II ISTITUTO COMPRENSIVO “ARDIGÒ” Via Agnus Dei, 17 - 35121 PADOVA Tel 049 8750981 Fax 049 8751765 C.F. 92200360284 E-mail [email protected] 2^ ISTITUTO COMPRENSIVO “ARDIGÒ” PADOVA P.O.F. Piano dell’Offerta Formativa (aggiornato il 29 Settembre 2009) Scuola dell’Infanzia FORNASARI Scuola dell’Infanzia VITTORINO DA FELTRE Scuola dell’Infanzia CLINICA PEDIATRICA Scuola Primaria ARDIGO’ Scuola Primaria LUZZATTO DINA Scuola Primaria CLINICA PEDIATRICA Scuola Secondaria di Primo Grado MAMELI Scuola Secondaria di Primo Grado PASCOLI Scuola Secondaria di Primo Grado MAMELI SEZ. PEDIATRIA 1 Che cos’è il POF Il POF è la carta di identità di una scuola. È “il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell’ambito della loro autonomia”. Il POF è comprensivo della Carta dei Servizi e del Contratto Formativo. ( art. 3 c.1 D.P.R. 275/1999) Come nasce il POF Il POF viene elaborato dal Collegio dei Docenti, attraverso un suo staff, in coerenza con gli obiettivi generali educativi dell’Istituto Comprensivo tenendo conto delle indicazioni generali del Consiglio d’Istituto, delle esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale e delle proposte formulate dai genitori. Il nostro POF è, quindi, il punto d’incontro tra e del territorio, i bisogni educativi e le finalità culturali ed educative che la nostra scuola vuole perseguire. Il POF viene adottato dal Consiglio d’Istituto. Che cos’è un Istituto Comprensivo Un Istituto comprensivo riunisce in una stessa organizzazione scuole dell'infanzia, primarie e secondarie di primo grado, vicine fra loro come collocazione nel territorio. Gli uffici di segreteria e il dirigente scolastico sono quindi comuni, per tutti i tre ordini di scuola. Dall'1 settembre 2007 nel Comune di Padova le scuole statali dell'infanzia, primarie e secondarie di primo grado sono state completamente riorganizzate e sono andate a formare 14 nuovi Istituti comprensivi. Il 2° Istituto Comprensivo è nato dall’unione di tre scuole dell’infanzia, tre scuole primarie, della ex Prima Direzione, con le scuole Secondarie di Primo Grado Mameli, Mameli sez. Pediatria e Pascoli. Vantaggi dell’Istituto Comprensivo La nuova organizzazione in Istituto Comprensivo: - garantisce il miglioramento della continuità verticale del percorso educativo e formativo per gli allievi e per le famiglie; - crea i presupposti per una continuità orizzontale, intesa come sviluppo di relazioni e sinergie tra scuola e territorio di appartenenza (quartiere, ente locale, associazionismo, …); - offre all’ Istituzione scolastica la possibilità di riorganizzare le proprie attività e di rinnovare il proprio Piano dell'Offerta Formativa, attraverso un'organizzazione flessibile e la valorizzazione delle competenze del personale docente; - semplifica la gestione in quanto ci sono: un solo Dirigente Scolastico, un solo D.S.G.A., un solo Consiglio d’Istituto, un solo Collegio dei Docenti e un solo bilancio di Istituto. 2 INTRODUZIONE Le scuole del 2° Istituto Comprensivo “Ardigò” di Padova sono inserite nella realtà territoriale del Centro storico cittadino, in un contesto sociale, culturale ed economico molto variegato. Quella del Centro Storico è una dimensione ricca di stimoli culturali, di offerte e di iniziative facilmente fruibili, tuttavia è contemporaneamente una realtà che pone il bambino a diretto contatto con i problemi della città, quali la scarsità di spazi verdi per incontrarsi, il traffico intenso, l’inquinamento e i pericoli. In risposta ai bisogni formativi di una realtà densa di variabili culturali ed umane, il Piano dell’Offerta Formativa è finalizzato ad utilizzare al meglio le risorse umane, professionali e tecniche e la collaborazione con l’extra–scuola, perché agli alunni siano offerte le opportunità educative e didattiche necessarie alla loro formazione, creando motivazione all’apprendimento e occasioni di crescita e maturazione personali. “LA MISSION” Le scuole del 2° Istituto Comprensivo concordano nell’affermare che la centralità di ogni attività deve essere il bambino/ragazzo al quale vanno dati gli strumenti del sapere significativi per lui, insegnandogli a condividere con il gruppo le proprie esperienze e le proprie conoscenze, così che ognuno, secondo le proprie capacità e nel rispetto dei propri tempi, possa diventare protagonista del proprio apprendimento. La scuola deve saper proporre stimoli diversi, ma selezionati e con obiettivi ben definiti affinché siano chiare le mete da raggiungere. Il 2° Istituto Comprensivo nella definizione della propria “mission” tiene conto dei seguenti fattori: RELAZIONI EDUCATIVE DI: - COLLABORAZIONE - SOLIDARIETÀ - RISPETTO - BENESSERE INNOVAZIONE TECNOLOGICA METODOLOGICA E DISCIPLINARE VALUTAZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA TRASPARENZA ORGANIZZAZIONE FLESSIBILE EFFICACE EFFICIENTE PROGETTUALITA’: EDUCAZIONE/ISTRUZIONE COMUNICAZIONE DOCUMENTAZIONE AUTONOMIA DIDATTICA ORGANIZZATIVA E DI RICERCA (D.P.R. 275) SCUOLA PER LA CULTURA SPERIMENTAZIONE CURRICOLARE E SVILUPPO PROGETTUALE INTEGRAZIONE TRA IL SISTEMA SCOLASTICO E I DIVERSI SISTEMI FORMATIVI - INTESE - ACCORDI - CONVENZIONI - RETI FORMAZIONE DEL PERSONALE AGGIORNAMENTO CULTURALE e PROFESSIONALE AUTOFORMAZIONE 3 LINEE GUIDA DEL NOSTRO ISTITUTO Nel contesto del Centro storico, LA SCUOLA ha una “mission” complessa, che nasce dalla stessa normativa del Regolamento dell’Autonomia delle istituzioni scolastiche. L’articolo del D.P.R. 275/99 recita: la scuola mira alla “…progettazione e alla realizzazione di interventi di educazione, formazione e istruzione mirati allo sviluppo della persona umana adeguati ai diversi contesti, alla domanda delle famiglie e alle caratteristiche specifiche dei soggetti coinvolti al fine di garantire il loro successo formativo”……... • Il tempo scuola Il tempo scuola è organizzato in modo funzionale agli alunni e alle loro esigenze pedagogiche. In risposta alle richieste dell’utenza il tempo scuola è flessibile, articolato e dilatato per lo svolgimento di attività arricchenti curricolari ed extra curricolari. I docenti pertanto creano strategie di apprendimento adeguate alla complessità dei bisogni e in conformità alle indicazioni del Collegio Docenti e del Consiglio di Istituto, nel rispetto della legge. • Scuola Polo per la Rete delle Scuole Ospedaliere e Scuole in ospedale Le nostre scuole in ospedale garantiscono il diritto allo studio tramite di collegamento con le scuole di appartenenza dei piccoli degenti. Il 2° Istituto Comprensivo è anche Scuola Polo a livello Regionale per la Rete delle Scuole Ospedaliere e coordina le Scuole dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di Primo Grado operanti presso l’Ospedale Civile di Padova. Dalla Scuola dell’Infanzia alla Scuola Superiore di Primo e Secondo Grado la scuola è parte attiva nel Progetto Hsh@Network ed è attivo il servizio di Insegnamento domiciliare utilizzando le tecnologie multimediali. • Innovazione e ricerca Il nostro Istituto è aperto alle innovazioni dettate dalla ricerca educativa e didattica e dall’Università degli Studi. Sono attivi laboratori di educazione artistica, musicale e teatrale. Alcuni docenti sono impegnati in attività di ricerca e sperimentazione per l’insegnamento della matematica e sull’utilizzo dell’informatica e della rete web per la progettazione, realizzazione, verifica di learning object relativi a percorsi di apprendimento disciplinari (scienze, matematica, italiano, italiano per stranieri) e interdisciplinari. Si prevede di utilizzare una piattaforma collaborativa ispirata al modello del socio-costruttivismo la didattica ( Progetto InnovaScuola). • Formazione e documentazione Nel nostro Istituto da anni si cura la raccolta e la divulgazione di documentazione su esperienze formative e sperimentali condotte nelle scuole di ogni grado attraverso l’attività di inserimento di Progetti e percorsi didattici particolarmente innovativi nella piattaforma Gold (Indire) e in Sentieri didattici-Scuole in rete (www.tron.vi.it/ScuoleInRete/sentierididattici.nsf ) L’Istituto promuove annualmente corsi di formazione per i docenti e per i genitori. 4 • Collaborazione con il territorio Le scuole del 2° Istituto Comprensivo stipulano Accordi di Collaborazione e Convenzioni con: - MIUR - La Comunità Europea - Comune di Padova, Provincia, Regione, Enti locali, ASL… - Università degli Studi di Padova - AIZO - Amnesty International - Associazione per la Pace - Avo - Croce Verde - FAI - Panathlon Club per i disabili - Polizia Municipale - Unicef - Viviamazzonia - Istituti Superiori del Comune - Life - Museo Diocesano - Risposte 4 Continuità e orientamento Il nostro Istituto, attraverso la continuità educativo didattica e l’orientamento mira allo sviluppo armonioso della personalità dell’alunno, valorizzando capacità, interessi e attitudini offre al ragazzo la possibilità di conquistare la propria identità, di operare delle scelte, di crescere portando avanti un proprio progetto di vita. • • Valutazione e Autovalutazione Le scuole del 2° Istituto attuano le seguenti modalità di verifica: - verifica del processo di insegnamento apprendimento - valutazione delle competenze. Per la valutazione dei risultati raggiunti si utilizzano: Verifiche formative in itinere Verifiche sommative intermedie e finali Colloqui Osservazioni La valutazione avviene in vari momenti: all’inizio del percorso formativo per programmare obiettivi ed attività; in itinere per monitorare i percorsi formativi; valutazione finale per verificare l’efficacia delle strategie d’intervento utilizzate. Nelle scuole Primarie al termine dei quadrimestri viene consegnata alle famiglie la scheda di valutazione degli apprendimenti. Nelle scuole Secondarie Mameli e Pascoli le valutazioni vengono comunicate tramite il libretto personale dell’alunno, i colloqui con gli insegnanti, e le schede di valutazione quadrimestrale. Da alcuni anni il nostro Istituto attua l’Autovalutazione nell’ottica dei processi di miglioramento della Qualità della scuola (EFQM e CAF) e anno per anno vengono attentamente valutati i processi e i risultati per approntare attività di miglioramento da una apposita commissione. 