Martedì 29 Ottobre 2013 IL PROVERBIO IL SANTO DEL GIORNO IL SOLE Lavora, abborraccia, ma semina prima che ghiaccia. Sant'Onorato, vescovo. Discepolo di sant’Eusebio in monastero e suo compagno nel carcere, tenne per secondo dopo il suo maestro questa sede episcopale che istruì nella retta dottrina ed ebbe il privilegio di offrire il viatico a sant’Ambrogio in punto di morte. sorge alle 6.46 tramonta alle 17.03 minima 16 massima 19 vento: debole IL TEMPO OGGI IL TEMPO DOMANI Redazione: 31100 Treviso, via Toniolo 17 0422/410270 - fax 041/665179 - [email protected] - Uff. di corrisp.: 31015 Conegliano, Corso Mazzini 15 - 0438/410355-6 - fax 041/665180 - [email protected] Piano anti-smog senza sconti: subito multe SULLA STRADA «Allora fermate anche gli aerei: fanno più danni» Primo giorno di divieti al traffico e prime multe: la Polizia locale ha fermato 45 automezzi. Qualcuno protesta sottolineando che i limiti penalizzano solo chi possiede veicoli datati e non può permettersi di cambiarli: «E gli aerei non inquinano? Multate anche quelli», dice ironico un automobilista. Scattati in città i divieti per i veicoli inquinanti con 13 automobilisti finiti nella rete dei vigili Manildo: «Nessuno deve sentirsi penalizzato» P. Calia, Zanardo e Favaro alle pagine II e III CONTROLLI Prima giornata di blocco per le auto più vecchie: scattano subito le multe A pagina III GAIARINE Fitte all’addome e l’infarto fatale. La procura sequestra le confezioni e ordina l’autopsia Sesso col Viagra: muore a 45 anni Prende le pastiglie procurate dalla fidanzata sudamericana e si sente male: stroncato in 12 ore G LA TRAGEDIA Si è presentato domenica pomeriggio all'ospedale di Conegliano con delle fitte lancinanti all'addome. Lui, un operaio 45enne di Gaiarine, ha confidato ai medici di aver assunto, come aveva fatto altre volte, un farmaco equivalente al Viagra importato dalla fidanzata sudamericana attraverso la sorella. Ricoverato in osservazione, le sue condizioni sono peggiorate: dopo 12 ore la crisi cardiaca e la morte. Il 45enne era uno sportivo frequentatore delle palestre della zona. La Procura di Treviso ha messo sotto sequestro le confezioni di farmaci e disposto l'autopsia. TREVISO L’IMPRESA Giu’ il muro: saccheggiate le slot machine Zambenedetti a pagina VII SCANDALO NES Agenti nei guai per i favori a Compiano Giraud a pagina XIX I TAGLI Produzione trasferita nell’Europa dell’Est Terremoto all’Electrolux altri 140 esuberi a Susegana Ai 250 lavoratori che dovrebbero lasciare lo stabilimento dell’Electrolux di Susegana entro il 2015, da ieri si aggiungono altri 140 dipendenti con parte della produzione che sarà trasferita in P. Calia a pagina V PROTAGONISTI L’imprenditore Antonio Forato con Roberto Bisa Polonia. La conferma a tutte le voci più negative è arrivata ieri durante il vertice tra la direzione del Gruppo e le rappresentanze sindacali. In Australia con l’ultraleggero il volo da Guinness di Forato Fioretti a pagina XX Ceron a pagina XII OCCASIONI CARRELLI E L E VAT O R I MIOZZO PAESE (TV) - Via Castellana, 23 Tel. 0422/959094 - Fax 0422/959762 www.miozzo.com COLLE UMBERTO Il funerale poi la sorpresa: niente tomba De Nardi a pagina XXII PAESE Macabra scoperta, è l’arto di un anziano dilaniato da un’auto Straziato: gamba trovata dopo un anno Macabra scoperta durante lo sfalcio dell’erba ieri pomeriggio in via Verdi a Paese, a un centinaio di metri dal passaggio a livello della linea TrevisoMontebelluna. Nel terreno di un rustico, a due metri dalla sede stradale, sono state ritrovate le ossa di una gamba. Quasi certamente è l’arto di Antonio De Lazzari, 88 anni, dilaniato da un’auto un anno fa a pochi metri di distanza. Il corpo dell'anziano venne straziato e mutilato di una gamba che, nonostante le ricerche, non fu ritrovata. Fino a ieri. Cendron a pagina XI LA SCENA del tragico incidente di un anno fa II TV Primo Martedì 29 ottobre 2013 viabilità e ambiente Lega scatenata: «Colpiti i poveri» TREVISO - (P. Cal.) L'accusa uguale in tutti gli interventi: «Avete fatto un'ordinanza che penalizza i più deboli, gli anziani che non possono comprarsi un'auto nuova». Lega e Pdl si sono mossi compatti contro la giunta e contro un'ordinanza che ritengono altamente penalizzante. La discussione durante il consiglio comunale è stata accesa: De Checchi (Pdl-Fi) ha parlato di provvedimento «iniquo»; Iannicelli (Lista Gentilini) ha sottolineato le «lamentele diffuse» precisando che «fatta in questo modo, la lotta all'inquinamento non si può vincere». Zampese (Lega) se l'è presa con l'intenzione di vietare i Panevin (in realtà diventato solo un «consiglio» confluito nel vademecum sui comportamenti virtuosi ndr) e ha bollato l'ordinanza come «da rifare». Infine Conte (Lista Gentilini) ha chiesto meno vigili per i controlli sulle auto inquinanti e più agenti per tenere d'occhio le zone degradate del centro. NIENTE SCONTI IL PIANO ANTI-SMOG Da ieri in vigore in città i divieti Posti di blocco dei vigili urbani: 13 automobilisti nella rete per i veicoli più inquinanti Controlli e multe: non si scherza Manildo in Consiglio: «Provvedimento impopolare ma nessuno può dirsi penalizzato» Paolo Calia TREVISO La prima giornata di ordinanza anti-smog e di limitazioni del traffico ha prodotto 13 multe e 45 auto fermate dagli agenti della Polizia Locale per controlli e poi lasciate indenni. Viste le premesse e i timori della vigilia un debutto tutto sommato soft. Non sono mancate le proteste, tante, di chi ha dovuto stravolgere le proprie abitudini e inventarsi un modo per raggiungere la città senza utilizzare la propria auto ritenuta inquinante perché immatricolata prima del 2001. Ma niente che il sindaco Giovanni Manildo e il vice, con delega a viabilità e ambiente, Roberto Grigoletto non avessero immaginato. Come del tutto prevedibili sono stati gli attacchi ricevuti in Consiglio comunale dove Lega e Pdl hanno accusato la giunta di aver fatto un'ordinanza che penalizza le fasce più deboli. Inevitabili i battibecchi e le schermaglie che, di certo, continueranno anche nei prossimi giorni. Grigoletto si è prodotto in un lungo intervento per spiegare sia la necessità di un provvedimento anti smog - «A ottobre abbiamo già superato il limite massimo di sforamenti di Pm10 consentiti in un anno e dal 2008 a oggi sono stati 253 i giorni oltre la soglia» - sia per sottolineare come l'ordinanza non sia così penalizzante. Manildo ha poi ammesso: «È indubbiamente un provvedimento impopolare, ma necessario. E l'abbiamo costruito in modo da non penalizzare nessuno». Un concetto che Grigoletto, strenuo difensore del provvedimento, ha ripreso e ampliato: «Questa - ribadisce - è un'ordinanza che colpisce perché intendiamo farla rispettare. Ma di certo non abbiamo nessuna intenzione di penalizzare le perso- AL LAVORO Vigili sull’unità mobile ne meno abbienti, le fasce più deboli della società come gli anziani che non possono cambiare l'auto. O che sia nostra intenzione creare problemi a operai e artigiani. Sono previste delle deroghe e chi deve utilizzare l'auto per lavorare può farlo». Ieri il numero verde dedicato al blocco è stato preso d'assalto: «La maggior parte delle telefonate chiedeva informazioni su come muoversi. È vero, alcune sono state di protesta. Ma abbiamo dato la massima rassicurazione a chi era preoccupato per come raggiungere il proprio posto di lavoro. Non abbiamo fatto altrettanto per la signora che deve portare la bambina a danza: in quel caso si può prendere l'autobus». Il vicesindaco insiste sull'elasticità di questa ordinanza: «Ci siamo solamente limitati a compattare le deroghe dello scorso anno, tagliandone alcune esagerate e superflue. Ma le maglie di quest'ordinanza consentono, a chi non può fare a meno dell'auto per motivi di lavoro o di salute, di ottenere un'autocertificazione e quindi di circolare». Il prossimo anno si cercherà di fare un passo in più: «Nel prossimo LA NUOVA TANGENZIALE Italia Nostra chiede spazio: «Consultateci» TREVISO - Italia nostra prende carta e penna e scrive al sindaco Giovanni Manildo, agli assessori Ofelio Michielan e Paolo Camolei e ai presidenti delle commissioni Antonella Tocchetto e Giovanni Negro. La richiesta è di poter essere ascoltati in commissione e di poter prendere parte alle conferenze dei servizi e a qualsiasi altro incontro futuro dedicato ai nodi del prolungamento della tangenziale di Treviso e IN VIA CASETTE Italia Nostra nella zona di Monigo che dovrebbe essere attraversata dal 4. tronco dell’opera GRIGOLETTO «Per portare le bambine a danza ci sono i bus» bilancio dovremo intervenire sull'altro aspetto della questione, le fonti d'inquinamento fisse come le caldaie. Dovremo prevedere degli incentivi per un cambiamento quantomeno di stile». Per l'immediato futuro non esclude nulla: «Né che le misure dell'ordinanza si possano ridurre a fronte di una diminuzione dell'inquinamento né che possano essere inasprite». del Terraglio est. Anche come semplici uditori. Tra le domande pure quella di poter avere, a spese dell'associazione, una copia della documentazione di progetto completa presentata da Veneto Strade. «Si informa che Italia nostra Treviso, in collaborazione con altre associazioni e comitati, provvederà a promuovere una campagna per l'informazione e la sensibilizzazione di tutta la cittadinanza sui temi della mobilità sostenibile - annuncia il presidente del gruppo Romeo Scarpa - promuovendo raccolte di firme, incontri con i consiglieri e i cittadini e convegni, a cui sin d'ora invitiamo tutti gli interessati». Mauro Favaro Martedì 29 ottobre 2013 PrimoPiano TV III SULLA STRADA In tanti al volante senza sapere dell’entrata in vigore dei limiti E c’è anche chi chiede di fermare gli aerei: «Quelli fanno più danni all’ambiente» «Ho la marmitta nuova» Poilosalvalavisitamedica SUL LIBRETTO di circolazione i dati che aiutano a capire la classe alla quale appartiene il veicolo Mattia Zanardo TREVISO La paletta si alza davanti ad una vecchia Punto, una Fiat Uno, una vetusta Citroen. Primo giorno di divieti al traffico anti-smog e prime multe: la Polizia locale, "appostata" in via Roma, in viale IV Novembre, lungo la Postumia e in strada Sant'Angelo, ha fermato 45 automezzi. Tredici di questi erano classificati al di sotto della categoria Euro 3 e dunque è stata loro contestata la relativa sanzione: 163 euro, scontati a 114 euro e 10 centesimi, se i «rei» pagheranno entro cinque giorni. Gli altri automobilisti hanno potuto proseguire perchè viaggiavano su mezzi a gas oppure dovevano recarsi al lavoro o si muovevano per esigenze mediche. È il caso di una giovane coppia intercettata in via Roma intorno alle 11: «Dobbiamo andare in ospedale, per una visita - spiega Fabio -. Veniamo da Marcon, ma non sapevamo nulla di queste limitazioni, non abbiamo notato nessun cartello. La mia macchina è del 1994 ma ho cambiato la marmitta da poco, dovrebbe essere a posto, no?». Purtroppo no, ma a «salvare» i due ragazzi stavolta è la prenotazione dell'appuntamento medico: via libera. Non va altrettanto bene ad un immigrato di origine africana: la sua Punto non rientra nelle classi ammesse, né lui nelle deroghe concesse. Nella sola mattinata (lo stop vale dalle 8.30 alle 12 e dalle 15 alle 19.30), la pattuglia blocca dieci auto, elevando sette multe. Gli agenti, del resto, vanno a colpo sicuro: «Guardiamo soprattutto le targa - spiegano -: quelle bianche, di vecchio tipo, indicano quasi certamente un veicolo immatricolato prima della direttiva in questione». Mentre i vigili consultano la carta di circolazione sfrecciano un paio di vetture con la targa incriminata, una betoniera, persino un furgone d'antan dell'Esercito. Molti dei fermati cadono dalle nuvole, nonostante i cartelli ai confini comunali, gli avvisi sui diplay luminosi lungo le strade, le campagne sui media. Tanti accostano per chiedere informazioni: «Abito a Sant'Antonino, devo accompagnare mia moglie, che è disabile, a Noale. Come faccio?», sbotta un signore. Chiede lumi un macchinista delle ferrovie: «Di solito mi muovo in bicicletta, ma quando finisco tardi il turno devo venire in macchina». Anche il sindaco di Silea, Silva- Autofficina D.L.F. VENDITA NUOVO E USATO SERVIZIO REVISIONI • GOMMISTA AUTORIZZATA ALFA ROMEO E LANCIA AUTOFFICINA DLF - Via Carducci, 38 31027 Lovadina (TV) - Tel./fax 0422.725579 [email protected] no Piazza, approfitta per aver conferma che l'indicazione sul libretto di circolazione corrisponda ad un'auto esclusa dai divieti. Qualcuno protesta che i limiti penalizzano solo chi possiede veicoli datati e non può permettersi di cambiarli: «Mentre non si fa niente per controllare le emissioni della caldaie che da sole producono il 40 % dell'inquinamento. E gli aerei? Non inquinano?», attacca Manuel. In tanti hanno telefonato pure al numero verde comunale: più richieste di chiarimenti che rimostranze, assicura il vicesindaco Roberto Grigoletto. I vigili smontano il posto di blocco: l'orario è scaduto, si può sgasare liberamente. SENZA SCAMPO La polizia locale è andata a colpo sicuro con i controlli campione: non è stato difficile individuare i modelli di auto delle classi Euro 1 e Euro 2 A scuola Tempo pieno senza "finestra": genitori a piedi TREVISO - (zan) Tra i più preoccupati per i limiti al traffico ci sono i genitori studenti delle scuole trevigiane: come andare a recuperare i figli che terminano le lezioni al pomeriggio, in piena fascia vietata. «Alla mattina non ci sono problemi: accompagno anche un altro ragazzo del paese ed essendo in tre in auto possiamo circolare - conferma il genitore di un allievo dell'Itis Fermi residente a Ciano del Montello -. Ma una volta a settimana mio figlio finisce alle 16: come posso passare a prenderlo?». Domanda simile si pone anche il nonno di due bambine, che frequentano, alle elementari Carmen Frova, una classe a tempo pieno: «Mia figlia e mio genero a quell'ora sono al lavoro. Di solito, le riaccompagno io a casa: ma ho una vecchia Audi ed ora non posso circolare. L'auto la uso per trasportare i materiali per la mia officina: non vale certo la pena comprarne una nuova». Lo stesso consigliere di maggioranza Antonella Tocchetto, pur approvando l'impianto generale dell'ordinanza, ha sollevato la questione delle lezioni pomeridiane nelle scuole cittadine in Consiglio comunale, chiedendo alla giunta di prevedere un'apposita deroga. IV TV Martedì 29 ottobre 2013 Martedì 29 ottobre 2013 Treviso TV V SCANDALO NES A Tessera una corsia preferenziale per le valigette di un collaboratore del patron Compianoaiutato:poliziottineiguai Sospetti su due agenti dell’aeroporto di Venezia che avrebbero favorito la fuga di denaro all’estero Paolo Calia IL NUOVO FRONTE TREVISO La telefonata anonima, ricevuta la scorsa settimana dal Gazzettino sul caso dei milioni spariti dal caveau della North East Services, potrebbe avere fondamenta concrete. Una voce maschile senza una particolare cadenza dialettale aveva svelato l'esistenza in Procura di una lettera, anch'essa anonima, che spiegava il modo in cui il patron della Nes avrebbe portato all'estero somme forse ingenti di denaro. E la Procura di Treviso ha cominciato a fare delle verifiche concentrandosi su alcuni strani movimenti registrati all'aeroporto veneziano di Tessera, dove negli ultimi mesi Compiano si sarebbe presentato con una certa frequenza, accompagnato da un collaboratore e con una misteriosa valigetta che non abbandonava mai. Il "corvo" avrebbe spiegato che ad accogliere l'imprenditore sarebbero stati due agenti della Polizia di Frontiera. Sempre gli stessi. Uno dei due lo attendeva al bar nei pressi del gate, a due passi dai cancelli da dove si accede agli imbarchi. Poi Compiano, il suo collaboratore con la valigetta e l'agente, imboccavano i passaggi di servizio teoricamente riservati solo agli addetti e alle forze dell'ordine saltando bellamente tutti i normali controlli. Una volta al di là delle barriere, il collaboratore si avviava con il suo misterioso bagaglio verso i voli diretti nella capitale spagnola o in Baviera. Compiano e l'agente invece se tornavano indietro ripercorrendo a ritroso il tragitto dell'andata. Il servizio dei due agenti sarebbe stato ricompensato con orologi Rolex e altri regali. Sul caso sta investigando la Guardia di Finanza di Treviso. Fin dall'inizio le Le indagini si allargano Vigilanzanelmirino Sotto la lente d’ingrandimento il rapporto col Fisco AGLI IMBARCHI di Tessera Compiano e un collaboratore avevano facile accesso grazie a due agenti che spianavano la strada verso specifici voli sui quali veniva caricato un misterioso bagaglio LE DESTINAZIONI In volo verso Madrid e la Baviera Fiamme Gialle hanno ipotizzato che Compiano trasferisse parte dei soldi sotto la custodia della Nes in conti esteri. E si parla di oltre 40 milioni di euro. I finanzieri non hanno mai creduto che l'imprenditore li potesse aver spesi solo per la sua sterminata e incredibile collezione di auto, moto, barche, biciclette da corsa, bob e, novità dell'ultima ora, anche un distributore di carburante d'epoca. Ora nel mirino della Procura ci sarebbero gli spostamenti nel grande scalo veneziano. In queste ore a destare interesse sono i due agenti citati: le loro posizioni vengono accuratamente valutate dagli investigatori. IL PROCESSO Esperto della difesa rinuncia Truffa milionaria all’Eefal: la perizia diventa un rebus TREVISO - (Ro) Colpo di scena nel processo per la maxi truffa Efal: il contabile incaricato dalla difesa di effettuare la perizia sui conti dell’ex ente di formazione ha dovuto rinunciare all’incarico. Il motivo? Figurava tra i creditori dell’Ente. Il processo, che dovrebbe riprendere oggi, potrebbe così ancora slittare e correre verso la prescrizione, facendosi "beffe" delle parti civili tra le quali la Regione Veneto (con Efal Roma e Crm) che chiede un risarcimento di quasi 2 milioni di euro (80mila euro Efal mentre Crm non ha quantificato il presunto danno). Truffa aggravata alla Regione: è l’accusa che il pm Valeria Sanzari contesta agli ex vertici dell'ente di formazione, nato nel 1972 e legato al Movimento Cristiano Lavoratori. Al centro del procedimento ci sono Mario Ferrarelli, 83enne, ex assessore Dc e direttore generale Efal, di Treviso (avvocato Mauro Bosco, nella foto), della figlia Mariacecilia, 47 anni, dipendente Efal, di Treviso; del legale rappresentante dell’Ente (fino al 18 gennaio 2011) Fabrizio Busato, 51enne trevigiano, e del coordinatore Alessandro Fort, 49enne, di Noale (anche componente del Cda Vita Nova Scarl). Tra il 2005 e il 2010 gli imputati, con ruoli e responsabilità diverse, avrebbero incassato fondi europei per corsi di formazione mai organizzati per circa un milione e 800mila euro. TREVISO - (P. Cal.) Ormai la crisi della North East Services sta minando l'intero impero Compiano. Gli investigatori della Guardia di Finanza hanno messo nel mirino anche la Vigilanza Compiano, fino a oggi società ritenuta al sicuro e non toccata dalla bufera che sta imperversando sulla Nes. In questi giorni è cominciata la verifica dei conti dell'azienda che porta il nome della famiglia: un passo inaspettato anche se temuto fin dal primo giorno. Le indagini per ricostruire i movimenti del denaro stanno facendo grossi progressi, a quanto pare, potrebbero esserci dei problemi di natura fiscale anche per la Compiano. Del resto, nonostante le divisioni nette tra l'attività di una società e l'altra, a gestirle entrambe erano i componenti della stessa famiglia. Luigi Compiano poi, dopo la morte del padre Arnaldo, aveva preso la guida dell'impero pur mantenendo formalmente il ruolo di amministratore delegato della Nes. Ma i finanzieri sono abbastanza sicuri che avesse grande voce in capitolo anche sulle vicende dalla Vigilanza, ora ufficialmente passata nelle mani del fratello Marco. I primi riscontri effettuati sui conti avrebbero fatto emergere delle incongruenze dal punto di vista fiscale. Gli approfondimenti però sono solo all'inizio, non è ancora possibile prevedere quali conseguenze ci potranno essere. Di certo questi accertamenti rappresentano un altro duro colpo per il gruppo Compiano, fino al mese scorso leader indiscusso del settore sicurezza e trasporto valori. La Vigilanza era fin qui rimasta indenne dai contraccolpi della vicenda Nes: qualche cliente l'aveva anche perso ma, anche grazie al lavoro di Marco, la società era sempre riuscita a evitare il peggio. Fino a oggi. VI TV Treviso Martedì 29 ottobre 2013 INCUBO INFLUENZA L’Usl comincia dalle fasce più deboli La scuola Corsi universitari con crediti in palio: il "Duca" sperimenta TREVISO - (m.f.) L'università entra al Duca degli Abruzzi. A partire da quest'anno gli studenti del triennio intenzionati a specializzarsi in alcune materie avranno la possibilità di seguire delle lezioni tenute da docenti della facoltà di lettere e filosofia di Cà Foscari. Non solo per cultura personale. Alla fine dei corsi, infatti, il superamento di un esame ad hoc consentirà ai ragazzi di mettersi già in saccoccia dei crediti formativi spendibili una volta entrati nell'ateneo veneziano. Una sorta di "primina" dell'università, insomma. «Per gli studenti che decideranno di potenziare a livello esperto le loro competenze nelle discipline umanistiche - annuncia la scuola di via Caccianiga - il liceo condurrà dei percorsi di eccellenza, grazie ad apposite lezioni in collaborazione con docenti di Cà Foscari». Non è tutto. Di accordo in accordo, il Duca degli Abruzzi ha siglato una convenzione anche con i musei civici di Venezia e con il museo del patriarcato per condurre un progetto di alternanza scuola-lavoro nell'ambito dei beni culturali. «Gli studenti approfondiranno i nostri giacimenti storico-artistici come specifica opportunità occupazionale e imprenditoriale in chiave internazionale - chiudono dall'istituto - la modalità dell'alternanza scuola-lavoro è già decollata nel liceo anche per quanto riguarda gli indirizzi scientifico ed economico, in partnership con Unindustria ed alcune aziende». Giàincasa60miladosi partono le vaccinazioni TREVISO IL DIRETTORE sanitario dell’Usl 9 Michele Tessarin GLI STUDENTI del "Duca" avranno la possibilità di seguire lezioni tenute da docenti della facoltà di lettere e filosofia di Cà Foscari I DRAMMI DEL CARCERE TREVISO - L'indulto non risolve il problema del sovraffollamento delle carceri. Ne è convinto don Piero Zardo, cappellano della casa circondariale di Santa Bona. Una posizione critica, quella del sacerdote, riportata anche in un foglietto che in questi giorni è in distribuzione nelle chiese di Treviso. «Anche qui dopo l'ultimo inulto del 2006 - spiega - in 12 mesi la popolazione detenuta era tornata ad assestarsi sui numeri precedenti, con una L’OBIETTIVO Mauro Favaro Pronta la campagna vaccinale contro l'influenza. L'Usl di Treviso ha acquistato 60 mila dosi di vaccino e stilato il calendario per la distribuzione. Dal 4 al 25 novembre i dottori di base vaccineranno tutti gli anziani e le persone con meno di 65 anni con problemi di salute che l'influenza potrebbe complicare. «La campagna è rivolta principalmente alle persone anziane, a partire dai 65 anni, alle donne in gravidanza e alle persone che soffrono di malattie croniche spiega Michele Tessarin, direttore sanitario dell'Usl 9 con essa ci si propone di ridurre i casi gravi e la mortalità legate alle complicanze dell'influenza. Potranno ricevere gratuitamente la vaccinazione anche i familiari delle persone gravemente ammalate». Tra le altre, le patologie per le quali è fortemente raccomandata la vaccinazione antinfluenzale sono le malattie croniche dell'apparato respiratorio, malattie dell'apparato cardiocircolatorio, diabete, insufficienza renale cronica, tumori, immunosoppressione e patologie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici. Sempre a partire dal 4 novembre, durante le normali sedute gli operatori degli ambulatori vaccinali del servizio igiene pubblica vaccineranno bambini e adolescenti a rischio. Successivamente si svolgeranno, secondo il calendario scaricabile dal sito dell'Usl, apposite sedute vaccinali Ridurre i casi di mortalità delle persone a rischio per gli adulti appartenenti alle altre categorie considerate a rischio e per i quali la vaccinazione è gratuita: donne nel secondo e terzo trimestre