Scrivere efficacemente
un articolo, una tesina,
una tesi o un rapporto di ricerca
Maura Di Mauro
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 A che scopo scrivere?
“Scrivere” è la condizione di sviluppo di una
disciplina (testi, articoli, manuali, saggi, …)
 Per trasmettere, divulgare, diffondere
conoscenze, discipline, credenze,
rappresentazioni, ideologie
 Per comunicare, esporre, informare, tradurre,
interpretare, familiarizzare, socializzare,
documentare, persuadere … rispetto a concetti,
teorie, idee …
 Per mantenere viva la tensione morale verso
alcuni problemi sociali
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 A che scopo scrivere?
 Per soddisfare un bisogno di
riconoscimento individuale (ruolo, posizione
sociale,…) o di appartenenza a gruppi
 Per curiosità, per il piacere di chiedersi
“perché”, “come”
 Scrivere una tesina, una tesi, un articolo, un
rapporto di ricerca può essere un’occasione
per imparare a organizzare del materiale e a
coordinare le idee, e per imparare a costruire
una ricerca
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Prima di mettersi a scrivere
Prima di iniziare a scrivere è bene porsi
alcune domande:
 a che scopo?
 a chi?
 che cosa dire?
 GENERAZIONE
 in che ordine?
 con quale stile?
 PIANIFICAZIONE
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 A chi scrivere?
 Scrivere è un esercizio di comunicazione …
presume l’esistenza di un pubblico
 Chi è il destinatario o il lettore del proprio
testo scritto?
 il proprio docente, il proprio relatore
 studiosi di settori affini, specialisti
 un ampio pubblico, non specialisti
 …..
 un conformista, un anticonformista
 un giovane, un anziano
 un sofisticato, un semplice
 …..
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 A chi scrivere?
 Cosa richiede o desidera il mio lettore?
 Fatti, opinioni
 Consigli, istruzioni, sostegno
 Comprendere, interessarsi, saperne di più
 Colmare, risolvere dubbi
 Soddisfare curiosità
 Scegliere, agire
 …..
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 Che cosa dire?
 La scelta dell’argomento
 Cosa voglio mettere a fuoco?
 Qual è il problema o la domanda che mi pongo?
 Cosa invece voglio lasciare sullo sfondo perché
fornisca una panoramica in cui inserire
l’argomento principale?
Più si restringe il campo, più si va sul
sicuro e meglio si lavora!
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 Che cosa dire?
 Per generare idee su “che
cosa scrivere” occorre
utilizzare
 il pensiero laterale
 il pensiero verticale
PENSIERO
LATERALE
 per produrre,
generare idee
 analogico
 per salti
 sospensione del
giudizio, non bada
alla correttezza
 fluidità del significato
PENSIERO
VERTICALE
 per selezionare,
sviluppare idee
 analitico
 consequenziale
 giudica, corregge a
ogni passo ogni
errore
 rigorosità delle
definizioni
 Strumenti utili
 6 cappelli per pensare
 la mappa concettuale
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 6 cappelli per pensare [E. De Bono]
 Fatti
 Dati oggettivi
 Cifre
 Informazioni
…
 Giudizi positivi
 Vantaggi
 Possibilità
 Idee, suggerimenti,
proposte
…
 Emozioni, sensazioni
 Reazioni
 Preoccupazioni
…
 Svantaggi delle
premessa o delle
conseguenze
 Ragioni logiche, veritiere,
negative
…
 Programma delle priorità
e degli obiettivi da
raggiungere
 Controllo delle idee, del
processo
…
 Nuove idee,
 Nuovi approcci
 Nuovi o alternativi modi
di vedere
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 La mappa concettuale [E. De Bono]
analizzare
un problema
pianificare
mettere in
ordine le
idee
sintetizzare
favorire la
memoria
Strumento
per
facilitare la scrittura
Studiare, leggere
Funzionamento
cognitivo
riferito al
la rappresentazione
grafica
è uno
guidare una
relazione
Mappa
concettuale
è un
modello di
rappresentazione
della conoscenza
la ricerca
creativa
didattico
presenta
vantaggi
perché è
efficace
riferito alla
Struttura della
conoscenza
facile
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personale
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 Che cosa dire?
Come trasformare un soggetto o un tema di attualità
in un tema scientifico?

Porsi un quesito a cui rispondere attraverso un’
indagine – ricerca empirica

La modalità di argomentare dovrà seguire la logica del
ragionamento e del metodo scientifico, ovvero:
1)
2)
3)
Identificare e delimitare la natura e l’ampiezza del quesito
(spaziale, temporale, statistico,..), del problema e
dell’interesse, che deve essere riconoscibile e definito;
Dire cose che non sono state già dette, oppure rivedere in
un’ottica diversa cose che sono già state dette;
Essere utile agli altri;
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 L’argomentazione scientifica
 Scegliere e definire una prospettiva ed un modello teorico di
riferimento (scuole, indirizzi di pensiero, linee di ricerca) in
modo critico
 Definire il disegno di ricerca, elaborare il progetto e scrittura
PROSPETTIVA TRADIZIONALE –
METODOLOGIE IPOTETICO DEDUTTIVE
 Operazionalizzazione dei concetti
 Formulazione dell’ipotesi
 Definizione di indicatori per verificare o
falsificare l’ipotesi
 Raccolta dei dati attraverso metodologie
quanti-qualitative
 Elaborazione e analisi dei dati
 Stesura del rapporto e pubblicazione
GROUNDED THEORY –
METODOLOGIE INDUTTIVE
 Raccolta dei dati attraverso metodologie di
ricerca qualitativa
 Analisi e codifica in categorie dei dati,
comparazione
 Induzione teorica rispetto al come e al
perché delle azioni, delle attività e i significati
delle persone
 Stesura del rapporto e pubblicazione dei
risultati della ricerca
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 La raccolta delle informazioni
 E’ necessario interpellare alcune fonti
 letteratura sul tema, materiale scritto
 dati primari o secondari che diventeranno
successivamente testi scritti
 La ricerca in biblioteca e la ricerca online
 Con una bibliografia o per farsi una bibliografia
autori, testi, articoli, tesi, atti,… che trattano l’argomento
analisi teorica, dei preesistenti concetti, dei punti di vista e
delle ideologie
analisi dei precedenti studi empirici e speriementali
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 La raccolta delle informazioni
 La consultazione dei cataloghi informatizzati
• www.unimib.it
• scholar.google.it
• …..
