SETTIMANA SANTA - PASQUA CONFESSIONI Lunedì santo 20.30 adolescenti e giovani Mercoledì santo 16.30 1a e 2a media 20.30-22.00tutti Giovedì santo 17.30 3a media Venerdì santo 16.30-19.00 tutti Sabato santo 9.00-12.00 tutti 16.00-19.00tutti Periodico della comunità parrocchiale - Aprile 2014 ATTIVITÀ PARROCCHIALI 2014/2 SANTI ANGELI CUSTODI Giovedì santo 8.00 Lodi mattutine 21.00 S. Messa in Cœna Domini Presentazione bambini Raccolta viveri per i poveri 22.30 Adorazione libera fino alle 24.00 Venerdì santo 8.00 Lodi mattutine 15.00 Celebrazione della morte del Signore 20.30 Via Crucis per le vie del quartiere www.santiangelicustodi.it CELEBRAZIONI Il Cristo Risorto è Luce che sconfigge tutte le tenebre! Sabato santo 8.00 Lodi mattutine 11.00 Adorazione alla croce dei ragazzi delle elementari e medie 22.00 Veglia pasquale Continuiamo a sporcarci le mani I fratelli Ospitalità bambini Ortodossi MESSAGGERO - 17 bielorussi RomeniAPRILE 2014 - L’ ANGELO Cenere sulla testa… e acqua sui piedi Si snoda così il cammino della Quaresima che, come ogni anno si ripropone come allenamento alla lotta, al combattimento, certi che la vittoria è già stata ottenuta da Gesù, quel 14 di Nisan di 2000 anni fa, ma anche coscienti che questo regalo ci chiede il nostro “Si”; non è un atto passivo, ma coinvolge tutta la nostra persona. Intelligenza, emotività, fatica, sforzo. “Cristo ci ha liberati, perché restassimo liberi” grida San Paolo ai fedeli della Galazia (Gal 5,1), ma ci invita anche a combattere: “State dunque saldi e non lasciatevi imporre di nuovo il giogo della schiavitù”. Stare saldi! Essere fermi nelle nostre decisioni. Lottare contro il male: “La carità non abbia finzioni: fuggite il male con orrore, attaccatevi al bene” (Rm 12,9). 2 - SANTI ANGELI CUSTODI Come? Cenere sulla testa per ricordarci che “polvere sei, e polvere tornerai”. Polvere sei. Sembra di sentire la voce del Padre celeste: “Si, caro figlio, ti ho fatto io dalla polvere del suolo, e sei la più preziosa fra le mie creature, di poco inferiore agli angeli (Sal 8); ma ricordati: tornerai polvere”. Cosa resta di me, alla fine della mia vita? Non i miei soldi, i miei successi o insuccessi, la mia casa nuova, la mia auto, quello che gli altri pensano di me… questo è solo polvere. Di me resterà solo l’amore donato agli altri: “Chiunque vi darà da bere un bicchiere d’acqua nel mio nome perché siete di Cristo, vi dico in verità che non perderà la sua ricompensa”(Mt 9,41). Chiamati a donare la nostra vita, come Gesù ha fatto. E chi ci riesce? 2014/2 SANTI ANGELI CUSTODI Acqua sui piedi Ecco perché la Quaresima ci porta lì, agli ultimi giorni di Gesù, che cominciano con questo gesto straordinario, il gesto che solo lo schiavo poteva fare: lavare i piedi. Gesù sceglie questo posto, l’ultimo, per lavarci i piedi, per mondare i nostri peccati, per farci creature nuove, per donarci la vita nuova, il suo Santo Spirito. Noi possiamo seguirlo, disporci a dare la vita, perché siamo amati in questo modo, perché Dio ama lavarci i piedi. E ci alleniamo con gli strumenti che Gesù ci ricorda all’inizio di ogni Quaresima. La preghiera, il digiuno, l’elemosina, per diventare come Lui: il Signore che dona la vita. Buona Pasqua Il Cristo Risorto è Luce che sconfigge tutte le tenebre! Continuiamo a sporcarci le mani I fratelli Ortodossi Romeni Ospitalità bambini bielorussi In questo numero: Cenere sulla testa...e acqua sui piedi Continuiamo a sporcarci le mani La Comunità Familiare di Preghiera I fratelli Ortodossi Romeni vicino a noi Invito alla lettura del “Libro dei Salmi” Gli anziani nella nostra Parrocchia Santa Bernadette Ospitalità bambini bielorussi Programmi parrocchiali estivi Attività parrocchiali 2 4 5 6 8 10 12 14 15 16 don Marco e don Mauro Siamo arrivati al numero 21! Un grazie di