Regionali
Artigiane(CEAV – CEVA).
Le linee guida disciplinano le
sospensioni per intemperie stagionali (freddo e gelo /disgelo –
pioggia e neve – nebbia – vento
– alte temperature) a far data dal
1° gennaio 2013, come previsto
dal verbale d’intesa regionale del
15 gennaio 2013 e dal verbale di
accordo nazionale del 6 maggio
2013 imprese artigiane e PMI del
settore edilizia. Il trattamento
previsto riguarderà 90 giornate
lavorative calcolate consecutivamente o per sommatoria nel
biennio mobile; il biennio mobile inizia dal 1° gennaio 2013 e
pertanto le sospensioni del 2012
non saranno conteggiate. La modulistica da presentare alle Casse
Edili di competenza (per Confarti-
gianato la CEAV, via F.lli Bandiera
n.35 30175 Marghera VE) è stata
leggermente modificata rispetto al
precedente modello.
I 180 giorni per la presentazione
delle domande, per gli eventi verificatisi dall’inizio dell’anno 2013,
decorrono dalla data di sottoscrizione del Verbale d’intesa e delle
linee guida siglato presso Confartigianato Imprese del Veneto il
31.07.20
SCATTATO L’ELEMENTO ECONOMICO TERRITORIALE
Metalmeccanica, installazione
impianti e autoriparazione
Come previsto dall’Accordo Collettivo Integrativo Regionale del
15/01/2010, le parti a livello
regionale, dopo la constatazione
dell’esito negativo dei parametri
di riferimento ma che rientrano
nei limiti fissati dal contratto regionale, hanno stabilito di corrispondere l’EET anche per il 2013
a partire dal mese di luglio. L’EET
non dovrà essere erogato nelle
aziende che: abbiano effettuato
più di 150 ore medie di sospensione (con utilizzo di sospensione
o cassa integrazione per lavoratore
nel periodo di riferimento (maggio 2013 – aprile 2013) e che nel
contempo al 31 dicembre 2012
abbiano un numero di dipendenti inferiore rispetto a quelli al 31
dicembre 2011. L’EET è escluso ai
fini del computo del TFR.
Livelli
EET (Mensile)
EET
(Oraria)
EET (Mensile)
Aggiuntiva
Regimi Di Orario
1
101,02
0,58394
20,19
2
91,21
0,52721
18,23
2bis
81,97
0,47382
16,38
3
76,20
0,44046
15,23
4
67,54
0,39040
13,50
5
62,92
0,36371
12,58
6
57,73
0,33368
11,54
Apprendisti
38,00
0,21965
8,80
ODONTOTECNICI – ORAFI/ARGENTIERI
Il 26 luglio 2013 le OO.AA. e OO.SS.
hanno siglato i rispettivi accordi per
il nuovo Elemento Economico Territoriale da far valere dal 1° luglio
ODONTOTECNICI
2013 fino al 30 giugno 2014 (per
tutti i dipendenti in forza nei settori nel periodo di riferimento maggio
2012 – aprile 2013.
ORAFI/ARGENTIERI
Livelli
Quota EET
mensile
Quota EET
oraria
Livelli
Quota EET
mensile
Quota EET
oraria
1° S
61,75
0,35694
1°
32,32
0,18682
1°
53,35
0,30838
2°
29,46
0,17029
2°
48,76
0,28185
3°
41;63
0,24064
3°
25,91
0,14977
4°
37,81
0,21855
4°
24,00
0,13873
5°
35,26
0,20382
5°
22,78
0,13168
6°
32,97
0,19058
6°
21,14
0,12220
apprendisti
70% dell’importo spettante al livello 4°, a
condizione che possano far valere un’anzianità di 6 mesi nel periodo di riferimento
(maggio 2012 – aprile 2013)
apprendisti
70% dell’importo spettante al livello 5°, a
condizione che possano far valere un’anzianità di 6 mesi nel periodo di riferimento
(maggio 2012 – aprile 2013)
FORMAT SETTIMANALE DI INFORMAZIONE
E APPROFONDIMENTO
Anche sul canale
di Confartigianato Imprese Belluno
www.confartigianatobelluno.eu
ARTIGIANA
10 L’UNIONE
ambiente e sicurezza
ANNO LIX – N. 8
SETTEMBRE 2013
SISTRI: novità del “Decreto del fare 2”
Restano assoggettati solo i rifiuti pericolosi mentre arriva l’obbligo per trasportatori
e gestori di impianti di recupero e smaltimento dal prossimo 1° ottobre
S
ulla Gazzetta Ufficiale n.
