Periodico dell’I.S.I.S. “E. Stein” - Gavirate
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Prodotto e ciclostilato in proprio — Tiratura: 400 copie
Suspance !
Settimana elettorale movimentata all’ISIS
Edith Stein, che fino all’ultimo ha rischiato
di non avere liste di candidati nè per i rappresentanti d’istituto nè per la consulta.
Dopo lunghi giorni di attesa nella speranza
che qualcuno si mobilitasse è stata finalmente partorita una lista, l’unica per così
dire “ufficiale” creata, per quanto ne so, in
fretta e furia, ma non per questo superficialmente, per non rimanere a corto di rappresentanti. A questa se ne è poi aggiunta
un’altra “a sorpresa”, nel senso che è stata
presentata il giorno successivo alla scadenza
di presentazione. Chissà poi per quale arcana motivazione: non avranno fatto in tempo? Avevano già premeditato di candidarsi
solo se c’era un’altra lista? O ancora, visti
gli altri candidati, non gli andava di lasciare
tutto in mano a loro?
Qualunque sia la risposta, alla fine, di liste
ce n’erano due e l’assemblea di presentazione e dibattito, avvenuta mercoledì 22, poteva avere un senso.
Anche i candidati per la consulta avevano la
possibilità di presentarsi durante questa
giornata ma non si sono esposti al pubblico.
Questo fatto, però non ha condizionato tanto
la votazione visto il distacco del vincitore.
Comunque sia, tutto è bene quel che finisce
bene, nel senso che i candidati alla fine si
sono trovati e la vita scolastica, tra scioperi,
spacciatori, e false promesse (alludo, tra
l’altro, all’omino delle macchinette che orgoglioso andava dicendo dei ribassi di 5 o
10 cent sulle merendine...) prosegue, speriamo migliorando, con l’aiuto dei nuovi eletti.
Marco
Anno XI
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A pag 3 la nostrissima sezione Inter Nos sfoggia l’intervista ai rappresentanti d’istituto
L’esclusiva intervista doppia ai novelli consultini a pag 4
A pag 5 l’opportuno resoconto numerico sull’andamento delle votazioni
A pag 9 lo sportivissimo spazio dedicato ai tornei e alla campestre
A pag 10 continua l’ormai consueto appuntamento con l’Orientamento Universitario
Il mondo delle Rubriche freme di essere sfogliato da pag 12
I pensieri e le opinioni raccolti come sempre in Rumors, a pag 18
Infine, a pag 20 un altro carico di strampalate notizie folli
N° 2 \ novembre 2003
Seconda pagina
Nassirya per pensare
Catastrofe, lutto, silenzio. E il silenzio si trasforma in cerimonia, accompagnato dal suono di note lunghe e strascicate
che entrano in ognuno di noi, volente o nolente. Si muore in
Iraq, muore chi tenta di fare la pace con la guerra o forse la
guerra con la pace ed oggi più
che mai ce ne rendiamo conto.
Diciannove bare coperte da un
drappo tricolore sono entrate
lunedì 17 novembre nelle stanze inviolate del vittoriano, ma
questa volta il milite non è ignoto ha una faccia, un nome,
una famiglia, il mutuo da pagare………e allora il dolore c’è,
è concreto, tangibile e in nome
di questo dolore la politica tace, si stemperano le ideologie e
nessuno si vergogna più di far
parte di una patria, a volte tradita, a volte affrancata, giusta o
sbagliata che essa ci appaia. Sì
l’appartenenza; appartenere
significa condividere tratti o
elementi caratteristici, condividere marchi di riconoscibilità
senza avere la mente offuscata dalla nebbia del nazionalismo
o dalla pratica esasperata del patriottismo.
L’Italia ha faticato non poco a guardare in faccia il lutto, secondo alcuni quei soldati erano forze di invasione, per altri le
stesse persone agivano per la pace, altri ancora avrebbero
preferito che quel cordoglio fosse arrivato qualche giorno
dopo surclassato dall’importanza che poteva avere la fine di
La Reda :
- Tullio Battaglia, V D Liceo;
- Luca Bartoccini, V D Liceo;
- Annalisa Cadario, III C Liceo;
- Marco Bernardi, III D Liceo;
- Lorenzo Grossi, III D Liceo;
- Carmen Battaglia, III A Igea;
- Luca Boldetti, III A Geo;
- Roberta Giubilini, IV B Liceo;
- Luca De Filippi, IV B Erica;
- Andrea Donnola, I B Geo;
- Jessica D’Alia I C Liceo;
- Alexandra Losito, I C Liceo;
- Denise Sodo, I C Liceo;
- Louis Marchesini, I C Liceo;
- Lorenzo, V D Liceo, Disegnatore;
- Arrigo Landoni, Docente.
un reality show. Ma alla fine è giunta la tregua e il lutto si è
trasformato in cerimonia secondo le regole della società in
cui viviamo, quella delle bandiere della pace e del grande
fratello; i mass media hanno fatto propria la tragedia ed ai
balconi sono spuntate le
bandiere tricolore.
E adesso?, cosa fare una
volta che il lutto lascerà
posto alla vita di tutti i
giorni con i suoi scontri e
con le sue lotte ideologiche?
Ho sentito troppo spesso
parlare di “eroi” e di
“onore” o di “servi del
potere” e di “disprezzo”
in modo improprio e senza una adeguata riflessione; penso invece che dopo il cordoglio, per rendere giustizia a quei soldati
morti a Nassyria basti solamente abbandonare per
un attimo le nostre imposizioni ideologiche e cercare di capire veramente perché, perché quei soldati sono morti e se sia
giusto morire per esportare un ideale come la libertà.
- Luca - V D Liceo -
Ho un figlio di 23 anni e non posso non pensare che il militare più giovane morto a Nassirya ne aveva 22.
Mi sconvolge il fatto che ogni giorno ho notizie di militari
uccisi dalla pazzia degli uomini. i nostri soldati volevano
portare amore in Iraq se questo è simbolo di Pace. Ma la loro
presenza non è stata recepita così. L’Italia qualche mese fa
aveva sventolato tutte le sue bandiere della pace per dire al
mondo che la guerra non avrebbe sconfitto il terrorismo. Insieme all’Europa poi aveva dichiarato che non voleva una
guerra che non fosse condotta e autorizzata dall’ONU.
Pochi credevano al pretesto delle armi di distruzione di massa che infatti non sono state trovate e molti intuivano che la
preparazione “politica” della guerra e del dopoguerra da parte dell’America era insufficiente. Ora che i nostri ragazzi sono morti e con la loro vita hanno disonorato chi la pace la
difende solo a chiacchiere, parlare d’andarsene dall’ Iraq sarebbe, a mio parere, aggiungere agli errori un altro errore.
Ma quando l’eco della tragedia si sarà allontanata bisognerà
che la politica vera torni a far sentire la sua voce.
- Migliarini -
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Anno XI N° 2
Inter Nos
INTERVISTA AI RAPPRESENTANTI DI ISTITUTO
1. Qual è la vostra politica?
Roberto, Luca e Pietro: “Vogliamo iniziare con il risolvere i
problemi più piccoli per acquistare la fiducia dei nostri compagni e della preside per ottenere l’appoggio in particolare di
quest’ultima per risolvere i problemi più importanti.
Irene: “sono pienamente d’accordo. Vorremmo muoverci
con cautela per arrivare a sfruttare tutte le possibilità offerte
dalla scuola e che il più delle volte vengono trascurate, ci
proponiamo inoltre di instaurare un dialogo prof.-alunni che
ci possa far vivere al meglio il nostro essere studenti e che ci
permetta di dimostrare la nostra responsabilità per ottenere
una maggiore libertà.
che i bidelli non riescono a controllare che non entrino persone esterne, ma siccome noi vogliamo a tutti i costi ripristinare le feste serali, siamo disposti a tutto per ottenere il permesso della preside, fino ad arrivare anche a mettere una
pattuglia della polizia per controllare che non entrino persone esterne:”
Irene: “Il ripristino delle feste non era nel mio programma
ma non mi sembra comunque una cattiva idea; forse un po’
di difficile realizzazione. Sono abbastanza palesi i problemi
che le feste comporterebbero riguardo la sicurezza degli studenti (siamo veramente tanti!) e delle strutture. E come ho
già detto prima, credo ci sia troppa immaturità.”
6. Cosa ne pensate dei componenti dell’altra lista?
2. Perché credete di essere stati votati?
Roberto, Luca e Pietro:”Perché siamo riusciti a comunicare,
in particolar modo al biennio, la nostra grinta e voglia di fare;
mentre nel triennio non siamo riusciti a comunicare le stesse
cose ai nostri compagni perché l’assemblea era più dispersiva
e meno coinvolgente”
Irene: “Penso di aver dimostrato di essere una persona che sa
far valere le proprie ragioni senza per questo impedire una
comunicazione con gli ‘avversari’;e credo che ,soprattutto chi
mi conosce,potrebbe avermi votato perché sono una persona
coerente:farò quello che ho detto”
Roberto, Luca e Pietro: “Secondo noi non c’era grande
differenza fra i punti delle due liste; loro erano di sicuro più
organizzati in assemblea perché si erano distribuiti i vari
compiti e ognuno dei componenti aveva qualcosa da dire,
ma noi siamo stati forse più coinvolgenti.”
Irene: “Credo di stare instaurando un buon rapporto, soprattutto perché sono persone aperte al dialogo e al confronto
con me e con gli altri studenti; inoltre siamo d’accordo su
molte questioni e penso che insieme faremo un buon lavoro.”
7. E di quelli della consulta?
3. Come pensate di gestire le assemblee di istituto
tutti insieme (biennio più triennio)?
