Poste Italiane SpA - Sped. in a.p. - D.L. 353/2003 conv. in L. 46/2004, art. 1, c.1 - DICB Milano Virginia Gambino Editore Srl - Viale Monte Ceneri 60 - 20155 Milano N. 37 | DICEMBRE 2012 - GENNAIO 2013 TENDENZE E ATTUALITÀ DELLA DISTRIBUZIONE EDILE Speciale efficienza energetica e sostenibilità ambientale. Serve cambiare i modelli Banche avare. Raccogliere i soldi per poi non concedere credito DAL PRESENTE IMPERFETTO AL FUTURO POSSIBILE PARLANO DISTRIBUTORI E AZIENDE Abbiamo isolato la perfezione! Normablock® Più Murature portanti antisismiche con isolante termico integrato U=0,24 Poroton® Plan™ TS8 Blocchi rettificati a Setti Sottili integrati con polistirene additivato con grafite U=0,17 Hi-Tech oriented. Leader mondiale nello sviluppo di sistemi innovativi per l’edilizia, Wienerberger offre una gamma completa di soluzioni per soddisfare qualsiasi esigenza costruttiva. 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Viale Monte Ceneri, 60 - 20155 Milano - Italy Tel. 0247761275 [email protected] - [email protected] Direttore responsabile / Publisher Virginia Gambino [email protected] Consulente editoriale / Editor Consultant Francesca Negri Ufficio commerciale - Vendita spazi pubblicitari Commercial department - Sale of advertising spaces Viale Monte Ceneri 60 - Milano Tel. 0247761275 - cell. 3401761951 [email protected] Collaboratori / Contributors Roberto Anghinoni, Umberto Anitori, Gaia De Lorenzi, Federico Della Puppa, Michele Destro, Giacomo Galli, Maria Lisieux, Carlo Lorenzini, Leda Martinelli, Sofia Marsigli, Federico Mombarone, Veronica Monaco, Santina Muscarà, Brunella Orsini, Arianna Pace Progetto grafico e impaginazione Graphic Design and Page layout Fabio Monauni C&G Youtrade è media partner esclusivo per il settore rivendita e materiali per l’edilizia di Foreign partners per la Germania e i Paesi di lingua tedesca bauSTOFF Partner, per la Russia ToBuild Comitato Tecnico / Technical Committee Giampiero Abrate Umberto Bonazza Matteo Camillini Claudio Cammi Giovanni Carubelli Gilberto Castoldi Stefano Colombino Mario Cuc Fabrizio Di Luzio Daniele Ferrai Giovanni Pietro Grazioli Gianni Guidoccio Franco Nessi Andrea Veroni C.C.E. De Eccher Gruppo BigMat Cammi Edilpadana TopHaus Gruppo Uniedil Edilcuc Vemac Bauexpert Centredil Consorzio C.R.E. Eternedile - Iperedil Lino Veroni Come abbonarsi / How to subscribe Italia annuo € 48,00 - Estero annuo € 70,00 Copia singola € 5,00 Per abbonarsi è sufficiente fare richiesta a [email protected] Spedizione in contrassegno Stampa / Printing C.P.M. Spa, Via Puccini, 64 - Casarile (MI) Responsabilità / Responsability : la riproduzione delle illustrazioni e articoli pubblicati dalla rivista, nonché la loro riproduzione, è riservata e non può avvenire senza espressa autorizzazione della Casa Editrice. I manoscritti e le illustrazioni inviati alla redazione non saranno restituiti, anche se non pubblicati, e la Casa Editrice non si assume responsabilità per il caso che si tratti di esemplari unici. 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Lgs. 196/2003. editoriale www.youtradeweb.com Agenda edilizia per il prossimo governo e L iscio, gassato o tecnico? Qualunque sia il colore del prossimo governo, qualunque siano le promesse che i partiti hanno propinato prima del voto e qualunque sia la coalizione che sosterrà il nuovo esecutivo, una cosa è certa: chi siederà a Palazzo Chigi non potrà essere sordo e muto di fronte alla crisi dell’edilizia. Nel 2012 il calo degli investimenti nel settore è stato del 7,6%, dato che si aggiunge alla precedente discesa del 2011 (-5,3%). Una sciagura che ha ridotto di 350mila unità i posti di lavoro, che salgono a oltre mezzo milione se si considera anche la perdita nell’indotto. Ed è un vero peccato che nelle agende (una volta si chiamavano programmi) dei partiti si noti la vistosa mancanza di idee concrete per rilanciare il settore. Può darsi che i partiti abbiano poca fantasia, d’accordo. Dopotutto, i soldi non fanno la felicità così come, evidentemente, neppure le sovvenzioni pubbliche per la politica accendono l’iniziativa. Quindi, per aiutare i candidati in lista, YouTrade ha pensato a un breve promemoria delle cose da fare nella prossima legislatura. Tagliare il debito pubblico è saggio, ma deprimere l’economia è da matti. Bisogna prendere esempio dagli Stati Uniti e, con un po’ di coraggio, procedere a una politica più espansiva, con un programma di lavori che attinga alle idee di Keynes. Le banche non concedono credito alle imprese, neppure quando hanno lavori da realizzare. Un provvedimento di legge può, però, venire incontro alla necessità di fornire garanzie in cambio della liquidità. Puntare sulla riqualificazione urbana delle periferie. Manutenzione e risparmio energetico devono essere al primo posto. Sarebbe un investimento virtuoso: 1 miliardo nell’edilizia ne trascina altri 3 e genera 17 mila occupati in un’ottantina di comparti industriali, secondo l’Ance. Nuovi incentivi: lo Stato dovrebbe abbassare le tasse per chi ristruttura i vecchi edifici. L’aumento di valore dell’immobile consentirebbe di recuperare successivamente il mancato prelievo fiscale. Edilizia pubblica: il governo uscente ha stanziato 1,3 miliardi per gli edifici scolastici e il rischio idrogeologico. È un bene, ma bisogna proseguire. Va introdotta la restituzione dell’Iva dopo cinque anni di invenduto. È una tassa iniqua che doveva essere cancellata, invece è rimasta. 7 l’econauta di Federico Mombarone Giornalista Una scelta contro la crisi L a vita è fatta di scelte: bianco o nero, Inter o Milan, panettone o pandoro. Quando poi si è messi alle strette, imboccare una strada piuttosto che un’altra è ancora più importante. E fare una scelta è proprio quello a cui sono chiamate le imprese di fronte a una crisi che si preannuncia dolorosa anche per i prossimi mesi. Secondo le previsioni dell’Ance, infatti, nel 2013 non ci sarà ripresa per l’edilizia: la fase di caduta del settore non si fermerà, con una riduzione degli investimenti in costruzioni del 3,8% in termini reali rispetto al 2012. Proprio per questo la scelta è obbligata: restare la stessa azienda del passato con il rischio di finire ai margini, oppure abbracciare il think different, cioè pensare in modo diverso e rinnovarsi? Due casi opposti (ed estremi) possono aiutare nella risposta. Il primo è quello di Pierluigi Destri, un piccolissimo imprenditore edile accusato di essere l’organizzatore del rapimento di Andrea Calevo, anche lui nel settore delle costruzioni. Il secondo caso, anche in questo estremo, è quello di Daniela Ducato, imprenditrice sarda e coordinatrice di La casa verde Co2.0. Di Destri (abbiamo sottolineato che è un esempio paradossale) c’è poco da dire: è un imprenditore della vecchia edilizia, ancorato al passato e sprofondato come tanti nella crisi, in questo caso anche di valori morali, che non ha trovato niente di meglio che delinquere. Daniela Ducato, invece, ha imboccato la strada del rinnovamento. Attorno alla bioedilizia ha aggregato il polo più grande d’Italia. Sembra impossibile, ma La casa verde Co2.0 riesce a utilizzare le eccedenze dell’agricoltura, dei boschi e perfino della pastorizia per un utilizzo nelle costruzioni. L’imprenditrice è anche alla guida di Edilana, che impiega la pura lana vergine delle pecore sarde per i prodotti termoisolanti naturali. Per formare il polo Daniela Ducato ha stretto accordi con altre aziende, per trasformare gli scarti di lavorazione in risorse. E non è una prerogativa della Sardegna: Ducato coordina 72 aziende, di cui 40 si trovano nell’isola e 32 nel continente. Un esempio: il consorzio produce una vernice nera con le vinacce di Nero d’Avola siciliano o Cannonau. E gli avanzi del carciofo si trasformano in colorante, mentre i tannini diventano leganti. Insomma, ha imboccato la strada giusta. Meglio pensarci per tempo. di Umberto Anitori Ex segretario nazionale ANACI Il condominio risponde dell’evasione fiscale dei suoi fornitori L’ 8 di Michele Destro La fine dell’autocertificazione energetica in tutta l’Italia chiacchiere di condominio Art. 13 ter della legge 134/2012 del 7 agosto 2012 ha introdotto la responsabilità solidale del committente in ordine al mancato versamento da parte dell’appaltatore e/o del subappaltatore, del corrispettivo dovuto all’erario per ritenute fiscali sui redditi di lavoro dipendente e dell’imposta sul valore aggiunto, dovuta in relazione alle prestazioni effettuate nell’ambito dell’appalto. Il committente deve provvedere al pagamento dovuto all’appaltatore, previa esibizione da parte dello stesso della documentazione attestante l’avvenuto pagamento dei versamenti nella data del pagamento. Il committente nuove norme può sospendere il pagamento sino all’esibizione della suddetta documentazione. L’inosservanza delle modalità di pagamento da parte del committente è punita con la sanzione amministrativa pecuniaria da 5mila a 200mila euro se gli adempimenti non sono stati correttamente eseguiti dall’appaltatore. Detta normativa si applica a tutti gli appalti rilevanti ai fini dell’imposta sul valore aggiunto. In attesa di una circolare esplicativa da parte dell’Agenzia delle Entrate ne consegue un’ulteriore incombenza per l’amministratore di condominio, che ad ogni pagamento di fattura della ditta di pulizie o di altro servizio, dovrà allegare la documentazione comprovante i pagamenti effettuati dalla ditta stessa. I l governo tecnico ha da poco terminato la sua opera, approvando in ultimo alcuni decreti che modificheranno l’approccio su tematiche che avrebbero meritato – credo – una maggiore attenzione mediatica, quantomeno per gli addetti ai lavori. Uno di questi è il decreto 22 novembre 2012 (entrato in vigore il 28/12/2012) del Ministero dello Sviluppo Economico “Modifica del decreto 26 giugno 2009, recante: «Linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici»” che consta di soli tre articoli che spostano non di poco, l’iter della certificazione nelle regioni prive di una normativa energetica. Vediamoli nel dettaglio. Art. 1 – Finalità e ambiti di intervento: nulla da rilevare. Art. 2.1 - Modifica par. 2 all. A: (edifici esenti). Vengono integrate, nella tipologia di edifici esenti dalla certificazione energetica, oltre a quelli già menzionati nel predetto decreto (box, cantine, autorimesse, parcheggi multipiano, depositi e strutture stagionali a protezione degli impianti sportivi), anche i ruderi, previa esplicita dichiarazione di tale stato dell’edificio nell’atto notarile di trasferimento di proprietà, e gli immobili venduti nello stato di “scheletro strutturale”, cioè privi di tutte le pareti verticali esterne o di elementi dell’involucro edilizio, o “al rustico”, cioè privi delle rifiniture e degli impianti tecnologici, previa esplicita dichiarazione di tale stato dell’edificio nell’atto notarile di trasferimento di proprietà. Art. 2.2 - Modifica par. 5 all. A (Metodi di calcolo di riferimento nazionale). Come già previsto, i software di calcolo in commercio devono assicurare uno scostamento, dei valori degli indici di prestazione energetica, entro un range del 5% rispetto ai corrispondenti parametri determinati con l’applicazione dei sistemi di riferimento nazionali. La predetta garanzia, per i metodi definiti al punto a) par. 5.1 e 5.2 punto 1, continuerà ad essere data dal CTI ma non più dall’UNI mentre resta invariato il punto b) dove CNR ed ENEA, attraverso una dichiarazione, garantiranno i metodi di cui al par. 5.2, punti 2 e 3. La novità poi è che CTI, CNR ed ENEA dovranno rendere disponibili i sistemi di riferimento nazionali (casi studio o fogli di calcolo) su cui vengono svolte le verifiche. Art. 2.3 - Modifica par. 7.5 ultimo capoverso all. A (consegna documenti ai certificatori). In relazione alla certificazione degli appartamenti asserviti da un impianto centralizzato, gli amministratori di condominio (ed ora anche i responsabili dell’impianto) hanno l’obbligo di consegnare tutte le informazioni (dati edilizi ed impiantistici compreso il libretto dell’impianto) non solo ai condomini ma anche ai tecnici, da questi incaricati, per la redazione della certificazione energetica. Art. 2.4 - Modifica par. 9 all. A (autocertificazione). Abrogato in toto. In sintesi la possibilità data al proprietario di “certificare” il proprio immobile con la seguente formula: “l’edificio è di classe energetica G ed i costi per la gestione energetica dell’edificio sono molto alti”, senza ricorrere alla nomina di un tecnico certificatore, ottemperando così autonomamente agli obblighi di legge, non è più contemplata. Art. 3.1 e 3.2 modifiche di carattere prettamente formale. Un consiglio, facciamo molta attenzione a questi decreti last minute, che spesso passano inosservati anche per il loro contenuto succinto, perché molto spesso apportano modifiche più che sostanziali al nostro modus operandi. 9 I FATTI NOSTRI di Roberto Anghinoni Giornalista Chiedere è lecito, rispondere è un dramma “Ciò che davvero dobbiamo sapere, è dove vogliamo andare” (Lorenzo Bellicini – Cresme) “Qualcuno mi dice che cosa dobbiamo fare?” (Rivenditore edile, in un convegno di settore) U na risposta, che poi è una mezza domanda, e una domanda così semplice e diretta da togliere il fiato. Questo è oggi il settore della distribuzione edile per almeno la metà delle rivendite ancora presenti sul territorio nazionale. Quelle rivendite che non riescono più a nascondere la crisi e che la stanno comunque affrontando con tenacia, con coraggio, qualche volta con disperazione. La domanda del collega di cui sopra credo debba essere per tutti un più che valido argomento di profonda riflessione. Il quesito ce lo siamo posti tutti indistintamente, magari in modi e in tempi diversi, ma l’abbiamo fatto tutti. Lui l’ha fatto ad alta voce, senza vergogna e, anzi, con l’orgoglio imprenditoriale di chi ama la sua azienda e il suo lavoro, di chi ha a cuore la sorte dei suoi dipendenti, di chi è abituato a rispettare le scadenze con i fornitori. Solo per questo, dovremmo tutti impegnarci a trovare una risposta, fare un bel pacchetto, e regalargliela. Una risposta che ognuno di noi potrà poi tranquillamente utilizzare anche nella propria rivendita, perché il mercato e i suoi problemi sono uguali per tutti e, per una volta, gli imprenditori della distribuzione possono finalmente dire di avere un sentimento comune: l’incertezza per il futuro. Ma il futuro, a meno di non essere degli inguaribili fatalisti, si deve costruire attraverso una nuova visione imprenditoriale, con la conoscenza delle caratteristiche della propria azienda e del mercato locale, con l’analisi della propria clientela e, soprattutto, misurandosi con il carattere di innovazione che, a tutti i livelli, sta caratterizzando il nuovo mercato. Personalmente, e questo è il mio dramma, non ho una 10 risposta definitiva da offrire al nostro collega, però ci provo ugualmente, un po’ per senso di appartenenza, un po’ per partecipare alla discussione. Se poco più della metà delle rivendite edili vive una situazione di negatività, poco meno della metà delle rivendite edili vive una situazione di positività. Partiamo da qui, perché se tanti colleghi hanno saputo trovare una strada per fronteggiare le difficoltà, il loro esempio può essere utile anche agli altri. La Congiunturale del Cresme ha messo in evidenza come il mercato sia caratterizzato da zone dove la congiuntura è favorevole e altre zone dove, anche proponendo il massimo dell’innovazione, non si vende un chiodo. Anche all’interno delle aggregazioni commerciali esistono situazioni di questo genere, quindi, considerando convenzioni commerciali uguali per tutti, non è solo una questione di prodotti o di prezzi, ma di andamento congiunturale specifico di quella zona. Riconfigurare il proprio punto vendita, quindi la propria offerta merceologica, sulla base di aspettative differenti dal solito è probabilmente una strada da perseguire. Un cambiamento sostenuto da un progetto razionale che introduca, oltre a prodotti e soluzioni, anche la conoscenza di questi nuovi mercati e, soprattutto, la volontà di essere finalmente propositivi e smettere con l’atteggiamento passivo di attendere richieste che da sole non verranno. I sentieri da seguire sono l’efficienza energetica e la riqualificazione delle città – pensiamo alla manutenzione ordinaria e straorinaria di un patrimonio abitativo ormai decrepito – e del territorio. I nuovi modelli costruttivi. Il verde, l’acqua. La ristrutturazione, che sarà il settore dominante, e che però pretende oggi tecnologie che riducano i costi di gestione degli edifici, che ne limitino i consumi. Il mercato del futuro sarà dominato dalla selezione, una selezione che è già iniziata. Che cosa dobbiamo fare? In sintesi, ritrovare la voglia di fare. Perché è questo spirito vitale che adesso ci manca e dobbiamo ritrovarlo al più presto. SISTEMI SANMARCO. METTIAMO IN LUCE I TUOI PROGETTI. WWW.SANMARCO.IT TEL 0131.941739 Sistemi SanMarco. Prodotti, servizi e know-how dalla tua parte. SanMarco presenta soluzioni integrate di prodotti e accessori funzionali per coperture, pareti e pavimenti. Tutta l’esperienza, l’autorevolezza e la consulenza di un grande leader al servizio delle moderne esigenze di architetti e progettisti. 14 Banche: lacrime di coccodrillo dicembre 2012 gennaio 2013 N. 37 BANCHE: LACRIME DI COCCODRILLO.............................................................. 14 dal presente imperfetto al futuro possibile............................. 16 emergere con la crisi...................................................................................... 20 TU CHIAMALE SE VUOI... EMOZIONI................................................................. 22 produttori: resiste solo chi ha saputo trovare il giusto mix............................................................... 26 40 Milestones I principali avvenimenti del 2012 Secondo Giuliano De Filippis, segretario della Fabi, il principale sindacato dei bancari, «il biennio 2012-2013 garantirà, complessivamente, utili per oltre 10 miliardi di euro». Mentre i cordoni della borsa per i finanziamenti alle imprese si stringono sempre di più 22 Tu chiamale se vuoi... emozioni fotografia (senza sorriso) dell’italia di oggi e domani..... 30 Un anno di Governo Monti, i problemi con lo spread e il fondo salva stati, gli incentivi per le rinnovabili e il piano per le città, e poi la caduta del Governo: un anno da rileggere Saie e Made l’emblematico caso memc di merano.................................................. 38 milestones - i principali avvenimenti del 2012............................ 40 le avanguardie del laterizio....................................................................... 48 EFFICIENZA ENERGETICA E SOSTENIBILITà AMBIENTALE: SERVE CAMBIARE I MODELLI............................................................................... 50 Tornano a ottobre tra non poche polemiche le due fiere di settore, mentre il mercato barcolla e gli operatori e visitatori si dividono Questione di sistema.......................................................................................... 64 klimahouse: living experience.................................................................. 66 innovazione prima di tutto............................................................................ 74 166 METRI DI TECNOLOGIA.................................................................................. 78 sistemi evoluti per l’edilizia....................................................................... 80 TUTTO IL POTERE ISOLANTE DEL VETRO....................................................... 82 Come quelle suscitate da Living & More, il nuovo spazio espositivo della F.lli Simonetti. Uno showroom di grandi suggestioni, completamente rinnovato nel layout e nel marketing mix È nato Made 7.0....................................................................................................... 84 nuove opportunità per il colore............................................................ 86 QUESTIONE DI LOGISTICA...................................................................................... 88 riqualificare gli edifici storici................................................................. 90 INTERNATIONAL............................................................................................................ 92 NEWS DALLA RETE..................................................................................................... 93 zapping........................................................................................................................... 94 hi tech............................................................................................................................. 96 WROOM............................................................................................................................. 98 ON THE ROAD................................................................................................................ 99 QUESTIONI DI GOLA................................................................................................ 100 YOUBOOK...................................................................................................................... 102 Younote....................................................................................................................... 104 12 Non solo fiera, ma una vera e proprio filosofia di vita. Torna anche quest’anno, per la sua ottava edizione, la fiera del risparmio energetico per eccellenza. Con tante novità 78 166 metri di tecnologia Quella di Doka e dei suoi sistemi autorampanti, per la Torre di Intesa San Paolo a Torino SAIE E MADE ANCORA ANTAGONISTE.............................................................. 47 l’efficienza energetica riparte dai capannoni............................. 76 living experience Rassegna prodotti 47 ancora antagoniste tendenze della nuova architettura italiana................................ 34 66 Klimahouse: 30 Fotografia (senza sorriso) dell’Italia di oggi e domani 50 Speciale efficienza energetica Rassegna prodotti 88 Questione di logistica Case histoy Faresin, che riunendo il ciclo produttivo in un unico sito ha segnato un 30% in più di fatturato 98 Wroom Il futuro del settore A di Mercedes L’85% delle famiglie ha eliminato sprechi ed eccessi e il 73% va a caccia di offerte e alimenti meno costosi, il 62,8% degli italiani ha ridotto gli spostamenti in auto e scooter per risparmiare sulla benzina, il mercato dell’auto registra il 25% in meno di immatricolazioni (aumentano invece noleggio e car sharing), mentre il bene casa è rimasto un rifugio. Anche se… 13 di Federico Mombarone S Banche: lacrime di coccodrillo Secondo Giuliano De Filippis, segretario della Fabi, il principale sindacato dei bancari, «il biennio 2012-2013 garantirà, complessivamente, utili per oltre 10 miliardi di euro». Mentre i cordoni della borsa per i finanziamenti alle imprese si stringono sempre di più 14 - youprimopiano e, come è avvenuto nei giorni scorsi, anche il bancario dà dell’avaro al banchiere, siamo messi male: dall’altra parte dello sportello qualcosa non gira per il verso giusto. E le imprese hanno ragione ad accusare le banche di non saper fare il proprio mestiere, cioè raccogliere soldi per poi concedere credito. Lo confermano i numeri: nel primo semestre del 2012, per esempio, i mutui per l’acquisto di casa si sono dimezzati rispetto al 2011. Secondo le elaborazioni dell’Ance (su dati della Banca d’Italia), i prestiti a medio e lungo termine per l’acquisto dell’abitazione sono scesi del 47,9%. Non solo: i finanziamenti alle imprese (dati a settembre 2012) hanno registrato una diminuzione del 4,2% (-2,7% il mese precedente contro il +5,3% di un anno prima). E questo nonostante il pieno di liquidità alle casse degli istituti di credito frutto delle operazioni di finanziamento della Bce. I banchieri si giustificano: la dinamica, secondo l’Abi, l’associazione delle grandi banche, è «influenzata dal crollo dei principali fattori di domanda, che vanno dagli investimenti fissi alla ristrutturazione dei debiti». «Non è colpa nostra», si difendono all’Abi, «se l’economia va male e le imprese sono diventate clienti a rischio». Ma è proprio così? Certo, è vero che in un clima di recessione cala anche la domanda e, di conseguenza, diminuisce la richiesta di prestiti. Eppure, il lamento sembra in contraddizione con quanto gli stessi banchieri hanno spiegato un paio di mesi fa ai funzionari del Fondo monetario internazionale. Secondo quanto ha sostenuto l’Abi, infatti, in Italia il sistema del credito mostra un miglioramento su tutti i versanti del bilancio bancario: dalle sofferenze agli impieghi, passando per i depositi e { Molti istituti hanno introdotto clausole che rendono molto difficile l’operatività delle imprese. Per esempio, nei contratti di mutuo fondiario c’è chi lega le erogazioni all’andamento delle vendite, in un momento in cui i contratti si sono rarefatti la raccolta, per arrivare al margine di interesse. Insomma, qual è la verità? Le banche sono costrette a essere avare di crediti, oppure la situazione dei loro bilanci è rosea? Secondo Giuliano De Filippis, segretario della Fabi, il principale sindacato dei bancari, «il biennio 20122013 garantirà, complessivamente, utili per oltre 10 miliardi di euro». Una cifra considerevole, «che con il rendimento sul capitale all’1,1% quest’anno e all’1,7% nel 2013 porterà a una indubbia inversione di tendenza rispetto al recente passato». Tradotto: le banche piangono miseria, ma in realtà macinano utili. E chi è messo peggio, come il Monte dei Paschi, può consolarsi con un biberon da quasi 4 miliardi messo a disposizione dallo Stato. Quelle che continuano a non trarre vantaggio dal miglioramento dei conti sbandierato al Fmi sono, invece, le imprese. Nel settore delle costruzioni, per esempio, aumenta lo stock di invenduto, e a questo si aggiunge la difficoltà di farsi pagare dagli enti pubblici. E visto che la capacità delle imprese di autofinanziare gli investimenti è in caduta libera, la costante diminuzione sul fronte dei finanziamenti non fa altro che aggravare la crisi. Inoltre, molti istituti hanno introdotto clausole che rendono molto difficile l’operatività delle imprese. Per esempio, nei contratti di mutuo fondiario c’è chi lega le erogazioni all’andamento delle vendite, in un momento in cui i contratti si sono rarefatti. Come se non bastasse, spesso cambiano anche le condizioni per i finanziamenti in essere. Quasi la metà delle imprese ha rivelato all’Ance che le banche hanno richiesto cambiamenti delle condizioni contrattuali, soprattutto per le aperture di conto corrente e gli scoperti. Insomma, per il 2013, se non si vuole che la situazione si avviti, urgono rimedi. C’è, per esempio, chi suggerisce l’introduzione di prodotti innovativi, come i fondi di partecipazione minoritaria e temporanea al capitale di rischio, in cui il pubblico (Regione, Comune) diventa socio di un’impresa per un periodo di tempo limitato. Oppure si può spingere sui fondi di rotazione per nuovi investimenti, attraverso i quali un’impresa può usufruire di un finanziamento a tasso agevolato, grazie a una provvista pubblica a tasso zero e una provvista bancaria a un tasso di mercato. Oppure a fondi che garantiscano il finanziamento nei casi di appalti con l’amministrazione pubblica. A questo si può aggiungere lo strumento dei prestiti obbligazionari, che il decreto Sviluppo ha introdotto anche per le medie imprese, che possono così finanziare le proprie attività. Ma in questo caso deve comunque esserci una banca a farsi garante dell’emissione. Chissà se basteranno questi strumenti a convincere i banchieri a fare davvero i banchieri. youprimopiano - 15 Dal presente imperfetto al futuro possibile di Sofia Marsigli Molti cessano la propria attività, alcuni mettono a segno bilanci molto positivi. Il mondo della distribuzione edile annaspa, ma le carte da giocare sono ancora molte 16 - youprimopiano F ino ad oggi il rivenditore di materiali edili ha tenuto in magazzino migliaia di prodotti per risolvere i problemi dei suoi clienti. Ma con la crisi le cose sono cambiate e il 2012 ha segnato un passaggio importante che ha condotto alla riduzione dei costi e all’ottimizzazione dell’offerta, orientando le rivendite verso prodotti più flessibili a rispondere alle diverse esigenze del cantiere. Chi non ha intrapreso per tempo questa strada ha visto la propria attività cessare, senza eccezioni youprimopiano - 17 VINCENZO ZANUTTA: «ECCO PERCHé LA MIA RIVENDITA HA SUCCESSO» «I tre elementi vincenti per la rivendita edile sono: organizzazione, buona conoscenza del mercato e delle esigenze dei clienti, e flessibilità operativa e mentale. Al contrario, la mancanza di organizzazione, la rigidità e il voler continuare ad operare seguendo vecchi schemi non permettono di crescere. Le nostre scelte si basano soprattutto sulla profonda comprensione del mercato e dei clienti ed è così che abbiamo visto aumentare il nostro fatturato nel 2011. In quell’anno, inoltre, l’ex azienda Fadalti è stata messa in amministrazione controllata e abbiamo partecipato al bando di concessione, acquisendo il gruppo e i relativi punti vendita. Speriamo che questa operazione, conclusa nel dicembre 2012, ci permetta di accedere a nuovi mercati dal punto di vista geografico e della clientela. Cosa cambierà nelle rivendite nei prossimi anni? Certamente si proseguirà lungo la strada del miglioramento, con una sempre maggiore specializzazione e qualità di prodotti e servizi». da Nord a Sud Italia, né tra grandi né piccole aziende. Chi invece ha compreso le evoluzioni del mercato riesce a mantenere i margini, cresce, investe aprendo nuovi punti vendita. della marginalità, suggeriscono attente riflessioni sull’opportunità di ridurre il numero di proposte in esposizione pur mantenendo la completa offerta per il cliente finale. Le rivendite che hanno { I costi degli showroom e le riduzioni di fatturato incidono sui costi di gestione e questi aumenti, uniti alla riduzione della marginalità, suggeriscono attente riflessioni sull’opportunità di ridurre il numero di proposte in esposizione pur mantenendo completa l’offerta per il cliente finale Il mercato si sta riconfigurando: aziende da sempre forti dismettono la propria attività, altre la sviluppano mettendo a frutto investimenti oculati con attenzione a costi e margini. A pagare le conseguenze di scelte sbagliate sono le rivendite che in passato hanno pensato solo ad incrementare il fatturato portando avanti politiche di prezzo, riducendo la marginalità e conducendo operazioni non adatte al momento congiunturale in atto. La rivendita edile non risulta più in grado di assicurare la propria posizione di garante tra l’industria e le imprese: troppa richiesta di credito da parte delle imprese che necessitano di maggiore dilazione dei tempi di pagamento e maggior rischio nell’esigibilità dei crediti. Basti pensare che rivendite edili multipoint come Centro Edile e Gatti Legnami, da sempre i punti di riferimento di Milano e provincia, stanno valutando di risolvere le proprie difficoltà chiedendo un concordato preventivo. E sono solo due esempi di una situazione che sta dilagando. I costi degli showroom e le riduzioni di fatturato incidono sui costi di gestione, questi aumenti, uniti alla riduzione 18 - youprimopiano investito in innovazione, supporti informatici, servizi aggiuntivi senza perdere di vista qualità e giusto margine resistono alla selezione del mercato. Un esempio vincente è Zanutta in Friuli Venezia Giulia, che nel 2011 ha dichiarato un aumento di fatturato del 23,4%, risultato che porta la rivendita edile a migliorare la propria posizione nella classifica dei bilanci dei distributori edili italiani. Zanutta, proseguendo nei propri programmi di investimento, sta aumentando il numero dei suoi punti vendita con l’acquisizione di quelli del gruppo Fadalti. Altre novità positive riguardano il gruppo Mec, che sta distribuendo materiali anche all’estero, e 4Bild che ha investito nell’informatizzazione dell’azienda centralizzando tutte le attività di gestione con conseguente riduzione dei costi. I modelli della distribuzione