5 LA “VISION” “ Non si può avere un’organizzazione che apprende senza un’organizzazione condivisa.” (Peter Senger 1990) Definire una vision condivisa significa rispondere alla domanda: “ Come sarà il nostro alunno al termine della Scuola Secondaria di Primo Grado?” LA NOSTRA “VISION” comprende vari elementi utili a risponde a questa domanda in quanto le azioni di tutta la comunità scolastica tende a sostenere: la centralità dell’alunno Al centro dell’azione della scuola c’è la persona le cui esigenze di crescita hanno bisogno di risposte attente e mirate per una formazione che sia graduale e completa. A questo fine la scuola mette in campo tutte le sue risorse e fa cooperare insieme i diversi agenti presenti nel territorio. CREATIVI ABILI CAPACI RESPONSABI CONSAPEVOLI AUTONOMI ALUNNI COLTI RISPETTOSI CRITICI SOLIDALI SERENI Per la realizzazione del Profilo formativo atteso, la progettualità del 2° Istituto Comprensivo si articola in una Programmazione Educativa Didattica Generale e in una Programmazione disciplinare suddivisa in Unità di Apprendimento per la scuola Primaria. Seguendo le linee generali di programmazione, ogni scuola elabora Patti Formativi tra insegnanti, alunni, genitori e personale ATA. La raccolta di tutte le Unità di Apprendimento e della Progettazione completa di ogni plesso sono disponibili sul sito: www.istitutocomprensivopadovadue.it 6 ORGANIZZAZIONE Nelle scuole del nostro istituto si attuano varie forme di aggregazione tra allievi: - Gruppo classe - Piccoli gruppi anche di classi diverse - Gruppi laboratoriali linguistici espressivi, teatrali, di lingua straniera,….. - Attività individuali - Attività individualizzate di studio, di potenziamento e di recupero - Attività sportive LE SCELTE DIDATTICHE Gli insegnanti del 2° Istituto all’atto della stesura della Programmazione elaborano le Unità di Apprendimento tenendo conto dei seguenti criteri: - garantire accoglienza e personalizzazione dei percorsi creando un ambiente educativo di apprendimento e curando la relazione interpersonale - garantire un’osservazione occasionale e sistematica dell’alunno - analizzare il le preconoscenze pregresse - assicurare la problematizzazione e la sperimentazione della realtà attraverso la metodologia della ricerca - garantire lo sviluppo della creatività - assicurare l’operatività nei laboratori per lo sviluppo delle abilità e delle competenze attraverso percorsi esperienziali. 7 POTENZIAMENTODELL’OFFERTA FORMATIVA Scuole dell’infanzia, Primarie e Secondarie di Primo Grado PROGETTO BENESSERE E SOLIDARIETA’ Per conoscere e rispettare il proprio corpo e coltivare una mentalità solidale OBIETTIVI - Cooperare e gestire progetti didattici comuni sulle tematiche della salute. - Conoscere le strutture del territorio che operano nell’ambito della salute e della prevenzione. - Conoscere la scuola in ospedale ed interagire con essa. - Osservare e “ascoltare” il proprio corpo. - Attivare comportamenti di rispetto di sé, dell’altro e dell’ambiente. - Conoscere le norme di comportamento per la sicurezza nei vari ambienti. ATTIVITA’ - Laboratori trasversali: • percorsi di educazione alimentare • percorsi sulla prevenzione e sulla sicurezza • spettacoli e drammatizzazioni - Visite alle strutture del territorio che operano nel campo della salute. - Contatti con gli operatori sanitari. - Iniziative di solidarieta’ (adozioni a distanza, concerti e mercatini ). - Partecipazione a varie iniziative di solidarietà. - Sensibilizzare alla tematica della solidarietà e dell’accettazione dell’altro. 8 SPORT ART Perché lo sport e il gioco consentono di conoscere e valutare le proprie capacità mentali e fisiche e di interagire con gli altri. OBIETTIVI - Conoscere il gioco come elemento ludico e d’apprendimento. - Conoscere il gioco come elemento creativo che permette di incidere e modificare la realtà circostante. - Conoscere il gioco nella sua dimensione antropologica. ATTIVITA’ - Attività ludiche finalizzate alla capacità di relazionarsi con gli altri, alla scoperta ed organizzazione del corpo e dello spazio. - Attività per l’ampliamento del bagaglio motorio. - Attività sportive - Attività teatrali - Attività musicali - Conoscere il gioco come elemento di partecipazione social, conoscere le varie attività sportive - Rispettare le regole del gioco e delle varie discipline sportive. Attività effettuato con il supporto di agenzie esterne: AGENS SPORT MANIFESTAZIONE DI GIOCO-SPORT E TEATRALE DI FINE ANNO 9 PROGETTO BIBLIOTECA e GIORNALINO Per promuovere il piacere di ascoltare di leggere per conoscere e capire meglio sé stessi e gli altri. OBIETTIVI - Familiarizzare il bambino all’oggetto libro. - Sviluppare il piacere di ascoltare, di leggere e di scrivere. - Scoprire il messaggio del libro. - Stimolare i bambini a parlare ed ad esprimere le proprie idee. - Sviluppare le capacità relazionali in genere e le relazioni interculturali in particolare. - Consentire la messa in luce di stereotipi e pregiudizi per combatterli. - Formare operatori ed insegnanti. - Sviluppare il senso critico. ATTIVITA’ - Lettura animata. - Ascolto attivo. - Scrittura di testi. - Costruzione di libri secondo tecniche e con materiali diversi. - Uso della biblioteca di plesso. - Lettura individuale. - Uso metaforico delle storie. - Giochi cooperativi. - Drammatizzazioni. - Teatro forum - Cineforum - Uso degli audiovisivi. 10 PROGETTO SCIENZE E AMBIENTE E MATEMATICA Per sviluppare la mentalità e la curiosità scientifica e matematica OBIETTIVI - Conoscere il proprio ambiente e gli elementi naturali e fisici che lo costituiscono. - Attuare la metodologia della ricerca per capire e scoprire - Applicare il metodo scientifico per capire i fenomeni scientifici e fisici in modo diretto - Applicare diverse strategie nell’insegnamentoapprendimento della matematica - Potenziare le conoscenze in ambito scientifico e matematico ATTIVITA’ - Osservazioni dirette nell’ambiente. - Esperimenti in classe per elaborare concetti di fisica e scientifici. - Elaborazioni personali e ricerche. - Somministrazione di batterie di prove per la sperimentazione sullo sviluppo dell’Intelligenza Numerica. - Attività di ricerca-azione. 11 PROGETTO INTERCULTURA Perché il diritto allo studio va garantito ad ogni bambino. Per educare i bambini a confrontarsi con le differenze culturali e la diversità sviluppando la tolleranza, il rispetto, la comprensione e l’apertura a contesti diversi dal proprio. OBIETTIVI - Favorire l’accoglienza e l’inserimento degli alunni stranieri. - Favorire il rapporto scuola-famiglia straniera. - Favorire l’apprendimento della L2. - Favorire in tutti gli alunni il superamento di atteggiamenti di etnocentrismo. ATTIVITA’ Interventi del mediatore culturale per sostenere la fase di prima accoglienza. Attivazione di laboratori linguistici per facilitare l’apprendimento della L2. Attivazione di percorsi di apprendimento delle diverse discipline. Percorsi di educazione interculturale nelle classi. Interventi programmati tra mediatori culturali e facilitatori linguistici e insegnanti di classe. 12 PROGETTO DOCUMENTAZIONE PER RACCOGLIERE E NON DISPERDERE LE “BUONE PRATICHE” DIDATTICHE OBIETTIVI - Imparare a documentare dei Progetti e dei percorsi didattici in modo che possano essere utilizzati anche da altri docenti. - Raccogliere immagini, informazioni materiali didattici e riferimenti sul mezzo informatico. - Realizzare ricerche e approfondimenti su tematiche e problemi (ad esempio i Miti televisivi) del mondo del bambino e del pre-adolescente. ATTIVITA’ - Raccolta di testi ed immagini relativi a percorsi e Progetti. - Utilizzo del mezzo informatico per la documentazione personale e di Istituto. - Realizzazione di Cd di documentazione con immagini, video e presentazioni. - Laboratori di informatica con gli alunni. - Utilizzare le piattaforme Gold e Sentieri Didattici Scuole in Rete per inserire e ricercare materiali ed esperienze didattiche. 13 PROMOZIONE AL SUCCESSO SCOLASTICO per prevenire il disagio e l’abbandono scolastico OBIETTIVI Fare acquisire le ATTIVITA’ Tecniche di abilità di competenze ascolto: raccolta di necessarie per una appunti , consapevole memorizzazione, pianificazione di un discussione e metodo di studio preparazione alle personale verifiche orali Affinare le capacità di ascolto Rafforzare le capacità di concentrazione Facilitare la capacità Tecniche per lo studio: evidenziare le frasi, individuare le parole chiave, realizzazione di schemi per la di memorizzazione comprensione e la Apprendere strategie memorizzazione dei per prendere appunti. nuclei concettuali. 