Se penso alla prima relazione che ho avuto con i
numeri ricordo solo molto bene i cenoni di natale. Dopo
i regali e le canzoni arrivava il famoso momento della
tombola. Io stavo sempre accanto a mio nonno che
faceva con me “la sorte”.
Pescavamo i numeri dal sacchettino insieme e lui mi
aiutava a leggerli.
Alle elementari avevo una maestra che ricordo con
dolcezza, era divertente per me completare le pagine
del libro di matematica e ascoltavo le spiegazioni con
entusiasmo.
I problemi sono incominciati alle scuole medie.
L’insegnante era comunque brava ma un clima di classe
non favorevole e la non voglia di vincere sullo
scoraggiamento per le equazioni che non sempre
venivano hanno avuto la meglio. Ho cominciato a
trascurare la matematica e i risultati al liceo si sono
sentiti.
Come se non bastasse il mio insegnante di liceo,
nonostante amasse molto la matematica, non aveva
assolutamente capacità per l’insegnamento. Non
riusciva a trasmetterci le abilità per affrontare gli
esercizi e nemmeno la passione che ardeva in lui per
questa disciplina. Cominciai a capire sempre meno e a
prendere i debiti a fine anno. Mi sono trascinata
questo peso per la materia per tutto il liceo senza che
nessuno mi prendesse sul serio in considerazione, che
mi aiutasse ad aiutarmi: ero ormai solo un numero,
negativo oltretutto.
Poi improvvisamente verso la quinta classe ho
conosciuto un gruppo di amici che mi hanno aiutata a
superare quello che ormai era diventato un blocco
mentale. Con loro passavo i pomeriggi a far esercizi
ma anche a divertirmi al computer e con altri giochi
quali il cubo di Rubrick o il sudoku.
Ho così superato il liceo e scelto di diventare
maestra. Non è giusto che in ambito scolastico gli
studenti non riescano per colpa degli insegnanti.
Voglio essere parte di quei docenti che non lo
permettono!
Grazie a questi ragazzi della mia età mi sono
risollevata e interessata, soprattutto all’
informatica. Con loro ho creato un sito web di cui
ho curato la parte grafica. Già perché è sono
soprattutto i programmi di grafica che mi hanno
appassionato. Ora grazie a Photoshop e alla mia
inseparabile macchina fotografica esprimo me stessa.
So che l’insegnamento della matematica è più che
mia fondamentale ai giorni nostri dove la tecnologia
condiziona sempre più la nostra vita e che cosa c’è
alla base? Ovviamente la matematica! Se non
riusciamo a capirne l’importanza sia presente che
futura non potremmo mai rimanere al passo con il
mondo che ci circonda.
So che i matematici sono persone dedite ad aiutare il
mondo, è così. Grandi pensatori che hanno cambiato
il nostro modo di vivere e di pensare. Troppo spesso
dimenticati. Non a ragione a volte odiati da tutti gli
studenti. ma dove saremmo senza di loro? Alla
preistoria sicuramente!
«Il miglior lavoro dei matematico è arte, un'arte
altamente perfetta, che osa come i sogni più
segreti dell'immaginazione, chiari e limpidi. Il
genio matematico e quello artistico si toccano.»
Gösta Mittag-Leffler, in N. Rose, Mathematical
Maxims and Minims.
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