Facoltà di Medicina e Chirurgia
Università di Catania
Cattedra di Medicina di Comunità e di Famiglia
Prof. Filippo Di Forti
Pediatra di Famiglia
Piano della lezione
La gestione del neonato
 I bilanci di salute
 La gestione del bambino sano e malato
 La comunicazione ed il consueling
 La tutela del bambino

LA GESTIONE DEL NEONATO
In Olanda il neonato va a casa dopo
qualche ora.
 In
Belgio
e
Lussemburgo
la
dimissione avviene dopo 4 giorni
 In USA parecchi stati hanno vietato
la dimissione prima delle 48 ore di
vita

Il neonato dimesso precocemente

Le dimissioni dei Reparti di Neonatologia
stanno diventando sempre più precoci,
frequentemente anche entro le 48 ore di vita.
Le motivazioni sono soprattutto economiche

Le dimissioni precoci dovrebbero riguardare
solo i neonati apparentemente sani, e cioè: a
termine, con peso appropriato,nati da
gravidanza normocondotta e parto
spontaneo, con Apgar nella norma, etc.
LA GESTIONE DEL NEONATO
Quali sono i vantaggi di una dimissione precoce:




Maggiore successo dell’allattamento al seno
Minore frequenza della depressione materna
postpartum
Beneficio,anche
economico,per
le
operative ostetriche-neonatologiche.
Passo iniziale per il parto a domicilio
unità
Carico assistenziale del neonato
Ruolo del PdF
o Coordinamento delle figure professionali
o Coordinamento delle attività
o Precoce riconoscimento dei segni di allarme
o Gestione della terapia
ANCHE QUESTO COMPITO!!
Carico assistenziale del neonato
CARICO ASSISTENZIALE DEL NEONATO
Coordinamento delle figure professionali
OCULISTA
RADIOLOGO
CARDIOLOGO
FAMIGLIA
CRESCITA
ATTIVITA’
CARDIOVASCOLARE
NUTRIZIONE
SVILUPPO
NEUROMOTORIO
OUTCOME
RESPIRATORIO
SVILUPPO PSICOCOMPORTAMENTALE
Carico assistenziale del neonato
Ruolo del PdF
 continuazione delle cure dopo la dimissione
 studio degli esiti delle patologie insorte in
epoca neonatale.
Carico assistenziale del neonato
Problematiche della prematurità
Vecchie
Accrescimento staturo-ponderale
Stato immunitario
Vista,Udito
Anemia della prematurità
Sviluppo psicomotorio
Nuove
Retinopatia del pretermine
Broncodisplasia polmonare
Vaccinazioni
Profilassi del VRS
Nutrizione
Carico assistenziale del neonato
Problemi nutrizionali
Peculiarita’ cliniche dei neonati di basso peso
•
•
•
•
•
Immaturità multisistemica
Assenza o riduzionedei riflessi di suzione e/o deglutizione
Limitata capacità gastrica e intestinale
Insufficiente assorbimento dei principi alimentari
Mancato raggiungimento di quozienti energetici sufficienti
Nei neonati pretermine il problema nutrizionale non si
limita al periodo di ricovero nei reparti di UTIN,
ma anche e soprattutto dopo la dimissione.
Ieri venivano dimessi con un peso di 2700-2800 gr,
Oggi con un peso di 2000 gr. circa.
Carico assistenziale del neonato
Che tipo di latte somministrare?
Il Latte materno ha un ridotto contenuto in
proteine
e
minerali
e
può
non
essere
completamente adatto ai fabbisogni nutrizionali
del VLBW
Esistono formule speciali per neonati pretermine,
definite “post-discharge formulas”, per dimissioni
sempre più precoci e con un peso anche <2000g. Esse
garantirebbero un’assunzione di nutrienti intermedia
tra le formule classiche per pretermine e le formule
per neonati a termine. Ma il loro uso resta
controverso e necessitano studi più approfonditi ed a
lungo termine per valutazioni su: statura, picco di
massa ossea e sviluppo nell’età adulta
Carico assistenziale del neonato
Retinopatia della prematuro
La ROP è la causa più frequente di cecità.
È una degenerazione ischemico-vasoproliferativa
della retina, legata al danno da O2 e al suo
migliore e più esteso utilizzo, la cui gravità
dipende dalla localizzazione delle alterazioni
vascolari.
I neonati a rischio di ROP sono quelli con peso
alla nascita uguale o inferiore ai 1500 gr o con
età gestazionale pari o inferiore alle 28
settimane.
Carico assistenziale del neonato
Gestione del danno neurologico
nel neonato pretermine
• Il danno cerebrale e’ diverso nel nato a termine
e nel nato pretermine, come eziologia, sede,
eziopatogenesi, questo per il differente livello di
maturazione cerebrale , la diversità del letto
vascolare e della patologia sottostante
• Nel nato a termine prevale l’interessamento della
sostanza grigia cerebrale (ippocampo,
gangli
della base)
• Nel nato pretermine, viene interessata di più la
sostanza
bianca
periventricolare
(nelle
encefalopatie
ipossico-ischemiche)
o
sono
frequenti le emorragie intraventricolari.
Carico assistenziale del neonato
Follow-up del neonato pretermine
TIMING DEI CONTROLLI
*
7 giorni dalla dimissione
*
1 - 2 - 3 - 6 - 9 - 12 mesi di età
*
Ogni 6 mesi fino a 3 anni
*
1 volta l’anno fino a 6 anni
Udito: Boel, otoemissioni
Vista: Fundoscopia dilatata - PEV Es. ortottico e
refrattivo
Es. neurologico: Brazelton Dubowitz, esame
classico, ETF, TAC e/o RMN
Il neonato dimesso precocemente – precoce
riconoscimento dei segni di allarme

Condizioni cliniche che possono manifestarsi dopo i primi
giorni di vita

Calo non fisiologico: superiore al 10% del peso e che si protrae
oltre i 5 giorni. La pesata settimanale dovrebbe evidenziare:
almeno 200 grammi di incremento
Un’idratazione non soddisfacente causa la produzione di una
quantità inferiore a 6 pannolini bagnati al giorno
Ittero non fisiologico: incremento giornaliero > 5 mg;
epatosplenomegalia, feci ipocoliche, etc. Cause più frequenti:
incompatibilità ABO e deficit di G6PHD, malattie metaboliche
Infezioni: segni subdoli: ipotonia, anoressia, sonnolenza,
ipotermia, difficoltà nell’allattamento ( sepsi) etc.
Cardiopatie congenite. La maggior parte si manifesta dopo la
caduta delle resistenze polmonari, con cianosi e scompenso.
Tachicardia>160/min; atti del respiro>60/min, deficit di crescita




