Martedì
29 Ottobre
2013
IL PROVERBIO
IL SANTO DEL GIORNO
IL SOLE
Lavora, abborraccia, ma semina prima
che ghiaccia.
Sant'Onorato, vescovo. Discepolo di sant’Eusebio in
monastero e suo compagno nel carcere, tenne per
secondo dopo il suo maestro questa sede episcopale
che istruì nella retta dottrina ed ebbe il privilegio di offrire
il viatico a sant’Ambrogio in punto di morte.
sorge alle
6.46
tramonta alle
17.03
minima 16
massima 19
vento: debole
IL TEMPO OGGI
IL TEMPO DOMANI
Redazione: 31100 Treviso, via Toniolo 17 0422/410270 - fax 041/665179 - [email protected] - Uff. di corrisp.: 31015 Conegliano, Corso Mazzini 15 - 0438/410355-6 - fax 041/665180 - [email protected]
Piano anti-smog
senza sconti:
subito multe
SULLA STRADA
«Allora fermate
anche gli aerei:
fanno più danni»
Primo giorno di divieti al
traffico e prime multe: la
Polizia locale ha fermato 45
automezzi. Qualcuno protesta
sottolineando che i limiti penalizzano solo chi possiede
veicoli datati e non può permettersi di cambiarli: «E gli
aerei non inquinano? Multate
anche quelli», dice ironico un
automobilista.
Scattati in città i divieti per i veicoli inquinanti
con 13 automobilisti finiti nella rete dei vigili
Manildo: «Nessuno deve sentirsi penalizzato»
P. Calia, Zanardo e Favaro alle pagine II e III
CONTROLLI Prima giornata di blocco per le auto più vecchie: scattano subito le multe
A pagina III
GAIARINE Fitte all’addome e l’infarto fatale. La procura sequestra le confezioni e ordina l’autopsia
Sesso col Viagra: muore a 45 anni
Prende le pastiglie procurate dalla fidanzata sudamericana e si sente male: stroncato in 12 ore
G LA TRAGEDIA
Si è presentato domenica pomeriggio all'ospedale di
Conegliano con delle fitte lancinanti all'addome. Lui, un
operaio 45enne di Gaiarine, ha confidato ai medici di aver
assunto, come aveva fatto altre volte, un farmaco equivalente al Viagra importato dalla fidanzata sudamericana
attraverso la sorella. Ricoverato in osservazione, le sue
condizioni sono peggiorate: dopo 12 ore la crisi cardiaca e
la morte. Il 45enne era uno sportivo frequentatore delle
palestre della zona. La Procura di Treviso ha messo sotto
sequestro le confezioni di farmaci e disposto l'autopsia.
TREVISO
L’IMPRESA
Giu’ il muro:
saccheggiate
le slot machine
Zambenedetti a pagina VII
SCANDALO NES
Agenti nei guai
per i favori
a Compiano
Giraud a pagina XIX
I TAGLI Produzione trasferita nell’Europa dell’Est
Terremoto all’Electrolux
altri 140 esuberi a Susegana
Ai 250 lavoratori che dovrebbero lasciare lo stabilimento
dell’Electrolux di Susegana
entro il 2015, da ieri si
aggiungono altri 140 dipendenti con parte della produzione che sarà trasferita in
P. Calia a pagina V
PROTAGONISTI L’imprenditore Antonio Forato con Roberto Bisa
Polonia. La conferma a tutte
le voci più negative è arrivata ieri durante il vertice tra
la direzione del Gruppo e le
rappresentanze sindacali.
In Australia con l’ultraleggero
il volo da Guinness di Forato
Fioretti a pagina XX
Ceron a pagina XII
OCCASIONI
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COLLE UMBERTO
Il funerale
poi la sorpresa:
niente tomba
De Nardi a pagina XXII
PAESE Macabra scoperta, è l’arto di un anziano dilaniato da un’auto
Straziato: gamba trovata dopo un anno
Macabra scoperta durante lo sfalcio dell’erba ieri
pomeriggio in via Verdi a Paese, a un centinaio di
metri dal passaggio a livello della linea TrevisoMontebelluna. Nel terreno di un rustico, a due
metri dalla sede stradale, sono state ritrovate le
ossa di una gamba. Quasi certamente è l’arto di
Antonio De Lazzari, 88 anni, dilaniato da un’auto
un anno fa a pochi metri di distanza. Il corpo
dell'anziano venne straziato e mutilato di una
gamba che, nonostante le ricerche, non fu
ritrovata. Fino a ieri.
Cendron a pagina XI
LA SCENA del tragico incidente di un anno fa
II
TV
Primo
Martedì 29 ottobre 2013
viabilità
e ambiente
Lega scatenata:
«Colpiti i poveri»
TREVISO - (P. Cal.) L'accusa uguale in
tutti gli interventi: «Avete fatto un'ordinanza che penalizza i più deboli, gli
anziani che non possono comprarsi un'auto nuova». Lega e Pdl si sono mossi
compatti contro la giunta e contro un'ordinanza che ritengono altamente penalizzante. La discussione durante il consiglio
comunale è stata accesa: De Checchi
(Pdl-Fi) ha parlato di provvedimento
«iniquo»; Iannicelli (Lista Gentilini) ha
sottolineato le «lamentele diffuse» precisando che «fatta in questo modo, la lotta
all'inquinamento non si può vincere».
Zampese (Lega) se l'è presa con l'intenzione di vietare i Panevin (in realtà diventato solo un «consiglio» confluito nel vademecum sui comportamenti virtuosi
ndr) e ha bollato l'ordinanza come «da
rifare». Infine Conte (Lista Gentilini) ha
chiesto meno vigili per i controlli sulle
auto inquinanti e più agenti per tenere
d'occhio le zone degradate del centro.
NIENTE SCONTI
IL PIANO ANTI-SMOG
Da ieri in vigore in città i divieti Posti di blocco dei vigili urbani:
13 automobilisti nella rete
per i veicoli più inquinanti
Controlli e multe: non si scherza
Manildo in Consiglio: «Provvedimento impopolare ma nessuno può dirsi penalizzato»
Paolo Calia
TREVISO
La prima giornata di ordinanza
anti-smog e di limitazioni del
traffico ha prodotto 13 multe e
45 auto fermate dagli agenti
della Polizia Locale per controlli e poi lasciate indenni. Viste le
premesse e i timori della vigilia
un debutto tutto sommato soft.
Non sono mancate le proteste,
tante, di chi ha dovuto stravolgere le proprie abitudini e inventarsi un modo per raggiungere
la città senza utilizzare la propria auto ritenuta inquinante
perché immatricolata prima del
2001. Ma niente che il sindaco
Giovanni Manildo e il vice, con
delega a viabilità e ambiente,
Roberto Grigoletto non avessero immaginato. Come del tutto
prevedibili sono stati gli attacchi ricevuti in Consiglio comunale dove Lega e Pdl hanno
accusato la giunta di aver fatto
un'ordinanza che penalizza le
fasce più deboli. Inevitabili i
battibecchi e le schermaglie
che, di certo, continueranno
anche nei prossimi giorni.
Grigoletto si è prodotto in un
lungo intervento per spiegare
sia la necessità di un provvedimento anti smog - «A ottobre
abbiamo già superato il limite
massimo di sforamenti di Pm10
consentiti in un anno e dal 2008
a oggi sono stati 253 i giorni
oltre la soglia» - sia per sottolineare come l'ordinanza non sia
così penalizzante. Manildo ha
poi ammesso: «È indubbiamente un provvedimento impopolare, ma necessario. E l'abbiamo
costruito in modo da non penalizzare nessuno».
Un concetto che Grigoletto,
strenuo difensore del provvedimento, ha ripreso e ampliato:
«Questa - ribadisce - è un'ordinanza che colpisce perché intendiamo farla rispettare. Ma di
certo non abbiamo nessuna intenzione di penalizzare le perso-
AL LAVORO Vigili sull’unità mobile
ne meno abbienti, le fasce più
deboli della società come gli
anziani che non possono cambiare l'auto. O che sia nostra
intenzione creare problemi a
operai e artigiani. Sono previste delle deroghe e chi deve
utilizzare l'auto per lavorare
può farlo».
Ieri il numero verde dedicato
al blocco è stato preso d'assalto:
«La maggior parte delle telefonate chiedeva informazioni su
come muoversi. È vero, alcune
sono state di protesta. Ma abbiamo dato la massima rassicurazione a chi era preoccupato per
come raggiungere il proprio
posto di lavoro. Non abbiamo
fatto altrettanto per la signora
che deve portare la bambina a
danza: in quel caso si può prendere l'autobus». Il vicesindaco
insiste sull'elasticità di questa
ordinanza: «Ci siamo solamente
limitati a compattare le deroghe dello scorso anno, tagliandone alcune esagerate e superflue. Ma le maglie di quest'ordinanza consentono, a chi non
può fare a meno dell'auto per
motivi di lavoro o di salute, di
ottenere un'autocertificazione e
quindi di circolare». Il prossimo anno si cercherà di fare un
passo in più: «Nel prossimo
LA NUOVA TANGENZIALE
Italia Nostra chiede spazio: «Consultateci»
TREVISO - Italia nostra prende carta e penna e
scrive al sindaco Giovanni Manildo, agli assessori Ofelio Michielan e Paolo Camolei e ai
presidenti delle commissioni Antonella Tocchetto e Giovanni Negro. La richiesta è di poter
essere ascoltati in commissione e di poter
prendere parte alle conferenze dei servizi e a
qualsiasi altro incontro futuro dedicato ai nodi
del prolungamento della tangenziale di Treviso e
IN VIA CASETTE
Italia Nostra
nella zona
di Monigo
che dovrebbe
essere
attraversata
dal 4. tronco
dell’opera
GRIGOLETTO
«Per portare
le bambine
a danza
ci sono i bus»
bilancio dovremo intervenire
sull'altro aspetto della questione, le fonti d'inquinamento fisse
come le caldaie. Dovremo prevedere degli incentivi per un
cambiamento quantomeno di
stile». Per l'immediato futuro
non esclude nulla: «Né che le
misure dell'ordinanza si possano ridurre a fronte di una
diminuzione dell'inquinamento
né che possano essere inasprite».
del Terraglio est. Anche come semplici uditori.
Tra le domande pure quella di poter avere, a
spese dell'associazione, una copia della documentazione di progetto completa presentata da
Veneto Strade. «Si informa che Italia nostra
Treviso, in collaborazione con altre associazioni
e comitati, provvederà a promuovere una campagna per l'informazione e la sensibilizzazione di
tutta la cittadinanza sui temi della mobilità
sostenibile - annuncia il presidente del gruppo
Romeo Scarpa - promuovendo raccolte di firme,
incontri con i consiglieri e i cittadini e convegni,
a cui sin d'ora invitiamo tutti gli interessati».
Mauro Favaro
Martedì 29 ottobre 2013
PrimoPiano
TV
III
SULLA STRADA In tanti al volante senza sapere dell’entrata in vigore dei limiti
E c’è anche chi chiede di fermare gli aerei: «Quelli fanno più danni all’ambiente»
«Ho la marmitta nuova»
Poilosalvalavisitamedica
SUL LIBRETTO
di circolazione
i dati
che aiutano
a capire
la classe
alla quale
appartiene
il veicolo
Mattia Zanardo
TREVISO
La paletta si alza davanti ad
una vecchia Punto, una Fiat
Uno, una vetusta Citroen. Primo giorno di divieti al traffico
anti-smog e prime multe: la
Polizia locale, "appostata" in
via Roma, in viale IV Novembre, lungo la Postumia e in
strada Sant'Angelo, ha fermato
45 automezzi. Tredici di questi
erano classificati al di sotto
della categoria Euro 3 e dunque è stata loro contestata la
relativa sanzione: 163 euro,
scontati a 114 euro e 10 centesimi, se i «rei» pagheranno entro
cinque giorni. Gli altri automobilisti hanno potuto proseguire
perchè viaggiavano su mezzi a
gas oppure dovevano recarsi al
lavoro o si muovevano per
esigenze mediche.
È il caso di una giovane
coppia intercettata in via Roma intorno alle 11: «Dobbiamo
andare in ospedale, per una
visita - spiega Fabio -. Veniamo da Marcon, ma non sapevamo nulla di queste limitazioni,
non abbiamo notato nessun
cartello. La mia macchina è
del 1994 ma ho cambiato la
marmitta da poco, dovrebbe
essere a posto, no?». Purtroppo
no, ma a «salvare» i due ragazzi stavolta è la prenotazione
dell'appuntamento medico: via
libera. Non va altrettanto bene
ad un immigrato di origine
africana: la sua Punto non
rientra nelle classi ammesse,
né lui nelle deroghe concesse.
Nella sola mattinata (lo stop
vale dalle 8.30 alle 12 e dalle 15
alle 19.30), la pattuglia blocca
dieci auto, elevando sette multe. Gli agenti, del resto, vanno
a colpo sicuro: «Guardiamo
soprattutto le targa - spiegano
-: quelle bianche, di vecchio
tipo, indicano quasi certamente un veicolo immatricolato
prima della direttiva in questione». Mentre i vigili consultano
la carta di circolazione sfrecciano un paio di vetture con la
targa incriminata, una betoniera, persino un furgone d'antan
dell'Esercito.
Molti dei fermati cadono dalle nuvole, nonostante i cartelli
ai confini comunali, gli avvisi
sui diplay luminosi lungo le
strade, le campagne sui media.
Tanti accostano per chiedere
informazioni: «Abito a Sant'Antonino, devo accompagnare
mia moglie, che è disabile, a
Noale. Come faccio?», sbotta
un signore. Chiede lumi un
macchinista delle ferrovie: «Di
solito mi muovo in bicicletta,
ma quando finisco tardi il turno devo venire in macchina».
Anche il sindaco di Silea, Silva-
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no Piazza, approfitta per aver
conferma che l'indicazione sul
libretto di circolazione corrisponda ad un'auto esclusa dai
divieti. Qualcuno protesta che
i limiti penalizzano solo chi
possiede veicoli datati e non
può permettersi di cambiarli:
«Mentre non si fa niente per
controllare le emissioni della
caldaie che da sole producono
il 40 % dell'inquinamento. E
gli aerei? Non inquinano?»,
attacca Manuel.
In tanti hanno telefonato
pure al numero verde comunale: più richieste di chiarimenti
che rimostranze, assicura il
vicesindaco Roberto Grigoletto. I vigili smontano il posto di
blocco: l'orario è scaduto, si
può sgasare liberamente.
SENZA SCAMPO
La polizia
locale
è andata
a colpo
sicuro
con i controlli
campione:
non è stato
difficile
individuare
i modelli
di auto
delle classi
Euro 1
e Euro 2
A scuola
Tempo pieno
senza "finestra":
genitori a piedi
TREVISO - (zan) Tra i più preoccupati per i limiti al
traffico ci sono i genitori studenti delle scuole
trevigiane: come andare a recuperare i figli che
terminano le lezioni al pomeriggio, in piena fascia
vietata. «Alla mattina non ci sono problemi: accompagno anche un altro ragazzo del paese ed essendo in
tre in auto possiamo circolare - conferma il genitore
di un allievo dell'Itis Fermi residente a Ciano del
Montello -. Ma una volta a settimana mio figlio
finisce alle 16: come posso passare a prenderlo?».
Domanda simile si pone anche il nonno di due
bambine, che frequentano, alle elementari Carmen
Frova, una classe a tempo pieno: «Mia figlia e mio
genero a quell'ora sono al lavoro. Di solito, le
riaccompagno io a casa: ma ho una vecchia Audi ed
ora non posso circolare. L'auto la uso per trasportare
i materiali per la mia officina: non vale certo la pena
comprarne una nuova». Lo stesso consigliere di
maggioranza Antonella Tocchetto, pur approvando
l'impianto generale dell'ordinanza, ha sollevato la
questione delle lezioni pomeridiane nelle scuole
cittadine in Consiglio comunale, chiedendo alla
giunta di prevedere un'apposita deroga.
IV
TV
Martedì 29 ottobre 2013
Martedì 29 ottobre 2013
Treviso
TV
V
SCANDALO NES A Tessera una corsia preferenziale per le valigette di un collaboratore del patron
Compianoaiutato:poliziottineiguai
Sospetti su due agenti dell’aeroporto di Venezia che avrebbero favorito la fuga di denaro all’estero
Paolo Calia
IL NUOVO FRONTE
TREVISO
La telefonata anonima, ricevuta la
scorsa settimana dal Gazzettino sul
caso dei milioni spariti dal caveau
della North East Services, potrebbe
avere fondamenta concrete. Una voce
maschile senza una particolare cadenza dialettale aveva svelato l'esistenza
in Procura di una lettera, anch'essa
anonima, che spiegava il modo in cui il
patron della Nes avrebbe portato
all'estero somme forse ingenti di denaro. E la Procura di Treviso ha cominciato a fare delle verifiche concentrandosi
su alcuni strani movimenti registrati
all'aeroporto veneziano di Tessera, dove negli ultimi mesi Compiano si
sarebbe presentato con una certa frequenza, accompagnato da un collaboratore e con una misteriosa valigetta che
non abbandonava mai.
Il "corvo" avrebbe spiegato che ad
accogliere l'imprenditore sarebbero
stati due agenti della Polizia di Frontiera. Sempre gli stessi. Uno dei due lo
attendeva al bar nei pressi del gate, a
due passi dai cancelli da dove si accede
agli imbarchi. Poi Compiano, il suo
collaboratore con la valigetta e l'agente, imboccavano i passaggi di servizio
teoricamente riservati solo agli addetti
e alle forze dell'ordine saltando bellamente tutti i normali controlli. Una
volta al di là delle barriere, il collaboratore si avviava con il suo misterioso
bagaglio verso i voli diretti nella capitale spagnola o in Baviera. Compiano e
l'agente invece se tornavano indietro
ripercorrendo a ritroso il tragitto
dell'andata. Il servizio dei due agenti
sarebbe stato ricompensato con orologi
Rolex e altri regali.
Sul caso sta investigando la Guardia
di Finanza di Treviso. Fin dall'inizio le
Le indagini si allargano
Vigilanzanelmirino
Sotto la lente d’ingrandimento il rapporto col Fisco
AGLI IMBARCHI
di Tessera
Compiano
e un
collaboratore
avevano
facile accesso
grazie a due
agenti che
spianavano
la strada
verso specifici
voli sui quali
veniva caricato
un misterioso
bagaglio
LE DESTINAZIONI
In volo verso Madrid
e la Baviera
Fiamme Gialle hanno ipotizzato che
Compiano trasferisse parte dei soldi
sotto la custodia della Nes in conti
esteri. E si parla di oltre 40 milioni di
euro. I finanzieri non hanno mai creduto che l'imprenditore li potesse aver
spesi solo per la sua sterminata e
incredibile collezione di auto, moto,
barche, biciclette da corsa, bob e,
novità dell'ultima ora, anche un distributore di carburante d'epoca. Ora nel
mirino della Procura ci sarebbero gli
spostamenti nel grande scalo veneziano. In queste ore a destare interesse
sono i due agenti citati: le loro posizioni
vengono accuratamente valutate dagli
investigatori.
IL PROCESSO Esperto della difesa rinuncia
Truffa milionaria all’Eefal:
la perizia diventa un rebus
TREVISO - (Ro) Colpo di scena nel processo per la maxi
truffa Efal: il contabile incaricato dalla difesa di
effettuare la perizia sui conti dell’ex ente di formazione
ha dovuto rinunciare all’incarico. Il motivo? Figurava tra
i creditori dell’Ente. Il processo, che dovrebbe riprendere oggi, potrebbe così ancora slittare e correre verso la
prescrizione, facendosi "beffe" delle parti civili tra le
quali la Regione Veneto (con Efal Roma e
Crm) che chiede un risarcimento di quasi
2 milioni di euro (80mila euro Efal mentre
Crm non ha quantificato il presunto danno). Truffa aggravata alla Regione: è
l’accusa che il pm Valeria Sanzari contesta agli ex vertici dell'ente di formazione,
nato nel 1972 e legato al Movimento
Cristiano Lavoratori. Al centro del procedimento ci sono Mario Ferrarelli, 83enne,
ex assessore Dc e direttore generale Efal,
di Treviso (avvocato Mauro Bosco, nella
foto), della figlia Mariacecilia, 47 anni, dipendente Efal,
di Treviso; del legale rappresentante dell’Ente (fino al 18
gennaio 2011) Fabrizio Busato, 51enne trevigiano, e del
coordinatore Alessandro Fort, 49enne, di Noale (anche
componente del Cda Vita Nova Scarl). Tra il 2005 e il
2010 gli imputati, con ruoli e responsabilità diverse,
avrebbero incassato fondi europei per corsi di formazione mai organizzati per circa un milione e 800mila euro.
TREVISO - (P. Cal.) Ormai la crisi della North East
Services sta minando l'intero impero Compiano. Gli investigatori della Guardia di Finanza hanno messo nel mirino
anche la Vigilanza Compiano, fino a oggi società ritenuta al
sicuro e non toccata dalla bufera che sta imperversando
sulla Nes. In questi giorni è cominciata la verifica dei conti
dell'azienda che porta il nome della famiglia: un passo
inaspettato anche se temuto fin dal primo giorno.
Le indagini per ricostruire i movimenti del denaro stanno
facendo grossi progressi, a quanto pare, potrebbero esserci
dei problemi di natura fiscale anche per la
Compiano. Del resto, nonostante le divisioni nette tra l'attività di una società e l'altra,
a gestirle entrambe erano i componenti
della stessa famiglia. Luigi Compiano poi,
dopo la morte del padre Arnaldo, aveva
preso la guida dell'impero pur mantenendo formalmente il ruolo di amministratore
delegato della Nes. Ma i finanzieri sono
abbastanza sicuri che avesse grande voce
in capitolo anche sulle vicende dalla
Vigilanza, ora ufficialmente passata nelle
mani del fratello Marco.
I primi riscontri effettuati sui conti
avrebbero fatto emergere delle incongruenze dal punto di
vista fiscale. Gli approfondimenti però sono solo all'inizio,
non è ancora possibile prevedere quali conseguenze ci
potranno essere. Di certo questi accertamenti rappresentano un altro duro colpo per il gruppo Compiano, fino al mese
scorso leader indiscusso del settore sicurezza e trasporto
valori. La Vigilanza era fin qui rimasta indenne dai
contraccolpi della vicenda Nes: qualche cliente l'aveva
anche perso ma, anche grazie al lavoro di Marco, la società
era sempre riuscita a evitare il peggio. Fino a oggi.
VI
TV
Treviso
Martedì 29 ottobre 2013
INCUBO INFLUENZA L’Usl comincia dalle fasce più deboli
La scuola
Corsi universitari
con crediti in palio:
il "Duca" sperimenta
TREVISO - (m.f.) L'università entra al
Duca degli Abruzzi. A partire da
quest'anno gli studenti del triennio
intenzionati a specializzarsi in alcune
materie avranno la possibilità di seguire delle lezioni tenute da docenti della
facoltà di lettere e filosofia di Cà
Foscari. Non solo per cultura personale. Alla fine dei corsi, infatti, il superamento di un esame ad hoc consentirà
ai ragazzi di mettersi già in saccoccia
dei crediti formativi spendibili una
volta entrati nell'ateneo veneziano.
Una sorta di "primina" dell'università,
insomma.
«Per gli studenti che decideranno di
potenziare a livello esperto le loro
competenze nelle discipline umanistiche - annuncia la scuola di via Caccianiga - il liceo condurrà dei percorsi di
eccellenza, grazie ad apposite lezioni
in collaborazione con docenti di Cà
Foscari». Non è tutto. Di accordo in
accordo, il Duca degli Abruzzi ha
siglato una convenzione anche con i
musei civici di Venezia e con il museo
del patriarcato per condurre un progetto di alternanza scuola-lavoro nell'ambito dei beni culturali.
«Gli studenti approfondiranno i nostri giacimenti storico-artistici come
specifica opportunità occupazionale e
imprenditoriale in chiave internazionale - chiudono dall'istituto - la modalità
dell'alternanza scuola-lavoro è già decollata nel liceo anche per quanto
riguarda gli indirizzi scientifico ed
economico, in partnership con Unindustria ed alcune aziende».
Giàincasa60miladosi
partono le vaccinazioni
TREVISO
IL DIRETTORE
sanitario
dell’Usl 9
Michele
Tessarin
GLI STUDENTI
del "Duca"
avranno
la possibilità
di seguire
lezioni tenute
da docenti
della facoltà
di lettere
e filosofia
di Cà Foscari
I DRAMMI
DEL CARCERE
TREVISO - L'indulto non
risolve il problema del sovraffollamento delle carceri. Ne è convinto don Piero
Zardo, cappellano della casa circondariale di Santa
Bona. Una posizione critica, quella del sacerdote,
riportata anche in un foglietto che in questi giorni
è in distribuzione nelle chiese di Treviso. «Anche qui
dopo l'ultimo inulto del
2006 - spiega - in 12 mesi la
popolazione detenuta era
tornata ad assestarsi sui
numeri precedenti, con una
L’OBIETTIVO
Mauro Favaro
Pronta la campagna vaccinale contro l'influenza.
L'Usl di Treviso ha acquistato 60 mila dosi di vaccino e
stilato il calendario per la
distribuzione. Dal 4 al 25
novembre i dottori di base
vaccineranno tutti gli anziani e le persone con meno di
65 anni con problemi di
salute che l'influenza potrebbe complicare.
«La campagna è rivolta
principalmente alle persone anziane, a partire dai 65
anni, alle donne in gravidanza e alle persone che soffrono di malattie croniche spiega Michele Tessarin, direttore sanitario dell'Usl 9 con essa ci si propone di
ridurre i casi gravi e la
mortalità legate alle complicanze dell'influenza. Potranno ricevere gratuitamente
la vaccinazione anche i familiari delle persone gravemente ammalate».
Tra le altre, le patologie
per le quali è fortemente
raccomandata la vaccinazione antinfluenzale sono le
malattie croniche dell'apparato respiratorio, malattie
dell'apparato cardiocircolatorio, diabete, insufficienza
renale cronica, tumori, immunosoppressione e patologie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici. Sempre a
partire dal 4 novembre, durante le normali sedute gli
operatori degli ambulatori
vaccinali del servizio igiene
pubblica vaccineranno bambini e adolescenti a rischio.