14 POTENZIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA SCUOLE SECONDARIE DI PRIMO GRADO SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO MAMELI percorso di studi attento alle innovazioni e alle tradizioni culturali; attività per valorizzare la personalità di ogni singolo alunno e potenziare le sue capacità; sviluppo delle capacità di autonomia organizzativa e di studio. All’interno della nostra offerta si attuano i seguenti progetti: ATTIVITA’ SPORTIVE TEATRO E MUSICA POTENZIAMENTO DEL LATINO RECUPERO DISCIPLINARE PROMOZIONE AL SUCCESSO SCOLASTICO CINEFORUM LETTORATO CERTIFICAZIONE ORIENTAMENTO 15 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO PASCOLI percorso di studi attento alle innovazioni e alle tradizioni culturali; solida formazione culturale e umana. All’interno della nostra offerta si attuano i seguenti progetti: LO SPORT Avvio all’atletica Avvio alla vela IL TEATRO Recitazione ALTRE ATTIVITA’ Musica Strumento musicale Danza Potenziamento Scenografia inglese Potenziamento latino Recupero disciplinare Promozione al successo scolastico 16 ORGANIZZAZIONE GENERALE DEL II° ISTITUTO COMPRENSIVO SCUOLE DELL’INFANZIA VITTORINO DA FELTRE Via Galileo Galilei, 32 Bambini n° 79 Sezioni n° 3 FORNASARI Via Gradenigo, 20 Bambini n° 90 Sezioni n° 4 Organico di diritto Docenti n° 6 Organico di diritto Docenti n° 9 TEMPO SCUOLA TEMPO SCUOLA 5 giorni alla settimana dalle ore 8.00 alle ore 16.00 Con flessibilità oraria di 15 minuti all’entrata secondo il regolamento d’istituto 5 giorni alla settimana dalle ore 8.00 alle ore 16.00 Con flessibilità oraria di 15 minuti all’entrata secondo il regolamento d’istituto 17 SCUOLE PRIMARIE SCUOLA ARDIGO’ Via Agnusdei, 17 SCUOLA LUZZATTO DINA Via Gradenigo,1 Alunni n° 188 Classi 10 Docenti 22 Alunni n° 75 Classi 5 Docenti 11 TEMPO SCUOLA TEMPO SCUOLA 10 classi 5 giorni alla settimana dalle ore 8:15 alle 15:15 5 classi 5 giorni alla settimana dalle ore 8:15 alle 15:15 18 SCUOLE SECONDARIE DI PRIMO GRADO SCUOLA MAMELI Via Agnusdei, 19 SCUOLA PASCOLI Via Galilei, 30 Alunni 233 Docenti 25 9 classi divise in 3 sezioni Alunni 336 Docenti 27 13 classi – 5 sezioni TEMPO SCUOLA TEMPO SCUOLA - 30 ORE su sei giorni - 31 ORE su sei giorni - 36 ORE su 5 giorni antimeridiani e pomeridiani da lunedì a venerdì con mensa - 31 ORE su 6 giorni - 36 ORE su 5 giorni antimeridiani e pomeridiani con mensa 32 ORE con 6 giorni antimeridiani da lunedì a sabato e un rientro pomeridiano di 2 ore - offerta formativa opzionale di 2 ore settimanali - 19 Scuola in Ospedale SCUOLA DELL’INFANZIA CLINICA PEDIATRICA Via Giustiniani, 2 SCUOLA PRIMARIA CLINICA PEDIATRICA Via Giustiniani, 2 Docenti n° 4 Docenti n° 2 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO MAMELI Sez. CLINICA PEDIATRICA Via Giustiniani, 2 Docenti n° 7 Una sezione dai 3 ai 5 anni che copre tutti i reparti di Clinica Pediatrica I ^ 2 pluriclassi Tempo Pieno lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 18:00 Tempo scuola Dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 18:00 2 pluriclassi Tempo normale Dalle 8:00 alle 14:00 dal lunedì al venerdì Tempo scuola Da lunedì a venerdì dalle 9.00 alle 12.00 Da lunedì a giovedì dalle 14.00 alle 17.00 20 ORGANIGRAMMA L’ Istituto Comprensivo Ardigò si muove sulla base dei compiti che il Dirigente Scolastico e il Direttore dei Servizi Amministrativi assumono nella relativa funzione e sulla base del raccordo esistente. DIRIGENTE SCOLASTICO DIRETTORE S.G.A. Dott.ssa Dindiani Lorenza Dott.ssa De Danieli Marisa Compiti: • La visione d’insieme dell’unità scolastica e del territorio nel quale opera. • La promozione della partecipazione della scuola ad una più ampia progettualità: tra reti di scuola e a livello regionale, nazionale, europeo. • Il raccordo tra reti di scuole del territorio. • L’individuazione delle linee programmatiche della scuola e la definizione delle linee generali dell’organizzazione dell’unità scolastica. • La distribuzione dell’organico e l’assegnazione dei docenti alle classi. • L’individuazione del proprio staff e la definizione dei suoi campi d’intervento mediante l’istituto della delega applicato ai referenti. • Il coordinamento dei referenti dei diversi settori e delle funzioni strumentali al POF. • Il coordinamento del settore della ricerca e della formazione in servizio. • L’acquisizione delle rendicontazioni di settori e/o funzioni, i dati di bilancio a livello amministrativo. Compiti: Il supporto alle scelte del Dirigente Scolastico per le predisposizioni di carattere organizzativoamministrativo-economico. La consultazione periodica delle situazioni di bilancio per contribuire all’orientamento di scelte e priorità nella contrattazione decentrata. L’acquisizione, da parte del Dirigente, delle indicazioni in merito alla distribuzione del fondo d’Istituto. Il coordinamento della definizione dei servizi di segreteria per area di intervento e responsabilità. La gestione e il coordinamento degli operatori scolastici. La verifica e valutazione del Bilancio annuale. 1 Docenti ART. 24 – FUNZIONE DOCENTE (art.38, comma 3, del CCNL 4-8-1995 ed art.23 del CCNL 26-5-1999) 1. La funzione docente, realizza il processo di insegnamento e di apprendimento volto a promuovere lo sviluppo umano, culturale, civile e professionale degli alunni, sulla base delle finalità e degli obiettivi previsti dagli ordinamenti scolastici definiti per i vari ordini e gradi dell'istruzione. 2. La funzione docente si fonda sull’autonomia culturale e professionale dei docenti; essa si esplica nelle attività individuali e collegiali e nella partecipazione alle attività di aggiornamento e formazione in servizio. Personale A.T.A. ART. 44 AREA ATA E CONTRATTO INDIVIDUALE DI LAVORO (art.30 del CCNL 26-5-1999) 1. Il personale amministrativo, tecnico e ausiliario statale degli istituti e scuole di istruzione primaria e secondaria, degli istituti d'arte, dei licei artistici, delle istituzioni educative e degli istituti e scuole speciali statali, assolve alle funzioni amministrative, contabili, gestionali, strumentali, operative e di sorveglianza connesse all'attività delle istituzioni scolastiche, in rapporto di collaborazione con il dirigente scolastico e con il personale docente. 3. In attuazione dell’autonomia scolastica i docenti, nelle attività collegiali, elaborano, attuano e verificano, per gli aspetti pedagogico – didattici, il piano dell’offerta formativa, adattandone l’articolazione alle differenziate esigenze degli alunni e tenendo conto del contesto socio - economico di riferimento. 2 STAFF DIRIGENTE SCOLASTICO FUNZIONI STRUMENTALI DIRETTORE S.G.A. UFFICIO DI SEGRETERIA COLLABORATORI DEL DIRIGENTE Fonte Basso Vannina COORDINATORI DI PLESSO Scuola dell’infanzia Fornasari: Rebeschini Scuola dell’infanzia Vittorino da Feltre: Badin Primo ciclo Scuola in Ospedale: Mion Scuola Primaria: Ardigò: Galvagni Scuola Primaria Luzzatto Dina: Zorzato Scuola Primaria di Primo Grado Mameli: Vezzaro Scuola Primaria di Primo Grado Mameli sez. Pediatria: Zampano Scuola Secondaria di Primo Grado Pascoli: Dell’Oste FUNZIONI STRUMENTALI INTERCULTURA: Meo/Pinnarò BENESSERE E SOLIDARIETA’: Mailander POF E AUTOVALUTAZIONE: Martini G. DOCUMENTAZIONE ECOMUNICAZIONE: Mignemi/Soranzo EDUCAZIONE SCIENTIFICA E MATEMATICA: Marcolin MUSICA: Girardello ORIENTAMENTO E DISPERSIONE: Fregnan 3 COLLEGIO DOCENTI DIRIGENTE SCOLASTICO DOCENTI DELL'ISTITUTO ************** CONSIGLIO DI ISTITUTO Presidente: Moro Camillo Vice Presidente: Dirigente : Dott. De Danieli Marisa COMPONENTE GENITORI Boniver Conte Elisabetta (Ardigò) Cardin Franco (Luzzatto) Fornaro Alessandro (Ardigò) Galiazzo Diego (Fornasari) Lazzarin Monica (Ardigò) Moro Camillo (Pascoli) Rigatti Guido (Fornasari) Volpin Gianni (Luzzatto) COMPONENTE DOCENTI Badin Marina (Vittorino) Berio Tamara (Mameli) Cricco Patrizia (Vittorino) Fonte Basso Vannina (Mameli) Galvagni Chiara (Ardigò) Marcolin Chiara (Luzzatto) Martini Giuliana (Ardigò) Mattiolo Floriana (Luzzatto) COMPONENTE A.T.A. D’Addio Carlo (Pascoli) Tollin Emanuela (Luzzatto) GIUNTA ESECUTIVA Fornaro Alessandro Moro Camillo Tollin Emanuela Fonte Basso Vannina 4 COMPITI DEL CONSIGLIO D’ISTITUTO Il Consiglio di Istituto elabora e adotta gli indirizzi generali e determina le forme di autofinanziamento della scuola; delibera il bilancio preventivo e il conto consuntivo e stabilisce come impiegare i mezzi finanziari per il funzionamento amministrativo e didattico. Spetta al Consiglio l'adozione del regolamento interno dell'istituto, l'acquisto, il rinnovo e la conservazione di tutti i beni necessari alla vita della scuola, la decisione in merito alla partecipazione dell'istituto ad attività culturali, sportive e ricreative, nonché allo svolgimento di iniziative assistenziali. Fatte salve le competenze del collegio dei docenti e dei consigli di intersezione, di interclasse e di classe, ha potere deliberante sull'organizzazione e la programmazione della vita e dell'attività della scuola, nei limiti delle disponibilità di bilancio, per quanto riguarda i compiti e le funzioni che l'autonomia scolastica attribuisce alle singole scuole. Adotta il Piano dell'Offerta Formativa. Indica i criteri generali relativi alla formazione delle classi, all'assegnazione dei singoli docenti, e al coordinamento organizzativo dei consigli di intersezione, di interclasse o di classe; esprime parere sull'andamento generale, didattico ed amministrativo, dell'istituto, stabilisce i criteri per l'espletamento dei servizi amministrativi ed esercita le competenze in materia di uso delle attrezzature e degli edifici scolastici. La Giunta esecutiva prepara i lavori del consiglio d’ istituto, fermo restando il diritto di iniziativa del consiglio stesso, e cura l'esecuzione delle relative delibere. Come previsto dal Decreto Interministeriale n. 44 dell'1 febbraio 2001, art.2, comma 3, entro il 31 ottobre ha il compito di proporre al Consiglio d’istituto il programma delle attività finanziarie della istituzione scolastica, accompagnato da un'apposita relazione e dal parere di regolarità contabile del Collegio dei revisori. Nella relazione, su cui il Consiglio dovrà deliberare entro il 15 dicembre dell'anno precedente a quello di riferimento, sono illustrati gli obiettivi da realizzare e l'utilizzo delle risorse in coerenza con le indicazioni e le previsioni del Piano dell'offerta formativa, nonché i risultati della gestione in corso e quelli del precedente esercizio finanziario. 5 SCUOLE PRIMARIE STATALI “R. ARDIGO’” “LUZZATTO DINA” PATTO DI CORRESPONSABILITÀ Anno scolastico 2009 -2010 COS’È Il patto di corresponsabilità è l’insieme degli accordi tra docenti, genitori e alunni finalizzato a migliorare gli interventi di tipo educativo e l’organizzazione della scuola: per promuovere una comune azione educativa; per creare un clima sereno che possa permettere un pieno sviluppo dei processi d’apprendimento e di socializzazione; per far crescere rapporti di rispetto, di fiducia, di collaborazione e di partecipazione; per favorire lo sviluppo del senso di responsabilità e l’impegno personale nel rispetto dei ruoli e delle competenze di ciascuna componente. COME SI ARTICOLA • Rapporto tra docenti e alunni • Rapporto tra scuola e famiglie. 