NORME IGIENICHE
Divieto di fumare in casa
Isolamento del bambino
Uso di mascherine in caso di
infezioni dei familiari
Divieto di asilo nido per i
fratellini almeno fino a 2 anni
Piano della lezione
La gestione del neonato
 I bilanci di salute
 La gestione del bambino sano e malato
 La comunicazione ed il consueling
 La tutela del bambino

Carico assistenziale del neonato
Ruolo del PdF
Il precoce riconoscimento dei segni di allarme si attua
attraverso i BILANCI DI SALUTE veri e propri strumenti
per il controllo dello sviluppo fisico, psichico e sensoriale,
attraverso i quali il PdF ricerca i fattori di rischio, con
particolare riguardo alla individuazione precoce dei soggetti
con handicap neuro-sensoriali e psichici
In ciascuna visità-età filtro il pediatra valuta:
- sviluppo fisico (dati auxologici)
- alimentazione
- presenza di patologie
- presenza di rischio sociale
- sviluppo neuro-sensoriale
I Bilanci di Salute
Istituiti
con
l’ACN
del
1996,
hanno
rappresentato il passaggio dalla pediatria “a
domanda” a quella “ad offerta attiva”.
Il pediatra oggi si propone attivamente per
eseguire una prestazione che agisce sulla
prevenzione e per questo deve spiegare ai
genitori il razionale dell’intervento, illustrando
scopi e timing.
Sono parte integrante del progetto “Saluteinfanzia”
Progetto Salute-Infanzia
Le Regioni possono, nell'ambito della propria autonomia
programmatoria, prevedere l'attivazione del «Progetto
salute infanzia», che rappresenta un qualificato sviluppo
del programma delle «visite età filtro» previsto nel
precedente Accordo.
Il «Progetto salute infanzia», salve diverse determinazioni
regionali, è costituito da un piano base che preveda almeno
sei bilanci di salute, pianificati in età che possono
permettere adeguati interventi di educazione sanitaria e
profilassi delle malattie infettive in armonia con obiettivi
di salute enunciati dal PSN e con il nuovo calendario
vaccinale stabilito dal Piano Nazionale Vaccini 2005.
PROGETTO SALUTE INFANZIA
Il pediatra è tenuto all'esecuzione delle visite età filtro secondo
protocolli operativi, conformi al piano base del presente progetto,
definiti mediante accordi a livello regionale.
Tali protocolli devono prevedere un minimo di cinque bilanci di
salute nella fascia 0-6 anni. Le Regioni possono prevedere ulteriori
bilanci di salute entro il periodo adolescenziale.
Al fine di garantire l'opportunità di usufruire del «Progetto salute
infanzia» a tutti gli assistiti ed in particolare a quelli appartenenti
alle fasce sociali svantaggiate, a cura delle Aziende, le famiglie
saranno adeguatamente informate sui tempi di esecuzione del
progetto e sollecitate al puntuale rispetto delle scadenze previste.
I Bilanci di Salute
Il riconoscimento dell’affidamento al pediatra di
famiglia non solamente delle funzioni della diagnosi
e cura delle malattie, ma anche della prevenzione,
Il progetto salute infanzia è un coerente modello
strutturato nel quale, accanto ai bilanci di salute
sono previsti diversi interventi di educazione
sanitaria, l’esecuzione di screening e gli interventi
di profilassi delle malattie infettive.
L’attuazione del progetto influisce positivamente
sull’attività del pediatra di famiglia, che diventa
visibilmente il primo attore della prevenzione e
dell’educazione sanitaria.
I Bilanci di Salute
Il bilancio di salute rappresenta un momento ideale per
effettuare, direttamente sulla famiglia, interventi di
educazione sanitaria volta non solamente ad aumentare il
livello di salute del singolo,
Rappresenta anche l’utilizzo razionale e appropriato dei
servizi sanitari (riduzione degli accessi impropri, risparmio
dell’uso di farmaci, ecc.).
Il bilancio di salute si configura inoltre come elemento
essenziale per la lettura dello stato di salute di tutta la
popolazione, utile per valutare i processi assistenziali e come
elemento determinante del percorso assistenziale nella sua
fase distrettuale
I Bilanci di Salute
CARATTERISTICHE
I bilanci di salute, quindi, sono valutazioni
globali sul singolo bambino in carico per
evidenziare, a età bersaglio (per ogni malattia
c'è un'età buona per cercarla e curarla), una
serie definita di problemi, avvalendosi di
esami mirati per definire infine l'intervento
terapeutico adeguato e garantendo il followup.
Bilanci di salute
Valutazioni globali sul singolo bambino in carico, ad età
bersaglio
Obiettivi e contenuti
 Evidenziazione di una serie definita di problemi
 Utilizzo di esami mirati
 Definizione di interventi terapeutici e di follow-up
 Interventi di screening individuali e collettivi (es: quelli per
l’ambliopia e per l’ ipoacusia)
 Promozione delle vaccinazioni
 Rappresentano il passaggio dalla “medicina a domanda” a
quella ad “offerta attiva”
 Modalità
 Compilazione manuale od informatizzata
 Esecuzione in sedute esclusive o contemporaneamente alle
altre visite
 Adeguamento e rielaborazione di check list delle manovre da
fare
I Bilanci di Salute
CHECK LIST REGIONE SICILIA
1ª visita all'età di 1 mese (±20 giorni)
2ª visita all'età di 3 mesi (±30 giorni)
3ª visita all'età di 6 mesi (±45 giorni)
4ª visita all'età di 12 mesi (±60 giorni)
5ª visita all'età di 18 mesi (±90 giorni)
6ª visita all'età di 24 mesi (±120 giorni)
7ª visita all'età di 36 mesi (±180 giorni)
8ª visita all'età di 66 mesi (±180 giorni)
9ª visita nel corso del 10° anno (±360 giorni)
10ª visita nel corso del 12° anno (±360 giorni)
Bilancio del primo mese
Spesso coincide con il il primo incontro con la famiglia
 Valutazioni antropometriche: peso, altezza, circonferenza cranica,
circonferenza toracica, etc.
 Prevenzione della displasia congenita dell’anca: manovra di Ortolani
 Valutazione degli schemi motori (General Movements)
 Valutazione comportamentale: contatto visivo e risposta alla voce
 Valutazione neurosensoriale: intercettazione di opacità dei mezzi
diottrici (cataratta, etc.). Ricerca del riflesso rosso (luce in posizione
diagonale in semioscurità)
 Valutazioni dell’ udito: risposte ai rumori. Però, sempre più spesso
vengono ricercati i potenziali uditivi evocati
 Interventi educativi e di prevenzione
 Prevenzione degli incidenti: cadute, soffocamenti, asfissie.
Prevenzione della SIDS (Sudden Infant Death Syndrome)
 Promozione dell’ allattamento al seno e dell’igiene ambientale,
soprattutto: lotta contro il fumo
 Profilassi con vitamine D e K ( per i primi 2-3 mesi di vita)
 Informazione sui Servizi dello studio e sulle Strutture sanitarie cui si
può fare ricorso
Bilanci dei mesi successivi
Terzo mese

