DEL POPOLO
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A Bruxelles, l’educatrice Viviana Cesarec
vince due prestigiose medaglie che convalidano
il suo decennale impegno pedagogico
Così ti spiego il mondo:
con parole semplici
V
iviana Cesarec è da lungo tempo un’insegnante di
educazione prescolare che ha registrato un avvenimento senza precedenti: ha conquistato ben due
medaglie di bronzo alla 53.esima edizione della Fiera internazionale delle innovazioni di Bruxelles, che si è svolta nel novembre 2004. La prima medaglia è stata assegnata per i progetti dell’associazione “Unicom” e la seconda
per il “Gioco didattico sul Sistema solare”. La semplicità
di approccio alle complesse regole dell’universo, la guida quasi impercettibile alle sue Leggi, inconcepibili per la
mente di un bambino ma rese chiare ed esaurienti proprio
dal fatto di apprendere giocando, hanno fatto sì che il Sistema Solare riscuotesse grande successo tra i convenuti e
i partecipanti della Fiera.
Nella sua pluriennale esperienza professionale si è dedicata anima e corpo all’educazione dei più piccini e alla
loro preparazione per affrontare il mondo della scuola.
Abituata al modo, proprio dei bambini, di vedere le cose,
alle loro insistenti domande (come il classico “Perché?”),
alle conclusioni logiche per la loro età ma che agli adulti
sembrano campate in aria, ha dedicato gran parte del tempo libero a inventare giochi che, da una parte siano educativi, ma dall’altra debbono essere svolti in totale libertà
e siano caratterizzati da una facilità estrema di apprendimento.
Partendo dalle proprie considerazioni e domande che si
è posta da bambina, la Cesarec ha constatato che tante volte gli adulti evitano di fornire informazioni esatte o esaurienti ai piccini, pensando che travisare la realtà sia più
semplice e comprensibile invece di spiegare un dato concetto in parole semplici. “Sottovalutare i più piccoli è un
grave errore” ci spiega Viviana Cesarec, “perché i giochi
e le esperienze dell’infanzia rimangono per sempre nei ricordi e spesso basta una molla a far balenare l’idea giusta e
l’originalità” dichiara. “Una mente aperta, plastica, ha più
capacità di percepire diversi punti di vista, dunque di rece-
educa
An
no
I
pire più informazioni e quindi di giungere a soluzioni più
consone a ogni problema che si presenti. Ecco perché ho
scelto l’astronomia: per portare a livello di coscienza dei
bambini le Leggi fondamentali dell’Universo, attraverso
esperienze di gioco, informazione e comunicazione” afferma. Come ad esempio far tracciare la propria ombra a
diverse ore del giorno, dimostrando così come l’immagine si rimpicciolisca o si allunghi, a seconda della posizione in cui si trova la Terra rispetto al Sole. Oppure porre al
centro un Sole (un collage con tanti pezzetti di carta rossa
e arancione che vibrano al vento) e attorno delle corde concentriche (che rappresentano le orbite) sulle quali i bimbi
camminano, imitando i vari pianeti. Ovviamente si scopre
anche che le orbite più lontane dal Sole sono più lunghe e
serve più tempo per percorrerle, scoprendo così le prime
nozioni della relazione spazio–tempo.
Il gioco
Il “Gioco di società sul Sistema solare” ha riscosso
molto interesse tra gli psicologi, gli educatori e i professionisti del settore che hanno riconosciuto il suo valore istruttivo. La scatola comprende schede, domande,
curiosità, dati scientifici espressi in parole semplici, in
pratica tutto ciò che può interessare un bambino sempre più preoccupato ad esplorare e conoscere il mondo.
Attraverso domande a misura di bambino, ragionamenti
logici, percorsi predefiniti, il piccolo apprende le prime
e basilari regole dell’Universo che lo circonda. Sono in
molti a pensare che un bambino sia troppo piccolo per
conoscere cose tanto importanti, ma perché dargli sempre informazioni a metà o addirittura negargliele? Basta
spiegare il tutto con un linguaggio adeguato all’età, fornire i dati più importanti ed avere un po’ di fantasia nel
dimostrare la teoria appena enunciata.
Segue a pagina 2
• n. 5
• Martedì, 12 luglio 2005
IL REGISTRO
di Liliana Venucci Stefan
Rimandati a ottobre
… e cinque. Sono gli appuntamenti ai quali
Educa non ha mancato, puntale ogni secondo martedì del mese corrente. Un supplemento sbocciato
in primavera e che oggi, con alunni e i docenti a
mollo, dà buca e appende un “CHIUSO PER FERIE”.
Staccare fa bene, permette di guadagnare in lucidità.
Concediamoci una battuta benché logora: non
guasta dire ai ragazzi “Dimenticate la scuola per
due mesi, perché a settembre si ricomincia!”, anzi,
si rischiano alti indici di gradimento.
Ma l’EDIT sbaracca solo in apparenza: la brina artificiale dei condizionatori incaponisce la pelle e si deposita sui nuovi libri di testo, giunti in fase
di stampa.