cuore va prima di tutto a loro, che rubano il proprio tempo per parlare (e scrivere, che è più difficile!) della comunità parrocchiale e delle molte iniziative che non tutti conoscono. e-mail: [email protected] posta: Parrocchia Santi Angeli Custodi Via Brunelleschi, 6 - 37138 Verona (VR) Hanno partecipato alla realizzazione di questo numero: Chiara, don Mauro e Giuliano. www.santiangelicustodi.it APRILE 2014 - L’ ANGELO MESSAGGERO - 3 LABORATORI DELLA FEDE Continuiamo a sporcarci le mani di Michele Sì, perché in un laboratorio ci si sperimenta e se non ci si sporca le mani vuol dire che non ci si è messi abbastanza in gioco. Questo, però, è un laboratorio particolare, perché quello che continuamente ci si gioca è la fede. Sembra così lontano quel gennaio 2010 in cui è cominciato il cammino delle “10 Parole”. Ed anche quel settembre 2011, periodo in cui ci è stato proposto di incominciare il “Laboratorio della fede”, non è poi così vicino. Eppure il tempo è passato ed il cammino volge ormai al termine; almeno così pare, perché in realtà siamo solo all’inizio. Quello che stiamo facendo è una preparazione, una formazione, per poter diventare Chiesa ed entrare vivamente e quotidianamente nella Chiesa. Questo è il “Laboratorio della fede”. Ma cos’è la fede? In Giovanni 6, 28-29 troviamo: “Gli dissero allora: «Che cosa dobbiamo compiere per fare le opere di Dio?». Gesù rispose loro: «Questa è l’opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato». Credo fermamente che la fede sia essenzialmente questo: credere in Gesù e nelle opere che ha compiuto. Nella lettera agli Ebrei, 11,1 si legge: “La fede è fondamento di ciò che si spera e prova di ciò che non si vede”. La sfida è grande, ma questo non ci deve spaventare. Lui è sempre con noi che, settimanalmente, partecipiamo all’incontro: “Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro” (Mt 18,20). In questi anni abbiamo imparato a conoscerci, ad accettarci, ad amarci. Il cammino sta volgendo al termine e 4 - SANTI ANGELI CUSTODI quello che stiamo vivendo tra noi siamo chiamati a portarlo “fuori” con gli altri, con coloro che incontriamo sulla nostra strada, nella nostra vita. Dobbiamo “uscire” come fecero gli apostoli dopo essersi chiusi nel Cenacolo e come ci chiede papa Francesco nell’esortazione apostolica: “Usciamo, usciamo ad offrire a tutti la vita di Gesù Cristo. Ripeto qui per tutta la Chiesa ciò che molte volte ho detto ai sacerdoti e laici di Buenos Aires: preferisco una Chiesa accidentata, ferita e sporca per essere uscita per le strade, piuttosto che una Chiesa malata per la chiusura e la comodità di aggrapparsi alle proprie sicurezze” (Evangelii gaudium, capitolo primo, sezione V, punto 49). È questa la sfida, è questo che ci viene chiesto: testimoniare la nostra fede con le nostre opere. “A che serve, fratelli miei, se uno dice di avere fede, ma non ha le opere? Quella fede può forse salvarlo? Se un fratello o una sorella sono senza vestiti e sprovvisti del cibo quotidiano e uno di voi dice loro: «Andatevene in pace, riscaldatevi e saziatevi», ma non date loro il necessario per il corpo, a che cosa serve? Così anche la fede: se non è seguita dalle opere, in se stessa è morta. Al contrario uno potrebbe dire: «Tu hai la fede e io ho le opere; mostrami la tua fede senza le opere, e io con le mie opere ti mostrerò la mia fede»” (Gc, 2, 14-18). Chiediamo a Dio la forza di compiere tutto questo: «Il padre del fanciullo rispose ad alta voce: “Credo, aiutami nella mia incredulità”» (Mc 9,24). La Comunità Familiare di Preghiera di Davide Ambrosi e Michela Pertegato La comunità familiare di preghiera è nata circa un anno fa con l’invio e la benedizione dei nostri parroci. Avevamo il desiderio di pregare in famiglia, in una piccola comunità, per poter avere un