di gravidanza, persone ricoverate in strutture per lungodegenti, medici e per- sonale sanitario, familiari a contatto di soggetti ad alto rischio, addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo e personale, per motivi di lavoro, a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani. «La vaccinazione - chiude Tessarin - è raccomandata al personale sanitario, di assistenza e al personale di servizi essenziali, quali scuola, forze dell'ordine e pubblica amministrazione. Per il personale sanitario in particolare, rappresenta un atto di responsabilità finalizzato non solo alla protezione individuale, ma anche a garantire la sicurezza dei pazienti che potrebbero essere danneggiati dal contagio». IL SEMINARIO Da 6 anni nel tunnel della crisi Feltrin fotografa la realtà TREVISO - Sono trascorsi sei anni dall’inizio della crisi finanziaria poi diventata produttiva. Continuano a permanere forti incertezze e preoccupazioni per il futuro di imprese e famiglie. Per capire le evoluzioni in atto nel sistema produttivo e sociale, la Cna di Treviso nella sede di viale della Repubblica organizza stasera alle 20.45 il seminario “L’evoluzione del sistema socio-economico trevigiano e veneto”. Relatore il professore Paolo Feltrin, docente all’Università di Trieste. Verranno trattati i temi della struttura e le dinamiche demografiche, l’evoluzione del nostro sistema produttivo, la domanda estera e l’internazionalizzazione delle imprese, le tendenze economiche nazionali e locali. Ingresso libero. «L’indulto non migliora la situazione» il cappellano fa propaganda nelle chiese L’EMERGENZA Le carceri scoppiano recidiva tra coloro che avevano beneficiato del provvedimento di circa il 30 per cento». Dopo un anno, insomma, si è punto e a capo. O quasi. «È probabile che questo intervento politico arrivi in porto (un nuovo inulto, ndr), ma si tratta di un fatto assolutamente disancorato dalla realtà carceraria - è la sua analisi che chiede invece l'adozione di misure urgenti e complessive, non solo per risolvere il problema del sovraffollamento ma anche dell'efficacia dell'azione rieducativa e del reinserimento dei detenuti nel territorio». «L'indulto svuota momenta- neamente gli istituti di pena - aggiunge - ma lascia in tutti la percezione che »in qualche modo si può scapolare la giustizia", aumentando i contrasti e le rivendicazioni". Treviso non è un'isola felice. A detta del sacerdote, però, la situazione è finalmente migliorata. «La capienza è di 130 posti, quando va bene i detenuti sono il doppio ma in alcuni momenti siamo arrivati anche a 310 persone - conclude - tuttavia ci sono molte iniziative meritorie, specie quelle che riguardano la scuola, il lavoro e la cultura. È migliorato il clima complessivo: gli insegnanti operano con attenzione e competenza e la cooperativa Alternativa con impegno, nonostante le fatiche, continua a cercare opportunità per rimanere e creare posti di lavoro». E in questo contesto l'indulto potrebbe fare più male che bene. M.F. Treviso Martedì 29 ottobre 2013 VII TV IL RAID La banda ha aperto un buco e ha messo le mani su tutto l’incasso dei videopoker Giù il muro: poi svuotano le slot Irruzione notturna con la mazza all’osteria "Farmacia dei Sani" in piazzale Burchiellati Andrea Zambenedetti TREVISO LA TITOLARE Romina Palludo ha scoperto la "visita" dei ladri domenica mattina Ieri era già dietro al banco Banda del buco in azione la notte scorsa in città, a finire nel mirino dei malviventi un'osteria che si affaccia su piazzale Burchiellati. I banditi sono entrati dal portoncino d'ingresso del palazzo al civico 8 e una volta all'interno, a colpi di mazza, hanno demolito il muro che divide il palazzo dal retrobottega dell'osteria "Farmacia dei sani". A scoprire il raid è stata la titolare che assieme al fratello da poco più di un anno gestisce il locale. Al suo arrivo, domenica mattina, Romina Palludo ha trovato tutto a soqquadro. Carte dei cioccolatini ovunque, calcinacci a terra e slot machine divelte a colpi di martello. I banditi che hanno agito dimostrando di conoscere bene i locali e di non temere di essere sorpresi, non hanno risparmiato neppure il registratore di cassa nel quale erano rimaste solo poche monetine dopo la chiusura. Secondo quanto ricostruito dai gestori il colpo sarebbe andato a segno nella notte tra sabato e domenica. Prestando la massima attenzione a non fare troppo rumore i banditi sono penetrati nella struttura e poi a colpi di mazza hanno buttato giù muro e piastrelle. Il pertugio è ancora visibile e misura una cinquantina di centimetri: evidente che chi è entrato nel locale fosse dunque di corporatura esile. Dentro al bar i banditi si sono concentrati prima sui videopoker. Non si sono limitati a cercare i soldi ma hanno anche colpito e mandato in frantumi il vetro riuscendo solo in un secondo momento a mettere le mani sulle cassette di sicurezza che raccolgono le monete delle giocate. Non contenti si sono poi diretti verso il bancone dove hanno scelto di prendere diversi cioccolatini che hanno mangiucchiato gettando le cartacce a terra. «Ho capito in pochi istanti cosa fosse successo - racconta la titolare che non si è persa d'animo -. Subito ci siamo messi al lavoro per ripristinare quanto è stato danneggiato e riprendere l'attività del bar». Se il bottino del furto (la conta non è ancora terminata) potrebbe aggirarsi sul migliaio di euro, è verosimile che i danni siano invece molto più ingenti. Oltre ai due videopoker distrutti c'è anche il muro da riparare. Sull'accaduto Truffa sulle auto: patteggiano venti mesi GOLOSI A ruba anche i cioccolatini indagano le forze dell'ordine che dopo aver eseguito il sopralluogo e parlato con la titolare del locale sperano ora di ricavare qualche elemento utile all'indagine visionando i filmati delle telecamere a circuito chiuso della vicina farmacia. Proprio quegli occhi elettronici potrebbero aver registrato qualche dettaglio utile a permette di risalire agli autori del blitz. I DANNI Per non destare sospetti all’esterno i ladri hanno abbattuto un muro interno per entrare nell’osteria di piazzale Burchiellati IL RAGGIRO Il truffatore è un romeno: la polizia lo ha intercettato su segnalazione di un residente Vendeva falsi anelli d’oro agli anziani: preso TREVISO - (an.zam.) Un vero e proprio campionario composto da una ventina di anelli luccicanti da esibire porta a porta. Solo che al posto di essere in oro come lui andava raccontando erano di un metallo ben più comune, probabilmente ottone. Sono stati gli agenti delle volanti della questura di Treviso a scoprirlo dopo aver ricevuto la telefonata di un residente in via Montello che aveva notato ci fosse qualcosa di strano in quella vendita porta a porta di gioielli. L'uomo ha descritto alla centrale del 113 un quarantenne con la pelle di colore olivastra. Arrivando nella via i poliziotti hanno immediatamente individuato l'uomo che a sua volta, notando la pattuglia, ha velocemente messo in tasca il fornito campionario. Un'azione che per quanto repentina non è passata inosservata ai poliziotti che hanno provveduto a denunciarlo per tentata truffa. Proprio in quel frangente i poliziotti hanno scoperto che l'uomo, originario della Romania, ha una certa esperienza in materia di truffe agli anziani. Appena cinque giorni fa aveva raccolto un'altra denuncia per un episodio analogo. Proprio a questo proposito IL CASO Rissa a colpi di spranga all’Havana: manca il cancelliere e il processo salta Roberto Ortolan TREVISO Incredibile ma vero: manca il cancelliere e così salta il processo per gli imputati per rissa. Ancora più incredibile il fatto che l’udienza, in programma ieri mattina, era stata aggiornata a metà pomeriggio. Ma quando avvocati difensori, imputati e giudici si sono ritrovati in aula si sono resi conto che era stato uno sforzo inutile. Al giudice Michele Vitale, scusato- PATTUGLIA Decisivo l’ntervento per fermare il truffatore la Questura invita chiunque abbia dei dubbi a contattare il 113 e a richiedere l'invio sul posto di una pattuglia. Inviti che nelle scorse settimane hanno anche permesso a un anziano di difendersi da un tentativo di truffa perpetrato da un falso agente del gas. In quel caso l'ottantenne era riuscito a far allontanare il bandito e aveva contestualmente avvertito i poliziotti. Anche nel caso di ieri mattina, in via Montello, è stata la prontezza di riflessi di un cittadino a costringere il truffatore a ripiegare a rimediare la seconda denuncia nel giro di appena cinque giorni. TREVISO - (Ro) Dieci mesi di reclusione e 600 euro di multa ciascuno: è la pena che Angelo ed Enrico Gastaldo hanno concordato con il pm Valeria Sanzari, davanti al giudice Leonardo Bianco. Il magistrato ha invece ritenuto troppo bassa la pena (sei mesi) accordata al terzo imputato Renzo Gastaldo e ha così rinviato gli atti in Procura perché venga ridefinito un nuovo accordo, con sentenza affidata ad un altro giudice. Alle parti civili (una delle quali ha ritirato la querela, dopo aver ottenuto le spese) il giudice ha riconosciuto il pagamento delle spese di costituzione. Assistiti dall’avvocato Andrea Gritti, quali soci di una carrozzeria con sede alle porte di Treviso i tre imputati, padre e due figli, avrebbero "taroccato" il contachilometri di alcune auto che avevano messo in vendita, facendo credere a svariati clienti di star comprando un’auto sì usata, ma seminuova, quando invece aveva percorso centinaia di migliaia di chilometri. Nella sostanza avrebbero architettato, con metodo abbastanza sofisticato, una truffa, procurandosi un ingiusto profitto. IN TRIBUNALE qualche problema si con i presenti, non è rimasto che aggiornare i tre procedimento programmati nel pomeriggio. Al centro del processo per rissa ci sono Fiore Ricci, 23 anni, di Albignasego (Padova); Shon Battistuzzi, 23 anni, di Creazzo (Vicenza); Mattia Major, 22 anni, di Vedelago; e Maveric Cassol, 23 anni, di Vicenza. Il 18 ottobre 2009 al pub Havana di Treviso, i quattro imputati - assistititi dagli avvocati Alessandra Nava, Stefania Bertoldi e Carlo Augenti - avrebbero partecipato a una rissa, iniziata all’interno del locale e poi proseguita all’esterno, durante la quale si sarebbero presi a calci e pugni, ma anche colpiti con delle spranghe. Una rissa furibonda che termino con tre persone ferite che dovettero essere medicate in ospedale. Tra i feriti anche l’addetto della sicurezza dell’Havana: l’uomo, intervenu- to per placare gli animi, venne colpito da un pugno ad un occhio, riportando una contusione che venne giudicata guaribile in 5 giorni. Il solo Battistuzzi, infine, deve rispondere anche di resistenza a pubblico ufficiale per essersi scagliato contro gli agenti della Questura, accorsi per sedare la rissa, che dovettero ammanettarlo per ridurlo a più miti consigli. VIII TV Treviso LA BOCCIATURA No della commissione Via al raddoppio del Canova Martedì 29 ottobre 2013 I RETROSCENA Nuovi elementi sui motivi del parere contrario «Ambiente ignorato» ERomahadettostop L’INCONTRO Paolo Calia TREVISO Una documentazione parziale. Insufficiente per valutare l'impatto ambientale dell'ampliamento del Canova progettato dalla Save. Questa è la principale motivazione alla base del no - seppur provvisorio - espresso dalla Commissione Via del Ministero dei Trasporti. A poco a poco trapela la verità sul giudizio dei commissari che ha dato fuoco alle polveri della polemica e spinto il presidente della Save Enrico Marchi a minacciare la chiusura totale dello scalo trevigiano. La Via ha giudicato la parte tecnica del Master Plan arrivato da Venezia perfetta e l'impiego dei 130 milioni d'investimenti spiegato nei minimi dettagli; ma ha clamorosamente bocciato il capitolo dedicato all'impatto ambientale giudicandolo carente. Il testo ufficiale del parere della commissione lo si avrà solo tra una settimana. Ma già adesso è possibile inquadrare il problema. Alla fine del processo di ampliamento ipotizzato da Save - quindi dopo aver realizzato una nuova torre di controllo, una seconda pista per il rullaggio, una nuova caserma dei Vigili del Fuoco e mille altre migliorie tecniche - l'aeroporto Il fronte del no «Più turisti durante la chiusura» TREVISO - (mf) «Nel periodo di chiusura dell'aeroporto, il numero di turisti nella Marca è addirittura aumentato». Risponde così il comitato contro l'ampliamento del Canova alla decisione della Confcommercio di schierarsi a sostegno di Save/AerTre. «Difendono le proprie azioni e le poltrone in AerTre invece di difendere commercianti e artigiani - va giù duro il gruppo guidato da Faraoni - facendo inutili proclami di sviluppo insostenibile, visto che la commissione Via ha bocciato totalmente il progetto». Manildo e Marchi: «Troveremo una soluzione» potrebbe teoricamente gestire 8 voli all'ora per 24 ore e per 365 giorni. Fatti due conti: oltre 70mila voli all'anno. Questa la capacità teorica del nuovo Canova. Una cifra impressionante ma che non deve trarre in inganno. Si tratta infatti di pura teoria. Per calcolare l'esatto numero di movimenti servono altri parametri come i dati sui parcheggi previsti, sulla gestione dei passeggeri, studi sulla viabilità, sui livelli d'inquinamento acustico, atmosferico e ambientale. Tutte cose che la commissione ha chiesto di approfondire. Da qui la bocciatura e l'affermazione che il numero di voli adatto al Canova è il tetto dei 16.700 noto da tempo; anche se ormai si arriva tranquillamente a 20mila. La partita è però ancora tutta da giocare. E ieri mattina Marchi è andato a trovare il sindaco Giovanni Manildo: «È stato un incontro positivo - ha spiega- CONTATTO Ieri mattina incontro fra Enrico Marchi (foto in alto) e Giovanni Manildo dopo la bocciatura del Master plan to Marchi - c'è la volontà di affrontare i problemi valutando tutte le possibilità. L'ipotesi di chiusura? Sedicimila movimenti all'anno rendono l'aeroporto antieconomico. Dobbiamo capire quali sono le dimensioni che consentano un numero di voli adeguato senza causare problemi. Ricordiamo che una struttura del genere è fondamentale per qualsiasi territorio. Il futuro? Aspettiamo di leggere la Via. Adesso è importante che ci sia un atteggiamento costruttivo per affrontare i vari problemi». E di aeroporto si è parlato molto anche in consiglio comunale con Lega e Pdl schierati a difesa dell'ampliamento e la maggioranza più propensa a difendere uno sviluppo sostenibile: «Il colloquio con Marchi è stato positivo - sottolinea Manildo - approfondiremo le scelte della Via tenendo ben presente che l'unico sviluppo possibile è quello sostenibile». A Quinto Dal Zilio sfida anche i big leghisti «Non ho vincoli» QUINTO - Mauro Dal Zilio, sindaco di Quinto, è l'unico all'interno della Lega che si batte contro il piano di raddoppio dell'aeroporto. E per il momento ha vinto. Zaia (nella foto assieme al sindaco) e Muraro brontolano per il mancato timbro sul master plan da 131 milioni. «Sto con Marchi - sottolinea il presidente della Provincia - impedire lo sviluppo del Canova è una mazzata per la nostra economia. Invieremo a Roma una nota ufficiale sottolineando che lo scalo è strategico per il nostro territorio in crisi». Ma Dal Zilio inserisce il "niet" della commissione Via nella lista degli obiettivi centrati. «Non mi importa cosa dicono gli altri anche se del mio stesso partito - punge - . Tanto più che nessuno mi ha mai cercato o chiesto nulla». Nemmeno sabato quando lui e Zaia si sono incrociati all'inaugurazione di una scuola a Morgano. «Sono stato eletto a Quinto e rispondo ai miei cittadini mette in chiaro Dal Zilio vado avanti per la mia strada senza indicazioni da parte della Lega: non ho vincoli né debiti morali». Per lui c’è un paletto inamovibile: l'aeroporto è fatto per operare al massimo 16.300 voli all'anno. E quasi tutti passano sopra i tetti di Quinto. Per questo ha presentato osservazioni al master plan - che avrebbe portato i voli a circa 30 milacontribuendo in modo fondamentale a formare il parere negativo della commissione Via. E per questo ha chiesto interventi di mitigazione per 12 milioni a fronte dell'eventuale superamento del limite dei movimenti. E per questo ha battuto cassa domandando i danni per gli anni in cui il tetto dei voli è stato sforato. Altro che ordini di scuderia. Mauro Favaro L’ECONOMIA E il sindacato pensa ai lavoratori: «La situazione è seria» Pozza:«Incoscientebuttaretutto» Un colpo durissimo all'occupazione e all'economia. Se la "guerra del Canova" dovesse concludersi con la chiusura, o un ridimensionamento dello scalo, per le categorie economiche sarebbe una disfatta. «Siamo molto preoccupati conferma Siro Martini della Uil Trasporti -. La situazione è seria. All'aeroporto lavorano circa 150 dipendenti senza contare quelli dell'indotto: devono essere tutelati». Già una quindicina di contratti a termine non sono stati rinnovati, nelle scorse settimane, proprio per l'impasse burocratico sul numero di voli consentiti, oltre che per la generale riduzione del traffico. I sindacati hanno in programma un'assemblea a breve e sono pronti ad altre iniziative. Tra i più duri gli imprendito- Dagli albergatori agli artigiani: «Lo scalo va potenziato» PASSEGGERI in partenza ri del turismo: «Ci riempiamo la bocca di terziario, sviluppo sostenibile, nuova economia per il territorio trevigiano sottolinea Federico Capraro del Gruppo albergatori Con- fcommercio -, ma non potenziamo una infrastruttura cruciale per il settore». Capraro, insieme ai vertici dell'associazione, assicura che gli operatori non cederanno «a questo ricatto» e accusa anche le amministrazioni locali: «Quando è stato il momento di incassare oneri di urbanizzazione per costruire a ridosso di uno scalo, lì presente da decenni, hanno dato le concessioni, oggi si fanno paladini dell'impatto ambientale. L'amministrazione di Quinto, ad esempio, solo qualche anno fa, ha autorizzato la realizzazione di un grande hotel proprio in base al presupposto di servire l'aeroporto sul piano ricettivo. Ed ora blocca lo sviluppo dello scalo». Non sarebbe solo il turismo a soffrire ma l'intera economia. Ne è convinto Mario Pozza, presidente della Confartigianato della Marca, ma anche rappresentante della Camera di commercio (che detiene il 4,9% delle azioni) nel cda di AerTre. «La globalizzazione è la carta vincente per uscire per la crisi e l'aeroporto è fondamentale per favorire una dimensione internazionale alle nostre imprese - nota Pozza -. Serve un'infrastruttura efficiente e funzionale con viabilità e collegamenti. Mi pare da incoscienti rinunciare a 131 milioni di euro: è incomprensibile che ci sia chi festeggia per la chiusura dell'aeroporto». SanBiagioVillorbaPovegliano Martedì 29 ottobre 2013 SAN BIAGIO DI CALLALTA - (l.p.) Traffico in tilt ieri pomeriggio poco dopo le 14, lungo la Callalta, a San Biagio, per un incidente frontale che ha coinvolto due auto, una Ford Focus condotta da una 57enne di Treviso, M.D.C., e un'Opel Agila su cui viaggiavano una 82enne, C.F., sempre del capoluogo, e la sorella. Il sinistro si è verificato all'altezza della provinciale che conduce a Rovarè, davanti all'ex ristorante Monreal. Quel tratto della Postumia è stato da poco asfaltato, la segnaletica orizzontale non è ancora stata tracciata, e per SAN BIAGIO Schianto tra auto: tre donne ferite, Postumia in tilt I RILIEVI dell’incidente di ieri pomeriggio (Rete Veneta) TV IX questo toccherà alla polizia locale di San Biagio stabilire chi abbia invaso la corsia causando lo scontro frontale. Secondo una prima ricostruzione, la Ford proveniva da Ponte di Piave, mentre l'Opel arrivava da Treviso. Difficoltoso il soccorso della conducente di quest'ultima vettura, rimasta incastrata nell'abitacolo. Tutte e tre le donne sono state trasportate in ambulanza al Ca’ Foncello, nessuna fortunatamente in gravi condizioni. Caotica la situazione del traffico, con lunghe code che si sono formate in entrambe le direzioni. SAN BIAGIO Motoseghe in azione ieri in piazza San Lorenzo, residenti contrariati: «Gli alberi erano sani» Giù i pini di Rovarè: parrocchia nel mirino Lina Paronetto IL SACERDOTE SAN BIAGIO DI CALLALTA Addio ai pini marittimi di piazza San Lorenzo. Ieri mattina gli abitanti del centro di Rovarè si sono svegliati al rumore delle motoseghe che abbattevano gli alberi, una dozzina, che facevano da cornice alla chiesa parrocchiale. Ed è stata subito rivolta. «Perché l'avete fatto? - tuona l'ex consigliere provinciale Alessandro Cenedese - Perché abbattere piante sane, che erano lì da cinquant'anni? Vorrei sapere chi ha ordinato questo scempio». E come lui la pensano altri che, arrivando in piazza, hanno alzato gli occhi senza più vedere le chiome degli alberi. «Ci mettono anni per crescere, poi vengono tagliati cosìà Erano la bellezza della piazza». E ancora: «Senza pini non è più la nostra piazza». Veder cadere le piante a una a una è stato uno spettacolo che in molti si sarebbero risparmiati. Non erano malate, né malandate. Eppure per la parrocchia, proprietaria del terreno, era necessario farlo: le radici degli alberi stavano sollevando l'asfalto. «Stavano rovinando il manto - spiega il parroco don Paolo Furlan - in un'area a cui accedono ogni giorno molte persone». Non solo dunque una questione estetica o «Le radici si sollevavano e costituivano un pericolo» di manutenzione: la paura della parrocchia era che qualcuno potesse inciampare e farsi male. Il Comune dal canto suo ha autorizzato l'intervento: «Non si tratta di un semplice MEZZO SECOLO i pini marittimi erano ormai familiari per la frazione di Rovarè: il loro abbattimento è stato contestato da più parti: «Assurdo, quelle piante erano sane» VILLORBA / POVEGLIANO Terralta Veneta: su Facebook apre la pagina "diamoci un bel nome" Fusione, le osservazioni entro il 9 novembre Mauro Favaro VILLORBA / POVEGLIANO Il 9 novembre. È questa la prossima scadenza nel processo di fusione di Villorba e Povegliano, avviato la settimana scorsa dai due consigli comunali. Entro questa data, visto che le delibere sono state pubblicate congiuntamente il 25 ottobre, cittadini, gruppi e associazioni potranno presentare osservazioni riguardanti il «matrimonio» tra i due Comuni. Insomma, chi ha qualcosa da dire lo faccia adesso o taccia per sempre. O almeno sino a quando non si pronuncerà la Regione. Di certo lo faranno i quattro residenti che hanno messo in piedi un petizione per evitare che il nome del nuovo paese sia Terralta Veneta, come indicato nella VILLORBA Multa e pattuglia oltraggiata Amadio risarcisce: prosciolto VILLORBA - (l.a.) Risarcisce poliziotti e ministero per il comportamento poco urbano tenuto durante un controllo stradale e viene prosciolto dall'accusa di oltraggio a pubblici ufficiali. È arrivata ieri in Tribunale a Treviso la sentenza nei confronti di Raimondo Amadio, leader del team abbattimento - chiarisce il sindaco Alberto Cappelletto ma di un piano di riqualificazione della piazza, che prevede la sostituzione dei pini con piante autoctone». Come lecci, fa sapere il parroco, e roveri, gli stessi che hanno dato il nome al paese di Rovarè. Ma questo non consola chi ieri ha assistito alla fine dei pini: «Certo - conclude Cenedese - verranno piantati nuovi alberi, ma io, alla mia età, in questa piazza, piante di queste dimensioni, alberi di cinquant'anni, non farò più a tempo a vederne». sportivo "Villorba Corse" che doveva rispondere di avere insultato davanti a più persone una pattuglia della Polstrada di Vittorio Veneto che durante un controllo notturno avvenuto un paio d'anni fa gli contestò una violazione al Codice della Strada. Amadio, infastidito dalle modalità seduta congiunta dei consigli comunali. La raccolta di firme continua con un testa a testa tra Villa Pieve e Villa Paula. Più indietro Glaura e la stessa Terralta. È stata anche aperta una pagina su Facebook dove sono indicati i luoghi in cui è possibile firmare e indicare il nome preferito. Basta cercare "Diamoci un bel nome". «Abbiamo già riempito diversi fogli firme - spiegano gli organizzatori siamo fiduciosi di raggiungere un buon numero che permetta ai cittadini di essere ascoltati in Regione». Scaduta la deadline del 9 novembre, la parola passerà alla Regione che potrà rivedere il progetto e decidere in via definitiva il nome del nuovo comune. Dopodiché