DOCUMENTO TECNICO OPERATIVO N. 05/2011 GESTIONE DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI) E DELL’ABBIGLIAMENTO DA LAVORO SOMMARIO Questo documento ha lo scopo di fornire indicazioni operative al fine di adempiere a quanto disposto dal D.Lgs. 81/08 in generale ed al Titolo III Capo II (Uso dei Dispositivi di Protezione Individuale) in particolare. Associazione professionale Italiana Ambiente e Sicurezza Direzione Scientifica Networkaias A cura del Gruppo Tecnico del CTS D1 – Dispositivi di protezione (dsnet@networkaias,it) Emesso il 13.04.2011, rev. 00 Aggiornato il: Class.: DTO, Dispositivi di protezione Il presente documento, redatto e approvato da AIAS, Associazione professionale Italiana Ambiente e Sicurezza, è protetto da copyright ed è destinato alla distribuzione tra i soli Soci AIAS e non può essere riprodotto da terzi senza autorizzazione scritta della Presidenza AIAS. Il contenuto del documento può essere modificato, aggiornato e ritirato senza preavviso, previa comunicazione ai soli soci AIAS. AIAS declina ogni responsabilità per qualunque uso improprio ne sia fatto dai Soci e dai Terzi. AIAS DOCUMENTO TECNICO OPERATIVO N. 05/2011 © I contenuti dei documenti tecnici operativi sono redatti con la massima cautela e attenzione, ma rappresentano solo il punto di vista dell’Associazione. Essendo destinati alla divulgazione tra i Soci, si è privilegiato il linguaggio pratico e di facile comprensione piuttosto che l’uso esasperato di termini tecnici o giuridici, più esatti ma non generalmente noti. Si raccomanda pertanto di considerarli come un contributo alla conoscenza di ognuno e non come affermazioni/dichiarazioni erga omnes. INDICE 0 Premessa ............................................................................................................................... 4 1 Scopo e campo di applicazione ............................................................................................. 5 2 Riferimenti normativi alla data di emissione del presente documento ................................... 5 3 Definizioni .............................................................................................................................. 5 4 Categorie di appartenenza DPI (art. 4 D.Lgs. 475/92): .......................................................... 8 5 Nota informativa (o Istruzioni per l’uso) ................................................................................. 9 6 Elenco aziendale (catalogo) dei Dispositivi di Protezione Individuale e Abbigliamento da lavoro ............................................................................................................................................ 9 7 Ruoli e responsabilità ........................................................................................................... 10 8 Modalità operative ................................................................................................................ 15 8.1 8.1.1 8.1.2 8.2 8.3 8.4 9 9.1 ASSEGNAZIONE DEI DPI E DELL’ABBIGLIAMENTO DA LAVORO ................................................................ 15 ASSEGNAZIONE INDIVIDUALE DI BASE ..................................................................................................................... 15 ASSEGNAZIONE INDIVIDUALE INTEGRATIVA ........................................................................................................... 15 INFORMAZIONE, FORMAZIONE E ADDESTRAMENTO ................................................................................. 15 MANUTENZIONE E VERIFICHE PERIODICHE ................................................................................................ 16 SMALTIMENTO ............................................................................................................................................. 16 Modalità di controllo ............................................................................................................. 17 CONTROLLO DI ATTUAZIONE ...................................................................................................................... 17 10 Collegamenti ........................................................................................................................ 17 11 Allegati ................................................................................................................................. 17 • • • • • • ALLEGATO 1 -‐ ESEMPIO ELENCO AZIENDALE (CATALOGO) DPI ....................................................................... 17 ALLEGATO 2 -‐ ESEMPIO SCHEDA DI DETTAGLIO DPI COMPILATA .................................................................... 17 ALLEGATO 3 -‐ ESEMPIO MODULO ASSEGNAZIONE DPI IN BASE ALLA MANSIONE ............................................ 17 ALLEGATO 4 -‐ ESEMPIO MODULO DI SPERIMENTAZIONE NUOVO DPI .............................................................. 17 ALLEGATO 5 -‐ ESEMPIO MODULO CONSEGNA DPI ........................................................................................... 17 ALLEGATO 6 -‐ ESEMPIO MODULO DI PRELIEVO DPI ......................................................................................... 17 Il presente documento, redatto e approvato da AIAS, Associazione professionale Italiana Ambiente e Sicurezza, è protetto da copyright ed è destinato alla distribuzione tra i soli Soci AIAS e non può essere riprodotto da terzi senza autorizzazione scritta della Presidenza AIAS. Il contenuto del documento può essere modificato, aggiornato e ritirato senza preavviso, previa comunicazione ai soli soci AIAS. AIAS declina ogni responsabilità per qualunque uso improprio ne sia fatto dai Soci e dai Terzi. AIAS DOCUMENTO TECNICO OPERATIVO N. 05/2011 © Il presente Documento Tecnico Operativo è redatto dal Gruppo Tecnico D1 – Dispositivi di Protezione. Nell’ambito delle attività di reciproca collaborazione fra Associazione professionale Italiana Ambiente e Sicurezza – AIAS e Associazione Italiana degli Igienisti Industriali - AIDII il Gruppo Tecnico è formato da Soci di entrambe le associazioni. Hanno collaborato alla redazione del presente documento: Luca Boldrini Coordinatore Gruppo Tecnico AIDII Roberto Zannoni Coordinatore Gruppo di Lavoro AIAS Grazia Carbotti Partecipante Gruppo Lavoro AIAS Virginio Galimberti Partecipante Gruppo Lavoro AIAS Amelia Morelli Partecipante Gruppo Lavoro AIAS Michelangelo Salerno Partecipante Gruppo Lavoro AIDII Sergio Salza Partecipante Gruppo Lavoro AIAS Milano, 13.04.2011/DSNet pag. 3 di 17 AIAS DOCUMENTO TECNICO OPERATIVO N. 05/2011 © 0 Premessa I compiti specifici del Datore di Lavoro per quanto concerne i Dispositivi di protezione Individuale (DPI) possono essere riassunti come segue: a) effettuare la valutazione dei rischi e riportare all’interno del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) i dispositivi di protezione individuali adottati, a seguito della valutazione stessa; b) fornire ai lavoratori i necessari e idonei dispositivi di protezione individuale, sentito il responsabile del servizio di prevenzione e protezione e il medico competente, ove presente; c) individuare, anche sulla base delle norme d’uso fornite dal fabbricante, le condizioni in cui un DPI deve essere usato, specie per quanto riguarda la durata dell’uso, in funzione di: - entità del rischio; - frequenza dell’esposizione al rischio; - caratteristiche del posto di lavoro di ciascun lavoratore; - prestazioni del DPI; d) mantenere in efficienza i DPI, assicurandone le condizioni d’igiene, mediante la manutenzione, le riparazioni e le sostituzioni necessarie e secondo le eventuali indicazioni fornite dal fabbricante; e) provvedere a che i DPI siano utilizzati soltanto per gli usi previsti, salvo casi specifici ed eccezionali, conformemente alle informazioni del fabbricante; f) fornire istruzioni comprensibili per i lavoratori; g) destinare ogni DPI ad un uso personale e, qualora le circostanze richiedano l’uso di uno stesso DPI da parte di più persone, prendere misure adeguate affinché tale uso non ponga alcun problema sanitario e igienico ai vari utilizzatori; h) informare preliminarmente il lavoratore dei rischi dai quali il DPI lo protegge; i) rendere disponibile nell’azienda, ovvero unità produttiva, informazioni adeguate su ogni DPI; j) stabilire le procedure aziendali da seguire, al termine dell’utilizzo, per la riconsegna e il deposito dei DPI; k) assicurare una formazione adeguata e organizzare, se necessario, uno specifico addestramento circa l’uso corretto e l’utilizzo pratico dei DPI. In ogni caso l’addestramento è indispensabile: - per ogni DPI che appartenga alla terza categoria; - per i dispositivi di protezione dell’udito. Milano, 13.04.2011/DSNet pag. 4 di 17 AIAS DOCUMENTO TECNICO OPERATIVO N. 05/2011 © 1 Scopo e campo di applicazione Questo documento viene predisposto allo scopo di consentire al Datore di Lavoro, di predisporre efficaci strumenti per la gestione dei DPI ed eventualmente dell’abbigliamento da lavoro (ADL), nonché definire compiti, competenze e criteri per: l’individuazione e la scelta dei DPI, incluso l’ADL, da assegnare ai lavoratori a seguito della valutazione dei rischi allo scopo di proteggerli durante l’attività lavorativa; la gestione dei DPI (approvvigionamento, conservazione, dotazione, manutenzione, controlli sul corretto utilizzo, riconsegna e gestione al termine dell’utilizzo); l’informazione, formazione e addestramento dei lavoratori. 