Team Albano Anno VI - Numero 53 - Maggio 2010 Edizione gratuita Se son rose fioriranno C’è molta aspettativa tra i sostenitori di Marini per le prime mosse della nuova amministrazione e per conoscere tempi e modalità di attuazione di quanto promesso in campagna elettorale I Regolamento dello Statuto cittadini di Albano hanno comunale che definisce i termini espresso con chiarezza, con il per la partecipazione dei cittadiproprio voto alle elezioni, che ni alla vita amministrativa. vogliono un radicale cambiamento Adesso ci aspettiamo che la nuova nella politica e nell’amministraamministrazione, ricordando il zione comunale. Ciò è testimoniamandato che ha avuto dagli elettoto dall’ingresso in Consiglio ri, indichi la strada che verrà intracomunale di molte facce nuove presa, quali sono le strategie che nelle file del centro-sinistra e dalla intende adottare per lo sviluppo conseguente bocciatura di consieconomico della città, per miglioglieri e assessori della precedente rare qualità della vita dei suoi abilegislatura. A fronte di questo tanti, per promuovere un’immagisegnale, la maggior parte degli ne migliore di Albano. I cittadini elettori che hanno votato Marini si si aspettano di sapere come il aspettano una svolta nel modo di Comune si muoverà rispetto a fare politica ad Albano e questo, tutta una serie di problemi quali la per la verità, non si è ancora visto. viabilità, il destino delle società Il sindaco, rispettando gli accordi del Comune (Albalonga, Albafor, programmatici sottoscritti con i Volsca), i 25 Patti territoriali partiti che lo hanno sostenuto nel approvati in extremis dalla prececorso della campagna elettorale, dente amministrazione che, se ha nominato in alcune posizionichiave uomini politici sulla brec- Nicola Marini insieme (da sinistra) a Luca Andreassi, Domenico di Tuccio e attuati, produrranno una nuova cia da decenni e, tra di loro, alcuni Roberto Peduzzi. I tre nuovi consiglieri che hanno partecipato attivamente alle colata di cemento sul territorio, il rispetto delle regole, il decoro che hanno governato la città nella iniziative attuate dai Comitati di Quartiere e dalle redazione di AlbanoTeam della città. prima e/o nella seconda amminidel Comune sta creando non pochi problemi Se è vero il detto “scopa nuova scopa bene” strazione Mattei. all’avvio del nuovo corso. D’altronde, anche ci aspettiamo, al massimo dopo l’estate, che È evidente che tutto ciò ha creato un po’ di in questa situazione iniziale di difficoltà, la nuova amministrazione mostri con i fatti ai sconcerto tra i sostenitori di Marini e preocemergono alcuni segnali sicuramente positicittadini-elettori che hanno fatto bene a riporcupazione per come verrà amministrata la vi. È stato deciso, per esempio, di utilizzare re la loro fiducia in Marini e che la città di nostra città. È altresì evidente che a quaranta l’avanzo di Bilancio (circa 542.000 euro) per Albano è sulla strada giusta per si il proprio giorni dalle elezioni è troppo presto per dare interventi urgenti alle scuole e per la prima futuro. giudizi sull’operato del sindaco e della nuova fase del piano parcheggi. Va visto come un Giunta comunale, anche perché, va sottoliMaurizio Bocci ottimo segnale anche l’avvio della stesura del neato, la mancanza del Segretario Generale 5 candelina per AlbanoTeam a C on questo numero AlbanoTeam compie il quinto anno di vita. Da maggio 2005 ad oggi abbiamo pubblicato ben 53 numeri del giornale: un vero record per la città di Albano. È inutile nascondere che siamo molto orgogliosi dei risultati fin qui raggiunti. AlbanoTeam, con il suo impegno sociale e la sua onestà intellettuale, ha conquistato credibilità nell’opinione pubblica albanense e ormai l’uscita del giornale è un appuntamento “atteso” dai nostri fedeli lettori. Affermiamo tutto questo, peccando di un po’ di presunzione, perché riteniamo che il successo delle ultime elezioni e, in particolare, l’affermazione di tanti nostri collaboratori “storici”, sia il risultato del lavoro svolto, mese dopo mese, da questa redazione. Una redazione, costituita da tanti giovani che oggi siedono in Consiglio Comunale, che ha espresso con forza l’esigenza di un radicale cambiamento nel modo di gestire la nostra città. I cittadini di Albano hanno capito questo messaggio e, con il loro voto, hanno sancito la tanto attesa svolta. Tutto questo ci fa sperare che andremo verso un migliore governo della città. Per quello ci riguarda, noi continueremo a seguire la linea editoriale sancita nel primo editoriale pubblicato nel maggio del 2005: “dire le cose che gli altri giornali locali non dicono o dire in modo diverso quelle che dicono”. Questo vuol dire raccontare i fatti di Albano così come sono, senza l’enfasi dei comunicati stampa (molte volte fuor di luogo) e senza la critica fine a se stessa. Continueremo a non nascondere i problemi di Albano e le eventuali manchevolezze dei nostri amministratori, perché è questo l’unico modo per sperare di avere una città migliore di quella che è oggi. La Redazione AlbanoTeam - In Primo Piano 2 Tantissima gente fa la fila per firmare la richiesta di referendum per abrogare la legge che consegna al profitto delle multinazionali la gestione dell’acqua pubblica L ’acqua è vita e la vita non può essere oggetto di speculazione. Le nuove norme delle legge approvata nel novembre del 2009 che regolano la gestione dei servizi pubblici, e tra questi la gestione dei servizi idrici, impongono di dismettere entro il 31 dicembre del 2011 ogni tipo di gestione pubblica. L’obbligo di privatizzazione della gestione idrica comporta di fatto la privatizzazione della risorsa e questo significa una gestione mirata a garantire il profitto del gestore, anche a discapito della salvaguardia della risorsa. L’acqua, come l’aria che respiriamo, dipende dai cicli naturali. la sua qualità è strettamente collegata alla conservazione dell’ambiente e alla prevenzione di ogni forma di inquinamento. Questo impone una visione d’insieme e la possibilità d’intervento su ogni fase del ciclo e della gestione dell’acqua che solo la Pubblica Amministrazione può e deve avere. Per l’abrogazione di questa legge è in corso in tutta Italia una grande campagna referendaria che ha già visto la firma di oltre 250.000 persone. Un successo enorme, ma ancora non sufficiente perché la classe