Aut.ne del Tribunale di Livorno n° 683 del 05/03/2001 - Spediz. in abb. postale: D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB LIVORNO Anno VIII - n° 78 Maggio 2008 Analisi dei flussi elettorali dopo le recenti votazioni L’Editoriale Elezioni, Bipolarismo Il futuro e Costituente di Centro di Enrico Dello Sbarba del centro politico Le ultime elezioni politiche e amministrative nel loro sconvolgente risultato hanno assegnato un ruolo assolutamente prioritario alla destra che ora deve saper governare ed asaudire le speranze e annullare le crescenti preoccupazioni di un paese in crescente crisi di credibilità nel proprio futuro. Alla nuova opposizione, sostanzialmente rappresentata dal Partito democratico, dopo che avrà rimarginato le gravi ferite conseguenti all’insuccesso, spetta il duro compito di individuare le cause della secca sconfitta, specialmente per le dimensioni, e dare credibilità ad un progetto che possa consentirle di risorgere e recuperare fasce importanti di elettori che hanno disertato il voto o addirittura premiato i partiti della nuova maggioranza. Le elezioni hanno anche sanzionato la sopravvivenza dell’Unione di Centro (UDC) a grave rischio dopo la coraggiosa ma inevitabile scelta autonoma a cui la segue a pag. 2 Oltre al nostro abituale editoriale su questo numero abbiamo “ospitato” una serie di autorevoli amici sui risultati elettorali. da: AgenParl - Roma di Francescalberto De Bari Lo schema che proponiamo ai lettori de “Il Centro” è solo un’ipotesi di lavoro per svolgere alcune riflessioni sul risultato delle elezioni politiche e, soprattutto, per cercare di delineare alcuni possibili scenari. Trionfo del Bipartistismo? Nonostante ciò che i commentatori di corte si sono subito affrettati a sentenziare, non sembra che gli elettori abbiano voluto imprimere una netta sterzata in direzione del bi-partitismo. Infatti non c’è una concentrazione spiccata del voto sulle due forze maggiori (P.D. e P.d. L.); anzi, il successo della Lega e dell’Italia dei Valori sta chiaramente ad indicare che gli elettori hanno espresso simpatia per due forze che, pur all’interno dei poli, sono politicamente “irriducibili”. Il Solito Bipolarismo. In effetti, anche se gli eccessi delle ammucchiate elettorali sono stati ridotti, ancora una volta il bipolarismo italiano rivela il suo carattere estremistico, proprio perché non si tra segue a pag. 2 2 dalla prima pagina Il futuro del centro politico rottura dei rapporti con il Cavaliere aveva costretto il partito di Pierferdinando Casini. Nel terremoto elettorale essere presenti nei due rami del parlamento (al Senato con una presenza ridotta a 3 senatori) costituisce un autentico miracolo. E’ ormai comune valutazione degli esperti dei flussi elettorali che il 13 e 14 aprile si è assistito ad un imprevisto e,per molti versi anacronistico, spostamento verso destra di un considerevole numero di votanti. Il mancato raggiungimento del quorum da parte della Sinistra Arcobaleno,il rafforzamento imprevisto della Lega e quello sul versante del centrosinistra dell’Italia dei Valori ne sono una palmare conferma. L’UDC è stato salvato, in piccola parte, dal contributo dell’alleanza con “Una Rosa per l’Italia” di Pezzotta e Tabacci ed in parte dallo spostamento di voti di elettori ex popolari che non hanno gradito nè l’assorbimento della Margherita nel ventre molle del Partito Democratico nè tantomeno la confluenza della componente radicale: queste traPeriodico mensile del Circolo di Politica Autorizzazione del Tribunale di Livorno Redazione ed Amministrazione: Via Trieste 7, tel. 0586/427137 - Livorno www.circoloilcentro-livorno.it DIRETTORE RESPONSABILE: Enrico Dello Sbarba COMITATO DI REDAZIONE: Daniela Armani, Fabrizio Burchianti, Alberto Conti, Salvatore D’Angelo, Francescalberto De Bari, Davide Livocci, Mauro Paoletti, Marisa Speranza, Franco Spugnesi. Hanno collaborato a questo numero: Cristina Battaglini, Fabrizio Burchianti, Francescalberto De Bari, Giovanni Di Capua, Davide Livocci, Mario Lorenzini, Renato Luparini, Marisa Speranza, Franco Spugnesi. STAMPA: Editrice «Il Quadrifoglio», Via C. Pisacane 7, tel. 0586/814033, Livorno Giornale chiuso in tipografia il 5/5/2008 smigrazioni hanno assorbito, solo in parte, la perdita di elettori che,a causa della rottura con il Cavaliere, sono passati con la destra. Ed ora si pone il problema della collocazione di questo partito di centro ed il ruolo difficile e delicato che è chiamato a svolgere nel panorama politico nazionale di fronte ad una realtà che ha visto emergere una nuova maggioranza dominata da un personaggio “a rischio di idolatria” quale risulta ormai essere Silvio Berlusconi Per l’Unione di Centro, come per il Partito Democratico, non resta che l’opposizione: un ruolo importante ed essenziale all’interno di un sistema democratico e che dovrà trovare anche qualche sintonia tra le due componenti. Sarebbe suicida che l’UDC si apprestasse a fare un’opposizione “da Sua Maestà”e cioè caratterizzata da una sconsiderata disponibilità nei confronti di questa ampia maggioranza che è in grado di governare tranquillamente da sola. Da soli, noi del centro, siamo destinati a non andare da nessuna parte: d’altro canto chi non si è trovato d’accordo con la scelta autonoma di Casini ha scelto l’opzione berlusconiana . Si tratta di definire tra i due partiti di opposizione qualche forma di intesa su alcuni temi fondamentali quali il rispetto delle regole, la legalità, la responsabilità individuale, la certezza delle pene, i principi essenziali della solidarietà, il valori dell’etica ed il ruolo insostituibile della famiglia. Noi del Circolo IL CENTRO che abbiamo sostenuto le scelte politihe e di schieramento dell’Unione di Centro non siamo certamente disposti a fare da “inutili e non gradite ancelle” del Cavaliere e della sua straripante maggioranza. Siamo invece per il perseguimento di una campagna di proselitismo nel convincimento di mantenere un centro vivo e vitale, dinamico e propositivo anche perchè il Cavaliere, a quanto ci risulta, non possiede ancora il dono dell’eternità. Elezioni, Bipolarismo e Costituente di Centro duce in una corretta “competizione al centro”, ma dà visibilità e forza condizionante a formazioni politiche sicuramente non moderate. P.D. : il partito che guarda a sinistra senza essere di centro. Molte osservazioni si potrebbero fare riguardo a modi, tempi e contenuti della campagna elettorale del P.D. Il semplice dato elettorale sembra mostrare che il P.D. ha preso grossomodo la percentuale che toccò all’Ulivo alle scorse elezioni; il punto politico è però che il P.D. ha prosciugato i voti della Sinistra Arcobaleno e non ha sfondato al centro. Questa circostanza dovrebbe porre dei seri interrogativi sulla bontà e praticabilità del progetto stesso del P.D. come sintesi delle diverse tradizioni politiche che si fondono all’interno di uno stesso partito. L’U.d.C e lo “zoccolo duro” Il partito di Casini è uscito dalle urne ridimensionato; tuttavia, di fronte al terremoto che ha travolto forze da sempre presenti in Parlamento, è riuscito a sopravvivere. Le condizioni politiche erano assai sfavorevoli per via del forte richiamo al “voto utile” e del tardivo ricollocamento dell’U.d.C. al di fuori della corte del Cavaliere. Si aggiunga poi la pochezza del messaggio “identitario” su cui Casini ha giocato tutto, senza rendersi conto che gran parte dei suoi elettori tradizionali non l’avrebbero seguito e che era necessario aprire porte e finestre ad apporti provenienti dai delusi del bipolarismo, in particolare ex-popolari e margheritini. Anche la scelta dei candidati delle liste bloccate è stata alquanto inadeguata… Allo stesso tempo è stato sorprendente vedere ammutolite in un angolo personalità che avrebbero potuto dare un contributo importante come Tabacci, Pezzotta e Bianco. Tuttavia ci pare che, guardando il bicchiere mezzo pieno, il risultato elettorale dell’U.d.C possa essere letto come un plafond, uno “zoccolo duro”. L’assicurazione sulla vita di Casini. L’affermazione elettorale della Lega e la sua presenza condizionante al Senato sono la garanzia che difficilmente i partiti maggiori potranno accelerare in direzione del bipartitismo puro che qualcuno vagheggia: la Lega non avrà alcuna intenzione di scolorirsi e perdere una specificità che è elettoralmente assai proficua. In altri termini, la Lega potrà imporre condizioni per una giusta rappresentanza dei partiti cosiddetti minori presenti in parlamento e, così facendo, si rivela una sorta di assicurazione sulla vita per l’UDC di Casini… U.d.C. o “Costituente di Centro”. Il 5,6 % dei voti ed i seggi alla Camera ed al Senato offrono un spazio per poter crescere: l’U.d.C potrebbe svolgere il ruolo di opposizione rigorosa e costruttiva, cui spetta una buona visibilità mediatica in virtù della drastica riduzione dei gruppi parlamentari. Questo spazio però si fonda su una prospettiva politica che si basa su due punti qualificanti; 1) La “politica dei non forni”, con la barra tenuta ferma al centro, senza cedimenti alle lusinghe di destra o di sinistra; 2) Un rapido avvio della “Costituente di Centro”, per evitare la replica di un nuovo “berlusconismo”. 