Team
Albano
Anno VI - Numero 53 - Maggio 2010
Edizione gratuita
Se son rose fioriranno
C’è molta aspettativa tra i sostenitori di Marini per le prime mosse della nuova amministrazione e per
conoscere tempi e modalità di attuazione di quanto promesso in campagna elettorale
I
Regolamento dello Statuto
cittadini di Albano hanno
comunale che definisce i termini
espresso con chiarezza, con il
per la partecipazione dei cittadiproprio voto alle elezioni, che
ni alla vita amministrativa.
vogliono un radicale cambiamento
Adesso ci aspettiamo che la nuova
nella politica e nell’amministraamministrazione, ricordando il
zione comunale. Ciò è testimoniamandato che ha avuto dagli elettoto dall’ingresso in Consiglio
ri, indichi la strada che verrà intracomunale di molte facce nuove
presa, quali sono le strategie che
nelle file del centro-sinistra e dalla
intende adottare per lo sviluppo
conseguente bocciatura di consieconomico della città, per miglioglieri e assessori della precedente
rare qualità della vita dei suoi abilegislatura. A fronte di questo
tanti, per promuovere un’immagisegnale, la maggior parte degli
ne migliore di Albano. I cittadini
elettori che hanno votato Marini si
si aspettano di sapere come il
aspettano una svolta nel modo di
Comune si muoverà rispetto a
fare politica ad Albano e questo,
tutta una serie di problemi quali la
per la verità, non si è ancora visto.
viabilità, il destino delle società
Il sindaco, rispettando gli accordi
del Comune (Albalonga, Albafor,
programmatici sottoscritti con i
Volsca), i 25 Patti territoriali
partiti che lo hanno sostenuto nel
approvati in extremis dalla prececorso della campagna elettorale,
dente amministrazione che, se
ha nominato in alcune posizionichiave uomini politici sulla brec- Nicola Marini insieme (da sinistra) a Luca Andreassi, Domenico di Tuccio e attuati, produrranno una nuova
cia da decenni e, tra di loro, alcuni Roberto Peduzzi. I tre nuovi consiglieri che hanno partecipato attivamente alle colata di cemento sul territorio, il
rispetto delle regole, il decoro
che hanno governato la città nella iniziative attuate dai Comitati di Quartiere e dalle redazione di AlbanoTeam
della città.
prima e/o nella seconda amminidel Comune sta creando non pochi problemi
Se è vero il detto “scopa nuova scopa bene”
strazione Mattei.
all’avvio del nuovo corso. D’altronde, anche
ci aspettiamo, al massimo dopo l’estate, che
È evidente che tutto ciò ha creato un po’ di
in questa situazione iniziale di difficoltà,
la nuova amministrazione mostri con i fatti ai
sconcerto tra i sostenitori di Marini e preocemergono alcuni segnali sicuramente positicittadini-elettori che hanno fatto bene a riporcupazione per come verrà amministrata la
vi. È stato deciso, per esempio, di utilizzare
re la loro fiducia in Marini e che la città di
nostra città. È altresì evidente che a quaranta
l’avanzo di Bilancio (circa 542.000 euro) per
Albano è sulla strada giusta per si il proprio
giorni dalle elezioni è troppo presto per dare
interventi urgenti alle scuole e per la prima
futuro.
giudizi sull’operato del sindaco e della nuova
fase del piano parcheggi. Va visto come un
Giunta comunale, anche perché, va sottoliMaurizio Bocci
ottimo segnale anche l’avvio della stesura del
neato, la mancanza del Segretario Generale
5 candelina per
AlbanoTeam
a
C
on questo numero AlbanoTeam compie il quinto anno di vita. Da maggio
2005 ad oggi abbiamo pubblicato ben 53
numeri del giornale: un vero record per
la città di Albano. È inutile nascondere
che siamo molto orgogliosi dei risultati
fin qui raggiunti.
AlbanoTeam, con il suo impegno sociale
e la sua onestà intellettuale, ha conquistato credibilità nell’opinione pubblica
albanense e ormai l’uscita del giornale è
un appuntamento “atteso” dai nostri
fedeli lettori. Affermiamo tutto questo,
peccando di un po’ di presunzione, perché riteniamo che il successo delle ultime
elezioni e, in particolare, l’affermazione
di tanti nostri collaboratori “storici”, sia
il risultato del lavoro svolto, mese dopo
mese, da questa redazione. Una redazione, costituita da tanti giovani che oggi
siedono in Consiglio Comunale, che ha
espresso con forza l’esigenza di un radicale cambiamento nel modo di gestire la
nostra città. I cittadini di Albano hanno
capito questo messaggio e, con il loro
voto, hanno sancito la tanto attesa svolta.
Tutto questo ci fa sperare che andremo
verso un migliore governo della città. Per
quello ci riguarda, noi continueremo a
seguire la linea editoriale sancita nel
primo editoriale pubblicato nel maggio
del 2005: “dire le cose che gli altri giornali locali non dicono o dire in modo
diverso quelle che dicono”. Questo vuol
dire raccontare i fatti di Albano così
come sono, senza l’enfasi dei comunicati
stampa (molte volte fuor di luogo) e
senza la critica fine a se stessa.
Continueremo a non nascondere i problemi di Albano e le eventuali manchevolezze dei nostri amministratori, perché è
questo l’unico modo per sperare di avere
una città migliore di quella che è oggi.
La Redazione
AlbanoTeam - In Primo Piano
2
Tantissima gente fa la fila per firmare la richiesta di referendum per abrogare la legge che consegna al profitto delle multinazionali la gestione dell’acqua pubblica
L
’acqua è vita e la vita non può
essere oggetto di speculazione.
Le nuove norme delle legge
approvata nel novembre del 2009 che
regolano la gestione dei servizi pubblici,
e tra questi la gestione dei servizi idrici,
impongono di dismettere entro il 31
dicembre del 2011 ogni tipo di gestione
pubblica. L’obbligo di privatizzazione
della gestione idrica comporta di fatto la
privatizzazione della risorsa e questo
significa una gestione mirata a garantire
il profitto del gestore, anche a discapito
della salvaguardia della risorsa. L’acqua,
come l’aria che respiriamo, dipende dai
cicli naturali. la sua qualità è strettamente collegata alla conservazione dell’ambiente e alla prevenzione di ogni forma
di inquinamento. Questo impone una
visione d’insieme e la possibilità d’intervento su ogni fase del ciclo e della
gestione dell’acqua che solo la Pubblica
Amministrazione può e deve avere.
Per l’abrogazione di questa legge è in
corso in tutta Italia una grande campagna referendaria che ha già visto la firma
di oltre 250.000 persone. Un successo
enorme, ma ancora non sufficiente perché la classe politica italiana deve essere
“investita” da centinaia di migliaia di
firme per capire che quella legge è
un’infamia. Per abrogare la legge servono 500.000 firme e non c’è dubbio che
tale soglia sarà superata. L’obiettivo dei
promotori è raggiungere 750.000 firme e
il Lazio è tra le regioni dove la raccolta
firme sta avendo un grandissimo successo.
