Bambini S.r.l. Ravenna
Ragazzi del Liceo Classico
Classe VAP
Report d’Azienda
A
MARINA DI RAVENNA 18-19/10/2010
Da
C‟era una volta una barca che andava per mare; la guidava Mario Bambini, pescatore ravennate. Come
spesso accade, le cose migliori succedono quando meno te lo aspetti… Infatti, alcune aziende chiesero al
pescatore di poter affittare la sua barca per il trasporto di merci e persone. Così nel 1962 nacque la Bambini Mario e Renzi Giuseppina s.n.c, azienda adibita al trasporto marittimo. Ma col tempo le cose possono cambiare, anzi cambiano, se si è accorti a
cogliere le famose occasioni di cui sopra.
Così nel 1986 l‟impresa,cambiando assetto societario, cambiò anche il nome, divenendo Bambini Mario s.r.l. Negli anni ’90 la
società ha iniziato una fase di forte espansione confermando il proprio ruolo di azienda leader nel settore dei trasporti marittimi, specializzandosi nella fornitura di servizi per l‟off–shore e di rimorchio. Dal 1999 inizia anche a svolgere, per concessione
dell‟Autorità Marittima, il servizio di trasporto passeggeri e merci, garantendo il collegamento tra la rada di Ravenna la terraferma (da Maggio 2000 il RINA ha certificato il sistema di gestione per le qualità della Bambini s.r.l., confermandolo alle norme).
L’off-shore
La città di Ravenna entra nella storia dell’industria negli anni Cinquanta con la costruzione del polo chimico di stato da parte dell’ENI (Ente Nazionale Idrocarburi).
La città subisce conseguentemente una considerevole crescita demografica con immigrazione soprattutto da Veneto, Marche e regioni meridionali.
A Ravenna è presente un polo chimico di importanza europea dotato di servizi ed infrastrutture integrate in cui sono da anni insediate numerose multinazionali che hanno
trovato in questo distretto l’ambiente ideale per la propria attività.
Ravenna è una delle capitali del Mediterraneo nella cantieristica navale e nelle realizzazioni di off-shore. Nell’evoluzione che ha visto il porto di Ravenna trasformarsi da
scalo industriale ad attivo polo commerciale si inserisce lo sviluppo dell’impresa cantieristica, impegnata nel settore delle costruzioni industriali, nella realizzazione di
piattaforme off-shore e nella costruzione, trasformazione e riparazione di navi.
Grazie alla particolare tipologia delle navi e ad una efficiente organizzazione a terra, la Bambini s.r.l. è in
grado di soddisfare ovunque ed in qualsiasi momento e del personale che vi opera, legate alle necessità delle piattaforme offshore fornendo un servizio di qualità che si diversifica dal trasporto delle maestranze alla fornitura di acqua potabile e combustibili, al trasporto di merci pericolose, comprese sostanze radioattive e i rifiuti, ai servizi di appoggio ed operazione subacquee, ROV, geofisiche,antinquinamento e movimentazioni ancore.
Il settore off-shore è tutt‟ora il core-business dell‟azienda,sia in termini di numero di unità navali impiegate in questo servizio
che in termine di fatturato. Nota di merito: .oggi la Bambini s.r.l. è la prima compagnia in Italia ad effettuare questo tipo di servizi… e non è davvero cosa da poco!!! . La Bambini s.r.l. si è cimentata, recentemente, nella collaborazione occasionale con
operazioni subacquee con sommozzatori, palombari e ROV (remote operated vehicles) e operazioni geofisiche.
Per rendere la traversata più piacevole le imbarcazioni sono dotate di TV,VCR e DVD con dolby surround.
F
L
O
T
T
A
Sea Shuttle
Lince
Ferula
Mare Bianco
Mare Blu
Mare Giallo
Monte Bianco
Albatro
Mare Rosso
Mare Verde
Mare Grigio
Mare Celeste
Mare Lilla
Mare Denim
Mare Ecru
Adriatic Storm
Maestrale Terzo
Monte Rosa
Bamar Primo
Mario B.
