Dante Alighieri Società Cooperativa Sociale
Via Piersanti Mattarella, 345 - 92100 Agrigento
Telefono e Fax: 0922604273
Partita IVA: 02568520841
ENTE GESTORE DEGLI:
ISTITUTI TECNICI
LICEI
Pitagora
Dante Alighieri
DI
AGRIGENTO
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P.E.I
Progetto educativo d’istituto
P.O.F.
Piano dell’offerta formativa
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CARTA DEI SERVIZI
PRINCIPI FONDAMENTALI
La carta dei servizi della scuola ha come fonte di ispirazione fondamentale gli articoli 3, 33 e
34 della Costituzione Italiana.
L’Istituto di Istruzione Secondaria Superiore con i suoi indirizzi: Settore Tecnologico
“Costruzione Ambiente e Territorio” ; Settore Economico “Amministrazione Finanza e
Marketing” PITAGORA sulla base di quanti operano nell’Istituto, docenti collaboratori, alunni,
personale non docente e genitori, si propone di conseguire i seguenti obiettivi:
• l’attuazione del diritto allo studio da realizzarsi con lo sviluppo delle capacità critiche ed
intellettuali dell’alunno e con la sua formazione culturale, morale, civile, sociale e professionale,
nel pieno rispetto degli articoli 3. 33 e 34 della Costituzione della Repubblica Italiana;
• l’attuazione del diritto-dovere all’aggiornamento e perfezionamento culturale e professionale
degli insegnanti.
• la realizzazione di iniziative finalizzate allo sviluppo dello spirito di collaborazione fra le varie
componenti, in un rapporto attivo ed armonico con le più vaste comunità locali, nelle quali la
stessa comunità scolastica è inserita, con le forze sociali e con le altre istituzioni scolastiche e
civili.
UGUAGLIANZA-IMPARZIALITA'
Nell'erogazione del servizio scolastico, in ottemperanza all'art.3 della Costituzione Italiana, nessuna
discriminazione può essere compiuta per motivi riguardanti sesso, razza, etnia, lingua, religione,
opinioni politiche e condizioni personali e sociali. Per garantire questo principio di uguaglianza la
scuola si propone di:
1.
2.
3.
4.
5.
3
Analizzare le condizioni socio-culturali e ambientali, attraverso un'attenta diagnosi del
territorio.
Adottare criteri collegiali di equità nell'assegnazione degli alunni alle sezioni ed alle
classi. Per la formazione delle sezioni, ove sia possibile l'omogeneità per età e l'equilibrio
numerico tra maschi e femmine. Per la formazione delle classi rispettare dove sia possibile
l'equilibrio numerico tra maschi e femmine e l'eterogeneità attraverso la costituzione di "fasce
di livello" che possano favorire il massimo grado di socializzazione tra sessi e di integrazione
culturale tra alunni di religione, lingua, razza, etnia diversa.
Garantire la piena offerta formativa rispettante il principio del diritto allo studio, offrendo
pari opportunità educative attraverso strategie di decondizionamento e attraverso un
insegnamento individualizzato.
Progettare curricoli di educazione interculturali ispirati al principio di cooperazione
basato non solo sulla tolleranza, ma anche sull'arricchimento reciproco, sulla valorizzazione
della diversità, elementi che concorrono alla crescita ed alla formazione degli alunni.
Stipulare convenzioni con U.S.L. ed Enti Locali per garantire l'assistenza medico-psicopedagogica ad alunni in difficoltà ed assistenza igienico-sanitaria ai portatori di handicap.
6.
Provvedere ad eliminare le barriere architettoniche per gli alunni portatori di handicap
fisico.
7.
Mantenere un atteggiamento imparziale ed equo nei confronti di tutti gli alunni al fine di
creare un clima disteso e sereno.
DIRITTO DI SCELTA, OBBLIGO SCOLASTICO E FREQUENZA
Per garantire il diritto di scelta, l'obbligo scolastico e la frequenza degli alunni la Scuola si propone
di esplicare tutte le attività che rientrano nella propria sfera di competenza secondo le forme ed i
limiti previsti dalla normativa vigente.
1.
. La Scuola si impegna ad accogliere tutte le domande di iscrizione fino ad esaurimento
dei posti disponibili sulla base dei criteri adottati nel Regolamento d'Istituto.
2.
I collaboratori docenti vigileranno costantemente sull'assolvimento nell'obbligo scolastico
e sulla regolare frequenza degli alunni. In caso di numerose assenze, ingiustificate, saltuarie o
prolungate, la scuola inoltrerà, tramite gli Uffici Amministrativi , cartoline di richiamo.
PARTECIPAZIONE, EFFICIENZA, TRASPARENZA
Per quanto riguarda la partecipazione di tutte le componenti alla discussione sui
diritti e i doveri di ciascuno, sui servizi, e sulla trasparenza l’istituto ha istituito una serie di servizi
che riguardano:
SERVIZI PER GLI STUDENTI:
I servizi per gli studenti comprendono:
Attività extracurricolari prescelte: laboratorio teatrale, attività ginnico - sportive, laboratorio
musicale e laboratorio di danza, attività di compensazione, integrazione e recupero.
Per ottenere una partecipazione più attiva e responsabile alla vita scolastica da parte degli alunni
verranno predisposti, nella fase iniziale dell’anno scolastico, incontri con le famiglie degli alunni al
fine di chiarire gli aspetti essenziali del contratto formativo ;Verranno organizzati incontri con gli
studenti per attivare la discussione nelle classi sul Piano dell’Offerta Formativa e il Progetto
Educativo dell’Istituto al fine di raccogliere suggerimenti e proposte per il futuro.
Per quanto riguarda la trasparenza viene ribadito l’impegno di ciascun collaboratore
insegnante a chiarire nelle classi il progetto educativo loro assegnato con particolare riferimento
agli obiettivi finali e i risultati da raggiungere
ACCOGLIENZA ED INTEGRAZIONE
La scuola s’impegna a favorire i rapporti con i genitori e l’accoglienza degli alunni attraverso le
seguenti modalità:
1) I genitori usufruiscono di ricevimenti pomeridiani nel corso dell’anno.
2) Avendo il collegio dei docenti deliberato la divisione dell’anno in quadrimestre, vengono
rilasciate valutazioni intermedie bimestrali allo scopo di informare le famiglie sul
comportamento degli alunni dal punto di vista didattico - disciplinare.
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3) Il coordinatore didattico della scuola si fa carico di contattare i genitori con comunicazioni scritte
qualora ne sussista la necessità, come nel caso di frequenti e ripetute assenze o di problemi
disciplinari e di profitto.
E’ previsto per le classi prime un progetto di accoglienza, all’interno del quale vengono
effettuati test d’ingresso per verificare le effettive conoscenze di base. Le risultanze degli stessi
potranno indurre il Consiglio di Classe ad attivare attività di recupero nella prima parte dell’anno
scolastico.
DISPERSIONE SCOLASTICA
Gli operatori della scuola sentono il problema della dispersione come uno dei problemi più
scottanti, e ritengono che per la riduzione del fenomeno vada innanzitutto risolto il problema della
regolarità della frequenza.
A tale scopo esiste, da parte dei collaboratori docenti con mansione di coordinatore di classe,
l’impegno a comunicare tempestivamente alle famiglie le assenze sospette, sia telefonicamente, sia
per iscritto.
Per consentire un recupero delle lacune e un superamento delle difficoltà di carattere
didattico si lascia la possibilità ai singoli collaboratori docenti, di organizzare nel corso dell’anno
scolastico, in orario pomeridiano, attività integrative di recupero. Le stesse saranno attivate su
iniziativa libera dell’insegnante, appena ne ravvisi l’opportunità.
SERVIZIO DI SEGRETERIA
Nell’istituto prestano servizio un responsabile amministrativo e due collaboratori
amministrativi.
Questo personale svolge vari servizi di natura amministrativa e contabile per gli alunni, per i
docenti, e per la gestione complessiva dell’istituto.
In particolare i principali servizi per gli alunni e per i genitori degli alunni sono i seguenti:
1) Iscrizioni;
2) Rilascio di certificazioni, attestati, pagelle, diplomi;
3) Gestione delle tasse scolastiche;
4) trasferimenti, ritiri, e controllo delle assenze;
5) Esoneri dalle lezioni di educazione fisica o di religione;
6) Raccolta dei programmi di insegnamento;
7) Tenuta dell’elenco dei libri di testo;
8) Tenuta del registro dei voti;
9) Tenuta delle schede e dei fascicoli personali degli alunni;
10)
Avvisi e comunicazioni alle famiglie;
L’ufficio di segreteria è aperto al pubblico (famiglie degli alunni, alunni, docenti) tutti i giorni
feriali, tranne il sabato,dalle ore 9,30 alle ore 12.00.
L’ufficio è stato informatizzato, aumentando così la celerità delle procedure e diminuendo i
tempi di attesa per la consegna degli atti richiesti.
Compatibilmente con la dotazione dell’organico i tempi di attesa mediamente sono i
seguenti:
1) N°3 giorni per certificati, attestati, e documenti;
2) N°5 giorni per certificati con voti.
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RECLAMI E VALUTAZIONE DEL SERVIZIO
Nella comunità educante ogni soggetto è chiamato a svolgere il proprio dovere, e ha il diritto
di chiedere che altrettanto facciano gli altri soggetti.
Anche studenti e genitori, dunque, sono titolari di diritti e doveri, che sono a fondamento del
contratto formativo sottoscritto al momento dell’iscrizione alla scuola.
In questo contesto il diritto degli utenti ad un scuola efficace e trasparente è un obiettivo che
tutto il personale dell’Istituto è intenzionato a perseguire con ogni mezzo, anche garantendo ad ogni
soggetto la possibilità di evidenziare eventuali problemi o disfunzioni, di rilevanza tale da nuocere
al corretto funzionamento della comunità scolastica.
PROCEDURE DEI RECLAMI
Gli eventuali reclami dovranno essere presentati in forma scritta e chiara, e dovranno
contenere le generalità del proponente.
Per giustificati motivi si può rivolgere il reclamo al coordinatore didattico con la garanzia
che venga mantenuto il riserbo sul nome del ricorrente. Non sono ammessi reclami collettivi.
Dopo avere svolto ogni possibile indagine in merito all’oggetto del reclamo, nello spazio di
due settimane il coordinatore didattico risponde, anche in forma scritta se ciò fosse richiesto
esplicitamente dal proponente, e si attiva anche per rimuovere le cause che hanno provocato il
reclamo.
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REGOLAMENTO
D’ISTITUTO
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PRINCIPI
I provvedimenti disciplinari hanno finalità educative e tendono al rafforzamento del senso di
responsabilità e al ripristino di rapporti corretti all’interno della comunità scolastica.
La responsabilità disciplinare è personale e nessuno può essere sottoposto a sanzioni
disciplinari senza prima essere stato invitato ad esporre le proprie ragioni, con categorica esclusione
della possibilità che l’infrazione disciplinare, connessa al comportamento, possa influire sulla
valutazione del profitto.
In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera
espressione di opinione correttamente manifestata e non lesiva dell’altrui personalità. Le sanzioni
hanno natura temporanea e sono sempre proporzionate alla infrazione disciplinare ed ispirate, per
quanto possibile, al principio della riparazione del danno.
Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l’ambiente scolastico ed
averne cura come importante fattore della qualità della vita dell’Istituto e di collaborare al
mantenimento delle condizioni di sicurezza. Nel rispetto del principio di gradualità e
proporzionalità delle sanzioni l’entità di ciascuna di essa dovrà essere rapportata:
1) alla responsabilità connessa al grado di danno o di pericolo causato a terzi, alla Comunità
scolastica, all’Istituto;
2) all’intenzionalità del comportamento, grado di negligenza ed imprudenza in relazione al corretto
svolgimento dei rapporti all’interno dell’istituto;
3) alle mancanze che offendono la persona e/o l’immagine dell’Istituto;
4) alla rilevanza degli obblighi violati.
Le sanzioni tengono conto della situazione personale dello studente, a cui è sempre offerta la
possibilità di convertirle in attività in favore della comunità scolastica. Nell’accertamento delle
responsabilità comportanti punizioni disciplinari occorre distinguere situazioni occasionali o
mancanze determinate da circostanze fortuite, rispetto a gravi mancanze che indichino, viceversa,
un costante e persistente atteggiamento irrispettoso e lesivo dei diritti altrui, ed in particolare della
comunità scolastica e delle sue componenti e nei confronti di terzi che si trovano ad operare
all’interno dell’Istituto.
DISPOSIZIONI RIGUARDANTI GLI STUDENTI
1)
Gli studenti devono trovarsi in classe 5 minuti prima dell’inizio delle lezioni e restarvi nei
momenti di assenza dell’insegnante.
2) Durante l’intervallo non possono uscire all’esterno dell’Istituto e durante i passaggi d’ora non
possono uscire dalla classe.
3) Le assenze che comportano certificato medico (superiori a 4 gg.), le uscite anticipate ed i ritardi
sono giustificati dal coordinatore didattico o da un docente collaboratore. I ritardi fino a 5 minuti
dall’inizio delle lezioni sono giustificati dal docente della prima ora. Ritardi superiori a 5 minuti
vanno giustificati dal coordinatore didattico o da un docente collaboratore. Le ammissioni in
classe alla 2 ora sono tollerate entro un limite massimo di 3 per quadrimestre. Superato tale
limite, l’alunno verrà riammesso solo se accompagnato da un genitore o da chi ne fa le veci. Non
saranno accettati ingressi alla seconda ora nei mesi di gennaio e maggio, tranne che per
situazioni particolari documentate e autorizzate dalla Presidenza.
4) In caso di assenze non giustificate l’alunno è accettato in classe solo dietro autorizzazione del
coordinatore didattico o di un Docente Collaboratore. Non potrà essere accettato in classe per
nessun motivo uno studente che per la seconda volta non sia in grado di esibire il documento di
giustificazione.
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5)
Le richieste di uscita anticipata vanno presentate entro le ore 8.30 in Presidenza e non sono
concesse per un orario antecedente l’inizio della quinta ora di lezione, salvo in casi eccezionali
nei quali l’autorizzazione potrà essere concessa se richiesta personalmente dal genitore. Le uscite
anticipate per un orario non antecedente l’inizio della quinta ora sono autorizzate nel limite di tre
per quadrimestre. Non sono autorizzate uscite anticipate nei mesi di gennaio e maggio, tranne
che per situazioni particolari documentate e autorizzate dall’ufficio di coordinament.
6) Le assenze collettive, a norma delle vigenti disposizioni scolastiche, non sono giustificate, di
conseguenza:
a) da parte dell’ufficio di coordinamento verrà comunicata (anche telefonicamente) alle famiglie
la situazione di fatto;
b) gli alunni saranno eventualmente riammessi in classe dall’ufficio di coordinamento con
annotazione sul registro di classe “assenza ingiustificata”, qualora gli stessi non siano in
possesso di giustificazione legittima.
7) Possono essere autorizzate dall’ufficio di coordinamento 2 ore di assemblea di classe e
un’assemblea generale degli studenti per tutta la mattinata, una volta al mese, rispettando la
normativa vigente.
8) A norma di legge è proibito fumare in ogni locale dell’Istituto: verranno applicati provvedimenti
amministrativi in caso di mancata osservanza.
9) Ciascuna classe è responsabile dell’ordine e della pulizia di muri e arredi della propria aula. E’
ovviamente richiesto il massimo rispetto di tutti gli spazi e arredi dell’Istituto.
10)
Ciascun studente iscritto dovrà portare sempre con sé il “Libretto dello Studente” come
documento di riconoscimento ed esibirlo al collaboratori docenti ed al personale non docente
dell’Istituto.
11)
Per quanto riguarda disposizioni non contenute nel presente regolamento si rimanda allo
Statuto delle Studentesse e degli Studenti.
12)
Gli alunni che superano nell'arco dell’anno i 50 giorni di assenza non possono essere
ammessi allo scrutinio finale (norma di legge). Comunque le assenze giustificate con
certificazione medica non vengono considerate nel novero dei 50 giorni.
MANCANZE E SANZIONI
I comportamenti e le relative sanzioni, strettamente connessi ai doveri elencati nell’art. 3 del
D.P.R. 249/98, che configurano mancanze disciplinari degli studenti, sono così di seguito
individuati:
A) Per mancanza ai doveri scolastici di cui all’art. 3 comma i (regolare frequenza ed assiduo
svolgimento agli impegni di studio) e comma 4 e 5 (osservanza disposizioni organizzative e
sicurezza - utilizzo corretto strutture e macchinari), per negligenza abituale e per assenza
ingiustificata, nonché per la violazione di norme comportamentali sancite dal regolamento
d’Istituto, si infliggono le seguenti sanzioni:
• richiamo verbale da parte del Professore o del coordinatore didattico:
• nota sul registro di classe;
• avvertimento da parte del Professore o coordinatore didattico, tramite comunicazione
telefonica o scritta alla famiglia;
• l’allontanamento dalla lezione.
Nel rispetto dei principi sopra enunciati, la punizione di cui al punto 1 potrà essere irrogata
esclusivamente nei casi di lieve entità. Il richiamo, considerate le finalità educative contenute
nello Statuto, ha caratteristiche presanzionatorie.
L’allontanamento dalla lezione può essere comminato solo in casi di necessità ed a fronte di
gravi turbative e intemperanze nei confronti degli insegnanti e della classe. L’allontanamento
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può essere disposto solo nel corso della lezione irrogato dal Preside, su richiesta dell’insegnante,
previo accertamento dei fatti contestati.
Β) Per rilevanti gravi o reiterati fatti che turbino il regolare andamento dell’Istituto, sulla base dei
principi enunciati (offese alle istituzioni, oltraggio all’Istituto ed a tutte le componenti
scolastiche, infrazioni che assumono caratteristiche di reato ecc.) comprese gravi o reiterate
infrazioni di cui ai commi 4 e 5 dell’art.3 del D.P.R. 249/98, si infliggono le seguenti punizioni:
a) sospensione dalle lezioni per un periodo non superiore a cinque giorni;
b) sospensione fino a quindici giorni;
C)
Nei casi sopra elencati, qualora concorrano circostanze attenuanti ed avuto riguardo alla
precedente condotta ed alla situazione personale dello studente, può essere inflitta la punizione di
grado inferiore.
D)
Nei casi di recidiva, qualora le mancanze assumono particolare gravità o abbiano carattere
collettivo, o siano stati commessi reati, o vi sia pericolo per l’incolumità delle persone, anche in
deroga a quanto previsto al punto B) e al principio della temporaneità commi 5 e 7 dell’art.4 del
D.P.R. 249, la durata dell’allontanamento è commisurata alla gravità del reato ovvero al
permanere della situazione di pericolo e può essere inflitta la punizione della sospensione
superiore ai 15 giorni.
E)
Allo studente è sempre concessa la possibilità di convertire la sanzione inflitta in attività in
favore della comunità scolastica. Tale attività saranno individuate dall’Organo collegiale
competente alla irrogazione della sanzione. La decisione definitiva sarà, comunque, assunta dal
Capo d’Istituto che dovrà valutare l’effettiva utilità.
F)
Le attività in questione potranno svolgersi:
a) in Biblioteca;
b) nel ripristino della completa agibilità di locali danneggiati e di “spazi” depurati;
c) in servizio di custodia di beni.
G)
Le sanzioni e i provvedimenti che comportano allontanamento dall’Istituto sono sempre
adottati dall’Organo Collegiale competente all’irrogazione della sanzione. Tale Organo può,
anche, valutare l’opportunità di comminare la sanzione della sospensione prevedendo però la
frequenza alle lezioni.
H)
Nei periodi di allontanamento è previsto, per quanto possibile, un rapporto con lo studente
con i suoi genitori, curato dal collaboratore Docente Coordinatore di classe.
ORGANI COMPETENTI ALL’IRROGAZIONE DELLE SANZIONI
Sulla base di quanto previsto dal comma 1 dell’art.5 del D.P.R. 249/98 e norme richiamate,
per le punizioni disciplinari agli alunni sono competenti:
1) Il Professore:
a) richiamo verbale;
b) nota sul registro di classe;
c) avvertimento tramite comunicazione telefonica alla famiglia;
d) richiesta alla presidenza di allontanamento.
2) Il coordinatore didattico:
a) richiamo verbale;
b) nota sul registro di classe;
c) avvertimento tramite comunicazione scritta o telefonica alla famiglia;
d) allontanamento dalla lezione, su richiesta dell’insegnante.
3) Il Consiglio di Classe (art.328 comma 2 D.Leg.vo 297/94):
a) sospensione dalle lezioni per un periodo non superiore a 5 giorni;
b) sospensione fino a 15 giorni.
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Le decisioni del Consiglio di classe sono prese a maggioranza assoluta dei presenti: in caso di
parità prevale il voto del coordinatore didattico.
IMPUGNAZIONI
A)
Contro le decisioni del Consiglio di classe è ammesso ricorso entro 30 giorni dalla ricevuta
comunicazione al Provveditorato agli Studi, che decide in via definitiva, sentita la Sezione del
C.S.P. avente competenza per il grado d’Istituto a cui appartiene l’alunno. Tale impugnativa è
prevista esclusivamente per le sanzioni che comportano la sospensione dalle lezioni.
B)
Contro le sanzioni disciplinari diversa dalla sospensione dalle lezioni è ammesso ricorso da
parte degli studenti dell’Istituto, entro 15 giorni dalla comunicazione della loro irrogazione,
all’Organo di garanzia Interno dell’istituto per la disciplina degli alunni, istituto ai sensi del
comma 2 dell’art. 5 del D.P.R. 249/98.
C)
L’organo di Garanzia Interno viene rinnovato all’inizio di ogni anno scolastico e si riunisce
su convocazione del coordinatore didattico. E’ composto da: il coordinatore didattico, i docenti
che fanno parte della Commissione del regolamento d’istituto, un alunno maggiorenne e un
rappresentante ATA. Gli alunni e i rappresentanti ATA sono indicati dal Consiglio d’Istituto.
D)
Il Provveditore agli Studi decide in via definitiva sui reclami proposti dagli studenti
dell’Istituto o da chiunque vi abbia interesse, contro le violazioni al D.P.R.249/98 ed al presente
regolamento. La decisione è assunta previo parere vincolante dell’Organo di Garanzia
Provinciale istituito dal comma 4 dell’art. 5 del D.P.R. 249/98.
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Statuto Studenti con modifiche DPR 249-98 235-07
"Statuto delle studentesse e degli studenti
della scuola secondaria"
DPR 24 giugno 1998, n. 249
Regolamento recante lo Statuto delle studentesse e degli studenti della
scuola secondaria (in GU 29 luglio 1998, n. 175)
modificato dal DPR 21 novembre 2007, n. 235
Regolamento recante modifiche ed integrazioni al decreto del Presidente
della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, concernente lo statuto delle
studentesse e degli studenti della scuola secondaria
(in GU 18 dicembre 2007, n. 293)
Art. 1 (Vita della comunità scolastica)
1. La scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l'acquisizione delle
conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica.
