Titolo
La valutazione congiunta
Autore
Roberto Bertacchini
Azioni di formazione formatori
realizzate in Regione Emilia-Romagna - 2004
R.Bertacchini - NIXUS - 04/2004
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R.Bertacchini - NIXUS - 04/2004
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R.Bertacchini - NIXUS - 04/2004
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Valutazione del processo
Per le singole fasi di progetto, oltre che per il processo integrato
complessivo di formazione, devono essere individuate le
responsabilità per :
 il monitoraggio del corretto svolgimento delle singole
attività e del coordinamento tra esse;
 la valutazione della soddisfazione degli studenti e, ove
necessario, dell’effettuazione delle relative analisi dei
risultati;
 le azioni di “regolazione” e “taratura” (feedback) per
mantenere lo svolgimento delle attività coerente con
quanto progettato.
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Valutazione del processo
Il Controllo dell'attività di formazione non
deve essere solo finale e di "prodotto",
ma anche e soprattutto di "processo", di
carattere preventivo, effettuato nel corso
dell'attività di erogazione, con misure e
valutazioni sia di tipo diretto sulle attività
che di tipo indiretto sugli studenti
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VALUTAZIONE DELL’EROGAZIONE
Diretta
Libri/Dispense
Sussidi didattici
Software
Indiretta
Infrastrutture
Attrezzature
Processo
Procedure
Modalità operative
Metodi di insegnamento
Prassi innovative
Docenti e non
Tutorship
Segreteria
Tecnici
Ecc.
Sugli Studenti (output
del processo)
Livelli superati
dati di frequenza
tempi di conseguimento dei
Traguardi intermedi
Gradimento
etc.
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Valutazione diretta
OBIETTIVI
• Verificare che i risultati progressivamente
raggiunti dal percorso siano in linea con gli
obiettivi previsti;
• Verificare il corretto uso delle risorse;
• Migliorare il processo;
• Adeguare tempestivamente gli interventi
nel caso di mutamenti imprevisti del
contesto o della strategia di azione.
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 FOCUS DELLA VALUTAZIONE
• I risultati sino ad oggi raggiunti dal progetto sono
in linea con i suoi obiettivi?
• I risultati sino ad oggi raggiunti dal progetto sono
in linea con le risorse impegnate e spese?
• Gli obiettivi del progetto sono ancora coerenti
con l’evoluzione del contesto di riferimento?
• Vi sono differenze apprezzabili tra l’andamento
del percorso considerato e quello di altri percorsi
analoghi?
• Quali elementi del progetto (risorse, azioni,
procedure, ecc.) dovrebbero essere modificati ai
fini del raggiungimento pieno dei suoi obiettivi?
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Valutazione del processo
• La cabina di regia “metodologica/organizzativa” è il
“Gruppo di progetto” (Team integrato).
• E’ questo organo di governo che nel
progettare/pianificare il percorso va a delineare i
vari step di valutazione ed i relativi strumenti da
adottare.
• In concreto vanno individuate alcune attività
finalizzate a produrre una valutazione in itinere tale
che permetta di adottare eventuali correttivi e/o
azioni di “ri-progettazione” micro e/o macro.
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Valutazione
Alcuni esempi
La valutazione dei requisiti d’ingresso
Questa azione di valutazione può tradursi in un vero e proprio
“Bilancio delle competenze” in entrata o anche solo in una
attività più “semplice” caratterizzata da una fase di
accoglienza tesa a valutare attraverso un test d’ingresso
alcuni aspetti significativi ai fini della corretta “calibratura” del
percorso, quali: analisi del contesto socio-culturale di
provenienza, delle competenze relazionali, trasversali, non
formali, ecc. dei giovani.
Questa fase può essere integrata da un test intermedio al
percorso per verificare gli scostamenti in termini di
incremento della conoscenza.
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Valutazione
Alcuni esempi
• La valutazione del “Clima”:
E’ utile tenere sotto controllo quello che si definisce come
“clima organizzativo” ovvero:
 i livelli di gradimento e di soddisfazione, di
partecipazione e di frequenza degli allievi;
 Lo “status” della didattica e delle metodologie adottate
sia in termini di criticità come in termini di positività, da
parte del personale docente e di coordinamento della
scuola e dell’ente di F.P.
Strumenti: questionari di Feed Back, Check List.
Incontri periodici: individuali o di gruppo e relativo report su
schede individuali al fine di registrare in modo
cronologico i risultati dei diversi step di valutazione.
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Valutazione
Alcuni esempi
• La valutazione regolare del “clima”
permette di rilevare specifiche situazioni di
“disagio” e di attivare di conseguenza
azioni di riorientamento, di recupero degli
allievi e/o di ri-progettazione di taluni
moduli.
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Valutazione
Alcuni esempi
• Un’altra importante azione di valutazione può
fare riferimento ai livelli di conoscenza e di
diffusione delle informazioni sia verso il “Gruppo
di pilotaggio”(Preside e Direttore ente F.P.),
come verso le famiglie degli alunni e non per
ultimo, verso tutto il sistema degli attori
direttamente e/o indirettamente coinvolti
nell’azione progettuale, quali imprese, istituzioni
locali, esperti, enti finanziatori, ecc.
