Corso di scienza delle finanze Il sistema tributario: un’introduzione Caratteristiche desiderabili di un sistema tributario • Efficienza: non interferire con l’allocazione delle risorse • Semplicità amministrativa: semplice e poco costoso da amministrare • Flessibilità: reagire facilmente al mutamento delle condizioni economiche • Trasparenza politica: contribuenti consapevoli delle imposte pagate e in grado di valutare se il sistema riflette le loro preferenze • Equità: garantire che il trattamento relativo dei diversi contribuenti sia equo Efficienza economica • Le imposte indirette fanno cambiare i prezzi relativi i segnali di prezzo sono distorti e l’allocazione delle risorse alterata • Ampiezza con cui il sistema tributario disincentiva l’offerta di lavoro o il risparmio • Effetti sul comportamento individuale: “più sottili” scelta tra lavorare o curare i figli; scelta fra impieghi del risparmio • Dati i livelli attuali delle aliquote i contribuenti possono dedicare il loro tempo al tentativo di ridurre le imposte pagate piuttosto che al miglioramento della propria attività Efficienza economica II • Effetti finanziari: sostanzialmente non è diverso se un datore di lavoro provvede ad a una polizza finanziaria per i dipendenti oppure concede loro un aumento a tal finedal punto di vista fiscale è invece differente • Sostanzialmente impiegare personalmente il proprio risparmio per integrare la pensione pubblica o aderire ad un fondo pensione non è diverso, ma il trattamento fiscale fa la differenza • Effetti finanziari con effetti reali: poiché i dividendi, i guadagni in conto capitale e gli interessi sono tassati diversamente il sistema tributario influenza la struttura finanziaria delle società (finanziare gli investimenti a debito o con nuove azioni) conseguenze reali: un’impresa fortemente indebitata è meno disposta ad intraprendere progetti rischiosi. Efficienza economica III • Effetti di equilibrio generale: un’imposta sugli interessi riducel’offerta di risparmio nel lungo periodo si riduce lo stock di capitale si riduce la produttività del lavoro si riducono i salari • Effetti annuncio e capitalizzazione: annuncio sul trattamento fiscale di un bene patrimoniale ha effetto immediato sul suo valoreimposta sulla casa (il prezzo può diminuire) Efficienza economica IV • Imposte distorsive e Imposte neutrali: gli individui reagiscono alle imposte, visto che si riduce il loro benessere • Imposta neutrale (non distorsiva): se il contribuente colpito non può modificare il suo debito d’imposta è il caso dell’imposta in somma fissa (ex. Imposta capitaria, che tutti devono pagare indipendentemente dal loro reddito e dalla loro ricchezza)tali imposte provocano solo effetti di reddito ma non modificano le scelte allocative degli individui • Imposte distorsive: ex. Imposte sui beni di consumo, per evitarle gli individui riducono il consumo del bene tassato • Imposte distorsive: ex: imposta sul reddito, per ridurre il carico tributario riduco il tempo di lavoro Efficienza economica V • Imposte correttive: in caso di fallimenti del mercato l’allocazione delle risorse non è efficiente- uso il sistema tributario in modo positivo per migliorare l’efficienza allocativa imposte Pigouviane per correggere le esternalità ambientali (procurano gettito e migliorano l’efficienza) Costi amministrativi • L’amministrazione finanziaria ha costi elevati • Costi diretti: il costo di funzionamento degli uffici • Costi indiretti: il tempo per compilare i moduli, mantenere la contabilità, onorari dei fiscalisti • La complessità della normativa tributaria aumenta i costi amministrativi (700 tra deduzioni e detrazioni…) Flessibilità • Le variazioni del ciclo economico rendono necessarie modifiche delle aliquote d’imposta (politiche fiscali…) • Stabilizzazione automatica: in recessione è desiderabile ridurre le entrate tributarie per stimolare l’economiaCon prezzi stabili un’imposta progressiva sul reddito consente una “stabilizzazione automatica”: il reddito si riduce aliquota media (gettito /reddito nazionale) si riduce a sua volta (i contribuenti pagano meno imposte. In fase espansiva accade il contrario • Stagflazione: con l’inflazione aumenta l’aliquota media (variazione pro-ciclica) viene meno la stabilizzazione automatica Responsabilità politica • Lo stato non dovrebbe approfittare della disinformazione dei contribuenti • Imposte trasparenti: per le quali risulta chiaro l’onere del pagamento (chi è svantaggiato e chi è avvantaggiato) • Spesso si ricorre ad aumenti delle imposte sulle vendite (IVA) perché l’onere per il contribuente è meno chiaro