Roberto, Luca e Pietro: Quello di fare assemblee insieme è
e rimane uno dei nostri obiettivi,in quanto riteniamo che in
questo dibattito possa risultare più istruttivo perché possono
emergere idee che provengono da ragazzi di età diversa”
4. Cosa ne pensi delle assemblee di istituto?
Irene: “La maggior parte di noi spreca questa grandissima
opportunità di dialogo e di confronto creando confusione e
così dimostrando solo molta immaturità.Non potremo fare
molto per sistemare la questione,perché sta ad ognuno capire
l’importanza,troppo spesso sottovalutata,delle assemblee,e
iniziare quindi a parteciparvi con maggior consapevolezza.”
Roberto, Luca e Pietro: “Sinceramente non conosciamo di
persona i due rappresentanti,comunque ci siamo informati e
ci hanno parlato bene di tutti e due i particolar modo di Bregonzio.”
Irene: “Purtroppo non li conosco, ma penso ce ne sarà presto l’occasione.”
8. Ci hanno accusato di non aver pubblicato il volantino della lista n°. 2 perché alcuni componenti
del giornalino erano anche componenti dell’altra
lista, potete spiegare voi come sono andate realmente le cose?
5. Per quanto riguarda le feste serali, come pensate
di ottenere i permessi ?
Roberto, Luca e Pietro: “Voi della Reda non avete nessuna
colpa perché siamo stati noi che abbiamo presentato la lista
in ritardo;comunque siamo stati avvisati da due ragazzi che
ci hanno spiegato che ormai la nostra lista non poteva più
essere pubblicata perché il giornalino era già stato stampato.
Roberto, Luca e Pietro: “Questo(?)imprevisto ha dimostrato
- Bolde & Clarissa -
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Anno XI 4
N° 2
Anno
I N° 3
2
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Inter Nos
Intervista ai consultini
DOMANDA
Tommaso BreNo
Ehm…
Non ti ho tradito
Non rimembro
Caxxi tuoi?
Mai bigiato…
Andrea Magistro
Fumi?
No
Mai fatto una canna?
No
Mai tradito?
La prima sbronza?
La prima volta?
Mai bigiato?
Quasi mai
Boh
18 anni
Mai una giornata intera
In prima o in seconda
Mai manifestato?
Non ancora
Destra ma non troppo
Destra o sinistra?
Destra e sinistra
Umberto Smaila
Bush o Berlusconi?
Berlusconi
Obiettore
Militare o obiettore?
Militare
E hmm…e hmm
Ordine o anarchia?
Anarchia ordinata
Alfa 33
Ferrari o Mclaren?
Ferrari
Pube
Vasco Rossi, minchia!!
Sono cose private, sono timido
Bartoccini
Vaffanculo con la s
Pub o disco?
Britney Spears o Vasco Rossi?
Pub
Mi giustifico
Una persona e una cosa che porteresti in viaggio con te.
Più di una
E che non porteresti
Più di una
La parolaccia che dici più spesso
Non dico parolacce
Fedele, lui è poligono
Fedele o poligamo?
Fedele
Mi sono rotto qualcosa
Ultima operazione
3×3
Voto e aggettivo per:
10 e lode
5 con simpatia
- questo governo
- questa scuola
8 non so
6- -, migliorabile
Non mi esprimo
- Moratti
6 al presidente dell’Inter (w Juve)
6 con beneficio di inventario
- Preside
6 ½, sta portando innovazioni
Complimenti per il marsupio
- rappresentanti
6 a Irene e Scarantino, senza voto
gli altri due (complimenti per
i cartelli)
7 si sbatte ma poverino non ce la
fa
- collega
7 simpatico
7 ma perché mi avete votato?
- te stesso
6 e mezzo
- giornalino
6 ho paura
6 si può dare di più
Lukulele
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La parola più difficile che conosci
Tullio Battaglia
Il politico che preferisci
Tanti cari saluti
Un saluto
Uso la seconda giustifica
Carmen Battaglia
Ciao belli!
- Luca & Andrea -
Anno XI N° 2
Inter Nos
Parlano i dati
CONSIGLIO DI ISTITUTO
ELETTORI
VOTANTI
1116
1019 – 91%
Assenti
9%
Schede bianche
46
Schede nulle
148
VOTI VALIDI
LISTA I
825 – 81%
256 – 31% > 1 seggio
MAGISTRO Andrea
29 – 11%
GROSSI Lorenzo
58 – 23%
LANFRANCHI Irene
125 – 49% > Eletto
FALLATI Luca
88 – 34%
BATTAGLIA Carmen
88 – 34%
LISTA II
569 – 69% > 3 seggi
SPERTINI Roberto
163 – 29% > Eletto
SCARANTINO Luca
442 – 78% > Eletto
MERCURI Pietro
116 – 20% > Eletto
CRIVELLI Luca
107 – 19%
VITALI Matteo
68 – 12%
CAPURSO Jessica
89 – 16%
CONSULTA PROVINCIALE STUDENTESCA
Schede bianche
190
Schede nulle
127
VOTI VALIDI
MAGISTRO Andrea
GROSSI Lorenzo
BREGONZIO Tommaso
BATTAGLIA Carmen
Anno XI N° 2
702 – 63%
151 – 22% > Eletto
117 – 17%
291 – 41% > Eletto
143 – 20%
Quanto le classi incidono sui voti delle liste
LISTA
I
II
prime
10%
44%
seconde
13%
30%
terze
28%
12%
quarte
21%
7%
quinte
29%
6%
BIENNIO
22%
75%
TRIENNIO
78%
25%
Significa che il 6% dei voti della lista II, per esempio, sono
dati da studenti delle classi quinte, mentre nella lista I sono
il 29%, ecc.
Come si schierano le classi
LISTA
prime
seconde
terze
quarte
quinte
I
9%
16%
51%
56%
68%
II
91%
84%
49%
44%
32%
Significa, per esempio, che il 91% dei ‘primini’ ha votato la
lista II, e che solo il 32% delle quinte ha votato la stessa
lista, ecc.
Concludiamo con alcuni esosi premi:
♠ Premio Fifty-Fifty alla 5 A Geo, che il giorno delle
elezioni si presenta dimezzata, 1 assente su 2.
♠ Torta Grafomania alla 4 A Liceo, per ben 23 schede
nulle su 26 nelle urne per le elezioni d’Istituto.
♠ Trofeo Consulta che passione alla 4 B Erica, per il
maggior numero, 14 su 25, di schede nulle per la Consulta
♠ Coppa Astensionismo Provinciale alla 1 C SS, per 19
su 21 schede bianche nell’elezione dei rappresentanti
della Consulta. Domanda: avranno capito chi sono?
♠ Attestato di Innocenza assegnato alla 5 A Liceo, con
le sue 5 schede bianche su 23 nelle elezioni d’Istituto
♠ Premio Protesta Lista Fantasma alla 3 B Erica, per le
16 schede nulle, a cui se ne aggiungono 2 bianche per
un totale di 0 valide su 18, in cui si invoca una terza
lista...
♠ Contratto Responsabilità a quel 63% che ha scelto per
tutti i rappresentanti della CPS.
A cura di – Tullio –
- V D Liceo -
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Inter Nos
Ricordi d’assemblea: Biennio...
Quando l’igiene vola alta…
Mercoledì 24 Ottobre, in palestra, si è tenuta l’assemblea
per eleggere i rappresentanti d’istituto, che hanno illustrato i
loro programmi al biennio: c’erano solo due liste.
Come vi sarete accorti mentre nella lista 1 hanno parlato
tutti, nella lista 2 solo Luca Scarantino (e un ragazzo limitatosi ad alzare cartelloni con scritto applausi). Gira e rigira
l’assemblea si è svolta sulla carta igienica, serve o non serve
questo è il problema… visto che la lista 2 (Scarantino!) ha
parlato delle aule poco pulite figuriamoci quella dei bagni,
di certo la carta igienica in un bagno poco pulito non può
rimanere pulita! A questo punto è meglio portarsi i fazzoletti di carta da casa che sono molto più igienici.
Un proverbio dice che non si giudica un libro dalla copertina, ma in questo caso… naturalmente intendo i motti usati
dalle liste, abbiamo: un deciso “Fatti non foste per viver come alunni” (lista 1) e un banale “Ora tocca a noi” (lista 2).
Banale quanto il motto è stata la proposta delle ragazze ponpon, alla quale alcune/i ragazze/i hanno risposto con applausi e grida.
Ha attirato la mia attenzione una frase detta da un membro
della lista 2 lo stesso giorno mentre stavamo scendendo dal
treno, che ha detto esplicitamente di essere nella lista solo
per fare numero immaginiamo il resto!
Avrete notato la determinazione di Carmen Battaglia (lista
1) su alcuni punti del loro programma che alcuni non hanno
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proprio preso in considerazione: i giochi in scatola e la possibilità di avere il biliardino, quando già ci sono studenti che
al bar fanno passare il tempo tra le lezioni mattutine e quelle
pomeridiane con una partita a carte. Una ragazza ha detto
che non aveva tempo per giocare, ha ragione, ma ci sono
anche studenti che hanno ore buche oppure che entrando
un’ora dopo e venendo in pullman o in treno arrivano prima
e aspettano al bar.
Quando hanno finito la presentazione dei programmi hanno
chiesto la nostra partecipazione per altre preposte, invece
una ragazza ha detto a Carmen che era maleducata, forse
perché ha usato qualche parola inappropriata, ma non credo
che lei non le usi !
Rimanendo sul tema della carta igienica, finita l’assemblea
qualcuno ha lanciato dall’alto delle gradinate qualche rotolo
di carta igienica dimostrando che oltre ad esserci già non la
userebbero nel modo giusto e provocando uno spreco inutile
di parecchi rotoli di carta igienica. Al lancio della carta tutti
ad applaudire: chi applaudiva per ringraziare per aver perso
circa 2 ore di lezione, chi per i rotoli di carta lanciati. Noi
intanto aspettiamo i cambiamenti che nell’assemblea sono
stati prefissati.