204 del 31 agosto 2013
è stato pubblicato il decreto legge 31 agosto 2013 n.
101, meglio noto come “decreto del fare 2”. Come tale,
attende di essere convertito
in legge entro sessanta giorni dalla sua emanazione e
potrebbe anche subire variazioni.
In particolare all’art. 11 sono
contenute modifiche importanti relative al SISTRI, ma
che ancora poco convincono
gli addetti ai lavori. “Si tratta di misure del tutto insoddisfacenti che alimentano le
incertezze e le perplessità
delle imprese, che invece
avrebbero bisogno di ben altro in questo momento!” è il
commento di Maurizio Reolon, responsabile dell’Ufficio
Ambiente di Confartigianato
Imprese Belluno.
Due fondamentalmente sono
i punti chiave del decreto. Il
primo introduce l’obbligo di
gestire i rifiuti tramite il SISTRI solo per i rifiuti pericolosi. “Sembrerebbe un passo
avanti – afferma Reolon - senonché, nella maggior parte
dei casi, dall’attività esercitata dai produttori di rifiuti
pericolosi vengono generati
anche rifiuti non pericolosi.
La conseguenza è che i pericolosi saranno gestiti per
via telematica, mentre i non
pericolosi con registro e formulario cartacei”.
Il secondo riguarda i trasportatori di rifiuti e i gestori di
impianti di recupero e smaltimento per i quali il SISTRI
torna ad essere obbligatorio
dal prossimo 1° ottobre. Si
tratta di una scadenza che
sembra davvero improponibile, visto che, ad esempio, i
trasportatori hanno da tempo
dismesso le black box, il dispositivo elettronico per tracciare il percorso degli automezzi adibiti al trasporto dei
rifiuti, perché danneggiavano
gli impianti elettrici degli autoveicoli.
Non solo, ma hanno anche
disdetto i contratti delle SIM
card che le black box contenevano, stanchi di pagare per
nulla la tariffa telefonica da
oltre un anno.
E dopo la sospensione del SISTRI – avvenuta nel marzo del
2013 - sui mezzi autorizzati
al trasporto di rifiuti pericolosi nessuno ha più montato
le black box. “Come Associa-
zione – prosegue nel commento Maurizio Reolon - siamo sinceramente imbarazzati.
Non sappiamo proprio cosa
consigliare alle aziende che
effettuano il trasporto e la
gestione dei rifiuti: l’alternativa è spendere ancora soldi
e tempo per adeguarsi ed essere pronti per il 1° ottobre
oppure aspettare qualche settimana ancora per capire se,
come è molto probabile ma
assolutamente non certo, a
ridosso della scadenza possa
arrivare un ulteriore rinvio.
L’impressione, infatti, è che
il Governo voglia far partire
il SISTRI per poi constatarne
oggettivamente l’inefficienza:
ciò consentirebbe al Ministero di rinegoziare il contratto
a suo tempo stipulato con la
SELEX per la realizzazione del
sistema e che qualche mese
fa è finito sotto la lente di
ingrandimento della magistratura”.
Per i produttori di rifiuti, che
sono effettivamente la maggior parte degli utilizzatori,
la nuova data di avvio del SISTRI è stato fissata invece al
3 marzo 2014.
“è chiaro che noi non ci accontentiamo – conclude Reo-
EDILIZIA: novità per il
trasporto dei propri rifiuti
L’Albo Gestori Ambientali ha accolto le richieste di
Confartigianato Imprese Belluno
A
vevamo chiesto da
tempo che alle imprese edili fosse concesso di trasportare anche i
rifiuti ingombranti, considerato che, nel caso di ristrutturazioni o demolizioni, è frequente che debbano
trasportare anche rifiuti
ingombranti come armadi e
altri oggetti di arredamento.