Per spiegare tutto questo ai cittadini di
Albano, lo scorso 29 aprile si è tenuta
presso la Sala Vespignani l’assemblea
pubblica del comitato “Acqua bene
comune” alla quale ha partecipato, tra
gli altri, il neo assessore all’ambiente
Claudio Fiorani, che si è soffermato ad
esaminare la situazione idrica della
nostra città.
«La pressione antropica a cui è stata sottoposta Albano in questi ultimi decenni
– ha affermato l’Assessore all’ambiente
Claudio Fiorani – non ha permesso un
corretto utilizzo del territorio ed ha portato al problema della scarsità d’acqua,
soprattutto nelle zone di Pavona e
Cecchina. In più la presenza di arsenico,
manganese ed altri metalli non la rende
nemmeno di qualità. L’urbanizzazione
incontrollata di questi anni, insieme con
una disorganizzazione strutturata degli
uffici tecnici delle vecchie amministra-
zioni, ha portato alla situazione attuale.
L’unica soluzione sarà quella di portare
l’acqua da fuori e su questo stiamo già
facendo pressione su Acea da quando
siamo entrati in carica, cioè da pochissimi giorni. Ci vorrà ancora un annetto di
tempo ma la strada intrapresa è quella
corretta».
Ad Albano si potrà ancora firmare per la
petizione il 23 maggio a piazza San
Pietro, il 5 e 6 giugno a Cecchina e a
Pavona, il 13 giugno in piazza della
Costituente e 19 giugno a piazza San
Pietro.
Maurizio Bocci
Anime a confronto
È in vendita in tutte le librerie il nuovo
romanzo del nostro concittadino,
Giuseppe Ghisellini,
dal titolo: ”Anime a
confronto”. Il romanzo
corona la recente
ampia produzione letteraria di Giuseppe
Ghisellini e, attraverso
la storia dei due personaggi-protagonisti,
l’autore mette a confronto due diverse concezioni di vita. Il primo
spende i suoi giorni
all’insegna del piacere
e della dissipazione,
nell’ illusione che l’ esistenza premi
esclusivamente chi mette a frutto la
propria scaltrezza. Il
secondo, una donna,
dopo reiterate delusioni,
incontra un giovane che
la porterà, attraverso l’
arte e la religione, ad
una visione meno edonistica, ma più interiormente appagante. Il lettore non rimarrà deluso
anche grazie allo stile
limpido e accattivante
del racconto, ed alla
frizzante ironia che permea molte pagine.
Uniti per un quartiere migliore
G
li ultimi mesi sono stati per il Comitato
di Quartiere Miramare un susseguirsi di
attività di organizzazione, partecipazione
a incontri e dibattiti in vista della tornata elettorale, attività tutta tesa a far considerare nei progetti
di governo “l’Albano dei cittadini e meno quello
di Palazzo”, progetti nei quali la Società Civile
fosse parte attiva della macchina amministrativa.
I risultati ci hanno premiati. Ora aspettiamo fiduciosi di poter contribuire a mettere in piedi nuovi
metodi di lavoro che non abbiano più i cittadini
vittime di scelte sbagliate e, per la verità, i primi
segnali positivi li stiamo già cogliendo. È ora
però anche di riprenderci cura del futuro del
nostro quartiere e il gruppo direttivo del
Comitato, al quale si sono aggiunti e aggiungeranno giovani forze, ha fatto il punto sulle varie
proposte, sempre ignorate dalle “istituzioni”.
Oltre ad occuparci dei problemi quotidiani (strade, marciapiedi, parcheggi …) dobbiamo guardare anche più in alto e quindi ci occuperemo di
temi che incidono fortemente sulla qualità della
vita del quartiere. Per fare un lavoro capillare
abbiamo bisogno del conforto della voce di tutti
gli abitanti del quartiere, attraverso la compilazione di un questionario che distribuiremo dalla
fine di questo mese e che ci dovrà aiutare a impo-
stare la nostra attività secondo le priorità più sentite. Nel frattempo, diamo notizia delle iniziative
che da maggio in poi ci vedranno tutti impegnati.
Il 30 maggio il Comitato di Quartiere organizza la
Nuova Edizione del Mercatino del Riuso e del
Riciclo: manifestazione che assume ogni anno
sempre più importanza e che vorremmo far
diventare il mercato delle pulci di Albano. Per
l’occasione potremo far sfogare in bici tanti bambini visto che Via Rossini sarà resa isola pedonale. La Festa del Quartiere, che speriamo possa
accogliere spettacoli di associazioni locali, e il
Palio dei Quartieri di Basket sono fissati per metà
settembre. Nel frattempo, se rimane qualche
minuto libero, ci occuperemo della promozione
di iniziative sul decoro urbano e dell’avvio della
raccolta differenziata “porta a porta”, affiancando
il Comune con l’informazione nelle scuole elementari e agli abitanti. Di tutte le novità che
riguardano il quartiere e delle attività del
Comitato vi terremo informati attraverso il sito
www.quartieremiramare.it e da questo mese potete mandare i vostri commenti e segnalazioni
anche sulla pagina di Facebook “comitato di
quartiere miramare”.
Il presidente del Comitato
Paolo Zonetti
Spazio riservato al Comitato di Quartiere Miramare
3
AlbanoTeam - In Primo Piano
Libertà è partecipazione
Buon lavoro assessore
L’incontro tra i Comitati di Quartiere e il sindaco Marini ha sancito
l’avvio dell’iter per l’approvazione dei regolamenti dello statuto per la
partecipazione dei cittadini alla vita amministrativa della città
La nomina dell’ex sindaco di Albano, Marco Mattei, alla carica regionale apre grandi aspettative per la salvaguardia ambientale del nostro territorio, ad iniziare dall’attuazione del piano di assetto del Parco.
C
on noi ha iniziato bene!! Ci riferiamo al Sindaco Marini. Aveva
promesso che una delle prime
iniziative del suo quinquennio sarebbe
stata quella di ricevere una rappresentanza dei Comitati
di Quartiere e l’ha
fatto. L’incontro è
avvenuto alla
fine di aprile a
Palazzo
Savelli ed è
stato caratterizzato da
un clima di
sostanziale
intesa sulla
questione
principale
oggetto dell’incontro: dotare i
cittadini di Albano
dello strumento che
permetterà loro di partecipare
alle
scelte
dell’Amministrazione.
L’assicurazione avuta è che la
Commissione Consiliare competente
inizierà da subito a lavorare sulla stesura
dei regolamenti previsti dagli articoli
dello Statuto Comunale (Titolo III) che
consentirà ai cittadini sia di intervenire
nella costruzione delle decisioni del
Consiglio e della Giunta, sia altre forme
di “presenza” fino ad oggi negate.
