sezione estiva sovrintendenza e direzione artistica chiara giordano Rousseau e la Serva Padrona INFO: www.armoniedarte.com 3498810112 - 3332275985 Opera musicale di G. B. Pergolesi Azione teatrale di Dora Liguori Seguici su Facebook cerca: Armonie d’Arte Festival Seguici su Twitter @ArmonieArte ENTE ATTUATORE COMUNE DI BORGIA 2013 www.eventi.conoscenzacalabria.it PARTNER ISTITUZIONALI DEL NETWORK TEMATICO E TERRITORIALE MUSICA&MUSE / SEZIONE ESTIVA ARMONIE D’ARTE FESTIVAL MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI DIREZIONE REGIONALE E SOPRINTENDENZA PER I BENI ARCHEOLOGICI REGIONE CALABRIA REPUBBLICA ITALIANA UNIONE EUROPEA COMUNE DI CATANZARO COMUNE DI COMUNE DI MONTAURO SOVERATO COMUNE DI STALETTI SI RINGRAZIA LA CURIA ARCIVESCOVILE DI CATANZARO ALTRI PARTNER SOSTENITORI, PATROCINI, COLLABORAZIONI CULTURALI E TECNICHE, MEDIA SPONSOR PROVINCIA DI CATANZARO CONFINDUSTRIA CONFARTIGIANATO - CONFCOMMERCIO - CONFESERCENTI LONDON SYMPHONY ORCHESTRA - RAVELLO FESTIVAL - ROCCELLA JAZZ ASSOCIAZIONE ASMEF - SIS (SOCIAL INNOVATION SOCIETY) - LEGAMBIENTE - SLOW FOOD CORISS - UICI - ASSOCIAZIONE SMA ARMONIED’ARTE DALLA PARTE DEI BAMBINI PARCO ARCHEOLOGICO SCOLACIUM – BORGIA Sabato 13 luglio 2013 ore 22,00 Rousseau e la Serva Padrona Opera musicale di G. B. Pergolesi Azione teatrale di Dora Liguori Interpreti in ordine d’apparizione: Eustachio Bambini (impresario e Vespone) .............. attore-mimo Vito Cesaro Anna Tonelli (moglie dell’impresario e Serpina) ...... attrice-soprano Enrica Mari Pietro Manelli ..................................................... attore-baritono Mauro Utzeri Felice Bambini (figlio dell’impresario) .................. attore Leonardo Quadrini . Jean Jacques Rousseau .................................................. attore Edoardo Siravo Madame de Pompadour ............................................ attrice Vanessa Gravina comparse Luigi XV …………….............................................................................................................................. Mario Maruca Regina Maria ……........................................................................................................................…….. Roberta Mazza Abate ………......................................................................................................................……… Massimiliano Riccio Moschettieri ……….....….................................................................................................… Gianfranco Scardamaglia Walter Vasta Complesso d’archi ARMONICI ENSAMBLE. Direttore al Cembalo M° Leonardo Quadrini Regia di palcoscenico di Dora Liguori Regia agli esterni Giancarlo Zanetti Assistente di palcoscenico Mario Maruca con la partecipazione del Centro Danza Maison d’Art diretto da Francesco Piro M° sostituto alle luci Antonio Cimmino Costumi: Sartoria Shangrillà – Foggia I costumi delle sigg.Gravina e Mari sono della “Sartoria Antonia” Campagna (SA) Con questa rappresentazione della “Serva Padrona” intermezzo in due atti – musica di G.B. Pergolesi (preceduta da un’azione teatrale) s’intende ricordare la strenua difesa che, nel 1752, il filosofo, letterato e musicista franco-svizzero Jean- Jacques Rousseau Ginevra 1712 - Ermenonville 1778 egli fece, a Parigi, della “Serva padrona”, e che contribuì ad affermare definitivamente, nel mondo, la superiorità della musica italiana. Ricordare l’impegno del filosofo Rousseau, con Voltaire, Diderot e D’Alambert fra i padri dell’illuminismo, è operazione importante anche per le giovani generazioni poiché, egli, fu senz’altro il fondatore del concetto di “democrazia moderna” e di libertà sociale e morale dell’uomo che, come ebbe a dire: “nato libero non può morire in catene”. In sintesi il filosofo, fedele ai sopra descritti principi, prese spunto dall’innovativo testo del Federici, (autore del libretto della Serva Padrona) per farne metafora del suo concetto di rivoluzione sociale indirizzando, nei suoi interventi, l’attenzione soprattutto sul personaggio della servetta del Pergolesi la quale, attraverso le sue appassionate parole, divenne fenomeno mondiale. Serpina, rivestita ad opera del Rousseau da molteplici simbolismi rivoluzionari, divenne anche manifesto della rivoluzione culturale degli enciclopedisti. In pratica innescò una serie di risvolti e tensioni social-politici (sviluppati anche dal Beaumarchais) che andranno, solo pochi anni dopo, a costituire i prodromi, per il divampare della “Rivoluzione francese”. Inoltre il Rosseau, essendo anche musicista e notissimo critico musicale, nel comparare i musicisti francesi con gli italiani puntò a dimostrare (con ciò favorendo gli artisti italiani) l’artificiosità della musica francese rispetto all’innovativa splendida freschezza della musica italiana (in particolare la grande scuola napoletana); azione culturale che scatenò quella che poi verrà definita, storicamente, la “querelle des buffons”, lite musicale che durò circa due anni. I Conservatori napoletani (cinque nel settecento) e l’Italia, proiettati a livello internazionale, debbono molto a Rousseau che, con le sue parole, sancì, come detto, il successo della musica italiana nel mondo. Nello specifico l’azione teatrale con a seguire l’esecuzione integrale della “Serva Padrona” intende ricostruire in modo divertente, se pure filologicamente corretto, quanto avvenuto a metà Settecento a Parigi, allorché una compagnia italiana, diretta da Gustavo Bambini, diventò, grazie al fortunato incontro e di seguito alle parole del filosofo Rousseau, tanto celebre da veder giungere a teatro addirittura il Re di Francia Luigi XV con la Regina e Madame de Pompadour. In sintesi il confronto teatrale, fra musica francese e italiana, avvenne fra l’ “Aci e Galatea” di Jean Baptiste Lully e, appunto, la “Serva Padrona” di G. B. Pergolesi, in ciò dimenticando che, comunque, a vincere sarebbe stata sempre l’Italia poiché anche il Lully non era francese bensì italiano (nato a Firenze). Dora Liguori Produzione originale del Festival che ha voluto coniugare la lirica e la prosa insieme, un effervescente repertorio settecentesco napoletano ed un testo contemporaneo: ironia, freschezza, ma assoluta aderenza storica, i principi dell’illuminismo ispiratore della rivoluzione francese, la storica querelle tra opera italiana e opera francesce, la riflessione sui temi fondativi dell‘Europa occidentale moderna, i valori della libertà e dell’ uguaglianza, ancora oggi di assoluta modernità. Chiara Giordano