Successivamente si svolgeranno, secondo il calendario
scaricabile dal sito dell'Usl,
apposite sedute vaccinali
Ridurre i casi
di mortalità
delle persone
a rischio
per gli adulti appartenenti
alle altre categorie considerate a rischio e per i quali la
vaccinazione è gratuita: donne nel secondo e terzo trimestre di gravidanza, persone
ricoverate in strutture per
lungodegenti, medici e per-
sonale sanitario, familiari a
contatto di soggetti ad alto
rischio, addetti a servizi
pubblici di primario interesse collettivo e personale,
per motivi di lavoro, a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali
non umani. «La vaccinazione - chiude
Tessarin - è
raccomandata al personale sanitario, di assistenza e al
personale di
servizi essenziali, quali scuola, forze dell'ordine e pubblica amministrazione.
Per il personale sanitario in particolare, rappresenta un atto di
responsabilità finalizzato
non solo alla protezione individuale, ma anche a garantire la sicurezza dei pazienti
che potrebbero essere danneggiati dal contagio».
IL SEMINARIO
Da 6 anni nel tunnel della crisi
Feltrin fotografa la realtà
TREVISO - Sono trascorsi sei anni dall’inizio della crisi finanziaria
poi diventata produttiva. Continuano a permanere forti incertezze
e preoccupazioni per il futuro di imprese e famiglie. Per capire le
evoluzioni in atto nel sistema produttivo e sociale, la Cna di
Treviso nella sede di viale della Repubblica organizza stasera alle
20.45 il seminario “L’evoluzione del sistema socio-economico
trevigiano e veneto”. Relatore il professore Paolo Feltrin, docente
all’Università di Trieste. Verranno trattati i temi della struttura e le
dinamiche demografiche, l’evoluzione del nostro sistema produttivo, la domanda estera e l’internazionalizzazione delle imprese, le
tendenze economiche nazionali e locali. Ingresso libero.
«L’indulto non migliora la situazione»
il cappellano fa propaganda nelle chiese
L’EMERGENZA Le carceri scoppiano
recidiva tra coloro che avevano beneficiato del provvedimento di circa il 30 per
cento». Dopo un anno, insomma, si è punto e a capo.
O quasi. «È probabile che
questo intervento politico
arrivi in porto (un nuovo
inulto, ndr), ma si tratta di
un fatto assolutamente disancorato dalla realtà carceraria - è la sua analisi che chiede invece l'adozione di misure urgenti e complessive, non solo per risolvere il problema del sovraffollamento ma anche dell'efficacia dell'azione rieducativa e del reinserimento dei
detenuti nel territorio».
«L'indulto svuota momenta-
neamente gli istituti di pena - aggiunge - ma lascia in
tutti la percezione che »in
qualche modo si può scapolare la giustizia", aumentando i contrasti e le rivendicazioni". Treviso non è un'isola felice. A detta del sacerdote, però, la situazione è
finalmente migliorata. «La
capienza è di 130 posti,
quando va bene i detenuti
sono il doppio ma in alcuni
momenti siamo arrivati anche a 310 persone - conclude - tuttavia ci sono molte
iniziative meritorie, specie
quelle che riguardano la
scuola, il lavoro e la cultura. È migliorato il clima
complessivo: gli insegnanti
operano con attenzione e
competenza e la cooperativa Alternativa con impegno, nonostante le fatiche,
continua a cercare opportunità per rimanere e creare
posti di lavoro». E in questo
contesto l'indulto potrebbe
fare più male che bene.
M.F.
Treviso
Martedì 29 ottobre 2013
VII
TV
IL RAID La banda ha aperto un buco e ha messo le mani su tutto l’incasso dei videopoker
Giù il muro: poi svuotano le slot
Irruzione notturna con la mazza all’osteria "Farmacia dei Sani" in piazzale Burchiellati
Andrea Zambenedetti
TREVISO
LA TITOLARE
Romina Palludo
ha scoperto
la "visita"
dei ladri
domenica
mattina
Ieri era già
dietro al banco
Banda del buco in azione la
notte scorsa in città, a finire nel
mirino dei malviventi un'osteria
che si affaccia su piazzale Burchiellati. I banditi sono entrati
dal portoncino d'ingresso del
palazzo al civico 8 e una volta all'interno,
a colpi di mazza, hanno demolito il muro
che divide il
palazzo dal retrobottega
dell'osteria
"Farmacia dei
sani". A scoprire il raid è stata la titolare
che assieme al
fratello da poco più di un
anno gestisce
il locale. Al suo arrivo, domenica mattina, Romina Palludo ha
trovato tutto a soqquadro. Carte
dei cioccolatini ovunque, calcinacci a terra e slot machine
divelte a colpi di martello. I
banditi che hanno agito dimostrando di conoscere bene i
locali e di non temere di essere
sorpresi, non hanno risparmiato
neppure il registratore di cassa
nel quale erano rimaste solo
poche monetine dopo la chiusura. Secondo quanto ricostruito
dai gestori il colpo sarebbe
andato a segno nella notte tra
sabato e domenica. Prestando
la massima attenzione a non
fare troppo rumore i banditi
sono penetrati nella struttura e
poi a colpi di mazza hanno
buttato giù muro e piastrelle. Il
pertugio è ancora visibile e
misura una cinquantina di centimetri: evidente che chi è entrato nel locale fosse dunque di
corporatura esile. Dentro al bar
i banditi si sono concentrati
prima sui videopoker. Non si
sono limitati a cercare i soldi
ma hanno anche colpito e mandato in frantumi il vetro riuscendo solo in un secondo momento
a mettere le mani sulle cassette
di sicurezza che raccolgono le
monete delle giocate. Non contenti si sono poi diretti verso il
bancone dove hanno scelto di
prendere diversi cioccolatini
che hanno mangiucchiato gettando le cartacce a terra. «Ho
capito in pochi istanti cosa fosse
successo - racconta la titolare
che non si è persa d'animo -.
Subito ci siamo messi al lavoro
per ripristinare quanto è stato
danneggiato e riprendere l'attività del bar». Se il bottino del
furto (la conta non è ancora
terminata) potrebbe aggirarsi
sul migliaio di euro, è verosimile che i danni siano invece
molto più ingenti. Oltre ai due
videopoker distrutti c'è anche il
muro da riparare. Sull'accaduto
Truffa
sulle auto:
patteggiano
venti mesi
GOLOSI
A ruba anche
i cioccolatini
indagano le forze dell'ordine
che dopo aver eseguito il sopralluogo e parlato con la titolare
del locale sperano ora di ricavare qualche elemento utile all'indagine visionando i filmati delle telecamere a circuito chiuso
della vicina farmacia. Proprio
quegli occhi elettronici potrebbero aver registrato qualche
dettaglio utile a permette di
risalire agli autori del blitz.
I DANNI
Per non
destare
sospetti
all’esterno
i ladri hanno
abbattuto
un muro
interno
per entrare
nell’osteria
di piazzale
Burchiellati
IL RAGGIRO Il truffatore è un romeno: la polizia lo ha intercettato su segnalazione di un residente
Vendeva falsi anelli d’oro agli anziani: preso
TREVISO - (an.zam.) Un vero e
proprio campionario composto da
una ventina di anelli luccicanti da
esibire porta a porta. Solo che al
posto di essere in oro come lui
andava raccontando erano di un
metallo ben più comune, probabilmente ottone. Sono stati gli agenti
delle volanti della questura di Treviso a scoprirlo dopo aver ricevuto la
telefonata di un residente in via
Montello che aveva notato ci fosse
qualcosa di strano in quella vendita
porta a porta di gioielli. L'uomo ha
descritto alla centrale del 113 un
quarantenne con la pelle di colore
olivastra. Arrivando nella via i poliziotti hanno immediatamente individuato l'uomo che a sua volta, notando
la pattuglia, ha velocemente messo
in tasca il fornito campionario.
Un'azione che per quanto repentina
non è passata inosservata ai poliziotti che hanno provveduto a denunciarlo per tentata truffa. Proprio in quel
frangente i poliziotti hanno scoperto
che l'uomo, originario della Romania, ha una certa esperienza in
materia di truffe agli anziani. Appena cinque giorni fa aveva raccolto
un'altra denuncia per un episodio
analogo. Proprio a questo proposito
IL CASO
Rissa a colpi di spranga all’Havana:
manca il cancelliere e il processo salta
Roberto Ortolan
TREVISO
Incredibile ma vero: manca il
cancelliere e così salta il processo per gli imputati per rissa.
Ancora più incredibile il fatto
che l’udienza, in programma
ieri mattina, era stata aggiornata a metà pomeriggio. Ma quando avvocati difensori, imputati
e giudici si sono ritrovati in
aula si sono resi conto che era
stato uno sforzo inutile. Al
giudice Michele Vitale, scusato-
PATTUGLIA
Decisivo
l’ntervento
per fermare
il truffatore
la Questura invita chiunque abbia
dei dubbi a contattare il 113 e a
richiedere l'invio sul posto di una
pattuglia. Inviti che nelle scorse
settimane hanno anche permesso a
un anziano di difendersi da un tentativo di truffa perpetrato da un falso
agente del gas. In quel caso l'ottantenne era riuscito a far allontanare il
bandito e aveva contestualmente avvertito i poliziotti. Anche nel caso di
ieri mattina, in via Montello, è stata
la prontezza di riflessi di un cittadino a costringere il truffatore a ripiegare a rimediare la seconda denuncia nel giro di appena cinque giorni.
TREVISO - (Ro) Dieci
mesi di reclusione e
600 euro di multa ciascuno: è la pena che
Angelo ed Enrico Gastaldo hanno concordato con il pm Valeria
Sanzari, davanti al giudice Leonardo Bianco. Il magistrato ha
invece ritenuto troppo
bassa la pena (sei mesi) accordata al terzo
imputato Renzo Gastaldo e ha così rinviato gli atti in Procura
perché venga ridefinito un nuovo accordo,
con sentenza affidata
ad un altro giudice.
Alle parti civili (una
delle quali ha ritirato
la querela, dopo aver
ottenuto le spese) il
giudice ha riconosciuto il pagamento delle
spese di costituzione.
Assistiti dall’avvocato Andrea Gritti, quali
soci di una carrozzeria con sede alle porte
di Treviso i tre imputati, padre e due figli,
avrebbero "taroccato"
il contachilometri di
alcune auto che avevano messo in vendita,
facendo credere a svariati clienti di star
comprando un’auto sì
usata, ma seminuova,
quando invece aveva
percorso centinaia di
migliaia di chilometri.
Nella sostanza avrebbero architettato, con
metodo abbastanza sofisticato, una truffa,
procurandosi un ingiusto profitto.
IN TRIBUNALE qualche problema
si con i presenti, non è rimasto
che aggiornare i tre procedimento programmati nel pomeriggio.
Al centro del processo per
rissa ci sono Fiore Ricci, 23
anni, di Albignasego (Padova);
Shon Battistuzzi, 23 anni, di
Creazzo (Vicenza); Mattia
Major, 22 anni, di Vedelago; e
Maveric Cassol, 23 anni, di
Vicenza. Il 18 ottobre 2009 al
pub Havana di Treviso, i quattro imputati - assistititi dagli
avvocati Alessandra Nava, Stefania Bertoldi e Carlo Augenti -
avrebbero partecipato a una
rissa, iniziata all’interno del
locale e poi proseguita all’esterno, durante la quale si sarebbero presi a calci e pugni, ma
anche colpiti con delle spranghe. Una rissa furibonda che
termino con tre persone ferite
che dovettero essere medicate
in ospedale. Tra i feriti anche
l’addetto della sicurezza
dell’Havana: l’uomo, intervenu-
to per placare gli animi, venne
colpito da un pugno ad un
occhio, riportando una contusione che venne giudicata guaribile in 5 giorni. Il solo Battistuzzi, infine, deve rispondere
anche di resistenza a pubblico
ufficiale per essersi scagliato
contro gli agenti della Questura, accorsi per sedare la rissa,
che dovettero ammanettarlo
per ridurlo a più miti consigli.
VIII
TV
Treviso
LA BOCCIATURA
No della commissione Via
al raddoppio del Canova
Martedì 29 ottobre 2013
I RETROSCENA
Nuovi elementi sui motivi
del parere contrario
«Ambiente ignorato»
ERomahadettostop
L’INCONTRO
Paolo Calia
TREVISO
Una documentazione parziale.
Insufficiente per valutare l'impatto ambientale dell'ampliamento del Canova progettato
dalla Save. Questa è la principale motivazione alla base del no
- seppur provvisorio - espresso
dalla Commissione Via del Ministero dei Trasporti. A poco a
poco trapela la verità sul giudizio dei commissari che ha dato
fuoco alle polveri della polemica e spinto il presidente della
Save Enrico Marchi a minacciare la chiusura totale dello scalo
trevigiano. La Via ha giudicato
la parte tecnica del Master
Plan arrivato da Venezia perfetta e l'impiego dei 130 milioni
d'investimenti spiegato nei minimi dettagli; ma ha clamorosamente bocciato il capitolo dedicato all'impatto ambientale giudicandolo carente. Il testo ufficiale del parere della commissione lo si avrà solo tra una
settimana. Ma già adesso è
possibile inquadrare il problema. Alla fine del processo di
ampliamento ipotizzato da Save - quindi dopo aver realizzato
una nuova torre di controllo,
una seconda pista per il rullaggio, una nuova caserma dei
Vigili del Fuoco e mille altre
migliorie tecniche - l'aeroporto
Il fronte del no
«Più turisti
durante
la chiusura»
TREVISO - (mf) «Nel
periodo di chiusura
dell'aeroporto, il numero di turisti nella Marca
è addirittura aumentato». Risponde così il comitato contro l'ampliamento del Canova alla
decisione della Confcommercio di schierarsi a sostegno di
Save/AerTre. «Difendono le proprie azioni e le
poltrone in AerTre invece di difendere commercianti e artigiani - va
giù duro il gruppo guidato da Faraoni - facendo
inutili proclami di sviluppo insostenibile, visto che la commissione
Via ha bocciato totalmente il progetto».
Manildo
e Marchi:
«Troveremo
una soluzione»
potrebbe teoricamente gestire
8 voli all'ora per 24 ore e per
365 giorni. Fatti due conti:
oltre 70mila voli all'anno. Questa la capacità teorica del nuovo Canova. Una cifra impressionante ma che non deve trarre
in inganno. Si tratta infatti di
pura teoria. Per calcolare l'esatto numero di movimenti servono altri parametri come i dati
sui parcheggi previsti, sulla
gestione dei passeggeri, studi
sulla viabilità, sui livelli d'inquinamento acustico, atmosferico
e ambientale. Tutte cose che la
commissione ha chiesto di approfondire. Da qui la bocciatura e l'affermazione che il numero di voli adatto al Canova è il
tetto dei 16.700 noto da tempo;
anche se ormai si arriva tranquillamente a 20mila.
La partita è però ancora tutta
da giocare. E ieri mattina Marchi è andato a trovare il sindaco Giovanni Manildo: «È stato
un incontro positivo - ha spiega-
CONTATTO
Ieri mattina
incontro
fra Enrico
Marchi
(foto in alto)
e Giovanni
Manildo
dopo
la bocciatura
del Master
plan
to Marchi - c'è la volontà di
affrontare i problemi valutando tutte le possibilità. L'ipotesi
di chiusura? Sedicimila movimenti all'anno rendono l'aeroporto antieconomico. Dobbiamo capire quali sono le dimensioni che consentano un numero di voli adeguato senza causare problemi.
Ricordiamo
che una struttura del genere è fondamentale per
qualsiasi territorio.
Il
futuro? Aspettiamo di leggere la Via.
Adesso è importante che
ci sia un atteggiamento costruttivo per
affrontare i vari problemi». E
di aeroporto si è parlato molto
anche in consiglio comunale
con Lega e Pdl schierati a
difesa dell'ampliamento e la
maggioranza più propensa a
difendere uno sviluppo sostenibile: «Il colloquio con Marchi è
stato positivo - sottolinea Manildo - approfondiremo le scelte
della Via tenendo ben presente
che l'unico sviluppo possibile è
quello sostenibile».
A Quinto
Dal Zilio sfida
anche i big leghisti
«Non ho vincoli»
QUINTO - Mauro Dal Zilio, sindaco di
Quinto, è l'unico all'interno della Lega
che si batte contro il piano di raddoppio
dell'aeroporto. E per il momento ha
vinto. Zaia (nella foto assieme al sindaco) e Muraro brontolano per il mancato
timbro sul master plan da 131 milioni.
«Sto con Marchi - sottolinea il presidente della Provincia - impedire lo sviluppo del Canova è una mazzata per la
nostra economia. Invieremo a Roma
una nota ufficiale sottolineando che lo
scalo è strategico per il nostro territorio in crisi». Ma Dal Zilio inserisce il
"niet" della commissione Via nella lista
degli obiettivi centrati. «Non mi importa cosa dicono gli altri anche se del mio
stesso partito - punge - . Tanto più che
nessuno mi ha mai cercato o chiesto
nulla». Nemmeno sabato quando lui e
Zaia si sono incrociati
all'inaugurazione di una
scuola a Morgano. «Sono
stato eletto a Quinto e
rispondo ai miei cittadini mette in chiaro Dal Zilio vado avanti per la mia
strada senza indicazioni
da parte della Lega: non ho
vincoli né debiti morali».
Per lui c’è un paletto inamovibile: l'aeroporto è fatto per operare al massimo
16.300 voli all'anno. E quasi tutti passano sopra i tetti
di Quinto. Per questo ha presentato
osservazioni al master plan - che avrebbe portato i voli a circa 30 milacontribuendo in modo fondamentale a
formare il parere negativo della commissione Via. E per questo ha chiesto
interventi di mitigazione per 12 milioni
a fronte dell'eventuale superamento del
limite dei movimenti. E per questo ha
battuto cassa domandando i danni per
gli anni in cui il tetto dei voli è stato
sforato. Altro che ordini di scuderia.
Mauro Favaro
L’ECONOMIA E il sindacato pensa ai lavoratori: «La situazione è seria»
Pozza:«Incoscientebuttaretutto»
Un colpo durissimo all'occupazione e all'economia. Se la
"guerra del Canova" dovesse
concludersi con la chiusura, o
un ridimensionamento dello
scalo, per le categorie economiche sarebbe una disfatta.
«Siamo molto preoccupati conferma Siro Martini della
Uil Trasporti -. La situazione è
seria. All'aeroporto lavorano
circa 150 dipendenti senza
contare quelli dell'indotto: devono essere tutelati». Già una
quindicina di contratti a termine non sono stati rinnovati,
nelle scorse settimane, proprio per l'impasse burocratico
sul numero di voli consentiti,
oltre che per la generale riduzione del traffico. I sindacati
hanno in programma un'assemblea a breve e sono pronti
ad altre iniziative.
Tra i più duri gli imprendito-
Dagli albergatori agli artigiani: «Lo scalo va potenziato»
PASSEGGERI in partenza
ri del turismo: «Ci riempiamo
la bocca di terziario, sviluppo
sostenibile, nuova economia
per il territorio trevigiano sottolinea Federico Capraro
del Gruppo albergatori Con-
fcommercio -, ma non potenziamo una infrastruttura cruciale per il settore». Capraro,
insieme ai vertici dell'associazione, assicura che gli operatori non cederanno «a questo
ricatto» e accusa anche le
amministrazioni locali: «Quando è stato il momento di incassare oneri di urbanizzazione
per costruire a ridosso di uno
scalo, lì presente da decenni,
hanno dato le concessioni, oggi si fanno paladini dell'impatto ambientale. L'amministrazione di Quinto, ad esempio,
solo qualche anno fa, ha autorizzato la realizzazione di un
grande hotel proprio in base al
presupposto di servire l'aeroporto sul piano ricettivo. Ed
ora blocca lo sviluppo dello
scalo».
Non sarebbe solo il turismo
a soffrire ma l'intera economia. Ne è convinto Mario Pozza, presidente della Confartigianato della Marca, ma anche rappresentante della Camera di commercio (che detiene il 4,9% delle azioni) nel cda
di AerTre. «La globalizzazione
è la carta vincente per uscire
per la crisi e l'aeroporto è
fondamentale per favorire
una dimensione internazionale alle nostre imprese - nota
Pozza -. Serve un'infrastruttura efficiente e funzionale con
viabilità e collegamenti. Mi
pare da incoscienti rinunciare
a 131 milioni di euro: è incomprensibile che ci sia chi festeggia per la chiusura dell'aeroporto».
SanBiagioVillorbaPovegliano
Martedì 29 ottobre 2013
SAN BIAGIO DI CALLALTA - (l.p.)
Traffico in tilt ieri pomeriggio poco
dopo le 14, lungo la Callalta, a San
Biagio, per un incidente frontale che ha
coinvolto due auto, una Ford Focus
condotta da una 57enne di Treviso,
M.D.C., e un'Opel Agila su cui viaggiavano una 82enne, C.F., sempre del capoluogo, e la sorella. Il sinistro si è verificato
all'altezza della provinciale che conduce
a Rovarè, davanti all'ex ristorante Monreal. Quel tratto della Postumia è stato
da poco asfaltato, la segnaletica orizzontale non è ancora stata tracciata, e per
SAN BIAGIO
Schianto tra auto:
tre donne ferite,
Postumia in tilt
I RILIEVI
dell’incidente
di ieri
pomeriggio
(Rete Veneta)
TV
IX
questo toccherà alla polizia locale di
San Biagio stabilire chi abbia invaso la
corsia causando lo scontro frontale.
Secondo una prima ricostruzione, la
Ford proveniva da Ponte di Piave,
mentre l'Opel arrivava da Treviso. Difficoltoso il soccorso della conducente di
quest'ultima vettura, rimasta incastrata
nell'abitacolo. Tutte e tre le donne sono
state trasportate in ambulanza al Ca’
Foncello, nessuna fortunatamente in
gravi condizioni. Caotica la situazione
del traffico, con lunghe code che si sono
formate in entrambe le direzioni.
SAN BIAGIO Motoseghe in azione ieri in piazza San Lorenzo, residenti contrariati: «Gli alberi erano sani»
Giù i pini di Rovarè:
parrocchia nel mirino
Lina Paronetto
IL SACERDOTE
SAN BIAGIO DI CALLALTA
Addio ai pini marittimi di
piazza San Lorenzo. Ieri mattina gli abitanti del centro di
Rovarè si sono svegliati al
rumore delle motoseghe che
abbattevano gli alberi, una
dozzina, che facevano da cornice alla chiesa parrocchiale.
Ed è stata subito rivolta. «Perché l'avete fatto? - tuona l'ex
consigliere provinciale Alessandro Cenedese - Perché abbattere piante sane, che erano
lì da cinquant'anni? Vorrei
sapere chi ha ordinato questo
scempio». E come lui la pensano altri che, arrivando in piazza, hanno alzato gli occhi
senza più vedere le chiome
degli alberi. «Ci mettono anni
per crescere, poi vengono tagliati cosìà Erano la bellezza
della piazza». E ancora: «Senza pini non è più la nostra
piazza». Veder cadere le piante a una a una è stato uno
spettacolo che in molti si sarebbero risparmiati. Non erano malate, né malandate. Eppure per la parrocchia, proprietaria del terreno, era necessario farlo: le radici degli
alberi stavano sollevando
l'asfalto. «Stavano rovinando
il manto - spiega il parroco
don Paolo Furlan - in un'area
a cui accedono ogni giorno
molte persone». Non solo dunque una questione estetica o
«Le radici
si sollevavano
e costituivano
un pericolo»
di manutenzione: la paura della parrocchia era che qualcuno potesse inciampare e farsi
male. Il Comune dal canto suo
ha autorizzato l'intervento:
«Non si tratta di un semplice
MEZZO SECOLO
i pini marittimi
erano ormai
familiari
per la frazione
di Rovarè:
il loro
abbattimento
è stato
contestato
da più parti:
«Assurdo,
quelle piante
erano sane»
VILLORBA / POVEGLIANO Terralta Veneta: su Facebook apre la pagina "diamoci un bel nome"
Fusione, le osservazioni entro il 9 novembre
Mauro Favaro
VILLORBA / POVEGLIANO
Il 9 novembre. È questa la prossima scadenza
nel processo di fusione di Villorba e Povegliano, avviato la settimana scorsa dai due consigli
comunali. Entro questa data, visto che le
delibere sono state pubblicate congiuntamente
il 25 ottobre, cittadini, gruppi e associazioni
potranno presentare osservazioni riguardanti
il «matrimonio» tra i due Comuni. Insomma,
chi ha qualcosa da dire lo faccia adesso o taccia
per sempre. O almeno sino a quando non si
pronuncerà la Regione. Di certo lo faranno i
quattro residenti che hanno messo in piedi un
petizione per evitare che il nome del nuovo
paese sia Terralta Veneta, come indicato nella
VILLORBA
Multa e pattuglia oltraggiata
Amadio risarcisce: prosciolto
VILLORBA - (l.a.) Risarcisce
poliziotti e ministero per il
comportamento poco urbano
tenuto durante un controllo
stradale e viene prosciolto
dall'accusa di oltraggio a pubblici ufficiali. È arrivata ieri
in Tribunale a Treviso la sentenza nei confronti di Raimondo Amadio, leader del team
abbattimento - chiarisce il
sindaco Alberto Cappelletto ma di un piano di riqualificazione della piazza, che prevede la sostituzione dei pini con
piante autoctone». Come lecci, fa sapere il parroco, e
roveri, gli stessi che hanno
dato il nome al paese di Rovarè. Ma questo non consola chi
ieri ha assistito alla fine dei
pini: «Certo - conclude Cenedese - verranno piantati nuovi
alberi, ma io, alla mia età, in
questa piazza, piante di queste dimensioni, alberi di cinquant'anni, non farò più a
tempo a vederne».
sportivo "Villorba Corse" che
doveva rispondere di avere
insultato davanti a più persone una pattuglia della
Polstrada di Vittorio Veneto
che durante un controllo notturno avvenuto un paio d'anni
fa gli contestò una violazione
al Codice della Strada. Amadio, infastidito dalle modalità
seduta congiunta dei consigli comunali. La
raccolta di firme continua con un testa a testa
tra Villa Pieve e Villa Paula. Più indietro
Glaura e la stessa Terralta. È stata anche
aperta una pagina su Facebook dove sono
indicati i luoghi in cui è possibile firmare e
indicare il nome preferito. Basta cercare
"Diamoci un bel nome". «Abbiamo già riempito
diversi fogli firme - spiegano gli organizzatori siamo fiduciosi di raggiungere un buon numero che permetta ai cittadini di essere ascoltati
in Regione». Scaduta la deadline del 9 novembre, la parola passerà alla Regione che potrà
rivedere il progetto e decidere in via definitiva
il nome del nuovo comune. Dopodiché Zaia
sarà chiamato a indire il referendum, che
probabilmente si terrà già nel mese di gennaio.
di recupero della sua auto,
avrebbe aggredito verbalmente gli agenti Maravai e Posocco che si sono costituiti parti
civili per chiedere il risarcimento del danno nel processo
con rito abbreviato celebrato
ieri. Il legale dei due agenti ha
fatto presente che l'imputato
ha corrisposto prima del giudizio una somma considerata
«non totalmente riparatoria»
dai componenti la pattuglia.
