DEL POPOLO ce vo /la .hr dit w.e ww A Bruxelles, l’educatrice Viviana Cesarec vince due prestigiose medaglie che convalidano il suo decennale impegno pedagogico Così ti spiego il mondo: con parole semplici V iviana Cesarec è da lungo tempo un’insegnante di educazione prescolare che ha registrato un avvenimento senza precedenti: ha conquistato ben due medaglie di bronzo alla 53.esima edizione della Fiera internazionale delle innovazioni di Bruxelles, che si è svolta nel novembre 2004. La prima medaglia è stata assegnata per i progetti dell’associazione “Unicom” e la seconda per il “Gioco didattico sul Sistema solare”. La semplicità di approccio alle complesse regole dell’universo, la guida quasi impercettibile alle sue Leggi, inconcepibili per la mente di un bambino ma rese chiare ed esaurienti proprio dal fatto di apprendere giocando, hanno fatto sì che il Sistema Solare riscuotesse grande successo tra i convenuti e i partecipanti della Fiera. Nella sua pluriennale esperienza professionale si è dedicata anima e corpo all’educazione dei più piccini e alla loro preparazione per affrontare il mondo della scuola. Abituata al modo, proprio dei bambini, di vedere le cose, alle loro insistenti domande (come il classico “Perché?”), alle conclusioni logiche per la loro età ma che agli adulti sembrano campate in aria, ha dedicato gran parte del tempo libero a inventare giochi che, da una parte siano educativi, ma dall’altra debbono essere svolti in totale libertà e siano caratterizzati da una facilità estrema di apprendimento. Partendo dalle proprie considerazioni e domande che si è posta da bambina, la Cesarec ha constatato che tante volte gli adulti evitano di fornire informazioni esatte o esaurienti ai piccini, pensando che travisare la realtà sia più semplice e comprensibile invece di spiegare un dato concetto in parole semplici. “Sottovalutare i più piccoli è un grave errore” ci spiega Viviana Cesarec, “perché i giochi e le esperienze dell’infanzia rimangono per sempre nei ricordi e spesso basta una molla a far balenare l’idea giusta e l’originalità” dichiara. “Una mente aperta, plastica, ha più capacità di percepire diversi punti di vista, dunque di rece- educa An no I pire più informazioni e quindi di giungere a soluzioni più consone a ogni problema che si presenti. Ecco perché ho scelto l’astronomia: per portare a livello di coscienza dei bambini le Leggi fondamentali dell’Universo, attraverso esperienze di gioco, informazione e comunicazione” afferma. Come ad esempio far tracciare la propria ombra a diverse ore del giorno, dimostrando così come l’immagine si rimpicciolisca o si allunghi, a seconda della posizione in cui si trova la Terra rispetto al Sole. Oppure porre al centro un Sole (un collage con tanti pezzetti di carta rossa e arancione che vibrano al vento) e attorno delle corde concentriche (che rappresentano le orbite) sulle quali i bimbi camminano, imitando i vari pianeti. Ovviamente si scopre anche che le orbite più lontane dal Sole sono più lunghe e serve più tempo per percorrerle, scoprendo così le prime nozioni della relazione spazio–tempo. Il gioco Il “Gioco di società sul Sistema solare” ha riscosso molto interesse tra gli psicologi, gli educatori e i professionisti del settore che hanno riconosciuto il suo valore istruttivo. La scatola comprende schede, domande, curiosità, dati scientifici espressi in parole semplici, in pratica tutto ciò che può interessare un bambino sempre più preoccupato ad esplorare e conoscere il mondo. Attraverso domande a misura di bambino, ragionamenti logici, percorsi predefiniti, il piccolo apprende le prime e basilari regole dell’Universo che lo circonda. Sono in molti a pensare che un bambino sia troppo piccolo per conoscere cose tanto importanti, ma perché dargli sempre informazioni a metà o addirittura negargliele? Basta spiegare il tutto con un linguaggio adeguato all’età, fornire i dati più importanti ed avere un po’ di fantasia nel dimostrare la teoria appena enunciata. Segue a pagina 2 • n. 5 • Martedì, 12 luglio 2005 IL REGISTRO di Liliana Venucci Stefan Rimandati a ottobre … e cinque. Sono gli appuntamenti ai quali Educa non ha mancato, puntale ogni secondo martedì del mese corrente. Un supplemento sbocciato in primavera e che oggi, con alunni e i docenti a mollo, dà buca e appende un “CHIUSO PER FERIE”. Staccare