Noi puntiamo molto sui contenuti e su
una celere approvazione dei regolamenti anche per gettare le basi per un recupero dell’attuale scadente rapporto con
la politica. Siamo convinti che proprio
grazie alla possibilità di “contare” che,
finalmente, verrà messa a disposizione
della comunità albanese questo vitale
rapporto possa essere ricostruito.
Per quanto ci riguarda nell’incontro
avuto con il sindaco abbiamo espresso la
nostra disponibilità a collaborare nella
stesura del testo dei regolamenti anche
in considerazione che da più di un anno
un gruppo di lavoro formato dai diversi
Comitati di Quartiere sta approfondendo
le diverse tematiche statutarie e lavorando su una ipotesi di testo regolamentare.
Considerato che lo strumento della partecipazione assicura ai cittadini le condi-
zioni per intervenire direttamente nei
confronti degli organi elettivi, contribuendo con le loro proposte alla fase di
impostazione delle decisioni che essi
dovranno assumere sui temi di
interesse generale o specifici aventi interesse
rilevante per la
comunità,
vediamo qual
è ad oggi,
(dopo più di
10
anni
dalla entrata in vigore
del nostro
Statuto) la
situazione:
Sono già utilizzabili perché non bisognevoli di regolamento per la loro
applicazione istituti quali:
Interrogazione
(art.
56);
Proposte (art. 58); Consiglio Comunale
Aperto (art. 60) e l’Azione sostitutiva
(art. 54).
Non possono essere utilizzati perché non
corredati di regolamento di applicazione
altri importanti istituti quali: il Difensore
Civico (articoli da 47 a 52); l’Ufficio
Reclami (art. 53); gli Albi delle
Associazioni (art. 54); la Petizione (art.
57); l’Assemblea dei Cittadini (art. 59);
il Forum (art. 47); la Conferenza di
Bilancio (art. 62); le Consulte (art. 63);
la Consultazione dei Cittadini (art. 64) e
il Referendum Consultivo (art. 65).
Sono tutti strumenti messi a disposizione dei cittadini per intervenire sulla formazione delle scelte che li riguardano e
che singolarmente meritano un approfondimento.
Albano team, lo farà nei prossimi numeri affinché tutti i cittadini possano utilizzare al meglio le risorse che hanno a disposizione per concretizzare quella forte
esigenza di “contare” e non essere più
considerati solamente i “utilizzatori finali delle prestazioni” dei propri amministratori.
E poi non dimentichiamo mai che
“LIBERTA’ è PARTECIPAZIONE “.
Coordinamento Comitati di Quartiere
Da sinistra: Gianluigi Peduto, Marco Mattei, Pasquale Boccia e Roberto Sinibaldi
È
stato accolta con molto entusiasmo, specialmente nelle fila del
PDL albanense, l’elezione di
Marco Mattei ad assessore all’ambiente della Regione Lazio. Nelle sue prime
dichiarazioni il neo assessore ha parlato di “dare slancio alle aspettative di
uno sviluppo sostenibile che non deve
essere di tipo ideologico che ha bloccato molte infrastrutture e che ha
caratterizzato la giunta Marrazzo” e
“che bisogna saper coniugare ambiente e tecnologia”.
Dichiarazioni sicuramente condivisibili, ma che potrebbero lasciare spazio a
qualche preoccupazione. Perché è vero
che lo sviluppo sostenibile non deve
essere ideologico e bloccare qualsiasi
iniziativa (vedi il problema dei rifiuti a
Napoli), ma è anche vero che con questa scusa si compiono, da sempre, i più
grandi scempi ambientali, come gli
inceneritori per i rifiuti o le centrali
nucleari.
Altre dichiarazioni del nuovo assessore
hanno riguardato l’attuazione di una
seria politica di piantagione di alberi e
lo sviluppo delle energie alternative:
due problematiche molto attuali che
potrebbero far diventare la Regione
Lazio un modello da seguire per tutte
le altre amministrazioni regionali.
Per quanto riguarda il nostro territorio,
che Marco Mattei conosce come ben
pochi, ci aspettiamo una seria valutazione e l’attuazione di tutte le misure
necessarie per salvare il Lago Albano
e il via libera al Piano di Assetto del
Parco dei Castelli Romani: unico
strumento in grado di salvaguardare il
nostro territorio dalle colate di
cemento che le varie amministrazioni
comunali si preparano a gettare per
distruggere quel poco di verde che ci
è rimasto.
Infine, anche se non sembra essere una
sua responsabilità diretta, l’auspicio
degli abitanti dei Castelli Romani, e in
particolare di quelli di Albano Laziale,
è che, come Mattei ha dichiarato più
volte quando era sindaco della nostra
città, si opponga con tutte le sue forze
per bloccare la costruzione del gassificatore, così come ha cercato di fare
(con scarso successo) il suo predecessore, Filiberto Zaratti.
L’appello che ci sentiamo di fare al
nostro concittadino è: caro Marco, i
Castelli Romani sono un gioiello che
devi proteggere a tutti costi, sia per
garantire ai suoi abitanti e a quelli di
Roma di godere di questa oasi ambientale e sia per garantire un futuro economico a tanti imprenditori nel settore
turistico. Grazie e buon lavoro.
Maurizio Bocci
AlbanoTeam - Accade in città
4
25 aprile: la festa di tutti A volte vorrei dire di no,
Tutti insieme per la prima volta. Combattenti e Reduci, Bersaglieri,
ma il senso di colpa mi
Carabinieri e Associazione Nazionale Partigiani
assale e...dico di si!
l 25 aprile quest’anno ha avuto il volto manifestazione, tutti soddisfatti ai bordi
I
inedito di una manifestazione corale,
senza divisioni di sorta. La deposizione
di un cuscino e di una corona di fiori che,
quest’anno, ha avuto un significato in più
perché ad omaggiare i caduti c’erano tutti.
Era l’obiettivo della neo amministrazione
comunale a guida Nicola Marini. Obiettivo
centrato in pochi giorni di governo, anche
grazie alla disponibilità delle associazioni
coinvolte nella festa di Liberazione.
«In questa giornata – ha ricordato Marini
durante la deposizione della prima corona
sotto Palazzo Savelli – vogliamo ricordare
chiunque abbia perso la vita in battaglia: i
partigiani albanensi, come i militari della
Divisione Piacenza; i semplici cittadini,
come il carabiniere Salvo D’Acquisto.
Tutti vittime di una guerra da cui non escono vincitori e vinti, ma solo sconfitti». E
quale modo migliore di omaggiarle se non
tutti uniti sulle note dell’Inno d’Italia e su
quelle di Bella ciao?