Si tratta di 500 euro versati
ciascun poliziotto e di altri
mille andati al Ministero
dell'Interno, loro ente di ap-
partenenza. L'avvocato Luigi
Fadalti, difensore di Amadio,
ha chiesto l'estinzione del reato per intervenuto risarcimento o la restituzione degli atti al
pubblico ministero perché valuti la trasformazione dell'accusa dall'oltraggio alle meno
gravi ingiurie, reato di competenza della magistratura onoraria. Il pm ha chiesto per il
leader di Villorba Corse 6
mesi di reclusione. Il giudice
Piera De Stefani ha invece
disposto il non luogo a procedere avendo Amadio interamente riparato il danno.
VILLORBA
Sesso con la lucciola:
40enne a processo
VILLORBA - (Ro) Contatta una
prostituta, si accorda sul prezzo
della prestazione sessuale e poi
si apparta per consumarla. È a
quel punto che scatta la trappola e interviene la polizia che lo
pesca con i pantaloni abbassati
nell’auto e lo denuncia per atti
osceni in luogo pubblico. È questa, in sintesi, l’accusa che la
Procura di Treviso contesta ad
un 40enne residente nell’Opitergino Mottense. Alla sbarra, con
lui, anche la squillo romena,
attualmente irreperibile. Ieri
l’avvocato difensore Domenico
Manfren ha chiesto e ottenuto il
processo con rito abbreviato. Il
giudice Leonardo Bianco, accogliendo la richiesta difensiva,
ha rinviato gli atti alla Procura
per il 40enne, mentre la prostituta tornerà in aula il prossimo
giugno. Da quanto sostenuto
dall’accusa, l’uomo, a fine 2011,
si sarebbe appartato in auto, nel
retro di un’area di servizio a
Villorba, per consumare un rapporto con una prostituta, rendendosi protagonista di atti osceni
in luogo pubblico.
X
TV
Mogliano
Martedì 29 ottobre 2013
MOGLIANO - (N.D.) Ancora un caso di inquinamento ambientale ad opera di gente senza
scrupoli. Nei giorni scorsi sono dovuti intervenie
i vigili del fuoco per piazzare i classici "salsicciotti" arrorbenti del materiale oleoso che era stato
sversano nel fossato dei Terraglio all'altezza del
ponte sul fiume Zero alle porte di Mogliano. Le
vistose chiazze di idrocarburi (olii esausti) sono
stati bloccati prima che confluissero nelle acque
dello Zero. È il secondo caso grave di inquinamento che si registra in poco tempo. Recentemente aveva suscitato allarme l'inquinamento da
liquami provenienti da allevamenti zootecnici
del canale consortile "Fossa Storta", che attraver-
LA DENUNCIA
Liquami sversati
nel fossato:
caccia agli autori
SALSICCIOTTI
per evitare
all’inquinamento
di peggiorare
sa l'area centrale di Mogliano passando per il
laghetto del parco comunale di villa Longobardi.
Da alcuni giorni la gente avvertiva cattivi odori
provenire dal canale, che presentava un'insolita
colorazione e molta schiuma bianca. Le analisi
dell'Arpav hanno confermato l'inquinamento da
liquami di allevamenti di animali, ovvero causato dallo sversamento delle deiezioni animali
avvenuto a monte del Fossa Storta con grossi
rischi anche per la salvaguardia della falda
acquifera. Il Comune invita i cittadini a segnalare movimenti sospetti di gente che di notte si
libera abusivamente di materiali pericolosi per
l'ambiente e per la salute pubblica.
LA BONIFICA Gli abitanti che vivono tra Marcon e Mogliano possono tirare un sospiro di sollievo
Nuova Esa: via i fusti pericolosi
Da oggi il trasferimento dei 400 contenitori di pentasolfuro di fosforo stoccati nel sito andato a fuoco
CHISSO
QQ Così la Regione
Mauro De Lazzari
MOGLIANO
A Marcon e a Mogliano si tira un
grande sospiro di sollievo. Da
questa mattina, infatti, cominceranno a partire verso i forni di
incenerimento, in prevalenza ubicati oltre confine, i quattrocento
grandi fusti di pentasolfuro di
fosforo stoccati nel sito dell'ex
Nuova Esa.
Un'operazione che gli abitanti
del territorio marconese e di
Mogliano attendevano da molto
tempo, anche se l'inquietudine
maggiore per molti residenti ha
cominciato a manifestarsi all'indomani dell'incendio scoppiato il
27 giugno dell'anno scorso, quando, Arpav e Vigili del fuoco, a
seguito di un sopralluogo effettuato nei giorni seguenti al sinistro, individuarono la presenza
di pentasolfuri nell'ex stabilimento, una sostanza chimica la cui
pericolosità, sia per l'uomo che
per l'ambiente, è ben nota a tutti.
Una volta allontanati dal sito di
Via Fornace le 70 tonnellate del
pericoloso composto, si procederà ad una seconda fase, il cui
bando di gara verrà reso noto da
Veneto Acque prima della fine
dell'anno, per smaltire i numerosi rifiuti rimanenti (idrocarburi,
plastiche, morchie, ecc.) Incaricata di portare a compimento
questo primo intervento è un'Ati
formata da NestAmbiente srl,
Sadi S.p.a. e dalla capogruppo
Cfm spa (573.790 euro il costo,
oneri per la sicurezza e direzione
lavori compresi, 161 giorni il
tempo stabilito).
Presenti ieri alla consegna del
cantiere c'erano un pò tutti gli
ha raggiunto
un importante
traguardo
attori coinvolti in questa operazione, tra cui l'assessore regionale Renato Chisso, Giovanni Artico commissario straordinario
per il recupero territoriale, il
sindaco di Marcon Andrea Follini con gli assessori Mauro Scroccaro e Claudia Bonotto, il sindaco
di Mogliano Giovanni Azzolini
accompagnato dall'assessore Davide Bortolato, rappresentanti di
Veneto Acque e i responsabili
delle imprese incaricate di effettuare la bonifica.
«Dopo circa 12 mesi dall'avvio
del complesso iter amministrativo che ha portato la Regione ad
intervenire sulla vicenda, sostituendosi ai soggetti pubblici e
privati inadempienti - ha dichiarato l'assessore Chisso - si è
giunti ad un importante traguardo, dimostrando capacità, impegno e celerità nell'avviare a soluzione un annoso e delicato problema ambientale». Naturalmente
soddisfatti per la fase a cui si è
giunti i sindaci Follini ed Azzolini. «L'avvio dei lavori è un momento storico per la nostra città ha sottolineato il sindaco di Marcon - perché finalmente comincia un percorso, non certo facile,
per arrivare alla completa pulizia dell'area».
L’INCENDIO alla Nuova Esa scoppiato il 27 giugno 2012, visto dall’alto
IL CONTRIBUTO L’istituto alle prese coi debiti, intanto Regione e CentroMarca Banca donano un pulmino
Il Gris attende 12milioni: per ora ha un Doblò
Nello Duprè
MOGLIANO
Ha fatto un passo avanti il servizio di
trasporto sociale con la consegna fatta
ieri al settore Polo geriatrico dell'istituto Gris del nuovo mezzo (un Fiat Doblò a
5 posti) messo a disposizione dal Coordinamento di volontariato dei comuni del
Distretto Treviso Sud (Mogliano, Zero
Branco, Preganziol, Casier, Casale sul
Sile, Monastier, Roncade, Zenson di
Piave) con il contributo della Regione e
del CentroMarca Banca. All'incontro
erano presenti l'assessore regionale al
Welfare Remo Sernagiotto, il presidente
della Provincia Leonardo Muraro, il
LA CONSEGNA del pulmino ieri al Polo geriatrico del Gris
IL PROCESSO Imprenditore non aveva corrisposto i contributi previdenziali
I mancati versamenti? Colpa della crisi: assolto
MOGLIANO - (Ro) Strangolato dalla crisi economica e dalla mancanza
di liquidità non versa, per due mesi,
i contributi previdenziali dei dipendenti: il giudice Sartorio, accogliendo le argomentazioni degli avvocati
difensori Fabrizio Santoro e Renato
Toppan, lo assolve, riconoscendo
che lo aveva fatto per cause indipendenti dalla propria volontà. Un caso
clamoroso che va nella direzione
imboccata da altri magistrati che
avevano però emesso sentenze legate al mancato versamento dell’Iva.
Questa volta la sentenza estende la
non punibilità anche per il mancato
versamento dei contributi previdenziali.
Al centro del processo l’imprenditore moglianese Ruggero Ruggero,
55 anni, che fino al 2010, prima da
solo e poi in società con la moglie,
gestiva un’azienda di confezionamento vestiti per conto terzi (tra i
quali Loro Piana), dando lavoro a 25
dipendenti. Per colpa della crisi,
per due mesi nel 2011 non aveva
versato all’Inps i contribuiti dei
dipendenti, tenendosi "ingiustificatamente" - per l’accusa - oltre 15mila euro. Una condotta che lo ha fatto
finire a processo per violazione di
una serie di norme di legge. Il
giudice Sartorio, esaminate le prove
e i documenti, lo ha però assolto con
formula piena.
sindaco di Mogliano e commissario del
Gris Giovanni Azzolini e l'assessore al
sociale Lucia Tronchin. L'impegno del
Coordinamento del volontariato Treviso Sud a sostegno degli anziani e delle
persone disagiate è stato illustrato da
Marcello Criveller ed Emilio Tessarin.
È stata anche l'occasione per ricordare i
gravi problemi gestionali del Gris. Il
debito dell'istituto nei confronti delle
ditte fornitrici di servizi ammonta ad
oltre 23 milioni di euro. Ma all'appello
del bilancio del Gris mancano i 12
milioni delle rette pregresse. Recentemente il Tribunale ha condonato il
Comune di Venezia a pagare 1.300
milioni per rette dei propri assisti mai
onorate. Sernagiotto ha ribadito che la
crisi impone scelte economiche razionali e oculate nell'assistenza alla terza età,
in particolare per i non autosufficienti.
Azzolini ha ricordato che l'Ipab Gris,
che gestisce la casa di riposo ha un
bilancio in attivo. «Siamo sulla strada
buona per il risanamento dell'Istituto».
Azzolini si dice fiducioso sul prossimo
trasferimento del Distretto dal centro
città al Gris di via Torni per creare la
"Cittadella della salute". Ieri sono stati
resi noti anche i nomi degli autisti
volontari del pulmimo per il trasporto
gratuito: Egidio Berengo, Gilberto Casarin, Marcello Cestaro, Cristian Lorenzini, Massimo Mestriner. Giuseppe Simonetto, Galdina Baruzzo, Gianni Bologna, Piergiorgio Tozzato, Vittorio Tessarin, Giampaolo Bortolami.
ZeroBrancoPaese
Martedì 29 ottobre 2013
TV
PREGANZIOL - (N.D.) Novità nel Circolo del Pd di
Preganziol. Cristiano Carlesso, 42 anni, tecnico
progettista, è stato eletto nuovo segretario dagli
iscritti al partito. Succede a Paolo Galeano, che ha
deciso di passare la mano per dedicarsi esclusivamente agli impegni politici di capogruppo consiliare
di "Preganziol Insieme". Anche Carlesso ha deciso di
occuparsi totalmente del nuovo incarico e per questo
ha scelto di rassegnare le dimissioni dal direttivo
della Pro loco di Preganziol presieduta da Giorgio
Trentin. «Continuerò a collaborare -ha precisato
Carlesso- come sostenitore delle varie iniziative e
manifestazioni che si svolgono nell'arco dell'anno».
Carlesso ha le idee chiare su come intende condurre
PREGANZIOL
Cristiano Carlesso
nuovo segretario
del Circolo Pd
ELETTO
Cristiano Carlesso
ha dovuto
dimettersi
dalla Pro loco
XI
la carica di segretario del Pd. «Ringrazio gli iscritti
al partito (una sessantina, ndr) per la fiducia che
hanno voluto accordarmi. Ci aspetta un compito
politico impegnativo in vista delle elezioni comunali
della primavera 2014. Intendiamo dialogare a tutto
campo con le liste civiche che si sentono impegnare
a dare concreta soluzione ai problemi della città.
Serve un approccio politico nuovo per affrontare la
crisi e le difficoltà che incontrano gli enti locali a
garantire i servizi di base alla cittadinanza».
Il Pd si batterà per far riconquistare all'area
politica del centrosinistra il governo del Comune di
Preganziol, attualmente nelle mani della coalizione
Lega-Pdl.
PAESE La macabra scoperta ieri pomeriggio durante uno sfalcio dell’erba lungo la via Verdi
Dilaniato un anno fa
ritrovata la gamba
Nicola Cendron
PAESE
Macabro ritrovamento nel primo pomeriggio di ieri in via
Verdi a Paese, ad un centinaio
di metri dal passaggio a livello
della linea Treviso-Montebelluna. Nel terreno
di un rustico, a
due metri dalla
sede stradale e
dietro la recinzione, sono state ritrovate delle ossa umane, appartenenti quasi certamente ad una
gamba. A fare
questa inquietante scoperta, verso le 13.30, sono
stati alcuni giardinieri che si trovavano lì proprio
per dissodare e
tagliare l'erba, ormai molto alta
che
circonda
l'abitazione, da anni abbandonata. Sul posto è intervenuta la
Scientifica e agenti delle Volanti
che, dopo il nullaosta rilasciato
dalla Procura, hanno provveduto a rimuovere le ossa. Nei
prossimi giorni queste saranno
sottoposte ad analisi ed in particolare ne sarà ricavato il Dna.
Un caso così all'apparenza intricato e tinto di giallo potrebbe
però avere una rapida soluzione
già nei prossimi giorni. Neppure
un anno fa, nella serata di domenica 18 novembre 2012, proprio
lungo via Verdi in prossimità
del rustico avvenne un incidente mortale che costò la vita ad
Antonio De Lazzari, 88 anni che
all’alcoltest. Il 13 settembre
scorso l'automobilista ha patteggiato di fronte al Gup Umberto
Donà due anni di reclusione,
con sospensione condizionale
della pena, per omicidio colposo
e guida in stato di ebbrezza
(revocata inoltre la patente di
LA VITTIMA
Antonio
De Lazzari,
88 anni,
morto
tragicamente
il 12 novembre
di un anno fa
dopo essere
stato dilaniato
L’INCIDENTE
A pochi metri fu travolto e ucciso
l’88enne Antonio De Lazzari
viveva proprio nell'abitazione a
fianco a quella in cui ieri è
avvenuto il ritrovamento delle
ossa. Il corpo dell'anziano venne
straziato e mutilato di una gamba, mai più ritrovata, da una
Mercedes che investì De Lazzari, uccidendolo sul colpo. Alla
guida della vettura c'era Robert
Vanzo, 46enne di Paese che
venne in seguito trovato positivo
guida). Dalla serata in cui si era
consumata la tragedia lo strazio
dei famigliari divenne ancor più
doloroso proprio perché del corpo del defunto, nonostante le
ricerche, non venne più ritrovata una gamba. Ieri i parenti di
De Lazzari, accortisi dell'arrivo
della polizia a pochi metri dalla
loro abitazione, non credevano
ai loro occhi di fronte a questo
rinvenimento. A rendere il clima ancor più surreale è stato
anche l'arrivo, in via Verdi, dello stesso Robert Vanzo che è
stato richiamato sul posto da un
conoscente che stava effettuando i lavori al rustico. Gli investigatori ancora tendono a non
sbilanciarsi ma con ogni probabilità quelle ossa sarebbero proprio dell'anziano 88enne. La cer-
tezza però ancora non c'è visto lo
stato dei reperti e dunque non è
possibile escludere al momento
che la Procura, per sciogliere
ogni dubbio, decida di effettuare un test del Dna. Visto quanto
hanno riscontrato gli agenti delle volanti, coordinati dalla dirigente Elisabetta Serrao, questa
sembra essere per ora un'ipotesi
piuttosto remota.
ZERO BRANCO
Musicista va in cimitero a pregare i suoi cari:
dall’auto spariscono fisarmonica e strumenti
ZERO BRANCO - (fe.flo.) Cinque minuti,
non uno di più, giusto il tempo di fermarsi
per una preghiera sulla tomba dei propri cari
presso il cimitero di Zero Branco, e all'uscita
l'amara sorpresa di trovare la propria auto
scassinata. Il finestrino posteriore frantumato, spariti dall'abitacolo una fisarmonica
professionale, un mixer ed altra strumentazione musicale, per un valore di oltre mille
euro. Tanta amarezza per il malcapitato, un
giovane trevigiano, che di mestiere fa il
musicista e che si è visto soffiare strumenti
di lavoro. «Oltre al finestrino della mia auto,
per terra c'era i vetri di altri sfortunati come
me. Possibile che non si possa fare nulla
contro questi delinquenti? Le telecamere,
presumo, potrebbero essere un deterrente».
Il furto è accaduto domenica pomeriggio 27
ottobre, nonostante in quel frangente ci fosse
ancora via vai di visitatori nel parcheggio del
cimitero. Qualcuno ha visto allontanarsi una
macchina di colore chiaro ad alta velocità. È
stata sporta denuncia contro ignoti ai carabinieri di Zero Branco.
LA SPACCATA l’auto del musicista ancora parcheggiata fuori del cimitero
XII
Martedì 29 ottobre 2013
TV
Castelfranco
IL RECORD
L’IMPREVISTO
In 20 giorni
fatti 22mila
chilometri
fino a Sidney
Un atterraggio
di fortuna
per l’arrivo
del monsone
Matteo Ceron
CASTELFRANCO
È arrivato in Australia alle 6 di
ieri mattina (ora italiana) Antonio Forato. Il volo dell'imprenditore nel settore dei trasporti
ed ex campione
di rally di Castelfranco è quasi
giunto alla fine.
Dovrebbero mancare solo due
giorni per completare l'impresa
ed arrivare a Sydney. Il 50enne castellano, insieme
all'amico Roberto Bisa, era partito l’8 ottobre da
Cassola (Vicenza) con l'idea di entrare nel
Guinnes dei primati a bordo di
un velivolo ultraleggero. Un
aereo a testa e la voglia di
scoprire i cieli del mondo, destinazione, appunto, Sydney, percorrendo 22mila chilometri attraversando il pianeta con una
media di circa mille chilometri
al giorno. L'impresa è stata
PROTAGONISTI Antonio Forato e Roberto Bisa con uno dei due aerei
come?
«Dopo l'arrivo a Sydney serviranno alcuni giorni per la
documentazione attinente il riconoscimento del record del
mondo. Anche se di fatto è già
stato ampiamente battuto, in
quanto era di
16mila chilometri percorsi con
quel tipo di velivolo. Tornerà a
casa con un aereo di linea la
prossima settimana».
Poi tornerà alla vita normale?
«Spero proprio
di sì».
E gli aerei?
«Questo lo decideranno uno volta arrivati a
destinazione, ci dovrebbero essere comunque due possibilità:
o saranno smontati e trasportati in Italia, oppure saranno
messi all'asta lì ed il ricavato
dato in beneficenza».
Castelfranco festeggerà l’impresa il 28 novembre al teatro
Accademico.
Volo inAustralia:
Forato da Guinnes
chiamata "Riding the Skies",
nella pagina facebook e nel sito
internet dedicati è possibile
vedere l'intero percorso dei due
piloti. Durante il viaggio non
sono mancati gli imprevisti,
come ad esempio un monsone
che ha costretto Forato ad un
atterraggio d'emergenza in
Thailandia, a Kraby, ad un
centinaio di chilometri da
Puket. Ora comunque il più è
fatto e ci si prepara alla festa.
«Mi ha chiamato - racconta la
moglie di Antonio Forato, Silvia
Moro - Esultava, erano davvero
entusiasti di essere riusciti ad
arrivare in Australia. Ora l'impresa è quasi riuscita».
Quando tornerà a casa e
SICUREZZA STRADALE
Al volante alticci: multati e spatentati 3 giovani
CASTELFRANCO - (gz) Trovati alticci al
volante: salasso da 527 euro, più ritiro
della patente. Multe salatissime, tolleranza zero, ma si continua a guidare in stato
di ebbrezza. Tre giovani sono stati trovati
e sanzionati dagli agenti della Polstrada
di Castelfranco in questo fine settimana.
Due ragazzi di 23 e 26 anni di Vicenza e
Padova ed una ragazza di 24 anni
castellana sono stati fermati tra il pomeriggio di sabato e domenica mattina alle 4
lungo la strada regionale 53 tra Vedelago
IL CASO
CASTELFRANCO
(mcer) Può partire il
restauro della statue
(nella foto) del parco di
Villa Bolasco. È stato
assegnato l'appalto dei
lavori: ad eseguire il recupero sarà una ditta di
Ravenna, la Gerso Restauro Opere d'Arte Srl;
si tratta di un importo di
circa 206mila euro. Secondo le previsioni i lavori dovrebbero partire
tra qualche mese. Sono
48 le statue della Cavallerizza di Villa Bolasco,
parecchie di queste si
trovano in condizioni
particolarmente precarie ed hanno bisogno
urgente di essere restaurate. Il recupero delle
statue è uno delle parti
principali del restauro
completo del parco di
Villa Bolasco, per il quale sono stati ottenuti
complessivamente finanziamenti
europei
per oltre 5 milioni di
e Castelfranco. I tre sono stati trovati con
un tasso alcolemico minimo e cioè da 0,5
a 0,8 ma superiore al consentito e cioè
0,5 e per questo sono stati sanzionati
solo da un punto di vista amministrativo.
Quindi 527 euro di multa e ritiro della
patente dai 3 ai 6 mesi. Un salasso non
indifferente ma necessario per cercare di
contrastare la piaga della guida in stato
di ebbrezza soprattutto tra i giovani.
L’INDAGINE
Ladro di salami scoperto:
paga il conto, ma è denunciato
Rubò un cellulare all’Iper:
smascherato un anno dopo
CASTELFRANCO - (gz)
Prima ruba, poi viene scoperto, cerca di riparare
pagando il conto, ma viene
ugualmente denunciato. È
una storia di ordinario disagio con sfumature di delinquenza comune quella che
ha visto protagonista D.C.
romeno di 50 anni residente a Mestre, nullafacente
con precedenti. Era sicuro
di passarla liscia e forse
proprio questa certezza lo
ha tradito. L'uomo domenica forse in preda ai morsi
della fame, è entrato al
supermercato "PrixQualityspa" in centro a Castelfranco. Quando ha adocchiato alcuni salami nel
banco frigo dei salumi,
CASTELFRANCO - (gz)
Un anno di indagini ha
portato all'individuazione
ed alla denuncia per furto
del ladro di cellulari,
all'epoca dei fatti minorenne. Si tratta di B.G.
ora 18enne, di Piombino
Dese (Pd), secondo i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della
Compagnia di Castelfranco, autore del furto di un
telefonino che gli è stato
trovato addosso e rubato
un anno fa all'Iper di
Castelfranco. Il cellulare,
valore 150 euro è stato
posto sotto sequestro. Un
anno di indagini: il furto
venne commesso il 26
ottobre 2012, il presunto
non ha saputo resistere e li
ha presi.
Poi alla cassa è passato
dritto, attirando così l'attenzione della vigilanza interna che ha immediatamente allertato i carabinieri del nucleo operativo. I
militari sono giunti subito
sul posto riuscendo a trovare l'uomo con tutta la refurtiva ancora addosso, salami per un valore di circa
30 euro. A questo punto,
vistosi scoperto il ladro
pentito ha deciso di pagare
il suo debito con il supermercato. L’operazione non
gli ha però risparmiato la
denuncia per furto e ora
dovrà saldare anche il conto con la giustizia.
Al via i lavori
di recupero
delle statue
di villa Bolasco
responsabile è stato denunciato esattamente 12
mesi dopo.
Del furto si accorsero
gli addetti della vigilanza
interna dell'Iper che poi
trasmisero le immagini
catturate con le telecamere della videosorveglianza ai carabinieri. I militari, attraverso una serie di
verifiche incrociate e di
attente analisi dei "frame"
hanno scoperto che quel
volto e quella mano lesta
appartengono a B.G.
all'epoca dei fatti minorenne. Automatica la denuncia per furto del quale ora il 18enne dovrà
rispondere davanti alla
legge.
euro. I lavori di recupero del compendio sono
iniziati da alcune settimane, l'obiettivo è di
riuscire a restituire il
parco completamente restaurato alla città entro
il 2015. Si stanno raccogliendo i frutti di quanto
seminato a partire da
tre anni fa, quando con
l'insediamento
della
giunta leghista, ed in
particolare dell'assessore alla cultura Giancarlo Saran, si era dato vita
ad una campagna di sensibilizzazione volta proprio al restauro del parco di proprietà dell'Università di Padova. All'interno della villa prossimamente dovrebbe essere aperto il centro regionale per lo studio e il
restauro dei parchi storici e delle piante monumentali, al quale sono
stati destinati alcuni locali del complesso.
CastelfrancoCastellodiGodego
Martedì 29 ottobre 2013
TV
XIII
CASTELFRANCO Chiarito l’equivoco che fece scattare la denuncia: la donna è stata assolta
Figlialasciataal bar:
lamadre siera persa
Giuliano Pavan
CASTELFRANCO
L'accusa nei suoi confronti
era pesante: abbandono di persona incapace, nel caso specifico la figlia di 21 anni rimasta
invalida dopo un incidente
stradale. Ma lei, una 45enne
di Castelfranco Veneto, aveva
sempre respinto ogni addebito sostenendo di essere rimasta vittima di un equivoco e ed
essere stata ingiustamente
perseguita dagli inquirenti.
Difesa dall'avvocato Luigi Marin, la donna è stata infatti
assolta con formula piena e
dunque ha dimostrato al giudice di aver agito in totale
buona fede. A differenza di
quanto sostenuto dal pubblico
ministero che ne chiedeva la
condanna a otto mesi di reclusione. I fatti risalgono al no-
vembre 2011. Mamma e figlia
erano partite dal Castelfranco
Veneto per fare un giro in
centro a Treviso. Parcheggiata l'automobile, le due donne
andarono per negozi per un
paio d'ore fino a quando, per
riposarsi un po’, decisero di
andare a bere qualcosa al bar
Sorriso di viale De Gasperi.
