Titolo
Progettazione dei percorsi integrati
Il tracciato delle “Linee Guida” 2004/05
Autore
Roberto Bertacchini
Azioni di formazione formatori
realizzate in Regione Emilia-Romagna - 2004
R. Bertacchini - NIXUS
"LINEE GUIDA" 2004/05
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IL TRACCIATO DELLE
“LINEE GUIDA”
2004 - 2005
R. Bertacchini - NIXUS
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Valorizzazione dell’autonomia
• L’elaborazione dei progetti integrati :
 coinvolge l’intero curricolo scolastico;
 tiene conto delle “diverse esigenze formative
effettivamente rilevate”;
 garantisce continuità alle azioni realizzate;
 Offre azioni efficaci di supporto e orientamento
agli studenti ed alle famiglie;
 Permette una forte interazione con le famiglie,
con gli enti locali, con i diversi contesti sociali,
culturali ed economici del territorio.
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Valorizzazione dell’autonomia
• In concreto:
< Nell’ambito dei curricoli ciascuna istituzione
scolastica, può riorganizzare, in sede di
elaborazione del piano dell’offerta formativa, i
propri percorsi didattici secondo modalità
fondate su obiettivi formativi specifici di
apprendimento e competenze degli alunni,
valorizzando l’introduzione di nuove metodologie
didattiche, anche attraverso il ricorso alle
tecnologie multimediali> (dal DM 234/2000-art.2)
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Valorizzazione dell’autonomia
• Condizione indispensabile:
 Che il progetto esecutivo del percorso integrato sia
elaborato, realizzato e condotto da un gruppo di progetto
composto da insegnanti della Scuola e da operatori della
Formazione Professionale.
 Che la composizione del gruppo di progetto deve
garantire che per ciascuna Macro-area del curricolo
integrato, siano direttamente coinvolti docenti dei 2
sistemi.
 Che sia coinvolto, nella progettazione, il maggior numero
possibile di docenti del Consiglio di Classe allargato, per
garantire continuità e condivisione dei percorsi
progettati.
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Progettazione Esecutiva
A) Obiettivi formativi articolati per Macro-aree e
Competenze di esito

•
La progettazione dei percorsi integrati deve essere
elaborata in modo da:
Assicurare il passaggio da un sistema all’altro, mediante il
riconoscimento di “Crediti Formativi”
(vedi DPR 275/2000 – art.7);
•
Superare la tradizionale dicotomia tra Formazione Generale
e Cultura del Lavoro.
•
PRINCIPIO CARDINE: l’integrazione non va interpretata come
un’opzione per chi ha difficoltà a scuola, ma come una modalità
formativa attraverso la quale tutti imparano meglio e di più!!!
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Progettazione Esecutiva
Obiettivi formativi articolati per Macro-aree e Competenze di esito
• Il progetto esecutivo deve indicare gli Obiettivi Formativi
che si intendono perseguire al termine del biennio,
articolati per Macro-aree;
• Gli obiettivi Formativi (per la parte relativa alle
Competenze di Base) devono fare riferimento obbligato
al “Documento tecnico sugli Standard Formativi minimi”
(Conf. Unif. Stato/Regioni-01/04), quale condizione indispensabile
per il riconoscimento nazionale della Qualifica.
• Tali standard possono essere arricchiti e integrati, in
rapporto ai diversi livelli di partenza e ai diversi contesti
scolastici.
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Progettazione Esecutiva
Obiettivi formativi articolati per Macro-aree e Competenze di esito
• Alle Competenze di Base (Standard formativi minimi) si
dovranno aggiungere quelle relative all’Area
Professionalizzante (diversi indirizzi di studio – rispetto
della Qualifica Regionale di riferimento - Del.Giunta R. 2049/03);
• L’impianto di progettazione deve permettere agli allievi di
raggiungere alla fine di ogni anno scolastico un livello di
apprendimento che consenta l’accesso alla classe
successiva e il contemporaneo rilascio della
“Dichiarazione di Competenze”, quale Credito Formativo
per ottenere nei tre anni la Qualifica di riferimento.