Finalmente la segreteria nazionale dell’Albo nazionale
gestori ambientali ha accolto la nostra richiesta. Con
circolare 12 giugno 2013,
n. 691 viene infatti data
la possibilità per le imprese iscritte all’Albo nazionale gestori Ambientali al
trasporto dei propri rifiuti
(art. 212, comma 8 del Dlgs
152/2006) di trasportare
anche i rifiuti ingombranti
prodotti nello svolgimento
della propria attività edile.
Le imprese interessate nella
domanda di iscrizione o di
aggiornamento dell’iscrizione dovranno indicare a tal
fine il Codice CER 20 03 07 e
conseguentemente le Sezioni regionali dell’Albo riporteranno nei propri provvedimenti a fianco di tale Codice
l’annotazione “proveniente
da attività del cantiere edile connessa all’attività di
costruzione e demolizione”.
Il CATA è a disposizione per
la redazione ed inoltro della domanda di variazione
dell’iscrizione o per supportare le aziende associate a
Confartigianato
Imprese
Belluno nella predisposizione della richiesta.
lon – e chiederemo soprattutto una cosa: l’esclusione
dall’obbligo di iscrizione al
SISTRI per chi produce meno
di 2.000 chili annui di rifiuti
pericolosi, come accade per
il sistema telematico di controllo dei rifiuti adottato dal-
la Germania, l’unica nazione
europea ad averne uno che,
a differenza del nostro, funziona!”
SISTRI: LE NOVITÀ INTRODOTTE DAL “DECRETO DEL FARE 2“
OBBLIGO DI ADESIONE
AL SISTRI
Viene limitato ai soggetti che producono e gestiscono rifiuti pericolosi. I produttori e gestori di rifiuti non pericolosi possono iscriversi
su base volontaria.
Quindi:
RIFIUTI PERICOLOSI ➔ obbligo di gestione telematica SISTRI RIFIUTI
NON PERICOLOSI ➔ obbligo di gestione con registro di carico e
scarico o telematica SISTRI su base volontaria.
Il Ministero si riserva di rendere obbligatoria l’iscrizione al SISTRI per
enti e imprese che trattano rifiuti non pericolosi.
AVVIO DEL SISTRI
1° ottobre 2013: trasportatori e impianti che trattano, recuperano,
smaltiscono, commerciano e intermediano rifiuti pericolosi.
3 marzo 2014: produttori di rifiuti pericolosi.
ULTERIORI SEMPLIFICAZIONI
Le prime semplificazioni dovrebbero essere già adottate entro il 3
marzo 2014, o al massimo sei mesi più tardi, per renderle operative.
APPLICAZIONE
DELLE SANZIONI
è previsto un periodo transitorio per l’applicazione delle sanzioni,
differenziato a seconda dello scaglione di appartenenza per l’avvio
del SISTRI:
• fino al 31 marzo 2014 per trasportatori e impianti che trattano,
recuperano, smaltiscono, commerciano e intermediano rifiuti
pericolosi;
• fino al 30 settembre 2014 per i produttori di rifiuti pericolosi.
Durante il periodo transitorio per le violazioni di cui all’art. 260-bis
del d.lgs. n. 152/2006, in particolare per:
• condotte relative a informazioni incomplete o inesatte su registro
cronologico o scheda area movimentazione
• inadempienti di ulteriori obblighi relativi al SISTRI
• trasporto senza scheda SISTRI - AREA MOVIMENTAZIONE o senza la
copia del certificato
le sanzioni sono irrogate nel caso di più di tre violazioni nel
medesimo rispettivo arco temporale.
Interventi per migliorare la
salute e la sicurezza sul lavoro
Dalla Regione Veneto contributi fino a 4mila euro.
