LA PROVINCIA DI VARESE Varese 17 SABATO 28 FEBBRAIO 2015 Sconti: benzina batte gasolio La verde dà più soddisfazioni Sono ripartiti i ribassi dopo lo stop da caro-franco. E si è visto Code e sorrisi dai benzinai in città. Decollo più lento per il diesel le ai titolari delle carte sconto di 1,50 euro, «che per chi ha fatto 20 euro di gasolio – specifica – vuol dire che ha pagato la cifra piena ed è ancora in debito con la Regione di 40 centesimi, che gli verranno scalati al prossimo rifornimento». Comprensibile che qualcuno si sia sentito preso in giro. «Effettivamente una battutina di lamentela è scappata a molti – aggiunge anche il titolare della pompa Eni di via Sanvito – Però alla fine concludono che è sempre meglio di niente». VALENTINA FUMAGALLI Il ritrovato sconto sulla benzina fa felici gli automobilisti. Soddisfazione per il primo giorno di pieno con il bonus sull’oro nero, un po’ meno per quello legato al gasolio e riservato ai residenti in fascia A. Chi ieri ha fatto i salti di gioia dal benzinaio, sono stati i titolari delle auto a benzina. Anche per loro è stato il primo giorno di “grandi” sconti. Il rialzo del Franco dei mesi scorsi aveva più che dimezzato il ribasso applicato alla benzina, passato da 33 a 15 centesimi al litro per la fascia A (residenti fino a 10 chilometri dal confine), e dai 25 ai 7 centesimi al litro per fascia B (compresa tra i 10 e i 20 chilometri dal confine). Basta andare in Comune Sono tanti i varesini che ieri hanno approfittato degli sconti Tre euro in meno alla cassa Il bonus ieri è risalito a 23 centesimi per la fascia A e a 15 per la B e in tanti ne hanno approfittato. «Loro sì che erano felici - spiega la titolare della pompa Esso di viale Borri – E ne hanno subito approfittato facendo il pieno». La contemporanea entrata in vigore dello sconto, che Regione Lombardia ha voluto estendere anche ai rifornimenti di gasolio, non ha invece entusiasmato in egual modo gli automobilisti dei diesel. 0,8 centesimi di bonus per ogni litri di gasolio, su un pieno di 40 litri equivalgono a circa tre eu- ro in meno sullo scontrino. Un ribasso del prezzo che doveva entrare in vigore ai primi di febbraio, ma che la Regione aveva sospeso per via degli accordi stipulati tra Italia e Svizzera: il nostro Paese cioè non può vendere carburanti nelle fasce di confine a un prezzo inferiore a quello svizzero. Anzi, lo scarto deve essere di almeno cinque centesimi di euro in più in Italia. Ora che la situazione è tornata alla normalità e il Franco stabile, è potuto partire il progetto fortemente voluto dal consigliere segretario Daniela Maroni e di cui beneficeranno tutti i residenti in fascia A, entro 10 chilometri dal confine elvetico. «Uno sconto di 0,8 centesimi è troppo poco - spiega il titolare della pompa Shell di viale Aguggiari – La gente si aspettava che almeno si arrivasse a 13, 14 centesimi in meno al litro. Oggi ho sentito più lamentele e visto sguardi di rassegnazione che non complimenti e sorrisi. Così quasi non ci si rende conto della differenza». Con il primo rifornimenti di sicuro no, perché Regione Lombardia fa pagare un canone annua- Chi non avesse ancora fatto richiesta dello sconto gasolio può farlo rivolgendosi all’ufficio anagrafe del Comune e richiedere l’abilitazione della propria tessera sanitaria. Occorre presentare solo il modulo di richiesta che si trova agli sportelli, il libretto di circolazione e un documento d’identità. Il Comune verificherà in tempo reale i dati del richiedente e quelli del veicolo associato e il sistema consentirà di estendere lo sconto anche ai componenti del nucleo familiare del proprietario del veicolo. Per l’utilizzo della carta sconto gasolio occorre disporre del pin della tessera sanitaria, che può essere richiesto presentando la carta dei servizi e un documento d’identità all’Asl, in comune o nelle sedi di Spazio Regione. 1 In piazzale Kennedy spunta una siringa Protesta dei varesini Siringa in piazzale Kennedy e Varese si indigna. Il ritrovamento ieri sera e l’immediata rimozione da parte del personale qualificato Aspem, ma la paura che possa succedere di nuovo è tanta. Una siringa, con tanto di ago e contenente del liquido misto a sangue, è stata ritrovata ieri sera in piazzale Kennedy da alcuni passanti. Era a terra, proprio vicino ai bagni. Vista la zona, frequentata da senzatetto, immigrati e gente dalle discutibili abitudini, è molto più probabile che la siringa sia stata abbandonata da un tossico e non certo da un diabetico che necessita punture d’insulina. Una certezza a detta dei residenti, sempre più indignati per la deriva verso cui la città sta andando incontro. Alcune zone in particolare. La siringa poi rimossa da Aspem vedimenti seri contro chi sta trasformando il centro città in una latrina a cielo aperto. La siringa sarebbe la punta di un iceberg formato dall’incuria dell’amministrazione, che avrebbe lasciato ammalorare alcune zone, progressivamente finite nel degrado. Come una “zona franca” Frequentato da studenti Piazzale Kennedy, oltre ad essere frequentato dagli studenti della provincia, che li hanno il capolinea degli autobus, tre giorni a settimana è anche sede del mercato. Si può facilmente immaginare che, in circostanze diverse, con il piazzale affollato, la siringa sarebbe potuta passera inosservata e qualche passante avrebbe potuto pungersi con l’ago infetto. Non un’ipotesi remota, ma concreta. Per questo residenti, ma anche i cittadini tutti, hanno commentato indignati la foto della siringa postata online sul gruppo “Varese sporcizia e degrado”. Il sentire è unanime: occorre prendere prov- Non solo nell’aspetto, ma anche nelle frequentazioni. Sapere di poter agire indisturbati, senza che nessuno eserciti un controllo, ha fatto sì che molte persone che vivono ai margini della società e spesso nell’illegalità considerassero parti della città come “zona loro”. Non nel senso buono del termine, prendendosene cura, ma usandole come servizi, come spazzature e adesso anche rifugi in cui drogarsi indisturbati. La misura è colma. «Questa volta l’amministrazione ha provveduto a far rimuovere la siringa, ma cosa accadrà la prossima volta?» vogliono sapere i varesini. 1 V. Fum.