politica italiana deve essere “investita” da centinaia di migliaia di firme per capire che quella legge è un’infamia. Per abrogare la legge servono 500.000 firme e non c’è dubbio che tale soglia sarà superata. L’obiettivo dei promotori è raggiungere 750.000 firme e il Lazio è tra le regioni dove la raccolta firme sta avendo un grandissimo successo. Per spiegare tutto questo ai cittadini di Albano, lo scorso 29 aprile si è tenuta presso la Sala Vespignani l’assemblea pubblica del comitato “Acqua bene comune” alla quale ha partecipato, tra gli altri, il neo assessore all’ambiente Claudio Fiorani, che si è soffermato ad esaminare la situazione idrica della nostra città. «La pressione antropica a cui è stata sottoposta Albano in questi ultimi decenni – ha affermato l’Assessore all’ambiente Claudio Fiorani – non ha permesso un corretto utilizzo del territorio ed ha portato al problema della scarsità d’acqua, soprattutto nelle zone di Pavona e Cecchina. In più la presenza di arsenico, manganese ed altri metalli non la rende nemmeno di qualità. L’urbanizzazione incontrollata di questi anni, insieme con una disorganizzazione strutturata degli uffici tecnici delle vecchie amministra- zioni, ha portato alla situazione attuale. L’unica soluzione sarà quella di portare l’acqua da fuori e su questo stiamo già facendo pressione su Acea da quando siamo entrati in carica, cioè da pochissimi giorni. Ci vorrà ancora un annetto di tempo ma la strada intrapresa è quella corretta». Ad Albano si potrà ancora firmare per la petizione il 23 maggio a piazza San Pietro, il 5 e 6 giugno a Cecchina e a Pavona, il 13 giugno in piazza della Costituente e 19 giugno a piazza San Pietro. Maurizio Bocci Anime a confronto È in vendita in tutte le librerie il nuovo romanzo del nostro concittadino, Giuseppe Ghisellini, dal titolo: ”Anime a confronto”. Il romanzo corona la recente ampia produzione letteraria di Giuseppe Ghisellini e, attraverso la storia dei due personaggi-protagonisti, l’autore mette a confronto due diverse concezioni di vita. Il primo spende i suoi giorni all’insegna del piacere e della dissipazione, nell’ illusione che l’ esistenza premi esclusivamente chi mette a frutto la propria scaltrezza. Il secondo, una donna, dopo reiterate delusioni, incontra un giovane che la porterà, attraverso l’ arte e la religione, ad una visione meno edonistica, ma più interiormente appagante. Il lettore non rimarrà deluso anche grazie allo stile limpido e accattivante del racconto, ed alla frizzante ironia che permea molte pagine. Uniti per un quartiere migliore G li ultimi mesi sono stati per il Comitato di Quartiere Miramare un susseguirsi di attività di organizzazione, partecipazione a incontri e dibattiti in vista della tornata elettorale, attività tutta tesa a far considerare nei progetti di governo “l’Albano dei cittadini e meno quello di Palazzo”, progetti nei quali la Società Civile fosse parte attiva della macchina amministrativa. I risultati ci hanno premiati. Ora aspettiamo fiduciosi di poter contribuire a mettere in piedi nuovi metodi di lavoro che non abbiano più i cittadini vittime di scelte sbagliate e, per la verità, i primi segnali positivi li stiamo già cogliendo. È ora però anche di riprenderci cura del futuro del nostro quartiere e il gruppo direttivo del Comitato, al quale si sono aggiunti e aggiungeranno giovani forze, ha fatto il punto sulle varie proposte, sempre ignorate dalle “istituzioni”. Oltre ad occuparci dei problemi quotidiani (strade, marciapiedi, parcheggi …) dobbiamo guardare anche più in alto e quindi ci occuperemo di temi che incidono fortemente sulla qualità della vita del quartiere. Per fare un lavoro capillare abbiamo bisogno del conforto della voce di tutti gli abitanti del quartiere, attraverso la compilazione di un questionario che distribuiremo dalla fine di questo mese e che ci dovrà aiutare a impo- stare la nostra attività secondo le priorità più sentite. Nel frattempo, diamo notizia delle iniziative che da maggio in poi ci vedranno tutti impegnati. Il 30 maggio il Comitato di Quartiere organizza la Nuova Edizione del Mercatino del Riuso e del Riciclo: manifestazione che assume ogni anno sempre più importanza e che vorremmo far diventare il mercato delle pulci di Albano. Per l’occasione potremo far sfogare in bici tanti bambini visto che Via Rossini sarà resa isola pedonale. La Festa del Quartiere, che speriamo possa accogliere spettacoli di associazioni locali, e il Palio dei Quartieri di Basket sono fissati per metà settembre. Nel frattempo, se rimane qualche minuto libero, ci occuperemo della promozione di iniziative sul decoro urbano e dell’avvio della raccolta differenziata “porta a porta”, affiancando il Comune con l’informazione nelle scuole elementari e agli abitanti. Di tutte le novità che riguardano il quartiere e delle attività del Comitato vi terremo informati attraverso il sito www.quartieremiramare.it e da questo mese potete mandare i vostri commenti e segnalazioni anche sulla pagina di Facebook “comitato di quartiere miramare”. Il presidente del Comitato Paolo Zonetti Spazio riservato al Comitato di Quartiere Miramare 3 AlbanoTeam - In Primo Piano Libertà è partecipazione Buon lavoro assessore L’incontro tra i Comitati di Quartiere e il sindaco Marini ha sancito l’avvio dell’iter per l’approvazione dei regolamenti dello statuto per la partecipazione dei cittadini alla vita amministrativa della città La nomina dell’ex sindaco di Albano, Marco Mattei, alla carica regionale apre grandi aspettative per la salvaguardia ambientale del nostro territorio, ad iniziare dall’attuazione del piano di assetto del Parco. C on noi ha iniziato bene!! Ci riferiamo al Sindaco Marini. Aveva promesso che una delle prime iniziative del suo quinquennio sarebbe stata quella di ricevere una rappresentanza dei Comitati di Quartiere e l’ha fatto. L’incontro è avvenuto alla fine di aprile a Palazzo Savelli ed è stato caratterizzato da un clima di sostanziale intesa sulla questione principale oggetto dell’incontro: dotare i cittadini di Albano dello strumento che permetterà loro di partecipare alle scelte dell’Amministrazione. L’assicurazione avuta è che la Commissione Consiliare competente inizierà da subito a lavorare sulla stesura dei regolamenti previsti dagli articoli dello Statuto Comunale (Titolo III) che