2. La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori
democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In essa ognuno, con pari
dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla cittadinanza, la
realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e il recupero delle
situazioni di svantaggio, in armonia con i principi sanciti dalla Costituzione e dalla Convenzione
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internazionale sui diritti dell'infanzia fatta a New York il 20 novembre 1989 e con i principi
generali dell'ordinamento italiano.
3. La comunità scolastica, interagendo con la più ampia comunità civile e sociale di cui è parte,
fonda il suo progetto e la sua azione educativa sulla qualità delle relazioni insegnante-studente,
contribuisce allo sviluppo della personalità dei giovani, anche attraverso l'educazione alla
consapevolezza e alla valorizzazione dell'identità di genere, del loro senso di responsabilità e della
loro autonomia individuale e persegue il raggiungimento di obiettivi culturali e professionali
adeguati all'evoluzione delle conoscenze e all'inserimento nella vita attiva.
4. La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di coscienza e di
religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono, quale che sia la loro età e
condizione, nel ripudio di ogni barriera ideologica, sociale e culturale.
Art. 2 (Diritti)
1. Lo studente ha diritto ad una formazione culturale e professionale qualificata che rispetti e
valorizzi, anche attraverso l'orientamento, l'identità di ciascuno e sia aperta alla pluralità delle idee.
La scuola persegue la continuità dell'apprendimento e valorizza le inclinazioni personali degli
studenti, anche attraverso un'adeguata informazione, la possibilità di formulare richieste, di
sviluppare temi liberamente scelti e di realizzare iniziative autonome.
2. La comunità scolastica promuove la solidarietà tra i suoi componenti e tutela il diritto dello
studente alla riservatezza.
3. Lo studente ha diritto di essere informato sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita della
scuola.
4. Lo studente ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola. I dirigenti
scolastici e i docenti, con le modalità previste dal regolamento di istituto, attivano con gli studenti
un dialogo costruttivo sulle scelte di loro competenza in tema di programmazione e definizione
degli obiettivi didattici, di organizzazione della scuola, di criteri di valutazione, di scelta dei libri e
del materiale didattico. Lo studente ha inoltre diritto a una valutazione trasparente e tempestiva,
volta ad attivare un processo di autovalutazione che lo conduca a individuare i propri punti di forza
e di debolezza e a migliorare il proprio rendimento.
5. Nei casi in cui una decisione influisca in modo rilevante sull'organizzazione della scuola gli
studenti della scuola secondaria superiore, anche su loro richiesta, possono essere chiamati ad
esprimere la loro opinione mediante una consultazione. Analogamente negli stessi casi e con le
stesse modalità possono essere consultati gli studenti della scuola media o i loro genitori.
6. Gli studenti hanno diritto alla libertà di apprendimento ed esercitano autonomamente il diritto di
scelta tra le attività curricolari integrative e tra le attività aggiuntive facoltative offerte dalla scuola.
Le attività didattiche curricolari e le attività aggiuntive facoltative sono organizzate secondo tempi e
modalità che tengono conto dei ritmi di apprendimento e delle esigenze di vita degli studenti.
7. Gli studenti stranieri hanno diritto al rispetto della vita culturale e religiosa della comunità alla
quale appartengono. La scuola promuove e favorisce iniziative volte all'accoglienza e alla tutela
della loro lingua e cultura e alla realizzazione di attività interculturali.
8. La scuola si impegna a porre progressivamente in essere le condizioni per assicurare:
a) un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona e un servizio educativo-didattico di
qualità;
b) offerte formative aggiuntive e integrative, anche mediante il sostegno di iniziative liberamente
assunte dagli studenti e dalle loro associazioni;
c) iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio nonché per la
prevenzione e il recupero della dispersione scolastica;
d) la salubrità e la sicurezza degli ambienti, che debbono essere adeguati a tutti gli studenti, anche
con handicap;
e) la disponibilità di un'adeguata strumentazione tecnologica;
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f) servizi di sostegno e promozione della salute e di assistenza psicologica.
9. La scuola garantisce e disciplina nel proprio regolamento l'esercizio del diritto di riunione e di
assemblea degli studenti, a livello di classe, di corso e di istituto.
10. I regolamenti delle singole istituzioni garantiscono e disciplinano l'esercizio del diritto di
associazione all'interno della scuola secondaria superiore, del diritto degli studenti singoli e
associati a svolgere iniziative all'interno della scuola, nonché l'utilizzo di locali da parte degli
studenti e delle associazioni di cui fanno parte. I regolamenti delle scuole favoriscono inoltre la
continuità del legame con gli ex studenti e con le loro associazioni.
Art. 3 (Doveri)
1. Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente agli
impegni di studio.
2. Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del capo d'istituto, dei docenti, del personale tutto
della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per se stessi.
3. Nell'esercizio dei loro diritti e nell'adempimento dei loro doveri gli studenti sono tenuti a
mantenere un comportamento corretto e coerente con i principi di cui all'art.1.
4. Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dai
regolamenti dei singoli istituti.
5. Gli studenti sono tenuti a utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici e a
comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola.
6. Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l'ambiente scolastico e averne
cura come importante fattore di qualità della vita della scuola.
Art. 4 (Disciplina)
1. I regolamenti delle singole istituzioni scolastiche individuano i comporta-menti che configurano
mancanze disciplinari con riferimento ai doveri elencati nell'articolo 3, al corretto svolgimento dei
rapporti all'interno della comunità scolastica e alle situazioni specifiche di ogni singola scuola, le
relative sanzioni, gli organi competenti ad irrogarle e il relativo procedimento, secondo i criteri di
seguito indicati.
2. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di
responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all'interno della comunità scolastica, nonché al
recupero dello studente attraverso attività di natura sociale, culturale ed in generale a vantaggio
della comunità scolastica.
3. La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari
senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni. Nessuna infrazione disciplinare
connessa al comportamento può influire sulla valutazione del profitto.
4. In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera espressione di
opinioni correttamente manifestata e non lesiva dell'altrui personalità.
5. Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare e ispirate al
principio di gradualità nonché, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Esse
tengono conto della situazione personale dello studente, della gravità del comportamento e delle
conseguenze che da esso derivano. Allo studente è sempre offerta la possibilità di convertirle in
attività in favore della comunità scolastica.
6. Le sanzioni e i provvedimenti che comportano allontanamento dalla comunità scolastica sono
adottati dal consiglio di classe. Le sanzioni che comportano l'allontanamento superiore a quindici
giorni e quelle che implicano l'esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all'esame di
Stato conclusivo del corso di studi sono adottate dal consiglio di istituto.
7. Il temporaneo allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto solo in
caso di gravi o reiterate infrazioni disciplinari, per periodi non superiori ai quindici giorni.
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8. Nei periodi di allontanamento non superiori a quindici giorni deve essere previsto un rapporto
con lo studente e con i suoi genitori tale da preparare il rientro nella comunità scolastica. Nei
periodi di allontanamento superiori ai quindici giorni, in coordinamento con la famiglia e, ove
necessario, anche con i servizi sociali e l'autorità giudiziaria, la scuola promuove un percorso di
recupero educativo che miri all'inclusione, alla responsabilizzazione e al reintegro, ove possibile,
nella comunità scolastica.
9. L'allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto anche quando
siano stati commessi reati che violano la dignità e il rispetto della persona umana o vi sia pericolo
per l'incolumità delle persone. In tale caso, in deroga al limite generale previsto dal comma 7, la
durata dell'allontanamento è commisurata alla gravità del reato ovvero al permanere della situazione
di pericolo. Si applica, per quanto possibile, il disposto del comma 8.
9-bis. Con riferimento alle fattispecie di cui al comma 9, nei casi di recidiva, di atti di violenza
grave, o comunque connotati da una particolare gravità tale da ingenerare un elevato allarme
sociale, ove non siano esperibili interventi per un reinserimento responsabile e tempestivo dello
studente nella comunità durante l'anno scolastico, la sanzione è costituita dall'allontanamento dalla
comunità scolastica con l'esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all'esame di Stato
conclusivo del corso di studi o, nei casi meno gravi, dal solo allontanamento fino al termine
dell'anno scolastico.
9-ter. Le sanzioni disciplinari di cui al comma 6 e seguenti possono essere irrogate soltanto previa
verifica della sussistenza di elementi concreti e precisi dai quali si desuma che l'infrazione
disciplinare sia stata effettivamente commessa da parte dello studente incolpato.
10. Nei casi in cui l'autorità giudiziaria, i servizi sociali o la situazione obiettiva rappresentata dalla
famiglia o dallo stesso studente sconsiglino il rientro nella comunità scolastica di appartenenza, allo
studente è consentito di iscriversi, anche in corso d'anno, ad altra scuola.
11. Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d'esame sono inflitte
dalla commissione di esame e sono applicabili anche ai candidati esterni.
Art. 5 (Impugnazioni)
1. Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso, da parte di chiunque vi abbia interesse, entro
quindici giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, ad un apposito organo di garanzia
interno alla scuola, istituito e disciplinato dai regolamenti delle singole istituzioni scolastiche, del
quale fa parte almeno un rappresentante eletto dagli studenti nella scuola secondaria superiore e dai
genitori nella scuola media, che decide nel termine di dieci giorni. Tale organo, di norma, è
composto da un docente designato dal consiglio di istituto e, nella scuola secondaria superiore, da
un rappresentante eletto dagli studenti e da un rappresentante eletto dai genitori, ovvero, nella
scuola secondaria di primo grado da due rappresentanti eletti dai genitori, ed è presieduto dal
dirigente scolastico.
2. L'organo di garanzia di cui al comma 1 decide, su richiesta degli studenti della scuola secondaria
superiore o di chiunque vi abbia interesse, anche sui conflitti che sorgano all'interno della scuola in
merito all'applicazione del presente regolamento.
3. Il Direttore dell'ufficio scolastico regionale, o un dirigente da questi delegato, decide in via
definitiva sui reclami proposti dagli studenti della scuola secondaria superiore o da chiunque vi
abbia interesse, contro le violazioni del presente regolamento, anche contenute nei regolamenti
degli istituti. La decisione è assunta previo parere vincolante di un organo di garanzia regionale
composto per la scuola secondaria superiore da due studenti designati dal coordinamento regionale
delle consulte provinciali degli studenti, da tre docenti e da un genitore designati nell'ambito della
comunità scolastica regionale, e presieduto dal Direttore dell'ufficio scolastico regionale o da un suo
delegato. Per la scuola media in luogo degli studenti sono designati altri due genitori.
4. L'organo di garanzia regionale, nel verificare la corretta applicazione della normativa e dei
regolamenti, svolge la sua attività istruttoria esclusivamente sulla base dell'esame della
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documentazione acquisita o di eventuali memorie scritte prodotte da chi propone il reclamo o
dall'Amministrazione.
5. Il parere di cui al comma 4 è reso entro il termine perentorio di trenta giorni. In caso di
decorrenza del termine senza che sia stato comunicato il parere, o senza che l'organo di cui al
comma 3 abbia rappresentato esigenze istruttorie, il direttore dell'ufficio scolastico regionale può
decidere indipendentemente dall'acquisizione del parere. Si applica il disposto di cui all'articolo 16,
comma 4, della legge 7 agosto 1990, n. 241.
6. Ciascun ufficio scolastico regionale individua, con apposito atto, le modalità più idonee di
designazione delle componenti dei docenti e dei genitori all'interno dell'organo di garanzia
regionale al fine di garantire un funzionamento costante ed efficiente dello stesso.
7. L'organo di garanzia di cui al comma 3 resta in carica per due anni scolastici.
Art. 5-bis (Patto educativo di corresponsabilità)
1. Contestualmente all'iscrizione alla singola istituzione scolastica, è richiesta la sottoscrizione da
parte dei genitori e degli studenti di un Patto educativo di corresponsabilità, finalizzato a definire in
maniera dettagliata e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma,
studenti e famiglie.
2. I singoli regolamenti di istituto disciplinano le procedure di sottoscrizione nonché di elaborazione
e revisione condivisa, del patto di cui al comma 1.
3. Nell'ambito delle prime due settimane di inizio delle attività didattiche, ciascuna istituzione
scolastica pone in essere le iniziative più idonee per le opportune attività di accoglienza dei nuovi
studenti, per la presentazione e la condivisione dello statuto delle studentesse e degli studenti, del
piano dell'offerta formativa, dei regolamenti di istituto e del patto educativo di corresponsabilità.
Art. 6 (Disposizioni finali)
1. I regolamenti delle scuole e la carta dei servizi previsti dalle diposizioni vigenti in materia sono
adottati o modificati previa consultazione degli studenti nella scuola secondaria superiore e dei
genitori nella scuola media.
2. Del presente regolamento e dei documenti fondamentali di ogni singola istituzione scolastica è
fornita copia agli studenti all'atto dell'iscrizione.
3. È abrogato il capo III del R.D. 4 maggio 1925, n. 653.
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AREA DIDATTICA
storia dell’istituto: tra passato e presente
2. Contesto ambientale
1.
16
STORIA DELL’ISTITUTO: TRA PASSATO E PRESENTE
L’ Istituto Tecnico PITAGORA nasce nel 1980, con gli indirizzi : commerciale e geometri, per
dare l’opportunità a studenti lavoratori di conseguire un diploma .
Gli avvenimenti fondamentali della sua storia si possono scandire nei seguenti periodi:
• Anno scolastico 1982/83 la Pitagora s.n.c. ente gestore della scuola chiede ed ottiene il
riconoscimento legale della prima classe sia del tecnico commerciale che del tecnico per
geometri D.A. 1129 e 1131 del 15/05/1982.
• Anno scolastico 1983/84 sempre la Pitagora s.n.c. chiede ed ottiene il riconoscimento legale
delle classi II, III, IV, V sia del commerciale che del geometra. D.A. 625 del 10/03/1984; e
D.A. 543 del 24/02/1984.
• Anno scolastico 1985/86 l’istituto ottiene il passaggio di gestione dalla Pitagora s.n.c. alla
Pitagora s.r.l. D.A. 1250 del 12/06/1985
• La società Pitagora s.r.l. gestisce la scuola fino al 1995/96 anno in cui subentra , come ente
gestore, la Co.S.AG. D.A.258 e 259 dell’8/05/1996. Nello stesso anno la scuola si trasferisce
da via Toniolo a via Piersanti Mattarella 345 in locali nuovi costruiti appositamente per
scuola che sono tuttora sede della scuola.
• Anno scolastico 1996/97 l’istituto cambia nuovamente gestione e passa dalla Co.S.AG. alla
cooperativa San Gerlando Vescovo D.A.187 e 188 del 02/05/1997.(la coop. San Gerlando
Vescovo gestirà la scuola fino al 2005/2006).
• Anno scolastico 2000/2001, a seguito della legge 62/2000 la scuola ottiene la Parità
scolastica ed entra a far parte nel sistema nazionale d’istruzione. D.A. 288/8
dell’08/0872001.
• Anno scolastico 2002/2003 viene variato il decreto di parità e ne vengono asegnati 2 , uno
per il commerciale D.A.141/XI del 07/02/2003; ed uno per il geometra D.A.140/XI del
07/02/2003.
• Anno scolastico 2006/2007 l’istituto cambia gestione dalla San Gerlando Vescovo alla
Cooperativa FOR.IS nota U.S.P Agrigento n 7786/A del 25/09/2006. La gestione FOR.IS
durerà fino al 2008/2009.
• Anno scolastico 2009/2010 l’istituto cambia gestione e passa alla società cooperativa Dante
Alighieri D.A. 2074 /XI del 15/12/2009.
• Dall’anno scolastico 2010/11 viene revocata la parità agli istituti a causa della presenza di
qualche docente non abilitato per cui la scuola ha operato come scuola di preparazione,
portando poi, gli alunni a sostenere esami in altra scuola.
• Nell’anno scolastico 2011/2012 ha operato come scuola di preparazione, portando gli alunni
a sostenere esami in altra scuola.
• Nel 2012/2013 la scuola ritorna paritaria in quanto vengono annullati i precedenti
decreti di revoca della parità. Decreto emesso in autotutela dal dipartimento pubblica
istruzione.
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STORIA DEI LICEI
Il liceo Dante Alighieri nasce solamente come liceo classico “Dante Aligheri” che ottiene lo status
di scuola paritaria con decreto n.139/XI del 07/03/2003, e nasce da una sfida: dall’esigenza cioè di
provare ad arginare il degrado della scuola pubblica che, negli ultimi anni è stata travolta dal
ciclone dei cambiamenti che non hanno modificato la “foresta pietrificata” se non nell’apparenza.
Programmi anacronistici, insegnanti demotivati, totale incomunicabilità della scuola con i
cambiamenti della realtà economica e sociale del quotidiano, scarsa circolazione delle idee di
rinnovamento provenienti dalla base, studenti sempre più estraniati dal dialogo educativo didattico
da un bombardamento dei media inneggianti alla moda fugace e diffusa del “tutto e subito”,
dispersione scolastica in aumento, scarso coinvolgimento delle famiglie nel processo formativo.
Dal desiderio di contrastare l’inarrestabile deriva del processo formativo, si diceva, è nata nel 99 00
questa scuola privata con i migliori auspici: l’idea fondante era partita dal vescovado di Agrigento,
il locali erano quelli del seminario (la prima visita ispettiva per il riconoscimento dello status di
scuola legalmente riconosciute è stata realizzata proprio nelle aule del chiostro interno del
seminario vescovile), con la collaborazione della cooperativa S. Gerlando Vescovo. Il fondamento
ideologico su cui si imperniava e continua ad imperniarsi il progetto formativo della scuola è quello
di un umanesimo cristiano finalizzato ad integrare il giovane della società e nel mondo offrendogli
mediante un piano di studi aperto ad una dimensione interculturale, conoscenze e criteri che siano di
valido aiuto per interpretare il passato, comprendere il presente, intuire i segni del futuro per una più
razionale gestione. Successivamente, l’indisponibilità sopraggiunta dei locali del seminario ha
costretto la cooperativa S. Gerlando Vescovo a trasferire prima le classi presso l’I.T.C.G. Pitagora
scuola paritaria gestita dallo stesso ente, infine ad allocare le classi nella sede definitiva in via
Piersanti Mattarella, 355. L’istituto ha mosso i primi passi in mezzo a mille difficoltà, ma la
cooperativa responsabile della gestione, ormai unica responsabile della scuola, nel mantenersi
fedele al progetto fondante, ha inteso favorire il raccordo con la realtà socio culturale del territorio,
offrendo, rispetto alla istruzione pubblica statale realizzata con spirito di servizio più incisa e più
efficace proprio perché è andata incontro ai bisogni ed alle esigenze degli studenti che, nella fase
delicata dell’adolescenza, cercano nell’insegnante una guida, un orientamento, un ascolto attento
delle loro istanze ed hanno bisogno di trovare nella scuola un clima sereno, rassicurante, attrezzato
e pronto a soddisfare con attrezzature e laboratori il bisogno di formazione e di orientamento.
Pertanto, il liceo classico Dante Alighieri, mentre ha operato e continua ad operare al fine di
rendere l’alunno soggetto interattivo dell’azione educativa, in grado di riconoscere le proprie
personalità con particolare attenzione alla persona, al dialogo inteso come serio confronto critico
con altre posizioni di pensiero e di vita. Il Liceo Classico ed ora anche Scientifico “Dante Alighieri,
pertanto, mentre dimostrerà tutta la sua disponibilità ad accogliere le istanze che giungono da alunni
con esperienze scolastiche e formative diverse, non deve dimenticare il raccordo con il più vasto
quadro della realtà quotidiana, spesso dominati dai media e continuamente attraversato da proposte
di modelli culturali e comportamentali sempre nuovi, intervenendo con adeguate strategie di
insegnamenti al fine di meglio incanalare le diverse energie positive. Oggi questo istituto si è
proposto una missine particolare: non è più solo una tappa intermedia in vista della inevitabile
laurea, ma si è assunto il preciso compito di un autonomo valore formativo nel processo globale di
costruzione della personalità dello studente. Anzi in una realtà come quella odierna, caratterizzata
dai continui e repentini cambiamenti, il Liceo Classico o Scientifico rappresentano proprio il tipo di
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scuola che risponde meglio alle richieste di flessibilità che provengono dal mondo del lavoro. Infatti
i licei più e meglio di altri indirizzi, insegnano ad imparare, ad adattare continuamente le proprie
competenze a mutate situazioni che il mondo del lavoro propone. Nel 2006/07 avviene il passaggio
di gestione dalla cooperativa San Gerlando Vescovo alla Coop. For.Is.. nel 2009/10 avviene il
passaggio di gestione dalla Coop. For.Is. alla Coop. Dante Aligheri. Nel 2010/11, subisce per errore
la revoca della parità, ma continua a funzionare regolarmente, portando i propri alunni a sostenere
esami presso altri istituti. Nel 2012/13 viene annullata, in autotutela, dal Dipartimento Pubblica
istruzione, il decreto di revoca della parità, per cui gli istituti continuano ad essere un punto di
riferimento sul territorio.
CONTESTO AMBIENTALE
In generale, le scuole, con l’apporto delle competenze professionali del personale e con la
collaborazione e il concorso delle famiglie, delle istituzioni e della società civile, è responsabile
delle attività educative e si impegna a garantirne l’adeguatezza alle esigenze culturali e formative
degli allievi nel rispetto di obiettivi e finalità istituzionali. Inoltre la scuola individua ed elabora gli
strumenti per garantire la continuità educativa tra i diversi ordini e gradi dell’istruzione, al fine di
promuovere un armonico sviluppo della personalità degli allievi per garantire a ciascun alunno le
migliori condizioni ed assicurarne il successo formativo.
I nostri istituti operano in un territorio che presenta un alto tasso di disoccupazione dovuto
principalmente allo scandalo dell’abusivismo edilizio scoppiato negli anni recenti, che ha posto un
freno ad una delle attività più diffuse e redditizie del territorio: “l’edilizia”.
Agrigento, vive prevalentemente con redditi fissi del “sistema impiegatizio” che ha nel
tempo contribuito a diffondere un malcostume clientelare che ha pesato notevolmente sui giovani.
Ancora nel territorio, malgrado i cambiamenti a livello nazionale ed internazionale, si
insegue l’obiettivo del conseguimento del diploma, piattaforma di lancio per la partecipazione ai
concorsi per i quali è necessaria la raccomandazione, vera piaga del territorio.
L’immobilismo, la scarsa predisposizione all’imprenditorialità, il clientelismo diffuso,
rappresentano dei condizionamenti che pesano non poco sulle prospettive di sviluppo.
La maggioranza degli allievi frequentanti gli indirizzi tecnici della nostra scuola,
rappresenta, il materiale di risulta del processo di emarginazione, selezione, incomprensione,
disadattamento, dispersione dalla scuola di stato.
Si tratta di giovani che non sono riusciti nelle scuole di stato ad inserirsi, a partecipare
attivamente al dialogo didattico ed educativo, a trovare quelle motivazioni tanto necessarie per un
adeguato rendimento scolastico. Il segno distintivo di questo mancato successo scolastico è
rappresentato dall’alto numero di assenze registrato nel loro curriculum scolastico. Questa
esperienza negativa ha prodotto come conseguenza una disaffezione, una demotivazione, una
perdita quasi completa dell’habitus di allievo scolarizzato. Da questa considerazione discende una
particolare difficoltà per l’istituto di riavviare un processo di recupero e di ricostruzione del
rapporto con l’istituzione scuola. Appunto per queste difficoltà il lavoro che la scuola ha svolto e
continua a svolgere sul territorio è sicuramente lodevole e meritorio e di grande importanza sociale.