- Jessica - I C Liceo -
Anno XI N° 2
Inter Nos
...e Triennio
Ho sentito cose...
A beneficio di coloro che la mattina del 22 ottobre, durante
lo svolgimento dell’assemblea tenutasi in palestra, hanno
ritenuto inutile recarsi presso il suddetto luogo (“perché alla
fine non si conclude mai niente”; “perché si dicono sempre
le stesse cose”; ”perché a me non me ne frega ”) e hanno
ritenuto più produttivo ed edificante “farsi” una briscola, un
caffè, o altro(legale e non), a beneficio di costoro dedicherò
poche parole riassuntive l’assemblea del triennio, prima di
dare inizio alle “mie” danze.
Ore 11.10: volti poco entusiasti animano le gradinate della
palestra in un’attesa affatto trepida che i candidati prendano
la parola. Lista nr.1 al tavolo, lista nr.2 alle panche, più personaggi clandestinamente appostati alle loro spalle..
Esposizione del programma; parla per primo il, suppongo,
group leader della lista 2, che riassume i problemi messi in
luce dai candidati suoi compari, per poi passare il microfono
alla lista 1 che fa altrettanto.
Un’introduzione dai toni pacati che prepara il terreno al dibattito tra le fazioni e con (o senza?) il pubblico.
Più unica che rara la partecipazione dei morti-viventi spettatori: una voce dai servizi sociali sempre in ombra (a detta
della voce stessa), due richieste di passare a discutere di
problemi che non siano carta igienica o phon-asciugamani
(ed eventualmente asciuga-capelli per i bisogni delle studentesse che scambiano i corridoi per passerelle),
l’accanimento di una squilibrata petulante che dovrà pur
sfogarsi con qualcuno, qualche ovazione della folla…A dir
la verità l’atmosfera si è un po’ riscaldata tra proposte indecenti (.. “potremmo star fuori a fumare mentre ascoltiamo le
lezioni”..”il bar avrà il monopolio delle merendine!”..”un
biliardino?”) e applausi e botta e risposta. Avrei giurato che
tutti (o almeno, i presenti ‘vivi’) si fossero fatti un’idea delle
persone che aspiravano all’elezione, abbiamo visto e commentato i programmi, abbiamo tentato di capire le persone
al di là dei quattro punti scritti su un foglio, abbiamo pensato(?)seriamente al fatto che dovevamo scegliere nelle mani
di chi mettere il nostro anno scolastico, e abbiamo anche
osservato gesti, atteggiamenti che ci potessero avvertire della presenza, in quelle testoline parlanti, di un cervellino, anche piiiiiccolo… ma oggi, a scrutinio avvenuto, a conti fatti,
a rappresentanti eletti, mi domando: erano tutte bambole
gonfiabili quelle che occupavano gli spalti quella mattina?
Ho sbagliato assemblea e ho quindi partecipato ad un dibattito fittizio?
Vorrei crederlo, ma troppe cose coincidono, e questa mattina ho avuto l’ultima conferma: non sapevo cosa mi aspettasse all’intervallo insieme al confortante tepore
dell’irrinunciabile caffè: scritta a chiare lettere sulla lavagna
Anno XI N° 2
“pubblica”, la ribellione alla scelta fatta dai nostri compagni. Segue presa di coscienza e apparente (per chi mi osservava)blackout, in realtà flash-back. Ritorno con la mente a
quelle due ore: sento ancora l’eco lontana…”riapriamo le
balconate alzando le barriere di mezzo metro così potremo
fumare senza dover scendere ‘fino’ in cortile…i prezzi delle
merendine aumentano,vogliamo il ribasso!...feste serali...
professori-bestie che con frusta e lupara costringono gli studenti-carcerati a non alzarsi dal proprio banco dopo 4 ore di
verifica”….e poi ho questa visione poco nitida di un solo
oratore che si scusa per il mancato intervento degli altri candidati, ma “non parlano bene, io mi esprimo meglio”…
Oh mio Dio! Ce la faremo a comunicare con loro? Capiranno le nostre richieste? Sapranno esprimerle ai docenti? Urgono severi provvedimenti: A.A.A. cercasi volenteroso logopedista che impartisca lezioni di verbalizzazione e dizione,che lavori possibilmente gratis perché i soldi li dobbiamo
investire ben più seriamente…
ma perché risparmiare? Ammettiamolo, di soldi, ce ne sono
a palate per la scuola pubblica; lo dice anche il nostro caro
ministro Moratti..
E allora facciamoli fruttare proprio ma proprio bene questi
milioni di euro: non sprechiamoli per riparare le porte sfasciate dei bagni, per sostituire i vetusti e logori banchetti,
per sistemare le finestre che lasciano entrare gelide folate di
vento, o per rendere agibile l’aula multimediale, per comprarci qualche fazzolettino di carta in più, per evitare di trovarci la DIGOS come compagna di classe…piuttosto: compriamo un biliardino, troviamo un modo per agevolare la
discesa degli studenti fino al lontano cortile, lottiamo contro
il monopolio delle merendine, compriamo km di carta igienica che andranno ad intasare le tubature e quindi sborseremo altri soldi per le riparazioni, alziamo le balconate (anche
più di mezzo metro, tanto i soldi ci sono!), facciamo feste
notturne durante le quali la scuola verrà demolita…
Ora mi rivolgo ai neo-rappresentanti: dimostratemi che ci
sapete fare, che la mia idea di voi era sbagliata, perché alla
fine dell’anno debba rimangiarmi tutto quello che ho detto.
Ci spero.
- Clarissa D. - IV B Liceo -
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Inter Nos
Sciopero Fantasma
Nell’ultima settimana di ottobre è giunta, ai rappresentanti
d’istituto, una richiesta di sciopero, fondata su un motivo
alquanto insolito.
Argomento al centro di accese discussioni (peraltro emerso
anche all’assemblea d’istituto) : il nuovo libretto scolastico,
entrato in vigore all’inizio dell’anno.
Il problema, non trascurabile, è dato dal fatto che, per le
modalità di configurazione di questo recente “documento”,
non sono stati interpellati gli ex rappresentanti d’istituto. La
preside non ha l’obbligo effettivo di convocare i
“portavoce” degli studenti, ma secondo molti (anche a mio
avviso), ciò è scorretto nei confronti degli alunni, i diretti
interessati.
Fino a qui sembra giustificabile la decisione, da parte di alcuni discenti (vuol dire studenti!), di contestare l’accaduto
non presentandosi a scuola; ma, analizzando la questione,
possiamo notare qualche stranezza.
In primo luogo, la notizia non è giunta ai rappresentanti come regolare proposta, ma, pare, tramite un sospetto
“passaparola”, del quale non si conosce il vero divulgatore.
Gli “emissari” studenteschi non hanno preso ,nemmeno per
un istante, in considerazione l’idea; tuttavia la “voce” è arrivata (in modo oscuro) alle orecchie della preside e del vice,
che hanno poi preso provvedimenti, parlando agli alunni.
La seconda anomalia è la data decisa per lo sciopero: venerdì 31 ottobre (halloween): ciò potrebbe sembrare
(vagamente!) uno stratagemma, mirato al prolungamento
del “ponte” (sabato 1 è il giorno festivo di “tutti i santi”).
Io, personalmente, approvo pienamente gli scioperi, come
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mezzo di protesta; penso però che non debbano essere usati
inutilmente, ma per motivazioni importanti, se non addirittura gravi.
In caso contrario corriamo il rischio di non essere presi seriamente in futuro e di trasformare i movimenti studenteschi in
una farsa, perdendo così fiducia agli occhi di molte persone.
Mi sono interessato alla faccenda dei libretti, domandando
un po’ qua e là.
Diversi professori sostengono che tale cambiamento sia stato
attuato proprio a beneficio degli studenti, i quali subirebbero
meno pressione (verifiche e interrogazioni)da parte degli insegnanti in periodi come i giorni finali dei due quadrimestri
(nei quali solitamente veniva emesso un “pagellino” attestante i voti del singolo alunno).
Ho scoperto che il vero motivo, in realtà, è un altro e pare
anche essere del tutto giustificabile:
negli anni passati molti studenti (dallo scarso rendimento
scolastico) evitavano di dar notizia ai genitori dei propri voti.
Come varie volte è accaduto, alla bocciatura del proprio figlio, le famiglie venivano colte completamente alla sprovvista e chiedevano spiegazioni alla scuola, anche facendo ricorso contro di essa e creandole quindi non pochi problemi.
Ciò è stato risolto dando l’obbligo agli alunni di far pervenire a casa il risultato della propria operatività, tramite il famoso libretto.
Possiamo veramente biasimare la Scuola per la propria decisione?
- Luca - IV B Erica -
Anno XI N° 2
Inter Nos
SPORTIVAMENTE PARLANDO
Poca è la voglia di parlare di sport, tornei, et cetera et cetera, se un’infiammazione non ti consente di praticarne… Ma
indipendentemente da quella mal messa ciabatta che è il mio
piede, anche quest’anno la scuola, ma soprattutto i nostri
docenti, ci offrono molte opportunità per vivere lo sport.
Infatti su molti fronti si muove la tentacolare organizzazione.
Cominciamo con le cose facili: i gruppi sportivi pomeridiani. Barranco si prenderà cura di quelli che la pallavolo
riuscire ad attirare in palestra il lunedì pomeriggio alle 13.45, per principianti e meno, maschi e femmine. Questa
attività è però riservata al biennio.
Aperto a tutti è invece il gruppo pomeridiano di basket, tenuto da Todisco per 2 ore ogni settimana, per affinare la
tecnica ma anche tenersi in forma.
Se invece il fisico non è proprio il vostro interesse
principale, allora potreste volervi rivolgere alla prof.