consentirà ai cittadini sia di intervenire nella costruzione delle decisioni del Consiglio e della Giunta, sia altre forme di “presenza” fino ad oggi negate. Noi puntiamo molto sui contenuti e su una celere approvazione dei regolamenti anche per gettare le basi per un recupero dell’attuale scadente rapporto con la politica. Siamo convinti che proprio grazie alla possibilità di “contare” che, finalmente, verrà messa a disposizione della comunità albanese questo vitale rapporto possa essere ricostruito. Per quanto ci riguarda nell’incontro avuto con il sindaco abbiamo espresso la nostra disponibilità a collaborare nella stesura del testo dei regolamenti anche in considerazione che da più di un anno un gruppo di lavoro formato dai diversi Comitati di Quartiere sta approfondendo le diverse tematiche statutarie e lavorando su una ipotesi di testo regolamentare. Considerato che lo strumento della partecipazione assicura ai cittadini le condi- zioni per intervenire direttamente nei confronti degli organi elettivi, contribuendo con le loro proposte alla fase di impostazione delle decisioni che essi dovranno assumere sui temi di interesse generale o specifici aventi interesse rilevante per la comunità, vediamo qual è ad oggi, (dopo più di 10 anni dalla entrata in vigore del nostro Statuto) la situazione: Sono già utilizzabili perché non bisognevoli di regolamento per la loro applicazione istituti quali: Interrogazione (art. 56); Proposte (art. 58); Consiglio Comunale Aperto (art. 60) e l’Azione sostitutiva (art. 54). Non possono essere utilizzati perché non corredati di regolamento di applicazione altri importanti istituti quali: il Difensore Civico (articoli da 47 a 52); l’Ufficio Reclami (art. 53); gli Albi delle Associazioni (art. 54); la Petizione (art. 57); l’Assemblea dei Cittadini (art. 59); il Forum (art. 47); la Conferenza di Bilancio (art. 62); le Consulte (art. 63); la Consultazione dei Cittadini (art. 64) e il Referendum Consultivo (art. 65). Sono tutti strumenti messi a disposizione dei cittadini per intervenire sulla formazione delle scelte che li riguardano e che singolarmente meritano un approfondimento. Albano team, lo farà nei prossimi numeri affinché tutti i cittadini possano utilizzare al meglio le risorse che hanno a disposizione per concretizzare quella forte esigenza di “contare” e non essere più considerati solamente i “utilizzatori finali delle prestazioni” dei propri amministratori. E poi non dimentichiamo mai che “LIBERTA’ è PARTECIPAZIONE “. Coordinamento Comitati di Quartiere Da sinistra: Gianluigi Peduto, Marco Mattei, Pasquale Boccia e Roberto Sinibaldi È stato accolta con molto entusiasmo, specialmente nelle fila del PDL albanense, l’elezione di Marco Mattei ad assessore all’ambiente della Regione Lazio. Nelle sue prime dichiarazioni il neo assessore ha parlato di “dare slancio alle aspettative di uno sviluppo sostenibile che non deve essere di tipo ideologico che ha bloccato molte infrastrutture e che ha caratterizzato la giunta Marrazzo” e “che bisogna saper coniugare ambiente e tecnologia”. Dichiarazioni sicuramente condivisibili, ma che potrebbero lasciare spazio a qualche preoccupazione. Perché è vero che lo sviluppo sostenibile non deve essere ideologico e bloccare qualsiasi iniziativa (vedi il problema dei rifiuti a Napoli), ma è anche vero che con questa scusa si compiono, da sempre, i più grandi scempi ambientali, come gli inceneritori per i rifiuti o le centrali nucleari. Altre dichiarazioni del nuovo assessore hanno riguardato l’attuazione di una seria politica di piantagione di alberi e lo sviluppo delle energie alternative: due problematiche molto attuali che potrebbero far diventare la Regione Lazio un modello da seguire per tutte le altre amministrazioni regionali. Per quanto riguarda il nostro territorio, che Marco Mattei conosce come ben pochi, ci aspettiamo una seria valutazione e l’attuazione di tutte le misure necessarie per salvare il Lago Albano e il via libera al Piano di Assetto del Parco dei Castelli Romani: unico strumento in grado di salvaguardare il nostro territorio dalle colate di cemento che le varie amministrazioni comunali si preparano a gettare per distruggere quel poco di verde che ci è rimasto. Infine, anche se non sembra essere una sua responsabilità diretta, l’auspicio degli abitanti dei Castelli Romani, e in particolare di quelli di Albano Laziale, è che, come Mattei ha dichiarato più volte quando era sindaco della nostra città, si opponga con tutte le sue forze per bloccare la costruzione del gassificatore, così come ha cercato di fare (con scarso successo) il suo predecessore, Filiberto Zaratti. L’appello che ci sentiamo di fare al nostro concittadino è: caro Marco, i Castelli Romani sono un gioiello che devi proteggere a tutti costi, sia per garantire ai suoi abitanti e a quelli di Roma di godere di questa oasi ambientale e sia per garantire un futuro economico a tanti imprenditori nel settore turistico. Grazie e buon lavoro. Maurizio Bocci AlbanoTeam - Accade in città 4 25 aprile: la festa di tutti A volte vorrei dire di no, Tutti insieme per la prima volta. Combattenti e Reduci, Bersaglieri, ma il senso di colpa mi Carabinieri e Associazione Nazionale Partigiani assale e...dico di si! l 25 aprile quest’anno ha avuto il volto manifestazione, tutti soddisfatti ai bordi I inedito di una manifestazione corale, senza divisioni di sorta. La deposizione di un cuscino e di una corona di fiori che, quest’anno, ha avuto un significato in più perché ad omaggiare i caduti c’erano tutti. Era l’obiettivo della neo amministrazione comunale a guida Nicola Marini. Obiettivo centrato in pochi giorni di governo, anche grazie alla disponibilità delle associazioni coinvolte nella festa di Liberazione. «In questa giornata – ha ricordato Marini durante la deposizione della prima corona sotto Palazzo Savelli – vogliamo ricordare chiunque abbia perso la vita in battaglia: i partigiani albanensi, come i militari della Divisione Piacenza; i semplici cittadini, come il carabiniere Salvo D’Acquisto. Tutti vittime di una guerra da cui non escono vincitori e vinti, ma solo sconfitti». E quale modo migliore di omaggiarle se non tutti uniti sulle note dell’Inno d’Italia e su quelle di Bella ciao? Una sfida che l’amministrazione ha vinto, nonostante i pochi giorni