2 3 Riferimenti normativi alla data di emissione del presente documento - D.Lgs. 81 del 9 aprile 2008, n. 81 “Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro” e smi. - D.Lgs. 475 del 4 dicembre 1992, “Attuazione della direttiva 89/686/CEE del Consiglio del 21 dicembre 1989, in materia di ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative ai dispositivi di protezione individuale” e smi. - D.M. del 02 maggio 2001 “Criteri per l'individuazione e l'uso dei Dispositivi di protezione individuale (DPI).” - Circolare n° 34 del 29/04/1999 “Indumenti di lavoro e dispositivi di protezione individuale”. - Circolare n. 759470 del 22/05/2000 “Indicazioni per la commercializzazione di maschere di protezione delle vie respiratorie nel quadro della direttiva 89/686/CEE del Consiglio del 21 dicembre 1989, relativa ai "Dispositivi di protezione individuale" modificata dalle direttive 93/68/CEE, 93/95/CEE e 96/58/CE”. - Norma UNI 10913:2001. Definizioni Ai fini del presente documento si applicano le seguenti definizioni: • DPI, Dispositivo di Protezione Individuale I. da art.74 D.Lgs. 81/2008: “… qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro, nonché ogni complemento o accessorio destinato a tale scopo”. Non costituiscono DPI: a. gli indumenti di lavoro ordinari e le uniformi non specificamente destinati a proteggere la sicurezza e la salute del lavoratore; b. le attrezzature dei servizi di soccorso e di salvataggio; c. le attrezzature di protezione individuale delle forze armate, delle forze di polizia e del personale del servizio per il mantenimento dell’ordine pubblico; d. le attrezzature di protezione individuale proprie dei mezzi di trasporto; e. i materiali sportivi quando utilizzati a fini specificamente sportivi e non per attività lavorative; f. i materiali per l’autodifesa o per la dissuasione; Milano, 13.04.2011/DSNet pag. 5 di 17 AIAS DOCUMENTO TECNICO OPERATIVO N. 05/2011 © g. gli apparecchi portatili per individuare e segnalare rischi e fattori nocivi. Non sono, inoltre, DPI i dispositivi utilizzati in campo medico/sanitario impiegati sull’uomo ai fini di diagnosi, prevenzione, controllo, terapia o attenuazione di una malattia (esempio: maschere e guanti chirurgici). Questi dispositivi sono qualificati come Dispositivi Medici (DM), sono sottoposti alla Direttiva 93/42/CE attuata dal D.Lgs. 46/97 e hanno lo scopo di mantenere il campo sterile intorno al paziente e non proteggono l’operatore. II. • da art.1 comma 2 D.Lgs. 475/92): “… si intendono per DPI i prodotti che hanno la funzione di salvaguardare la persona che l'indossi o comunque li porti con sé da rischi per la salute e la sicurezza.” ADL, Abbigliamento da lavoro: indumenti di lavoro ordinari, non specificatamente destinati a proteggere la sicurezza e la salute del lavoratore (di seguito denominato anche vestiario). (Nota - Rientrano in questa categoria anche gli abiti da lavoro certificati come DPI ma non assegnati al lavoratore come tali). • ASPP, Addetto al Servizio di Prevenzione e Protezione: persona in possesso delle capacità e dei requisiti professionali di cui all'articolo 32 del D.Lgs. n. 81/08, facente parte del servizio di prevenzione e protezione). • Codice C.E.R.: C.E.R. è l'acronimo di Codice Europeo dei Rifiuti. Il codice è una sequenza numerica, composta da 6 cifre riunite in coppie volte ad identificare un rifiuto, di norma, in base al processo produttivo da cui è originato. • DIR, Dirigente: persona che, in ragione delle competenze professionali e di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell'incarico conferitogli, attua le direttive del datore di lavoro organizzando l'attività' lavorativa e vigilando su di essa. • DL, Datore di Lavoro: il soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore o, comunque, il soggetto che, secondo il tipo e l'assetto dell'organizzazione nel cui ambito il lavoratore presta la propria attività, ha la responsabilità dell'organizzazione stessa o dell'unita' produttiva in quanto esercita i poteri decisionali e di spesa. • DVR, Documento Valutazione dei rischi: documento che contiene la VDR per la particolare azienda, redatto ai sensi degli articoli 17 e 28 del D.Lgs. n. 81/08. • EAC, Elenco aziendale (catalogo) dei Dispositivi di Protezione Individuale e Abbigliamento da lavoro, in relazione alla parte da proteggere: l’insieme delle Specifiche Tecniche elaborate dal Datore di Lavoro e dal Dirigente, sentito il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione e il Medico Competente, ove presente, sulla base della valutazione dei rischi (VDR), per fornire ai lavoratori i necessari e idonei dispositivi di protezione individuale. • Mansione: insieme dei compiti e delle attività lavorative al cui svolgimento è adibito il lavoratore, ossia il dettaglio delle attività necessarie al corretto espletamento di quanto previsto in relazione alla figura professionale. • MC, Medico Competente: medico in possesso di uno dei titoli e dei requisiti formativi e professionali di cui all'articolo 38 del D.Lgs. n. 81/08, che collabora, secondo quanto previsto all'articolo 29, comma 1 del D.Lgs. n. 81/08, con il datore di lavoro ai fini della valutazione dei rischi ed è nominato dallo stesso per effettuare la sorveglianza sanitaria e per tutti gli altri compiti di cui al presente decreto. • Nota informativa del fabbricante: documento che accompagna obbligatoriamente il DPI immesso sul mercato e che deve contenere tutti gli elementi necessari per il suo corretto uso, per una corretta manutenzione e conservazione e per espletare tutte le azioni relative alla gestione del dispositivo, comprese le istruzioni per una corretta informazione, formazione e addestramento. Milano, 13.04.2011/DSNet pag. 6 di 17 AIAS DOCUMENTO TECNICO OPERATIVO N. 05/2011 © • Pericolo: proprietà o qualità intrinseca di un determinato fattore avente il potenziale di causare danni. • PRE, Preposto: persona che, in ragione delle competenze professionali e nei limiti di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell'incarico conferitogli, sovrintende alla attività' lavorativa e garantisce l'attuazione delle direttive ricevute, controllandone la corretta esecuzione da parte dei lavoratori ed esercitando un funzionale potere di iniziativa. • Prevenzione: il complesso delle disposizioni o misure necessarie, anche secondo la particolarità del lavoro, l'esperienza e la tecnica, per evitare o diminuire i rischi professionali nel rispetto della salute della popolazione e dell'integrità' dell'ambiente esterno. • Rischio: probabilità di raggiungimento del livello potenziale di danno nelle condizioni d’impiego o di esposizione a un determinato fattore o agente oppure alla loro combinazione. • RLS, Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza: persona eletta o designata per rappresentare i lavoratori per quanto concerne gli aspetti della salute e della sicurezza durante il lavoro. • RSPP, Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione: persona in possesso delle capacità e dei requisiti professionali di cui all'articolo 32 del D.Lgs. n. 81/08 designata dal datore di lavoro, a cui risponde, per coordinare il servizio di prevenzione e protezione dai rischi. • Salute: stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, non consistente solo in un'assenza di malattia o d'infermità. • Sorveglianza Sanitaria: insieme degli atti medici, finalizzati alla tutela dello stato di salute e sicurezza dei lavoratori, in relazione all'ambiente di lavoro, ai fattori di rischio professionali e alle modalità di svolgimento dell'attività' lavorativa. • SPPR, Servizio di Prevenzione e Protezione dai Rischi: insieme delle persone, sistemi e mezzi esterni o interni all'azienda finalizzati all'attività' di prevenzione e protezione dai rischi professionali per i lavoratori. • UO, Unità Organizzativa: denominazione che si riferisce ai diversi livelli di responsabilità individuati dall’organizzazione aziendale in essere. Le unità organizzative possono essere strutturate su più livelli di Responsabilità (es: Funzioni, Servizi, Reparti). • VDR, Valutazione dei Rischi: valutazione globale e documentata (DVR) di tutti i rischi per la salute e sicurezza dei lavoratori presenti nell'ambito dell'organizzazione in cui essi prestano la propria attività, finalizzata ad individuare le adeguate misure di prevenzione e di protezione e ad elaborare il programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di salute e sicurezza. Milano, 13.04.2011/DSNet pag. 7 di 17 AIAS DOCUMENTO TECNICO OPERATIVO N. 05/2011 © 4 Categorie di appartenenza DPI (art. 4 D.Lgs. 475/92): I DPI sono suddivisi in tre categorie: - DPI di 1°Categoria: appartengono alla prima categoria, i DPI di progettazione semplice destinati a salvaguardare la persona da rischi di danni fisici di lieve entità. Nel progetto deve presupporsi che la persona che usa il DPI abbia la possibilità di valutarne l'efficacia e di percepire, prima di riceverne pregiudizio, la progressiva verificazione di effetti lesivi. Rientrano esclusivamente nella prima categoria i DPI che hanno la funzione di salvaguardare da: a) azioni lesive con effetti superficiali prodotte da strumenti meccanici; b) azioni lesive di lieve entità e facilmente reversibili causate da prodotti per la pulizia; c) rischi derivanti dal contatto o da urti con oggetti caldi, che non espongano ad una temperatura superiore ai 50°C; d) ordinari fenomeni atmosferici nel corso di attività professionali; e) urti lievi e vibrazioni inidonei a raggiungere organi vitali ed a provocare lesioni a carattere permanente; f) azione lesiva dai raggi solari. - DPI di 3° Categoria: appartengono alla terza categoria i DPI di progettazione