Si stanno realizzando la maggior parte dei progetti editoriali previsti per l’anno scolastico 2005/
2006: otto titoli nuovi e altri 4-5 entro dicembre.
Non solo: fra pochi giorni esce il nuovo numero
della rivista “Percorsi didattici” che pubblica una
sfilza di testi interessanti.
La Voce Educa ritorna l’11 OTTOBRE, e intende rimanere il contenitore d’informazione e approfondimento degli argomenti validi per l’istruzione
e l’educazione di tutti i gradi delle nostre istituzioni
scolastiche.
Sfruttiamolo.
2
educa
Martedì, 12 luglio 2005
Dalla prima pagina
Così ti spiego...
Così, negli anni a venire, i ragazzi ricorderanno le semplici regole apprese attraverso il gioco e
avranno meno difficoltà in alcune materie legate
alla scienza o alla logica.
ra non è da sola, nel nostro sistema, ci sono anche
tanti altri pianeti, con i loro satelliti. I pianeti poi
hanno colori e grandezze diverse e seguono ognuno la propria orbita.
A chi le chiede come facciano i bambini a
comprendere alcune misure difficili da concepire
anche agli adulti, la Cesarec risponde: “L’importante è che apprendano ad esempio che i 12.756
È l’associazione nata preventivando l’originalità di
ciascun bambino e la necessità di stimolare gli adulti
che lo circondano a riconoscerla e “liberarla”.
L’albo
“Noi nell’Universo – l’Universo in noi” è invece l’albo illustrato per bambini in età prescolare
ideato dalla nostra interlocutrice.
L’idea è nata dalla necessità di fare un regalo
originale a una bimba che compiva tre anni. Basandosi sul gioco del Sistema solare, l’educatrice
ha ideato l’albo illustrato per spiegare come ogni
essere umano non sia solamente un abitante del
pianeta Terra, ma che proprio in quanto tale faccia parte del Sistema solare, della Via lattea, dell’Universo nella sua totalità. Collegando un fatto
personalissimo (come il compleanno) alle Leggi universali, per illustrare la rivoluzione della
Terra attorno al Sole basta fare un giro per ogni
anno d’età attorno a una palla (o una candelina)
che simboleggi l’astro in questione. In tal modo,
i bambini apprendono come sia la Terra a girare
attorno al Sole, e non viceversa, secondo i vari
modi di dire (il Sole sorge, tramonta). Ma la Ter-
to una richiesta molto matura fatta dai bambini
stessi, riguardo ai caratteri in maiuscolo, che per
loro sono molto più leggibili. In tal modo sono capaci di leggere da soli e spesso traducono un termine (scritto in italiano) per uno dei genitori della
maggioranza.
La validità dell’opera
Centro per le innovazioni tecnologiche
(Tehnološki centar za inovacijske usluge i transfer t ehnologije)
Indirizzo: Piazza Viktor Bubanj 4 a, Fiume
Telefono: (051) 216 085 fax (051) 216 224
sito Internet: www.tehnoloski-centar.hr
e–mail: [email protected]
Ogni persona può essere un inventore. Il primo
passo, dopo il brevetto, è quello di rivolgersi al Centro
per le innovazioni tecnologiche di Fiume, il cui
compito è quello di valutare attentamente la validità e
l’applicazione pratica dell’innovazione. Se il verdetto
è positivo, è il Centro stesso che invoglia gli inventori
a partecipare a varie fiere internazionali, accollandosi
le spese di viaggio. In tal modo anche i prodotti della
fervida mente dei cittadini di Fiume possono essere
resi noti a tante persone in tanti Stati. Le fiere in
questione non sono del tipo commerciale, sono
solamente un trampolino di lancio di innovazioni, di
scambio di idee ed esperienze.
UNICOM
Centro di promozione alla comunicazione efficace
in famiglia e nella società
Via Vukovar 43/3
51000 Fiume
00 385 (0)91 252 13 77
chilometri di diametro della Terra siano ‘taaaanti!’ Poi, col tempo, ognuno riuscirà, prima o poi,
a farsi un’idea di tale lunghezza. Per adesso, dispongono dell’informazione esatta”.
Nelle pagine centrali dell’albo c’è la riproduzione in scala del Sistema solare, ma per esigenze
di spazio il Sole è stato ridotto di molto, rispetto
agli altri pianeti. Sempre per la stessa causa, anche i satelliti sono stati omessi dalla cartina. Qui si
sono fatti avanti i bambini stessi, chiedendo dove
sia finita la Luna o i satelliti di Giove. Di nuovo,
la percezione dei bimbi ha fatto presente che non
sempre si deve semplificare tutto.
L’albo è nato in lingua italiana, poi è stato tradotto in croato e in inglese. Le due versioni italiano–croata e croato–inglese si sono rivelate molto
utili, soprattutto in famiglia. La Cesarec ha accol-
L’albo illustrato è uscito da poco dalle stampe e le prime reazioni sono molto incoraggianti. I
genitori dei bambini in età prescolare che l’hanno
usato, hanno riferito ad esempio che i figli hanno
preso il globo per cercare i luoghi elencati nell’albo oppure, imitando le orbite dei pianeti, giravano intorno al letto altri che, a digiuno della lingua italiana, si sono prodigati per imparare termini mai sentiti prima.
