Dante Alighieri Società Cooperativa Sociale Via Piersanti Mattarella, 345 - 92100 Agrigento Telefono e Fax: 0922604273 Partita IVA: 02568520841 ENTE GESTORE DEGLI: ISTITUTI TECNICI LICEI Pitagora Dante Alighieri DI AGRIGENTO 1 P.E.I Progetto educativo d’istituto P.O.F. Piano dell’offerta formativa 2 CARTA DEI SERVIZI PRINCIPI FONDAMENTALI La carta dei servizi della scuola ha come fonte di ispirazione fondamentale gli articoli 3, 33 e 34 della Costituzione Italiana. L’Istituto di Istruzione Secondaria Superiore con i suoi indirizzi: Settore Tecnologico “Costruzione Ambiente e Territorio” ; Settore Economico “Amministrazione Finanza e Marketing” PITAGORA sulla base di quanti operano nell’Istituto, docenti collaboratori, alunni, personale non docente e genitori, si propone di conseguire i seguenti obiettivi: • l’attuazione del diritto allo studio da realizzarsi con lo sviluppo delle capacità critiche ed intellettuali dell’alunno e con la sua formazione culturale, morale, civile, sociale e professionale, nel pieno rispetto degli articoli 3. 33 e 34 della Costituzione della Repubblica Italiana; • l’attuazione del diritto-dovere all’aggiornamento e perfezionamento culturale e professionale degli insegnanti. • la realizzazione di iniziative finalizzate allo sviluppo dello spirito di collaborazione fra le varie componenti, in un rapporto attivo ed armonico con le più vaste comunità locali, nelle quali la stessa comunità scolastica è inserita, con le forze sociali e con le altre istituzioni scolastiche e civili. UGUAGLIANZA-IMPARZIALITA' Nell'erogazione del servizio scolastico, in ottemperanza all'art.3 della Costituzione Italiana, nessuna discriminazione può essere compiuta per motivi riguardanti sesso, razza, etnia, lingua, religione, opinioni politiche e condizioni personali e sociali. Per garantire questo principio di uguaglianza la scuola si propone di: 1. 2. 3. 4. 5. 3 Analizzare le condizioni socio-culturali e ambientali, attraverso un'attenta diagnosi del territorio. Adottare criteri collegiali di equità nell'assegnazione degli alunni alle sezioni ed alle classi. Per la formazione delle sezioni, ove sia possibile l'omogeneità per età e l'equilibrio numerico tra maschi e femmine. Per la formazione delle classi rispettare dove sia possibile l'equilibrio numerico tra maschi e femmine e l'eterogeneità attraverso la costituzione di "fasce di livello" che possano favorire il massimo grado di socializzazione tra sessi e di integrazione culturale tra alunni di religione, lingua, razza, etnia diversa. Garantire la piena offerta formativa rispettante il principio del diritto allo studio, offrendo pari opportunità educative attraverso strategie di decondizionamento e attraverso un insegnamento individualizzato. Progettare curricoli di educazione interculturali ispirati al principio di cooperazione basato non solo sulla tolleranza, ma anche sull'arricchimento reciproco, sulla valorizzazione della diversità, elementi che concorrono alla crescita ed alla formazione degli alunni. Stipulare convenzioni con U.S.L. ed Enti Locali per garantire l'assistenza medico-psicopedagogica ad alunni in difficoltà ed assistenza igienico-sanitaria ai portatori di handicap. 6. Provvedere ad eliminare le barriere architettoniche per gli alunni portatori di handicap fisico. 7. Mantenere un atteggiamento imparziale ed equo nei confronti di tutti gli alunni al fine di creare un clima disteso e sereno. DIRITTO DI SCELTA, OBBLIGO SCOLASTICO E FREQUENZA Per garantire il diritto di scelta, l'obbligo scolastico e la frequenza degli alunni la Scuola si propone di esplicare tutte le attività che rientrano nella propria sfera di competenza secondo le forme ed i limiti previsti dalla normativa vigente. 1. . La Scuola si impegna ad accogliere tutte le domande di iscrizione fino ad esaurimento dei posti disponibili sulla base dei criteri adottati nel Regolamento d'Istituto. 2. I collaboratori docenti vigileranno costantemente sull'assolvimento nell'obbligo scolastico e sulla regolare frequenza degli alunni. In caso di numerose assenze, ingiustificate, saltuarie o prolungate, la scuola inoltrerà, tramite gli Uffici Amministrativi , cartoline di richiamo. PARTECIPAZIONE, EFFICIENZA, TRASPARENZA Per quanto riguarda la partecipazione di tutte le componenti alla discussione sui diritti e i doveri di ciascuno, sui servizi, e sulla trasparenza l’istituto ha istituito una serie di servizi che riguardano: SERVIZI PER GLI STUDENTI: I servizi per gli studenti comprendono: Attività extracurricolari prescelte: laboratorio teatrale, attività ginnico - sportive, laboratorio musicale e laboratorio di danza, attività di compensazione, integrazione e recupero. Per ottenere una partecipazione più attiva e responsabile alla vita scolastica da parte degli alunni verranno predisposti, nella fase iniziale dell’anno scolastico, incontri con le famiglie degli alunni al fine di chiarire gli aspetti essenziali del contratto formativo ;Verranno organizzati incontri con gli studenti per attivare la discussione nelle classi sul Piano dell’Offerta Formativa e il Progetto Educativo dell’Istituto al fine di raccogliere suggerimenti e proposte per il futuro. Per quanto riguarda la trasparenza viene ribadito l’impegno di ciascun collaboratore insegnante a chiarire nelle classi il progetto educativo loro assegnato con particolare riferimento agli obiettivi finali e i risultati da raggiungere ACCOGLIENZA ED INTEGRAZIONE La scuola s’impegna a favorire i rapporti con i genitori e l’accoglienza degli alunni attraverso le seguenti modalità: 1) I genitori usufruiscono di ricevimenti pomeridiani nel corso dell’anno. 2) Avendo il collegio dei docenti deliberato la divisione dell’anno in quadrimestre, vengono rilasciate valutazioni intermedie bimestrali allo scopo di informare le famiglie sul comportamento degli alunni dal punto di vista didattico - disciplinare. 4 3) Il coordinatore didattico della scuola si fa carico di contattare i genitori con comunicazioni scritte qualora ne sussista la necessità, come nel caso di frequenti e ripetute assenze o di problemi disciplinari e di profitto. E’ previsto per le classi prime un progetto di accoglienza, all’interno del quale vengono effettuati test d’ingresso per verificare le effettive conoscenze di base. Le risultanze degli stessi potranno indurre il Consiglio di Classe ad attivare attività di recupero nella prima parte dell’anno scolastico. DISPERSIONE SCOLASTICA Gli operatori della scuola sentono il problema della dispersione come uno dei problemi più scottanti, e ritengono che per la riduzione del fenomeno vada innanzitutto risolto il problema della regolarità della frequenza. A tale scopo esiste, da parte dei collaboratori docenti con mansione di coordinatore di classe, l’impegno a comunicare tempestivamente alle famiglie le assenze sospette, sia telefonicamente, sia per iscritto. Per consentire un recupero delle lacune e un superamento delle difficoltà di carattere didattico si lascia la possibilità ai singoli collaboratori docenti, di organizzare nel corso dell’anno scolastico, in orario pomeridiano, attività integrative di recupero. Le stesse saranno attivate su iniziativa libera dell’insegnante, appena ne ravvisi l’opportunità. SERVIZIO DI SEGRETERIA Nell’istituto prestano servizio un responsabile amministrativo e due collaboratori amministrativi. Questo personale svolge vari servizi di natura amministrativa e contabile per gli alunni, per i docenti, e per la gestione complessiva dell’istituto. In particolare i principali servizi per gli alunni e per i genitori degli alunni sono i seguenti: 1) Iscrizioni; 2) Rilascio di certificazioni, attestati, pagelle, diplomi; 3) Gestione delle tasse scolastiche; 4) trasferimenti, ritiri, e controllo delle assenze; 5) Esoneri dalle lezioni di educazione fisica o di religione; 6) Raccolta dei programmi di insegnamento; 7) Tenuta dell’elenco dei libri di testo; 8) Tenuta del registro dei voti; 9) Tenuta delle schede e dei fascicoli personali degli alunni; 10) Avvisi e comunicazioni alle famiglie; L’ufficio di segreteria è aperto al pubblico (famiglie degli alunni, alunni, docenti) tutti i giorni feriali, tranne il sabato,dalle ore 9,30 alle ore 12.00. L’ufficio è stato informatizzato, aumentando così la celerità delle procedure e diminuendo i tempi di attesa per la consegna degli atti richiesti. Compatibilmente con la dotazione dell’organico i tempi di attesa mediamente sono i seguenti: 1) N°3 giorni per certificati, attestati, e documenti; 2) N°5 giorni per certificati con voti. 5 RECLAMI E VALUTAZIONE DEL SERVIZIO Nella comunità educante ogni soggetto è chiamato a svolgere il proprio dovere, e ha il diritto di chiedere che altrettanto facciano gli altri soggetti. Anche studenti e genitori, dunque, sono titolari di diritti e doveri, che sono a fondamento del contratto formativo sottoscritto al momento dell’iscrizione alla scuola. In questo contesto il diritto degli utenti ad un scuola efficace e trasparente è un obiettivo che tutto il personale dell’Istituto è intenzionato a perseguire con ogni mezzo, anche garantendo ad ogni soggetto la possibilità di evidenziare eventuali problemi o disfunzioni, di rilevanza tale da nuocere al corretto funzionamento della comunità scolastica. PROCEDURE DEI RECLAMI Gli eventuali reclami dovranno essere presentati in forma scritta e chiara, e dovranno contenere le generalità del proponente. Per giustificati motivi si può rivolgere il reclamo al coordinatore didattico con la garanzia che venga mantenuto il riserbo sul nome del ricorrente. Non sono ammessi reclami collettivi. Dopo avere svolto ogni possibile indagine in merito all’oggetto del reclamo, nello spazio di due settimane il coordinatore didattico risponde, anche in forma scritta se ciò fosse richiesto esplicitamente dal proponente, e si attiva anche per rimuovere le cause che hanno provocato il reclamo. 6 REGOLAMENTO D’ISTITUTO 7 PRINCIPI I provvedimenti disciplinari hanno finalità educative e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità e al ripristino di rapporti corretti all’interno della comunità scolastica. La responsabilità disciplinare è personale e nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza prima essere stato invitato ad esporre le proprie ragioni, con categorica esclusione della possibilità che l’infrazione disciplinare, connessa al comportamento, possa influire sulla valutazione del profitto. In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera espressione di opinione correttamente manifestata e non lesiva dell’altrui personalità. Le sanzioni hanno natura temporanea e sono sempre proporzionate alla infrazione disciplinare ed ispirate, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l’ambiente scolastico ed averne cura come importante fattore della qualità della vita dell’Istituto e di collaborare al mantenimento delle condizioni di sicurezza. Nel rispetto del principio di gradualità e proporzionalità delle sanzioni l’entità di ciascuna di essa dovrà essere rapportata: 1) alla responsabilità connessa al grado di danno o di pericolo causato a terzi, alla Comunità scolastica, all’Istituto; 2) all’intenzionalità del comportamento, grado di negligenza ed imprudenza in relazione al corretto svolgimento dei rapporti all’interno dell’istituto; 3) alle mancanze che offendono la persona e/o l’immagine dell’Istituto; 4) alla rilevanza degli obblighi violati. Le sanzioni tengono conto della situazione personale dello studente, a cui è sempre offerta la possibilità di convertirle in attività in favore della comunità scolastica. Nell’accertamento delle responsabilità comportanti punizioni disciplinari occorre distinguere situazioni occasionali o mancanze determinate da circostanze fortuite, rispetto a gravi mancanze che indichino, viceversa, un costante e persistente atteggiamento irrispettoso e lesivo dei diritti altrui, ed in particolare della comunità scolastica e delle sue componenti e nei confronti di terzi che si trovano ad operare all’interno dell’Istituto. DISPOSIZIONI RIGUARDANTI GLI STUDENTI 1) Gli studenti devono trovarsi in classe 5 minuti prima dell’inizio delle lezioni e restarvi nei momenti di assenza dell’insegnante. 2) Durante l’intervallo non possono uscire all’esterno dell’Istituto e durante i passaggi d’ora non possono uscire dalla classe. 3) Le assenze che comportano certificato medico (superiori a 4 gg.), le uscite anticipate ed i ritardi sono giustificati dal coordinatore didattico o da un docente collaboratore. I ritardi fino a 5 minuti dall’inizio delle lezioni sono giustificati dal docente della prima ora. Ritardi superiori a 5 minuti vanno giustificati dal coordinatore didattico o da un docente collaboratore. Le ammissioni in classe alla 2 ora sono tollerate entro un limite massimo di 3 per quadrimestre. Superato tale limite, l’alunno verrà riammesso solo se accompagnato da un genitore o da chi ne fa le veci. Non saranno accettati ingressi alla seconda ora nei mesi di gennaio e maggio, tranne che per situazioni particolari documentate e autorizzate dalla Presidenza. 4) In caso di assenze non giustificate l’alunno è accettato in classe solo dietro autorizzazione del coordinatore didattico o di un Docente Collaboratore. Non potrà essere accettato in classe per nessun motivo uno studente che per la seconda volta non sia in grado di esibire il documento di giustificazione. 8 5) Le richieste di uscita anticipata vanno presentate entro le ore 8.30 in Presidenza e non sono concesse per un orario antecedente l’inizio della quinta ora di lezione, salvo in casi eccezionali nei quali l’autorizzazione potrà essere concessa se richiesta personalmente dal genitore. Le uscite anticipate per un orario non antecedente l’inizio della quinta ora sono autorizzate nel limite di tre per quadrimestre. Non sono autorizzate uscite anticipate nei mesi di gennaio e maggio, tranne che per situazioni particolari documentate e autorizzate dall’ufficio di coordinament. 6) Le assenze collettive, a norma delle vigenti disposizioni scolastiche, non sono giustificate, di conseguenza: a) da parte dell’ufficio di coordinamento verrà comunicata (anche telefonicamente) alle famiglie la situazione di fatto; b) gli alunni saranno eventualmente riammessi in classe dall’ufficio di coordinamento con annotazione sul registro di classe “assenza ingiustificata”, qualora gli stessi non siano in possesso di giustificazione legittima. 7) Possono essere autorizzate dall’ufficio di coordinamento 2 ore di assemblea di classe e un’assemblea generale degli studenti per tutta la mattinata, una volta al mese, rispettando la normativa vigente. 8) A norma di legge è proibito fumare in ogni locale dell’Istituto: verranno applicati provvedimenti amministrativi in caso di mancata osservanza. 9) Ciascuna classe è responsabile dell’ordine e della pulizia di muri e arredi della propria aula. E’ ovviamente richiesto il massimo rispetto di tutti gli spazi e arredi dell’Istituto. 10) Ciascun studente iscritto dovrà portare sempre con sé il “Libretto dello Studente” come documento di riconoscimento ed esibirlo al collaboratori docenti ed al personale non docente dell’Istituto. 11) Per quanto riguarda disposizioni non contenute nel presente regolamento si rimanda allo Statuto delle Studentesse e degli Studenti. 12) Gli alunni che superano nell'arco dell’anno i 50 giorni di assenza non possono essere ammessi allo scrutinio finale (norma di legge). Comunque le assenze giustificate con certificazione medica non vengono considerate nel novero dei 50 giorni. MANCANZE E SANZIONI I comportamenti e le relative sanzioni, strettamente connessi ai doveri elencati nell’art. 3 del D.P.R. 249/98, che configurano mancanze disciplinari degli studenti, sono così di seguito individuati: A) Per mancanza ai doveri scolastici di cui all’art. 3 comma i (regolare frequenza ed assiduo svolgimento agli impegni di studio) e comma 4 e 5 (osservanza disposizioni organizzative e sicurezza - utilizzo corretto strutture e macchinari), per negligenza abituale e per assenza ingiustificata, nonché per la violazione di norme comportamentali sancite dal regolamento d’Istituto, si infliggono le seguenti sanzioni: • richiamo verbale da parte del Professore o del coordinatore didattico: • nota sul registro di classe; • avvertimento da parte del Professore o coordinatore didattico, tramite comunicazione telefonica o scritta alla famiglia; • l’allontanamento dalla lezione. Nel rispetto dei principi sopra enunciati, la punizione di cui al punto 1 potrà essere irrogata esclusivamente nei casi di lieve entità. Il richiamo, considerate le finalità educative contenute nello Statuto, ha caratteristiche presanzionatorie. L’allontanamento dalla lezione può essere comminato solo in casi di necessità ed a fronte di gravi turbative e intemperanze nei confronti degli insegnanti e della classe. L’allontanamento 9 può essere disposto solo nel corso della lezione irrogato dal Preside, su richiesta dell’insegnante, previo accertamento dei fatti contestati. Β) Per rilevanti gravi o reiterati fatti che turbino il regolare andamento dell’Istituto, sulla base dei principi enunciati (offese alle istituzioni, oltraggio all’Istituto ed a tutte le componenti scolastiche, infrazioni che assumono caratteristiche di reato ecc.) comprese gravi o reiterate infrazioni di cui ai commi 4 e 5 dell’art.3 del D.P.R. 249/98, si infliggono le seguenti punizioni: a) sospensione dalle lezioni per un periodo non superiore a cinque giorni; b) sospensione fino a quindici giorni; C) Nei casi sopra elencati, qualora concorrano circostanze attenuanti ed avuto riguardo alla precedente condotta ed alla situazione personale dello studente, può essere inflitta la punizione di grado inferiore. D) Nei casi di recidiva, qualora le mancanze assumono particolare gravità o abbiano carattere collettivo, o siano stati commessi reati, o vi sia pericolo per l’incolumità delle persone, anche in deroga a quanto previsto al punto B) e al principio della temporaneità commi 5 e 7 dell’art.4 del D.P.R. 249, la durata dell’allontanamento è commisurata alla gravità del reato ovvero al permanere della situazione di pericolo e può essere inflitta la punizione della sospensione superiore ai 15 giorni. E) Allo studente è sempre concessa la possibilità di convertire la sanzione inflitta in attività in favore della comunità scolastica. Tale attività saranno individuate dall’Organo collegiale competente alla irrogazione della sanzione. La decisione definitiva sarà, comunque, assunta dal Capo d’Istituto che dovrà valutare l’effettiva utilità. F) Le attività in questione potranno svolgersi: a) in Biblioteca; b) nel ripristino della completa agibilità di locali danneggiati e di “spazi” depurati; c) in servizio di custodia di beni. G) Le sanzioni e i provvedimenti che comportano allontanamento dall’Istituto sono sempre adottati dall’Organo Collegiale competente all’irrogazione della sanzione. Tale Organo può, anche, valutare l’opportunità di comminare la sanzione della sospensione prevedendo però la frequenza alle lezioni. H) Nei periodi di allontanamento è previsto, per quanto possibile, un rapporto con lo studente con i suoi genitori, curato dal collaboratore Docente Coordinatore di classe. ORGANI COMPETENTI ALL’IRROGAZIONE DELLE SANZIONI Sulla base di quanto previsto dal comma 1 dell’art.5 del D.P.R. 249/98 e norme richiamate, per le punizioni disciplinari agli alunni sono competenti: 1) Il Professore: a) richiamo verbale; b) nota sul registro di classe; c) avvertimento tramite comunicazione telefonica alla famiglia; d) richiesta alla presidenza di allontanamento. 2) Il coordinatore didattico: a) richiamo verbale; b) nota sul registro di classe; c) avvertimento tramite comunicazione scritta o telefonica alla famiglia; d) allontanamento dalla lezione, su richiesta dell’insegnante. 3) Il Consiglio di Classe (art.328 comma 2 D.Leg.vo 297/94): a) sospensione dalle lezioni per un periodo non superiore a 5 giorni; b) sospensione fino a 15 giorni. 10 Le decisioni del Consiglio di classe sono prese a maggioranza assoluta dei presenti: in caso di parità prevale il voto del coordinatore didattico. IMPUGNAZIONI A) Contro le decisioni del Consiglio di classe è ammesso ricorso entro 30 giorni dalla ricevuta comunicazione al Provveditorato agli Studi, che decide in via definitiva, sentita la Sezione del C.S.P. avente competenza per il grado d’Istituto a cui appartiene l’alunno. Tale impugnativa è prevista esclusivamente per le sanzioni che comportano la sospensione dalle lezioni. B) Contro le sanzioni disciplinari diversa dalla sospensione dalle lezioni è ammesso ricorso da parte degli studenti dell’Istituto, entro 15 giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, all’Organo di garanzia Interno dell’istituto per la disciplina degli alunni, istituto ai sensi del comma 2 dell’art. 5 del D.P.R. 249/98. C) L’organo di Garanzia Interno viene rinnovato all’inizio di ogni anno scolastico e si riunisce su convocazione del coordinatore didattico. E’ composto da: il coordinatore didattico, i docenti che fanno parte della Commissione del regolamento d’istituto, un alunno maggiorenne e un rappresentante ATA. Gli alunni e i rappresentanti ATA sono indicati dal Consiglio d’Istituto. D) Il Provveditore agli Studi decide in via definitiva sui reclami proposti dagli studenti dell’Istituto o da chiunque vi abbia interesse, contro le violazioni al D.P.R.249/98 ed al presente regolamento. La decisione è assunta previo parere vincolante dell’Organo di Garanzia Provinciale istituito dal comma 4 dell’art. 5 del D.P.R. 249/98. ______________________________________________________________________________________ Statuto Studenti con modifiche DPR 249-98 235-07 "Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria" DPR 24 giugno 1998, n. 249 Regolamento recante lo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria (in GU 29 luglio 1998, n. 175) modificato dal DPR 21 novembre 2007, n. 235 Regolamento recante modifiche ed integrazioni al decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, concernente lo statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria (in GU 18 dicembre 2007, n. 293) Art. 1 (Vita della comunità scolastica) 1. La scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l'acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica. 2. La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In essa ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla cittadinanza, la realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e il recupero delle situazioni di svantaggio, in armonia con i principi sanciti dalla Costituzione e dalla Convenzione 11 internazionale sui diritti dell'infanzia fatta a New York il 20 novembre 1989 e con i principi generali dell'ordinamento italiano. 