Poste Italiane SpA - Sped. in a.p. - D.L. 353/2003 conv. in L. 46/2004, art. 1, c.1 - DICB Milano Virginia Gambino Editore Srl - Viale Monte Ceneri 60 - 20155 Milano
N. 37 | DICEMBRE 2012 - GENNAIO 2013
TENDENZE E ATTUALITÀ DELLA DISTRIBUZIONE EDILE
Speciale efficienza
energetica e
sostenibilità ambientale.
Serve cambiare i modelli
Banche avare.
Raccogliere i soldi
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concedere credito
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Anno 6 - Numero 37 - Dicembre-gennaio 2013
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Claudio Cammi
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Gilberto Castoldi
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Giovanni Pietro Grazioli
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De Eccher
Gruppo BigMat
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Edilpadana
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editoriale
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Agenda edilizia
per il prossimo governo
e
L
iscio, gassato o tecnico?
Qualunque sia il colore del
prossimo governo, qualunque
siano le promesse che i partiti
hanno propinato prima del voto
e qualunque sia la coalizione che
sosterrà il nuovo esecutivo, una cosa
è certa: chi siederà a Palazzo Chigi
non potrà essere sordo e muto di
fronte alla crisi dell’edilizia. Nel
2012 il calo degli investimenti nel
settore è stato del 7,6%, dato che si
aggiunge alla precedente discesa
del 2011 (-5,3%). Una sciagura che
ha ridotto di 350mila unità i posti
di lavoro, che salgono a oltre mezzo
milione se si considera anche la
perdita nell’indotto. Ed è un vero
peccato che nelle agende (una volta
si chiamavano programmi) dei partiti
si noti la vistosa mancanza di idee
concrete per rilanciare il settore.
Può darsi che i partiti abbiano poca
fantasia, d’accordo. Dopotutto,
i soldi non fanno la felicità così
come, evidentemente, neppure le
sovvenzioni pubbliche per la politica
accendono l’iniziativa. Quindi, per
aiutare i candidati in lista, YouTrade
ha pensato a un breve promemoria
delle cose da fare nella prossima
legislatura. Tagliare il debito
pubblico è saggio, ma deprimere
l’economia è da matti. Bisogna
prendere esempio dagli Stati Uniti
e, con un po’ di coraggio, procedere
a una politica più espansiva, con un
programma di lavori che attinga
alle idee di Keynes. Le banche non
concedono credito alle imprese,
neppure quando hanno lavori da
realizzare. Un provvedimento di
legge può, però, venire incontro
alla necessità di fornire garanzie
in cambio della liquidità. Puntare
sulla riqualificazione urbana delle
periferie. Manutenzione e risparmio
energetico devono essere al primo
posto. Sarebbe un investimento
virtuoso: 1 miliardo nell’edilizia
ne trascina altri 3 e genera 17 mila
occupati in un’ottantina di comparti
industriali, secondo l’Ance.
Nuovi incentivi: lo Stato dovrebbe
abbassare le tasse per chi ristruttura
i vecchi edifici. L’aumento di valore
dell’immobile consentirebbe di
recuperare successivamente il
mancato prelievo fiscale.
Edilizia pubblica: il governo
uscente ha stanziato 1,3 miliardi
per gli edifici scolastici e il rischio
idrogeologico. È un bene, ma
bisogna proseguire. Va introdotta
la restituzione dell’Iva dopo cinque
anni di invenduto. È una tassa iniqua
che doveva essere cancellata, invece è
rimasta.
7
l’econauta
di Federico Mombarone
Giornalista
Una scelta
contro la crisi
L
a vita è fatta di scelte: bianco o
nero, Inter o Milan, panettone
o pandoro. Quando poi si è
messi alle strette, imboccare una strada
piuttosto che un’altra è ancora più
importante. E fare una scelta è proprio
quello a cui sono chiamate le imprese
di fronte a una crisi che si preannuncia
dolorosa anche per i prossimi mesi.
Secondo le previsioni dell’Ance,
infatti, nel 2013 non ci sarà ripresa per
l’edilizia: la fase di caduta del settore
non si fermerà, con una riduzione degli
investimenti in costruzioni del 3,8% in
termini reali rispetto al 2012. Proprio
per questo la scelta è obbligata: restare la
stessa azienda del passato con il rischio
di finire ai margini, oppure abbracciare
il think different, cioè pensare in modo
diverso e rinnovarsi? Due casi opposti
(ed estremi) possono aiutare nella
risposta. Il primo è quello di Pierluigi
Destri, un piccolissimo imprenditore edile
accusato di essere l’organizzatore del
rapimento di Andrea Calevo, anche lui
nel settore delle costruzioni. Il secondo
caso, anche in questo estremo, è quello
di Daniela Ducato, imprenditrice sarda
e coordinatrice di La casa verde Co2.0.
Di Destri (abbiamo sottolineato che è un
esempio paradossale) c’è poco da dire:
è un imprenditore della vecchia edilizia,
ancorato al passato e sprofondato come
tanti nella crisi, in questo caso anche
di valori morali, che non ha trovato
niente di meglio che delinquere. Daniela
Ducato, invece, ha imboccato la strada del
rinnovamento. Attorno alla bioedilizia
ha aggregato il polo più grande d’Italia.
Sembra impossibile, ma La casa verde
Co2.0 riesce a utilizzare le eccedenze
dell’agricoltura, dei boschi e perfino
della pastorizia per un utilizzo nelle
costruzioni. L’imprenditrice è anche
alla guida di Edilana, che impiega la
pura lana vergine delle pecore sarde per
i prodotti termoisolanti naturali. Per
formare il polo Daniela Ducato ha stretto
accordi con altre aziende, per trasformare
gli scarti di lavorazione in risorse. E non
è una prerogativa della Sardegna: Ducato
coordina 72 aziende, di cui 40 si trovano
nell’isola e 32 nel continente. Un esempio:
il consorzio produce una vernice nera
con le vinacce di Nero d’Avola siciliano
o Cannonau. E gli avanzi del carciofo
si trasformano in colorante, mentre i
tannini diventano leganti. Insomma,
ha imboccato la strada giusta. Meglio
pensarci per tempo.
di Umberto Anitori
Ex segretario nazionale ANACI
Il condominio risponde
dell’evasione fiscale dei suoi fornitori
L’
8
di Michele Destro
La fine dell’autocertificazione
energetica in tutta l’Italia
chiacchiere di condominio
Art. 13 ter della legge
134/2012 del 7 agosto 2012 ha
introdotto la responsabilità
solidale del committente in ordine
al mancato versamento da parte
dell’appaltatore e/o del subappaltatore,
del corrispettivo dovuto all’erario per
ritenute fiscali sui redditi di lavoro
dipendente e dell’imposta sul valore
aggiunto, dovuta in relazione alle
prestazioni effettuate nell’ambito
dell’appalto. Il committente deve
provvedere al pagamento dovuto
all’appaltatore, previa esibizione
da parte dello stesso della
documentazione attestante l’avvenuto
pagamento dei versamenti nella
data del pagamento. Il committente
nuove norme
può sospendere il pagamento
sino all’esibizione della suddetta
documentazione. L’inosservanza delle
modalità di pagamento da parte del
committente è punita con la sanzione
amministrativa pecuniaria da 5mila
a 200mila euro se gli adempimenti
non sono stati correttamente eseguiti
dall’appaltatore.
Detta normativa si applica a tutti gli
appalti rilevanti ai fini dell’imposta
sul valore aggiunto.
In attesa di una circolare esplicativa
da parte dell’Agenzia delle Entrate ne
consegue un’ulteriore incombenza
per l’amministratore di condominio,
che ad ogni pagamento di fattura
della ditta di pulizie o di altro servizio,
dovrà allegare la documentazione
comprovante i pagamenti effettuati
dalla ditta stessa.
I
l governo tecnico ha da
poco terminato la sua opera,
approvando in ultimo
alcuni decreti che modificheranno
l’approccio su tematiche che
avrebbero meritato – credo – una
maggiore attenzione mediatica,
quantomeno per gli addetti ai lavori.
Uno di questi è il decreto 22 novembre
2012 (entrato in vigore il 28/12/2012)
del Ministero dello Sviluppo
Economico “Modifica del decreto
26 giugno 2009, recante: «Linee
guida nazionali per la certificazione
energetica degli edifici»” che consta
di soli tre articoli che spostano
non di poco, l’iter della certificazione
nelle regioni prive di una normativa
energetica. Vediamoli nel dettaglio.
Art. 1 – Finalità e ambiti di intervento:
nulla da rilevare.
Art. 2.1 - Modifica par. 2 all. A:
(edifici esenti). Vengono integrate,
nella tipologia di edifici esenti dalla
certificazione energetica, oltre a
quelli già menzionati nel predetto
decreto (box, cantine, autorimesse,
parcheggi multipiano, depositi e
strutture stagionali a protezione degli
impianti sportivi), anche i ruderi,
previa esplicita dichiarazione di tale
stato dell’edificio nell’atto notarile
di trasferimento di proprietà, e
gli immobili venduti nello stato di
“scheletro strutturale”, cioè privi di
tutte le pareti verticali esterne o di
elementi dell’involucro edilizio, o “al
rustico”, cioè privi delle rifiniture
e degli impianti tecnologici, previa
esplicita dichiarazione di tale stato
dell’edificio nell’atto notarile di
trasferimento di proprietà.
Art. 2.2 - Modifica par. 5 all. A
(Metodi di calcolo di riferimento
nazionale). Come già previsto, i
software di calcolo in commercio
devono assicurare uno scostamento,
dei valori degli indici di prestazione
energetica, entro un range del 5%
rispetto ai corrispondenti parametri
determinati con l’applicazione dei
sistemi di riferimento nazionali.
La predetta garanzia, per i metodi
definiti al punto a) par. 5.1 e 5.2 punto
1, continuerà ad essere data dal CTI
ma non più dall’UNI mentre resta
invariato il punto b) dove CNR ed
ENEA, attraverso una dichiarazione,
garantiranno i metodi di cui al par.
5.2, punti 2 e 3. La novità poi è che
CTI, CNR ed ENEA dovranno rendere
disponibili i sistemi di riferimento
nazionali (casi studio o fogli di
calcolo) su cui vengono svolte le
verifiche.
Art. 2.3 - Modifica par. 7.5 ultimo
capoverso all. A (consegna documenti
ai certificatori). In relazione alla
certificazione degli appartamenti
asserviti da un impianto centralizzato,
gli amministratori di condominio
(ed ora anche i responsabili
dell’impianto) hanno l’obbligo di
consegnare tutte le informazioni (dati
edilizi ed impiantistici compreso il
libretto dell’impianto) non solo ai
condomini ma anche ai tecnici, da
questi incaricati, per la redazione
della certificazione energetica.
Art. 2.4 - Modifica par. 9 all. A
(autocertificazione). Abrogato in
toto. In sintesi la possibilità data al
proprietario di “certificare” il proprio
immobile con la seguente formula:
“l’edificio è di classe energetica G
ed i costi per la gestione energetica
dell’edificio sono molto alti”, senza
ricorrere alla nomina di un tecnico
certificatore, ottemperando così
autonomamente agli obblighi di legge,
non è più contemplata.
Art. 3.1 e 3.2 modifiche di carattere
prettamente formale.
Un consiglio, facciamo molta
attenzione a questi decreti last minute,
che spesso passano inosservati anche
per il loro contenuto succinto, perché
molto spesso apportano modifiche
più che sostanziali al nostro modus
operandi.
9
I FATTI NOSTRI
di Roberto Anghinoni
Giornalista
Chiedere è lecito,
rispondere è un dramma
“Ciò che davvero dobbiamo sapere, è dove vogliamo andare” (Lorenzo Bellicini – Cresme)
“Qualcuno mi dice che cosa dobbiamo fare?” (Rivenditore edile, in un convegno di settore)
U
na risposta, che poi è una
mezza domanda, e una
domanda così semplice e
diretta da togliere il fiato. Questo
è oggi il settore della distribuzione
edile per almeno la metà delle
rivendite ancora presenti sul territorio
nazionale. Quelle rivendite che non
riescono più a nascondere la crisi e
che la stanno comunque affrontando
con tenacia, con coraggio, qualche
volta con disperazione. La domanda
del collega di cui sopra credo debba
essere per tutti un più che valido
argomento di profonda riflessione.
Il quesito ce lo siamo posti tutti
indistintamente, magari in modi e
in tempi diversi, ma l’abbiamo fatto
tutti. Lui l’ha fatto ad alta voce,
senza vergogna e, anzi, con l’orgoglio
imprenditoriale di chi ama la sua
azienda e il suo lavoro, di chi ha a
cuore la sorte dei suoi dipendenti,
di chi è abituato a rispettare le
scadenze con i fornitori. Solo per
questo, dovremmo tutti impegnarci
a trovare una risposta, fare un bel
pacchetto, e regalargliela. Una
risposta che ognuno di noi potrà poi
tranquillamente utilizzare anche nella
propria rivendita, perché il mercato e
i suoi problemi sono uguali per tutti
e, per una volta, gli imprenditori della
distribuzione possono finalmente
dire di avere un sentimento comune:
l’incertezza per il futuro. Ma il futuro,
a meno di non essere degli inguaribili
fatalisti, si deve costruire attraverso
una nuova visione imprenditoriale,
con la conoscenza delle caratteristiche
della propria azienda e del mercato
locale, con l’analisi della propria
clientela e, soprattutto, misurandosi
con il carattere di innovazione che,
a tutti i livelli, sta caratterizzando
il nuovo mercato. Personalmente, e
questo è il mio dramma, non ho una
10
risposta definitiva da offrire al nostro
collega, però ci provo ugualmente,
un po’ per senso di appartenenza, un
po’ per partecipare alla discussione.
Se poco più della metà delle rivendite
edili vive una situazione di negatività,
poco meno della metà delle rivendite
edili vive una situazione di positività.
Partiamo da qui, perché se tanti
colleghi hanno saputo trovare una
strada per fronteggiare le difficoltà,
il loro esempio può essere utile anche
agli altri. La Congiunturale del
Cresme ha messo in evidenza come
il mercato sia caratterizzato da zone
dove la congiuntura è favorevole e
altre zone dove, anche proponendo
il massimo dell’innovazione, non si
vende un chiodo. Anche all’interno
delle aggregazioni commerciali
esistono situazioni di questo genere,
quindi, considerando convenzioni
commerciali uguali per tutti, non
è solo una questione di prodotti
o di prezzi, ma di andamento
congiunturale specifico di
quella zona. Riconfigurare
il proprio punto vendita,
quindi la propria offerta
merceologica, sulla base
di aspettative differenti
dal solito è probabilmente
una strada da perseguire. Un
cambiamento sostenuto da un
progetto razionale che introduca,
oltre a prodotti e soluzioni, anche la
conoscenza di questi nuovi mercati
e, soprattutto, la volontà di essere
finalmente propositivi e smettere con
l’atteggiamento passivo di attendere
richieste che da sole non verranno. I
sentieri da seguire sono l’efficienza
energetica e la riqualificazione delle
città – pensiamo alla manutenzione
ordinaria e straorinaria di un
patrimonio abitativo ormai decrepito
– e del territorio. I nuovi modelli
costruttivi. Il verde, l’acqua. La
ristrutturazione, che sarà il settore
dominante, e che però pretende oggi
tecnologie che riducano i costi di
gestione degli edifici, che ne limitino
i consumi. Il mercato del futuro
sarà dominato dalla selezione, una
selezione che è già iniziata. Che cosa
dobbiamo fare? In sintesi, ritrovare
la voglia di fare. Perché è questo
spirito vitale che adesso ci manca e
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14
Banche:
lacrime di coccodrillo
dicembre 2012
gennaio 2013
N. 37
BANCHE: LACRIME DI COCCODRILLO.............................................................. 14
dal presente imperfetto al futuro possibile............................. 16
emergere con la crisi...................................................................................... 20
TU CHIAMALE SE VUOI... EMOZIONI................................................................. 22
produttori: resiste solo chi
ha saputo trovare il giusto mix............................................................... 26
40
Milestones
I principali avvenimenti del 2012
Secondo Giuliano De Filippis,
segretario della Fabi, il principale
sindacato dei bancari, «il
biennio 2012-2013 garantirà,
complessivamente, utili per
oltre 10 miliardi di euro».
Mentre i cordoni della borsa per
i finanziamenti alle imprese si
stringono sempre di più
22
Tu chiamale se vuoi... emozioni
fotografia (senza sorriso) dell’italia di oggi e domani..... 30
Un anno di Governo Monti,
i problemi con lo spread
e il fondo salva stati, gli
incentivi per le rinnovabili e
il piano per le città, e poi la
caduta del Governo:
un anno da rileggere
Saie e Made
l’emblematico caso memc di merano.................................................. 38
milestones - i principali avvenimenti del 2012............................ 40
le avanguardie del laterizio....................................................................... 48
EFFICIENZA ENERGETICA E SOSTENIBILITà AMBIENTALE:
SERVE CAMBIARE I MODELLI............................................................................... 50
Tornano a ottobre tra non poche polemiche
le due fiere di settore, mentre il mercato barcolla
e gli operatori e visitatori si dividono
Questione di sistema.......................................................................................... 64
klimahouse: living experience.................................................................. 66
innovazione prima di tutto............................................................................ 74
166 METRI DI TECNOLOGIA.................................................................................. 78
sistemi evoluti per l’edilizia....................................................................... 80
TUTTO IL POTERE ISOLANTE DEL VETRO....................................................... 82
Come quelle suscitate da Living & More,
il nuovo spazio espositivo della F.lli Simonetti.
Uno showroom di grandi suggestioni, completamente
rinnovato nel layout e nel marketing mix
È nato Made 7.0....................................................................................................... 84
nuove opportunità per il colore............................................................ 86
QUESTIONE DI LOGISTICA...................................................................................... 88
riqualificare gli edifici storici................................................................. 90
INTERNATIONAL............................................................................................................ 92
NEWS DALLA RETE..................................................................................................... 93
zapping........................................................................................................................... 94
hi tech............................................................................................................................. 96
WROOM............................................................................................................................. 98
ON THE ROAD................................................................................................................ 99
QUESTIONI DI GOLA................................................................................................ 100
YOUBOOK...................................................................................................................... 102
Younote....................................................................................................................... 104
12
Non solo fiera, ma una vera
e proprio filosofia di vita.
Torna anche quest’anno,
per la sua ottava edizione,
la fiera del risparmio energetico
per eccellenza. Con tante novità
78
166 metri di tecnologia
Quella di Doka
e dei suoi sistemi autorampanti,
per la Torre di Intesa San Paolo
a Torino
SAIE E MADE ANCORA ANTAGONISTE.............................................................. 47
l’efficienza energetica riparte dai capannoni............................. 76
living experience
Rassegna prodotti
47
ancora antagoniste
tendenze della nuova architettura italiana................................ 34
66
Klimahouse:
30
Fotografia
(senza sorriso)
dell’Italia di oggi
e domani
50
Speciale efficienza
energetica
Rassegna prodotti
88
Questione
di logistica
Case histoy Faresin,
che riunendo il ciclo produttivo
in un unico sito ha segnato
un 30% in più di fatturato
98
Wroom
Il futuro del settore A
di Mercedes
L’85% delle famiglie ha eliminato
sprechi ed eccessi e il 73%
va a caccia di offerte e alimenti meno costosi,
il 62,8% degli italiani ha ridotto gli spostamenti
in auto e scooter per risparmiare sulla benzina,
il mercato dell’auto registra il 25% in meno di
immatricolazioni (aumentano invece noleggio e car sharing),
mentre il bene casa è rimasto un rifugio. Anche se…
13
di Federico Mombarone
S
Banche:
lacrime di coccodrillo
Secondo Giuliano De Filippis, segretario della Fabi, il principale
sindacato dei bancari, «il biennio 2012-2013 garantirà,
complessivamente, utili per oltre 10 miliardi di euro». Mentre
i cordoni della borsa per i finanziamenti alle imprese si
stringono sempre di più
14 - youprimopiano
e, come è avvenuto nei giorni
scorsi, anche il bancario dà
dell’avaro al banchiere, siamo
messi male: dall’altra parte dello
sportello qualcosa non gira per il verso
giusto. E le imprese hanno ragione ad
accusare le banche di non saper fare il
proprio mestiere, cioè raccogliere soldi
per poi concedere credito.
Lo confermano i numeri: nel primo
semestre del 2012, per esempio, i
mutui per l’acquisto di casa si sono
dimezzati rispetto al 2011. Secondo
le elaborazioni dell’Ance (su dati
della Banca d’Italia), i prestiti a
medio e lungo termine per l’acquisto
dell’abitazione sono scesi del 47,9%.
Non solo: i finanziamenti alle imprese
(dati a settembre 2012) hanno
registrato una diminuzione del 4,2%
(-2,7% il mese precedente contro il
+5,3% di un anno prima). E questo
nonostante il pieno di liquidità alle
casse degli istituti di credito frutto delle
operazioni di finanziamento della Bce.
I banchieri si giustificano: la dinamica,
secondo l’Abi, l’associazione delle
grandi banche, è «influenzata
dal crollo dei principali fattori di
domanda, che vanno dagli investimenti
fissi alla ristrutturazione dei debiti».
«Non è colpa nostra», si difendono
all’Abi, «se l’economia va male e
le imprese sono diventate clienti a
rischio». Ma è proprio così? Certo, è
vero che in un clima di recessione cala
anche la domanda e, di conseguenza,
diminuisce la richiesta di prestiti.
Eppure, il lamento sembra in
contraddizione con quanto gli stessi
banchieri hanno spiegato un paio
di mesi fa ai funzionari del Fondo
monetario internazionale. Secondo
quanto ha sostenuto l’Abi, infatti, in
Italia il sistema del credito mostra un
miglioramento su tutti i versanti del
bilancio bancario: dalle sofferenze agli
impieghi, passando per i depositi e
{
Molti istituti hanno introdotto clausole che rendono
molto difficile l’operatività delle imprese. Per esempio,
nei contratti di mutuo fondiario c’è chi lega le erogazioni
all’andamento delle vendite, in un momento in cui i
contratti si sono rarefatti
la raccolta, per arrivare al margine di
interesse.
Insomma, qual è la verità? Le banche
sono costrette a essere avare di crediti,
oppure la situazione dei loro bilanci è
rosea? Secondo Giuliano De Filippis,
segretario della Fabi, il principale
sindacato dei bancari, «il biennio 20122013 garantirà, complessivamente,
utili per oltre 10 miliardi di euro».
Una cifra considerevole, «che con
il rendimento sul capitale all’1,1%
quest’anno e all’1,7% nel 2013 porterà
a una indubbia inversione di tendenza
rispetto al recente passato». Tradotto:
le banche piangono miseria, ma in
realtà macinano utili. E chi è messo
peggio, come il Monte dei Paschi, può
consolarsi con un biberon da quasi
4 miliardi messo a disposizione dallo
Stato.
Quelle che continuano a non trarre
vantaggio dal miglioramento dei conti
sbandierato al Fmi sono, invece, le
imprese. Nel settore delle costruzioni,
per esempio, aumenta lo stock di
invenduto, e a questo si aggiunge
la difficoltà di farsi pagare dagli
enti pubblici. E visto che la capacità
delle imprese di autofinanziare gli
investimenti è in caduta libera, la
costante diminuzione sul fronte
dei finanziamenti non fa altro che
aggravare la crisi. Inoltre, molti
istituti hanno introdotto clausole che
rendono molto difficile l’operatività
delle imprese. Per esempio, nei
contratti di mutuo fondiario c’è chi
lega le erogazioni all’andamento
delle vendite, in un momento in cui
i contratti si sono rarefatti. Come se
non bastasse, spesso cambiano anche
le condizioni per i finanziamenti in
essere. Quasi la metà delle imprese ha
rivelato all’Ance che le banche hanno
richiesto cambiamenti delle condizioni
contrattuali, soprattutto per le aperture
di conto corrente e gli scoperti.
Insomma, per il 2013, se non si
vuole che la situazione si avviti,
urgono rimedi. C’è, per esempio,
chi suggerisce l’introduzione di
prodotti innovativi, come i fondi
di partecipazione minoritaria e
temporanea al capitale di rischio, in
cui il pubblico (Regione, Comune)
diventa socio di un’impresa per un
periodo di tempo limitato. Oppure si
può spingere sui fondi di rotazione
per nuovi investimenti, attraverso i
quali un’impresa può usufruire di
un finanziamento a tasso agevolato,
grazie a una provvista pubblica a tasso
zero e una provvista bancaria a un
tasso di mercato. Oppure a fondi che
garantiscano il finanziamento nei
casi di appalti con l’amministrazione
pubblica. A questo si può aggiungere lo
strumento dei prestiti obbligazionari,
che il decreto Sviluppo ha introdotto
anche per le medie imprese, che
possono così finanziare le proprie
attività. Ma in questo caso deve
comunque esserci una banca a
farsi garante dell’emissione. Chissà
se basteranno questi strumenti a
convincere i banchieri a fare davvero i
banchieri.
youprimopiano - 15
Dal presente
imperfetto
al futuro possibile
di Sofia Marsigli
Molti cessano la propria attività, alcuni mettono
a segno bilanci molto positivi.
Il mondo della distribuzione edile annaspa,
ma le carte da giocare sono ancora molte
16 - youprimopiano
F
ino ad oggi il rivenditore di
materiali edili ha tenuto in
magazzino migliaia di prodotti
per risolvere i problemi dei suoi clienti.
Ma con la crisi le cose sono cambiate
e il 2012 ha segnato un passaggio
importante che ha condotto alla
riduzione dei costi e all’ottimizzazione
dell’offerta, orientando le rivendite
verso prodotti più flessibili a
rispondere alle diverse esigenze
del cantiere. Chi non ha intrapreso
per tempo questa strada ha visto la
propria attività cessare, senza eccezioni
youprimopiano - 17
VINCENZO ZANUTTA: «ECCO PERCHé LA MIA RIVENDITA HA SUCCESSO»
«I tre elementi vincenti per la rivendita edile sono: organizzazione, buona conoscenza
del mercato e delle esigenze dei clienti, e flessibilità operativa e mentale. Al contrario,
la mancanza di organizzazione, la rigidità e il voler continuare ad operare seguendo
vecchi schemi non permettono di crescere. Le nostre scelte si basano soprattutto
sulla profonda comprensione del mercato e dei clienti ed è così che abbiamo visto
aumentare il nostro fatturato nel 2011. In quell’anno, inoltre, l’ex azienda Fadalti
è stata messa in amministrazione controllata e abbiamo partecipato al bando di
concessione, acquisendo il gruppo e i relativi punti vendita. Speriamo che questa
operazione, conclusa nel dicembre 2012, ci permetta di accedere a nuovi mercati
dal punto di vista geografico e della clientela. Cosa cambierà nelle rivendite nei
prossimi anni? Certamente si proseguirà lungo la strada del miglioramento, con
una sempre maggiore specializzazione e qualità di prodotti e servizi».
da Nord a Sud Italia, né tra grandi
né piccole aziende. Chi invece ha
compreso le evoluzioni del mercato
riesce a mantenere i margini, cresce,
investe aprendo nuovi punti vendita.
della marginalità, suggeriscono attente
riflessioni sull’opportunità di ridurre il
numero di proposte in esposizione pur
mantenendo la completa offerta per il
cliente finale. Le rivendite che hanno
{
I costi degli showroom e le riduzioni di fatturato incidono sui
costi di gestione e questi aumenti, uniti alla riduzione della
marginalità, suggeriscono attente riflessioni sull’opportunità
di ridurre il numero di proposte in esposizione pur mantenendo
completa l’offerta per il cliente finale
Il mercato si sta riconfigurando:
aziende da sempre forti dismettono
la propria attività, altre la sviluppano
mettendo a frutto investimenti
oculati con attenzione a costi e
margini. A pagare le conseguenze
di scelte sbagliate sono le rivendite
che in passato hanno pensato solo ad
incrementare il fatturato portando
avanti politiche di prezzo, riducendo la
marginalità e conducendo operazioni
non adatte al momento congiunturale
in atto. La rivendita edile non risulta
più in grado di assicurare la propria
posizione di garante tra l’industria
e le imprese: troppa richiesta di
credito da parte delle imprese che
necessitano di maggiore dilazione
dei tempi di pagamento e maggior
rischio nell’esigibilità dei crediti. Basti
pensare che rivendite edili multipoint
come Centro Edile e Gatti Legnami,
da sempre i punti di riferimento di
Milano e provincia, stanno valutando
di risolvere le proprie difficoltà
chiedendo un concordato preventivo.
E sono solo due esempi di una
situazione che sta dilagando. I costi
degli showroom e le riduzioni di
fatturato incidono sui costi di gestione,
questi aumenti, uniti alla riduzione
18 - youprimopiano
investito in innovazione, supporti
informatici, servizi aggiuntivi senza
perdere di vista qualità e giusto
margine resistono alla selezione
del mercato. Un esempio vincente è
Zanutta in Friuli Venezia Giulia, che
nel 2011 ha dichiarato un aumento
di fatturato del 23,4%, risultato che
porta la rivendita edile a migliorare
la propria posizione nella classifica
dei bilanci dei distributori edili
italiani. Zanutta, proseguendo nei
propri programmi di investimento,
sta aumentando il numero dei suoi
punti vendita con l’acquisizione di
quelli del gruppo Fadalti. Altre novità
positive riguardano il gruppo Mec,
che sta distribuendo materiali anche
all’estero, e 4Bild che ha investito
nell’informatizzazione dell’azienda
centralizzando tutte le attività di
gestione con conseguente riduzione
dei costi. I modelli della distribuzione
edile si evolvono e la bella notizia
è che la grande distribuzione non
è una minaccia se si è in grado di
giocare bene le proprie carte e,
talvolta, di prendere esempio da
attivita virtuose. Le rivendite sono
i luoghi del dialogo con il cliente, i
luoghi dove vengono offerte risposte,
professionalità, assistenza tecnica da
parte degli stessi produttori. Le parole
standardizzazione e diversificazione
non possono non risuonare nel
processo di selezione: poche proposte
per rispondere a tutte le esigenze. E,
come stanno facendo alcuni, altro
elemento importane è l’inserimento
della figura dell’architetto in rivendita,
come già stanno facendo alcuni punti
vendita. A fornire un supporto per
migliorare i modelli delle rivendite
è intervenuto il nuovo regolamento
europeo 305/2011. Il regolamento
si basa sul nuovo significato della
marcatura Ce che non attesta più
solo la conformità del prodotto a una
specifica tecnica bensì la conclusione
di un iter armonizzato attraverso
il quale si valuta, si accerta, si
garantisce (mediante procedure di
prova o di calcolo e di controllo della
produzione) ed infine, si dichiara,
la prestazione di un prodotto da
costruzione. Quindi il concetto
cardine di questo regolamento è il
nuovo significato della marcatura che
si supporta con la dichiarazione di
prestazione (DoP) dove la figura del
rivenditore di materiali edili assume
un ruolo cruciale.
Emergere
con la crisi
Serietà e dialogo: ecco come Edil Fiorentini raggiunge
il primo posto nella classifica 2011 dei distributori di materiali edili
di Santina Muscarà
A
l momento della raccolta dei
dati per stilare la classifica
“Top 200 della distribuzione”
pubblicata su YouTrade di ottobre
2012, Edil Fiorentini aveva un punto
vendita. In pochi mesi sono diventati
due, in due zone opposte di Roma.
Non solo una crescita virtuosa, ma
anche il primo posto in un settore, che
testimonia come l’inevitabile selezione
del mercato possa avere risvolti positivi
per chi sa cogliere le opportunità.
«La crisi economica può avere risvolti
diversi anche in base alla forza e alla
passione che l’imprenditore mette nel
proprio lavoro – sostiene Valeriano
Fiorentini, direttore commerciale
di Edil Fiorentini –. Certamente
Valeriano Fiorentini
20 - youprimopiano
il mercato è in netta flessione e le
possibilità di sviluppo sono poche
– aggiunge –, ma occorre saper
trovare il modo per proporsi ai clienti
differenziandosi dai concorrenti».
È proprio lo stretto rapporto con i
clienti ad aver determinato le scelte
del Gruppo Fiorentini e in particolare
di Edil Fiorentini: «Tutto ciò che
abbiamo pensato e investito ha sempre
avuto l’obiettivo di migliorare i servizi
offerti – afferma Fiorentini – e la
motivazione principale dell’apertura
del nuovo punto vendita è la risposta a
un’esigenza dei clienti, che chiedevano
la possibilità di caricare il materiale
anche nella zona opposta della città».