3 politica Un articolo dell’on. Egidio Pedrini, Direttore AgenParl L’analisi post elettorale Ancora una volta la volontà degli italiani è stata falsata. Da una legge elettorale criticata da tutti ma ampiamente utilizzata dai due partiti maggiori per distorcere appunto la volontà degli elettori. Pdl e Pd hanno condotto la loro campagna elettorale all’insegna del centrismo pur dichiarandosi l’uno di centrodestra l’altro di centrosinistra. Così, sia pure facendo leva sulle istanze di equilibrio, di moderazione e di solidarietà, hanno carpito i voti della stragrande maggioranza della nostra società dividendola ancora una volta in contrapposti schieramenti. La confusione delle lingue e la sovrapposizione dei progetti hanno aumentato le contraddizioni che per ora convivono nella coalizione capeggiata dalla triade Berlusconi Bossi Fini e in quella dell’accoppiata Veltroni Di Pietro. Nell’una e Aldo Moro 30° anniversario dell’uccisione 9 Maggio, h. 16: Piazza Aldo Moro: Deposizione corona. h.16,30: Duomo: S. Messa celebrata dal Vescovo di LIVORNO. h. 17,30: Sala Consiliare Provincia Convegno: Introduzione del Presidente Provincia, Giorgio Kutufà - Intervento dell’on. Pierluigi Castagnetti Giorgio Algranti legge alcuni scritti di Aldo Moro. 16 maggio, h. 18,15 Sala Isola di Capraia Camera di Commercio - Livorno Presentazione del volume: I giorni del diluvio dell’on. Franco Mazzola. Introduzione: On. Ivo Butini. Presiede: Dott. Enrico Dello Sbarba direttore de IL CENTRO Sarà presente l’autore nell’altra coalizione coabitano cattolici e laici, liberali e liberisti, garantisti e giustizialisti, barricadieri e moderati. Gli uni e gli altri, nonostante la loro apparente diversità, sono del tutto simili. Spinti tutti, nessuno escluso, dalla volontà di occupare il potere. Di ciò sono consapevoli i due maggiori leader. Infatti Berlusconi, ancor prima di insediarsi nella “stanza dei bottoni”, e cioè a Palazzo Chigi, ha invitato Veltroni ad intendersi dato che “i programmi dei due partiti sono convergenti”. Il leader del Pd gli ha risposto affermativamente dicendo che condurrà una specie di volenterosa opposizione sulla base del suo non dissimile programma. Quindi l’opposizione di “Sua Maestà” sarà all’acqua di rose che sembra il preludio di quelle larghe intese che potrebbero dar vita alla grande coalizione. La quale potrebbe nascere sotto la spinta dell’incombente depressione economica. Dietro questo paravento si celebrerebbe un “Dico” tra coalizioni caratterizzate, come già detto, da matrimoni eterosessuali tra cattolici e laici, liberali e liberisti, garantisti e giustizialisti, moderati e barricadieri. Dell’assurdità di questa situazione derivante dalla legge elettorale comunemente definita “porcellum” Berlusconi e Veltroni si sono resi conto, ma desiderosi di consolidarla hanno già ideato l’escamotage per rendere conten- ti e gabbati gli elettori. Hanno preannunciato che modificheranno il “porcellum” di cui però hanno esaltato il pregio di aver ridotto i gruppi parlamentari a tre al Senato e a quattro alla Camera dei deputati. Quindi progettano di non intaccare quei passi dell’attuale legge elettorale che impediscono una rappresentanza parlamentare più ampia e che non toccano i poteri delle loro segreterie di decidere le candidature. Il che significa ancora una volta no al voto di preferenza per consentire il paracadutamento a Montecitorio e a Palazzo Madama dei loro fedeli legionari. A questo punto viene naturale porsi il leninista: “che fare?”. La risposta non può non essere che quella del movimento Democrazia e Partecipazione. Cioè capillari e popolari dibattiti sui problemi reali del Paese e non sul sesso degli angeli che viene alimentato dalle forze economiche che si celano dietro i due maggiori partiti per sviare dalla realtà i cittadini. EDILQUATTRO S.r.l. Costruzioni Civili e Industriali Via Caduti di Nassiriya, Loc. Morelline Due - Rosignano Solvay Tel.: 0586-764801- Fax: 0586-766766 E-mail:[email protected] 4 politica Bilaederismo coatto, ma… di Giovanni Di Capua Paese dalle intramontabili passioni, l’Italia si è indirizzata verso un bilaederismo coatto, l’ultima versione di due schieramentismi contrapposti che non si sono curati del pluralismo politico e, senza volerlo, hanno dato vita ad un sistema istituzionale finalmente stabile ma semplificato per eccesso. Si è conclusa così la partita doppia, iniziata il 9/10 aprile 2006 con la (quasi) vittoria di un Ulivo che si considerava eterno ed esportabile sino a divenire modello mondiale, conclusa il 13/14 aprile 2008 con la stravittoria in percentuali e seggi di un Pdl ancora in gestazione di cui è sicura solo la leadership di Silvio Berlusconi. L’Ulivo è morto per implosione; e con l’Ulivo se ne sono andati alcuni dei partiti di estrema sinistra che gli avevano permesso di superare per un soffio il quorum per fare maggioranza parlamentare. Anche se, a determinare la scomparsa di questi ultimi, è stata la nascita del Pd di Veltroni con la sua spasmodica battaglia, città per città, per un presunto «voto utile», speculare a quella condotta da Berlusconi e Fini per spazzar via ogni eventuale dissenso, tanto sulla propria destra che sulla propria sinistra. Ne è sortito fuori un parlamento formalmente bipolare, sostanzialmente no: non soltanto per la presenza di 36 deputati e 3 senatori dell’Udc, ma perché entrambi i due poli sono costituiti da più partiti già in fermento all’indomani del voto, mentre sono fuori delle camere diversi partiti invece presenti nelle realtà locali elettive, anche in maniera determinante. Voglio con ciò notare come l’Italia sia in tal modo soltanto apparentemente bipolare e, invece, sostanzialmente ancora multiforme o comunque pluralista. Sicché non si può negare una prevalenza di due leadership – quella di Veltroni contestata e azzoppata, l’altra di Berlusconi incontestabile – destinate a scontrarsi, salvo che, caso per caso e non strutturalmente, non trovino intese su singole questioni, anche di rilevanza costituzionale. Questo fa dell’Udc – il partito superstite della guerra concentrica sul pseudo «voto utile» - non l’ago della bilancia, come sarebbe avvenuto in caso di un lieve distacco fra un polo e l’altro, bensì una forza critica di orientamento per la stessa maggioranza. Questa ha l’obiettiva necessità di evitare scelte troppo di parte che possano spostare verso il Pd una forza mediana come l’Udc, per natura alternativa alla sinistra (e, come tale, percepita dall’elettorato) e che, nel contempo, ha ricevuto voti da ciò che residuava, nel Pd, di consensi moderati, quasi in risposta all’assorbimento, nel Pdl, di alcuni gruppi già in minoranza nell’Udc. Ho l’impressione che la stravittoria di Berlusconi, sia stata determinata – oltre che dai clamorosi errori del governo Prodi-Visco-Padoa Schioppa e dalla forte domanda di federalismo che ha premiato senza misura la Lega e l’autonomismo meridionale – da una cultura antica, deficitaria, supponente della sinistra. I flussi da sinistra verso il centro e la destra, ma anche verso l’astensione, non sono solo di oggi. Si erano massicciamen- te rivelati anche nelle amministrative della primavera 2007: spingendo l’ex maggioranza a correre ai ripari nella presunzione che bastasse sostituire Prodi con Veltroni per contenere e superare la crisi strutturale che caratterizzava l’assemblato Ulivo. Non si è compreso, neppure adesso, che quella crisi non è frutto soltanto del malgoverno prodiano, ma soprattutto dell’insufficienza culturale del progetto ulivista: quello del meticciato trasferito pari pari nel Pd mutando intensità e tonalità ma non fondamenta. Nelle stesse autocritiche postelettorali, destinate a non placarsi, residua un dato che s’intende offuscare: il sempre più marcato egemonismo e identitarismo dei postcomunisti, fermi a ideologismi e mitologie sconfitte dalla storia e, tuttavia, recuperati come fossero reali e ancora proponibili per la società italiana del XXI secolo. Quella che ha perso, perché rifiutata dalla grande maggioranza degli italiani, è la cultura di una presunta diversità antropologica che vorrebbe «migliori», anzi «superiori» i votanti di sinistra, «sciocchi», anzi «minorati mentali» quanti non votano a sinistra. Sino a quando, a sinistra, non si abbandonerà la cultura del superego e quella, artificiosa, dell’apparenza superficiale e cinica del totalitario «modello Roma» (strapazzato nei ballottaggi), la sinistra potrà anche essere abile nel trasformismo e nel trovare qualche opportunista sulla propria strada; ma continuerà a restare minoranza in Italia per mancanza di autonomia culturale, irrealmente scambiata come un effetto dello strapotere avversario. Acli Labor Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani Edilizia - Pulizie civili e industriali Giardinaggio Via Cecconi 40 - Tel. 0586/809081 LIVORNO e-mail: [email protected] Via del Mondiglio 18, loc. Le Morelline Tel. 0586.790.751 - Fax 0586.790.604 www.aclilabor.it ROSIGNANO SOLVAY SOCIETÀ COOPERATIVA politica 5 IL CENTRO CHE È VENUTO di Renato Luparini Quando prendevo 5,5 a scuola non ero contento. Certo potevo consolarmi guardando chi stava peggio di me , ma questi ragionamenti a poco valevano a casa: la conclusione era che avevo preso un brutto voto. Gli amici e i cugini più grandi mi venivano in soccorso: “E’ una sufficienza mascherata, per passare ti basta”. Ma io non mi fidavo. Di fronte al risultato elettorale dell’ UDC mi viene spontaneo avere le stesse sensazioni, visto che le percentuali sono appunto di 5,5 o 5,6. Se però vediamo il compito che era di fronte ad uno schieramento rabberciato all’ultim’ora con un leader transfugo abbandonato da metà del suo vecchio partito e raccolto attorno ad un’armata generosa di idealisti e vecchi corsari , si può essere contenti per lo scampato pericolo di una cancellazione, che non ha risparmiato tradizioni politiche centenarie. Il centro c’è. Stavo per aggiungere , ancora. Ma qui sta l’errore. Dopo aver detto e ripetuto che “non vogliamo rifare la DC” sarebbe stupido e frustrante mettersi a confronto con quel passato ormai remoto. Il 15% preso dal Centro nel 1994 fu un risultato fallimentare, perché allora quello schieramento era l’erede diretto del partito appena messo in frettolosa liquidazione. A distanza di quasi quindici anni di fronte alla definitiva collocazione di tanti cattolici di destra nello schieramento berlusconiano e al compimento del sogno d’amore di tanti cristiani di sinistra, che godono di essere partner di minoranza degli ex comunisti (contenti loro…), raccogliere due milioni di voti dichiarati da tutti inutili significa che l’Italia ha voglia di un partito popolare di centro. Certo non tutti se la sono sentita di darci fiducia, perché volevano essere sicuri che Prodi se ne andasse, perché non se la sentivano di votare l’ ex scudiero del Cavaliere, perché non c’era Mastella, perché mancava Moggi. Ma due milioni di persone hanno sfidato il rischio di buttare il voto nella spazzatura pur di non tradire lo Scudo Crociato. Per il futuro lancio un avvertimento e una minaccia: il prossimo che si alza e propone di rinunciare al nostro simbolo e metterlo in soffitta , dovrà fare i conti con me : lo porto in Tribunale e se necessario a mangiare Pizza (e già che ci siamo anche un cinque e cinque, tanto per restare in tema con le percentuali). Lo Scudo Crociato non va lasciato alla Fondazione Sturzo ; piuttosto bisogno prendersi oltre al simbolo anche le idee di Luigi Sturzo e ripartire da quelle. Del resto sono attualissime, anche perché siamo tornati