incontro settimanale con la Parola ed essere sostenuti nella nostra quotidianità. Lo scopo e’ ascoltare quello che Gesù vuol dire alla nostra vita. E’ incontrarsi per nutrirsi della Parola, confrontarsi alla sua luce e condividere, con l’aiuto dello Spirito Santo, quello che ascoltiamo. L’incontro è diviso in varie fasi e dura circa un’ora e un quarto. Iniziamo con un canto, poi segue la preghiera di lode e la lettura di un brano del Vangelo di Marco. Abbiamo iniziato con il Vangelo di Marco perché è il più antico dei quattro Vangeli. Contestualizziamo il Vangelo leggendo il commento-spiegazione scritto dal gesuita Silvano Fausti e poi, per trenta minuti, ognuno di noi “scruta” il Vangelo, leggendo i riferimenti in fianco al testo e passando poi a quelli successivamente citati, sia del Nuovo che dell’Antico Testamento. Alla fine chi vuole mette in comune quello che ha scritto e lo concretizza nella propria vita e nella storia personale della settimana. E’ interessante notare che, quasi sempre, scegliamo strade diverse e poi, nell’ascoltarci, quello che è stato importante per uno di noi è una parola concreta nella vita, per tutti. Lo Spirito Santo ci ha sempre aiutati e, anche se a volte arriviamo stanchi e assonnati, alla fine andiamo a casa consolati,contenti e “sfamati”. La piccola celebrazione domestica termina con la preghiera di invocazione allo Spirito Santo ed il canto. Tutti noi, quando siamo innamorati, desideriamo vedere l’amato per dirgli parole belle, e così fa Dio con noi ogni settimana. Lui davvero ci ama e non vede l’ora di incontrarci. Come dice la Parola “non sarai deluso”: noi in questo anno non siamo mai rimasti delusi. Chiunque voglia venire a pregare con noi è atteso. Per avere informazioni chiedere in canonica. APRILE 2014 - L’ ANGELO MESSAGGERO - 5 I fratelli Ortodossi Romeni vicino a noi di Valentina Zocca Sabato mattina 1 febbraio 2014 ho partecipato alla cerimonia di posa della prima pietra delle Fondamenta della chiesa ortodossa romena dedicata a Sant’Elia il Tisbita ed a San Zeno Vescovo, che sorgerà tra viale Palladio e la tangenziale, lungo il confine sud della nostra parrocchia ed a lato del vecchio sentiero che percorrevo per andare a scuola dalle suore. Il progetto prevede anche la realizzazione di un centro socio-culturale, il primo del genere in Italia, per favorire l’integrazione con eventi ed incontri aperti a tut6 - SANTI ANGELI CUSTODI ti e garantire un luogo di aggregazione per le badanti nei giorni di riposo. Erano presenti, insieme al parroco romeno, Padre Gabriel Codrea, il Vescovo Siluan della Diocesi Ortodossa Romena d’Italia, l’Ambasciatrice romena in Italia, il Console generale della Romania a Trieste, il Vescovo Zenti ed il Sindaco Tosi, ed altre autorità civili e religiose. Ho seguito la solenne celebrazione con il libretto che mi è stato consegnato all’arrivo, e sono rimasta colpita dalla ricchezza dei segni usati, luce, incenso, acqua ed olio, dall’abbondanza delle invocazioni, delle preghiere, dei salmi, dei canti, dalla bellezza dei paramenti liturgici e dalla partecipazione numerosa e sentita, in una atmosfera di fede e d’intima gioia. Tanti i “segni di croce”, che, ad un certo punto, mi sono trovata anch’io a farli naturalmente alla maniera ortodossa... Mentre pregavo, mi sentivo coinvolta in un avvenimento religioso e storico di grande significato, per la presenza, oltre che di fedeli ortodossi, anche di cattoli- ci, di protestanti luterani e valdesi, che confermava la volontà di dialogo ed il desiderio di unità tra comunità che credono in Cristo. L’aver dedicato la nuova chiesa non solo al profeta Elia, ma anche al vescovo Zeno è già un segno di fratellanza fra cristiani d’Oriente ed Occidente, nonché di gratitudine alla Diocesi di Verona, ed un forte contributo al cammino