Alla sede storica di via Latina ad Artena,
infatti, si affianca oggi quella di via
Aurelia a Roma, nata ex novo. L’idea
di avere più punti vendita è sempre
stata presente tra i progetti della
famiglia Fiorentini ma «ci siamo spesso
fermati davanti all’impegno dei costi
e della sicura gestione del magazzino
– dichiara il direttore commerciale –
arrivando a decidere adesso, momento
per noi favorevole». Gli investimenti
degli ultimi otto anni in realtà sono
tanti perché Edil Fiorentini ha messo
a disposizione del Gruppo tutto ciò
che aveva a disposizione dal punto
di vista finanziario, forte del fatto
che la selezione del mercato sarebbe
stata favorevole per le rivendite serie:
«Negli ultimi anni del boom abbiamo
avuto difficoltà ad emergere rispetto
ai concorrenti, sembrava che fossimo
tutti uguali – racconta –. Invece la crisi
ha portato a una differenziazione del
mercato grazie alla quale il nostro
lavoro e la nostra serietà sono state
apprezzate». Dal 2007 ad oggi il
mercato è cambiato moltissimo:
«Stanno riemergendo le figure capaci,
i costruttori devono avere specifiche
competenze tecniche per poter
costruire nel rispetto delle nuove
leggi in vigore, il cliente finale sceglie
sempre più la qualità.
I produttori inoltre sono più
vicini ai rivenditori», considera
Fiorentini. Insomma, il mercato
è in completa trasformazione e la
filosofia dell’azienda per continuare a
crescere rimane quella dell’apertura
e del dialogo: «Il nostro progetto è
da sempre basato sul rapporto con
l’impresa, per la quale ogni giorno
lavoriamo rispondendo ad ogni
nuova esigenza», conclude il direttore
commerciale.
emozioni
Tu chiamale se vuoi...
di Veronica Monaco
materiali naturali, marmi, pietre
e parquet. «Non si è trattato di un
semplice restyling fine a se stesso,
– afferma il titolare del gruppo,
Alberto Simonetti – ma di una totale
ristrutturazione, che vuole esprimere
la volontà di rinnovamento della
nostra azienda. Un rinnovamento
basato su specializzazione, formazione
e innovazione, tre capisaldi che
vogliamo trasferire ai professionisti
dell’architettura e dell’edilizia con i
quali dialoghiamo quotidianamente.
Per questo, di pari passo con la
progettazione dello showroom,
ha preso forma anche una nuova
strategia di marketing, che mira a
fare della nostra azienda un centro
servizi completo per tutti gli addetti
ai lavori». Curato dal designer Ido
Come quelle suscitate da Living & More,
il nuovo spazio espositivo della F.lli Simonetti.
Uno showroom di grandi suggestioni,
completamente rinnovato nel layout
e nel marketing mix
T
u chiamale se vuoi… emozioni.
Se fosse una canzone,
certamente sarebbe la celebre
Emozioni di Battisti e Mogol, uno dei
più bei classici della musica italiana.
Stiamo parlando dello showroom
“Living & More” della Fratelli
Simonetti di Via Einaudi a Civitanova
Marche, oggetto di un importante
intervento di rinnovamento, che ne
ha fatto uno dei più suggestivi punti
vendita della distribuzione edile
italiana. Inaugurato a novembre, alla
presenza di un nutrito pubblico di
partecipanti e di alcune personalità
22 - youprimopiano
di rilievo, tra cui Giorgio Squinzi,
presidente di Confindustria e del
Gruppo Mapei, e Gian Mario Spacca,
presidente della Regione Marche, lo
showroom presenta un’area espositiva
di oltre 6.000 mq. Qui è possibile
trovare tutto ciò che serve per fare
una casa, con le collezioni dei marchi
della fascia più alta del mercato:
dall’arredo casa, alle cucine e al
living, fino all’outdoor. Lo spazio
espositivo comprende anche alcune
aree specializzate, come quella
dedicata al wellness con docce, saune
e bagni turchi, o quella riservata ai
Giorgio Squinzi, Alberto Simonetti e Gian Mario Spacca
Corradini, in collaborazione con i
progettisti interni all’azienda, il layout
del nuovo showroom è stato concepito
in maniera estremamente accurata,
in modo da offrire al visitatore
la possibilità di immergersi in un
percorso espositivo ricco di stimoli
e suggestioni, ma mai dispersivo.
«Per il layout abbiamo seguito una
griglia di corridoi ortogonali, che
consente di dare ordine e razionalità
all’esposizione – dichiara il designer –.
Abbiamo inoltre voluto creare
delle vere e proprie simulazioni
complete degli ambienti della casa,
piuttosto che compartimentazioni
nette di prodotti omogenei, in
modo da ottenere un’esposizione
molto più dinamica e stimolante,
sostenuta da un ricco corredo di
immagini e grafiche evocative».
A breve il percorso espositivo sarà
ancora più coinvolgente, grazie
all’implementazione di device e
tecnologie informatiche come i QR
Code e gli iPad, che permetteranno
al visitatore di sperimentare in
maniera virtuale i prodotti presenti,
a seconda delle caratteristiche e
dell’ambientazioni che sceglierà di
volta in volta. «Questo showroom
è prima di tutto uno strumento a
disposizione degli operatori del
settore, per progettare e costruire al
meglio delle possibilità oggi presenti
sul mercato – dichiara Simonetti –.
Per questo abbiamo deciso di
riservare ai professionisti un’area
progettuale dedicata, il Building
Lab, in cui è possibile conoscere i
Alberto e Luciana Simonetti
youprimopiano - 23
L’armonia che nasce
da un legame solido
resiste alle intemperie della vita.
dettagli dei prodotti e delle tecnologie
più innovative, con il supporto del
personale specializzato della F.lli
Simonetti». Per i progettisti l’azienda
ha predisposto anche un ricco
calendario di attività, con iniziative
di poche ore – come i Cocktail New
Collections, le Serate di Architettura
e i Seminari Tematici – o di qualche
giorno, come i Viaggi di Architettura.
«La situazione economica non è
semplice, ma è nei momenti di crisi
che vanno affrontate determinate
scelte – spiega il titolare –. Abbiamo
deciso di investire nel nuovo
showroom, cambiando la strategia di
approccio al mercato. Innanzitutto
abbiamo modificato la struttura
del punto vendita, che inizialmente
presentava un tipo di allestimento
destinato ad una clientela di fascia
media, che oggi purtroppo non
esiste più. Poi abbiamo innovato
la modalità di esposizione dei
prodotti, per creare un vero e proprio
percorso emozionale per il cliente».
Un’iniziativa imprenditoriale che
ha suscitato il plauso anche del
presidente di Confindustria, Giorgio
Squinzi, presente all’inaugurazione:
«Ritengo che la F.lli Simonetti
rappresenti una punta di eccellenza
per il mercato dell’edilizia – ha
dichiarato – L’inaugurazione di
questo nuovo showroom ha un
significato altamente simbolico. In un
momento in cui molti imprenditori
si sentono sempre più demotivati
di fronte alle enormi difficoltà
burocratiche e del credito, trovare
qualcuno come Simonetti, che ha la
forza di rimettersi in gioco e di fare
un grande investimento, è un segnale
incoraggiante.
Qualsiasi sia la trasformazione
che dobbiamo mettere in atto
nelle nostre aziende, dobbiamo
essere ottimisti. Ma soprattutto –
ha aggiunto – non dobbiamo mai
smettere di pedalare!».
I NUMERI DEL COLOSSO MARCHIGIANO
Uno showroom e un outlet. Così la F.lli Simonetti, presente con un totale di 17
punti vendita nelle Marche, ha deciso di differenziare la propria offerta commerciale, per servire nel miglior modo possibile sia il cliente di fascia alta che quello
di fascia medio-bassa. Per quest’ultimo, infatti, l’azienda ha allestito, a pochi
metri dallo showroom, un outlet di 4.000 mq in cui è possibile trovare prodotti
“fine linea” di marchi di alto livello, ma con una maggiore convenienza economica,
grazie ad una modalità di vendita “non assistita” (self service) e al contenimento dei costi di gestione. Per questa struttura è stato creato un sito web ad hoc
(www.outletcasastore.it), che offre informazioni precise e dettagliate sui principali
prodotti disponibili e sulle numerose offerte periodiche e stagionali.
Dalla ricerca Mapei due sistemi che assicurano l’isolamento termico a cappotto,
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24 - youprimopiano
Produttori:
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trovare
Innovazione, flessibilità e competitività,
sono l’unica strada per rimanere sul mercato
di Arianna Pace
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e i rivenditori che hanno il
coraggio di investire sono in
crescita, sarà così anche per
i produttori? Ebbene sì, i dati e le
analisi del mondo della produzione
confermano che resiste chi investe, non
solo chi riduce. Ma non a caso. Bisogna
investire su prodotti innovativi e
26 - youprimopiano
tecnologicamente avanzati. I fatti
parlano chiaro e sono proprio i settori
più moderni e avanzati a crescere,
meglio ancora se hanno la possibilità
di valutare i mercati esteri (sensibili
ai prodotti italiani). Anche nei settori
più “tradizionali” come quelli dei
prodotti pesanti (laterizi), la regola è
youprimopiano - 27
COSA HANNO FATTO E STANNO FACENDO I PRODUTTORI NEL CONCRETO
VINCENZO ANDREAZZA, AMMINISTRATORE DELEGATO ALIMAK HEK
«Per affrontare il momento congiunturale, già alla fine del 2007 abbiamo ridotto
notevolmente i costi interni con un’azione molto decisa, volta a riorganizzare l’efficienza aziendale. La
riduzione del personale e una maggiore produttività
logistica interna sono stati i primi passi, per arrivare
poi a riordinare la filiera della distribuzione, accorciandola. In questo modo siamo riusciti a salvare la quota
di mercato e per la prima parte del 2013 prevediamo
una situazione simile a quella che stiamo vivendo,
mentre nella seconda metà dell’anno ci aspettiamo
qualche segnale positivo, con un aumento di liquidità
e la ripresa dei cantieri».
ENRICO MORUCCI, DIRETTORE MARKETING ICN (NAICI)
«Analizzando i dati relativi all’ultimo quadriennio, periodo in cui è identificabile il
particolare momento economico, il marchio Naici ha continuato ad ottenere una
crescita importante, sia in termini numerici che di posizionamento nel mercato. Nonostante le turbolenze nel settore edile, probabilmente
il nostro marchio ha continuato ad essere apprezzato
perché gli utenti, professionisti o privati, soprattutto in
questo periodo non possono e non vogliono rischiare e
preferiscono affidarsi a prodotti che possano garantire
affidabilità e durata nel tempo. Credo che in questo
momento più che mai sia fondamentale offrire qualità
e servizio. Altrettanto importante è il marketing, perché
se si hanno prodotti validi si è già a metà dell’opera e
non resta che farli conoscere. Ritengo che bilanciare
gli investimenti in tutti i reparti, tra cui l’area marketing, sia stato determinante per i risultati che l’azienda ha ottenuto e continua
ad ottenere. Non siamo stati di certo fermi ad aspettare gli eventi e questo ci ha
ripagato con ottimi risultati».
FABRIZIO ZACCARON, RESPONSABILE COMMERCIALE ECLISSE
«Abbiamo affrontato il 2012 puntando sulla vendita di un mix di prodotti, proponendo ai rivenditori corner appositamente allestiti,
e sensibilizzando i nostri prodotti nel mondo della
progettazione contattando più di mille progettisti. Le
nostre strategie ci hanno permesso di mantenere gli
utili del 2011 e di tenere sotto controllo la marginalità.
Purtroppo le previsioni del mercato nel 2013 non sono
positive ma continueremo a percorrere la strada dell’anno appena terminato e lanceremo novità di prodotto
in grado di compensare il calo del prodotto standard».
Nuova finestra super-termoisolante FTT
N
rmo
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U8 Therm V
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28 - youprimopiano
TT
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LA
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L’innovativa tecnica di costruzione della finestra FTT assicura ottimi parametri,
garantendo il massimo risparmio energetico. Il coefficiente 0,58 W/m2K rende la
finestra FTT Thermo U8 un serramento da tetto con le prestazioni termiche
tra le migliori disponibili sul mercato. La finestra FTT contribuisce a mantenere un piacevole calore in mansarda quando fa freddo
ottimizzando il risparmio energetico.
–
LA PIU’ C AL
F
DA
MERCATO
UL
LUCA BELIGNI, RESPONSABILE MARKETING
E ASSISTENZA TECNICA LATERLITE
«Il 2012 è stato l’anno più difficile dall’inizio della crisi
ma lo abbiamo affrontato migliorando le modalità di
lavoro e riorganizzando le varie attività all’interno degli
stabilimenti. A livello commerciale abbiamo deciso di
investire su una nuova gamma di prodotti che si chiama
Centro Storico e che è dedicata alle ristrutturazioni, il
nostro mercato di riferimento, nonché il motore trainante dell’edilizia degli ultimi anni e del futuro. Crediamo
nel valore della nuova gamma come punto positivo di
rilancio per il 2013».
... e diventa più caldo!
I N S TA L
la stessa: solo chi ha inserito prodotti
innovativi, con processi produttivi più
tecnologici è riuscito a fronteggiare
il difficile momento congiunturale.
Procedendo con ordine, che cosa
sta succedendo nel mondo della
produzione? I produttori, negli anni
precedenti alla crisi del mercato edile,
hanno potuto gestire utili inaspettati.
Con l’inizio della crisi, il non aver
preventivamente programmato una
riduzione dei volumi e dei costi li
ha trovati impreparati quando la
crisi si è scontrata con la questione
finanziaria (margini). Ora l’industria
dovrebbe salvaguardare due fattori:
la produzione e la vendita. Per farlo
è necessario realizzare produzioni
e prodotti in grado di soddisfare a
360 gradi un mercato con differenti
attori, rivendite edili e Gdo, che
richiedono a una parte materiali
con valore aggiunto (nicchia di
mercato) e altri per cui conta solo
il prezzo (volumi). In questo modo
l’industria può disporre sia della
quantità, sia della qualità, mantenendo
la presenza dei rivenditori. Le
rivendite dovrebbero organizzarsi
sviluppando i propri punti vendita a
livello informatico e con disponibilità
di materiale. La standardizzazione è
il passo che però dovrà accomunare
l’intera distribuzione e ciò migliorerà
il servizio e l’assistenza del rivenditore.
Maggior competitività e flessibilità
sono i must del momento. Le aziende
produttrici, inoltre, si stanno
specializzando sempre più nella
realizzazione di sistemi costruttivi.
L’evoluzione della produzione passa
quindi dal prodotto al sistema.
Investire nello sviluppo del sistema
casa valorizzerà sempre più le aziende
ripagandole dei costi che dovranno
affrontare. I produttori si aspettano
che il rivenditore diventi sempre
più partner in questo progetto di
passaggio da prodotto a sistema, e
la rivendita, in collaborazione con i
produttori, si attiverà per preparare
i propri dipendenti con corsi
tecnici, aggiornamenti normativi,
collaborazione nella vendita del
sistema. I risultati degli sforzi profusi
si otterranno non immediatamente ma
nel tempo. In sostanza, se in passato
per le aziende l’ago della bilancia
era il fatturato, oggi è la marginalità.
E il futuro del rivenditore è fare
partnership con l’industria.
EH
IL R
ACCO R D O
www.fakro.it, [email protected]
Fotografia
(senza sorriso)
dell’Italia
di oggi e domani
Fig. 1 - I problemi più preoccupanti per il futuro della famiglia: un confronto 2011/2012 (val %)
{
È crollato il lavoro autonomo,
è rimasto praticamente stabile
il lavoro dipendente a tempo
indeterminato, mentre è
cresciuto il lavoro a tempo
determinato
L’85% delle famiglie ha eliminato sprechi ed eccessi e il 73% va a caccia
di offerte e alimenti meno costosi, il 62,8% degli italiani ha ridotto gli
spostamenti in auto e scooter per risparmiare sulla benzina, il mercato
dell’auto registra il 25% in meno di immatricolazioni (aumentano invece
noleggio e car sharing), mentre il bene casa è rimasto un rifugio. Anche se…
Fonte: indagini Censis, 2011 e 2012
di Veronica Monaco
C
ome ogni anno, si rinnova
l’appuntamento con il
tradizionale “Rapporto del
Censis sulla situazione sociale del
Paese”. Presentato a inizio dicembre,
il dossier si apre con una premessa a
tinte fosche che descrive il 2012 come
un anno «segnato da una crisi così
grave da imporre l’assoluta centralità
del problema della sopravvivenza
(…) quotidianamente alimentata
dalle preoccupazioni della classe di
governo, dalle drammatizzazioni dei
media, dalle inquietudini popolari;
dalla paura di non farcela, una paura
reale, che non ha risparmiato alcun
soggetto della società, individuale o
collettivo, economico o istituzionale».
Se la mancata Apocalisse profetizzata
dai cari vecchi Maya ci ha fatto tirare
un sospiro di sollievo, il quadro
dipinto dal Censis non lascia dubbi
sulle difficoltà estreme che la crisi
ci sta imponendo. Nonostante
l’impotenza a cui la società italiana
si è trovata di fronte, inasprita
30 - youfocus
e significativo passo di crescita della
nostra unità nazionale», auspica il
Censis al termine dell’introduzione al
suo 46° Rapporto.
{
La caduta degli investimenti nel settore delle costruzioni negli ultimi
cinque anni è stata del 25%: per il solo comparto residenziale il calo
tra il 2008 e il 2012 è del 45%. Il numero di famiglie che accendono
un mutuo si è drasticamente ridotto, diminuendo di oltre il 20%
nel periodo 2008-2011 rispetto al quadriennio 2004-2007, e solo
nel primo semestre 2012 la domanda di mutui ipotecari ha fatto
registrare un’ulteriore contrazione del 44% dall’anno precedente
da una sorta di discontinuità da
«separati in casa» tra le istituzioni
politiche, concentrate con rigore sui
conti pubblici e la nostra credibilità
finanziaria internazionale, e i soggetti
economici poco coinvolti nella
rigorosa opera di aggiustamento
e lasciati di fatto soli nella ricerca
di strategie di riposizionamento, il
Censis ritiene si sia riusciti ad andare
oltre la sopravvivenza. O meglio
hanno cominciato a funzionare tre
grandi spinte alla sopravvivenza:
resistere facendo perno su ciò
che il filosofo Jacques Derrida
chiamava “restance”, riprendendo
e valorizzando quello che rimane
di funzionante; valorizzare la
“differenza” degli atteggiamenti e dei
comportamenti, esaltando la voglia di
personalizzazione e reinterpretando
le proprie visioni del mondo; operare
un continuo “riposizionamento” delle
presenze e delle azioni, ripensando
all’assetto del territorio e delle città,
ai percorsi di studio, ai modelli
imprenditoriali e commerciali.
«Tenere insieme le ragioni del rigore
istituzionale e la popolare voglia di
sopravvivenza sarebbe un ulteriore
coinciso con il progressivo slittamento
della ricchezza verso le componenti
più anziane della popolazione, a
scapito delle fasce più giovani che
vedono poche alternative per il
futuro, divenuto una delle principali
preoccupazione degli italiani (Fig. 1).
La casa rimane un bene-patrimonio,
anche se aumentano le famiglie che
IL CONSUMATORE
E IL BENE-CASA
Tagliare, tagliare, tagliare. Così gli
italiani hanno cercato di difendersi
dalla crisi in questo incerto 2012:
l’85% delle famiglie ha eliminato
sprechi ed eccessi e il 73% va a caccia
di offerte e alimenti meno costosi,
il 62,8% degli italiani ha ridotto gli
spostamenti in auto e scooter per
risparmiare sulla benzina, il mercato
dell’auto registra il 25% in meno di
immatricolazioni (mentre aumentano
noleggio e car sharing), ben 2,7
milioni di italiani coltivano ortaggi e
verdura “in proprio”. I consumatori
sono sempre più informati e
competenti, attenti a scremare e
selezionare ciò che è veramente
indispensabile, anche perché il
reddito medio si è ridotto rispetto
al livello di inflazione, andando a
deteriorare la ricchezza finanziaria
netta, con un calo del 40,5%. La
differente intensità di tali dinamiche
ha tuttavia provocato una crescente
polarizzazione del nostro tessuto
sociale, facendo scomparire pian
piano il tradizionale ceto medio che
ha subito un netto ridimensionamento
del valore medio della propria
ricchezza (-18%). Questo fenomeno è
per necessità economica scelgono
l’affitto (il 21%, che nelle aree
metropolitane sale a circa il 30%). La
caduta degli investimenti nel settore
delle costruzioni negli ultimi cinque
anni è stata del 25%: per il solo
comparto residenziale il calo tra il
2008 e il 2012 è del 45%. Il numero di
famiglie che accendono un mutuo si
è drasticamente ridotto, diminuendo
di oltre il 20% nel periodo 2008-2011
rispetto al quadriennio 2004-2007,
e solo nel primo semestre 2012 la
domanda di mutui ipotecari ha fatto
registrare un’ulteriore contrazione
del 44% dall’anno precedente (Fig.2).
Un quadro di grande criticità per il
Fig. 2 -L’andamento della domanda espressa complessiva a livello nazionale (famiglie con propensione all’acquisto
di un’abitazione) a confronto con l’andamento delle transazioni residenziali, 2001-2012 (migliaia e val. %)
(*) Stima
Fonte: Atlante Censis della domanda immobiliare e Agenzia del Territorio
youfocus - 31
settore delle costruzioni, per il quale
il Censis evidenzia però alcuni segnali
di un potenziale cambiamento, a
partire dall’aumento della domanda
solvibile non soddisfatta: sarebbero
infatti in crescita le famiglie che, pur
manifestando un’esplicita intenzione
di acquisto, non riescono a comprare
casa (si stima che su 907.000 famiglie
in cerca di un’immobile nel 2012,
solo il 53,5% sia riuscito a conseguire
il proprio obiettivo). Probabilmente
perché manca un’offerta adeguata:
servono case di taglio più piccolo, a
basso costo e ad alta efficienza. Un
secondo driver del cambiamento
è quello che pone al centro la
riqualificazione del patrimonio
edilizio esistente. Gli investimenti
nel comparto del recupero abitativo
nel periodo 2008-2012 sono cresciuti
di oltre il 9%, per un mercato che
solo nel 2012 fa registrare un valore
di circa 45 miliardi di euro (contro i
26 miliardi delle nuove abitazioni).
«Riduzione del consumo di suolo
e stimolo al riutilizzo delle zone
già urbanizzate, innalzamento
della qualità urbana attraverso il
potenziamento delle infrastrutture
di trasporto collettivo, dei servizi,
del verde e degli spazi pubblici,
incremento dell’offerta in affitto a
costi accessibili, sono i capisaldi di
una rinnovata visione dello sviluppo
urbano che ha trovato finalmente eco
in iniziative governative importanti,
come il Piano città (più di 400 le
proposte arrivate entro il termine
del 5 ottobre) e il disegno di legge
sul consumo di suolo approvato dal
Governo», scrive il Censis. Nonostante
le criticità legate ai tempi ristretti
e al mancato sbarramento verso il
basso (su 432 Comuni che hanno
presentato proposte, ben 180 hanno
meno di 10mila abitanti), il Piano
città varato dal governo Monti per
la prima volta ha voluto proporre
un insieme coordinato di interventi
di riqualificazione e rigenerazione,
superando la logica del singolo
progetto, e ha istituito una cabina di
regia unica in cui sono rappresentate
tutte le amministrazioni coinvolte.
IL LAVORO
Il 2012 era destinato a chiudersi
con un bilancio negativo: già nel
primo semestre infatti il numero
degli occupati aveva registrato una
flessione dello 0,3%, azzerando
di fatto l’inversione di tendenza
dell’anno precedente quando
l’occupazione era invece cresciuta
dello 0,4%. La disoccupazione ha
toccato livelli eccezionali con un
aumento del 34,2% tra il primo
semestre del 2011 e il primo semestre
del 2012, coinvolgendo circa 2 milioni
e 753mila persone, più della metà
(il 51,8%) con meno di 35 anni.
È crollato il lavoro autonomo, è
rimasto praticamente stabile il lavoro
dipendente a tempo indeterminato,
mentre è cresciuto il lavoro a tempo
Fig. 3 - Distribuzione degli occupati per professione, 2011 (v.a. e val. %)
Fonte: elaborazione Censis su dati Unioncamere-Excelsior
32 - youfocus
determinato (+4,6% tra gennaio e
giugno 2012). In questo contesto si
stanno affermando alcuni fenomeni
di rilievo, tra cui l’ampio ricorso alla
Cassa integrazione e a formule orarie
atipiche, oltre che all’invecchiamento
della forza occupata (nel 2011 solo il
26,4% degli under 35 ha contributo
come forza attiva al mercato del
Fig. 4 -Imprese del piccolo dettaglio, della Grande
distribuzione organizzata e del commercio al
di fuori di negozi, 2008/2011 (v.a.)
{
Le imprese cooperative
sono cresciute del 14% tra
il 2001 e il 2011, e nel
2011 sono state in grado
di generare occupazione per
1.382.000 lavoratori
lavoro). Tra gli effetti “positivi” invece
il Censis evidenzia una dinamica
anticiclica per quanto riguarda
l’occupazione femminile (+1,2% di
posti di lavoro “rosa”), il mondo delle
cooperative e delle professionalità
tecniche (Fig. 3).
L’INTERNAZIONALIZZAZIONE
DELLE IMPRESE
Nel periodo tra il 2009 e il 2012, il
numero delle imprese manifatturiere
si è ridotto del 4,7% (pari a oltre
30.000 aziende) e ha fatto registrare
ridimensionamenti importanti in
alcuni settori chiave per l’industria
italiana come la meccanica,
l’alimentare, l’abbigliamento e i
prodotti in metallo. Emerge tuttavia
un processo di riposizionamento in
corso. Il Censis evidenzia infatti che
dal 2007 i flussi dell’export italiano
si sono orientati verso le economie
emergenti, a discapito della quota
riservata all’Unione europea (calata
dal 61% al 56%). Nonostante sia
diminuito il peso relativo del made
in Italy e il numero delle imprese
esportatrici, è aumentata la capacità
di presidio di altre specializzazioni
manifatturiere, come la metallurgia,
la chimica e la farmaceutica e il
numero di partecipazioni all’estero.
La crisi, però, ha portato anche
alcune significative trasformazioni. Le
imprese cooperative sono cresciute
del 14% tra il 2001 e il 2011, e nel
2011 sono state in grado di generare
occupazione per 1.382.000 lavoratori.
L’occupazione ha continuato a
crescere anche nei primi nove mesi
del 2012 con un +2,8% di addetti.
Fonte: elaborazione Censis su dati Confcommercio,
Osservatorio nazionale del commercio
Bene anche la media impresa (3.220
aziende e fatturato tra 15 e 330 milioni
di euro) i cui bilanci aggregati negli
ultimi dieci anni sono rimasti sempre
in utile grazie alle esportazioni,
che incidono sul 44% del fatturato
complessivo. Infine il settore delle
Ict, con 800 start up nate nel 2011
guidate da giovani imprenditori
con un’età media di 32 anni (un
dato che testimonia come Internet
sia diventato uno strumento di uso
sempre più diffuso, con notevoli
implicazioni economiche), e le green
technology. Il Censis stima che in
quest’ultimo comparto abbia investito
il 27% delle imprese industriali, il
26,7% delle imprese di costruzioni, il
21% delle imprese di servizi, fino al
40% delle public utilities. Sul fronte
della distribuzione commerciale e
del terziario, invece, dal 2008 a oggi
il saldo tra chiusure e aperture di
nuove strutture commerciali rimane
negativo a -24.390 imprese. La parte
più consistente delle cessazioni
riguarda il piccolo commercio
tradizionale, mentre prosegue
l’espansione delle strutture operanti
nella distribuzione organizzata, del
commercio all’ingrosso, e degli
operatori del commercio via web, tv
e a distanza (Fig. 4). Si stima che le
vendite online solo nel 2011 abbiano
generato un fatturato di quasi 19
miliardi di euro, con un incremento
del 32% rispetto all’anno precedente.
«A ben guardare – scrive il Censis
– sembra affermarsi un modello
ibrido, che concilia sempre più
frequentemente la piccola e la media
dimensione in format che non sono
né il piccolo dettaglio tradizionale, né
la grande distribuzione organizzata.
Sono numerosi gli spazi urbani in cui
proliferano punti vendita monomarca
(di abbigliamento o calzature),
spazi commerciali specializzati non
alimentari (detersivi e prodotti per
la cura della persona, prodotti per
l’infanzia, casalinghi), spazi vetrina
dedicati ad esempio ai prodotti
alimentari di qualità, medie superfici
specializzate solo nei prodotti
biologici, temporary shop, per non
parlare di empori di tipo etnico» (Fig.
5).
INNOVAZIONE E IMPRESA:
I CINQUE PROFILI TERRITORIALI
Aggregando i dati che emergono
dalle trasformazioni strutturali
del tessuto d’impresa, il Censis
evidenzia l’esistenza di cinque profili
territoriali differenti nell’approccio
all’innovazione:
- aree metropolitane del terziario
knowledge-intensive (Milano, Torino
e Roma): rilevanza dell’attività
di ricerca e sviluppo e marcata
concentrazione di attività terziarie;
- poli critici dell’industria science
based (province di Rieti, L’Aquila,
Frosinone, Latina, Napoli e
Catania): discreta presenza di
attività soprattutto di matrice
industriale medium e high tech,
come l’informatica, l’automotive, la
farmaceutica e l’elettronica;
- sistemi diffusi dell’impresa a
rete (19 province localizzate
prevalentemente nelle regioni
settentrionali): considerevole
presenza di imprese con elevati
livelli di competitività e di
specializzazione in settori a media
tecnologia come la meccanica,
l’elettronica, gli apparecchi
elettromedicali, l’impiantistica;
- poli produttivi manifatturieri in
ristrutturazione (42 province del
Centro-Nord): si caratterizzano
per la diffusa presenza di distretti
industriali e per l’alto grado
di internazionalizzazione delle
imprese;
- territori a basso tenore di innovazione
(37 province localizzate
prevalentemente nel Mezzogiorno):
capacità competitiva meno marcata
rispetto al resto del Paese.
Ma di fronte alle sfide che ci
attendono per il futuro, dobbiamo
assolutamente migliorare ciò che è
scadente o mediocre. Da 5 profili,
dobbiamo passare ad averne solo 3. Il
caro, vecchio, numero perfetto!
Fig. 5 - Variazione del numero di esercizi commerciali al dettaglio, 2008-2011, I semestre 2012 (v.a. e var. %)
Fonte: elaborazione Censis su dati Confcommercio, Osservatorio Nazionale del Commercio
youfocus - 33
Tendenze della nuova
architettura italiana
Pluralismo formale, sostenibilità ambientale ed efficienza energetica,
utilizzo innovativo dei materiali. Ecco gli ingredienti principali
della nuova progettazione. Versatile, efficiente, innovativa
di Giacomo Galli
Nuova sede 3M Italia, Pioltello (MI) – Progetto: Mario Cucinella Architects
V
erso quale direzione si sta
muovendo l’architettura italiana,
ammesso che ne esista una
univoca? Quali caratteristiche comuni
possono riassumere i molteplici
approcci e le diverse interpretazioni
del progetto di architettura “Made
in Italy”? Domande a cui non è
semplice dare una risposta che
comprenda e sintetizzi la molteplicità
di indirizzi, stili e caratteri tipologici
che vanno a comporre il variegato
panorama dell’architettura italiana
contemporanea. È possibile, però,
tratteggiare quelle che sono le
“venature” più evidenti che solcano il
tessuto progettuale degli ultimi anni,
evidenziandone i principali caratteri
comuni e le tendenze, non tanto quelle
espressive, quindi, quanto quelle
tematiche riferite all’approccio al
progetto di architettura.
Allo scopo di tracciare questo scenario,
34 - youTrend
è utile osservare gli episodi più recenti
e riusciti realizzati in Italia, con
particolare accento su quella fascia
di progettisti più o meno giovani
ed emergenti che costituiscono
l’ossatura, molto polverizzata ma
quantitativamente significativa, della
professione di architetto nel nostro
Paese. Tralasciamo quindi le ormai
“archistar” a livello internazionale come
Renzo Piano e Massimiliano Fuksas,
oppure grandi nomi che hanno fatto
la storia dell’architettura moderna in
Italia come Vittorio Gregotti, Mario
Bellini e altri. Per capire qual è oggi
la migliore architettura italiana
serve invece conoscere le opere di
progettisti già affermati (non solo a
livello nazionale), come ad esempio
Mario Cucinella, Cino Zucchi, 5+1AA,
Stefano Boeri, o dei tanti giovani
e meno giovani architetti che in
questi ultimi anni si sono distinti
con le loro realizzazioni; ad esempio
ABDR, Iotti + Pavarani, Roberto
Mascazzini, MUD Architetti, Massimo
Roj (Progetto CMR), Matteo Thun,
Metrogramma, Giovanni Vaccarini,
Nuovo campus IED-Istituto Europeo di Design, Torino – Progetto: Mario Cucinella Architects
tre di natura strettamente progettuale
– pluralismo formale, sostenibilità
ambientale ed efficienza energetica,
utilizzo innovativo dei materiali –
e uno di carattere prettamente
professionale – la multidisciplinarità
progettuale. Caratteri che sono
individuabili sia a livello macro, nei
progetti volumetricamente più articolati
o che si prefiggono di rigenerare interi
tessuti urbani, che micro, in tutti quegli
interventi diffusi, dal residenziale più
o meno dimensionalmente rilevante
all’edificio pubblico (asili, scuole,
municipi, palestre, ecc.). Qualunque sia
la dimensione dell’intervento, infatti, la
nuova architettura italiana si confronta
costantemente con i materiali
innovativi, la funzionalità e salubrità
degli spazi, la gestione efficiente delle
risorse.