Una sfida che l’amministrazione ha vinto,
nonostante i pochi giorni passati dall’insediamento (il giuramento di Marini è del 21
aprile scorso), e che ha dato da subito il
polso sulla direzione di cooperazione e
collaborazione che si intende portare avanti. E sono stati in particolar modo i cittadini ad apprezzare la buona riuscita della
delle strade mentre il corteo sfilava. Tutti,
anche, incuriositi dalla prima uscita ufficiale del nuovo Primo Cittadino.
Quattro tappe in totale, che hanno fuso il
centro cittadino con la periferia. Da
Palazzo Savelli, a Villa Doria; da Parco
della Rimembranza, al Monumento ai
Caduti di Cecchina. Un unione anche geografica per una celebrazione in grande stile.
Un segnale, da parte della politica albanense, alla cooperazione sociale e civile.
«La Liberazione è patrimonio di tutte le
forze politiche che si riconoscono nella
democrazia – ha affermato al termine della
manifestazione il Sindaco Marini - perché
come ricorda Giorgio Bocca, e come
hanno dimostrato i partigiani di Albano e
dei Castelli Romani, la guerra partigiana fu
“fabbrica della democrazia”. Furono in
tanti a collaborare, nonostante le idee politiche diverse, per restituire al Paese libertà
e dignità contro un’occupazione nazifascista che ribadiva l’esistenza di uomini inferiori, destinati a servire, e uomini superiori, destinanti a comandare». Il 25 aprile di
Albano ha voluto ricordate proprio questo
principio di collaborazione chiamando
tutti a raccolta di fronte alla commemorazione dei propri caduti.
Claudia Moretta
Per un futuro diverso
Nasce la rete dei Castelli Romani per lo sviluppo sostenibile
U
n proverbio cinese recita così:
“L’unità di un popolo sa trasformare l’argilla in oro”.
La tecnologia e le nuove forme di comunicazione digitale, stanno stravolgendo gradualmente lo scenario sociale del mondo.
Non esiste più la dimensione centralistica
dell’informazione, ognuno di noi è informazione, ognuno di noi può avere accesso
e nello stesso tempo essere fonte stessa di
informazioni. La conseguenza di ciò è l’apertura per tutti di nuovi ed interessanti
contesti partecipativi. Cos’è allora che
ancora non funziona? Di cosa abbiamo
bisogno quindi noi, nella nostra dimensione locale, per dare attuazione piena e consistenza alla realizzazione di questo fondamentale processo?
Dobbiamo costruire una RETE. Dobbiamo
organizzare una RETE. Dobbiamo creare i
presupposti per far sì che il nostro territorio venga sezionato ed ordinato utilizzando
una logica di sistema. Il nostro territorio ed
i suoi attori devono essere messi in condizione di comunicare, confrontarsi ed infine
agire, una volta trovata la SINTESI.
Vorrei introdurre qui, il concetto della
MOLTITUDINE ORGANIZZATA, interdipendente, cosciente, libera dall’inganno
delle contrapposizioni ideologiche, scevra
da personalismi e logiche frenanti, totalmente sganciata dai meccanismi perversi
della delega, capace di muoversi autonomamente ed incidere sui processi di cambiamento, indispensabili oggi per ricon-
quistare qualità della vita, diritti e dignità.
Abbiamo avviato il motore, sono cominciati gli incontri settimanali, stiamo attivando molti contatti, le risposte sono positive, le adesioni numerose , tutto in un
clima di energia ed entusiasmo.
Abbiamo una scadenza, Ottobre 2010,
data che dovrà tracciare una linea di
demarcazione tra il passato e il futuro.
Un GRANDE FORUM PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE DEI CASTELLI
ROMANI, la Rete del territorio, che
UNITA discute, si confronta ed elabora
una PROPOSTA per non morire asfissiati
dal disegno criminoso dell’AREA
METROPOLITANA.
Difendere e valorizzare le nostre risorse
naturalistiche, storiche, culturali e identitarie, armonizzare le diverse realtà ambientali, culturali ed economiche, definire i
punti cruciali per avviare il Rinascimento
dei luoghi decantati da Goethe e Stendhal,
un’area di enorme pregio, che sta assistendo, pressoché inerme al declassamento a periferia di Roma Capitale, un
disegno espansionistico speculativo,
folle, figlio di logiche miopi e antitetiche
a qualsiasi idea di VERO SVILUPPO. Il
gruppo FB Salviamo il Lago Albano, si
fa promotore di questo messaggio esortazione e insieme ad altri cittadini, gruppi e
associazioni, e aspetta tutti voi per
costruire e determinare INSIEME le basi
di un VERO CAMBIAMENTO!
Luca Nardi
Il “senso di colpa” deriva dalla sensazione di discostarsi da quell’insieme di regole e comportamenti impostici dall’esterno fin da quando eravamo bambini, quindi, non trae origine da una mancanza e/o da un errore oggettivo, concreto e reale.
S
pesso costituisce un vero e proprio
macigno che pesa sul nostro
animo e ci impedisce di vivere
serenamente. Questo carico di sofferenza di cui ci sobbarchiamo, più o meno
consapevolmente, rappresenta un forte
freno quando ci troviamo ad affrontare
nuove esperienze e nuovi rapporti relazionali.
Sembrerà, di primo acchito, strano, ma il
senso di colpa è generato dal RICATTO
MORALE, termine che non fa pensare a
cose belle…è una parola tagliente.. ed è
difficile pensare che possa riferirsi alle
persone affettivamente significative per
noi… ma proprio perché così forte ci
aiuta a perforare il velo di negazione e
confusione che avvolge tantissime relazioni spingendoci verso la chiarezza.
Il motivo per cui le persone che ci
vogliono più bene ci ricattano moralmente scaturisce dalla paura della perdita (del proprio caro), del cambiamento,
di essere respinto e di perdere potere.
Ancora più semplicemente potrei dire
che il ricattatore agisce spinto da un’ansia formidabile!!!
Perché un ricatto morale abbia luogo è
indispensabile che ci sia un ricattato che
in quanto tale provi un fortissimo senso
di colpa che lo freni e lo porti ad assecondare le richieste/minacce del ricattatore e A DIRE SEMPRE DI SI !
Vivere sentendosi in colpa per avere
pensato di fare qualcosa.. di volere qualcosa.. che gli altri, a noi cari o importanti, disapproverebbero non permette di
vivere bene, di soddisfare i propri bisogni , di poter scegliere ciò che è meglio
per noi, di avere fiducia nelle proprie
capacità e nella propria determinazione,
in definitiva di VIVERE LIBERI!!!
E’ possibile uscire dal circuito del “ricatto morale” che genera il gigantesco
“senso di colpa”, ma per riuscirci bisogna pensare di CAMBIARE IL PROPRIO COMPORTAMENTO! Questo
significa IMPARARE innanzitutto a
RICONOSCERE UN RICATTO
MORALE, A NON RISPONDERE DA
RICATTATO e a COMPRENDERE
DOVE INIZIANO E DOVE FINISCONO LE PROPRIE RESPONSABILITA’
VERSO SE STESSI E SOPRATTUTTO VERSO GLI ALTRI!