indietro di un secolo : come nel 1908 l’Italia è in mano ai liberali, che alla furbizia giolittiana hanno sostituito il populismo berlusconiano; i socialisti benchè travestiti non sfondano perché l’Italia profonda diffida di loro. Come cento anni fa qualcuno nel mon- (LTI group) Via Guido Rossa 27 57013 Rosignano M.mo (LI) Tel. 0586 769092 Fax 0586 766894 www.elestarimpianti.it - [email protected] do cattolico vagheggia una sinistra cristiana e molti invece si affidano a notabili moderati in cambio di qualche concessione settoriale. Noi però abbiamo un altro sentire e un’ altra ambizione: costruire un partito popolare, nazionale e di ispirazione cristiana per rendere l’Italia degna del suo destino. Sogni proibiti per chi galleggia tra la sufficienza e la bocciatura? Mi ricordo ancora i miei sorrisetti (di sufficienza appunto) quando leggevo dei giovani del MSI; dove vanno questi, mi dicevo, con il loro 5,5 e le loro nostalgie improbabili… Ora governano l’Italia. A loro è bastato crederci e aggrapparsi al parrucchino di Berlusconi per trapiantarsi sulle poltrone che contano. In politica non bisogna avere fretta, coltivare un desiderio e quando passa, salire sul tram giusto. Via Guido Rossa 27 57013 Rosignano M.mo (LI) Tel. 0586 764852 Fax 0586 766894 www.tecno-srl.it - [email protected] La sinergia tra imprese come soluzione innovativa per l’industria Impianti “chiavi in mano”: Studio fattibilità e ingegneria Approvvigionamento Supervisione e costruzione impianti“Start-Up” Formazione Servizio post-vendita Vantaggi: Ottimizzazione di tempi e costi Economie di scala Risoluzione di qualsiasi problema già in fase il progetto Consulenza pre e post-vendita 6 attualità Il primo Piano Intercomunale italiano tra amministrazioni di due diverse province La Pianificazione di Protezione Civile che abbatte i confini di Davide Livocci Amministratore Emergency Global Consulting Sono ben 11 i comuni appartenenti alle province di Livorno e Pisa che si sono associati per la gestione del servizio di Protezione Civile. Proprio in queste due province, protagoniste di una storica rivalità campanilistica come Livorno e Pisa, ha prevalso il senso di collaborazione e solidarietà tra comuni molto diversi, alcuni più piccoli ed altri più grandi, alcuni collinari ed altri costieri, che hanno condiviso la necessità di darsi un’organizzazione di protezione civile completa ed efficace, realizzando un Piano Intercomunale di Protezione Civile che da poche settimane ha ottenuto l’approvazione da parte della Regione Toscana. Le Amministrazioni dei Comuni di: Casale Marittimo, Guardistallo, Montescudaio, Riparbella, Castellina Marittima, Santa Luce e Orciano Pisano (per la Provincia di Pisa) e Bibbona, Cecina, Castagneto Carducci e Rosignano Marittimo (per la Provincia di Livorno), si sono associate istituendo un ufficio comune per l’esercizio associato delle funzioni di protezione civile denominato “Centro Intercomunale di Protezione Civile delle Colline Marittime e della Bassa Val di Cecina” individuando il Comune di Riparbella quale capofila. Il Piano realizzato, ovvero quel documento che analizza i rischi e pianifica gli interventi in caso di calamità, è l’unica esperienza in Italia di tipo intercomunale e nello stesso tempo interprovinciale, copre un vasto territorio (oltre 600 kmq) all’interno del quale sono racchiusi i 7 comuni collinari pisani di piccole dimensioni, poco oltre i 9.000 abitanti totali ed i 4 comuni costieri livornesi la cui popolazione si aggira sulle 70.000 unità, cifre la cui somma supera ampiamente quota 100.000 nei periodi di afflusso turistico. Per la redazione di questo piano intercomunale è stato utilizzato un criterio di ampia condivisione con le realtà territoriali; il team della Emergency Global Consulting composto da 6 tecnici e dallo scrivente, in qualità di Coordinatore, si è costantemente interfacciato con la struttura intercomunale e con i tecnici degli 11 comuni coinvolti, programmando riunioni settimanali, con l’obiettivo di ottenere un documento ben calibrato sulle reali capacità del territorio. Il lavoro è stato strutturato in 3 parti principali: Il documento vero e proprio con i suoi allegati, un database dei contatti e delle risorse ed un progetto dettagliato di cartografia. Il documento principale racchiude in se gli aspetti principali della struttura intercomunale: descrizione del territorio ed analisi dei rischi, organizzazione della struttura e dei Centri Operativi individuati, procedure d’intervento ed individuazione delle aree d’emergenza idonee all’attesa ed al ricovero sia della popolazione che dei soccorritori in caso di calamità. Parallelamente al piano è stato realizzato, a cura della Emergency Global Consulting, un programma intercomunale di informazione alla popolazione costituito da un sito web raggiungibile dal portale del coordinamento sindaci (www.reteur.bassavaldicecina.it) e circa 40.000 brochure informative che nei prossimi giorni saranno consegnate ai nuclei familiari dell’area. Questo sistema intercomunale, nato dall’esigenza di estendere la gestione associata già esistente anche alla protezione civile, dimostra come il sistema politico sia orientato a guardare oltre i propri confini territoriali mettendo in risalto le esigenze comuni e valorizzando la componente cooperativa. Quest’anno la corsa in rosa farà tappa a San Vincenzo Riecco il Giro La presentazione della tappa presso la Provincia di Livorno Domenica 18 maggio S.Vincenzo sarà sede dell’arrivo della 9° tappa della 91° edizione del Giro d’Italia. E’ un avvenimento di grande importanza che da prestigio all’importante centro turistico ed alla intera provincia di Livorno. Un particolare ringraziamento ci sentiamo di rivolgere al Comune di S.Vincenzo ed all’Amministrazione Provinciale che con grande impegno ed elogiabile determinazione hanno saputo assicurare un traguardo di così notevole prestigio. E’ stato naturalmente costituito un comitato che sarà presieduto da Fausto Bonsignori -assessore al turismo e sport della provincia Il prof. Luca Lischi - capo gabinetto della provincia nella sua qualità di delegato organizzazione eventi è in grado di assicurare, come ha già dimostrato in altre occasioni analoghe, efficienza e massima funzionalità alla complessa macchina organizzativa. E’ prevista una serie di manifestazioni nei giorni precedenti il grande evento tendenti a dare rilievo allo sport ciclistico ed alla località turistica di S.Vincenzo. attualità 77 Il ministro della Pubblica Istruzione sarà ricordato più per le critiche che consensi L’ultima iniziativa del dottor Fioroni Mario Lorenzini Il dottor Fioroni è stato il 36° ministro della Pubblica Istruzione della nostra Repubblica. Sarà ricordato per alcune iniziative che hanno suscitato più critiche che consensi. L’ultima è quella che investe la scuola media la quale dovrebbe realizzare (se il nuovo Ministro dell’era Berlusconi-Bossi non interverrà)il 17 giugno la prova unica, su tutto il territorio nazionale, dell’esame di licenza media(prove di italiano e di matematica), iniziativa che è arrivata all’improvviso,nel corso del corrente anno scolastico,e che sta suscitando tanta perplessità fra gli insegnanti. Perplessità più che giustificata,perché dal 1962,anno in cui il Ministro Luigi Gui firmò la legge istitutiva della scuola media statale,l’esame di licenza è sempre stato un esame “interno” e non nazionale(come quello della maturità) e livellato al grado di rendimento degli alunni realizzato nell’arco del triennio. L’art.1 della legge 31.12.1962 afferma :”l’istruzione obbligatoria successiva a quella elementare (art.34 della Costituzione) è impartita gratuitamente nella scuola media che ha durata di tre anni ed è scuola secondaria di primo grado.La scuola media concorre a promuovere la formazione dell’uomo e del cittadino secondo i principi sanciti dalla Costituzione e favorisce l’orientamento dei giovani ai fini delle scelte dell’attività successive.” Perché questa “sortita” del dottor Fioroni? DISTRIBUTORE STRADALE di GPL e Metano per autotrazione OFFICINA per l’installazione di nuovi impianti riparazioni e messa a punto Via Cattaneo - Livorno Tel. 0 5 8 6 / 8 1 3 6 2 3 APERTO ANCHE LA DOMENICA Giuseppe Fioroni Forse perché qualche indagine(ce ne sono tante) ha denunciato che nella scuola media l’italiano e la matematica sono materie in cui si registrano le insufficienze? E allora c’ è da domandarsi se si è convinti che con la prova nazionale si avranno indizi per focalizzare le deficienze? Non ci siamo preoccupati al Ministero del fatto che la scuola media è presente in tutti i Comuni fino a 3000 abitanti e specialmente nei piccoli comuni la scuola media funziona insieme alla scuola primaria in condizioni precarie sia per quanto riguarda il personale docente sia per quanto riguarda i mezzi didattici a disposizione. Ci auguriamo che il nuovo Ministro intervenga con la sospensiva.Per far acquistare alla scuola media un po’ di tranquillità di cui ha bisogno in questo finale di anno scolastico www.soaquadrifoglio.it [email protected] L’attestazione. Più conveniente, più edificante SEDE e OFFICINA: Via dell’Industria - Tel. 05867675500 - Fax 0586792299 - Rosignano Solvay Vieni alla CISL troverai Cortesia, Competenza, Convenienza I nostri servizi: Fiscali, RED, ISEE, Successioni, Vertenze e cause di lavoro, Colf e Badanti, Permessi di soggiorno, Pensioni, Infortuni, Affitti, Tutela Consumatori. Per ogni esigenza rivolgiti con fiducia alle sedi della CISL Per informazioni degli orari telefona alla UST-CISL Livorno n° 0586-899732 8 Livorno Oliviero Diliberto non desiste anzi insiste! Diliberto - segretario del PDCI - ha risolto, d’amblè, la grave crisi della sinistra fondamentalista clamorosamente espulsa da entrambi i due rami del Parlamento per non avere raggiunto il quorum del 4%. Restio, come era sempre stato, alla rinuncia della falce e martello, ha precisato che sarà proprio con il ripristino di quel glorioso simbolo il trampolino di lancio per la ressurezione! Se lo dice lui vuole dire che è vero. E sempre a proposito di comunisti Sergio Carmignoli, storico esponente comunista rosignanese, è stato per tanti anni, segretario comunale del PCI di Rosignano ed esponente di rilievo di quel partito anche a livello provinciale. Allo sciogliersi del PCI optò immediatamete per Rifondazione Comunita che in quel comune raccolse