SETTIMANA SANTA - PASQUA
CONFESSIONI
Lunedì santo
20.30
adolescenti e giovani
Mercoledì santo
16.30
1a e 2a media
20.30-22.00tutti
Giovedì santo
17.30
3a media
Venerdì santo
16.30-19.00
tutti
Sabato santo
9.00-12.00
tutti
16.00-19.00tutti
Periodico della comunità parrocchiale - Aprile 2014
ATTIVITÀ PARROCCHIALI
2014/2
SANTI ANGELI CUSTODI
Giovedì santo
8.00 Lodi mattutine
21.00 S. Messa in Cœna Domini
Presentazione bambini
Raccolta viveri per i poveri
22.30 Adorazione libera fino alle 24.00
Venerdì santo
8.00 Lodi mattutine
15.00 Celebrazione della morte del Signore
20.30 Via Crucis per le vie del quartiere
www.santiangelicustodi.it
CELEBRAZIONI
Il Cristo Risorto è Luce che sconfigge
tutte le tenebre!
Sabato santo
8.00 Lodi mattutine
11.00 Adorazione alla croce dei ragazzi
delle elementari e medie
22.00 Veglia pasquale
Continuiamo
a sporcarci
le mani
I fratelli
Ospitalità
bambini
Ortodossi
MESSAGGERO - 17
bielorussi
RomeniAPRILE 2014 - L’ ANGELO
Cenere sulla
testa… e
acqua sui piedi
Si snoda così il cammino della
Quaresima che, come ogni anno
si ripropone come allenamento
alla lotta, al combattimento, certi
che la vittoria è già stata ottenuta
da Gesù, quel 14 di Nisan di 2000
anni fa, ma anche coscienti che
questo regalo ci chiede il nostro
“Si”; non è un atto passivo, ma
coinvolge tutta la nostra persona. Intelligenza, emotività, fatica,
sforzo.
“Cristo ci ha liberati, perché restassimo liberi” grida San Paolo ai
fedeli della Galazia (Gal 5,1), ma ci
invita anche a combattere:
“State dunque saldi e non lasciatevi imporre di nuovo il giogo della schiavitù”.
Stare saldi!
Essere fermi nelle nostre decisioni.
Lottare contro il male: “La carità
non abbia finzioni: fuggite il male
con orrore, attaccatevi al bene”
(Rm 12,9).
2 - SANTI ANGELI CUSTODI
Come?
Cenere sulla testa
per ricordarci che “polvere sei, e
polvere tornerai”.
Polvere sei.
Sembra di sentire la voce del Padre celeste: “Si, caro figlio, ti ho
fatto io dalla polvere del suolo, e
sei la più preziosa fra le mie creature, di poco inferiore agli angeli
(Sal 8); ma ricordati: tornerai polvere”.
Cosa resta di me, alla fine della
mia vita?
Non i miei soldi, i miei successi o
insuccessi, la mia casa nuova, la
mia auto, quello che gli altri pensano di me… questo è solo polvere. Di me resterà solo l’amore donato agli altri: “Chiunque vi darà
da bere un bicchiere d’acqua nel
mio nome perché siete di Cristo,
vi dico in verità che non perderà
la sua ricompensa”(Mt 9,41).
Chiamati a donare la nostra vita,
come Gesù ha fatto.
E chi ci riesce?
2014/2
SANTI ANGELI CUSTODI
Acqua sui piedi
Ecco perché la Quaresima ci porta lì, agli ultimi giorni di Gesù, che
cominciano con questo gesto
straordinario, il gesto che solo lo
schiavo poteva fare: lavare i piedi. Gesù sceglie questo posto,
l’ultimo, per lavarci i piedi, per
mondare i nostri peccati, per farci
creature nuove, per donarci la vita
nuova, il suo Santo Spirito.
Noi possiamo seguirlo, disporci a
dare la vita, perché siamo amati
in questo modo, perché Dio ama
lavarci i piedi.