Considerando la realtà dell’istituto, il Piano dell’Offerta Formativa è rivolto principalmente alla
prevenzione e al recupero della dispersione “ latente” intesa come quel fenomeno per cui la
frequenza delle attività scolastiche è puramente formale e condotta da studenti fortemente
demotivati come precedentemente detto.
Le cause principali dell’insuccesso scolastico degli alunni nelle scuole di stato sono:
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1. mancato orientamento iniziale
2. carenza dei livelli culturali di partenza
3. insufficiente valorizzazione delle potenzialità degli studenti ( classi numerose e mancanza di
flessibilità dei curricoli)
4. Inadeguate formazione delle classi
5. Difficoltà di interrelazione docente-studente
6. Ambiente socio-culturale delle famiglie.
L’ attività formativa in genere si pone come obiettivo di far crescere una persona libera e
responsabile, consapevole di essere parte di una società pluralistica e democratica, l’educazione alla
diversità appare come un obiettivo di fondamentale importanza. Anche dal punto di vista educativo,
la diversità non va intesa come ostacolo e limite, bensì come varietà , e quindi ricchezza e risorsa a
disposizione della comunità. Per questo l’attività educativa non si limita a stimolare un
atteggiamento di rispetto nei confronti di ogni differenza, ma promuove la valorizzazione di tutte le
differenze attraverso un rapporto di confronto e collaborazione continua.
Se si instaurano rapporti aperti e di collaborazione corretta all’interno della classe tra
insegnanti e alunni, e tra gli stessi alunni, i ragazzi possono acquisire quasi “naturalmente” il giusto
comportamento da tenere in generale nella società.
Partendo da quest’ ottica si mira ad una naturale integrazione sessuale, etnica e di credi religiosi
avvalendosi anche dell’apporto di personale con competenze specifiche.
Il nostro istituto prevede, quindi, degli interventi didattici per arginare il fenomeno della dispersione
scolastica (problema legato soprattutto agli iscritti al primo e al secondo anno degli indirizzi tecnici)
la scuola realizzerà iniziative di carattere didattico-educativo di riorientamento volte ad
approfondire e integrare aspetti legati allo didattica, a favorire l’espressività degli studenti e ad
accrescerne la formazione culturale.
Gli allievi che presentano difficoltà nell’apprendimento, saranno aiutati dal Consiglio di classe a
prendere, in primo luogo, coscienza delle cause dei propri insuccessi scolastici e forniti di opportuni
strumenti e sostegni didattici necessari al loro superamento; così ci si prefigge di:
• eliminare il disagio scolastico,
• promuovere lo star bene con se stessi;
• promuovere lo star bene con gli altri;
• migliorare il proprio rapporto con le istituzioni.
Verranno, ,proposti lavori di gruppo e tutoraggio, al fine di stimolare e coinvolgere tuffi gli allievi
nel discorso educativo responsabilizzando i più bravi e favorendo i più carenti.
Al fine di fornire opportunità di recupero agli alunni con carenze e lacune , si prevede l’istituzione
di interventi didattico-educativi, che saranno realizzati in due fasi:
•
la prima a conclusione del primo quadrimestre;
•
la seconda nel mese di settembre, prima dell’inizio delle lezioni.
Alla fine del corso, ogni docente presenterà una relazione sulle attività svolte e sui risultati ottenuti
dai singoli alunni.
20
La scelta dei libri di testo e delle strumentazioni didattiche dovrà rispondere a tre particolari
esigenze:
1. validità culturale;
2. funzionalità educative;
3. rispondenza alle esigenze degli alunni.
Alla scelta contribuiranno i rappresentanti degli alunni e dei genitori.
Pur tenendo presente gli obiettivi formativi previsti,i docenti osserveranno, nell’assegnazione dei
compiti a casa, l’esigenza di rispettare i razionali tempi di studio degli alunni, specialmente nel
biennio,in modo da assicurare momenti da dedicar ad attività extra scolastiche.
La scuola, al fine di garantire agli alunni più ampie opportunità formative, si impegna a promuovere
iniziative extra scolastiche,esperienze di alternanza scuola- lavoro, di stage, di seminari, incontri
con esperti del mondo del lavoro per la preparazione di profili professionali correlati ai vari
indirizzi.
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RISORSE UMANE E
PROFESSIONALI
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Docenti scuola secondaria di secondo grado n°40
Docenti specialisti lingua straniera n°2
Docenti sostegno n° 0
Vicario n° 1
Collaboratori del coordinatore didattico n° 4
Direttore dei servizi amministrativi n° 1
Assistenti amministrativi n° 1
Collaboratori scolastici n.1
Responsabile del servizio di protezione e prevenzione n°1
Responsabile dei lavoratori per la sicurezza n° 1
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RISORSE STRUTTURALI E
MATERIALI
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L’edificio della scuola è ubicato in via Piersanti Mattarella 345. Il plesso si sviluppa su due livelli.
Al primo piano si trovano la presidenza, la segreteria, la sala docenti, 8 aule, tre bagni più uno per i
disabili. Al secondo piano troviamo tre aule, l’aula informatica, un bagno e l’archivio della scuola.
Sussidi:
- Materiale didattico vario
- Strumenti e mezzi audiovisivi: Video proiettore, Lavagna luminosa, DVD di storia scienze e
chimica, DVD di costruzione e topografia.
- Biblioteca con oltre duemila volumi per la consultazione e ricerche di insegnanti ed alunni
Spazi attrezzati:
- Aula informatica collegata in rete con annesso video proiettore e schermo mobile per le lezioni e
convegni in video conferenza.
Ambienti sussidiari:
- Corridoi
- Ingresso, salotto
-Bar
Spazi finalizzati:
- Aule
Spazi aperti:
- Ampio cortile utilizzabile per attività esterne come tornei di Ping-pong.
Orario di funzionamento:
Gli istituti tecnici “Pitagora” funzioneranno in orario pomeridiano serale con inizio delle lezioni alle
ore 15.00.
I licei “Dante Alighieri” funzioneranno in orario antimeridiano con inizio delle lezioni alle ore
08.00.
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GLI ORGANI COLLEGIALI
E LE LORO FUNZIONI
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IL CONSIGLIO DI ISTITUTO
I componenti del Consiglio di Istituto sono:
•
•
•
•
•
Il Dirigente scolastico, come membro di diritto
N° 8 rappresentanti del personale docente
N° 1 rappresentanti del personale A.T.A.
N° 4 rappresentanti dei genitori
N°4rappesentanti degli alunni
All'interno del Consiglio di Istituto sono eletti, tra i membri del Consiglio stesso, il
Presidente, il Vicepresidente ed il Segretario del Consiglio di Istituto; sono inoltre eletti
i componenti della Giunta Esecutiva.
I componenti del consiglio rimangono in carica per tre anni scolastici; le elezioni per il
rinnovo delle cariche si tengono normalmente all'inizio dell'anno scolastico.
Il Consiglio si riunisce in orari non coincidenti con quelli delle lezioni e compatibili con gli
impegni dei membri eletti; esso ha un potere generale di proposta e di parere in relazione
alle competenze politico-amministrative dell’istituto.
In particolare il Consiglio di Istituto delibera in materia di:
•
•
•
•
•
•
•
Approvazione del Programma annuale, con la possibilità di eventuali variazioni a quanto
precedentemente deliberato dalla Giunta Esecutiva
gestione dei fondi per il miglioramento dell'offerta formativa
orari e regolamentazioni inerenti al corretto funzionamento della scuola
struttura, tipologia delle classi ed orari di ingresso ed uscita degli alunni
approvazione dei progetti formativi
approvazione delle gite e visite didattiche che vengono proposte dai Consigli di
classe
adotta il Piano dell’Offerta Formativa
LA GIUNTA ESECUTIVA
La Giunta Esecutiva è costituita all'interno del Consiglio di Istituto ed è composta dai seguenti
membri del Consiglio stesso:
•
•
•
•
•
il Dirigente Scolastico, che la presiede
il Direttore dei Servizi amministrativi
n° 1 rappresentante dei Docenti
n° 1 rappresentante degli alunni.
n° 1 rappresentanti dei genitori
Alla Giunta Esecutiva spetta:
•
•
•
•
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predisporre il Programma annuale
preparare i lavori del Consiglio di Istituto
curare l'esecuzione delle delibere dell'Istituto
predisporre il Bilancio Preventivo e Consuntivo
Le funzioni della Giunta Esecutiva e del Consiglio di Istituto vengono svolte in collaborazione
con il Consiglio di Amministrazione della Coop. Dante Alighieri, ente gestore della scuola.
COLLEGIO DEI DOCENTI
Il collegio dei docenti:
è composto dal personale docente di ruolo e non di ruolo in servizio nel circolo o nell'istituto,
docenti di sostegno
è presieduto dal direttore didattico o dal preside.
Il collegio dei docenti:
a) ha potere deliberante in materia di funzionamento didattico del circolo o dell'istituto. In
particolare cura la programmazione dell'azione educativa anche al fine di adeguare, nell'ambito
degli ordinamenti della scuola stabiliti dallo Stato, i programmi di insegnamento alle specifiche
esigenze ambientali e di favorire il coordinamento interdisciplinare. Esso esercita tale potere nel
rispetto della libertà di insegnamento garantita a ciascun docente;
b) formula proposte al direttore didattico o al preside per la formazione, la composizione delle classi
e l'assegnazione ad esse dei docenti, per la formulazione dell'orario delle lezioni e per lo
svolgimento delle altre attività scolastiche, tenuto conto dei criteri generali indicati dal consiglio di
circolo o d'istituto;
c) delibera, ai fini della valutazione degli alunni e unitamente per tutte le classi, la suddivisione
dell'anno scolastico in due o tre periodi;
d) valuta periodicamente l'andamento complessivo dell'azione didattica per verificarne l'efficacia in
rapporto agli orientamenti e agli obiettivi programmati, proponendo, ove necessario, opportune
misure per il miglioramento dell'attività scolastica;
e) provvede all'adozione dei libri di testo, sentiti i consigli di interclasse o di classe e, nei limiti
delle disponibilità finanziarie indicate dal consiglio di circolo o di istituto, alla scelta dei sussidi
didattici;
f) adotta o promuove nell'ambito delle proprie competenze iniziative di sperimentazione in
conformità degli articoli 276 e seguenti;
g) promuove iniziative di aggiornamento dei docenti del circolo o dell'istituto;
h) elegge, in numero di uno nelle scuole fino a 200 alunni, di due nelle scuole fino a 500 alunni, di
tre nelle scuole fino a 900 alunni, e di quattro nelle scuole con più di 900 alunni, i docenti incaricati
di collaborare col direttore didattico o col preside; uno degli eletti sostituisce il direttore didattico o
preside in caso di assenza o impedimento. Nelle scuole di cui all'articolo 6 , le cui sezioni o classi
siano tutte finalizzate all'istruzione ed educazione di minori portatori di handicap anche nei casi in
cui il numero degli alunni del circolo o istituto sia inferiore a duecento il collegio dei docenti elegge
due docenti incaricati di collaborare col direttore didattico o preside;
i) elegge i suoi rappresentanti nel consiglio di circolo o di istituto;
l) elegge, nel suo seno, i docenti che fanno parte del comitato per la valutazione del servizio del
personale docente;
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m) programma ed attua le iniziative per il sostegno degli alunni portatori di handicap;
n) nelle scuole dell'obbligo che accolgono alunni figli di lavoratori stranieri residenti in Italia e di
lavoratori italiani emigrati adotta le iniziative previste dagli articoli 115 e 116;
o) esamina, allo scopo di individuare i mezzi per ogni possibile recupero, i casi di scarso profitto o
di irregolare comportamento degli alunni, su iniziativa dei docenti della rispettiva classe e sentiti gli
specialisti che operano in modo continuativo nella scuola con compiti medico, socio-psicopedagogici e di orientamento;
p) esprime al direttore didattico o al preside parere in ordine alla sospensione dal servizio e alla
sospensione cautelare del personale docente quando ricorrano ragioni di particolare urgenza ai sensi
degli articoli 468 e 506;
q) esprime parere, per gli aspetti didattici, in ordine alle iniziative dirette alla educazione della
salute e alla prevenzione delle tossicodipendenze previste dall'articolo 106 del testo unico approvato
con decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990 n. 309;
r) si pronuncia su ogni altro argomento attribuito dal presente testo unico, dalle leggi e dai
regolamenti, alla sua competenza.
Nell'adottare le proprie deliberazioni il collegio dei docenti tiene conto delle eventuali proposte e
pareri dei consigli di classe.
Il collegio dei docenti si insedia all'inizio di ciascun anno scolastico e si riunisce ogni qualvolta il
direttore didattico o il preside ne ravvisi la necessità oppure quando almeno un terzo dei suoi
componenti ne faccia richiesta; comunque, almeno una volta per ogni trimestre o quadrimestre.
Le riunioni del collegio hanno luogo durante l'orario di servizio in ore non coincidenti con l'orario
di lezione.
Le funzioni di segretario del collegio sono attribuite dal direttore didattico o dal preside ad uno dei
docenti eletto a norma del precedente comma 2, lettera h).
IL CONSIGLIO DI CLASSE
Il consiglio di classe negli istituti di istruzione secondaria è composto dai docenti di ogni singola
classe nella scuola secondaria. Fanno parte del consiglio di classe anche i docenti di sostegno che ai
sensi
dell'articolo
315
comma
5,
sono
contitolari
delle
classi
interessate.
Fanno parte consiglio di classe nella scuola secondaria superiore, due rappresentanti eletti dai
genitori degli alunni iscritti alla classe, nonché due rappresentanti degli studenti, eletti dagli studenti
della classe; nei corsi serali per lavoratori studenti, tre rappresentanti degli studenti della classe,
eletti
dagli
studenti
della
classe.
Nella scuola dell'obbligo alle riunioni del consiglio di classe può partecipare, qualora non faccia già
parte del consiglio stesso, un rappresentante dei genitori degli alunni iscritti alla classe o alle classi
interessate, figli di lavoratori stranieri residenti in Italia che abbiano la cittadinanza di uno dei Paesi
membri
della
comunità
europea.
Del consiglio di classe fanno parte a titolo consultivo anche i docenti tecnico pratici e gli assistenti
addetti alle esercitazioni di laboratorio che coadiuvano i docenti delle corrispondenti materie
tecniche e scientifiche, negli istituti tecnici, negli istituti professionali e nei licei. Le proposte di
voto per le valutazioni periodiche e finali sono formulate dai docenti di materie tecniche e
scientifiche,
sentiti
i
docenti
tecnico-pratici
o
gli
assistenti
coadiutori.
Le funzioni di segretario del consiglio sono attribuite dal direttore didattico o dal preside a uno dei
docenti
membro
del
consiglio
stesso.
29
Le competenze relative alla realizzazione del coordinamento didattico e dei rapporti
interdisciplinari spettano al consiglio di classe con la sola presenza dei docenti.
Negli istituti e scuole di istruzione secondaria superiore, le competenze relative alla valutazione
periodica e finale degli alunni spettano al consiglio di classe con la sola presenza dei docenti.
I consigli classe sono presieduti dal preside oppure da un docente, membro del consiglio delegato;
si riuniscono in ore non coincidenti con l'orario delle lezioni, col compito di formulare al collegio
dei docenti proposte in ordine all'azione educativa e didattica e ad iniziative di sperimentazione e
con quello di agevolare ed estendere i rapporti reciproci tra docenti, genitori ed alunni. In
particolare esercitano le competenze in materia di programmazione, valutazione e sperimentazione
previste dagli articoli 126, 145, 167, 177 e 277. Si pronunciano su ogni altro argomento attribuito
dal presente testo unico, dalle leggi e dai regolamenti alla loro competenza.
I provvedimenti disciplinari a carico degli alunni di cui all'articolo 19 lettera d) del regio decreto 4
maggio 1925, n. 653, rientrano nella competenza dei consigli di classe di cui al presente titolo.
Contro le decisioni in materia disciplinare dei consigli di classe è ammesso ricorso al provveditore
agli studi che decide in via definitiva sentita la sezione del consiglio scolastico provinciale avente
competenza
per
il
grado
di
scuola
a
cui
appartiene
l'alunno.
Per i provvedimenti disciplinari di cui alle lettere e), f), g), h), ed i) dell'articolo 19 del regio decreto
4 maggio 1925, n. 653, spetta al consiglio di classe formulare la proposta alla giunta esecutiva del
consiglio d’istituto competente ai sensi dell'articolo 10, comma 11.
IL CAPO D'ISTITUTO
Il coordinatore didattico, promuove e coordina l'attività della scuola, valorizza le risorse umane e
professionali, organizza e gestisce le risorse finanziarie e strumentali, favorisce i processi
d'interazione con il contesto territoriale e con gli Enti locali, cura i rapporti con le famiglie e gli
alunni.
Al Dirigente scolastico spetta:
•
•
•
•
la rappresentazione legale dell'Istituzione
l'esecuzione delle delibere degli organi collegiali
la presidenza del Collegio dei docenti, dei Consigli di Interclasse e di Intersezione,
nonché della Giunta esecutiva
la designazione di due collaboratori uno dei quali con funzione vicaria.
IL DOCENTE
Il docente, con la cooperativa che gestisce l’istituzione scolastica, ha un contratto di collaborazione
coordinata a progetto
Il docente collaboratore è un prestatore d’opera intellettuale che svolge l’attività d’insegnamento
come attività principale, anche se non esclusiva, in piena autonomia e secondo impegni contrattuali
prestabiliti, per l’attuazione di un “progetto ”.
Infatti a norma della legge 62/2000, la scelta dell’indirizzo educativo, nel rispetto dei principi della
costituzione, nonché la funzione organizzativa e finanziaria del servizio scolastico, sono attribuite
all’ente gestore( persona fisica o giuridica), tenuto conto delle istanze provenienti dal territorio e
sentito il consiglio di istituto che, nelle scuole paritarie, ha soltanto competenza consultiva e non
decisionale
30
Il servizio educativo e formativo nella sua accezione di attività didattica con tutti gli adempimenti
complementari previsti dalla norma (v. funzione docente) è demandato alla professionalità degli
insegnanti a alle attribuzioni proprie degli organi collegiali con la guida del coordinatore didattico
che, in base alle norme in vigore e in coerenza con il presente POF, si rendono responsabili
dell’espletamento di tale mandato mediante appositi progetti.
In riferimento alle previsioni dell’art.69,commi 2 e 3, della legge n.92/2012 e tenuto conto
dell’orientamento espresso dalla CISAL Scuola, questo istituto individua preliminarmente la
funzione docente nell’ambito delle elevate professionalità: tale determinazione trova conforto nei
prescritti requisiti richiesti ai docenti:
-laurea specialistica
-attività intellettuale autonoma
-abilitazione per la professione d’insegnante
Espletamento del mandato con assunzione di responsabilità(rischio) mediante un contratto di
collaborazione a progetto( legge 30/2003- Decreto legislativo n.276/2003- legge 92/2012 art409
comma 3 c.p.c.) anche con inserimento nell’organizzazione scolasticaInoltre l’istat pone i docenti, nella classificazione delle professioni CP2011, al livello 2.6 ossia nella
categoria dei professionisti che svolgono attività intellettuale di elevata specializzazione di cui alla
legge 92/2012.
I rispettivi progetti didattici sono definiti in conformità alle indicazioni contenute nel presente POF
e perfezionati entro i primi 30 giorni di attività, con la relazione in merito ai tempi, alle competenze,
ai mezzi e alle metodologie d’insegnamento(preferibilmente modulari e laboratori ali).Il progetto
deve inoltre comprendere i propositi da raggiungere (risultati) e le modalità di attuazione (compreso
l’orario delle lezioni)
Pertanto il contratto individuale si intende convalidato solo dopo che le parti abbiano concordato il
progetto didattico, nonché il sistema di valutazione finale, onde poter assegnare al docente il
riconoscimento economico meritocratico relativo alla qualità dell’esito.
Ogni variazione al contratto non può essere mai unilaterale, ma con il consenso delle parti.
Il contratto individuale applicato dalla cooperativa che gestisce la scuola in base alla legge 92/2012
è quello sottoscritto dalla FILINS-FIINSEI e la CISAL scuola a cui la cooperativa è associata.
UFFICI DI SEGRETERIA
1) Segreteria Didattica
funzioni:
⇒ cura tutti gli adempimenti e fornisce i servizi connessi al percorso didattico degli studenti
(esempio: iscrizioni, rilascio certificazioni e diplomi, informazioni agli utenti e alle famiglie,
ecc.)
2)
Segreteria Amministrativa:
funzioni:
⇒ cura tutti gli adempimenti relativi alla gestione del personale docente, A.T.A. e ausiliario.
⇒ dà pratica attuazione alle direttive del Preside e degli Organi Collegiali circa l’impiego dei beni e
delle risorse a disposizione del bilancio.
3) Personale Ausiliario:
funzioni:
⇒ provvede all’apertura, chiusura, custodia e pulizia dei locali dell’istituto; attende alla
sorveglianza degli studenti nel caso di momentanea assenza degli insegnanti.
4) Responsabile Amministrativo:
31
funzioni:
⇒ sovrintende, organizza e coordina l’attività di tutto il personale A.T.A.;
⇒ organizza i servizi amministrativi e i servizi generali dell’unità scola1stica ed è responsabile del
funzionamento degli stessi;
⇒ ha autonomia operativa e responsabilità diretta nella definizione e nell’esecuzione degli atti a
carattere amministrativo, contabile, di ragioneria e di economato.
32
PROPOSTA EDUCATIVA
33
E’ già in atto la riforma Gelmini, per cui per altri due anni bisognerà viaggiare su due binari: nuovo
ordinamento e vecchio ordinamento. La sfida è non solo far avanzare i due ordinamenti ma iniziare
a monitorarli e valutarli per ottenere il meglio.
Il nostro istituto si articola su due indirizzi:
“Settore Economico: Amministrazione Finanza e Marketing”(nuovo ordinamento per i primi tre
anni) e IGEA( vecchio ordinamento per il quarto e quinto anno).
“Settore Tecnologico: Costruzioni, Ambiente e Territorio”(nuovo ordinamento per i primi tre
anni)e geometra (vecchio ordinamento per il quarto e quinto anno).
Anche i nostri licei classico e scientifico Dante Alighieri, anche se non hanno cambiato
denominazione, dovranno viaggiare su due binari: per i primi tre anni il nuovo ordinamento e per
gli altri due anni il vecchio ordinamento.
Il collegio dei docenti esprime la propria convinzione che la funzione di questa scuola è
principalmente quella, tenuto conto degli alunni che la frequentano, del recupero dell’alunno sia dal
punto di vista umano che scolastico per poi cimentarsi a prepararlo come cittadino autonomo e
responsabile, provvisto di competenze specifiche ma con una certa duttilità della formazione, che
gli consenta di inserirsi nel mondo del lavoro o di continuare gli studi.
