LA SUCCESSIONE DELLE DOMANDE L’ordine deve, innanzitutto, essere ragionevole per il rispondente. Ordinare le domande considerando: 1. l’andamento dell’attenzione 2. gli obiettivi dell’intervista - selezione dei soggetti (domande filtro) - acquisizione informazioni pertinenti Teorie sulla sequenza ottima A. Fattuali soggettive delicate B. Atteggiamenti/opinioni fattuali delicate C. Facili e impersonali cruciali D. In ordine cronologico All’interno dei blocchi •dal generale al particolare o viceversa? •dall’evento più vicino al più lontano o viceversa? •ordine dei quesiti nelle batterie Dal generale al particolare o viceversa? A “IMBUTO”: domanda generale G domanda specifica S A “IMBUTO ROVESCIATO”: SG EFFETTI CONTESTUALI Si hanno effetti contestuali di risposta quando la persona intervistata rimane influenzata ♥ dal contenuto della domanda/e (e riposte) precedente/i effetti di significato ♥ dalla collocazione della domanda nel questionario (area/sotto-area) effetti sequenziali/d’ordine EFFETTI D’ORDINE DELLA DOMANDA L’ordine delle domande (consecutive) può dare luogo a effetti di: contrasto: risposta data ad una domanda D è in direzione opposta alla risposta data ad una domanda precedente P in misura significativamente superiore a quello che altrimenti si verificherebbe assimilazione: risposta data a D è nella stessa direzione alla risposta data a P in misura significativamente superiore a quello che altrimenti si verificherebbe Tali effetti possono essere nell’ordine del 20% (medio) di spostamento. Ex. 1 - Quanto sei felice del tuo matrimonio? (specifica) - Quanto sei felice della tua vita? (generale) S→G effetto assimilazione G→S nessun effetto Ex. 2 - Quanto sono bravi i guidatori giovani? (specifica) - Quanto sono bravi i guidatori? (generale) S→G effetto contrasto G→S nessun effetto Effetti imputabili a processi psicologici per comprendere e rispondere alla domanda: tipologia di informazioni “attive” al momento della risposta • euristiche • effetto priming (effetto dovuto ad un’informazione attivata pertinente per rispondere a domanda successiva) • effetto ancoraggio/standard di riferimento • desiderabilità sociale/coerenza Le variabili che influiscono sugli effetti d’ordine delle domande riguardano: A. Grado di generalità delle domande: Domande specifiche (S) e generali (G) S → G: gli intervistati terranno conto dell’accordo/disaccordo espresso per S, vengono utilizzate informazioni “attive” (regola della non ridondanza) Ex. a) effetto di contrasto (IT 1979, Stati Uniti) D1-S) Lei è favorevole o contraria alla possibilità di interrompere la gravidanza in caso di malformazioni? D2-G) Pensa che dovrebbe essere permesso ad una donna incinta di abortire se è sposata e non desidera avere più bambini? S → maggior parte degli individui risposta: si ↓ consenso del 12% per G rispetto al grado di consenso registrato se veniva posta solo G, nessuna variazione per S Stessi risultati in analoghe indagini split-ballot PERCHE’? Gli intervistati rispondono a G attivando varie tipi di informazioni pertinenti (ex. i casi di malformazione) → se G segue S, per le norme conversazionali (non ridondanza) → le informazioni già attivate non vengono “ripetute” e quindi sono “sottratte” (escluse) per rispondere a G → effetto contrasto In generale gli effetti d’ordine l’atteggiamento/opinione delle persone indagato è complesso o ambivalente. sono verso > se l’oggetto b) effetto di assimilazione D1-S) Ti ritieni soddisfatto del tuo rapporto di coppia? D2-G) Sei soddisfatto di come ti sta andando la vita in questo periodo? S → G alta assimilazione G → S nessun effetto c) S domande “difficili” G → “interesse, generale, per la politica” S (difficile) → “quale proposta di legge è stata presentata dal partito X settimana scorsa?” Se G S proporzione più elevata di risposte “assiduo interesse” rispetto a S G anche con domande buffer (attivato effetto fallimento/insuccesso assimilazione). Ex. G “vantaggi/svantaggi della tecnologia” posta all’inizio (G1) e alla fine (G2) del “blocco” di domande S riguardanti aree tecnologiche specifiche diverse e a cui rispondono solo coloro che hanno conoscenze → effetto “assimilazione” solo per coloro che hanno risposto alle domande S (G2 >G1) OSSERVAZIONI 1. Le coppie di domande caratterizzate da uno stesso grado di specificità possono essere anch’esse soggette ad effetti d’ordine (di direzione diversa in base al compito). 