Pluralismo di forme
e di funzioni
Il panorama architettonico italiano
risente molto della diversità della
committenza e dalla tipologia di
interventi richiesti al mondo della
progettazione: dalla rigenerazione
di porzioni urbane ai grandi edifici
pubblici, dalle realizzazioni per
l’industria al residenziale, il tutto in
un contesto, quale quello italiano,
molto “regionalizzato” e poco uniforme
per quanto riguarda territorio,
progettualità, committenza, esigenze.
Agli architetti italiani, quindi, è
richiesto un esercizio di notevole
flessibilità ideativa, a cui negli ultimi
anni si è affiancata, causa la riduzione
delle risorse economiche, la necessità
di gestire la qualità del progetto con
budget non sempre all’altezza, e
questo tanto nel pubblico quanto nel
privato. Il risultato di questa situazione
è una moltitudine di interventi che
sembrano avere abbandonato la strada
degli “stili” per un approccio più
puntuale al progetto “intervento per
intervento”, con soluzioni eterogenee
e inaspettate. In altre parole, un
“pluralismo moderno” di forme e di
funzioni, termine con il quale i critici
definiscono la tendenza in architettura,
a livello internazionale, che si affida a
un uso sempre più astratto dei materiali
e a un approccio alla definizione degli
spazi senza una particolare relazione
Più ambiente, meno energia
Non dissimile da quanto avviene
a livello internazionale, anche in
Italia la progettazione architettonica
negli ultimi anni si è confrontata,
molto e diffusamente, con i temi
della sostenibilità ambientale e
dell’efficienza energetica. Unendo
istanze ambientali, esigenze
funzionali e congiuntura economica,
rispetto per l’ambiente, utilizzo
consapevole delle risorse e incremento
della durabilità e dell’efficienza
energetica degli interventi, la nuova
architettura italiana propone
approcci diversificati, che vanno
dall’eco-tech all’estremismo “green”
passando per una consapevolezza
diffusa dell’importanza di questa
tematica praticamente a ogni livello
di progettazione. In generale, le
Area ex Ducati, Rimini
Progetto: Mario Cucinella Architects
Edifici residenziali zona Portello, Milano
Progetto: Cino Zucchi Architetti
Museo dell’Automobile, Torino
Progetto: Cino Zucchi Architetti
con il contesto. Una definizione, questa,
apparentemente molto aderente al
quadro complessivo degli interventi
di architettura in Italia degli ultimi
anni, che comprende interventi fra loro
molto diversi sia per tipologia che per
espressione progettuale.
{
Agli architetti italiani è richiesto un
esercizio di notevole flessibilità ideativa,
a cui, negli ultimi anni, si è affiancata,
causa la riduzione delle risorse economiche,
la necessità
di gestire la qualità del progetto
con budget non sempre all’altezza
Alessandro Zoppini e molti altri
progettisti che hanno avuto occasione
di mettersi in luce. A partire da questa
premessa, i fattori caratteristici che
compartecipano alla definizione
dell’attuale panorama architettonico
italiano così indagato sono diversi.
Sintetizzando, se ne possono indicare
youTrend - 35
Complesso residenziale “Bosco verticale”, Milano
Progetto: Stefano Boeri Studio
architetture italiane moderne sono
orientate ad un sempre maggiore
rispetto verso l’ambiente, ipotizzando
ad esempio miglioramenti in chiave
ecologica degli impianti di isolamento
termico o acustico, lo sfruttamento
di fonti di energia alternativa,
l’attenzione all’ecocompatibilità
dei materiali e alle tematiche della
bioarchitettura in genere. Il tema
della sostenibilità è poi direttamente
connesso a quello dell’efficienza
energetica, che è il “filone” che
ha avuto il maggior impatto negli
ultimi anni sulla progettazione (si
pensi ad esempio all’esplosione del
fotovoltaico alla sua integrazione
nel costruito). Dalla tecnologia
dell’’involucro agli impianti, dal ciclo
dell’acqua al verde nell’ambiente
costruito, dall’isolamento alla
corretta gestione delle risorse, non
c’è praticamente più architetto che
si avvicini al tema progettuale senza
tener conto preliminarmente di questi
fattori. Lo sviluppo industriale e la
disponibilità di nuove tecnologie
inoltre offrono continuamente ai
progettisti soluzioni in grado di
contribuire notevolmente all’efficienza
energetica degli edifici, aprendo nuovi
spazi alla progettualità per quanto
riguarda l’integrazione dei sistemi
costruttivi con quelli impiantistici. Un
filone, questo, che si sta diffondendo
con evidenti ricadute anche nella
composizione architettonica e nelle
scelte costruttivo-strutturali in molti
interventi.
36 - youTrend
Materiali e innovazione
Terzo elemento caratterizzante
dell’attuale panorama architettonico
italiano è quello dell’utilizzo
innovativo dei materiali, derivante
dall’evoluzione stessa dei prodotti per
le costruzioni. Questo, in particolare,
per quanto attiene alla salubrità ed eco
compatibilità di prodotti e soprattutto
alla matrice tecnico-strutturale dei
rivestimenti. La moderna architettura
(non solo) italiana, infatti, sempre più
spesso sfrutta le opportunità messe
a disposizione dell’industria per
indagare nuove potenzialità espressive
dei materiali, non solo come elementi
costruttivi ma esaltati a volte anche
attraverso il trattamento di superficie,
alla ricerca di nuove soluzioni (o
quantomeno interpretazioni) in
risposta alle altrettanto inedite esigenze
estetiche e ambientali. Non a caso una
delle tematiche architettoniche più
evidenti degli ultimi anni è lo studio
della tecnologia “dell’involucro” (la
cosiddetta “pelle” dell’edificio), come
oggi viene denominata la superficie
di contatto con l’ambiente esterno,
e a cui sovente vengono affidate
funzionalità quasi sempre di valenza
energetica: schermature solari, facciate
fotovoltaiche, “doppia pelle”, case
passive, ecc. Ma l’involucro non è il solo
sistema costruttivo ad essere interessato
da importanti sviluppi tecnologici e
produttivi: dai cementi alle pitture, dai
rivestimenti ai blocchi per murature,
Complesso Tortona 37, Milano
Progetto: Matteo Thun & Partners
dalle strutture metalliche al vetro, ogni
componente utilizzata in architettura
ha conosciuto negli ultimi anni un
impressionante percorso evolutivo
che l’ha arricchita enormemente in
termini di prestazioni e di potenzialità
di impiego.
L’architetto non è più solo
Ma in Italia non è solo l’architettura
che si sta indirizzando verso nuove
direzioni; anche la professione stessa
di architetto sta mutando pelle
rapidamente. Tra riforma degli ordini,
dibattito sulle competenze, tentativi
di liberalizzazione e battaglia sui
tariffari, una tendenza nuova si sta
affermando senza nessun bisogno
di leggi o regolamenti: l’approccio
multidisciplinare al progetto. Un
fenomeno particolarmente evidente,
infatti, è la scomparsa della figura
“isolata” del progettista nei termini
tradizionali di come l’avevamo fin qui
conosciuta. Trovandosi a fronteggiare
problematiche sempre più complesse
e affidamenti da parte di committenze
con profili spiccatamente esigenti,
anche il progetto di architettura
oggi è prevalentemente espressione
di impegni collettivi e competenze
diversificate, nella sostanza gruppi di
progettazione formati da competenze
diverse che si affiancano alla figura
centrale dell’architetto (o degli
architetti, nei casi sempre più di
successo di studio aggregati) cui si
deve in linea generale il masterplan
generale e le principali scelte
compositive e architettoniche. Questa
interconnessione di competenze
e saperi si verifica con una certa
frequenza non solo ad incarico
assegnato ma addirittura fin
dall’inizio del processo ideativo.
Questa commistione di conoscenze
e “linguaggi” tecnici diversi,
unitamente all’esigenza di rispondere
a nuove istanze quali la sostenibilità
degli interventi, la durabilità dei
manufatti, l’efficienza energetica degli
edifici, ha contribuito a trasformare
l’approccio all’oggetto architettonico,
spogliandolo spesso di caratteri e
stilemi riconducibili a tendenze in atto
a favore di un “portato” si potrebbe
dire neofunzionalista che alla ricerca
formale – comunque non abbandonata
– associa un forte valore in termini
di fruibilità ed efficienza degli spazi
architettonici.
L’emblematico caso
memc di Merano
IL POLICRISTALLO DI SILICIO
Il policristallo di silicio è la materia prima per la produzione di fette
(wafer) per applicazioni nel campo
dell’elettronica e del fotovoltaico.
Può essere realizzato in ciottoli o
miscrosfere. Nello specifico, dopo
complesse lavorazioni ad alto contenuto tecnologico, trova largo impiego nei settori delle telecomunicazioni, informatica, elettronica di
consumo, automotive, aeronautica,
pannelli solari e settore biomedico.
Una realtà produttiva di rilievo in Italia e nel mondo rischia di chiudere a
causa del costo dell’energia. Eppure la soluzione sarebbe a portata di mano
di Santina Muscarà
N
essuna certezza ma «numerose
buone possibilità di ripartire»,
sostiene Claudio Pasolli,
direttore dell’azienda Memc di
Merano a fronte della battaglia che
sta portando avanti per salvare una
realtà produttiva di rilievo in Italia e
nel mondo. Il gruppo internazionale
Memc Electronic Materials ha la sua
sede principale negli Stati Uniti, a
St. Peter, e produce silicio iperpuro
destinato alla microelettrica e, dal
2004, anche al solare fotovoltaico. «Lo
stabilimento di Merano nasce negli
anni Sessanta a seguito di un’attività
di riconversione per volere della
società Montecatini, che in seguito
si unisce alla Edison per costituire
la Montedison – spiega Pasolli -.
38 - youTalk
{
Sono stati investiti circa
200 milioni di euro per
incrementare di potenzialità
alcuni impianti esistenti
e creare altri nuovi
edifici, impianti e relative
infrastrutture
Dopodiché, alla fine degli anni
Ottanta, l’azienda viene ceduta ad
alcune società tedesche e si crea una
fusione tra la divisione semiconduttori
del gruppo tedesco Huls e quella della
Monsanto. Attualmente sono presenti
due stabilimenti italiani, uno a Merano
e uno a Novara, e le sedi statunitensi
Claudio Pasolli
e asiatiche in Giappone e Malesia».
Nel 2005 Memc ha avviato un
importante progetto di ampliamento
finalizzato a espandere la capacità
del sito produttivo di Merano, per
far fronte alla crescente richiesta
di silicio policristallino destinato
al mercato fotovoltaico: «Sono stati
investiti circa 200 milioni di euro
per incrementare di potenzialità
alcuni impianti esistenti e creare
altri nuovi edifici, impianti e relative
infrastrutture», rende noto Pasolli.
Ma la massiccia attività di dumping
attuata da una serie di aziende
asiatiche e il dissolversi dei supporti
governativi italiani per l’espansione
del fotovoltaico hanno fatto crollare
il prezzo di vendita dei moduli
fotovoltaici e la capacità di produrre
policristallo con i costi strutturali
italiani, facendo perdere competitività
a Memc. Nel novembre 2011 viene
chiusa la filiera del fotovoltaico e
a dicembre quella dell’elettronica.
«Abbiamo quindi avviato – riprende il
direttore – un piano di ottimizzazione
dei costi, soprattutto di quelli
diversi dai nostri competitor e che
costituiscono maggior rilevanza
nel costo complessivo del prodotto,
ovvero il costo dell’energia, il costo
della materia prima e infine quello
del lavoro. Per quanto riguarda la
materia prima, nel settembre 2012
Memc decide di acquisire dalla società
Evonik l’impianto di produzione
di Clorosiliani, spendendo circa
70 milioni di euro, che provano
la fiducia posta nello stabilimento
italiano di Merano. Abbiamo già le
competenze per gestire l’impianto
e abbiamo già iniziato a metterle in
pratica. Per quanto riguarda il costo
del lavoro ci stiamo concentrando
sulla produttività e sull’interazione
uomo-macchina. Invece, per quel che
concerne il problema dell’energia,
lo scorso maggio si è tenuto un
tavolo di crisi aziendale presso il
Ministero dello Sviluppo Economico
durante il quale abbiamo chiesto
l’opportunità di importare energia
ai sensi delle norme europee, con un
prezzo medio europeo per tornare
ad essere competitivi». Richiesta più
che lecita se si pensa che la media del
prezzo base europeo dell’energia è
di 45 euro, contro i 70 italiani. «Noi
non siamo interessati a fare trading
o a guadagnare dall’importazione
dell’energia – puntualizza -, chiediamo
solo di poterla importare allo stesso
prezzo della Wacker che, insieme
a noi, è l’unica azienda a produrre
policristallo di silicio in Europa,
dimostrando però di riuscire a
mantenere la quota di business
all’interno di un sistema bilanciato».
QUALCHE NUMERO
Per permettere l’utilizzo di energia
di importazione a prezzo europeo
sarebbe opportuno realizzare
una linea di interconnessione con
l’Austria, per la quale la Provincia
autonoma di Bolzano ha già fornito
tutte le necessarie autorizzazioni.
Non resta che attendere il verdetto
italiano. Nel frattempo il sito
di Merano non si dà per vinto:
«Abbiamo sviluppato scenari di
ripartenza con attenzione ai costi di
produzione sospesi e tanti progetti
per il futuro. Il nostro obiettivo è
quello di dimostrare che cambiando
alcune commissioni di esercizio
possiamo ottenere una significativa
riduzione dei costi, pur se non ci
è possibile avere i bassissimi costi
delle aziende cinesi che lavorano in
strutture pubbliche non ammissibili
in Europa. Ma ci diversifichiamo
grazie alla qualità dei nostri silici,
i più puri prodotti al mondo e per
questo apprezzati dai nostri clienti.
Puntiamo anche alla creazione di
diverse famiglie di articoli in modo
da allargare le possibilità di utilizzo
del nostro prodotto, rivolgendoci
soprattutto al mercato interno. Il
nostro know how è considerevole e
siamo in grado di continuare a fare
quello che abbiamo fatto fino ad oggi»,
dichiara con fermezza Pasolli.
5.000: i dipendenti della società
Memc Electronic Materials Inc. quotata in borsa dal 1995
1.350: i collaboratori degli stabilimenti italiani
545: i dipendenti dello stabilimento
di Merano, che produce policristallo
e monocristallo di silicio
810: i dipendenti dello stabilimento
di Novara, che produce wafer lucidati o epitassiati
300: i lavoratori dello stabilimento
di Merano che attendono di riprendere la propria attività
youTalk - 39
milestones
I principali avvenimenti del 2012
milestones
di Carlo Lorenzini
Ogni nuovo anno porta molte novità, in particolare il 2013 che inizia con le elezioni politiche e ci darà un Governo, che
dovrà affrontare i temi irrisolti e non sviluppati dal precedente. Primo fra tutti il tema dello sviluppo economico e sociale.
Ma un nuovo anno può essere affrontato meglio se sappiamo quali sono stati i passi che ci hanno condotto fino a qui, quali
i fatti e le decisioni politiche ed economiche più rilevanti per il settore delle costruzioni, per le nostre città e i territori. La
rassegna ragionata, presentata in queste pagine, nella sua lettura consequenziale riporta tutto il clima e lo spirito che ha
sostenuto il Governo Monti. Alcune parole infatti ricorrono in modo significativo, due in particolare, urgenza e crescita.
La lettura dei fatti fa emergere certamente l’urgenza, ovvero la necessità di intervenire con vigore e velocità, ma sul tema
della crescita e dello sviluppo gli effetti delle politiche adottate nell’ultimo anno non lasciano spazio a molti dubbi. Il
Governo Monti è stato un governo capace di mettere in linea i conti, di salvaguardare l’Italia dal default, di proteggere
il sistema da speculazioni finanziarie internazionali. Un perfetto salvagente. Ma sulla questione della crescita, dello sviluppo, ha dimostrato come la tecnica non sia in grado di sostituire la politica. Salvare dal naufragio non significa essere
capaci di insegnare a nuotare. Il nuovo anno, con le elezioni imminenti, porta con sé sicuramente alcuni auspici. Primo
fra tutti la capacità, per chi andrà al governo, di impostare politiche di sviluppo e di sostenibilità traguardate sul lungo
periodo, con provvedimenti in grado di supportare veramente l’economia e, nel settore delle costruzioni, di guardare
ai sistemi e alle filiere in modo coerente e complessivo. Ciò di cui ha bisogno il settore delle costruzioni, oggi, non sono
singoli provvedimenti per singoli comparti, ma una vera visione strategica complessiva e una politica industriale seria,
basata sull’innovazione di prodotto e di processo, sulla sostenibilità e sull’efficientamento energetico, in grado di dare a
tutti i settori della filiera vere e solide opportunità. In una parola sola, “riconversione”. Questo è l’auspicio per il nuovo
anno. Ed è anche il tema del convegno di YouTrade di settembre. Ne parleremo a lungo.
40 - youprimopiano
Gennaio
Dal primo gennaio, secondo il consueto
meccanismo di rotazione semestrale, la
Danimarca assume la presidenza di turno
del Consiglio dei ministri dell’Unione
europea, succedendo alla Polonia. Tra
le priorità in agenda, la situazione dell’economia e le prospettive finanziarie, le
politiche ambientali, quelle energetiche
e della sicurezza.
La Commissione europea introduce i requisiti minimi di prestazione energetica
degli edifici. Il TAR del Veneto, con sentenza n. 48 del 25/1/2012, definisce che
il fotovoltaico sul tetto in aree vincolate
non costituisce un degrado per l’ambiente circostante.
Standard & Poor’s declassa il rating dell’Italia a BBB+, ma anche quello della Francia (AA-), della Spagna, del Portogallo e
dell’Austria.
Il Governo approva il “Decreto Liberalizzazioni” (DL n. 1 del 24/1/2012) e il
testo definitivo delle “Disposizioni urgenti
in materia di semplificazione e sviluppo”,
con l’obiettivo di avviare la ripresa.
In Croazia si tiene il referendum popolare sull’adesione del paese all’Unione
europea. Bassa affluenza (33,8%), ma
il SI vince sul NO con due terzi dei voti.
Il 13 gennaio è la data del naufragio a
500 metri al largo dell’Isola del Giglio
della nave Costa Concordia, del gruppo
Costa Crociere, con oltre 4.000 persone
a bordo. Il naufragio provoca 30 morti e
2 dispersi.
youprimopiano - 41
Marzo
Aprile
Vladimir Putin viene rieletto capo di Stato della Russia.
Primo turno delle elezioni presidenziali
in Francia.
La Serbia ottiene lo status di Paese candidato per diventare membro dell’Unione europea (nei Balcani Occidentali
rimangono ancora esclusi dallo status
di paese candidato soltanto Albania,
Bosnia-Erzegovina e Kosovo).
L’International Labour Organization
stigmatizza l’austerity e la deregolamentazione, che creano condizioni negative
per la crescita economica e l’occupazione, in particolare “per l’incapacità di
queste politiche di stimolare gli investimenti
privati”. Nell’area euro la disoccupazione è al 10,8% (dato più elevato degli ultimi 15 anni), ma varia dal 4,2%
dell’Austria al 21% della Grecia e al 23,6
della Spagna.
Svolta nella crisi europea, con la ristrutturazione del debito greco, la prima
nell’Eurozona. Il 9 marzo la Grecia ottiene l’adesione dell’85% dei creditori
al piano di ristrutturazione del debito a
fronte di forti politiche di austerity.
Maggio
Secondo alcuni sondaggi sembra finita la
“luna di miele” degli italiani con il “governo dei professori”, anche se il premier
Monti mantiene un alto livello di fiducia
personale. Il Governo procede con le conversioni in legge di una serie di decreti
varati nei mesi precedenti. Cresce intanto
l’allarme sui ritardi dei pagamenti della
pubblica amministrazione. Ance presenta
una indagine sui tempi medi di pagamento per gli appalti nei lavori pubblici, in media 8 mesi con punte che superano i due
anni e un debito totale dello Stato verso le
imprese di 70 miliardi, pari al 4% del Pil.
Secondo turno delle elezioni presidenziali francesi: François Hollande batte col
51,62% dei voti Nicolas Sarkozy.
In Italia lo spread tra Btp decennali e
Bund tedeschi scende per la prima volta
da sei mesi sotto i 300 punti.
Febbraio
Forti nevicate in tutta Europa causano
molti disagi e numerose vittime. L’evento
atmosferico colpisce in modo particolare
la città di Roma, che si trova impreparata
ad affrontare l’emergenza.
In Germania si dimette il presidente
della Repubblica Federale Tedesca,
Christian Wulff, a causa di alcuni favori
ricevuti.
A metà febbraio due fucilieri della Marina Militare uccidono dei pescatori indiani, scambiandoli per pirati. I due vengono arrestati e inizia tra Italia e India
un contenzioso diplomatico e giuridico.
Inizia il dibattito sul rinnovo degli incentivi alle rinnovabili e si inizia a parlare
di misure per la riqualificazione delle
città. Vengono promossi i primi bandi
per le Smart Cities dal MIUR. Il Governo
vara le “Disposizioni urgenti in materia di
semplificazioni tributarie, di efficientamento
e potenziamento delle procedure di accertamento” (DL n. 16 del 2/3/2012) e il cosiddetto “Burden Sharing”, un decreto in
grave ritardo, atteso da oltre 1100 giorni,
che definisce e qualifica gli obiettivi regionali in materia di fonti rinnovabili in
base agli obiettivi contenuti nel Piano di
Azione Nazionale (PAN) per le energie
rinnovabili.
Un evento, apparentemente secondario,
sottolinea un cambio epocale: dopo 244
anni dalla sua prima pubblicazione l’Enciclopedia Britannica sarà disponibile
solo online.
La Banca centrale europea concede 530
miliardi di euro di prestiti alle banche
continentali: è la seconda tranche del
maxi piano di rifinanziamento del settore. Sommati ai 489 miliardi già erogati a
dicembre, i prestiti concessi dall’istituto
centrale alle circa 800 banche richiedenti sfondano quota 1.000 miliardi.
42 - youprimopiano
In Italia prosegue l’azione del Governo
che, nonostante i ripetuti annunci, fatica
ad avviare efficacemente politiche per
la crescita. Ci prova con il DL n. 5 del
9/2/2012, recante “Disposizioni urgenti
in materia di semplificazione e sviluppo”.
Il Ministero dell’Interno, Dipartimento
dei Vigili del Fuoco, pubblica le Linee
Guida (n. 1324) per l’installazione degli
impianti fotovoltaici.
JP Morgan perde 7 miliardi in derivati
grazie a speculazioni che riportano all’attualità il tema delle riforme dei mercati
finanziari promosse dal Dodd Frank Act,
la legge Usa non ancora operativa.
Il 7 maggio viene gambizzato Roberto
Adinolfi, manager di Ansaldo nucleare,
da parte di anarchici, poi arrestati.
Il 20 maggio l’Emilia-Romagna, la Lombardia e il Veneto vengono colpite da un
terremoto di magnitudo 6.0, con epicentro tra le province di Modena, Mantova,
Ferrara, Rovigo, Bologna e Reggio nell’Emilia. Il 29 maggio l’Emilia-Romagna e
la Lombardia sono colpite nuovamente
da tre nuove forti scosse di terremoto,
superiori alla magnitudo 5. Si mette in
moto la macchina dei soccorsi e della
solidarietà.
Il ministro Fornero fa mea culpa sulla
vicenda degli esodati, legati alla riforma
del mercato del lavoro, confermando che
nel corso della stesura della riforma il
Governo ha sottovalutato il numero di
lavoratori coinvolti. Per 65.000 di essi vi
sono strumenti di intervento, ma l’Inps
stima in 400.000 il numero totale dei potenziali esodati.
Il MISE fa uscire una circolare sull’applicazione dell’IMU e un decreto sulle
modalità di certificazione del credito di
somme dovute per somministrazione, forniture e appalti da parte delle amministrazioni dello Stato e degli enti pubblici
nazionali e territoriali (DM 22/5/2012).
youprimopiano - 43
Giugno
Agosto
Inizio dei negoziati per l’adesione del
Montenegro all’Unione europea.
Curiosity, il laboratorio spaziale lanciato
il 26 novembre 2011, atterra su Marte.
Dopo un lungo vertice UE, su pressione di
Mario Monti e di Mariano Rajoy, Angela
Merkel cede parzialmente alle richieste
e l’Europa dà il via libera al “fondo salva Stati” con l’obiettivo di calmierare gli
spread. La sera stessa l’Italia batte la Germania 2-1 nella semifinale dei campionati
europei di calcio in corso in Polonia e in
Ucraina, conquistando così l’accesso alla
finale contro la Spagna (finirà 4-0 per la
squadra iberica).
Clamoroso flop borsistico di Facebook,
la compagnia di Mark Zuckerberg sostenuta nell’entrata a Wall Street da Morgan
Stanley, JP Morgan e Goldman Sachs, le
cui azioni a soli tre mesi dall’esordio al
Nasdaq valgono poco più della metà.
Iniziano i XIV Giochi paralimpici estivi
a Londra.
A Milano muore il cardinale Martini.
Luglio
Il primo luglio Cipro assume la presidenza di turno dell’Unione europea, in un
clima di persistente preoccupazione per
il ristagno dell’economia e la crisi del
debito sovrano nell’Eurozona. Principali
obiettivi del semestre sono l’allineamento
dei bilanci pubblici, il rilancio dell’economia e l’accordo sulle proposte di bilancio
per il periodo 2014-2020 elaborate dalla
Commissione.
La Spagna, nonostante il successo sportivo e la liquidità fornita alle banche dalla Bce, presenta indicatori economici e
sociali gravissimi, con la disoccupazione
ad un quarto della popolazione e i costi
di rifinanziamento statale insostenibili.
Inizia l’effetto contagio che si fa sentire
anche sull’Italia, terzo contribuente del
fondo salva Stati, al quale ha ormai accesso anche Madrid. Il paradosso, segnalato
un mese prima dal Daily Telegraph, è realtà: l’Italia si indebita al 5% per finanziare
la Spagna al 3%.
Gli scienziati del CERN danno l’annuncio
ufficiale dell’osservazione di una particella con caratteristiche compatibili a quelle
44 - youprimopiano
del bosone di Higgs. Con la chiusura del
ripetitore di Monte Pellegrino a Palermo
viene completato il passaggio al digitale
terrestre in Italia.
A fine mese iniziano i Giochi olimpici
di Londra, le “olimpiadi più green della
storia”, secondo gli organizzatori.
La riforma del lavoro diventa legge dello
Stato (Legge n. 92 del 28/6/2012). Il Governo vara alcuni decreti, primo fra tutti
quello per gli interventi urgenti in favore
delle popolazioni colpite dal terremoto
del 20 e del 29 maggio. È poi la volta
dell’atteso Decreto Sviluppo, annunciato da mesi, assieme a un altro decreto
concernente misure di intervento per la
valorizzazione e dismissione del patrimonio pubblico e di rafforzamento del patrimonio delle imprese del settore bancario.
Ottobre
“Sandy”, l’uragano più potente della storia atlantica, si abbatte sulla costa est degli
Stati Uniti, con una velocità di 144 km
orari. La prevenzione riesce a limitare i
danni, che sono comunque ingenti. New
York viene evacuata in massa, come non
accadeva dall’11 settembre 2001. La Borsa viene chiusa. L’uragano lascia danni
miliardari, in particolar modo nel New
Jersey. Un terremoto di magnitudo 7.7
colpisce il Canada occidentale sulle coste
di Vancouver, ma non si registrano danni
a cose o persone.
Pubblicata la Direttiva 2012/27/UE del
Parlamento Europeo e del Consiglio del
25 ottobre 2012 sull’efficienza energetica, che modifica le direttive 2009/125/
Il Governo italiano converte in legge il
decreto sulla qualificazione delle imprese
e sulla garanzia globale di esecuzione (L.
n. 119 del 23/7/2012).
Il MISE, dopo lunga attesa, avvia il Quinto
conto energia (DM 5/7/2012).
Prosegue l’azione del MISE relativamente alla compensazione dei crediti delle
imprese maturati nei confronti delle Regioni, degli Enti locali e degli Enti del
Servizio Sanitario Nazionale, che possono
essere compensati con le somme dovute
a seguito di iscrizione a ruolo. Inizia a
circolare una bozza di decreto relativa
a “Misure urgenti per la crescita sostenibile”.
Il Governo, dopo vari annunci nei mesi
passati di avvio di una “Fase 2”, presenta
un documento di 18 pagine con i propositi per la crescita, ma senza dettagli
operativi. Nessuna traccia ad esempio nel
documento alla defiscalizzazione dell’Iva sulle opere pubbliche o del taglio del
cuneo fiscale, come richiesto dai ministri
Passera e Fornero. Diventa legge il Decreto Sviluppo, che dopo cinque mesi di discussione, esce con numerose misure non
particolarmente rilevanti a causa della
necessità di “rispetto delle compatibilità
finanziarie”. Viene istituita la Cabina di
regia per l’attuazione del Piano Nazionale
per le Città, in attesa della pubblicazione
del decreto di gara, che vedrà successivamente spostare la scadenza per la presentazione delle domande al 5 ottobre.
CE e 2010/30/UE e abroga le direttive
2004/8/CE e 2006/32/CE.
L’ex premier italiano Silvio Berlusconi è
condannato in primo grado a 4 anni (di
cui 3 condonati) nel processo per frode
fiscale sull’acquisizione di diritti televisivi
del gruppo Mediaset.
Il Governo Monti approva il “riordino
delle Province”, che a partire dal 2014
scenderanno da 86 a 51. Molti gli accorpamenti discussi, Padova con Treviso, Livorno con Pisa, Chieti con Pescara, Avellino
con Benevento. Le Giunte Provinciali invece dovrebbero sparire già dal gennaio
2013 (ma il successivo scioglimento anticipato delle Camere rimanderà l’applicazione della riforma). Il Governo emana
il Decreto Sviluppo Bis (DL n. 179 del
18/10/2012) con ulteriori misure urgenti
per la crescita del Paese, contentente la
discussa Agenda digitale.
Viene presentata dal Governo una bozza di disegno di legge recante norme di
delega in materia di infrastrutture, edili-
Settembre
La ricorrenza dell’11 settembre vede
un tragico attentato al consolato statunitense di Bengasi, nel quale perde la
vita l’ambasciatore americano in Libia,
Chris Stevens.
Negli Stati Uniti è battaglia sulla “Volcker
Rule”, la norma chiave della legge di riforma della finanza americana, che mira a
proteggere il denaro dei correntisti dagli
investimenti speculativi, ovvero inibire
l’uso del proprietary trading con il quale JP
Morgan aveva finanziato le fallimentari
operazioni sui derivati.
In Italia il ministro Clini annuncia la rinuncia definitiva a realizzare il ponte sullo stretto di Messina. Iniziano le manovre
politiche per costruire attorno al premier
Monti una coalizione che supporti un
“Monti bis”.
Il Governo italiano vara un decreto legge
che, sotto il titolo “Disposizioni urgenti per
promuovere lo sviluppo del Paese mediante
un più alto livello di tutela della salute”, si
occupa di razionalizzazione dell’attività
assistenziale e sanitaria, in termini di riduzione e contenimento della spesa. Il
Governo inoltre presenta una bozza di
disegno di legge in materia di valorizzazione delle aree agricole e di contenimento del consumo del suolo.
zia, trasporti e territorio, nel tentativo di
riordinare le normative vigenti, favorire
la consultazione pubblica per la realizzazione delle opere di interesse strategico
e rendere più vantaggioso il recupero e
la ristrutturazione del patrimonio edilizio
esistente, limitando così il consumo del
territorio.
Il Ministero dell’Ambiente pubblica le
linee guida in materia di Aree Produttive
Ecologicamente Attrezzate (APEA) e di
prodotti ecoinnovativi (EcoAP).
youprimopiano - 45
Novembre
Barack Obama è riconfermato per un
secondo mandato alla Casa Bianca (20132017). È il terzo presidente democratico in 72 anni a riuscire nella rielezione
(dopo Roosevelt e Clinton).
Il Financial Stability Board di Basilea
pubblica il report annuale sullo “shadow
banking”, il sistema finanziario ombra
che vale 67.000 miliardi di dollari, pari
al PIL mondiale, e che fa riferimento
all’attività di intermediazione che sfugge al sistema bancario e le cartolarizzazioni dei crediti costruite sui prodotti
finanziari derivati (quelli che hanno
innescato la crisi globale). Dai dati
emerge che il sistema è scarsamente
regolamentato e in continua crescita.
In Italia viene recepita integralmente la
Direttiva 2011/7/UE relativa alla lotta
contro i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali.
Saie e Made
ancora antagoniste
La Palestina diventa Stato osservatore non
membro delle Nazioni Unite con 138 voti
favorevoli, 41 astenuti e 9 contrari.