Le domande entro il 19 ottobre
D
estinatari:
aziende
private o pubbliche con
almeno un’unità produttiva nel territorio regionale
Contributo: l’importo assegnabile a ciascun intervento aziendale è pari al totale
delle spese, rendicontate e
documentate, sostenute per
l’attuazione dello stesso per
un massimo di euro 4.000,00
(quattromila/00) per le aziende fino a 50 addetti
Criterio: la graduatoria verrà
stabilita in base al settore economico di appartenenza (co-
dice ATECO) e al tasso infortunistico oltre ad altri criteri
tra i quali la data di spedizione, che non costituirà criterio
primario di precedenza per la
formazione delle graduatorie
delle aziende ammesse
Scadenza: entro e non oltre il
19 ottobre p.v.
A tal proposito, Confartigianato di Belluno tramite il CATA ha
realizzato un software applicativo in modalità WEB denominato Secur8 elaborato sulla
base delle linee guida degli
SPISAL della Regione Veneto,
che consente di applicare il Sistema Gestione della Sicurezza
sul Lavoro (SGSL) direttamente all’interno dell’azienda in
maniera semplice.
Info: Cata- Sedico – tel 0437
851360
TERRE E ROCCE DA SCAVO
Buone notizie…
Il così detto “decreto
del fare”, convertito
in legge con modifiche nei giorni scorsi,
contiene
importanti
novità per la gestione
delle terre e rocce da
scavo.
Introduce, infatti, la
possibilità che per le
terre e rocce da scavo
che rispettano le caratteristiche dei sot-
toprodotti sia sufficiente inviare una dichiarazione all’ARPAV
con indicati luogo di
destino, quantitativi,
eventuali siti di deposito.
La procedura è simile a quella che veniva
utilizzata prima del
2008, prima dell’approvazione della delibera della Regione
Veneto n. 2424. Come
Confartigianato Imprese Belluno, tramite
Confartigianato
del
Veneto è stata proposta una modulistica
semplificata.
Non appena la Regione
avrà approvato la modulistica, le aziende
associate del settore
edile saranno informate in merito.
INFO e CONTATTI:
www.rbk.it – [email protected]
Laboratorio R’bk S.r.l., via Bracalenti 36, Z.I. Cesa – 32020 Limana (BL)
tel +39 0437 967627
fax +39 0437 960399
cel +39 340 5402445
orario di apertura: lun-mar-mer-gio-ven ore 8,30-12,30; lun-mer-ven ore 15,00-18,00
Per offrirVi un servizio sempre più completo ed efficace, il Laboratorio Co.Ri.Do. è stato accorpato al Laboratorio R’bk e trasferito nella sede di quest’ultimo a Limana (BL) in via U.Bracalenti 36, dove sono disponibili spazi più ampi e locali più idonei ad ospitare sia la sezione di prove su materiali da costruzione, terre e rocce, sia la parte di analisi chimiche su varie matrici ambientali
(terra, aria, acqua), su rifiuti ed emissioni. Non ci saranno variazioni per quanto attiene alla stretta collaborazione con i vari Consorzi di Confartigianato Imprese Belluno (C.A.T.A., Centro Consorzi) e all’attenzione nei confronti del mondo artigiano, con un
servizio di qualità a condizioni vantaggiose. Laboratorio R’bk è iscritto a Confartigianato Imprese Belluno ed è impresa artigiana.
Il laboratorio può eseguire e certificare:
- Analisi su terreni e rocce da scavo in conformità all’art.186 del decreto legislativo 3 aprile 2006 n. 152 e nel rispetto delle norme
regionali (D.G.R.V. 179/13 e delibera provincie di TN e BZ)
- Analisi dei rifiuti e loro classificazione: caratterizzazione e quantificazione delle sostanze contenute per determinarne la
pericolosità
- Analisi generali effettuate su molteplici matrici ambientali
- Analisi delle acque potabili, di scarico e di falda
- Emissioni in atmosfera complete di campionamento e di analisi
- Campionamento e prelievo, su molteplici matrici ambientali
Laboratorio R’bk è iscritto a Confartigianato Imprese Belluno ed è impresa artigiana.
