Roma, 12 dicembre 2012 Oggetto: Protocollo di Legalità con valore nazionale tra il Ministero dell’Interno e il Global Compact Network Italia per la prevenzione dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata. 1.
Facendo seguito all’incontro tenutosi il giorno 24 ottobre 2012 presso la sede del Ministero dell’Interno, con il presente documento, il Global Compact Network Italia (di seguito “GCNI”) e Transparency International intendono riassumere i principali contenuti della proposta di sottoscrizione di un Protocollo di Legalità tra il GCNI ed il Ministero dell’Interno (“Ministero”) e, tramite questo, con le Prefetture (di seguito il “Protocollo”). 2.
Il Protocollo avrebbe valore su tutto il territorio nazionale e sarebbe aperto non solo all’adesione delle imprese attualmente aderenti al UNGCNI, ma anche di future imprese, associazioni di categoria, organizzazioni e terze parti (ad es. Enti Pubblici) interessate. Le aziende aderenti al GCNI rimangono libere di comunicare la loro adesione espressa al Ministero ed al UNGCNI, oppure di non aderirvi. 3.
Il Protocollo prende spunto da pregresse similari iniziative a cui il Ministero, anche tramite specifiche Prefetture, ha preso parte in passato, quale ad es. il Protocollo di Legalità sottoscritto tra Ministero e Confindustria il 10 maggio 2010, successivamente rinnovato in data 19 giugno 2012, con il quale il Protocollo è in linea e di cui se ne condividono principi e contenuti. 4.
Attraverso il Protocollo le parti potranno instaurare una formale collaborazione e sinergia tra le singole aziende ed Uffici centrali del Ministero, direttamente o tramite enti terzi (ad es. Unioncamere) e/o Prefetture, con l’obiettivo di: - rafforzare le condizioni di legalità e trasparenza nel mondo del lavoro e della produzione e, in particolare, assicurare un’efficiente ed efficace politica della mitigazione del rischio di infiltrazione criminale nelle aziende; - consentire alle aziende aderenti di implementare i loro processi interni di valutazione dell’affidabilità etica dei fornitori/clienti/business partner attraverso l’utilizzo di canali informativi ulteriori rispetto a quelli ad oggi accessibili (visure Cerved, certificati antimafia, fonti aperte) attraverso uno scambio di informazioni con gli uffici centrali del Ministero, direttamente o indirettamente, e/o con le singole Prefetture; - consentire alle pubbliche Autorità di migliorare la conoscenza dei territori contestualizzando i fenomeni criminali e partecipare attivamente al sostegno delle imprese fornendo loro, quando possibile, informazioni utili per accrescere l’efficacia dei presidi di governance relativi alla qualificazione dei propri fornitori/clienti/business partner. SEGRETERIATO DEL GLOBAL COMPACT NETWORK ITALIA
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5.
In tal senso, il Protocollo stabilirà il framework di principi e reciproci impegni che troveranno successiva implementazione, attraverso uno scambio di informazioni, secondo forme e modalità da verificare e concordare:1 - preferibilmente tra singola azienda e uffici centrali del Ministero, direttamente o tramite altri enti terzi (ad es. Unioncamere) e/o - nell’ambito di separati accordi tra singola azienda e Prefetture, senza la necessità di sottoscrivere separati protocolli similari, ma solo concordando le modalità attuative in concreto dello scambio di informazioni. Resta comunque ferma la possibilità per aziende e Prefetture di integrare, di comune accordo, il contenuto degli impegni riportati al successivo paragrafo 6, ove necessari a rendere gli stessi maggiormente efficaci e funzionali al conseguimento degli obiettivi. 6.