fa bene, permette di guadagnare in lucidità. Concediamoci una battuta benché logora: non guasta dire ai ragazzi “Dimenticate la scuola per due mesi, perché a settembre si ricomincia!”, anzi, si rischiano alti indici di gradimento. Ma l’EDIT sbaracca solo in apparenza: la brina artificiale dei condizionatori incaponisce la pelle e si deposita sui nuovi libri di testo, giunti in fase di stampa. Si stanno realizzando la maggior parte dei progetti editoriali previsti per l’anno scolastico 2005/ 2006: otto titoli nuovi e altri 4-5 entro dicembre. Non solo: fra pochi giorni esce il nuovo numero della rivista “Percorsi didattici” che pubblica una sfilza di testi interessanti. La Voce Educa ritorna l’11 OTTOBRE, e intende rimanere il contenitore d’informazione e approfondimento degli argomenti validi per l’istruzione e l’educazione di tutti i gradi delle nostre istituzioni scolastiche. Sfruttiamolo. 2 educa Martedì, 12 luglio 2005 Dalla prima pagina Così ti spiego... Così, negli anni a venire, i ragazzi ricorderanno le semplici regole apprese attraverso il gioco e avranno meno difficoltà in alcune materie legate alla scienza o alla logica. ra non è da sola, nel nostro sistema, ci sono anche tanti altri pianeti, con i loro satelliti. I pianeti poi hanno colori e grandezze diverse e seguono ognuno la propria orbita. A chi le chiede come facciano i bambini a comprendere alcune misure difficili da concepire anche agli adulti, la Cesarec risponde: “L’importante è che apprendano ad esempio che i 12.756 È l’associazione nata preventivando l’originalità di ciascun bambino e la necessità di stimolare gli adulti che lo circondano a riconoscerla e “liberarla”. L’albo “Noi nell’Universo – l’Universo in noi” è invece l’albo illustrato per bambini in età prescolare ideato dalla nostra interlocutrice. L’idea è nata dalla necessità di fare un regalo originale a una bimba che compiva tre anni. Basandosi sul gioco del Sistema solare, l’educatrice ha ideato l’albo illustrato per spiegare come ogni essere umano non sia solamente un abitante del pianeta Terra, ma che proprio in quanto tale faccia parte del Sistema solare, della Via lattea, dell’Universo nella sua totalità. Collegando un fatto personalissimo (come il compleanno) alle Leggi universali, per illustrare la rivoluzione della Terra attorno al Sole basta fare un giro per ogni anno d’età attorno a una palla (o una candelina) che simboleggi l’astro in questione. In tal modo, i bambini apprendono come sia la Terra a girare attorno al Sole, e non viceversa, secondo i vari modi di dire (il Sole sorge, tramonta). Ma la Ter- to una richiesta molto matura fatta dai bambini stessi, riguardo ai caratteri in maiuscolo, che per loro sono molto più leggibili. In tal modo sono capaci di leggere da soli e spesso traducono un termine (scritto in italiano) per uno dei genitori della maggioranza. La validità dell’opera Centro per le innovazioni tecnologiche (Tehnološki centar za inovacijske usluge i transfer t ehnologije) Indirizzo: Piazza Viktor Bubanj 4 a, Fiume Telefono: (051) 216 085 fax (051) 216 224 sito Internet: www.tehnoloski-centar.hr e–mail: [email protected] Ogni persona può essere un inventore. Il primo passo, dopo il brevetto, è quello di rivolgersi al Centro per le innovazioni tecnologiche di Fiume, il cui compito è quello di valutare attentamente la validità e l’applicazione pratica dell’innovazione. Se il verdetto è positivo, è il Centro stesso che invoglia gli inventori a partecipare a varie fiere internazionali, accollandosi le spese di viaggio. In tal modo anche i prodotti della fervida mente dei cittadini di Fiume possono essere resi noti a tante persone in tanti Stati. Le fiere in questione non sono del tipo commerciale, sono solamente un trampolino di lancio di innovazioni, di scambio di idee ed esperienze. UNICOM Centro di promozione alla comunicazione efficace in famiglia e nella società Via Vukovar 43/3 51000 Fiume 00 385 (0)91 252 13 77 chilometri di diametro della Terra siano ‘taaaanti!’ Poi, col tempo, ognuno riuscirà, prima o poi, a farsi un’idea di tale lunghezza. Per adesso, dispongono dell’informazione esatta”. Nelle pagine centrali dell’albo c’è la riproduzione in scala del Sistema solare, ma per esigenze di spazio il Sole è stato ridotto di molto, rispetto agli altri pianeti. Sempre per la stessa causa, anche i satelliti sono stati omessi dalla cartina. Qui si sono fatti avanti i bambini stessi, chiedendo dove sia finita la Luna o i satelliti di Giove. Di nuovo, la percezione dei bimbi ha fatto presente che non sempre si deve semplificare tutto. L’albo è nato in lingua italiana, poi è stato tradotto in croato e in inglese. Le due versioni italiano–croata e croato–inglese si sono rivelate molto utili, soprattutto in famiglia. La Cesarec ha accol- L’albo illustrato è uscito da poco dalle stampe e le prime reazioni sono molto incoraggianti. I genitori dei bambini in età prescolare che l’hanno usato, hanno riferito ad esempio che i figli hanno preso il globo per cercare i luoghi elencati nell’albo oppure, imitando le orbite dei pianeti, giravano intorno al letto altri che, a digiuno della lingua italiana, si sono prodigati per imparare termini mai sentiti prima. Sia gli adulti sia i loro figli si sono trovati d’accordo nel dichiarare che hanno trascorso un po’ più di tempo assieme, leggendo, giocando, misurando, ricercando, il tutto ispirati dall’albo sul Sistema solare. Non sono solamente i “laici” ad aver accolto la pubblicazione con entusiasmo, ma anche le altre educatrici di bambini in età prescolare. Infatti, è un valido supporto per introdurre i piccini sull’argomento, dà spazio alla fantasia di ognuno per creare riproduzioni dell’Universo di cui facciamo parte (non sempre devono essere in scala esatta, basta l’idea). Inoltre l’albo si è rivelato utile alle maestre, soprattutto a quelle che hanno le prime classi. Con le illustrazioni che invogliano a leggere le chiare spiegazioni questa pubblicazione potrebbe diventare così un valido sussidiario per i piccini che affrontano per la prima volta il mondo della scuola. Erika Blečić ESPERIENZE Luca, 16 anni, studente fiumano al Convitto di Cividale del Friuli 2005: (la mia) odissea nello studio L’Italia è un paese vicinissimo, addirittura familiare alla maggior parte di noi Fiumani, ma è allo stesso tempo un paese profondamente diverso dalla Croazia. Indubbiamente questa diversità è frutto di complessi processi storici, ma non voglio analizzare le cause di questa diversità, bensì le differenze stesse, o almeno quelle che riguardano il mondo di noi giovani, e più che parlare di pub, mi soffermo piuttosto sul mondo scolastico, che, volenti o nolenti (e anche dolenti), dobbiamo ammetterlo, ci interessa al momento più d’ogni altra cosa. Due anni fa, dopo aver finito l’elementare, mi sono trovato catapultato in un paesino in apparenza addormentato, Cividale del Friuli, dove ho iniziato a frequentare il liceo classico presso il Convitto nazionale “Paolo Diacono”(www.cnpd.it). A differenza da quello che è per noi Fiumani il liceo per antonomasia, dove non è riscontrabile l’indirizzo classico, in Italia ho avuto la possibilità di esaudire questo mio desiderio. In linea del tutto personale posso parlare della differenza dei vari percorsi offerti in Italia rispetto all’offerta dei licei in lingua italiana presenti in Croazia, e precisamente a Fiume. La mia è però un’esposizione destinata all’oblio, poiché la riforma Moratti (una riforma completa di quello che è l’apparato scolastico in Italia), metterà a ferro e fuoco l’attuale istituzione scolastica. Bene o male, solo il tempo sarà giudice. L’offerta che ho riscontrato nella mia piccola odissea a Cividale è simile all’offerta presente a Fiume: non ci sono solo gli indirizzi del nostro liceo, ma anche tutti quelli che vengono a noi offerti dalle scuole in lingua croata, ovvero un caleidoscopio che spazia dal liceo socio-psico-pedagogico agli istituti di formazione professionale. Non c’è un liceo turistico, ma c’è il liceo linguistico. Il generale neanche, ma il “fratello maggiore” (e indubbiamente più nobile), ovvero il liceo classico. Sostanzialmente la differenza sta negli anni di studio: quattro previsti in Croazia, cinque in Italia. Cinque anni divisi in due parti: il biennio ed il triennio. Questo sistema adottato nei licei serve a fornire ai ragazzi una preparazione più accurata per gli studi superiori. Il biennio è infatti simile in tutti i licei. Il sistema permette ai ragazzi di cambiare indirizzo entro il biennio senza troppe difficoltà, mentre un maggiore divario si crea solo nel triennio, quando i ragazzi sono ormai pronti ad affrontare i pro ed i contro