Sia gli adulti sia i loro figli si sono trovati
d’accordo nel dichiarare che hanno trascorso un
po’ più di tempo assieme, leggendo, giocando,
misurando, ricercando, il tutto ispirati dall’albo
sul Sistema solare.
Non sono solamente i “laici” ad aver accolto la pubblicazione con entusiasmo, ma anche le
altre educatrici di bambini in età prescolare. Infatti, è un valido supporto per introdurre i piccini
sull’argomento, dà spazio alla fantasia di ognuno
per creare riproduzioni dell’Universo di cui facciamo parte (non sempre devono essere in scala esatta, basta l’idea). Inoltre l’albo si è rivelato
utile alle maestre, soprattutto a quelle che hanno
le prime classi. Con le illustrazioni che invogliano a leggere le chiare spiegazioni questa pubblicazione potrebbe diventare così un valido sussidiario per i piccini che affrontano per la prima
volta il mondo della scuola.
Erika Blečić
ESPERIENZE Luca, 16 anni, studente fiumano al Convitto di Cividale del Friuli
2005: (la mia) odissea nello studio
L’Italia è un paese vicinissimo, addirittura familiare alla maggior parte di noi Fiumani, ma è allo
stesso tempo un paese profondamente diverso dalla Croazia. Indubbiamente questa diversità è frutto
di complessi processi storici, ma non voglio analizzare le cause di questa diversità, bensì le differenze
stesse, o almeno quelle che riguardano il mondo di
noi giovani, e più che parlare di pub, mi soffermo
piuttosto sul mondo scolastico, che, volenti o nolenti (e anche dolenti), dobbiamo ammetterlo, ci interessa al momento più d’ogni altra cosa. Due anni
fa, dopo aver finito l’elementare, mi sono trovato
catapultato in un paesino in apparenza addormentato, Cividale del Friuli, dove ho iniziato a frequentare il liceo classico presso il Convitto nazionale
“Paolo Diacono”(www.cnpd.it). A differenza da
quello che è per noi Fiumani il liceo per antonomasia, dove non è riscontrabile l’indirizzo classico, in
Italia ho avuto la possibilità di esaudire questo mio
desiderio. In linea del tutto personale posso parlare
della differenza dei vari percorsi offerti in Italia rispetto all’offerta dei licei in lingua italiana presenti
in Croazia, e precisamente a Fiume. La mia è però
un’esposizione destinata all’oblio, poiché la riforma Moratti (una riforma completa di quello che
è l’apparato scolastico in Italia), metterà a ferro e
fuoco l’attuale istituzione scolastica. Bene o male,
solo il tempo sarà giudice. L’offerta che ho riscontrato nella mia piccola odissea a Cividale è simile
all’offerta presente a Fiume: non ci sono solo gli
indirizzi del nostro liceo, ma anche tutti quelli che
vengono a noi offerti dalle scuole in lingua croata, ovvero un caleidoscopio che spazia dal liceo
socio-psico-pedagogico agli istituti di formazione
professionale. Non c’è un liceo turistico, ma c’è il
liceo linguistico. Il generale neanche, ma il “fratello maggiore” (e indubbiamente più nobile), ovvero il liceo classico. Sostanzialmente la differenza
sta negli anni di studio: quattro previsti in Croazia,
cinque in Italia. Cinque anni divisi in due parti: il
biennio ed il triennio. Questo sistema adottato nei
licei serve a fornire ai ragazzi una preparazione più
accurata per gli studi superiori. Il biennio è infatti
simile in tutti i licei. Il sistema permette ai ragazzi
di cambiare indirizzo entro il biennio senza troppe
difficoltà, mentre un maggiore divario si crea solo
nel triennio, quando i ragazzi sono ormai pronti ad
affrontare i pro ed i contro della scuola scelta. Una
particolarità alla quale non è facile adattarsi è la valutazione del sapere. I voti non vanno da 1 a 5, ma
da 1 a 10. I professori hanno dunque ben 5 voti per
indicare l’insufficienza! Infatti, i voti negativi variano dall’1 al 5, dipendentemente dalla gravità (il
5 è il meno grave), e quelli positivi dal 6 al 10. Di
solito (casi rarissimi a parte) il voto negativo scende solo fino al 3, come pure ho riscontrato una forte ostilità degli insegnanti nei confronti dei voti superiori all’8... mi è capitato addirittura di scrivere
compiti in classe dove l’8 è il massimo che si poteva avere!