passati dall’insediamento (il giuramento di Marini è del 21 aprile scorso), e che ha dato da subito il polso sulla direzione di cooperazione e collaborazione che si intende portare avanti. E sono stati in particolar modo i cittadini ad apprezzare la buona riuscita della delle strade mentre il corteo sfilava. Tutti, anche, incuriositi dalla prima uscita ufficiale del nuovo Primo Cittadino. Quattro tappe in totale, che hanno fuso il centro cittadino con la periferia. Da Palazzo Savelli, a Villa Doria; da Parco della Rimembranza, al Monumento ai Caduti di Cecchina. Un unione anche geografica per una celebrazione in grande stile. Un segnale, da parte della politica albanense, alla cooperazione sociale e civile. «La Liberazione è patrimonio di tutte le forze politiche che si riconoscono nella democrazia – ha affermato al termine della manifestazione il Sindaco Marini - perché come ricorda Giorgio Bocca, e come hanno dimostrato i partigiani di Albano e dei Castelli Romani, la guerra partigiana fu “fabbrica della democrazia”. Furono in tanti a collaborare, nonostante le idee politiche diverse, per restituire al Paese libertà e dignità contro un’occupazione nazifascista che ribadiva l’esistenza di uomini inferiori, destinati a servire, e uomini superiori, destinanti a comandare». Il 25 aprile di Albano ha voluto ricordate proprio questo principio di collaborazione chiamando tutti a raccolta di fronte alla commemorazione dei propri caduti. Claudia Moretta Per un futuro diverso Nasce la rete dei Castelli Romani per lo sviluppo sostenibile U n proverbio cinese recita così: “L’unità di un popolo sa trasformare l’argilla in oro”. La tecnologia e le nuove forme di comunicazione digitale, stanno stravolgendo gradualmente lo scenario sociale del mondo. Non esiste più la dimensione centralistica dell’informazione, ognuno di noi è informazione, ognuno di noi può avere accesso e nello stesso tempo essere fonte stessa di informazioni. La conseguenza di ciò è l’apertura per tutti di nuovi ed interessanti contesti partecipativi. Cos’è allora che ancora non funziona? Di cosa abbiamo bisogno quindi noi, nella nostra dimensione locale, per dare attuazione piena e consistenza alla realizzazione di questo fondamentale processo? Dobbiamo costruire una RETE. Dobbiamo organizzare una RETE. Dobbiamo creare i presupposti per far sì che il nostro territorio venga sezionato ed ordinato utilizzando una logica di sistema. Il nostro territorio ed i suoi attori devono essere messi in condizione di comunicare, confrontarsi ed infine agire, una volta trovata la SINTESI. Vorrei introdurre qui, il concetto della MOLTITUDINE ORGANIZZATA, interdipendente, cosciente, libera dall’inganno delle contrapposizioni ideologiche, scevra da personalismi e logiche frenanti, totalmente sganciata dai meccanismi perversi della delega, capace di muoversi autonomamente ed incidere sui processi di cambiamento, indispensabili oggi per ricon- quistare qualità della vita, diritti e dignità. Abbiamo avviato il motore, sono cominciati gli incontri settimanali, stiamo attivando molti contatti, le risposte sono positive, le adesioni numerose , tutto in un clima di energia ed entusiasmo. Abbiamo una scadenza, Ottobre 2010, data che dovrà tracciare una linea di demarcazione tra il passato e il futuro. Un GRANDE FORUM PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE DEI CASTELLI ROMANI, la Rete del territorio, che UNITA discute, si confronta ed elabora una PROPOSTA per non morire asfissiati dal disegno criminoso dell’AREA METROPOLITANA. Difendere e valorizzare le nostre risorse naturalistiche, storiche, culturali e identitarie, armonizzare le diverse realtà ambientali, culturali ed economiche, definire i punti cruciali per avviare il Rinascimento dei luoghi decantati da Goethe e Stendhal, un’area di enorme pregio, che sta assistendo, pressoché inerme al declassamento a periferia di Roma Capitale, un disegno espansionistico speculativo, folle, figlio di logiche miopi e antitetiche a qualsiasi idea di VERO SVILUPPO. Il gruppo FB Salviamo il Lago Albano, si fa promotore di questo messaggio esortazione e insieme ad altri cittadini, gruppi e associazioni, e aspetta tutti voi per costruire e determinare INSIEME le basi di un VERO CAMBIAMENTO! Luca Nardi Il “senso di colpa” deriva dalla sensazione di discostarsi da quell’insieme di regole e comportamenti impostici dall’esterno fin da quando eravamo bambini, quindi, non trae origine da una mancanza e/o da un errore oggettivo, concreto e reale. S pesso costituisce un vero e proprio macigno che pesa sul nostro animo e ci impedisce di vivere serenamente. Questo carico di sofferenza di cui ci sobbarchiamo, più o meno consapevolmente, rappresenta un forte freno quando ci troviamo ad affrontare nuove esperienze e nuovi rapporti relazionali. Sembrerà, di primo acchito, strano, ma il senso di colpa è generato dal RICATTO MORALE, termine che non fa pensare a cose belle…è una parola tagliente.. ed è difficile pensare che possa riferirsi alle persone affettivamente significative per noi… ma proprio perché così forte ci aiuta a perforare il velo di negazione e confusione che avvolge tantissime relazioni spingendoci verso la chiarezza. Il motivo per cui le persone che ci vogliono più bene ci ricattano moralmente scaturisce dalla paura della perdita (del proprio caro), del cambiamento, di essere respinto e di perdere potere. Ancora più semplicemente potrei dire che il ricattatore agisce spinto da un’ansia formidabile!!! Perché un ricatto morale abbia luogo è indispensabile che ci sia un ricattato che in quanto tale provi un fortissimo senso di colpa che lo freni e lo porti ad assecondare le richieste/minacce del ricattatore e A DIRE SEMPRE DI SI ! Vivere sentendosi in colpa per avere pensato di fare qualcosa.. di volere qualcosa.. che gli altri, a noi cari o importanti, disapproverebbero non permette di vivere bene, di soddisfare i propri bisogni , di poter scegliere ciò che è meglio per noi, di avere fiducia nelle proprie capacità e nella propria determinazione, in definitiva di VIVERE LIBERI!!! E’ possibile uscire dal circuito del “ricatto morale” che genera il gigantesco “senso di colpa”, ma per riuscirci bisogna pensare di CAMBIARE IL PROPRIO COMPORTAMENTO! Questo significa IMPARARE innanzitutto a RICONOSCERE UN RICATTO MORALE, A