6 RAPPORTO DOCENTI – ALUNNI Gli insegnanti offrono agli alunni la propria competenza didattica per motivare alle attività proposte dalla scuola, valorizzando e rispettando la personalità e le capacità di ciascuno, in modo che ogni bambino/a possa: essere attivo protagonista nelle attività, conoscendo gli obiettivi del suo curricolo e il percorso per raggiungerli; ottenere ascolto, comprensione e rispetto; maturare nell’accettazione, nella collaborazione e nel rispetto degli altri; capire il valore delle regole di convivenza; comprendere i suoi errori, le modalità per correggerli e il significato di eventuali richiami; imparare ad affrontare le difficoltà; imparare a superare situazioni di conflittualità; migliorare le capacità di attenzione e concentrazione; scoprire e valorizzare le proprie capacità e attitudini; sviluppare la curiosità, la fantasia, la creatività; acquisire autonomia organizzativa (saper preparare la cartella, utilizzare correttamente il materiale scolastico, riconoscere l’orario delle lezione e l’alternanza delle attività, portare a termine un impegno scolastico, usare efficacemente il proprio tempo); godere di adeguati tempi di pausa e di gioco; imparare un “metodo” per studiare in modo sistematico ed organico. La scuola richiede agli alunni di: rispettare gli orari delle lezioni; indossare regolarmente il grembiule e l’abbigliamento adeguato all’attività sportiva nei giorni convenuti; portare il materiale necessario allo svolgimento delle attività; avere cura e rispetto del materiale personale, di quello collettivo e dell’ambiente circostante assumendosi la responsabilità di eventuali danni; rispettare i compagni: ascoltarli ed aiutarli; rispettare i docenti e i non docenti: esprimersi con un linguaggio verbale e gestuale corretto, ascoltare e seguire le indicazioni di lavoro; vivere i momenti di convivenza sociale (intervallo, mensa … ) nel rispetto delle norme di comportamento e buona educazione; eseguire regolarmente i compiti assegnati; seguire con attenzione le lezioni, senza creare occasioni di disturbo; segnalare dubbi o difficoltà, chiedendo le spiegazioni e i chiarimenti necessari; accettare e mettere in pratica le indicazioni degli insegnanti sul piano del comportamento e dell’apprendimento; far firmare puntualmente comunicazioni e valutazioni ai genitori. 7 RAPPORTO SCUOLA – FAMIGLIE La scuola coinvolge le famiglie degli alunni nel percorso educativo e collabora con esse nella formazione dei bambini, per creare un clima sereno, fondato sulla fiducia, sul rispetto e sull'accordo educativo; perciò ritiene fondamentale: riconoscere il ruolo primario dei genitori nell’educazione dei bambini; far conoscere la propria offerta formativa; incontrare i genitori: - in forma di assemblea di classe (almeno una volta all’anno); - in forma di colloquio individuale con scadenza bimensile; - in forma di colloquio individuale su appuntamento, quando la scuola o la famiglia ne ravvisino la necessità; il libretto personale dell’alunno viene utilizzato dalla scuola e dalla famiglia per le comunicazioni necessarie; ricercare il dialogo con i genitori per affrontare insieme situazioni eventuali di difficoltà. La scuola richiede alle famiglie di: 1. condividere gli obiettivi educativi e collaborare all’azione della scuola; 2. rispettare le competenze professionali degli insegnanti; 3. informarsi sull’offerta formativa e didattica e conoscere e rispettare il regolamento d’Istituto; 4. partecipare agli incontri periodici con gli insegnanti; 5. dare agli insegnanti le informazioni utili a migliorare la conoscenza dei bambini; 6. seguire e valorizzare il lavoro del figlio, evidenziando l’importanza della scuola ed evitando messaggi contraddittori; 7. non caricare con eccessive aspettative il figlio nei confronti del rendimento scolastico; 8. rivolgersi subito agli insegnanti in presenza di problemi; 9. limitare le assenze del figlio, evitando assenze sistematiche e facendo frequentare regolarmente la scuola; 10.rispettare l’orario scolastico; 11.giustificare, secondo le modalità stabilite, ogni assenza del figlio; 12.controllare giornalmente quaderni, diario, avvisi, firmando questi ultimi tempestivamente; 13.responsabilizzare il figlio verso gli impegni scolastici e le regole di vita comunitaria; 14.verificare i comportamenti e gli atteggiamenti del figlio nei confronti degli insegnanti, dei compagni, degli operatori; 15. le famiglie che per vari motivi non possono essere presenti all’uscita dopo il termine delle lezioni devono attenersi alle indicazioni contenute nel modulo di responsabilità. MODULI ALLEGATI: • MODULO DI RESPONSABILITÀ USCITA • ESTRATTO DEL “REGOLAMENTO DISCIPLINARE ALUNNI 8 DICHIARAZIONE DI RESPONSABILITÀ Il sottoscritto ………………………………… genitore dell’alunno………………………………. frequentante la classe ……… sez. ……. della scuola …………………………………………. per l’anno scolastico ………./……….. chiede Al Dirigente Scolastico l’autorizzazione che al termine delle lezioni il proprio figlio/a Sia affidato alla/e persona/e appresso indicata/e: - …………………………………………………… - …………………………………………………… - ……………………………………………………. esonerando l’Amministrazione Scolastica da ogni responsabilità circa gli incidenti che possono capitare al proprio figlio/a fuori dall’edificio scolastico. Padova,…………………………….. Firma del genitore 9 II ISTITUTO COMPRENSIVO “ARDIGÒ” Via Agnus Dei, 17 - 35121 PADOVA Tel 049 8750981 Fax 049 8751765 C.F. 92200360284 E-mail [email protected] SCUOLE SECONDARIE DI PRIMO GRADO “G. MAMELI” - “G. PASCOLI” Patto di Corresponsabilità A.S. 2009 / 2010 COS’È Il patto di corresponsabilità (DPR 235/2008) è lo strumento attraverso il quale vengono declinati i reciproci rapporti, diritti e doveri, che intercorrono tra l’istituzione scolastica e la famiglia: per promuovere una comune azione educativa al fine di realizzare il profilo formativo definito nel POF; per rafforzare la condivisione da parte dei genitori delle priorità educative e del rispetto dei diritti e dei doveri di tutte le componenti presenti nella scuola; per creare un clima sereno che possa permettere un pieno sviluppo dei processi d’apprendimento e di socializzazione; per far crescere rapporti di rispetto, di fiducia, di collaborazione e partecipazione; per favorire lo sviluppo del senso di responsabilità e l’impegno personale di COME SI ARTICOLA • • • Rapporto tra docenti Rapporto tra docenti e alunni Rapporto tra scuola e famiglie. 10 RAPPORTO TRA DOCENTI Gli insegnanti concordano comportamenti comuni da adottare nella relazione tra loro per contribuire alla creazione di un clima sereno all’interno della scuola e nella relazione con alunni, famiglie ed operatori. Perciò si propongono di: condividere gli obiettivi educativi ed individuare comportamenti comuni per evitare contraddizioni nella relazione educativa; collaborare tra loro per favorire la migliore organizzazione, l’interdisciplinarietà e l’unitarietà dell’insegnamento, nel rispetto della libertà d’insegnamento di ciascuno; concordare le modalità di gestione della classe, il sistema e i criteri di valutazione, le modalità di assegnazione dei compiti per casa e di correzione degli elaborati degli alunni; I DOCENTI SI IMPEGNANO A: • Creare un clima sereno e corretto, favorendo il rispetto reciproco, lo sviluppo delle conoscenze e delle competenze e la motivazione all’apprendimento • Garantire la puntualità dell’inizio delle lezioni • Vigilare sui comportamenti e sulla sicurezza degli alunni in tutte le attività e gli ambienti scolastici • Programmare le verifiche solo al termine di un adeguato percorso didattico, dandone comunicazione con il dovuto anticipo • Esplicitare i criteri che si seguono per la valutazione delle verifiche • Distribuire e calibrare i carichi di studio nell’arco della settimana • Garantire l’informazione relativa ai processi di valutazione mediante la visione delle prove di verifica in occasione dei colloqui con i genitori • Garantire la correzione e la consegna delle verifiche entro quindici giorni, salvo casi eccezionali • Mantenere il segreto professionale nei casi e modi previsti dalla normativa • Fornire occasione di recupero delle verifiche non svolte dall’alunno, in caso di assenza per malattia • Sensibilizzare gli alunni al rispetto delle persone • Sensibilizzare gli alunni al rispetto dell’ordine e della pulizia dell’ambiente e delle strutture nelle quali operano • Collaborare con il personale non docente, nel rispetto dei ruoli e delle competenze di ciascuno • Informare preventivamente il personale non docente in relazione a riunioni tra docenti e con i genitori • Rispettare le indicazioni date circa l’uso degli ambienti in occasione di riunioni tra docenti e tra docenti e genitori GLI ALUNNI SI IMPEGNANO A: rispettare gli orari delle lezioni; impegnarsi nello studio; 11 portare il materiale necessario allo svolgimento delle attività; avere cura del materiale personale, di quello collettivo e dell’ambiente circostante; rispettare i compagni: ascoltarli ed aiutarli; rispettare i docenti e i non docenti: esprimersi con un linguaggio verbale e gestuale corretto, ascoltare e seguire le indicazioni di lavoro; vivere i momenti di convivenza sociale (intervallo, mensa … ) nel rispetto delle norme di comportamento e buona educazione; eseguire regolarmente i compiti assegnati; seguire con attenzione le lezioni, evitando di creare occasioni di disturbo; segnalare dubbi o difficoltà, chiedendo le spiegazioni e i chiarimenti necessari; essere disponibili ad accettare e mettere in pratica i suggerimenti degli insegnanti sul piano del comportamento e dell’apprendimento; far firmare puntualmente comunicazioni e valutazioni ai genitori. I GENITORI SI IMPEGNANO A: • Dare ai docenti le informazioni utili a migliorare la conoscenza dei ragazzi • Controllare regolarmente il libretto personale per visionare e firmare comunicazioni e valutazioni delle verifiche • Controllare regolarmente il diario per visionare le consegne • Partecipare regolarmente