complessa destinati a salvaguardare da rischi di morte o di lesioni gravi e di carattere permanente. Nel progetto deve presupporsi che la persona che usa il DPI non abbia la possibilità di percepire tempestivamente la verificazione istantanea di effetti lesivi. Rientrano esclusivamente nella terza categoria: a) gli apparecchi di protezione respiratoria filtranti contro gli aerosol solidi, liquidi o contro i gas irritanti, pericolosi, tossici o radiotossici; b) gli apparecchi di protezione isolanti, ivi compresi quelli destinati all'immersione subacquea; c) i DPI che assicurano una protezione limitata nel tempo contro le aggressioni chimiche e contro le radiazioni ionizzanti; d) i DPI per attività in ambienti con condizioni equivalenti ad una temperatura d'aria non inferiore a 100°C, con o senza radiazioni infrarosse, fiamme o materiali in fusione; e) i DPI per attività in ambienti con condizioni equivalenti ad una temperatura d'aria non superiore a -50°C; f) i DPI destinati a salvaguardare dalle cadute dall'alto; g) i DPI destinati a salvaguardare dai rischi connessi ad attività che espongano a tensioni elettriche pericolose o utilizzabili come isolanti per alte tensioni elettriche. - DPI di 2° Categoria: appartengono alla seconda categoria i DPI che non rientrano nelle altre due categorie. Milano, 13.04.2011/DSNet pag. 8 di 17 AIAS DOCUMENTO TECNICO OPERATIVO N. 05/2011 © 5 Nota informativa (o Istruzioni per l’uso) La Nota Informativa del Fabbricante è uno dei “Requisiti essenziali di salute e di sicurezza” (punto 1.4 dell’allegato II del D.Lgs. 475/92). La nota informativa, preparata e rilasciata obbligatoriamente dal fabbricante per i DPI immessi sul mercato, deve contenere, oltre al nome e all'indirizzo del fabbricante o del suo mandatario nella Comunità, ogni informazione utile concernente: a) le istruzioni di deposito, di impiego, di pulizia, di manutenzione, di revisione e di disinfezione. I prodotti di pulizia, di manutenzione o di disinfezione consigliati dal fabbricante non devono avere nell'ambito delle loro modalità di uso alcun effetto nocivo per i DPI o per l'utilizzatore; b) le prestazioni ottenute agli esami tecnici effettuati per verificare i livelli o le classi di protezione dei DPI; c) gli accessori utilizzabili con i DPI e le caratteristiche dei pezzi di ricambio appropriati; d) le classi di protezione adeguate a diversi livelli di rischio e i corrispondenti limiti di utilizzazione; e) la data o il termine di scadenza dei DPI o di alcuni dei loro componenti; f) il tipo di imballaggio appropriato per il trasporto dei DPI; g) il significato della marcatura, se questa esiste; h) se del caso, i riferimenti delle direttive applicate; i) nome, indirizzo, numero di identificazione degli Organismi Notificati che intervengono nella fase di certificazione dei DPI. (Nota – Ai fini della compilazione della Nota Informativa si segnala la norma UNI 10913:2001). 6 Elenco aziendale (catalogo) dei Dispositivi di Protezione Individuale e Abbigliamento da lavoro (EAC). Per consentire un’ottimale gestione dei DPI aziendali è opportuno che sia predisposto un apposito EAC contenente le specifiche tecniche elaborate dal DL e dal DIR, sentito il RSPP e il MC, ove presente, per fornire ai lavoratori i necessari e idonei dispositivi di protezione individuale. I DPI riportati in EAC sono scelti ed adottati a seguito della valutazione dei rischi ed in conformità con le normative europee e standard attualmente vigenti, in coerenza con le misure di Prevenzione e Protezione adottate e suddivisi in ragione della parte del corpo da proteggere. L’aggiornamento di EAC è fatto in caso di necessità di variazione dei contenuti del documento. Resta salva la facoltà, in base alla specifica VDR, di poter approvvigionare DPI non previsti in EAC, purché sia stato consultato il SPP e siano accertata la presenza: - della marcatura CE prevista (contrassegno CE, numero della norma se pertinente, classe del dispositivo, nome del fabbricante ecc.), - della nota informativa, rilasciata dal fabbricante, contenente tra l’altro le modalità di utilizzo, pulizia e manutenzione, gli eventuali accessori e pezzi di ricambio, le classi di protezione in funzione dei diversi tipi di rischi e i limiti di utilizzo. Questi DPI saranno inseriti in EAC in occasione del successivo aggiornamento. Ogni articolo inserito in EAC può essere collegato, se ritenuto necessario, ad una scheda di dettaglio con le specifiche tecniche necessarie per l’acquisto. Prima dell’acquisto dei DPI è sempre opportuno richiedere e prendere visione della Scheda Tecnica e della Nota Informativa rilasciate dal Fabbricante. Nell’ordine di acquisto è sempre opportuno specificare se il DPI e/o l’Abbigliamento da lavoro sono per UOMO o DONNA. Milano, 13.04.2011/DSNet pag. 9 di 17 AIAS DOCUMENTO TECNICO OPERATIVO N. 05/2011 © La revisione di EAC può avvenire per adeguamenti normativi, aggiornamenti tecnici dei prodotti o per esigenze aziendali dovute, per esempio, a variazioni della valutazione del rischio, a modifiche procedurali o organizzative, ecc. 7 Ruoli e responsabilità Ruolo / Struttura aziendale DL e/o DIR (ai fini della salute e sicurezza sul luogo di lavoro e secondo le proprie attribuzioni e competenze) Responsabilità e competenze • individuare le caratteristiche dei DPI e degli ADL necessarie affinché questi siano adeguati ai rischi che non possono essere evitati con altri mezzi, anche tenendo conto delle eventuali ulteriori fonti di rischio rappresentate dagli stessi DPI e/o ADL; • scegliere i DPI e gli ADL, raffrontando le caratteristiche dei DPI disponibili sul mercato con le specifiche precedentemente individuate; • aggiornare la scelta dei DPI ogni qualvolta intervenga una variazione significativa negli elementi di valutazione; • individuare le condizioni in cui un DPI deve essere usato (inclusa la durata dell’uso) e assegnare i DPI necessari ad ogni singola mansione elaborando il documento “Dotazione per unità organizzativa e mansione” per la parte di competenza; • fornire il supporto tecnico/strutturale necessario alla corretta gestione dei DPI assicurando, l’approvvigionamento, la consegna, la conservazione in condizioni di igiene, la manutenzione (ove richiesta), l’informazione preliminarmente al lavoratore sui rischi dai quali il DPI lo protegge, la formazione e l’addestramento circa il corretto utilizzo; • rendere disponibile in azienda, ovvero UO, informazioni adeguate riguardo i DPI; • sottoporre all’esame dei RLS i criteri di scelta, le caratteristiche tecniche e l’efficacia dei DPI; • richiedere a MC gli accertamenti intesi a constatare l'assenza di controindicazioni e l'idoneità all'uso dei DPI e ADL per tutti i lavoratori, anche su loro richiesta, con particolare riguardo ai lavoratori diversamente abili. (Gli oneri di tali accertamenti saranno a carico dell’Azienda, Art. 41 comma 4 D.Lgs. 81/08); • assicurarsi che il lavoratore all'atto della sua "presa in carico" venga dotato dei DPI e dell'ADL relativi alla mansione assegnata; • assicurarsi che venga registrata l’assegnazione dei DPI al proprio personale (tramite ad esempio la compilazione del modulo in Allegato 3) e conservare la documentazione attestante tale consegna; NB: la registrazione deve essere effettuata in occasione della prima assegnazione di un nuovo DPI e in occasione delle sostituzioni per usura; • provvedere, in collaborazione con la struttura aziendale deputata alla formazione, affinché il lavoratore sia sottoposto alla specifica formazione e all’addestramento obbligatorio per i DPI di terza categoria e per i dispositivi di protezione dell’udito; • reintegrare Milano, 13.04.2011/DSNet immediatamente la dotazione del lavoratore, pag. 10 di 17 AIAS DOCUMENTO TECNICO OPERATIVO N. 05/2011 © Ruolo / Struttura aziendale Responsabilità e competenze indipendentemente dalla causa che ha reso inutilizzabile il DPI o l'ADL (es: usura, smarrimento, furto); • collaborare con la Funzione Acquisti e con il Responsabile del Magazzino alla definizione dei livelli di riordino compatibili con le esigenze operative; • segnalare a SPP l’eventuale necessità di introdurre nuove tipologie di DPI da inserire in EAC dei dispositivi di protezione individuale aziendale; • richiedere l’acquisto di DPI non previsti in EAC, previa consultazione ed avvallo del proprio RSPP, allegando alla richiesta d’acquisto relativa specifica tecnica; • richiedere l’acquisto di DPI speciali (non previsti in EAC) per i lavoratori con inidoneità, previa consultazione ed avvallo del RSPP, allegando alla richiesta d’acquisto la relativa prescrizione medica e specifica tecnica; • richiedere, disporre ed esigere che i DPI e gli ADL messi a disposizione dei lavoratori siano effettivamente utilizzati e, ove per particolari circostanze sia richiesto l’uso promiscuo di un DPI, prendere misure adeguate affinché tale uso non ponga alcun problema sanitario e igienico ai vari utilizzatori; • verificare le condizioni dei DPI, effettuando o richiedendo anche tramite contratti esterni, i controlli, le manutenzioni, i collaudi, i lavaggi periodici previsti dalle istruzioni dei fabbricanti o da apposite specifiche; • provvedere alla registrazione dell’effettuazione e dell’esito delle suddette attività di controllo e manutenzione; si raccomanda la redazione di un apposito registro di manutenzione dei DPI, in linea con quanto definito dal Produttore e riportato nella nota informativa e nell’eventuale libretto di istruzioni per l’uso e manutenzione allegato al DPI stesso, su cui devono essere annotati i dati relativi ai singoli