Il Protocollo stabilirà: a)
l’impegno da parte delle aziende2 (e in generale delle parti) che aderiranno al Protocollo: (i)
ad instaurare un sistema interno di qualifica, anche etica, dei propri fornitori, clienti e business partner (vendor list); (ii) a rendere conoscibili, in via confidenziale, al Ministero ed alle Prefetture locali, per quanto di loro interesse, informazioni relative ai clienti, fornitori/business partner (ovverosia contratti di appalto per lavori e forniture, contratti di sub-­‐appalto e sub-­‐
contratti) 3 incluse informazioni, se attendibili, su fatti e/o circostanze potenzialmente rilevanti per i fini istituzionali del Ministero e/o delle Prefetture; 1
Ad es. attraverso una piattaforma informatica o banca dati di Ministero e/o Prefetture al quale le aziende potrebbero accedere, o sulla base di una procedura informatica via web, ecc. 2
Alcuni impegni sono richiamati anche dal regolamento AGCM in tema di rating di legalità approvato dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato in data 14.11.2012; 3
L’estrazione di tali informazioni potrebbe avere ad es. una cadenza semestrale/trimestrale/mensile, o avvenire su richiesta specifica di Prefetture/Ministero, e potrebbero ad esempio riguardare: a) Clienti: ragione sociale, indirizzo, sede legale, partita IVA/codice fiscale, indirizzo di destinazione delle consegne; b) Fornitori (inclusi consulenti, appaltatori, prestatori di servizi): ragione sociale, indirizzo, sede legale, partita IVA/codice fiscale, tipologia fornitura, dati del personale che accede ai luoghi di lavoro dell’azienda; c) Vettori (in uscita ed entrata): targa automezzo, dati anagrafici del vettore, proprietario automezzo, dati libretto automezzo. SEGRETERIATO DEL GLOBAL COMPACT NETWORK ITALIA
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(iii) ad osservare tutte le prescrizioni di legge relative alla tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro e ad assicurare il pagamento delle retribuzioni, dei contributi previdenziali e delle ritenute fiscali ai propri dipendenti; (iv) ad assicurarsi contrattualmente che e imprese contraenti attuino e rispettino le normative in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e di tutela dell’ambiente. Qualora vengano riscontrate gravi violazioni, l’impegno a risolvere il contratto ed escludere dalla vendor list le imprese che hanno commesso tali violazioni; (v) ad assicurarsi contrattualmente che le imprese contraenti o sub-­‐contraenti o subappaltatrici effettuino il pagamento delle retribuzioni, dei contributi previdenziali e assicurativi e delle ritenute fiscale; (vi) a mantenere nel testo dei contratti di appalto e di sub-­‐appalto una clausola risolutiva espressa che preveda che qualora l’informativa antimafia pervenga o diventi positiva, il contratto venga immediatamente risolto, nonché il diritto di valutare l’esclusione dalla vendor list; (vii) a garantire la tracciabilità dei pagamenti, di ammontare pari o superiore alle soglie di legge, tramite intermediari autorizzati; (viii) a informare anche la Prefettura competente nonché, in caso di appalti pubblici, la Stazione appaltante, di ogni denuncia presentata all’Autorità Giudiziaria relativa ad illecita richiesta di denaro a scopo estorsivo di intimidazione che venga avanzata nel corso dell’esecuzione dei lavori nei confronti di un suo rappresentante o di un suo dipendente o familiari; (ix) a richiedere ai propri (anche nuovi) dipendenti e collaboratori il certificato penale e dei carichi pendenti. b)
L’Impegno da parte del Ministero dell’Interno (anche tramite le Prefetture e le Forze di Polizia): (i)
a utilizzare per propri scopi istituzionali i dati messi a disposizione dalle aziende; (ii) a comunicare alle aziende, anche su loro specifiche richieste, eventuali rischi, anomalie, elementi di attenzione (ad es. notizie e/o circostanze) per ridurre il rischio di coinvolgimento delle aziende con soggetti terzi a rischio mafia/criminalità; SEGRETERIATO DEL GLOBAL COMPACT NETWORK ITALIA
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(iii) a calendarizzare, ove necessario, incontri con i rappresentanti delle aziende per discutere temi specifici; (iv) a dare notizia, attraverso il proprio sito web, del Protocollo e delle aziende (o terze parti) che vi aderiscono. 7. Un tavolo di lavoro composto da rappresentanti di GCNI e Ministero potrebbe essere incaricato di monitorare l’efficacia ed il grado di attuazione del Protocollo, proponendo anche modifiche o ulteriori azioni migliorative. 8. Il Protocollo potrebbe avere durata biennale con impegno di GCNI e Ministero ad incontrarsi con congruo anticipo per discuterne il rinnovo. Marco Frey
Chairperson Global Compact Network Italia
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