ai colloqui con i docenti nelle forme e ore previste • Controllare gli zaini per verificare che il materiale sia inerente alla normale attività della scuola • Controllare che l’abbigliamento dei figli sia decoroso e adeguato • Far rispettare la puntualità all’entrata a scuola • Limitare al minimo indispensabile le entrate e/o le uscite fuori orario • Aiutare il figlio a coordinare gli impegni di studio e le attività extrascolastiche in modo adeguato e proporzionato • Valorizzare l’istituzione scolastica, instaurando un positivo clima di dialogo, nel rispetto delle scelte educative e didattiche • Condividere e collaborare con la scuola affinché le eventuali procedure sanzionatorie e di recupero educativo abbiano gli effetti auspicati • Ritirare e firmare il libretto personale del figlio nel plesso di appartenenza secondo le modalità comunicate 12 I NON DOCENTI SI IMPEGNANO A: • Collaborare con il personale docente nel rispetto dei ruoli e delle competenze di ciascuno • Fornire aiuto nella gestione e nella vigilanza dei gruppi classe in particolari momenti: ingresso, uscita, cambio dell’ora, intervallo, mensa, in relazione ai propri compiti e tempi di lavoro • Garantire la pulizia e l’ordine degli ambienti scolastici • Agire nella consapevolezza di operare all’interno di un’istituzione educativa, mantenendo un comportamento adeguato alla relazione con i minori • Fornire con trasparenza e tempestività circolari, comunicazioni e sussidi didattici • Concordare comuni modalità di relazione con gli alunni e le famiglie. 13 Regolamento Disciplinare L’osservanza dei seguenti doveri vale per la durata dell’intero tempo scuola, compresi intervallo, cambio dell’ora, mensa, laboratori, uscite didattiche e visite di istruzione. L’inosservanza dei seguenti doveri comporterà pesanti ripercussioni sul voto di condotta e, a discrezione del Consiglio di Classe, l’esclusione dalla partecipazione ad uscite didattiche e/o viaggi di istruzione e la sospensione dalle lezioni. La sospensione dalle lezioni può comportare una valutazione gravemente negativa del comportamento (5) da parte del Consiglio di Classe che ne verbalizza la motivazione. Il voto di comportamento inferiore a 6 attribuito nello scrutinio finale della 3° media comporta la non ammissione all’esame di Licenza. L’ammissione agli esami di Licenza avviene con la sufficienza (6) in tutte le discipline. La sospensione dalle lezioni superiori ai 15 giorni, sarà disposta dal Consiglio d’Istituto. Eventuali ricorsi possono essere presentati, entro 15 giorni dalla ricevuta comunicazione, all’Organo di Garanzia interno alla scuola (DPR 235 del 21 novembre 2007 – Nota ministeriale del 31 luglio 2008) D.P.R. 122 del 22-06-09 Si ricorda ai genitori la loro responsabilità civile nei confronti dei figli. Nel caso di gravi episodi di violenza, bullismo, vandalismo, danni causati dai figli alle cose o alle persone, i genitori, in sede di giudizio civile potranno essere ritenuti direttamente responsabili dell’accaduto, secondo quanto stabilito dalla norma (art. 30 Cost., artt. 147, 155, 317 bis c.c.) DOVERI DEGLI ALUNNI Frequenza e puntualità INFRAZIONE -Più di tre ritardi a quadrimestre -Ritardi reiterati PROCEDURA DI RECUPERO educativo/formativo SANZIONE Comunicazione scritta alla famiglia Convocazione dei genitori -Realizzazione di un’attività formativodidattica inerente all’infrazione specifica - Attenzione, concentrazione e impegno -Distrazione frequente -Possesso ed uso di oggetti non attinenti all’attività - Richiamo verbale - Richiamo scritto nel libretto personale e nel registro di classe - Convocazione dei genitori Rispetto dei Docenti e dei Collaboratori -Uso di linguaggio e gesti irrispettosi e/o volgar - Richiamo scritto nel libretto personale e nel registro di classe - Convocazione dei genitori - Frequenza lezioni in orario aggiuntivo - Convocazione dei genitori - Frequenza lezioni in orario aggiuntivo Ripercussioni sul voto di condotta Rispetto di sé e dei compagni -Uso di linguaggio e gesti irrispettosi, volgari e pericolosi -Uso di abbigliamento inadeguato all’ambiente scolastico - Aggressività verbale e atteggiamenti intimidatori - Richiamo verbale - Richiamo scritto nel libretto personale e nel registro di classe -Convocazione dei genitori -Intervento del Dirigente -Convocazione del Consiglio di Classe per eventuale sospensione -Attivazione di percorsi e strategie per la risoluzione dei conflitti mirati individuali e di gruppo -Attivazione di percorsi mirati a far acquisire abilità sociali -Risarcimento del danno Rispetto dell’ambiente e del materiale scolastico Servizio mensa -Danneggiamento del materiale altrui -Danneggiamento e imbrattamento di strutture, arredamenti, oggetti -Sprecare cibo -Imbrattare l’ambiente -Comportarsi in modo poco Ripercussioni sul voto di condotta -Richiamo verbale -Richiamo scritto nel libretto personale e nel registro di classe -Risarcimento del danno -Convocazione del Consiglio di Classe per eventuale sospensione -Lavoro utile alla comunità scolastica durante l’intervallo e/o in orario aggiuntivo, sotto sorveglianza Ripercussioni sul voto di condotta -Richiamo verbale -Richiamo scritto nel libretto personale e nel 15 controllato E’ vietato l’uso di telefono cellulare e di qualunque oggetto non attinente alle attività didattiche all’interno degli ambienti scolastici. Tutti i cellulari devono rimanere spenti dal momento dell’ingresso a scuola fino all’uscita, compresi l’intervallo, la pausa mensa -Accensione e/o uso del telefono cellulare e di apparecchiature elettroniche non compatibili con il lavoro scolastico. (Tali oggetti devono essere riposti, spenti, nello zaino) e i laboratori -Utilizzo dei suddetti oggetti per foto o registrazioni in violazione della privacy Il libretto personale deve essere portato a scuola regolarmente e non deve presentare alcun tipo di manomissione (es: non è ammesso l’uso della cancellina) -Dimenticanza -Manomissioni, trascuratezza del libretto personale -Falsificazione voti e firme registro di classe -Convocazione dei genitori -Sospensione dal servizio mensa Ripercussioni sul voto di condotta -Ritiro immediato dell’apparecchiatura -Comunicazione scritta ai genitori -Consegna dell’apparecchiatura esclusivamente ai genitori (Non è prevista alcuna forma di rimborso per danneggiamento o furto del materiale sequestrato) -Intervento del dirigente -Sospensione dalle lezioni -Denuncia presso le autorità competenti Ripercussioni pesanti sul voto di condotta -Richiamo scritto nel registro di classe -Convocazione dei genitori Ripercussioni pesanti sul voto di condotta 16 POF Profilo Formativo LA “VISION” “ Non si può avere un’organizzazione che apprende senza un’organizzazione condivisa.” (Peter Senger 1990) Definire una vision condivisa significa rispondere alla domanda: “ Come sarà il nostro alunno al termine della Scuola Secondaria di Primo Grado?” LA NOSTRA “VISION” comprende vari elementi utili a risponde a questa domanda in quanto le azioni di tutta la comunità scolastica tende a sostenere: la centralità dell’alunno Al centro dell’azione della scuola c’è la persona le cui esigenze di crescita hanno bisogno di risposte attente e mirate per una formazione che sia graduale e completa. A questo fine la scuola mette in campo tutte le sue risorse e fa cooperare insieme i diversi agenti presenti nel territorio. CREATIVI ABILI CAPACI RESPONSABILI AUTONOMI CONSAPEVOLI ALUNNI COLTI RISPETTOSI CRITICI SOLIDALI SERENI Per la realizzazione del Profilo formativo atteso, la progettualità del 2° Istituto Comprensivo si articola in una Programmazione Educativa Didattica Generale e in una Programmazione disciplinare suddivisa in Unità di Apprendimento per la scuola Primaria. Seguendo le linee generali di programmazione, ogni scuola elabora Patti Formativi tra insegnanti, alunni, genitori e personale ATA. La raccolta di tutte le Unità di Apprendimento e della Progettazione completa di ogni plesso sono disponibili sul sito: www.istitutocomprensivopadovadue.it Padova, 1 settembre 2009 FIRMA DEL GENITORE _____________________________ 17 STATUTO DEI DIRITTI E DEI DOVERI DEGLI STUDENTI Lo Lo Statuto delle Studentesse e degli Studenti rappresenta il testo principale che sostanzia la cittadinanza studentesca e ne legittima il sistema di rappresentanza e partecipazione. Certezza delle regole, riconoscimento dei diritti, rispetto dei doveri e assunzione di responsabilità sono elementi essenziali per un sistema d'istruzione che ha fra i suoi compiti fondamentali l'educazione alla democrazia e alla cittadinanza. Dallo Statuto dei Diritti e dei Doveri degli Studenti le scuole del Secondo Istituto Comprensivo hanno ricavato le seguenti indicazioni: 1. L’esercizio dei diritti e il rispetto dei doveri all’interno della scuola rappresentano momenti fondamentali di educazione alla responsabilità. 2. Gli studenti hanno diritto ad una formazione che consenta lo sviluppo armonico della propria personalità, l’acquisizione di capacità autonome di apprendimento e di competenze e conoscenze necessarie per la consapevole partecipazione alla vita civile, professionale, politica. 3. Gli studenti hanno diritto ad un percorso formativo che rispetti il pluralismo culturale, politico, religioso. 4. Il processo di insegnamento-apprendimento scaturisce dall’interazione fra docenti e studenti. Docenti e studenti sono soggetti con funzioni diverse e pari dignità. 5. L’insegnamento deve tenere conto del naturale sviluppo della persona e dei ritmi di apprendimento degli studenti. 6. Gli studenti hanno diritto al rispetto della propria individualità e alla tutela della loro riservatezza. 7. Gli studenti portatori di handicap hanno diritto ad una prestazione didattica secondo metodologie differenziate in relazione allo stato di handicap. 8. Gli studenti hanno diritto a ricevere un insegnamento che abbia particolare riguardo alle esigenze di recupero ed hanno altresì diritto alla valorizzazione delle specificità e delle attitudini personali. 