New Condor
Gabbiano
Grecale Secondo
N
A
V
A
L
E
La Bambini s.r.l. vuole espandersi: Marco Bedeschi, nello
scorso Aprile, è andato in Kazakistan per conoscere e saperne di più su quel territorio (sembra che siano da risolvere problemi di
tipo burocratico e amministrativo. Pensate che noi non sapevamo bene dove
fosse il Kazakistan!). Un‟altra meta importante è il Mar Caspio: questo progetto, su cui si sta lavorando, è difficile da realizzare per quanto riguarda la
posizione, il clima, ma soprattutto per la caratteristica di questo mare, che è
notoriamente chiuso: e qui entra in gioco la scarsa preparazione geograficoambientale della scuola italiana, perché ci è stato riferito di fondali bassi, delta del Reno -non quello romagnolo!- insabbiato: e noi abbiamo cercato di
capire il problema o almeno ci siamo mostrati partecipi.
Nuove sfide: i bambini crescono, si fanno grandi e… vanno per il
mondo!
FOTO CARTA GEOGRAFRICA
Nello stare al passo coi tempi sicuramente la Bambini S.r.l. ha una marcia in più per la capacità di guardare al di là dei propri
confini e dei propri orizzonti: lo testimoniano i numerosi traffici nel Golfo di Guinea in Africa, i commerci nel Mediterraneo.La ditta guarda ora a Oriente: la nuova frontiera del trasporto marittimo offshore è il Mar Caspio, che, per sua salinità naturale, è una fonte di risorse e quindi un mercato molto appetibile: è per questo che ci sono numerosissime richieste sia di trasporti marittimi e commerciali, sia di servizi di appoggio offshore e rimorchio. Ma ci sono anche, di contro, l‟impervia traversata che passa attraverso il canale Volga-Don, passaggio obbligato e unica via d‟accesso per il più grande lago del mondo,
inaccessibile per alcuni tipi di imbarcazione. Inoltre in un certo periodo dell‟anno bisogna affrontare il mare, che a Nord resta
ghiacciato, per cui sono necessari mezzi speciali. Infine, c‟è la spietata concorrenza delle imprese locali, che, lavorando in quel
settore già da molto tempo, hanno una posizione di “predominio” negli affari del luogo. Ma, nonostante questo, la Bambini
S.r.l. non si darà per vinta, e farà di tutto per espandere il proprio mercato e far conoscere il proprio nome in tutto il mondo.
O r g a n i z z a z i o n e B a m b i n i s . r. l .
Bambini srl è la più grande azienda italiana operante nel settore dei trasporti marittimi erogando servizi di appoggio offshore e
rimorchio. Le prestazioni fornite spaziano dal trasporto delle maestranze, alla fornitura di acqua potabile e combustibili, al trasporto di merci pericolose, comprese sostanze radioattive e rifiuti, ai servizi di appoggio ad operazioni subacquee, ROV, geofisiche, antinquinamento e movimentazione ancore.
L‟azienda dispone di 30 unità navali e 185 addetti al personale, di cui 170 marittimo e 15 impiegati negli uffici della sede ravennate. All‟ interno di un‟unità navale troviamo una gerarchia militare composta da :
-Comandante (Master);
-Primo Ufficiale di coperta (chief mate);
-Operatore GMPSS;
-Direttore di macchina;
-Operaio motorista/Operaio meccanico;
-Comune polivalente;
-Allievo comune;
-Polivalente/mozzo.
Ogni componente dell‟equipaggio è in possesso di un libretto che illustra dati anagrafici , excursus vitae, sbarchi e imbarchi effettuati dal
medesimo.
Il personale di bordo ha sostenuto un training formativo marittimo finalizzato all‟apprendimento delle mansioni e dei comportamenti propri
dell‟esperienza in nave.
Inoltre su ogni nave è presente del personale locale, il che favorisce
l‟integrazione con il territorio.
Nonostante
la
gerarchia
militare
vigente
all‟interno
dell‟organizzazione, il sentimento d‟unione prevarica sull‟aspetto burocratico. Ogni persona è fondamentale nello svolgere la
sua specifica mansione, tutti concorrono al SODDISFACIMENTO DEL CLIENTE ed alla FUNZIONALITA‟ DELLA NAVE .