Zaia sarà chiamato a indire il referendum, che probabilmente si terrà già nel mese di gennaio. di recupero della sua auto, avrebbe aggredito verbalmente gli agenti Maravai e Posocco che si sono costituiti parti civili per chiedere il risarcimento del danno nel processo con rito abbreviato celebrato ieri. Il legale dei due agenti ha fatto presente che l'imputato ha corrisposto prima del giudizio una somma considerata «non totalmente riparatoria» dai componenti la pattuglia. Si tratta di 500 euro versati ciascun poliziotto e di altri mille andati al Ministero dell'Interno, loro ente di ap- partenenza. L'avvocato Luigi Fadalti, difensore di Amadio, ha chiesto l'estinzione del reato per intervenuto risarcimento o la restituzione degli atti al pubblico ministero perché valuti la trasformazione dell'accusa dall'oltraggio alle meno gravi ingiurie, reato di competenza della magistratura onoraria. Il pm ha chiesto per il leader di Villorba Corse 6 mesi di reclusione. Il giudice Piera De Stefani ha invece disposto il non luogo a procedere avendo Amadio interamente riparato il danno. VILLORBA Sesso con la lucciola: 40enne a processo VILLORBA - (Ro) Contatta una prostituta, si accorda sul prezzo della prestazione sessuale e poi si apparta per consumarla. È a quel punto che scatta la trappola e interviene la polizia che lo pesca con i pantaloni abbassati nell’auto e lo denuncia per atti osceni in luogo pubblico. È questa, in sintesi, l’accusa che la Procura di Treviso contesta ad un 40enne residente nell’Opitergino Mottense. Alla sbarra, con lui, anche la squillo romena, attualmente irreperibile. Ieri l’avvocato difensore Domenico Manfren ha chiesto e ottenuto il processo con rito abbreviato. Il giudice Leonardo Bianco, accogliendo la richiesta difensiva, ha rinviato gli atti alla Procura per il 40enne, mentre la prostituta tornerà in aula il prossimo giugno. Da quanto sostenuto dall’accusa, l’uomo, a fine 2011, si sarebbe appartato in auto, nel retro di un’area di servizio a Villorba, per consumare un rapporto con una prostituta, rendendosi protagonista di atti osceni in luogo pubblico. X TV Mogliano Martedì 29 ottobre 2013 MOGLIANO - (N.D.) Ancora un caso di inquinamento ambientale ad opera di gente senza scrupoli. Nei giorni scorsi sono dovuti intervenie i vigili del fuoco per piazzare i classici "salsicciotti" arrorbenti del materiale oleoso che era stato sversano nel fossato dei Terraglio all'altezza del ponte sul fiume Zero alle porte di Mogliano. Le vistose chiazze di idrocarburi (olii esausti) sono stati bloccati prima che confluissero nelle acque dello Zero. È il secondo caso grave di inquinamento che si registra in poco tempo. Recentemente aveva suscitato allarme l'inquinamento da liquami provenienti da allevamenti zootecnici del canale consortile "Fossa Storta", che attraver- LA DENUNCIA Liquami sversati nel fossato: caccia agli autori SALSICCIOTTI per evitare all’inquinamento di peggiorare sa l'area centrale di Mogliano passando per il laghetto del parco comunale di villa Longobardi. Da alcuni giorni la gente avvertiva cattivi odori provenire dal canale, che presentava un'insolita colorazione e molta schiuma bianca. Le analisi dell'Arpav hanno confermato l'inquinamento da liquami di allevamenti di animali, ovvero causato dallo sversamento delle deiezioni animali avvenuto a monte del Fossa Storta con grossi rischi anche per la salvaguardia della falda acquifera. Il Comune invita i cittadini a segnalare movimenti sospetti di gente che di notte si libera abusivamente di materiali pericolosi per l'ambiente e per la salute pubblica. LA BONIFICA Gli abitanti che vivono tra Marcon e Mogliano possono tirare un sospiro di sollievo Nuova Esa: via i fusti pericolosi Da oggi il trasferimento dei 400 contenitori di pentasolfuro di fosforo stoccati nel sito andato a fuoco CHISSO QQ Così la Regione Mauro De Lazzari MOGLIANO A Marcon e a Mogliano si tira un grande sospiro di sollievo. Da questa mattina, infatti, cominceranno a partire verso i forni di incenerimento, in prevalenza ubicati oltre confine, i quattrocento grandi fusti di pentasolfuro di fosforo stoccati nel sito dell'ex Nuova Esa. Un'operazione che gli abitanti del territorio marconese e di Mogliano attendevano da molto tempo, anche se l'inquietudine maggiore per molti residenti ha cominciato a manifestarsi all'indomani dell'incendio scoppiato il 27 giugno dell'anno scorso, quando, Arpav e Vigili del fuoco, a seguito di un sopralluogo effettuato nei giorni seguenti al sinistro, individuarono la presenza di pentasolfuri nell'ex stabilimento, una sostanza chimica la cui pericolosità, sia per l'uomo che per l'ambiente, è ben nota a tutti. Una volta allontanati dal sito di Via Fornace le 70 tonnellate del pericoloso composto, si procederà ad una seconda fase, il cui bando di gara verrà reso noto da Veneto Acque prima della fine dell'anno, per smaltire i numerosi rifiuti rimanenti (idrocarburi, plastiche, morchie, ecc.) Incaricata di portare a compimento questo primo intervento è un'Ati formata da NestAmbiente srl, Sadi S.p.a. e dalla capogruppo Cfm spa (573.790 euro il costo, oneri per la sicurezza e direzione lavori compresi, 161 giorni il tempo stabilito). Presenti ieri alla consegna del cantiere c'erano un pò tutti gli ha raggiunto un importante traguardo attori coinvolti in questa operazione, tra cui l'assessore regionale Renato Chisso, Giovanni Artico commissario straordinario per il recupero territoriale, il sindaco di Marcon Andrea Follini con gli assessori Mauro Scroccaro e Claudia Bonotto, il sindaco di Mogliano Giovanni Azzolini accompagnato dall'assessore Davide Bortolato, rappresentanti di Veneto Acque e i responsabili delle imprese incaricate di effettuare la bonifica. «Dopo circa 12 mesi dall'avvio del complesso iter amministrativo che ha portato la Regione ad intervenire sulla vicenda, sostituendosi ai soggetti pubblici e privati inadempienti - ha dichiarato l'assessore Chisso - si è giunti ad un importante traguardo, dimostrando capacità, impegno e celerità nell'avviare a soluzione un annoso e delicato problema ambientale». Naturalmente soddisfatti per la fase a cui si è giunti i sindaci Follini ed Azzolini. «L'avvio dei lavori è un momento storico per la nostra città ha sottolineato il sindaco di Marcon - perché finalmente comincia un percorso, non certo facile, per arrivare alla completa pulizia dell'area». L’INCENDIO alla Nuova Esa scoppiato il 27 giugno 2012, visto dall’alto IL CONTRIBUTO L’istituto alle prese coi debiti, intanto Regione e CentroMarca Banca donano un pulmino Il Gris attende 12milioni: per ora ha un Doblò Nello Duprè MOGLIANO Ha fatto un passo avanti il servizio di trasporto sociale con la consegna fatta ieri al settore Polo geriatrico dell'istituto Gris del nuovo mezzo (un Fiat Doblò a 5 posti) messo a disposizione dal Coordinamento di volontariato dei comuni del Distretto Treviso Sud (Mogliano, Zero Branco, Preganziol, Casier, Casale sul Sile, Monastier, Roncade, Zenson di Piave) con il contributo della Regione e del CentroMarca Banca. All'incontro erano presenti l'assessore regionale al Welfare Remo Sernagiotto, il presidente della Provincia Leonardo Muraro, il LA CONSEGNA del pulmino ieri al Polo geriatrico del Gris IL PROCESSO Imprenditore non aveva corrisposto i contributi previdenziali I mancati versamenti? Colpa della crisi: assolto MOGLIANO - (Ro) Strangolato dalla crisi economica e dalla mancanza di liquidità non versa, per due mesi, i contributi previdenziali dei dipendenti: il giudice Sartorio, accogliendo le argomentazioni degli avvocati difensori Fabrizio Santoro e Renato Toppan, lo assolve, riconoscendo che lo aveva fatto per cause indipendenti dalla propria volontà. Un caso clamoroso che va nella direzione imboccata da altri magistrati che avevano però emesso sentenze legate al mancato versamento dell’Iva. Questa volta la sentenza estende la non punibilità anche per il mancato versamento dei contributi previdenziali. Al centro del processo l’imprenditore moglianese Ruggero Ruggero, 55 anni, che fino al 2010, prima da solo e poi in società con la moglie, gestiva un’azienda di confezionamento vestiti per conto terzi (tra i quali Loro Piana), dando lavoro a 25 dipendenti. Per colpa della crisi, per due mesi nel 2011 non aveva versato all’Inps i contribuiti dei dipendenti, tenendosi "ingiustificatamente" - per l’accusa - oltre 15mila euro. Una condotta che lo ha fatto finire a processo per violazione di una serie di norme di legge. Il giudice Sartorio, esaminate le prove e i documenti, lo ha però assolto con formula piena. sindaco di Mogliano e commissario del Gris Giovanni Azzolini e l'assessore al sociale Lucia Tronchin. L'impegno del Coordinamento del volontariato Treviso Sud a sostegno degli anziani e delle persone disagiate è stato illustrato da Marcello Criveller ed Emilio Tessarin. È stata anche l'occasione per ricordare i gravi problemi gestionali del Gris. Il debito dell'istituto nei confronti delle ditte fornitrici di servizi ammonta ad oltre 23 milioni di euro. Ma all'appello del bilancio del Gris mancano i 12 milioni delle rette pregresse. Recentemente il Tribunale ha condonato il Comune di Venezia a pagare 1.300 milioni per rette dei propri assisti mai onorate. Sernagiotto ha ribadito che la crisi impone scelte economiche razionali e oculate nell'assistenza alla terza età, in particolare per i non autosufficienti. Azzolini ha ricordato che l'Ipab Gris, che gestisce la casa di riposo ha un bilancio in attivo. «Siamo sulla strada buona per il risanamento dell'Istituto». Azzolini si dice fiducioso sul prossimo trasferimento del Distretto dal centro città al Gris di via Torni per creare la "Cittadella della salute". Ieri sono stati resi noti anche i nomi degli autisti volontari del pulmimo per il trasporto gratuito: Egidio Berengo, Gilberto Casarin, Marcello Cestaro, Cristian Lorenzini, Massimo Mestriner. Giuseppe Simonetto, Galdina Baruzzo, Gianni Bologna, Piergiorgio Tozzato, Vittorio Tessarin, Giampaolo Bortolami. ZeroBrancoPaese Martedì 29 ottobre 2013 TV PREGANZIOL - (N.D.) Novità nel Circolo del Pd di Preganziol. Cristiano Carlesso, 42 anni, tecnico progettista, è stato eletto nuovo segretario dagli iscritti al partito. Succede a Paolo Galeano, che ha deciso di passare la mano per dedicarsi esclusivamente agli impegni politici di capogruppo consiliare di "Preganziol Insieme". Anche Carlesso ha deciso di occuparsi totalmente del nuovo incarico e per questo ha scelto di rassegnare le dimissioni dal direttivo della Pro loco di Preganziol presieduta da Giorgio Trentin. «Continuerò a collaborare -ha precisato Carlesso- come sostenitore delle varie iniziative e manifestazioni che si svolgono nell'arco dell'anno». Carlesso ha le idee chiare su come intende condurre PREGANZIOL Cristiano Carlesso nuovo segretario del Circolo Pd ELETTO Cristiano Carlesso ha dovuto dimettersi dalla Pro loco XI la carica di segretario del Pd. «Ringrazio gli iscritti al partito (una sessantina, ndr) per la fiducia che hanno voluto accordarmi. Ci aspetta un compito politico impegnativo in vista delle elezioni comunali della primavera 2014. Intendiamo dialogare a tutto campo con le liste civiche che si sentono impegnare a dare concreta soluzione ai problemi della città. Serve un approccio politico nuovo per affrontare la crisi e le difficoltà che incontrano gli enti locali a garantire i servizi di base alla cittadinanza». Il Pd si batterà per far riconquistare all'area politica del centrosinistra il governo del Comune di Preganziol, attualmente nelle mani della coalizione Lega-Pdl. PAESE La macabra scoperta ieri pomeriggio durante uno sfalcio dell’erba lungo la via Verdi Dilaniato un anno fa ritrovata la gamba Nicola Cendron PAESE Macabro ritrovamento nel primo pomeriggio di ieri in via Verdi a Paese, ad un centinaio di metri dal passaggio a livello della linea Treviso-Montebelluna. Nel terreno di un rustico, a due metri dalla sede stradale e dietro la recinzione, sono state ritrovate delle ossa umane, appartenenti quasi certamente ad una gamba. A fare questa inquietante scoperta, verso le 13.30, sono stati alcuni giardinieri che si trovavano lì proprio per dissodare e tagliare l'erba, ormai molto alta che circonda l'abitazione, da anni abbandonata. Sul posto è intervenuta la Scientifica e agenti delle Volanti che, dopo il nullaosta rilasciato dalla Procura, hanno provveduto a rimuovere le ossa. Nei prossimi giorni queste saranno sottoposte ad analisi ed in particolare ne sarà ricavato il Dna. Un caso così all'apparenza intricato e tinto di giallo potrebbe però avere una rapida soluzione già nei prossimi giorni. Neppure un anno fa, nella serata di domenica 18 novembre 2012, proprio lungo via Verdi in prossimità del rustico avvenne un incidente mortale che costò la vita ad Antonio De Lazzari, 88 anni che all’alcoltest. Il 13 settembre scorso l'automobilista ha patteggiato di fronte al Gup Umberto Donà due anni di reclusione, con sospensione condizionale della pena, per omicidio colposo e guida in stato di ebbrezza (revocata inoltre la patente di LA VITTIMA Antonio De Lazzari, 88 anni, morto tragicamente il 12 novembre di un anno fa dopo essere stato dilaniato L’INCIDENTE A pochi metri fu travolto e ucciso l’88enne Antonio De Lazzari viveva proprio nell'abitazione a fianco a quella in cui ieri è avvenuto il ritrovamento delle ossa. Il corpo dell'anziano venne straziato e mutilato di una gamba, mai più ritrovata, da una Mercedes che investì De Lazzari, uccidendolo sul colpo. Alla guida della vettura c'era Robert Vanzo, 46enne di Paese che venne in seguito trovato positivo guida). Dalla serata in cui si era consumata la tragedia lo strazio dei famigliari divenne ancor più doloroso proprio perché del corpo del defunto, nonostante le ricerche, non venne più ritrovata una gamba. Ieri i parenti di De Lazzari, accortisi dell'arrivo della polizia a pochi metri dalla loro abitazione, non credevano ai loro occhi di fronte a questo rinvenimento. A rendere il clima ancor più surreale è stato anche l'arrivo, in via Verdi, dello stesso Robert Vanzo che è stato richiamato sul posto da un conoscente che stava effettuando i lavori al rustico. Gli investigatori ancora tendono a non sbilanciarsi ma con ogni probabilità quelle ossa sarebbero proprio dell'anziano 88enne. La cer- tezza però ancora non c'è visto lo stato dei reperti e dunque non è possibile escludere al momento che la Procura, per sciogliere ogni dubbio, decida di effettuare un test del Dna. Visto quanto hanno riscontrato gli agenti delle volanti, coordinati dalla dirigente Elisabetta Serrao, questa sembra essere per ora un'ipotesi piuttosto remota. ZERO BRANCO Musicista va in cimitero a pregare i suoi cari: dall’auto spariscono fisarmonica e strumenti ZERO BRANCO - (fe.flo.) Cinque minuti, non uno di più, giusto il tempo di fermarsi per una preghiera sulla tomba dei propri cari presso il cimitero di Zero Branco, e all'uscita l'amara sorpresa di trovare la propria auto scassinata. Il finestrino posteriore frantumato, spariti dall'abitacolo una fisarmonica professionale, un mixer ed altra strumentazione musicale, per un valore di oltre mille euro. Tanta amarezza per il malcapitato, un giovane trevigiano, che di mestiere fa il musicista e che si è visto soffiare strumenti di lavoro. «Oltre al finestrino della mia auto, per terra c'era i vetri di altri sfortunati come me. Possibile che non si possa fare nulla contro questi delinquenti? Le telecamere, presumo, potrebbero essere un deterrente». Il furto è accaduto domenica pomeriggio 27 ottobre, nonostante in quel frangente ci fosse ancora via vai di visitatori nel parcheggio del cimitero. Qualcuno ha visto allontanarsi una macchina di colore chiaro ad alta velocità. È stata sporta denuncia contro ignoti ai carabinieri di Zero Branco. LA SPACCATA l’auto del musicista ancora parcheggiata fuori del cimitero XII Martedì 29 ottobre 2013 TV Castelfranco IL RECORD L’IMPREVISTO In 20 giorni fatti 22mila chilometri fino a Sidney Un atterraggio di fortuna per l’arrivo del monsone Matteo Ceron CASTELFRANCO È arrivato in Australia alle 6 di ieri mattina (ora italiana) Antonio Forato. Il volo dell'imprenditore nel settore dei trasporti ed ex campione di rally di Castelfranco è quasi giunto alla fine. Dovrebbero mancare solo due giorni per completare l'impresa ed arrivare a Sydney. Il 50enne castellano, insieme all'amico Roberto Bisa, era partito l’8 ottobre da Cassola (Vicenza) con l'idea di entrare nel Guinnes dei primati a bordo di un velivolo ultraleggero. Un aereo a testa e la voglia di scoprire i cieli del mondo, destinazione, appunto, Sydney, percorrendo 22mila chilometri attraversando il pianeta con una media di circa mille chilometri al giorno. L'impresa è stata PROTAGONISTI Antonio Forato e Roberto Bisa con uno dei due aerei come? «Dopo l'arrivo a Sydney serviranno alcuni giorni per la documentazione attinente il riconoscimento del record del mondo. Anche se di fatto è già stato ampiamente battuto, in quanto era di 16mila chilometri percorsi con quel tipo di velivolo. Tornerà a casa con un aereo di linea la prossima settimana». Poi tornerà alla vita normale? «Spero proprio di sì». E gli aerei? «Questo lo decideranno uno volta arrivati a destinazione, ci dovrebbero essere comunque due possibilità: o saranno smontati e trasportati in Italia, oppure saranno messi all'asta lì ed il ricavato dato in beneficenza». Castelfranco festeggerà l’impresa il 28 novembre al teatro Accademico. Volo inAustralia: Forato da Guinnes chiamata "Riding the Skies", nella pagina facebook e nel sito internet dedicati è possibile vedere l'intero percorso dei due piloti. Durante il viaggio non sono mancati gli imprevisti, come ad esempio un monsone che ha costretto Forato ad un atterraggio d'emergenza in Thailandia, a Kraby, ad un centinaio di chilometri da Puket. Ora comunque il più è fatto e ci si prepara alla festa. «Mi ha chiamato - racconta la moglie di Antonio Forato, Silvia Moro - Esultava, erano davvero entusiasti di essere riusciti ad arrivare in Australia. Ora l'impresa è quasi riuscita». Quando tornerà a casa e SICUREZZA STRADALE Al volante alticci: multati e spatentati 3 giovani CASTELFRANCO - (gz) Trovati alticci al volante: salasso da 527 euro, più ritiro della patente. Multe salatissime, tolleranza zero, ma si continua a guidare in stato di ebbrezza. Tre giovani sono stati trovati e sanzionati dagli agenti della Polstrada di Castelfranco in questo fine settimana. Due ragazzi di 23 e 26 anni di Vicenza e Padova ed una ragazza di 24 anni castellana sono stati fermati tra il pomeriggio di sabato e domenica mattina alle 4 lungo la strada regionale 53 tra Vedelago IL CASO CASTELFRANCO (mcer) Può partire il restauro della statue (nella foto) del parco di Villa Bolasco. È stato assegnato l'appalto dei lavori: ad eseguire il recupero sarà una ditta di Ravenna, la Gerso Restauro Opere d'Arte Srl; si tratta di un importo di circa 206mila euro. Secondo le previsioni i lavori dovrebbero partire tra qualche mese. Sono 48 le statue della Cavallerizza di Villa Bolasco, parecchie di queste si trovano in condizioni particolarmente precarie ed hanno bisogno urgente di essere restaurate. Il recupero delle statue è uno delle parti principali del restauro completo del parco di Villa Bolasco, per il quale sono stati ottenuti complessivamente finanziamenti europei per oltre 5 milioni di e Castelfranco. I tre sono stati trovati con un tasso alcolemico minimo e cioè da 0,5 a 0,8 ma superiore al consentito e cioè 0,5 e per questo sono stati sanzionati solo da un punto di vista amministrativo. Quindi 527 euro di multa e ritiro della patente dai 3 ai 6 mesi. Un salasso non indifferente ma necessario per cercare di contrastare la piaga della guida in stato di ebbrezza soprattutto tra i giovani. L’INDAGINE Ladro di salami scoperto: paga il conto, ma è denunciato Rubò un cellulare all’Iper: smascherato un anno dopo CASTELFRANCO - (gz) Prima ruba, poi viene scoperto, cerca di riparare pagando il conto, ma viene ugualmente denunciato. È una storia di ordinario disagio con sfumature di delinquenza comune quella che ha visto protagonista D.C. romeno di 50 anni residente a Mestre, nullafacente con precedenti. Era sicuro di passarla liscia e forse proprio questa certezza lo ha tradito. L'uomo domenica forse in preda ai morsi della fame, è entrato al supermercato "PrixQualityspa" in centro a Castelfranco. Quando ha adocchiato alcuni salami nel banco frigo dei salumi, CASTELFRANCO - (gz) Un anno di indagini ha portato all'individuazione ed alla denuncia per furto del ladro di cellulari, all'epoca dei fatti minorenne. Si tratta di B.G. ora 18enne, di Piombino Dese (Pd), secondo i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Castelfranco, autore del furto di un telefonino che gli è stato trovato addosso e rubato un anno fa all'Iper di Castelfranco. Il cellulare, valore 150 euro è stato posto sotto sequestro. Un anno di indagini: il furto venne commesso il 26 ottobre 2012, il presunto non ha saputo resistere e li ha presi. Poi alla cassa è passato dritto, attirando così l'attenzione della vigilanza interna che ha immediatamente allertato i carabinieri del nucleo operativo. I militari sono giunti subito sul posto riuscendo a trovare l'uomo con tutta la refurtiva ancora addosso, salami per un valore di circa 30 euro. A questo punto, vistosi scoperto il ladro pentito ha deciso di pagare il suo debito con il supermercato. L’operazione non gli ha però risparmiato la denuncia per furto e ora dovrà saldare anche il conto con la giustizia. Al via i lavori di recupero delle statue di villa Bolasco responsabile è stato denunciato esattamente 12 mesi dopo. Del furto si accorsero gli addetti della vigilanza interna dell'Iper che poi trasmisero le immagini catturate con le telecamere della videosorveglianza ai carabinieri. I militari, attraverso una serie di verifiche incrociate e di attente analisi dei "frame" hanno scoperto che quel volto e quella mano lesta appartengono a B.G. all'epoca dei fatti minorenne. Automatica la denuncia per furto del quale ora il 18enne dovrà rispondere davanti alla legge. euro. I lavori di recupero del compendio sono iniziati da alcune settimane, l'obiettivo è di riuscire a restituire il parco completamente restaurato alla città entro il 2015. Si stanno raccogliendo i frutti di quanto seminato a partire da tre anni fa, quando con l'insediamento della giunta leghista, ed in particolare dell'assessore alla cultura Giancarlo Saran, si era dato vita ad una campagna di sensibilizzazione volta proprio al restauro del parco di proprietà dell'Università di Padova. All'interno della villa prossimamente dovrebbe essere aperto il centro regionale per lo studio e il restauro dei parchi storici e delle piante monumentali, al quale sono stati destinati alcuni locali del complesso. CastelfrancoCastellodiGodego Martedì 29 ottobre 2013 TV XIII CASTELFRANCO Chiarito l’equivoco che fece scattare la denuncia: la donna è stata assolta Figlialasciataal bar: lamadre siera persa Giuliano Pavan CASTELFRANCO L'accusa nei suoi confronti era pesante: abbandono di persona incapace, nel caso specifico la figlia di 21 anni rimasta invalida dopo un incidente stradale. Ma lei, una 45enne di Castelfranco Veneto, aveva sempre respinto ogni addebito sostenendo di essere rimasta vittima di un equivoco e ed essere stata ingiustamente perseguita dagli inquirenti. Difesa dall'avvocato Luigi Marin, la donna è stata infatti assolta con formula piena e dunque ha dimostrato al giudice di aver agito in totale buona fede. A differenza di quanto sostenuto dal pubblico ministero che ne chiedeva la condanna a otto mesi di reclusione. I fatti risalgono al no- vembre 2011. Mamma e figlia erano partite dal Castelfranco Veneto per fare un giro in centro a Treviso. Parcheggiata l'automobile, le due donne andarono per negozi per un paio d'ore fino a quando, per riposarsi un po’, decisero di andare a bere qualcosa al bar Sorriso di viale De Gasperi. Dopo aver consumato, la madre disse alla figlia di aspettarla lì visto che il parcheggio era distante dal bar. «Vado a prendere la macchina e vengo a prenderti», avrebbe detto. Così la 45enne uscì dal bar e la figlia rimase lì. Troppo