edile si evolvono e la bella notizia è che la grande distribuzione non è una minaccia se si è in grado di giocare bene le proprie carte e, talvolta, di prendere esempio da attivita virtuose. Le rivendite sono i luoghi del dialogo con il cliente, i luoghi dove vengono offerte risposte, professionalità, assistenza tecnica da parte degli stessi produttori. Le parole standardizzazione e diversificazione non possono non risuonare nel processo di selezione: poche proposte per rispondere a tutte le esigenze. E, come stanno facendo alcuni, altro elemento importane è l’inserimento della figura dell’architetto in rivendita, come già stanno facendo alcuni punti vendita. A fornire un supporto per migliorare i modelli delle rivendite è intervenuto il nuovo regolamento europeo 305/2011. Il regolamento si basa sul nuovo significato della marcatura Ce che non attesta più solo la conformità del prodotto a una specifica tecnica bensì la conclusione di un iter armonizzato attraverso il quale si valuta, si accerta, si garantisce (mediante procedure di prova o di calcolo e di controllo della produzione) ed infine, si dichiara, la prestazione di un prodotto da costruzione. Quindi il concetto cardine di questo regolamento è il nuovo significato della marcatura che si supporta con la dichiarazione di prestazione (DoP) dove la figura del rivenditore di materiali edili assume un ruolo cruciale. Emergere con la crisi Serietà e dialogo: ecco come Edil Fiorentini raggiunge il primo posto nella classifica 2011 dei distributori di materiali edili di Santina Muscarà A l momento della raccolta dei dati per stilare la classifica “Top 200 della distribuzione” pubblicata su YouTrade di ottobre 2012, Edil Fiorentini aveva un punto vendita. In pochi mesi sono diventati due, in due zone opposte di Roma. Non solo una crescita virtuosa, ma anche il primo posto in un settore, che testimonia come l’inevitabile selezione del mercato possa avere risvolti positivi per chi sa cogliere le opportunità. «La crisi economica può avere risvolti diversi anche in base alla forza e alla passione che l’imprenditore mette nel proprio lavoro – sostiene Valeriano Fiorentini, direttore commerciale di Edil Fiorentini –. Certamente Valeriano Fiorentini 20 - youprimopiano il mercato è in netta flessione e le possibilità di sviluppo sono poche – aggiunge –, ma occorre saper trovare il modo per proporsi ai clienti differenziandosi dai concorrenti». È proprio lo stretto rapporto con i clienti ad aver determinato le scelte del Gruppo Fiorentini e in particolare di Edil Fiorentini: «Tutto ciò che abbiamo pensato e investito ha sempre avuto l’obiettivo di migliorare i servizi offerti – afferma Fiorentini – e la motivazione principale dell’apertura del nuovo punto vendita è la risposta a un’esigenza dei clienti, che chiedevano la possibilità di caricare il materiale anche nella zona opposta della città». Alla sede storica di via Latina ad Artena, infatti, si affianca oggi quella di via Aurelia a Roma, nata ex novo. L’idea di avere più punti vendita è sempre stata presente tra i progetti della famiglia Fiorentini ma «ci siamo spesso fermati davanti all’impegno dei costi e della sicura gestione del magazzino – dichiara il direttore commerciale – arrivando a decidere adesso, momento per noi favorevole». Gli investimenti degli ultimi otto anni in realtà sono tanti perché Edil Fiorentini ha messo a disposizione del Gruppo tutto ciò che aveva a disposizione dal punto di vista finanziario, forte del fatto che la selezione del mercato sarebbe stata favorevole per le rivendite serie: «Negli ultimi anni del boom abbiamo avuto difficoltà ad emergere rispetto ai concorrenti, sembrava che fossimo tutti uguali – racconta –. Invece la crisi ha portato a una differenziazione del mercato grazie alla quale il nostro lavoro e la nostra serietà sono state apprezzate». Dal 2007 ad oggi il mercato è cambiato moltissimo: «Stanno riemergendo le figure capaci, i costruttori devono avere specifiche competenze tecniche per poter costruire nel rispetto delle nuove leggi in vigore, il cliente finale sceglie sempre più la qualità. I produttori inoltre sono più vicini ai rivenditori», considera Fiorentini. Insomma, il mercato è in completa trasformazione e la filosofia dell’azienda per continuare a crescere rimane quella dell’apertura e del dialogo: «Il nostro progetto è da sempre basato sul rapporto con l’impresa, per la quale ogni giorno lavoriamo rispondendo ad ogni nuova esigenza», conclude il direttore commerciale. emozioni Tu chiamale se vuoi... di Veronica Monaco materiali naturali, marmi, pietre e parquet. «Non si è trattato di un semplice restyling fine a se stesso, – afferma il titolare del gruppo, Alberto Simonetti – ma di una totale ristrutturazione, che vuole esprimere la volontà di rinnovamento della nostra azienda. Un rinnovamento basato su specializzazione, formazione e innovazione, tre capisaldi che vogliamo trasferire ai professionisti dell’architettura e dell’edilizia con i quali dialoghiamo quotidianamente. Per questo, di pari passo con la progettazione dello showroom, ha preso forma anche una nuova strategia di marketing, che mira a fare della nostra azienda un centro servizi completo per tutti gli addetti ai lavori». Curato dal designer Ido Come quelle suscitate da Living & More, il nuovo spazio espositivo della F.lli Simonetti. Uno showroom di grandi suggestioni, completamente rinnovato nel layout e nel marketing mix T u chiamale se vuoi… emozioni. Se fosse una canzone, certamente sarebbe la celebre Emozioni di Battisti e Mogol, uno dei più bei classici della musica italiana. Stiamo parlando dello showroom “Living & More” della Fratelli Simonetti di Via Einaudi a Civitanova Marche, oggetto di un importante intervento di rinnovamento, che ne ha fatto uno dei più suggestivi punti vendita della distribuzione edile italiana. Inaugurato a novembre, alla presenza di un nutrito pubblico di partecipanti e di alcune personalità 22 - youprimopiano di rilievo, tra cui Giorgio Squinzi, presidente di Confindustria e del Gruppo Mapei, e Gian Mario Spacca, presidente della Regione Marche, lo showroom presenta un’area espositiva di oltre 6.000 mq. Qui è possibile trovare tutto ciò che serve per fare una casa, con le collezioni dei marchi della fascia più alta del mercato: dall’arredo casa, alle cucine e al living, fino all’outdoor. Lo spazio espositivo comprende anche alcune aree specializzate, come quella dedicata al wellness con docce, saune e bagni turchi, o quella riservata ai Giorgio Squinzi, Alberto Simonetti e Gian Mario Spacca Corradini, in collaborazione con i progettisti interni all’azienda, il layout del nuovo showroom è stato concepito in maniera estremamente accurata, in modo da offrire al visitatore la possibilità di immergersi in un percorso espositivo ricco di stimoli e suggestioni, ma mai dispersivo. «Per il layout abbiamo seguito una griglia di corridoi ortogonali, che consente di dare ordine e razionalità all’esposizione – dichiara il designer –. Abbiamo inoltre voluto creare delle vere e proprie simulazioni complete degli ambienti della casa, piuttosto che compartimentazioni nette di prodotti omogenei, in modo da ottenere un’esposizione molto più dinamica e stimolante, sostenuta da un ricco corredo di immagini e grafiche evocative». A breve il percorso espositivo sarà ancora più coinvolgente, grazie all’implementazione di device e tecnologie informatiche come i QR Code e gli iPad, che permetteranno al visitatore di sperimentare in maniera virtuale i prodotti presenti, a seconda delle caratteristiche e dell’ambientazioni che sceglierà di volta in volta. «Questo showroom è prima di tutto uno strumento a disposizione degli operatori del settore, per progettare e costruire al meglio delle possibilità oggi presenti sul mercato – dichiara Simonetti –. Per questo abbiamo deciso di riservare ai professionisti un’area progettuale dedicata, il Building Lab, in cui è possibile conoscere i Alberto e Luciana Simonetti youprimopiano - 23 L’armonia che nasce da un legame solido resiste alle intemperie della vita. dettagli dei prodotti e delle tecnologie più innovative, con il supporto del personale specializzato della F.lli Simonetti». Per i progettisti l’azienda ha predisposto anche un ricco calendario di attività, con iniziative di poche ore – come i Cocktail New Collections, le Serate di Architettura e i Seminari Tematici – o di qualche giorno, come i Viaggi di Architettura. «La situazione economica non è semplice, ma è nei momenti di crisi che vanno affrontate determinate scelte – spiega il titolare –. Abbiamo deciso di investire nel nuovo showroom, cambiando la strategia di approccio al mercato. Innanzitutto abbiamo modificato la struttura del punto vendita, che inizialmente presentava un tipo di allestimento destinato ad una clientela di fascia media, che oggi purtroppo non esiste più. Poi abbiamo innovato la modalità di esposizione dei prodotti, per creare un vero e proprio percorso emozionale per il cliente». Un’iniziativa imprenditoriale che ha suscitato il plauso anche del presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, presente all’inaugurazione: «Ritengo che la F.lli Simonetti rappresenti una punta di eccellenza per il mercato dell’edilizia – ha dichiarato – L’inaugurazione di questo nuovo showroom ha un significato altamente simbolico. In un momento in cui molti imprenditori si sentono sempre più demotivati di fronte alle enormi difficoltà burocratiche e del credito, trovare qualcuno come Simonetti, che ha la forza di rimettersi in gioco e di fare un grande investimento, è un segnale incoraggiante. Qualsiasi sia la trasformazione che dobbiamo mettere in atto nelle nostre aziende, dobbiamo essere ottimisti. Ma soprattutto – ha aggiunto – non dobbiamo mai smettere di pedalare!». I NUMERI DEL COLOSSO MARCHIGIANO Uno showroom e un outlet. Così la F.lli Simonetti, presente con un totale di 17 punti vendita nelle Marche, ha deciso di differenziare la propria offerta commerciale, per servire nel miglior modo possibile sia il cliente di fascia alta che quello di fascia medio-bassa. Per quest’ultimo, infatti, l’azienda ha allestito, a pochi metri dallo showroom, un outlet di 4.000 mq in cui è possibile trovare prodotti “fine linea” di marchi di alto livello, ma con una maggiore convenienza economica, grazie ad una modalità di vendita “non assistita” (self service) e al contenimento dei costi di gestione. Per questa struttura è stato creato un sito web ad hoc (www.outletcasastore.it), che offre informazioni precise e dettagliate sui principali prodotti disponibili e sulle numerose offerte periodiche e stagionali. Dalla ricerca Mapei due sistemi che assicurano l’isolamento termico a cappotto, sia con finiture murali (Mapetherm System) sia con l’applicazione di piastrelle in ceramica a spessore sottile (Mapetherm Tile System). Benessere e risparmio energetico, in accordo con le norme vigenti. Mapei con voi: approfondiamo insieme su www.mapei.it Da 75 anni aiutiamo a costruire sogni piccoli e grandi. /mapeispa 24 - youprimopiano Produttori: o t u p a s a h i h c o l o s e t s i s e x r i m o t s u i g l i trovare Innovazione, flessibilità e competitività, sono l’unica strada per rimanere sul mercato di Arianna Pace S e i rivenditori che hanno il coraggio di investire sono in crescita, sarà così anche per i produttori? Ebbene sì, i dati e le analisi del mondo della produzione confermano che resiste chi investe, non solo chi riduce. Ma non a caso. Bisogna investire su prodotti innovativi e 26 - youprimopiano tecnologicamente avanzati. I fatti parlano chiaro e sono proprio i settori più moderni e avanzati a crescere, meglio ancora se hanno la possibilità di valutare i mercati esteri (sensibili ai prodotti italiani). Anche nei settori più “tradizionali” come quelli dei prodotti pesanti (laterizi), la regola è youprimopiano - 27 COSA HANNO FATTO E STANNO FACENDO I PRODUTTORI NEL CONCRETO VINCENZO ANDREAZZA, AMMINISTRATORE DELEGATO ALIMAK HEK «Per affrontare il momento congiunturale, già alla fine del 2007 abbiamo ridotto notevolmente i costi interni con un’azione molto decisa, volta a riorganizzare l’efficienza aziendale. La riduzione del personale e una maggiore produttività logistica interna sono stati i primi passi, per arrivare poi a riordinare la filiera della distribuzione, accorciandola. In questo modo siamo riusciti a salvare la quota di mercato e per la prima parte del 2013 prevediamo una situazione simile a quella che stiamo vivendo, mentre nella seconda metà dell’anno ci aspettiamo qualche segnale positivo, con un aumento di liquidità e la ripresa dei cantieri». ENRICO MORUCCI, DIRETTORE MARKETING ICN (NAICI) «Analizzando i dati relativi all’ultimo quadriennio, periodo in cui è identificabile il particolare momento economico, il marchio Naici ha continuato ad ottenere una crescita importante, sia in termini numerici che di posizionamento nel mercato. Nonostante le turbolenze nel settore edile, probabilmente il nostro marchio ha continuato ad essere apprezzato perché gli utenti, professionisti o privati, soprattutto in questo periodo non possono e non vogliono rischiare e preferiscono affidarsi a prodotti che possano garantire affidabilità e durata nel tempo. Credo che in questo momento più che mai sia fondamentale offrire qualità e servizio. Altrettanto importante è il marketing, perché se si hanno prodotti validi si è già a metà dell’opera e non resta che farli conoscere. Ritengo che bilanciare gli investimenti in tutti i reparti, tra cui l’area marketing, sia stato determinante per i risultati che l’azienda ha ottenuto e continua ad ottenere. Non siamo stati di certo fermi ad aspettare gli eventi e questo ci ha ripagato con ottimi risultati». FABRIZIO ZACCARON, RESPONSABILE COMMERCIALE ECLISSE «Abbiamo affrontato il 2012 puntando sulla vendita di un mix di prodotti, proponendo ai rivenditori corner appositamente allestiti, e sensibilizzando i nostri prodotti nel mondo della progettazione contattando più di mille progettisti. Le nostre strategie ci hanno permesso di mantenere gli utili del 2011 e di tenere sotto controllo la marginalità. Purtroppo le previsioni del mercato nel 2013 non sono positive ma continueremo a percorrere la strada dell’anno appena terminato e lanceremo novità di prodotto in grado di compensare il calo del prodotto standard». Nuova finestra super-termoisolante FTT N rmo The o U8 Therm V AT TA 28 - youprimopiano TT F LA CO INESTRA S L’innovativa tecnica di costruzione della finestra FTT assicura ottimi parametri, garantendo il massimo risparmio energetico. Il coefficiente 0,58 W/m2K rende la finestra FTT Thermo U8 un serramento da tetto con le prestazioni termiche tra le migliori disponibili sul mercato. La finestra FTT contribuisce a mantenere un piacevole calore in mansarda quando fa freddo ottimizzando il risparmio energetico. – LA PIU’ C AL F DA MERCATO UL LUCA BELIGNI, RESPONSABILE MARKETING E ASSISTENZA TECNICA LATERLITE «Il 2012 è stato l’anno più difficile dall’inizio della crisi ma lo abbiamo affrontato migliorando le modalità di lavoro e riorganizzando le varie attività all’interno degli stabilimenti. A livello commerciale abbiamo deciso di investire su una nuova gamma di prodotti che si chiama Centro Storico e che è dedicata alle ristrutturazioni, il nostro mercato di riferimento, nonché il motore trainante dell’edilizia degli ultimi anni e del futuro. Crediamo nel valore della nuova gamma come punto positivo di rilancio per il 2013». ... e diventa più caldo! I N S TA L la stessa: solo chi ha inserito prodotti innovativi, con processi produttivi più tecnologici è riuscito a fronteggiare il difficile momento congiunturale. Procedendo con ordine, che cosa sta succedendo nel mondo della produzione? I produttori, negli anni precedenti alla crisi del mercato edile, hanno potuto gestire utili inaspettati. Con l’inizio della crisi, il non aver preventivamente programmato una riduzione dei volumi e dei costi li ha trovati impreparati quando la crisi si è scontrata con la questione finanziaria (margini). Ora l’industria dovrebbe salvaguardare due fattori: la produzione e la vendita. Per farlo è necessario realizzare produzioni e prodotti in grado di soddisfare a 360 gradi un mercato con differenti attori, rivendite edili e Gdo, che richiedono a una parte materiali con valore aggiunto (nicchia di mercato) e altri per cui conta solo il prezzo (volumi). In questo modo l’industria può disporre sia della quantità, sia della qualità, mantenendo la presenza dei rivenditori. Le rivendite dovrebbero organizzarsi sviluppando i propri punti vendita a livello informatico e con disponibilità di materiale. La standardizzazione è il passo che però dovrà accomunare l’intera distribuzione e ciò migliorerà il servizio e l’assistenza del rivenditore. Maggior competitività e flessibilità sono i must del momento. Le aziende produttrici, inoltre, si stanno specializzando sempre più nella realizzazione di sistemi costruttivi. L’evoluzione della produzione passa quindi dal prodotto al sistema. Investire nello sviluppo del sistema casa valorizzerà sempre più le aziende ripagandole dei costi che dovranno affrontare. I produttori si aspettano che il rivenditore diventi sempre più partner in questo progetto di passaggio da prodotto a sistema, e la rivendita, in collaborazione con i produttori, si attiverà per preparare i propri dipendenti con corsi tecnici, aggiornamenti normativi, collaborazione nella vendita del sistema. I risultati degli sforzi profusi si otterranno non immediatamente ma nel tempo. In sostanza, se in passato per le aziende l’ago della bilancia era il fatturato, oggi è la marginalità. E il futuro del rivenditore è fare partnership con l’industria. EH IL R ACCO R D O www.fakro.it, [email protected] Fotografia (senza sorriso) dell’Italia di oggi e domani Fig. 1 - I problemi più preoccupanti per il futuro della famiglia: un confronto 2011/2012 (val %) { È crollato il lavoro autonomo, è rimasto praticamente stabile il lavoro dipendente a tempo indeterminato, mentre è cresciuto il lavoro a tempo determinato L’85% delle famiglie ha eliminato sprechi ed eccessi e il 73% va a caccia di offerte e alimenti meno costosi, il 62,8% degli italiani ha ridotto gli spostamenti in auto e scooter per risparmiare sulla benzina, il mercato dell’auto registra il 25% in meno di immatricolazioni (aumentano invece noleggio e car sharing), mentre il bene casa è rimasto un rifugio. Anche se… Fonte: indagini Censis, 2011 e 2012 di Veronica Monaco C ome ogni anno, si rinnova l’appuntamento con il tradizionale “Rapporto del Censis sulla situazione sociale del Paese”. Presentato a inizio dicembre, il dossier si apre con una premessa a tinte fosche che descrive il 2012 come un anno «segnato da una crisi così grave da imporre l’assoluta centralità del problema della sopravvivenza (…) quotidianamente alimentata dalle preoccupazioni della classe di governo, dalle drammatizzazioni dei media, dalle inquietudini popolari; dalla paura di non farcela, una paura reale, che non ha risparmiato alcun soggetto della società, individuale o collettivo, economico o istituzionale». Se la mancata Apocalisse profetizzata dai cari vecchi Maya ci ha fatto tirare un sospiro di sollievo, il quadro dipinto dal Censis non lascia dubbi sulle difficoltà estreme che la crisi ci sta imponendo. Nonostante l’impotenza a cui la società italiana si è trovata di fronte, inasprita 30 - youfocus e significativo passo di crescita della nostra unità nazionale», auspica il Censis al termine dell’introduzione al suo 46° Rapporto. { La caduta degli investimenti nel settore delle costruzioni negli ultimi cinque anni è stata del 25%: per il solo comparto residenziale il calo tra il 2008 e il 2012 è del 45%. Il numero di famiglie che accendono un mutuo si è drasticamente ridotto, diminuendo di oltre il 20% nel periodo 2008-2011 rispetto al quadriennio 2004-2007, e solo nel primo semestre 2012 la domanda di mutui ipotecari ha fatto registrare un’ulteriore contrazione del 44% dall’anno precedente da una sorta di discontinuità da «separati in casa» tra le istituzioni politiche, concentrate con rigore sui conti pubblici e la nostra credibilità finanziaria internazionale, e i soggetti economici poco coinvolti nella rigorosa opera di aggiustamento e lasciati di fatto soli nella ricerca di strategie di riposizionamento, il Censis ritiene si sia riusciti ad andare oltre la sopravvivenza. O meglio hanno cominciato a funzionare tre grandi spinte alla sopravvivenza: resistere facendo perno su ciò che il filosofo Jacques Derrida chiamava “restance”, riprendendo e valorizzando quello che rimane di funzionante; valorizzare la “differenza” degli atteggiamenti e dei comportamenti, esaltando la voglia di personalizzazione e reinterpretando le proprie visioni del mondo; operare un continuo “riposizionamento” delle presenze e delle azioni, ripensando all’assetto del territorio e delle città, ai percorsi di studio, ai modelli imprenditoriali e commerciali. «Tenere insieme le ragioni del rigore istituzionale e la popolare voglia di sopravvivenza sarebbe un ulteriore coinciso con il progressivo slittamento della ricchezza verso le componenti più anziane della popolazione, a scapito delle fasce più giovani che vedono poche alternative per il futuro, divenuto una delle principali preoccupazione degli italiani (Fig. 1). La casa rimane un bene-patrimonio, anche se aumentano le famiglie che IL CONSUMATORE E IL BENE-CASA Tagliare, tagliare, tagliare. Così gli italiani hanno cercato di difendersi dalla crisi in questo incerto 2012: l’85% delle famiglie ha eliminato sprechi ed eccessi e il 73% va a caccia di offerte e alimenti meno costosi, il 62,8% degli italiani ha ridotto gli spostamenti in auto e scooter per risparmiare sulla benzina, il mercato dell’auto registra il 25% in meno di immatricolazioni (mentre aumentano noleggio e car sharing), ben 2,7 milioni di italiani coltivano ortaggi e verdura “in proprio”. I consumatori sono sempre più informati e competenti, attenti a scremare e selezionare ciò che è veramente indispensabile, anche perché il reddito medio si è ridotto rispetto al livello di inflazione, andando a deteriorare la ricchezza finanziaria netta, con un calo del 40,5%. La differente intensità di tali dinamiche ha tuttavia provocato una crescente polarizzazione del nostro tessuto sociale, facendo scomparire pian piano il tradizionale ceto medio che ha subito un netto ridimensionamento del valore medio della propria ricchezza (-18%). Questo fenomeno è per necessità economica scelgono l’affitto (il 21%, che nelle aree metropolitane sale a circa il 30%). La caduta degli investimenti nel settore delle costruzioni negli ultimi cinque anni è stata del 25%: per il solo comparto residenziale il calo tra il 2008 e il 2012 è del 45%. Il numero di famiglie che accendono un mutuo si è drasticamente ridotto, diminuendo di oltre il 20% nel periodo 2008-2011 rispetto al quadriennio 2004-2007, e solo nel primo semestre 2012 la domanda di mutui ipotecari ha fatto registrare un’ulteriore contrazione del 44% dall’anno precedente (Fig.2). Un quadro di grande criticità per il Fig. 2 -L’andamento della domanda espressa complessiva a livello nazionale (famiglie con propensione all’acquisto di un’abitazione) a confronto con l’andamento delle transazioni residenziali, 2001-2012 (migliaia e val. %) (*) Stima Fonte: Atlante Censis della domanda immobiliare e Agenzia del Territorio youfocus - 31 settore delle costruzioni, per il quale il Censis evidenzia però alcuni segnali di un potenziale cambiamento, a partire dall’aumento della domanda solvibile non soddisfatta: sarebbero infatti in crescita le famiglie che, pur manifestando un’esplicita intenzione di acquisto, non riescono a comprare casa (si stima che su 907.000 famiglie in cerca di un’immobile nel 2012, solo il 53,5% sia riuscito a conseguire il proprio obiettivo). Probabilmente perché manca un’offerta adeguata: servono case di taglio più piccolo, a basso costo e ad alta efficienza. Un secondo driver del cambiamento è quello che pone al centro la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente. Gli investimenti nel comparto del recupero abitativo nel periodo 2008-2012 sono cresciuti di oltre il 9%, per un mercato che solo nel 2012 fa registrare un valore di circa 45 miliardi di euro (contro i 26 miliardi delle nuove abitazioni). «Riduzione del consumo di suolo e stimolo al riutilizzo delle zone già urbanizzate, innalzamento della qualità urbana attraverso il potenziamento delle infrastrutture di trasporto collettivo, dei servizi, del verde e degli spazi pubblici, incremento dell’offerta in affitto a costi accessibili, sono i capisaldi di una rinnovata visione dello sviluppo urbano che ha trovato finalmente eco in iniziative governative importanti, come il Piano città (più di 400 le proposte arrivate entro il termine del 5 ottobre) e il disegno di legge sul consumo di suolo approvato dal Governo», scrive il Censis. Nonostante le criticità legate ai tempi ristretti e al mancato sbarramento verso il basso (su 432 Comuni che hanno presentato proposte, ben 180 hanno meno di 10mila abitanti), il Piano città varato dal governo Monti per la prima volta ha voluto proporre un insieme coordinato di interventi di riqualificazione e rigenerazione, superando la logica del singolo progetto, e ha istituito una cabina di regia unica in cui sono rappresentate tutte le amministrazioni coinvolte. IL LAVORO Il 2012 era destinato a chiudersi con un bilancio negativo: già nel primo semestre infatti il numero degli occupati aveva registrato una flessione dello 0,3%, azzerando di fatto l’inversione di tendenza dell’anno precedente quando l’occupazione era invece cresciuta dello 0,4%. La disoccupazione ha toccato livelli eccezionali con un aumento del 34,2% tra il primo semestre del 2011 e il primo semestre del 2012, coinvolgendo circa 2 milioni e 753mila persone, più della metà (il 51,8%) con meno di 35 anni. È crollato il lavoro autonomo, è rimasto praticamente stabile il lavoro dipendente a tempo indeterminato, mentre è cresciuto il lavoro a tempo Fig. 3 - Distribuzione degli occupati per professione, 2011 (v.a. e val. %) Fonte: elaborazione Censis su dati Unioncamere-Excelsior 32 - youfocus determinato (+4,6% tra gennaio e giugno 2012). In questo contesto si stanno affermando alcuni fenomeni di rilievo, tra cui l’ampio ricorso alla Cassa integrazione e a formule orarie atipiche, oltre che all’invecchiamento della forza occupata (nel 2011 solo il 26,4% degli under 35 ha contributo come forza attiva al mercato del Fig. 4 -Imprese del piccolo dettaglio, della Grande distribuzione organizzata e del commercio al di fuori di negozi, 2008/2011 (v.a.) { Le imprese cooperative sono cresciute del 14% tra il 2001 e il 2011, e nel 2011 sono state in grado di generare occupazione per 1.382.000 lavoratori lavoro). Tra gli effetti “positivi” invece il Censis evidenzia una dinamica anticiclica per quanto riguarda l’occupazione femminile (+1,2% di posti di lavoro “rosa”), il mondo delle cooperative e delle professionalità tecniche (Fig. 3). L’INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE Nel periodo tra il 2009 e il 2012, il numero delle imprese manifatturiere si è ridotto del 4,7% (pari a oltre 30.000 aziende) e ha fatto registrare ridimensionamenti importanti in alcuni settori chiave per l’industria italiana come la meccanica, l’alimentare, l’abbigliamento e i prodotti in metallo. Emerge tuttavia un processo di riposizionamento in corso. Il Censis evidenzia infatti che dal 2007 i flussi dell’export italiano si sono orientati verso le economie emergenti, a discapito della quota riservata all’Unione europea (calata dal 61% al 56%). Nonostante sia diminuito il peso relativo del made in Italy e il numero delle imprese esportatrici, è aumentata la capacità di presidio di altre specializzazioni manifatturiere, come la metallurgia, la chimica e la farmaceutica e il numero di partecipazioni all’estero. La crisi, però, ha portato anche alcune significative trasformazioni. Le imprese cooperative sono cresciute del 14% tra il 2001 e il 2011, e nel 2011 sono state in grado di generare occupazione per 1.382.000 lavoratori. L’occupazione ha continuato a crescere anche nei primi nove mesi del 2012 con un +2,8% di addetti. Fonte: elaborazione Censis su dati Confcommercio, Osservatorio nazionale del commercio Bene anche la media impresa (3.220 aziende e fatturato tra 15 e 330 milioni di euro) i cui bilanci aggregati negli ultimi dieci anni sono rimasti sempre in utile grazie alle esportazioni, che incidono sul 44% del fatturato complessivo. Infine il settore delle Ict, con 800 start up nate nel 2011 guidate da giovani imprenditori con un’età media di 32 anni (un dato che testimonia come Internet sia diventato uno strumento di uso sempre più diffuso, con notevoli implicazioni economiche), e le green technology. Il Censis stima che in quest’ultimo comparto abbia investito il 27% delle imprese industriali, il 26,7% delle imprese di costruzioni, il 21% delle imprese di servizi, fino al 40% delle public utilities. Sul fronte della distribuzione commerciale e del terziario, invece, dal 2008 a oggi il saldo tra chiusure e aperture di nuove strutture commerciali rimane negativo a -24.390 imprese. La parte più consistente delle cessazioni riguarda il piccolo commercio tradizionale, mentre prosegue l’espansione delle strutture operanti nella distribuzione organizzata, del commercio all’ingrosso, e degli operatori del commercio via web, tv e a distanza (Fig. 4). Si stima che le vendite online solo nel 2011 abbiano generato un fatturato di quasi 19 miliardi di euro, con un incremento del 32% rispetto all’anno precedente. «A ben guardare – scrive il Censis – sembra affermarsi un modello ibrido, che concilia sempre più frequentemente la piccola e la media dimensione in format che non sono né il piccolo dettaglio tradizionale, né la grande distribuzione organizzata. Sono numerosi gli spazi urbani in cui proliferano punti vendita monomarca (di abbigliamento o calzature), spazi commerciali specializzati non alimentari (detersivi e prodotti per la cura della persona, prodotti per l’infanzia, casalinghi), spazi vetrina dedicati ad esempio ai prodotti alimentari di qualità, medie superfici specializzate solo nei prodotti biologici, temporary shop, per non parlare di empori di tipo etnico» (Fig. 5). INNOVAZIONE E IMPRESA: I CINQUE PROFILI TERRITORIALI Aggregando i dati che emergono dalle trasformazioni strutturali del tessuto d’impresa, il Censis evidenzia l’esistenza di cinque profili territoriali differenti nell’approccio all’innovazione: - aree metropolitane del terziario knowledge-intensive (Milano, Torino e Roma): rilevanza dell’attività di ricerca e sviluppo e marcata concentrazione di attività terziarie; - poli critici dell’industria science based (province di Rieti, L’Aquila, Frosinone, Latina, Napoli e Catania): discreta presenza di attività soprattutto di matrice industriale medium e high tech, come l’informatica, l’automotive, la farmaceutica e l’elettronica; - sistemi diffusi dell’impresa a rete (19 province localizzate prevalentemente nelle regioni settentrionali): considerevole presenza di imprese con elevati livelli di competitività e di specializzazione in settori a media tecnologia come la meccanica, l’elettronica, gli apparecchi elettromedicali, l’impiantistica; - poli produttivi manifatturieri in ristrutturazione (42 province del Centro-Nord): si caratterizzano per la diffusa presenza di distretti industriali e per l’alto grado di internazionalizzazione delle imprese; - territori a basso tenore di innovazione (37 province localizzate prevalentemente nel Mezzogiorno): capacità competitiva meno marcata rispetto al resto del Paese. Ma di fronte alle sfide che ci attendono per il futuro, dobbiamo assolutamente migliorare ciò che è scadente o mediocre. Da 5 profili, dobbiamo passare ad averne solo 3. Il caro, vecchio, numero perfetto! Fig. 5 - Variazione del numero di esercizi commerciali al dettaglio, 2008-2011, I semestre 2012 (v.a. e var. %) Fonte: elaborazione Censis su dati Confcommercio, Osservatorio Nazionale del Commercio youfocus - 33 Tendenze della nuova