FEDERAZIONE REGIONE LOMBARDIA - SOCIETÀ DI SAN VINCENZO DE PAOLI Le Conferenze Famiglia La Società di San Vincenzo De Paoli La Società di San Vincenzo De Paoli è un'associazione di volontariato laica di cattolici, fondata a Parigi nel 1833 da Federico Ozanam, uno studente della Sorbona oggi beato, e da allora diffusa in tutto il mondo con più di 700.000 membri. Posta sotto il patrocinio di San Vincenzo, essa si ispira al suo pensiero e alla sua opera, sforzandosi di portare sollievo alle persone in difficoltà, in spirito di giustizia e carità e con un impegno personale e diretto. Ciò avviene soprattutto mediante le visite a domicilio, nelle quali i “vincenziani” vengono a diretto contatto con le persone nella povertà materiale e spirituale e con l'ambiente nel quale vivono. Il volontario della San Vincenzo si fa prossimo, cercando non solo di aiutare chi è nel bisogno a risolvere i propri problemi con aiuti immediati, ma anche di scoprirne e rimuoverne le cause, attraverso una relazione di vicinanza orientata a facilitare la promozione della dignità delle persone perché queste possano trovare in se stesse le risorse per migliorare la propria vita. Tutto ciò trova una maggior efficacia grazie alla condivisione ed al confronto tra i vincenziani nell’incontro di gruppo chiamato Conferenza. Questo periodico “incontro tra amici” è un comune cammino di crescita spirituale e umana (“amici per amare”). La Società di San Vincenzo italiana è articolata in Associazioni Consiglio Centrale, ognuna competente per un determinato territorio, i cui membri sono le singole Conferenze. Cos’è Una Conferenza di San Vincenzo De Paoli “ Le Conferenze sono il centro dell’azione e della formazione vincenziana. In esse si alimenta la vita spirituale dei Soci, si mettono in comune le esperienze e si prende collegialmente ogni decisione. Le Conferenze si costituiscono normalmente nell’ambito di una comunità, quale una parrocchia od un gruppo di parrocchie, un centro abitato, un’azienda, una scuola, ecc. Sono al servizio della comunità e cercano di stimolarne la crescita nel segno della carità e della solidarietà e per questo collaborano con altri gruppi ed associazioni. Le Conferenze hanno nel Parroco od in altro Sacerdote il proprio Consigliere Spirituale. In mancanza, il Presidente, dopo aver consultato il Presidente dell’Associazione Consiglio Centrale, può incaricare un’altra persona che abbia ricevuto un’adeguata formazione. Il Consigliere Spirituale non può essere eletto ad alcuna carica della Conferenza. Le Conferenze si compongono di un numero di Soci superiore a tre e inferiore a trenta. L’Associazione Consiglio Centrale delibera gli opportuni accorpamenti o suggerisce divisioni. Ogni Conferenza è responsabile delle proprie scelte operative e gestionali. Facendo parte di un’unica Associazione Consiglio Centrale deve però rimanere unita nello spirito e nelle opere a tutte le altre Conferenze, adeguandosi alle direttive dell’Associazione Consiglio Centrale e della Federazione Nazionale, alimentando nel proprio interno lo spirito societario. Ogni Conferenza risponde della propria funzionalità all’Associazione Consiglio Centrale, con la quale concorda preventivamente iniziative e progetti diversi dall’attività ordinaria. Ogni Conferenza deve valutare, almeno una volta all’anno, il servizio prestato e deve riflettere sul modo di migliorarlo. Deve studiare le tipologie delle nuove povertà ed i metodi per identificare ed avvicinare le persone in stato di necessità. Ogni Conferenza elabora annualmente un rapporto sulle proprie attività ed un rendiconto economicofinanziario, che verranno trasmessi entro il 28 febbraio, unitamente al versamento delle quote associative, all’Associazione Consiglio Centrale.” (da Cap.II dello Statuto Associazione Consiglio Centrale) FEDERAZIONE REGIONE LOMBARDIA - SOCIETÀ DI SAN VINCENZO DE PAOLI La San Vincenzo e La Famiglia L’impegno della San Vincenzo nei confronti della famiglia è particolarmente importante per le gravi condizioni in cui la famiglia si trova oggi a vivere: spirituali, morali, sociali, economiche legate alla sempre più frequente mancanza di lavoro, educative nei confronti dei figli, emarginazione ed esclusione sociale. La San Vincenzo, attraverso la visita domiciliare, incontra spesso le famiglie con ogni tipo di difficoltà. La famiglia ha più che mai urgente bisogno non solo dell'impegno di tutti i membri della San Vincenzo, ma di ogni uomo di buona volontà affinché la si sostenga e si promuovano i suoi valori. La San Vincenzo, quale Associazione laica ma fortemente radicata nella Chiesa, deve sentirsi interpellata