Dopo aver consumato, la madre disse alla figlia di aspettarla lì visto che il parcheggio
era distante dal bar. «Vado a
prendere la macchina e vengo
a prenderti», avrebbe detto.
Così la 45enne uscì dal bar e
la figlia rimase lì. Troppo
però, visto che i titolari avvertirono i vigili di quella ragazza
rimasta sola per tanto tempo.
L'accusa parlava di circa tre
ore, dalle 11 alle 14. Il motivo?
Per la difesa era semplice: la
madre della giovane si era
LA DIFESA
«Abbandono
di incapace?
Non trovava
più l’auto»
persa, non conoscendo bene
Treviso, e non riusciva a trovare dove avesse lasciato la
propria auto. Del fatto, tramite i vigili urbani, venne informata l'autorità giudiziaria che
diede avvio alle indagini. Tutto si sarebbe basato sul fatto
che la ragazza, proprio a causa delle sue condizioni di salute che ne avrebbero minato le
capacità motorie e cognitive
tanto da aver bisogno di un
amministratore di sostegno,
ALLA SBARRA È uscita a testa alta la mamma accusata di abbandono
non sarebbe stata attendibile
nel difendere sua madre. Ma i
testi della difesa (due medici
responsabili delle visite fiscali alla giovane in seguito all'incidente) hanno dichiarato in
aula che la 21enne era ed è nel
pieno delle sue facoltà cognitive e aveva necessità dell'am-
ministratore di sostegno soltanto per quanto riguarda le
spese di elevata entità. Il giudice ha stabilito che, terminata
l'istruttoria dibattimentale,
non era stato provato né l'abbandono da parte della madre
né l'incapacità della parte offesa.
CASTELLO DI GODEGO
Nucleo di protezione civile finalmente motorizzato
Escursione
ad Asiago
CASTELLO DI GODEGO - (gz) Due
auto, scuole e palestra, i primi colpi
dell'amministrazione Nicoletti a Castello di Godego. Domenica mattina
è stata consegnata una prima auto ai
volontari della Protezione Civile donata dalla concessionaria Mar-Auto
e dotata di strumentazioni idonee
per il servizio. «È un bell’esempio di
CASTELFRANCO - I cittadini per la pace organizzano un'escursione
ai Trinceroni di Campolongo sull'Altopiano di
Asiago. Adesioni entro
giovedì:
Barbara
3 2 8 2 6 5 9 4 9 8 ;
cittadiniperlapace@gm
ail.com.
collaborazione tra ente pubblico e
privato -ha spiegato il sindaco Nicoletti- vista anche la situazione dei
volontari della Protezione Civile
sino ad ora appiedati». Poi il sindaco annuncia anche due altre iniziative: «Avremo contributi regionali
per l'acquisto di un'altra auto per
l'assistenza sociale, circa 9mila eu-
ro, e per la caldaia della scuola
elementare , circa 70mila euro.
Stiamo tentando di avere un ulteriore aiuto per i lavori di messa a
norma per ospitare pubblico nella
palestra delle scuole medie, usata
in maniera non consona e scaricando le responsabilità su una società
sportiva».
VEDELAGO Sgravi per chi riduce la produzione di rifiuti
Tares, favoriti i "ricicloni"
Giorgio Volpato
VEDELAGO
Arriva la Tares, ma non
tutto è chiaro. Franco Bonesso, presidente di TV3,
cerca di mettere un po’ di
ordine: «La duplice composizione della Tares prevede
una quota "smaltimento rifiuti" che va a Contarina
per il normale servizio; la
maggiorazione di 30 centesimi a metro quadro sulla
superficie calpestata venne imposta dal governo
Monti quasi un anno fa e
torna a Roma, imponendo
ai comuni un odioso ruolo
di esattore delle tasse.
Un'operazione che ci costringe ad un lavoro burocratico e che ci costerà per
un solo anno, circa 300
mila euro».
La Tares prevede due
forme di sgravi, ma alterna-
VICE SINDACO
La tassa sarà
più leggera
se calerà
lo smaltimento
Nella foto
Marco Perin
tivi l'uno all'altro: «Riguardano solo la quota smaltimento rifiuti, - precisa il
vice sindaco Marco Perin mentre la maggiorazione
dei 30 centesimi è intoccabi-
le; come se fosse una sorta
di marca da bollo che siamo
obbligati a pagare. Una forma di sgravi è prevista per
chi calcola il contributo sulla base dei metriquadri; ma
come succede a Vedelago,
gli sgravi sono calcolati sulla base della differenziata:
più ricicliamo meno pagheremo».
Una corretta differenziata quindi fa risparmiare,
ma a Vedelago si vuol fare
di più. Una recente delibera di TV3 dovrebbe portare
nel 2020 il Comune a produrre "zero" rifiuti.Un progetto ambizioso come quelli
che in questi anni ha portato a non aprire nuove discariche. L'auspicio è che dal
prossimo anno il sistema
venga cambiato e ai comuni
venga concessa maggior autonomia senza imposizioni
come quella di quest'anno.
POSSAGNO
Corsi per diventare majorette
con 1500 euro per le migliori
POSSAGNO - (gz)Musica, majorettes e borse di
studio: da pochi giorni
sono ripartiti i corsi di
orientamento musicale e
quelli di preparazione
per majorettes, organizzati dall'associazione MusiCanova di Possagno. I
numerosi corsi per strumenti a fiato, chitarra,
pianoforte e percussioni
saranno tenuti da maestri
diplomati al conservatorio e con pluriennale esperienza di insegnamento
anche con bambini di 7, 8
anni. Verranno coordinati dal direttore artistico
Roberto Scalabrin. Proseguirà l'ottima esperienza
della Musica d'Insieme,
una sorta di junior band,
momento di crescita reciproca e preparazione
all'entrata nella banda
musicale. I ragazzi saran-
no diretti da Stefano De
Paoli. Tutte le lezioni si
terranno nella sede dell'associazione e al termine
dell'anno scolastico si terrà un saggio. Contemporaneamente sono ripartiti i
corsi di preparazione per
le majorettes, suddivise
per gruppi omogenei di
età, coordinati dalle insegnanti Francesca Martignago, Michela De Paoli e
Beatrice Bassa. Un'ulteriore novità è una borsa di
studio che il cda dell'associazione, presieduta da
Mauro Migliorini, ha istituito per studenti e allieve
majorettes
meritevoli.
Grazie a questo contributo di 1.500 euro avranno la
possibilità di partecipare
durante l'estate a corsi di
perfezionamento musicale o coreografico anche
internazionali.
XIV
Martedì 29 ottobre 2013
TV
A cura di Piemme Spa
SPECIALE VEDELAGO
Vedelago si trova tra Treviso e Castelfranco Veneto,
a pochi chilometri da Venezia e dalle Alpi
di Longo Giuseppina e Brian Giuseppe
La base perfetta
per visitare il Nordest
SIAMO TORNATI!
È tornata la famiglia Brian
con tutto il suo Staff
3 forni a legna, 175 varietà di pizze,
ampia scelta di carne e pesce,
uno staff cordiale e professionale
a vostra disposizione!
Treville di Castelfranco Veneto (TV)
Via Castellana, 17 - Tel. 0423 482188 (chiuso il lunedì)
Per chi ama lo sport
Con bio-lago naturale
e SPA
Cucina tipica regionale
Camere in stile baita
Pacchetto per le feste natalizie di
almeno 3 notti, a partire dal 20 dicembre al 29 dicembre con l’escursione e
pranzo al rifugio con prodotti locali, il
prezzo per persona per tre notti è di
€ 150,00
Le date dell’escursioni e pranzi al rifugio sono: 21/12/2013, 23/12/2013,
27/12/2013, 02/01/2014.
La baita ha ad disposizione slittini, kit
di arrampicata e carrello per trasporto
persone come gita turistica con la motoslitta e una bellissima pista per slittino lunga 2 km circa.
Baita “Sagron Mis” - Via Prà di Là, 4 - 38050 Sagron Mis - TRENTO
Tel. 0439.65085 - [email protected] - www.baitasagronmis.eu
Grazie alle ville palladiane il territorio si rivela
davvero di grande interesse storico-culturale
I
ncastonato tra il capoluogo Treviso e Castelfranco Veneto c’è il
comune di Vedelago, che grazie
alla sua posizione strategica si presta ad essere un ottima “base” per
tutti coloro che intendono visitare la
Marca, ma non solo, essendo il centro ad un passo da Venezia e anche
dalle Alpi.
Il nome Vedelago, con il suffisso ago assai frequente in Veneto, potrebbe derivare dal nome di un colono romano (Vitellius), proprietario
di terreni della zona, se non di allevamenti di bovini (indicati, nel
loro complesso, come fundus Vitellianus o simili). Un’ipotesi meno
solida vi individua la parola lacus,
ovvero “lago”, in riferimento ad una
zona acquitrinosa, ma non ci sono
riferimenti storici che fanno pensare che in zona ci sia mai stato uno
specchio d’acqua.
Il territorio di Vedelago, ricchissimo
di risorgive, ha favorito la presenza
umana sin dai tempi più antichi. In
località Fossa Storta di Cavasagra, nei pressi delle sorgenti del Sile, è stata ritrovata una
notevole quantità di resti di
utensili, armi e macine da mulino risalenti al neolitico. Proprio
presso le sorgenti del fiume, altri reperti testimoniano la presenza di un grande insediamento palafitticolo (di circa sette-ottomila abitanti) risalente
all’eneolitico; si tratta, tra l’altro,
di ossa di animali domestici,
avanzi di cibo, utensili e urne
appartenenti a una necropoli.
Con l’arrivo dei Romani, Vedelago
venne assegnata al territorio di
Asolo e fu coinvolta nelle opere di
centuriazione che riorganizzarono
radicalmente l’ambiente rurale.
L’orientamento di cardi e decumani si basò sul tracciato della via Postumia, realizzata nel 148 a.C..
Tracce della centuriazione sono
ancora evidenti nell’attuale disposizione di strade, campi e fossati,
particolarmente nelle frazioni di
Fanzolo e Barcon. Per quanto riguarda i reperti archeologici, lungo
la Postumia sono stati portati alla
luce resti di abitazioni e sepolture.
L’attrattiva principale di Vedelago è
la residenza storica Villa Emo a
Fanzolo. Questa tipica villa veneta
è famosa perché opera dell’architetto Andrea Palladio. Commissionata dalla famiglia Emo (nobile casato veneziano) che ne è rimasta
proprietaria fino al 2004 quando poi
è stata acquistata da una Banca locale, che la ha adibita a sede, restaurando e portando a nuova vita
il suo borgo. La villa è composta da
un corpo centrale (visitabile) con
bellissimi affreschi di G. Battista Zelotti e due barchesse laterali. Merita una visita anche il parco secolare che la circonda. Sempre nella
stessa scia storica troviamo, non
molto distante da Vedelago, la più
conosciuta Villa Barbaro a Maser.
Anche questa è uno splendido
progetto del Palladio con famosissimi affreschi del Veronese. Da vedere è anche la chiesa costruita tra
il 1926 ed il 1927 demolendo un precedente luogo di culto. A differenza
di molte chiese della zona, quella di
Vedelago presenta un originale ed
affascinante stile che si rifà al romanico-gotico.
Martedì 29 ottobre 2013
SPECIALE VEDELAGO
TV
A cura di Piemme Spa
Prodotto tipico del Trevigiano abbonda
ed è usato dall’insalata fino al riso con la “luganega”
In tavola non
c’è soltanto il radicchio
Speciali i secondi, dall’arrosto di oca alla trippa,
passando per tutti gli animali da cortile
I
n tutte le tavole, il protagonista
assoluto nella provincia di Treviso è il radicchio rosso, chiamato non a caso “trevigiano”, un
ortaggio dal sapore amarognolo
ma delicato, che, per la sua forma, ricorda un fiore con foglie larghe ed arricciate all’estremità.
Quindi non ci si deve stupire se
a Vedelago il piatto tipico per eccellenza è a base di radicchio trevigiano: il quale può essere consumato semplicemente come insalata, cucinato alla griglia, o anche come ingrediente principe per un saporito risotto.
Altro prodotto tipico della zona è la famosa salsiccia trevisana, anche chiamata “luganega”. Questo insaccato si sposa a meraviglia con il radicchio trevigiano, infatti esiste anche una “luganega da risi” fatta apposta
per essere cucinata col risotto al radicchio. Nella pro-
vincia di Treviso è d’obbligo assaggiare “l’oca arrosto con il sedano in insalata”, o i numerosi
animali da cortile, faraona, tacchino, pollo, che vengono utilizzati dalla cucina veneta per molte ricette gustose.
Nel periodo invernale, i vedelaghesi sono soliti consolarsi con la
trippa, piatto economico ma particolarmente gustoso, che può
essere cucinata col sugo, come
secondo piatto, o in aggiunta
alla “pasta e fasioj” , pasta e fagioli. Tra le specialità dolci della zona troviamo i “bianchetti”, biscotti secchi; i cosiddetti “ossi da morto”, dei biscotti secchi chiamati così
per la loro particolare forma; le “lingue di gatto”; e dolci più elaborati come “la bavarese”; la “torta fregolotta” (il cui nome deriva dal termine dialettale briciola),
una torta a base di pasta frolla.
Anche il sindaco di Vedelago al convegno
“Terre di Giorgione - Start Up”
co Giancarlo Saran - Dal 2012 si è cominciato a ragionare sull’ipotesi di mettere a sistema tutte le straordinarie unicità che possono regalarci la nostra storia, il nostro territorio, ovvero il progetto Terre di Giorgione, una delle prime proposte a livello nazionale di
integrazione pubblico-privato, a promozione locale, in
chiave turistico culturale”.
Il convegno è stato imperniato sulle relazioni di Mara
Manente (Ciset – Cà Foscari Veenzia) e Luca Baldin
(direttore consorzio Terre di Giorgione e Museo Casa
Giorgione). “Abbiamo davanti delle sfide imperdibili, nel
prossimi anni, per lo sviluppo della valorizzazione delle nostre comunità – afferma Baldin – a cominciare dal
2014, che sarà, per tutta la regione, l’anno di Paolo Veronese”. Al termine di tutti gli interventi si è svolta la tavola rotonda “Un patto per lo sviluppo dei comuni della Castellana e dell’Asolano”, alla quale ha preso parte il primo cittadino di Vedelago, Cristina Andretta, e tutti i sindaci del territorio: Asolo, Altivole, Castello di Godego, Loria, Resana, Riese Pio X e Piombino Dese.
La Marca
riparte puntando
sul turismo culturale
Il progetto intende mettere insieme pubblico
e privato puntando sulle unicità del territorio
l turismo culturale può essere al centro dello sviluppo
della Marca trevigiana? La risposta è sicuramente
“sì” per l’amministrazione comunale di Vedelago, che
ha preso parte al focus sul turismo e sulle possibilità
di sviluppo del settore con “Terre di Giorgione – Start
Up”, un convegno che l’assessorato alla Cultura di Castelfranco Veneto dedica ogni anno agli operatori economici del territorio.
“Nel 2011 è stata lanciata l’idea de Le Ville del Giorgione – spiega l’assessore alla Cultura di Castelfran-
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TV
Martedì 29 ottobre 2013
Martedì 29 ottobre 2013
TV
XVII
Montebelluna
NELLA BUFERA
Il centro
di Montebelluna
ancora
nella polemica
per il nuovo put
L’INIZIATIVA PD
Referendum a quota 550
i banchetti restano aperti
MONTEBELLUNA - (L.Bon) Referendum del Pd a quota
550. Tanti i montebellunesi che hanno votato, in due week
end, sul piano urbano. Il referendum si concluderà la
prossima settimana. Intanto, interviene anche Giorgio
Bedin, di Ecologia e progresso: «Interrompere la sperimentazione non significa tornare alla situazione precedente, ma possono essere introdotti dei correttivi con
eliminazione dei semafori, miglioramento della mobilità
ciclopedonale, riqualificazione del tratto centraledi corso
Mazzini, istituzione di un trasporto pubblico adeguato».
Laura Bon
MONTEBELLUNA
Il comitato spontaneo chiede
il risarcimento danni alla
Giunta, ma intanto l'Ascom
inizia a trattare sul Put. Il
fronte anti pedonalizzazione,
dopo tre settimane di battaglie, sembra dividersi in due
frange, comunque accomunate dall'ostilità
al progetto:
una più vicina all'Ascom,
si affida alle
"contrattazioni" aperte ieri
mattina
nell'incontro
con il sindaco Marzio Favero: dopo
una maratona di tre ore è stato fissato un
altro appuntamento lunedì
per valutare alcune proposte
dell'amministrazione per migliorare la situazione. «Sì è
aperto un dialogo -spiega Roberto De Lorenzi- presidente
mandamentale dell'Ascom- e
c'è la possibilità di capirsi».
Una possibilità nella quale,
però, una parte della delega-
LA BUFERA Fissato un nuovo incontro, mentre parte la richiesta di risarcimento danni
Put,orainegoziantisidividono
Commercio spaccato tra l’Ascom possibilista e il comitato spontaneo più intransigente
zione sembra credere poco.
«Non è stata pronunciata la
parola "revoca" -sottolinea Andrea Biagi, titolare di un'edicola nella zona pedonalizzata,
membro della delegazione- e
questo noi vogliamo». Lo stesso Biagi è il primo firmatario
di una lettera di fuoco protocollata ieri mattina. Rappresenta la posizione del "comita-
to spontaneo per la nostra
Montebelluna" e avrebbe dovuto esser letta all'inizio
dell'incontro, mentre Biagi è
riuscito a renderla nota solo
nella parte finale, "perdendo"
però l’appoggio di una parte
della delegazione; l'Ascom in
pratica si è dissociata.
Il testo manifesta il "totale
dissenso all'ulteriore protrar-
si del progetto"; annuncia il
ricorso al Tar contro la delibera di Giunta, un'indagine sul
calo degli introiti affidata ad
uno studio di professionisti.
Soprattutto però vara un nuovo provvedimento: «Un'azione di risarcimento danni nei
confronti dei componenti di
Giunta».
Intanto, è partita anche la
lettera indirizzata al Prefetto
che invita a vigilare sulla
sicurezza. Una necessità più
che mai sentita dopo le nuove
minacce comparse domenica
su una vetrina. Un gesto che
secondo il sindaco Marzio Favero dimostra un "imbarbarimento inqualificabile". Le Forze dell'ordine sarebbero vicinissime ai responsabili.
XVIII
TV
GiaveraMontebelluna
Martedì 29 ottobre 2013
GIAVERA In azione con un flessibile alla Shell di via Schiavonesca: ancora da quantificare il bottino
Colpo al distributore:
sventrata la colonnina
LE INDAGINI
Luciano Beltramini
GIAVERA
Potrebbero avere le ore contate gli autori del furto con
scasso che nella notte tra
domenica e lunedì a Giavera
del Montello hanno svuotato
la colonnina dei soldi degli
erogatori automatici di carburante. Il colpo, da una
prima sommaria indagine
dei carabinieri della stazione di Nervesa della Battaglia, sarebbe avvenuto verso
le 2.30, nel mirino il distributore Shell di Giavera in via
Schiavonesca ed è stato ripreso dalle telecamere della
videosorveglianza.
Ad agire un commando
composto da non meno di tre
Ore contate
per la banda:
blitz ripreso
dai video
persone che era munito di
tutti gli attrezzi da scasso
necessari. Il raid era stato
pianificato con cura anche
nei dettagli: i malviventi si
sono serviti di un flessibile
per effettuare un profondo
taglio alla colonnina contenente i soldi e hanno sfidato
la sorte, visto che a pochi
metri c’è la strada e la possi-
bilità di essere scoperti dagli
automobilisti in transito era
elevata. Dopo un lavoro certosino, hanno comunque
svuotato la colonnina dandosi poi alla fuga. L'operazione
sarebbe durata non più di
una decina di minuti a dimostrazione del fatto che ad
agire sono state persone
esperte.
Ad accorgersi dello scasso
è stato lunedì mattina uno
dei titolari del distributore
che immediatamente ha
sporto denuncia ai carabinieri. Da quantificare l'ammontare del bottino, le verifiche
dei litri erogati e quindi dei
soldi incassati e rapinati,
ieri erano ancora in corso.
Sventrata e inutilizzabile la
NEL MIRINO
La colonnina
di un
distributore:
i ladri
hanno agito
a pochi passi
dalla strada
colonnina che sarà sostituita.
Amareggiati i titolari per
la prima volta finiti nel mirino dei ladri. Le indagini sono
in corso e qualche elemento
utile ad identificare la banda
emergerà dalle immagini
del raid riprese dal circuito
di videosorveglianza installato nella stazione di servizio.
Si è spenta
Marcella,
mamma
di "Frank"
MONTEBELLUNA
Orti solidali, boom di richieste:
il Comune raddoppia gli spazi
MONTEBELLUNA - (L.Bon) Orti
urbani contro la crisi, il Comune
raddoppia gli spazi. La Commissione urbanistica presieduta da Adriano Martignago ha individuato una
nuova area da destinare ad orti
urbani; si trova all'angolo tra via
San Gaetano e via Santa Caterina,
delimitata a sud dal canale Bretella. Ampia circa 8mila metri quadrati, è pressoché doppia rispetto a
quella che era stata individuata in
precedenza in via Dei Soster. «La
scelta è stata connessa a diversi
motivi -spiega
Martignago- visibilità e controllo, possibilità di
ampliamento in caso di nuove richieste, reperibilità di acqua, possibile luogo di socialità».
Anche se non è ancora stato fatto
un bando, del resto, la partecipazione alle riunioni dimostra che l’interesse è molto diffuso: almeno una
quindicina gli aspiranti agli orti
tradizionali, folto ma ancora indefinito il gruppo di chi punta sull'orto
solidale».
Nel primo caso,
gli assegnatari
avranno
una
porzione di terreno di circa 50
metri quadri,
dove coltivare
autonomamente. Gli orti solidali, invece, sono gestiti a livello di
gruppo in maniera del tutto naturale e rigidamente biologica.
Visti i tempi di ristrettezze economiche, l'iniziativa rappresenta un aiuto alle famiglie che possono risparmiare sull'acquisto della verdura e
nello stesso tempo essere certi
della provenienza dei prodotti.
IL PROCESSO Riforniva i giovani: era pedinato da dicembre dopo un controllo
Il pusher della stazione patteggia 2 anni
MONTEBELLUNA - (Ro)
Due anni di reclusione, con
contestuale revoca della misura cautelare in carcere: è la
sentenza pronunciata ieri dal
giudice Umberto Donà che ha
accolto il patteggiamento proposto dall’imputato Amaadour El Hassan, detto Alessandro, disoccupato marocchino 52enne di Volpago, che
era assistito dall’avvocato Fabio Crea. Il 52enne, secondo
il pm Valeria Sanzari sulla
base delle prove raccolte dai
carabinieri di Montebelluna,
avrebbe rifornito di hashish i
LA TRAPPOLA
Venne arrestato
in marzo
giovani della città. I carabinieri erano da tempo sulle tracce
di un pusher marocchino che
riforniva di spinelli i ragazzi
di Montebelluna e dintorni,
ma a far cadere in trappola, a
dicembre 2012, El Hassan fu
un controllo di routine. Fermato dai militari venne trovato in possesso di 2 grammi e
mezzo di hashish e circa 350
euro. A quel punto il 52enne
venne pedinato e controllato
in modo capillare, utilizzando
anche le intercettazioni telefoniche. Ben presto i carabinieri capirono che era lui a
spacciare in stazione a Montebelluna, rifornendo giovani
dai 18 ai 23 anni, tra i quali
molti studenti. A metà marzo
2013 è infine scattata la trappola che ha portato in carcere
Alessandro.
IL RICONOSCIMENTO
La confraternita dei calzolai
premia Adriano Sartor
MONTEBELLUNA - (L.Bel.) La confraternita dei
calzolai di Vigevano ha consegnato domenica il premio
fedeltà al lavoro ad Adriano Sartor (nella foto), amministratore delegato di Stonefly.
Il premio consiste in una pergamena con
distintivo e un mantello bianco con colletto
rosso: il bianco vuole simboleggiare la fedeltà, l’onestà, la dedizione e la rettitudine sul
lavoro, mentre il rosso vuole ricordare il
sacrificio e l’impegno che il lavoro comporta.
Il premio ad Adriano Sartor esponente di
spicco del distretto trevigiano della calzatura è un’ulteriore riprova dell'importanza
conquistata sul mercato in questi anni nel settore, una
posizione che ha portato Montebelluna a farsi conoscere
in tutto il mondo.
MONTEBELLUNA (L.Bel.) Ad un anno
esatto dalla tragica
morte di "Frank" Boaro, personaggio storico del basket Nordica Montebelluna, si è
spenta la mamma
Marcella Conte (nella foto) , 85 anni, da
circa due anni ospite
della casa di riposo
villa Belvedere di
Crocetta del Montello. Marcella originaria della Castellana
era sempre stata il
punto di riferimento
della famiglia Boaro.
La sua intraprendenza e la sua particolare predisposizione al
lavoro, l'aveva portata a gestire diversi
locali del montebellunese. Sempre nelle
retrovie senza mai
farsi vedere, con la
massima umiltà era
l'esempio da imitare
per i figli. Lascia le
figlie Olga ed Amabile, i nipoti Giulio e
Nicola, la nuora Paola e Bice.
Il funerale si svolgerà oggi alle 14.30
nella chiesetta di villa Belvedere. La salma verrà poi tumulata nella tomba di famiglia a Montebelluna.
Martedì 29 ottobre 2013
TV
XIX
Conegliano
LA POLIZIA
sta indagando
sulla morte
di un culturista
che avrebbe
assunto viagra
TRAGEDIA A GAIARINE
Fitte all’addome e l’infarto fatale
La vittima amava sport e palestre
Stroncato dal Viagra importato
Muore a 45 anni dopo ore di agonia: aveva preso le pastiglie procurate dalla fidanzata sudamericana
Elisa Giraud
CONEGLIANO - GAIARINE
Morire a 45 anni per effetto di
una pastiglia blu. È successo
l'altra notte all'ospedale civile
di Conegliano dove un 45enne
di Gaiarine è stato stroncato
da un infarto. Domenica pomeriggio l'uomo si è presentato al pronto soccorso del Santa Maria dei Battuti per delle
fitte intense all'addome. Ai
medici che lo hanno visitato
ha ammesso di aver assunto,
qualche ora prima, una pillola equivalente al Viagra, come faceva da alcuni mesi a
questa parte. Non ha fatto
segreto di voler rendere più
intense le prestazioni sessuali, ma era decisamente preoccupato. Probabilmente era
conscio del rischio che stava
correndo. È stato ricoverato
per sottoporlo alle analisi del
caso e tenerlo in osservazione, ma con il passare delle ore
le sue condizioni sono gradualmente peggiorate fino alla crisi respiratoria e all'arresto cardiaco, nonostante i tentativi dei medici di salvargli
la vita. L'uomo è morto dopo
dodici ore di agonia.