Altro fatto (per me) sconcertante, è il paranoico bisogno del consenso dei genitori. Se capita che
un’insegnante sia assente, gli alunni possono uscire
dall’edificio scolastico, solo con il consenso dei genitori. La sorveglianza è davvero stretta perché in
Convitto chi di dovere (il tutore) non può assumersi la responsabilità di mancata sorveglianza. Inoltre, all’inizio dell’anno scolastico, ai ragazzi viene
consegnato il “Libretto degli orari e delle assenze”,
che fa da tramite tra i docenti e i genitori, e nel quale lo studente è tenuto a riportarvi ogni voto, che il
genitore o tutore deve firmare a visione presa.
Un’altra particolarità, dalla quale mi guardo
bene dal commentare, è l’impossibilità di avere ore
ingiustificate. Se un ragazzo rimane assente per un
periodo, magari un giorno, deve portare una giustificazione firmata dai genitori (se minorenne).
Se il ragazzo non porta la giustificazione firmata
(il moduletto è presente nel libretto menzionato),
non viene ammesso alle lezioni seguenti. Se serve,
il professore permette ritardi dovuti a dimenticanze o simili impossibilità, ma solo in casi eccezionali, dopodiché vengono contattati i genitori direttamente dalla scuola...
In cauda venenum, i sabati: in Italia sono tutti lavorativi... in compenso ci sono però giornalmente meno ore di lezione (ore di 60 minuti, non
45), tanto che io ho la bellezza di solo 5 ore ogni
giorno (dalle 08:00 alle 12:55, l’ultima ora dura
5 minuti di meno), per un totale di 30 ore a settimana. Durante il triennio il numero di ore cresce,
ma sono comunque meno che in Croazia. D’altra
parte, questa eccessiva briga porta anche iniziative utili: un’interessante offerta che riguarda i li-
Ogni anno al Convitto ragazzi di mondi e
modi diversi instaurano un dialogo tra culture,
trovando sempre un linguaggio comune.
Quanto a regole, bisogna ammettere che ci
sono dei “sanissimi” princìpi da rispettare, ma
in fondo non è così grave. Il settore maschile
e femminile sono divisi, ma i ragazzi hanno
comunque modo di frequentarsi durante la
giornata. La sveglia è attorno alle 07:00, segue
la colazione e poi si va a lezione. Si ritorna a
pranzo alle 13:00, e si riposa fino alle 14:15. Poi
inizia lo “studio”: chi in semiconvitto, chi da
solo in camera (le camere sono da due persone,
abbastanza comode anche se spartane). Alle
16:00, la grande ricreazione. Alle 17:00 si
riprende lo studio, e alle 19:00 c’è la cena. Dopo
cena, alle 20:00 si va in palestra, si vede un film
o si gironzola per l’edificio. Il sabato è invece il
nostro momento di sfogo, visto che dopo scuola
si è liberi fino alle 23:00. La domenica si è liberi
tutto il giorno, fino alle 21:00. I ragazzi sono
divisi in 4 gruppi, e ci sono 2 educatori per
gruppo. Un po’ “rompi”, gli educatori sono
un po’ i surrogati dei genitori... ma si riesce
sempre a scendere a patti, e a rendere più
flessibili le regole.
cei a Cividale è lo studio pomeridiano organizzato. Questo “doposcuola” prende il nome di “Semiconvitto”, ed include il pranzo in Convitto alle
ore 13, e un periodo di studio fino alle 17:30. Nello svolgimento dei compiti per casa e dello studio
nel periodo del semiconvitto, i ragazzi sono aiutati da questa bizzarra figura nota come “istitutore”,
che ha le competenze necessarie per assistere i ragazzi intrappolati nei grigi meandri di qualunque
materia. Semiconvitto perché il convitto completo comprende vitto e alloggio per i ragazzi che decidono di vivere nel Convitto, un edificio del basso Medio evo, ex monastero. Pensato inizialmente
come luogo di alloggio per i ragazzi carnici e friulani che abitavano lontano dalle scuole, il convitto è da pochi anni anche sede di un progetto internazionale dedito a riportare in Friuli per un anno i
discendenti dei Friulani emigrati all’estero. Da tre
anni il convitto collabora anche con la Città di Fiume, e mette a disposizione due borse di studio per
i ragazzi fiumani... ed è così che è iniziata la mia
esperienza. Burocrazia molto complessa a parte, il
convitto è un luogo semplice che funziona, e la mia
è un’esperienza che ho vissuto volentieri, e che volentieri continuo a vivere.
Luca Dessardo
Martedì, 12 luglio 2005
XXXVIII CONCORSO D’ARTE E DI CULTURA 2004 ”ISTRIA NOBILISSIMA”
Verdi rime
Sezione: Poesia o prosa in lingua italiana - Scuola elementare
Primo premio categoria giovani a
BEATRICE DŽAJA-GIURICIN
“...che in Tramonto ha creato il fresco ritratto di un
amore giovane, sintetizzato dal verso i moû∫i ‘nusènti e
bramù∫i.”