architettura italiana Pluralismo formale, sostenibilità ambientale ed efficienza energetica, utilizzo innovativo dei materiali. Ecco gli ingredienti principali della nuova progettazione. Versatile, efficiente, innovativa di Giacomo Galli Nuova sede 3M Italia, Pioltello (MI) – Progetto: Mario Cucinella Architects V erso quale direzione si sta muovendo l’architettura italiana, ammesso che ne esista una univoca? Quali caratteristiche comuni possono riassumere i molteplici approcci e le diverse interpretazioni del progetto di architettura “Made in Italy”? Domande a cui non è semplice dare una risposta che comprenda e sintetizzi la molteplicità di indirizzi, stili e caratteri tipologici che vanno a comporre il variegato panorama dell’architettura italiana contemporanea. È possibile, però, tratteggiare quelle che sono le “venature” più evidenti che solcano il tessuto progettuale degli ultimi anni, evidenziandone i principali caratteri comuni e le tendenze, non tanto quelle espressive, quindi, quanto quelle tematiche riferite all’approccio al progetto di architettura. Allo scopo di tracciare questo scenario, 34 - youTrend è utile osservare gli episodi più recenti e riusciti realizzati in Italia, con particolare accento su quella fascia di progettisti più o meno giovani ed emergenti che costituiscono l’ossatura, molto polverizzata ma quantitativamente significativa, della professione di architetto nel nostro Paese. Tralasciamo quindi le ormai “archistar” a livello internazionale come Renzo Piano e Massimiliano Fuksas, oppure grandi nomi che hanno fatto la storia dell’architettura moderna in Italia come Vittorio Gregotti, Mario Bellini e altri. Per capire qual è oggi la migliore architettura italiana serve invece conoscere le opere di progettisti già affermati (non solo a livello nazionale), come ad esempio Mario Cucinella, Cino Zucchi, 5+1AA, Stefano Boeri, o dei tanti giovani e meno giovani architetti che in questi ultimi anni si sono distinti con le loro realizzazioni; ad esempio ABDR, Iotti + Pavarani, Roberto Mascazzini, MUD Architetti, Massimo Roj (Progetto CMR), Matteo Thun, Metrogramma, Giovanni Vaccarini, Nuovo campus IED-Istituto Europeo di Design, Torino – Progetto: Mario Cucinella Architects tre di natura strettamente progettuale – pluralismo formale, sostenibilità ambientale ed efficienza energetica, utilizzo innovativo dei materiali – e uno di carattere prettamente professionale – la multidisciplinarità progettuale. Caratteri che sono individuabili sia a livello macro, nei progetti volumetricamente più articolati o che si prefiggono di rigenerare interi tessuti urbani, che micro, in tutti quegli interventi diffusi, dal residenziale più o meno dimensionalmente rilevante all’edificio pubblico (asili, scuole, municipi, palestre, ecc.). Qualunque sia la dimensione dell’intervento, infatti, la nuova architettura italiana si confronta costantemente con i materiali innovativi, la funzionalità e salubrità degli spazi, la gestione efficiente delle risorse. Pluralismo di forme e di funzioni Il panorama architettonico italiano risente molto della diversità della committenza e dalla tipologia di interventi richiesti al mondo della progettazione: dalla rigenerazione di porzioni urbane ai grandi edifici pubblici, dalle realizzazioni per l’industria al residenziale, il tutto in un contesto, quale quello italiano, molto “regionalizzato” e poco uniforme per quanto riguarda territorio, progettualità, committenza, esigenze. Agli architetti italiani, quindi, è richiesto un esercizio di notevole flessibilità ideativa, a cui negli ultimi anni si è affiancata, causa la riduzione delle risorse economiche, la necessità di gestire la qualità del progetto con budget non sempre all’altezza, e questo tanto nel pubblico quanto nel privato. Il risultato di questa situazione è una moltitudine di interventi che sembrano avere abbandonato la strada degli “stili” per un approccio più puntuale al progetto “intervento per intervento”, con soluzioni eterogenee e inaspettate. In altre parole, un “pluralismo moderno” di forme e di funzioni, termine con il quale i critici definiscono la tendenza in architettura, a livello internazionale, che si affida a un uso sempre più astratto dei materiali e a un approccio alla definizione degli spazi senza una particolare relazione Più ambiente, meno energia Non dissimile da quanto avviene a livello internazionale, anche in Italia la progettazione architettonica negli ultimi anni si è confrontata, molto e diffusamente, con i temi della sostenibilità ambientale e dell’efficienza energetica. Unendo istanze ambientali, esigenze funzionali e congiuntura economica, rispetto per l’ambiente, utilizzo consapevole delle risorse e incremento della durabilità e dell’efficienza energetica degli interventi, la nuova architettura italiana propone approcci diversificati, che vanno dall’eco-tech all’estremismo “green” passando per una consapevolezza diffusa dell’importanza di questa tematica praticamente a ogni livello di progettazione. In generale, le Area ex Ducati, Rimini Progetto: Mario Cucinella Architects Edifici residenziali zona Portello, Milano Progetto: Cino Zucchi Architetti Museo dell’Automobile, Torino Progetto: Cino Zucchi Architetti con il contesto. Una definizione, questa, apparentemente molto aderente al quadro complessivo degli interventi di architettura in Italia degli ultimi anni, che comprende interventi fra loro molto diversi sia per tipologia che per espressione progettuale. { Agli architetti italiani è richiesto un esercizio di notevole flessibilità ideativa, a cui, negli ultimi anni, si è affiancata, causa la riduzione delle risorse economiche, la necessità di gestire la qualità del progetto con budget non sempre all’altezza Alessandro Zoppini e molti altri progettisti che hanno avuto occasione di mettersi in luce. A partire da questa premessa, i fattori caratteristici che compartecipano alla definizione dell’attuale panorama architettonico italiano così indagato sono diversi. Sintetizzando, se ne possono indicare youTrend - 35 Complesso residenziale “Bosco verticale”, Milano Progetto: Stefano Boeri Studio architetture italiane moderne sono orientate ad un sempre maggiore rispetto verso l’ambiente, ipotizzando ad esempio miglioramenti in chiave ecologica degli impianti di isolamento termico o acustico, lo sfruttamento di fonti di energia alternativa, l’attenzione all’ecocompatibilità dei materiali e alle tematiche della bioarchitettura in genere. Il tema della sostenibilità è poi direttamente connesso a quello dell’efficienza energetica, che è il “filone” che ha avuto il maggior impatto negli ultimi anni sulla progettazione (si pensi ad esempio all’esplosione del fotovoltaico alla sua integrazione nel costruito). Dalla tecnologia dell’’involucro agli impianti, dal ciclo dell’acqua al verde nell’ambiente costruito, dall’isolamento alla corretta gestione delle risorse, non c’è praticamente più architetto che si avvicini al tema progettuale senza tener conto preliminarmente di questi fattori. Lo sviluppo industriale e la disponibilità di nuove tecnologie inoltre offrono continuamente ai progettisti soluzioni in grado di contribuire notevolmente all’efficienza energetica degli edifici, aprendo nuovi spazi alla progettualità per quanto riguarda l’integrazione dei sistemi costruttivi con quelli impiantistici. Un filone, questo, che si sta diffondendo con evidenti ricadute anche nella composizione architettonica e nelle scelte costruttivo-strutturali in molti interventi. 36 - youTrend Materiali e innovazione Terzo elemento caratterizzante dell’attuale panorama architettonico italiano è quello dell’utilizzo innovativo dei materiali, derivante dall’evoluzione stessa dei prodotti per le costruzioni. Questo, in particolare, per quanto attiene alla salubrità ed eco compatibilità di prodotti e soprattutto alla matrice tecnico-strutturale dei rivestimenti. La moderna architettura (non solo) italiana, infatti, sempre più spesso sfrutta le opportunità messe a disposizione dell’industria per indagare nuove potenzialità espressive dei materiali, non solo come elementi costruttivi ma esaltati a volte anche attraverso il trattamento di superficie, alla ricerca di nuove soluzioni (o quantomeno interpretazioni) in risposta alle altrettanto inedite esigenze estetiche e ambientali. Non a caso una delle tematiche architettoniche più evidenti degli ultimi anni è lo studio della tecnologia “dell’involucro” (la cosiddetta “pelle” dell’edificio), come oggi viene denominata la superficie di contatto con l’ambiente esterno, e a cui sovente vengono affidate funzionalità quasi sempre di valenza energetica: schermature solari, facciate fotovoltaiche, “doppia pelle”, case passive, ecc. Ma l’involucro non è il solo sistema costruttivo ad essere interessato da importanti sviluppi tecnologici e produttivi: dai cementi alle pitture, dai rivestimenti ai blocchi per murature, Complesso Tortona 37, Milano Progetto: Matteo Thun & Partners dalle strutture metalliche al vetro, ogni componente utilizzata in architettura ha conosciuto negli ultimi anni un impressionante percorso evolutivo che l’ha arricchita enormemente in termini di prestazioni e di potenzialità di impiego. L’architetto non è più solo Ma in Italia non è solo l’architettura che si sta indirizzando verso nuove direzioni; anche la professione stessa di architetto sta mutando pelle rapidamente. Tra riforma degli ordini, dibattito sulle competenze, tentativi di liberalizzazione e battaglia sui tariffari, una tendenza nuova si sta affermando senza nessun bisogno di leggi o regolamenti: l’approccio multidisciplinare al progetto. Un fenomeno particolarmente evidente, infatti, è la scomparsa della figura “isolata” del progettista nei termini tradizionali di come l’avevamo fin qui conosciuta. Trovandosi a fronteggiare problematiche sempre più complesse e affidamenti da parte di committenze con profili spiccatamente esigenti, anche il progetto di architettura oggi è prevalentemente espressione di impegni collettivi e competenze diversificate, nella sostanza gruppi di progettazione formati da competenze diverse che si affiancano alla figura centrale dell’architetto (o degli architetti, nei casi sempre più di successo di studio aggregati) cui si deve in linea generale il masterplan generale e le principali scelte compositive e architettoniche. Questa interconnessione di competenze e saperi si verifica con una certa frequenza non solo ad incarico assegnato ma addirittura fin dall’inizio del processo ideativo. Questa commistione di conoscenze e “linguaggi” tecnici diversi, unitamente all’esigenza di rispondere a nuove istanze quali la sostenibilità degli interventi, la durabilità dei manufatti, l’efficienza energetica degli edifici, ha contribuito a trasformare l’approccio all’oggetto architettonico, spogliandolo spesso di caratteri e stilemi riconducibili a tendenze in atto a favore di un “portato” si potrebbe dire neofunzionalista che alla ricerca formale – comunque non abbandonata – associa un forte valore in termini di fruibilità ed efficienza degli spazi architettonici. L’emblematico caso memc di Merano IL POLICRISTALLO DI SILICIO Il policristallo di silicio è la materia prima per la produzione di fette (wafer) per applicazioni nel campo dell’elettronica e del fotovoltaico. Può essere realizzato in ciottoli o miscrosfere. Nello specifico, dopo complesse lavorazioni ad alto contenuto tecnologico, trova largo impiego nei settori delle telecomunicazioni, informatica, elettronica di consumo, automotive, aeronautica, pannelli solari e settore biomedico. Una realtà produttiva di rilievo in Italia e nel mondo rischia di chiudere a causa del costo dell’energia. Eppure la soluzione sarebbe a portata di mano di Santina Muscarà N essuna certezza ma «numerose buone possibilità di ripartire», sostiene Claudio Pasolli, direttore dell’azienda Memc di Merano a fronte della battaglia che sta portando avanti per salvare una realtà produttiva di rilievo in Italia e nel mondo. Il gruppo internazionale Memc Electronic Materials ha la sua sede principale negli Stati Uniti, a St. Peter, e produce silicio iperpuro destinato alla microelettrica e, dal 2004, anche al solare fotovoltaico. «Lo stabilimento di Merano nasce negli anni Sessanta a seguito di un’attività di riconversione per volere della società Montecatini, che in seguito si unisce alla Edison per costituire la Montedison – spiega Pasolli -. 38 - youTalk { Sono stati investiti circa 200 milioni di euro per incrementare di potenzialità alcuni impianti esistenti e creare altri nuovi edifici, impianti e relative infrastrutture Dopodiché, alla fine degli anni Ottanta, l’azienda viene ceduta ad alcune società tedesche e si crea una fusione tra la divisione semiconduttori del gruppo tedesco Huls e quella della Monsanto. Attualmente sono presenti due stabilimenti italiani, uno a Merano e uno a Novara, e le sedi statunitensi Claudio Pasolli e asiatiche in Giappone e Malesia». Nel 2005 Memc ha avviato un importante progetto di ampliamento finalizzato a espandere la capacità del sito produttivo di Merano, per far fronte alla crescente richiesta di silicio policristallino destinato al mercato fotovoltaico: «Sono stati investiti circa 200 milioni di euro per incrementare di potenzialità alcuni impianti esistenti e creare altri nuovi edifici, impianti e relative infrastrutture», rende noto Pasolli. Ma la massiccia attività di dumping attuata da una serie di aziende asiatiche e il dissolversi dei supporti governativi italiani per l’espansione del fotovoltaico hanno fatto crollare il prezzo di vendita dei moduli fotovoltaici e la capacità di produrre policristallo con i costi strutturali italiani, facendo perdere competitività a Memc. Nel novembre 2011 viene chiusa la filiera del fotovoltaico e a dicembre quella dell’elettronica. «Abbiamo quindi avviato – riprende il direttore – un piano di ottimizzazione dei costi, soprattutto di quelli diversi dai nostri competitor e che costituiscono maggior rilevanza nel costo complessivo del prodotto, ovvero il costo dell’energia, il costo della materia prima e infine quello del lavoro. Per quanto riguarda la materia prima, nel settembre 2012 Memc decide di acquisire dalla società Evonik l’impianto di produzione di Clorosiliani, spendendo circa 70 milioni di euro, che provano la fiducia posta nello stabilimento italiano di Merano. Abbiamo già le competenze per gestire l’impianto e abbiamo già iniziato a metterle in pratica. Per quanto riguarda il costo del lavoro ci stiamo concentrando sulla produttività e sull’interazione uomo-macchina. Invece, per quel che concerne il problema dell’energia, lo scorso maggio si è tenuto un tavolo di crisi aziendale presso il Ministero dello Sviluppo Economico durante il quale abbiamo chiesto l’opportunità di importare energia ai sensi delle norme europee, con un prezzo medio europeo per tornare ad essere competitivi». Richiesta più che lecita se si pensa che la media del prezzo base europeo dell’energia è di 45 euro, contro i 70 italiani. «Noi non siamo interessati a fare trading o a guadagnare dall’importazione dell’energia – puntualizza -, chiediamo solo di poterla importare allo stesso prezzo della Wacker che, insieme a noi, è l’unica azienda a produrre policristallo di silicio in Europa, dimostrando però di riuscire a mantenere la quota di business all’interno di un sistema bilanciato». QUALCHE NUMERO Per permettere l’utilizzo di energia di importazione a prezzo europeo sarebbe opportuno realizzare una linea di interconnessione con l’Austria, per la quale la Provincia autonoma di Bolzano ha già fornito tutte le necessarie autorizzazioni. Non resta che attendere il verdetto italiano. Nel frattempo il sito di Merano non si dà per vinto: «Abbiamo sviluppato scenari di ripartenza con attenzione ai costi di produzione sospesi e tanti progetti per il futuro. Il nostro obiettivo è quello di dimostrare che cambiando alcune commissioni di esercizio possiamo ottenere una significativa riduzione dei costi, pur se non ci è possibile avere i bassissimi costi delle aziende cinesi che lavorano in strutture pubbliche non ammissibili in Europa. Ma ci diversifichiamo grazie alla qualità dei nostri silici, i più puri prodotti al mondo e per questo apprezzati dai nostri clienti. Puntiamo anche alla creazione di diverse famiglie di articoli in modo da allargare le possibilità di utilizzo del nostro prodotto, rivolgendoci soprattutto al mercato interno. Il nostro know how è considerevole e siamo in grado di continuare a fare quello che abbiamo fatto fino ad oggi», dichiara con fermezza Pasolli. 5.000: i dipendenti della società Memc Electronic Materials Inc. quotata in borsa dal 1995 1.350: i collaboratori degli stabilimenti italiani 545: i dipendenti dello stabilimento di Merano, che produce policristallo e monocristallo di silicio 810: i dipendenti dello stabilimento di Novara, che produce wafer lucidati o epitassiati 300: i lavoratori dello stabilimento di Merano che attendono di riprendere la propria attività youTalk - 39 milestones I principali avvenimenti del 2012 milestones di Carlo Lorenzini Ogni nuovo anno porta molte novità, in particolare il 2013 che inizia con le elezioni politiche e ci darà un Governo, che dovrà affrontare i temi irrisolti e non sviluppati dal precedente. Primo fra tutti il tema dello sviluppo economico e sociale. Ma un nuovo anno può essere affrontato meglio se sappiamo quali sono stati i passi che ci hanno condotto fino a qui, quali i fatti e le decisioni politiche ed economiche più rilevanti per il settore delle costruzioni, per le nostre città e i territori. La rassegna ragionata, presentata in queste pagine, nella sua lettura consequenziale riporta tutto il clima e lo spirito che ha sostenuto il Governo Monti. Alcune parole infatti ricorrono in modo significativo, due in particolare, urgenza e crescita. La lettura dei fatti fa emergere certamente l’urgenza, ovvero la necessità di intervenire con vigore e velocità, ma sul tema della crescita e dello sviluppo gli effetti delle politiche adottate nell’ultimo anno non lasciano spazio a molti dubbi. Il Governo Monti è stato un governo capace di mettere in linea i conti, di salvaguardare l’Italia dal default, di proteggere il sistema da speculazioni finanziarie internazionali. Un perfetto salvagente. Ma sulla questione della crescita, dello sviluppo, ha dimostrato come la tecnica non sia in grado di sostituire la politica. Salvare dal naufragio non significa essere capaci di insegnare a nuotare. Il nuovo anno, con le elezioni imminenti, porta con sé sicuramente alcuni auspici. Primo fra tutti la capacità, per chi andrà al governo, di impostare politiche di sviluppo e di sostenibilità traguardate sul lungo periodo, con provvedimenti in grado di supportare veramente l’economia e, nel settore delle costruzioni, di guardare ai sistemi e alle filiere in modo coerente e complessivo. Ciò di cui ha bisogno il settore delle costruzioni, oggi, non sono singoli provvedimenti per singoli comparti, ma una vera visione strategica complessiva e una politica industriale seria, basata sull’innovazione di prodotto e di processo, sulla sostenibilità e sull’efficientamento energetico, in grado di dare a tutti i settori della filiera vere e solide opportunità. In una parola sola, “riconversione”. Questo è l’auspicio per il nuovo anno. Ed è anche il tema del convegno di YouTrade di settembre. Ne parleremo a lungo. 40 - youprimopiano Gennaio Dal primo gennaio, secondo il consueto meccanismo di rotazione semestrale, la Danimarca assume la presidenza di turno del Consiglio dei ministri dell’Unione europea, succedendo alla Polonia. Tra le priorità in agenda, la situazione dell’economia e le prospettive finanziarie, le politiche ambientali, quelle energetiche e della sicurezza. La Commissione europea introduce i requisiti minimi di prestazione energetica degli edifici. Il TAR del Veneto, con sentenza n. 48 del 25/1/2012, definisce che il fotovoltaico sul tetto in aree vincolate non costituisce un degrado per l’ambiente circostante. Standard & Poor’s declassa il rating dell’Italia a BBB+, ma anche quello della Francia (AA-), della Spagna, del Portogallo e dell’Austria. Il Governo approva il “Decreto Liberalizzazioni” (DL n. 1 del 24/1/2012) e il testo definitivo delle “Disposizioni urgenti in materia di semplificazione e sviluppo”, con l’obiettivo di avviare la ripresa. In Croazia si tiene il referendum popolare sull’adesione del paese all’Unione europea. Bassa affluenza (33,8%), ma il SI vince sul NO con due terzi dei voti. Il 13 gennaio è la data del naufragio a 500 metri al largo dell’Isola del Giglio della nave Costa Concordia, del gruppo Costa Crociere, con oltre 4.000 persone a bordo. Il naufragio provoca 30 morti e 2 dispersi. youprimopiano - 41 Marzo Aprile Vladimir Putin viene rieletto capo di Stato della Russia. Primo turno delle elezioni presidenziali in Francia. La Serbia ottiene lo status di Paese candidato per diventare membro dell’Unione europea (nei Balcani Occidentali rimangono ancora esclusi dallo status di paese candidato soltanto Albania, Bosnia-Erzegovina e Kosovo). L’International Labour Organization stigmatizza l’austerity e la deregolamentazione, che creano condizioni negative per la crescita economica e l’occupazione, in particolare “per l’incapacità di queste politiche di stimolare gli investimenti privati”. Nell’area euro la disoccupazione è al 10,8% (dato più elevato degli ultimi 15 anni), ma varia dal 4,2% dell’Austria al 21% della Grecia e al 23,6 della Spagna. Svolta nella crisi europea, con la ristrutturazione del debito greco, la prima nell’Eurozona. Il 9 marzo la Grecia ottiene l’adesione dell’85% dei creditori al piano di ristrutturazione del debito a fronte di forti politiche di austerity. Maggio Secondo alcuni sondaggi sembra finita la “luna di miele” degli italiani con il “governo dei professori”, anche se il premier Monti mantiene un alto livello di fiducia personale. Il Governo procede con le conversioni in legge di una serie di decreti varati nei mesi precedenti. Cresce intanto l’allarme sui ritardi dei pagamenti della pubblica amministrazione. Ance presenta una indagine sui tempi medi di pagamento per gli appalti nei lavori pubblici, in media 8 mesi con punte che superano i due anni e un debito totale dello Stato verso le imprese di 70 miliardi, pari al 4% del Pil. Secondo turno delle elezioni presidenziali francesi: François Hollande batte col 51,62% dei voti Nicolas Sarkozy. In Italia lo spread tra Btp decennali e Bund tedeschi scende per la prima volta da sei mesi sotto i 300 punti. Febbraio Forti nevicate in tutta Europa causano molti disagi e numerose vittime. L’evento atmosferico colpisce in modo particolare la città di Roma, che si trova impreparata ad affrontare l’emergenza. In Germania si dimette il presidente della Repubblica Federale Tedesca, Christian Wulff, a causa di alcuni favori ricevuti. A metà febbraio due fucilieri della Marina Militare uccidono dei pescatori indiani, scambiandoli per pirati. I due vengono arrestati e inizia tra Italia e India un contenzioso diplomatico e giuridico. Inizia il dibattito sul rinnovo degli incentivi alle rinnovabili e si inizia a parlare di misure per la riqualificazione delle città. Vengono promossi i primi bandi per le Smart Cities dal MIUR. Il Governo vara le “Disposizioni urgenti in materia di semplificazioni tributarie, di efficientamento e potenziamento delle procedure di accertamento” (DL n. 16 del 2/3/2012) e il cosiddetto “Burden Sharing”, un decreto in grave ritardo, atteso da oltre 1100 giorni, che definisce e qualifica gli obiettivi regionali in materia di fonti rinnovabili in base agli obiettivi contenuti nel Piano di Azione Nazionale (PAN) per le energie rinnovabili. Un evento, apparentemente secondario, sottolinea un cambio epocale: dopo 244 anni dalla sua prima pubblicazione l’Enciclopedia Britannica sarà disponibile solo online. La Banca centrale europea concede 530 miliardi di euro di prestiti alle banche continentali: è la seconda tranche del maxi piano di rifinanziamento del settore. Sommati ai 489 miliardi già erogati a dicembre, i prestiti concessi dall’istituto centrale alle circa 800 banche richiedenti sfondano quota 1.000 miliardi. 42 - youprimopiano In Italia prosegue l’azione del Governo che, nonostante i ripetuti annunci, fatica ad avviare efficacemente politiche per la crescita. Ci prova con il DL n. 5 del 9/2/2012, recante “Disposizioni urgenti in materia di semplificazione e sviluppo”. Il Ministero dell’Interno, Dipartimento dei Vigili del Fuoco, pubblica le Linee Guida (n. 1324) per l’installazione degli impianti fotovoltaici. JP Morgan perde 7 miliardi in derivati grazie a speculazioni che riportano all’attualità il tema delle riforme dei mercati finanziari promosse dal Dodd Frank Act, la legge Usa non ancora operativa. Il 7 maggio viene gambizzato Roberto Adinolfi, manager di Ansaldo nucleare, da parte di anarchici, poi arrestati. Il 20 maggio l’Emilia-Romagna, la Lombardia e il Veneto vengono colpite da un terremoto di magnitudo 6.0, con epicentro tra le province di Modena, Mantova, Ferrara, Rovigo, Bologna e Reggio nell’Emilia. Il 29 maggio l’Emilia-Romagna e la Lombardia sono colpite nuovamente da tre nuove forti scosse di terremoto, superiori alla magnitudo 5. Si mette in moto la macchina dei soccorsi e della solidarietà. Il ministro Fornero fa mea culpa sulla vicenda degli esodati, legati alla riforma del mercato del lavoro, confermando che nel corso della stesura della riforma il Governo ha sottovalutato il numero di lavoratori coinvolti. Per 65.000 di essi vi sono strumenti di intervento, ma l’Inps stima in 400.000 il numero totale dei potenziali esodati. Il MISE fa uscire una circolare sull’applicazione dell’IMU e un decreto sulle modalità di certificazione del credito di somme dovute per somministrazione, forniture e appalti da parte delle amministrazioni dello Stato e degli enti pubblici nazionali e territoriali (DM 22/5/2012). youprimopiano - 43 Giugno Agosto Inizio dei negoziati per l’adesione del Montenegro all’Unione europea. Curiosity, il laboratorio spaziale lanciato il 26 novembre 2011, atterra su Marte. Dopo un lungo vertice UE, su pressione di Mario Monti e di Mariano Rajoy, Angela Merkel cede parzialmente alle richieste e l’Europa dà il via libera al “fondo salva Stati” con l’obiettivo di calmierare gli spread. La sera stessa l’Italia batte la Germania 2-1 nella semifinale dei campionati europei di calcio in corso in Polonia e in Ucraina, conquistando così l’accesso alla finale contro la Spagna (finirà 4-0 per la squadra iberica). Clamoroso flop borsistico di Facebook, la compagnia di Mark Zuckerberg sostenuta nell’entrata a Wall Street da Morgan Stanley, JP Morgan e Goldman Sachs, le cui azioni a soli tre mesi dall’esordio al Nasdaq valgono poco più della metà. Iniziano i XIV Giochi paralimpici estivi a Londra. A Milano muore il cardinale Martini. Luglio Il primo luglio Cipro assume la presidenza di turno dell’Unione europea, in un clima di persistente preoccupazione per il ristagno dell’economia e la crisi del debito sovrano nell’Eurozona. Principali obiettivi del semestre sono l’allineamento dei bilanci pubblici, il rilancio dell’economia e l’accordo sulle proposte di bilancio per il periodo 2014-2020 elaborate dalla Commissione. La Spagna, nonostante il successo sportivo e la liquidità fornita alle banche dalla Bce, presenta indicatori economici e sociali gravissimi, con la disoccupazione ad un quarto della popolazione e i costi di rifinanziamento statale insostenibili. Inizia l’effetto contagio che si fa sentire anche sull’Italia, terzo contribuente del fondo salva Stati, al quale ha ormai accesso anche Madrid. Il paradosso, segnalato un mese prima dal Daily Telegraph, è realtà: l’Italia si indebita al 5% per finanziare la Spagna al 3%. Gli scienziati del CERN danno l’annuncio ufficiale dell’osservazione di una particella con caratteristiche compatibili a quelle 44 - youprimopiano del bosone di Higgs. Con la chiusura del ripetitore di Monte Pellegrino a Palermo viene completato il passaggio al digitale terrestre in Italia. A fine mese iniziano i Giochi olimpici di Londra, le “olimpiadi più green della storia”, secondo gli organizzatori. La riforma del lavoro diventa legge dello Stato (Legge n. 92 del 28/6/2012). Il Governo vara alcuni decreti, primo fra tutti quello per gli interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dal terremoto del 20 e del 29 maggio. È poi la volta dell’atteso Decreto Sviluppo, annunciato da mesi, assieme a un altro decreto concernente misure di intervento per la valorizzazione e dismissione del patrimonio pubblico e di rafforzamento del patrimonio delle imprese del settore bancario. Ottobre “Sandy”, l’uragano più potente della storia atlantica, si abbatte sulla costa est degli Stati Uniti, con una velocità di 144 km orari. La prevenzione riesce a limitare i danni, che sono comunque ingenti. New York viene evacuata in massa, come non accadeva dall’11 settembre 2001. La Borsa viene chiusa. L’uragano lascia danni miliardari, in particolar modo nel New Jersey. Un terremoto di magnitudo 7.7 colpisce il Canada occidentale sulle coste di Vancouver, ma non si registrano danni a cose o persone. Pubblicata la Direttiva 2012/27/UE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 25 ottobre 2012 sull’efficienza energetica, che modifica le direttive 2009/125/ Il Governo italiano converte in legge il decreto sulla qualificazione delle imprese e sulla garanzia globale di esecuzione (L. n. 119 del 23/7/2012). Il MISE, dopo lunga attesa, avvia il Quinto conto energia (DM 5/7/2012). Prosegue l’azione del MISE relativamente alla compensazione dei crediti delle imprese maturati nei confronti delle Regioni, degli Enti locali e degli Enti del Servizio Sanitario Nazionale, che possono essere compensati con le somme dovute a seguito di iscrizione a ruolo. Inizia a circolare una bozza di decreto relativa a “Misure urgenti per la crescita sostenibile”. Il Governo, dopo vari annunci nei mesi passati di avvio di una “Fase 2”, presenta un documento di 18 pagine con i propositi per la crescita, ma senza dettagli operativi. Nessuna traccia ad esempio nel documento alla defiscalizzazione dell’Iva sulle opere pubbliche o del taglio del cuneo fiscale, come richiesto dai ministri Passera e Fornero. Diventa legge il Decreto Sviluppo, che dopo cinque mesi di discussione, esce con numerose misure non particolarmente rilevanti a causa della necessità di “rispetto delle compatibilità finanziarie”. Viene istituita la Cabina di regia per l’attuazione del Piano Nazionale per le Città, in attesa della pubblicazione del decreto di gara, che vedrà successivamente spostare la scadenza per la presentazione delle domande al 5 ottobre. CE e 2010/30/UE e abroga le direttive 2004/8/CE e 2006/32/CE. L’ex premier italiano Silvio Berlusconi è condannato in primo grado a 4 anni (di cui 3 condonati) nel processo per frode fiscale sull’acquisizione di diritti televisivi del gruppo Mediaset. Il Governo Monti approva il “riordino delle Province”, che a partire dal 2014 scenderanno da 86 a 51. Molti gli accorpamenti discussi, Padova con Treviso, Livorno con Pisa, Chieti con Pescara, Avellino con Benevento. Le Giunte Provinciali invece dovrebbero sparire già dal gennaio 2013 (ma il successivo scioglimento anticipato delle Camere rimanderà l’applicazione della riforma). Il Governo emana il Decreto Sviluppo Bis (DL n. 179 del 18/10/2012) con ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese, contentente la discussa Agenda digitale. Viene presentata dal Governo una bozza di disegno di legge recante norme di delega in materia di infrastrutture, edili- Settembre La ricorrenza dell’11 settembre vede un tragico attentato al consolato statunitense di Bengasi, nel quale perde la vita l’ambasciatore americano in Libia, Chris Stevens. Negli Stati Uniti è battaglia sulla “Volcker Rule”, la norma chiave della legge di riforma della finanza americana, che mira a proteggere il denaro dei correntisti dagli investimenti speculativi, ovvero inibire l’uso del proprietary trading con il quale JP Morgan aveva finanziato le fallimentari operazioni sui