Il collegio dei docenti a tale scopo ha individuato una serie di obiettivi generali e particolari e gli
obiettivi specifici, inerenti sia la sfera educativa sia quella più specificamente professionale, che ha
diviso in cinque categorie dette del SAPER ESSERE (qualità comportamentali e relazionali con
l’altro da se ), del SAPERE ( contenuti), del SAPER FARE ( conoscenze operative o procedurali),
del SAPER PENSARE ( conoscenze immaginative, creatività e ricerca) del SAPER VOLERE
(atteggiamenti e motivazioni o voglia di continuare ad apprendere).
OBIETTIVI
Nella prima categoria quella dell’ESSERE, l’obiettivo da perseguire è uno solo, però tanto
importante e fondamentale, da inserirlo come macro obiettivo e precisamente : favorire la ricerca e
la maturazione di una equilibrata identità personale degli studenti, come premessa per la formazione
di cittadini liberi, responsabili, tolleranti e capaci di scelte consapevoli.
Prima di affrontare la categoria del sapere è indispensabile ribadire che la scuola attualmente, come
specificato in premessa, è frequentata, per una buona parte, da alunni che non sono riusciti nella
scuola di Stato ad inserirsi ed a trovare quelle motivazioni tanto necessarie per un adeguato
rendimento scolastico.
Per questa categoria di alunni il primo obiettivo da raggiungere è quello del recupero e della
motivazione è precisamente riuscire a dare quegli stimoli necessari affinchè l’alunno capisca che la
scuola è un luogo di formazione umana, civica e professionale, luogo di maturazione, di
arricchimento intellettuale, culturale ed infine luogo di evoluzione interiore. Far capire che la
frequenza attiva è un momento di arricchimento e che non bisogna frequentare, come purtroppo
molti fanno per ottenere il - pezzo di carta- che a parer loro, dietro qualche falsa promessa di
qualche politico, li inserirà immediatamente nel mondo del lavoro. Per il raggiungimento di tali
obiettivi dovranno essere studiate opportune scelte ed applicati metodi al fine di ottenere il successo
scolastico che è un diritto di tutti. Questa responsabilità formativa non può essere affidata
unicamente al singolo docente, ma deve essere frutto di un’azione collegiale e di una conduzione
della vita scolastica che, per prima sia di esempio ai discenti. Nel nostro istituto, ormai siamo
convinti che il rigorismo inflessibile, repressivo, punitivo non serve assolutamente a risolvere i
34
problemi. Il metodo della comprensione da parte dell’insegnante su eventuali carenze o insuccessi
dell’alunno e della gratificazione nel momento in cui l’alunno riesce ad ottenere piccoli progressi
sarà portato avanti da tutti gli insegnanti. Dall’alunno si pretenderà rispetto, perché verrà rispettato
come uomo con una sua dignità.
Altro metodo che il collegio ritiene fondamentale e quello del dialogo: solamente con il dialogo si
potranno risolvere determinati problemi che si presentano in una scuola. Dialogo che mette a fuoco
il problema, stabilisca le responsabilità ed infine, attraverso la discussione con l’alunno e con la
famiglia si cerchi di debellarlo sin dal primo manifestarsi. Insomma non si useranno più i metodi
freddi e disumani che non tengono conto della persona e della dignità umana. (Vanno inseriti i
problemi più comuni nelle scuole e precisamente il problema delle entrate in ritardo o a seconda
ora. L’esibizione del libretto di giustificazioni, le uscite anticipate ecc. ). Non bisogna comunque
trascurare il fatto che la scuola, ormai operante nel territorio da più di venti anni, e anche
frequentata da allievi con curriculum regolare che hanno scelto la scuola non statale per essere
maggiormente seguiti.
In considerazione di tale differenziazione di categorie di alunni il collegio ha individuato nella
categoria del SAPERE i seguenti obiettivi:
1. Leggere e scrivere correttamente ripetendo e commentando quanto letto;
2. Comunicare con linguaggio semplice e chiaro , ma possibilmente il più rigoroso dal punto di
vista tecnico scientifico;
3. Analizzare con senso critico lo sviluppo scientifico tecnologico e sociale;
4. Affrontare gli studi successivi o l’inserimento nel mondo del lavoro con una cultura di base
adeguata;
Nella categoria del FARE vengono inserite le abilità più caratteristiche dal punto di vista
professionale a tal proposito gli obiettivi risultano differenziati a seconda che:
A)
1.
2.
3.
4.
B)
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
35
Si riferiscono ad un alunno che frequenti la sezione Amministrazione Finanza E Marketing,
per i quali si individuano i seguenti obiettivi professionali:
Utilizzare metodi, strumenti, tecniche contabili ed extra contabili per una corretta rilevazione dei
fenomeni gestionali;
Leggere redigere ed interpretare ogni significativo documento aziendale;
Elaborare dati e rappresentarli in modo efficace per favorire i diversi processi decisionali;
Cogliere gli aspetti organizzativi delle varie funzioni aziendali per adeguarvisi, controllarli o
suggerire modifiche.
Si riferiscono ad un alunno della sezione Costruzione, Ambiente e Territorio, per il quale si
individuano i seguenti obiettivi professionali:
Leggere ed eseguire disegni di semplici strutture, impianti elettrici, impianti termici;
Realizzare progetti di edifici secondo le norme vigenti;
Scegliere i materiali da impiegare in base alle loro caratteristiche tecniche;
Rilevare topograficamente fabbricati e terreni;
Utilizzare strumenti tecnici specifici ed il computer al servizio del lavoro da effettuare con
particolare riferimento a Topografia e Cad;
Effettuare la stima di un immobile;
Impostare una pratica catastale;
Tenere la contabilità di un piccolo cantiere;
Nella categoria del PENSARE rientrano tutti quegli aspetti intellettuali critici, creativi e di
progettazione comuni ad ogni soggetto, i quali in ogni campo e settore dovranno saper e potere
esercitare come protagonisti una funzione attiva nella dinamica sociale e nel mondo del lavoro.
Nella categoria del VOLERE si tende in generale a sviluppare in tutti i soggetti il desiderio di
progredire nel campo dello studio prima e del lavoro poi. Ciò nel duplice tentativo di limitare il
fenomeno dell’abbandono scolastico e per sensibilizzare ciascuno ad un’etica di integrazione
sociale mirata alla produttività al progresso personale all’autoaffermazione nel quadro del vantaggio
collettivo.
36
STRATEGIE FORMATIVE
37
Tra le strategie formative, va messo in primo piano lo studio delle discipline curriculari all’interno
delle quali ciascun docente organizza il programma in funzione degli obiettivi disciplinari e di
quelli più generali stabiliti dal POF. Il collegio ribadisce anche l’importanza di altre strategie che
hanno lo scopo di concorrere al conseguimento degli obiettivi più specificamente educativi e
formativi. Vengono individuate come strategie didattiche, fondamentali per riequilibrare
determinati comportamenti scorretti e che consistono nell’assumere alcune tematiche fondamentali
nell’azione educativa dei docenti quali:
1. Educazione alla salute;
2. Rispetto e valorizzazione delle diversità;
3. Cultura della solidarietà e della tolleranza;
4. Educazione alla libertà, al senso critico, alla democrazia;
5. Educazione alla responsabilità ed alla consapevolezza del dovere;
6. Educazione alla seria serena e ragionevole soluzione dei problemi;
7. Educazione alla disponibilità ed alla saggia via della mediazione;
8. Cultura dell’essere e dell’avere.
Si punterà pertanto a fare acquisire agli alunni criteri di comportamento improntati al rispetto di se e
degli altri, dell’igiene personale ed ambientale, delle regole di una corretta convivenza, alla
creazione di un clima di collaborazione reciproca. Si punterà inoltre ad invogliare gli allievi ad un
impegno quotidiano di rielaborazione del lavoro scolastico.
38
PROGRAMMAZIONE
DIDATTICA- CURRICULO
DELLA SCUOLA
39
SETTORE ECONOMICO: AMMINISTRAZIONE FINANZA E MARKETING( nuovo
ordinamento)- RAGIONIERE E PERITO COMMERCIALE ( vecchio ordinamento)
Il percorso di studi è caratterizzato da un primo biennio in cui prevalgono le attività e gli
insegnamenti di istruzione generale, da un secondo biennio e da un ultimo anno in cui sono più
consistenti gli insegnamenti di indirizzo e sono approfonditi i contenuti scientifici, economicogiuridici e tecnici delle aree di indirizzo. Alla fine del secondo anno è possibile scegliere per il
triennio finale una delle tre articolazioni: amministrazione, finanza e marketing; relazioni
internazionali per il marketing; sistemi informativi aziendali .Nel nostro istituto potrà essere scelto
esclusivamente: amministrazione finanza e marketing
A conclusione dei cinque anni lo studente sostiene l’esame di Stato conclusivo del corso di studio di
istruzione secondaria superiore per il conseguimento del diploma di perito in amministrazione,
finanza e marketing( nuovo ordinamento che entrerà a regime fra due anni).
Per due anni ancora , cioè per tutti coloro che hanno iniziato il percorso scolastico con il vecchio
ordinamento, conseguiranno il diploma di ragioniera e perito commerciale prog. IGEA.
Il Diplomato in Amministrazione, Finanza e Marketing( nuovo ordinamento) e il diplomato
Ragioniere indirizzo IGEA (vecchio ordinamento) hanno competenze specifiche nel campo dei
macrofenomeni economici nazionali ed internazionali, della normativa civilistica e fiscale, dei
sistemi aziendali (organizzazione, pianificazione, programmazione, amministrazione, finanza e
controllo), degli strumenti di marketing, dei prodotti assicurativo-finanziari e dell’economia sociale;
utilizza metodi, strumenti, tecniche contabili ed extracontabili; è in grado di assumere ruoli e
funzioni in relazione a adempimenti di natura fiscale (imposte dirette ed indirette, contributi), a
trattative contrattuali riferite alle diverse aree funzionali dell’azienda, alla lettura, redazione e
interpretazione dei documenti contabili e finanziari aziendali. Integra le competenze dell’ambito
professionale specifico con quelle linguistiche e informatiche (programmi informatici dedicati alla
gestione amministrativo/finanziaria) per operare nel sistema informativo dell’azienda e contribuire
sia all’innovazione sia al miglioramento organizzativo e tecnologico dell’impresa.
Quindi finalità del nostro corso di studio è quello di formare una persona capace di inserirsi in
contesti aziendali diversi caratterizzati dalla crescente automazione e da continui mutamenti
tecnologici e organizzativi. Il traguardo formativo, quindi consiste nel fare acquisire conoscenze
specifiche,abilità, competenza e professionalità funzionali alle trasformazioni del profilo
professionale. Il diplomato potrà inserirsi solo cosi nel mondo del lavoro svolgendo mansioni di
tipo amministrativo e commerciale presso aziende private o nella pubblica amministrazione da
libero professionista. Il percorso formativo che viene proposto, per meglio rispondere alle richieste
professionali del territorio,è arricchito da esperienze direttamente collegate al mondo del lavoro.
40
QUADRO ORARIO SETTIMANALE DELLE DISCIPLINE
AMMINISTRAZIONE FINANZA E MARKETING - IGEA
MATERIE
I° ANNO
2° ANNO
3° ANNO
4° ANNO
5° ANNO
riforma
4
3
2
4
2
2
2
riforma
4
3
2
4
2
2
riforma
4
3
2
3
Ordinamento
Ordinamento
4
3
2
3
4
3
2
3
2
3
6
3
3
2
3
7
3
2
3
8
3
3
Vecchio
Vecchio
Lingua e letteratura italiana
Lingua inglese
Storia
Matematica
Diritto ed economia
Sciente integrate*
Scienze integrate**
Scienze integrate***
Geografia
Informatica
Seconda lingua comunitaria
Economia Aziendale
Diritto
Economia Politica
Scienze delle finanze
Scienze motorie
Relione cattolica o attività
alternative
Totale ore settimanali
3
2
3
2
2
3
2
3
2
2
2
2
2
2
1
1
1
1
1
32
32
32
32
32
*Scienze della terra e biologia
**Fisica
***Chimica
(vedi lo: Schema decreto interministeriale del 21 marzo 2012 - Disposizioni sulla ridefinizione dell’orario complessivo
annuale delle lezioni)
Attraverso il percorso generale, il diplomato sarà in grado di:
•
•
•
•
•
•
•
•
41
rilevare le operazioni gestionali utilizzando metodi, strumenti, tecniche contabili ed
extracontabili in linea con i principi nazionali ed internazionali;
redigere e interpretare i documenti amministrativi e finanziari aziendali;
gestire adempimenti di natura fiscale;
collaborare alle trattative contrattuali riferite alle diverse aree funzionali dell'azienda;
svolgere attività di marketing;
collaborare all'organizzazione, alla gestione e al controllo dei processi aziendali;
collaborare all'organizzazione, alla gestione e al controllo dei processi aziendali;
utilizzare tecnologie e software applicativi per la gestione integrata di amministrazione,
finanza e marketing.
Con il diploma ( sia nuovo ordinamento che vecchio ordinamento) è possibile accedere a corsi di
formazione professionale post diploma, proseguire gli studi a livello universitario o entrare
direttamente nel mondo del lavoro con particolare riferimento all’esercizio delle professioni
tecniche. I principali sbocchi professionali sono:
• Impiego in uffici pubblici (uffici amministrativi ecc.)
• dipendenti in aziende e studi professionali nei ruoli amministrativi e contabili
• partecipazione a concorsi pubblici
• lavoro autonomo
• l’accesso ad ogni tipo di Università
SETTORE TECNOLOGICO: COSTRUZIONE AMBIENTE E TERRITORIO
Le finalità dell’indirizzo “Costruzioni, Ambiente e Territorio”( nuovo ordinamento) non si
discostano da quelle previste per l’indirizzo Geometra (vecchio ordinamento). Ha come finalità
del progetto formativo lo sviluppo di competenze nel campo dei materiali, delle macchine e dei
dispositivi utilizzati nelle industrie delle costruzioni, nell’impiego degli strumenti per il rilievo,
nell’uso dei mezzi informatici per la rappresentazione grafica e per il calcolo, nella valutazione
tecnica ed economica dei beni privati e pubblici esistenti nel territorio e dei diritti reali che li
riguardano, nell’utilizzo ottimale delle risorse ambientali, nella progettualità in campo edilizio,
nell’organizzazione del cantiere, nella gestione degli impianti e nel rilievo topografico,
nell’amministrazione di immobili, che sono le stesse finalità che si intendono raggiungere con il
vecchio ordinamento.
QUADRO ORARIO SETTIMANALE DELLE DISCIPLINE
42
COSTRUZIONI, AMBIENTE E TERRITORIO
MATERIE
I° ANNO
2° ANNO 3° ANNO 4° ANNO
riforma
4
3
2
4
2
2
3
3
riforma
4
3
2
4
2
2
3
3
3
3
3
Vecchio
Vecchio
Lingua e letteratura italiana
Lingua inglese
Storia
Matematica
Diritto ed economia
Sciente integrate*
Scienze integrate**
Scienze integrate***
Tecnologie e tecniche di rappresentazione
grafica
Tecnologie informatiche
Scienze e tecnologie applicate
Complementi di matematica
Gestione del cantiere e sicurezza
dell'ambiente di lavoro
Progettazione, Costruzioni e Impianti
Geopedologia, Economia ed Estimo
Topografia
Economia e Contabilità
Estimo
Tecnologia delle Costruzioni
Costruzioni
Diritto
Scienze motorie
Religione cattolica o attività alternative
Totale ore settimanali
*Scienze della terra e biologia
**Fisica
***Chimica
5° ANNO
riforma
4
3
2
3
Ordinamento
Ordinamento
4
3
2
3
4
3
2
3
1
2
1
2
2
7
3
4
6
4
4
7
4
4
2
1
2
1
2
1
3
2
1
2
1
32
32
32
32
(vedi lo: Schema decreto interministeriale del 21 marzo 2012 - Disposizioni sulla ridefinizione dell’orario complessivo
annuale delle lezioni)
Ogni studente di questo indirizzo, a conclusione del percorso scolastico, sarà in grado di:
43
32
•
•
•
•
•
collaborare, nei contesti produttivi d’interesse, nella progettazione, valutazione e
realizzazione di organismi complessi, operare in autonomia nei casi di modesta entità;
intervenire autonomamente nella gestione, nella manutenzione e nell’esercizio di organismi
edilizi e nell’organizzazione di cantieri mobili, relativamente ai fabbricati;
prevedere nell’ambito dell’edilizia ecocompatibile le soluzioni opportune per il risparmio
energetico, nel rispetto delle normative sulla tutela dell’ambiente, redigere la valutazione di
impatto ambientale;
pianificare ed organizzare le misure opportune in materia di salvaguardia della salute e
sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro;
collaborare nella pianificazione delle attività aziendali, relazionare e documentare le attività
svolte.
I principali sbocchi lavorativi sono:
• impiego in uffici pubblici (uffici tecnici comunali e provinciali, catasto, genio civile, ecc.)
• impiego in uffici tecnici privati
• impiego presso imprese di costruzioni, studi immobiliari o aziende agricole
• attività imprenditoriale
• libera professione (dopo corso di laurea triennale ed esame di stato) e, ovviamente,
• l’accesso ad ogni tipo di Università
LICEO CLASSICO
Il percorso del Liceo Classico è indirizzato allo studio della civiltà classica e della cultura
umanistica. Favorisce una formazione letteraria, storica e filosofia idonea a comprenderne il ruolo
nello sviluppo della civiltà e della tradizione occidentali e nel mondo contemporaneo sotto un
profilo simbolico, antropologico e di confronto di valori. Favorisce l’acquisizione dei metodi propri
degli studi classici e umanistici, all’interno di un quadro culturale che, riservando attenzione anche
alle scienze matematiche, fisiche e naturali, consente di cogliere le intersezioni tra i saperi e di
elaborare una visione critica della realtà. Guida lo studente ad approfondire ed a sviluppare le
conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie.
QUADRO ORARIO SETTIMANALE DELLE DISCIPLINE
44
LICEO CLASSICO
MATERIE
I° ANNO
Lingua e letteratura italiana
Lingua e cultura latina
Lingua e cultura greca
Lingua e cultura straniera
Storia
Storia e Geografia
Filosofia
Matematica
Fisica
Scienze naturali
Storia dell'arte
Scienze motorie e sportive
Religione Cattolica o Attività
alternative
Totale ore settimanali
riforma
4
5
4
3
3
2° ANNO
riforma
4
5
4
3
3° ANNO
riforma
4
4
3
3
3
4° ANNO
5° ANNO
Vecchio
Vecchio
Ordinamento
Ordinamento
4
4
3
4
4
3
3
3
3
2
2
3
1
2
3
2
3
2
2
2
1
28
1
29
3
3
3
2
2
2
2
3
2
2
2
2
2
1
27
1
27
1
31
LICEO SCIENTIFICO
Il percorso del Liceo Scientifico è indirizzato allo studio del nesso tra cultura scientifica e
tradizione umanistica. Favorisce l’acquisizione delle conoscenze e dei metodi propri della
matematica, della fisica e delle scienze naturali. Guida lo studente ad approfondire ed a sviluppare
le conoscenze e le abilità ed a maturare le competenze necessarie per seguire lo sviluppo della
ricerca scientifica e tecnologica e per individuare le interazioni tra le diverse forme del sapere,
assicurando la padronanza dei linguaggi, delle tecniche e delle metodologie relative, anche
attraverso la pratica laboratoriale.
QUADRO ORARIO SETTIMANALE DELLE DISCIPLINE
45
LICEO SCIENTIFICO
MATERIE
I° ANNO
2° ANNO
3° ANNO
riforma
riforma
riforma
4° ANNO
5° ANNO
Lingua e letteratura italiana
4
4
4
4
4
Lingua e cultura latina
3
3
3
3
3
Lingua e cultura straniera
3
3
3
3
3
Storia e Geografia
3
3
Storia
2
2
2
Filosofia
3
3
3
Matematica
5
5
4
4
4
Fisica
2
2
3
3
3
Scienze naturali
2
2
3
3
3
Disegno e Storia dell'arte
2
2
2
2
2
Scienze motorie e sportive
Religione Cattolica o Attività
alternative
2
2
2
2
2
1
1
1
1
1
Totale ore settimanali
27
27
30
30
30
PROGRAMMI
Gli insegnanti svilupperanno i programmi ministeriali cercando di dare maggiore spazio agli
argomenti portanti e fondamentali delle varie discipline.
PROGRAMMAZIONE
La programmazione elaborata nei suoi obiettivi, contenuti, metodi di lavoro, tipi di verifica,
parametri valutativi, materiali didattici , viene illustrata agli allievi all’inizio di ogni a.s. per
consentire loro di seguire con consapevolezza l’itinerario didattico. E’ da osservare che la continuità
educativa orizzontale ( tra le discipline dello stesso anno) e verticale (tra i diversi anni del corso , in
particolare tra biennio e triennio) e perseguita oltre che dal lavoro interdisciplinare, dall’attenzione
costante agli obiettivi trasversali didattici ed educativi.
OBIETTIVI TRASVERSALI EDUCATIVO DIDATTICI di entrambi gli indirizzi
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Primo Biennio
α)
Comportamentali
acquisire un metodo di studio
socializzare valorizzando la propria e l’altrui personalità;
b) Cognitivi
esprimersi in modo chiaro e corretto arricchendo il proprio vocabolario con l’acquisizione
progressiva del linguaggio specifico delle varie discipline
comprendere le relazioni e le connessioni esistenti nelle varie discipline.
Secondo Biennio
α)
Comportamentali
acquisire una coscienza democratica come condizione di un autentico pluralismo
favorire nell’individuo elasticità mentale ed ampiezza di visione culturale
b) Cognitivi
rielaborare le conoscenze acquisite nelle varie discipline
documentare adeguatamente il lavoro svolto
comunicare in modo sistematico le strutture delle varie discipline
giungere a consapevoli valutazioni.
Ultimo Anno
β)
Comportamentali
sviluppare e potenziare la capacità di pensare per prevedere, prevenire e progettare il futuro
maturare una opportuna scelta dopo il diploma
c) Cognitivi
rielaborare le conoscenze acquisite nelle varie discipline
documentare adeguatamente il lavoro svolto
comunicare in modo sistematico le strutture delle varie discipline
giungere a consapevoli valutazioni.
OBIETTIVI COMUNI ALLE VARIE DISCIPLINE
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A)
Conoscenza intesa come capacità dello studente di richiamare alla memoria dati, fatti,
nozioni, modelli strutture;
B)
Comprensione intesa come capacità di conoscere ciò che viene appreso in modo logico e
non meccanico;
C)
Metodo di studio inteso come capacità di far proprie le conoscenze acquisite e rielaborarle;
D)
Analisi intesa come procedimento rivolto a rendere esplicito quanto vi è di implicito in una
comunicazione;
E)
Sintesi intesa come capacità di riunire, collegare parti o elementi per formare un tutto che
all’inizio non appariva chiaramente.