Per quanto riguarda l‟organizzazione interna degli uffici della Bambini srl, al vertice della gerarchia troviamo il Consiglio di
amministrazione (CDA) a capo del quale vi sono i fratelli Bambini, Rosolino e Gianluigi.
E quando arriva la „CHIAMATA‟ (!) per una fornitura: un trasporto di personale alla piattaforma, oppure un rimorchio in rada,
o ancora acqua potabile o combustibile, si mette in moto un processo perfettamente oliato, la perfetta organizzazione che stabilisce orari, turni, contatti, rifornimenti. Così si lavora, perbacco!
Marco Bedeschi, responsabile settore Risorse Umane
Marco Bedeschi ci ha accompagnati per tutta la durata della nostra visita: viso comunicativo e reale voglia di comunicare, di raccontarci di
sé e della sua esperienza di lavoro. Ha 25 anni, dopo il diploma in ragioneria aveva già lavorato presso una ditta di trasporti, ma non era
molto soddisfatto del suo impiego, a causa di un lavoro ripetitivo che,
possiamo ben immaginarlo, un neo diplomato non sente di certo come
„ciò che aveva sognato ‟! Poi… la „chiamata‟: selezionato tra vari giovani per un incarico alla Bambini. Mansioni diverse, corsi interni di
aggiornamento, fino a diventare il responsabile del settore risorse umane. E ora, per la serie “la storia si ripete”, a sua volta ha assunto da poco un assistente neodiplomato al quale sta spiegando i meccanismi che
lui stesso aveva imparato appena assunto.
Contento di questo lavoro?
“Molto , anche perché mi sono ritrovato ad essere in un‟azienda giovane, che dà spazi e fiducia. All‟inizio ero teso, perché mi rendevo
conto di non avere tutte le competenze che erano necessarie, ma ho
capito che per lavorare all‟interno dell‟azienda non bisogna aver necessariamente una preparazione specializzata nel settore
commerciale e dei trasporti navali. Bisogna aver voglia di mettersi in gioco e di iniziare un percorso. La „Bambini‟ ha promosso la mia formazione , e passo dopo passo sono „cresciuto‟…”
…e infatti da impiegato adesso Bedeschi è il responsabile di un settore preciso. Recentemente è stato inviato dalla ditta in Kazakistan, per rendersi conto della situazione in quei paesi in relazione alla possibilità di aprire nuovi punti di interesse.
Un’impressione?
“Intanto l‟emozione di un incarico così importante, che significa la fiducia da parte dei miei datori di lavoro, fiducia alla quale cerco di corrispondere al meglio. E poi l‟emozione di un viaggio così “al di fuori” delle mete solite dei nostri mari. Ho capito solo adesso che siamo davvero parte di un tutto, anche lontano, che in ogni caso ci appartiene, di una globalità di cui facciamo parte anche se non ce ne rendiamo conto.”
Quante volte nella vita ci siamo sentiti chiedere “come ti
vedi da qui a dieci anni?” o “che lavoro ti piacerebbe fare
da grande?” e non abbiamo saputo dare una concreta e
precisa risposta? Predire non è mai semplice, soprattutto
se si tratta del futuro, del nostro futuro. Le prospettive
che abbiamo della vita non si basano certo su una scienza
pragmatica ed è per questo che avvertiamo il bisogno di
avere salde aspettative e modelli esemplari che ci assistano nelle nostre scelte e chiarifichino le centinaia di indecisioni che contraddistinguono la nostra esistenza. Nel
corso dell‟esperienza alla Bambini s.r.l. ho subito intuito
un clima di grande sicurezza e solidità sociale e lavorativa ed un ambiente caratterizzato da una forte coesione e
partecipazione tra i dipendenti. Ma ciò che di più mi ha
colpito e meravigliato è stato l‟impegno con il quale
l‟azienda aveva organizzato l‟incontro e l‟accoglienza
con gli studenti e la duttilità e la dedizione dimostrata nei
nostri confronti.
