CAMPIONATO GIORNALISMO
MERCOLEDÌ 9 APRILE 2014
7
Scuola Media
Anna Frank
LA SPEZIA
Lezioni di cittadinanza economica
Impariamo a conoscere il valore del denaro e il ruolo delle banche
IMPARARE ad usare il denaro è fondamentale per la crescita di ciascuno di noi e per lo sviluppo dell’intera società. Saper gestire al meglio le proprie risorse finanziarie è un’opportunità che contribuisce ad arricchire il capitale
umano della comunità. Non avremmo compreso del tutto questo concetto se non avessimo da poco affrontato un percorso didattico
dedicato al mondo dell’economia e della finanzia, aiutati da un esperto di PattiChiari, il consorzio che riunisce le banche e gli istituti finanziari italiani.
me banking che permette di svolgere operazioni bancarie direttamente dal nostro computer,
comodamente da casa. Anche i metodi di pagamento sono stati informatizzati ed ora sappiamo più chiaramente cosa sono le carte di credito, le carte di debito (comunemente note come
bancomat) e le carte prepagate.
GRAZIE al dottor Marco Camilla e ai suoi interventi chiari ed efficaci, ci siamo avvicinati a
una realtà per noi quasi sconosciuta, quella delle banche e del loro rapporto con i cittadini. In
primo luogo, abbiamo capito che questi istituti rivestono un ruolo economico e sociale: raccolgono e proteggono i risparmi dei cittadini e
li mettono a disposizione di privati e imprese
che, attraverso prestiti e mutui, possono effettuare acquisti o finanziare attività, senza le
quali l’economia del paese si arresterebbe.
CAPITANITALIA L’eleborazione grafica
è dello studente Giuseppe Cascone
IL MONDO della banca, però, accoglie anche noi: è infatti possibile pure per i più giovani aprire un conto corrente o disporre di un
libretto di risparmio che, un domani, garantirà un piccolo patrimonio da poter sfruttare do-
po la maggiore età per qualsiasi evenienza. Abbiamo poi scoperto che, con il progresso in
campo tecnologico, il mondo della finanza è
ancora più accessibile: al giorno d’oggi, grazie
a Internet, è possibile usufruire del servizio ho-
QUESTI strumenti permettono di circolare
tranquillamente senza contante in tasca e stanno gradualmente “mandando in pensione” il
tradizionale assegno di carta. Sono sempre più
sicuri e a prova di clonazione, ma chi li adopera deve comunque fare attenzione, in particolare quando preleva denaro o effettua acquisti
on-line. Prima di tutto, non dobbiamo mai
conservare il codice numerico delle carte insieme ad esse ma memorizzarlo e, in caso di furto, senza perderci d’animo informare immediatamente la nostra banca per far bloccare la
carta. Dopo questa utilissima informazione
che risolve con urgenza il problema ecco un’altra raccomandazione che i ragazzi hanno imparato e che vogliono comunicare a tutti. Ed è
questa. Prestiamo la massima attenzione se
riceviamo mail in cui vengono richiesti dati
bancari! Non si deve mai e poi mai dare alcun tipo di informazione: altrimenti si diventa vittime del phishing, una pericolosa
truffa informatica che potrebbe costarci davvero molto cara!
PAGHETTA COME GLI ADOLESCENTI GESTISCONO IL PROPRIO DENARO RICEVUTO DA GENITORI O NONNI
Siamo risparmiatori o spendaccioni?
IL DUBBIO Soddisfazione
immediata o di lunga durata?
E’ ORMAI una consuetudine per noi adolescenti
ricevere una “paghetta” da parte dei nostri familiari, genitori o nonni che siano. Tocca a noi gestire
questa piccola somma di denaro in modo che sia
sufficiente per le nostre esigenze. Di solito ci viene
elargita settimanalmente o - se si verificano altre
necessità - incrementata nel fine settimana; le somme possono variare, ma si aggirano tra i 5 e i 15
euro a settimana. Naturalmente, alle spese mediche e alle tasse scolastiche pensano i nostri genitori: ecco perchè con la “pagetta” possiamo soddisfare i nostri bisogni più immediati, come la merenda
del mattino, i biglietti per l’autobus o una ricarica
per il telefonino. Spesso ai ragazzi piace spendere
in accessori per il cellulare o qualche videogioco,
mentre le ragazze optano per bigiotteria o qualche
capo di abbigliamento. Nel fine settimana la pa-
ghetta è più spesso impiegata per le uscite con gli
amici: il cinema o la pizza sono naturalmente le
occasioni di spesa più frequenti. Gli oggetti del desiderio in cima alla lista sono però lo smartphone
di ultima generazione, le scarpe alla moda, l’abbigliamento firmato e lo scooter. Diversamente da
ciò che molti credono, non tutti gli adolescenti sono spendaccioni: molti infatti comprendono l’importanza del denaro e risparmio e si comportano
in modo da accantonare un piccolo gruzzolo da investire in un acquisto futuro. Altri, invece, preferiscono spendere tutto e subito, per sentirsi appagati
sul momento o per apparire “in gamba” agli amici: ottenengono così una soddisfazione immediata
ma di breve durata e dimenticano che, quando i
risparmi sono finiti, bisogna aspettare fino alla
prossima paghetta.
REDAZIONE IN CLASSE
LA PAGINA è stata realizzata dalla redazione in classe della Terza D della Scuola
Media Anna Frank: Francesco Buselli, Giuseppe Cascone, Francesco Cerchia, Noah
Gobetti, Valentina Godani, Ivan Gurrado,
Anna Graziano, José Andres Alfonso Hernandez, Gabriele Iannicelli, Darli Lala, Issam Louzi, Bryan Javier Morante Parales,
Eridania Ortiz, Davide Peroni, Valerio
Proia, Alba Romeo, Manuel Sannino, Dimi-
tri Scatena, Giulia Tomaino, Christian Vanacore, Isabella Vegnuti. Dirigente è la
prof Rosanna Cucurnia. Prof tutor sono le
prof Maria Rosaria Podestà e Tiziana Lungo.
RIFLESSIONI
Un triste
fenomeno
in crescita
CAMMINANDO per le
vie della nostra città è sempre più facile imbattersi in
persone che domandano soldi ai passanti. Chiedono
l’elemosina in modi differenti: c’è chi si inginocchia
per strada ed espone un cartello che racconta le sue tristi vicende, chi cerca di vendere qualche oggetto, chi si
aggira in un’area di parcheggio per aiutare gli automobilisti a sistemare la macchina, chi si offre per riporre i
carrelli della spesa fuori dai
supermercati e chi suona
strumenti musicali in cambio di qualche moneta. E’
un fenomeno in continua
crescita, un ulteriore segnale delle difficoltà sempre
più gravi e diffuse, causate
da una crisi economica che
sembra non avere soluzione. Purtroppo la maggioranza delle persone mostra totale indifferenza - talvolta addirittura fastidio - per chi si
trova in queste penose condizioni: pochi si fermano
per donare qualche moneta
o per acquistare qualcosa.
Fortunatamente, c’è chi è
più sensibile alle difficoltà
altrui e organizza forme
d’aiuto in modo del tutto
gratuito: è il caso delle “collette alimentari” grazie alle
quali i clienti abituali dei supermercati donano alimenti per i più poveri. Un’altra
iniziativa di solidarietà è stata da poco promossa dalla
Caritas spezzina: grazie a
quanto ricavato dalla raccolta di tappi di plastica recuperati dalle bottiglie delle bevande o dei detersivi, si otterranno proventi utili a sostenere le mense per i bisognosi.
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[n-spezicronac - 7] nazione/giornale/spe/07