 La possibilità di interpellare banche dati
• www.istat.it
•ADPSS-Sociodata
•Osservatori
• …..
 La ricerca sul campo
 raccolta e analisi di dati quanti-qualitativi
 dati statistici, trascrizioni di interviste, documentazioni
audio-visive,…
 esperimenti
Anche gli esperimenti vanno inquadrati in una
discussione della letteratura scientifica precedente
 Come sono state fatte ricerche analoghe?
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 La raccolta delle informazioni
 Per accedere alle diverse tipologie di
fonti e informazioni è necessario
sapere:
 Dove sono reperibili?
 Sono facilmente accessibili?
 Sono in grado di maneggiarle?
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 In che ordine?
 Una volta raccolte le diverse tipologie di informazioni, vanno
selezionate ed ordinate secondo la rilevanza e l’ordine
gerarchico
 L’indice è un’ipotesi di lavoro
 Aiuta a stabile qual è il focus e come strutturare la logica
del proprio testo
TITOLO – SOTTOTITOLO
 storica - cronologica
( la domanda)
 teorica - panoramica
 induttiva  da alcune prove
1. Introduzione
2. Capitoli
alla proposta di una teoria
2.1. Sottocapitoli
 deduttiva  proposta della teoria
2.1.1. Paragrafi
e delle sue possibili applicazioni
tramite esempi concreti
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 In che ordine?
 Spiegare e definire tutti i termini usati come
categorie chiave del discorso
 Dal problema principale allo sviluppo del
problema
 Dal generale al particolare o dal particolare al
generale
 Inserire statistiche, dati, tabelle, immagini,
disegni, rappresentazioni grafiche a supporto o
da commentare
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 In che ordine?
 Abstract
Sunto del contenuto e delle conclusioni
 Conclusioni
Ribadire lo scopo, sintetizzare, rafforzare
l’argomento chiave
 Note e citazioni bibliografiche
Autore, fonte, data di pubblicazione
 Appendici
Tabelle, diagrammi, dati statistici, documenti
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 La fase di scrittura vera e propria
 Caratteristiche della comunicazione scritta
Non esiste la comunicazione non verbale (voce,
mimica, gesti, sguardo, postura,…) …
… Ma anche scrivendo si comunica un messaggio di
contenuto (quello che dico) ed un messaggio di
relazione (quello che penso di me e del lettore)
Il significato è affidato alle parole, alla sintassi, allo
stile, all’editing del testo
Non esiste il feedback immediato
La responsabilità di farsi capire è maggiore in chi
scrive rispetto a chi legge
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 La fase di scrittura vera e propria
 Non iniziare esclusivamente dal primo capitolo o
dall’introduzione … ma scrivere tutto ciò che passa per la
testa, almeno in prima stesura
 Definire sempre un termine quando viene introdotto per la
prima volta e collegarlo con altre osservazioni e con altre
teorie
 Favorire la comprensione dei fenomeni attraverso la
comparazione interculturale
 Evitare personalizzazioni  il discorso scientifico segue le
regole di un atto sociale
 Separare i giudizi di fatto dai giudizi di valore
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 Attenzione a …
 Evitare generalizzazioni, credenze ingenue, interpretazioni
“intuitive” e “profane”, preconcetti e stereotipi, spiegazioni del
senso comune
 Mettere in relazione i comportamenti osservati con i
contesti e i sistemi di regole (es. l’individuo con il sistema
sociale)
 Evitare le pseudospiegazioni e le spiegazioni tautologiche
 Evitare le distorsioni sistematiche (bias o euristiche)
 della disponibilità e della correlazione illusoria
 della rappresentatività
 dell’ancoraggio
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 Con quale stile?
 Evitare uno stile informale
 Meglio l’utilizzo della prima forma singolare “io
penso che …” o della forma impersonale “si può
ritenere che … si può concludere che … L’articolo
precedentemente citato …”
 Essere chiari e precisi
 Evitare puntini di sospensione e punti esclamativi
 Andare spesso a capo
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 Attenzione a …
 Tenere sempre a mente il proprio scopo/obiettivo
durante la stesura del testo … se dal titolo non è
chiaro specificarlo nell’introduzione
 Se il percorso è complicato e richiede molte
“tappe”, è utile anticiparlo al lettore e ricapitolare ad
ogni passo ciò che è stato fatto e cosa si sta per
fare per arrivare alla meta … il lettore va coinvolto e
accompagnato
 Ritocchi e revisione finale del testo
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