in una campagna elettorale un record nazionale pari al 17%. Dopo l’ultimo disastroso risultato elettorale ha dichiarato che intende - giustamente - rimanere “comunista”. e r u t la o ip g S Anche “lo spigolatore” intende rimanere “democristiano”: ma ormai,entrambi, siamo entrati nell’Accademia dell’AMARCORD”. L’addio, senza rimpianti, del cattolico adulto Romano Prodi, dopo il secondo clamoroso fallimento del suo governo,ha deciso di “ritirarsi”. Era l’ora! E’ sicuramente un addio senza rimpianti a sentire il giudizio della grande maggioranza dei dirigenti del partito democratico: faranno naturalmene eccezione il manipolo dei suoi fedelissimi che, da sempre, hanno creduto sulle virtù taumaturgiche di questo personaggio che in politica ha dimostrato di capirci sempre poco. Resta un mistero di come sia riuscito a “cloroformizzare” l’intera sinistra italiana e non solo per così tanti anni! Il mito Piccini in decadenza? A distanza di neppure due anni dal suo preteso e quasi imposto insediamento” il mito ROBERTO PICCINI -Presidente dell’ Autorita Portuale di Livorno sembra in via di “consunzione”. Una serie di rilievi, anche “pesantini”, vengono rivolti da operatori portuali, da associazioni del settore e non ultima la Confindustria Livornese che ha trasmesso agli organi di informazione una dura nota riguardante la gestione degli accosti e delle manutenzioni in porto. Si parla, nella nota, della urgente necessità di “riposizionare” criteri e regole per la gestione degli accosti a seguito anche della iniziativa assunta dalla soc. Marchi Terminal a legittima tutela delle proprie esigenze gestionali. In particolare la “nota” raccomanda una integrale applicazione della legge 84 che garantisce un paritetico accesso agli spazi ed alle banchine pubbliche del porto proprio per evitare o rimuovere distorsioni che si stanno verifcando con una certa frequenza. Si fa poi menzione al bilancio 2007 dove colpisce l’importo dell’attivo pari a circa 12 milioni di euro:un importo assolutamente esorbitante che evidenzia una grave carenza di investimenti. E’ un rilievo, quest’ultimo, che non è solo della Confindustria ma anche di forze politiche di maggioranza e di opposizione, dei sindacati e di altre categorie economiche. Insomma, abbiamo l’impressione, pronti a ricrederci di fronte a dati incontestabili che la “grande attesa e le speranze di una nuova stagione per il Porto di Livorno, suscitate per l’avvento del “rampollo” della famiglia Piccini, stiano” lestamente” venendo meno! Certamente si porterà per tutta la vita il rimorso di avere contribuito con la sua caparbietà e la sua arroganza a facilitare il ritorno al potere del Cavaliere. Complimenti! Senatur stai un po’ tranquillo Il senatur alias “Umberto Bossi” ha ricominciato con le sue minacce di ricorso alle eroiche armate nordiste. Ha confermato di essere pronto a scendere in campo con i fucili nel caso in cui Roma e “i comunisti” impedissero le riforme. Noi vogliamo lanciare all’incavolato “Senatur” un messaggio: stattene un po’ tranquillo. Crogiolati al sole del grande successo ottenuto grazie anche al non indifferente numero di voti di elettori “incazzati” della sinistra radicale. E poi, qualche volta, vedi se riesci a sorridere: saresti più simpatico, no più bello proprio no! Questo non puoi pretendere! C’avete proprio rotto Ragazzi non vi sopportiamo più. Tamburini e la signorina Amadio - mitici rappresentanti in Consiglio Comunale (lei anche in quello regionale) - continuano a “importunare” il quieto vivere di noi livornesi con “i loro angoscianti messaggi” che, quasi quotidianamente sono riportati dalla stampa cittadina. Ormai hanno capito tutti che non andate d’accordo. E va bene, affari vostri, ma almeno abbiate la cortesia di “non rompere più”. Perfino lì Durante le celebrazioni della domenica delle Palme secondo il rito greco-ortodosso - domenica 20 aprile - svoltesi nella Basilica del Santo Sepolcro a Gerusalemme, è esploso un violento alterco (le agenzie parlano addirittura di un inizio di zuffa) tra i preti di religione greco-ortodossa e quelli di religione armena per motivi assolutamene futuli legati alla tempistica delle funzioni religiose. La cosa non ci sorprende. In un servizio pubblicato sul nostro periodico in occasione del pellegrinaggio in Terra Santa avevamo scritto quanto alta fosse la concorrenza tra le due religioni di rito cristiano e quanto carente fosse l’organizzazione nella chiesa costruita sul luogo dove venne sepolto Gesù Cristo. Accennammo anche quanto secondaria ed assolutamente ininfluente fosse la presenza della Chiesa di Roma rappresentata da uno sparuto numero di frati francescani. Nemmeno lì, in quel luogo santo, regna l’ordine, il rispetto e la serietà. Livorno 9 IL VOTO A LIVORNO Il vento della destra ha risparmiato la città Franco Spugnesi Il vento della destra ha risparmiato Livorno, cioè non ha causato danni immediatamente verificabili, spendibili sul piano della politica locale, almeno per ora. Il P.D. conquista l’ambito titolo del capoluogo di provincia con la maggior percentuale di consensi raccogliendo senza eccessiva difficoltà la maggior parte del voto prima riconosciuto all’estrema sinistra. La federazione livornese di Rifondazione, da sempre contraria alla partecipazione al governo, ha visto addirittura liquefarsi il 16,50% ottenuto alle ultime elezioni. Molti “compagni” si sono certamente astenuti ma, il tabellino dei risultati ci dice che altrettanti hanno ceduto alle sirene del “voto utile” ed alla favola della rimonta di Veltroni. Nella sede del P.D.L. ha aperto lo spumante (rigorosamente padano) pensando alla conquista del Governo, di certo non per il risultato livornese. L’area di consenso della destra è rimasta praticamente uguale e quel modesto + 1,5% è più frutto del passaggio di molta dirigenza storica dell’UDC al partito del “predellino”. Il martellante appello al voto utile per fermare il ritorno delle sinistre ( ritorno chiaramente impossibile ma sempre d’effetto in campagna elettorale), non sembra che abbia impressionato il ceto medio Livornese. Solo Lega e Italia dei valori semplificando al massimo sia il messaggio elettorale che il linguaggio, (ai limiti del qualunquismo) sono riusciti ad assicurarsi una presenza non più trascurabile nel panorama cittadino. Un discorso più articolato per l’Unione di Centro, che, grazie ai voti del Sud ha resistito alla manovra a tenaglia dei due schieramenti maggiori, consentendo la nascita di un seppur minuscolo, terzo polo. Senza dubbio a Livorno l’UDC ha potuto limitare i danni, nonostante una campagna elettorale fiacca e svoglia- ta, (i manifesti elettorali sono apparsi sui tabelloni solo il giovedì prima delle elezioni), perché ha raccolto molti elettori ex Margherita di origine popolare scontenti della fusione nel Partito democratico, una specie di minoranza silenziosa, che non gradisce che la propria cultura politica, per successive coniugazioni sia ormai irriconoscibile. Assolutamente non trascurabile l’ancora piccolo, ma promettente, nucleo della Rosa per l’Italia di Pezzotta e Tabacci. La limitatezza dei consensi non rappresenta necessariamente un’impossibilità di svolgere un’azione politica qualificata una città dove, tramontata l’esperienza democristiana, l’opposizione non ha mai avuto capacita di esprimere un’alternativa alla sinistra che avesse dignità progettuale. Queste elezioni hanno rappresentato un diversivo della campagna elettorale per le elezioni amministrative 2009 che era in corso già da prima di Natale. Il Pd adesso adombra la possibilità di correre da solo anche per il sindaco, liberandosi da scomode e problematiche alleanze a sinistra. Non vorrei però che il + 12% gli avesse dato alla testa… sono assai probabilmente voti in prestito che, tornando alla destinazione originaria, potrebbero dare un ulteriore dispiacere al buon Cosimi che, sinceramente, già ora ne ha una nuova tutti i giorni: oggi è la minaccia delle primarie, quando era stato garantito che per due turni elettorali non sarebbe stato messo in discussione, ieri l’ex sindaco Lamberti rivendica i progressi della città avvenuti nei suoi 12 anni, confrontandoli naturalmente con la stasi di questi ultimi 4, e, dimenticando i debiti, suggerisce che, visto che non l’hanno voluto in Parlamento potrebbe essere disponibile a…, un altro ancora c’è l’A.s.a. che faceva i debiti quando era municipalizzata ed invece ora che è passata in mani genovesi….continua ad affondare nei debiti (non sarà per quel centinaio di inutili assunzioni di rampolli della nomenclatura livornese?), ultimamente poi …ci si è messo anche il presidente del Livorno calcio, insomma…una vitaccia. E se veramente il P.D. decidesse per le primarie figuratevi come si deve sentire il presidente della provincia Giorgio Kutufà, lui che nel PD si “sente a casa sua” avrebbe bisogno di “inventare” qualche torma di parenti, ( cosa non impossibile ad un vecchio democristiano) per sperare di vincerle, poiché il partito unico, ancorché vincente, non assicura più il fruttifero meccanismo della spartizione delle cariche con gli alleati! Da questo punto di vista, gli conveniva continuare a fare il vicino di casa! Chi non teme le primarie è il presidente dell’autorità portuale Piccini ma se ci fossero….il rimpianto per Nereo Marcucci, ormai approdato ai grandi nomi della portualità internazionale, è ogni giorno più marcato e la popolarità di Piccini, tra liti e cause, va ancora più a fondo dei fondali da scavare. Con un’altra opposizione non appiattita sul defatigante teatrino dell’ex A.N. o sulla totale inconsistenza progettuale dell’ex Forza Italia il 2009 potrebbe essere un anno con qualche novità, cosi rare nella vita politica di Livorno, ingessata da una tenace mancanza di alternativa, che inevitabilmente congela le intelligenze migliori e induce al conformismo, ma il miracolo è sempre possibile…..basta aspettare! CONFINDUSTRIA LIVORNO Sezione Costruttori Edili 10 Intervista Lo dichiara Mons. Simone Giusti, Vescovo di Livorno Intervista a cura di Franco Spugnesi e Francescalberto De Bari Quando ci siamo presentati in Vescovado all’appuntamento per l’intervista al Vescovo Simone, io e Francescalberto (Billy per gli amici che non hanno voglia di perdere la mattinata a chiamarlo) siamo rimasti sorpresi del clima poco chiesastico, anzi un po’ manageriale che vi regnava. Certamente non urla o