E ci alleniamo con gli strumenti che Gesù ci ricorda all’inizio di
ogni Quaresima.
La preghiera, il digiuno, l’elemosina, per diventare come Lui: il Signore che dona la vita.
Buona Pasqua
Il Cristo Risorto
è Luce che sconfigge
tutte le tenebre!
Continuiamo
a sporcarci
le mani
I fratelli
Ortodossi
Romeni
Ospitalità
bambini
bielorussi
In questo numero:
Cenere sulla testa...e acqua sui piedi
Continuiamo a sporcarci le mani La Comunità Familiare di Preghiera
I fratelli Ortodossi Romeni vicino a noi
Invito alla lettura del “Libro dei Salmi” Gli anziani nella nostra Parrocchia
Santa Bernadette
Ospitalità bambini bielorussi
Programmi parrocchiali estivi
Attività parrocchiali
2
4
5
6
8
10
12
14
15
16
don Marco e don Mauro
Siamo arrivati al numero 21! Un grazie di cuore va
prima di tutto a loro, che rubano il proprio tempo
per parlare (e scrivere, che è più difficile!) della comunità parrocchiale e delle molte iniziative che non
tutti conoscono.
e-mail: [email protected]
posta: Parrocchia Santi Angeli Custodi
Via Brunelleschi, 6 - 37138 Verona (VR)
Hanno partecipato alla realizzazione di questo
numero: Chiara, don Mauro e Giuliano.
www.santiangelicustodi.it
APRILE 2014 - L’ ANGELO MESSAGGERO - 3
LABORATORI DELLA FEDE
Continuiamo
a sporcarci
le mani
di Michele
Sì, perché in un laboratorio ci si sperimenta e se non ci si sporca le mani vuol dire
che non ci si è messi abbastanza in gioco.
Questo, però, è un laboratorio particolare, perché quello che continuamente ci si
gioca è la fede.
Sembra così lontano quel gennaio 2010
in cui è cominciato il cammino delle “10
Parole”. Ed anche quel settembre 2011,
periodo in cui ci è stato proposto di incominciare il “Laboratorio della fede”, non
è poi così vicino. Eppure il tempo è passato ed il cammino volge ormai al termine;
almeno così pare, perché in realtà siamo
solo all’inizio. Quello che stiamo facendo
è una preparazione, una formazione, per
poter diventare Chiesa ed entrare vivamente e quotidianamente nella Chiesa.
Questo è il “Laboratorio della fede”.
Ma cos’è la fede? In Giovanni 6, 28-29
troviamo: “Gli dissero allora: «Che cosa
dobbiamo compiere per fare le opere di
Dio?». Gesù rispose loro: «Questa è l’opera di Dio: che crediate in colui che egli ha
mandato». Credo fermamente che la fede
sia essenzialmente questo: credere in
Gesù e nelle opere che ha compiuto. Nella lettera agli Ebrei, 11,1 si legge: “La fede
è fondamento di ciò che si spera e prova
di ciò che non si vede”.
La sfida è grande, ma questo non ci deve
spaventare. Lui è sempre con noi che, settimanalmente, partecipiamo all’incontro:
“Perché dove sono due o tre riuniti nel
mio nome, lì sono io in mezzo a loro” (Mt
18,20). In questi anni abbiamo imparato
a conoscerci, ad accettarci, ad amarci.
Il cammino sta volgendo al termine e
4 - SANTI ANGELI CUSTODI
quello che stiamo vivendo tra noi siamo
chiamati a portarlo “fuori” con gli altri,
con coloro che incontriamo sulla nostra
strada, nella nostra vita. Dobbiamo “uscire” come fecero gli apostoli dopo essersi chiusi nel Cenacolo e come ci chiede
papa Francesco nell’esortazione apostolica: “Usciamo, usciamo ad offrire a tutti la
vita di Gesù Cristo. Ripeto qui per tutta la
Chiesa ciò che molte volte ho detto ai sacerdoti e laici di Buenos Aires: preferisco
una Chiesa accidentata, ferita e sporca
per essere uscita per le strade, piuttosto
che una Chiesa malata per la chiusura e
la comodità di aggrapparsi alle proprie sicurezze” (Evangelii gaudium, capitolo primo, sezione V, punto 49). È questa la sfida,
è questo che ci viene chiesto: testimoniare la nostra fede con le nostre opere.