Dai primi accertamenti
sembrerebbe che le pastiglie
per aumentare l'intensità delle prestazioni sessuali siano
state procurate dalla fidanza-
L’INCHIESTA
Confezioni
sequestrate
ordinata
l’autopsia
ta sudamericana dell'uomo.
La donna se le sarebbe fatte
portare dalla sorella, considerata la facilità d'acquisto in
quei Paesi dove non occorre
prescrizione medica. Sembra
che l'uomo non soffrisse di
particolari malattie e che curasse con attenzione il suo
fisico frequentando abitualmente la palestra e assumendo degli integratori per man-
le funzioni cardiache dell'uomo. Domenica il 45enne aveva assunto il farmaco equivalente al Viagra come aveva
LA SCHEDA
Pillola dell’amore: controindicazioni e rischi
CONEGLIANO - Pillola dell’amore?
Ecco controindicazioni ed effetti collaterali. L’uso del sildenafil (Viagra) è
assolutamente controindicato (pericolo
di morte) in associazione con nitrati
(farmaci usati, per esempio, come profilassi e trattamento dell’angina pectoris,
associata o conseguente ad insufficienza coronarica). Gli effetti collaterali
invece possono essere cefalee più o
meno intense, vampate di calore, disturbi visivi. Il bersaglio su cui agisce
questa molecola è presente anche nei
vasi della retina dell’occhio, e pertanto
è possibile che il paziente avverta una
maggiore brillantezza della luce, o un
offuscamento della vista, fenomeni che
sono destinati a sparire al termine
dell’effetto del medicinale: pertanto è
sconsigliato se è necessario guidare
veicoli. Il sildenafil possiede proprietà
vasodilatatorie che determinano riduzioni lievi e transitorie della pressione
sanguigna: pertanto è sconsigliato l’utilizzo di tale sostanza nei pazienti cardiopatici. Non deve essere utilizzato nei
soggetti per i quali l’attività sessuale è
sconsigliata (pazienti con gravi disturbi
cardiovascolari, come angina instabile
o grave insufficienza cardiaca).
Tesidilaureasulconeglianese:
riabilitatoilconcorsoannullato
IL COMUNE
Giampiero Maset
CONEGLIANO
Clamorosamente riavviata la
procedura, con una specifica
delibera della giunta comunale del 24 ottobre, per il Premio
Tesi di Laurea su Conegliano e
il Coneglianese per l'anno solare 2011. Il caso era stato sollevato dal Gazzettino nella prima decade di questo mese. Il
concorso era stato annullato
perché aveva partecipato
un'unica concorrente: Marianna Fiorin di Mareno di Piave,
con una tesi specialistica in
architettura per la conservazione all'Iuv di Venezia, con relatore il professor Franco Mancuso, su un argomento di indubbio interesse: «Conegliano
tenere il tono muscolare. Potrebbe anche essere stata l'assunzione di un cocktail con gli
integratori a sovraccaricare
fatto parecchie altre volte, ma
a differenza del passato si era
accorto che qualcosa nel suo
fisico non andava. Prima i
dolori al petto che poi si sono
via via estesi all'addome. Il
cuore dell'uomo non ha retto
al sovraccarico di eccitazione
e alla vasodilatazione che provoca quel principio attivo.
Considerata l'assunzione della pasticca senza la prescrizione medica, i sanitari hanno
riferito le informazioni acquisite alla Procura che ha posto
sotto sequestro le confezioni
di pillole. È stata inoltre disposta l'autopsia sul corpo dell'uomo per verificare se vi sia
stata effettivamente una correlazione diretta tra l'assunzione del farmaco e il decesso.
IL CASTELLO
uno dei simboli
della città
del Cima,
il concorso
sulle tesi
di laurea dopo
il caso
sollevato nelle
settimane
scorse è stato
riabilitato
IL CASO
Dopo un’unica
candidatura
città murata: recupero del percorso tra le mura e progetto di
museo per il Cima da Conegliano», discussa appunto nel
2011. Le candidature per il
premio dovevano essere pre-
sentate alla fine di gennaio del
2012. Nei mesi successivi si
sarebbero dovute tenere le premiazioni, sulla base del giudizio di una giuria di esperti. Ma
il 30 maggio Marianna Fiorin
aveva ricevuto una nota del
dirigente dell'area governo al
territorio, sviluppo, attività
economiche e culturali Giovanni Tel. «Nel ringraziarla per
avere partecipato al nostro premito - era scritto testualmente
- Le comunichiamo che, essendo stata l'unica concorrente
per l'anno solare 2011 e venendo meno pertanto lo spirito
della competizione che sottende a un concorso, la Sua rien-
trerà di diritto nel prossimo
bando in corso di definizione
da parte di questa amministrazione comunale». Ma era è
accaduto che non è stato poi
pubblicato nessun bando per
le tesi dell'anno solare 2012.
Ora la giunta comunale, dopo
che il caso è emerso pubblicamente, ha deciso di correre ai
ripari. Ha deliberato di «ritenere opportuno riprendere e portare a conclusione la procedura concorsuale relativa all'anno 2011, considerato che l'amministrazione comunale ha a
cuore la valorizzazione delle
ricerche scientifiche e culturali svolte sul proprio territorio».
XX
TV
ConeglianoSusegana
Martedì 29 ottobre 2013
SUSEGANA Confermate le voci negative nel vertice con la direzione della multinazionale
Electrolux, nuovi esuberi:
altri140rischianoilposto
LUCA ZAIA
Fulvio Fioretti
SUSEGANA
NUOVI TIMORI
per i posti
di lavoro
tra gli operai
dell’azienda,
da subito
saranno
convocate
assemblee
delle Rsu
in fabbrica
e probabili
scioperi
Tutte le giustificazioni del caso
che sono state illustrate in un
lungo prologo a base di slides e
dati numerici freddi, ma ai 250
lavoratori che dovrebbero lasciare la Electrolux di Susegana entro il 2015, da ieri si
aggiungono altre
140 unità. E salgono così a circa
400 le persone
per le quali il patema del futuro
comincia a farsi
inesorabilmente
strada, e che la
direzione intende
avviare all'uscita
degli stabilimenti
unitamente a circa 150 mila pezzi
di Cairo 3, il modello di frigo ad
incasso che ora tira, per i quali
la destinazione produttiva è la
Polonia o l'Ungheria. Hanno
trovato quindi conferma tutte le
voci più negative durante l'incontro tenutosi ieri dalle 11
all'Hotel Quid di Mestre tra la
direzione del Gruppo Electrolux e le rappresentanze sindacali e aziendali. Il tutto mentre i
presidenti di Veneto e Friuli,
Zaia e Serracchiani, stavano
lanciando i loro anatemi contro
una condotta aziendale non irreprensibile a loro giudizio: Se
Luca Zaia ha rimarcato che
L'annuncio
di nuovi
esuberi da
parte di
Electrolux,
a seguito
della
decisione
della
azienda di
trasferire
alcune
produzioni
in Polonia,
è la prova
provata
che il
sistema
paese non
funziona
ENTRO IL 2015
Salgono
così a 400
i lavoratori
senza futuro
«Ormai siamo un territorio di
conquista, e pensare di chiudere le fabbriche Electrolux vuol
dire che l'azienda guarda solo ai
conti, non a responsabilità di
natura sociale che l'impresa dovrebbe avere», Debora Serracchiani ha invitato tutti alla coesione: «Questa volta dobbiamo
evitare uno scontro territoriale». Tornando all'incontro di
ieri ai delegati di Susegana non
è piaciuto l'esordio dell'azienda:
«Sono mancati di sensibilità nel
confronti dei lavoratori presenti - hanno affermato - spiegando
la situazione hanno evidenziato
infatti che in Polonia un lavoratore costa 4 euro e in Italia 13. E
non solo: in Italia pretendono la
mensa e il pasticcio. Sono state
battute in sfregio alla sensibilità dei lavoratori». In ogni caso il
direttore delle risorse umane e
delle relazioni industriali del
Gruppo Marco Mondini ha sottolineato pure che il confronto è
solo all'inizio e che trarre oggi
conclusioni affrettate è del tutto
prematuro.
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CARTELLINO
forse non per
tutti entro
il 2005 dopo
gli annunci di
nuovi esuberi
allo
stabilimento
Electrolux
di Susegana
LE REAZIONI
Prime assemblee delle Rsu
e un vertice con i sindaci
SUSEGANA - (f.fi.) È altrettanto chiaro che la notizia dei nuovi
esuberi, alla vigilia dell'incontro con i sindaci e i politici locali,
che si terrà questa sera, non è stata ben accolta tra i
lavoratori. Oggi ci saranno le prime assemblee delle Rsu per
illustrare ai lavoratori quanto emerso da Mestre e probabilmente da queste uscirà anche una prima risposta in termini di
sciopero e manifestazioni, con occupazione della Pontebbana.
«Abbiamo risposto che intanto debbono eliminare la parola
investigazione e tornare sui propri passi prima di iniziare a
discutere» dice Paola Morandin della Fiom Cgil. E aggiuge: «Per
noi significa chiusura di stabilimento, ci sono i precedenti».
LUTTO IN FABBRICA
Operaioepadredi3figli
stroncatodauninfarto
Stefano aveva 55 anni e lavorava a Cimpello
CONEGLIANO - Stefano
Francescon (nella foto), 55
anni, è stato colpito da un
infarto che non gli ha lasciato scampo. Nessun segnale
o malessere aveva fatto presagire quanto è accaduto
sabato scorso, intorno alle
15. Improvvisamente Stefano, che soffriva di asma, si
è accasciato a terra, le mani
sul petto, ha perso
subito conoscenza. Si trovava in
casa con la moglie
e i figli che hanno
chiamato immediatamente i soccorsi. Quando il
personale del 118
è arrivato sul posto, ha provato in
tutti modi a rianimare il cuore di Stefano
che aveva ormai smesso di
battere. Per il 55enne non
c'è stato nulla da fare. Stefano era sposato con Flavia
con la quale ha tre figli
Guido e Davide, gemelli di
17 anni, e la piccola Giorgia
di 4. Abitava in via dei Colli
a Collalbrigo ed era operaio
presso lo stabilimento
Electrolux di Cimpello. Prima di lavorare all'Electrolux, era stato operaio in
un'altra azienda del territorio. Qui era stato vittima di
un grave incidente e aveva
perso la mano sinistra sotto
una pressa. «Era sempre
allegro, sorridente, di buon
umore - lo ricordano i famigliari - Nella sua zona, quando passava con il
trattore o con l'auto, salutava tutti
con un colpo di
clacson». Oltre alla famiglia e al
lavoro, Stefano si
dedicava con passione al suo vigneto. «Appena aveva due minuti di
tempo libero - aggiungono i famigliari - andava in campagna con il suo
trattore». Oltre alla moglie
e ai tre figli, lascia la mamma Marianna, i fratelli Patrizia, Renato e Luciano, le
cognate Nadia e Cristina. Il
funerale si terrà oggi alle
15 presso la chiesa parrocchiale di Collalbrigo.
Elisa Giraud
PievediSoligoCisondiValmarino
Martedì 29 ottobre 2013
TV
XXI
GLI INCIDENTI Ferita in un altro schianto una 24enne di Miane: il conducente è scappato
Falciato dall’auto: è in fin di vita
Un 83enne di Pieve di Soligo travolto mentre rincasava da una Panda guidata da un’anziana
Fulvio Fioretti
PIEVE DI SOLIGO
Investito davanti al supermercato In's di via Vittorio Veneto è
ricoverato in fin di vita nel
reparto rianimazione di Conegliano un anziano residente in
città. Il gravissimo incidente è
avvenuto poco dopo le 18. Secondo le testimonianze l'uomo
M.D.B., di 83 anni, stava rientrando a casa, anzi era a poche
decine di metri dalla sua abitazione nella stessa via, quando
avrebbe attraversato improvvisamente la strada mentre sopraggiungeva una Fiat Panda,
condotta da una donna, M.L. F.,
87 anni di Treviso. L'urto è stato
molto violento, non c'erano tracce di frenata: il poveretto dopo
un volo di qualche metro è
ripiombato
pesantemente
sull'asfalto ed è rimasto immobile a terra per le gravi ferite e
l'esteso trauma cranico riportati. Sul posto sul posto è arrivata
l'auto medica e seguita dall'ambulanza del Suem di Conegliano. È stato ricoverato in terapia
intensiva, e la prognosi è riservatissima, data anche l'età.
Il traffico per la gravità
dell'incidente e per permettere
le condizioni migliori per i soccorsi è stato deviato dai carabinieri lungo via Tacchini, e i
rallentamenti vistosi sono proseguiti per circa un paio d'ore. Un
altro incidente nel pievigino
durante la scorsa notte: un uomo, rimasto illeso è scappato
dopo aver provocato un «frontale», e ha lasciato una donna
ferita nell'altra auto sul posto
dell'incidente. È successo poco
dopo le 4 sulla provinciale che
collega Conegliano e Pieve di
AUTO MEDICA
dal Pronto
soccorso
per il primo
intervento
ieri sera
in via Aldo
Moro,
dove
un pedone
è stato ferito
Soligo, territorio
di Refrontolo in
via Crevada. Fortunatamente
D.B., 24 anni, una
giovane di Miane,
è già stata dimessa dall'ospedale
di Conegliano dove era stata portata dai sanitari del
Suem, nella mattina di ieri: i traumi
riportati sono stati fortunatamente
leggeri, grazie alle cinture di sicurezza e all'airbag
della sua Ford Fiesta. Secondo la ricostruzione ancora in corso da parte dei carabinieri di Cison di Valmarino, sul
posto per i rilievi, l'auto della
donna, che stava tornando a
casa in direzione di Pieve di
Soligo sarebbe stata centrata da
una Fiat Punto, che ha invaso la
carreggiata. Il conducente, ancora sconosciuto, è scappato a
piedi verso Conegliano e le sue
tracce si sono perse nel buio:
ma sono in corso indagini per la
sua identificazione. La sua auto
era senza assicurazione.
Cison di Valmarino
Litiga coi vicini
e li diffama
su Facebook
UN CASO
singolare
è approdato
nell’aula
del Palazzo
di Giustizia,
una guerra
tra vicini
ma questa volta
su Facebook
IL PROCESSO
Troppi spettatori alla Zoppas-Arena: Lucchetta multato
CONEGLIANO - (gi.pa.) Ancora guai
con la giustizia per Giovanni Lucchetta.
L'ex patron della Spes Volley Conegliano era finito di fronte al giudice per
colpa di una partita di pallavolo in cui,
alla Zoppas-Arena, ci sarebbero stati
più spettatori rispetto al limite previsto
per la capienza complessiva del palazzetto. Una violazione alle norme di
sicurezza, secondo la Procura, che
aveva firmato un decreto penale di
condanna a carico dell'imprenditore.
Lucchetta ha presentato però opposizione su consiglio del suo legale, l'avvoca-
to Davide Favotto, e ponendo le basi
per un ricorso in appello che potrebbe
volgere del tutto a suo favore. Il giudice, convertendo la pena detentiva in
pecuniaria, ha condannato Giovanni
Lucchetta al pagamento di 7.500 euro
di multa. Il tutto perchè, il 6 febbraio
2011, alla Zoppas-Arena di Conegliano,
in occasione della partita tra le Pantere
e la Scavolini Pesaro, sugli spalti c'erano 3.800 persone quando il palazzetto
può contenerne al massimo 3.300. Lucchetta, pur rimediando la condanna, è
stato riconosciuto dallo stesso giudice
non essere il responsabile della sicurezza per cui, secondo la difesa, in appello
le accuse verranno smontate. L'ex presidente della Spes dovrà tornare ancora
in tribunale a Treviso: è infatti sotto
processo perchè, secondo l'accusa, non
avrebbe pagato i contributi previdenziali alla sue ex giocatrici. Una cifra
«ridicola» (si parla di 2.751 euro dal 16
settembre 2010 al 16 aprile 2011), ma a
livello penale perseguibile. Anche in
questo caso la difesa è convinta: quei
contributi sono stati versati e verrà
dimostrato a processo.
ORSAGO Un ventottenne è finito in aula per minacce e danneggiamenti
Molestie alla ex: 8 mesi all’idraulico
Giuliano Pavan
ORSAGO
Otto mesi di reclusione con
sospensione condizionale della pena. Questa l'entità del
patteggiamento ottenuto da
Tullio Toffoli, un idraulico
28enne di Orsago finito a
processo per minacce e danneggiamenti nei confronti
della sua ex convivente, una
ragazza di 30 anni, madre di
tre figli, anche lei di Orsago.
Secondo l'accusa il 14 aprile
scorso, una domenica sera, il
giovane si sarebbe presenta-
to sotto casa di lei per cercare di convincerla a tornare
assieme a lui ma, secondo
quanto riferito dalla vittima,
avrebbe finito per minacciarla con una mazza di ferro e
una sciabola. Un episodio
che fece finire l'uomo dietro
le sbarre: la 30enne infatti
avvertì il 112 di quanto stava
accadendo e i carabinieri,
una volta giunti sul posto,
divennero il bersaglio del
28enne che rimediò l'arresto
per resistenza a pubblico ufficiale. Non sarebbe però stato
l'unico episodio di cui si sa-
rebbe reso protagonista Toffoli. Il 30 marzo scorso, in
pratica due settimane prima
dell'arresto (al quale seguì il
solo obbligo di firma per
ordine del giudice nel processo per direttissima tenutosi
due giorni più tardi), non
sopportando che la sua ex
frequentasse altre persone
l'avrebbe seguita fino a Refrontolo dov'era andata a trovare un amico. Il giovane,
vista l'auto della donna parcheggiata nel vialetto di casa
dell'amico con le chiavi inserite, sarebbe salito a bordo,
avrebbe innestato la marcia
e avrebbe sfondato una vetrata esterna dell'abitazione. Toffoli sarebbe poi riuscito a
darsi alla fuga senza che
nessuno lo vedesse. La sera
del 2 aprile sarebbe infine
tornato in azione, questa volta a Cordignano: sempre mosso dalla gelosia, e forse per
vendicarsi di quella donna
che lo aveva lasciato senza
un apparente motivo, venne
sorpreso dai carabinieri mentre danneggiava l'auto di
un'amica della sua ex fidanzata.
CISON - Prima avrebbe
«promesso» ai vicini di diffamarli, poi la 50enne
avrebbe messo in atto il
proposito postando su Facebook frasi ingiuriose nei
loro confronti. A scoprire la
presunta diffamazione pubblica la figlia dei querelanti
tramite «amicizie» (da social network) comuni. È
iniziato ieri lunedì in Tribunale a Treviso con la deposizione delle parti civili, i
coniugi Natalino Magagnin
e Daniela Casagrande, il
dibattimento che cercherà
di fare luce sull'accusa rivolta dai due alla vicina di
casa Marina Zaffaroni:
averli diffamati con un mezzo di pubblicità. Secondo la
querela presentata dai signori Magagnin ai Carabinieri di Cison, nell'aprile
2011 la controparte postò
sul proprio profilo Facebook frasi insultanti i vicini
(le due proprietà sono divise solo da un muro e fanno
parte di un piccolo borgo) e
un loro parente. Dopo avere respinto due eccezioni
procedurali sollevate dalla
difesa (una delle quali sulla
competenza territoriale del
tribunale), il giudice Piera
De Stefani ha aperto la
serie delle testimonianze
con Magagnin, classe 1947,
che ha ricordato come tra
le parti ci sia da tempo un
rapporto conflittuale, principalmente per questioni di
vicinato: «Zaffaroni disse
più volte che ci avrebbe
"sputtanato". Io e mia moglie non siamo presenti su
Facebook, ma nostra figlia
sì: un giorno ci ha mostrato
la pagina del social
network in cui la nostra
vicina ci insultava. Era già
successo una volta ma lasciammo perdere. Alla seconda abbiamo presentato
querela trattandosi di epiteti più pesanti". Uno di questi avrebbe riguardato anche lo zio di una nipote di
Magagnin, che l'imputata
avrebbe definito via internet «persona con una svastica in testa». Il 66enne ha
ricordato che tra le parti
sono aperti altri contenziosi, sia civili che penali. Uno
di questi riguarderebbe la
morte per presunto avvelenamento del rottweiler della Zaffaroni.
Luca Anzanello
XXII
Martedì 29 ottobre 2013
TV
Vittorio Veneto
LA DITTA
appaltatrice dei
servizi cimiteriale
dice di non aver
ricevuto alcuna
comunicazione
IN TRIBUNALE
Non dichiara redditi per tre anni:
artigiano finisce alla sbarra
VITTORIO VENETO - (l. a.) Il pm chiede un anno di reclusione
per il titolare di una ditta individuale accusato di non avere
presentato per 3 anni la dichiarazione dei redditi e delle
imposte dirette. Ieri a Treviso ha testimoniato un finanziere in
servizio a Vittorio Veneto all'epoca dei fatti, il quale ha
affermato che nella casa (e sede dell'impresa) dell'imputato
Luigi Villanova le Fiamme Gialle non trovarono le dichiarazioni
per gli anni 2005, 2006 e 2007. La difesa ha replicato parlando di
«scarsa chiarezza» degli atti sui movimenti del conto corrente di
Villanova, che unita alle «incertezze del testimone» l'ha portata
a chiedere l'assoluzione. Per i fatti del 2005 la prescrizione
sarebbe dietro l'angolo. Sentenza il 7 novembre.
IL CASO
Sconcertante
disguido
ieri a Colle
Umberto
Il funerale finisce: la tomba non c’è
Nessuno prepara la fossa. I familiari della defunta allibiti: «Non possiamo accettare le scuse del sindaco»
Gerda De Nardi
COLLE UMBERTO
Colpo di scena ieri pomeriggio alla fine del rito funebre
celebrato nella chiesa di
Colle Umberto. Gli incaricati delle pompe funebri si
avvicinano al figlio dell'anziana deceduta e gli sussurrano all'orecchio: «C'è un
problema, manca la fossa
per la sepoltura di sua madre».
Per un disguido la ditta
appaltatrice dei servizi cimiteriali non ha provveduto
all'escavazione e alla preparazione del luogo in cui la
bara avrebbe dovuto trovare collocazione. Un disguido che ha fatto rattristare e
arrabbiare il figlio Demetrio e la sua famiglia che si
sono visti la loro congiunta,
Clorinda Zanchetta, essere
deposta per la notte nella
cella mortuaria del cimitero.
Il sindaco, subito contatta-
to, ha presentato le sue
scuse dicendo che la colpa è
di chi ha appaltato i lavori
da effettuare in cimitero. La
ditta appaltatrice sostiene
di non aver mai ricevuto il
fax di richiesta dell'escavazione.
«È una vergogna - spiegano il figlio e la nuora della
signora Clorinda - Quando
abbiamo appreso la notizia
siamo rimasti allibiti. Le
scuse del sindaco non possiamo accettarle perché il
fatto è estremamente grave.
Gli operatori della pompe
funebri erano convinti che
tutto fosse a posto, come
succede abitualmente, avendo effettuato i passaggi di
loro competenza. Tutti, parenti e conoscenti, sono rimasti meravigliati. Una cosa del genere non doveva
succedere, per il rispetto
nei confronti della nostra
cara defunta che meritava
una degna sepoltura».
Il celebrante ha ugualmente accompagnato la salma in cimitero, insieme ai
fedeli, ha impartito la benedizione, dopo di che la bara
è stata collocata temporaneamente nel luogo preposto.
Un incaricato della ditta di
servizi cimiteriali è giunto
sul posto, ma arrivando nel
tardo pomeriggio ha costatato che non c'era il tempo
necessario per portare a
Colle Umberto l'escavatore
e provvedere alla realizzazione della fossa. Così questa mattina alle 8.30 gli
operai saranno al lavoro nel
cimitero del capoluogo, dopo di che i congiunti della
novantottenne Clorinda potranno assistere alla sepoltura.
ALLARME IN VIA PERUCCHINA
Anziana morta in bagno: la trova un amico
VITTORIO VENETO - (F.Fi.) Al mattino presto aveva alzato le tapparelle
come sempre, i vicini non avevano
notato nulla di strano, ma nella tarda
mattinata di ieri è stata trovata morta.
Claudia Filippi, 80 anni ben portati,
residente in un piccolo appartamento
di una palazzina in via Perucchina 16 è
stata vittima con ogni probabilità di
collasso cardiocircolatorio.
I vigili del fuoco sono stati allertati da
un anziano amico che era andato a casa
sua poiché non rispondeva al telefono
da qualche ora e nemmeno dall'interno
dell'appartamento giungeva alcuna risposta ai richiami insistenti. Anche la
porta era chiusa dall'interno.
Con l'autoscala i vigili e i soccorritori
IL PROCESSO
Marocchino condannato per stupro
«Mia suocera era consenziente»
Roberto Ortolan
VITTORIO VENETO
È vicina l’ora della verità in appello
per il marocchino Nourredine K., di
23 anni, di Vittorio Veneto che sta
scontando 5 anni di reclusione in
carcere a Pordenone perché, secondo la ricostruzione della Procura,
avrebbe costretto la suocera ad
avere un rapporto sessuale completo. Nei prossimi giorni i giudici
discuteranno il ricorso con il quale
l’avvocato difensore Guido Galletti
chiede di cancellare la condanna
inflitta al cliente. Il motivo? Secondo
la difesa il rapporto sessuale ci fu,
ma non la violenza. La suocera era
consenziente. Una tesi che il giudice
di primo grado, nonostante a confermarla fosse stata la stessa moglie
del 23enne nonché figlia della vittima dello stupro, ha ritenuto infonda-
sono entrati da una finestra al secondo
piano, e il sospetto che potesse essersi
sentita male ha avuto conferma: l'anziana era riversa in bagno. Inutile ogni
tentativo di soccorso dei sanitari. Per la
poveretta che viveva sola ormai non
c'era più niente da fare e il medico
legale non ha potuto far altro che
constatare il decesso.
CONDANNA 5 anni a un 23enne marocchino
ta. «Sono convinto che i magistrati
d’appello - ha chiarito l’avvocato
Galletti - riformeranno la condanna.
Troppo evidenti le contraddizioni
emerse dalla ricostruzione degli inquirenti».
Il giudice di Treviso, nonostante lo
sconto del processo con rito abbreviato, ritenne provato lo stupro e
condannò il 23enne, che venne però
assolto dall’accusa di rapina.