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Quali metodi per la valutazione delle competenze?
• I criteri guida per la scelta dei metodi di valutazione
sono i seguenti:
• a) la validità : grado di precisione con cui lo
strumento misura la realizzazione di una
competenza
• b) l'oggettività: concordanza dei risultati ottenuti
da esaminatori indipendenti con lo stesso
strumento di misura
• c) realizzabilità: tempo ed impegno necessario per
la costruzione e utilizzazione di uno strumento di
misura.
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Vediamo tre dei metodi più diffusi:
• A. Metodi di valutazione per obiettivi del
processo intellettivo (Livello Cognitivo metacognitivo)
• B. Metodi di valutazione per obiettivi del
campo della comunicazione (Livello
Relazionale)
• C. Metodi di valutazione per obiettivi del
campo delle abilità tecnico-gestuali
(livello operativo)
da “Guida pedagogica del personale sanitario di
Jean-Jacques Guilbert. Edizioni dal Sud 2002”
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• A. Metodi di valutazione per obiettivi del
processo intellettivo (Livello Cognitivo – Meta.)
• A1. esame orale strutturato
• Viene adottato principalmente il metodo dell'apprendimento
basato sui problemi e permette la valutazione del
raggiungimento dei seguenti obiettivi:
– 􀂉 formulare un problema
– 􀂉 generare ipotesi
– 􀂉 raccogliere e interpretare dei dati
– 􀂉 ricercare informazioni
– 􀂉 sintetizzare le nuove informazioni acquisite
– 􀂉 formulare obiettivi di studio individuale
da “Guida pedagogica del personale sanitario di
Jean-Jacques Guilbert. Edizioni dal Sud 2002”
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• Fase 1: definizione del problema (durata 30 minuti) Dopo
aver letto un breve caso, lo studente richiede ulteriori
informazioni all'esaminatore. Viene esplorata la
comprensione dei meccanismi sottostanti a una
situazione problematica e vengono identificati gli
argomenti per lo studio indipendente.
• Fase 2 : ricerca delle informazioni e studio (durata 2 ore)
Lo studente si impegna in uno studio indipendente per
un periodo di circa due ore.
• Fase 3 : sintesi finale e formulazione (durata 30 minuti)
Lo studente ritorna per una breve discussione con
l'esaminatore sulla sua sintesi del problema e sul piano
di gestione. Le conclusioni sull'argomento studiato
vengono presentate. Lo studente valuta la sua
prestazione. L'esaminatore, utilizzando una griglia di
circa 20 items, fornisce un feed-back e la valutazione
della prestazione dello studente
da “Guida pedagogica del personale sanitario di
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• A2. relazione scritta La relazione scritta può essere
utilizzata per la verifica delle capacità di interpretare dati e di
stabilire correlazioni tra fenomeni o per valutare la capacità
di prospettare la soluzione di un problema organizzativo
piuttosto che per la verifica di acquisizione di nozioni
mnemoniche.
• A3. prove di tipo oggettivo semplice (vero/falso,
domande a risposta aperta e breve, domande a scelta
multipla)
• A3.1 Domande vero/falso E' uno strumento abbastanza
facile da costruire perché prevede solo la presentazione di
un'affermazione e lo studente deve indicare se la considera
giusta o sbagliata. Ha il limite che lo studente ha il 50% di
possibilità di azzeccare la risposta giusta per caso.
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Jean-Jacques Guilbert. Edizioni dal Sud 2002”
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• A3.2 domande a risposta aperta e breve
Le domande sono redatte in modo da richiamare nella
risposta un concetto predominante e preciso. La risposta
benché breve può essere espressa in forme
stilisticamente diverse: ovviamente i valutatori devono
avere concordato quale risposta considerano
accettabile, indipendentemente dalla forma con cui é
espressa
• A3.3 Domande a scelta multipla
Le domande a scelta multipla o quiz sono ampiamente
usati per verificare le conoscenze degli studenti. Quiz
ben costruiti possono valutare sia le conoscenze che le
capacità di interpretazione dei dati, sia le abilità di
risoluzione di problemi. Esistono vari tipi di domande a
scelta multipla: a completamento semplice, a
completamento a gruppi, tipo associazione semplice,
tipo associazione composta, tipo relazione causa-effetto.
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B. Metodi di valutazione per obiettivi del campo
della comunicazione (Livello Relazionale)
• B 1. Osservazione diretta con griglie o scale di
osservazione in situazione simulata o reale
La valutazione delle capacità di comunicazione avviene attraverso
un'osservazione diretta dello studente mentre comunica con un
collega, con un gruppo. Tali osservazioni sono condotte dai
valutatori. Affinché l'osservazione sia il più possibile oggettiva
vengono utilizzate delle scale di osservazione appositamente
costruite dai valutatori a volte in collaborazione con gli studenti.