DPI, al loro utilizzo temporale e le operazioni di verifica e/o manutenzione effettuate, comprese le sostituzioni; • concordare con il responsabile del magazzino le modalità logistiche più convenienti ed efficaci per il ritiro e la consegna dei materiali per i quali sia previsto il lavaggio e/o la manutenzione; • assicurarsi che i DPI siano adeguatamente gestiti al termine del loro utilizzo per usura e/o cambio mansione e/o cessazione di attività del dipendente, nel rispetto delle normative sui rifiuti; • consegnare, al termine del rapporto di lavoro di un dipendente e nei casi di trasferimento ad altra UO, la documentazione di cui al punto precedente alla Divisione/Funzione/Ufficio Personale e Organizzazione; • sottoporre all'esame dei partecipanti alla riunione periodica (in collaborazione con RSPP) i criteri di scelta, le caratteristiche tecniche e l'efficacia dei dispositivi di protezione individuale. Milano, 13.04.2011/DSNet pag. 11 di 17 AIAS DOCUMENTO TECNICO OPERATIVO N. 05/2011 © Ruolo / Struttura aziendale Responsabilità e competenze PRE • (ai fini della salute e sicurezza sul luogo di lavoro e secondo le proprie attribuzioni e competenze) collaborare con DL/DIR ai fini della tutela della salute e sicurezza sul luogo di lavoro e con SPP per la stesura di specifiche tecniche che indichino le prestazioni e (ove necessario) le caratteristiche particolari dei DPI adeguati ai rischi valutati, anche tenendo conto delle eventuali ulteriori fonti di rischio rappresentate dagli stessi DPI; • collaborare con DIR ai fini della tutela della salute e sicurezza sul luogo di lavoro e con SPP alla stesura ed aggiornamento del documento “Dotazione per unità organizzativa e mansione”; • segnalare al proprio DIR, ai fini della tutela della salute e sicurezza sul luogo di lavoro, l’eventuale necessità di introdurre nuove tipologie di DPI; • sovrintendere e vigilare sul rispetto dell’obbligo di utilizzo dei DPI e ADL da parte dei lavoratori e, in caso di persistenza dell’inosservanza, informare il proprio Dirigente ai fini della salute e sicurezza sul luogo di lavoro; • vigilare affinché i DPI siano adeguatamente gestiti al termine del loro utilizzo per usura e/o cambio mansione e/o cessazione di attività del dipendente, nel rispetto delle normative sui rifiuti e delle istruzioni specifiche. • collaborare con DL/DIR ai fini della tutela della salute e sicurezza sul luogo di lavoro per la stesura di specifiche tecniche che indichino le prestazioni e (ove necessario) le caratteristiche particolari dei DPI adeguati ai rischi valutati, anche tenendo conto delle eventuali ulteriori fonti di rischio rappresentate dagli stessi DPI; • collaborare con DL/DIR alla valutazione delle informazioni a corredo dei DPI fornite dal fabbricante, delle norme d'uso e delle caratteristiche dei DPI disponibili sul mercato, raffrontandole con le specifiche precedentemente individuate; • curare l’aggiornamento di EAC; • coordinare le attività (eventualmente anche organizzando un gruppo di lavoro) per l’aggiornamento dei DPI e di EAC, curando: SPP - - Milano, 13.04.2011/DSNet l’elaborazione delle specifiche tecniche che indichino le prestazioni e (ove necessario) le caratteristiche particolari dei DPI; la valutazione, delle informazioni a corredo dei DPI fornite dal fabbricante, delle norme d'uso e delle caratteristiche dei DPI disponibili sul mercato; la valutazione dell’opportunità di inserire nuovi e/o sostituire DPI precedentemente scelti; la definizione delle modalità di effettuazione di eventuali prove tecniche e/o pratiche dei nuovi DPI (al fine di verificare se il DPI, pur con le caratteristiche stabilite in EAC, offre le prestazioni richieste e attese o ha delle prestazioni (es. calzabilità) migliori di quelli già in uso; la valutazione dei risultati ottenuti con le verifiche dei risultati delle prove tecniche e/o pratiche effettuate; la valutazione di procedure intese a una sempre maggiore pag. 12 di 17 AIAS DOCUMENTO TECNICO OPERATIVO N. 05/2011 © Ruolo / Struttura aziendale Responsabilità e competenze - MC RLS Lavoratori standardizzazione delle mansione”; l’aggiornamento di EAC; “Dotazioni per unità organizzativa e • collaborare ad effettuare le prove tecniche e/o pratiche di nuovi DPI; • stabilire la necessità di procedere, ed, eventualmente, collaborare alla organizzazione di corsi di informazione, formazione ed addestramento in merito all’uso dei DPI; • sottoporre all'esame dei partecipanti alla riunione periodica i criteri di scelta, le caratteristiche tecniche e l'efficacia dei DPI; • collaborare alla stesura e aggiornamento del documento “Dotazione per unità organizzativa e mansione”, con i DIR, ai fini della salute e sicurezza sul luogo di lavoro; • supportare, all’occorrenza, i DIR ai fini della tutela della salute e sicurezza sul luogo di lavoro, nella valutazione di eventuali reclami ricevuti dal personale. • formulare il giudizio di idoneità tenendo in considerazione la dotazione di DPI prevista per la mansione e segnalando eventuali controindicazioni all’impiego o la necessità di adozione di DPI differenti da quelli in uso; • esprimere parere di idoneità all'uso dei DPI/ADL predisposti per la mansione specifica cui il lavoratore è destinato; • collaborare alla organizzazione di corsi di informazione, formazione ed addestramento in merito all’uso dei DPI. • è consultato su criteri di scelta, caratteristiche tecniche ed efficacia dei DPI; • ove ritenuto opportuno, può partecipare al gruppo di lavoro per l’aggiornamento dei DPI e di EAC e collaborare ad effettuare le prove di utilizzo di nuovi DPI. • partecipare ai programmi di informazione, formazione e addestramento organizzato dall'Azienda nei casi ritenuti necessari; • utilizzare in modo appropriato i DPI/ADL messi a loro disposizione conformemente alla NOTA INFORMATIVA e all'informazione/formazione ricevuta e all'addestramento eventualmente organizzato; • indossare sempre i DPI idonei al lavoro da compiere e osservare le disposizioni impartite dai propri superiori ai fini della protezione collettiva e individuale; • utilizzare e conservare con cura DPI/ADL messi a loro disposizione; • astenersi dall’apportare di propria iniziativa alcun tipo di modifica ai DP/ADLI a disposizione; • segnalare immediatamente ai propri superiori le deficienze, i difetti, gli inconvenienti e le scadenze di validità da essi riscontrati nei DPI ricevuti; • seguire le procedure aziendali in materia di riconsegna dei DPI/ADL per Milano, 13.04.2011/DSNet pag. 13 di 17 AIAS DOCUMENTO TECNICO OPERATIVO N. 05/2011 © Ruolo / Struttura aziendale Responsabilità e competenze usura, al termine del rapporto di lavoro o per cambio mansione. Altri ruoli aziendali ove presenti Ufficio Personale e Organizzazione Funzione Acquisti MagazzinoAccettazione • definire le modalità di gestione e delle registrazioni relative alla consegna dei DPI; • organizzare le necessarie attività di informazione, formazione ed addestramento sull’uso dei DPI; • gestire la sorveglianza sanitaria e l’idoneità alla mansione; • formulare le richieste indirizzate a MC relative agli accertamenti intesi a constatare l’assenza di controindicazioni e l’idoneità all’uso dei DPI/ADL. • acquistare i DPI sulla base delle indicazioni ricevute e delle specifiche tecniche contenute in EAC; • partecipare al gruppo di lavoro per l’aggiornamento di EAC; • provvedere all’acquisto di DPI non già previsti in EAC, previa richiesta avvallata da RSPP e corredata di specifica tecnica; per DPI speciali da acquistare a fronte di esigenze particolari di singoli lavoratori si procederà solo previa verifica della relativa prescrizione medica effettuata da MC; • ove richiesto, provvedere all’attivazione dei contratti necessari a garantire nel tempo le condizioni di funzionalità, igiene, manutenzione, collaudo e lavaggio dei DPI/ADL. • controllare i DPI in arrivo, secondo quanto previsto dalla procedura di controllo in accettazione dei beni (es. presenza nota Informativa del fabbricante, integrità, ecc); • registrare l’entrata materiali; • provvedere all’adeguata conservazione dei DPI in magazzino tenendo conto delle eventuali indicazioni particolari fornite nella nota informativa del fabbricante; • gestire adeguatamente i DPI con data di scadenza, avendo l’avvertenza di utilizzare sempre quelli con scadenza più prossima; • consegnare i DPI e/o gli abiti da lavoro ai lavoratori, previa presentazione del «Buono di prelievo DPI/ADL», o modulo analogo, debitamente compilato e firmato dal DIR ai fini della salute e sicurezza sul luogo di lavoro; • ritirare i DPI da sostituire per usura e/o cambio mansione e/o cessazione di attività del dipendente, gestendo i DPI riconsegnati nel rispetto delle normative sui rifiuti o altre eventuali istruzioni specifiche definite; • conservare e archiviare gli originali del «Buono di prelievo DPI/ADL»; • definire di concerto con i DIR, ai fini della salute e sicurezza sul luogo di lavoro, e la Funzione Acquisti i livelli minimi di scorta dei DPI/ADL garantendone il rispetto. Milano, 13.04.2011/DSNet pag. 14 di 17 AIAS DOCUMENTO TECNICO OPERATIVO N. 05/2011 © 8 Modalità operative 8.1 Assegnazione dei DPI e dell’Abbigliamento da lavoro I DPI e l’abbigliamento da lavoro vengono assegnati in dotazione dal DL o dal DIR ai fini della salute e sicurezza sul luogo di lavoro: • secondo quanto previsto per la mansione dal DVR. • in base ad eventuali prescrizioni particolari del MC o nuove esigenze emerse. L'assegnazione dei DPI e dell’abbigliamento da lavoro avviene in diversi momenti organizzativi, come di seguito esposto. 