ANNO LIX – N. 8
SETTEMBRE 2013
corsi
EDILIZIA ED AFFINI
Attività gratuita per imprese
artigiane in convenzione con CEAV
BANCA IMPRESE, RECUPERO CREDITI, GESTIONE CONTRIBUTI
PER IL RISPARMIO ENERGETICO
Durata: 24 ore
Docente: Dott. Marco Dall’O’
Sede: Sedico
Destinatari: titolare o personale amministrativo
Lezioni:
07.10.2013 8.00 – 12.00 Rapporti con le banche, conti correnti, metodi di pagamento
14.10.2013 8.00 – 12.00 Apertura del credito, finanziamento, mutuo, anticipo fatture. Documenti richiesti dalle banche per l’apertura del credito
18.10.2013 14.00 – 18.00 I contributi al risparmio energetico
21.10.2013 8.00 – 12.00 Unico, Situazione contabile, Analisi di Bilancio, Indici di solvibilità
25.10.2013 14.00 – 18.00 Iter e modulistica per la richiesta e la gestione dei contributi al risparmio energetico
28.10.2013 8.00 – 12.00 Aggiornamento fiscale
QUALITà E SICUREZZA: LA MANUTENZIONE E LE VERIFICHE PERIODICHE DEGLI APPARECCHI DI SOLLEVAMENTO DA CANTIERE
Durata 16 ore
Docente: Walter Moretto
Sede: Sedico, Centro di Formazione per la Piccola Impresa
Orario: dalle 8 alle 12
Lezioni:
07.10.2013 Verifiche, manutenzione, controlli sulle Gru a Torre.
Tecnologia della gru, installazione, l’usura, la manutenzione ordinaria e straordinaria
14.10.2013 Verifiche, manutenzione, controlli sulle Gru per autocarro. Tecnologia del mezzo, gli accessori, l’usura,
la manutenzione ordinaria e straordinaria
21.10.2013 Verifiche, manutenzione, controlli sui Carrelli Telescopici.
Tecnologia del mezzo, gli accessori, l’usura, la manutenzione ordinaria e straordinaria
28.10.2013 Le verifiche periodiche degli apparecchi di sollevamento, la normativa, il nuovo regime, registri di controllo e piani
di manutenzione, le verifiche strutturali, casi particolari,
documentazione delle verifiche
TECNICA di COSTRUZIONE delle MERIDIANE
Durata 40 ore
Docente: Sogne Giovanni
Sede: Sedico
Lezioni:
03.10.2013 18.00 – 21.00 Spiegazione generale sul funzionamento
delle meridiane
04.10.2013 18.00 – 21.00 Realizzazione di modellini di carta
05.10.2013 9.00 – 12.00 Calcolo delle coordinate del luogo
11.10.2013 18.00 – 21.00 Determinazione della declinazione della parete
12.10.2013 9.00 – 12.00 Progettazione linee orarie
18.10.2013 18.00-21.00 Progettazione linee stagionali
19.10.2013 8.00-14.00 Laboratorio: preparazione dello spolvero
25.10.2013 8.00-12.00 e 13.00-17.00 Laboratorio: preparazione dello gnomone e verifiche
26.10.2013 8.00-14.00 Laboratorio: realizzazione della meridiana su pannello
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L’UNIONE
ARTIGIANA
centro consorzi
corsi
corsi
ACCONCIATURA
Con il contributo Ebav
Attività a numero chiuso
TRUCCO ESTETICO DI BELLEZZA
Durata: 16 ore
Docente: Arduino Pinfi
Sede: Sedico
Destinatari: titolari e dipendenti previsto il rimborso EBAV del 80%
dell’imponibile per gli iscritti in regola con la contribuzione.
Partecipazione garantita ai primi 12 iscritti (corso a numero chiuso)
Calendario: domenica 24 novembre e lunedì 25 novembre 2013 (ore
9-13 e 14-18)
COSMETOLOGIA SOFISTICAZIONE DEI PRODOTTI PER ACCONCIATORI E SALUTE E BELLEZZA NELL’UNIVERSO DEL COLORE
Durata: 16 ore
Docente: dott. Fabio Brunetta e Andrea Brunetta (Saponi, Shampoo,
nutrienti), Martino Magon (colori, tinte, permanenti)
Sede: Sedico – Centro Consorzi
Destinatari: titolari e dipendenti (rimborso EBAV del 80% dell’imponibile per gli iscritti in regola con la contribuzione).