derivati. In Italia il ministro Clini annuncia la rinuncia definitiva a realizzare il ponte sullo stretto di Messina. Iniziano le manovre politiche per costruire attorno al premier Monti una coalizione che supporti un “Monti bis”. Il Governo italiano vara un decreto legge che, sotto il titolo “Disposizioni urgenti per promuovere lo sviluppo del Paese mediante un più alto livello di tutela della salute”, si occupa di razionalizzazione dell’attività assistenziale e sanitaria, in termini di riduzione e contenimento della spesa. Il Governo inoltre presenta una bozza di disegno di legge in materia di valorizzazione delle aree agricole e di contenimento del consumo del suolo. zia, trasporti e territorio, nel tentativo di riordinare le normative vigenti, favorire la consultazione pubblica per la realizzazione delle opere di interesse strategico e rendere più vantaggioso il recupero e la ristrutturazione del patrimonio edilizio esistente, limitando così il consumo del territorio. Il Ministero dell’Ambiente pubblica le linee guida in materia di Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate (APEA) e di prodotti ecoinnovativi (EcoAP). youprimopiano - 45 Novembre Barack Obama è riconfermato per un secondo mandato alla Casa Bianca (20132017). È il terzo presidente democratico in 72 anni a riuscire nella rielezione (dopo Roosevelt e Clinton). Il Financial Stability Board di Basilea pubblica il report annuale sullo “shadow banking”, il sistema finanziario ombra che vale 67.000 miliardi di dollari, pari al PIL mondiale, e che fa riferimento all’attività di intermediazione che sfugge al sistema bancario e le cartolarizzazioni dei crediti costruite sui prodotti finanziari derivati (quelli che hanno innescato la crisi globale). Dai dati emerge che il sistema è scarsamente regolamentato e in continua crescita. In Italia viene recepita integralmente la Direttiva 2011/7/UE relativa alla lotta contro i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali. Saie e Made ancora antagoniste La Palestina diventa Stato osservatore non membro delle Nazioni Unite con 138 voti favorevoli, 41 astenuti e 9 contrari. Il MISE emana due decreti ministeriali importanti: il regolamento sull’IMU e le modifiche al DM 26 giugno 2009 in materia di certificazione energetica degli edifici. Dicembre Obama affronta il fiscal cliff con un programma di tagli e tasse per recuperare 109 miliardi all’anno nel corso del prossimo decennio, un terreno di duro scontro tra democratici e repubblicani. Il 14 dicembre, durante una sparatoria alla Sandy Hook Elementary School di Newtown, nel Connecticut, muoiono 26 persone, tra cui 20 bambini, innescando per la prima volta negli USA una dura polemica sul commercio delle armi. Con un parere datato 17 dicembre, Mario Draghi contesta le “scorciatoie” italiane sul salvataggio del Monte dei Paschi di Siena, in particolare per non aver consultato la Bce prima di trasformarle in legge. La UE infatti ha dato il via libera all’erogazione di 3,9 miliardi di euro di aiuti di Stato alla banca senese, con una formula “allunga-debito” che, in caso di mancanza di liquidità, concede la possibilità di pagare gli interessi sul prestito obbligazionario con nuovi titoli di debito, in alternativa all’assegnazione al Tesoro di azioni Mps. Il caso ILVA giunge ad una conclusione, con la conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 3 dicembre 2012, n. 207, recante disposizioni urgenti a tutela della salute, dell’ambiente e dei 46 - youprimopiano livelli di occupazione, in caso di crisi di stabilimenti industriali di interesse strategico nazionale. Sul fronte politico le oscillazioni dei mercati e il rientro nella politica attiva in modo diretto, dopo alcuni mesi di pausa, da parte dell’ex premier Silvio Berlusconi, conducono rapidamente ad una crisi di governo, con il PDL che ritira il supporto a Monti e annuncia di votare solo la legge di stabilità. Inizia il percorso della crisi che vede il 21 dicembre il Presidente del Consiglio, Mario Monti, rassegnare le dimissioni nelle mani del Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, il quale il giorno dopo scioglie anticipatamente le Camere. Finisce la XVI Legislatura della Repubblica Italiana. Sul fronte dei provvedimenti, la crisi di governo italiano blocca una serie di disegni di legge avviati, tra cui lo sviluppo degli spazi verdi urbani. E’ convertito in legge il “decreto sviluppo bis”. Diventa legge dello Stato (n. 220 del 11/12/2012) le “Modifiche alla disciplina del condominio negli edifici”. Il DM 28/12/2012 avvia il cosiddetto “Conto termico”, ovvero incentivi per interventi di piccole dimensioni per l’incremento dell’efficienza energetica e per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili. Infine, una sentenza del Consiglio di Stato (n. 6253) stabilisce che la realizzazione di un ascensore esterno non rientra nel concetto di “costruzione” (di cui all’art. 873 del codice civile) e quindi ad esso non sono applicabili le disposizioni in tema di distanze tra gli immobili. Tornano a ottobre, tra non poche polemiche, le due fiere di settore. Mentre il mercato barcolla, e gli operatori e i visitatori si dividono di Gaia De Lorenzi È stato molto lo stupore tra gli addetti al settore, e già si mormora. Con non poca sorpresa degli operatori, anche il 2013 vedrà riproporsi la concomitanza delle due più importanti manifestazioni fieristiche delle costruzioni Saie e Made Expo. Per due anni consecutivi YouTrade ha sondato i malumori che ciò ha generato nel settore, sia tra gli espositori che tra i visitatori costretti a scegliere con molti dubbi tra una delle due manifestazioni. Poi lo scorso anno, con qualche sollievo, erano iniziate a circolare voci di una programmazione delle due fiere con scadenza biennale: una scelta che, anche se mai divenuta ufficiale, ha fatto sperare un po’ tutti. Anche quest’anno, invece, non si capisce bene per rispondere a quale esigenza strategica, Saie e Made Expo tornano a darsi battaglia, e lo fanno a distanza di soli dieci giorni l’una dall’altra. Ad aprire le danze sarà il Made Expo di Milano che accoglierà i visitatori nei padiglioni della Fiera di Rho dal 2 al 5 ottobre 2013; seguirà il Salone Internazionale dell’Edilizia di Bologna dal 16 al 19 ottobre 2013. I responsabili del Saie smentiscono categoricamente un cambio di rotta, affermando l’assoluta inconsistenza delle voci che vedevano la fiera dell’edilizia di Bologna rinviata al 2014. Da Milano invece l’amministratore delegato Giovanni De Ponti fa sapere: «Made Expo prosegue coerentemente il suo orientamento strategico confermando l’appuntamento 2013 dal 2 al 5 ottobre, in armonia con il calendario fieristico internazionale. L’edizione successiva sarà invece a ottobre 2015. Questa decisione è una naturale evoluzione del percorso che porta la nostra fiera a offrire alle aziende uno strumento espositivo per le innovazioni, che consenta loro di lavorare sui prodotti e sulla ricerca con un adeguato lasso di tempo per offrire soluzioni davvero nuove e sempre più all’avanguardia». Una vetrina di cui l’Italia avrebbe davvero bisogno, soprattutto in un momento di grande difficoltà per il settore delle costruzioni. Ma di fare sistema e creare sinergie tra Saie e Made Expo neanche a parlarne. Dal no comment del Saie, da cui non rilasciano dichiarazioni fino alla presentazione ufficiale della nuova edizione 2013 prevista a fine gennaio, alle parole di De Ponti, secondo cui «risulta difficile parlare di sinergie tra Made Expo e Saie per un’oggettiva diversità qualitativa, che non è comparabile e che il mercato sta riconoscendo». Pare che la strada sia ancora tutta in salita. Sorge spontanea una domanda: quale sarà la risposta del mercato? youfocus - 47 Le avanguardie del laterizio Innovazione e alto valore aggiunto fanno la differenza. A pensarlo Fornaci Laterizi Danesi che ha deciso di puntare su due prodotti di qualità: Normablok Più Classe A e Poroton Plan TS8 di Brunella Orsini F ornace Laterizi Danesi sarà presente al Klimahouse, la fiera dell’efficienza energetica e della sostenibilità ambientale, in scena dal 24 al 27 gennaio a Bolzano (settore CD - stand C19/60). Oltre ai numerosi prodotti che compongono la propria offerta commerciale, l’azienda di Emanuele Serventi Soncino (CR) esporrà due interessanti innovazioni: il blocco Normablok Più Classe A, per la realizzazione di murature portanti in zona sismica, e il blocco rettificato Poroton Plan TS8. «Ciò che accomuna queste due linee di laterizi – spiega Emanuele Serventi, responsabile dell’ufficio tecnico di Danesi – è la tecnologia produttiva unica nel suo genere che prevede la sinterizzazione di polisterene espanso additivato con grafite all’interno dei blocchi, per aumentarne le prestazioni dal punto di vista dell’isolamento termico. Sono prodotti che hanno applicazioni diverse, su cui Danesi sta investendo 48 - youSPECIAL molto. Siamo infatti convinti che il futuro del mercato sarà incentrato sempre di più sull’innovazione e i prodotti ad alto valore aggiunto, piuttosto che, come in passato, sulle quantità». La recente acquisizione del marchio Normablok, prodotto precedentemente dalla P.C.L., ha permesso a Fornace Laterizi Danesi di aggiungere un fiore all’occhiello ai propri prodotti ad alte prestazioni. «Alla base dell’acquisizione – dichiara Serventi – c’è stata la consapevolezza che il prodotto avrebbe consentito alla nostra azienda di puntare sull’avanguardia del laterizio». Normablok Più Classe A è un monoblocco con isolamento termico integrato che permette di realizzare murature strutturali antisismiche, in grado di garantire elevati standard di isolamento. Il polistirene sporge per circa 1 cm dal blocco, in maniera da interrompere il giunto orizzontale e verticale della malta di allettamento ed impedire così la conduzione del calore attraverso la parete. Realizzato con laterizio porizzato Poroton, iniettato di polistirene caricato con grafite, Normablok Più Classe A riesce a garantire da solo una trasmittanza di 0,24 W/m²K in uno spessore di 40 cm. «Un vantaggio non da poco – afferma il responsabile tecnico di Danesi –. Per ottenere una prestazione del genere in una muratura portante tradizionale, avremmo dovuto prevedere il classico blocco in laterizio accoppiato a un cappotto esterno oppure realizzare una doppia parete in intercapedine. Con Normablok Più, invece, possiamo costruire con un’unica posa una parete efficiente dal punto di vista delle prestazioni termiche, della resistenza statica, dell’isolamento acustico e della protezione dal fuoco». Oltre all’elemento base, la linea Normablok Più si compone anche di una serie di pezzi speciali da completamento, studiati per mantenere le prestazioni termiche della parete realizzata. L’altro prodotto di punta dell’offerta Danesi è Poroton Plan TS8, la nuova linea di blocchi rettificati che per prima in Italia coniuga i vantaggi del sistema rettificato a setti sottili con le prestazioni isolanti del polistirene espanso additivato con grafite. «Mentre nel caso del Normablok Più la posa in opera è di tipo tradizionale, con Poroton Plan TS8 il giunto di malta viene sostituito da 1 mm di collante cementizio – spiega Serventi –. Questo è reso possibile dal preventivo processo meccanizzato di rettifica a cui vengono sottoposti i blocchi, che rende le facce di posa perfettamente piane e parallele». Poroton Plan TS8, disponibile in tre diversi spessori da 35, 40 e 45 cm, permette di realizzare pareti monostrato con elevati valori di isolamento e trasmittanza termica (rispettivamente 0,17, 0,20 e 0,22 W/ m²K), per la realizzazione di murature da tamponamento o strutture portanti in zone a bassa sismicità. youSPECIAL - 49 Efficienza energetica e sostenibilità ambientale: serve cambiare i modelli Nel mercato dell’efficientamento energetico le imprese devono costruire con i fornitori un rapporto molto stretto, strategico, di vera e propria partnership tecnico-operativa, integrata e ottimizzata. E in questo campo la filiera non è ristretta solo agli operatori economici del settore, ma va allargata anche ai soggetti istituzionali e non istituzionali coinvolti, dai gestori dei mercati e dei servizi energetici ai certificatori 50 - youSPECIAL di Federico Della Puppa I l tema dell’efficienza energetica è un tema centrale per lo sviluppo futuro non solo dell’economia del settore delle costruzioni, ma per tutta l’economia nazionale. Sull’efficienza energetica infatti si gioca non solo la competitività del nostro sistema produttivo, ma lo sviluppo futuro, sia dal punto di vista economico sia da quello ambientale e sociale, per i benefici effetti che una politica energetica coerente con il risparmio e l’efficientamento è in grado di generare. youSPECIAL - 51 L’Europa chiama, l’Italia (in ritardo) risponde Tutto inizia dieci anni fa, nel 2001, con la Direttiva comunitaria per le fonti rinnovabili (Direttiva 2001/77/ CE), che in Italia viene recepita con l’approvazione da parte del Parlamento italiano del Decreto legislativo 387 del 2003. Questo atto formale è l’effettivo avvio anche nel nostro paese di una nuova politica energetica che pone l’efficienza e la produzione da energie rinnovabili al centro dell’agenda politica ed economica, aprendo di fatto un nuovo mercato. Ma ci vorranno altri due anni perché alle parole seguano i fatti. Ed è con l’avvio del cosiddetto “conto energia”, che parte la nuova politica energetica nazionale con l’approvazione, il 28 luglio 2005, del decreto che fissa i tempi e i termini di attuazione e con la successiva delibera (n. 188 del 14 settembre 2005) che stabilisce le modalità di erogazione degli incentivi. Se dovessimo fissare una data di nascita per un ipotetico “compleanno energetico”, potremmo indicare il 19 settembre 2005, data effettiva a partire dalla quale è stato possibile in Italia presentare una domanda al Gestore del sistema elettrico nazionale per accedere al conto energia. Il GRTN poi diventerà GSE (Gestore dei Servizi Elettrici) a seguito del passaggio a Terna Spa del ramo d’azienda dedicato alla gestione della rete elettrica, e ad oggi è l’ente che sovrintende il controllo sulle rinnovabili e di tutto il sistema degli incentivi energetici, attorno ai quali ruotano le politiche di investimento. Dal 2005 ad oggi sono stati fatti passi da gigante nel nostro paese riguardo l’utilizzo di fonti rinnovabili per la produzione energetica, al punto che l’Italia da fanalino di coda dell’Europa oggi è diventata uno dei principali produttori di energia da fonti alternative. Come noto, la copertura finanziaria per questa politica di forte investimento è data dal prelievo obbligatorio in bolletta a sostegno delle fonti rinnovabili di energia. Sul tema del prelievo anche nel recente passato vi sono state notevoli polemiche, in quanto alcuni non lo ritengono corretto. Tuttavia va ricordato che il prelievo obbligatorio è presente dal 1991 in tutte le bollette dell’energia elettrica di tutti gli operatori elettrici italiani, dunque ben 52 - youSPECIAL { Gli incentivi legati al conto energia non sono gli unici esistenti, al fine di promuovere l’efficientamento energetico. In Italia esistono molte le altre forme di incentivo che permettono di recuperare parte degli investimenti, come ad esempio attraverso il bonus del 55% prima dell’avvio delle politiche sulle rinnovabili legate al fotovoltaico e alle altre forme di produzione energetica alternativa. Questo prelievo consente una erogazione diretta di incentivi ai singoli impianti, non più come un tempo, di contributi in conto capitale, (ovvero per la realizzazione di impianti) ma di contributi (gli incentivi, appunto) in conto esercizio. Ovvero si premia la produzione energetica e non la costruzione. Ma premiare la produzione significa di fatto avviare processi costruttivi rilevanti, come in effetti è stato, e soprattutto promuovere una politica di efficienza degli impianti stessi. Una visione lungimirante, copiata di fatto dal modello tedesco, quello attualmente più avanzato in Europa per gli effetti e i benefici che è stato capace di creare, non solo sul piano produttivo ma anche occupazionale e culturale. Il ritardo con il quale tuttavia l’Italia si è mossa e il mercato con essa è dipeso anche da un fattore tecnico non indifferente: fino al 2007 le fonti rinnovabili erano considerate tutte quelle alternative, comprese le cosiddette fonti “assimilate” (cogenerazione, fumi di scarico, scarti di lavorazione e/o di processi industriali, fonti fossili prodotte da giacimenti minori isolati, inceneritori, e altro). Di fatto ciò ha ritardato lo sviluppo delle nuove fonti energetiche, perché tali fonti erano più onerose del fotovoltaico. Solo dal gennaio 2007 è stato vietato il finanziamento a nuovi impianti relativi a fonti “assimilate” e infatti proprio a partire da quella data, come testimoniano le statistiche riportate nei documenti del GSE, il fotovoltaico e le altre fonti energetiche rinnovabili hanno avuto grande sviluppo nel nostro paese (per approfondimenti consultare la sezione “dati e bilanci” sul sito del GSE, www.gse.it). Ma gli incentivi legati al conto energia non sono gli unici esistenti, al fine di promuovere l’efficientamento energetico. Infatti non vanno dimenticate tutte le altre forme di incentivo che permettono di recuperare parte degli investimenti, ad esempio attraverso il cosiddetto “bonus del 55%” per gli interventi finalizzati a favorire risparmio energetico, riconosciuto sottoforma di detrazione d’imposta nel momento in cui si eseguono degli interventi di riqualificazione energetica su un immobile esistente, oppure del bonus per le ristrutturazioni edilizie, aumentato dal 36% al 50% e il cui limite di detrazione è stato portato da 48.000 a 96.000 euro dal Decreto Sviluppo del giugno 2012 e che rimane valido, in questi termini, fino al giugno 2013. Un’altra importante novità, recente, riguarda il limite di intervento per il fotovoltaico a favore di altre forme di energia rinnovabile, dal solare termico alla geotermia. In sostanza, dopo una vera e propria “abbuffata” di fotovoltaico, l’Italia è riuscita a colmare i gap con altri paesi europei attraverso una diversificazione delle fonti. Una strategia corretta, eccetto un punto nodale, un fattore chiave fortemente limitante per le imprese e per gli investimenti nel settore: la presenza di incentivi e agevolazioni con scadenze estremamente ridotte e non coerenti con i tempi della produzione e della programmazione, in particolare per gli investimenti pubblici che, in tempi di crisi e di riduzione di risorse, potrebbero invece trovare proprio nel mercato delle energie alternative utili forme di finanziamento, come dimostrano i tanti casi di impianti realizzati su strutture pubbliche, alcuni dei quali gestiti direttamente dalle stesse amministrazioni. Il Patto dei Sindaci, motore delle politiche locali Il tema dell’impegno pubblico e delle politiche a scala locale è fondamentale per comprendere come l’efficientamento energetico associato alla sostenibilità ambientale non può essere una pratica lasciata al solo investimento dei singoli, per lo più privati, attirati dalle incentivazioni di settore. Una politica energetica efficace ed efficiente, infatti, deve partire dai territori, dalle scelte di programmazione locale, dalle stesse città. A tale scopo il 29 gennaio 2008, nell’ambito della seconda edizione della Settimana europea dell’energia sostenibile (EUSEW 2008), la Commissione Europea ha avviato un programma chiamato “Covenant of Mayors”, ovvero “Patto dei Sindaci”, con l’obiettivo di ridurre le emissioni e i consumi energetici con una politica sostenibile costruita sul territorio e con il territorio, in particolare armonizzando le scelte energetiche a scala locale attraverso uno strumento operativo chiamato PAES, Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile. Il Patto nasce come strumento di adesione volontaria da parte dei comuni e delle città al fine di costruire le condizioni per una riduzione del consumo di energia, in costante aumento nelle nostre città, attraverso politiche e misure { Il programma Intelligent Energy Europe sostiene, attraverso finanziamenti ad hoc e supporto strategico, i programmi locali di implementazione dei PAES locali che aumentino il ricorso alle fonti di energia rinnovabile, migliorando l’efficienza energetica e attuando programmi ad hoc sul risparmio energetico e l’uso razionale dell’energia. Ricerche a livello europeo evidenziano infatti che tale consumo è responsabile di oltre il 50% delle emissioni di gas serra e come noto l’Unione Europea ha posto come obiettivo, per il 2020, una forte azione di riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra, una maggiore efficienza energetica e un maggiore utilizzo di fonti energetiche rinnovabili (il cosiddetto protocollo 20-20-20). L’Italia ha un ruolo chiave nell’attuazione di questo Patto: su 4602 adesioni da 48 paesi (il Patto è esteso anche a paesi extra UE, che condividono obiettivi e metodologie) ben 2291 (49,8%) sono di comuni italiani. In sostanza 3 comuni italiani su 10 hanno aderito al Patto. Tuttavia l’adesione di per sé non significa nulla se non una volontà generica di promuovere politiche di sostenibilità. La vera politica programmatoria è data dal Piano di Azione e in questo contesto su 2325 piani presentati, quelli italiani sono 1013 (43,5%), dei quali solo 290 già approvati dalla Commissione. Il numero dei firmatari in ogni caso è in costante aumento, così come i Piani approvati dalla Commissione. Una buona notizia indubbiamente per lo sviluppo delle politiche di efficientamento e di sostenibilità., che le città italiane possono promuovere grazie alle linee guida predisposte dalla Commissione Europea in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. Ma per le città che oggi si affacciano alla sottoscrizione di questo protocollo, spesso sono molto più rilevanti le esperienze di buone pratiche già maturate da altre città italiane ed europee, nella redazione dei propri Piani Energetici. È infatti in un contesto di scambio e condivisione attiva di problemi, ipotesi, soluzioni, strategie e proposte che le città italiane e i loro territori possono aumentare la propria capacità di azione per il raggiungimento degli obiettivi posti dall’Europa e dal Patto dei Sindaci. A tal proposito un punto cruciale dell’implementazione delle politiche di efficienza energetica a livello locale riguarda la costruzione di un “inventario delle emissioni”, ovvero la redazione di puntuali bilanci energetici a livello comunale. In quest’ambito è interessante osservare che se da un lato a livello globale vi è una complessiva difficoltà di trovare accordi internazionali per definire i limiti dello sviluppo, nel senso della riduzione delle emissioni (è inutile negare che i grandi obiettivi posti dal Protocollo di Kyoto sono stati via via sempre più disattesi, vedasi anche i recenti accordi al ribasso di Doha), oggi in Europa e in Italia stiamo assistendo alla nascita di un interessante fenomeno di implementazione di queste politiche e di questi obiettivi a livello locale. È questa ad esempio una delle novità più interessanti che emerge dalla lettura dei progetti approvati dalla Commissione Europea e dall’EACI nell’ambito del programma Intelligent Energy Europe, che sostiene attraverso finanziamenti ad hoc e supporto strategico proprio quei programmi locali di implementazione dei PAES. Guardare all’Europa e ai programmi europei è un ottimo sistema per le amministrazioni locali nella costruzione di politiche moderne e innovative per la sostenibilità. In quest’ambito ad esempio si stanno sperimentando non solo azioni mirate per il raggiungimento degli obiettivi fissati dal Patto dei Sindaci, ma si stanno anche proponendo nuovi approcci, che permettono di promuovere politiche condivise non solo a livello locale, a scala cittadina, youSPECIAL - 53 ma anche a livello sovracomunale, con processi partecipati ma sempre con una forte e decisa azione di regia pubblica. Un esempio interessante in questo ambito è quello del Comune di Vicenza, che guida un programma europeo denominato “Conurbant”, che all’interno di un ampio partenariato europeo promuove la redazione di PAES condivisi e coordinati tra i comuni capoluogo e i comuni contermini, allargando di fatto l’operatività del PAES ad ambiti territoriali di conurbazioni urbane più estese delle singole città capoluogo. Esperienze come questa possono rappresentare un ottimo esempio per l’implementazione futura delle politiche di efficienza energetica a scala non solo urbana, ma territoriale. E’ infatti proprio anche grazie a queste esperienze che nascono e si sviluppano le proposte di direttive europee che obbligano i diversi paesi ad uniformarsi. Gli esempi sono molti, dalla certificazione energetica degli edifici alle modalità costruttive. L’Europa, in sostanza, traccia la strada sulla quale costruire le politiche di sviluppo, che non possono che guardare all’efficientamento e alla sostenibilità come fattori strategici irrinunciabili. da quello legato agli investimenti economici necessari a rendere più efficiente tutto ciò che consuma energia (dai sistemi per la mobilità agli edifici) a quello ambientale, con la riduzione delle emissioni inquinanti, a quello occupazionale generato dalle nuove esigenze formative e di nuove professionalità che la domanda di efficienza richiede, a quello urbanistico con le nuove esigenze di riduzione del consumo di suolo e della riqualificazione urbana e degli interventi in aree dismesse o sottoutilizzate, a quello produttivo con tutte le esigenze di innovazione e promozione di nuovi prodotti, soluzioni, sistemi e di imprese capaci di gestire i nuovi processi produttivi con qualità e competenza. Produrre efficienza energetica infatti significa fare tutte queste cose insieme ed è evidente la responsabilità pubblica nel promuovere adeguatamente politiche Consumare meno, consumare meglio Negli ultimi quarant’anni il consumo mondiale di energia è raddoppiato. Anche in Italia il volume dei consumi energetici si è constantemente incrementato, praticamente raddoppiando negli ultimi trent’anni, con un trend di crescita del 3-4% annuo, limitato nell’ultimo periodo solo dalla crisi economica e da una leggera riduzione dei consumi. La crescita dei consumi energetici pone diversi problemi, in primo luogo quelli legati alle emissioni inquinanti e alla necessità di ridurle per rispettare gli impegni “20-20-20”, in secondo luogo la diversificazione degli approvvigionamenti energetici e, infine, la riduzione dei consumi basata su politiche di efficientamento e riduzione degli sprechi. Quest’ultimo punto è centrale e strategico per lo sviluppo futuro, sotto tutti i punti di vista: economico, ambientale, occupazionale, urbanistico, produttivo. Sono molti infatti i piani coinvolti, in grado di spronare il mercato e di valorizzare le competenze esistenti. Ma si tratta soprattutto di progettare e adottare prodotti, sistemi e processi produttivi e realizzativi, nonché di intervento sull’esistente, per ottenere lo stesso risultato attuale (in termini di consumi) ma utilizzando meno energia. Tutta l’industria è coinvolta in questo sforzo, ma l’industria edilizia in particolare ha una delle più grandi responsabilità perché l’edilizia consuma energia non solo in fase di costruzione, ma soprattutto produce beni che per tutta la loro durata del ciclo di vita consumeranno energia. E i nostri edifici sono dei veri e propri colabrodo, edifici energivori di classi energetiche spesso oltre la G, ovvero edifici che consumano più di 400 Kwh/ mq/anno. L’urgenza di intervenire con sistemi di riduzione dei consumi, di efficienza, di miglioramento energetico, propone anche un diverso approccio all’attuale crisi del settore. Infatti è proprio su queste esigenze che oggi le imprese devono agire, 54 - youSPECIAL { con adeguate strategie formative, di riqualificazione e di mercato, al fine di ridefinire i propri ambiti di intervento, dato che la vecchia edilizia, quella conosciuta fino a ieri (e in alcuni casi ancora oggi) non potrà più esistere, se non altro perché le direttive europee in questo senso sono molto chiare e dal 2017 tutte le costruzioni dovranno essere realizzate in classe A. C’è dunque tempo e spazio per prepararsi adeguatamente. Fino ad oggi le imprese che hanno seguito il mercato dell’efficienza energetica lo hanno fatto in senso “volontaristico”, come strategia aziendale basata su scelte personali. Domani, tra qualche anno, tutte le imprese dovranno costruire secondo criteri di efficienza. L’efficientamento energetico non sarà una nicchia di mercato, sarà “il mercato” e in alcune realtà italiane questo già avviene oggi. Paradossalmente potrebbe essere I nostri edifici sono dei veri e propri colabrodo, edifici energivori di classi spesso oltre la G, che consumano più di 400 Kwh/mq/anno. L’urgenza di intervenire con sistemi di riduzione dei consumi, di efficienza, di miglioramento energetico, propone anche un diverso approccio all’attuale crisi del settore proprio questa la strada dell’uscita dalla crisi dei settore: il riorientamento verso modelli produttivi sostenibili che implicano, in tutto il processo produttivo e nei prodotti e beni realizzati la capacitò di “fare di più con meno”, adottando le migliori tecnologie e tecniche disponibili sul mercato e un comportamento consapevole e responsabile verso gli usi energetici. Per il mondo delle costruzioni è una svolta epocale, perché significa imparare a sfruttare l’energia in modo razionale, eliminando sprechi e perdite dovuti al funzionamento e alla gestione non ottimale di sistemi semplici (componenti, prodotti, sistemi) e complessi (alloggi, edifici, sistemi residenziali e non residenziali). Il “giacimento” nascosto Che l’efficientamento energetico rappresenti un vero e proprio “giacimento” nascosto emerge dai dati sul monitoraggio delle politiche di promozione e incentivazione non solo delle energie alternative in Italia negli ultimi anni, ma anche dei sistemi di intervento innovativi nel settore dell’isolamento termico e delle ristrutturazioni ai fini del contenimento energetico. Per capire la dimensione potenziale di questo giacimento basti considerare che nel 2010 il consumo finale di energia in Italia è stato pari a 137,5 Mtep (milioni di tonnellate equivalenti di petrolio) e che il 35% di questo consumo è imputabile al solo settore residenziale. Confrontando i dati sui consumi energetici per abitazione negli ultimi dieci anni, emerge che nonostante le politiche attivate il risparmio in Italia, valutato in un -2,6%, è stato molto al di sotto di quello di paesi come la Germania, Francia, Regno Unito e Spagna. Considerando che la media europea è stata del -11,7%, si può comprendere quanto spazio di azione ci sia e quanto si può recuperare in termini di efficienza e risparmio energetico. Parafrasando, si può dire che per “coltivare il giacimento” oggi vi sono a disposizione numerosi strumenti, ma non sono sfruttati sufficientemente e soprattutto, come dimostrano i dati, sono sfruttati soprattutto in alcune zone del Paese e in altre sono molto poco utilizzati e, molto probabilmente, anche poco conosciuti e comunicati. A parte gli strumenti pianificatori a carico di Stato, Regioni ed Enti locali, di fondamentale importanza sono gli strumenti normativi e, in particolare, gli standard minimi di prestazione energetica, associati agli strumenti urbanistici. Le forme di incentivazione, che comprendono sia misure premianti volte ad incoraggiare attività, comportamenti e investimenti per il miglioramento dell’efficienza energetica, sia tariffe incentivanti per le energie rinnovabili, incentivi ed esenzioni fiscali, sono altrettanto importanti. Ma vi sono altre misure che in futuro potrebbero rivelarsi molto utili, a partire dai permessi commerciabili, ovvero dal sistema di scambio di titoli di emissione di gas a effetto serra (Emissions Trading System, ETS), dai Titoli di Efficienza Energetica (TEE), denominati anche “Certificati Bianchi”, che derivano da obblighi di risparmio energetico posti a carico dei Distributori di energia elettrica e gas e dai sistemi detti “Certificati Verdi”, basati su obblighi di produrre o acquistare energia (in genere energia elettrica) di