“A che serve, fratelli miei, se uno dice di
avere fede, ma non ha le opere? Quella
fede può forse salvarlo? Se un fratello o
una sorella sono senza vestiti e sprovvisti del cibo quotidiano e uno di voi dice
loro: «Andatevene in pace, riscaldatevi e
saziatevi», ma non date loro il necessario
per il corpo, a che cosa serve? Così anche
la fede: se non è seguita dalle opere, in se
stessa è morta. Al contrario uno potrebbe
dire: «Tu hai la fede e io ho le opere; mostrami la tua fede senza le opere, e io con
le mie opere ti mostrerò la mia fede»” (Gc,
2, 14-18). Chiediamo a Dio la forza di compiere tutto questo: «Il padre del fanciullo
rispose ad alta voce: “Credo, aiutami nella
mia incredulità”» (Mc 9,24).
La Comunità
Familiare
di Preghiera
di Davide Ambrosi
e Michela Pertegato
La comunità familiare di preghiera è nata
circa un anno fa con l’invio e la benedizione dei nostri parroci. Avevamo il desiderio di pregare in famiglia, in una piccola comunità, per poter avere un incontro
settimanale con la Parola ed essere sostenuti nella nostra quotidianità.
Lo scopo e’ ascoltare quello che Gesù
vuol dire alla nostra vita. E’ incontrarsi
per nutrirsi della Parola, confrontarsi alla
sua luce e condividere, con l’aiuto dello
Spirito Santo, quello che ascoltiamo.
L’incontro è diviso in varie fasi e dura circa un’ora e un quarto. Iniziamo con un
canto, poi segue la preghiera di lode e la
lettura di un brano del Vangelo di Marco.
Abbiamo iniziato con il Vangelo di Marco
perché è il più antico dei quattro Vangeli.
Contestualizziamo il Vangelo leggendo il
commento-spiegazione scritto dal gesuita Silvano Fausti e poi, per trenta minuti,
ognuno di noi “scruta” il Vangelo, leggendo i riferimenti in fianco al testo e passando poi a quelli successivamente citati, sia
del Nuovo che dell’Antico Testamento.
Alla fine chi vuole mette in comune quello che ha scritto e lo concretizza nella
propria vita e nella storia personale della
settimana.
E’ interessante notare che, quasi sempre,
scegliamo strade diverse e poi, nell’ascoltarci, quello che è stato importante per
uno di noi è una parola concreta nella
vita, per tutti.
Lo Spirito Santo ci ha sempre aiutati e, anche se a volte arriviamo stanchi
e assonnati, alla fine andiamo a casa
consolati,contenti e “sfamati”.
La piccola celebrazione domestica termina con la preghiera di invocazione allo
Spirito Santo ed il canto.
Tutti noi, quando siamo innamorati, desideriamo vedere l’amato per dirgli parole
belle, e così fa Dio con noi ogni settimana. Lui davvero ci ama e non vede l’ora di
incontrarci. Come dice la Parola “non sarai
deluso”: noi in questo anno non siamo
mai rimasti delusi.
Chiunque voglia venire a pregare con
noi è atteso.
Per avere informazioni chiedere in canonica.
APRILE 2014 - L’ ANGELO MESSAGGERO - 5
I fratelli
Ortodossi Romeni
vicino a noi
di Valentina Zocca
Sabato mattina 1 febbraio 2014 ho partecipato alla cerimonia di posa della
prima pietra delle Fondamenta della
chiesa ortodossa romena dedicata a
Sant’Elia il Tisbita ed a San Zeno Vescovo, che sorgerà tra viale Palladio e la
tangenziale, lungo il confine sud della
nostra parrocchia ed a lato del vecchio
sentiero che percorrevo per andare a
scuola dalle suore.