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5
È nata “Rete
Imprese Italia”
Presentata ufficialmente la nuova Associazione di artigiani piccole imprese
e commercianti. Accordo storico tra CNA, Confesercenti, Confcomercio,
Confartigianato e Casartigiani
I
Piccoli crescono. E’ nata ufficialmente,
all’Auditoriom di Roma, "Rete Imprese
Italia", il nuovo organismo di rappresentanza che vede, per la prima volta, insieme
artigiani, piccole imprese e commercianti. Si
è dunque compiuto il percorso di un progetto
iniziato quattro anni fa che si poneva come
obiettivo la creazione di un organismo unico
capace di rappresentare un mondo come
quello delle piccole e medie imprese che in
Italia vanta numeri considerevoli: due milioni di imprese iscritte, 14 milioni di addetti
(pari al 60% della forza lavoro italiana), 800
miliardi di valore aggiunto prodotto mediamente in un anno. Alla guida di Rete Imprese
Italia si alterneranno, ogni sei mesi, i
Presidenti della cinque Associazioni che
hanno
siglato
l'accordo:
CNA,
Confcommercio,
Confartigianato,
Confesercenti e Casartigiani.
L’iniziativa ha visto sul palco i Presidenti
delle cinque Associazioni, tra cui Ivan
Malavasi oltre al Presidente della Fondazione
Giuseppe De Rita e al Direttore Ferruccio De
Bortoli che ha condotto il talk show che ha
concluso la mattinata.
La Sala Sinopoli dell’Auditorium della
Musica ha visto oggi un largo parterre aperto
da Sergio Silvestrini, segretario generale
CNA, e dagli altri quattro Segretari Generali
delle Associazioni dell’artigianato e del commercio, oltre a rappresentanti del Governo,
delle forze politiche, delle maggiori istituzioni e a un migliaio di imprenditori provenienti dall’intero territorio nazionale quali rappresentanti delle cinque Associazioni. Il primo
portavoce di Rete Imprese Italia è Carlo
Sangalli, Presidente di Confcommercio.
Rete Imprese Italia modifica il panorama
della rappresentanza in Italia e intende promuovere imprese che “agiscono in rete”, si
uniscono per competere, fanno squadra e
creano modernità e sistema-Paese. Rete
Imprese Italia è: una rete lanciata verso il
futuro per dare, al 'popolo del fare impresa’,
identità e voce comune e dunque una migliore capacità di rappresentanza e di rappresentazione strategica per modernizzare l'economia e la società italiana, e quindi quale ulteriore opportunità per l’Italia.
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La crisi che morde anche
“i piccoli di Albano”
È
certo che questa crisi economica sta
cambiando il modo di essere impresa e
di come s’interagisce con il mercato, le abitudini del consumatore sono ormai diverse
rispetto a quelle di 2 o 3 anni fa. Si programmano con parsimonia le spese anche di
prima necessità, gli investimenti che riguardano il futuro delle famiglie si rimandano o
nella migliore delle ipotesi si razionalizzano
al necessario. È certo anche che i cosiddetti “Piccoli”, che ricordiamo rappresentano
quelle imprese al disotto dei 30 dipendenti e
sono il 98% della economia italiana e quindi la colonna portante del sistema, per la
prima volta dal dopo guerra vivono un
periodo di grande difficoltà. Molte attività
riducono il loro fatturato con la relativa perdita di mano opera, molte sono allo stremo
e vanno in passivo di bilancio, alcune chiudono e perdono tutto quello che hanno
costruito per una vita intera. Quando questo
quadro attraversa tutta l’ Italia da nord a sud
si fa strada l’ipotesi che ormai sia in crisi un
sistema economico nel suo complesso.
Ascoltare dibattiti estenuanti dove si rimpallano le responsabilità politiche sui provvedimenti e sulla loro efficacia da parte di
chi ogni giorno è chiamato ad assumersi
tutte le responsabilità del proprio futuro e
dei propri dipendenti non è più sostenibile.
- Ti uccide la burocrazia delle procedure
inutili.
- L’ accesso al credito è e rimane uno dei
problemi irrisolti, -3.5% rispetto al 2008,
rimane fondamentale il ruolo dei confidi ed
il radicamento nel territorio ma occorre rivedere il rapporto di dialogo ormai quasi nullo
tra istituti di credito ed imprese.
- Oggi lavorare per gli enti pubblici rappresenta un blocco per la crescita, non è
ammissibile lavorare è ricevere il pagamento da 180gg. fino anche ad 1 anno, la media
Europea è 60gg.
- La corruzione dilaga a tutti i livelli, non ci
sono regole certe nel colpire i disonesti, la
giustizia è al centro di attacchi politici e non
viene riformata, nel frattempo chi lavora
non viene tutelato.
- La semplificazione fiscale rimane un sogno,
malgrado le tante promesse elettorali.
La cosa più preoccupante è la solitudine che
oggi vivono migliaia di Artigiani,
Commercianti. Ogni piccola o media
impresa è chiamata al senso di responsabilità, ma quanto può durare tutto questo?
Questo è il momento in cui il sistema Italia
deve trovare una nuova forza di reazione,
essere in grado di permettere alle aziende
di prendere tempo, di non rimanere schiacciate dell’oppressivo peso di una crisi non
generata dal territorio, ma dal territorio
solo subita.
Noi siamo pronti a metterci in gioco, come
abbiamo sempre fatto e come faremo sempre per continuare a sostenere le economie
locali. Economie fatte da tanti artigiani e
commercianti che ha fatica investono a casa
propria e non hanno capitali all’estero.
Luciano Peduzzi
Presidente CNA Castelli Romani
6
AlbanoTeam - Vivere la città
Ricordando Vittoria Caldoni
I
La modella preferita dai pittori del Grand Tour perché considerata una bellezza perfetta
l nome di Albano è ben noto in
Europa, non solo per l'omonimo
lago a due passi da Roma, ma in
quanto meta prediletta tra il XVIII e
XIX secolo, sulla via che portava a
Napoli, di nobili e ricchi borghesi in
quel viaggio di formazione culturale
che, nella definizione di Lassels già
nel 1670, prese l'appellativo di
Grand Tour d'Italie.
Albano in questo senso conobbe un
vero e proprio successo “turistico”,
di pari passo alla fioritura edilizia
concisa con il passaggio dai Savelli
alla Camera Apostolica, che completò l'architettura urbanistica del Paese,
che si fondava sul Tridente Barocco
immerso nelle antiche vestigia
Romane.