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
Valutazioni antropometriche. Prevenzione della displasia dell’anca (eco?)
Valutazione dello sviluppo neuromotorio: controllo del capo
Valutazione comportamentale: sorriso relazionale e suoni di ciangottio
Valutazione degli organi di senso: ricerca del riflesso rosso, evocazione
del sobbalzo con il battito delle mani, nonché di reazioni a voci e suoni

Interventi educativi

Prevenzione degli incidenti e promozione dell’alimentazione al seno
Raccomandazioni per le vaccinazioni (60° giorno) e per l’igiene ambientale
Consigli in caso di febbre


Sesto mese



Valutazioni antropometriche; valutazione del tronco in posizione seduta e
la postura di prono sulle mani. Imitazione di suoni conosciuti, lallazione
Ricerca del riflesso rosso. Somministrazione di un questionario ai genitori
riguardante le capacità uditive
Interventi educativi riguardanti: febbre, incidenti, alimentazione,
svezzamento, igiene dentale e fluoroprofilassi, vaccinazioni.
Bilanci

Bilancio all’età di 10-12 mesi

Valutazione dello sviluppo

Valutazione della posizione seduta e dei giochi bimanuali
Valutazione della imitazione sillabica e della lallazione intenzionale
Esecuzione del Boel test: vero e proprio screening dell’ipoacusia
e dello sviluppo neuro-sensoriale.
Ricerca del riflesso rosso
Valutazione della postura eretta con sostegno e della “navigazione
costiera”
Valutazione dell’imitazione di parole e gesti. Valutazione del gioco
costruttivo e della pragmatica comunicativa
Interventi educativi
Prevenzione degli incidenti: ferite, ustioni, annegamenti, etc
Alimentazione:consigli riguardanti il latte vaccino, la dieta libera, etc.
Consigli sui primi passi e sull’uso delle scarpette
Istruzioni sulla vita negli asili nido e sulla gestione delle malattie
Informazioni e promozione delle vaccinazioni
Promozione della lettura ad alta voce (Progetto: nati per leggere)
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Bilanci
Bilancio dei 18 mesi e Bilancio dei 24 mesi
Valutazioni antropometriche e dello stato di salute
Interventi educativi
Prevenzione degli incidenti nei giochi all’aperto ed in casa
Educazione all’uso del vasino
Consigli sull’alimentazione e sull’igiene dentale autonoma
Approccio ai capricci e regole di disciplina (sindrome del
bambino onnipotente)
 Incoraggiamento della lettura ad alta voce.
 Promozione delle vaccinazioni
 Bilancio dei 36 mesi
 Valutazioni antropometriche. Valutazione del linguaggio e della
deambulazione
 Esecuzione del test delle “E” di Albini. Screening della funzionalità
visiva per mezzo di tabelle ottotipiche con disegni. Visus nella norma:
7-8/10
 Esecuzione di audiometrie e somministrazione di questionari per
l’udito
 Prevenzione degli incidenti: con la bici, annegamento, etc. Consigli
sull’alimentazione

Counsueling sulla vita in asilo, sulle flogosi ricorrenti e sull’igiene
dentale

Consigli concernenti la Tv, il tempo libero, la pratica della lettura ad
alta voce.

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Bilanci

Bilancio a 5 anni
Misurazioni e valutazioni antropometriche. Utilizzazione delle tavole
ottometriche con lettere dell’alfabeto
 Counseling sui problemi riguardanti il comportamento con genitori ed
amici e l’inserimento scolastico
 Responsabilizzazione verso i rischi. Prevenzione degli incidenti.
Consigli sugli sport, la TV, IL tempo libero, la lettura
 Vaccinazioni. Profilassi anticarie


Bilancio a 10 anni e Bilancio a 12 anni

Misurazioni antropometriche. Valutazione degli stadi di Tanner dello
sviluppo puberale
Misurazioni (tre per volta) della pressione arteriosa con bracciali
adeguati
Counseling su problemi scolastici e comportamentali. Esecuzione di
screening ortopedico
Istruzioni su: prevenzione di incidenti, pratica degli sport, richiami
vaccinali
Consigli su: alimentazione, obesità, uso di videogiochi e di internet
Colloqui su argomenti concernenti l’educazione sessuale, tipo:
profilassi delle MST, contraccezione, etc.

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Piano della lezione
La gestione del neonato
 I bilanci di salute
 La gestione del bambino sano e malato
 La comunicazione ed il consueling
 La tutela del bambino

La gestione del bambino sano e malato

Consiste essenzialmente nella capacità
del medico, di strutturare una adeguata
capacita della famiglia ad organizzare
un soddisfacente livello di intervento in
una situazione di apparente necessità o
urgenza, ovvero la capacità di gestire il
cosidetto
BANALE ACUTO……
INCERTEZZE E BISOGNI FORMATIVI DELLE FAMIGLIE
NEI CONFRONTI DEL BAMBINO CON FEBBRE
INCERTEZZE E BISOGNI FORMATIVI DELLE FAMIGLIE NEI
CONFRONTI DEL BAMBINO CON FEBBRE

LA FEBBRE E’ UN AUMENTO PATOLOGICO
DELLA TEMPERATURA CORPOREA

LA FEBBRE E’ PASSIONE INTENSA E
TUMULTUOSA, BRAMA IMPAZIENTE E
SMANIOSA

LA FEBBRE E’ ATTIVITA’ CONVULSA E
FRENETICA, AGITAZIONE E
MALCONTENTO
(DEVOTO – OLI)
INCERTEZZE E BISOGNI FORMATIVI DELLE FAMIGLIE NEI
CONFRONTI DEL BAMBINO CON FEBBRE
LA FEBBRE E’
PASSIONE INTENSA
E TUMULTUOSA,
BRAMA IMPAZIENTE
E SMANIOSA