confusione, ma una attività che dava il segno di essere costruttiva, non fine a se stessa, e che riscontriamo quotidianamente, attraverso la stampa e la televisione locale, nelle uscite di questo vescovo che spazia, con consumata esperienza, in tutti i campi della vita cittadina, sia in quelli più strettamente connessi all’aspetto morale/religioso ma anche nei campi più propriamente civili come il problema degli alloggi, della sicurezza del lavoro, dei risultati elettorali o del quadro politico. La necessità di sintesi non rende totalmente giustizia al colloquio avuto con Monsignor Giusti ma lascia comunque capire l’ampia apertura, l’energia e la praticità delle iniziative che il Vescovo mette quotidianamente in campo. Tra l’altro ha rivolto parole di stima e di incoraggiamento per niente formali, al nostro giornale che legge con assiduità. Come “Centro” e come figli della Chiesa Livornese non possiamo esimerci dal promettere il nostro sostegno ed augurargli di portare a termine, naturalmente con l’aiuto di Dio, tutti i suoi progetti. - Partiamo da una considerazione generale. Ci sembra di intuire che per Lei la Città, la diocesi, che poi si riduce a FOTO ONORATI ‘Mi piacerebbe poter inserire in ogni unità pastorale un sacerdote giovane, che potesse richiamare un po’ di ragazzi’ poco più dei due agglomerati urbani di Livorno e Rosignano, sia un corpo unico dove il vescovo, o più generalmente, la Chiesa locale, ha diritto di intervento su ogni tema legato alla vita degli uomini. È veramente così? «Il vescovo ha il compito di occuparsi delle persone, della pienezza della vita degli uomini, di un’integralità di salvezza, per questo, a diverso titolo e con diverse modalità, ha anche il dovere di intervenire su tutto, perché tutto è inerente l’essere umano. Un vescovo deve dunque intervenire anche sulle questioni economiche, perché interesse di un Pastore è che non ci sia la povertà, che tutti possano avere il fabbisogno necessario per vivere. E per realizzare questo deve saper muovere anche critiche alle strutture dell’economia e con- Intervista tribuire a che sia fatta giustizia per tutti» - Pochi preti, tante parrocchie… il piano che Lei ha preannunciato e che dovrà, presumo, essere sottoposto ad un percorso di sperimentazione e verifica, sembra risolvere il problema. Ha pensato che le unità pastorali, accrescendo ulteriormente il raggio territoriale rispetto alle parrocchie tradizionali, potrebbero spersonalizzare ancora di più il rapporto del prete con i suoi fedeli, rapporto che già oggi è un elemento problematico? «Le unità pastorali non sono macrostrutture per assegnare più parrocchie ad un solo prete, ma delle realtà per mettere in collaborazione gli stessi preti, in modo che essi possano operare in un territorio più ampio con più mezzi a disposizione. Ad esempio vorrei realizzare un’unità tra le comunità di Salviano, La Leccia e Collinaia: Salviano ha tantissimi ragazzi, ma non ha i locali, La Leccia ha tante stanze e Collinaia ha un campo sportivo grandissimo che nessun’altra parrocchia della zona possiede. Una struttura integrata tra queste parrocchie con un parroco e due vice parroci che si alternano nelle attività e nelle celebrazioni in maniera coordinata mi sembra che potrebbe essere la soluzione migliore. Ogni comunità avrà comunque un prete di riferimento e per il resto sarà solo un modo diverso di gestire le attività. Mi piacerebbe poi poter inserire in ogni unità pastorale un sacerdote giovane, che potesse richiamare un po’ di ragazzi nelle nostre comunità» - Questa Diocesi non si mai distinta, a parte il culto popolare alla Madonna di Montenero, per particolare fervore religioso, in alcune parrocchie cittadine la frequenza alla messa domenicale ci risulta essere intorno al 5%, esiste a suo giudizio, per quanto ha potuto vedere, un terreno comunque fertile per la fede o la secolarizzazione ha fatto terra bruciata? «Il terreno di fede c’è, esiste, e la devozione mariana, di retaggio secolare, lo conferma. C’è invece una certa lontananza dalle comunità parrocchiali. Certo, il problema della frequenza così bassa alle celebrazioni domenicali è vero, ed è anche per questo che sto cercando di coinvolgere il più possibile i giovani, le nuove generazioni, che sentono molto il desiderio del sacro. La parrocchia studentesca, l’idea che vorrei realizzare, si pone proprio in quest’ottica». - Livorno, per generale opinione, soffre da 60 anni di una monocultura politica, appannaggio, sotto le varie denominazione, della sinistra marxista. Venuta meno l’ideologia le sembra che permanga, come incrostazione, questo aspetto di conformismo oppure è la città che non riesce ad esprimere dignitosamente opzioni alternative? «Secondo me – come anche le ultime elezioni hanno dimostrato – la città, come il resto del paese, sta vivendo FOTO ONORATI 11 un profondo cambiamento. Stiamo vivendo un periodo di transizione culturale – e non si dica che è tanto tempo che si parla di “periodo di transizione” perché i periodi di transizione durano secoli – stiamo assistendo ad un mutamento dei valori di tutto l’occidente. Si tratta di un cambiamento complesso e difficile da studiare perché nato all’interno della cultura attuale e difficile da affrontare. Per questo occorre sostenere i valori più forti come la famiglia e le giovani generazioni, perché gli individui possano far fronte a questi mutamenti con maggiore forza interiore, maggiore coscienza ed una fede più forte». 12 Livorno Urbanistica e società dei consumi Dal 12 aprile al 4 maggio, a Livorno, l’ormai sconsacrata chiesa del Luogo Pio ha accolto un’intrigante istallazione di Alessandro Bulgini, artista emergente che rinnegando il dogmatismo pittorico mira al rinnovamento ideologico dei mezzi espressivi. Su una pedana posta davanti al presbiterio, come su una sorta di altare, Bulgini, assemblando fra loro dieci ante di armadio, prodotte serialmente da una delle massime catene multinazionali di arredamento a basso costo, compone una grande parete rossa, lucidissima, che con geometrica precisione va a disegnare una ritmica serie di croci. Non voglio giudicare la portata artistica dell’ opera e neppure il segno che essa saprà lasciare in una città notoriamente più attenta al suo passato macchiaioIo e post macchiaiolo che non alla sperimentazione, ma, come architetto, intendo invece porre in relazione il significato metaforico di quel gesto con l’atteggiamento progettuale che diffusamente ispira l’ urbanistica di oggi e sottolineare le implicazioni sociali che ne derivano , prima fra tutte la capacità di modificare le millenarie abitudini dell’uomo. Lo stesso Bulgini chiama in causa l’esperienza mistico-religiosa per spiegare che si tratta di una metafora: “….La multinazionale dell’arredamento si trasforma in una nuova cattedrale verso cui fare pellegrinaggi atti a ricevere redenzioni fisiche oltre che neospirituali”. Ma che centra l’urbanistica con tutto questo ? Con segni fortemente caratterizzanti l’urbanista del passato, aveva sempre inteso la chiesa come punto nodale del disegno del borgo, del quartiere e della città. Entrare in chiesa rappresentava l’opportunità di rapportarsi con gli altri nel segno di un’identità che per cultura non poteva essere messa in discussione: così la domenica si andava a messa e all’uscita si salutavano gli amici sul sagrato. Ormai una materialistica trasformazione dei valori sta svuotando sempre più le nostre chiese e dal ventesimo secolo in poi, l’urbanista dedica alla chiesa uno spazio sempre minore e sempre più marginale. La società del benessere ha creato altri idoli legati più all’apparire che all’essere; la società dei consumi ha ideato nuovi bisogni fittizi che spingono verso una frenetica corsa agli acquisti e poiché pensioni e stipendi sono sempre più magri, si sono inventate terribili strategie che promettono rate mensili a costo zero per “venire in aiuto a chi non può”. L’urbanistica contemporanea, non solo non è riuscita ad arginare il fenomeno ma, seguendo il modello americano, in tanti casi lo asseconda e lo stimola perché il “Dio PIL “ ne trarrà sicuramente beneficio. Così sia per mano pubblica che per mano privata e spesso di concerto fra loro, si iniziano a disegnare progetti urbanistici che dedicano sempre maggior spazio alle nuove chiese laiche: i centri commerciali, gli ipermercati, i centri benessere, gli stadi , le multisala cinematografiche. Non solo, ma per completare l’opera si affinano strumenti che aiutino la gente a raggiungere in processione il tempio e a fermarcisi il maggior tempo possibile. Gli architetti studiano allora nuove arterie viarie, appositi svincoli stradali e rotatorie che guidano “l’uomo consumatore” verso una smisurata e desolante distesa di parcheggi. Ma che fine hanno fatto le aree di verde attrezzato ? La loro frequentazione finirebbe per ridurre il tempo da dedicare agli acquisti , quindi sarebbe meglio non farle, ma poiché per legge vanno comunque fatte, allora si cerca di collocarle nelle fasce di rispetto stradali o in zone residuali che possano risultare anch’esse idonee a trasformarsi , all’occorrenza in parcheggi supplementari. L’urbanista livornese PICCOLA E MEDIA IMPRESA L’appello di Daniele Giusti “Mettere la piccola e media impresa al centro della nuova politica industriale”. Questo l’appello della piccola e media impresa all’indomani del voto e alla vigilia della formazione del nuovo governo, per voce di Daniele Giusti (nella foto), presidente provinciale della CNA di Livorno. “In tempi difficili come quelli che sta attraversando la congiuntura economica internazionale, le imprese rischiano infatti di perdere ancora produttività e quindi competitività. La pmi italiana va dunque sostenuta e non lasciata sola ad attraversare il guado della probabile stagnazione dell’economia”. Secondo Giusti “le imprese più piccole possono giocare un ruolo rilevante nei processi di riposizionamento competitivo del nostro paese. Da noi mancano le grandi imprese, l’anello più forte della catena, ma abbiamo tantissime microimprese. Siamo fatti così e questo è un dato di fatto, non una sorta di problema da considerare marginalmente. La nostra politica industriale, quindi, deve essere centrata proprio sulla piccola e media imprese e non dispensare solo quote residuali di incentivi. Per competere sui mercati internazionali, insomma, dobbiamo cambiare completamente