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METODOLOGIE- VERIFICHE E
VALUTAZIONI- ATTIVITA’ DI
ARRICCHIMENTO DELL’OFFERTA
FORMATIVA.
SCELTA DELLE METODOLOGIE
Metodologia didattica
La metodologia didattica è continuamente aggiornata e rinnovata, per rendere l’alunno sempre più
partecipe, attivo, capace di rielaborare criticamente quanto gli viene presentato. In questa direzione
vanno gli sforzi del corpo docente, affinché l’eccellenza accademica che si vuole ottenere sia
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compresa non come principio di selezione, ma come spinta per ciascuno di dare il meglio delle
proprie capacità.
Allo scopo di rispettare le doti e i tempi di ciascuno sono programmate strategie di recupero in
itinere per gli studenti in difficoltà e di arricchimento ed approfondimento per tutti gli altri.
Pertanto, le strategie didattiche mirano non solo al raggiungimento degli obiettivi educativi e
cognitivi, ma anche al recupero dello svantaggio culturale, ed alla piena integrazione di ogni
alunno del gruppo classe e dell’intera comunità scolastica.
Per l’individuazione delle situazioni di svantaggio ed il conseguente recupero saranno utilizzati test
d’ingresso ed in itinere, questionari grafici, griglie di osservazione.
Per i casi più difficili si ricorrerà ad attività individualizzate anche al di fuori del gruppo classe di
appartenenza, con maggiore uso dei laboratori e tutoraggio dei singoli docenti. Le strategie
didattiche si basano su lezioni frontali, conversazioni, dibattiti con il gruppo classe, lavori in gruppo
e di ricerca, attività per fasce di livello, sviluppo di progetti e risoluzioni di problemi, interventi
individualizzati, attività integrative di recupero e approfondimento. Si cercherà di privilegiare per
quanto possibile un’impostazione modulare della didattica, prevedendo almeno per le quinte classi,
I ‘introduzione di almeno un modulo pluridisciplinare.
E’ ritenuto indispensabile, quindi, progettare itinerari didattici rispondenti alle aspettative
dell’utenza in grado di coniugarsi con il rispetto dell’identità del particolare corso di studi e con gli
obiettivi cognitivi delle discipline così come adottare iniziative e strumenti didattici personalizzati,
che consentano un migliore adattamento dell’insegnamento alle differenti esigenze degli allievi.
Dopo una attenta valutazione relativa al monitoraggio) della classe e degli obiettivi conseguibili, il
Consiglio di classe, individua alcune modalità di lavoro che bene potrebbero adattarsi al contesto
della classe e al percorso cognitivo.
VERIFICHE E VALUTAZIONI
CRITERI GENERALI PER LA MISURAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI
Le verifiche costituiscono un momento importante della progettazione didattica perché consentono
di misurare i reali rendimenti dei discenti in relazione agli obiettivi da conseguire. Per ciascun
Docente, esse hanno lo SCOPO di:
• Assumere informazioni sul processo di insegnamento- apprendimento in corso per orientarlo e
modificarlo secondo le esigenze.
• Controllare, durante lo svolgimento dell’attività didattica, l’adeguatezza dei metodi, delle tecniche
e degli strumenti ai fini prestabiliti.
• Accertare il raggiungimento degli obiettivi didattici prefissati.
• Pervenire ad una classificazione degli alunni.
• Attivare interventi di sostegno, di recupero o di approfondimento.
• Per ogni Studente, le verifiche il cui esito andrà tempestivamente comunicato, hanno lo scopo di:
• Far acquisire la consapevolezza del suo livello di apprendimento
• Stimolare un ripensamento sul lavoro svolto;
• Attivare, in caso di rendimenti non soddisfacenti, con l’aiuto dell’insegnante, i correttivi idonei al
recupero.
Pertanto, tali verifiche sono continue e diversificate in base agli obiettivi che si vogliono
perseguire. Esse, coerentemente con la normativa che regola l’ Esame Di Stato, accertano:
le conoscenze {sapere,). le competenze (saper fare) le capacità (saper essere).
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STRUMENTI DI VALUTAZIONE
Le verifiche possono essere effettuate mediante:
Prove Oggettive Strutturate (domande vero/falso, risposte chiuse, risposte multiple, questionari
ecc), utili per l’accertamento delle conoscenze;
Prove Scritte Noi Strutturate (temi, relazioni, articoli di giornali, saggio breve, analisi testuali,
ecc.) finalizzate all’ accertamento di obiettivi più complessi (analisi, sintesi, elaborazione critica) e
al controllo delle capacità espressive.
Interrogazioni Orali
Qualunque sia il tipo di prova, il docente:
• Comunica agli studenti gli obiettivi dell’accertamento.
• Si avvale di apposite griglie di correzione per ridurre margini di discrezionalità e rendere la
misurazione il più possibile oggettiva.
• Informa gli allievi sui criteri di correzione che saranno, di volta in volta, adottati.
Per dare omogeneità alla misurazione dell’apprendimento, gli eventuali dipartimenti disciplinari,
definiscono gli obiettivi minimi, in termini di conoscenze, competenze e capacità, richiesti per
affrontare la classe successiva e, a livello generale, adottano una scala di valutazione espressa in
decimi, nonché le griglie di valutazione per la correzione degli elaborati scritti.
Ai fini dell’accertamento dei livelli raggiunti si terrà conto:
• All’inizio dell’inno scolastico, della verifica iniziale nelle diverse forme possibili;
• Del controllo del progresso in itinere nel corso dell’attività didattica
• Del controllo degli esiti e valutazione finale.
Per quanto riguarda la verifica iniziale, questa è effettuata per ottenere informazioni sulle
conoscenze, competenze, e capacità di partenza possedute dallo studente.
Essa ha carattere informativo, tende solo a conoscere la realtà in cui il docente opera per realizzare
una corretta definizione degli obiettivi e non per previsioni di successo o insuccesso dei giovani.
Relativamente al controllo del progresso in itinere,questo viene effettuato per valutare i risultati
raggiunti di ogni singolo allievo. Tale controllo ha carattere sia sommativo che formativo e mira al
recupero delle carenze attraverso l’analisi dello sbaglio e dell’errore.
LA VALUTAZIONE
Risulterà peranto
SETTORIALE
Relativa a singole conoscenze
FORMATIVA
Mirante al recupero
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SOMMATIVA
Funzionale alla valutazione
fianale dello studente
La valutazione viene così ad essere intesa non più come misurazione del profitto individuale di ogni
singolo alunno, ma come processo valutativo globale di ogni aspetto dell’ attività di formazione.
Come si è detto la valutazione avviene attraverso lo strumento del voto (da 1 a 10).
Al fine di favorire ulteriore trasparenza il collegio dei docenti ha deliberato la seguente
corrispondenza di voti e giudizi.
CORRISPONDENZA VOTI
VOTO
10
9
8
7
6
5
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GIUDIZIO
ECCELLENTE
OTTIMO
BUONO
DISCRETO
SUFFICIENTE
INSUFFICIENTE
Descrittori - Indicatori
Conoscenza approfondita dei contenuti con capacità di rielaborazione
critica;
completa padronanza della metodologia disciplinare;
ottime capacità di trasferire le conoscenze maturate;
brillanti capacità espositive e sicura padronanza dei linguaggi specifici
Conoscenza approfondita e personale dei contenuti disciplinari;
rielaborazione personale delle conoscenze;
buona padronanza della metodologia disciplinare;
capacità di organizzazione dei contenuti e collegamento degli stessi tra i
diversi saperi;
ottima capacità espositiva;
uso corretto dei linguaggi formali.
Sicura conoscenza dei contenuti; buona rielaborazione delle conoscenze;
comprensione e padronanza della metodologia disciplinare;
capacità di operare collegamenti tra i saperi se guidato;
chiarezza espositiva e proprietà lessicali;
utilizzo preciso e adeguato di linguaggi specifici.
Conoscenza di gran parte dei contenuti;
discreta rielaborazione delle conoscenze;
buon possesso delle conoscenze non correlato alla capacità di operare
collegamenti tra le stesse;
capacità di risolvere semplici problemi;
adeguata proprietà espressiva e utilizzo dei linguaggi specifici.
Conoscenza degli elementi basilari;
sufficiente padronanza delle conoscenze;
sufficiente possesso delle conoscenze;
capacità di riconoscere i problemi essenziali;
sufficiente proprietà espositiva;
uso di un linguaggio sufficientemente appropriato.
Conoscenza lacunosa dei contenuti;
.
1-4
GRAVEMENTE
INSUFFICIENTE
scarsa padronanza delle conoscenze;
non sufficiente possesso delle conoscenze;
scarsa capacità di individuazione dei problemi;
incerta capacità espositiva e uso di linguaggio impreciso
Conoscenza al più frammentaria (o non conoscenza) dei contenuti;
incapacità di riconoscere semplici questioni;
scarsa o nulla capacità espositiva;
assenza di un linguaggio adeguato.
CRITERI DI VALUTAZIONE DELLA CONDOTTA
Il decreto 137 convertito in legge il 29/10/2008, introduce il voto in condotta come elemento che
concorre alla valutazione complessiva dello studente e, determina se inferiore a sei decimi, la non
ammissione alle classi successive o all’esame conclusivo del ciclo (art. 2)
Il voto di condotta verrà definito in base alla seguente griglia.
VOTO
10
9
8
7
53
Descrittori - Indicatori
Lo studente dimostra:
un comportamento partecipe e costruttivo all’interno della classe, non
limitato ad una sola correttezza formale
un comportamento corretto, responsabile e rispettoso delle norme che
regolano la vita dell’istituto
consapevolezza del proprio dovere, rispetto delle consegne e continuità
nell’impegno
Lo studente dimostra
un comportamento corretto, responsabile e rispettoso delle norme che
regolano la vita dell’istituto:
consapevolezza del proprio dovere e continuità nell’impegno
Lo studente dimostra:
un comportamento non sempre rispettoso delle regole dell’istituto e non
sempre corretto nel rapporto con i compagni, con gli insegnanti o con le altre
figure operanti nella scuola;
un impegno non sempre costante ed una non sempre precisa
consapevolezza del proprio dovere /es: distrazioni che comportano
Lo studente dimostra:
un comportamento poco rispettoso delle regole dell’istituto e poco corretto
nel rapporto con i compagni, con gli insegnanti e con le altre figure operanti
nella scuola (ad esempio: ripetuti ritardi non sempre motivati, distrazioni che
comportano frequenti richiami durante le lezioni, episodi segnalati con note
sul registro);
incostanza nell’impegno e poca consapevolezza del proprio dovere
Lo studente dimostra:
un comportamento irrispettoso nei confronti delle regole dell’istituto, dei
compagni, degli insegnanti e delle altre figure che operano nella scuola. Tali
comportamenti sono stati annotati sul registro e riferiti ai genitori ed al
consiglio di classe;
inadeguatezza nello svolgere il proprio dovere e mancanza di impegno
6
5
e meno di 5
Lo studente dimostra:
comportamenti che manifestano un rifiuto sistematico delle regole
dell’istituto, atteggiamenti ed azioni che manifestano grave (o totale) totale
mancanza di risetto nei confronti dei compagni, degli insegnanti e di altre
figure operanti nella scuola. Ditali comportamenti è stata informata la
famiglia ed il consiglio di classe;
assenza di impegno e di consapevolezza del proprio dovere
CRITERI GENERALI DI SVOLGIMENTO DEGLI SCRUTINI
Il collegio dei docenti ha deliberato anche il criterio generale di svolgimento degli scrutIni che
viene inserito nel POF per dare maggiore trasparenza alle modalità di valutazione degli
alunni.
Scrutini Intermedi (fine I Quadrimestre)
Sulla base delle indicazioni del collegio dei docenti i Consigli di classe si attengono ai seguenti
criteri:
a. In caso di insufficienza (voto 5, cfr. tabella di valutazione punto 4.3), si sopperisce alle carenze
nella preparazione degli alunni tramite pausa didattica, interventi personalizzati di recupero in
itinere, flessibilità del gruppo classe o mediante indicazione per lo studio autonomo;
b. In caso di insufficienza grave o molto grave (voto inferiore a5, di valutazione, punto 4.3), si
ricorre all’attivazione di corsi di recupero secondo modalità comunicate successivamente alle
famiglie.
Scrutini Finali (fine II Quadrimestre)
Sulla base delle indicazioni del collegio dei docenti i Consigli di classe si attengono ai seguenti
criteri:
a. Il voto motivato proposto dal docente di ciascuna disciplina tiene conto del raggiungimento o
meno degli obiettivi minimi, della partecipazione alle lezioni, delle valutazione dello scrutinio
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intermedio, della valutazione emersa da eventuali corsi o interventi di recupero, della situazione
di partenza e dei progressi registrati durante l’anno scolastico
b. In caso di valutazione insufficiente in una o più discipline, si valutano le possibilità dell’ alunno
di raggiungere gli obiettivi formativi e di contenuto propri delle discipline interessate entro il
termine dell’anno scolastico, anche in considerazione della pregnanza di certe discipline in
relazione all’indirizzo di studio e del carico di lavoro più o meno significativo da esse richiesto
e soprattutto in considerazione della gravità e del numero delle insufficienze che non devono
essere tali da pregiudicare la preparazione complessiva dello studente. Dopo attenta analisi ditali
elementi, qualora il consiglio di classe ritenga possibile il recupero in tempi brevi, vengono
indicate le modalità di recupero ritenute idonee (studio autonomo o corsi di recupero) e viene
rinviata la formulazione del giudizio finale; qualora invece non sia ritenuto possibile un
recupero adeguato, poiché oggettivamente non sussistono le condizione richieste, si definisce il
giudizio di non ammissione alla classe successiva;
c. In caso di valutazione positiva in tutte discipline si definisce il giudizio di ammissione alla
classe successiva.
Per le classi del triennio si procede all’attribuzione del cosiddetto credito scolastico, che
concorre alla definizione del voto finale dell’Esame di Stato fino ad un massimo di 25 punti
complessivi, secondo quanto indicato nell’allegata tabella A del D.M. n. 42 dl 22 maggio 2007
riportata qui di seguito:
TABELLA A
(sostituisce la tabella prevista dall’articolo 11, cornma 2 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323)
CREDITO SCOLASTICO
Candidati interni
Media dei voti
Credito Scolastico (Punti)
I^ Anno
II^ Anno
III^ Anno
M=6
3-4
3-4
4-5
6<M=7
4-5
4-5
5-6
7<M=8
5-6
5-6
6-7
8<M=10
6-8
6-8
7-9
Il credito scolastico deve tenere in considerazione, oltre alla media dei voti, anche i seguenti
parametri:
a) assiduità della frequenza;
b) interesse e impegno nella partecipazione al dialogo educativo;
c) interesse e impegno nella partecipazione alle attività complementari e integrative;
d) eventuali crediti formativi.
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Le attività indicate dal parametro c, organizzate dalla scuola con l’apporto sia di personale interno
che eventualmente anche di personale esterno, saranno certificate dal docente referente di ciascuna
attività; la partecipazione documentata deve essere di almeno due terzi del monte ore complessivo.
Le attività indicate dal parametro d, essendo esperienze acquisite al di fuori della scuola di
appartenenza, vanno certificate dagli enti, dalle associazioni e istituzioni presso i quali è stata
realizzata l’esperienza, con una sintetica descrizione delle competenze acquisite. Al fine
dell’assegnazione del credito formativo ogni esperienza deve avere un carattere non episodico, ma
rientrare in una attività continuativa e comunque quantificabile in almeno 20 ore per almeno 6
incontri e con frequenza minima di due terzi della durata complessiva (requisito che si ritiene
comunque soddisfatto in caso di certificazione delle competenze in una lingua straniera a cura di
enti riconosciuti).
Il Collegio dei docenti decide che sia attribuito:
a il punteggio minimo previsto nella banda di oscillazione relativa alla media dei voti se oltre al
voto di profitto non è riscontrabile per il singolo alunno nessuno dei quattro parametri succitati;
b il punteggio più alto nella banda di oscillazione relativa alla media dei voti in presenza di almeno
uno dei quattro parametri succitati, salvo nei casi di gravi problemi comportamentali documentati
dai singoli Consigli di classe;
c la maggiorazione in toto di due punti prevista per l’ultima fascia di profitto (media dei voti pari o
superiore a 8,1) già a partire da una media dei voti pari a 8,5 con il preciso intento di premiare il
merito e l’eccellenza del percorso scolastico.
d. Integrazione degli scrutini finali
I Consigli di classe, nella piena consapevolezza che le operazioni di verifica finale “devono tener
conto dei risultati conseguiti dallo studente non soltanto in sede di accertamento finale, ma anche
nelle varie fasi dell’intero percorso dell’attività di recupero” (O.M. n. 92, art. 8, comma 3),
risolvono la sospensione del giudizio definendo la non ammissione alla classe successiva per gli
studenti che riportano un esito negativo nel giudizio finale; si definisce invece l’ammissione in caso
di esito positivo.
Nei confronti degli studenti del terz’ultimo e penultimo anno di corso il Consiglio di classe procede
all’attribuzione del punteggio di credito scolastico secondo i criteri di cui al punto 3 (i parametri a,
b,c, d, e cioè l’assiduità della frequenza, l’interesse e l’impegno nella partecipazione al dialogo
educativo o alle attività complementari e integrative, gli eventuali crediti formativi), ma anche alla
luce della qualità del recupero delle carenze relative alla disciplina che ha determinato la
sospensione di giudizio (valutazione di convincente recupero per piena e sicura sufficienza e, in
caso di più materie in sospensione di giudizio, in presenza di una situazione globale di sufficienza);
in caso contrario si assegna il punteggio più basso.
Per gli alunni dell’ultimo anno di corso verrà rivisto il credito scolastico assegnato per gli anni
precedenti e aggiornato in base alla nuova tabella A che sostituisce la tabella prevista dall’art. 11 c.
2 del D.P.R. 23luglio 98 N. 323.
Per gli alunni si effettueranno Stages presso uffici del territorio per creare quel legame tra la scuola
e le istituzioni del territorio. Inoltre per il raggiungimento di obiettivi specifici tendenti a far stare
bene lo studente nell’ambito scolastico e che ciò possa poi tradursi in opportuni stili di vita - si
svolgeranno le seguenti attività:
A) Attività ricreativo- creativo
1.attività musicali
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2. attività teatrali
3. attività di ballo
Β)
Attività informativo- formative
1. alterazione ambientale
2. agenti mutageni e cancro
3. igiene personale ed ambientale
4. elementi di educazione alimentare
5. educazione sessuale
6. tossicodipendenza
7. abuso di medicinali
C)
Attività informativo- preventive
1. alcolismo
2. tabagismo
3. i disagi dell’adolescente.
Le attività informativo- preventive verranno svolte in orario pomeridiano da personale extra
scolastico.
57
INTEGRAZIONE DEGLI
ALUNNI CON HANDICAP
58
L’inserimento degli alunni portatori di handicap nelle classi è finalizzato alla piena integrazione di
ognuno offrendo agli alunni disabili ogni possibile opportunità formativa, la scuola si propone
l’obiettivo di consentire a ciascuno il pieno sviluppo delle proprie potenzialità. L’integrazione degli
alunni portatori di handicap impegna docenti, alunni e genitori nel difficile percorso di accettazione
della diversità e rappresenta un importante momento di crescita umana per ogni componente della
comunità scolastica. Per ciascun alunno con handicap la scuola, n collaborazione con la famiglia e
con eventuali specialisti del territorio predispone un apposito piano educativo individualizzato; per
favorire l’integrazione la scuola utilizza metodi che vengono ritenuti opportuni di volta in volta,
ricorrendo a personale di sostegno e avvalendosi della collaborazione che svolgono il servizio civile
(obiettori di coscienza) come attività di volontariato. Il nostro istituto ha già delle precedenti
esperienze in tale campo avendo operato con alunni portatori di gravi handicap della vista.
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INFORMAZIONI SULLA
SICUREZZA IN AMBITO
SCOLASTICO
60
II tema della sicurezza, per le sue rilevanti concezioni, è oggetto di attenzione e considerazione da
parte della nostra scuola. Il nostro scopo è quello di promuovere una "cultura della prevenzione"
finalizzata a:
1.
Garantire la conoscenza a tutti gli operatori scolastici sulle tematiche relative alle
disposizioni del D.Lgs. 626/94 e 242/96.
2.
Garantire la diffusione della programmazione della prevenzione e la sua collocazione
all'interno delle normali attività didattiche e non.
3.
Garantire la massima sicurezza negli ambienti di lavoro
4.
Garantire la diffusione e divulgazione delle misure e procedure di emergenza da attuare in
caso di: primo soccorso, antincendio e terremoto.
MANSIONI
•
•
•
•
•
Il Dirigente Scolastico insieme al Responsabile del Servizio di Protezione e Prevenzione,
si attivano per concretizzare gli adempimenti normativi previsti.
I Docenti organizzano un programma didattico mirato alla conoscenza delle fonti di
pericolo presenti a scuola, a casa e nel territorio e alla corretta modalità di evacuazione
dall'edificio scolastico in caso di calamità naturale.
Il Personale Ausiliario si adopera al fine di rendere possibile l'evacuazione.
Il Responsabile della Sicurezza insieme agli addetti del Servizio di Prevenzione e
Protezione(uno per ogni plesso scolastico), stabilisce il calendario delle prove di
evacuazione che si attuano a mesi alterni durante tutto l'anno scolastico, due delle quali
eseguite senza preavviso per i docenti e per gli alunni.
Ogni Plesso è fornito di un Albo per la Sicurezza contenente tutte le informazioni utili
per chiunque entri nell'edificio scolastico.
COMPORTAMENTI
•
•
•
•
In caso di calamità naturali, gli alunni, dopo l'evacuazione dell'istituto, saranno condotti
nelle apposite arre di raccolta e l' sosteranno fino all'ordine del Comandante della Polizia
Municipale, quale responsabile comunale della Protezione Civile. Sarà possibile ai genitori
prelevare i propri figli dopo aver apposto la firma su apposito registro fornito
dall'insegnante. Nonni, zii e parenti in genere dovranno fornire un documento d'identità.
A nulla serve intasare le linee telefoniche.
I telefoni servono solo per eventuali telefonate di emergenza.
In situazioni di emergenza o di pericolo è fondamentale evitare il panico.
OBBLIGHI NORMATIVI: ADEMPIMENTI PROCEDURALI E AZIONI DI INTERVENTO
Designazione del Responsabile del Servizio di Prevenzione e protezione Designazione degli addetti
al servizio di prevenzione e protezione, dei lavoratori incaricati delle misure di prevenzione incendi
e di pronto soccorso.
Organizzazione dei necessari rapporti con i servizi pubblici competenti in materia di primo
soccorso, lotta antincendio e gestione dell'emergenza
61
Adozione delle misure necessarie ai fini della prevenzione incendi e dell'evacuazione degli alunni e
dei lavoratori.
Richiesta dell'osservanza da parte dei lavoratori e degli alunni delle procedure tecniche in caso di
evacuazione immediata dall'edifìcio
Organizzazione di prove di evacuazione
Informazione capillare del piano di evacuazione dell'istituto ad alunni ed operatori della scuola
Diffusione delle procedure di emergenza in termini di comportamenti corretti ed appropriati
Diffusione della modulistica relativa agli incarichi di responsabilità.
