F.I.P.S.A.S. Federazione Italiana Pesca Sportiva ed Attività Subacquee Protocollo di Risalita con Sosta Profonda FIPSAS – DAN CONI Realizzazione: Mario Giuseppe Leonardi CMAS © FIPSAS 2010 - Tutti i diritti riservati PPTX–PrRis_100601 Introduzione • Noterete subito dalla prima diapositiva che questa presentazione ha una caratteristica che nessun‟altra presentazione FIPSAS ha avuto fino ad oggi, e cioè vi compare anche il logo DAN Europe e DSL. • Questa presentazione è la prima ad esser stata realizzata congiuntamente fra FIPSAS e DAN Europe, a compimento di un preciso accordo di collaborazione avviatosi già da diversi anni. • Questa presentazione, liberamente scaricabile dal sito FIPSAS, è stata realizzata con lo scopo di poter essere utilizzata direttamente dagli istruttori e quindi contiene non solo le immagini, ma anche tutto il testo di una vera e propria lezione completa sul protocollo di risalita (è importante utilizzare la terminologia corretta). • E‟ disponibile sia in formato PDF (.pdf) che in formato PowerPoint in versione non bloccata (.ppt), e quindi liberamente modificabile dall‟istruttore che potrà decidere autonomamente se eliminare le parti di testo usando solo le immagini, aggiungervi sue considerazioni, o anche stamparla in formato .rtf ottenendo una normale lezione scritta. Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Introduzione • La sua versione originale in formato .pdf e .ppt può essere scaricata dal Sito Internet Federale nella pagina del settore Didattica Subacquea. Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Introduzione • Anche se una delle prime regole di marketing di tutte le didattiche commerciali è quella di evitare qualsiasi riferimento alla possibilità di incorrere in incidenti, fatti i debiti scongiuri, noi intendiamo parlarne. • Innanzitutto per dire che incidenti davvero riconducibili solo ad errate procedure decompressive, se rimaniamo nel campo delle immersioni effettuate con aria ed in curva di sicurezza, sono davvero ben pochi. • E sono facilmente risolvibili con opportuni trattamenti, spesso anche senza ricorrere alla camera iperbarica. • E‟ comunque molto importante poter studiare attentamente questi incidenti assumendo tutte le possibili informazioni su di essi, a partire dal profilo dell‟immersione registrato dal computer subacqueo. • Partendo da quel profilo, sapendo con quali tecniche era stata pianificata l‟immersione, quale algoritmo era stato utilizzato dal computer subacqueo e con quale grado di conservativismo, ed infine conoscendo le caratteristiche fisiche personali dell‟infortunato è possibile migliorare le nostre conoscenze sugli incidenti, allo scopo di diminuirne il numero, anno dopo anno, per quanto già piccolo esso sia. Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Perché un protocollo di risalita • Nel giugno 2003 la Società Italiana di Medicina Subacquea ed Iperbarica (SIMSI) in collaborazione con la Società Italiana di Medicina Legale e delle Assicurazioni (SIMLA) organizzarono a Bari il primo Convegno Nazionale di Medicina Subacquea e Medicina Legale organizzato dal Prof. Francesco Introna. • Considerazioni soprattutto di natura legale ed assicurativa fecero ritenere opportuno che anche la FIPSAS realizzasse un proprio standard operativo da consigliare ai suoi istruttori per condurre in tutta sicurezza immersioni con allievi. Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Perché un protocollo di risalita • Non bisogna dimenticare che in caso di incidente subacqueo, oggi non è difficile trovare testimoni imparziali ed attendibili, • sono i computer subacquei vostri o dei vostri allievi, • infatti tutte le attrezzature vengono requisite, computer per primi. • Ed il profilo d‟immersione memorizzato nel computer permette di verificare senza possibilità di appello se gli standard erano stati rispettati o meno. Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Perché un protocollo di risalita • L‟estrema facilità con cui oggi è possibile reperire su internet procedure decompressive provenienti da fonti diverse e spesso derivanti da teorie non sufficientemente sperimentate su una casistica numericamente accettabile di vere immersioni, ha creato una situazione decisamente caotica. • La sovrapposizione di tecniche decompressive diverse pur derivanti da seri studi sperimentali, condotti però solo in ben precisi campi ristretti, ma poi applicate invece «per estensione» ad altri campi, ha aumentato ancora di più il caos. • L‟osservanza di un protocollo ufficiale derivante da studi sperimentali condotti da riconosciuti Istituti Internazionali di Ricerca in Medicina Iperbarica tutela l‟istruttore FIPSAS in caso di incidente occorso ai suoi allievi. • Se l‟istruttore applica correttamente il protocollo può considerarlo come il miglior contratto assicurativo a sua tutela, di cui deve però ovviamente conoscere bene tutte le clausole nascoste. Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Perché un protocollo di risalita • Ma nessun istruttore, per quanto esperto ed informato, può decidere da solo quali debbono essere le migliori modalità di risalita dall‟immersione. • Lo stesso Duilio Marcante aveva affidato la stesura della parte medica del suo manuale al Prof. Damiano Zannini e le scelte decompressive alla Marina Militare Americana. Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Perché un protocollo di risalita • Ma insomma, i nostri istruttori, per risalire dall‟immersione, quali indicazioni devono suggerire: • quelle dei vari testi, • quelle della US Navy, • quelle di internet, • quelle dei computer? • Scopo del protocollo è proprio permettere di recepire e cercar di uniformare tempestivamente le indicazioni di queste diverse fonti che sono tutte soggette a rapide revisioni. Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe 9 Perché un protocollo di risalita • Oggi in effetti il classico manuale in forma cartacea è il supporto meno adatto a consentire rapidi aggiornamenti. • Se ci pensate bene, i software decompressivi possono rapidamente essere aggiornati con un semplice passaggio ad una nuova versione scaricabile da internet, • i migliori computer subacquei moderni tramite l‟aggiornamento del loro firmware scaricabile da internet, • le tabelle della Marina Militare Americana tramite le loro revisioni pubblicate immediatamente su internet, • le evidenze sperimentali rilevate dal DAN tramite le sue pubblicazioni scientifiche ed il suo sito internet. • La FIPSAS ha escogitato il meccanismo dei suoi protocolli ufficiali, anch‟essi immediatamente reperibili su internet e continuamente aggiornati in base alle evidenze sperimentali rilevate tramite i profili d‟immersione raccolti dai suoi affiliati, • ma i profili davvero raccolti debbono essere ben più numerosi … Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe 10 20 Gennaio 2004 • Una circolare ufficiale, contenente il primo protocollo di risalita, raggiunse tutte le Sezioni Provinciali ed i Comitati Regionali FIPSAS. © FIPSAS 2010 11 Protocollo di Risalita con Sosta Profonda FIPSAS (rev. 2004) • La redazione del testo del protocollo era stata curata da un‟apposita commissione di tecnici coordinati da Mario Giuseppe Leonardi e precisamente Riccardo Pepoli, Guido Merson, Francesco Pacini, Elvio Dardanelli e Pino Spadon. • I contenuti medico-scientifici sperimentali allora disponibili provenivano dalle storiche collaborazioni col – DAN Europe ed il Dr. Alessandro Marroni ed il – Centro Iperbarico di Ravenna ed il Dr. Pasquale Longobardi • La pubblicazione del protocollo permise alla FIPSAS di essere fra le prime organizzazioni didattiche subacquee al mondo ad adottare soste profonde nel proprio standard ufficiale di risalita, creando una procedura di facile memorizzazione, in un qualche modo anticipatrice del concetto di «decompressione mnemonica». © FIPSAS 2010 12 Protocollo di Risalita con Sosta Profonda FIPSAS (rev. 2004) • Gli studi successivi al 2004, effettuati dal DAN Europe e da altri ricercatori di fama mondiale, e l'introduzione di procedure di risalita analoghe all'interno degli algoritmi installati sui computer subacquei di ultima generazione, hanno dimostrato la validità della scelta allora effettuata in merito al protocollo di risalita. • Oggi, grazie ai nuovi risultati scientifici raggiunti, e grazie alle ulteriori osservazioni sperimentali raccolte negli ultimi 6 anni (alle quali anche i subacquei iscritti alla Federazione hanno collaborato, arricchendo l'apposito database del DAN Europe con i profili elettronici delle loro immersioni) la FIPSAS, in collaborazione con il DAN Europe, è in grado di perfezionare ulteriormente il protocollo di risalita, con la sua revisione 2010. © FIPSAS 2010 13 9 Luglio 2010 • Una nuova circolare, contenente la revisione 2010 del protocollo di risalita, raggiunge tutte le Sezioni Provinciali ed i Comitati Regionali. © FIPSAS 2010 14 Protocollo di risalita con sosta profonda FIPSAS – DAN (rev. 2010) Campo di applicazione Immersioni (didattiche e ricreative) con autorespiratore ad aria effettuate a livello del mare entro la curva di sicurezza stabilita dalla più recente revisione ufficiale delle Tabelle US Navy. Velocità di discesa Non superiore a 23 m/min. Stacco dal fondo effettivo Per le immersioni a profondità massima superiore a 18 m. lo stacco dal fondo effettivo deve essere anticipato di 2 minuti e 30 secondi rispetto al tempo di fondo previsto, allo scopo di compensare la successiva sosta profonda. Velocità di risalita 9 m/min (circa 3 metri ogni 20 secondi) dal fondo sino a 6 metri. Sosta profonda (Deep Stop) 2 minuti e 30 secondi a metà della profondità massima (da effettuarsi per le immersioni a profondità massima superiore a 18 m). Sosta di sicurezza (Safety Stop) 3 minuti a 6 metri (da effettuarsi per le immersioni a profondità massima superiore a 6 m). Velocità di emersione Non superiore a 3 m/min (circa 1 metro ogni 20 secondi) da 6 metri alla