Il MISE emana due decreti ministeriali
importanti: il regolamento sull’IMU e
le modifiche al DM 26 giugno 2009 in
materia di certificazione energetica degli
edifici.
Dicembre
Obama affronta il fiscal cliff con un programma di tagli e tasse per recuperare
109 miliardi all’anno nel corso del prossimo decennio, un terreno di duro scontro
tra democratici e repubblicani.
Il 14 dicembre, durante una sparatoria
alla Sandy Hook Elementary School di
Newtown, nel Connecticut, muoiono 26
persone, tra cui 20 bambini, innescando
per la prima volta negli USA una dura
polemica sul commercio delle armi.
Con un parere datato 17 dicembre, Mario
Draghi contesta le “scorciatoie” italiane
sul salvataggio del Monte dei Paschi di
Siena, in particolare per non aver consultato la Bce prima di trasformarle in
legge. La UE infatti ha dato il via libera
all’erogazione di 3,9 miliardi di euro di
aiuti di Stato alla banca senese, con una
formula “allunga-debito” che, in caso di
mancanza di liquidità, concede la possibilità di pagare gli interessi sul prestito
obbligazionario con nuovi titoli di debito,
in alternativa all’assegnazione al Tesoro
di azioni Mps.
Il caso ILVA giunge ad una conclusione,
con la conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 3 dicembre
2012, n. 207, recante disposizioni urgenti
a tutela della salute, dell’ambiente e dei
46 - youprimopiano
livelli di occupazione, in caso di crisi di
stabilimenti industriali di interesse strategico nazionale.
Sul fronte politico le oscillazioni dei
mercati e il rientro nella politica attiva in
modo diretto, dopo alcuni mesi di pausa,
da parte dell’ex premier Silvio Berlusconi, conducono rapidamente ad una crisi
di governo, con il PDL che ritira il supporto a Monti e annuncia di votare solo
la legge di stabilità. Inizia il percorso della
crisi che vede il 21 dicembre il Presidente
del Consiglio, Mario Monti, rassegnare
le dimissioni nelle mani del Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, il quale il
giorno dopo scioglie anticipatamente le
Camere. Finisce la XVI Legislatura della
Repubblica Italiana.
Sul fronte dei provvedimenti, la crisi di governo italiano blocca una serie di disegni di
legge avviati, tra cui lo sviluppo degli spazi
verdi urbani. E’ convertito in legge il “decreto sviluppo bis”. Diventa legge dello Stato
(n. 220 del 11/12/2012) le “Modifiche alla
disciplina del condominio negli edifici”.
Il DM 28/12/2012 avvia il cosiddetto “Conto
termico”, ovvero incentivi per interventi di
piccole dimensioni per l’incremento dell’efficienza energetica e per la produzione di
energia termica da fonti rinnovabili. Infine,
una sentenza del Consiglio di Stato (n. 6253)
stabilisce che la realizzazione di un ascensore
esterno non rientra nel concetto di “costruzione” (di cui all’art. 873 del codice civile) e
quindi ad esso non sono applicabili le disposizioni in tema di distanze tra gli immobili.
Tornano a ottobre, tra non poche polemiche, le due fiere di settore.
Mentre il mercato barcolla, e gli operatori e i visitatori si dividono
di Gaia De Lorenzi
È
stato molto lo stupore tra
gli addetti al settore, e già
si mormora. Con non poca
sorpresa degli operatori, anche il 2013
vedrà riproporsi la concomitanza delle
due più importanti manifestazioni
fieristiche delle costruzioni Saie e
Made Expo. Per due anni consecutivi
YouTrade ha sondato i malumori
che ciò ha generato nel settore, sia
tra gli espositori che tra i visitatori
costretti a scegliere con molti dubbi
tra una delle due manifestazioni.
Poi lo scorso anno, con qualche
sollievo, erano iniziate a circolare
voci di una programmazione delle
due fiere con scadenza biennale: una
scelta che, anche se mai divenuta
ufficiale, ha fatto sperare un po’ tutti.
Anche quest’anno, invece, non si
capisce bene per rispondere a quale
esigenza strategica, Saie e Made
Expo tornano a darsi battaglia, e lo
fanno a distanza di soli dieci giorni
l’una dall’altra. Ad aprire le danze
sarà il Made Expo di Milano che
accoglierà i visitatori nei padiglioni
della Fiera di Rho dal 2 al 5 ottobre
2013; seguirà il Salone Internazionale
dell’Edilizia di Bologna dal 16 al
19 ottobre 2013. I responsabili del
Saie smentiscono categoricamente
un cambio di rotta, affermando
l’assoluta inconsistenza delle voci
che vedevano la fiera dell’edilizia di
Bologna rinviata al 2014. Da Milano
invece l’amministratore delegato
Giovanni De Ponti fa sapere: «Made
Expo prosegue coerentemente il suo
orientamento strategico confermando
l’appuntamento 2013 dal 2 al 5
ottobre, in armonia con il calendario
fieristico internazionale. L’edizione
successiva sarà invece a ottobre 2015.
Questa decisione è una naturale
evoluzione del percorso che porta
la nostra fiera a offrire alle aziende
uno strumento espositivo per le
innovazioni, che consenta loro di
lavorare sui prodotti e sulla ricerca
con un adeguato lasso di tempo
per offrire soluzioni davvero nuove
e sempre più all’avanguardia».
Una vetrina di cui l’Italia avrebbe
davvero bisogno, soprattutto in un
momento di grande difficoltà per il
settore delle costruzioni. Ma di fare
sistema e creare sinergie tra Saie
e Made Expo neanche a parlarne.
Dal no comment del Saie, da cui
non rilasciano dichiarazioni fino
alla presentazione ufficiale della
nuova edizione 2013 prevista a fine
gennaio, alle parole di De Ponti,
secondo cui «risulta difficile parlare
di sinergie tra Made Expo e Saie per
un’oggettiva diversità qualitativa, che
non è comparabile e che il mercato
sta riconoscendo». Pare che la strada
sia ancora tutta in salita. Sorge
spontanea una domanda: quale sarà
la risposta del mercato?
youfocus - 47
Le avanguardie
del laterizio
Innovazione e alto valore aggiunto fanno la differenza.
A pensarlo Fornaci Laterizi Danesi che ha deciso di puntare
su due prodotti di qualità: Normablok Più Classe A e Poroton Plan TS8
di Brunella Orsini
F
ornace Laterizi Danesi sarà
presente al Klimahouse, la fiera
dell’efficienza energetica e della
sostenibilità ambientale, in scena dal
24 al 27 gennaio a Bolzano (settore
CD - stand C19/60). Oltre ai numerosi
prodotti che compongono la propria
offerta commerciale, l’azienda di
Emanuele Serventi
Soncino (CR) esporrà due interessanti
innovazioni: il blocco Normablok
Più Classe A, per la realizzazione di
murature portanti in zona sismica,
e il blocco rettificato Poroton Plan
TS8. «Ciò che accomuna queste
due linee di laterizi – spiega
Emanuele Serventi, responsabile
dell’ufficio tecnico di Danesi – è
la tecnologia produttiva unica
nel suo genere che prevede la
sinterizzazione di polisterene
espanso additivato con grafite
all’interno dei blocchi, per
aumentarne le prestazioni dal
punto di vista dell’isolamento
termico. Sono prodotti che
hanno applicazioni diverse,
su cui Danesi sta investendo
48 - youSPECIAL
molto. Siamo infatti convinti che il
futuro del mercato sarà incentrato
sempre di più sull’innovazione e i
prodotti ad alto valore aggiunto,
piuttosto che, come in passato, sulle
quantità». La recente acquisizione
del marchio Normablok, prodotto
precedentemente dalla P.C.L., ha
permesso a Fornace Laterizi Danesi
di aggiungere un fiore all’occhiello
ai propri prodotti ad alte prestazioni.
«Alla base dell’acquisizione – dichiara
Serventi – c’è stata la consapevolezza
che il prodotto avrebbe consentito
alla nostra azienda di puntare
sull’avanguardia del laterizio».
Normablok Più Classe A è un
monoblocco con isolamento termico
integrato che permette di realizzare
murature strutturali antisismiche, in
grado di garantire elevati standard di
isolamento. Il polistirene sporge per
circa 1 cm dal blocco, in maniera da
interrompere il giunto orizzontale e
verticale della malta di allettamento ed
impedire così la conduzione del calore
attraverso la parete. Realizzato con
laterizio porizzato Poroton, iniettato
di polistirene caricato con grafite,
Normablok Più Classe A riesce a
garantire da solo una trasmittanza di
0,24 W/m²K in uno spessore di 40 cm.
«Un vantaggio non da poco – afferma
il responsabile tecnico di Danesi –. Per
ottenere una prestazione del genere in
una muratura portante tradizionale,
avremmo dovuto prevedere il classico
blocco in laterizio accoppiato a un
cappotto esterno oppure realizzare
una doppia parete in intercapedine.
Con Normablok Più, invece, possiamo
costruire con un’unica posa una parete
efficiente dal punto di vista delle
prestazioni termiche, della resistenza
statica, dell’isolamento acustico e
della protezione dal fuoco». Oltre
all’elemento base, la linea Normablok
Più si compone anche di una serie
di pezzi speciali da completamento,
studiati per mantenere le prestazioni
termiche della parete realizzata.
L’altro prodotto di punta dell’offerta
Danesi è Poroton Plan TS8, la nuova
linea di blocchi rettificati che per
prima in Italia coniuga i vantaggi del
sistema rettificato a setti sottili con
le prestazioni isolanti del polistirene
espanso additivato con grafite. «Mentre
nel caso del Normablok Più la posa
in opera è di tipo tradizionale, con
Poroton Plan TS8 il giunto di malta
viene sostituito da 1 mm di collante
cementizio – spiega Serventi –.
Questo è reso possibile dal preventivo
processo meccanizzato di rettifica a
cui vengono sottoposti i blocchi, che
rende le facce di posa perfettamente
piane e parallele». Poroton Plan TS8,
disponibile in tre diversi spessori da
35, 40 e 45 cm, permette di realizzare
pareti monostrato con elevati valori
di isolamento e trasmittanza termica
(rispettivamente 0,17, 0,20 e 0,22 W/
m²K), per la realizzazione di murature
da tamponamento o strutture portanti
in zone a bassa sismicità.
youSPECIAL - 49
Efficienza energetica
e sostenibilità
ambientale: serve
cambiare i modelli
Nel mercato dell’efficientamento energetico
le imprese devono costruire con i fornitori un
rapporto molto stretto, strategico, di vera e
propria partnership tecnico-operativa, integrata
e ottimizzata. E in questo campo la filiera non è
ristretta solo agli operatori economici del settore,
ma va allargata anche ai soggetti istituzionali e non
istituzionali coinvolti, dai gestori dei mercati e dei
servizi energetici ai certificatori
50 - youSPECIAL
di Federico Della Puppa
I
l tema dell’efficienza
energetica è un tema centrale
per lo sviluppo futuro non
solo dell’economia del settore
delle costruzioni, ma per
tutta l’economia nazionale.
Sull’efficienza energetica infatti
si gioca non solo la competitività
del nostro sistema produttivo, ma
lo sviluppo futuro, sia dal punto
di vista economico sia da quello
ambientale e sociale, per i benefici
effetti che una politica energetica
coerente con il risparmio e
l’efficientamento è in grado di
generare.
youSPECIAL - 51
L’Europa chiama,
l’Italia (in ritardo) risponde
Tutto inizia dieci anni fa, nel 2001,
con la Direttiva comunitaria per le
fonti rinnovabili (Direttiva 2001/77/
CE), che in Italia viene recepita con
l’approvazione da parte del Parlamento
italiano del Decreto legislativo 387 del
2003. Questo atto formale è l’effettivo
avvio anche nel nostro paese di una
nuova politica energetica che pone
l’efficienza e la produzione da energie
rinnovabili al centro dell’agenda
politica ed economica, aprendo di fatto
un nuovo mercato. Ma ci vorranno altri
due anni perché alle parole seguano
i fatti. Ed è con l’avvio del cosiddetto
“conto energia”, che parte la nuova
politica energetica nazionale con
l’approvazione, il 28 luglio 2005, del
decreto che fissa i tempi e i termini di
attuazione e con la successiva delibera
(n. 188 del 14 settembre 2005) che
stabilisce le modalità di erogazione
degli incentivi. Se dovessimo fissare
una data di nascita per un ipotetico
“compleanno energetico”, potremmo
indicare il 19 settembre 2005, data
effettiva a partire dalla quale è stato
possibile in Italia presentare una
domanda al Gestore del sistema
elettrico nazionale per accedere al
conto energia. Il GRTN poi diventerà
GSE (Gestore dei Servizi Elettrici) a
seguito del passaggio a Terna Spa del
ramo d’azienda dedicato alla gestione
della rete elettrica, e ad oggi è l’ente
che sovrintende il controllo sulle
rinnovabili e di tutto il sistema degli
incentivi energetici, attorno ai quali
ruotano le politiche di investimento.
Dal 2005 ad oggi sono stati fatti passi
da gigante nel nostro paese riguardo
l’utilizzo di fonti rinnovabili per la
produzione energetica, al punto
che l’Italia da fanalino di coda
dell’Europa oggi è diventata uno
dei principali produttori di energia
da fonti alternative. Come noto,
la copertura finanziaria per questa
politica di forte investimento è data
dal prelievo obbligatorio in bolletta
a sostegno delle fonti rinnovabili di
energia. Sul tema del prelievo anche
nel recente passato vi sono state
notevoli polemiche, in quanto alcuni
non lo ritengono corretto. Tuttavia va
ricordato che il prelievo obbligatorio
è presente dal 1991 in tutte le bollette
dell’energia elettrica di tutti gli
operatori elettrici italiani, dunque ben
52 - youSPECIAL
{
Gli incentivi legati al conto energia non sono gli unici esistenti,
al fine di promuovere l’efficientamento energetico.
In Italia esistono molte le altre forme di incentivo che
permettono di recuperare parte degli investimenti, come ad
esempio attraverso il bonus del 55%
prima dell’avvio delle politiche sulle
rinnovabili legate al fotovoltaico e alle
altre forme di produzione energetica
alternativa. Questo prelievo consente
una erogazione diretta di incentivi
ai singoli impianti, non più come
un tempo, di contributi in conto
capitale, (ovvero per la realizzazione
di impianti) ma di contributi (gli
incentivi, appunto) in conto esercizio.
Ovvero si premia la produzione
energetica e non la costruzione. Ma
premiare la produzione significa
di fatto avviare processi costruttivi
rilevanti, come in effetti è stato, e
soprattutto promuovere una politica
di efficienza degli impianti stessi.
Una visione lungimirante, copiata
di fatto dal modello tedesco, quello
attualmente più avanzato in Europa
per gli effetti e i benefici che è stato
capace di creare, non solo sul piano
produttivo ma anche occupazionale
e culturale. Il ritardo con il quale
tuttavia l’Italia si è mossa e il mercato
con essa è dipeso anche da un fattore
tecnico non indifferente: fino al 2007
le fonti rinnovabili erano considerate
tutte quelle alternative, comprese
le cosiddette fonti “assimilate”
(cogenerazione, fumi di scarico,
scarti di lavorazione e/o di processi
industriali, fonti fossili prodotte da
giacimenti minori isolati, inceneritori,
e altro). Di fatto ciò ha ritardato lo
sviluppo delle nuove fonti energetiche,
perché tali fonti erano più onerose
del fotovoltaico. Solo dal gennaio
2007 è stato vietato il finanziamento
a nuovi impianti relativi a fonti
“assimilate” e infatti proprio a partire
da quella data, come testimoniano le
statistiche riportate nei documenti
del GSE, il fotovoltaico e le altre fonti
energetiche rinnovabili hanno avuto
grande sviluppo nel nostro paese
(per approfondimenti consultare la
sezione “dati e bilanci” sul sito del
GSE, www.gse.it). Ma gli incentivi
legati al conto energia non sono gli
unici esistenti, al fine di promuovere
l’efficientamento energetico. Infatti
non vanno dimenticate tutte le altre
forme di incentivo che permettono di
recuperare parte degli investimenti,
ad esempio attraverso il cosiddetto
“bonus del 55%” per gli interventi
finalizzati a favorire risparmio
energetico, riconosciuto sottoforma
di detrazione d’imposta nel momento
in cui si eseguono degli interventi
di riqualificazione energetica su
un immobile esistente, oppure del
bonus per le ristrutturazioni edilizie,
aumentato dal 36% al 50% e il cui
limite di detrazione è stato portato
da 48.000 a 96.000 euro dal Decreto
Sviluppo del giugno 2012 e che rimane
valido, in questi termini, fino al giugno
2013. Un’altra importante novità,
recente, riguarda il limite di intervento
per il fotovoltaico a favore di altre
forme di energia rinnovabile, dal solare
termico alla geotermia. In sostanza,
dopo una vera e propria “abbuffata”
di fotovoltaico, l’Italia è riuscita a
colmare i gap con altri paesi europei
attraverso una diversificazione delle
fonti. Una strategia corretta, eccetto
un punto nodale, un fattore chiave
fortemente limitante per le imprese
e per gli investimenti nel settore: la
presenza di incentivi e agevolazioni con
scadenze estremamente ridotte e non
coerenti con i tempi della produzione
e della programmazione, in particolare
per gli investimenti pubblici che, in
tempi di crisi e di riduzione di risorse,
potrebbero invece trovare proprio
nel mercato delle energie alternative
utili forme di finanziamento, come
dimostrano i tanti casi di impianti
realizzati su strutture pubbliche, alcuni
dei quali gestiti direttamente dalle
stesse amministrazioni.
Il Patto dei Sindaci, motore
delle politiche locali
Il tema dell’impegno pubblico
e delle politiche a scala locale è
fondamentale per comprendere
come l’efficientamento energetico
associato alla sostenibilità ambientale
non può essere una pratica lasciata al
solo investimento dei singoli, per lo
più privati, attirati dalle incentivazioni
di settore. Una politica energetica
efficace ed efficiente, infatti, deve
partire dai territori, dalle scelte di
programmazione locale, dalle stesse
città. A tale scopo il 29 gennaio
2008, nell’ambito della seconda
edizione della Settimana europea
dell’energia sostenibile (EUSEW
2008), la Commissione Europea ha
avviato un programma chiamato
“Covenant of Mayors”, ovvero “Patto
dei Sindaci”, con l’obiettivo di ridurre
le emissioni e i consumi energetici
con una politica sostenibile costruita
sul territorio e con il territorio, in
particolare armonizzando le scelte
energetiche a scala locale attraverso
uno strumento operativo chiamato
PAES, Piano d’Azione per l’Energia
Sostenibile. Il Patto nasce come
strumento di adesione volontaria da
parte dei comuni e delle città al fine
di costruire le condizioni per una
riduzione del consumo di energia,
in costante aumento nelle nostre
città, attraverso politiche e misure
{
Il programma Intelligent
Energy Europe sostiene,
attraverso finanziamenti ad
hoc e supporto strategico,
i programmi locali di
implementazione dei PAES
locali che aumentino il ricorso
alle fonti di energia rinnovabile,
migliorando l’efficienza energetica
e attuando programmi ad hoc
sul risparmio energetico e l’uso
razionale dell’energia. Ricerche a
livello europeo evidenziano infatti
che tale consumo è responsabile di
oltre il 50% delle emissioni di gas
serra e come noto l’Unione Europea
ha posto come obiettivo, per il 2020,
una forte azione di riduzione delle
emissioni di gas ad effetto serra, una
maggiore efficienza energetica e un
maggiore utilizzo di fonti energetiche
rinnovabili (il cosiddetto protocollo
20-20-20). L’Italia ha un ruolo chiave
nell’attuazione di questo Patto: su
4602 adesioni da 48 paesi (il Patto è
esteso anche a paesi extra UE, che
condividono obiettivi e metodologie)
ben 2291 (49,8%) sono di comuni
italiani. In sostanza 3 comuni italiani
su 10 hanno aderito al Patto. Tuttavia
l’adesione di per sé non significa
nulla se non una volontà generica di
promuovere politiche di sostenibilità.
La vera politica programmatoria è
data dal Piano di Azione e in questo
contesto su 2325 piani presentati,
quelli italiani sono 1013 (43,5%),
dei quali solo 290 già approvati dalla
Commissione. Il numero dei firmatari
in ogni caso è in costante aumento,
così come i Piani approvati dalla
Commissione. Una buona notizia
indubbiamente per lo sviluppo delle
politiche di efficientamento e di
sostenibilità., che le città italiane
possono promuovere grazie alle linee
guida predisposte dalla Commissione
Europea in collaborazione con il
Ministero dell’Ambiente e della
Tutela del Territorio e del Mare. Ma
per le città che oggi si affacciano alla
sottoscrizione di questo protocollo,
spesso sono molto più rilevanti le
esperienze di buone pratiche già
maturate da altre città italiane ed
europee, nella redazione dei propri
Piani Energetici. È infatti in un
contesto di scambio e condivisione
attiva di problemi, ipotesi, soluzioni,
strategie e proposte che le città italiane
e i loro territori possono aumentare
la propria capacità di azione per il
raggiungimento degli obiettivi posti
dall’Europa e dal Patto dei Sindaci.
A tal proposito un punto cruciale
dell’implementazione delle politiche
di efficienza energetica a livello
locale riguarda la costruzione di un
“inventario delle emissioni”, ovvero la
redazione di puntuali bilanci energetici
a livello comunale. In quest’ambito
è interessante osservare che se da
un lato a livello globale vi è una
complessiva difficoltà di trovare accordi
internazionali per definire i limiti dello
sviluppo, nel senso della riduzione
delle emissioni (è inutile negare che
i grandi obiettivi posti dal Protocollo
di Kyoto sono stati via via sempre
più disattesi, vedasi anche i recenti
accordi al ribasso di Doha), oggi in
Europa e in Italia stiamo assistendo alla
nascita di un interessante fenomeno di
implementazione di queste politiche
e di questi obiettivi a livello locale. È
questa ad esempio una delle novità
più interessanti che emerge dalla
lettura dei progetti approvati dalla
Commissione Europea e dall’EACI
nell’ambito del programma Intelligent
Energy Europe, che sostiene attraverso
finanziamenti ad hoc e supporto
strategico proprio quei programmi
locali di implementazione dei PAES.
Guardare all’Europa e ai programmi
europei è un ottimo sistema per
le amministrazioni locali nella
costruzione di politiche moderne
e innovative per la sostenibilità. In
quest’ambito ad esempio si stanno
sperimentando non solo azioni
mirate per il raggiungimento degli
obiettivi fissati dal Patto dei Sindaci,
ma si stanno anche proponendo
nuovi approcci, che permettono di
promuovere politiche condivise non
solo a livello locale, a scala cittadina,
youSPECIAL - 53
ma anche a livello sovracomunale,
con processi partecipati ma sempre
con una forte e decisa azione di regia
pubblica. Un esempio interessante
in questo ambito è quello del
Comune di Vicenza, che guida un
programma europeo denominato
“Conurbant”, che all’interno di un
ampio partenariato europeo promuove
la redazione di PAES condivisi e
coordinati tra i comuni capoluogo e
i comuni contermini, allargando di
fatto l’operatività del PAES ad ambiti
territoriali di conurbazioni urbane più
estese delle singole città capoluogo.
Esperienze come questa possono
rappresentare un ottimo esempio
per l’implementazione futura delle
politiche di efficienza energetica a
scala non solo urbana, ma territoriale.
E’ infatti proprio anche grazie a
queste esperienze che nascono e si
sviluppano le proposte di direttive
europee che obbligano i diversi paesi
ad uniformarsi. Gli esempi sono
molti, dalla certificazione energetica
degli edifici alle modalità costruttive.
L’Europa, in sostanza, traccia la strada
sulla quale costruire le politiche
di sviluppo, che non possono che
guardare all’efficientamento e alla
sostenibilità come fattori strategici
irrinunciabili.
da quello legato agli investimenti
economici necessari a rendere più
efficiente tutto ciò che consuma
energia (dai sistemi per la mobilità
agli edifici) a quello ambientale,
con la riduzione delle emissioni
inquinanti, a quello occupazionale
generato dalle nuove esigenze
formative e di nuove professionalità
che la domanda di efficienza richiede,
a quello urbanistico con le nuove
esigenze di riduzione del consumo di
suolo e della riqualificazione urbana
e degli interventi in aree dismesse o
sottoutilizzate, a quello produttivo
con tutte le esigenze di innovazione
e promozione di nuovi prodotti,
soluzioni, sistemi e di imprese capaci
di gestire i nuovi processi produttivi
con qualità e competenza. Produrre
efficienza energetica infatti significa
fare tutte queste cose insieme ed è
evidente la responsabilità pubblica nel
promuovere adeguatamente politiche
Consumare meno,
consumare meglio
Negli ultimi quarant’anni il consumo
mondiale di energia è raddoppiato.
Anche in Italia il volume dei consumi
energetici si è constantemente
incrementato, praticamente
raddoppiando negli ultimi trent’anni,
con un trend di crescita del 3-4%
annuo, limitato nell’ultimo periodo
solo dalla crisi economica e da una
leggera riduzione dei consumi.
La crescita dei consumi energetici
pone diversi problemi, in primo
luogo quelli legati alle emissioni
inquinanti e alla necessità di ridurle
per rispettare gli impegni “20-20-20”,
in secondo luogo la diversificazione
degli approvvigionamenti energetici
e, infine, la riduzione dei consumi
basata su politiche di efficientamento e
riduzione degli sprechi. Quest’ultimo
punto è centrale e strategico per lo
sviluppo futuro, sotto tutti i punti
di vista: economico, ambientale,
occupazionale, urbanistico, produttivo.
Sono molti infatti i piani coinvolti,
in grado di spronare il mercato e di
valorizzare le competenze esistenti.
Ma si tratta soprattutto di progettare
e adottare prodotti, sistemi e processi
produttivi e realizzativi, nonché di
intervento sull’esistente, per ottenere
lo stesso risultato attuale (in termini
di consumi) ma utilizzando meno
energia. Tutta l’industria è coinvolta
in questo sforzo, ma l’industria
edilizia in particolare ha una delle più
grandi responsabilità perché l’edilizia
consuma energia non solo in fase di
costruzione, ma soprattutto produce
beni che per tutta la loro durata del
ciclo di vita consumeranno energia. E
i nostri edifici sono dei veri e propri
colabrodo, edifici energivori di classi
energetiche spesso oltre la G, ovvero
edifici che consumano più di 400 Kwh/
mq/anno. L’urgenza di intervenire
con sistemi di riduzione dei consumi,
di efficienza, di miglioramento
energetico, propone anche un diverso
approccio all’attuale crisi del settore.
Infatti è proprio su queste esigenze
che oggi le imprese devono agire,
54 - youSPECIAL
{
con adeguate strategie formative,
di riqualificazione e di mercato, al
fine di ridefinire i propri ambiti di
intervento, dato che la vecchia edilizia,
quella conosciuta fino a ieri (e in
alcuni casi ancora oggi) non potrà
più esistere, se non altro perché le
direttive europee in questo senso
sono molto chiare e dal 2017 tutte le
costruzioni dovranno essere realizzate
in classe A. C’è dunque tempo e
spazio per prepararsi adeguatamente.
Fino ad oggi le imprese che hanno
seguito il mercato dell’efficienza
energetica lo hanno fatto in senso
“volontaristico”, come strategia
aziendale basata su scelte personali.
Domani, tra qualche anno, tutte le
imprese dovranno costruire secondo
criteri di efficienza. L’efficientamento
energetico non sarà una nicchia di
mercato, sarà “il mercato” e in alcune
realtà italiane questo già avviene oggi.
Paradossalmente potrebbe essere
I nostri edifici sono dei veri e propri colabrodo, edifici
energivori di classi spesso oltre la G, che consumano più di
400 Kwh/mq/anno. L’urgenza di intervenire con sistemi
di riduzione dei consumi, di efficienza, di miglioramento
energetico, propone anche un diverso approccio all’attuale
crisi del settore
proprio questa la strada dell’uscita
dalla crisi dei settore: il riorientamento
verso modelli produttivi sostenibili
che implicano, in tutto il processo
produttivo e nei prodotti e beni
realizzati la capacitò di “fare di più
con meno”, adottando le migliori
tecnologie e tecniche disponibili
sul mercato e un comportamento
consapevole e responsabile verso gli
usi energetici. Per il mondo delle
costruzioni è una svolta epocale,
perché significa imparare a sfruttare
l’energia in modo razionale,
eliminando sprechi e perdite dovuti
al funzionamento e alla gestione
non ottimale di sistemi semplici
(componenti, prodotti, sistemi) e
complessi (alloggi, edifici, sistemi
residenziali e non residenziali).
Il “giacimento” nascosto
Che l’efficientamento energetico
rappresenti un vero e proprio
“giacimento” nascosto emerge dai
dati sul monitoraggio delle politiche
di promozione e incentivazione
non solo delle energie alternative
in Italia negli ultimi anni, ma anche
dei sistemi di intervento innovativi
nel settore dell’isolamento termico
e delle ristrutturazioni ai fini del
contenimento energetico. Per capire
la dimensione potenziale di questo
giacimento basti considerare che nel
2010 il consumo finale di energia in
Italia è stato pari a 137,5 Mtep (milioni
di tonnellate equivalenti di petrolio)
e che il 35% di questo consumo è
imputabile al solo settore residenziale.
Confrontando i dati sui consumi
energetici per abitazione negli ultimi
dieci anni, emerge che nonostante le
politiche attivate il risparmio in Italia,
valutato in un -2,6%, è stato molto
al di sotto di quello di paesi come la
Germania, Francia, Regno Unito e
Spagna. Considerando che la media
europea è stata del -11,7%, si può
comprendere quanto spazio di azione
ci sia e quanto si può recuperare
in termini di efficienza e risparmio
energetico.
Parafrasando, si può dire che per
“coltivare il giacimento” oggi vi sono a
disposizione numerosi strumenti, ma
non sono sfruttati sufficientemente e
soprattutto, come dimostrano i dati,
sono sfruttati soprattutto in alcune
zone del Paese e in altre sono molto
poco utilizzati e, molto probabilmente,
anche poco conosciuti e comunicati.
A parte gli strumenti pianificatori
a carico di Stato, Regioni ed Enti
locali, di fondamentale importanza
sono gli strumenti normativi e, in
particolare, gli standard minimi di
prestazione energetica, associati agli
strumenti urbanistici. Le forme di
incentivazione, che comprendono sia
misure premianti volte ad incoraggiare
attività, comportamenti e investimenti
per il miglioramento dell’efficienza
energetica, sia tariffe incentivanti
per le energie rinnovabili, incentivi
ed esenzioni fiscali, sono altrettanto
importanti. Ma vi sono altre misure
che in futuro potrebbero rivelarsi
molto utili, a partire dai permessi
commerciabili, ovvero dal sistema di
scambio di titoli di emissione di gas
a effetto serra (Emissions Trading
System, ETS), dai Titoli di Efficienza
Energetica (TEE), denominati anche
“Certificati Bianchi”, che derivano
da obblighi di risparmio energetico
posti a carico dei Distributori di
energia elettrica e gas e dai sistemi
detti “Certificati Verdi”, basati su
obblighi di produrre o acquistare
energia (in genere energia elettrica)
di origine rinnovabile. Il margine per
incrementare l’uso di questi strumenti
è molto elevato, ma deve essere fatto
in questo senso uno sforzo congiunto
di tutto il sistema dell’offerta operante
nella filiera delle costruzioni. Una
sfida strategica e necessaria sulla quale
ricostruire un futuro di prospettive
positive per il mercato, alla luce
delle richieste del Piano Energetcio
Nazionale e delle direttive europee,
che impongono di conseguire un
risparmio energetico annuale pari
al 9,6% (126.327 GWh/anno) al
2016 del consumo di riferimento.
Per verificare il raggiungimento
dell’obiettivo intermedio al 2010 è
stata effettuata una valutazione facendo
riferimento ai provvedimenti e misure
di miglioramento dell’efficienza
energetica che il nostro Paese ha messo
Variazione consumo totale, elettrico e del riscaldamento, per abitazione (2000-2009)
Fonte: elaborazione ENEA su dati Odyssee
in atto. Il risultato è tutto sommato
soddisfacente, ma molto resta da 
fare, come ha sottolineato di recente
l’ENEA, per la realizzazione di un
mercato interno dell’efficienza in
grado di “apportare benefici reali e
tangibili ai cittadini e alle imprese e
consentire di valorizzare l’eccellenza
{
L’efficientamento
energetico e la
sostenibilità ambientale
necessitano di promozione
e informazione verso i
potenziali clienti
di molte aziende italiane produttrici
di componenti per l’efficienza e 
l’emergere di nuovi mercati per le
società di servizi energetici”.