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Progettazione Esecutiva
Obiettivi formativi articolati per Macro-aree e Competenze di esito
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La progettazione dovrà articolarsi secondo una sequenza logicotemporale di cui si indicano alcuni connotati essenziali:
• l’esplicitazione dei livelli formativi di partenza
(competenze in ingresso) - Raccordi, scostamenti,
correttivi….;
• articolazione del percorso annuale in moduli formativi ;
• indicazione dei risultati attesi a conclusione di ciascun
modulo formativo, intesi come competenze da verificare e
da dichiarare;
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Progettazione Esecutiva
Obiettivi formativi articolati per Macro-aree e Competenze di esito
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La progettazione dovrà articolarsi secondo una sequenza logico
temporale di cui si indicano alcuni connotati essenziali:
• indicazione dei tempi da dedicare all’attuazione di
ciascuno modulo, tenendo conto sia delle attività
previste, sia di eventuali necessità di recupero;
• metodologie e tecniche didattiche che si intendono
adottare;
• tempi di impegno dei docenti della scuola e della
formazione professionale;
• tipologia di verifiche intermedie e finali;
• criteri condivisi ed unitari di valutazione in itinere e
finale
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b) Progettazione Didattica
“per modulo si intende un segmento autonomo per finalità, contenuti e metodologie,
che costituisce l’architettura didattica di insegnamento-apprendimento e che può essere
collegato ad altri segmenti al fine di costruire un percorso o più percorsi formativi. Il
modulo rappresenta una unità formativa autosufficiente in grado di promuovere saperi
molari e competenze”
Mod.2
Mod.1
Meta formativa
intermedia
Meta formativa
intermedia
Mod.3
Mod.2
Mod.4
Mod.1
Mod.3
• Attraverso l’articolazione in moduli formativi si identificano mete formative
intermedie in grado di segnare le tappe del percorso e di permetterne una
maggiore adattabilità e flessibilità.
• All’interno del modulo formativo è possibile prevedere espansioni,
generalizzazioni, teorizzazioni di singole discipline, ecc.
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b) Progettazione Didattica
<le Competenze devono essere declinate sui
processi che consentono di apprendere>
La competenza esprime una «relazione» tra un soggetto e una
specifica situazione. Essa scaturisce dall’analisi del «soggetto in
azione», dalla considerazione del tipo di risorse che mette in
campo e delle modalità con cui le combina, per raggiungere i
risultati di volta in volta richiesti.
La competenza è un concetto sistemico, e si riferisce ad un mix
integrato di risorse di natura diversa: conoscenze, abilità, risorse
psicosociali, che sono dinamicamente combinate dal soggetto a
fronte dei risultati attesi e dai problemi presenti nelle specifiche
situazioni.
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b) Progettazione Didattica
• <Per descrivere in fase progettuale un apprendimento,
occorre identificare le attività che, alla fine
dell’insegnamento, permettono di osservare se e a che
livello l’allievo sa utilizzare/esprimere un determinato
processo.>
Infatti, le competenze possono costituire:
Sia il punto di arrivo dei processi di analisi e di descrizione
della professionalità richiesta,
Sia il punto di partenza per stabilire i risultati attesi
dall’azione formativa e definire le modalità più coerenti per
raggiungerli
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b) Progettazione Didattica
• <ad ogni “Conoscenza disciplinare” saranno correlate le
abilità (elemento costitutivo della Competenza) che
ciascun allievo dovrà dimostrare di aver acquisito per
poter dichiarare che ha appreso>
Il termine "abilità" indica comunemente la particolare
destrezza/fluidità/efficacia di un soggetto con riferimento alla sua performance
(capacità di adempiere a….)
Tale particolare destrezza è il risultato di un efficace "combinazione" delle
conoscenze e delle caratteristiche del soggetto con le richieste della
situazione di riferimento.
Le caratteristiche del soggetto che riesce a svolgere compiti relativi ad attività
intellettuali, affettive, fisiche, ecc.