Derla, che propone un accattivante gruppo per apprendere alcune tecniche e sequenze yoga. Il tutto si articola su due cicli di 20 ore, un paio ogni venerdì.
Per chi dell’agonismo non può fare a meno si organizzano tornei interni, e la proposta non è men varia.
Sempre Barranco si occupa del torneo interclasse di
pallavolo, misto, stavolta accessibile esclusivamente
per le classi del triennio.
Nel frattempo si svolgono i tornei di calcetto a 5, divisi per biennio e triennio sotto la supervisione della
prof. Bozzo. Mentre il primo comincerà prima possibile, il secondo avrà luogo durante il secondo quadrimestre, con alcune interessanti novità. Innanzitutto la formazione di una rosa di studenti che danno la propria
disponibilità per arbitrare, e poi un entusiasmante tabellone di incontri, che vedrà affrontarsi 18 squadre,
tra cui la vincente del biennio, in una fase eliminatoria
a gironi di 3 squadre, per poi proseguire con sfide andata e ritorno fino alla finale a scontro diretto. Insomma, tutto da giocarsi.
Todisco terrà nel mentre il torneo di basket 3vs3, aperto a tutte le squadre che si vogliano formare, senza restrizioni di classi di appartenenza.
In primavera partirà infine il torneo di beach volley.
Le squadre, formate rigorosamente da un maschio ed
una femmina, condizione necessaria e sufficiente, si
affronteranno per scontri diretti, fino alle finali da disputarsi l’ultimo giorno di scuola.
Se proprio non siete soddisfatti, allora conviene dare
un’occhiata anche ai giochi sportivi scolastici. Infatti
saranno formate squadre per partecipare alle fasi eliminatorie dei campionati provinciali. Barranco attingerà dal gruppo sportivo per una rappresentativa di
pallavolo, e Todisco selezionerà i cestisti. Intanto si
Anno XI N° 2
svolgeranno le selezioni di istituto per sci alpino e
nuoto, mentre quelle della corsa campestre si sono già
compiute. Ve ne proponiamo la classifica qui sotto. Se
avete preferito creare coreografie allucinogene anche a
costo di arrivare ultimi, credo che non troverete il vostro nome.
Dulcis in fundo, si organizzerà la sesta edizione del
memorial Fiorella Noseda, docente di educazione
fisica a cui è significativamente dedicata la nostra palestra. In suo ricordo si scontreranno squadre maschili
e femminili di diversi istituti della provincia, nei due
giorni prima delle festività pasquali, nella nostra scuola. Che le danze abbiano inizio…
- Tullio - V D Liceo -
ALLIEVE FEMMINILE
1
Reina 2 B Erica
6
Marasco 2 B Erica
2
Falaschi 1 D
7
Varischetti 2 A
3
Grassi 3 B Erica
8
Cavalluzzo 3 B Erica
4
Caraffa 1 B
9
Cibinel 1 B
5
Gadina 3 A Erica
10 Lumastro 2 A
ALLIEVI MASCHILE
1
Bonini 1 A
6
Ferretti 3 C
2
Buzzi 1 A
7
Vallone 3 A Geo
3
Tersigni 1 D
8
Macchi 3 C
4
Gioia 2 A
9
Koka 2 B Geo
5
Raccuia 1C
10 Peretti 1 B
JUNIORES FEMMINILE
1
Geraneo 5 D
6
Ferlin 4 B Erica
2
Lanfranchi 4 B
7
Conti 4 B Erica
3
Rovera 4 B Erica
8
Nasuelli 4 B
4
Calzi 4 B
9
Cosseddu 3 B Erica
5
Astone 5 D
JUNIORES MASCHILE
1
Bossi 4 B
6
Giussani 5 D
2
Crema 4 A
7
Stabile 4 A Igea
3
Politi 5 A
8
Spertini 4 A Geo
4
Porrini 4 B
9
Tombolini 5 D
5
Cappello 4 C
10 Priore 4 A Geo
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9
Orientamento
ORIENTARE A ORIENTARSI
Non so se il titolo che ho scelto produca su di voi un effetto
cacofonico o si presenti con un ritmo blandamente ipnotico
nella sua ripetitività! Lascio a voi il giudizio mentre da parte mia, e dei colleghi che con me collaborano, prevale
l’importanza del contenuto.
NESSUNO PUO’ SCEGLIERE AL VOSTRO POSTO.
È di fondamentale importanza che voi sappiate che nessuno
può decidere al vostro posto cosa fare dopo il diploma. Tutto ciò che gli adulti, docenti, genitori, amici, possono fare
per voi è aprire degli spazi di riflessione e dei tempi di maturazione, invitandovi ad informarvi, affinché la vostra scelta sia la più consapevole e la più informata possibile.
Per molti di voi sino ad ora non si è verificata una reale esperienza di scelta scolastica: si sono lasciati guidare dalla
famiglia o dal gruppo di amici. Questa situazione ha la sua
ragion d’essere: la personalità si forma nel tempo e a quattordici anni si ha ancora la necessità di essere guidati e sostenuti da amorevoli compagni di avventura.
A diciott’anni la personalità si è in gran parte formata e ciascuno di voi è, per certi aspetti, un mondo a sé che, nel dialogo con gli altri, riconosce i propri punti di forza e di debolezza, per valorizzarli nel primo caso e correggerli
nell’altro. La consapevolezza delle proprie risorse e dei propri limiti, così come quella dei propri interessi e delle proprie competenze, rappresentano un punto di partenza irrinunciabile nel percorso volto a maturare la propria scelta.
nel nostro istituto intende pertanto aiutarvi a scegliere, richiamando la vostra attenzione sulle diverse componenti della scelta e sollecitare la vostra partecipazione.
- Prof.ssa Consuelo Farese - Responsabile della funzione Orientamento CALENDARIO DELLE ATTIVITA’
Nel mese di novembre inizia l’attività di orientamento rivolta alle quarte secondo le modalità descritte dettagliatamente
dal progetto già noto ai rappresentanti di classe di alunni e
genitori e dei docenti.
Siamo in attesa, per le quinte, di conoscere i tempi e i modi
della prescrizione universitaria, per avviare le attività concernenti gli studenti dell’ultimo anno di tutti i corsi presenti
in istituto.
CIASCUNO E’ ORIGINALE.
Insisto nel sottolineare che ciascuno di voi è l’intersezione,
assolutamente originale, di sistemi complessi quali la famiglia, gli amici, la scuola, il gruppo sportivo…e cominciare a
pensare per sé un progetto di vita significa cominciare a
pensare a se stessi come non più totalmente assimilati a questi sistemi ma in relazione con essi.
Il progetto di orientamento così come da anni è realizzato
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Anno XI N° 2
Orientamento
INTERVISTA A….
Questa prima intervista è al professor Bruno Perazzolo* e
vuole soddisfare una curiosità che molti di coloro che hanno
letto il giornalino mi hanno segnalato, più o meno curiosi:
COSA SONO GLI IFTS? Ecco il risultato dell’intervista che
mi ha concesso giovedì 6 novembre, in una scuola ormai silenziosa data l’ora: era l’una e mezza e la maggior parte di
chi affolla aule e corridoi era finalmente e felicemente a casa!
li!”
“Certo, ma questi corsi, come ho detto, procedono a un primo inserimento nel mondo del lavoro e, se sono organizzati
come si dovrebbe, rispondono alle esigenze del mondo del
lavoro a livello territoriale, perciò appena terminati si hanno
ottime probabilità di venire assunti da chi, cercando figure
professionali di alto profilo tecnico, ha contribuito ad avviarli”
“Cosa sono gli IFTS?”
“Si tratta di corsi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore e rappresentano il cosiddetto secondo canale degli studi
superiori. Sono disciplinati a norma dell’art. 69 della legge
17 maggio 1999, n°144 e fanno parte della legge del riordino
dei cicli.”
“Chi organizza questi corsi?”
Le Regioni e in particolare le Province sono gli enti programmatori e, dopo aver verificato la richiesta di particolari figure
tecniche, dà mandato ai soggetti attuatori (Università, ENAIP, CFP, Istituti di istruzione superiore, associazioni imprenditoriali, ecc.) di realizzare operativamente tali corsi,
decidendo tra le diverse proposte, quali candidature finanziare.”
“Questo secondo canale allora si pone in alternativa alla
scelta universitaria?”
“In teoria non si tratta di una scelta che esclude quella universitaria, perché c’è la possibilità di passare dall’un canale
all’altro: i corsi IFTS in sede di progettazione devono stabilire a quanti crediti corrisponde la loro frequenza, in modo tale
che chi fa una parte del suo percorso post diploma nella formazione professionale superiore, possa vedersi riconosciuto
questo impegno.”
“A che scopo sono stati istituiti gli IFTS?”
“Sono stati istituiti per formare una figura professionale di
alto profilo, a livello superiore appunto, e sono caratterizzati
da contenuti e pratiche di tipo tecnico-specialistico”
“Hai detto che non sono antagonisti all’università, vuoi
dire che sono impostati nello stesso modo degli studi universitari?”
“No: una parte consistente dell’impegno (dal 30% al 50%) è
costituita dal tirocinio aziendale. Il senso della relazione tra
professione e concettualizzazione è inverso nei due canali
perché l’università procede dalle discipline verso il mondo
del lavoro mentre gli IFTS procedono dalle necessità della
professione alle discipline, impegnandole per l’acquisizione
di competenze tecnico-professionali”.
“I corsi IFTS sono gratuiti?”
“Molti, tutti quelli finanziati da Regioni e Province, sono
gratuiti.
Prima di concludere vorrei invitare gli studenti a riflettere
bene su ciò che desiderano fare: le opportunità sono veramente moltissime e perciò tutto dipende da ciò che loro decidono di mettere in gioco.”