NON RISPONDERE DA RICATTATO e a COMPRENDERE DOVE INIZIANO E DOVE FINISCONO LE PROPRIE RESPONSABILITA’ VERSO SE STESSI E SOPRATTUTTO VERSO GLI ALTRI! Dott.ssa Laura Damante PSICOLOGA – PSICOTERAPEUTA Dott.ssa LAURA DAMANTE Specialista in PSICOTERAPIA COGNITIVA (TERAPIA BREVE) Utilizza protocolli d’intervento specifici per: DISTURBO DA DEFICIT D’ATTENZIONE E IPERATTIVITA’ HANDICAP E RIABILITAZIONE DISTURBI D’ANSIA - ATTACCHI DI PANICO DISTURBO OSSESSIVO COMPULSIVO DISTURBI DELL’UMORE – DEPRESSIONE CRISI ESISTENZIALI - ANORESSIA – BULIMIA DISTURBO DA DIPENDENZA AFFETTIVA E DA SOSTANZA Riceve per appuntamento: via Ascanio n.3 Albano Laziale (RM) tel. 347.7512752 - e-mail: [email protected] AlbanoTeam - Confederazione Nazionale dell’ Artigianato e della Piccola e Media Impresa 5 È nata “Rete Imprese Italia” Presentata ufficialmente la nuova Associazione di artigiani piccole imprese e commercianti. Accordo storico tra CNA, Confesercenti, Confcomercio, Confartigianato e Casartigiani I Piccoli crescono. E’ nata ufficialmente, all’Auditoriom di Roma, "Rete Imprese Italia", il nuovo organismo di rappresentanza che vede, per la prima volta, insieme artigiani, piccole imprese e commercianti. Si è dunque compiuto il percorso di un progetto iniziato quattro anni fa che si poneva come obiettivo la creazione di un organismo unico capace di rappresentare un mondo come quello delle piccole e medie imprese che in Italia vanta numeri considerevoli: due milioni di imprese iscritte, 14 milioni di addetti (pari al 60% della forza lavoro italiana), 800 miliardi di valore aggiunto prodotto mediamente in un anno. Alla guida di Rete Imprese Italia si alterneranno, ogni sei mesi, i Presidenti della cinque Associazioni che hanno siglato l'accordo: CNA, Confcommercio, Confartigianato, Confesercenti e Casartigiani. L’iniziativa ha visto sul palco i Presidenti delle cinque Associazioni, tra cui Ivan Malavasi oltre al Presidente della Fondazione Giuseppe De Rita e al Direttore Ferruccio De Bortoli che ha condotto il talk show che ha concluso la mattinata. La Sala Sinopoli dell’Auditorium della Musica ha visto oggi un largo parterre aperto da Sergio Silvestrini, segretario generale CNA, e dagli altri quattro Segretari Generali delle Associazioni dell’artigianato e del commercio, oltre a rappresentanti del Governo, delle forze politiche, delle maggiori istituzioni e a un migliaio di imprenditori provenienti dall’intero territorio nazionale quali rappresentanti delle cinque Associazioni. Il primo portavoce di Rete Imprese Italia è Carlo Sangalli, Presidente di Confcommercio. Rete Imprese Italia modifica il panorama della rappresentanza in Italia e intende promuovere imprese che “agiscono in rete”, si uniscono per competere, fanno squadra e creano modernità e sistema-Paese. Rete Imprese Italia è: una rete lanciata verso il futuro per dare, al 'popolo del fare impresa’, identità e voce comune e dunque una migliore capacità di rappresentanza e di rappresentazione strategica per modernizzare l'economia e la società italiana, e quindi quale ulteriore opportunità per l’Italia. La Casa delle Imprese La Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa di Roma, attraverso le società del Sistema CNA assiste ed orienta l’imprenditore nella gestione quotidiana della propria azienda. I nostri servizi: • Contabilità e fisco • Contabilità del lavoro • Relazioni sindacali e vertenze • Ambiente e sicurezza • Medicina del lavoro • Credito e finanziamenti • Normazione e qualificazione • Progetti e formazione • Servizi per lo sviluppo • Servizi per il risparmio energetico • Servizi Sociali • Servizi Assicurativi Informazioni per contattarci: Via Pompeo Magno, 7– 00041 Albano Laziale Tel. 069304976 – 9305527; Fax 069304330 e-mail: [email protected] La crisi che morde anche “i piccoli di Albano” È certo che questa crisi economica sta cambiando il modo di essere impresa e di come s’interagisce con il mercato, le abitudini del consumatore sono ormai diverse rispetto a quelle di 2 o 3 anni fa. Si programmano con parsimonia le spese anche di prima necessità, gli investimenti che riguardano il futuro delle famiglie si rimandano o nella migliore delle ipotesi si razionalizzano al necessario. È certo anche che i cosiddetti “Piccoli”, che ricordiamo rappresentano quelle imprese al disotto dei 30 dipendenti e sono il 98% della economia italiana e quindi la colonna portante del sistema, per la prima volta dal dopo guerra vivono un periodo di grande difficoltà. Molte attività riducono il loro fatturato con la relativa perdita di mano opera, molte sono allo stremo e vanno in passivo di bilancio, alcune chiudono e perdono tutto quello che hanno costruito per una vita intera. Quando questo quadro attraversa tutta l’ Italia da nord a sud si fa strada l’ipotesi che ormai sia in crisi un sistema economico nel suo complesso. Ascoltare dibattiti estenuanti dove si rimpallano le responsabilità politiche sui provvedimenti e sulla loro efficacia da parte di chi ogni giorno è chiamato ad assumersi tutte le responsabilità del proprio futuro e dei propri dipendenti non è più sostenibile. - Ti uccide la burocrazia delle procedure inutili. - L’ accesso al credito è e rimane uno dei problemi irrisolti, -3.5% rispetto al 2008, rimane fondamentale il ruolo dei confidi ed il radicamento nel territorio ma occorre rivedere il rapporto di dialogo ormai quasi nullo tra istituti di credito ed imprese. - Oggi lavorare per gli enti pubblici rappresenta un blocco per la crescita, non è ammissibile lavorare è ricevere il pagamento da 180gg. fino anche ad 1 anno, la media Europea è 60gg. - La corruzione dilaga a tutti i livelli, non ci sono regole certe nel colpire i disonesti, la giustizia è al centro di attacchi politici e non viene riformata, nel frattempo chi lavora non viene tutelato. - La semplificazione fiscale rimane un sogno, malgrado le tante promesse elettorali. La cosa più preoccupante è la solitudine che oggi vivono migliaia di Artigiani, Commercianti. Ogni piccola o media impresa è chiamata al senso di responsabilità, ma quanto può durare tutto questo? Questo è il momento in cui il sistema Italia deve trovare una nuova forza di reazione, essere in grado di permettere alle aziende di prendere tempo, di non rimanere schiacciate dell’oppressivo peso di una crisi non generata dal