Aggiorna annualmente la descrizione degli edifici e delle loro modifiche contenute nel documento
di valutazione dei rischi
Segnalazione di carenze strutturali agli organi di competenza
Riunioni perìodiche di informazione e aggiornamento.
Programmazione di incontri di informazione e formazione dei lavoratori.
SOGGETTI COINVOLTI
Tutti gli operatori scolastici: insegnanti, personale ATA, alunni, genitori, datore di lavoro,
responsabile del Servizio di protezione e prevenzione, addetti al servizio di primo soccorso.
62
iDante Alighieri Società Cooperativa Sociale
Via Piersanti Mattarella, 345 – 92100 Agrigento
P.I.0256852 084 1
Tel. Fax. 0922604273
Ente Gestore Degli Istituti Paritari:
Istituto Tecnico Settore Economico:
Amministrazione Finanza e Marketing “PITAGORA”
Via PS Mattarella, 345
Istituto Tecnico Settore Tecnologico:
Costruzione Ambiente e Territorio “PITAGORA”
Via PS Mattarella, 345
Liceo Classico e Scientifico
“DANTE ALIGHIERI”
Via PS Mattarella, 355
DI AGRIGENTO
POF - PEI
Del
Liceo Musicale e
Coreutico Sez. Musicale
“DANTE
ALIGHIERI”
PRINCIPI FONDAMENTALI
La carta dei servizi della scuola ha come fonte di ispirazione fondamentale gli articoli 3, 33 e 34
della Costituzione Italiana.
L’Istituto di Istruzione Secondaria Superiore ubicato in via Piersanti Mattarella n. 345 e n. 355 di
Agrigento, con i suoi indirizzi: Settore Tecnologico “Costruzione Ambiente e Territorio”; Settore
Economico “Amministrazione Finanza e Marketing” PITAGORA e Liceo Classico e Scientifico
“DANTE ALIGHIERI”. Dall’a.s. 2014/2015 si arricchisce dell’indirizzo Musicale a sviluppo
graduale. Sulla base di quanti operano nei vari indirizzi, docenti, alunni, personale non docente e
genitori, gli indirizzi si propongono di conseguire i seguenti obiettivi:

L’attuazione del diritto allo studio, da realizzarsi con lo sviluppo delle capacità critiche ed
intellettuali dell’alunno e con la sua formazione culturale, morale, civile, sociale e professionale,
nel pieno rispetto degli articoli 3. 33 e 34 della Costituzione della Repubblica Italiana;

L’attuazione del diritto-dovere all’aggiornamento e perfezionamento culturale e professionale
degli insegnanti;

La realizzazione di iniziative finalizzate allo sviluppo dello spirito di collaborazione fra le varie
componenti, in un rapporto attivo ed armonico con le più vaste comunità locali, nelle quali la
stessa realtà scolastica è inserita, con le forze sociali e con le altre istituzioni scolastiche e civili.
UGUAGLIANZA-IMPARZIALITA'
Nell'erogazione del servizio scolastico, in ottemperanza all'art.3 della Costituzione Italiana, nessuna
discriminazione può essere compiuta per motivi riguardanti sesso, razza, etnia, lingua, religione,
opinioni politiche e condizioni personali e sociali. Per garantire questo principio di uguaglianza la
scuola si propone di:
1.
Analizzare le condizioni socio-culturali e ambientali, attraverso un'attenta diagnosi del
territorio.
2.
Adottare criteri collegiali di equità nell'assegnazione degli alunni alle sezioni ed alle
classi. Per la formazione delle sezioni, ove sia possibile l'omogeneità per età e l'equilibrio
numerico tra maschi e femmine. Per la formazione delle classi rispettare dove sia possibile
l'equilibrio numerico tra maschi e femmine e l'eterogeneità attraverso la costituzione di "fasce
di livello" che possano favorire il massimo grado di socializzazione tra sessi e di integrazione
culturale tra alunni di religione, lingua, razza, etnia diversa.
3.
Garantire la piena offerta formativa rispettante il principio del diritto allo studio, offrendo
pari opportunità educative attraverso strategie di decondizionamento e attraverso un
insegnamento individualizzato.
4.
Progettare curricula di educazione interculturali ispirati al principio di cooperazione
basato non solo sulla tolleranza, ma anche sull'arricchimento reciproco, sulla valorizzazione
della diversità, elementi che concorrono alla crescita ed alla formazione degli alunni.
5.
Stipulare convenzioni con U.S.L. ed Enti Locali per garantire l'assistenza medico-psicopedagogica ad alunni in difficoltà ed assistenza igienico-sanitaria ai portatori di handicap.
6.
Provvedere ad eliminare le barriere architettoniche per gli alunni portatori di handicap
fisico.
7.
Mantenere un atteggiamento imparziale ed equo nei confronti di tutti gli alunni al fine di
creare un clima disteso e sereno.
REGOLARITA'
Per garantire la regolarità del servizio la Scuola si propone di:
1.
Assicurare l'osservanza dell'orario di entrata e di uscita di tutti gli operatori scolastici
secondo le modalità stabilite dal REGOLAMENTO DI ISTITUTO.
2.
Vigilare sull'incolumità degli alunni in rapporto all'orario di lavoro ed ai compiti degli
operatori scolastici.
3.
Informare le famiglie, per tempo regolamentato, su modalità e tempi di eventuali
agitazioni sindacali, attraverso comunicazioni scritte affisse alle bacheche dei plessi e/o avvisi
su diario personale di ogni alunno.
4.
Assicurare i servizi minimi essenziali di custodia e vigilanza dei minori in caso di
sciopero specie in presenza di soggetti non autonomi per età o condizione psicofisica.
5.
Favorire, attraverso un'adeguata organizzazione, la partecipazione democratica e la
responsabilizzazione dei genitori o di chi ne fa le veci.
DIRITTO DI SCELTA, OBBLIGO SCOLASTICO E FREQUENZA
Per garantire il diritto di scelta, l'obbligo scolastico e la frequenza degli alunni la Scuola si propone
di esplicare tutte le attività che rientrano nella propria sfera di competenza secondo le forme ed i
limiti previsti dalla normativa vigente.
1.
La scuola si impegna ad accogliere tutte le domande di iscrizione fino ad esaurimento dei
posti disponibili sulla base dei criteri adottati nel regolamento di istituto.
2.
I collaboratori ed i docenti vigileranno costantemente sull’assolvimento dell’obbligo
scolastico e sulla regolare frequenza degli alunni. In caso di numerose assenze, ingiustificate,
saltuarie o prolungate, la scuola inoltrerà tramite gli uffici amministrativi, cartoline di
richiamo.
PARTECIPAZIONE, EFFICIENZA, TRASPARENZA
Per quanto riguarda la partecipazione di tutte le componenti alla discussione sui diritti e i
doveri di ciascuno, sui servizi e sulla trasparenza, l’istituto ha istituito una serie di servizi che
riguardano:
 SERVIZI PER GLI STUDENTI:
I servizi per gli studenti comprendono:
Attività extracurricolari prescelte: laboratorio teatrale, attività ginnico - sportive, laboratorio
musicale e laboratorio di danza, attività di compensazione, integrazione e recupero.
Per ottenere una partecipazione più attiva e responsabile alla vita scolastica da parte degli alunni
verranno predisposti, nella fase iniziale dell’anno scolastico, incontri con le famiglie degli alunni al
fine di chiarire gli aspetti essenziali del contratto formativo; verranno organizzati incontri con gli
studenti per attivare la discussione nelle classi sul Piano dell’Offerta Formativa e il Progetto
Educativo dell’Istituto al fine di raccogliere suggerimenti e proposte per il futuro.
Per quanto riguarda la trasparenza viene ribadito l’impegno di ciascun collaboratore e
insegnante a chiarire nelle classi il progetto educativo loro assegnato con particolare riferimento
agli obiettivi finali e ai risultati da raggiungere.
 ACCOGLIENZA ED INTEGRAZIONE
La scuola s’impegna a favorire i rapporti con i genitori e l’accoglienza degli alunni attraverso le
seguenti modalità:
1) I genitori usufruiscono di ricevimenti pomeridiani nel corso dell’anno;
2) Avendo, il collegio dei docenti, deliberato la divisione dell’anno in quadrimestre, vengono
rilasciate valutazioni intermedie bimestrali allo scopo di informare le famiglie sul
comportamento degli alunni dal punto di vista didattico - disciplinare.
3) Il coordinatore di classe si fa carico di contattare i genitori con comunicazioni scritte, qualora ne
sussista la necessità, come nel caso di frequenti e ripetute assenze o di problemi disciplinari e di
profitto.
E’ previsto per le classi prime un progetto di accoglienza, all’interno del quale vengono
effettuati test d’ingresso per verificare le effettive conoscenze di base. Le risultanze degli stessi
potranno indurre il Consiglio di Classe ad attivare attività di recupero nella prima parte dell’anno
scolastico.
 DISPERSIONE SCOLASTICA
Gli operatori della scuola sentono il problema della dispersione come uno dei problemi più
scottanti, e ritengono che per la riduzione del fenomeno vada innanzitutto risolto il problema della
regolarità della frequenza.
A tale scopo esiste, da parte dei collaboratori-docenti con mansioni di coordinatori di classe,
l’impegno a comunicare tempestivamente alle famiglie le assenze sospette, sia telefonicamente, sia
per iscritto.
Per consentire un recupero delle lacune ed un superamento delle difficoltà di carattere
didattico si lascia la possibilità ai singoli collaboratori-docenti, di organizzare nel corso dell’anno
scolastico, in orario pomeridiano, attività integrative di recupero. Le stesse saranno attivate su
iniziativa libera dell’insegnante, appena ne ravvisi l’opportunità.
 SERVIZIO DI SEGRETERIA
Nell’istituto prestano servizio un responsabile amministrativo e due collaboratori
amministrativi.
Questo personale svolge vari servizi di natura amministrativa e contabile per gli alunni, per i
docenti e per la gestione complessiva dell’istituto.
In particolare i principali servizi per gli alunni e per i genitori degli alunni sono i seguenti:
1) Iscrizioni;
2) Rilascio di certificazioni, attestati, pagelle, diplomi;
3) Gestione delle tasse scolastiche;
4) Trasferimenti, ritiri, e controllo delle assenze;
5) Esoneri dalle lezioni di educazione fisica o di religione;
6) Raccolta dei programmi di insegnamento;
7) Tenuta dell’elenco dei libri di testo;
8) Tenuta del registro dei voti;
9) Tenuta delle schede e dei fascicoli personali degli alunni;
10) Avvisi e comunicazioni alle famiglie;
L’ufficio di segreteria è aperto al pubblico (famiglie degli alunni, alunni, docenti) tutti i giorni
feriali tranne il sabato dalle ore 09.30 alle ore 12.00.
L’ufficio è stato informatizzato, aumentando così la celerità delle procedure e diminuendo i
tempi di attesa per la consegna degli atti richiesti.
Compatibilmente con la dotazione dell’organico i tempi di attesa mediamente sono i
seguenti:
1) N°3 giorni per certificati, attestati e documenti;
2) N°5 giorni per certificati con voti.
 RECLAMI E VALUTAZIONE DEL SERVIZIO
Nella comunità educante ogni soggetto è chiamato a svolgere il proprio dovere e ha il diritto
di chiedere che altrettanto facciano gli altri soggetti.
Anche studenti e genitori, dunque, sono titolari di diritti e doveri, che sono a fondamento del
contratto formativo sottoscritto al momento dell’iscrizione alla scuola.
In questo contesto il diritto degli utenti ad un scuola efficace e trasparente è un obiettivo che
tutto il personale dell’Istituto è intenzionato a perseguire con ogni mezzo, anche garantendo ad ogni
soggetto la possibilità di evidenziare eventuali problemi o disfunzioni, di rilevanza tale da nuocere
al corretto funzionamento della comunità scolastica.
 PROCEDURE DEI RECLAMI
Gli eventuali reclami dovranno essere presentati in forma scritta e chiara e dovranno
contenere le generalità del proponente.
Per giustificati motivi si può rivolgere il reclamo al Coordinatore Didattico con la garanzia
che venga mantenuto il riserbo sul nome del ricorrente. Non sono ammessi reclami collettivi.
Dopo avere svolto ogni possibile indagine in merito all’oggetto del reclamo, nello spazio di
due settimane il Coordinatore Didattico risponde, anche in forma scritta se ciò fosse richiesto
esplicitamente dal proponente e si attiva anche per rimuovere le cause che hanno provocato il
reclamo.
PREMESSA
Nella riunione del collegio dei docenti del 16 gennaio 2014, degli istituti paritari “PITAGORA” con
i suoi indirizzi Settore Economico: Amministrazione Finanza e Marketing e Settore Tecnologico:
Costruzione Ambiente e Territorio - ubicato in via Piersanti Mattarella 345 ad Agrigento - e
“DANTE ALIGHIERI” con i suoi indirizzi Liceo Classico e Liceo Scientifico - ubicato nella stessa
via al civico n. 355- gestiti dalla COOP. SOCIALE “DANTE ALIGHIERI” si è deliberato
l’allargamento dell’offerta formativa con l’Istituzione del liceo ad indirizzo musicale denominato
“DANTE ALIGHIERI”. Il liceo musicale funzionerà nei locali dell’Istituto “PITAGORA”
osservando gli orari che successivamente verranno indicati.
La richiesta di parità, per come deliberato dal collegio, si riferisce alla prima classe per l’a-s- 20142015, pertanto il liceo musicale avrà uno sviluppo graduale.
CONTESTO
IL POF di una scuola è il documento che contiene le scelte culturali organizzative ed operative
dell’Istituto; Esso comunque deve prendere le mosse da una lettura attenta e intelligente del
territorio e del contesto socio-economico in cui si inserisce la scuola.
Il nostro Istituto opera in un territorio, Agrigento, che presenta un alto tasso di disoccupazione
dovuto principalmente allo scandalo dell’abusivismo edilizio scoppiato negli ultimi anni, che ha
posto un freno ad una delle attività più diffuse e redditizie del territorio: “l’edilizia”.
Agrigento, vive prevalentemente con i redditi fissi del “sistema impiegatizio” che ha nel tempo
contribuito a diffondere un malcostume clientelare che ha pesato negativamente sui giovani.
Ancora nel territorio, malgrado i cambiamenti a livello nazionale ed internazionale, si insegue
l’obiettivo del conseguimento del diploma, piattaforma di lancio per la partecipazione ai concorsi per i quali è necessaria la raccomandazione - vera piaga del territorio.
L’immobilismo, la scarsa predisposizione all’imprenditorialità, il clientelismo diffuso,
rappresentano dei condizionamenti che pesano non poco sulle prospettive di sviluppo.
Comunque Agrigento, anche se con diversi punti negativi è una città aperta agli incontri e agli
scambi con altre culture e altre tradizioni (festa del folklore del mandorlo in fiore…), disposta a
spendere nel sociale soprattutto in settori particolari e innovativi.
Ciò si riscontra anche dal fatto che nelle scuole medie locali è stata introdotta, con maggiore
frequenza, non solo lo studio di uno strumento musicale, ma anche la creazione di piccole
orchestrine che richiedono chiaramente la conoscenze di tutte le tecniche musicali. In questa ottica
nasce il Liceo Musicale “Dante Alighieri” che va ad arricchire l’offerta formativa degli Istituti
Tecnici “PITAGORA” e dei Licei Classico e Scientifico “DANTE ALIGHIERI” Scuole Paritarie
gestiti dalla COOP. SOCIALE DANTE ALIGHIERI.
L’indirizzo del Liceo Musicale si propone di stimolare e approfondire le capacità artistiche di
studenti talentuosi per indirizzarli verso una professione con ampi sbocchi.
Il percorso del liceo musicale è indirizzato all’apprendimento tecnico-pratico della musica e allo
studio del loro ruolo nella storia e nella cultura.
Guida lo studente ad approfondire ed a sviluppare le conoscenze e le abilità ed a maturare le
competenze necessarie per acquisire, anche attraverso specifiche attività funzionali, la padronanza
dei linguaggi musicali sotto gli aspetti della composizione, interpretazione, esecuzione e
rappresentazione, maturando la necessaria prospettiva culturale, storica, estetica, teorica e tecnica.
Il corso inoltre si propone di stimolare negli studenti capacità artistiche e creative.
Al termine degli studi gli alunni potranno accedere a tutte le facoltà universitarie, avendo già
acquisito le necessarie competenze e conoscenze.
Si sottolinea che la scelta universitaria è possibile verso tutte le facoltà con indirizzo anche non
musicale essendo il corso di studi di durata quinquennale che approfondisce anche la cultura liceale.
Il punto di forza dei licei musicali è costituito dalla convenzione con il conservatorio richiesta per
legge. Il nostro liceo musicale denominato “DANTE ALIGHIERI” ha stipulato una convenzione
con il conservatorio di Ribera che garantisce alti livelli qualitativi degli insegnamenti musicali (in
entrata e in uscita).
Il conservatorio di Ribera infatti approva e coordina le programmazioni delle materie musicali e
valuta e approva le capacità e le competenze acquisite.
L’iscrizione al liceo musicale è subordinata al superamento di una prova di verifica delle specifiche
competenze possedute.
SEDE E ORARI DI APERTURA DELL’ISTITUTO
La sede dell’istituto è ubicata in via Piersanti Mattarella n. 345, dove attualmente opera l’Istituto
Tecnico “PITAGORA” con i due indirizzi Settore Economico: Amministrazione Finanza e
Marketing e Settore Tecnologico: Costruzione Ambiente e Territorio, Scuole Paritarie.
Il Liceo Musicale “DANTE ALIGHIERI” e l’indirizzo Amministrazione Finanza e Marketing del
“PITAGORA” funzionano in orario antimeridiano osservando l’orario in generale dalle ore otto alle
ore quattordici di tutti i giorni, mentre l’indirizzo Settore Tecnologico: Costruzione Ambiente e
Territorio funziona in orario pomeridiano serale e precisamente dalle ore 15.30 alle ore 21.00.
UFFICI DI SEGRETERIA
1) Segreteria Didattica
funzioni:
 cura tutti gli adempimenti e fornisce i servizi connessi al percorso didattico degli studenti
(esempio: iscrizioni, rilascio certificazioni e diplomi, informazioni agli utenti e alle famiglie,
ecc.)
2) Segreteria Amministrativa:
funzioni:
 cura tutti gli adempimenti relativi alla gestione del personale docente, A.T.A. e ausiliario.
 dà pratica attuazione alle direttive del Preside e degli Organi Collegiali circa l’impiego dei beni e
delle risorse a disposizione del bilancio.
3) Personale Ausiliario:
funzioni:
 provvede all’apertura, chiusura, custodia e pulizia dei locali dell’istituto; attende alla
sorveglianza degli studenti nel caso di momentanea assenza degli insegnanti.
4) Responsabile Amministrativo:
funzioni:
 sovrintende, organizza e coordina l’attività di tutto il personale A.T.A.;
 organizza i servizi amministrativi e i servizi generali dell’unità scola1stica ed è responsabile del
funzionamento degli stessi;
 ha autonomia operativa e responsabilità diretta nella definizione e nell’esecuzione degli atti a
carattere amministrativo, contabile, di ragioneria e di economato.
SOGGETTI DELL’AZIONE FORMATIVA
IL COORDINATORE DIDATTICO
Il coordinatore didattico è il rappresentante legale del liceo.
Insieme ai suoi collaboratori di presidenza il coordinatore ha il compito di promuovere ed assistere,
incentivare e verificare l’offerta formativa della scuola, recependo le istanze che provengono da
studenti, genitori e docenti, indicando punti comuni di contatto e di mediazione per un servizio di
qualità. In questa azione il coordinatore didattico:




Cura i rapporti con il territorio, con gli enti locali, con le associazioni e con il mondo del
lavoro in modo da favorire integrazione e ruolo propositivo del liceo;
Promuove e sostiene la collegialità dell’azione formativa del liceo;
Da voce e spazio alle forze propositivi e costruttive presenti nel comitato genitori e nel
comitato studentesco;
Incentiva la collaborazione tra genitori e docenti al fine di un percorso educativo concordato
e condiviso negli obiettivi generali;



Da appoggio alle proposte extra-curricolari coerenti con il POF provenienti da docenti,
genitori e studenti;
Presta attenzione ad eventuali rilievi per il miglioramento della qualità ;
E’ garante del rispetto della legalità e della democraticità all’interno dell’istituto. In questo
ha la collaborazione del personale scolastico tutto, impiegando il regolamento di disciplina
nei modi previsti dallo STATUTO DEGLI STUDENTI E DELLE STUDENTESSE che
viene successivamente riportato.
LA PRESIDENZA
L’organizzazione complessiva della vita della scuola in tutte le sue articolazioni è garantita, oltre
che dal coordinatore didattico, da un gruppo di coordinatori, individuati sempre dal coordinatore
didattico o designati dal collegio dei docenti, con una serie di incarichi tra i quali il coordinamento
nell’elaborazione revisione del POF, la disciplina e il controllo della frequenza degli studenti, il
coordinamento dei consigli di classe, la gestione dell’orario ecc…
L’ufficio di presidenza si riunisce periodicamente per l’analisi ed il monitoraggio dei processi
educativi, formativi e organizzativi dell’istituto ed elabora proposte per il miglioramento di tali
processi.
DOCENTI
Elementi Qualificanti L’esercizio Della Professione Di Docente
Gli insegnanti del Liceo Musicale “DANTE ALIGHIERI” cercano di rispondere alle esigenze e alle
sollecitazioni del mondo esterno curando nuove forme di progettualità, sperimentando il lavoro in
équipe, la flessibilità nell’orario, organizzando attività integrative collaterali alla proposta
curricolare. La professionalità del docente non si esaurisce infatti nella capacità di trasmettere
conoscenze ma si esprime anche in quella di destare negli studenti interessi nuovi, risvegliarne
curiosità, stimolarne il senso critico. In questa prospettiva l’insegnante oltre a proporre conoscenze
dovrà assumere un atteggiamento di attenzione di fronte a problemi e richieste di ordine educativo
provenienti dagli alunni o dalle famiglie, che possano contribuire a rendere più efficace la didattica
e più sereno il clima di classe. La condizione prima, perché si stabilisca tra docente e discente un
dialogo disteso e proficuo, è che l’attività didattica sia improntata a criteri di fiducia e trasparenza.
Gli studenti e le famiglie, nonché tutti coloro che ne siano interessati, hanno perciò diritto a
informazione e chiarezza su programmazione, verifica, attività di recupero-sostegno e valutazione.
In considerazione di questi principi ed a garanzia della qualità del proprio servizio, il Liceo
Musicale ritiene qualificanti i seguenti punti nell’esercizio della professione docente:
1. Analisi della situazione d’ingresso degli alunni del primo anno anche per mezzo di prove
specifiche miranti a stabilire i prerequisiti per affrontare lo studio liceale. Tali prove possono essere
proposte anche negli anni successivi e costituiscono un indicatore della situazione di partenza.