L'artista non poteva rimanere inerme
di fronte alle bellezze di un Paese
ricco di storia immerso nella calma
serafica delle campagne romane e Le
Grand Tour nella sua accezione di
momento essenziale della formazione culturale, diveniva il punto di contatto alla scoperta del nostro patrimonio artistico andando però a “contaminare” i rapporti che legano lo spirito umano, trasformandosi in apertura nei confronti del nuovo di una cultura basata fondamentalmente sui valori
cattolici.
Albano gode in questo senso di un
favorevole passaparola e sono sempre
più i viaggiatori alla ricerca di un
mecenate da ricompensare con tele e
commentari di pregio; poca cosa di
fronte alla scoperta di un patrimonio
ricchissimo che non si ferma all'arte o
alla storia, ma riguardante ogni aspetto
del vivere umano: dall'artigianato alla
gastronomia, dalla moda al canto
popolare, dal vivere rurale alle feste
tradizionali.
Tra i tanti che visitarono il nostro Paese
ricordiamo
Goethe,
Stendhal,
D’Annunzio, Ivanov, Turgenev, Gogol,
Piranesi, Kestner, Kuchler, Overback.
Ma Albano riuscì ad affascinare anche
un “pittor de trastevere” come
Bartolomeo Pinelli, sia nella riproduzione dei costumi d'epoca che nel racconto di vita popolare e suggestivi paesaggi.
La nostra cittadina, però, a differenza
degli altri splendidi paesi dei Castelli
Romani, vanterà un punto in più, “una
bellezza così perfetta come non s'è
vista dagli albori dell'umanità” il suo
nome era: Vittoria Caldoni. Vittoria fu,
infatti, la modella più famosa e ricercata dagli artisti più insigni degli ambienti culturali romani. Figlia di vignaioli,
nonostante le sue umili origini , oltre
alla sua ammirevole “bellezza classica”, possedeva una spiccata intelligenza, era educata e disinvolta. Il suo
debutto artistico si deve all'incontro
con il pittore tedesco August Kestner
che la introdusse presso la famiglia
dell'ambasciatore Von Reden, la cui
consorte allestì per Vittoria uno studio artistico presso Villa Marta a
Roma per permetterle di essere
ritratta da pittori e scultori che ne
facevano richiesta. La bellezza
incarnata da Vittoria rappresentava
una sfida per i ritrattisti dell'epoca:
un ineguagliabile modello estetico
con un'assoluta perfezione del volto,
capelli lucenti, seni corposi, gambe
tornite ed eleganti. “Tutto in lei
ricorda i tempi antichi quando il
marmo prendeva vita e brillavano gli
scalpelli degli artisti”, così lo scrittore russo Gogol nel suo frammento
letterario Roma descrive la figura di
Annunziata, ispirandosi quasi sicuramente a Donna Vittoria conosciuta
nei suoi soggiorni albanensi. Non si
contano gli artisti che vollero catturare nelle proprie opere l'essenza
della bellezza di Vittoria Caldoni e
qualsiasi elenco sarebbe poco esaustivo, di certo tra i nomi più importanti
spiccano i fratelli Nazareni, Von Hess,
Ludwig Catel e lo sculture
Thorvaldsen. Fatto sta che il volto e la
perfezione corporea di Donna Vittoria
possono essere oggi ammirati nei più
grandi musei del mondo testimoniando
la perfetta bellezza che la nostra
Albano vantava non solo nelle fattezze
femminili della giovane modella, ma
anche nei sui paesaggi e nelle sue
vestigia.
Francesca Ragno e Saverio Teruzzi
Come è possibile che accada questo?
A
nche per chi è abituato a vedere
continuamente l’abbandono in cui
versano i monumenti italiani, è
difficile comprendere come sia possibile
che uno dei più importanti siti archeologici di Albano possa essere “violentato” dall’incuria umana. La foto raffigura l’antico
acquedotto di Malaffitto, costruito dai
romani per alimentare la grande cisterna
del Castrum Albanum e poi utilizzato per
alimentare le cisterne della Villa di
Domiziano. Un monumento unico, di
grandissima importanza per la storia della
nostra città. Ebbene, durante il taglio dei
castagni, incuranti del danno che viene
provocato, i tronchi vengono fatti cadere
sull’acquedotto e abbandonati lì in attesa
di essere recuperati. L’appello che mi
sento di fare alle autorità e istituzioni competenti è di far sì che queste cose non accadano più e, anzi, di valorizzare il più possibile questo sentiero che è unanimemente
considerato il più affascinante dei Castelli
Romani per la sua storia millenaria e per
gli splendidi panorami sul Lago Albano e
sui boschi dei Colli Albani.
La ricetta
di Massimo
Baccalà alla siciliana
Questo mese la mia proposta è il
baccalà. Il baccalà è il merluzzo, un
pesce tra i più conosciuti in tutto il
mondo, conservato sotto sale. La
salatura ne consente la conservazione per lungo tempo, e per questo
viene impiegata fin da tempi lontanissimi per consentire il trasporto e
la consumazione del pesce in luoghi anche assai distanti da quelli
d'origine. Sembra che la procedura
di salagione del baccalà si debba
attribuire ai pescatori baschi che,
seguendo i branchi di balene e arrivati al mare del nord, si imbatterono in enormi banchi di merluzzo
verso l'isola di Terranova, ed usarono per questo pesce il procedimento di conservazione già da essi
usato per la carne di balena. Il baccalà è elemento essenziale di molte
cucine popolari, nelle quali il suo
utilizzo si alterna a quello dello
stoccafisso che è sempre merluzzo,
ma conservato mediante essiccazione. Tanto il baccalà quanto lo
stoccafisso, per essere utilizzabili,
hanno bisogno di una lunga immersione in acqua fredda, che provvede ad eliminare il sale e a restituire
ai tessuti l'originale consistenza. Le
ricette sono molteplici, in qualsiasi
regione italiana esiste qualche
ricetta a base di merluzzo: in
umido, fritto, bollito, alla vicentina, alla livornese e via discorrendo.
Io vi voglio proporre una ricetta
che si avvicina alle tradizioni: baccalà alla siciliana. Al mercato troviamo di solito 2 tipi di baccalà:
San Giovanni e Gaspè. Il primo
viene preparato a metà strada tra
essiccazione e salatura. Il Gaspè
viene salato pochissimo. Gaspè per
la cronaca è il luogo di provenienza: una penisola del Canada.
Ingredienti per 4 persone:
1kg filetti di baccalà Gaspè; 400
gr. di pomodorini ciliegini; cipolle, sale, pepe, capperi, olive
Gaeta, vino bianco, olio extravergine di oliva, un filetto di alici,
prezzemolo qb
la parte più
fastidiosa e lunga è la messa in
ammollo del baccalà. Dobbiamo
metterlo sotto l’acqua corrente e
lasciare a mollo. Cambiamo l’acqua 2 o 3 volte al giorno fino a che
non togliamo tutto il sale. In un
padella lasciamo appassire le cipolle
tagliate
grossolanamente.