Partecipazione garantita ai primi 12 iscritti (corso a numero chiuso)
Calendario: lunedì 2 dicembre e lunedì 9 dicembre 2013 (ore 9-13 e
14-18)
ACCONCIATURA SPOSA, CERIMONIA, SERA, DISCOTECA
Durata: 16 ore
Docenza: Maestri acconciatori della provincia di Trento
Sede: Sedico – Centro Consorzi
Destinatari: titolari e dipendenti (rimborso EBAV del 80% dell’imponibile per gli iscritti in regola con la
contribuzione)
Partecipazione garantita ai primi 12
iscritti (corso a numero chiuso)
Calendario: lunedì 20 gennaio e
lunedì 27 gennaio 2014 (ore 9-13
e 14-18)
MASSAGGIO PER PARRUCCHIERI
Durata: 16 ore
Docenza: Maestri acconciatori della
provincia di Trento
Sede: Sedico
Destinatari: titolari e dipendenti
(rimborso EBAV del 80% dell’imponibile per gli iscritti in regola con la contribuzione)
Partecipazione garantita ai primi 12 iscritti (corso a numero chiuso)
Calendario: lunedì 3 febbraio e lunedì 10 febbraio 2014 (ore 9-13 e
14-18)
Rif: Laura De Paoli - tel. 0437 851330 - e-mail: [email protected]
SICUREZZA
ADDETTO AL PRIMO SOCCORSO - Aggiornamento
L’attività è rivolta a chi ha seguito il corso oltre 3 anni fa
Durata: 3,5 ore compresa esercitazione pratica
Calendario:
27.09.2013 dalle 18.00 alle 21.30
INTONACI A CALCE, MARMORINO E STUCCHI
Tai di Cadore - Confartigianato Belluno, via degli Alpini 39
Durata 24 ore
4.10.2013 dalle 18.00 alle 21.30
Docente: Restauratore Antonio Da Ronch
Pieve d’Alpago - Paludi c/o Fe.In.Ar.
Sede: Sedico, Centro di Formazione per la Piccola Impresa
10.10.2013 dalle 18.00 alle 21.30
Lezioni:
Alleghe - loc. Masarè presso Sede degli Alpini
01.10.2013 dalle 18.00 alle 22.00 Teoria: la calce aerea e idraulica, 17.10.2013 dalle 18.00 alle 21.30
i cementi, le resine acriliche, gli intonaci i marmorini e Feltre - sala Consiliare Comunità Montana Feltrina
gli stucchi nella storia
25.10.2013 dalle 18.00 alle 21.30 Sedico - Centro Consorzi
04.10.2013 dalle 14.00 alle 19.00 Realizzazione pratica:
15.11.2013 dalle 18.00 alle 21.30 Sedico - Centro Consorzi
marmorino e intonaci
30.09.2013 dalle 13.45 alle 17.15 Sedico - Centro Consorzi
11.10.2013 dalle 14.00 alle 19.00 Realizzazione pratica:
18.11.2013 dalle 13.45 alle 17.15 Sedico - Centro Consorzi
marmorino e intonaci
18.10.2013 dalle 14.00 alle 19.00 Realizzazione pratica:
ADDETTO AL PRIMO SOCCORSO – Corso completo
intonaci e stucchi
Durata: 16 ore
25.10.2013 dalle 14.00 alle 19.00 Realizzazione pratica:
Tipo A - Corso serale dalle 18.00 alle 21.15
intonaci e stucchi
Sede: Agordo
Sede: Sedico – Centro Consorzi
Calendario:
Calendario:
30.10.2013
13.11.2013
Ref: Laura De Paoli - tel. 0437 851330 - depaoli@centroconsorzi.
20.11.2013
it per aspetti di carattere contenutistico, normativo e commer- 6.11.2013
ciale.
22.11.2013
26.11.2013
Erica De Bacco - tel. 0437 851341 - [email protected] 29.11.2013 3.12.2013
per modalità di compilazione della modulistica e adempimenti di 6.12.2013 10.12.2013
carattere gestionale.