2. Analisi dei contesti di provenienza territoriale, scolastica e familiare degli alunni nel caso in cui
essa contribuisca a facilitare la comunicazione educativa.
3. Impegno a favorire in classe un clima di benessere degli studenti, inteso tanto come
miglioramento di conoscenze e capacità di apprendimento, quanto come rafforzamento della
loro autostima, in una situazione di serenità e di fiducia reciproca.
4. Definizione del P.O.F. e della Programmazione d’Istituto con indicazione delle attività previste
nel corso dell’anno e delle classi coinvolte.
5. Definizione di un orario che tenga conto delle esigenze didattiche specificate dai docenti e di
un’equa distribuzione delle discipline nell’arco della settimana.
6. Indicazione dei criteri generali di valutazione, attraverso griglie di riferimento in cui, sulla base di
specifiche voci, si stabiliscono gli standard generali di giudizio di cui i docenti dovranno tener conto
nelle loro specifiche valutazioni.
7. Definizione secondo il criterio della collegialità delle programmazioni e delle progettazioni
articolate in :
a) Programmazione/progettazione di collegio;
b) Per consigli di classe;
c) Disciplinare di ciascun insegnante.
In queste sedi si definiscono gli obiettivi generali, specifici, intermedi e finali, le competenze
disciplinari e trasversali inerenti ai diversi saperi, gli strumenti utilizzabili (testi, laboratori,
materiali vari), le metodologie che si ritengono opportune, i costi previsti per iniziative particolari,
la verifica (sulla programmazione e sui livelli di apprendimento degli allievi), i criteri di valutazione
che vanno stabiliti e comunicati all’inizio dell’anno, le attività extracurricolari, le eventuali
sperimentazioni metodologico/didattiche, i viaggi di istruzione, gli scambi culturali, gli stage
scuola/lavoro, la flessibilità nell’organizzazione oraria delle discipline.
Le famiglie avranno la possibilità di accedere a tutte le informazioni relative all’attività didattica sia
attraverso i rappresentanti di classe sia direttamente negli incontri previsti con i docenti.
8. Gli alunni hanno diritto di conoscere l’esito dei compiti scritti entro tempi ragionevoli, utili per le
eventuali operazioni di tempestivo recupero e di ripresa, e in ogni caso sempre prima di sostenere la
prova successiva.
9. Gli studenti hanno facoltà di richiedere copia fotostatica della prova scritta anche ai fini di
un’analisi approfondita degli errori e per impostare la necessaria azione di recupero.
10. I voti delle materie orali possono scaturire anche da verifiche scritte, purché non siano
prevalenti rispetto alle valutazioni conseguite con interrogazioni orali.
11. I risultati delle verifiche orali vanno comunicati apertamente e tempestivamente all’alunno e,
per suo tramite, alle famiglie.
12. Qualsiasi valutazione in sede di scrutinio intermedio o finale deve scaturire da un congruo
numero di valutazioni, a garanzia della fondatezza della valutazione stessa rispetto al grado reale di
preparazione dello studente.
13. Per gli alunni in difficoltà la scuola organizza attività di recupero, sostegno e miglioramento del
metodo di studio per recuperare divari o ritardi iniziali.
14. Nella definizione del giudizio finale, accanto al profitto, vanno considerati anche l’impegno
profuso dall’alunno nel corso dell’anno e i progressi fatti registrare in relazione allo stato della sua
preparazione di base.
15. Gli argomenti delle lezioni vanno riportati regolarmente sia sul registro di classe che su quello
personale; su quest’ultimo devono sempre risultare trascritte in modo palese tutte le valutazioni. Il
registro personale dispone inoltre di uno spazio apposito per osservazioni e giudizi da parte del
docente su ogni singolo alunno. E’ facoltà del preside controllare a intervalli regolari il registro
personale nonché quello di classe.
16. In sede di valutazione finale agli alunni che non abbiano conseguito risultati di sufficienza i
docenti devono saper indicare eventuali alternative, servendosi, se necessario, anche di supporti
esterni.
17. Il docente, di fronte a studenti con particolari situazioni di disagio (ad es. handicap funzionali,
patologie, ecc.), si attiverà per predisporre interventi personalizzati al fine di consentire a tali alunni
un inserimento adeguato e un rendimento compatibile con le loro abilità.
18. In caso di assenza di un collega, il docente che lo sostituisce è tenuto a svolgere regolarmente
lezione nella classe assegnatagli secondo le sue competenze professionali. L’ora di supplenza non
va intesa come una semplice vigilanza ma deve costituire comunque un momento di arricchimento e
di formazione per lo studente.
GLI STUDENTI
I loro diritti
Lo studente è il destinatario primo dell’azione formativa, il vero protagonista della vita di ogni
comunità scolastica. Il Liceo Musicale “costruisce” intorno a lui la sua proposta formativa nel
rispetto dei diritti sanciti dallo Statuto degli studenti e delle studentesse, primo fra tutti quello ad
una “formazione culturale qualificata che rispetti e valorizzi l’identità di ciascuno e sia aperta alla
pluralità delle idee”.
Nello Statuto sono ribaditi altresì i diritti
• Alla riservatezza;
• All’informazione sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita della scuola;
• Alla consultazione nei casi in cui una decisione influisca in modo rilevante sulla vita della
comunità scolastica;
• Alla libera scelta di attività curricolari integrative;
• Al rispetto, per gli studenti stranieri, della vita culturale e religiosa della comunità alla quale
appartengono.
La scuola si impegna a sostenere, anche con il concorso degli enti locali e degli organi centrali del
Ministero, il diritto dello studente ad avere:
• Un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona;
• Offerte formative integrative di quelle curricolari;
• Iniziative concrete per il recupero di situazioni di svantaggio e ritardo, nonché per la prevenzione
e il recupero della dispersione scolastica;
• Salubrità e sicurezza degli ambienti, che devono essere adeguati anche a studenti con handicap,
• Disponibilità di una moderna strumentazione tecnologica;
• Servizi di sostegno, di promozione alla salute e di assistenza psicologica.
La scuola garantisce e disciplina nel proprio regolamento l’esercizio del diritto di riunione e di
assemblea degli studenti, a livello di classe e d’istituto.
I loro doveri
Il regolamento della disciplina interno del Liceo Musicale “DANTE ALIGHIERI” definisce
anche gli obblighi ai quali sono tenuti gli studenti frequentanti. Tra questi vanno ribaditi:
• L’impegno ad una frequenza regolare ai corsi e all’assiduità nello studio;
• Il dovere di osservare un comportamento corretto e civile all’interno della scuola;
• Il dovere di rispettare persone, strutture, macchinari e sussidi didattici dell’istituto;
• L’obbligo di attenersi alle disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dal regolamento
interno.
SANZIONI
Il mancato rispetto degli obblighi sopra indicati comporta l’assunzione dei provvedimenti
disciplinari stabiliti dal regolamento, i quali hanno peraltro sempre “finalità educativa e tendono
al rafforzamento del senso di responsabilità e al ripristino di rapporti corretti all’interno della
comunità scolastica”.
Le misure disciplinari previste sono nell’ordine:
• Il richiamo verbale dell’insegnante,
• Il richiamo scritto con comunicazione alla famiglia,
• Il richiamo scritto sul giornale di classe (“nota”),
• L’allontanamento dalle lezioni con rinvio al capo d’Istituto per eventuale richiamo scritto.
Solo in caso di grave recidiva nella mancanza ai doveri scolastici, negligenza, assenze ingiustificate
sono previste “sanzioni disciplinari” che vanno dall’attività obbligatoria in favore della comunità
scolastica alla sospensione dalle lezioni.
Comunque per i diritti, per i doveri, per la disciplina, per le sanzioni e per le impugnazioni si fa
riferimento allo “Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria” previsto dal
DPR n. 249 del 24 giugno 1998 e che viene riportato di seguito.
"Statuto delle studentesse e degli studenti
della scuola secondaria"
DPR 24 giugno 1998, n. 249
Regolamento recante lo Statuto delle studentesse e degli studenti della
scuola secondaria (in GU 29 luglio 1998, n. 175)
modificato dal DPR 21 novembre 2007, n. 235
Regolamento recante modifiche ed integrazioni al decreto del Presidente
della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, concernente lo statuto delle
studentesse e degli studenti della scuola secondaria
(in GU 18 dicembre 2007, n. 293)
Art. 1 (Vita della comunità scolastica)
1. La scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l'acquisizione delle
conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica.
2. La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori
democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In essa ognuno, con pari
dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla cittadinanza, la
realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e il recupero delle
situazioni di svantaggio, in armonia con i principi sanciti dalla Costituzione e dalla Convenzione
internazionale sui diritti dell'infanzia fatta a New York il 20 novembre 1989 e con i principi generali
dell'ordinamento italiano.
3. La comunità scolastica, interagendo con la più ampia comunità civile e sociale di cui è parte,
fonda il suo progetto e la sua azione educativa sulla qualità delle relazioni insegnante-studente,
contribuisce allo sviluppo della personalità dei giovani, anche attraverso l'educazione alla
consapevolezza e alla valorizzazione dell'identità di genere, del loro senso di responsabilità e della
loro autonomia individuale e persegue il raggiungimento di obiettivi culturali e professionali
adeguati all'evoluzione delle conoscenze e all'inserimento nella vita attiva.
4. La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di coscienza e di
religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono, quale che sia la loro età e
condizione, nel ripudio di ogni barriera ideologica, sociale e culturale.
Art. 2 (Diritti)
1. Lo studente ha diritto ad una formazione culturale e professionale qualificata che rispetti e
valorizzi, anche attraverso l'orientamento, l'identità di ciascuno e sia aperta alla pluralità delle idee.
La scuola persegue la continuità dell'apprendimento e valorizza le inclinazioni personali degli
studenti, anche attraverso un'adeguata informazione, la possibilità di formulare richieste, di
sviluppare temi liberamente scelti e di realizzare iniziative autonome.
2. La comunità scolastica promuove la solidarietà tra i suoi componenti e tutela il diritto dello
studente alla riservatezza.
3. Lo studente ha diritto di essere informato sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita della
scuola.
4. Lo studente ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola. I dirigenti
scolastici e i docenti, con le modalità previste dal regolamento di istituto, attivano con gli studenti
un dialogo costruttivo sulle scelte di loro competenza in tema di programmazione e definizione
degli obiettivi didattici, di organizzazione della scuola, di criteri di valutazione, di scelta dei libri e
del materiale didattico. Lo studente ha inoltre diritto a una valutazione trasparente e tempestiva,
volta ad attivare un processo di autovalutazione che lo conduca a individuare i propri punti di forza
e di debolezza e a migliorare il proprio rendimento.
5. Nei casi in cui una decisione influisca in modo rilevante sull'organizzazione della scuola gli
studenti della scuola secondaria superiore, anche su loro richiesta, possono essere chiamati ad
esprimere la loro opinione mediante una consultazione. Analogamente negli stessi casi e con le
stesse modalità possono essere consultati gli studenti della scuola media o i loro genitori.
6. Gli studenti hanno diritto alla libertà di apprendimento ed esercitano autonomamente il diritto di
scelta tra le attività curricolari integrative e tra le attività aggiuntive facoltative offerte dalla scuola.
Le attività didattiche curricolari e le attività aggiuntive facoltative sono organizzate secondo tempi e
modalità che tengono conto dei ritmi di apprendimento e delle esigenze di vita degli studenti.
7. Gli studenti stranieri hanno diritto al rispetto della vita culturale e religiosa della comunità alla
quale appartengono. La scuola promuove e favorisce iniziative volte all'accoglienza e alla tutela
della loro lingua e cultura e alla realizzazione di attività interculturali.
8. La scuola si impegna a porre progressivamente in essere le condizioni per assicurare:
a) un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona e un servizio educativo-didattico di
qualità;
b) offerte formative aggiuntive e integrative, anche mediante il sostegno di iniziative liberamente
assunte dagli studenti e dalle loro associazioni;
c) iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio nonché per la
prevenzione e il recupero della dispersione scolastica;
d) la salubrità e la sicurezza degli ambienti, che debbono essere adeguati a tutti gli studenti, anche
con handicap;
e) la disponibilità di un'adeguata strumentazione tecnologica;
f) servizi di sostegno e promozione della salute e di assistenza psicologica.
9. La scuola garantisce e disciplina nel proprio regolamento l'esercizio del diritto di riunione e di
assemblea degli studenti, a livello di classe, di corso e di istituto.
10. I regolamenti delle singole istituzioni garantiscono e disciplinano l'esercizio del diritto di
associazione all'interno della scuola secondaria superiore, del diritto degli studenti singoli e
associati a svolgere iniziative all'interno della scuola, nonché l'utilizzo di locali da parte degli
studenti e delle associazioni di cui fanno parte. I regolamenti delle scuole favoriscono inoltre la
continuità del legame con gli ex studenti e con le loro associazioni.
Art. 3 (Doveri)
1. Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente agli
impegni di studio.
2. Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del capo d'istituto, dei docenti, del personale tutto
della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per se stessi.
3. Nell'esercizio dei loro diritti e nell'adempimento dei loro doveri gli studenti sono tenuti a
mantenere un comportamento corretto e coerente con i principi di cui all'art.1.
4. Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dai
regolamenti dei singoli istituti.
5. Gli studenti sono tenuti a utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici e a
comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola.
6. Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l'ambiente scolastico e averne
cura come importante fattore di qualità della vita della scuola.
Art. 4 (Disciplina)
1. I regolamenti delle singole istituzioni scolastiche individuano i comporta-menti che configurano
mancanze disciplinari con riferimento ai doveri elencati nell'articolo 3, al corretto svolgimento dei
rapporti all'interno della comunità scolastica e alle situazioni specifiche di ogni singola scuola, le
relative sanzioni, gli organi competenti ad irrogarle e il relativo procedimento, secondo i criteri di
seguito indicati.
2. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di
responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all'interno della comunità scolastica, nonché al
recupero dello studente attraverso attività di natura sociale, culturale ed in generale a vantaggio
della comunità scolastica.
3. La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari
senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni. Nessuna infrazione disciplinare
connessa al comportamento può influire sulla valutazione del profitto.
4. In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera espressione di
opinioni correttamente manifestata e non lesiva dell'altrui personalità.
5. Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare e ispirate al
principio di gradualità nonché, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Esse
tengono conto della situazione personale dello studente, della gravità del comportamento e delle
conseguenze che da esso derivano. Allo studente è sempre offerta la possibilità di convertirle in
attività in favore della comunità scolastica.
6. Le sanzioni e i provvedimenti che comportano allontanamento dalla comunità scolastica sono
adottati dal consiglio di classe. Le sanzioni che comportano l'allontanamento superiore a quindici
giorni e quelle che implicano l'esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all'esame di
Stato conclusivo del corso di studi sono adottate dal consiglio di istituto.
7. Il temporaneo allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto solo in
caso di gravi o reiterate infrazioni disciplinari, per periodi non superiori ai quindici giorni.
8. Nei periodi di allontanamento non superiori a quindici giorni deve essere previsto un rapporto
con lo studente e con i suoi genitori tale da preparare il rientro nella comunità scolastica. Nei
periodi di allontanamento superiori ai quindici giorni, in coordinamento con la famiglia e, ove
necessario, anche con i servizi sociali e l'autorità giudiziaria, la scuola promuove un percorso di
recupero educativo che miri all'inclusione, alla responsabilizzazione e al reintegro, ove possibile,
nella comunità scolastica.
9. L'allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto anche quando
siano stati commessi reati che violano la dignità e il rispetto della persona umana o vi sia pericolo
per l'incolumità delle persone. In tale caso, in deroga al limite generale previsto dal comma 7, la
durata dell'allontanamento è commisurata alla gravità del reato ovvero al permanere della situazione
di pericolo. Si applica, per quanto possibile, il disposto del comma 8.
9-bis. Con riferimento alle fattispecie di cui al comma 9, nei casi di recidiva, di atti di violenza
grave, o comunque connotati da una particolare gravità tale da ingenerare un elevato allarme
sociale, ove non siano esperibili interventi per un reinserimento responsabile e tempestivo dello
studente nella comunità durante l'anno scolastico, la sanzione è costituita dall'allontanamento dalla
comunità scolastica con l'esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all'esame di Stato
conclusivo del corso di studi o, nei casi meno gravi, dal solo allontanamento fino al termine
dell'anno scolastico.
9-ter. Le sanzioni disciplinari di cui al comma 6 e seguenti possono essere irrogate soltanto previa
verifica della sussistenza di elementi concreti e precisi dai quali si desuma che l'infrazione
disciplinare sia stata effettivamente commessa da parte dello studente incolpato.
10. Nei casi in cui l'autorità giudiziaria, i servizi sociali o la situazione obiettiva rappresentata dalla
famiglia o dallo stesso studente sconsiglino il rientro nella comunità scolastica di appartenenza, allo
studente è consentito di iscriversi, anche in corso d'anno, ad altra scuola.
11. Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d'esame sono inflitte
dalla commissione di esame e sono applicabili anche ai candidati esterni.
Art. 5 (Impugnazioni)
1. Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso, da parte di chiunque vi abbia interesse, entro
quindici giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, ad un apposito organo di garanzia
interno alla scuola, istituito e disciplinato dai regolamenti delle singole istituzioni scolastiche, del
quale fa parte almeno un rappresentante eletto dagli studenti nella scuola secondaria superiore e dai
genitori nella scuola media, che decide nel termine di dieci giorni. Tale organo, di norma, è
composto da un docente designato dal consiglio di istituto e, nella scuola secondaria superiore, da
un rappresentante eletto dagli studenti e da un rappresentante eletto dai genitori, ovvero, nella
scuola secondaria di primo grado da due rappresentanti eletti dai genitori, ed è presieduto dal
dirigente scolastico.
2. L'organo di garanzia di cui al comma 1 decide, su richiesta degli studenti della scuola secondaria
superiore o di chiunque vi abbia interesse, anche sui conflitti che sorgano all'interno della scuola in
merito all'applicazione del presente regolamento.
3. Il Direttore dell'ufficio scolastico regionale, o un dirigente da questi delegato, decide in via
definitiva sui reclami proposti dagli studenti della scuola secondaria superiore o da chiunque vi
abbia interesse, contro le violazioni del presente regolamento, anche contenute nei regolamenti
degli istituti. La decisione è assunta previo parere vincolante di un organo di garanzia regionale
composto per la scuola secondaria superiore da due studenti designati dal coordinamento regionale
delle consulte provinciali degli studenti, da tre docenti e da un genitore designati nell'ambito della
comunità scolastica regionale, e presieduto dal Direttore dell'ufficio scolastico regionale o da un suo
delegato. Per la scuola media in luogo degli studenti sono designati altri due genitori.
4. L'organo di garanzia regionale, nel verificare la corretta applicazione della normativa e dei
regolamenti, svolge la sua attività istruttoria esclusivamente sulla base dell'esame della
documentazione acquisita o di eventuali memorie scritte prodotte da chi propone il reclamo o
dall'Amministrazione.
5. Il parere di cui al comma 4 è reso entro il termine perentorio di trenta giorni. In caso di
decorrenza del termine senza che sia stato comunicato il parere, o senza che l'organo di cui al
comma 3 abbia rappresentato esigenze istruttorie, il direttore dell'ufficio scolastico regionale può
decidere indipendentemente dall'acquisizione del parere. Si applica il disposto di cui all'articolo 16,
comma 4, della legge 7 agosto 1990, n. 241.
6. Ciascun ufficio scolastico regionale individua, con apposito atto, le modalità più idonee di
designazione delle componenti dei docenti e dei genitori all'interno dell'organo di garanzia regionale
al fine di garantire un funzionamento costante ed efficiente dello stesso.
7. L'organo di garanzia di cui al comma 3 resta in carica per due anni scolastici.
Art. 5-bis (Patto educativo di corresponsabilità)
1. Contestualmente all'iscrizione alla singola istituzione scolastica, è richiesta la sottoscrizione da
parte dei genitori e degli studenti di un Patto educativo di corresponsabilità, finalizzato a definire in
maniera dettagliata e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma,
studenti e famiglie.
2. I singoli regolamenti di istituto disciplinano le procedure di sottoscrizione nonché di elaborazione
e revisione condivisa, del patto di cui al comma 1.
3. Nell'ambito delle prime due settimane di inizio delle attività didattiche, ciascuna istituzione
scolastica pone in essere le iniziative più idonee per le opportune attività di accoglienza dei nuovi
studenti, per la presentazione e la condivisione dello statuto delle studentesse e degli studenti, del
piano dell'offerta formativa, dei regolamenti di istituto e del patto educativo di corresponsabilità.
Art. 6 (Disposizioni finali)
1. I regolamenti delle scuole e la carta dei servizi previsti dalle diposizioni vigenti in materia sono
adottati o modificati previa consultazione degli studenti nella scuola secondaria superiore e dei
genitori nella scuola media.
2. Del presente regolamento e dei documenti fondamentali di ogni singola istituzione scolastica è
fornita copia agli studenti all'atto dell'iscrizione.
3. È abrogato il capo III del R.D. 4 maggio 1925, n. 653.
I GENITORI
Perché il processo formativo si realizzi compiutamente all’interno della comunità scolastica è
fondamentale la partecipazione attiva dei genitori alla vita del liceo, il loro concreto contributo
al buon funzionamento della scuola a cui hanno scelto di affidare la formazione dei figli. Il rapporto
tra il Liceo Musicale “Dante Alighieri” e le famiglie degli alunni che lo frequentano sarà
improntato ad una stretta collaborazione. Il Comitato Genitori in particolare svolgerà un ruolo
importante di stimolo e di supporto organizzativo alle attività dell’istituto. La sensibilità e la
generosità dei genitori permetteranno, ove possibile, di finanziare iniziative culturali e sportive,
assegnare borse di studio ad alunni meritevoli, acquistare attrezzature didattiche, organizzare
incontri con rappresentanti di enti e istituzioni esterne. I genitori saranno pertanto una presenza
attiva all’interno della scuola e, sia personalmente che attraverso i loro rappresentanti in sede di
consiglio di classe e d’Istituto, avanzeranno proposte di attività, controlleranno eventuali
segnalazioni della scuola riguardanti irregolarità nella frequenza dei figli, collaboreranno con
docenti e presidenza nell’azione formativa quotidiana e nell’individuazione dei problemi che
possono sorgere nella comunità scolastica.
FINALITA’ E OBIETTIVI
Le finalità del progetto formativo
Il Liceo Musicale, nella specificità del suo complessivo insegnamento, offre una visione culturale
ampia e tale da favorire la prosecuzione degli studi e la partecipazione alla vita etica e culturale. Il
percorso approfondisce la cultura liceale dal punto di vista musicale, alla luce dell’ evoluzione
storica, delle conoscenze teoriche, della creatività e delle relative attitudini all’esecuzione. Fornisce
allo studente le conoscenze necessarie per fare proprio il patrimonio musicale, assicurando e
costituendo la padronanza dei linguaggi sotto gli aspetti della composizione, della interpretazione e
della esecuzione. Assicura, inoltre, la continuità dei percorsi formativi per gli alunni provenienti da
scuole secondarie di primo grado ad indirizzo musicale o per coloro che hanno seguito o seguono
corsi di musica di realtà eterogenea.