Il progetto prevede anche la realizzazione di un centro socio-culturale, il primo
del genere in Italia, per favorire l’integrazione con eventi ed incontri aperti a tut6 - SANTI ANGELI CUSTODI
ti e garantire un luogo di aggregazione
per le badanti nei giorni di riposo.
Erano presenti, insieme al parroco romeno, Padre Gabriel Codrea, il Vescovo
Siluan della Diocesi Ortodossa Romena
d’Italia, l’Ambasciatrice romena in Italia,
il Console generale della Romania a Trieste, il Vescovo Zenti ed il
Sindaco Tosi, ed altre autorità civili e religiose.
Ho seguito la solenne celebrazione con il libretto
che mi è stato consegnato
all’arrivo, e sono rimasta
colpita dalla ricchezza dei
segni usati, luce, incenso,
acqua ed olio, dall’abbondanza delle invocazioni,
delle preghiere, dei salmi,
dei canti, dalla bellezza
dei paramenti liturgici e
dalla partecipazione numerosa e sentita, in una
atmosfera di fede e d’intima gioia. Tanti i “segni di
croce”, che, ad un certo punto, mi sono
trovata anch’io a farli naturalmente alla
maniera ortodossa...
Mentre pregavo, mi sentivo coinvolta
in un avvenimento religioso e storico di
grande significato, per la presenza, oltre
che di fedeli ortodossi, anche di cattoli-
ci, di protestanti luterani e valdesi, che
confermava la volontà di dialogo ed il
desiderio di unità tra comunità che credono in Cristo. L’aver dedicato la nuova
chiesa non solo al profeta Elia, ma anche
al vescovo Zeno è già un segno di fratellanza fra cristiani d’Oriente ed Occidente, nonché di gratitudine alla Diocesi di
Verona, ed un forte contributo al cammino ecumenico.
Eravamo all’aperto, tra i pilastri di cemento della futura cripta seminterrata,
dove era stato allestito un altare provvisorio con vicino una grande croce di
legno intarsiato. La pioggia battente dei
giorni precedenti aveva concesso una
tregua, e solo verso la fine della liturgia è
iniziata una pioggerellina leggera, come
se Dio stesse dando un segno visibile
della Sua presenza, aspergendo e benedicendo l’inizio del nuovo tempio, che
sorgerà a gloria del Suo nome.
Alla fine della cerimonia, don Marco,
presente con alcuni altri parrocchiani,
ha donato a padre Gabriel la formella,
molto gradita, riproducente il quadro
dei Santi Angeli Custodi, come simbolo
della fraternità e dell’amicizia nate e cresciute nella preghiera ecumenica, vissuta insieme più volte nella nostra chiesa,
in occasione della settimana per l’unità
dei cristiani.
L’avere una parrocchia ortodossa romena confinante è, per la nostra comunità, un dono di Dio ed un’occasione di
comune crescita nella testimonianza di
fede e di carità.
Quando sarà terminata, andrò con il mio
nipotino, battezzato Elia Zeno, a pregare
in questa chiesa, dedicata proprio ai due
santi, dei quali porta il nome.
APRILE 2014 - L’ ANGELO MESSAGGERO - 7
Invito alla lettura
del libro
dei “SALMI”
di Chiara Peruzzi
SALMO 51 (50), 12-13 - MISERERE
Crea in me, o Dio, un cuore puro,
rinnova in me uno spirito saldo.
Non scacciarmi dalla tua presenza
13
e non privarmi del tuo santo spirito.