8.1.1 Assegnazione individuale di base Si attua al momento dell'assunzione, a cura di DL/DIR ai fini della salute e sicurezza sul luogo di lavoro e consiste nella assegnazione dei DPI/ADL previsti dal documento “Dotazione per unità organizzativa e mansione”. Si mantiene, ove previsto, assicurando le condizioni di funzionalità e igiene, mediante la manutenzione, le riparazioni e il lavaggio (per quanto attiene ai DPI). Si mantiene mediante assegnazioni successive per cambio mansione o qualora si rendessero necessarie a seguito di smarrimento, furto, deterioramento, rottura, usura, o altra causa. La consegna dei DPI avviene tramite prelievo in magazzino o servizio pertinente e assegnazione direttamente alla persona. Questo processo deve essere opportunamente registrato e rintracciabile, durante il rapporto di lavoro, ma anche al termine di esso. - 8.1.2 La registrazione può avvenire: tramite compilazione e archiviazione di apposito “Modulo di consegna DPI” altre modalità definite dall’Azienda. Assegnazione individuale integrativa Deve essere effettuata dal DIR ai fini della salute e sicurezza sul luogo di lavoro di competenza ogni volta che viene individuata la presenza di nuovi rischi specifici in relazione all’attività assegnata al lavoratore. La consegna di questi DPI avviene con le stesse modalità sopra descritte. 8.2 Informazione, Formazione e Addestramento Deve tenere conto delle indicazioni contenute in EAC e nelle note informative fornite dal fabbricante. Il programma di formazione aziendale deve prevedere l’addestramento all’utilizzo dei DPI come previsto dall’art 77 comma 5 del D.Lgs. n. 81/08. In particolare per i DPI di 3° categoria e per i dispositivi di protezione dell’udito, deve essere organizzato un addestramento specifico conforme ai contenuti e alle frequenza previste dal D.M. del 02/05/2001 e successive integrazioni o modificazioni. Tale addestramento deve essere debitamente documentato e rintracciabile Milano, 13.04.2011/DSNet pag. 15 di 17 AIAS DOCUMENTO TECNICO OPERATIVO N. 05/2011 © 8.3 Manutenzione e verifiche periodiche In relazione a quanto contenuto nella Nota Informativa e desumibile dalle informazioni fornite dal fabbricante e di eventuali Norme tecniche di riferimento, secondo modalità e frequenze definite, i DPI devono essere sottoposti a periodica manutenzione e controllati prima di ogni utilizzo al fine di accertare l’assenza di anomalie e l’effettiva efficienza. In particolare, opportuna manutenzione da parte di soggetto qualificato dovrà essere predisposta a cura di DL/DIR, ai fini della salute e sicurezza sul luogo di lavoro per i DPI di 3° categoria che necessitano di manutenzione (es. imbracature anticaduta, dispositivi di protezione delle vie respiratorie, ecc). In occasione dei ritiri per manutenzione dovrà essere predisposta la consegna all’utilizzatore di un DPI sostitutivo. Ogni manutenzione ed ogni controllo attuato su un DPI dovrà essere opportunamente registrata dall’esecutore sia esso interno all’Azienda sia esso un fornitore esterno e conservata. 8.4 Smaltimento I DPI usurati ed i materiali di consumo ad essi collegati devono essere riconsegnati al Magazzino o servizio pertinente che poi provvederà al loro invio a smaltimento come rifiuto. Tabella esemplificativa e non esaustiva: Codice C.E.R. 15 02 02 * 15 02 03 DEFINIZIONE TIPOLOGIA DPI Assorbenti, materiali filtranti (inclusi filtri dell'olio non specificati altrimenti), stracci e indumenti protettivi, contaminati da sostanze pericolose. Es: DPI contaminati o potenzialmente contaminati da sostanze pericolose. Tutti i DPI contaminati o potenzialmente contaminati di amianto; guanti protettivi impregnati o potenzialmente sporchi di sostanze pericolose; filtri esausti, tute monouso. Es: DPI contaminati o potenzialmente contaminati da sostanze non pericolose, indumenti ad alta visibilità usurati, scarpe di sicurezza, abiti da lavoro usurati. Assorbenti, materiali filtranti, stracci e indumenti protettivi, diversi da quelli di cui alla voce 15 02 02. * sono rifiuti pericolosi ai sensi della Direttiva 2008/98/CE relativa ai rifiuti. Milano, 13.04.2011/DSNet pag. 16 di 17 AIAS DOCUMENTO TECNICO OPERATIVO N. 05/2011 © 9 Modalità di controllo 9.1 Controllo di attuazione L’applicazione delle disposizioni del presente documento, che in pratica costituisce una vera e propria procedura gestionale, viene verificata in occasione degli audit interni del Servizio Prevenzione e Protezione. L’obbligo di sovrintendere e vigilare sull’osservanza da parte dei lavoratori circa il corretto utilizzo dei DPI resta in capo a DIR/PRE in base alle specifiche attribuzioni e competenze. 10 Collegamenti Il presente documento fa riferimento, per la parte applicabile, ai documenti aziendali riportati nella seguente tabella: Documento Titolo del documento xxx Valutazione dei Rischi xxx Documento di Valutazione dei Rischi xxx Elenco aziendale (catalogo) Dispositivi di Protezione Individuale e abbigliamento da lavoro, in relazione alla parte da proteggere xxx Dotazione per unità organizzativa e mansione xxx Istruzioni Operative: Informazione – formazione - addestramento xxx Manutenzione e verifiche periodiche ai DPI xxx Protocollo accertamenti sanitari 11 Allegati • Allegato 1 - Esempio Elenco aziendale (catalogo) DPI • Allegato 2 - Esempio Scheda di dettaglio DPI compilata • Allegato 3 - Esempio Modulo assegnazione DPI in base alla mansione • Allegato 4 - Esempio Modulo di sperimentazione nuovo DPI • Allegato 5 - Esempio Modulo consegna DPI • Allegato 6 - Esempio Modulo di prelievo DPI Milano, 13.04.2011/DSNet pag. 17 di 17 DTO n. 05/2011 GESTIONE DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI) Associazione professionale Italiana Ambiente e Sicurezza E DELL’ABBIGLIAMENTO DA LAVORO Allegato 1 REVISIONE N° 00 ESEMPIO ELENCO AZIENDALE (CATALOGO) DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE E Pag. 1 / di 10 DELL’ABBIGLIAMENTO DA LAVORO (EAC) INDICE 1 Protezione del capo .................................................................................................................. 4 1.1 Protezione della testa .................................................................................................................... 4 1101 - Elmetto di protezione per l'industria per usi generici ...................................................................... 4 1102 - …………… ...................................................................................................................................... 4 1.2 Protezione degli occhi ................................................................................................................... 4 1201 - Occhiale per usi generici, a stanghetta con protezione laterale ..................................................... 4 1202 - …………… ...................................................................................................................................... 4 1.3 Protezione del viso ........................................................................................................................ 5 1301 - Schermo facciale con visiera e testiera di supporto ....................................................................... 5 1302 - …… . .............................................................................................................................................. 5 1.4 Protezione dell'udito ...................................................................................................................... 5 1401 - Cuffia antirumore ............................................................................................................................ 5 1402 - …… . .............................................................................................................................................. 5 1.5 Protezione vie respiratorie ............................................................................................................ 5 1501 - Maschera a pieno facciale per impieghi speciali ............................................................................ 6 1502 - …… . .............................................................................................................................................. 6 2 Protezione del corpo ................................................................................................................ 6 2.1 Protezione del tronco .................................................................................................................... 6 2101 - Giacca a vento isotermica ad alta visibilità, per uso esterno ed interno - UOMO .......................... 6 2102 - Giacca a vento isotermica ad alta visibilità, per uso esterno ed interno - DONNA ......................... 6 2103 - …… . .............................................................................................................................................. 6 2121 - Camicia a maniche corte di rappresentanza .................................................................................. 7 2.2 Protezione del corpo intero........................................................................................................... 7 2200 – Indumento di protezione ad uso limitato per rischi di danni fisici di lieve entità. ............................ 7 2201 - …… . .............................................................................................................................................. 7 2210 - Tuta intera in cotone per saldatori e lavori assimilati ...................................................................... 