origine rinnovabile. Il margine per incrementare l’uso di questi strumenti è molto elevato, ma deve essere fatto in questo senso uno sforzo congiunto di tutto il sistema dell’offerta operante nella filiera delle costruzioni. Una sfida strategica e necessaria sulla quale ricostruire un futuro di prospettive positive per il mercato, alla luce delle richieste del Piano Energetcio Nazionale e delle direttive europee, che impongono di conseguire un risparmio energetico annuale pari al 9,6% (126.327 GWh/anno) al 2016 del consumo di riferimento. Per verificare il raggiungimento dell’obiettivo intermedio al 2010 è stata effettuata una valutazione facendo riferimento ai provvedimenti e misure di miglioramento dell’efficienza energetica che il nostro Paese ha messo Variazione consumo totale, elettrico e del riscaldamento, per abitazione (2000-2009) Fonte: elaborazione ENEA su dati Odyssee in atto. Il risultato è tutto sommato soddisfacente, ma molto resta da  fare, come ha sottolineato di recente l’ENEA, per la realizzazione di un mercato interno dell’efficienza in grado di “apportare benefici reali e tangibili ai cittadini e alle imprese e consentire di valorizzare l’eccellenza { L’efficientamento energetico e la sostenibilità ambientale necessitano di promozione e informazione verso i potenziali clienti di molte aziende italiane produttrici di componenti per l’efficienza e  l’emergere di nuovi mercati per le società di servizi energetici”. Il ruolo strategico dell’edilizia Se si considerano i risultati di risparmio energetico del periodo 2007-2010, calcolati dall’ENEA, risulta che il settore residenziale contribuisce per due terzi (65,9%) al totale del risparmio. È evidente il ruolo e l’importanza strategica che il settore dell’edilizia ha di fronte alle sfide future costituite dal raggiungimento delle soglie fissate dall’UE e dal Piano Energetico Nazionale per il 2016. Inoltre non va dimenticato che a partire dal 2017 tutte le nuove costruzioni dovranno essere in classe energetica A. Il mondo delle costruzioni ha di fronte pertanto non solo una sfida, ma soprattutto una grande opportunità. Tuttavia ad oggi solo alcune aree territoriali, alcune regioni, hanno saputo utilizzare a fondo incentivi e opportunità offerte dalle normative. Considerando solo misura principale di miglioramento dell’efficienza e del risparmio energetico (55%) il monitoraggio evidenzia che oltre il 64% del risparmio energetico è concentrato in sole quattro regioni (Lombardia, Veneto, Piemonte ed Emilia- Romagna) e che la somma dei risparmi conseguiti dalle prime dieci regioni è pari a circa l’89% del valore complessivo. Il contributo delle “ultime” dieci regioni si attesta a circa il 10% del totale. Molto significativo il dato relativo alle regioni Molise, youSPECIAL - 55 Risparmio energetico annuale atteso al 2016 (PAEE 2007) Fonte: ENEA Basilicata, Calabria e Valle D’Aosta, che in tutto sommano l’1% del risparmio energetico nazionale. Dal punto di vista degli investimenti le analisi ENEA rilevano che oltre il 60% degli investimenti è concentrato in sole quattro regioni (Lombardia, Veneto, Piemonte ed Emilia-Romagna), e che il contributo delle ultime dieci è pari solo al 12% del totale. Ma come può l’edilizia affrontare in modo più efficace questo nuovo mercato? La domanda nasce spontanea in quanto si potrebbe affermare, visti i dati e le analisi, che fino ad oggi sia stata più la domanda a muoversi, grazie al sistema degli incentivi, che l’offerta a proporsi. Certo, nel mercato si rilevano moltissime imprese che operano con successo in questo settore, e va dato atto a tutto il sistema dei produttori di materiali, macchine e sistemi, che in quegli ambiti vi è stata moltissima innovazione e ricerca di soluzioni adatte e sempre più competitive, sia sotto il profilo delle tipologie di prodotti che da punto di vista dei costi di produzione e installazione, oggi perfettamente comparabili a quelli della costruzione tradizionale. Ne sono peraltro testimonianze dirette le recenti fiere nazionali e internazionali, tutte ormai concentrate sui temi del risparmio energetico e della sostenibilità. Ma un anello debole 56 - youSPECIAL della filiera è ancora indubbiamente quello dell’impresa di costruzioni che, nonostante il lungo perdurare della crisi, ancora con molta difficoltà tende ad affrontare i cambiamenti di mercato e di prospettive. Eppure l’effetto della crisi, che in quattro anni ha ridotto del 30% gli investimenti nel settore, può essere un utile stimolo alla riqualificazione imprenditoriale. Perché prima di parlare di riqualificazione edilizia o di riqualificazione urbanistica e territoriale, va posta l’attenzione (parlando ovviamente in termini generali) sulla necessaria riqualificazione delle imprese a livello di approccio al mercato, di conoscenza di metodologie costruttive e di intervento, di prodotti e di soluzioni. L’efficientamento energetico e la sostenibilità ambientale infatti necessitano soprattutto di conoscenza e di informazioni, oltre che di capacità tecniche e operative. Ma necessitano anche di promozione e informazione verso i potenziali clienti. Ed è questo il punto più importante: nel mercato dell’efficientamento energetico le imprese devono costruire con i fornitori (a monte i produttori e rivenditori di materiali e a valle con gli eventuali subappaltatori) un rapporto molto stretto, strategico, di vera e propria partnership tecnico-operativa, integrata e ottimizzata a fornire nei tempi e nei modi giusti le più adatte soluzioni per intervenire sia nella nuova costruzione che, soprattutto, Andamento del risparmio energetico dovuto alle detrazioni fiscali del 55% Fonte: ENEA { A partire dal 2017 tutte le nuove costruzioni dovranno essere in classe energetica A. Il mondo delle costruzioni ha di fronte pertanto non solo una sfida, ma soprattutto una grande opportunità. Tuttavia ad oggi solo alcune aree territoriali, alcune regioni, hanno saputo utilizzare a fondo incentivi e opportunità offerte dalle normative nel recupero edilizio e nella riqualificazione urbana e territoriale. E in questo campo la filiera non è ristretta solo agli operatori economici del settore, ma va allargata anche ai soggetti istituzionali e non istituzionali coinvolti, dai gestori dei mercati e dei servizi energetici ai certificatori. La crisi dell’edilizia, paradossalmente, potrebbe essere una vera e propria molla per stimolare un sistema produttivo troppo spesso, ancora oggi, fortemente ancorato a modelli tradizionali di produzione, soprattutto in alcune aree. Cambiare i modelli Il futuro dell’economia e lo sviluppo della società si fondano oggi su una necessaria ridefinizione delle priorità politiche ed economiche. Cambiare modello di sviluppo e innovare sono diventate le due parole chiave di una nuova e diversa way of thinking che ha come driver unico la sostenibilità. Le politiche europee e quelle nazionali, regionali e locali oggi giocano una partita importante per il raggiungimento degli obiettivi fissati da Europa 2020, con un denominatore comune unico: promuovere la sostenibilità come unica scelta possibile in un mondo di risorse finite. Questa sfida – politica, economica, tecnologica – diventa per le imprese, e in particolare per il settore delle costruzioni, una sfida epocale: uscire dalla crisi del settore facendosi interpreti della necessità di rivedere le politiche energetiche, { Il settore delle costruzioni è di fronte a una sfida epocale: uscire dalla crisi del settore facendosi interpreti della necessità di rivedere le politiche energetiche, costruttive, gestionali del nostro patrimonio edificato costruttive, gestionali del nostro patrimonio edificato. L’innovazione in campo energetico deve tradursi anche in una innovazione in termini non solo di efficienza energetica, ma anche di modelli di efficienza finanziaria e gestionale, soprattutto in termini di ottimizzazione della filiera e di costruzioni di partnership strategiche. Perché solo attraverso una visione di filiera, con una focalizzazione sull’efficienza in senso lato, il settore e le imprese potranno trovare nel mercato nuove opportunità di sviluppo. Al centro di queste azioni vi è il tema, discusso ma ancora poco praticato – nonostante le recenti proposte governative che, data l’attuale situazione politica, risultano inefficaci del rinnovo urbano, della rottamazione degli edifici, della riconversione ecoenergetica dei quartieri, ma anche della manutenzione del patrimonio esistente, dalla messa a norma degli alloggi e degli edifici fino al più ampio rinnovo urbano. Tutti gli attori della filiera sono coinvolti in questa corsa all’efficienza e all’innovazione dagli amministratori condominiali alle imprese di costruzioni. E la sfida si giocherà non solo sulle soluzioni tecnologiche, ma anche e soprattutto sui modelli di intervento dal punto di vista economico e finanziario. L’Europa sta investendo molto in questo senso, con una serie di importanti e innovativi programmi di intervento (da Smart Cities a ELENA, da Intelligent Energy Europe a JESSICA). A livello locale quasi 2.300 comuni in Italia hanno aderito al Patto dei Sindaci, che li impegnerà nei prossimi anni a mettere in atto azioni, interventi e investimenti per la riduzione della CO2 e il risparmio energetico. Sono interventi che riguardano la mobilità, l’edilizia pubblica (a partire da quella scolastica), l’edilizia privata, l’illuminazione pubblica. Sono nuovi ambiti di mercato che si aprono, nei quali è l’energia che governa il cambiamento, e sono ambiti già oggi pronti ad essere affrontati da chi saprà coniugare innovazione ed efficienza. youSPECIAL - 57 rassegna efficienza Rassegna a cura di Veronica Monaco 2 3 1 Il sistema antisismico brevettato BTicino ha implementato il sistema domotico My Home con nuove funzioni per il controllo dei consumi: l’Energy data logger per visualizzare tutti i dati su PC e Smartphone, e My Home Web, che permette di accedere ai dati anche su Internet. Adesital presenta Fuga Magica Bio, la nuova gamma di stucchi prestazionali: idrorepellenti, antibatterici e a basso contenuto di Voc (classificato EC1R). Disponibile in numerose colorazioni. di Alubel Easy Wand semplice, o lic lo metal è un pannel allare. Coibentato in cile da inst o ad alta densità, leggero e fa l espans poliuretano ristrutturazione che ne e. lla on ne zi a za si iz è applicabile di pareti di nuova real rivestimento 5 L’isolante acustico anticalpestio Cirfonic di Cir Edilacustica è un prodotto eco-sostenibile, realizzato con più dell’85% di agglomerato di poliuretano espanso flessibile riciclato, ideale per pavimenti galleggianti in tutte le tipologie di nuove costruzioni. 4 Effetto camino nel sistema a cappotto con Grafitene di Cabox. Il pannello in EPS dispone di un innovativo sistema brevettato di foratura (KaminEffekt), che assicura una corretta ventilazione e l’eliminazione di eventuali eccessi di umidità. 6 A base di sola calce idraulica NHL 3,5, Fior di Calce Intonaco di CVR è una malta di pregio pronta all’uso, specifica per sottofondi su murature interne ed esterne in pietra o mattoni. Salubre, traspirante, risanante con elevata capacità fungicida ed antibatterica. La normativa cambia la sicurezza resta LA NUOVA FRONTIERA DELLA PROGETTAZIONE IN ZONA SISMICA spessori 25 e 30 cm ecologico semplicità d’impiego 7 DNA Urbano è la collezione di lastre di Stone Italiana, vincitrice del Green Awards 2011, ottenuta dalle conversione delle terre di spazzamento delle strade. All’interno si possono intravedere microchip, pezzi di vetro colorato, germogli, coriandoli d’alluminio: il dna di una città. 58 - youSPECIAL MASSIMA SICUREZZA grazie all’innovativo schema a raggiera con l’armatura confinata Altri tre prodotti Fila Surface Care Products hanno ottenuto la certificazione di sostenibilità ambientale Gev–Emicode, riferita al basso livello di emissioni di composti organici volatili: FilaPRW200 (protettivo prefugatura), FugaProof, (protettivo antimacchia per fughe) e FilaW68 (antimacchia per cotto, pietra naturale, cemento e superfici non lucide). 8 Gruppo Stabila Srl Via Capiterlina 141 - Isola Vicentina (Vi) Unità produttive Isola Vicentina (Vi) | Ronco all’Adige (Vr) Dosson di Casier (Tv) Fornace di Dosson Spa Supporto alla progettazione e alla messa in opera Tel. 0444599011 [email protected] www.gruppostabila.it tempi e costi ridotti -25% rassegna efficienza 17 La casa diventa più intelligente e confortevole con il nuovo sistema di termoregolazione KNX da incasso di Gewiss che consente di controllare la temperatura dell’abitazione, evitando inutili sprechi di energia. 9 SA.M.E. presenta il cappotto isolante riflettente, vincitore del premio Sviluppo Sostenibile 2011. Fondato sulle proprietà riflettenti o radianti dell’alluminio – e non su quelle “frenanti” di altri materiali tradizionali –, il sistema è realizzato al 70% da materiali riciclati e riciclabili, e non utilizza colle e adesivi. 11 10 al arco Terre a d i Sa n M st lla o de p ro to p et otto3 è la zio nel risp Sistema C to dell’involucro edili involucro en sistema di im un st è ve 3 ri to ot in cotto C per il . re le st grandi la ambienta di tà ili to ib en en im st te st o rmico, so 3 gusci: un ilato con rive a secco vent sta molle, costituito da esterno in laterizio. ento a pa tradizionale tturale e uno di rivestim uno stru Suntek presenta le pompe di calore IDM che, abbinate ad impianti di riscaldamento a basse temperature, permettono di riscaldare ad emissioni zero e con un bilancio CO2 neutrale. È inoltre possibile anche il raffrescamento degli ambienti, sempre in modo economico ed ecologico 18 14 12 Klett è il sistema Uponor per la climatizzazione radiante a pavimento, facile e veloce da posare grazie allo strip ad aggancio rapido, che permette di collegare il tubo al pannello isolante con una semplice pressione del piede. 13 Wingum Plus H2O Reflex di Winkler: membrana elastomerica impermeabilizzante, a base acqua e di colore bianco, dal forte potere riflettente. Resiste al ristagno d’acqua. Derbigum presenta D erbipure, la membrana ve prima formulazione getale al mondo che, gr azie alla ec ol og ic a a base di vegetali, pe oli e resine rm con materie et te di realiz zare una copertura prime vege tali e bitum Cer tificato en free. ICE A. 15 Isotec XL PLUS è il nuovo pannello in schiuma poliuretanica espansa di Brianza Plastica, dotato di una guarnizione in PVC sotto il correntino metallico che garantisce elevata impermeabilità e sigillatura alla polvere e all’aria, incrementando la resistenza ad eventuali rotture del manto di copertura. 60 - youSPECIAL Tegosolar è l’innovativa tegola fotovoltaica integrata nel tetto, brevettata da Tegola Canadese. La sua tecnologia in silicio amorfo a film sottile a tripla giunzione riesce a sfruttare sia la luce diretta che diffusa, garantendo un’alta resa energetica anche per quelle strutture con esposizioni sfavorevoli e per i tetti con inclinazioni dai 5 ai 60 gradi. Ullmann presenta Polystar 500, il tagliapolistirolo elettronico ad alta efficienza con temperatura della lama regolabile in continuo (da 0 a 500°C in pochi secondi). Polystar 500 permette di tagliare a caldo pannelli di polistirene espanso, di ogni tipo di polistirolo e di pannelli isolanti: sono disponibili fino a 10 tipi di lame intercambiabili e una guida orientabile per realizzare con precisione tagli guidati diritti od inclinati fino a 45°. L’impugnatura in nylon arricchito con fibra di vetro garantisce confort al tatto, durata all’uso, isolamento al calore e resistenza alla combustione. 16 19 ta cara abbin com, o t a lla erc nza a d del m lante ata resiste invernali e o is iù v i t le n e La p la he di ità iso teristic ne e capac li! io press enza egua s e estiv m 40 m 0a2 4 o g a u d f i o ibil • Idr ispon ilizia sori d s e Bioed p la S r • e p o tificat W/mK • Cer .037 0 = rmico λ re nto te e m • Valo a as ato sf • Elev stico te n to acu spira n a r e T im t • at o abb • Ottim SE KLIMAHOU BOLZANO 24-27 13 Gennaio 20 PAD. AB 21 Stand B08/ Kerakoll ha sviluppato KlimaExpert, 8 innovativi sistemi termoisolanti a cappotto con pannelli in materiali naturali che lasciano il muro libero di respirare. La gamma si completa con le malte adesive Keraklima e Biocalce Cappotto, tasselli, profili e accessori specifici, fino alla decorazione colorata protettiva ecocompatibile come la linea Kerakover Eco Acrilex e Kerakover Eco Silox. 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Realizzato con un impasto di legante idraulico e inerti Leca di granulometria selezionata. 23 CapTherm è il sistema a cappotto messo a punto da Index che permette di coibentare gli edifici, eliminando i ponti termici ed evitando la formazione di condensa, muffe e macchie. arete mario monop il sistema fu con uno speciale ta en es pr to Etna ale, realiz za tato, che a sezione ov positamente proget llente i ap io modo ecce macchinar In risolvere in di te e fumarie. en ns co e delle cann Aisi 316L. on zi ba tu in acciaio Inox problemi di 27 26 Stirodach di Sirap Insulation è un sistema prefabbricato termoisolante che, grazie alle elevate prestazioni termiche e meccaniche, permette un’efficace coibentazione e ventilazione sottotegola di tetti a falde. 62 - youSPECIAL uSB Coll BIT HDPE 30 24 uSB Tape Plaster 25 gAE universal TRIO uSB Tape 1 PAP uSB Tape 1 PAP X Siniat dà forma all’efficienza energetica e alla sostenibilità con PregyGreenService, il servizio offerto ai clienti per il recupero e riciclo scarti di cartongesso, poi lavorati direttamente in stabilimento. I prodotti di recupero vengono trasformati in nuove lastre con elevati valori di riciclato. Dall’innova zione Reco Corinto, il rd nasce massello fo tocatalitico capace di ab battere gli inquinanti. prodot to pr Il es sdrucciolio enta resistenza a gelo e abrasione , per i prodot ai massimi livelli ti in calces truz zo, oltre proprietà au a topulenti e antibatteric he. uSB Coll flexi uSB Tape 1 PAP X3 31 USE 13 AHO 0 KLIM 4-27.01.2 2 o n 20 B07Bolza d Stan Imper presenta Sintofoil RG Bianco Reflecta, una membrana poliolefinica impermeabilizzante in grado di ridurre la temperatura superficiale delle coperture grazie alle sue proprietà di emissività termica e riflettanza. Il prodotto contiene fino al 20% di materiale da riciclo. UILD 13 RE B FUTU -10.02.20 a 07 nd C022 Parm Sta Pad. 3 32 Fibroguaina di Naici è una guaina liquida impermeabilizzante fibrorinforzata, monocomponente, ad elevata elasticità. Le fibre disperse aumentano le proprietà meccaniche del prodotto, garantendo l’applicabilità su superfici già in uso con problematiche di infiltrazioni. Evita inoltre la creazione di materiali di risulta e conseguenti onerosi costi di smaltimento. 28 Termoz 8U è il nuovo ancoraggio di Fischer per il fissaggio di sistemi a cappotto. La vite preassemblata rivestita con delta-seal riduce il tempo di installazione e garantisce sicurezza e lunga durata. La testa flessibile compensa le tensioni indotte termicamente, evitando stress allo strato di livellamento. Riwega Srl Via Isola di Sopra, 28 · I-39044 Egna (BZ) Tel. +39 0471 827 500 · Fax +39 0471 827 555 E-mail: [email protected] · www.riwega.com www.riwega.com Questione di sistema I due sistemi più innovativi sono la schiuma di resina fenolica con alto potere isolante che permette di contenere al minimo gli spessori del pannello, e weber.therm robusto, un sistema cappotto intonacabile. Quest’ultimo si discosta molto dai cappotti tradizionali perché invece { Le squadre di posa spesso tendono a semplificare il lavoro, saltando passaggi fondamentali per una buona resa Prodotti, tecniche e consigli per il cappotto, il sistema di ristrutturazione energetica delle facciate più in voga del momento di Santina Muscarà N on è di lana e non viene indossato dalle persone, ma è pur sempre un cappotto. Dedicato, però, alle nostre case. «Il mercato del cappotto in Italia è un mercato che sta crescendo ma non ha ancora raggiunto la piena maturazione – sostiene Fabio 64 - youfocus { Mentre l’applicazione è molto semplice per le facciate continue, diventa più difficoltosa nelle aperture delle finestre, nel basamento, in prossimità degli spigoli e negli altri punti di discontinuità. L’errore nella posa in opera della rete di armatura è il più evidente e per evitarlo ci si può aiutare con gli accessori che compongono il sistema Capoccetti, product manager di Weber Saint-Gobain –, quindi i prodotti che compongono il sistema sono realizzati prevalentemente con soluzioni di base come il polistirolo, soprattutto in un periodo in cui si cerca di coniugare la necessità di avere un buon isolamento termico esterno con la necessità di contenere le spese». Una delle tendenze del 2012 è stata proprio quella di «cercare una soluzione termica soddisfacente facendo però molta attenzione al prezzo, talvolta a discapito della tecnologia», afferma Marco Buschi, responsabile business development di Lape. Le aziende produttrici non hanno comunque trascurato l’aspetto tecnologico, trovandosi talvolta ad affiancare soluzioni diverse per ogni esigenza e dando ampio spazio alle novità: «Noi offriamo soluzioni piuttosto diversificate – conferma Capoccetti – con polistiroli di base bianchi e grigi, una versione con retro dentellato per conferire maggiore adesione e permettere la posa anche senza tasselli, oppure soluzioni specifiche per alcune parti dell’edificio, per esempio il basamento, per il quale proponiamo un pannello in eps con una rete ad alta resistenza meccanica. Fabio Capoccetti Marco Buschi Werther Colonna 65 - youPRODUCT di avere un pannello in adesione al sottofondo viene appeso alla muratura e può essere applicato anche dagli intonacatori, che creano una sorta di seconda parete con l’intonaco armato; inoltre offre all’architetto una libertà espressiva senza precedenti perché sull’intonaco si può incollare la pietra, il legno, il metallo, e si può pitturare. Ma forse la caratteristica più importante è che è possibile integrarlo ad un cappotto già esistente come un ulteriore spessore di materiale isolante e conformare l’edificio ai requisiti tecnici delle nuove normative». Effettivamente al giorno d’oggi «il cappotto si gioca soprattutto sulle ristrutturazioni – specifica Werther Colonna, presidente di Cortexa –, che rispetto al nuovo però necessitano di maggiori accortezze durante la posa». Sì, perché gli errori sono dietro l’angolo, non tanto perché sia difficile posare un cappotto, quanto perché bisogna farlo con il dovuto riguardo e le necessarie competenze: «Sicuramente l’errore più grande è quello di unire più elementi acquistati in luoghi diversi e creare un cappotto “fai da te” – mette in guardia Colonna –. Chiunque applichi un cappotto deve acquistare l’intero sistema da un unico fornitore che ha a disposizione un kit appositamente testato. Altre accortezze riguardano il corretto incollaggio, la corretta sovrapposizione della rete di armatura e, dove necessario, la corretta tassellatura delle lastre». È d’accordo Buschi che per un cappotto a regola d’arte suggerisce innanzitutto di prestare grande attenzione all’incollaggio delle lastre sulla parete e di «evitare di mettere meno colla possibile per risparmiare sui materiali utilizzati, aumentando così il rischio di un’applicazione errata. La base di incollaggio è importantissima – continua –, la parete deve essere pulita, portante e asciutta e bisogna rispettare i tempi delle varie fasi di posa». È opportuno dedicarsi con maggior precisione alle zone perimetrali della parete, come suggerisce Capoccetti: «Mentre l’applicazione è molto semplice per le facciate continue, diventa più difficoltosa nelle aperture delle finestre, nel basamento, in prossimità degli spigoli e negli altri punti di discontinuità. L’errore nella posa in opera della rete di armatura è il più evidente e per evitarlo ci si può aiutare con gli accessori che compongono il sistema». Per ridurre al minimo ogni rischio «l’applicatore deve essere qualificato», ricorda Buschi. Da sempre Cortexa e l’Eae (Associazione europea per il sistema di isolamento a cappotto) si impegnano nella diffusione delle informazioni per una corretta posa, attraverso l’organizzazione di eventi mirati e la realizzazione di appositi manuali. Resta la posa, infatti, la principale problematica legata al cappotto. «Le squadre di posa spesso tendono a semplificare il lavoro, saltando passaggi fondamentali per una buona resa» dichiara Capoccetti, ma nonostante tutto ci si sta sempre più rendendo conto che la qualità è un fattore di primaria importanza ed è necessario che «il cliente finale, anche grazie all’assistenza del rivenditore, capisca che l’unico vero modo per avere un effettivo eventuale risparmio è quello di essere sicuri della qualità dei prodotti e della sicurezza della posa», aggiunge Colonna. In realtà sia i rivenditori che le imprese di costruzione sono sempre più competenti su tecnologie ed evoluzioni del sistema a cappotto. «Forse c’è ancora un po’ di confusione nel mondo della prescrizione, che deve approfondire ulteriormente la sua cultura in merito», percepisce Capoccetti. Ulteriori suggerimenti per i rivenditori? Disporre di un ampio portafoglio di prodotti per coprire le varie esigenze e avere un’elevata competenza per poter fornire un’adeguata assistenza al cliente. youfocus - 65 Klimahouse: living experience Non solo fiera, ma una vera e proprio filosofia di vita. Torna anche quest’anno, per la sua ottava edizione, la fiera del risparmio energetico per eccellenza. Con tante novità di Veronica Monaco T utto pronto per Klimahouse, la fiera dell’efficienza e della sostenibilità ambientale, che dal 24 al 27 gennaio 2013 trasformerà Bolzano nel cuore pulsante della green economy in Italia. Giunta alla sua ottava edizione, Klimahouse è diventata una delle manifestazioni fieristiche più importanti del settore, richiamando un nutrito pubblico di visitatori – oltre 40.000 lo scorso anno – e di espositori (nel 2012 sono state oltre 400 le aziende espositrici, sia italiane che straniere). Molte le novità presentate ogni anno: nuovi prodotti, tecnologie innovative, mostre internazionali e congressi con relatori di fama mondiale. Anche nel 2013, il programma si prospetta ricco di interessanti iniziative, tra cui il congresso internazionale “Costruire Nuovo logo per Klimahouse Klimahouse si presenta quest’anno con un logo completamente rinnovato. L’immagine, creata per rappresentare l’anima innovatrice della fiera, rappresenta una casa composta da quattro solidi di legno lavorato di diversi colori. I tre toni di verde e il giallo sono gli stessi che compongono il logo dell’Agenzia CasaClima, fin dall’inizio partner di Klimahouse. «I blocchi che compongono la casa – spiega il direttore di Fiera Bolzano, Richard Marsoner – non sono intenzionalmente in posizione “finita” per un riferimento più o meno esplicito alla continua evoluzione degli standard per la costruzione e ristrutturazione di un edificio sostenibile». 66 - youSPECIAL { L’osservatorio annuale di “Klimahouse Trend” segnala, attraverso l’analisi di un comitato scientifico composto da autorevoli esperti, i materiali o i sistemi costruttivi più all’avanguardia improntati a garantire il rispetto dell’ambiente e i più elevati standard di comfort abitativo con intelligenza” organizzato in collaborazione con l’Agenzia CasaClima nelle giornate del 25 e 26 gennaio. «Abbiamo grandi aspettative per il congresso internazionale di Klimahouse 2013 che vanta la partecipazione di due key note speaker, il professore universitario e architetto Klaus Kada, vincitore di numerosi premi internazionali, e l’architetto olandese di fama mondiale Thomas Rau, celebre per il suo slogan “in questo momento noi cerchiamo di economizzare l’ecologia, invece dovremmo ecologizzare l’economia”– dichiara il direttore della Fiera di Bolzano, Richard Marsoner –. Tra i numerosi interventi anche quello della professoressa e architetto Simona Weisleder, che Richard Marsoner presenterà l’ambizioso progetto IBA Hamburg legato interamente alla sostenibilità nelle metropoli e ai temi più urgenti della contemporaneità». Il progetto di Amburgo, uno dei più significativi dal punto di vista della gestione del territorio ispirato al risparmio energetico e alla riqualificazione del rapporto tra città e natura, si contraddistingue per la volontà di cercare nuove soluzioni per l’abitare sostenibile in un momento di grandi cambiamenti climatici, culturali, infrastrutturali. «Negli ultimi anni – spiega Marsoner –, le misure adottate ad Amburgo hanno condotto ad una riduzione del livello di emissioni atmosferiche inquinanti e a un miglioramento del servizio di trasporto pubblico e della mobilità urbana sostenibile. Tutto ciò, unito ad iniziative mirate all’efficienza energetica, alla tutela ambientale e climatica e in generale ad un’attività efficace di pianificazione urbana che ha permesso alla città di ricevere il premio European Green Capital 2011 della Commissione Europea». Per far conoscere le nuove tecnologie, i materiali sperimentali e all’avanguardia utilizzati proprio per la realizzazione di questi edifici, da marzo a novembre 2013 Fiera Bolzano organizza visite tecniche guidate nel quartiere anseatico di Wilhelmsburg, a pochi chilometri dal centro storico di I vincitori di Klimahouse Trend 2012 Iba Amburgo Amburgo (i tour includono trasferta, pernottamento e visite tecniche, e si svolgono un week–end al mese). Ma le attività collaterali con finiscono qui: il programma della fiera prevede anche visite tecniche guidate, organizzate dal 23 al 26 gennaio da enertour, ad alcuni dei più recenti progetti CasaClima ad alta efficienza energetica dell’Alto Adige, e il ritorno di “Klimahouse City Parcour”, «una vera e propria “living experience” dedicata a tutti i visitatori della fiera, in particolare a famiglie e privati, che potranno entrare in alcuni condomini IPES (Istituto per l’edilizia sociale) energeticamente riqualificati secondo gli standard CasaClima», anticipa il direttore di Fiera Bolzano. Sempre per i cittadini, domenica 27 gennaio, si svolgerà una giornata di consulenza gratuita in merito al risanamento energetico, certificazioni, incentivi e cultura del costruire, organizzata in collaborazione con l’Agenzia CasaClima. Infine, immancabile da quattro edizioni, ci sarà anche quest’anno l’appuntamento con “Klimahouse Trend”, il contest delle aziende più innovative sul fronte della bio–edilizia e del risparmio energetico. «L’osservatorio annuale di “Klimahouse Trend” segnala, attraverso l’analisi di un comitato scientifico composto da autorevoli esperti, i materiali o i sistemi costruttivi più all’avanguardia improntati a garantire il rispetto dell’ambiente e i più elevati standard di comfort abitativo – spiega Marsoner –. Per il 2013, saranno prese in esame sei categorie di prodotto o sistema: involucro opaco, involucro trasparente, integrazione energia/architettura, integrazione automazione/architettura, comfort interno e tecnologie costruttive». Le aziende espositrici potranno inviare la propria autocandidatura entro il 27 gennaio 2013, descrivendo le caratteristiche tecniche delle proprie proposte. Le schede passeranno al vaglio di una giuria tecnica che, a seguito di un’approfondita analisi, stilerà la graduatoria finale. – Categoria “Sistemi per la trasparenza e la protezione solare”: Estfeller, Finstral, Maico, Siegenia Aubi, Südtirol Fenster, Tip Top Fenster – Categoria “Sistemi per l’architettura e il comfort interno”: Matteo Brioni, Fermacell, Hydro Building Systems–Wycona, Mafi Italia, Saint Gobain PPC Italia, Wolf System. – Categoria “Sistemi tecnologici”: Daikin Air Conditioning Italy, Drexel und Weiss Energieeffiziente Haustechniksystem, Giacomini, G.T.E Elettrica, Hoval srl, Solarfocus. – Categoria “Sistemi costruttivi”: Casa Salute, C&P Costruzioni, Saint Gobain PPC Italia, Stratex, Wood Beton, Ton–Gruppe. – Categoria “Sistemi di copertura”: Elenca, Euroagrar, Isolconfort, Riwega, Roto Dach– und Solartechnologie, Sika Italia. – Categoria “Sistemi isolanti”: Alpac, De Faveri, Edilteco, Eurotherm, Naturalia Bau, Sto Italia Programma convegno internazionale Klimahouse 2013 Venerdì 25 gennaio 09.30:Saluti – Ing. Ulrich Santa (direttore Agenzia CasaClima) 09.45: Il comfort abitativo incontra la sostenibilità – Prof. Arch. Klaus Kada (Studio di architettura Klaus Kada, Graz) 10.30: La casa mediterranea ad alta efficienza energetica MED in Italy al Solar Decathlon 2012 – Chiara Tonelli (Università degli studi Roma Tre) 10.50:Pausa 11.20: Salubrità Indoor: protocolli di analisi e certificazione – Arch. Leopoldo Busa (Studio di architettura Leopoldo Busa) 11.40: Il comfort acustico in edilizia – Ing. Valeria Erba (Associazione Nazionale per l’isolamento termico e acustico ANIT) 12.00: Luce naturale e comfort visivo – Normativa vigente e strategie progettuali – Arch. Marco Soravia (Velux Italia) 12.20: Comfort estivo – Thomas Zelger (IBO – Istituto austriaco per la biologia e l’ecologia del Costruire, Vienna) 12.40: Il radon negli edifici dell’Alto Adige – Luca Verdi (Laboratorio di chimica fisica Provincia di Bolzano) Sabato 26 gennaio 09.30: CasaClima R: la certificazione di qualità energetica per il risanamento – Ulrich Klammsteiner (Responsabile tecnico Agenzia CasaClima) 09.45: Verso un “economia lineare” – Arch. Thomas Rau (Studio di architettura RAU e Turntoo, Amsterdam) 10.30: Nuove energie per la città – Progetti e programmi dell’IBA Hamburg – Ing. Simona Weisleder (Internationale Bauausstellung IBA Hamburg GmbH) 10.50:Pausa 11.20: Visione generale materiali del futuro – Prof. Idamaria Catalano (Università degli Studi Bari) 11.40: Sperimentazione in opera di serramenti intelligenti: confronto tra un vetro ventilato e uno tradizionale –Ludovico Danza (ITC) 12.00: Innovazione e problemi del sistema vetrocamera per finestre ad altissima efficienza energetica. Problematiche, tecnologie, performance – Ennio Mognato (Stazione Sperimentale del Vetro Murano) 12.20: Materiali isolanti. Stato dell’arte e innovazioni – Johannes Brunner (Matech Point Bolzano – Tis Innovation Park) 12.40: Evoluzione dei mattoni altamente isolanti: stato dell’arte e piccola panoramica del mercato – Ing. Christoph Springard (Istituto di Ricerca per l’Isolamento Termico A.r. Monaco) youSPECIAL - 67 Padiglione AB klimahouse 8 2 9 3 7 12 1 4 5 1 Lightway Blue Performance è l’inno- 3 Ytong ha sviluppato due prodotti innovativi: vativo accessorio dei lucernari tubolari Lightway distribuiti da Sistemi Cover, che garantisce un maggiore isolamento tra l’ambiente illuminato e l’ambiente esterno. Consente di minimizzare la dispersione di calore ed eliminare i ponti termici. Adatto per tetti piani ed inclinati è disponibile in due modelli, a doppia o tripla parete (settore AB - stand - A05/10) il blocco Ytong Climagold che con soli 300 kg/m3 di densità nominale ed una trasmittanza termica fino a 0,18 W/m2K, è in grado di garantire elevate prestazioni di inerzia termica e di isolamento acustico per una parete monostrato, e Multipor, il primo pannello isolante minerale ecologico e resistente al fuoco, ideale per realizzare cappotti esterni, isolamento interno, correzione di ponti termici (settore AB – stand A05/22) 2 Le lastre in gessofibra di Fermacell hanno un’elevata solidità e resistenza meccanica e possono essere impiegate in alternativa ai sistemi tradizionali in laterizio. Le lastre Greenline, in particolare, sono additivate con cheratina (lana di pecora) e sono in grado di neutralizzare e fissare nel tempo gli inquinanti contenuti nell’aria, anche in presenza di rivestimenti (settore AB - stand - A05/32 e B06/18) 68 - youSPECIAL 10 6 4 Isolmant Linea Bio di Tecnasfalti-Isolmant è la nuova gamma di prodotti naturali a base di kenaf, materiale naturale imputrescibile e inattaccabile da muffe e da insetti. Per la Linea Parete la novità è Isolmant Bio Fk, pannello isolante traspirante disponibile in spessori da 30 e da 50 mm, indicato per l’isolamento termoacustico di partizioni verticali e perimetrali o divisorie tra unità immobiliari. Può essere inserito a secco all’interno delle intercapedini di pareti doppie (settore AB - stand - B06/08, A05/32, B06/24) 5 Nautilus è la nuova scala autoportante in legno di Woobeton, preassemblata in stabilimento. Facilmente trasportabile e smontabile, Nautilus possiede un’elevata resistenza statica e sismica. Finiture personalizzabili e assenza di giunti a vista (settore AB – stand B08/06) 6 Climacustic è l’innovativo sistema radiante e fonoassorbente di Fantoni che combina le forti prestazioni del sistema ad irraggiamento e l’alto contenuto tecnologico dei sistemi fonoassorbenti Patt. Una soluzione che unisce in un unico prodotto comfort termico, risparmio energetico, qualità del suono e design all’avanguardia (settore AB - stand B08/16) 11 7 Weber.therm robusto di Weber SaintGobain rompe la tradizione dei sistemi a cappotto, permettendo rivestimenti finora incompatibili con le soluzioni ETICS standard (può essere rivestito con qualunque prodotto colorato di finitura, compresi quelli minerali o rivestimenti pesanti come pietra ricostruita e piastrelle lapidee (settore AB - stand B08/20) 8 Clivet presenta in anteprima ELFOSystem Housing, la soluzione per appartamenti a basso consumo con impianto decentralizzato. L’unità aeraulica in pompa di calore copre da sola le esigenze di riscaldamento, raffreddamento, produzione di acqua calda sanitaria, ventilazione meccanica con recupero termodinamico e filtrazione elettronica (settore AB – stand B08/30) 9 CentroStorico di Laterlite: la nuova gamma di sistemi e soluzioni per ristrutturare che prevede soluzioni leggere e resistenti, oltre che isolanti e biocompatibili. La linea comprende calcestruzzi, massetti, sottofondi, livelline e altri prodotti utili a completare le prestazioni dei sistemi tecnici Centro Storico per la realizzazione di calcestruzzi leggeri per consolidamenti di solai, massetti leggeri con bassi spessori, sottofondi bistrato innovativi, sistemi termoacustici specifici per il ripristino (settore AB - stand B09/06) 10 Wienerberger presenta in anteprima il nuovo Porotherm Bio Plan 42,5 T0,09, il sistema costruttivo con conducibilità λ=0,09 W/mK che permette di realizzare edifici monostrato in laterizio con una trasmittanza di U=0,20 W/m²K. Una soluzione costruttiva 100% made in Italy pensata per realizzare edifici ad energia quasi zero (settore AB - stand B09/24) 11Lecablocco Bioclima Zero18p, il nuovo blocco preaccoppiato in calcestruzzo Leca Sistemi e polistirene espanso con grafite per murature di tamponamento con elevati valori di isolamento termico pari a U=0.18 W/m2K (settore AB – stand B09/06) 12 Gate, progettata dal designer Carsten Gollnick e premiata con l’If Product Design Award, è prodotta dalla rinomata casa tedesca Skantherm. Si tratta di un ibrido camino-stufa di design che offre una spettacolare visione delle fiamme. Dotata di un pratico portalegna sul fianco (settore AB - stand Oekotherm B11/02) youSPECIAL - 69 Padiglione CD Portoni per garage e motorizzazioni 8 1 2 3 Porte e portoncini d’ingresso in alluminio 4 9 Porte in acciaio 10 5 7 6 sico e non produce polvere. È corredato da un’apposita attrezzatura per insufflaggio da collegare al compressore: in questo modo è possibile prelevare direttamente dai sacchi il materiale senza dover procedere a travasi (settore CD - stand C20/52) 3 Eurotherm ha ideato Smartcomfort, il sistema di regolazione intelligente ottimizzato per l’impianto radiante che permette di gestire con un’unica interfaccia-utente tutti gli aspetti del comfort indoor, dal riscaldamento alla climatizzazione, passando dal ricambio aria e controllo dell’umidità (settore CD - stand - C21/58) 1 Le placche di comando per i servizi igie- 4 Il sistema di posa integrato del serramento nici Visign for Public 5 e Visign for Public 6 di Viega offrono un’attivazione a infrarossi che rende superfluo il contatto diretto con la placca, riducendo così il rischio di venire a contatto con batteri. In caso di assenza dell’impianto elettrico è possibile, compatibilmente con la cassetta di risciacquo, alimentare le placche con batterie dalla potenza idonea (settore CD - stand Innerhofer C19/58) MonoBlok PosaClima di Roverplastik, soluzione universale per la costruzione finita del foro-finestra, si arricchisce della versione con avvolgibile ad avvolgimento rovescio e frangisole (settore CD - stand - D22/06) 2 Tra i prodotti che Edilteco presenta in fiera c’è Politerm Wall Fix, l’inerte ad alto valore termoisolante per insufflaggio a secco in intercapedine. Consolidato per evitare fuoriuscita in caso di foratura o realizzazione di tracce sulle pareti, è atos70 - youSPECIAL 5 iXcube HP del gruppo Lamborghini Calor è una pompa di calore aria/acqua ad altissima efficienza per installazione separata (unità interna e unità esterna) dotata di un compressore a modulazione inverter funzionante a gas R410a. È in grado di produrre acqua calda per usi sanitari con un accumulo dedicato, acqua calda per il riscaldamento invernale e acqua refrigerata per la climatizzazione estiva (settore CD - stand D22/30) 6 Finestra Magus Alu-Plus di Südtirol Fenster è un serramento in legno-alluminio che combina design contemporaneo e tecnologia, garantendo maggiore luminosità, grazie alla disponibilità del 18% di vetro in più. Inoltre, al posto del solito battente, esternamente si vede solamente il vetro: per questo motivo non è necessario fare manutenzione per la parte esterna del serramento, e all’interno spariscono i tradizionali listelli fermavetri (settore CD - stand D22/46) 7 Nicoll presenta la nuova griglia di ventilazione fonoassorbente Phonoair flex in grado di garantire una corretta ventilazione e limitare l’entrata di fastidiosi rumori esterni. La griglia può essere installata in fori di ventilazione già esistenti fra 80 e 140 mm di diametro. Certificata per un abbattimento acustico pari a 32dB, è dotata anche di rete anti-insetti ed anti-polvere (settore CD - stand D23/32) 8 Il pannello Isolkenaf HD di Isolservice è realizzato in fibra di kenaf, agglomerato senza l’utilizzo di collanti o resine termoindurenti. L’alto calore specifico lo rende ideale per l’isolamento termico di coperture leggere o in legno, mentre l’elevata rigidità rende il pannello calpe- stabile e idoneo per l’isolamento anche di coperture piane e solai intermedi (settore CD - stand D23/62) 9 Il sistema “Kaldo” di Pontarolo Engineering è la nuova tecnologia di casseri isolanti con coibentazione termica incorporata per la realizzazione di solai in calcestruzzo armato di tipo a travetto con interasse di 60 cm. È costituito da singole pignatte in EPS assemblate fra loro direttamente in stabilimento. Questo sistema integra alla perfezione isolamento termico ed acustico (settore CD - stand - D24/56) Il programma di porte e portoni nr. 1 in Europa • Più di 75 anni di esperienza nella produzione di porte, portoni e sistemi di chiusura • Porte d’ingresso con equipaggiamento antieffrazione WK 2 • Porte in acciaio con taglio termico per un’ottima coibentazione termica 10 KF500 di Internorm: sistema di finestra innovativo a 5 camere, con inserto in schiuma. Il sistema integra i vantaggi della rivoluzionaria tecnologia brevettata FixO-Round che prevede il fissaggio ininterrotto della lastra di vetro al telaio del battente, e assicura valori di isolamento termico UW fino a 0,69 W/m2K (settore CD - stand D26/08) 24 – 27 gennaio 2013 Stand C18/44 www.hormann.it Padiglione CD 12 13 11 16 15 13 Il microcogeneratore Vitotwin 300-W è 14 11 Fassa Bortolo presenta due prodotti del Sistema Cappotto Fassatherm per un’efficace impermeabilizzazione e resistenza agli agenti esterni. Le lastre per zoccolatura BaseTherm sono pannelli in polistirene stampato con goffratura ad incavi sottosquadra che ottimizzano l’adesione del collante. BaseColl è invece un adesivo e rasante impermeabilizzante bicomponente per incollare e rasare pannelli per zoccolatura nei sistemi di isolamento termico a cappotto (settore CD - stand - D25/10) 12 HOCOcombo 90 Contour H 545 è il nuovo serramento di Hoco in legno/alluminio con triplo vetro di serie. La sua estetica moderna creata dal profilo squadrato, lo rende ideale per la realizzazione di costruzioni prestigiose. Con vetro termoisolante di serie e distanziatori in alluminio permette di raggiungere un isolamento pari a 0,6 W/m2K. Da vedere anche Top Line 440, la casa di Hoco ispirata allo stile di vita mediterraneo (settore CD - stand - D25/54) 72 - youSPECIAL la nuova soluzione Viessmann per la produzione combinata di energia termica ed elettrica nelle abitazioni mono e bifamiliari. Il montaggio è semplice come quello di una caldaia murale a gas. Da abbinare a un serbatoio di accumulo per l’acqua di riscaldamento. Potenzialità da 0,99 kWel, e da 3,6 a 26 kWth (settore CD – stand D26/06) 14 I moduli fotovoltaici integrati Monier InDaX possono essere installati su coperture con pendenza compresa tra i 12° e i 65° garantendo una protezione sicura e totale del tetto. L’installazione è semplice e rapida grazie al peso contenuto e al ridotto numero di componenti. Resistono a carichi fino a 550 kg/m2 e garantiscono alti livelli di rendimento energetico, con una resa minima pari all’82% della potenza nominale dopo 25 anni (settore CD - stand D26/10) 15 Cottotherm Evolution di Braas, è un pannello in polistirene espanso sinterizzato, sagomato battentato sui quattro lati, in doppia densità: parti soggette a carico e bordi laterali in EPS 200 e nucleo interno in EPS 80. Il suo nucleo in grafite assicura 17 una maggiore resistenza termica e garantisce una corretta ventilazione del tetto. Particolarmente adatto per gli interventi destinati a nuove realizzazioni o per i rifacimenti in presenza di strutture continue (settore CD- stand D26/10) 16 Rubner Porte ha sviluppato una nuova porta ecologica per CasaClima: Eco100. Nata dalla combinazione di due materiali naturali, il legno e il sughero, Eco100 offre un elevato isolamento termico e acustico, standard di sicurezza pari a una porta blindata in metallo e un alto valore estetico (settore CD - stand D26/42) 17 Sistema in alluminio Fin-Project di Finstral: ricche dotazioni tecnologiche e funzionali, elevato isolamento termico e acustico, estetica e ottima funzionalità nel tempo. Resiste al vento e all’acqua, al sole e calore (settore CD - stand - D26/62) Innovazione prima di tutto 2013 KLIMAHOUSE Mapei lancia Mapetherm e Mapesilent per un isolamento termico e acustico certificato CasaClima, Leed e Itaca 74 - youPRODUCT Convegno specializzato COSTRUIRE CON INTELLIGENZA Forum L’APPUNTAMENTO PER LA FORMAZIONE LE CERTIFICAZIONI AMBIENTALI IN ITALIA Klimahouse City Parcours Sono tre le principali certificazioni ambientali che, pur se non obbligatorie per legge, attestano la sostenibilità ambientale dell’edificio, dalla progettazione allo smaltimento degli scarti di demolizione. 1CasaClima/ClimaHaus è un sistema di certificazione energetica degli edifici in vigore solo nella provincia di Bolzano. Le classi di CasaClima vanno dalla Oro alla F. Per le classi Oro, A e B è possibile aggiungere un “+” nel caso di edifici realizzati con materiali ecologici e che utilizzino fonti rinnovabili. 2LEED (Leadership in Energy and Environmental Design) è un programma di certificazione relativo a tutto il ciclo di vita e all’ecocompatibilità di edifici commerciali e residenziali, dalla progettazione alla costruzione. Si basa sull’attribuzione di “crediti” per ciascun requisito e la loro somma costituisce il livello di certificazione, da Base a Platino. 3Il Protocollo Itaca valuta la qualità e la sostenibilità ambientale degli edifici residenziali e riguarda sia il consumo delle risorse energetiche sia l’incidenza dei carichi ambientali. In base alle prestazioni, l’edificio riceve un punteggio che varia da -1 a +5. accessori. Per quanto riguarda invece Mapesilent, è un sistema che permette di raggiungere le classi di efficienza acustica I e II, le più performanti previste dalla nuova normativa UNI 11367. Il rumore da calpestio smette quindi di essere un problema grazie alla realizzazione di massetti galleggianti perfettamente isolati dal supporto, e sui quali si può procedere alla posa di CaseClima Laboratorio DAL VIVO Online Ticket -30% lars.it S Fiera internazionale per l’efficienza energetica e la sostenibilità in edilizia gio-dom: 9.00-18.00 di Arianna Pace i parla tanto di green building ed efficienza energetica, ma cosa significa in parole povere e nel concreto “edificio a basso consumo energetico”? E cosa offrono le aziende produttrici per rendere possibile questa definizione? Una costruzione degna di questo nome deve senza dubbio unire il comfort abitativo al risparmio energetico e collocarsi all’interno di una specifica classe energetica in base a quanto combustibile consuma in un anno per ogni metro quadrato di superficie riscaldata. E queste caratteristiche non vengono meno grazie agli innovativi sistemi Mapei: Mapetherm e Mapesilent, rispettivamente dedicati all’isolamento termico e acustico. Con Mapetherm non solo la temperatura interna dell’edificio risulta corretta, ma anche muri, pavimenti e soffitti non corrono il rischio di raffreddarsi. Un maggior risultato si ottiene applicando del materiale isolante sulle superfici verticali come se si trattasse di una coperta. Oppure agendo all’esterno. È possibile così eliminare i punti freddi e aumentare la capacità di accumulo termico dell’edificio. E il calore viene restituito all’ambiente risparmiando il combustibile, in quanto l’impianto di riscaldamento può essere messo in funzione per meno ore del previsto. Spariscono così anche i ponti termici, ovvero i punti critici dell’edificio dove in genere si creano muffe e macchie scure; basti pensare al perimetro dei serramenti o ai pilastri nella muratura. La linea Mapetherm è composta da pannelli di diversi materiali e spessori, da malte cementizie per l’incollaggio e la rasatura dei pannelli, dalla rete di armatura in fibra di vetro e da ulteriori 24 - 27 gennaio 2013 | Bolzano VISITE GUIDATE A qualsiasi tipo di pavimentazione, dalla ceramica al parquet, dalla pietra al pvc e via dicendo. Il sistema comprende diversi tipi di membrane e un nastro adesivo per sigillare. Nessun dubbio sui significativi miglioramenti sia in termini economici sia di valore dell’edificio che una buona coibentazione apporta. E non solo nell’immediato, ma anche nel tempo. www.klimahouse.it L’efficienza energetica riparte dai capannoni Rigenerare vecchi capannoni industriali e artigianali e renderli efficienti dal punto di vista energetico è una pratica che oggi, grazie alle tecnologie disponibili, è non solo fattibile, ma anche conveniente dal punto di vista economico. Lo dimostra l’intervento realizzato da Italian Solar Infocenter sul capannone di Fiaba a Camisano Vicentino di Carlo Lorenzini I l territorio italiano, e quello di alcune regioni in particolare, è costellato di capannoni industriali e artigianali costruiti trenta e anche quarant’anni fa, sia in aree industriali che lungo le principali arterie stradali. Questi edifici oggi dimostrano tutti i loro limiti, per la loro qualità intrinseca di manufatti ormai obsoleti, da adeguare dal punto di vista energetico e strutturale. In questi anni gli interventi energetici sui capannoni si sono limitati per lo più allo sfruttamento dei tetti per l’installazione di pannelli fotovoltaici, ma gli interventi integrati di efficientamento energetico, simili a quelli realizzati nel residenziale, non sono poi così frequenti. Eppure il grande patrimonio di edifici industriali e artigianali è un ambito potenziale di mercato rilevantissimo e che permetterebbe, con interventi specifici, di rendere efficienti e sostenibili queste strutture, nonché ridisegnare i paesaggi urbani ed extraurbani, dando nuova identità ai territori. Un esempio positivo e molto interessante, in questo senso, è quello realizzato di recente da Italian Solar Infocenter, società di Padova Realizzazione cappotto da 20 cm 76 - youPRODUCT dell’imprenditore Sergio Benetello, attiva da oltre quindici anni nel settore dell’efficientamento energetico, che, assieme al team di progettazione Casa ISI Più, ha progettato e realizzato un { Un intervento integrato che, evitando la demolizione e ricostruzione, dimostra che, con opportune scelte progettuali e un’attenta gestione dei tempi e dei lavori da realizzare, si può intervenire con successo su strutture esistenti intervento di riqualificazione edilizia ed energetica presso la sede di Fiaba a Camisano Vicentino, al fine di rinnovare l’edificio in cui si svolge l’attività dell’azienda. Di particolare interesse è il fatto che l’intervento è stato progettato e realizzato permettendo all’azienda di non chiudere il capannone e gli uffici annessi, non sospendendo neppure per un giorno l’attività e conciliando le esigenze di intervento con quelle della produzione. Un intervento integrato che, evitando la demolizione e ricostruzione, dimostra che con opportune scelte progettuali e un’attenta gestione dei tempi e dei lavori da realizzare, permette di intervenire con successo su strutture esistenti. Il progetto ha seguito un iter ormai consolidato nell’esperienza di Prima Italian Solar Infocenter, attraverso una prima e attenta valutazione degli interventi da realizzare, sia dal punto di vista strutturale che da quello energetico, in particolare con l’utilizzo di termocamere a infrarossi, che hanno evidenziato rilevanti problemi di dispersione termica per l’edificio e di conseguenza elevati consumi energetici. La filosofia di intervento si è basata su un attento studio di fattibilità, concretizzato nella proposta di recupero dell’edificio portandolo dalla classe energetica G alla classe A, assicurando così ridotti consumi energetici, uniti ad un alto valore estetico e al benessere di chi lavora negli spazi produttivi dell’azienda. Un altro punto di forza dell’intervento è che tutta l’operazione è stata realizzata nell’arco di circa dieci mesi, dalle prime valutazioni alla chiusura dei lavori. Il team di progettazione Casa ISI Più che ha studiato l’intervento ha basato il suo approccio su cinque punti fondamentali: elevato isolamento Prima Dopo termico-acustico, produzione e auto sostentamento energetico da fonti rinnovabili (fotovoltaico e pompa di calore geotermica a basso consumo), recupero e riciclo della acque meteoriche, ventilazione meccanica controllata, sistema domotico per il controllo dell’efficienza energetica e della sicurezza. A questi cinque punti è stato aggiunta una particolare attenzione al consolidamento statico e di messa in sicurezza dal punto di vista sismico, data la particolare attenzione che negli ultimi tempi ha sollevato questo problema, dopo gli effetti prodotti dal terremoto dell’Emilia Romagna. Il progetto si è posto l’obiettivo – raggiunto – di evitare dispersioni energetiche e riqualificare un capannone rendendolo a “zero emissioni” di CO2 in atmosfera, raggiungendo quindi l’autonomia energetica grazie alla combinazione del risparmio stimato del 60% rispetto ai consumi precedenti con la produzione dell’impianto fotovoltaico da 500 Kw installato sul tetto. Il piano finanziario di ammortamento dei costi, sommando i risparmi globali e gli introiti della produzione volta alla vendita dell’energia elettrica, porta al rientro dell’intero investimento sostenuto nell’arco di 15 anni, assicurando così nei successivi anni di vita dell’impianto un guadagno netto per i committenti. Questo intervento dimostra che l’efficientamento energetico e la sostenibilità ambientale sono fattori sui quali si può intervenire non solo nei contesti residenziali ma che, grazie a progetti mirati, possono sfruttare il grande patrimonio di edifici produttivi e capannoni che, proprio grazie a questi interventi, possono rigenerarsi e quindi essere doppiamente produttivi per il futuro. La sostenibilità economica degli interventi stessi dimostra inoltre la convenienza ad investimenti di questo tipo e prospetta alle imprese ambiti di mercato fino ad oggi poco sfruttati. Di certo una buona notizia, in tempi di crisi. Dopo youPRODUCT - 77 dei dipendenti si trovano invece nei piani interrati, dove si trovano la mensa aziendale, l’asilo nido e una piccola area fitness, e un parcheggio da 300 posti. La Torre di Intesa San Paolo presenta anche alcuni elementi strutturali originali, come il cosiddetto “transfer”, la fondazione aerea che, attraverso sei megacolonne in struttura mista acciaio-calcestruzzo, è in grado di trasferire alla platea di base il peso complessivo dei 32 piani sovrastanti e dei 5 piani inferiori dell’auditorium. 166 metri di tecnologia SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE La nuova Torre Intesa San Paolo di Torino è stata progettata per rispettare i principi della sostenibilità ambientale e dell’efficienza energetica. Complessivamente le caratteristiche costruttive e di gestione permettono all’edificio di rientrare nei parametri della classe A, anche grazie all’utilizzo Quella di Doka e dei suoi sistemi autorampanti, per la Torre di Intesa San Paolo a Torino di Brunella Orsini C entosessantasei metri stagliati verso il cielo. Questa l’altezza della Torre di Intesa San Paolo, il nuovo centro direzionale del gruppo bancario in corso di realizzazione a Torino, in cui pulsa il cuore della tecnologia Doka e dei suoi sistemi autorampanti. Marchio internazionale specializzato nelle tecnologie di casseratura, Doka offre una gamma completa di sistemi e servizi, collaborando fin dalle fasi preliminari del processo edilizio - dagli studi di fattibilità, ai piani di sicurezza e capitolati d’appalto - per garantire le soluzioni più adeguate al progetto costruttivo. I SISTEMI DOKA PER LA TORRE INTESA SAN PAOLO Nel caso della Torre Intesa San Paolo di Torino, che prevede la costruzione di tre nuclei in cemento armato, realizzati in avanzamento rispetto ai solai, l’azienda ha scelto di utilizzare SKE 50 e 100 plus, due sistemi autorampanti, traslabili senza gru, che consentono di avanzare in un’unica soluzione con casseforme, piattaforme di servizio e getto, grazie a un dispositivo alimentato da centralina idraulica, oltre che a mantenere le attrezzature sicuramente ancorate alla struttura e diminuire i tempi di cantiere. Il sistema è infatti costituito da quattro livelli di piattaforme di lavoro: al livello più alto (+1) la piattaforma di getto, al livello 0 { la piattaforma che ospita i pannelli di casseratura (travi e correnti Top50 che possono essere traslati orizzontalmente e riposizionati per il getto successivo, al livello -1 la piattaforma sospesa utile per l’ispezione e la manovra dei meccanismi idraulici di sollevamento, e infine al livello -2 la piattaforma che consente agli operatori di recuperare i coni di ancoraggio e permetterne l’avanzamento. Il disarmo, la rampata, il riposizionamento dei moduli cassaforma e il getto si assestano su un ciclo completo di 10 giorni di lavoro. Per l’accesso in quota sono state allestite all’interno dei vani scala due torri scala Doka con altezza massima 100 m, mentre per la messa in sicurezza del perimetro dei solai è stato selezionato il sistema di protezione laterale XP Doka, costituito da griglie di protezione zincate. Per l’accesso in quota sono state allestite all’interno dei vani scala due torri scala Doka con altezza massima 100 m, mentre per la messa in sicurezza del perimetro dei solai è stato selezionato il sistema di protezione laterale XP Doka, costituito da griglie di protezione zincate di fonti rinnovabili, come il campo fotovoltaico da 1.600 m2 installato a copertura della facciata meridionale o l’impianto di climatizzazione geotermico, con prelievo e restituzione di acqua di falda senza emissioni nocive in atmosfera. Un’ulteriore caratteristica strutturale che consente di ottimizzare i consumi energetici per la climatizzazione, è rappresentata dai solai ventilati che, attraverso il passaggio di aria esterna in determinati periodi stagionali, permettono il raffreddamento della massa dell’edificio. Inoltre, le facciate est ed ovest della Torre sono rivestite con un sistema a doppia pelle, che garantisce la giusta ventilazione in estate (per asportare il calore che si accumula per effetto dell’irraggiamento solare) e il necessario isolamento termico in inverno. LA TORRE: SPAZI E CONCEPT PROGETTUALE L’edificio, oltre agli spazi dedicati agli uffici, che arrivano a ospitare fino a 2.000 persone, e a quelli destinati alla formazione, ospita anche spazi fruibili direttamente dalla comunità, come la hall trasparente e l’auditorium multifunzionale al piano inferiore, o la serra vetrata al piano superiore in cui è possibile trovare un ristorante affacciato su un giardino, una caffetteria con terrazza panoramica, e una sala espositiva. Le aree a servizio Foto Andrea Cappello 78 - youTrend Foto Andrea Cappello youTrend - 79 Knauf si propone come partner multi-specializzato e crea sei unità specialistiche di consulenza e sviluppo: Antisismica, Antincendio, Involukro, Sottofondi, Soffitti e Intonaco ©2012 Font srl - www.fontcom.it Sistemi evoluti per l’edilizia il laser alla portata di tutti di Gaia De Lorenzi «S iamo passati dalla realizzazione di prodotti alla produzione di sistemi integrati. Dai sistemi, ci siamo in seguito focalizzati sulle prestazioni, fino a proporre vere e proprie soluzioni per l’edilizia. Quest’anno abbiamo voluto fare un ulteriore passo avanti, con il riposizionamento del marchio e dell’immagine istituzionale: non vogliamo più parlare di sistemi a secco, ma di sistemi evoluti per l’edilizia», dichiara Nathalie Meyer, marketing e comunicazione di Knauf Italia. Con questo nuovo approccio al mercato, l’azienda si è innovata attraverso la creazione di sei divisioni: Antisismica, Antincendio, Involukro, Sottofondi, Soffitti e Intonaco. Queste unità specialistiche di consulenza e sviluppo, messe ben in evidenza anche Nathalie Meyer 80 - youTrend dal sito, «permettono di strutturare meglio l’offerta commerciale, sia nei confronti degli interlocutori esterni (applicatori, rivenditori, progettisti ed imprese), sia a livello gestionale interno. Il progetto si caratterizza anche per la scelta di un nuovo payoff aziendale: “Sistemi Evoluti per l’edilizia, Knauf”, una sintesi chiara { Quest’anno abbiamo voluto fare un ulteriore passo avanti, con il riposizionamento del marchio e dell’immagine istituzionale: non vogliamo più parlare di sistemi a secco, ma di sistemi evoluti per l’edilizia ed esplicativa di ciò che l’azienda vuole proporre al mercato. «Abbiamo voluto raccogliere nel pay-off la percezione che i nostri interlocutori hanno di noi, ovvero quella di un partner multi-specializzato, che ingloba in sé innovazione, competenza e servizio – spiega la responsabile comunicazione di Knauf – oltre a una particolare attenzione nei confronti dell’ambiente e della sostenibilità dei propri prodotti». Non a caso, l’azienda sarà sponsor ufficiale di Future Build, il Salone della Sostenibilità in scena a Parma dal 7 al 10 febbraio 2013 (Padiglione 3 - Stand F026), e presente come espositore al Klimahouse di Bolzano, dal 24 al 27 gennaio (Settore AB - Stand A05/24). «Per Knauf la formazione continua a svolgere un ruolo di primo piano – afferma la Meyer –. Dobbiamo infatti proporci al mercato come un vero e proprio partner, capace di aiutare l’operatore professionale a svolgere al meglio il suo lavoro e a crearsi nuove opportunità». Un impegno che Knauf dispiega su più fronti, dalla realizzazione di corsi in sede e on-line, all’organizzazione di seminari e convegni. paccHetto 7 funzioni 1.2Xl + Hd3 solo euro 299+iVa prezzo consigliato al pubblico Offerta riservata ai lettori di YouTrade. Per aderire e trovare il rivenditore Tuf più vicino chiama 039.62505655 o scrivi a [email protected] citando il codice YT0113 Due soli strumenti per tutti i lavori in cantiere. 