TRAMONTO
S’uò fato sira,
da luntan a sa vido
muriède e murièdi
santàdi su’ li pere,
el ruso ga lumineî
moû∫i ‘nusènti e bramù∫i
Oûn’altra ∫urnàda
Fineîso in armuneî
E aligreîa:
oûna strenta,
l’amùr…
Tramonto
S’è fatto sera, / da lontano si scorgono / ragazze e ragazzi
/ seduti sulle rocce, / il colore rosso illumina loro / i visi innocenti e bramosi. / Un’altra giornata / finisce in armonia
/ e allegria: / un bacio, / un abbraccio, / l’amore…
Beatrice Džaja-Giuricin di Rovigno
OÛNA TUÒVA LÀGRAMA
A ∫i ruòba ca i nu cugnùso,
i tuòvi uòci ca sa spiècia
in quìsta àqua sènsa feîn…
o ∫i invìse oûna tuòva làgrama
pu∫ada li∫èra su la mièia man
e, sènsa sparànsa, la ∫leîta
intu’l scoûro pioûn fòndo.
Oûna tuòva làgrama,
par meî: La veîta.
Oûna tuòva làgrama
par meî: L’amùr.
L’oûltima parto da teî
Ca ma uò carisà la ganàsa,
daspuòi la ∫i farmàda sùi labri,
dùlsa e salàda, la ∫i calàda,
piàn, piàn finte’l cor…
… e là,
la ∫i rastàda cun teî.
Il mare
È qualcosa di sconosciuto, / i tuoi occhi che si riflettono /
in questa acqua senza fine… / o forse una tua lacrima / appoggiata leggermente sulla mia mano / e, senza speranza,
scivola / nell’oscurità
Una tua lacrima
Una tua lacrima, / per me: La vita. / Una tua lacrima, / per
me: L’amore. / L’ultima parte di te / che mi ha accarezzato
il viso, / poi s’è fermata sulle labbra, / dolce e salata, è scesa, / lentamente fino al cuore… / … e là, / è rimasta con te.
EL MAR
Secondo premio categoria giovani a
VALENTINA GODENA
“... che in Sùgno ha effettuato una scelta consapevole del dialetto, usato nella descrizione del passaggio tra il
mondo soggettivo e l’universalità dei sentimenti.”
SÙGNO
NOÛVULO
Meî e teî
Ch’i sa tuchèmo:
man cun man,
ganàsa cum ganàsa;
meî e teîch’i
sa incuntrèmo:
uòci cun uòci,
labri cun labri;
meî e teî ch’i
sa fisèmo…
in stu sugno
squa∫i rialtà.
Inpicà su sil
El manda làgrame
A meî ch’i son
La suòva ameîga.
Sogno
Io e te / che ci
tocchiamo: / mano con
mano, / guancia con
guancia; / io e te che
ci incontriamo: / occhi
con occhi, labbra con
labbra; / io e te che ci
fissiamo… / in questo
sogno / quasi realtà.
Valentina Godena di Rovigno
Nuvola
Appesa al cielo / manda
lacrime / a me che sono /
la sua amica./
UÒCI
Uòci bài,
i tuòvi uòci,
cume onde
ca carìsa
el sabiòn,
li càpe,
li gruòte,
i coûguli…
bài i tuòvi uòci!
Occhi
Begli occhi / i tuoi
occhi, / come onde /
che accarezzano / la
sabbia, le conchiglie, / le
scogliere, / i ciottoli… /
belli i tuoi occhi!
3
L’ANALISI Dall’attivo professionale dei docenti
La ricerca educativa più avanzata
propone il curricolo
Marisa Slanina, prof.ssa
In linea generale, svolgere un’attività di programmazione significa sviluppare
un’azione di scelta, di puntualizzazione e
di messa in opera di un insieme di provvedimenti (d’interventi) coordinati, ciascuno dei quali contribuisce alla più razionale ed efficace organizzazione delle diverse
attività che interessano (programmazione
economica, industriale, edilizia, ecc.). Il
termine programmazione richiama dunque
quello di strategia e di progetto, cui sono
da correlare dei verbi, come agire, fare, individuare, ecc., che ne indichino e precisano immediatamente un orizzonte operativo.
Nell’ambito scolastico-pedagogico, il
concetto di programmazione è contrapposto tanto a quello di “programma”, quanto
a quelli d’improvvisazione, estemporaneità, faciloneria, spontaneismo, ecc. e sta ad
indicare la capacità della comunità scolastica – quindi di tutte le sue componenti:
insegnanti, studenti, genitori – di costruire
un percorso educativo orientato. Essa richiede:
1. una precisazione, e perciò una discussione ed un confronto pubblico, degli
obiettivi che ci si prefigge con l’istituzione
scolastica o educativa, con la materia d’insegnamento l’unità didattica, ecc. Quindi
sia sul piano specifico dell’insegnamento
(singole discipline o singole competenze),
sia sul piano pedagogico generale (e quindi sul tipo d’alunno e uomo che s’intende
contribuire a formare);
2. una conoscenza della realtà educativa entro cui e con cui si opera: sia in direzione socioculturale (della comunità dove
ci si trova ad operare, le cui connotazioni
possono diversificarsi anche notevolmente), sia in direzione individuale (con riferimento alla realtà fisico-sensoriale, affettiva, intellettuale dei singoli ragazzi e con
riferimento ai loro contenuti esperienziali), sia ancora in direzione delle possibilità educative concretamente disponibili, a
cominciare dalle caratteristiche di ciascun
insegnante e del gruppo d’insegnanti, per
finire con gli eventuali problemi edilizi.