*Il prof. Bruno Perazzolo è docente del nostro istituto e in
questo momento lavora presso il CSA (il vecchio provveditorato, più o meno) e si occupa di qualità, autovalutazione e di
secondo canale; è stato membro del comitato scientifico del
primo corso IFTS organizzato in sede.
A cura della - Prof.ssa Consuelo Farese -
“A chi consigli di scegliere questo canale?”
Consiglio questa opzione a chi intende trovare uno sbocco
nel lavoro in tempi brevi e a chi ha uno stile di apprendimento di tipo operativo, fondato sul fare, che ha bisogno del contatto con la pratica, con il lavoro come stimolo allo studio e
all’approccio teorico”
“A proposito di tempi, quanto durano i corsi IFTS?”
“I corsi durano da un minimo di poche settimane a un massimo di due anni.”
“Ma le lauree ormai sono, per il primo segmento, trienna-
Anno XI N° 2
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Rubriche
BEYOND THE SOUND
Gruppo/Artista: Black Eyed Peas
Album: Elephunk
Elephunk è un album che riesce a sorprendere dall’inizio alla
fine.
Come nel passato, anche questo cd di Wil-I-Am ha voluto la
partecipazione di colleghi. Primo è Justin Timberlake, che ha
“prestato” la voce per il singolo Where is the love?, in oltre
Trevis Barker dei Blink 182 e i Papa Roach.
È un tipico disco in cui la black music si fa ascoltare anche
da chi non è un patito del genere, nel cd soul e blues s'intrecciano con funk-pop che è la base del sound dei Black Eyed
Peas. Ci sono anche melodie inaspettate, come ritmi latino
americani di Latin Girl, e quelli tribali di The Elephunk Theme e Fly Away. Shut up è cantata dal nuovo acquisto della
band, la soul-singer Ferie.
Questo album riesce a far convivere con successo più generi.
Gruppo/Artista: Nickelback
Album: The Long Road
I Nickelback sono stati una delle band più trasmesse in radio
nel corso del 2002 e non c’è nessuno che non abbia ascoltato
almeno una volta How You Remino Me, il singolo che li ha
proiettati ai vertici delle classifiche.
Le premesse che questo disco possa avere successo ci sono
tutte prima è il singolo Someday, accompagnato da un video
commovente, e altre canzoni che potrebbero restare impresse
a lungo.
Il disco per scelta è stato prodotto interamente dalla Band.
Gruppo/Artista: Giorgia
Album: LadraDiVento
Sono sempre alte le aspettative quando ci si trova di fronte ad
un lavoro di Giorgia, indubbiamente una delle migliori interpreti dello scenario italiano musicale. Fino ad ora ci siamo
abituati alla Giorgia interprete di grandi canzoni, a volte da
far ‘accapponare’ la pelle! Oggi con ‘Ladra di Vento’ la cantante si propone come autrice di testi e musica, tranne per
qualche collaborazione.
E sono proprio le canzoni non musicate da lei a colpire maggiormente e a rappresentare le colonne portanti del disco,
come per esempio ‘Gocce di Memoria’ (musica di Andrea
Guerra), sound track del film ‘La finestra di fronte’e ‘Spirito
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Libero’ pareva non voler mollare più la classifica dei singoli
più venduti in Italia! Un lavoro che lei spiega esser nato in
pochi mesi, anche se contro ogni logica di mercato quindi
denso di emozioni legate ad un periodo storico che definisce
“il medioevo in tutti i suoi difetti, in cui la paura è il messaggio più trasmesso, in cui la libertà di dire è influenzata dalle
logiche di mercato, di un mercato sempre più in crisi, in cui i
numeri fanno la grandezza”. In questo viaggio della mente
Giorgia parla d’amore in un altro modo, di guerra a suo modo, di dolore e di sesso, di risate e di fumo. Lo spirito di
Giorgia si conferma libero ed internazionale, anche se in questa ricerca di sonorità non si trova nulla di nuovo!
Gruppo/Artista: TheRasmus
Album: DeadLetters
Dalla Finlandia tornano i The Rasmus con il loro quinto album in studio “Dead Letters”. Per questo lavoro il quartetto
nordico formato da Lauri (voce), Pauli(chitarra) Aki(batteria)
Eero(basso) si è affidato ancora una volta all’aiuto dei producer Mikael Nord Anderson e Martin Hansen, già responsabili
del precedente “Into”. Hard rock con tinte melodiche; questo
è il biglietto da visita presentato da “Dead Letters”. In questo
set, di dieci pezzi ecco uscire la hit “In The Shadow”, brano
trasmesso in continuazione dalle emittenti radiofoniche. Un
pezzo con sonorità anni ottanta, che miscela l’energia rock
delle chitarre con sfumature pop, come si ripete anche nella
successiva “Still Standing” o nella più aggressiva “In My
Life”. Una produzione di buon livello , i pezzi come si può
intuire dal titolo sono lettere scritte da Lauri e mai recapitate
ai destinatari. Quattro ragazzi che ce la mettono tutta , ma
non sconfinano in territori inesplorati, rivisitano schemi già
collaudati nella ricerca di una propria dimensione. Chitarre
distorte , batteria frenetica, tutti gli ingredienti dell’hard rock
arrabbiato , condito da testi docili e malinconici. Un disco
pulito senza troppe pretese, ideale per la ricerca di qualcosa
di trasgressivo, ma allo stesso tempo mai oltre le righe.
Il disco contiene altre esempi pronti a esplorare l’etere radiofonico, come “Time Burns” , “Guilty” o “Not Like The Other
Girls” ; per chiudere con le orchestrazioni della sofferta
“Funeral Song”.
- Sara - III A Igea -
Anno XI N° 2
Rubriche
Placebo are not sleeNel 1998, i Placebo registrarono un buon disco, "Without
You I’m Nothing", il loro secondo lavoro. Un buon disco nel
senso di dodici canzoni accattivanti e molto ben prodotte,
scritte con ispirazione e proposte al pubblico con un atteggiamento ambiguo al punto giusto. Il problema dei Placebo, da
allora, è fondamentalmente lo stesso di gran parte delle band
pop-rock, ovvero la cronica mancanza di un pur minimo
straccio di idea che al "buon disco" (generalmente il primo o
il secondo) consenta di avere dei seguiti degni.
Problema questo che diventa una tragedia, artisticamente parlando, se si è inglesi, perché la stampa d’oltremanica se fai
un "buon disco" ti proietta seduta stante nella galassia delle
grandi star e ti trasforma da gruppo musicale a prodotto di
marketing. E se al successo commerciale, certamente gratificante, non fai seguire un’adeguata rivitalizzazione della tua
proposta musicale allora, volente o nolente, dal piccolo mondo del pop-rock non ne uscirai mai, a meno di non chiamarti
Radiohead o Blur, e finirai presto o tardi nell’affollato dimenticatoio dove vanno a finire le "grandi nuove band" dopo
uno, massimo due dischi.
Alla luce di questo nuovo "Sleeping With Ghosts", appare
infatti sempre più evidente come i Placebo siano totalmente
sprovvisti tanto della capacità artistica quanto della voglia di
tentare qualcosa che li riportino ai vecchi tempi del primo
album.
Questo è il quarto del trio capeggiato da Brian Molko,
"Sleeping With Ghosts" fa seguito all’ancor più banale e ripetitivo "Black Market Music", e come da programma non
offre nulla più che la solita, stessa, identica canzone che Molko, Hewitt e Olsdal ci propongono ormai da anni, confermandosi sempre più fortemente come una band che ormai
scrive le sue canzoni all’insegna del "vorrei ma non posso":
vorrei essere suggestivo come il dark-punk (il singolo "The
Bitter End" o "English Summer Rain"), vorrei essere precursore e innovativo come i Massive Attack (la patetica
"Something Rotten"), vorrei essere affascinante ed espressivo
come David Bowie (ma quand’è che Molko la pianterà di
atteggiarsi a fratellino "dark" di Stardust?). Purtroppo per
loro i Placebo non sono nulla di tutto ciò e quel poco che avevano da dire lo hanno bruciato in un solo disco, cinque anni fa, e da allora continuano stancamente a sfornare lavori
impersonali e scialbi con il solo obiettivo di vendere qualche
disco in più. Padronissimi di farlo, ma alla prova del tempo è
difficile che qualcuno si ricorderà di loro se continueranno
così.
-Ross- III D Liceo -
Anno XI N° 2
SitiRecenSiti
www.megagames.com
Ottimo sito in cui trovare utili informazioni sugli ultimi giochi per PC e piattaforme varie. Ma la crème di questo link è
la presenza di moltissime crack (a buon intenditor poche parole) per qualunque gioco, che sia abbastanza conosciuto,
anche gli ultimissimi. Sono tutte funzionanti e prive di virus... il vostro antivirus dormirà sonni tranquilli!
www.guitar-pro.com
Da questo sito è possibile scaricare la demo del software più
semplice per creare tabs per basso e chitarra e poterle ascoltare. Se poi desiderate scaricare la versione intera, la troverete facilmente con programmi di condivisione come Kazaa.