rotta”. “Le piccole imprese, dunque, sono chiamate ad aggregarsi, innovare, capitalizzarsi, utilizzare gli strumenti finanziari. Una parte fondamentale gioco competitivo, però, resta in mano allo stato e alla politica che fino a oggi sembrano aver remato contro. Non possiamo più rimandare la sfida dell’ammodernamento del paese: un sistema infrastrutturale efficiente ed europeo - conclude il presidente della CNA di Livorno Daniele Giusti - una macchina burocratica congegnata per e non contro chi intraprende, una competizione dentro la legalità e forti investimenti in ricerca è ciò che chiediamo e ci aspettiamo sia realizzato dal prossimo governo”. Rosignano La gogna mediatica sul Comune di Rosignano Una vicenda poco esaltante Non è certamente “un bel momento” quello che sta attraversando il comune di Rosignano. Noi ci siamo ripromessi di “non entrare nel merito” e di attendere le conclusione della vicenda che vede coinvolto direttamente il Sindaco Alessandro Nenci: l’augurio che abbiamo già espresso è quello che si giunga rapidamente ad una conclusione e quella che auspichiamo sinceramente è il proscioglimento dello stesso sindaco e degli altri coinvolti nel procedimento giudiziario. Resta però “il disturbo” che la vicenda sta procurando al prestigio del nostro Comune, l’unico in tutta la provincia all’ordine del giorno delle cronache scandalistiche ed oggetto di commenti disdicevoli conseguenti alla pubblicazione sulla stampa locale delle “intercettazioni”: una gogna mediatica largarmente discutibile conseguenza delle strane libertà oggi consentite e permesse nel nostro paese che si sta trastullando, purtroppo, anche dietro le sciocchezze di Beppe Grillo - il grintoso fustigatore del malcostume italiano - che può tranquillamente esternare dietro la “corrazza di garanzia” dei suoi oltre 4 milioni di euro (diconsi quattro milioni) denunciati nel 2005! Intanto dobbiamo denunciare la medio- Venerdì 30 maggio, ore 21,15 Sala don Giovanni Nardini ROSIGNANO MARITTIMO Presentazione del libro del compianto on. Pier Antonio Graziani “Partiti decaffeinati repubblica depressa Le parabole della DC degasperiana e del PCI togliattiano” Nuove Edizioni Ebe. Presiede dott. Enrico Dello Sbarba direttore de IL CENTRO. Conduce il dibattito l’on. Egidio Pedrini Relazioni: Mario Volpato già dirigente del PCI Angelo Mancusi già segretario provinciale D.C. crità di un dibattito su di un argomento così delicato e sul quale si stanno registrando o silenzi o prese di distanze e solidarietà prive però del necessario approfondimento delle cause che possono avere concorso a provocare questa poco edificante situazione. Ci preoccupa sempre di più la vacuità e l’inconsistenza di una grassa e grossa maggioranza, solamente “grassa e grossa” ma visibilmente non in grado di “cavare un ragno dal buco” nell’attesa “messianica” che qualcuno vi provveda. Ed intanto la stasi nel comparto edile proprio a causa del colpevole ritardo con cui si è affrontato l’iter del regolamento urbanistico che coinvolge sia la giunta Nenci che quelle precedenti presiedute dal predecessore Simoncini può essere foriera di gravi conseguenze sul futuro dell’economia e dello sviluppo del territorio. Si continuano a vagheggiare “date e scadenze sicure” ed intanto trascorrano tempi biblici per l’esame dei ricorsi presentati in opposizione alle scelte urbanistiche, si continua a navigare in mare aperto senza bussola, si osserva una preoccupante carenza di classe dirigente in possesso di “adeguati attributi” che dimostra chiaramente di non sapere che “pesci prendere”. Ah, come continuiamo a rimpiangere quella cresciuta nelle cruente ma democratiche battaglie della 1ª Repubblica: quella disponeva veramente degli “attributi” ma aveva anche passione politica, senso civico e coraggio nelle decisioni. Enrico Dello Sbarba Si è spenta Asmara Ciacci Si è spenta nei giorni scorsi all’età di 80 anni Asmara Ciacci, consorte del nostro carissimo amico Roberto Del Gaudio, uno dei fondatori della Democrazia Cristina rosignanese, più volte consigliere comunale e capogruppo della D.C del Comune di Rosignano nonchè esponente sindacale della CISL. Roberto Del Gaudio, una volta andato in pensione, è ritornato nella sua Roma ma ha manenuto costanti rapporti con Rosignano e con gli antichi amici. La redazione de IL CENTRO si associa al grande dolore per la perdita di Asmara che ricordiamo essere stata, anch’essa, fedele interprete e sostenitrice di quei valori per la cui conquista e consolidamento tante battaglie abbiamo vittoriosamente combattuto. 13 La Rotta del Vino, successo annunciato La Rotta del Vino 2008 comunica il programma di eventi all’insegna del mare e dell’enogastronomia, che, per il quinto anno, animeranno il Porto del Gusto e daranno l’occasione di esplorare un territorio ricco di storia e cultura. L’Associazione Grandi Cru della Costa Toscana entra a far parte del comitato organizzatore della manifestazione. Le nuove Visite Guidate alle Cantine saranno un’occasione per esplorare l’entroterra della Costa Toscana e gustare i migliori vini delle coste di Toscana. Si inizia SABATO 17 MAGGIO: CASTELLO DEL TERRICCIO a Castellina Marittima Secondo Appuntamento SABATO 7 GIUGNO: TENUTA DI GHIZZANO a Ghizzano di Peccioli Dopo il tour in cantina, sabato 17 Maggio, dalle ore 20.30, vi aspettiamo al Golden, il ristorante del Porto del Gusto, dove lo chef, Roberto De Franco, proporrà la sua cucina dedicata ai vini del Castello del Terriccio. Ci incontreremo di nuovo, sabato 7 Giugno, sempre al ristorante Golden, le specialità, questa volta, saranno dedicate ai vini della Tenuta di Ghizzano. LA ROTTA ALEATICA Nel week end dal 4 al 6 Luglio, è in programma la prima edizione de La Rotta Aleatica, la crociera che toccherà i luoghi di produzione del caratteristico vino Aleatico. Il 4 Luglio si trasmigrerà con le barche dalla Toscana alla Corsica per degustare l’Aleatico locale. Il 5 Luglio si navigherà da Cap Corse all’Elba, qui ci aspetta l’Aleatico doc. Domenica 6 Luglio, infine, il rientro a Cala de’ Medici per le premiazioni. La serata sarà occasione anche per l’estrazione degli abbinamenti tra cantina e ristorante per la Rotta del Vino 2008. Il calendario di eventi culminerà, come ogni anno, a settembre con La Rotta del Vino, la regata più gourmet della Costa degli Etruschi. Per INFO: tel. 0586 795 211 www.larottadelvino.it; [email protected]. Una intelligente iniziativa Cala de’ Medici Servizi insieme al Comune di Rosignano, alla Banca della Costa Etrsuca e all’Agenzia Sfera, hanno organizzato un convegno che si è occupato della crescita territoriale integrata, avente come titolo “A vele spiegato verso lo sviluppo del territorio”. Complimenti. 14 Rosignano La società del «presidentissimo» Silvestro Polzella ha mantenuto le aspettative Il Rosignano in Eccellenza A conclusione di un campionato condotto dall’inizio alla fine da autentico protagonista il Rosignano ha ottenuto con due giornate di anticipo la promozione in Eccellenza. Si chiude così, in maniera esaltante,una delle pagine sicuramente più grigie nella storia calcistica del glorioso Rosignano. E’ questo il primo dei traguardi che la presidenza di Silvestro Polzella aveva messo in preventivo al momento in cui assunse la presidenza della società rosignanese. Il Presidente lo dichiarò al momento del suo esordio che “bisognava cambiare registro e mentalità”. Detto e fatto: ha cambiato completamente la squadra acquistando giocatori di provata capacità (basta citare il portiere Polzella ed il bomber D’Ambrosio), ha dato una svolta significativa alla strattura societaria, ha rinnovato il management, ha creato una mentalità vincente e criteri gestionali legati alle esigenze di una società moderna. Questo primo importante traguardo è dedicato, ci ha dichiarato il Presidente, a tutti coloro che hanno fattivamente e concretamente contribuito a riportare il Rosignano in una categoria, appunto quella dell’Eccellenza, più consona alle luminose e gloriose tradizioni di un grande passato. A questo proposito il clima che si respira intorno alla squadra è quella della grande stagione che vide Giorgio Becuzzi alla presidenza del G.S Solvay. Sono state la serietà nella gestione, la lealtà sportiva nei giocatori ed il civile e Il «Presidentissimo» Silvestro Polzella che al primo anno di dirigenza ha portato il Solvay in Eccellenza. Sotto: L’entusiamo della squadra dopo la gara col Venturina che ha dato la certezza matematica della promozione. ◆ Bar “5 Vetrine” ◆ Pizzeria - Friggitoria ◆ Articoli da Regalo ◆ Estetica Parrucchiera ◆ Fisioterapia ◆ Agenzia Pubblicitaria corretto comportamento degli sportivi i presupposti essenziali di questo primo ambizioso traguardo. Subito dopo la fine del campionato attraverso la compartecipazione ed il contributo essenziale dei dirigenti anziani e giovani, dei tecnici saranno gettate le basi per il potenziamento della squadra che naturalmente dovrà ben figurare in Eccellenza perchè i traguardi, ci ha confermato il Presidente non possono certamente fermarsi qui. Intanto ha avuto inizio la campagna soci, successivamente verrà convocata l’assemblea per il rinnovo del Consiglio Direttivo che non potrà, questa valutazione è nostra, che riconfermare al vertice il Presidente vincente. Al termine di queste note non possiamo dimenticare il ruolo importante ed insostituibile di Luciano Fiaschi - il grande comunicatore, l’indomito dirigente che, dopo un breve periodo di assenza, è tornato a seguire, con grande passione,le sorti della gloriosa società calcistica di Rosignano. Santa Luce 15 7 Con Voip, Asp e banda larga il Comune di Santa Luce è tra i primi ad essersi dotato di un sistema così avanzato Informatica: una rivoluzione La rivoluzione ha tre nomi diversi, a Santa Luce: Voip, Asp e banda larga. Una rivoluzione digitale che semplifica la vita dei cittadini e migliora il lavoro nell’Amministrazione, diminuendo la mole di documenti cartacei negli uffici comunali. “Il nostro Comune è uno dei primi a essersi dotato di un sistema informatico così avanzato: fin dall’anno scorso abbiamo iniziato a prepararci per partire con la nuova linea Voip. Finalmente, da questa settimana, il servizio è disponibile”, spiega il sindaco di Santa Luce Federico Pennesi. Il Voip (tecnologia Voice over IP) è un servizio che permette di telefonare tramite internet invece che con la normale linea