3. La comunità scolastica, interagendo con la più ampia comunità civile e sociale di cui è parte, fonda il suo progetto e la sua azione educativa sulla qualità delle relazioni insegnante-studente, contribuisce allo sviluppo della personalità dei giovani, anche attraverso l'educazione alla consapevolezza e alla valorizzazione dell'identità di genere, del loro senso di responsabilità e della loro autonomia individuale e persegue il raggiungimento di obiettivi culturali e professionali adeguati all'evoluzione delle conoscenze e all'inserimento nella vita attiva. 4. La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di coscienza e di religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono, quale che sia la loro età e condizione, nel ripudio di ogni barriera ideologica, sociale e culturale. Art. 2 (Diritti) 1. Lo studente ha diritto ad una formazione culturale e professionale qualificata che rispetti e valorizzi, anche attraverso l'orientamento, l'identità di ciascuno e sia aperta alla pluralità delle idee. La scuola persegue la continuità dell'apprendimento e valorizza le inclinazioni personali degli studenti, anche attraverso un'adeguata informazione, la possibilità di formulare richieste, di sviluppare temi liberamente scelti e di realizzare iniziative autonome. 2. La comunità scolastica promuove la solidarietà tra i suoi componenti e tutela il diritto dello studente alla riservatezza. 3. Lo studente ha diritto di essere informato sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita della scuola. 4. Lo studente ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola. I dirigenti scolastici e i docenti, con le modalità previste dal regolamento di istituto, attivano con gli studenti un dialogo costruttivo sulle scelte di loro competenza in tema di programmazione e definizione degli obiettivi didattici, di organizzazione della scuola, di criteri di valutazione, di scelta dei libri e del materiale didattico. Lo studente ha inoltre diritto a una valutazione trasparente e tempestiva, volta ad attivare un processo di autovalutazione che lo conduca a individuare i propri punti di forza e di debolezza e a migliorare il proprio rendimento. 5. Nei casi in cui una decisione influisca in modo rilevante sull'organizzazione della scuola gli studenti della scuola secondaria superiore, anche su loro richiesta, possono essere chiamati ad esprimere la loro opinione mediante una consultazione. Analogamente negli stessi casi e con le stesse modalità possono essere consultati gli studenti della scuola media o i loro genitori. 6. Gli studenti hanno diritto alla libertà di apprendimento ed esercitano autonomamente il diritto di scelta tra le attività curricolari integrative e tra le attività aggiuntive facoltative offerte dalla scuola. Le attività didattiche curricolari e le attività aggiuntive facoltative sono organizzate secondo tempi e modalità che tengono conto dei ritmi di apprendimento e delle esigenze di vita degli studenti. 7. Gli studenti stranieri hanno diritto al rispetto della vita culturale e religiosa della comunità alla quale appartengono. La scuola promuove e favorisce iniziative volte all'accoglienza e alla tutela della loro lingua e cultura e alla realizzazione di attività interculturali. 8. La scuola si impegna a porre progressivamente in essere le condizioni per assicurare: a) un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona e un servizio educativo-didattico di qualità; b) offerte formative aggiuntive e integrative, anche mediante il sostegno di iniziative liberamente assunte dagli studenti e dalle loro associazioni; c) iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio nonché per la prevenzione e il recupero della dispersione scolastica; d) la salubrità e la sicurezza degli ambienti, che debbono essere adeguati a tutti gli studenti, anche con handicap; e) la disponibilità di un'adeguata strumentazione tecnologica; 12 f) servizi di sostegno e promozione della salute e di assistenza psicologica. 9. La scuola garantisce e disciplina nel proprio regolamento l'esercizio del diritto di riunione e di assemblea degli studenti, a livello di classe, di corso e di istituto. 10. I regolamenti delle singole istituzioni garantiscono e disciplinano l'esercizio del diritto di associazione all'interno della scuola secondaria superiore, del diritto degli studenti singoli e associati a svolgere iniziative all'interno della scuola, nonché l'utilizzo di locali da parte degli studenti e delle associazioni di cui fanno parte. I regolamenti delle scuole favoriscono inoltre la continuità del legame con gli ex studenti e con le loro associazioni. Art. 3 (Doveri) 1. Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente agli impegni di studio. 2. Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del capo d'istituto, dei docenti, del personale tutto della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per se stessi. 3. Nell'esercizio dei loro diritti e nell'adempimento dei loro doveri gli studenti sono tenuti a mantenere un comportamento corretto e coerente con i principi di cui all'art.1. 4. Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dai regolamenti dei singoli istituti. 5. Gli studenti sono tenuti a utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici e a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola. 6. Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l'ambiente scolastico e averne cura come importante fattore di qualità della vita della scuola. Art. 4 (Disciplina) 1. I regolamenti delle singole istituzioni scolastiche individuano i comporta-menti che configurano mancanze disciplinari con riferimento ai doveri elencati nell'articolo 3, al corretto svolgimento dei rapporti all'interno della comunità scolastica e alle situazioni specifiche di ogni singola scuola, le relative sanzioni, gli organi competenti ad irrogarle e il relativo procedimento, secondo i criteri di seguito indicati. 2. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all'interno della comunità scolastica, nonché al recupero dello studente attraverso attività di natura sociale, culturale ed in generale a vantaggio della comunità scolastica. 3. La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni. Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla valutazione del profitto. 4. In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera espressione di opinioni correttamente manifestata e non lesiva dell'altrui personalità. 5. Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare e ispirate al principio di gradualità nonché, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Esse tengono conto della situazione personale dello studente, della gravità del comportamento e delle conseguenze che da esso derivano. Allo studente è sempre offerta la possibilità di convertirle in attività in favore della comunità scolastica. 6. Le sanzioni e i provvedimenti che comportano allontanamento dalla comunità scolastica sono adottati dal consiglio di classe. Le sanzioni che comportano l'allontanamento superiore a quindici giorni e quelle che implicano l'esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all'esame di Stato conclusivo del corso di studi sono adottate dal consiglio di istituto. 7. Il temporaneo allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto solo in caso di gravi o reiterate infrazioni disciplinari, per periodi non superiori ai quindici giorni. 13 8. Nei periodi di allontanamento non superiori a quindici giorni deve essere previsto un rapporto con lo studente e con i suoi genitori tale da preparare il rientro nella comunità scolastica. Nei periodi di allontanamento superiori ai quindici giorni, in coordinamento con la famiglia e, ove necessario, anche con i servizi sociali e l'autorità giudiziaria, la scuola promuove un percorso di recupero educativo che miri all'inclusione, alla responsabilizzazione e al reintegro, ove possibile, nella comunità scolastica. 9. L'allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto anche quando siano stati commessi reati che violano la dignità e il rispetto della persona umana o vi sia pericolo per l'incolumità delle persone. In tale caso, in deroga al limite generale previsto dal comma 7, la durata dell'allontanamento è commisurata alla gravità del reato ovvero al permanere della situazione di pericolo. Si applica, per quanto possibile, il disposto del comma 8. 9-bis. Con riferimento alle fattispecie di cui al comma 9, nei casi di recidiva, di atti di violenza grave, o comunque connotati da una particolare gravità tale da ingenerare un elevato allarme sociale, ove non siano esperibili interventi per un reinserimento responsabile e tempestivo dello studente nella comunità durante l'anno scolastico, la sanzione è costituita dall'allontanamento dalla comunità scolastica con l'esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all'esame di Stato conclusivo del corso di studi o, nei casi meno gravi, dal solo allontanamento fino al termine dell'anno scolastico. 9-ter. Le sanzioni disciplinari di cui al comma 6 e seguenti possono essere irrogate soltanto previa verifica della sussistenza di elementi concreti e precisi dai quali si desuma che l'infrazione disciplinare sia stata effettivamente commessa da parte dello studente incolpato. 10. Nei casi in cui l'autorità giudiziaria, i servizi sociali o la situazione obiettiva rappresentata dalla famiglia o dallo stesso studente sconsiglino il rientro nella comunità scolastica di appartenenza, allo studente è consentito di iscriversi, anche in corso d'anno, ad altra scuola. 11. Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d'esame sono inflitte dalla commissione di esame e sono applicabili anche ai candidati esterni. Art. 5 (Impugnazioni) 1. Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso, da parte di chiunque vi abbia interesse, entro quindici giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, ad un apposito organo di garanzia interno alla scuola, istituito e disciplinato dai regolamenti delle singole istituzioni scolastiche, del quale fa parte almeno un rappresentante eletto dagli studenti nella scuola secondaria superiore e dai genitori nella scuola media, che decide nel termine di dieci giorni. Tale organo, di norma, è composto da un docente designato dal consiglio di istituto e, nella scuola secondaria superiore, da un rappresentante eletto dagli studenti e da un rappresentante eletto dai genitori, ovvero, nella scuola secondaria di primo grado da due rappresentanti eletti dai genitori, ed è presieduto dal dirigente scolastico. 2. L'organo di garanzia di cui al comma 1 decide, su richiesta degli studenti della scuola secondaria superiore o di chiunque vi abbia interesse, anche sui conflitti che sorgano all'interno della scuola in merito all'applicazione del presente regolamento. 3. Il Direttore dell'ufficio scolastico regionale, o un dirigente da questi delegato, decide in via definitiva sui reclami proposti dagli studenti della scuola secondaria superiore o da chiunque vi abbia interesse, contro le violazioni del presente regolamento, anche contenute nei regolamenti degli istituti. La decisione è assunta previo parere vincolante di un organo di garanzia regionale composto per la scuola secondaria superiore da due studenti designati dal coordinamento regionale delle consulte provinciali degli studenti, da tre docenti e da un genitore designati nell'ambito della comunità scolastica regionale, e presieduto dal Direttore dell'ufficio scolastico regionale o da un suo delegato. Per la scuola media in luogo degli studenti sono designati altri due genitori. 4. L'organo di garanzia regionale, nel verificare la corretta applicazione della normativa e dei regolamenti, svolge la sua attività istruttoria esclusivamente sulla base dell'esame della 14 documentazione acquisita o di eventuali memorie scritte prodotte da chi propone il reclamo o dall'Amministrazione. 5. Il parere di cui al comma 4 è reso entro il termine perentorio di trenta giorni. In caso di decorrenza del termine senza che sia stato comunicato il parere, o senza che l'organo di cui al comma 3 abbia rappresentato esigenze istruttorie, il direttore dell'ufficio scolastico regionale può decidere indipendentemente dall'acquisizione del parere. Si applica il disposto di cui all'articolo 16, comma 4, della legge 7 agosto 1990, n. 241. 6. Ciascun ufficio scolastico regionale individua, con apposito atto, le modalità più idonee di designazione delle componenti dei docenti e dei genitori all'interno dell'organo di garanzia regionale al fine di garantire un funzionamento costante ed efficiente dello stesso. 7. L'organo di garanzia di cui al comma 3 resta in carica per due anni scolastici. Art. 5-bis (Patto educativo di corresponsabilità) 1. Contestualmente all'iscrizione alla singola istituzione scolastica, è richiesta la sottoscrizione da parte dei genitori e degli studenti di un Patto educativo di corresponsabilità, finalizzato a definire in maniera dettagliata e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma, studenti e famiglie. 2. I singoli regolamenti di istituto disciplinano le procedure di sottoscrizione nonché di elaborazione e revisione condivisa, del patto di cui al comma 1. 3. Nell'ambito delle prime due settimane di inizio delle attività didattiche, ciascuna istituzione scolastica pone in essere le iniziative più idonee per le opportune attività di accoglienza dei nuovi studenti, per la presentazione e la condivisione dello statuto delle studentesse e degli studenti, del piano dell'offerta formativa, dei regolamenti di istituto e del patto educativo di corresponsabilità. Art. 6 (Disposizioni finali) 1. I regolamenti delle scuole e la carta dei servizi previsti dalle diposizioni vigenti in materia sono adottati o modificati previa consultazione degli studenti nella scuola secondaria superiore e dei genitori nella scuola media. 2. Del presente regolamento e dei documenti fondamentali di ogni singola istituzione scolastica è fornita copia agli studenti all'atto dell'iscrizione. 3. È abrogato il capo III del R.D. 4 maggio 1925, n. 653. 15 AREA DIDATTICA storia dell’istituto: tra passato e presente 2. Contesto ambientale 1. 16 STORIA DELL’ISTITUTO: TRA PASSATO E PRESENTE L’ Istituto Tecnico PITAGORA nasce nel 1980, con gli indirizzi : commerciale e geometri, per dare l’opportunità a studenti lavoratori di conseguire un diploma . Gli avvenimenti fondamentali della sua storia si possono scandire nei seguenti periodi: • Anno scolastico 1982/83 la Pitagora s.n.c. ente gestore della scuola chiede ed ottiene il riconoscimento legale della prima classe sia del tecnico commerciale che del tecnico per geometri D.A. 1129 e 1131 del 15/05/1982. • Anno scolastico 1983/84 sempre la Pitagora s.n.c. chiede ed ottiene il riconoscimento legale delle classi II, III, IV, V sia del commerciale che del geometra. D.A. 625 del 10/03/1984; e D.A. 543 del 24/02/1984. • Anno scolastico 1985/86 l’istituto ottiene il passaggio di gestione dalla Pitagora s.n.c. alla Pitagora s.r.l. D.A. 1250 del 12/06/1985 • La società Pitagora s.r.l. gestisce la scuola fino al 1995/96 anno in cui subentra , come ente gestore, la Co.S.AG. D.A.258 e 259 dell’8/05/1996. Nello stesso anno la scuola si trasferisce da via Toniolo a via Piersanti Mattarella 345 in locali nuovi costruiti appositamente per scuola che sono tuttora sede della scuola. • Anno scolastico 1996/97 l’istituto cambia nuovamente gestione e passa dalla Co.S.AG. alla cooperativa San Gerlando Vescovo D.A.187 e 188 del 02/05/1997.(la coop. San Gerlando Vescovo gestirà la scuola fino al 2005/2006). • Anno scolastico 2000/2001, a seguito della legge 62/2000 la scuola ottiene la Parità scolastica ed entra a far parte nel sistema nazionale d’istruzione. D.A. 288/8 dell’08/0872001. • Anno scolastico 2002/2003 viene variato il decreto di parità e ne vengono asegnati 2 , uno per il commerciale D.A.141/XI del 07/02/2003; ed uno per il geometra D.A.140/XI del 07/02/2003. • Anno scolastico 2006/2007 l’istituto cambia gestione dalla San Gerlando Vescovo alla Cooperativa FOR.IS nota U.S.P Agrigento n 7786/A del 25/09/2006. La gestione FOR.IS durerà fino al 2008/2009. • Anno scolastico 2009/2010 l’istituto cambia gestione e passa alla società cooperativa Dante Alighieri D.A. 2074 /XI del 15/12/2009. • Dall’anno scolastico 2010/11 viene revocata la parità agli istituti a causa della presenza di qualche docente non abilitato per cui la scuola ha operato come scuola di preparazione, portando poi, gli alunni a sostenere esami in altra scuola. • Nell’anno scolastico 2011/2012 ha operato come scuola di preparazione, portando gli alunni a sostenere esami in altra scuola. • Nel 2012/2013 la scuola ritorna paritaria in quanto vengono annullati i precedenti decreti di revoca della parità. Decreto emesso in autotutela dal dipartimento pubblica istruzione. 17 STORIA DEI LICEI Il liceo Dante Alighieri nasce solamente come liceo classico “Dante Aligheri” che ottiene lo status di scuola paritaria con decreto n.139/XI del 07/03/2003, e nasce da una sfida: dall’esigenza cioè di provare ad arginare il degrado della scuola pubblica che, negli ultimi anni è stata travolta dal ciclone dei cambiamenti che non hanno modificato la “foresta pietrificata” se non nell’apparenza. Programmi anacronistici, insegnanti demotivati, totale incomunicabilità della scuola con i cambiamenti della realtà economica e sociale del quotidiano, scarsa circolazione delle idee di rinnovamento provenienti dalla base, studenti sempre più estraniati dal dialogo educativo didattico da un bombardamento dei media inneggianti alla moda fugace e diffusa del “tutto e subito”, dispersione scolastica in aumento, scarso coinvolgimento delle famiglie nel processo formativo. Dal desiderio di contrastare l’inarrestabile deriva del processo formativo, si diceva, è nata nel 99 00 questa scuola privata con i migliori auspici: l’idea fondante era partita dal vescovado di Agrigento, il locali erano quelli del seminario (la prima visita ispettiva per il riconoscimento dello status di scuola legalmente riconosciute è stata realizzata proprio nelle aule del chiostro interno del seminario vescovile), con la collaborazione della cooperativa S. Gerlando Vescovo. Il fondamento ideologico su cui si imperniava e continua ad imperniarsi il progetto formativo della scuola è quello di un umanesimo cristiano finalizzato ad integrare il giovane della società e nel mondo offrendogli mediante un piano di studi aperto ad una dimensione interculturale, conoscenze e criteri che siano di valido aiuto per interpretare il passato, comprendere il presente, intuire i segni del futuro per una più razionale gestione. Successivamente, l’indisponibilità sopraggiunta dei locali del seminario ha costretto la cooperativa S. Gerlando Vescovo a trasferire prima le classi presso l’I.T.C.G. Pitagora scuola paritaria gestita dallo stesso ente, infine ad allocare le classi nella sede definitiva in via Piersanti Mattarella, 355. L’istituto ha mosso i primi passi in mezzo a mille difficoltà, ma la cooperativa responsabile della gestione, ormai unica responsabile della scuola, nel mantenersi fedele al progetto fondante, ha inteso favorire il raccordo con la realtà socio culturale del territorio, offrendo, rispetto alla istruzione pubblica statale realizzata con spirito di servizio più incisa e più efficace proprio perché è andata incontro ai bisogni ed alle esigenze degli studenti che, nella fase delicata dell’adolescenza, cercano nell’insegnante una guida, un orientamento, un ascolto attento delle loro istanze ed hanno bisogno di trovare nella scuola un clima sereno, rassicurante, attrezzato e pronto a soddisfare con attrezzature e laboratori il bisogno di formazione e di orientamento. Pertanto, il liceo classico Dante Alighieri, mentre ha operato e continua ad operare al fine di rendere l’alunno soggetto interattivo dell’azione educativa, in grado di riconoscere le proprie personalità con particolare attenzione alla persona, al dialogo inteso come serio confronto critico con altre posizioni di pensiero e di vita. Il Liceo Classico ed ora anche Scientifico “Dante Alighieri, pertanto, mentre dimostrerà tutta la sua disponibilità ad accogliere le istanze che giungono da alunni con esperienze scolastiche e formative diverse, non deve dimenticare il raccordo con il più vasto quadro della realtà quotidiana, spesso dominati dai media e continuamente attraversato da proposte di modelli culturali e comportamentali sempre nuovi, intervenendo con adeguate strategie di insegnamenti al fine di meglio incanalare le diverse energie positive. Oggi questo istituto si è proposto una missine particolare: non è più solo una tappa intermedia in vista della inevitabile laurea, ma si è assunto il preciso compito di un autonomo valore formativo nel processo globale di costruzione della personalità dello studente. Anzi in una realtà come quella odierna, caratterizzata dai continui e repentini cambiamenti, il Liceo Classico o Scientifico rappresentano proprio il tipo di 18 scuola che risponde meglio alle richieste di flessibilità che provengono dal mondo del lavoro. Infatti i licei più e meglio di altri indirizzi, insegnano ad imparare, ad adattare continuamente le proprie competenze a mutate situazioni che il mondo del lavoro propone. Nel 2006/07 avviene il passaggio di gestione dalla cooperativa San Gerlando Vescovo alla Coop. For.Is.. nel 2009/10 avviene il passaggio di gestione dalla Coop. For.Is. alla Coop. Dante Aligheri. Nel 2010/11, subisce per errore la revoca della parità, ma continua a funzionare regolarmente, portando i propri alunni a sostenere esami presso altri istituti. Nel 2012/13 viene annullata, in autotutela, dal Dipartimento Pubblica istruzione, il decreto di revoca della parità, per cui gli istituti continuano ad essere un punto di riferimento sul territorio. CONTESTO AMBIENTALE In generale, le scuole, con l’apporto delle competenze professionali del personale e con la collaborazione e il concorso delle famiglie, delle istituzioni e della società civile, è responsabile delle attività educative e si impegna a garantirne l’adeguatezza alle esigenze culturali e formative degli allievi nel rispetto di obiettivi e finalità istituzionali. Inoltre la scuola individua ed elabora gli strumenti per garantire la continuità educativa tra i diversi ordini e gradi dell’istruzione, al fine di promuovere un armonico sviluppo della personalità degli allievi per garantire a ciascun alunno le migliori condizioni ed assicurarne il successo formativo. I nostri istituti operano in un territorio che presenta un alto tasso di disoccupazione dovuto principalmente allo scandalo dell’abusivismo edilizio scoppiato negli anni recenti, che ha posto un freno ad una delle attività più diffuse e redditizie del territorio: “l’edilizia”. Agrigento, vive prevalentemente con redditi fissi del “sistema impiegatizio” che ha nel tempo contribuito a diffondere un malcostume clientelare che ha pesato notevolmente sui giovani. Ancora nel territorio, malgrado i cambiamenti a livello nazionale ed internazionale, si insegue l’obiettivo del conseguimento del diploma, piattaforma di lancio per la partecipazione ai concorsi per i quali è