però, visto che i titolari avvertirono i vigili di quella ragazza rimasta sola per tanto tempo. L'accusa parlava di circa tre ore, dalle 11 alle 14. Il motivo? Per la difesa era semplice: la madre della giovane si era LA DIFESA «Abbandono di incapace? Non trovava più l’auto» persa, non conoscendo bene Treviso, e non riusciva a trovare dove avesse lasciato la propria auto. Del fatto, tramite i vigili urbani, venne informata l'autorità giudiziaria che diede avvio alle indagini. Tutto si sarebbe basato sul fatto che la ragazza, proprio a causa delle sue condizioni di salute che ne avrebbero minato le capacità motorie e cognitive tanto da aver bisogno di un amministratore di sostegno, ALLA SBARRA È uscita a testa alta la mamma accusata di abbandono non sarebbe stata attendibile nel difendere sua madre. Ma i testi della difesa (due medici responsabili delle visite fiscali alla giovane in seguito all'incidente) hanno dichiarato in aula che la 21enne era ed è nel pieno delle sue facoltà cognitive e aveva necessità dell'am- ministratore di sostegno soltanto per quanto riguarda le spese di elevata entità. Il giudice ha stabilito che, terminata l'istruttoria dibattimentale, non era stato provato né l'abbandono da parte della madre né l'incapacità della parte offesa. CASTELLO DI GODEGO Nucleo di protezione civile finalmente motorizzato Escursione ad Asiago CASTELLO DI GODEGO - (gz) Due auto, scuole e palestra, i primi colpi dell'amministrazione Nicoletti a Castello di Godego. Domenica mattina è stata consegnata una prima auto ai volontari della Protezione Civile donata dalla concessionaria Mar-Auto e dotata di strumentazioni idonee per il servizio. «È un bell’esempio di CASTELFRANCO - I cittadini per la pace organizzano un'escursione ai Trinceroni di Campolongo sull'Altopiano di Asiago. Adesioni entro giovedì: Barbara 3 2 8 2 6 5 9 4 9 8 ; cittadiniperlapace@gm ail.com. collaborazione tra ente pubblico e privato -ha spiegato il sindaco Nicoletti- vista anche la situazione dei volontari della Protezione Civile sino ad ora appiedati». Poi il sindaco annuncia anche due altre iniziative: «Avremo contributi regionali per l'acquisto di un'altra auto per l'assistenza sociale, circa 9mila eu- ro, e per la caldaia della scuola elementare , circa 70mila euro. Stiamo tentando di avere un ulteriore aiuto per i lavori di messa a norma per ospitare pubblico nella palestra delle scuole medie, usata in maniera non consona e scaricando le responsabilità su una società sportiva». VEDELAGO Sgravi per chi riduce la produzione di rifiuti Tares, favoriti i "ricicloni" Giorgio Volpato VEDELAGO Arriva la Tares, ma non tutto è chiaro. Franco Bonesso, presidente di TV3, cerca di mettere un po’ di ordine: «La duplice composizione della Tares prevede una quota "smaltimento rifiuti" che va a Contarina per il normale servizio; la maggiorazione di 30 centesimi a metro quadro sulla superficie calpestata venne imposta dal governo Monti quasi un anno fa e torna a Roma, imponendo ai comuni un odioso ruolo di esattore delle tasse. Un'operazione che ci costringe ad un lavoro burocratico e che ci costerà per un solo anno, circa 300 mila euro». La Tares prevede due forme di sgravi, ma alterna- VICE SINDACO La tassa sarà più leggera se calerà lo smaltimento Nella foto Marco Perin tivi l'uno all'altro: «Riguardano solo la quota smaltimento rifiuti, - precisa il vice sindaco Marco Perin mentre la maggiorazione dei 30 centesimi è intoccabi- le; come se fosse una sorta di marca da bollo che siamo obbligati a pagare. Una forma di sgravi è prevista per chi calcola il contributo sulla base dei metriquadri; ma come succede a Vedelago, gli sgravi sono calcolati sulla base della differenziata: più ricicliamo meno pagheremo». Una corretta differenziata quindi fa risparmiare, ma a Vedelago si vuol fare di più. Una recente delibera di TV3 dovrebbe portare nel 2020 il Comune a produrre "zero" rifiuti.Un progetto ambizioso come quelli che in questi anni ha portato a non aprire nuove discariche. L'auspicio è che dal prossimo anno il sistema venga cambiato e ai comuni venga concessa maggior autonomia senza imposizioni come quella di quest'anno. POSSAGNO Corsi per diventare majorette con 1500 euro per le migliori POSSAGNO - (gz)Musica, majorettes e borse di studio: da pochi giorni sono ripartiti i corsi di orientamento musicale e quelli di preparazione per majorettes, organizzati dall'associazione MusiCanova di Possagno. I numerosi corsi per strumenti a fiato, chitarra, pianoforte e percussioni saranno tenuti da maestri diplomati al conservatorio e con pluriennale esperienza di insegnamento anche con bambini di 7, 8 anni. Verranno coordinati dal direttore artistico Roberto Scalabrin. Proseguirà l'ottima esperienza della Musica d'Insieme, una sorta di junior band, momento di crescita reciproca e preparazione all'entrata nella banda musicale. I ragazzi saran- no diretti da Stefano De Paoli. Tutte le lezioni si terranno nella sede dell'associazione e al termine dell'anno scolastico si terrà un saggio. Contemporaneamente sono ripartiti i corsi di preparazione per le majorettes, suddivise per gruppi omogenei di età, coordinati dalle insegnanti Francesca Martignago, Michela De Paoli e Beatrice Bassa. Un'ulteriore novità è una borsa di studio che il cda dell'associazione, presieduta da Mauro Migliorini, ha istituito per studenti e allieve majorettes meritevoli. Grazie a questo contributo di 1.500 euro avranno la possibilità di partecipare durante l'estate a corsi di perfezionamento musicale o coreografico anche internazionali. XIV Martedì 29 ottobre 2013 TV A cura di Piemme Spa SPECIALE VEDELAGO Vedelago si trova tra Treviso e Castelfranco Veneto, a pochi chilometri da Venezia e dalle Alpi di Longo Giuseppina e Brian Giuseppe La base perfetta per visitare il Nordest SIAMO TORNATI! È tornata la famiglia Brian con tutto il suo Staff 3 forni a legna, 175 varietà di pizze, ampia scelta di carne e pesce, uno staff cordiale e professionale a vostra disposizione! Treville di Castelfranco Veneto (TV) Via Castellana, 17 - Tel. 0423 482188 (chiuso il lunedì) Per chi ama lo sport Con bio-lago naturale e SPA Cucina tipica regionale Camere in stile baita Pacchetto per le feste natalizie di almeno 3 notti, a partire dal 20 dicembre al 29 dicembre con l’escursione e pranzo al rifugio con prodotti locali, il prezzo per persona per tre notti è di € 150,00 Le date dell’escursioni e pranzi al rifugio sono: 21/12/2013, 23/12/2013, 27/12/2013, 02/01/2014. La baita ha ad disposizione slittini, kit di arrampicata e carrello per trasporto persone come gita turistica con la motoslitta e una bellissima pista per slittino lunga 2 km circa. Baita “Sagron Mis” - Via Prà di Là, 4 - 38050 Sagron Mis - TRENTO Tel. 0439.65085 - [email protected] - www.baitasagronmis.eu Grazie alle ville palladiane il territorio si rivela davvero di grande interesse storico-culturale I ncastonato tra il capoluogo Treviso e Castelfranco Veneto c’è il comune di Vedelago, che grazie alla sua posizione strategica si presta ad essere un ottima “base” per tutti coloro che intendono visitare la Marca, ma non solo, essendo il centro ad un passo da Venezia e anche dalle Alpi. Il nome Vedelago, con il suffisso ago assai frequente in Veneto, potrebbe derivare dal nome di un colono romano (Vitellius), proprietario di terreni della zona, se non di allevamenti di bovini (indicati, nel loro complesso, come fundus Vitellianus o simili). Un’ipotesi meno solida vi individua la parola lacus, ovvero “lago”, in riferimento ad una zona acquitrinosa, ma non ci sono riferimenti storici che fanno pensare che in zona ci sia mai stato uno specchio d’acqua. Il territorio di Vedelago, ricchissimo di risorgive, ha favorito la presenza umana sin dai tempi più antichi. In località Fossa Storta di Cavasagra, nei pressi delle sorgenti del Sile, è stata ritrovata una notevole quantità di resti di utensili, armi e macine da mulino risalenti al neolitico. Proprio presso le sorgenti del fiume, altri reperti testimoniano la presenza di un grande insediamento palafitticolo (di circa sette-ottomila abitanti) risalente all’eneolitico; si tratta, tra l’altro, di ossa di animali domestici, avanzi di cibo, utensili e urne appartenenti a una necropoli. Con l’arrivo dei Romani, Vedelago venne assegnata al territorio di Asolo e fu coinvolta nelle opere di centuriazione che riorganizzarono radicalmente l’ambiente rurale. L’orientamento di cardi e decumani si basò sul tracciato della via Postumia, realizzata nel 148 a.C.. Tracce della centuriazione sono ancora evidenti nell’attuale disposizione di strade, campi e fossati, particolarmente nelle frazioni di Fanzolo e Barcon. Per quanto riguarda i reperti archeologici, lungo la Postumia sono stati portati alla luce resti di abitazioni e sepolture. L’attrattiva principale di Vedelago è la residenza storica Villa Emo a Fanzolo. Questa tipica villa veneta è famosa perché opera dell’architetto Andrea Palladio. Commissionata dalla famiglia Emo (nobile casato veneziano) che ne è rimasta proprietaria fino al 2004 quando poi è stata acquistata da una Banca locale, che la ha adibita a sede, restaurando e portando a nuova vita il suo borgo. La villa è composta da un corpo centrale (visitabile) con bellissimi affreschi di G. Battista Zelotti e due barchesse laterali. Merita una visita anche il parco secolare che la circonda. Sempre nella stessa scia storica troviamo, non molto distante da Vedelago, la più conosciuta Villa Barbaro a Maser. Anche questa è uno splendido progetto del Palladio con famosissimi affreschi del Veronese. Da vedere è anche la chiesa costruita tra il 1926 ed il 1927 demolendo un precedente luogo di culto. A differenza di molte chiese della zona, quella di Vedelago presenta un originale ed affascinante stile che si rifà al romanico-gotico. Martedì 29 ottobre 2013 SPECIALE VEDELAGO TV A cura di Piemme Spa Prodotto tipico del Trevigiano abbonda ed è usato dall’insalata fino al riso con la “luganega” In tavola non c’è soltanto il radicchio Speciali i secondi, dall’arrosto di oca alla trippa, passando per tutti gli animali da cortile I n tutte le tavole, il protagonista assoluto nella provincia di Treviso è il radicchio rosso, chiamato non a caso “trevigiano”, un ortaggio dal sapore amarognolo ma delicato, che, per la sua forma, ricorda un fiore con foglie larghe ed arricciate all’estremità. Quindi non ci si deve stupire se a Vedelago il piatto tipico per eccellenza è a base di radicchio trevigiano: il quale può essere consumato semplicemente come insalata, cucinato alla griglia, o anche come ingrediente principe per un saporito risotto. Altro prodotto tipico della zona è la famosa salsiccia trevisana, anche chiamata “luganega”. Questo insaccato si sposa a meraviglia con il radicchio trevigiano, infatti esiste anche una “luganega da risi” fatta apposta per essere cucinata col risotto al radicchio. Nella pro- vincia di Treviso è d’obbligo assaggiare “l’oca arrosto con il sedano in insalata”, o i numerosi animali da cortile, faraona, tacchino, pollo, che vengono utilizzati dalla cucina veneta per molte ricette gustose. Nel periodo invernale, i vedelaghesi sono soliti consolarsi con la trippa, piatto economico ma particolarmente gustoso, che può essere cucinata col sugo, come secondo piatto, o in aggiunta alla “pasta e fasioj” , pasta e fagioli. Tra le specialità dolci della zona troviamo i “bianchetti”, biscotti secchi; i cosiddetti “ossi da morto”, dei biscotti secchi chiamati così per la loro particolare forma; le “lingue di gatto”; e dolci più elaborati come “la bavarese”; la “torta fregolotta” (il cui nome deriva dal termine dialettale briciola), una torta a base di pasta frolla. Anche il sindaco di Vedelago al convegno “Terre di Giorgione - Start Up” co Giancarlo Saran - Dal 2012 si è cominciato a ragionare sull’ipotesi di mettere a sistema tutte le straordinarie unicità che possono regalarci la nostra storia, il nostro territorio, ovvero il progetto Terre di Giorgione, una delle prime proposte a livello nazionale di integrazione pubblico-privato, a promozione locale, in chiave turistico culturale”. Il convegno è stato imperniato sulle relazioni di Mara Manente (Ciset – Cà Foscari Veenzia) e Luca Baldin (direttore consorzio Terre di Giorgione e Museo Casa Giorgione). “Abbiamo davanti delle sfide imperdibili, nel prossimi anni, per lo sviluppo della valorizzazione delle nostre comunità – afferma Baldin – a cominciare dal 2014, che sarà, per tutta la regione, l’anno di Paolo Veronese”. Al termine di tutti gli interventi si è svolta la tavola rotonda “Un patto per lo sviluppo dei comuni della Castellana e dell’Asolano”, alla quale ha preso parte il primo cittadino di Vedelago, Cristina Andretta, e tutti i sindaci del territorio: Asolo, Altivole, Castello di Godego, Loria, Resana, Riese Pio X e Piombino Dese. La Marca riparte puntando sul turismo culturale Il progetto intende mettere insieme pubblico e privato puntando sulle unicità del territorio l turismo culturale può essere al centro dello sviluppo della Marca trevigiana? La risposta è sicuramente “sì” per l’amministrazione comunale di Vedelago, che ha preso parte al focus sul turismo e sulle possibilità di sviluppo del settore con “Terre di Giorgione – Start Up”, un convegno che l’assessorato alla Cultura di Castelfranco Veneto dedica ogni anno agli operatori economici del territorio. “Nel 2011 è stata lanciata l’idea de Le Ville del Giorgione – spiega l’assessore alla Cultura di Castelfran- I XV STUDIO DENTISTICO DOTT. RIZZATO ADIMARO Studio Odontoiatrico e Ortodontico Dott. 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Intanto, interviene anche Giorgio Bedin, di Ecologia e progresso: «Interrompere la sperimentazione non significa tornare alla situazione precedente, ma possono essere introdotti dei correttivi con eliminazione dei semafori, miglioramento della mobilità ciclopedonale, riqualificazione del tratto centraledi corso Mazzini, istituzione di un trasporto pubblico adeguato». Laura Bon MONTEBELLUNA Il comitato spontaneo chiede il risarcimento danni alla Giunta, ma intanto l'Ascom inizia a trattare sul Put. Il fronte anti pedonalizzazione, dopo tre settimane di battaglie, sembra dividersi in due frange, comunque accomunate dall'ostilità al progetto: una più vicina all'Ascom, si affida alle "contrattazioni" aperte ieri mattina nell'incontro con il sindaco Marzio Favero: dopo una maratona di tre ore è stato fissato un altro appuntamento lunedì per valutare alcune proposte dell'amministrazione per migliorare la situazione. «Sì è aperto un dialogo -spiega Roberto De Lorenzi- presidente mandamentale dell'Ascom- e c'è la possibilità di capirsi». Una possibilità nella quale, però, una parte della delega- LA BUFERA Fissato un nuovo incontro, mentre parte la richiesta di risarcimento danni Put,orainegoziantisidividono Commercio spaccato tra l’Ascom possibilista e il comitato spontaneo più intransigente zione sembra credere poco. «Non è stata pronunciata la parola "revoca" -sottolinea Andrea Biagi, titolare di un'edicola nella zona pedonalizzata, membro della delegazione- e questo noi vogliamo». Lo stesso Biagi è il primo firmatario di una lettera di fuoco protocollata ieri mattina. Rappresenta la posizione del "comita- to spontaneo per la nostra Montebelluna" e avrebbe dovuto esser letta all'inizio dell'incontro, mentre Biagi è riuscito a renderla nota solo nella parte finale, "perdendo" però l’appoggio di una parte della delegazione; l'Ascom in pratica si è dissociata. Il testo manifesta il "totale dissenso all'ulteriore protrar- si del progetto"; annuncia il ricorso al Tar contro la delibera di Giunta, un'indagine sul calo degli introiti affidata ad uno studio di professionisti. Soprattutto però vara un nuovo provvedimento: «Un'azione di risarcimento danni nei confronti dei componenti di Giunta». Intanto, è partita anche la lettera indirizzata al Prefetto che invita a vigilare sulla sicurezza. Una necessità più che mai sentita dopo le nuove minacce comparse domenica su una vetrina. Un gesto che secondo il sindaco Marzio Favero dimostra un "imbarbarimento inqualificabile". Le Forze dell'ordine sarebbero vicinissime ai responsabili. XVIII TV GiaveraMontebelluna Martedì 29 ottobre 2013 GIAVERA In azione con un flessibile alla Shell di via Schiavonesca: ancora da quantificare il bottino Colpo al distributore: sventrata la colonnina LE INDAGINI Luciano Beltramini GIAVERA Potrebbero avere le ore contate gli autori del furto con scasso che nella notte tra domenica e lunedì a Giavera del Montello hanno svuotato la colonnina dei soldi degli erogatori automatici di carburante. Il colpo, da una prima sommaria indagine dei carabinieri della stazione di Nervesa della Battaglia, sarebbe avvenuto verso le 2.30, nel mirino il distributore Shell di Giavera in via Schiavonesca ed è stato ripreso dalle telecamere della videosorveglianza. Ad agire un commando composto da non meno di tre Ore contate per la banda: blitz ripreso dai video persone che era munito di tutti gli attrezzi da scasso necessari. Il raid era stato pianificato con cura anche nei dettagli: i malviventi si sono serviti di un flessibile per effettuare un profondo taglio alla colonnina contenente i soldi e hanno sfidato la sorte, visto che a pochi metri c’è la strada e la possi- bilità di essere scoperti dagli automobilisti in transito era elevata. Dopo un lavoro certosino, hanno comunque svuotato la colonnina dandosi poi alla fuga. L'operazione sarebbe durata non più di una decina di minuti a dimostrazione del fatto che ad agire sono state persone esperte. Ad accorgersi dello scasso è stato lunedì mattina uno dei titolari del distributore che immediatamente ha sporto denuncia ai carabinieri. Da quantificare l'ammontare del bottino, le verifiche dei litri erogati e quindi dei soldi incassati e rapinati, ieri erano ancora in corso. Sventrata e inutilizzabile la NEL MIRINO La colonnina di un distributore: i ladri hanno agito a pochi passi dalla strada colonnina che sarà sostituita. Amareggiati i titolari per la prima volta finiti nel mirino dei ladri. Le indagini sono in corso e qualche elemento utile ad identificare la banda emergerà dalle immagini del raid riprese dal circuito di videosorveglianza installato nella stazione di servizio. Si è spenta Marcella, mamma di "Frank" MONTEBELLUNA Orti solidali, boom di richieste: il Comune raddoppia gli spazi MONTEBELLUNA - (L.Bon) Orti urbani contro la crisi, il Comune raddoppia gli spazi. La Commissione urbanistica presieduta da Adriano Martignago ha individuato una nuova area da destinare ad orti urbani; si trova all'angolo tra via San Gaetano e via Santa Caterina, delimitata a sud dal canale Bretella. Ampia circa 8mila metri quadrati, è pressoché doppia rispetto a quella che era stata individuata in precedenza in via Dei Soster. «La scelta è stata connessa a diversi motivi -spiega Martignago- visibilità e controllo, possibilità di ampliamento in caso di nuove richieste, reperibilità di acqua, possibile luogo di socialità». Anche se non è ancora stato fatto un bando, del resto, la partecipazione alle riunioni dimostra che l’interesse è molto diffuso: almeno una quindicina gli aspiranti agli orti tradizionali, folto ma ancora indefinito il gruppo di chi punta sull'orto solidale». Nel primo caso, gli assegnatari avranno una porzione di terreno di circa 50 metri quadri, dove coltivare autonomamente. Gli orti solidali, invece, sono gestiti a livello di gruppo in maniera del tutto naturale e rigidamente biologica. Visti i tempi di ristrettezze economiche, l'iniziativa rappresenta un aiuto alle famiglie che possono risparmiare sull'acquisto della verdura e nello stesso tempo essere certi della provenienza dei prodotti. IL PROCESSO Riforniva i giovani: era pedinato da dicembre dopo un controllo Il pusher della stazione patteggia 2 anni MONTEBELLUNA - (Ro) Due anni di reclusione, con contestuale revoca della misura cautelare in carcere: è la sentenza pronunciata ieri dal giudice Umberto Donà che ha accolto il patteggiamento proposto dall’imputato Amaadour El Hassan, detto Alessandro, disoccupato marocchino 52enne di Volpago, che era assistito dall’avvocato Fabio Crea. Il 52enne, secondo il pm Valeria Sanzari sulla base delle prove raccolte dai carabinieri di Montebelluna, avrebbe rifornito di hashish i LA TRAPPOLA Venne arrestato in marzo giovani della città. I carabinieri erano da tempo sulle tracce di un pusher marocchino che riforniva di spinelli i ragazzi di Montebelluna e dintorni, ma a far cadere in trappola, a dicembre 2012, El Hassan fu un controllo di routine. Fermato dai militari venne trovato in possesso di 2 grammi e mezzo di hashish e circa 350 euro. A quel punto il 52enne venne pedinato e controllato in modo capillare, utilizzando anche le intercettazioni telefoniche. Ben presto i carabinieri capirono che era lui a spacciare in stazione a Montebelluna, rifornendo giovani dai 18 ai 23 anni, tra i quali molti studenti. A metà marzo 2013 è infine scattata la trappola che ha portato in carcere Alessandro. IL RICONOSCIMENTO La confraternita dei calzolai premia Adriano Sartor MONTEBELLUNA - (L.Bel.) La confraternita dei calzolai di Vigevano ha consegnato domenica il premio fedeltà al lavoro ad Adriano Sartor (nella foto), amministratore delegato di Stonefly. Il premio consiste in una pergamena con distintivo e un mantello bianco con colletto rosso: il bianco vuole simboleggiare la fedeltà, l’onestà, la dedizione e la rettitudine sul lavoro, mentre il rosso vuole ricordare il sacrificio e l’impegno che il lavoro comporta. Il premio ad Adriano Sartor esponente di spicco del distretto trevigiano della calzatura è un’ulteriore riprova dell'importanza conquistata sul mercato in questi anni nel settore, una posizione che ha portato Montebelluna a farsi conoscere in tutto il mondo. MONTEBELLUNA (L.Bel.) Ad un anno esatto dalla tragica morte di "Frank" Boaro, personaggio storico del basket Nordica Montebelluna, si è spenta la mamma Marcella Conte (nella foto) , 85 anni, da circa due anni ospite della casa di riposo villa Belvedere di Crocetta del Montello. Marcella originaria della Castellana era sempre stata il punto di riferimento della famiglia Boaro. La sua intraprendenza e la sua particolare predisposizione al lavoro, l'aveva portata a gestire diversi locali del montebellunese. Sempre nelle retrovie senza mai farsi vedere, con la massima umiltà era l'esempio da imitare per i figli. Lascia le figlie Olga ed Amabile, i nipoti Giulio e Nicola, la nuora Paola e Bice. Il funerale si svolgerà oggi alle 14.30 nella chiesetta di villa Belvedere. La salma verrà poi tumulata nella tomba di famiglia a Montebelluna. Martedì 29 ottobre 2013 TV XIX Conegliano LA POLIZIA sta indagando sulla morte di un culturista che avrebbe assunto viagra TRAGEDIA A GAIARINE Fitte all’addome e l’infarto fatale La vittima amava sport e palestre Stroncato dal Viagra importato Muore a 45 anni dopo ore di agonia: aveva preso le pastiglie procurate dalla fidanzata sudamericana Elisa Giraud CONEGLIANO - GAIARINE Morire a 45 anni per effetto di una pastiglia blu. È successo l'altra notte all'ospedale civile di Conegliano dove un 45enne di Gaiarine è stato stroncato da un infarto. Domenica pomeriggio l'uomo si è presentato al pronto soccorso del Santa Maria dei Battuti per delle fitte intense all'addome. Ai medici che lo hanno visitato ha ammesso di aver assunto, qualche ora prima, una pillola equivalente al Viagra, come faceva da alcuni mesi a questa parte. Non ha fatto segreto di voler rendere più intense le prestazioni sessuali, ma era decisamente preoccupato. Probabilmente era conscio del rischio che stava correndo. È stato ricoverato per sottoporlo alle analisi del caso e tenerlo in osservazione, ma con il passare delle ore le sue condizioni sono gradualmente peggiorate fino alla crisi respiratoria e all'arresto cardiaco, nonostante i tentativi dei medici di salvargli la vita. L'uomo è morto dopo dodici ore di agonia. Dai primi accertamenti sembrerebbe che le pastiglie per aumentare l'intensità delle prestazioni sessuali siano state procurate dalla fidanza- L’INCHIESTA Confezioni sequestrate ordinata l’autopsia ta sudamericana dell'uomo. La donna se le