Il ruolo strategico
dell’edilizia
Se si considerano i risultati di
risparmio energetico del periodo
2007-2010, calcolati dall’ENEA,
risulta che il settore residenziale
contribuisce per due terzi (65,9%)
al totale del risparmio. È evidente
il ruolo e l’importanza strategica
che il settore dell’edilizia ha di
fronte alle sfide future costituite dal
raggiungimento delle soglie fissate
dall’UE e dal Piano Energetico
Nazionale per il 2016. Inoltre non va
dimenticato che a partire dal 2017
tutte le nuove costruzioni dovranno
essere in classe energetica A. Il
mondo delle costruzioni ha di fronte
pertanto non solo una sfida, ma
soprattutto una grande opportunità.
Tuttavia ad oggi solo alcune aree
territoriali, alcune regioni, hanno
saputo utilizzare a fondo incentivi e
opportunità offerte dalle normative.
Considerando solo misura principale
di miglioramento dell’efficienza e
del risparmio energetico (55%) il
monitoraggio evidenzia che oltre
il 64% del risparmio energetico è
concentrato in sole quattro regioni
(Lombardia, Veneto, Piemonte ed
Emilia- Romagna) e che la somma
dei risparmi conseguiti dalle prime
dieci regioni è pari a circa l’89% del
valore complessivo. Il contributo delle
“ultime” dieci regioni si attesta a circa
il 10% del totale. Molto significativo
il dato relativo alle regioni Molise,
youSPECIAL - 55
Risparmio energetico annuale atteso al 2016 (PAEE 2007)
Fonte: ENEA
Basilicata, Calabria e Valle D’Aosta, che
in tutto sommano l’1% del risparmio
energetico nazionale. Dal punto
di vista degli investimenti le analisi
ENEA rilevano che oltre il 60% degli
investimenti è concentrato in sole
quattro regioni (Lombardia, Veneto,
Piemonte ed Emilia-Romagna), e che
il contributo delle ultime dieci è pari
solo al 12% del totale.
Ma come può l’edilizia affrontare
in modo più efficace questo nuovo
mercato? La domanda nasce spontanea
in quanto si potrebbe affermare, visti
i dati e le analisi, che fino ad oggi sia
stata più la domanda a muoversi, grazie
al sistema degli incentivi, che l’offerta a
proporsi. Certo, nel mercato si rilevano
moltissime imprese che operano con
successo in questo settore, e va dato
atto a tutto il sistema dei produttori
di materiali, macchine e sistemi, che
in quegli ambiti vi è stata moltissima
innovazione e ricerca di soluzioni
adatte e sempre più competitive,
sia sotto il profilo delle tipologie di
prodotti che da punto di vista dei costi
di produzione e installazione, oggi
perfettamente comparabili a quelli
della costruzione tradizionale. Ne
sono peraltro testimonianze dirette le
recenti fiere nazionali e internazionali,
tutte ormai concentrate sui temi
del risparmio energetico e della
sostenibilità. Ma un anello debole
56 - youSPECIAL
della filiera è ancora indubbiamente
quello dell’impresa di costruzioni
che, nonostante il lungo perdurare
della crisi, ancora con molta difficoltà
tende ad affrontare i cambiamenti
di mercato e di prospettive.
Eppure l’effetto della crisi, che in
quattro anni ha ridotto del 30% gli
investimenti nel settore, può essere
un utile stimolo alla riqualificazione
imprenditoriale. Perché prima
di parlare di riqualificazione
edilizia o di riqualificazione
urbanistica e territoriale, va posta
l’attenzione (parlando ovviamente
in termini generali) sulla necessaria
riqualificazione delle imprese a
livello di approccio al mercato, di
conoscenza di metodologie costruttive
e di intervento, di prodotti e di
soluzioni. L’efficientamento energetico
e la sostenibilità ambientale infatti
necessitano soprattutto di conoscenza
e di informazioni, oltre che di capacità
tecniche e operative. Ma necessitano
anche di promozione e informazione
verso i potenziali clienti. Ed è questo
il punto più importante: nel mercato
dell’efficientamento energetico
le imprese devono costruire con i
fornitori (a monte i produttori e
rivenditori di materiali e a valle con gli
eventuali subappaltatori) un rapporto
molto stretto, strategico, di vera e
propria partnership tecnico-operativa,
integrata e ottimizzata a fornire nei
tempi e nei modi giusti le più adatte
soluzioni per intervenire sia nella
nuova costruzione che, soprattutto,
Andamento del risparmio energetico dovuto alle detrazioni fiscali del 55%
Fonte: ENEA
{
A partire dal 2017 tutte le nuove costruzioni dovranno essere in
classe energetica A. Il mondo delle costruzioni ha di fronte pertanto
non solo una sfida, ma soprattutto una grande opportunità.
Tuttavia ad oggi solo alcune aree territoriali, alcune regioni,
hanno saputo utilizzare a fondo incentivi e opportunità offerte
dalle normative
nel recupero edilizio e nella
riqualificazione urbana e territoriale.
E in questo campo la filiera non è
ristretta solo agli operatori economici
del settore, ma va allargata anche ai
soggetti istituzionali e non istituzionali
coinvolti, dai gestori dei mercati e dei
servizi energetici ai certificatori. La
crisi dell’edilizia, paradossalmente,
potrebbe essere una vera e propria
molla per stimolare un sistema
produttivo troppo spesso, ancora
oggi, fortemente ancorato a modelli
tradizionali di produzione, soprattutto
in alcune aree.
Cambiare i modelli
Il futuro dell’economia e lo sviluppo
della società si fondano oggi su
una necessaria ridefinizione delle
priorità politiche ed economiche.
Cambiare modello di sviluppo e
innovare sono diventate le due
parole chiave di una nuova e diversa
way of thinking che ha come driver
unico la sostenibilità. Le politiche
europee e quelle nazionali, regionali
e locali oggi giocano una partita
importante per il raggiungimento
degli obiettivi fissati da Europa 2020,
con un denominatore comune unico:
promuovere la sostenibilità come
unica scelta possibile in un mondo di
risorse finite. Questa sfida – politica,
economica, tecnologica – diventa
per le imprese, e in particolare per
il settore delle costruzioni, una sfida
epocale: uscire dalla crisi del settore
facendosi interpreti della necessità
di rivedere le politiche energetiche,
{
Il settore delle costruzioni è di fronte
a una sfida epocale: uscire dalla
crisi del settore facendosi interpreti
della necessità di rivedere le politiche
energetiche, costruttive, gestionali
del nostro patrimonio edificato
costruttive, gestionali del nostro
patrimonio edificato. L’innovazione
in campo energetico deve tradursi
anche in una innovazione in termini
non solo di efficienza energetica,
ma anche di modelli di efficienza
finanziaria e gestionale, soprattutto
in termini di ottimizzazione della
filiera e di costruzioni di partnership
strategiche. Perché solo attraverso
una visione di filiera, con una
focalizzazione sull’efficienza in senso
lato, il settore e le imprese potranno
trovare nel mercato nuove opportunità
di sviluppo. Al centro di queste azioni
vi è il tema, discusso ma ancora poco
praticato – nonostante le recenti
proposte governative che, data l’attuale
situazione politica, risultano inefficaci del rinnovo urbano, della rottamazione
degli edifici, della riconversione
ecoenergetica dei quartieri, ma anche
della manutenzione del patrimonio
esistente, dalla messa a norma degli
alloggi e degli edifici fino al più
ampio rinnovo urbano. Tutti gli attori
della filiera sono coinvolti in questa
corsa all’efficienza e all’innovazione
dagli amministratori condominiali
alle imprese di costruzioni. E la sfida
si giocherà non solo sulle soluzioni
tecnologiche, ma anche e soprattutto
sui modelli di intervento dal punto di
vista economico e finanziario. L’Europa
sta investendo molto in questo
senso, con una serie di importanti e
innovativi programmi di intervento (da
Smart Cities a ELENA, da Intelligent
Energy Europe a JESSICA). A livello
locale quasi 2.300 comuni in Italia
hanno aderito al Patto dei Sindaci,
che li impegnerà nei prossimi anni
a mettere in atto azioni, interventi e
investimenti per la riduzione della
CO2 e il risparmio energetico. Sono
interventi che riguardano la mobilità,
l’edilizia pubblica (a partire da
quella scolastica), l’edilizia privata,
l’illuminazione pubblica. Sono nuovi
ambiti di mercato che si aprono,
nei quali è l’energia che governa il
cambiamento, e sono ambiti già oggi
pronti ad essere affrontati da chi saprà
coniugare innovazione ed efficienza.
youSPECIAL - 57
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ideale per pavimenti galleggianti in tutte
le tipologie di nuove costruzioni.
4
Effetto camino nel sistema a cappotto con
Grafitene di Cabox. Il pannello in EPS dispone di un
innovativo sistema brevettato di foratura (KaminEffekt), che assicura una corretta ventilazione e
l’eliminazione di eventuali eccessi di umidità.
6
A base di sola calce idraulica NHL
3,5, Fior di Calce Intonaco di
CVR è una malta di pregio pronta all’uso, specifica per sottofondi su
murature interne ed esterne in pietra
o mattoni. Salubre, traspirante, risanante con elevata capacità fungicida ed antibatterica.
La normativa cambia
la sicurezza resta
LA NUOVA FRONTIERA
DELLA PROGETTAZIONE
IN ZONA SISMICA
spessori
25 e 30 cm
ecologico
semplicità
d’impiego
7
DNA Urbano è la collezione di lastre di Stone
Italiana, vincitrice del Green Awards 2011, ottenuta
dalle conversione delle terre di spazzamento delle
strade. All’interno si possono intravedere microchip,
pezzi di vetro colorato, germogli, coriandoli d’alluminio:
il dna di una città.
58 - youSPECIAL
MASSIMA SICUREZZA
grazie all’innovativo
schema a raggiera
con l’armatura
confinata
Altri tre prodotti Fila Surface Care Products hanno ottenuto
la certificazione di sostenibilità ambientale Gev–Emicode,
riferita al basso livello di emissioni di composti organici volatili:
FilaPRW200 (protettivo prefugatura), FugaProof, (protettivo
antimacchia per fughe) e FilaW68 (antimacchia per cotto, pietra
naturale, cemento e superfici non lucide).
8
Gruppo Stabila Srl
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Unità produttive
Isola Vicentina (Vi) | Ronco all’Adige (Vr)
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e alla messa in opera
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costi ridotti
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rassegna efficienza
17
La casa diventa più intelligente e
confortevole con il nuovo sistema
di termoregolazione KNX da
incasso di Gewiss che consente
di controllare la temperatura
dell’abitazione, evitando inutili
sprechi di energia.
9
SA.M.E. presenta il cappotto isolante
riflettente, vincitore del premio Sviluppo
Sostenibile 2011. Fondato sulle proprietà riflettenti
o radianti dell’alluminio – e non su quelle “frenanti”
di altri materiali tradizionali –, il sistema è
realizzato al 70% da materiali riciclati e riciclabili, e
non utilizza colle e adesivi.
11
10
al
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a secco vent sta molle, costituito da esterno in laterizio.
ento
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tradizionale tturale e uno di rivestim
uno stru
Suntek presenta le
pompe di calore IDM
che, abbinate ad impianti
di riscaldamento a basse
temperature, permettono
di riscaldare ad emissioni
zero e con un bilancio CO2
neutrale. È inoltre possibile
anche il raffrescamento degli
ambienti, sempre in modo
economico ed ecologico
18
14
12
Klett è il sistema Uponor per la
climatizzazione radiante a pavimento, facile e
veloce da posare grazie allo strip ad aggancio
rapido, che permette di collegare il tubo al
pannello isolante con una semplice pressione
del piede.
13
Wingum Plus H2O Reflex di Winkler:
membrana elastomerica impermeabilizzante,
a base acqua e di colore bianco, dal forte
potere riflettente. Resiste al ristagno d’acqua.
Derbigum
presenta D
erbipure, la
membrana
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formulazione getale al mondo che,
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oli e resine
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con materie et te di realiz zare una
copertura
prime vege
tali e bitum
Cer tificato
en free.
ICE A.
15
Isotec XL PLUS è il nuovo pannello in
schiuma poliuretanica espansa di Brianza
Plastica, dotato di una guarnizione in PVC
sotto il correntino metallico che garantisce
elevata impermeabilità e sigillatura alla polvere
e all’aria, incrementando la resistenza ad
eventuali rotture del manto di copertura.
60 - youSPECIAL
Tegosolar è l’innovativa tegola fotovoltaica
integrata nel tetto, brevettata da Tegola
Canadese. La sua tecnologia in silicio amorfo a film
sottile a tripla giunzione riesce a sfruttare sia la luce
diretta che diffusa, garantendo un’alta resa energetica
anche per quelle strutture con esposizioni sfavorevoli
e per i tetti con inclinazioni dai 5 ai 60 gradi.
Ullmann presenta Polystar 500, il tagliapolistirolo elettronico ad alta
efficienza con temperatura della lama regolabile in continuo (da 0 a 500°C in
pochi secondi). Polystar 500 permette di tagliare a caldo pannelli di polistirene
espanso, di ogni tipo di polistirolo e di pannelli isolanti: sono disponibili
fino a 10 tipi di lame intercambiabili e una guida orientabile per realizzare
con precisione tagli guidati diritti od inclinati fino a 45°. L’impugnatura in
nylon arricchito con fibra di vetro garantisce confort al tatto, durata all’uso,
isolamento al calore e resistenza alla combustione.
16
19
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13
Gennaio 20
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21
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Kerakoll ha sviluppato KlimaExpert, 8 innovativi sistemi termoisolanti a
cappotto con pannelli in materiali naturali che lasciano il muro libero di respirare.
La gamma si completa con le malte adesive Keraklima e Biocalce Cappotto,
tasselli, profili e accessori specifici, fino alla decorazione colorata protettiva
ecocompatibile come la linea Kerakover Eco Acrilex e Kerakover Eco Silox.
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29
20
Naturcalce è la nuova linea
ecosostenibile di Ruredil: diciotto prodotti,
dalle malte da costruzione e consolidamento
alle malte da intonaco a base calce, sino alle
finiture minerali, a base di materiali inorganici
naturali (calce idraulica naturale, sabbia
silicea, grassello di calce e silicati).
22
21
Fakro offre una gamma di finestre
super-termoisolanti con coefficiente
termico da 1,3 W/m2K fino a 0,58 W/
m2K, con doppio o triplo vetrocamera e
apposito raccordo EHV-AT Thermo.
Realizzato con materiali anti corrosione, Alzante scorrevole di Eclisse è il
controtelaio per esterni che garantisce silenziosità di scorrimento e durabilità
nel tempo. Resistente alle infiltrazioni d’acqua e agli spifferi di vento, è
capace di ridurre la dispersione termica favorendo il risparmio energetico.
Thermocap, certificato eta 09/0033, è uno
dei 7 nuovi sistemi messi a punto da Cap
Arreghini per soddisfare le disposizioni in
materia di efficacia energetica. L’isolante
è EPS in pannelli, con spessore 100mm e
conducibilità termica di 0,035 W/mk.
Da Magnetti
Pavimentazioni Murature
i blocchi multistrato
Lecablocco Bioclima Zero,
per costruire murature con
elevato isolamento termico.
Realizzato con un impasto di
legante idraulico e inerti Leca
di granulometria selezionata.
23
CapTherm è il sistema a cappotto
messo a punto da Index che permette di
coibentare gli edifici, eliminando i ponti
termici ed evitando la formazione di
condensa, muffe e macchie.
arete
mario monop
il sistema fu con uno speciale
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acciaio Inox
problemi di
27
26
Stirodach di Sirap Insulation è un sistema
prefabbricato termoisolante che, grazie alle
elevate prestazioni termiche e meccaniche,
permette un’efficace coibentazione e
ventilazione sottotegola di tetti a falde.
62 - youSPECIAL
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30
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25
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Siniat dà forma all’efficienza
energetica e alla sostenibilità con
PregyGreenService, il servizio offerto
ai clienti per il recupero e riciclo scarti
di cartongesso, poi lavorati direttamente
in stabilimento. I prodotti di recupero
vengono trasformati in nuove lastre con
elevati valori di riciclato.
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Imper presenta Sintofoil RG Bianco Reflecta, una membrana poliolefinica
impermeabilizzante in grado di ridurre la temperatura superficiale delle
coperture grazie alle sue proprietà di emissività termica e riflettanza. Il
prodotto contiene fino al 20% di materiale da riciclo.
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3
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liquida impermeabilizzante fibrorinforzata,
monocomponente, ad elevata elasticità. Le fibre
disperse aumentano le proprietà meccaniche del
prodotto, garantendo l’applicabilità su superfici
già in uso con problematiche di infiltrazioni.
Evita inoltre la creazione di materiali di risulta e
conseguenti onerosi costi di smaltimento.
28
Termoz 8U è il nuovo
ancoraggio di Fischer per il fissaggio di
sistemi a cappotto. La vite preassemblata
rivestita con delta-seal riduce il tempo di
installazione e garantisce sicurezza e lunga
durata. La testa flessibile compensa le
tensioni indotte termicamente, evitando
stress allo strato di livellamento.
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Questione
di sistema
I due sistemi più innovativi sono la
schiuma di resina fenolica con alto
potere isolante che permette di
contenere al minimo gli spessori del
pannello, e weber.therm robusto,
un sistema cappotto intonacabile.
Quest’ultimo si discosta molto dai
cappotti tradizionali perché invece
{
Le squadre di posa
spesso tendono a semplificare
il lavoro, saltando
passaggi fondamentali
per una buona resa
Prodotti, tecniche e consigli per il cappotto,
il sistema di ristrutturazione energetica
delle facciate più in voga del momento
di Santina Muscarà
N
on è di lana e non viene
indossato dalle persone, ma
è pur sempre un cappotto.
Dedicato, però, alle nostre case.
«Il mercato del cappotto in Italia
è un mercato che sta crescendo
ma non ha ancora raggiunto la
piena maturazione – sostiene Fabio
64 - youfocus
{
Mentre l’applicazione è molto semplice per le facciate continue,
diventa più difficoltosa nelle aperture delle finestre, nel
basamento, in prossimità degli spigoli e negli altri punti di
discontinuità. L’errore nella posa in opera della rete di armatura
è il più evidente e per evitarlo ci si può aiutare con gli accessori
che compongono il sistema
Capoccetti, product manager di Weber
Saint-Gobain –, quindi i prodotti che
compongono il sistema sono realizzati
prevalentemente con soluzioni di base
come il polistirolo, soprattutto in un
periodo in cui si cerca di coniugare la
necessità di avere un buon isolamento
termico esterno con la necessità
di contenere le spese». Una delle
tendenze del 2012 è stata proprio
quella di «cercare una soluzione
termica soddisfacente facendo però
molta attenzione al prezzo, talvolta a
discapito della tecnologia», afferma
Marco Buschi, responsabile business
development di Lape. Le aziende
produttrici non hanno comunque
trascurato l’aspetto tecnologico,
trovandosi talvolta ad affiancare
soluzioni diverse per ogni esigenza
e dando ampio spazio alle novità:
«Noi offriamo soluzioni piuttosto
diversificate – conferma Capoccetti –
con polistiroli di base bianchi e grigi,
una versione con retro dentellato
per conferire maggiore adesione
e permettere la posa anche senza
tasselli, oppure soluzioni specifiche
per alcune parti dell’edificio, per
esempio il basamento, per il quale
proponiamo un pannello in eps con
una rete ad alta resistenza meccanica.
Fabio Capoccetti
Marco Buschi
Werther Colonna
65 - youPRODUCT
di avere un pannello in adesione al
sottofondo viene appeso alla muratura
e può essere applicato anche dagli
intonacatori, che creano una sorta
di seconda parete con l’intonaco
armato; inoltre offre all’architetto una
libertà espressiva senza precedenti
perché sull’intonaco si può incollare
la pietra, il legno, il metallo, e si può
pitturare. Ma forse la caratteristica più
importante è che è possibile integrarlo
ad un cappotto già esistente come un
ulteriore spessore di materiale isolante
e conformare l’edificio ai requisiti
tecnici delle nuove normative».
Effettivamente al giorno d’oggi «il
cappotto si gioca soprattutto sulle
ristrutturazioni – specifica Werther
Colonna, presidente di Cortexa –, che
rispetto al nuovo però necessitano
di maggiori accortezze durante la
posa». Sì, perché gli errori sono
dietro l’angolo, non tanto perché sia
difficile posare un cappotto, quanto
perché bisogna farlo con il dovuto
riguardo e le necessarie competenze:
«Sicuramente l’errore più grande è
quello di unire più elementi acquistati
in luoghi diversi e creare un cappotto
“fai da te” – mette in guardia Colonna
–. Chiunque applichi un cappotto deve
acquistare l’intero sistema da un unico
fornitore che ha a disposizione un kit
appositamente testato. Altre accortezze
riguardano il corretto incollaggio,
la corretta sovrapposizione della
rete di armatura e, dove necessario,
la corretta tassellatura delle lastre».
È d’accordo Buschi che per un
cappotto a regola d’arte suggerisce
innanzitutto di prestare grande
attenzione all’incollaggio delle lastre
sulla parete e di «evitare di mettere
meno colla possibile per risparmiare
sui materiali utilizzati, aumentando
così il rischio di un’applicazione
errata. La base di incollaggio è
importantissima – continua –, la
parete deve essere pulita, portante e
asciutta e bisogna rispettare i tempi
delle varie fasi di posa». È opportuno
dedicarsi con maggior precisione
alle zone perimetrali della parete,
come suggerisce Capoccetti: «Mentre
l’applicazione è molto semplice
per le facciate continue, diventa
più difficoltosa nelle aperture delle
finestre, nel basamento, in prossimità
degli spigoli e negli altri punti di
discontinuità. L’errore nella posa
in opera della rete di armatura è
il più evidente e per evitarlo ci si
può aiutare con gli accessori che
compongono il sistema». Per ridurre
al minimo ogni rischio «l’applicatore
deve essere qualificato», ricorda
Buschi. Da sempre Cortexa e
l’Eae (Associazione europea per il
sistema di isolamento a cappotto)
si impegnano nella diffusione delle
informazioni per una corretta posa,
attraverso l’organizzazione di eventi
mirati e la realizzazione di appositi
manuali. Resta la posa, infatti, la
principale problematica legata al
cappotto. «Le squadre di posa spesso
tendono a semplificare il lavoro,
saltando passaggi fondamentali
per una buona resa» dichiara
Capoccetti, ma nonostante tutto
ci si sta sempre più rendendo
conto che la qualità è un fattore di
primaria importanza ed è necessario
che «il cliente finale, anche grazie
all’assistenza del rivenditore,
capisca che l’unico vero modo
per avere un effettivo eventuale
risparmio è quello di essere sicuri
della qualità dei prodotti e della
sicurezza della posa», aggiunge
Colonna. In realtà sia i rivenditori
che le imprese di costruzione
sono sempre più competenti su
tecnologie ed evoluzioni del sistema
a cappotto. «Forse c’è ancora un
po’ di confusione nel mondo della
prescrizione, che deve approfondire
ulteriormente la sua cultura in
merito», percepisce Capoccetti.
Ulteriori suggerimenti per i
rivenditori? Disporre di un ampio
portafoglio di prodotti per coprire
le varie esigenze e avere un’elevata
competenza per poter fornire
un’adeguata assistenza al cliente.
youfocus - 65
Klimahouse:
living experience
Non solo fiera, ma una vera e proprio filosofia di vita.
Torna anche quest’anno, per la sua ottava edizione,
la fiera del risparmio energetico per eccellenza. Con tante novità
di Veronica Monaco
T
utto pronto per Klimahouse,
la fiera dell’efficienza e della
sostenibilità ambientale, che dal
24 al 27 gennaio 2013 trasformerà
Bolzano nel cuore pulsante della green
economy in Italia. Giunta alla sua ottava
edizione, Klimahouse è diventata una
delle manifestazioni fieristiche più
importanti del settore, richiamando
un nutrito pubblico di visitatori – oltre
40.000 lo scorso anno – e di espositori
(nel 2012 sono state oltre 400 le aziende
espositrici, sia italiane che straniere).
Molte le novità presentate ogni anno:
nuovi prodotti, tecnologie innovative,
mostre internazionali e congressi con
relatori di fama mondiale. Anche
nel 2013, il programma si prospetta
ricco di interessanti iniziative, tra cui
il congresso internazionale “Costruire
Nuovo logo per Klimahouse
Klimahouse si presenta quest’anno
con un logo completamente rinnovato.
L’immagine, creata per rappresentare
l’anima innovatrice della fiera, rappresenta una casa composta da quattro
solidi di legno lavorato di diversi colori.
I tre toni di verde e il giallo sono gli
stessi che compongono il logo dell’Agenzia CasaClima, fin dall’inizio partner di
Klimahouse. «I blocchi che compongono la casa – spiega il direttore di Fiera
Bolzano, Richard Marsoner – non sono
intenzionalmente in posizione “finita”
per un riferimento più o meno esplicito
alla continua evoluzione degli standard
per la costruzione e ristrutturazione di
un edificio sostenibile».
66 - youSPECIAL
{
L’osservatorio annuale di “Klimahouse Trend” segnala, attraverso
l’analisi di un comitato scientifico composto da autorevoli esperti, i
materiali o i sistemi costruttivi più all’avanguardia improntati a garantire
il rispetto dell’ambiente e i più elevati standard di comfort abitativo
con intelligenza” organizzato in
collaborazione con l’Agenzia CasaClima
nelle giornate del 25 e 26 gennaio.
«Abbiamo grandi aspettative per il
congresso internazionale di Klimahouse
2013 che vanta la partecipazione di
due key note speaker, il professore
universitario e architetto Klaus
Kada, vincitore di numerosi premi
internazionali, e l’architetto olandese
di fama mondiale Thomas Rau, celebre
per il suo slogan “in questo momento
noi cerchiamo di economizzare
l’ecologia, invece dovremmo
ecologizzare l’economia”– dichiara il
direttore della Fiera di Bolzano, Richard
Marsoner –. Tra i numerosi interventi
anche quello della professoressa e
architetto Simona Weisleder, che
Richard Marsoner
presenterà l’ambizioso progetto IBA
Hamburg legato interamente alla
sostenibilità nelle metropoli e ai temi
più urgenti della contemporaneità».
Il progetto di Amburgo, uno dei
più significativi dal punto di vista
della gestione del territorio ispirato
al risparmio energetico e alla
riqualificazione del rapporto tra città
e natura, si contraddistingue per la
volontà di cercare nuove soluzioni per
l’abitare sostenibile in un momento
di grandi cambiamenti climatici,
culturali, infrastrutturali. «Negli ultimi
anni – spiega Marsoner –, le misure
adottate ad Amburgo hanno condotto
ad una riduzione del livello di emissioni
atmosferiche inquinanti e a un
miglioramento del servizio di trasporto
pubblico e della mobilità urbana
sostenibile. Tutto ciò, unito ad iniziative
mirate all’efficienza energetica, alla
tutela ambientale e climatica e in
generale ad un’attività efficace di
pianificazione urbana che ha permesso
alla città di ricevere il premio European
Green Capital 2011 della Commissione
Europea». Per far conoscere le nuove
tecnologie, i materiali sperimentali e
all’avanguardia utilizzati proprio per
la realizzazione di questi edifici, da
marzo a novembre 2013 Fiera Bolzano
organizza visite tecniche guidate nel
quartiere anseatico di Wilhelmsburg, a
pochi chilometri dal centro storico di
I vincitori di Klimahouse Trend 2012
Iba Amburgo
Amburgo (i tour includono trasferta,
pernottamento e visite tecniche, e si
svolgono un week–end al mese). Ma le
attività collaterali con finiscono qui: il
programma della fiera prevede anche
visite tecniche guidate, organizzate dal
23 al 26 gennaio da enertour, ad alcuni
dei più recenti progetti CasaClima
ad alta efficienza energetica dell’Alto
Adige, e il ritorno di “Klimahouse City
Parcour”, «una vera e propria “living
experience” dedicata a tutti i visitatori
della fiera, in particolare a famiglie
e privati, che potranno entrare in
alcuni condomini IPES (Istituto per
l’edilizia sociale) energeticamente
riqualificati secondo gli standard
CasaClima», anticipa il direttore di
Fiera Bolzano. Sempre per i cittadini,
domenica 27 gennaio, si svolgerà
una giornata di consulenza gratuita
in merito al risanamento energetico,
certificazioni, incentivi e cultura del
costruire, organizzata in collaborazione
con l’Agenzia CasaClima. Infine,
immancabile da quattro edizioni, ci
sarà anche quest’anno l’appuntamento
con “Klimahouse Trend”, il contest
delle aziende più innovative sul fronte
della bio–edilizia e del risparmio
energetico. «L’osservatorio annuale di
“Klimahouse Trend” segnala, attraverso
l’analisi di un comitato scientifico
composto da autorevoli esperti, i
materiali o i sistemi costruttivi più
all’avanguardia improntati a garantire
il rispetto dell’ambiente e i più elevati
standard di comfort abitativo – spiega
Marsoner –. Per il 2013, saranno
prese in esame sei categorie di
prodotto o sistema: involucro opaco,
involucro trasparente, integrazione
energia/architettura, integrazione
automazione/architettura, comfort
interno e tecnologie costruttive». Le
aziende espositrici potranno inviare
la propria autocandidatura entro
il 27 gennaio 2013, descrivendo le
caratteristiche tecniche delle proprie
proposte. Le schede passeranno al
vaglio di una giuria tecnica che, a
seguito di un’approfondita analisi,
stilerà la graduatoria finale.
– Categoria “Sistemi per la trasparenza e la protezione solare”: Estfeller, Finstral, Maico,
Siegenia Aubi, Südtirol Fenster, Tip Top Fenster
– Categoria “Sistemi per l’architettura e il comfort interno”: Matteo Brioni, Fermacell,
Hydro Building Systems–Wycona, Mafi Italia, Saint Gobain PPC Italia, Wolf System.
– Categoria “Sistemi tecnologici”: Daikin Air Conditioning Italy, Drexel und Weiss Energieeffiziente Haustechniksystem, Giacomini, G.T.E Elettrica, Hoval srl, Solarfocus.
– Categoria “Sistemi costruttivi”: Casa Salute, C&P Costruzioni, Saint Gobain PPC Italia,
Stratex, Wood Beton, Ton–Gruppe.
– Categoria “Sistemi di copertura”: Elenca, Euroagrar, Isolconfort, Riwega, Roto Dach–
und Solartechnologie, Sika Italia.
– Categoria “Sistemi isolanti”: Alpac, De Faveri, Edilteco, Eurotherm, Naturalia Bau, Sto
Italia
Programma convegno internazionale Klimahouse 2013
Venerdì 25 gennaio
09.30:Saluti – Ing. Ulrich Santa (direttore Agenzia CasaClima)
09.45: Il comfort abitativo incontra la sostenibilità – Prof. Arch. Klaus Kada (Studio di
architettura Klaus Kada, Graz)
10.30: La casa mediterranea ad alta efficienza energetica MED in Italy al Solar Decathlon 2012 – Chiara Tonelli (Università degli studi Roma Tre)
10.50:Pausa
11.20: Salubrità Indoor: protocolli di analisi e certificazione – Arch. Leopoldo Busa
(Studio di architettura Leopoldo Busa)
11.40: Il comfort acustico in edilizia – Ing. Valeria Erba (Associazione Nazionale per
l’isolamento termico e acustico ANIT)
12.00: Luce naturale e comfort visivo – Normativa vigente e strategie progettuali – Arch.
Marco Soravia (Velux Italia)
12.20: Comfort estivo – Thomas Zelger (IBO – Istituto austriaco per la biologia e l’ecologia
del Costruire, Vienna)
12.40: Il radon negli edifici dell’Alto Adige – Luca Verdi (Laboratorio di chimica fisica
Provincia di Bolzano)
Sabato 26 gennaio
09.30: CasaClima R: la certificazione di qualità energetica per il risanamento – Ulrich
Klammsteiner (Responsabile tecnico Agenzia CasaClima)
09.45: Verso un “economia lineare” – Arch. Thomas Rau (Studio di architettura RAU e
Turntoo, Amsterdam)
10.30: Nuove energie per la città – Progetti e programmi dell’IBA Hamburg – Ing. Simona
Weisleder (Internationale Bauausstellung IBA Hamburg GmbH)
10.50:Pausa
11.20: Visione generale materiali del futuro – Prof. Idamaria Catalano (Università degli
Studi Bari)
11.40: Sperimentazione in opera di serramenti intelligenti: confronto tra un vetro ventilato e uno tradizionale –Ludovico Danza (ITC)
12.00: Innovazione e problemi del sistema vetrocamera per finestre ad altissima efficienza energetica. Problematiche, tecnologie, performance – Ennio Mognato
(Stazione Sperimentale del Vetro Murano)
12.20: Materiali isolanti. Stato dell’arte e innovazioni – Johannes Brunner (Matech Point
Bolzano – Tis Innovation Park)
12.40: Evoluzione dei mattoni altamente isolanti: stato dell’arte e piccola panoramica
del mercato – Ing. Christoph Springard (Istituto di Ricerca per l’Isolamento Termico
A.r. Monaco)
youSPECIAL - 67
Padiglione AB
klimahouse
8
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12
1
4
5
1 Lightway Blue Performance è l’inno-
3 Ytong ha sviluppato due prodotti innovativi:
vativo accessorio dei lucernari tubolari
Lightway distribuiti da Sistemi Cover,
che garantisce un maggiore isolamento
tra l’ambiente illuminato e l’ambiente
esterno. Consente di minimizzare la dispersione di calore ed eliminare i ponti
termici. Adatto per tetti piani ed inclinati
è disponibile in due modelli, a doppia o
tripla parete (settore AB - stand - A05/10)
il blocco Ytong Climagold che con soli 300
kg/m3 di densità nominale ed una trasmittanza termica fino a 0,18 W/m2K, è in grado
di garantire elevate prestazioni di inerzia termica e di isolamento acustico per una parete
monostrato, e Multipor, il primo pannello
isolante minerale ecologico e resistente al
fuoco, ideale per realizzare cappotti esterni, isolamento interno, correzione di ponti
termici (settore AB – stand A05/22)
2 Le lastre in gessofibra di Fermacell hanno un’elevata solidità e resistenza meccanica e possono essere impiegate in alternativa ai sistemi tradizionali in laterizio.