necessaria la raccomandazione, vera piaga del territorio. L’immobilismo, la scarsa predisposizione all’imprenditorialità, il clientelismo diffuso, rappresentano dei condizionamenti che pesano non poco sulle prospettive di sviluppo. La maggioranza degli allievi frequentanti gli indirizzi tecnici della nostra scuola, rappresenta, il materiale di risulta del processo di emarginazione, selezione, incomprensione, disadattamento, dispersione dalla scuola di stato. Si tratta di giovani che non sono riusciti nelle scuole di stato ad inserirsi, a partecipare attivamente al dialogo didattico ed educativo, a trovare quelle motivazioni tanto necessarie per un adeguato rendimento scolastico. Il segno distintivo di questo mancato successo scolastico è rappresentato dall’alto numero di assenze registrato nel loro curriculum scolastico. Questa esperienza negativa ha prodotto come conseguenza una disaffezione, una demotivazione, una perdita quasi completa dell’habitus di allievo scolarizzato. Da questa considerazione discende una particolare difficoltà per l’istituto di riavviare un processo di recupero e di ricostruzione del rapporto con l’istituzione scuola. Appunto per queste difficoltà il lavoro che la scuola ha svolto e continua a svolgere sul territorio è sicuramente lodevole e meritorio e di grande importanza sociale. Considerando la realtà dell’istituto, il Piano dell’Offerta Formativa è rivolto principalmente alla prevenzione e al recupero della dispersione “ latente” intesa come quel fenomeno per cui la frequenza delle attività scolastiche è puramente formale e condotta da studenti fortemente demotivati come precedentemente detto. Le cause principali dell’insuccesso scolastico degli alunni nelle scuole di stato sono: 19 1. mancato orientamento iniziale 2. carenza dei livelli culturali di partenza 3. insufficiente valorizzazione delle potenzialità degli studenti ( classi numerose e mancanza di flessibilità dei curricoli) 4. Inadeguate formazione delle classi 5. Difficoltà di interrelazione docente-studente 6. Ambiente socio-culturale delle famiglie. L’ attività formativa in genere si pone come obiettivo di far crescere una persona libera e responsabile, consapevole di essere parte di una società pluralistica e democratica, l’educazione alla diversità appare come un obiettivo di fondamentale importanza. Anche dal punto di vista educativo, la diversità non va intesa come ostacolo e limite, bensì come varietà , e quindi ricchezza e risorsa a disposizione della comunità. Per questo l’attività educativa non si limita a stimolare un atteggiamento di rispetto nei confronti di ogni differenza, ma promuove la valorizzazione di tutte le differenze attraverso un rapporto di confronto e collaborazione continua. Se si instaurano rapporti aperti e di collaborazione corretta all’interno della classe tra insegnanti e alunni, e tra gli stessi alunni, i ragazzi possono acquisire quasi “naturalmente” il giusto comportamento da tenere in generale nella società. Partendo da quest’ ottica si mira ad una naturale integrazione sessuale, etnica e di credi religiosi avvalendosi anche dell’apporto di personale con competenze specifiche. Il nostro istituto prevede, quindi, degli interventi didattici per arginare il fenomeno della dispersione scolastica (problema legato soprattutto agli iscritti al primo e al secondo anno degli indirizzi tecnici) la scuola realizzerà iniziative di carattere didattico-educativo di riorientamento volte ad approfondire e integrare aspetti legati allo didattica, a favorire l’espressività degli studenti e ad accrescerne la formazione culturale. Gli allievi che presentano difficoltà nell’apprendimento, saranno aiutati dal Consiglio di classe a prendere, in primo luogo, coscienza delle cause dei propri insuccessi scolastici e forniti di opportuni strumenti e sostegni didattici necessari al loro superamento; così ci si prefigge di: • eliminare il disagio scolastico, • promuovere lo star bene con se stessi; • promuovere lo star bene con gli altri; • migliorare il proprio rapporto con le istituzioni. Verranno, ,proposti lavori di gruppo e tutoraggio, al fine di stimolare e coinvolgere tuffi gli allievi nel discorso educativo responsabilizzando i più bravi e favorendo i più carenti. Al fine di fornire opportunità di recupero agli alunni con carenze e lacune , si prevede l’istituzione di interventi didattico-educativi, che saranno realizzati in due fasi: • la prima a conclusione del primo quadrimestre; • la seconda nel mese di settembre, prima dell’inizio delle lezioni. Alla fine del corso, ogni docente presenterà una relazione sulle attività svolte e sui risultati ottenuti dai singoli alunni. 20 La scelta dei libri di testo e delle strumentazioni didattiche dovrà rispondere a tre particolari esigenze: 1. validità culturale; 2. funzionalità educative; 3. rispondenza alle esigenze degli alunni. Alla scelta contribuiranno i rappresentanti degli alunni e dei genitori. Pur tenendo presente gli obiettivi formativi previsti,i docenti osserveranno, nell’assegnazione dei compiti a casa, l’esigenza di rispettare i razionali tempi di studio degli alunni, specialmente nel biennio,in modo da assicurare momenti da dedicar ad attività extra scolastiche. La scuola, al fine di garantire agli alunni più ampie opportunità formative, si impegna a promuovere iniziative extra scolastiche,esperienze di alternanza scuola- lavoro, di stage, di seminari, incontri con esperti del mondo del lavoro per la preparazione di profili professionali correlati ai vari indirizzi. 21 RISORSE UMANE E PROFESSIONALI 22 Docenti scuola secondaria di secondo grado n°40 Docenti specialisti lingua straniera n°2 Docenti sostegno n° 0 Vicario n° 1 Collaboratori del coordinatore didattico n° 4 Direttore dei servizi amministrativi n° 1 Assistenti amministrativi n° 1 Collaboratori scolastici n.1 Responsabile del servizio di protezione e prevenzione n°1 Responsabile dei lavoratori per la sicurezza n° 1 23 RISORSE STRUTTURALI E MATERIALI 24 L’edificio della scuola è ubicato in via Piersanti Mattarella 345. Il plesso si sviluppa su due livelli. Al primo piano si trovano la presidenza, la segreteria, la sala docenti, 8 aule, tre bagni più uno per i disabili. Al secondo piano troviamo tre aule, l’aula informatica, un bagno e l’archivio della scuola. Sussidi: - Materiale didattico vario - Strumenti e mezzi audiovisivi: Video proiettore, Lavagna luminosa, DVD di storia scienze e chimica, DVD di costruzione e topografia. - Biblioteca con oltre duemila volumi per la consultazione e ricerche di insegnanti ed alunni Spazi attrezzati: - Aula informatica collegata in rete con annesso video proiettore e schermo mobile per le lezioni e convegni in video conferenza. Ambienti sussidiari: - Corridoi - Ingresso, salotto -Bar Spazi finalizzati: - Aule Spazi aperti: - Ampio cortile utilizzabile per attività esterne come tornei di Ping-pong. Orario di funzionamento: Gli istituti tecnici “Pitagora” funzioneranno in orario pomeridiano serale con inizio delle lezioni alle ore 15.00. I licei “Dante Alighieri” funzioneranno in orario antimeridiano con inizio delle lezioni alle ore 08.00. 25 GLI ORGANI COLLEGIALI E LE LORO FUNZIONI 26 IL CONSIGLIO DI ISTITUTO I componenti del Consiglio di Istituto sono: • • • • • Il Dirigente scolastico, come membro di diritto N° 8 rappresentanti del personale docente N° 1 rappresentanti del personale A.T.A. N° 4 rappresentanti dei genitori N°4rappesentanti degli alunni All'interno del Consiglio di Istituto sono eletti, tra i membri del Consiglio stesso, il Presidente, il Vicepresidente ed il Segretario del Consiglio di Istituto; sono inoltre eletti i componenti della Giunta Esecutiva. I componenti del consiglio rimangono in carica per tre anni scolastici; le elezioni per il rinnovo delle cariche si tengono normalmente all'inizio dell'anno scolastico. Il Consiglio si riunisce in orari non coincidenti con quelli delle lezioni e compatibili con gli impegni dei membri eletti; esso ha un potere generale di proposta e di parere in relazione alle competenze politico-amministrative dell’istituto. In particolare il Consiglio di Istituto delibera in materia di: • • • • • • • Approvazione del Programma annuale, con la possibilità di eventuali variazioni a quanto precedentemente deliberato dalla Giunta Esecutiva gestione dei fondi per il miglioramento dell'offerta formativa orari e regolamentazioni inerenti al corretto funzionamento della scuola struttura, tipologia delle classi ed orari di ingresso ed uscita degli alunni approvazione dei progetti formativi approvazione delle gite e visite didattiche che vengono proposte dai Consigli di classe adotta il Piano dell’Offerta Formativa LA GIUNTA ESECUTIVA La Giunta Esecutiva è costituita all'interno del Consiglio di Istituto ed è composta dai seguenti membri del Consiglio stesso: • • • • • il Dirigente Scolastico, che la presiede il Direttore dei Servizi amministrativi n° 1 rappresentante dei Docenti n° 1 rappresentante degli alunni. n° 1 rappresentanti dei genitori Alla Giunta Esecutiva spetta: • • • • 27 predisporre il Programma annuale preparare i lavori del Consiglio di Istituto curare l'esecuzione delle delibere dell'Istituto predisporre il Bilancio Preventivo e Consuntivo Le funzioni della Giunta Esecutiva e del Consiglio di Istituto vengono svolte in collaborazione con il Consiglio di Amministrazione della Coop. Dante Alighieri, ente gestore della scuola. COLLEGIO DEI DOCENTI Il collegio dei docenti: è composto dal personale docente di ruolo e non di ruolo in servizio nel circolo o nell'istituto, docenti di sostegno è presieduto dal direttore didattico o dal preside. Il collegio dei docenti: a) ha potere deliberante in materia di funzionamento didattico del circolo o dell'istituto. In particolare cura la programmazione dell'azione educativa anche al fine di adeguare, nell'ambito degli ordinamenti della scuola stabiliti dallo Stato, i programmi di insegnamento alle specifiche esigenze ambientali e di favorire il coordinamento interdisciplinare. Esso esercita tale potere nel rispetto della libertà di insegnamento garantita a ciascun docente; b) formula proposte al direttore didattico o al preside per la formazione, la composizione delle classi e l'assegnazione ad esse dei docenti, per la formulazione dell'orario delle lezioni e per lo svolgimento delle altre attività scolastiche, tenuto conto dei criteri generali indicati dal consiglio di circolo o d'istituto; c) delibera, ai fini della valutazione degli alunni e unitamente per tutte le classi, la suddivisione dell'anno scolastico in due o tre periodi; d) valuta periodicamente l'andamento complessivo dell'azione didattica per verificarne l'efficacia in rapporto agli orientamenti e agli obiettivi programmati, proponendo, ove necessario, opportune misure per il miglioramento dell'attività scolastica; e) provvede all'adozione dei libri di testo, sentiti i consigli di interclasse o di classe e, nei limiti delle disponibilità finanziarie indicate dal consiglio di circolo o di istituto, alla scelta dei sussidi didattici; f) adotta o promuove nell'ambito delle proprie competenze iniziative di sperimentazione in conformità degli articoli 276 e seguenti; g) promuove iniziative di aggiornamento dei docenti del circolo o dell'istituto; h) elegge, in numero di uno nelle scuole fino a 200 alunni, di due nelle scuole fino a 500 alunni, di tre nelle scuole fino a 900 alunni, e di quattro nelle scuole con più di 900 alunni, i docenti incaricati di collaborare col direttore didattico o col preside; uno degli eletti sostituisce il direttore didattico o preside in caso di assenza o impedimento. Nelle scuole di cui all'articolo 6 , le cui sezioni o classi siano tutte finalizzate all'istruzione ed educazione di minori portatori di handicap anche nei casi in cui il numero degli alunni del circolo o istituto sia inferiore a duecento il collegio dei docenti elegge due docenti incaricati di collaborare col direttore didattico o preside; i) elegge i suoi rappresentanti nel consiglio di circolo o di istituto; l) elegge, nel suo seno, i docenti che fanno parte del comitato per la valutazione del servizio del personale docente; 28 m) programma ed attua le iniziative per il sostegno degli alunni portatori di handicap; n) nelle scuole dell'obbligo che accolgono alunni figli di lavoratori stranieri residenti in Italia e di lavoratori italiani emigrati adotta le iniziative previste dagli articoli 115 e 116; o) esamina, allo scopo di individuare i mezzi per ogni possibile recupero, i casi di scarso profitto o di irregolare comportamento degli alunni, su iniziativa dei docenti della rispettiva classe e sentiti gli specialisti che operano in modo continuativo nella scuola con compiti medico, socio-psicopedagogici e di orientamento; p) esprime al direttore didattico o al preside parere in ordine alla sospensione dal servizio e alla sospensione cautelare del personale docente quando ricorrano ragioni di particolare urgenza ai sensi degli articoli 468 e 506; q) esprime parere, per gli aspetti didattici, in ordine alle iniziative dirette alla educazione della salute e alla prevenzione delle tossicodipendenze previste dall'articolo 106 del testo unico approvato con decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990 n. 309; r) si pronuncia su ogni altro argomento attribuito dal presente testo unico, dalle leggi e dai regolamenti, alla sua competenza. Nell'adottare le proprie deliberazioni il collegio dei docenti tiene conto delle eventuali proposte e pareri dei consigli di classe. Il collegio dei docenti si insedia all'inizio di ciascun anno scolastico e si riunisce ogni qualvolta il direttore didattico o il preside ne ravvisi la necessità oppure quando almeno un terzo dei suoi componenti ne faccia richiesta; comunque, almeno una volta per ogni trimestre o quadrimestre. Le riunioni del collegio hanno luogo durante l'orario di servizio in ore non coincidenti con l'orario di lezione. Le funzioni di segretario del collegio sono attribuite dal direttore didattico o dal preside ad uno dei docenti eletto a norma del precedente comma 2, lettera h). IL CONSIGLIO DI CLASSE Il consiglio di classe negli istituti di istruzione secondaria è composto dai docenti di ogni singola classe nella scuola secondaria. Fanno parte del consiglio di classe anche i docenti di sostegno che ai sensi dell'articolo 315 comma 5, sono contitolari delle classi interessate. Fanno parte consiglio di classe nella scuola secondaria superiore, due rappresentanti eletti dai genitori degli alunni iscritti alla classe, nonché due rappresentanti degli studenti, eletti dagli studenti della classe; nei corsi serali per lavoratori studenti, tre rappresentanti degli studenti della classe, eletti dagli studenti della classe. Nella scuola dell'obbligo alle riunioni del consiglio di classe può partecipare, qualora non faccia già parte del consiglio stesso, un rappresentante dei genitori degli alunni iscritti alla classe o alle classi interessate, figli di lavoratori stranieri residenti in Italia che abbiano la cittadinanza di uno dei Paesi membri della comunità europea. Del consiglio di classe fanno parte a titolo consultivo anche i docenti tecnico pratici e gli assistenti addetti alle esercitazioni di laboratorio che coadiuvano i docenti delle corrispondenti materie tecniche e scientifiche, negli istituti tecnici, negli istituti professionali e nei licei. Le proposte di voto per le valutazioni periodiche e finali sono formulate dai docenti di materie tecniche e scientifiche, sentiti i docenti tecnico-pratici o gli assistenti coadiutori. Le funzioni di segretario del consiglio sono attribuite dal direttore didattico o dal preside a uno dei docenti membro del consiglio stesso. 29 Le competenze relative alla realizzazione del coordinamento didattico e dei rapporti interdisciplinari spettano al consiglio di classe con la sola presenza dei docenti. Negli istituti e scuole di istruzione secondaria superiore, le competenze relative alla valutazione periodica e finale degli alunni spettano al consiglio di classe con la sola presenza dei docenti. I consigli classe sono presieduti dal preside oppure da un docente, membro del consiglio delegato; si riuniscono in ore non coincidenti con l'orario delle lezioni, col compito di formulare al collegio dei docenti proposte in ordine all'azione educativa e didattica e ad iniziative di sperimentazione e con quello di agevolare ed estendere i rapporti reciproci tra docenti, genitori ed alunni. In particolare esercitano le competenze in materia di programmazione, valutazione e sperimentazione previste dagli articoli 126, 145, 167, 177 e 277. Si pronunciano su ogni altro argomento attribuito dal presente testo unico, dalle leggi e dai regolamenti alla loro competenza. I provvedimenti disciplinari a carico degli alunni di cui all'articolo 19 lettera d) del regio decreto 4 maggio 1925, n. 653, rientrano nella competenza dei consigli di classe di cui al presente titolo. Contro le decisioni in materia disciplinare dei consigli di classe è ammesso ricorso al provveditore agli studi che decide in via definitiva sentita la sezione del consiglio scolastico provinciale avente competenza per il grado di scuola a cui appartiene l'alunno. Per i provvedimenti disciplinari di cui alle lettere e), f), g), h), ed i) dell'articolo 19 del regio decreto 4 maggio 1925, n. 653, spetta al consiglio di classe formulare la proposta alla giunta esecutiva del consiglio d’istituto competente ai sensi dell'articolo 10, comma 11. IL CAPO D'ISTITUTO Il coordinatore didattico, promuove e coordina l'attività della scuola, valorizza le risorse umane e professionali, organizza e gestisce le risorse finanziarie e strumentali, favorisce i processi d'interazione con il contesto territoriale e con gli Enti locali, cura i rapporti con le famiglie e gli alunni. Al Dirigente scolastico spetta: • • • • la rappresentazione legale dell'Istituzione l'esecuzione delle delibere degli organi collegiali la presidenza del Collegio dei docenti, dei Consigli di Interclasse e di Intersezione, nonché della Giunta esecutiva la designazione di due collaboratori uno dei quali con funzione vicaria. IL DOCENTE Il docente, con la cooperativa che gestisce l’istituzione scolastica, ha un contratto di collaborazione coordinata a progetto Il docente collaboratore è un prestatore d’opera intellettuale che svolge l’attività d’insegnamento come attività principale, anche se non esclusiva, in piena autonomia e secondo impegni contrattuali prestabiliti, per l’attuazione di un “progetto ”. Infatti a norma della legge 62/2000, la scelta dell’indirizzo educativo, nel rispetto dei principi della costituzione, nonché la funzione organizzativa e finanziaria del servizio scolastico, sono attribuite all’ente gestore( persona fisica o giuridica), tenuto conto delle istanze provenienti dal territorio e sentito il consiglio di istituto che, nelle scuole paritarie, ha soltanto competenza consultiva e non decisionale 30 Il servizio educativo e formativo nella sua accezione di attività didattica con tutti gli adempimenti complementari previsti dalla norma (v. funzione docente) è demandato alla professionalità degli insegnanti a alle attribuzioni proprie degli organi collegiali con la guida del coordinatore didattico che, in base alle norme in vigore e in coerenza con il presente POF, si rendono responsabili dell’espletamento di tale mandato mediante appositi progetti. In riferimento alle previsioni dell’art.69,commi 2 e 3, della legge n.92/2012 e tenuto conto dell’orientamento espresso dalla CISAL Scuola, questo istituto individua preliminarmente la funzione docente nell’ambito delle elevate professionalità: tale determinazione trova conforto nei prescritti requisiti richiesti ai docenti: -laurea specialistica -attività intellettuale autonoma -abilitazione per la professione d’insegnante Espletamento del mandato con assunzione di responsabilità(rischio) mediante un contratto di collaborazione a progetto( legge 30/2003- Decreto legislativo n.276/2003- legge 92/2012 art409 comma 3 c.p.c.) anche con inserimento nell’organizzazione scolasticaInoltre l’istat pone i docenti, nella classificazione delle professioni CP2011, al livello 2.6 ossia nella categoria dei professionisti che svolgono attività intellettuale di elevata specializzazione di cui alla legge 92/2012. I rispettivi progetti didattici sono definiti in conformità alle indicazioni contenute nel presente POF e perfezionati entro i primi 30 giorni di attività, con la relazione in merito ai tempi, alle competenze, ai mezzi e alle metodologie d’insegnamento(preferibilmente modulari e laboratori ali).Il progetto deve inoltre comprendere i propositi da raggiungere (risultati) e le modalità di attuazione (compreso l’orario delle lezioni) Pertanto il contratto individuale si intende convalidato solo dopo che le parti abbiano concordato il progetto didattico, nonché il sistema di valutazione finale, onde poter assegnare al docente il riconoscimento economico meritocratico relativo alla qualità dell’esito. Ogni variazione al contratto non può essere mai unilaterale, ma con il consenso delle parti. Il contratto individuale applicato dalla cooperativa che gestisce la scuola in base alla legge 92/2012 è quello sottoscritto dalla FILINS-FIINSEI e la CISAL scuola a cui la cooperativa è associata. UFFICI DI SEGRETERIA 1) Segreteria Didattica funzioni: ⇒ cura tutti gli adempimenti e fornisce i servizi connessi al percorso didattico degli studenti (esempio: iscrizioni, rilascio certificazioni e diplomi, informazioni agli utenti e alle famiglie, ecc.) 2) Segreteria Amministrativa: funzioni: ⇒ cura tutti gli adempimenti relativi alla gestione del personale docente, A.T.A. e ausiliario. ⇒ dà pratica attuazione alle direttive del Preside e degli Organi Collegiali circa l’impiego dei beni e delle risorse a disposizione del bilancio. 3) Personale Ausiliario: funzioni: ⇒ provvede all’apertura, chiusura, custodia e pulizia dei locali dell’istituto; attende alla sorveglianza degli studenti nel caso di momentanea assenza degli insegnanti. 4) Responsabile Amministrativo: 31 funzioni: ⇒ sovrintende, organizza e coordina l’attività di tutto il personale A.T.A.; ⇒ organizza i servizi amministrativi e i servizi generali dell’unità scola1stica ed è responsabile del funzionamento degli stessi; ⇒ ha autonomia operativa e responsabilità diretta nella definizione e nell’esecuzione degli atti a carattere amministrativo, contabile, di ragioneria e di economato. 