sarebbe fatte portare dalla sorella, considerata la facilità d'acquisto in quei Paesi dove non occorre prescrizione medica. Sembra che l'uomo non soffrisse di particolari malattie e che curasse con attenzione il suo fisico frequentando abitualmente la palestra e assumendo degli integratori per man- le funzioni cardiache dell'uomo. Domenica il 45enne aveva assunto il farmaco equivalente al Viagra come aveva LA SCHEDA Pillola dell’amore: controindicazioni e rischi CONEGLIANO - Pillola dell’amore? Ecco controindicazioni ed effetti collaterali. L’uso del sildenafil (Viagra) è assolutamente controindicato (pericolo di morte) in associazione con nitrati (farmaci usati, per esempio, come profilassi e trattamento dell’angina pectoris, associata o conseguente ad insufficienza coronarica). Gli effetti collaterali invece possono essere cefalee più o meno intense, vampate di calore, disturbi visivi. Il bersaglio su cui agisce questa molecola è presente anche nei vasi della retina dell’occhio, e pertanto è possibile che il paziente avverta una maggiore brillantezza della luce, o un offuscamento della vista, fenomeni che sono destinati a sparire al termine dell’effetto del medicinale: pertanto è sconsigliato se è necessario guidare veicoli. Il sildenafil possiede proprietà vasodilatatorie che determinano riduzioni lievi e transitorie della pressione sanguigna: pertanto è sconsigliato l’utilizzo di tale sostanza nei pazienti cardiopatici. Non deve essere utilizzato nei soggetti per i quali l’attività sessuale è sconsigliata (pazienti con gravi disturbi cardiovascolari, come angina instabile o grave insufficienza cardiaca). Tesidilaureasulconeglianese: riabilitatoilconcorsoannullato IL COMUNE Giampiero Maset CONEGLIANO Clamorosamente riavviata la procedura, con una specifica delibera della giunta comunale del 24 ottobre, per il Premio Tesi di Laurea su Conegliano e il Coneglianese per l'anno solare 2011. Il caso era stato sollevato dal Gazzettino nella prima decade di questo mese. Il concorso era stato annullato perché aveva partecipato un'unica concorrente: Marianna Fiorin di Mareno di Piave, con una tesi specialistica in architettura per la conservazione all'Iuv di Venezia, con relatore il professor Franco Mancuso, su un argomento di indubbio interesse: «Conegliano tenere il tono muscolare. Potrebbe anche essere stata l'assunzione di un cocktail con gli integratori a sovraccaricare fatto parecchie altre volte, ma a differenza del passato si era accorto che qualcosa nel suo fisico non andava. Prima i dolori al petto che poi si sono via via estesi all'addome. Il cuore dell'uomo non ha retto al sovraccarico di eccitazione e alla vasodilatazione che provoca quel principio attivo. Considerata l'assunzione della pasticca senza la prescrizione medica, i sanitari hanno riferito le informazioni acquisite alla Procura che ha posto sotto sequestro le confezioni di pillole. È stata inoltre disposta l'autopsia sul corpo dell'uomo per verificare se vi sia stata effettivamente una correlazione diretta tra l'assunzione del farmaco e il decesso. IL CASTELLO uno dei simboli della città del Cima, il concorso sulle tesi di laurea dopo il caso sollevato nelle settimane scorse è stato riabilitato IL CASO Dopo un’unica candidatura città murata: recupero del percorso tra le mura e progetto di museo per il Cima da Conegliano», discussa appunto nel 2011. Le candidature per il premio dovevano essere pre- sentate alla fine di gennaio del 2012. Nei mesi successivi si sarebbero dovute tenere le premiazioni, sulla base del giudizio di una giuria di esperti. Ma il 30 maggio Marianna Fiorin aveva ricevuto una nota del dirigente dell'area governo al territorio, sviluppo, attività economiche e culturali Giovanni Tel. «Nel ringraziarla per avere partecipato al nostro premito - era scritto testualmente - Le comunichiamo che, essendo stata l'unica concorrente per l'anno solare 2011 e venendo meno pertanto lo spirito della competizione che sottende a un concorso, la Sua rien- trerà di diritto nel prossimo bando in corso di definizione da parte di questa amministrazione comunale». Ma era è accaduto che non è stato poi pubblicato nessun bando per le tesi dell'anno solare 2012. Ora la giunta comunale, dopo che il caso è emerso pubblicamente, ha deciso di correre ai ripari. Ha deliberato di «ritenere opportuno riprendere e portare a conclusione la procedura concorsuale relativa all'anno 2011, considerato che l'amministrazione comunale ha a cuore la valorizzazione delle ricerche scientifiche e culturali svolte sul proprio territorio». XX TV ConeglianoSusegana Martedì 29 ottobre 2013 SUSEGANA Confermate le voci negative nel vertice con la direzione della multinazionale Electrolux, nuovi esuberi: altri140rischianoilposto LUCA ZAIA Fulvio Fioretti SUSEGANA NUOVI TIMORI per i posti di lavoro tra gli operai dell’azienda, da subito saranno convocate assemblee delle Rsu in fabbrica e probabili scioperi Tutte le giustificazioni del caso che sono state illustrate in un lungo prologo a base di slides e dati numerici freddi, ma ai 250 lavoratori che dovrebbero lasciare la Electrolux di Susegana entro il 2015, da ieri si aggiungono altre 140 unità. E salgono così a circa 400 le persone per le quali il patema del futuro comincia a farsi inesorabilmente strada, e che la direzione intende avviare all'uscita degli stabilimenti unitamente a circa 150 mila pezzi di Cairo 3, il modello di frigo ad incasso che ora tira, per i quali la destinazione produttiva è la Polonia o l'Ungheria. Hanno trovato quindi conferma tutte le voci più negative durante l'incontro tenutosi ieri dalle 11 all'Hotel Quid di Mestre tra la direzione del Gruppo Electrolux e le rappresentanze sindacali e aziendali. Il tutto mentre i presidenti di Veneto e Friuli, Zaia e Serracchiani, stavano lanciando i loro anatemi contro una condotta aziendale non irreprensibile a loro giudizio: Se Luca Zaia ha rimarcato che L'annuncio di nuovi esuberi da parte di Electrolux, a seguito della decisione della azienda di trasferire alcune produzioni in Polonia, è la prova provata che il sistema paese non funziona ENTRO IL 2015 Salgono così a 400 i lavoratori senza futuro «Ormai siamo un territorio di conquista, e pensare di chiudere le fabbriche Electrolux vuol dire che l'azienda guarda solo ai conti, non a responsabilità di natura sociale che l'impresa dovrebbe avere», Debora Serracchiani ha invitato tutti alla coesione: «Questa volta dobbiamo evitare uno scontro territoriale». Tornando all'incontro di ieri ai delegati di Susegana non è piaciuto l'esordio dell'azienda: «Sono mancati di sensibilità nel confronti dei lavoratori presenti - hanno affermato - spiegando la situazione hanno evidenziato infatti che in Polonia un lavoratore costa 4 euro e in Italia 13. E non solo: in Italia pretendono la mensa e il pasticcio. Sono state battute in sfregio alla sensibilità dei lavoratori». In ogni caso il direttore delle risorse umane e delle relazioni industriali del Gruppo Marco Mondini ha sottolineato pure che il confronto è solo all'inizio e che trarre oggi conclusioni affrettate è del tutto prematuro. Diventa anche tu arbitro di CALCIO CENTO ANNI DI PASSIONE 1911 - 2011 www .grafichemarchesini.it iscriviti al Sezione AIA D. Battistella - Conegliano - Via Vital 160 Arbitri Conegliano tel. 0438.33461 - mail: [email protected] - www.aiaconegliano.it @aiaconegliano CARTELLINO forse non per tutti entro il 2005 dopo gli annunci di nuovi esuberi allo stabilimento Electrolux di Susegana LE REAZIONI Prime assemblee delle Rsu e un vertice con i sindaci SUSEGANA - (f.fi.) È altrettanto chiaro che la notizia dei nuovi esuberi, alla vigilia dell'incontro con i sindaci e i politici locali, che si terrà questa sera, non è stata ben accolta tra i lavoratori. Oggi ci saranno le prime assemblee delle Rsu per illustrare ai lavoratori quanto emerso da Mestre e probabilmente da queste uscirà anche una prima risposta in termini di sciopero e manifestazioni, con occupazione della Pontebbana. «Abbiamo risposto che intanto debbono eliminare la parola investigazione e tornare sui propri passi prima di iniziare a discutere» dice Paola Morandin della Fiom Cgil. E aggiuge: «Per noi significa chiusura di stabilimento, ci sono i precedenti». LUTTO IN FABBRICA Operaioepadredi3figli stroncatodauninfarto Stefano aveva 55 anni e lavorava a Cimpello CONEGLIANO - Stefano Francescon (nella foto), 55 anni, è stato colpito da un infarto che non gli ha lasciato scampo. Nessun segnale o malessere aveva fatto presagire quanto è accaduto sabato scorso, intorno alle 15. Improvvisamente Stefano, che soffriva di asma, si è accasciato a terra, le mani sul petto, ha perso subito conoscenza. Si trovava in casa con la moglie e i figli che hanno chiamato immediatamente i soccorsi. Quando il personale del 118 è arrivato sul posto, ha provato in tutti modi a rianimare il cuore di Stefano che aveva ormai smesso di battere. Per il 55enne non c'è stato nulla da fare. Stefano era sposato con Flavia con la quale ha tre figli Guido e Davide, gemelli di 17 anni, e la piccola Giorgia di 4. Abitava in via dei Colli a Collalbrigo ed era operaio presso lo stabilimento Electrolux di Cimpello. Prima di lavorare all'Electrolux, era stato operaio in un'altra azienda del territorio. Qui era stato vittima di un grave incidente e aveva perso la mano sinistra sotto una pressa. «Era sempre allegro, sorridente, di buon umore - lo ricordano i famigliari - Nella sua zona, quando passava con il trattore o con l'auto, salutava tutti con un colpo di clacson». Oltre alla famiglia e al lavoro, Stefano si dedicava con passione al suo vigneto. «Appena aveva due minuti di tempo libero - aggiungono i famigliari - andava in campagna con il suo trattore». Oltre alla moglie e ai tre figli, lascia la mamma Marianna, i fratelli Patrizia, Renato e Luciano, le cognate Nadia e Cristina. Il funerale si terrà oggi alle 15 presso la chiesa parrocchiale di Collalbrigo. Elisa Giraud PievediSoligoCisondiValmarino Martedì 29 ottobre 2013 TV XXI GLI INCIDENTI Ferita in un altro schianto una 24enne di Miane: il conducente è scappato Falciato dall’auto: è in fin di vita Un 83enne di Pieve di Soligo travolto mentre rincasava da una Panda guidata da un’anziana Fulvio Fioretti PIEVE DI SOLIGO Investito davanti al supermercato In's di via Vittorio Veneto è ricoverato in fin di vita nel reparto rianimazione di Conegliano un anziano residente in città. Il gravissimo incidente è avvenuto poco dopo le 18. Secondo le testimonianze l'uomo M.D.B., di 83 anni, stava rientrando a casa, anzi era a poche decine di metri dalla sua abitazione nella stessa via, quando avrebbe attraversato improvvisamente la strada mentre sopraggiungeva una Fiat Panda, condotta da una donna, M.L. F., 87 anni di Treviso. L'urto è stato molto violento, non c'erano tracce di frenata: il poveretto dopo un volo di qualche metro è ripiombato pesantemente sull'asfalto ed è rimasto immobile a terra per le gravi ferite e l'esteso trauma cranico riportati. Sul posto sul posto è arrivata l'auto medica e seguita dall'ambulanza del Suem di Conegliano. È stato ricoverato in terapia intensiva, e la prognosi è riservatissima, data anche l'età. Il traffico per la gravità dell'incidente e per permettere le condizioni migliori per i soccorsi è stato deviato dai carabinieri lungo via Tacchini, e i rallentamenti vistosi sono proseguiti per circa un paio d'ore. Un altro incidente nel pievigino durante la scorsa notte: un uomo, rimasto illeso è scappato dopo aver provocato un «frontale», e ha lasciato una donna ferita nell'altra auto sul posto dell'incidente. È successo poco dopo le 4 sulla provinciale che collega Conegliano e Pieve di AUTO MEDICA dal Pronto soccorso per il primo intervento ieri sera in via Aldo Moro, dove un pedone è stato ferito Soligo, territorio di Refrontolo in via Crevada. Fortunatamente D.B., 24 anni, una giovane di Miane, è già stata dimessa dall'ospedale di Conegliano dove era stata portata dai sanitari del Suem, nella mattina di ieri: i traumi riportati sono stati fortunatamente leggeri, grazie alle cinture di sicurezza e all'airbag della sua Ford Fiesta. Secondo la ricostruzione ancora in corso da parte dei carabinieri di Cison di Valmarino, sul posto per i rilievi, l'auto della donna, che stava tornando a casa in direzione di Pieve di Soligo sarebbe stata centrata da una Fiat Punto, che ha invaso la carreggiata. Il conducente, ancora sconosciuto, è scappato a piedi verso Conegliano e le sue tracce si sono perse nel buio: ma sono in corso indagini per la sua identificazione. La sua auto era senza assicurazione. Cison di Valmarino Litiga coi vicini e li diffama su Facebook UN CASO singolare è approdato nell’aula del Palazzo di Giustizia, una guerra tra vicini ma questa volta su Facebook IL PROCESSO Troppi spettatori alla Zoppas-Arena: Lucchetta multato CONEGLIANO - (gi.pa.) Ancora guai con la giustizia per Giovanni Lucchetta. L'ex patron della Spes Volley Conegliano era finito di fronte al giudice per colpa di una partita di pallavolo in cui, alla Zoppas-Arena, ci sarebbero stati più spettatori rispetto al limite previsto per la capienza complessiva del palazzetto. Una violazione alle norme di sicurezza, secondo la Procura, che aveva firmato un decreto penale di condanna a carico dell'imprenditore. Lucchetta ha presentato però opposizione su consiglio del suo legale, l'avvoca- to Davide Favotto, e ponendo le basi per un ricorso in appello che potrebbe volgere del tutto a suo favore. Il giudice, convertendo la pena detentiva in pecuniaria, ha condannato Giovanni Lucchetta al pagamento di 7.500 euro di multa. Il tutto perchè, il 6 febbraio 2011, alla Zoppas-Arena di Conegliano, in occasione della partita tra le Pantere e la Scavolini Pesaro, sugli spalti c'erano 3.800 persone quando il palazzetto può contenerne al massimo 3.300. Lucchetta, pur rimediando la condanna, è stato riconosciuto dallo stesso giudice non essere il responsabile della sicurezza per cui, secondo la difesa, in appello le accuse verranno smontate. L'ex presidente della Spes dovrà tornare ancora in tribunale a Treviso: è infatti sotto processo perchè, secondo l'accusa, non avrebbe pagato i contributi previdenziali alla sue ex giocatrici. Una cifra «ridicola» (si parla di 2.751 euro dal 16 settembre 2010 al 16 aprile 2011), ma a livello penale perseguibile. Anche in questo caso la difesa è convinta: quei contributi sono stati versati e verrà dimostrato a processo. ORSAGO Un ventottenne è finito in aula per minacce e danneggiamenti Molestie alla ex: 8 mesi all’idraulico Giuliano Pavan ORSAGO Otto mesi di reclusione con sospensione condizionale della pena. Questa l'entità del patteggiamento ottenuto da Tullio Toffoli, un idraulico 28enne di Orsago finito a processo per minacce e danneggiamenti nei confronti della sua ex convivente, una ragazza di 30 anni, madre di tre figli, anche lei di Orsago. Secondo l'accusa il 14 aprile scorso, una domenica sera, il giovane si sarebbe presenta- to sotto casa di lei per cercare di convincerla a tornare assieme a lui ma, secondo quanto riferito dalla vittima, avrebbe finito per minacciarla con una mazza di ferro e una sciabola. Un episodio che fece finire l'uomo dietro le sbarre: la 30enne infatti avvertì il 112 di quanto stava accadendo e i carabinieri, una volta giunti sul posto, divennero il bersaglio del 28enne che rimediò l'arresto per resistenza a pubblico ufficiale. Non sarebbe però stato l'unico episodio di cui si sa- rebbe reso protagonista Toffoli. Il 30 marzo scorso, in pratica due settimane prima dell'arresto (al quale seguì il solo obbligo di firma per ordine del giudice nel processo per direttissima tenutosi due giorni più tardi), non sopportando che la sua ex frequentasse altre persone l'avrebbe seguita fino a Refrontolo dov'era andata a trovare un amico. Il giovane, vista l'auto della donna parcheggiata nel vialetto di casa dell'amico con le chiavi inserite, sarebbe salito a bordo, avrebbe innestato la marcia e avrebbe sfondato una vetrata esterna dell'abitazione. Toffoli sarebbe poi riuscito a darsi alla fuga senza che nessuno lo vedesse. La sera del 2 aprile sarebbe infine tornato in azione, questa volta a Cordignano: sempre mosso dalla gelosia, e forse per vendicarsi di quella donna che lo aveva lasciato senza un apparente motivo, venne sorpreso dai carabinieri mentre danneggiava l'auto di un'amica della sua ex fidanzata. CISON - Prima avrebbe «promesso» ai vicini di diffamarli, poi la 50enne avrebbe messo in atto il proposito postando su Facebook frasi ingiuriose nei loro confronti. A scoprire la presunta diffamazione pubblica la figlia dei querelanti tramite «amicizie» (da social network) comuni. È iniziato ieri lunedì in Tribunale a Treviso con la deposizione delle parti civili, i coniugi Natalino Magagnin e Daniela Casagrande, il dibattimento che cercherà di fare luce sull'accusa rivolta dai due alla vicina di casa Marina Zaffaroni: averli diffamati con un mezzo di pubblicità. Secondo la querela presentata dai signori Magagnin ai Carabinieri di Cison, nell'aprile 2011 la controparte postò sul proprio profilo Facebook frasi insultanti i vicini (le due proprietà sono divise solo da un muro e fanno parte di un piccolo borgo) e un loro parente. Dopo avere respinto due eccezioni procedurali sollevate dalla difesa (una delle quali sulla competenza territoriale del tribunale), il giudice Piera De Stefani ha aperto la serie delle testimonianze con Magagnin, classe 1947, che ha ricordato come tra le parti ci sia da tempo un rapporto conflittuale, principalmente per questioni di vicinato: «Zaffaroni disse più volte che ci avrebbe "sputtanato". Io e mia moglie non siamo presenti su Facebook, ma nostra figlia sì: un giorno ci ha mostrato la pagina del social network in cui la nostra vicina ci insultava. Era già successo una volta ma lasciammo perdere. Alla seconda abbiamo presentato querela trattandosi di epiteti più pesanti". Uno di questi avrebbe riguardato anche lo zio di una nipote di Magagnin, che l'imputata avrebbe definito via internet «persona con una svastica in testa». Il 66enne ha ricordato che tra le parti sono aperti altri contenziosi, sia civili che penali. Uno di questi riguarderebbe la morte per presunto avvelenamento del rottweiler della Zaffaroni. Luca Anzanello XXII Martedì 29 ottobre 2013 TV Vittorio Veneto LA DITTA appaltatrice dei servizi cimiteriale dice di non aver ricevuto alcuna comunicazione IN TRIBUNALE Non dichiara redditi per tre anni: artigiano finisce alla sbarra VITTORIO VENETO - (l. a.) Il pm chiede un anno di reclusione per il titolare di una ditta individuale accusato di non avere presentato per 3 anni la dichiarazione dei redditi e delle imposte dirette. Ieri a Treviso ha testimoniato un finanziere in servizio a Vittorio Veneto all'epoca dei fatti, il quale ha affermato che nella casa (e sede dell'impresa) dell'imputato Luigi Villanova le Fiamme Gialle non trovarono le dichiarazioni per gli anni 2005, 2006 e 2007. La difesa ha replicato parlando di «scarsa chiarezza» degli atti sui movimenti del conto corrente di Villanova, che unita alle «incertezze del testimone» l'ha portata a chiedere l'assoluzione. Per i fatti del 2005 la prescrizione sarebbe dietro l'angolo. Sentenza il 7 novembre. IL CASO Sconcertante disguido ieri a Colle Umberto Il funerale finisce: la tomba non c’è Nessuno prepara la fossa. I familiari della defunta allibiti: «Non possiamo accettare le scuse del sindaco» Gerda De Nardi COLLE UMBERTO Colpo di scena ieri pomeriggio alla fine del rito funebre celebrato nella chiesa di Colle Umberto. Gli incaricati delle pompe funebri si avvicinano al figlio dell'anziana deceduta e gli sussurrano all'orecchio: «C'è un problema, manca la fossa per la sepoltura di sua madre». Per un disguido la ditta appaltatrice dei servizi cimiteriali non ha provveduto all'escavazione e alla preparazione del luogo in cui la bara avrebbe dovuto trovare collocazione. Un disguido che ha fatto rattristare e arrabbiare il figlio Demetrio e la sua famiglia che si sono visti la loro congiunta, Clorinda Zanchetta, essere deposta per la notte nella cella mortuaria del cimitero. Il sindaco, subito contatta- to, ha presentato le sue scuse dicendo che la colpa è di chi ha appaltato i lavori da effettuare in cimitero. La ditta appaltatrice sostiene di non aver mai ricevuto il fax di richiesta dell'escavazione. «È una vergogna - spiegano il figlio e la nuora della signora Clorinda - Quando abbiamo appreso la notizia siamo rimasti allibiti. Le scuse del sindaco non possiamo accettarle perché il fatto è estremamente grave. Gli operatori della pompe funebri erano convinti che tutto fosse a posto, come succede abitualmente, avendo effettuato i passaggi di loro competenza. Tutti, parenti e conoscenti, sono rimasti meravigliati. Una cosa del genere non doveva succedere, per il rispetto nei confronti della nostra cara defunta che meritava una degna sepoltura». Il celebrante ha ugualmente accompagnato la salma in cimitero, insieme ai fedeli, ha impartito la benedizione, dopo di che la bara è stata collocata temporaneamente nel luogo preposto. Un incaricato della ditta di servizi cimiteriali è giunto sul posto, ma arrivando nel tardo pomeriggio ha costatato che non c'era il tempo necessario per portare a Colle Umberto l'escavatore e provvedere alla realizzazione della fossa. Così questa mattina alle 8.30 gli operai saranno al lavoro nel cimitero del capoluogo, dopo di che i congiunti della novantottenne Clorinda potranno assistere alla sepoltura. ALLARME IN VIA PERUCCHINA Anziana morta in bagno: la trova un amico VITTORIO VENETO - (F.Fi.) Al mattino presto aveva alzato le tapparelle come sempre, i vicini non avevano notato nulla di strano, ma nella tarda mattinata di ieri è stata trovata morta. Claudia Filippi, 80 anni ben portati, residente in un piccolo appartamento di una palazzina in via Perucchina 16 è stata vittima con ogni probabilità di collasso cardiocircolatorio. I vigili del fuoco sono stati allertati da un anziano amico che era andato a casa sua poiché non rispondeva al telefono da qualche ora e nemmeno dall'interno dell'appartamento giungeva alcuna risposta ai richiami insistenti. Anche la porta era chiusa dall'interno. Con l'autoscala i vigili e i soccorritori IL PROCESSO Marocchino condannato per stupro «Mia suocera era consenziente» Roberto Ortolan VITTORIO VENETO È vicina l’ora della verità in appello per il marocchino Nourredine K., di 23 anni, di Vittorio Veneto che sta scontando 5 anni di reclusione in carcere a Pordenone perché, secondo la ricostruzione della Procura, avrebbe costretto la suocera ad avere un rapporto sessuale completo. Nei prossimi giorni i giudici discuteranno il ricorso con il quale l’avvocato difensore Guido Galletti chiede di cancellare la condanna inflitta al cliente. Il motivo? Secondo la difesa il rapporto sessuale ci fu, ma non la violenza. La suocera era consenziente. Una tesi che il giudice di primo grado, nonostante a confermarla fosse stata la stessa moglie del 23enne nonché figlia della vittima dello stupro, ha ritenuto infonda- sono entrati da una finestra al secondo piano, e il sospetto che potesse essersi sentita male ha avuto conferma: l'anziana era riversa in bagno. Inutile ogni tentativo di soccorso dei sanitari. Per la poveretta che viveva sola ormai non c'era più niente da fare e il medico legale non ha potuto far altro che constatare il decesso. CONDANNA 5 anni a un 23enne marocchino ta. «Sono convinto che i magistrati d’appello - ha chiarito l’avvocato Galletti - riformeranno la condanna. Troppo evidenti le contraddizioni emerse dalla ricostruzione degli inquirenti». Il giudice di Treviso, nonostante lo sconto del processo con rito abbreviato, ritenne provato lo stupro e condannò il 23enne, che venne però assolto dall’accusa di rapina. Secondo gli inquirenti il 23enne avrebbe stuprato la madre della moglie, vittoriesi da generazioni, e nonna dei suoi due figli. «Si tratta di un caso angosciante, con aspetti che vanno oltre quello strettamente giudiziario. Abbiamo messo in evidenza - aveva spiegato l’avvocato Galletti una serie di contraddizioni nella denuncia della suocera che nel processo di primo grado non sono state chiarite». Il rapporto