Fatte le vostre tabs, le potrete inviare al sito www.
mysongbook.com , peraltro fornitissimo di tabs da scaricare.
www.ilsearch.com
E’ un motore di ricerca molto valido, specializzato soprattutto nella ricerca approfondita di crack, warez, cheats... e molto
altro di questo genere.
www.motorino.it
Se cercate moto nuove e usate, articoli sulle novità e sulle
esposizioni di moto e prove di scooter questo sito è piuttosto
fornito. Ma vale la pena farci un salto soprattutto per la sezione “il mio motorino” dove è possibile inserire la foto e i
dati tecnici del proprio motorino, nella quale si possono trovare assurde elaborazioni ma anche mezzi interessanti.
www.miniclip.com
Siete in cerca di qualche giochino che occupi poco spazio ma
vi faccia passare il tempo? Allora è necessario che corriate il
più presto possibile su miniclip.com, dove troverete, assolutamente gratis, una vastissima raccolta di stravaganti demo di
giochi bizzarri e spesso demenziali.
www.nba.com
Per gli amanti del grande basket NBA!… foto, video, statistiche, aggiornamenti live delle partite in corso…
A cura di - Losco & Mich - III D Liceo -
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Rubriche
Kill Bill - Volume 1
-
Immaginate di essere un produttore cinematografico. Un bel
giorno si presenta da voi un tipo con un soggetto che racconta una storia più o meno così: una donna, già facente parte di
una banda di assassine al soldo di uno spietato criminale, viene ridotta in fin di vita il giorno del suo matrimonio dalle sue
stesse compagne che massacrano tutti gli invitati al matrimonio, il fresco marito di lei e il bambino che ancora deve nascere. Quattro anni dopo, risvegliatasi dal coma, la donna fa
la lista delle persone di cui vendicarsi.
Vista così, francamente sembrerebbe una gran cazzata. Sviluppata da Quentin Tarantino diventa un oggetto del desiderio cinematografico collettivo. Kill Bill Volume 1, ecco cosa
diventa.
Sei anni dopo Jackie Brown, bistrattato capolavoro, opera
stilisticamente rigorosa e incredibilmente matura, Quentin
decide di scommettere buona parte della sua credibilità in un
progetto potenzialmente suicida, continuamente rimandato
per il suo desiderio di avere Uma Thurman nei panni di The
Bride, una vera e propria musa ispiratrice che ha collaborato
grandemente alla stesura di una sceneggiatura che, dall'apparente semplicità del soggetto, si sviluppa in maniera complessa e raffinatissima. Tarantino si è ispirato ed ha attinto a
piene mani da tutto il suo cinema preferito, dai kung fu movies (la tuta gialla de La Sposa è un omaggio a Bruce Lee)
alle serie televisive della sua infanzia (la maschera degli 88
Folli è la stessa di Green Hornet, in cui oltretutto Lee aveva
la parte del servitore Kato), fino a Sergio Leone, della cui
opera Kill Bill è totalmente impregnato.
Ma se in altri casi il regista di Pulp Fiction aveva pedissequamente ricalcato l'immaginario filmico a cui era più legato,
qui è stato in grado di rielaborare i concetti giungendo ad una
forma narrativa nuova, in cui la destrutturazione temporale a
lui cara viene affrontata con grande equilibrio e fluidità. A
ciò va aggiunta l'incredibile fantasia visiva con cui viene sviluppato il film, con una fotografia pulp, è il caso di dirlo, intervallata da inserti 'anime' e desaturazioni improvvise che
imprimono un dinamismo raro al racconto.
Mettendo poi da parte tutte le considerazioni tecniche e stilistiche, Kill Bill Vol.1 è semplicemente un film emozionante,
carico di un potente sentimento che è la sua più grande forza.
Un vero e proprio atto d'amore nei confronti del cinema e
della sua protagonista, oltre che un dono prezioso per chi ama questa straordinaria macchina dei sogni.
Kill Bill Vol.1 resta stampato nella mente, inquadratura per
inquadratura, e non se ne ha mai abbastanza, così come è fortissima la voglia di sapere come andrà a finire.
Già, cosa succederà adesso? Chi lo sa, stiamo solo facendo
del cinema.
- Ross - III D Liceo -
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C’era una volta in Messico
Roberto Rodriguez ha fatto molti meno film di quanti ne conti il suo corpulento curriculum. Ha in realtà girato un lungo
romanzo per ragazzi dal titolo Spy Kids, diviso per comodità
in tre parti, un paio di horror e una saga epica in cui vengono
narrate le gesta di El, un mariachi destinato a seguire le orme
di Zorro nel riparare i torti perpetrati dal gigante confinante.
Facile ironia a parte, C’era una volta in Messico sarebbe a
tutti gli effetti il secondo remake di El Mariachi, solo molto
più noioso e, paradossalmente, sconclusionato, nonostante
qualche dollaro in più da investire.
Non bastano i grandi nomi, tra cui spicca la coppia RourkeDafoe, e le sperimentazioni in ripresa digitale, ma il peccato
maggiore sta nell'aver sviluppato con troppa sufficienza l'interessante traccia politica che caratterizza tutta la seconda
parte del film. Banderas è sempre affascinante, Depp si ritaglia l'ennesimo ruolo inconsueto della sua carriera, sorta di
incrocio tra i personaggi di Paura e delirio a Las Vegas e Prima che sia notte, la Salma è più viva che mai e dispiace che
Enrique Iglesias e Marco Leonardi non schiattino nel finale,
visto le scandalose interpretazioni.
Non mancano le citazioni alle passioni cinefile di Rodriguez,
chicche che ce lo fanno stare più simpatico, ma in questi casi
non basta essere affabili.
- Ross - III D Liceo -
Anno XI N° 2
Rubriche
Matrix Revolutions
Parlatene anche male, ma parlatene. Questa è una delle leggi
fondanti dello spettacolo e dello star system. E proprio a questa legge mi atterrò dovendo esprimere un giudizio sul terzo
e (speriamo) ultimo capitolo della saga Wachowski.
Non che la scrivente sia stata particolarmente colpita già da
Matrix (altrove lo definii "Uno splendido contenitore completamente vuoto") e Matrix Reloaded ebbe un fantastico
effetto soporifero (quando le poltrone del cinema sono comode, può essere un piacere); Matrix Revolutions completa la
parabola discendente in maniera esemplare.
Tutti gli assunti del primo film venivano già fatti a pezzi nel
secondo, instaurando in me quello che mi piace chiamare
"l'effetto Annie Wilkes" (ricordate Misery non deve morire?
Quando Annie si adirava perché il secondo episodio iniziava
diversamente da come era finito il primo?), ma qui proprio la
storia è un'altra, la continuità è assolutamente dimenicata,
accantonata per far spazio a circa un'ora e quindici minuti di
sterili immagini di combattimenti tra macchine, proiettili laser e 'seppie' in primo piano. Se quella sera fossi andata in
sala giochi, non credo sarebbe stato diverso...
Gli attori sono ormai controfigure di loro stessi nella ripetizione di personaggi che sono andati perdendo anche quel poco di profondità psicologica che avevano, Neo vestito come
Fernandel in Don Camillo, Trinity sempre più frigida e Morpheus ridotto a ultima ruota del carro. La bella Niobe, interpretata da una 'tostissima' Jada Pinkett Smith non si è guada-
gnata nemmeno un corpo a corpo nella matrix, si limita a fare
la pilota. Ma queste cose, pur tutte assieme, non bastano a
spiegare la pochezza, l'assenza di racconto, la delusione da
parte di chi pure non si aspettava niente di buono. Nel calderone Wachowski vanno a finire tutte le filosofie, le religioni,
le tecniche di psicanalisi spicciola da bignami, le simbologie
antiche e moderne, la magia, la metafisica, la morale, tutto
mescolato e cotto a fuoco lento (quanto lento non si può spiegare...) fino a perdere qualunque sapore, significato o caratteristica, annullandosi l'un l'altro e scadendo nell'opportunis mo , n e l qu a l u n q ui s mo , n e l l a fa c i l on e r i a .
Quel che dispiace è che la pellicola incasserà molto in ogni
caso, per la curiosità di chi vuol sapere come andrà a finire
(ma Neo, signori miei, non è più il Messia, perché un messia
è un salvatore, non uno che scende a compromessi), per uno
stuolo di fan che poi andranno in giro a consigliarlo agli amici, magari solo per la solita fotografia cool tutta in verde, solo per i combattimenti e le altre cose Matrix Style che ormai
ci hanno sinceramente stancati.
E sono furbi, Andy e Larry: si sono studiati bene un finale
aperto, si sono lasciati uno spiraglio, una scelta (pillola blu o
pillola rossa?) per un eventuale altro sequel. Vi prego: no.
- Ross - III D Liceo -
messssaggeria
o
Vendo libro Come risolvere il 50% dei tuoi problemi.
PS: non è consentito comprarne due
o
Texano di mezza età cerca petrolio
o
Scambio la casalinga di Voghera con il drago bianco
occhi blu
o
Cerco tutto un altro paio di maniche, nelle mie non ci
sono gli assi
o
Cerco nuovo calorifero causa sfratto – Gli alunni di 3^C
o
Cerco centro di gravità permanente
o
Cerco aula di informatica, perché non so dov’è
o
Attenzione: vitello dai piedi di balsa scappato dal boschetto della mia fantasia; chiunque lo vedesse stia attento all’orsetto ricchione che lo insegue a culo!
Anno XI N° 2
o
Scambio un giorno da leoni con 100 da pecora
o
Scambio 5 € con 10 €: chiunque sia interessato è un povero pirla
o
Cerco figlio d’arte che la metta da parte
o
Regalo panini, bibite, lecca-lecca, cioccolata, caffè, brioches, caramelle, cicche… senza alcun impegno. Signor
Maghetti
o
Cerco chi ha avuto la bella idea di farsi togliere una costola per ottenere una donna
o
Acquisto informazioni riguardo a quell’interrogazione
avvenuta nei servizi della scuola valida per l’orale
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Rubriche
ESERCIMATTI
Quindici quesiti di squisita matematica: mettetevi alla prova e mandateci le vostre soluzioni, a qualcuno della Reda o
all’indirizzo [email protected], chissà che non vi arriverà un premio…
A cura di – Damiano –
- IV C Liceo 1.
2.
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6.
7.
Edoardo, il bisnonno di Anna, non è ancora centenario
ma ha un’età molto avanzata. Tutto ciò che possiamo
dirvi è che, l’anno scorso, la sua età era un multiplo di 8
e che l’anno prossimo sarà un multiplo di 7.Qual è l’età
di Edoardo?