INCERTEZZE E BISOGNI FORMATIVI DELLE FAMIGLIE NEI
CONFRONTI DEL BAMBINO CON FEBBRE
LA FEBBRE E’
ATTIVITA’
CONVULSA E
FRENETICA,
AGITAZIONE
E MALCONTENTO
INCERTEZZE E BISOGNI FORMATIVI DELLE FAMIGLIE NEI
CONFRONTI DEL BAMBINO CON FEBBRE
LA FEBBRE E’
CULTURA
INCERTEZZE E BISOGNI FORMATIVI DELLE FAMIGLIE NEI
CONFRONTI DEL BAMBINO CON FEBBRE
LA FEBBRE E’
VOGLIA DI
FUGGIRE DALLO
STUDIO
INCERTEZZE E BISOGNI FORMATIVI DELLE FAMIGLIE NEI
CONFRONTI DEL BAMBINO CON FEBBRE
La febbre è storia
della medicina
INCERTEZZE E BISOGNI FORMATIVI DELLE FAMIGLIE NEI
CONFRONTI DEL BAMBINO CON FEBBRE
La febbre è storia
della medicina
INCERTEZZE E BISOGNI FORMATIVI DELLE FAMIGLIE NEI
CONFRONTI DEL BAMBINO CON FEBBRE
La febbre rappresenta, nell’immaginario
collettivo, la paura ancestrale dell’uomo
primitivo nei confronti del male oscuro
Il confronto tra forze occulte e la
debolezza della nostra natura
La febbre è la malattia per antonomasia
INCERTEZZE E BISOGNI FORMATIVI DELLE FAMIGLIE
NEI CONFRONTI DEL BAMBINO CON FEBBRE

LA FEBBRE PER LA FAMIGLIA E’
- Un banco di prova della bravura del pediatra
- Il test per verificare la sua disponibilità
- La domiciliare
- La telefonata
- L’emergenza
- SE IL BAMBINO HA LA FEBBRE LA COLPA
E’ DEL PEDIATRA
INCERTEZZE E BISOGNI FORMATIVI DELLE FAMIGLIE
NEI CONFRONTI DEL BAMBINO CON FEBBRE

LA FEBRE PER I GENITORI E’:
INCERTEZZE E BISOGNI FORMATIVI DELLE FAMIGLIE NEI
CONFRONTI DEL BAMBINO CON FEBBRE

LA FEBBRE PER I GENITORI E’:
LA FEBBRE DEL
SABATO SERA
INCERTEZZE E BISOGNI FORMATIVI DELLE FAMIGLIE NEI
CONFRONTI DEL BAMBINO CON FEBBRE

LA FEBBRE PER IL PEDIATRA E’
LA CONSAPEVOLEZZA CHE
COMUNQUE VADA SARA’ UN
INSUCCESSO
E CHE L’ULTIMO MEDICO CHE
VISITERA’ IL BAMBINO SARA’ IL PIU’
BRAVO
INCERTEZZE E BISOGNI FORMATIVI DELLE FAMIGLIE NEI
CONFRONTI DEL BAMBINO CON FEBBRE
Nella febbre l’unica certezza è il dubbio:
Quale, come, dove, quando, e perché
consultare o insultare il pediatra…….

INCERTEZZE E BISOGNI FORMATIVI DELLE FAMIGLIE NEI
CONFRONTI DEL BAMBINO CON FEBBRE
Nella febbre l’unica certezza è il dubbio:
Quale, come, dove, quando, e perché
somministrare l’antipiretico

INCERTEZZE E BISOGNI FORMATIVI DELLE FAMIGLIE NEI
CONFRONTI DEL BAMBINO CON FEBBRE
Nella febbre l’unica certezza è il dubbio:
Quale, come, dove, quando, e perché
somministrare l’antibiotico

INCERTEZZE E BISOGNI FORMATIVI DELLE FAMIGLIE
NEI CONFRONTI DEL BAMBINO CON FEBBRE

Opportunità di fornire informazioni conoscitive
che, insieme alle caratteristiche ed alle risorse
familiari, possano portare alle reale
comprensione e gestione del problema

Utilizzare il proprio bagaglio culturale per
percepire la vulnerabilità familiare di fronte
all’evento ed educare all’approccio al problema
INCERTEZZE E BISOGNI FORMATIVI DELLE FAMIGLIE NEI
CONFRONTI DEL BAMBINO CON FEBBRE

Le informazioni fornite alla famiglia devono
cambiare abitudini e comportamenti, ma il
pediatra dovrebbe vederle come parte di una
sequenza comportamentale

Un approccio globale educativo nel tentativo
di modificare i comportamenti
INCERTEZZE E BISOGNI FORMATIVI DELLE FAMIGLIE
NEI CONFRONTI DEL BAMBINO CON FEBBRE

Ricerca del consueling in barba al:
Bentelan selvaggio
Antibiotico selvaggio
Novalgina,
etc etc!
Gestione del bambino sano e malato

Gestione del bambino sano

Il Pdf deve essere consapevole del
compito oggi più difficile: convincere
genitori, nonni, tutori vari, che il
bambino è sano e che la Pediatria
oggi è più medicina “della salute” che
“della malattia”.

Per convincere il Pdf può usare
grafici, articoli, testi, etc.
La gestione del bambino sano e malato
L’attività del PdF si attua attraverso azioni professionali volte
alla prevenzione e alla diagnosi, alla terapia e alla
riabilitazione.
Attuare una medicina “della salute”, rispetto a quella di tipo
ospedaliero, più tipicamente rivolta “alla malattia”.
I risultati delle visite devono essere registrati o sul libretto
o sulla scheda cartacea/computerizzata.
Il bambino malato può essere visitato in ambulatorio o al suo
domicilio, a seconda delle situazioni e anche qui diagnosi e
terapia devono essere registrati o sul libretto o sulla scheda
cartacea/computerizzata.
La gestione del bambino sano e malato
Non è infrequente che il bambino sia condotto in
ambulatorio da genitori o nonni che abbiano già
effettuato, nel loro immaginario, una diagnosi di
patologia e abbiano un’aspettativa terapeutica, non
confermata dalla visita, in cui invece il bambino
risulta sano.
Come pure può verificarsi la situazione opposta,
cioè di genitori che portano a visita un bambino
ritenuto sano, cui invece viene riscontrata una
patologia.
In questi casi in il PdF deve mostrare tutta la sua
umanità saper colloquiare con i genitori, cercare di
dimostrare e documentare lo stato di salute o di
malattia con grafici (es. percentili di peso e/o
altezza, BMI, etc.), convincerli a modificare il loro
approccio con il figlio e gestire meglio sia lo stato
di salute, che quello di malattia
Educazione alla salute