sessuale con la LA DIFESA II ricorso in appello «Non ci fu violenza» suocera venne ammesso dallo stesso imputato che però negò la violenza. Secondo l’accusa il giovane avrebbe minacciato con un coltello la suocera, costringendola a subire un rapporto sessuale completo. Una volta soddisfatte le proprie voglie, per cancellare le prove, avrebbe dato alle fiamme il letto nel quale si era consumato il rapporto. Scoperto dal suocero avrebbe perso la testa e, per l’accusa, lo avrebbe spintonato ferendosi a una mano. Avrebbe poi sottratto le fedi nuziali ai suoceri e, andandosene, avrebbe sbattuto la porta. Una condotta agghiacciante che il 23enne ha sempre negato, trovando la piena solidarietà e comprensione della moglie che lo ha sempre difeso a spada tratta. Martedì 29 ottobre 2013 XXIII TV Oderzo L’ODISSEA di una 50enne opitergina per avere in comodato d’uso la casa che il padre le aveva assegnato firmando un documento PORTOBUFFOLÈ Oggi l’addio a Maria Pessot l’impiegata investita in bici PORTOBUFFOLÈ - (an.fr.) Si celebra oggi alle 15.30 il funerale di Maria Pessot, 51 anni, (nela foto) investita, venerdì scorso, mentre stata era in sella alla sua bicicletta. A stento il duomo di San Marco riuscirà ad accogliere tutti coloro che vorranno dare il loro ultimo saluto alla donna, molto conosciuta in paese e nei dintorni, moglie del panettiere Roberto Poles. Era una persona discreta, dedicava tutto il suo tempo alla famiglia e al lavoro, era impiegata in uno studio di commercialisti di Gaiarine. La domenica mattina aiutava il marito nella panetteria di famiglia, era lei a stare dietro al banco, perciò la conoscevano in molti. Iscritta all'Aido, Maria Pessot ha donato le cornee. IL CASO Accusata di falso dai fratelli: è autentica la firma del padre Eredità contesa: lotta tra esperti Il tribunale sconfessa la sentenza della giustizia civile che aveva pignorato la casa a una 50enne Roberto Ortolan ODERZO Una 50enne che vive nell’Opitergino ha la casa pignorata in virtù di una sentenza del giudice civile secondo il quale avrebbe falsificato la firma del padre che le assegnava la casa in comodato d’uso. Inutili i testimoni che affermavano d’aver visto il padre della donna firmare quel documento: per il perito la firma non era del padre e pertanto quella casa doveva diventare un bene che andava diviso tra gli eredi. Ma ciò che la giustizia civile aveva ritenuto schiacciante è stato ribaltato completamente da quella penale fatta intervenire dai fratelli della donna che l’avevano accusata di falso. Anche il giudice penale Leonardo Bianco ha disposto una perizia super partes, visto che c’erano pareri discordanti su chi avesse firmato quel "comodato d’uso". E il risultato è stato diametralmente opposto a quello emerso nella causa civile. L’esperto calligrafo Sonia Bellato, senza ombra di dubbio e dopo aver messo a confronto numerosi scritti, ha detto che la firma sul "comodato d’uso della casa" era quella del padre della donna. Una conclusione che avvalora decine di testimonianze. Il dramma? La 50enne, che sta affrontando una situazione familiare complessa, vive in una casa pignorata in attesa del processo civile d’appello, che dovrebbe essere celebrato a dicembre: «Ma chiederò di anticiparlo», ha chiarito l’avvocato Barbara Mariano che assiste la donna nel procedimento civile. Ieri la donna, una 50enne che risiede con la figlia nell’Opitergino, è sfilata davanti al giudice Bianco, assistita dall’avvocato Andrea Zambon. La difesa aveva già prodotto una perizia che sconfessava quella dell’esperto del giudice civile. Per questo il giudice Bianco aveva scelto un proprio esperto per esaminare la firma sul documento con il quale il padre aveva assegnato la casa di Oderzo alla figlia. Il colpo di scena è arrivato clamoroso, con tanto di prove scientifiche. Nessun falso - ha chiarito in aula l’esperto super partes - la firma è quella del padre. Una dichiarazione che dovrebbe far sciogliere come neve al sole il procedimento penale e ribaltare, se la nuova prova verrà ammessa, quello civile. PER DIFFAMAZIONE Processo a Forza, il giudice risente i testi ODERZO - (Ro) Il giudice Daniela Ronzani ha sciolto la riserva: per pronunciare la sentenza le serve risentire due testimoni, uno per ciascuna delle parti in causa. È ormai imminente quindi la conclusione il procedimento penale avviato dalla commerciante opitergina Luisa Rossetto, assistita dall'avvocato Piergiorgio Sovernigo, contro l'avvocato Antonio Forza, al quale chiede 13mila euro di danni. Il motivo? «Mi ha diffamata», recita la denuncia della donna. La vicenda è legata al processo di primo grado alla mamma brasiliana 24enne Simone Moreira, che si trovava alla sbarra perché accusata d’aver gettato nel Monticano, il 2 settembre 2009 facendola annegare, la figlia Giuliana Favaro di 2 anni e mezzo (il L’AVVOCATO di Moreira Antonio Forza processo corre verso la Cassazione, dopo che in appello la donna è stata condannata per omicidio colposo, ritenendo non provato quello volontario). L'avvocato Forza difendeva la mamma brasiliana, mentre Luisa Rossetto era un testimone della Procura. Dopo la deposizione della commerciante, il 5 ottobre 2010, l’avvocato Forza rilasciò alcune dichiarazioni ai microfoni dei giornalisti: «Non fatemi dire quello che penso di qualcuno - disse che va a insufflare i testimoni, di cui ho la prova peraltro». Riconoscendosi quale destinataria di quelle parole, Luisa Rossetto si sentì diffamata e ha denunciato il legale, che è assistito dal collega Polo De Girolami, chiedendogli i danni. SOTTO ACCUSA Negoziante chiede 13mila euro di danni IL PRESIDENTE DI FORO’ LuminariediNatale appello ai commercianti: «Uniamoleforze» ODERZO - (an.fr.) Luminarie di Natale, parte l'appello di Forò: commercianti aderite tutti all'iniziativa, versando un piccolo contributo. «Rivolgiamo un appello a tutti i responsabili delle attività commerciali affinchè anche quest'anno, insieme, si riesca ad abbellire la nostra città nel periodo delle feste. Quest'appello sarà diffuso, attraverso una comunicazione, anche dal sindaco». Da alcuni anni a questa parte è Forò, l'associazione dei commercianti del centro storico, a farsi carico di organizzare le luminarie natalizie. «Il Comune - spiega il presidente Carrer - contribuirà con una somma che non sarà tuttavia sufficiente a coprire tutte le vie del centro. Ecco dunque perchè rivolgiamo l'appello». Maggiore è il numero di partecipanti minore è la quota di adesione di ciascuno. Viceversa se ad aderire non sono tutti, è logico che chi paga sostiene il costo anche di coloro che non versano la quota, pur beneficiando dell'allestimento delle luminarie. Ma l'asso- ciazione Forò vuol andar oltre il mero aspetto economico: l'intento è quello di creare coesione e condivisione fra le tante attività commerciali che arricchiscono il centro storico opitergino, insistendo una volta di più su quel centro commerciale naturale che da secoli la città opitergina incarna. Nel contempo Forò annunica che anche quest'anno verrà realizzata la pista del ghiaccio in piazza Castello. «Una manifestazione - puntualizza Carrer - partita per la prima volta lo scorso Natale, che ha riscosso un grandissimo successo, soprattutto tra i giovani e i giovanissimi». La pista sarà aperta il 15 novembre. «Abbellita e rinnovata - specifica Carrer - vi rimarrà fino al 6 gennaio. Verrà concessa la gratuità dell'utilizzo della pista a favore degli studenti frequentanti le scuole secondarie di primo grado di Oderzo (pubbliche e paritarie) per una mattina a settimana, in orario scolastico, secondo una programmazione che verrà definita con gli istituti stessi». In esclusiva per tutti gli esercizi commerciali associati Forò verranno messi a disposizione dei biglietti di ingresso a prezzo agevolato per i clienti. XXIV TV PontediPiaveMottaCessalto MOTTA - (g.r.) Daino girovago ieri verso mezzogiorno nell'area di San Giovanni. Poteva andar molto peggio a un giovane esemplare di daino maschio, evidentemente allontanatosi troppo dalle sue solite zone di competenza. Fatto sta che l'animale, robusto e molto veloce, è stato avvistato dapprima nel pordenonese, in zona Frattina di Pravisdomini, poi nell’area di Meduna e infine a Motta. Sulle sue tracce carabinieri, agricoltori e Polizia provinciale. Sin da subito si era capito che era iniziata la ricerca di qualche animale, ma non era il solito toro imbizzarrito. Molti infatti avevano segnalato un cervo: si trattata invece di un esemplare di daino particolarmente veloce e MOTTA Daino impaurito fugge in strada: catturato a San Giovanni LE RICERCHE L’animale avvistato in diverse zone e poi bloccato Martedì 29 ottobre 2013 impaurito, tanto che alcuni automobilisti lo hanno visto attraversare la strada in zona Frattina. L'animale è stato notato, poco dopo mezzogiorno a San Giovanni. Qui, dunque, si sono concentrate le forze dell’ordine. Verso le 14 si è riusciti a bloccarlo senza utilizzare metodi invasivi. L'animale è in buone condizioni. Ieri grazie al tamtam via Facebook da parte dei residenti della zona, la ricerca è stata facilitata di molto, essendo le informazioni date diretta. E alcuni hanno fotografato l'esemplare e postato le immagini nel social network, facilitando anche in questo modo la ricerca, soprattutto a beneficio dell'animale stesso, che non ha subito alcun danno. PONTE In giardino in mutande per far colpo sulla donna, insulti e minacce: rinviato a giudizio Pedina la vicina di casa: stalker47enneneiguai Roberto Ortolan PONTE DI PIAVE Si invaghisce, non corrisposto della vicina di casa, e le trasforma l’esistenza in un inferno, tempestandola di attenzioni indesiderate che la costringono a denunciarlo per stalking. È questa, in estrema sintesi, la storia che ha innescato il procedimento penale nel quale il 47enne Mauro Comito, di Ponte di Piave, è sfilato davanti al giudice Leonardo Bianco per rispondere dell’ipotesi d’accusa di aver molestato ripetutamente la vicina di casa M.Z. tanto da farla vivere, secondo la ricostruzione dell’accusa sostenuta dal pm Claudio De Bortoli, in uno stato di ansia permanente. Una vicenda comunque controversa che, anche per la Procura, presenta degli aspetti che meritano d’essere approfonditi e sui quali punterà l’avvocato difensore Roberto Carmine Rechichi per cercare di scagionare il proprio cliente. La corte assillante, secondo gli inquirenti sulla base della denuncia della donna, sarebbe iniziata a febbraio 2012 e solo 11 mesi più tardi, dopo le denunce delle parte offesa, si sareb- be fermata. In quegli undici mesi messi nel mirino dagli inquirenti, lo stalker pontepiavense avrebbe commesso più di una condotta fuorilegge. In particolare avrebbe ripetutamente suonato al campanello di casa della vicina per tempestarla di attenzioni inizialmente da innamorato ma che poi, quando la donna gli spezzò il cuore, di trasformarono in minacce e DENUNCIATO Un 47enne di Ponte di Piave denunciato dalla vicina di casa insulti. In altre occasioni l’imputato avrebbe seguito e pedinato con la propria auto la vicina di casa. Non solo. Sarebbe anche uscito in giardino in mutande e esibendo la propria virilità, per l’accu- MOTTA Ladri in cimitero: furto di rame dalle tombe MOTTA DI LIVENZA (g.r.) Furto di rame al cimitero monumentale di Motta. Ignoti sono entrati nell'area nuova, durante le ore notturne, probabilmente tra domenica e lunedì, e avrebbero fatto incetta di parecchi metri quadri di materiale, sottra- endolo dal tetto di alcune tombe gentilizie attualmente di proprietà del comune. L'allarme è stato dato da alcuni residenti che si erano recati in cimitero per portare qualche fiore ai propri cari. La questione è stata segnalata al custode e agli addetti De Bianchi carrozzeria Carrozzeria tel. 0422 853134 Via Postumia, 105 Ponte di Piave email: [email protected] sa, per far colpo o per terrorizzare la vicina di casa e, in un’altra occasione ancora, avrebbe colpito con una mazza di legno il caminetto della vicina, prendendolo infine a secchiate d’acqua. ai lavori. Il valore del furto a quanto pare ammonterebbe a qualche migliaio di euro. Già erano stati registrati in passato piccoli furti specie nelle auto parcheggiate, ma mai di questa entità. L'episodio è particolarmente deprecabile essendo i malviventi entrati in azione nella settimana dedicata al ricordo dei defunti: saranno centinaia le persone che frequenteranno, in questi giorni il cimitero. CESSALTO Protesta per gli investimenti a Pordenone Dall’Europeo alla Martex: la rabbia dei lavoratori Gianandrea Rorato CESSALTO Il picchetto di protesta si sposta questa mattina a Prata di Pordenone davanti alla ditta Martex, società controllata dalla proprietà del Mobilificio Europeo. I lavoratori del mobilificio Europeo porteranno qui la propria rabbia. La mobilitazione spontanea nasce dall’assemblea dei lavoratori dello scorso venerdì dopo la notizia diffusasi sui futuri investimementi dell’Europeo: «La proprietà apre un'altra azienda nel pordenonese senza riassumere nessuno di noi». Cristian Dalla Pozza (Fillea Cgil) spiega: «I lavoratori hanno convenuto di protestare anche davanti alla sede della Martex per far sentire il loro disappunto. Al momento purtroppo non ci sono altre novità; stiamo partecipando a diverse riunioni, ma in queste ore la situazione non ha visto sviluppi concreti». La situazione, con il passare dei giorni, è sempre più difficile, visto che, a quanto segnalano gli stessi lavoratori dell’Europeo, non sarà riassunto nessuno dei 221 dipendenti del mobilificio con sedi a Cessalto, Motta e appunto Prata. Tutti sono in regime di cassa integrazione straordinaria dal 18 luglio scorso. I termini per la presentazione del piano industriale da parte della proprietà, richiesta con il concordato preventivo in bianco, scadono il 18 novembre. Nessun acquirente si è fatto avanti per rilevare l'azienda e l'intera produzione o parte di essa. Nel frattempo i lavoratori stanno inviando curriculum per eventuali riassunzioni in altre aziende: «Ma con i chiari di luna di questo periodo - spiegano - trovare a breve un'altra occupazione sembra un'impresa ardua». Martedì 29 ottobre 2013 TV XXV TREVISO SPORT VOLLEY CHAMPIONS LEAGUE La Prosecco Doc Imoco sogna il bis stasera nel varesino Carli guida l’assalto del Conegliano Luca Anzanello CONEGLIANO Non sarà una partita qualunque, soprattutto per Carli Lloyd. Vigilia ricca di adrenalina per il secondo impegno in Champions League della Prosecco Doc Imoco Volley Conegliano, che dopo avere battuto al quinto set il Galatasaray al Palaverde è attesa dal derby italiano di coppa contro le eterne rivali di Busto Arsizio. Unendo Yamamay Prosecco Doc Imoco è la partita che stasera alle 20.30 a Busto (diretta RadioConegliano e laola1.tv) farà rivivere in un'atmosfera nuova le emozioni della semifinale scudetto di aprile e maggio. In gara 1 le «farfalle» varesine si imposero, ma alla bella del 1˚ maggio Conegliano sbancò il PalaYamamay facendo impazzire di gioia il popolo gialloblù. Questa sera in palio ci sono 3 punti per il cammino verso la qualificazione nel girone E. La partita vedrà i riflettori puntati su tutte le giocatrici ma in particolare una: Carli Lloyd. La regista del «triplete» di Busto nel 2012 veste ora la maglia dell'Imoco dopo essersi ripresa da un delicato infortunio, lo stesso che la fermò per buona parte della scorsa stagione, iniziata con i colori biancorossi di Busto. In molti si sono chiesti quale accoglienza riceverà Carli dal suo ex pubblico questa sera. C'è chi teme un'accoglienza non proprio amichevole, ma sui social network si stanno facendo largo altre idee: dalla «totale indifferenza» espressa attraverso il silenzio fino agli applausi. E dalla società potrebbe arrivare anche un mazzo di fiori. Lloyd, che si sta integrando sempre meglio negli schemi di coach Gaspari, la vede così: «Penso che ci L’americana: «Sarà eccitante tornare al PalaYamamay e magari vincere» PRIMO DERBY «Sarà una gara tosta e dura Farfalle ok in attacco e difesa» Lloyd e Marcon le ex Calloni è nata a Busto Due ex di lusso e una nativa. Torna a Busto la palleggiatrice USA Carli Lloyd che con le bustocche ha vinto scudetto, coppa italia, supercoppa e coppa cev, prima di un grave infortunio. Altra ex, ma nelle fila bustocche, la coneglianese Francesca "Cisky" Marcon, mentre la capitana delle Pantere, Raffa Calloni è nata proprio a Busto Arsizio. REGISTA Carli Lloyd ex Busto serve una veloce alla capitana Calloni sarà un'atmosfera eccitante. Il nostro girone di Champions League è molto tosto, ogni gara è incertissima e anche oggi sarà così. Immagino che ci sarà un sacco di passione e di tifo al palazzetto. Mi aspetto una bella serata di volley. Partite come questa sono bellissime da giocare, quindi non vedo l'ora di cominciare. Spero di provare sensazioni simili a quelle che ho avuto negli ultimi due anni anche se adesso sarò un'avversaria di Busto». La regista californiana è sicura che «la gara sarà durissima, ma noi stiamo bene. So che la Yamamay ha un buon attacco e fa funzionare bene la difesa. Certamente sarà una delle protagoniste della stagione anche se ha cambiato molte giocatrici». La partita sarà arbitrata dallo sloveno Seifried e dall'olandese Nederhoed. Alle 14 partirà dal parcheggio Interspar di Conegliano il pullman per Busto Arsizio dei Non Plus Ultras. Informazioni ai numeri 389 8321644 e 338 - 1273581. CAMPIONATO De Gennaro: «Novara? Un altro passo avanti» CONEGLIANO - (la) Una prova di forza con un'ottima gestione del roster. Questa è stata la vittoria dell'Imoco Volley domenica a Novara: una partita che ha reso un pò meno allegro il ritorno in A1 delle piemontesi allo Sporting Palace ma che ha riconfermato l'ottimo avvio di stagione delle «pantere», ancora imbattute. Nelle prime due giornate di campionato l'Imoco ha concesso alle avversarie solo 104 punti (56 Frosinone, appena 48 Novara). Un dato da evidenziare se si pensa che il Galatasaray in coppa ne ha fatti 112 in una sola partita. Domenica coach Marco Gaspari si è concesso il lusso di non impiegare Valentina Fiorin, top scorer con le turche, e di fare giocare solo un set a Jenny Barazza, decisiva in coppa. Diverse pantere, dunque, scenderanno in campo stasera per la Champions League relativamente riposate, fermo restando che per l'Imoco si tratta della quarta partita in dieci giorni. Monica De Gennaro, nuovo libero di Conegliano, analizza così la vittoria a Novara: «Abbiamo approcciato la gara nel migliore dei modi. Sapevamo di aver di fronte delle avversarie che volevano dimostrare di potere essere ostiche visto che giocavano la loro prima partita in casa. Noi però siamo state brave soprattutto al servizio, riuscendo a limitare il loro cambio palla. Ci godiamo per qualche ora questa vittoria, poi penseremo alla partita di coppa che sarà dura». Le prime settimane in maglia gialloblù, per De Gennaro, sono positive al 100%: «Abbiamo già creato un gruppo fantastico. Mi sto trovando benissimo sia con le compagne che con lo staff». REGIONALI, PROVINCIALI E GIOVANILI Tutti i risultati del week end Coppa Treviso, quarti e semifinali TREVISO - (as) Risultati e notizie del volley provinciale. COPPA VENETO Si giocano in turno infrasettimanale le gare valide per i sedicesimi di finale del torneo regionale femminile e per gli ottavi del maschile. Il programma per le trevigiane qualificate. Femminile: Susegana-Kallima (venerdì alle 19), Preganziol-Legnaro (giovedì alle 20.30), Therm. is Paese-Terraglio (mercoledì alle 20.30). Maschile: Therm.is Paese-Team Venezia (domani 20.30), Volley Treviso-Kuadrifoglio (domani 20.15). COPPA TREVISO MASCHILE - Girone unico: San Biagio-Bessica 1-3, V. Group-Aurora Boys 3-0, Banca Marca-Susegana 3-2. Classifica: Bessica 15, Volley Group 10, Banca della Marca 8, Susegana 7, San Biagio 3, Aurora 2. Semifinali, la griglia: Bessica-Susegana e Volley Group-Banca della Marca. FEMMINILE - Girone A: Grifone-Silea 3-0, Carbonera-Salgareda Ponte 1-3, Campocroce-Codognè 0-3. Classifica: Salgareda Ponte 14, Codognè 13, Carbonera 9, Grifone 6, Silea 3, Campocroce 0. Girone B: Riese-San Bartolomeo 3-1, Don Bosco B-Samarcanda Resanese 0-3, Zerosport-Mogliano 3-1. Classifica: Tosatto Zero Branco 15, Mogliano 12, Riese e Samarcanda 6, San Bartolomeo 5, Don Bosco B 1. Girone C: Don Bosco A-Green Volley 1-3, Pederobba-Samarcanda Resanese 0-3, CastionBiadenese 3-0. Classifica: Samarcanda 12, Green Volley 11, Castion 10, Biadenese 7, Don Bosco A 4, Pederobba 1. Quarti di finale, la griglia: Tosatto Zerosport-Car- bonera, Salgareda Ponte-Castion, Samarcanda Resanese I-Green Volley, Codognè-Mogliano. COPPA TREVISO FEMMINILE-3^ DIVISIONE Girone A: Giorgione-Biadenese 3-1, Don Bosco A-Valcavasia 3-0. Girone B: Ucs Aziendali Valdobbiadene-Vallata 0-3, Pederobba-Miane 0-3. Girone C: Paese-Arcade Giavera 3-1. Girone D: V. Treviso-Energym 0-3, Temis Vtv-Nuova Opitergina 0-3. UNDER 19 MASCHILE INTERPROVINCIALE Risultati: Spes Bl-San Donà 0-3, Olympo-Giorgione 3-2, Motta-Came Casier 3-0 Vittorio VenetoBelluno 0-3, Portogruaro-Kastel Conegliano 3-0. Classifica: Treviso, Belluno e Motta 12, San Donà 9, Giorgione 7, Portogruaro 6, Olympo 5, Casier 3, Spes, Vittorio Veneto, Kastel 0. UNDER 18 FEMMINILE Girone A: Fontane-Mareno 3-1, Salgareda PonteAurora 3-0, Spresiano-Meduna 0-3. Classifica: Parisi Fontane 11, Mareno, Meduna 10, Salgareda Ponte 8, Spresiano, Aurora 3, Cessalto 0. Girone B: Up Costa-Susegana 3-1, Volley PiaveNervesa 3-0, San Marco-Spes 2-3. Classifica: Piave 11, Spes e Aurora 9, San Marco 6, Susegana 5, Up Costa 3, Nervesa 2. Girone C: Albatros-Veneto Banca Montebelluna 3-0, Riese-Istrana 1-3, Ezzelina-Asolo 3-0, Giorgione-Termo.Scattolin Zero 3-0. Classifica: Giorgione 15, Istrana 11, Ezzelina, Zero e Albatros 9, Riese 4, Veneto Banca 3, Asolo 0. Girone D: Postioma-Silea 0-3, Olympo Verde-Colori del volley 0-3, San Bartolomeo-Mogliano 0-3, Preganziol-Volley Marca Paese 3-1. Classifica: Preganziol 13, Colori del Volley 12, Mogliano 11, Paese 8, San Bartolomeo, Silea 6, Olympo Verde 3, Postioma 1. UNDER 17 MASCHILE INTERPROVINCIALE Risultati: Giorgione-Susegana 3-0, Treviso-Conegliano 3-0, Villorba-Casier 0-3, La Piave-Aurora Boys 3-0, Volley Group-Belluno 0-3, San DonàSpes Belluno 3-0, Sant'Alberto-San Biagio 2-3. Classifica: Treviso, San Donà e Belluno 12, Casier e La Piave 9, Giorgione 6, Sant'Alberto e Villorba 4, Aurora, San Biagio e Volley Group 3, Spes Belluno e Susegana 2, Kastel Conegliano 0. SCUOLA E VOLLEY: CORSO MAESTRE ELEMENTARI E’ partito il corso per maestre elementari per promuovere la pallavolo e il minivolley nelle scuole della provincia. Il primo incontro si è tenuto ieri a Casale sul Sile, altre seguiranno a Castelfranco, Villorba, Vittorio e Salgareda, e coinvolgeranno 68 maestre elementari. Già pronte le cartelline con le unità didattiche sui temi: volley e geografia, volley e inglese, volley e italiano, volley e storia, volley e scienze, volley e matematica, volley ed educazione alla cittadinanza preparate dalla Commisione promozione e minivolley composta da Jacqueline Venturini e Laura Napoli (nella foto con il vice presidente Fipav Treviso, Laura Carestiato). RIUNIONI SOCIETÀ Stasera, alle 20.30, a Bessica di Loria nella sala parrocchiale si svolgerà una riunione riservata alle società di volley della zona. XXVI TV Sport Martedì 29 ottobre 2013 CALCIO SERIE D Borsato analizza il pareggio del Giorgione in Trentino «A Mezzocorona un’occasione persa» Stefano Bosa CASTELFRANCO DIFENBSORE Luca Borsato (a sinistra) contro Furlan MONTEBELLUNA Rigo: «Castigati ancora nel momento migliore» MONTEBELLUNA - Dopo cinque risultati utili di fila il Montebelluna incespica sull'ostacolo Sanvitese, che ha sfruttato al meglio le amnesie difensive dei biancocelesti. Eppure sembrava che, dopo l'iniziale svantaggio, anche questa volta la squadra di Pasa avrebbe potuto farcela. «Ci tenevamo a vincere, dopo aver preso un gol stupido siamo stati bravi a pareggiare, poi abbiamo cercato di attaccare ancora - sottolinea il portiere Nicola Rigo purtroppo abbiamo preso il gol del 2-1 nel nostro momento migliore. Ci abbiamo provato ancora, però ci siamo scoperti ed è arrivata anche la terza rete avversaria». Raggiunto l'1-1 non sarebbe stato meglio giocare con più accortezza invece di cercare subito un