ecumenico. Eravamo all’aperto, tra i pilastri di cemento della futura cripta seminterrata, dove era stato allestito un altare provvisorio con vicino una grande croce di legno intarsiato. La pioggia battente dei giorni precedenti aveva concesso una tregua, e solo verso la fine della liturgia è iniziata una pioggerellina leggera, come se Dio stesse dando un segno visibile della Sua presenza, aspergendo e benedicendo l’inizio del nuovo tempio, che sorgerà a gloria del Suo nome. Alla fine della cerimonia, don Marco, presente con alcuni altri parrocchiani, ha donato a padre Gabriel la formella, molto gradita, riproducente il quadro dei Santi Angeli Custodi, come simbolo della fraternità e dell’amicizia nate e cresciute nella preghiera ecumenica, vissuta insieme più volte nella nostra chiesa, in occasione della settimana per l’unità dei cristiani. L’avere una parrocchia ortodossa romena confinante è, per la nostra comunità, un dono di Dio ed un’occasione di comune crescita nella testimonianza di fede e di carità. Quando sarà terminata, andrò con il mio nipotino, battezzato Elia Zeno, a pregare in questa chiesa, dedicata proprio ai due santi, dei quali porta il nome. APRILE 2014 - L’ ANGELO MESSAGGERO - 7 Invito alla lettura del libro dei “SALMI” di Chiara Peruzzi SALMO 51 (50), 12-13 - MISERERE Crea in me, o Dio, un cuore puro, rinnova in me uno spirito saldo. Non scacciarmi dalla tua presenza 13 e non privarmi del tuo santo spirito. 12 La Bibbia è una biblioteca, ed il libro da cui sono tratti questi versetti si chiama Salterio. Il termine deriva dal greco, ed indica il “psalterion”, uno strumento musicale a corde che richiama più o meno quella che oggi è la “cetra”. Questo strumento serviva per accompagnare il canto, il “psalmos”, che ha poi dato vita alla parola “salmo”. Il Salterio, dunque, è un libro di canti, la maggior parte dei quali ha avuto un’origine liturgica. In ebraico questa raccolta ha un nome diverso, si 8 - SANTI ANGELI CUSTODI chiama “Sefer Tehillim”, che significa “Libro delle lodi”. Pur non mancando salmi dal tono triste e drammatico, l’anima di tutto è sempre la lode di Dio: perfino la sofferenza e l’ingiustizia diventano, nella speranza, motivo di benedizione. esalta per le meraviglie da Lui compiute, Lo invoca come il Dio della sua salvezza. I salmi sono inni di lode, d’implorazione; canti di speranza, di ringraziamento; domande umili e confidenti. Sono voce ora del singolo, ora di tutto il popolo. Da sempre la tradizione cristiana propone ai credenti di aprire la giornata con la celebrazione delle Lodi e di chiuderla con quella dei Vespri. Sono due forme di preghiera imperniate sul canto o la recita dei salmi. Crea in me, o Dio, un cuore puro, rinnova in me uno spirito saldo. Non scacciarmi dalla tua presenza 13 e non privarmi del tuo santo spirito. 12 “Ti è mai capitato che all’improvviso una luce balzi tra le righe di un versetto salmodico e illumini come dolce amica il tuo cuore?........ È successo. La luce si è accesa senza che tu faccia niente,.... “ Don Roberto Tebaldi “I Salmi sono il patrimonio di preghiere della tradizione ebraica, che è stata la tradizione di Gesù, ereditata dalla comunità cristiana. Ci sarà sempre qualcuno che prende a prestito le parole dei Salmi per rivolgersi a Dio: a volte sono le uniche parole che abbiamo a disposizione per essere ascoltati. I Salmi non sono un’esclusiva di qualcuno, diventano di tutti, come una poesia d’amore appartiene a ogni innamorato.” Il Salterio è composto da 150 salmi, scritti secondo il genere letterario della poesia; la metà circa di essi sono attribuiti al re Davide. I Salmi sono le preghiere di generazioni di credenti, sono le stesse che hanno usato il Signore Gesù, gli Apostoli e tutti i nostri fratelli cristiani lungo i secoli; sono testi