rispetto all’imposta sul reddito… • Le imposte dovrebbero essere modificate solo per effetto di nuove leggi….invece: con inflazione una struttura progressiva delle aliquote produce una crescita del gettito in termini reali Equità • Equità orizzontale: individui identici sotto tutti gli aspetti devono essere trattati allo stesso modo dal sistema tributario non sono ammesse discriminazioni tra individui (art.3 della Costituzione) • In pratica il sistema tributario discrimina tra individui con gusti diversi: ex. Imposte elevate sui superalcolici la diversità di gusti è una caratteristica economica rilevante, di cui il sistema tributario può tener conto • Ma allora quali caratteristiche individuali sono rilevanti per poter discriminare o no tramite le imposte? Due individui non sono mai identici….il principio perde di rilevanza Equità • Cosa significa uguaglianza di trattamento: un uomo e una donna con lo stesso reddito devono essere trattati nello stesso modo dalla sicurezza socialedeve essere uguale il valore atteso dei benefici o il beneficio annuale? Se tutti, indipendentemente dal sesso, ricevono lo stesso beneficio annuale le donne ottengono di più perché vivono di più…il valore atteso dei benefici è più elevato Equità • Equità verticale: individui in grado di pagare imposte maggiori devono contribuire maggiormente in pratica: • 1)chi, in linea di principio, deve pagare un’aliquota più elevata? • 2) Norme coerenti con tale principio • 3) Chi deve pagare di più, quanto di più deve pagare? • Tre criteri (punto1): maggiore capacità contributiva, maggior benessere, beneficio maggiore dal settore pubblico Equità • Reddito come base imponibile: è considerato buon indicatore di capacità contributiva chi ha maggiori redditi dovrebbe pagare imposte più alte. • Ma quanto più alte? Chi ha più reddito dovrebbe tradurre in imposte una quota più alta del suo redditoimposta progressiva • Tuttavia i più ricchi potrebbero pagare di più in termini assoluti ma pagare una quota inferiore del loro reddito (imposta regressiva) Equità • Il consumo come base imponibile: è più giusto tassare gli individui in base al loro contributo alla società (il reddito) o in base a quanto sottraggono alla collettività (il consumo) • Poiché Y = C+S , C = Y – S, la questione riguarda la tassazione del risparmio bisogna tassare i rendimenti del risparmio (interessi, dividendi…)? Equità • Il reddito nell’arco vitale come base imponibile • Il contrasto tra consumo e reddito come base imponibile non è così netto • La vera questione potrebbe riguardare l’unità temporale appropriata come base per l’imposizione • Tale base sarebbe il reddito percepito durante tutto l’arco della vita (non il reddito annuale)= ∑ Valori attuali percepiti dall’individuo • Individuo che vive due periodi: VA Y= Y*= w°+w’/(1+r) • VA consumo = c°+ c’/(1+r) • Prendere il reddito nel ciclo vitale equivale al consumo Equità • Due individui con lo stesso reddito o consumo nel ciclo vitale dovrebbero pagare la stessa imposta (lo stesso VA dell’imposta), indipendentemente dalla struttura del reddito o del consumo nell’arco della vita • Implicazione: i redditi da interesse dovrebbero essere esentati • Ma su quale base? Equità • Principio del beneficio: ciascuno dovrebbe contribuire al finanziamento dello Stato in proporzione al beneficio che trae dai servizi pubblici • Le imposte sarebbero quindi il prezzo pagato per i servizi pubblici • Pedaggio per l’uso di un ponte, imposta sulla benzina per costruire strade.. • Criterio poco attraente: come determinare il beneficio ricevuto dai singoli individui (tutti godiamo del beneficio della difesa nazionale ma in quale proporzione?) – Può essere distorsivo: disincentiva il ricorso al servizio Ricorso alla funzione di benessere sociale • Utilitarismo: l’imposta dovrebbe uguagliare l’utilità marginale del reddito (se vogliamo massimizzare l’utilità totale) base per imposta progressiva (utilità marginale decrescente del reddito) • Se il reddito deriva dal lavoro (e dall’impegno sul lavoro) l’imposta disincentiva il lavorosi riduce il redditosi riduce il gettito • L’analisi tradizionale non considerava che il reddito lordo poteva ridursi come reazione all’imposta • Attualmente si considerano le reazioni dei contribuenti ( i loro incentivi) confrontare la perdita di utilità per aumento aliquota con il guadagno delle maggiori entrate • Il rapporto variaz.utilità/ variaz. Gettito = per tutti i contribuenti • Se un gruppo ha offerta di lavoro molto elastica allora l’incremento di aliquota da luogo a un gettito molto bassoinopportuno tassare pesantemente tale gruppo