dal richiamo del Santo Padre nell'Esortazione Apostolica "Familiaris Consortio" (86): " L'avvenire dell'umanità passa attraverso la famiglia! … Un particolare sforzo per la famiglia sento di dover chiedere ai figli della Chiesa. Essi che nella fede conoscono pienamente il meraviglioso disegno di Dio, hanno una ragione in più per prendersi a cuore la realtà della famiglia in questo nostro tempo di prova e di grazia. Essi devono amare in modo particolare la famiglia. É questa una consegna concreta ed esigente. Amare la famiglia significa saperne stimare i valori e le possibilità, promuovendoli sempre. Amare la famiglia significa individuare i pericoli ed i mali che la minacciano, per poterli superare. Amare la famiglia significa adoperarsi per crearle un ambiente che favorisca il suo sviluppo. E, ancora, è forma eminente di amore ridare alla famiglia cristiana di oggi, spesso tentata dallo sconforto e angosciata per le accresciute difficoltà, ragioni di fiducia in se stessa, nelle proprie ricchezze di natura e di grazia nella missione che Dio, le ha affidato. Bisogna che le famiglie del nostro tempo riprendano quota! Bisogna che seguano Cristo! Spetta altresì ai cristiani il compito di annunciare con gioia e convinzione la "buona" novella sulla famiglia, la quale ha un assoluto bisogno di ascoltare sempre di nuovo e di comprendere sempre più a fondo le parole autentiche che le rivelano la sua identità, le sue risorse interiori, l'importanza della sua missione nella Città degli uomini e in quella di Dio. ". Anche il S. Padre Benedetto XVI ha rafforzato questo concetto durante l’omelia della S. Messa del VII incontro mondiale delle famiglie: " ... La vostra vocazione non è facile da vivere, specialmente oggi, ma quella dell’amore è una realtà meravigliosa, è l’unica forza che può veramente trasformare il cosmo, il mondo. Davanti a voi avete la testimonianza di tante famiglie, che indicano le vie per crescere nell’amore: mantenere un costante rapporto con Dio e partecipare alla vita ecclesiale, coltivare il dialogo, rispettare il punto di vista dell’altro, essere pronti al servizio, essere pazienti con i difetti altrui, saper perdonare e chiedere perdono, superare con intelligenza e umiltà gli eventuali conflitti, concordare gli orientamenti educativi, essere aperti alle altre famiglie, attenti ai poveri, responsabili nella società civile. Sono tutti elementi che costruiscono la famiglia. ..." L'accorata esortazione del S. Padre deve richiamare ogni vincenziano a fare esperienza, innanzitutto nella propria famiglia, della gioia di "essere famiglia", dell'impegno di costruire giorno per giorno quella comunione tra tutti i suoi membri che si esprime proprio nell'accoglienza e nella cura di ogni figlio, degli ammalati, degli anziani, nella condivisione delle gioie e delle sofferenze e nella generosa apertura verso le altre famiglie. Nelle visite domiciliari alle famiglie in difficoltà i vincenziani devono esprimere quel supplemento di amore al quale il S. Padre chiama tutti i figli della Chiesa, in particolare nel comprendere le loro difficoltà, nell'aiutarle, nel guidarle, nel dare loro coraggio, in una parola devono fare in modo che le famiglie che visitano si sentano abbracciate dall'amore e dalla sollecitudine di tutta la Chiesa. La San Vincenzo dovrà anche assumersi quelle responsabilità sociali necessarie affinché nella legislazione, nelle politiche sociali e nelle norme e decisioni amministrative siano salvaguardati i diritti della famiglia fondata sul matrimonio in sintonia con il dettato costituzionale (art. 29) e siano presi provvedimenti idonei a sostenere la famiglia stessa nei suoi compiti essenziali, a cominciare dalla tutela del concepito e dall'educazione dei figli. FEDERAZIONE REGIONE LOMBARDIA - SOCIETÀ DI SAN VINCENZO DE PAOLI Il cuore della società è la famiglia. Dalla "salute" della famiglia dipende la salute della società e tutti dobbiamo quindi sentire in modo particolarissimo l'impegno di collaborare al bene dell'istituto familiare in quanto tale. (da sito http://www.sanvincenzoitalia.it/apostolato/famiglia.htm) Cos’è la Conferenza Famiglia La Conferenza Famiglia è una conferenza come tutte le altre, con la particolarità di aver come membri attivi i nuclei familiari. Una conferenza aperta a tutte le coppie che desiderano vivere il carisma vincenziano insieme al proprio coniuge ed ai propri figli, in un contesto comunitario tipico della Associazione San Vincenzo De Paoli. La conferenza famiglie si incontra in modo tale da rispettare e favorire i ritmi familiari. Gli scopi Stimolare la Fede individuale, di coppia e di famiglia