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
L’educazione alla salute è uno dei compiti primari del Pdf.
E’ pertanto ineludibile: a) promuovere la salute, mediante azioni di
prevenzione ed educazione; b) farsi portavoce degli obiettivi indicati
dalle Istituzioni sanitarie
Gli strumenti che si possono utilizzare
Il linguaggio. E’ importante attenzionare: chiarezza, mimica,
gestualità, tono della voce. Il telefono è utilissimo per consulti e
consigli. E’ lo strumento che richiede esclusivamente capacità di
comunicazione verbale
Schede per i genitori Possono essere elaborati dalle aziende, dalle
società scientifiche, dalle Istituzioni, etc. Il Pdf li può distribuire o
affiggere.
Riviste. Esistono redatte “su misura” e con criteri di scientificità ( “Io e
il mio bambino”, “Amico pediatra”, etc.)
Manifesti: da esporre nei vari locali
Materiale multimediale, CD, DVD, siti internet per genitori, spazi
dedicati all’interno di siti per pediatri, etc.
Schede personalizzate elaborate dal pediatra, tenendo conto dei
livelli culturali e delle differenti culture. Contenuto: “istruzioni per l’uso”,
resi in linguaggio comprensibile e nel momento più opportuno
Gestione del bambino sano e malato

Gestione del bambino malato

Bisogna stabilire:
a) controlli longitudinali per patologie croniche o
ricorrenti o recidivanti;
b) assistenza programmata. L’assistenza programmata
ambulatoriale può essere prevista anche per: ADHD,
autismo, problemi comportamentali, etc.
I tempi delle visite, che debbono essere individualizzati e
personalizzati
le responsabilità e l’affidabilità dei genitori.
Il contesto economico e culturale. Valutare i messaggi
dei mass-media e dei serial televisivi . Utilizzare la
situazione epidemiologica per tranquillizzare le famiglie.
L’attenzione sulle condizioni patologiche profondamente
sottovalutate: soprattutto l’obesità