della scuola scelta. Una particolarità alla quale non è facile adattarsi è la valutazione del sapere. I voti non vanno da 1 a 5, ma da 1 a 10. I professori hanno dunque ben 5 voti per indicare l’insufficienza! Infatti, i voti negativi variano dall’1 al 5, dipendentemente dalla gravità (il 5 è il meno grave), e quelli positivi dal 6 al 10. Di solito (casi rarissimi a parte) il voto negativo scende solo fino al 3, come pure ho riscontrato una forte ostilità degli insegnanti nei confronti dei voti superiori all’8... mi è capitato addirittura di scrivere compiti in classe dove l’8 è il massimo che si poteva avere! Altro fatto (per me) sconcertante, è il paranoico bisogno del consenso dei genitori. Se capita che un’insegnante sia assente, gli alunni possono uscire dall’edificio scolastico, solo con il consenso dei genitori. La sorveglianza è davvero stretta perché in Convitto chi di dovere (il tutore) non può assumersi la responsabilità di mancata sorveglianza. Inoltre, all’inizio dell’anno scolastico, ai ragazzi viene consegnato il “Libretto degli orari e delle assenze”, che fa da tramite tra i docenti e i genitori, e nel quale lo studente è tenuto a riportarvi ogni voto, che il genitore o tutore deve firmare a visione presa. Un’altra particolarità, dalla quale mi guardo bene dal commentare, è l’impossibilità di avere ore ingiustificate. Se un ragazzo rimane assente per un periodo, magari un giorno, deve portare una giustificazione firmata dai genitori (se minorenne). Se il ragazzo non porta la giustificazione firmata (il moduletto è presente nel libretto menzionato), non viene ammesso alle lezioni seguenti. Se serve, il professore permette ritardi dovuti a dimenticanze o simili impossibilità, ma solo in casi eccezionali, dopodiché vengono contattati i genitori direttamente dalla scuola... In cauda venenum, i sabati: in Italia sono tutti lavorativi... in compenso ci sono però giornalmente meno ore di lezione (ore di 60 minuti, non 45), tanto che io ho la bellezza di solo 5 ore ogni giorno (dalle 08:00 alle 12:55, l’ultima ora dura 5 minuti di meno), per un totale di 30 ore a settimana. Durante il triennio il numero di ore cresce, ma sono comunque meno che in Croazia. D’altra parte, questa eccessiva briga porta anche iniziative utili: un’interessante offerta che riguarda i li- Ogni anno al Convitto ragazzi di mondi e modi diversi instaurano un dialogo tra culture, trovando sempre un linguaggio comune. Quanto a regole, bisogna ammettere che ci sono dei “sanissimi” princìpi da rispettare, ma in fondo non è così grave. Il settore maschile e femminile sono divisi, ma i ragazzi hanno comunque modo di frequentarsi durante la giornata. La sveglia è attorno alle 07:00, segue la colazione e poi si va a lezione. Si ritorna a pranzo alle 13:00, e si riposa fino alle 14:15. Poi inizia lo “studio”: chi in semiconvitto, chi da solo in camera (le camere sono da due persone, abbastanza comode anche se spartane). Alle 16:00, la grande ricreazione. Alle 17:00 si riprende lo studio, e alle 19:00 c’è la cena. Dopo cena, alle 20:00 si va in palestra, si vede un film o si gironzola per l’edificio. Il sabato è invece il nostro momento di sfogo, visto che dopo scuola si è liberi fino alle 23:00. La domenica si è liberi tutto il giorno, fino alle 21:00. I ragazzi sono divisi in 4 gruppi, e ci sono 2 educatori per gruppo. Un po’ “rompi”, gli educatori sono un po’ i surrogati dei genitori... ma si riesce sempre a scendere a patti, e a rendere più flessibili le regole. cei a Cividale è lo studio pomeridiano organizzato. Questo “doposcuola” prende il nome di “Semiconvitto”, ed include il pranzo in Convitto alle ore 13, e un periodo di studio fino alle 17:30. Nello svolgimento dei compiti per casa e dello studio nel periodo del semiconvitto, i ragazzi sono aiutati da questa bizzarra figura nota come “istitutore”, che ha le competenze necessarie per assistere i ragazzi intrappolati nei grigi meandri di qualunque materia. Semiconvitto perché il convitto completo comprende vitto e alloggio per i ragazzi che decidono di vivere nel Convitto, un edificio del basso Medio evo, ex monastero. Pensato inizialmente come luogo di alloggio per i ragazzi carnici e friulani che abitavano lontano dalle scuole, il convitto è da pochi anni anche sede di un progetto internazionale dedito a riportare in Friuli per