Il bisogno di molteplici osservazioni per aumentare l'affidabilità, la
validità e la generalizzazione del comportamento osservato possono
presentare ostacoli reali. Comunque, il feedback fornito allo studente
può avere un impatto diretto sulla prestazione successiva e sul suo
apprendimento. Attori possono essere usati efficacemente nelle
interazioni e fornire immediato feedback allo studente.
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• B 2 Valutazione oggettiva strutturata La
valutazione strutturata oggettiva é un
approccio alla valutazione della
competenza con particolare attenzione sulle
competenze relazionali oltre che sulle
abilità tecnico-pratiche. E' un esame pratico
dove ogni studente é verificato in una serie
di stazioni su uno o più aspetti della sua
competenza. (Valutazione a “tappe”).
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C. Metodi di valutazione per obiettivi del campo
delle abilità tecnico-gestuali
• C 1. osservazione diretta con check-lists in situazione simulata
o reale Lo studente viene valutato durante l'espletamento di
manovre tecniche, mediante un osservazione diretta corredata da
una check-list. La check-list é una scala a tre colonne. Il valutatore
deve decidere se ogni singolo atto professionale viene svolto in
modo adeguato o inadeguato, in modo soddisfacente o
insoddisfacente.
da “Guida pedagogica del personale sanitario di
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La valutazione dei risultati
Orientamenti e problemi aperti
 In un percorso modulare, occorre siano presenti sia la
valutazione formativa (verifica del processo formativo per riorientare il percorso) sia momenti di valutazione sommativa
ovvero al fine di riconoscere, al termine di ogni segmento
(Moduli/ufc), i relativi crediti formativi.
 E’ centrale riflettere, nella valutazione sommativa, su:
 quali sono le specifiche competenze da accertare in ogni modulo/ufc (quali
competenze di base, trasversali, professionali? – quale livello di processi
cognitivi hanno messo in campo? - ……);
 quali tipologie di prove sono più adeguate a verificare quelle specifiche
competenze?
SI RITIENE, INFATTI CHE NON ESISTA UNA TIPOLOGIA DI PROVA “MIGLIORE” IN
ASSOLUTO, MA CHE OGNI PROVA DEBBA ESSERE CALIBRATA AGLI SPECIFICI
RISULTATI ATTESI DEFINITI IN TERMINI DI COMPETENZE.
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La valutazione e la trasferibilità
• Un aspetto sempre poco considerato è la messa
a punto di dossier finali quali strumenti
metodologici, al tempo stesso “leggeri” e
“puntuali”, atti a trasferire e diffondere le buone
prassi sia verso gli attori principali del percorso
ma ancora di più verso gli altri sistemi collegati.
• Questi dossier devono ripercorrere, sotto forma
di schede l’intera articolazione progettuale
evidenziando in modo esplicito sia gli aspetti di
successo come gli aspetti di insuccesso
indicandone possibilmente i correttivi di “rotta” e
le indicazioni per le future progettazioni.
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Supporto e Accompagnamento
• Sotto la voce supporto e accompagnamento
intendiamo comprendere tutte quelle modalità di
conduzione e di organizzazione del percorso
centrate sulla persona, sulla sue potenzialità di
socializzazione e di relazione.
• In concreto, tutto il percorso progettato dovrà
essere tradotto non solo attraverso logiche
esclusivamente “corsuali” ma dovrà prevedere un
mix di metodologie attive tese a favorire il
dinamismo e la flessibilità della didattica e delle
diverse fasi formative.
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Supporto e Accompagnamento
• Lo stile organizzativo dovrà rispondere a criteri
di “continuità” gestionale e a modalità esecutive
caratterizzate da un “effettivo gioco delle parti”.
• Le metodologie adottate dovranno rispondere in
modo adeguato a quella specifica situazione e
non ad altre;
• Le metodologie adottate dovranno esprimere in
modo esclusivo e congiunto il meglio delle
competenze d’azione possedute sia dalla
Scuola come dalla Formazione Professionale.
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Principali riferimenti bibliografici
•
•
•
•
•
•
•
•
•
ISFOL – Fonti diverse – Strumenti e Ricerche (1999 – 2003)
Linee Guida – Proposte per la progettazione esecutiva dei percorsi integrati per
l’anno Sc. 2004/2005;
Glossario Essenziale – Regione Emilia Romagna – 04/2004
Dimensione della valutazione del processo formativo – Università di Genova –
CampusOne – Corso per Autovalutatori – 2003;
Il bilancio di competenze – Franco Angeli – Autori Vari – 2000;
Crediti Formativi e rete – Gallo&Calzati – Autori Vari – 2002;
La personalizzazione del percorso formativo – D.Nicoli – 2003
A.Lotti e S.Brezzo – ITC Ruffini, Imperia – Gruppo certificazione delle
Competenze – 2002
Guida pedagogica del personale sanitario di Jean-Jacques Guilbert.
Edizioni dal Sud 2002.
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Valutazione del processo