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Il bambino e lo sport
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L’attività sportiva risponde alle necessità del bambino di: muoversi,
competere, migliorare le proprie prestazioni.
Ancora più importante è la pratica dell’attività fisica costante e regolare:
camminare, correre, usare la bicicletta, aiutare nelle attività quotidiane della
famiglia . Tutto ciò consente di : a) promuovere sane abitudini alimentari; b)
facilitare un sano stile di vita; c) migliorare i comportamenti psicosociali. Essa
inoltre:
contribuisce al trofismo delle masse muscolari ed al mantenimento della
corretta postura, aumenta la massa magra metabolicamente attiva e riduce
quella adiposa, migliorando così il rapporto staturo-ponderale, la sensibilità
insulinica il profilo lipidico e contribuisce al guadagno di massa ossea
ha un effetto trofico ed allenante sul sistema cardiocircolatorio e respiratorio
Aumenta la socializzazione, rafforza l’autostima, contrasta l’ansia e la
depressione
La visita per l’idoneità all’attività non agonistica rappresenta per molti
adolescenti l’unico contatto con il loro medico. L’obiettività mette in evidenza
problemi solo nell’1% dei casi. Sarebbe necessaria però una valutazione
attenta dell’apparato muscolo-scheletrico e dei controlli almeno annuali. Si
deve valutare lo stadio della maturazione sessuale secondo Tanner e si deve
definitivamente accertare la natura di eventuali “soffi cardiaci”. Alcuni
consigliano l’esecuzione di un ECG anche per le attività non agonistiche.
Il bambino e lo sport
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L’esercizio fisico va personalizzato soprattutto nei riguardi dei
portatori di patologie croniche. Vanno rispettati i parametri di
gradualità e di moderazione dell’intensità e l’attività deve essere
acquisita come “stile di vita”.
Età consigliate per i vari sport
0-1 anni: nuoto
4-5 anni: judo, karate, pattinaggio, atletica, equitazione, minibasket,
sci, vela
6-7 anni: ginnastica artistica e ritmica, ciclismo, volley, scherma,
tennis, calcio, hockey, sci di fondo
9 anni: canottaggio, sci nautico, windsurf, tiro con l’arco
Raccomandazioni
evitare l’attività agonistica sistematica prima dei 10-12 anni
esigere impegno e continuità
scegliere secondo i gusti e le esigenze del bambino e non secondo
le frustrazioni dei genitori
Piano della lezione
La gestione del neonato
 I bilanci di salute
 La gestione del bambino sano e malato
 La comunicazione ed il consueling
 La tutela del bambino
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La comunicazione ed il counseling
L’abilità a comunicare è determinante per la competenza professionale del
Pdf.
 Counseling: tecniche e strumenti per migliorare la comunicazione
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Un linguaggio inadeguato provoca incomprensione ed inefficienza E’
indispensabile quindi istaurare un rapporto di fiducia ed un’alleanza terapeutica
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Caratteristiche del contesto pediatrico: preoccupazioni, esagerazioni, isterismi,
coinvolgimento di numerose figure di “accudimento”
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Favorire il flusso di informazioni e la compliance, aiutare nei problemi decisionali
Comunicazione non verbale: costituisce il 90% di tutta la comunicazione!
Attenzionare: postura, movimenti, tono della voce, espressione facciale, sguardo
Comunicazione verbale
Utilizzare un linguaggio professionale, ma comprensibile
Dare istruzioni semplici, specifiche, non generiche
Enfatizzare i messaggi chiave; dare istruzioni per iscritto semplici e chiare
Far ripetere al paziente le istruzioni più rilevanti.
Fare domande per verificare il livello di comprensione
Tenere conto del livello culturale e sociale dell’interlocutore
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Comunicazione e counseling
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Conoscere la mappa concettuale dell’interlocutore: le concezioni della
salute variano a seconda dei popoli, delle culture, delle città, dei quartieri, delle
persone, nell’ambito delle stesse famiglie o delle stesse coppie
Valorizzare le competenze genitoriali: dare valore a quanto i genitori siano
riusciti a mettere in atto
Accogliere la preoccupazione: realizzare una comunicazione accogliente e di
sostegno. Utilizzare le espressioni: “capisco che….è comprensibile
che….”Accogliere e decodificare anche le comunicazioni assolutistiche,
apparentemente assurde: “non mangia mai….non dorme mai….è sempre
nervoso….”
Proporre un poi…: dare una prospettiva, e mai il senso dell’abbandono
Ostacoli ad una buona comunicazione:
struttura organizzativa inadeguata, stato di stress emotivo, condizioni
sfavorevoli di umore e di salute, mancanza di tempo: la fretta non aiuta. Però
anche una eccessiva durata della comunicazione può essere poco utile,
dispersiva.
Atteggiamenti del tipo: contrapporsi, colpevolizzare, interpretare,
sottovalutare, banalizzare: debbono essere riservate a situazioni particolari,
eccezionali.
Comunicazione e counseling
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Comunicare una diagnosi impegnativa o sfavorevole
Presentarla come una nuova situazione. Assicurarsi che le persone abbiano
una percezione realistica
Incoraggiare ad esprimere le emozioni, ma rispettare anche i silenzi
Rassicurare la persona che non sarà lasciata sola.
Mantenere viva la speranza
Programmare un piano di intervento-assistenza. Fissare ulteriori colloqui.
Il telefono: allunga la vita? Sicuramente: la riempie!
Carico medio di un pediatra: diecine di telefonate al giorno. Se si risponde:
dimostrare disponibilità, comprensione, capacità d’ascolto
Usare un tono di voce pacato. Essere attenti ai contenuti. Ripetere i messaggi
non chiari. Cogliere il problema principale della telefonata. Dare risposte utili.
Cercare insieme la soluzione
Osservare la relazione genitori-bambino: riflette soprattutto le ansie
dell’adulto di riferimento. Tale relazione condiziona fortemente le tappe
successive dello sviluppo della personalità.
Ogni valutazione, ogni prescrizione può causare effetti diversi o addirittura
opposti da una famiglia all’altra.
La maggior parte delle relazioni tende a migliorare nel corso del primo anno di
presa in carico da parte del Pdf
Comunicazione e counseling
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Fasi del colloquio
Accoglienza: saluti (congratulazioni)
Raccolta delle informazioni: domande mirate, chiare, logiche
Chiusura e riapertura: un problema o un argomento per volta
Commiato: sintetizzare e dare indicazioni concrete. Fissare scadenze.
Regole per una comunicazione efficace
Ascolto attivo e finalizzato: condurre la conversazione verso
obiettivi
a) Domande aperte: consentire di descrivere in modo concreto il
comportamento o il problema che preoccupa: una sola domanda per
volta
b) Riassunto: fare il punto sulle cose dette dall’interlocutore, cercando
di usare le sue stesse parole
c) Riformulazione: dare un ordine alle cose dette
Coinvolgere il bambino: guardare, giocare con lui, fare domande
semplici. Le esperienze tipo “medici-clown” o alla “Patch Adams” sono
significative
Conoscere il sistema familiare e culturale: che oggi è
un “condominio”, un ingorgo di interferenze
( attenzione alle zie ed ai nonni)
ANCHE SE A VOLTE…..
Piano della lezione
La gestione del neonato
 I bilanci di salute
 La gestione del bambino sano e malato
 La comunicazione ed il consueling
 La tutela del bambino
 Aspetti medico legali della profesione
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La tutela sanitaria del bambino
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Sono innumerevoli le normative, le Leggi, i Piani Sanitari che
dovrebbero tutelare il bambino. L’iniziativa più recente: il Disegno di
Legge della signora ministro Turco sulla tutela materno-infantile
Problematiche che risultano più attuali: patologie genetiche,
umanizzazione dei servizi, emergenze-urgenze, patologie croniche e
disabilitanti, prestazioni ad elevata tecnologia (RM), area pediatrica, deospedalizzazione, patologie neuropsichiatriche, nuove vaccinazioni,