Amerigo è andato a fare una passeggiata con il suo cane
Tobia. Se Amerigo ha un vantaggio su Tobia di 1998
metri e se Tobia fa 5 metri al secondo mentre Amerigo
ne fa soltanto 2, dopo quanti secondi Tobia raggiungerà
il suo padrone (ipotizzando per entrambi un moto rettilineo uniforme)?
Alessandro e Luca hanno a disposizione 2 cartoncini
rettangolari identici di perimetro 72 cm. I due arrotolano
il loro cartoncino per formare un cilindro, poi calcolano
il volume del loro cilindro e si accorgono che il volume
di uno è 8 volte quello dell’altro. Quanto misura il lato
più lungo?
Mamma Emilia ha preparato una torta ma sa benissimo
che sua figlia Laura, notoriamente una gran golosona, se
la mangerà tutta a meno che non si inventi qualcosa per
impedirglielo. Propone allora alla figlia un quesito: se
Laura risponderà potrà mangiarsi tutta la torta. “la mia
torta pesa un Kg più mezza torta” gli dice la mamma,
“quanto pesa la mia torta?”. Quanti Kg di torta si mangerà Laura che conosce già la risposta?
Sei stato invitato da un amico a fare un gioco. Tu e lui, a
turno, potete sottrarre un numero di fiammiferi che va da
1 a 10 (compresi) da un mucchio che ne contiene 2003:
vince chi gioca per ultimo (colui il quale quindi prenderà
gli ultimi fiammiferi). Tocca a te partire: quanti fiammiferi prendi per essere sicuro di vincere?
120 figurine di famosi calciatori vengono gettate in pasto ai tifosi di uno stadio. Beatrice dichiara ai suoi tre
spasimanti che darà un bacio a colui che le riporterà il
numero di figurine da lei stabilito. Alla fine i 3 innamorati riescono a recuperare tutte le 120 figurine ma nessuno di loro ottenne il bacio promesso perché al primo
mancavano 2 figurine per raggiungere la quota stabilita,
al secondo 4 e al terzo 6. Per quante figurine Beatrice
avrebbe concesso un bacio?
10 amici (Quattro, Cinque, Sei, Sette, Otto, Nove, Dieci,
Undici, Dodici, Tredici), ex compagni di scuola, decidono di ricordare i vecchi tempi mangiando una torta tutti
insieme. Tredici si fa carico di tagliare la torta ( della
torta intera) dandone 1/4 a Quattro, 1/5 a Cinque, 1/6 a
Sei e così via. Si accorge solo all’ultimo momento che la
torta non basterà per tutti. In quanti mangiarono la loro
parte torta?
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In una classe di 29 studenti, ci sono 3 ragazze in più dei
ragazzi. Quante ragazze ci sono?
In ognuna delle 585 tasche di una giacca di un gigante
che tiene poco alla propria igiene vivono 3 topi: ogni
topo deve curare 5 topolini. Quanti topolini vivono nella
giacca?
Quali sono le quattro cifre che bisogna togliere al numero 4921508, senza cambiare l’ordine alle rimanenti, per
ottenere il numero di tre cifre minore possibile?
Andrea viene al Club tutti i giorni, Biagio ogni 2, Cristina ogni 3, Davide ogni 4, Enrico ogni 5, Fabio ogni 6 e
Gabriele ogni 7. Oggi erano tutti presenti al club. Fra
quanti giorni si ritroveranno nuovamente tutti insieme?
La somma di sette numeri dispari consecutivi è 119.
Qual è il minore di essi?
Quante diverse quaterne di numeri interi (x,y,z,t) esistono tali che (x<y<z<t) e (xyzt+1=2003)?
A NY 16 pacchetti di gomma da masticare costano tanti
dollari quanti sono i pacchetti che si possono comprare
con un dollaro. Quanti centesimi costa un pacchetto?
Sia 1,4,9,16,25,… la successione dei quadrati dei numeri
naturali. 108 è un termine di questa successione. Qual è
il termine che lo segue nella successione? E’ sufficiente
la formula per calcolarlo.
Anno XI N° 2
Rubriche
Morselli: Dissipatio H.G.
Storia di un “fobantropo” realizzato?
L’idea originaria era quella di realizzare una recensione di
grande stile, infarcita di superlativi che potessero immediatamente svelare la grandezza di quest’opera, e forse questo
progetto nasceva dall’entusiasmo di cui mi aveva caricato il
prof. Raffo in quell’ormai lontano pomeriggio di inizio ottobre quando le sue parole mi avevano trascinato tra le pagine
di quel libro che ogni pochi minuti sfogliava con delicatezza
e ardore insieme. Ma forse mi ero talmente lasciata trasportare da pensare di potervi parlare di “Dissipatio H.
G.”rendendogli pienamente giustizia come Raffo ha saputo
fare. Solo presunzione… ma non per questo mi arrendo, e,
anche se disponendo di pochi mezzi, cercherò di spingervi
alla ricerca di questo libro.
Prima di sollevare la copertina assicuratevi che nessun essere
umano possa interferire con la vostra lettura, o quantomeno,
se siete tra quelli che ‘viaggiano’con qualcosa da leggere sottobraccio e approfittano di ogni minuto libero per riprendere
il ‘segno’, assicuratevi che la vostra mente possa ignorare
qualsiasi forma di vita attorno a voi.
Bene, ora calatevi nelle profondità di una grotta insieme al
protagonista… egli vorrebbe suicidarsi annegandosi nelle
acque del lago che si trova al termine della grotta stessa perché il suo odio per il mondo è arrivato al limite, così come
quello per il genere umano tutto (‘fobantropo’ si autodefini-
sce).Ma sull’orlo di quell’abisso cambia idea e torna sui suoi
passi,deluso e amareggiato nei confronti del suo animo codardo, quanto disgustato da ciò che l’aspetta.
Ma cosa veramente lo sta aspettando? Un mondo sprofondato
nel silenzio di una grandissima perdita: non c’è più alcuna
traccia del genere umano; scomparso, sembra essersi dissolto
nel nulla. Il protagonista realizza poco per volta che questa
scomparsa si è verificata ovunque, e di essere l’unico superstite. Sarà per lui la realizzazione di un sogno proibito?
M può un uomo, animale sociale per definizione, vivere sempre e solo a contatto con se stesso, con i suoi pensieri, le sue
paure? Salvato o dannato?
Morselli ci trascina in questo mondo fantastico disorientandoci con un linguaggio complesso, aspro, ermetico che ha
però la grandissima capacità di avvolgerci nelle sue spire e di
impedirci di interrompere il suo viaggio. Perché è il
‘suo’viaggio; Morselli racconta il suo sogno proibito, e le
angosce che lo tormentano, i suoi dubbi e i suoi bisogni, senza però cercare la nostra compassione, forse solo la nostra
pazienza nello sciogliere la selva intricata delle sue parole e
metterci in ascolto.
- Clarissa D. - IV B Liceo -
STRAPARLATE DEI PROFF
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Dove scelgo partire
Un numero che poi comparirà in giro da altre parti
Quando si liquefa ciao! l'energia potenziale l'abbiam
persa
E’ implicito dentro nel discorso
La formula sa su che triangolo andiamo a scriverlo
Si fa la storia con la "A" e con l' "ALFA"
L'angolo compreso nell'ertangolo ABC
Non è che per far bollir la pasta la mangiamo dopo
un mese!
Arriviam alla noce del problema
Questo calcolo si fa a testa
Vediamo di andare un pò a tappe forzate avanti
Posso ripassarvi io una cosa?
L'altro effetto è quello di ciucciarsi energia elettrica
Prendiamo spunto da questa comunque legge
Per chi è interessato un attimino a cose più di fino
Cambiano le note che escono fuori dal mio trombone
Non vorrei farmi una figuraccia
E’ abbastanza approssimato bene
Parlate a bocca chiusa
Anno XI N° 2
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Non la vedo neanche tanto è silenziosa
Che poi parleremo più avanti
E questo come lo vedo? lo vedo proprio questo discorso
La carica ha questi discorsi qua
Abbiam parlato che c'era un campo gravitazionale
Questo ha un nome che si chiama...
Faccio già confusione e pasticcio io se vi mettete
anche voi facciam il doppio
L'unica cosa a cui tengo conto
Io sto disegnando nella lavagna
Pensavo di averli finiti domani
Aspettate che faccio un'altra prova io per me
Incomincio a poi a dirvi una cosa
Lo facciamo l'altra volta
prima scrivi cosa parti
forza di respulsione
la strada non è difficile di sè per sè
se uno ha dubbi se li prova e capisce
Prof: "n° 12" Alunno: "ma prof sono già uscito!"
Prof: "non fa niente" L’alunno va alla lavagna, Prof:
"ma come ancora lei?"
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Rumors
Carta igienica o biliardino, questo è il dilemma!
Sembra proprio vero che il detto “panem et circenses” sia
sempre attuale: infatti, non riesco a trovare altra spiegazione
logica alla vittoria della seconda lista.
Ognuno dei punti da loro proposti erano quasi del tutto irrealizzabili; ma come qualcuno m ha suggerito, in campagna
tutto si può promettere, ma una volta eletti si può anche non
mantenere.
Io non discuto sulla serietà dei candidati, ma non sarebbe
male se mi spiegassero dove pensano di trovare i soldi per
alzare le balconate ( il cui preventivo mi pare si aggiri attorno a 7500 euro ) soprattutto come credono di mettere la carta
igienica nei bagni, che a parer mio non credo ci daranno mai,
perché sono più che sicura che dopo una settimana sarà già
stata usata per otturare gli scarichi. Riusciranno a ripristinare
le feste serali, nonostante ci sia già stato spiegato molte volte,
che non è possibile farle, dato che l’unico spazio in grado di
contenerci è la palestra, il cui parquet si rovinerebbe a causa
dei tacchi che le ragazze portano. Ma a questo ci pensa il signor Mattia Colombo, che già l’anno scorso aveva proposto
l’acquisto di pannelli per proteggere il prezioso pavimento,
ma pare non essere stato ascoltato, così per ripicca,
quest’anno ha deciso di lanciare giù dagli spalti della palestra
la preziosa carta igienica, richiesta a furor di popolo, aiutato
dai cari ragazzi del servizio d’ordine, che non facevano nemmeno il loro lavoro, lasciando uscire chiunque
dall’assemblea in cambio di sigarette.