ispirati e continuamente animati dallo Spirito Santo; sono voce di tutta la Chiesa. A volte ci sembrano “difficili”, perché sono stati scritti in una cultura lontana dalla nostra. Eppure in essi troviamo tutto l’uomo, con i suoi problemi, i sentimenti, le aspirazioni più vere: dolore e gioia, salute e malattia, fiducia e paura, angoscia ed amore, morte e vita, bene e male, umiliazione e felicità, lamenti, rabbia, rancore, offerta, vendetta, contemplazione, lode, desideri e ringraziamenti, ... Il salmista si pone al cospetto di Dio, Lo interroga sui “perché” dell’esistenza, Lo SALMO 117 (116) INVITO ALLA LODE Genti tutte, lodate il Signore, popoli tutti, cantate la sua lode, perché forte è il suo amore per noi 2 e la fedeltà del Signore dura per sempre. Alleluia. 1 SALMI PER UNA COMUNITÀ ITINERANTE E ORANTE I Salmi sono preghiere e lo scopo di questo sussidio, completo di DVD, è quello di consegnare alcune chiavi per comprenderli meglio e iniziare ad usarli per la preghiera. APRILE 2014 - L’ ANGELO MESSAGGERO - 9 Gli anziani nella nostra parrocchia In un articolo del giornalino di giugno 2011 si affermava che la Terza Età comincia a 65 anni; ora, dopo il differimento dell’età pensionabile, qualcuno vorrebbe spostare in avanti anche quell’inizio! Non sembra però che una discussione su questo argomento sia importante, perché sappiamo che diverse condizioni, in particolare, ma non solo, quelle di salute, possono influire sull’età che una persona “sente” di avere. Forse è invece più interessante cercare di rispondere a due domande. di Lucia Vareschi nere in casa. L’U.N.I.T.A.L.S.I. prepara e cura la celebrazione del sacramento dell’Unzione degli Infermi, che si tiene in Chiesa due volte all’anno, durante le Messe della Giornata Mondiale del Malato, in febbraio, e della domenica della Sagra, in settembre; inoltre porta gli auguri pasquali e natalizi della comunità parrocchiale agli anziani ricoverati nelle case di riposo e, insieme al comitato della Sagra, organizza durante la stessa un pranzo per le persone anziane. 1) Quali sono le attenzioni e le conseguenti attività che la nostra comunità parrocchiale rivolge ai suoi anziani? La prima attenzione è naturalmente rivolta agli anziani ammalati o non più autosufficienti, che i membri del gruppo parrocchiale dell’associazione U.N.I.T.A.L.S.I. e i Ministri straordinari dell’Eucaristia visitano nelle loro abitazioni, portando la Comunione ogni domenica e il primo venerdì di ogni mese; i Parroci visitano prima della Pasqua e del Natale gli ammalati costretti a rima10 - SANTI ANGELI CUSTODI Il M.A.S.C.I. cura il servizio “Un amico in più” per l’accompagnamento e il trasporto di persone sole che necessitano di visite mediche o di esami sanitari. L’U.N.I.T.A.L.S.I., che ha come primo scopo la promozione e la cura della parte- cipazione di persone della nostra parrocchia, sane ed ammalate di ogni età, al pellegrinaggio diocesano a Lourdes, organizza anche ogni anno un viaggiopellegrinaggio a cui partecipano di solito parecchi anziani “in gamba” insieme a persone più giovani. attivamente, fornendo gratuitamente servizi utili all’intera comunità? Dal gruppo di “Catechesi della Terza Età” è nata, molto tempo fa, l’ora di preghiera nella mattina del mercoledì per gli ammalati e i sofferenti. Lo stesso gruppo organizza due ritiri nella casa diocesana di San Fidenzio nei “tempi forti” di Avvento e di Quaresima. Entrambe queste iniziative sono aperte a persone di qualunque età che desiderino parteciparvi. Sono presenti anziani: Il gruppo della “Catechesi della Terza Età” si riunisce ogni venerdì da ottobre a maggio, esclusi il primo di ogni mese, quelli del periodo natalizio e il Venerdì Santo, dalle 15.30 alle 16.30. Negli ultimi due anni pastorali, non solo con l’impegno di una catechista e della sua vice, entrambe anziane, ma anche con quello di tutti i partecipanti, e con la supervisione di don Marco, si sono tenuti 6 incontri sul discorso rivolto da Giovanni Paolo II agli anziani di Monaco di Baviera nel 1980 e 25 incontri, in occasione dell’Anno della Fede, sul Credo che recitiamo durante ogni Messa domenicale e festiva. Nelle ultime settimane stiamo riflettendo sui temi che Papa Francesco propone nelle udienze generali del mercoledì. 