Secondo gli inquirenti il 23enne
avrebbe stuprato la madre della
moglie, vittoriesi da generazioni, e
nonna dei suoi due figli. «Si tratta di
un caso angosciante, con aspetti che
vanno oltre quello strettamente giudiziario. Abbiamo messo in evidenza
- aveva spiegato l’avvocato Galletti una serie di contraddizioni nella
denuncia della suocera che nel processo di primo grado non sono state
chiarite». Il rapporto sessuale con la
LA DIFESA
II ricorso in appello
«Non ci fu violenza»
suocera venne ammesso dallo stesso
imputato che però negò la violenza.
Secondo l’accusa il giovane avrebbe minacciato con un coltello la
suocera, costringendola a subire un
rapporto sessuale completo. Una
volta soddisfatte le proprie voglie,
per cancellare le prove, avrebbe
dato alle fiamme il letto nel quale si
era consumato il rapporto. Scoperto
dal suocero avrebbe perso la testa e,
per l’accusa, lo avrebbe spintonato
ferendosi a una mano. Avrebbe poi
sottratto le fedi nuziali ai suoceri e,
andandosene, avrebbe sbattuto la
porta. Una condotta agghiacciante
che il 23enne ha sempre negato,
trovando la piena solidarietà e comprensione della moglie che lo ha
sempre difeso a spada tratta.
Martedì 29 ottobre 2013
XXIII
TV
Oderzo
L’ODISSEA
di una 50enne
opitergina per
avere in comodato
d’uso la casa che
il padre le aveva
assegnato
firmando
un documento
PORTOBUFFOLÈ
Oggi l’addio a Maria Pessot
l’impiegata investita in bici
PORTOBUFFOLÈ - (an.fr.) Si celebra oggi
alle 15.30 il funerale di Maria Pessot, 51
anni, (nela foto) investita, venerdì scorso,
mentre stata era in sella alla sua
bicicletta. A stento il duomo di San Marco
riuscirà ad accogliere tutti coloro che
vorranno dare il loro ultimo saluto alla
donna, molto conosciuta in paese e nei dintorni, moglie del
panettiere Roberto Poles. Era una persona discreta,
dedicava tutto il suo tempo alla famiglia e al lavoro, era
impiegata in uno studio di commercialisti di Gaiarine. La
domenica mattina aiutava il marito nella panetteria di
famiglia, era lei a stare dietro al banco, perciò la
conoscevano in molti. Iscritta all'Aido, Maria Pessot ha
donato le cornee.
IL CASO
Accusata di falso
dai fratelli:
è autentica
la firma del padre
Eredità contesa: lotta tra esperti
Il tribunale sconfessa la sentenza della giustizia civile che aveva pignorato la casa a una 50enne
Roberto Ortolan
ODERZO
Una 50enne che vive nell’Opitergino ha la casa pignorata in
virtù di una sentenza del giudice civile secondo il quale
avrebbe falsificato la firma del
padre che le assegnava la casa
in comodato d’uso. Inutili i
testimoni che affermavano
d’aver visto il padre della donna firmare quel documento:
per il perito la firma non era
del padre e pertanto quella
casa doveva diventare un bene
che andava diviso tra gli eredi.
Ma ciò che la giustizia civile
aveva ritenuto schiacciante è
stato ribaltato completamente
da quella penale fatta intervenire dai fratelli della donna
che l’avevano accusata di falso. Anche il giudice penale
Leonardo Bianco ha disposto
una perizia super partes, visto
che c’erano pareri discordanti
su chi avesse firmato quel
"comodato d’uso". E il risultato
è stato diametralmente opposto a quello emerso nella causa
civile. L’esperto calligrafo Sonia Bellato, senza ombra di
dubbio e dopo aver messo a
confronto numerosi scritti, ha
detto che la firma sul "comodato d’uso della casa" era quella
del padre della donna. Una
conclusione che avvalora decine di testimonianze. Il
dramma? La 50enne, che sta
affrontando una situazione familiare complessa, vive in una
casa pignorata in attesa del
processo civile d’appello, che
dovrebbe essere celebrato a
dicembre: «Ma chiederò di
anticiparlo», ha chiarito l’avvocato Barbara Mariano che assiste la donna nel procedimento
civile.
Ieri la donna, una 50enne
che risiede con la figlia
nell’Opitergino, è sfilata davanti al giudice Bianco, assistita
dall’avvocato Andrea Zambon.
La difesa aveva già prodotto
una perizia che sconfessava
quella dell’esperto del giudice
civile. Per questo il giudice
Bianco aveva scelto un proprio
esperto per esaminare la firma
sul documento con il quale il
padre aveva assegnato la casa
di Oderzo alla figlia. Il colpo di
scena è arrivato clamoroso,
con tanto di prove scientifiche.
Nessun falso - ha chiarito in
aula l’esperto super partes - la
firma è quella del padre. Una
dichiarazione che dovrebbe
far sciogliere come neve al
sole il procedimento penale e
ribaltare, se la nuova prova
verrà ammessa, quello civile.
PER DIFFAMAZIONE
Processo a Forza, il giudice risente i testi
ODERZO - (Ro) Il giudice Daniela
Ronzani ha sciolto la riserva: per
pronunciare la sentenza le serve
risentire due testimoni, uno per ciascuna delle parti in causa. È ormai
imminente quindi la conclusione il
procedimento penale avviato dalla
commerciante opitergina Luisa Rossetto, assistita dall'avvocato Piergiorgio Sovernigo, contro l'avvocato Antonio Forza, al quale chiede 13mila
euro di danni. Il motivo? «Mi ha
diffamata», recita la denuncia della
donna.
La vicenda è legata al processo di
primo grado alla mamma brasiliana
24enne Simone Moreira, che si trovava alla sbarra perché accusata d’aver
gettato nel Monticano, il 2 settembre
2009 facendola annegare, la figlia
Giuliana Favaro di 2 anni e mezzo (il
L’AVVOCATO
di Moreira
Antonio Forza
processo corre verso la Cassazione,
dopo che in appello la donna è stata
condannata per omicidio colposo, ritenendo non provato quello volontario).
L'avvocato Forza difendeva la mamma brasiliana, mentre Luisa Rossetto
era un testimone della Procura. Dopo
la deposizione della commerciante, il
5 ottobre 2010, l’avvocato Forza rilasciò alcune dichiarazioni ai microfoni dei giornalisti: «Non fatemi dire
quello che penso di qualcuno - disse che va a insufflare i testimoni, di cui
ho la prova peraltro». Riconoscendosi quale destinataria
di quelle parole, Luisa Rossetto si sentì
diffamata e ha denunciato il legale, che è
assistito dal collega
Polo De Girolami,
chiedendogli i danni.
SOTTO ACCUSA
Negoziante chiede
13mila euro di danni
IL PRESIDENTE DI FORO’
LuminariediNatale
appello ai commercianti:
«Uniamoleforze»
ODERZO - (an.fr.) Luminarie di Natale, parte l'appello
di Forò: commercianti aderite tutti all'iniziativa, versando un piccolo contributo. «Rivolgiamo un appello a tutti i
responsabili delle attività
commerciali affinchè
anche
quest'anno, insieme, si riesca ad
abbellire la nostra città nel periodo delle feste.
Quest'appello sarà diffuso, attraverso una comunicazione, anche
dal sindaco». Da
alcuni anni a questa parte è
Forò, l'associazione dei commercianti del centro storico,
a farsi carico di organizzare
le luminarie natalizie. «Il
Comune - spiega il presidente Carrer - contribuirà con
una somma che non sarà
tuttavia sufficiente a coprire
tutte le vie del centro. Ecco
dunque perchè rivolgiamo
l'appello». Maggiore è il numero di partecipanti minore
è la quota di adesione di
ciascuno. Viceversa se ad
aderire non sono tutti, è
logico che chi paga sostiene
il costo anche di coloro che
non versano la quota, pur
beneficiando dell'allestimento delle luminarie. Ma l'asso-
ciazione Forò vuol andar oltre il mero aspetto economico: l'intento è quello di creare coesione e condivisione
fra le tante attività commerciali che arricchiscono il centro storico opitergino, insistendo una volta di più su
quel centro commerciale naturale che da secoli la città
opitergina incarna. Nel contempo Forò annunica che
anche quest'anno verrà realizzata la pista del ghiaccio
in piazza Castello. «Una manifestazione - puntualizza
Carrer - partita per la prima
volta lo scorso Natale, che ha
riscosso un grandissimo successo, soprattutto tra i giovani e i giovanissimi». La pista
sarà aperta il 15 novembre.
«Abbellita e rinnovata - specifica Carrer - vi rimarrà
fino al 6 gennaio. Verrà concessa la gratuità dell'utilizzo
della pista a favore degli
studenti frequentanti le scuole secondarie di primo grado
di Oderzo (pubbliche e paritarie) per una mattina a settimana, in orario scolastico,
secondo una programmazione che verrà definita con gli
istituti stessi». In esclusiva
per tutti gli esercizi commerciali associati Forò verranno
messi a disposizione dei biglietti di ingresso a prezzo
agevolato per i clienti.
XXIV
TV
PontediPiaveMottaCessalto
MOTTA - (g.r.) Daino girovago ieri verso mezzogiorno nell'area di San Giovanni. Poteva andar
molto peggio a un giovane esemplare di daino
maschio, evidentemente allontanatosi troppo dalle sue solite zone di competenza. Fatto sta che
l'animale, robusto e molto veloce, è stato avvistato
dapprima nel pordenonese, in zona Frattina di
Pravisdomini, poi nell’area di Meduna e infine a
Motta. Sulle sue tracce carabinieri, agricoltori e
Polizia provinciale. Sin da subito si era capito che
era iniziata la ricerca di qualche animale, ma non
era il solito toro imbizzarrito. Molti infatti
avevano segnalato un cervo: si trattata invece di
un esemplare di daino particolarmente veloce e
MOTTA
Daino impaurito
fugge in strada:
catturato
a San Giovanni
LE RICERCHE
L’animale
avvistato in
diverse zone e
poi bloccato
Martedì 29 ottobre 2013
impaurito, tanto che alcuni automobilisti lo hanno
visto attraversare la strada in zona Frattina.
L'animale è stato notato, poco dopo mezzogiorno a
San Giovanni. Qui, dunque, si sono concentrate le
forze dell’ordine. Verso le 14 si è riusciti a
bloccarlo senza utilizzare metodi invasivi. L'animale è in buone condizioni. Ieri grazie al tamtam
via Facebook da parte dei residenti della zona, la
ricerca è stata facilitata di molto, essendo le
informazioni date diretta. E alcuni hanno fotografato l'esemplare e postato le immagini nel social
network, facilitando anche in questo modo la
ricerca, soprattutto a beneficio dell'animale stesso, che non ha subito alcun danno.
PONTE In giardino in mutande per far colpo sulla donna, insulti e minacce: rinviato a giudizio
Pedina la vicina di casa:
stalker47enneneiguai
Roberto Ortolan
PONTE DI PIAVE
Si invaghisce, non corrisposto della vicina di casa, e le
trasforma l’esistenza in un
inferno, tempestandola di attenzioni indesiderate che la
costringono a denunciarlo
per stalking. È questa, in
estrema sintesi, la storia che
ha innescato il procedimento
penale nel quale il 47enne
Mauro Comito, di Ponte di
Piave, è sfilato davanti al
giudice Leonardo Bianco per
rispondere dell’ipotesi d’accusa di aver molestato ripetutamente la vicina di casa
M.Z. tanto da farla vivere,
secondo la ricostruzione
dell’accusa sostenuta dal pm
Claudio De Bortoli, in uno
stato di ansia permanente.
Una vicenda comunque controversa che, anche per la
Procura, presenta degli
aspetti che meritano d’essere approfonditi e sui quali
punterà l’avvocato difensore
Roberto Carmine Rechichi
per cercare di scagionare il
proprio cliente. La corte assillante, secondo gli inquirenti sulla base della denuncia
della donna, sarebbe iniziata
a febbraio 2012 e solo 11
mesi più tardi, dopo le denunce delle parte offesa, si sareb-
be fermata. In quegli undici
mesi messi nel mirino dagli
inquirenti, lo stalker pontepiavense avrebbe commesso
più di una condotta fuorilegge. In particolare avrebbe
ripetutamente suonato al
campanello di casa della vicina per tempestarla di attenzioni inizialmente da innamorato ma che poi, quando la
donna gli spezzò il cuore, di
trasformarono in minacce e
DENUNCIATO
Un 47enne
di Ponte di Piave
denunciato dalla
vicina di casa
insulti. In altre occasioni
l’imputato avrebbe seguito e
pedinato con la propria auto
la vicina di casa. Non solo.
Sarebbe anche uscito in giardino in mutande e esibendo
la propria virilità, per l’accu-
MOTTA
Ladri in cimitero: furto di rame dalle tombe
MOTTA DI LIVENZA (g.r.) Furto di rame al
cimitero monumentale di Motta. Ignoti
sono entrati nell'area nuova, durante le
ore notturne, probabilmente tra domenica
e lunedì, e avrebbero fatto incetta di
parecchi metri quadri di materiale, sottra-
endolo dal tetto di alcune tombe gentilizie
attualmente di proprietà del comune.
L'allarme è stato dato da alcuni residenti
che si erano recati in cimitero per portare
qualche fiore ai propri cari. La questione è
stata segnalata al custode e agli addetti
De Bianchi
carrozzeria
Carrozzeria tel. 0422 853134
Via Postumia, 105 Ponte di Piave
email: [email protected]
sa, per far colpo o per terrorizzare la vicina di casa e, in
un’altra occasione ancora,
avrebbe colpito con una mazza di legno il caminetto della
vicina, prendendolo infine a
secchiate d’acqua.
ai lavori. Il valore del furto a quanto pare
ammonterebbe a qualche migliaio di euro.
Già erano stati registrati in passato
piccoli furti specie nelle auto parcheggiate, ma mai di questa entità. L'episodio è
particolarmente deprecabile essendo i
malviventi entrati in azione nella settimana dedicata al ricordo dei defunti: saranno centinaia le persone che frequenteranno, in questi giorni il cimitero.
CESSALTO Protesta per gli investimenti a Pordenone
Dall’Europeo alla Martex:
la rabbia dei lavoratori
Gianandrea Rorato
CESSALTO
Il picchetto di protesta si sposta
questa mattina a Prata di Pordenone davanti alla ditta Martex,
società controllata dalla proprietà del Mobilificio Europeo.
I lavoratori del mobilificio Europeo porteranno qui la propria
rabbia. La mobilitazione spontanea nasce dall’assemblea dei
lavoratori dello scorso venerdì
dopo la notizia diffusasi sui
futuri investimementi dell’Europeo: «La proprietà apre un'altra azienda nel pordenonese
senza riassumere nessuno di
noi». Cristian Dalla Pozza (Fillea Cgil) spiega: «I lavoratori
hanno convenuto di protestare
anche davanti alla sede della
Martex per far sentire il loro
disappunto. Al momento purtroppo non ci sono altre novità;
stiamo partecipando a diverse
riunioni, ma in queste ore la
situazione non ha visto sviluppi
concreti». La situazione, con il
passare dei giorni, è sempre
più difficile, visto che, a quanto
segnalano gli stessi lavoratori
dell’Europeo, non sarà riassunto nessuno dei 221 dipendenti
del mobilificio con sedi a Cessalto, Motta e appunto Prata.
Tutti sono in regime di cassa
integrazione straordinaria dal
18 luglio scorso. I termini per la
presentazione del piano industriale da parte della proprietà,
richiesta con il concordato preventivo in bianco, scadono il 18
novembre. Nessun acquirente
si è fatto avanti per rilevare
l'azienda e l'intera produzione o
parte di essa. Nel frattempo i
lavoratori stanno inviando curriculum per eventuali riassunzioni in altre aziende: «Ma con i
chiari di luna di questo periodo
- spiegano - trovare a breve
un'altra occupazione sembra
un'impresa ardua».
Martedì 29 ottobre 2013
TV
XXV
TREVISO SPORT
VOLLEY CHAMPIONS LEAGUE La Prosecco Doc Imoco sogna il bis stasera nel varesino
Carli guida l’assalto del Conegliano
Luca Anzanello
CONEGLIANO
Non sarà una partita qualunque,
soprattutto per Carli Lloyd. Vigilia
ricca di adrenalina per il secondo
impegno in Champions League della
Prosecco Doc Imoco Volley Conegliano, che dopo avere battuto al
quinto set il Galatasaray al Palaverde è attesa dal derby italiano di
coppa contro le eterne rivali di
Busto Arsizio. Unendo Yamamay Prosecco Doc Imoco è la partita che
stasera alle 20.30 a Busto (diretta
RadioConegliano e laola1.tv) farà
rivivere in un'atmosfera nuova le
emozioni della semifinale scudetto
di aprile e maggio. In gara 1 le
«farfalle» varesine si imposero, ma
alla bella del 1˚ maggio Conegliano
sbancò il PalaYamamay facendo
impazzire di gioia il popolo gialloblù.
Questa sera in palio ci sono 3 punti
per il cammino verso la qualificazione nel girone E. La partita vedrà i
riflettori puntati su tutte le giocatrici ma in particolare una: Carli
Lloyd. La regista del «triplete» di
Busto nel 2012 veste ora la maglia
dell'Imoco dopo essersi ripresa da
un delicato infortunio, lo stesso che
la fermò per buona parte della
scorsa stagione, iniziata con i colori
biancorossi di Busto. In molti si sono
chiesti quale accoglienza riceverà
Carli dal suo ex pubblico questa
sera. C'è chi teme un'accoglienza
non proprio amichevole, ma sui
social network si stanno facendo
largo altre idee: dalla «totale indifferenza» espressa attraverso il silenzio fino agli applausi. E dalla società
potrebbe arrivare anche un mazzo
di fiori.
Lloyd, che si sta integrando sempre meglio negli schemi di coach
Gaspari, la vede così: «Penso che ci
L’americana: «Sarà eccitante tornare al PalaYamamay e magari vincere»
PRIMO DERBY
«Sarà una gara tosta e dura
Farfalle ok in attacco e difesa»
Lloyd e Marcon le ex
Calloni è nata a Busto
Due ex di lusso e una nativa. Torna a Busto la palleggiatrice USA Carli Lloyd
che con le bustocche ha
vinto scudetto, coppa italia,
supercoppa e coppa cev,
prima di un grave infortunio. Altra ex, ma nelle fila
bustocche, la coneglianese
Francesca "Cisky" Marcon,
mentre la capitana delle
Pantere, Raffa Calloni è nata proprio a Busto Arsizio.
REGISTA
Carli Lloyd
ex Busto serve
una veloce
alla capitana
Calloni
sarà un'atmosfera eccitante. Il nostro
girone
di
Champions
League è molto tosto, ogni
gara è incertissima e anche oggi sarà
così. Immagino che ci sarà
un sacco di
passione e di
tifo al palazzetto.
Mi
aspetto una
bella serata
di volley. Partite come questa sono bellissime da
giocare, quindi non vedo l'ora di
cominciare. Spero di provare sensazioni simili a quelle che ho avuto
negli ultimi due anni anche se adesso sarò un'avversaria di Busto».
La regista californiana è sicura
che «la gara sarà durissima, ma noi
stiamo bene. So che la Yamamay ha
un buon attacco e fa funzionare bene
la difesa. Certamente sarà una delle
protagoniste della stagione anche se
ha cambiato molte giocatrici».
La partita sarà arbitrata dallo
sloveno Seifried e dall'olandese Nederhoed. Alle 14 partirà dal parcheggio Interspar di Conegliano il pullman per Busto Arsizio dei Non Plus
Ultras. Informazioni ai numeri 389 8321644 e 338 - 1273581.
CAMPIONATO
De Gennaro: «Novara?
Un altro passo avanti»
CONEGLIANO - (la) Una prova di forza
con un'ottima gestione del roster. Questa
è stata la vittoria dell'Imoco Volley domenica a Novara: una partita che ha reso un
pò meno allegro il ritorno in A1 delle
piemontesi allo Sporting Palace ma che
ha riconfermato l'ottimo avvio di stagione
delle «pantere», ancora imbattute.
Nelle prime due giornate di campionato l'Imoco ha concesso alle avversarie
solo 104 punti (56 Frosinone, appena 48
Novara). Un dato da evidenziare se si
pensa che il Galatasaray in coppa ne ha
fatti 112 in una sola partita. Domenica
coach Marco Gaspari si è concesso il
lusso di non impiegare Valentina Fiorin,
top scorer con le turche, e di fare giocare
solo un set a Jenny Barazza, decisiva in
coppa. Diverse pantere, dunque, scenderanno in campo stasera per la Champions
League relativamente riposate, fermo
restando che per l'Imoco si tratta della
quarta partita in dieci giorni.
Monica De Gennaro, nuovo libero di
Conegliano, analizza così la vittoria a
Novara: «Abbiamo approcciato la gara
nel migliore dei modi. Sapevamo di aver
di fronte delle avversarie che volevano
dimostrare di potere essere ostiche visto
che giocavano la loro prima partita in
casa. Noi però siamo state brave soprattutto al servizio, riuscendo a limitare il
loro cambio palla. Ci godiamo per qualche ora questa vittoria, poi penseremo
alla partita di coppa che sarà dura».
Le prime settimane in maglia gialloblù,
per De Gennaro, sono positive al 100%:
«Abbiamo già creato un gruppo fantastico. Mi sto trovando benissimo sia con le
compagne che con lo staff».
REGIONALI, PROVINCIALI E GIOVANILI Tutti i risultati del week end
Coppa Treviso, quarti e semifinali
TREVISO - (as) Risultati e notizie del volley
provinciale.
COPPA VENETO
Si giocano in turno infrasettimanale le gare
valide per i sedicesimi di finale del torneo
regionale femminile e per gli ottavi del maschile.
Il programma per le trevigiane qualificate.
Femminile: Susegana-Kallima (venerdì alle 19),
Preganziol-Legnaro (giovedì alle 20.30), Therm.
is Paese-Terraglio (mercoledì alle 20.30).
Maschile: Therm.is Paese-Team Venezia (domani 20.30), Volley Treviso-Kuadrifoglio (domani
20.15).
COPPA TREVISO
MASCHILE - Girone unico: San Biagio-Bessica
1-3, V. Group-Aurora Boys 3-0, Banca Marca-Susegana 3-2.
Classifica: Bessica 15, Volley Group 10, Banca
della Marca 8, Susegana 7, San Biagio 3, Aurora
2.
Semifinali, la griglia: Bessica-Susegana e Volley
Group-Banca della Marca.
FEMMINILE - Girone A: Grifone-Silea 3-0, Carbonera-Salgareda Ponte 1-3, Campocroce-Codognè
0-3.
Classifica: Salgareda Ponte 14, Codognè 13,
Carbonera 9, Grifone 6, Silea 3, Campocroce 0.
Girone B: Riese-San Bartolomeo 3-1, Don Bosco
B-Samarcanda Resanese 0-3, Zerosport-Mogliano 3-1.
Classifica: Tosatto Zero Branco 15, Mogliano 12,
Riese e Samarcanda 6, San Bartolomeo 5, Don
Bosco B 1.
Girone C: Don Bosco A-Green Volley 1-3,
Pederobba-Samarcanda Resanese 0-3, CastionBiadenese 3-0.
Classifica: Samarcanda 12, Green Volley 11,
Castion 10, Biadenese 7, Don Bosco A 4,
Pederobba 1.
Quarti di finale, la griglia: Tosatto Zerosport-Car-
bonera, Salgareda Ponte-Castion, Samarcanda
Resanese I-Green Volley, Codognè-Mogliano.
COPPA TREVISO FEMMINILE-3^ DIVISIONE
Girone A: Giorgione-Biadenese 3-1, Don Bosco
A-Valcavasia 3-0.
Girone B: Ucs Aziendali Valdobbiadene-Vallata
0-3, Pederobba-Miane 0-3.
Girone C: Paese-Arcade Giavera 3-1.
Girone D: V. Treviso-Energym 0-3, Temis Vtv-Nuova Opitergina 0-3.
UNDER 19 MASCHILE INTERPROVINCIALE
Risultati: Spes Bl-San Donà 0-3, Olympo-Giorgione 3-2, Motta-Came Casier 3-0 Vittorio VenetoBelluno 0-3, Portogruaro-Kastel Conegliano 3-0.
Classifica: Treviso, Belluno e Motta 12, San Donà
9, Giorgione 7, Portogruaro 6, Olympo 5, Casier 3,
Spes, Vittorio Veneto, Kastel 0.
UNDER 18 FEMMINILE
Girone A: Fontane-Mareno 3-1, Salgareda PonteAurora 3-0, Spresiano-Meduna 0-3.
Classifica: Parisi Fontane 11, Mareno, Meduna 10,
Salgareda Ponte 8, Spresiano, Aurora 3, Cessalto
0.
Girone B: Up Costa-Susegana 3-1, Volley PiaveNervesa 3-0, San Marco-Spes 2-3.
Classifica: Piave 11, Spes e Aurora 9, San Marco
6, Susegana 5, Up Costa 3, Nervesa 2.
Girone C: Albatros-Veneto Banca Montebelluna
3-0, Riese-Istrana 1-3, Ezzelina-Asolo 3-0, Giorgione-Termo.Scattolin Zero 3-0.
Classifica: Giorgione 15, Istrana 11, Ezzelina, Zero
e Albatros 9, Riese 4, Veneto Banca 3, Asolo 0.
Girone D: Postioma-Silea 0-3, Olympo Verde-Colori del volley 0-3, San Bartolomeo-Mogliano 0-3,
Preganziol-Volley Marca Paese 3-1.
Classifica: Preganziol 13, Colori del Volley 12,
Mogliano 11, Paese 8, San Bartolomeo, Silea 6,
Olympo Verde 3, Postioma 1.
UNDER 17 MASCHILE INTERPROVINCIALE
Risultati: Giorgione-Susegana 3-0, Treviso-Conegliano 3-0, Villorba-Casier 0-3, La Piave-Aurora
Boys 3-0, Volley Group-Belluno 0-3, San DonàSpes Belluno 3-0, Sant'Alberto-San Biagio 2-3.
Classifica: Treviso, San Donà e Belluno 12, Casier
e La Piave 9, Giorgione 6, Sant'Alberto e Villorba
4, Aurora, San Biagio e Volley Group 3, Spes
Belluno e Susegana 2, Kastel Conegliano 0.