un anno i discendenti dei Friulani emigrati all’estero. Da tre anni il convitto collabora anche con la Città di Fiume, e mette a disposizione due borse di studio per i ragazzi fiumani... ed è così che è iniziata la mia esperienza. Burocrazia molto complessa a parte, il convitto è un luogo semplice che funziona, e la mia è un’esperienza che ho vissuto volentieri, e che volentieri continuo a vivere. Luca Dessardo Martedì, 12 luglio 2005 XXXVIII CONCORSO D’ARTE E DI CULTURA 2004 ”ISTRIA NOBILISSIMA” Verdi rime Sezione: Poesia o prosa in lingua italiana - Scuola elementare Primo premio categoria giovani a BEATRICE DŽAJA-GIURICIN “...che in Tramonto ha creato il fresco ritratto di un amore giovane, sintetizzato dal verso i moû∫i ‘nusènti e bramù∫i.” TRAMONTO S’uò fato sira, da luntan a sa vido muriède e murièdi santàdi su’ li pere, el ruso ga lumineî moû∫i ‘nusènti e bramù∫i Oûn’altra ∫urnàda Fineîso in armuneî E aligreîa: oûna strenta, l’amùr… Tramonto S’è fatto sera, / da lontano si scorgono / ragazze e ragazzi / seduti sulle rocce, / il colore rosso illumina loro / i visi innocenti e bramosi. / Un’altra giornata / finisce in armonia / e allegria: / un bacio, / un abbraccio, / l’amore… Beatrice Džaja-Giuricin di Rovigno OÛNA TUÒVA LÀGRAMA A ∫i ruòba ca i nu cugnùso, i tuòvi uòci ca sa spiècia in quìsta àqua sènsa feîn… o ∫i invìse oûna tuòva làgrama pu∫ada li∫èra su la mièia man e, sènsa sparànsa, la ∫leîta intu’l scoûro pioûn fòndo. Oûna tuòva làgrama, par meî: La veîta. Oûna tuòva làgrama par meî: L’amùr. L’oûltima parto da teî Ca ma uò carisà la ganàsa, daspuòi la ∫i farmàda sùi labri, dùlsa e salàda, la ∫i calàda, piàn, piàn finte’l cor… … e là, la ∫i rastàda cun teî. Il mare È qualcosa di sconosciuto, / i tuoi occhi che si riflettono / in questa acqua senza fine… / o forse una tua lacrima / appoggiata leggermente sulla mia mano / e, senza speranza, scivola / nell’oscurità Una tua lacrima Una tua lacrima, / per me: La vita. / Una tua lacrima, / per me: L’amore. / L’ultima parte di te / che mi ha accarezzato il viso, / poi s’è fermata sulle labbra, / dolce e salata, è scesa, / lentamente fino al cuore… / … e là, / è rimasta con te. EL MAR Secondo premio categoria giovani a VALENTINA GODENA “... che in Sùgno ha effettuato una scelta consapevole del dialetto, usato nella descrizione del passaggio tra il mondo soggettivo e l’universalità dei sentimenti.” SÙGNO NOÛVULO Meî e teî Ch’i sa tuchèmo: man cun man, ganàsa cum ganàsa; meî e teîch’i sa incuntrèmo: uòci cun uòci, labri cun labri; meî e teî ch’i sa fisèmo… in stu sugno squa∫i rialtà. Inpicà su sil El manda làgrame A meî ch’i son La suòva ameîga. Sogno Io e te / che ci tocchiamo: / mano con mano, / guancia con guancia; / io e te che ci incontriamo: / occhi con occhi, labbra con labbra; / io e te che ci fissiamo… / in questo sogno / quasi realtà. Valentina Godena di Rovigno Nuvola Appesa al cielo / manda lacrime / a me che sono / la sua amica./ UÒCI Uòci bài, i tuòvi uòci, cume onde ca carìsa el sabiòn, li càpe, li gruòte, i coûguli… bài i tuòvi uòci! Occhi Begli occhi / i tuoi occhi, / come onde / che accarezzano / la sabbia, le conchiglie, / le scogliere, / i ciottoli… / belli i tuoi occhi! 3 L’ANALISI Dall’attivo professionale dei docenti La ricerca educativa più avanzata propone il curricolo Marisa Slanina, prof.ssa In linea generale, svolgere un’attività di programmazione significa sviluppare un’azione di scelta, di puntualizzazione e di messa in opera di un insieme di provvedimenti (d’interventi) coordinati, ciascuno dei quali contribuisce alla più razionale ed efficace organizzazione delle diverse attività che interessano (programmazione economica, industriale, edilizia, ecc.). Il termine programmazione richiama dunque quello di strategia e di progetto, cui sono da correlare dei verbi, come agire, fare, individuare, ecc., che ne indichino e precisano immediatamente un orizzonte operativo. Nell’ambito scolastico-pedagogico, il concetto di programmazione è contrapposto tanto a quello di “programma”, quanto a quelli d’improvvisazione, estemporaneità, faciloneria, spontaneismo, ecc. e sta ad indicare la capacità della comunità scolastica – quindi di tutte le sue componenti: insegnanti, studenti, genitori – di costruire un percorso educativo orientato. Essa richiede: 1. una precisazione, e perciò una discussione