2) In quali settori della vita della parrocchia persone anziane partecipano - fra coloro che hanno preso l’impe gno di uno o più turni di Adorazione eucaristica; - nel gruppo di “Catechesi tra adulti” del mercoledì sera; - nel gruppo di laici che recita in chiesa il Rosario ogni giorno feriale, prima della Messa delle 18.30; - nel gruppo “Giardino delle idee”, in cui operano signore che eseguono bellissimi lavori di ricamo e cucito, la cui vendita procura generose offerte alla Parrocchia o ai suoi poveri; - fra gli insegnanti volontari dei dopo scuola del gruppo “Arcobaleno”; - fra le numerose persone, donne e uomini, che eseguono la pulizia interna ed esterna della chiesa, che compiono in canonica servizi di accoglienza e di segreteria, di cucina, di stireria, ecc. e che provvedono alla manutenzione ordinaria delle strutture parrocchiali. Mi scuso se qualche attività o presenza non è stata citata. APRILE 2014 - L’ ANGELO MESSAGGERO - 11 Santa BERNARDETTE di Franco Spazzini “E’ perché ero la più povera e la più ignorante che la Santa Vergine mi ha scelta”. Così dirà Bernadette a chi le chiederà di raccontare la sua esperienza. Tutto comincia l’11 febbraio 1858, con un rumore, come un colpo di vento. La Vergine Maria appare per la prima volta a Bernadette alla Grotta di Massabielle. La bella signora le dirà: “Vorreste farmi la cortesia di venire qui per quindici giorni?”. La bella Signora ha detto “vorresti”… e 12 - SANTI ANGELI CUSTODI Bernadette ha detto “Sì”. Liberamente. “Sì”, senza inquietudine, quando i grandi medici sapienti, venuti proprio per vederla, parlano di lei con parolone enormi “catalessi, isterismo”… “Sì” senza paura, quando la minacciano di prigione. “Sì” senza turbarsi davanti a coloro che la trattano da bugiarda o la chiamano “la Santina”, e vogliono strapparle un lembo del fazzoletto, del vestito, o un ciuffo di capelli. L’amore dei suoi e la fede in Dio la fanno camminare a testa alta per le strade di Lourdes. Nel cuore di questa realtà, Bernadette fa l’esperienza inaspettata dell’incontro con “la Signora di Massabielle”. Dio le dà di conoscere il Suo Amore che sconvolge l’ordine stabilito dagli uomini: nel momento in cui quelli che sanno tutto e che detengono il potere, affermano con sicurezza che la ragione è sufficiente per rifare il mondo. Egli va a cercare una ragazzina che non capisce neppure il francese. La sera del 7 luglio 1866, Bernadette varca la soglia di Saint-Gildard, Casa Madre della Congregazione delle Suore della Carità di Nevers, che aveva conosciuto all’Ospizio di Lourdes, e intraprende così il cammino evangelico proposto dalla Congregazione che ha scelto. “Dio è Carità”: al suo arrivo, Bernadette ha potuto leggere queste parole, impresse sulla pietra del frontone della casa. “Non vivrò un solo istante senza passarlo amando” dirà Bernadette come progetto di vita. Spesso ammalata, nell’ultimo periodo della sua vita, Bernadette trascorre lunghi giorni nell’infermeria Sainte Croix. Mercoledì 16 aprile 1879, nella settimana di Pasqua, a metà pomeriggio, è “l’ora” in cui l’avventura di Bernadette giunge a compimento. senza delle stesse a Verona dal 1 al 13 marzo. La celebrazione è stata presieduta da don Roberto Vesentini, direttore dell’Ufficio Pastorale Salute e assistente dell’UNITALSI diocesana. Era presente anche la Presidente, Grazia