superficie. © FIPSAS 2010 15 Tabelle di decompressione FIPSAS (rev. 2010) Osservazioni Per le immersioni non rientranti nel campo di applicazione sopra specificato valgono le indicazioni della più recente revisione ufficiale delle tabelle US Navy. La FIPSAS ha predisposto una apposita versione ridotta e tradotta in italiano delle Tabelle US Navy per immersioni ad aria che sono contenute nella Revisione 6 del «US Navy Diving Manual» pubblicato il 15 Aprile 2008. In caso di errori, omissioni o discordanze con le Tabelle di decompressione contenute nella Revisione 6 del «US Navy Diving Manual» pubblicato il 15 Aprile 2008 valgono le indicazioni di tali tabelle. © FIPSAS 2010 16 Protocollo di risalita con sosta profonda FIPSAS – DAN (rev. 2010) • Si sensibilizzano tutti gli lstruttori federali d'immersione A.R., i collaboratori della didattica (Aiutoistruttori ed lstruttori in Formazione) e gli allievi stessi alla più ampia collaborazione per la diffusione di queste nuove procedure d'immersione in ogni occasione didattica di pertinenza A.R. • Si evidenzia che le informazioni contenute nella presente comunicazione sostituiscono ogni indicazione contrastante eventualmente presente nelle pubblicazioni ufficiali dalla Federazione momentaneamente non ancora aggiornate. © FIPSAS 2010 17 Protocollo di risalita con sosta profonda FIPSAS – DAN (rev. 2010) • Riferimenti: – A. Marroni, P.B. Bennett, F.J. Cronje, R. Cali-Corleo, P. Germonpré, M. Pieri, C. Bonuccelli, C. Balestra, "A deep stop during decompression from 82 fsw (25 m) significantly reduces bubbles and fast tissue gas tensions", Undersea Hyp Med 2004, 31 (2): 233-243 – P.B. Bennett, A. Marroni, F.J. Cronje, R. Cali-Corleo, P. Germonpré, M. Pieri, C. Bonuccelli, M.G. Leonardi, C. Balestra, "Effect of varying deep stop times and shallow stop times on precordial bubbles after dives to 25 msw (82 fsw)", Undersea Hyp Med 2007, 34 (6): 399-406 – B.R. Wienke, "On validation of a popular sport diving decompression model", The Open Sports Sciences Journal 2009, 2: 76-93 – B.R. Wienke, "Diving decompression models and bubble metrics: Modern computer syntheses", Comput Biol Med 2009, 39 (4): 309-331 – B.R. Wienke, T.R. O‟Leary, "Profile Data Banks - Valuable Modern Diving Resources" © FIPSAS 2010 18 Protocollo di risalita con sosta profonda FIPSAS – DAN (rev. 2010) • Limiti di applicabilità del protocollo: – il protocollo si applica: • alle immersioni effettuate respirando aria; • alle immersioni effettuate a livello del mare; • alle immersioni effettuate rimanendo entro la curva di sicurezza stabilita dalla più recente revisione ufficiale delle tabelle US Navy; • alle immersioni effettuate a profondità superiore ai 18 metri (nelle immersioni effettuate a profondità inferiore o uguale ai 18 metri il protocollo prevede l‟applicazione della sola sosta di sicurezza di 3 minuti a 6 metri, seguita dalla emersione a velocità non superiore a 3 metri/minuto). – il protocollo non contempla: • le immersioni effettuate con Nitrox; • le immersioni effettuate con miscele (immersioni «Tecniche»); • le immersioni effettuate sopra il livello del mare; • le immersioni effettuate fuori dalla curva di sicurezza. © FIPSAS 2010 19 Protocollo di risalita con sosta profonda FIPSAS – DAN (rev. 2010) • Limiti di applicabilità del protocollo: – Le limitazioni presenti nel campo di applicazione del protocollo sono dovute al solo fatto che i dati sperimentali attualmente a disposizione del DAN si riferiscono soprattutto ad una specifica tipologia di immersioni (immersioni con aria in curva di sicurezza, singole o ripetitive, condotte a livello del mare) … – e le sperimentazioni tendenti a verificarne l‟applicabilità per le tipologie d‟immersione momentaneamente escluse da tale ambito sono ancora in corso. – La FIPSAS e il DAN, contestualmente all'evoluzione del progetto di ricerca DSL ed alla disponibilità di dati relativi ad una più ampia tipologia di immersioni, provvederanno pertanto a mantenere costantemente aggiornato il Protocollo di Risalita con Sosta Profonda. © FIPSAS 2010 20 Protocollo di risalita con sosta profonda FIPSAS – DAN (rev. 2010) • Limiti di applicabilità del protocollo: • Estratto dal documento esplicativo sulle nuove tabelle FIPSAS (TabFIPSAS-2010_101014) © FIPSAS 2010 21 Protocollo di risalita con sosta profonda FIPSAS – DAN (rev. 2010) • Limiti di applicabilità del protocollo: – A differenza del vecchio protocollo è importante osservare che ora nei limiti di applicabilità del nuovo sono previste le immersioni successive anche se rimane comunque consigliabile effettuare non più di due immersioni nello stesso giorno e con un intervallo in superficie di almeno 2 ore. – Per poter pianificare in sicurezza le immersioni successive dopo aver eseguito una immersione precedente effettuata applicando il protocollo di risalita, e volendo utilizzare le nuove tabelle FIPSAS 2010 (che in questo campo introducono delle interessanti nuove opportunità), è necessario sapere se l‟applicazione del protocollo stesso ha modificato il gruppo di appartenenza (o Fattore di Azoto Residuo ) indicato in tali tabelle. – Questa necessità giustifica l‟adozione di alcune precise procedure le cui motivazioni potrebbero altrimenti non risultare immediatamente intuibili. © FIPSAS 2010 22 Protocollo di risalita con sosta profonda FIPSAS – DAN (rev. 2010) • Vediamo il protocollo in pratica: – Fissata la profondità massima dell‟immersione ed il tempo di fondo (non superiore al tempo massimo previsto in curva di sicurezza a quella profondità), lo stacco dal fondo effettivo viene anticipato di 2 minuti e 30 secondi rispetto al tempo di fondo previsto, allo scopo di compensare la successiva sosta profonda; – dal fondo si risale alla velocità costante di circa 9 metri/minuto fino a metà della profondità massima (30 piedi/minuto corrisponde a 9,14 metri/minuto); – a tale quota si effettua una sosta profonda di 2 minuti e 30 secondi; – dopo di che si prosegue, sempre alla stessa velocità, fino ai 6 metri circa; – a tale quota si effettua una sosta di sicurezza di 3 minuti; – si risale infine negli ultimi metri ad una velocità di emersione non superiore ai 3 metri/minuto. © FIPSAS 2010 23 Protocollo di risalita con sosta profonda FIPSAS – DAN (rev. 2010) • Perché la sosta a metà della profondità massima: – L‟indicazione di effettuare una sosta profonda a metà della profondità massima (nei limiti di applicabilità del protocollo), e non alla quota a cui si riscontra la metà della pressione massima (cioè 5 metri più in superficie), è stata adottata, oltre che per semplificazione mnemonica, anche per ribadire che il criterio di sicurezza noto come «rapporto di Haldane» o «rapporto del 2:1» o «regola del dimezzamento delle pressioni parziali», è stato la causa matematica dell‟assenza di soste più profonde nelle prime tabelle di decompressione e nei primi algoritmi decompressivi. – Tutti gli algoritmi decompressivi più recenti cercano, con varie e diversissime soluzioni, di correggere questa impostazione matematica iniziale diminuendo l‟inclinazione delle rette dei valori M (cioè dei massimi valori tollerabili di tensione di gas inerte disciolto) per cercar di riportare quello storico criterio di sicurezza del «rapporto» a quello che doveva essere fin dall‟inizio e cioè un «gradiente» (una semplice differenza). © FIPSAS 2010 24 Perché un nuovo protocollo di risalita • Per questo vari software decompressivi, ed anche alcuni computer subacquei, permettono di scegliere il cosiddetto «grado di conservativismo» o «fattore personale», che è basso se ci si vuol mantenere vicini all‟applicazione del primitivo criterio di sicurezza del «rapporto» haldaniano, ma che viene aumentato man mano che ci si vuole avvicinare sempre di più al criterio di sicurezza del «gradiente» proposto dallo studioso inglese Leonard Erskine Hill. • Estratto dal software V-Planner di Ross Hemingway Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Perché un nuovo protocollo di risalita Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Perché un nuovo protocollo di risalita Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Perché un nuovo protocollo di risalita Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Perché un nuovo protocollo di risalita • Le prime soste nel modello termodinamico di Hills e nel modello VPM di Yount. Dal libro «L’immersione in miscela» di Corrado Bonuccelli Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Perché un nuovo protocollo di risalita • Ogni computer adotta metodi diversi per definire il grado di conservativismo. Realizzazione Nicola Giusti Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Perché un nuovo protocollo di risalita • • • Ma anche le modifiche apportate nel tempo all‟impostazione grafica delle tabelle di decompressione rispecchiano questa situazione. Come si nota nell‟impostazione grafica delle vecchie Tabelle US Navy revisione 4 e 5, le colonne previste per le possibili soste di decompressione erano 5. E la sosta più profonda prevista era quella ai 15 metri. • Estratto da 9-55 US Navy Diving Manual revision 4 — Volume 2 Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Perché un nuovo protocollo di risalita • Nell‟impostazione grafica delle nuove Tabelle US Navy revisione 6 invece le colonne previste per le possibili soste di decompressione sono ben 9, e la sosta più profonda prevista è invece ora ai 30 metri. • Estratto da 9-64 US Navy Diving Manual revision 6 — Volume 2 Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Perché un nuovo protocollo di risalita • Proviamo ora ad applicare la stessa logica di adattamento graduale alla nostra risalita «da protocollo», applicandola ad una immersione a 30 metri per 25 minuti, e soffermandoci solo sulla scelta della profondità della sosta profonda e non sulla sua durata. • Quello che segue è solo un discorso didattico esemplificativo. • Possiamo grossolanamente dire che, se preferiamo usare il criterio di sicurezza del rapporto critico haldaniano, dovremmo risalire fino alla quota alla quale si incontra metà della pressione massima e cioè 10 m. • Se preferiamo utilizzare un criterio di sicurezza intermedio, dovremmo risalire fino circa alla metà della profondità massima e cioè a 15 m. • Se preferiamo applicare il criterio di sicurezza del gradiente critico, dovremmo risalire a salti di 10 m al massimo. Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Profilo quadro teorico a 30 m per 25 minuti Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Profilo quadro teorico a 30 m per 25 minuti Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Profilo quadro teorico a 30 m per 25 minuti Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Perché un nuovo protocollo di risalita • La sosta profonda effettuata alla quota in cui si riscontra la metà delle pressione massima è quella adottata dal corpo dei Vigili del Fuoco Italiani, per immersioni sia in curva di sicurezza che fuori curva. • La sosta profonda effettuata alla metà della profondità massima è quella adottata dalla FIPSAS, per le sole immersioni in curva di sicurezza. • Entrambi gli enti hanno comunque coraggiosamente introdotto per primi nei loro regolamenti delle soste profonde. Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Protocollo di risalita con sosta profonda FIPSAS – DAN (rev. 2010) • Facciamo un esempio: – si supponga di pianificare un‟immersione a 30 metri per 25 minuti. © FIPSAS 2010 40 9 m/min (3 m ogni 20 sec) Stacco dal fondo al 25° min (tempo di fondo) • Nota: principio fondamentale alla base del protocollo è che ogni immersione, anche quelle effettuate con l’ausilio utilissimo ma non indispensabile computer deve essere Profilo quadro teorico a 30 m per 25del minuti (F.A.R.subacqueo, H) preventivamente programmata a tavolino usando dalle le tabelle, come previsto tabelleper verificare se quell’immersione ricade nei limiti della curva di sicurezza, e per pianificarne i consumi. © FIPSAS 2010 41 < 3 m/min (1 m ogni 20 sec) Sosta di sicurezza a 6 m per 3 min 9 m/min (3 m ogni 20 sec) Sosta profonda a 15 m per 2,5 min 9 m/min (3 m ogni 20 sec) Stacco dal fondo anticipato al 22,5° min Profilo quadro teorico a 30 m per 25 minuti (F.A.R. H) come previsto dal protocollo di risalita © FIPSAS 2010 43 Protocollo di risalita con sosta profonda FIPSAS – DAN (rev. 2010) • Limiti di tolleranza del Protocollo: – la velocità di risalita di 9 metri/minuto deve essere rispettata nei limiti del possibile, sono ammessi occasionali rallentamenti, comunque mai sotto i 6 metri/minuto, ed occasionali accelerazioni, mai oltre i 12 metri/minuto; – la durata della sosta profonda può oscillare fra i 2 minuti ed i 3 minuti (ed il valore dello stacco anticipato dal fondo può variare di conseguenza) e questo permette una applicazione semplice del protocollo anche nei casi in cui gli strumenti utilizzati non abbiano l‟indicazione dei secondi (gli ultimi computer si sono adeguati ed ora indicano anche i secondi); – la sosta di sicurezza può essere effettuata ad una profondità compresa tra i 6 metri ed i 5 metri; – la velocità di emersione alla fine della sosta di sicurezza deve essere scrupolosamente non superiore a 3 metri/minuto (per risalire negli ultimi 6 metri, si devono cioè impiegare almeno 2 minuti); questo contribuisce a mantenere di piccole dimensioni, e quindi asintomatiche, eventuali bolle già presenti nelle fasi finali dell‟immersione. © FIPSAS 2010 44 Protocollo di risalita con sosta profonda FIPSAS – DAN (rev. 2010) • Sia le tabelle, che i software decompressivi, che i computer subacquei indicano una serie di soste di decompressione distanziate di 3 metri in 3 metri e sempre più lunghe man mano che ci si avvicina alla superficie. • Questa osservazione è alla base del concetto di decompressione mnemonica che si propone di ricostruire «a mente» una successione di numeri sempre più grandi. Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Protocollo di risalita con sosta profonda FIPSAS – DAN (rev. 2010) • La successione di numeri di Fibonacci … • 01 • 011 • 0112 • 01123 • 011235 • 0112358 • 0 1 1 2 3 5 8 13 • 0 1 1 2 3 5 8 13 21 • 0 1 1 2 3 5 8 13 21 34 • 0 1 1 2 3 5 8 13 21 34 55 • può essere utilizzata per costruire mnemonicamente una successione di soste di decompressione distanziate fra loro di 3 metri in 3 metri e sempre più lunghe man mano che ci si avvicina alla superficie. Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Protocollo di risalita con sosta profonda FIPSAS – DAN (rev. 2010) • Se facessimo calcolare ad un software decompressivo una risalita con soste di decompressione distanziate fra loro non dei soliti 3 metri ma, ad esempio, di soli 10 centimetri, otterremmo una curva continua senza soste a quota costante, in cui la velocità di risalita diminuisce con continuità man mano che ci si avvicina alla superficie. Proprio in considerazione di questo fatto alcuni computer subacquei adottano diverse velocità di risalita sempre più lente approssimandosi alla superficie. Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Protocollo di risalita con sosta profonda FIPSAS – DAN (rev. 2010) • Immersioni multilivello ed immersioni quadre: – Sappiamo che le tabelle trattano tutte le immersioni, anche quelle multilivello, alla stregua di immersioni quadre. – Questo non significa che l‟immersione reale che poi si andrà ad effettuare debba essere una immersione quadra, effettuata cioè rimanendo sempre e comunque alla profondità massima pianificata. – Anzi è opportuno che l‟immersione reale sia un‟immersione multilivello in cui si tocca solo occasionalmente la profondità massima pianificata. – Il profilo della fase operativa dell‟immersione reale deve insomma trovarsi tutto dentro al profilo quadro teorico utilizzato per la programmazione preventiva dell‟immersione stessa, ma non deve coincidere con questo. – Il profilo della fase di risalita ed emersione devono invece coincidere, per quanto possibile, col profilo quadro teorico (devono insomma rispettare un preciso run-time). • Nota: a parità di profondità massima l‟immersione multilivello è più sicura dell‟immersione quadra che la contiene. Anche le istruzioni di molti computer subacquei recenti riportano la raccomandazione di evitare immersioni quadre. © FIPSAS 2010 48 Perché evitare le immersioni quadre Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe corretta Immersione reale © FIPSAS 2010 Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe 50 Protocollo di risalita con sosta profonda FIPSAS – DAN (rev. 2010) E‟ quindi ora possibile la comparazione, tramite un apposito software, del profilo «secondo computer» e del profilo «secondo protocollo e tabelle». Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Le tabelle US Navy rev. 6 sono più sicure? • Estratto da 9-1 US Navy Diving Manual revision 6 — Volume 2 • Solo in questa revisione la Marina Militare Americana ha voluto precisare così esplicitamente: «Le nuove procedure di decompressione sostituiscono le precedenti, utilizzate per più di 50 anni. Esse sono più sicure, più flessibili … ed introducono l‟uso dell‟ossigeno durante la decompressione …». Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Le «nuove» formule di Thalmann • Ma insomma oggi sono più sicuri i computer o le tabelle? • Le formule per calcolare le quantità di gas inerte nei compartimenti (tensioni) utilizzate in tutti i normali computer e software decompressivi che si trovano oggi in commercio sono di tipo Esponenziale-Esponenziale, mentre quelle applicate per calcolare tali valori nelle nuove tabelle US Navy revision 6, come suggerito da Thalmann, sono di tipo EsponenzialeLineare, poi successivamente corrette con considerazioni di tipo probabilistico. • E‟ necessario capire bene cosa questo significa. Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe La formula di Haldane Ti (t f ) Pp ( Pp Ti (ti ))e Ki (t f ti ) oppure Ti (t f ) Ti (ti ) ( Pp Ti (ti ))(1 e Ki (t f ti ) ) ove K lg 2 / tempo i e emisaturazi cioè K 0,693... / tempo i emisaturazi Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe 55 Quanti possibili modi di scriverla! • Y =A x ( 1 - e-k t ) • Pcomp = Pbegin + [ Pgas – Pbegin ] x [ 1 – 2 –te/tht ] • Pt = P0 + ( Pa - P0 ) x ( 1 – e {[ln(1/2)t]/[T/2]}) • T = Pp + ( Pp – T0 ) e –k t • Sono quattro algoritmi decompressivi diversi ? • No, sono quattro modi diversi di scrivere la stessa formula. Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe 56 Dal modello Esponenziale-Esponenziale al modello Esponenziale-Lineare Le formule originali di Thalmann prima delle correzioni di tipo probabilistico Per respiratori a ricircolo con PO2 costante = 0.7 ATA Per respiratori a ciclo aperto con percentuale di O2 costante = 21% e velocità di variazione di quota costante “PTN2” = PTiN2 + [(PvO2 + PvCO2 – PaCO2) – PaiO2] • K • t – (K•RO2/2) •t2 Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Le conoscenze matematiche di base • • • • Il complesso meccanismo fisiologico di assorbimento e rilascio di gas inerte da parte del corpo del subacqueo è stato insomma schematizzato usando due solo formule matematiche elementari: la formula della funzione esponenziale (y = ex) e la formula della retta (y = ax + b). Questo è stato ottenuto adottando una lunga serie di ipotesi semplificative che, come lo stesso Thalmann dichiara, «sono state introdotte per soli motivi di convenienza matematica, ma le loro conseguenze rimangono tutte da verificarsi». Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi - Presentazione a solo uso didattico interno F.I.P.S.A.S. 61 2001 Metodo Thalmann VVAL18 • Anche la US Navy adotta l‟uso del computer subacqueo VVAL18. Realizzazione Nicola Giusti Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Le «nuove» formule di Thalmann • • • I miglioramenti raggiunti negli ultimi 100 anni nel campo del calcolo automatico della decompressione sono stati ottenuti considerando corretto ed immutabile il metodo per calcolare le tensioni nei compartimenti ma andando ad agire solo sui criteri di sicurezza da applicare durante la risalita. Haldane col criterio del rapporto critico, Workman e Buhlmann col criterio delle rette dei valori M, Yount col VPM, Baker col criterio del Gradient Factor ed infine Wienke con l‟ RGBM hanno comunque utilizzato tutti le formule del solito modello Esponenziale-Esponenziale per calcolare le quantità di gas inerte nei compartimenti durante la risalita. Thalmann e le Tabelle US Navy revision 6 partono dal concetto del tutto differente che le formule usate per il calcolo delle tensioni durante la risalita debbano essere differenti da quelle usate durante la fase operativa dell‟immersione. Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Le «nuove» formule di Thalmann • • Anche Thalmann, come Hills, Yount e Wienke, aveva preso in considerazione la presenza di gas inerte in fase gassosa, sotto forma di bolle, e non solo sotto in fase disciolta. In questa schematizzazione grafica originale di Thalmann si vede chiaramente l‟immagine della bolla, che compare però solo nella fase di rilascio del gas. Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Le «nuove» formule di Thalmann • • Secondo Thalmann quindi, in questo esemplificazione grafica, l‟andamento della tensione nel terzo compartimento, dal momento in cui la pressione parziale di gas inerte diventa inferiore alla tensione in quel compartimento e questo comincia a rilasciare gas, dovrebbe essere modificata come da figura. E‟ immediato osservare che le tensioni di gas inerte durante la risalita, proprio nel momento in cui il sub segue un suo preciso profilo decompressivo, sarebbero decisamente superiori a quanto da tutti calcolato finora. Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Altre storiche proposte • • Questo concorda anche con vari storici tentativi di altri ricercatori contemporanei di Thalmann di considerare i vari compartimenti non tutti in parallelo fra loro ma o tutti in serie o alcuni in serie ed altri in parallelo. In questo caso non solo le tensioni di gas inerte durante la risalita sarebbero superiori a quanto da tutti calcolato finora ma tali tensioni continuerebbero ad aumentare in alcuni compartimenti più lenti durante tutta la risalita ed anche una volta raggiunta la superficie. Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Altre storiche proposte • Il modello di interazione fra i compartimenti di Haldane prevedeva che non ci fosse nessuno scambio di gas inerte fra questi e poteva quindi facilmente essere riprodotto anche meccanicamente con dei compartimenti collegati tutti in parallelo fra loro ed in serie solo con la fonte di gas inerte. Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Pp = T Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Altre storiche proposte • Il modello di Kidd-Stubbs, utilizzato per calcolare le tabelle del DCIEM, prevedeva invece che tutti i compartimenti si scambiassero l‟uno con l‟altro il gas inerte e quindi poteva essere riprodotto meccanicamente con dei compartimenti collegati tutti «in serie» fra loro e con la fonte di gas inerte. Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Altre storiche proposte • Fra i due modelli precedenti, l‟uno antitetico all‟altro, furono proposti vari tipi di modelli intermedi che prevedevano che la fonte di gas fosse in serie con un primo compartimento «prevalentemente trasportatore di gas inerte» e che questo fosse in serie con gli altri compartimenti invece tutti in parallelo fra loro. Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Ts = T Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Protocollo di risalita con sosta profonda FIPSAS – DAN (rev. 2010) • Applicazione del Protocollo nelle immersioni con computer: – Alcuni computer subacquei non prevedono la gestione di una sosta profonda e della sosta di sicurezza, altri modelli invece calcolano automaticamente la profondità e la durata delle soste profonde (quindi anche più di una) ed aggiungono alla fine dell‟immersione la sosta di sicurezza. – L‟adozione del nuovo protocollo cerca di rendere le modalità di risalita più simili a quelle suggerite dai più moderni computer subacquei. – Si consiglia in ogni caso che il subacqueo effettui la sosta profonda, la sosta di sicurezza e l‟emersione controllata come previsto dal protocollo (ovviamente solo se si trova nei limiti di applicabilità dello stesso), seguendo comunque anche le eventuali ulteriori indicazioni più cautelative fornite dal particolare computer utilizzato. • Nota: le soste profonde e le soste di sicurezza suggerite dai computer sono solitamente considerate solo opzionali e pertanto gli algoritmi non introducono penalizzazioni se esse non vengono effettuate. © FIPSAS 2010 77 Protocollo di risalita con sosta profonda FIPSAS – DAN (rev. 2010) • Applicazione del Protocollo nelle immersioni con computer: – I nomi commerciali dei principali artifici di calcolo applicati nei computer subacquei moderni per ottenere la comparsa di soste profonde sono 3. – L‟ RGBM (Reduced Gradient Bubble Model) o modello a gradiente ridotto in funzione del massimo accrescimento di bolle ammissibile del Prof. Wienke, esistente in versioni realizzate per Suunto e Mares, che inizialmente suggeriva una unica sosta profonda di un minuto a metà della profondità massima, ma che nelle versioni più recenti è già stato modificato. – Il PDIS (Profile Dependant Intermediate Stop) ovverosia il modello con sosta intermedia dipendente dal profilo, utilizzato dalla Uwatec, che suggerisce una sosta profonda di due minuti a profondità inferiore a quella nella quale il compartimento pilota comincia ad espellere il gas inerte. – Il metodo di Pyle con più soste di 1 o 2 minuti di cui la prima intermedia fra la profondità massima ed il ceiling (cioè la prima sosta obbligatoria). • Nota: tutti questi modelli si appoggiano comunque ad un calcolo delle tensioni nei compartimenti di tipo Esponenziale-Esponenziale. Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Protocollo di risalita con sosta profonda FIPSAS – DAN (rev. 2010) • Applicazione del Protocollo nelle immersioni con computer: – L‟ RGBM (Reduced Gradient Bubble Model), nella più recente versione realizzata per Suunto permette di scegliere (in alternativa all‟effettuazione della sosta di sicurezza) più soste di 1 o 2 minuti di cui la prima intermedia fra la profondità massima toccata ed il ceiling, (cioè la prima sosta obbligatoria) e le successive intermedie fra la precedente sosta profonda ed il ceiling. Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Protocollo di risalita con sosta profonda FIPSAS – DAN (rev. 2010) • Applicazione del Protocollo nelle immersioni con computer: – L‟ RGBM (Reduced Gradient Bubble Model), nella più recente versione realizzata per Mares, indica o una unica sosta profonda di 2 minuti o due soste di 1 minuto alle profondità calcolate dal computer in base al profilo dell‟immersione. Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Protocollo di risalita con sosta profonda FIPSAS – DAN (rev. 2010) • Applicazione del Protocollo nelle immersioni con computer: – Il PDIS (Profile Dependant Intermediate Stop) ovverosia il modello con sosta intermedia dipendente dal profilo, utilizzato dalla Uwatec, suggerisce una sosta profonda di due minuti a profondità appena inferiore a quella nella quale il compartimento pilota comincia ad espellere il gas inerte. Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Protocollo di risalita con sosta profonda FIPSAS – DAN (rev. 2010) • Applicazione del Protocollo nelle immersioni con computer: – Il metodo di Pyle prevede più soste di 1 o 2 minuti di cui la prima intermedia fra la profondità massima ed il ceiling (cioè la prima sosta obbligatoria). Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Protocollo di risalita con sosta profonda FIPSAS – DAN (rev. 2010) • Determinazione del F.A.R. a fine immersione: – Terminata la nostra immersione in curva di sicurezza, e solo se siamo sicuri di averla effettuata esattamente secondo quanto indicato dal protocollo di risalita, come si procede poi per programmare un‟eventuale immersione successiva (da effettuare solo dopo un intervallo di superficie minimo consigliato di almeno 2 ore)? – Ovvero qual è il fattore d‟azoto residuo alla fine dalla nostra immersione che dovremo usare per programmare un‟eventuale immersione successiva? – È il fattore d‟azoto residuo indicato per il tempo di fondo complessivo, quello cioè non decurtato dei 2 minuti e 30 secondi (nell‟esempio precedente il tempo di fondo era 25 minuti ed il fattore d‟azoto residuo H). • Nota: lo stacco anticipato alla profondità massima è stato introdotto per compensare, in termini di azoto assorbito, il tempo trascorso alla sosta profonda ed alla sosta di sicurezza, ovvero l‟applicazione del protocollo non altera in maniera significativa il F.A.R. ottenuto utilizzando nel modo classico le tabelle. © FIPSAS 2010 84 Profilo quadro teorico a 30 m per 25 minuti (F.A.R. H) come previsto dalle tabelle © FIPSAS 2010 85 Profilo quadro teorico a 30 m per 25 minuti (F.A.R. H) come previsto dal protocollo di risalita © FIPSAS 2010 86 Profilo quadro teorico a 30 m per 25 minuti (F.A.R. ?) senza stacco anticipato al 22,5° minuto © FIPSAS 2010 87 Nuovi Limiti di Non Decompressione • L‟applicazione del Protocollo di risalita con sosta profonda aumenta i margini di sicurezza delle immersioni. • Questa non è, però, l‟unica novità in fatto di sicurezza che la FIPSAS introduce nelle proprie procedure di immersione. • L‟adozione delle Tabelle US Navy Rev. 6, comporta infatti il rispetto di una nuova curva di sicurezza. – Negli ultimi anni, dai convegni di medicina subacquea e dalla letteratura specializzata è giunto il consiglio di non effettuare immersioni al limite della curva di sicurezza ma, eventualmente, di mantenersi ampiamente in curva oppure, solo se