32 PROPOSTA EDUCATIVA 33 E’ già in atto la riforma Gelmini, per cui per altri due anni bisognerà viaggiare su due binari: nuovo ordinamento e vecchio ordinamento. La sfida è non solo far avanzare i due ordinamenti ma iniziare a monitorarli e valutarli per ottenere il meglio. Il nostro istituto si articola su due indirizzi: “Settore Economico: Amministrazione Finanza e Marketing”(nuovo ordinamento per i primi tre anni) e IGEA( vecchio ordinamento per il quarto e quinto anno). “Settore Tecnologico: Costruzioni, Ambiente e Territorio”(nuovo ordinamento per i primi tre anni)e geometra (vecchio ordinamento per il quarto e quinto anno). Anche i nostri licei classico e scientifico Dante Alighieri, anche se non hanno cambiato denominazione, dovranno viaggiare su due binari: per i primi tre anni il nuovo ordinamento e per gli altri due anni il vecchio ordinamento. Il collegio dei docenti esprime la propria convinzione che la funzione di questa scuola è principalmente quella, tenuto conto degli alunni che la frequentano, del recupero dell’alunno sia dal punto di vista umano che scolastico per poi cimentarsi a prepararlo come cittadino autonomo e responsabile, provvisto di competenze specifiche ma con una certa duttilità della formazione, che gli consenta di inserirsi nel mondo del lavoro o di continuare gli studi. Il collegio dei docenti a tale scopo ha individuato una serie di obiettivi generali e particolari e gli obiettivi specifici, inerenti sia la sfera educativa sia quella più specificamente professionale, che ha diviso in cinque categorie dette del SAPER ESSERE (qualità comportamentali e relazionali con l’altro da se ), del SAPERE ( contenuti), del SAPER FARE ( conoscenze operative o procedurali), del SAPER PENSARE ( conoscenze immaginative, creatività e ricerca) del SAPER VOLERE (atteggiamenti e motivazioni o voglia di continuare ad apprendere). OBIETTIVI Nella prima categoria quella dell’ESSERE, l’obiettivo da perseguire è uno solo, però tanto importante e fondamentale, da inserirlo come macro obiettivo e precisamente : favorire la ricerca e la maturazione di una equilibrata identità personale degli studenti, come premessa per la formazione di cittadini liberi, responsabili, tolleranti e capaci di scelte consapevoli. Prima di affrontare la categoria del sapere è indispensabile ribadire che la scuola attualmente, come specificato in premessa, è frequentata, per una buona parte, da alunni che non sono riusciti nella scuola di Stato ad inserirsi ed a trovare quelle motivazioni tanto necessarie per un adeguato rendimento scolastico. Per questa categoria di alunni il primo obiettivo da raggiungere è quello del recupero e della motivazione è precisamente riuscire a dare quegli stimoli necessari affinchè l’alunno capisca che la scuola è un luogo di formazione umana, civica e professionale, luogo di maturazione, di arricchimento intellettuale, culturale ed infine luogo di evoluzione interiore. Far capire che la frequenza attiva è un momento di arricchimento e che non bisogna frequentare, come purtroppo molti fanno per ottenere il - pezzo di carta- che a parer loro, dietro qualche falsa promessa di qualche politico, li inserirà immediatamente nel mondo del lavoro. Per il raggiungimento di tali obiettivi dovranno essere studiate opportune scelte ed applicati metodi al fine di ottenere il successo scolastico che è un diritto di tutti. Questa responsabilità formativa non può essere affidata unicamente al singolo docente, ma deve essere frutto di un’azione collegiale e di una conduzione della vita scolastica che, per prima sia di esempio ai discenti. Nel nostro istituto, ormai siamo convinti che il rigorismo inflessibile, repressivo, punitivo non serve assolutamente a risolvere i 34 problemi. Il metodo della comprensione da parte dell’insegnante su eventuali carenze o insuccessi dell’alunno e della gratificazione nel momento in cui l’alunno riesce ad ottenere piccoli progressi sarà portato avanti da tutti gli insegnanti. Dall’alunno si pretenderà rispetto, perché verrà rispettato come uomo con una sua dignità. Altro metodo che il collegio ritiene fondamentale e quello del dialogo: solamente con il dialogo si potranno risolvere determinati problemi che si presentano in una scuola. Dialogo che mette a fuoco il problema, stabilisca le responsabilità ed infine, attraverso la discussione con l’alunno e con la famiglia si cerchi di debellarlo sin dal primo manifestarsi. Insomma non si useranno più i metodi freddi e disumani che non tengono conto della persona e della dignità umana. (Vanno inseriti i problemi più comuni nelle scuole e precisamente il problema delle entrate in ritardo o a seconda ora. L’esibizione del libretto di giustificazioni, le uscite anticipate ecc. ). Non bisogna comunque trascurare il fatto che la scuola, ormai operante nel territorio da più di venti anni, e anche frequentata da allievi con curriculum regolare che hanno scelto la scuola non statale per essere maggiormente seguiti. In considerazione di tale differenziazione di categorie di alunni il collegio ha individuato nella categoria del SAPERE i seguenti obiettivi: 1. Leggere e scrivere correttamente ripetendo e commentando quanto letto; 2. Comunicare con linguaggio semplice e chiaro , ma possibilmente il più rigoroso dal punto di vista tecnico scientifico; 3. Analizzare con senso critico lo sviluppo scientifico tecnologico e sociale; 4. Affrontare gli studi successivi o l’inserimento nel mondo del lavoro con una cultura di base adeguata; Nella categoria del FARE vengono inserite le abilità più caratteristiche dal punto di vista professionale a tal proposito gli obiettivi risultano differenziati a seconda che: A) 1. 2. 3. 4. B) 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 35 Si riferiscono ad un alunno che frequenti la sezione Amministrazione Finanza E Marketing, per i quali si individuano i seguenti obiettivi professionali: Utilizzare metodi, strumenti, tecniche contabili ed extra contabili per una corretta rilevazione dei fenomeni gestionali; Leggere redigere ed interpretare ogni significativo documento aziendale; Elaborare dati e rappresentarli in modo efficace per favorire i diversi processi decisionali; Cogliere gli aspetti organizzativi delle varie funzioni aziendali per adeguarvisi, controllarli o suggerire modifiche. Si riferiscono ad un alunno della sezione Costruzione, Ambiente e Territorio, per il quale si individuano i seguenti obiettivi professionali: Leggere ed eseguire disegni di semplici strutture, impianti elettrici, impianti termici; Realizzare progetti di edifici secondo le norme vigenti; Scegliere i materiali da impiegare in base alle loro caratteristiche tecniche; Rilevare topograficamente fabbricati e terreni; Utilizzare strumenti tecnici specifici ed il computer al servizio del lavoro da effettuare con particolare riferimento a Topografia e Cad; Effettuare la stima di un immobile; Impostare una pratica catastale; Tenere la contabilità di un piccolo cantiere; Nella categoria del PENSARE rientrano tutti quegli aspetti intellettuali critici, creativi e di progettazione comuni ad ogni soggetto, i quali in ogni campo e settore dovranno saper e potere esercitare come protagonisti una funzione attiva nella dinamica sociale e nel mondo del lavoro. Nella categoria del VOLERE si tende in generale a sviluppare in tutti i soggetti il desiderio di progredire nel campo dello studio prima e del lavoro poi. Ciò nel duplice tentativo di limitare il fenomeno dell’abbandono scolastico e per sensibilizzare ciascuno ad un’etica di integrazione sociale mirata alla produttività al progresso personale all’autoaffermazione nel quadro del vantaggio collettivo. 36 STRATEGIE FORMATIVE 37 Tra le strategie formative, va messo in primo piano lo studio delle discipline curriculari all’interno delle quali ciascun docente organizza il programma in funzione degli obiettivi disciplinari e di quelli più generali stabiliti dal POF. Il collegio ribadisce anche l’importanza di altre strategie che hanno lo scopo di concorrere al conseguimento degli obiettivi più specificamente educativi e formativi. Vengono individuate come strategie didattiche, fondamentali per riequilibrare determinati comportamenti scorretti e che consistono nell’assumere alcune tematiche fondamentali nell’azione educativa dei docenti quali: 1. Educazione alla salute; 2. Rispetto e valorizzazione delle diversità; 3. Cultura della solidarietà e della tolleranza; 4. Educazione alla libertà, al senso critico, alla democrazia; 5. Educazione alla responsabilità ed alla consapevolezza del dovere; 6. Educazione alla seria serena e ragionevole soluzione dei problemi; 7. Educazione alla disponibilità ed alla saggia via della mediazione; 8. Cultura dell’essere e dell’avere. Si punterà pertanto a fare acquisire agli alunni criteri di comportamento improntati al rispetto di se e degli altri, dell’igiene personale ed ambientale, delle regole di una corretta convivenza, alla creazione di un clima di collaborazione reciproca. Si punterà inoltre ad invogliare gli allievi ad un impegno quotidiano di rielaborazione del lavoro scolastico. 38 PROGRAMMAZIONE DIDATTICA- CURRICULO DELLA SCUOLA 39 SETTORE ECONOMICO: AMMINISTRAZIONE FINANZA E MARKETING( nuovo ordinamento)- RAGIONIERE E PERITO COMMERCIALE ( vecchio ordinamento) Il percorso di studi è caratterizzato da un primo biennio in cui prevalgono le attività e gli insegnamenti di istruzione generale, da un secondo biennio e da un ultimo anno in cui sono più consistenti gli insegnamenti di indirizzo e sono approfonditi i contenuti scientifici, economicogiuridici e tecnici delle aree di indirizzo. Alla fine del secondo anno è possibile scegliere per il triennio finale una delle tre articolazioni: amministrazione, finanza e marketing; relazioni internazionali per il marketing; sistemi informativi aziendali .Nel nostro istituto potrà essere scelto esclusivamente: amministrazione finanza e marketing A conclusione dei cinque anni lo studente sostiene l’esame di Stato conclusivo del corso di studio di istruzione secondaria superiore per il conseguimento del diploma di perito in amministrazione, finanza e marketing( nuovo ordinamento che entrerà a regime fra due anni). Per due anni ancora , cioè per tutti coloro che hanno iniziato il percorso scolastico con il vecchio ordinamento, conseguiranno il diploma di ragioniera e perito commerciale prog. IGEA. Il Diplomato in Amministrazione, Finanza e Marketing( nuovo ordinamento) e il diplomato Ragioniere indirizzo IGEA (vecchio ordinamento) hanno competenze specifiche nel campo dei macrofenomeni economici nazionali ed internazionali, della normativa civilistica e fiscale, dei sistemi aziendali (organizzazione, pianificazione, programmazione, amministrazione, finanza e controllo), degli strumenti di marketing, dei prodotti assicurativo-finanziari e dell’economia sociale; utilizza metodi, strumenti, tecniche contabili ed extracontabili; è in grado di assumere ruoli e funzioni in relazione a adempimenti di natura fiscale (imposte dirette ed indirette, contributi), a trattative contrattuali riferite alle diverse aree funzionali dell’azienda, alla lettura, redazione e interpretazione dei documenti contabili e finanziari aziendali. Integra le competenze dell’ambito professionale specifico con quelle linguistiche e informatiche (programmi informatici dedicati alla gestione amministrativo/finanziaria) per operare nel sistema informativo dell’azienda e contribuire sia all’innovazione sia al miglioramento organizzativo e tecnologico dell’impresa. Quindi finalità del nostro corso di studio è quello di formare una persona capace di inserirsi in contesti aziendali diversi caratterizzati dalla crescente automazione e da continui mutamenti tecnologici e organizzativi. Il traguardo formativo, quindi consiste nel fare acquisire conoscenze specifiche,abilità, competenza e professionalità funzionali alle trasformazioni del profilo professionale. Il diplomato potrà inserirsi solo cosi nel mondo del lavoro svolgendo mansioni di tipo amministrativo e commerciale presso aziende private o nella pubblica amministrazione da libero professionista. Il percorso formativo che viene proposto, per meglio rispondere alle richieste professionali del territorio,è arricchito da esperienze direttamente collegate al mondo del lavoro. 40 QUADRO ORARIO SETTIMANALE DELLE DISCIPLINE AMMINISTRAZIONE FINANZA E MARKETING - IGEA MATERIE I° ANNO 2° ANNO 3° ANNO 4° ANNO 5° ANNO riforma 4 3 2 4 2 2 2 riforma 4 3 2 4 2 2 riforma 4 3 2 3 Ordinamento Ordinamento 4 3 2 3 4 3 2 3 2 3 6 3 3 2 3 7 3 2 3 8 3 3 Vecchio Vecchio Lingua e letteratura italiana Lingua inglese Storia Matematica Diritto ed economia Sciente integrate* Scienze integrate** Scienze integrate*** Geografia Informatica Seconda lingua comunitaria Economia Aziendale Diritto Economia Politica Scienze delle finanze Scienze motorie Relione cattolica o attività alternative Totale ore settimanali 3 2 3 2 2 3 2 3 2 2 2 2 2 2 1 1 1 1 1 32 32 32 32 32 *Scienze della terra e biologia **Fisica ***Chimica (vedi lo: Schema decreto interministeriale del 21 marzo 2012 - Disposizioni sulla ridefinizione dell’orario complessivo annuale delle lezioni) Attraverso il percorso generale, il diplomato sarà in grado di: • • • • • • • • 41 rilevare le operazioni gestionali utilizzando metodi, strumenti, tecniche contabili ed extracontabili in linea con i principi nazionali ed internazionali; redigere e interpretare i documenti amministrativi e finanziari aziendali; gestire adempimenti di natura fiscale; collaborare alle trattative contrattuali riferite alle diverse aree funzionali dell'azienda; svolgere attività di marketing; collaborare all'organizzazione, alla gestione e al controllo dei processi aziendali; collaborare all'organizzazione, alla gestione e al controllo dei processi aziendali; utilizzare tecnologie e software applicativi per la gestione integrata di amministrazione, finanza e marketing. Con il diploma ( sia nuovo ordinamento che vecchio ordinamento) è possibile accedere a corsi di formazione professionale post diploma, proseguire gli studi a livello universitario o entrare direttamente nel mondo del lavoro con particolare riferimento all’esercizio delle professioni tecniche. I principali sbocchi professionali sono: • Impiego in uffici pubblici (uffici amministrativi ecc.) • dipendenti in aziende e studi professionali nei ruoli amministrativi e contabili • partecipazione a concorsi pubblici • lavoro autonomo • l’accesso ad ogni tipo di Università SETTORE TECNOLOGICO: COSTRUZIONE AMBIENTE E TERRITORIO Le finalità dell’indirizzo “Costruzioni, Ambiente e Territorio”( nuovo ordinamento) non si discostano da quelle previste per l’indirizzo Geometra (vecchio ordinamento). Ha come finalità del progetto formativo lo sviluppo di competenze nel campo dei materiali, delle macchine e dei dispositivi utilizzati nelle industrie delle costruzioni, nell’impiego degli strumenti per il rilievo, nell’uso dei mezzi informatici per la rappresentazione grafica e per il calcolo, nella valutazione tecnica ed economica dei beni privati e pubblici esistenti nel territorio e dei diritti reali che li riguardano, nell’utilizzo ottimale delle risorse ambientali, nella progettualità in campo edilizio, nell’organizzazione del cantiere, nella gestione degli impianti e nel rilievo topografico, nell’amministrazione di immobili, che sono le stesse finalità che si intendono raggiungere con il vecchio ordinamento. QUADRO ORARIO SETTIMANALE DELLE DISCIPLINE 42 COSTRUZIONI, AMBIENTE E TERRITORIO MATERIE I° ANNO 2° ANNO 3° ANNO 4° ANNO riforma 4 3 2 4 2 2 3 3 riforma 4 3 2 4 2 2 3 3 3 3 3 Vecchio Vecchio Lingua e letteratura italiana Lingua inglese Storia Matematica Diritto ed economia Sciente integrate* Scienze integrate** Scienze integrate*** Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica Tecnologie informatiche Scienze e tecnologie applicate Complementi di matematica Gestione del cantiere e sicurezza dell'ambiente di lavoro Progettazione, Costruzioni e Impianti Geopedologia, Economia ed Estimo Topografia Economia e Contabilità Estimo Tecnologia delle Costruzioni Costruzioni Diritto Scienze motorie Religione cattolica o attività alternative Totale ore settimanali *Scienze della terra e biologia **Fisica ***Chimica 5° ANNO riforma 4 3 2 3 Ordinamento Ordinamento 4 3 2 3 4 3 2 3 1 2 1 2 2 7 3 4 6 4 4 7 4 4 2 1 2 1 2 1 3 2 1 2 1 32 32 32 32 (vedi lo: Schema decreto interministeriale del 21 marzo 2012 - Disposizioni sulla ridefinizione dell’orario complessivo annuale delle lezioni) Ogni studente di questo indirizzo, a conclusione del percorso scolastico, sarà in grado di: 43 32 • • • • • collaborare, nei contesti produttivi d’interesse, nella progettazione, valutazione e realizzazione di organismi complessi, operare in autonomia nei casi di modesta entità; intervenire autonomamente nella gestione, nella manutenzione e nell’esercizio di organismi edilizi e nell’organizzazione di cantieri mobili, relativamente ai fabbricati; prevedere nell’ambito dell’edilizia ecocompatibile le soluzioni opportune per il risparmio energetico, nel rispetto delle normative sulla tutela dell’ambiente, redigere la valutazione di impatto ambientale; pianificare ed organizzare le misure opportune in materia di salvaguardia della salute e sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro; collaborare nella pianificazione delle attività aziendali, relazionare e documentare le attività svolte. I principali sbocchi lavorativi sono: • impiego in uffici pubblici (uffici tecnici comunali e provinciali, catasto, genio civile, ecc.) • impiego in uffici tecnici privati • impiego presso imprese di costruzioni, studi immobiliari o aziende agricole • attività imprenditoriale • libera professione (dopo corso di laurea triennale ed esame di stato) e, ovviamente, • l’accesso ad ogni tipo di Università LICEO CLASSICO Il percorso del Liceo Classico è indirizzato allo studio della civiltà classica e della cultura umanistica. Favorisce una formazione letteraria, storica e filosofia idonea a comprenderne il ruolo nello sviluppo della civiltà e della tradizione occidentali e nel mondo contemporaneo sotto un profilo simbolico, antropologico e di confronto di valori. Favorisce l’acquisizione dei metodi propri degli studi classici e umanistici, all’interno di un quadro culturale che, riservando attenzione anche alle scienze matematiche, fisiche e naturali, consente di cogliere le intersezioni tra i saperi e di elaborare una visione critica della realtà. Guida lo studente ad approfondire ed a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie. QUADRO ORARIO SETTIMANALE DELLE DISCIPLINE 44 LICEO CLASSICO MATERIE I° ANNO Lingua e letteratura italiana Lingua e cultura latina Lingua e cultura greca Lingua e cultura straniera Storia Storia e Geografia Filosofia Matematica Fisica Scienze naturali Storia dell'arte Scienze motorie e sportive Religione Cattolica o Attività alternative Totale ore settimanali riforma 4 5 4 3 3 2° ANNO riforma 4 5 4 3 3° ANNO riforma 4 4 3 3 3 4° ANNO 5° ANNO Vecchio Vecchio Ordinamento Ordinamento 4 4 3 4 4 3 3 3 3 2 2 3 1 2 3 2 3 2 2 2 1 28 1 29 3 3 3 2 2 2 2 3 2 2 2 2 2 1 27 1 27 1 31 LICEO SCIENTIFICO Il percorso del Liceo Scientifico è indirizzato allo studio del nesso tra cultura scientifica e tradizione umanistica. Favorisce l’acquisizione delle conoscenze e dei metodi propri della matematica, della fisica e delle scienze naturali. Guida lo studente ad approfondire ed a sviluppare le conoscenze e le abilità ed a maturare le competenze necessarie per seguire lo sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica e per individuare le interazioni tra le diverse forme del sapere, assicurando la padronanza dei linguaggi, delle tecniche e delle metodologie relative, anche attraverso la pratica laboratoriale. QUADRO ORARIO SETTIMANALE DELLE DISCIPLINE 45 LICEO SCIENTIFICO MATERIE I° ANNO 2° ANNO 3° ANNO riforma riforma riforma 4° ANNO 5° ANNO Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4 Lingua e cultura latina 3 3 3 3 3 Lingua e cultura straniera 3 3 3 3 3 Storia e Geografia 3 3 Storia 2 2 2 Filosofia 3 3 3 Matematica 5 5 4 4 4 Fisica 2 2 3 3 3 Scienze naturali 2 2 3 3 3 Disegno e Storia dell'arte 2 2 2 2 2 Scienze motorie e sportive Religione Cattolica o Attività alternative 2 2 2 2 2 1 1 1 1 1 Totale ore settimanali 27 27 30 30 30 PROGRAMMI Gli insegnanti svilupperanno i programmi ministeriali cercando di dare maggiore spazio agli argomenti portanti e fondamentali delle varie discipline. PROGRAMMAZIONE La programmazione elaborata nei suoi obiettivi, contenuti, metodi di lavoro, tipi di verifica, parametri valutativi, materiali didattici , viene illustrata agli allievi all’inizio di ogni a.s. per consentire loro di seguire con consapevolezza l’itinerario didattico. E’ da osservare che la continuità educativa orizzontale ( tra le discipline dello stesso anno) e verticale (tra i diversi anni del corso , in particolare tra biennio e triennio) e perseguita oltre che dal lavoro interdisciplinare, dall’attenzione costante agli obiettivi trasversali didattici ed educativi. OBIETTIVI TRASVERSALI EDUCATIVO DIDATTICI di entrambi gli indirizzi 46 Primo Biennio α) Comportamentali acquisire un metodo di studio socializzare valorizzando la propria e l’altrui personalità; b) Cognitivi esprimersi in modo chiaro e corretto arricchendo il proprio vocabolario con l’acquisizione progressiva del linguaggio specifico delle varie discipline comprendere le relazioni e le connessioni esistenti nelle varie discipline. Secondo Biennio α) Comportamentali acquisire una coscienza democratica come condizione di un autentico pluralismo favorire nell’individuo elasticità mentale ed ampiezza di visione culturale b) Cognitivi rielaborare le conoscenze acquisite nelle varie discipline documentare adeguatamente il lavoro svolto comunicare in modo sistematico le strutture delle varie discipline giungere a consapevoli valutazioni. Ultimo Anno β) Comportamentali sviluppare e potenziare la capacità di pensare per prevedere, prevenire e progettare il futuro maturare una opportuna scelta dopo il diploma c) Cognitivi rielaborare le conoscenze acquisite nelle varie discipline documentare adeguatamente il lavoro svolto comunicare in modo sistematico le strutture delle varie discipline giungere a consapevoli valutazioni. OBIETTIVI COMUNI ALLE VARIE DISCIPLINE 47 A) Conoscenza intesa come capacità dello studente di richiamare alla memoria dati, fatti, nozioni, modelli strutture; B) Comprensione intesa come capacità di conoscere ciò che viene appreso in modo logico e non meccanico; C) Metodo di studio inteso come capacità di far proprie le conoscenze acquisite e rielaborarle; D) Analisi intesa come procedimento rivolto a rendere esplicito quanto vi è di implicito in una comunicazione; E) Sintesi intesa come capacità di riunire, collegare parti o elementi per formare un tutto che all’inizio non appariva chiaramente. 