In questo senso, la programmazione
consiste nella ricerca e nella definizione
della o delle strategie che debbono guidare
e sostanziare l’intervento e l’azione didattica, in modo che le mete che ci si è prefissi
vengano raggiunte da tutti i ragazzi, non
come imposizione di un modello esterno,
ma come il risultato di un lavoro comune
e di una razionalizzazione, oltre che di un
ampliamento dell’esperienza autentica di
essi. Ma ciò richiede anche:
3. l’individuazione, volta per volta, degli strumenti adatti alla realizzazione di
quelle scelte metodologiche. È quindi il
momento della DIDATTICA, che non va
mai considerato come autonomo ed autosufficiente;
4. una disponibilità ed una capacità di
verificare il lavoro svolto, anche in itinere,
e non solo alla fine dell’anno.
La programmazione, infatti, non è da
fare una volta per tutte, ma va continuamente ripresa e risistemata, anche in luce
dei risultati ottenuti con il nostro intervento.
Non c’è dubbio, infine, che un’autentica
programmazione esige un massimo di collaborazione tra gli insegnanti, un notevole
livello di coinvolgimento e di partecipazione sociale, un vero e proprio gusto dell’insegnante per la ricerca di soluzioni didattiche diverse (aggiornamento permanente,
scambio d’esperienze, ecc.)
Quindi la Programmazione, al contrario del Pogramma, potrebbe costituire la
base per la realizzazione di un processo dinamico e, quindi, per una reale autonomia
di pianificazione del lavoro didattico da
parte di ciascun operatore scolastico che,
fatti salvi determinati obiettivi complessivi
(che devono essere propri dell’intero sistema formativo e la cui definizione compete
allo Stato), lasci la più ampia possibilità di
adottare soluzioni calibrate sulle esigenze
di ciascun contesto culturale, geografico,
economico, linguistico, sociale, minoritario, ecc. In questa prospettiva, programmare l’intervento didattico vuol dire coordinare a fini unitari il complesso dei fattori
interni ed esterni che hanno specifica rilevanza educativa in un determinato contesto, e cioè dal punto di vista della scuola le
modalità dell’intervento didattico nei suoi
aspetti d’informazione, verifica e recupero,
e dal punto di vista ambientale il sistema
delle variabili culturali, linguistiche e sociali che caratterizzano docenti ed alunni.
Quest’ipotesi di riqualificazione dell’intervento didattico e, quindi, di trasformazione dei modelli del tradizionale comportamento insegnante, presuppone un quadro
istituzionale e politico non statico, né rigidamente centralizzato.
Non a caso oggi si parla di una “legge
quadro”, vale a dire di uno strumento mobile, aperto alla sperimentazione e, come
tale, sollecitatore d’esperienze di base.
In quest’ambito assume un particolare valore l’intervento di programmazione
educativa dei docenti impegnati nel trasferimento dei moduli formativi (definiti in termini generali dai Programmi, in
concreti “piani di lavoro” didattico). Vale
la pena di riflettere su due dei modi in cui
più direttamente appare oggi concretata
la vecchia logica. Si pensi per esempio all’abitudine ancora diffusa di identificare il
programma con il libro di testo e, quindi,
di pianificare implicitamente il lavoro di un
anno avendo come riferimento soltanto le
pagine di un libro.
Penso che pianificare il lavoro didattico
non equivalga a fornire un unico modello
d’istruzione, ma a determinare i possibili
itinerari integrativi sulle caratteristiche di
ciascun alunno e disporre d’ampie informazioni sulle condizioni d’ingresso nell’itinerario formativo e sul modo in cui esso si
sviluppa, e nello stesso tempo organizzare una pluralità di mezzi di comunicazione
didattica.
In concreto, la nuova prospettiva si fonda sul superamento della nozione esterna
di Programma, come si è già visto, e introduce una dimensione di costruzione, dall’interno, delle strategie d’insegnamento/
apprendimento. Strategie che, nel linguaggio più avanzato della ricerca educativa a
livello internazionale, portano a definire la
nozione di curricolo.
Questo termine allarga la dimensione contenutistica implicita nel concetto di
programma ed investe tutte le variabili del
processo educativo, tenendo conto quindi sia degli aspetti psicosociologici che di
quelli culturali, sia dei fattori didattici che
di quelli istituzionali ed ambientali (molto
importanti per la nostra realtà). L’introduzione del concetto di curricolo all’interno
della programmazione educativa richiede
dunque che siano sciolti alcuni nodi fondamentali, che ad un primo approccio possono essere così indicati:
1. l’esigenza di disporre di una conoscenza approfondita della realtà scolastica, in tutte le sue dimensioni;
2. la necessità di un’esatta analisi e
descrizione dei traguardi formativi che ci
si prefigge di raggiungere attraverso l’insegnamento, traguardi che devono essere
resi espliciti.