2. Numero di domande S che precedono la domanda G: se le informazioni attivate dalle varie domande S contribuiscono a definire il giudizio successivo di una domanda G, non si dovrebbero avere effetti d’ordine in quanto le informazioni affini “attive” sono numerose. B. Salienza/ampiezza: se D1 attiva una informazione saliente/ampia per D2 effetti d’ordine. Se D1 riguarda informazioni appartenenti ad ambiti categoriali ≠ (o più ristretti) rispetto a D2 = mancanza effetti d’ordine. Ex. Impatto di uno scandalo politico sull’atteggiamento verso la classe politica. - Conoscenza dello scandalo (A) - Giudizio su 3 politici non coinvolti nello scandalo (S) - Giudizio generale su politici (G) A-G-S → (G < punteggio) → effetto assimilazione (giudizi + negativi) A-S-G → (S > punteggi) → effetto contrasto → G-S-A (G> punteggio) anziché A-G-S C. Consapevolezza informazioni già attivate: se la persona è consapevole delle informazioni già date in D1 può “eliminarle” nella formulazione della risposta in D2. Ex. ● Valutazione del comportamento di un assistente universitario che “passa” il compito ad un amico. ● 4 condizioni sperimentali in base al grado di attivazione e di consapevolezza dell’informazione accessibile. 1. Esperimento (2 gruppi): giudicare altezza note musicali frammiste a parole a) sinonimi di gentile b) sinonimo di disonesto 2. Metà di ogni gruppo dovevano ricordare il compito l’altra metà no. 3. Domanda sul comportamento ↓ Inconsapevoli: giudizi molto più positivi se compito con “gentile” rispetto al gruppo con parola “disonesto” → assimilazione Consapevoli: giudizi più positivi se compito con parole “disoneste” → contrasto D. Umore del momento ed effetti sulle domande che implicano uno sforzo cognitivo: 1° Hp: facilitazione del recupero in memoria di informazioni in linea con lo stato d’animo congiunturale 2° Hp: impatto diretto dello stato d’animo congiunturale. Il soggetto assume l’umore del momento come un “indicatore valido” per valutare il suo “stato generale” (benessere, felicità, ecc.) Ex. Condizioni metereologiche, umore e giudizio sul proprio gradi di felicità (G). I° esperimento: giornate piovose > “infelici” che nelle giornate di sole. II° esperimento: 2 gruppi, 1° indirettamente indotto ad attribuire il proprio umore al tempo, al 2° direttamente la domanda G. → la manipolazione avrebbe reso i soggetti consapevoli dell’influenza del tempo sul loro umore → solo nel 2° gruppo correlazione tra pioggia/giudizio negativo e sole/giudizio positivo. La manipolazione ha effetto su G ma non sull’umore in sé. E. Competenze (expertise): possesso di competenze in uno specifico dominio senza effetti di ordine rispetto a chi non ne ha. F. Contesto comunicativo: se D1 e D2 sono percepite come indipendenti, assenza effetti di ordine Ex. Benessere di coppia e “in generale”. Domande introdotte da una affermazione del tipo: “Adesso vorremmo chiederle circa due aree della sua vita che possono essere importanti per il benessere complessivo delle persone” → no effetto priming → l’informazione data in S viene esclusa per rispondere a G G. Natura, ampiezza e posizione del buffer: la collocazione delle domande di argomento diverso in una sequenza di più domande S connesse ad una domanda G può causare/non causare effetti di ordine H. Direzione del confronto: effetti d’ordine contrapposti a seconda che i confronti siano direzionati dal presente al passato (o al futuro) o dal passato al presente (cambia ciò che avviene assunto come standard di confronto) Ex. 4 gruppi con i seguenti compiti 1. riportare 3 eventi recenti piacevoli 2. riportare 3 eventi recenti spiacevoli 3. riportare 3 eventi passati piacevoli 4. riportare 3 eventi passati spiacevoli Quindi domanda G per tutti sulla propria felicità nella vita. Gruppo 1 >felicità di gruppo 2 Gruppo 4 >felicità di gruppo 3. → se l’informazione accessibile S riguarda le propri condizioni presenti essa viene inclusa nella categoria bersaglio → influenza G nella stessa direzione (assimilazione). → se riguarda il passato viene utilizzata come ancoraggio /standard di confronto (contrasto) I. Modalità di somministrazione: effetti contestuali di significato nel questionario autocompilato (possibili “correzioni” di risposte già date) ed effetti sequenziali nelle IT e IFF