Aggiungiamo il baccalà e lasciamo
tostare da tutte e due le parti.
Sfumiamo con il vino e lasciamo
evaporare. Uniamo pomodorini , i
capperi e il filetto di alici frantumato. Cottura veloce e poi via con le
olive di Gaeta. Poi prezzemolo tritato in abbondanza e serviamo.
Accompagnamo con delle patate
lesse. Vino chardonnay, magari
siciliano. Buon appetito!!
Preparazione:
[email protected]
Massimo Vinciguerra
Titolare dell’Antica Abazia
AlbanoTeam - Tutto Scherma
Successo nella Coppa Lazio 2010
Gli ottimi piazzamenti ottenuti ad Atina, permettono alla compagine del Murialdo Scherma Albano
di qualificarsi per la finale nazionale della Coppa Italia 2010
Da sinistra: Stefano Di Muro, Giacomo Di Giulio, Giovanni Currò e Emanuele Engst
V
aleva la qualificazione alla
Coppa Italia 2010 il risultato
della “Coppa Lazio” che si è
svolta ad Atina, nel sud della Ciociaria,
nel primo week-end di maggio. Così i
ragazzi del Murialdo Scherma Albano,
sfoderate le loro lame, non solo hanno
mostrato di avere del talento, ma hanno
soprattutto fatto valere le loro ambizioni, quelle di essere presenti ad Adria
nella finale nazionale della Coppa
Italia 2010.
Trascinati da Stefano Di Muro, istruttore di ottimo livello tecnico, malgrado
la sua giovane età (solo 23 anni), classificatosi al 7° posto nella gara di sciabola maschile. Meglio di Di Muro ha
fatto Giacomo Di Giulio, classificatosi
al 5° posto, seguono Emanuele Engst
al 9° posto e Giovanni Currò al 10°.
Con questi risultati la squadra sarà protagonista, insieme al meglio dell’Italia
della sciabola, al Campionato Italiano
a squadre di “Serie A 1”, ovverosia
nella massima divisione dei valori
nazionali, che si disputeranno a
Siracusa a fine giugno.
Il Murialdo ha brillato anche nella
prova al femminile della “Coppa Lazio
2010”, dove la solita Ludovica Maria
Antonini, bella, brava a scuola e nella
scherma, si è classificata al 6° posto
con la sua compagna di colori sociali
Caterina Colella piazzata al 7° posto.
Tra una decina di giorni tutti insieme si
recheranno in Veneto, per la finale
della Coppa Italia, che potrebbe regalare ai ragazzi di Albano la qualificazione per partecipare ai Campionati
Italiani Assoluti di Siracusa, dove si
potrebbero misurare con il meglio della
scherma italiana, ovverosia con il
meglio del mondo.
Non è poco, per la tanto bistrattata
scherma di Albano Laziale, senza una
sala di scherma idonea all’attività
nazionale, ospite fin dalla sua nascita
nel Palariccia, dove svolgono gli allenamenti i ragazzi del Murialdo. Tutto
questo grida vendetta, se si pensa che
la scherma albanense, per quanto
riguarda risultati nell’attività agonistica e notorietà a livello nazionale, è lo
sport più importante di Albano. Tutto
questo in una disciplina in cui lo sport
ou
ilg
ak
l
Pa
italiano è ai massimi livelli internazionali e questo vuol dire avere la possibilità di far conoscere la città di Albano
Laziale nel mondo.
È riduttivo per la città di Albano
Laziale, il fatto di non possedere un
adeguato “Palazzo dello Sport” multifunzionale, magari costruito su due
livelli, che offra a tutti gli sport di sala,
ovverosia a tutte quelle discipline che
svolgono la loro attività al coperto, le
giuste dimensioni e possibilità di crescita agonistica e sociale. Un impianto
sportivo che rappresenterebbe una
grande risorsa di promozione turistica
sportiva della città e quindi ricchezza
7
alle aziende dedite alla ristorazione e
alla ricezione alberghiera.
Non è nostra intenzione caricare di
responsabilità la nuova Amministrazione Comunale, da pochi giorni
insediata, con il Dott. Nicola Marini
Sindaco, figura sportiva di grande rilievo per i suoi trascorsi di praticante attivo, prima da atleta e poi da dirigente,
ma ci auguriamo che lo sport non sia
trascurato nella costruzione di strutture
alternative al calcio, così come ha fatto
negli ultimi 10 anni l’Amministrazione
Mattei.
Ricordiamo agli amministratori appena
eletti che l’insieme dei praticanti gli
sport cosi detti minori sono più del
doppio dei praticanti dello sport nazional-popolare ad Albano, con un rapporto impiantistico di 3 impianti, ben funzionali e ben strutturati, a 1 mal ridotto
e poco funzionale.
Mario Castrucci
Ludovica Maria Antonini
r
AlbanoTeam
St
ad
io
Registrato al Tribunale di Velletri
n. 12/05 del 14-06-2005
Edito da:
Associazione TEAM COMUNICAZIONE
Direttore Responsabile:
Maurizio Bocci
Hanno collaborato:
Mario Castrucci, Mimmo Guarnieri, Francesco
Saverio Teruzzi, Francesca Ragno, Massimo
Vinciguerra, Laura Damante, Claudia Moretta,
Federico Bottura, Paolo Zonetti, Mario Fioravanti,
Luca Nardi, Mario Ascenzi, Francesco Cinque,
Luciano Peduzzi.
Palariccia
Redazione e Pubblicità
Tel. 335-5693180
[email protected]
[email protected]
Stampa:
Tipografica Renzo Palozzi - Marino
Immagine dall’alto dei tre impianti della Città di Ariccia
AlbanoTeam - Periscopio
8
Experimentum Mundi Eventi nei Castelli Romani
Inaugurato l’Archivio dell’opera Experimentum Mundi alla presenza
del maestro Giorgio Battistelli, albanense doc, considerato uno dei
più grandi compositori di musica contemporanea
I
l fenomeno Experimentum Mundi
nasce nel 1981 con la prima rappresentazione al Teatro Olimpico di
Roma. Opera di musica immaginistica,
teatro musicale su Libretto del Maestro
Giorgio Battistelli, scritto su testi scelti
da "l'Encyclopédie ou Dictionnaire raisonné des sciences, des
arts et des métiers" di
Diderot e D'Alembert,
per artigiani, voci
femminili, percussionisti e un attore, voce
recitante dei testi. È
semplicemente un’intuizione geniale quella che porta sul palcoscenico suoni, colori,
rumori, gesti e azioni
di un mondo semplice, quotidiano, di un
villaggio abitato da
muratori,
arrotini,
fabbri,
falegnami,
pasticceri, selciaioli e
scalpellini i quali
costruendo i loro
manufatti ed interagendo tra loro secondo un progetto drammaturgico estremamente rigoroso, danno
vita tutti insieme ad un vero e proprio
spettacolo musicale. Gesti e azioni che
diventano costruzioni ritmiche, battute,
note, suoni, all'interno di un’ispiratissima
partitura che riproduce fedelmente, e trasfigura artisticamente, una visione che,
dentro
l'utopico
progetto
dell’Enciclopedia, restituisce l’armonia
di un mondo che ha per millenni fatto
parte di un condiviso e ordinato vivere e
sentire. È una grandiosa Sinfonia in cui la
macchina scenica vede all'opera i mestieri e la loro sapienza, con gli artigiani che
diventano musicisti-attori, protagonisti in
scena con le loro attrezzature e con lo
stesso ambiente in cui vivono e operano,
e i loro gesti diventano pura arte da
ascoltare, con meraviglia e ammirazione.