48 METODOLOGIE- VERIFICHE E VALUTAZIONI- ATTIVITA’ DI ARRICCHIMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA. SCELTA DELLE METODOLOGIE Metodologia didattica La metodologia didattica è continuamente aggiornata e rinnovata, per rendere l’alunno sempre più partecipe, attivo, capace di rielaborare criticamente quanto gli viene presentato. In questa direzione vanno gli sforzi del corpo docente, affinché l’eccellenza accademica che si vuole ottenere sia 49 compresa non come principio di selezione, ma come spinta per ciascuno di dare il meglio delle proprie capacità. Allo scopo di rispettare le doti e i tempi di ciascuno sono programmate strategie di recupero in itinere per gli studenti in difficoltà e di arricchimento ed approfondimento per tutti gli altri. Pertanto, le strategie didattiche mirano non solo al raggiungimento degli obiettivi educativi e cognitivi, ma anche al recupero dello svantaggio culturale, ed alla piena integrazione di ogni alunno del gruppo classe e dell’intera comunità scolastica. Per l’individuazione delle situazioni di svantaggio ed il conseguente recupero saranno utilizzati test d’ingresso ed in itinere, questionari grafici, griglie di osservazione. Per i casi più difficili si ricorrerà ad attività individualizzate anche al di fuori del gruppo classe di appartenenza, con maggiore uso dei laboratori e tutoraggio dei singoli docenti. Le strategie didattiche si basano su lezioni frontali, conversazioni, dibattiti con il gruppo classe, lavori in gruppo e di ricerca, attività per fasce di livello, sviluppo di progetti e risoluzioni di problemi, interventi individualizzati, attività integrative di recupero e approfondimento. Si cercherà di privilegiare per quanto possibile un’impostazione modulare della didattica, prevedendo almeno per le quinte classi, I ‘introduzione di almeno un modulo pluridisciplinare. E’ ritenuto indispensabile, quindi, progettare itinerari didattici rispondenti alle aspettative dell’utenza in grado di coniugarsi con il rispetto dell’identità del particolare corso di studi e con gli obiettivi cognitivi delle discipline così come adottare iniziative e strumenti didattici personalizzati, che consentano un migliore adattamento dell’insegnamento alle differenti esigenze degli allievi. Dopo una attenta valutazione relativa al monitoraggio) della classe e degli obiettivi conseguibili, il Consiglio di classe, individua alcune modalità di lavoro che bene potrebbero adattarsi al contesto della classe e al percorso cognitivo. VERIFICHE E VALUTAZIONI CRITERI GENERALI PER LA MISURAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI Le verifiche costituiscono un momento importante della progettazione didattica perché consentono di misurare i reali rendimenti dei discenti in relazione agli obiettivi da conseguire. Per ciascun Docente, esse hanno lo SCOPO di: • Assumere informazioni sul processo di insegnamento- apprendimento in corso per orientarlo e modificarlo secondo le esigenze. • Controllare, durante lo svolgimento dell’attività didattica, l’adeguatezza dei metodi, delle tecniche e degli strumenti ai fini prestabiliti. • Accertare il raggiungimento degli obiettivi didattici prefissati. • Pervenire ad una classificazione degli alunni. • Attivare interventi di sostegno, di recupero o di approfondimento. • Per ogni Studente, le verifiche il cui esito andrà tempestivamente comunicato, hanno lo scopo di: • Far acquisire la consapevolezza del suo livello di apprendimento • Stimolare un ripensamento sul lavoro svolto; • Attivare, in caso di rendimenti non soddisfacenti, con l’aiuto dell’insegnante, i correttivi idonei al recupero. Pertanto, tali verifiche sono continue e diversificate in base agli obiettivi che si vogliono perseguire. Esse, coerentemente con la normativa che regola l’ Esame Di Stato, accertano: le conoscenze {sapere,). le competenze (saper fare) le capacità (saper essere). 50 STRUMENTI DI VALUTAZIONE Le verifiche possono essere effettuate mediante: Prove Oggettive Strutturate (domande vero/falso, risposte chiuse, risposte multiple, questionari ecc), utili per l’accertamento delle conoscenze; Prove Scritte Noi Strutturate (temi, relazioni, articoli di giornali, saggio breve, analisi testuali, ecc.) finalizzate all’ accertamento di obiettivi più complessi (analisi, sintesi, elaborazione critica) e al controllo delle capacità espressive. Interrogazioni Orali Qualunque sia il tipo di prova, il docente: • Comunica agli studenti gli obiettivi dell’accertamento. • Si avvale di apposite griglie di correzione per ridurre margini di discrezionalità e rendere la misurazione il più possibile oggettiva. • Informa gli allievi sui criteri di correzione che saranno, di volta in volta, adottati. Per dare omogeneità alla misurazione dell’apprendimento, gli eventuali dipartimenti disciplinari, definiscono gli obiettivi minimi, in termini di conoscenze, competenze e capacità, richiesti per affrontare la classe successiva e, a livello generale, adottano una scala di valutazione espressa in decimi, nonché le griglie di valutazione per la correzione degli elaborati scritti. Ai fini dell’accertamento dei livelli raggiunti si terrà conto: • All’inizio dell’inno scolastico, della verifica iniziale nelle diverse forme possibili; • Del controllo del progresso in itinere nel corso dell’attività didattica • Del controllo degli esiti e valutazione finale. Per quanto riguarda la verifica iniziale, questa è effettuata per ottenere informazioni sulle conoscenze, competenze, e capacità di partenza possedute dallo studente. Essa ha carattere informativo, tende solo a conoscere la realtà in cui il docente opera per realizzare una corretta definizione degli obiettivi e non per previsioni di successo o insuccesso dei giovani. Relativamente al controllo del progresso in itinere,questo viene effettuato per valutare i risultati raggiunti di ogni singolo allievo. Tale controllo ha carattere sia sommativo che formativo e mira al recupero delle carenze attraverso l’analisi dello sbaglio e dell’errore. LA VALUTAZIONE Risulterà peranto SETTORIALE Relativa a singole conoscenze FORMATIVA Mirante al recupero 51 SOMMATIVA Funzionale alla valutazione fianale dello studente La valutazione viene così ad essere intesa non più come misurazione del profitto individuale di ogni singolo alunno, ma come processo valutativo globale di ogni aspetto dell’ attività di formazione. Come si è detto la valutazione avviene attraverso lo strumento del voto (da 1 a 10). Al fine di favorire ulteriore trasparenza il collegio dei docenti ha deliberato la seguente corrispondenza di voti e giudizi. CORRISPONDENZA VOTI VOTO 10 9 8 7 6 5 52 GIUDIZIO ECCELLENTE OTTIMO BUONO DISCRETO SUFFICIENTE INSUFFICIENTE Descrittori - Indicatori Conoscenza approfondita dei contenuti con capacità di rielaborazione critica; completa padronanza della metodologia disciplinare; ottime capacità di trasferire le conoscenze maturate; brillanti capacità espositive e sicura padronanza dei linguaggi specifici Conoscenza approfondita e personale dei contenuti disciplinari; rielaborazione personale delle conoscenze; buona padronanza della metodologia disciplinare; capacità di organizzazione dei contenuti e collegamento degli stessi tra i diversi saperi; ottima capacità espositiva; uso corretto dei linguaggi formali. Sicura conoscenza dei contenuti; buona rielaborazione delle conoscenze; comprensione e padronanza della metodologia disciplinare; capacità di operare collegamenti tra i saperi se guidato; chiarezza espositiva e proprietà lessicali; utilizzo preciso e adeguato di linguaggi specifici. Conoscenza di gran parte dei contenuti; discreta rielaborazione delle conoscenze; buon possesso delle conoscenze non correlato alla capacità di operare collegamenti tra le stesse; capacità di risolvere semplici problemi; adeguata proprietà espressiva e utilizzo dei linguaggi specifici. Conoscenza degli elementi basilari; sufficiente padronanza delle conoscenze; sufficiente possesso delle conoscenze; capacità di riconoscere i problemi essenziali; sufficiente proprietà espositiva; uso di un linguaggio sufficientemente appropriato. Conoscenza lacunosa dei contenuti; . 1-4 GRAVEMENTE INSUFFICIENTE scarsa padronanza delle conoscenze; non sufficiente possesso delle conoscenze; scarsa capacità di individuazione dei problemi; incerta capacità espositiva e uso di linguaggio impreciso Conoscenza al più frammentaria (o non conoscenza) dei contenuti; incapacità di riconoscere semplici questioni; scarsa o nulla capacità espositiva; assenza di un linguaggio adeguato. CRITERI DI VALUTAZIONE DELLA CONDOTTA Il decreto 137 convertito in legge il 29/10/2008, introduce il voto in condotta come elemento che concorre alla valutazione complessiva dello studente e, determina se inferiore a sei decimi, la non ammissione alle classi successive o all’esame conclusivo del ciclo (art. 2) Il voto di condotta verrà definito in base alla seguente griglia. VOTO 10 9 8 7 53 Descrittori - Indicatori Lo studente dimostra: un comportamento partecipe e costruttivo all’interno della classe, non limitato ad una sola correttezza formale un comportamento corretto, responsabile e rispettoso delle norme che regolano la vita dell’istituto consapevolezza del proprio dovere, rispetto delle consegne e continuità nell’impegno Lo studente dimostra un comportamento corretto, responsabile e rispettoso delle norme che regolano la vita dell’istituto: consapevolezza del proprio dovere e continuità nell’impegno Lo studente dimostra: un comportamento non sempre rispettoso delle regole dell’istituto e non sempre corretto nel rapporto con i compagni, con gli insegnanti o con le altre figure operanti nella scuola; un impegno non sempre costante ed una non sempre precisa consapevolezza del proprio dovere /es: distrazioni che comportano Lo studente dimostra: un comportamento poco rispettoso delle regole dell’istituto e poco corretto nel rapporto con i compagni, con gli insegnanti e con le altre figure operanti nella scuola (ad esempio: ripetuti ritardi non sempre motivati, distrazioni che comportano frequenti richiami durante le lezioni, episodi segnalati con note sul registro); incostanza nell’impegno e poca consapevolezza del proprio dovere Lo studente dimostra: un comportamento irrispettoso nei confronti delle regole dell’istituto, dei compagni, degli insegnanti e delle altre figure che operano nella scuola. Tali comportamenti sono stati annotati sul registro e riferiti ai genitori ed al consiglio di classe; inadeguatezza nello svolgere il proprio dovere e mancanza di impegno 6 5 e meno di 5 Lo studente dimostra: comportamenti che manifestano un rifiuto sistematico delle regole dell’istituto, atteggiamenti ed azioni che manifestano grave (o totale) totale mancanza di risetto nei confronti dei compagni, degli insegnanti e di altre figure operanti nella scuola. Ditali comportamenti è stata informata la famiglia ed il consiglio di classe; assenza di impegno e di consapevolezza del proprio dovere CRITERI GENERALI DI SVOLGIMENTO DEGLI SCRUTINI Il collegio dei docenti ha deliberato anche il criterio generale di svolgimento degli scrutIni che viene inserito nel POF per dare maggiore trasparenza alle modalità di valutazione degli alunni. Scrutini Intermedi (fine I Quadrimestre) Sulla base delle indicazioni del collegio dei docenti i Consigli di classe si attengono ai seguenti criteri: a. In caso di insufficienza (voto 5, cfr. tabella di valutazione punto 4.3), si sopperisce alle carenze nella preparazione degli alunni tramite pausa didattica, interventi personalizzati di recupero in itinere, flessibilità del gruppo classe o mediante indicazione per lo studio autonomo; b. In caso di insufficienza grave o molto grave (voto inferiore a5, di valutazione, punto 4.3), si ricorre all’attivazione di corsi di recupero secondo modalità comunicate successivamente alle famiglie. Scrutini Finali (fine II Quadrimestre) Sulla base delle indicazioni del collegio dei docenti i Consigli di classe si attengono ai seguenti criteri: a. Il voto motivato proposto dal docente di ciascuna disciplina tiene conto del raggiungimento o meno degli obiettivi minimi, della partecipazione alle lezioni, delle valutazione dello scrutinio 54 intermedio, della valutazione emersa da eventuali corsi o interventi di recupero, della situazione di partenza e dei progressi registrati durante l’anno scolastico b. In caso di valutazione insufficiente in una o più discipline, si valutano le possibilità dell’ alunno di raggiungere gli obiettivi formativi e di contenuto propri delle discipline interessate entro il termine dell’anno scolastico, anche in considerazione della pregnanza di certe discipline in relazione all’indirizzo di studio e del carico di lavoro più o meno significativo da esse richiesto e soprattutto in considerazione della gravità e del numero delle insufficienze che non devono essere tali da pregiudicare la preparazione complessiva dello studente. Dopo attenta analisi ditali elementi, qualora il consiglio di classe ritenga possibile il recupero in tempi brevi, vengono indicate le modalità di recupero ritenute idonee (studio autonomo o corsi di recupero) e viene rinviata la formulazione del giudizio finale; qualora invece non sia ritenuto possibile un recupero adeguato, poiché oggettivamente non sussistono le condizione richieste, si definisce il giudizio di non ammissione alla classe successiva; c. In caso di valutazione positiva in tutte discipline si definisce il giudizio di ammissione alla classe successiva. Per le classi del triennio si procede all’attribuzione del cosiddetto credito scolastico, che concorre alla definizione del voto finale dell’Esame di Stato fino ad un massimo di 25 punti complessivi, secondo quanto indicato nell’allegata tabella A del D.M. n. 42 dl 22 maggio 2007 riportata qui di seguito: TABELLA A (sostituisce la tabella prevista dall’articolo 11, cornma 2 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323) CREDITO SCOLASTICO Candidati interni Media dei voti Credito Scolastico (Punti) I^ Anno II^ Anno III^ Anno M=6 3-4 3-4 4-5 6<M=7 4-5 4-5 5-6 7<M=8 5-6 5-6 6-7 8<M=10 6-8 6-8 7-9 Il credito scolastico deve tenere in considerazione, oltre alla media dei voti, anche i seguenti parametri: a) assiduità della frequenza; b) interesse e impegno nella partecipazione al dialogo educativo; c) interesse e impegno nella partecipazione alle attività complementari e integrative; d) eventuali crediti formativi. 55 Le attività indicate dal parametro c, organizzate dalla scuola con l’apporto sia di personale interno che eventualmente anche di personale esterno, saranno certificate dal docente referente di ciascuna attività; la partecipazione documentata deve essere di almeno due terzi del monte ore complessivo. Le attività indicate dal parametro d, essendo esperienze acquisite al di fuori della scuola di appartenenza, vanno certificate dagli enti, dalle associazioni e istituzioni presso i quali è stata realizzata l’esperienza, con una sintetica descrizione delle competenze acquisite. Al fine dell’assegnazione del credito formativo ogni esperienza deve avere un carattere non episodico, ma rientrare in una attività continuativa e comunque quantificabile in almeno 20 ore per almeno 6 incontri e con frequenza minima di due terzi della durata complessiva (requisito che si ritiene comunque soddisfatto in caso di certificazione delle competenze in una lingua straniera a cura di enti riconosciuti). Il Collegio dei docenti decide che sia attribuito: a il punteggio minimo previsto nella banda di oscillazione relativa alla media dei voti se oltre al voto di profitto non è riscontrabile per il singolo alunno nessuno dei quattro parametri succitati; b il punteggio più alto nella banda di oscillazione relativa alla media dei voti in presenza di almeno uno dei quattro parametri succitati, salvo nei casi di gravi problemi comportamentali documentati dai singoli Consigli di classe; c la maggiorazione in toto di due punti prevista per l’ultima fascia di profitto (media dei voti pari o superiore a 8,1) già a partire da una media dei voti pari a 8,5 con il preciso intento di premiare il merito e l’eccellenza del percorso scolastico. d. Integrazione degli scrutini finali I Consigli di classe, nella piena consapevolezza che le operazioni di verifica finale “devono tener conto dei risultati conseguiti dallo studente non soltanto in sede di accertamento finale, ma anche nelle varie fasi dell’intero percorso dell’attività di recupero” (O.M. n. 92, art. 8, comma 3), risolvono la sospensione del giudizio definendo la non ammissione alla classe successiva per gli studenti che riportano un esito negativo nel giudizio finale; si definisce invece l’ammissione in caso di esito positivo. Nei confronti degli studenti del terz’ultimo e penultimo anno di corso il Consiglio di classe procede all’attribuzione del punteggio di credito scolastico secondo i criteri di cui al punto 3 (i parametri a, b,c, d, e cioè l’assiduità della frequenza, l’interesse e l’impegno nella partecipazione al dialogo educativo o alle attività complementari e integrative, gli eventuali crediti formativi), ma anche alla luce della qualità del recupero delle carenze relative alla disciplina che ha determinato la sospensione di giudizio (valutazione di convincente recupero per piena e sicura sufficienza e, in caso di più materie in sospensione di giudizio, in presenza di una situazione globale di sufficienza); in caso contrario si assegna il punteggio più basso. Per gli alunni dell’ultimo anno di corso verrà rivisto il credito scolastico assegnato per gli anni precedenti e aggiornato in base alla nuova tabella A che sostituisce la tabella prevista dall’art. 11 c. 2 del D.P.R. 23luglio 98 N. 323. Per gli alunni si effettueranno Stages presso uffici del territorio per creare quel legame tra la scuola e le istituzioni del territorio. Inoltre per il raggiungimento di obiettivi specifici tendenti a far stare bene lo studente nell’ambito scolastico e che ciò possa poi tradursi in opportuni stili di vita - si svolgeranno le seguenti attività: A) Attività ricreativo- creativo 1.attività musicali 56 2. attività teatrali 3. attività di ballo Β) Attività informativo- formative 1. alterazione ambientale 2. agenti mutageni e cancro 3. igiene personale ed ambientale 4. elementi di educazione alimentare 5. educazione sessuale 6. tossicodipendenza 7. abuso di medicinali C) Attività informativo- preventive 1. alcolismo 2. tabagismo 3. i disagi dell’adolescente. Le attività informativo- preventive verranno svolte in orario pomeridiano da personale extra scolastico. 57 INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI CON HANDICAP 58 L’inserimento degli alunni portatori di handicap nelle classi è finalizzato alla piena integrazione di ognuno offrendo agli alunni disabili ogni possibile opportunità formativa, la scuola si propone l’obiettivo di consentire a ciascuno il pieno sviluppo delle proprie potenzialità. L’integrazione degli alunni portatori di handicap impegna docenti, alunni e genitori nel difficile percorso di accettazione della diversità e rappresenta un importante momento di crescita umana per ogni componente della comunità scolastica. Per ciascun alunno con handicap la scuola, n collaborazione con la famiglia e con eventuali specialisti del territorio predispone un apposito piano educativo individualizzato; per favorire l’integrazione la scuola utilizza metodi che vengono ritenuti opportuni di volta in volta, ricorrendo a personale di sostegno e avvalendosi della collaborazione che svolgono il servizio civile (obiettori di coscienza) come attività di volontariato. Il nostro istituto ha già delle precedenti esperienze in tale campo avendo operato con alunni portatori di gravi handicap della vista. 59 INFORMAZIONI SULLA SICUREZZA IN AMBITO SCOLASTICO 60 II tema della sicurezza, per le sue rilevanti concezioni, è oggetto di attenzione e considerazione da parte della nostra scuola. Il nostro scopo è quello di promuovere una "cultura della prevenzione" finalizzata a: 1. Garantire la conoscenza a tutti gli operatori scolastici sulle tematiche relative alle disposizioni del D.Lgs. 626/94 e 242/96. 2. Garantire la diffusione della programmazione della prevenzione e la sua collocazione all'interno delle normali attività didattiche e non. 3. Garantire la massima sicurezza negli ambienti di lavoro 4. Garantire la diffusione e divulgazione delle misure e procedure di emergenza da attuare in caso di: primo soccorso, antincendio e terremoto. MANSIONI • • • • • Il Dirigente Scolastico insieme al Responsabile del Servizio di Protezione e Prevenzione, si attivano per concretizzare gli adempimenti normativi previsti. I Docenti organizzano un programma didattico mirato alla conoscenza delle fonti di pericolo presenti a scuola, a casa e nel territorio e alla corretta modalità di evacuazione dall'edificio scolastico in caso di calamità naturale. Il Personale Ausiliario si adopera al fine di rendere possibile l'evacuazione. Il Responsabile della Sicurezza insieme agli addetti del Servizio di Prevenzione e Protezione(uno per ogni plesso scolastico), stabilisce il calendario delle prove di evacuazione che si attuano a mesi alterni durante tutto l'anno scolastico, due delle quali eseguite senza preavviso per i docenti e per gli alunni. Ogni Plesso è fornito di un Albo per la Sicurezza contenente tutte le informazioni utili per chiunque entri nell'edificio scolastico. COMPORTAMENTI • • • • In caso di calamità naturali, gli alunni, dopo l'evacuazione dell'istituto, saranno condotti nelle apposite arre di raccolta e l' sosteranno fino all'ordine del Comandante della Polizia Municipale, quale responsabile comunale della Protezione Civile. Sarà possibile ai genitori prelevare i propri figli dopo aver apposto la firma su apposito registro fornito dall'insegnante. Nonni, zii e parenti in genere dovranno fornire un documento d'identità. A nulla serve intasare le linee telefoniche. I telefoni servono solo per eventuali telefonate di emergenza. In situazioni di emergenza o di pericolo è fondamentale evitare il panico. OBBLIGHI NORMATIVI: ADEMPIMENTI PROCEDURALI E AZIONI DI INTERVENTO Designazione del Responsabile del Servizio di Prevenzione e protezione Designazione degli addetti al servizio di prevenzione e protezione, dei lavoratori incaricati delle misure di prevenzione incendi e di pronto soccorso. Organizzazione dei necessari rapporti con i servizi pubblici competenti in materia di primo soccorso, lotta antincendio e gestione dell'emergenza 61 Adozione delle misure necessarie ai fini della prevenzione incendi e dell'evacuazione degli alunni e dei lavoratori. Richiesta dell'osservanza da parte dei lavoratori e degli alunni delle procedure tecniche in caso di evacuazione immediata dall'edifìcio Organizzazione di prove di evacuazione Informazione capillare del piano di evacuazione dell'istituto ad alunni ed operatori della scuola Diffusione delle procedure di emergenza in termini di comportamenti corretti ed appropriati Diffusione della modulistica relativa agli incarichi di responsabilità. Aggiorna annualmente la descrizione degli edifici e delle loro modifiche contenute nel documento di valutazione dei rischi Segnalazione di carenze strutturali agli organi di competenza Riunioni perìodiche di informazione e aggiornamento. Programmazione di incontri di informazione e formazione dei lavoratori. SOGGETTI COINVOLTI Tutti gli operatori scolastici: insegnanti, personale ATA, alunni, genitori, datore di lavoro, responsabile del Servizio di protezione e prevenzione, addetti al servizio di primo soccorso. 