ed un confronto pubblico, degli obiettivi che ci si prefigge con l’istituzione scolastica o educativa, con la materia d’insegnamento l’unità didattica, ecc. Quindi sia sul piano specifico dell’insegnamento (singole discipline o singole competenze), sia sul piano pedagogico generale (e quindi sul tipo d’alunno e uomo che s’intende contribuire a formare); 2. una conoscenza della realtà educativa entro cui e con cui si opera: sia in direzione socioculturale (della comunità dove ci si trova ad operare, le cui connotazioni possono diversificarsi anche notevolmente), sia in direzione individuale (con riferimento alla realtà fisico-sensoriale, affettiva, intellettuale dei singoli ragazzi e con riferimento ai loro contenuti esperienziali), sia ancora in direzione delle possibilità educative concretamente disponibili, a cominciare dalle caratteristiche di ciascun insegnante e del gruppo d’insegnanti, per finire con gli eventuali problemi edilizi. In questo senso, la programmazione consiste nella ricerca e nella definizione della o delle strategie che debbono guidare e sostanziare l’intervento e l’azione didattica, in modo che le mete che ci si è prefissi vengano raggiunte da tutti i ragazzi, non come imposizione di un modello esterno, ma come il risultato di un lavoro comune e di una razionalizzazione, oltre che di un ampliamento dell’esperienza autentica di essi. Ma ciò richiede anche: 3. l’individuazione, volta per volta, degli strumenti adatti alla realizzazione di quelle scelte metodologiche. È quindi il momento della DIDATTICA, che non va mai considerato come autonomo ed autosufficiente; 4. una disponibilità ed una capacità di verificare il lavoro svolto, anche in itinere, e non solo alla fine dell’anno. La programmazione, infatti, non è da fare una volta per tutte, ma va continuamente ripresa e risistemata, anche in luce dei risultati ottenuti con il nostro intervento. Non c’è dubbio, infine, che un’autentica programmazione esige un massimo di collaborazione tra gli insegnanti, un notevole livello di coinvolgimento e di partecipazione sociale, un vero e proprio gusto dell’insegnante per la ricerca di soluzioni didattiche diverse (aggiornamento permanente, scambio d’esperienze, ecc.) Quindi la Programmazione, al contrario del Pogramma, potrebbe costituire la base per la realizzazione di un processo dinamico e, quindi, per una reale autonomia di pianificazione del lavoro didattico da parte di ciascun operatore scolastico che, fatti salvi determinati obiettivi complessivi (che devono essere propri dell’intero sistema formativo e la cui definizione compete allo Stato), lasci la più ampia possibilità di adottare soluzioni calibrate sulle esigenze di ciascun contesto culturale, geografico, economico, linguistico, sociale, minoritario, ecc. In questa prospettiva, programmare l’intervento didattico vuol dire coordinare a fini unitari il complesso dei fattori interni ed esterni che hanno specifica rilevanza educativa in un determinato contesto, e cioè dal punto di vista della scuola le modalità dell’intervento didattico nei suoi aspetti d’informazione, verifica e recupero, e dal punto di vista ambientale il sistema delle variabili culturali, linguistiche e sociali che caratterizzano docenti ed alunni. Quest’ipotesi di riqualificazione dell’intervento didattico e, quindi, di trasformazione dei modelli del tradizionale comportamento insegnante, presuppone un quadro istituzionale e politico non statico, né rigidamente centralizzato. Non a caso oggi si parla di una “legge quadro”, vale a dire di uno strumento mobile, aperto alla sperimentazione e, come tale, sollecitatore d’esperienze di base. In quest’ambito assume un particolare valore l’intervento di programmazione educativa dei docenti impegnati nel trasferimento dei moduli formativi (definiti in termini generali dai Programmi, in concreti “piani di lavoro” didattico). Vale la pena di riflettere su due dei modi in cui più direttamente appare oggi concretata la vecchia logica. Si pensi per esempio all’abitudine ancora diffusa di identificare il programma con il libro di testo e, quindi, di pianificare implicitamente il lavoro di un anno avendo come riferimento soltanto le pagine di un libro. Penso che pianificare il lavoro didattico non equivalga a fornire un unico modello d’istruzione, ma a determinare i possibili