necessario, di uscire decisamente fuori curva e poi di effettuare le opportune soste di decompressione indicate dalle tabelle. – Erano evidentemente sorti dei dubbi sulla curva di sicurezza, rimasta immutata per 50 anni, ed erano sorti proprio nel campo di profondità più «frequentate» dai nostri subacquei, quelle cioè fra 0 e 24 metri di profondità. – Le Tabelle di decompressione US Navy Rev. 6 hanno modificato, sia pur di poco, e solo in quel campo di profondità, la storica curva di sicurezza. © FIPSAS 2010 88 Nuovi Limiti di Non Decompressione © FIPSAS 2010 89 Nuovi Limiti di Non Decompressione © FIPSAS 2010 90 Nuovi Limiti di Non Decompressione • Le Tabelle di decompressione US Navy Rev. 6 individuano una nuova curva di sicurezza con dei tempi limite di non decompressione inferiori rispetto alla precedente nel campo di profondità 9 - 24 metri. • In particolare, per i tempi limite di non decompressione: – – – – – – a 30 fsw (9 metri circa) si passa da 405 minuti a 371 minuti, a 35 fsw (10 metri circa) si passa da 310 minuti a 232 minuti, a 40 fsw (12 metri circa) si passa da 200 minuti a 163 minuti, a 50 fsw (15 metri circa) si passa da 100 minuti a 92 minuti, a 70 fsw (21 metri circa) si passa da 50 minuti a 48 minuti, a 80 fsw (24 metri circa) si passa da 40 minuti a 39 minuti. © FIPSAS 2010 91 Nuovi Limiti di Non Decompressione • • Se si riesce ad ottenere il profilo di un caso di incidente embolico, a quel profilo è possibile applicare diversi algoritmi per vedere quale si sarebbe avvicinato di più a prevedere l‟incidente. In ogni profilo possono essere indicati in rosso i punti in cui almeno uno degli algoritmi utilizzati per la comparazione ha individuato la necessità di una sosta più profonda o più lunga di quella davvero effettuata. Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Nuovi Limiti di Non Decompressione • Abbiamo effettuato un rapido test, modificando uno degli algoritmi che era stato originalmente tarato per fornire la vecchia curva di sicurezza, in modo che fornisse invece ora quella nuova. • Abbiamo applicato tale algoritmo così aggiornato alle immersioni che avevano creato incidenti «immeritati». • Abbiamo ottenuto che i casi in cui quell‟algoritmo si è dimostrato in grado di prevedere l‟incidente sono più che raddoppiati. © FIPSAS 2010 93 © FIPSAS 2010 94 • Per immeritati si intendono quegli incidenti in cui il subacqueo aveva si seguito tutte le indicazioni del particolare computer che stava usando ma questo non gli aveva comunque evitato l‟incidente. • Per meritati si intendono quegli incidenti in cui il subacqueo non aveva seguito scrupolosamente tutte le indicazioni del computer. “immeritati” 58% “meritati” 42% © FIPSAS 2010 95 © FIPSAS 2010 96 © FIPSAS 2010 97 Raccolta dei profili di immersione • Non esistono una formula, un algoritmo o un protocollo definitivi, che garantiscano cioè al 100% la sicurezza dei subacquei senza penalizzarne in modo inaccettabile l‟attività. • Per questo la FIPSAS, oggi come in passato, non si limita a pubblicare il Protocollo di Risalita con Sosta Profonda, ma incentiva il programma di raccolta su larga scala dei profili d‟immersione per gli scopi di ricerca del progetto Diving Safety Laboratory (DSL) del DAN Europe. • L‟invio dei profili è richiesto ugualmente al candidato istruttore in sede di esame, agli allievi durante i corsi ed al subacqueo durante le immersioni ricreative. © FIPSAS 2010 98 Raccolta dei profili di immersione • Questo progetto di raccolta in larga scala dei profili d‟immersione memorizzati dai computer sub, da applicare anche durante tutti i corsi a qualsiasi livello, fu presentato durante il XV Congresso Nazionale SIMSI nell‟anno 2002. Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Raccolta dei profili di immersione • Le modalità della raccolta dei dati furono concordate in un protocollo d‟intesa approvato dalla Giunta Esecutiva FIPSAS nel febbraio 2007. Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Raccolta dei profili di immersione • La raccolta sistematica dei profili d‟immersione ha permesso osservazioni sperimentali in numero tale da portare ad un miglioramento graduale del protocollo. • Questo grazie anche alle numerose azioni messe in atto negli anni dalla FIPSAS per incentivare la raccolta dati. • A partire dal 2002, la FIPSAS ha sperimentato la possibilità di aggiungere alle normali informazioni che ogni subacqueo inserisce nel suo libretto d‟immersione anche tutte quelle che si possono ricavare dal suo computer subacqueo, memorizzando poi il tutto in un database ... © FIPSAS 2010 102 Raccolta dei profili di immersione • La compilazione di tutti i dati d‟immersione richiesti dalle schede ufficiali del libretto d‟immersione FIPSAS può essere effettuata automaticamente prelevandoli dal profilo del computer subacqueo. Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Raccolta dei profili di immersione • ... gli Istruttori FIPSAS sono stati addestrati a raccogliere i dati d‟immersione attraverso l‟apposito software adottato dal DAN Europe per la raccolta dei profili d‟immersione registrati dai loro computer subacquei ... • ... sono stati effettuati diversi workshop di addestramento all‟uso delle unità doppler fornite dal DAN Europe ... © FIPSAS 2010 104 Raccolta dei profili di immersione • ... le ditte produttrici di computer subacquei hanno messo a disposizione della FIPSAS un buon numero di computer di ultima generazione per semplificare la raccolta dei profili. © FIPSAS 2010 105 Raccolta dei profili di immersione • • • Quindi, dal 2004 ad oggi, il DAN Europe, anche grazie al contributo della FIPSAS e dei suoi subacquei, ha raccolto un numero tale di profili d‟immersione e di rilevazioni doppler che gli hanno permesso di dare indicazioni più precise su come migliorare le modalità di effettuazione della soste profonde anche nelle immersioni successive. Questi grafici tridimensionali mostrano come l‟unità fondamentale di memorizzazione dei dati nel database del DAN Europe non sia più la singola immersione, ma il ciclo di immersioni consecutive susseguentisi con intervallo inferiore alle 48 ore. I risultati sono stati inseriti nelle pubblicazioni scientifiche periodicamente diffuse dal DAN e le cui traduzioni in italiano si trovano nella rivista ufficiale «Alert Diver», ora distribuita in forma elettronica, e sono già stati esposti in vari convegni. © FIPSAS 2010 106 Raccolta dei profili di immersione Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Raccolta dei profili di immersione • La prima Banca Dati di profili d‟immersione è stata quella del DAN America nata dal progetto DAN Project Dive Exploration (PDE) comparso nel 1995 per opera di Dick Vann e Petar Denoble. • Il DAN Europe prende parte alla raccolta dati del PDE col progetto Dive Safety Laboratory (DSL) e dispone di una propria banca dati autonoma ma compatibile con quella del PDE, nella quale confluisce. • Complessivamente le Banche Dati del DAN America e del DAN Europe contengono circa 137.000 profili d‟immersione con un tasso di incidenti dello 0,08% (8 casi su 10.000 immersioni) ed inizialmente contenevano prevalentemente immersioni senza decompressione effettuate solo con aria e nitrox. Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Raccolta dei profili di immersione • Una terza Banca Dati più recente, dedicata all‟immersione tecnica, con gas misto ed immersioni con decompressione, è quella del Los Alamos National Laboratory (LANL) che contiene circa 2.900 profili con un tasso di incidenti complessivo pari allo 0,69%, quasi 10 volte superiore a quello del PDE e DSL, con incidenti in nitrox pari al 1,12%, incidenti in trimix pari allo 0,42% e incidenti in heliox pari allo 0,70%. 112 su 10.000 42 su 10.000 70 su 10.000 Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Raccolta dei profili di immersione • Un‟importante risultato dedotto dalla Banca Dati del DSL è dovuto ai dati Doppler raccolti durante vere immersioni ricreative effettuate da sub che hanno seguito un profilo rigidamente «quadro» a varie profondità ed in curva di sicurezza, ma vicino ai tempi limite di non decompressione delle vecchie tabelle US Navy revision 5, respirando aria ed effettuando poi 1 o 2 soste profonde di durata da 2 a 3 minuti. • Il valore minimo di bolle registrato è stato riscontrato per una durata della sosta profonda esattamente di 2,5 minuti. Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Raccolta dei profili di immersione • Si nota come la quantità di bolle dopo l‟immersione aumenta, tocca un massimo e poi scende a valori minimi dopo circa due ore. A.A.Pilmanis 1976 Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Raccolta dei profili di immersione • I rilevatori doppler e gli ecografi cardiaci mostrano le bolle che stanno passando nel ventricolo destro e, tramite l‟arteria polmonare, vanno verso i polmoni per poi essere eliminate attraverso gli alveoli polmonari. Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Raccolta dei profili di immersione • I file creati dai rilevatori doppler utilizzati dal DAN Europe sono dei normalissimi file audio con estensione finale .wav o .mp3. Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Raccolta dei profili di immersione • I file creati dai rilevatori per l‟ecografia cardiaca utilizzati dal DAN Europe sono dei normalissimi file video con estensione finale .wmv. Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Raccolta dei profili di immersione • Alle classiche indagini sulle bolle si è aggiunto anche l‟utilizzo di dispositivi che misurano la «Flicker Fusion Frequency». Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Raccolta dei profili di immersione • Analisi parallele che hanno utilizzato i profili dalla banca dati del LANL mostrano una minimizzazione del rischio proprio negli stessi intervalli di durata delle soste profonde e per analoghe immersioni con 1 o 2 soste profonde, ma questo solo se vengono utilizzati modelli matematici per la stima del rischio «di bolle», basati sulla percentuale di crescita delle bolle diviso per il volume iniziale (derivati insomma direttamente dal modello decompressivo a bolle RGBM). Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Raccolta dei profili di immersione • Questo evidenzia una utile simbiosi fra le banche dati del DSL del LANL. • In tutti i casi, il rischio nei modelli per la stima del rischio «di bolle» risulta comunque molto basso. • Ciò non sorprende dal momento che i tempi limite di non decompressione della US Navy revision 5 sono stati impiegati in modo sicuro e con successo, con o senza soste profonde e soste di sicurezza, per molti anni. • Detto questo, tuttavia, il numero di bolle rilevate dagli apparati Doppler rappresenta per tutti i subacquei la preoccupazione del giorni d‟oggi e molti vogliono poter pianificare profili d‟immersione che oltre ad essere in curva di sicurezza, minimizzino anche il numero di bolle rilevate. • Il subacqueo ricreativo moderno insomma ricerca un livello di sicurezza ancora maggiore di quello ritenuto accettabile dai militari. • In fondo si immerge per divertimento e non vuole rischiare nulla. Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Raccolta dei profili di immersione • Concludendo, dall‟esame della banca dati del DAN PDE e DSL, risulta che fattori che influenzano in modo significativo il rischio sono: • le condizioni delle immersioni, ed in particolare tutti i possibili stress ambientali, quali freddo e corrente; • le caratteristiche personali quali sesso, età, indice di massa corporea ma anche il semplice livello di certificazione. • Insomma leggi matematiche, per quanto precise, ed algoritmi di calcolo, per quanto evoluti, da soli non risolvono il problema della corretta decompressione e, come in qualsiasi altro campo della medicina, il monitoraggio di veri subacquei durante vere immersioni resta un esigenza imprescindibile. • Esistono possibili suscettibilità interindividuali ed intraindividuali rispetto a particolari nuovi parametri dell‟immersione, quali ad esempio l‟uso di ossigeno puro o di miscele arricchite di ossigeno (il cui impiego è di molto aumentato negli ultimi anni comportando una sicura riduzione del rischio di MDD), che richiedono comunque ulteriori osservazioni sperimentali tuttora in corso. Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Raccolta dei profili di immersione • Durante il XIX Congresso Nazionale S.I.M.S.I., nella relazione «Il dosaggio ideale dell‟ossigeno iperbarico» è stata ribadita l‟attuale impossibilità di ottenere un protocollo terapeutico per ossigenoterapia iperbarica in camera di decompressione che sia universalmente condiviso. • Durante il corso «Hyperbaric and Diving Safety System» è stato ribadito il consiglio di utilizzare in immersione miscele arricchite di ossigeno ma continuando a calcolare i tempi di decompressione come se si stesse respirando aria. Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Raccolta dei profili di immersione • Il messaggio che proviene ancora oggi dalla comunità medica internazionale è quindi che è unanimemente condivisa la considerazione che l‟uso di ossigeno e miscele iperossigenate, nei limiti concessi dai noti problemi di tossicità dell‟ossigeno, non può che ridurre il rischio di incidenti embolici. • Non è però ancora stato possibile codificare in forma condivisa come calcolare praticamente le formule di adeguamento delle norme decompressive nate per l‟aria per adattarle all‟uso con ossigeno. Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Raccolta dei profili di immersione • Nella relazione “Epidemiologia della patologia da decompressione in Italia: i dati SIMSI” sono state mostrate le statistiche relative a 210 casi, tutti di incidente da decompressione, trattati presso i Centri Iperbarici Italiani nel periodo 2007-2009. Nel periodo 2002-2009 sono stati rilevati 700 casi totali. • Età media: 39,2 anni, prevalentemente maschi. Esperienza: 166 esperti, 34 principianti. • Cause principali dell‟incidente da decompressioni sono state l‟omessa decompressione e la pallonata. Realizzazione Dott. Paolo Della Torre Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Raccolta dei profili di immersione • Il 14% degli infortunati aveva già avuto un pregresso incidente. • La maggior parte dei subacquei (168) utilizzava il computer subacqueo per la decompressione. • La maggior parte dei subacquei si erano immersi con autorespiratore a circuito aperto e con aria (188), 4 avevano respirato nitrox e 6 subacquei avevano utilizzato il rebreather. • Il comportamenti favorenti più ricorrenti sono le immersioni successive per molti giorni successivi, il lavoro intenso in immersione e gli sforzi dopo la stessa. Realizzazione Dott. Paolo Della Torre Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Raccolta dei profili di immersione • Principali sintomi riscontrati dopo l‟immersione. Realizzazione Dott. Paolo Della Torre Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Raccolta dei profili di immersione • Oggi è indispensabile che la raccolta di profili d‟immersione che rispettino il nuovo protocollo continui, e che il numero di profili raccolti raggiunga livelli anche superiori a quelli ottenuti in passato. • A partire dai corsi per istruttori svolti nel 2009, a tutti gli aspiranti istruttori che volontariamente, nell‟ambito della partecipazione ad un corso ufficiale per istruttori FIPSAS, riusciranno ad inviare per via telematica all‟apposito centro di raccolta i profili delle loro immersioni effettuate durante il corso, • il DAN Europe conferirà automaticamente il riconoscimento di DAN Research Operator © FIPSAS 2010 124 Raccolta dei profili di immersione © FIPSAS 2010 125 Raccolta dei profili di immersione • Le informazioni tecniche e le modalità per ottenere la password identificativa necessaria sono pubblicate sui siti • www.daneurope.org e www.fipsas.it © FIPSAS 2010 126 Raccolta dei profili di immersione • In un unico foglio sono contenute tutte le informazioni e tutti i collegamenti da cui poter scaricare da internet i software necessari. © FIPSAS 2010 127 Raccolta dei profili di immersione • In pratica, la prima cosa da fare è verificare se il proprio computer subacqueo permette di scaricare su un PC i profili d‟immersione. Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Raccolta dei profili di immersione • Poi occorre verificare se si dispone della particolare interfaccia hardware richiesta dal proprio computer subacqueo per scaricare i profili d‟immersione. Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Raccolta dei profili di immersione • • • Le interfacce hardware finora utilizzate richiedevano tutte una connessione fra computer subacqueo e PC realizzata tramite cavi seriali o cavi usb che le rendevano poco pratiche. Ma oggi il sistema più semplice per scaricare profili d‟immersione da un computer subacqueo è la trasmissione tramite raggi infrarossi o onde radio, verso le interfacce spesso incorporate in quasi tutti i computer portatili e nei palmari. Queste tecnologie «senza fili», rendono oggi veramente facile recuperare i profili delle immersioni contenuti in molti computer subacquei. Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Raccolta dei profili di immersione • • • • • • • • • • • • Questi software, distribuiti gratuitamente, usano formati di file «proprietari», cioè leggibili solo con quel particolare software: Uwatec DataTrak 3.06 «.log» Uwatec SmartTrak 2.07 «.slg» Mares Htm IRIS e Drak «.mdb» Suunto Dive Manager 1.6 «.sdl» Suunto Dive Manager 3.1.0 «.mdb» PC LogBook for Cressi «.lgb» PC LogBook for ScubaPro «.lgb» Oceanic OceanLog 2.x «.dlg» ReefNet Sensus Manager «.dat» Solo alcuni di questi file sono apribili col classico doppio click del mouse. Alcuni di questi software usano il formato di file del database Microsoft® Access® e sono quindi leggibili anche con tale programma. .slg .log .sdl .mdb .lgb .mdb .lgb Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe .dlg L’esportazione in formati di file specifici • Ma esiste un formato di file appositamente creato le cui caratteristiche tecniche sono precisate in un documento che descrive lo Standard DL7 del D.A.N. P.D.E. il cui ultimo aggiornamento risale al 2006. • Le più importanti ditte costruttrici di computer subacquei rispettano questo standard e lo hanno implementato nelle funzioni di esportazione presenti nei loro programmi di interfacciamento con i computer subacquei. Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Raccolta dei profili di immersione • • • Alcuni di questi software permettono di esportare i profili di interi gruppi di immersioni in appositi file con estensione finale «.zxu». Questi file sono descritti nello standard DL7 del D.A.N. Project Dive Exploration (P.D.E.) e sono indicati come file DAN DL7 livello 1 o Dive Log 7 Standard File. Non contengono dati anagrafici sull‟utente o dettagli sull‟immersione. Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Raccolta dei profili di immersione • • • Solo quei software che sono dotati di apposite finestre per l‟introduzione delle informazioni sull‟utente, dei dettagli e del rapporto di sicurezza sull‟immersione, permettono di esportare i profili in appositi file con estensione finale «.zxl». Questi file sono sempre descritti nello standard DL7 e sono indicati come file DAN DL7 livello 3. Possono contenere dati anagrafici sull‟utente e dettagli sull‟immersione. Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Raccolta dei profili di immersione • Il software «Dive Manager 3.1.0» della Suunto permette di inviare i profili d‟immersione via email al DAN Europe o al DAN America. Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Raccolta dei profili di immersione • Il software «OceanLog» della Oceanic permette di esportare i profili d‟immersione nel formato DL7. Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Raccolta dei profili di immersione • La prossima versione del software «DiveOrganizer» della Mares permetterà di inserire tutti i dati richiesti dal nuovo standard DL7. Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Raccolta dei profili di immersione • Anche il software «DiveLogger» della Dive System permetterà di esportare i profili d‟immersione nel nuovo formato DL7. Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Raccolta dei profili di immersione • Tutti i software appena elencati mostrano come le maggiori ditte produttrici di computer subacquei hanno ben compreso l‟importanza di poter inviare al DAN i profili delle immersioni. • Ciascuno di questi software già contiene delle funzioni che permettono in qualche modo di esportare i profili delle immersioni in formati compatibili col database di immersioni del DAN. • Anche se attualmente l‟unico software che permette di inviare esattamente tutti i dati richiesti dal database, compresi i file audio e video doppler, e compresi i particolari necessari per le immersioni Nitrox e Trimix è il software «Immersioni», presto anche gli altri verranno aggiornati con tali funzionalità. • Il software «Immersioni» permette infine di importare i profili anche da vari altri software che non prevedono direttamente l‟esportazione in formato DL7. Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Raccolta dei profili di immersione • Nelle immersioni multimiscela AriaNitrox-Trimix-Ossigeno è indispensabile individuare con precisione sul profilo d‟immersione i momenti di cambio di miscela e di bombola permettendo di costituire un data base di immersioni effettuate con miscele di qualsiasi composizione ed i cui profili decompressivi multimiscela siano analizzabili in forma completamente automatizzata. Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Raccolta dei profili di immersione • • L‟individuazione, durante l‟immersione, dei momenti in cui vengono effettuati i cambi di miscela e di bombola, viene ora effettuata con precisione. Questa informazione, pur assolutamente necessaria per effettuare qualsiasi tipo di ricerca sulle immersioni in miscela, non era disponibile utilizzando i classici moduli di raccolta dati finora in uso e non è ancora prevista in alcuni dei software meno recenti. Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Raccolta dei profili di immersione • • In questo esempio si vede chiaramente il momento in cui, a 21 metri di profondità, viene effettuato il cambio d‟erogatore, passando da quello collegato alla bombola contenente aria a quello collegato alla bombola contenente EAN50. Nel grafico delle tensioni nei compartimenti si nota l‟imponente corrispondente diminuzione della pressione parziale di azoto (paragonabile a quella che si avrebbe durante una pallonata da 21 a 10 metri respirando aria). Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Raccolta dei profili di immersione • • Nel caso malaugurato che si presenti un incidente embolico, poter disporre del profilo d‟immersione con tutti i dati richiesti dal protocollo DAN DL7 permette di provare diversi algoritmi di calcolo della decompressione su quel profilo. Di ciascuno di quegli algoritmi possono essere calcolati i valori delle frazioni dei gradienti critici e questo permette di individuare quale dei vari algoritmi si sarebbe avvicinato di più a riuscire a prevedere l‟incidente. Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Raccolta dei profili di immersione • Sarà presto presente nel nuovo portale web del DAN Europe, all‟interno della parte MyDan che ciascun subacqueo potrà attivare, una sezione «I miei profili d‟immersione» ove sarà possibile consultare inizialmente i profili inviati e successivamente le valutazioni dello stato di rischio relativo a quei profili. Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Raccolta dei profili di immersione • Tutto questo costituisce un esempio di come la Didattica Subacquea FIPSAS sia riuscita ad avere un ruolo attivo nel fornire alla ricerca, tramite la rete di suoi istruttori e subacquei capillarmente distribuita sul territorio, quell‟elevato numero di osservazioni sperimentali su vere immersioni che, uniche, possono permettere di migliorare gradualmente nel tempo la sicurezza delle procedure di risalita. • Si auspica che tutto il corpo docente del Settore Didattica Subacquea della FIPSAS, a partire dai Commissari d’Esame, dagli Istruttori ed Istruttori in Formazione, col loro fattivo esempio personale, diffonderanno fra tutti i subacquei l’abitudine di fornire alla ricerca i profili elettronici delle loro immersioni. • Sono quelle osservazioni sperimentali che ci hanno permesso oggi di migliorare il Protocollo di Risalita con Sosta Profonda FIPSAS-DAN e sono quelle che raccoglieremo da oggi in poi che ci permetteranno di perfezionarlo ancora in futuro. © FIPSAS 2010 147 Fine © FIPSAS 2010 148 Le tabelle di immersione FIPSAS (2010) Il documento illustrativo ufficiale scaricabile dal sito www.fipsas.it . Realizzazione Nicola Giusti Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Le tabelle di immersione FIPSAS (2010) Servono solo per la pianificazione di immersioni ricreative in curva di sicurezza e non prevedono l‟uso di ossigeno durante la decompressione (invece previsto dalle tabelle US Navy revision 6). Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Le tabelle di immersione FIPSAS (2010) Indicano, solo per casi d‟emergenza estrema non previsti dalla pianificazione, anche le eventuali tappe di decompressione «ufficiali ed obbligatorie» a 6 m, essendo state eliminate le vecchie tappe ai 3 m. • Nota: fuori della curva di sicurezza devono essere osservate le sole «soste finora legalmente riconosciute» e cioè quelle delle tabelle US Navy Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Le tabelle di immersione FIPSAS (2010) I tempi limite di non decompressione (curva di sicurezza) sono indicati con apposita colorazione e con una linea inferiore più spessa. Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Le tabelle di immersione FIPSAS (2010) I profili fuori curva che richiedono soste di decompressione superiori ai 15 min ricadono nella zona grigio scuro in quanto sconsigliati usando solo aria. Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Le tabelle di immersione FIPSAS (2010) I profili che prevedono un consumo d‟aria superiore ai 2250 litri (15 litri x 150 atm) ricadono nella zona grigio chiaro e sono calcolati per un ipotetico consumo medio in superficie di 20 litri/min. Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Le tabelle di immersione FIPSAS (2010) Un primo esempio. Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Le tabelle di immersione FIPSAS (2010) Un secondo esempio. Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Le tabelle di immersione FIPSAS (2010) La sosta profonda di 2,5 minuti a metà della profondità massima, solo se in curva di sicurezza, con lo stacco dal fondo anticipato di 2,5 minuti ed infine la sosta di sicurezza di 3 minuti a 6 metri. Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Le tabelle di immersione FIPSAS (2010) Per tempi e profondità intermedi devono essere sempre scelti i valori immediatamente superiori sia per la tabella 1 che per la 2 e la 3. Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Le tabelle di immersione FIPSAS (2010) Le immersioni ripetitive si possono pianificare solo se si ricorda quale era il gruppo ripetitivo (o F.A.R.) alla fine dell‟immersione precedente e con un intervallo di superficie minimo consigliato di almeno 2 ore. Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Le tabelle di immersione FIPSAS (2010) Le immersioni effettuate dopo un intervallo di superficie superiore a quello con asterisco nella ultima riga in basso non devono essere considerate ripetitive (il loro tempo di azoto residuo è nullo). Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Le tabelle di immersione FIPSAS (2010) Immersione 2 ore dopo una precedente terminata con F.A.R. uguale ad H. Si scorre in verticale fino alla casella con intervallo di superficie da 1:45 a 2:37 ore e poi si scorre orizzontalmente fino al F.A.R. F. Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Le tabelle di immersione FIPSAS (2010) Immersione 6 ore dopo una precedente terminata con F.A.R. uguale a D. Si scorre in verticale fino alla casella con intervallo di superficie maggiore di 5:23 ore e si vede che l‟immersione non è ripetitiva. Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Le tabelle di immersione FIPSAS (2010) La tabella 3, partendo dal F.A.R. alla fine dell‟intervallo di superficie e conoscendo la profondità massima pianificata per la successiva permette di determinare il tempo di azoto residuo espresso in minuti. Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Le tabelle di immersione FIPSAS (2010) Immersione ripetitiva di 20 min a 17 m, con F.A.R. alla fine dell‟intervallo di superficie pari a F. I 17 m non sono presenti in tabella ed ora, contrariamente al solito, si devono scegliere non i 15 ma i 18 m. Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Le tabelle di immersione FIPSAS (2010) Un apposito esempio, inserito per la prima volta nella revisione 6 del Manuale d‟immersione della Marina Militare Americana, chiarisce definitivamente questa annosa questione. Anche nella tabella 3 si deve usare l„approssimazione in eccesso se manca l‟esatta profondità d‟immersione pianificata. Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Le tabelle di immersione FIPSAS (2010) Immersione ripetitiva a 24 m, con F.A.R. alla fine dell‟intervallo di superficie pari a J. Il simbolo – indica che l‟immersione è fuori curva di sicurezza. (un numero avrebbe indicato il tempo residuo in curva) Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Le tabelle di immersione FIPSAS (2010) Immersione ripetitiva a 6 m, con F.A.R. alla fine dell‟intervallo di superficie pari a M. I simboli indicano che l‟immersione successiva non modifica il F.A.R. ed il tempo residuo in curva di sicurezza è illimitato. Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Le tabelle di immersione FIPSAS (2010) Immersione ripetitiva a 36 m, con F.A.R. alla fine dell‟intervallo di superficie pari a M. L‟immersione risulta non fattibile, cioè non pianificabile utilizzando la tabella 1. Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Le tabelle di immersione FIPSAS (2010) Il documento di approfondimento scaricabile dal sito www.fipsas.it . Realizzazione Nicola Giusti Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Finora abbiamo esaminato le modifiche riguardanti le sole immersioni in curva di sicurezza ma per le immersioni con decompressione? Vediamo di analizzare rapidamente quali sono le abitudini acquisite che dovremo abbandonare se vogliamo adottare le nuove tabelle … Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Le nuove tabelle US Navy revision 6 • Per cominciare, dovremo prevedere un incremento sensibile della riserve d‟aria e d‟ossigeno necessarie per effettuare la decompressione, • e questo a causa del fatto che i tempi di decompressione richiesti sono più lunghi e che inoltre debbono essere effettuati a profondità maggiore, a partire dai 6 m invece da dai 3 m. Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Le nuove tabelle US Navy revision 6 • I parametri d‟ingresso che dobbiamo fornire per consultare le tabelle sono, come prima, solo due, e precisamente: • la profondità massima che intendiamo toccare durante l‟immersione (espressa in fsw, cioè in piedi di acqua di mare), • il tempo totale di fondo (Total Bottom Time TBT) espresso in minuti. Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Le nuove tabelle US Navy revision 6 • Per trasformare i nostri metri di acqua dolce (m) in piedi di acqua di mare (fsw) dobbiamo moltiplicarli per il fattore di conversione 3,198… (1 m corrisponde a 3,19880332178 fsw). • Ed il tempo totale di fondo (TBT) non è solo il tempo durante il quale si intende rimanere sul fondo ma ingloba anche tutto il tempo di discesa. Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Le nuove tabelle US Navy revision 6 • I parametri forniti da ogni riga delle tabelle sono invece: • il tempo di risalita alla prima sosta, • la durata della prima sosta (solo per la prima sosta), • la somma della durata della risalita dalla sosta precedente (20 sec) più la durata della sosta (per tutte le altre soste), • Il tempo totale di decompressione (TDT). Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Le nuove tabelle US Navy revision 6 • Per le sole eventuali soste successive alla più profonda, il tempo di sosta indicato nelle tabelle inizia quando il sub abbandona la sosta più profonda e finisce quando abbandona la sosta meno profonda; • il tempo di sosta insomma comprende anche il tempo richiesto per la risalita dalla tappa più profonda, che è sempre pari a 20 sec. • Il tempo totale di decompressione (Total Decompression Time TDT) risulta quindi dalla somma della: • durata della risalita fino alla prima sosta, • durata della prima sosta (solo il tempo di permanenza a quota fissa), • durata delle soste successive comprensiva di 20 sec per la risalita, • durata della risalita dall‟ultima sosta fino alla superficie pari a 40 sec. • Questo rivoluziona tutta la modalità di indicazione dei tempi di sosta a cui eravamo abituati nelle vecchie tabelle ma è effettivamente più razionale, di più facile memorizzazione ed anche più facile da applicare praticamente durante l‟immersione. Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Le nuove tabelle US Navy revision 6 • La nuova tabella «Air Decompression Table» riporta contemporaneamente le indicazioni di decompressione in tre possibili modalità diverse e cioè • decompressione in acqua respirando aria («AIR»), • decompressione in acqua respirando aria ed ossigeno («AIR/O2»), • decompressione in superficie respirando ossigeno in camera iperbarica, • La durata delle soste respirando aria ed ossigeno sono indicate in apposite righe con la scritta «AIR/O2». Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Le nuove tabelle US Navy revision 6 • Le soste in cui si può utilizzare l‟ossigeno sono solo quelle a 9 m circa (pO2=1,9 bar) e a 6 m circa (pO2=1,6 bar). • Se la sosta in ossigeno supera i 30 min, deve essere interrotta ogni 30 min con una respirazione di aria per 5 min. • I 5 min debbono essere aggiunti alla durata della sosta in ossigeno e mai sottratti. Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Le nuove tabelle US Navy revision 6 • Gli attuali sistemi di immersione in aria con assistenza dalla superficie utilizzati dalla US Navy richiedono esplicitamente l‟uso di un‟apposita speciale stazione di decompressione denominata O.R.C.A. («Oxygen regulator Console Assembly») per distribuire alternativamente ossigeno o aria al sommozzatore. Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Le nuove tabelle US Navy revision 6 • La decompressione in superficie respirando ossigeno, pure essa prevista nelle nuove tabelle, richiede invece di disporre di una camera di decompressione e quindi difficilmente può interessare i subacquei ricreativi. • La decompressione in acqua respirando aria viene consigliata per immersioni che non richiedono un tempo totale di decompressione maggiore di 15 min mentre, per quelle che richiedono un tempo di decompressione maggiore, è vivamente consigliata la decompressione in acqua respirando aria ed ossigeno che però richiede la disponibilità di un‟attrezzatura non facilmente reperibile per i subacquei ricreativi come l‟O.R.C.A.. • Immersioni che richiedono una decompressione in aria ed ossigeno superiore ai 90 min comportano un rischio notevole di superare i limiti di tossicità dell‟ossigeno e sono chiaramente indicate con la scritta «Exceptional Exposure». Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe In acqua con solo aria > :15 In acqua con aria e ossigeno > :90 In acqua con aria e ossigeno > :90 (Exceptional Exposure) In camera di decompressione (Exceptional Exposure) Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Le nuove tabelle US Navy revision 6 Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Le nuove tabelle US Navy revision 6 • Per quanto riguarda le immersioni ripetitive, le tabelle dei tempi di azoto residuo per immersioni ripetitive e la tabella della profondità dell‟immersione ripetitiva («Residual Nitrogen Time Table for Repetitive Air DIves») riportano dati numerici decisamente diversi da prima che comportano per alcune immersioni dati più penalizzanti e per altre dati meno penalizzanti senza comunque riuscire ad individuare un chiaro ed uniforme criterio di variazione. Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Le nuove tabelle US Navy revision 6 • Nella tabella dei tempi di azoto residuo si nota che , mentre prima la colonna più alta, quella all‟estrema destra, riportava sempre e comunque le 12 ore come tempo necessario per considerare una seconda immersione non più come immersione ripetitiva, ora per ogni singolo gruppo ripetitivo all‟inizio della sosta in superficie viene indicato un tempo diverso che varia con continuità da un minimo di 2 ad un massimo di 15 ore circa ed il vecchio tempo di 12 ore circa è ora indicato per il solo gruppo ripetitivo L. • Sono in definitiva penalizzate, rispetto a prima, le sole immersioni dalle quali si esce con livelli di azoto ancora disciolto molto alti. • Ma per immersioni dalle quali si esce con bassi livelli di azoto disciolto è ora possibile effettuare un‟immersione successiva entro tempi ragionevoli (per il gruppo ripetitivo A appena 2 ore e 20 min) calcolandola come se non fosse ripetitiva. Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Le nuove tabelle US Navy revision 6 • In definitiva si hanno quindi dati meno penalizzanti per gruppi ripetitivi all‟inizio della sosta in superficie inferiori ad L e più penalizzanti per gli altri. Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Le nuove tabelle US Navy revision 6 • Un comportamento opposto si nota nella tabella delle profondità dell‟immersione ripetitiva ove ad esempio, per la riga delle immersioni a 24,4 m (80 fsw) si trovano tempi di azoto residuo più penalizzanti per gruppi ripetitivi inferiori a D, e meno penalizzanti per gli altri. • Grossolanamente si può notare come la colonna relativa al gruppo C sia rimasta quasi invariata mentre tutte le colonne con gruppi ripetitivi inferiori a C riportano dati più penalizzanti, e le altre li riportano meno penalizzanti. • Questa volta invece sono in definitiva penalizzate, rispetto a prima, le sole immersioni dalle quali si esce con bassi livelli di azoto ancora disciolto. Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Le nuove tabelle US Navy revision 6 Diminuiti Aumentati Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Le nuove tabelle US Navy revision 6 Per quanto riguarda le immersioni in alta quota la tabella dei gruppi ripetitivi («Repetitive groups associated with Initial Ascent to Altitude») riportano nuove indicazioni appena meno penalizzanti di prima ed anche la tabella dei tempi di intervallo in superficie («Required Surface Interval Before Ascent to Altitude After Diving») risulta modificata, penalizzando solo alcune immersioni. Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Concludendo • Per fare un paragone con una situazione ormai familiare a tutti coloro che utilizzano un computer, si può dire che la Marina Militare Americana, con la revisione 6 del suo Manuale d‟Immersione, • ha inteso notificare chiaramente a tutti i subacquei che questo aggiornamento non rappresenta la solita «patch d‟aggiornamento» che può essere installata o meno a discrezione dell‟utente. • Questa è una «patch di sicurezza» che non può essere ignorata. Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe Fine Copyright © 2004-2011 Mario Giuseppe Leonardi -A solo uso didattico interno FIPSAS e DAN Europe