territorio, ma dal territorio solo subita. Noi siamo pronti a metterci in gioco, come abbiamo sempre fatto e come faremo sempre per continuare a sostenere le economie locali. Economie fatte da tanti artigiani e commercianti che ha fatica investono a casa propria e non hanno capitali all’estero. Luciano Peduzzi Presidente CNA Castelli Romani 6 AlbanoTeam - Vivere la città Ricordando Vittoria Caldoni I La modella preferita dai pittori del Grand Tour perché considerata una bellezza perfetta l nome di Albano è ben noto in Europa, non solo per l'omonimo lago a due passi da Roma, ma in quanto meta prediletta tra il XVIII e XIX secolo, sulla via che portava a Napoli, di nobili e ricchi borghesi in quel viaggio di formazione culturale che, nella definizione di Lassels già nel 1670, prese l'appellativo di Grand Tour d'Italie. Albano in questo senso conobbe un vero e proprio successo “turistico”, di pari passo alla fioritura edilizia concisa con il passaggio dai Savelli alla Camera Apostolica, che completò l'architettura urbanistica del Paese, che si fondava sul Tridente Barocco immerso nelle antiche vestigia Romane. L'artista non poteva rimanere inerme di fronte alle bellezze di un Paese ricco di storia immerso nella calma serafica delle campagne romane e Le Grand Tour nella sua accezione di momento essenziale della formazione culturale, diveniva il punto di contatto alla scoperta del nostro patrimonio artistico andando però a “contaminare” i rapporti che legano lo spirito umano, trasformandosi in apertura nei confronti del nuovo di una cultura basata fondamentalmente sui valori cattolici. Albano gode in questo senso di un favorevole passaparola e sono sempre più i viaggiatori alla ricerca di un mecenate da ricompensare con tele e commentari di pregio; poca cosa di fronte alla scoperta di un patrimonio ricchissimo che non si ferma all'arte o alla storia, ma riguardante ogni aspetto del vivere umano: dall'artigianato alla gastronomia, dalla moda al canto popolare, dal vivere rurale alle feste tradizionali. Tra i tanti che visitarono il nostro Paese ricordiamo Goethe, Stendhal, D’Annunzio, Ivanov, Turgenev, Gogol, Piranesi, Kestner, Kuchler, Overback. Ma Albano riuscì ad affascinare anche un “pittor de trastevere” come Bartolomeo Pinelli, sia nella riproduzione dei costumi d'epoca che nel racconto di vita popolare e suggestivi paesaggi. La nostra cittadina, però, a differenza degli altri splendidi paesi dei Castelli Romani, vanterà un punto in più, “una bellezza così perfetta come non s'è vista dagli albori dell'umanità” il suo nome era: Vittoria Caldoni. Vittoria fu, infatti, la modella più famosa e ricercata dagli artisti più insigni degli ambienti culturali romani. Figlia di vignaioli, nonostante le sue umili origini , oltre alla sua ammirevole “bellezza classica”, possedeva una spiccata intelligenza, era educata e disinvolta. Il suo debutto artistico si deve all'incontro con il pittore tedesco August Kestner che la introdusse presso la famiglia dell'ambasciatore Von Reden, la cui consorte allestì per Vittoria uno studio artistico presso Villa Marta a Roma per permetterle di essere ritratta da pittori e scultori che ne facevano richiesta. La bellezza incarnata da Vittoria rappresentava una sfida per i ritrattisti dell'epoca: un ineguagliabile modello estetico con un'assoluta perfezione del volto, capelli lucenti, seni corposi, gambe tornite ed eleganti. “Tutto in lei ricorda i tempi antichi quando il marmo prendeva vita e brillavano gli scalpelli degli artisti”, così lo scrittore russo Gogol nel suo frammento letterario Roma descrive la figura di Annunziata, ispirandosi quasi sicuramente a Donna Vittoria conosciuta nei suoi soggiorni albanensi. Non si contano gli artisti che vollero catturare nelle proprie opere l'essenza della bellezza di Vittoria Caldoni e qualsiasi elenco sarebbe poco esaustivo, di certo tra i nomi più importanti spiccano i fratelli Nazareni, Von Hess, Ludwig Catel e lo sculture Thorvaldsen. Fatto sta che il volto e la perfezione corporea di Donna Vittoria possono essere oggi ammirati nei più grandi musei del mondo testimoniando la perfetta bellezza che la nostra Albano vantava non solo nelle fattezze femminili della giovane modella, ma anche nei sui paesaggi e nelle sue vestigia. Francesca Ragno e Saverio Teruzzi Come è possibile che accada questo? A nche per chi è abituato a vedere continuamente l’abbandono in cui versano i monumenti italiani, è difficile comprendere come sia possibile che uno dei più importanti siti archeologici di Albano possa essere “violentato” dall’incuria umana. La foto raffigura l’antico acquedotto di Malaffitto, costruito dai romani per alimentare la grande cisterna del Castrum Albanum e poi utilizzato per alimentare le cisterne della Villa di Domiziano. Un monumento unico, di grandissima importanza per la storia della nostra città. Ebbene, durante il taglio dei castagni, incuranti del danno che viene provocato, i tronchi vengono fatti cadere sull’acquedotto e abbandonati lì in attesa di essere recuperati. L’appello che mi sento di fare alle autorità e istituzioni competenti è di far sì che queste cose non accadano più e, anzi, di valorizzare il più possibile questo sentiero che è unanimemente considerato il più affascinante dei Castelli Romani per la sua storia millenaria e per gli splendidi panorami sul Lago Albano e sui boschi dei Colli Albani. La ricetta di Massimo Baccalà alla siciliana Questo mese la mia proposta è il baccalà. Il baccalà è il merluzzo, un pesce tra i più conosciuti in tutto il mondo, conservato sotto sale. La salatura ne consente la conservazione per lungo tempo, e per questo viene impiegata fin da tempi lontanissimi per consentire il trasporto e la consumazione del pesce in luoghi anche assai distanti da quelli d'origine. Sembra che la procedura di salagione del baccalà si debba attribuire ai pescatori baschi che, seguendo i branchi di balene e arrivati al mare del nord, si imbatterono in enormi banchi di merluzzo verso l'isola di Terranova, ed usarono per questo pesce il procedimento di conservazione già da essi usato per la carne di balena. Il baccalà è elemento essenziale di molte cucine popolari, nelle quali il suo utilizzo si alterna a quello dello stoccafisso che è sempre merluzzo, ma conservato mediante essiccazione. Tanto il baccalà