9. Gli studenti hanno diritto ad una informazione trasparente sul funzionamento e sulle regole della scuola, sugli obiettivi didattici e formativi, sulla programmazione curricolare, sui criteri di valutazione., 10.Per quanto attiene alla valutazione, agli studenti deve essere chiarito il significato e la funzione delle prove che vengono loro sottoposte. 11.Gli elaborati scritti devono essere corretti e riconsegnati con rapidità, 12.Deve essere in ogni caso favorito il processo di autovalutazione. 13.Lo studente ha diritto ad una valutazione finale che risulti da una serie continua di prove e comunque non derivante da una sola interrogazione e/o da un solo compito scritto nell’arco di un quadrimestre. 14.Gli studenti hanno il dovere di partecipare alla vita della scuola con spirito democratico 15.Gli studenti hanno il dovere di rispettare il Regolamento d’Istituto e le decisioni assunte dagli organi della scuola. 16.Gli studenti hanno il dovere di tenere un comportamento corretto e di avere verso il Capo d’Istituto, gli insegnanti, il personale non docente e i compagni lo stesso rispetto, anche 18 formale, che chiedono per se stessi. Gli studenti hanno il dovere di rispettare il patrimonio, le strutture e le attrezzature della scuola; essi condividono la responsabilità di rendere accogliente l’ambiente scolastico e di averne cura come importante fattore di qualità della vita scolastica. 17.Gli studenti sono tenuti a presentarsi a scuola con puntualità, a frequentare regolarmente le lezioni e a partecipare a queste attivamente e con spirito costruttivo. 18.Gli studenti hanno il dovere di impegnarsi con assiduità nello studio 19 CARTA DEI SERVIZI II ISTITUTO COMPRENSIVO “ARDIGO’ ” PADOVA ParteI PRINCIPI FONDAMENTALI Considerata la complessità e la differenziazione socioculturale e demografica del territorio le scuole del Secondo Istituto Comprensivo, erogano il loro servizio riferendosi ai seguenti principi: eguaglianza, imparzialità, accoglienza e integrazione, partecipazione, efficienza, trasparenza. La “Carta dei servizi” del Secondo Istituto Comprensivo ha come fonte di ispirazione fondamentale gli articoli 3, 30, 33 e 34 della Costituzione italiana. Tutte le nostre scuole operano nel rispetto di detti articoli. 1 – EGUAGLIANZA 1.1 Nell’intento di attuare il principio democratico dell’eguaglianza delle opportunità, assumendo la “d i f f e r e n z a” culturale – etnica e fisica come “v a l o r e”, nessuna discriminazione può essere compiuta, nell’erogazione del servizio scolastico per motivi riguardanti sesso, razza, etnia, religione, lingua, opinioni politiche, condizioni psicofisiche e sociali. 1.2 A questo fine le prestazioni, gli indirizzi metodologici e le strategie didattiche–educative da attivare nell’insegnamento si sviluppano sulla linea della d i f f e r e n z i a z i o n e” , tenendo conto cioè, dei tempi-stili di apprendimento, delle condizioni e della cultura di appartenenza dei singoli alunni, per consentire a tutti e a ciascuno d’ impadronirsi degli strumenti culturali per una piena partecipazione alla vita sociale. 1.3 Nell’erogare il servizio scolastico le scuole del II° Istituto non attuano alcuna discriminazione di sesso, etnia, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni psicofisiche e socio-economiche. 2 – IMPARZIALITA’, REGOLARITA’ E CONTINUITA’ 2.1 Tutti i soggetti che operano nella scuola e gli Organi Collegiali, ispirano i propri comportamenti, proposte e decisioni a criteri di obiettività, giustizia, imparzialità, coerenza. 2.2 I soggetti erogatori del servizio scolastico agiscono secondo criteri di obiettività ed equità. 2.3 Le scuole del II° Istituto, attraverso tutte le loro componenti e con l’impegno delle istituzioni ad esse collegate, garantiscono la regolarità e la continuità del servizio e delle attività educative. Nel rispetto dei principi e delle norme sanciti dalla legge e in applicazione delle disposizioni contrattuali in materia, in situazione di conflitto sindacale, curano l’informazione preventiva ai genitori circa l’erogazione del servizio che sono in grado di garantire. 3 - ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE 3.1 La scuola si impegna ad attivare una progettualità collaborativa con la famiglia, garantendo dialogo e scambi propositivi per una corretta informazione e divulgazione delle attività didatticoeducative. 20 3.2 Particolare impegno è profuso dalla scuola nel favorire preventivamente incontri formativi, esplicativi e conoscitivi con i genitori nella fase di ingresso alle classi iniziali. 3.3 La scuola, nell’attuazione della L. 148, art. 2, per quanto concerne il principio della continuità educativa scuola dell’infanzia-primaria-secondaria di primo grado, predispone attività di raccordo didattico-metodologico-organizzativo per favorire la continuità e l’orientamento nel passaggio dell’alunno da un livello di scuola all’altro. 3.4 Particolare impegno viene profuso dalla scuola, nella soluzione di problematiche relative all’inserimento di alunni diversamente abili o appartenenti ad altre etnie. Ogni attività si svolge nel pieno rispetto dei diritti dell’alunno. 3.5 Le scuole del II° Istituto favoriscono l’accoglienza dei genitori e degli alunni nella fase d’ingresso alle classi iniziali. Particolare e specifico impegno è prestato per la soluzione delle problematiche relative agli alunni stranieri, ai bambini degenti negli ospedali, a quelli diversamente abili o con svantaggio socio-culturale. a) SCUOLA DELL’INFANZIA La scuola dell’infanzia: promuove la formazione integrale della personalità dei bambini dai tre ai sei anni; favorisce lo sviluppo delle capacità comunicative, cognitive, di socializzazione e di maturazione emotiva; intende far raggiungere ad ogni bambino i traguardi di sviluppo che riguardano le seguenti dimensioni: a) maturazione dell’identità b) conquista dell’autonomia c) sviluppo della competenza b) SCUOLA PRIMARIA L’istituzione scolastica: opera, fin dall’inizio dell’anno, per garantire a tutta l’utenza il rispetto dell’orario deliberato dal Consiglio di Istituto; organizza per i genitori tutti, e prioritariamente per quelli dei bambini iscritti alla prima classe, un incontro iniziale con i docenti allo scopo di fornire: informazioni circa l’organizzazione pratica dell’attività didattica (orari, spazi, attrezzature ecc...) e le relative linee metodologiche generali; garantisce la formazione delle sezioni di classe prima nel rispetto del criterio dell’equieterogeneità sulla base delle indicazioni fornite dalle scuole dell’infanzia; appronta per gli alunni diversamente abili un Piano Educativo Individualizzato (PEI) avvalendosi della collaborazione dell’équipe medico-psicopedagogica e di insegnanti di sostegno; redige, per i casi di svantaggio, attività di recupero (da effettuarsi in orario di contemporaneità dei docenti o in orario aggiuntivo) e/o progetti interculturali in rete; promuove attività a classi aperte e di laboratorio. c) SCUOLA PRIMARIA E DELL’INFANZIA CLINICA PEDIATRICA L’istituzione scolastica: accoglie i bambini ricoverati con degenze medio-lunghe; i docenti delle due scuole lavorano a stretto contatto, formando un unico team di lavoro; i docenti lavorano o con piccoli gruppi “pluriclasse” o con interventi individuali a letto o in camera; all’occorrenza, vengono presi contatti con la scuola di provenienza per concordare una programmazione didattica adeguata, fornendo certificazione di frequenza con osservazioni e rilievi. 21 d) SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO L’istituzione scolastica: risponde ai bisogni cognitivi e affettivo-relazionali degli alunni, coniugando le esigenze di chi è in difficoltà e di chi deve affinare competenze e raggiungere traguardi culturali elevati per favorire il successo formativo e prevenire il disagio; ha come obiettivo prioritario il “benessere scolastico” degli alunni nella convinzione che solo in un clima sereno, improntato al rispetto reciproco, alla collaborazione, alla solidarietà, il ragazzo possa costruire competenze e crescere come persona; mira allo sviluppo armonioso della personalità dell’alunno, attraverso la continuità educativo-didattica e l’orientamento e offre al ragazzo la possibilità di acquisire coscienza della propria identità, di operare scelte e di portare avanti un proprio progetto di vita, valorizzando capacità, interessi e attitudini personali; mira a far emergere e a potenziare talenti e abilità attraverso l’utilizzo di altri linguaggi quali quello figurativo, manipolativo, motorio, informatico; collabora con le famiglie e le altre agenzie educative per un’offerta formativa in linea con i tempi, legata alla realtà locale e in sintonia con le esigenze del territorio e proiettata verso il futuro. 3.6 a) L’Istituzione scolastica garantisce il pieno rispetto dei diritti dello studente e richiede altresì a quest’ultimo l’osservanza di alcune fondamentali norme indispensabili al raggiungimento degli obiettivi formativi che la scuola si propone: - diritto dello studente di trascorrere il tempo-scuola in un ambiente sano, pulito e sicuro e dovere di utilizzare correttamente attrezzature, materiali e spazi della scuola nel rispetto della proprietà comune e dei diritti degli altri; - diritto di usufruire in pieno del tempo scolastico e delle opportunità educative organizzate e dovere di frequentare regolarmente le lezioni e di eseguire puntualmente i compiti assegnati; - diritto di essere trattato e valutato in maniera imparziale e dovere di comportarsi in modo corretto e rispettoso del regolamento della scuola. A tale proposito si ricorda il dovere da parte di giustificare le assenze, di accedere ai locali della scuola senza essere accompagnati dai genitori, di avvertire preventivamente gli insegnanti nel caso di interruzione della frequenza scolastica per motivi differenti dalla malattia. b) Gli insegnanti delle scuole del II° Istituto Comprensivo per meglio operare nel rispetto degli interessi dei propri alunni: coinvolgono gli studenti in conversazioni e discussioni guidate; collaborazione con la famiglia; attivano opportunità di arricchimento progettuale per l’attuazione della continuità verticale; usufruiscono delle risorse esterne alla scuola e presenti nel territorio. 