itinerari integrativi sulle caratteristiche di ciascun alunno e disporre d’ampie informazioni sulle condizioni d’ingresso nell’itinerario formativo e sul modo in cui esso si sviluppa, e nello stesso tempo organizzare una pluralità di mezzi di comunicazione didattica. In concreto, la nuova prospettiva si fonda sul superamento della nozione esterna di Programma, come si è già visto, e introduce una dimensione di costruzione, dall’interno, delle strategie d’insegnamento/ apprendimento. Strategie che, nel linguaggio più avanzato della ricerca educativa a livello internazionale, portano a definire la nozione di curricolo. Questo termine allarga la dimensione contenutistica implicita nel concetto di programma ed investe tutte le variabili del processo educativo, tenendo conto quindi sia degli aspetti psicosociologici che di quelli culturali, sia dei fattori didattici che di quelli istituzionali ed ambientali (molto importanti per la nostra realtà). L’introduzione del concetto di curricolo all’interno della programmazione educativa richiede dunque che siano sciolti alcuni nodi fondamentali, che ad un primo approccio possono essere così indicati: 1. l’esigenza di disporre di una conoscenza approfondita della realtà scolastica, in tutte le sue dimensioni; 2. la necessità di un’esatta analisi e descrizione dei traguardi formativi che ci si prefigge di raggiungere attraverso l’insegnamento, traguardi che devono essere resi espliciti. Naturalmente, questi traguardi andranno distribuiti nel tempo in modo razionale, evitando di soffermarsi esclusivamente sull’indicazione dei fini ultimi, soprattutto quando questi non trovino altra espressione che formule polivalenti e generiche come: “sviluppare il senso critico”, “potenziare la capacità di comunicazione”, “arricchire il lessico”, ecc. 3. l’impegno di affrontare in una chiave complessiva il problema della valutazione, soprattutto nel senso del controllo sullo sviluppo del curricolo, chiave che medi la dimensione politica con la dimensione tecnica, più opportuna a livello pedagogico.Sono tutti temi da discutere ed approfondire, su cui non è possibile oggi precostituire soluzioni univoche. 4 educa Martedì, 12 luglio 2005 EDIT Ente giornalistico-editoriale Zvonimirova 20a Rijeka – Fiume tel. 051/672-119 int.201 TESTI SCOLASTICI DISPONIBILI E IN PREPARAZIONE I classe: AMICO LIBRO 1 (EDIT) - libro 60,00 kn - quaderno attivo: versione riveduta e ampliata 20,00 kn MATEMATICA 1 (Znanje) – libro e eserciziario (I e II parte) 33,00 + 33,00 kn IL NOSTRO PAESE NATIO 1 (ŠK) - libro 47,00 kn - quaderno attivo 29,00 kn II classe: AMICO LIBRO 2 (EDIT) - libro 60,00 kn - quaderno attivo 20,00 kn MATEMATICA 2 (Alfa) - libro 35,00 kn - eserciziario 25,00 kn IL NOSTRO PAESE NATIO 2 (ŠK) in preparazione - libro 45,00 kn - quaderno attivo 26,00 kn III classe: VII classe: MATEMATICA 7 (Element) - libro 45,00 kn - eserciziario (ŠK) 34,00 kn BIOLOGIA 7 (Profil) - libro 46,00 kn - quaderno attivo 30,00 kn LUCIANO MONICA, Legge sui diritti particolari delle Comunità nazionali italiana e ungherese riguardante l’educazione e l’istruzione Studi e aggiornamenti SNJEŽANA NEVIA MOČINIĆ, Contenuti culturali specifici nei libri di testo CNI RITA SCOTTI JURIĆ, Competenza comunicativa interculturale in classi di lingua ELIS DEGHENGHI OLUJIĆ, Nel verso della madre antica: excursus sulla poesia in istrioto di Eligio Zanini e Giusto Curto ANDREA MOČINIĆ, Anche i piccoli bulli crescono ... NELIDA MILANI e ANNAMARIA LIZZUL, Il nuovo Esame di Stato e la valutazione L’intervista con CHIMICA 7 (ŠK) in preparazione - libro 49,00 kn - eserciziario 28,00 kn FISICA 7 (ŠK) in preparazione - libro 46,00 kn - eserciziario 34,00 kn GEOGRAFIA 7 (Meridijani) - libro 42,00 kn - quaderno attivo 23,00 kn VIII classe: MATEMATICA 8 (Element) - eserciziario 45,00 kn LOREDANA SABAZ (Ginnasio «Gian Rinaldo Carli» - Capodistria) MARJAN OKRETIĆ (Ginnasio «Gian Rinaldo Carli» - Capodistria) NENAD KUZMANOVIĆ (SMSI «Dante Alighieri» - Pola) JERNEJ FILIPČIČ (Ginnasio «Gian Rinaldo Carli» - Capodistria) Laboratorio didattico: corsi 30 ore Scuola dell’Infanzia MICHELA ACQUAVITA E ZITA DAVANZO CINIC, L’acqua EDITA APOLLONIO, La festa SANDRA BRAKUS BRŽENDA, Parolando IRIS KUFTIĆ, I bambini del mondo LENA MITROVIĆ, Un extraterrestre sulla terra AMICO LIBRO 3 (EDIT) - libro 60,00 kn - quaderno attivo 20,00 kn MATEMATICA 3 (Alfa) - libro 38,00 kn - eserciziario 28,00 kn IL NOSTRO PAESE NATIO (Profil) - libro 35,00 kn - quaderno attivo 28,00 kn In preparazione sussidiario “Le due Contee: Istriana e Litoraneo montana” IV classe: AMICO LIBRO 4 (EDIT) - libro 60,00 kn - quaderno attivo (in preparaz.) 