62 iDante Alighieri Società Cooperativa Sociale Via Piersanti Mattarella, 345 – 92100 Agrigento P.I.0256852 084 1 Tel. Fax. 0922604273 Ente Gestore Degli Istituti Paritari: Istituto Tecnico Settore Economico: Amministrazione Finanza e Marketing “PITAGORA” Via PS Mattarella, 345 Istituto Tecnico Settore Tecnologico: Costruzione Ambiente e Territorio “PITAGORA” Via PS Mattarella, 345 Liceo Classico e Scientifico “DANTE ALIGHIERI” Via PS Mattarella, 355 DI AGRIGENTO POF - PEI Del Liceo Musicale e Coreutico Sez. Musicale “DANTE ALIGHIERI” PRINCIPI FONDAMENTALI La carta dei servizi della scuola ha come fonte di ispirazione fondamentale gli articoli 3, 33 e 34 della Costituzione Italiana. L’Istituto di Istruzione Secondaria Superiore ubicato in via Piersanti Mattarella n. 345 e n. 355 di Agrigento, con i suoi indirizzi: Settore Tecnologico “Costruzione Ambiente e Territorio”; Settore Economico “Amministrazione Finanza e Marketing” PITAGORA e Liceo Classico e Scientifico “DANTE ALIGHIERI”. Dall’a.s. 2014/2015 si arricchisce dell’indirizzo Musicale a sviluppo graduale. Sulla base di quanti operano nei vari indirizzi, docenti, alunni, personale non docente e genitori, gli indirizzi si propongono di conseguire i seguenti obiettivi: L’attuazione del diritto allo studio, da realizzarsi con lo sviluppo delle capacità critiche ed intellettuali dell’alunno e con la sua formazione culturale, morale, civile, sociale e professionale, nel pieno rispetto degli articoli 3. 33 e 34 della Costituzione della Repubblica Italiana; L’attuazione del diritto-dovere all’aggiornamento e perfezionamento culturale e professionale degli insegnanti; La realizzazione di iniziative finalizzate allo sviluppo dello spirito di collaborazione fra le varie componenti, in un rapporto attivo ed armonico con le più vaste comunità locali, nelle quali la stessa realtà scolastica è inserita, con le forze sociali e con le altre istituzioni scolastiche e civili. UGUAGLIANZA-IMPARZIALITA' Nell'erogazione del servizio scolastico, in ottemperanza all'art.3 della Costituzione Italiana, nessuna discriminazione può essere compiuta per motivi riguardanti sesso, razza, etnia, lingua, religione, opinioni politiche e condizioni personali e sociali. Per garantire questo principio di uguaglianza la scuola si propone di: 1. Analizzare le condizioni socio-culturali e ambientali, attraverso un'attenta diagnosi del territorio. 2. Adottare criteri collegiali di equità nell'assegnazione degli alunni alle sezioni ed alle classi. Per la formazione delle sezioni, ove sia possibile l'omogeneità per età e l'equilibrio numerico tra maschi e femmine. Per la formazione delle classi rispettare dove sia possibile l'equilibrio numerico tra maschi e femmine e l'eterogeneità attraverso la costituzione di "fasce di livello" che possano favorire il massimo grado di socializzazione tra sessi e di integrazione culturale tra alunni di religione, lingua, razza, etnia diversa. 3. Garantire la piena offerta formativa rispettante il principio del diritto allo studio, offrendo pari opportunità educative attraverso strategie di decondizionamento e attraverso un insegnamento individualizzato. 4. Progettare curricula di educazione interculturali ispirati al principio di cooperazione basato non solo sulla tolleranza, ma anche sull'arricchimento reciproco, sulla valorizzazione della diversità, elementi che concorrono alla crescita ed alla formazione degli alunni. 5. Stipulare convenzioni con U.S.L. ed Enti Locali per garantire l'assistenza medico-psicopedagogica ad alunni in difficoltà ed assistenza igienico-sanitaria ai portatori di handicap. 6. Provvedere ad eliminare le barriere architettoniche per gli alunni portatori di handicap fisico. 7. Mantenere un atteggiamento imparziale ed equo nei confronti di tutti gli alunni al fine di creare un clima disteso e sereno. REGOLARITA' Per garantire la regolarità del servizio la Scuola si propone di: 1. Assicurare l'osservanza dell'orario di entrata e di uscita di tutti gli operatori scolastici secondo le modalità stabilite dal REGOLAMENTO DI ISTITUTO. 2. Vigilare sull'incolumità degli alunni in rapporto all'orario di lavoro ed ai compiti degli operatori scolastici. 3. Informare le famiglie, per tempo regolamentato, su modalità e tempi di eventuali agitazioni sindacali, attraverso comunicazioni scritte affisse alle bacheche dei plessi e/o avvisi su diario personale di ogni alunno. 4. Assicurare i servizi minimi essenziali di custodia e vigilanza dei minori in caso di sciopero specie in presenza di soggetti non autonomi per età o condizione psicofisica. 5. Favorire, attraverso un'adeguata organizzazione, la partecipazione democratica e la responsabilizzazione dei genitori o di chi ne fa le veci. DIRITTO DI SCELTA, OBBLIGO SCOLASTICO E FREQUENZA Per garantire il diritto di scelta, l'obbligo scolastico e la frequenza degli alunni la Scuola si propone di esplicare tutte le attività che rientrano nella propria sfera di competenza secondo le forme ed i limiti previsti dalla normativa vigente. 1. La scuola si impegna ad accogliere tutte le domande di iscrizione fino ad esaurimento dei posti disponibili sulla base dei criteri adottati nel regolamento di istituto. 2. I collaboratori ed i docenti vigileranno costantemente sull’assolvimento dell’obbligo scolastico e sulla regolare frequenza degli alunni. In caso di numerose assenze, ingiustificate, saltuarie o prolungate, la scuola inoltrerà tramite gli uffici amministrativi, cartoline di richiamo. PARTECIPAZIONE, EFFICIENZA, TRASPARENZA Per quanto riguarda la partecipazione di tutte le componenti alla discussione sui diritti e i doveri di ciascuno, sui servizi e sulla trasparenza, l’istituto ha istituito una serie di servizi che riguardano: SERVIZI PER GLI STUDENTI: I servizi per gli studenti comprendono: Attività extracurricolari prescelte: laboratorio teatrale, attività ginnico - sportive, laboratorio musicale e laboratorio di danza, attività di compensazione, integrazione e recupero. Per ottenere una partecipazione più attiva e responsabile alla vita scolastica da parte degli alunni verranno predisposti, nella fase iniziale dell’anno scolastico, incontri con le famiglie degli alunni al fine di chiarire gli aspetti essenziali del contratto formativo; verranno organizzati incontri con gli studenti per attivare la discussione nelle classi sul Piano dell’Offerta Formativa e il Progetto Educativo dell’Istituto al fine di raccogliere suggerimenti e proposte per il futuro. Per quanto riguarda la trasparenza viene ribadito l’impegno di ciascun collaboratore e insegnante a chiarire nelle classi il progetto educativo loro assegnato con particolare riferimento agli obiettivi finali e ai risultati da raggiungere. ACCOGLIENZA ED INTEGRAZIONE La scuola s’impegna a favorire i rapporti con i genitori e l’accoglienza degli alunni attraverso le seguenti modalità: 1) I genitori usufruiscono di ricevimenti pomeridiani nel corso dell’anno; 2) Avendo, il collegio dei docenti, deliberato la divisione dell’anno in quadrimestre, vengono rilasciate valutazioni intermedie bimestrali allo scopo di informare le famiglie sul comportamento degli alunni dal punto di vista didattico - disciplinare. 3) Il coordinatore di classe si fa carico di contattare i genitori con comunicazioni scritte, qualora ne sussista la necessità, come nel caso di frequenti e ripetute assenze o di problemi disciplinari e di profitto. E’ previsto per le classi prime un progetto di accoglienza, all’interno del quale vengono effettuati test d’ingresso per verificare le effettive conoscenze di base. Le risultanze degli stessi potranno indurre il Consiglio di Classe ad attivare attività di recupero nella prima parte dell’anno scolastico. DISPERSIONE SCOLASTICA Gli operatori della scuola sentono il problema della dispersione come uno dei problemi più scottanti, e ritengono che per la riduzione del fenomeno vada innanzitutto risolto il problema della regolarità della frequenza. A tale scopo esiste, da parte dei collaboratori-docenti con mansioni di coordinatori di classe, l’impegno a comunicare tempestivamente alle famiglie le assenze sospette, sia telefonicamente, sia per iscritto. Per consentire un recupero delle lacune ed un superamento delle difficoltà di carattere didattico si lascia la possibilità ai singoli collaboratori-docenti, di organizzare nel corso dell’anno scolastico, in orario pomeridiano, attività integrative di recupero. Le stesse saranno attivate su iniziativa libera dell’insegnante, appena ne ravvisi l’opportunità. SERVIZIO DI SEGRETERIA Nell’istituto prestano servizio un responsabile amministrativo e due collaboratori amministrativi. Questo personale svolge vari servizi di natura amministrativa e contabile per gli alunni, per i docenti e per la gestione complessiva dell’istituto. In particolare i principali servizi per gli alunni e per i genitori degli alunni sono i seguenti: 1) Iscrizioni; 2) Rilascio di certificazioni, attestati, pagelle, diplomi; 3) Gestione delle tasse scolastiche; 4) Trasferimenti, ritiri, e controllo delle assenze; 5) Esoneri dalle lezioni di educazione fisica o di religione; 6) Raccolta dei programmi di insegnamento; 7) Tenuta dell’elenco dei libri di testo; 8) Tenuta del registro dei voti; 9) Tenuta delle schede e dei fascicoli personali degli alunni; 10) Avvisi e comunicazioni alle famiglie; L’ufficio di segreteria è aperto al pubblico (famiglie degli alunni, alunni, docenti) tutti i giorni feriali tranne il sabato dalle ore 09.30 alle ore 12.00. L’ufficio è stato informatizzato, aumentando così la celerità delle procedure e diminuendo i tempi di attesa per la consegna degli atti richiesti. Compatibilmente con la dotazione dell’organico i tempi di attesa mediamente sono i seguenti: 1) N°3 giorni per certificati, attestati e documenti; 2) N°5 giorni per certificati con voti. RECLAMI E VALUTAZIONE DEL SERVIZIO Nella comunità educante ogni soggetto è chiamato a svolgere il proprio dovere e ha il diritto di chiedere che altrettanto facciano gli altri soggetti. Anche studenti e genitori, dunque, sono titolari di diritti e doveri, che sono a fondamento del contratto formativo sottoscritto al momento dell’iscrizione alla scuola. In questo contesto il diritto degli utenti ad un scuola efficace e trasparente è un obiettivo che tutto il personale dell’Istituto è intenzionato a perseguire con ogni mezzo, anche garantendo ad ogni soggetto la possibilità di evidenziare eventuali problemi o disfunzioni, di rilevanza tale da nuocere al corretto funzionamento della comunità scolastica. PROCEDURE DEI RECLAMI Gli eventuali reclami dovranno essere presentati in forma scritta e chiara e dovranno contenere le generalità del proponente. Per giustificati motivi si può rivolgere il reclamo al Coordinatore Didattico con la garanzia che venga mantenuto il riserbo sul nome del ricorrente. Non sono ammessi reclami collettivi. Dopo avere svolto ogni possibile indagine in merito all’oggetto del reclamo, nello spazio di due settimane il Coordinatore Didattico risponde, anche in forma scritta se ciò fosse richiesto esplicitamente dal proponente e si attiva anche per rimuovere le cause che hanno provocato il reclamo. PREMESSA Nella riunione del collegio dei docenti del 16 gennaio 2014, degli istituti paritari “PITAGORA” con i suoi indirizzi Settore Economico: Amministrazione Finanza e Marketing e Settore Tecnologico: Costruzione Ambiente e Territorio - ubicato in via Piersanti Mattarella 345 ad Agrigento - e “DANTE ALIGHIERI” con i suoi indirizzi Liceo Classico e Liceo Scientifico - ubicato nella stessa via al civico n. 355- gestiti dalla COOP. SOCIALE “DANTE ALIGHIERI” si è deliberato l’allargamento dell’offerta formativa con l’Istituzione del liceo ad indirizzo musicale denominato “DANTE ALIGHIERI”. Il liceo musicale funzionerà nei locali dell’Istituto “PITAGORA” osservando gli orari che successivamente verranno indicati. La richiesta di parità, per come deliberato dal collegio, si riferisce alla prima classe per l’a-s- 20142015, pertanto il liceo musicale avrà uno sviluppo graduale. CONTESTO IL POF di una scuola è il documento che contiene le scelte culturali organizzative ed operative dell’Istituto; Esso comunque deve prendere le mosse da una lettura attenta e intelligente del territorio e del contesto socio-economico in cui si inserisce la scuola. Il nostro Istituto opera in un territorio, Agrigento, che presenta un alto tasso di disoccupazione dovuto principalmente allo scandalo dell’abusivismo edilizio scoppiato negli ultimi anni, che ha posto un freno ad una delle attività più diffuse e redditizie del territorio: “l’edilizia”. Agrigento, vive prevalentemente con i redditi fissi del “sistema impiegatizio” che ha nel tempo contribuito a diffondere un malcostume clientelare che ha pesato negativamente sui giovani. Ancora nel territorio, malgrado i cambiamenti a livello nazionale ed internazionale, si insegue l’obiettivo del conseguimento del diploma, piattaforma di lancio per la partecipazione ai concorsi per i quali è necessaria la raccomandazione - vera piaga del territorio. L’immobilismo, la scarsa predisposizione all’imprenditorialità, il clientelismo diffuso, rappresentano dei condizionamenti che pesano non poco sulle prospettive di sviluppo. Comunque Agrigento, anche se con diversi punti negativi è una città aperta agli incontri e agli scambi con altre culture e altre tradizioni (festa del folklore del mandorlo in fiore…), disposta a spendere nel sociale soprattutto in settori particolari e innovativi. Ciò si riscontra anche dal fatto che nelle scuole medie locali è stata introdotta, con maggiore frequenza, non solo lo studio di uno strumento musicale, ma anche la creazione di piccole orchestrine che richiedono chiaramente la conoscenze di tutte le tecniche musicali. In questa ottica nasce il Liceo Musicale “Dante Alighieri” che va ad arricchire l’offerta formativa degli Istituti Tecnici “PITAGORA” e dei Licei Classico e Scientifico “DANTE ALIGHIERI” Scuole Paritarie gestiti dalla COOP. SOCIALE DANTE ALIGHIERI. L’indirizzo del Liceo Musicale si propone di stimolare e approfondire le capacità artistiche di studenti talentuosi per indirizzarli verso una professione con ampi sbocchi. Il percorso del liceo musicale è indirizzato all’apprendimento tecnico-pratico della musica e allo studio del loro ruolo nella storia e nella cultura. Guida lo studente ad approfondire ed a sviluppare le conoscenze e le abilità ed a maturare le competenze necessarie per acquisire, anche attraverso specifiche attività funzionali, la padronanza dei linguaggi musicali sotto gli aspetti della composizione, interpretazione, esecuzione e rappresentazione, maturando la necessaria prospettiva culturale, storica, estetica, teorica e tecnica. Il corso inoltre si propone di stimolare negli studenti capacità artistiche e creative. Al termine degli studi gli alunni potranno accedere a tutte le facoltà universitarie, avendo già acquisito le necessarie competenze e conoscenze. Si sottolinea che la scelta universitaria è possibile verso tutte le facoltà con indirizzo anche non musicale essendo il corso di studi di durata quinquennale che approfondisce anche la cultura liceale. Il punto di forza dei licei musicali è costituito dalla convenzione con il conservatorio richiesta per legge. Il nostro liceo musicale denominato “DANTE ALIGHIERI” ha stipulato una convenzione con il conservatorio di Ribera che garantisce alti livelli qualitativi degli insegnamenti musicali (in entrata e in uscita). Il conservatorio di Ribera infatti approva e coordina le programmazioni delle materie musicali e valuta e approva le capacità e le competenze acquisite. L’iscrizione al liceo musicale è subordinata al superamento di una prova di verifica delle specifiche competenze possedute. SEDE E ORARI DI APERTURA DELL’ISTITUTO La sede dell’istituto è ubicata in via Piersanti Mattarella n. 345, dove attualmente opera l’Istituto Tecnico “PITAGORA” con i due indirizzi Settore Economico: Amministrazione Finanza e Marketing e Settore Tecnologico: Costruzione Ambiente e Territorio, Scuole Paritarie. Il Liceo Musicale “DANTE ALIGHIERI” e l’indirizzo Amministrazione Finanza e Marketing del “PITAGORA” funzionano in orario antimeridiano osservando l’orario in generale dalle ore otto alle ore quattordici di tutti i giorni, mentre l’indirizzo Settore Tecnologico: Costruzione Ambiente e Territorio funziona in orario pomeridiano serale e precisamente dalle ore 15.30 alle ore 21.00. UFFICI DI SEGRETERIA 1) Segreteria Didattica funzioni: cura tutti gli adempimenti e fornisce i servizi connessi al percorso didattico degli studenti (esempio: iscrizioni, rilascio certificazioni e diplomi, informazioni agli utenti e alle famiglie, ecc.) 2) Segreteria Amministrativa: funzioni: cura tutti gli adempimenti relativi alla gestione del personale docente, A.T.A. e ausiliario. dà pratica attuazione alle direttive del Preside e degli Organi Collegiali circa l’impiego dei beni e delle risorse a disposizione del bilancio. 3) Personale Ausiliario: funzioni: provvede all’apertura, chiusura, custodia e pulizia dei locali dell’istituto; attende alla sorveglianza degli studenti nel caso di momentanea assenza degli insegnanti. 4) Responsabile Amministrativo: funzioni: sovrintende, organizza e coordina l’attività di tutto il personale A.T.A.; organizza i servizi amministrativi e i servizi generali dell’unità scola1stica ed è responsabile del funzionamento degli stessi; ha autonomia operativa e responsabilità diretta nella definizione e nell’esecuzione degli atti a carattere amministrativo, contabile, di ragioneria e di economato. SOGGETTI DELL’AZIONE FORMATIVA IL COORDINATORE DIDATTICO Il coordinatore didattico è il rappresentante legale del liceo. Insieme ai suoi collaboratori di presidenza il coordinatore ha il compito di promuovere ed assistere, incentivare e verificare l’offerta formativa della scuola, recependo le istanze che provengono da studenti, genitori e docenti, indicando punti comuni di contatto e di mediazione per un servizio di qualità. In questa azione il coordinatore didattico: Cura i rapporti con il territorio, con gli enti locali, con le associazioni e con il mondo del lavoro in modo da favorire integrazione e ruolo propositivo del liceo; Promuove e sostiene la collegialità dell’azione formativa del liceo; Da voce e spazio alle forze propositivi e costruttive presenti nel comitato genitori e nel comitato studentesco; Incentiva la collaborazione tra genitori e docenti al fine di un percorso educativo concordato e condiviso negli obiettivi generali; Da appoggio alle proposte extra-curricolari coerenti con il POF provenienti da docenti, genitori e studenti; Presta attenzione ad eventuali rilievi per il miglioramento della qualità ; E’ garante del rispetto della legalità e della democraticità all’interno dell’istituto. In questo ha la collaborazione del personale scolastico tutto, impiegando il regolamento di disciplina nei modi previsti dallo STATUTO DEGLI STUDENTI E DELLE STUDENTESSE che viene successivamente riportato. LA PRESIDENZA L’organizzazione complessiva della vita della scuola in tutte le sue articolazioni è garantita, oltre che dal coordinatore didattico, da un gruppo di coordinatori, individuati sempre dal coordinatore didattico o designati dal collegio dei docenti, con una serie di incarichi tra i quali il coordinamento nell’elaborazione revisione del POF, la disciplina e il controllo della frequenza degli studenti, il coordinamento dei consigli di classe, la gestione dell’orario ecc… L’ufficio di presidenza si riunisce periodicamente per l’analisi ed il monitoraggio dei processi educativi, formativi e organizzativi dell’istituto ed elabora proposte per il miglioramento di tali processi. DOCENTI Elementi Qualificanti L’esercizio Della Professione Di Docente Gli insegnanti del Liceo Musicale “DANTE ALIGHIERI” cercano di rispondere alle esigenze e alle sollecitazioni del mondo esterno curando nuove forme di progettualità, sperimentando il lavoro in équipe, la flessibilità nell’orario, organizzando attività integrative collaterali alla proposta curricolare. La professionalità del docente non si esaurisce infatti nella capacità di trasmettere conoscenze ma si esprime anche in quella di destare negli studenti interessi nuovi, risvegliarne curiosità, stimolarne il senso critico. In questa prospettiva l’insegnante oltre a proporre conoscenze dovrà assumere un atteggiamento di attenzione di fronte a problemi e richieste di ordine educativo provenienti dagli alunni o dalle famiglie, che possano contribuire a rendere più efficace la didattica e più sereno il clima di classe. La condizione prima, perché si stabilisca tra docente e discente un dialogo disteso e proficuo, è che l’attività didattica sia improntata a criteri di fiducia e trasparenza. Gli studenti e le famiglie, nonché tutti coloro che ne siano interessati, hanno perciò diritto a informazione e chiarezza su programmazione, verifica, attività di recupero-sostegno e valutazione. In considerazione di questi principi ed a garanzia della qualità del proprio servizio, il Liceo Musicale ritiene qualificanti i seguenti punti nell’esercizio della professione docente: 1. Analisi della situazione d’ingresso degli alunni del primo anno anche per mezzo di prove specifiche miranti a stabilire i prerequisiti per affrontare lo studio liceale. Tali prove possono essere proposte anche negli anni successivi e costituiscono un indicatore della situazione di partenza. 2. Analisi dei contesti di provenienza territoriale, scolastica e familiare degli alunni nel caso in cui essa contribuisca a facilitare la comunicazione educativa. 3. Impegno a favorire in classe un clima di benessere degli studenti, inteso tanto come miglioramento di conoscenze e capacità di apprendimento, quanto come rafforzamento della loro autostima, in una situazione di serenità e di fiducia reciproca. 4. Definizione del P.O.F. e della Programmazione d’Istituto con indicazione delle attività previste nel corso dell’anno e delle classi coinvolte. 5. Definizione di un orario che tenga conto delle esigenze didattiche specificate dai docenti e di un’equa distribuzione delle discipline nell’arco della settimana. 6. Indicazione dei criteri generali di valutazione, attraverso griglie di riferimento in cui, sulla base di specifiche voci, si stabiliscono gli standard generali di giudizio di cui i docenti dovranno tener conto nelle loro specifiche valutazioni. 