7 3 Protezione arti superiori ........................................................................................................... 8 3.1 Protezione delle mani .................................................................................................................... 8 3101 - Guanti pelle fiore per usi generi leggeri .......................................................................................... 8 3102 - …… . .............................................................................................................................................. 8 4 Protezione arti inferiori ............................................................................................................. 8 4.1 Protezione delle gambe ................................................................................................................. 8 4101 - Pantaloni con pettorina per utilizzatori di seghe a catena portatili.................................................. 8 4102 - …… . .............................................................................................................................................. 9 4.2 Protezione dei piedi ....................................................................................................................... 9 4201 - Calzatura bassa di sicurezza per uso professionale, in pellame naturale. ..................................... 9 4201 - Calzatura bassa di sicurezza per uso professionale, in pellame naturale. ..................................... 9 DTO n. 05/2011 GESTIONE DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI) Associazione professionale Italiana Ambiente e Sicurezza E DELL’ABBIGLIAMENTO DA LAVORO Allegato 1 REVISIONE N° 00 ESEMPIO ELENCO AZIENDALE (CATALOGO) DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE E Pag. 2 / di 10 DELL’ABBIGLIAMENTO DA LAVORO (EAC) 4202 - …… . .............................................................................................................................................. 9 90 -Accessori.................................................................................................................................. 10 9001 – Filtro ABEK-P3 ............................................................................................................................. 10 9002 – Custodia occhiali o Maschera antigas ......................................................................................... 10 9003 – …………………….. ...................................................................................................................... 10 DTO n. 05/2011 GESTIONE DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI) Associazione professionale Italiana Ambiente e Sicurezza E DELL’ABBIGLIAMENTO DA LAVORO Allegato 1 REVISIONE N° 00 ESEMPIO ELENCO AZIENDALE (CATALOGO) DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE E Pag. 3 / di 10 DELL’ABBIGLIAMENTO DA LAVORO (EAC) Note importanti: • • • • • • Documento ad uso interno. I dati riportati (modello, materiali, tessuti, norme di riferimento, ecc...) devono intendersi esemplificativi e non esaustivi. Ogni articolo di questo catalogo può essere collegato ad una scheda con le specifiche tecniche richieste da utilizzare per l’acquisto. L’acquisto di nuovi DPI è subordinato al parere del RSPP di riferimento. Prima dell'acquisto e dell'uso dei DPI richiedere e leggere la Nota Informativa del Fabbricante. Materiali e tessuti possono subire variazioni in ragione della evoluzione tecnica e tecnologica. Indicare se il DPI e/o l'Abbigliamento sono per UOMO, DONNA o UNISEX (Genere = M/F/U). Cod. Parte del corpo da proteggere 1 Capo Denominazione DPI Protezione del capo 1.1 Testa Protezione della testa 1.2 Occhi Protezione degli occhi 1.3 Viso Protezione del viso 1.4 Udito Protezione dell'udito 1.5 Vie respiratorie Protezione vie respiratorie 2 Corpo Protezione del corpo 2.1 Tronco e addome Protezione del tronco 2.2 Corpo intero Protezione del corpo intero 3 Arti superiori 3.1 Mani e braccia 4 Arti inferiori Protezione arti superiori Protezione delle mani Protezione arti inferiori 4.1 Gambe Protezione delle gambe 4.2 Piedi Protezione dei piedi 90 Accessori Accessori DTO n. 05/2011 Associazione professionale Italiana Ambiente e Sicurezza Cod 1 1.1 GESTIONE DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI) E DELL’ABBIGLIAMENTO DA LAVORO Allegato 1 REVISIONE N° 00 ESEMPIO ELENCO AZIENDALE (CATALOGO) DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE E DELL’ABBIGLIAMENTO DA LAVORO Denominazione DPI Cat. DPI Breve Descrizione (per una descrizione di dettaglio si rimanda, ove previsto, alle schede specifiche) Norme Classe Genere M/F/U Protezione del capo Protezione della testa 1101 - Elmetto di protezione per l'industria per usi generici 1102 - …………… 1.2 Pag. 4 / di 10 Elmetto di protezione del capo contro lesioni che possono essere provocati da EN 397- - 30 °C, oggetti in caduta dall'alto o da urti alla testa in spazi angusti..Sedi di 2001 440Vc.a. alloggiamento per l'aggancio di accessori sui due fianchi laterali della calotta. La 3° bardatura, con fascia antisudore, deve essere rapidamente e facilmente regolabile tramite manopola e cremagliera. Colore arancio fluorescente. Oltre alle caratteristiche obbligatorie EN 397, deve avere i seguenti requisiti facoltativi:temperatura molto bassa, isolamento elettrico 440 V c.a. U … ………… Protezione degli occhi Lenti in policarbonato incolore, antigraffio, antiurto, antiappannante, UV 2-1.2 1201 - Occhiale per usi generici, a 2° (minima). Protezione laterale trasparente. Stanghette orientabili e regolabili. stanghetta con protezione laterale Livello di resistenza meccanica F (45 m/s). 1202 - …………… … ………… EN 166 1F U DTO n. 05/2011 Associazione professionale Italiana Ambiente e Sicurezza Cod 1.3 GESTIONE DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI) E DELL’ABBIGLIAMENTO DA LAVORO Allegato 1 REVISIONE N° 00 ESEMPIO ELENCO AZIENDALE (CATALOGO) DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE E DELL’ABBIGLIAMENTO DA LAVORO (EAC) Denominazione DPI Pag. 5 / di 10 Cat. DPI Breve Descrizione (per una descrizione di dettaglio si rimanda, ove previsto, alle schede specifiche) 1302 - …… . Genere M/F/U EN 166 1 B 3-9 U EN 3521 U … ………… Protezione dell'udito Cuffia ad archetto regolabile con cuscinetti intercambiabili 1401 - Cuffia antirumore 2° 1402 - …… . … ………… 1.5 Classe Protezione del viso Visiera completa di schermo in policarbonato. Testiera di supporto per la 1301 - Schermo facciale con visiera e protezione della fronte, della gola e delle pareti laterali del viso. Bardatura testiera di supporto 2° regolabile a cremagliera. Schermo ribaltabile con sistema di bloccaggio dell'inclinazione dello schermo. 1.4 Norme Protezione vie respiratorie DTO n. 05/2011 Associazione professionale Italiana Ambiente e Sicurezza GESTIONE DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI) E DELL’ABBIGLIAMENTO DA LAVORO Allegato 1 REVISIONE N° 00 ESEMPIO ELENCO AZIENDALE (CATALOGO) DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE E DELL’ABBIGLIAMENTO DA LAVORO (EAC) Pag. 6 / di 10 Breve Descrizione (per una descrizione di dettaglio si rimanda, ove previsto, alle schede specifiche) Maschera pieno facciale in gomma anallergica, visore panoramico in 1501 - Maschera a pieno facciale per 3° policarbonato. Attacco filettato EN 148-1. impieghi speciali Cod Denominazione DPI 1502 - …… . 2 2.1 Cat. DPI Classe Genere M/F/U Classe 3 U EN 471 Classe 2 EN 343340 M EN 471 Classe 2 EN 343340 F Norme EN136 … ………… Protezione del corpo Protezione del tronco Giacca a vento (per uso esterno ed interno) imbottita bicolore, in tessuto colore 2101 - Giacca a vento isotermica ad giallo “fluorescente” e maniche staccabili colore verde. Materia prima: tessuto alta visibilità, per uso esterno ed impermeabile (75% poliestere25% poliuretano) –traspirante –antistrappo – interno - UOMO 2° nastrabile. Esente da sostanze nocive in conformità alla norma Oeko-Tex-100. Utilizzabile in accoppiamento con "Giacca impermeabile esterna ad alta visibilità". (Vedi scheda descrittiva specifica) Giacca a vento (per uso esterno ed interno) imbottita bicolore, in tessuto colore 2102 - Giacca a vento isotermica ad giallo “fluorescente” e maniche staccabili colore verde. Materia prima: tessuto alta visibilità, per uso esterno ed impermeabile (75% poliestere25% poliuretano) –traspirante –antistrappo – interno - DONNA 2° nastrabile. Esente da sostanze nocive in conformità alla norma Oeko-Tex-100. Utilizzabile in accoppiamento con "Giacca impermeabile esterna ad alta visibilità". (Vedi scheda descrittiva specifica) 2103 - …… . … ………… DTO n. 05/2011 Associazione professionale Italiana Ambiente e Sicurezza Cod GESTIONE DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI) E DELL’ABBIGLIAMENTO DA LAVORO Allegato 1 REVISIONE N° 00 ESEMPIO ELENCO AZIENDALE (CATALOGO) DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE E DELL’ABBIGLIAMENTO DA LAVORO (EAC) Denominazione DPI 2121 - Camicia a maniche corte di rappresentanza 2.2 Pag. 7 / di 10 Cat. DPI / Breve Descrizione (per una descrizione di dettaglio si rimanda, ove previsto, alle schede specifiche) Materia prima 100 % cotone chambry, esente da sostanze nocive in conformità alla norma Oeko-Tex-100. (Vedi scheda descrittiva specifica) Norme Classe Genere M/F/U F Protezione del corpo intero 2200 – Indumento di protezione ad uso limitato per rischi di danni fisici di lieve entità. 