altro gol? «Secondo me abbiamo fatto bene ad attaccare, c'era entusiasmo per aver ottenuto il pareggio e volevamo sfruttare il momento positivo. A mio avviso rispetto ad altre partite siamo stati anche un pò sfortunati». Con questa sconfitta tornate con i piedi per terra? «Di sicuro non ci eravamo montati la testa per la serie positiva che avevamo ottenuto, sappiamo bene che ci dobbiamo salvare. Logicamente più punti facciamo meglio è, tuttavia non abbiamo mai perso di vista l'obiettivo principale». Domenica sarete ad Este. «È un'ottima squadra, noi però vogliamo come sempre fare punti. Non sarà facile ma ci proveremo». Sei tornato tra i pali dopo due domeniche. Con Baù non c'è nessun problema? «Assolutamente no, non sento la rivalità con lui anche perché siamo cresciuti assieme e ci conosciamo da tanto tempo. Poi è ovvio che domenica io speri di giocare, ma è l'allenatore a valutare chi dei due si sia allenato meglio in settimana». Giulio Mondin «Manca la vittoria!». Nel Giorgione reduce dal pareggio di Mezzocorona il sentimento è di quelli a metà tra la soddisfazione per aver fornito un'ottima prestazione e la delusione per non essere riusciti a centrare il risultato pieno. Luca Borsato, giovane difensore di Vedelago, è stato tra i migliori in Trentino e dopo un periodo di panchina è riuscito a riconquistarsi il posto. «Domenica a Mezzocorona abbiamo disputato una buonissima partita - spiega - nel primo tempo abbiamo avuto diverse occasioni e anche nella ripresa ne abbiamo avute più di loro ma purtroppo non è andata bene. Abbiamo perso due punti, e soprattutto abbiamo rinviato l'appuntamento con la vittoria che manca da qualche domenica». Due pareggi nelle ultime due e il Giorgione rallenta. Un calo di condizione? «No, la squadra è in crescita, purtroppo non sono arrivati i tre punti ma di positivo c'è che abbiamo giocato come volevamo e abbiamo imposto il nostro ritmo. Proseguendo così arriverà presto anche il successo». Domenica hai riconquistato il posto da titolare. «Quest'anno ci sono tanti giovani che possono giocare e in qualche partita sono rimasto in panchina. Domenica ho giocato come esterno alto e penso di aver fornito una buona prova. Spero sempre di giocare, da terzino o in qualsiasi altro ruolo, l'importante è giocare, poi con le regole dei giovani non sempre è facile avere il posto assicurato». È cambiato parecchio rispetto alla passata stagione, quando ti sei accorto che la squadra aveva cambiato passo? «Dall'inizio si è visto che questo era un bel gruppo, poi il mister ha portato qualche novità: riusciamo a giocare meglio la palla, speriamo di continuare con questo passo anche se siamo consapevoli che non sarà facile». Ora vi aspetta un "tour de force": Marano, il derby col Vittorio e poi il Pordenone. «Sicuramente Pordenone e Marano sono due squadre di livello superiore ma non partiamo sconfitti. Quest'anno siamo spesso riusciti a imporre il nostro gioco, giochiamo di più la palla e poi anche a livello di gruppo vedo che siamo molto uniti e vogliosi. Lo sappiamo che ci sono squadre più forti di noi ma il calcio ci insegna che nessun risultato è scontato, e allora non è detto che i punti che abbiamo perso con il Mezzocorona li possiamo recuperare domenica contro il Marano». Un pronostico? «Vinceremo uno a zero!». VITTORIO FALMEC Maiutto accetta il rovescio del "Bottecchia": «Tutta esperienza» «UnPordenone dimarziani» Massimiliano Marenco VITTORIO VENETO Messo in archivio il pesante ko di Pordenone, sia in termini di risultato finale che di perdite per infortuni o squalifiche, il calcio Vittorio Falemc SM Colle guarda avanti e si proietta al doppio impegno casalingo che attende Gaiotti & compagni nelle prossime due giornate contro Mezzocorona e Giorgione. Tornando alla gara del Bottecchia nelle fila rossoblù è stato senza dubbio Alessio Maiutto uno dei più positivi, nonostante sia dovuto uscire anzitempo per un infortunio. «Purtroppo è andata come volevamo solo un tempo, il primo, nel quale ci eravamo coperti bene limi- tando le loro bocche da fuoco. Nella ripresa una volta subito il primo gol e rimasti in dieci per l'errore di De Martin non siamo più stati in grado di contrastare la loro forza». In occasione della prima rete vi siete dimenticati di Buratto? «Zanardo dalla sinistra stava penetrando in area dove c'è stato il taglio di Bearzotti che mi ha costretto a fare la diagonale su di lui lasciando indisturbato Buratto appunto che ha avuto vita facile a tu per tu con Tonon». Sul finire della prima frazione avevi visto dentro la tua punizione che ha fatto gridare al gol? «È uscita di mezzo metro, peccato. Avevo dato un'occhiata ai miei compagni in area ma all'ultimo ho optato per il tiro diretto, soluzione che è nelle mie corde». In precedenza l'episodio che poi ti ha costretto a lasciare il campo. Ce lo racconti? «Sono andato in scivolata su Migliorini che involontariamente mi è caduto sopra con tutto il corpo. Risultato: lussazione alla spalla e un bel pestone all'addome. Una vera jella perchè è stato tutto fortuito». Giocare contro giocatori blasonati mette più paura o dà forti stimoli? «A mio giudizio dà tanta soddisfazione. Maccan, Cunico, Bonazzoli, solo per fare alcuni nomi, sono giocatori che fino a ieri giocavano in serie A o B e contro i quali c'è solo un enorme stimolo: quello di dare il doppio». PROMOZIONE Treviso: Lenzini lascia. Ecco il portiere Bozzato TREVISO - (gpzor) Il Treviso di Piovanelli vince la prima partita esterna in Promozione e risale al terzo posto. La squadra biancoceleste sta quindi disputando un buon campionato ma in queste ore i fari sono puntati sulla società dove il presidente Nisio Lenzini ha rassegnato le dimissioni per motivi personali. La decisione era nell'aria visti i malanni fisici dell'imprenditore trevigiano che nei giorni scorsi è stato ricoverato d'urgenza e sottoposto ad un delicato intervento chirurgico, peraltro riuscito, e che ora dovrà osservare oltre un mese di riposo assoluto. «È vero - dice il vice presidente Frandoli - ci aveva confidato che non stava bene e che avrebbe dovuto sottoporsi a un intervento, vista la lunga degenza ha preferito mettersi in disparte». Come vi comporterete? «In attesa della riunione del consiglio temporeggeremo perché vorremmo che la carica rimanesse sua. Io, Totera, Sartori e Casagrande raddoppieremo gli sforzi e poi quando si rimetterà vedremo». Le dimissioni del numero uno sembrano però irremovibili anche se ha anticipato che appena potrà tornerà al Tenni a tifare per i «suoi» ragazzi. PORTIERI - Dopo l'infortunio di Bortolin ci sono solo due estremi per altrettante squadre ecco allora che la società è a un passo da Ivan Bozzato, ex allievo di Piero Bortoletto. Il numero uno di Roncade, ha difeso la porta del Ponzano, del Liapiave e l'anno scorso del Nervesa. Ha 37 anni ma un fisico ancora integro e tanta voglia di tornare in porta. CONI Michele Miriade premiato con la "Stella di Bronzo" EX PRESIDENTE Nisio Lenzini PORTIERE Ivan Bozzato Il Coni ha assegnato a Michele Miriade la Stella di Bronzo al merito sportivo per l’anno 2012 «in riconoscimento delle benemerenze acquisite nell’attività dirigenziale - scrive il presidente nazionale Giovanni Malagò -. Con questa onorificenza l’organizzazione sportiva nazionale, oltre che attestare le capacità e i risultati conseguiti in tale attività, desidera anche esprimerti profonda riconoscenza per la generosa collaborazione e l’impegno dedicati allo sport in tanti anni di servizio». La consegna è avvenuta ieri sera nel corso dell’assemblea provinciale del calcio a Montebelluna. Sport Martedì 29 ottobre 2013 TV XXVII BASKET DNB Il regista della De’ Longhi indica nella circolazione della palla il bandolo della matassa Parente: «Missione compiuta» Federico Bettuzzi TREVISO «Oltre il lavoro, serve la pazienza». Lo dice Daniele Parente, play d'esperienza della Dé Longhi, che domenica ha saputo riscattarsi dopo un periodo opaco con il convincente successo ai danni della Coelsanus Varese che ha cancellato il brutto ricordo delle due brutte sconfitte precedenti. «La crescita di tutto il gruppo è solo questione di tempo e di amalgama - rivela il regista ex Livorno -. D'altronde, dopo due errori consecutivi, non si poteva far altro che trarre insegnamento dagli sbagli compiuti». A Montichiari e Costa Volpino, il terzo quarto vi era stato fatale. Con Varese invece non avete avuto cali dopo la ripresa. «Quello dell'approccio con il secondo tempo era uno dei nostri problemi. Ma solo a livello mentale, perché in realtà sapevamo benissimo cosa fare. Solo che non riuscivamo ad applicare quanto preparato in settimana. Stavolta siamo stati più sciolti, abbiamo eseguito gli schemi come previsto». La crescita si è vista anche nelle statistiche al tiro da fuori: «Varese è il nostro trampolino, ora non possiamo che crescere anche in difesa» PLAY MAKER Daniele Parente in azione contro la Robur et Fides 1/13 da 3 nel primo tempo, 8/9 nel secondo. «La questione balistica non esiste. In alcune serate sembra che ci sia un tappo sul canestro, in altre pare che ogni tentativo possa essere baciato dalla buona sorte. In realtà l'aspetto importante è un altro». Quale? «La circolazione di palla. Non bisogna mai fermare il pallone, né cadere nell'errore di affidarsi all'istinto. Si deve sempre cercare la soluzione migliore, con pazienza. Contro Varese ci siamo riusciti, anche quando il ferro sputava tiri ben costruiti. In altri frangenti ci saremmo disuniti, è normale demoralizzarsi e disunirsi quando si falliscono facili occasioni. Invece stavolta siamo rimasti concentrati su quel che dovevamo fare. Ed alla fine la nostra perseveranza è stata premiata». La bomba della staffa porta la tua firma ed è anche il tuo primo canestro su azione al PalaCicogna. «Era un tiro aperto, l'ho preso, è entrato. Mi ha fatto piacere sentire che il pubblico ha apprezzato. Ma anche se il mio tentativo non fosse andato a buon fine non sarebbe stato un dramma. Certo, aver rotto una sorta di tabù è sempre un fatto positivo». L'impressione comune è che la squadra tutta stia crescendo, dalla difesa, fatta di anticipi e recuperi, per poi passare in attacco, meglio se in velocità. «È anche una questione di forma fisica. Io stesso ho cominciato la stagione in ritardo a causa di un fastidioso infortunio che mi ha fatto saltare buona parte della preparazione. In pratica sto entrando in ritmo solo adesso ed un simile ritardo si nota, alle prime uscite. A poco a poco, partita dopo partita, non possiamo far altro che migliorare, tutti assieme. La gara contro Varese per noi deve rappresentare un punto di partenza». FIPIC A2 Splendida vittoria dei ragazzi di Cappellazzo trascinati da Demirovic e Stimac La Pdm sbanca subito Genova GENOVA - PDM TREVISO 61-66 GENOVA: Scagnoli 6, Serio 5, Caicedo C. 10, Sala, Fiorino, Carossino 19, Arena 4, Giarretti 13. All. Carbone. TREVISO: Casagrande 4, Santinon, Demirovic 25, Nadaletto 6, Stimac 21, Iannelli 6, Franchin, Dal Ben 4. All. Cappellazzo. ARBITRI: Bianchi di Livorno, Corso di Pisa. NOTE - Parziali: 19-16, 16-16, 12-13, 19-16. Tiri liberi: Treviso 6/15, Genova 10/14. 5 falli: Stimac (TV) al 37'. MANASSENO - La PDM Treviso, all’esordio stagionale nel campionato di A2 Fipic, centra il bersaglio a Genova. L’avversario mostra tutta l'irruenza e la voglia di fare tipica di una formazione giovane, e l’inizio è scoppiettante con azioni veloci da una parte e dall'altra. Genova sfrutta il buon tiro da fuori dei lunghi mentre Treviso sfugge al pressing asfissiante degli avversari presentandosi sotto canestro per facili realizzazioni. Le due formazioni si equivalgono ed il primo quarto si chiude con vantaggio ospite (19-16). Nel secondo quarto il copione non cambia tanto che il parziale finisce in perfetta parità (16-16). Nel terzo Genova piazza un parziale che li porta a stretto contatto con gli ospiti (23-22 per Treviso). Gli ultimi 10' si prefigurano come una battaglia. REGISTA Il croato Ante Stimac La PDM ribatte colpo su colpo. Genova non ci sta ed al 33' passa in vantaggio (52-51). La partita si scalda ma rimane sempre corretta. Al 37' sembra arrivare la svolta a favore dei locali con il 5˚ fallo di Stimac. Gli dà però il cambio Casagrande che recupera due palloni fondamentali su Scagnoli e Giarretti dando il là a due facili canestri in contropiede per Demirovic e Iannelli. La PDM si porta avanti di 3 lunghezze con 100". Genova sbaglia con Carossino, Demirovic prende il rimbalzo e subisce fallo. Dalla lunetta fa 1 su 2. Coach Carbone chiama time out ed ordina un tiro da 3 per Caicedo, la palla muore sul ferro e la PDM punisce i liguri col 66-61 finale. La testa va subito alla prossima partita, la prima in casa al Pala Santantonino con il nuovo orario d'inizio fissato alle 18, quando arriverà a Treviso l'HB Torino dell’ex Cardoso Pereira Risultati: Genova-Treviso 61-66, Lazio-Bergamo 36-49, Torino-Varese 48-39. Riposa: Parma. Classifica: Bergamo, Parma, Torino, Treviso, Genova 2*, Varese*, Lazio 0*. *una in più Prossimo turno (2-11): Bergamo-Parma, Treviso-Torino, Varese-Lazio. Riposa: Genova. SERIE B FEMMINILE L’Ipanema cade e manca l’aggancio in vetta TREVISO - (rp) Altre due sconfitte per le squadre di Marca impegnate nel girone interregionale di serie B femminile. La Montebellunese esce a testa alta ma con il referto giallo dal parquet del Thermal Abano Terme, cedendo negli ultimi minuti di un incontro sostanzialmente equilibrato. Una sconfitta che fa mancare l'aggancio al nutrito gruppo di testa che ad oggi vede cinque squadre appaiate a sei punti. In una classifica quindi molto corta, ecco che anche il Ponzano, inizia a sperare di risollevarsi. La squadra trevigiana cade malamente sul rettangolo della Mestrina ma mette in mostra alcuni passi in avanti in una stagione che si sapeva difficile. Nel fine settimana arriverà poi il match tra cenerentole in trasferta a Fogliano, una sfida verità per capire quale sarà il futuro del giovane gruppo ponzanese. RISULTATI 4.: Giants Marghera-Montereale Valcellina Pn 57-70, Thermal Abano-Montebellunese 53-47, Mestrina-Ponzano 64-35, Oma Trieste-P. Bolzano 57-45, BC Bolzano, Monfalcone 70-51, Aibi Fogliano-Libertas Ud nd. CLASSIFICA: P. Bolzano, Libertas Ud, BC Bolzano, Oma Trieste, Monfalcone 6; Thermal Abano, Montellunese, Montereale Valcellina Pn 4; Mestrina, Giants Marghera 2; Aibi Fogliano-Ponzano 0. PROSSIMO TURNO: Ponzano-Aibi Fogliano, Montereale Valcellina Pn-Montebellunese. TOP SCORER Lisa Cignarale (Ipanema Montebelluna) Promozione Ponte Piave ko in casa addio vetta TREVISO - (rp) - La quinta di andata si apre con l'inaspettata sconfitta casalinga della capolista Ponte di Piave che si inchina alla Fortitudo Vedelago nel più classico dei testa coda. Ne approfitta il Valbelluna che vincendo in casa contro il Ponzano sale in vetta solitario ad un girone che ora vede quattro squadre all'inseguimento con Rucker Vazzola corsara ad Agordo, il Nervesa che fa suo il match in casa del Carbonera mentre il Caerano non ha grossi problemi a piegare le resistenze del Povegliano. Momento no per quanto riguarda Motta di Livenza, ancora fermata in casa, stavolta dal Pieve di Soligo mentre si fa critica la stagione del Mogliano, giunto all'ennesima sconfitta, stavolta casalinga e contro un Godega che sembra lanciato verso un torneo ricco di soddisfazioni. Infine altro ko interno del Basket Lab Valdo, campo di conquista dell'Olimpia Giorgione che smuove così la classifica. RISULTATI 5. andata: Basket Lab Valdobbiadene-Olimpia GB 66-77, Caerano-Povegliano 63-42, Agordo-Rucker Vazzola 59-65, Mogliano-Godega 49-61, Valbelluna-Ponzano 61-45, Motta LivenzaPieve di Soligo 59-74, Ponte Piave-Fortitudo Vedelago 53-59, Carbonera-Nervesa 71-77. CLASSIFICA: Valbelluna 10; Ponte Piave, Nervesa, Rucker Vazzola 8; Godega, Caerano, Ponzano 6; Carbonera, Agordo, Pieve di Soligo, Basket Lab Valdobbiadene, Motta di Livenza 4; Povegliano, Fortitudo Vedelago, Olimpia GB 2; Mogliano 0. PROSSIMO TURNO: Fortitudo Vedelago-Caerano; Ponzano-Basket Lab Valdobbiadene; Olimpia GB-Motta Livenza; Godega-Agordo; Povegliano-Valbelluna; Nervesa-Ponte Piave; Pieve Soligo-Mogliano; Rucker Vazzola- Carbonera. XXVIII TV Sport Martedì 29 ottobre 2013 ATLETICA La finanziera di Musano farà parte della squadra Under 23 Giulia Viola azzurra agli europei di cross AZZURRA La Viola parteciperà agli europei di cross in breve CICLISMO Collodel prof con il Team Idea Matteo Collodel passa professionista con il Team Idea. Il ragazzo, classe 1988, dopo un'onorata carriera nelle giovanili nella Sanfiorese (da G5 ad allievo), junior al Vittorio, 4 anni alla Zalf, uno alla Trevigiani e l'ultimo alla Marchiol, corona il sogno di ogni ciclista. Festa grande tra Conegliano e Vittorio dove la famiglia risiede. Riese incorona le 7 sirenette Riese ha ospitato sabato la prefinale nazionale del concorso di bellezza "Miss Ciclismo", kermesse giunta alla 9. edizione e riservata alle ragazze che usano la bici anche a livello non agonistico. Ecco le sette sirenette per cui il sogno continuerà fino alla finale di dicembre: Martina Avanzi di Manerba del Garda (Bs), Elisa Da Canal di Belluno, Laura Piovani di Bologna, Giovanna Cavallari di Amelia (Tr), Laura Randon di Valdagno (Vi), Serena Mizzon di Castiglion delle Stiviere (Mn) e Silvia Lorenti di Spoleto (Pg). SCHERMA Cipressa terza a Salsomaggiore In occasione della prima prova nazionale giovani (under 20) di scherma, che si è svolta al PalaLiabel di Salsomaggiore, Erica Cipressa - allieva di Federica Berton nella palestra di Mogliano e neo tesserata con le Fiamme Oro -, ha conquistato il terzo posto, battuta in semifinale (10-15) da Francesca Palumbo che poi, in finale, ha ceduto (7-15) con Camilla Mancini. TREVIGNANO - Chiamala, se vuoi, convocazione. Non è esattamente così - la squadra azzurra per gli Europei di cross sarà ufficializzata solo a fine novembre - ma molto le somiglia. Giulia Alessandra Viola è stata inserita dal direttore tecnico azzurro, Massimo Magnani, nell'elenco di 17 atleti che, per risultati, affidabilità e condivisione della programmazione tecnico-agonistica, possono considerarsi già selezionati per la rassegna continentale di corsa campestre, che si terrà l'8 dicembre a Belgrado. La finanziera di Musano - già quinta in una corsa su strada, tutta saliscendi, nel Biellese, alle spalle anche delle azzurre Inglese e Roffino - farà parte, come già nel 2012, della squadra under 23. «Nonostan- te un piccolo contrattempo, dovuto ad un'influenza, la preparazione sta procedendo al meglio - spiega Giulia -. In questo periodo sto caricando molto. Il mio percorso di avvicinamento agli Europei passerà attraverso due cross di difficoltà crescente: prima Volpiano, il 10 novembre, poi una prova all'estero, in Francia o in Belgio». Sui prati serbi, la Viola farà la sua ultima apparizione giovanile prima del passaggio tra le seniores. Lo scorso anno, a Budapest, gli Europei di cross furono il viatico di una grande stagione e c'è la speranza che a Belgrado succeda la stessa cosa. «Nel cross sono destinata a soffrire, ma la specialità mi aiuta a migliorare dove sono più debole. Poi, da gennaio, con le indoor, sarà un'altra cosa». CONI Il dirigente è vicepresidente vicario della Fidal veneta Stella di Bronzo a Cestaro MONTEBELLUNA - Mezzo secolo nell'atletica. Prima come atleta, poi come dirigente e giudice di gara. Luciano Cestaro è stato insignito dal Coni della Stella di Bronzo al merito sportivo. Un riconoscimento che si aggiunge alla Quercia di 1˚ grado, assegnatagli nel 2000 dalla Fidal, e alla Benemerenza di 3˚ grado, massima onoreficenza del Gruppo Giudici di Gara, ricevuta nel 2003. Montebellunese, classe 1946, Cestaro è uno dei punti di riferimento dell'atletica CICLISMO A S. Vendemiano trevigiana. Attualmente è vicepresidente vicario del Comitato regionale della Fidal, oltre a continuare l'apprezzata attività di giudice di gara. Ma la sua carriera dirigenziale è iniziata nel 1970, quando, smessi i panni di atleta, diventò Fiduciario provinciale Fidal del Settore Propaganda. La prima tappa di un impegno senza sosta, ora suggellato dall'assegnazione della Stella di Bronzo al merito sportivo, comunicata dal presidente del Coni, Giovanni Malagò. GOLF All’Asolo DIRIGENTE Luciano Cestaro Master Bortolozzi oro nel triplo ai mondiali TREVISO - Un altro oro per Giorgio Bortolozzi ai Mondiali master di Porto Alegre (Brasile). Dopo essersi imposto nel salto in lungo, il settantaseienne trevigiano ha vinto anche la gara di salto triplo. L'atleta della Silca Ultralite è atterrato a 9.76, avvicinando, sia pur con il favore di un vento oltre i limiti (+2.5), il record italiano di categoria, da lui stesso detenuto (9.81 l'anno scorso a Comacchio). Come già era successo nel lungo, Bortolozzi non ha avuto rivali, basti pensare che solo lui e il russo Roytman, cui è andato l'argento, sono riusciti a superare i 9 metri. Grazie anche al doppio oro di Bortolozzi, la spedizione italiana in Brasile ha raggiunto i dieci titoli. E per Bortolozzi, classe 1937, è un trionfo personale: oltre mezzo secolo fa vestiva la sua prima maglia azzurra a livello assoluto, oggi - da master attempato continua ad essere protagonista sulle pedane di tutto il mondo. SPORT LIFE Grande spettacolo e sfottò nella partita della solidarietà Trionfano Piaser Zorzetto e Domany Daniela Marcuzzo nuova presidentessa SAN VENDEMIANO (ri.me) Successo doveva essere, successo è stato. La partita della solidarietà, quadrangolare di calcio a scopo benefico, ha registrato il pieno di pubblico che nonostante la giornata uggiosa (niente a che vedere però con la giornataccia del 2012, con pioggia battente e vento di bora) ha gremito gli spalti del campo sportivo di San Vendemiano. Tutti gli attesi protagonisti sono giunti a testimoniare il loro calore e il loro impegno alla nobile causa a favore di Gloria Barbaresco e delle Associazioni del Volontaria- ASOLO - Una giornata all’insegna delle grandi emozioni, punto su punto. Si è conclusa così la tappa asolana del Pool Golf Trophy by GLS. La gara singola, su 18 buche stableford per 3 categorie, ha visto dominare Massimo Piaser (Prima categoria), Bruna Zorzetto (Seconda) e Giancarlo Domany (Terza). Finale nazionale a fine 2013, i vincitori delle due categorie della finale saranno invitati alla finalissima in Spagna (primavera 2014), al PGA Catalunya Golf. RISULTATI - 1˚ Putting green: Loretta Da Re. Prima categoria: 1˚ netto Massimo Piaser (punti 37), 1˚ lordo Marco Cervellini (37), 2˚ netto Gian Nello Piccoli (34). Seconda cat.: 1˚ netto Bruna Zorzetto (39), 2˚ netto Paolo Coan (34). Terza cat.: 1˚ netto Giancarlo Domany (32), 2˚ netto Pietro Freschi (32). 1˚ Lady: Elena Trevisan (31). 