E‟ fondamentale costruire una connessione più stretta e
continua tra il mondo lavorativo e quello scolastico, ovvero una relazione che permetta un orientamento più consapevole e informato, una “guida” alle nostre scelte. Ma
quanto possiamo sentirci sicuri e appagati dalla scelta
professionale che compiremo al termine degli studi? Noi
ci sentiamo continuamente ripetere, dalle più alte ed autorevoli fonti, oltre che dai mass media, di essere i protagonisti del domani, di essere la futura classe dirigente. In
realtà, siamo spesso consapevoli solo di essere i precari
del domani, gli incerti dell‟oggi e i benestanti di ieri, in
un mondo in cui tutto è flessibile. In questo contesto di
grande incertezza e fluidità, la Bambini s.r.l. offre
un‟opportunità fondamentale ed efficace per migliorare
le prospettive del giovane d‟oggi e del lavoratore del domani, con una politica basata sulla promozione degli orientamenti, per indirizzare i giovani verso le aree di studio più promettenti in termini di prospettiva del sistema
produttivo, indicando loro i nuovi ruoli e le figure professionali che l‟evoluzione della tecnica e del mondo del
lavoro creano e ricercano.
Il cammino da intraprendere è irto di difficoltà. E‟ quindi
possibile perdersi. Ma anche guadagnare l‟approdo di
una società migliore. Questo è il rischio, ma questa è anche la virtù. In ogni caso questa è, né più né meno, la posta in gioco. Occorre però sapere che il cammino da fare
non sarà corto e soprattutto si rivelerà accidentato. Esso
esige perciò tutta la pazienza e la determinazione che ci
vogliono per percorrerlo consapevolmente ed interamente.
La sicurezza sul luogo di lavoro consiste in tutta quella serie di misure di prevenzione e di protezione (tecniche organizzative e procedurali), che devono essere adottate dal datore di lavoro, dai suoi collaboratori (i dirigenti e i preposti) e
dai lavoratori stessi. Le misure di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori hanno il fine di migliorare le condizioni di lavoro, ridurre la possibilità di infortuni ai dipendenti dell'azienda, agli altri lavoratori e ai collaboratori esterni
(subcontraenti). Misure di igiene e tutela della salute devono essere adottate al fine di proteggere il lavoratore da possibili danni alla salute e da malattie professionali, nonché la popolazione e, in generale, l'ambiente.
La “Bambini s.r.l.” mette la sicurezza come punto fondamentale e incisivo della sua filosofia: coloro che devono intraprendere viaggi navali a lungo o breve termine hanno il diritto di essere sicuri! A questo proposito bisogna tener conto
delle regole e degli utensili di base in materia di sicurezza sul lavoro per i lavoratori di questi particolari settori:
casco di protezione, per la protezione della testa da urti, dalla caduta di oggetti sospesi e da cadute a terra durante il
lavoro, guanti da lavoro, usati principalmente sulle piattaforme come protezione da gas tossici e prevenzione da lesioni
alle mani, maschere, di svariati tipi, da maschere monouso a quelle contro gas e vapori nocivi, abbigliaMorte sul lavoro Italia-2010
mento idoneo,, ovvero abiti sportivi che non creino
intralcio allo svolgimento regolare del lavoro, e calzature con suola non sdrucciolevole. Anche noi studenti
siamo stati preventivamente informati delle norme da
seguire. Infatti credevamo di intraprendere un percorso
pericoloso e pieno di ostacoli e già ci pensavamo in alto
mare, sballottati dalle onde, in un difficile approdo;
invece l‟itinerario non ha comportato alcun imprevisto
in quanto la nostra meta è stata una nave-rimorchio, ben
attraccata alla banchina. Nonostante ci sembrasse eccessivo indossare i caschi di protezione su una nave
ferma, che ai nostri occhi pareva aver ben poco di pericoloso, il più alto del gruppo, abbattendo tutti i pronostici, ha dato una bella craniata sulla scaletta! E per fortuna che aveva il casco! Quindi, sicurezza prima di
tutto! Pensate che ogni anno nel mondo ci sono all‟incirca 2 milioni di morti sul lavoro e solo a Ravenna sono stati registrati dal 2000 ad oggi ben 104 morti e altrettanti feriti, ricordati il 10 ottobre nella “Giornata nazionale per le vittime
degli incidenti sul lavoro”. Una strage infinita, una grande macchia sulla nostra società.