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Importante sottolineare che il vetro non è tutto uguale e «oltre a dare valore alla casa grazie alla sua luminosità, eleganza, trasparenza – specifica Patrizia Borroni, responsabile marketing Saint-Gobain Glass Italia –, si rivela un Un classico... ad alto spessore { I vetri autopulenti offrono facilità di pulizia, i vetri che cambiano colore tutelano la privacy e proteggono dai raggi ultravioletti. C’è solo da sbizzarrirsi Solo un italiano su due conosce i vantaggi del vetro. Saint-Gobain Glass offre tutti gli strumenti per essere informati e sfruttarli al meglio il vetro il materiale che tra gli altri spicca per proprietà e caratteristiche innovative dal punto di vista del risparmio energetico e dell’isolamento termoacustico. Ma, a quanto pare, a saperlo è solo un italiano su due. E a confermarlo è Saint-Gobain Glass che insieme a Demoskopea ha realizzato un’indagine che ha coinvolto 260 clienti finali. Un italiano su tre, inoltre, decide di cambiare i serramenti e i vetri solo in caso di rotture o usura, e uno su cinque non si pone il problema di in vetro sono in grado di offrire la gestione ideale del caldo e del freddo in tutte le stagioni. «A tutto vantaggio del risparmio energetico – continua Ravasi – e del conto finale in bolletta». Aspetti indicati come prioritari dal 30% del campione analizzato dall’indagine. Anche il rumore e la investimento vantaggioso nel tempo». Per avere un’ulteriore dimostrazione della bellezza del materiale basta osservare le finestre di Habitat Lab, il nuovo centro aziendale inaugurato a fine 2012 a Corsico, in provincia di Milano: «Sono simili ai vetri delle lenti da vista fotocromatiche – spiega Ravasi descrivendo le finestre – e si oscurano o diventano trasparenti in base alla luce del sole, offrendo il massimo comfort da tutti i punti di vista». Attraverso particolari trattamenti e indicazioni costruttive, oggi i prodotti sicurezza si rivelano motivazioni a favore della scelta di questo materiale e sono sempre più le porte e le finestre antisfondamento e studiate per non rilasciare frammenti in caso di rottura. E non solo. I vetri autopulenti offrono facilità di pulizia, i vetri che cambiano colore tutelano la privacy e proteggono dai raggi ultravioletti. Insomma, c’è da sbizzarrirsi. Ma come orientarsi tra tutte queste opzioni? Saint-Gobain Glass ha da poco lanciato su App Store e Google Play una nuova applicazione completamente gratuita per smartphone e tablet, Saint-Gobain Compass, in grado di accompagnare l’utente nella scelta del vetro giusto per le proprie esigenze e di ottenere il calcolo puntuale del risparmio energetico che si potrebbe conseguire adottando una tipologia di vetro piuttosto che un’altra. VIA MILANO è un sistema modulare ad alto spessore dalla superficie particolarmente estetica che ricorda gli antichi lastricati del capoluogo lombardo. La finitura a spacco richiama l’effetto pietra rendendo VIA MILANO insostituibile in tutte quelle situazioni in cui sono richieste prestazioni eccezionali coniugate al fascino della tradizione. Per questo VIA MILANO è unico per la pavimentazione di piazze e di strade soggette a viabilità ordinaria e anche straordinaria, perfetto in un contesto storico ma anche nel nuovo, ogni volta che la bellezza si sposa con la qualità e le alte prestazioni. Via E. Mattei, 6 - 22070 Bregnano (CO) Tel. +39 031 773554 - Fax +39 031 774339 www.mvb-bregnano.it - [email protected] Spatola o rullo... È nato Made 7.0 lʼimportante è impermeabilizzare! ® Guaina liquida fibrorinforzata a rullo ® Guaina liquida fibrorinforzata a spatola di Leda Martinelli Secondo il gruppo di rivenditori edili Made è finito il sesto ciclo edilizio e per il settimo l’aggregazione propone un piano evolutivo assistito. Per passare dall’Era dei dinosauri a quella della competitività, della competenza e dell’aggiornamento costante IL TUO BUSINESS E’ IN VIA DI ESTINZIONE ? settepuntozero PROGRAMMA settepuntozero SERVIZI PER IL 7° CICLO EDILIZIO CHECK UP FINANZIARIO E COMMERCIALE DEL PUNTO VENDITA PROGRAMMA DI MIGLIORAMENTO - TUTORAGGIO EVOLUTIVO FORMAZIONE MANAGERIALE - COMPETENZE DA CLASSE A 84 - youTrend [email protected] \ 051 76.00.41 (efficienza commerciale e competenze sui nuovi modelli costruttivi, massima attenzione all’efficienza energetica e al mercato della ristrutturazione, sviluppo di sistemi e prodotti innovativi), Gruppo Made ha deciso di lanciare “Made 7.0”, un programma di servizi volti al miglioramento della gestione aziendale, specifico per le rivendite edili. Come nell’informatica, dove per essere al passo coi tempi bisogna costantemente aggiornarsi, per essere protagonisti del settimo ciclo edilizio occorre evolversi. E anche velocemente. L’intera filiera dell’edilizia e delle costruzioni si sta già riorganizzando e, per rimanere competitiva, anche la distribuzione edile non può esimersi da questo cambiamento. Tre sono i driver che secondo Gruppo Made devono guidare il processo di miglioramento: lo sviluppo dell’efficienza competitiva della rivendita e l’evoluzione delle competenze manageriali del titolare e dei suoi collaboratori, oltre a un aggiornamento costante delle competenze tecniche, commerciali e distributive rispetto ai prodotti e ai sistemi legati ai nuovi modelli costruttivi. Made 7.0 si propone di riflettere su queste tematiche, agendo a seconda delle reali necessità di ogni rivenditore aderente al gruppo con una serie di interventi specifici e mirati. Tra i servizi previsti da Made 7.0 è compreso anche Elevata elasticità, tenacia e la presenza delle fibre di rinforzo (già allʼinterno del prodotto), garantiscono unʼeccellente e duratura resistenza alla pedonabilità e ai movimenti strutturali evitando la rimozione del supporto esistente. { Made affronta il 2013 con la proposta di una carta servizi molto articolata, che parte con l’analisi completa dei punti di forza e di debolezza della rivendita e la creazione di un piano evolutivo assistito un check up finanziario e commerciale della rivendita, con l’analisi completa dei punti di forza e di debolezza e la creazione di un piano evolutivo assistito. La nuova proposta del Gruppo Made comprende anche un programma di formazione manageriale dedicato alla distribuzione (gestione finanziaria, delle nuove opportunità di mercato e del cliente) e un altro percorso formativo dedicato ai prodotti e alle tecnologie “Classe A”, con il supporto di una rete di produttori convenzionati e progettisti. La resistenza ai raggi solari e a qualsiasi fattore atmosferico (pioggia, gelo e temperature torride) permette sia lʼapplicazione da lasciare “a vista” che la sovrapposizione di un nuovo pavimento. FINBROGUAINA & FIBROGUAINA-S sono disponibili nei colori bianco, rosso, grigio e verde, in confezioni da 1· 5 · 10 e 20 kg. Valeria Altobelli fotografata da Martino Cusano © C osa c’è meglio di un dinosauro per testimoniare un mercato in via di estinzione? L’idea è venuta a Gruppo Made, l’aggregazione di rivendite edili che riunisce 130 aderenti per circa 180 punti vendita distribuiti in tutto il territorio nazionale. Per rappresentare la fine del sesto ciclo edilizio, infatti, Gruppo Made si è affidato a un mastodontico brontosauro, simbolo di un’Era ormai morta e sepolta. Per sfruttare appieno le possibilità che la nuova Era dell’edilizia – la settima – sta già iniziando a delineare FIBROGUAINA (a rullo) & FIBROGUAINA-S (a spatola): Guaina liquida monocomponente antiristagno di facile applicazione, su qualsiasi superficie, per lʼimpermeabilizzazione definitiva di balconi, terrazzi, coperture e docce. ICN s.r.l. - 5° Stradone Sandalo di Levante snc, Nettuno (Roma) | tel: +39 069819416 - fax: +39 069819518 - www.naici.it Milano 22 marzo - ore 10,30 Nuove opportunità per il colore confcommercio milano Corso Venezia, 47 Sala Orlando ( Rivoluzione Condominio Riqualificazione del patrimonio, contenimento e ottimizzazione delle spesa alla luce della riforma del Codice e delle nuove tecnologie Tavola rotonda moderata da Francesca Grimaldi, giornalista del TG1 I membri Uniep hanno analizzato la situazione del comparto nei vari Paesi europei definendo ruoli e obiettivi per il futuro. Con una certezza: «La strategia chiave per contrastare la crisi è avere qualcosa di speciale da offrire» P ittori edili, decoratori, restauratori, esperti di isolamento termico o di misure anticorrosive e rivestimenti industriali. Il settore del colore ha molti protagonisti e lo scorso novembre, in occasione del Policy Day, i membri Uniep hanno analizzato la situazione del comparto nei vari Paesi europei definendo ruoli e obiettivi per il futuro. Innanzitutto «la strategia chiave per contrastare la crisi è avere qualcosa di speciale da offrire», ha affermato nel corso dell’evento Steve Snaith, direttore marketing di Akzonobel, riferendosi alla possibilità delle imprese di contare su specifiche competenze e innovazioni che permettano loro di differenziarsi e farsi strada nel mercato. Sì, perché i rischi causati dalla recessione non sono da sottovalutare: «Le opere con mattoni e cemento a vista stanno diventando concorrenti per il settore della verniciatura; le banche impongono restrizioni sui prestiti rendendo sempre più difficile la sopravvivenza per le piccole e medie imprese. Non resta che spostare l’attenzione sui prodotti che hanno un valore aggiunto e che possano far fronte alla concorrenza e 86 - youPRODUCT alle difficoltà del settore. Questa è una sfida comune per Uniep e Akzonobel», ha concluso Snaith. Secondo l’European Builders Confederation, invece, i principali obiettivi sono la riduzione della burocrazia, la promozione delle ristrutturazioni e della competitività e il coinvolgimento dei giovani attraverso progetti di formazione e mobilità, soprattutto a fronte della costante diminuzione dell’occupazione che «negli ultimi anni ha visto i lavoratori passare da 17 milioni a 14 milioni», ha informato Riccardo Viaggi, segretario generale della Ebc. Allargando lo sguardo oltre i confini nazionali «la situazione della Spagna è critica – ha continuato Viaggi –; in Francia il governo ha introdotto misure che hanno bloccato alcuni progetti di costruzione; nel Regno Unito aumentano i fallimenti aziendali». Nonostante l’entità della crisi, però, il settore del colore può dare un contributo «attraverso il rinnovamento del patrimonio edilizio, attività necessaria e autofinanziata perché permette di creare lavoro e nuove imprese», ha suggerito Vicente Leoz-Arguelles, capo unità MM1 Palestro) di Sofia Marsigli intervengono: Umberto Anitori, esperto di condominio Fabrizio Bernacchi, responsabile didattico di Eurosatellite Rosario Calabrese, presidente Unai Federico Della Puppa, docente di economia presso l’Università IUAV di Venezia Pietro Membri, presidente ANACI Pietro Giordano, segretario generale Adiconsum Corrado Sforza Fogliani, presidente Confedilizia responsabile costruzioni nella DG Impresa e Industria della Commissione Europea. Anche l’aspetto sociale non è da sottovalutare, come ha osservato Martin Siecker, relatore { I principali obiettivi sono la riduzione della burocrazia, la promozione delle ristrutturazioni e della competitività e il coinvolgimento dei giovani attraverso progetti di formazione e mobilità del Comitato Economico e Sociale Europeo e rappresentante a Bruxelles della FNV Bondgenotenspeech, la più grande organizzazione dei lavoratori in Olanda: «Ci sono sempre meno protezioni sociali e legali per i lavoratori in Europa, mentre sono in crescita disparità e precarietà nel lavoro. Questo porta a un crescente euro-scetticismo e a problemi sociali come povertà e criminalità. L’unica soluzione possibile è quella di ripristinare la fiducia per poter creare nuove opportunità». In occasione di questo incontro, al quale sono invitati gli amministratori condominiali, sarà presentata e omaggiata a tutti i presenti la guida Condominio Sostenibile che affronta questo importante tema a partire dalla normativa fino alle buone pratiche della manutenzione ordinaria e straordinaria. È un’iniziativa Virginia Gambino Editore S.r.l. Per informazioni e prenotazioni: [email protected] Questione di logistica Q U A L I T À C E R T I F I C ATA PRODOTTO I TA L I A N O TRENT’ANNI DI ESPERIENZA Case history Faresin, che riunendo il ciclo produttivo in un unico sito ha segnato un 30% in più di fatturato di Arianna Pace N uova sede per Faresin Building, che ha da poco riunito il ciclo produttivo in un unico sito, arrivando ad avere il 30% in più di fatturato con lo stesso personale. Manodopera, magazzino, produzione e logistica gestiti nello stesso posto permetteranno anche, nell’ormai avviato 2013, di produrre just in time, «cosa prima impensabile, essendo la produzione divisa in cinque diversi siti», conferma Guido Faresin, titolare dell’omonima azienda. 11mila metri quadrati al piano interrato e 11mila al piano terra per l’area produzione e noleggio; 2mila metri quadrati ripartiti su quattro piani per l’area uffici. Per un totale di 84 dipendenti. «Ma oltre all’investimento per la nuova sede e il suo sviluppo, stiamo migliorando i processi produttivi – afferma Faresin –, abbiamo concluso progetti ambiziosi e ne stiamo definendo di nuovi che ci permetteranno di essere ancora più 88 - youPRODUCT efficienti dal punto di vista logistico, produttivo e commerciale». Molti passi sono stati fatti da quando, alla fine degli anni Ottanta, Guido Faresin consegna la prima fornitura di casseforme. E proprio grazie all’analisi puntuale e precisa delle richieste del mercato, ai tempi veloci di consegna e alla vicinanza con il cliente, oggi l’azienda si contraddistingue in Italia e nel mondo. Guido Faresin «Siamo una piccolamedia azienda, ma lavoriamo con le stesse dinamiche e la stessa filosofia delle grandi aziende. In Italia abbiamo una posizione di rilievo nel mercato e stiamo investendo molto all’estero, in Paesi nuovi come l’Africa – dichiara il titolare –. Anche l’America per noi rappresenta il futuro e siamo convinti che sarà un ottimo mercato quando l’economia si riprenderà. Per quanto riguarda l’Europa – continua – ci difendiamo molto bene anche se i Paesi dell’Est stanno vivendo un momento di crisi. Dopo il boom del 2004-2005, infatti, nel 2009 Ungheria, Bulgaria e Slovenia hanno avuto un tracollo e le esportazioni si sono ridotte notevolmente. Invece in Francia e in Germania abbiamo buone commesse». Per i prossimi cinque anni l’obiettivo è quello di raddoppiare il fatturato, e grazie a tempi veloci e tecnologie d’avanguardia l’impresa è già a metà dell’opera. Per non parlare del rapporto con il distributore, «un rapporto di porte aperte», come lo definisce Faresin, che sottolinea quanto casa Faresin Building possa essere considerata casa anche per il distributore e per il cliente finale. Lo staff aziendale è sempre a disposizione tramite i tecnici che forniscono un supporto completo e la massima presenza. «Laddove non ci sono filiali dirette – afferma Faresin – raggiungiamo il cliente { E proprio grazie all’analisi puntuale e precisa delle richieste del mercato, ai tempi veloci di consegna e alla vicinanza con il cliente, oggi l’azienda si contraddistingue in Italia e nel mondo attraverso il mondo della distribuzione, e quest’anno siamo entrati anche nella diga più grande del Brasile grazie al nostro partner brasiliano». Maggior competitività, ricerca del mercato vincente dei prossimi anni e ancora tanti programmi contraddistinguono lo spirito Faresin: «Domani parteciperò a tre riunioni per l’organizzazione di nuovi progetti», afferma il titolare, confermando l’arrivo di ulteriori novità. PER LA VOSTRA SICUREZZA Parapetti Permanenti Attrezzature da Cantiere Sistemi Linea Vita Parapetti Provvisori Linee Vita Light Da oltre trent’anni progettiamo e produciamo attrezzature per l’edilizia con sistema di controllo UNI EN ISO 9001-2008: Sistemi linea vita indeformabili e inox in classe A1, A2 e C secondo UNI EN 795; Protezioni provvisorie in classe A e B secondo UNI EN 13374 e certificati da ISPESL-INAIL Roma; Sistemi anticaduta temporanei per montaggio e smontaggio ponteggi secondo UNI EN 795; Attrezzature per l’edilizia. Nelle migliori rivendite di tutta Italia w w w . c s c e d i l i z i a . c o m C.S.C. s.r.l. Via Europa, 1B - 42015 Correggio (RE) ITALY - Tel. +39.0522.732009 - Fax: +39.0522.732059 - Email: [email protected] Riqualificare gli edifici storici Ristrutturazione ed efficienza energetica saranno il futuro del mondo delle costruzioni. In esso rientra anche tutto il patrimonio di edifici antichi di cui l’Italia è ricca di Leda Martinelli P untare sulla ristrutturazione e sull’efficienza energetica. A dirlo Nicoletta Torresani, presidente del Consorzio di distributori edili Cre di Trento, nell’intervento di apertura del convegno organizzato a fine novembre dal titolo “Azero energia – La riqualificazione energetica degli edifici storici”. A partire dalle nuove direttive dell’Unione europea, anche i distributori dovranno dotarsi di nuove competenze e degli strumenti adatti per garantirsi un futuro in un mercato stravolto dalla grande crisi economica. «Siamo di fronte a una selezione che ci coinvolge sia dal punto di vista finanziario che da quello tecnico – ha esordito la Torresani –. Nessuno all’interno della filiera ne è stato risparmiato ma, inutile nascondercelo, la distribuzione edile rimane uno degli anelli più deboli, penalizzato da una crisi che dura ormai da quasi cinque anni e che ha fortemente penalizzato le sue risorse». Calo dei volumi, crisi del reddito e della liquidità, penalizzazione degli investimenti caratterizzano l’attuale evoluzione congiunturale dell’economia in generale, e del settore delle costruzioni in particolare. «La situazione del mercato, nella sua problematica realtà, Nicoletta Torresani è purtroppo molto 90 - youPRODUCT chiara – ha dichiarato la presidente del Cre –. Per questo essere informati oggi non è più un optional, ma una necessità. Tutti dobbiamo imparare a declinare il verbo “progettare” per qualsiasi tipo di attività e di investimento, perché quello che si va profilando è anche un mercato che saprà premiare l’offerta globale di qualità e innovazione. E in questa offerta globale siamo compresi anche noi distributori, con la nostra capacità di essere protagonisti positivi e propositivi in un settore in forte cambiamento». Da dove partire? I dati non lasciano adito a dubbi. «Tutti i principali indicatori sono concordi nell’indicare il settore della ristrutturazione come principale motore dell’edilizia in Italia per i prossimi dieci anni», ha spiegato la presidente del Cre, che ha poi aggiunto «accanto al settore della ristrutturazione, al quale noi distributori dovremo rivolgere tutta la nostra attenzione, c’è il tema della riqualificazione energetica, declinato nell’ambito del recupero del patrimonio storico. È un’opportunità unica che dobbiamo essere in grado di cogliere, perché irripetibile. Ma non solo: riqualificare le nostre città, tutelare il nostro tanto invidiato patrimonio architettonico, rendere nuovamente utilizzabili le numerose strutture abbandonate o trascurate vuol dire dare un significativo segnale di maturità sociale». obiettivi, in particolare nel campo della riqualificazione del patrimonio edilizio storico», ha affermato Lucia Corti ad apertura del suo intervento. «La bellezza del nostro patrimonio storico è dato dalla sua autenticità, sviluppatasi in perfetto equilibrio tra necessità, clima, funzioni, adattamento alla morfologia dei luoghi e utilizzo di materie prime locali - ha proseguito l’architetto -. Per non svuotare edifici e centri storici della loro memoria e atmosfera, è pertanto importante agire con prudenza e responsabilità. Dobbiamo decidere cosa vogliamo trasmettere al territorio e ai fruitori: qualcosa di completamente nuovo, che non conserva più gli elementi originali, o piuttosto oggetti rigenerati che rispondano alle necessità del vivere contemporaneo mantenendo i caratteri più preziosi e il loro valore intrinseco di testimonianza?». La risposta sta nel dialogo costante tra il recupero dell’esistente e la nuova architettura, tra l’uso di tecnologie d’avanguardia e materiali antichi e ben collaudati, come il legno, la pietra, il mattone, l’argilla, la calce, ma declinati con nuove espressioni. «Un lavoro progettuale appassionante e complesso, nel quale devono sommarsi le esigenze di tutela del bene, le richieste del committente, le espressioni linguistiche del progetto architettonico, le necessità relative al risanamento energetico e all’adeguamento statico/antisismico», ha poi concluso l’architetto. Il secondo intervento, a cura di cura di Peter Erlacher, specialista di fisica tecnica ed edilizia sostenibile a Naturno ed esperto CasaClima, in provincia di Bolzano, si è focalizzato sul tema dei ponti termici e della condensa interstiziale. «In un edificio superisolato non ci sono ricambi d’aria – ha affermato l’esperto CasaClima –. Solo le costruzioni realizzate in maniera “traspirante” riducono i rischi di formazione di condensa e permettono di risolvere i problemi di umidità negli edifici, che attualmente rappresentano quasi il 50% del totale». IL CONVEGNO Il convegno “Azero energia – la riqualificazione energetica degli edifici storici” organizzato dal consorzio Cre è stato arricchito dagli interventi tecnici di relatori qualificati, che hanno analizzato più nel concreto i requisiti definiti dal progetto trasposti nella pratica di cantiere. A introdurre l’argomento del recupero degli edifici storici, { Il decennio 2010-2020 dovrebbe portarci alla concretizzazione dei nuovi indirizzi di salvaguardia dell’ambiente, di riduzione delle emissioni di CO2 e di attenzione all’uso delle risorse rinnovabili l’architetto Lucia Corti, cofondatrice del Laboratorio di Architettura Ecologica, studio/atelier di Padova, premiato nel 2010 con il CasaClima Award per la ristrutturazione di un edificio liberty del 1927. «Nonostante le difficoltà pratiche, il decennio 2010-2020 dovrebbe portarci alla concretizzazione dei nuovi indirizzi di salvaguardia dell’ambiente, di riduzione delle emissioni di CO2 e di attenzione all’uso delle risorse rinnovabili. Come progettisti siamo in prima linea per contribuire a questi SiSTeMa di inCollaggio PeR Pannelli iSolanTi e CaPPoTTi 91 CAMMINARE SUGLI SCHERMI La fascinazione della tv trova una nuova maniera di mostrarsi e lo fa attraverso il grès porcellanato, in una sua versione eco compatibile: Glass plus. Questa rivoluzionaria eco tecnologia permette di riconvertire parte degli elementi dei vecchi televisori. Il successo di LCd e Plasma ha causato una produzione di ben 75 mila tonnellate di vetri di vecchi televisori a tubo catodico scaricate nel reparto dei rifiuti Raee, i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche. Un problema imponente subito affrontato da ReMedia, un consorzio per la gestione dei rifiuti Raee, che ha permesso al vetro di trovare una seconda utilità. I vetri estratti dalle vecchie televisioni vengono così sbriciolati e raccolti da Ceramiche Refin, un gruppo emiliano che opera nel mercato dei pavimenti e rivestimenti in ceramica. Questi pezzi una volta raggiunti gli stabilimenti dell’azienda, vengono rilavorati al fine di predisporre un impasto composto per il 20% di polvere di vetro che unito a sabbie crea ciò che sul mercato diviene una piastrella ecologica. L’innovativo processo di trasformazione è supportato da Eco innovation, un programma di promozione di piani d’innovazione ecocompatibile. L’impasto inoltre risponde appieno ai requisiti Leed e consente a chi fa uso delle eco piastrelle di ottenere ben 2 punti dalla certificazione, il massimo 92 per quanto riguarda il contenuto di materiale riciclato. Nell’ultimo anno sono stati raccolti circa 75mila tonnellate di vecchi televisori per un totale di 25mila tonnellate di vetro, un quantitativo che se interamente utilizzato nella creazione delle piastrelle ecologiche permetterebbe di rivestire i pavimenti di 83mila appartamenti. di stress dovute ad invasive onde sismiche: si prestano quindi ad azioni di ristrutturazione edile, soprattutto nelle terre terremotate. Un prodotto innovativo e completamente made in Italy, la canapa viene prodotta sulla penisola e lavorata con la calce in un ex cementificio di Bergamo. SPUNTI DAL PASSATO PER IL FUTURO DELL’EDILIZIA «Investire nella green economy significa investire nella competitività futura, nella crescita economica e nella creazione di posti di lavoro» questo il messaggio inviato da Janez Potocnik, commissario europeo per l’Ambiente, in occasione di Ecomondo, la fiera dello sviluppo e dell’economia sostenibile tenutasi a Rimini lo scorso novembre. La fiera ha visto la ormai sempre più convinta partecipazione del ministro Clini, divenuto uno dei simboli della forte attenzione nazionale alla green economy definita dallo stesso ministro come «eccellenza italiana». Vari gli spunti lanciati nelle giornate della manifestazione che hanno prodotto ben 70 proposte “verdi” per cercare di sconfiggere l’insistente crisi del mattone. I progetti presentati sono distribuiti in sette macroaree di intervento: eco-innovazione, eco-riqualificazione edilizia; sviluppo delle rinnovabili, gestione e riciclo dei rifiuti, bioagricoltura, mobilità sostenibile. Progetti interessanti, che però necessitano di un aiuto non direttamente economico: la sburocratizzazione. Clini ha raccolto questa richiesta e sottolineato come il primo importante impegno del governo Monti si sia rivolto alla semplificazione e alla rilettura delle normative. Nata con lo scopo nobile della difesa dell’ambiente, ha però portato a risultati opposti a causa delle lentezze burocratiche. La green economy sembra ormai diffusamente riconosciuta come il trampolino di lancio della ripresa economica grazie a idee, giovani e start up che comprendano e sposino questa evoluzione del mercato. Raggiungere il punto di lancio è però ancora una corsa ad ostacoli. In America un referendum ha legalizzato la canapa per usi ricreativi, in Italia invece nello stesso periodo se ne promuovono le caratteristiche biocompatibili e l’alta efficienza energetica per il suo utilizzo in campo edile. Il Made Expo di ottobre è stato anche questo. Lo spazio Green Home Design ha posto la lente sulle potenzialità costruttive di materiali sostenibili e ha presentato una rivoluzionaria soluzione che trova i suoi natali nelle pratiche costruttive della storia della civiltà. Gli architetti Aldo Cibic e Tommaso Corà hanno presentato il Natural Beton di canapa e calce, un’innovativa soluzione in grado – così assicurano i due architetti – di far respirare gli edifici nuovi e di donare nuova linfa e vigore all’esistente. Il materiale è ottenuto dalla fusione del truciolato vegetale di canapa unito ad un legante a base di calce idrata e additivi naturali. La canapa permette di evitare l’uso di ghiaia, pietrisco e sabbia e concorre ad aumentare le proprietà isolanti e termiche delle pareti con un’ottima gestione del vapore acqueo. Questi risultati sono garantiti dall’alto contenuto di silice e dalla presenza di micropori dalle dimensioni nanometriche. La calce ha un ruolo fondamentale in quanto permette di mineralizzare l’impasto, impedendo sia la decomposizione dello stesso sia il dannoso attacco di insetti e roditori. Le strutture in Natural Beton danno ottime risposte e garanzie strutturali in condizioni FUTURO VERDE news dalla rete NUOVO STRUMENTO PER I PROGETTISTI www.nemetschek-allplan.it ulteriormente i volumi. La palette Alplan Connect consente infine il veloce aggiornamento via web di contenuti e opzioni. Una delle novità più interessanti è l’implementazione di nuove funzioni per il controllo 3D delle collisioni e della rappresentazione in base al diametro dei tondini, senza dimenticare la possibilità di usufruire del metodo BIM. MONTASCALE E QUALITÀ DI VITA www.encasa-experts.com Secondo una recente indagine di ArchVision i progettisti perdono molte ore settimanali nella gestione, redazione, invio e archiviazione dei progetti. Il nuovo sistema Allplan Exchange (http:// www.nemetschek-allplan.it/Allplan2013/ index.php?it), del gruppo Nemetschek Allplan, nasce per agevolare il processo progettuale facilitando con pochi click tutte le mansioni amministrative che allungano i tempi di chiusura della commissione. Con la versione 2013 di Allplan i progettisti possono dire addio allo scambio delle informazioni e dei disegni tramite i lenti e obsoleti sistemi email, ftp o l’ancor più antiquato invio postale. I file prodotti tramite sistema CAD sono ora esportati e gestiti attraverso una piattaforma di progettazione web che consente di seguire passo passo l’avanzare di ogni singolo progetto. Tra le principali novità della nuova versione di Allplan 2013 vi è la gestione realistica della luminosità globale: le masse possono essere definite con enorme precisione, giocando con le varie intensità di luce e un attento calcolo delle linee nascoste, le cui ombreggiature risaltano Internet è diventata una vera e propria miniera d’informazioni attente alle esigenze dell’utente. Per questo anche la nota azienda ThyssenKrupp ha deciso di avviare una nuova finestra web con la quale aiutare il cliente a ritrovare con facilità, tutte le informazioni relative alle poltroncine montascale (campeggia anche un numero verde). Il nuovo sito encasa-experts.com diviene una comoda guida per scoprire quali modelli si addicono meglio alle varie esigenze e quali agevolazioni fiscali possono essere utilizzate. Sin dall’homepage si ritrovano i passi da seguire per la scelta del corretto montascale sia esso nuovo, usato o a noleggio. La sezione sovvenzioni presenta aggiornate indicazioni relative ai contributi o alle detrazioni fiscali utilizzabili nell’acquisto di montascale a poltroncina. Oltre a scoprire i vari modelli della casa e la tabella prezzi, l’utente viene guidato nella scelta del prodotto adeguato alle sue esigenze, attraverso alcuni intuitivi passaggi ed un linguaggio la cui comprensione è facilitata dal glossario dei termini meno conosciuti. S’intitola “La vita nella terza età” la sezione con la quale l’azienda elenca le difficoltà causate dall’avanzare degli anni e consiglia le buone pratiche per superarle e garantire un’alta qualità della vita. TUTTO IN UN CLICK www.stiferite.com Lo slogan dell’azienda Stiferite, “Pronti per non consumare”, si presta a promuovere la nuova soluzione tecnologica per dispositivi mobile. L’azienda leader nella produzione di isolanti termici ha infatti da poco sviluppato e lanciato le sue due nuove applicazioni mobile dedicate agli utenti Android e iPhone. Ridurre gli sprechi è il motto. Con queste tecnologie di sicuro il cliente e allo stesso tempo il tecnico riusciranno ad abbattere i tempi per la ricerca delle necessarie informazioni. La schermata iniziale del sistema mobile si suddivide in sei voci di menù che rimandano alle sezioni soluzioni, prodotti, docs, utility, news e contatti. Diventa quindi veloce e intuitivo scoprire tutta la gamma Stiferite attraverso i manuali d’uso, le schede tecniche, i libri, senza dimenticare brochure e depliant. La consultazione sfrutta una chiave di ricerca navigabile sia per tipologia di prodotto sia per destinazione d’uso. Di particolare interesse la sezione utility che consente all’utente un immediato calcolo della prestazione termica a partire dai dati di conducibilità, trasmittanza, resistenza termica e spessore dei singoli materiali. Un’applicazione nativa che non necessita quindi di una connessione Internet, una volta scaricata tramite i link presenti all’indirizzo http://www.stiferite.com/ app.html. 93 ZAPPING Benessere diffuso con il sistema radiante a soffitto e a parete b!klimax di RDZ b!klimax è il sistema innovativo e versatile di climatizzazione radiante a soffitto e a parete di RDZ. Integrato in modo invisibile negli ambienti, il sistema permette di utilizzare tutti gli spazi disponibili, migliorandone anche l’estetica. Cuore di b!klimax sono i pannelli radianti disponibili in tre tipologie distinte: pannelli radianti 1200x2400 mm in cartongesso con isolamento termico in polistirene o in lana di roccia; quadrotti radianti per soffitti metallici 600x600 mm e 1200x600 mm con isolamento termico in polistirene o in lana di roccia; pannelli radianti con massetto a base di gesso fibrorinforzato 600x600 mm, 1200x600 mm, 2200x600 mm. L’uniforme ripartizione del caldo e del freddo, trasmessi dal soffitto e dalle pareti per irraggiamento, assicura un’omogenea distribuzione delle temperature, senza fastidiosi getti d’aria fredda. Essendo un sistema a bassa temperatura, consente inoltre notevoli risparmi sui costi di gestione e permette l’utilizzo di fonti energetiche alternative ed ecologiche, come caldaie a condensazione, pompe di calore, pannelli solari. 