Nelle sue finalità generali il Liceo Musicale “Dante Alighieri” si propone di fornire ai suoi studenti
i requisiti caratterizzanti la formazione liceale:
• ampia preparazione di base attraverso l’equilibrata acquisizione di conoscenze nei diversi ambiti
del sapere;
• rigore e profondità nello studio;
• elasticità mentale;
• sensibilità culturale;
• spirito critico;
• capacità di decisione responsabile;
• formazione nel segno dei valori della legalità, del rispetto, della libertà e della solidarietà umana;
• apertura ad una dimensione culturale che superi la prospettiva occidentale, si apra ad un confronto
con le diverse culture ed educhi ad una cittadinanza mondiale;
• competenza musicale esecutiva di livello qualificato sostenuta da una cultura ad ampio spettro. Si
tratta di una finalità elevata ed ambiziosa che comprende la formazione di un “cittadino musicista”
capace di trovare nella musica la pienezza e la consapevolezza critica di una cultura la cui
autenticità sia garantita e sottolineata dal costruttivo equilibrio con cui il sapere storico e quello
scientifico affiancano e valorizzano quello estetico-musicale in connessione profonda e dinamica
con le trasformazioni reali della società e delle istituzioni.
Gli obiettivi nei diversi saperi disciplinari
Le finalità precedentemente indicate sono conseguite attraverso il raggiungimento di obiettivi
specifici nei diversi saperi disciplinari così articolati:
1. nel sapere umanistico-letterario-artistico
• saper analizzare, interpretare, stabilire relazioni tra testi letterari, fenomeni storici, movimenti
artistici correnti di pensiero;
• cogliere e comprendere meglio i problemi dell’oggi;
• guardare alla cultura come ricerca dinamica e non come statica acquisizione di sapere;
2.nel sapere matematico-scientifico
• acquisire la struttura ipotetico-deduttiva tipica della matematica;
• conoscere il metodo scientifico-sperimentale caratteristico;
• cogliere l’evoluzione storica delle conoscenze scientifiche e tecnologiche e le problematiche
connesse a questo sviluppo;
3. nel sapere linguistico
• saper padroneggiare una o più lingue straniere assunte come strumento per accedere alla
conoscenza di realtà culturali diversificate;
• sviluppare strategie di apprendimento trasferibili ad altri sistemi linguistici;
• comprendere e interpretare testi letterari, analizzandoli e collocandoli nel contesto
storico- culturale in un'ottica comparativa con testi di altre letterature;
• stabilire rapporti interpersonali sostenendo conversazioni funzionali al contesto e alla situazione
comunicativa;
4. nel sapere storico-filosofico
• sviluppare l’esercizio critico del pensiero;
• conoscere i fondamenti della cultura occidentale;
• rispettare la diversità culturale nelle sue varie articolazioni (economiche, scientifiche, artistiche,
• letterarie, religiose);
• formarsi nel segno dei valori della legalità, della tolleranza, della libertà e della solidarietà
umana;
5 nel sapere giuridico-economico
• saper affrontare l'analisi dei fenomeni sociali;
• cogliere la pluralità degli esiti possibili delle dinamiche economiche e la responsabilità delle
scelte relative;
6. nel sapere motorio (inteso come educazione al movimento attraverso il movimento)
• apprendere le tecniche motorio-sportive;
• conoscere la fisiologia dell’esercizio motorio;
• comunicare con consapevolezza attraverso il linguaggio del corpo;
• orientarsi in un’autonoma ricerca di salute psico-fisica;
7. nel sapere musicale
• sviluppare abilità relative alla fruizione (analisi del linguaggio musicale) e alla produzione di
musica (esecuzione e interpretazione);
• saper interpretare un testo musicale, mettendolo in relazione con il proprio vissuto;
• saper trovare nella musica un modello efficace di relazione con il mondo, con gli altri e con se
stesso.
IL QUADRO DELLE AZIONI FORMATIVE
Il Liceo Musicale “DANTE ALIGHIERI” è gestito dalla Coop. Sociale “DANTE ALIGHIERI”.
L’attività ha come costante riferimento i valori fondamentali e la scuola può essere frequentata da
chiunque ne faccia richiesta con il solo impegno del rispetto nei confronti della Istituzione e delle
sue finalità. Ne deriva che l’obiettivo generale di questa scuola è che l’allievo sviluppi capacità e
competenze professionali associate ad una educazione umana integrale.
IL QUADRO ORARIO DELLE DISCIPLINE
Il Liceo Musicale “DANTE ALIGHIERI” segue la didattica di tutti gli altri Istituti gestiti dalla
stessa cooperativa che vantano una lunga esperienza nel campo della didattica e della
programmazione modulare, secondo il modello classico.
Quadro orario
QUADRO ORARIO – Liceo Musicale e Coreutico - Sezione Musicale
Classi e ore
DISCIPLINE
5°
anno
1° biennio
2° biennio
1°
2°
3°
4°
5°
Religione Cattolica o attività alternative
1
1
1
1
1
Lingua e letteratura italiana
4
4
4
4
4
Lingua e cultura staniera
3
3
3
3
3
Storia e geografia
3
3
/
/
/
Storia
/
/
2
2
2
Filosofia
/
/
2
2
2
Matematica*
3
3
2
2
2
Fisica
/
/
2
2
2
Scienze naturali**
2
2
/
/
/
Storia dell'arte
2
2
2
2
2
Esecuzione e interpretazione
3
3
2
2
2
Teoria, Analisi e composizione
3
3
3
3
3
Storia della musica
2
2
2
2
2
Laboratorio di musica d'insieme
2
2
3
3
3
Tecnologie musicali
2
2
2
2
2
Scienze motorie e sportive
2
2
2
2
2
Totale ore attività e insegnamenti obbligatori
18
18
18
18
18
Totale ore attività e insegnamenti di sezione
14
14
14
14
14
Totale ore settimanali complessive
32
32
32
32
32
LE STRATEGIE
La finalità del Liceo Musicale consiste nel contribuire alla formazione del singolo individuo
rendendolo soggetto capace di sfruttare le proprie capacità e raggiungere competenze generiche e
specifiche in campo culturale e musicale per poter affrontare scelte autonome e consapevoli in
campo professionale e personale.
L'offerta formativa del Liceo trova nel Consiglio di Istituto - in cui sono rappresentate tutte le
componenti della scuola - l'organo preposto a indicare le scelte fondamentali relative ai diversi
settori da sostenere e favorire di anno in anno. Nel consiglio d’ Istituto il P.O.F. riceve i concreti
orientamenti che poi trovano attuazione grazie alla programmazione/progettazione del corpo
docente.
In quest’ottica l’Istituto e le sue componenti tutte lavorano affinché i discenti raggiungano altresì i
seguenti obiettivi:
Obiettivi Formativi
• Rispetto delle norme di comportamento individuale e collettivo;
• Rispetto delle diversità etniche, religiose, ideologiche e culturali;
• Rispetto delle strutture scolastiche ed extrascolastiche;
• Rispetto delle regole, degli orari e dei tempi;
• Disponibilità al dialogo didattico educativo.
Obiettivi culturali trasversali
• Consolidamento delle abilità fondamentali di lettura, scrittura e comprensione;
• Acquisizione di un metodo di studio proficuo e adeguato;
• Sviluppo delle competenze espressivo-comunicative;
• Individuazione delle proprie capacità e disponibilità alle varie strategie di apprendimento
suggerite.
ATTIVITÀ DI ACCOGLIENZA, SOSTEGNO E RECUPERO PER FAVORIRE IL
SUCCESSO SCOLASTICO
Il Liceo Musicale prevede e organizza nell’arco dell’anno interventi di sostegno e recupero per gli
studenti che evidenzino difficoltà nonché attività di potenziamento per gli alunni il cui profitto non
presenta problemi. Nella prospettiva di favorire il successo scolastico dei suoi nuovi iscritti il liceo
Musicale attua l’attività di accoglienza nei primi giorni dell’anno. I nuovi iscritti, dopo il saluto del
preside, vengono accolti dai professori che li informano sulla vita del liceo, rispondono alle
domande e curiosità e li accompagnano in una visita guidata di conoscenza della scuola.
Il Liceo inoltre prevede e organizza attività di sostegno e di recupero per gli studenti che evidenzino
difficoltà nelle discipline di studio e per alunni con abilità diverse.
L’attività di sostegno – recupero prevede le seguenti tipologie di intervento :


Recupero in itinere, in orario curricolare per rispondere alle esigenze di singoli o di gruppi:
individuate carenze di preparazione o difficoltà di apprendimento, l’insegnante interviene
assegnando agli interessati esercizi supplementari da svolgere in classe e/o a casa e
verificando i progressi con prove mirate;
Recupero di gruppo, in orario extracurricolare: per gruppi di studenti in difficoltà, ore
supplementari di lezione da svolgersi in orario pomeridiano o, quando possibile, nelle seste
ore mattutine. Dell’attività di recupero il docente deve dare comunicazione scritta alle
famiglie degli alunni interessati tramite il libretto personale dello studente
Ammissione al liceo
Il nostro Liceo è una scuola a “numero chiuso”, a garanzia dell’alta qualità della didattica.
Possono essere ammessi al primo anno di Liceo gli studenti che superano la prova di ammissione
che è organizzata in due parti:
1) prova per lo strumento musicale prescelto;
2) prova di primo livello di Teoria, Ritmica e Percezione.
Allo studente che si iscrive al Liceo Musicale “DANTE ALIGHIERI” la scuola richiede come
requisiti di base interesse per lo studio e costanza nell’applicazione.
Non è una scuola “difficile” o “esclusiva” ma per le materie che la caratterizzano esige da parte
degli allievi impegno intellettuale in classe e a casa, motivazione per l’apprendimento e la cultura e
inoltre uno studio regolare e sistematico, il solo che consente di acquisire solide conoscenze e
competenze di base.
VERIFICHE E VALUTAZIONI
Criteri Generali Per La Misurazione Degli Apprendimenti
Le verifiche costituiscono un momento importante della progettazione didattica perché consentono
di misurare i reali rendimenti dei discenti in relazione agli obiettivi da conseguire. Per ciascun
Docente, esse hanno lo SCOPO di:
• Assumere informazioni sul processo di insegnamento- apprendimento in corso per orientarlo e
modificarlo secondo le esigenze.
• Controllare, durante lo svolgimento dell’attività didattica, l’adeguatezza dei metodi, delle tecniche
e degli strumenti ai fini prestabiliti.
• Accertare il raggiungimento degli obiettivi didattici prefissati.
• Pervenire ad una classificazione degli alunni.
• Attivare interventi di sostegno, di recupero o di approfondimento.
• Per ogni Studente, le verifiche il cui esito andrà tempestivamente comunicato, hanno lo scopo di:
• Far acquisire la consapevolezza del suo livello di apprendimento
• Stimolare un ripensamento sul lavoro svolto;
• Attivare, in caso di rendimenti non soddisfacenti, con l’aiuto dell’insegnante, i correttivi idonei al
recupero.
Pertanto, tali verifiche sono continue e diversificate in base agli obiettivi che si vogliono
perseguire. Esse, coerentemente con la normativa che regola l’ Esame Di Stato, accertano:
le conoscenze {sapere,). le competenze (saper fare) le capacità (saper essere).
STRUMENTI DI VALUTAZIONE
Le verifiche possono essere effettuate mediante:
Prove Oggettive Strutturate (domande vero/falso, risposte chiuse, risposte multiple, questionari
ecc), utili per l’accertamento delle conoscenze;
Prove Scritte Non Strutturate (temi, relazioni, articoli di giornali, saggio breve, analisi testuali,
ecc.) finalizzate all’ accertamento di obiettivi più complessi (analisi, sintesi, elaborazione critica) e
al controllo delle capacità espressive.
Interrogazioni Orali
Qualunque sia il tipo di prova, il docente:
• Comunica agli studenti gli obiettivi dell’accertamento.
• Si avvale di apposite griglie di correzione per ridurre margini di discrezionalità e rendere la
misurazione il più possibile oggettiva.
• Informa gli allievi sui criteri di correzione che saranno, di volta in volta, adottati.
Per dare omogeneità alla misurazione dell’apprendimento, gli eventuali dipartimenti disciplinari,
definiscono gli obiettivi minimi, in termini di conoscenze, competenze e capacità, richiesti per
affrontare la classe successiva e, a livello generale, adottano una scala di valutazione espressa in
decimi, nonché le griglie di valutazione per la correzione degli elaborati scritti.
Ai fini dell’accertamento dei livelli raggiunti si terrà conto:
• All’inizio dell’anno scolastico, della verifica iniziale nelle diverse forme possibili;
• Del controllo del progresso in itinere nel corso dell’attività didattica
• Del controllo degli esiti e valutazione finale.
Per quanto riguarda la verifica iniziale, questa è effettuata per ottenere informazioni sulle
conoscenze, competenze, e capacità di partenza possedute dallo studente.
Essa ha carattere informativo, tende solo a conoscere la realtà in cui il docente opera per realizzare
una corretta definizione degli obiettivi e non per previsioni di successo o insuccesso dei giovani.
Relativamente al controllo del progresso in itinere,questo viene effettuato per valutare i risultati
raggiunti di ogni singolo allievo. Tale controllo ha carattere sia sommativo che formativo e mira al
recupero delle carenze attraverso l’analisi dello sbaglio e dell’errore.
LA VALUTAZIONE
SETTORIALE
FORMATIVA
SOMMATIVA
La valutazione viene così ad essere intesa non più come misurazione del profitto individuale di ogni
singolo alunno, ma come processo valutativo globale di ogni aspetto dell’ attività di formazione.
Come si è detto la valutazione avviene attraverso lo strumento del voto (da 1 a 10).
Al fine di favorire ulteriore trasparenza il collegio dei docenti ha deliberato la seguente
corrispondenza di voti e giudizi.
CORRISPONDENZA VOTI
VOTO
GIUDIZIO
Descrittori - Indicatori
Conoscenza approfondita dei contenuti con capacità di rielaborazione
critica;
10
ECCELLENTE
completa padronanza della metodologia disciplinare;
ottime capacità di trasferire le conoscenze maturate;
brillanti capacità espositive e sicura padronanza dei linguaggi specifici
9
OTTIMO
Conoscenza approfondita e personale dei contenuti disciplinari;
rielaborazione personale delle conoscenze;
buona padronanza della metodologia disciplinare;
capacità di organizzazione dei contenuti e collegamento degli stessi tra i
diversi saperi;
ottima capacità espositiva;
uso corretto dei linguaggi formali.
Sicura conoscenza dei contenuti; buona rielaborazione delle conoscenze;
comprensione e padronanza della metodologia disciplinare;
8 BUONO
capacità di operare collegamenti tra i saperi se guidato;
chiarezza espositiva e proprietà lessicali;
utilizzo preciso e adeguato di linguaggi specifici.
Conoscenza di gran parte dei contenuti;
discreta rielaborazione delle conoscenze;
7 DISCRETO
buon possesso delle conoscenze non correlato alla capacità di operare
collegamenti tra le stesse;
capacità di risolvere semplici problemi;
adeguata proprietà espressiva e utilizzo dei linguaggi specifici.
Conoscenza degli elementi basilari;
sufficiente padronanza delle conoscenze;
6 SUFFICIENTE
sufficiente possesso delle conoscenze;
capacità di riconoscere i problemi essenziali;
sufficiente proprietà espositiva;
uso di un linguaggio sufficientemente appropriato.
5 INSUFFICIENTE
Conoscenza lacunosa dei contenuti;
.
scarsa padronanza delle conoscenze;
non sufficiente possesso delle conoscenze;
scarsa capacità di individuazione dei problemi;
incerta capacità espositiva e uso di linguaggio impreciso
1‐4 GRAVEMENTE
INSUFFICIENTE
Conoscenza al più frammentaria (o non conoscenza) dei contenuti;
incapacità di riconoscere semplici questioni;
scarsa o nulla capacità espositiva;
assenza di un linguaggio adeguato.
CRITERI DI VALUTAZIONE DELLA CONDOTTA
Il decreto 137 convertito in legge il 29/10/2008, introduce il voto in condotta come elemento che
concorre alla valutazione complessiva dello studente e, determina se inferiore a sei decimi, la non
ammissione alle classi successive o all’esame conclusivo del ciclo (art. 2)
Il voto di condotta verrà definito in base alla seguente griglia.
VOTO
Descrittori - Indicatori
Lo studente dimostra:
un comportamento partecipe e costruttivo all’interno della classe, non
limitato ad una sola correttezza formale
10
un comportamento corretto, responsabile e rispettoso delle norme che
regolano la vita dell’istituto
consapevolezza del proprio dovere, rispetto delle consegne e continuità
nell’impegno
Lo studente dimostra
9
un comportamento corretto, responsabile e rispettoso delle norme che
regolano la vita dell’istituto:
consapevolezza del proprio dovere e continuità nell’impegno
8
Lo studente dimostra:
un comportamento non sempre rispettoso delle regole dell’istituto e non
sempre corretto nel rapporto con i compagni, con gli insegnanti o con le
altre figure operanti nella scuola;
un impegno non sempre costante ed una non sempre precisa
consapevolezza del proprio dovere /es: distrazioni che comportano
Lo studente dimostra:
7
un comportamento poco rispettoso delle regole dell’istituto e poco corretto
nel rapporto con i compagni, con gli insegnanti e con le altre figure operanti
nella scuola (ad esempio: ripetuti ritardi non sempre motivati, distrazioni
che comportano frequenti richiami durante le lezioni, episodi segnalati con
note sul registro);
incostanza nell’impegno e poca consapevolezza del proprio dovere
6
Lo studente dimostra:
un comportamento irrispettoso nei confronti delle regole dell’istituto, dei
compagni, degli insegnanti e delle altre figure che operano nella scuola. Tali
comportamenti sono stati annotati sul registro e riferiti ai genitori ed al
consiglio di classe;
inadeguatezza nello svolgere il proprio dovere e mancanza di impegno
5
e meno di 5
Lo studente dimostra:
comportamenti che manifestano un rifiuto sistematico delle regole
dell’istituto, atteggiamenti ed azioni che manifestano grave (o totale) totale
mancanza di rispetto nei confronti dei compagni, degli insegnanti e di altre
figure operanti nella scuola. Ditali comportamenti è stata informata la
famiglia ed il consiglio di classe;
assenza di impegno e di consapevolezza del proprio dovere
DOTAZIONI STRUTTURALI E STRUMENTALI
La scuola opera negli edifici dell’Istituti Tecnici Pitagora. Dispone di aule tradizionali, di un
laboratorio di informatica e di tre aule speciali che saranno dotate delle apparecchiature necessarie
per l’attività didattico/musicale.
SBOCCHI PROFESSIONALI
Al termine dei cinque anni, il diplomato avrà la possibilità di continuare gli studi dell’Alta
Formazione Artistica Musicale per ottenere un diploma di livello universitario. Molto interessante è
lo studio della materia Tecnologie musicali, che ha l’obiettivo di sviluppare competenze specifiche
nel campo tecnico del suono e del montaggio audiovisivo, attraverso le nuove tecnologie. Di seguito
sono riportate le diverse professioni, nelle diverse aree disciplinari, a cui può aspirare un allievo del
Liceo Musicale.
Professioni che prevedono la continuazione dal liceo musicale all’Alta formazione
musicale e all’università
1. Area artistica
1.1. Cantante (ambito lirico, cameristico, corale)
1.2. Compositore (di generi e stili diversi, arrangiatore)
1.3. Direttore (d'orchestra, di banda, di coro)
1.4. Direttore artistico
1.5. Maestro sostituto (tutte le variegate professioni tecnico-musicali dei teatri)
1.6. Musicista di stili non accademici (jazz, pop, rock ecc.)
1.7. Musicista per funzioni religiose (organista-direttore di coro-compositore)
1.8. Regista teatrale
1.9. Strumentista (solista, camerista, orchestrale)
2. Area musicologica e di divulgazione della musica
2.1. Bibliotecario
2.2. Esperto nella conservazione e nel restauro dei beni musicali
2.3. Giornalista-critico musicale
2.4. Redattore musicale nei mass-media
2.5. Ricercatore, insegnante nei Conservatori e nelle Università delle discipline teoriche, storiche e
analitiche della musica.
3. Area tecnologica
3.1. Assistente di produzione musicale
3.2. Compositore di musica elettroacustica
3.3. Compositore di musica per multimedia, internet, cinema, televisione, sistemi interattivi
3.4. Esperto di inquinamento acustico
3.5. Esperto di musicologia computazionale o di restauro di documenti sonori
3.6. Fonico e regista del suono
3.7. Fonico teatrale
3.8. Ingegnere del suono
3.9. Interprete di repertori elettroacustici
3.10. Musicologo di repertori elettroacustici
3.11. Progettista sonoro (per musica, multimedia, internet, cinema, televisione, sistemi interattivi)
3.12. Tecnico di archivi sonori
3.13. Tecnico di editoria elettronica musicale (copista informatico)
3.14. Tecnico di gestione di laboratori musicali
3.15. Tecnico di post-produzione audio
4. Area artigianale, aziendale e commerciale
4.1. Accordatore
4.2. Commerciante di articoli musicali
4.3. Costruttore di strumenti
4.4. Liutaio
4.5. Manager in campo musicale
4.6. Responsabile del marketing nell'editoria musicale, negli enti di produzione e nelle aziende di
prodotti musicali
4.7. Responsabile delle pubbliche relazioni nell'editoria musicale, negli enti di produzione e nelle
aziende di prodotti musicali
4.8. Responsabile delle scelte editoriali nelle edizioni musicali
5. Area psico-pedagogica
5.1 Esperto di educazione al suono e alla musica nella scuola dell'infanzia
5.2 Insegnante di musica nella scuola primaria
5.3 Insegnante di musica nella scuola secondaria
5.4 Insegnante di propedeutica strumentale
5.5 Insegnante di strumento nella scuola primaria
5.6 Insegnante di strumento nella scuola secondaria
5.7 Insegnante di strumento in Conservatorio
5.8 Insegnante di altre discipline in Conservatorio
5.9 Insegnante di discipline musicali nelle scuole private, civiche, cooperative ecc
5.10 Animatore musicale nell'extra-scuola (coordinatore musicale in comunità con finalità sociali,
per il tempo libero, per il turismo)
5.11 Musicista nell'équipe di musico-terapia
Professioni che possono avvalersi di competenze musicali
• Maestro nella scuola dell'infanzia
• Maestro nel ciclo di base
• Professore di filosofia
• Professore di fisica
• Professore di lettere
• Professore di storia delle arti
• Architetto progettista e arredatore di ambienti in cui si fa musica
• Operatore turistico
• Operatore nelle comunità sociali
• Operatore multimediale
LA SCUOLA E IL “WEB”
Il Liceo “DANTE ALIGHIERI” ha un proprio sito sul web all’indirizzo:
www.scuolepitagoraealighieri.it
Per qualsiasi informazione e/o comunicazione, il Liceo mette a disposizione il seguente indirizzo di
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