Quartaroli. Dopo la messa, la signora ha raccontato la sua trentennale esperienza di pellegrinaggi a Lourdes, alla quale hanno fatto seguito i racconti esperienziali di alcuni giovani dell’UNITALSI. Il pensiero di alcuni di noi presenti è andato alla bellissima esperienza fatta in occasione del pellegrinaggio a Lourdes dell’agosto 2011, nel quale, accompagnati dal parroco don Marco, abbiamo avuto anche la grazia e la gioia di sostare davanti all’urna che conserva il corpo “incorrotto” di Santa Bernadette, nella cappella del convento delle Suore della Carità a Nevers. Come Gesù, essa affida la sua vita nelle mani di Dio, quel Dio che è “nostro Padre e che ha per noi una tenerezza infinita”. La sera di venerdì 7 marzo, durante la Santa Messa delle 18.30, la nostra Parrocchia ha avuto il privilegio e l’onore di ospitare le reliquie di Santa Bernadette, in occasione della preAPRILE 2014 - L’ ANGELO MESSAGGERO - 13 “Quando c’è posto nel cuore, c’è anche nella casa” Famiglie accoglienza della Fondazione “Aiutiamoli a vivere” Ospitalità bambini bielorussi Da circa 14 anni, alcune famiglie della nostra parrocchia ospitano, nel mese di settembre, alcuni bambini provenienti dalla Bielorussia. Lo scopo della “vacanza terapeutica” è quello di rinforzare, nei bambini tra i 7 e i 9 anni, le difese immunitarie per combattere le radiazioni assorbite in seguito allo scoppio della centrale nucleare di Chernobyl, radiazioni che, ancora oggi, a distanza di quasi 30 anni, sono presenti nel terreno, nell’aria e nell’acqua, e causano malattie gravi, specialmente nei bambini. Nel corso degli anni, le famiglie ospitanti si sono alternate o riconfermate, ma tutte hanno partecipato con entusiasmo, lasciando un segno di umanità e di amore. Il “dono” è stato reciproco perché c’è stato un “dare”, che si è poi, invece, rivelato per tutti, un “ricevere”. 14 - SANTI ANGELI CUSTODI Pensiamo sia doveroso ringraziare, oltre che le famiglie ospitanti, anche la Parrocchia dei Santi Angeli Custodi, le Associazioni del quartiere e tutte quelle persone che, nel silenzio e nell’amicizia, hanno contribuito a rendere possibile questa accoglienza, non solo con contributi economici, ma anche con la preghiera, la disponibilità e l’affetto. Ecco la testimonianza di una delle famiglie che hanno ospitato l’anno scorso. Programmi parrocchiali estivi Campo 1a e 2a media 8-14 giugno a San Giovanni in Loffa Campo elementari 15- 21 giugno a San Giovanni in Loffa Grest parrocchiale 23 giugno – 11 luglio alla mattina (9.00-12.00) Ritirone 10 comandamenti 16-23 agosto a Fognano (RA) Pellegrinaggio “Nella terra di Giovanni Paolo II” 23-28 agosto Pellegrinaggio in Terra Santa 28 agosto - 4 settembre Campo ex 3a media ai primi di settembre Sagra parrocchiale 7 - 14 settembre “Ecco qui! Anche il mese di settembre è passato, o meglio è volato. E’ stato un mese intenso e bellissimo. Questo, per la nostra famiglia, è il sesto anno che apriamo la porta della nostra casa e accogliamo una bimba. Ogni volta è un’esperienza diversa, e non ci si abitua mai a queste emozioni. Diana, arrivata per il secondo anno, ha una realtà piuttosto difficile a casa sua. L’anno scorso ha sofferto e faticato parecchio: la nostalgia e la voglia di vedere la mamma era tanta... Quest’anno una rivelazione: è stata adorabile e, al momento della partenza, lei era serena e noi tutti felici di averle regalato momenti belli e pieni di amore. Nella foto il gruppo è al completo: le espressioni dei loro volti e dei loro occhi parlano da soli! Nel nostro gruppo si dice che non bisogna mai perdere l’obiettivo finale: “la salute di questi bimbi, farli star bene”; in realtà credo che quello che riceviamo noi da queste esperienze sia di gran lunga maggiore di ciò che regaliamo loro”. APRILE 2014 - L’ ANGELO MESSAGGERO - 15