12
La Bibbia è una biblioteca, ed il libro da
cui sono tratti questi versetti si chiama
Salterio. Il termine deriva dal greco, ed
indica il “psalterion”, uno strumento musicale a corde che richiama più o meno
quella che oggi è la “cetra”. Questo strumento serviva per accompagnare il canto, il “psalmos”, che ha poi dato vita alla
parola “salmo”. Il Salterio, dunque, è un
libro di canti, la maggior parte dei quali
ha avuto un’origine liturgica. In ebraico
questa raccolta ha un nome diverso, si
8 - SANTI ANGELI CUSTODI
chiama “Sefer Tehillim”,
che significa “Libro
delle lodi”. Pur non
mancando salmi dal
tono triste e drammatico,
l’anima di tutto è sempre la lode di
Dio: perfino la sofferenza e l’ingiustizia
diventano, nella speranza, motivo di benedizione.
esalta per le meraviglie da Lui compiute,
Lo invoca come il Dio della sua salvezza.
I salmi sono inni di lode, d’implorazione;
canti di speranza, di ringraziamento; domande umili e confidenti. Sono voce ora
del singolo, ora di tutto il popolo.
Da sempre la tradizione cristiana propone ai credenti di aprire la giornata con
la celebrazione delle Lodi e di chiuderla
con quella dei Vespri. Sono due forme di
preghiera imperniate sul canto o la recita dei salmi.
Crea in me, o Dio, un cuore puro,
rinnova in me uno spirito saldo.
Non scacciarmi dalla tua presenza
13
e non privarmi del tuo santo spirito.
12
“Ti è mai capitato che all’improvviso
una luce balzi tra le righe di un versetto
salmodico e illumini come dolce amica
il tuo cuore?........ È successo. La luce si è
accesa
senza che tu faccia niente,.... “
Don Roberto Tebaldi
“I Salmi sono il patrimonio di preghiere
della tradizione ebraica, che è stata la
tradizione di Gesù, ereditata dalla comunità cristiana. Ci sarà sempre qualcuno che prende a prestito le parole
dei Salmi per rivolgersi a Dio: a volte
sono le uniche parole che abbiamo a
disposizione per essere ascoltati. I Salmi non sono un’esclusiva di qualcuno,
diventano di tutti, come una poesia
d’amore appartiene a ogni innamorato.”
Il Salterio è composto da 150 salmi,
scritti secondo il genere letterario della
poesia; la metà circa di essi sono attribuiti al re Davide.
I Salmi sono le preghiere di generazioni di credenti, sono le stesse che hanno
usato il Signore Gesù, gli Apostoli e tutti i
nostri fratelli cristiani lungo i secoli; sono
testi ispirati e continuamente animati
dallo Spirito Santo; sono voce di tutta la
Chiesa. A volte ci sembrano “difficili”, perché sono stati scritti in una cultura lontana dalla nostra. Eppure in essi troviamo
tutto l’uomo, con i suoi problemi, i sentimenti, le aspirazioni più vere: dolore e
gioia, salute e malattia, fiducia e paura,
angoscia ed amore, morte e vita, bene e
male, umiliazione e felicità, lamenti, rabbia, rancore, offerta, vendetta, contemplazione, lode, desideri e ringraziamenti,
... Il salmista si pone al cospetto di Dio, Lo
interroga sui “perché” dell’esistenza, Lo
SALMO 117 (116)
INVITO ALLA LODE
Genti tutte, lodate il Signore,
popoli tutti, cantate la sua lode,
perché forte è il suo amore per noi
2
e la fedeltà del Signore dura per sempre.
Alleluia.
1
SALMI
PER UNA COMUNITÀ
ITINERANTE E ORANTE
I Salmi sono preghiere e lo scopo di
questo sussidio, completo di DVD,
è quello di consegnare alcune chiavi
per comprenderli meglio e iniziare ad
usarli per la preghiera.
APRILE 2014 - L’ ANGELO MESSAGGERO - 9
Gli anziani
nella nostra
parrocchia
In un articolo del giornalino di giugno
2011 si affermava che la Terza Età comincia a 65 anni; ora, dopo il differimento
dell’età pensionabile, qualcuno vorrebbe spostare in avanti anche quell’inizio!