consultori familiari, riabilitazione infantile, continuità assistenziale,
assistenza domiciliare. Esistono in tutte le Aziende sanitarie:
Dipartimenti, Settori, Servizi materno - infantili
La tutela giuridica del minore.
Possibilità di assenze dal lavoro di uno dei genitori: 2 mesi prima e 3
mesi dopo il parto; ulteriori 6 mesi dopo; 10 mesi nei primi 8 anni di vita.
Possibilità di permessi: senza limiti nei primi 3 anni; 5 giorni/anno fino
ad 8 anni, max 2 ore/die nel primo anno
Riconoscimento dell’invalidità civile.
Permette di accedere a facilitazioni: assegno di accompagnamento,
indennità di frequenza, assegno di invalidità, punteggio per bonus
sociali, etc.
Bambini che necessitano di tutela particolare.
Il bambino immigrato.
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I bambini immigrati ufficialmente sarebbero circa 350.000, dei quali
solo il 20% risulta essere nato nel Paese d’origine. Praticamente:
stanno ripopolando l’Italia
Tipologie e problematiche
Adottati: tanto più piccolo è il bambino, tanto minore è il tempo di
deprivazione
Nati in Paesi stranieri, ma conviventi con i genitori e figli di immigrati
nati in Italia: forte spinta all’integrazione
Figli di nomadi (Rom): gravi problemi di integrazione
Bambini ospitati pro-tempore: provenienti per lo più dall’ex-Unione
Sovietica: Bielorussia, etc.
Figli di profughi o rifugiati politici: traumi da guerre probabili
Interventi necessari: screenings, bilanci di salute, vaccinazioni,
valutazioni dello sviluppo psico-fisico, educazione alla salute
Rispetto delle tradizioni, a condizioni che non danneggino la salute
psico-fisica. Utilizzare parenti e conoscenti come traduttori e
mediatori culturali
Il bambino immigrato
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Esame obiettivo.Valutazione dello stato nutrizionale e di eventuali situazioni
carenziali: anemia, rachitismo, etc.
Valutazione dell’accrescimento staturo-ponderale. Per l’individuazione di
eventuali patologie croniche o parassitarie, l’esame obiettivo deve prestare
particolare attenzione a: fegato, milza, cute, mucose
Vaccinazioni: continuare se già iniziate. Ricominciare da zero se non si
hanno dati certi
Vi sono accertamenti importanti, purchè eseguiti in maniera mirata: markers
per epatite A, B, C; VDRL, HIV; es. parassitologico delle feci, es. urine,
Mantoux, indagini per malaria (zone endemiche)
Tradizioni accettabili:
circoncisione in asepsi ed analgesia;
rooming-in ed allattamento senza orari;
trasporto con il marsupio: baby carrying che realizza contatto con il corpo e
lascia le mani libere;
Massaggi; co-sleeping: dormire accanto alla madre; svezzamento precoce;
Ramadan oltre i 12 anni; cibi halal e proibizione del suino
Tradizione da aborrire: mutilazioni genitali femminili
più o meno estese: infibulazioni, clitoridectomie, etc.
La tutela giuridica del minore comporta la richiesta di
certificati vari al pediatra
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L’accertamento dell’handicap rimane regolato soprattutto
dalla Legge 104/92 e consente di avere diritto a particolari
tutele.
Benefici vari: agevolazioni fiscali e tributarie, permessi lavorativi
per i familiari, riavvicinamento di parenti, etc
Indennità mensile di frequenza: limitata all’effettivo periodo di
frequenza di : scuole, trattamenti terapeutici, riabilitativi, etc.
Indennità di accompagnamento: concessa ai non deambulabili ed
agli incapaci di svolgere autonomamente gli atti della vita
quotidiana
Pensione di invalidità: per soggetti in età compresa tra 18 e 65
anni
Altre agevolazioni
Esenzioni dal pagamento dei tickets; agevolazioni ed esenzioni
per l’uso dell’auto, attività ed attrezzature sportive per diversabili,
abbattimento di barriere architettoniche, donazioni deducibili.
Ausili: per la fornitura è necessario un iter che prevede le fasi di:
prescrizione, autorizzazione, fornitura, collaudo
Il bambino vittima di abuso
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L’abuso di minori è un fenomeno antichissimo. Però solo nel
1962 venne descritta la “sindrome del bambino battuto”
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Definizione di abuso data dal Consiglio d’Europa: “gli atti e le
carenze che turbano gravemente, attentano all’integrità
corporea, allo sviluppo fisico, affettivo, intellettivo, morale, le cui
manifestazioni sono: la trascuratezza, e/o lesioni di ordine
fisico, e/o psichico, e/o sessuale”
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Telefono azzurro: 7000 chiamate/anno con 500 conseguenti
segnalazioni alle Autorità. Inoltre: 500 denunce direttamente
alla Polizia. Vengono stimati vittime di violenze l’1% degli
accessi ai pronto soccorsi
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Fenomeni che risultano essere in incremento: reati familiari,
abusi sessuali anche su maschi, sfruttamento della
prostituzione, abbassamento dell’età delle vittime
Il bambino vittima di abuso
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Abuso o maltrattamento fisico: aggressione fisica
volontaria che produce lesioni fisiche o mentali.
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Localizzazioni anomale per incidenti accidentali: centrali sul
corpo o sul collo e riguardanti bambini non deambulabili.
Ustioni: da contatto o da immersione. Sono particolarmente
sospette quelle da sigaretta
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Fratture sospette: sotto l’anno d’età, bilaterali, risalenti ad
epoche diverse, multiple, a carico delle coste
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Traumi del SNC: ematomi, fratture, emorragie intracraniche. Il
trauma da scuotimento “shaken baby sindrome” è tipico delle
violenze ed è caratterizzato da: emorragie retiniche, subdurali,
edema cerebrale, fratture costali e metafisarie
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Porre il sospetto in caso di: lesioni diverse per tipologia e
localizzazione,, contraddizioni nelle storie anamnestiche,
presenza di morsi o di bruciature da sigarette, ricorsi ad ospedali
sempre diversi, ritardo nella ricerca delle cure.
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Violenze più subdole e di più recente allarme
Trascuratezza ed incuria: comportamento omissivo, passivo
L’incuria può essere: affettiva, sanitaria, alimentare
Abuso o maltrattamento psicologico
Trasmissione di ansie, angosce, fobie, ossessioni, insicurezze, rifiuto
ad educare. Ci può essere il ricorso al ricatto, al disprezzo, alla
disistima sistematica.
Abuso da “patologia delle cure”: si può verificare una carenza di
cure, ma è oggi molto più frequente la pratica di eccessi o distorsioni
delle cure.
Sindrome di Munchausen by proxy: simulazione di sintomatologie e
di patologie, estorsioni ed esecuzione di accertamenti ingiustificati,
somministrazione irrazionale ed abusiva di farmaci o di altri presidi
terapeutici
Abusi sessuali e molestie sessuali: coinvolgimento del bambino in
attività sessuali, anche non caratterizzate da violenza. Avvengono
spesso ad opera di un genitore che spesso è stato sua volta abusato
da bambino. Il bambino tende a “proteggere” il genitore
Molestia sessuale: assenza di danni fisici: semplici atti di libidine
Porre estrema attenzione alle false denunce: conseguenze di:
fantasie, ricatti, contenziosi da separazione, disturbi mentali
Il bambino vittima di abuso
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Situazioni sospette
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Variazione di parametri importanti: alimentazione, sonno.
Disturbi funzionali secondari: enuresi, incontinenza, turbe
dell’umore, etc.
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Dichiarazioni anche frammentarie e parziali
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Atteggiamenti inadeguati dei genitori. Assenteismo scolastico e
vaccinale
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Vulvovaginiti recidivanti. Fratture multiple
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Timori e vergogne eccessivi o, viceversa, anormale interesse
per i genitali
Il bambino vittima di abuso