A questa manovra per far salire il gradimento del pubblico,
Colombo ha pensato bene di aggiungere degli stupidi cartelli,
con i quali sperava di far divertire qualcuno, e ci è riuscito,
ma del resto, non ci si può aspettare che i ragazzi del biennio
non ci caschino, dopotutto sono appena entrati nella scuola, e
sono facile preda di squali come la persona sopra citata, che
per altro mi dovrebbe spiegare cosa ci facesse al tavolo dei
candidati, oltre a fare il pagliaccio (e per questo gli suggerisco di farsi assumere da un circo, almeno lì lo pagano per
fare il babbeo) e suggerire al relatore della seconda lista cosa
dire.
Per altro, non è stato nemmeno bravo a fare il gobbo umano,
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dato che gli ha suggerito di confutare i punti poco validi della
prima lista. Così mi sono dovuta sorbire un’ora di assemblea
in cui non si parlava d’altro che di poveri fumatori relegati al
quarto piano, costretti a fumare in classe, durante le lezioni,
perché le balconate sono chiuse. Quanto mi dispiace! È un
vero peccato che nessuno li abbia mai ragguagliati del fatto
che è vietato fumare nei luoghi pubblici!
Nonostante alcune proposte interessanti fatte da chi pazientemente si sorbiva questi deliramenti, costoro hanno continuato
ad argomentare di quanto sia importante aprire le balconate,
per una salutare sigaretta, piuttosto che assumere qualcuno
che stia in infermeria.
Anche la lista uno ha dato il meglio di se, proponendo di
mettere un biliardino per intrattenere le persone che sono costrette ad aspettare il pulman della quinta ora , in altre parole
i ragazzi del liceo, normale, dato che coloro che frequentano
lo sperimentale hanno tutti i giorni cinque ore, se non sei.
Che dire dell’idea di mettere i phon asciuga mani nei bagni?
Idea assolutamente sublime!
Insomma questa campagna è stata all’insegna delle proposte
più folli et irrealizzabili, difatti ha vinto la seconda lista con
grande differenza di voti sulla prima, poiché quest’ultima ha
avuto la pessima idea di presentare idee valide nel programma, e ciò gli è costata la vittoria. Come già detto sopra populo “panem et circenses”, vince chi ti fa ridere di più e dimenticare i tuoi problemi, e devo dire il ragazzo della lista due mi
ha fatto morire dalle risate, al contrario dei suoi compagni di
lista, che per la verità mi sono sembrati le statuine del presepe vivente, e mi domando cosa pensano di fare ora che sono
stati eletti. Istituto, a voi la regia!
- Demon Risa -
Anno XI N° 2
Rumors
LEGGIMI (o almeno provaci)
Non ci resta che piangere… da Americani
Senza parole. Veramente senza parole, escludendo le mille
domande. Come mi devo porre davanti a queste notizie che
ogni giorno sento, ad avvenimenti che ogni giorno mi si presentano sotto gli occhi?
Il semplice entrare negli spogliatoi in palestra e trovare strisce di violenza rossa sui muri: “c’è stata una rissa!”, e badate, non tra i soliti ragazzi, come sarebbe facile e comodo pensare, no, tra ragazze; oppure persone che vengono sospese
per atti scandalosi nei bagni; individui che tanto viscidamente s’intascano soldi donati con cuore per persone che non sono più qui con noi. Inutile fare nomi, inutile puntare il dito.
“chi di noi è senza peccato scagli la prima pietra”.
Eppure non riesco a capacitarmene: questa perdita di valori
generale, questa dispersione riscontrabile nelle cose di tutti i
giorni.
Ma il telegiornale di oggi è stato un po’ come un casus belli
nella mia mente: 3 o 4 kamikaze causano la morte di 17 o 18
italiani, più altri irakeni innocenti, tra cui, se non erro, 2
bambine che avrebbero dovuto prendere il pullman, insomma
super-innocenti! Come trovare una risposta moderata di fronte a queste vicende? Estremamente facile dichiarare al calduccio, nel proprio mondo protetto e sicuro: “la guerra non si
ferma!”. Vorrei proprio domandargli, sì, io stessa, dopo un
giorno, un’ora IN guerra, se ancora ci tiene tanto alla democrazia in Iraq, Bush il liberatore… Dov’è il limite? Non si
parla di cavalieri e alfieri di una partita a scacchi, ma di vite
umane, che siano italiani, americani, irakeni, sono persone
come noi! E non lo sono solo davanti alla morte, ma in ogni
momento: basterebbe la volontà e il mondo sarebbe migliore!
Insomma vi fa forse piacere che qualcuno non vi calcoli, o
che quando lo fa vi derida, vi tratti male, da superiore, con
arroganza? Allora perché siamo noi i primi a prendere in
giro quella ragazza perché non è vestita alla moda o ancora
peggio perché studia, esatto, va a scuola per imparare sul serio: è troppo una sfigata!
Il punto è questo: bisogna crescere, abbandonare le nostre
comodità e cercare la nostra strada. Non è difficile imboccarla, occorre solo coraggio. Perché questo sentiero è diverso
per ognuno, perché a differenza di quello che vuole metterci
in testa la società odierna, siamo tutti diversi! Non si dice
mica che il mondo è bello perché è vario? E davanti a questo
presente così logorante, non dobbiamo abbatterci, ma solo
studiare (non serve neanche il libro di storia!) e imparare,
PERCHE’ SIAMO NOI IL FUTURO! Noi la speranza, noi il
futuro. Il mondo può essere cambiato, porca miseria! Ma bisogna crederci, volerlo!
Ora sono in quinta: mi sento in dovere di, almeno provare,
risvegliare quella voce che un giorno spero potrà gridare per
questa causa. Ascoltate le mie parole, rifletteteci. Non siate i
pusillanime di Dante, prendete una decisione, chissà che non
sia quella verso la verità.
Oramai non ci si veste se non “casual” e non ci si allena più,
ma si fa “training”. Il pettegolezzo è diventato “gossip” e gli
oggetti di seconda mano sono diventati “vintage”. La nostra
vita è accompagnata da una colonna sonora americana e i
“best seller” americani accompagnano i nostri momenti di
“relax”. Oggi le strade centrali di tutte le città degli Stati Uniti sono piene di negozi italiani e la cucina americana è stata
letteralmente sostituita dalla nostra. Questi continui scambi
di abitudini, che alla fine porteranno ad un totale imbastardimento delle nostre tradizioni, hanno portato uno spirito patriottico decisamente americano e decisamente al di sopra
della normalità. La strage dei militari italiani a Nassiriya,
provocata da un camion-bomba ovviamente guidato da kamikaze, ha creato giustamente scompiglio e dolore a vedere tutte quelle famiglie distrutte. La televisione, che in
quest’ultimo periodo tende sempre ad esagerare, non si è lasciata sfuggire l’occasione di avere qualche sponsor in più e
con un cinismo orrendo ha ingigantito la faccenda: omaggi
vari al corpo centrale dei carabinieri, collegamenti innumerevoli da Nassiriya e una spolverata all’Inno d’Italia per far
vedere che non è stato concepito solo per le partite di calcio.
Una gran spolverata anche alla guerra in Iraq, giusto per dire
che esiste ancora e che non è finita con la fantomatica morte
di Saddam Hussein. Il governo, approfittandosi dello spirito
patriottico nato probabilmente dai mass media, prende voce
in capitolo e dice: “Coraggio, restiamo, non è il momento di
ritirarsi, anzi…” e molte persone rispondono: “Coraggio Italia! Devi Reagire!”. Io vorrei le persone che erano favorevoli
alla guerra e lo sono ancora di più adesso stessero a combattere laggiù, in prima fila, e poi verifico se per caso hanno
cambiato idea. Ma non la cambieranno di certo, è ovvio, che
differenza c’è dire “Si alla guerra” in parlamento, alla televisione o nel salotto di casa e dirlo in mezzo al campo di battaglia o nei rifugi per sfuggire ai kamikaze? Vogliamo parlare
anche di Bush magari? Quante persone al mondo lo avranno
creduto quando disse “L’America, la Gran Bretagna e l’Italia
vanno in Iraq per portare la pace”? Probabilmente due persone: lui e la persona che scrive i suoi discorsi. Spero proprio
che non ci credesse veramente quando disse “Il regime di
Saddam è stato sconfitto, ora basta solo mantenere ordine e
pace”. Mio caro Bush, credevi veramente che la guerra fosse
quasi al termine? Credevi che era così tanto facile prendere
quel maledetto petrolio che ossessiona tutto il mondo benestante? La guerra purtroppo non è finita, anzi, si può dire che
è appena cominciata.
Dal canto mio devo dire che sono veramente addolorato per
tutte le perdite militari in Iraq, italiane e non, ma non dico
certo e non dirò mai “Italia, fatti avanti!” e “Coraggio soldati,
reagite e vendicateli anche per me!”, visto che io laggiù non
ho niente da perdere ed è facile dire cose del genere, ma molte mogli non vogliono perdere i loro sposi come molti bambini i loro padri per un patriottismo che sa tanto di fuoco di
paglia. Freedom.
- Ross - III D Liceo -
- Una persona come voi -
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Humour
Notizie folli
A cura di - Ross biStrisce
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Anno XI N° 2
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