BOLLETTINO DEL PRIORATO SAN PIO X DI ALBANO LAZIALE - ANNO XVI, N. 3
Editoriale
di don Aldo Rossi
Carissimi fedeli e amici
la Provvidenza ha scelto Roma per espandere il
Regno di Nostro Signore Gesù Cristo. Se guardiamo
l’insegnamento dei Papi e in particolare quello di Leone
XIII e di Pio XI, il Signore si è servito di due segni per
far crescere il Regno di Cristo: la Croce e il Sacro Cuore
sormontato dalla stessa Croce. I due segni risalgono a
due apparizioni diverse: all’imperatore Costantino il
28 ottobre del 312 e a santa Maria
Margherita Alacoque il 27 dicembre del
1673. La Provvidenza si è servita del
primo segno per iniziare la società
Cristiana nei primi tempi del
Cristianesimo dopo le terribili
persecuzioni dei primi tre secoli e del
secondo, possiamo dire, per ricostruire
la Cristianità nei tempi moderni. Ecco
le parole di Leone XIII riprese dal papa
Pio XI nell’enciclica Miserentissimus
Redemptor del 1928: “Allorchè la Chiesa in
sul nascere era oppressa dal giogo dei Cesari,
apparve in alto una croce, auspice a un tempo e autrice
della splendita vittoria che seguì. Or eccovi dinnanzi
agli occhi anche oggi un segno faustissimo e
divinissimo, vale a dire il Sacratissimo Cuore di Gesù,
che porta su di sé la croce rilucente tra fiamme di
splendidissimo candore. In esso dobbiamo collocare
ogni speranza, da esso domandare ed aspettare la
salvezza.”
Questo testo ci mostra l’importanza capitale che
ha la devozione al Sacro Cuore per l’individuo e per la
società dei nostri tempi
Questa devozione, spiegò santa Margherita , a
padre Croiset, è “come l’ultimo sforzo, dell’amore di
Dio il quale voleva fare partecipi gli uomini, di questi
ultimi secoli, della sua amorosa redenzione per sottrarli
all’impero di Satana desiderosi di portarli alla rovina e
metterci sotto la dolce libertà dell’impero del suo
amore” (lettera a Padre Croiset, 15 sett. 1689). È noto
come il Re di Francia Luigi XIV rinunciando di
mettere sul “vessillo e sulle armi” il simbolo del
Sacro Cuore, come invece aveva fatto
l’imperatore Costantino con la Croce sulle
sue insegne militari, fece cadere la Francia
sotto l’impero di Satana con la
Rivoluzione francese del 1789:
precisamente cento anni dopo come
predetto da Nostro Signore1.
In questo Natale 2014 più che mai
dobbiamo chiedere a Nostro Signore
con grande desiderio e fiducia di venire a
regnare nella nostra anima, nelle nostre
famiglie e nelle nazioni. Quel piccolo Bambino
nella grotta di Betlemme come ci dice la liturgia
natalizia è il «Principe della Pace» che ci mostra
facendosi piccolo quanto ci ama, quanto è grande il suo
Sacro Cuore. Solo Gesù «luce del mondo- dice un pio
autore2 - potrà illuminare efficacemente le intelligenze
Note
1. A proposito della consacrazione della Russia al Cuore
Immacolato Nostra Signora parlò nel 1931 a suor Lucia
dicendo: “Fate sapere ai miei ministri, dato che seguono
l’esempio del Re di Francia ritardando l’esecuzione del
mio ordine, che essi lo seguiranno nella sventura.”
2. Autore anonimo del libretto Manete in dilectione mea.
oppresse dalle invadenti tenebre dello scetticismo, Egli
solo “Uomo dei dolori” saprà guarire le volontà
infrollite dal desiderio del piacere, Egli solo “Principe
della Pace”, riuscirà a mitigare questo odio di classe, ad
attenuare questi sordi antagonismi che dividono ancora
popoli e nazioni, minacciando di compromettere
un’altra volta la pace dell’umanità (poiché è uno degli
effetti di questa devozione di riunire i cuori divisi e
pacificare le anime)».
Il 17 agosto
scorso è
mancata Suor
Maria Dolores
delle Discepole
del Cenacolo. Il
Priorato ci tiene
a ringraziare la
cara sorella per
tutti i servizi resi
a questa casa
di Albano per
diversi anni e a raccomandare la sua anima
alle vostre preghiere.
Chiediamo al Cuore Immacolato di Maria di
rifugiarci nel Cuore di suo Figlio e di mettere tutta la
nostra fiducia in questi due Cuori. Consacrate le vostre
Il grande mistero della Natività
di sant’Alfonso Maria de’ Liguori
freddo, che non può muoversi, che ha bisogno di latte
Proponiamo una piccola riflessione del santo
napoletano a proposito del mistero del Natale che
mostra l’amore del Sacro Cuore che disse a santa
Margherita Alacoque: «Ecco quel Cuore che ha
tanto amato gli uomini»
per vivere; come è possibile che ciascheduno non si senta
tirato e dolcemente costretto a dare tutti i suoi affetti a
questo Dio infante, che si è ridotto a tale stato per farsi
amare? Dice san Luca che i pastori dopo aver visitato
«Per contemplare con
Gesù “se ne ritornarono glorificando e lodando Dio per
tenerezza ed amore la
tutto quello che avevano udito e visto” (LC2,20). E pure,
Natività
Gesù,
che cosa avevano veduto? Non altro che un povero
dobbiamo pregare il
Bambinello, tremante di freddo, su di un poco di paglia;
Signore che ci doni
ma perché erano illuminati dalla fede, riconobbero in
una viva fede. Se
quel Bambino, l’eccesso del divino amore; e da questo
senza fede entreremo
amore infiammati andavano poi lodando e glorificando
nella
di
Dio, in contemplare di aver avuto la sorte di vedere un
Betlemme, altro non
Dio esinanito (exinanivit semetipsum) ed annichilito per
di
grotta
avremo che un affetto
di compassione in vedere un Bambino ridotto a stato
così povero, che nascendo nel cuore dell’inverno, sia
posto a giacere in una mangiatoia di bestie senza fuoco
ed in mezzo ad un fredda spelonca. Ma se ci entreremo
con fede ed andremo considerando qual eccesso di bontà
e di amore è stato questo, che un Dio abbia voluto
ridursi a comparir da piccolo fanciullo, stretto fra le
fasce, collocato sulla paglia, che piange, che trema di
I dolci di Natale dei bambini del catechismo
2
Un gioco crudele
di Maria Winowska
“Si, disse, lo vogliamo chiamare”.