94 Le carte in regola per la salubrità in cantiere Aquaflex di Brevetti Montolit ha le “carte in regola” per essere la chiave risolutiva dei problemi di salubrità degli ambienti di lavoro. Si tratta di un dispositivo che trasforma una normale smerigliatrice angolare in un efficiente troncatore con abbattimento integrato ad acqua delle polveri. Il kit è composto dall’unità principale che racchiude il serbatoio dell’acqua, la pompa e un dispositivo elettronico che permette la connessione con la smerigliatrice, un carter con attacco universale adattabile a tutte le smerigliatrici in commercio in cui è collocato il nebulizzatore ed il regolatore di flusso dell’acqua, il tubo e il cavo di connessione pompa-smerigliatrice. Il serbatoio dell’acqua ha una capacità di 5 litri, sufficienti per circa 2 ore di lavoro e tramite un rubinetto è possibile regolare il flusso in funzione della tipologia e dello spessore del materiale: ciò permette di operare con la giusta quantità di acqua per abbattere le polveri. Il funzionamento della pompa può essere attivato in modalità continua o automatica tramite un selezionatore posto sul pannello di comando. Un ulteriore vantaggio è quello di avere il corretto raffreddamento del disco diamantato, aspetto di prima importanza al fine di ottenere il massimo della durata e delle prestazioni. Gierre per l’ambiente Gierre sceglie di impegnarsi nel rispetto per l’ambiente con GreenElevation, il progetto che sostituisce il poliestere termoretraibile, materiale fortemente inquinante, utilizzato negli imballi per le scale e i trabattelli, con un nuovo materiale a base di poliestere, riciclabile al 100%. Numerose interessanti novità da Faraone L’evoluzione del radiatore di design Dall’evoluzione di Serie T, disegnata da Matteo Thun e Antonio Rodriguez, Antrax presenta il nuovo radiatore TT, una soluzione ideale per abitazioni ad alta efficienza termica come case passive di classe A e B, o per edifici già esistenti. TT assicura elevate prestazioni termiche, anche con un funzionamento a basse temperature, ed è disponibile in una vasta gamma di colorazioni e dimensioni. Il nuovo radiatore di Antrax è stato selezionato dall’Osservatorio Permanente del Design dell’ADI (Associazione per il Disegno Industriale) ed entrato di diritto nella rosa dei candidati alla prossima edizione del Premio Compasso d’Oro, uno dei più autorevoli premi di design del nostro Paese. Progettato per rispondere alle disposizioni “CasaClima” ed avere altissime prestazioni sul risparmio energetico, Klima prevede un nuovo sistema per facciate in vetro a fissaggio puntuale, in grado di accogliere vetri camera fino a 3 lastre e raggiungere valori di isolamento termico fino a UcW 0,7 W/ m2K. A Klima, si aggiungono Vetrissimo N e Vetrissimo T, due sistemi innovativi di rivestimento per edifici esistenti e non, entrambi con facciate ventilate in lastre di vetro personalizzabili e non forate. Mentre Vetrissimo T è disposto “a tegola”, Vetrissimo N offre un rivestimento complanare e permette l’integrazione di pannelli fotovoltaici. Le nuove borse porta utensili di Stanley leggere, pratiche ed efficienti Sono quattro le borse porta-tutto in tessuto che Stanley ha inserito nella propria offerta commerciale. Indispensabili per riporre e portare sempre con sé tutto ciò che serve, sono studiate per soddisfare le esigenze più diverse. Come la borsa per idraulico FatMax, capiente e resistente, ideale per alloggiare utensili voluminosi e pesanti, anche grazie alla presenza di un maniglione pieghevole in metallo con impugnatura in gomma e di una robusta tracolla. La gamma si compone anche delle borse da 18’’ FatMax, disponibili nella versione tonda o rettangolare, e dalla borsa aperta da 12,5’’, perfetta per contenere i piccoli utensili e il materiale di consumo, come punte, bit, viti, rondelle. Pannello Stiferite GT Wind per la realizzazione di coperture a falda ventilate Nuova persiana solare Velux Presentata in anteprima al Made Expo di Milano, la nuova persiana solare Velux migliora il comfort degli ambienti senza consumare energia, limitando l’ingresso di calore attraverso le finestre fino al 95% in estate, e riducendo la dispersione di calore fino al 27%nei mesi invernali. Azionabile con l’apposito telecomando, la persiana si muove grazie all’energia accumulata da una cella fotovoltaica inserita a filo lamiera nell’alloggiamento superiore. In questo modo è possibile usufruire di energia rinnovabile e pulita, in maniera totalmente indipendente dalla rete elettrica. Inoltre, grazie alla facilità di installazione che evita di effettuare opere murarie o modifiche all’impianto elettrico esistente, questo prodotto è particolarmente indicato per il mercato residenziale della ristrutturazione. Innovazione per il nuovo mercato Tecnasfalti-Isolmant rinnova la propria struttura organizzativa interna, dotandosi di un nuovo approccio scientifico a tutti gli aspetti del cantiere e di una maggiore e costante interazione fra i settori aziendali, dalla produzione al marketing e commerciale. Mentre Gian Paolo Vercellotti è stato nominato direttore generale del’azienda, il management si è arricchito di altre due importanti figure professionali: Carola Aratari, nuovo responsabile dell’ufficio tecnico, e Marta Casiraghi, responsabile del marketing. TecnasfaltiIsolmant ha inoltre ampliato le proprie occasioni di comunicazione e di relazione con il mercato, dedicando spazio e risorse ai nuovi sistemi di comunicazione come le nuove tecnologie web. Sul fronte della formazione, continueranno invece gli incontri formativi organizzati nelle rivendite edili, con programmi personalizzati sulle necessità delle singole realtà commerciali. Stiferite presenta al mercato un nuovo sistema termoisolante per la realizzazione di coperture a falda ventilate. Il sistema si fonda su moduli preassemblati, costituiti da pannelli isolanti in schiuma polyiso Stiferite GT Wind dalle elevate prestazioni isolanti (conducibilità termica dichiarata pari a 0,023 W/mK), oltre che da listelli distanziatori per la creazione della camera di ventilazione con canali di areazione bidirezionali e un piano di appoggio in multistrato fenolico per la posa di manti impermeabili ed elementi di copertura. Lo spessore ridotto e le dimensioni dei moduli (585x1200 mm) permettono una facile movimentazione in cantiere ed una rapida posa in opera. La vasca da mille e una notte Sviluppata in collaborazione con il designer internazionale Itamar Harari, Alibaba è la nuova vasca da bagno, interamente realizzata in Corian, della collezione “Gioielli” di Planit. Perfettamente simmetrica, Alibaba è una libera interpretazione della classica dormeuse, completa anche degli immancabili cuscini. Con imbottitura in poliuretano, rivestito in Tyvek (per l’impermeabilità) e in tessuto idrorepellente, i cuscini invitano ad effettuare lunghe e rilassanti soste in acqua. 95 hi LE NOTE DI GOOGLE Mancava la musica, ma il 13 novembre anche questa pecca è stata riparata. Google ha infatti lanciato il suo sistema per la gestione dei file musicali, un nuovo servizio che va a completare le risorse messe a disposizione da Google Play, lo store nel quale è possibile acquistare app, riviste e film. È passato troppo poco tempo per capire se questo nuovo servizio potrà scardinare il dominio di sistemi colosso come quelli sviluppati da Amazon e iTunes. Di sicuro i dati iniziali parlano di ben 10 milioni di brani già in fase di aggiornamento e ampliamento, sia per ciò che riguarda le novità che per i grandi classici. Google Music regala inoltre uno spazio cloud nel quale ogni titolare di account Google può immagazzinare fino a 20.000 brani. Novità assoluta per la casa di Mountain View è stato il lancio dell’anteprima mondiale in cinque stati europei e solo due settimane dopo negli States. IL NAVIGATORE NELLE TUE MANI NUOVO eBOOK PER IL PROSSIMO INVERNO Kindle è sinonimo di libri digitali. Per confermare questo assioma è arrivato in Italia, un anno in ritardo rispetto agli States, Kindle Fire HD, l’evoluzione dei prodotti di Jeff Bezos, l’uomo Amazon. Un nuovo tablet che ha già conquistato il 22% del mercato americano, piazzandosi subito dopo lo strapotere dei prodotti Apple. Questo nuovo tablet punta ad un mercato differente rispetto ai suoi antagonisti, giocando le carte del prezzo contenuto e di un’interfaccia semplice e intuitiva. Ritornano le applicazioni dei libri digitali e la completa compatibilità con i vari formati testuali, anche se che ciò che fa di Kindle la regina del mercato è la possibilità di reimpaginare e condividere gli eBook. Da non sottovalutare le 11 ore di autonomia della batteria e la velocità del browser Silk. 96 IL FUTURO NON È SOLO TOUCH Google ci riprova. Il futuro è destinato ai tablet ma il nuovo Chromebook cerca di soddisfare una clientela ancora spaventata dal mondo touch. Rispetto al predecessore il design si rinnova, abbandona il bianco/ nero e punta deciso al grigio metallizzato. Ridotto anche il peso, passato da 1,48 Kg agli 1,33 Kg del nuovo modello, grazie ad uno schermo da 11,6 pollici per 1366x768 di risoluzione quasi un pollice in meno rispetto al precedente. A rendere unico e precoce Chromebook è però l’architettura ARM Cortex A15. Un sistema, pensato inizialmente per smartphone e tablet, che consente di abbattere i consumi energetici. Chromebook è quindi il primo notebook presente sul mercato a disporre di tale energia, consentendo a Google di battere sul tempo Microsoft. Solo 4 Gb di memoria, ma Google ha deciso di regalare 100 Gb di spazio cloud per due anni. Il navigatore diventa il mezzo attraverso cui ridurre gli incidenti causati da tutte le azioni che non si addicono alle fasi di guida. Uno studio di AT&T e Carenergie Mellon University sembra aver trovato una soluzione in grado di annullare qualsiasi distrazione e allo stesso tempo utilizzare al meglio i vantaggi derivanti dall’uso del navigatore. Attraverso un sistema di vibrazioni posto sul volante il guidatore viene condotto lungo il tragitto scelto senza mai perdere di vista la strada. Un sistema innovativo che prevede il corretto funzionamento solo con la contemporanea presenza delle due mani sul volante. Il che significa addio alle chiamate senza viva voce, addio sigarette e benvenuta sicurezza. Sistema professionale per l’abbattimento delle polveri su smerigliatrici angolari ieri... www.montolit.com ...oggi m o o r w NATA PER CORRERE Va di fretta la nuova Audi SQ5 in uscita nel 2013, ma le cui prevendite sono già partite. Grande prontezza dovrebbe assicurare il suo motore turbo diesel 3.0 TDI a doppia turbo compressione, in grado di sprigionare una potenza massima di 313 Cv. Raggiungere i 250 Km/h, la velocità massima autolimitata, STILE E CUORE ITALIANO Il salone di Detroit è per antonomasia il luogo nel quale Maserati ama mostrare le sue novità. Per questo la nuova Quattroporte sarà presentata durante il salone americano di gennaio. Una vettura di muscolosa presenza rivolta ai mercati asiatico e americano. La nuova Maserati somma alle note tradizionali descritte dalla calandra, dalle tre uscite 98 sarà un piacere per il guidatore. La vettura non impiegherà molto tempo: gli ultimi test assicurano il passaggio da 0 a 100 Km/h in meno di 5 secondi. Risultati frutto dell’evoluzione meccanica della casa tedesca, che monta di serie sulla vettura la trazione integrale quattro coadiuvata dal cambio triptronic a 8 rapporti. Per gli amanti della casa a quattro cerchi i regali non sono finiti. Di serie la SQ5 sfrutta le caratteristiche dell’assetto sportivo S, la cui aggressività verrà sottolineata da cerchi in lega a 5 razze parallele 8,5x20 montati su ruote da 255/45 R20. I proiettori xeno plus, come ormai tradizione, si trovano nella parte anteriore, mentre le luci posteriori sono in tecnologia LED. Gli interni non tradiscono l’immagine della vettura e presentano dei sedili anteriori sportivi e realizzati in Alcantara e pelle, mentre il volante, disegnato con 3 razze e bilancieri look in alluminio, è impreziosito da tasti multifunzione e pelle. d’aria sul parafango e da montante triangolare, alcune novità estetiche importanti. Il nuovo design delle parti laterali dona alla vettura un tono più muscolare ma allo stesso tempo filante, caratteristiche che si ritrovano nel disegno dei fanali anteriori. Nonostante dimensioni importanti – sono ben 5 i metri in lunghezza – la vettura cela un cuore decisamente sportivo. Dalle officine di Maranello, infatti, nasce il potente motore V8 da oltre 500 cv frutto della collaborazione tra progettisti del Cavallino e del Tridente, già definito tra i più potenti mai realizzati e allo stesso tempo ecosostenibile. Maserati si appresta così a lanciarsi in quello che potrebbe essere il suo anno di svolta. Nel 2013, grazie alla doppia produttività permessa dagli stabilimenti di Grugliasco e di uno della Chrysler in America, i volumi produttivi raggiungeranno le 50 mila unità annue. on the road IL FUTURO DEL SETTORE A DI MERCEDES Il settore A di Mercedes continua a sfornare gioielli di design in grado di attrarre un numero maggiore di appassionati di vetture sportive, un target storicamente freddo nei confronti dello stile della casa di Stoccarda. Concept Style Coupè è l’ultimo emblema in questa direzione. A novembre al centro Mercedes-Benz brand Center di Milano, la nuova sinuosa vettura del marchio si è mostrata in tutta la sua singolare nota stilistica che detterà lo standard per il design del segmento. Una carrozzeria dalla gradazione AluBeam in grado di disegnare linee possenti e filanti nelle fiancate, conclusa sulla sommità dal grande tetto Panorama. Gli interni vengono così inondati anche dalla luce zenitale che permette di esaltare le gradazioni di carbonio, pelle e alcantara. Un stile tutto d’avanguardia sottolineato da soluzioni tecnologiche innovative, come gli indicatori di direzione che s’illuminano sequenzialmente in singoli punti o il cuore pulsante della vettura: un propulsore quattro cilindri a benzina con sovralimentazione e turbocompressione a gas di scarico. Sono 211 i cv della vettura gestiti dal cambio automatico a doppia frizione 7G.dct, per una notevole velocità di cambiata. Naturalmente non manca 4Matic, il sistema Mercedes per la trazione integrale. La tecnologia ritorna all’interno dell’abitacolo, in linea con le nuove tendenze. La Concept style Coupe consentirà ai propri passeggeri di rimanere sempre connessi, sia in marcia sia fermi, grazie a Comand Online e alle MercedesBenz App. HOTEL D’AUTORE TEMP(i)O DI LUSSO I pacchetti vacanze per il prossimo inverno sono stati lanciati da tempo, ma solo uno è riuscito ad unire tempismo e lusso. La meta da sogno 2013 è l’Oberland Bernese dove, incastonato tra le bianche vette, si trova il Gstaad Palace. Quest’anno il lussuoso gioiello svizzero si unisce alla precisione e ricchezza di Chopard e lancia un pacchetto vacanze da sogno. Persa l’occasione dal 16 al 20 dicembre, i posti sembrano terminati dal 13 gennaio al 6 febbraio 2013, rimane però il periodo dal 3 al 10 marzo per godere di questa splendida opportunità: quattro notti nella suite Deluxe con vista sulle Alpi svizzere, prima colazione Un antico borgo nel cuore enologico toscano è stato trasformato in relais di charme, grazie al tocco di una famiglia di successo come i Murzilli che hanno tradotto in turismo il loro bagaglio di esperienza maturato nel settore della moda. A Torrito di Siena, l’Hotelito Lupaia domina, dalla collina su cui sorge, la Val D’orcia regalando ai suoi ospiti una magnifica vista panoramica. Ogni stanza è un pezzo unico, otto soluzioni differenti tra loro che ricercano il gusto di un sapore antico, incastonato nel legno di mobili e arredamento frutto della storia artigianale e cena compresa nel Grand Restaurant e volo in elicottero fino a Fleuriercon per una visita privata alla prestigiosa casa di orologi Chopard con pranzo in azienda. Nelle restanti giornate di relax, il fortunato ospite potrà sfruttare l’ampia offerta dell’hotel – Spa, sauna, bagno turco, piscina interna ed esterna con idromassaggio – e scegliere una variegata proposta culinaria tra tradizione e innovazione. Le camere sono 104 con due suite inserite nelle torri. Lo spettacolo estremo viene però regalato dalla penthouse suite da 240 m² con bagno turco interno, terrazzo da 140 m² e sauna nella torretta. A partire da euro 2.942. Gstaad Palace Palacestrasse 28 3780, Svizzera tel 033 748 50 00 [email protected] www.palace.ch BRIVIDI NORDICI locale. Otto stanze suddivise fra versioni standard e suite, tutte impreziosite da stoffe e tessuti che trasformano in sogno il periodo di relax. Ogni stanza è inoltre dotata di ingresso indipendente ed è attenta a soddisfare qualsiasi esigenza dell’ospite, accogliendo soppalchi con area relax, poltrone con morbidi cuscini e un ampio terrazzo e giardino indipendente. Una splendida piscina a sfioro permette all’ospite di lasciarsi cullare mentre la leggera brezza della valle lo accarezza. Hotelito Relais Lupaia Località Lupaia, 74 53049 Torrita di Siena tel 0577 668028 info@[email protected] www.lupaia.com Per gli intrepidi viaggiatori, amanti delle temperature sottozero, la meta è l’IceHotel nel piccolo villaggio lappone di Jukkasjärvi. Una struttura ricostruita annualmente dal 1989, utilizzando 60mila tonnellate di neve e 3mila blocchi di ghiaccio provenienti dal fiume Torne. Un capolavoro in grado di unire conoscenze ingegneristiche - la struttura base è l’arco catenario - all’abilità di scultori, artisti designer e architetti che in sole sei settimane trasformano una semplice distesa bianca in un quanto mai gelido, ma accogliente, hotel di lusso. Ottanta le suite di lusso con una temperatura compresa tra i -3°C e i -8°C, calda rispetto ai -37°C esterni, un bar con divanetti e pista da ballo, una reception e perfino una chiesa. Un modo diverso di vivere lo splendore scenografico della natura svedese, magari avvolti nelle morbide e calde pelli di renne o in tecnologici sacchi a pelo. I più temerari potranno vivere il brivido dello shock termico dopo un tuffo nelle saune dell’hotel. I proprietari organizzano inoltre numerose attività outdoor come escursioni diurne o notturne in ciaspole o motoslitte da concludersi con una “ritemprante” vodka ghiacciata. A partire da euro 300. IceHotel Jukkasjärvi, Marknadsvägen 63, Jukkasjärvi, Svezia Tel: +46 (0)980 668 00 [email protected] www.icehotel.com 99 Questioni di gola ® MONTEPULCIANO D’ABRUZZO San Calisto Popoli in Abruzzo è un luogo storico e sacro. Da lì partivano i sentieri percorsi dai monaci benedettini di ritorno dopo una giornata nel vigneto per tornare all’Eremo di San Benedetto. La sua terra molto sassosa ora ospita un giovane vigneto, circondato dal bosco ma con esposizione favorevole. Da questi ingredienti nasce il Sant’Eusanio 2010 della cantina Valle Reale, una versione di Montepulciano che dimentica i suoi “natali” meridionali e si presenta complessa ed elegante. Un lento invecchiamento, che non vuole il legno ma solamente tini in acciaio, consente di fissare una gradazione rosso rubino brillante e di esaltare le note di amarena che dominano in un contorno di aroma fruttato. Il sapore presenta una nota sapida che lo rende ideale accompagnamento di tagliatelle al ragù o di saporite parmigiane di melanzane. LA STORIA IN UN BICCHIERE TOSCANA DAI TEMI FRANCESI La barrique è in rovere francese, quattordici sono i mesi di affinamento de Le Difese 2010. L’unione al cabernet sauvignon (presente al 30% su un 70% di sangiovese) ricorda che questo rosso giunge da terra toscana: siamo in località Capanne alla Tenuta San Guido. Un insieme di forza e rotondità puntellate di profumi intensi, frutto della passione enologica marchese Mario Incisa della Rocchetta e del suo amore per i rossi francesi. Il colore è rosso rubino e presenta profumi selvatici di mirtilli e more. In bocca è elegante, con timbro equilibrato tra tannini, alcool e freschezza, il finale sottile e lungo nel quale ritorna la mora in tutta la sua dolcezza. Un vino, fratello minore della Sassicaia, delicato compagno per carni bianche come il pollo ma anche, secondo alcuni, ideale con i cannelloni con carne di manzo. DA ASSAPORARE IN RIVA AL LAGO Una vite secolare quella presente a Caldaro (BZ) nella tenuta del Conte Enzenberg regno dell’azienda Manicor. Una vite che si è radicata nel corso degli anni in un terreno calcareo, argilloso e sabbioso allevata con il tradizionale sistema a pergola. Queste sono le caratteristiche che hanno permesso alle vecchie viti di creare l’uva schiava, base di quella trasformazione enologica guidata da Helmut Zozin che porta ad ottenere il Klein, icona enologica del lago di Caldaro. Acini dalla buccia croccante dal colore e dal sapore intenso e una resa di appena 60 hl per ettaro 100 hanno fatto del Keil 2011 un grande vino. I profumi sono fruttati e dominati dal ribes, il sapore fresco e di buona persistenza. Un vino ideale se accompagnato dai prodotti come speck e salumi tipici della terra altoatesina. LA BUONA LOMBARDIA Il Salame d’oca di Mortara IGP è il frutto di una tradizione che risale sin dal XVII secolo e nasce dalla creatività di macellai e delle comunità ebraiche della provincia di Pavia. Il salame d’oca è un prodotto tipico della Lomellina pavese, storica zona di allevamento dei palmipedi, ottenuto dalla lavorazione della carne d’oca con parti di maiale tritato. Solitamente è la spalla del suino ad essere usata come carne magra, mentre la pancetta va a comporre la parte grassa. Sali e aromi vengono aggiunti in percentuale variabile da produttore a produttore, che però devono attenersi a tutti gli altri dettami del Consorzio Tutela Salame d’oca di Mortara. Fa parte del consorzio la Fattoria di Davide Caserio, azienda di Vigevano, impegnata a mantenere viva la tradizione di un salame che come vuole la sua storia viene insaccato solo in budello d’oca e cucito o legato esclusivamente a mano. andando per ristoranti L’ANGOLO DI ABRUZZO Sorge vicino alla stazioncina ferroviaria di Carsoli, in provincia de L’Aquila, L’Angolo di Abruzzo, l’accogliente ristorante avviato da Vittorio Centofanti, tuttora gestito in compagnia dei figli con la consueta calda ospitalità e attenta passione per la ristorazione. Appena entrati si viene guidati dai consigli di Lanfranco nella scoperta della tradizione culinaria e agricola della regione, rappresentata dalla pecora alla cottora, cotta per ore e arricchita da una segreta ricetta di erbe e spezie. Le materie prime sono frutto della vita in altura, ricercate con meticolosa attenzione: salumi, formaggi, tartufi e erbe campagnole. Dietro ai fornelli Valerio Centofanti gioca con gli ingredienti e riscrive la tradizione con un tocco di contemporaneità, soprattutto nell’uso della tecnica culinaria moderna. La cantina infine cela uno scrigno di 2mila etichette locali o dal timbro internazionale: un viaggio lungo vari vigneti da assaporare guidati dai consigli di Valentina Centofanti. DAL 1960 RETI E UTENSILI DI QUALITA’ PER L’EDILIZIA L’Angolo d’Abruzzo Piazza Aldo Moro, 8\9 67061 Carsoli (L’Aquila) tel 0863 997429 [email protected] FEDIMECC ROMILDO LOCATELLI SPA 24030 PONTIDA (BG) VIA BEMA SOTTO, 62 TEL.035 79.52.37 FAX 035 79.50.46 www.fedimecc.it [email protected] youbook 9 miliardi di posti a tavola La nuova geopolitica della scarsità di cibo di Lester R. Brown a cura di Gianfranco Bologna traduzione di Dario Tamburrano Edizioni Ambiente Collana saggistica 2012; pp. 160 18 euro Falde idriche in calo, temperature in aumento, erosione dei suoli, popolazione mondiale in crescita costante e aumento del prezzo del cibo: l’agricoltura globale si trova di fronte a sfide importanti, in cui il cibo rischia di diventare sempre di più un fattore di instabilità politica. Con questo libro, Lester R. Brown, fondatore dell’Earth Policy Institute e definito dal Washington Post come “uno dei pensatori più influenti del mondo”, traccia un’analisi attenta e accurata del baratro in cui il pianeta potrebbe sprofondare: «Lo scopo di questo libro consiste nell’aiutare gli esseri umani a prendere coscienza che il tempo scarseggia. Il mondo potrebbe essere molto più vicino di quanto comunemente si creda a un’ingestibile carestia alimentare, con conseguenti prezzi in ascesa, rivolte per il pane e instabilità politica. Con il presente volume il gruppo di ricerca dell’Earth Policy Institute vuole far prendere coscienza della portata della sfida che abbiamo di fronte e spingere all’azione». Per chi: politici, economisti, sociologi, e tutti coloro che, per il bene di tutto il Pianeta, vogliono impegnarsi in una delle sfide più difficili della nostra contemporaneità. 102 Gli archivi di architettura, design e grafica in Lombardia Censimento delle fonti a cura di Graziella Leyla Ciagà CASVA, Comune di Milano 2012 Rispetto alla prima guida pubblicata nel 2003, Graziella Leyla Ciagà presenta la nuova edizione del Censimento delle fonti degli archivi di architettura lombardi, probabilmente l’ultima ancora disponibile in versione cartacea. Una mappatura dei beni culturali pubblici e privati che, dal campo della sola architettura, questa volta si allarga anche ai settori della grafica e del design. Accresciuto dall’apporto grafico di Italo Lupi e di Francesco E. Guida, il volume si propone di evidenziare l’importanza della conservazione e della memoria nei processi di costruzione delle nuove identità. Un archivio non riguarda infatti solo il passato, ma costituisce un’eredità attiva che si intreccia con il presente e il futuro. Un’eredità, le cui potenzialità comunicative e progettuali non possono che essere accelerate da Internet e dalle nuove tecnologie digitali. Per chi: architetti, grafici, designer e tutti coloro che sono interessati ad esplorare il nostro prezioso e variegato patrimonio artistico e culturale. Le parole e i fatti di Mario Monti a cura di Federico Fubini Rizzoli – Collana Saggi italiani 2012; pagg. 318 18 euro Quando abbia trovato il tempo, non si sa. Fatto sta che l’ormai ex Presidente del Consiglio Mario Monti, dopo essere stato chiamato a risolvere uno dei momenti più critici per il Paese dal dopoguerra ad oggi, è riuscito a dare alle stampe la sua ultima fatica editoriale. Il libro si intitola Le parole e i fatti e raccoglie gli interventi più significativi del professore da gennaio 1992 alla presentazione del decreto Salva-Italia nel dicembre 2011. I saggi sono preceduti da un’intervista realizzata dal giornalista del «Corriere della Sera» Federico Fubini, e mostrano le origini e le motivazioni del pensiero e dell’azione di governo del premier dimissionario: dai concetti di flessibilità e concorrenza sui mercati, alla necessità di non finanziare con il debito le spese correnti e al dovere civile di pensare ai giovani, ai non tutelati, alle generazioni future. Per chi: intellettuali, economisti, imprenditori, giornalisti, amministratori pubblici e tutti i cittadini italiani desiderosi di approfondire le idee che si sono nascoste dietro la “cura Monti”. riconversione Cambiare pelle, cambiare testa, cambiare aspetto: se il mondo si trasforma, bisogna adattarsi come camaleonti. La selezione darwiniana delle imprese è il dato che ha caratterizzato il primo decennio del secolo. Adesso è arrivato il momento di abbandonare le strade senza uscita: per le aziende è scoccata l’ora della riconversione. Il tema sarà al centro del prossimo Convegno Nazionale di YouTrade, in programma per settembre 2013. L’appuntamento, attraverso il dibattito con gli operatori e gli esperti, fornirà una mappa per attraversare il cambiamento. Il Convegno sarà anche l’occasione per fare il punto sui lavori del Tavolo tecnico, momento di confronto che quest’anno sarà centrato sul nuovo ruolo del rivenditore di materiali. Perché la Riconversione è un’opportunità che riguarda tutti. Machiavelli per i manger a cura di Elena e Luigi Spagnol prefazione di Piero Ottone Ponte alle Grazie Collana Saggi 2012; pagg. 128 10 euro «Dalla mente più acuta del Rinascimento, massime e sentenze a uso della vita moderna nelle aziende e fuori» recita il sottotitolo di questo piccolo volume, riedito da Ponte alle Grazie. La mente acuta, in questo caso, appartiene a Niccolò Machiavelli, il fondatore della scienza politica moderna e autore della famosa espressione “il fine giustifica i mezzi”. A lui si sono rifatti i curatori di questo libro per guidare il manager d’oggi tra le mille difficoltà della vita aziendale: perché se «nel Cinquecento comandavano gli aristocratici – scrive Piero Ottone nella prefazione – adesso comandano i signori dell’economia, gli uomini dell’industria e della finanza, i manager. Cambiano gli attori, ma il copione è lo stesso. Il nuovo principe è il capo dell’azienda. Dalle sue decisioni, forse dai suoi capricci, dipende la sorte di coloro che lavorano per lui, la loro fortuna o la loro disgrazia. Spesso egli dispone di un potere assoluto. (…) il dilemma, per ogni carrierista intorno a lui, è inesorabile: o se ne conquistano i favori, o lo si abbatte. Tertium non datur». Per chi: manager e imprenditori un po’ filosofi, e tutti coloro che vogliono immergersi nelle sottigliezze e strategie di una delle menti più fervide della nostra tradizione culturale. main SPONSOR SPONSOR DISTRIBUZIONE L AT E R I Z I appuntamento a SETTEMBRE 2013 VI convegno nazionale e t o n u yo Quando: Dal 22 al 24 febbraio 2013 Dove: Centro Congressi Spazio Villa Erba a Cernobbio (CO) Maggiori info: www.comocasaclima.com 28 febbrAIO Saie 3 Salone internazionale della filiera di produzione del serramento e delle finiture d’interni ed esterni Hi-Tech oriented. Klimainfisso 2013 Fiera internazionale della filiera produttiva del serramento Quando: dal 7 al 9 marzo 2013 Dove: Fiera Bolzano, piazza Fiera 1 39100 Bolzano Maggiori info: www.fierabolzano.it/klimainfisso/ Leader mondiale nello sviluppo di sistemi innovativi per l’edilizia, Wienerberger offre una gamma completa di soluzioni per soddisfare qualsiasi esigenza costruttiva. Grazie a caratteristiche tecnologiche che permettono di ottenere valori di trasmittanza fino a 0,14 W/m²K, i prodotti Wienerberger garantiscono una straordinaria inerzia termica e assicurano performance energetiche adatte anche per la progettazione di edifici a energia quasi zero (NZEB). 14 marzo Quando: Dal 28 febbraio al 2 marzo 2013 Dove: Bologna Fiere viale della Fiera 20 – 40127 Bologna Maggiori info: www.saie.bolognafiere.it 15 febbraio Creati nel rispetto dei principi della bioedilizia, i blocchi in laterizio Wienerberger nascono da materie prime naturali e assicurano prestazioni tecnologiche d’avanguardia in grado di garantire: 28 febbrAIO Edilshow Salone dell’edilizia L’Italia è tutta la sua Storia. CentroStorico offre le soluzioni per ristrutturarla. Quando: Dal 15 al 17 febbraio 2013 Dove: Piacenza Expo, S.S. 10 per Cremona – Loc. Le Mose 29100 Piacenza Maggiori info: www.piacenzaexpo.it 21 febbraio Viatec Fiera specializzata nella costruzione e manutenzione di infrastrutture stradali in zone alpine Inventa – Art of Living Salone per edilizia, ristrutturazione e cultura dell’abitare Quando: Dal 21 al 24 febbraio 2013 Dove: Karlsruhe Messe, Festplatz, 9 76137, Karlsruhe Maggiori info: www.messe-karlsruhe.de Legno & Edilizia Mostra internazionale sull’impiego del legno nell’edilizia • POTERE FONOISOLANTE FINO A 55 dB • OTTIMO EQUILIBRIO TRA ISOLAMENTO E INERZIA TERMICA • ECCELLENTE RESISTENZA AL FUOCO • ELEVATE RESISTENZE MECCANICHE PER COSTRUZIONI PORTANTI IN ZONA SISMICA • MARCATURA CE IN CATEGORIA I Quando: Dal 14 al 17 marzo 2013 Dove: Fiera di Verona, viale del Lavoro 8 37135 Verona Maggiori info: www.legnoeedilizia.com 21 marzo Quando: Dal 28 febbraio al 2 marzo 2013 Dove: Fiera Bolzano, piazza Fiera 1 39100 Bolzano Maggiori info: www.fierabolzano.it 7 marzo 24 - 27 gennaio 22 febbraio Vi aspettiamo nell’area B09/24 al Settore AB CentroStorico Expoedilizia Fiera internazionale per l’edilizia e l’architettura CentroStorico Quando: Dal 21 al 24 marzo 2013 Dove: Fiera di Roma, Como Casa Clima 2013 via Portuense 1645-1647 – 000148 Roma L’Italiaall’efficienza è tutta la sua Storia racchiusa nei suoi centri storici, gloriose città, piccoli borghi eMaggiori quartieri:info: un patrimonio unico di Salone dedicato energetica www.senaf.it stili e modi, di case e palazzi. 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