1˚ Senior: Carlo Possamai (34). Driving contest maschile: Michele Zanaga. Femminile: Claudia Lazzarotto. Nearest to the pin in regulation: Stefano Verlino (2˚ rossa 2,86m). Nearest to the pin femminile: Loretta Da Re. Maschile: Stefano Nava. MONTEBELLUNA - (lbel) Per la prima volta una donna sarà al vertice dello Sport Life società sportiva per giovani con disabilità, tra le più importanti del Veneto e dell'Italia. Per motivi personali, dopo 6 anni, il presidente Guido Raimondi non si è ricandidato, rimane ancora per qualche per le consegne di rito. L’assemblea dei soci presenti a Casa Roncato ha eletto il nuovo direttivo. Presidente: Daniela Marcuzzo, vice Enrico Callegari, consiglieri Stefano Bressan, Luciano Brombal, Monica De Bortoli, Paolo Mazzobel, Maria Rattini, Elisabetta Sperotto e Lucia Verbano. Lo Sport Life, fin dal primo presidente Moreno Merlo, ha compiuto salti di qualità, mettendosi in evidenza in numerose discipline, su tutte quella del nuoto, dove i suoi atleti si sono messi in luce in campo europeo e mondiale, vedi Martina Villanova vincitrice di 7 medaglie d'oro ai recenti europei in Portogallo. to promossa da Johnny Fregonese e da Renzo Zanchetta. Star del pomeriggio il neo campione del mondo, Matej Mohoric in una giornata dalla lunga lista di personaggi che con le loro gesta hanno nobilitato il ciclismo e lo sport in generale. Tra finti infortuni, simulazioni in area di rigore, esibizione di inesistenti pettorali e beffarde prese per i fondelli (ma era questo il clima atteso) ha vinto, come lo scorso anno, la squadra dei professionisti a riposo. Il vero risultato: una discreta cifra raccolta per chi ne ha davvero bisogno. Martedì 29 ottobre 2013 TV TREVISO Grande Guerra, la memoria nel concorso "Articolo 9" TREVISO - (EF) La custodia della memoria storica e l'imminenza del centenario della Prima Guerra mondiale. Questo il tema della seconda edizione del Concorso Nazionale Articolo 9 della Costituzione, organizzato dal Ministero dell’Istruzione, dalla Fondazione Benetton, dal Ministe- MEMORIA Della prima guerra ro dei beni culturali e da Rai Educational per le scuole. Il successo ottenuto lo scorso anno, con 10.000 studenti iscritti, ha sengnato vittoria nel campo della collaborazione fra istituzioni pubbliche e private, intorno all'innovativo format di Fondazione Benetton Studi Ricerche. Il progetto ora riparte e si articolerà in varie fasi, a cominciare dall’organizzazione di una serie di incontri per gli studenti con alcuni dei maggiori storici ed esperti. I temi delle lezioni non intendono offrire una rivisitazio- XXIX ne della storia della Prima guerra mondiale, ma un percorso di riflessione sul significato del patrimonio culturale della memoria storica all’articolo 11 della Costituzione. La lezione inaugurale, con Francesco Paolo Casavola, giurista, già Presidente della Corte Costituzionale, si terrà il 30 ottobre a Roma nella Sala della Regina della Camera dei Deputati. Le iscrizioni sono aperte, direttamente online nel sito www.articolo9 dellacostituzione.it, fino al 15 novembre. CULTURA S & PETTACOLI Sta per uscire il nuovo romanzo del trevigiano Sgarboli thriller storico ambientato nella Serenissima del ’500 Giorgionedetective nel "rosso veneziano" Sara De Vido TREVISO V enezia nel ’500. Un incendio e una morte sospetta. Il pittore Giorgione, che tra amori proibiti e oppio vive un momento di euforia creativa, nei panni di investigatore. Un mistero che potrebbe cambiare il destino della Serenissima. Tra le calli veneziane nel Rinascimento è ambientato il nuovo romanzo dello scrittore trevigiano Guido Sgardoli, "Rosso veneziano" (Fanucci editore, Nero italiano, 10 euro), che uscirà in libreria il 31 ottobre (anteprima su e-book disponibile già da qualche giorno). «Un romanzo storico venato di nero», come lo definisce l'autore, dove spicca il colore rosso. Sgardoli, nome noto della letteratura per ragazzi - recente l'uscita di "Sandokan, la Tigre della Malesia" (serie i Classicini, EL edizioni) e "Tartaruga Express" (Einaudi ragazzi) ama sconfinare in altri ambiti. Molti dei suoi libri del resto, tra cui il grande successo "The Frozen Boy" (San Paolo Edizioni) o "Eligio S. - I giorni della Ruota" (Giunti), non si rivolgono solo ai ragazzi. Dalla letteratura per ragazzi alla letteratura per adulti? O viceversa? «Anche "Eligio S.- I giorni della ruota" e "Piccolo Capo Bianco" erano già stati introdotti nel mercato adulti, ma il problema è che una volta che i libri (o gli autori) hanno un'etichetta difficilmente oltrepassano il confine marcato da quell'etichetta». Tanto più in Italia. «Infatti: in Italia i casi sono rarissimi (recentemente l'amica Beatrice Masini, finalista al Campiello), mentre come sem- L’AUTORE «Ho evitato gli stereotipi immaginando la città cupa» pre all'estero è quasi normale, basti pensare a David Grossman, Neil Gaiman, David Almond. Ci sono temi e storie che dettano all'autore un linguaggio "adulto" ed altre che necessitano di un linguaggio «bambino»: basta assecondarle, nell'ottica che uno scrittore è scrittore e basta. Prima di cominciare a pubblicare per ragazzi scrivevo racconti per adulti, con i quali ho vinto premi, che sono stati pubblicati in antologie di esordienti». Come nasce "Rosso veneziano"? ROMANZO A fianco lo scrittore trevigiano Guido Sgarboli E perché questo titolo? «Nasce dalla mia passione per il romanzo storico. Sergio Fanucci, l'editore, mi aveva chiesto oltre un anno fa se me la sentivo di provare a coniugare la mia vena per adulti con la passione per la storia e con il brivido di un noir. Così è nato Rosso Veneziano. Lo possiamo definire un romanzo storico venato di nero». E il rosso? «Il rosso è colore del fuoco (che colpisce più volte la città) e delle calde tonalità della pittura rinascimentale (dal momento che il protagonista è un artista, Giorgione). E naturalmente del sangue». Che ritratto fa della Venezia del ’500? «Ho evitato gli stereotipi. Per tutta la stesura ho immaginato una Venezia ostile, cupa, minacciosa e fredda. Qualcosa alla "Blade Runner", dove il pericolo è costante, a tutti i livelli, dalla strada ai palazzi del potere. Senza dimenticare però che la Venezia dei primi del ’500 associava a una certa confusione politica e all'inevitabile decadenza, una concentrazione di menti e di arti che ne faceva il nuovo centro della cultura italiana, sfilando in qualche modo il testimone dalle mani della celebrata Firenze medicea. Infine era considerata una città liberale, dove esprimere idee e orientamenti senza timore di repressione, dove potevano trovare terreno fecondo sette e società segrete. Un perfetto campo di azione per un thriller!». TREVISO "International Piano", giovani talenti per 5 concerti TREVISO - Cinque pianisti in arrivo da Corea, Armenia e Cina per dare vita a "International Piano Festival", prima edizione di recital di pianoforte che si tiene in città ed organizzato dall'Accademia Musicale «Studio Musica» di Treviso. «Abbiamo voluto proporre quattro concerti dedicati esclusivamente all'esecuzione pianistica, dando quella continuità che a Treviso non esiste guardando esclusivamente ai giovani» afferma Michele Della Ventura, direttore artico del Festival e della scuola Studio Musica. Quattro concerti in programma all'Auditorium «Luigi Stefanini» di viale Terza Armata nelle domeniche del 10 e 24 novembre, 1 dicembre, quindi il 16 febbraio sempre con inizio alle 17. Cinque pianisti legati a Treviso, dove hanno vinto le ultime due edizioni del concorso internazionale di esecuzione pianistica Città di Treviso. E ad aprire il festival, domenica 10, ci sarà Jee-Eun Franziska Lee, nata a Seul in Corea nel 1988, vincitrice nel 2012 del 1˚ premio con il massimo punteggio del 4˚ concorso «Giovani Musicisti» Città di Treviso. Eseguirà musiche di Scarlatti, Wagner e Schubert. Anna Gasparova, 28 anni, nata a Yerevan in Armenia, con il primo concerto tenuto all'età di soli 5 anni, sarà poi la protagonista del recital del 24 novembre con un programma dedicato a Beethoven, Liszt e Ravel. Pianoforte a 4 mani l'1 dicembre ,con il duo «Sunny Speciality» formatosi nel 2011 e composto da Zilan Liang & Zhao Lei, giovani talenti cinesi laureatisi all'università di musica e delle arti dello spettacolo di Graz, in Austria. Eseguiranno musiche di Mozart, Schubert, Debussy e Bizet. A chiudere il festival, il 16 dicembre, sarà Mariam Kharatyan, laurea in pianoforte al conservatorio di Yerevan in Armenia e vincitrice del 5˚ concorso «Giovani musicisti» di Treviso. Biglietto d'ingresso 10 euro (7 ridotti), abbonamento 35 euro, 25 ridotti per superiori 65 anni, insegnanti di musica, studenti di conservatori e scuole di musica. Michele Miriade XXX Martedì 29 ottobre 2013 TV TREVISO "Litigare fa bene", anche ai bimbi: ne parla stasera Daniele Novara TREVISO – Litigare fa bene, parola di esperti. Lo ribadisce il centro "Diventare Grandi" che continua nell’opera di formazione di genitori ed educatori: stasera alle 20.30, all’Auditorium Stefanini organizza un incontro aperto alla cittadinanza con Daniele Novara, pedagogista e fondatore del CPP-Centro Psicopedagogico per la Pace e la gestione dei conflitti, e Paola Cosolo Marangon, formatrice e direttore scientifico del centro Diventare Grandi. Insieme presenteranno il nuovo libro di Novara, intitolato appunto "Litigare fa bene" (Rizzoli). Il conflitto tra bambini rappresenta uno dei tabù pedagogici della nostra epoca e al primo accenno di litigio infantile la maggior parte degli adulti tende a intromettersi e reprimere il conflitto, nella convinzione che sia necessario imporre immediatamente una rappacificazione. E invece Novara afferma che «non intervenire triplica la percentuale di accordi spontanei…». VITTORIO VENETO A lezione di recitazione con Russo VITTORIO VENETO - "Ai corsi di teatro di Paolo G. Russo i timidi trovano la morosa e fanno soldi". Promette meraviglie fin dal titolo del comunicato stampa il decimo anno dei corsi di «Teatro Anti Timidezza» proposti dal vittoriese Russo. Si comincia con dei percorsi intensivi in tre serate consecutive: da venerdì 8 a domenica 10 novembre alle 20.30 all'oratorio La Tenda in via Franceschi a Vittorio Veneto e da venerdì 15 a domenica 17 novembre alle 20.30 all'oratorio San Pio X a Conegliano. Per le iscrizioni chiamare 339 5947972. CS ULTURA Treviso Il "Teatro del Pane" magica rivoluzione PETTACOLIDI Venerdì sera si apre la programmazione a Fontane di Villorba GLI IDEATORI Sara De Vido VILLORBA Una cena per incontrarsi tra amici o conoscere nuove persone. Informale, come i ritrovi memorabili sanno essere: tutto a buffet, cibo semplice e di stagione, dall'antipasto al dolce, pane compreso (fatto in casa con pasta madre centenaria), con ampia scelta anche per vegetariani. Si cena seduti attorno a piccoli tavoli, in una sala sovrastata da un imponente lampadario veneziano che non stona in un contesto industriale, con tanto di tubazioni del condizionamento a vista. E dopo il caffè ci si alza, si portano i piatti in cucina, proprio come si fa a casa di amici, e si spostano le sedie. Silenzio. E il sipario si alza. È questa la magia del "Teatro del Pane", l’associazione culturale ricreativa che aprirà ufficialmente questo venerdì nella zona industriale di Fontane di Villorba, ma che ha deciso di regalare due piacevoli anteprime sabato e domenica. Una piccola «rivoluzione» per la città: i venerdì e sabato buffet e teatro, per la Artuso e Bizzarro tra cibo, musica e spettacoli direzione artistica del regista e attore Mirko Artuso. Gli spettacoli abbracceranno tutti i generi, per riscoprire anche, ad esempio, il teatro comico. La domenica, invece, spazio alla musica dopo l'aperitivo con artisti scelti dal cantautore Ricky Bizzarro che si esibiranno alle 19.30. IL PROGETTO Il "Teatro del Pane"; a fianco Mirko Artuso a Ricky Bizzarro Quello che caratterizzerà questo luogo, dove la cucina è affidata allo chef Alessandro Piavento e il servizio a cordialissime persone, è l'attenzione per gli artisti del territorio. Un assaggio lo scorso fine settimana. La comicità dei trevigiani Dò Storieski (Alberto Cendron e Leo Miglioranza) che divertono senza volgarità e con un uso sapiente della lingua dialettale; gli acuti e divertenti sketch dei pordenonesi Papu, capaci di inventarsi un «menù» a base di esibizioni di artisti; la poesia di Erica Boschiero, anima pura e voce che ti entra nel cuore; la lettura poetica di Valentina Paronetto, sola sul palco con la forza delle sue parole. E naturalmente i «padroni di casa»: Mirko e Ricky, un duo unico che con parole e musica sta aprendo una nuova esperienza per i trevigiani. E l'inizio è davvero promettente. TREVISO Hate Boss, arriva "Days of the Unicorn" TREVISO - (SDV) Nuovo singolo per i trevigiani Hate Boss. Il nuovo brano, intitolato "Days of the Unicorn", sarà disponibile in free download da oggi, 29 ottobre, sul canale Soundcloud della band alternativedance. Il singolo, che parla di amore incondizionato e sincero, rivela un'evoluzione del suono degli Hate Boss che continuano la ricerca ritmica iniziata con il precedente disco «Time of the signs» uscito per FANZOLO A Villa Emo un viaggio nella storia del costume FANZOLO - (EF) Continuano i percorsi della mostra del Costume aVilla Emo. Il progetto ideato, gestito, realizzato da Michele Vello di Italiana Strategie, supportato dalla Fondazione Villa Emo e Antico Brolo, parte dal presupposto che la Villa fu sede di una filanda e quindi la mostra recupera la suggestione "filato, tessuto, costume". L'esposizione è visitabile sempre negli orari della villa, ma con guida l'ultimo sabato e domenica di ogni mese, in due turni. Da novembre i turni saranno: 14,30 e 16,30. Gradita la prenotazione. Redled Records nel 2012. «Days of the Unicorn» è stato registrato nell'estate 2013 allo studio Alambic Conspiracy di Pordenone e vede alla produzione artistica il produttore dub Paolo Baldini. Il video che accompagna il singolo è stato realizzato con un synth modulare da Onironautica, side project visual del duo elettronico Top Banana. Gli Hate Boss nascono nel 2010 e, dopo un Ep ed un singolo in collaborazione con Tommaso Mantelli (Captain Mantell), nel 2012 pubblicano il loro primo disco «Time of the signs» (RedLed Records/Venus). Il tour che ha seguito l'uscita del disco ha portato la band in tutta Italia e per un breve tour anche in Europa. DanonperdereDanonperdere NERVESA Misteri di Venezia Domani alle 20.30, in sala consiliare di Nervesa in piazza La Piave, incontro con lo scrittore Alberto Toso Fei che presenta "Misteri di Venezia: sette notti tra storia e mito. Leggende, fantasmi enigmi e curiosità". TREVIGNANO Alla scoperta della Chiesa Per i Martedì in Villa Onigo a Trevignano, oggi alle 20.30, Stefano Berti, studioso di arte e storia locale, parlerà dell’arte e della storia della Chiesa parocchiale e del campanile. TREVISO Artisti di ieri e di oggi Si apre il 1 novembre (fino al 17) al museo di Santa Caterina la mostra "Artisti di ieri e di oggi", organizzata dall’associazione Tavolozza Trevigiana Cenacolo dei quindici. In esposizione opere pittoriche e scultoree di Andreina Aramini, Antonio Biadene, Jolanda Brazzalotto, Lucia Bruzzolo, Denis Cagnin, Piero Cappellazzo, Alessandro Dalsala, Sergio Del Moro, Pietro Faini, Luciano Gasper, Ennia Gobbo, Paola Grosso, Antonio Lavinia, Michela Malerba, Marinella Mirata, Claudio Pezzutto, Alberto Zanetti. ODERZO Insieme nel recupero Questa sera alle 20 al cinema Turroni di Oderzo il gruppo Alcolisti Anonimi Opitergino festeggerà il 29˚ anni anniversario dalla sua nascita con una riunione sul tema "Insieme nel recupero: famigliare, personale e sociale". Martedì 29 ottobre 2013 TV Le lettere inviate al Gazzettino (massimo 1000 battute) per fax, posta o e-mail devono sempre essere firmate e contenere nome e cognome leggibili, indirizzo e numero di telefono IlTaccuino FARMACIE TREVISO: Fino alle 22: ALLA TESTA D’ORO (viale Burchiellati 10/A - 0422.546322) Giorno e notte: COMUNALE EDEN (viale XXIV Maggio 5/B - 0422.30645) CASALE SUL SILE: SAVIO (via Vittorio Veneto 27/29 0422.820707) POVEGLIANO: GIORGIO BREDA (via Capitello 12 - 0422.870065) ZERO BRANCO: SANTARELLO (via Trento Trieste 23 - 0422.485681) MOGLIANO: AL TERRAGLIO (via Terraglio 18 - 041.5901444) CASTELFRANCO: STELLA- ALPHEGA FARMACIA (voa Francia 8 0423.721501) BIADENE DI MONTEBELLUNA: DALLE FESTE (via Feltrina Centro 56 0423.22677) VALLÀ DI RIESE PIO X: SAN GIOVANNI (via Marconi 6 - 0423.748352) POSSAGNO: GALLO (viale Canova 11 - 0423.544664) CONEGLIANO: LOSEGO (via Cavallotti 11 0438.22375) VITTORIO VENETO: ZAMPERLINI (via Da Ponte 26 0438.53116) REFRONTOLO: CICERCHIA (viale degli Alpini 13 0438.894255) VAZZOLA: BOCCARDINI (via Roma 3 0438.441217) COLLE UMBERTO: CARRARO (via Menarè 14 0438.39803) ODERZO: COMUNALE (via Maestri del Commercio 6 - 0422.717215) MOTTA DI LIVENZA: AL PONTE (via IV Novembre 42 - 0422.66062) VAZZOLA: BOCCARDINI (via Roma 3 - 0438.441217) SERVIZIO VETERINARIO PREGANZIOL: Dottor Martino Ossi (Frescada 333.1578044) TELEFONO AMICO: 800.367.577 TREVISO REDAZIONE: Via Toniolo, 17 Tel. (0422) 410270 - Fax (041)665179 E-mail: [email protected] CAPOCRONISTA: ANTONELLO CALIA Vice capocronisti: Giampiero De Diana, Giancarlo D’Agostino Redazione: Luca Bertevello, Massimo Bolognini, Manuela Collodet, Bruno De Donà, Valeria Lipparini, Giovanni Longhi, Chiara Pavan, Piergiorgio Zavarise UFFICIO CORRISPONDENZA DI CONEGLIANO Tel. (0438) 410355 Fax (041) 665180 e-mail: [email protected] Vicecapocronista: Letterio Scopelliti Redazione: Roberto Ortolan, Loredana Zago La posta dei lettori: fax: 041/665179 tramite posta: via Toniolo, 17 E-mail: [email protected] [email protected] XXXI L’AGENDA diT REVISO ODERZO L’alpinista Luigino Airoldi scalò Mount McKinley in Alaska e il presidente volle conoscerlo «Quando Kennedy mi chiese di fare jogging» Annalisa Fregonese ODERZO Dallas, ottobre 1963. Ricorre l'anniversario dell'assassinio di Kennedy e in questi giorni, a Oderzo, è stato ospite del Cai l'alpinista Luigino Airoldi che, nel 1962, il Presidente lo incontrò di persona. John Kennedy volle stringere la mano a quell'uomo di 29 anni che, insieme ad altri sei "Ragni di Lecco", aveva conquistato la cima del Mount McKinley, in Alaska, la montagna che in assoluto ha fatto più morti nel mondo. Temperature sotto i 40˚C, attrezzatura inesistente, altro che il moderno goretex. Eppure Luigino Airoldi, nella spedizione guidata da Riccardo Cassin, insieme a Gigi Alippi, Annibale Zucchi, Jack Canali e Romano Perego, arrivò in cima alla parete sud del McKinley sino ad allora inviolata. «Arrivati in vetta - ha raccontato Airoldi alla serata organizzata dal Cai - ognuno di noi ha pianto». L'anno dopo Kennedy volle incontrare Airoldi. «Vennero a prendermi in tre, non mi dissero dove mi portavano. Quando mi ritrovai alla L’ESPLORATORE SCALATA Mount McKinley in Alaska, a fianco Luigino Airoldi Diventò una leggenda con i "Ragni di Lecco" Casa Bianca e di fronte a me vidi il Presidente che mi tendeva la mano, credetti di sognare - ricorda Airoldi -. John Kennedy era una persona straordinaria, si percepiva subito il suo magnetismo. Mi disse in francese: il Presidente lo lasciamo qui, domani mattina vieni con John a fare jogging. Purtroppo proprio quel giorno scoppiò la crisi di Cuba (ottobre 1962, ndr) e la mia corsa con il Presidente andò a farsi benedire». Quest'aneddoto è solo uno dei tanti che costellano la vita di Airoldi, entrato nella leggenda alpinistica dei Ragni di Lecco. Una vicenda umana, la sua, costellata dal susseguirsi ininterrotto di sfide alpinistiche, dall'Alaska alla Patagonia, dalle Dolomiti all'Artide, dall'Himalaya all'Antartide. Fino all'ultima, fra le più ricche di soddisfazioni, quella del volontariato. «Stiamo costruendo una scuola a Peshawar, in Pakistan, al confine con l'Afghanistan» dichiara orgoglioso. Nella terra dei Buddha distrutti dai talebani c'è stato nel 1974. «Sba- gliammo pista e ci perdemmo - dice - finimmo in Cina». Tante avventure, mai un incidente. «Perchè in montagna bisogna andarci con la testa», parola di Airoldi, tra i fondatori del Soccorso Alpino. Alla sua bella età lo si vorrebbe a riposo. Invece lui di mete da esplorare ne avrebbe ancora tante. «Volevo andare nel mare di Barents, là dov'e nel 2000 è affondato il sottomarino sovietico Kursk. Ma mi hanno negato il permesso». A 82 anni avere di questi desideri è stupefacente. ODERZO Ore 21.00: «SALVO» di A.Grassadonia Ore 21.15: «IL CACCIATORE DI DONNE» di S.Walker Ore 21.30: «GRAVITY 3D» di A.Cuaron Ore 21.00: Documentario - THE AUDIANCE Ore 20.00: «LA VITA DI ADELE» di A.Kechiche. Ore 20.10 - 22.15: «CATTIVISSIMO ME 2» di P.Renaud. Ore 20.15: «COSE NOSTRE - MALAVITA» di L.Besson. Ore 20.15: «UNA PICCOLA IMPRESA MERIDIONALE» di R.Papaleo. Ore 20.15 - 22.25: «2 GUNS - CANI SCIOLTI» di B.Kormakur. Ore 20.20 - 22.20: «METALLICA: THROUGH THE NEVER (3D)» di N.Antal. Ore 22.20: «ASPIRANTE VEDOVO» di M.Venier. Ore 22.25: «ESCAPE PLAN FUGA DALL'INFERNO» di M.Hafstrom SALA MARTINOVICH Ore 21.00: «LA PRIMA NEVE» di A.Segre TORRI DI QUARTESOLO THE SPACE CINEMA LE PIRAMIDI via Brescia Tel. 0444268000 Ore 16.50: «UNA PICCOLA IMPRESA MERIDIONALE» di R.Papaleo. Ore 17.10: «DARK SKIES - OSCURE PRESENZE» di S.Stewart. Ore 17.10 - 19.25 - 21.40: «ASPIRANTE VEDOVO» di M.Venier. Ore 17.15: «ESCAPE PLAN - FUGA DALL'INFERNO» di M.Hafstrom Ore 17.20: «CATTIVISSIMO ME 2» di P.Renaud. Ore 17.20 - 19.50 - 22.20: «2 GUNS - CANI SCIOLTI» di B.Kormakur. Ore 17.30: «JUSTIN E I CAVALIERI VALOROSI» di M.Sicilia. Ore 17.30 - 19.45 - 22.00: «METALLICA: THROUGH THE NEVER (3D)» di N.Antal. Ore 18.20 - 21.15: «IL QUINTO POTERE» di B.Condon. Ore 19.10 - 21.30: «CATTIVISSIMO ME 2» di P.Renaud. Ore 19.30: «COSE NOSTRE - MALAVITA» di L.Besson. Ore 19.40: «CADO DALLE NUBI» di G.Nunziante. Ore 19.45 - 22.00: «GRAVITY 3D» di A.Cuaron. Ore 22.00: «CHE BELLA GIORNATA» di G.Nunziante. Ore 21.00: Documentario - THE AUDIENCE Cinema TREVISO MULTISALA CORSO corso del Popolo, 28 Tel. 0422 546416 Ore 17.30 - 20.00 - 22.00: «UNA PICCOLA IMPRESA MERIDIONALE» di R.Papaleo Ore 00.00: Proiezione riservata MULTISALA EDERA VIA RADAELLI, 14 Tel. 0422300224 Ore 17.00 - 20.30: «IL GATTOPARDO» di L.Visconti Ore 17.30 - 20.45: «LA VITA DI ADELE» di A.Kechiche Ore 17.40 - 20.15 - 22.15: «LA PRIMA NEVE» di A.Segre CASTELFRANCO V. MULTISALA HESPERIA via S. Pio X, 2 Tel. 0423722084 Ore 20.30: «CATTIVISSIMO ME 2 (3D)» di P.Renaud Ore 20.30 - 22.30: «OLTRE I CONFINI DEL MALE - INSIDIOUS 2» di J.Wan V.M. 14 Ore 22.30: «CATTIVISSIMO ME 2» di P.Renaud CONEGLIANO V. GEORGES MELIES via Matteotti, 6 Tel. 0438418600 Ore 20.00 - 22.40: «CATTIVISSIMO ME 2» di P.Renaud Ore 20.10 - 22.30: «2 GUNS - CANI SCIOLTI» di B.Kormakur Ore 20.20 - 22.30: «UNA PICCOLA IMPRESA MERIDIONALE» di R.Papaleo Ore 20.20 - 22.40: «DARK SKIES - OSCURE PRESENZE» di S.Stewart Ore 21.00: «LA VITA DI ADELE» di A.Kechiche MONTEBELLUNA MULTISALA ITALIA viale della Vittoria, 31 Tel. 0423604575 Ore 15.30 - 19.00 - 21.00: «IL QUINTO POTERE» di B.Condon Ore 15.35 - 19.05 - 21.10: «2 GUNS - CANI SCIOLTI» di B.Kormakur Ore 15.40 - 21.15: «SACRO GRA» di G.Rosi Ore 19.05: «CATTIVISSIMO ME 2» di P.Renaud CRISTALLO via Garibaldi, 44 Tel. 0422712163 Ore 20.00 - 22.00: «TRENO DI NOTTE PER LISBONA» di B.August PAESE MULTISALA MANZONI via C. Battisti, 21 Tel. 0422 452218 Ore 20.30: «CATTIVISSIMO ME 2» di P.Renaud Ore 20.30: «2 GUNS - CANI SCIOLTI» di B.Kormakur Ore 20.30: «VADO A SCUOLA» di P.Plisson V.M. 18 SILEA THE SPACE CINEMA CINECITY via Sile Tel. 0422465500 Ore 16.30: «JUSTIN E I CAVALIERI VALOROSI» di M.Sicilia Ore 16.30 - 18.30 - 20.30 - 22.30: «ASPIRANTE VEDOVO» di M.Venier Ore 16.30 - 18.30 - 20.30 - 22.30: «METALLICA: THROUGH THE NEVER (3D)» di N.Antal Ore 16.30 - 20.30: «CADO DALLE NUBI» di G.Nunziante Ore 16.40 - 19.00: «UNA PICCOLA IMPRESA MERIDIONALE» di R.Papaleo Ore 16.40 - 19.00: «CATTIVISSIMO ME 2 (3D)» di P.Renaud Ore 17.10 - 17.50 - 19.30 - 20.00 - 21.45 22.30: «CATTIVISSIMO ME 2» di P.Renaud Ore 17.10 - 19.50 - 22.30: «IL QUINTO POTERE» di B.Condon Ore 17.30 - 20.00 - 22.30: «COSE NOSTRE MALAVITA» di L.Besson Ore 17.30 - 21.30: «LA VITA DI ADELE» di A.Kechiche Ore 17.50: «GIOVANI RIBELLI - KILL YOUR DARLINGS» di J.Krokidas V.M. 14 Ore 17.50 - 20.00 - 22.30: «2 GUNS - CANI SCIOLTI» di B.Kormakur Ore 17.50 - 20.00 - 22.30: «ESCAPE PLAN FUGA DALL'INFERNO» di M.Hafstrom Ore 18.30 - 22.30: «CHE BELLA GIORNATA» di G.Nunziante Ore 20.15 - 22.30: «DARK SKIES - OSCURE PRESENZE» di S.Stewart VITTORIO V. MULTISALA VERDI via Lioni, 8 Tel. 0438551899 Ore 21.00: «I FIGLI DELLA MEZZANOTTE» di D.Mehta Ore 21.00: «CATTIVISSIMO ME 2» di P.Renaud Ore 21.00: «LA PRIMA NEVE» di A.Segre Ore 21.00: «2 GUNS - CANI SCIOLTI» di B.Kormakur VENEZIA MIRANO CINEMA TEATRO DI MIRANO Via della Vittoria Tel. 041/430884 Ore 20.45: «METALLICA: THROUGH THE NEVER (3D)» di N.Antal Ore 20.30: «UNA PICCOLA IMPRESA MERIDIONALE» di R.Papaleo Ore 21.00: «VIA CASTELLANA BANDIERA» di E.Dante PADOVA PORTO ASTRA via S. Maria Assunta, 20 Tel. 199318009 Ore 17.00 - 20.30 - 22.30: «METALLICA: THROUGH THE NEVER (3D)» di N.Antal Ore 17.00 - 21.00: «LA VITA DI ADELE» di A.Kechiche. Ore 17.15 - 20.00 - 22.25: «COSE NOSTRE - MALAVITA» di L.Besson. Ore 17.20 - 20.15 - 22.20: «CATTIVISSIMO ME 2» di P.Renaud. Ore 17.25 - 20.25 22.30: «2 GUNS - CANI SCIOLTI» di B.Kormakur. Ore 17.30 - 20.10 - 22.20: «UNIVERSITARI - MOLTO PIU' CHE AMICI» di F.Riccioni. Ore 17.35 - 20.10 - 22.15: «GIOVANI RIBELLI - KILL YOUR DARLINGS» di J.Krokidas V.M. 14. Ore 17.45 - 20.10 22.25: «UNA PICCOLA IMPRESA MERIDIONALE» di R.Papaleo BASSANO DEL GRAPPA METROPOLIS CINEMAS Via Cristoforo Colombo, 84 Tel. 0424 566631 Teatri VENEZIA FONDAZIONE TEATRO LA FENICE Teatro La Fenice - oggi ore 19.00 Madama Butterfly. Repliche 31/10/2013. XXXII TV Martedì 29 ottobre 2013