Il nutrimento primo di quest’opera è
nella nostra amata Albano. In quel semplice e paesano paesaggio urbano e
sociale della fine degli anni ’60 nel quale
il giovane Battistelli cresce. Immutabile
testimonianza del lento scorrere di un
tempo che sarà purtroppo inerme vittima
dell’ imminente e inevitabile disastro
consumistico.
Anni dopo il giovane Maestro, ormai
colto e raffinatissimo musicista, trarrà, da
quelle vivacissime e sincere esperienze
visive e sonore, un’opera ormai considerata immortale, un capolavoro riconosciuto dall’'intera cultura mondiale.
Experimentum Mundi è stato rappresentato, ad oggi 13 maggio 2010, 427 volte
tra Europa, Nord
America, Asia e
Australia, con un
unanime consenso
che trova pochi
riscontri in opere
contemporanee.
Il 26 Maggio di quest’anno, l’opera sarà
eseguita presso la
sede dell’'Unesco,
Organizzazione
delle Nazioni Unite
per l'Educazione, la
Scienza e la Cultura,
a Parigi ( UNESCO
Headquarters,
7
place de Fontenoy),
in rappresentanza
della Cultura Italiana.
Come concittadini e amici del maestro
Giorgio Battistelli, salutiamo come evento d’importanza decisiva, per tutti noi e
per
Albano,
l’inaugurazione
dell’Archivio dell’opera Experimentum
Mundi in via di Piano delle Grazie 7 del
nostro paese. La salutiamo perchè
Giorgio è Maestro musicista ma anche
straordinario organizzatore e promotore
di cultura. La salutiamo perché la custodia di una storia eccezionale può diventare un’occasione unica per lavorare su un
progetto di sviluppo culturale, ma non
solo, di tutta intera la nostra comunità.
A tutti noi e alle nostre Istituzioni il
coraggio di raccogliere la sfida che
Giorgio e il Direttore Artistico
dell’Associazione Marcello Di Palma ci
lanciano.
Questo non è un auspicio. Io sono certo
che con il supporto di Cittadini consapevoli e attente Istituzioni, la cultura sia il
solo strumento di liberazione dall’omologazione chiassosa e indifferente ai tristi
tempi che viviamo. Grazie Giorgio, e
grazie Marcello, grazie di tutto.
Mario Fioravanti
I suggerimenti di AlbanoTeam
Domenica 23 maggio
Ariccia - Fiera di Pentecoste - Stand di artigianato dalla Chiesa di Galloro fino al
ponte di San Rocco
Castel Gandolfo - ore 16.00 - Sesta
Rassegna Polifonica Città di Castel
Gandolfo con la partecipazione di: Coro di
Voci Bianche ‘Murialdo’ di Albano,
Insieme Vocale ‘L.A.Sabbatini’ di Albano,
Associazione Culturale ‘Diapason... e dintorrni’ di Genzano, Corale Polifonica di
Grottaferrata, Coro Femminile ‘Euphonè’
di Lanuvio, Coro Ottava Nota e Coro G.
Diapason di Rocca di Papa, Corale San
Michele
Arcangelo
di
Velletri,
Associazione Corale LiberArmonia di
Castel Gandolfo - Centro Mariapoli - Via
San Giovanni Battista de la Salle
Lanuvio - 11ª Festa della Rosa - Piazza
Carlo Fontana e vie del Borgo Medioevale
Sabato 29 maggio
Castel Gandolfo - Rose & Rosati - 4ª edizione - Itinerario enofloreale rivolto alla
promozione dei prodotti del territorio che
pone come protagonisti vini rosati e rose,
con esposizioni, degustazioni, musica Corso della Repubblica, Piazza della
Libertà, vicoli del Centro Storico
(Promosso da: Comune di Castel Gandolfo
e Associazione Arte e Vino)
dell’Emissario di Nemi, un cunicolo scavato a mano nella roccia con più di 2000 anni
di storia che collegava il lago di Nemi al
lago di Ariccia - - Nell’ambito di: Cose mai
viste: Visite di primavera
Sabato 5 giugno
Castel Gandolfo - ore 15.00 - I ninfei del
Lago Albano - Nell’ambito di: Le Visite
guidate dell’Associazione Diakronica
Rocca di Papa - ore 20.00 - Incontri ravvicinati con il Cielo - presso l’Osservatorio
Astronomico ‘Fuligni’ - Via Lazio 14 VIVARO - Nell’ambito di: Cose mai viste:
Visite di primavera
Domenica 6 giugno
Marino - ore 10.00 - Visita archeo-botanica all'Appia Antica - Passeggiata tra antiche
macere e resti monumentali, alla scoperta
delle essenze spontanee e dei mutamenti
del paesaggio - Appuntamento al Punto
Info Frattocchie - Appia Antica ang. Via
Manin - FRATTOCCHIE - Nell'ambito di:
Visite guidate Primavera 2010
Domenica 13 giugno
Rocca di Papa - ore 09.30 - Passeggiate
d’autore: Palazzolo-Cappuccini... ‘lettura’
di un territorio – il gruppo di escursionisti
sarà accompagnato da Maurizio Bocci che
racconterà la storia millenaria di questo sentiero (considerato il più affascinante dei
Castelli Romani) attraverso la lettura di brani
tratti dai suoi due libri: “Lungo i sentieri della
nostra storia” e “Quando i colli divennero
castelli” - presso S.P. 18/c via dei Laghi km
10,900 località Palazzolo - nell’ambito di:
Cose mai viste: Visite di primavera
Domenica 30 maggio
Nemi - ore 10.00 - Nelle viscere della
terra: Percorso sotterraneo all’interno
Ariccia - ore 19.30 - Recital del pianista
Antonello Maio - Palazzo Chigi Nell’ambito di: I Concerti di primavera
dell’Accademia degli Sfaccendati
Genzano di Roma – Infiorata : la festa conosciuta in tutto il mondo, mèta ogni anno di
migliaia di visitatori.
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