4 – DIRITTO DI SCELTA, OBBLIGO SCOLASTICO E FREQUENZA 4.1 E’ garantita la facoltà del genitore di iscrivere il proprio figlio presso la scuola di pertinenza, nei limiti della sua obiettiva capienza e non sarà impedita l’iscrizione o il trasferimento presso altra scuola compatibilmente con le disposizioni di legge. 22 4.2 In caso di eccedenza di domande rispetto ai posti disponibili verranno applicati i criteri già votati dal Consiglio di Istituto. 4.3 Nel II° Istituto Comprensivo l’obbligo scolastico e la regolarità della frequenza sono assicurati dalla proficua collaborazione del Dirigente Scolastico con insegnanti e Comune. Essi operano, con interventi di prevenzione e controllo dell’evasione e della dispersione scolastica. In particolare: a) il Dirigente Scolastico accerta che tutti gli alunni obbligati alla frequenza della scuola elementare frequentino una scuola pubblica o privata, segnalando eventuali inadempienze al Sindaco. b) Gli insegnanti comunicano al Dirigente scolastico i nominativi di alunni assenti ingiustificati da più di 15 giorni ed accolgono a scuola unicamente bambini regolarmente iscritti presso la Segreteria dell’Istituto anche se solo per brevi periodi di frequenza. 5 – PARTECIPAZIONE, EFFICIENZA, TRASPARENZA 5.1 Per tutelare il diritto alla corretta erogazione del servizio e per favorire la collaborazione necessaria a conseguire le finalità istituzionali, la gestione organizzativa e didattica della scuola avviene, nell’ambito delle norme vigenti (D.P.R. 416/74 – 517/77 – L. 820/71 – L. 148/90 – L. 59/97 e successive integrazioni), mediante la partecipazione e la collaborazione progettuale e sostanziale di tutte le componenti: istituzioni, enti, opportunità formative presenti nel territorio, genitori, ecc... I genitori hanno, secondo le modalità disciplinate dalla L. 241/90, diritto di accesso alle informazioni che li riguardano in possesso della Scuola; Sono garantite scelte organizzative che favoriscano da parte della scuola: una presentazione chiara e documentata delle scelte metodologiche e didattiche, degli obiettivi educativi e didattici, delle motivazioni che sottendono particolari tecniche di valutazione, ecc... collaborazione propositiva e valutativa tra scuola e famiglia nell’interesse del minore. La scuola assicura la massima semplificazione delle procedure, trasparenza e un’informazione completa. Le famiglie nei modi e nei limiti stabiliti dalle norme, potranno formulare proposte e osservazioni per il miglioramento del servizio. Periodicamente sarà raccolto il loro parere sulla qualità del servizio stesso attraverso questionari di valutazione del sistema. La scuola si impegna a collaborare con gli Enti Locali e le associazioni culturali, sportive e ricreative presenti nel territorio per l’attuazione di attività extrascolastiche, consentendo l’uso disciplinato degli edifici e delle attrezzature, fuori dall’orario del servizio scolastico. 5.2 La scuola, in sinergia con gli altri soggetti istituzionali e con altre agenzie educative, promuove o collabora a realizzare attività extrascolastiche che integrano l’offerta formativa. La scuola e l’Ente comunale, per la parte di rispettiva competenza, autorizzano l’uso degli edifici e delle attrezzature al di fuori dell’orario scolastico ad enti e associazioni privati che realizzano la funzione della scuola come centro di promozione culturale, sociale e civile. L’uso di edifici e di attrezzature viene disciplinato dal Regolamento dell’Istituto. 5.3 La scuola garantisce la massima semplificazione delle procedure ed un’informazione completa e trasparente. 5.4 L’attività scolastica, ed in particolare l’orario di servizio di tutte le componenti, si informa a criteri di efficienza. di efficacia, flessibilità nell’organizzazione dei servizi amministrativi, dell’attività didattica e dell’offerta formativa integrata. 5.5 La “Carta dei servizi” trova una puntuale attuazione nella gestione partecipata della scuola da parte di insegnanti, genitori, personale non docente. Questi, quali protagonisti e responsabili di detta “Carta”, possono chiedere modifiche e/o integrazioni nel rispetto delle 23 procedure vigenti e nell’ambito degli organi collegiali della scuola, cui sono chiamati a partecipare. Essi sono: - Assemblea di classe/sezione - Consiglio di interclasse/intersezione/classe - Collegio dei Docenti - Consiglio di Istituto 5.6 L’Istituzione scolastica, su approvazione del Consiglio di Istituto, consente l’uso degli edifici e delle attrezzature scolastiche, fuori dell’orario del servizio scolastico, ad agenzie educative e socio culturali senza scopo di lucro, che realizzino la funzione della scuola come centro di promozione culturale, sociale e civile. L’istituzione scolastica realizza insieme alla progettualità curricolare di base progetti curricolari specialistici in coerenza con le scelte dell’ampliamento dell’Offerta Formativa. Il P.O.F consta infatti oltre che di progetti specifici di Plesso, di 4 filoni progettuali trasversali. 5.7 Il II° Istituto, al fine di promuovere ogni forma di partecipazione, garantisce una informazione completa e trasparente nel seguente modo: 1) Accesso ai verbali del Consiglio di Istituto e del Consiglio di intersezione/interclasse/classe. 2) Accesso alla Carta dei servizi e a tutta la documentazione allegata. 3) Accesso al P.O.F. 5.8 Ogni Scuola è dotata : di uno spazio apposito dove tutti possono consultare: - il P.O.F. e altri progetti allegati - la Carta dei Servizi - iIl Regolamento del Consiglio di Istituto - il documento di valutazione rischi - il documento relativo al servizio mensa elaborato dal Comune; di un albo ordinario - Circolari a cura dell’Istituto e/o Ministero - Documenti a cura del Consiglio di Istituto - Convocazioni e informazioni varie; di un albo sindacale - Attività sindacale sia a livello nazionale che a livello decentrato - Convenzioni - Convocazioni R.S.U. 5.9 I genitori, gli insegnanti, i dipendenti amministrativi che intendono intraprendere parlare con il Dirigente Scolastico per richiedere informazioni su questioni organizzative, interpretazioni nell’applicazione di norme riguardanti la gestione dell’Istituzione Scolastica, proposte migliorative del servizio, richieste di chiarimenti, ecc., avranno cura di chiedere un incontro con il medesimo, a mezzo di lettera, telefonata o e-mail o altre forma di comunicazione che abbiano il requisito della “certezza” e trasparenza, al fine di ottenere le informazioni desiderate, direttamente, dai soggetti istituzionali che hanno contatto immediato con i problemi di cui si tratta. Nel caso la richiesta sia presentata da un gruppo di genitori, gli stessi devono chiaramente indicare una singola persona o gruppo ristretto di persone, autorizzate a rappresentarli e a sviluppare i contatti con il D.S.. Per specifici argomenti, rientranti nelle competenze delle R.S.U., il D.S. avrà cura di informare tempestivamente anche i rappresentanti delle stesse R.S.U. elette nell’Istituto. Qualsiasi coinvolgimento di soggetti istituzionali che non abbiano contatti diretti con i problemi di cui si tratta, dovrà essere concordato solo successivamente con il Dirigente Scolastico, qualora i problemi di cui si tratta non abbiano trovato risoluzione in ambito istituzionale. 24 6 – LIBERTA’ DI INSEGNAMENTO ED AGGIORNAMENTO DEL PERSONALE 6.1 La libertà di insegnamento dei docenti si esplica attraverso la definizione e l’attuazione della programmazione educativa e didattica nel rispetto dei principi costituzionali, della coscienza morale e civile degli alunni e dei programmi didattici. 6.2 La scuola organizza le attività di aggiornamento del personale che costituiscono elemento di garanzia per l’efficienza e l’efficacia dell’azione educativa. 6.3 Nel II° Istituto, la programmazione assicura la libertà d’insegnamento dei docenti e garantisce la formazione dell’alunno, sviluppando le potenzialità evolutive e contribuendo allo sviluppo armonico della personalità, nel rispetto degli obiettivi formativi nazionali (cui si ispira il P.O.F.), degli Orientamenti per la scuola dell’infanzia, dei programmi per la scuola primaria e secondaria di primo grado e improntati alla flessibilità della prassi didattico-disciplinare e alla continuità curricolare. P a r t e II 7 – AREA DIDATTICA 7.1 La scuola, sulla base delle competenze professionali del personale e con la collaborazione ed il concorso delle famiglie, delle istituzioni e della società civile, è responsabile della qualità delle attività educative e si impegna a garantirne l’adeguatezza alle esigenze culturali e formative degli alunni, nel rispetto di obiettivi educativi validi per il raggiungimento delle finalità istituzionali. 7.2 La scuola individua ed elabora gli strumenti per garantire la continuità educativa tra i diversi ordini dell’istruzione. 7.3 Nella scelta dei libri di testo, la scuola assume come criteri di riferimento la validità culturale e la rispondenza ai bisogni educativi dell’alunno. I docenti, con il coinvolgimento delle famiglie, adottano soluzioni atte a rendere possibile un’equa distribuzione dei testi scolastici nell’arco della settimana in modo da evitare, nella stessa giornata un sovraccarico di materiali didattici. 7.4 Nell’assegnazione dei compiti da svolgere a casa i docenti operano in coerenza con la programmazione educativa e didattica approvata dal Collegio dei docenti ed in coerenza con la programmazione di modulo. I docenti, inoltre, tengono presente la necessità di rispettare razionali tempi di studio degli alunni nonché l’esigenza degli stessi di poter contare su tempi liberi da impegni scolastici. 7.5 I docenti nel rapporto con gli alunni si relazionano in modo pacato e rispettoso. 