7. Definizione secondo il criterio della collegialità delle programmazioni e delle progettazioni articolate in : a) Programmazione/progettazione di collegio; b) Per consigli di classe; c) Disciplinare di ciascun insegnante. In queste sedi si definiscono gli obiettivi generali, specifici, intermedi e finali, le competenze disciplinari e trasversali inerenti ai diversi saperi, gli strumenti utilizzabili (testi, laboratori, materiali vari), le metodologie che si ritengono opportune, i costi previsti per iniziative particolari, la verifica (sulla programmazione e sui livelli di apprendimento degli allievi), i criteri di valutazione che vanno stabiliti e comunicati all’inizio dell’anno, le attività extracurricolari, le eventuali sperimentazioni metodologico/didattiche, i viaggi di istruzione, gli scambi culturali, gli stage scuola/lavoro, la flessibilità nell’organizzazione oraria delle discipline. Le famiglie avranno la possibilità di accedere a tutte le informazioni relative all’attività didattica sia attraverso i rappresentanti di classe sia direttamente negli incontri previsti con i docenti. 8. Gli alunni hanno diritto di conoscere l’esito dei compiti scritti entro tempi ragionevoli, utili per le eventuali operazioni di tempestivo recupero e di ripresa, e in ogni caso sempre prima di sostenere la prova successiva. 9. Gli studenti hanno facoltà di richiedere copia fotostatica della prova scritta anche ai fini di un’analisi approfondita degli errori e per impostare la necessaria azione di recupero. 10. I voti delle materie orali possono scaturire anche da verifiche scritte, purché non siano prevalenti rispetto alle valutazioni conseguite con interrogazioni orali. 11. I risultati delle verifiche orali vanno comunicati apertamente e tempestivamente all’alunno e, per suo tramite, alle famiglie. 12. Qualsiasi valutazione in sede di scrutinio intermedio o finale deve scaturire da un congruo numero di valutazioni, a garanzia della fondatezza della valutazione stessa rispetto al grado reale di preparazione dello studente. 13. Per gli alunni in difficoltà la scuola organizza attività di recupero, sostegno e miglioramento del metodo di studio per recuperare divari o ritardi iniziali. 14. Nella definizione del giudizio finale, accanto al profitto, vanno considerati anche l’impegno profuso dall’alunno nel corso dell’anno e i progressi fatti registrare in relazione allo stato della sua preparazione di base. 15. Gli argomenti delle lezioni vanno riportati regolarmente sia sul registro di classe che su quello personale; su quest’ultimo devono sempre risultare trascritte in modo palese tutte le valutazioni. Il registro personale dispone inoltre di uno spazio apposito per osservazioni e giudizi da parte del docente su ogni singolo alunno. E’ facoltà del preside controllare a intervalli regolari il registro personale nonché quello di classe. 16. In sede di valutazione finale agli alunni che non abbiano conseguito risultati di sufficienza i docenti devono saper indicare eventuali alternative, servendosi, se necessario, anche di supporti esterni. 17. Il docente, di fronte a studenti con particolari situazioni di disagio (ad es. handicap funzionali, patologie, ecc.), si attiverà per predisporre interventi personalizzati al fine di consentire a tali alunni un inserimento adeguato e un rendimento compatibile con le loro abilità. 18. In caso di assenza di un collega, il docente che lo sostituisce è tenuto a svolgere regolarmente lezione nella classe assegnatagli secondo le sue competenze professionali. L’ora di supplenza non va intesa come una semplice vigilanza ma deve costituire comunque un momento di arricchimento e di formazione per lo studente. GLI STUDENTI I loro diritti Lo studente è il destinatario primo dell’azione formativa, il vero protagonista della vita di ogni comunità scolastica. Il Liceo Musicale “costruisce” intorno a lui la sua proposta formativa nel rispetto dei diritti sanciti dallo Statuto degli studenti e delle studentesse, primo fra tutti quello ad una “formazione culturale qualificata che rispetti e valorizzi l’identità di ciascuno e sia aperta alla pluralità delle idee”. Nello Statuto sono ribaditi altresì i diritti • Alla riservatezza; • All’informazione sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita della scuola; • Alla consultazione nei casi in cui una decisione influisca in modo rilevante sulla vita della comunità scolastica; • Alla libera scelta di attività curricolari integrative; • Al rispetto, per gli studenti stranieri, della vita culturale e religiosa della comunità alla quale appartengono. La scuola si impegna a sostenere, anche con il concorso degli enti locali e degli organi centrali del Ministero, il diritto dello studente ad avere: • Un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona; • Offerte formative integrative di quelle curricolari; • Iniziative concrete per il recupero di situazioni di svantaggio e ritardo, nonché per la prevenzione e il recupero della dispersione scolastica; • Salubrità e sicurezza degli ambienti, che devono essere adeguati anche a studenti con handicap, • Disponibilità di una moderna strumentazione tecnologica; • Servizi di sostegno, di promozione alla salute e di assistenza psicologica. La scuola garantisce e disciplina nel proprio regolamento l’esercizio del diritto di riunione e di assemblea degli studenti, a livello di classe e d’istituto. I loro doveri Il regolamento della disciplina interno del Liceo Musicale “DANTE ALIGHIERI” definisce anche gli obblighi ai quali sono tenuti gli studenti frequentanti. Tra questi vanno ribaditi: • L’impegno ad una frequenza regolare ai corsi e all’assiduità nello studio; • Il dovere di osservare un comportamento corretto e civile all’interno della scuola; • Il dovere di rispettare persone, strutture, macchinari e sussidi didattici dell’istituto; • L’obbligo di attenersi alle disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dal regolamento interno. SANZIONI Il mancato rispetto degli obblighi sopra indicati comporta l’assunzione dei provvedimenti disciplinari stabiliti dal regolamento, i quali hanno peraltro sempre “finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità e al ripristino di rapporti corretti all’interno della comunità scolastica”. Le misure disciplinari previste sono nell’ordine: • Il richiamo verbale dell’insegnante, • Il richiamo scritto con comunicazione alla famiglia, • Il richiamo scritto sul giornale di classe (“nota”), • L’allontanamento dalle lezioni con rinvio al capo d’Istituto per eventuale richiamo scritto. Solo in caso di grave recidiva nella mancanza ai doveri scolastici, negligenza, assenze ingiustificate sono previste “sanzioni disciplinari” che vanno dall’attività obbligatoria in favore della comunità scolastica alla sospensione dalle lezioni. Comunque per i diritti, per i doveri, per la disciplina, per le sanzioni e per le impugnazioni si fa riferimento allo “Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria” previsto dal DPR n. 249 del 24 giugno 1998 e che viene riportato di seguito. "Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria" DPR 24 giugno 1998, n. 249 Regolamento recante lo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria (in GU 29 luglio 1998, n. 175) modificato dal DPR 21 novembre 2007, n. 235 Regolamento recante modifiche ed integrazioni al decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, concernente lo statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria (in GU 18 dicembre 2007, n. 293) Art. 1 (Vita della comunità scolastica) 1. La scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l'acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica. 2. La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In essa ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla cittadinanza, la realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e il recupero delle situazioni di svantaggio, in armonia con i principi sanciti dalla Costituzione e dalla Convenzione internazionale sui diritti dell'infanzia fatta a New York il 20 novembre 1989 e con i principi generali dell'ordinamento italiano. 3. La comunità scolastica, interagendo con la più ampia comunità civile e sociale di cui è parte, fonda il suo progetto e la sua azione educativa sulla qualità delle relazioni insegnante-studente, contribuisce allo sviluppo della personalità dei giovani, anche attraverso l'educazione alla consapevolezza e alla valorizzazione dell'identità di genere, del loro senso di responsabilità e della loro autonomia individuale e persegue il raggiungimento di obiettivi culturali e professionali adeguati all'evoluzione delle conoscenze e all'inserimento nella vita attiva. 4. La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di coscienza e di religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono, quale che sia la loro età e condizione, nel ripudio di ogni barriera ideologica, sociale e culturale. Art. 2 (Diritti) 1. Lo studente ha diritto ad una formazione culturale e professionale qualificata che rispetti e valorizzi, anche attraverso l'orientamento, l'identità di ciascuno e sia aperta alla pluralità delle idee. La scuola persegue la continuità dell'apprendimento e valorizza le inclinazioni personali degli studenti, anche attraverso un'adeguata informazione, la possibilità di formulare richieste, di sviluppare temi liberamente scelti e di realizzare iniziative autonome. 2. La comunità scolastica promuove la solidarietà tra i suoi componenti e tutela il diritto dello studente alla riservatezza. 3. Lo studente ha diritto di essere informato sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita della scuola. 4. Lo studente ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola. I dirigenti scolastici e i docenti, con le modalità previste dal regolamento di istituto, attivano con gli studenti un dialogo costruttivo sulle scelte di loro competenza in tema di programmazione e definizione degli obiettivi didattici, di organizzazione della scuola, di criteri di valutazione, di scelta dei libri e del materiale didattico. Lo studente ha inoltre diritto a una valutazione trasparente e tempestiva, volta ad attivare un processo di autovalutazione che lo conduca a individuare i propri punti di forza e di debolezza e a migliorare il proprio rendimento. 5. Nei casi in cui una decisione influisca in modo rilevante sull'organizzazione della scuola gli studenti della scuola secondaria superiore, anche su loro richiesta, possono essere chiamati ad esprimere la loro opinione mediante una consultazione. Analogamente negli stessi casi e con le stesse modalità possono essere consultati gli studenti della scuola media o i loro genitori. 6. Gli studenti hanno diritto alla libertà di apprendimento ed esercitano autonomamente il diritto di scelta tra le attività curricolari integrative e tra le attività aggiuntive facoltative offerte dalla scuola. Le attività didattiche curricolari e le attività aggiuntive facoltative sono organizzate secondo tempi e modalità che tengono conto dei ritmi di apprendimento e delle esigenze di vita degli studenti. 7. Gli studenti stranieri hanno diritto al rispetto della vita culturale e religiosa della comunità alla quale appartengono. La scuola promuove e favorisce iniziative volte all'accoglienza e alla tutela della loro lingua e cultura e alla realizzazione di attività interculturali. 8. La scuola si impegna a porre progressivamente in essere le condizioni per assicurare: a) un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona e un servizio educativo-didattico di qualità; b) offerte formative aggiuntive e integrative, anche mediante il sostegno di iniziative liberamente assunte dagli studenti e dalle loro associazioni; c) iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio nonché per la prevenzione e il recupero della dispersione scolastica; d) la salubrità e la sicurezza degli ambienti, che debbono essere adeguati a tutti gli studenti, anche con handicap; e) la disponibilità di un'adeguata strumentazione tecnologica; f) servizi di sostegno e promozione della salute e di assistenza psicologica. 9. La scuola garantisce e disciplina nel proprio regolamento l'esercizio del diritto di riunione e di assemblea degli studenti, a livello di classe, di corso e di istituto. 10. I regolamenti delle singole istituzioni garantiscono e disciplinano l'esercizio del diritto di associazione all'interno della scuola secondaria superiore, del diritto degli studenti singoli e associati a svolgere iniziative all'interno della scuola, nonché l'utilizzo di locali da parte degli studenti e delle associazioni di cui fanno parte. I regolamenti delle scuole favoriscono inoltre la continuità del legame con gli ex studenti e con le loro associazioni. Art. 3 (Doveri) 1. Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente agli impegni di studio. 2. Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del capo d'istituto, dei docenti, del personale tutto della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per se stessi. 3. Nell'esercizio dei loro diritti e nell'adempimento dei loro doveri gli studenti sono tenuti a mantenere un comportamento corretto e coerente con i principi di cui all'art.1. 4. Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dai regolamenti dei singoli istituti. 5. Gli studenti sono tenuti a utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici e a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola. 6. Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l'ambiente scolastico e averne cura come importante fattore di qualità della vita della scuola. Art. 4 (Disciplina) 1. I regolamenti delle singole istituzioni scolastiche individuano i comporta-menti che configurano mancanze disciplinari con riferimento ai doveri elencati nell'articolo 3, al corretto svolgimento dei rapporti all'interno della comunità scolastica e alle situazioni specifiche di ogni singola scuola, le relative sanzioni, gli organi competenti ad irrogarle e il relativo procedimento, secondo i criteri di seguito indicati. 2. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all'interno della comunità scolastica, nonché al recupero dello studente attraverso attività di natura sociale, culturale ed in generale a vantaggio della comunità scolastica. 3. La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni. Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla valutazione del profitto. 4. In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera espressione di opinioni correttamente manifestata e non lesiva dell'altrui personalità. 5. Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare e ispirate al principio di gradualità nonché, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Esse tengono conto della situazione personale dello studente, della gravità del comportamento e delle conseguenze che da esso derivano. Allo studente è sempre offerta la possibilità di convertirle in attività in favore della comunità scolastica. 6. Le sanzioni e i provvedimenti che comportano allontanamento dalla comunità scolastica sono adottati dal consiglio di classe. Le sanzioni che comportano l'allontanamento superiore a quindici giorni e quelle che implicano l'esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all'esame di Stato conclusivo del corso di studi sono adottate dal consiglio di istituto. 7. Il temporaneo allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto solo in caso di gravi o reiterate infrazioni disciplinari, per periodi non superiori ai quindici giorni. 8. Nei periodi di allontanamento non superiori a quindici giorni deve essere previsto un rapporto con lo studente e con i suoi genitori tale da preparare il rientro nella comunità scolastica. Nei periodi di allontanamento superiori ai quindici giorni, in coordinamento con la famiglia e, ove necessario, anche con i servizi sociali e l'autorità giudiziaria, la scuola promuove un percorso di recupero educativo che miri all'inclusione, alla responsabilizzazione e al reintegro, ove possibile, nella comunità scolastica. 9. L'allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto anche quando siano stati commessi reati che violano la dignità e il rispetto della persona umana o vi sia pericolo per l'incolumità delle persone. In tale caso, in deroga al limite generale previsto dal comma 7, la durata dell'allontanamento è commisurata alla gravità del reato ovvero al permanere della situazione di pericolo. Si applica, per quanto possibile, il disposto del comma 8. 9-bis. Con riferimento alle fattispecie di cui al comma 9, nei casi di recidiva, di atti di violenza grave, o comunque connotati da una particolare gravità tale da ingenerare un elevato allarme sociale, ove non siano esperibili interventi per un reinserimento responsabile e tempestivo dello studente nella comunità durante l'anno scolastico, la sanzione è costituita dall'allontanamento dalla comunità scolastica con l'esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all'esame di Stato conclusivo del corso di studi o, nei casi meno gravi, dal solo allontanamento fino al termine dell'anno scolastico. 9-ter. Le sanzioni disciplinari di cui al comma 6 e seguenti possono essere irrogate soltanto previa verifica della sussistenza di elementi concreti e precisi dai quali si desuma che l'infrazione disciplinare sia stata effettivamente commessa da parte dello studente incolpato. 10. Nei casi in cui l'autorità giudiziaria, i servizi sociali o la situazione obiettiva rappresentata dalla famiglia o dallo stesso studente sconsiglino il rientro nella comunità scolastica di appartenenza, allo studente è consentito di iscriversi, anche in corso d'anno, ad altra scuola. 11. Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d'esame sono inflitte dalla commissione di esame e sono applicabili anche ai candidati esterni. Art. 5 (Impugnazioni) 1. Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso, da parte di chiunque vi abbia interesse, entro quindici giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, ad un apposito organo di garanzia interno alla scuola, istituito e disciplinato dai regolamenti delle singole istituzioni scolastiche, del quale fa parte almeno un rappresentante eletto dagli studenti nella scuola secondaria superiore e dai genitori nella scuola media, che decide nel termine di dieci giorni. Tale organo, di norma, è composto da un docente designato dal consiglio di istituto e, nella scuola secondaria superiore, da un rappresentante eletto dagli studenti e da un rappresentante eletto dai genitori, ovvero, nella scuola secondaria di primo grado da due rappresentanti eletti dai genitori, ed è presieduto dal dirigente scolastico. 2. L'organo di garanzia di cui al comma 1 decide, su richiesta degli studenti della scuola secondaria superiore o di chiunque vi abbia interesse, anche sui conflitti che sorgano all'interno della scuola in merito all'applicazione del presente regolamento. 3. Il Direttore dell'ufficio scolastico regionale, o un dirigente da questi delegato, decide in via definitiva sui reclami proposti dagli studenti della scuola secondaria superiore o da chiunque vi abbia interesse, contro le violazioni del presente regolamento, anche contenute nei regolamenti degli istituti. La decisione è assunta previo parere vincolante di un organo di garanzia regionale composto per la scuola secondaria superiore da due studenti designati dal coordinamento regionale delle consulte provinciali degli studenti, da tre docenti e da un genitore designati nell'ambito della comunità scolastica regionale, e presieduto dal Direttore dell'ufficio scolastico regionale o da un suo delegato. Per la scuola media in luogo degli studenti sono designati altri due genitori. 4. L'organo di garanzia regionale, nel verificare la corretta applicazione della normativa e dei regolamenti, svolge la sua attività istruttoria esclusivamente sulla base dell'esame della documentazione acquisita o di eventuali memorie scritte prodotte da chi propone il reclamo o dall'Amministrazione. 5. Il parere di cui al comma 4 è reso entro il termine perentorio di trenta giorni. In caso di decorrenza del termine senza che sia stato comunicato il parere, o senza che l'organo di cui al comma 3 abbia rappresentato esigenze istruttorie, il direttore dell'ufficio scolastico regionale può decidere indipendentemente dall'acquisizione del parere. Si applica il disposto di cui all'articolo 16, comma 4, della legge 7 agosto 1990, n. 241. 6. Ciascun ufficio scolastico regionale individua, con apposito atto, le modalità più idonee di designazione delle componenti dei docenti e dei genitori all'interno dell'organo di garanzia regionale al fine di garantire un funzionamento costante ed efficiente dello stesso. 7. L'organo di garanzia di cui al comma 3 resta in carica per due anni scolastici. Art. 5-bis (Patto educativo di corresponsabilità) 1. Contestualmente all'iscrizione alla singola istituzione scolastica, è richiesta la sottoscrizione da parte dei genitori e degli studenti di un Patto educativo di corresponsabilità, finalizzato a definire in maniera dettagliata e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma, studenti e famiglie. 2. I singoli regolamenti di istituto disciplinano le procedure di sottoscrizione nonché di elaborazione e revisione condivisa, del patto di cui al comma 1. 3. Nell'ambito delle prime due settimane di inizio delle attività didattiche, ciascuna istituzione scolastica pone in essere le iniziative più idonee per le opportune attività di accoglienza dei nuovi studenti, per la presentazione e la condivisione dello statuto delle studentesse e degli studenti, del piano dell'offerta formativa, dei regolamenti di istituto e del patto educativo di corresponsabilità. Art. 6 (Disposizioni finali) 1. I regolamenti delle scuole e la carta dei servizi previsti dalle diposizioni vigenti in materia sono adottati o modificati previa consultazione degli studenti nella scuola secondaria superiore e dei genitori nella scuola media. 2. Del presente regolamento e dei documenti fondamentali di ogni singola istituzione scolastica è fornita copia agli studenti all'atto dell'iscrizione. 