Ecco perché l’abitudine alla sicurezza deve essere totale e costante, un ‘habitus’ mentale, un’ educazione permanente, un ‘must’ quotidiano: perché basta una sola svista, un’unica disattenzione, che potrebbe essere anche
l’ultima.
18:20 28 OTT 2010
(AGI) - Bologna, 28 ott. - Cala in Emilia Romagna il numero
degli infortuni sul lavoro denunciati (107.564 nel 2009 contro
123.712 nel 2008, cioe' il 13,1% in meno), a fronte di un calo
nazionale del 9,7%. E scende anche il numero degli infortuni
mortali: 117 nel 2008, 93 nel 2009 (-205%).
I dati sono contenuti nel Rapporto regionale sugli infortuni e le
malattie professionali elaborato dall'Inail e presentato oggi a Bologna. Il 32% degli infortuni sono relativi alla circolazione stradale in occasione di lavoro; il 25% in itinere e il 43% in ambiente di lavoro ordinario. In termini assoluti e' il settore 'costruzioni' ad avere registrato il maggior numero di infortuni
nel 2009: 9.510 i casi denunciati, seguito dal settore 'trasporti' con 7.567 casi. Hanno invece registrato un aumento
di quasi l'11% le malattie professionali denunciate: 4.919 nel 2009 contro 4.433 casi del 2008.
Se si escludono istanti prodigiosi e singoli che il destino ci può donare,
l'amare il proprio lavoro, che purtroppo è privilegio di pochi,
costituisce la migliore approssimazione concreta alla felicità sulla terra.
Ma questa è una verità che non molti conoscono...
Primo Levi
“Abbiamo avuto la possibilità, attraverso la nostra visita diretta, di respirare la dinamicità dell‟ambiente: sono infatti impiegati molti giovani, sia in sede sia sulle imbarcazioni e sulle piattaforme. Vedere che ci sono società che
puntano sui ragazzi attivi e motivati e che danno loro varie possibilità di crescita professionale e personale ci permette di guardare positivamente al futuro.”
La scuola deve formare e preparare non
tanto a un lavoro, a una operatività o a
una serie di conoscenze che devono essere
immesse dalla scuola direttamente nella
professione, quanto piuttosto alla mentalità giusta che il mondo del lavoro richiede.
Poi, sono le ditte a formare internamente i
giovani che hanno voglia di continuare ad
imparare, utilizzando le abilità che la scuola ha contribuito a consolidare per crescere,
capire come stanno le cose e darsi da fare.
“Il
mondo vicino e lontano che ci „gira intorno‟ ci è in gran parte sconosciuto: una ditta come la „Bambini‟, che opera a Ravenna, a due passi da noi, nel settore „elettivo‟ della nostra realtà geografica ed economica, il mare e le sue
risorse, ci era sconosciuta. Per questo abbiamo voluto „scegliere‟, tra le possibilità offerteci dal „Guidarello‟, proprio
una ditta di cui non conoscevamo nulla, alla quale ci siamo avvicinati con la voglia di scoprire anche qualcosa che
potesse riguardare noi: la nostra realtà di oggi e il nostro futuro, come possibilità non tanto di lavoro, ma di interesse.”
C
L
A
S
S
E
V
A
P
LICEO CLASSICO “DANTE ALIGHIERI”
ISTITUTO MAGISTRALE “MARGHERITA DI SAVOIA”
Alpi Carlotta
Amboni Claudio
Antonelli Nicole
Balsamini Elena
Camerani Marco
Casadio Alessia
Celsi della Penna Francesco
Chiarello Federica
Close Giada
Cuccagna Claudia
Ferro Denise
Fiocchetti Marianna
Grilli Cicilioni Elisabetta
Mosconi Giulia
Perugini Marilisa
Petrignani Andrea
Policicchio Maria Victoria
Ranieri Lorenzo
Sabetta Ilaria
Scionti Nicoletta
Solito Stefano
Testi Filippo
Tramonti Anna
Venturi Sofia
Docenti: Paola Rossi Balella
Alessandra Pagnoni
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