Non sembra però che una discussione su
questo argomento sia importante, perché sappiamo che diverse condizioni, in
particolare, ma non solo, quelle di salute,
possono influire sull’età che una persona
“sente” di avere.
Forse è invece più interessante cercare di
rispondere a due domande.
di Lucia Vareschi
nere in casa.
L’U.N.I.T.A.L.S.I. prepara e cura la celebrazione del sacramento dell’Unzione
degli Infermi, che si tiene in Chiesa due
volte all’anno, durante le Messe della
Giornata Mondiale del Malato, in febbraio, e della domenica della Sagra, in settembre; inoltre porta gli auguri pasquali
e natalizi della comunità parrocchiale
agli anziani ricoverati nelle case di riposo
e, insieme al comitato della Sagra, organizza durante la stessa un pranzo per le
persone anziane.
1) Quali sono le attenzioni e le conseguenti
attività che la nostra
comunità parrocchiale rivolge ai suoi anziani?
La prima attenzione è
naturalmente rivolta
agli anziani ammalati
o non più autosufficienti, che i membri
del gruppo parrocchiale dell’associazione U.N.I.T.A.L.S.I. e i Ministri straordinari
dell’Eucaristia visitano nelle loro abitazioni, portando la Comunione ogni domenica e il primo venerdì di ogni mese;
i Parroci visitano prima della Pasqua e
del Natale gli ammalati costretti a rima10 - SANTI ANGELI CUSTODI
Il M.A.S.C.I. cura il servizio “Un amico
in più” per l’accompagnamento e il trasporto di persone sole che necessitano
di visite mediche o di esami sanitari.
L’U.N.I.T.A.L.S.I., che ha come primo scopo la promozione e la cura della parte-
cipazione di persone della nostra parrocchia, sane ed ammalate di ogni età,
al pellegrinaggio diocesano a Lourdes,
organizza anche ogni anno un viaggiopellegrinaggio a cui partecipano di solito parecchi anziani “in gamba” insieme a
persone più giovani.
attivamente, fornendo gratuitamente
servizi utili all’intera comunità?
Dal gruppo di “Catechesi della Terza Età”
è nata, molto tempo fa, l’ora di preghiera
nella mattina del mercoledì per gli ammalati e i sofferenti.
Lo stesso gruppo organizza due ritiri
nella casa diocesana di San Fidenzio nei
“tempi forti” di Avvento e di Quaresima.
Entrambe queste iniziative sono aperte
a persone di qualunque età che desiderino parteciparvi.
Sono presenti anziani:
Il gruppo della “Catechesi della Terza
Età” si riunisce ogni venerdì da ottobre
a maggio, esclusi il primo di ogni mese,
quelli del periodo natalizio e il Venerdì
Santo, dalle 15.30 alle 16.30.
Negli ultimi due anni pastorali, non solo
con l’impegno di una catechista e della
sua vice, entrambe anziane, ma anche
con quello di tutti i partecipanti, e con
la supervisione di don Marco, si sono
tenuti 6 incontri sul discorso rivolto da
Giovanni Paolo II agli anziani di Monaco
di Baviera nel 1980 e 25 incontri, in occasione dell’Anno della Fede, sul Credo che
recitiamo durante ogni Messa domenicale e festiva.
Nelle ultime settimane stiamo riflettendo sui temi che Papa Francesco propone
nelle udienze generali del mercoledì.
2) In quali settori della vita della parrocchia persone anziane partecipano
- fra coloro che hanno preso l’impe gno di uno o più turni di Adorazione
eucaristica;
- nel gruppo di “Catechesi tra adulti” del mercoledì sera;
- nel gruppo di laici che recita in chiesa
il Rosario ogni giorno feriale, prima della Messa delle 18.30;
- nel gruppo “Giardino delle idee”, in cui operano signore che eseguono bellissimi lavori di ricamo e cucito, la cui vendita procura generose offerte alla Parrocchia o ai suoi poveri;
- fra gli insegnanti volontari dei dopo
scuola del gruppo “Arcobaleno”;
- fra le numerose persone, donne e
uomini, che eseguono la pulizia
interna ed esterna della chiesa,
che compiono in canonica servizi di
accoglienza e di segreteria, di cucina,
di stireria, ecc. e che provvedono alla
manutenzione ordinaria delle
strutture parrocchiali.