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Doveri del Pdf
Segnalazione al Servizio sociale competente. Richieste di consulti e
consulenze specialistiche.
Denunce alla: Procura minorile, oppure: Procura della Repubblica
presso il Tribunale dei minorenni, per iscritto e non anonime. Il Pediatra
deve solo segnalare, esporre e non: fare indagini, raccogliere prove.
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Reati previsti dal Codice Penale: maltrattamenti in famiglia, abuso di
mezzi di correzione, lesioni personali aggravate, evasione scolastica,
corruzione di minore.
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Perseguibilità dei reati sessuali. Se riguarda un minore di anni 10:
sempre. Nel caso di minore di anni 16: se commessi da genitore, tutore,
convivente, affidatario. Sempre: se commessi da incaricato di Pubblico
Servizio. Molto utile la consultazione o l’utilizzo del sito:
www.poliziadistato.it, soprattutto nella sezione: lotta alla pedofilia. La
polizia informatica e postale possiede particolari competenze proprio nel
campo della pedofilia.
Il bambino e l’ambiente: l’inquinamento
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Riguardo ai problemi ambientali bisogna evitare di essere
catastrofisti o di minimizzare. L’opinione pubblica alterna periodi di
disinteresse a periodi di: allarmismi, isterismi, fobie.
Dare: “istruzioni per l’uso”
Inquinanti aerei.
L’inquinamento più pericoloso è quello microambientale, “indoors”,
legato soprattutto al fumo dei conviventi. Abituare ad una corretta
respirazione nasale. Evitare la carrozzina dove c’è molto traffico.
Nei casi critici: usare la mascherina
Carni
Preferire le carni di animali adulti: magre ma non tenere.
Allontanare il grasso anche con la bollitura.
Evitare il consumo di: fegato, polmoni, reni, cervello, midollo
Il PdF deve contenere le ondate di allarmismo, come quelli recenti
che hanno riguardato “la mucca pazza”, “l’aviaria”, i latti
contaminati, etc.
Cibi in Genere:
Preferire quelli freschi, possibilmente biologici. Usare vetrerie,
ceramiche e non oggetti di piombo. Lavare bene frutta e verdura.
Usare prodotti dietetici specifici nella prima infanzia:
omogeneizzati, nettari, etc.
Tutela della Privacy
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E’ necessario raccogliere il consenso da parte dei genitori al
trattamento dei dati “sensibili”. Il consenso va esteso anche ad:
associati, sostituti, specialisti consultati, farmacisti che
eseguono le prescrizioni.
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Fortunatamente sono stati soppressi:l’obbligo di notifica al
Garante e le norme di riservatezza in sala d’aspetto.
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L’Informativa deve essere fornita preferibilmente per iscritto,
relativa alle modalità ed all’utilizzo dei dati raccolti. Però
dall’Agosto 2006 è possibile la semplice affissione
dell’informativa, in uno spazio ben visibile della sala d’attesa,
oppure mediante: schede, pieghevoli,etc.
Tutela della Privacy
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I dati degli assistiti costituiscono un patrimonio: vanno
pertanto custoditi, adottando misure di sicurezza.
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In assenza di strumenti elettronici e informatici è
sufficiente l’adozione di misure minime: basta la semplice
custodia della chiavi che aprono i contenitori dei dati: cassetti,
armadi, etc.
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Il Trattamento dei dati con strumenti elettronici impone
precauzioni e misure più complesse
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Sistema di autenticazione informatica: codice di identificazione,
più password cambiata ogni 3 mesi , con 8 caratteri
alfanumerici. Ogni settimana: copia esterna di sicurezza da
custodire con estrema accuratezza ed aggiornamento dei
programmi di sicurezza: antivirus, firewall, etc. Ripristino in
caso di danneggiamento. Dati genetici e sulla vita sessuale:
disgiunti dagli altri e criptati. Se c’è accesso remoto: in ogni
caso i dati devono essere criptati
Privacy e consenso informato
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Il D.P.S. (Documento Programmatico per la Sicurezza) deve
essere redatto entro il 31 Marzo di ogni anno. Deve
contenere l’analisi di tutti i rischi e di tutte le misure adottate per
prevenire: danneggiamenti, distruzioni, dispersioni, accesso
abusivo, nonché le modalità per il ripristino degli stessi.
Ricette: generalmente non vanno più scritte le generalità
dell’assistito. Su quelle del SSN l’utente può apporre un
tagliando coprente
Consenso informato: va raccolto dai genitori ed anche
direttamente dagli adolescenti e da parte dei bambini più
grandi
Concerne autorizzazioni specifiche a trattamenti od
accertamenti particolari o che comportano rischi, o che esulano
dai compiti già previsti per il pediatra dagli ACN e dagli ACR. La
descrizione deve essere particolareggiata e bisogna essere
sicuri che l’interessato abbia capito bene tutte le condizioni
sottoscritte. Quando è possibile, è utile la presenza di testimoni.
Si può derogare soltanto in situazioni di estrema emergenza
Certificati
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I certificati costituiscono attestazioni di fatti riscontrati dal medico
nell’esercizio della sua attività. Sono testimonianze scritte di
carattere tecnico.
Obbligatori: se in conformità a precise disposizioni di Legge. Facoltativi: se
redatti a richiesta di chi esercita la patria potestà.
Il delitto contro la fede pubblica si configura anche se il fine prefissato
non viene raggiunto. Pene più severe sono previste se il certificato viene
redatto da: Pubblico Ufficiale od Incaricato di Pubblico servizio, quale è a
tutti gli effetti il Pdf.
Reato imputabile nel caso di certificato compiacente: reato di falsità
ideologica. Nel caso di attestazioni false: falso in atto pubblico.
I certificati più richiesti in Pediatria riguardano soprattutto le seguenti
problematiche: riammissione a scuola, esonero dall’Educazione Fisica,
dieta scolastica, somministrazioni terapeutiche, problemi fisici o psichici
(per l’assegnazione dell’insegnante di sostegno), soggiorni in luoghi di
vacanza, frequenza di asili nido, attività sportiva non agonistica.
Fortunatamente: c’è una progressiva abrogazione in atto di molte
certificazioni
Certificati più frequentemente rilasciati ai genitori: assenza dal lavoro
per malattia o per visita
Certificati ad uso assicurativo: di inizio dopo un incidente, di
continuazione per ulteriori giorni di prognosi, di guarigione o con postumi o
senza reliquati
Sarebbe però preferibile la dizione: “salvo postumi da valutare in sede
medico-legale”
I Bilanci di Salute
CARATTERISTICHE
Schematicamente
il
processo
si
può
suddividere in tre fasi:
• individuazione dei soggetti potenzialmente
bersaglio
dell'attività
stessa
e,
se
necessario, convocazione attiva degli stessi;
• esecuzione dell'attività;
• verifica dei risultati e comunicazione degli
stessi alle strutture del SSN.
I Bilanci di Salute
Obiettivi e contenuti
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Evidenziazione di una serie definita di problemi
Utilizzo di esami mirati
Definizione di interventi terapeutici e di follow-up
Interventi di screening individuali e collettivi (es: quelli
per l’ambliopia e per l’ipoacusia)
Promozione delle vaccinazioni
Compilazione manuale od informatizzata
I Bilanci di Salute
CARATTERISTICHE
• è importante far capire ai genitori la peculiarità del
bilancio di salute, le cui finalità sono diverse e più
complesse rispetto ai normali controlli
• i tempi programmati per le visite dovrebbero essere
diversi tra le visite per patologia e le visite filtro che
dovrebbero
essere
eseguite
esclusivamente
per
appuntamento e si dovrebbe evitare di fare
occasionalmente il bilancio di salute durante una visita
per patologia.
• il bilancio di salute non significa solo pesare e misurare
il bambino, ma è una presa in carico globale del
soggetto e della famiglia che presuppone un approccio
sistematico e un tempo congruo
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Educazione alla salute