Naturalmente, questi traguardi andranno distribuiti nel tempo in modo razionale, evitando di soffermarsi esclusivamente
sull’indicazione dei fini ultimi, soprattutto quando questi non trovino altra espressione che formule polivalenti e generiche
come: “sviluppare il senso critico”, “potenziare la capacità di comunicazione”,
“arricchire il lessico”, ecc.
3. l’impegno di affrontare in una chiave complessiva il problema della valutazione, soprattutto nel senso del controllo sullo sviluppo del curricolo, chiave che
medi la dimensione politica con la dimensione tecnica, più opportuna a livello
pedagogico.Sono tutti temi da discutere ed
approfondire, su cui non è possibile oggi
precostituire soluzioni univoche.
4 educa
Martedì, 12 luglio 2005
EDIT
Ente giornalistico-editoriale
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20,00 kn
MATEMATICA 1 (Znanje) – libro
e eserciziario (I e II parte)
33,00 + 33,00 kn
IL NOSTRO PAESE NATIO 1 (ŠK)
- libro
47,00 kn
- quaderno attivo
29,00 kn
II classe:
AMICO LIBRO 2 (EDIT)
- libro
60,00 kn
- quaderno attivo
20,00 kn
MATEMATICA 2 (Alfa)
- libro
35,00 kn
- eserciziario
25,00 kn
IL NOSTRO PAESE NATIO 2 (ŠK)
in preparazione
- libro
45,00 kn
- quaderno attivo
26,00 kn
III classe:
VII classe:
MATEMATICA 7 (Element)
- libro
45,00 kn
- eserciziario (ŠK)
34,00 kn
BIOLOGIA 7 (Profil)
- libro
46,00 kn
- quaderno attivo
30,00 kn
LUCIANO MONICA, Legge sui
diritti particolari delle Comunità nazionali italiana e ungherese riguardante l’educazione e l’istruzione
Studi e aggiornamenti
SNJEŽANA
NEVIA
MOČINIĆ, Contenuti culturali
specifici nei libri di testo CNI
RITA SCOTTI JURIĆ, Competenza comunicativa interculturale in classi di lingua
ELIS DEGHENGHI OLUJIĆ,
Nel verso della madre antica:
excursus sulla poesia in istrioto di Eligio Zanini e Giusto
Curto
ANDREA MOČINIĆ, Anche i
piccoli bulli crescono ...
NELIDA MILANI e ANNAMARIA LIZZUL, Il nuovo Esame
di Stato e la valutazione
L’intervista con
CHIMICA 7 (ŠK)
in preparazione
- libro
49,00 kn
- eserciziario
28,00 kn
FISICA 7 (ŠK)
in preparazione
- libro
46,00 kn
- eserciziario
34,00 kn
GEOGRAFIA 7 (Meridijani)
- libro
42,00 kn
- quaderno attivo
23,00 kn
VIII classe:
MATEMATICA 8 (Element)
- eserciziario
45,00 kn
LOREDANA SABAZ (Ginnasio
«Gian Rinaldo Carli» - Capodistria)
MARJAN OKRETIĆ (Ginnasio
«Gian Rinaldo Carli» - Capodistria)
NENAD KUZMANOVIĆ (SMSI
«Dante Alighieri» - Pola)
JERNEJ FILIPČIČ (Ginnasio
«Gian Rinaldo Carli» - Capodistria)
Laboratorio didattico:
corsi 30 ore
Scuola dell’Infanzia
MICHELA ACQUAVITA E ZITA
DAVANZO CINIC, L’acqua
EDITA APOLLONIO, La festa
SANDRA BRAKUS BRŽENDA, Parolando
IRIS KUFTIĆ, I bambini del
mondo
LENA MITROVIĆ, Un extraterrestre sulla terra
AMICO LIBRO 3 (EDIT)
- libro
60,00 kn
- quaderno attivo
20,00 kn
MATEMATICA 3 (Alfa)
- libro
38,00 kn
- eserciziario
28,00 kn
IL NOSTRO PAESE NATIO (Profil)
- libro
35,00 kn
- quaderno attivo
28,00 kn
In preparazione sussidiario “Le due
Contee: Istriana e Litoraneo montana”
IV classe:
AMICO LIBRO 4 (EDIT)
- libro
60,00 kn
- quaderno attivo (in preparaz.) 20,00 kn
MATEMATICA 4 (Alfa)
- libro
38,00 kn
- eserciziario
28,00 kn
LA CROAZIA IL NOSTRO PAESE (ŠK)
- libro
26,00 kn
CURIOSITÀ DELLA NATURA (ŠK)
- libro
26,00 kn
V classe:
MATEMATICA 5 (Alfa)
- libro
40,00 kn
- eserciziario
36,00 kn
NATURA 5 (Alfa)
- libro
40,00 kn
- eserciziario
28,00 kn
GEOGRAFIA (Profil)
- libro
43,00 kn
- quaderno attivo
21,00 kn
VI classe:
MATEMATICA 6 (Element)
- libro
45,00 kn
- eserciziario
45,00 kn
NATURA 6 (ŠK)
- libro
44,00 kn
- quaderno attivo
28,00 kn
GEOGRAFIA 6 (Profil)
- libro
44,00 kn
- quaderno attivo