3. È abrogato il capo III del R.D. 4 maggio 1925, n. 653. I GENITORI Perché il processo formativo si realizzi compiutamente all’interno della comunità scolastica è fondamentale la partecipazione attiva dei genitori alla vita del liceo, il loro concreto contributo al buon funzionamento della scuola a cui hanno scelto di affidare la formazione dei figli. Il rapporto tra il Liceo Musicale “Dante Alighieri” e le famiglie degli alunni che lo frequentano sarà improntato ad una stretta collaborazione. Il Comitato Genitori in particolare svolgerà un ruolo importante di stimolo e di supporto organizzativo alle attività dell’istituto. La sensibilità e la generosità dei genitori permetteranno, ove possibile, di finanziare iniziative culturali e sportive, assegnare borse di studio ad alunni meritevoli, acquistare attrezzature didattiche, organizzare incontri con rappresentanti di enti e istituzioni esterne. I genitori saranno pertanto una presenza attiva all’interno della scuola e, sia personalmente che attraverso i loro rappresentanti in sede di consiglio di classe e d’Istituto, avanzeranno proposte di attività, controlleranno eventuali segnalazioni della scuola riguardanti irregolarità nella frequenza dei figli, collaboreranno con docenti e presidenza nell’azione formativa quotidiana e nell’individuazione dei problemi che possono sorgere nella comunità scolastica. FINALITA’ E OBIETTIVI Le finalità del progetto formativo Il Liceo Musicale, nella specificità del suo complessivo insegnamento, offre una visione culturale ampia e tale da favorire la prosecuzione degli studi e la partecipazione alla vita etica e culturale. Il percorso approfondisce la cultura liceale dal punto di vista musicale, alla luce dell’ evoluzione storica, delle conoscenze teoriche, della creatività e delle relative attitudini all’esecuzione. Fornisce allo studente le conoscenze necessarie per fare proprio il patrimonio musicale, assicurando e costituendo la padronanza dei linguaggi sotto gli aspetti della composizione, della interpretazione e della esecuzione. Assicura, inoltre, la continuità dei percorsi formativi per gli alunni provenienti da scuole secondarie di primo grado ad indirizzo musicale o per coloro che hanno seguito o seguono corsi di musica di realtà eterogenea. Nelle sue finalità generali il Liceo Musicale “Dante Alighieri” si propone di fornire ai suoi studenti i requisiti caratterizzanti la formazione liceale: • ampia preparazione di base attraverso l’equilibrata acquisizione di conoscenze nei diversi ambiti del sapere; • rigore e profondità nello studio; • elasticità mentale; • sensibilità culturale; • spirito critico; • capacità di decisione responsabile; • formazione nel segno dei valori della legalità, del rispetto, della libertà e della solidarietà umana; • apertura ad una dimensione culturale che superi la prospettiva occidentale, si apra ad un confronto con le diverse culture ed educhi ad una cittadinanza mondiale; • competenza musicale esecutiva di livello qualificato sostenuta da una cultura ad ampio spettro. Si tratta di una finalità elevata ed ambiziosa che comprende la formazione di un “cittadino musicista” capace di trovare nella musica la pienezza e la consapevolezza critica di una cultura la cui autenticità sia garantita e sottolineata dal costruttivo equilibrio con cui il sapere storico e quello scientifico affiancano e valorizzano quello estetico-musicale in connessione profonda e dinamica con le trasformazioni reali della società e delle istituzioni. Gli obiettivi nei diversi saperi disciplinari Le finalità precedentemente indicate sono conseguite attraverso il raggiungimento di obiettivi specifici nei diversi saperi disciplinari così articolati: 1. nel sapere umanistico-letterario-artistico • saper analizzare, interpretare, stabilire relazioni tra testi letterari, fenomeni storici, movimenti artistici correnti di pensiero; • cogliere e comprendere meglio i problemi dell’oggi; • guardare alla cultura come ricerca dinamica e non come statica acquisizione di sapere; 2.nel sapere matematico-scientifico • acquisire la struttura ipotetico-deduttiva tipica della matematica; • conoscere il metodo scientifico-sperimentale caratteristico; • cogliere l’evoluzione storica delle conoscenze scientifiche e tecnologiche e le problematiche connesse a questo sviluppo; 3. nel sapere linguistico • saper padroneggiare una o più lingue straniere assunte come strumento per accedere alla conoscenza di realtà culturali diversificate; • sviluppare strategie di apprendimento trasferibili ad altri sistemi linguistici; • comprendere e interpretare testi letterari, analizzandoli e collocandoli nel contesto storico- culturale in un'ottica comparativa con testi di altre letterature; • stabilire rapporti interpersonali sostenendo conversazioni funzionali al contesto e alla situazione comunicativa; 4. nel sapere storico-filosofico • sviluppare l’esercizio critico del pensiero; • conoscere i fondamenti della cultura occidentale; • rispettare la diversità culturale nelle sue varie articolazioni (economiche, scientifiche, artistiche, • letterarie, religiose); • formarsi nel segno dei valori della legalità, della tolleranza, della libertà e della solidarietà umana; 5 nel sapere giuridico-economico • saper affrontare l'analisi dei fenomeni sociali; • cogliere la pluralità degli esiti possibili delle dinamiche economiche e la responsabilità delle scelte relative; 6. nel sapere motorio (inteso come educazione al movimento attraverso il movimento) • apprendere le tecniche motorio-sportive; • conoscere la fisiologia dell’esercizio motorio; • comunicare con consapevolezza attraverso il linguaggio del corpo; • orientarsi in un’autonoma ricerca di salute psico-fisica; 7. nel sapere musicale • sviluppare abilità relative alla fruizione (analisi del linguaggio musicale) e alla produzione di musica (esecuzione e interpretazione); • saper interpretare un testo musicale, mettendolo in relazione con il proprio vissuto; • saper trovare nella musica un modello efficace di relazione con il mondo, con gli altri e con se stesso. IL QUADRO DELLE AZIONI FORMATIVE Il Liceo Musicale “DANTE ALIGHIERI” è gestito dalla Coop. Sociale “DANTE ALIGHIERI”. L’attività ha come costante riferimento i valori fondamentali e la scuola può essere frequentata da chiunque ne faccia richiesta con il solo impegno del rispetto nei confronti della Istituzione e delle sue finalità. Ne deriva che l’obiettivo generale di questa scuola è che l’allievo sviluppi capacità e competenze professionali associate ad una educazione umana integrale. IL QUADRO ORARIO DELLE DISCIPLINE Il Liceo Musicale “DANTE ALIGHIERI” segue la didattica di tutti gli altri Istituti gestiti dalla stessa cooperativa che vantano una lunga esperienza nel campo della didattica e della programmazione modulare, secondo il modello classico. Quadro orario QUADRO ORARIO – Liceo Musicale e Coreutico - Sezione Musicale Classi e ore DISCIPLINE 5° anno 1° biennio 2° biennio 1° 2° 3° 4° 5° Religione Cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1 Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4 Lingua e cultura staniera 3 3 3 3 3 Storia e geografia 3 3 / / / Storia / / 2 2 2 Filosofia / / 2 2 2 Matematica* 3 3 2 2 2 Fisica / / 2 2 2 Scienze naturali** 2 2 / / / Storia dell'arte 2 2 2 2 2 Esecuzione e interpretazione 3 3 2 2 2 Teoria, Analisi e composizione 3 3 3 3 3 Storia della musica 2 2 2 2 2 Laboratorio di musica d'insieme 2 2 3 3 3 Tecnologie musicali 2 2 2 2 2 Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2 Totale ore attività e insegnamenti obbligatori 18 18 18 18 18 Totale ore attività e insegnamenti di sezione 14 14 14 14 14 Totale ore settimanali complessive 32 32 32 32 32 LE STRATEGIE La finalità del Liceo Musicale consiste nel contribuire alla formazione del singolo individuo rendendolo soggetto capace di sfruttare le proprie capacità e raggiungere competenze generiche e specifiche in campo culturale e musicale per poter affrontare scelte autonome e consapevoli in campo professionale e personale. L'offerta formativa del Liceo trova nel Consiglio di Istituto - in cui sono rappresentate tutte le componenti della scuola - l'organo preposto a indicare le scelte fondamentali relative ai diversi settori da sostenere e favorire di anno in anno. Nel consiglio d’ Istituto il P.O.F. riceve i concreti orientamenti che poi trovano attuazione grazie alla programmazione/progettazione del corpo docente. In quest’ottica l’Istituto e le sue componenti tutte lavorano affinché i discenti raggiungano altresì i seguenti obiettivi: Obiettivi Formativi • Rispetto delle norme di comportamento individuale e collettivo; • Rispetto delle diversità etniche, religiose, ideologiche e culturali; • Rispetto delle strutture scolastiche ed extrascolastiche; • Rispetto delle regole, degli orari e dei tempi; • Disponibilità al dialogo didattico educativo. Obiettivi culturali trasversali • Consolidamento delle abilità fondamentali di lettura, scrittura e comprensione; • Acquisizione di un metodo di studio proficuo e adeguato; • Sviluppo delle competenze espressivo-comunicative; • Individuazione delle proprie capacità e disponibilità alle varie strategie di apprendimento suggerite. ATTIVITÀ DI ACCOGLIENZA, SOSTEGNO E RECUPERO PER FAVORIRE IL SUCCESSO SCOLASTICO Il Liceo Musicale prevede e organizza nell’arco dell’anno interventi di sostegno e recupero per gli studenti che evidenzino difficoltà nonché attività di potenziamento per gli alunni il cui profitto non presenta problemi. Nella prospettiva di favorire il successo scolastico dei suoi nuovi iscritti il liceo Musicale attua l’attività di accoglienza nei primi giorni dell’anno. I nuovi iscritti, dopo il saluto del preside, vengono accolti dai professori che li informano sulla vita del liceo, rispondono alle domande e curiosità e li accompagnano in una visita guidata di conoscenza della scuola. Il Liceo inoltre prevede e organizza attività di sostegno e di recupero per gli studenti che evidenzino difficoltà nelle discipline di studio e per alunni con abilità diverse. L’attività di sostegno – recupero prevede le seguenti tipologie di intervento : Recupero in itinere, in orario curricolare per rispondere alle esigenze di singoli o di gruppi: individuate carenze di preparazione o difficoltà di apprendimento, l’insegnante interviene assegnando agli interessati esercizi supplementari da svolgere in classe e/o a casa e verificando i progressi con prove mirate; Recupero di gruppo, in orario extracurricolare: per gruppi di studenti in difficoltà, ore supplementari di lezione da svolgersi in orario pomeridiano o, quando possibile, nelle seste ore mattutine. Dell’attività di recupero il docente deve dare comunicazione scritta alle famiglie degli alunni interessati tramite il libretto personale dello studente Ammissione al liceo Il nostro Liceo è una scuola a “numero chiuso”, a garanzia dell’alta qualità della didattica. Possono essere ammessi al primo anno di Liceo gli studenti che superano la prova di ammissione che è organizzata in due parti: 1) prova per lo strumento musicale prescelto; 2) prova di primo livello di Teoria, Ritmica e Percezione. Allo studente che si iscrive al Liceo Musicale “DANTE ALIGHIERI” la scuola richiede come requisiti di base interesse per lo studio e costanza nell’applicazione. Non è una scuola “difficile” o “esclusiva” ma per le materie che la caratterizzano esige da parte degli allievi impegno intellettuale in classe e a casa, motivazione per l’apprendimento e la cultura e inoltre uno studio regolare e sistematico, il solo che consente di acquisire solide conoscenze e competenze di base. VERIFICHE E VALUTAZIONI Criteri Generali Per La Misurazione Degli Apprendimenti Le verifiche costituiscono un momento importante della progettazione didattica perché consentono di misurare i reali rendimenti dei discenti in relazione agli obiettivi da conseguire. Per ciascun Docente, esse hanno lo SCOPO di: • Assumere informazioni sul processo di insegnamento- apprendimento in corso per orientarlo e modificarlo secondo le esigenze. • Controllare, durante lo svolgimento dell’attività didattica, l’adeguatezza dei metodi, delle tecniche e degli strumenti ai fini prestabiliti. • Accertare il raggiungimento degli obiettivi didattici prefissati. • Pervenire ad una classificazione degli alunni. • Attivare interventi di sostegno, di recupero o di approfondimento. • Per ogni Studente, le verifiche il cui esito andrà tempestivamente comunicato, hanno lo scopo di: • Far acquisire la consapevolezza del suo livello di apprendimento • Stimolare un ripensamento sul lavoro svolto; • Attivare, in caso di rendimenti non soddisfacenti, con l’aiuto dell’insegnante, i correttivi idonei al recupero. Pertanto, tali verifiche sono continue e diversificate in base agli obiettivi che si vogliono perseguire. Esse, coerentemente con la normativa che regola l’ Esame Di Stato, accertano: le conoscenze {sapere,). le competenze (saper fare) le capacità (saper essere). STRUMENTI DI VALUTAZIONE Le verifiche possono essere effettuate mediante: Prove Oggettive Strutturate (domande vero/falso, risposte chiuse, risposte multiple, questionari ecc), utili per l’accertamento delle conoscenze; Prove Scritte Non Strutturate (temi, relazioni, articoli di giornali, saggio breve, analisi testuali, ecc.) finalizzate all’ accertamento di obiettivi più complessi (analisi, sintesi, elaborazione critica) e al controllo delle capacità espressive. Interrogazioni Orali Qualunque sia il tipo di prova, il docente: • Comunica agli studenti gli obiettivi dell’accertamento. • Si avvale di apposite griglie di correzione per ridurre margini di discrezionalità e rendere la misurazione il più possibile oggettiva. • Informa gli allievi sui criteri di correzione che saranno, di volta in volta, adottati. Per dare omogeneità alla misurazione dell’apprendimento, gli eventuali dipartimenti disciplinari, definiscono gli obiettivi minimi, in termini di conoscenze, competenze e capacità, richiesti per affrontare la classe successiva e, a livello generale, adottano una scala di valutazione espressa in decimi, nonché le griglie di valutazione per la correzione degli elaborati scritti. Ai fini dell’accertamento dei livelli raggiunti si terrà conto: • All’inizio dell’anno scolastico, della verifica iniziale nelle diverse forme possibili; • Del controllo del progresso in itinere nel corso dell’attività didattica • Del controllo degli esiti e valutazione finale. Per quanto riguarda la verifica iniziale, questa è effettuata per ottenere informazioni sulle conoscenze, competenze, e capacità di partenza possedute dallo studente. Essa ha carattere informativo, tende solo a conoscere la realtà in cui il docente opera per realizzare una corretta definizione degli obiettivi e non per previsioni di successo o insuccesso dei giovani. Relativamente al controllo del progresso in itinere,questo viene effettuato per valutare i risultati raggiunti di ogni singolo allievo. Tale controllo ha carattere sia sommativo che formativo e mira al recupero delle carenze attraverso l’analisi dello sbaglio e dell’errore. LA VALUTAZIONE SETTORIALE FORMATIVA SOMMATIVA La valutazione viene così ad essere intesa non più come misurazione del profitto individuale di ogni singolo alunno, ma come processo valutativo globale di ogni aspetto dell’ attività di formazione. Come si è detto la valutazione avviene attraverso lo strumento del voto (da 1 a 10). Al fine di favorire ulteriore trasparenza il collegio dei docenti ha deliberato la seguente corrispondenza di voti e giudizi. CORRISPONDENZA VOTI VOTO GIUDIZIO Descrittori - Indicatori Conoscenza approfondita dei contenuti con capacità di rielaborazione critica; 10 ECCELLENTE completa padronanza della metodologia disciplinare; ottime capacità di trasferire le conoscenze maturate; brillanti capacità espositive e sicura padronanza dei linguaggi specifici 9 OTTIMO Conoscenza approfondita e personale dei contenuti disciplinari; rielaborazione personale delle conoscenze; buona padronanza della metodologia disciplinare; capacità di organizzazione dei contenuti e collegamento degli stessi tra i diversi saperi; ottima capacità espositiva; uso corretto dei linguaggi formali. Sicura conoscenza dei contenuti; buona rielaborazione delle conoscenze; comprensione e padronanza della metodologia disciplinare; 8 BUONO capacità di operare collegamenti tra i saperi se guidato; chiarezza espositiva e proprietà lessicali; utilizzo preciso e adeguato di linguaggi specifici. Conoscenza di gran parte dei contenuti; discreta rielaborazione delle conoscenze; 7 DISCRETO buon possesso delle conoscenze non correlato alla capacità di operare collegamenti tra le stesse; capacità di risolvere semplici problemi; adeguata proprietà espressiva e utilizzo dei linguaggi specifici. Conoscenza degli elementi basilari; sufficiente padronanza delle conoscenze; 6 SUFFICIENTE sufficiente possesso delle conoscenze; capacità di riconoscere i problemi essenziali; sufficiente proprietà espositiva; uso di un linguaggio sufficientemente appropriato. 5 INSUFFICIENTE Conoscenza lacunosa dei contenuti; . scarsa padronanza delle conoscenze; non sufficiente possesso delle conoscenze; scarsa capacità di individuazione dei problemi; incerta capacità espositiva e uso di linguaggio impreciso 1‐4 GRAVEMENTE INSUFFICIENTE Conoscenza al più frammentaria (o non conoscenza) dei contenuti; incapacità di riconoscere semplici questioni; scarsa o nulla capacità espositiva; assenza di un linguaggio adeguato. CRITERI DI VALUTAZIONE DELLA CONDOTTA Il decreto 137 convertito in legge il 29/10/2008, introduce il voto in condotta come elemento che concorre alla valutazione complessiva dello studente e, determina se inferiore a sei decimi, la non ammissione alle classi successive o all’esame conclusivo del ciclo (art. 2) Il voto di condotta verrà definito in base alla seguente griglia. VOTO Descrittori - Indicatori Lo studente dimostra: un comportamento partecipe e costruttivo all’interno della classe, non limitato ad una sola correttezza formale 10 un comportamento corretto, responsabile e rispettoso delle norme che regolano la vita dell’istituto consapevolezza del proprio dovere, rispetto delle consegne e continuità nell’impegno Lo studente dimostra 9 un comportamento corretto, responsabile e rispettoso delle norme che regolano la vita dell’istituto: consapevolezza del proprio dovere e continuità nell’impegno 8 Lo studente dimostra: un comportamento non sempre rispettoso delle regole dell’istituto e non sempre corretto nel rapporto con i compagni, con gli insegnanti o con le altre figure operanti nella scuola; un impegno non sempre costante ed una non sempre precisa consapevolezza del proprio dovere /es: distrazioni che comportano Lo studente dimostra: 7 un comportamento poco rispettoso delle regole dell’istituto e poco corretto nel rapporto con i compagni, con gli insegnanti e con le altre figure operanti nella scuola (ad esempio: ripetuti ritardi non sempre motivati, distrazioni che comportano frequenti richiami durante le lezioni, episodi segnalati con note sul registro); incostanza nell’impegno e poca consapevolezza del proprio dovere 6 Lo studente dimostra: un comportamento irrispettoso nei confronti delle regole dell’istituto, dei compagni, degli insegnanti e delle altre figure che operano nella scuola. Tali comportamenti sono stati annotati sul registro e riferiti ai genitori ed al consiglio di classe; inadeguatezza nello svolgere il proprio dovere e mancanza di impegno 5 e meno di 5 Lo studente dimostra: comportamenti che manifestano un rifiuto sistematico delle regole dell’istituto, atteggiamenti ed azioni che manifestano grave (o totale) totale mancanza di rispetto nei confronti dei compagni, degli insegnanti e di altre figure operanti nella scuola. Ditali comportamenti è stata informata la famiglia ed il consiglio di classe; assenza di impegno e di consapevolezza del proprio dovere DOTAZIONI STRUTTURALI E STRUMENTALI La scuola opera negli edifici dell’Istituti Tecnici Pitagora. Dispone di aule tradizionali, di un laboratorio di informatica e di tre aule speciali che saranno dotate delle apparecchiature necessarie per l’attività didattico/musicale. SBOCCHI PROFESSIONALI Al termine dei cinque anni, il diplomato avrà la possibilità di continuare gli studi dell’Alta Formazione Artistica Musicale per ottenere un diploma di livello universitario. Molto interessante è lo studio della materia Tecnologie musicali, che ha l’obiettivo di sviluppare competenze specifiche nel campo tecnico del suono e del montaggio audiovisivo, attraverso le nuove tecnologie. Di seguito sono riportate le diverse professioni, nelle diverse aree disciplinari, a cui può aspirare un allievo del Liceo Musicale. Professioni che prevedono la continuazione dal liceo musicale all’Alta formazione musicale e all’università 1. Area artistica 1.1. Cantante (ambito lirico, cameristico, corale) 1.2. Compositore (di generi e stili diversi, arrangiatore) 1.3. Direttore (d'orchestra, di banda, di coro) 1.4. Direttore artistico 1.5. Maestro sostituto (tutte le variegate professioni tecnico-musicali dei teatri) 1.6. Musicista di stili non accademici (jazz, pop, rock ecc.) 1.7. Musicista per funzioni religiose (organista-direttore di coro-compositore) 1.8. Regista teatrale 1.9. Strumentista (solista, camerista, orchestrale) 2. Area musicologica e di divulgazione della musica 2.1. Bibliotecario 2.2. Esperto nella conservazione e nel restauro dei beni musicali 2.3. Giornalista-critico musicale 2.4. Redattore musicale nei mass-media 2.5. Ricercatore, insegnante nei Conservatori e nelle Università delle discipline teoriche, storiche e analitiche della musica. 3. Area tecnologica 3.1. Assistente di produzione musicale 3.2. Compositore di musica elettroacustica 3.3. Compositore di musica per multimedia, internet, cinema, televisione, sistemi interattivi 3.4. Esperto di inquinamento acustico 3.5. Esperto di musicologia computazionale o di restauro di documenti sonori 3.6. Fonico e regista del suono 3.7. Fonico teatrale 3.8. Ingegnere del suono 3.9. Interprete di repertori elettroacustici 3.10. Musicologo di repertori elettroacustici 3.11. Progettista sonoro (per musica, multimedia, internet, cinema, televisione, sistemi interattivi) 3.12. Tecnico di archivi sonori 3.13. Tecnico di editoria elettronica musicale (copista informatico) 3.14. Tecnico di gestione di laboratori musicali 3.15. Tecnico di post-produzione audio 4. Area artigianale, aziendale e commerciale 4.1. Accordatore 4.2. Commerciante di articoli musicali 4.3. Costruttore di strumenti 4.4. Liutaio 4.5. Manager in campo musicale 4.6. Responsabile del marketing nell'editoria musicale, negli enti di produzione e nelle aziende di prodotti musicali 4.7. Responsabile delle pubbliche relazioni nell'editoria musicale, negli enti di produzione e nelle aziende di prodotti musicali 4.8. Responsabile delle scelte editoriali nelle edizioni musicali 5. Area psico-pedagogica 5.1 Esperto di educazione al suono e alla musica nella scuola dell'infanzia 5.2 Insegnante di musica nella scuola primaria 5.3 Insegnante di musica nella scuola secondaria 5.4 Insegnante di propedeutica strumentale 5.5 Insegnante di strumento nella scuola primaria 5.6 Insegnante di strumento nella scuola secondaria 5.7 Insegnante di strumento in Conservatorio 5.8 Insegnante di altre discipline in Conservatorio 5.9 Insegnante di discipline musicali nelle scuole private, civiche, cooperative ecc 5.10 Animatore musicale nell'extra-scuola (coordinatore musicale in comunità con finalità sociali, per il tempo libero, per il turismo) 5.11 Musicista nell'équipe di musico-terapia Professioni che possono avvalersi di competenze musicali • Maestro nella scuola dell'infanzia • Maestro nel ciclo di base • Professore di filosofia • Professore di fisica • Professore di lettere • Professore di storia delle arti • Architetto progettista e arredatore di ambienti in cui si fa musica • Operatore turistico • Operatore nelle comunità sociali • Operatore multimediale LA SCUOLA E IL “WEB” Il Liceo “DANTE ALIGHIERI” ha un proprio sito sul web all’indirizzo: www.scuolepitagoraealighieri.it Per qualsiasi informazione e/o comunicazione, il Liceo mette a disposizione il seguente indirizzo di posta elettronica: [email protected]