Mi scuso se qualche attività o presenza
non è stata citata.
APRILE 2014 - L’ ANGELO MESSAGGERO - 11
Santa
BERNARDETTE
di Franco Spazzini
“E’ perché ero la più povera e
la più ignorante che la Santa
Vergine mi ha scelta”.
Così dirà Bernadette a chi le chiederà
di raccontare la sua esperienza.
Tutto comincia l’11 febbraio 1858, con
un rumore, come un colpo di vento.
La Vergine Maria appare per la prima
volta a Bernadette alla Grotta di Massabielle. La bella signora le dirà: “Vorreste farmi la cortesia di venire qui per
quindici giorni?”.
La bella Signora ha detto “vorresti”… e
12 - SANTI ANGELI CUSTODI
Bernadette
ha detto “Sì”.
Liberamente. “Sì”, senza
inquietudine, quando
i grandi medici sapienti, venuti proprio per vederla, parlano di lei con parolone enormi
“catalessi, isterismo”… “Sì” senza paura, quando la minacciano di prigione.
“Sì” senza turbarsi davanti a coloro che
la trattano da bugiarda o la chiamano
“la Santina”, e vogliono strapparle un
lembo del fazzoletto, del vestito, o un
ciuffo di capelli.
L’amore dei suoi e la fede in Dio la fanno camminare a testa alta per le strade
di Lourdes.
Nel cuore di questa realtà, Bernadette fa l’esperienza inaspettata dell’incontro con “la Signora di Massabielle”.
Dio le dà di conoscere il Suo Amore
che sconvolge l’ordine stabilito dagli
uomini: nel momento in cui quelli che
sanno tutto e che detengono il potere, affermano con sicurezza che la ragione è sufficiente per rifare il mondo.
Egli va a cercare una ragazzina che
non capisce neppure il francese.
La sera del 7 luglio 1866,
Bernadette varca la soglia
di Saint-Gildard, Casa Madre della Congregazione
delle Suore della Carità di
Nevers, che aveva conosciuto all’Ospizio di Lourdes, e intraprende così il
cammino evangelico proposto dalla Congregazione che ha scelto.
“Dio è Carità”: al suo arrivo, Bernadette ha potuto leggere queste parole,
impresse sulla pietra del
frontone della casa. “Non
vivrò un solo istante senza passarlo amando” dirà
Bernadette come progetto di vita.
Spesso ammalata, nell’ultimo periodo della sua vita, Bernadette trascorre lunghi giorni nell’infermeria Sainte
Croix. Mercoledì 16 aprile 1879, nella
settimana di Pasqua, a metà pomeriggio, è “l’ora” in cui l’avventura di Bernadette giunge a compimento.
senza delle stesse a Verona dal 1 al 13
marzo.
La celebrazione è stata
presieduta da don Roberto Vesentini, direttore
dell’Ufficio Pastorale Salute e assistente dell’UNITALSI diocesana. Era presente
anche la Presidente, Grazia
Quartaroli.
Dopo la messa, la signora
ha raccontato la sua trentennale esperienza di pellegrinaggi a Lourdes, alla
quale hanno fatto seguito i
racconti esperienziali di alcuni giovani dell’UNITALSI.
Il pensiero di alcuni di noi
presenti è andato alla bellissima esperienza fatta
in occasione del pellegrinaggio a Lourdes dell’agosto 2011, nel quale, accompagnati
dal parroco don Marco, abbiamo avuto anche la grazia e la gioia di sostare
davanti all’urna che conserva il corpo
“incorrotto” di Santa Bernadette, nella
cappella del convento delle Suore della Carità a Nevers.