Le lastre Greenline, in particolare, sono
additivate con cheratina (lana di pecora)
e sono in grado di neutralizzare e fissare
nel tempo gli inquinanti contenuti nell’aria, anche in presenza di rivestimenti (settore AB - stand - A05/32 e B06/18)
68 - youSPECIAL
10
6
4 Isolmant Linea Bio di Tecnasfalti-Isolmant è la nuova gamma di prodotti naturali a base di kenaf, materiale naturale
imputrescibile e inattaccabile da muffe e
da insetti. Per la Linea Parete la novità è
Isolmant Bio Fk, pannello isolante traspirante disponibile in spessori da 30 e da 50
mm, indicato per l’isolamento termoacustico di partizioni verticali e perimetrali
o divisorie tra unità immobiliari. Può
essere inserito a secco all’interno delle
intercapedini di pareti doppie (settore
AB - stand - B06/08, A05/32, B06/24)
5 Nautilus è la nuova scala autoportante
in legno di Woobeton, preassemblata in
stabilimento. Facilmente trasportabile e
smontabile, Nautilus possiede un’elevata
resistenza statica e sismica. Finiture personalizzabili e assenza di giunti a vista
(settore AB – stand B08/06)
6 Climacustic è l’innovativo sistema radiante
e fonoassorbente di Fantoni che combina le
forti prestazioni del sistema ad irraggiamento
e l’alto contenuto tecnologico dei sistemi fonoassorbenti Patt. Una soluzione che unisce
in un unico prodotto comfort termico, risparmio energetico, qualità del suono e design
all’avanguardia (settore AB - stand B08/16)
11
7 Weber.therm robusto di Weber SaintGobain rompe la tradizione dei sistemi
a cappotto, permettendo rivestimenti
finora incompatibili con le soluzioni
ETICS standard (può essere rivestito
con qualunque prodotto colorato di finitura, compresi quelli minerali o rivestimenti pesanti come pietra ricostruita
e piastrelle lapidee (settore AB - stand
B08/20)
8 Clivet presenta in anteprima ELFOSystem Housing, la soluzione per appartamenti a basso consumo con impianto
decentralizzato. L’unità aeraulica in pompa di calore copre da sola le esigenze di
riscaldamento, raffreddamento, produzione di acqua calda sanitaria, ventilazione meccanica con recupero termodinamico e filtrazione elettronica (settore
AB – stand B08/30)
9 CentroStorico di Laterlite: la nuova gamma di sistemi e soluzioni per
ristrutturare che prevede soluzioni
leggere e resistenti, oltre che isolanti
e biocompatibili. La linea comprende
calcestruzzi, massetti, sottofondi, livelline e altri prodotti utili a completare
le prestazioni dei sistemi tecnici Centro
Storico per la realizzazione di calcestruzzi leggeri per consolidamenti di
solai, massetti leggeri con bassi spessori, sottofondi bistrato innovativi, sistemi
termoacustici specifici per il ripristino
(settore AB - stand B09/06)
10 Wienerberger presenta in anteprima il
nuovo Porotherm Bio Plan 42,5 T0,09, il sistema costruttivo con conducibilità λ=0,09 W/mK che permette di realizzare edifici monostrato in laterizio con
una trasmittanza di U=0,20 W/m²K. Una
soluzione costruttiva 100% made in Italy
pensata per realizzare edifici ad energia
quasi zero (settore AB - stand B09/24)
11Lecablocco Bioclima Zero18p, il nuovo blocco preaccoppiato in calcestruzzo
Leca Sistemi e polistirene espanso con
grafite per murature di tamponamento
con elevati valori di isolamento termico
pari a U=0.18 W/m2K (settore AB – stand
B09/06)
12 Gate, progettata dal designer Carsten
Gollnick e premiata con l’If Product Design Award, è prodotta dalla rinomata
casa tedesca Skantherm. Si tratta di un
ibrido camino-stufa di design che offre
una spettacolare visione delle fiamme.
Dotata di un pratico portalegna sul
fianco (settore AB - stand Oekotherm
B11/02)
youSPECIAL - 69
Padiglione CD
Portoni per garage e motorizzazioni
8
1
2
3
Porte e portoncini d’ingresso in alluminio
4
9
Porte in acciaio
10
5
7
6
sico e non produce polvere. È corredato
da un’apposita attrezzatura per insufflaggio da collegare al compressore: in questo
modo è possibile prelevare direttamente
dai sacchi il materiale senza dover procedere a travasi (settore CD - stand C20/52)
3 Eurotherm ha ideato Smartcomfort, il sistema di regolazione intelligente ottimizzato per l’impianto radiante che permette
di gestire con un’unica interfaccia-utente
tutti gli aspetti del comfort indoor, dal
riscaldamento alla climatizzazione, passando dal ricambio aria e controllo dell’umidità (settore CD - stand - C21/58)
1 Le placche di comando per i servizi igie-
4 Il sistema di posa integrato del serramento
nici Visign for Public 5 e Visign for Public 6 di Viega offrono un’attivazione a
infrarossi che rende superfluo il contatto
diretto con la placca, riducendo così il
rischio di venire a contatto con batteri. In
caso di assenza dell’impianto elettrico è
possibile, compatibilmente con la cassetta
di risciacquo, alimentare le placche con
batterie dalla potenza idonea (settore
CD - stand Innerhofer C19/58)
MonoBlok PosaClima di Roverplastik, soluzione universale per la costruzione finita
del foro-finestra, si arricchisce della versione con avvolgibile ad avvolgimento rovescio
e frangisole (settore CD - stand - D22/06)
2 Tra i prodotti che Edilteco presenta in
fiera c’è Politerm Wall Fix, l’inerte ad
alto valore termoisolante per insufflaggio
a secco in intercapedine. Consolidato per
evitare fuoriuscita in caso di foratura o
realizzazione di tracce sulle pareti, è atos70 - youSPECIAL
5 iXcube HP del gruppo Lamborghini
Calor è una pompa di calore aria/acqua
ad altissima efficienza per installazione
separata (unità interna e unità esterna)
dotata di un compressore a modulazione
inverter funzionante a gas R410a. È in
grado di produrre acqua calda per usi
sanitari con un accumulo dedicato, acqua
calda per il riscaldamento invernale e
acqua refrigerata per la climatizzazione
estiva (settore CD - stand D22/30)
6 Finestra Magus Alu-Plus di Südtirol
Fenster è un serramento in legno-alluminio che combina design contemporaneo e tecnologia, garantendo maggiore
luminosità, grazie alla disponibilità del
18% di vetro in più. Inoltre, al posto del
solito battente, esternamente si vede
solamente il vetro: per questo motivo
non è necessario fare manutenzione
per la parte esterna del serramento,
e all’interno spariscono i tradizionali
listelli fermavetri (settore CD - stand
D22/46)
7 Nicoll presenta la nuova griglia di ventilazione fonoassorbente Phonoair flex
in grado di garantire una corretta ventilazione e limitare l’entrata di fastidiosi
rumori esterni. La griglia può essere
installata in fori di ventilazione già
esistenti fra 80 e 140 mm di diametro.
Certificata per un abbattimento acustico pari a 32dB, è dotata anche di rete
anti-insetti ed anti-polvere (settore CD
- stand D23/32)
8 Il pannello Isolkenaf HD di Isolservice
è realizzato in fibra di kenaf, agglomerato senza l’utilizzo di collanti o resine
termoindurenti. L’alto calore specifico
lo rende ideale per l’isolamento termico
di coperture leggere o in legno, mentre
l’elevata rigidità rende il pannello calpe-
stabile e idoneo per l’isolamento anche di
coperture piane e solai intermedi (settore CD - stand D23/62)
9 Il sistema “Kaldo” di Pontarolo Engineering è la nuova tecnologia di casseri isolanti con coibentazione termica incorporata
per la realizzazione di solai in calcestruzzo
armato di tipo a travetto con interasse di
60 cm. È costituito da singole pignatte in
EPS assemblate fra loro direttamente in
stabilimento. Questo sistema integra alla
perfezione isolamento termico ed acustico
(settore CD - stand - D24/56)
Il programma di porte
e portoni nr. 1 in Europa
• Più di 75 anni di esperienza nella produzione di porte,
portoni e sistemi di chiusura
• Porte d’ingresso con equipaggiamento antieffrazione WK 2
• Porte in acciaio con taglio termico per un’ottima
coibentazione termica
10 KF500 di Internorm: sistema di finestra
innovativo a 5 camere, con inserto in
schiuma. Il sistema integra i vantaggi della
rivoluzionaria tecnologia brevettata FixO-Round che prevede il fissaggio ininterrotto della lastra di vetro al telaio del
battente, e assicura valori di isolamento
termico UW fino a 0,69 W/m2K (settore
CD - stand D26/08)
24 – 27 gennaio 2013
Stand C18/44
www.hormann.it
Padiglione CD
12
13
11
16
15
13 Il microcogeneratore Vitotwin 300-W è
14
11 Fassa Bortolo presenta due prodotti del
Sistema Cappotto Fassatherm per un’efficace impermeabilizzazione e resistenza
agli agenti esterni. Le lastre per zoccolatura BaseTherm sono pannelli in polistirene
stampato con goffratura ad incavi sottosquadra che ottimizzano l’adesione del
collante. BaseColl è invece un adesivo e
rasante impermeabilizzante bicomponente per incollare e rasare pannelli per zoccolatura nei sistemi di isolamento termico
a cappotto (settore CD - stand - D25/10)
12 HOCOcombo 90 Contour H 545 è il nuovo
serramento di Hoco in legno/alluminio
con triplo vetro di serie. La sua estetica
moderna creata dal profilo squadrato, lo
rende ideale per la realizzazione di costruzioni prestigiose. Con vetro termoisolante
di serie e distanziatori in alluminio permette di raggiungere un isolamento pari a 0,6
W/m2K. Da vedere anche Top Line 440, la
casa di Hoco ispirata allo stile di vita mediterraneo (settore CD - stand - D25/54)
72 - youSPECIAL
la nuova soluzione Viessmann per la produzione combinata di energia termica ed
elettrica nelle abitazioni mono e bifamiliari. Il montaggio è semplice come quello
di una caldaia murale a gas. Da abbinare
a un serbatoio di accumulo per l’acqua di
riscaldamento. Potenzialità da 0,99 kWel,
e da 3,6 a 26 kWth (settore CD – stand
D26/06)
14 I moduli fotovoltaici integrati Monier
InDaX possono essere installati su coperture con pendenza compresa tra i 12° e i
65° garantendo una protezione sicura e
totale del tetto. L’installazione è semplice e rapida grazie al peso contenuto e al
ridotto numero di componenti. Resistono
a carichi fino a 550 kg/m2 e garantiscono alti livelli di rendimento energetico,
con una resa minima pari all’82% della
potenza nominale dopo 25 anni (settore
CD - stand D26/10)
15 Cottotherm Evolution di Braas, è un pannello in polistirene espanso sinterizzato,
sagomato battentato sui quattro lati, in
doppia densità: parti soggette a carico e
bordi laterali in EPS 200 e nucleo interno
in EPS 80. Il suo nucleo in grafite assicura
17
una maggiore resistenza termica e garantisce una corretta ventilazione del tetto.
Particolarmente adatto per gli interventi
destinati a nuove realizzazioni o per i rifacimenti in presenza di strutture continue
(settore CD- stand D26/10)
16 Rubner Porte ha sviluppato una nuova
porta ecologica per CasaClima: Eco100.
Nata dalla combinazione di due materiali
naturali, il legno e il sughero, Eco100 offre
un elevato isolamento termico e acustico,
standard di sicurezza pari a una porta blindata in metallo e un alto valore estetico
(settore CD - stand D26/42)
17 Sistema in alluminio Fin-Project di Finstral: ricche dotazioni tecnologiche e
funzionali, elevato isolamento termico e
acustico, estetica e ottima funzionalità nel
tempo. Resiste al vento e all’acqua, al sole
e calore (settore CD - stand - D26/62)
Innovazione
prima di tutto
2013
KLIMAHOUSE
Mapei lancia Mapetherm e Mapesilent per un isolamento termico
e acustico certificato CasaClima, Leed e Itaca
74 - youPRODUCT
Convegno
specializzato
COSTRUIRE CON INTELLIGENZA
Forum
L’APPUNTAMENTO
PER LA FORMAZIONE
LE CERTIFICAZIONI AMBIENTALI IN ITALIA
Klimahouse
City Parcours
Sono tre le principali certificazioni ambientali che, pur se non obbligatorie per legge,
attestano la sostenibilità ambientale dell’edificio, dalla progettazione allo smaltimento
degli scarti di demolizione.
1CasaClima/ClimaHaus è un sistema di certificazione energetica degli edifici in vigore
solo nella provincia di Bolzano. Le classi di CasaClima vanno dalla Oro alla F. Per le
classi Oro, A e B è possibile aggiungere un “+” nel caso di edifici realizzati con materiali
ecologici e che utilizzino fonti rinnovabili.
2LEED (Leadership in Energy and Environmental Design) è un programma di certificazione
relativo a tutto il ciclo di vita e all’ecocompatibilità di edifici commerciali e residenziali,
dalla progettazione alla costruzione. Si basa sull’attribuzione di “crediti” per ciascun
requisito e la loro somma costituisce il livello di certificazione, da Base a Platino.
3Il Protocollo Itaca valuta la qualità e la sostenibilità ambientale degli edifici residenziali
e riguarda sia il consumo delle risorse energetiche sia l’incidenza dei carichi ambientali.
In base alle prestazioni, l’edificio riceve un punteggio che varia da -1 a +5.
accessori. Per quanto riguarda invece
Mapesilent, è un sistema che permette
di raggiungere le classi di efficienza
acustica I e II, le più performanti
previste dalla nuova normativa UNI
11367. Il rumore da calpestio smette
quindi di essere un problema grazie alla
realizzazione di massetti galleggianti
perfettamente isolati dal supporto, e
sui quali si può procedere alla posa di
CaseClima
Laboratorio
DAL VIVO
Online
Ticket -30%
lars.it
S
Fiera internazionale per l’efficienza energetica
e la sostenibilità in edilizia
gio-dom: 9.00-18.00
di Arianna Pace
i parla tanto di green building
ed efficienza energetica, ma
cosa significa in parole povere
e nel concreto “edificio a basso
consumo energetico”? E cosa offrono
le aziende produttrici per rendere
possibile questa definizione? Una
costruzione degna di questo nome
deve senza dubbio unire il comfort
abitativo al risparmio energetico e
collocarsi all’interno di una specifica
classe energetica in base a quanto
combustibile consuma in un anno per
ogni metro quadrato di superficie
riscaldata. E queste caratteristiche
non vengono meno grazie agli
innovativi sistemi Mapei: Mapetherm
e Mapesilent, rispettivamente dedicati
all’isolamento termico e acustico. Con
Mapetherm non solo la temperatura
interna dell’edificio risulta corretta, ma
anche muri, pavimenti e soffitti non
corrono il rischio di raffreddarsi. Un
maggior risultato si ottiene applicando
del materiale isolante sulle superfici
verticali come se si trattasse di una
coperta. Oppure agendo all’esterno. È
possibile così eliminare i punti freddi
e aumentare la capacità di accumulo
termico dell’edificio. E il calore viene
restituito all’ambiente risparmiando
il combustibile, in quanto l’impianto
di riscaldamento può essere messo in
funzione per meno ore del previsto.
Spariscono così anche i ponti termici,
ovvero i punti critici dell’edificio dove
in genere si creano muffe e macchie
scure; basti pensare al perimetro dei
serramenti o ai pilastri nella muratura.
La linea Mapetherm è composta da
pannelli di diversi materiali e spessori,
da malte cementizie per l’incollaggio
e la rasatura dei pannelli, dalla rete di
armatura in fibra di vetro e da ulteriori
24 - 27 gennaio 2013 | Bolzano
VISITE GUIDATE A
qualsiasi tipo di pavimentazione, dalla
ceramica al parquet, dalla pietra al pvc
e via dicendo. Il sistema comprende
diversi tipi di membrane e un nastro
adesivo per sigillare. Nessun dubbio sui
significativi miglioramenti sia in termini
economici sia di valore dell’edificio che
una buona coibentazione apporta. E
non solo nell’immediato, ma anche nel
tempo.
www.klimahouse.it
L’efficienza energetica
riparte dai capannoni
Rigenerare vecchi capannoni industriali e artigianali e renderli efficienti
dal punto di vista energetico è una pratica che oggi, grazie alle tecnologie
disponibili, è non solo fattibile, ma anche conveniente dal punto di vista
economico. Lo dimostra l’intervento realizzato da Italian Solar Infocenter
sul capannone di Fiaba a Camisano Vicentino
di Carlo Lorenzini
I
l territorio italiano, e quello di
alcune regioni in particolare, è
costellato di capannoni industriali
e artigianali costruiti trenta e anche
quarant’anni fa, sia in aree industriali
che lungo le principali arterie stradali.
Questi edifici oggi dimostrano tutti i
loro limiti, per la loro qualità intrinseca
di manufatti ormai obsoleti, da
adeguare dal punto di vista energetico e
strutturale. In questi anni gli interventi
energetici sui capannoni si sono
limitati per lo più allo sfruttamento
dei tetti per l’installazione di pannelli
fotovoltaici, ma gli interventi integrati
di efficientamento energetico, simili
a quelli realizzati nel residenziale,
non sono poi così frequenti. Eppure
il grande patrimonio di edifici
industriali e artigianali è un ambito
potenziale di mercato rilevantissimo
e che permetterebbe, con interventi
specifici, di rendere efficienti e
sostenibili queste strutture, nonché
ridisegnare i paesaggi urbani ed
extraurbani, dando nuova identità
ai territori. Un esempio positivo e
molto interessante, in questo senso, è
quello realizzato di recente da Italian
Solar Infocenter, società di Padova
Realizzazione cappotto da 20 cm
76 - youPRODUCT
dell’imprenditore Sergio Benetello,
attiva da oltre quindici anni nel settore
dell’efficientamento energetico, che,
assieme al team di progettazione Casa
ISI Più, ha progettato e realizzato un
{
Un intervento integrato che, evitando
la demolizione e ricostruzione,
dimostra che, con opportune scelte
progettuali e un’attenta gestione
dei tempi e dei lavori da realizzare,
si può intervenire con successo su
strutture esistenti
intervento di riqualificazione edilizia
ed energetica presso la sede di Fiaba
a Camisano Vicentino, al fine di
rinnovare l’edificio in cui si svolge
l’attività dell’azienda. Di particolare
interesse è il fatto che l’intervento
è stato progettato e realizzato
permettendo all’azienda di non
chiudere il capannone e gli uffici
annessi, non sospendendo neppure
per un giorno l’attività e conciliando
le esigenze di intervento con quelle
della produzione. Un intervento
integrato che, evitando la demolizione
e ricostruzione, dimostra che con
opportune scelte progettuali e
un’attenta gestione dei tempi e dei
lavori da realizzare, permette di
intervenire con successo su strutture
esistenti. Il progetto ha seguito un iter
ormai consolidato nell’esperienza di
Prima
Italian Solar Infocenter, attraverso
una prima e attenta valutazione degli
interventi da realizzare, sia dal punto
di vista strutturale che da quello
energetico, in particolare con l’utilizzo
di termocamere a infrarossi, che
hanno evidenziato rilevanti problemi
di dispersione termica per l’edificio
e di conseguenza elevati consumi
energetici. La filosofia di intervento
si è basata su un attento studio di
fattibilità, concretizzato nella proposta
di recupero dell’edificio portandolo
dalla classe energetica G alla classe
A, assicurando così ridotti consumi
energetici, uniti ad un alto valore
estetico e al benessere di chi lavora
negli spazi produttivi dell’azienda. Un
altro punto di forza dell’intervento è
che tutta l’operazione è stata realizzata
nell’arco di circa dieci mesi, dalle
prime valutazioni alla chiusura dei
lavori. Il team di progettazione Casa
ISI Più che ha studiato l’intervento
ha basato il suo approccio su cinque
punti fondamentali: elevato isolamento
Prima
Dopo
termico-acustico, produzione e auto
sostentamento energetico da fonti
rinnovabili (fotovoltaico e pompa di
calore geotermica a basso consumo),
recupero e riciclo della acque
meteoriche, ventilazione meccanica
controllata, sistema domotico per il
controllo dell’efficienza energetica e
della sicurezza. A questi cinque punti
è stato aggiunta una particolare
attenzione al consolidamento statico
e di messa in sicurezza dal punto
di vista sismico, data la particolare
attenzione che negli ultimi tempi ha
sollevato questo problema, dopo
gli effetti prodotti dal terremoto
dell’Emilia Romagna. Il progetto si è
posto l’obiettivo – raggiunto – di
evitare dispersioni energetiche e
riqualificare un capannone rendendolo
a “zero emissioni” di CO2 in atmosfera,
raggiungendo quindi l’autonomia
energetica grazie alla combinazione del
risparmio stimato del 60% rispetto ai
consumi precedenti con la produzione
dell’impianto fotovoltaico da 500 Kw
installato sul tetto. Il piano finanziario
di ammortamento dei costi, sommando
i risparmi globali e gli introiti
della produzione volta alla vendita
dell’energia elettrica, porta al rientro
dell’intero investimento sostenuto
nell’arco di 15 anni, assicurando così
nei successivi anni di vita dell’impianto
un guadagno netto per i committenti.
Questo intervento dimostra che
l’efficientamento energetico e la
sostenibilità ambientale sono fattori
sui quali si può intervenire non solo
nei contesti residenziali ma che, grazie
a progetti mirati, possono sfruttare il
grande patrimonio di edifici produttivi
e capannoni che, proprio grazie a
questi interventi, possono rigenerarsi
e quindi essere doppiamente
produttivi per il futuro. La sostenibilità
economica degli interventi stessi
dimostra inoltre la convenienza ad
investimenti di questo tipo e prospetta
alle imprese ambiti di mercato fino ad
oggi poco sfruttati. Di certo una buona
notizia, in tempi di crisi.
Dopo
youPRODUCT - 77
dei dipendenti si trovano invece nei
piani interrati, dove si trovano la
mensa aziendale, l’asilo nido e una
piccola area fitness, e un parcheggio
da 300 posti. La Torre di Intesa San
Paolo presenta anche alcuni elementi
strutturali originali, come il cosiddetto
“transfer”, la fondazione aerea che,
attraverso sei megacolonne in struttura
mista acciaio-calcestruzzo, è in grado
di trasferire alla platea di base il peso
complessivo dei 32 piani sovrastanti e
dei 5 piani inferiori dell’auditorium.
166 metri
di tecnologia
SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE
La nuova Torre Intesa San Paolo
di Torino è stata progettata per
rispettare i principi della sostenibilità
ambientale e dell’efficienza energetica.
Complessivamente le caratteristiche
costruttive e di gestione permettono
all’edificio di rientrare nei parametri
della classe A, anche grazie all’utilizzo
Quella di Doka e dei suoi sistemi autorampanti,
per la Torre di Intesa San Paolo a Torino
di Brunella Orsini
C
entosessantasei metri stagliati
verso il cielo. Questa l’altezza
della Torre di Intesa San
Paolo, il nuovo centro direzionale
del gruppo bancario in corso di
realizzazione a Torino, in cui pulsa
il cuore della tecnologia Doka e dei
suoi sistemi autorampanti. Marchio
internazionale specializzato nelle
tecnologie di casseratura, Doka offre
una gamma completa di sistemi e
servizi, collaborando fin dalle fasi
preliminari del processo edilizio - dagli
studi di fattibilità, ai piani di sicurezza
e capitolati d’appalto - per garantire
le soluzioni più adeguate al progetto
costruttivo.
I SISTEMI DOKA
PER LA TORRE INTESA SAN PAOLO
Nel caso della Torre Intesa San Paolo
di Torino, che prevede la costruzione di
tre nuclei in cemento armato, realizzati
in avanzamento rispetto ai solai,
l’azienda ha scelto di utilizzare SKE 50
e 100 plus, due sistemi autorampanti,
traslabili senza gru, che consentono
di avanzare in un’unica soluzione con
casseforme, piattaforme di servizio
e getto, grazie a un dispositivo
alimentato da centralina idraulica,
oltre che a mantenere le attrezzature
sicuramente ancorate alla struttura e
diminuire i tempi di cantiere. Il sistema
è infatti costituito da quattro livelli di
piattaforme di lavoro: al livello più alto
(+1) la piattaforma di getto, al livello 0
{
la piattaforma che ospita i pannelli di
casseratura (travi e correnti Top50 che
possono essere traslati orizzontalmente
e riposizionati per il getto successivo,
al livello -1 la piattaforma sospesa
utile per l’ispezione e la manovra dei
meccanismi idraulici di sollevamento,
e infine al livello -2 la piattaforma che
consente agli operatori di recuperare
i coni di ancoraggio e permetterne
l’avanzamento. Il disarmo, la rampata,
il riposizionamento dei moduli
cassaforma e il getto si assestano
su un ciclo completo di 10 giorni di
lavoro. Per l’accesso in quota sono
state allestite all’interno dei vani
scala due torri scala Doka con altezza
massima 100 m, mentre per la messa in
sicurezza del perimetro dei solai è stato
selezionato il sistema di protezione
laterale XP Doka, costituito da griglie
di protezione zincate.
Per l’accesso in quota sono
state allestite all’interno dei
vani scala due torri scala
Doka con altezza massima
100 m, mentre per la messa
in sicurezza del perimetro
dei solai è stato selezionato il
sistema di protezione laterale
XP Doka, costituito da griglie
di protezione zincate
di fonti rinnovabili, come il campo
fotovoltaico da 1.600 m2 installato a
copertura della facciata meridionale
o l’impianto di climatizzazione
geotermico, con prelievo e restituzione
di acqua di falda senza emissioni
nocive in atmosfera. Un’ulteriore
caratteristica strutturale che consente
di ottimizzare i consumi energetici
per la climatizzazione, è rappresentata
dai solai ventilati che, attraverso il
passaggio di aria esterna in determinati
periodi stagionali, permettono
il raffreddamento della massa
dell’edificio. Inoltre, le facciate est ed
ovest della Torre sono rivestite con un
sistema a doppia pelle, che garantisce
la giusta ventilazione in estate (per
asportare il calore che si accumula
per effetto dell’irraggiamento solare)
e il necessario isolamento termico in
inverno.
LA TORRE:
SPAZI E CONCEPT PROGETTUALE
L’edificio, oltre agli spazi dedicati agli
uffici, che arrivano a ospitare fino a
2.000 persone, e a quelli destinati alla
formazione, ospita anche spazi fruibili
direttamente dalla comunità, come
la hall trasparente e l’auditorium
multifunzionale al piano inferiore, o
la serra vetrata al piano superiore in
cui è possibile trovare un ristorante
affacciato su un giardino, una
caffetteria con terrazza panoramica, e
una sala espositiva. Le aree a servizio
Foto Andrea Cappello
78 - youTrend
Foto Andrea Cappello
youTrend - 79
Knauf si propone come partner multi-specializzato e crea
sei unità specialistiche di consulenza e sviluppo:
Antisismica, Antincendio, Involukro, Sottofondi, Soffitti e Intonaco
©2012 Font srl - www.fontcom.it
Sistemi evoluti
per l’edilizia
il laser
alla portata
di tutti
di Gaia De Lorenzi
«S
iamo passati dalla
realizzazione di prodotti
alla produzione di sistemi
integrati. Dai sistemi, ci siamo in
seguito focalizzati sulle prestazioni,
fino a proporre vere e proprie
soluzioni per l’edilizia. Quest’anno
abbiamo voluto fare un ulteriore passo
avanti, con il riposizionamento del
marchio e dell’immagine istituzionale:
non vogliamo più parlare di sistemi
a secco, ma di sistemi evoluti per
l’edilizia», dichiara Nathalie Meyer,
marketing e comunicazione di Knauf
Italia. Con questo nuovo approccio
al mercato, l’azienda si è innovata
attraverso la creazione di sei divisioni:
Antisismica, Antincendio, Involukro,
Sottofondi, Soffitti e Intonaco. Queste
unità specialistiche di consulenza e
sviluppo, messe ben in evidenza anche
Nathalie Meyer
80 - youTrend
dal sito, «permettono di strutturare
meglio l’offerta commerciale, sia nei
confronti degli interlocutori esterni
(applicatori, rivenditori, progettisti
ed imprese), sia a livello gestionale
interno. Il progetto si caratterizza
anche per la scelta di un nuovo payoff aziendale: “Sistemi Evoluti per
l’edilizia, Knauf”, una sintesi chiara
{
Quest’anno abbiamo voluto
fare un ulteriore passo avanti,
con il riposizionamento del
marchio e dell’immagine
istituzionale: non vogliamo più
parlare di sistemi a secco, ma
di sistemi evoluti per l’edilizia
ed esplicativa di ciò che l’azienda
vuole proporre al mercato. «Abbiamo
voluto raccogliere nel pay-off la
percezione che i nostri interlocutori
hanno di noi, ovvero quella di un
partner multi-specializzato, che
ingloba in sé innovazione, competenza
e servizio – spiega la responsabile
comunicazione di Knauf – oltre a una
particolare attenzione nei confronti
dell’ambiente e della sostenibilità dei
propri prodotti». Non a caso, l’azienda
sarà sponsor ufficiale di Future Build,
il Salone della Sostenibilità in scena
a Parma dal 7 al 10 febbraio 2013
(Padiglione 3 - Stand F026), e presente
come espositore al Klimahouse di
Bolzano, dal 24 al 27 gennaio (Settore
AB - Stand A05/24). «Per Knauf la
formazione continua a svolgere un
ruolo di primo piano – afferma la
Meyer –. Dobbiamo infatti proporci
al mercato come un vero e proprio
partner, capace di aiutare l’operatore
professionale a svolgere al meglio il suo
lavoro e a crearsi nuove opportunità».
Un impegno che Knauf dispiega su
più fronti, dalla realizzazione di corsi
in sede e on-line, all’organizzazione di
seminari e convegni.
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Tutto il potere
isolante del vetro
di Maria Lisieux
È
82 - youPRODUCT
quale vetro scegliere. Invece, «in un
momento economico non del tutto
roseo per l’economia e il settore
edile, il Gruppo Saint-Gobain decide
di investire circa 90 milioni di euro
proprio nel vetro», afferma Marco
Ravasi, direttore generale SaintGobain Glass Italia. Importante
sottolineare che il vetro non è tutto
uguale e «oltre a dare valore alla casa
grazie alla sua luminosità, eleganza,
trasparenza – specifica Patrizia
Borroni, responsabile marketing
Saint-Gobain Glass Italia –, si rivela un
Un classico... ad alto spessore
{
I vetri autopulenti offrono
facilità di pulizia, i vetri
che cambiano colore
tutelano la privacy e
proteggono dai raggi
ultravioletti.
C’è solo da sbizzarrirsi
Solo un italiano su due conosce
i vantaggi del vetro. Saint-Gobain Glass
offre tutti gli strumenti per essere informati
e sfruttarli al meglio
il vetro il materiale che tra gli
altri spicca per proprietà e
caratteristiche innovative dal
punto di vista del risparmio energetico
e dell’isolamento termoacustico.
Ma, a quanto pare, a saperlo è solo
un italiano su due. E a confermarlo
è Saint-Gobain Glass che insieme a
Demoskopea ha realizzato un’indagine
che ha coinvolto 260 clienti finali.
Un italiano su tre, inoltre, decide di
cambiare i serramenti e i vetri solo
in caso di rotture o usura, e uno su
cinque non si pone il problema di
in vetro sono in grado di offrire la
gestione ideale del caldo e del freddo
in tutte le stagioni. «A tutto vantaggio
del risparmio energetico – continua
Ravasi – e del conto finale in bolletta».
Aspetti indicati come prioritari
dal 30% del campione analizzato
dall’indagine. Anche il rumore e la
investimento vantaggioso nel tempo».