attraverso la riunione e il servizio alle famiglie povere. Promuovere il cammino di santificazione personale mettendo al centro Gesù. “Senza Cristo non possiamo fare niente”. “La preghiera ci radica nella verità, ricordandoci incessantemente il primato di Cristo e, in unione con Lui, il primato della vita interiore e della santità”. (Benedetto XVI). Coltivare lo spirito caritativo nei confronti dei più bisognosi. Educare i propri figli all’apertura al prossimo specialmente quello più bisognoso. Vivere l’esperienza cristiana con altre famiglie, condividendo il bisogno intimo di incontrare Cristo nel Povero e riscoprendo il senso comunitario della Chiesa originale “Tutti quelli che credevano stavano insieme e avevano ogni cosa in comune” (At 2,44): sopperire ai bisogni materiali, spirituali, morali, delle famiglie. Crescere nell’Amore reciproco tra coniugi, figli, famiglie consorelle e famiglie bisognose. E’ il tema delle famiglie che si prendono cura di altre famiglie nel bisogno: condividendo l’amore si moltiplica. Così il miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci in realtà è il miracolo della condivisione. Il Signore non ci chiede di moltiplicare i nostri impegni, di fare troppo, ma di vivere la nostra vita e di condividerla. Condividere il tempo con altri significa che le persone vengono prima delle cose. Il tempo condiviso è sempre tempo guadagnato. Promuovere nel contesto sociale la carità nei confronti degli ultimi attraverso un impegno attivo di tutta la famiglia. Promuovere l’esperienza delle “Conferenze famiglia” sia all’interno della San Vincenzo sia nel proprio tessuto vita quotidiana (Parrocchia, Decanato, lavoro, amicizie,…). Confrontare opinioni su problemi etici legati al mondo della famiglia (aborto, divorzio, procreazione responsabile etc.) cercando di ricostruire insieme una visione cristiana dei fatti che accadono nel mondo, sotto la guida dell’assistente spirituale. Essere anche il luogo in cui le coppie “irregolari” (divorziati, divorziati risposati, conviventi) possano trovare un ambiente in cui vivere il proprio cammino di Fede. Del resto la Chiesa non abbandona le coppie irregolari e la Carità è forse il primo luogo in cui una “coppia” può constatare questa accoglienza. Assistere altri nuclei famigliari che versano in condizione di bisogno, materiale, morale e spirituale. Porre particolare attenzione sia alla condizione femminile talvolta penalizzata in situazioni di miseria sia ai minori appartenenti ai medesimi nuclei. Favorire la coesione sociale promuovendo l’inserimento delle famiglie assistite, specialmente quelle extracomunitarie, nella comunità sociale e, se compatibile con la religione, parrocchiale. In particolar modo incoraggiare i figli di queste famiglie affinché frequentino le strutture socio-educative (asili nido, scuole materne) e sportive (es. polisportive parrocchiali) della realtà in cui vivono fin dalla prima infanzia al fine di integrarli nella comunità. FEDERAZIONE REGIONE LOMBARDIA - SOCIETÀ DI SAN VINCENZO DE PAOLI Come realizzare gli scopi Incontri periodici per condividere: un momento di preghiera, un momento formativo, un momento di confronto sulle famiglie assistite, una semplice cena per concludere. Il momento formativo deve essere ben curato con riferimenti alla Parola e con costanti richiami alla vita del Beato Ozanam, del Santo patrono San Vincenzo e di altre figure fondamentali nella Chiesa da conoscere anche attraverso i loro stessi scritti. Il vincenziano deve curare la crescita nella fede cristiana partecipando attivamente ai sacramenti (Eucaristia e Riconciliazione). La visita a famiglie bisognose (anche, ove possibile, accompagnati dai figli) il rapporto diretto con famiglie nel bisogno, preferibilmente coetanee, è mezzo necessario per la crescita spirituale delle famiglie consorelle. La condivisione e comprensione di un gran numero di problematiche appartenenti al mondo delle famiglie moderne, dà l’occasione alle famiglie consorelle di essere efficaci nell’aiuto proposto alle persone assistite. (es. problema lavoro precario e/o cattivo rapporto tra coniugi, bambini ammalati etc.). Risposta ai bisogni delle famiglie assistite, attraverso gli strumenti culturali, esperienziali, naturali, spirituali che ogni famiglia consorella ha. Partecipazione attiva ad iniziative di pastorale diocesana: es. l’essere presenti all’interno degli organi della pastorale diocesana come l’ufficio per la pastorale familiare in comunione e accordo con il Consiglio centrale. Partecipazione ad attività comuni a tutta l’associazione (campagna nazionale, banco alimentare etc.). Organizzazione