Tipo B - Corso pomeridiano
Sede: Sedico – Centro Consorzi
Calendario:
21.10.2013 13.45 – 17.45
28.10.2013 13.45 – 17.45
4.11.2013 13.45 – 17.45
11.11.2013 13.45 – 17.45
ADDETTO ALLE MISURE DI PREVENZIONE INCENDIO
E GESTIONE DELLE EMERGENZE
Calendario: lunedì 7 ottobre 2013
Orario: 8.30-12.30 e 13.45-17.45
Modalità: lezione teorica ed esercitazione pratica individuale
Sede: Sedico - Centro Consorzi
AGGIORNAMENTO PERIODICO ANNUALE PER RAPPRESENTANTE
DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA (per chi ha già fatto il corso
di 32 ore gli anni scorsi e comunque più di un anno fa)
Calendario: venerdì 4 ottobre 2013
Orario: 13.30-17.30
Sede: Sedico - Centro Consorzi
Rif: Renzo Della Vecchia – tel. 0437 933260 [email protected]
Cablatori di quadri elettrici,
ambiente, meccanica, stampi
e legno
è in fase di progettazione l’attività rivolta a disoccupati e aziende che
intendono usufruire di agevolazioni in fase di stage anche rivolto all’inserimento lavorativo.
Le aziende e persone interessate possono contattare il Centro Consorzi
al 0437- 851311.
La forza ed il sorriso
Proseguono gli appuntamenti gratuiti, organizzati dal
Centro Consorzi in collaborazione con le categorie Estetica
e Acconciatura presso il Centro di Formazione di Sedico,
rivolti alle donne in cura oncologica.
Si tratta degli ormai conosciuti laboratori di make-up, ossia appuntamenti in cui un gruppo limitato di donne per
incontro partecipa per imparare a truccarsi ed a valorizzare il proprio aspetto fisico durante la riabilitazione dalla
malattia.
I prossimi incontri sono fissati per:
martedì 22.10.2013
dalle 9.30 alle 12.00
lunedì 25.11.2013
dalle 9.30 alle 12.00
lunedì 9.12.2013
dalle 9.30 alle 12.00
lunedì 16.12.2013
dalle 14.30 alle 17.00
Per prendervi parte è sufficiente contattare telefonicamente il Centro Consorzi e prenotare la data prescelta.
Al termine di ogni laboratorio ogni donna viene omaggiata di un kit di cosmetici per proseguire a casa a prendersi
cura di sé.
Rif: Laura De Paoli - tel. 0437 851330
o Gianluca Soppelsa – tel. 0437 851340
BELLUNO p.le Resistenza, 8 - tel. 0437 933250 / 933260
SEDICO (BL) via Gresal, 5/e - tel. 0437 851311
ARTIGIANA
12 L’UNIONE
dalla provincia
Nuovi contratti di fornitura di energia elettrica
Tra aspettative e offerte poco trasparenti
Per evitare brutte sorprese c’è il servizio attivato
da Confartigianato Imprese Belluno
S
iamo in prossimità del periodo di rinnovo dei contratti
elettrici per l’anno 2014.
L’aspettativa è che il calo del costo dell’energia elettrica, già in
vigore sui contratti che vengono
stipulati con fornitori convenzionati con Confartigianato Imprese
Belluno, permetta di riportare
il costo della fattura indietro di
9/12 mesi.
La nota stonata arriva, invece, da
nuove attività di sollecitazione
per la sottoscrizione di contratti
da parte di fornitori particolarmente aggressivi e non sempre
trasparenti.
Purtroppo, tale situazione è emersa anche dalla verifica di offerte
presentate da agenti di un fornitore in convenzione con una associazione nazionale di categoria,
che ha sede anche a Belluno.
I contatti commerciali non avvengono spesso rispettando le
formalità imposte dall’Autorità
per l’Energia Elettrica e i risultati
economici prospettati non risulta-
no affidabili poiché confrontano
tariffe non omogenee.
Confartigianato Imprese Belluno
rammenta il proprio servizio, riservato agli associati, per la valutazione delle offerte ricevute direttamente e per raffronti con quotazioni
offerte dai fornitori convenzionati.