2201 - …… . Tuta intera semidurevole di protezione da rischi di danni fisici di lieve entità, EN 340 trattata antistaticamente. Materiale microforato, colore grigio, composto da polietilene ad alta densità (peso circa 62g/m2), permeabile all’aria ed al vapore 1° acqueo e allo stesso tempo deve permettere una eccellente barriera alle particelle ed agli schizzi liquidi. L’indumento, con cappuccio con elastico o senza cappuccio, deve essere dotato di cerniera frontale con patella copri cerniera, elastici ai polsi, tasca laterale.. U … ………… 2210 - Tuta intera in cotone per saldatori e lavori assimilati 2° Tuta intera in cotone trattato resistente alla fiamma per saldatori EN 340 A-B1EN C1-E1 470/1 EN 531 M DTO n. 05/2011 Associazione professionale Italiana Ambiente e Sicurezza Cod 3 3.1 GESTIONE DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI) E DELL’ABBIGLIAMENTO DA LAVORO Allegato 1 REVISIONE N° 00 ESEMPIO ELENCO AZIENDALE (CATALOGO) DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE E DELL’ABBIGLIAMENTO DA LAVORO (EAC) Denominazione DPI Pag. 8 / di 10 Cat. DPI Breve Descrizione (per una descrizione di dettaglio si rimanda, ove previsto, alle schede specifiche) Norme Classe Protezione arti superiori Protezione delle mani Guanto a cinque dita, con palmo in fiore semplice (spessore mm 1,2 circa), dorso EN 388 3132 3101 - Guanti pelle fiore per usi in fiore semplice, con elastico stringipolso, bordatura con nastro in cotone. Dorso generi leggeri 2° in un solo pezzo, eccetto pollice. Palmo anulare e medio in un solo pezzo. Palmo indice, pollice e mignolo pezzo unico. 3102 - …… . 4 4.1 Genere M/F/U U … ………… Protezione arti inferiori Protezione delle gambe 4101 - Pantaloni con pettorina per utilizzatori di seghe a catena portatili Pantalone antitaglio con pettorina, realizzati, nelle zone del corpo più soggette ai EN tagli, con materiale progettato per la protezione del portatore contro l'effetto del 381/5 taglio provocato da una sega a catena portatile. Tale materiale protettivo include 3° il tessuto dell'indumento. Area di protezione delle gambe: UNI-EN 381-5 Tipo A) . Classificazione in funzione della velocità della catena classe 1: 20 m/s. La protezione antitaglio deve estendersi anche al petto. Tipo A Classe 1 U DTO n. 05/2011 Associazione professionale Italiana Ambiente e Sicurezza Cod GESTIONE DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI) E DELL’ABBIGLIAMENTO DA LAVORO Allegato 1 REVISIONE N° 00 ESEMPIO ELENCO AZIENDALE (CATALOGO) DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE E DELL’ABBIGLIAMENTO DA LAVORO (EAC) Denominazione DPI 4102 - …… . 4.2 Pag. 9 / di 10 Cat. DPI Breve Descrizione (per una descrizione di dettaglio si rimanda, ove previsto, alle schede specifiche) Norme Classe Genere M/F/U … ………… Protezione dei piedi Calzatura bassa allacciata, di sicurezza, per uso professionale. Puntale di EN 345 S3 4201 - Calzatura bassa di sicurezza sicurezza;soletta antiforo; eventuale copripuntale antiusura esterno; tomaio in per uso professionale, in pellame pellame naturale non rifinito o pigmentato;foderata;girello imbottito e foderato in naturale. 2° pelle;impermeabilità dinamica del tomaio;sottopiede anatomico, anti sudore, antistatico;suola anti scivolo in poliuretano mono o bidensità antistatico, antiolio e antiacido;assorbimento di energia al tallone. Calzatura bassa allacciata, di sicurezza, per uso professionale. Puntale di EN 345 S3 4201 - Calzatura bassa di sicurezza sicurezza;soletta antiforo; eventuale copripuntale antiusura esterno; tomaio in per uso professionale, in pellame pellame naturale non rifinito o pigmentato;foderata;girello imbottito e foderato in naturale. 2° pelle;impermeabilità dinamica del tomaio;sottopiede anatomico, anti sudore, antistatico;suola anti scivolo in poliuretano mono o bidensità antistatico, antiolio e antiacido;assorbimento di energia al tallone. 4202 - …… . … ………… U D DTO n. 05/2011 Associazione professionale Italiana Ambiente e Sicurezza GESTIONE DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI) E DELL’ABBIGLIAMENTO DA LAVORO Allegato 1 REVISIONE N° 00 ESEMPIO ELENCO AZIENDALE (CATALOGO) DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE E DELL’ABBIGLIAMENTO DA LAVORO (EAC) Pag. 10 / di 10 90 -Accessori 9001 – Filtro ABEK-P3 • Protezione contro i gas e le esalazioni tossiche • Protezione di classe P3 contro le particelle • Protezione di classe 2 di filtrazione dei gas (gamma multipla ABEK) Alloggiamento in alluminio 9002 – Custodia occhiali o Maschera … ………… antigas 9003 – …………………….. … ………… EN 141 EN143 DTO n. 05/2011 GESTIONE DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI) E DELL’ABBIGLIAMENTO DA LAVORO ALLEGATO 2 Associazione professionale Italiana Ambiente e Sicurezza REVISIONE N° 00 Catalogo DPI - Scheda di dettaglio DPI Pag. 1 / di 6 CATALOGO D.P.I ESEMPIO SCHEDA N° 2101 – D.P.I. di 2° cat. Data: 16/11/2010 Giacca a vento isotermica UOMO ad alta visibilità, (per uso esterno ed interno) EN 471 classe 2 pag. 1 / di 6 INDICE 1 CARATTERISTICHE ................................................................................................................... 2 2 TESSUTI ...................................................................................................................................... 4 2.1 2.2 2.3 2.4 TESSUTO IMPERMEABILE TRASPIRANTE ESTERNO .................................................................... 4 TESSUTO FODERA ............................................................................................................................ 5 ISOLANTE TERMICO .......................................................................................................................... 5 BANDE RETRORIFLETTENTI............................................................................................................. 5 3 MARCATURE .............................................................................................................................. 6 4 ETICHETTA CON LE ISTRUZIONI DI LAVAGGIO: ................................................................... 6 5 DOCUMENTAZIONE DA ALLEGARE ........................................................................................ 6 Revisione Data Natura delle modifiche DTO n. 05/2011 GESTIONE DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI) E DELL’ABBIGLIAMENTO DA LAVORO ALLEGATO 2 Associazione professionale Italiana Ambiente e Sicurezza REVISIONE N° 00 Catalogo DPI - Scheda di dettaglio DPI Pag. 2 / di 6 CATALOGO D.P.I ESEMPIO SCHEDA N° 2101 – D.P.I. di 2° cat. Data: 16/11/2010 Giacca a vento isotermica UOMO ad alta visibilità, (per uso esterno ed interno) EN 471 classe 2 pag. 2 / di 6 TAGLIA Nota: SS S M L XL XXL XXXL La ditta aggiudicatrice dovrà verificare la portabilità del capo con una "prova taglie" prima di evadere la fornitura. CARATTERISTICHE - MATERIALI - MARCATURE – PRESCRIZIONI (DATI GENERALI ORIENTATIVI) 1 CARATTERISTICHE Giacca a vento (per uso esterno ed interno) imbottita, in tessuto colore giallo “fluorescente” composta in due parti anteriori ed una posteriore. La fodera di colore blu è accoppiata all’isolante termico tramite trapuntatura a rombi di cm. 5x5 e presenta sul lato sinistro un taschino applicato da cm. lung. 20 x larg.18,5 circa fermato a velcro in tinta. Maniche a giro in tessuto blu staccabili mediante cerniera, polsi da cm. 2,5 con elastico, foderate con fodera di colore blu accoppiata all’isolante termico tramite trapuntatura a rombi di cm. 5x5, passante in tinta per consentire il passaggio della fettuccia presente al fondo manica del capo esterno, sul fondo manica in corrispondenza dell'intersezione tra la cucitura dell'orlo e la cucitura di assemblaggio della manica stessa. Collo in doppio tessuto, con parte interna in tessuto pile e ribaditura a filo. Nella parte posteriore del collo esternamente al centro è posizionato un passante in tinta per consentire il passaggio della fettuccia presente all'interno del capo esterno. Chiusura centrale, dalla base al collo, tramite cerniera con cursore reversibile che serve anche per l’ancoraggio del capo esterno. Il davanti presenta due tasche oblique di 18 cm. chiuse da cerniere coperte da filetti; nel quarto davanti sinistro, all’altezza del petto, viene posizionato un taschino porta penne di cm 12 x 10 circa. Al petto a sinistra dovrà essere applicato, a cura e spese della ditta assegnataria, il contrassegno in materiale idoneo riportante il marchio e logotipo aziendale. Sono applicate bande retro riflettenti di colore grigio argento, a tutto tondo, una al torace e una alla vita. DTO n. 05/2011 GESTIONE DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI) E DELL’ABBIGLIAMENTO DA LAVORO ALLEGATO 2 Associazione professionale Italiana Ambiente e Sicurezza REVISIONE N° 00 Catalogo DPI - Scheda di dettaglio DPI Pag. 3 / di 6 CATALOGO D.P.I ESEMPIO SCHEDA N° 2101 – D.P.I. di 2° cat. Data: 16/11/2010 Giacca a vento isotermica UOMO ad alta visibilità, (per uso esterno ed interno) EN 471 classe 2 pag. 3 / di 6 Cuciture di assemblaggio: - con cuciture interne a 0,75 cm. impunture a piedino sul collo e sull’apertura centrale e a riva sulle tasche a filetto. Tutte le cuciture devono essere eseguite a regola, non devono presentare fili residui o punti allentati ed inoltre ogni cucitura deve essere fermate a ciascun estremo. • Filato 100% poliestere 1° qualità. • Accessori di colore blù. La giacca potrà essere utilizzata sia singolarmente “da esterno”, sia come giacca interna all'impermeabile esterno, sia come gilet. DTO n. 05/2011 GESTIONE DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI) E