telefonica, utilizzando un protocollo informatico: il risparmio previsto sulla bolletta del Comune è notevole, l’80% in meno rispetto al passato. “Il Comune di Santa Luce ha adottato la linea Voip per abbassare i costi della telefonia, ma vogliamo puntare all’informatizzazione degli uffici”, prosegue Pennesi. Anche per questo motivo il Comune lavora da quasi un anno e mezzo al potenziamento della banda larga: l’implemento delle reti internet, con una banda larga fornita da più operatori e collegamento tramite wireless, satellite bidirezionale e linea telefonica, ha permesso una navigazione in internet più veloce, stabile ed efficace. Il prossimo passo sarà il passaggio al- l’ASP (application service providing), un protocollo di gestione che comunica i dati del Comune a un server superblindato, protetto da intrusioni e interferenze ambientali. Il sistema permette di ampliare l’offerta dei servizi al cittadino: in questo modo, infatti, i dati comunali archiviati sono accessibili attraverso un codice e una password da qualsiasi pc, anche non collegato alla rete informatica comunale. In un prossimo futuro, i dati saranno così raggiungibili non solo dagli uffici e dai dipendenti comunali, ma anche dai cittadini, che avranno la possibilità di accedere alla propria posizione tributaria direttamente dal pc di casa, senza per forza recarsi in Comune e indipendentemente dall’attività dello sportello tributi. BANDO: Le domande per entrare nella graduatoria e usufruire del contributo andranno presentate entro il 20 maggio Contributi per chi affitta casa Anche quest’anno il Comune di Santa Luce assegnerà dei contributi per i cittadini con reddito basso che devono affittare casa. Le domande per entrare nella graduatoria e usufruire del contributo andranno presentate entro il 20 maggio. Possono partecipare tutti i cittadini italiani e non, con carta di soggiorno o con permesso di soggiorno di durata minima di un anno, che abbiano residenza anagrafica a Santa Luce, nell’immobile per cui viene richiesto il contributo. Il reddito familiare complessivo dichiarato nell’ultima dichiarazione dei redditi non dovrà essere superiore ai 26 mila euro annui e i partecipanti non dovranno essere proprietari di altri alloggi. www.piombinoedilizia.com e-mail: [email protected] Per maggiori informazioni è possibile consultare il testo completo del bando, nella sezione “concorsi e bandi” del sito internet del Comune: www.comune.santaluce.pi.it Costruzioni stradale ed affini Urbanizzazioni - Produzione e Vendita materiali di cava PASTINA - Via del Commercio 15 Tel.050/685024 - Cell. 339/7372814 Loc. Cotone, 75 - Rosignano Solvay Tel/Fax 0586.792464 piombino edilizia Via Isonzo 22 - PIOMBINO Tel/fax 0565.276631 dei F.lli Costantini s.n.c. dal 1952 Impresa Generale di Costruzioni di Pizzi Ing. Andrea e C. s.a.s. B-PIZZI Piazza della Vittoria 5 - Castiglioncello (LI) Tel. 0586/752489 - Fax 0586/759456 Internet: www.xtreme.it/pizzi.b e-mail: [email protected] CONSORZIO SMI Servizio Manutenzione Integrata Via 3 Novembre 8 - Livorno 16 Sponsor Barbensi Petroli AGENZIA VIAGGI FORZA7 Agip Gasoli di Etrusca Viaggi S.r.l. ROSIGNANO SOLVAY PRODOTTI PER RISCALDAMENTO Via della Villana 33 - Tel. 0586.799088 - Rosignano Solvay Via E. Mattei, 11 57013 Rosignano Solvay Tel. +39 0586 727111 - Fax +39 0586 727134 [email protected] - www.progeco.net ENGINEERING - IMPIANTI INDUSTRIALI - APPLICAZIONI SPECIALI - SKID & P ACKAGES - SER VICE - OFFSHORE PACKAGES SERVICE Tel. 0586.794147 - 0586.794197 - Fax 0586.794777 - 0586.794603 E-mail [email protected] - [email protected] ETRURIA NORD Soc. Coop a rr.l. .l. Imballaggio industriale - Trasporti - Facchinaggio - Servizi Piazza Monte alla Rena, 5 - Rosignano Solvay Tel. 0586.793288 - Fax 0586.793304 OMi srl Rosignano Solvay Via Guido Rossa 64 Tel. 0586.790597 Fax 0586.790696 [email protected] www.tecnogasket.com Via della Villana, 160 57013 Rosignano Solvay (LI) Tel.0586.79.00.40 Fax 0586.79.29.98 Revisione macchine rotanti e alternative - Valvole Manutenzione impianti industriali - Costruzioni meccaniche GUIDI Soc. SECOS srl Costruzioni Edili e Industriali Via Modigliani, 21 - Rosignano Solvay Tel. 0586.760153 - Fax 0586.760414 COSTRUZIONI EDILI GEOM. LUONGO ANTONIO Via Risiera San Saba 19 - Castiglioncello (LI) Tel. 0586.764080 - Cell. 347.7683628 Erogazione del servizio di manutenzione di aree verdi S.C.R.L. Via della Repubblica 118 ROSIGNANO SOLVAY Tel. 0586/794962 - Fax 0586/764026 e-mail: [email protected] www.forza7.it Di Gabbia A. & Figlio SRL COSTRUZIONI - stradali - fognature - acquedotti PRODUZIONE - emulsioni bituminose - conglomerati bituminosi MEZZI PROPRI Sede Legale Uffici, Impianto: Via dello Struggino 24, Tel. 0586/428121 Livorno (loc. Picchianti) e-mail: [email protected] Intermediazione Immobiliari Mare - Campagna - Attività commerciali Stime - Permute - Affitti Castiglioncello: Via Aurelia 426 Tel. 0586/794093 - Fax 0586/793848 Rosignano Solvay: Via Aurelia 284 Cell. 338/9584331 - 338/8866844 di Luciano Colombaioni web:www.immobiliarecolombaioni.it e-mail:[email protected] Colombaioni IMMOBILIARE O.M.P. S.r.l. ROSIGNANO SOL VAY SOLV Via G. Rossa 24 Tel. 0586.791174 Fax. 0586.791173 E.mail: [email protected] So.sv.ind. S.r.l. Società di Sviluppo e Promozione Industriale cultura 17 I Granai di Villa Mimbelli ospitano l’importante mostra fino al 6 luglio Omaggio a Giovanni Fattori di Marisa Speranza “Gli anniversari, visto che sono cogenti, servono a contrastare la pigrizia amministrativa”. La battuta scherzosa dell’assessore alle culture Massimo Guantini ha introdotto la presentazione della mostra “Giovanni Fattori, tra epopea e vero” allestita presso i Granai di Villa Mimbelli e la stessa Villa-Museo (dal 22 aprile al 6 luglio 2008). E sicuramente il centenario della morte del grande artista livornese (18251908) non poteva che attivare sinergie per rendergli omaggio nel modo più degno. Per Fattori si sono fatte le cose in grande : ben 290 opere e altrettanti documenti (foto d’epoca, taccuini di schizzi, un medagliere, oggetti che ispirarono alcuni dei suoi quadri più famosi, il torchio con cui iniziò a stampare, la cassetta dei colori, la poltrona su cui fu ritratta la moglie ... .). Una mostra suddivisa in venti sezioni, che è anche un esempio di buona politica, visto che serve a correggere in positivo “il rapporto stentato che Livorno ha con il proprio territorio”, assurto a protagonista nei dipinti fattoriani che spaziano fino alla Maremma. Coinvolta, anche nelle iniziative collaterali, nell’omaggio a Fattori che ne fu cantore. Realizzata in coproduzione tra il Comune di Livorno e la Fondazione Cassa di Risparmi, l’esposizione mostra a quali risultati può condurre uno sforzo comune. Essa, ha osservato Luciano Barsotti, “è caratterizzata da un forte segno identitario” e “ha un cuore forte livornese”. Come quello del pittore che ora riposa nel Famedio di Montenero. Il curatore Andrea Baboni si è soffermato sul “massimo interprete del realismo italiano”, riconosciuto dalla critica come il caposcuola dei “Macchiaioli”, per raccontare la complessità tematica da lui speri- ACTIVE PLANTS, MAINTENANCE AND ENGINEERING Via delle Pescine 188 Tel. 0586.769721 - Fax 0586.791133 ROSIGNANO SOLVAY Visitatori alla mostra di Giovanni Fattori (foto R. Onorati) mentata : dagli inizi accademici ai primi studi militari; dalle più vaste tele di battaglie alle liriche tavolette degli anni 1865875; dai mirabili ritratti ai grandi quadri di butteri, sino a toccare tutti gli aspetti del vero, dal paesaggio alla figura. Di questi dà ampia testimonianza anche il bel catalogo (Silvana Editoriale) curato da Andrea Baboni e corredato di note biografiche che sintetizzano uno straordinario percorso creativo. Reso finalmente visibile grazie a questa grandiosa antologica che, di sezione in sezione, invita continuamente alla sosta : per ammirare e commentare (ogni dipinto è corredato da una scheda tecnica e da un commento critico). La lunga e intensa parabola del pittore livornese non cessa di stupire il visitatore : la poesia dei campi e dei muri bian- chi, i riflessi d’acqua (Arno, Antignano) e i vialetti nascosti, le vedette e gli accampamenti, il bove che tira l’aratro e il mandriano a cavallo .... . Un mondo scomparso di cui si fa accorata memoria. E per indagarla al meglio, ecco una serie di conferenze con storici dell’arte e docenti universitari (dal 9 maggio al 10 giugno presso la Sala degli Specchi di Villa Mimbelli). Una di queste si terrà presso il teatro Roma di Castagneto Carducci : relatore, lo stesso Andrea Baboni (17 maggio). Il mondo fattoriano sarà studiato non solo dal punto di vista artistico, ma anche sociologico, antropologico e zootecnico. Un fervore di iniziative per rendere omaggio a un grande “la cui complessità non ha ancora trovato una piena definizione critica”. Amico Museo fino al 18 maggio Dal 3 al 18 maggio, in modo straordinario, i Musei e i Parchi del nostro territorio si propongono come soggetti di riferimento per quanti vorranno conoscere ed indagare le vestigia del passato, luoghi di cose, spazi di vite e di passioni in grado di parlarci della nostra storia, di quella a noi più vicina e di quella più remota. Si tratta dell’ annuale iniziativa di Amico museo, l’appuntamento con l’arte e la cultura ormai consolidato nel panorama delle proposte culturali nella nostra regione. Protagonisti restano, naturalmente, i musei e i Parchi che in questi anni hanno aderito all’iniziativa qualificando sempre di più la manifestazione con un cartellone sempre più vasto e variegato, aprendo i propri tesori a grandi e piccini, in vista di una valorizzazione ampia e consapevole delle ricchezze del territorio e all’insegna di una vera e propria “festa della cultura”. Laboratori didattici, visite guidate a mostre, botteghe e siti, sperimentazioni a tema, queste e non solo saranno le iniziative che allieteranno le giornate di chi vorrà approfittare di questi momenti di svago e di cultura. I dettagli del programma sono disponibili sul sito della Provincia (www.provincia.livorno.it link:cultura). 