7.6 La scuola elabora, adotta e rende pubblici i seguenti documenti: A) P.O.F B) il Regolamento di Istituto C) Programmazione didattica La programmazione didattica è elaborata dagli insegnanti ed è approvata dal Collegio dei Docenti. La programmazione didattica: 1) delinea il percorso formativo della classe e del singolo alunno adeguando ad essi gli interventi operativi; 2) assicura, pur nella diversità degli apporti disciplinari, l’unitarietà dell’insegnamento ed anche l’aderenza alle finalità indicate dai programmi didattici nazionali e dalla programmazione educativa; 3) è sottoposto sistematicamente a momenti di verifica e di valutazione dei risultati, al fine di adeguare l’azione didattica alle esigenze formative che emergono “in itinere”. 7.7- Informazione all’utenza 25 All’Albo Ufficiale ed a quello di ogni plesso viene affisso un avviso di informazione all’utenza concernente il P.O.F. e la programmazione didattica e contenente la data di redazione, le modalità di pubblicazione e di duplicazione. 7.8 – Il contratto formativo è la dichiarazione esplicita e partecipata dell’operato della scuola. In apposita assemblea tra docenti e genitori da tenersi, di norma, entro la fine di ottobre: A) i docenti: - esplicitano la loro offerta formativa; - motivano il loro intervento didattico; - illustrano le strategie, gli strumenti di verifica ed i criteri di valutazione. B) i genitori: - esprimono pareri e proposte; - collaborano alle attività della scuola. P a r t e III 8 – SERVIZI INFORMATIVI E AMMINISTRATIVI 8.1 Costituiscono fattori di qualità dei servizi amministrativi: a) la celerità delle procedure; b) la trasparenza; c) l’informatizzazione dei servizi di segreteria; d) la flessibilità dell’orario di funzionamento dell’ufficio in relazione alle esigenze dell’utenza. Standard specifici di alcune procedure 8.2 L’iscrizione degli alunni è effettuata, previa informazione ai genitori per la quale si rimanda al Regolamento di Istituto. 8.3 Il rilascio delle certificazioni e di attestazioni è effettuato nell’ orario di apertura al pubblico di segreteria, entro i tre giorni lavorativi decorrenti dal giorno successivo a quello della richiesta, fatti salvi i casi di forza maggiore. 8.4 Gli attestati della frequenza e del giudizio finale sono disponibili presso la segreteria dell’Istituto a partire dal terzo giorno successivo alla pubblicazione dei risultati finali. 8.5 Il documento di valutazione e l’attestato della frequenza finale sono consegnati dai docenti, per le classi dalla prima alla quarta entro dieci giorni dalla conclusione delle operazioni di scrutinio. Il Dirigente scolastico cura la stipulazione del documento di valutazione e l’attestato e cura la trasmissione alla scuola secondaria di primo grado dell’iscrizione, del fascicolo personale dell’alunno, contenente anche l’attestato della frequenza e della valutazione personale. 8.6 La segreteria del II° Istituto garantisce un orario di apertura al pubblico funzionale alle esigenze degli utenti. Il Consiglio di Istituto delibera i criteri sull’orario di funzionamento dell’ufficio inseriti nel Regolamento di Istituto. Il Dirigente Scolastico riceve su appuntamento telefonico o secondo un orario comunicato con appositi avvisi. 8.7 La scuola assicura all’utenza la tempestività del contatto telefonico e stabilisce modalità di risposta che comprendano il nome dello istituto, il nome e la qualifica di chi risponde ed, eventualmente, il nome della persona in grado di fornire le informazioni richieste. Criteri per l’informazione 8.8 All’Albo Ufficiale del II° Istituto Comprensivo sono affissi: a) orario del personale docente, amministrativo e del personale in servizio nella scuola a qualsiasi titolo; b) organigramma dell’Istituto e degli uffici di segreteria; c) organigramma degli organi collegiali; 26 d) Regolamento dell’Istituto. All’Albo di ogni plesso sono affissi: a) orario del personale in servizio; b) organigramma dell’Istituto e degli uffici di segreteria; c) organigramma degli organi collegiali; d) notizie sindacali; e) comunicazione dei genitori rappresentanti di classe/sezione o rappresentanti di associazioni di categoria; f) Regolamento dell’Istituto. 8.9 All’ingresso di ogni edificio scolastico sono presenti e riconoscibili collaboratori scolastici in grado di fornire all’utenza le prime informazioni per la fruizione del servizio. 8.10 Il personale non docente deve portare il cartellino di identificazione in maniera ben visibile. La segreteria rilascia entro tre giorni i seguenti certificati: a) Iscrizione e frequenza alunni b) Certificati di studio c) Certificati di servizio degli insegnanti d) Dichiarazioni per gli insegnanti (stato, orario di servizio ecc...) Il Dirigente Scolastico riceve su appuntamento. P a r t e IV 9 – CONDIZIONI AMBIENTALI DELLA SCUOLA E SICUREZZA 9.1 L’ambiente scolastico deve essere pulito, accogliente e sicuro. Le condizioni di igiene e sicurezza dei locali e dei servizi devono garantire una permanenza a scuola confortevole per gli alunni e per il personale. I collaboratori scolastici o le imprese appaltatrici del servizio di pulizia devono adoperarsi per garantire la costante igiene dei locali ed in particolare dei servizi. Per garantire le condizioni di sicurezza interna degli edifici la scuola segnala, con la dovuta urgenza, ai competenti organi ogni situazione che rappresenti possibile pericolo per l’incolumità degli utenti. La scuola si impegna altresì a sensibilizzare enti, associazioni ed organi interessati per garantire adeguate condizioni di sicurezza nell’ambito scolastico. 9.2 Costituiscono fattori di qualità riferibili alle condizioni ambientali e a limiti oggettivi di fattibilità: a) numero, dimensione, cubatura e numero degli alunni e dotazioni (cattedra, banchi, lavagna, armadietti, ecc...) delle aule dove si svolge la normale attività didattica; b) numero, tipo, dimensione, superficie e cubatura, dotazioni (macchine e attrezzature, posti alunno, ecc.) dei laboratori; c) numero, dimensione, superficie e cubatura, dotazione e media delle ore di utilizzazione settimanale distinta per attività scolastiche ed extrascolastiche delle palestre o degli ambienti come tali utilizzati; d) numero, dimensioni e media delle ore settimanali di utilizzazione delle sale di riunione; e) numero dimensione e dotazioni dei locali di servizio (atrii, disimpegni, ecc...); f) numero, dimensione e dotazioni, orario settimanale di apertura e modalità per la consultazione e prestito della Mediateca d’Istituto; g) dimensione e dotazioni, orario settimanale di apertura e modalità per la consultazione e il prestito delle biblioteche di plesso; h)numero, dimensione e dotazioni, orario settimanale di apertura e modalità per l’utilizzo corretto dell’Aula Informatica e multimediale d’Istituto; i) numero dei servizi igienici con l’indicazione dell’esistenza di servizi igienici per handicappati; l) eventuali barriere architettoniche; 27 m) esistenza di ascensori e montacarichi; n) esistenza e descrizione di spazi esterni attrezzati e non; o) piano di evacuazione dell’edificio in caso di calamità. 9.3 I fattori di qualità ad ogni edificio vengono resi noti mediante affissione all’albo di apposite comunicazioni. Il Responsabile Sicurezza, nelle singole scuole, predispone un piano di evacuazione dell’edificio, da effettuarsi in caso di necessità. In corso d’anno vengono eseguite due prove di esercitazione che vedono interessati docenti, alunni ed operatori. Progetto 626 – Resp. Arch. Levis – c.f.r. Allegato Il progetto citato prevede la formazione e la sensibilizzazione di tutto il personale (docente – ATA) e tutte le iniziative atte a predisporre contromisure, accorgimenti organizzativi per la risoluzione delle problematiche edilizie presso le istituzioni competenti. 9.4 Il II° Istituto di Padova comprende: - 3 scuole dell’infanzia: Fornasari , Vittorino da Feltre e Clinica Pediatrica - 3 scuole primarie: Ardigò, Luzzatto Dina, Clinica Pediatrica - 3 scuole secondarie di primo grado: Mameli, Pascoli, Mameli sez. Pediatria. ParteV 10 - PROCEDURA DEI RECLAMI E VALUTAZIONE DEL SERVIZIO 10.1.Reclami. I reclami possono essere espressi in forma orale, scritta, telefonica, via fax o rete informatica e devono contenere generalità, indirizzo e reperibilità del proponente. I reclami orali e telefonici debbono successivamente essere formalizzati e sottoscritti. Il Dirigente Scolastico, dopo avere esperito ogni possibile indagine in merito, risponde, sempre in forma scritta, non oltre 15 giorni dal ricevimento del reclamo attivandosi per rimuovere le cause che hanno provocato il problema segnalato. Qualora il reclamo non sia di competenza del Dirigente Scolastico, al reclamante sono fornite indicazioni circa il destinatario competente. Il Dirigente Scolastico formula per il Consiglio di Istituto una relazione analitica dei reclami e dei successivi provvedimenti che è inserita nella relazione annuale del Consiglio di Istituto. 10.2 Valutazione del servizio Entro il termine delle lezioni e delle attività educative viene consegnato ai genitori, al personale docente e A.T.A. un questionario, opportunamente differenziato, vertente sulla qualità del servizio scolastico. Sarà effettuata una rilevazione di elementi utili alla valutazione del servizio scolastico A tal fine esso è formulato in maniera da permettere l’elaborazione dei dati agile ed una sintesi leggibile ed efficace. Il regolamento dell’Istituto individua le modalità operative per la redazione dei questionari e l’elaborazione dei dati. I risultati derivanti dall’indagine vengono resi noti a tutti gli organi collegiali per le azioni di miglioramento. P a r t e VI 11 - ATTUAZIONE 11.1 Le indicazioni contenute nella presente Carta si applicano nella presente Carta fino a quando non intervengano, in materia, disposizioni modificative contenute nei contratti collettivi o in norme di legge. 11.2 Il Ministro della Pubblica Istruzione cura, con apposita direttiva, i criteri di attuazione della presente Carta. 28