quanto lo stoccafisso, per essere utilizzabili, hanno bisogno di una lunga immersione in acqua fredda, che provvede ad eliminare il sale e a restituire ai tessuti l'originale consistenza. Le ricette sono molteplici, in qualsiasi regione italiana esiste qualche ricetta a base di merluzzo: in umido, fritto, bollito, alla vicentina, alla livornese e via discorrendo. Io vi voglio proporre una ricetta che si avvicina alle tradizioni: baccalà alla siciliana. Al mercato troviamo di solito 2 tipi di baccalà: San Giovanni e Gaspè. Il primo viene preparato a metà strada tra essiccazione e salatura. Il Gaspè viene salato pochissimo. Gaspè per la cronaca è il luogo di provenienza: una penisola del Canada. Ingredienti per 4 persone: 1kg filetti di baccalà Gaspè; 400 gr. di pomodorini ciliegini; cipolle, sale, pepe, capperi, olive Gaeta, vino bianco, olio extravergine di oliva, un filetto di alici, prezzemolo qb la parte più fastidiosa e lunga è la messa in ammollo del baccalà. Dobbiamo metterlo sotto l’acqua corrente e lasciare a mollo. Cambiamo l’acqua 2 o 3 volte al giorno fino a che non togliamo tutto il sale. In un padella lasciamo appassire le cipolle tagliate grossolanamente. Aggiungiamo il baccalà e lasciamo tostare da tutte e due le parti. Sfumiamo con il vino e lasciamo evaporare. Uniamo pomodorini , i capperi e il filetto di alici frantumato. Cottura veloce e poi via con le olive di Gaeta. Poi prezzemolo tritato in abbondanza e serviamo. Accompagnamo con delle patate lesse. Vino chardonnay, magari siciliano. Buon appetito!! Preparazione: [email protected] Massimo Vinciguerra Titolare dell’Antica Abazia AlbanoTeam - Tutto Scherma Successo nella Coppa Lazio 2010 Gli ottimi piazzamenti ottenuti ad Atina, permettono alla compagine del Murialdo Scherma Albano di qualificarsi per la finale nazionale della Coppa Italia 2010 Da sinistra: Stefano Di Muro, Giacomo Di Giulio, Giovanni Currò e Emanuele Engst V aleva la qualificazione alla Coppa Italia 2010 il risultato della “Coppa Lazio” che si è svolta ad Atina, nel sud della Ciociaria, nel primo week-end di maggio. Così i ragazzi del Murialdo Scherma Albano, sfoderate le loro lame, non solo hanno mostrato di avere del talento, ma hanno soprattutto fatto valere le loro ambizioni, quelle di essere presenti ad Adria nella finale nazionale della Coppa Italia 2010. Trascinati da Stefano Di Muro, istruttore di ottimo livello tecnico, malgrado la sua giovane età (solo 23 anni), classificatosi al 7° posto nella gara di sciabola maschile. Meglio di Di Muro ha fatto Giacomo Di Giulio, classificatosi al 5° posto, seguono Emanuele Engst al 9° posto e Giovanni Currò al 10°. Con questi risultati la squadra sarà protagonista, insieme al meglio dell’Italia della sciabola, al Campionato Italiano a squadre di “Serie A 1”, ovverosia nella massima divisione dei valori nazionali, che si disputeranno a Siracusa a fine giugno. Il Murialdo ha brillato anche nella prova al femminile della “Coppa Lazio 2010”, dove la solita Ludovica Maria Antonini, bella, brava a scuola e nella scherma, si è classificata al 6° posto con la sua compagna di colori sociali Caterina Colella piazzata al 7° posto. Tra una decina di giorni tutti insieme si recheranno in Veneto, per la finale della Coppa Italia, che potrebbe regalare ai ragazzi di Albano la qualificazione per partecipare ai Campionati Italiani Assoluti di Siracusa, dove si potrebbero misurare con il meglio della scherma italiana, ovverosia con il meglio del mondo. Non è poco, per la tanto bistrattata scherma di Albano Laziale, senza una sala di scherma idonea all’attività nazionale, ospite fin dalla sua nascita nel Palariccia, dove svolgono gli allenamenti i ragazzi del Murialdo. Tutto questo grida vendetta, se si pensa che la scherma albanense, per quanto riguarda risultati nell’attività agonistica e notorietà a livello nazionale, è lo sport più importante di Albano. Tutto questo in una disciplina in cui lo sport ou ilg ak l Pa italiano è ai massimi livelli internazionali e questo vuol dire avere la possibilità di far conoscere la città di Albano Laziale nel mondo. È riduttivo per la città di Albano Laziale, il fatto di non possedere un adeguato “Palazzo dello Sport” multifunzionale, magari costruito su due livelli, che offra a tutti gli sport di sala, ovverosia a tutte quelle discipline che svolgono la loro attività al coperto, le giuste dimensioni e possibilità di crescita agonistica e sociale. Un impianto sportivo che rappresenterebbe una grande risorsa di promozione turistica sportiva della città e quindi ricchezza 7 alle aziende dedite alla ristorazione e alla ricezione alberghiera. Non è nostra intenzione caricare di responsabilità la nuova Amministrazione Comunale, da pochi giorni insediata, con il Dott. Nicola Marini Sindaco, figura sportiva di grande rilievo per i suoi trascorsi di praticante attivo, prima da atleta e poi da dirigente, ma ci auguriamo che lo sport non sia trascurato nella costruzione di strutture alternative al calcio, così come ha fatto negli ultimi 10 anni l’Amministrazione Mattei. Ricordiamo agli amministratori appena eletti che l’insieme dei praticanti gli sport cosi detti minori sono più del doppio dei praticanti dello sport nazional-popolare ad Albano, con un rapporto impiantistico di 3 impianti, ben funzionali e ben strutturati, a 1 mal ridotto e poco funzionale. Mario Castrucci Ludovica Maria Antonini r AlbanoTeam St ad io Registrato al Tribunale di Velletri n. 12/05 del 14-06-2005 Edito da: Associazione TEAM COMUNICAZIONE Direttore Responsabile: Maurizio Bocci Hanno collaborato: Mario Castrucci, Mimmo Guarnieri, Francesco Saverio Teruzzi, Francesca Ragno, Massimo Vinciguerra, Laura Damante, Claudia Moretta, Federico Bottura, Paolo Zonetti, Mario Fioravanti, Luca Nardi, Mario Ascenzi, Francesco Cinque, Luciano Peduzzi. Palariccia Redazione e Pubblicità Tel. 335-5693180 [email protected] [email protected] Stampa: Tipografica Renzo Palozzi - Marino Immagine dall’alto dei tre impianti della Città di Ariccia AlbanoTeam - Periscopio 8 Experimentum Mundi Eventi nei Castelli Romani Inaugurato l’Archivio dell’opera Experimentum Mundi alla presenza del maestro Giorgio Battistelli, albanense doc, considerato uno dei più grandi compositori di musica contemporanea I l fenomeno Experimentum Mundi nasce nel 1981 con la prima