Per avere un’ulteriore dimostrazione
della bellezza del materiale basta
osservare le finestre di Habitat Lab,
il nuovo centro aziendale inaugurato
a fine 2012 a Corsico, in provincia di
Milano: «Sono simili ai vetri delle lenti
da vista fotocromatiche – spiega Ravasi
descrivendo le finestre – e si oscurano
o diventano trasparenti in base alla
luce del sole, offrendo il massimo
comfort da tutti i punti di vista».
Attraverso particolari trattamenti e
indicazioni costruttive, oggi i prodotti
sicurezza si rivelano motivazioni a
favore della scelta di questo materiale
e sono sempre più le porte e le finestre
antisfondamento e studiate per
non rilasciare frammenti in caso di
rottura. E non solo. I vetri autopulenti
offrono facilità di pulizia, i vetri che
cambiano colore tutelano la privacy
e proteggono dai raggi ultravioletti.
Insomma, c’è da sbizzarrirsi. Ma come
orientarsi tra tutte queste opzioni?
Saint-Gobain Glass ha da poco lanciato
su App Store e Google Play una nuova
applicazione completamente gratuita
per smartphone e tablet, Saint-Gobain
Compass, in grado di accompagnare
l’utente nella scelta del vetro giusto
per le proprie esigenze e di ottenere
il calcolo puntuale del risparmio
energetico che si potrebbe conseguire
adottando una tipologia di vetro
piuttosto che un’altra.
VIA MILANO è un sistema modulare
ad alto spessore dalla superficie
particolarmente estetica che ricorda gli
antichi lastricati del capoluogo lombardo.
La finitura a spacco richiama l’effetto pietra
rendendo VIA MILANO insostituibile in
tutte quelle situazioni in cui sono richieste
prestazioni eccezionali coniugate al fascino
della tradizione. Per questo VIA MILANO
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e di strade soggette a viabilità ordinaria
e anche straordinaria, perfetto in un
contesto storico ma anche nel nuovo,
ogni volta che la bellezza si sposa con la
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Secondo il gruppo di rivenditori edili Made è finito il sesto ciclo edilizio
e per il settimo l’aggregazione propone un piano evolutivo assistito.
Per passare dall’Era dei dinosauri a quella della competitività,
della competenza e dell’aggiornamento costante
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(efficienza commerciale e competenze
sui nuovi modelli costruttivi, massima
attenzione all’efficienza energetica
e al mercato della ristrutturazione,
sviluppo di sistemi e prodotti innovativi),
Gruppo Made ha deciso di lanciare
“Made 7.0”, un programma di servizi
volti al miglioramento della gestione
aziendale, specifico per le rivendite
edili. Come nell’informatica, dove
per essere al passo coi tempi bisogna
costantemente aggiornarsi, per essere
protagonisti del settimo ciclo edilizio
occorre evolversi. E anche velocemente.
L’intera filiera dell’edilizia e delle
costruzioni si sta già riorganizzando
e, per rimanere competitiva, anche la
distribuzione edile non può esimersi da
questo cambiamento. Tre sono i driver
che secondo Gruppo Made devono
guidare il processo di miglioramento:
lo sviluppo dell’efficienza competitiva
della rivendita e l’evoluzione delle
competenze manageriali del titolare
e dei suoi collaboratori, oltre a
un aggiornamento costante delle
competenze tecniche, commerciali e
distributive rispetto ai prodotti e ai
sistemi legati ai nuovi modelli costruttivi.
Made 7.0 si propone di riflettere su
queste tematiche, agendo a seconda
delle reali necessità di ogni rivenditore
aderente al gruppo con una serie di
interventi specifici e mirati. Tra i servizi
previsti da Made 7.0 è compreso anche
Elevata elasticità, tenacia e la presenza delle fibre di
rinforzo (già allʼinterno del prodotto), garantiscono
unʼeccellente e duratura resistenza alla pedonabilità e ai
movimenti strutturali evitando la rimozione del supporto
esistente.
{
Made affronta il 2013 con la
proposta di una carta servizi
molto articolata, che parte con
l’analisi completa dei punti
di forza e di debolezza della
rivendita e la creazione di un
piano evolutivo assistito
un check up finanziario e commerciale
della rivendita, con l’analisi completa
dei punti di forza e di debolezza e la
creazione di un piano evolutivo assistito.
La nuova proposta del Gruppo Made
comprende anche un programma di
formazione manageriale dedicato alla
distribuzione (gestione finanziaria, delle
nuove opportunità di mercato e del
cliente) e un altro percorso formativo
dedicato ai prodotti e alle tecnologie
“Classe A”, con il supporto di una rete di
produttori convenzionati e progettisti.
La resistenza ai raggi solari e a qualsiasi fattore atmosferico (pioggia, gelo e temperature torride) permette sia
lʼapplicazione da lasciare “a vista” che la sovrapposizione di un nuovo pavimento.
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C
osa c’è meglio di un dinosauro
per testimoniare un mercato in
via di estinzione? L’idea è venuta
a Gruppo Made, l’aggregazione di
rivendite edili che riunisce 130 aderenti
per circa 180 punti vendita distribuiti
in tutto il territorio nazionale. Per
rappresentare la fine del sesto ciclo
edilizio, infatti, Gruppo Made si è
affidato a un mastodontico brontosauro,
simbolo di un’Era ormai morta e sepolta.
Per sfruttare appieno le possibilità
che la nuova Era dell’edilizia – la
settima – sta già iniziando a delineare
FIBROGUAINA (a rullo) & FIBROGUAINA-S (a spatola):
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Riqualificazione del patrimonio, contenimento e ottimizzazione delle spesa
alla luce della riforma del Codice e delle nuove tecnologie
Tavola rotonda moderata da Francesca Grimaldi, giornalista del TG1
I membri Uniep hanno analizzato la situazione del
comparto nei vari Paesi europei definendo ruoli e obiettivi
per il futuro. Con una certezza: «La strategia chiave per
contrastare la crisi è avere qualcosa di speciale da offrire»
P
ittori edili, decoratori,
restauratori, esperti di
isolamento termico o di
misure anticorrosive e rivestimenti
industriali. Il settore del colore ha molti
protagonisti e lo scorso novembre, in
occasione del Policy Day, i membri
Uniep hanno analizzato la situazione
del comparto nei vari Paesi europei
definendo ruoli e obiettivi per il futuro.
Innanzitutto «la strategia chiave per
contrastare la crisi è avere qualcosa di
speciale da offrire», ha affermato nel
corso dell’evento Steve Snaith, direttore
marketing di Akzonobel, riferendosi alla
possibilità delle imprese di contare su
specifiche competenze e innovazioni
che permettano loro di differenziarsi
e farsi strada nel mercato. Sì, perché i
rischi causati dalla recessione non sono
da sottovalutare: «Le opere con mattoni
e cemento a vista stanno diventando
concorrenti per il settore della
verniciatura; le banche impongono
restrizioni sui prestiti rendendo sempre
più difficile la sopravvivenza per le
piccole e medie imprese. Non resta
che spostare l’attenzione sui prodotti
che hanno un valore aggiunto e che
possano far fronte alla concorrenza e
86 - youPRODUCT
alle difficoltà del settore. Questa è una
sfida comune per Uniep e Akzonobel»,
ha concluso Snaith. Secondo
l’European Builders Confederation,
invece, i principali obiettivi sono
la riduzione della burocrazia, la
promozione delle ristrutturazioni e
della competitività e il coinvolgimento
dei giovani attraverso progetti di
formazione e mobilità, soprattutto
a fronte della costante diminuzione
dell’occupazione che «negli ultimi
anni ha visto i lavoratori passare da 17
milioni a 14 milioni», ha informato
Riccardo Viaggi, segretario generale
della Ebc. Allargando lo sguardo
oltre i confini nazionali «la situazione
della Spagna è critica – ha continuato
Viaggi –; in Francia il governo ha
introdotto misure che hanno bloccato
alcuni progetti di costruzione; nel
Regno Unito aumentano i fallimenti
aziendali». Nonostante l’entità della
crisi, però, il settore del colore può
dare un contributo «attraverso il
rinnovamento del patrimonio edilizio,
attività necessaria e autofinanziata
perché permette di creare lavoro
e nuove imprese», ha suggerito
Vicente Leoz-Arguelles, capo unità
MM1 Palestro)
di Sofia Marsigli
intervengono:
Umberto Anitori, esperto di condominio
Fabrizio Bernacchi, responsabile didattico di Eurosatellite
Rosario Calabrese, presidente Unai
Federico Della Puppa, docente di economia presso l’Università IUAV di Venezia
Pietro Membri, presidente ANACI
Pietro Giordano, segretario generale Adiconsum
Corrado Sforza Fogliani, presidente Confedilizia
responsabile costruzioni nella DG
Impresa e Industria della Commissione
Europea. Anche l’aspetto sociale
non è da sottovalutare, come ha
osservato Martin Siecker, relatore
{
I principali obiettivi sono
la riduzione della burocrazia,
la promozione delle
ristrutturazioni e della
competitività e il coinvolgimento
dei giovani attraverso progetti
di formazione e mobilità
del Comitato Economico e Sociale
Europeo e rappresentante a Bruxelles
della FNV Bondgenotenspeech, la più
grande organizzazione dei lavoratori
in Olanda: «Ci sono sempre meno
protezioni sociali e legali per i lavoratori
in Europa, mentre sono in crescita
disparità e precarietà nel lavoro. Questo
porta a un crescente euro-scetticismo
e a problemi sociali come povertà e
criminalità. L’unica soluzione possibile
è quella di ripristinare la fiducia per
poter creare nuove opportunità».
In occasione di questo incontro, al quale sono
invitati gli amministratori condominiali, sarà
presentata e omaggiata a tutti i presenti
la guida Condominio Sostenibile
che affronta questo importante
tema a partire dalla normativa fino
alle buone pratiche
della manutenzione ordinaria
e straordinaria.
È un’iniziativa Virginia Gambino Editore S.r.l.
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Questione
di logistica
Q U A L I T À C E R T I F I C ATA
PRODOTTO
I TA L I A N O
TRENT’ANNI DI
ESPERIENZA
Case history Faresin,
che riunendo il ciclo produttivo
in un unico sito ha segnato
un 30% in più di fatturato
di Arianna Pace
N
uova sede per Faresin Building,
che ha da poco riunito il ciclo
produttivo in un unico sito,
arrivando ad avere il 30% in più di
fatturato con lo stesso personale.
Manodopera, magazzino, produzione
e logistica gestiti nello stesso posto
permetteranno anche, nell’ormai
avviato 2013, di produrre just in time,
«cosa prima impensabile, essendo la
produzione divisa in cinque diversi
siti», conferma Guido Faresin, titolare
dell’omonima azienda. 11mila metri
quadrati al piano interrato e 11mila
al piano terra per l’area produzione e
noleggio; 2mila metri quadrati ripartiti
su quattro piani per l’area uffici. Per
un totale di 84 dipendenti. «Ma oltre
all’investimento per la nuova sede e
il suo sviluppo, stiamo migliorando i
processi produttivi – afferma Faresin –,
abbiamo concluso progetti ambiziosi
e ne stiamo definendo di nuovi che ci
permetteranno di essere ancora più
88 - youPRODUCT
efficienti dal punto di vista logistico,
produttivo e commerciale». Molti
passi sono stati fatti da quando,
alla fine degli anni Ottanta, Guido
Faresin consegna la prima fornitura di
casseforme. E proprio
grazie all’analisi
puntuale e precisa
delle richieste del
mercato, ai tempi
veloci di consegna e
alla vicinanza con il
cliente, oggi l’azienda
si contraddistingue
in Italia e nel mondo.
Guido Faresin
«Siamo una piccolamedia azienda, ma
lavoriamo con le stesse dinamiche e la
stessa filosofia delle grandi aziende. In
Italia abbiamo una posizione di rilievo
nel mercato e stiamo investendo molto
all’estero, in Paesi nuovi come l’Africa
– dichiara il titolare –. Anche l’America
per noi rappresenta il futuro e siamo
convinti che sarà un ottimo mercato
quando l’economia si riprenderà. Per
quanto riguarda l’Europa – continua
– ci difendiamo molto bene anche
se i Paesi dell’Est stanno vivendo
un momento di crisi. Dopo il boom
del 2004-2005, infatti, nel 2009
Ungheria, Bulgaria e Slovenia hanno
avuto un tracollo e le esportazioni si
sono ridotte notevolmente. Invece
in Francia e in Germania abbiamo
buone commesse». Per i prossimi
cinque anni l’obiettivo è quello di
raddoppiare il fatturato, e grazie a
tempi veloci e tecnologie d’avanguardia
l’impresa è già a metà dell’opera.
Per non parlare del rapporto con il
distributore, «un rapporto di porte
aperte», come lo definisce Faresin,
che sottolinea quanto casa Faresin
Building possa essere considerata
casa anche per il distributore e per
il cliente finale. Lo staff aziendale è
sempre a disposizione tramite i tecnici
che forniscono un supporto completo
e la massima presenza. «Laddove
non ci sono filiali dirette – afferma
Faresin – raggiungiamo il cliente
{
E proprio grazie all’analisi
puntuale e precisa delle
richieste del mercato, ai tempi
veloci di consegna e alla
vicinanza con il cliente, oggi
l’azienda si contraddistingue
in Italia e nel mondo
attraverso il mondo della distribuzione,
e quest’anno siamo entrati anche nella
diga più grande del Brasile grazie al
nostro partner brasiliano». Maggior
competitività, ricerca del mercato
vincente dei prossimi anni e ancora
tanti programmi contraddistinguono
lo spirito Faresin: «Domani parteciperò
a tre riunioni per l’organizzazione di
nuovi progetti», afferma il titolare,
confermando l’arrivo di ulteriori
novità.
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Riqualificare
gli edifici storici
Ristrutturazione ed efficienza energetica saranno il futuro del
mondo delle costruzioni. In esso rientra anche
tutto il patrimonio di edifici antichi di cui l’Italia è ricca
di Leda Martinelli
P
untare sulla ristrutturazione
e sull’efficienza energetica.
A dirlo Nicoletta Torresani,
presidente del Consorzio di distributori
edili Cre di Trento, nell’intervento di
apertura del convegno organizzato a
fine novembre dal titolo “Azero energia
– La riqualificazione energetica degli
edifici storici”. A partire dalle nuove
direttive dell’Unione europea, anche i
distributori dovranno dotarsi di nuove
competenze e degli strumenti adatti
per garantirsi un futuro in un mercato
stravolto dalla grande crisi economica.
«Siamo di fronte a una selezione che
ci coinvolge sia dal punto di vista
finanziario che da quello tecnico –
ha esordito la Torresani –. Nessuno
all’interno della filiera ne è stato
risparmiato ma, inutile nascondercelo,
la distribuzione edile rimane uno degli
anelli più deboli, penalizzato da una
crisi che dura ormai da quasi cinque
anni e che ha fortemente penalizzato le
sue risorse». Calo dei volumi, crisi del
reddito e della liquidità, penalizzazione
degli investimenti caratterizzano
l’attuale evoluzione
congiunturale
dell’economia in
generale, e del settore
delle costruzioni
in particolare.
«La situazione del
mercato, nella sua
problematica realtà,
Nicoletta Torresani
è purtroppo molto
90 - youPRODUCT
chiara – ha dichiarato la presidente
del Cre –. Per questo essere informati
oggi non è più un optional, ma una
necessità. Tutti dobbiamo imparare
a declinare il verbo “progettare”
per qualsiasi tipo di attività e di
investimento, perché quello che si
va profilando è anche un mercato
che saprà premiare l’offerta globale
di qualità e innovazione. E in questa
offerta globale siamo compresi
anche noi distributori, con la nostra
capacità di essere protagonisti positivi
e propositivi in un settore in forte
cambiamento». Da dove partire?
I dati non lasciano adito a dubbi.
«Tutti i principali indicatori sono
concordi nell’indicare il settore della
ristrutturazione come principale motore
dell’edilizia in Italia per i prossimi dieci
anni», ha spiegato la presidente del
Cre, che ha poi aggiunto «accanto al
settore della ristrutturazione, al quale
noi distributori dovremo rivolgere tutta
la nostra attenzione, c’è il tema della
riqualificazione energetica, declinato
nell’ambito del recupero del patrimonio
storico. È un’opportunità unica che
dobbiamo essere in grado di cogliere,
perché irripetibile. Ma non solo:
riqualificare le nostre città, tutelare
il nostro tanto invidiato patrimonio
architettonico, rendere nuovamente
utilizzabili le numerose strutture
abbandonate o trascurate vuol dire
dare un significativo segnale di maturità
sociale».
obiettivi, in particolare nel campo
della riqualificazione del patrimonio
edilizio storico», ha affermato Lucia
Corti ad apertura del suo intervento.
«La bellezza del nostro patrimonio
storico è dato dalla sua autenticità,
sviluppatasi in perfetto equilibrio tra
necessità, clima, funzioni, adattamento
alla morfologia dei luoghi e utilizzo di
materie prime locali - ha proseguito
l’architetto -. Per non svuotare edifici
e centri storici della loro memoria
e atmosfera, è pertanto importante
agire con prudenza e responsabilità.
Dobbiamo decidere cosa vogliamo
trasmettere al territorio e ai fruitori:
qualcosa di completamente nuovo,
che non conserva più gli elementi
originali, o piuttosto oggetti rigenerati
che rispondano alle necessità del vivere
contemporaneo mantenendo i caratteri
più preziosi e il loro valore intrinseco
di testimonianza?». La risposta sta
nel dialogo costante tra il recupero
dell’esistente e la nuova architettura,
tra l’uso di tecnologie d’avanguardia e
materiali antichi e ben collaudati, come
il legno, la pietra, il mattone, l’argilla,
la calce, ma declinati con nuove
espressioni. «Un lavoro progettuale
appassionante e complesso, nel quale
devono sommarsi le esigenze di tutela
del bene, le richieste del committente,
le espressioni linguistiche del
progetto architettonico, le necessità
relative al risanamento energetico e
all’adeguamento statico/antisismico»,
ha poi concluso l’architetto. Il
secondo intervento, a cura di cura
di Peter Erlacher, specialista di
fisica tecnica ed edilizia sostenibile
a Naturno ed esperto CasaClima, in
provincia di Bolzano, si è focalizzato
sul tema dei ponti termici e della
condensa interstiziale. «In un edificio
superisolato non ci sono ricambi d’aria
– ha affermato l’esperto CasaClima –.
Solo le costruzioni realizzate in
maniera “traspirante” riducono i
rischi di formazione di condensa e
permettono di risolvere i problemi di
umidità negli edifici, che attualmente
rappresentano quasi il 50% del
totale».
IL CONVEGNO
Il convegno “Azero energia – la
riqualificazione energetica degli
edifici storici” organizzato dal
consorzio Cre è stato arricchito
dagli interventi tecnici di relatori
qualificati, che hanno analizzato più
nel concreto i requisiti definiti dal
progetto trasposti nella pratica di
cantiere. A introdurre l’argomento
del recupero degli edifici storici,
{
Il decennio 2010-2020
dovrebbe portarci alla
concretizzazione dei nuovi
indirizzi di salvaguardia
dell’ambiente, di riduzione delle
emissioni di CO2 e di attenzione
all’uso delle risorse rinnovabili
l’architetto Lucia Corti, cofondatrice
del Laboratorio di Architettura
Ecologica, studio/atelier di Padova,
premiato nel 2010 con il CasaClima
Award per la ristrutturazione di un
edificio liberty del 1927. «Nonostante
le difficoltà pratiche, il decennio
2010-2020 dovrebbe portarci alla
concretizzazione dei nuovi indirizzi
di salvaguardia dell’ambiente, di
riduzione delle emissioni di CO2 e
di attenzione all’uso delle risorse
rinnovabili. Come progettisti siamo in
prima linea per contribuire a questi
SiSTeMa di inCollaggio
PeR Pannelli iSolanTi
e CaPPoTTi
91
CAMMINARE SUGLI SCHERMI
La fascinazione della tv trova una nuova
maniera di mostrarsi e lo fa attraverso
il grès porcellanato, in una sua versione
eco compatibile: Glass plus. Questa
rivoluzionaria eco tecnologia permette di
riconvertire parte degli elementi dei
vecchi televisori. Il successo di LCd e
Plasma ha causato una produzione di
ben 75 mila tonnellate di vetri di vecchi
televisori a tubo catodico scaricate
nel reparto dei rifiuti Raee, i rifiuti di
apparecchiature elettriche ed elettroniche.
Un problema imponente subito affrontato
da ReMedia, un consorzio per la gestione
dei rifiuti Raee, che ha permesso al vetro
di trovare una seconda utilità. I vetri
estratti dalle vecchie televisioni vengono
così sbriciolati e raccolti da Ceramiche
Refin, un gruppo emiliano che opera
nel mercato dei pavimenti e rivestimenti
in ceramica. Questi pezzi una volta
raggiunti gli stabilimenti dell’azienda,
vengono rilavorati al fine di predisporre
un impasto composto per il 20% di
polvere di vetro che unito a sabbie crea
ciò che sul mercato diviene una piastrella
ecologica. L’innovativo processo di
trasformazione è supportato da Eco
innovation, un programma di promozione
di piani d’innovazione ecocompatibile.
L’impasto inoltre risponde appieno ai
requisiti Leed e consente a chi fa uso
delle eco piastrelle di ottenere ben 2
punti dalla certificazione, il massimo
92
per quanto riguarda il contenuto di
materiale riciclato. Nell’ultimo anno sono
stati raccolti circa 75mila tonnellate di
vecchi televisori per un totale di 25mila
tonnellate di vetro, un quantitativo che
se interamente utilizzato nella creazione
delle piastrelle ecologiche permetterebbe
di rivestire i pavimenti di 83mila
appartamenti.
di stress dovute ad invasive onde
sismiche: si prestano quindi ad azioni di
ristrutturazione edile, soprattutto nelle
terre terremotate. Un prodotto innovativo
e completamente made in Italy, la canapa
viene prodotta sulla penisola e lavorata
con la calce in un ex cementificio di
Bergamo.
SPUNTI DAL PASSATO
PER IL FUTURO DELL’EDILIZIA
«Investire nella green economy significa
investire nella competitività futura, nella
crescita economica e nella creazione di
posti di lavoro» questo il messaggio inviato
da Janez Potocnik, commissario europeo
per l’Ambiente, in occasione di
Ecomondo, la fiera dello sviluppo e
dell’economia sostenibile tenutasi a Rimini
lo scorso novembre. La fiera ha visto la
ormai sempre più convinta partecipazione
del ministro Clini, divenuto uno dei
simboli della forte attenzione nazionale
alla green economy definita dallo stesso
ministro come «eccellenza italiana». Vari
gli spunti lanciati nelle giornate della
manifestazione che hanno prodotto
ben 70 proposte “verdi” per cercare di
sconfiggere l’insistente crisi del mattone. I
progetti presentati sono distribuiti in sette
macroaree di intervento: eco-innovazione,
eco-riqualificazione edilizia; sviluppo
delle rinnovabili, gestione e riciclo dei
rifiuti, bioagricoltura, mobilità sostenibile.
Progetti interessanti, che però necessitano
di un aiuto non direttamente economico:
la sburocratizzazione. Clini ha raccolto
questa richiesta e sottolineato come il
primo importante impegno del governo
Monti si sia rivolto alla semplificazione e
alla rilettura delle normative. Nata con lo
scopo nobile della difesa dell’ambiente,
ha però portato a risultati opposti a causa
delle lentezze burocratiche. La green
economy sembra ormai diffusamente
riconosciuta come il trampolino di lancio
della ripresa economica grazie a idee,
giovani e start up che comprendano e
sposino questa evoluzione del mercato.
Raggiungere il punto di lancio è però
ancora una corsa ad ostacoli.
In America un referendum ha legalizzato
la canapa per usi ricreativi, in Italia invece
nello stesso periodo se ne promuovono
le caratteristiche biocompatibili e l’alta
efficienza energetica per il suo utilizzo in
campo edile. Il Made Expo di ottobre è
stato anche questo. Lo spazio Green Home
Design ha posto la lente sulle potenzialità
costruttive di materiali sostenibili e ha
presentato una rivoluzionaria soluzione
che trova i suoi natali nelle pratiche
costruttive della storia della civiltà. Gli
architetti Aldo Cibic e Tommaso Corà
hanno presentato il Natural Beton di
canapa e calce, un’innovativa soluzione
in grado – così assicurano i due architetti
– di far respirare gli edifici nuovi e di
donare nuova linfa e vigore all’esistente.
Il materiale è ottenuto dalla fusione
del truciolato vegetale di canapa unito
ad un legante a base di calce idrata e
additivi naturali. La canapa permette di
evitare l’uso di ghiaia, pietrisco e sabbia
e concorre ad aumentare le proprietà
isolanti e termiche delle pareti con
un’ottima gestione del vapore acqueo.
Questi risultati sono garantiti dall’alto
contenuto di silice e dalla presenza di
micropori dalle dimensioni nanometriche.
La calce ha un ruolo fondamentale in
quanto permette di mineralizzare
l’impasto, impedendo sia la
decomposizione dello stesso sia il dannoso
attacco di insetti e roditori. Le strutture
in Natural Beton danno ottime risposte
e garanzie strutturali in condizioni
FUTURO VERDE
news
dalla rete
NUOVO STRUMENTO
PER I PROGETTISTI
www.nemetschek-allplan.it
ulteriormente i volumi. La palette
Alplan Connect consente infine il veloce
aggiornamento via web di contenuti e
opzioni. Una delle novità più interessanti
è l’implementazione di nuove funzioni
per il controllo 3D delle collisioni e della
rappresentazione in base al diametro dei
tondini, senza dimenticare la possibilità di
usufruire del metodo BIM.
MONTASCALE E QUALITÀ DI VITA
www.encasa-experts.com
Secondo una recente indagine di
ArchVision i progettisti perdono molte
ore settimanali nella gestione, redazione,
invio e archiviazione dei progetti. Il
nuovo sistema Allplan Exchange (http://
www.nemetschek-allplan.it/Allplan2013/
index.php?it), del gruppo Nemetschek
Allplan, nasce per agevolare il processo
progettuale facilitando con pochi click
tutte le mansioni amministrative che
allungano i tempi di chiusura della
commissione. Con la versione 2013 di
Allplan i progettisti possono dire addio
allo scambio delle informazioni e dei
disegni tramite i lenti e obsoleti sistemi
email, ftp o l’ancor più antiquato invio
postale. I file prodotti tramite sistema
CAD sono ora esportati e gestiti attraverso
una piattaforma di progettazione web
che consente di seguire passo passo
l’avanzare di ogni singolo progetto.
Tra le principali novità della nuova
versione di Allplan 2013 vi è la gestione
realistica della luminosità globale: le
masse possono essere definite con enorme
precisione, giocando con le varie intensità
di luce e un attento calcolo delle linee
nascoste, le cui ombreggiature risaltano
Internet è diventata una vera e propria
miniera d’informazioni attente alle
esigenze dell’utente. Per questo anche
la nota azienda ThyssenKrupp ha deciso
di avviare una nuova finestra web con la
quale aiutare il cliente a ritrovare con
facilità, tutte le informazioni relative
alle poltroncine montascale (campeggia
anche un numero verde). Il nuovo
sito encasa-experts.com diviene una
comoda guida per scoprire quali modelli
si addicono meglio alle varie esigenze e
quali agevolazioni fiscali possono essere
utilizzate. Sin dall’homepage si ritrovano
i passi da seguire per la scelta del corretto
montascale sia esso nuovo, usato o a
noleggio. La sezione sovvenzioni presenta
aggiornate indicazioni relative ai contributi
o alle detrazioni fiscali utilizzabili
nell’acquisto di montascale a poltroncina.
Oltre a scoprire i vari modelli della casa
e la tabella prezzi, l’utente viene guidato
nella scelta del prodotto adeguato alle sue
esigenze, attraverso alcuni intuitivi passaggi
ed un linguaggio la cui comprensione è
facilitata dal glossario dei termini meno
conosciuti. S’intitola “La vita nella terza
età” la sezione con la quale l’azienda elenca
le difficoltà causate dall’avanzare degli anni
e consiglia le buone pratiche per superarle
e garantire un’alta qualità della vita.
TUTTO IN UN CLICK
www.stiferite.com
Lo slogan dell’azienda Stiferite,
“Pronti per non consumare”, si presta
a promuovere la nuova soluzione
tecnologica per dispositivi mobile.
L’azienda leader nella produzione
di isolanti termici ha infatti da poco
sviluppato e lanciato le sue due nuove
applicazioni mobile dedicate agli utenti
Android e iPhone. Ridurre gli sprechi è
il motto. Con queste tecnologie di sicuro
il cliente e allo stesso tempo il tecnico
riusciranno ad abbattere i tempi per la
ricerca delle necessarie informazioni.
La schermata iniziale del sistema
mobile si suddivide in sei voci di menù
che rimandano alle sezioni soluzioni,
prodotti, docs, utility, news e contatti.
Diventa quindi veloce e intuitivo scoprire
tutta la gamma Stiferite attraverso i
manuali d’uso, le schede tecniche, i libri,
senza dimenticare brochure e depliant. La
consultazione sfrutta una chiave di ricerca
navigabile sia per tipologia di prodotto
sia per destinazione d’uso. Di particolare
interesse la sezione utility che consente
all’utente un immediato calcolo della
prestazione termica a partire dai dati di
conducibilità, trasmittanza, resistenza
termica e spessore dei singoli materiali.
Un’applicazione nativa che non necessita
quindi di una connessione Internet, una
volta scaricata tramite i link presenti
all’indirizzo http://www.stiferite.com/
app.html.
93
ZAPPING
Benessere diffuso
con il sistema radiante
a soffitto e a parete
b!klimax di RDZ
b!klimax è il sistema innovativo e
versatile di climatizzazione radiante a
soffitto e a parete di RDZ. Integrato
in modo invisibile negli ambienti,
il sistema permette di utilizzare
tutti gli spazi disponibili,
migliorandone anche l’estetica.
Cuore di b!klimax sono i pannelli
radianti disponibili in tre tipologie
distinte: pannelli radianti 1200x2400
mm in cartongesso con isolamento
termico in polistirene o in lana di
roccia; quadrotti radianti per soffitti
metallici 600x600 mm e 1200x600 mm
con isolamento termico in polistirene o
in lana di roccia; pannelli radianti con
massetto a base di gesso fibrorinforzato
600x600 mm, 1200x600 mm, 2200x600
mm. L’uniforme ripartizione del caldo
e del freddo, trasmessi dal soffitto
e dalle pareti per irraggiamento,
assicura un’omogenea distribuzione
delle temperature, senza fastidiosi getti
d’aria fredda. Essendo un sistema a
bassa temperatura, consente inoltre
notevoli risparmi sui costi di gestione e
permette l’utilizzo di fonti energetiche
alternative ed ecologiche, come caldaie
a condensazione, pompe di calore,
pannelli solari.
94
Le carte in regola per la salubrità in cantiere
Aquaflex di Brevetti Montolit ha le “carte in regola” per essere la chiave
risolutiva dei problemi di salubrità degli ambienti di lavoro. Si tratta di
un dispositivo che trasforma una normale smerigliatrice
angolare in un efficiente troncatore con abbattimento
integrato ad acqua delle polveri. Il kit è composto dall’unità principale che racchiude il
serbatoio dell’acqua, la pompa e un dispositivo elettronico che permette la connessione con la
smerigliatrice, un carter con attacco universale adattabile a tutte le smerigliatrici in commercio
in cui è collocato il nebulizzatore ed il regolatore di flusso dell’acqua, il tubo e il cavo di
connessione pompa-smerigliatrice. Il serbatoio dell’acqua ha una capacità di 5 litri, sufficienti
per circa 2 ore di lavoro e tramite un rubinetto è possibile regolare il flusso in funzione della
tipologia e dello spessore del materiale: ciò permette di operare con la giusta quantità di acqua
per abbattere le polveri. Il funzionamento della pompa può essere attivato in modalità continua
o automatica tramite un selezionatore posto sul pannello di comando. Un ulteriore vantaggio è
quello di avere il corretto raffreddamento del disco diamantato, aspetto di prima importanza al
fine di ottenere il massimo della durata e delle prestazioni.
Gierre
per l’ambiente
Gierre sceglie di
impegnarsi nel rispetto
per l’ambiente con
GreenElevation, il
progetto che sostituisce il
poliestere termoretraibile,
materiale fortemente
inquinante, utilizzato
negli imballi per le
scale e i trabattelli,
con un nuovo materiale
a base di poliestere,
riciclabile al 100%.
Numerose interessanti
novità da Faraone
L’evoluzione
del radiatore di design
Dall’evoluzione di Serie T, disegnata
da Matteo Thun e Antonio Rodriguez,
Antrax presenta il nuovo radiatore TT,
una soluzione ideale per abitazioni
ad alta efficienza termica come case
passive di classe A e B, o per edifici
già esistenti. TT assicura elevate
prestazioni termiche, anche
con un funzionamento a basse
temperature, ed è disponibile in una
vasta gamma di colorazioni e dimensioni.
Il nuovo radiatore di Antrax è stato
selezionato dall’Osservatorio Permanente
del Design dell’ADI (Associazione per il
Disegno Industriale) ed entrato di diritto
nella rosa dei candidati alla prossima
edizione del Premio Compasso d’Oro,
uno dei più autorevoli premi di design del
nostro Paese.