Come Gesù, essa affida la sua vita nelle mani di Dio, quel Dio che è “nostro
Padre e che ha per noi una tenerezza
infinita”.
La sera di venerdì 7 marzo, durante
la Santa Messa delle 18.30, la nostra
Parrocchia ha avuto il privilegio e l’onore di ospitare le reliquie di Santa
Bernadette, in occasione della preAPRILE 2014 - L’ ANGELO MESSAGGERO - 13
“Quando c’è posto
nel cuore,
c’è anche nella casa”
Famiglie accoglienza della
Fondazione “Aiutiamoli a vivere”
Ospitalità bambini bielorussi
Da circa 14 anni, alcune famiglie della nostra parrocchia ospitano, nel mese di settembre, alcuni bambini provenienti dalla
Bielorussia.
Lo scopo della “vacanza terapeutica” è
quello di rinforzare, nei bambini tra i 7 e i 9
anni, le difese immunitarie per combattere
le radiazioni assorbite in seguito allo scoppio della centrale nucleare di Chernobyl,
radiazioni che, ancora oggi, a distanza di
quasi 30 anni, sono presenti nel terreno,
nell’aria e nell’acqua, e causano malattie
gravi, specialmente nei bambini.
Nel corso degli anni, le famiglie ospitanti
si sono alternate o riconfermate, ma tutte
hanno partecipato con entusiasmo, lasciando un segno di umanità e di amore.
Il “dono” è stato reciproco perché c’è stato
un “dare”, che si è poi, invece, rivelato per
tutti, un “ricevere”.
14 - SANTI ANGELI CUSTODI
Pensiamo sia doveroso ringraziare, oltre
che le famiglie ospitanti, anche la Parrocchia dei Santi Angeli Custodi, le Associazioni
del quartiere e tutte quelle persone che, nel
silenzio e nell’amicizia, hanno contribuito a
rendere possibile questa accoglienza, non
solo con contributi economici, ma anche
con la preghiera, la disponibilità e l’affetto.
Ecco la testimonianza di una delle famiglie
che hanno ospitato l’anno scorso.
Programmi
parrocchiali estivi
Campo 1a e 2a media
8-14 giugno a San Giovanni in Loffa
Campo elementari
15- 21 giugno a San Giovanni in Loffa
Grest parrocchiale
23 giugno – 11 luglio
alla mattina (9.00-12.00)
Ritirone 10 comandamenti
16-23 agosto a Fognano (RA)
Pellegrinaggio “Nella terra di Giovanni Paolo II” 23-28 agosto
Pellegrinaggio in Terra Santa 28 agosto - 4 settembre
Campo ex 3a media
ai primi di settembre
Sagra parrocchiale
7 - 14 settembre
“Ecco qui! Anche il mese di settembre è passato, o meglio è volato. E’ stato un mese intenso e bellissimo. Questo, per la nostra famiglia, è il sesto anno che apriamo la porta
della nostra casa e accogliamo una bimba.
Ogni volta è un’esperienza diversa, e non ci
si abitua mai a queste emozioni.
Diana, arrivata per il secondo anno, ha una
realtà piuttosto difficile a casa sua. L’anno
scorso ha sofferto e faticato parecchio: la
nostalgia e la voglia di vedere la mamma
era tanta... Quest’anno una rivelazione: è
stata adorabile e, al momento della partenza, lei era serena e noi tutti felici di averle regalato momenti belli e pieni di amore. Nella
foto il gruppo è al completo: le espressioni
dei loro volti e dei loro occhi parlano da soli!
Nel nostro gruppo si dice che non bisogna
mai perdere l’obiettivo finale: “la salute di
questi bimbi, farli star bene”; in realtà credo che quello che riceviamo noi da queste
esperienze sia di gran lunga maggiore di ciò
che regaliamo loro”.
APRILE 2014 - L’ ANGELO MESSAGGERO - 15
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