SCUOLA E VOLLEY: CORSO MAESTRE ELEMENTARI
E’ partito il corso per maestre elementari per
promuovere la pallavolo e il minivolley nelle
scuole della provincia. Il primo incontro si è
tenuto ieri a Casale sul Sile, altre seguiranno a
Castelfranco, Villorba, Vittorio e Salgareda, e
coinvolgeranno 68 maestre elementari. Già
pronte le cartelline con le unità didattiche sui
temi: volley e geografia, volley e inglese, volley e
italiano, volley e storia, volley e scienze, volley e
matematica, volley ed educazione alla cittadinanza preparate dalla Commisione promozione
e minivolley composta da Jacqueline Venturini e
Laura Napoli (nella foto con il vice presidente
Fipav Treviso, Laura Carestiato).
RIUNIONI SOCIETÀ
Stasera, alle 20.30, a Bessica di Loria nella sala
parrocchiale si svolgerà una riunione riservata
alle società di volley della zona.
XXVI
TV
Sport
Martedì 29 ottobre 2013
CALCIO SERIE D Borsato analizza il pareggio del Giorgione in Trentino
«A Mezzocorona
un’occasione persa»
Stefano Bosa
CASTELFRANCO
DIFENBSORE Luca Borsato (a sinistra) contro Furlan
MONTEBELLUNA
Rigo: «Castigati ancora
nel momento migliore»
MONTEBELLUNA - Dopo cinque risultati
utili di fila il Montebelluna incespica
sull'ostacolo Sanvitese, che ha sfruttato al
meglio le amnesie difensive dei biancocelesti. Eppure sembrava che, dopo l'iniziale
svantaggio, anche questa volta la squadra
di Pasa avrebbe potuto farcela.
«Ci tenevamo a vincere, dopo aver preso
un gol stupido siamo stati bravi a pareggiare, poi abbiamo cercato di attaccare ancora - sottolinea il portiere Nicola Rigo purtroppo abbiamo preso il gol del 2-1 nel
nostro momento migliore. Ci abbiamo
provato ancora, però ci siamo scoperti ed è
arrivata anche la terza rete avversaria».
Raggiunto l'1-1 non sarebbe stato meglio giocare con più accortezza invece di
cercare subito un altro gol?
«Secondo me abbiamo fatto bene ad
attaccare, c'era entusiasmo per aver ottenuto il pareggio e volevamo sfruttare il
momento positivo. A mio avviso rispetto ad
altre partite siamo stati anche un pò
sfortunati».
Con questa sconfitta tornate con i piedi
per terra?
«Di sicuro non ci eravamo montati la
testa per la serie positiva che avevamo
ottenuto, sappiamo bene che ci dobbiamo
salvare. Logicamente più punti facciamo
meglio è, tuttavia non abbiamo mai perso
di vista l'obiettivo principale».
Domenica sarete ad Este.
«È un'ottima squadra, noi però vogliamo
come sempre fare punti. Non sarà facile
ma ci proveremo».
Sei tornato tra i pali dopo due domeniche. Con Baù non c'è nessun problema?
«Assolutamente no, non sento la rivalità
con lui anche perché siamo cresciuti
assieme e ci conosciamo da tanto tempo.
Poi è ovvio che domenica io speri di
giocare, ma è l'allenatore a valutare chi dei
due si sia allenato meglio in settimana».
Giulio Mondin
«Manca la vittoria!». Nel Giorgione
reduce dal pareggio di Mezzocorona
il sentimento è di quelli a metà tra la
soddisfazione per aver fornito un'ottima prestazione e la delusione per
non essere riusciti a centrare il
risultato pieno. Luca Borsato, giovane difensore di Vedelago, è stato tra i
migliori in Trentino e dopo un periodo di panchina è riuscito a riconquistarsi il posto.
«Domenica a Mezzocorona abbiamo disputato una buonissima partita
- spiega - nel primo tempo abbiamo
avuto diverse occasioni e anche nella
ripresa ne abbiamo avute più di loro
ma purtroppo non è andata bene.
Abbiamo perso due punti, e soprattutto abbiamo rinviato l'appuntamento
con la vittoria che manca da qualche
domenica».
Due pareggi nelle ultime due e il
Giorgione rallenta. Un calo di
condizione?
«No, la squadra è in crescita, purtroppo non sono arrivati i tre punti ma
di positivo c'è che abbiamo giocato
come volevamo e abbiamo imposto il
nostro ritmo. Proseguendo così arriverà presto anche il successo».
Domenica hai riconquistato il posto da titolare.
«Quest'anno ci sono tanti giovani
che possono giocare e in qualche
partita sono rimasto in panchina.
Domenica ho giocato come esterno
alto e penso di aver fornito una buona
prova. Spero sempre di giocare, da
terzino o in qualsiasi altro ruolo,
l'importante è giocare, poi con le
regole dei giovani non sempre è
facile avere il posto assicurato».
È cambiato parecchio rispetto alla
passata stagione, quando ti sei accorto che la squadra aveva cambiato
passo?
«Dall'inizio si è visto che questo era
un bel gruppo, poi il mister ha
portato qualche novità: riusciamo a
giocare meglio la palla, speriamo di
continuare con questo passo anche se
siamo consapevoli che non sarà facile».
Ora vi aspetta un "tour de force":
Marano, il derby col Vittorio e poi il
Pordenone.
«Sicuramente Pordenone e Marano sono due squadre di livello superiore ma non partiamo sconfitti.
Quest'anno siamo spesso riusciti a
imporre il nostro gioco, giochiamo di
più la palla e poi anche a livello di
gruppo vedo che siamo molto uniti e
vogliosi. Lo sappiamo che ci sono
squadre più forti di noi ma il calcio ci
insegna che nessun risultato è scontato, e allora non è detto che i punti che
abbiamo perso con il Mezzocorona li
possiamo recuperare domenica contro il Marano».
Un pronostico?
«Vinceremo uno a zero!».
VITTORIO FALMEC Maiutto accetta il rovescio del "Bottecchia": «Tutta esperienza»
«UnPordenone dimarziani»
Massimiliano Marenco
VITTORIO VENETO
Messo in archivio il pesante ko di
Pordenone, sia in termini di risultato finale che di perdite per infortuni
o squalifiche, il calcio Vittorio Falemc SM Colle guarda avanti e si
proietta al doppio impegno casalingo che attende Gaiotti & compagni
nelle prossime due giornate contro
Mezzocorona e Giorgione. Tornando alla gara del Bottecchia nelle fila
rossoblù è stato senza dubbio Alessio Maiutto uno dei più positivi,
nonostante sia dovuto uscire anzitempo per un infortunio.
«Purtroppo è andata come volevamo solo un tempo, il primo, nel
quale ci eravamo coperti bene limi-
tando le loro bocche da fuoco. Nella
ripresa una volta subito il primo gol
e rimasti in dieci per l'errore di De
Martin non siamo più stati in grado
di contrastare la loro forza».
In occasione della prima rete vi
siete dimenticati di Buratto?
«Zanardo dalla sinistra stava penetrando in area dove c'è stato il
taglio di Bearzotti che mi ha costretto a fare la diagonale su di lui
lasciando indisturbato Buratto appunto che ha avuto vita facile a tu
per tu con Tonon».
Sul finire della prima frazione
avevi visto dentro la tua punizione
che ha fatto gridare al gol?
«È uscita di mezzo metro, peccato. Avevo dato un'occhiata ai miei
compagni in area ma all'ultimo ho
optato per il tiro diretto, soluzione
che è nelle mie corde».
In precedenza l'episodio che poi
ti ha costretto a lasciare il campo.
Ce lo racconti?
«Sono andato in scivolata su Migliorini che involontariamente mi è
caduto sopra con tutto il corpo.
Risultato: lussazione alla spalla e un
bel pestone all'addome. Una vera
jella perchè è stato tutto fortuito».
Giocare contro giocatori blasonati mette più paura o dà forti stimoli?
«A mio giudizio dà tanta soddisfazione. Maccan, Cunico, Bonazzoli,
solo per fare alcuni nomi, sono
giocatori che fino a ieri giocavano in
serie A o B e contro i quali c'è solo
un enorme stimolo: quello di dare il
doppio».
PROMOZIONE
Treviso: Lenzini lascia. Ecco il portiere Bozzato
TREVISO - (gpzor) Il Treviso di Piovanelli vince
la prima partita esterna in Promozione e risale
al terzo posto. La squadra biancoceleste sta
quindi disputando un buon campionato ma in
queste ore i fari sono puntati sulla società dove il
presidente Nisio Lenzini ha rassegnato le dimissioni per motivi personali. La decisione era
nell'aria visti i malanni fisici dell'imprenditore
trevigiano che nei giorni scorsi è stato ricoverato d'urgenza e sottoposto ad un delicato intervento chirurgico, peraltro riuscito, e che ora dovrà
osservare oltre un mese di riposo assoluto.
«È vero - dice il vice presidente Frandoli - ci
aveva confidato che non stava bene e che
avrebbe dovuto sottoporsi a un intervento, vista
la lunga degenza ha preferito mettersi in disparte».
Come vi comporterete?
«In attesa della riunione del consiglio temporeggeremo perché vorremmo che la carica rimanesse sua. Io, Totera, Sartori e Casagrande
raddoppieremo gli sforzi e poi quando si rimetterà vedremo». Le dimissioni del numero uno
sembrano però irremovibili anche se ha anticipato che appena potrà tornerà al Tenni a tifare per i
«suoi» ragazzi.
PORTIERI - Dopo l'infortunio di Bortolin ci
sono solo due estremi per altrettante squadre
ecco allora che la società è a un passo da Ivan
Bozzato, ex allievo di Piero Bortoletto. Il numero
uno di Roncade, ha difeso la porta del Ponzano,
del Liapiave e l'anno scorso del Nervesa. Ha 37
anni ma un fisico ancora integro e tanta voglia di
tornare in porta.
CONI
Michele Miriade premiato
con la "Stella di Bronzo"
EX PRESIDENTE
Nisio Lenzini
PORTIERE
Ivan Bozzato
Il Coni ha assegnato a Michele Miriade la
Stella di Bronzo al merito sportivo per
l’anno 2012 «in riconoscimento delle benemerenze acquisite nell’attività dirigenziale
- scrive il presidente nazionale Giovanni
Malagò -. Con questa onorificenza l’organizzazione sportiva nazionale, oltre che attestare le capacità e i risultati conseguiti in
tale attività, desidera anche esprimerti
profonda riconoscenza per la generosa
collaborazione e l’impegno dedicati allo
sport in tanti anni di servizio». La consegna
è avvenuta ieri sera nel corso dell’assemblea provinciale del calcio a Montebelluna.
Sport
Martedì 29 ottobre 2013
TV
XXVII
BASKET DNB Il regista della De’ Longhi indica nella circolazione della palla il bandolo della matassa
Parente: «Missione compiuta»
Federico Bettuzzi
TREVISO
«Oltre il lavoro, serve la pazienza». Lo dice Daniele Parente,
play d'esperienza della Dé Longhi, che domenica ha saputo
riscattarsi dopo un periodo opaco con il convincente successo ai
danni della Coelsanus Varese
che ha cancellato il brutto ricordo delle due brutte sconfitte
precedenti.
«La crescita di tutto il gruppo
è solo questione di tempo e di
amalgama - rivela il regista ex
Livorno -. D'altronde, dopo due
errori consecutivi, non si poteva
far altro che trarre insegnamento dagli sbagli compiuti».
A Montichiari e Costa Volpino, il terzo quarto vi era stato
fatale. Con Varese invece non
avete avuto cali dopo la ripresa.
«Quello dell'approccio con il
secondo tempo era uno dei nostri problemi. Ma solo a livello
mentale, perché in realtà sapevamo benissimo cosa fare. Solo che
non riuscivamo ad applicare
quanto preparato in settimana.
Stavolta siamo stati più sciolti,
abbiamo eseguito gli schemi come previsto».
La crescita si è vista anche
nelle statistiche al tiro da fuori:
«Varese è il nostro trampolino, ora non possiamo che crescere anche in difesa»
PLAY MAKER Daniele Parente in azione contro la Robur et Fides
1/13 da 3 nel primo tempo, 8/9
nel secondo.
«La questione balistica non
esiste. In alcune serate sembra
che ci sia un tappo sul canestro,
in altre pare che ogni tentativo
possa essere baciato dalla buona
sorte. In realtà l'aspetto importante è un altro».
Quale?
«La circolazione di palla. Non
bisogna mai fermare il pallone,
né cadere nell'errore di affidarsi
all'istinto. Si deve sempre cercare la soluzione migliore, con
pazienza. Contro Varese ci siamo riusciti, anche quando il
ferro sputava tiri ben costruiti.
In altri frangenti ci saremmo
disuniti, è normale demoralizzarsi e disunirsi quando si falliscono facili occasioni. Invece stavolta siamo rimasti concentrati su
quel che dovevamo fare. Ed alla
fine la nostra perseveranza è
stata premiata».
La bomba della staffa porta la
tua firma ed è anche il tuo primo
canestro su azione al PalaCicogna.
«Era un tiro aperto, l'ho preso,
è entrato. Mi ha fatto piacere
sentire che il pubblico ha apprezzato. Ma anche se il mio tentativo non fosse andato a buon fine
non sarebbe stato un dramma.
Certo, aver rotto una sorta di
tabù è sempre un fatto positivo».
L'impressione comune è che
la squadra tutta stia crescendo,
dalla difesa, fatta di anticipi e
recuperi, per poi passare in
attacco, meglio se in velocità.
«È anche una questione di
forma fisica. Io stesso ho cominciato la stagione in ritardo a
causa di un fastidioso infortunio
che mi ha fatto saltare buona
parte della preparazione. In pratica sto entrando in ritmo solo
adesso ed un simile ritardo si
nota, alle prime uscite. A poco a
poco, partita dopo partita, non
possiamo far altro che migliorare, tutti assieme. La gara contro
Varese per noi deve rappresentare un punto di partenza».
FIPIC A2 Splendida vittoria dei ragazzi di Cappellazzo trascinati da Demirovic e Stimac
La Pdm sbanca subito Genova
GENOVA - PDM TREVISO
61-66
GENOVA: Scagnoli 6, Serio 5, Caicedo C. 10, Sala, Fiorino,
Carossino 19, Arena 4, Giarretti 13. All. Carbone.
TREVISO: Casagrande 4, Santinon, Demirovic 25, Nadaletto 6,
Stimac 21, Iannelli 6, Franchin, Dal Ben 4. All. Cappellazzo.
ARBITRI: Bianchi di Livorno, Corso di Pisa.
NOTE - Parziali: 19-16, 16-16, 12-13, 19-16. Tiri liberi: Treviso 6/15,
Genova 10/14. 5 falli: Stimac (TV) al 37'.
MANASSENO - La PDM Treviso, all’esordio stagionale
nel campionato di A2 Fipic, centra il bersaglio a Genova.
L’avversario mostra tutta l'irruenza e la voglia di fare
tipica di una formazione giovane, e l’inizio è scoppiettante
con azioni veloci da una parte e dall'altra. Genova sfrutta
il buon tiro da fuori dei lunghi mentre Treviso sfugge al
pressing asfissiante degli avversari presentandosi sotto
canestro per facili realizzazioni. Le due formazioni si
equivalgono ed il primo quarto si chiude con vantaggio
ospite (19-16). Nel secondo quarto il copione non cambia
tanto che il parziale finisce in perfetta parità (16-16).
Nel terzo Genova piazza un parziale che li porta a
stretto contatto con gli ospiti (23-22 per Treviso). Gli
ultimi 10' si prefigurano come una battaglia.
REGISTA
Il croato Ante Stimac
La PDM ribatte colpo su colpo. Genova non ci sta ed al
33' passa in vantaggio (52-51). La partita si scalda ma
rimane sempre corretta. Al 37' sembra arrivare la svolta a
favore dei locali con il 5˚ fallo di Stimac. Gli dà però il
cambio Casagrande che recupera due palloni fondamentali su Scagnoli e Giarretti dando il là a due facili canestri in
contropiede per Demirovic e Iannelli. La PDM si porta
avanti di 3 lunghezze con 100". Genova sbaglia con
Carossino, Demirovic prende il rimbalzo e subisce fallo.
Dalla lunetta fa 1 su 2. Coach Carbone chiama time out ed
ordina un tiro da 3 per Caicedo, la palla muore sul ferro e
la PDM punisce i liguri col 66-61 finale.
La testa va subito alla prossima partita, la prima in casa
al Pala Santantonino con il nuovo orario d'inizio fissato
alle 18, quando arriverà a Treviso l'HB Torino dell’ex
Cardoso Pereira
Risultati: Genova-Treviso 61-66, Lazio-Bergamo 36-49,
Torino-Varese 48-39. Riposa: Parma.
Classifica: Bergamo, Parma, Torino, Treviso, Genova
2*, Varese*, Lazio 0*. *una in più
Prossimo turno (2-11): Bergamo-Parma, Treviso-Torino, Varese-Lazio. Riposa: Genova.
SERIE B FEMMINILE
L’Ipanema cade e manca l’aggancio in vetta
TREVISO - (rp) Altre due sconfitte per le squadre di
Marca impegnate nel girone interregionale di serie
B femminile. La Montebellunese esce a testa alta
ma con il referto giallo dal parquet del Thermal
Abano Terme, cedendo negli ultimi minuti di un
incontro sostanzialmente equilibrato. Una sconfitta
che fa mancare l'aggancio al nutrito gruppo di testa
che ad oggi vede cinque squadre appaiate a sei
punti.
In una classifica quindi molto corta, ecco che
anche il Ponzano, inizia a sperare di risollevarsi. La
squadra trevigiana cade malamente sul rettangolo
della Mestrina ma mette in mostra alcuni passi in
avanti in una stagione che si sapeva difficile. Nel
fine settimana arriverà poi il match tra cenerentole
in trasferta a Fogliano, una sfida verità per capire
quale sarà il futuro del giovane gruppo ponzanese.
RISULTATI 4.: Giants Marghera-Montereale Valcellina Pn 57-70, Thermal Abano-Montebellunese
53-47, Mestrina-Ponzano 64-35, Oma Trieste-P.
Bolzano 57-45, BC Bolzano, Monfalcone 70-51, Aibi
Fogliano-Libertas Ud nd.
CLASSIFICA: P. Bolzano, Libertas Ud, BC Bolzano, Oma Trieste, Monfalcone 6; Thermal Abano,
Montellunese, Montereale Valcellina Pn 4; Mestrina, Giants Marghera 2; Aibi Fogliano-Ponzano 0.
PROSSIMO TURNO: Ponzano-Aibi Fogliano,
Montereale Valcellina Pn-Montebellunese.
TOP SCORER
Lisa Cignarale
(Ipanema
Montebelluna)
Promozione
Ponte Piave
ko in casa
addio vetta
TREVISO - (rp) - La
quinta di andata si apre
con l'inaspettata sconfitta casalinga della capolista Ponte di Piave che si
inchina alla Fortitudo Vedelago nel più classico
dei testa coda. Ne approfitta il Valbelluna che
vincendo in casa contro
il Ponzano sale in vetta
solitario ad un girone che
ora vede quattro squadre
all'inseguimento con Rucker Vazzola corsara ad
Agordo, il Nervesa che fa
suo il match in casa del
Carbonera mentre il Caerano non ha grossi problemi a piegare le resistenze del Povegliano.
Momento no per quanto riguarda Motta di Livenza, ancora fermata in
casa, stavolta dal Pieve
di Soligo mentre si fa
critica la stagione del
Mogliano, giunto all'ennesima sconfitta, stavolta
casalinga e contro un Godega che sembra lanciato verso un torneo ricco
di soddisfazioni. Infine
altro ko interno del
Basket Lab Valdo, campo di conquista dell'Olimpia Giorgione che smuove così la classifica.
RISULTATI 5. andata:
Basket Lab Valdobbiadene-Olimpia GB 66-77, Caerano-Povegliano 63-42,
Agordo-Rucker Vazzola
59-65, Mogliano-Godega
49-61, Valbelluna-Ponzano 61-45, Motta LivenzaPieve di Soligo 59-74,
Ponte Piave-Fortitudo
Vedelago 53-59, Carbonera-Nervesa 71-77.
CLASSIFICA: Valbelluna 10; Ponte Piave, Nervesa, Rucker Vazzola 8;
Godega, Caerano, Ponzano 6; Carbonera, Agordo,
Pieve di Soligo, Basket
Lab Valdobbiadene, Motta di Livenza 4; Povegliano, Fortitudo Vedelago,
Olimpia GB 2; Mogliano
0.
PROSSIMO TURNO:
Fortitudo Vedelago-Caerano; Ponzano-Basket
Lab
Valdobbiadene;
Olimpia GB-Motta Livenza; Godega-Agordo; Povegliano-Valbelluna; Nervesa-Ponte Piave; Pieve Soligo-Mogliano; Rucker
Vazzola- Carbonera.
XXVIII
TV
Sport
Martedì 29 ottobre 2013
ATLETICA La finanziera di Musano farà parte della squadra Under 23
Giulia Viola azzurra
agli europei di cross
AZZURRA La Viola parteciperà agli europei di cross
in breve
CICLISMO
Collodel prof con il Team Idea
Matteo Collodel passa professionista con il
Team Idea. Il ragazzo, classe 1988, dopo
un'onorata carriera nelle giovanili nella
Sanfiorese (da G5 ad allievo), junior al
Vittorio, 4 anni alla Zalf, uno alla Trevigiani e l'ultimo alla Marchiol, corona il sogno
di ogni ciclista. Festa grande tra Conegliano e Vittorio dove la famiglia risiede.
Riese incorona le 7 sirenette
Riese ha ospitato sabato la prefinale
nazionale del concorso di bellezza "Miss
Ciclismo", kermesse giunta alla 9. edizione
e riservata alle ragazze che usano la bici
anche a livello non agonistico. Ecco le
sette sirenette per cui il sogno continuerà
fino alla finale di dicembre: Martina
Avanzi di Manerba del Garda (Bs), Elisa
Da Canal di Belluno, Laura Piovani di
Bologna, Giovanna Cavallari di Amelia
(Tr), Laura Randon di Valdagno (Vi),
Serena Mizzon di Castiglion delle Stiviere
(Mn) e Silvia Lorenti di Spoleto (Pg).
SCHERMA
Cipressa terza a Salsomaggiore
In occasione della prima prova nazionale
giovani (under 20) di scherma, che si è
svolta al PalaLiabel di Salsomaggiore,
Erica Cipressa - allieva di Federica Berton
nella palestra di Mogliano e neo tesserata
con le Fiamme Oro -, ha conquistato il
terzo posto, battuta in semifinale (10-15)
da Francesca Palumbo che poi, in finale,
ha ceduto (7-15) con Camilla Mancini.
TREVIGNANO - Chiamala, se
vuoi, convocazione. Non è esattamente così - la squadra azzurra per
gli Europei di cross sarà ufficializzata solo a fine novembre - ma
molto le somiglia. Giulia Alessandra Viola è stata inserita dal direttore tecnico azzurro, Massimo Magnani, nell'elenco di 17 atleti che,
per risultati, affidabilità e condivisione della programmazione tecnico-agonistica, possono considerarsi già selezionati per la rassegna
continentale di corsa campestre,
che si terrà l'8 dicembre a Belgrado.
La finanziera di Musano - già
quinta in una corsa su strada, tutta
saliscendi, nel Biellese, alle spalle
anche delle azzurre Inglese e Roffino - farà parte, come già nel 2012,
della squadra under 23. «Nonostan-
te un piccolo contrattempo, dovuto
ad un'influenza, la preparazione sta
procedendo al meglio - spiega Giulia -. In questo periodo sto caricando molto. Il mio percorso di avvicinamento agli Europei passerà attraverso due cross di difficoltà crescente: prima Volpiano, il 10 novembre, poi una prova all'estero, in
Francia o in Belgio». Sui prati
serbi, la Viola farà la sua ultima
apparizione giovanile prima del
passaggio tra le seniores.
Lo scorso anno, a Budapest, gli
Europei di cross furono il viatico di
una grande stagione e c'è la speranza che a Belgrado succeda la stessa
cosa. «Nel cross sono destinata a
soffrire, ma la specialità mi aiuta a
migliorare dove sono più debole.
Poi, da gennaio, con le indoor, sarà
un'altra cosa».
CONI Il dirigente è vicepresidente vicario della Fidal veneta
Stella di Bronzo a Cestaro
MONTEBELLUNA - Mezzo
secolo nell'atletica. Prima come atleta, poi come dirigente e giudice di gara. Luciano
Cestaro è stato insignito dal
Coni della Stella di Bronzo
al merito sportivo. Un riconoscimento che si aggiunge
alla Quercia di 1˚ grado,
assegnatagli nel 2000 dalla
Fidal, e alla Benemerenza di
3˚ grado, massima onoreficenza del Gruppo Giudici di
Gara, ricevuta nel 2003.
Montebellunese,
classe
1946, Cestaro è uno dei punti di riferimento dell'atletica
CICLISMO A S. Vendemiano
trevigiana. Attualmente è vicepresidente vicario del Comitato regionale della Fidal,
oltre a continuare l'apprezzata attività di giudice di gara.
Ma la sua carriera dirigenziale è iniziata nel 1970,
quando, smessi i panni di
atleta, diventò Fiduciario
provinciale Fidal del Settore
Propaganda. La prima tappa
di un impegno senza sosta,
ora suggellato dall'assegnazione della Stella di Bronzo
al merito sportivo, comunicata dal presidente del Coni,
Giovanni Malagò.
GOLF All’Asolo
DIRIGENTE
Luciano
Cestaro
Master
Bortolozzi
oro nel triplo
ai mondiali
TREVISO - Un altro oro per
Giorgio Bortolozzi ai Mondiali master di Porto Alegre
(Brasile). Dopo essersi imposto nel salto in lungo, il
settantaseienne trevigiano
ha vinto anche la gara di
salto triplo. L'atleta della
Silca Ultralite è atterrato a
9.76, avvicinando, sia pur
con il favore di un vento
oltre i limiti (+2.5), il record italiano di categoria,
da lui stesso detenuto (9.81
l'anno scorso a Comacchio).
Come già era successo nel
lungo, Bortolozzi non ha
avuto rivali, basti pensare
che solo lui e il russo Roytman, cui è andato l'argento,
sono riusciti a superare i 9
metri. Grazie anche al doppio oro di Bortolozzi, la
spedizione italiana in Brasile ha raggiunto i dieci titoli.
E per Bortolozzi, classe
1937, è un trionfo personale: oltre mezzo secolo fa
vestiva la sua prima maglia
azzurra a livello assoluto,
oggi - da master attempato continua ad essere protagonista sulle pedane di tutto il
mondo.