eventi per raccolte di fondi e finalizzati alla sensibilizzazione di svariate problematiche sociali che intaccano maggiormente le famiglie, soprattutto giovani (casa, lavoro, educazione figli etc.). Rete con le altre associazioni del territorio (Caritas in primis) e con le istituzioni amministrative e sociali locali (indispensabile). Collaborazione cordiale con le Associazioni ed i Movimenti che vivono il loro impegno nel servizio alle famiglie e nella difesa della vita nascente. Partecipazione al Campo Famiglie (formazione vincenziana). La riunione tipo Non esiste un modo unico per organizzare la riunione di Conferenza. Ogni Conferenza si organizza sulla base delle esigenze delle singole famiglie, soprattutto dei bambini, a cui è necessario prestare particolare cura ed attenzione. In questo modo si promuove una sorta di catechesi della Carità che resta nel tempo. Quello che è importante è che la riunione sia “distesa” e quindi non sia l’orologio a farla da padrone. Anche i vari momenti (preghiera, formazione, formazione dei figli, discussione sulle famiglie da aiutare) devono essere vissuti con serenità e tranquillità. Ecco perché si consiglia anche di consumare insieme il pranzo o la cena fra un momento e un altro. Il luogo di incontro dipende dal numero e dalla disponibilità delle famiglie. Può essere presso una casa a turno, specialmente per Conferenze composte da poche famiglie e figli piccoli, o presso altri locali adatti per Conferenze numerose (es. in Parrocchia) che offrano la possibilità di spazi per i figli e per il pranzo comunitario. Il momento del pranzo o della cena dovrebbe essere un momento di condivisione (il classico: ognuno porta qualcosa) ma che non costringa la famiglia ospitante (nel caso di Conferenza “casalinga”) a dover passare la maggior parte del tempo dietro i fornelli. Una buon pasto fra amici si può organizzare con piatti freddi o da scaldare: l’importante è che a scaldare l’ambiente ci sia l’amicizia e la carità. Un incontro “tipo” (ma, ripetiamo, si può fare anche in altri modi) potrebbe essere il seguente. - Ritrovo e preghiera iniziale coi figli (che poi si ritirano con il genitore che per quell’incontro li animerà). Se Domenica, si può iniziare insieme con la Celebrazione Eucaristica. FEDERAZIONE REGIONE LOMBARDIA - SOCIETÀ DI SAN VINCENZO DE PAOLI - Formazione spirituale (con l’Assistente spirituale, se c’è, con i sussidi scelti precedentemente sempre con riferimenti alla Parola) Cultura Vincenziana e Formazione specifica (ad esempio: vademecum vincenziano, lettere di Ozanam, approfondimenti sociali, testi vincenziani) Momento della Carità con condivisione dei casi delle famiglie visitate nel periodo prima della riunione Pranzo/Cena conviviale Post Pranzo/Cena: Note organizzative e convivio! In fondo facciamo conferenza perché ci piace e vogliamo anche ridere e scherzare tra noi!!! Il senso amicale E’ importante trovare il tempo per almeno due ritiri annui di una giornata intera e possibilmente di un weekend “ludico”…per amalgamare e fortificare l’amicizia che chiaramente non prescinde dall’umano! I Figli Particolare attenzione nelle conferenze famiglie deve essere rivolta alle attività dei figli. I figli vengono animati su temi o attività di carità cristiana, a turno da uno dei genitori presenti. I figli sono membri attivi ed importanti nelle conferenze e il loro intrattenimento non può avere le parvenze di un babysitteraggio. Scopo delle conferenze è anche la loro educazione, effettuata in modo adeguato secondo i bisogni della loro età, alla carità, alla condivisione e all’attenzione all’ultimo. Pertanto un preciso programma dovrà essere proposto dal Presidente ad inizio anno per le attività da proporre ai bambini presenti. Si può pensare ad un sussidio o libretto di riferimento anche per i bambini in età elementari/medie, si possono comprendere anche supporti audio visivi. Percorso formativo Il sussidio formativo comune a tutti i vincenziani (“La Visita al Povero) è, anche per le conferenze famiglie, lo strumento più idoneo per un cammino di crescita spirituale. Non possono mancare, come già anticipato, l’approfondimento della vita e delle lettere di Federico Ozanam, lo studio della vita e degli scritti del Santo Patrono e di tutte le figure di spicco della grande famiglia vincenziana. Da ultimo, il percorso può essere integrato attraverso la consultazione di svariato materiale sottoforma di schede per la pastorale familiare della propria diocesi. La scelta di questo materiale deve essere condivisa con l’assistente spirituale ed effettuata insieme. Contatti mail [email protected] [email protected]