Progettato per rispondere alle disposizioni
“CasaClima” ed avere altissime prestazioni
sul risparmio energetico, Klima prevede
un nuovo sistema per facciate
in vetro a fissaggio puntuale,
in grado di accogliere vetri camera
fino a 3 lastre e raggiungere valori di
isolamento termico fino a UcW 0,7 W/
m2K. A Klima, si aggiungono Vetrissimo
N e Vetrissimo T, due sistemi innovativi
di rivestimento per edifici esistenti e
non, entrambi con facciate ventilate in
lastre di vetro personalizzabili e non
forate. Mentre Vetrissimo T è disposto “a
tegola”, Vetrissimo N offre un rivestimento
complanare e permette l’integrazione di
pannelli fotovoltaici.
Le nuove borse
porta utensili di Stanley
leggere, pratiche
ed efficienti
Sono quattro le borse porta-tutto
in tessuto che Stanley ha inserito
nella propria offerta commerciale.
Indispensabili per riporre e
portare sempre con sé tutto ciò
che serve, sono studiate per soddisfare
le esigenze più diverse. Come la borsa per
idraulico FatMax, capiente e resistente,
ideale per alloggiare utensili voluminosi
e pesanti, anche grazie alla presenza di
un maniglione pieghevole in metallo con
impugnatura in gomma e di una robusta
tracolla. La gamma si compone anche
delle borse da 18’’ FatMax, disponibili
nella versione tonda o rettangolare, e
dalla borsa aperta da 12,5’’, perfetta per
contenere i piccoli utensili e il materiale di
consumo, come punte, bit, viti, rondelle.
Pannello Stiferite
GT Wind per la
realizzazione di coperture
a falda ventilate
Nuova
persiana solare Velux
Presentata in anteprima al Made Expo
di Milano, la nuova persiana solare
Velux migliora il comfort degli ambienti
senza consumare energia, limitando
l’ingresso di calore attraverso
le finestre fino al 95% in estate, e
riducendo la dispersione di calore
fino al 27%nei mesi invernali.
Azionabile con l’apposito telecomando,
la persiana si muove grazie all’energia
accumulata da una cella fotovoltaica
inserita a filo lamiera nell’alloggiamento
superiore. In questo modo è possibile
usufruire di energia rinnovabile e pulita,
in maniera totalmente indipendente dalla
rete elettrica. Inoltre, grazie alla facilità
di installazione che evita di effettuare
opere murarie o modifiche all’impianto
elettrico esistente, questo prodotto è
particolarmente indicato per il mercato
residenziale della ristrutturazione.
Innovazione per il nuovo mercato
Tecnasfalti-Isolmant rinnova la propria struttura organizzativa interna, dotandosi di un
nuovo approccio scientifico a tutti gli aspetti del cantiere e di una maggiore e costante
interazione fra i settori aziendali, dalla produzione al marketing e commerciale. Mentre
Gian Paolo Vercellotti è stato nominato direttore generale del’azienda, il management si è
arricchito di altre due importanti figure professionali: Carola Aratari, nuovo responsabile
dell’ufficio tecnico, e Marta
Casiraghi, responsabile
del marketing. TecnasfaltiIsolmant ha inoltre ampliato
le proprie occasioni di
comunicazione e di relazione
con il mercato, dedicando
spazio e risorse ai nuovi
sistemi di comunicazione
come le nuove tecnologie web.
Sul fronte della formazione,
continueranno invece gli
incontri formativi organizzati
nelle rivendite edili, con
programmi personalizzati
sulle necessità delle singole
realtà commerciali.
Stiferite presenta al mercato un nuovo
sistema termoisolante per la realizzazione
di coperture a falda ventilate. Il sistema
si fonda su moduli preassemblati,
costituiti da pannelli isolanti in
schiuma polyiso Stiferite GT Wind
dalle elevate prestazioni isolanti
(conducibilità termica dichiarata pari a 0,023
W/mK), oltre che da listelli distanziatori per
la creazione della camera di ventilazione
con canali di areazione bidirezionali e un
piano di appoggio in multistrato fenolico
per la posa di manti impermeabili ed
elementi di copertura. Lo spessore ridotto
e le dimensioni dei moduli (585x1200 mm)
permettono una facile movimentazione in
cantiere ed una rapida posa in opera.
La vasca
da mille e una notte
Sviluppata in collaborazione con il designer
internazionale Itamar Harari, Alibaba è la
nuova vasca da bagno, interamente realizzata
in Corian, della collezione “Gioielli” di
Planit. Perfettamente simmetrica,
Alibaba è una libera interpretazione
della classica dormeuse, completa
anche degli immancabili cuscini.
Con imbottitura in poliuretano, rivestito
in Tyvek (per l’impermeabilità) e in
tessuto idrorepellente, i cuscini invitano ad
effettuare lunghe e rilassanti soste in acqua.
95
hi
LE NOTE DI GOOGLE
Mancava la musica, ma il 13 novembre anche questa pecca è stata riparata.
Google ha infatti lanciato il suo sistema per la gestione dei file musicali,
un nuovo servizio che va a completare le risorse messe a disposizione da
Google Play, lo store nel quale è possibile acquistare app, riviste e film.
È passato troppo poco tempo per capire se questo nuovo servizio potrà
scardinare il dominio di sistemi colosso come quelli sviluppati da Amazon
e iTunes. Di sicuro i dati iniziali parlano di ben 10 milioni di brani già in
fase di aggiornamento e ampliamento, sia per ciò che riguarda le novità
che per i grandi classici. Google Music regala inoltre uno spazio cloud
nel quale ogni titolare di account Google può immagazzinare fino a
20.000 brani. Novità assoluta per la casa di Mountain View è stato il lancio
dell’anteprima mondiale in cinque stati europei e solo due settimane
dopo negli States.
IL NAVIGATORE
NELLE TUE MANI
NUOVO eBOOK
PER IL PROSSIMO INVERNO
Kindle è sinonimo di libri digitali. Per
confermare questo assioma è arrivato
in Italia, un anno in ritardo rispetto agli
States, Kindle Fire HD, l’evoluzione dei
prodotti di Jeff Bezos, l’uomo Amazon. Un
nuovo tablet che ha già conquistato il 22%
del mercato americano, piazzandosi subito
dopo lo strapotere dei prodotti Apple.
Questo nuovo tablet punta ad un mercato
differente rispetto ai suoi antagonisti,
giocando le carte del prezzo contenuto
e di un’interfaccia semplice e intuitiva.
Ritornano le applicazioni dei libri digitali
e la completa compatibilità con i vari
formati testuali, anche se che ciò che
fa di Kindle la regina del mercato è la
possibilità di reimpaginare e condividere
gli eBook. Da non sottovalutare le 11 ore
di autonomia della batteria e la velocità
del browser Silk.
96
IL FUTURO
NON È SOLO TOUCH
Google ci riprova. Il futuro è destinato ai
tablet ma il nuovo Chromebook cerca di
soddisfare una clientela ancora spaventata
dal mondo touch. Rispetto al predecessore
il design si rinnova, abbandona il bianco/
nero e punta deciso al grigio metallizzato.
Ridotto anche il peso, passato da 1,48 Kg
agli 1,33 Kg del nuovo modello, grazie ad
uno schermo da 11,6 pollici per 1366x768
di risoluzione quasi un pollice in meno
rispetto al precedente. A rendere unico e
precoce Chromebook è però l’architettura
ARM Cortex A15. Un sistema, pensato
inizialmente per smartphone e tablet, che
consente di abbattere i consumi energetici.
Chromebook è quindi il primo notebook
presente sul mercato a disporre di tale
energia, consentendo a Google di
battere sul tempo Microsoft. Solo 4 Gb di
memoria, ma Google ha deciso di regalare
100 Gb di spazio cloud per due anni.
Il navigatore diventa il mezzo attraverso
cui ridurre gli incidenti causati da tutte
le azioni che non si addicono alle fasi
di guida. Uno studio di AT&T e
Carenergie Mellon University sembra
aver trovato una soluzione in grado
di annullare qualsiasi distrazione e
allo stesso tempo utilizzare al meglio
i vantaggi derivanti dall’uso del
navigatore. Attraverso un sistema di
vibrazioni posto sul volante il guidatore
viene condotto lungo il tragitto scelto
senza mai perdere di vista la strada.
Un sistema innovativo che prevede il
corretto funzionamento solo con la
contemporanea presenza delle due mani
sul volante. Il che significa addio alle
chiamate senza viva voce, addio sigarette
e benvenuta sicurezza.
Sistema professionale per
l’abbattimento delle polveri
su smerigliatrici angolari
ieri...
www.montolit.com
...oggi
m
o
o
r
w
NATA PER CORRERE
Va di fretta la nuova Audi SQ5 in uscita
nel 2013, ma le cui prevendite sono già
partite. Grande prontezza dovrebbe
assicurare il suo motore turbo diesel
3.0 TDI a doppia turbo compressione,
in grado di sprigionare una potenza
massima di 313 Cv. Raggiungere i 250
Km/h, la velocità massima autolimitata,
STILE E CUORE ITALIANO
Il salone di Detroit è per antonomasia
il luogo nel quale Maserati ama mostrare
le sue novità. Per questo la nuova
Quattroporte sarà presentata durante
il salone americano di gennaio. Una
vettura di muscolosa presenza rivolta ai
mercati asiatico e americano. La nuova
Maserati somma alle note tradizionali
descritte dalla calandra, dalle tre uscite
98
sarà un piacere per il guidatore. La
vettura non impiegherà molto tempo:
gli ultimi test assicurano il passaggio
da 0 a 100 Km/h in meno di 5 secondi.
Risultati frutto dell’evoluzione meccanica
della casa tedesca, che monta di serie
sulla vettura la trazione integrale quattro
coadiuvata dal cambio triptronic a 8
rapporti. Per gli amanti della casa a
quattro cerchi i regali non sono finiti.
Di serie la SQ5 sfrutta le caratteristiche
dell’assetto sportivo S, la cui aggressività
verrà sottolineata da cerchi in lega a 5
razze parallele 8,5x20 montati su ruote
da 255/45 R20. I proiettori xeno plus,
come ormai tradizione, si trovano nella
parte anteriore, mentre le luci posteriori
sono in tecnologia LED. Gli interni non
tradiscono l’immagine della vettura e
presentano dei sedili anteriori sportivi e
realizzati in Alcantara e pelle, mentre il
volante, disegnato con 3 razze e bilancieri
look in alluminio, è impreziosito da tasti
multifunzione e pelle.
d’aria sul parafango e da montante
triangolare, alcune novità estetiche
importanti. Il nuovo design delle parti
laterali dona alla vettura un tono più
muscolare ma allo stesso tempo filante,
caratteristiche che si ritrovano nel
disegno dei fanali anteriori. Nonostante
dimensioni importanti – sono ben 5
i metri in lunghezza – la vettura cela
un cuore decisamente sportivo. Dalle
officine di Maranello, infatti, nasce il
potente motore V8 da oltre 500 cv frutto
della collaborazione tra progettisti del
Cavallino e del Tridente, già definito
tra i più potenti mai realizzati e allo
stesso tempo ecosostenibile. Maserati si
appresta così a lanciarsi in quello che
potrebbe essere il suo anno di svolta.
Nel 2013, grazie alla doppia produttività
permessa dagli stabilimenti di Grugliasco
e di uno della Chrysler in America, i
volumi produttivi raggiungeranno le 50
mila unità annue.
on the
road
IL FUTURO DEL SETTORE A
DI MERCEDES
Il settore A di Mercedes continua a sfornare
gioielli di design in grado di attrarre
un numero maggiore di appassionati
di vetture sportive, un target storicamente
freddo nei confronti dello stile della casa
di Stoccarda. Concept Style Coupè è
l’ultimo emblema in questa direzione. A
novembre al centro Mercedes-Benz brand
Center di Milano, la nuova sinuosa vettura
del marchio si è mostrata in tutta la sua
singolare nota stilistica che detterà lo
standard per il design del segmento.
Una carrozzeria dalla gradazione AluBeam in grado di disegnare linee possenti
e filanti nelle fiancate, conclusa sulla
sommità dal grande tetto Panorama. Gli
interni vengono così inondati anche dalla
luce zenitale che permette di esaltare le
gradazioni di carbonio, pelle e alcantara.
Un stile tutto d’avanguardia sottolineato
da soluzioni tecnologiche innovative, come
gli indicatori di direzione che s’illuminano
sequenzialmente in singoli punti o
il cuore pulsante della vettura: un
propulsore quattro cilindri a benzina con
sovralimentazione e turbocompressione a
gas di scarico. Sono 211 i cv della vettura
gestiti dal cambio automatico a doppia
frizione 7G.dct, per una notevole velocità
di cambiata. Naturalmente non manca
4Matic, il sistema Mercedes per la trazione
integrale. La tecnologia ritorna all’interno
dell’abitacolo, in linea con le nuove
tendenze. La Concept style Coupe
consentirà ai propri passeggeri di rimanere
sempre connessi, sia in marcia sia fermi,
grazie a Comand Online e alle MercedesBenz App.
HOTEL D’AUTORE
TEMP(i)O DI LUSSO
I pacchetti vacanze per il prossimo inverno
sono stati lanciati da tempo, ma solo uno
è riuscito ad unire tempismo e lusso. La
meta da sogno 2013 è l’Oberland Bernese
dove, incastonato tra le bianche vette,
si trova il Gstaad Palace. Quest’anno il
lussuoso gioiello svizzero si unisce alla
precisione e ricchezza di Chopard e lancia
un pacchetto vacanze da sogno. Persa
l’occasione dal 16 al 20 dicembre, i posti
sembrano terminati dal 13 gennaio al 6
febbraio 2013, rimane però il periodo dal 3
al 10 marzo per godere di questa splendida
opportunità: quattro notti nella suite Deluxe
con vista sulle Alpi svizzere, prima colazione
Un antico borgo nel cuore enologico
toscano è stato trasformato in relais di
charme, grazie al tocco di una famiglia di
successo come i Murzilli che hanno tradotto
in turismo il loro bagaglio di esperienza
maturato nel settore della moda. A Torrito
di Siena, l’Hotelito Lupaia domina, dalla
collina su cui sorge, la Val D’orcia
regalando ai suoi ospiti una magnifica
vista panoramica. Ogni stanza è un pezzo
unico, otto soluzioni differenti tra loro che
ricercano il gusto di un sapore antico,
incastonato nel legno di mobili e
arredamento frutto della storia artigianale
e cena compresa nel Grand Restaurant e
volo in elicottero fino a Fleuriercon per una
visita privata alla prestigiosa casa di orologi
Chopard con pranzo in azienda. Nelle
restanti giornate di relax, il fortunato ospite
potrà sfruttare l’ampia offerta dell’hotel –
Spa, sauna, bagno turco, piscina interna ed
esterna con idromassaggio – e scegliere una
variegata proposta culinaria tra tradizione
e innovazione. Le camere sono 104 con
due suite inserite nelle torri. Lo spettacolo
estremo viene però regalato dalla penthouse
suite da 240 m² con bagno turco
interno, terrazzo da 140 m² e sauna nella
torretta. A partire da euro 2.942.
Gstaad Palace
Palacestrasse 28 3780, Svizzera
tel 033 748 50 00
[email protected]
www.palace.ch
BRIVIDI NORDICI
locale. Otto stanze suddivise fra versioni
standard e suite, tutte impreziosite da
stoffe e tessuti che trasformano in sogno
il periodo di relax. Ogni stanza è inoltre
dotata di ingresso indipendente ed è
attenta a soddisfare qualsiasi esigenza
dell’ospite, accogliendo soppalchi con area
relax, poltrone con morbidi cuscini e un
ampio terrazzo e giardino indipendente.
Una splendida piscina a sfioro permette
all’ospite di lasciarsi cullare mentre la
leggera brezza della valle lo accarezza.
Hotelito Relais Lupaia
Località Lupaia, 74
53049 Torrita di Siena
tel 0577 668028
info@[email protected]
www.lupaia.com
Per gli intrepidi viaggiatori, amanti delle
temperature sottozero, la meta è l’IceHotel
nel piccolo villaggio lappone di Jukkasjärvi.
Una struttura ricostruita annualmente dal
1989, utilizzando 60mila tonnellate di neve
e 3mila blocchi di ghiaccio provenienti
dal fiume Torne. Un capolavoro in grado
di unire conoscenze ingegneristiche - la
struttura base è l’arco catenario - all’abilità
di scultori, artisti designer e architetti
che in sole sei settimane trasformano
una semplice distesa bianca in un
quanto mai gelido, ma accogliente, hotel
di lusso. Ottanta le suite di lusso con
una temperatura compresa tra i -3°C e
i -8°C, calda rispetto ai -37°C esterni,
un bar con divanetti e pista da ballo,
una reception e perfino una chiesa.
Un modo diverso di vivere lo splendore
scenografico della natura svedese, magari
avvolti nelle morbide e calde pelli di
renne o in tecnologici sacchi a pelo. I più
temerari potranno vivere il brivido dello
shock termico dopo un tuffo nelle saune
dell’hotel. I proprietari organizzano inoltre
numerose attività outdoor come escursioni
diurne o notturne in ciaspole o motoslitte
da concludersi con una “ritemprante”
vodka ghiacciata. A partire da euro 300.
IceHotel
Jukkasjärvi, Marknadsvägen 63,
Jukkasjärvi, Svezia
Tel: +46 (0)980 668 00
[email protected]
www.icehotel.com
99
Questioni di
gola
®
MONTEPULCIANO D’ABRUZZO
San Calisto Popoli in Abruzzo è un luogo storico e sacro. Da lì partivano i
sentieri percorsi dai monaci benedettini di ritorno dopo una giornata nel
vigneto per tornare all’Eremo di San Benedetto. La sua terra molto sassosa
ora ospita un giovane vigneto, circondato dal bosco ma con esposizione
favorevole. Da questi ingredienti nasce il Sant’Eusanio 2010 della cantina
Valle Reale, una versione di Montepulciano che dimentica i suoi “natali”
meridionali e si presenta complessa ed elegante. Un lento invecchiamento,
che non vuole il legno ma solamente tini in acciaio, consente di fissare
una gradazione rosso rubino brillante e di esaltare le note di amarena che
dominano in un contorno di aroma fruttato. Il sapore presenta una nota
sapida che lo rende ideale accompagnamento di tagliatelle al ragù o di
saporite parmigiane di melanzane.
LA STORIA IN UN BICCHIERE
TOSCANA DAI TEMI FRANCESI
La barrique è in rovere francese,
quattordici sono i mesi di affinamento
de Le Difese 2010. L’unione al
cabernet sauvignon (presente al 30%
su un 70% di sangiovese) ricorda
che questo rosso giunge da terra
toscana: siamo in località Capanne
alla Tenuta San Guido. Un insieme
di forza e rotondità puntellate
di profumi intensi, frutto della
passione enologica marchese
Mario Incisa della Rocchetta e del
suo amore per i rossi francesi. Il
colore è rosso rubino e presenta
profumi selvatici di mirtilli e more.
In bocca è elegante, con timbro
equilibrato tra tannini, alcool e
freschezza, il finale sottile e lungo nel quale
ritorna la mora in tutta la sua dolcezza.
Un vino, fratello minore della Sassicaia,
delicato compagno per carni bianche come
il pollo ma anche, secondo alcuni, ideale
con i cannelloni con carne di manzo.
DA ASSAPORARE
IN RIVA AL LAGO
Una vite secolare quella presente a
Caldaro (BZ) nella tenuta del Conte
Enzenberg regno dell’azienda Manicor.
Una vite che si è radicata nel corso
degli anni in un terreno calcareo,
argilloso e sabbioso allevata con
il tradizionale sistema a pergola.
Queste sono le caratteristiche che
hanno permesso alle vecchie viti
di creare l’uva schiava, base di
quella trasformazione enologica
guidata da Helmut Zozin che
porta ad ottenere il Klein, icona
enologica del lago di Caldaro.
Acini dalla buccia croccante dal
colore e dal sapore intenso e una
resa di appena 60 hl per ettaro
100
hanno fatto del Keil 2011 un grande vino. I
profumi sono fruttati e dominati dal ribes,
il sapore fresco e di buona persistenza. Un
vino ideale se accompagnato dai prodotti
come speck e salumi tipici della terra
altoatesina.
LA BUONA LOMBARDIA
Il Salame d’oca di Mortara IGP è il
frutto di una tradizione che risale sin
dal XVII secolo e nasce dalla creatività
di macellai e delle comunità ebraiche
della provincia di Pavia. Il salame d’oca
è un prodotto tipico della Lomellina
pavese, storica zona di allevamento dei
palmipedi, ottenuto dalla lavorazione
della carne d’oca con parti di maiale
tritato. Solitamente è la spalla del suino
ad essere usata come carne magra,
mentre la pancetta va a comporre la parte
grassa. Sali e aromi vengono aggiunti
in percentuale variabile da produttore
a produttore, che però devono attenersi
a tutti gli altri dettami del Consorzio
Tutela Salame d’oca di Mortara. Fa
parte del consorzio la Fattoria di Davide
Caserio, azienda di Vigevano, impegnata
a mantenere viva la tradizione di un
salame che come vuole la sua storia viene
insaccato solo in budello d’oca e cucito o
legato esclusivamente a mano.
andando per ristoranti
L’ANGOLO DI ABRUZZO
Sorge vicino alla stazioncina ferroviaria di Carsoli, in provincia de L’Aquila,
L’Angolo di Abruzzo, l’accogliente ristorante avviato da Vittorio Centofanti,
tuttora gestito in compagnia dei figli con la consueta calda ospitalità e attenta
passione per la ristorazione. Appena entrati si viene guidati dai consigli di
Lanfranco nella scoperta della tradizione culinaria e agricola della regione,
rappresentata dalla pecora alla cottora, cotta per ore e arricchita da una segreta ricetta
di erbe e spezie. Le materie prime sono frutto della vita in altura, ricercate con
meticolosa attenzione: salumi, formaggi, tartufi e erbe campagnole. Dietro ai fornelli
Valerio Centofanti gioca con gli ingredienti e riscrive la tradizione con un tocco di
contemporaneità, soprattutto nell’uso della tecnica culinaria moderna. La cantina infine
cela uno scrigno di 2mila etichette locali o dal
timbro internazionale: un viaggio lungo vari
vigneti da assaporare guidati dai consigli di
Valentina Centofanti.
DAL 1960 RETI E UTENSILI
DI QUALITA’ PER L’EDILIZIA
L’Angolo d’Abruzzo
Piazza Aldo Moro, 8\9
67061 Carsoli (L’Aquila)
tel 0863 997429
[email protected]
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24030 PONTIDA (BG) VIA BEMA SOTTO, 62 TEL.035 79.52.37 FAX 035 79.50.46 www.fedimecc.it [email protected]
youbook
9 miliardi di posti a tavola
La nuova geopolitica della scarsità di cibo
di Lester R. Brown
a cura
di Gianfranco Bologna
traduzione
di Dario Tamburrano
Edizioni Ambiente
Collana saggistica
2012; pp. 160
18 euro
Falde idriche in calo, temperature in
aumento, erosione dei suoli, popolazione
mondiale in crescita costante e aumento
del prezzo del cibo: l’agricoltura globale
si trova di fronte a sfide importanti, in
cui il cibo rischia di diventare sempre di
più un fattore di instabilità politica. Con
questo libro, Lester R. Brown, fondatore
dell’Earth Policy Institute e definito dal
Washington Post come “uno dei pensatori
più influenti del mondo”, traccia un’analisi
attenta e accurata del baratro in cui il
pianeta potrebbe sprofondare: «Lo scopo
di questo libro consiste nell’aiutare gli
esseri umani a prendere coscienza che
il tempo scarseggia. Il mondo potrebbe
essere molto più vicino di quanto
comunemente si creda a un’ingestibile
carestia alimentare, con conseguenti prezzi
in ascesa, rivolte per il pane e instabilità
politica. Con il presente volume il gruppo
di ricerca dell’Earth Policy Institute vuole
far prendere coscienza della portata della
sfida che abbiamo di fronte e spingere
all’azione».
Per chi: politici, economisti, sociologi,
e tutti coloro che, per il bene di tutto
il Pianeta, vogliono impegnarsi in una
delle sfide più difficili della nostra
contemporaneità.
102
Gli archivi
di architettura, design
e grafica in Lombardia
Censimento delle fonti
a cura di Graziella
Leyla Ciagà
CASVA, Comune di Milano
2012
Rispetto alla prima guida
pubblicata nel
2003, Graziella Leyla Ciagà presenta la
nuova edizione del Censimento delle fonti
degli archivi di architettura lombardi,
probabilmente l’ultima ancora disponibile
in versione cartacea. Una mappatura dei
beni culturali pubblici e privati che, dal
campo della sola architettura, questa volta
si allarga anche ai settori della grafica
e del design. Accresciuto dall’apporto
grafico di Italo Lupi e di Francesco E.
Guida, il volume si propone di evidenziare
l’importanza della conservazione e della
memoria nei processi di costruzione delle
nuove identità. Un archivio non riguarda
infatti solo il passato, ma costituisce
un’eredità attiva che si intreccia con il
presente e il futuro. Un’eredità, le cui
potenzialità comunicative e progettuali
non possono che essere accelerate da
Internet e dalle nuove tecnologie digitali.
Per chi: architetti, grafici, designer
e tutti coloro che sono interessati ad
esplorare il nostro prezioso e variegato
patrimonio artistico e culturale.
Le parole e i fatti
di Mario Monti
a cura di Federico Fubini
Rizzoli – Collana Saggi
italiani
2012; pagg. 318
18 euro
Quando abbia trovato il tempo, non si
sa. Fatto sta che l’ormai ex Presidente del
Consiglio Mario Monti, dopo essere stato
chiamato a risolvere uno dei momenti
più critici per il Paese dal dopoguerra ad
oggi, è riuscito a dare alle stampe la sua
ultima fatica editoriale. Il libro si intitola Le
parole e i fatti e raccoglie gli interventi più
significativi del professore da gennaio 1992
alla presentazione del decreto Salva-Italia
nel dicembre 2011. I saggi sono preceduti
da un’intervista realizzata dal giornalista
del «Corriere della Sera» Federico Fubini,
e mostrano le origini e le motivazioni
del pensiero e dell’azione di governo del
premier dimissionario: dai concetti di
flessibilità e concorrenza sui mercati, alla
necessità di non finanziare con il debito le
spese correnti e al dovere civile di pensare
ai giovani, ai non tutelati, alle generazioni
future.
Per chi: intellettuali, economisti,
imprenditori, giornalisti, amministratori
pubblici e tutti i cittadini italiani desiderosi
di approfondire le idee che si sono nascoste
dietro la “cura Monti”.
riconversione
Cambiare pelle, cambiare testa, cambiare aspetto: se il
mondo si trasforma, bisogna adattarsi come camaleonti.
La selezione darwiniana delle imprese è il dato che ha
caratterizzato il primo decennio del secolo. Adesso è arrivato
il momento di abbandonare le strade senza uscita: per le
aziende è scoccata l’ora della riconversione. Il tema sarà
al centro del prossimo Convegno Nazionale di YouTrade, in
programma per settembre 2013. L’appuntamento, attraverso
il dibattito con gli operatori e gli esperti, fornirà una mappa
per attraversare il cambiamento. Il Convegno sarà anche
l’occasione per fare il punto sui lavori del Tavolo tecnico,
momento di confronto che quest’anno sarà centrato
sul nuovo ruolo del rivenditore di materiali. Perché la
Riconversione è un’opportunità che riguarda tutti.
Machiavelli per i manger
a cura di Elena
e Luigi Spagnol
prefazione
di Piero Ottone
Ponte alle Grazie
Collana Saggi
2012; pagg. 128
10 euro
«Dalla mente più acuta del Rinascimento,
massime e sentenze a uso della vita
moderna nelle aziende e fuori» recita
il sottotitolo di questo piccolo volume,
riedito da Ponte alle Grazie. La mente
acuta, in questo caso, appartiene a Niccolò
Machiavelli, il fondatore della scienza
politica moderna e autore della famosa
espressione “il fine giustifica i mezzi”. A
lui si sono rifatti i curatori di questo libro
per guidare il manager d’oggi tra le mille
difficoltà della vita aziendale: perché se
«nel Cinquecento comandavano gli aristocratici
– scrive Piero Ottone nella prefazione –
adesso comandano i signori dell’economia, gli
uomini dell’industria e della finanza, i manager.
Cambiano gli attori, ma il copione è lo stesso. Il
nuovo principe è il capo dell’azienda. Dalle sue
decisioni, forse dai suoi capricci, dipende la sorte
di coloro che lavorano per lui, la loro fortuna o
la loro disgrazia. Spesso egli dispone di un potere
assoluto. (…) il dilemma, per ogni carrierista
intorno a lui, è inesorabile: o se ne conquistano i
favori, o lo si abbatte. Tertium non datur».
Per chi: manager e imprenditori un
po’ filosofi, e tutti coloro che vogliono
immergersi nelle sottigliezze e strategie di
una delle menti più fervide della nostra
tradizione culturale.
main SPONSOR
SPONSOR
DISTRIBUZIONE
L AT E R I Z I
appuntamento a SETTEMBRE 2013
VI convegno nazionale
e
t
o
n
u
yo
Quando: Dal 22 al 24 febbraio 2013
Dove: Centro Congressi Spazio Villa Erba
a Cernobbio (CO)
Maggiori info: www.comocasaclima.com
28 febbrAIO
Saie 3
Salone internazionale della filiera
di produzione del serramento
e delle finiture d’interni ed esterni
Hi-Tech oriented.
Klimainfisso 2013
Fiera internazionale della filiera
produttiva del serramento
Quando: dal 7 al 9 marzo 2013
Dove: Fiera Bolzano, piazza Fiera 1
39100 Bolzano
Maggiori info:
www.fierabolzano.it/klimainfisso/
Leader mondiale nello sviluppo di sistemi innovativi per
l’edilizia, Wienerberger offre una gamma completa di
soluzioni per soddisfare qualsiasi esigenza costruttiva.
Grazie a caratteristiche tecnologiche che permettono di
ottenere valori di trasmittanza fino a 0,14 W/m²K, i prodotti
Wienerberger garantiscono una straordinaria inerzia
termica e assicurano performance energetiche adatte
anche per la progettazione di edifici a energia quasi zero
(NZEB).
14 marzo
Quando: Dal 28 febbraio al 2 marzo 2013
Dove: Bologna Fiere
viale della Fiera 20 – 40127 Bologna
Maggiori info:
www.saie.bolognafiere.it
15 febbraio
Creati nel rispetto dei principi della bioedilizia,
i blocchi in laterizio Wienerberger nascono da materie
prime naturali e assicurano prestazioni tecnologiche
d’avanguardia in grado di garantire:
28 febbrAIO
Edilshow
Salone dell’edilizia
L’Italia è tutta
la sua Storia.
CentroStorico
offre le soluzioni
per ristrutturarla.
Quando: Dal 15 al 17 febbraio 2013
Dove: Piacenza Expo,
S.S. 10 per Cremona – Loc. Le Mose
29100 Piacenza
Maggiori info: www.piacenzaexpo.it
21 febbraio
Viatec
Fiera specializzata nella costruzione
e manutenzione di infrastrutture
stradali in zone alpine
Inventa – Art of Living
Salone per edilizia, ristrutturazione e
cultura dell’abitare
Quando: Dal 21 al 24 febbraio 2013
Dove: Karlsruhe Messe, Festplatz, 9
76137, Karlsruhe
Maggiori info: www.messe-karlsruhe.de
Legno & Edilizia
Mostra internazionale sull’impiego
del legno nell’edilizia
•
POTERE FONOISOLANTE FINO A 55 dB
•
OTTIMO EQUILIBRIO TRA ISOLAMENTO E INERZIA TERMICA
•
ECCELLENTE RESISTENZA AL FUOCO
•
ELEVATE RESISTENZE MECCANICHE PER COSTRUZIONI
PORTANTI IN ZONA SISMICA
•
MARCATURA CE IN CATEGORIA I
Quando: Dal 14 al 17 marzo 2013
Dove: Fiera di Verona, viale del Lavoro 8
37135 Verona
Maggiori info: www.legnoeedilizia.com
21 marzo
Quando: Dal 28 febbraio al 2 marzo 2013
Dove: Fiera Bolzano, piazza Fiera 1
39100 Bolzano
Maggiori info:
www.fierabolzano.it
7 marzo
24 - 27 gennaio
22 febbraio
Vi aspettiamo nell’area B09/24 al Settore AB
CentroStorico
Expoedilizia
Fiera internazionale per l’edilizia e
l’architettura
CentroStorico
Quando: Dal 21 al 24 marzo 2013
Dove: Fiera di Roma,
Como Casa Clima 2013
via Portuense 1645-1647 – 000148 Roma
L’Italiaall’efficienza
è tutta la sua
Storia racchiusa nei suoi centri storici, gloriose città, piccoli borghi eMaggiori
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