SPORT LIFE
Grande spettacolo e sfottò
nella partita della solidarietà
Trionfano Piaser
Zorzetto e Domany
Daniela Marcuzzo
nuova presidentessa
SAN VENDEMIANO (ri.me) Successo doveva essere, successo è
stato. La partita della
solidarietà, quadrangolare di calcio a scopo
benefico, ha registrato
il pieno di pubblico che
nonostante la giornata
uggiosa (niente a che
vedere però con la giornataccia del 2012, con
pioggia battente e vento
di bora) ha gremito gli
spalti del campo sportivo di San Vendemiano.
Tutti gli attesi protagonisti sono giunti a testimoniare il loro calore e il
loro impegno alla nobile
causa a favore di Gloria
Barbaresco e delle Associazioni del Volontaria-
ASOLO - Una giornata all’insegna delle
grandi emozioni, punto su punto. Si è
conclusa così la tappa asolana del Pool Golf
Trophy by GLS. La gara singola, su 18 buche
stableford per 3 categorie, ha visto dominare Massimo Piaser (Prima categoria), Bruna Zorzetto (Seconda) e Giancarlo Domany
(Terza). Finale nazionale a fine 2013, i
vincitori delle due categorie della finale
saranno invitati alla finalissima in Spagna
(primavera 2014), al PGA Catalunya Golf.
RISULTATI - 1˚ Putting green: Loretta
Da Re. Prima categoria: 1˚ netto Massimo
Piaser (punti 37), 1˚ lordo Marco Cervellini
(37), 2˚ netto Gian Nello Piccoli (34).
Seconda cat.: 1˚ netto Bruna Zorzetto (39),
2˚ netto Paolo Coan (34). Terza cat.: 1˚ netto
Giancarlo Domany (32), 2˚ netto Pietro
Freschi (32). 1˚ Lady: Elena Trevisan (31).
1˚ Senior: Carlo Possamai (34). Driving
contest maschile: Michele Zanaga. Femminile: Claudia Lazzarotto. Nearest to the pin
in regulation: Stefano Verlino (2˚ rossa
2,86m). Nearest to the pin femminile:
Loretta Da Re. Maschile: Stefano Nava.
MONTEBELLUNA - (lbel) Per la prima
volta una donna sarà al vertice dello
Sport Life società sportiva per giovani
con disabilità, tra le più importanti del
Veneto e dell'Italia. Per motivi personali, dopo 6 anni, il presidente Guido
Raimondi non si è ricandidato, rimane
ancora per qualche per le consegne di
rito. L’assemblea dei soci presenti a
Casa Roncato ha eletto il nuovo direttivo. Presidente: Daniela Marcuzzo, vice
Enrico Callegari, consiglieri Stefano
Bressan, Luciano Brombal, Monica De
Bortoli, Paolo Mazzobel, Maria Rattini,
Elisabetta Sperotto e Lucia Verbano.
Lo Sport Life, fin dal primo presidente
Moreno Merlo, ha compiuto salti di
qualità, mettendosi in evidenza in numerose discipline, su tutte quella del nuoto,
dove i suoi atleti si sono messi in luce in
campo europeo e mondiale, vedi Martina Villanova vincitrice di 7 medaglie
d'oro ai recenti europei in Portogallo.
to promossa da Johnny
Fregonese e da Renzo
Zanchetta. Star del pomeriggio il neo campione del mondo, Matej
Mohoric in una giornata
dalla lunga lista di personaggi che con le loro
gesta hanno nobilitato il
ciclismo e lo sport in
generale. Tra finti infortuni, simulazioni in area
di rigore, esibizione di
inesistenti pettorali e
beffarde prese per i fondelli (ma era questo il
clima atteso) ha vinto,
come lo scorso anno, la
squadra dei professionisti a riposo. Il vero risultato: una discreta cifra
raccolta per chi ne ha
davvero bisogno.
Martedì 29 ottobre 2013
TV
TREVISO
Grande Guerra, la memoria
nel concorso "Articolo 9"
TREVISO - (EF) La custodia della
memoria storica e l'imminenza del
centenario della Prima Guerra mondiale. Questo il tema della seconda
edizione del Concorso Nazionale Articolo 9 della Costituzione, organizzato dal Ministero dell’Istruzione, dalla Fondazione Benetton, dal Ministe-
MEMORIA Della prima guerra
ro dei beni culturali e da Rai Educational per le scuole. Il successo
ottenuto lo scorso anno, con 10.000
studenti iscritti, ha sengnato vittoria
nel campo della collaborazione fra
istituzioni pubbliche e private, intorno all'innovativo format di Fondazione Benetton Studi Ricerche. Il progetto ora riparte e si articolerà in
varie fasi, a cominciare dall’organizzazione di una serie di incontri per
gli studenti con alcuni dei maggiori
storici ed esperti. I temi delle lezioni
non intendono offrire una rivisitazio-
XXIX
ne della storia della Prima guerra
mondiale, ma un percorso di riflessione sul significato del patrimonio
culturale della memoria storica
all’articolo 11 della Costituzione. La
lezione inaugurale, con Francesco
Paolo Casavola, giurista, già Presidente della Corte Costituzionale, si
terrà il 30 ottobre a Roma nella Sala
della Regina della Camera dei Deputati. Le iscrizioni sono aperte, direttamente online nel sito www.articolo9
dellacostituzione.it, fino al 15 novembre.
CULTURA
S
& PETTACOLI
Sta per uscire il nuovo romanzo del trevigiano Sgarboli
thriller storico ambientato nella Serenissima del ’500
Giorgionedetective
nel "rosso veneziano"
Sara De Vido
TREVISO
V
enezia nel ’500. Un incendio e una morte sospetta. Il
pittore Giorgione, che tra amori
proibiti e oppio vive un momento di euforia creativa, nei panni
di investigatore. Un mistero che
potrebbe cambiare il destino
della Serenissima. Tra le calli
veneziane nel Rinascimento è
ambientato il nuovo romanzo
dello scrittore trevigiano Guido
Sgardoli, "Rosso veneziano" (Fanucci editore, Nero italiano, 10
euro), che uscirà in libreria il 31
ottobre (anteprima su e-book
disponibile già da qualche giorno). «Un romanzo storico venato
di nero», come lo definisce l'autore, dove spicca il colore rosso.
Sgardoli, nome noto della letteratura per ragazzi - recente
l'uscita di "Sandokan, la Tigre
della Malesia" (serie i Classicini, EL edizioni) e "Tartaruga
Express" (Einaudi ragazzi) ama sconfinare in altri ambiti.
Molti dei suoi libri del resto, tra
cui il grande successo "The Frozen Boy" (San Paolo Edizioni) o
"Eligio S. - I giorni della Ruota"
(Giunti), non si rivolgono solo ai
ragazzi.
Dalla letteratura per ragazzi
alla letteratura per adulti? O
viceversa?
«Anche "Eligio S.- I giorni della
ruota" e "Piccolo Capo Bianco"
erano già stati introdotti nel
mercato adulti, ma il problema
è che una volta che i libri (o gli
autori) hanno un'etichetta difficilmente oltrepassano il confine
marcato da quell'etichetta».
Tanto più in Italia.
«Infatti: in Italia i casi sono
rarissimi (recentemente l'amica
Beatrice Masini, finalista al
Campiello), mentre come sem-
L’AUTORE
«Ho evitato
gli stereotipi
immaginando
la città cupa»
pre all'estero è quasi normale,
basti pensare a David Grossman, Neil Gaiman, David Almond. Ci sono temi e storie che
dettano all'autore un linguaggio
"adulto" ed altre che necessitano
di un linguaggio «bambino»: basta assecondarle, nell'ottica che
uno scrittore è scrittore e basta.
Prima di cominciare a pubblicare per ragazzi scrivevo racconti
per adulti, con i quali ho vinto
premi, che sono stati pubblicati
in antologie di esordienti».
Come nasce "Rosso veneziano"?
ROMANZO A fianco lo scrittore trevigiano Guido Sgarboli
E perché questo titolo?
«Nasce dalla mia passione per il
romanzo storico. Sergio Fanucci, l'editore, mi aveva chiesto
oltre un anno fa se me la sentivo
di provare a coniugare la mia
vena per adulti con la passione
per la storia e con il brivido di
un noir. Così è nato Rosso Veneziano. Lo possiamo definire un
romanzo storico venato di nero».
E il rosso?
«Il rosso è colore del fuoco (che
colpisce più volte la città) e
delle calde tonalità della pittura
rinascimentale (dal momento
che il protagonista è un artista,
Giorgione). E naturalmente del
sangue».
Che ritratto fa della Venezia del
’500?
«Ho evitato gli stereotipi. Per
tutta la stesura ho immaginato
una Venezia ostile, cupa, minacciosa e fredda. Qualcosa alla
"Blade Runner", dove il pericolo
è costante, a tutti i livelli, dalla
strada ai palazzi del potere.
Senza dimenticare però che la
Venezia dei primi del ’500 associava a una certa confusione
politica e all'inevitabile decadenza, una concentrazione di menti
e di arti che ne faceva il nuovo
centro della cultura italiana, sfilando in qualche modo il testimone dalle mani della celebrata
Firenze medicea. Infine era considerata una città liberale, dove
esprimere idee e orientamenti
senza timore di repressione, dove potevano trovare terreno fecondo sette e società segrete. Un
perfetto campo di azione per un
thriller!».
TREVISO
"International Piano", giovani talenti per 5 concerti
TREVISO - Cinque pianisti in arrivo da
Corea, Armenia e Cina per dare vita a
"International Piano Festival", prima edizione di recital di pianoforte che si tiene in
città ed organizzato dall'Accademia Musicale «Studio Musica» di Treviso. «Abbiamo voluto proporre quattro concerti dedicati esclusivamente all'esecuzione pianistica, dando quella continuità che a Treviso
non esiste guardando esclusivamente ai
giovani» afferma Michele Della Ventura,
direttore artico del Festival e della scuola
Studio Musica. Quattro concerti in programma all'Auditorium «Luigi Stefanini»
di viale Terza Armata nelle domeniche del
10 e 24 novembre, 1 dicembre, quindi il 16
febbraio sempre con inizio alle 17. Cinque
pianisti legati a Treviso, dove hanno vinto
le ultime due edizioni del concorso internazionale di esecuzione pianistica Città di
Treviso.
E ad aprire il festival, domenica 10, ci
sarà Jee-Eun Franziska Lee, nata a Seul in
Corea nel 1988, vincitrice nel 2012 del 1˚
premio con il massimo punteggio del 4˚
concorso «Giovani Musicisti» Città di Treviso. Eseguirà musiche di Scarlatti, Wagner e Schubert.
Anna Gasparova, 28 anni, nata a Yerevan in Armenia, con il primo concerto
tenuto all'età di soli 5 anni, sarà poi la
protagonista del recital del 24 novembre
con un programma dedicato a Beethoven,
Liszt e Ravel. Pianoforte a 4 mani l'1
dicembre ,con il duo «Sunny Speciality»
formatosi nel 2011 e composto da Zilan
Liang & Zhao Lei, giovani talenti cinesi
laureatisi all'università di musica e delle
arti dello spettacolo di Graz, in Austria.
Eseguiranno musiche di Mozart, Schubert, Debussy e Bizet. A chiudere il
festival, il 16 dicembre, sarà Mariam
Kharatyan, laurea in pianoforte al conservatorio di Yerevan in Armenia e vincitrice
del 5˚ concorso «Giovani musicisti» di
Treviso.
Biglietto d'ingresso 10 euro (7 ridotti),
abbonamento 35 euro, 25 ridotti per superiori 65 anni, insegnanti di musica, studenti di conservatori e scuole di musica.
Michele Miriade
XXX
Martedì 29 ottobre 2013
TV
TREVISO
"Litigare fa bene",
anche ai bimbi:
ne parla stasera
Daniele Novara
TREVISO – Litigare fa bene, parola di esperti. Lo ribadisce il centro
"Diventare Grandi" che continua nell’opera di formazione di genitori
ed educatori: stasera alle 20.30, all’Auditorium Stefanini organizza
un incontro aperto alla cittadinanza con Daniele Novara, pedagogista e fondatore del CPP-Centro Psicopedagogico per la Pace e la
gestione dei conflitti, e Paola Cosolo Marangon, formatrice e
direttore scientifico del centro Diventare Grandi. Insieme presenteranno il nuovo libro di Novara, intitolato appunto "Litigare fa bene"
(Rizzoli). Il conflitto tra bambini rappresenta uno dei tabù pedagogici della nostra epoca e al primo accenno di litigio infantile la maggior
parte degli adulti tende a intromettersi e reprimere il conflitto, nella
convinzione che sia necessario imporre immediatamente una
rappacificazione. E invece Novara afferma che «non intervenire
triplica la percentuale di accordi spontanei…».
VITTORIO VENETO
A lezione di recitazione con Russo
VITTORIO VENETO - "Ai corsi di teatro di Paolo G.
Russo i timidi trovano la morosa e fanno soldi". Promette
meraviglie fin dal titolo del comunicato stampa il decimo
anno dei corsi di «Teatro Anti Timidezza» proposti dal
vittoriese Russo. Si comincia con dei percorsi intensivi
in tre serate consecutive: da venerdì 8 a domenica 10
novembre alle 20.30 all'oratorio La Tenda in via
Franceschi a Vittorio Veneto e da venerdì 15 a domenica
17 novembre alle 20.30 all'oratorio San Pio X a
Conegliano. Per le iscrizioni chiamare 339 5947972.
CS ULTURA
Treviso
Il "Teatro del Pane"
magica rivoluzione
PETTACOLIDI
Venerdì sera si apre la programmazione a Fontane di Villorba
GLI IDEATORI
Sara De Vido
VILLORBA
Una cena per incontrarsi tra
amici o conoscere nuove persone. Informale, come i ritrovi memorabili sanno essere:
tutto a buffet, cibo semplice e
di stagione, dall'antipasto al
dolce, pane compreso (fatto
in casa con pasta madre centenaria), con ampia scelta anche per vegetariani. Si cena
seduti attorno a piccoli tavoli,
in una sala sovrastata da un
imponente lampadario veneziano che non stona in un
contesto industriale, con tanto di tubazioni del condizionamento a vista. E dopo il caffè
ci si alza, si portano i piatti in
cucina, proprio come si fa a
casa di amici, e si spostano le
sedie. Silenzio. E il sipario si
alza.
È questa la magia del "Teatro del Pane", l’associazione
culturale ricreativa che aprirà ufficialmente questo venerdì nella zona industriale di
Fontane di Villorba, ma che
ha deciso di regalare due
piacevoli anteprime sabato e
domenica. Una piccola «rivoluzione» per la città: i venerdì
e sabato buffet e teatro, per la
Artuso e Bizzarro
tra cibo, musica
e spettacoli
direzione artistica del regista
e attore Mirko Artuso. Gli
spettacoli abbracceranno tutti i generi, per riscoprire
anche, ad esempio, il teatro
comico. La domenica, invece,
spazio alla musica dopo l'aperitivo con artisti scelti dal
cantautore Ricky Bizzarro
che si esibiranno alle 19.30.
IL PROGETTO Il "Teatro del Pane"; a fianco Mirko Artuso a Ricky Bizzarro
Quello che caratterizzerà
questo luogo, dove la cucina
è affidata allo chef Alessandro Piavento e il servizio a
cordialissime persone, è l'attenzione per gli artisti del
territorio. Un assaggio lo
scorso fine settimana. La
comicità dei trevigiani Dò
Storieski (Alberto Cendron e
Leo Miglioranza) che divertono senza volgarità e con un
uso sapiente della lingua dialettale; gli acuti e divertenti
sketch dei pordenonesi Papu, capaci di inventarsi un
«menù» a base di esibizioni
di artisti; la poesia di Erica
Boschiero, anima pura e voce che ti entra nel cuore; la
lettura poetica di Valentina
Paronetto, sola sul palco con
la forza delle sue parole. E
naturalmente i «padroni di
casa»: Mirko e Ricky, un duo
unico che con parole e musica sta aprendo una nuova
esperienza per i trevigiani.
E l'inizio è davvero promettente.
TREVISO
Hate Boss, arriva "Days of the Unicorn"
TREVISO - (SDV) Nuovo singolo per i
trevigiani Hate Boss. Il nuovo brano, intitolato "Days of the Unicorn", sarà disponibile in
free download da oggi, 29 ottobre, sul
canale Soundcloud della band alternativedance. Il singolo, che parla di amore
incondizionato e sincero, rivela un'evoluzione del suono degli Hate Boss che continuano la ricerca ritmica iniziata con il precedente disco «Time of the signs» uscito per
FANZOLO
A Villa Emo un viaggio
nella storia del costume
FANZOLO - (EF) Continuano i percorsi
della mostra del Costume aVilla Emo. Il
progetto ideato, gestito, realizzato da Michele Vello di Italiana Strategie, supportato dalla Fondazione Villa Emo e Antico
Brolo, parte dal presupposto che la Villa
fu sede di una filanda e quindi la mostra
recupera la suggestione "filato, tessuto,
costume". L'esposizione è visitabile sempre negli orari della villa, ma con guida
l'ultimo sabato e domenica di ogni mese,
in due turni. Da novembre i turni saranno:
14,30 e 16,30. Gradita la prenotazione.
Redled Records nel 2012.
«Days of the Unicorn» è stato registrato
nell'estate 2013 allo studio Alambic Conspiracy di Pordenone e vede alla produzione
artistica il produttore dub Paolo Baldini. Il
video che accompagna il singolo è stato
realizzato con un synth modulare da
Onironautica, side project visual del duo
elettronico Top Banana. Gli Hate Boss
nascono nel 2010 e, dopo un Ep ed un
singolo in collaborazione con Tommaso
Mantelli (Captain Mantell), nel 2012 pubblicano il loro primo disco «Time of the signs»
(RedLed Records/Venus). Il tour che ha
seguito l'uscita del disco ha portato la
band in tutta Italia e per un breve tour
anche in Europa.
DanonperdereDanonperdere
NERVESA
Misteri di Venezia
Domani alle 20.30, in sala consiliare di
Nervesa in piazza La Piave, incontro
con lo scrittore Alberto Toso Fei che
presenta "Misteri di Venezia: sette notti
tra storia e mito. Leggende, fantasmi
enigmi e curiosità".
TREVIGNANO
Alla scoperta della Chiesa
Per i Martedì in Villa Onigo a
Trevignano, oggi alle 20.30, Stefano
Berti, studioso di arte e storia locale,
parlerà dell’arte e della storia della
Chiesa parocchiale e del campanile.
TREVISO
Artisti di ieri e di oggi
Si apre il 1 novembre (fino al 17) al
museo di Santa Caterina la mostra
"Artisti di ieri e di oggi", organizzata
dall’associazione Tavolozza Trevigiana
Cenacolo dei quindici. In esposizione
opere pittoriche e scultoree di Andreina
Aramini, Antonio Biadene, Jolanda
Brazzalotto, Lucia Bruzzolo, Denis
Cagnin, Piero Cappellazzo, Alessandro
Dalsala, Sergio Del Moro, Pietro Faini,
Luciano Gasper, Ennia Gobbo, Paola
Grosso, Antonio Lavinia, Michela
Malerba, Marinella Mirata, Claudio
Pezzutto, Alberto Zanetti.
ODERZO
Insieme nel recupero
Questa sera alle 20 al cinema Turroni di
Oderzo il gruppo Alcolisti Anonimi
Opitergino festeggerà il 29˚ anni
anniversario dalla sua nascita con una
riunione sul tema "Insieme nel recupero:
famigliare, personale e sociale".
Martedì 29 ottobre 2013
TV
Le lettere inviate al Gazzettino
(massimo 1000 battute) per fax, posta
o e-mail devono sempre essere
firmate e contenere
nome e cognome leggibili,
indirizzo e numero di telefono
IlTaccuino
FARMACIE
TREVISO: Fino alle 22: ALLA
TESTA D’ORO (viale Burchiellati 10/A - 0422.546322) Giorno e notte: COMUNALE
EDEN (viale XXIV Maggio
5/B - 0422.30645)
CASALE SUL SILE: SAVIO
(via Vittorio Veneto 27/29 0422.820707) POVEGLIANO:
GIORGIO BREDA (via Capitello 12 - 0422.870065)
ZERO BRANCO: SANTARELLO (via Trento Trieste
23 - 0422.485681) MOGLIANO: AL TERRAGLIO (via
Terraglio 18 - 041.5901444)
CASTELFRANCO: STELLA- ALPHEGA FARMACIA
(voa
Francia
8
0423.721501)
BIADENE DI MONTEBELLUNA: DALLE FESTE (via
Feltrina
Centro
56
0423.22677)
VALLÀ DI RIESE PIO X:
SAN GIOVANNI (via Marconi 6 - 0423.748352)
POSSAGNO: GALLO (viale
Canova 11 - 0423.544664)
CONEGLIANO:
LOSEGO
(via
Cavallotti
11
0438.22375)
VITTORIO VENETO: ZAMPERLINI (via Da Ponte 26 0438.53116)
REFRONTOLO:
CICERCHIA (viale degli Alpini 13 0438.894255)
VAZZOLA:
BOCCARDINI (via Roma 3 0438.441217)
COLLE UMBERTO: CARRARO (via Menarè 14 0438.39803) ODERZO: COMUNALE (via Maestri del
Commercio 6 - 0422.717215)
MOTTA DI LIVENZA: AL
PONTE (via IV Novembre 42
- 0422.66062)
VAZZOLA: BOCCARDINI
(via Roma 3 - 0438.441217)
SERVIZIO VETERINARIO
PREGANZIOL: Dottor Martino
Ossi
(Frescada
333.1578044)
TELEFONO AMICO: 800.367.577
TREVISO
REDAZIONE: Via Toniolo, 17
Tel. (0422) 410270 - Fax (041)665179
E-mail: [email protected]
CAPOCRONISTA:
ANTONELLO CALIA
Vice capocronisti:
Giampiero De Diana,
Giancarlo D’Agostino
Redazione: Luca Bertevello, Massimo Bolognini, Manuela Collodet, Bruno De Donà,
Valeria Lipparini, Giovanni Longhi, Chiara
Pavan, Piergiorgio Zavarise
UFFICIO CORRISPONDENZA
DI CONEGLIANO
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XXXI
L’AGENDA
diT
REVISO
ODERZO L’alpinista Luigino Airoldi scalò Mount McKinley in Alaska e il presidente volle conoscerlo
«Quando Kennedy mi chiese di fare jogging»
Annalisa Fregonese
ODERZO
Dallas, ottobre 1963. Ricorre
l'anniversario dell'assassinio
di Kennedy e in questi giorni,
a Oderzo, è stato ospite del
Cai l'alpinista Luigino Airoldi
che, nel 1962, il Presidente lo
incontrò di persona. John
Kennedy volle stringere la
mano a quell'uomo di 29 anni
che, insieme ad altri sei "Ragni di Lecco", aveva conquistato la cima del Mount
McKinley, in Alaska, la montagna che in assoluto ha fatto
più morti nel mondo. Temperature sotto i 40˚C, attrezzatura inesistente, altro che il
moderno goretex. Eppure Luigino Airoldi, nella spedizione
guidata da Riccardo Cassin,
insieme a Gigi Alippi, Annibale Zucchi, Jack Canali e Romano Perego, arrivò in cima
alla parete sud del McKinley
sino ad allora inviolata. «Arrivati in vetta - ha raccontato
Airoldi alla serata organizzata dal Cai - ognuno di noi ha
pianto». L'anno dopo Kennedy volle incontrare Airoldi.
«Vennero a prendermi in tre,
non mi dissero dove mi portavano. Quando mi ritrovai alla
L’ESPLORATORE
SCALATA Mount McKinley in Alaska, a fianco Luigino Airoldi
Diventò una leggenda
con i "Ragni di Lecco"
Casa Bianca e di fronte a me
vidi il Presidente che mi tendeva la mano, credetti di
sognare - ricorda Airoldi -.
John Kennedy era una persona straordinaria, si percepiva
subito il suo magnetismo. Mi
disse in francese: il Presidente lo lasciamo qui, domani
mattina vieni con John a fare
jogging. Purtroppo proprio
quel giorno scoppiò la crisi di
Cuba (ottobre 1962, ndr) e la
mia corsa con il Presidente
andò a farsi benedire».
Quest'aneddoto è solo uno
dei tanti che costellano la vita
di Airoldi, entrato nella leggenda alpinistica dei Ragni di
Lecco. Una vicenda umana,
la sua, costellata dal susseguirsi ininterrotto di sfide
alpinistiche, dall'Alaska alla
Patagonia, dalle Dolomiti
all'Artide,
dall'Himalaya
all'Antartide. Fino all'ultima,
fra le più ricche di soddisfazioni, quella del volontariato.
«Stiamo costruendo una scuola a Peshawar, in Pakistan, al
confine con l'Afghanistan» dichiara orgoglioso. Nella terra
dei Buddha distrutti dai talebani c'è stato nel 1974. «Sba-
gliammo pista e ci perdemmo
- dice - finimmo in Cina».
Tante avventure, mai un incidente. «Perchè in montagna
bisogna andarci con la testa»,
parola di Airoldi, tra i fondatori del Soccorso Alpino. Alla
sua bella età lo si vorrebbe a
riposo. Invece lui di mete da
esplorare ne avrebbe ancora
tante. «Volevo andare nel mare di Barents, là dov'e nel
2000 è affondato il sottomarino sovietico Kursk. Ma mi
hanno negato il permesso». A
82 anni avere di questi desideri è stupefacente.
ODERZO
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Ore 21.00: Documentario - THE AUDIANCE
Ore 20.00: «LA VITA DI ADELE» di
A.Kechiche. Ore 20.10 - 22.15:
«CATTIVISSIMO ME 2» di P.Renaud. Ore
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L.Besson. Ore 20.15: «UNA PICCOLA
IMPRESA MERIDIONALE» di R.Papaleo. Ore
20.15 - 22.25: «2 GUNS - CANI SCIOLTI» di
B.Kormakur. Ore 20.20 - 22.20:
«METALLICA: THROUGH THE NEVER (3D)» di
N.Antal. Ore 22.20: «ASPIRANTE VEDOVO»
di M.Venier. Ore 22.25: «ESCAPE PLAN FUGA DALL'INFERNO» di M.Hafstrom
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MERIDIONALE» di R.Papaleo. Ore 17.10:
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DALL'INFERNO» di M.Hafstrom
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P.Renaud. Ore 17.20 - 19.50 - 22.20: «2
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M.Sicilia. Ore 17.30 - 19.45 - 22.00:
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L.Besson. Ore 19.40: «CADO DALLE NUBI» di
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Martedì 29 ottobre 2013
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