20,00 kn MATEMATICA 4 (Alfa) - libro 38,00 kn - eserciziario 28,00 kn LA CROAZIA IL NOSTRO PAESE (ŠK) - libro 26,00 kn CURIOSITÀ DELLA NATURA (ŠK) - libro 26,00 kn V classe: MATEMATICA 5 (Alfa) - libro 40,00 kn - eserciziario 36,00 kn NATURA 5 (Alfa) - libro 40,00 kn - eserciziario 28,00 kn GEOGRAFIA (Profil) - libro 43,00 kn - quaderno attivo 21,00 kn VI classe: MATEMATICA 6 (Element) - libro 45,00 kn - eserciziario 45,00 kn NATURA 6 (ŠK) - libro 44,00 kn - quaderno attivo 28,00 kn GEOGRAFIA 6 (Profil) - libro 44,00 kn - quaderno attivo 22,00 kn Premessa Legislazione scolastica Cartolibreria “EDIT” Corso 37 - Rijeka – Fiume tel. 333-427 SCUOLA ELEMENTARE NOVITÀ Sommario La copertina del volume n. 4 della rivista “Percorsi didattici”, che uscirà a giorni. Piu di trecentosessanta pagine dai contenuti interessanti, come si può notare dall’indice a lato. Il progetto editoriale a cura del Settore educazione ed istruzione dell’Unione Italiana, si presenta con una veste grafica nuova realizzata dall’EDIT CORINNA RADOICOVICH, Impariamo a conoscere il nostro villaggio SERENA SANTIN, La mia amica natura SERENA SIROTIĆ, La fattoria Scuola Media Superiore Scuola Elementare Osservatorio scolastico ROSANNA BIASIOL BABIĆ, Giochiamo con le storie FABIANA LAJIĆ, Le festività dell’anno a Dignano MAURA MILOŠ e MARIANNA JELICICH, Vita e leggenda di San Pellegrino LOREDANA SABATTI FRANJUL, Fantasticando con le leggende di tutto il mondo INGRID UKMAR LAKOSELJAC, La donna attraverso i secoli MANUELA VERK, Sulle ali della fantasia ESTER ZARLI, Internet a supporto del recupero e del rafforzamento linguistico AGENDA IN PREPARAZIONE pronto entro il 2005 FISICA 8 (ŠK) - libro - quaderno attivo CHIMICA 8 (ŠK) - libro - quaderno attivo 46,00 kn 34,00 kn 45,00 kn 24,00 kn SCUOLA MEDIA SUPERIORE I classe (ginnasiale): MATEMATICA 1 (Element) - libro con eserciziario 95,00 kn FISICA 1 (ŠK) - libro in preparazione 89,00 kn II classe (ginnasiale): in stampa MATEMATICA 2 (Element) – eserciziario 65,00 kn III classe (ginnasiale): MATEMATICA 3 (Element) – eserciziario 60,00 kn IV classe (ginnasiale): MATEMATICA 4 (Element) – eserciziario 60,00 kn Metà agosto In Croazia, rientro dei docenti e del personale scolastico e parascolastico nelle rispettive sedi. 22 agosto – Iscrizioni alle SMSI - sessione autunnale Lista posti vacanti: entro il 22 agosto. Notifiche all’iscrizione: 29 agosto dalle ore 8.00 alle ore 16.00. Elenco degli studenti ammessi esposto nelle bacheca scolastica: il 30 agosto fino alle ore 12.00. Iscrizioni: 31 agosto dalle ore 8.00 alle ore 16.00. ANNAMARIA LIZZUL, I luoghi della letteratura: Pola nell’opera di Ester Sardoz Barlessi Scuola Elementare «Gelsi», Progetto educativo di correlazione interattiva di PATRIZIA PITACCO e GLORIA TIJAN Scuola Elementare «Dante Alighieri», Dalla scuola che programma alla scuola che progetta di LUCIANO MONICA Scuola Superiore per l’Insegnamento, La (mal)educazione a scuola di SABINA MAURIĆ, studentessa del II anno Segnalazioni Modello di Statuto delle studentesse e degli studenti della Scuola Media Superiore Bibliografia ragionata sulla valutazione Sono ammesse iscrizioni straordinarie dopo il 31 agosto, entro il 10 settembre. 5 settembre Inizio dell’anno scolastico 2005/ 2006 per le scuole elementari e medie superiori in Croazia. 1 settembre Inizio dell’anno scolastico 2005/ 2006 per le scuole elementari e medie superiori in Slovenia. Tra settembre e ottobre Gite scolastiche in Italia riservate agli alunni delle ottave classi delle SEI, organizzate nell’ambito della collaborazione Unione Italiana. e Università Popolare di Trieste Anno 1 / n. 5 12 luglio 2005 “LA VOCE DEL POPOLO” - Caporedattore responsabile: Errol Superina IN PIÙ, supplementi a cura di Errol Superina, progetto editoriale di Silvio Forza edizione: EDUCA; e-mail: [email protected] Redattore esecutivo: Liliana Venucci Stefan / Art director: Daria Vlahov Horvat Collaboratori: Erika Blečić, Luca Dessardo, Marisa Slanina Fotografo: Ivor Hreljanović / Redattore grafico: Tiziana Dabović