18 cultura Circoscrizione 3: In mostra acquarelli, matite e chine La pittrice Cosaga espone con i corsisti La pittrice Cosaga (Agatina Cosentino Nicolosi) ed i corsisti del Laboratorio di Grafica e Disegno dell’Università della Terza Età espongono le loro opere nella tradizionale esposizione annuale, a conclusione dell’Anno Accademico negli accoglienti locali della Circoscrizione 3 del Comune di Livorno. Nel corso degli anni, sotto la guida attenta e rigorosa della loro insegnante, gli allievi hanno avuto modo di esprimere la propria sensibile creatività cimentandosi nella realizzazione di percorsi non solo artistici ma anche storico-sociali ispirandosi a temi di grande valenza culturale e umana. Ricordiamo, infatti, le precedenti edizioni: Anno Accademico 1999/2000: Livorno ieri e oggi Anno Accademico 2000/2001: Bambini e ragazzi del mondo Anno Accademico 2001/2002: Solitudine, emarginazione, solidarietà Anno Accademico 2002/2003: Natura e ambiente Anno Accademico 2003/2004: Pianeta Mamme Anno Accademico 2004/2005: Arti, strumenti, antichi mestieri Anno Accademico 2005/2006: Bell’Italia Anno Accademico 2006/2007: Lo sport fra agonismo e spettacolo Impresa di Costruzioni CIBA S.R.L. Via Piombanti 13 Tel. 0586/425981 - 0586/445832 LIVORNO Via G. Galilei 2/4 S. Pietro in Palazzi Cecina Tel. 0586/668135 Fax 0586/669052 Nell’anno accademico che si avvia alla conclusione, il Laboratorio di Grafica e Disegno si è arricchito di numerose presenze che con grande soddisfazione della pittrice Cosaga si sono inserite e affiancate disinvoltamente ai “veterani”. Invece di ispirarsi a un tema, l’edizione di quest’anno ha voluto valorizzare le tecniche e, quindi, sono in mostra acquarelli, matite, chine. Non è stato facile, in alcuni casi rendere la plasticità di soggetti complessi, ma i bravissimi corsisti hanno acquisito una tale padronan- za da suscitare ammirazione in chi osserva questi lavori definendoli autentiche opere d’arte. È veramente una gioia per gli occhi visitare questa esposizione, lo ricordiamo, alla Circoscrizione 3 via Corsica 27 dal 17 al 25 Maggio 2008 Inaugurazione: Sabato 17 Maggio alle ore 17,30 Orario Mostra: dal Lunedì al Sabato ore 9.30 – 12,30 / 16.00 – 19.00 Domenica ore 16.00 - 19.00 CONVEGNO “LA CUCINA DI BORDO” di Cristina Battaglini E’ giunto alla Settima edizione il convegno organizzato, in occasione del XXV Trofeo Accademia Navale, dall’Accademia Italiana della Cucina in collaborazione con l’Accademia Navale. Tema trattato: “La cucina di bordo: dai grandi velieri alle barche attuali”. Numerosi i relatori, i cui interventi sono stati moderati da Franco Cocco, coordinatore di area toscana ovest dell’Accademia Italiana della Cucina. Sono intervenuti inoltre il presidente nazionale dell’Accademia Italiana della Cucina Giovanni Ballarini, recentemente succeduto a Giuseppe Dell’Osso, e Giovanni Martino, presidente della delegazione di Livorno. Marco Gemignani, docente di storia navale all’Accademia Navale di Livorno, ha illustrato “L’alimentazione a bordo dei velieri antichi e il modello della marina italiana nei secoli XIX e XX”; Vincenzo Sebastio ha parlato di “Igiene dell’alimentazione dai grandi velieri alle vele d’altura”; Gianmatteo Breda, docente del dipartimento corpo di commissariato-direzione studi Accademia Navale, ha illustrato le tecniche di approvvigionamento, conservazione e impiego degli alimenti a bordo. Il capitano di fregata David Volpe, presidente del comitato organizzatore del T.A.N., ha raccontato la propria esperienza a bordo del “Corsaro II” in occasione dei festeggiamenti per il bicentenario della Statua della Libertà, nel 1986. Alfredo Pelle, giornalista, scrittore e gastronomo, ha illustrato “La cucina degli allegri diportisti”. In concomitanza con il Trofeo Accademia Navale, è stato distribuito con “Il Tirreno” il volume “La cucina di bordo. Storia, attualità, curiosità e ricette”, che contiene gli importanti argomenti trattati dai convegnisti. Galletti Bonifiche ambientali Via del Mondiglio 10/12 Tel. 0586/799933 ROSIGNANO SOLVAY RECUPERO E VENDITAMATERIALI DERIVANTI DADEMOLIZIONI COSTRUZIONI IN GENERALE Via Mare Adriatico 33 - tel. 0586759025, fax 0586019051 - Castiglioncello www.panicucci.it [email protected] Cultura & Spettacoli 19 Impegno teatrale per il nostro apprezzato collaboratore Italo Schirinzi commediografo Apprezzato collaboratore del nostro periodico che arrichisce con quelle che noi indichiamo come “il racconto di Schirinzi”, è autore di opere che tratteggiano con grande vivacità e realismo costumi, tradizioni ed avvenimenti con particolare riferimento alla sua Sicilia dove è nato ed ha trascorso gan parte della sua giovinezza prima di approdare a Cecina ed Piombino dove ha trascorso gli anni più intensi della sua intensa attività di dirigente di strutture pubbliche e di consigliere comunale per la D.C. prima e per il PPI, fino a quando lo hanno fatto sopravvivere. Poi è andato in pensione ed ha chiuso con la politica attiva anche perchè molti di quei valori per i quali insieme avevamo combattuto sono andati distrutti per l’insipienza di molti comuni amici di cordata. Ma ritorniamo alla sua produzione letteraria perchè Italo non manca mai di sorprendere. Ora è la volta dell’impegno teatrale con due commedie intitolate “Il Certificato” e “Anche la verità può avere i baffi” nelle quali rende omaggio a Luigi Pirandello ed Edoardo De Filippo, i grandi maestri del teatro del novecento italiano. Le due commedie, scritte nel 2007, sono state pubblicate in un libretto per i tipi dell’editrice “La Bancarella” di Piombino ed è arricchito da una interessante prefazione di Carlo Rotelli affermato operatore e critico teatrale. L’interessante iniziativa dedicata a Pier Paolo Pasolini Comizi di Maggio Nel corso di una conferenza stampa è stato presentato l’edizione del festival 2008 “Comizi di Maggio” dedicato a Pier Paolo Pasolini che caratterizzeranno tutto ilmese di maggio nel segno del grande regista ed uomo di cultura. Ad illustrare il programma, il Presidente della Fondazione Goldoni Marco Bertini e gli assessori del Comune di Livorno - alle culture Massimo Guantini e al sociale Alfio Baldi. E’ toccato naturalmente a loro la presentazione di questo ampio ed impegnativo programma nel riconoscimento del grande regista. Il programma,molto articolato,si svilupperà nell’arco di tutto il mese di maggio ed è stato inaugurato domenica 4 maggio nel cortile del teatro Goldoni. Diciamo subito che ci troviamo di fronte ad un programma avente un largo respiro culturale ma anche di rilevante pregnanza sociale in quanto prevede anche il coinvolgimento del “Teatro in carcere” e quello della compagnia ANFFFAS di Livorno che ha preparato lo spettacolo “Ma ti ‘eti” interpretato da una compagnia di 50 attori la cui metà con handicap psichici. Questi progetti, così innovativi e coraggiosi, rientrano nel contesto del cosiddetto “paradosso” di Pasolini che allargava la visione dei problemi anche alle cosiddette “diversità”. Ci troviamo, per concludere, di fronte ad un progetto di alto livello culturale che colloca Livorno nei punti più alti della ricerca teatrale. A fianco il programma dell’intera manifestazione. Il Sindaco Alessandro Nenci ha scoperto la gigantografia collocata in Piazza San Nicola che riprende un gruppo di soldati americani, al momento della refezione, nella chiesa parrocchiale bombardata. Foto Pierluigi Appuntamenti di Maggio SABATO 10 MAGGIO, ore 21.30 ITC “Vespucci “ L’Isola…. che non c’è! di Susanna Cappellini LUNEDÌ 12 MAGGIO, ore 21.30 Laboratorio teatrale “Essere o non essere attori”della Fondazione Goldoni Sai tenere un segreto? di Winsome Pinnock MARTEDÌ 13 MAGGIO, ore 21.30 Scuola Media Bartolena classe II° I Effetto manicomio - Autori vari MERCOLEDÌ 14 MAGGIO, ore 21.30 ISIS Niccolini Palli Dare la parola Rielaborazione di testi di Don Milani GIOVEDÌ 15 MAGGIO, ore 21.30 Liceo Scientifico “F.Enriques” Falsi sorrisi per problemi veri Libero adattamento di G. Sacripanti da “ Il bagno di Majakovskij” VENERDÌ 16 MAGGIO, ore 21.30 Scuola di Oxford Alice’s Adventures in wonderland di Lewis Carroll Coro giovanile Fondazione Goldoni “The right purpose” presenta Let’s go musical! - Autori vari DOMENICA 18 MAGGIO, ore 21.30 Laboratorio teatrale Adulti Fondazione Goldoni Scene da La tempesta di William Shakespeare LUNEDÌ 19 MAGGIO, ore 21.30 ITGeometri “Buontalenti” Romeo e Giulietta Libero adattamento da W. Shakespeare MARTEDÌ 20 MAGGIO, ore 21.30 I.P.S.I.A. Orlando Carosello Autori vari MERCOLEDÌ 21 MAGGIO, ore 21.30 ISIS Niccolini Palli Parole dall’Africa di L. Petreccia, T. Sangoulene, D. Salvini La Perdita Collage di testi e canzoni varie VENERDÌ 23 MAGGIO, ore 21.30 ITIS Galilei Non ne ho la più pallida idea di Emanuele Gamba DOMENICA 25 MAGGIO, ore 21.30 Liceo Scientifico “F. Cecioni” Ghostbuster di P. Bargagna, G. Bastianon LUNEDÌ 26 MAGGIO, ore 21.30 Istituto Nautico “A. Cappellini” Roba da matti! Autori vari ITG Buontalenti (classi IV e V) “Se non partissi anch’io…” Atto unico liberamente ispirato ai fatti di Curtatone e Montanara Ineos Polyolefins Stabilimento di Rosignano Lo stabilimento di Rosignano nasce nel 1912 come complesso produttivo chimico. Le tappe significative per l’attività di produzione di materie plastiche e le vicende ad essa collegate sono: 1959 ◆ Costruzione del primo impianto per la produzione del polietilene con metodo Philips. 1964 ◆ Inizia la produzione del polietilene attraverso il processo Solvay 1979 ◆ Inaugurazione del pontile Solvada e dell’impianto di stoccaggio di etilene 1997 ◆ Nasce “SPE ITALIA Spa”, entità legale di proprietà Solvay che si occupa di produzione e vendita di polietilene e polipropilene. 2001 ◆ SPE ITALIA Spa diviene Joint Venture di Solvay e BP. 2005 ◆ BP acquisisce interamente SPE ITALIA Spa cambiandone il nome in “O&D ITALIA MANUFACTURING SPA”. 2005 ◆ In Aprile BP costituisce l’entità legale “INNOVENE MANUFACTURING ITALIA SpA”. 2005 ◆ In Dicembre BP vende Innovene al gruppo inglese INEOS. Lo stabilimento Ineos di Rosignano ha un impianto di produzione e un impianto pilota (ricerca) di polietilene e polipropilene. INEOS Rosignano produce polietilene alta densità (HDPE) con una capacità produttiva di circa 200 tonnellate all’anno con 4 linee produttive che producono specialità. L’impianto pilota ha 4 linee e può produrre differenti prodotti sperimentali (polietilene e polipropilene) in differenti condizioni operative. Il sito di Rosignano lavora per mantenere standard alti di sicurezza, salute ed ambiente. Nel Dicembre 2004 ha ottenuto un milione di ore di lavoro con zero giorni senza infortuni. Ha le certificazioni ISO9000 e ISO 14000.