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Incominciamo a fare un po’ di ordine!!
proviamo ad ipotizzare un modulo formativo
Titolo del Modulo
Competenze in Ingresso
Prerequisiti
Abilità
Conoscenze
Obiettivi
Competenze in Uscita
Risultati attesi
(da Verificare e Dichiarare)
Abilità
Contenuti
Conoscenze
Metodologie
Tecniche didat.
Modalità attuative
Valutazione
Questionari, Osservazione,
Test, Autovalutazione, ecc.
Durata del Modulo tot. n. ore
Attività di recupero tot. n.ore
Impegno R.U. F.P.:
n.ore
Impegno R.U. Scuola : n.ore
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c) Valutazione e attestazione
• La scelta delle modalità di valutazione va condivisa dai 2
sistemi (Scuola & Formazione);
• Tale processo verrà elaborato ed espresso collegialmente
dall’insieme dei Docenti della Scuola e della F.P. impegnati
nell’attuazione del curricolo.
• Le modalità di valutazione si fondano sulla verifica del
raggiungimento degli obiettivi specifici di apprendimento
espressi dalle competenze attese per ogni macro-area.
• Pertanto, va prevista la “valutazione congiunta” dei risultati
raggiunti (Competenze in uscita di ogni Modulo Formativo
in cui si articola la progettazione nelle diverse macro-aree);
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c) Valutazione e attestazione
• Elementi costitutivi il processo di
Valutazione
1. Una descrizione sintetica
dell’apprendimento realizzato;
2. Una Valutazione del livello di Competenze
acquisite.
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c) Valutazione e attestazione
 La Scuola e l’Ente di F.P. possono sperimentare,
secondo modalità e criteri da rendere espliciti e
trasparenti, l’attribuzione dei crediti che l’apprendimento
realizzato consentirebbe di attestare : scopo
dell’attestazione è il Riconoscimento dei Crediti sui quali
fondare i passaggi tra i sistemi (passerelle).
 QUESTO ASPETTO VA ESPLICITAMENTE ARTICOLATO
NEI CRITERI DI SPERIMENTAZIONE E DICHIARATO NEL
PROGETTO DA PRESENTARE ALLA PROVINCIA.
 LA SPERIMENTAZIONE SARA’ OGGETTO DI
MONITORAGGIO DA PARTE DEL CSR AL FINE DI
TRARNE UTILI INDICAZIONI AI FINI DI UNA DEFINIZIONE
ORGANICA DI RIFERIMENTO GENERALE
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c) Valutazione e attestazione
• La “Dichiarazione di competenze” e “accumulo del
patrimonio formativo”:
È l’attestazione sulla quale si fonda la progressione del
percorso formativo e gli eventuali passaggi tra
Istruzione, Formazione Professionale e viceversa
Progressione da un anno all’altro
tra ordini, indirizzi e sistemi
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c) Valutazione e attestazione
REALIZZAZIONE DEI MODULI FORMATIVI
ACQUISIZIONE DELLE COMPETENZE
(che costituiscono un credito)
DICHIARAZIONE DI COMPETENZE
Via ordinaria
Fine del percorso annuale
Via straordinaria
in qualunque momento
sia richiesta dall’allievo
(passaggi)
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e gli “standard formativi minimi” relativi alle
Competenze di base?
(Documento tecnico degli S.F., di cui all’art.4 Accordo Quadro Conf.za Unificata)
• Sono il “riferimento comune per consentire la spendibilità
nazionale degli esiti formativi certificati, intermedi e finali.
• La divisione tra le aree ha la funzione di accorpare le
competenze in esito ai percorsi formativi e non coincide
necessariamente con l’articolazione scolastica delle
discipline.
• Gli schemi di riferimento rappresentano gli obiettivi da
raggiungere e non il percorso da compiere (ovvero la
coniugazione in competenze, declinata in funzione dei
diversi contesti di riferimento, ecc.)
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“standard formativi minimi”
•
Gli standard Formativi minimi sono
così articolati:
1.
2.
3.
4.
Area dei Linguaggi;
Area Scientifica;
Area Tecnologica;
Area Storico-Socio-Economica.
St.Min.
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Gli obiettivi Formativi