Per informazioni su tale servizio è
possibile rivolgersi a Confartigianato Imprese Belluno (Segreteria –
tel. 0437 933201) oppure contattare direttamente lo studio CGA (cell.
338 9166504).
Il Maestro sarto Fant
A SEUL PER IL 35° CONGRESSO
MONDIALE DEI SARTI
Ancora una trasferta importante per il Maestro sarto,
Luigi Fant, di Limana, che di
recente ha ottenuto anche
l’onorificenza di Grande Ufficiale. All’inizio dello scorso
mese di agosto ha partecipato, infatti, a Seul, in Corea
del Sud, al 35° congresso
mondiale dei Maestri Sartori,
organizzato dagli organismi
internazionali della categoria,
Ann_Donna_260x170_1.1_tr.indd 1
tra cui l’Accademia nazionale
dei Sartori, a cui partecipano
operatori del settore provenienti da tutto il mondo.
A Suel, il Maestro Fant (uno
dei 13 “Sartori” italiani partecipanti
all’appuntamento
internazionale) ha presentato
un tailleur da donna in seta,
che poco tempo prima aveva
partecipato alla sfilata romana in piazza Campidoglio.
ANNO LIX – N. 8
SETTEMBRE 2013
dalla prima pagina
scorso, per l’attuazione dell’articolo 15 (specificità provincia di
Belluno) dello Statuto Veneto. Si
tratta di una lettura aggiornata
del precedente progetto di legge
n. 262 dell’aprile 2012 (che già
aveva raccolto tout court le proposte riportate nel “Libro bianco”, su iniziativa dei consiglieri
regionali bellunesi) alla luce del
nuovo Statuto del Veneto e della
legge sulle Unioni montane.
I tempi perché il progetto di legge
si concretizzi, forse, non saranno
brevi, ma resta quanto mai positivo il rilancio - in termini “legislativi” - dei contenuti del “Libro
bianco sulla montagna veneta”.
Un traguardo che attesta l’interesse delle proposte che Confartigia-
nato Imprese Belluno ha indicato
attraverso il “Libro bianco”, così
come riconosciuto, da più parti e in diverse sedi. L’attenzione
registrata anche in ambito “legislativo” ne conferma lo spessore
culturale e giuridico.
Ora, molte attese di Confartigianato Imprese Belluno sono riposte
nell’annunciato Consiglio regionale, che potrebbe tenersi prossimamente in provincia di Belluno,
nel quale dovrebbe trovare spazio
proprio la discussione del progetto di legge n. 370.
L’appuntamento sarà, infatti, il
banco di prova dell’effettivo intento comune di tutte le forze politiche per l’attuazione della “specificità della provincia di Belluno”.
I mercatini di Natale
all’Outlet di Noventa
L’Outlet di Noventa di Piave del gruppo “McArtur Glen Designer Outlets”,
oltre 130 negozi di grandi firme con
prodotti a prezzo scontato, organizzerà per la prima volta, nelle principali piazze del Villaggio commerciale
di Noventa, i mercatini di Natale. Il
grande gruppo commerciale ha coinvolto in via esclusiva Confartigianato
del Veneto per l’attuazione di questo
progetto, invitando gli associati di
Confartigianato ad acquisire spazi
commerciali nelle “casette di Natale” che saranno allestite. Può essere
un’importante occasione commerciale per gli associati visto che nel
villaggio transitano mediamente,
nel solo mese di dicembre, oltre 230
mila persone, per lo shopping natalizio. Le categorie merceologiche
indicate, per essere inseriti nelle
“casette” sono prodotti tipici e locali, accessori, profumeria, biancheria
per la casa; decorazioni: alberi di
Natale, presepi, illuminazioni, decorazioni per la casa e per la tavola;
idee regalo: tessile e non tessile,
food: dolce, salato, prodotti natalizi e somministrazione (cioccolata
calda, vin brulé…) Saranno presenti, fra gli stand, anche i fumisti e gli
spazzacamini di Confartigianato del
Veneto, nelle loro caratteristiche divise di lavoro.
Info: Ufficio categorie
- tel.
0437933240
17/06/13 08:50
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è - Confartigianato Imprese Belluno