In un attimo tutta la classe gridò:
“Vieni, Gesù Bambino!”. E il miracolo
accadde: avvolto in una palla di Luce,
apparve il Bambino, vestito di bianco e
portatore a tutti di una indicibile
dolcezza. Quanto durò l’apparizione! A
quel punto, la maestra sembrava
impazzita e gridò: “È venuto, è
venuto!”, e scappò dall’aula, sbattendo
la porta.
Angela sembrò svegliarsi da un sogno
ed esclamò:
“È
venuto!
Quindi
esiste…
Ringraziamo.” Tutti si inginocchiarono
commossi e pregarono. La cosa si
sparse per il paese e nei racconti di
ciascun
bambino
non
ci
fù
la benché minima contraddizione
«Padre Norbert ha raccontato
una storia della quale lui stesso, con la
sua grande Fede, è rimasto
sconcertato, e conclude che chiunque
potrebbe prenderlo per pazzo o
esaltato, se non ci fossero trentadue
scolaretti di una classe di Ungheria a
testimoniare la verità dell’accaduto.
La maestra della scuola, atea,
non vedeva di buon occhio lui, che
insegnava ai suoi alunni la Religione e,
tanto meno, approvava che alcuni di
loro, prima di recarsi alla scuola,
passassero in chiesa a fare la
Comunione. Questi erano per lei le
pecore nere, e sembrava riconoscerle
e maggiormente le maltrattava. In
modo particolare era presa di mira
Angela, una bimba di dieci anni,
buona e generosa con tutti, che chiese al Parroco di darle
la Comunione ogni mattina. Lo stesso Parroco era
titubante, perché temeva la reazione della maestra, ma
Angela disse: “Non importa se sono maltrattata a scuola,
Gesù ha certo sofferto più di me, quando gli sputarono
addosso”.
Un giorno, la maestra volle fare un gioco crudele,
con la speranza di eliminare quella che lei chiamava la
Fede inutile che infestava la scuola.
Coinvolse Angela in un gioco cattivo di domande
e riposte:
“Che cosa fai se i tuoi genitori ti chiamano?”.
“Vado”, rispose la bimba.
“E se chiamano lo spazzacamino?”.
“Egli viene”.
“Ma se chiamano la nonna morta o Cappuccetto
rosso o Pollicino, questi non potranno venire, l’una
perché non esiste più, le altre perché sono fiabe. Solo chi
esiste può venire quando è chiamato!”.
“C’è qualcuno di voi che crede in Gesù
Bambino?”.
Molte vocine risposero: “Si, si!”
“Allora, se veramente Gesù Bambino c’è, provate
tutti in coro a chiamarLo e Lui dovrà venire”.
I bambini rimasero interdetti. Angela divenne
pallidissima. Il dubbio cominciava ad insinuarsi nei loro
piccoli cuori. Nessuno aveva coraggio di chiamare per la
paura che veramente Gesù non apparisse, perché, come
voleva insinuare la malvagia insegnante, non esisteva.
Ad un tratto Angela saltò in mezzo alla classe con
gli occhi scintillanti:
assolutamente
sull’evento.
Gesù era venuto in loro aiuto.
La maestra, scioccata, fu ricoverata in manicomio,
dove continuò a gridare: “È venuto, è venuto!”.
A padre Norbert non fu concesso di andare a
visitarla, ma promise di pregare per lei durante la
S. Messa.
Angela, dopo la scuola, riprese la sua vita in
famiglia ad aiutare la mamma.
Questa è la storia che ha raccontato Padre Norbert
ad una scrittrice, dicendole con un pizzico di ironia: “non
so se lei crede alla mia storia e se sarà pubblicata”.
ESERCIZI SPIRITUALI
AD ALBANO LAZIALE
2015
UOMINI
3
DONNE
Da lunedì
13 aprile ore 12.00 a sabato
18 aprile ore 13.00
Da lunedì
23 marzo ore 12.00 a sabato
28 marzo ore 13.00
Da lunedì
27 luglio ore 12.00 a sabato
1° agosto ore 13.00
Da lunedì
22 giugno ore 12.00 a
sabato 27 giugno ore 13.00
Da lunedì
5 ottobre ore 12.00 a sabato
10 ottobre ore 13.00
Da lunedì
9 novembre ore 12.00 a
sabato 14 novembre ore
13.00
PROSSIMI APPUNTAMENTI
Dal 24 al 26 febbraio: Sessione teologica
Dal 13 al 15 marzo: Convegno Giovani
25 aprile: Pellegrinaggio a san Michele (sul
Gargano)
Dal 13 al 18 maggio: giornate romane
2 giugno: Pellegrinaggio delle 7 Basiliche (Roma)
13 – 14 giugno: Festa del Priorato (Kermesse)
La statua di san Giuseppe viene installata
poi benedetta.
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Preparazione della festa dei 40 anni (giugno)
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