22,00 kn
Premessa
Legislazione scolastica
Cartolibreria “EDIT”
Corso 37 - Rijeka – Fiume
tel. 333-427
SCUOLA ELEMENTARE
NOVITÀ
Sommario
La copertina del volume n. 4 della rivista “Percorsi didattici”, che
uscirà a giorni. Piu di trecentosessanta pagine dai contenuti interessanti, come si può notare dall’indice a lato. Il progetto editoriale
a cura del Settore educazione ed istruzione dell’Unione Italiana, si
presenta con una veste grafica nuova realizzata dall’EDIT
CORINNA RADOICOVICH, Impariamo a conoscere il nostro
villaggio
SERENA SANTIN, La mia amica natura
SERENA SIROTIĆ, La fattoria
Scuola Media Superiore
Scuola Elementare
Osservatorio scolastico
ROSANNA BIASIOL BABIĆ,
Giochiamo con le storie
FABIANA LAJIĆ, Le festività
dell’anno a Dignano
MAURA MILOŠ e MARIANNA
JELICICH, Vita e leggenda di
San Pellegrino
LOREDANA
SABATTI
FRANJUL, Fantasticando con
le leggende di tutto il mondo
INGRID
UKMAR
LAKOSELJAC, La donna attraverso i secoli
MANUELA VERK, Sulle ali della fantasia
ESTER ZARLI, Internet a supporto del recupero e del rafforzamento linguistico
AGENDA
IN PREPARAZIONE
pronto entro il 2005
FISICA 8 (ŠK)
- libro
- quaderno attivo
CHIMICA 8 (ŠK)
- libro
- quaderno attivo
46,00 kn
34,00 kn
45,00 kn
24,00 kn
SCUOLA MEDIA SUPERIORE
I classe (ginnasiale):
MATEMATICA 1 (Element)
- libro con eserciziario 95,00 kn
FISICA 1 (ŠK)
- libro in preparazione 89,00 kn
II classe (ginnasiale):
in stampa
MATEMATICA 2 (Element) –
eserciziario
65,00 kn
III classe (ginnasiale):
MATEMATICA 3 (Element) –
eserciziario
60,00 kn
IV classe (ginnasiale):
MATEMATICA 4 (Element) –
eserciziario
60,00 kn
Metà agosto In Croazia, rientro dei docenti e
del personale scolastico e parascolastico nelle rispettive sedi.
22 agosto –
Iscrizioni alle SMSI - sessione autunnale
Lista posti vacanti: entro il 22
agosto. Notifiche all’iscrizione:
29 agosto dalle ore 8.00 alle ore
16.00. Elenco degli studenti ammessi esposto nelle bacheca scolastica: il 30 agosto fino alle ore
12.00.
Iscrizioni: 31 agosto dalle ore 8.00
alle ore 16.00.
ANNAMARIA LIZZUL, I luoghi della letteratura: Pola nell’opera di Ester Sardoz Barlessi
Scuola Elementare «Gelsi», Progetto educativo di correlazione interattiva di PATRIZIA PITACCO e GLORIA TIJAN
Scuola Elementare «Dante Alighieri», Dalla scuola che programma alla scuola che progetta di LUCIANO MONICA
Scuola Superiore per l’Insegnamento, La (mal)educazione a
scuola di SABINA MAURIĆ,
studentessa del II anno
Segnalazioni
Modello di Statuto delle studentesse e degli studenti della
Scuola Media Superiore
Bibliografia ragionata sulla
valutazione
Sono ammesse iscrizioni straordinarie dopo il 31 agosto, entro il 10
settembre.
5 settembre Inizio dell’anno scolastico 2005/
2006 per le scuole elementari e
medie superiori in Croazia.
1 settembre Inizio dell’anno scolastico 2005/
2006 per le scuole elementari e
medie superiori in Slovenia.
Tra settembre e ottobre Gite scolastiche in Italia riservate
agli alunni delle ottave classi delle
SEI, organizzate nell’ambito della
collaborazione Unione Italiana. e
Università Popolare di Trieste
Anno 1 / n. 5 12 luglio 2005
“LA VOCE DEL POPOLO” - Caporedattore responsabile: Errol Superina
IN PIÙ, supplementi a cura di Errol Superina, progetto editoriale di Silvio Forza
edizione: EDUCA; e-mail: [email protected]
Redattore esecutivo: Liliana Venucci Stefan / Art director: Daria Vlahov Horvat
Collaboratori: Erika Blečić, Luca Dessardo, Marisa Slanina
Fotografo: Ivor Hreljanović / Redattore grafico: Tiziana Dabović
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Così ti spiego il mondo: con parole semplici