DELL’ABBIGLIAMENTO DA LAVORO ALLEGATO 2 Associazione professionale Italiana Ambiente e Sicurezza REVISIONE N° 00 Catalogo DPI - Scheda di dettaglio DPI Pag. 4 / di 6 CATALOGO D.P.I ESEMPIO SCHEDA N° 2101 – D.P.I. di 2° cat. Data: 16/11/2010 Giacca a vento isotermica UOMO ad alta visibilità, (per uso esterno ed interno) EN 471 classe 2 pag. 4 / di 6 2 TESSUTI 2.1 TESSUTO IMPERMEABILE TRASPIRANTE ESTERNO DESCRIZIONE TESSUTO Composizione: Materia prima: tessuto impermeabile – traspirante –antistrappo – nastrabile. Esente da sostanze nocive in conformità alla norma Oeko-Tex-100. Peso tessuto finito Densità CARATTERISTICHE NORMATIVA DI RIFERIMENTO 75% poliestere 25% poliuretano 220 g/m2. + - 5% 19 ordito 21 trama Costruzione 2/1 Ordito 167/2 dtex Trama 167x2 dtex Resistenza alla lacerazione Ordito > 70 Nw Trama > 70 Nw Stabilità dimensionale al lavaggio Ordito -1% Trama - 1% Resistenza alla rottura Ordito >1200 Nw Trama >1000 Nw Spray test 100 Spray test dopo 6 lavaggi 90 Colonna d’acqua > 8000 mm Colonna d’acqua dopo 5 lavaggi > 3000 mm Permeabilità al vapore d’acqua 780 gr. Mq/24h Resistenza al vapore d’acqua Classe 3 Resistenza alla penetrazione acqua Classe 3 Colore Giallo fluorescente Blu Solidità del colore al lavaggio 3-5 Solidità del colore all’acqua 3-5 Solidità del colore alla sudorazione alcalina 3-5 Solidità del colore alla luce 3-8 Solidità del colore allo sfregamento a secco 3-5 Solidità del colore allo sfregamento a 3-5 umido Resistenza all’abrasione martindale 50.000 cicli Solidità del colore alla sudorazione acida 3-5 Filato per cuciture secondo UNI 8497 e UNI 8498 in tinta ISO 3801-1977 ISO 4674-1977 ISO 6330/5077 1984 ISO 1412/508 ISO 4920 1981 ISO 4920 1981 ISO 811 1981 ISO 811 1981 UNI 4818/26° ENV 343 1998 ENV 343 1998 EN 471 ISO 105-C06 1993 ISO 105-E01 1996 ISO 105-E04 1996 ISO 105-B02 10093 ISO 105-X12 1993 ISO 105-X12 1993 BS 5690-1991 ISO 105-E04 1996 DTO n. 05/2011 GESTIONE DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI) E DELL’ABBIGLIAMENTO DA LAVORO ALLEGATO 2 Associazione professionale Italiana Ambiente e Sicurezza REVISIONE N° 00 Catalogo DPI - Scheda di dettaglio DPI Pag. 5 / di 6 CATALOGO D.P.I 2.2 ESEMPIO SCHEDA N° 2101 – D.P.I. di 2° cat. Data: 16/11/2010 Giacca a vento isotermica UOMO ad alta visibilità, (per uso esterno ed interno) EN 471 classe 2 pag. 5 / di 6 TESSUTO FODERA DESCRIZIONE TESSUTO Composizione: Esente da sostanze nocive in conformità alla norma Oeko-Tex-100. Armatura Colore Peso tessuto finito Fili/cm CARATTERISTICHE 100% poliammide Tela Blu 65 g/m2. Ordito 47 Trama 35 Determinazione forza e allungamento Ordito 60,7 kg di rottura Trama 52,9 kg Resistenza lacerazione al chiodo Ordito 3,1 kg Trama 2,8 kg Solidità del colore alla luce artificiale 5 – lampada Xeno Solidità del colore allo sfregamento A secco 5 A umido 4/5 Solidità della tinta Degradazione Al sudore acido 5 Al sudore alcalino 5 Filato per cuciture secondo UNI 8497 e UNI 8498 in tinta 2.3 UNI 8639-84 UNI 7275-74 UNI 7639-89 UNI 7633-87 UNI 7633-87 ISOLANTE TERMICO DESCRIZIONE CARATTERISTICHE Composizione: Esente da sostanze nocive in conformità alla norma Oeko-Tex-100. Spessore Grado di isolamento termico Polipropilene 65% Poliestere 35% Peso 164 g/m2 +/- 5% 2.4 NORMATIVA DI RIFERIMENTO DPR 883 Cm 0,9 0,24 (m2 K/W) NORMATIVA DI RIFERIMENTO ISO 9073-2, EN 12127, ISO 11092 BANDE RETRORIFLETTENTI DESCRIZIONE CARATTERISTICHE Tessuto retroriflettente per lavaggi 100% poliestere industriali. Composizione: Colore Grigio argento NORMATIVA DI RIFERIMENTO EN 471/94 DTO n. 05/2011 GESTIONE DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI) E DELL’ABBIGLIAMENTO DA LAVORO ALLEGATO 2 Associazione professionale Italiana Ambiente e Sicurezza REVISIONE N° 00 Catalogo DPI - Scheda di dettaglio DPI Pag. 6 / di 6 CATALOGO D.P.I ESEMPIO SCHEDA N° 2101 – D.P.I. di 2° cat. Data: 16/11/2010 Giacca a vento isotermica UOMO ad alta visibilità, (per uso esterno ed interno) EN 471 classe 2 pag. 6 / di 6 3 MARCATURE Ogni capo di vestiario deve avere un'etichetta: direttamente stampata sul capo di vestiario oppure stampata su un'etichetta cucita o presa in cucitura allo stesso, posta in maniera tale da essere ben visibile e leggibile e durevole almeno per il numero dei cicli di lavaggio dichiarati. L'etichetta di identificazione dovrà essere sufficientemente grande al fine di consentire una comprensibilità immediata ed una facile leggibilità Informazioni specifiche: Ogni etichetta dovrà includere le seguenti informazioni: • nome, marchio o altre sigle di identificazione del produttore o del distributore autorizzato; • designazione del tipo di manufatto, nome commerciale o codice di identificazione; • tessuto impiegato; • taglia in accordo alle norme attualmente in uso; • pittogramma e riferimento alla norma EN 340 – EN 471 classe 2 – EN 343 • marcatura CE secondo D.Lgs. 475/92 4 ETICHETTA CON LE ISTRUZIONI DI LAVAGGIO: Le istruzioni di lavaggio dovranno essere indicate in accordo con la norma ISO 3758. Il numero massimo di lavaggi a cui potrà essere sottoposto il capo di vestiario dovrà essere indicato dal termine " Lavaggio max " seguito dalla cifra. Se il fabbricante intende indicare che le istruzioni devono essere consultate, dovrà inserire sulla parte frontale dell'etichetta il simbolo " i " inserito in una cornice quadrata. 5 DOCUMENTAZIONE DA ALLEGARE • Dichiarazione di conformità • Ogni capo dovrà essere provvisto della nota informativa DTO n. 05/2011 Data: GESTIONE DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI) E DELL’ABBIGLIAMENTO DA LAVORO ALLEGATO 3 Associazione professionale Italiana Ambiente e Sicurezza Cod. D.P.I. REVISIONE N° 00 Esempio modulo assegnazione DPI in base alla mansione Società: Reparto/Servizio: Denominazione DPI Cat. DPI Note Mansione: Quantità Pag. 1 / di 1 Frequenza Frequenza Frequenza verifica / pulizia / sostituzione manutenzione igienizzazione 1101 Elmetto di protezione per l'industria per usi generici 3° 1 Nota: ricavare dato da Nota informativa 2101 Giacca a vento isotermica ad alta visibilità, per uso esterno ed interno - UOMO 2° 3 Settimanale Dopo ogni utilizzo Nota: ricavare dato da Nota informativa … …………. … … … … … … … …………. … … … … … … … …………. … … … … … … … …………. … … … … … … …………. … … … … … … DTO n. 05/2011 GESTIONE DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI) E DELL’ABBIGLIAMENTO DA LAVORO ALLEGATO 4 REVISIONE N° 00 ESEMPIO Modulo di sperimentazione nuovo D.P.I. Associazione professionale N.B. Per ”sperimentazione” s’intende l'insieme delle prove interne fatte per verificare se il DPI, pur con le Italiana Ambiente e Sicurezza caratteristiche stabilite in EAC, ha prestazioni (es. calzabilità) migliori di quelli già in uso. Verificata conformità da Servizio Prevenzione e Protezione Pa1 / di 1 Data: Codice provvisorio: Denominazione DPI in sperimentazione/ Breve Descrizione: Fornitore proposto: Codice Articolo: Scopo della prova: IN SOSTITUZIONE Codice IN ALTERNATIVA Elenco Aziendale Codice Elenco (catalogo): Aziendale (catalogo): Fornitore attuale: Codice Articolo: NUOVO ARTICOLO RESPONSABILE DEL SERVIZIO/REPARTO CUI VIENE CONSEGNATO IL DPI NOME E COGNOME REPARTO LAVORATORE CHE TESTA IL DPI NOME E COGNOME REPARTO MANSIONE DATA INIZIO DATA FINE BREVE DESCRIZIONE DELLE OPERAZIONI EFFETTUATE DURANTE IL TEST (Esempio: attività svolta, condizioni meteorologiche, ecc…) ______________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ GIUDIZIO E COMMENTI DEL LAVORATORE SULLA SPERIMENTAZIONE Qualità dei prodotti componenti il DPI Confort, ergonomia, adattamento Igienicità Manutenzione e pulizia Utilizzo combinato con altri DPI Miglioramento rispetto al DPI utilizzato in precedenza? Giudizio complessivo finale Eventuali ulteriori commenti: NA Non applicabile 1 Scarso 2 Sufficiente NA NA NA NA NA NA NA 1 1 1 1 1 1 1 2 2 2 2 2 2 2 3 Buono 3 3 3 3 3 3 3 4 4 4 4 4 4 4 4 Ottimo Data di compilazione ____/____/_______ Firma del compilatore:_________________________ NB: DA INVIARE AL SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE DTO n. 05/2011 GESTIONE DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI) Data: E DELL’ABBIGLIAMENTO DA LAVORO ALLEGATO 5 Associazione professionale Italiana Ambiente e Sicurezza Società: Lavoratore Cod. (*) D.P.I. 2101 … REVISIONE N° 00 ESEMPIO MODULO DI CONSEGNA DPI E ABBIGLIAMENTO DA LAVORO Tipologia del DPI Giacca a vento isotermica ad alta visibilità, per uso esterno ed interno UOMO … Reparto/Servizio: Cognome: Mansione: Taglia Modello/ Produttore XL Mod. xxxx Pinco Pallo …… … …. Denominazione DPI Giacca a vento (per uso esterno ed interno) imbottita bicolore, in tessuto colore giallo “fluorescente” e maniche staccabili. … … …… … …. … … …… … …. … … …… … …. Note: Riportare il codice DPI Pag. 1 / di 1 Nome: Per consegna Per ricevuta Firma Responsabile Firma Lavoratore Data DTO n. 05/2011 GESTIONE DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI) E DELL’ABBIGLIAMENTO DA LAVORO ALLEGATO 6 Associazione professionale Italiana Ambiente e Sicurezza REVISIONE N° 00 ESEMPIO MODULO DI PRELIEVO DPI E/O ABBIGLIAMENTO DA LAVORO CONSEGNARE A: Cognome: Pag. 1 / di 1 Nome: Reparto/Servizio: Mansione: CENTRO DI COSTO: Cod. D.P.I. (1) 2101 … … … … (1) Tipologia del DPI Denominazione DPI Giacca a vento (per uso esterno ed Giacca a vento isotermica interno) imbottita bicolore, in tessuto ad alta visibilità, per uso colore giallo “fluorescente” e maniche esterno ed interno - UOMO staccabili. … …… … …… … …… … …… da EAC Firma Responsabile ……………………………………… Data: ……………………………………… Taglia Quantità XL … … … … …. …. …. ….