rappresentazione al Teatro Olimpico di Roma. Opera di musica immaginistica, teatro musicale su Libretto del Maestro Giorgio Battistelli, scritto su testi scelti da "l'Encyclopédie ou Dictionnaire raisonné des sciences, des arts et des métiers" di Diderot e D'Alembert, per artigiani, voci femminili, percussionisti e un attore, voce recitante dei testi. È semplicemente un’intuizione geniale quella che porta sul palcoscenico suoni, colori, rumori, gesti e azioni di un mondo semplice, quotidiano, di un villaggio abitato da muratori, arrotini, fabbri, falegnami, pasticceri, selciaioli e scalpellini i quali costruendo i loro manufatti ed interagendo tra loro secondo un progetto drammaturgico estremamente rigoroso, danno vita tutti insieme ad un vero e proprio spettacolo musicale. Gesti e azioni che diventano costruzioni ritmiche, battute, note, suoni, all'interno di un’ispiratissima partitura che riproduce fedelmente, e trasfigura artisticamente, una visione che, dentro l'utopico progetto dell’Enciclopedia, restituisce l’armonia di un mondo che ha per millenni fatto parte di un condiviso e ordinato vivere e sentire. È una grandiosa Sinfonia in cui la macchina scenica vede all'opera i mestieri e la loro sapienza, con gli artigiani che diventano musicisti-attori, protagonisti in scena con le loro attrezzature e con lo stesso ambiente in cui vivono e operano, e i loro gesti diventano pura arte da ascoltare, con meraviglia e ammirazione. Il nutrimento primo di quest’opera è nella nostra amata Albano. In quel semplice e paesano paesaggio urbano e sociale della fine degli anni ’60 nel quale il giovane Battistelli cresce. Immutabile testimonianza del lento scorrere di un tempo che sarà purtroppo inerme vittima dell’ imminente e inevitabile disastro consumistico. Anni dopo il giovane Maestro, ormai colto e raffinatissimo musicista, trarrà, da quelle vivacissime e sincere esperienze visive e sonore, un’opera ormai considerata immortale, un capolavoro riconosciuto dall’'intera cultura mondiale. Experimentum Mundi è stato rappresentato, ad oggi 13 maggio 2010, 427 volte tra Europa, Nord America, Asia e Australia, con un unanime consenso che trova pochi riscontri in opere contemporanee. Il 26 Maggio di quest’anno, l’opera sarà eseguita presso la sede dell’'Unesco, Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura, a Parigi ( UNESCO Headquarters, 7 place de Fontenoy), in rappresentanza della Cultura Italiana. Come concittadini e amici del maestro Giorgio Battistelli, salutiamo come evento d’importanza decisiva, per tutti noi e per Albano, l’inaugurazione dell’Archivio dell’opera Experimentum Mundi in via di Piano delle Grazie 7 del nostro paese. La salutiamo perchè Giorgio è Maestro musicista ma anche straordinario organizzatore e promotore di cultura. La salutiamo perché la custodia di una storia eccezionale può diventare un’occasione unica per lavorare su un progetto di sviluppo culturale, ma non solo, di tutta intera la nostra comunità. A tutti noi e alle nostre Istituzioni il coraggio di raccogliere la sfida che Giorgio e il Direttore Artistico dell’Associazione Marcello Di Palma ci lanciano. Questo non è un auspicio. Io sono certo che con il supporto di Cittadini consapevoli e attente Istituzioni, la cultura sia il solo strumento di liberazione dall’omologazione chiassosa e indifferente ai tristi tempi che viviamo. Grazie Giorgio, e grazie Marcello, grazie di tutto. Mario Fioravanti I suggerimenti di AlbanoTeam Domenica 23 maggio Ariccia - Fiera di Pentecoste - Stand di artigianato dalla Chiesa di Galloro fino al ponte di San Rocco Castel Gandolfo - ore 16.00 - Sesta Rassegna Polifonica Città di Castel Gandolfo con la partecipazione di: Coro di Voci Bianche ‘Murialdo’ di Albano, Insieme Vocale ‘L.A.Sabbatini’ di Albano, Associazione Culturale ‘Diapason... e dintorrni’ di Genzano, Corale Polifonica di Grottaferrata, Coro Femminile ‘Euphonè’ di Lanuvio, Coro Ottava Nota e Coro G. Diapason di Rocca di Papa, Corale San Michele Arcangelo di Velletri, Associazione Corale LiberArmonia di Castel Gandolfo - Centro Mariapoli - Via San Giovanni Battista de la Salle Lanuvio - 11ª Festa della Rosa - Piazza Carlo Fontana e vie del Borgo Medioevale Sabato 29 maggio Castel Gandolfo - Rose & Rosati - 4ª edizione - Itinerario enofloreale rivolto alla promozione dei prodotti del territorio che pone come protagonisti vini rosati e rose, con esposizioni, degustazioni, musica Corso della Repubblica, Piazza della Libertà, vicoli del Centro Storico (Promosso da: Comune di Castel Gandolfo e Associazione Arte e Vino) dell’Emissario di Nemi, un cunicolo scavato a mano nella roccia con più di 2000 anni di storia che collegava il lago di Nemi al lago di Ariccia - - Nell’ambito di: Cose mai viste: Visite di primavera Sabato 5 giugno Castel Gandolfo - ore 15.00 - I ninfei del Lago Albano - Nell’ambito di: Le Visite guidate dell’Associazione Diakronica Rocca di Papa - ore 20.00 - Incontri ravvicinati con il Cielo - presso l’Osservatorio Astronomico ‘Fuligni’ - Via Lazio 14 VIVARO - Nell’ambito di: Cose mai viste: Visite di primavera Domenica 6 giugno Marino - ore 10.00 - Visita archeo-botanica all'Appia Antica - Passeggiata tra antiche macere e resti monumentali, alla scoperta delle essenze spontanee e dei mutamenti del paesaggio - Appuntamento al Punto Info Frattocchie - Appia Antica ang. Via Manin - FRATTOCCHIE - Nell'ambito di: Visite guidate Primavera 2010 Domenica 13 giugno Rocca di Papa - ore 09.30 - Passeggiate d’autore: Palazzolo-Cappuccini... ‘lettura’ di un territorio – il gruppo di escursionisti sarà accompagnato da Maurizio Bocci che racconterà la storia millenaria di questo sentiero (considerato il più affascinante dei Castelli Romani) attraverso la lettura di brani tratti dai suoi due libri: “Lungo i sentieri della nostra storia” e “Quando i colli divennero castelli” - presso S.P. 18/c via dei Laghi km 10,900 località Palazzolo - nell’ambito di: Cose mai viste: Visite di primavera Domenica 30 maggio Nemi - ore 10.00 - Nelle viscere della terra: Percorso sotterraneo all’interno Ariccia - ore 19.30 - Recital del pianista Antonello Maio - Palazzo Chigi Nell’ambito di: I Concerti di primavera dell’Accademia degli Sfaccendati Genzano di Roma – Infiorata : la festa conosciuta in tutto il mondo, mèta ogni anno di migliaia di visitatori.